Eco della Riviera n.49

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Giovedì 16 Dicembre 2010 - N. 49 - Anno 95 - Riviera dei Fiori e Costa Azzurra Fondato nel 1915 S p e d i z i o n e i n A . P. - 4 5 % a r t . 2 c o m . 2 / b L . 6 6 2 / 9 6 D i r. C o m m . I m p e r i a - Ta s s a p a g a t a

Direttore Roberto Basso

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MAGAZINE Matia Bazar Insieme per Natale Concerto benefico a favore della Croce Verde

da pag 39

Ventimiglia Stagione sinfonica La Filarmonica Italiana inizia con Schumann

Io la penso così

L’editoriale di: Roberto Basso

E adesso Imperia rivuole il suo ministro Emile Cioran, filosofo, scrittore e saggista romeno morto a Parigi nel 1995 all’età di 84 anni, era solito dire agli amici ed ai suoi allievi che “non si scrive perchè si ha qualcosa da dire, ma perchè si ha voglia di dire qualcosa”. E lui, che dopo averne viste tante ora riposa in pace nel cimitero di Montparnasse, di cose ha avuto voglia di dirne parecchie e le ha scritte tutte. Mai nessuna banale. Questa settimana riportiamo su L’ECO quello che abbiamo sentito dire da tanti cittadini in parecchi Comuni della nostra provincia subito dopo l’esito delle votazioni sulla fiducia a Berlusconi di Camera e Senato e che molti vorrebbero poter scrivere.

Giri: per salvarsi dal crack Area24 chiede più parcheggi ad Arma. Pazzesco! pag. 6

Bordighera

In manette il commercialista Nicola Mastorakis pag. 27

Imperia

Ma di chi è il porto di Imperia? Di Caltagirone, Conti o .... pag. 17

....prosegue a pagina 3

Sanremo

Taggia

Ucflor: e se il Comune pagasse i nostri debiti? pag. 19

Natale: la crisi penalizza molti commercianti pag. 25

Artwhere Il Dams di Imperia

Musica, moda, televisione, film e fumetti DA PAG. 29



Editoriale

coi baffi

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L’interrogativo è “durerà il governo Berlusconi”? Scajola non è Verdini. Non facciamo gli ipocriti, un ministro fa comodo a tutti

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vunque, a caratteri cubitali, sui muri delle case, dei palazzi, sui cartelli pubblicitari, sui treni, sulle navi, se fosse possibile anche tra le nuvole ed in cieli azzurri. In sintesi la frase è questa: “con la vittoria del Pdl e della Lega presto rivedremo finalmente Claudio Scajola rifare il ministro”. Qualcuno ha anche aggiunto, sottovoce, quasi per non Maurizio Zoccarato e Claudio Scajola tirarsela addosso: “tocchiamo ferro e speriamo che abbia imparato qualcosa e non cada per la terza volta”. Da enigma casinò 36 ore nei 67 Comuni imperiesi l’interrogativo principe è proprio questo: ce la farà Claudio, dopo essere finito da mesi sull’Aventino per una stramba storia di un appartamento affacciato sul Colosseo, a rimontare a cavallo, a riavere il suo posto alla destra del Presidente del Consiglio cavalier Berlusconi ed il suo ministero? Il premier Berlusconi Come Marzullo chi si fa questa domanda in cuor Spinto dal successo perSul suo si da anche la risposta: sonale di Berlusconi, e non terrisì, Scajola ce la farà. Perchè solo, ce la farà Claudio antorio torpensare o addirittura sperare che questa volta a risalire in nerebbe una certa il contrario? Siamo certi che groppa al destriero del co- tranquillità, si ristabilirebbe dalle nostre parti nessuno, mando? Tra i suoi fedelissi- l’ordine, una chiara gerarnel Ponente come in tutta mi, che in questi ultimi tem- chia, un faro a cui rivolla Liguria, l’Italia, l’Europa pi proprio ad Imperia, e non gersi. Un capo riconosciuto ed oltre, anche tra chi mili- solo, è già stato investito da ed autorevole che decide, ta sulla sponda opposta del problemini, da indagini del- che indica il da farsi sul centro destra possa pensare la magistratura o che sente fronte scottante, per esemo sperare che avere a Roma odore di bruciato e trasale pio, della raccolta e smalun ministro della propria tutte le volte che suona il timento rifiuti, del porto di terra, del proprio Comu- postino o incrocia per strada Imperia, della sicurezza e ne, della propria provincia, divise delle forze dell’ordi- legalità, del proseguimento della propria regione sia un ne, c’è chi prega ed accen- dei lavori dell’Aurelia bis, danno, una iattura, qualcosa de ceri perchè Scajola torni della ferrovia a monte, delda augurare al peggiore de- presto a fare il ministro. Il ri- la floricoltura, del casinò, gli avversari. Se ci sbaglia- entro suo è la salvezza loro. dell’occupazione, dell’ecomo non sarebbe male, come Claudio rappresenterebbe nomia, del futuro dei giovaparadosso, che qualcuno una garanzia, uno scudo. ni, dell’etica, delle capacità cominciasse a meditadi chi amministra la re che, forse, riaprire i cosa pubblica e le manicomi non sarebbe Spa partecipate. poi così azzardato. Pensiamo che Nel toto-Scajola dopo questa vittoria per la terza volta midi Berlusconi, anche nistro c’è anche chi, se risicata, anche se con qualche ragione, arrivata com’è arfa osservare che “perrivata, per Clauchè no! Claudio non è dio Scajola, se non mica Verdini”! E anche scoppieranno terrequi perchè obiettare. moti improvvisi, le Scajola e Verdini, pur prossime settimane militando nello stesso dovrebbero essere partito azzurro, hanno Il filosofo romeno Emile Cioran meno pesanti. Non storie assai diverse. sappiamo se rifarà a

In arrivo un vero Piano di investimenti o lista della spesa?

Morandi, Tozzi e Ruggeri tempi brevi il ministro, glielo auguriamo. Visto come vano le cose, in sub ordine come dicono gli avvocati, riteniamo che il posto di coordinatore del Pdl al posto di Verdini o di Cicchitto o di consigliere fidato di Berlusconi al posto di Ghedini ed altri, senza dubbio se lo sia conquistato. Il Pdl, per far rientrare chi si è smarrito, deve essere ricucito saldamente. E Scajola è un ottimo tessitore, sa che servono esempi concreti, non c’è più spazio per le parole e buone intenzioni. Urge gente limpida, capace di costruire in tempi brevi risultati per la collettività. ue parole su Sanremo. Domani dovrebbe essere pronto il tanto atteso quanto chiacchierato Piano di investimenti della casa da gioco. Il presidente della Spa Casinò, Donato Di Ponziano, sentito per telefono a Roma, senza nascondere le difficoltà in cui si trova l’azienda si è dichiarato sostanzialmente ottimista. L’atteggiamento determinato del sindaco Maurizio Zoccarato nel riconoscere il rilancio della casa da gioco tra gli obiettivi prioritari di Sanremo è, senza dubbio, un fatto positivo e rilevante. “Siamo pronti – ha dichiarato Zoccarato – a fare investimenti record per la casa da gioco, conferirle per la ricapitalizzazione beni pubblici di spessore come l’ex stazione ferroviaria, Villa Hanger, l’ex deposito merci ed altro per un valore di 20 milioni di euro. Basta modesti con-

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tributi a pioggia per evitare all’ultimo momento l’alea del fallimento”. Basteranno 20 milioni? Certamente sono una bella cifra, ma non è un mistero che Villa Angerer, come il complesso della vecchia stazione, per restaurarli e renderli produttivi necessitano di interventi economici impegnativi. Se arrivano i soldi fare il primo passo della rinascita sarà più facile. Se poi il Piano di investimenti avrà una sua logica, come tutti auspicano e non si limiterà alla solita anche se più accurata “lista della spesa”, forse la sfida sarà meno ardua e l’obiettivo più decifrabile e possibile. La pace scoppiata tra Zoccarato e Di Ponziano, voluta o imposta da Scajola non importa, è fondamentale. A volte i sogni si avverano, i miracoli accadono. A Sanremo basterebbe molto meno. Sarebbe sufficiente che almeno le tre promesse di “trasparenza, meritocrazia e legalita”delle mille fatte in tutte le campagne elettorali (o quando si accettano presidenze o posti di rappresentanza e responsabilità pubblica) venissero poi mantenute. Non è mai troppo tardi per farlo. Qualcosa di nuovo si sta muovendo, qualche segnale sta apparendo all’orizzonte, ma non basta. Come cantavano Tozzi, Morandi e Ruggeri vincendo nel 1987 il Festival “si può dare di più”. Si deve fare di più per la collettività, si deve dare di più a Sanremo. Roberto Basso

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Sommario

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News in primo piano Il caso Ucflor

SOMMARIO

Il piano di risanamento si può fare ma serve una vera rivoluzione nell’azienda

Servizi speciali Io la penso così di Bruno Giri Dracula: KlaudioJugend e la Varicosa d’oro Rivolte studentesche in via Matteotti Artwhere, il giornale del Dams di Imperia

pag. 6 pag. 9 pag.10 pag.29

pag 19

Imperia

Rivolte studentesche

Ancora nebbia sul porto d’Imperia pag.17 Sicurezza sul lavoro, Liguria ultimo posto in Italia pag.17 Consiglio provinciale: focus sulle partecipate pag.18

Il “no” alla riforma Gelmini raggiunge anche Sanremo, ragazzi in piazza a protestare

Sanremo “E se il Comune pagasse i debiti dell’Ucflor?” Sanremo sta diventando come il Bronx I 40 anni della Compagnia Stabile

pag.19 pag.20 pag.21

Ponente Taggia: Natale anche per i commercianti? Bordighera: Manette al dottor Mastorakis

pag.25 pag.27

pag 10

Zoccarato, stasera a Primocanale “La verità? Stiamo cambiando Sanremo”

Rubriche Magazine Sette giorni di cronaca Personaggi storici Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

pag.39 pag.37 pag.44 pag.53 pag.60

Gerenza Direttore responsabile Roberto Basso Editore Cyrano S.r.l. P.zza Colombo - Sanremo Redazione Sanremo - P.zza Colombo,17 Tel. 0184.506818 - Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30 - 12,00 e 16.00 - 18,30 mercoledì 9,30 - 12,00 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Web site: www.ecodellariviera.com Abbonamento annuale € 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione trib Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002 Salvo accordi scritti con la società editrice la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito. www.ecodellariviera.it

Zoccarato

Sanremo un anno dopo. Questa sera alle 21 a Primocanale, il sindaco Maurizio Zoccarato sarà ospite della trasmissione “Destra e Sinistra”, condotta da Roberto Basso. La città del festival e del casinò è migliorata? Qualcosa è cambiato, sta cambiando o le promesse fatte e le attese dei cittadini sono state deluse? E, soprattutto, quali sono le strategie e gli obiettivi per il 2011? Si parlerà a tutto campo dalla sicurezza alla floricoltura, dalla casa da gioco al mondo del lavoro, dall’Amaie a Sanremo Promotion, dal festival all’assistenza, ai servizi, all’economia, alla ciclabile, dalla politica ai giovani. Vecchie e nuovi problemi, vecchie e nuove speranze. Repliche domani alle 16 e domenica mattina alle ore 9.

