Eco della Riviera n.44

Page 1

Fondato nel 1915

www.ecodellariviera.it

Giovedì

11 Novembre 2010 •

E 1,50

Anno 95 • N. 44 • Riviera dei Fiori e Costa Azzurra

Spedizione in A.P.-45% art.2 com.2/b L.662/96 Dir.Comm. Imperia - Tassa pagata

Direttore

Roberto Basso

www.ecodellariviera.it

TAGGIA

MAGAZINE

• Scende in piazza contro Trenitalia

• Tenco 2010 speciale di 10 pagine

ATTUALITA’

• Pambieri e Lia Tanzi al Teatro Cavour

PAGINA 25

• Camera di Com-

• Valerio Massimo

mercio: parte la ripresa economica PAGINA 15

Manfredi ai “Martedì” del Casinò

IO LA PENSO COSÌ

L’editoriale di

Roberto Basso Giri: “Bella ciao” e “Giovinezza” al Festival? Idea peregrina PAG. 6 SANREMO

Fare la pipì in città è diventato un problema PAGINA 17 DRACULA

Difendere Scajola e la Dc. Mission impossible? PAGINA 9 Vita da alunni a S.Pietro e in via Volta da pagina 20

CASINOPOLI

SPESE PAZZE 160 MILIONI DI LIRE PER IL SITO WEB

S

precopoli e Casinopoli. Due facce della stessa medaglia, ma con due pesi e due misure. A Sanremo si spende con troppa nonchalance denaro pubblico. E nessuno ne risponde. Almeno per il momento. In Comune, infatti, il sindaco Zoccarato e la sua maggioranza di centro destra finalmente hanno puntato i fari su “Sprecopoli”. Al casinò no. Tutto tace, tutto è ancora come prima. A Palazzo Bellevue in qualche modo si cerca di fare chiarezza, capire chi fa il proprio dovere e chi se ne approfitta, chi sciupa i soldi dei cittadini e chi li utilizza secondo scienza e coscienza.

CONTINUA A PAGINA 3



GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

CONTINUA DALLA PRIMA

IL SINDACO ZOCCARATO IN COMUNE CON “SPRECOPOLI” HA INIZIATO UNA CAMPAGNA CONTRO ABUSI ED ILLECITI. AL CASINO’, INVECE, SEMPRE DEBOLI SEGNALI DI FUMO. IL CDA CERCA DI MINIMIZZARE, MA CON I SOLDI PUBBLICI NON SI POSSONO COMMETTERE ERRORI. SBAGLIARE È UMANO, PERSEVERARE DIABOLICO. SULLA CASA DA GIOCO L’OMBRA DELLA CORTE DEI CONTI E DEL GARANTE DELLA PUBBLICITÀ INGANNEVOLE?

Si è cominciato a fare le pulci su acquisti, consulenze, sulle auto, sui mezzi di trasporto in dotazione ai dipendenti, sulla benzina, sulle assicurazioni, su chi si assenta dal posto di lavoro senza giustificato motivo, su chi va a fare la spesa invece di stare in ufficio, su chi abusa del suo ruolo ecc. Forse si corre il rischio di essere più realisti del re? E’ probabile, ma un fatto è certo: si cerca di dare il segnale che il tempo delle vacche grasse è finito, che non esistono più classi privilegiate o caste. Che se nel passato si è sbagliato questo non giustifica e tanto meno autorizza continuare nell’errore, fare i propri comodi a spese degli altri, ignorare gli interessi della collettività. Alla “Casa Bianca” matuziana, invece, Casinopoli continua. L’ECO, in assoluta buona fede, continuerà a dire la sua, quello che sa, vede, sente. Sino a prova contraria continueremo a scrivere che la casa da gioco di Sanremo spende male i soldi pubblici, i nostri denari. Che se nessuno ci pone rimedio sarebbe opportuno che ci pensasse, prima che sia troppo tardi, la Corte dei Conti perchè a Casinopoli non vengono seguite le procedure che adottano tutte le imprese fortemente competitive che operano sul mercato. La settimana scorsa L’ECO, in esclusiva, ha puntato l’indice contro i tanti, i troppi milioni di euro spesi negli ultimi tre anni per l’acquisto delle slot. Ha parlato del conflitto in atto tra il Corpo dei controllori comunali e vertici dell’azienda, delle 25 domande poste dal direttore, dottor Rossi, e delle risposte della Casinò Spa. L’ECO ha fatto suoi molti interrogativi che l’opinione pubblica si pone nei confronti della casa da gioco: chi decide gli acquisti, quali procedure visto che il casinò è una Spa con capitale interamente pubblico, gli obiettivi, la fine delle slot sostituite negli anni e rottamate, le regole dei Jackpot, la trasparenza, la collegialità dei vertici, l’informazione, la produttività, chi controlla. Martedì mattina ci sono venuti a trovare in redazione il dottor Calvi, “Quadro”

L’EDITORIALE COI BAFFI

dirigente e responsabile del settore slot e la dottoressa Taruffi, responsabile dell’Ufficio stampa e pr del casinò. Prima di iniziare il colloquio, durato un’ora ed un quarto, mi sono stati consegnati due comunicati. Il primo “Precisazioni sul gioco elettromeccanico”, il secondo Il cda della Casinò Spa: “Super Jackpot”. Giancaterino, Di Ponziano e Ghersi Nelle “precisazioni”, in sintesi, il Casinò, il dottor Calvi e la dottoressa ad un’anonima e triste sala e trasparenti sui costi, sui programmi. Perchè CasiTaruffi, ovviamente, sosten- giochi di periferia. Il secondo comunicato nopoli? Perchè manca la gono che L’ECO ha scritto panzane, è disinformato, è un inno al Jackpot, al suo cultura d’impresa che signiche le attività di gestione favoloso montepremi che fica darsi regole, perseguire sono sottoposte a costante ha superato i 400 mila euro, obiettivi, tirare le somme e verifica da parte del Colle- alla pioggia di denaro che, se gli investimenti risultagio sindacale e della Società come dichiara il presidente no un flop chi ha sbagliato, di revisione (chi ha mai det- Di Ponziano, il casinò di- Spa, Cda, manager se ne deto il contrario?), che non ci stribuisce ai suoi clienti. In- vono andare a casa. Quansono sprechi ed altro. Su una somma dentro la Casa Bian- do non c’è controllo della cosa hanno ragione: il par- ca “tutto va ben madama la spesa e dei risultati non si co slot del casinò è di 493 marchesa”. garantisce più la collettivimacchine: slot a rulli, video L’ECO pensa il contra- tà, i sanremesi, gli altri 66 slot, video poker, keno, ecc. rio, ritiene che Casinopoli Comuni imperiesi, occupaPer un refuso, riferendosi al non spenda nel modo mi- zione, sviluppo, benessere. numero delle nuove slot ac- gliore i soldi della collet- Dentro gli sprechi spesso quistate secondo il business tività, che spenda troppo e si annida malaffare, incapaplan 2008-2010, L’ECO er- male. I costi complessivi del cità. Il Cda del casinò, per roneamente ha scritto che casinò nel 2009 sono stati di esempio vorrebbe acquistail casinò ha solo 220-250 54 milioni di euro. Un mi- re, per 1 milione e 200 mila slot. Sulle 25 domande ed il lione in più del 2008. Il per- euro, un impianto audioviconflitto in atto con il Corpo sonale è costato 33 milioni, sivo per il controllo delle dei controllori comunali? di cui 3 milioni per incentivi attività di gioco. Il Corpo Neppure un fiato. Silenzio all’esodo. Ventun milioni di dei controllori comunali assoluto della Casinò Spa euro sono andati per ospi- ha manifestato contrarietà anche sulla decadenza della talità clienti, acquisizione sulle procedure per la mansala slot, che invece di at- di beni e servizi, pulizie, canza di competizione tra trarre con le sue meraviglie manifestazioni, vigilanza, le ditte fornitrici. Che dire assomiglia sempre di più manutenzione straordinaria dello spostamento del sedell’edificio, svalu- gretariato? Nei mesi scorsi tazione crediti, at- è stato traslato davanti l’intrezzature di gioco gresso principale. I lavori ed altro. I porteur, ed il “trasloco” sono costati che dovevano spa- un sacco di soldi, decine di rire lo scorso anno migliaia di euro. Dopo poinvece sono costati che settimane dietro front, ancora più di 2 mi- tutto è stato smantellato, lioni di euro. Visto tutto è tornato come prima. i risultati L’ECO è Tanto paga Pantalone... Nel straconvinto che si lungo elenco della “Acquipuò e che si deve sizione dei beni” del casinò fare di più, che ci sono costi che sorprensiano necessarie dono. Sapete quanto sono analisi più severe costati gli “sgabelli slot”?

3

No? Novantaduemila euro, quasi 200 milioni di vecchie lirette. I “tabelloni slot”? 185 mila euro. La sola “videosorveglianza quadri elettrici” (cosa mai sarà?) 78 mila euro. Il “restyling sito web”? Negli ultimi 3 anni, se abbiamo letto bene, sono stati spesi oltre 160 milioni di lire! 36 mila euro nel 2007; 15 mila euro nel 2008; 29 mila 880 euro nel 2009, 70 milioni di vecchie lire e non è neppure il massimo. Chi va sul sito ufficiale del casinò, per esempio, sotto “Vinci il Super jackpot da quasi 405.000 euro” si legge “bastano gettoni da 5 centesimi per sbaragliare la dea bendata e portarsi a casa il super montepremi che sta toccando i 405.000 euro”. Secondo un movimento che sta prendendo corpo “in difesa del consumatore” si tratterebbe di Pubblicità ingannevole. Ometterebbe di dire con chiarezza che per aggiudicarsi il Jackpot non bastano poche monetine, ma bisogna introdurre 30 “gettoni” da € 0,50, ovvero 15 euro. Chi non è bene informato, chi non è un abituè (e sono tanti, forse la maggioranza) chi pensa di poter vincere il super montepremi infilando solo una decina di monetine è gabbato perchè non ha assolutamente nessuna chance. Casinopoli, oltre la Corte dei Conti, presto interesserà anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in materia di pubblicità? Roberto Basso


4

SOMMARIO

Sommario

■ SERVIZI SPECIALI

Io la penso così di Bruno Giri Il ritorno di Dracula Degrado sulla ciclabile Le scuole di Sanremo si raccontano La rassegna Tenco

pag. 6 pag. 9 pag.11 pag.20 pag.29

■ da SANREMO

Bagni pubblici: pochi e sporchi pag.17 Parcheggi gratis: Dove sono? pag.18 Spazzatura: la differenziata è d’obbligo pag.24

■ da IMPERIA

Camera di Commercio: inizia la ripresa pag.15 Gossippando pag.16

■ dal PONENTE

Mio marito è morto: voglio giustizia Taggia sfida Trenitalia

pag.27 pag.25

■ RUBRICHE 7 giorni di cronaca Magazine Sport Magazine C’era una volta il bar e Adotta un amico Zona disco Gli appuntamenti della settimana Oroscopo Annunci economici gratuiti

pag.46 pag.39 pag.41 pag.43 pag.44 pag.49 pag.52 pag.60

Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Internet: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale Euro 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione Trib. Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito.

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

Su PrimoCanale, Tenco e Festival Il Premio Tenco, il 61° Festival, Bella Ciao, Giovinezza, il New Deal di Gianni Morandi piacciono ancora agli italiani? Quanto è importante il mondo della canzone per il turismo di Sanremo? Perchè l'industria discografica è in crisi? La tv con contenitori come Amici o X Factor aiutano o danDj Cammalleri neggiano Sanremo? Questa sera alle 21 se ne discuterà a Destra e Sinistra, la trasmissione di Primocanale condotta da Roberto Basso. Ospiti in studio il vice sindaco ed imprenditrice Claudia Lolli, il presidente di Sanremo Promotion, Giorgio Giuffra, l’assessore al turismo Pino Di Meco il dj Gianni Cammalleri. Repliche venerdì alle 16 e domenica alle ore 9.

Giuffra

Lolli

OSPEDALETTI

Via XX settembre: a quando la fine dei lavori? “A tre anni dalla posa della prima pietra , i commercianti di Via XX Settembre e gli operatori turistici di Ospedaletti si domandano se e quando i lavori di riqualificazione dell’ex sedime ferroviario avranno termine”. Questo l’appello dei commercianti dell’A.I.O. Francescato e De Flaviis, riguardo il cantiere a cielo aperto della via e aggiungono: “ L’entusiasmo iniziale è andato a scemare di pari passo con l’andamento dei lavori trasformandosi in disperazione e costringendo i commercianti a gestire le proprie attività in un paese fantasma. La stagione estiva è ormai ridotta alla settimana a cavallo di ferragosto, e quella invernale, da sempre fiore all’occhiello della nostra cittadina è stata azzerata a causa della non accessibilità al mare e dall’impossibilità di passeggiare tranquillamente davanti al litorale per godere del clima mite e della bellezza della nostra costa. Chiediamo che le istituzioni , ed in particolare il Consiglio Regionale e l’Amministrazione Comunale intervengano nei confronti delle società coinvolte nella realizzazione delle Opere, che ci pare, molto hanno avuto da Ospedaletti. Vogliamo ricordare infine, che Ospedaletti è l’unico Comune tra quelli interessati dai lavori della pista ciclabile, ad essersi pagato l’abbattimento del muro. Detto onere invece di velocizzare la realizzazione della stessa , come presumibile che sia, non ha prodotto gli effetti sperati, trasformandosi in un problema che incide molto sulla vita commerciale del paese. Le tre grandi opere che avrebbero dovuto rilanciare le attività economiche e di conseguenza lo sviluppo turistico e commerciale di Ospedaletti stanno decretando la morte economica dello stesso”.

VENTIMIGLIA

SANREMO

Inaugurazione della sede provinciale di FN

Partiranno a breve i lavori per l’asfalto in via Semeria

Sabato 13 novembre alle 15 e 30 alla presenza del Segretario Nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore, si svolgerà l’inaugurazione dei locali della Federazione Provinciale del Movimento a Ventimiglia in Corso Genova 154. La Federazione Provinciale del Movimento, giudata da Melchiorre Mistretta comunica che presso i propri locali sarà possibile, fin dalle prossime ore, donare materiale scolastico ( libri, quaderni, cancelleria) per i bambini serbi del Kosovo.

ULTIMA ORA

Ritorna Gianni Giuliano? Si sussurra di un ritorno in punta di piedi dell’ex presidente della provincia Gianni Giuliano. Potrebbe inizialmente andare ad affiancare nel partito Ambesi...

Sarà questione di giorni per far riprendere i lavori per il rifacimento del manto stradale in via Padre Semeria. Inoltre si interverrà sui pini pericolanti e sulle radici che malformano l’asfalto. Secondo l’assessore Bellini i lavori si svolgeranno in tempi brevi, infatti dureranno circa un mese e mezzo e termineranno entro Natale. Finalmente si interviene in una delle strade più frequentate della città, oltre ad essere un biglietto da visita.


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

5

Provincia a luci rosse: postriboli forniti di tutto Imperia. Strani via vai di “maschietti” e poi rumori e versi inequivocabili. Questa la situazione che tutte le sere e soprattutto nei week end, si svolgeva in una palazzina nel pieno centro imperiese.In uno di questi appartamenti infatti si consumavano appuntamenti a luci rosse. I clienti, tra i quali alcuni (ormai scontati) insospettabili professionisti e padri di famiglia, erano soprattutto imperiesi, sanremesi e alassini. L’indagine della squadra mobile savonese, condotta dal pm Giovanni Battista Ferro, era iniziata a settembre con l’arrivo di una serie di segnalazioni da parte di cittadini savonesi, esasperati dal continuo andare e venire di viados e lucciole in via Montenotte, via Cavour e corso Ricci.

Infatti quello di Imperia, in via Littardi, non era l’unico appartamento che faceva parte del business.

Dietro a questo giro di prostituzione, Giambattista Impoco, 35enne, residente a Savona, di origine siciliana, finito in manette dopo mesi di appostamenti da parte della polizia. L’uomo ora è accusato di aver dato ospitalità a trans e prostitute in cambio di soldi, dovrà rispondere del reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, oltre al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Durante le indagini sono emersi altri particolari. Prima di tutto l’ammontare del guadagno che ogni appartamento fruttava a Impoco in una sola settimana: la cifra si aggirava intorno ai 3.500 – 4.000 euro. Negli appartamenti vi erano tutte le tipologie di ragazze e non, che si potessero desiderare.

