Eco della Riviera n.50

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Giovedì 23 Dicembre 2010 - N. 50 - Anno 95 - Riviera dei Fiori e Costa Azzurra Fondato nel 1915 S p e d i z i o n e i n A . P. - 4 5 % a r t . 2 c o m . 2 / b L . 6 6 2 / 9 6 D i r. C o m m . I m p e r i a - Ta s s a p a g a t a

Direttore Roberto Basso

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MAGAZINE I Nomadi Racconti raccolti

In concerto al Teatro Ariston lunedì 27 dicembre

da pag 37

Festival I nomi dei big

che parteciperanno all’edizione numero 61

Io la penso così

Roberto Basso

Zoccarato regala a Di Ponziano 20 milioni di euro Natale. Sul casinò, finalmente illuminato e sfavillante come non mai, Santa Claus, per chi ci crede, ha lasciato due regali. Uno grande e ben infiocchettato, l’altro meno bello e, per chi ha l’occhio fino, più “pacco”, per dirlo alla napoletana, che “cadeaux” per dirlo alla francese. Cominciamo con il regalo amarognolo. Si tratta di una notizia, questa: “l’assemblea generale dei dipendenti della Casinò Spa di Sanremo, convocata dallo Snalc-Cisal ha deciso, in assenza di significative novità positive e di impegni certi da parte dell’azienda sui temi della crescita dei proventi di gioco e della salvaguardia del reddito dei dipendenti, di attuare le azioni di sciopero meglio viste a partire dal 26 dicembre 2010 sino al 6 gennaio 2011”. ....prosegue a pagina 3

Giri: Avevo un sogno, la mia Sanremo da mille e una notte pag. 6

Esclusiva

L’Eco come wikileaks: documenti top secret dell’Ucflor pag. 8

Auguri Il messaggio augurale del Presidente della Provincia Luigi Sappa

L’editoriale di:

pag. 5

Imperia

Sanremo

Approvata in Provincia la discarica a Taggia pag. 17

Gheri ce l’ha fatta: può iniziare la lottizzazione pag. 27

Scuola DA PAG. 22 Canti di Natale

Come fare l’albero di Natale riciclando la plastica



Editoriale

coi baffi

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Di Ponziano: “Per modernizzare e rilanciare il casinò occorrono 60 miliardi”. Lo Snalc risponde annunciando 11 giorni di sciopero Che panettone! L’annuncio di uno sciopero ad oltranza dei croupier, firmato Lorenzo Semeria, che parte da S. Stefano per arrivare sino alla Befana è cosa seria. Assolutamente da non sottovalutare. L’altro “cadeaux” , quello dolce ed infiocchettato, è talmente bello da sembrare un sogno. E’ l’atteso “Piano degli investimenti”, redatto non senza difficoltà dal presidente della Casinò Spa, Donato Di Ponziano e dal Cda, formato da Giancaterino (Lega) e dall’ex assessore Ghersi (Pdl). Nelle prime tre righe della relazione di oltre 5 pagine, spiegate ieri da Di Ponziano nel corso della conferenza stampa, presente il sindaco Zoccarato, testualmete c’è scritto: “Quaranta milioni di euro. Sarebbe questo il fabbisogno necessario per creare un casinò competitivo, più moderno, divertente, funzionale per i giocatori con una rinnovata eleganza che possa coniugare passato e futuro”. Con 40 milioni di investimenti si dovrebbe riuscire, anche in una città difficile come Sanremo, a costruire una casa da gioco “divertente e funzionale” come quelle di Las Vegas. Ma, come diceva il mio caro amico e grande organizzatore di spettacoli, commendator Milazzo,”chi caccia i soldi”? Quaranta milioni non sono bruscolini. Il sindaco Zoccarato, che dopo un colloquio a tre con l’ex ministro Scajola ha fatto pace con Di Ponziano, “coram populo” ha più volte ripetuto che il Comune per il casinò è pronto ad investire 20 milioni di euro, esattamente la metà dei 40 che il Cda riterrebbe “fabbisogno necessario” per il rilancio della maggiore e fondamentale azienda di Sanremo e dell’intera provincia. Una macchina da soldi, la classica gallina dalle uova d’oro per decenni spennata da tutti, miopiamente mai protetta e coccolata come invece sarebbe stato doveroso fare nell’interesse della collettività. Di Ponziano è stato

Piano di investimenti

Pronto il Libro dei sogni o di possibili realta?

chiaro: “precorrendo la preparazione del Piano d’Impresa, che verrà presentato nei prossimi mesi, le scelte strategiche del piano sono mirate alla conservazione dei giochi tradizionali, carattere distintivo del casinò, al perseguimento delle nuove opportunità che si presentano sul mercato, al miglioramento dell’immagine della casa da gioco, all’organizzazione di diversificati tornei con montepremi di ogni tipo. Sarà un cambiamento radicale per rendere competitiva l’azienda Casinò. Non abbiamo altre possibilità: o investiamo per migliorare totalmente e siamo capaci di attuare un cambiamento epocale necessario, visto le difficoltà attuali, o siamo destinati a regredire”. In sintesi la super manovra economica del casinò dovrebbe avere un valore

pari a 40 milioni di euro suddivisi in 35 milioni di euro per l’Area Giochi e 4 milioni e mezzo per interventi strutturali. Si dovrebbero poi aggiungere, sempre secondo il Piano di Investimenti, altri 5 milioni di euro “per l’acquisizione e l’esercizio delle Video Lotteries”. La cifra esatta degli investimenti nessuno la sa, come nessuno oggi sa cosa siano e cosa potranno veramente rendere le Video Lotteries. Come nel crescendo Rossiniano de Il barbiere di Siviglia di Video Lotteries tutti ne parlano, tutti le vorrebbero, ma pochi sanno come funzionano, nessuno può dire se saranno un flop o l’Eldorado. E’ anche vero, come dice il proverbio che “chi non risica non rosica”. E per un casinò e chi lo gestisce verbi come “azzardare” o “rischiare” sono per definizione “nor-

male amministrazione”. GIOCHI automatici A.A.M.S. Le VLT sono sempre state un pallino per Di Ponziano. “E’ prioritario – ha detto il presidente del casinò – perseguire l’attività di concessionario di rete delle VLT. Se diventeremo concessionari potremmo creare una vera e propria rete di “mini casinò” in franchising, valorizzare il brand Casinò di Sanremo, attuare politiche di promozione della nostra casa da gioco, fare arrivare nelle nostre sale e nella nostra città nuove fasce di mercato nazionali ed internazionali molto interessanti”. GIOCO online. Il Cda ci punta parecchio e prevede, per il prossimo triennio, investimenti per 6 milioni di euro. SLOT. Aumenteranno gli spazi (nelle ex cucine) e la dotazione. Le macchine da gioco passeranno dalle

attuali 493 a 602, sarà introdotto un sistema di gestione dinamico del jackpot di sala ed altro. “Prevediamo per questo settore – hanno detto Di Ponziano, Giancaterino e Ghersi – investimenti per circa 6 milioni e 900 mila euro”. GIOCHI tradizionali, roulette, blak jack, baccarat. “E’ previsto un restyling completo. Interventi di peso saranno fatti nella Sala Privata, nella Sala De Sanctis, nella Sala 500, nella Sala Giò Ponti, ristrutturazioni orientate al gioco del poker, mantenendo un indirizzo polifunzionale”. HOLD’EM poker. I suoi tornei, anche grazie alla tv, stanno vivendo momenti di vero e proprio boom. “Noi – ha detto Di Ponziano – siamo stati i precursori in Italia di questo fenomeno. Vorremmo creare una vera e propria Poker room nella Sala Giò Ponti”: ROOF. Nell’area “Investimenti strutturati” è stata inserita la sua copertura definitiva. Costo? Un po’ meno di 3 milioni di euro. PARCHEGGIO. Altro tabù che dovrebbe cadere. E’ infatti previsto un parcheggio interrato. Costo? Circa 10 milioni di euro. Di Ponziano si è dichiarato ottimista e realista. “Alla luce degli investimenti previsti – ha sintetizzato – il valore dei beni che il Comune dovrebbe conferire al casinò per farlo crescere non dovrebbe essere inferiore a 66 milioni di euro”. Troppi? Pochi? Ennesimo libro dei sogni, aria fritta o sostanza? Ci sono i presupposti giuridici? C’è chi fa notare che Tremonti ha acceso i riflettori sulle società che non producono. Montecarlo per il suo casinò ha investito 100 milioni. Venezia e Saint Vincent altre barcate di euro. Per Sanremo molto dipenderà dai contenuti e dagli obiettivi del prossimo Piano d’Impresa. Come dicevano gli antichi “Se son rose, fioriranno”. In attesa Buon Natale a tutti. Roberto Basso

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Sommario

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News in primo piano Ucflor, tutta la verità

SOMMARIO

Luci e ombre sul Mercato dei Fiori, il documento segreto che porta al capitolo finale

Servizi speciali Io la penso così di Bruno Giri Gli auguri di Sappa ai lettori de L’Eco Caso Ucflor, tutta la verità Sanità: nel 2011 vietato ammalrsi

pag. 6 pag. 5 pag.10 pag.11

pag 8

Imperia La Provincia approva la discarica di Taggia Allarme incompiuta per la ferrovia a Monte Quattro nuove auto per la polizia provinciale

2011 Allarme sanità

pag.17 pag.18 pag.18

Il prossimo anno sarà vietato ammalarsi, gli ospedali sono senza soldi

Sanremo Nuova viabilità, come annullare un quartiere Ragazzo ucciso a San Martino: gli indizi Tutti i nomi del Featival

pag.19 pag.21 pag.26

Ponente Taggia: Le luminarie fantasma di via S.Francesco pag.29 Ventimiglia: in che stato è ridotta via Pennoni? pag.31

pag 11 Casinò e Ucflor, stasera in tv a Primocanale Di Ponziano: “come rilancerò la casa da gioco”

Rubriche Magazine Sette giorni di cronaca Scuole di Sanremo Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

pag.37 pag.34 pag.22 pag.47 pag.60

Gerenza Direttore responsabile Roberto Basso Editore Cyrano S.r.l. P.zza Colombo - Sanremo partita Iva 01329030082 Redazione Sanremo - P.zza Colombo,17 Tel. 0184.506818 - Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30 - 12,00 e 16.00 - 18,30 mercoledì 9,30 - 12,00 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Web site: www.ecodellariviera.com Abbonamento annuale € 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione trib Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002 Salvo accordi scritti con la società editrice la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito. www.ecodellariviera.it

Di Ponziano

Questa sera a Primocanale ultima puntata del 2010 di “Destra e Sinistra”, il programma di attualità, cronaca, politica ed economia condotto da Roberto Basso. Alle 21 verranno trattati due problemi scottanti: floricoltura e casinò. L’Ucflor è sull’orlo del fallimento, si parla di commissariamento. Il casinò, invece, è alla vigilia del suo rilancio. Questa sera alle 21, ospite negli studi tv, il presidente della Casinò Spa, Donato Di Ponziano, spiegherà le strategie e le necessità che avrebbe la casa da gioco sanremese per vincere la crisi degli incassi, eliminare gli sprechi, tornare grande. Si parla di investimenti del Comune di 20, 40, 60 milioni di euro. Cifre da capogiro. Ma basteranno? Repliche domani alle 16 e domenica alle 9 di mattina.

Ventimiglia Molotov incendiano negozio di alimentari 5 o 6 bottiglie molotov, lanciate da ignoti, hanno incendiato un negozio di alimentari alle caserme Gallardi di Ventimiglia. Solo la veloce telefonata di alcuni residenti ed il pronto intervento dei Vigili del Fuoco, hanno evitato danni maggiori. I pompieri del distaccamento frontaliero hanno lavorato circa tre ore per bonificare l’interno del negozio e controllare la staticità dell’edificio. Si cerca di capire le motivazioni del fatto e se il gestore dell’esercizio potesse avere nemici.


