Eco della Riviera n.23

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Agosto 2011

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Rivista mensile distribuita nelle edicole del Ponente ligure. Spedita per posta, gratuitamente, a 1.100 tra le migliori attività ad altissima densità: aziende, alberghi, ristoranti, bar, studi professionali, beauty, centri sportivi, boutiques di Imperia, Savona, Cuneo.

Direttore responsabile: Roberto Basso Editore Cyrano S.r.l. Piazza Colombo - Sanremo Partita Iva 01329030082 Reg. trib Sanremo n.4 del 19-12-2002 Redazione: Sanremo-Piazza Colombo,17 Tel. 0184.506818 - Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30 - 12,00 E-mail: redazione@ecodellariviera.it Web site: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale € 20 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: Grafiche Amadeo Chiusanico (IM) Progetto grafico: Gruppo Gap srl-Roma Direttore marketing: Daniele Petrelli 393-4490780 Hanno collaborato a questo numero: Mario Paternostro, Oriana Morganella, Bruno Giri, Freddy Colt, Francesco Basso, Giuseppe Sciortino, Giovanni Giaccone, Antonio Devia, Flavio Porchia, Giulia Cassini, Luca Motolese, Massimiliano Inferrera, Alessio Pastorelli, Adriano Cauterucci, Rocco Febbo. Salvo accordi scritti con la società editrice qualsiasi tipo di collaborazione a questo mensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Il materiale inviato alla redazione non verrà restituito.

Editoriale

Il paese innocente Ungaretti diceva “Cerco un paese innocente”. Esiste un paese innocente dove non esplodono guerre, dove chi sbaglia paga, dove moralità, progresso, buon senso, sono la normalità e non l’eccezione? Quello che sta accadendo nel mondo sul piano politico, economico e sociale ci annichilisce. Tutto sembra crollarci addosso. Viviamo nell’era di internet, del villaggio globale di MacLuhan, delle borse online, dei processi di dematerializzazione, delocalizzazione, virtualizzazione delle attività comunicative, delle comunicazioni planetarie immediate, ma all’improvviso stiamo scoprendo di essere più nudi e fragili di prima. Di aver sbagliato molti conti, di aver costruito un presente ed un futuro in salita per i nostri figli. C’è delusione, guai però alzare bandiera bianca. Se ci sono problemi, esistono soluzioni. Dobbiamo tornare con i piedi per terra, farci passare la sbronza del falso progresso, del tutto è permesso, del vivere ignorando valori, dello spendere dieci, mille volte più di quanto si costruisce. Capire che il mondo è cambiato e che, come scrive Hayek ne “La strada della servitù”, c’è un costo per ogni cosa, non c’è nulla che non abbia un costo e che l’energia impiegata per A non può essere usata per B. Che se una famiglia spende una cifra per comprare l’auto, gli stessi soldi non ci sono più per pagare 20 anni d’affitto di casa. Il principio vale per tutto e per tutti: il denaro speso da un Comune per i vigili urbani non può essere speso in libri. Stesso discorso per la giustizia: ogni persona corretta la vuole per sé e per gli altri. Però non sempre ce n’è per tutti, il problema allora è come distribuirla. Capire le priorità, che quello che è bene per una parte a volte danneggia l’altra. Si può essere giusti nei confronti delle foreste, se non si tagliano gli alberi, ma si impoveriscono i boscaioli. Entrambi sono necessari, bisogna scegliere. Hayek arriva alla conclusione che non ci sono soluzioni, ma solo compromessi. In linea Friedman quando fa notare che “un Paese in grado di mandare un uomo sulla luna dovrebbe garantire pasti gratis nelle scuole”. Quel Paese non può garantire i pasti proprio perché ha mandato un uomo sulla luna. Come Ungaretti cerchiamo un “paese innocente”, se non lo troviamo, tentiamo di costruirlo. Noi siamo l’universo, passato e presente. Non sciupiamolo. Aristotele nel 380 a.c. aveva già anticipato tutto scrivendo: Chi non conosce i propri limiti, tema il destino. Roberto Basso


Sommario L’ECO della RIVIERA da questo numero costerà 2 euro. Non più 3 euro e 50. Decisione presa dalla redazione e dall’editore che hanno accolto l’invito del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a far tutti sacrifici per superare la grave crisi economica e politica che sta umiliando l’Italia. Bossi-Di Pietro insieme: “Il Casinò bisogna darlo ad un biscazziere privato”

12 Quando anche la Chiesa dimentica i suoi Santii

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Planking, il fenomeno assurdo dell’anno

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Da il medico in famiglia a Moana: Giorgia Wurth

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Berrino, l’artista imprenditore che inventò il Muretto di Alassio

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Tutto sul 53° Rallye di Sanremo Trofeo Primocanale 4 www.ecodellariviera.it Settembre 2011

Franchino, il re della Movida del Ponente e di Porto Cervo

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Fine estate hot con Nina Senicar e Dark Resurrection vol.0


Imperia sogna Nizza e la Cote d’Azur Se le Province verranno soppresse in Riviera potrebbe scattare un Referendum popolare per scegliere se stare con Genova o unirsi a Cuneo e Savona Le conseguenze di una situazione economica davvero preoccupante a livello mondiale si riflettono sulla realtà europea e nazionale con effetti impensabili e, per noi, amministrativamente devastanti. Ci troviamo così a subire, come in un incubo, l’infelice risvolto della manovra del Governo che crede di affrontare un’emergenza senza accorgersi di aprirne altra ben più pesante e problematica. La cancellazione di entità locali fondamentali come Comuni e Province alla sola luce di fattori dimensionali denuncia visioni quantomeno ottuse della realtà: specie in situazioni come quella del Ponente ligure in cui è più che evidente il peso del rapporto umano e identitario società-territorio costruito in secoli di esperienza storica ma oggi alla mercé di logiche centraliste senza senso perché senza vera prospettiva. E’ chiaro che nel momento in cui viene meno la fiducia in chi ha potuto avviare processi di disgregazione amministrativa della portata di questo che ci coinvolge oggi, le popolazioni debbano considerare con estrema attenzione e vero senso di responsabilità gli scenari che le riguardano direttamente. Non può stupire, allora, un unanime, corale rifiuto per l’ipotesi di accorpamento a Genova e come La Spezia guarda assennatamente alla Toscana nel segno del tradizionale riferimento lunigianese, Imperia e Savona identificano con semplicità e naturalezza nel Cuneese e nel Piemonte meridionale in genere la loro polarità evidente nel segno dell’omogeneità e della continuità storica. Nell’ipotesi poi di una struttura ancora più ampia e funzionale andrà riscoperta e percorsa sino in fondo l’ipotesi di un’area franco-italiana che possa recuperare la dignità ed il valore strategico dell’antica Divisione di Nizza. Un simile disegno guarda francamente e coraggiosamente al futuro, mentre un’unione con Genova, prospettiva politicamente vecchia, inaccettabile alla luce d’uno stantio modo di intendere il regionalismo ligure ed economicamente superata dai fatti, non farebbe altro che aumentare gli effetti di una evidente quanto penosa regressione. Ed allora eccoci a proporre, ai Cittadini in primis,

