Eco della Riviera attualità n.29

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Fondato nel 1915

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• IO LA PENSO COSÌ

Giovedì 29 Luglio 2010

E 1,50

Anno 95 • n. 29 • Riviera dei Fiori e Costa Azzurra

Spedizione in A.P.-45% art.2 com.2/b L.662/96 Dir.Comm. Imperia - Tassa pagata

Direttore Roberto Basso www.ecodellariviera.it

l’

Editoriale

di Roberto Basso

NOVITA’ SANREMESI DI PONZIANO SARÀ IL NUOVO PRESIDENTE DEL CASINÒ. MA VA!?

Giri: Area24 il fallimento di un sogno pag. 6

IMPERIA

Porto nelle nebbie: licenziato l’ing. Castellini pag. 17

• I GIOCHI DE L’ECO

Votate la spiaggia, la pizza e il gelato pag. 31 migliori

ecita un antico R proverbio cinese “Nessuno è saggio tutti i

giorni”. Giusto, la perfezione non è di questo mondo eppoi l’essere saggi 24 ore su 24, tutto l’anno, tutta la vita, potrebbe risultare anche noioso. Domanda: ma a Sanremo chi è saggio e quando? Difficile rispondere, la città dei fiori, del festival, del casinò, del turismo emigrato altrove, continua ad essere una fucina di nonsense, di costruzioni dell’illogico, del dire “bianco” e fare “nero”. Gli esempi, ahimè, abbondano quotidianamente. In ogni settore, in politica, nella pubblica amministrazione, nelle Aziende partecipate, nel turismo, nell’imprenditoria privata, nei servizi, ovunque. CONTINUA A PAG. 3



GIOVEDI 29 LUGLIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA CONTINUA DALLA PRIMA

Non è un bel vedere, ne un bel sentire. La Spa Casinò è la punta di diamante. Il primato se lo gioca con Palazzo Bellevue. E non è rasserenante. In Comune il sindaco Zoccarato ha i numeri per una forte maggioranza che lo dovrebbe mettere al sicuro per l’intero mandato, ma difettano cervelli, capacità ed esperienza amministrativa. In giunta, nella stanza dei bottoni, assessori rumoreggiano, il clima non è dei migliori, a torto o a ragione cresce il numero degli scontenti, sembra sempre più certa e necessaria una rivisitazione, un cambiamento di uomini e cariche. Per dirla papale papale un rimpasto. Quando? Il più presto possibile anche se tutto fa pensare che non sarà prima dell’autunno. La Lega scalpita, Marco Lupi dopo aver più volte bocciato la gestione del casinò dell’attuale triade (Di Ponziano, Maiga, Biamonti) e dichiarato che la soluzione migliore per il casino e Sanremo resta quella di affidare la casa da gioco ai privati in cambio di un canone milionario ed un contratto blindato, ha detto “obbedisco” alla volontà e alle scelte dell’ex ministro Scajola e del sindaco Zoccarato: riconfermare l’attuale presidente. Il pupillo di Bossi, facendo di necessità virtù, ha ingoiato il rospo Di Ponziano, ma ha presentato il conto. Vuole un suo uomo nel nuovo Cda della Spa Casinò che sarà varato domani dall’assemblea dei soci (il Comune e la Provincia) e chiede un assessorato nuovo di zecca, quello della Sicurezza, da sempre cavallo di battaglia delle camice verdi. Alla casa da gioco Lupi, accanto al presidente Di Ponziano e al consigliere Biamonti (riconfermati anche se discussi) vedrebbe bene il fidato Giancaterino. Ma si tratta di un sogno, il lupacchiotto questa volta resterà deluso. Zoc, infatti, domani nominerà quasi certamente un suo assessore: Di Meco pare in Pole Position, oppure il fedele Ghersi, notevoli chances ha anche il vice sindaco Claudia Lolli. Se alla fine sarà lei la favorita sarà la prima donna nella storia ad entrare nella cabina di comando del casinò.

L’EDITORIALE COI BAFFI

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SCAJOLA, L’EX MINISTRO CLAUDIO NON MARCO “PREZZEMOLINO”, ANCORA UNA VOLTA HA DECISO CHI DEVE RESTARE AL CASINÒ E CHI FA LA VALIGIA. IL “ROSÈ” BIAMONTI RIMANE, AL POSTO DI MAIGA POTREBBE ARRIVARE DI MECO O LA LOLLI (SAREBBE LA PRIMA VOLTA DI UNA DONNA NELLA STORIA DELLE CASE DA GIOCO). BOCCIATO LUPI. IL “CASO” CARONIA: PER RIDURRE GLI SPRECHI AL CASINÒ AVEVA TAGLIATO LA SPESA FOLLE DI 20 EURO DELL’ALLARME DENTRO L’ASCENSORE Chissà che l’intuito, la capacità imprenditoriale al femminile non sia il toccasana per aumentare finalmente gli incassi anemici di slot, roulette e rilanciare la fabbrica dell’azzardo legalizzato sanremese. Sulla richiesta di un leghista nella futura giunta Lupi, invece, potrebbe avere più fortuna. Zoc non farebbe male ad accontentarlo. Almeno per due motivi: il primo perchè Lupi in caso di bisogno gli dovrebbe un favore (e di questi tempi campare crediti non guasta); il secondo perchè quello della sicurezza è un problemaccio, di difficilissima soluzione e se la Lega fallisce la colpa non sarebbe più solo del sindaco sceriffo, ma soprattutto del Carroccio, dei “duri e puri” padani. Ma chi farà l’assessore Bossiano? Il fedele Burato o il cazzuto avvocato Andrea Rovere? Entrambi due tipini che porterebbero sicuramente paprika e dinamite in Giunta. A proposito di nonsense la sapete l’ultima del potentissimo ex Direttore amministrativo del casinò, Salvatore Caronia, oggi emigrato nel Gotha dei gestori del gioco

? della Repubblica di San Marino? Per ridurre il fiume delle spese pazze della Casa Bianca matuziana non aveva trovato di meglio che cominciare col tagliare i costi del “servizio di chiamata” degli ascensori in caso di guasti o incidenti vari. Una spesa che Caronia doveva aver considerato folle: 20 euro al mese! Risultato? Venerdì 16 luglio sei clienti del casinò sono rimasti bloccati per due lunghissime ore dentro ad un ascensore. Due signore e quattro uomini, pancia contro pancia, pigiati come sardine nella cabina che dal Roof Garden doveva portali alla sala giochi. Il fattaccio,

LA COPERTINA DE L’ECO DEL 15 LUGLIO 2010.

come ha scoperto L’ECO la settimana scorsa e pubblicato in esclusiva, è avvenuto al termine del Galà di Irene Grandi. I sei giocatori, dopo aver applaudito la cantante rock, alle 23,30, avevano preso l’ascensore per andare a tentare la fortuna e provare forti emozioni alla roulette ed al black Jak. Non l’avessero mai fatto: sono rimasti prigionieri dentro l’ascensore sino all’una e trenta di notte. A nulla è valso l’intervento dei vigili del fuoco. La direzione del casinò, fatto gravissimo, non conosceva il numero telefonico degli addetti alla manutenzione della ditta Bertocelli che, a suo tempo, l’aveva regolarmente comunicato. Se l’avessero avuto i 6 malcapitati sarebbero stati tirati fuori da quell’inferno in pochi minuti. Fatto ancora più allucinante all’interno dell’ascensore era stato disattivato il pulsante del “teleallarme” da pigiare in caso di necessità, di guasti, di mancanza di corrente, di blocco o di qualsiasi altro inconveniente. Non c’era più il tasto che, in caso di bisogno, metteva immediatamente in collegamento chi era “prigioniero” nell’ascensore con il centro di manutenzione, reperibilità e pronto intervento operativo full time. La copertura del “servizio di chiamata” con la Bertoncelli, sempre prevista nei vecchi contratti del casinò,

scadeva il 31 dicembre 2007. A partire dal 1 gennaio 2008, col rinnovo del contratto, il direttore Caronia, ritenendo il servizio superfluo aveva pensato bene di cancellare quella voce, tagliare quella enorme spesa, risparmiare 20 euro al mese (!) e salvare quindi il bilancio. Insomma fare economia, tagliare i rami secchi, dare un esempio. Una barzelletta? No, tragica realtà. Il presidente della Spa Casinò, Di Ponziano, ha dichiarato di essere all’oscuro di tutto, di avere appreso il fattaccio solo da L’ECO. Come primo atto ha rinnovato immediatamente il servizio “Teleallarme”con la Bertoncelli, chiudendo la classica porta solo dopo che i buoi erano già scappati. Certamente lui non ha colpa, però ha il torto di fidarsi, mantenere ed assumere anche in ruoli di vertice e di responsabilità persone che, parafrasando il proverbio cinese, non solo non sono saggi tutti i giorni, ma troppo spesso non vedono e non fanno quello che dovrebbero fare nonostante siano super pagati con denaro pubblico. Di Ponziano se è vero che dice di voler bene a Sanremo e che resta ancora per un po’ a gestire il casinò per aiutare la sua città, e noi gli crediamo, non deve più galleggiare, cercare compromessi, accontentare Tizio, Caio, Sempronio perchè è importante, perchè può far comodo, perchè è fratello di..., inseguire sogni, chimere, ma imboccare la vecchia e sana strada dei piccoli passi che porta lontano. Occorre trasparenza, professionalità, non furbate. Di Ponziano deve una volta per tutte avere il coraggio e la forza di separare la lana dalla sete, eliminare le mele marce. Lui sa chi sono, dove sono, cosa fanno. Le cacci via dal cesto. Il procuratore della Repubblica Roberto Cavallone, dopo le ferie di agosto, farà il resto. Roberto Basso


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GIOVEDI 29 LUGLIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

SOMMARIO

Sommario

■ SERVIZI SPECIALI

Io la penso così di Bruno Giri Di Ponziano contesta i dati Snalc Dove vai in vacanza? I rimedi contro l’afa Speciale spiagge con L’Eco

pag. 6 pag. 8 pag.10 pag.13 pag.31

■ da SANREMO Area Sanremo per il Festival Dehor in via Matteotti Moto sfrattate dalle auto a Bussana

pag.19 pag.21 pag.24

■ da IMPERIA Continua la soap del porto Degrado nelle frazioni

pag.17 pag.18

Strasera su Primocanale alle ore 21

Stasera alle 21 il sindaco di Sanremo, che in questi giorni sta facendo parlare di se tutti i giornali ed i media nazionali per il “caso” Belen-Festival-Droga, sarà l’ospite di “Destra-Sinistra”, la trasmissione di attualità, informazione e politica di Primo Canale condotta da Roberto Basso. L’ultima puntata prima della pausa estiva. Zoccarato, con il suo carattere sanguigno, farà il punto a tutto campo sul suo primo anno da sindaco, parlerà del futuro di Sanremo, del nuovo Cda del casinò, del rinnovo della carica di presidente a Di Ponziano, di Sanremo Promotion, del problema sicurezza in città, dei rapporti con i suoi assessori, con la Lega, delle nuove opere in cantiere che dovrebbero trasformare e rilanciare la città ed il suo turismo, dei rapporti con l’ex ministro Scajola, dei piccoli e grandi problemi di Sanremo, delle cose dette, fatte o ancora da fare. Un’ora e venti di trasmissione che si annuncia frizzante. Repliche venerdì, sabato e domenica. SANREMO

Consiglio comunale: conto consultivo e Prg

■ dal PONENTE 300mila euro per le elementari Scuola Cavour, ore decisive

Il sindaco Zoc a Destra-Sinistra

pag.25 pag.27

Blitz nella Pigna: droga, irregolari, sporcizia e degrado

■ RUBRICHE C’era una volta il bar Adotta un amico begins! Magazine Personaggi da riscoprire Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

pag.43 pag.43 pag.29 pag.40 pag.45 pag.61

Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Internet: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale Euro 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione Trib. Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito.

Questa sera alle 20 e 45 avrà luogo il consiglio comunale di Sanremo, con eventuale prosecuzione il 2 agosto. Tra gli argomenti all’ordine del giorno più importanti, spiccano: l’approvazione del conto consultivo 2009, la variante normativa al PRG, di esclusivo interesse locale, per la limitazione degli insediamenti direzionali nei locali siti al piano terra degli edifici del centro cittadino, la variante normativa al PRG, di esclusivo interesse locale, per la limitazione degli insediamenti residenziali nei locali siti al piano terra degli immobili ricompresi in zona A2-Pigna e il regolamento per la concessione di contributi finanziari alle Associazioni Sportive – Approvazione – Modifica del vigente regolamento per sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e attribuzioni di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati.