Attualità

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AUGURI DAL PRESIDENTE LUIGI SAPPA

E’ con vero piacere che colgo l’opportunità di rivolgermi al Direttore, alla Redazione, ai lettori de “L’Eco della Riviera” e a tutti i cittadini della provincia di Imperia in questo scorcio di 2010 che tanti eventi ci ha riservato, spesso nel segno della difficoltà e della tensione. E’ per questo motivo che il primo augurio del Presidente d’una Amministrazione provinciale in carica da soli nove mesi, ma già impegnato su tutti i fronti per migliorare la qualità dei servizi che essa dipendono, va modulato nel segno della serenità: patrimonio psicologico più che materiale nella vita dei singoli, delle famiglie, delle Associazioni, degli Enti. Lo faccio con lo spirito di servizio che mi ha sempre contraddistinto e con tutto l’ottimismo consentito dalla situazione e dalle prospettive, ma lo faccio soprattutto con la cordialità di un amico che Voi tutti avete eletto a rappresentarVi e ad agire nell’interesse primario di ciascuno di Voi. In seconda battuta l’augurio si estenda alla buona salute e alla prosperità che sempre dovrebbero accompagnare la vita di ciascuno, consentendogli i più decorosi, anzi larghi, margini di operosità e di creatività che ogni attività contiene, anche la più umile e la più semplice. Che il 2011 sia migliore dell’anno che l’ha preceduto e che ciascuno di Voi possa trovarvi mete concrete alle proprie aspettative, alle speranze che muovono la vita. E, in questo solco, mi sia concesso un saluto particolare ai cittadini più anziani e ai più giovani: coloro che la vita hanno percorso e coloro che ancora debbono ancora intraprendere il cammino esperienziale. Buone feste a tutti.

Inaugurata la nuova sede degli Alpini

Sanremo. Si è svolta sabato scorso, in occasione del ‘Concerto di Natale’ della Fanfara sezionale ‘Colle di Nava’, l’inaugurazione della nuova sede associativa con, madrina della cerimonia, la Maestra degli alpini, Germana Pajola. Hanno partecipato le autorità civili e militari della città, associazioni d'arma e di volontariato. Durante la cerimonia è stata significativa la consegna della tessera di socio al commissario comandante il reparto polizia penitenziaria di Sanremo, dott. Sergio Orlandi, già artigliere alpino presso il 2° regg. artiglieria ‘Vicenza’ a Trento. Padre Riccardo ha benedetto la nuova sede del gruppo.

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Io la penso così Avevo un sogno: la mia Sanr di Bruno Giri

Come in casa Cupiello, i “bei presepi” non piaccio

E

sattamente come oggi, 23 dicembre giorno dell’antivigilia, nella commedia di Eduardo De Filippo “Natale in casa Cupiello” si apre il sipario alle nove in punto sul risveglio di Lucariello, il capofamiglia vecchiobambino che vive dentro un sogno: fare il presepe “per far rimanere tutti a bocca aperta”. Ma a viverlo è soltanto lui, perché un secco “No. Nun me piace. Voglio ‘a zuppa ‘e latte!”, è la ricorrente risposta che tutte le volte riceve dal figlio Nennillo sempre alla stessa domanda: “Ma a te...te piace ‘o Presebbio??” Una domanda che per gli italiani è ben presto diventata la versione casalinga e country della “vida es sueño” di Calderon de la Barca e di “ have a dream” di Martin Luter King e che racchiude la filosofia di noi sognatori. Mi iscrivo di diritto alla sottocategoria degli “inguaribili” per maturata anzianità di servizio dopo una vita spesa a fare presepi, quasi tutti in politica. Lo schema è sempre il medesimo: “organigramma e programma”, al primo ci pensavano i Nennillo, quelli che “No ! Nun me piace ‘o Presebbio !” e al secondo ci pensavo quasi sempre io. Loro rifiutavano i sogni e, parafrasando Flajano, si masturbavano con la realtà, che poi consisteva nel cosiddetto mercato delle vacche, io invece i sogni li sistemavo come tante belle statuine in un programma, appunto soprannominato da amici e avversari “Libro dei sogni”. Per riuscirci, come in ogni altra attività di questo mondo, anche nel fare un presepio sono indispensabili passione e mestiere : la prima ti si è accesa nel cuore e nella mente “quanno t’ha fatto mamméta” mentre per il secondo si pone un delicato problema pedagogico perché soprattutto in politica, come diceva Totò,

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L’Autostrada dei Fiori “nisciuno nasce imparato”. Dei tanti presepi che ho costruito uno è rimasto indelebilmente impresso nella mia memoria in ogni suo più piccolo dettaglio ed è il sogno monumentale e barocco che da presidente del comprensorio sanremese ho fatto tanti anni fa. Non il sogno uscito dal cassetto di un uomo solo ma quello ereditato da intere generazioni di politici e di amministratori democristiani del nostro Ponente e da me ricomposto e ambientato con immaginazione e fantasia ma sempre con i piedi saldamente piantati per terra. Certo, c’era anche la mangiatoia, icona della corruzione, ma questo fa parte del cinismo della Storia che spesso per i suoi imperscrutabili disegni si serve del Male e dei suoi simboli, in

La strada statale 20 per Limone Piemonte questo caso per farne la culla del Bambinello. E poi nel presepe tutti i personaggi, compresi i ladri e le puttane e il loro non esemplare ambiente, postriboli, osterie e bische, vanno visti sub specie aeternitatis, con distaccata indulgenza. Per tornare a quel mio lontano presepe, la sua simbologia parlava di redenzione dei luoghi da un peccato originale che li stava condannando a un anacronistico isolamento e alla loro inevitabile decadenza e soprattutto significava speranza, che, come canta Jovanotti, inseguivo “io re magio tu stella cometa”. Così mentre oggi si discute della privatizzazione dei rubinetti e dell’intero ciclo delle acque, i personaggi di quel presepe avrebbero dovuto essere Alberti, Ricagno e Baldi che dopo

aver sconfitto la sete a Sanremo grazie all’acquedotto del Roya, col dito e con lo sguardo ne indicavano la prosecuzione fino a Imperia. Da anni a Capo Verde era ammassata una montagna di tubi perché a lavorare al posto delle maestranze della Montubi c’erano gli avvocati e le casse erano vuote, mentre nel capoluogo Scajola progettava spericolate condotte di emergenza per potersi abbeverare alle avare acque dell’Arroscia. Nel mio sogno, invece, tutto questo era superato, le condotte erano già arrivate a Imperia e all’ingresso dei bar c’erano le statuine che strappavano i cartelli con su scritto “Caffè con acqua di fonte”. Sulla fascia collinare l’Autofiori era ancora in attesa della soluzione definiti-

Natale in casa Cupiello

Il forte di Santa Tecla

va per gli svincoli di Sanremo, uno a Coldirodi e l’altro in ballottaggio tra la Villetta e Arma con rientro in valle Armea attraverso una galleria sotto i Castelletti. Nel mio sogno c’era posto per entrambi, con lo svincolo della Villetta collegato con una moyenne corniche, la famosa “Strada delle Sette Chiese” sognata da Pancotti, e riservata al solo traffico leggero. La Cogefar incaricata del raddoppio dei binari e del loro spostamento a monte tra Ospedaletti e San Lorenzo era alla ricerca, assolutamente non facile, di una sistemazione definitiva per il materiale proveniente dallo scavo delle gallerie. Realtà superata dalla fantasia, con una minuscola, deliziosa “fermata passeggeri” in mezzo al parco secolare delle Carmelitane Scalze di corso Cavallotti, con lo scalo merci nella piana dell’Argentina a Taggia e con un’unica promenade al posto della massicciata ferroviaria abbandonata dai binari. I collegamenti col Piemonte erano autentici calvari, per andare a Ormea da Imperia lungo la statale 28 bisognava ancora fare il San Bartolomeo e il Nava lungo un tracciato pieno di curve di ritorno e di pendenze e anche peggiori erano le condizioni della strada del Tenda per Limone, tra massi che franavano in continuazione sulla sede stradale, posti di blocco alla frontiera, tourniquets e il verglas da autunno a primavera.


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remo da mille e una notte... che mai vedrà la luce

ono alle amministrazioni che partoriscono “Nennilli”, sogni e plastica tutti made in China Floricoltura

il mercato unico è diventato una svendita di serre La strada statale 28 Nulla più di tutto questo nel mio sogno: c’erano già le varianti del San Bartolomeo, di Pieve di Teco, di Chiusavecchia e del colle di Nava con interminabili gallerie stradali e arditi viadotti che solo la fantasia di un abile costruttore di presepi è in grado di immaginare e la direttrice di fondovalle e il traforo sotto il Tenda ci collegava direttamente al Piemonte. Nel mio presepe c’era già l’impianto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, collocato nel punto baricentrico dove lo aveva previsto il professor De Fraja Frangipane incaricato dal presidente Manfredi e lì confluivano gli autocompattatori provenienti da tutti i Comuni della Provincia. Lungo il litorale, nascosti sotto mammelloni ricoperti di lentischi e corbezzoli, c’erano già i primi depuratori, a Capo Verde e ai Prati di Riva Ligure, al posto dei “pennelli” e dei tubi che una volta scaricavano le fogne in mare. Anche la drammatica realtà della strada statale n.° 1 Aurelia intasata dal traffico era superata da una circonvallazione alternativa, una “Bis” dai Balzi Rossi a Cervo con un tracciato quasi interamente in galleria con svincoli discreti e seminascosti che occhieggiavano furtivamente nei fondovalle collegandosi con i centri abitati. A Sanremo l’officina del gas si trovava nel cuore della città, una autentica bomba dove la benzina da

liquida diventava aeriforme e alimentava una rete di distribuzione riservata ai pochi privilegiati del centro, per non parlare dei blocchi stradali provocati dalle manovre dei convogli di carri bombolai che rifornivano in continuazione l’impianto infilandosi nello stretto budello di via Goethe. Realtà che nel mio sogno scompariva, con la centrale del gas sprofondata in una gola del torrente Armea quasi ai confini con il territorio di Ceriana, con la metanizzazione e una rete di distribuzione capillare estesa a tutte le frazioni. Un’altra novità era il trasferimento ai piedi di Bussana Vecchia del carcere di Santa Tecla, dopo decenni di discussioni spesso aspre sulla scelta della nuova collocazione perché nessuno accettava di averlo nelle vi-

cinanze. Nel rivivere quel sogno di liberazione del nostro territorio dai gioghi secolari che lo soffocavano, nel rivedere quel presepe che plasticamente ne raffigurava il riscatto, nel rileggere mentalmente il programma che lo descriveva, mi accorgo che un qualche segno di continuità con la realtà attuale pur tra luci ed ombre è rimasto. Nulla, invece, è rimasto dell’antica speranza racchiusa in quel presepe, che doveva essere la nostra “stella cometa”. Non riconosco più il casinò di allora, anzi i due casinò che a imitazione di Montecarlo avevo sognato, uno storico, maestoso ed esclusivo e uno giovane,

Martin Luther King

popolare e aperto alle tante novità all’orizzonte portate dalla moda e dalla tecnologia e che stavano arrivando soprattutto dall’America. Uno lo avevo sognato al posto della stazione e davanti ad essa, proiettato sul mare e immerso in una vegetazione sub tropicale, e l’altro nella sede attuale completamente rinnovata e impreziosita da un giardino d’inverno ricostruito e da un roof-garden mozzafiato, con parcheggi sotterranei al servizio di entrambi e tra loro collegati. Nel privè della Casa Madre intorno a tavoli con minimi stratosferici e senza massimi sognavo la miglior clientela internazionale attratta dal lusso e dallo sfarzo dell’ambiente, dalla raffinata signorilità dell’accoglienza e da un’atmosfera magica d’altri tempi. Ma non ritrovo più nemmeno i nuovi alberghi di lusso gestiti dalle multinazionali del settore in grado di dirottare in riviera un turismo di èlite inedito ma promettente. Non solo, sono scomparse dal mio presepe anche molte delle storiche case della Belle Epoque e altre prima o poi lo faranno. Un posto speciale nel presepe era riservato alla floricoltura che aveva il suo cuore pulsante a Sanre-

mo, in valle Armea, con il centro di commercializzazione dove affluiva la produzione locale, privilegiata dalla qualità, quella nazionale proveniente dal sud Italia e quella internazionale a completare il bouquet di una offerta in grado di competere con i grandi mercati olandesi. Il Centro nel mio sogno doveva essere la calamita in grado di attrarre tutta l’offerta e di eliminare l’extra-mercato perché, come dicono da queste parti, bisogna essere ben duri di scorza per non capire che l’unione fa la forza, e quella dei floricoltori era il mercato unico e non la svendita nelle serre o la questua nei magazzini. Ogni tanto, è vero, mi capitava di rivolgere a qualche grosso esportatore o a qualche boss delle cooperative la domanda di Lucariello “Ma a te...te piace ‘o Presebbio??” e di sentirmi rispondere “No. Nun me piace. Voglio ‘a zuppa ‘e latte!” che era il minimercato in concorrenza e in controtendenza, l’orticello da coltivare in proprio dove far crescere l’extramercato. Ma allora, mentre con la colla e la cartapesta confezionavo il Centro di commercializzazione floricola e davo corpo al mio sogno, pensavo fossero casi isolati, e mi sbagliavo perché la floricoltura come il conte Ugolino nel mio presepe ha mangiato i suoi figli. Ma se a morire fosse solo la speranza racchiusa nel sogno basterebbe chiudere gli occhi e farne un altro, magari più bello, e costruire un presepe ancora più grande. Il guaio è invece che in politica i Luca Cupiello, con la passione e il mestiere indispensabili per sognare e per fare presepi, si stanno estinguendo uno a uno, e che al loro posto sono arrivati i loro figli, i Nennilli, ai quali piace la zuppa di latte e che alle elezioni distribuiscono sogni e presepi fatti di plastica “made in China”.