Politica che in molti casi già l’hanno intuito e fatto propria l’idea, alle forze economiche, sociali, politiche e culturali, a tutti coloro che comprendono il senso nefasto del passaggio che stiamo affrontando, un referendum popolare circa la possibilità (anzi, la necessità) di aggregare i territori delle Province di Savona e di Imperia a quella di Cuneo, certi di operare, pure in un momento di doloroso smarrimento collettivo, per il bene di tutti, per il futuro nostro e dei nostri figli. Luigi Sappa Presidente della Provincia di Imperia PROVINCE A RISCHIO Ogliastra - Sardegna Isernia - Molise Medio Campidano - Sardegna Carbonia-Iglesias - Sardegna Gorizia - Friuli-Venezia Giulia Rieti - Lazio Verbano-Cusio-Ossola - Piemonte Vibo Valentia - Calabria Crotone - Calabria Fermo - Marche Vercelli - Piemonte Biella - Piemonte Massa e Carrara - Toscana Ascoli Piceno - Marche Asti - Piemonte Imperia - Liguria La Spezia - Liguria Lodi - Lombardia Campobasso - Molise Terni - Umbria Trieste - Friuli-Venezia Giulia Rovigo - Veneto Prato - Toscana Benevento - Campania Savona - Liguria Piacenza - Emilia-Romagna Pistoia - Toscana Settembre 2011

ABITANTI 57.965 88.694 102.409 129.840 142.407 160.467 163.247 166.560 174.605 177.914 179.562 185.768 203.901 214.068 221.687 222.648 223.516 227.655 231.086 234.665 236.556 247.884 249.775 287.874 287.906 289.875 293.061

KMQ. 1.854 1.528 1.516 1.495 466 2.750 2.256 1.139 1.716 860 2.088 914 1.157 1.228 1.515 1.156 881 782 2.910 2.122 212 1.790 365 2.071 1.545 2.590 965

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Protagonisti

I segreti e gli amori di Giorgia L’ interprete di Cicciolina e Il Medico in Famiglia In uscita il film “Box office” con Ezio Greggio, l’amicizia col re del porno ed il suo primo romanzo “Tutto da rifare” Intervistare Giorgia Wurth, 32 anni, nata a Varazze, padre svizzero (assicuratore), madre genovese (medico), una laurea da 110 e lode in Scienze della comunicazione è stata, come dicono i cugini francesi, una “agreable” sorpresa. Lo confesso: di lei e della sua carriera artistica, prima di parlarle, sapevo poco. Poi, quando grazie all’amico Marco Balestrieri, sono riuscito ad avere il numero del suo cellulare ed ho cercato di documentarmi, anziché rimediare ho perseverato nell’errore. Spulciando, infatti, con troppa fretta su internet i successi televisivi e cinematografici di Giorgia Wurth “Il medico in famiglia”, “Un posto al sole”, “ Maschi contro femmine”, “Ex”, “Come è bello fare l’amore”, “Moana”, e notizie che aveva interpretato Cicciolina, la pornostar più chiacchierata degli anni 80, che aveva vinto il premio “Afrodite 2010”, che dall’inizio dell’estate giocava a tennis facendo coppia fissa con il re del porno Franco Trentalan6 www.ecodellariviera.it Settembre 2011

ce (440 pellicole all’attivo, plurivincitore di numerosi Erotic Festival, Eros Premium a Bucarets. Praga, Milano, Bruxelles) temevo di trovarmi di fronte alla solita “attrice di plastica” preconfezionata dal mercato usa e getta di questi anni. All’ennesima donna giovane e bella, più fortunata e raccomandata che dotata e professionalmente preparata. Quando telefonicamente l’ho raggiunta a Roma, invece, sono bastati il tono della voce, poche frasi per capovolgere la situazione, capire che di Giorgia Wurth non avevo capito nulla. Ignorando, mi ero fatto un’idea sbagliata, maschilista. Stavo infatti parlando con un’attrice sicuramente giovane e bella, ma professionalmente solida, colta, con idee chiare, sempre alla ricerca di nuove esperienze. Nell’arte e nella vita sempre in prima linea, che ama sperimentare, comunicare, provocare. Una che non si arrende mai, che cerca e vuole libertà e bellezza. L’intervista? Eccola, una chiac-


Giorgia Wurth con Claudio Bisio e Daniel Mc Vicar chierata scanzonata, estiva, essenziale com’è nelle corde di noi liguri. In queste settimane, diretta dal suo compagno, il regista Fausto Brizzi, con Claudia Gerini e Fabio De Luigi Giorgia Wurth è impegnata a Roma nelle riprese di “Com’è bello far l’amore”, film che parla dei rapporti col sesso di una famiglia italiana normale. Lei come vive il sesso, è ossessionata, la diverte, l’annoia, ne è ossessionata e quando uscirà il film? “Senza sesso – risponde Giorgia sorridendo – non esisterebbe il mondo. Fare sesso è la cosa più naturale, bella e sana di questo mondo. Ovvio, con le persone giuste. E’ vero, cinematograficamente parlando mi offrono spesso ruoli sexy. Preferirei altro, non sono io a cercarli. “Com’è bello far l’amore” uscirà la primavera del prossimo anno. Vi piacerà”. Il suo rapporto con Trentalance? “Franco è un amico fraterno. Sesso con lui non c’è mai stato, non c’è e non ce ne sarà mai. Ci siamo conosciuti tempo fa sul set di un film horror. E’ un tipo piacevolissimo, il mondo del porno mi ha sempre incuriosito. Nel passato, lo confesso, ho visto anche qualche cassetta, per ridere. Trovo gli attori hard molto comici anche se capisco che per gli uomini occorra tantissima concentrazione”. Ha lavorato con attori noti ed amati dal pubblico. Scarpati, protagonista della fortunata serie televisiva su Raiuno “Un medico in famiglia”, se non fosse legata a Brizzi, potrebbe essere il suo tipo d’uomo? “Assolutamente no. Giulio è un bravissimo attore, lo stimo, ma ha troppo la faccia del bravo ragazzo. Preferisco i ragazzacci”. Sul set è stata anche con Daniel Mc Vicar, il fa-

Il regista Fausto Brizzi

moso Clarke Garrison di Beautiful, con lui scapperebbe? “Con Victor ho un rapporto splendido. Come sapete è americano, si è sposato con un’italiana, una mia carissima amica. Professionalmente è perfetto, come tutti i veri attori americani. Sono migliori di noi, è la verità. Lavorando con lui ho imparato che si ha successo se si fa gruppo, se siamo tutti uniti, dalla star a chi porta il caffè”. In “Ex” ha lavorato con Bisio. Con lui andrebbe su un’isola deserta? “Per farci un sacco di risate assolutamente sì. Non per altro. Claudio racconta bene le barzellette, ma non è il mio tipo”. Ha lavorato in tv alla soap opera “Un posto al sole”. Lo rifarebbe? “No, è stato bello ma appartiene al mio passato. Ero agli inizi. Come sapete artisticamente nasco come conduttrice di Disney Channel, poi nel 2003 approdo a Roma per fare l’annunciatrice a Raitre. Sino al 2008 sono una “signorina buonasera”, posto ottenuto con regolare provino. Nel 2009 debutto nel cinema con “Ex”, terza commedia sentimentale di Fausto Brizzi. Pellicola galeotta, ci innamoriamo e da allora stiamo insieme. Professionalmente cerco strade nuove. Il teatro, scrivere libri. Ho recitato Sofocle, Flaiano, sento che il teatro è la mia casa”. C’è un autore che ama particolarmente, un regista con cui vorrebbe lavorare? “I giovani autori spagnoli mi incuriosiscono. Sono più avanti di noi, sperimentano, hanno più idee, coraggio. Leggo molti testi inediti. Tra i registi italiani ammiro Ermanno Olmi e mi piacerebbe fare un film