Nonna fuma al parco giochi, multata Sanremo. 200euro di multa per aver fumato una sigaretta nel parco giochi accanto al nipotino. Questa l’amara sanzione per una nonna romena che vive e lavora come badante nella nostra città, multata dalla polizia municipale. La donna inizialmente era incredula ma i vigili, con la dovuta calma, le hanno spiegato che hanno applicato un’ordinanza emessa dal sindaco Zoccarato dove è assolutamente vietato fumare nei parchi gioco.

Sanremo. Una trentina di carabinieri hanno effettuato controlli a tappeto alla Pigna. Sono state battute vie, angoli della strada. Circa una decina di persone fermate per accertamenti. Questo blitz ha permesso, grazie anche alle unità cinofile, il ritrovamento di un minimo quantitativo di stupefacente. L’operazione aveva come obiettivo l’identificazione di personaggi legati al mondo dello spaccio e dell’immigrazione clandestina che a Pigna hanno il loro rifugio. Durante i controlli nelle zone più sospette è stata trovata anche una casa occupata, si presume, abusivamente da un sedicente soggetto che viveva in condizioni indicibili. Tra i luoghi setacciati anche il retro della scogliera del porto vecchio di Sanremo. Sembra proprio che qui vivessero molte persone, stazionate in modo pietoso.


Se vuoi riceverlo gratuitamente anche nel tuo bar manda l’indirizzo a lettere@ecodellariviera.it oppure al fax 0184 507081 Merello Corrado Moka Bar Nuova Stella Paco Srl Bar Caffe’ Golosita’ Pane e Vino Piccardo Bar Peperetta Dispetusa Relax Cafe’ Bar Grotte Di Nerone Sailor’s Bar - Caffe’ Brasil Bar Bagni Piccolo Lido Snc Bar Pasticceria Franchiolo Bar Pasticceria Vittoria Bar Ristorante 24 Giugno New Kristal Bar Rist. Bar Pizzeria Da Paola Fontana Rosa Ristoro Bar Palatofino APRICALE Bar Trattoria A Ciassa La Locanda Dei Tarocchi ARMA DI TAGGIA Bar Angela Bar Ariston Bar Arma Bar Astra Bocciofila Costa Azzurra Bar Chez Elle Bar Elisabeth Bar Frabosa Bar Gelateria Sailing Bar Green Bar Bar La Vuelta Bar Ligure Bar Pepitoa Bar Piccolo Jolly Bar Ristorante Clipper Bar Snack Bar 84 Bar Snack Bar Gian’s Bar Sport Bar Tabacchi Prai Caffe’ Tiffany Bar La Riviera Shopville Costagliola D’abele Gi.ga.ser. S.n.c. Russo Anna Maria Snack Bar 84 Bar Frog S La Locomotiva Sas Bar Gelateria Nuccy ARMO Bar Tabaccheria Bar La Campagnola BADALUCCO Bar Pradio Bar Sport Ristorante Ca’mea Bar Grifone BORDIGHERA Bar 3ma Sas Bar Atu’ Bar Agora’ Gelateria Bar Aldo Bar Corallo Bar Dallas Di Gozzoli Alex Bar Eclisse Bar Eden Bar Il Baretto Bar Nadia Bar Orchidea Bar Roxy Bar Taverna 2 Bar Tavola Calda U Pesigu Bar Trebi Cafe’ Caffe Della Posta Bar Caffe’ Giglio Caffe’ Masini Colombiano D’Agostino G. Bar e Caffe’ Da Paolo Spaghetteria La Casa Del Caffe’ Marenza Pizzeria A’tartana Planet Cafe’ Antica Trattoria Garibaldi Rist. Pizzeria San Marco Roby’s Bar Sant’ampelio Bagni Kursaal Bar Trocadero Club Bar Rist. Carpe Diem Bar Ristorante L’alcione

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Stella Maris Kursaal Ristorante Bar Bar Roma Cos.bar Hotel Palace Ristorante Bar Da Franca DOLCEACQUA Bar Centrale Morscio Mariella Ristorante Gastone Wine Bar Re’

MOLINI DI TRIORA Ristorante Gegio Bar Capriolo Il Gallo Nero Lanteri Carlo MONTALTO LIGURE Bar Trattoria Ligure

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OSPEDALETTI Bar Alba Bar Sport Cactus Caffe’ Fornero L’osteria La Bussola 2 Piccolo Bar Trattoria & Bar Bar Marina Di Capo Nero

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IMPERIA Alimentari Franco Renziana Fraz. Poggi Grotte Di Nerone & C. Bar Cafe’ Zebrano A Cuvea Enoteca B.f. Bagni Sogni D’estate Bar Agostino Bar American Bar Arcobaleno Bar Aurora Bar Bacicadda Bar Bertaina Bar Blu Bar Bon Caffe’ Sas Bar Borgo Peri Bar Bottiglieria Mirella Bar Buffet Ffss Bar Caffe’ Del Porto Bar Carla Bar Centro Bar Corsaro Bar Dello Studente Bar Gelateria Pinotto Bar Le Palme Bar Ligure Bar Mimi’ Bar Niki Bar Nizza Bar No Name Bar Novelty Bar Osteria Dell’impero Bar Pensilina Bar Pirata Bar Preve Bar Sport Bar Stazione Ff.ss. Bar Tabacchi Il Gattopardo Bar Torrefazione Brozzu Bar Zanzibar Dream S.a.s Bocciofila P. Salvo Breakfast Caffe’ Sas Caffe Cico Caffe’ Garibaldi Piccardo Maria Teresa Caffe’ Pepito Caffe’ Rossini Caffetteria Degli Orti Dalla Padella Alla Brace Danais Di Paradisi Luca Forever Leudo Snc Madamadore’ Mapango Cafe’

PIEVE DI TECO Bar Cavour Bar Sport Trattoria Bar Il Portico PIGNA Bar Carla Di Rainero Carlo Aa Giaira Di Codazzi Bar La Posta POMPEIANA Trattoria Bar “La Piazza” PONTEDASSIO Bar Trattoria Remo Di Bella Cristian RIVA LIGURE Bar Gelateria Da Aldo Bar Sole Gelateria Bar Trocadero Caffe’ Del Corso Calderini Mirko Surace E Scarcella SAN BARTOLOMEO Bar Arimondo Sergio Bar Gelateria Luna Bar Maracana’ Bar La Cafeteria S.f.s. S.r.l. Bar Albergo Hotel Delle Rose Bar La Lanterna Non Solo Bar Ostricheria Bar Ristorante La Bocciofila SAN LORENZO AL MARE Bar Nando e Rosa Bar Paninoteca Peter Pan Bar U Nustromu Emy Bar SANREMO Circolo Ricreativo Bussana Bar Al Mulino Coldirodi Bar Mondovi fraz. Coldirodi Bar My Bar fraz. Coldirodi Briatore. fraz. Coldirodi Bar Rewind fraz. Coldirodi Bar Laudino fraz. Poggio Victory Morgana Bay Bar Crudo Urbicia Vivas Albegia 71

Avalon Cafe’ Bar Aighese’ Pub Bar Alain Bar Alla Torre Saracena Bar Ariston Bar Asta Bar Baragallo Bar Bigliardo Bar Birreria Dei Musicanti Bar Blues Bar Cafe’ Du Centre Bar Caffe’ Agora’ Bar Castelli 98 Bar Charlie Bar Cocktail Tavola Calda Bar Conca Fiorita Bar Cristallo Bar Dei Fiori Bar Des Amis Bar Eden Bar Emilio Bar English Pub Bar Esterina Bar Flora Bar Gandola Renato Bar Gianna Bar Green Bar Halley Snc Bar La Teglia Bar Le Metro’ Bar Mac Daniel Bar Marco Bar Matuzia Bar Modena Trattoria Bar Nazionale Bar Niko Bar Novecento Bar Oasi Tavola Calda Bar Onix Bar Pico De Gallo Bar Bar La Ciotola Bar Lo Spuntino Bar Ristoro Le Millevoglie Bar Rouge Et Noir Bar Stella Bar Tabacchi Jolly Bar Tuttogiochi Bar Venezia Bar Vicenza Bar Volta Borasio Giovanni Break Cafe’ Paninoteca Buffet Stazione Ffss Cacciatore Gabriella Cafe Cafe Caffè Renaissance Caffe’ 3 Monelli Calciobar Cantine Sanremesi Charleston Circolo Az.dip.Casino’ City Bar Del Ponte Effedogi Festival Gelateria Phoenix George La Nuit Pub Il Baretto La Bottega Del Caffe La Mollica Biricchina La Scaletta Maggiorino Masca Mini Bar Moroni Luciano-circling New En Plein 2 Oasi Chez - Gabry Pan Pegau Pio Di Romeo Teresa Pizzeria Chez Checo’ Porto Vecchio Prestige Ravotti Bar Sasso Daniela Bar So.l.ma Vigano’ Fulvio Volpone Gabriele Bar Bar Living Garden Bar Max Paninoteca Bar Pizzeria Dadone Bar Simpaty Base Ball Club Sanremo Bar Trattoria Del Ponte Ristorante-wine Bar Bar-rist. Arabo La Casbah Sorrento Salvatore SANTO STEFANO Bar Caravella Bar Del Porto

Bar Garden Bar Il Baretto Bar Trattoria Garibaldi Tennis Bar La Palma Bar Lola Bar G.r.l.g. SOLDANO Ravotti Beniamino Bar e Sacro & Profano Wine Bar TAGGIA Bar Il 900 Bar Pizzeria Globo Bar Smile Bar Sport Bar Torre Bar Trattoria Emilio Bar Vivado Central Park Sas De Marco Francesco L’envegia Bar Pasticceria Bar Duomo Rist. Bar Playa Manola TRIORA Bruno Ramona Ristorante Bar Loreto VALLEBONA 4 Amici Al Bar VALLECROSIA Bottega Del Caffe’ Piani Bar Del Ponte Bar Diana Bar Du Cantun Bar Diana Cristal Di Di Giovanni Denegri Rita Bar Latteria Serena Bar Il Pesce Spada Bar Rist. Pizz. Corallo Ristorante Bar Il Torrione VENTIMIGLIA Bar Ciao Bella fraz. Latte Bar Mivi fraz. Latte Bar La Caletta fraz. Latte Bar Bristol fraz. Roverino Da Bruno fraz. Roverino Bar Frontiera Roverino Tramezzino fraz. Roverino Bonuomo Ines Bar F.lli Spano’ fraz. Roverino Bar Ballestra fraz. Torri Bar Sciue Sciue Trucco Alfano E Castellino Bananarama Snc Bar Al Galeone Bar Belvedere Bar Canada Bar Carolina Bar Certi Momenti Bar Cordon Bleu Bar Del Teatro Bar Enrico Di Cassan Bar Fiorucci Bar Flo’ Bar Garibaldi Bar Joker Bar Moderno Bar Parigina Bar Pasticceria Romano Bar Pirro Bar Porta Di Provenza Basso Giancarlo Bar Caffe’ Cavalieri Snc Caffetteria Ruffini Carisma De Marchi Fabrizio Gelateria Tiffany Geppy’s Wine Bar Mako Bombo Clan Ristobar Da Gio Usteria Da Porta Marina Sciove’ Maria Bar Tondo Caffe’ Di Colomba Bar Pizzeria Mazzini Bar Vito di Cangiano Corso Francesco Bar Galluccio Ristorante Bar Hanbury Pepin Bar - Ristorante Buffet Stazione F.S. Bar Rist. XX Settembre


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GIOVEDI 29 LUGLIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

Io la penso così Area 24: il fallimento di di Bruno Giri

Riflettere sugli avvenimenti degli ultimi giorni e conservare un minimo di serenità, equilibrio e senso della misura non è facile, direi anzi che alle persone normali, non schierate e fuori dal giro degli “addetti ai lavori” riesce difficile, molto difficile. Mi riferisco al pastone di politica e di amministrazione locale che in questo periodo nel Ponente ligure viene servito alla gente comune in porzioni davvero sovrabbondanti. Quello che va di più è “Parcheggi & dintorni”, un prodotto di stagione che provoca scariche di adrenalina di intensità direttamente proporzionale alla necessità che spinge ciascuno di noi a trovare un posto dove mettere la macchina, ma in proporzione inversa rispetto allo spessore del proprio portafogli. Subito dopo, una volta parcheggiato e arrivato a destinazione - che sia il luogo di lavoro, una sala d’aspetto, l’ombrellone oppure un ufficio, un negozio o il mercato o il supermercato non fa grande differenza – nella testa del cittadino comune scorrono i titoli degli argomenti monotematici che gli fanno smarrire serenità, equilibrio e senso della misura, - cioè che lo fanno incazzare, taglierebbe corto Gioele Dix - con in cima alla graduatoria, nell’ordine, la crisi double face, la mafia dolce, l’eutanasia soft del casinò e, dulcis in fundo, le mani che Zoccarato infila nelle nostre tasche con mille espedienti, un po’ con destrezza e un po’ sotto anestesia quando imita un suo illustre predecessore, il senatore Peppino Rovere, non come sindaco ma come primario. Il fatto è che si vive alla giornata muovendoci a tentoni e alla cieca, le cose si vengono a sapere a spizzichi e bocconi e nessuno sembra in grado di fare il riassunto delle puntate precedenti né di stabilire come una certa situazione si è potuta verificare, quali sviluppi può avere e neppure di azzardare una qualsiasi previsione su