Oltre ai trans anche ragazze brasiliane e ungheresi, le quali erano disponibili a svariati giochi osè fino ad arrivare a pratiche sadomaso.Inoltre ogni domenica, come fosse una partita di campionato calcistico, “l’allenatore” praticava un ampio turn-over degli affittuari, basato sul passaparola e sulla spietata legge del mercato che impone, in particolare ai transessuali, di cambiare luogo di lavoro ogni otto giorni, pena la perdita della clientela. Ora la squadra mobile

di Imperia, subito dopo la chiusura dell’alloggio a luci rosse, ha ascoltato il proprietario, un imperiese di mezza età. Si stanno vagliando le varie possibilità e l’eventuale denuncia per agevolazione dello sfruttamento della prostituzione con vantaggio patrimoniale. A peggiorare la sua situazione è la cifra d’affitto la quale sembrerebbe decisamente superiore alle quote di mercato: 300 euro. Alessio Pastorelli

IMPERIA

Blitz antimafia in Provincia, controlli a tappeto

Sanremo a mano armata, una notte violenta Sanremo. In corso Mazzini, vicino allo stadio Comunale, una pattuglia era in perlustrazione della zona per un controllo antiprostituzione. Vedendo due lucciole accelerare il passo, insospettiti hanno fermato la Pantera, uno dei due è sceso dalla macchina ma una Renault era nascosta nell’ombra e ha cercato di investire il poliziotto. Schivando miracolosamente il mezzo, l’agente ha esploso due colpi in aria per intimare l’alt. Le prostitute si sono dileguate e anche gli aggressori. Sono cominciate le ricerche, si sospetta che l’auto sia francese e l’agente scampato al pericolo deve aver anche visto che erano due sul mezzo. Era probabile che fossero o i protettori delle prostitute scappate o fossero lì per una partita di droga. Partite le ricerche hanno fermato una macchina analoga in corso Cavallotti, Renault scura ma gli occupanti erano tre a bordo e l’agente coin-

volto non ha riconosciuto nessuno di loro. Caso allarmate, che questa macchina, anch’essa francese, pur non centrando niente con la vicenda appena descritta, conteneva delle mazze da baseball e un’ascia. Fermate due macchine simili, nel giro di poche ore, francesi e con tipi poco raccomandabili so-

pra. Coincidenze oppure la mala sta sovrastando la città. I tre son stati denunciati, per gli altri due continuano le ricerche: probabilmente le telecamere che si trovano in corso Mazzini hanno ripreso la targa che porterà la polizia a identificare la macchina. Francesco Basso

Operazione della Dda di Torino a Imperia. Gli agenti dell’Antimafia prima si sono incontrati con i pm Alessandro Bogliolo e Maria Antonia Di Lazzaro che stanno seguendo le delicate indagini sulla Porto di Imperia spa, poi avrebbero acquisito documenti ed eseguito un sopralluogo sul porto. Le indagini della speciale direzione distrettuale, che calano una nuova pesante ombra sul maxi bacino e sulla città - sarebbero indirizzate a comprendere collegamenti tra denaro sporco proveniente dallo spaccio di droga e il tentativo di riciclaggio di quelle ingenti somme attraverso investimenti in imprese edili che per un breve periodo hanno lavorato anche sul porto. Il motivo della missione imperiese dell’antimafia torinese - la seconda nell’arco di 13 mesi - pare sia la necessità di verificare presenze e ruoli ricoperti da esponenti di spicco della ’ndrangheta, operante anche in Piemonte, in alcune delle società che hanno ottenuto subappalti di lavori per la realizzazione del porto turistico. L’esito di quest’ultimo sopralluogo per il momento è coperto dal più assoluto riserbo. La procura stessa ieri in serata ha negato ogni incontro. Il blitz di ieri mattina non sarebbe altro che la continuazione di indagini avviate l’anno scorso dalla stessa Dda. Nel mese di ottobre gli agenti erano stati impegnati in un’operazione che riguardava un’impresa edile, l’Italia Costruzioni, che aveva lavorato per un breve periodo nel bacino di Imperia e poco dopo aveva abbandonato operai e subappalto. All’epoca avevano eseguito una perquisizione in una casa unifamiliare in via Cascione, nel centro di Cipressa, abitazione che non era già stata oggetto di indagini da parte della polizia.


6

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

ATTUALITA’

L’ECO DELLA RIVIERA

Io la penso così “Bella ciao” e “Giovinezza” al Fes di Bruno Giri

Di argomenti che meritano un approfondimento questa settimana ce ne sarebbero davvero parecchi e tutti seri e importanti, ma mio malgrado sono costretto a metterli da parte per far posto a un tema che serio e importante non lo è di sicuro, la “pruderie”, cioè il moralismo degli sporcaccioni, che ormai impegna il dibattito politico a tutti i livelli e in ogni sede, nazionale e locale. Nulla a che vedere con la licenza che si è preso Edoardo III d’Inghilterra nell’aiutare la Contessa di Salisbury ad allacciarsi la giarrettiera e con l’«Honi soit qui mal y pense!» con il quale il sovrano ha chiuso la bocca ai malpensanti. E neppure con la pretesa di certi politici di essere giudicati dalla cintola in su per evitare che al di sotto gli elettori scoprano il segreto imbarazzante del loro successo e si rendano conto di aver sbagliato cavallo. Oggi è morto il pudore di Stato, quello austero e ufficiale, e non perché non si usino più le giarrettiere o perché siano tornate di moda le bretelle, ma perché è stato sostituito, appunto, dal moralismo per “voyeurs”, come la politica e l’informazione gradualmente stanno trasformando tutti noi con un lento ma inesorabile processo di intossicazione collettiva. I toni dei censori sono sempre i medesimi, severi e scandalizzati, la frusta usa-

Edoardo III Re d’Inghilterra

ta per fustigare i costumi è rimasta la stessa e anche il pulpito, si è invece accorciato il metro per misurare le azioni dei politici perchè la loro stoffa non è più quella di una volta e soprattutto sono stati riscritti i codici di comportamento sulla base di valori asimmetrici rispetto a quelli della politica e dell’etica che la Storia ci ha tramandato. A Messina dicono che “u cumannari è megghiu du futtiri” con un binomio che fino a ieri conteneva una alternativa vagamente consolatoria per chi, comandando, era vincolato, se non dal voto di castità in quanto chierico del Potere, certamente dal rispetto delle apparenze secondo la regola canonica “nisi caste, tamen caute”. Perché fin dall’antichità è capitato che ogni tanto un potente anziché scegliere preferisca coniugare entrambe le attività, magari servendosi della prima per riuscire meglio nella seconda, e che riduca le cautele e allenti i freni inibitori e in più di un caso esageri, come ci racconta la Sacra Bibbia nel Libro di Daniele a proposito della foia tardiva di due vecchi giudici di Babilonia che spiata la casta Susanna nuda al bagno tentarono di concupirla e mal gliene incolse. In tempi più recenti, esattamente mezzo secolo fa, nel film “Il moralista” interpretato da Sordi e da De Sica è successo qualco-

L’abito non fa il monaco, ma un monaco in mutande non è un bel vedere. Chi ha pensato di usare la tv spazzatura per reclamizzare Sanremo? Forse Giuffra, Di Meco, Fera o altri? sa di simile, sviluppato non più in chiave teologica ma di satira politica contro la foglia di fico dietro la quale ambienti DC avvezzi a maneggiare con fervore le forbici della censura nascondevano le loro, chiamiamole, debolezze. E’ la storia del segretario della succursale italiana dell’Organizzazione Internazionale della Morale Pubblica, un bacchettone dalla doppia morale che di giorno si scaglia contro night-club, film immorali, pubblicazioni oscene e manifesti indecenti mentre di notte fa affari in bische e bordelli come porteur di entreneuses, escort e quant’altro. Fred Buscaglione, del quale proprio quest’anno si è commemorato a modo suo il cinquantenario della tragica scomparsa con la manifestazione “Sotto il cielo di Fred” e con un premio vinto da giovani promesse selezionate dal Club Tenco, all’inizio del film cantava un motivetto con questo refrain : “ Se ti parlo d’ideali, se ti parlo di virtù non mi credere: sono frottole, parole e nulla più. Non ti fidare di me, perché perchè t’ingannerò. Moralista: mi sa dire la morale che cos’è...? È una favola, per i semplici, ma non è fatta per me...». La cosa mi è venuta in mente, rilevando sui quotidiani alcune singolarissime coincidenze. La prima coincidenza riguarda le intercettazioni nell’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose a Bordighera, colloqui sulla “Grotta del Drago” che non possono qualificarsi propriamente castigati e che certo non avvengono sulla stessa lunghezza d’onda dei dialoghi delle Carmelitane o delle Orsoline, ma neppure di

quelli tra don Vito Corleone e i picciotti. La seconda coincidenza riguarda il depistaggio di alcuni moralisti alla ricerca di coperture spargendo la voce che a tirare i fili della escort palermitana Nadia sarebbe stata la mafia: la risposta è in una vignetta nella quale il Padrino obbietta risentito “Macché escort, noi ci occupiamo di cose serie !”. La terza coincidenza, della serie “Senti chi parla”, è la recente reprimenda dei vizietti del Premier partita da un potente moralista nostrano del quale fino ad oggi mi era rimasta solo la sgradevole lontana reminiscenza di avances, molestie e mobbing nei confronti di una giovane collega in Regione. Tutte e tre le cose hanno un denominatore comune, la “pruderie” del lettore da

titillare con indiscrezioni pruriginose usate come esca per farlo abboccare, nel primo caso, all’amo di una ipertrofia accusatoria che non sta in piedi, nel secondo a quello di una ritirata strategica per nascondere le impronte digitali e nel terzo a quello di un’operazione di plastica alla faccia per evitare che si possa confonderla col proprio deretano. Ma queste cose per quanto tristi e avvilenti non sono ancora il vero problema e neppure lo è il menu di moralismo a senso unico e di perbenismo vecchia maniera che censori double face alla Alberto Sordi quotidianamente ci somministrano in dosi massicce con carta stampata, tv, internet e mille altre sofisticate tecniche di comunicazione invasiva. Il vero problema, ai li-


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITA’

7

stival? Idea peregrina, cocktail di ignoranza e cattivo gusto!!

Silvio Berlusconi

miti della tragedia, è invece un altro, come accennavo all’inizio, cioè la morte del pudore di Stato, che sta alla morale come un saio sta a quello che c’è sotto. D’accordo, l’abito non fa il monaco, lo dice anche il proverbio, però un monaco in mutande non è mai un bel vedere e soprattutto è uno spettacolo che non induce a meditazione e preghiera. E a proposito di monaci che, come abbiamo imparato a scuola, diventano tali non per l’abito che portano ma per il triplice voto di castità, di povertà e di obbedienza, è soprattutto la violazione di quest’ultimo quello che più mi scandalizza mentre assisto allo spettacolo del moralismo per guardoni che ha sostituito

l’antico pudore della Politica. Vi chiederete cosa ci azzecca il voto di obbedienza con gli exploit degli uomini pubblici che non si rassegnano alla pace dei sensi e con accanimento terapeutico inseguono il miraggio dell’impossibile risveglio del demone della sera quando per loro ormai è notte fonda oppure con le velleità di quei politici anagraficamente ancora al mattino o al mezzogiorno della loro esistenza che tuttavia si ostinano a far convivere la loro condizione con la prima regola della Scuola Salernitana “’o cazzo non vuole pensieri”. E io rispondo: l’obbedienza c’entra, eccome se c’entra!, perché quella dei chierici dello Stato e delle

Pubbliche Istituzioni non deve essere tanto obbedienza al Padre Superiore del proprio convento quanto piuttosto al vertice della gerarchia, che è la Legge. Scritta o non scritta, giuridica, naturale o morale, magari solo estetica o di buon gusto, oppure semplicemente di buon senso, però una Legge deve sempre esserci e va rispettata da tutti. La spudoratezza del Potere a qualsiasi livello si manifesti, a Roma piuttosto che a Upega, è appunto manifestazione di disobbedienza a una legge che magari si limita solo a imporre moderazione e cautela nel trasgredire il voto di castità o senso della misura nell’intascare tangenti in barba al voto di povertà. Ecco perché, come ammonisce San Tommaso, l’obbedienza è il primo tra i voti religiosi, e secondo me dovrebbe esserlo anche per il Catechismo laico dei politici e dei pubblici amministratori, senza distinzioni, deroghe o eccezioni. Lo spunto a queste estemporanee riflessioni mi è stato offerto da alcuni episodi spiccioli di casa nostra che è bene non sottovalutare per il valore sintomatico che li accompagna e che nella migliore delle ipotesi denuncia, con una preoccupante caduta di stile, quanto meno disobbedienza ai precetti del buon gusto e del buon senso. Sinceramente non saprei dire se l’idea di usare la tv spazzatura per reclamizzare gli ultimi sprazzi di una estate da dimenticare sia venuta al presidente di Sanremo Promotion Giuffra o all’assessore al turismo Di Meco o magari direttamente a quello all’igiene urbana Fera, però a resuscitarne il ricordo è stato Fini che uscito a testa alta dalla casa di Montecarlo si è recato a Bastia Umbra dove, dopo aver cacciato una escort in lacrime come la Maddalena pentita, si è reso interprete del “dolore nel leggere in tutto il mondo le notizie del caso Ruby che danno del Paese un’immagine che gli italiani non meritano”.

Caso che con quell’idea costosa e peregrina delle “Pupe e del secchiello” ha in comune il suo realizzatore per interposizione dei figli e che leggendo i giornali sarebbe indagato dalla Procura della Repubblica di Milano per favoreggiamento della prostituzione. Avendo due nipoti maschi giuro di non scriverlo per evitare che guardando certi manifesti si dedichino assiduamente ad una attività che, come è noto, rende ciechi, ma unicamente perchè zoomando su Sanremo e parafrasando le parole di Fini direi che davvero quell’episodio ha dato di Sanremo un’immagine che i sanremesi non meritano. E lo ribadisco nella consapevolezza che, rispetto a Fini, il Santo Vangelo ha riservato alla Maddalena pentita un trattamento migliore grazie all’invito a scagliare la prima pietra rivolto a chi è senza peccato e avendo ben presenti le parole del Discorso della Montagna con le quali Gesù esorta a non guardare la pagliuzza nell’occhio del fratello quando si ha una trave nel proprio. Perchè la trave nel mio avrebbe potuto essere lo spettacolo un po’ spinto, ai limiti dell’hard, alla festa dell’Eco questa estate a Riva Ligure, proprio a casa di Giuffra e alla sua presenza, ma non è esattamente così visto che il Direttore nel presentare il numero non poteva prevederne gli sviluppi osé e soprattutto si è immediatamente scusato del piccolo, innocente fuori onda, anzi fuori “soutiengorge”. E così, sentendomi libero dal sospetto di mora-

Giorgio Giuffra

lismo, ho scagliato ugualmente la prima pietra contro quel manifesto, alla quale ne farei seguire molte altre fino a lapidare qualcuno che lo merita più della povera Sakineh. E penso a un’altra idea peregrina, quella di Bella ciao e Giovinezza al Festival, che se esistesse un palloncino per misurare la sbornia di scemenze avrebbe mandato fuori scala l’indicatore non per colpa di chi l’ha avuta ma del cocktail di ignoranza e cattivo gusto che ne è seguito e che non ha giovato all’immagine di Sanremo ancor prima che a quella della sua manifestazione canora. Come dicevo, sono episodi spiccioli che si dimenticano in fretta per riproporsi subito dopo in altra veste, tutti uguali per il gusto di amaro che lasciano in bocca e per l’immagine di Sanremo e di chi l’amministra che contribuiscono a dare. Uno scenario nel quale manca solo Ruby e il bunga bunga e poi potrebbe essere il presepio della realtà nazionale, con la sola differenza che a Sanremo non è ancora arrivato un Fini a staccare la spina : speriamo che non faccia troppo tardi.


8

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

ATTUALITÀ

L’ECO DELLA RIVIERA

Quale nome vogliamo dare al “Comunale”?