Sabrina Salerno Settembre 2011

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con Saverio Costanzo. Gli stranieri? Lynch, Kubrik, su tutti”. Biagio Antonacci l’ha voluta nel suo video “Aprila”. Com’è andata? “Una parentesi positiva. Amo cantare, quindi tutto ok. Biagio inizialmente era un po’ impacciato, lui chiedeva a me come doveva comportarsi davanti la macchina da presa. Ci siamo divertiti ed abbiamo realizzato un ottimo prodotto”. Tra pochi giorni, il 9 settembre, uscirà nella sale cinematografiche il film che ha girato con Ezio Greggio ”Box Office”. Ci anticipa il suo personaggio? “Sono tanti episodi esilaranti alla Mell Brooks, prese in giro di film kolossal americani come Il gladiatore, Titanic. Io sono un mostro, faccio la parodia del film Il Codice da Vinci. C’è anche un cammeo di Gina Lollobrigida”. E’ nata in Liguria, ama la Riviera, ha lavorato in Dark Resurrection, film coraggioso di fantascienza girato nel Ponente, a Ventimiglia, dal regista Angelo Licata in omaggio a Star Wars, visto in tutto il modo grazie ad internet. Che ricordo ne ha? “Un progetto innovativo che ha lasciato il segno. Un capolavoro realizzato con scarsi mezzi, ma tantissima passione e professionalità. Un’esperienza irripetibile. Il prossimo 8 settembre a Sanremo sarà proiettato in anteprima… Purtroppo non ci sarò perchè il giorno dopo, il 9, uscirà Box Office e con Greggio sarò impegnata nel suo lancio. Approfitto de L’ECO per fare gli auguri a tutti gli attori, alla troupe di DR. Un particolare saluto e ringraziamenti al regista Licata, a Fabrizio Rizzolo e ad altri talentuosi per aver realizzato splendidamente il book trailer del mio primo libro”. Come scrittrice ha debuttato con il romanzo “Tutto da rifare”, una favola nera che mette a nudo realtà, vite, desideri, tragedie di tanti giovani d’oggi. C’è qualcosa di autobiografico? “E’ la storia di Sole, una ragazzina strana con una passione eccessiva per Sabrina Salerno, oggi splendida 43 enne, la sexy bomb genovese che aveva conquistato Canale 5, e Lorenzo. Due adolescenti che alle medie si innamorano, vivono momenti importanti dell’adolescenza, il primo bacio, la scoperta del sesso. Poi arriva la maturità, Sole chiede ed ottiene dai genitori un seno nuovo. La ragazza lascia Lorenzo, si trasferisce a Milano, sogna di diventare giornalista, attrice, fotomodella, non si piace, vuole cambiare, si sottopone ad un rosario di operazioni estetiche, labbra, naso, orecchie, liposuzioni, muta il fisico, pensieri, comportamenti. Diventa irriconoscibile e, nell’illusione della perfezione, si perde. Come tutti i romanzi – spiega Giorgia Wurth a chiusura dell’intervista - chi li scrive attinge anche a fatti, esperienze personali. Ovviamente c’è molta fantasia nella narrazione. Da sempre ammiro e sono amica di Sabrina Salerno, incontrastata regina degli anni 80. Ho dedicato il libro proprio a lei. Spero piaccia a chi lo legge e, perchè no, possa far riflettere ed essere utile a qualche figlio e genitore”. Il popolo di internet si è già espresso: chiede che presto diventi un film. Roberto Basso 8 www.ecodellariviera.it Settembre 2011



Sebastiano Mangiameli e Paola Malandra

Business

Imprenditori di se stessi

Nella gestione del presente... la costruzione del proprio futuro Paola M.R. Malandra e Sebastiano Mangiameli, in qualità di solver strategici e coach, operano da circa venticinque anni, per aziende nazionali ed internazionali, strutturando percorsi formativi individuali e/o di gruppo. Hanno co-guidato reti commerciali di successo e formato manager di altissimo livello in Gruppi importanti. Dottoressa Malandra, Professor Mangiameli, si parla tanto di crisi da parecchi anni, cosa suggerireste ad un giovane che vuole approcciarsi al mondo del lavoro? Siamo entrati da alcuni decenni nell’era della tecnologia, dell’informazione e della comunicazione, in un trend sempre più competitivo e dinamico. Nonostante ciò, possiamo genericamente affermare che le imprese ancora fatichino a realizzare nuove e più adatte forme organizzative. Il contratto tra l’azienda e il collaboratore, non si basa più soltanto su fedeltà ed impegno, cosa che permetteva di nascere in un’azienda e di rimanervi fino alla pensione, ma è fortemente determinato da una mutua creazione di valore. Oggi più che mai l’azienda è costretta a valutare l’efficacia delle azioni, non solo in funzione degli sfor10 www.ecodellariviera.it Settembre 2011

zi profusi, ma soprattutto dei risultati ottenuti, degli effetti prodotti e il collaboratore misura l’azienda in base alle opportunità che la stessa gli offre per mettere a frutto e in luce i propri talenti. I protagonisti di questo processo devono possedere, quindi, una somma di abilità: capacità di adattamento attivo, gestione del cambiamento, flessibilità, capacità di comunicazione verbale e non verbale,


capacità di decodifica dell’interlocutore, ottime abilità nel creare relazioni empatiche ed utilizzo appropriato di strategie di problem solving. Mi viene in mente il noto telefilm americano “lie to me”, dove il protagonista riesce a capire e a risolvere casi importanti decodificando il linguaggio non verbale di chi ha di fronte e riuscendo in poche parole a vedere cose che altri non vedono... sono queste le capacità di cui parlate? Accattivante il suo riferimento ad una fiction così conosciuta, ma quando parliamo di decodifica del nostro simile in tempi veloci, secondo i protocolli P&S,

facciamo riferimento ad una competenza che deve aiutare a creare rapporti empatici, per una messa in comune di talenti, professionalità ed energie. Ma questo è solo un piccolissimo tassello del nostro metodo che nella sua globalità porta ad acquisire competenze parallele, atte a raggiungere un alto livello di RESILIENZA, da noi interpretata come la capacità del “sistema uomo” di adattarsi ai contesti mutevoli e di resistere all’ ‘usura’ e agli ‘urti’ della vita, per poter soddisfare al meglio quello che maggiormente il settore terziario richiede ai propri operatori. Massimiliano Inferrera

A sinistra Tim Roth, protagonista di Lie to me, a destra Daniele Mazzia (campione imperiese di poker) mentre osserva il suo avversario durante una fase di gioco

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Economia

Basta,diamo il casinò ai privati E’ la soluzione ideale per gli amici-nemici Bossi e Di Pietro Il casinò di Sanremo da troppo tempo va a ramengo? E’ in affanno? I seguaci ponentini dei due massimi tribuni della politica italiana, Umberto Bossi ed Antonio Di Pietro, hanno la soluzione che arriva direttamente dalla Lega e dall’Idv: togliere davvero la casa da gioco ai politici ed affidarla ad un biscazziere privato. Basta intrusioni, connivenze, sponsorizzazioni, protezioni, pastette, coperture, affari, malaffari, ingerenze, scandali, legami, scambi, chiacchiere, accuse, polveroni, inciuci, sussurri e grida veri o presunti tra Palazzo Bellevue e la Casa Bianca matuziana. Il primo a dire che “ognuno faccia il suo mestiere, il politico il politico, il pubblico amministratore il pubblico amministratore, il biscazziere il biscazziere”, è stato il presidente del Consiglio comunale di Sanremo e leader della Lega, Marco Lupi. Però con poco ascolto. Ora a dare manforte è sceso in campo Gabriele Cascino, assessore regionale allo Sport dell’Idv. Politicamente due “rivali”, ma uniti nella crociata casinò. Ce la faranno a sconfiggere la casta della casa da gioco? A vincere la dove tutti sino ad oggi hanno sempre perduto? Non è un mistero che il casinò condiziona la politica, i successi e le sconfitte di Sanremo. Da tempo gli incassi registrano perdite rispetto agli anni d’oro. I dirigenti ed i manager (questi ultimi chissà perché sempre super pagati anche se improduttivi) sono sempre bravi a fare promesse da marinaio. L’assessore Cascino ed il presidente Lupi, anche per liberare il sindaco Zoccarato ed il consiglio comunale dai mille problemi gestionali delle roulette e poter finalmente contare su introiti certi del casinò al momento di stilare i bilanci, hanno le idee chiare: affidare la gestione del Casinò Municipale di Sanremo totalmente ad un privato. Ad una di quelle molteplici società il cui scopo d’impresa sia l’esercizio del gioco d’azzardo legalizzato. Venga fatta una gara internazionale regolare e vinca chi offre di più. A garantire l’ordine pubblico, il rispetto delle leggi, che non si ricicli denaro sporco, che a gestire non sia la mafia e tutto il resto non tocca al Comune, ma ad altri organismi preposti: forze dell’ordine, magistra12 www.ecodellariviera.it Settembre 2011