La Guardia di Finanza indaga sui costi della Ciclabile: 1 milione di € a chilometro! I misteri del Filobus di Cristallo, delle ex stazioni, dei nuovi alberghi, del paesaggio

Bissolotti

come andrà a finire. Insomma, la gente qui da noi - ma credo un po’ dappertutto - si sente presa per il sedere dalla politica, dall’amministrazione pubblica e anche dal sistema dell’informazione che secondo le convenienze chiede ai cittadini di indignarsi su certi temi, li spinge alla protesta civile e alla mobilitazione delle coscienze e su altri invece - benché siano strettamente collegati ai primi - nasconde i problemi, minimizza le emergenze fino a rimuoverle e canta pian piano una ninna nanna che addormenta tutti quanti. Così anch’io, dopo aver letto sui giornali la teoria della ineluttabilità della rapina dei parcheggi, me la sono vista “spanta”, come si usa dire da queste parti quando a una sciagura non c’è più rimedio. Però con una precisazione : la sciagura non è la rapina e neppure l’audacia, l’improntitudine, la faccia tosta con le quali viene giustificata ma è l’analfabe-

tismo amministrativo e politico che sta dietro all’intera faccenda. “Le pratiche parlano”, era solito ripetere l’ispettore Zencovich a Villa Zirio quando dirigevo le imposte di consumo e il mio ufficio era la stessa sala dove nella primavera del 1888 si è consumata l’agonia dell’imperatore di Germania Federico III Hohenzollern e nella quale oggi si consuma quella dell’Assessorato al Turismo e del suo Calendario manifestazioni. L’ispettore, burocrate di matrice austro-ungarica, si riferiva, ovviamente alle pratiche amministrative, ma a parlare sono soprattutto quelle politiche, con un linguaggio che ora si esprime attraverso “indirizzi”, e che quando ero nella Dc fior di maestri come Nanin Asquasciati e di professori come Raoul Zaccari e Roberto Lucifredi mi hanno insegnato a riconoscere. Grazie ai loro ammaestramenti e all’esperienza di una vita adesso sono in grado di smascherare al volo l’analfabetismo amministrativo e politico di chi non sa ascoltare la voce delle pratiche, da non confondere con quella del dirigente che gliene spiega solo l’ultimo capitolo e in parole povere,

e lo fa per pararsi le terga. Questo detto, anche la pratica dei parcheggi e di Area 24 parla, come tutte le altre, ma con una voce che, purtroppo, alle mie orecchie è diventata un flebile lamento. Non è il caso di ripetere qui la solita tiritera dell’antica aspirazione di Sanremo e del Ponente ligure da Ventimiglia a Finale di liberarsi della cintura di ferro con la quale Cavour il 12 febbraio 1872 l’aveva imprigionata, di riappropriarsi del mare e del suo ambiente naturale e di ricongiungerlo al resto del territorio, alla sua economia e alla sua cultura, e così far ripartire la storia. E non è neppure il caso di ricostruire la sequenza del trasferimento a monte della ferrovia tra Ospedaletti e San Lorenzo avvenuto il 30 settembre 2001, né di riesumare l’accordo storico del 29 aprile 1980 sulla destinazione delle aree dismesse o di ritornare sui passi compiuti dalla Regione e dagli otto Comuni interessati per entrarne in possesso, per drenare i finanziamenti necessari al loro acquisto e alla loro valorizzazione e per inserire nelle rispettive strumentazioni urbanistiche le enclavi del demanio ferroviario che prima ne erano escluse. Però un punto fermo in tutta questa vicenda bisogna pur fissarlo - eccome ! - anzi

Alessandro Scajola

va urlato ai quattro venti : è quello della natura strumentale della società costituita da Biasotti e Bottini il 4 marzo 2002 col 43 % ciascuno, integrato dal 14 % di Carige di Sandro Scajola, e guidata da Bissolotti. Area 24, in altre parole, è lo strumento di “qualcuno” per realizzare “qualcosa” e non potrà mai trasformarsi in un fine, nel Moloch al quale intere comunità locali debbano sacrificare progetti, aspettative e sogni come purtroppo sta succedendo non soltanto a Sanremo. Se vivessimo in un sistema anglosassone di common law e non invece nella poltiglia di leggi che Calderoli ha cominciato a bruciare nella stufa, le parti in commedia sarebbero invertite. Quel “qualcuno” si chiamerebbe settlor o disponente, e nel nostro caso sarebbe il comune di Sanremo che per le aree dismesse ha ver-

RIVA LIGURE

SAN LORENZO AL MARE


GIOVEDI 29 LUGLIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

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un sogno. Parcheggi&dintorni: cazzi amari

Raoul Zaccari

sato alle ferrovie in contanti - e in lire equivalenti - un prezzo rivalutato e attualizzato in € 19.150.293,27 e con lui gli altri sette Comuni costieri che sono i destinatari naturali, ciascuno per il rispettivo territorio e che, oltre tutto, sono titolari delle competenze esclusive a decidere sul loro destino urbanistico e sul loro utilizzo. Quel “qualcosa” prenderebbe il nome di beneficiary e si identificherebbe non con un soggetto, pubblico o privato, persona fisica o giuridica, ma con uno scopo, una mission, cioè con la finalità ultima dell’iniziativa che – stando alle originarie intenzioni - è quella di creare e gestire un alcunché di sperimentale, omogeneo e vivo, tutto da inventare e costruire, unico nel suo genere non solo per l’ambiente nel quale è situato ma anche per la formula applicata e visto anche come modello sostenibile. E l’enorme patrimonio immobiliare, libero da ogni vincolo o servitù, situato in posizione strategica sul litorale di otto Comuni costieri e per una estensione di oltre 24 chilometri, costituito da 44 ettari di terreno e da 5 ettari di superfici utili pre-

senti negli edifici di cinque stazioni, volumi accessori e relative pertinenze, oltre ai diritti connessi agli accessi e attraversamenti, a raso o in sovra o sottopasso, pedonali e/o carrabili, ai manufatti, interrati o meno, interferenti o paralleli, e al passaggio di sottoservizi, ebbene, tutto questo ben di Dio verrebbe “earmarked” cioè segregato e vincolato allo scopo. E al posto di Area 24 ci sarebbe, col nome di trustee, un plenipotenziario - indifferentemente persona fisica o giuridica, oppure impresa o anche associazione - al quale il settlor avrebbe affidato la totalità degli immobili con il diritto di usarli in nome proprio e con gli stessi poteri del proprietario però nel più assoluto e rigoroso rispetto delle finalità del patto fiduciario e sotto l’occhio vigile di un protector o guardiano. Allora sì che l’obolo quotidiano per il parcheggio ci sembrerebbe più leggero, come a suo tempo nel 1989 lo fu l’aumento del pedaggio autostradale per finanziare l’Aurelia bis, perché sapremmo che quei soldi servono a realizzare un sogno, non a consentire ad una società strumentale di autofinanziare la propria sopravvivenza. D’altra parte, tutta la pratica parla del fallimento di un sogno coperto dal tran-tran di Area 24, basta saperla ascoltare. Apro il faldone del Piano regionale della Costa che riguarda il litorale tra Ospedaletti e San Lorenzo, “Ambito n. 2” suddiviso in otto “Ambiti territoriali di intervento”, tendo l’orecchio e sento recitare la poe-

sia del Parco costiero. Per il Ponente ligure sarà il luogo della memoria e delle tradizioni, uno spazio nel quale poter andare (testualmente) “alla scoperta del paesaggio, dei luoghi storici e monumentali, delle ricchezze culturali e gastronomiche, delle bellezze del paesaggio e dei luoghi della produzione floro-vivaistica”, un contenitore fisico e ideale nel quale (sempre testualmente) “legare fra loro centri storici, passaggi al bordo del mare, siti archeologici, torri saracene, promontori naturali, strutture turistiche, oasi faunistiche, imbocchi di valli che invitano a risalire e a scoprire le ricchezze delle aree interne e collinari, rappresentando dunque un’occasione di valorizzazione complessiva non solo dell’immagine ma anche dell’economia e delle specializzazioni produttive dell’area del ponente nel campo del turismo non solo balneare ma ambientale e culturale nonché nel settore agricolo”. Poesia che diventa prosa intelligente nel faldone successivo, quello del Prusst che è il Programma che ha aperto i rubinetti a Roma. Lì la pratica è di una lucidità che fa venire i brividi: due sono le opportunità da cogliere al volo, la vicinanza al mare delle aree dismesse e la loro collocazione lungo un comprensorio socio-economico strategico, da decenni in crisi di riconversione alla ricerca di un rilancio sostenibile. Punta sulla prima opportunità una serie di interventi pubblici e privati tra i quali i due approdi di Ospedaletti e di S. Lorenzo al mare, il

ARMA DI TAGGIA

SANTO STEFANO AL MARE

trasferimento a Capo Verde dei cantieri navali attualmente operanti nel Porto Vecchio di Sanremo e il loro potenziamento e soprattutto la fruizione pubblica del mare, finora impedita o resa difficile dalla linea ferroviaria, da ottenere con la costruzione di passeggiate e accessi, con la protezione e il ripascimento di arenili, con piste pedonali e ciclabili ed aree verdi e la creazione lungo il Gioele Dix tratto costiero di ambiti di elevato pregio naturalistico, paesistico e stori- rea a Sanremo con la pista di atletica a Pian di Poma, co-archeologico. Sulla seconda opportu- qualcun altro mandando nità scommettono, invece, avanti i privati, come Avegli interventi nel campo del gno a San Lorenzo e Crespi turismo e della floricoltura, a Ospedaletti, ma a distanza con forti ricadute nel cam- di sei anni si contano sulle po dei terziario, dei servizi dita di una mano gli intere dell’edilizia, come la venti realizzati o in corso di creazione di strutture alber- realizzazione sui 48 previsti ghiere e di opere a terra per nel Prusst e nell’Accordo di la nautica da diporto a San- Pianificazione. Dunque un fallimento su remo, Ospedaletti, Arma di Taggia, Santo Stefano al tutta la linea. Unico a salvarsi - e nepmare e San Lorenzo al mare e di centri commerciali in- pure tutto - è l’intervento n. tegrati a Sanremo, Arma di 1, che la Regione ha riserTaggia e Santo Stefano al vato a sé per poi affidarlo mare e la formazione a sup- a Area 24, e consiste nella porto delle strutture sportive realizzazione, direttamenpolivalenti di Sanremo e di te sul sedime della linea Arma di Taggia di un impo- ferroviaria dismessa, di un nente indotto ricettivo e di corridoio turistico-trasportistico, con pista ciclabile e servizio. Per non parlare dei co- riserva di spazi per la realizrollari, le cosiddette “azioni zazione di una linea di T.p.l. conseguenti”, tra le quali (trasporto pubblico locale), a Sanremo la costruzione cioè il famoso “Filobus di del Palazzo dei Festival, il Cristallo”. Ma a che prezzo! Che restauro del Forte di Santa Tecla e di Bussana Vecchia, non è il milione a chilomeil ripristino della funivia di tro sul quale indagherebbe Monte Bignone e la rea- la Guardia di Finanza, ma lizzazione di un eliporto a quello ben più alto dello smantellamento e della Capo Verde. Poesia e prosa che di- disgregazione di un paventano musica nel trimonio immobiliare che terzo faldone della pra- se fossimo in un Paese tica, grazie all’Accordo anglosassone sarebbe “eardi Pianificazione del 19 marked” e soprattutto la ottobre 2004 attraverso fine del sogno di un Parco il quale la Regione ha Costiero che non sia soltandefinito con gli otto to la sottile strisciolina della Sindaci una scorciatoia pista ciclabile e basta. Sui cocci di quel sogno urbanistica che permettesse di tirare fuori dal ora ci è consentito parchegcassetto i loro sogni e giare a 1 € all’ora : ecco renderli immediatamen- perché le persone normali cominciano a incazzarsi, te operativi. Qualcuno lo ha fatto sempre per dirla con Gioele direttamente, come Bo- Dix.