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giovedì 23 dicembre 2010

Zoccarato lancia il May Day per la floricoltura

Nell’occhio del ciclone le cooperative e le gestioni Cassini e Giordano

May day. May Day”! Se l’UcFlor fosse un aereo, sarebbe sicuramente questo il messaggio radio che comunicherebbe. Gli ultimi accenni di positività e di speranza di ripresa stanno cedendo, sotto i colpi inesorabili dell’evidenza. L’ultima spia che si è accesa, in ordine di tempo, che denuncia la fine del carburante, è il ritiro, da parte del Cda della cooperativa floricola, dei rappresentanti comunali. Hanno dato infatti le loro dimissioni Umberto Riccio, Marco Damiano e Nicolino Del Sole, su consiglio, accolto a braccia aperte, del sindaco Zoccarato. La situazione in cui versa L’UcFlor acquisisce tinte sempre più cupe. “Si tratta di un incendio che si è propagato e quindi chi lo ha fatto divampare, gettando acqua sul fuoco per coprire le gravi condizioni, se ne assuma la responsabilità” ha tuonato il Primo cittadino. Senza giri di parole, l’attenzione viene puntata sui

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Riccio e Damiano

Del Sole

Banaudo

vecchi Cda, i quali vengono accusati di aver amministrato male la coop e che non abbiano adottato con le giuste tempistiche, le modifiche e gli interventi che si sarebbero dovuti fare. In questi mesi, in cui i rappresentanti del comune hanno preso parte al Cda dell’UcFlor, lo scenario che si veniva a creare davanti ai loro occhi, era sempre più inquietante. Il paventato deficit di 70 mila euro, si è rivelato ammontare a quasi 2 milio-

ni. Cifra che deriverebbe, oltre che dai continui conti in rosso, che avrebbero raggiunto gli 800 mila euro, dal contenzioso con la ditta Maltauro, la quale sarebbe creditrice per 700 mila euro. Riccardo Giordano, ex presidente dell’UcFlor ed attuale consigliere provinciale, sentitosi, probabilmente chiamato in causa dalle parole del sindaco, ha così risposto: “Questa è una manovra che non ha giustificazione se non di natura strumentale, che vuole dare

un tema politico ad un fatto che non lo ha mai avuto. Il Comune di Sanremo ha preteso che cambiassimo lo statuto per entrare a gestire il mercato. Sapevano perfettamente la situazione e noi non potevamo sapere come sarebbe finita la vicenda Maltauro. Penso che, con il piano che andremo a votare entro la fine dell’anno, ci sarà la possibilità di andare avanti”. Insomma come prevedibile, si alternano dichiarazioni da parte di chi punta il dito contro questo o quello, e affermazioni per discolparsi. Ma una volta usciti dagli uffici, e al di fuori di contesti politici, chi vive le difficoltà sulla propria pelle, sono in parte gli impiegati dell’UcFlor, ma soprattutto chi, almeno un tempo, viveva con la floricoltura. Sicuramente a queste ultime due categorie, suonano “sinistre” sia le parole di chi attacca, sia quelle di chi si difende. Sembra strano infatti, sentir dire che la situazione difficile in cui versa l’UcFlor, sia stato un fulmine a ciel sereno, quando da anni, e non giorni o mesi, non si parlava d’altro. Forse non ci si aspettava che le cose fossero così disastrose, ma di certo era palese che non fossero tutte rose e fiori. Altrettanto contraddittori potrebbero suonare i tentativi per discolparsi. Fino

E’ CRISI

Tensione tra i produttori: “siamo noi le vere vittime”

a pochi mesi addietro da più parti si affermava che le acque in cui navigava la cooperativa, non fossero così agitate. Che vi erano sì alcune difficoltà, ma che si sarebbero superate senza problemi. Ora invece, dopo che sono stati portati alla luce dei deficit per quasi 2 milioni di euro, non certo bruscolini, si sarebbe affermato che tutti erano a conoscenza della situazione. In questo contesto di timori e dubbi l’unica cosa, al momento certa è che l’amministrazione comunale, ha chiesto quanto prima alla regione di intervenire con un commissariamento. Inoltre verrà chiesto il cambio di destinazione d’uso per l’immobile di valle Armea (con un milione e mezzo viene messo a norma per un utilizzo diverso, come concerti, sport indoor ed altro). Queste le ultime mosse per cercare un rilancio sempre più difficile da raggiungere.

Alessio Pastorelli


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9 L’Ucflor ogni anno aumenterebbe il suo debito di 200-300 mila euro: un disastro per l’intero settore dei fiori giovedì 23 dicembre 2010

L’ECO come WikiLeaks: documento top secret L’ECO sa benissimo di non essere e di non avere la capacità, il coraggio e, soprattutto, la forza ed i mezzi di Julian Assange. Di sapere e di poter rivelare al mondo la verità su tutto e su tutti. Ma anche noi sul grande kaos dell’Ucflor, sul giallo del Mercato dei fiori e su qualcosetta d’altro che capita nei nostri Comuni ed in provincia, a volte, riusciamo a scoprire notizie riservate e pubblicare i nostri piccoli WikiLeaks. L’ultimo? Eccolo: si tratta di una lettera-verità, o meglio del resoconto di un’accurata indagine richiesta da personaggi del vertice Ucflor ad un esperto, il dottor Lorenzo Calcia, noto professionista e tecnico di Torino, iscritto nell’Elenco Incaricati di Registrazione della Camera di Commercio del capoluogo piemontese. La conclusione è tragica, esplosiva: se l’Ucflor non cambia, se non accadrà un miracolo, le previsioni dicono che ogni anno non solo non guadagnerà un centesimo, ma aumenterà il passivo in quanto il conto economico perderà da 200 a 300 mila euro. Cifre che se si sommano al deficit attuale, che ammonterrebbe tra 1 milione e mezzo e 2 milioni di euro, si capisce perchè il Comune abbia ritirato dal Cda i suoi tre membri, perchè il sindaco Zoccarato voglia vederci chiaro nei bilanci e chieda a gran voce alla Regione lo scioglimento dell’Ucflor, la

La Regione

Tocca al presidente Burlando decidere

Assange nomina di un commissario e che chi ha sbagliato in tutti questi anni, paghi. Senza guardare in faccia nessuno. Il dottor Lorenzo Calcia dell’Ucflor ha testualmente scritto: “dopo una analisi più attenta dei conti, credo di poter confermare con un pò più di convinzione le considerazioni fatte già durante il mio primo incontro a Sanremo. Credo che la situazione debba essere analizzata sotto due punti di vista complementari: situazione patrimoniale finanziaria allo stato attuale; redditività della cooperativa negli anni a venire Di per se la situazione patrimoniale e finanziaria della cooperativa è tutto tranne che positiva, ed evidenzia ad oggi un buco reale e certo che si può aggirare sui 700/800 mila euro. Non entro in questo momento nalla valutazione su quelli che potrebbero essere stati i fattori che hanno generato questa situazione, ma credo che esistano delle vie di uscita che però neccessitano di convinzione da parte dell’attuale Consiglio di Amministrazione e soprattutto condivisione del problema con il Comune di Sanremo, che inevitabilmente si trova coinvolto in questi problemi, qualora la cooperativa dovesse decidere di interrompere la propria attività. Ma prima di proporre delle soluzioni a questo problema credo che vada valutato l’andamento economico della cooperativa nei prossimi anni. Se sulla situazione patrimoniale fi-

nanziaria, mi sento ormai abbastanza sicuro a dare delle risposte e delle indicazioni precise, sulla parte economico gestionale, credo che si debba incentrare il prosieguo del mio lavoro. Da una prima ricognizione si evidenzia comunque una perdita nella gestione corrente, peraltro non confortata dai segnali per il futuro, che un pò tutti gli operatori della cooperativa con cui mi sono confrontato mi hanno passato. Mi riferisco alla rinuncia di alcuni operatori ad affittare i locali del centro commerciale, alla manifesta insofferenza di chi ancora oggi affitta e da una gestione del personale che sembra un pò troppo onerosa rispetto ai volumi di affari della cooperativa. Da una prima analisi, ancora molto approssimativa del conto economico, si prefigura una perdita annua non inferiore ai 200/300 mila euro per ogni anno. Se non si interviene rapidamente a risolvere questo problema, o qualche ente non si fa carico periodicamente delle perdite di gestione ordinaria, qualunque tentativo di risanamento del debito pregresso sarebbe sicuramente vano e posticiperebbe solo di qualche anno l’inevitabile fallimento della cooperativa. Da consulente della cooperativa, ma inevitabilmente anche da persona che con voi consiglieri si è confrontato, non ma la sento di escludere a quel punto anche una responsabilità per l’operato dell’attuale Consiglio. Passando quindi ad una

Cassini

Giordano

prima indicazione di massima sulle strade da intraprendere per la risoluzione del problema, credo che occorra partire dalle gestione ordinaria della cooperativa e poi valutare come risolvere il problema dei debiti pregressi. Ed allora una più attenta gestione del costo del personale potrebbe ridurre i costi di gestione, ma credo che solo un miglior sfruttamento del’intera area mercatale possa rilanciare il mercato stesso e di conseguenza la cooperativa. Per fare questo è inevitabile che si passi anche tramite il coinvolgimento del Comune di Sanremo od eventualmente della Regione Liguria. Non penso tanto ad una soluzione “facile” di copertura periodica dei costi da parte di un ente pubblico, peraltro ipotesi che in più documenti si intravvede, quanto piuttosto un rilancio della convezione che possa dare la possibilità alla cooperativa di fare quegli investimenti che rilancino il mercato stesso, sia tramite maggiore appetibilità nei confronti degli operatori istituzionali, sia tramite lo sfruttamento di opportunità da cogliere come lo sfruttamento del tetto per l’installazione di un impianto fotovoltaico e l’utilizzo dell’area anche per manifestazioni pubbliche che escano dal contesto del mercato dei fiori. Risolto o comunque identificato il problema della gestione ordinaria si potrebbe affrontare anche la soluzione del pregresso. Premesso che una gestione che genera utile è in grado

nel medio termine di pagare anche i debiti pregressi, ritengo che si potrebbero a quel punto affrontare due strade: la prima prevede un rilancio dell’attuale cooperativa con una risoluzione forte del contenzioso con il costrutttore dell’intero complesso; la seconda, eventualmente da perseguire se non fosse “gestibile” il problema con il costruttore, passerebbe dalla costituzione di una nuova cooperativa che assorbirebbe gli assets “positivi” della cooperativa per poi intraprendere il percorso del soft handling (un modo molto grazioso per parlare di fallimento pilotato!!!) Ritengo che senza una risoluzione della economicità della gestione ordinaria e senza l’intervento collaborativo, ma non necessariamente con l’esborso di denaro, da parte delle istituzioni, l’attuale cooperativa possa continuare a svolgere la funzione economico sociale che con alterna fortuna credo abbia svolto in questi anni”. Il quadro che emerge dell’Ucflor è chiaro ed inquietante. E’ giunto, anche se con grave ritardo per la floricoltura, il momento di accendere tutti i riflettori, fare chiarezza. Prossimamente qualche armadio verrà aperto e chi ha scheletri nascosti non dormirà più sonni tanto tranquilli. A Sanremo, in provincia e in regione. C’è da scommetterci. Roberto Basso

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PORTA L’ECO CON TE E RAMELLO TI TRATTERA’ ANCORA MEGLIO


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Sanità: dal 2011 sarà vietatissimo ammalarsi!