tura, interpool, insomma specifici organi dello stato. “Tra i fini istituzionali di un ente come il Comune di Sanremo – dice Cascino - certamente non figura quello di essere un biscazziere: perciò, riconoscendo comunque la grande importanza economica che la casa da gioco riveste per la città, la provincia, l’intera riviera sarebbe bene che proprio il Comune, che ne è proprietario e titolare della licenza, lo affidi interamente ad un’impresa del settore, ad un industriale con grandi e veri capitali. Noi dell’Italia dei Valori diciamo basta alla gestione da parte di Spa che di privatistico hanno solamente la disciplina normativa. Di capitali privati neppure l’ombra. solo soldi pubblici e rischi di creare “carrozzoni” all’ombra dei quali spesso e volentieri si celano gravi episodi di malcostume amministrativo. Inutile dire che siamo assolutamente contrari ad una gestione diretta del casinò da parte del Comune. Il sindaco e la sua maggioranza devono solo fissare un canone minimo d’affitto per un periodo di 5 anni, rinnovabile, che tenga conto dei bisogni istituzionali dell’Ente, di Sanremo e degli aiuti finanziari necessari per lo sviluppo del ponente”. L’assessore Cascino ha anche ricordato che “sin dalla sua nascita, con la Licenza accordata dall’allora Duce degli italiani Benito Mussolini al Podestà matuziano Pietro Agosti nel 1927, e fino al 1969, la casa da gioco fu gestita da imprenditori privati come la Casinò Municipale s.a. e la Sait del cavaliere De Santis. Nel secondo dopoguerra, la gestì addirittura un industriale milanese, il presidente dell’Inter, Masseroni. Successivamente l’allora proprietario dell’Hotel Royal di Sanremo, l’avv. Bertolini. Dagli anni ‘70 il casinò venne gestito dal Comune, direttamente o per mezzo di società privatistiche, ma sempre con capitali pubblici. Ed iniziò il Calvario: scandali, paralisi comunali ed amministrative, arresti e fughe di politici travestiti da manager e burattinai più o meno occulti, E’ ora di smetterla, chi vuole gestire il casinò deve saperlo fare e pagare il giusto affitto al Comune”. Aldo Caldarola



Sport

Il 53° Rallye di Sanremo raddoppia: Asfalto e Leggenda A Primocanale Sport la gara non-stop minuto per minuto Sanremo ed il suo entroterra sono pronti ad ac- svolge dal 20 al 24 settembre sulle strade dell’encogliere una nuova edizione del Rallye di Sanre- troterra della Provincia di Imperia. Per i campionamo. Ancora una volta è prevista la partecipazione ti Intercontinental Rally Challenge, Coppa Europa di piloti e case automobilistiche tra sud-ovest, Renault IRC Challange i più importanti al mondo. La novità 2WD, Trofeo Abarth 500 rally SeIl 19 settembre, arriva dalla rotazione imposta dallenia e Citroen DS3 R3 Racing Trola federazione che porta nella Cit- Piazza Borea d’Olmo, phy si disputa su 13 prove speciali le auto storiche tà dei Fiori il Trofeo Rally Asfalto. per 225 chilometri su un percorso Un elemento in più che permette di totale di 524 chilometri. del Rallye, vedere le potenti WRC insieme alle Sulle stesse strade dal 22 al 24 setil 22 Parata regine di IRC e S2000. Una partecitembre si svolge anche il 3° Sanredei Campioni pazione che – insieme ai trofei Remo Leggenda, gara valida per il Troe Galà al Casinò feo Rally Asfalto, Challange di Zona nault, Citroen, Peugeot, Fiat e Ford – permette un panorama ampio e 2 e 3, Trofeo Peugeot Competition raramente riscontrabile altrove. La distinzione su 207 Top, Suzuki Rallye Cup, gara Internazionale prove e classifiche merita un approfondimento. aperta a vetture moderne, scadute omologazioIl 53° Rallye Sanremo Trofeo Primocanale Sport si ni e auto storiche al seguito. La competizione si

Sergio Maiga, organizzatore del Rallye di Sanremo 14 www.ecodellariviera.it Settembre 2011


Juho Hanninen snoda per 125 chilometri divisi in 9 prove speciali su un percorso totale di 357 chilometri. Saranno utilizzati gli stessi spazi logistici, le aree del lungomare e dell’ex stazione ferroviaria nel cuore della Città dei Fiori con la sala stampa all’interno dell’ex magazzino merci della stazione. Rispetto al “Sanremo”, il “Leggenda” si pone al seguito nella prima giornata e lo precede nella seconda giornata. Tra le due gare ci sarà la distanza minima di un’ora tra il passaggio dell’ultima vettura e quello previsto per la prima della gara successiva. Tra le manifestazioni collaterali da segnalare lunedì 19 settembre l’apertura della mostra in Piazza Borea d’Olmo con le vetture che appartengono

Jan Kopecky alla storia del rally matuziano; mercoledì 21 alle 22:00 la festa di benvenuto in Piazza Bresca; giovedì 22 alle 16:00 la parata di stelle a Pian di Poma con l’esibizione dei vincitori del Rallye “mondiale” dal 1972 al 2003, e in serata il Gala presso il Casinò di Sanremo. Primocanale Sport sul digitale terrestre e Primocanale Sky 515 sul satellite hanno previsto dal 20 al 25 settembre una programmazione non stop dedicata al 53° Rallye di Sanremo. Oltre 20 ore in diretta – anche in simulcast sul sito Primocanalesport.it – con una squadra affiatata e preparata per trasmettere in tutta l’Italia emozioni e immagini del rally italiano più conosciuto nel mondo. Giuseppe Sciortino

Freddy Loix

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Percorsi prove speciali Campionato Irc

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Voglia di gelato ?