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Di Ponziano contesta i dati del sindacato di Semeria La scorsa settimana lo Snalc, stanco, ma anche preoccupato per le condizioni in cui versa il Casinò di Sanremo, era passato all’attacco. Il segretario Lorenzo Semeria, aveva scritto una lettera al sindaco Zoccarato, al presidente della provincia, Sappa, ed agli altri 66 sindaci dei Comuni imperiesi, affinché prendessero coscienza della situazione e adottassero le contromisure necessarie prima che fosse troppo tardi. Il Consiglio di Amministrazione di Casinò S.p.A., ha risposto a questa lettera, ritenendo doveroso fare delle precisazioni. Eccole: “In merito al decremento degli introiti, che vengono ricondotti alla scarsa professionalità degli amministratori, va osservato che l’analisi del Sindacato fa riferimento alla sola Casa da Gioco sanremese, prescindendo così da un’analisi del settore, che - per essere precisa deve essere allargata quanto meno alle restanti tre case da gioco nazionali, per intercettare la tendenza complessiva del gioco d’azzardo nei Casinò, notoriamente negativa, non solo entro i confini nazionali.

Di Ponziano, presidente Spa Casinò Riprendiamo infatti da una notizia di stampa apparsa mesi addietro: “La crisi del gioco tradizionale ormai è un dato di fatto: nel corso del 2009 tutti i casinò europei hanno registrato una flessione significativa degli incassi”. Va aggiunto che i Casinò italiani hanno registrato nel 2009 una flessione media del 7,5%,(maggiore solo di quelli svizzeri, con una flessione del 5%) laddove Sanremo ha contenuto il decremento nel 5,7%, registrando così una performance migliore rispetto al campione delle quattro case

Lorenzo Semeria, segretario Snalc

da gioco. I quattro casinò nazionali nel periodo 2004-2009 hanno visto ridursi i loro introiti del 18,31%, passando da 557,33 milioni di Euro a 455,27. Nel gioco lavorato e sempre nel quinquennio in esame, Sanremo ha fatto meglio, registrando un decremento del 13,88% contro il -17,23% del campione osservato. Confrontando i dati si rileva che nel corso del 2009 il Casinò di Sanremo ha fatto ancora meglio della media dei quattro casinò nazionali, attestandosi 3,5 punti percentuali sopra il campione nei giochi lavorati e 1,2 punti sopra nei giochi elettromeccanici; nel complesso, la casa da Gioco è stata 1,9 punti sopra la media. Anche nel corso del criticato 2010, il Casinò di Sanremo ha mantenuto la sua quota di mercato, prossima al 17,5% del totale, ovvero lo stesso valore del 2007; per inciso, nell’anno 2001, la quota di mercato della casa da gioco sanremese era un punto inferiore, ovvero il 16,5%. Pertanto, non si comprende su quali basi si intenda ricondurre agli amministratori ed anche alla esistenza di una società di diritto privato, la causa delle presunte inefficienze, trascurando invece l’aspetto fondamentale, ovvero l’entrata sul mercato di una infinità di giochi, alcuni direttamente concorrenti delle case da gioco che, come si è detto, hanno tutte

visto decrementare i propri introiti. Basti un solo dato: dall’entrata in gioco delle New Slot, ovvero gli apparecchi che riempiono bar ed altri locali, la raccolta dei 4 Casinò rispetto al totale dei giochi pubblici è passata dal 26,5% all’11,8%, ovvero a poco meno della metà. Le New Slot raccoglievano nel 2004 4,5 miliardi di Euro; nel 2009 hanno raggiunto quasi 26 miliardi di Euro. Infine, non si comprendono le critiche relative all’assenza di figure dirigenziali, in quanto tali figure erano presenti nel periodo oggetto di preoccupazione. Inoltre, si ritiene che sia proprio la presenza di un management coeso e che opera di concerto ad avere portato riduzione dei costi e trasparenza, oltre a una consistente riduzione del monte stipendi. Non occorre infatti chiamarsi Direttore per poter dirigere; si tratta quindi una mera questione di nomenclatura.. Parlano piuttosto i fatti: nei primi cinque mesi dell’anno sono stati contratti i costi della produzione del 10% (-2,5 milioni di Euro), il primo margine si è incrementato di oltre 2 milioni di Euro, pur in presenza di introiti inferiori per 2,6 milioni di Euro. Ciò nonostante si sono programmati ben 11 Galà per la stagione estiva e nessuna riduzione è stata apportata nelle spese relative alla promozione del gioco. Non solo, si è proseguito nella attività di esodo incentivato, investendo negli ultimi due

anni quasi 3 milioni di Euro, per non giungere alle dolorose iniziative che hanno preso in considerazione altre Case da Gioco nazionali, ovvero attivare strumenti di mobilità del personale e paventare 60 licenziamenti. Non si comprende pertanto, al di là della terminologia usata, quale sia il “peggioramento dei conti gestionali” al quale il sindacato fa riferimento. Il management ha così assicurato, oltre al mantenimento della posizione sul mercato, sia il livello occupazionale che di retribuzione (il minor numero di addetti al gioco permette infatti una più alta percentuale sulle mance). Proprio sul fronte delle mance lo stesso sindacato chiede l’elevazione della quota di spettanza ai lavoratori dal 50% all’80%, ovvero un’innovazione che comporterebbe costi addizionali per circa 1 milione di Euro all’anno. Trattandosi di modifica non assumibile da un organo amministrativo in prorogatio, non è stato possibile giungere ad un accordo che possa garantire, se non nei termini richiesti, un equo mantenimento delle retribuzioni. Per tutta risposta, il Sindacato autonomo ha indetto scioperi nei fine settimana, ed anche nelle serate di Galà, vanificando seppure parzialmente, gli investimenti effettuati per incrementare gli introiti. A margine della questione del mantenimento dei livelli di retribuzione, il C. di A. ha tuttavia manifestato, anche a mezzo di incontri, la volontà di approfondire la questione estendendo il confronto alle altre sigle sindacali,delle quali abbiamo apprezzato il senso di responsabilità. In conclusione, dalla “lettera aperta” si evince soprattutto che, al di là di giudizi , lo Snalc vuole soltanto esprimere la propria contrarietà ad un organo amministrativo che invece ha garantito la discontinuità e la trasparenza necessarie per la corretta gestione della casa da Gioco”.


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Nove indagati per la morte di Fausto sul lavoro Taggia. Alzarsi la mattina per andare a lavorare e poi non far più ritorno a casa. Questa è stata la malasorte per Fausto Sandonato, operaio di 40 anni che è morto in cantiere mercoledi scorso a Taggia, schiacciato da un blocco di calcestruzzo armato. Un’altra maledetta morte bianca che ha rovinato la vita ad una famiglia, lascia una moglie e due figli, e una comunità intera è sotto shock. Il povero Fausto Sandonato era al lavoro nel cantiere in via del Piano sito nel comune di Taggia e ha perso la vita, mentre un collega che era con lui, Salvatore Sangiovanni di 29 anni, è rimasto ferito ad una gamba. Nove sono gli indagati con l’accusa di omicidio colposo: i proprietari del terreno dove erano in corso i lavori, Carlo, Amedeo, Daniela e Giovanbattista Garzi; il direttore dei lavori: Sandro Cesari; il direttore del cantiere, Fabio Di Girolamo; il responsabile della sicurezza del cantiere ingegnere Fabio Ravera; il conducente della betoniera, Sandro Mei di Cogoleto (Genova) e Roberto Boeri, impresario per la cui ditta lavorava la vittima. Tranne Mei (avvocato Rosella Migliore) e Boeri (avvocati Aldo Prevosto e Bruno Di Giovanni), gli altri indagati sono difesi dagli avvocati:

Alessandro Mager e Alessandro Sindoni. Rimane da ricostruire quanto è accadu-

to, quel mercoledi’ mattina. La dinamica della disgrazia, al vaglio degli inquirenti

attualmente, fa supporre che Sandonato stesse lavorando su una parete, appoggiato

a una scala, mentre era in corso la colata di cemento, quando per cause ancora da chiarire i cinque pilastri sono caduti, facendo saltare la scala. L’operaio sarebbe stato scagliato in mezzo a due pilastri, rimanendo schiacciato. Sabato si sono svolti a Bussana i funerali di Sandonato, dove 500 persone hanno dato l’ultimo addio all’operaio perito nella sciagura del cantiere, ora sotto sequestro, di Taggia. Sulla questione sono intervenute anche le sigle sindacali di Fillea Cgil Filca Cisl Feneal Uil che hanno puntato il dito contro “la mancata osservazione delle norme di sicurezza”. “Fino a quando la sicurezza applicata ai cantieri verrà considerata un onere e non un valore aggiunto nell’interesse dell’intero settore - dicono Cgil, Cisl e Uil della provincia di Imperia-, si dovrà di volta in volta ragionare sugli incidenti che periodicamente vedranno coinvolti i lavoratori. Nel giorno in cui l’Inail dice che gli infortuni di lavoro sono in calo del 6.3% nel 2009, la nostra regione è sempre più maglia nera perché da noi gli incidenti sono diminuiti solo dell’1,1% con 25 vittime, ben sopra la media nazionale”. a.d.b.

la città e mentre questi malviventi si scannano come se fossero alla corrida, noi cittadini, aspettiamo ancora

l’esercito promesso da Zoccarato per garantire l’ordine pubblico che ormai è un lontano ricordo.. a.d.b.

Due tunisini accoltellati davanti l’Ariston Sanremo. Domenica mattina la città dei fiori si è svegliata con un’altra notizia di cronaca nera: in via Matteotti davanti al teatro Ariston, l’albanese Kola Gezim ha accoltellato due fratelli tunisini. In fase di accertamento la dinamica dell’accaduto e soprattutto il movente. Si sa solo che Kola si trovava insieme a due suoi connazionali e che i due tunisini, con precedenti per droga, lo hanno avvicinato. In seguito è cominciata un’animata discussione, infatti alcuni testimoni li hanno visti discutere ma a

un certo punto, quando gli animi sembravano sedati i due amici di Kola salgono su una moto e si allontanano, mentre l’albanese si dirige verso la zona dei taxi. Riprende la discussione con i due magrebini e Kola, vistosi in inferiorità numerica, estrae un coltello aggredendo entrambi: uno all’emitorace sinistro; il secondo alla gola. Grazie ad alcune testimonianze, le ricerche danno quasi subito esito positivo. Nell’abitazione dell’albanese vengono trovati anche una pistola Beretta semiautomatica calibro 7,65, di provenienza

furtiva e del denaro falso. Dai filmati recuperati nella zona vengono acquisiti anche gli identikit dei due suoi compari, tuttora ricercati e che dovranno dimostrare di essersi allontanati prima dell’aggressione. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Vittore Ferraro. E’ l’ennesimo episodio di aggressione che si consuma nel pieno centro della città, in quel salotto buono che dovrebbe dare il benvenuto agli amanti dello shopping. La delinquenza, allora, non è solo nella Pigna o via Martiri ma è un malessere diffuso in tutta


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Dove vai in vacanza? Quest’anno mi abbronzo a casa

Spinelli Masiero

Sanremo. La crisi economica c’è e si fa sentire. All’inizio dell’anno si parlava di italiani che stringevano la cinghia, per risparmiare sulla spesa alimentare, diminuita, rispetto al 2009, un po’ in tutta la penisola. Ora che sarebbe periodo di vacanze, la Federalberghi dichiara una consistente flessione anche nel settore turistico. Quasi un italiano su due infatti, non lascerà la propria casa per approdare in altri lidi. I motivi, nel 54,9% dei casi, sono legati a fattori economici, mentre la mancanza di soldi vera e propria è indicata dal 46,8% dei non “viaggiatori”. Un altro 18,7% dichiara motivi familiari, il 18,5% denuncia motivi di lavoro ed il 16% parla di motivi di salute. Per l’altra metà di connazionali, che invece faranno le valige, la meta più ambita è il mare, mentre il 2,4% dichiara di non aver ancor

preso una decisione. E l’estate sanremese, nel turismo in entrata e in uscita, cosa racconta? Per quanto riguarda l’arrivo di “furesti”, non si può certo dire che sarà un’estate da ricordare. Negli scorsi giorni, perfino l’assessore al Turismo Di Meco ha lamentato una mancanza di fondi necessari a imbastire un calendario di eventi all’altezza della nostra città. “Per una città come Sanremo un budget annuo di 1,4 milioni per le manifestazioni è ridicolo. Il fatto è che in Comune è più facile tagliare sul turismo, o sulla cultura, che andare a individuare gli sprechi. Ma questo è l’ultimo passo indietro che ci possiamo permettere” ha dichiarato un risentito Di Meco. Oltre al turismo in entrata, a quanto pare, sarà una stagione dimessa anche per

il turismo in uscita. Infatti i sanremesi, sembrerebbe che nella maggior parte dei casi, seguano il trend nazionale. “Una vacanza vera e propria non me la posso permettere - dichiara Silvia Spinelli - al massimo un week-end ogni tanto. Ovviamente mi piacerebbe aver a disposizione più tempo, ma tra il lavoro e i soldi che mancano più di così non posso fare. Spero di riuscire presto a sistemarmi economicamente e di trovare un lavoro fisso”. Nella stessa situazione anche Giovanni Barili: “quest’anno niente vacanze. Appena abbiamo un momento libero, io e mia moglie, cerchiamo di anda-