Sanremo. In questi ultimi tempi si è discusso molto sul nome da dare allo stadio “Comunale” di Sanremo, il tempio del calcio matuziano il cui prato è stato calcato da migliaia di calciatori in erba e professionisti da oltre 70 anni. La costruzione dell’impianto iniziò alla fine del 1930, e nel 1932 venne inaugurato con una partita amichevole tra le selezioni giovanili di Imperia e Savona, partita finita con il risultato di 2-1, e da un’altra amichevole tra Genoa e Wiener, che terminò col risultato di 3-3, con ben 15mila spettatori, che non trovando spazio sugli spalti si accomodarono sulla pista d’atletica. La costruzione dello stadio Comunale, grazie al suo progetto, fu seguita anche da Jules Rimet. In origine il nome dell’impianto era “Stadio Littorio” nome molto usato nel periodo del fascismo, cambiato poi alla fine della guerra nell’attuale “Stadio Comunale”. Nel 1970 furono avviati dei lavori di ristrutturazione, che ne cambiarono

la forma e fu tolta la pista atletica. Nell’ottobre 2010 è stato reso noto, da parte della giunta comunale cittadina che lo stadio sarà presto intitolato a Luigi Cichero, ex bandiera e allenatore della Sanremese, deceduto nel 2009, mentre le tribune e le grandinate saranno intitolate a Gianni Borra, presidente della Sanremese negli anni ottanta, Francesco Von Mayer e Mario Ventimiglia, entrambi ex giocatori. Proprio per questo motivo abbiamo chiesto ad alcuni sanremesi il loro pensiero in merito. Tommaso Paterniani ha detto: “senza nulla togliere alla memoria del grande Cichero, preferirei che il “Comunale” mantenesse il suo nome originario, in modo da non far torto a nessuno. Le tribune, invece, sarebbe opportuno dedicarle ai quattro grandi che hanno fatto la storia del calcio biancoazzurro come appunto Cichero, Borra, Von Mayer e Ventimiglia”. Per Antonio Mandica nessun problema sul nome: “secondo me va bene de-

Alessandro Dao

Francesco Zunino

Antonio Mandica

dicare lo stadio a Luigi Cichero, è stata una bandiera per la “Sanre”. E le tribune le intitoleresti a Borra, Von Mayer e Ventimiglia? “Sinceramente andrebbe bene intitolare il Comunale anche ad uno di questi tre nomi; tutti indistintamente hanno fatto tanto per la Sanremese e hanno lasciato un marchio indelebile nel panorama calcistico cittadino”. Alessandro Dao ,del gruppo di supporter della Sanremese “Irriducibili”: “noi Irriducibili diciamo Cichero. Come vedi portiamo sempre il suo striscione in giro e le tribune intitolarle a Borra. Noi vogliamo lo stadio “Luigi Cichero per-

Tommaso Buschiazzo

ché Cichero è uno di noi...” Anche Tommaso Buschiazzo è d’accordo con la maggioranza degli intervistati: “sono assolutamente favorevole ad una intitolazione dello stadio a Luigi Cichero”. E le tribune a Borra, Von Mayer e Ventimiglia? “Certo, perchè penso che sia importante mantenere il ricordo anche per aver continuità con la tradizione della squadra e per il tributo di chi ci ha lavorato”. Infine Francesco Zunino: “sinceramente, essendo giovane, non ho vissuto i momen-

Tommaso Paterniani

ti coi vari Borra, Cichero, Von Mayer e Ventimiglia per cui non saprei. So che tutti hanno fatto tanto per la Sanremese ma forse per non scontentare nessuno sarebbe meglio che rimanesse il vecchio nome “Comunale”. In conclusione, secondo il mio modesto parere, lo stadio dovrebbe conservare il suo nome originario, ovvero “Comunale”, proprio per significare che quel luogo è la vera casa di tutti gli appassionati del calcio cittadino. Andrea Di Blasio

SANREMO

VENTIMIGLIA

Vigili in divieto di sosta: e la multa?

Giovanni Boitano: “Subito incontro tra le parti per le Gallardi”

Ecco un’immagine di come ben due scooter della polizia municipale siano in divieto di sosta nella zona riservata alla fermata dell’autobus in via Roma. A loro niente multa?

Interviene la Regione Liguria nella vertenza fra Demanio e residenti nell’ex caserma Gallardi di Ventimiglia trasformata in appartamenti in vendita a prezzi di mercato non a tutti accessibili. “Credo sia opportuno un incontro urgente con la direzione dell’Agenzia del Demanio in modo da chiarire ogni aspetto, per poi venire incontro alle famiglie e agli inquilini meno abbienti”, ha affermato l’assessore alle Politiche Abitative della Regione Liguria Giovanni Boitano (nella foto), intervenendo sulla questione a margine della seduta del Consiglio Regionale. “Un confronto – ha aggiunto Boitano - che dovrà essere allargato al comune di Ventimiglia e ad Arte per poter avere un quadro di riferimento completo e dal quale non potranno essere esclusi i rappresentanti degli inquilini”.


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

9

GIRI DIFENDE SCAJOLA E IL “SISTEMA DC”. MISSION IMPOSSIBLE?

Laudator temporis acti (Orazio, Ars Poetica, 173). Orazio scrisse questa frase parlando delle persone anziane che, non potendo far ritornare gli anni passati, vi ritornano volentieri con la memoria; il poeta vede con occhio critico questo comportamento, in quanto denota una incapacità, da parte delle vecchie generazioni, di cogliere le innovazioni del presente e di adeguarsi al progresso. La citazione è stata evocata dall’articolo della settimana scorsa dell’ottimo Bruno Giri, a cui il mio casato era e resta legato da rapporti di reciproca stima ed amicizia personale ma con cui, da sempre, ci troviamo in totale dissonanza sotto il profilo politico; questo è il bello della libertà e della democrazia che in politica tutti evocano ma che pochi praticano. L’amico Giri, con cui condivido il privilegio di essere ospitato dal nostro paziente Editore, si è lanciato in una non sollecitata difesa a tutto campo della figura politica dell’ On.le Scajola che, per quanto ben articolata e, come sempre, arguta, mi è parsa, nell’attuale contesto, un poco sopra le righe e orientata ad una auto incensante riabilitazione postuma del sistema di potere democristiano in provincia, quasi che l’ On.le Scajola avesse bisogno (il che non mi pare) di un difensore d’ufficio, men che meno sotto il profilo politico. L’attaccamento alla bandiera fa di certo onore all’amico Bruno, e nessuno più di me sa apprezzare i difensori del bunker, che tenevano le posizioni senza alcuna speranza di vittoria quando ogni sacrificio era palesemente inutile, o la cavalleria leggera di Lord

Battaglia Valle di Balaclava

Cardingan che caricava nella valle di Balaclava incontro alle artiglierie russe : “C’est magnifique, mais ce n’est pas la guerre” esclamò a tale onirica visione il Maresciallo di Francia Pierre Bosquet. Bruno Giri resta Bruno Giri, a differenza di altri transfughi della disciolta Democrazia Cristiana, che, senza la protezione della Balena Bianca sono a malapena (in senso biologico) dei girini che vagano nella acque stagnanti della politica della nostra provincia alla ricerca di cibo, in balia di predatori di maggiore peso politico; ma Bruno resta convintamente e coscientemente un laudator temporis acti, anche se penso che si sbagli. E forse la cronaca mi avrà dato ragione quando questo scritto verrà pubblicato. L’operato dell’On.le Scajola nella nostra provincia resterà consacrato dalle opere pubbliche che sono state realizzate, non poche di certo, e la sua figura politica verrà giudicata dalla storia e non certo da magistrati o da interessati avversari politici: per quanto riguarda le eventuali responsabilità giudiziarie, ancora tutte da dimostrare e da verificare, se ed in quanto esistenti, la discussione non mi interessa, non presentando elementi tecnico-giuridici di rilievo, e, francamente, mi irrita perché, come al solito, rischia di ridursi ad un tormentone di cui la no-

Maresciallo Pierre Bosquet

stra terra e la nostra gente, afflitta da ben altri e più seri problemi, non ha bisogno. Sotto il profilo politico, l’unico che in un sistema democratico non può sottrarsi all’esame ed alla critica dei cittadini, l’ On.le Scajola presenta, come dicono i francesi, i pregi dei suoi difetti: egli, infatti, a differenza di quanto rimpianto dal mio amico laudator temporis acti, aveva intuito ed aveva coraggiosamente imboccato la via di un profondo rinnovamento generazionale del PDL (e questo è il pregio) ma, purtroppo, ha costruito (o meglio, ha tentato di costruire) una nuova classe dirigente che si è dimostrata sconsolatamente inadeguata, sia per capacità personali che per manifesta incapacità amministrativa, a rivestire quegli incarichi di governo e di sottogoverno che il Divo Claudio gli aveva riservato (e questo è il difetto). Ronald Reagan è passato alla storia come uno dei più grandi statisti mondiali perché aveva saputo circondarsi di uno staff di prim’ordine, coeso e tecnicamente all’altezza degli impegni che era chiamato ad affrontare; non era laureato al MIT di Boston o a Stanford ma era un semplice radiocronista di football americano con un trascorso di doppiatore e di interprete di film western. Ma quando si trovò ad affrontare la crisi economica in cui stagnava l’economia americana e la

fase cruciale della guerra fredda con l’ URSS, e a fronteggiare avversari ben più attrezzati di Tremonti, Brunetta e La Russa, ha potuto contare su collaboratori del calibro di Colin Powell, Alan Greenspan e George H.W. Bush (padre) e su “serbatoi di idee” assolutamente sconosciuti al nostro quadro politico. E vinse ... alla grande e senza l’aiuto di coalizioni di varia natura (con l’eccezione della sig. ra Tatcher, altro tipino di tutto rispetto), forse perché i suoi collaboratori avevano contribuito alla costruzione del programma di governo in cui si riconoscevano, che condividevano senza riserve e che erano determinati a portare a termine. Non erano dei semplici esecutori, preferibilmente digiuni della materia che gli veniva assegnata (la cui gestione rimaneva saldamente in mano ai funzionari governativi), selezionati sulla base della cieca obbedienza, della militanza politica o alla partecipazione alle adunate di piazza; questo era il criterio di scelta del campo avverso, quello dell’Unione Sovietica, ed il risultato della partita è ormai affidato alla storia: una sconfitta senza possibilità di appello con punteggio tennistico e devastanti danni alla struttura sociale della Russia, le cui ferite sono ancora oggi ben lontane dal rimarginarsi. Nel diritto romano era prevista una particolare

responsabilità, la culpa in eligendo locuzione che si riferiva all’ipotesi di responsabilità di padroni e committenti in ordine ai danni arrecati a terzi dai loro dipendenti nell’esercizio delle incombenze cui sono adibiti; ratio della disposizione è il rimprovero ai datori di lavoro per il fatto di non aver curato con la dovuta accortezza la scelta dei propri collaboratori. Questo istituto, in quanto improntato alla massima tutela della collettività, ha attraversato i secoli e tuttora mantiene la sua valenza sia etica che giuridica, ma scarsa applicazione nell’ambito politico. Questa è il vero giudizio a cui l’On.le Scajola deve sottoporsi, tutto il resto è gossip o speculazione politica. Spero sinceramente che da quest’ultimo “giudizio” egli ne esca prosciolto con formula piena (e non per intervenuta prescrizione o per insufficienza di prove) perché, diversamente, il condannato non sarebbe solo lui ma l’intera nostra provincia, il che mi preoccupa, perchè, come ebbe a dire Reagan nel suo discorso di insediamento: “In this present crisis, government is not the solution to our problem; government is the problem” (In questo momento di crisi il governo non è la soluzione al nostro problema; il governo è il problema).

Il Conte Dracula



GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

11

Ciclabile invasa dai cani e da padroni maleducati NON SONO IO QUELLO MALEDUCATO...

Giovanna Spinelli Giovanni Angelillo

SE POTESSI, LO FAREI DA SOLO!!! Sanremo. L'aria inizia a farsi pungente, ma nonostante questo, nelle giornate di sole, vi è chi non disdegna una bella passeggiata, lungo il Sud-est o sulla pista ciclo-pedonale. Un percorso, quest'ultimo, che si snoda attraverso giardini, sia pubblici che privati, e ampi scorci del nostro mare, con scogliere e spiagge. Un'opportunità per scappare dal traffico cittadino, con il suo caos ed il suo smog. Però chi pensa che vada tutto bene si sbaglia di grosso! Recentemente, in redazione abbiamo raccolto testimonianze che denunciavano le condizioni proprio del Sud-est e della pista ciclabile. Le lamentele più frequenti riguarderebbero soprattutto la maleducazione imperante delle persone, che non rispettano niente e nessuno. Ci siamo quindi recati nelle zone segnalate per parlare con i passanti e conoscere il loro parere. Ci accorgiamo subito che il malcontento è generale. "Al Sud-est, spesso, i padroni lasciano i propri cani gironzolare senza guinzaglio, e naturalmente quando espletano i loro bisogni corporali nessuno pulisce. E' un comportamento davvero riprovevole", dichiara Giovanna Spinelli, e prosegue: "Io amo gli animali, ma chi ne possiede uno deve essere in grado di tenerlo nel rispetto della libertà altrui.

Inoltre capita sovente che i cani inizino a giocare e a rincorrersi, cani anche di grossa taglia, col pericolo che urtino qualche bambino. Le mamme portano qui i loro piccoli, perché sono tranquille che non passano auto e invece devono fare attenzione ai cani e ai loro escrementi". Ma, secondo la Spinelli, questi non sono gli unici problemi: "Oltre ai cani e ai loro padroni maleducati, vorrei sottolineare il cattivo comportamento anche di alcuni ciclisti esaltati, che sfrecciano sulla ciclabile ad una velocità esagerata. Sembra di assistere all'ultima volata della "Milano-Sanremo". Ripeto qui vengono molti bambini, e anche questo mi pare un comportamento poco coscienzioso". D'accordo sulle condizioni critiche della ciclabile anche Giovanni Angelillo: "La zona risulta parecchio in degrado. Quando quest'estate andavo in bici ho notato la sporcizia che c'era ai bordi delle aiuole. Sinceramente la gente che ho incontrato, il cane lo aveva al guinzaglio, ma se poi raccogliesse o meno gli escrementi non saprei, ma visto i risultati ne dubito. Questa pista potrebbe e dovrebbe essere un fiore all'occhiello per la nostra città. Si snoda su un percorso davvero suggestivo, ma alcuni incivili, con il loro comportamento, rischiano di rovinare tutto".

Marta Losorgio

"Vengo spesso a passeggiare qui con il mio cane, quasi tutti i giorni se il tempo lo permette - racconta Luciano Pozzi - personalmente tengo sempre il cane al guinzaglio, non perché sia aggressivo, ma perché ho paura degli altri cani che spesso e volentieri sono liberi e a diversi metri dai loro proprietari. Inoltre ho sempre con me un sacchetto di plastica per raccogliere i suoi bisogni. A me piace andare in giro con il mio cane, ma trovo giusto rispettare le regole. A tal proposito, vorrei fare un appunto al comune: da un po' di tempo ho visto che sono stati messi, sparsi per la città, degli erogatori gratuiti di sacchetti , per raccogliere le feci dei cani. Sicuramente una buona iniziativa. Però lungo la ciclabile, almeno nel tratto compreso tra la spiaggia Morgana e S. Martino (il percorso che faccio solitamente), non ne ho visto nemmeno uno. Non sarebbe il caso di provvedere? Con questo non voglio insinuare che chi non pulisce sia giustificato, ma se vi fossero anche i sacchetti gratis, sicuramente non avrebbero più nessuna scusante. Ed infine, i vigili, quando vedono i padroni dei cani che non puliscono, non dovrebbero far loro la multa? Lo

stesso trattamento sarebbe previsto anche per chi butta cartacce per strada, o cicche e via dicendo. In molte città, quando vedo le strade come sono pulite, mi chiedo cosa manchi a Sanremo per avere la medesima pulizia. Il rinnovamento e il miglioramento per l'immagine

Luciano Pozzi

guarda il problema dei cani senza guinzaglio, a quanto ne so, sono presenti soprattutto al mattino o alla sera, quindi in due momenti del giorno che di bambini ce ne sono pochi. Sicuramente la presenza di cani slegati è più forte all'interno dei giardini di villa Ormond, e

Sotto accusa anche ciclisti esaltati che sfrecciano a velocità esagerate tra la gente di una città parte anche da questo". Opinione condivisibile, ma per quanto riguarda gli erogatori di sacchetti, è vero, sulla ciclabile non ne abbiamo visti nemmeno noi, mentre all'inizio della passeggiata Sud-est questo servizio è presente eccome. Meno negativo il parere di Marta Losorgio, almeno per quanto riguarda la pista ciclabile: "La pista ciclopedonale l'ho vista spesso pulita, di certo non posso dire lo stesso del Sud-est. Le aiuole sono sempre state "un campo minato" dovuta alla maleducazione di chi non pulisce dove il proprio cane sporca. Per quanto ri-

anche qui, in alcuni casi, lo stato delle aiuole parla da sé. Secondo me, per ovviare al problema, si potrebbe destinare un'area verde ai cani. Ad Arma l'hanno fatto. E' un piccolo giardino recintato dove i cani si possono lasciare liberi. Penso che sarebbe un'idea da imitare". Anche in questo caso la situazione esistente è dovuta sia al mal costume di alcuni cittadini, ma anche dal fatto che chi dovrebbe far rispettare le regole, non sempre compie il proprio dovere. Entrambi modi di agire che andrebbero modificati. Alessio Pastorelli


