Eco della Riviera n.26

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Fondato nel 1915

www.ecodellariviera.it

Giovedì 8 Luglio 2010

E 1,50

Anno 95 • n. 26 • Riviera dei Fiori e Costa Azzurra

Spedizione in A.P.-45% art.2 com.2/b L.662/96 Dir.Comm. Imperia - Tassa pagata

Direttore Roberto Basso www.ecodellariviera.it

“Il nuovo Gazzettone” si ride con il giornale satirico de L’Eco con Riverso & Co.

da pagina 29

ESCLUSIVE • IO LA PENSO COSÌ

l’

Editoriale

di Roberto Basso

A Bordighera non si ride più

Giri: caos e problemi nel Pdl. La sinistra al potere? Quando, dove, perchè?

pag. 6

• SANREMO

Albergatore sul libro dei “cattivi” del Casinò

pag. 21

• Giochi de L’ECO Votate la spiaggia, il gelato e la pizza

pag. 11

CADUTO IL MINISTRO TUTTI ORFANI NEL PARTITO DELLE LIBERTA’ Bordighera non A si ride più. Non è più la città dell’umorismo. Cesare Perfetto che nel 1947, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale inventò e fu per mezzo secolo “patron” del Salone Internazionale dell’Umorismo, uno dei principali festival d’Europa dedicati alle vignette ed alla satira, si rigirerà nella tomba. La sua Bordighera, la nobile e raffinata Città della Palme, meta di blasonati turisti inglesi e della regina Margherita, ha perso il sorriso sommersa da cumuli di sospetti, di avere spalancato le porte al malaffare, all’ndrangheta, alla mafia. Increduli saranno anche personaggi come Raymond Peynet, i suoi fidanzatini, Guillermo Mordillo e tanti altri artisti... CONTINUA A PAG. 3



GIOVEDI 8 LUGLIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA CONTINUA DALLA PRIMA

... che per il loro disegno umoristico universale vinsero proprio a Bordighera la Palma d’Oro, il Dattero d’Oro e fecero conoscere al mondo la città del sorriso. Oggi Bordighera non ride più. Il suo sindaco è in grande difficoltà, ha tolto le deleghe ai suoi assessori, molti consiglieri si sono dimessi, ha 20 giorni di tempo per varare una nuova giunta, ridare fiducia, stimoli ed obiettivi alla sua maggioranza. Impresa difficile. L’opposizione accusa, vuole le dimissioni, invoca a gran voce nuove elezioni, i carabinieri hanno richiesto al Prefetto di avviare le procedure per lo scioglimento del Consiglio per possibili infiltrazioni mafiose. Tutti respingono con forza i sospetti di presunti voti di scambio, di presunte collusioni con personaggi finiti in carcere. E’ il caos. Se fossero ancora in vita Perfetto, Mordillo, Peynet, leggendo le incredibili dichiarazioni rilasciate agli investigatori dai pubblici amministratori finiti nella bufera, forse troverebbero spunto per disegnare vignette al vetriolo. Ci riderebbero sopra, ma solo per un istante, amaramente. E’ incredibile la leggerezza, la superficialità, l’irrazionalità con cui assessori, uomini pubblici si sarebbero comportati. Altro che satira, altro che Salone internazionale dell’Umorismo, roba da non credere,

L’EDITORIALE COI BAFFI

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A BORDIGHERA SI PARLA DI MAFIA, A SANREMO L’OPPOSIZIONE HA INVIATO UN ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI PER PRESUNTE IRREGOLARITA’ SUL BILANCIO, A IMPERIA IL MEGA PORTO DI CALTAGIRONE NON FA DORMIRE SONNI TRANQUILLI. L’ARIA E’ INQUINATA DA TROPPE ACCUSE, TROPPE CHIACCHIERE, TROPPI SCANDALI. IN TUTTA LA PROVINCIA CRESCE LA DELUSIONE VERSO LA POLITICA E PUBBLICI AMMINISTRATORI. I COMUNI INVECE CHE PALAZZI DI VETRO SEMBRANO BUNKER POPOLATI DA DILETTANTI

Scajola

da manicomio. Personaggi irreali, dell’assurdo, che paiono usciti dalla penna di Campanile, Buzzati, Brecht, Ionesco, Artaud. Bordighera è finita sulle pagine di tutti i giornali non per la satira, il sorriso, le sue qualità, ma perchè schiacciata da pesanti sospetti. Nessuno qui ha più voglia di sorridere. Tutti, come il protagonista

della commedia tragicomica napoletana “Natale in casa Cupiello”, scritta da Edoardo De Filippo nel 1931, vogliono solo una cosa: “a da passà ‘a nuttata”. Tutti desiderano che investigatori, magistratura, Prefetto concludano al più presto le indagini, che possa terminare a tempi brevi quest’inferno di dubbi, quest’altalena di paure, incertezze, che si chiarisca ogni cosa, che venga a galla e si sappia la verità, tutta la verità. Se qualcuno ha sbagliato, paghi, ma si ridia a chi è innocente, estraneo a questa follia, alla città di Bordighera, la dignità di cui hanno sacrosanto diritto. Per l’intera provincia di Imperia sono tempi grami. Non si ricordano annate così grigie. Troppi Comuni, piccoli o grandi, non hanno mai avuto così tanti problemi. Aumenta il numero di pubblici amministratori in affanno, onorevoli compresi. Molti non godono più di quella fiducia che avevano un tempo. Le cose non vanno bene a Sanremo, il casinò, l’Amaie sono nella bufera. Come se non bastasse poche ore fa consiglieri d’opposizione hanno inviato un esposto alla Corte dei Conti sul Bilancio. Ritengono ci siano

Bosio

irregolarità che potrebbero chiamare a delle responsabilità i consiglieri che le hanno votate. Potrebbero dover mettere mano al portafoglio e pagare in proprio anche somme ingenti. C’è tensione ad Imperia capoluogo per il suo mega porto targato Caltagirone ed altro ancora. Di Bordighera abbiamo già detto, turbolenze anche a Taggia, Ospedaletti, Ventimiglia, un po’ ovunque. L’economia è in crisi, il turismo è in crisi, il commercio è in crisi, i servizi sono in crisi. Mancano risorse, quattrini, progetti, modelli, leader. Troppa improvvisazione, troppa superficialità, troppa fretta, troppo facile benessere hanno fatto perdere la strada maestra dell’impegno, della serietà, della professionalità, della cultura, del sacrificio. Politicamente con le dimissioni da ministro dell’on. Claudio Scajola tutto il Pdl, il centro destra, sono diventati improvvisamente orfani. E’ passato più di un mese, ma la maggioranza

assomiglia ancora a quei pugili suonati che dopo il k.o. non riescono più a trovare lo sgabello all’angolo del ring. Vagolano, hanno lo sguardo spento, nelle orecchie solo il fragore insopportabile del gong, gong, gong all’infinito. Tutti, o quasi, non sembrano capaci di far altro che aspettare che Scajola, il minsitro, il capo, risorga, torni al posto di comando, come il sangue di San Gennaro da polvere ridiventi linfa vitale. A Bordighera come Imperia, a Sanremo come a Ventimiglia ed in quasi tutti i 67 Comuni della provincia si ha paura, quasi un timore reverenziale a decidere in proprio. Prima c’era lui, Claudio Scajola, si chiedeva a lui, si aspettava che lui decidesse, si facevano proprie le indicazioni del ministro, si era convinti di non sbagliare, di avere sempre un paracadute, comunque andasse. Da settimane non è più così. Di colpo si è capito che bisogna camminare con le proprie gambe, e si ha paura. Chi sa nuotare, chi ha il coraggio di buttarsi per tempo in mare, può salvarsi, per gli altri sarà dura. Molto dura. Senza più Santi in paradiso è cominciata la selezione. Chi vale, cresce, i minus, gli yesman spariscono. “Era tempo che arrivasse una sana selezione, basta privilegi a chi non li merita”, dirà chi si ritiene mortificato, da troppo tempo in panchina, mai ascoltato, mai gratificato. Se è vero che “la necessità aguzza l’ingegno” i tempi paiono maturi, la speranza di un futuro migliore potrebbe essere davvero dietro l’angolo. Mai come di questi tempi c’è bisogno di tante cose, utili, serie, necessarie per la collettività. Per trovarle bisogna saperle cercare, costruirle, e non è facile. Socrate insegna: “una vita senza ricerca non è degna per l’uomo di essere vissuta”. Roberto Basso


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GIOVEDI 8 LUGLIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

SOMMARIO

Sommario

Minasso, Pellegrino & C. sempre nella bufera IMPERIA

Estorce soldi per le prostitute

■ SERVIZI SPECIALI

Io la penso così di Bruno Giri Il Gazzettone, giornale satirico Figlia killer bordigotta: le rivelazioni Festa dell’Eco in arrivo Convegno sulla sicurezza al Casinò

pag. 6 pag.29 pag.10 pag.11 pag.12

■ da SANREMO Albergatore sulla lista nera del Casinò Baia Verde, riprendono i lavori Viaggio tra i quartieri: Via Corradi

pag.21 pag.23 pag.26

■ da IMPERIA Rifiuti della Provincia a Vado Ligure Porto di Imperia: chi ha ragione?

pag.19 pag.20

■ dal PONENTE Balneazione, Arma come Sanremo? Bordighera terra di mafia?

pag.31 pag.39

■ RUBRICHE C’era una volta il bar Adotta un amico begins! Magazine Personaggi da riscoprire Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

Minasso

Strescino

Sanremo. “Non l’ho mai più visto, non so manco chi sia”. Queste le parole di Eugenio Minasso parlamentare del Popolo della Libertà che nega ogni rapporto col clan Pellegrino come già dichiarato agli organi di stampa. Ma una relazione della Squadra Mobile di Imperia, secondo Il Secolo XIX, sconfesserebbe l’onorevole e vice coordinatore regionale del partito di Berlusconi. Infatti una parte di relazione recita: “Presenziavano all’appuntamento una trentina di persone. Si notava tra il pubblico la presenza di Domenico Pellegrino, dei suoi quattro figli Maurizio, Michele, Roberto e Giovanni, oltre a Fortunato Barilaro e a un gruppo di calabresi residenti a Riva Ligure buona parte dei quali noti a questo ufficio”. Questo documento risale al 26 marzo del 2006 e Minasso non era solo. Con lui c’era anche l’attuale sindaco di Imperia Paolo Strescino. C’è da tenere presente che in campagna elettorale i candidati, i politici incontrano migliaia di persone, note, meno note e sconosciute.

Il pm imperiese Ersilio Capone ha chiesto una condanna a quattro anni per l’uomo 35enne residente tra Varese e Imperia che estorceva denaro ai genitori adottivi per andare a prostitute. Il trentacinquenne vive di una pensione civile di 250euro e i genitori gli versano 400 euro per coprire i costi dell’affitto. Ma a lui non bastava: chiedeva esigenti somme di denaro, li costringeva a pagare. Perché lui aveva bisogno di andare a donne. Il giorno di Santo Stefano di due anni fa, suo papà non ce la faceva più e così l’ha denunciato ai carabinieri. Il difensore dell’imputato Piera Poillucci chiede l’assoluzione perché ritiene il suo cliente “disturbato”.

PRIMOCANALE - DESTRA&SINISTRA

pag.17 pag.17 pag.41 pag.44 pag.49 pag.61

Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Internet: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale Euro 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova

Stasera alle ore 21 il caso Bordighera Bordighera è nel caos. Tutti i giorni è sui giornali con il sospetto devastante di infiltrazioni mafiose. I carabinieri hanno Viale chiesto al Prefetto di avviare le procedure per sciogliere il Consiglio comunale. Il sindaco Bosio ha azzerato la giunta, entro 20 giorni o riesce a nominare 4 assessori tecnici e ricompattare una maggioranza o sarà Panetta la crisi. Il Pdl è nella bufera, tirati in ballo onorevoli, sindaci, assessori, consiglieri. Si parla di voto di scambio. L’opposizione lancia accuse pesanti Bosio ed invoca nuove elezioni. Il procuratore della repubblica, Cavallone, a giorni dovrebbe chiedere al gip una raffica di rinvii a giudizio. Tra i cittadini, e non solo a Bordighera, cresce il disappunto e la sfiducia verso la politica e pubblici amministratori. Questa sera alle 21 “Destra- Sinistra”, il programma d’attualità ed informazione condotto da Roberto Basso, cercherà di capire come e perchè la Città dell’Umorismo stia correndo il rischio mortale di aprire le porte alla mafia. Ospiti in studio il sindaco Bosio (Pdl), gli ex assessori Viale (Lega), Scibilia (consigliere Scibilia regionale Pd), Panetta (consigliere dimissionario Pdl) e Pignatta (Risveglio Bordigotto). SANREMO

Registrazione Trib. Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002

Gianni Rolando guiderà l’Amaie Spa

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito.

Gianni Rolando ex candidato sindaco del centro destra matuziano nelle elezioni comunali del 2004, torna a riaffacciarsi sulla scena politica cittadina con un ruolo chiave. E’ stato nomitato dal sindaco Zoccarato, alla guida di Amaie Spa.