La provincia di Imperia nella morsa dei pesanti tagli imposti da “Genova matrigna”

Berrino e Mauro Sanremo. Si è svolta martedì mattina la conferenza dei sindaci per quanto concerne la nostra situazione sanitaria in provincia. Alla riunione erano presenti il sindaco del primo distretto (Ventimiglia) Gaetano Scullino, il sindaco del secondo distretto (Imperia), il sindaco del terzo distretto (Sanremo) Gianni Berrino, il presidente della conferenza dei servizi Marco Mauro e i direttori sanitari e amministrativi Rossi, Balbi e Cotellessa e in rappresentanza della città di Imperia il consigliere comunale Luca Volpe. Da questa riunione è uscita fuori una certezza: a partire dall'anno prossimo sarà severamente vietato ammalarsi perchè la “Genova matrigna” ha previsto per la nostra ASL una serie di tagli a partire dal 2011. Inoltre in questa riunione che è servita a poco e niente, si è discusso del bilancio preventivo 2010 la cui approvazione era prevista per giugno 2010. Insomma non ci sono soldi e la nostra ASL, l'unica virtuo-

Montaldo

Burlando

sa tra le altre tre province al di sotto della media religuri, sarà costretta ad un gionale pur nel succedersi periodo di austerità perchè di varie amministrazioni, i finanziamenti che arrive- - scrive Montaldo – oggi ranno saranno sempre meno questo elemento è confere per i malati mato per una si prevedono, serie di cause quindi, lacri- Non ci stiamo! che riguardame e sangue. no tutte la siDalla riuniotuazioni della ne dei sindasanità ligure. ci, non arriInnanzitutto, vano buone il palese sottonotizie, anzi, finanziamento un bel regaprovocato dallo di Natale la decisione che porterà indotta dalla alla sanità imperiese proposta del maggiori probleMinistro che mi per l'utensulla base di un za, perchè in preciso peso non questo modo riconosciuto alla è probabile popolazione anziana, che vengano ha di fatto sotto finanziato ridotti i servizi e la qualità la Liguria per 70 milioni di del sistema sanitario. Da euro. Genova l'assessore alla saTutto ciò – e conclude nità Claudio Montaldo ha – ha avuto le ripercussioni scritto una lettera dove spie- immaginabili sul reparto ga le ragioni di questa scel- all'interno della nostra reta. gione, dove, per altro, mi “La quota capitaria di preme far notare che non Imperia, cosi come viene esistono territori che non a caratterizzarsi ha origini debbano pagare un prezzo antiche ed è rimasta molto alla necessità di ridurre i

La rivolta dei sindaci a palazzo Bellevue

costi e ristrutturare i servizi. Non sono Rossi da meno Genova e provincia, dove trasformiamo due ospedali e accorpiamo due aziende”. Sicchè l'assessore è stato chiaro, non ci sono soldi e pure Imperia deve adeguarsi ai tagli che hanno colpito tutte le strutture ospedaliere della regione. Ma il presidente Burlando ha ricordato che la Liguria è riuscita, unica fra le Regioni in regime di accompagnamento, a pareggiare i conti e azzerare il disavanzo, riguardo la spesa sanitaria. Tra poche settimane - ha proseguito il presidente - conosceremo i consuntivi del Bilancio 2010 del comparto sanità. Un anno difficile perchè, per una scelta del Governo che noi consideriamo ingiusta, relativa al mancato riconoscimento del peso della popolazione anziana, il comparto ha avuto un taglio di risorse pari a 83 milioni di euro. I primi dati relativi al consuntivo 2010 ci dicono che, mantenendo l'apporto della fiscalità al

Monaco: parking gratis per eco-auto. E a Sanremo? Pedalare! Iniziativa interessante nel Principato di Monaco. Dal 1° gennaio 2011 infatti, arriveranno i parcheggi gratis per chi possiede un veicolo elettrico. Un’azione mirata a sensibilizzare i cittadini ed incentivare l’utilizzo dei mezzi ecologici. Il progetto prevede che i parcheggi, lungo le vie pubbliche di Montecarlo, solitamente a pagamento, siano gratuiti per i veicoli elettrici. Per noi sanremesi invece i posteggi gratis ormai sono pura utopia. Sia che l’auto vada a benzina o che sia elettrica, si deve pagare. Quindi Montecarlo guarda al futuro con occhio ecologico e noi? Per non pagare ci resta la bicicletta. Non sarà futuristico, ma sicuramente è altrettanto ecologico! A.P.

livello dell'anno precedente, il comparto dovrebbe registrare un disavanzo di circa 90 milioni: una cifra del tutto analoga al taglio delle risorse nazionali, il che dimostra che il risanamento ottenuto col piano di rientro aveva un carattere di tipo strutturale. A questa somma faremo fronte per 50 milioni di euro con risorse pregresse, accantonate nel bilancio 2009 per compensare il venir meno del 'fondino', e per circa 40 milioni ricorrendo alla vendita di beni immobili non più destinati a funzioni sanitarie e utilizzando una parte della plusvalenza degli introiti della cartolarizzazione". In questo senso "è centrale e strategico il contenimento della spesa per la sanità. Per quanto riguarda gli ospedali la prospettiva è ridurre gli attuali nosocomi in venti anni, da 27 a 20 e considerando i nuovi ospedali della Spezia, di Imperia e del Ponente genovese, le connesse razionalizzazioni sul territorio e la contestuale estensione di una rete di nuovi servizi territoriali, che sta prendendo corpo sull'intero arco regionale. Una rivoluzione “copernicana” della nostra sanità e ci auguriamo che anche in Liguria non prenda piede il sistema americano, dove se hai i soldi ti curi altrimenti no ma sopratutto che gli imperiesi ed anche i liguri cerchino di essere sempre in buona salute altrimenti sono guai. Andrea Di Blasio

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Molini: Natale al cioccolato “amaro” Molini di Triora. Meno male che ci sono loro... Loro chi? Volontari come Chiara e Andrea Zucchetto, dello storico Ristorante Santo Spirito, Rinaldo Roggero, i coniugi Lupi (Piera e marito), Giorgio Lugli, Pietro Finatti, Alessandro Seddaiu ed altri giovani e meno giovani che si sono rimboccati le maniche ed hanno realizzato un bel Presepe in piazza Roma, issato l’albero di Natale di fianco al Municipio, allestito un “oso” a regola d’arte: una grande catasta di legna sistemata, come tradizione vuole davanti l’ingresso della parrocchia di San Lorenzo e che, come sempre, verrà bruciata la notte di Natale verso le 21.30, prima dell’inizio della messa cantata di mezzanotte, celebrata dal parroco don Robu. A tutti i presenti, residenti e turisti, verrà offerta cioccolata calda e distrbuiti fette di panettone e dolcett-

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Tanti auguri Marie Lucie

ti. Senza questi volontari quest’anno le feste natalizie e di fine anno a Molini sarebbero state in tono minore perchè le autorità pubbliche, con il sindaco in testa, si dice che avrebbero brillato per la loro assenza.

Addirittura i volontari si sono dovuti armare di scope e pulire la rampa che porta alla chiesa. E’ vero che mancano i soldi, però quando c’è partecipazione, cuore e passione si fa squadra e si supera ogni ostacolo.

Molini. La valle Argentina piace ed intriga parecchio anche i francesi. Domenica al Santo Spirito con un flash abbiamo fissato il brindisi ed il taglio della torta per il compleanno di Marie Lucie Pirrello, residente a Nizza. Con gli amici Eric, Frederic e Sonia, Marie Lucie ha voluto festeggiare proprio nel paese che ha dato i natali a San Giovanni Lantrua, martire francescano ucciso in Cina.


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Con G.Matica e Fun Seven Riva come Las Vegas Riva Ligure. Grande festa per l’inaugurazione della nuovissima Sala giochi “Play&Win” nella centralissima via Nino Bixio 21, nel cuore del centro storico, proprio a due passi dal Comune. A festeggiare i due titolari, i cugini Debora e Pier Luigi, c’era tantissima gente, amici, turisti, appassionati dell’azzardo. Partner di “Play&Win” due nomi di primissimo piano: “Gmatic” e “Fun Seven”. “Gmatica” è una società di caratura internazionale, “Fun Seven” è sempre più leader in Riviera ed in Liguria nel settore dell’intrattenimento, delle Video Lottery, del noleggio e del supporto tecnico dei più moderni giochi meccanici, delle new slot e video games di ultimissima generazione. La Sala giochi di Debora e Pier Luigi è super moderna ed attrezzatissima: ha addirittura 10 Video Lottery, le “infernali” macchine che fanno impazzire il casinò di Sanremo (che le vorrebbe avere per i suoi giocatori, per i suoi clienti, ma che non ha), 1 tavolo da Texas Hold’em dove possono giocare 6 persone per volta, 16 slot ed altri giochi. Insomma un mini casinò molto dotato. Come Las Vegas? Fatte le debite proporzioni, non proprio, ma quasi. Il divertimento è assicurato. Se si è fortunati si possono portare a casa anche vincite da infarto. Le Videolottery hanno un monte premi addirittura di 500 mila euro, 1 miliardo di vecchie lirette!

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Sorridi con Riverso

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Imperia

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IMPERIA La provincia approva la discarica di Taggia

Ballestra Finalmente una fumata bianca, anche se a Taggia, molti cittadini gridano allo scandalo e minacciano rivolte. Stiamo parlando del piano provinciale riguardante i rifiuti. Sono stati infatti approvati, all’unanimità, la convenzione tra la provincia e il comune di Taggia per la creazione dell’impianto di separazione con discarica di servizio e la relativa variante al piano rifiuti. Il futuro impianto sorgerà ai Colli, nella proprietà Ghillardi.. Tra gli altri punti qualificanti dell’accordo vi è la definizione delle royalties di indennizzo al comune di Taggia, quantificate in un milione e mezzo di euro annui, e con una quota variabile che sarà parametrata sulla base dei risultati della

raccolta differenziata dei singoli Comuni. Una discarica che dovrà servire esclusivamente all’impianto stesso e che dovrebbe diventare operativa a partire dal 2014, ma che, come era stato ipotizzato anche da parte della regione, potrebbe essere messa a disposizione con anticipo, per far fronte al periodo di transizione, dopo che terminerà il periodo di conferimento dei rifiuti imperiesi alla discarica del Boscaccio, nella provincia di Savona. Nel frattempo, sempre per far fronte a questa transizione, è stato previsto l’utilizzo delle discariche pubbliche di Collette Ozzotto, a Sanremo, e Rigo Sgorreto a Imperia. Inoltre, durante l’assemblea dell’Ato, ambito terri-

Falchetti contro gli stornelli Il Comune di Imperia ha dichiarato guerra agli storni annidati sugli alberi tra via De Sonnaz e largo San Francesco. Due falconieri con ben sei falchi della ditta piemontese Bird Control hanno operato sul territorio. La funzione del falco dovrebbe essere quella di deterrente essendo più lento degli storni, “ma non è detto –hanno spiegato i falconieri – che qualche stornello diventi preda del falco se riesce ad afferrarlo”.