12

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

ATTUALITÀ

L’ECO DELLA RIVIERA

Dentista coraggioso di Imperia cura il mal di denti in Madagascar Il dr. Verrando, dentista all’ambulatorio di via Matteotti a Imperia ha realizzato, con colleghi un progetto di istruzione nel Madagascar. Nelle austere stanze dell’ambulatorio ne parla con L’Eco della Riviera. In cosa consiste il progetto? “Faccio volontariato da 20 anni. Ho notato errori nella pratica del volontariato a fini assistenzialistici. Al termine del mio mese di volontariato all’anno, non restava nulla. Quando non sono più potuto andare, l’ambulatorio è stato smantellato. Una grossa sconfitta, con tanta fatica invano. Così ho cercato un altro modo di fare volontariato. Abbiamo fondato un’associazione, Smilemission (in internet ci sono tutte le informazioni), ed organizzato corsi di formazione dagli 8 mesi ai 2 anni, coinvolgendo personale del posto. Nel 2005 abbiamo chiesto ai capivillaggio di scegliere persone che non potevano lavorare in campagna. Queste persone, alla fine del percorso,

erano diventate utili al villaggio. Il progetto è stato poi trasferito dalla Tanzania in Madagascar, con il supporto delle suore di San Giuseppe da Aosta a Bordighera. Nel sud del Madagascar ci sono studi dentistici attrezzati ma privi di dentisti, perché, a causa della povertà della gente, questi non si recano dal dentista, il quale, alla fine, abbandona l’ambulatorio e va a cercare clienti in città. Abbiamo chiesto a quattro villaggi se ci mandavano ognuno duetre rappresentanti per poterli formare. Ci siamo riuniti in un piccolo Ospedale rurale sull’altopiano che aveva, fortunatamente, a disposizione sia un ambulatorio

dentistico che un laboratorio. Qui, in otto mesi, abbiamo formato 5 odontotecnici in grado di fare protesi parziali e totali, removibili, una protesi semplice, sociale, ma di buona funzionalità ed estetica, di basso costo, e 5 dentalterapisti, cioè personale ausiliare che in caso di urgenza è in grado di eseguire un primo soccorso dentistico. Alla fine del corso, dopo un esame conclusivo, viene riconosciuto dal min. della sanità il permesso di lavorare esclusivamente in quei laboratori da cui si era partiti. Non è quindi un titolo ufficiale valido in tutto il Madagascar, ma è comunque una grande soddisfazione. Ho lasciato a malincuore quel posto, ma con la gioia di vedere che altri quattro studi odontoiatrici prendevano il via. Ora si tratta di sostenerli. Necessitano attrezzature, anche usate, a livello nazionale e comunque un sostegno economico per acquistare ciò che serve. Una menzione merita il “ Progetto missione” di Bordighera. Questa associazione aiuta progetti in Madagascar, Romania e Burkina Faso. Quando ho avuto difficoltà per la mancanza di volontari o denaro per l’acquisto di materiale ed attrezzature, ho trovato in loro sempre persone sensibili e disponibili. Ora siamo in una buona fase. Bisogna supportare questi ragazzi, perché ovviamente otto mesi non sono tanti. A Natale andranno due dentisti, uno di Roma ed uno di Varese, per seguire e aiutare nella formazione queste persone. E’ una grande av-

ventura proiettata nel futuro.” In che condizioni si trova Il Madagascar? Una nazione grande due volte l’Italia, raramente citata, fondamentalmente agricola. “Con aiuti ricevuti da amici ho acquistato quintali di riso, distribuiti con l’aiuto dei frati e suore di famiglia in famiglia. Il minimo per la sopravvivenza. Il futuro? C’è stato un colpo di stato. La povertà avanza e non si vede una soluzione. Le famiglie sono molto numerose, ed il reddito di

due euro al giorno non è sufficiente per sfamarli. Ho visto però un padre e figlio che facendo mattoni e raccogliendo fondi, hanno recuperato socialmente 5000 persone. Il Madagascar ha grandi potenzialità. Dico sempre alle persone di essere presenti laggiù, per essere consapevoli di cosa accade dall’altra parte di un mondo sbilanciato, dove una parte si trova in una corsa sfrenata verso il denaro e l’altra non riesce a sopravvivere, mentre nessuno ne parla”. Augusto F. Nori

SANREMO

Accompagniamo Luisa nella sua avventura Cari amici lettori permettete che mi presenti: mi chiamo Luisa De Donato, sono nata a Sanremo 10 anni fa. Frequento la scuola elementare “G. Asquasciati”. Amo la danza ed andare a cavallo. Nel futuro spero di diventare giornalista e comincio fin d’ora con il giornale della mia città (L’Eco della Riviera). Sono contenta di avere ritrovato le mie amiche dopo le vacanze

estive e anche le maestre. In particolare la mia amica del cuore Rossella Odello. Le prossime volte vi parlerò della mia scuola ed altre problematiche che noi incontriamo. Seguitemi! Ciao. Luisa De Donato


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITA’

13

Blitz dei carabinieri al cantiere dell’Aurelia bis Sanremo. Blitz a sorpresa dei carabinieri, dell'ispettorato del lavoro e della Direzione investigativa Antimafia, martedì, presso il cantiere dell'Aurelia bis di via Pascoli a Sanremo, per verificare il rispetto della normativa antimafia, della regolare assunzione delle persone che lavoravano nel cantiere e delle norme di sicurezza. Le forze dell'ordine, al loro arrivo, hanno fatto sgomberare l'area chiudendo il cantiere al pubblico. Controlli analoghi sono stati svolti tempo fa presso i cantieri della Statale 28 del Col di Nava e all'ex stazione di Arma di Taggia, dove è in costruzione un parcheggio interrato. Non è che il cantiere dell'Aurelia bis sarà afflitto dalla sindrome del porto di Imperia...? (foto Sanremonews) a.d.b.

SANREMO

Jam session di Roy Paci alla “Cave” Improvvisata e gradevole jam session sabato sera alla “Cave” della Pigna di Sanremo, dove il celebre trombettista, compositore ed arrangiatore, Roy Paci ha suonato col locale gruppo jazz de “La macelleria di via Vittorio”. a.d.b.


14

SORRIDI CON RIVERSO

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

15

Rimpasto in provincia: via Leuzzi e Barabino?

Leuzzi

Barabino

Saldo

Imperia. Rimpasto in Provincia? Chi parte e chi arriva? La giunta di centro destra presieduta da Luigi Sappa potrebbe presto cambiare? Nei palazzi e nelle segrete stanze del Pdl imperiese davvero si starebbe lavorando per modificare il vertice del consiglio provinciale? Affermativo, la risposta è “sì” anche se i diretti interessati, come sempre, diranno il contrario, che non è vero, che si tratta delle solite fantasie di noi giornalisti. Insomma la solita musica. Bisogna anche capirli, soprattutto chi si sente

il fiato sul collo, chi rischia di dovere lasciare precipitosamente e senza colpa la poltrona ad altri. Non si può pretendere che sia felice anche se la storia insegna che dalle nostre parti in simili frangenti mai nessuno viene lasciato a piedi. Per lui o per lei qualche altro posto si trova sempre. E non è detto che si tratti sempre di surrogati. Ma quali sono le teste che potrebbero o dovrebbero cadere? La settimana scorsa a tenere banco era l'assessore al Bilancio, l'avvocato sanremese Andrea Artioli (studio Bissolotti).

Le novità dell'ultima ora sono queste: confermata la possibilità (molto forte, si dice voluta dall'alto per dare più solidità e forza all'esecutivo) che Rudy Leone venga chiamato a fare parte della futura giunta Sappa. Leone, si sussurra, potrebbe addirittura avere anche la carica di vice presidente. In bilico ci sarebbe soprattutto la poltrona di Cristina Barabino (sanremese), attuale assessore allo Sviluppo economico, Politiche del lavoro e Comunitarie. Senza Gianni Giuliano, suo mentore, la stella Barabino non brillerebbe più come prima.

Leone

Sappa

Gli aspiranti Richelieu del Pdl starebbero pensando a rimuoverla per preparare un rimpasto in giunta e fare entrare dalla porta principale Rudy Leone, politico navigato, un mastino, un tecnico oltre che un fedelissimo dell'ex ministro Scajola. E la Barabino? Potrebbe approdare a Sanremo, occupare un posticino nella giunta del sindaco Zoccarato, oppure rimanere un po' parcheggiata in attesa di tempi migliori. Ad Imperia si parla anche di un altro sanremese che potrebbe fare la valigia e tornare all'ombra di San Siro. Si tratta di

Paolo Leuzzi, assessore in provincia all'Urbanistica, finito nei giorni scorsi sui giornali. Leuzzi per Leone? Difficile rispondere. Tra i bene informati si dice anche che un altro corposo ex, Gabriele Saldo, per tanti anni uomo di fiducia di Scajola, sarebbe stato contattato perchè ritorni nella stanza dei bottoni, entri in giunta accanto al presidente Sappa. Insomma a Porto Maurizio, ad Oneglia e dintorni ci sarebbe un gran fiorire di grandi manovre. C'è anche chi dice “rumor di sciabole”. Staremo a vedere. Roberto Basso

Camera di Commercio, parte la ripresa economica sul territorio provinciale, il presidente è Enrico Lupi e infine alla guida dell'Azienda Speciale “Riviera dei Fiori” per l'attività promo-

zionale delle imprese in Italia e all'estero, c'è Antonio Fasolo. Un team di esperti del settore, per fare ripartire la locomotiva Imperia. a.d.b.

IMPERIA

Si al restyling della strada Monesi-Cuneo Amadeo

Imperia. Parte la sfida della camera di commercio di Imperia per sostenere e rilanciare l'economia e le aziende. Questa la mission del presidente Franco Amadeo che con il piano pluriennale ha l'intenzione di progettare un new deal sinergico nel mondo dell'economia della nostra provincia. Il programma pluriennale traccia la strada da seguire e individua progetti, strategie, obiettivi, sfera d'azione e interventi precisi per pianificare la crescita, lo sviluppo e l'occupazione nell'ambito di un

Lupi

disegno complessivo che vede nella Camera di Commercio, il cuore pulsante dell'economia. Il ruolo della Camera di Commercio è importante, perchè ha l'opportunità di agire come operatore pubblico ma lo sviluppo, però, non si ottiene senza buone infrastrutture, accesso al credito, finanziamento alle imprese, la promozione all'estero dei nostri prodotti e tanto altro ancora. Insomma per il raggiungimento di questi obiettivi e tanto altro ancora, la Camera di Commercio ha deciso di riorganizzarsi costituen-

Argirò

do due nuove aziende che si aggiungono alla già esistente Azienda Speciale. La prima è l'Azienda Speciale di Studi e Ricerche con a capo Giuseppe Argirò; Azienda Speciale per l'Animazione

Musso

Riunione politica lunedì a Ceva (Cuneo) per il restyling dell’ex strada militare MonesiLimone, alla quale ha partecipato l’assessore Giacomo Raineri (nella foto). Tutti gli enti interessati (Provincia di Imperia, Provincia di Cuneo, Comunità montana monregalese cebana, Comunità montana valli Vermenagna e Pesio, Comune di Limone Piemonte, Parco delle Alpi Liguri, Parco della Val Pesio, Comuni di Mendatica, Pornassio e Briga Alta) hanno confermato l’impegno finanziario di compartecipazione alla spesa dell’intervento, per la quale è disponibile un contributo europeo pari a un milione e 700 mila euro. Domani alla Prefettura di Nizza sarà confermato l’impegno finanziario del Dipartimento francese delle Alpi Marittime e dei Comuni francesi di Tenda e La Brigue. Entro la fine del mese saranno presentati la domanda di finanziamento europeo e il progetto preliminare del rifacimento della strada, redatto anche dai tecnici della Provincia di Imperia.


16

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

GOSSIPPANDO

Gossippando

L’ECO DELLA RIVIERA

a cura di Cibelli Barbara

Sanremo come napoli?

Artallo di sicuro Tra le pagine dei quotidiani vediamo impazzare la notizia: “Sanremo,come Napoli”?....ed ecco la protesta: “e Artallo?”....Artallo si, la nostra Artallo sembra non essere da meno, raccolgo le proteste di una giovane e bella residente, che sottolinea come nel quartiere il problema stia precipitando: “Lo stato di degrado è ormai innegabile e inutili sono le promesse fatte per raccogliere una manciata di voti fatte durante l’ultima campagna elettorale, la discarica di artallo continua ad essre chiusa!!!!” Dice Schilla Castrogiovanni, giovane mamma di Artallo, che vanta anche il titolo di Miss mamma 2009......E noi ci chiediamo......”prima di chiederci se il giardino del vicino è più verde……..perchè non diamo da bere al nostro???

Storia di una trans perbene Stralci di verità della notte imperiese

La chiameremo Anna, usando un nome di fantasia, onde evitare di ledere il suo privato, il suo lavoro, raccontando la sua “insidiosa” storia. Insidiosa sì, perchè parla della notte nascosta sussurrata consumata lungo le strade della nostra città o in insospettabili residenze.......Anna è una matrona alta e proromente, dallo spiccato accento napoletano che ormai da 20anni vive in provincia e “calca”le nostre strade....Si sà, la notte è trasgressiva, di notte specilalmente, si può fare di tutto...è di notte che si consumano i veri scandali, quelli di padri di famiglia che smettono gli abiti borghesi per cedere alle lussurie del talamo. E’ lei a svelarci come siano comuni le “visite ,degli insospettabili” di quelli definiti perbene, gestori di note aziende direttori di banca e inreprensibili politici, che la notte si trasformano, per dare sfogo ai più profondi desideri, rivelando personalità oscure e dalla dubbia moralità......Sì loro non Anna, perchè lei è vera sincera è sempre stata gay e discriminata, cresciuta tra i ghetti di Napoli. Diventare Trans è stata quasi una scelta dovuta, per uscire dalla povertà, per cercare di lasciare la strada...e infatti di strada ne ha fatta da Napoli alle nostre colline, nel bellissimo appartamento comprato coi sacrifici di una vita. Mentre loro, fingono di essere normali, vivono vite parallele, tra il sacro e il profano, a discapito della famiglia e della gente, propagandando quello che non sono…. e ingannando chi gli sta accanto, finchè non arriva l’alba…e come i vampiri, anche loro...... si vanno a nascondere...

Amori non proprio nascosti dietro il bancone di un bar in calata cuneo

Questa è la storia di di un ragazzo dallo sguardo ingenuo di nome Germano e di un amore consumato o almeno sognato,dietro il bancone di un bar.... Sembra l’inizio di una commedia romantica anni 60 e invece è la storia 18 enne Imperiese e e di una bella barista di Calata Cuneo. Lui si chiama Germano perlappunto, e i suoi sguardi languidi, verso la bella barista sono, ormai da mesi sotto gli occhi di tutti (tranne i suoi)....... Lei si chiama Jessica, bellissima 22 enne, chioma fluente e grandissimi occhi neri, un sacco di spasimanti, ma il cuore libero...... Niente di strano fin qui, è ovvio che una così bella ragazza abbia degli spasimanti, ma lui è un ragazzo di altri tempi romantico e riservato dallo sguardo timido e sfuggente, e ormai di ragazzi così se ne vedono pochi.. Quindi ho deciso di dargli una mano, e fargli da cupido. Jessichina... Germano è pazzo di te....


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

17

Bagni pubblici: pochi, brutti e sporchi

FARE LA PIPÌ A SANREMO E’ UN PROBLEMA Sanremo. Nei giorni scorsi, i consiglieri comunali del Pd, hanno inviato un’interpellanza all’attenzione del sindaco Maurizio Zoccarato e del presidente del consiglio comunale Marco Lupi. I consiglieri della minoranza, volevano sottolineare l’attuale situazione igienica in cui versa la città, situazione, che a detta loro, sarebbe stata lamentata da svariati concittadini. Tra i vari punti, si denunciava il problema dei bagni pubblici. Nel corso degli anni, sembrerebbe che siano andati scomparendo, e i pochi “sopravvissuti” sarebbero in condizioni pessime. Si chiedeva quindi all’amministrazione di crearne dei nuovi e di ristrutturare quelli già esistenti. Già quest’estate, in seguito alla mancanza dei gabinetti pubblici, molti titolari di bar e ristoranti, si lamentavano che spesso e volentieri i passanti usufruissero dei bagni dei loro locali senza consumare. Allora, invece di decidere di creare nuove toilette pubbliche, e di ristrutturare quelle esistenti, l’amministrazione comunale, scelse di accodarsi al provvedimento adottato anche a Firenze, provvedimento messo in atto e tutt’ora vigente. Solo i clienti dei locali, possono usufruire del bagno. Da qui

era nato lo “slogan”: “fare pipì costa almeno un bicchiere d’acqua!” Un escamotage, che aveva riscontrato i pareri favorevoli della Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi, ma che si era attirata le critiche del presidente della Codacons, Carlo Rienzi che aveva così commentato: “si tratta di una delibera sballata e che può creare situazioni illegittime. É vero che il Tar Toscana ha riservato l’utilizzo dei bagni ai soli clienti degli esercizi pubblici, ma è altrettanto vero che non si può imporre un costo per avvalersi di tale servizio. Un bicchiere d’acqua, infatti, può costare un tot in un bar, e il doppio in un altro, determinando quindi prezzi diversi per un servizio che è invece identico in tutti i bar. Senza contare che un cittadino non-cliente può aver bisogno del bagno per motivi di salute o in circostanze di emergenza e in tal caso un rifiuto da parte dell’esercente potrebbe configurare veri e propri reati, come l’omissione di soccorso. Il consiglio che rivolgiamo ai cittadini, qualora venga loro negata la possibilità di usufruire dei servizi igienici in un locale pubblico, è di rivolgersi ai Carabinieri, denunciando gli esercenti e sottolineando il proprio stato di necessità”. Nonostante tutto, fin’ora la situazione non è stata mo-

dificata. Ma i cittadini e i turisti della città dei fiori, cosa ne pensano? “Il fatto che in città manchino i bagni pubblici, è sicuramente vero, ma costruirne dei nuovi non basta, non risolverebbero del tutto il problema”, dichiara Lorella Pinetto e prosegue: “Questi bagni bisogna mantenerli puliti. Anche quelli che esistono già, se fossero tenuti un po’ meglio, probabilmente sarebbero maggiormente sfruttati, ma invece alla maggior parte delle persone, gli fa letteralmente schifo “metterci piede” per lo stato in cui sono. Inoltre bisognerebbe decidere, (nel caso decidessero di installarne dei nuovi) dove posizionarli, perché secondo i luoghi di certo, non sarebbe un bel vedere”. Parole condivise anche da Massimiliano Crespi: “Nella Pigna, uno o due gabinetti pubblici mi sembrano funzionanti, ma lasciamo perdere le loro condizioni. Se ci spostiamo verso il centro cittadino invece, quelli situati nei pressi di corso Imperatrice sono rotti e a quelli della ex stazione ferroviaria mancano le porte. Ve ne sono anche nella zona soprastante piazza Eroi, vicino all’istituto Colombo, ma sono chiusi e comunque sono sempre stati poco utilizzati, perché spesso venivano adoperati come luogo di ritrovo di drogati e spacciatori. Una situazione che sicuramente fa nascere