Sanremo Auguri Cipollina Chiara è una bellissima bimba che tra pochi giorni compirà 5 anni. E’ una ragazza fortunata, venuta alla luce nei giorni magici e misteriosi che precedono la nascita di Gesù Bambino. Chiara Revello Bottini spegnerà le sue prime 5 candeline e festeggerà l’evento con tutti i suoi cari, la mamma Barbara, papà Davide, le nonne Grazia e Mara, i nonni Giovenale e Michele, la bisnonna Vanna Servetti, cuginetti, zie, zii, parenti ed amichetti. Sotto l’albero tanti regali, baci, abbracci e, sicuramente, anche una lacrimuccia del “suo nonno Ciccio”, Giovenale Bottini, sindaco di Sanremo negli anni 2000.


Attualità

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Passa in consiglio comunale il bilancio 2011 Fumata bianca per le palazzine di Latte e al piano per le spiagge. Il Pd attacca

De Leo

Scullino

Ventimiglia. Nel consiglio comunale di lunedì scorso è stato approvato il bilancio di previsione 2011 che chiude a quota 32milioni e 229mila euro. Gli investimenti prevedono ben 11 milioni di euro, come ad esempio interventi nel centro storico, ponti sul Nervia, sottopassi, insomma tutto ciò per rendere accogliente e a misura di cittadino Ventimiglia. Come da copione, sono arrivate le sterili critiche da parte dell’opposizione del Pd che

ha affermato che l’amministrazione ha aumentato le tasse e tagliato i servizi, ma forse i democratici non sanno che questo bilancio sottotono è figlio dei tagli del governo imposti dalla crisi ma anche dalla regione “matrigna” e dalla diminuzione dei fondi turistici della casa da gioco matuziana. Pur con questi tagli l’amministrazione ha varato un buon programma manifestazioni, è in programma una maratona tra Ventimiglia e Monaco e tornando al

welfare, l’amministrazione Scullino attuerà politiche di attenzione per la raccolta differenziata e un finanziamento per l’asilo di Roverino a rischio chiusura. Inoltre anche la cultura avrà il suo spazio, con la pubblicazione di un volume su Aprosio, guide turistiche e tanto altro ancora. Per quanto concerne il piano spiagge, l’amministrazione intende portare le barche dei pescatori dilettanti tutte sulla spiaggia del torrente Nervia, un modo pratico e sinergico per dare più spazio ai luoghi per bagnanti. Infine nella frazione di Latte al confine con la Francia, il consiglio ha dato via libera al Puo, ovvero al piano particoleggiato che riguarda una piccola zona dove verranno costruite sei palazzine dietro alle scuole elementari, le quali saranno dotate di tutti i sistemi ad impatto ambientale zero. Andrea Di Blasio

Molotov al mercato dei fiori

Sanremo. Tornano gli attentati incendiari: la scorsa notte, intorno alle 3.30, presso i magazzini del mercato dei fiori in via Quinto Mansuino. Il bersaglio sarebbe stata un’azienda a conduzione familiare. Sono state lanciate verso il furgone di questa a zienda, ben tre bombe molotov. Le prime due si sono infrante sull’asfalto senza prendere fuoco. La terza invece è esplosa, mancando però il bersaglio di un soffio, per poi spegnersi da sola. Qualcuno deve aver sentito o visto qualcosa, ed ha chiamato i vigili del fuoco e il 112. E’ subito iniziata la caccia all’uomo, ma l’attentatore ha fatto perdere le sue tracce. Per ora le indagini sono ancora ad ampio raggio e non si esclude nessuna pista, compresa quella della concorrenza sleale. I proprietari del furgone, una volta avvertiti sull’accaduto, avrebbero dichiarato di non aver mai subito minacce o richieste di denaro. Ora si attende di scoprire se le telecamere di sorveglianza posizionate intorno all’area del mercato di valle Armea, possono fornire elementi utili per scoprire l’autore del gesto. La preoccupazione risiede nel fatto che fino a poco tempo fa queste telecamere avevano subito un guasto che probabilmente non è stato riparato. Sicuramente non è la prima volta che un’azienda di esportazione floricola viene colpita in questo modo. Solo tre anni fa infatti, era stato incendiato un camionfrigo Mercedes di una ditta di Riva Ligure, il cui magazzino era già stato raggiunto da una molotov tre anni prima. A.P.

Dramma della gelosia Efferato fatto di sangue martedì sera a Borgo San Dalmazzo nel cuneese, dove una donna di 52 anni, Vincenzina D’Amico, originaria di Ventimgilia è stata uccisa dal suo ex compagno Franco Ruffirengo di 55 anni, il quale si è poi suicidato. Il Ruffirengo ha esploso un intero caricatore della sua rivoltella contro la donna e i vicini che hanno avuto la sventura di assistere all’omicidio hanno raccontato che il tutto si è svolto molto velocemente e che sembrava di essere in un film. Purtroppo era realtà e il tempestivo intervento dei carabinieri e del 118 non ha potuto far niente. Ora resta da capire quale sia stata la causa che ha scatenato tale odio nell’uomo, ma soprattutto perchè deteneva una pistola. a.d.b.

Sanremo Aurelia Bis: maxi tamponamento Dieci i veicoli coinvolti in un maxi incidente in Aurelia Bis di Sanremo, lo scorso Lunedì, nel tratto compreso tra lo svincolo di San Martino e quello di via Pascoli, a doppio senso di marcia; otto i feriti. La causa degli scontri sarebbe stata la curiosità dei guidatori che rallentando alla vista di un primo incidente nel quale era coinvolto uno scooter, hanno dato il via al tamponamento a catena. L’agente della polizia municipale ha rischiato di essere investito, mentre stava rilevando il primo incidente. Il traffico veicolare e’ stato bloccato per oltre 45 minuti.(foto Sanremonews)

Sanremo Locomotore a fuoco Un locomotore del treno Intercity Milano-Ventimiglia ha preso fuoco lo scorso lunedì, verso le 14.50, non appena arrivato alla stazione ferroviaria di Sanremo. Sul convoglio erano presenti circa duecento persone che non sono state fatte scendere dal treno. I mezzi di soccorso sono dovuti entrare dall’atrio principale della stazione e seguire il lungo corridoio che porta ai binari, visto che la galleria a monte, utilizzata durante le esercitazioni di soccorso per le emergenze, e’ stata tenuta chiusa. Dai primi accertamenti eseguiti dai vigili del fuoco sembra che la causa sia stata il surriscaldamento del motore. Il traffico ferroviario è rimasto interrotto fino alle 16.

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Attualità

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Io la penso così La sai l’ultima? Per salvarsi di Bruno Giri

I lavori sono scandalosamente fermi da mesi. Anc

S

ono davvero rare le soddisfazioni offerte dalla consuetudine di mettere nero su bianco le proprie opinioni ed esporle al pubblico, un po’ perché non sempre uno ci azzecca e molto perché di solito i fatti arrivano troppo tardi a darti ragione e l’argomento ha perso di attualità e di interesse e nessuno per il tempo trascorso si ricorda più di quello che all’epoca avevi scritto. Però nel mio caso quando succede, per me è come ricevere il referto di un laboratorio di analisi con tutti i valori a posto, compresi tra un minimo e un massimo indicati nella colonna a destra. Insomma, in quelle rare occasioni scopro di non essere ancora rincoglionito del tutto. Questa volta, però, la soddisfazione ha superato ogni limite ed è stata talmente grande che mi sono fatto i complimenti da solo e ad alta voce, per essere rimasto quello che ero l’11 marzo 1958 quando in via Po a Torino ho ricevuto dalle mani del Magnifico Rettore Mario Allara la laurea in giurisprudenza dopo aver discusso una tesi di diritto penale con il professor Marcello Gallo come relatore. La tesi era sul concorso di persone nel reato, e precisamente sulla variante individuale al piano comune, cioè uno dei pochi casi di cosiddetta responsabilità oggettiva che con l’ingenuità dei miei vent’anni consideravo allora una barbarie giuridica, un rottame d’altri tempi dimenticato tra le pieghe del Codice Rocco. E’ passato più di mezzo secolo da quel giorno e l’evolversi delle leggi e i casi della vita si sono incaricati di farmi conoscere, e in qualche circostanza sperimentare in cute, ben altre barbarie in materia di reato associativo, come la banda armata e il cosiddetto “stampo mafioso”, quando nelle sue forzature estreme purtroppo si trasforma in

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“colpa d’autore” - la taterschuld della dottrina tedesca degli Anni Trenta - punita dallo Stato non per un qualcosa che l’individuo ha commesso ma per ciò che l’individuo è, per esempio, appunto, un “mafioso” o ultimamente con Maroni un “immigrato clandestino”. Il giugno scorso dicendo come la pensavo sul dehors del “Big Ben” andato a fuoco sostenevo che “le etichette appiccicate in questi giorni sulle bottiglie del nostro vino non mi sembrano quelle giuste”, e su quelle

etichette c’era scritto “avvertimento mafioso”. Poi a luglio a Sanremo in piazza Colombo c’è stata la fiaccolata contro le mafie e maliziosamente mi chiedevo: “Quante di queste fiaccole e quanti di questi lumini sono stati accesi con il medesimo accendino che ha appiccato fuoco ai dehors? E per accendere quanti altri ceri sono stati usati quegli stessi accendini il secondo giorno di settembre a San Luca d’Aspromonte, il paese di Corrado Alvaro, alla processione della Madonna

della Montagna?”. Ad agosto sono tornato sull’argomento dopo aver letto il decreto di fermo di indiziato di delitto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Direzione Distrettuale Antimafia, un corposo atto d’accusa di 2656 pagine raccolte in quattro volumi emesso a metà luglio nel confronti di 156 presunti affiliati alla ‘ndrangheta, un malloppo al quale proponevo di mettere come sottotitolo “Brevi cenni sull’universo mafioso”.