Da quest’anno puoi gustare anche il gelato alla frutta secca selezionata da “Noberasco in Via dei Mille” presso la “Gelateria Romea”

Gusto del mese: “STRUDELINA” ottenuto dalla Composta di Gourmandises Noberasco alle mele con uva sultanina e pinoli italiani Noberasco in Via dei Mille, Via dei Mille 32 -Albenga | Gelateria Romea, Viale Martiri della Libertà, 24- Albenga


Motori

Nuova Audi Q3 a ottobre da 30.600 euro 4,39 metri di lunghezza, 1,83 metri di larghezza, 1,60 metri di altezza, 30.600 euro nella versione 2,0 TDi: ecco i numeri della nuova Audi che si posizione in uno scalino ancora più basso, rivolgendosi ad un bacino d’utenza nuovo (lo stesso della tedesca Tiguan Volkswagen), il sistema di illuminazione anteriore e posteriore, composto da piccoli segmenti, rendono l’aspetto di Q3 ancora più vigoroso ed energico di quanto non faccia già il portellone posteriore inclinato. La nuova Audi Q3 sarà proposta al mercato italiano ad un prezzo compreso tra i 30.600 euro della versione Q3 2,0 litri TDI diesel da 140 cavalli (trazione classica anteriore, cambio manuale a sei velocità) e i 37.900 euro della versione Q3 2,0 litri TDI diesel da 177 cavalli (trazione Quattro integrale, cambio robotizzato a sette velocità)

...e Ferrari Bicolor Finita l’era del Rosso-Ferrari

Scende dall’85% degli anni 90 al 45% dei giorni attuali la percentuale di modelli venduti di colore rosso. Oggi più che mai soprattutto nel mercato del lusso è forte l’esigenza di distinguersi. Chi investe in un auto così importante quindi vuole rendrla ancora più unica con la personalizzazione del colore. Richiestissima la colorazione del tettuccio in contrasto con il corpo vettura. Daniele Petrelli



Io la penso così

No money, no party, la festa è finita il giocattolo si è rotto

Porto Imperia, Bilancio Sanremo, Area 24 & C. nel caos Fino a qualche tempo fa la Riviera di Ponente superava brillantemente la prova del lifting grazie alla somministrazione in dosi massicce di acido ialuronico, di botulino e di filler che ricavava da una mandria di vacche grasse. Puntualmente, tutti gli anni e almeno tre volte all’anno il miracolo si ripeteva come nella Cappella del Tesoro di San Gennaro a Napoli - e di colpo sparivano rughe, occhiaie e zampe di gallina, le guance si riempivano, le labbra si gonfiavano e gli zigomi raggiungevano le orecchie. L’appuntamento più importante col Santo Patrono era quello del riparto dei proventi del gioco, ma il piatto rideva anche con i consuntivi del turismo e dei fiori, che chiudevano stagioni ruggenti mai finite, fitte di vendemmie prodigiose che riempivano le tasche un po’ di tutti. Quel fiume di danaro, come il Nilo con le sue piene, per decenni ha ingrassato un popolo di cicale, convinte che la pacchia sarebbe proseguita all’infinito senza neppure bisogno di inventarsi una diga di Assuan a monte. L’economia e le leggi di mercato in questo paese di Bengodi erano degli optional e la produzione e lo scambio mai avvertiti come emergenze quotidiane da affrontare e da risolvere. Non parliamo della finanza, privata o pubblica che fosse, considerata un oggetto misterioso, un qualcosa di oscuro e di inesplorato, roba da addetti ai lavori, i quali per la prima erano rappresentati al massimo dal direttore della filiale di banca sotto casa e per la seconda dal ragioniere comunale. Qui, piuttosto, a farla veramente da padrona è stata solo e sempre la politica, intesa come espressione onnicomprensiva delle più svariate attività, che vanno dall’organizzazione della succursale di un qualche partito a manifestazioni casarecce di lobbysmo, dal collateralismo di categoria per interessi più o meno confessabili a forme di sponsorizzazione individuale o per bande che in qualche caso sconfinavano in 20 www.ecodellariviera.it Settembre 2011

forme di autentico squadrismo. I temi erano sempre gli stessi, quelli di un derby tra due sobborghi metropolitani, nel quale le casacche di destra erano indossate da borghesi generalmente benestanti, fabbricieri o laici, moderati o nostalgici del vecchio regime, e da tutto un campionario di varia umanità persuaso di vivere nel migliore dei mondi possibili, mentre quelle di sinistra coprivano più o meno lo stesso genere di persone, però scontente, sovente bisognose e tutte accumunate dal sogno di un paradiso alternativo da realizzare su questa terra inseguendo la moda rivoluzionaria e giustizialista del momento, preferita alle ideologie al tramonto. Con i soldi che piovevano dal cielo la politica era indaffarata a risolvere un unico problema, quello di riuscire a spenderli tutti, e le tenzoni più accese avvenivano sulle brochures di calendari estivi, invernali e di mezza stagione imbottiti di fantasiose manifestazioni e di spettacoli surreali, sui lunghi elenchi delle gratuità e delle ospitalità, sugli ambiziosi programmi di enti del turismo, aziende di soggiorno e pro loco e sulla miriade di richieste di contributo presentate da comitati, sodalizi, club, circoli e associazioni sportive, culturali, parrocchiali, folkloristiche, musicali e così via, raccolte in faldoni che si misuravano in metri cubi. Questo per chi si abbeverava direttamente alla sorgente, ma poi - per riuscire a spenderli davvero tutti - venivano in soccorso le altre corporazioni locali, dai floricoltori col prezzo politico dell’acqua ai commercianti con agevolazioni varie per servizi resi fin sull’uscio delle loro botteghe e per ogni genere di pubblicità e promozione mirata a loro esclusivo uso e consumo, dalle imprese edili che prosperavano grazie ad appalti succulenti tra pochi intimi dove praticavano nano-ribassi su giga-prezzi a base di gara fino alla elefantiaca burocrazia pubblica e parapubblica che ingolfava organici sovradimensionati


Giulio Tremonti

Maurizio Zoccarato e Claudio Scajola

e in costante lievitazione. E’ così che ogni anno il miracolo del lifting si rinnovava puntualmente nella nostra Riviera, sotto una maschera confezionata con i più diversi ingredienti, festival importanti e sagre paesane, spettacoli pirotecnici e regate veliche, raduni, galà, gare, tornei, corse, premi e così via, inclusi i benefit parassitari equamente suddivisi e sapientemente iniettati sotto cute. Poi il giocattolo si è rotto e a questo punto, finiti i soldi del maquillage e davanti alle magagne che saltano fuori una dopo l’altra, chi sostenesse che la festa è finita all’improvviso e di colpo sarebbe davvero un individuo senza pudore. Perché da almeno dieci anni i segnali ci sono stati tutti, forti e chiari, con nubi che avanzavano velocemente all’orizzonte e anno dopo anno si facevano sempre più nere e minacciose fino a quando sono arrivate a oscurare l’altra faccia di un sole che, come vantava lo slogan pubblicitario di una volta, dalla faccia giusta continua a brillare imperterrito nel nostro cielo 3000 ore all’anno. Solo che erano segnali scritti secondo i codici dell’economia e della finanza e la politica nostrana, a giudizio della maggioranza degli osservatori, non ha saputo decodificarli. Sono invece sicuro del contrario, che cioè la politica non abbia voluto farlo e nell’impossibilità di fermare l’uragano abbia coscientemente e cinicamente evitato di indossare impermeabile e galoches, o almeno di aprire l’ombrello, obbedendo a un calcolo di mera convenienza con tanto di sondaggi in mano. Con un autorevole Ministro e con solerti Sottosegretari accomodati sui banchi del secondo Governo Berlusconi e con un nutrito stuolo di deputati e senatori in Parlamento riesce davvero difficile credere che sia sfuggita a tutti quella nuvoletta nera all’orizzonte cavalcata da Tremonti alla disperata ricerca degli