Alberto Svhiavon

Giorgio Redigolo

Lorella Pinetto

Massimiliano Crespi

non pochi disagi, sia per i cittadini che per i turisti”. A confermarlo Alberto Schiavon, proveniente dal Veneto: “Sono venuto numerose volte a Sanremo, ma sinceramente non mi è mai capitato di vedere o trovare un bagno pubblico e credo di non essere l’unico. Spesso ho infatti intravisto delle persone “attaccate” al muro o dietro una pianta fare la pipì. Sia di giorno che di notte. Forse se ci fossero più servizi igienici e ben tenuti, e adeguatamente segnalati,

si potrebbero evitare “spettacoli” di questo genere”. “La mia opinione non si discosta da quella della maggior parte” afferma Giorgio Redigolo: “Ritengo che i servizi igienici siano in uno stato di degrado avanzato, non solo per la maleducazione degli utenti, ma anche per lo scarso controllo. Quando quest’estate sono stato a Monaco e a Zurigo, gli addetti alle pulizie erano sempre presenti, ovviamente bisognava pagare il servizio, ma per lo meno era sicuro e pulito. Perché Sanremo non fa lo stesso? Del resto, per il tipo di turismo a cui punta la nostra amministrazione, questo sarebbe il minimo”. Insomma, il tanto decantato progetto, di trasformare Sanremo in un albergo a 7 stelle, non solo stenta a decollare, ma sta diventanto sempre più una farsa. Dov’è il lusso, lo sfarzo e le bellezze che dovrebbero attirare i turisti? Qui mancano addirittura i gabinetti. Se non ci diamo una mossa, i sogni resteranno ben chiusi nel cassetto e la città dei fiori precipiterà al livello di una bettola d’ultima categoria. Alessio Pastorelli


18

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

SANREMO

L’ECO DELLA RIVIERA

PARCHEGGI GRATIS. A SANREMO DOVE SONO?

PARCHEGGIAVA O SFRECCIAVA? Sanremo. Le scorse settimane avevamo parlato del problema dei parcheggi nella nostra città, riportando le testimonianze di cittadini e commercianti a dir poco contrariati con l’amministrazione comunale, dopo la decisione di rendere le ultime zone libere del Lungomare Italo Calvino e Piazzale Dapporto a pagamento, e le altre a disco orario. Confusione, arrabbiature, poca chiarezza per le pirme zone a disco, multe a raffica e calo di clientela, per non parlare dell’impresa di trovare un parcheggio nel centro di Sanremo senza dover

sborsare dei gran soldi ogni volta. Dalle dichiarazioni è emerso anche un interessante dubbio sulla decisione di palazzo Bellevue; ma non dovrebbe esserci una legge che garantisce un determinato numero di parcheggi liberi per ogni città? Certo che c’è, e risale alla sentenza 116 del Gennaio 2007 della Corte di Cassazione; “Le Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione hanno stabilito che non sono valide le multe che vengono elevate alle auto parcheggiate nelle cd. strisce blu se vicino non è stato predisposto dal Comune un

parcheggio libero. I Giudici del Palazzaccio hanno infatti precisato che nei centri urbani, ad esclusione di alcune zone tra cui quelle a traffico limitato, delle aree pedonali e da quelle di particolare rilevanza urbanistica, gli amministratori comunali hanno sempre l’obbligo di istituire zone di sosta gratuita e libera in prossimità di posteggi in cui è vietata la sosta o in cui è previsto il parcheggio solo a pagamento e ciò nel rispetto di quanto previsto dall’art. 7, comma 8 del Codice della Strada.” Chiaro no? Bene, allora ci chiediamo; a San-

remo com’è la situazione percheggi? Viene rispettata questa sentenza? Abbiamo chiesto i dati all’assessore alla viabilità Alessandro Il Grande, il quale, gentile e molto disponibile, ci ha fornito i seguenti dati: parcheggi delle “zone blu” a pagamento in totale 1278, non calcolando quelli del Lungomare Calvino e piazzale Dapporto, date in concessione alla “Quick, no problem(?) parking”; parcheggi liberi zone bianche, 3750. Quando abbiamo comunicato questi dati ad alcuni cittadini, tutti hanno risposto, “E dove sarebbero?”. Le zone bianche del centro sono tutte a disco orario; la zona del porto vecchio è riservata alla Capitaneria e gli unici posti davvero liberi sono quelli dietro Portosole i quali, alle 8.30 del mattino, sono già tutti occupati. Sono rimaste alcune zone periferiche come San Martino e Foce, un pò distanti dal centro vero? I commercianti, come Angelika Zwakula, continuano a lamentarsi e la musica è sempre la stessa: “Da quest’estate vengo a lavorare a piedi, non so dove mettere la macchina e i posti sono tutti a paga-

Angelika Zwakula

mento, devo forse lavorare per pagare il parcheggio? Lavoro in un bar di fronte al Casinò e ho proprio visto un netto calo di clientela, inoltre i turisti che si fermano si lamentano tutti di come le cose siano cambiate. Era meglio lasciare tutto com’era prima, e in più i parcheggi del Lungomare sono sempre vuoti.” Inoltre il leit motiv che accompagna tutti i commenti e le opinioni in merito a questo problema è: “Posso capire di pagare il parcheggio a Montecarlo, ma ragazzi, è Montecarlo”. E Sanremo? Beh.. Sanremo è Sanremo. Massimiliano Inferrera


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

SANREMO

19

Poste sotto accusa: troppe code agli sportelli

Non se ne può più. Occorre personale più preparato e più organizzazione Sanremo. Pubblici servizi: chi non ha mai avuto problemi alzi la mano! Credo che molte siano rimaste al loro posto. E non a torto, in quanto, sempre più spesso, si sente parlare di disagi dovuti ai suddetti servizi. E’ recente, infatti, il caso del treno deragliato a Bordighera, di cui ancora oggi si cercano i responsabili. E non è un caso isolato. Non sono rari, infatti, i casi di treni in ritardo se non addirittura deragliati, come delle file interminabili agli sportelli della posta, e così via verso un elenco lunghissimo di esempi. Ed è proprio per colpa di una fila lunghissima alla posta che, qualche settimana fa, a Ventimiglia, un impiegato dell’ufficio ragioneria del comune è stato sospeso e privato del suo regolare stipendio per ben due mesi dopo aver impiegato troppo tempo all’ufficio postale, per evadere della semplice corrispondenza. Alla luce di questi eventi nasce quindi spontanea una domanda: è giusto punire un povero impiegato per un disservizio o la colpa è tutta del malcapitato che ha perso tempo? Lo chiediamo ai cittadini di Sanremo: “ I tempi di attesa agli sportelli sono lunghissimi, di solito aspetto delle ore” é la testimonianza di Silvana Lanteri “ il fatto è che ci sono pochissimi sportelli in funzione, ci vorrebbe uno sportello preferenziale per i pagamenti veloci. A questo punto meglio prenotarsi prendendo il bigliettino e fare altre commissioni mentre si aspetta, come faccio quasi sempre”. E come darle torto? Questa potrebbe sicuramente essere una buona soluzione per quanti si recano alla posta centrale per sbrigare una faccenda che richiederebbe normalmente pochissimo tempo ma che, ahimé, si trasforma in una epopea. Per non parlare di chi, come nel caso dell’impiegato di Ventimiglia, si reca alle poste per un impegno di lavoro. Come comportarsi affinché non si corrano pericoli o, ancora meglio, non si rischi

Stefania Rebaudi

Susan El Ariss

Silvana Lanteri

il posto di lavoro? “ E’ tutta una questione di orario secondo me - sono le parole di Stefania Rebaudi - la maggiore affluenza si ha dal primo al dieci di ogni mese, che c’è il ritiro delle pensioni, o comunque dopo le cinque del pomeriggio, orario nel quale si concentrano gli impiegati degli studi o degli uffici privati, per sbrigare le commissioni per conto dei loro titolari. E’ tutta una questione di organizzazione: io vado verso mezzogiorno, quando ancora non sono sul posto di lavoro, e non ho problemi.” Questo semplice accorgimento potrebbe quindi essere considerata una soluzione a quanti devono recarsi alle posti centrali pur avendo impegni lavorativi? “ A mio avviso, una soluzione a questo problema potrebbe essere quella di aumentare il personale alla posta centra-

le, o, in alternativa, tenere aperti al pomeriggio anche gli uffici della Foce o del Borgo” è il pensiero di Susan El Ariss che prosegue: “ qui alla posta centrale c’è carenza di personale “. Parole di chi capisce bene chi deve andare alle poste per una commissione di lavoro. “ Anche io sono qui per questo e l’unica cosa che mi sento di dire in merito è che invito i datori di lavoro a essere più elastici e rendersi conto che chi va alle poste deve andare incontro a delle inevitabili ed interminabili code” ha continuato Susan El Ariss. E questo pensiero è condiviso anche da Barbara Tavaro: “ Il problema è che questa, essendo la posta centrale, ha troppa affluenza. Si dovrebbe aggiungere del personale o, in alternativa, mettersi il cuore in pace e accettare il fatto che qui bisogna aspettare.” E cosa

ne pensa Barbara Tavaro del caso del dipendente di Ventimiglia? “ Sono assolutamente solidale con lui - è la sua confessione - ora sono mamma, ma, quando lavoravo, facevo anche io delle commissioni di lavoro e mi toccava aspettare delle ore.” L’ultimo parere a riguardo è quello di Hilda Subicz: “ Secondo me una soluzione per questa situazione è che ci fosse più personale nelle ore di punta. Alla fine una semplice operazione allo sportello può richiedere massimo un quarto d’ora, ma si aspetta sempre troppo, alla fine tutti noi abbiamo i nostri impegni.” Che dire? Tutti, o quasi, sono clienti insoddisfatti e stanchi della gestione dell’ufficio postale. Tutti stanchi e demotivati alla prospettiva di dovere attendere delle ore per una semplice operazione di sportello. E, una volta arrivati miracolosamente a destinazione, che si può dire in merito al personale?

Barbara Tavaro

Hilda Subicz

“ Io mi son sempre trovata bene, su questo non ho nulla da lamentarmi” è il pensiero di Susan El Ariss “ persone molto preparate ed efficienti nell’esaudire le mie richieste”. Davanti a queste parole tiriamo un sospiro di sollievo, perché almeno una buona notizia c’è. E se anche bisogna pazientare e mettersi il cuore in pace una volta entrati nell’ufficio postale, dopo ore passate a sbirciare nel negozietto o scambiare qualche chiacchiera, se si ha la fortuna che i nervi non cedano prima e si arrivi allo sportello, una persona preparata ed efficiente esaudirà con diligenza la vostra richiesta. E a quanti si lamentano delle code lunghe e che sperano di impiegare pochissimo tempo per svolgere una banalissima e rapidissima operazione allo sportello dedico una citazione dantesca: lasciate ogni speranza, o voi che entrate!!! Luca Masselli


20

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

SANREMO

L’ECO DELLA RIVIERA

Halloween a scuola La settimana scorsa, per la festa di Halloween, abbiamo preparato delle maschere “mostruose”: scheletri, lupi mannari, pipistrelli, e così via... Prima abbiamo colorato le maschere con i pennarelli e poi, con l’aiuto della maestra, abbiamo attaccato dei bastoncini per tenerle in mano. Abbiamo anche imparato la filastrocca inglese “TRICK OR TREAT ?” che significa “scherzetto o dolcetto ?”. Finalmente venerdì pomeriggio siamo andati a bussare alle porte delle classi vicine alla nostra. Nella classe terza, prima di avere i dolcetti, abbiamo fatto degli scherzetti. Nella classe seconda ci hanno dato subito i dolcetti. Come ha detto Claudio “È stata una festa bella e stravagante !”. Ci siamo proprio divertiti !! (CLASSE I) A cura di Loredana Ormea

IL PROGETTO MUSICA…MENTE ATTO SECONDO Per il secondo anno consecutivo i bambini della Scuola Primaria di San Pietro partecipano con entusiasmo al Progetto di Educazione Musicale coordinato da Paolo Caravati, professore di corno francese nell’Orchestra Sinfonica di Sanremo e direttore di coro. Il metodo didattico utilizzato fa riferimento al Maestro Roberto Goitre, direttore di coro, compositore e didatta italiano, e pone il focus sull’insegnamento del “Cantar leggendo”. In altre parole i suoni vengono indicati in base alla loro posizione nella scala anziché in base alla loro altezza assoluta. Tale metodo accompagnerà i bambini in una nuova dimensione di pedagogia musicale, fin dai primi anni di Scuola Primaria, seguendoli e indirizzandoli nell’acquisizione di una vera e propria madrelingua musicale. Scoprirete i progressi dei nostri alunni … SEGUENDO LE PROSSIME EDIZIONI…!

LA VOCE DEI BAMBINI…

A casa mi sono esercitata nella scrittura delle note,ho fatto vedere il foglio alla mamma e papà, ma loro non riuscivano a leggerle… così ho imitato Paolo e ho “disegnato” la minima e la semiminima… GIORGIA CL.3 A cura di Pinuccia Scolesi


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

SANREMO

Perche’ un banco in collina?

21

Perché un banco in collina? Semplicemente perché noi viviamo e andiamo a scuola in collina. Per noi il giardino della scuola e tutto l’ambiente che ci sta intorno sono un libro aperto dove imparare, semplicemente osservando, i grandi segreti di madre natura; provare continuamente esperienze diverse legate al ciclo delle stagioni e della vita degli animali; vedere e sperimentare, talvolta anche con mano, l’attività degli uomini, determinata dalla presenza di terra, cielo, sole e acqua. Tutto ciò che accade ci incuriosisce e tutto ciò che abbiamo la fortuna di osservare diventa patrimonio della nostra conoscenza. Avere la possibilità di guardare il mondo dal nostro “banco in collina”, diciamocelo pure, è proprio una grande fortuna! A cura di Daniela Martini

Rispettiamo gli animali Nel nostro giardino possiamo osservare da vicino e dal vero tanti animaletti: grilli, mantidi, ragni, orbettini, scarabei, bruchi, api, vespe, farfalle, lombrichi, chiocciole, lumache, coccinelle, formiche, millepiedi… La maestra ci dice che possiamo osservare gli animali da vicino purché non li disturbiamo. Alcuni bambini stuzzicano gli animaletti e li uccidono, forse perché li trovano brutti oppure ne hanno paura. A questi compagni vogliamo dire che tutti gli animali servono a qualcosa e vogliamo invitarli a rispettarli. (classe seconda) A cura di Giuliana Veruggio

“ I piccoli esploratori crescono “ Un pomeriggio, durante la ricreazione pomeridiana, mentre giocavamo nel giardino della nostra scuola, abbiamo casualmente trovato un bellissimo bruco. L’abbiamo preso con un bastoncino cercando di non fargli male e lo abbiamo osservato da vicino. Lo abbiamo chiamato Pietro e ci è venuta una brillante idea…scrivere una simpatica filastrocca su questo animaletto che ha catturato la nostra attenzione e ci ha permesso di svolgere una lezione di scienze all’aperto. Leggetela e speriamo che vi piaccia.