Mi interessava la voce “Ponente Ligure” e lì ho trovato una analisi che forse una volta era corretta ma che ora è datata quando descrive questo angolo di Liguria come ”un paradiso ove poter riciclare le ingenti ricchezze prodotte dalle attività illecite, una piazza tranquilla dove svolgere con sistematicità le più proficue attività di estorsione e di usura, il tutto, per così dire, all’ombra del paravento legale offerto dal casinò di San Remo”. A settembre come la calunnia rossiniana, il teorema dell’infiltrazione mafiosa “scorrendo e ronzando nelle orecchie della gente s’è introdotto destramente nelle teste e nei cervelli”, lo schiamazzo è cresciuto soprattutto sui giornali, e “ha preso forza a poco a poco e scorre già di loco in loco” al punto da chiedermi: ”Bordighera, Riva Ligure, Ventimiglia, Sanremo, tutta la provincia è mafiosa?” Rispondevo con la proposta di istituire una sezione specializzata nell’Albo dei Giornalisti, quella degli sputtanatori. Però i fatti nei due mesi successivi sembravano darmi torto: tre dossier di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza sui condizionamenti mafiosi della ‘ndrangheta calabrese a Ventimiglia segnalati dall’associazione “Casa della Legalità” di Genova, il rinvio a giudizio di dodici imputati bordigotti ma di origine calabrese per reati vari anche contro amministratori locali, arresto di un quartetto di calabresi di Taurianova trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa sospettato di essere un “commando” o gruppo di fuoco mobilitato per una spedizione punitiva, e infine, sei mesi dopo il fatto, la scoperta dell’agguato intimidatorio a colpi di lupara all’impresario che sta costruendo il porto di Ventimiglia. E poi si è perso il conto degli atti amministrativi e di pubblica sicurezza adot-


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dal crack Area 24 vorrebbe più parcheggi ad Arma

che Sanremo non ride, Spa pubbliche come l’Amaie, l’Ucflor ed altre, hanno i conti in rosso tati in quest’ultimo periodo al seguito del fantomatico filone di contrasto alla ‘ndrangheta: assegnazione di scorte, attivazione di commissioni di accesso, produzione frenetica di rapporti e di proposte di misure preventive e segnalazione di una miriade di infrazioni bagatellari alla esasperata ricerca dei peli nell’uovo. Il tutto amplificato dalle opposizioni politiche, dalla grancassa mediatica e dallo stillicidio dei giornali, con un martellamento ossessivo e asfissiante. In questo bailamme più di una volta, come il mugnaio di Potsdam, dentro di me ho invocato un giudice che intervenisse finalmente a ripristinare, se non legge e legalità, almeno le regole del diritto e della logica giuridica. Però non ne ho scritto nulla – lo confesso – perché anche la mia fede inossidabile nella giustizia aveva cominciato a vacillare sotto i colpi delle artiglierie mediatiche e la speranza l’ho tenuta nascosta nella mia mente come ha fatto, ne sono persuaso, la stragrande maggioranza dei figli di

Rolando

Russo

Di Ponziano

questo angolo di Liguria che non merita di essere ingiustamente infangato. Fino a quando la settimana scorsa, come un deus ex machina, è arrivato davvero un giudice, quello dell’udienza preliminare di Sanremo, a rasserenare il clima ed a ridimensionare le cose con argomenti che collimano con ciò che negli scorsi mesi avevo messo nero su bianco su queste pagine. Di qui la grande soddisfazione che dicevo all’inizio. Perché nelle undici pagine della sentenza ho ritrova-

to alcuni principi che temevo si fossero smarriti, valori basilari sui quali - in democrazia - si fonda uno Stato di diritto, qualunque sia la sua architettura costituzionale e la stessa sua forma di governo. Mi riferisco alla responsabilità individuale che va dimostrata con fatti specifici e oggettivi e non dedotta dalle caratteristiche soggettive della persona, perché si parte dall’amico, dal socio in affari, dal familiare, dal sodale e dal contiguo e si finisce, come sappiamo, con le degenerazioni estreme di terrone, negro e ebreo: “la legge punisce per quello che si è fatto non per quello che si è”. Ma mi riferisco anche alla rivalutazione della prova contro il sospetto, una prova che deve venire prima e non dopo l’accusa, all’onere di sostenerla che tocca a chi accusa e non a chi si difende e alla profonda differenza tra sospetto, indizio e prova che non sono affatto sinonimi, come invece pretendono di farci credere i costruttori di teoremi indimostrati e indimostrabili somministrati quotidianamente sui giornali, alla televisione e su internet come dogmi di fede. Mi riferisco, ancora, al ripudio del “caveant consules ne quid respublica detrimenti capiat”, cioè all’emergenza creata artificialmente per legittimare ribaltoni politici, scalate personali e manovre di palazzo in nome di un bene assoluto messo

in pericolo dal male assoluto rappresentato da chi ha interessi, valori e programmi diversi dai propri o più semplicemente milita nello schieramento opposto. Detto questo, cioè che i

Basta errori

non è detto che i prepotenti siano anche mafiosi

prepotenti e i magnaccia, quando lo sono veramente, vanno trattati da prepotenti e magnaccia e non da mafiosi per il solo fatto di provenire dalla Calabria e che le loro eventuali colpe non li privano in nessun caso dell’habeas corpus e della dignità per trasformarli in metastasi immonde da isolare e espellere dal corpo sociale, sono sempre più convinto che al tempo della globalizzazione la malavita organizzata non è più stanziale ma ecumenica e che non marca più un territorio specifico. Si è trasformata in entità senza patria e senza frontiere, come è successo con il terrorismo, con la speculazione finanziaria internazionale e con la discovery

di Wikileaks, e ha cambiato pelle, metodi e cultura. Con buona pace di chi in televisione scopre che la mafia abita in Lombardia e che è stata la Lega a spalancarle l’uscio e per quelli che aggiungono che ha una seconda casa a Bordighera. Ma la soddisfazione questa settimana non si è fermata lì perché domenica mi sono scoperto addirittura profeta dopo aver letto in prima pagina locale il titolo “Area 24, il park affonda” e il sottotitolo “Taggia, la società travolta dai debiti chiede spazio per altri 30 box”. Solo un emulo di Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele poteva infatti mettere nero su bianco sull’Eco il 7 ottobre precedente la profezia “che la presa per il sedere non venga portata alle estreme conseguenze e che non arrivi in Comune una variante per trasformare i posti auto a rotazione in box da vendere ai privati per coprire la voragine di debiti di Area 24”. Nessuna soddisfazione, invece, ha finora ottenuto il mio sforzo pedagogico a Sanremo, dove si combatte per la sopravvivenza dei gestori mentre le aziende pubbliche da loro gestite sono sull’orlo del baratro, e parlo del casinò, dell’AMAIE, di Area 24 e dell’U. C. Flor. Il rischio è che nel fervore del combattimento tocchi a Di Ponziano, Rolando, Russo e Banaudo il destino di Alibante di Toledo colpito da un fendente della Durlindana di Orlando Innamorato “e come avvien quand’uno è riscaldato, che le ferite per allor non sente, così colui, del colpo non accorto, andava combattendo ed era morto.” Ma questa è un’altra storia, anzi un’altra profezia che mi riservo di specificare nel dettaglio, sempre che mi rimanga il tempo necessario, perché da lontano giunge alle mie orecchie il rintocco di campane che non promettono niente di buono.

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Celentano-Pepè: odio e t’amo che dura una vita

Pepè medicato dopo il litigio con Celentano Sanremo. Oggi in tribunale forse si concluderà “l’incidente” tra Giuseppe Staltari, in arte Pepè, da Torino, uno dei migliori fotoreporter di gossip italiani e Adriano Celentano. I due si conoscono da una vita, basta vedere la foto in basso a sinistra che li ritrae entrambi giovanissimi e con tanti capelli neri. Pepè, che ha partecipato e fotografato ben 48 festival di Sanremo ed immortalato tutti i big dello spettacolo da Villa a Bongiorno alla Bellucci, un’estate di 4 anni fa, a Bordighera, ha avuto uno scontro con l’amico Celentano ed un suo bodyguard. E’ stato malmenato e sono volate querele e richieste danni. Oggi si saprà se ha ragione Celentano o Pepè e chi pagherà.

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La KlaudioJugend e la Varicosa d’oro

Sanremo, Imperia e la società hanno bisogno di una rinascita non di riesumazioni sportive e prove di ardimento quali ingoiare stoccafissi crudi, piegare barre d’acciaio con la dentiera, spegnere sigarette a scudisciate, simulare la volata finale della Milano Sanremo su i cerchioni di biciclette senza tubolari e amenità similari. Il problema è che quea situazione sta ste vecchie glorie, come le precipitando, il loro divise, sono logore e, nemico è alle a parte qualche furbata daporte, il fronte si sta sfal- gli effetti limitati, non handando ed iniziano le prime no più nulla da insegnare e defezioni tra le truppe; nel non hanno neppure un vasto bunker di Villa Ninina lo seguito, come i recenti ristato maggiore organizza il sultati elettorali dimostrano contrattacco e, non potendo in maniera impietosa, e depiù contare sulle divisioni stinati a essere ricordati più corazzate della società civi- per qualche operazione imle, restia a farsi coinvolgere mobiliare e societaria “creain simili avventure, getta tiva”, che per aver affrontain campo le ultime risorse to seriamente e aver cercato disponibili, i ragazzini del- di risolvere i problemi che la KlaudioJugend alla cui affliggono la nostra terra. E’ guida vengono posti alcuni una questione di credibilità vecchi combattenti, mutila- e non di immagine; neppure ti e reduci di tante battaglie il buon Maurizio Goebbels, del passato, la Klaudio- recentemente nominato miSturm. A questi reparti, raf- nistro della propaganda, fazzonati ed armati alla bell’ riuscirà a far rivivere le e meglio, vengono affidate vecchie mummie, neppure le sorti e l’onore di quella se avesse nelle sue mani il che, un giorno, è stata la “Libro dei Morti” di egizia formidabile armata del Pdl; memoria invece del “Liil capo li ha riuniti, e, per bro dei sogni” che sventola incoraggiarli li ha decorati quotidianamente. Il Libro tutti, ha passato la sua mano dei morti era un papiro sul sui loro volti emaciati sotto quale gli antichi egizi scrilo sguardo compiaciuto di vevano in geroglifico forveterani, riesumati dai con- mule magico-religiose che valescenziari, che sfoggia- dovevano servire al defunto no su divise démodé le de- nel suo viaggio nell’aldilà, corazioni di vecchie guerre, per consentirgli di “vivere” forse per coprire le ferite, ancora nel mondo ultratertutt’ora doloranti, di un pas- reno ma non di certo per sato recente. La strategia è permettergli di ritornare a evidente e si ripete ciclica- tormentare i viventi con la mente, seguendo i corsi e sua ingombrante e spesso ricorsi storici, con lo stesso indesiderata presenza! fatale esito: è l’anticamera Non basteranno un po’ della immancabile disfatta. Se non che, come spesso accade nella nostra provincia, la situazione è grave ma non è seria ed evoca, più che il cupo clima della caduta degli Dei, quello carnascialesco della Varicosa d’oro, rinomata manifestazione goliardico-sportiva, in cui alcune vecchie glorie e buontemponi, circondati da scugnizzi plaudenti, attraversavano via Roma esibendosi, tra l’ilarità generale, in improbabili attività ginnico