Se vuoi riceverlo gratuitamente anche nel tuo bar manda l’indirizzo a lettere@ecodellariviera.it oppure al fax 0184 507081 Merello Corrado Moka Bar Nuova Stella Paco Srl Bar Caffe’ Golosita’ Pane e Vino Piccardo Bar Peperetta Dispetusa Relax Cafe’ Bar Grotte Di Nerone Sailor’s Bar - Caffe’ Brasil Bar Bagni Piccolo Lido Snc Bar Pasticceria Franchiolo Bar Pasticceria Vittoria Bar Ristorante 24 Giugno New Kristal Bar Rist. Bar Pizzeria Da Paola Fontana Rosa Ristoro Bar Palatofino APRICALE Bar Trattoria A Ciassa La Locanda Dei Tarocchi ARMA DI TAGGIA Bar Angela Bar Ariston Bar Arma Bar Astra Bocciofila Costa Azzurra Bar Chez Elle Bar Elisabeth Bar Frabosa Bar Gelateria Sailing Bar Green Bar Bar La Vuelta Bar Ligure Bar Pepitoa Bar Piccolo Jolly Bar Ristorante Clipper Bar Snack Bar 84 Bar Snack Bar Gian’s Bar Sport Bar Tabacchi Prai Caffe’ Tiffany Bar La Riviera Shopville Costagliola D’abele Gi.ga.ser. S.n.c. Russo Anna Maria Snack Bar 84 Bar Frog S La Locomotiva Sas Bar Gelateria Nuccy ARMO Bar Tabaccheria Bar La Campagnola BADALUCCO Bar Pradio Bar Sport Ristorante Ca’mea Bar Grifone BORDIGHERA Bar 3ma Sas Bar Atu’ Bar Agora’ Gelateria Bar Aldo Bar Corallo Bar Dallas Di Gozzoli Alex Bar Eclisse Bar Eden Bar Il Baretto Bar Nadia Bar Orchidea Bar Roxy Bar Taverna 2 Bar Tavola Calda U Pesigu Bar Trebi Cafe’ Caffe Della Posta Bar Caffe’ Giglio Caffe’ Masini Colombiano D’Agostino G. Bar e Caffe’ Da Paolo Spaghetteria La Casa Del Caffe’ Marenza Pizzeria A’tartana Planet Cafe’ Antica Trattoria Garibaldi Rist. Pizzeria San Marco Roby’s Bar Sant’ampelio Bagni Kursaal Bar Trocadero Club Bar Rist. Carpe Diem Bar Ristorante L’alcione

Barba Giuan Ristorante Bar Buga Buga New Paloma Sas Bar Rist. Sant’ampelio BORGHETTO D’ARROSCIA Ferrari Marilena BORGOMARO Bar Peter Pan CAMPOROSSO Bar Arturo Bar Della Piazza Bar Fiaschetteria Guglielmo Bar Silber Tony Bar Albergo Del Ponte Bar Disco Pub Charlotte Storie Di Mare CARAVONICA Gatta Ci Cova CASE DI NAVA Bar Sorriso CERVO Bar Giada Bar Cit Paris New Porteghetto Bar Ristorante Bar Bellavista Ristorante Bar San Giorgio CIPRESSA Trattoria Bar Pannelli Vittorio Bar Di Pino E Angela CIVEZZA Bar La Piazzetta Bar Sport Ristorante COSIO DI ARROSCIA Gastaldi Renata Trattoria Bar Maria COSTARAINERA Bar Aurelia Pesce DIANO CASTELLO Caffe Del Borgo Ristorante Bar Dei Pini DIANO MARINA Albergo Capri - Hotel Aura Sas Bar Buffet Stazione Bar Charlie 4 Bar Cosmo Mtl Bar Eden Bar El Parador Gelateriaa Bar Holidays Bar Jolly Bar Lady Bar Mimosa Di Ritondale Maurizio Bar Minibar Bar Sito Cafe’ Del Mar Cafe’ Des Amis Damonte Marco Fratelli De Franco Frau Francesca La Tana Del Luppolo Bar Ristorante Beach Bara

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PIEVE DI TECO Bar Cavour Bar Sport Trattoria Bar Il Portico PIGNA Bar Carla Di Rainero Carlo Aa Giaira Di Codazzi Bar La Posta POMPEIANA Trattoria Bar “La Piazza” PONTEDASSIO Bar Trattoria Remo Di Bella Cristian RIVA LIGURE Bar Gelateria Da Aldo Bar Sole Gelateria Bar Trocadero Caffe’ Del Corso Calderini Mirko Surace E Scarcella SAN BARTOLOMEO Bar Arimondo Sergio Bar Gelateria Luna Bar Maracana’ Bar La Cafeteria S.f.s. S.r.l. Bar Albergo Hotel Delle Rose Bar La Lanterna Non Solo Bar Ostricheria Bar Ristorante La Bocciofila SAN LORENZO AL MARE Bar Nando e Rosa Bar Paninoteca Peter Pan Bar U Nustromu Emy Bar SANREMO Circolo Ricreativo Bussana Bar Al Mulino Coldirodi Bar Mondovi fraz. Coldirodi Bar My Bar fraz. Coldirodi Briatore. fraz. Coldirodi Bar Rewind fraz. Coldirodi Bar Laudino fraz. Poggio Victory Morgana Bay Bar Crudo Urbicia Vivas Albegia 71

Avalon Cafe’ Bar Aighese’ Pub Bar Alain Bar Alla Torre Saracena Bar Ariston Bar Asta Bar Baragallo Bar Bigliardo Bar Birreria Dei Musicanti Bar Blues Bar Cafe’ Du Centre Bar Caffe’ Agora’ Bar Castelli 98 Bar Charlie Bar Cocktail Tavola Calda Bar Conca Fiorita Bar Cristallo Bar Dei Fiori Bar Des Amis Bar Eden Bar Emilio Bar English Pub Bar Esterina Bar Flora Bar Gandola Renato Bar Gianna Bar Green Bar Halley Snc Bar La Teglia Bar Le Metro’ Bar Mac Daniel Bar Marco Bar Matuzia Bar Modena Trattoria Bar Nazionale Bar Niko Bar Novecento Bar Oasi Tavola Calda Bar Onix Bar Pico De Gallo Bar Bar La Ciotola Bar Lo Spuntino Bar Ristoro Le Millevoglie Bar Rouge Et Noir Bar Stella Bar Tabacchi Jolly Bar Tuttogiochi Bar Venezia Bar Vicenza Bar Volta Borasio Giovanni Break Cafe’ Paninoteca Buffet Stazione Ffss Cacciatore Gabriella Cafe Cafe Caffè Renaissance Caffe’ 3 Monelli Calciobar Cantine Sanremesi Charleston Circolo Az.dip.Casino’ City Bar Del Ponte Effedogi Festival Gelateria Phoenix George La Nuit Pub Il Baretto La Bottega Del Caffe La Mollica Biricchina La Scaletta Maggiorino Masca Mini Bar Moroni Luciano-circling New En Plein 2 Oasi Chez - Gabry Pan Pegau Pio Di Romeo Teresa Pizzeria Chez Checo’ Porto Vecchio Prestige Ravotti Bar Sasso Daniela Bar So.l.ma Vigano’ Fulvio Volpone Gabriele Bar Bar Living Garden Bar Max Paninoteca Bar Pizzeria Dadone Bar Simpaty Base Ball Club Sanremo Bar Trattoria Del Ponte Ristorante-wine Bar Bar-rist. Arabo La Casbah Sorrento Salvatore SANTO STEFANO Bar Caravella Bar Del Porto

Bar Garden Bar Il Baretto Bar Trattoria Garibaldi Tennis Bar La Palma Bar Lola Bar G.r.l.g. SOLDANO Ravotti Beniamino Bar e Sacro & Profano Wine Bar TAGGIA Bar Il 900 Bar Pizzeria Globo Bar Smile Bar Sport Bar Torre Bar Trattoria Emilio Bar Vivado Central Park Sas De Marco Francesco L’envegia Bar Pasticceria Bar Duomo Rist. Bar Playa Manola TRIORA Bruno Ramona Ristorante Bar Loreto VALLEBONA 4 Amici Al Bar VALLECROSIA Bottega Del Caffe’ Piani Bar Del Ponte Bar Diana Bar Du Cantun Bar Diana Cristal Di Di Giovanni Denegri Rita Bar Latteria Serena Bar Il Pesce Spada Bar Rist. Pizz. Corallo Ristorante Bar Il Torrione VENTIMIGLIA Bar Ciao Bella fraz. Latte Bar Mivi fraz. Latte Bar La Caletta fraz. Latte Bar Bristol fraz. Roverino Da Bruno fraz. Roverino Bar Frontiera Roverino Tramezzino fraz. Roverino Bonuomo Ines Bar F.lli Spano’ fraz. Roverino Bar Ballestra fraz. Torri Bar Sciue Sciue Trucco Alfano E Castellino Bananarama Snc Bar Al Galeone Bar Belvedere Bar Canada Bar Carolina Bar Certi Momenti Bar Cordon Bleu Bar Del Teatro Bar Enrico Di Cassan Bar Fiorucci Bar Flo’ Bar Garibaldi Bar Joker Bar Moderno Bar Parigina Bar Pasticceria Romano Bar Pirro Bar Porta Di Provenza Basso Giancarlo Bar Caffe’ Cavalieri Snc Caffetteria Ruffini Carisma De Marchi Fabrizio Gelateria Tiffany Geppy’s Wine Bar Mako Bombo Clan Ristobar Da Gio Usteria Da Porta Marina Sciove’ Maria Bar Tondo Caffe’ Di Colomba Bar Pizzeria Mazzini Bar Vito di Cangiano Corso Francesco Bar Galluccio Ristorante Bar Hanbury Pepin Bar - Ristorante Buffet Stazione F.S. Bar Rist. XX Settembre


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GIOVEDI 8 LUGLIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

Io la penso così di Bruno Giri

Se ieri per Zoccarato e la sua Amministrazione la pagella riguardava l’equivalente del primo anno di scuola elementare, oggi per la sua opposizione i voti riportati sono il risultato di un esame di maturità che un giorno o l’altro dovrà pur concludere definitivamente un ciclo di studi iniziato nel marzo 1946 e interrotto solo due volte nel 1959 con Secondo Anfossi e nel 2004 con Claudio Borea. Maturità che tarda a venire ma che è indispensabile per arrivare, finalmente, alla stagione dell’alternanza, cioè all’Università della politica e della democrazia. Ma purtroppo anche questa volta per l’allieva ripetente non è stata una bella pagella. La bocciatura si allarga all’intero ambito provinciale dove addirittura vi sono amministrazioni, come la Provincia e Bordighera, che dal dopoguerra a oggi hanno visto un’opposizione sempre dello stesso colore e tutte le volte sconfitta da maggioranze bulgare. Il voto più brutto è quello in condotta per l’assoluta mancanza di disciplina e di coordinamento tra le sue fila, cioè, come si usa dire, per non aver saputo fare squadra. L’immagine che l’opposizione ha offerto di sé in quest’ultimo anno è quella di un’armata Brancaleone composta di tanti generali e di poca truppa che si perde in scaramucce inconcludenti. D’altra parte non si poteva pretendere molto di più da chi, rimasto prematuramente orfano del potere, si ostina a “tenere famiglia” e abbandona ostaggi al di là delle linee nemiche, usati da Zoccarato come pesci all’amo, uno nel Consiglio di Amministrazione del casinò e un altro al vertice del Mercato dei Fiori in perenne attesa del rinnovo della convenzione. Ma è soprattutto sui contenuti che l’opposizione ha fallito, in materie fondamentali come progettazione, strategia e auditing. Alle stanche giaculatorie

di sinistra, alle solite litanie ambientaliste e alle sparate a salve giustizialiste per tutto quest’anno non ha saputo aggiungere nulla di nuovo e di diverso sul futuro che abbiamo di fronte, non uno straccio di idea o di progetto sui temi caldi dell’economia o su quelli del welfare, del territorio o dell’ambiente. Niente di niente. In compenso è riuscita a farsi dettare l’agenda dallo scolaretto Zoccarato che, come quel Primo Ministro inglese, prima l’ha invitata al bagno e poi le ha rubato i vestiti, abbindolandola con le grida contro i senegalesi, i divieti di sedersi in piazza Colombo e amenità del genere. Sul piano dei contenuti l’unico collante che ha tenuto unite le anime disperse del “fronte del no” è il tema della sicurezza, ma anche in questo caso interpretato e affrontato non in funzione del reale interesse della nostra zona e di chi ci vive e lavora, ma sulla base di schemi presi a prestito da coloro che perseguono ben altri obbiettivi. Così a Bordighera in un campo estremamente delicato e importante per la nostra economia come questo, è toccato ai leghisti e agli scontenti, dissidenti e eretici del PDL ex AN dettare l’agenda all’opposizione, nella speranza di trarre vantaggio da spallate sul tipo di quella che il 15 giugno 1993 portò allo scioglimento del Consiglio comunale di San-

Caos e problemi nel Pdl. L

remo per illegalità diffusa, fece arrivare il commissario straordinario Elio Priore e aprì la strada a Davide Oddo, sindaco meteora della Lega Nord. Mentre altrove per mano di ignoti continuano a bruciare chissà per quali ragioni dehors e stabilimenti balneari, è toccato alla Città delle Palme e alla sua Amministrazione pagare il prezzo più alto di un’offensiva autolesionista che comunque vada a finire la bollerà per sempre col marchio indelebile che individua le terre di mafia. Una autentica bestemmia per la terra di Zaccari, Borelli, Bonavia, Ganduglia, Gerin, Biancheri, Perfetto, Olivo, Ronco, Verrando, Panetta, Croce, Bessone, Mileto, tutti nomi della mia antica militanza politica DC che ho impressi nella memoria assieme a tante altre persone perbene, oneste e laboriose, innamorate della loro bella Città. E nell’elenco ci metto soprattutto Bosio, oggi crocifisso, e la sua famiglia di

imprenditori seri e onesti, che per decenni hanno lavorato a Sanremo alla Foce. L’immaturità dell’opposizione, in questo come in molti altri casi, non sta nell’aver contrastato l’operato della maggioranza e di averne segnalato le carenze e gli abusi, talvolta anche usando toni molto aspri, ma nell’aver compiuto un salto nel buio prestandosi a strategie demolitive che nulla hanno a che spartire con un’area politica che si propone come alternativa di governo. Duramente penalizzati dalle conseguenze, prime fra tutte il crollo del turismo, del commercio e dei valori immobiliari, mi immagino i futuri elettori della provincia come giudicheranno le forze politiche che hanno enfatizzato vicende giudiziarie destinate inevitabilmente ad essere ridimensionate a collage di episodi di ordinaria criminalità, come tutti i giorni purtroppo ne accadono nel resto del Paese senza per questo legittimare teoremi

Borea come quello che anche questa volta si sta costruendo dalle nostre parti. Per averla vissuta in prima persona e in maniera diretta, mi torna in mente la vicenda dello spostamento dell’Aurelia bis sul cimitero di Valle Armea a Sanremo, esplosa come una bomba in Consiglio comunale, dilagata a Genova e a Roma con coinvolgimento dei vertici ANAS, Ministero dei Lavori Pubblici, Concessionaria autostradale e imprese di costruzioni generali, con accuse gravissime inquadrate in un teorema rigoroso come quello di Pitagora. Alla base del terremoto giudiziario l’esposto del braccio armato dell’opposizione presentato alla Procura della Repubblica di Sanremo il 10 febbraio 1993 e iscritto al numero 196 del Registro Modello 45 degli atti non costituenti notizia di reato. Tonnellate di carta, fiumi di inchiostro, oltre dieci anni di processi fino alla Cassazione, miliardi di lire spesi, carriere stroncate, aziende finite sul lastrico e soprattutto blocco allo svincolo di San Martino dei finanziamenti che all’epoca erano a disposizione per arrivare fino a Ospedaletti, dopo di che ci fu un unico


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ATTUALITÀ

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La sinistra al potere? Quando, dove, perchè?