Non si getta la carta in strada Quando siamo andati ad ascoltare il concerto dell’Orchestra Sinfonica al Casino. abbiamo visto un signore, tutto vestito elegante, che gettava la carta per terra. Noi abbiamo raccolto quel pezzo di carta e lo abbiamo infilato nel bidone della spazzatura che si trovava proprio lì vicino. Noi quando abbiamo un pezzo di carta da buttare lo mettiamo nel bidone del riciclo per la carta, perché non lo fate anche voi? E’ proprio vero: non è detto che chi veste elegante sia anche educato! Ilaria, Samuele, Luca (classe seconda) Sofia (classe terza) A cura di Daniela Martini

LA FILASTROCCA DEL BRUCO PIETRO Guardate cosa abbiamo trovato in un giorno d’autunno inoltrato. Nel giardino della nostra scuola c’era un bruco su una foglia viola. Stava tranquillo a riposare e noi lo siamo andati a disturbare. L’abbiamo fatto salire su un bastoncino per osservarlo meglio da vicino. A San Pietro deve essere nato perciò Pietro l’abbiamo chiamato. Chissà cosa faceva tra le foglie, forse era in cerca di una moglie. Era giallo, rosso e nero ed era bello davvero! Aveva sul corpo anche tanti puntini come la varicella dei bambini. Si muoveva molto lentamente per evitare di cadere improvvisamente. Ci sembrava spaventato così libero lo abbiamo lasciato, ma prima una foto gli abbiamo fatto perché ci rimanesse il suo ritratto. La scuola in campagna è un’avventura perché sei a contatto con la natura. (Classe 5) A cura di Enrica Ceriani


22

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

SANREMO

L’ECO DELLA RIVIERA

L’INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO Dell’inglese e del francese nelle Scuole dell’Infanzia e nelle Scuole Primarie del 1° Circolo 4

Il multilinguismo è uno dei principi fondamentali dell’Unione Europea. Le lingue possono servire da ponte verso altre persone e dare accesso ad altri Paesi e culture, promuovendo la comprensione reciproca. Venerdì 1 ottobre 2010, l’ex Irre Liguria ha organizzato una giornata di studio con il prof. Peter Doyè, Consulente del Consiglio d’Europa e valutatore esterno dei progetti Lingua dell’UE, che ha incontrato i Dirigenti dei quattro Circoli Didattici della città presso la scuola dell’Infanzia Guadalupe, 1° Circolo Didattico di Sanremo, per approfondire il tema dell’insegnamento delle lingue comunitarie nella Scuola dell’Infanzia. Al tavolo con la Dott. ssa Rita Balbi, il Dirigente Sergio Maria Conti, le insegnanti Donatella Parrilli e Patrizia Moraglia (Scuola dell’Infanzia Guadalupe), Carolina D’Auria (Scuola dell’Infanzia Villa Vigo) e altri rappresentanti delle scuole cittadine, tra cui il 4° Circolo Sanremo e l’IC Foce, il professore ha illustrato i principi pedagogici alla base dell’insegnamento della lingua inglese e francese a studenti molto giovani, valorizzando la competenza comunicativa come obiettivo principale dell’insegnamento. (VEDI FOTO 1)

3

Il 1° Circolo offre, già a partire dalla scuola dell’Infanzia, l’apprendimento dell’inglese e del francese. Il percorso di apprendimento per gli alunni di cinque anni è propedeutico all’acquisizione di competenze comunicative. I bambini familiarizzano con i suoni e le parole, con particolare riferimento al nome dei colori e degli animali e vengono a contatto con le lingue straniere sotto forma di gioco. Questa la previsione organizzativa: Scuola dell’Infanzia Villa Vigo: due moduli di lingua inglese di venti ore a cura dell’ins. Moraglia R. e due moduli di venti ore di lingua francese a cura dell’insegnante Albano V.. Scuola dell’Infanzia Guadalupe: un modulo di lingua francese per venticinque ore, a cura dell’ins. Moraglia P. e un modulo di lingua inglese di venti ore a cura dell’ins. Fenotti R.. Scuola dell’Infanzia S.

1

Marta: un modulo di lingua inglese di venti ore a cura dell’insegnante Fiumara C. e un modulo di lingua francese di venti ore, a cura dell’ins. Frigo A.. Scuola dell’Infanzia S. Pietro: un modulo di lingua inglese di 20 ore, a cura dell’ins. Gallo L.. Nelle scuole Primarie A. Volta e San Pietro gli alunni seguono regolarmente tre ore settimanali di lingua straniera, di cui una di francese e due di inglese, svolte dalle insegnanti di classe e da un’insegnante specialista. Grazie all’uso di testi specifici, che si avvalgono di strumenti efficaci quali flash-card,word-card, CD-AUDIO, DVD o VHS e l’impiego diffuso delle tecnologie informatiche, gli alunni proseguono il percorso già iniziato a cinque anni, acquisendo una sempre maggiore padronanza, principalmente sul piano della comunicazione orale e della comprensione dell’ascolto. Imparano divertendosi, soprattutto praticando la lingua in attività comunicative fra di loro, in coppia o in gruppo: sperimentano formule di saluto e di presentazione, formulando domande e rispondendo, ed eseguono semplici istruzioni, per l’esecuzione di un compito o lo svolgimento di un gioco. Inoltre, vengono a contatto con le civiltà inglese e francese, attraverso la conoscenza delle principali tradizioni e festività.

5

6

HALLOWEEN Nei giorni scorsi, i bambini della classe IV C della scuola A. Volta e la loro insegnante Daniela hanno “festeggiato” Halloween: tutti si sono travestiti, anche la maestra! Hanno poi visitato le altre classi in un “Halloween race” per il classico “Dolcetto o scherzetto?”: in inglese “Trick or treat?”, ma anche in francese“Bonbons ou malédictions ?”Eccoli con i bimbi della I B e del-

la III A. In classe, gli alunni si sono cimentati nel gioco in inglese: “The Halloween Game”. In ogni casella c’erano i vari personaggi di Halloween, vampiri, gatti neri, streghe, fantasmi: dopo il lancio del dado, era necessario dimostrare la propria abilità pronunciando il corrispondente nome inglese e francese. Anche nelle classi II C e V D si è svolto un “Halloween Party”. (VEDI FOTO dalla 3 FINO ALLA 9 + 18)


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

23

SANREMO

7

9

8

11

17 12 13 18

10

16 IL FRANCESE Anche quest’anno opera nella scuola Primaria A. Volta un’assistente madrelingua di francese, che affianca l’insegnante durante l’ora di lezione settimanale e coinvolge gli alunni rivolgendosi loro esclusivamente in lingua, proprio per favorire la comunicazione: è una studentessa iscritta all’Università di Nizza, Laura Cabus, di anni 21, che interviene per dodici ore alla settimana sulle classi del plesso, dalle seconde alle quinte. (VEDI 10-11 FOTO) PROGETTI EUROPEI Il Circolo partecipa anche ai Progetti Europei, che prevedono lo scambio

15 di visite tra gli insegnanti: durante lo scorso anno scolastico, l’ins. referente Ormea Loredana, con le colleghe Manca G., Amoretti G. e Foglia R., ha visitato una scuola primaria in Galles, una in Finlandia e una in Spagna, mostrando un CD su prodotti e cucina ligure, in italiano e inglese. A giugno, nelle scuole A. Volta e San Pietro, sono arrivati, dall’Irlanda, gli insegnanti Marie e Padraig, che hanno mostrato a tutti gli alunni la loro presentazione in Power Point sui prodotti dell’agricoltura irlandese e i diversi modi di cucinarli. Padraig ha anche raccontato la storia di Big Bertha, una mucca irlandese, morta a 49 anni senza diventare…una bistecca!!! (VEDI FOTO 12-13)

Il Progetto, denominato “The influence of local environment on food culture”, si è concluso con la pubblicazione di un libro dal titolo” the eurofood cook book”. (VEDI FOTO 14) I bambini hanno anche la possibilità di sperimentare l’uso della lingua inglese partecipando ai fantastici giochi proposti ogni anno dai ragazzi dell’Associazione ACLE ( Associazione Culturale Linguistica Educational), che, attraverso l’approccio R.E.A.L. (Rational Emotional Affective Learning), trasformano una lezione tradizionale in un evento coinvolgente, sia emotivamente sia fisicamente. (VEDI FOTO 1516-17)

Intervista agli alunni della classe II C del plesso A. Volta Giovanni:- Ora so dire tutti i colori in inglese. Giuseppe:- Mi piace colorare sul libro e rispondere alle domande in inglese, come “What’s your name?” Edoardo:- Quest’anno abbiamo imparato le parole della scuola “Teacher, Pencil, Pencil-case…” Giacomo: - Per imparare una canzone in inglese, prima ascoltiamo la canzone una volta e poi la cantiamo insieme e balliamo. Xefri: -Mi piace disegnare sul quaderno di inglese. Erika: - La maestra ci mostra dei cartoncini con i disegni e noi dobbiamo dire il nome in inglese. Cornelia e Veronica: - Ci piace scrivere sul quaderno: abbiamo imparato a scrivere “Ghost”. Nicola: - So dire i numeri in inglese fino a dieci. Giovanni B.:- Per Halloween abbiamo imparato la canzone “Trick or treat, trick or treat, Give me something good to eat.”, che significa “Dolcetto o scherzetto, dolcetto o scherzetto, dammi qualcosa di buono da mangiare”. Giulia:- Impariamo le parole nuove così: la maestra dice le parole e noi le ripetiamo. Viola:- La lezione di inglese è il venerdì, a volte di mattina e altre di pomeriggio.


24

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

SANREMO

L’ECO DELLA RIVIERA

Rifiuti a Sanremo: si al porta a porta e differenziata Bettegazzi

Scaramozzino

Infante

Sanremo. Scorsa settimana in consiglio comunale a Sanremo è stato approvato un ordine del giorno bipartisan riguardante la problematica dei rifiuti. Il merito maggiore va al Partito Democratico che grazie al suo elaborato a livello provinciale ha permesso di arrivare ad un’intesa da parte di tutto il consiglio comunale della città dei fiori. Nel documento vengono sottolineati alcuni aspetti importanti come ad esempio far raggiungere all’amministrazione provinciale di Imperia risultati concreti entro tre mesi, ovvero adottare a 360° gradi la raccolta differenziata come obiettivo primario. Ma anche trovare sedi idonee allo smaltimento dei rifiuti, a mò di Vedelago e impegnare la provincia nel ridistribuire la Tarsu incassata per pagare il trasporto, momentaneo, dei nostri rifiuti a Vado Ligure. Ma non finisce qui: premi per i comuni virtuosi e penalità per i comuni che non fanno la differenziata e in ultimo fare pressione sulla regione sulla previsione del contributo di 30 euro a tonnellata a favore

Guerreschi

delle zone che ricevono rifiuti da altre province. “Il PD apprezza la partecipazione dei movimenti cittadini – afferma il segretario cittadino Robaldo -, che da tempo si battono per il raggiungimento di soluzioni adeguate per quanto riguarda i rifiuti e l’acqua pubblica, oltre all’apprezzamento nei riguardi dei consiglieri tutti e dei movimenti cittadini, per l’apporto dato alla pratica e per la sensibilità riscontrata nei confronti di un problema grave che va al più presto risolto e sul quale il Partito Democratico vigilerà attentamente. La nota più significativa, riguarda la fattiva volontà di tutti a spingere per la raccolta differenziata porta a porta, soluzione non facile da applicare, ma sicuramente l’unica auspicabile”. E proprio i movimenti di cittadini e associazioni, come Legambiente, Sanremo Sostenibile, Cittadini per Sanremo, PD, Meetup di Beppe Grillo, sono stati protagonisti di una manifestazione pacifica in consiglio comunale per sensibilizzare l’amministrazione su questo grave problema.

Visto che ora l’indirizzo principale di lavoro per ovviare al problema rifiuti, sarà la raccolta porta a porta e differenziata, i sanremesi che pensano di ciò? Nicolò Bettegazzi ha detto: “io divido dalla spazzatura carta, cartone, vetro e plastica, ho i cassonetti differenziati nella mia via a 100 metri da casa, quindi non è così difficile”. Lo studente sanremese Luca Guerreschi a Berlino per motivi di studio, ci da un piccolo assaggio dell’efficienza teutonica in fatto di rifiuti: “in Germania c'è un sistema sviluppatissimo

SANREMO

Domani incontro pubblico sui rifiuti Sanremo Sostenibile in collaborazione con il coordinamento Rifiuti Zero ha organizzato l’incontro “Rifiuti a Sanremo pericoli e soluzioni”. L’appuntamento è fissato per domani alle 21 alla Federazione Operaia di Sanremo (via Corradi 47 ndr). Parteciperanno all’incontro Patrizia Gentilini (nella foto in alto a sx) ed Anna Stramigioli, già ascoltate sul tema dal primo cittadino matuziano Maurizio Zoccarato (nella foto in basso a dx). Inoltre, proprio il sindaco è stato invitato ad intervenire al dibattito proprio per fare chiarezza sulle politiche e sulla linea che vorrà adottare il comune sulla problematica inerente alla gestione rifiuti. per la raccolta differenziata. Praticamente le bottiglie di birra non è che le riciclino ma le metti in un contenitore apposito e ti danno 40 centesimi a bottiglia. Le bottiglie rivanno al birrificio che vengono nuovamente riutilizzate, infatti non devi mai buttarci le sigarette dentro. E’ sicuramente meglio che buttare le birre nell'immondizia generica, le puoi semplicemente lasciare per strada, tipo su un gradino e i barboni dopo pochissimi istanti le raccolgono e le buttano nella raccolta differenziata per avere i 40 centesimi. La gente ci

campa!” Silvia Scaramozzino: “la raccolta differenziata non la faccio del tutto ma sarebbe molto utile farla. A Milano ad esempio si fa la differenziata e ci sono sconti per chi porta direttamente a destinazione l’immondizia divisa e multe per chi sbaglia”. Infine Federica Infante: “la faccio ormai da anni. Il porta a porta è sicuramente il metodo migliore per fare la differenziata!” Allora che aspettiamo, armiamoci di pazienza e senso civico e iniziamo a fare tutti la raccolta differenziata. Andrea Di Blasio

GENOVA

Il sanremese Verrando premiato al congresso nazionale di odontoiatria Il giovane neo dottore in odontoiatria, il sanremese Davide Verrando ha vinto il terzo premio al Congresso Nazionale “Nuove tecnologie in odontoiatria – Premio Sergio Duillo” esponendo, nella sessione dedicata alla presentazione dei poster presieduta dai professori De Angelis, Lagorio e Merlini, la sua tesi sperimentale discussa poco meno di due settimane fa; il lavoro dal titolo “Biomeccanica degli impianti ortodontici: uno studio in vitro ed in vivo” è stato ideato e sviluppato in collaborazione con il prof. Alberto Rebaudi, noto chirurgo e dentista di Genova, con la supervisione del prof. Paolo Pera, Direttore del Dipartimento di Scienze Biofisiche, Mediche e Odontostomatologiche dell’Università di Genova (DI.S.T.BI.M.O.). a.d.b.


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

25

TAGGIA SFIDA TRENITALIA “Cambieremo senza di voi”

B

Sabato 13 novembre si terrà ad Arma di Taggia, in Villa Boselli, alle ore 17.00 l’incontro pubblico “Il Servizio Ferroviario nel Ponente Ligure”. Taggia non è ben servita da treni, si sente fuori dal circuito turistico e per questo protesta. Il tanto atteso Luca Cordero di Montezemolo, nella speranza che lui con la sua nuova catena di treni possa fare qualcosa, non ci sarà il 13, troppi impegni con le gare di Formula Uno. “Taggia si fa promotore di una denuncia per richiamare l’attenzione dei parlamentari, dagli organi competenti, per cercare di risolvere il grosso problema della mobilità turistica che affligge il Comune. Grazie all’assessore ai Servizi alla Persona Domenico Garofalo, siamo dentro a questa battaglia e ci faremo sentire” - afferma il sindaco Vincenzo Genduso e continua - “grazie a questa manifestazione vedremo chi è veramente con noi e poi attueremo, se sarà necessario, delle iniziative di protesta. Taggia ha già lottato per i rifiuti, per l’acqua libera e adesso per i trasporti. Siamo molto combattivi”. Prima il Comune effettivamente era servito meglio, più intercity, i treni regionali erano più funzionali. Gli intercity oggi sono molto meno rispetto a ieri e quei pochi rimasti rischiano di essere eliminati. Garofalo ha sottolineato : “Già ci hanno tolto l’Intercity Nizza-Roma, che ne chiediamo il ripristino, se ci eliminano quei pochi rimasti Taggia sarà spacciata”. Sono stati invitati per il 13 novembre i sindaci dei 67 comuni della Provincia, oltre che i sindaci dei comuni di Andora, Alassio e Albenga, il presidente della provincia di Imperia e Savona, i presidenti delle comunità montane, i parlamentari liguri, i consiglieri comunali, i sindacati autonomi dei trasporti/ferrovie, gli imprenditori e chi più ne ha più ne metta. Senza il turismo Taggia è perduta

oc ci at i

Il 13 novembre un convegno con i 67 sindaci della provincia per migliorare il servizio ferroviario

Montezemolo non sarà presente all’evento

e senza treni comodi per la collettività, operai, studenti, turisti, l’intero ponente ligure sarà in grande difficoltà. All’appuntamento di sabato chi non è stato invitato è proprio TreniItalia, la quale già anni fa aveva detto che si sarebbe messa a disposizione del Comune, ma così non è stato . “Trenitalia si è comportata male con noi, e così non l’abbiamo invitata” - ha dichiarato Garofalo – “durante l’incontro del 2009 alla presenza dei rappresentanti di Trenitalia, per migliorare il trasporto i rappresentanti Fs si erano impegnati a fare partecipare una delegazione alla stesura dell’orario ferroviario in scadenza. In realtà Trenitalia non ci ha mai interpellato”. La giornata a Villa Boselli stabilirà i preparativi della “guerra” a Trenitalia. Non aver invitato Trenita-

lia è come dire “se tu non ciaiuti, allora noi troveremo alleati altrove”. “Il 13 novembre sarà un po’ la prova del nove” - conclude Genduso - chi è interessato e accetterà l’invito sarà un alleato in questa battaglia. La situazione così com’è non può andare avanti. Taggia senza il turismo morirà”. “Se nessuna delle autorità ci presterà ascolto - ha detto Garofalo - manifesteremo pacificamente alle stazioni dei treni formando una catena umana. Con cartelloni, striscioni, a partire dalla nostra Provincia, fino a raggiungere Savona, tutti i pendolari, tutti quelli che come noi vogliono combattere questa situazione di disagio, potranno protestare pacificamente unendosi al corteo. Il 13 stabiliremo la data della protesta”. Francesco Basso

L’assessore Garofalo e il sindaco Genduso

Compostaggio Domestico: News dal Comune Taggia. L’Amministrazione Comunale al fine di incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti intende continuare con il progetto per la promozione del compostaggio domestico, pratica che permette di gestire e smaltire in proprio la parte organica dei rifiuti come ad esempio residui di potatura, scarti di cucina o rifiuti del giardinaggio come foglie ed erba falciata. Il compostaggio è un processo biologico che permette ai rifiuti organici di diventare un materiale utilizzabile come fertilizzante per l’orto od il giardino esattamente come il terriccio reperibile in commercio. Il progetto, il cui regolamento è stato approvato con atto del Consiglio Comunale n. 29 del 29 maggio 2009, prevede che ogni cittadino residente titolare di cartella Tarsu, aderisca allo stesso impegnandosi allo smaltimento in proprio, mediante compostaggio domestico, della frazione umida e verde dei rifiuti, usufruendo degli eventuali benefici che verranno attribuiti dal Comune. Tali benefici riguardano l’uso di 150 compostiere componibili da lt. 320 da affidarsi in comodato gratuito e nell’applicazione dello sgravio del 10% sulla Tarsu (Tassa rifiuti solidi urbani) rispettivamente ai primi 150 cittadini (compostiere) ed ai primi 300 cittadini (sgravio Tarsu) la cui domanda di adesione al progetto verrà approvata. Al fine di ottenere i benefici messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale, i cittadini che intendono proporre una nuova adesione al progetto devono presentare apposita domanda presso gli uffici comunali entro il 30 novembre di ogni anno. Le adesioni in corso, relative agli anni precedenti, saranno automaticamente rinnovate senza necessità di riproposizione.



GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

27

“Mio marito è morto, voglio giustizia”! Bordighera. Sembra essere giunti ad una conclusione per il caso di malasanità presso l’ospedale Saint Charles che, purtroppo, ha stroncato la vita a Graziano Caldarone, 45 anni, noto idraulico di Vallecrosia che nel luglio del 2008 è deceduto a causa di una diagnosi errata. Anni di indagini e di tribunali per la moglie del defunto, Sabina Minicuci, alla fine hanno visto condannare la dottoressa Vanna Laura. Nella sentenza i giuici tra l’altro hanno scritto ”...va affermata al di là di ogni dubbio la penale responsabilità dell’imputata, la quale incorse in errori che possono qualificarsi macroscopici, che determinarono il decesso del paziente”. Sulle cause della morte è intervenuto il prof. Giovanni Palumbo, medico legale, che ha effettuato l’autopsia. Secondo il Palumbo Graziano Caldarone stava soffrendo di una gra-

Sabina Minicuci, la moglie della vittima

Graziano Caldarone

ve forma di diverticolite e non di una lombo sciatalgia, come erroneamente pensato dalla dott.ssa Laura. Caldarone avrebbe potuto salvarsi se non fosse stata sbagliata la diagnosi? La dottoressa si è difesa così in tribunale: “Il paziente mi aveva detto che stava

meglio, pertanto ho proceduto alla dimissione. Poiché era stata diagnosticata una lombalgia ho invitato il Caldarone a presentarsi con le radiografie presso il suo medico di base. Non ho disposto esami radiologici perché era notoriamente portatore di ernia discale e

Natale benefico della CVI, coi Matia Bazar Tutto pronto per sabato 18 dicembre 2010, per l’evento organizzato dalla Croce Verde Intemelia al teatro Comunale di Ventimiglia alle 20 e 45. La serata avrà come protagonisti il celebre gruppo Matia Bazar, i quali allieteranno con la loro musica questa importante serata benefica. Oltre al gruppo genovese, alla serata parteciperanno coi loro contributi musicali i: Mad, Bermudas, Shout e Marisa Fagnani con la sua “musica brasiliana”. Tutti i gruppi presenteranno brani Nazionali ed Internazionali di primissimo piano. I biglietti saranno venduti al Teatro Comunale al prezzo di € 15,00 per la galleria, di € 20,00 per la platea secondo settore e di € 25,00 per la platea primo settore. Il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza alla Croce Verde Intemelia. Alla serata parteciperanno autorità e personalità del mondo dello spettacolo e dello sport. a.d.b.

Luciano Cosco e Stefano Urso rispettivamente presidente e vice della Croce Verde Intemelia

quindi un ulteriore accertamento radiografico era superfluo.” Caldarone poco dopo lasciava l’ospedale senza che fossero visionati gli esami di laboratorio che in precedenza erano stati ordinati dalla dottoressa Vasile, il medico che era di turno prima della dottoressa Laura. La Laura ha sempre detto di non aver mai ricevuto quei referti. In effetti gli esiti di quegli esami furono portati nella sala infermieristica invece che nella sala chirurgica. Il prof. Palumbo nei suoi inteventi ha sottolineato come un medico prima di dimettere un paziente dall’ospedale debba sempre accertarsi delle sue condizioni di salute. “La dott.ssa Laura avrebbe quindi dovuto visionare gli esami clinici, disporre una radiografia di urgenza ed inviare il paziente in sala operatoria.” Alla fine del lungo e delicato processo il Gup, dott. Eduardo Bracco, ha condan-

nato l’imputata ad un anno e mezzo di reclusione, che sono scesi di fatto a sei mesi per le attenuanti, perchè la dottoressa è incensurata, perchè aveva lei stessa ammesso colpe, per le difficili condizioni in cui si era trovata ad operare (era un luglio affollato, inizio turno), per una mancata collaborazione da parte del personale infermieristico. Tutta una serie di circostanze incomprensibili e negative che sono, purtroppo, costate la vita ad un uomo di 45 anni. La moglie di Graziano Caldarone non si da pace. “Lotterò - dice - perchè sia fatta piena luce e nessuno, in avvenire, possa più trovarsi nella mia tremenda situazione. Non capisco come mai chi ha commesso errori così gravi continui ancora ad operare. Voglio arrivare fino alla direzione sanitaria. Io e la mia famiglia pretendiamo delle risposte”. Luca Masselli

Linea dura di Scullino contro le parabole “No all’installazione selvaggia sui terrazzi dei palazzi delle parabole”. Questo il monito lanciato dal sindaco Scullino, sulle eccessive parabole che abbondano dai condomini di Ventimiglia. L’articolo 22 del regolamento comunale edilizio, dice infatti che ogni casa debba avere una sola parabola, installata sul tetto e che, nel caso dei condomini, questa sia unica e, ovviamente, sempre sul tetto. “Il regolamento prevede che, per ogni parabola, verrà imposto l’immediata rimozione e 200 euro di multa. Dalla fine di novembre daremo il via alle multe”.

Michele Trifirò è entrato nel Guinness Alle ore 20 di domenica un 33enne di Ventimiglia, salumiere appassionato di musica e dj dilettante, Michele Trifiro’, e’ entrato nel Guinness dei primati: ha suonato per 122 ore ininterrotte (dalle 18 di martedì scorso). L’italiano ha cosi’ superato il primato stabilito appena due settimane fa da uno statunitense che ha raggiunto il record di 121 ore. La perfomance si e’ svolta al bar ‘Le Bistrot di Ventimiglia.



GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

o c n te

2 0 1 0

al teatro ariston da giovedì 11 a sabato 13 novembre

SPECIALE TENCO

29


30

SPECIALE TENCO

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

Intervista a giorgio vellani Sanremo. Durante la conferenza stampa dedicata alla presentazione della 35° edizione del Premio Tenco il presidente ed organizzatore del Club Tenco Giorgio Vellani, ha esordito con i ringraziamenti: “Ritengo doveroso iniziare ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa 35° edizione. Abbiamo avuto notevoli problemi fin dall’inizio. Di solito cominciamo a programmarla da gennaio ma quest’anno non sapevamo, fino ad inizio estate, non solo come, ma soprattutto se si sarebbe potuta fare; la crisi economica ha portato dei tagli e questo ci ha messo in grossa difficoltà, ma grazie al lavoro di tutti alla fine ci siamo riusciti. La regione Liguria, tramite l’assessore Claudio Berlengiero, si è fatta carico del problema da subito ponendo come punto fermo il fatto che il Premio Tenco meritasse Sanremo come collocazione naturale, dato che è nato qui nella città dei fiori.” Entrando nei dettagli il presidente nomina chi ha contribuito a questa riuscita: “Oltre alla regione Liguria, hanno partecipato anche il Comune e il Casinò di Sanremo e la provincia di Imperia; ci tengo a sottolineare il contributo e la presenza di uno sponsor, per la prima volta non istituzionale ma esterno, la UnoGas”. Il gruppo UnoGas è primo in Italia nel settore della vendita di gas naturale e fornitore di energia elettrica. In termini di euro questi sono i dati ufficiali forniti dal presidente: “la regione Liguria 110 mila euro, il comune di Sanremo 98 mila, la UnoGas 30 mila, la Provincia di Imperia 10 mila e chiude il Casinò di Sanremo con 8 mila 300 euro.” “Nonostante le difficoltà siamo riusciti a realizzare una 35° edizione di grande livello qualitativo, con artisti già affermati come Samuele Bersani, Carmen Consoli, Vinicio Capossela, Avion Travel, Morgan, e giovani promesse come Amour Fou e Carlot-ta. Abbiamo compiuto queste scelte anche per continuare il filone dello spirito del Tenco, che vuole in primo piano il rapporto tra poesia e canzone d’autore ma non solo; con gli artisti si viene a creare quasi un rapporto di amicizia che va al di là del rapporto che può esserci tra imprenditore teatrale e artista. Avevamo molte idee per manifestazioni collaterali con il Tenco, per questa edizione, ma i tagli al budget hanno condizionato alcune scelte, per esempio nel far arrivare artisti dall’estero. Non appena sarà terminata questa rassegna ci ritroveremo già al lavoro per la prossima, dato che sappiamo già quali saranno le difficoltà cui andremo incontro, simili, se non peggiori, a quest’anno; ma dalla Regione e dal Comune arrivano già da ora conferme per la volontà di mantenere il Tenco a Sanremo e questo ci rende ancora più ottimisti per il futuro.” Gli chiediamo come mai Pepi Morgia, non compare nella locandina ufficiale e se la RAI sarà presente anche quest’anno, Vellani risponde: “per quanto riguarda la mancata comparsa di Pepi Morgia sulla locandina ufficiale dell’edizione, è il risultato di una semplice scelta: ogni anno sono tante, e sempre in aumento le persone che collaborano e si impegnano per il Tenco che citarle tutte è impossbile”, mentre per la Rai “alla fine sarà presente anche quest’anno e stiamo lottando per avere una collocazione interessante nel palinsesto, anche se sappiamo già che Radio 2 sarà molto presente con due serate di diretta, come sarà presente anche Rai 3 regionale”. Duro lavoro, impegno, volontà di continuità unite ad un ottimo livello qualitativo accompagneranno questa 35° edizione del Premio Tenco e concludendo con le parole del presidente Giorgio Vellani “con la speranza di vedere il numero 36 nell’edizione del prossimo anno sempre qui a Sanremo”. Massimiliano Inferrera


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

SPECIALE TENCO

31

al via la 35° rassegna tenco Renzo Arbore sarà il protagonista della prima serata della 35° edizione della rassegna Tenco che prende il via stasera. La manifestazione nonostante le polemiche conseguenti alla riduzione dei fondi disponibili propone comunque un cast, come sempre ricco e di altissimo livello dall’11 al 13 novembre al Teatro Ariston di Sanremo. I premi sono di due tipi: le Targhe Tenco assegnate da una giuria di circa 170 giornalisti musicali dopo una votazione ed i premi assegnati direttamente dal Club. I vincitori della Targhe Tenco sono: Carmen Consoli (miglior disco con “Elettra”), Peppe Voltarelli (miglior disco in dialetto con “Ultima notte a Malà strana”), Piero Sidoti (miglior opera prima con “Genteinattesa”) e Avion Travel (migliori interpreti con “Nino Rota, l’amico magico”). Per il Premio Tenco al cantautore è stato scelto il nordirlandese Paul Brady, storico esponente di primissimo piano della scena musicale europea, già nei celebri Planxty e con all’attivo pregevoli album solistici sino al recentissimo “Hooba Dooba”. Due i Premio Tenco all’operatore culturale, assegnati al cantante e chitarrista spagnolo Carmen Consoli Amancio Prada, che ha saputo mettere in musica tutti i più grandi poeti spagnoli; e al “nostro” Roberto Freak Antoni, leader degli Skiantos e innovatore del linguaggio e della scena rock italiana, che sarà sul palco dell’Ariston anche in veste di “tappabuchi” durante le tre serate. Il Premio “I Suoni della canzone” - riservato a musicisti che hanno valorizzato la canzone d’autore - va a Fausto Mesolella, chitarrista e arrangiatore degli Avion Travel e di molti altri Peppe Voltarelli artisti. Il calabrese Brunori Sas, alias Dario Brunori, uno dei talenti più interessanti della nuova scena cantautorale, è invece il vincitore del “Premio Siae/Club Tenco” per l’autore emergente. Torneranno sul palco dell’Ariston anche alcuni amici storici del “Tenco”, già presenti nella rassegna sanremese e nelle altre organizzate dal Club in tutta Italia, ovvero Samuele Bersani, Vinicio Capossela, Morgan, Nada e gli Skiantos, mentre per la prima volta saranno presenti artisti che da tempo il Club aveva intenzione di invitare: Mimmo Epifani, Mirco Menna e Giancarlo Onorato. Molto spazio per i nuovi talenti, segno distintivo della “Rassegna” che sin dalla sua prima edizione ha sempre inteso valorizzare i giovani artisti (da Paolo Conte allo stesso Vinicio Capossela). Quest’anno saAvion Travel ranno Amor Fou, Brunori Sas, Carlot-ta, Marco Fabi e Zibba. La rassegna musicale sarà preceduta come ogni anno da un ricco programma pomeridiano con incontri e mostre sempre di grande interesse. La “Rassegna della canzone d’autore” è realizzata grazie ai contributi della regione Liguria, della provincia di Imperia, del Comune e del Casinò di Sanremo, di alcuni sponsor privati e della Siae.


32

SPECIALE TENCO

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

Giovedì 11 novembre Amor Fou - Renzo Arbore - Carlot-ta - Mimmo Epifani -Morgan - Nada - Giancarlo Onorato

prima serata

Nella prima serata del Tenco non mancano i grandi nomi, con Nada, che ritorna sul famoso palco dell’Ariston dove vinse nel 1971 il Festival della Canzone, si esibiranno anche volti noti della televisione italiana, come Renzo Arbore e Morgan, e cantautori italiani emergenti: Giancarlo Onorato con i suoi ritmi Art Rock, le melodie del cantautore Mimmo Epifani, Amor Fou con il suo album “I Moralisti”, che si è classificato al terzo posto nella categoria “Album dell’anno” e le dolci armonie al piano forte di Carlot-ta. EVENTI POMERIDIANI Alle 15:30 prende il via “Premi Tenco sulla carta” con la presen-

tazione del libro “Franco Battiato, soprattutto il silenzio” di e con Annino La Posta. Alle 16 “Amilcare Rambaldi e la genesi del Club Tenco”, con la presentazione dei volumi “Sogna ragazzo sogna” di Marco Ghirelli (Editrice Zona) e “Effetto Tenco. Genealogia della canzone d’autore” di Marco Santoro (Il Mulino), presenti gli autori. Subito dopo si parlerà direttamente di Luigi Tenco con un’anteprima del progetto “Baccini canta Tenco”, con la presenza di Francesco Baccini. Alle 17 “Piero Ciampi, e continuo a cantare”: titolo di un doppio album del Club Tenco dedicato a Piero Ciampi, con interventi del curatore Enrico de Angelis, del produttore Marcello Corvino (Promomusic) e la partecipazione di Morgan e di Nada. Si tratta di un doppio album che contiene due performance live di Ciampi e la registrazione della memorabile serata tenuta nel 2008 al Regio di Parma con fior di artisti impegnati a eseguire canzoni di Ciampi.