L

Sappa

Leone di paillettes, fondo tinta, uno sfondo in cartapesta, tre secchielli e due palette ed un pò di foto-ritocco, magari con un bel party finale in cui tutti mangiano e bevono gratis, per far motivare un corpo elettorale sempre più disilluso ed attento: i tempi bui che stiamo attraversando richiedono sostanza e non immagine, capacità e non improvvisazione e, soprattutto, una discontinuità rispetto ai tempi delle vacche grasse in cui tutti sembravano dei fenomeni perché, tanto, ce n’era per tutti. Non è evocando personaggi del passato che si risolvono i problemi del presente, che affondano le loro radici proprio nelle scelte compiute in maniera scriteriata in quei tempi. Giustificare la stagnazione che stiamo attraversando con i problemi di bilancio è assolutamente puerile (e di

ciò si fanno scudo i ragazzini della KlaudioJugend che, del disastro che si sono ritrovati non nsono certo responsabili): il politico di valore è quello che trova le soluzioni per superarli, viene votato apposta per questo: ad amministrare con le casse piene sono capaci tutti anche se talvolta è accaduto che amministrazioni comunali andassero in crisi allorquando, ad esempio, il gettito del casinò era il doppio dell’attuale, il che la dice lunga sulle capacità degli scienziati della politica che qualcuno rimpiange. La nostra società ha bisogno di una rinascita e non di riesumazioni; i giovani non hanno bisogno di amministratori di sostegno ma di buoni maestri, e se le scelte di rinnovamento che sono state fatte non hanno dato i frutti sperati forse il problema è perché sono stati scelti uomini non all’altezza della situazione, a cui non si rimedia facendo scelte, altrettanto sbagliate, di segno opposto: bisogna tenere la linea ed avere una strategia precisa senza compiere, ad ogni stormir di fronde, scelte dettate da affrettate logiche emergenziali. Inoltre tale modus operandi potrebbe essere indigesto anche per i volenterosi ragazzini della KlaudioJugend che, dopo essere stati mandati all’assalto alla baionetta per conquistare quegli obiettivi che gli spompati soloni del-

la politica locale non erano più in grado di raggiungere, e dopo che li avevano conquistati coprendosi di gloria e di sangue, finita la ricreazione, si sono ritrovati al comando proprio quelle vecchie glorie che, dalle retrovie, avevano seguito comodamente l’assalto e che, terminate le operazioni, scavalcando morti e feriti, hanno comodamente occupato le posizioni appena conquistate dai giovani ascari, senza neppure chiedere il permesso ed anzi, sminuendone l’operato al fine di giustificarne l’estromissione. Ce n’è da incazzarsi come delle belve; altro che rilancio del movimento politico, qui nel migliore dei casi, ad onta di una formale acquiescenza, scoppia una guerra per bande con danni collaterali su obiettivi civili! Se le logiche sono queste, inutile stupirsi delle defezioni dei delusi e dei cambi di casacca degli opportunisti: sarebbe stato il momento di pronunciare un fermo “extra omnes” e cercare, se possibile, di recuperare il consenso della società civile che non può di certo riconoscersi in operazioni di chirurgia plastica rianimatoria come quelle a cui abbiamo assistito negli scorsi giorni. Ma scelte coraggiose, ça va sans dire, necessitano uomini coraggiosi e, nell’attuale contingenza, gli uomini coraggiosi, direbbe Napoleone, paiono essere merce rara.

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Liceo Cassini e Villa Magnolie oltre il danno anche la beffa Oltre dieci milioni di Euro spesi male non sono bastati a garantire agli studenti del Cassini di disporre di un piccolo impianto sportivo, qual è la palestra dell’Istituto, che sia all’onore del mondo. Oltre dieci milioni di Euro che, invece di essere utilizzati per migliorare le condizioni di tutta l’edilizia scolastica provinciale, e non solo del Cassini, sono stati spesi per strapagare una villa a soggetti privati i quali, non contenti, si sono riservati il sottosuolo per costruirci box auto e il parcheggio esterno, obbligando la Provincia a versare un canone per consentire

LA PROTESTA

La cosa più frustrante è non avere un futuro

agli studenti di parcheggiare i loro motorini. Oltre dieci milioni di Euro spesi in lavori fatti male, per costruire una sede dove le porte non si chiudono, l’area adibita a parcheggio è già dissestata e gli intonaci crollano in testa agli studenti. Oltre dieci milioni di Euro che sono il limpido paradigma di come non si deve amministrare, che di-

mostrano l’incapacità del centrodestra di governare la Provincia e di avere una qualche pallida idea sulle cose da fare, su come dare servizi e risposte concrete a tutti i cittadini e non solo regali ai soliti amici. I risultati della politica del centrodestra portano a risultati addirittura grotteschi: si sono spesi male oltre dieci milioni di Euro per realizzare la nuova sede del

Liceo Cassini ma ogni volta che piove i ragazzi sono costretti a prendere strofinacci e secchi per asciugare la palestra; come dire oltre al danno pure la beffa. Di questa sprecopoli

sarà chiamata a dare conto l’amministrazione provinciale nel prossimo Consiglio di lunedì 15 Dicembre, rispondendo ad una interrogazione presentata dal gruppo PD.

Gli studenti si siedono in piazza

Sanremo. Dopo Imperia e Ventimiglia, il “carrozzone” della manifestazione studentesca è arrivata anche nella città dei fiori. Striscioni coloratissimi, megafoni e tanta determinazione, per comunicare le proprie idee. I ragazzi sono partiti dal liceo Cassini dove, una volta riuniti con studenti di altre scuole di Sanremo ed Arma, hanno “marciato” attraversando un po’ tutta la città. Tappa obbligatoria, piazza Colombo, dove la manifestazione si è fermata per alcuni minuti, paralizzando (volutamente?) il traffico cittadino. Qui abbiamo raccolto le testimoniazne e le intenzioni di alcuni studenti. “Riconosciamo il fatto che in questa riforma vi sono dei punti positivi, ma sono in forte minoranza rispetto a quelli negativi. Uno Stato che attua tagli sulla cultura, è uno stato che favorisce l’ignoranza e di conseguenza è uno stato senza futuro. Si continua a dire che il livello scolastico italiano è tra i più bassi di tutta l’Europa e come soluzione si tagliano i fondi?” domanda Mishel Pyrana. “Vogliamo comunque sottolineare che questa manifestazione non è contro o a favore di alcun partito. Lo dimostra il fatto che molti ragazzi presenti oggi avevano protestato anche contro l’allora ministro Fioroni. Le cose a livello culturale stanno andando sempre peggio. Nei giorni scorsi anche alcuni attori e registi hanno protestato per i tagli che si vogliono applicare nel loro settore. Insomma questa riforma non colpisce la scuola in sé, ma la cultura in generale”. Dello stesso parere anche Irene Nepita: “La cosa più frustrante per noi giovani è l’assenza di un futuro. Irene Nepita, Eugenia Trippetta Che possibilità abbiamo se siamo costretti a studiare in queste condizioni? Abbiamo il timore e Andrea Bernardi che lo stato ci voglia trattenere volutamente nell’ignoranza per controllarci e sottometterci più facilmente. Forse ci temono. Trattandosi di un governo anagraficamente vecchio, ha paura che i giovani, con le loro idee, possano mandare “a casa” i vari ministri, politici e politicanti”. “Si continua ad investire sull’esercito e si tagliano i fondi alla scuola pubblica, ma non solo, si concedono incentivi alla scuola privata. È una vergogna”. E ancora: “Con questa manifestazione abbiamo voluto rendere esplicita anche la nostra opinione, ma non deve finire qui. Dobbiamo continuare a far sentire le nostre idee” hanno dichiarato all’unisono i ragazzi. Le modalità con le quali si è svolta questa protesta sono tipicamente studentesche, ma è stata sicuramente pacifica e con toni moderati. Pur trattandosi di ragazzi giovani, hanno dimostrato un’importante presa di coscienza di quanto sta accadendo intorno a loro, hanno idee chiare, ma non per questo scontate. Accantonarli considerandoli dei fannulloni, che non hanno voglia di studiare, è un offesa, oltre che per loro, per il buon senso. La cultura dovrebbe essere una delle più importanti risorse sia a livello individuale che so- Luca Razzani, Etore Giovanati, Mishel Pyrana, ciale. Alessio Pastorelli Giovanni Paternoster e Samuele Colombo

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Che festa alla Diligenza per Lucia Lady Seven!

Buon compleanno e felice 2011

Champagne, Caviale e Vip da “Giuan” Grande festa, grande cena a base di ottimo champagne e caviale, grandi ospiti al ristorante “Giuan” di Arma, gestito da Alberto, perfetto padrone di casa. Serata in onore dello champagne Laurent-Perrier e di Calvisius, prodotto di punta di Agroittica Lombarda Spa, azienda leader italiana, Applausi per Stephane Montjourides, ambasciatore dello champagne LaurentPerrier. Nelle foto hanno alzato i calici Renzo Bedotti (capo area Marr), Luigi Mondini, Silvano Negro, Franco Raul Grossi, Gianni Taggiasco & Company.

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Festival dei Sapori: bontà delle alpi del mare

Sanremo. Si è svolto, con grande successo, al Palafiori un appuntamento imperdibile per tutti i buongustai. Il Festival dei Sapori che ha proposto al pubblico le bontà del Piemonte come il Raschera Dop, il panettone glassato della Bonifanti, le nocciole del piemonte IGP, il Ghiotto della Galfrè di Barge, il Moscato Inaudi Clemente, il Barbera d’Alba dell’azienda Terre Sabaude, i peperoni di Carmagnola, il prosciutto cotto nostrano, salami, il castelmagno, solo per citarne alcuni. Ma non solo Piemonte, anche la Liguria, il gelato artigianale di Taggia, hanno avuto spazio al Palafiori. Tra gli stand più curiosi ed interessanti quello delle “Pere della Corea” (nella foto), vendute dall’azienda Piozzo (Cn) della famiglia Franco, Liliana e Marco Romanisio.

Sanremo Il gelato anche per “Fido” da Slurp La gelateria Slurp ha riaperto con un locale rinnovato e ingrandito e un paio di novità; ai prodotti artigianali si sono aggiunte le praline di cioccolato fatte in casa, e il gelato per... i nostri amici a 4 zampe. “L’idea ci è venuta da alcuni nostri clienti - ci racconta la titolare Ivana Grossi Bianchi - che, quando venivano a trovarci con i loro cuccioli, erano letteralmente trascinati in gelateria; magari non tutti lo sanno ma i cani sono ghiotti di gelato. Purtroppo il lattosio e lo zucchero fanno loro male, così abbiamo pensato di offrirgli un pò del nostro buon gelato rigorosamente alla soya. Ovviamente non è solo per “Fido”, ma per chiunque ne fosse allergico o a dieta.” Insomma, nella città dei fiori si pensa anche alla golosità dei nostri cuccioli.