Bosio condannato per aver sostituito una tavola del progetto con un’altra che prevedeva lo spostamento di poche decine di metri del tracciato della strada sul cimitero sopraelevandolo con un viadotto. Anche allora si usarono termini simili a quelli che l’opposizione usa oggi : si parlò, mi sembra di ricordare, di cupola mafiosa, di tangentopoli locale, di voto di scambio e di massoneria, tutto smentito da fior di sentenze passate in giudicato. Ne valeva la pena ? me lo chiedo proprio mentre il Presidente della Regione incontra a Sanremo i vertici amministrativi locali per studiare soluzioni che permettano all’Aurelia bis tra qualche anno di raggiungere almeno la Foce. Un altro esempio di immaturità politica dell’opposizione lo ricavo, sempre a Sanremo, dagli sviluppi della vicenda giudiziaria relativa alle opere a terra di Portosole, nata anch’essa da una iniziativa del suo braccio armato. Pure in questo caso i

processi non si contano, come le perizie e le consulenze, per non parlare dei teoremi su un cosiddetto “ecomostro” realizzato sul riempimento del molo sottoflutto all’interno di una collina artificiale con altezza massima di metri + 8 s.l.m. Ricordo che l’oggetto del contendere era rappresentato da una tavola di progetto, la famosa tavola E1, che riportava esattamente i capisaldi in banchina (metri + 1,20 s.l.m.) e l’altezza massima degli edifici (metri + 6,70 s.l.m.), ma che, per errore del progettista, indicava in metri + 6,35 s.l.m. la quota della soprastante passeggiata a mare che invece un’altra tavola relativa allo “stato di fatto” indicava esattamente in metri + 5,33 s.l.m. Insomma, un metro e due centimetri di differenza che il 14 febbraio 1989 come assessore all’urbani-

stica e relatore della pratica ho spiegato testualmente con queste parole : “In 2a Commissione, con la tavola dei volumi, abbiamo analizzato, uno per uno, tutti e quanti i volumi che emergono rispetto alla quota della strada e della passeggiata, ivi compreso il volume della collina artificiale e ci siamo resi conto che, in effetti, si tratta di volumi minimi che, al massimo, arrivano a 20 metri di larghezza e che non creano una cortina che preclude al turista la possibilità di visuale ma costituiscono solo delle limitate interruzioni.” Risultato : tutti assolti, tutte condonate le piccole difformità però il progetto vero e proprio è stato bloccato per ventuno anni. Ne valeva la pena ? me lo chiedo proprio mentre gli alberghi esistenti chiudono uno dopo l’altro e si studiano misure per arrestare l’emorragia e per riqualificare il nostro patrimonio ricettivo. Considerazioni che riguardano il passato, molto spesso remoto, e non impegnano il presente, anche perché le colpe dei padri non dovrebbero ricadere sui figli. A patto, però, che i figli facciano tesoro degli errori paterni, ciò che purtroppo non si è verificato quest’anno sui banchi dell’opposizione a Sanremo non ostante i quattro anni di apprendistato fatti con Borea al timone ma anche nel resto della provincia. Ma almeno c’è la spe-

ranza di un esame di riparazione autunnale, magari andando tutta l’estate a ripetizione da Burlando ? mi sono chiesto e una risposta l’avrei trovata. Per carità, nessuna pretesa di salire in cattedra e dare lezioni, ma solo la ricetta di chi per ragioni anagrafiche ha raggiunto la pace dei sensi anche in politica e quindi può permettersi il lusso di avere una visione contemplativa collocandosi al di sopra del bene e del male. Secondo me, se intende maturare e diventare forza di governo alternativa al centrodestra nell’intera provincia, l’opposizione deve prima di tutto convergere su un progetto politico realistico e puntare su una leadership credibile, come ha fatto a Sanremo nel 2004 con Borea. Ma deve farlo adesso, subito, e non aspettare i comizi elettorali quando i nodi vengono al pettine e non c’è più tempo né modo per districarli. L’imperativo fa parte della strategia sostenibile che deve darsi, che eviti gli effetti collaterali e che disponga di una cabina di regia, l’equivalente della direzione provinciale DC dei miei tempi, che era la stanza di compensazione delle varie zone, interessi, idee e persone ma al tempo stesso camera arbitrale nei dissidi interni. Ultima, ma non per importanza, è la cura dell’immagine che il cartello elettorale offrirà di sé agli elettori. Uso non a caso il termine “cartello elettorale” nella consapevolezza che nessuna aggregazione a più intensa condivisione politica e partitica sarebbe possibile perché contraria agli interessi delle varie parrocchie regionali e nazionali. Ma è il progetto politico a presentare le maggiori difficoltà soprattutto per i blocchi ideologici di chi siede intorno al tavolo e che sono alla base della diagnosi di immaturità. Superarli vuol dire aprirsi ai tempi nuovi, spalan-

care le porte ai privati che investono nella nostra zona e non perseguitarli come si continua a fare. Aspettando il miracolo e prima di ogni altra cosa si dovrebbero abbassare i toni della polemica, lasciar decantare le situazioni e attendere che si faccia chiarezza su evidenti anomalie come, solo per citarne qualcuna, il violento conflitto tra sindacato di polizia e Questore, la lite condominiale nel Comitato per l’ordine e la sicurezza provocata dalla esclusione dei carabinieri da una riunione informale, la pressione quotidiana degli organi di informazione sul Prefetto perchè sciolga il Consiglio comunale di Bordighera e la colonizzazione bipartisan dei genovesi con la scusa di venire a combattere la mafia. Inoltre, secondo me, deve cadere il polverone dietro il quale si nasconde una scomoda realtà, cioè che finora non si è ancora riusciti a individuare il responsabile di almeno uno tra i frequenti attentati e nemmeno a disegnarne l’identikit. E’ obbiettivamente un insuccesso di chi deve farlo per mestiere e non serve nasconderlo prendendosela con l’omertà diffusa, le telecamere, l’insufficienza degli organici e agitando i fantasmi delle cosche. Una volta abbassati i toni, raffreddata l’atmosfera e fatti scendere i polveroni a questo punto l’opposizione potrebbe ottenere la mia personale assoluzione per alcuni peccatucci che un’indole sospettosa mi ha fatto intravedere, dal mantenimento del numero legale per favorire l’esodo dei rifiuti a Vado, al silenzio sulla situazione di Baia Verde a Ospedaletti, inaugurata dal Ministro rifondarolo Bianchi e sulle disavventure amministrative di Genduso a Taggia, tutte amministrazioni di sinistra. Solo così l’opposizione potrà superare l’esame di maturità e diventare anche nel feudo incontrastato di Scajola una reale e credibile alternativa di governo.


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ATTUALITÀ

Il recupero di Bussana Vecchia, tra arte e

Bussana Vecchia. Per quanto riguarda il riconoscimento a tutti gli effetti dello status abitativo di Bussana Vecchia bisognerà aspettare il 10 dicembre di quest’anno, con la sentenza del tribunale che potrebbe dare il via all’usucapione a favore dei residenti, anche se è possibile un cambio di destinazioni d’uso. L’importante sarebbe non perdere lo status e il fascino che ha Bussana Vecchia: no a luogo di villeggiatura per i vacanzieri delle doppie case ma rimanere il luogo che da 50 anni a questa parte conosciamo, ri-nato con gli artisti. Il “sogno” come lo definiscono gli abitanti del villaggio risale al 1982. All’epoca furono presentati diversi progetti per l’abitabilità e la creazione di una scuola di arti e mestieri presso il vecchio castello. Questo progetto riconosceva la presenza degli artisti, i quali hanno pulito e liberato

dalle macerie del terremoto del 1887 molte vie e restaurato con tanto impegno molte case, e di zone dedicate all’arte. “Con questo progetto l’artista sarebbe sceso dal piedistallo – ha detto Nicolas residente e regista al villaggio – si sarebbero insegnati dei mestieri come l’elettricista, idraulico etc. e allo stesso tempo si sarebbe imparato a sviluppare una foto o fare delle ceramiche. Ad oggi, questa scuola avrebbe tutte le potenzialità per fare da volano per l’economia del borgo e di Sanremo, oltre ad essere un pregio per la città dei fiori e per la Liguria”. Continua Marie Eve: “trovare i finanziamenti per questo importante progetto riqualificativo non è difficile, si possono chiedere agli enti pubblici ma anche ai privati i quali potrebbero investire nelle nostre attività artistiche ed è importante che il progetto originario venga attualizza-

to al periodo odierno”. E proprio riguardo a questo progetto di riqualificazione, l’ex assessore all’urbanistica dell’amministrazione Borea, Gorlero disse: “Con l’Agenzia del Demanio e la Sovraintendenza era stato definito uno schema urbanistico a finanziamento pubblico e privato. Un parcheggio a ponente sull’area Italgas, collegato con la Funicolare a Bussana Vecchia, c’era già il gradimento della provincia; un secondo parcheggio pubblico a monte dell’abitato, su un’area di proprietà dell’Istituto di Sostentamento del Clero. A valle, nella lecceta di Fonti, un piccolo teatro all’aperto collegato col vecchio borgo da una pista ciclo-pedonale collegata alla pista ciclabile sul mare.” Insomma un progetto ambizioso che di sicuro darebbe nuova linfa vitale alle attività del villaggio ma soprattutto sarebbe un vero

da sx: Franco, Valentina, Nicolas e Marco

e proprio volano dal punto di vista economico per il nostro territorio. Ha aggiunto Franco, un altro abitante del borgo terremotato: “E’

IL PROGETTO DEL 1982 PER LA RINASCITA DI BUSSANA VECCHIA

importante sapere che a Bussana sono nati artisti molto conosciuti all’estero come Daniel Harvey i quali hanno portato il nome del


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ATTUALITÀ

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cultura è un sogno che parte da lontano

nostro villaggio fuori dai confini locali, facendo così apprezzare all’esterno la nostra attività artistica e unicità. Noi abitanti siamo aperti e disponibili, in primis con l’amministrazione comunale e a tutti coloro che hanno intenzione di far rivivere questo posto. Proprio per far comprendere l’importanza di Bussana non per caso qui ci venne Gorbaciov e Peter Gabriel fece un concerto e dormì nel villaggio. Inoltre per sfatare un mito cittadino, i tossicodipendenti che sono venuti a Bussana si sono disintossicati e hanno avuto una personale crescita interiore”.

E in questi primi 50 anni della “nuova Bussana Vecchia” già 40 residenti negli anni sono deceduti, un numero alto che sta a testimoniare quanto queste persone hanno creduto nel progetto di una rinascita di questa città morta. Attualmente gli abitanti di Bussana Vecchia sono circa 80 persone che vivono e lavorano nel villaggio. Proprio per sostenere la tesi che Bussana è un villaggio di artisti e dell’arte, sabato sera tutto il paese è stato in festa per celebrare l’evento dello “Sbarco”, la nave dei diritti, salpata da Barcellona il 25 giugno in direzione Genova, totalmente apartitica e con la “guest star” Tonino Carotone, ha ricordato la nostra Costituzione e la sua origine, laica e pluralista, la centralità della libertà e della democrazia vera, partecipata, trasparente: dai luoghi di lavoro alle scuole, ai quartieri, ai servizi, al territorio. Ha ricordato che il pianeta che abbiamo è uno, è questo, questo è il nostro mare, di tutti i popoli. Che chiunque ha diritto di esistere, spostarsi, viaggiare, migrare, come ha diritto che

la sua terra non sia sfruttata, depredata. Ricorderà che le menzogne immobilizzano, mentre la verità è rivoluzionaria. La cultura e arte sono i punti più alti del genere umano, sono fonte di gioia e piacere per chi li produce e per chi ne beneficia, non sono fatte per il mercato. A questo “sbarco” hanno partecipato dieci bussanesi che sulla nave hanno portato la loro testimonianza e organizzato attività ludico/ culturali grazie anche al teatro “Carillon” di Torino e di Bussana Vecchia. Ci ha raccontato dell’esperienza Esmeralda Sciascia, cantante jazz e di musica etnica: “Su questa nave abbiamo avuto una grande esperienza di impatto umano e sia prima della partenza a Barcellona sono state svolte numerose attività culturali”. Anche Nicolas ci ha raccontato la sua esperienza: “quando siamo partiti sei delfini ci hanno accompagnato per alcuni istanti, un segno definitivo e poi il bello è stato vedere alcuni bambini marocchini (a bordo 700 marocchini partiti da Tangeri nda) che appena hanno visto l’Italia hanno esclamato: questa è l’Italia, che bello, voglio andare a vivere in Italia”. Ancora Esmeralda: “musiche marocchine, balcaniche e tarante sono state da trait d’union tra la gente sulla nave , una stupenda testimonianza di convivenza e di micro-società che ci ha fatto vivere un grande momento di aggregazione”. All’arrivo a Genova, dove ad attenderli c’erano 500 persone, il sindaco Vincenzi e un cordone di forze dell’ordine che ha lavorato in maniera impeccabile, il gruppo di artisti bussanesi, assieme ad altri gruppi di Brussel, Barcellona, Parigi etc, si è recato all’expo dove erano radunate 2500 persone ad assistere alla conclusione della manifestazione la cui prima parte musicale è stata curata dal Laboratorio di ripercussioni sociali del Buridda del capoluogo ligure. Quindi, buona parte dei gruppi musicali e artisti-

ci, a bordo della nave, si è recata in giro per l’Italia e a Bussana Vecchia gli Humus e i Caravane Etnique hanno allestito un grande spettacolo in tutto il villaggio che ha portato una moltitudine di persone provenienti dal nord Italia e dalla costa azzurra. Inoltre nel day after della festa, l’orchestra sinfonica di Sanremo ha suonato presso la chiesa piccola e alcuni artisti a bordo della nave, come Marco Turra, hanno scelto Bussana come luogo per esporre opere di pittori maya. Una manifestazione che ricordiamo, è stata totalmente organizzata unicamente dalla buona vo-

lontà degli abitanti del villaggio; per rimanere in tema di eventi il 17 e 18 luglio al via con “Tempu aeris”, teatro itinerante per il borgo, finanziato col sostegno dell’olio Carli di Imperia. I n conclusione una domanda è lecita: caro comune, Sanremo non è solo via Matteotti o piazza Bresca, è anche realtà artistiche e culturali importanti come Bussana. Allora perché non sostenere gli abitanti? Realtà di questo calibro sono rare, valorizziamole e ne trarremo dei vantaggi per la nostra città dei fiori, ormai sempre più appassiti…