equilibri di bilancio e rappresentata dalla Finanziaria 2003 che con l’Azienda Monopoli ha confezionato il Cavallo di Troia per entrare nella cittadella dell’azzardo lecito con dentro le famigerate macchinette che pagavano le vincite in danaro. Da quel momento e ininterrottamente per otto lunghi anni, prima che Zoccarato chiudesse il rubinetto dell’acido ialuronico, del botulino e del filler, possibile che nessuno si sia mai reso conto che il mondo dell’azzardo cambiava a vista d’occhio e che il cambiamento stava riducendo pelle e ossa la più prodiga delle vacche grasse? Ma se tutto si riducesse a una questione di cosmesi sarebbe il meno. Il fatto è che nel nostro Ponente e in questo preciso momento, mentre mi trovo ad annotare qualche estemporanea riflessione, la politica è ancora alla scoperta dell’economia e della finanza e sta annaspando per non esserne travolta. Me lo dicono tante cose - ci vorrebbe un libro per elencarle tutte - ma sento il dovere di citare almeno per nome quelle che gridano vendetta, prima tra tutte la questione dell’ipoteca sul porto di Imperia. Ipoteca che è a garanzia di un debito di 140 milioni di euro che qualcuno deve pur aver incassato dalle sette Banche, ma chi? e in che misura? e dove li ha spesi? chi deve restituirli? e soprattutto se non lo farà di chi sarà il patrimonio aggredito dai creditori? Interrogativi che si aggiungono a quelli sollevati a Taggia dal caso Millenium, dal default a Sanremo per lo sforamento del patto di stabilità, dal bilancio di Area 24 che i nuovi arrivati tengono a bagnomaria e da tanti altri inestricabili rebus che la dicono lunga sulla capacità di manovra in campo economico e finanziario dei nostri politici. Almeno fino a quando a correre i rischi sono le tasche nostre... Bruno Giri

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Personaggi

Berrino, papà di Miss Muretto L’artista che con Hemingway inventò il Muretto di Alassio Dipingeva a colpi di luce, come ebbe a dire di lui Piero Chiara. Quella luce si è spenta in un caldo mattino di agosto. Mario Berrino, il papà del Muretto di Alassio, di Miss Muretto, gestore assieme ai fratelli del mitico Caffè Roma, negli anni in cui la cittadina balneare era al top delle località turistiche italiane, se ne è andato all’età di 90 anni nel suo vecchio mulino sulla collina a ponente di Alassio. Qui aveva dipinto centinaia di tele, tramonti, uliveti, il suo mare tanto amato, da piatto a increspato, colpi di spatola veloci, a tinte forti, accecanti. Un altro al posto suo avrebbe gradito o preteso di essere chiamato “maestro” lui preferiva definirsi “un bel corridore”. Di pedalate Mario ne ha macinato a milioni inseguendo sempre un traguardo che molte volte ha tagliato per primo sopratutto quando si trattava della sua Alassio che dall’immediato dopoguerra ha risollevato e rilanciato a livello internazionale con la sua estrosità di artista-imprenditore. Grazie alle sue conoscenze e frequentazioni nella cittadina balneare arrivavano personaggi del calibro di Ernest Hemingway che al caffè Roma, accompagnato dal papagallo “Pedrito”, si intratteneva con il suo nuovo amico Mario sorseggiando pregiati whisky e ruhm. Pochi anni più tardi al “Roof Garden” del Roma si esibirono i grandi nomi della musica italiana Mina e Celentano per tutti. Il locale già cuore pulsante di Alassio entrò nella

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storia quando il vulcanico Mario incominciò a tapezzare il muro di fronte con policrome piastrelle firmate dai personaggi piu in voga del momento fino a diventare il muretto più ambito. Anche Miss Muretto è una sua creatura, nata per intrattenere e divertire le “bagnanti” ed oggi, un concorso di bellezza che compie 58 anni. E per uno strano gioco del destino Mario si è spento nel giorno di inizio della rassegna per la prima volta anticipata al mese di agosto. Miss Muretto si è svolta come lui avrebbe voluto. Non era seduto in prima fila, come aveva sempre fatto abbronzato e sorridente, ma il suo spirito siamo certi aleggiava e aleggerà negli anni a venire. Il sogno di Mario non si è però realizzato: vedere assegnare lo scettro di Miss Muretto ad una alassina. La concorrente di casa Giulia Mingoia si è dovuta accontentare della piazza d’onore alle spalle di una ventenne moldava, residente a Bordighera, Liliana Popescu. Anche lo scorso anno a vincere il titolo era stata una ragazza di colore di origini senegalesi. Il sogno dell’inventore del concorso pare destinato a non realizzarsi anche negli anni a venire. Miss Muretto si è internazionalizzato, la concorrenza è sempre più agguerrita, ma importante è che sia Miss Muretto a continuare vincere. Antonio Devia


Amarcord

La Genova dei Matia Bazar Il sottile piacere di un gelato ascoltando Stasera che sera C’è un’aria a Genova dove la musica è la cifra essenziale, in filigrana, di certi momenti. Le note hanno avuto un ruolo decisivo per farci cogliere qualcosa che sarebbe inevitabilmente sfuggito senza, ad esempio, le canzoni di Fabrizio De Andrè. Dopo la “Città Vecchia” passeggiare per il centro storico sotto la pioggia, senza ombrello, vedere un gatto rannicchiato su uno scalino e essere oggetto di un’avances da parte di una prostituta con la voce di Silvester Stallone, non è una mezz’ora di sfiga micidiale ma pura poesia. Ma questo è noto. Più difficile è cogliere l’aria in cui come per magia tornano alla memoria le parole di “Solo tu” dei Matia Bazar, gruppo musicale ancora attivo oggi ma che nacque agli albori degli anni ‘70 in una Genova che forse oggi stenteremmo a riconoscere. E’ una Genova “minore” fatta di atmosfere estive, disfatte, da Albaro a Nervi, tra chioschetti che vendono anguria e il classico gelato sulla spianata di Castelletto. Quando fu scritta questa canzone nel ‘77 in Italia e a Genova ci si sparava addosso ed erano diversi quelli che uscivano da casa con il laccio emostatico in borsa o con la pistola in tasca. Ma non per questo “Solo tu” che affrontava i temi classici di una canzone d’amore con sonorità nuove e con la voce “marziana” di Antonella Ruggiero è una canzone disimpegnata. Era un’altra aria, quella di

una vitalità musicale straordinaria, di mille locali, tra il centro di Genova e le due riviere, pieni zeppi di gente e musica. Non era politica ma una vita alternativa a quella militante ferrea e grigia di allora, fatta di diktat e parole d’ordine. In questa dimensione alternativa si pensava ad “Altro”, in una atmosfera dove con tutta dignità si respirava l’aria di un romanticismo moderno, disinibito e libertario ma non totalmente consumistico, mentre nell’aria si diffondevano le note delle radio private, laboratori cerebrali e diffusori di questa cultura alternativa e libera da dogmi. “Solo tu” insieme a “Stasera che sera” e “Per un’ora d’amore” sono state tre perle della musica leggera italiana dove “l’impegno” è declinato in un romanticismo non mieloso ma strutturato sull’alterità necessaria in quegli anni all’ipertrofico impegno politico. La necessità di evadere sì, ma con gusto e intelligenza, verso lei o lui non più come i personaggi delle canzoni di Nilla Pizzi, ma amanti smaliziati alla ricerca di sensualità non più occultate tra le rime, ma ben presenti nelle parole comunque dolci. Ed ancora, per un momento, come accadde nel miracolo di quegli anni, fuori dalla logica consumistica e commerciale che di lì a poco avrebbe inghiottito tutto. Chi passa da Genova o anche per chi ci sta, vale la pena godere del sottile piacere di gustarsi un cono sulla spianata di Castelletto e pensare “Stasera, che sera...”. Giovanni Giaccone