Sanremo

Ostanel: “saremo una Confcommercio compatta e forte!” E’ un Gianni Ostanel “operaio” quello che si presenta ai media come neo presidente della Confcommercio della città dei fiori. Noi de L’ECO siamo andati ad intervistarlo per saperne di più su come imposterà il lavoro della Confcommercio cittadina, per il suo sviluppo futuro. Allora, Ostanel quali saranno le sue linee programmatiche di mandato? “Non ho linee programmatiche, sarà mia premura prendere ogni decisione assieme al consiglio, in modo da dare linfa vitale al commercio di tutta la città e di tutte le categorie commerciali. La nostra mission sarà quella di andare incontro alle esigenze di tutti”. Come impronterà il rapporto con l’amministrazione comunale? “L’amministrazione comunale avrà davanti a se una Confcommercio compatta e forte e auspichiamo una larga collaborazione con l’ente comune. In ogni caso noi vogliamo aiutare e criticare se ci dovessero essere alcune decisioni che vanno contro gli esercizi commerciali. Salvaguarderemo la nostra indipendenza per eventuali lodi o critiche”. Infine Ostanel, quali progetti per il futuro sono in programma? “Il futuro dipende solo ed esclusivamente da noi. Dobbiamo lavorare in maniera adeguata per Sanremo, farla divenire ancor di più una città a misura di turista, coi giusti approcci. Sono necessarie però buone politiche turistiche, come ad esempio una maggior valorizzazione della pista ciclabile e un potenziamento degli esercizi commerciali di alta qualità per attirare una clientela di facoltosi. Noi non facciamo magie, vogliamo lavorare con sinergia con l’amministrazione che deve fare la sua parte”. Andrea Di Blasio

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New Fun Seven point: a Riva Ligure si gioca come a Las Vegas Riva Ligure. Chi l’avrebbe mai detto. Da domenica prossima nel centro storico di Riva Ligure, in via Nino Bixio 21, si respirerà aria di Las Vegas. Proprio così cari signori, alle 16 in punto, infatti, nel corso di un coktail e brindisi offerti al pubblico che dureranno sino a notte, verrà inaugurata “Play&Win”, Giochi e Vinci, la prima Sala giochi di Riva Ligure “comme il faut”, come dicono i francesi. E’ firmata Fun Seven, un marchio, un’azienda, una società sempre più leader nel Ponente ed in Liguria nel settore del noleggio delle slot machine, video games, videolottery, apparecchi di intrattenimento, dell’assistenza, della competitività e del supporto tecnico dei giochi meccanici di ultimissima generazione. I giocatori, gli appassionati dell’azzardo, chi vorrà provare nuove emozioni trove-

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rà nella nuovissima struttura “Play&Win” di Riva Ligure non una, ma ben 10 video lottery, 1 tavolo da Texas Hold’em, 16 slot, più tutto

quello che serve per puntate e scommesse sportive. Una sala giochi nel cuore antico di Riva Ligure che guarda però al presente e

al futuro, all’America, al mondo del gioco, del relax, se usato senza esagerazioni, con discernimento. Una location che fa sognare e che

da la possibilità, a chi vi entra, di agguantare la fortuna e, se si è nel giorno fortunato, vincere anche tanti quattrini.


PORTA L’ECO CON TE E RAMELLO TI TRATTERA’ ANCORA MEGLIO



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IMPERIA Di chi è il Porto di Imperia? Di Caltagirone, Conti o ...

I

granelli della clessidra sono quasi finiti. Il dirigente del settore porti del comune di Imperia Pierre Marie Lunghi, entro i primi giorni della prossima settimana al massimo, sarà chiamato a decidere se ritirare o meno la concessione in capo alla Porto di Imperia spa. La scelta penderà da una parte o dall’altra in base ai documenti che la Spa presenterà, se lo farà, e se saranno considerati in regola. Nelle ultime ore a complicare ulteriormente il quadro e la situazione della società di cui è direttore generale Carlo Conti, vi sarebbe un atto firmato a marzo stipulato tra la Porto Spa e l’Acquamare di Caltagirone. L’atto riguarderebbe la subconcessione dei diritti di utilizzo e godimento dei posti barca e dei parcheggi, alla società di Caltagirone, che sta costruendo il maxi scalo turistico.

Calzia Questo sarebbe bastato a destare l’attenzione del dirigente del settore Demanio e chiedere delucidazioni su quest’atto di cui ignorava l’esistenza. Ma il vero paradosso sarebbe che il Comune, socio per il 33 per cento del consiglio di amministrazione della Porto di Imperia spa, ha dichiarato di non saperne nulla di questo atto. La cosa, se fosse confermata, avrebbe dell’incredibile, infatti il Comune, oltre a far parte della società, nel con-

Fossati siglio di amministrazione della stessa, può contare su ben due suoi rappresentanti, di cui uno, Paolo Calzia, è addirittura il presidente. Se tutto questo venisse confermato, ciò significherebbe che Carlo Conti, presente al rogito, avrebbe stipulato il contratto di subconcessione senza nessun mandato da parte del consiglio di amministrazione. In questo stato di caos totale l’Acquamare ha provato a chiarire la situazione. Secondo la società di

Caltagirone, l’atto notarile, stipulato in data 23 marzo, consisterebbe esclusivamente nel trasferimento ad Acquamre dei diritti di utilizzazione del 70 per cento delle opere a mare. Quindi si tratterrebbe di atti già previsti. Una spiegazione che comunque non convince gli uffici del settore Demanio. Già domani la commissione di vigilanza si riunirà per decidere il da farsi. Se dovesse optare di ritirare la concessione alla

Spa si aprirebbero scenari preoccupanti, soprattutto per l’Acquamare, la quale tutti i soldi spesi fin’ora, per costruire lo scalo turistico, in cambio del 70% degli introiti, andrebbero in fumo. Infatti tutte le opere realizzate diventerebbero di proprietà del demanio. Inoltre la città si troverebbe con un’opera incompiuta, bloccata fino a che il Comune non decidesse di bandire una gara sperando che qualche imprenditore si faccia avanti mostrando interesse ad investire per realizzare le opere mancanti. In caso contrario, se il Demanio valuterà positivamente le controdeduzioni presentate dalla Porto Spa, allora quest’ultima avrà la possibilità di proseguire nella costruzione dello scalo. In un modo o nell’altro si potrà scrivere la parola fine a questa telenovela? Se lo augurano in molti. A.P.

Sicurezza sul lavoro: la Liguria all’ultimo posto in Italia Stringono i tempi per mettersi in regola e adeguarsi finalmente al nouvo testo unico della legge 81 del 9 aprile 2008. Si sà, gli italiani sono sempre un pò indietro, in Europa queste leggi sulla sicurezza del lavoro esistono e vengono applicate da almeno 10 anni, ma essere addirittura l’ultima regione d’italia in materia è piuttosto svilente. Da circa 34mila infortuni denunciati nei primi anni 2000 si è passati a circa 28.000 (dato non ancora definitivo) del 2009, con una diminuzione percentuale pari a circa il 20% in un decennio pur a fronte di un aumento della popolazione assicurata,nonostante questo,la Liguria rimane, comunque, tra le regioni

italiane con la maggior incidenza infortunistica (ossia con il maggior numero di infortuni rispetto agli addetti assicurati all’Inail). Uno

degli episodi più recenti è il terribile incidente mortale del 21 luglio ad Arma di Taggia che costò la vita a Fausto Sandonato, 39 anni.

La disgrazia si verificò in un cantiere edile in via del Piano, in zona Levà, tra Arma e Taggia. L’operaio rimase schiacciato tra due blocchi di cemento armato. A fronte di questa emergenza sono previste per il nuovo anno 1600 viste di controllo a prevenire incidenti futuri,e per tutti gli inadempienti non solo salatissime multe ma anche provvedimenti penali. La materia sicurezza si fà sempre più fitta e articolata, e coinvolge tutti,ma troppo spesso la l’informazione non è altrettanto congrua. L’Eco, con la collaborazione di una società italiana, leader in questo settore, pensa di preparare ed analizzare, con ingegneri,

professionisti e medici del lavoro, aspetti nel nuovo testo unico. Partendo dalla definizione di stress correlato: “Reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifestano quando le richieste lavorative non sono commisurate alle capacità, risorse o esigenze del lavoratore” (National Institute for Occupational Safety and Health, NIOSH 1999). “Reazione ad aspetti avversi e nocivi del contenuto, dell’ambiente e dell’organizzazione del lavoro. E’ uno stato caratterizzato da elevati livelli di eccitazione ed ansia, spesso accompagnati da senso di inadeguatezza”. (Commissione Europea)

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Consiglio provinciale: focus sulle partecipate Si è discusso anche delle “Gallardi” e della palestra del liceo “Cassini” di Sanremo

Gorlero

N

el consiglio provinciale di lunedì scorso le società partecipate sono state al centro del dibattito, ma andiamo con ordine: con 13 voti favorevoli e 8 contrari è stato approvato il contenuto economico-finanziario del Piano industriale dell’Aeroporto Villanova d’Albenga (Ava) spa ed è stata revocata a maggioranza (13 voti favorevoli, 7 astenuti) la delibera del Consiglio provinciale del 2009, con cui era stata ritenuta non strategica per l’attività dell’ente la partecipazione societaria della Provincia nella srl del Centro di formazione professionale “Pastore”. Per quanto concerne il discorso