Andrea Di Blasio

L’olio di Imperia e Vasia su Rai2 Il coordinatore regionale ligure dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, nonché sindaco di Vasia, Nello Giannini, il sindaco di Imperia Paolo Strescino e l’assessore di Prelà Carolina Papone saranno ospiti della manifestazione nazionale “Capotavola”, che sarà trasmessa da Rai 2 sabato 10 luglio dalle ore Nello Giannini 11 alle 12. “Si tratta – ha detto Nello Giannini – di una formidabile occasione per promuovere non soltanto l’Olio extravergine ligure, ma anche una serie di prodotti tipici locali, a partire dal pesto, in un programma a livello nazionale che rappresenta una eccellente vetrina. La manifestazione di Acqui Terme occuperà Paolo Strescino due intere giornate, mercoledì 7 e giovedì 8 luglio, durante le quali verranno effettuate le riprese televisive per lo spettacolo che andrà in ondata sabato 10. Ma nel corso della “due giorni” nel nostro spazio espositivo saranno possibili degustazioni”. Da parte sua, il sindaco di Imperia Paolo Strescino farà parte della giuria che dovrà effettuare gli assaggi e scegliere il “piatto da salvare” tra le varie preparazioni regionali “dimenticate” che verranno proposte durante la rassegna.


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ATTUALITÀ

Mia figlia non voleva uccidermi Shopping prima del delitto

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LA COPPIA KILLER

Bordighera. Ultime indiscrezioni sul piano delle due “amanti killer”. Federica Bellone, era ormai convinta di liberarsi della madre, Paola Berselli, e per farlo aveva chiesto aiuto all’amica, Chiara Cortese Pellin. Le due ragazze nel pomeriggio si recano a Ventimiglia, dove acquistano un abito in un negozio di cinesi. Tornate a Bordighera verso le otto di sera vanno al bar Prestige, dove concordano gli ultimi dettagli del loro improvvisato piano. Chiara indossa i vestiti acquistati nel negozio cinese e si dirige verso la casa della vittima designata. Al momento dell’aggressione però qualcosa va storto e la Pellin non riesce a portare a termine il piano omicida. Presa dal panico si da alla fuga. Scappa con l’obiettivo di arrivare a Torino, dove Federica l’avrebbe raggiunta in seguito, per crearsi entrambe un alibi. Per strada getta i vestiti e le armi utilizzate durante l’agguato. Armi (un batticarne e un coltello) e vestiti che ancora non sono stati rinvenuti. Chiara Cortese Pellin Anche la seconda parte del piano però non ha successo, Federica Bellone infatti Chiara Pellin, dopo la segnalazione della Berselli ai Carabinieri, viene individuata e posta in stato di fermo. Dopo LA VITTIMA alcune ore di interrogatorio, le prime confessioni, durante le quali si scopre il coinvolgimento di Federica Bellone. Fermata anche lei in procinto di partire. Il resto è storia nota, ma i colpi di scena continuano ad essere dietro l’angolo. Paola Berselli, 56 anni, scampata lo scorso 26 giugno, al piano omicida ordito dalla figlia Federica Bellone e da lei affidato alla mano della fidanzata, Chiara Cortese Pellin, ha perdonato la figlia. A confermarlo, la scelta di non costituirsi parte civile al processo. Non ha nemmeno nominato un avvocato. Il rappresentante legale di Federica, Alessandro Moroni, tra i più esperti del foro di Sanremo, invece, lo pagheranno proprio il nonno e la zia di Federica, ovvero il padre e la sorella della mancata vittima. Intanto, martedì 6 luglio, poco dopo le 10, Paola Berselli si è avviata, senza che nessuno l’accompagnasse, presso lo studio del medico legale Maurizio Piombo, incaricato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sanremo, Maria Grazia Leopardi, di stilare una perizia sulle ferite riportate dalla donna durante l’aggressione subita. Paola Berselli, la madre di Federica Bellone L’obiettivo rimane quello di stabilire la dinamica dell’aggressione, ovvero la compatibilità delle lesioni inferte da Chiara con l’accusa di tentato omicidio. Insomma se abbia davvero colpito per uccidere. L’avvocato Carlo Ruffoni, difensore di fiducia della Pellin, pare essere convinto che vi sia stata una sorta di desistenza nel progetto criminoso finalizzato alla morte della Berselli. Inoltre, le testimonianze della Berselli, presenterebbero vistose incongruenze rispetto a quelle di Chiara. Nelle mani degli inquirenti sarebbe spuntata una penna Usb, un piccolo hard-disk portatile. La chiavetta, notata solo in un secondo tempo dai Carabinieri, era attaccata al mazzo di chiavi che Federica aveva dato all’amante Chiara per introdursi in casa della madre ed ucciderla a sangue freddo. All’interno del piccolo hard-disk sarebbero stati rinvenuti molti segreti delle due giovani “amanti killer”. Un mondo fatto di sesso e trasgressioni, ma non solo. Oggetto di indagini sarebbe anche il profilo di Federica, sul social network Facebook. A richiamare l’attenzione, vi sarebbero soprattutto alcune frasi scritte dalla stessa Federica: “Non ho scelto io di nascere. Non ho scelto neppure il mio nome” e ancora: “Chi ti ha ferito una volta, sarà pronto a farGLI AVVOCATI lo anche una seconda ed una terza... fino a quando gliene darai la possibilità! Non illuderti, le persone non cambiano”. La Berselli, nonostante continuino a spuntare nuovi inquietanti retroscena, assolve, giustifica la figlia che voleva la sua morte. Federica, infatti, pare avesse già tentato altre due volte di uccidere la madre: la prima dando 32 mila euro a due Killer che erano subito spariti con i soldi, poi con il veleno. “Federica - ripeterebbe la madre - non può aver architettato tutto questo. Mia figlia mi vuole bene” La Berselli chiede continuamente notizie della figlia all’avv. Moroni, del suo stato di salute. Le ha scritto una lettera quando era in carcere. Oggi Federica si trova agli arresti domiciliari in casa del padre, Mauro Bellone, che da tempo vive separato dalla moglie. Non si sa cosa pensi, come trascorra la giornata. Chissà se un giorno chiederà scusa e si pentirà del male che voleva fare a quella madre che fin dall’inizio l’ha perdoRuffoni, avvocato di Chiara Cortese Pellin Moroni, avvocato di Federica Bellone nata. Alessio Pastorelli


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I giochi dell’estate de L’ECO

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Valerio Merola e Martika presto su Rai2

Ricordate? Lo scorso anno con noi, con voi alla festa de L’ECO c’erano personaggi del calibro di Valerio Merola, che presto presenterà ogni giorno su Rai Due, in diretta da piazze italiane, uno spettacolo di intrattenimento con Martika, anche lei giovane, brava e per due anni applauditissima show girl della Grande Festa de L’ECO. Ricordate, il 4 settembre una poltrona vi aspetta al porticciolo di Riva Ligure. Non mancate.

ari lettori l’estate, il caldo africano, i giorni della tanto attesa tintarella sono finalmente arrivati. L’ECO, anche quest’anno, vi invita tutti alla sua Grande Festa che, come tradizione vuole, si svolgerà il primo sabato di settembre. Dopo 7 anni cambiamo location e città. Non più il lungomare di Arma e la Darsena, ma ci spostiamo nel comune di Riva Ligure, nella zona caratteristica del suo porticciolo, nel feudo dell’assessore al Turismo Giorgio Giuffra. La sera del 4 settembre, con inizio alle 21,15, terremo in quella location, direttamente sul mare, il nostro mega spettacolo di musica, canzoni, magia, ballerini, danzatrici, tenori, arte varia con la partecipazione di cantanti ed artisti internazionali. Nel corso dello spettacolo, come sempre, autorità comunali, provinciali, regionali, ospiti, premieranno i vincitori dei nostri giochi estivi: Vota la spiaggia del cuore, il gelato più gustoso, la migliore pizza del Ponente ligure. Come sempre sarete voi, solo voi cari lettori, con i vostri gusti, le vostre segnalazioni, i vostri voti a fare vincere i migliori dell’estate 2010.

Giorgio Giuffra

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Solo la legalità può sconfiggere la mafia Sanremo. Organizzato dalla Confindustria di Imperia si è svolto al Teatro del Casinò un qualificato ed attualissimo meeting su “Legalità e competitività per la ripresa dello sviluppo economico e sociale”. Il presidente degli industriali imperiesi, Sandro Cepollina, nella sua relazione ha messo a fuoco problemi, rischi e potenzialità del settore. Di primissimo piano i relatori, da Anna Canepa, magistrato presso la Direzione nazionale Antimafia a Roberto Cavallone, procuratore capo della Procura di Sanremo, da Francesco Bellotti, presidente Federconfidi a Ivan Lo Bello, presidente Confindustria Sicilia, dall’on. Sonia Viale, sottosegretario Ministero Economia e Finanze ai parlamentari Andrea Orlando (La Spezia) e Gabriele Boscetto (Sanremo). Tra le autorità presenti il prefetto, Di Menna, il questore, Mauriello, i massimi rappresentanti delle forze dell’ordine della provincia, carabinieri, polizia, guardia di finanza, marina. A dare il benvenuto ad autorità, pubblico e relatori sono stati il sindaco di Sanremo, Zoccarato, il presidente della Provincia, Sappa, il presidente della Spa Casinò, Di Ponziano. Temi focali del dibattito il rispetto della legalità nel

Canepa

Di Menna

Di Ponziano

Lo Bello

Barbagallo

Cavallone

mercato, contribuire positivamente all’economia arginando e denunciando le organizzazioni criminali sempre più attive, subdole e pericolose su tutto il territorio italiano. “Oggi - è stato sot- Viale tolineato - il lavoro dell’imprenditore è assai difficile, il libero mercato comporta nuove strategie competitive, l’importante è usare il potere per il bene di tutti e non cadere nella trappola dell’illegalità”. Anna Canepa, Cavallone, Orlando hanno messo a fuoco la pericolosità della malavita organizzata, delle

Bellotti

cosche, della mafia, della vasta illegalità che cercano con ogni mezzo di espandersi e radicarsi in profondità anche in Liguria. Hanno parlato di Sanremo, del casinò, del “caso” Bordighera, degli arresti, dell’incendio del Big Ben, di tutti gli altri numerosissimi incendi di locali pubblici, auto, camion, del traffico di droga, prostituzione, clandestini. Nel corso dei vari interventi è emerso che “la Liguria di per sé non è a rischio mafia, tutto sommato

Zoccarato

Boscetto

Cepollina

Orlando

Sappa

è ancora un territorio vergine, per di più il Ponente essendo zona di confine, fa gola a tantissimi. A Genova c’è il porto, Ventimiglia confina con la Francia, entrambi sono punti strategici che farebbero molto comodo all’ ndrangheta”. Per combattere la mafia, diventata da tempo una holding internazionale dell’illegalità con un potere economico ed organizzativo da brivido, occorre qualità investigativa, tecnologia, intelligence, collaborazione tra le nazioni, Europa, America, Asia, Africa, grossi investimenti. Ivan Lo Bello ha parlato della sua esperienza in Sicilia, delle difficoltà

che hanno incontrato e che incontrano gli industriali al Sud, ma anche dei successi ottenuti. Sempre più persone, sempre più giovani, sempre più imprenditori nel meridone d’Italia stanno alzano la testa, si ribellano alle cosche, ai sistemi mafiosi. La speranza di riuscire a vincere sta crescendo perchè sempre più persone, sempre più popolo stanno capendo che “bisogna combattere la mafia perché danneggia l’economia, impoverisce l’Italia”. Conclusioni? Non bisogna mai abbassare la guardia, nei piccoli centri come nelle grandi città. Francesco Basso


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150 ANNI DI PROVINCIA Festa a Villa Grock