LA RIVOLTA Arma: Genduso e d i politici ci hanno venduto

Bolla

toriale ottimale, i vari comuni coinvolti, hanno siglato un accordo, con il quale si impegnano a migliorare il servizio di raccolta rifiuti, adottando un criterio di penalità e incentivi legati ai risultati realmente ottenuti. “L’obiettivo è quello di aumentare in modo sensibile la raccolta differenziata” hanno spiegato il presidente della provincia, Luigi Sappa e l’assessore all’ambiente, Giovanni Ballestra e proseguono: “L’unanimità della votazione, espressione dei cinquanta Comuni dell’Ato, in rappresentanza di oltre duecentomila abitanti, testimonia il pieno accordo trovato in questo delicato momento dell’iter burocratico per risolvere l’annoso problema dei rifiuti”. Quindi tutti felici e contenti? Ovviamente non è così! Alcuni consiglieri di minoranza taggesi, contestano il piano rifiuti, affermando di non volere diven-

tare il “comune spazzatura” dell’intera provincia. “I rappresentanti della maggioranza sono gli unici soddisfatti dell’accordo con

la Provincia” dichiara Massimo Bolla, capogruppo del Centrosinistra. “Le garanzie sulle quali la Provincia e l’assessore di Taggia, Lombardi, hanno trattato per la realizzazione dell’impianto non sono sufficienti, né per il nostro territorio, né per assicurare una politica dei rifiuti degna di questo nome”. Oltre all’impianto Bolla e tanti taggesi contestano anche la scelta della zona: “Un milione di metri cubi di spazzatura a poco più di 300 metri dal centro di Taggia. La localizzazione ai Colli è una scelta contro la quale il nostro consiglio comunale si è già pronunciato”. Ovviamente quando si trattano tematiche di questo tipo, è scontato che vi siano contenti e non . Resta il fatto che l’unico modo per contrastare l’emergenza rifiuti è incentivare ed adoperarsi nella raccolta differenziata, favorendo in questo modo anche il riciclo. Ma chi la fa? A.P.

Imperia Fossati: no alla discarica Malcontento espresso anche da parte del coordinatore provinciale di Futuro e Libertà, Giuseppe Fossati, il quale ha dichiarato: “Resto interdetto che il rappresentante del comune di Imperia, abbia sottoscritto Fossati un documento un documento che preveda la realizzazione di una nuova discarica, sia pure “eventuale” e “transitoria”, nel territorio del comune di Imperia ed in un’area per accedere alla quale occorre necessariamente attraversare mezza città ed un quartiere, quello di Castelvecchio, già fortemente penalizzato, in termini di sicurezza dei cittadini e di sostenibilità ambientale, dal transito di mezzi pesanti legato alle grandi opere, pubbliche e private già in cantiere” e preannuncia: “detto ciò invito la giunta a soprassedere dal dare il proprio consenso al benchè minimo impegno, se non previa discussione con tutti i consiglieri”.

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Imperia

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Allarme “incompiuta” per la ferrovia a Monte

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ituazione rischiosa per la ferrovia a monte, in fase di costruzione, ad Imperia. Il rischio, reale, è quello di ritrovarsi con un’altra incompiuta. A dare l’allarme sono i sindacati unitari Cgil, Cisl e Uil. Le preoccupazioni però, non riguardano solamente il forte ritardo nella costruzione della nuova linea ferroviaria. “Esiste anche il gravissimo aspetto dei livelli occupazionali: i licenziamenti di persone ormai hanno raggiunto cifre che definire preoccupanti è un semplice eufemismo” dichiarano Giampiero Garibaldi, della Cgil, Epifanio Giannì, della

Cisl e Pietro Lai della Uil. “Da maggio ad oggi, su 188 dipendenti Ferrovial, la multinazionale spagnola che gestisce i lavori, i licenziati sono già 134: 123 operai e 11 amministratori. Resta ancora in attività appena una cinquantina di persone, ma è bene sottolineare che la Ferrovial alla fine del 2011, lascerà definitivamente i cantieri di costruzione”. Numeri sicuramente preoccupanti, ma ciò che tiene tutti col fiato sospeso è di non vedere terminata la nuova linea, prima di molti anni. Un lasso di tempo che al momento non è quantificabile con esattezza.

Garibaldi

Giannì

Lai

Ma come si è giunti a questa situazione? “L’appalto per la costruzione della ferrovia a monte era stato affidato, nel 2003, alla Ferrovial per 300 milioni” spiegano Giannì, Garibaldi e Lai. “Fin da subito i prezzi però si erano innalzati esponenzialmente. Le cause principali erano legate al problema riguardante le discariche dove depositare la terra di riporto, inoltre la crisi economica generale giunta nel 2008, ha fatto lievitare i costi per terminare l’opera di 38 milioni di euro. Tutto ciò è stato sempre discusso a parole e, solo nel 2010, lo stralcio è stato messo per iscritto. Da qui la decisione, una volta ottenuta l’assicurazione cartacea, da parte di Ferrovial di ab-

bandonare i lavori, cosa che non sarebbe stata possibile prima, pena il pagamento di una penale”. In questo modo rimarrebbero ancora numerose le opere da portare a termine. “Le ferrovie dello Stato hanno optato per uno scorporo e di riappaltare i cantieri rimasti. Ovvero la galleria di Poggi, tutte le infrastrutture viarie, l’imbocco e l’impermeabilizzazione della galleria Bardellini, i rivestimenti del tunnel di Diano Castello e tutte le opere accessorie”. I lavori passeranno adesso in mano a Italferr, appartenente al Gruppo Ferrovie dello Stato, ma altri rallentamenti si profilano all’orizzonte. Italferr, infatti, ad oggi non ha ancora ufficia-

lizzato i bandi di concorso relativi ai vari settori di intervento, rischiando, così, di far slittare ulteriormente la situazione. L’appello che lancia il sindacato unitario è rivolto a tutti gli enti coinvolti, dalla provincia, alla regione e allo stato: “Bisogna impegnarsi perché questa opera fondamentale, anche per rilanciare il turismo, venga terminata e siano gettate le basi per un concreto piano di realizzazione”. I nodi da sciogliere sono numerosi. Ci si augura che la situazione si sblocchi quanto prima e che tra qualche mesi non si inizi a parlare, dopo il “porto delle nebbie”, anche della “ferrovia delle nubi”! Alessio Pastorelli

Imperia Quattro nuove auto per la polizia provinciale Quattro nuove auto per la Polizia Provinciale. Si tratta di quattro nuove Fiat Panda acquistate con fondi provinciali e regionali. Nei giorni scorsi l’assessore provinciale Paolo Leuzzi e l’assessore regionale Giovanni Barbagallo hanno partecipato alla cerimonia di consegna delle autovetture. I veicoli nelle loro caratteristiche cromatiche e tecniche si uniformano alla nuova legge regionale che individua un sistema ligure di polizia locale basato sul coordinamento e l’adeguata organizzazione delle strutture di polizia municipale e provinciale e sulla specializzazione professionale degli agenti. Gli agenti di polizia locale che dovranno fornire prestazioni di vigilanza e operatività tali da assicurare un efficace intervento in quei settori in cui possono emergere problematiche connesse alla sicurezza dei cittadini e prevenire e reprimere quelle situazioni antigiuridiche che minacciano la qualità della vita di ciascun individuo. Le autovetture saranno utilizzate, come concordato con la Regione Liguria, per prestare supporto ai piccoli Comuni del territorio provinciale sprovvisti di agenti di polizia municipale.

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Sanremo

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SANREMO Nuova viabilià: come annullare un quartiere

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’apertura del nuovo svincolo dell’Aurelia Bis, che sfocerebbe al Borgo, è ormai prossima, si è parlato della primavera che verrà. Nell’attesa l’Amministrazione, e non solo, si è posta il problema di quali conseguenze potrebbe innescare un afflusso di traffico maggiore nella zona interessata. Il pen- I commercianti Bozzelli, Merogno e Giusto siero è volato subito a via Pietro Agosti, la quale già ora, soprattutto a seconCommercianti da dell’orario ed in particolare nei giorni di mercato settimanale, spesso vive delle situazioni di stallo. Code che si snodano lungo tutta la via e traffico in tilt in piazza Eroi Sanremesi, è lo scenario che si presenta sempre più spesso. Maurizio Giambi Si è meditato quindi, nelle scorse settimane, su Nordo e l’intersezione con un modo per evitare un col- via Caduti del Lavoro, che lasso totale della viabilità, potrebbe diventare a senal momento dell’apertura so unico verso piazza Eroi. dell’Aurelia Bis. Queste modifiche dovrebLa soluzione più imme- bero essere attuate, in via il senso di diata è sembrata quella di sperimentale, dopo le festimarcia di via Marinvertire il senso di marcia vità di gennaio. La maggior tiri. In questo modo si crein via Galilei, nel tratto com- parte dei commercianti del erebbe una alternativa a via preso tra il Borgo e il rione Polo Nord però, oltre ad es- Agosti ed inoltre si darebbe del Polo Nord. L’assessore sere scettici sugli effettivi nuova linfa vitale ad una alla Viabilità, Alessandro Il vantaggi che questi cambia- strada penalizzata dal senso Grande, ha anche compiuto menti porteranno alla viabi- unico”. un sopralluogo per studiare lità, sono preoccupati anche “Prima di attuare tanti “sul campo” la situazione del fatto che le loro attività cambiamenti, la cosa mie rendersi maggiormente potrebbero subire un calo. gliore sarebbe aspettare e conto di quali accorgimen“La preoccupazione con- rendersi conto se queste ti apportare. Sono seguite divisa da tutti noi esercenti variazioni sono davvero inuna serie di supposizioni, è che questi cambiamenti dispensabili” dichiara Paoproposte e smentite, le qua- rischiano di danneggiare le lo Merogno. “La viabilità li non hanno fatto altro che attività economiche, come è di Sanremo si regge su un accrescere l’apprensione già successo in via Martiri” equilibrio precario. Se si nei commercianti e residenti afferma Marcello Bozzelli e delle zone interessate. prosegue: “Questo non deve Dopo una riunione tra far pensare che la nostra l’amministrazione e l’Rt, apprensione riguardi esclula società che si occupa del sivamente le nostre attività. trasporto pubblico, al mo- La nostra volontà è quella di mento, l’unica cosa certa è salvaguardare il quartiere e che verrà cambiato, come la viabilità, che comunque previsto, il senso di marcia andrebbe a pesare sull’intetra via Galilei (zona Borgo) ra città. Proprio per questo e l’intersezione con via De motivo, tra le varie proposte Amicis, così come il senso che vorremo presentare, vi di corso Inglesi, tra il Polo sarebbe quella di invertire

Il nostro parere sembra non importare a palazzo Bellevue

Cristina Barbiero esagera con le modifiche si rischia di fare più danni che altro o, nella migliore delle ipotesi, di non avere alcun cambiamento. Invertire il senso di marcia di corso Inglesi, verso via Caduti del Lavoro, ad esempio, comporterebbe comunque un afflusso maggiore di traffico in fondo a via Agosti e in piazza Eroi. Quindi non cambierebbe nulla”. Dello stesso parere Cristina Barbiero: “Lasciare il senso unico a salire o modificarlo e fare il senso unico a scendere in questo tratto di Corso Inglesi, non cambierebbe nulla. L’unica cosa da fare sarebbe riportare il doppio senso, com’era un tempo”. Parole condivise anche da Valentina Sassaro, la quale vorrebbe modificare però anche la disposizione dei posti auto lungo la via, e da Maurizio Giambi che sottolinea: “In via Galilei vedo inevitabile il senso unico dal Borgo verso il Polo Nord. Per quanto riguarda via Caduti del Lavo-

Valentina Sassaro ro, da anni, abitanti e commercianti combattono per il ripristino del doppio senso. Ed in fine, proprio in vista di un aumento di traffico, sarebbe auspicabile che venissero posizionati dei dossi artificiali per limitare la velocità dei mezzi che transitano”. “Quello dei dossi credo sia un intervento obbligatorio - asserisce Angela Giusto - ricordiamoci che il probabile aumento di traffico, coinvolgerebbe ben due asili e una scuola elementare, creando non pochi problemi per l’incolumità dei bambini. Un aspetto che inoltre presenta un’ulteriore conseguenza: già oggi possiamo osservare il caos che si crea durante l’orario di entrata e di uscita dei bambini dalle scuole. Cosa succederà quando questa strada diventerà la naturale prosecuzione dell’Aurelia Bis?”. Da queste parole si intuisce che le preoccupazioni dei nostri intervistati sono più che legittime. Ovviamente la “sfera di cristallo” per prevedere il futuro nessuno ce l’ha, ma sarebbe raccomandabile che prima di attuare qualsivoglia modifica, vengano interpellati anche chi vive, per un motivo o per un altro, nelle vie interessate. I commercianti del Polo Nord hanno chiesto un incontro all’assessore Il Grande. Si vedrà quali saranno i prossimi sviluppi. Alessio Pastorelli