Artioli

Giordano

Ormea

Sappa

sull'aereoporto di Albenga il consigliere Vassallo del PD ha chiesto all'assemblea di avere una strategia nelle società partecipate, senza marce indietro e inoltre ha evidenziato lo scarso impegno finanziario dell'amministrazione provinciale, ovvero poco più di 8mila euro all'anno fino al 2018. Per la cronaca la pratica è stata approvata. Anche il documento sul centro di formazione professionale “Pastore” ha avuto esito positivo, visto che è strategico per l’attività dell’ente sia per la sua rinnovata situazione finanziaria sia per i servizi offerti e per l’opera svolta dal presidente della srl Enzo Amabile. Di parere nettamente contrario,

il capogruppo democratico Riccardo Giordano che non considera strategica l’attività del Centro in quanto a suo parere l’attività del “Pastore” è da demandare ai privati o comunque ai rappresentanti delle associazioni di categoria. Giordano ha motivato tuttavia il voto di astensione sulla revoca della delibera del 2009, adducendo la volontà della salvaguardia dei posti di lavoro del Centro e confidando nel nuovo corso finanziario del “Pastore” improntato a una gestione più efficace del servizio. Sulla sua stessa lunghezza d’onda si sono espressi Martini (Idv) e Ormea (Sel). Nel question time in consiglio provinciale, la mozione del

consigliere del PDL Spinella, nella quale si chiede al consiglio provinciale di formare una Commissione che faccia da interlocutore con l’Agenzia del Demanio di Genova (e il Comune di Ventimiglia) che ha proposto agli inquilini delle ex Caserme Gallardi di acquistare gli alloggi in cui abitano da decenni. Spinella, davanti anche a una cinquantina di inquilini delle ex caserme Gallardi che hanno seguito la discussione trepidanti e con estrema compostezza, nella sua accorata esposizione della mozione ha sottolineato come quasi tutte le 108 famiglie che risiedono nell’edificio non possono acquistare gli alloggi anche

perché le valutazioni degli appartamenti sono spropositate e non tengono conto delle adduzioni migliorative che gli stessi inquilini hanno apportato agli alloggi. Dall'assemblea è arrivato un sostegno bi-partisan e il Presidente Luigi Sappa, incaricato di seguire la vicenda, ha chiuso la discussione sottolineando come si possano studiare procedimenti che consentano agli inquilini di acquistare in futuro gli alloggi occupati a pieno titolo. Infine il consigliere Andrea Gorlero del PD ha chiesto interventi urgenti per ovviare alle infiltrazioni d'acqua nella palestra del liceo “Cassini” di Sanremo. Andrea Di Blasio

Monesi Impianti ok per sciare ma manca la neve Martedì 14 dicembre è arrivato il via libera da parte dell’ingegner Russo, il tecnico incaricato dalla provincia di fare il collaudo delle piste e verificare la sicurezza degli impianti sciistici di Monesi. Inoltre, lunedì 13 dicembre, la società Alpi Liguri ha messo a busta paga i dipendenti necessari (cinque) per il funzionamento della stazione sciistica. Sicchè è tutto pronto, uno spiraglio di luce finalmente si vede, in attesa di una copiosa nevicata che imbianchi le piste, perchè dice il saggio: a Monesi si scia da re. Intanto proseguono i preparativi per la stagione invernale, dei quali se ne occupa l’associazione “Monesi Young”, sodalizio nato per far tornare la località alpina ai fasti di un tempo, con l’organizzazione di eventi e lavoro sinergico con esercizi commerciali ed enti della zona. a.d.b.

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SANREMO Ucflor: “E se il Comune pagasse i nostri debiti”? Da più parti si stanno cercando salvagenti da lanciare all’Ucflor per tenerla a galla, ma la situazione è davvero critica. Si è svolto in questi giorni un lungo confronto tra il Cda della cooperativa floricola, con il presidente Cristina Banaudo, e il gruppo di lavoro formato dall’assessore regionale all’agricoltura Giovanni Barbagallo, dal sindaco Maurizio Zoccarato, dai consiglieri comunali Marco Damiano e Nicolino Del Sole e dagli operatori del settore Alberto Biancheri e Silvio Bregliano, presidente dell’Ancef, l’associazione di commercianti ed esportatori. “Il piano di risanamento discusso durante il Cda, è fattibile, ma serve un cambio di marcia da parte dell’azienda e dei dipendenti” ha dichiarato Cristina Banaudo. “Il mercato va riorganizzato, vi sono sprechi da eliminare e una produttività da aumentare. Dobbiamo riuscire a reinventarci, aprirci

Il passivo di oltre 1 milione di euro però potrebbe aprire alla cassa integrazione Banaudo ad attività diverse, lavorare su ruoli e formazione dei singoli dipendenti. Ovviamente anche il Comune e la Regione dovranno fare la loro parte e darci una mano in questo momento di difficoltà”. Per quanto riguarda la questione dei dipendenti, si è parlato anche di cassa integrazione e riduzione degli orari di lavoro, il Cda ha proposto di versare entro Natale il saldo degli stipendi di novembre ed entro il 10 gennaio le retribuzioni di dicembre, dilazionando

nei primi sei mesi del 2011 le tredicesime del 2010. Questa soluzione, mal vista dal sindacato, è ancora sotto esame. A seconda della decisione i dipendenti decideranno se fare lunedì 20 lo sciopero previsto inizialmente per mercoledì 15. Nonostante tutto questo vi è chi ostenta ottimismo, ma i problemi non finiscono qui. Da risolvere vi è sempre il caso Maltauro, l’impresa che vent’anni fa aveva effettuato i lavori per il mercato di valle Armea. All’impresa spetterebbe un risarcimento di 568 mila euro, il quale potrebbe lievitare fino ad un milione, considerando gli interessi e la rivalutazione monetaria risalente al 1999. Ovviamente se l’Ucflor

Bussana Incuria dentro e fuori il mercato Degrado dentro e fuori il mercato di valle Armea. Una vera discarica abusiva è presente sull’argine destro del torrente Armea, vicino all’ex macello. Gli abitanti di Bussana da tempo chiedono la pulizia dell’area “arredata” da materassi, poltrone, frigoriferi, lavatrici, calcinacci e cartelli stradali. Il fatto sconvolgente è che la zona è di proprietà comunale e la maggior parte dei rifiuti è proprio comunale. I cestini per le cartacce sono accatastati l’uno sull’altro da molto tempo, per non parlare dei cartelloni pubblicitari che avevano tappezzato per un certo periodo la città. L’incuria e l’inciviltà ha intaccato però anche l’interno del mercato. Capita sovente infatti di trovare nei pressi dei bidoni dell’immondizia, presenti nel piano al di sotto del plateatico, pezzi di persiane ed altri infissi, vetrine, televisori e altro. Per non parlare dello stato in cui versano gli ascensori e le scale. Per quanto riguarda i primi, molti sono guasti e uno presenta addirittura le porte divelte. In quelli che funzionano un penetrante “aroma” di urina è perennemente presente. Stessa situazione per le scale. Per fortuna che ci troviamo nella culla della floricoltura! Qui di certo di odori se ne sentono molti, ma il profumo delle rose ce lo siamo dimenticati. A.P.

dovesse far fronte a tale impegno, andrebbe inevitabilmente affondo. Proprio per questo motivo, il Cda della coop ha lanciato la proposta che il Comune subentri nel contenzioso, accollandosi la spesa. Una possibilità che ha fatto infuriare la Lega Nord. Il fatto che più lascia interdetti è il perchè l’Ucflor abbia aspettato tanto. Se il debito fosse stato sanato a suo tempo o comunque in modo tempestivo, non si sarebbe giunti a questo punto. Ovviamente non è la sola situazione che si poteva risolvere già da tempo. Ad esempio al piano inferiore al plateatico, dove sono presenti i furgoni dei commercianti, (alcuni abbandonati da tempi immemori) è necessaria, nelle ore di mercato, una camionetta dei vigili del fuoco, per rendere agibile l’area. Ovviamente questa presenza costa centinaia di migliaia di euro all’anno all’Ucflor. Spesa che si può evitare se venissero terminati i lavori

di muratura per rendere appunto agibile l’area. Possibilità fin’ora che non è stata contemplata. La riduzione del personale, diminuire gli orari di lavoro e quindi gli stipendi, è una decisione che si poteva attuare da anni, ma si è aspettati che l’acqua arrivasse alla gola per prendere in considerazione questa soluzione. Ma il vero problema del mercato è la mancanza di merce! Quello di valle Armea, non è più quel crocevia europeo di fiori che era in passato. Molti commercianti si forniscono direttamente nelle cooperative, di conseguenza molti floricoltori, evitano di andare al mercato e si rivolgono alle cooperative per vendere la loro merce, con la conclusione che il mercato di valle Armea è sempre più vuoto. Inoltre la dispersione che avviene tra la contrattazione cosiddetta all’araba, l’asta e appunto le cooperative sicuramente non facilita le cose. Alessio Pastorelli

TREMILA LUCI SUL CASINO’

Nuovo look natalizio per il Casinò di Sanremo. Tremila miniluci formano le cascate di Ice Led Flashing di colore bianco freddo, che illuminano a festa il casinò; le cascate si snodano dalle torrette alle scale principali contornando la casa da gioco in un riverbero di luci che si stagliano sugli alberi e si armonizzano con la grande stella cometa posizionata dall’amministrazione comunale proprio davanti a Porta principale. “Quest’anno abbiamo voluto creare l’effetto “cascata di diamante”- spiega il Presidente del Casinò Donato Di Ponziano” – per dare risalto al restyling delle facciate. Abbiamo, infatti, terminato le operazioni di miglioramento architettonico. La luce bianca evidenza i fregi e il nuovo colore tornato al liberty originario”.

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giovedì 16 dicembre 2010

Sanremo sta diventando un grande “Bronx” Sempre più frequentemente si sentono notizie riguardanti furti, aggressioni e atti vandalici o comunque criminosi, perpetrati da gruppi di teppisti. Spesso si tratta di baby gang, costitute da ragazzi non ancora maggiorenni o appena sopra i 18 anni di età. Nella quasi totalità dei casi, questi ragazzi sono immigrati, la maggior parte dell’America Latina, ma anche dall’Africa e dall’Est Europa. Solo la scorsa settimana nell’arco di tre giorni si sono registrate una aggressione con furto ai danni di una coppia di francesi, i quali passeggiavano nel pieno centro cittadino, e una rissa, durante la quale ha riportato alcune ferite un carabiniere accorso per sedare lo scontro. Questi episodi servono solo come spunto per raccontare una situazione che da diversi anni è presente a Sanremo e che col tempo sta sempre più peggiorando. Abbiamo provato a capire qual è il sentimento, a tal proposito, dei nostri concittadini. “La delinquenza aumenta in base alle opportunità che offre il territorio o per l’aumento della popolazione (in quest’ultimo caso si tratta di un semplice calcolo statistico, ovvero, più la città è popolata e più accresce la possibilità di episodi illegali)” dichiara Riccardo Mostardelli e prosegue: “Credo che la nostra Provincia abbia entrambi i requisiti! Comunque se ne parla tanto perché qui non siamo ancora abituati a tutto questo, nelle grandi città è ormai considerato quasi normale. Sicuramente la colpa non è delle forze dell’ordine, ma piutto-

BABY GANG

spacciatori e malavita nella città dei fiori

Alberto Martini

Riccardo Mostardelli sto delle leggi che abbiamo in Italia. La delinquenza nel nostro Paese è in aumento perché i delinquenti non hanno nulla da temere. Le pene sono irrisorie e la galera è un “soggiorno benessere”. Non vorrei che le mie parole fossero interpretate troppo duramente, ma non trovo giusto provvedimenti tipo diminuzioni della pena, buone condotte e cose del genere. Se si sbaglia, bisogna pagare, e pagare fino alla fine”. Divergente, almeno in alcuni punti il parere di Fulvia Amoretti: “Minimizzare è il primo errore che si può fare. Ovviamente non è nemmeno il caso di creare allarmismi, ma è necessario acquisire maggiore coscien-