Barili

Mercuzzi re al mare, o in montagna dove ho una piccola casa, ma nulla di più. Con la crisi che c’è bisogna rinunciare a qualcosa. Inoltre mia moglie è in dolce attesa, afferma sorridendo - quindi stiamo risparmiando anche in prospettiva al futuro. Comunque da un lato siamo contenti di rimanere a casa. Lavoriamo tutto l’anno e avere un po’ di tempo da dedicare a noi stessi è piacevole. Potremo leggerci un libro, fare delle belle passeggiate in bicicletta. Eviteremo code stressanti in autostrada sotto il sole, e tante altre piccole seccature tipiche delle vacanze. Capita spesso infatti che quando si torna da un viaggio, si è più stanchi di quando si era partiti. Allora mi chiedo: le vacanze a cosa servono?”. Tra i molti che quest’anno resteranno a casa pure Filiberto Masiero: “dovrebbe essere l’ultimo anno di studi, quindi non lavorando soldi da parte non ne ho per una vacanza. Avevo pensato

di cercarmi un lavoretto estivo, ma mi “rovinerei” l’ultima estate da studente. E poi non mi importa molto di partire, tanto gli amici sono qui, e andiamo tutti i giorni al mare. Meglio di così. Dal prossimo anno finirà la pacchia, almeno spero, visto che trovare lavoro non è così semplice”. L’unico sicuro di partire anche quest’anno è Luca Merluzzi che ci racconta: “una settimana da qualche parte con gli amici è d’obbligo. Giusto per staccare la spina dalla solita routine. Piuttosto riduco le uscite serali, durante il resto dell’anno, per riuscire a mettere da parte i soldi sufficienti per partire. La meta non è il nostro problema, l’importante è divertirsi”. Ma la crisi non ha solo risvolti negativi: rinunciando alle vacanze si riduce il rischio di ritrovarsi la casa svaligiata dai soliti “topi d’appartamento” che ogni anno colpiscono le case incustodite. Questa l’unica misera soddisfazione. Alessio Pastorelli


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Centro Sant’Anna e Villa Speranza in festa Imperia. Giornate di festa nelle Residenze Protette, Leggere e di Sollievo del “Gruppo Socio Sanitario Leto”. Domenica scorsa musica, sorrisi, brindisi, allegria tra gli ospiti, famigliari, personale medico, personale sociosanitario di “Villa Speranza” a Sanremo. Lunedì 26 luglio, a Sant’Anna, il bis nell’annuale festa con rinfresco, pasticcini, spettacolo, canzoni, serenità al “Centro Sant’Anna” di Imperia nella ricorrenza della Santa Patrona. Sia a Sanremo che ad Imperia gli oltre 200 ospiti, pazienti, degenti, mamme, papà, zii, zie con i capelli bianchi, nonni e nonne, in una coinvolgente atmosfera ludica, sono tornati tutti un po’ bambini. Due pomeriggi all’insegna dell’amicizia, della cordialità, dello star bene insieme, dell’ospitalità in cliniche e residenze moderne, attrezzate, altamente professionali in assistenza e visite mediche, fisiokinesiterapia, riabilitazione globale, radiologia, ecografia, odontoiatria, alzheimer, salute mentale, analisi chimico-cliniche, accertamenti diagnostici. Presidente ed amministratore unico del “Gruppo Socio Sanitario” è Carmelo Leto. E’ stato lui, anni fa e lo è tutt’ora, l’ideatore, il promotore, il motore, l’anima, di questa realtà imprenditoriale privata di prim’ordine nel campo dell’assistenza socio sanitaria. A “Villa Speranza” e al “Centro Sant’Anna” è

Laura

Gina

La caposala Fernanda con Gino

Tiziana

difficile trovare posto, le liste d’attesa sono sempre lunghe. E questo è il miglior biglietto da visita. Gli ospiti, complessivamente nelle due strutture, sono 220, i medici, il personale sociosanitario130. Qualche nome? Per esempio l’ex primario di fisioterapia dell’Asl1 Emilio Manelli e l’ex coordinatore di riabilitazione, sempre dell’Asl1. Marco Rullo. Alla festa di Sant’Anna, com’è tradizione, ha partecipato il presidente Carmelo Leto. E’ lui che ci ha fatto da Cicerone tra gli ospiti, il personale, medici, collaboratori. La festa ha avuto il suo culmine con la “danza del ventre” eseguita da Laura, brava animatrice, coadiuvata da Gina e Tiziana, e da La fisioterapista musiche e canzoni anni 60. ModernissiAnna ma, come tutte le altre divisioni, la palestra del Centro. Insieme a fisioterapisti vi opera anche Anna, esperta di riabilitazione e, novità assoluta nell’ambiente, di pratiche shiatsu. Tra gli ospiti abbiamo incontrato Giuliano, amante dell’arte, bravo restauratore che ha dipinto la fontana del giardino dove nelle giornate di sole passeggia chi soffre di alzheimer; Gino, con la passione dell’orto che ci ha mostrato come coltiva nelle fascette del Centro pomodori, basilico asiatico dalle foglie rosse, zucche ornamentali, trombette, la caposala Fernanda, biologi, infermieri e riabilitatori. Un ottimo Centro con strutture ed equipe d’avanguardia. SANREMO

Festeggiati sette ospiti di “Villa Speranza”

Giuliano e la fontana restaurata

Carmelo Leto

A “Villa Speranza” a Sanremo domenica, guidati dall’instancabile Mirella Capuccini, com’è tradizione, sono stati festeggiati gli ospiti che in questi sette mesi del 2010 hanno compiuto gli anni. Applausi, musica, e tanti brindisi a Candida Bergallo (74 anni), Adriana Moreno (88), Leonardo Lobbo (90), Giuseppina Gatti (87), Giuseppina Gilardoni (73), Maria Baldi (88) e Vincenzo Kaneman (87). A tutti sinceri auguri dalla redazione de L’ECO della RIVIERA.


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Al Vittoria Beach i 10 anni del “Gambero d’Oro” serata per soli Vip Arma. C’è attesa per il “Gambero d’Oro”, festa super esclusiva, a numero chiuso e per soli Vip domani venerdì 30 luglio al “Vittoria Beach”. Il “Gambero d’Oro” quest’anno compie 10 anni, un evento nato in sordina tra un gruppo di amici diventato subito un appuntamento cult da non perdere. Ottima musica, cucina eccellente, grigliate super di gamberi vivi, rossi e dolci di Sanremo, atmosfera caraibica, divertimento assicurato. Ospite d’onore la signora Vittoria Bianchi, tra gli invitati da segnalare Sergio Nanni, vincitore la scorsa primavera a Stoccolma del Festival internazionale di Tango argentino. La serata come sempre sarà perfettamente curata dal gestore del “Vittoria Beach” Piero Basso, dalla moglie signora Claudia, geniale p.r., dall’insuperabile Roberto Tonegutti e dal valente rotisseur Germinale.


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Come fronteggiare l’afa, tanti pareri e molte soluzioni In questi giorni, come ogni anno in estate, siamo continuamente bombardati da informazioni meteo circa le temperature alte che invadono tutta Italia. I messaggi degli esperti sono sempre gli stessi; non uscire di casa nelle ore calde, bere molto, consumare frutta e verdura, non esporsi troppo al sole, ventilarsi, proteggere anziani e bambini, e così via. Questi consigli sembrano ormai una canzone che si ripete, dovremmo essere tutti abituati e sapere bene cosa fare per fronteggiare l’afa al meglio, eppure il suo arrivo provoca ogni anno disagi, intolleranza e agitazione, tanto che i casi di difficoltà di ogni tipo, ma anche malori e telefonate ai numeri di emergenza non si accingono a diminuire. La situazione nella nostra Riviera non è certo ai livelli di alcune città italiane, poiché per quanto possa più o meno piacere, il nostro Mar Mediterraneo ci rende il clima più mite e l’aria più respirabile. Ma nonostante ciò anche qui il caldo sa come farsi sentire e le lamentele non mancano. “Continuo a sudare, in ogni momento della giornata e in ogni luogo, e non c’è niente da fare!” Dice Antonio De Michele. Christian Marra: “C’era da aspettarselo, un inverno freddo come quello passato ha inevitabilmente causato

Lorena Bellini

Antonio De Michele

Davide Cavicchia

Christian Marra un’estate molto calda. Io vendo ventilatori quindi potrei anche rinfrescarmi mentre lavoro, ma ho notato che questa non è una soluzione molto efficacie.” Continua Mario Franza: “Purtroppo è cambiato il clima, da mediterraneo è diventato quasi tropicale, non esistono più le classiche stagioni ma solo sbalzi termici. Le soluzioni per difendersi sono ben poche; arieggiare i locali, ma senza aria condizionata perché è dannosa, e idratarsi bevendo molta acqua.” Rossella Belisario: “Il caldo di questi giorni non mi da tregua, mi fonde il cervello e come se non ba-

Rossella Belisario Antonella Lanteri stasse devo comunque trovare la concentrazione per studiare. Proprio due giorni fa’ ho comprato un ventilatore, spero che così andrà meglio”. C’è anche chi ha una percezione più tollerabile di questo clima, per esempio Davide Cavicchia: “A me il caldo non da fastidio, anzi soffro moltissimo

il freddo e se penso che possa tornare un inverno come quello che abbiamo passato quest’anno allora preferisco tenermi le temperature estive 365 giorni l’anno. Inoltre non capisco come mai alcune persone che si stanno lamentando ora per il troppo caldo, sono le stesse che in inverno si lamentano per il freddo... Decidetevi!”.

Mario Franza Lorena Bellini: ”Sia io che mia sorella abbiamo cercato un ventilatore in alcuni supermercati della zona, ma in questi giorni sembra tutto esaurito! In ogni caso questo caldo non mi sembra torrido come si dice in giro, lo trovo al pari degli altri anni”. Conclude Antonella Lanteri: “Se non sbaglio queste temperature le avvertiamo ormai da quella famosa estate del 2003 che fu caldissima, quest’anno non è una novità ed io lo patisco come ogni anno. Cerco di non uscire di casa nelle ore troppo calde e faccio diverse docce fredde ma a parte questo l’unico rimedio è quello più antico, non pensarci e avere tanta pazienza”. Chiara Loffredo

Giovanni Risso: “Sono stato eletto dai tabaccai”

Classico o moderno, il mago è “Lino”

Molti personaggi della nostra provincia farebbero carte false per entrare a far parte della cerchia dei fedelissimi dell’ex ministro Claudio Scajola e tanti di loro occupano posti chiave in enti e società pubbliche a livello nazionale. Nell’elenco degli imperiesi inseriti in questa speciale classifica redatta, c’è anche Giovanni Risso presidente nazionale della Federazione Italiana Tabaccai. Il presidente Risso, però, non gradisce l’accostamento e ha contattato L’ECO per spiegare la questione: “Alla guida della FIT non mi ha mica messo Scajola, ci sono arrivato dopo 40 anni di gavetta! E’ proprio un errore madornale”. Risso coglie l’occasione per spiegare anche come avviene la nomina a presidente della Federazione dei tabaccai: “Ripeto, non c’è nessuna nomina politica. Si fanno delle elezioni interne dove gli associati, che sono tutti titolari del settore tabaccherie, scelgono i propri rappresentanti, sia provinciali che nazionali, è così che sono arrivato ai vertici della nostra associazione”. Infine da un consiglio a chi stila le classifice: “Sarebbe utile prima di fare alcune affermazioni prendere le dovute informazioni”.

Per chi vuole distinguersi con un taglio di capelli attuale, moderno o unisex l’indirizzo giusto è uno solo: da “Lino” in via Pallavicino 11, a due passi da piazza Colombo.