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Tutti più in forma dopo le vacanze. Boom delle tisane Benessere È il tormentone del momento: che sia “smart food” o “slow food” il minimo comune denominatore è sempre uno, cioè il valore intrinseco dell’alimento, solido o liquido che sia. Se poi è il prodotto di una natura che segue un andamento ciclico da millenni e un regalo prezioso per il nostro benessere psicofisico diventa imperativo stilish se non proprio moda e abbraccia tutte le età. In questo spicchio di fine estate ad aggiudicarsi il primo posto degli alimenti etici e bio venduti in negozi al dettaglio o più facilmente proposti in istituti termali e di bellezza le tisane, quali elisir in grado di prolungare gli effetti benefici della remise en forme e del rinvigorimento fisico delle vacanze. L’arte di assaporarle è un’emozione che si manifesta attraverso i sensi, dal borbottio dell’acqua che bolle, alla sempre diversa coloristica creata dalle foglie essiccate, al profumo della tazza fumante, ma ha bisogno di stimoli immateriali che alimentino lo spirito e l’immaginazione, come la costruzione di un vero e proprio “ambiance”. I DECOTTI PIÙ GETTONATI MALVA, indicato per l’attenuazione del reflusso gastrofageo (crea uno strato protettivo sulle pareti dell’esofago) o per favorire la fluidificazione in caso di affezione lieve alle vie respiratorie. Immergere due cucchiai di malva in una tazza d’acqua fredda, portarla ad ebollizione e farla bollire per cinque minuti, indi lasciare raffreddare. Va preso prima dei pasti, una tazza per volta per almeno due mesi.

Depuranti, decongestionanti, drenanti, un salutare miscuglio che ogni anno ci regala la natura OLMARIA, chiamata anche “regina dei pirati”, considerata sacra dai Druidi. Dalle sommità, ancor oggi, secondo la procedura del decotto e con le dosi consigliate dall’erborista in base al quadro generale, si ottiene una tisana che aiuta a depurare il sangue dalle tossine, che combatte il rallentamento venoso e le gambe gonfie. In questo caso due tazze al giorno per circa due mesi lontano dai pasti. KARKADÈ, preparato con le corolle dell’hibiscus sabdariffa, drenante, coaudiuvante delle diete grazie al miglioramento indotto nelle funzioni metaboliche nel loro complesso. Ottimo dissetante, se ne consiglia il decotto di due tazze al giorno per sei settimane. SALVIA, basta immergere un ciuffetto di foglie in acqua fredda, portarle a ebollizione per due minuti, macerare, filtrare e gustare. Sono in commercio anche preparati di salvia contro le afte o le infiammazioni orali, da applicare localmente. Le tisane solitamente sono miscele di due o più piante, quella caratterizzata dalle proprietà curative ed altre coadiuvanti o correttrici del gusto. Si realizzano per infusione o decozione ed ancora per macerazione in base alle materie prime utilizzate. Tra i mix per la forma il più gettonato è quello da mescolarsi QUERCIA MARINA (30 g del tallo intero essiccato), FRASSINO (20 g di foglie), BARDANA (30 g di radice), MARRUBIO (20 g delle sommità fiorite): bastano 10 g di miscela in acqua bollita per 4-5 minuti e il gioco è fatto. Giulia Cassini

Aperitivo da “Gambero Rosso”

Citato nella “guida sogno” dei ristoratori il Tiffany di Arma di Taggia L’aperitivo non ha certamente le calorie di una tisana ma è una coccola a cui noi Italianinon sappiamo proprio rinunciare.. Soprattutto se è così detto alla “Milanese”,con un buffet così ricco e sfizioso da diventare a volte il sostitutivo della cena. Vini ricercati e cocktails accompagnati da bruschette, sardenaira, farinata e tante altre leccornie è ciò che abbiamo trovato al Tyffany e che ( non solo noi ) ci sentiamo di consigliarvi. Chears!

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Prevenire le rughe idratando la pelle giorno e notte Una linea cosmetica studiata dal dottor Colombo per tutte le donne Le rughe, il nemico numero 1 di chi non vuole invecchiare o cerca, comprensibilmente, di invecchiare il meno possibile, il meglio possibile, il più tardi possibile. Esteticamente e fisicamente. Si può fare qualcosa? Un antico e saggio detto che recita “Chi cerca trova” vale, ovviamente, anche per le rughe. Sia chiaro, nessuno ha la bacchetta magica, ma nel laboratorio della “Farmacia Colombo” di Sanremo, si lavora da tempo e con buoni risultati, anche proprio su questo fronte, sulle rughe, sul meccanismo di formazione delle rughe e, soprattutto, come prevenire e rallentare i processi di invecchiamento cutaneo. Ma le rughe cosa sono, perchè vengono, qual’è il loro meccanismo di formazione? E soprattutto si può fare qualcosa? “La ruga, dicono gli esperti, è una linea trasversale o longitudinale più o meno profonda che appare sulla pelle. L’invecchiamento cutaneo e il fotodanneggiamento da raggi solari inducono una serie di modificazioni del derma e del sottocute ben note che hanno come risultato la formazione delle rughe. Le rughe poi si suddividono in rughe di senescenza e rughe di espressione. Le rughe di senescenza sono le classiche rughe legate al normale processo di invecchiamento della pelle che determina una diminuzione della produzione di collagene, acido ialuronico ed altre vitamine e nutrienti determinanti per garantire elasticità e tonacità della pelle. Le rughe di espressione dipendono dallo stress cui la pelle viene sottoposta a ripetizione di movimenti per lo più legati alla manifestazione di sentimenti ed

emozioni: mimica facciale, stress, stanchezza ed altro. Le zone più colpite sono quelle attorno agli occhi, la bocca, la fronte. Stress, sole, fumo ed una cattiva alimentazione sono tra le cause maggiori dell’invecchiamento cutaneo. Una volta stabilito questo la Farmacia Colombo, nel suo laboratorio, dopo studi ed esperimenti proprio in questi giorni è riuscita a creare e ad offrire due creme, una giorno ed una notte ad azione combinata che possono intervenire ed aiutare in modo adeguato, rallentare proprio i processi di invecchiamento nelle varie sedi della cute. Un primo intervento è mirato a mantenere il giusto grado di idratazione, l’allentamento della componente elastica e collagene del derma. I prodotti cosmetici ben formulati del dottor Colombo servono come prevenzione e come coadiuvanti nel combattere la comparsa delle rughe, anche se certo non possono ringiovanire la pelle. Scopo principale è quello di mantenere l’umidità, impedire la perdita di elasticità e la disidratazione, tipica della pelle anziana tendenzialmente carente di acqua. Non devono però costituire una barriera verso la normale traspirazione della pelle. Due creme, una “Crema antirughe giorno” ad azione combinata: idratazione, rilassamento, riempimento ed una “Crema ristrutturante notte”: nutriente ricca di antiossidanti che favoriscono il nutrimento della pelle mentre si riposa. Ottime cose. Il tutto studiato, lavorato, preparato, omogeneizzato, confezionato ed esposto in vetrina nella Farmacia Colombo, via Galilei 415, Sanremo. Provare per credere.