Fulvia Amoretti e Angelo Misseri delinquenti hanno già acquisito le “chiavi” della Pigna, ma se si continua di questo passo presto saranno i padroni della città”. Preoccupato per ciò che sta accadendo anche Alberto Martini: “Non so se è solo una mia sensazione, za su ciò che sta accadendo. ma mi pare che negli ultimi Prima si sentiva parlare di tempi le cose riguardanti la qualche “furtarello”, ogni sicurezza siano peggiorate. tanto, poi c’è stato il boom Parlo di Sanremo perché dello spaccio di stupefa- vivo qui, ma la situazione è centi e della prostituzione e la stessa in tutta la Provinora, oltre a tutto questo, re- cia. Non passa giorno che gistriamo sempre più spesso non venga arrestato uno aggressioni e possibili infil- spacciatore, o che vi sia una trazioni malavitose sia nel rissa, o ancora che una macprivato sia, ancor peggio, china oppure un negozio nel sociale. Per le strade vi venga bruciato. Si può sasono un sacco di ragazzini pere cosa sta accadendo? Le armati di coltello, che per possibili infiltrazioni mafiopochi euro o per motivi fu- se non credo siano l’unica tili colpiscono chiunque. A risposta”. “A mio avviso” afferma Genova, per esempio, ormai vi sono interi quartieri Angelo Misseri, “non è una in mano a queste bande. Gli questione legata ad errori da abitanti alla sera non esco- parte dell’amministrazione no più e addirittura sono comunale, anzi il sindaco disposti a svendere le loro Zoccarato si sta dando da case per cambiare zona. Qui fare per cercare almeno di a Sanremo queste gang di intralciare il dilagare della

delinquenza, ma ho l’impressione che sia come combattere contro i mulini a vento. Prima di tutto servono leggi più severe a livello nazionale. Come nel caso delle baby gang, dove i componenti sono per lo più minorenni, non devono restare impuniti, e se sono immigrati bisogna rimandarli immediatamente nei loro paesi”. Sicuramente episodi come quelli elencati fin’ora non fanno altro che rendere ancora più difficile il processo di integrazione tra le varie etnie presenti sul territorio. Per assurdi principi psicologici e sociali, si tende purtroppo a trasferire le colpe di un individuo su tutti gli altri individui appartenenti alla stessa comunità o razza. Serve in realtà ricordare, che i tempi delle crociate sono terminati e che la guerra non va combattuta nei confronti di altri fedi, religioni o colore della pelle, ma tutti insieme dobbiamo far fronte comune contro l’illegalità indipendentemente dalla sua provenienza. Alessio Pastorelli

Inventore milanese, trasferitosi a Sanremo, cerca imprenditore per VENDITA riguardante il BREVETTO di un dispositivo PORTA DOCUMENTI costituito da un raccoglitore trasparente che si può staccare e riattaccare attraverso l’uso di strisce di velcro. Esso troverà spazio sulle pareti di uffici o vetrine di qualsivoglia genere (commerciali o non). BREVETTO già depositato presso la Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura di Genova il 12/11/2010. La sopra citata invenzione dovrà essere comprata con la cognizione di causa di dover prendere in mano il brevetto e, partendo da zero, produrlo e venderlo. Costo del brevetto 80 mila euro.

LORENZO SCHON inventore, pittore, scrittore

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Chiunque fosse interessato contatti direttamente l’inventore Lorenzo Schon, telefono 380 2492498, e-mail: lorenzoschon@gmail.com (per e-mail è possibile ricevere anche il brevetto da visionare in formato digitale)


Sanremo

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giovedì 16 dicembre 2010

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Compagnia Stabile: 40 anni con il vento in poppa

Quarant’anni... Un traguardo ormai quasi irrilevante per gli ”umani”, ora che l’aspettativa di vita veleggia ben oltre gli ottanta anni, ma che per una Compagnia Teatrale, fondata sulle meravigliose ma instabili fondamenta dell’entusiasmo e della par-

tecipazione, rappresentano un traguardo di tutto rispetto! Attività puntuale ed oscura dei Dirigenti, presenza costante degli attori, copioni legati alla tradizione e che accendano l’interesse del Pubblico, lavoro artigianale degli scenografi,

“il montare e il rismontare” le scene ad ogni spettacolo, eterna lotta contro le sempre magre risorse “economiche”; eccoli, i delicatissimi equilibri che, mescolati al volontariato più puro, vanno a formare la meravigliosa ricetta che ha saputo conservare così bene fino ai giorni nostri la miracolosa realtà della Compagnia Stabile Città di Sanremo! La fantastica “Nave du Giàrgùn” (dialetto sanremasco), una “scuna”, neanche a dirlo, è partita il 13 ottobre 1970, con “Büriana”, di Gin de Stefani, magistralmente interpretata dalla mitica coppia formata da Nicoletta Semeria e Nini

Mostra su Cesare Pavese a Villa Nobel Sabato 18 dicembre, a Sanremo, a Villa Nobel, alle 17, sarà inaugurata una mostra internazionale di mail art, omaggio allo scrittore Cesare Pavese in occasione del 60° anniversario della scomparsa del letterato piemontese. L’esposizione presenta le opere di artisti di tutto il mondo (cartoline e dipinti realizzati con le tecniche più disparate), spedite via posta, con le quali si è voluto ricordare i temi cari allo scrittore ovvero i suoi legami con la terra d’origine, il Comune di Santo Stefano Belbo nella provin-

cia di Cuneo, e le Langhe. La mostra rimarrà aperta al pubblico nell’orario di visi-

ta della villa (martedì, mercoledì e giovedì 10-12,30; venerdì, sabato e domenica 10-12,30 e 15-18), sino al 16 gennaio. All’inaugurazione di sabato interverranno il presidente Luigi Sappa, l’assessore Alberto Bellotti, Giuseppe Artuffo, presidente della Fondazione Cesare Pavese e sindaco di S.Stefano Belbo, Franco Vaccaneo, coordinatore del comitato scientifico della Fondazione Pavese, Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese.

Sappia! Volutamente non viene usato il passato remoto - peraltro assente nel nostro dialetto – in quanto quella mitica “crociera”, in tutti questi anni non si è mai interrotta; dura sempre un anno intero e poi, puntualmente, attracca e riparte salpando dal sicuro porto del Teatro Ariston dove ogni volta la Cittadinanza viene a salutarla dalla Banchina... Fatalmente, ad ogni rientro qualche attore sbarca, quasi mai definitivamente, per essere subito sostituito da qualcun altro, magari ancora senza “il piede marino”, ma con la sacca piena di infervorato entusiasmo... E finora il vento della

fantasia e del più “terreno” lavoro pressoché quotidiano, ha sempre gonfiato le vele della “Giargùn”. Per l’occasione il “Giargùn”, dopo aver issato un anomalo “Gran Pavese”, fatto di bercòle, gunelùi, fudài, gilèchi, locia lucéte, braghe sarsìe, müande, camixe e camiixöre, sarà ormeggiato al molo del Teatro del Casinò Municipale, la sera di giovedì 16 dicembre, pronto a ricevere tutti i visitatori attesi a bordo... A poppa, accanto alla timoneria, gli attori della Stabile offriranno “assaggi di ricordi”, bagnati con gioiose “spruzzate” di gioventù... “A v’aspéitamu tüti!!!!”

Auguri Martina

Da questa nuova e bella testata de L’Eco della Riviera, i nonni Giuseppe e Rita Prisco vogliono rinnovare gli auguri di un buon compleanno alla loro nipote Martina Ferratusco. I suoi 18 anni sono stati festeggiati presso l’albergo ristorante Marinella di Sanremo circondata dai suoi affetti più cari. Ancora auguroni infiniti dai nonni Martina!!

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IMPERIA Ottica Frescura Piazza Dante, 25 - tel. 0183 292706 ARMA DI TAGGIA Farmacia Dott. Revelli Via Queirolo, 67 - tel. 0184 43058 SOLDANO Farmacia Dott. Stocchi Corso Verbone, 97 - tel. 0184 289920 S. LORENZO MARE Studio Cielle Via Aurelia, 58 - tel. 0183 91598 DOLCEACQUA Farmacia Bascianelli P.za Matteotti, 2 - tel. 0184 206133 VALLECROSIA Ottica Ferroli Via Col. Aprosio, 405 - tel. 0184 255042 VENTIMIGLIA Farmacia Dott. Quaglia Via Cavour, 47 - tel. 0184 351269 RIVA LIGURE Farmacia Dott. Nuvoloni Via Nino Bixio, 42 - tel. 0184 485754 BORDIGHERA Farmacia Dott. Feci Via Vittorio Emanuele II, 222 - tel. 0184 261425 DIANO SAN PIETRO Farmacia San Pietro Piazza Marconi, 4a - tel. 0183 429028 DIANO MARINA Farmacia Al Mare Dott. Sciolli Corso Garibaldi, 16 - tel. 0183 407530 PIEVE DI TECO Ottica Roba per la vista Corso Ponzoni, 97 - tel. 0183 368010 BORGHETTO S.S. Farmacia Franchi Via Colombo, 15 - tel. 0182 970038 ALBENGA Ortopedia Igea Viale Martiri Libertà, 20 - tel. 0182 50541 CASTELBIANCO Farmacia Pennavaire Via Pennavaire, 140 - tel. 0182 779007 ALASSIO Parafarmacia S. Francesco Via Gramsci, 40 - tel. 0182 662761 LOANO Farmacia San Giovanni Via Garibaldi, 153 - tel. 019 677171 PIETRA LIGURE Farmacia San Giovanni Corso Italia, 86 - tel. 019 6186067

Tutti i venerdì ore 10.00-12.00 20 Dicembre ore 10.00-12.00 20 Dicembre ore 16.00-18.00 su appuntamento 22 Dicembre ore 16.00-18.00 su appuntamento 23 Dicembre ore 16.00-18.00 su appuntamento 10 Gennaio 2011 ore 16.00-18.00 su appuntamento 10 Gennaio 2011 ore 10.00-12.00 su appuntamento 16 Dicembre e 13 e 27 Gennaio ore 10.00-12.00 12 Gennaio 2011 ore 10.00-12.00 su appuntamento 14 Gennaio 2011 ore 10.00-12.00 13 Gennaio 2011 ore 16.00-18.00 su appuntamento


Sanremo

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Ceriana ha festeggiato Santa Cecilia con la banda

Sanremo Buche sotto casa: “Perché nessuno fa niente?” Lupi

L

a Banda Musicale di Ceriana ha festeggiato, come ogni anno, la ricorrenza di Santa Cecilia, Patrona della musica e dei musicisti. Dopo il ritrovo di tutti i componenti, delle autorità e degli ospiti nella sede della Banda, i musicisti hanno dato prova della loro bravura eseguendo due marce in Corso Italia, prima della Santa Messa celebrata in Parrocchia da