IMPERIA Porto delle nebbie: licenziato l’ing. Castellini GIOVEDI 29 LUGLIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

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Caltagirone

Imperia. Ancora “burrasca” sul porto turistico di Imperia, a San Lazzaro, in via di costruzione. Dopo il battibecco tra il presidente della Commissione di Vigilanza Boni e il sindaco Strescino e le lamentele sul costo eccessivo dell’opera, arrivano le polemiche anche tra gli stessi dirigenti, tra coloro che dovrebbero essere dalla stessa parte della barricata. Il direttore dei lavori per le opere marittime del porto turistico di Imperia, Valentino Castellini, infatti è stato sollevato dall’incarico dalla Porto di Imperia Spa. Non solo, l’ormai ex direttore, che si occupa della

portualità del capoluogo dal lontano 1994, da quando l’allora sindaco Claudio Scajola gli affidò l’incarico di redigere il piano regolatore portuale, è stato letteralmente chiuso fuori dal suo ufficio, davanti al quale è stata piazzata una guardia giurata. Le motivazioni sarebbero da ricondurre, secondo la Porto di Imperia, alla condotta dell’ingegner Castellini, il quale, incaricato della direzione dei lavori delle opere marittime dall’architetto Emilio Morasso, direttore generale dei lavori, si sarebbe, senza nessun preavviso, dissociato nel mese da un’attestazione ri-

Castellini lasciata a marzo dallo stesso Morasso, riguardante la certificazione di un’impresa appaltatrice, la Save Group. Il tutto, spiega la Porto di Imperia, con una comunicazione inviata con incomprensibile clamore all’esterno, non solo all’Organismo di attestazione competente, ma anche all’Autorità di

Vigilanza sui Lavori Pubblici, alla Commissione di Collaudo e al Comune di Imperia. Castellini controbatte chiarendo che tra lui e l’architetto Morasso non c’è mai stato nessun tipo di disaccordo, e dichiara: “la sfiducia nei miei confronti è sorta da parte della Porto di Imperia Spa, su input diretto dell’ingegner Maria Rosa Campitelli e del geometra Maurizio Magitteri della ditta Acquamare. Tutto è nato da una lettera che ho inviato all’organo di controllo dei Lavori Pubblici a Roma, alla commissione di vigilanza della Regione Liguria e al Comune di Imperia, in cui si faceva presente che i documenti allegati alla richiesta di certificazione Soa per i lavori pubblici della ditta Save Group, principale subappaltatrice delle opere del porto,

contenevano inesattezze”. La suddetta lettera, spiega Castellini, sarebbe servita semplicemente per tutelarsi da future richieste da parte degli organi competenti, qualora avessero riscontrato la mancanza di informazioni che Castellini stesso avrebbe dovuto fornire. Secondo Castellini, la certificazione difettosa, sarebbe stata per errore firmata da Morasso, in quanto avrebbe dovuto essere egli stesso l’incaricato. Nonostante tutto, ciò di cui Castellini non si capacita, è il motivo per il quale la Acquamare si sia interessata in questo modo a un passaggio procedurale riguardante solamente la Save Group, non direttamente legata al gruppo che fa capo a Caltagirone. Il giallo “Porto di Imperia” continua. Alessio Pastorelli

Spaventoso incidente a Capo Berta. Muore ragazza 19enne, 20 feriti Diano Marina. Un tragico incidente è avvenuto sull’Aurelia, all’altezza di Capo Berta, dove si sono scontrati frontalmente una Subaru Forester con a bordo quattro giovanissime e un autobus della Riviera Trasporti della linea Imperia-Andora, diretto verso Levante. L’auto si è letteralmente conficcata nel muso della corriera. La conducente dell’auto, Lorenza Drovetta di 19 anni di Barge in provincia di Cuneo, è morta e altre 20 persone sono rimaste ferite. Tranne tre ragazze che si trovavano a bordo dell’auto – due hanno 17 anni (L.C. e T.I), di Saluzzo (Cuneo) - gli altri feriti sono tutti passeggeri dell’autobus, che a causa del violento impatto sono stati sbattuti a terra o contro la parete della corriera. Per fortuna, non ci sono stati feriti gravi. Secondo le prime indagini, lo scontro sarebbe avvenuto quando la vettura, su cui le giovani stavano tornando dalla discoteca, ha invaso la corsia dove stava viaggiando il pullman, forse per tentare un sorpasso o per un colpo di sonno. Sul posto sono intervenuti il personale sanitario di Alfa 1 del 118, la Croce Rossa, la Croce Bianca, la Croce d’Oro e i Vigili del Fuoco. A.P.


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IMPERIA

Viaggio nel degrado delle frazioni imperiesi Riceviamo e pubblichiamo: “Oggi dato il caldo afoso, ho deciso di portare mio figlio Piero nelle frazioni per prendere un po’ di fresco, fargli vedere come vivevano i nostri antenati, la prima tappa la ho fatta a Clavi (sede fra l’ altro di monumenti importanti), appena giunti, davanti ai nostri occhi si è posto abbandono e un’incuria totale da parte dell’amministrazione, altro che città turistica, tolte le grandi opere, siamo alla rovina. Clavi, con Torrazza, è una frazione del comune di Imperia, a tre chilometri dal mare, nell’entroterra di Porto Maurizio. Tra i suoi monumenti può vantare una chiesa romanica consacrata nel 1001 e un ponte romanico a due arcate, risalente al 1400, di recente restaurato insieme al vicino oratorio di San Martino: sulle condizioni pietose del torrente Prino sottostante è meglio stendere un velo pietoso. Ai due monumenti si accede scendendo per Via Fontana dove c’è una storica fontana di raro pregio, che ormai è totalmente abbandonata a sé stessa, ma che dà ancora acqua freschissima: si dice che sia una vena

Con l’ipnosi rubano a Imperia

instancabile, tanto che negli anni settanta, dalla città gli abitanti senza acqua andavano a far rifornimento là. Fino a non molto tempo fa alcune donne anziane la usavano ancora per lavare e nel secolo scorso era un punto d’incontro per le donne del paese. Come si può notare dalle foto, il sito necessita di urgente pulizia perché ormai occupato da topi e zanzare. Sarebbe poi il caso di sfogliare anche le canne che ormai si stanno mangiando la tettoia che tra l’altro, essendo di lamiera di dubbio

gusto, andrebbe rifatta con coppi. Viste le dimensioni non dovrebbe essere un gran peso per le casse comunali e

poi, quest’anno non avrebbe dovuto essere l’anno delle frazioni?!” Giovanni Bonifazio

I ladri che agiscono con l’ipnosi sono tornati in azione a Imperia. L’ultima vittima è la titolare di un bar di piazza Dante che si è vista sfilare 50 euro senza rendersene conto. La donna ricorda di aver servito al banco 4 persone, tre uomini e una donna, che parlavano con accento campano. Tutti e 4 hanno chiesto scontrini separati dopo aver consumato brioche e cappuccini. Al momento di pagare c’è stato un tourbillon di monetine e scontrini passati di mano. La proprietaria è andata in confusione e ha dato il resto di 50 euro senza aver ricevuto nessuna banconota.

Grande festa per la Croce Bianca dell’Alta Valle Arroscia Torna per la 19° volta, la Festa della Croce Bianca di Pornassio-Cosio d’Arroscia-Montegrosso P.L.-Mendatica (Sodalizio dei 4 Comuni dell’Alta Valle Arroscia). L’appuntamento è fissato per sabato 31 luglio e domenica 1 agosto. Una due giorni da vivere all’aria aperta, nel fresco del verde e delle antiche mura del forte centrale al Colle di Nava. Il menù è quanto mai ricco e variegato con primi a base di polenta, gnocchi, pasta conditi con cinghiale, gorgonzola, pesto, arrabbiata, sugo di pomodoro o di funghi. I secondi con trota alla griglia, spiedini, salsiccia, braciole, bistecca. I contorni con patate fritte, condiglione, peperonata, fagioli alla Lando, poi funghi porcini impanati, pan fritto, torta verde, formaggio. Il dolce con gelato, crostata, budini, frutti di bosco e frittelle di mele. Il tutto abbondantemente accompa- Gaggero, presidente gnato da vini della zona. La scaletta in breve: sabato 31luglio della Croce Bianca alle 19 apertura stands gastronomici; alle 21 intrattenimento musicale con orchestra “Sorrisi & Musica”. Domenica 1 agosto alle 9.30 ricevimento consorelle; alle 10 Santa Messa; alle 10.45 saluto agli intervenuti e premiazione dei militi. Alle 12 apertura stands gastronomici e dalle 14 divertente pomeriggio per i bambini, karaoke e musica con Dj Eros e Manuela. Alle 18 presentazione del libro “Operazione Intemelia” di Massimiliano Parodi; alle 19 apertura stands gastronomici e per finire alle 21.00 Serata con Dj Eros e Manuela. L’associazione si è costituita nel 1972, ha 550 soci circa su 4 comuni dell’alta Valle Arroscia (Pornassio, Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso P.L.) circa 80 militi, impegnati nelle varie tipologie di trasporti su un territorio poco popolato ma molto esteso


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Area Sanremo vara il nuovo Festival SANREMO

Santori Sanremo. Al via la novità nell’edizione 2010 di “Area Sanremo” (ex Sanremolab), l’unico concorso che permette ai giovani di accedere al festival della canzone italiana di Sanremo, che quest’anno comprende due sezioni: Sanremolab (dedicata a brani inediti in lingua italiana) e Sanremodoc (dedicata a brani inediti in lingua dialettale italiana). Per entrambe le sezioni è previsto un percorso di studi con alcuni tra i migliori professionisti del mondo della musica e dello spettacolo a cui seguiranno le fasi di selezione davanti alle due commissioni di valu-

Van de Sfroos

Casalegno

tazione, una per ciascuna sezione. Il presidente della sezione Sanremolab è Paolo Limiti insieme a Eleonoire Casalegno e un artista della grande tradizione del festival di Sanremo; il presidente della sezione Sanremodoc è Maurizio Coruzzi in arte Platinette insieme a Davide Van de Sfroos, cantante folk lombardo e Giordano Sangiorgi. il progetto è coordinato dal comitato artistico presieduto da Ringo insieme a Bruno Santori delegato ai corsi e Paolo Giordano delegato alle selezioni. Per iscriversi e partecipare all’edizione 2010 di “Area Sanremo” è necessario scaricare il

bando

BELEN AL FESTIVAL?

Platinette

Limiti

e la modulistica audizione davanti alla comper l’iscrizione dal nuovo missione Rai che sceglierà sito www.area-sanremo.it gli artisti che parteciperane inviare la domanda ed il materiale richiesto entro il

10 settembre 2010. I giorni dei corsi di formazione saranno così suddivisi: 2 e 3 ottobre accoglienza e registrazione, dal 4 all’8 ottobre lezioni. Area San-

remo, affidata dal comune di Sanremo a Sanremo Promotion, è il concorso dedicato ai giovani dai 16 ai 36 anni che desiderano partecipare al festival di Sanremo. A conclusione delle selezioni le commissioni di Area Sanremo proclameranno i vincitori che sosterranno una

no al festival della canzone italiana. a.d.b.

Sangiorgi

Ringo

Giuffra

DROGA ALL’HOLLYWOOD

Zoccarato: “al festival solo persone per bene!”

Nell’inchiesta milanese coinvolta anche Belen Rodriguez

Non usa mezzi termini il primo cittadino della città dei fiori, Maurizio Zoccarato, nel caso in cui personaggi del mondo dello spettacolo coinvolti in faccende poco serie dovessero calcare il palcoscenico del teatro Ariston. Il riferimento è chiaro ed è indirizzato nei confronti della bella modella e showgirl argentina Belen Rodriguez, la quale avrebbe ammesso l’uso di cocaina. Il sindaco ha così risposto, nella conferenza stampa di presentazione a Milano di Area Sanremo, sugli artisti televisivi che fanno uso di droghe: “Bisogna dare un segnale. Chi fa uso di stupefacenti ha successo e soprattutto non ha nessuna difficoltà a raggiungerlo. Secondo me non facciamo una buona educazione”. E continua: “Il nome di Sanremo deve essere associato a persone perbene che non abbiano alcuna macchia e devono essere persone trasparenti. Io non faccio il sindaco per finta, lo faccio per davvero, devo tutelare l’immagine della mia città e i sentimenti dei miei concittadini”. a.d.b.

“È notorio che all’Hollywood circoli cocaina, un po’ come in altri locali, e mi è capitato anche domenica scorsa di vedere all’interno del bagno esterno al privè tre ragazze cubane che assumevano cocaina”: questa la testimonianza di Belen Rodriguez nell’ambito dell’indagine “Vallettopoli” davanti al pm di Milano, Frank Di Maio. Una deposizione, datata 27 marzo 2007, che ha dato impulso alle indagini che ora hanno portato al sequestro delle note discoteche Hollywood e The Club. “Ho fatto uso di cocaina - prosegue la Rodriguez insieme a Francesca Lodo, a casa sua, solo due volte nei primi giorni di gennaio 2007. In entrambe le occasioni la droga me l’ha data Francesca. Non so dove Francesca la prenda, ma sono certa del fatto che ne fa assai uso. Lei mi invitava spesso ad andare nei bagni dell’Hollywood, le domeniche sere in cui stavamo insieme con tutti i componenti del gruppo Lele Mora, ma io non la seguivo perché temevo l’effetto della cocaina”. Insomma queste le parole di Belen che avrebbero fatto infuriare Zoccarato, anche se prima di venire a conoscenza quanto detto dalla ex di Fabrizio Corona, il sindaco Zoccarato aveva risposto in maniera positiva alle domande sull’eventualità di Belen presentatrice alla prossima edizione del Festival. “Mi sembra una splendida idea - aveva detto - anche per dare un’immagine un po’ più giovane e mondana della città”.