Mercoledì 14 luglio alle 18, a Imperia, a Villa Grock, è in programma una seduta straordinaria del Consiglio provinciale, per celebrare il 150° anniversario della Provincia. In occasione della festa dell’Istituzione saranno premiati con una medaglia e Luigi Sappa un attestato gli ex presidenti della Provincia in carica dal dopoguerra (il riconoscimento sarà consegnato ai parenti di quelli defunti) e i commissari prefettizi che hanno guidato l’Ente. Il presidente Luigi Sappa dice: “La ricorrenza del 150° anniversario cade in un periodo di grande intensità politico amministrativa nazionale, in cui il ruolo della Provincia assume una particolare valenza e suscita dibattiti e confronti. L’occasione è davvero utile per ripercorrere le Leone Pippione (1981-1984) Manfredo Manfredi (1965-19875) tappe di un territorio, quello dell’estremo Ponente, che ha una storia e valori che sono stati nel tempo rinnovati e arricchiti da chi ha guidato l’Ente. A loro va il nostro sentito ringraziamento per la sapienza dimostrata nell’amministrare la collettività, a loro va la nostra riconoscenza per aver gestito risorse finanziarie e umane in momenti anche particolarmente difficili, sempre con l’obiettivo del bene comune”. Alla seduta consiliare interverrà l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, che alle 20 sarà protagonista di un concerto aperto al pubblico, nel giardino di Villa Grock. L’ingresso è libero. Villa Grock, storica dimora acquistata e restaurata dalla Provincia, è in via Fanny Roncati Carli, sulle alture di Imperia Oneglia. Sarà raggiungibile anche usufruendo di un servizio gratuito di bus-navetta con partenza da piazza Ulisse Calvi, dalle 19, per il Gianni Giuliano (2001-2010) Gabriele Boscetto (1995-2001) pubblico che desidera assistere al concerto. Umberto Calandrella



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ADOTTA UN AMICO Begins!

di Simona Fanciulli

Gli animali non si regalano

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C’era una volta il bar... a cura di Piero Lamberti

Nei giorni scorsi ho ricevuto una mail da una ragazzina di 17 anni. Mi chiedeva come fare per poter adottare un micino da regalare al suo fidanzato per il compleanno… Come consueto, ho provveduto a ribadire lo slogan natalizio che gli animali non si regalano!! E’ dovere di chi aiuta gli animali evitare situazioni come queste, non è giusto regalare animali che richiedono attenzioni, impegno e spese. Quando un amico esulta vedendo un cucciolo con un: “aaah quanto lo vorrei anch’io” non vuol dire che possa permetterselo o che la famiglia con cui vive accolga l’animale regalato volentieri, non perché non vogliono bene agli animali, ma perché sono consapevoli di non potergli dare le cure e l’assistenza che necessita realmente. Allora per quale ragione fare un dono simile?! Col rischio di un conseguente successivo abbandono doloroso per tutti. E’ normale che a prima vista un cucciolo faccia intenerire, ogni persona con un cuore apprezza la vista di un piccolo di qualunque specie, ma questo non implica la possibilità di tutti a poterne avere uno, che esso sia un micino, un cagnolino, una tartarughina, un furetto, un pesce rosso o qualunque altro essere vivente. Altra cosa molto importante è che le richieste pervenute via mail vengono sempre controllate con maggiore attenzione, almeno da parte mia. I cattivi sono tantissimi e sempre in agguato, i malintenzionati le provano tutte, l’odio verso gli animali è tristemente diffuso e cercare di trovare in rete nuove vittime su cui scagliare la pazzia è una metodologia assai utilizzata da questi psicopatici. Con ciò non voglio accusare tutti coloro che mandano mail cercando un’adozione abbiano intenzioni meschine, però la risposta che riceveranno avrà certamente dei contenuti atti a fornire informazioni tali da togliere ogni dubbio. Questo per tutelare tutti gli animali, di ogni tipo, in qualunque situazione. Per quanto sopra detto, se mai avrete necessità di chiederete aiuto e/o collaborazione per adozioni mediante mezzi interattivi, vi invito a dare più informazioni possibili. Tre micini cercano casa - li volevano sopprimere Colgo l’occasione per segnalarvi che presso la clinica veterinaria di via Barabino a Sanremo ci sono molti gattini in cura che hanno bisogno di trovare una casa. Fra questi micini ci sono anche tre fratellini di quasi tre mesi, salvati da una mia amica. Stavano per essere soppressi per problemi agli occhietti, questa ragazza li ha presi e portati via da colui che, pur sapendo le conseguenze legali specie per la sua professione, era fermamente intenzionato a ucciderli! Ora i tre fratellini sono rifugiati nella clinica di via Barabino e sono in salvo, ma per loro bisogna trovare con urgenza una famiglia che li accolga! Uno purtroppo è rimasto completamente cieco mentre gli altri due ci vedono solo da un occhiolino… Quindi per quello più sfortunato è necessaria un’adozione del cuore, da parte di persone che abbiano un po’ di pazienza a stargli dietro più attentamente per i primi tempi. Per gli altri due la situazione è meno drammatica avendo la vista comunque ciclopica! Quello che vedete nella foto, si chiama Gennaro, è la testimonianza vivente di come un gatto cieco possa vivere benissimo nonostante la sua menomazione. La differenza sostanziale con i micini che si trovano alla clinica veterinaria è che loro sono cuccioli, mentre Gennaro ha subito tale invalidità da adulto per la cattiveria umana, quindi le difficoltà di abituarsi alla nuova condizione erano ben più complesse rispetto a quelle dei cuccioli. In breve tempo si è ripreso grazie alle cure di un buon oculista e si è adattato alla nuova vita tanto bene da poter abitare con disinvoltura in un appartamento con giardino. La sua storia potete leggerla a questi link: http://amicidigreta.splinder.com/tag/storie+-+gatti+ciechi oppure http: //www.gliamicideglianimali.com/public/?p=698 Per chi non lo sapesse: “……i gatti in particolare riescono a trovare il modo di adattarsi a questa orribile menomazione, utilizzando le vibrisse (ovvero i baffi) per evitare gli ostacoli, è quindi indispensabile (inutile dirlo) evitare di tagliarle e cercare di mantenergliele sempre in buona salute…..” eclairer@hotmail.com

I drinks poco alcolici 4 parte

Un drinks alla verdura, fermo restando il fatto che la “centrifuga è il solo ed unico oggetto per poter “costruire simili “drinks”propongo al contrario, per chi volesse avvicinarsi questa proposta, si frulla nel blender, per circa 30 secondi, una paletta di ghiaccio, mezzo cetriolo sbucciato e tagliato a pezzi, 1’oz- o l’equivalente di 3cl- di sciroppo di mele...al riguardo la mela dovrebbe essere fresca e “centrifugata”, 3ozo l’equivalente di 9cl- di sweet and sour. Si serve il tutto im un “frozen” glass e si decora il drink con una rondella di cetriolo. Come ripeto, essendo un cultore del “centrifugato” rimando il tutto a pagine seguenti “il trattamento”.

Drinks poco alcolici, tutti I long drinks, se si rispettano le regole sono principalmente poco alcoolici e per questo si adattano per essere consumati per tutto l’arco della giornata. Per una maggior riuscita degli stessi bisogna adoperare solo una base alcolica. Diamo ora un paio di ricette al riguardo. Amaro Garibaldi, in un bicchier juice- che già conosciamo- riempito di ghiaccio aggiungiamo 1+1/ 4 oz- o l’equivalente di 3,75cl- di bitter campari e a completare con succo di arancia fresca, spremuta e passata. Alla frutta, in un “boston” di cui conosciamo “l’esistenza” mettiamo una paletta di ghiaccio, 1+1/4 oz- o l’equivalente di 3,74cl- di vodka, 2 ozo l’equivalente di 6cl- di o centrifugato di fragola o centrifugato di melone o addirittura solo della “menta” più si aggiungono 2oz- o l’equivalente di 6cldi sweet and sour si shakera il tutto e dopo aver aperto il “boston” si versa il drink in un bicchiere juice, decorando della stessa frutta di cui si è composto il drink. C’è di che sbizzarrirsi per invenzioni personali sempre restando fedeli alle dosi. (continua)



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IMPERIA

Porto di Imperia: chi ha ragione? Tutti matti o...

Imperia. L’ing. Boni, presidente della Commissione di vigilanza e collaudo del porto turistico di Imperia, non si tira indietro e afferma: “I componenti della commissione erano tutti d’accordo, anche a scrivere alla procura della Repubblica”. A monte della questione vi sarebbe la lettera con la quale la Commissione ha mosso rilievi alla Porto di Imperia Spa che, nonostante i ripetuti solleciti, non avrebbe prodotto la documentazione relativa ai costi

sostenuti che supererebbero di addirittura cinque volte le cifre previste nel piano finanziario dell’opera. La suddetta lettera, oltre alla Porto di Imperia è stata inviata per conoscenza al presidente della Regione, al sindaco di Imperia, alla Capitaneria di Porto ed anche alla procura della Repubblica. Secondo il sindaco di Imperia, Paolo Strescino, invece, l’ing. Lunghi e l’ing. Erasmi, sarebbero stati concordi sull’effettuare rilievi, ma non sul far recapitare la lettera ai magistrati imperie-

si. Parole smentite da Boni: “Io sono il presidente della commissione, ho firmato io la lettera, ma su esplicito mandato di tutta la Commissione, così come risulta dal verbale della riunione”. Intanto, nei giorni scorsi all’ing. Boni, è stata notificata la denuncia depositata dai legali della società Porto di Imperia e Acquamare Srl. Le due società lo avrebbero denunciato, inseguito all’enorme danno di immagine subito. Ma Boni si difende: “Sono tranquillo perché so di aver fatto il mio dovere al cento per cento”. Nel frattempo, in Comune, hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Lunedì 5 luglio infatti, durante l’assemblea dei soci, la Porto di Imperia spa, ha fugato i timori del comune di Imperia, socio al 33 per cento, dichiarando che non si procederà

ad un aumento di capitale. Secondo i responsabili della Porto di Imperia, il bilancio 2009 si è chiuso con una perdita di 148.853 euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita dell’esercizio 2008 che era stata pari a 448.959 euro. Entrambi i risultati hanno indubbiamente scontato il periodo dovuto alla costruzione delle opere a mare e del porto più in generale. Il bilancio 2010 si preannuncia addirittura in utile, e questo in anticipo rispetto alle previsioni precedenti l’inizio dei lavori. Inoltre, i risultati previsti per gli esercizi successivi sono in ulteriore miglioramento rispetto ai dati preannunciati per il 2010. In seguito a questi risultati, il sindaco e gli assessori, hanno chiesto al consiglio di amministrazione di portare a compimento l’intera opera portuale senza

ulteriori interventi finanziari a carico dei soci. La Spa, ha dato rassicurazioni anche su questo lato, affermando che tutte le opere da realizzare saranno ad esclusivo onere della società Acquamare Srl. “Tutto – ha detto il sindaco Paolo Strescino – sta procedendo nel modo giusto verso il completamento di un’opera che i nostri concittadini stanno già apprezzando. La presenza del Comune nella Porto di Imperia SpA contribuisce alla completa trasparenza di tutte le decisioni prese, ed in questa direzione continueremo a muoverci nell’interesse della città, controllando con serenità e determinazione il rispetto di tutti gli accordi presi, senza farci intimidire da allarmismi ingiustificati”. A.P.

su “La Stampa” del giorno successivo dove il capitano della caserma esibisce i risultati ottenuti negli ultimi giorni, volti anche a verificare con l’agenzia delle entrate la compatibilità delle barche possedute con il redditi dichiarati. “Signor Capitano continuo a stimare il lavoro da Voi svolto, ma mi permetto rispettosamente di consigliare di scindere i peccati veniali dai quelli gravi, spesso una ramanzina ottiene più risultati di uno schiaffo. Spero che la mia scomoda, ma accorata, lettera risvegli in noi lo spirito del “buon padre di famiglia”, che è alla base di ogni genere di attività umana, tralasciando qualche volta

la rigidità della legge e la discutibile usanza di vedere i risultati solo tramite i freddi numeri. Dimenticavo, il lunedì successivo ho portato in visione i documenti in originale, e ho chiesto di sapere l’ammontare della sanzione, pare le autorità abbiano almeno un mese di tempo per comunicarmelo, mi sembra strano…. sul giornale, però, c’è scritto che il totale delle sanzioni ha raggiunto i 2000 euro, i giornalisti è risaputo in matematica sono i migliori.…. Intanto da alcune notti dormo male ….. Ok sarà il giudice a decidere….. Quanta burocrazia inutile per un fatto così banale. Grazie dell’attenzione. Lettera firmata

Perchè pagano sempre i pesci piccoli? Ho 50 anni, vivo ad Imperia, da 28 anni sono un dipendente pubblico, nel passato ho collaborato circa 15 anni con “La Stampa” e le maggiori testate ed agenzie giornalistiche italiane ed estere, ora guadagno circa 1400 euro, ho superato un ischemia celebrale e un intervento al cuore con un solo mese di mutua ad episodio, sono molto ligio alla legge, tanto da essere a volte deriso dagli amici. Con mia moglie cerchiamo di educare nostro figlio con sani principi e massimo rispetto per le forze dell’ordine e la magistratura. Nel primo sabato di luglio, dopo anni, con mio figlio quindicenne, riusciamo a mettere in acqua il nostro “transatlantico” di 3,20 mt di lunghezza con un motore da 2 cv . Dopo pochi minuti di navigazione andiamo ad ancorarci a circa 600 mt dalla costa non lontano dalla motovedetta dei carabinieri ed iniziamo a pescare. Mio figlio subito mi fa notare che ci siamo messi proprio in bocca agli “sbirri”. Io redarguisco,

dicendogli che si chiamano Carabinieri, fanno il proprio dovere e quando abbiamo bisogno di loro rischiano anche la vita per aiutarci. In aggiunta, siamo in piena regola. Detto fatto, la prua scura si avvicina ed una voce gentile ci saluta e ci chiede i documenti, noi li poniamo nel salario che ci viene porto. La vedetta si allontana un po’. Mio figlio ride e dice: “l’avevo detto io !!”. “Stanno facendo solo il loro lavoro, e lo fanno con ogni tipo di mare, spesso per salvare qualcuno”, rispondo stizzito. Dopo circa 10-15 minuti la barca si riavvicina e il militare ci fa notare che l’assicurazione ed il certificato del motore sono in fotocopia non autenticata. Rispondo che pensavo che in mare bastasse così, poi visto che la caserma è poco lontano dal mio ufficio, avrei potuto facilmente esibire gli originali. “Scrivo sul verbale che non lo sapeva?” chiede cortesemente l’uomo. “quanto devo pagare di sanzione?” Chiedo. “Non

lo so, lo comunicheremo in caserma quando ci porterà i documenti, mi lascia il suo cellulare ?” Rassegnato senza discutere firmo il verbale e lo metto nel solito lungo salario. Capisco che hanno ricevuto ordini di tornare in caserma con dei verbali. Ci salutano e si dirigono sulla barchetta successiva. Nel frattempo grosse imbarcazioni sfrecciano veloci non lontano da noi. La prua del C620 si orienta su un’imbarcazione da pesca sportiva di meno di 5 metri. Uno ad uno durante la mattina tutti i “pesci piccoli” vengono controllati. Anche se faccio finta di niente la bella giornata per me è finita. Penso a ciò che gira nelle mente di mio figlio, che ha assistito ad un episodio che sarebbe potuto terminare con un semplice ma costruttivo rimprovero. La legge non ammette ignoranza dal 2005 serve l’autentica sulle fotocopie, e i militari hanno ricevuto ordini precisi: nessuna eccezione ! Bisogna dimostrare l’impegno svolto e forse fare cassa. La conferma la trovo