Crespi don Nello Cantelli; dopo il piccolo concerto di Piazza Marconi e le foto ufficiali, la festa è proseguita al Ristorante “La Vecchia Fattoria” con il pranzo sociale. Il presidente Angelo Lupi, nel suo discorso, ha voluto ringraziare il direttore Angelo Caviglia, i musicisti ed i soci onorari per la passione, l’impegno e l’attaccamento al sodalizio. Segno forte di speranza per il futuro, la

Rebaudo presenza di tanti giovani. Al sindaco Rebaudo, Lupi ha quindi rivolto l’unanime ringraziamento del Consiglio della Banda per il sostegno costante e l’attenzione mostrati, in anni difficili per le finanze pubbliche. Particolarmente gradita la presenza di Eraldo Crespi, sindaco di Ospedaletti e del fratello Adelmo che hanno voluto in questo modo testimoniare la vicinanza della famiglia Crespi alla banda di Ceriana, per anni animata e guidata da Antonio Crespi (classe 1911) loro zio. Il maestro Angelo Caviglia si è congratulato con tutti i sostenitori e il pubblico che hanno seguito ed applaudito la banda nel corso dell’anno, con l’augurio di continuare sempre così. Appuntamento ora per il tradizionale concerto di Santo Stefano previsto il giorno 26 nella Chiesa Parrocchiale alle ore 17.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice indirizzata al sindaco di Sanremo Zoccarato Gent.mo signor sindaco di Sanremo, la scrivente Salerno Maria è residente in Sanremo via San Francesco n° 34, piano rialzato e si rivolge a lei per far presente che davanti al portone c’è una buca di grosse dimensioni e altre buche dalle quali sembra spuntare Maria Salerno il torrente. Sono tra quelle elettrici che ha creduto in lei e, ascoltandola a Telenord dove ha affermato che quotidianamente, col suo motorino, percorre le strade di Sanremo per rendersi conto dello stato della viabilità, mi è sorto il dubbio che non sia mai passato in via San Francesco all’altezza del n° 34 e le chiedo: ci è passato??? Ho scritto e parlato per ben due volte con Bellini ma, nonostante le sue assicurazioni a oggi non si è fatto nulla. Per concludere vorrei ricordarle che Sanremo non può essere solo: Casinò, via Matteotti, corso Imperatrice, ma esiste anche tutta l’altra zona fatta di strade che meritano la stessa attenzione. Nel salutarla distintamente attendo una sua risposta. Maria Salerno

Zoccarato

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Taggia

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TAGGIA

Christian Allaria

Marco Di Luca

Angelo Giudici

Maria Rosa Cremasco

Natale anche per i commercianti? La crisi penalizza troppi settori Arma di Taggia. Periodo di feste, Natale alle porte, si ci affretta a comperare gli ultimi regali, quelli da mettere sotto l’albero. I negozianti saranno soddisfatti? “Il periodo natalizio, così come quello estivo, dovrebbe richiamare un numero consistente di gente, ma non è così – ci informa Crhistian Allaria, titolare di un negozio di abbigliamento – C’ è un calo delle vendite, i periodi redditizi si stanno restringendo. Arma di Taggia meriterebbe di più, è una località sul mare e quindi deve esigere più turismo, ma purtroppo non è così. Forse il problema siamo proprio noi commercianti, dobbiamo “coccolare” di più il cliente, essere più socievoli. Dobbiamo smetterla di avere la mentalità chiusa, talvolta trattiamo il turista come un peso: questo non deve più succedere”. Proseguiamo per via Queirolo e arriviamo al negozio di Marco Di Luca. Il proprietario spiega: “Effettivamente la crisi c’è ma la gente sta reagendo ultimamente in modo positivo. Come abbigliamento abbiamo una vasta gamma di capi e di prezzi, quindi c’è più scelta. Non passano mai di moda i jeans, invece c’è un calo d’offerta per le camicie, quelle si vendono di meno. Comunque siamo

positivi: anche se c’è ancora difficoltà, i clienti non mancano.” La crisi c’è, e ha colpito un po’ tutti i settori, anche quello della lettura? “I libri si leggono sempre, e i più richiesti sono gli ultimi di Grisham e di Faletti – afferma Angelo Giudici – e vanno molto anche i libri locali. In questo settore non c’è un vero e proprio calo. La gente preferisce i libri pubblicizzati dalla tv, vedi ‘Cotto e mangiato’, se un prodotto ha parecchia visibilità, alla fine viene comprato”. Un altra domanda sorge spontanea: l’intimo è in crisi o no? “Il periodo più fortunato è l’estate perché vendiamo i costumi da bagno, sotto Natale non va così bene – spiega Maria Rosa Cremasco – l’intimo non è molto richiesto. Turisti non se ne vedono, ho la mia clientela ma non sembra di essere sotto le feste. A Natale Arma dovrebbe essere più viva, più illuminata e invece ci ritroviamo senza luminarie e con pochi clienti. C’è poco da stare allegri”. Adesso parliamo di sport, gli articoli sportivi sono richiesti oppure no? Daniela Gangale del negozio di danza risponde: “Quest’estate c’era più richiesta di adesso. Verso ottobre c’è stato il calo delle

vendite, la città è deserta. Come articoli più venduti vanno molto i prodotti di ‘Dimensione Danza’. Abbiamo articoli per qualsiasi fascia d’età, non abbiamo uno standard fisso, questo permette di raggiungere qualsiasi tipo di cliente, e coi tempi che corrono è molto buono. Manca poco a Natale, ma speriamo che in

questi ultimi giorni le giornate lavorative possano migliorare”. La situazione non è delle più rosee, la gente per strada è poca, nei negozi ancora meno. Arma di Taggia come località turistica merita di più, di natalizio sembra esserci solo il freddo. Francesco Basso

Daniela Gangale

Negozi deserti

Arma è una città fantasma, i negozianti sono preoccupati

Arma di Taggia Ex Caserme Revelli il mistero continua Ex Caserme Revelli ad Arma di Taggia, magazzini e case abbandonate, diroccate, strutture fatiscenti. Un vasto terreno inutilizzato, tenuto male, erbacce e degrado dappertutto. Sarà per sempre così o si vorrà prima o poi fare qualcosa? Lo spazio c’è e come si vede dalle mappe geografiche, è anche tanto. I cittadini si interrogano sui perché quest’area sia ancora abbandonata, ma le risposte tardano ad arrivare. Perché? (in rosso sono evidenziate le caserme; cartina presa da google maps)

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Ventimiglia

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VENTIMIGLIA Bordighera. Manette al dottor Nicola Mastorakis Il commercialista era consulente fallimentare della società di telecomunicazioni TLC

L’operazione delle Fiamme Gialle era scattata lo scorso 10 Agosto e aveva portato all’arresto di tre persone: Walter e Marco Bellavita, rispettivamente padre e figlio e Dajko Eftimika compagna di Marco, indagati per bancarotta fraudolenta e accusati di aver ‘prosciugato’ i conti della società di telecomunicazio-

ni TLC, per un ammontare di 1.500.000 euro. A distanza di quattro mesi, e a seguito di ulteriori indagini dirette dal sostituto procuratore Maria Paola Marrali, sono scattate le manette anche per il commercialista di Bordighera Nicola Mastorakis, consulente della società fallita il quale si sarebbe impos-

Ventimiglia

Concorso alberi di Natale

La Parrocchia N.S. Assunta e il Circolo Culturale Porta Marina organizzano la 1ª Edizione del Concorso ‘Alberi di Natale 2010’. L’esposizione delle opere in gara si svolgerà presso la Sala della ‘Cisterna’ del Convento delle suore dell’Orto della città alta dal 25 dicembre al 9 gennaio 2011, dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00. La premiazione avverrà domenica 9 gennaio, alle ore 16.00.

sessato illecitamente della somma di circa 80mila euro provenienti dalle casse della società. Nel dettaglio, Mastorakis avrebbe consigliato agli allora amministratori della società di rilevare altre ditte, tra cui una azienda piemontese in gravi condizioni finanziarie al solo scopo di svuotarla delle rimanenti risorse finanziarie, per poi proporne la vendita all’estero a persone di sua fiducia, per evitarne il fallimento in Italia. Per questa operazione di mediazione avrebbe chiesto un compenso di 100mila euro in assegni compilati senza indicazione del beneficiario; di questo denaro alla fine è riuscito ad incassarne 80mila. Mastorakis è molto conosciuto a Bordighera per aver ricoperto vari incarichi importanti; è nel Cda di Baiaverde ed è stato nel Cda del Casinò di Sanremo. M.I.

Vallecrosia: service dei Lions contro il glaucoma

Sono scesi in piazza, scorsa settimana, i soci del Lions Club, nella giornata dedicata alla prevenzione oculistica, allo screening del glaucoma e per la raccolta degli occhiali usati, i quali se donati dalla gente, potranno essere destinati alle popolazioni del terzo mondo che necessitano di lenti da vista. Nell’unità mobile è stato possibile effettuare delle vere e proprie visite oculistiche. a.d.b.

Ventimiglia Ventiseienne denunciato per frode informatica

Gli agenti del commissariato di Ventimiglia hanno denunciato, a piede libero, un 26enne C.F. per detenzione e diffusione di codici di accesso e frode informatica. Il ragazzo era finito sotto l’attento occhio degli agenti, sabato pomeriggio, durante un attività di indagine e controllo ad hoc nei pressi dello sportello bancomat dell’istituto di credito San Giorgio di via Roma nella città di confine. Infatti al commissariato già da tempo erano arrivate segnalazioni di clonazioni di carte e relativi acquisti addebitati agli ignari proprietari. Tutti questi episodi avevano condotto alla banca in questione, dove gli agenti hanno trovato il giovane di nazionalità romena intento ad armeggiare con una spatola. Sull’attrezzo i poliziotti hanno trovato la medesima sostanza collosa usata per posizionare uno skimmer al bancomat. Si tratta di un lettore sovrapposto all’ingresso carte del bancomat. Questo oggetto legge la carte e ne crea una copia virtuale in codice in grado di fornire gli estremi necessari alla duplicazione. Al momento del fermo il 26enne si trovava senza denaro e documenti e sorpreso ad aggirarsi nelle vicinanze della Banca, senza essere in grado di dare spiegazioni sul motivo della propria presenza a Ventimiglia. La denuncia è stata la misura applicabile in virtù del fatto che non era stato materialmente sorpreso nell’atto di inserire lo skimmer per la sottrazione dei codici bancari. L’indagine tuttavia non s’è interrotta e proprio in questi giorni gli agenti stanno visionando i filmati di videosorveglianza per dare un volto ed un nome ai complici del ragazzo denunciato.

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