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SANREMO

Marco Tarquinio

Motivazione

Il dott. Marco Tarquinio è direttore responsabile di Avvenire dal 2009. E’ nato nel ’58 ed è giornalista professionista dal 1988. Ha cominciato la sua carriera a “La Voce” , settimanale cattolico umbro, tra l’82 e l’83 ha partecipato alla commissione che su incarico della Conferenza Episcopale umbra e dell’allora vescovo di Gubbio, monsignor Ennio Antonelli, “ripensò” quella storica testata e tra il 1983 e il 1984 ha fatto parte del nucleo chiamato a realizzarla e a rilanciarla. Ha lavorato poi al Corriere dell’Umbra di Perugia, quindi a La Gazzetta. Nel ‘90 entra al Tempo dove rimane fino al ‘94. Chiamato da Dino Boffo ad Avvenire nel 1994, è stato caporedattore centrale e della redazione romana, poi dal 2007 vicedirettore a Milano a fianco di Tiziano Resca, infine dal 2009 vicedirettore responsabile. Col premio “Penna d’oro 2010” a lui conferito s’intende riconoscere la sua grande esperienza professionale e l’impegno qualificato, tanto che il giornale per il suo contenuto morale, culturale, ecclesiale, nonché per una lettura attenta degli avvenimenti sia nazionali, sia internazionali, è sempre più un chiaro punto di riferimento per tutti ed un autorevole interlocutore della società e della cultura del nostro Paese.

Don Simonetti

Motivazione

Nasce a Sanremo il 24 ottobre 1938. Ordinato sacerdote il 27 maggio 1961, è dapprima Curato a Sanremo nella parrocchia di San Giuseppe, quindi, sempre a Sanremo è parroco al Poggio e ora nella parrocchia Santa Maria degli Angeli. Si ritiene importante citare la sua attività nel campo del’insegnamento come professore di religione al Liceo scientifico e all’istituto Mater Misericordiae di Sanremo. E’ professore di Teologia fondamentale, di Storia ecclesiastica e di materie umanistiche in Seminario. Nel campo della formazione, continua oggi la sua attività didattica come direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose. Riceve il premio quale riconoscimento per la pluridecennale attività giornalistica che inizia nel 1962 come collaboratore del Cittadino di Genova e perdura come delegato per il quotidiano Avvenire. E’ il direttore responsabile della Radio diocesana. Come giornalista è apprezzato sia nella cronaca, sia come opinionista dei fatti più salienti della vita quotidiana, pubblicati nella rubrica “Il Punto” del sito on line “Riviera 24”

Don Simonetti e Tarquinio “Penne d’oro 2010” Il Premio “Penna d’Oro”, istituito nel 2004 dal Monastero della Visitazione di San Remo, in onore di San Francesco di Sales, Patrono degli Operatori della Comunicazione, è stato assegnato quest’anno al quotidiano “Avvenire” nella persona del suo Direttore, dott. Marco Tarquinio e, su piano locale, al Prof. Don Giacomo Simonetti che, oltre ad essere Parroco della parrocchia cittadina sanremese di Nostra Signora degli Angeli, è altresì Delegato diocesano per il Quotidiano Cattolico, responsabile della Radio diocesana e Presidente della Commissione per le Comunicazioni sociali. Il Premio, consistente in una penna, a ricordo del Santo Patrono rappresentato con tale antico strumento di scrittura a mano, è stato consegnato nell’ambito della giornata del 4° Centenario di Fondazione dell’Ordine della Visitazione, venerdì 23 luglio nel Teatro dell’Opera del Casinò. La cerimonia è stata preceduta dalla celebrazione dei Vespri, alle ore 17.00 nel Monastero, in via Carducci 2. L’ambito riconoscimento intende evidenziare le finalità nobili della comunicazione, sull’esempio di San Francesco di Sales che convertì al Cattolicesimo la sua diocesi con l’attività giornalistica innovativa e all’avanguardia per i suoi tempi.


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Guerra dei dehor in via Matteotti? Ma quando mai!

Ghersi

Penza e Del Core Sanremo. In questi giorni nella centralissima via Matteotti le cronache ci hanno riferito dello scoppio della “guerra dei dehor”, dove i bar hanno approfittato della pedonalizzazione e, con le relative domande in Comune, hanno installato sedie e tavoli per accogliere i propri clienti anche all’esterno, dove bere o mangiare qualcosa. Ma secondo i commercianti della via, gli esercenti dei bar si sarebbero allargati un po’ troppo coi loro tavoli. Proprio per questa ragione noi de L’Eco siamo andati in via Matteotti a vedere com’è la situazione, consci soprattutto della spiegazione data in merito dall’assessore all’arredo urbano Ghersi alcuni giorni fa: “Nei dehor devono essere ‘tassativamente’ lasciati 2 metri dal filo dei palazzi ai primi tavoli o sedie e l’ingombro deve essere speculare al locale (in pratica non ci si può allargare di fronte ad altri esercizi). In casi dove c’è la buona volontà degli esercenti vicini, il bar si può allargare ma ci deve essere il benestare dei vicini. In più devono essere lasciati gli spazi per i mezzi di soccorso e, quelli minimi sono di 3,50 metri. In base a questo le misure sono prati-

camente ‘automatiche’ per i dehor. Si tratta di regole ben precise che non derivano dal Comune ma sono nazionali. Tengo a precisare che la pedonalizzazione di via Matteotti ha dato un grande impulso a tutte le attività, soprattutto ai bar, che una volta potevano sistemare i dehor solo quando c’era l’isola pedonale. Per chiudere, considerando che una via è anche comunità che vede lavorare tutti insieme, il buon senso dovrebbe prevalere in modo da evitare le discussioni”. Il buon senso a cui faceva riferimento l’assessore Ghersi ha trionfato. Infatti quando abbiamo posto alcune domande su questi dehor i commercianti si sono dichiarati entusiasti. Ad esempio Melania De Marco del negozio Viamaestra ci ha detto: “A noi non danno fastidio, anzi rendono più viva la via”. Dello stesso avviso Valeria Perri del negozio Geox: “Qui in via Matteotti tutti devono lavorare e l’isola pedonale serve proprio a questo. I dehor non danno fastidio, anzi è giusto così. Sono molto belli, sembra di stare in un salotto a cielo aperto in pieno centro. Finalmente la via è più viva!” Mauro Ferlito, un giovane sanremese che

Ferlito

De Marco stava sorseggiando un buon caffè ci ha risposto: “I dehor sono fantastici, rendono più carina via Matteotti e sono

Perri un incentivo al commercio e alla vita della città”. La giovane coppia di fidanzati in

giro per acquisti in via Matteotti, Dario Penza e Arianna Del Core ci ha affermato: “sicuramente la presenza dei dehor abbellisce la via e fa girare anche l’economia” e “i dehor riempiono la via, attirano i turisti e invogliano pure a fare shopping”. Insomma dai sanremesi da noi interpellati, solo commenti positivi all’installazione dei dehor in via Matteotti. Sabato mattina, numerose erano le persone sedute nei dehor a bere un caffè o un aperitivo per poi dirigersi in uno dei negozi attigui per fare shopping. Allora dov’è la guerra? Si dice protesti chi risiede nei palazzi perchè i dehors ostruiscono l’ingresso. Per una volta che i cittadini sono d’accordo e i turisti si trovano bene nell’elegante via Matteotti, non sarebbe meglio trovare il giusto compromesso ed evitare polemiche? Andrea Di Blasio



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Viaggio nei quartieri: problemi? si, no - POGGIO

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68 famiglie senza fogna. Siamo in Africa? Questa settimana proseguiamo il nostro viaggio per i quartieri e le zone di Sanremo, recandoci a Poggio, popolosa frazione collinare ad est della città dei fiori e conosciuta agli appassionati di ciclismo per la celebre discesa che conclude la “Milano-Sanremo”. Gli abitanti di Poggio da qualche anno a questa parte sono stati abbandonati e illusi dalle amministrazioni comunali che si sono susseguite alla guida della città, le quali per anni hanno promesso migliorie alla frazione e invece hanno solo permesso che il degrado si accumulasse nei dintorni e all’interno del paese. Ad esempio tempo fa il capogruppo del PD, Leandro Faraldi, scrisse su Facebook in merito a Poggio: “ durante un’assemblea recente del PD a Poggio, ho scoperto che l’interpellanza sulla frazione di novembre, seguita dalla visita in pompa magna del “sindaco bambino” e dell’assessore “Titti” , con promesse di pronto intervento sulla scuola, in realtà sono rimaste lettera morta. Ora scopro che le buche della scuola sono state tamponate da un genitore per evitare che diventassero pozzanghere durante le giornate di pioggia. Ora è singolare che il vigile di quartiere ha richiamato il genitore in questione perchè è intervenuto senza autorizzazione , la stessa peraltro che mancava al consigliere Baggioli che ha effettuato lo stesso intervento dall’altra parte della città e ha anche fatto un bel comunicato stampa. Ho scoperto dai giornali che a Poggio quest’anno non ci sarà la festa patronale perchè il vecchio campo di calcio ha cedimenti strutturali e risulterebbe almeno in parte impraticabile per l’erba e l’incuria…” Lo stesso capogruppo del PD ha poi aggiunto sulla sua pagina dedicata alle interpellanze e interrogazioni: “martedi 20 luglio l’assessore Bellini ha risposto in Consiglio Comunale, alla mia interpellanza circa la pulizia del campo,

Faraldi dicendomi che già lo sapeva e che aveva provveduto qualche giorno dopo l’interpellanza a farlo pulire. Circa l’utilizzo del campo come parcheggio, ha detto che bisogna fare un progetto e forse buttare nel campo il materiale di risulta dell’asfalto che a giorni dovrebbe fare a Poggio e dintorni. Gli abbiamo chiesto di aprirlo subito e di transennare solo la parte che ha segni di cedimento”. Questo un piccolo ma preciso quadro della situazione in cui versava a versa tutt’ora Poggio, fatto da Leandro Faraldi. A riguardo abbiamo ascoltato la voce di alcuni abitanti (Antonio, Calogero, Giuseppe, Dario e Nando) della frazione di Poggio, i quali esasperati all’unisono ci hanno detto: “In via Grossi Bianchi ci sono ben 68 famiglie senza l’impianto fognario, il campo sportivo è disastrato e quest’anno non si potrà svolgere la tradizionale festa del paese.

Inoltre se un anziano come noi, gli scappa di fare un bisogno e si trova in giro, se la deve fare addosso perché i bagni pubblici sono chiusi e rotti”. Continuano gli arzilli nonnetti: “anche qui è Sanremo e pure noi paghiamo le tasse. I politici sono buoni solo a farsi vedere sotto le elezioni per prendere i voti e poi niente! Devono sapere che la gente di Poggio è stanca delle loro promesse, siamo abbandonati a noi stessi. Per non parlare poi della discarica a cielo aperto nella zona dell’acquedotto. Numerosi rifiuti e carcasse di auto

tografico con le brutture di Poggio. Lo stesso Marco, contattato su Facebook dal sottoscritto in merito ad una sua testimonianza sullo stato di Poggio, ha rifiutato ogni tipo di intervista, solo perché sarei colpevole di avere delle foto con alcuni esponenti dell’attuale maggioranza di governo della città (ma non solo, ci sono anche esponenti del Partito Democratico, non hai guardato bene…) e soprattutto stazionano in bella vista. E’ perché sarei amico del sinuna vergogna siamo stan- daco. Come se non bastasse chi di questa situazione!” leggo sempre sul profilo del Insomma, gli abitanti del gruppo “Poggio dimentiborgo sono stanchi e stufi cata”, un commento in cui di essere presi in giro, così c’è scritto: “oggi mandato sul popolare social network a spigolare quello dell’ Eco Facebook è nato un gruppo della Riviera , voleva fare chiamato “Poggio dimenti- un articolo sul paesello, cata” la cui mission è quella lui che è con zorro. ma ti di far vedere agli internauti levi...” Ovviamente il come non solo, il degrado pre- mento prosegue: “vogliamo sente nel borgo sulle alture solo gente seria, di falsi tra ad est di Sanremo. Attual- le palle ne abbiamo avuti mente il gruppo conta 244 e continuiamo ad averne iscritti i quali sono desti- troppi....” Povero Carusotto nati a salire. Sbirciando la come si vede che parli tanto sezione dedicata alle foto, ma leggi poco. Soprattutto ci addentriamo in un viag- L’ECO. Noi non abbiamo gio fatto di brutture e di padroni e questo articolo squallore senza limiti ma è la dimostrazione che il soprattutto senza rispetto sottoscritto non è al soldo per la gente che vive nel di nessun politico, anzi con paese. Muri pericolanti, er- umiltà cerca di far conoscebacce alte, sporcizia, sono re all’opinione pubblica le solo alcune delle “bellezze” situazioni indecorose in cui che si possono trovare se ci versano alcune zone della si addentra per il borgo. Le nostra città. Ti consiglierei foto tratte dal sito sono un di leggere più spesso L’Eco esempio di come l’incuria e se per caso leggerai questo regni sovrana. L’ammini- articolo sappi, che è stato stratore del sito è un certo scritto per sensibilizzare il Marco Carusotto, il quale “mio amico zorro” sui proringrazio per aver riempito blemi della tua (?) frazione. a dovere questo album foAndrea Di Blasio