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“Non può entrare, è nel Libro dei Cattivi” Storia di un albergatore cacciato dal casinò “Al casinò di Sanremo sono un po’ tutti matti”. A dichiararlo è un vecchio albergatore di Sanremo, Bartolomeo Lapadula, che per 22 anni ha diretto l’Hotel Marisa, in corso Nuvoloni, vicino al Royal. Ventidue anni fa ha lasciato la città dei fiori, del festival e del casinò per Milano, dove risiede in via del Turchino 20, per la Svizzera, Chamonix, Locarno, dove continua ad interessarsi di turismo ed alberghi. Dopo 22 anni di “esilio” volontario è tornato in vacanza a Bartolomeo Lapadula Sanremo. Appassionato di roulette e chemin, una bella serata all’Hotel qualche sera fa è andato al Paradiso di Gaiani. Abbiacasinò e, manco a dirlo, ha mo ricordato gli anni d’oro puntato una bella sommetta di Sanremo, gli anni 60, 70. sul 22. “Non è uscito, però Il gioco mi ha sempre appas– ha detto Lapadula - ho sionato, all’epoca il casinò a rivisto con piacere vecchi noi albergatori dava tessere amici. Il guaio è scoppiato per i clienti migliori. Prima la sera dopo quando ho cer- di tornare al Bobby quella cato di tentare di nuovo la sera sono andato al casinò. fortuna. Non mi hanno fatto Al bureau ho dato la mia entrare perchè “indesidera- carta di identità, ho cambiato”, senza saperlo ero finito to euro in fiches, ho giocato nel “libro nero” del casinò. alla roulette tranquillamenTra i cattivi. Da giorni chie- te. Tutto bene, ho perso, mi do spiegazioni, ma nessuno sono divertito, poi saluti, me le sa dare”. buona notte, nessun proEcco cosa racconta blema. La sera dopo invece Bartolomeo Lapadula. “A tutto è cambiato: mi hanno Sanremo sono in vacanza, bloccato, mi hanno impedialloggio presso il Bobby to di entrare. Un dipendente Motel del mio amico Ste- all’ingresso mi ha intimafano Ghirardelli. Prima di to: “lei non può entrare”! andare al casinò ho parte- Subito ho pensato ad uno cipato ad una festa, ad una scherzo di qualche vecchio rimpatriata tra vecchi amici croupier, invece facevano albergatori, un’ottima cena, sul serio. Quando ho chiesto

“perchè non posso entrare”? dicendo e mostrando che la sera prima ero entrato senza problemi, invece che rispondermi mi è stato chiesto “chi l’ha fatta entrare”? Ho cercato di capire, ma sono riuscito solo a sapere che se volevo informazioni dovevo chiederle al responsabile della sicurezza, ad un certo dirigente, dottor Siccardi, che però al momento era assente. Potevo farlo il giorno seguente. Stupefatto ed amareggiato me ne sono tornato in albergo. Ne ho parlato con il proprietario del Bobby, con altri amici albergatori. Per tutta la notte ho pensato cosa poteva essere successo. Mi è venuto in mente solo un episodio

Che estate! Si può o non si può fare il bagno? Sanremo. Per il nostro mare è ancora emergenza, una chiazza di liquami al largo dello specchio marino di Sanremo non ha intenzione di muoversi. La chiazza è costantemente monitorata dalla guardia costiera, la quale è lunga 3 chilometri all’altezza di capo Nero. Questa nuova chiazza la si deve al recente guasto alla condotta fognaria. Il sindaco Zoccarato, grazie ai dati positivi dell’Arpal alla mano, ha revocato il divieto di balneazione in modo da permettere alle spiagge della città dei fiori di iniziare a lavorare il primo week end di luglio. Comunque il divieto rimane nel tratto del lungomare Italo Calvino e i lavori di risanamento della fognatura continuano senza sosta a Portosole . a.d.b.

di 40 anni fa, accaduto ad un tavolo di roulette. Quella sera avevo puntato un milione di lire sulla seconda dozzina. Era il periodaccio dei poussettisti, gente che intascava vincite inesistenti, delle combine. Mentre girava la pallina io parlavo con amici, voltavo le spalle al tavolo, quando mi girai vidi che qualcuno aveva spostato la mia giocata. La pallina girava ancora, capendo che qualcosa non funzionava, prima che fosse troppo tardi, mi gettai sul banco per bloccare tutto. Ci riuscii, ci fu confusione, poi si chiarì tutto. I giorni seguenti io continuai a frequentare normalmente il casinò. Anzi ci fu un periodo che collaborai

SANREMO con il commissariato, direttamente con il vice questore di allora, il dottor Simeone. Ero diventato una specie di agente 007 di estrema periferia. Non poteva essere per quella vecchia storia. Non ci dormi la notte. Il giorno dopo, anche su consiglio di amici, telefonai in direzione al casinò per chiarire la vicenda, per sapere perchè non potevo entrare, perchè ero finito nell’elenco dei “cattivi”. Mi risposero che dovevo parlare con i dirigenti. Mi diedero il numero del dottor Siccardi. Telefonai, con me c’erano altre persone, mi risposero che Siccardi era in ferie, che solo lui sapeva e poteva dirmi perchè ero indesiderato, che non potevano passarmi nessun altro dirigente, che non andassi di persona a chiedere perchè tutto sarebbe stato inutile. Un tizio aggiunse che io non sarei mai più entrato al casinò. Amen. Sono una testa dura, non mi do per vinto. Voglio sapere. Pensate che figura se fossi stato con amici, con persone importanti. Con questi sistemi davvero non mi meraviglio se la casa da gioco di Sanremo sta perdendo i pezzi. Invece che attirare, coccolare i clienti li tratta a pesci in faccia”. c.b.

Classico o moderno, il mago è “Lino”

Per chi vuole distinguersi con un taglio di capelli attuale, moderno o unisex l’indirizzo giusto è uno solo: da “Lino” in via Pallavicino 11, a due passi da piazza Colombo.



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Vittima del caldo cade in piazza Colombo

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Avanti tutta! Riprendono i lavori al “Parco e Marina di Baiaverde”

Sono numerosi i malori dovuti al caldo. Un’afa che non risparmia niente e nessuno. Un uomo sulla settantina si è sentito male pochi giorni fa in piazza Colombo. Tempestivi i soccorsi.

Principio d’incendio a Portosole

Secondo i primi rilievi sembra che abbia preso fuoco un quadro elettrico all’interno dell’imbarcazione “Liza II” ormeggiata al molo D di Portosole. Il marinaio della barca e alcuni passanti, vedendo il fumo, hanno dato l’allarme. I vigili del fuoco sono intervenuti bloccando subito l’incendio.

Ospedaletti. Nel cantiere del costruendo “Parco & Marina di Baiaverde” continueranno le normali attività, dopo che erano state predisposte e ultimate le attività di “manutenzione ordinaria e straordinaria” anche sulle 2 unità navali ormeggiate all’interno del costruendo bacino portuale. Nei lavori a mare, nella zona prospiciente la diga foranea, opera una squadra di 3 subacquei che supportati da una nutrita squadra di operai, che operano dal molo, stanno posando gli scogli avanzando con celerità; a terra n. 6 addetti continuano nella costruzione dei cassoncini che delimiteranno il perimetro interno del porto; nel frattempo l’unità navale si sta predisponendo alla posa da mare degli ecopodi. Sul luogo della cosiddetta “frana” si sta lavoranMauro Mannini do intensamente e con celerità per poter riaprire, nei tempi concordati, la viabilità di Via XX Settembre. I lavori in corso sulla futura pista ciclo-pedonale-passeggiata sull’ex Ferrovia, zona Rilevato centrale, sono stati sospesi con l’inizio della stagione estiva per consentire al Comune l’utilizzo delle aree, i lavori riprenderanno ad ottobre alla conclusione della stagione balneare. Si ricorda anche che i lavori stanno proseguendo rispettando il cronoprogramma generale e contrattuale sottoscritto aggiornato alla data attuale, dopo tutti i “fermi di cantiere” dovuti alle cause di forza maggiore (mareggiate e brutto tempo), ben noti a tutti i soggetti interessati, pubblici e privati cittadini.

Farmer Market, il sabato dei prodotti tipici liguri

Sanremo. E’ partita l’iniziativa “Farmer Market”, l’esposizione di prodotti tipici e genuini. L’esposizione estiva si terrà ogni sabato presso la vecchia stazione. Nella foto Piero Roverio ex sindaco di Ceriana, l’assessore Solerio, Fernando Caroli, Fabrizio Vane, Giovanna Orengo, Massimo Caviglia assieme ad amici.

Felicitazioni alla coppia più bella del mondo

Trentuno anni e non sentirli. Buon anniversario di nozze da vostro figlio, a Filippo e Annamaria, la coppia più bella del mondo.


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“Sanremo diventerà un hotel a 7

Il sogno di Zoc è destinato a rimanere n

Sanremo. Paura, preoccupazione e malcontento generale. Sono questi gli stati d’animo più diffusi tra la popolazione della Città dei Fiori. La belle epoque che si respirava qui in riviera è finita da tempo, e sopravvive solo nei ricordi di qualche nostalgico. Il sindaco, durante la campagna elettorale che lo ha visto trionfare, aveva reso pubblico il suo diktat. I punti fondamentali, per far tornare Sanremo agli antichi splendori, erano sicurezza, ordine e pulizia. Priorità condivise dalla maggior parte dei cittadini. È passato poco più di un anno dalle elezioni, e il “trono” del sindaco Zoccarato scricchiola già in maniera preoccupante. L’errore forse è stato quello di far troppe promesse, non avendo poi la certezza di poterle mantenere. Facciamo qualche esempio: i commercianti abusivi sarebbero dovuti sparire dal mercato del martedì e del sabato. In effetti durante il mercato settimanale se ne vedono meno (sottolineando che meno non vuol dire nessuno), ma basta spostarsi in via Palazzo e nella centralissima via Matteotti, in

continuare a mettere i posteggi a pagamento, perché i vigili non fanno multe a tutti quelli che sporcano strade e marciapiedi come qualunque ora del giorno e dovrebbero fare? Si era della notte, per ritrovare i detto che ci sarebbero state “vu cumprà”; la sicurezza contravvenzioni a coloro avrebbe dovuto regnare, e che buttavano per terra si sarebbe “bonificata” tutta cartacce e quant’altro o la zona della Pigna. Anche che non raccogliessero gli in questo caso la realtà è escrementi dei propri cani. ben lontana dai presupposti A me personalmente, non iniziali e i fatti di cronaca lo è ancora capitato una voldimostrano. Spaccio, pro- ta, di vedere un vigile che stituzione, episodi legati al facesse una multa per uno mondo della malavita. di questi motivi. Tra l’altro, Insomma, non ci stiamo oltre a tenere pulita la nostra facendo mancare nulla. Per città, servirebbe anche a indovere di cronaca dobbiamo crementare le entrate nelle ammettere che Sanremo casse comunali”. non è il solo comune in queAncora più aspre le crista situazione, difatti un po’ tiche di Davide Leoni: “In tutta la provincia di Imperia Comune dovrebbero smetha problematiche simili. Si terla di fare parole, e passadirebbe “mal comune mez- re ai fatti. Il periodo elettozo gaudio”, ma non ci pare rale è finito da un pezzo, ma proprio il caso. il sindaco continua a fare i Naturalmente non vo- suoi monologhi, affermangliamo addossare tutte le do che le cose cambieranno. colpe all’Amministrazione, Ma finora cosa è stato fatto ma è anche vero che i cit- per Sanremo? L’amminitadini, dopo tante promesse strazione precedente si è e rassicurazioni, iniziano a occupata solo di sistemare i marciapiedi, questa di sentirsi presi per i fondelli. Pertanto abbiamo raccol- abbellire qualche aiuola. A quanto pare, nei corridoi di to alcune testimonianze. “Sanremo doveva di- Palazzo Bellevue, deve agventare, a detta della nuova girarsi un virus particolare, amministrazione, un hotel che non permette di vedere a sette stelle, invece è ai e sentire quali sono i veri livelli di una bettola” di- problemi della città e sochiara Simone Morganelli prattutto non ti permette di e prosegue: “Invece di risolverli. Per forza la gente

Andrea Bonomo ha vinto la sua prima coppa Nella “Marcia delle sorgenti”, disputata a Verezzo, domenica 27 giugno, è arrivato 2° al traguardo, dopo ben 5 km di percorso in montagna. Eccolo felice insieme al campione Diego Filippi della Pro San Pietro. Complimenti dai nonni e dalla mamma!