Carlot-ta

Renzo Arbore

Morgan

Mimmo Epifani

Nada

Amilcare Rambaldi Con la Rassegna Tenco 2010 che bussa alle porte sta per arrivare un altro appuntamento che molto ha a che fare con la città di Sanremo: la presentazione del primo libro dedicato interamente alla figura di Amilcare Rambaldi, sanremasco di nascita e di cuore. Il libro “Sogna ragazzo sogna, Amilcare Rambaldi e la nascita del Premio Tenco” (Editrice Zona) è un omaggio al papà della Rassegna, scritto dal giovane di Diano Marina, Marco Ghirelli, amico e socio del Club Tenco. Quale migliore occasione se non l’avvicinarsi oltre che della Rassegna 2010 - della data che segna il centenario della sua nascita. Amilcare nasce a Sanremo nel lontano 1911, per spegnersi nel 1995, all’età di ottantaquattro anni. Ogni secolo, ogni terra ha i suoi esploratori. Sanremo ha avuto Amilcare Rambaldi. La sua ricerca è iniziata subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale per cercare di riportare la città agli splendori della belle époque. La sua testardaggine lo ha portato lontano lontano. Nel libro pagina dopo pagina si susseguono: le notizie biografiche, l’attività al CLN di Sanremo nel 1945, i nuovi progetti dopo la tragica notte nella quale Luigi Tenco morì del 1967, l’incontro con il ‘Club Luigi Tenco’ di Venezia capitanato da Enrico de Angelis, la nascita nel 1972 del ‘Club Tenco’ di Sanremo, fino alla prima Rassegna del Premio nel luglio del 1974. Particolare rilievo assume inoltre la parte dedicata ai ricordi di alcuni dei collaboratori più stretti di Amilcare, tra i quali Enrico de Angelis, Giorgio Vellani, Antonio Silva, Marco Armela e Pepi Morgia. Il ritratto è quello di un uomo schivo e sfuggente, come molti liguri, che amava la canzone, e che, in nome di questa passione, ha lavorato intensamente, spesso rimanendo nell’ombra. Il libro sarà presentato all’interno del primo pomeriggio che precede l’apertura della Rassegna. L’appuntamento è giovedì 11 alle ore 16.00 alla sala Roof del Teatro Ariston.


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

SPECIALE TENCO

L’ECO DELLA RIVIERA

seconda serata

33

Venerdì 12 novembre Avion Travel - Samuele Bersani - Brunori Sas - Carmen Consoli - Mirco Menna - Peppe Voltarelli - Zibba. Una seconda serata molto interessante per la varietà delle proposte che comprendono la targa Tengo, Carmen Consoli, gli affermati Avion Travel e Samuele Bersani, le atmosfere di Dario Brunori Sas, uno dei talenti più interessanti della nuova scena cantautorale, ed i giovanissimi Zibba, Mirco Menna e Peppe Voltarelli, miglior disco in dialetto con “Ultima notte a Malà strana”.

EVENTI POMERIDIANI

Zibba

Samuele Bersani

Alle 15.30 il ciclo “Premi Tenco sulla carta” prosegue con “Sergio Bardotti, occhi di ragazzo”, con l’autrice del libro omonimo Nini Giacomelli (edizioni Rugginenti) e gli interventi musicali di Joan Isaac e Peppe Voltarelli. Alle 16 anteprima de “La leva cantautorale degli anni Zero”, eccezionale progetto di valorizzazione della nuova canzone d’autore italiana realizzato dal Club Tenco insieme al Mei e ad Ala Mirco Menna Bianca. Oltre ai curatori del progetto Enrico de Angelis, Enrico Deregibus, Giordano Sangiorgi e Toni Verona, alcuni giovani artisti presenti nell’album proporranno dal vivo i loro rispettivi brani: Brunori Sas, Matteo Castellano, Piji e Zibba. Alle 17 “Club Tenco & BarnaSants, italiani a Barcellona”, con Pere Camps, Joan Isaac, Danilo Rapetti, Wayne Scott: ovvero un incontro con il festival catalano che ha recentemente premiato il Club Tenco, grazie anche all’appoggio del comune di Acqui Terme. Alle 17.30 lo stesso Wayne Scott, giovane regista inglese, introdurrà la proiezione del suo film “Schizzi e palmizi”, che documenta l’edizione 2009 del “Tenco”. Brunori Sas


34

SPECIALE TENCO

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

Club Tenco e Mei per la nuova canzone d’autore Amor Fou, Andhira, Beatrice Antolini, Banda Elastica Pellizza, Bastian Contrario, Giovanni Block, Brunori Sas, Roberta Carrieri, Matteo Castellano, Cordepazze, Giorgia Del Mese, Denise, Dente, Roberta Di Lorenzo, Farabrutto, Giancarlo Frigieri, Dino Fumaretto, Giua, Ettore Giuradei, Granturismo, Alessandro Orlando Graziano, Simona Gretchen, Jang Senato, Samuel Katarro, Patrizia Laquidara, Alessio Lega, Maler, Mannarino, Mariposa, Erica Mou, Nobraino, Petrina, Piji, Giuseppe Righini, Paolo Simoni, Zibba Prende il via “La leva cantautorale degli anni Zero”, non una compilation ma un grande progetto per valorizzare la nuova canzone d’autore italiana che vede per la prima volta insieme Club Tenco e Mei (Meeting degli Indipendenti) con Ala Bianca, che pubblicherà un doppio album il 9 novembre, ed i partner Radio2, Raiser e Rockol.it . Sono stati scelti 36 artisti: una selezione ovviamente non esaustiva, ma certamente rappresentativa dei molti modi di fare canzoni d’autore in Italia, da quelli più innovativi a quelli più legati alla tradizione. Dal primo novembre c’è stata un’anteprima radiofonica nell’ambito di “Moby Dick” su Radio2. Il 9 novembre è uscito (pubblicato da Ala Bianca Group e distribuito da Warner) il doppio album che racchiude brani inediti o semi-inediti di tutti gli artisti coinvolti. Si prosegue l’11 e 12 novembre al Premio Tenco con Amor fou, Brunori Sas, Matteo Castellano, Piji e Zibba e il 28 novembre al Mei con Cordepazze, Farabrutto, Dino Fumaretto, Ettore Giuradei, Granturismo, Simona Gretchen, Jang Senato, Maler, Mariposa, Giuseppe Righini e Zibba. Il 13 dicembre sarà la volta di Rockfiles, la trasmissione su Radiolifegate in diretta dalla Salumeria della Musica di Milano. Si continuerà poi con una serie di presentazioni nei punti Fnac e con appuntamenti dal vivo fino alla prossima estate, curati dall’agenzia Raiser. Rockol. it realizzerà il sito ufficiale dell’iniziativa per offrire anche una importante vetrina sul web. Il progetto è coordinato da Enrico Deregibus con la produzione artistica di Enrico de Angelis e Giordano Sangiorgi e la produzione esecutiva di Toni Verona. Oltre ai promotori e ai partner hanno sino ad ora aderito all’iniziativa FolkClub, MarteLive, Rockfiles e Premio Bindi.

The Mellophonium numero speciale dedicato agli artisti stranieri E’ pronto il ventesimo fascicolo della rivista “The Mellophonium”, un appuntamento semestrale con la cultura musicale, coltivata dal Centro Studi Musicali “Stan Kenton” e dai suoi numerosi collaboratori sul territorio nazionale. Dopo un numero 19 dedicato alla figura di Stan Kenton, pubblicato in edizione bilingue italiano/inglese, il “Periodico Saltuario” esce questa settimana in uno speciale dedicato alla Rassegna della Canzone d’Autore Premio Tenco 2010 che comprende interventi di diversi giornalisti e studiosi, tra cui: il cantautore Franco Boggero, il professore Alessandro Curletto dell’Università di Pavia, la musicologa Cinzia Balestra, il dottor Gastone Lombardi (segretario del Club Tenco negli anni ’70), e ancora: Alessandro Prevosto (Palex), Giovanni Choukhadarian, Filippo Castore, Romano Lupi, Freddy Colt, Marco Scolesi e altri. Vengono rievocati alcuni grandi personaggi passati nella rassegna sanremese, da Chico Buarque de Hollanda a Leo Ferrè, da Atahualpa Yupanqui a Tom Waits, oltre ad artisti a cui il Tenco ha dedicato tributi significativi, come il russo Vladimir Vysockij. Evocative e toccanti solo è la rievocazione del fondatore del Club Tenco, l’indimenticabile Amilcare Rambaldi. La pubblicazione, diretta da Valerio Venturi, è impreziosita dalle foto di Roberto Coggiola. Il Mellophonium sarà distribuito gratuitamente nel corso della rassegna al Teatro Ariston, specialmente agli incontri culturali pomeridiani, sarà consegnato ai giornalisti e critici musicali ma sarà anche possibile trovarlo presso gli sponsor (Libreria Ipazia, Hotel Marinella, Gioielleria Cannoletta, Ristorante Nonna’s) e nei negozi di dischi e musica della città.

Specialità di pesce Piatti tipici liguri Pasta e dolci artigianali In un ambiente riservato e raffinato Ristorante Pizzeria

Rendez Vous Via Matteotti, 5 SANREMO

Tel. 0184.541612


GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 •

SPECIALE TENCO

L’ECO DELLA RIVIERA

35

Sabato 13 novembre

terza serata

Paul Brady - Vinicio Capossela - Enzo Del Re - Marco Fabi Amancio Prada Piero Sidoti - Skiantos Una serata finale che si annuncia decisamente pirotecnica con il rock demenziale degli Skiantos, guidati dal tappabuchi e targa Tenco Freak Antoni, il ritorno di Vinicio Capossela con le sue nuove proposte, l’irlandese Paul Brady, vincitore del Premio Tenco 2010 e cantautore già voce dei celebri Planxty e con all’attivo pregevoli album, i testi interessanti di Marco Fabi ed i giovani talenti Enzo Del Re, Amancio Prada e Piero Sidoti. EVENTI POMERIDIANI

Paul Brady

alle 15.30, un unico evento sulla falsariga di quello tenuto con grande successo l’anno scorso: “Chi non la canta non la conta. Sei personaggi in cerca di cantautore”. Guidati da Sergio Ferrentino, l’attore Giuseppe Battiston, il poeta Vincenzo Costantino “Cinaski”, il fotografo Guido Harari, lo scrittore Maurizio Maggiani, il sociologo Luigi Manconi e l’artista visivo Marco Nereo Rotelli racconteranno il proprio personale rapporto con la canzone. Tutti gli appuntamenti pomeridiani sono previsti al Roof del Teatro Ariston, ad ingresso libero, e sono condotti da Sergio Secondiano Sacchi.

Skiantos

Vinicio Capossela

Enzo Del Re

Amancio Prada

Speciale a cura di Flavio Porchia Videoimpaginazione e grafica Oriana Morganella

Marco Fabi



GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

CULTURA

37

20

— Personaggi da riscoprire — Amilcare, il «grande vecchio» della canzone

a cura di Freddy Colt info@freddycolt.it

Fonti: Centro Studi Musicali Stan Kenton

Amilcare Rambaldi e la sua “Remington”

Questa settimana s’impone un personaggio. Da riscoprire, ovviamente. Si tratta in realtà di un nome che spesso torna, allorché si parli di musica a Sanremo, del quale però dopo tutto si sa piuttosto poco. Amilcare Rambaldi, di antica fami-

Paolo Conte, una delle grandi scoperte di Rambaldi

glia “collantina”, ossia della frazione Coldirodi, classe 1911, è stato anche proclamato Cittadino Benemerito. Ma chi è stato realmente Rambaldi? Esistono apparentemente tanti Rambaldi diversi, di nome Amilcare, che si sono dibattuti nelle

Tenco, sassofonista jazz

vicende del ‘900: Rambaldi floricoltore, Rambaldi partigiano, Rambaldi inventore del Festival, Rambaldi fautore del “Tenco”, Rambaldi massone, Rambaldi ragioniere... Differenti aspetti di un medesimo personaggio, complesso come sanno esserlo coloro che hanno qualcosa da dire. E il Nostro ne aveva, e molto. La sua forza è stata non essere un professionista della musica, concepire la promozione dello spettacolo di qualità come una risorsa culturale per la sua città. Ma Rambaldi non pensava in piccolo, non era affetto da provincialismo: quando inventava una manifestazione ne vedeva i possibili sviluppi sul piano nazionale ed internazionale, pur partendo da Sanremo. Come è stato documentato da Gianni Borgna prima, e recentemente da Andrea Gandolfo (nel saggio introduttivo a “Zibaldone del Festival”, Accademia della Pigna, Sanremo 2010), al floricoltore Amilcare Rambaldi dobbiamo l’invenzione di quello che sarà il Festival della Canzone Italiana. All’indomani della Seconda Guerra Mondiale, il nostro intuisce l’importanza del fenomeno “can-

zone”, anche nel contesto della ricostruzione della coscienza civile italiana. E a Sanremo, nella sua Casa da gioco, poteva aver luogo un “gran gala” di musica leggera. L’idea piace ma non se ne fa nulla; solo 5-6 anni più tardi la cosa prende forma sotto l’egida della

Rai, ma Rambaldi ne è fuori e il progetto si realizza in modalità parecchio distanti – crediamo – dall’idea iniziale. Pazienza. Il nome di Amilcare tornerà prepotentemente d’attualità in seguito alla tragica scomparsa del cantautore Luigi Tenco, avvenuta nel corso del Festival del 1967. Rambaldi propone di creare una sezione giovanile all’interno della kermesse da dedicarsi alla memoria di Tenco. Anche qui, la proposta cade nel vuoto. Ma questa volta il suo artefice porta avanti in autonomia un progetto destinato a diventare di successo. Nel 1972 fonda un Club “Luigi Tenco” a Sanremo e raccoglie giovani leve attente alla canzone alContinua a pagina 38

San Romolo nell’effigie dell’artista sanremese


38

GIOVEDI 11 NOVEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

CULTURA

Rambaldi nella vecchia sede del Club

ternativa (tra di esse l’avvocato – oggi Senatore – Gabriele Boscetto); il discorso si amplia, nascono contatti con studiosi e giornalisti in varie zone d’Italia: vengono couinvolti il veronese Enrico de Angelis, i milanesi Sergio Sacchi e Mario De Luigi, insieme ad altri sanremesi come Giorgio Vellani, Gastone Lombardi ed il poeta Renzo Laurano. Nel 1974 si tiene la prima Rassegna della Canzone d’Autore, in cui viene attribuito il Premio Tenco a grandi

Savona al Tenco 94 (foto Coggiola)

cantautori italiani e (soprattutto) stranieri. Inizia un’avventura che accompagnerà l’ormai ex floricoltore per il resto della sua vita. Il Tenco riesce a calamitare i maggiori cantautori del periodo, da quelli più noti e popolari come De Andrè, Gaber e Paoli, a quelli di protesta come Pietrangeli, Liberovici e altri. Francesco Guccini e Roberto Vecchioni sono di casa a Sanremo per iniziative o per il semplice piacere di ritrovarsi con Amilcare e i suoi fedelissimi. Intanto

il “Tenco” come manifestazione cresce, s’impone all’attenzione della critica e di una bella nicchia di pubblico, pur senza avere grossa considerazione da parte della tv di Stato. La rassegna scopre nuovi talenti da Paolo Conte a Vinicio Capossela, ospita grandissimi personaggi della canzone d’autore straniera, il cui elenco sarebbe troppo lungo per potersi riportare. Ma ricordiamo Jobim, Caetano Veloso, Leo Ferrè, Charles Trenet, Alan Stivell, Pablo Milanes, Tom Waits, per

sopra, copertina della rivista a lato: Joni Mitchell appare sulla copertina del Mellophonium (foto Coggiola)

CONSIGLI DI LETTURA - Carlo Alberto, Breve Storia di Sanremo, Rotary, Sanremo 1975 - Andrea Gandolfo, Vite di sanremesi illustri, Edizione Casabianca, Sanremo 2008 - AA.VV., Carlo Alberto, Quaderno speciale del Circolo Ligustico, Sanremo 1997 - F. Colt-Silvio Ripamonti (a cura di), Canzoniere sanremasco d’autore, Mellophonium Broadsides, Sanremo 2007 (per il 30° della scomparsa di Carlo Alberto)

fare solo pochissimi ma eterogenei nomi. Il Tenco è un club, e Amilcare ne è il Presidente vitalizio: tutto vede, tutto sa e tutto dispone, con il beneplacito dei suoi “ragazzi”... La bella avventura dura fino all’autunno del 1995, quando il “grande vecchio” si accommiata, si defila, ritirandosi nell’Olimpo della canzone d’autore. La sua duplice creatura – il Premio e il Club – va avanti, cerca di rinnovarsi e di confrontarsi con la realtà che cambia radicalmente a cavallo del nuovo Millennio. E così, puntualmente, si rinnova il rito della canzone d’autore in una città che si dice della Musica. E se lo è almeno un po’ il merito è anche di quell’uomo caparbio e lungimirante nato sulle colline fiorite, a ridosso del mare.

Puntate precedenti 1 - Il “Düca Bacicìn” 2 - Carlo Minari 3 - Gandolìn Vassallo 4 - Carlo Beltramo 5 - Giuseppe Ferrari 6 - Il liutaio Panizzi 7 - Martino M. Moreno 8 - Demo Bruzzone 9 - Lea Maris, Miss Nelly 10 - Bacì u Curnajùn 11 - Luciano De Giovanni 12 - Mudè u Generale 13 - Nicoletta Semeria 14 - Clizia 15 - Mario Bava 16 - Gin De Stefani 17 - Mandy Semiglia 18 - Carlo Farina 19 - Carlo Alberto


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.