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Sanremo

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Ragazzo ucciso a San Martino: misteriosi indizi Svaniti nel nulla lo scooter e l’arma del delitto. Lo zio di Isolani chiede chiarezza

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a procura non ha dubbi sulla colpevolezza di Nicola Trazza, il ragazzo accusato dell’omicidio di Giovanni Isolani in un negozio di ortofrutta, “Punto Sma”, di San Martino a Sanremo. Dopo le prime indagini e i primi indizi raccolti da carabinieri e polizia, la squadra mobile di Imperia, diretta dal vice questore Raffaele Mascia e gli esperti di balistica della Polizia Scientifica di Genova, hanno effettuato un nuovo sopralluogo sulla scena del crimine per studiare la traiettoria del proiettile calibro 7,65 che ha freddato la vittima. Caso risolto? Forse, ma nel corso delle indagini sono sorti ulteriori elementi che hanno spinto gli inquirenti a proseguire le indagini. Mancano ancora all’appello lo scooter e la pistola del killer. Le chiavi del motorino erano state già rinvenute dopo la perquisizione nell’appartamento di via Galilei, ma del motociclo nessuna traccia nonostante fosse stato usato per recarsi al negozio di ortofrutta il giorno del delitto; per la pistola si sospetta che Trazza possa averla consegnata a qualcuno, il che, se fosse vero, metterebbe in guai seri l’attuale possessore; il telefono cellulare, inizialmente sparito, è stato ritrovato senza la Sim ,anche se gli investigatori sono riusciti a risalire al suo numero e ai tabulati del traffico telefonico. Ma ci sono altri punti da chiarire. Nicola Trazza si continua a proclamare innocente ed estraneo all’omidicio dell’ex amico d’infanzia. Le telecamere di

Nicola Trazza sorveglianza di Strada San Martino hanno immortalato il suo volto mentre usciva dal negozio di ortofrutta dopo lo sparo; nel suo alloggio, al momento dell’arresto erano presenti la mamma del giovane e la fidanzata della vittima e le versioni sull’arrivo a casa del Trazza sono discordanti; la sera del giorno dell’omicidio, quando i militari lo hanno arrestato, hanno trovato una giacca, risultata poi essere la stessa della scena del crimine; ultimo particolare, ma molto importante secondo gli inquirenti, qualcuno, quel giovedì sera, ha cercato di cancellare il nome sul citofono, come per impedire che si risalisse a lui, corrispondente a quello del patrigno della madre di Nicola. Inoltre le dichiarazioni di un secondo testimone, uscito dal negozio subito dopo l’entrata dei due litiganti, e i filmati delle telecamere che riprendevano la lite, inchioderebbero Trazza come unica persona presente nel negozio, oltre a Giovanni, al momento del colpo di pistola. Infine Nicola è stato visto chino sul corpo dell’amico, ma non per accertarsi delle sue con-

Giovanni Isolani dizioni, ma sembra piuttosto per simulare una rapina. Il gestore del negozio in cui e’ stato commesso il delitto, Andrea Benedetto, di 30 anni, ha ritrattato la sua posizione iniziale, quando disse che il killer aveva il volto coperto. Probabilmente il ragazzo è l’unico che potrebbe dare tutte le risposte a questi misteri, compreso il movente, ma ora è trincerato nel silenzio più assoluto nel carcere di Valle Armea, in attesa della convalida dell’arresto e dell’esame degli atti della Procura da parte del suo avvocato Luigi Patrone. Anche lo zio di Giovanni, Antonio Isolani, chiede che venga fatta chiarezza su tutta questa vicenda: “Era un bravo ragazzo, onesto e lavoratore, con la fedina penale pulita. Quando poi abbiamo saputo anche dell’arresto di Nicola per noi è stata una tragedia nella tragedia. Non sappiamo cosa ci sia dietro questa storia ma chiediamo agli inquirenti di fare luce al più presto”.Intanto martedì si sono svolti i funerali di Giovanni Isolani a Praia a Mare in Calabria, suo paese natìo. Massimiliano Inferrera

Sanremo Tofi investe operaio: grave Sull’Aurelia Bis, nella galleria San Martino la BMW condotta dall’avvocato Vinicio Tofi, già assessore al Turismo del Comune di Sanremo, ha colpito in pieno Roberto Gandolfo, 62 anni, un ausiliario del traffico che stava segnalando un altro incidente, sbalzandolo per una quindicina di metri; è ricoverato nel reparto di rianimazione in coma farmacologico con 7 costole fratturate Vinicio Tofi con perforazione dei polmoni, letteralmente collassati, e la frattura di un braccio e di una spalla. Dalle prime ricostruzioni sembra che a causa del traffico a rilento, per i rilievi su un altro incidente avvenuto circa duecento metri più avanti, l’avvocato abbia cercato di evitare una Matiz con a bordo una donna con la figlia di due anni, ma ha investito in pieno l’operaio. L’incidente ha causato la chiusura dell’Aurelia Bis generando la paralisi del traffico cittadino e lunghe code.

Inventore milanese, trasferitosi a Sanremo, cerca imprenditore per VENDITA riguardante il BREVETTO di un dispositivo PORTA DOCUMENTI costituito da un raccoglitore trasparente che si può staccare e riattaccare attraverso l’uso di strisce di velcro. Esso troverà spazio sulle pareti di uffici o vetrine di qualsivoglia genere (commerciali o non). BREVETTO già depositato presso la Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura di Genova il 12/11/2010. La sopra citata invenzione dovrà essere comprata con la cognizione di causa di dover prendere in mano il brevetto e, partendo da zero, produrlo e venderlo. Costo del brevetto 80 mila euro.

LORENZO SCHON inventore, pittore, scrittore

Chiunque fosse interessato contatti direttamente l’inventore Lorenzo Schon, telefono 380 2492498, e-mail: lorenzoschon@gmail.com (per e-mail è possibile ricevere anche il brevetto da visionare in formato digitale)

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Sanremo

I bimbi del primo circolo augurano a tutti Buon

Ecco le foto più belle dell’evento, che ha coinvolto gli alunni di cinque anni delle scuole dell’Infanzia Villa Vigo, Guadalupe e Santa Marta, e gli alunni della scuola Primaria A. Volta. Per ribadire che maschi e femmine sono diversi, ma hanno uguali diritti. Questi i testi che hanno sollecitato la riflessione, scelti dalle insegnanti e proposti agli alunni: “Messaggi d’amore a Patazia”, “Il sogno di Rosso Ciliegia”, “Il litigio”, “ L’isola degli smemorati”, “La bambina dai piedi lunghi”, “Mi aiuti a fare gol?”,“Joanie il maschiaccio”, “A una stella cadente”, “Il dono della figlia del re”, “I maschi mi piacciono perché…” “Le femmine mi piacciono perché…”.

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Natale

PRESEPI PIGNA-MARE Le foto più belle dell’inaugurazione e benedizione dei presepi in Via Romolo Moreno, sabato 18 dicembre, con il “Piccolo Coro Volta”. Gli alunni delle classi quarte hanno cantato le tradizionali “Jingle Bells”,”Tu scendi dalle stelle” e “We are the World”, per concludere con una scatenata “Samba di Natale”, accompagnati da chitarra, flauto traverso e vari strumenti a percussione. A sorpresa, l’apparizione di Babbo Natale, in Piazza Cassini: il corteo dei bambini lo ha seguito festante fino al Porto Vecchio, dove è stato inaugurato un secondo presepe di Ivana Bailo.

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giovedì 23 dicembre 2010

Gli alunni di S.Pietro cantano per gli os Cosa c’è di meglio, per onorare il Natale, che regalare a qualcuno un sorriso e una mezz’ora di svago? Questo è il motivo che ha portato i bambini del St. Peter’s Chorus, della scuola di San Pietro alla casa di riposo Borea – Massa. I bambini, diretti dal professore Paolo Caravati e accompagnati alla tastiera dal maestro Massimo dal Pra, entrambi componenti dell’ Orchestra Sinfonica di Sanremo, hanno intrattenuto gli ospiti della casa di riposo, presentando il loro spettacolo corale “Aspettando Natale”. Si è subito creata una speciale sintonia tra chi, i bambini, del Natale conosce soprattutto l’aspetto ludico e consumistico e chi, gli anziani, ritorna col pensiero e con la malinconia ai tanti natali passati. I bambini hanno cantato allegramente, con il sorriso sulle labbra e gli occhi spalancati alla scoperta di un mondo che non conoscevano; gli anziani hanno ascoltato, applaudito e goduto dello spettacolo inaspettato. Il coro tra tante canzoni ispirate al Natale e provenienti dalla tradizione del nostro paese, ma anche dalla Francia e dall’Inghilterra, cantate in lingua originale, ha voluto regalare agli ospiti una melodia in dialetto sanremasco “Ti cari giù dae stele” che ha visibilmente stupito e commosso tutti. La festa si è conclusa con lo scambio di biglietti augurali tra bambini e ospiti e una bella merenda che ha unito e rinfrancato coro e spettatori.

Buone Feste e Buon Anno www.ecodellariviera.it


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spiti della casa di riposo Borea Il nostro albero di Natale

Guardate che cosa si può fare usando un po’ di fantasia e il materiale di riciclo della nostra mensa. L’albero di Natale lo abbiamo ottenuto assemblando insieme le bottiglie dell’acqua minerale che usiamo a tavola e, con i bicchieri, abbiamo fatto delle enormi decorazioni da appendere ai lampadari.

Grazie al materiale riciclabile siamo riusciti a far bella la nostra scuola, senza dover sottrarre alla natura abeti che potranno così continuare a vivere nel bosco e che non dovranno essere abbattuti per morire soffocati da addobbi e luci. Noi lanciamo l’idea, voi, se volete, potete imitarci. Buon Natale ecologico a tutti. I bambini della scuola di San Pietro

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Sanremo

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Festival di Sanremo 2011: ecco il cast dei big in gara Novità in dialetto con Van de Sfroos e prima volta all’Ariston per il gruppo La Crus

Al Bano

Anna Oxa

Davide Van De Sfroos

Luca Barbarossa

Max Pezzali

Modà

Franco Battiato

Patty Pravo

Buone feste Roberto Vecchioni

Anna Tatangelo

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Emma

Nathalie

Gli auguri di Giuseppe e Rita Prisco I coniugi Prisco, desiderano ringraziare tutto lo staff de L’Eco della Riviera, per la loro alta professionalità e disponibilità, augurando a tutti loro e ai lettori, tantissimi auguri di buone feste!

Giusy Ferreri


Sanremo

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Ghersi ce l’ha fatta: può iniziare la lottizzazione Il Pdl dopo un anno di rinvii ha detto “sì”, ma 6 consiglieri hanno preferito dire“ni”

Gorlero

Morini

Sanremo. In primo piano nel consiglio comunale di lunedì, si è parlato della 'pratica Ghersi' che ha previsto l'approvazione da parte del consiglio comunale nel trasformare in palazzine residenziali con vista mare e accesso diretto alle spiagge, la sede dell'ex azienda floricola di proprietà dell'ex assessore al commercio e attuale componente del cda del casinò Giulio Ghersi, sita nella zona dei Tre Ponti. Nella nuova stesura di questa pratica, l'azienda sarà delocalizzata nella zona industriale di valle Armea e si dovranno garantire i posti di lavoro. La pratica ha avuto parere favorevole da tutta la maggioranza (Paolo Leuzzi, Sbezzo Malfei e Ballestra astenuti per motivi tecnici e Menozzi, Trucco e Gugliotta assenti giustificati) che ha votato in maniera compatta a favore e scacciato quindi, i fantasmi delle divergenze interne del Pdl. Il consigliere del Pdl Morini ha difeso la pratica e ha detto all’assemblea:

“Questa non è una speculazione commerciale, noi dobbiamo limitarci a vedere se c'è utilità per il Comune e ce ne sono quattro. La pratica è stata visionata dagli uffici e ha avuto parere favorevole, noi consiglieri dobbiamo solo vedere se c'è interesse per il municipio e difatti al comune arriverebbero un milione e quattrocento mila euro”. Il capogruppo del Pd Gorlero non è stato Giulio Ghersi molto tenero con l’amministrazione: “Voi vi state prendendo una responsabitrasformando nei peggiori lità enorme, la vostra è la pianificatori sovietici, vi negazione di qualsiasi tipo intromettete nelle questioni di sviluppo logico della citeconomiche, create un pre- tà". Anche Faraldi ha rincacedente che non ha senso. rato la dose: “questa è la più La pratica adottata dal com- grande operazione edilizia missario era sbagliata; voi in vent'anni a Sanremo dal amministrazione Zoccarato costo di 30 milioni di euro. avete creato un pasticcio ma Qui c'è la responsabilità poavete fatto orecchie da mer- litica del sindaco, qui c'era cante. Non si possono porta- un assessore interessato a re i dipendenti di un'azienda questa pratica da 30 milioin consiglio comunale, non ni di euro. C'è un problema si può imbarbarire così. urbanistico, quella zona non Per noi la delocalizzazione ha gli standard. Il Pd ha tista in piedi, ma voi vi state rato in ballo il presidente

Cassini

dal 1950

Cantine Sanremesi di Graziella e Cesare

Locale storico... dove il tempo si è fermato Antichi sapori di Liguria Via Palazzo, 7 • Sanremo Tel. 0184 572063 Aperto anche la sera, chiuso il lunedì

Un angolo di città vecchio intatto, dall’arredo ai sapori di una volta. Ultimo baluardo della Pigna, unico e caratteristico, nella centralissima via Palazzo, conosciuto da tutti i matuziani “doc”, vip, gente comune e affascinati turisti, le Cantine sono più di un bar o una trattoria, luogo di ristorazione dove cucina e tradizione ligure vengono perpetuate dai proprietari, la signora Graziella e il marito Cesare con grande passione e professionalità. Il menù è sempre scritto in dialetto sulla lavagna. La sardinara, le altre gustose focacce e torte si alternano calde e profumate ai piatti del giorno antichi e quasi sconosciuti come il bagnun d’anciue, lo zemino e la mesciuà, nonchè l’immancabile minestrone al pesto con i minureti; stocafisso e coniglio e altri piatti fanno parte di questa cucina rigorosamente sanremasca. Il tutto annaffiato da schietti e generosi vini locali come il Vermentino di produzione propria, il Rossese di Soldano, il Pigato d’Albenga e alcuni vini piemontesi e lombardi. Il pane è fatto in casa!

Faraldi

Rossano

L’opposizione accusa:

“un businnes da 30milioni di euro!”

del consiglio Lupi che avrebbe viziato l'approvazione di questa pratica facendo mancare il numero legale nel penultimo consiglio, in modo da poter approvare agevolmente la

pratica, in seconda convocazione, senza i voti dei consiglieri “dissidenti”. Il consigliere Rossano ha poi smorzato le polemiche uscite sulla presunta divisione del Pdl nel votare questa pratica: "non ci sono direttive di scuderia, ognuno di noi è venuto qui senza pressioni. Il Pdl è unito e il sindaco lascia il maggior spazio possibile, noi siamo qui per dare il nostro contributo più trasparente possibile". Insomma l’ultimo consiglio comunale del 2010 si chiude con una nuova dimostrazione di forza dell’amministrazione Zoccarato nei confronti dell'opposizione la quale ha accusato l'amministrazione per la loro presunta scarsa trasparenza.

Andrea Di Blasio

Sanremo

Balestra: “non sono di nessuna corrente!” Il consigliere comunale del Pdl Giacomo Balestra, a seguito di alcune voci uscite sul suo conto su eventuali appartenenze a ‘correntoni’ di partito, precisa quanto segue: “Io sono un uomo della maggioranza, non ho mai fatto parte di nessuna corrente politica. Il mio compito nell’amministrazione Zoccarato è quello di lavorare a fianco del sindaco e del Pdl, per lo sviluppo della città e nient’altro”. Balestra, inoltre ha negato la sua appartenenza e vicinanza all’associazione Leonardo da Vinci, facente riferimento all’ex assessore al turismo Antonio Bissolotti. a.d.b.

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Spettacolo e animazione con

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MENU DI CAPODANNO 2010 Antipasti

Capesante gratin alle erbe fini Scampi del golfo Ligure brasati con indivia Salmone scozzese affumicato Carne salata e affumicata

Primi

Ravioli di olive Taggiasche gratinati Risotto alla parmigiana

Secondi

Filetto di manzo in salsa alla Madera Sorbetto al limone Trancio di rombo ai fiori d’Albenga

Contorni

Patate novelle al forno Verdure di stagione

Dolce

Panettone farcito Vino rosso, Vino bianco, Spumante ORE 1:00 Lenticchie e Cotechino e 80,00 tutto compreso

UN FELICE E FORTUNATO 2011


Taggia

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TAGGIA Arma SOS luminarie: “Il Comune spegne il Natale”

L

e luminarie ad Arma e a Taggia, tema molto discusso da quando il consigliere Negroni ha protestato contro il sindaco Vincenzo Genduso perché in via San Francesco, e non solo, si sono “dimenticati “ di mettere le luci natalizie. Genduso gli ha risposto con una lettera che si scaricare andando sul sito internet del Comune. Il primo cittadino, in sintesi, si difende asserendo che lui ha fatto molto per Taggia e Arma e che le luci di Natale quest’anno non erano di sua competenza, ma del Comitato Pro Natale, istituito dai commercianti. Negroni, però, non ci sta e contrattacca: “il Comitato Pro Natale è istituito da quei commercianti che loro stessi volevano luci per tutta Arma, ma non spettava loro quest’anno il compito di illuminare la città. Siamo di fronte all’ennesimo scaricabarile, il compito è dello stesso Comune provvedere alle illuminazioni natalizie. Invece chi di dovere se ne è lavato le mani”. Il consigliere d’opposizione continua: “C’è stata un’errata

Negroni gestione del denaro e poca organizzazione. Via San Francesco è la più popolata di Arma, è scandaloso che sia al buio. Mancavo i soldi? Bene, allora o tutti hanno le luminarie o nessuno ce le ha. Perché devono essere fatti favoritismi, preferire certe zone piuttosto che altre? Anche via Del Piano è rimasta è al buio natalizio. Dicono che non ci sono i soldi, ma quelli per fare opere disastrose come via Colombo ce li hanno avuti. Si spende solo per rovinare Arma e non abbellirla. E poi quanto sarebbero costate un po’ di luminarie in più? Una cifra abbordabilissma”.

Via San Francesco Via San Francesco parte dalla Rotonda Rossat, dall’Aurelia, ed arriva poche decine di metri dopo il Comune. Poi inizia (verso Taggia) via del Piano. Fiancheggia il campo del minigolf, attraversa la zona Levà, la chiesa, Tutti al buio di Natale. Il Comune non ha messo una sola lampadina. Se non fosse per i cittadini che adornano Il municipio è coperto dalle tenebre le facciate delle loro case l’atmosfera, di notte, sarebbe davvero triste. Altro ma per di questo non si può to dalle tenebre, C’è solo che Natale e Capodanno! dare colpe al Comune e a la luce fioca di un lampione In questa zona di natalizio chi lo amministra. Lo stesso che fa pensare alla sequenc’è rimasto solo il freddo, edificio municipale è coper- za di un film horror alla Dario Argento. Perché si è costretti a questo blackout natalizio? “Continuano a dirci che non ci sono soldi perché il patto di stabilità in politica ha tagliato i fondi a tutti. Chissà perché quando c’è un problema ci si rifà sempre alla stessa scusa. Per me - ha concluso Negroni - la verità è che sono dei pasticcioni. Non si sono organizzati bene. Gli errori possiamo commetterli tutti, ma farli proprio a Natale e non cercare neanche lontanamente di ripararli, è molto grave. Si potrebbe fare un lungo elenco di cose che questa amministrazione ha sbagliato. Il sindaco preferisce non vedere. A Natale si è tutti più buoni, ma la giunta resta incompetente”. Francesco Basso

Buche killer vicino alla stazione dei treni Taggia. Nelle scorse settimane L’ECO si è interessato dei pericoli della mega rotonda realizzata all’inizio dell’Aurelia Bis e vicino alla stazione ferroviaria. La segnaletica trae in inganno, pericolosa è la strada, il marciapiede, la “sopraelevata” che affianca la ferrovia. Poco prima di imboccare la strada c’è una grossa buca, con acqua. Non si esagera nel definire la buca un mini cratere. Pericolo per gli automobilisti, per le moto e per le corriere. Nel completare la rotonda si rischia proprio di finire nella buca e, andando avanti, il resto della strada continua ad essere piena di insiedie. Crepe un po’ ovunque che minano la sicurezza. Una parte del marciapiede è dissestato, decine di mattonelle sono sprofondate, per di più il cemento. Ma com’è possibile che nessuno faccia niente? Il manto stradale è sotto gli occhi di tutti, non si può aspettare l’incidente, feriti, speriamo che non ci scappi il morto, per fare qualcosa e poi piangersi addosso. Rinviare la bonifica, aggiustare come si deve il manto stradale, la carreggiata, il marciapiede, sistemare una segnaletica comprensibile è doveroso. Comune, Anas, sveglia! F. B.

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Ventimiglia

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VENTIMIGLIA Ma in che stato è ridotta zona Pennoni? E intanto un esponente del consiglio comunale fa lo scaricabarile... Bordighera. Curiosando sul web non si è potuto non fare caso alla mail di un lettore inviata al portale cittadino della città delle palme, Bordighera.net, il quale ha lanciato un appello sull'arredo urbano di zona Pennoni, detta del depuratore, e del suo dialogo con un consigliere comunale di minoranza. Il lettore M.A. ha voluto evidenziare alcune problematiche sul luogo al consigliere di SeL Corrado Ramella, incontrato lìper caso. Ad esempio ci sarebbero dei cartelli che, subito dopo essere stati posizionati, avrebbero creato problemi non a livello di segnalazione, ma di sicurezza, poichè posizionate con 4 tasselli metallici da 14 di diametro su di un'unica piastrella autobloccante (20x10). Il lettore ha poi proseguito nella sua analisi della zona, in

Ramella merito alla scarsità d'indicazione dell'imbocco del largo, senza un nome che è l' unico accesso all'Aurelia in quella zona. Lo stesso quindi, ha suggerito una semplicissima movimentazione di quei 4 blocchi colorati, attualmente abbandonati, che potrebbero evidenziare proprio quel tunnel d'uscita. I bordigotti raccontano che quel tunnel, d'estate e d'in-

A Scullino la “Strena de deinà” Nel pomeriggio di sabato 18 dicembre, nella Sala Consiliare del Comune di Ventimiglia, i rappresentanti delle oltre novanta Associazioni volontaristiche di Ventimiglia si sono riunite per scambiare gli auguri di Buone Feste con le autorità cittadine, invitate per l’occasione dal Sindaco: Gaetano Antonio Scullino. Le associazioni hanno portato al Sindaco la ventiseiesima Strena de deinà, una conforme giaretta istoriata, contenente “sciacümi” e “secümi”, quella riserva alimentare che in passato aiutava le famiglie a superare l’inverno. A rendere la giaretta un pezzo unico è l’inserto di un tassello istoriato, opera della ceramista Clara Perotti, che riporta alla memoria un’attività lavorativa del passato locale. Quest’anno vi era raffigurata l’attività che fioriva intorno alle “canavaire”, i siti agricoli molto attivi che operavano lungo le sponde dei nostri corsi d’acqua, producendo la fibra di canapa sativa, che era poi filata e intessuta in quei gran lenzuoli che erano le stoffe più diffuse del nostro passato. I numerosi intervenuti hanno poi elogiato il saluto augurale rivolto da monsignor Alberto Maria Careggio, vescovo di VentimigliaSanremo, improntato sulla genuinità del Natale. Il sindaco Scullino ha porto il proprio augurio, assieme a quello dell’Amministrazione da lui presieduta, esponendo un bilancio cittadino sull’anno trascorso, rivolgendo ringraziamenti ed auguri alle attive Associazioni.

verno, dipende quanto piove, si allaga e quindi di- viene potenzialmente pericoloso per l'utenza che ivi transita. Il solerte M.A. dopo tutte queste osservazioni al consigliere Ramella, si è sentito dire: "Perchè non lo dite a Rocco Fonti?" Ora dopo questa affermazione di un rappresentante dell'amministrazione comunale, del governo civico di Bordighera, a noi sorge spontanea una domanda: se è così, i consiglieri di opposizione a che servono? Per carità è giusto che il cittadino “se la prenda” con chi ha ordinato questo lavoro, ma i rappresentanti dell'opposizione servono proprio per evidenziare gli eventuali errori della maggioranza. Misteri bordigotti... Andrea Di Blasio

Ventimiglia Commissariato al freddo: solidarietà di Scibilia “Emblematico il caso del Commissariato della Polizia a Ventimiglia rimasto a freddo. Questo momento evidenzia un grave disagio che colpisce ormai da diverso tempo il comparto della sicurezza, con una politica da parte del governo Berlusconi di poca attenzione verso le forze di polizia e verso l’organizzazione delle strutture sparse sul territorio”. Sono parole del Consigliere Regionale del PD Sergio Scibilia che è voluto intervenire sulla denuncia fatta dal sindacato di polizia (SILP-CGIL) in merito alle condizioni del Commissariato della città di confine, un settore molto delicato per la nostra società . In Provincia di Imperia servono adeguamenti strutturali ai presidi della Polizia di Stato di Ventimiglia e Sanremo, ormai non piu’ adeguati alle esigenze lavorative e troppo vecchi per essere ammodernati. Per questi motivi esprimo la piena solidarietà agli addetti della Polizia di Stato”.