Federica Forcelli

Rossana Bonetti

perde fiducia nel mondo della politica. Di qualunque schieramento facciano parte, i vari politicanti, sia che si trovino ad amministrare un comune, una provincia, una regione o persino lo Stato, pensano solo ai loro comodi! Prima fanno finta di “scendere in campo” per il bene della comunità, poi una volta che raggiungono i loro scopi, si dimenticano di tutto e di tutti. Bhè proprio di tutti no... altrimenti, ora come ora non si parlerebbe nella nostra provincia dei famigerati voti di scambio e tutto il resto. Che altro dire... complimenti!”. Decisamente dai modi più concilianti le dichiarazioni di Rossana Sonetti: “Non si possono addossare all’Amministrazione, i fatti

accaduti recentemente nella nostra città, mi riferisco soprattutto agli incendi appiccati a locali, alle attività commerciali e alle auto. Sia che si tratti di criminalità organizzata, sia di semplice vandalismo, l’Amministrazione può far ben poco. È una piaga di tutta la società. I primi a dover aiutare Sanremo, siamo noi abitanti. Chi sa, chi vede, deve parlare. Basta atteggiamenti omertosi. È troppo comodo farsi i fatti propri e poi lamentarsi che le cose non funzionano. Con atteggiamenti come questo, si rischia che la criminalità acquisti sempre più potere”. “È vero, la società dovrebbe essere la prima a reagire e ribellarsi alla violenza, ma è altrettanto


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7 stelle!!!”

nel cassetto??

vero che la gente ha paura e questo accade quando non si sente tutelata dallo Stato e dalle amministrazioni locali.” Ad affermarlo, Federica Forcelli, la quale prosegue: “Inoltre lo Stato cosa fa per proteggere i cittadini? Quando ho letto della notizia, riguardo alla qualità scadente delle telecamere posizionate dal Comune in giro per Sanremo, non sapevo se ridere o piangere. Poi dando un’occhiata nel resto d’Italia, mi accorgo che le cose non si discostano di molto. Sembra che il mondo criminale sia sempre un passo avanti alle forze dell’ordine. È come nei film americani con Chuck Norris o Van Damme, dove i “buoni” hanno risorse limitate, tipo una piccola pistola a tamburo, mentre i “cattivi” hanno mitragliatori, bazooka e bombe a mano. Nei film i buoni, nonostante tutto, riescono sempre a vincere, ma nel mondo di tutti i giorni è più facile il contrario. Per non parlare delle leggi che abbiamo. Assassini che dopo poco, grazie a patteg-

Davide ùleoni

Simone Morganelli giamenti, buona condotta e motivi vari, escono di galera, altri che galera non ne fanno proprio perché sono incensurati. Se qualcuno ti aggredisce e provi a difenderti, rischi l’accusa di eccesso di difesa. Ma leggi che proteggano veramente l’onesto

cittadino ce ne sono?”. Nonostante lamentele di questo genere, se ne sentano da tempo, da varie parti continuano a rispondere che parlare di movimenti malavitosi è esagerato, che le cose non vanno così male, e molto altro. Pare che nella provincia imperiese, gli unici problemi di prioritaria importanza siano il mare inquinato ed il traffico. Ma nascondere la testa nella sabbia può essere una soluzione? O si rischia davvero di andare tutti alla deriva? Si salvi chi può! Alessio Pastorelli

“Abbiamo ripulito noi la tomba di Italo Calvino”

L’associazione “amici fichi d’India”, gemellata con l’ANSPI e guidata dal presidente Giovanni Di Stefano, coi consiglieri Francesco Smeraldo, Giuseppe Lo Re, la guida Antonio D’Amore e circa cinquanta persone, si sono recati a Castiglione della Pescaia a rendere omaggio alla tomba del nostro concittadino e scrittore Italo Calvino. I soci dell’associazione hanno portato a Sanremo una brutta testimonianza di come sia tenuta la tomba di Calvino: coperta da erbacce e rosmarino e in pieno stato d’abbandono. Di sicuro un brutto modo di onorare la memoria di uno dei più grandi scrittori contemporanei d’Italia. Sarebbe bello che il nostro comune intervenisse per sistemare il luogo di eterno riposo di questo grande sanremese.

Allarme: a Borello acqua non potabile Il Vicesindaco Claudia Lolli, in via cautelativa, ha emesso martedì un’ordinanza con cui si dispone che, con effetto immediato e fino a nuova decisione, l’acqua erogata dall’Acquedotto San Romolo/Rub. Borello venga utilizzata per usi potabili e per la preparazione di cibi e bevande solo previa bollitura. L’ordinanza di non potabilità dell’acqua in frazione Borello è stata emessa su richiesta del Dirigente ai Lavori Pubblici Gianpaolo Trucchi sentita l’ASL 1 Imperiese Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, a seguito della segnalazione dell’ARPAL di Imperia relativa a risultati non conformi delle analisi eseguite sull’acqua potabile prelevata da quella zona. Verranno eseguiti altri prelievi a cura dell’Arpal per monitorare la situazione e, in caso di risultati a norma, poter permettere di nuovo l’utilizzo dell’acqua.


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Viaggio nei quartieri: problemi? si, no - VIA CORRADI

“E’ come la piazza di un paese di una volta”

Ida Sanremo. E’ una delle vie più belle e caratteristiche della città dei fiori, passeggiandoci sembra di essere in un paese e dai suoi vicoli trasuda la storia di Sanremo e della sua gente. Stiamo parlando di via Corradi, piccola e lunga arteria che dal centro porta ad addentrarsi nelle bellezze architettoniche del centro storico. Nella quarta tappa del nostro viaggio per le vie e i quartieri di Sanremo abbiamo chiesto ai commercianti come va la vita in via e cosa c’è che va o meno. Enrica Vido ha detto: “le fioriere sono belle ma posizionate così in alto non sono visibili; più fiori abbellirebbero maggiormente questa via. Purtroppo non è bello vedere i venditori abusivi che spesso e volen-

tieri scappano tra la folla, rischiando di far cadere le persone e i soliti barboni che scambiano per liberi vespasiani le piccole vie laterali”. Non solo abusivi ma anche i soliti incivili che sporcano sono un problema, infatti Carlo Chiuso ha sottolineato: “sarebbe opportuno installare dei cestini per l’immondizia nonché per le sigarette e pile. In ogni caso è necessario che la gente abbia più senso civico e rispetto”. L’edicolante di via Corradi, Virgilio Candito, ha evidenziato: “via Corradi è bella e perché per renderla ancora più bella non si mettono fiori per tutto il tratto? Sarebbe bello che anche le persone che abitano qui mettessero molti fiori. Siamo o no la città dei fiori?” Lo stesso Virgilio ha poi ag-

Carlo ed Enrica giunto: “all’inizio della via io installerei delle targhe che spieghino il percorso, indichino il mercato frequentato da una moltitudine di francesi, per valorizzare ai turisti le opere architettoniche che abbiamo, primo su tutte il bellissimo duomo di piazza San Siro”. Tra parentesi, personalmente aggiungerei, anche un restauro del chiosco giornali, sempre lo stesso da più di 50 anni… Chiusa questa personale parentesi, abbiamo continuato il nostro tour, dove abbiamo incontrato Monica del negozio “Beautiful 56” che ha affermato: “ultimamente c’è poca gente e pochi cestini per l’immondizia ma al contrario ci sono molti extracomunitari che sono appostati agli angoli per vendere i loro prodotti. Inoltre ci sono i soliti incivili che sporcano per terra ma a parte questo via Corradi è tranquilla, siamo solidali tra di noi e una grande fa-

Virgilio

Monica

miglia. E’ come se fossimo in una piazza di paese di una volta”. Infine Ida Delle Monache: “via Corradi la trovo pulita, sono i dintorni che sono sporchi e ciò è un brutto biglietto da visita per la nostra città. Noi commercianti e il Civ ci impegnamo affinchè la via sia in ordine e accogliente”. Sui commercianti abusivi: “i venditori abusivi stazionano qui nei giorni del martedì e sabato,

soprattutto a fine mercato, sono molto irrequieti e i francesi sono i loro clienti principali. In questo modo a noi commercianti ci tolgono del lavoro, comunque le forze dell’ordine vigilano continuamente e limitano questa situazione. L’amministrazione comunale sta facendo molto e così deve continuare per una ripresa del nostro turismo”. Andrea Di Blasio


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E’ salvo. Il resto no!!! Costanza Fragile e Luca Pesante Sanremo. La scorsa settimana, gli organizzatori di “Rock in the Casbah” e tutti i cittadini sanremesi, appassionati di musica e sostenitori di questa manifestazione, hanno vissuto ore, o meglio giorni, di sconforto, e delusione. Giovedì 1 luglio infatti, da Palazzo Bellevue, era arrivata la notizia riguardante l’annullamento della manifestazione. Una manifestazione che era diventata un appuntamento fisso per la Città dei Fiori e in particolar modo per la Pigna, location in cui la kermesse ha da sempre avuto luogo. “Rock in the Casbah”, sarebbe stata solo una delle ultime iniziative estive ad essere annullate. Prima di essa erano già state cancellate dal calendario, la “Festa della Musica” e la “Notte bianca”, appuntamenti che aprivano e chiudevano la stagione estiva sanremese. La motivazione di questa decisione era da ricondurre alla solita mancanza di fondi da parte del Comune. Molti cittadini erano insorti manifestando il loro disappunto nei confronti dell’Amministrazione. Gli organizzatori di “Rock in The Casbah” pur con molti rimpianti avevano capito le difficoltà presenti e in accordo con il Comune si era arrivati ad un punto di incontro. La manifestazione sarebbe stata modificata in “Art in the Casbah”, ovvero si sarebbe puntato più sui gruppi musicali e artistici locali, dando spazio anche a delle mostre, al teatro e al cinema. L’assessore al Turismo, Di Meco, era intervenuto così sull’argomento: “Quando ci siamo riuniti con gli organizzatori, abbiamo valutato tutte le

Larry Camarda

Giovanni Hermann

Sabrina Conte

possibili ipotesi. Avendo un budget ridotto, questa ci è parsa l’unica soluzione adottabile”. Ma per alcuni abitanti di Sanremo, questo non era ancora abbastanza. “La città sta diventando un ospizio a cielo aperto! - aveva dichiarato Costanza Fragile - Se vai al mare e giochi a palla, c’è chi si lamenta e i bagnini sono obbligati a requisirti il pallone, se alla sera c’è un locale dove poter ascoltare la musica, gli abitanti dei palazzi adiacenti chiamano i Carabinieri. Poi ci domandiamo perché i giovani scappano da Sanremo? Lavoro qui non se ne trova, divertimenti non ce ne sono. Sulla costa romagnola tutte le sere è festa. Qui le poche manifestazioni che si facevano le cancellano”. Della stessa opinione Luca Pesante il quale aveva rincarato la dose affermando provocatoriamente: “Ci manca solo che trasferiscano il Festival in qualche altra città e che non facciano più il Moac o i Carri fioriti, così Sanremo si trasformerebbe, in maniera definitiva, in una città fantasma. Ma possibile che una città come questa, con il casinò, con la posizione geografica che ha, sia arrivata a questo livello? Se davvero dovessero eli-

minare le serate di “Rock in the casbah”, sarebbe la goccia che fa traboccare il vaso. Si parla tanto di far rivivere la Pigna e poi si cancella una delle manifestazioni principali in cui la Pigna era protagonista? Complimenti”. Critiche anche le dichiarazioni di Giovanni Hermann: “Durante l’estate, pure il più piccolo paesetto di montagna, riesce ad organizzare un evento, una sagra, insomma un qualcosa per portare un po’ di gente nel proprio comune. È incredibile che Sanremo, invece di dar luogo a delle

nuove iniziative, per incrementare i propri appuntamenti estivi, elimini quelli già presenti. Negli ultimi anni si è continuato a tagliare sulle manifestazioni, fino ad arrivare quasi al nulla totale. L’amministrazione non solo non fa niente, ma mette anche i bastoni tra le ruote ai privati che invece provano ad organizzare delle serate e a mantenere in vita questa città”. L’unica a non avere toni “bellicosi” la giovane Sabrina Conte: “Capisco il disappunto e il dispiacere per questa situazione, ma bisogna guardare in faccia

la realtà. Se le finanze comunali sono scarse c’è poco da recriminare. Anche perché le colpe non si possono addossare a quest’ultima amministrazione. Le cose per questa città è da anni che non funzionano e la crisi internazionale di certo non aiuta. Comunque, tornando alla questione di “Rock in the Casbah”, anche il Comune sta dimostrando l’attaccamento a questo appuntamento facendo il possibile”. Bisogna ammettere che la signorina Conte ci ha proprio azzeccato, infatti lo scorso sabato 3 luglio, è arrivata la notizia tanto insperata. “Rock in the Casbah” si farà. Il direttivo di Rock in the Casbah (Larry Camarda, Enzio Cioffi, Giancarlo Forte e Angelo Giacobbe) ha incontrato il sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato. Nel corso del colloquio il primo cittadino si è impegnato a reperire i fondi necessari per lo svolgimento della rassegna musicale della Pigna, che quindi avrà luogo regolarmente la prima settimana di agosto. Sicuramente non sarà la soluzione dei problemi legati al turismo sanremese, ma può essere un piccolo zuccherino per digerire meglio questa estate piuttosto amara della nostra città. Alessio Pastorelli



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TAGGIA

Balneazione a rischio: Arma come Sanremo?

Del Core

Puppo Lido Annunziata, il bagnino Andrea

Lido La Fortezza, i bagnini Giulio e Federico

vicino alla riva, ma in questi casi non si può fare niente. Si tratta di casi isolati, la Capitaneria sta allerta, ma anche il mare è pieno di stupidi. L’unico problema è un tubo in disuso, attiguo alle

comunali. C’è da anni, non inquina assolutamente, ma qualche bagnante distrattao, qualche bambino rischia di inciampare. Dà fastidio. Il Comune ha assicurato che a fine stagione provvederà.