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Posti per le moto “sfrattati” dalle auto a Bussana

Lumi

Sanremo. Se l’Egitto “vantava” sette piaghe, noi sanremesi dobbiamo accontentarci di quattro, ma belle sostanziose. Le piaghe che affliggono l’estate della città dei fiori sono: lo spauracchio della ‘ndrangheta, la fogna, il conseguente divieto di balneazione e i nuovi posteggi a pagamento. Sul tema della mafia, tutti i vari sindaci della provincia affermano che “non è cosa nostra”, per quanto riguarda la fogna è stata messa una pezza e quindi i divieti di balneazione sono stati rimossi. Unico problema che persiste è quello dei posti auto. Sono pochi e la mag-

gior parte a pagamento. Da palazzo Bellevue, avevano subito chiarito che non era un modo per fare cassa, ma si trattava di una strategia per creare maggiore ordine all’interno dei parcheggi, soprattutto in prossimità delle spiagge e che il relativo incasso sarebbe stato destinato ad Area 24 per la manutenzione della pista ciclabile. I posteggi liberi convertiti a pagamento sono quelli ubicati a Pian di Poma, a Bussana, sul lungo mare Calvino e piazzale Dapporto. Se le intenzioni amministrative avevano riscosso alcune perplessità, i fatti

Pozzi

Locatelli le hanno senz’altro confermate. Basta visitare i posteggi situati sul lungo mare di Bussana, per capire che il piano di creare ordine, fa acqua. Gli automobilisti si lamentano per la carenza di posti auto, i centauri recriminano sui posti per le moto occupati dalle auto. Insomma un grande caos. “Qui ogni giorno è la stessa storia - dichiara Antonio Lumi - verso le 3 del pomeriggio è un incubo! Le macchine si mettono al posto delle moto, le moto vengono posteggiate attaccate al muretto dal lato opposto della carreggiata, i furgoni che vengono a fornire i locali non riescono a passare e avanti così. La situazione potrebbe rivelarsi anche pericolosa. Se dovesse passare un mezzo di soccorso infatti, potrebbe avere molte difficoltà. Ogni tanto vengono i vigili a fare qualche multa, ma le cose non cambiano”. “Noi al mare ci veniamo in macchina” affermano Luca Pinardi e Federica Giansanti “in moto non potremo portare la sdraio e l’ombrellone, e spesso posteggiamo nella zona destinata ai motorini. Per forza, posti per le auto non se ne trovano. Per le moto c’è un sacco di posti, per le auto no. Non pensano che la maggior parte dei turisti viene al mare con la propria

auto? E dove la possono posteggiare? La mettono al posto dei motorini, col rischio di ritrovarsi una multa. Ma alternative non ce ne sono”. A difendere le ragioni dei motociclisti Susanna Locatelli: “io vengo sempre in moto, perché con la macchina trovare parcheggio è un’impresa. Però i più temerari che si arrischiano di venire con le proprie auto, dovrebbero smetterla di posteggiare nelle strisce dedicate ai motocicli, perché così facendo inducono anche noi centauri a incorrere nel rischio di contravvenzioni e non mi pare giusto. Spesso ho provato a contattare il commando dei Vigili Urbani e mi è stato risposto che non potevano mandare nessuno per carenza del personale. Successivamente mi è stato detto che nel periodo estivo bisogna cercare di essere maggiormente comprensivi. In poche parole, per un motivo o per un altro agenti della polizia municipale non se ne sono mai visti”. “E’ un problema che si ripete ogni anno di questa stagione”, ammette Diego Bergonzi, e il caos che ne consegue va anche a discapito degli stabilimenti balneari. Tutte le persone che non trovano posto, sia turisti che concittadini, si stufano di girare ininterrottamente sotto il sole senza trovare posteggio e vanno da qualche altra parte. Stesso discorso se vengono e poi si ritrovano una multa

Bergonzi

Pinardi e Giansante da pagare. È un problema che dovrebbe risolvere il comune, ma non mettendo posteggi a pagamento. Serve un maggior numero di posti auto”. La sola a non lasciarsi coinvolgere in questa girandola di lamentele è Marina Pozzi: “venendo in moto, da una parte o dall’altra il posto lo trovo. Le macchine è vero occupano alcuni posti ma non è un dramma. Non capisco nemmeno il motivo di tutto questo baccano sui posteggi a pagamento. Se si va nelle altre città o anche all’estero la situazione non mi pare molto diversa, la maggior parte dei posteggi sono a pagamento e nessuno si lamenta. Sarebbe il caso che iniziassimo a modificare la nostra mentalità”. A nostro parere, un modo per evitare tutte queste problematiche ci sarebbe. Se si usufruisse maggiormente dei mezzi pubblici infatti, oltre che da un punto di vista ecologico, ci si guadagnerebbe anche in termini di traffico cittadino e i posteggi non sarebbero più una preoccupazione. Certamente bisognerebbe migliorare l’efficienza e la sicurezze del trasporto pubblico. Si dovrebbe garantire un servizio veloce e puntuale, senza costringere l’utente ad aspettare per tempi infiniti. Ma per la fortuna degli amanti del mugugno, tutto questo se mai avrà luogo, sarà, probabilmente, in un futuro estremamente remoto. Alessio Pastorelli


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300mila euro per rifare le elementari TAGGIA Arma. 300mila euro per il rifacimento della scuola materna Papa Giovanni e per ristrutturare il soffitto che crolla a pezzi della scuola media Pastonchi ad Arma di Taggia. I lavori sono stati commisionati alla ditta ‘Costruzione Silvano & C srl’. Dopo la chiusura del piano dell’asilo, su cui incombeva il pericolo di ulteriori crolli del soffitto e dopo una perizia tecnica, effettuata dall’ingegnere Franco Todaro, che evidenziava pericolosi dissesti su differenti livelli dell’ordinatura del tetto, il comune di Taggia si e’ attivato per salvaguardare e tutelare le norme e precauzioni per i bimbi che torneranno a scuola, sui banchi, a studiare. Sono partiti i lavori di rimozione della copertura del tetto, rifacimento e consolidamento delle strutture murarie, nonche’ di fornitura di grondaie e tubazioni sottotetto nuove. “E’ un lavoro di somma urgenza e andava fatto subito - commenta, Massimo Alberghi, assessore ai Lavori Pubblici del comune di Taggia - Siamo in un periodo di continue difficoltà, mareggiate e tutto ciò che hanno comportato, il rifacimento della scuola Papa Giovanni

Genduso ed altre spese impreviste hanno creato non pochi problemi alle casse del Comune. Sta di fatto che, per una scuola materna pericolante, non si può aspettare e bisogna agire subito. Ci siamo già attivati per trovare i fondi necessari”. Il sindaco Vincenzo Genduso ha dichiarato: “Ormai stiamo facendo l’abitudine alle spese straordinarie. Le casse dell’ente non sono propriamente stracolme di denaro anzi i danni provocati dalle mareggiate e quant’altro sono ridotte quasi al lumicino. I finanziamenti verranno comunque reperiti. A questo proposito potremmo anche far riferimento a finanziamenti regionali, Regione che, con il comune di Taggia si è sempre dimostrata molto disponibile”.

L’arbitro di serie A Rosetti in vacanza ad Arma

Arma di Taggia ha festeggiato Sant’Erasmo

Albanese attacca Area24 Taggia. Il consigliere comunale Mauro Albanese (Pdl), leader dell’opposizione, ha presentato un’interrogazione al sindaco Genduso chiedendo “perchè a tre anni di distanza dalla firma della Convenzione per la pista Ciclabile Area 24” non abbia ancora rispettato i termini della durata dei lavori per la costruzione di un parcheggio pubblico e privato, a suo tempo concordati. Questo ritardo causa gravi danni e disagi al Comune, soprattutto in questo periodo estivo, in quanto viene a mancare un servizio fondamentale alla collettività come appunto quello di dover poter posteggiare l’auto. Albanese in sostanza evidenzia che dopo tre anni solo Area 24 sta ottenendo benefici, mentre per Taggia, per i suoi residenti e turisti, sono presso che nulli. Area 24 inoltre vendendo a Taggia immobili come l’ex scalo ferroviario fa business, mentre il Comune sta a guardare. “Questo – dice Albanese – non va bene”.



GIOVEDI 29 LUGLIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

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Scuola Cavour, Scajola jr. promette ma...

VENTIMIGLIA

VENTIMIGLIA

Inaugurati giardini a Latte dedicati a Renzo Villa

Sappa

Ventimiglia. Sul futuro della Scuola Media Cavour il Consigliere regionale del Pdl Marco Scajola, anche Vice Capogruppo, fa sapere di avere a cuore il problema e segnala di aver già da tempo presentato un interrogazione urgente insieme agli altri esponenti del Gruppo regionale del Popolo della Libertà. “Su questa vicenda vogliamo tenere alta la tensione fino a quando non si avrà la certezza che il problema è stato risolto- dice l’esponente del Pdl. Scajola fa sapere di essere in costante contatto con il sindaco di Ventimiglia Scullino, con il Presidente della Provincia Sappa ed il nuovo dirigente scolastico della provincia Franca Rambaldi “ che stanno portando avanti un ottimo lavoro per salvare il destino di questo istituto storico per Ventimiglia Alta tanto caro alle famiglie.” “Un gruppo di lavoro questo che si sta

adoperando per cercare di trovare una soluzione al problema molto sentito sul territorio e che non deve essere sottovalutato.” “La struttura scolastica di Ventimiglia deve essere salvaguardata – conclude Marco Scajola – perché è una delle più antiche della città ed ha da sempre rappresentato un punto di riferimento importante per tutto il territorio e per le famiglie del comprensorio. Sto lavorando a stretto contatto con le istituzioni locali per arrivare a venerdì mattina giornata in cui si terrà il vertice tra il Sindaco, la dirigente scolastica e il presidente della Provincia per decidere le sorti di questo istituto ed andare così incontro le esigenze dei residenti del borgo medievale.” “Mi auguro che anche l’amministrazione regionale faccia la sua parte per salvare questo patrimonio”. Queste le parole del consigliere regionale

Scajola

Scullino Scajola ma nel frattempo gli abitanti di Ventimiglia Alta sono pronti ad aprire una sottoscrizione popolare per salvare la scuola media, in attesa di incontrare domani il sindaco Scullino e il presidente della provincia Sappa per la riunione decisiva che sancirà la salvezza o meno della scuola media Cavour. In ogni caso è fondamentale che le iscrizioni degli alunni raggiungano numeri considerevoli, altrimenti la chiusurà sarà obbligata. a.d.b.

Nella frazione di Latte si sono inaugurati i nuovi giardini pubblici voluti e desiderati da anni dalla popolazione della frazione. L’Amministrazione Comunale ha raccolto la richiesta di alcune mamme investendo e realizzando il desiderio dei bambini numerosi di Latte. La manifestazione è stata perfetta in tutti i suoi particolari. E’ intervenuta la banda di Ventimiglia accompagnato dal suo storico maestro Franco Coco la quale ha dato inizio alla manifestazione, sono intervenuti dall’Amministrazione il sindaco Gaetano Scullino, il presidente Giuseppe Campagna, l’assessore alle frazioni Andrea Spinosi, e i consiglieri Mauro Merlenghi e Paganelli. Tutto si è svolto secondo le tradizioni. Il sindaco con la famiglia Villa, in quanto i giardini per scelta voluta sono stati dedicati al Maestro-Studioso della nostra cultura locale Renzo Villa scomparso nel 1997, sono stati chiamati al taglio del nastro d’inaugurazione. A susseguirsi c’è stato il discorso del Sindaco ai cittadini, i ringraziamenti da parte dei genitori di Latte al Sindaco e un momento di grande commozione, la consegna di targhe da parte della famiglia Villa al sindaco, al consigliere Mauro Merlenghi e al maestro della Banda musicale Franco Coco. Si è conclusa la manifestazione con un grande buffet e brindisi offerto dalle famiglie volenterose di Latte.



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