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Attualità

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CALDI AUGURI DA UNOGAS Un caldo, caldissimo Natale? E’ possibile, anzi possibilissimo. Come? La risposta è semplice: Uno Gas. Per chi vuole energia, riscaldamento, servizi ed assistenza davvero super per la propria azienda, per negozi, supermercati, per la propria casa piccola o grande che sia, per laboratori, botteghe artigiane, magazzini, garages, comunità e quant’altro al prezzo più basso possibile sul mercato la soluzione è Uno Gas. Poche sere fa il suo vertice, con in testa Walter Lagorio e Fabio De Martini, due straordinari e solidissimi imprenditori locali, il primo di Arma, il secondo di Sanremo, insieme al responsabile della comunicazione Filippo Carrazzali e 130 dipendenti, arrivati dalle filiali e dalle sedi di Piemonte, Lombardia, Toscana e Liguria, hanno scelto Sanremo, l’atmosfera, la cucina e la musica del Victory per festeggiare alla grande il Natale e brindare, a notte inoltrata, al nuovo anno. Cin cin ed auguri a tutti!

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7 giorni di cronaca

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BREVI NEWS Perde il controllo dell’auto, 27enne ferita gravemente

chiesta ha portato ad acquisire, durante un blitz nel comune di Pontedassio, le carte della società Ecoterra e, al centro del mirino, vi è la discarica in località Santa Lucia a Pontedassio, gestita appunto da Ecoterra. A quanto si è appreso, il sito, dal 2008, risulta privo dei permessi e delle autorizzazioni necessari e, nonostante tutto, è in funzione. Pare non sia stata neppure pagata la ecotassa, e per questo si starebbe muovemdo anche la Provicnia per il recupero dei soldi evasi dal 2005. A dover pagare sono sia coloro a capo della gestione della discarica, sia le numerose ditte, di varie regioni italiane, che ne hanno usufruito conferendo gli inerti.

Quattro feriti sulla Statale 28 in ospedale anche 1 cacciatore Ceriana. Una ragazza di 27 anni, Samanta Pellegrino, è rimasta gravemente ferita dopo essere uscita di strada con la sua auto sulla provinciale per Ceriana, circa duecento metri prima del ristorante “La Fattoria”. La donna, per cause in fase di accertamento da parte dei carabinieri, ha perso il controllo del veicolo ed è andata a sbattere contro il muro. Ha anche distrutto un muretto basso, rischiando di finire nel terreno sottostante. La ragazza ha riportato un trauma spinale, un trauma allo sterno e altre ferite. Vista la gravità delle ferite, è stato deciso di trasferirla all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

La talpa e l’orologio, centro sociale schedato dal Viminale Imperia. I ragazzi del centro sociale “La Talpa e l’oroglogio” si sono trovati a far parte dei 30 centri sociali definiti di “maggior spessore”, ovvero da tenere sotto controllo. Sono 206 i centri autogestiti segnalati nell’elenco del Viminale, ma non vi sono i nomi dei circa 6 mila aderenti ai vari centri sparsi per la penisola. Alle manifestazioni di Roma degli ultimi giorni, La Talpa non ha avuto nessun problema e non vi sono state segnalazioni su di loro da parte della polizia: “Noi eravamo abbastanza lontani dagli scontri. Poi il corteo si è spezzato in mille rivoli. Nessuno di noi è rimasto coinvolto né ci sono stati feriti. Siamo tornati tranquillamente al nostro pullman”.

Scoperta un’ altra discarica rifiuti senza autorizzazione Continua il lavoro della Guardia di Finanza relativo alle discariche abusive. Questa volta l’in-

Pontedassio. E’ di tre auto coinvolte e quattro feriti il bilancio di un incidente avvenuto sulla statale 28 del Col di Nava, nell’immediato entroterra di Imperia. A causa probabilmente dell’alta velocità, un anziano che si trovava alla guida di una Fiat Panda, con al fianco la moglie, si è schiantato contro uno spartitraffico invadendo poi di ribalzo l’opposta corsia di marcia, impattando contro un’altra Fiat Panda con a bordo un cacciatore, e contro una Bmw con due persone a bordo. I quattro feriti sono stati stabilizzati dal personale sanitario e portati al pronto soccorso. Hanno riportato traumi e lesioni varie. Ad avere avuto la peggio è l’anziana passeggera della prima Fiat Panda che ha riportato un trauma cranico, avendo sfondato con la testa il parabrezza.

Sanremo. Ha giocato ininterrottamente per otto ore, senza neppure cenare, alla roulette francese, vincendo ben duecento mila euro. Non si vedeva da tempo nelle sale del casinò un giocatore di così alto livello, cinquantenne, calmo e pacato, freddo. Ha giocato sino alle due di notte i numeri “2” “33” e “5” e li ha visti uscire sui sei tavoli su cui ha puntato. E’ arrivato a posare sul tappeto verde fiches per trentamila euro. E’ stato, per la casa da gioco, come ritornare indietro nel tempo ed anche proiettarsi in una nuova dimensione, un segnale positivo che fa ben sperare nella capacità del Casinò di attirare nuovi visitatori interessanti come il giocatore francese, abituè della Costa Azzurra ed ora anche estimatore della Riviera dei Fiori. All’uscita l’uomo si è complimentato con il sistema di sicurezza interno che ha subito fermato un altro ospite che erroneamente aveva ritirato una vincita di duemila euro riconducibile al francese.

Ripristinate la linea ferroviaria per Cuneo e la statale 20

Ventimiglia: manca il gasolio, Commissariato di Ps al freddo Ventimiglia. Agenti e funzionari di polizia, in servizio al commissariato, sono costretti ormai da giorni a battere i denti dal freddo a causa della mancata fornitura di gasolio. Infatti il ministero dell’interno non provvede a liquidare i fornitori e i manutentori dell’impianto di riscaldamento dello stabile. A lanciare il grido di allarme è il sindacalista Antonio Peroni, segretario provinciale della Cgil (comparto Polizia di Stato). “I colleghi sono senza riscaldamento da parecchi giorni e sono costretti a lavorare giubbotti e sciarpe. E’ una vergogna anche per il pubblico che accede agli uffici. Piena solidarietà ai colleghi”.

Scontro con feriti in Val Nervia Isolabona. E’ di 4 feriti, tre uomini e una donna, il bilancio di un frontale tra due auto avvenuto sulla strada provinciale della Val Nervia, all’altezza di Isolabona. Su un’auto viaggiavano: madre, padre e figlio; sull’altra un uomo da solo.

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Vince 200mila euro al casinò dopo ore di gioco

E’ stata ripristinata, con notevole anticipo rispetto al previsto (il 27 dicembre), la circolazione ferroviaria sulla linea Imperia-Ventimiglia-Cuneo, chiusa al traffico il 14 dicembre scorso per consentire alle autorità francesi di mettere in sicurezza la sovrastante parete rocciosa, dalla quale si era staccata una frana, rendendo inagibile la statale 20 della Val Roja, all’altezza di Breil, in territorio francese. Sono state le autorità francesi a comunicarlo a Trenitalia. Da lunedì prossimo il traffico ferroviario è tornato a pieno regime. Nel frattempo, si apprende che sulla statale 20 la circolazione stradale è stata ripristinata a senso unico alternato da e verso il Basso Piemonte.

Scappa dalla casa di riposo ritrovato in piazza Colombo Sanremo. Un anziano che si era allontanato da una casa di riposo della città è stato trovato dalla


7 giorni di cronaca polizia municipale, in piazza Colombo, a bordo di un autobus. L’uomo era in buone condizioni di salute, ma è stato ugualmente portato all’ospedale per un controllo medico. Accertamenti sono in corso per capire come abbia fatto ad allontanarsi.

Lions vince concorso in comune Ventimiglia. Micaela Anceresi, 43 anni, impiegata alla “Metro” di Roverino, membro del direttivo del Pdl di Ventimiglia, nonchè componente dei Lions, si è aggiudicata il concorso pubblico per due posti da “Istruttore amministrativo”, assieme a Stefano Raineri, di Imperia, impiegato a Parma presso il ministero dell’Istruzione. Ed è già polemica, per quanto riguarda la Anceresi. A far discutere è la composizione della Commissione giudicante, di cui fanno parte due membri Lions, così come la vincitrice del concorso. A gettare benzina sul fuoco è, poi, il fatto che sia stata accompagnata agli orali da altri due noti esponenti dei Lions. Al concorso si erano iscritti in 150 e sono giunti agli orali in 4.

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Imperia 41enne in carcere per violenza sessuale Un imperiese di 41 anni e’ stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Imperia, con l’accusa di violenza sessuale aggravata, per aver abusato, della figlia della sua convivente, una ragazzina, oggi di 14 anni, che avrebbe iniziato a subire le molestie dall’eta’ di 12 anni. I poliziotti, diretti dal vice questore aggiunto Raffaele Mascia, lo hanno colto in flagranza di reato, mentre in casa, approfittando dell’assenza della madre della piccola, stava abusando di lei. Le indagini sono coordinate dai sostituti procuratori: Alessandro Bogliolo di Imperia e Antonella Politi, di Sanremo. La piccola, che ha permesso agli investigatori di arrestare il colpevole – grazie a una confidenza in ambito scolastico – avrebbe evitato, in tutti questi anni, di riferire i fatti, per paura di non essere creduta e per timore di ritorsioni da parte dell’uomo, molto piu’ grande di lei.

Operario di 29 anni ferito a Poggi Auto taglia la strada: ferito ragazzo 19enne con la moto

Aurelia interrotta fra Sanremo e Ospedaletti per sistemare 2 pali

Imperia. Un operaio di 29 anni, di Asti è rimasto gravemente ferito in seguito alla caduta da un’impalcatura avvenuta in un cantiere di Poggi dov’è in corso la costruzione di alcune ville. Il giovane ha riportato un trauma toracico e altre lesioni. Sul posto sono intervenuti, oltre al personale sanitario anche i carabinieri che hanno verificato la copertura previdenziale e la sua posizione contrattuale. Il giovane ha compiuto un volo di circa due metri e mezzo. Accertamenti sono in corso per verificare le condizioni di sicurezza del cantiere.

Aurelia interrotta di notte a Ospedaletti nei pressi de "La ruota beach" per consentire ai vigili del fuoco per mettere in sicurezza un palo della corrente e uno della Riviera Trasporti. Causa del danno un’auto che è sbandata ed è andata a sbattere contro il primo palo piegandolo in due e rimbalzando contro il secondo ha provocato altri danni mettendo in pericolo anche i cavi del filobus. Gli occupanti dell'auto non hanno riportato ferite

Un ragazzino di 19 anni, G.A., e' rimasto ferito dopo essere caduto con lo scooter, in corso Marconi, a causa di un'auto (una Toyota Yaris) che gli ha tagliato la strada. Il giovane ha riportato diverse ferite ed escoriazioni e dopo essere stato stabilizzato, e' stato trasferito in ospedale, dove i medici hanno potuto valutare le sue condizioni. Sembra, da una prima ricostruzione, che l'auto sia uscita da una via traversa, all'improvviso, senza rispettare la precedenza dello scooter.

www.ecodellariviera.it


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