Speriamo”. Arma non è Sanremo, qui si può fare il bagno tranquilli. Lo assicura l’Arpal anche se qualcuno storce il naso ed ha qualche dubbio. Francesco Basso

Buon compleanno Federico

Cichero

Arma. Un vero calvario per gli stabilimenti balneari sanremesi, dopo il divieto di balneazione della settimana scorsa l’Arpal ha constatato che si può di nuovo fare il bagno, ma la situazione è in bilico. La preoccupazione tra i bagnanti è tanta, il depuratore è sempre a rischio. Da un giorno all’altro il responso cambia e l’acqua da sporca diventa pulita o viceversa. Ma questo rischio c’è solo a Sanremo? Ad Arma invece la situazione com’è, le spiagge risentono di quest’atmosfera? “Qui alla Fortezza và tutto per il meglio – afferma il gestore Cosimo Del Core – l’acqua è pulita e il divieto di balneazione non è mai arrivato. Ad Arma le bandiere son sempre blu. L’amministrazione ci ha aiutato a vigilare sull’eventuale possibilità del mare inquinato. Grossi problemi non ne abbiamo, constatiamo però che molti sanremesi vengono alla Fortezza, segno che forse là la situazione è differente”. Ci spostiamo dalla Fortezza e raggiungiamo il

Piccolo Lido il bagnino Franco e due bagnanti

Lido Annunziata. “ Per ora - dice il gestore Aldo Puppo - siamo al sicuro, speriamo che duri. Ritengo che il problema di tutte queste fogne che saltano stia nel materiale che viene usato per il depuratore. Se è scadente o non adatto le correnti facilmente lo rompono. Anche se lo riparano in continuazione è condannato a dare problemi all’infinito. Per risolvere la questione bisogna andare alle radici, ripartire da zero. L’Arpal è giusto che faccia i prelievi e le verifiche dell’acqua, ma credo debba farli più frequentemente e all’inizio della stagione, non quando ci sono migliaia di turisti ed è più difficile risolvere i problemi. Di solito i prelievi ad Arma li fanno davanti all’Annunziata e alle Comunali Ruffini. Sin’ora non ci sono stati problemi, siamo tranquilli”. Le cose non cambiano al Piccolo Lido. Il gestore, Lito Cichero ha sottolineato come non ci sia ad Arma nessun divieto. “Può capitare - ha detto - che qualche yacht di maleducati scarichi proprio

Federico Staltari ha compiuto felicemente 16 anni. Tantissimi auguri da mamma Anna, papà Franco, da nonna Stella, da parenti tutti, amici e da L’Eco della Riviera ARGALLO

Primo dopoguerra a scuola. Chi si riconosce?

Pubblichiamo questa storica fotografia degli alunni della scuola nella frazione di Argallo nel primo dopoguerra. Sappiamo anche i nomi ad eccezione di uno. Chi si riconosce? Sul prossimo numero vi sveleremo i nomi.


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GIOVEDI 8 LUGLIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

TAGGIA

“Curiosando in fattoria” Arma di Taggia. Si è svolta con successo la presentazione dell’associazione culturale agricola rurale “Curiosando in Fattoria” di Simona Baudino. Situata in un ambiente agricolo e tranquillo, circondato dalla natura e da diversi animali da fattoria, questo paradiso naturale sarà la culla del nuovo progetto “Autonomia sociale e sviluppo delle agibilità pre-lavorative” ideato dalle dottoresse magistrali in pedagogia, Simona Baudino e Vania Alberti. Si tratta di un programma educativo individualizzato, per soggetti con disabilità, che mira a implementare diverse competenze trasversali utili ad un inserimento lavorativo o semplicemente ad un miglioramento della qualità della vita. Vania e Simona, durante l’inaugurazione, hanno spiegato quale fosse il motore dell’ iniziativa: “Ciò che muove questa associazione è una filosofia di vita che vuole riprendere

alcuni valori culturali e tradizioni agricole del passato, da parte di chi ha sempre vissuto in un ambiente di campagna sviluppando una certa sensibilità verso il mondo naturale”. Parteciperanno al progetto i bambini fra i tre e i trentasei mesi che frequentano attualmente il servizio di educatori domiciliari “Le bollicine” e “Il mondo di Peter Pan” di Arma di Taggia e che, per mezzo della coordinazione tecnica e pedagogica di Claudia Regina, avranno quattro incontri con l’associazione per vivere un’esperienza di educazione ambientale. Oltre questi “pulcini”, il programma educativo coinvolge anche bambini e ragazzi più grandi i cui genitori, rappresentanti l’Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), hanno espresso il proprio favore. Loredana Reghezza: “Il progetto rappresenta un’occasione unica

e importantissima in quanto offre una riabilitazione mirata ad obbiettivi specifici e personalizzati che colma i vuoti istituzionali. Inoltre, grazie ai finanziamenti, l’Angsa solleva le famiglie da un impegno economico che non è per tutti sostenibile. Ci auguriamo di ottenere al più presto progetti di riabilitazione simili a questo, anche attraverso una convenzione con i servizi sanitari e sociali che ad oggi per l’autismo non offrono alcuna possibilità, penalizzando un possibile e potenziale recupero”. Continua Patrizia Arrigoni: “Mio figlio Andrea ha già iniziato da due settimane questo percorso e la risposta è stata positiva. E’ molto importante per questi ragazzi poter frequentare un ambiente a contatto con la natura”. Anche il responsabile all’ufficio studi del provveditorato di Imperia, Marco Braghero, si mostra entusiasta:

Baudino

Alberti

Arrigoni

Reghezza

Regina

Braghero

“Trovo che questo progetto sia estremamente positivo. Innanzitutto la zona in cui avviene è facilmente accessibile per tutti i soggetti disabili della nostra provincia e poi offre esperienze di educazione ambientale e pet-therapy utili e preziosi per i bambini e ragazzi. I miei complimenti e auguri alle due giovani dottoresse che l’hanno ideato”. Durante l’inaugurazione, l’intera azienda agricola e

soprattutto i singoli animali sono stati visitati da un vario pubblico compiaciuto e divertito, e tra loro anche il sindaco di Taggia, Vincenzo Genduso, che non ha voluto mancare all’incontro. L’azienda agicola è raggiungibile in via regione Prati e Pescine, 104 o telefonando ai numeri 333 2093558 e 347 5810680. Per modalità e costi chiedere alla dottoressa Baudino. Chiara Loffredo


GIOVEDI 8 LUGLIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

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La mala ordina e i politici ubbidiscono?

VENTIMIGLIA

Bordighera terra di ‘ndrine? Bordighera. Il sindaco Bosio alla fine ha azzerato la sua giunta in modo da ridistribuire, nei prossimi 20 giorni, le cariche e cercare di rinnovare l’amministrazione bordigotta sempre più nell’occhio del ciclone, per eventuali collusioni tra politica e ‘ndrangheta. La giunta sarà ridotta a quattro assessori, il minimo per legge. Martedì si era dimesso anche il consigliere della Lega Piacentini, dovrebbe subentrare Giancarlo Traverso. Bordighera è nel caos. Sarà difficile che coloro che subentreranno ai dimissionari e agli esclusi accettino l’incarico senza la guida dell’ex ministro Scajola, in stand by per la vicenda delle grandi opere del G8. Ma vediamo di fare un po’ di ordine. Il consiglio comunale di Bordighera mercoledì 30 giugno respinge a maggioranza la mozione di censura dell’opposizione L’impeachment nei confronti del sindaco Bosio e della sua amministrazione non passa. Numerosi sono gli interventi di condanna dell’opposizione. Guglielmi accusa: “questa esperienza amministrativa è giunta al capolinea, Bordighera non merita la paralisi. Stasera si celebra il momento più basso della nostra storia. Il sindaco doveva far dimettere alcuni membri della sua giunta, noi pretendiamo la buona amministrazione, non il contrario”. Bosio respinge tutto: “il mio percorso amministrativo finirà tra due anni e non stasera (mercoledì 30 giugno ndr). Questo non è un processo ma un equivoco malizioso dell’opposizione e il sottoscritto e l’amministrazione non sono mai stati oggetto di indagine. Anzi siamo parte lesa. Abbiamo operato nella massima trasparenza, a Bordighera non c’è una sola sala giochi aperta e nessuna pres-

sione è stata fatta. Inoltre nessun componente dell’amministrazione vede di buon occhio l’apertura di sale giochi. Questa è un’amministrazione sana composta da persone perbene, siamo stati accusati indegnamente. Non abbiamo mai ottenuto favori elettorali per renderne altri, io continuo a guardare in faccia la gente, non ho niente da nascondere”. Con gli interventi di mercoledì gran parte del discorso politico sembrava chiuso, ma il giorno dopo un nuovo terremoto ha sconvolto la città delle palme: l’assessore al bilancio Giulio Viale della Lega Nord e papà del sottosegretario Sonia, rassegna le dimissioni ed i carabinieri chiedono al prefetto lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Nella relazione dell’Arma i carabinieri hanno preso spunto da una serie di informative, a partire dal 2006, riguardanti “stranezze amministrative” e dall’inchiesta condotta dal procuratore Cavallone che ha portato all’arresto di tre esponenti della famiglia Pellegrino, noti imprenditori nel ramo del movimento terra. I Pellegrino, finiti in carcere con l’accusa, di avere minacciato due assessori di Bordighera per la mancata autorizzazione ad aprire una sala di slot machine, avrebbero detto ai due amministratori: “Però quando avete avuto bisogno dei nostri voti noi vi abbiamo aiutato”. Oltre a quanto riferito, a suo tempo, dall’assessore al turismo e segretario cittadino del Pdl Sferrazza sul sindaco dicendo che “aveva favori da rendere”. Attualmente, però, non esisterebbe una vera e propria richiesta di scioglimento

può perdere più tempo”. In questa torbida vicenda ci è finito anche il deputato del partito di Berlusconi, Eugenio Minasso che ha dichiarato: “Mi hanno dato una mano nelle campagne elettorali, come molti altri, specie alle Regionali 2005. Ma la storia del finanziamento non sta in piedi. Dai Pellegrino non ho mai ricevuto un centesimo”. Queste le parole di Minasso, in del Consiglio Comunale di Bordighera. In seguito sono arrivate le dimissioni dei consiglieri comunali del Pdl Valentino Rossi, Giovanni Taggiasco e Alessandro Panetta. Così via alla staffetta tra consiglieri, infatti il primo dei non eletti Alessandro Perri è stato convocato dal sindaco lunedì per fare il punto della situazione. Gli altri consiglieri che potrebbero occupare i banchi del consiglio comunale sono: Davide Dell’Agnello e Francesco Verrando. Lo stesso Panetta ha così motivato la sua scelta di abbandonare la giunta Bosio: “Mi sono dimesso per una questione di moralità. In questa situazione – ha detto Panetta - la macchina comunale è ferma ed il sindaco dovrebbe fare un passo indietro per levare la città dalla gogna mediatica quotidiana. Non sono mai stato un uomo di Scajola però è innegabile che in Provincia si sente la mancanza della sua guida politica. Lui si è dimesso da Ministro e, quindi, possiamo allora farlo anche noi che siamo semplici amministratori comunali”. Gli fa eco Valentino Rossi: “Credo che la cosa più opportuna sia andare al voto il prima possibile, perché Bordighera non

seguito all’associazione del suo nome nell’indagine dei carabinieri sui Pellegrino che ha aggiunto: “I miei contributi elettorali sono tutti regolarmente dichiarati. Chiunque può avere accesso a questi dati. Con i fratelli Pellegrino non ho nulla a che fare”. Anche l’ assessore ai servizi sociali del comune di Bordighera, Ingenito, ha smentito ogni rapporto politico con la famiglia Pellegrino: “Non sono mai stato oggetto di minacce o intimidazioni da parte dei sig.ri Pellegrino e Barilaro”. L’unico rapporto che Ingenito ha avuto con queste persone è stato di tipo medico, egli è ginecologo e da oltre 35 anni assiste le loro mogli. Anche gli altri assessori negano ogni addebito con la famiglia Pellegrino, ad esempio Sferrazza ha detto: “questa amministrazione ha sempre lavorato con senso del dovere”, Fonti: “sono a posto con la mia coscenza davanti

a Dio e agli uomini”, Colacito: “non sono oggetto di nessuna indagine, sono a posto con la coscenza”. Ma la storia continua e in peggio: secondo le voci di corridoio di via XX settembre, il vice sindaco Iacobucci e l’assessore Allavena sarebbero stati pronti a dare le dimissioni in modo da costringere Bosio a fare un rimpasto di deleghe e per mettere in difficoltà il “nemico” sindaco. Infatti in un prossimo e possibile “Toto-sindaco”, Chicco Iacobucci figlio del vice sindaco Mario, potrebbe correre alla carica di sindaco della città di Bordighera e mettere da parte la corrente di Bosio che durante le elezioni provinciali ha escluso dal consiglio provinciale lo stesso Chicco. Comunque Bosio non si dimetterà, va avanti a denti stretti e la dimostrazione è stata l’azzeramento della giunta; difatti ha dichiarato: “sto qui perché ho un impegno con gli elettori, la città e l’amministrazione. Non abbiamo nulla da temere ed aspettiamo che gli ispettori facciano il loro lavoro. Lasciare adesso sarebbe la cosa più semplice ma forse anche la più opportunista”. Forse più che opportunismo sarebbe un gesto di responsabilità considerato che la credibilità nei confronti dei cittadini non pare essere più la stessa. In casa Pdl questi discorsi sembrano però essere tabù. Bordighera da un mese assomiglia, a torto o a ragione, un Comune del casertano o della locride. Ostinatamente pare si voglia soprattutto salvare il salvabile e pensare alle “grandi manovre elettorali” in vista delle future o prossime elezioni. Straconvinti di vincerle, ovviamente. Andrea Di Blasio


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