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Fenomeni

Planking, il fenomeno assurdo dell’anno Farsi fotografare a faccia in giù per finire sul web Il Planking, che significa “Attavolarsi” è certamente il fenomeno più assurdo del 2011. Questo fenomeno nato negli anni 90 in Inghilterra ha coinvolto anche il Primo ministro Neo Zelandese John Key che si è fatto fotografare in salotto con il figlio Max. Per capire la grandezza di questa nuova moda basti pensare che “Googlando” la parola “Planking” si apriranno 10.000.000 di pagine e la pagina di

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facebook vanta 400.000 iscritti. Il limite di questa attività è solo la fantasia, la creatività... attenti però a non spingervi troppo in là per non mettere a repentaglio la vostra vita. Inviateci le vostre foto attavolate... chissà che non le pubblicheremo sul prossimo numero! Daniele Petrelli redazione@ecodellariviera.it



Intervista

Nina Senicar

Elena Cucci

Dark Resurrection-volume 0 L’8 settembre per la prima mondiale parata di stelle al Teatro Ariston: Intervista al regista Angelo Licata e Brizzi

Evento a colpi di laser per l’anteprima mondiale delle vicende il passato del Maestro Sorran. Lo jedi di Dark Resurrection-atto secondo. Giovedì 8 set- decaduto è ossessionato dalla ricerca di un’antitembre alle ore 20.30 il Teatro Ariston di Sanre- ca civiltà che, secondo la leggenda, custodisce il mo ospiterà l’anteprima mondiale del Volume 0 segreto dell’immortalità. Sarà il ritrovamento della di Dark Resurrection, uno dei più famosi fan film Resurrection, la loro nave stellare più potente, a di Star Wars, diretto dall’italiano Angelo Licata. Un portare Sorran alla scoperta dell’origine del lato evento speciale, dedicato a tutti gli appassionati oscuro. della saga creata da George Lucas, Un grande evento culturale, turistico A Sanremo che sarà presentato da tre volti di e promozionale per Sanremo. Abgli attori protagonisti Dark Resurrection molto noti al pubbiamo intervistato due grandi nomi blico: Isabella Tabarini e Sergio Muñiz, del cinema italiano che l’8 settembre Isabella Tabarini, protagonisti del primo capitolo e Nina saranno all’Ariston, due tra i più inteSergio Muniz, Senicar, presente nel Vol.0 nei panni ressanti registi made in Italy amati e Nina Senicar, di guardiana del tempio di Eron. seguiti anche dal pubblico televisivo Renzo Sinacori Nel cast figurano altri nomi noti del e di internet: Angelo Licata, che ha mondo dello spettacolo: Daniel McVifirmato Dark Resurrection, e Fausto e tantissimi fans car e il regista Fausto Brizzi hanno Brizzi. di George Lucas infatti partecipato al progetto a titolo Angelo Licata, lei di professione fa il e Guerre Stellari gratuito, come il resto dello staff, sia dentista. Quando si presenta, dopo artistico che tecnico. il successo di DR dice “dentista” A Sanremo ad animare il palcoscenico del Teatro o”regista”? Ariston anche le divisioni italiane di due dei più ri- “Veramente di professione faccio entrambi (e ci nomati gruppi di costuming ispirati a Star Wars: la pago le tasse!) , ma quando mi presento dico solo 501st Italica Garrison e la Rebel Legion Italian Base. il mio nome: “piacere, Angelo “ Il Volume 0, prequel agli eventi dell’originale Dark Quale delle due professioni le piace di più, a quale Resurrection, pone le basi per il già annunciato Vo- sarebbe disposto rinunciare se mai dovesse capilume 2 ed è stato realizzato grazie alle donazioni di tare di farlo e perchè? oltre 400 produttori associati da tutto il mondo, ge- “Ci sono lati positivi e negativi in entrambe. Il lavoro stite dall’associazione no-profit Riviera Film. La pro- artistico è spesso un’incognita, può finire da un duzione esecutiva è di Fabrizio Rizzolo. Al centro momento all’altro o avere comunque lunghi periodi 28 www.ecodellariviera.it Settembre 2011


Fausto Brizzi sul set

Angelo Licata

di pausa, ma ha dentro di sè molti aspetti positivi. il fatto stesso di produrre un prodotto artistico è totalmente appagante. La professione medica è più sicura e stabile e di certo molto rispettata. E’ il dilemma di una vita, la sicurezza o l’avventura? Per ora riesco a gestirli molto bene entrambi. Ci penserò se e quando sarà necessario”. Come location ha scelto Ventimiglia, la Riviera dei fiori, perchè? C’è qualcosa che lo lega a questo territorio? Forse Sanremo, il Festival della canzone, il liberty, la vicina Costa azzurra inconsciamente o consciamente hanno avuto qualche peso? “Ho operato una scelta dettata dal destino. Son cresciuto qui, e dovendo produrre un prodotto a basso budget, con amici e collaboratori del posto, non potevo certo scegliere una location lontana. Per fortuna il ponente ligure ha scorci bellissimi che hanno arricchito le poche inquadrature esterne. La maggior parte del film è stata girato al chiuso, in un set in green screen. Il centro CWK di Sanremo, di Maurizio Zuppa”. Un giudizio su Nina Senicar attrice? Può continuare a recitare? “Non solo può, deve! Nina è bravissima, buca la macchina da presa ed è molto portata per i ruoli action. Potrebbe diventare la nuova Milla Jovovich”. Fausto Brizzi lei ha firmato film di successo come “La notte prima degli esami”, ha scritto per la tv numerose fiction interpretate da Lino Banfi, Scotti, Koll, Bisio, Ferilli, ha vinto premi importanti, nel lavoro di Licata ha rinunciato al suo ruolo naturale di regista ed è diventato attore. Perchè? Ha voluto provare nuove emozioni? “Nessun uomo al mondo che ha visto GUERRE STELLARI a 9 anni può rifiutare di interpretare un personaggio ispirato alla mitica saga”. Lei è amico di Licata, gli da mai consigli da regista? “Davvero non ne ha bisogno. E’ maturo per il salto al cinema professionistico. A volte consigli di pro-

duzione semmai”. Cosa pensa del fenomeno DR e, più in generale, all’universo creato da George Lucas? Perché certi cortometraggi, certi film fantascientifici catturano, incantano, piacciono così tanto, in Italia come al Polo Nord o in Australia? “Perché il cinema DEVE far sognare e raccontare favole. Il cinema è un sostituto magico della mamma. E Lucas è una supermamma”. Ha mai pensato di mettere un piede nell’organizzazione, nello spettacolo, (da anni un po’ troppo statici) del Festival di Sanremo? “Magari! Non ho mai fatto l’autore televisivo, ma per Sanremo farei una eccezione. Sono un fan del Festival e della musica italiana”. Sindaco di Sanremo Zoccarato, assessore al Turismo Claudia Lolli, presidente di Sanremo Promotion Giorgio Giuffra, presidente della Casinò Spa Giuseppe Pino Di Meco e Supermamma Rai, a buon intenditor... E non dimenticate, se il progetto va in porto, l’idea è de L’ECO! Francesco Basso

di spalle: Diego Casciola (direttore della fotografia) Settembre 2011

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Cinema

Settembre, maturano 2 film Ridere con Ezio Greggio e sognare con Vasco BOX OFFICE 3D Il film dei film

Il 9 settembre arriverà nelle sale il primo film italiano in 3D “Box Office 3D – Il film dei film”, una commedia di e con Ezio Greggio che mira a parodizzare la spettacolarità dei film americani. Pellicole come Avatar, Harry Potter, Il Codice da Vinci e Twilight vengono rivisitate in chiave comica. Al fianco di Greggio saranno Gigi proietti, Anna Falchi, Giorgia Wurth, Biagio Izzo, Enzo Salvi e tanti altri. Il noto conduttore di Striscia la Notizia ha scritto la sceneggiatura con Fausto Brizzi, il regista di “Notte prima degli esami”, “Ex”, “Femmine contro maschi” e “Maschi contro femmine”. Alla comicità si affianca la nuova tecnologia, il digitale che accompagnerà la visione 3D e renderà il film alla stregua delle pellicole americane dai grandi effetti speciali. Il film sarà presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia che quest’anno si terrà dal 31 agosto al 10 settembre.

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QUESTA STORIA QUA Un film documentario su Vasco Rossi, la rock star più amata dagli italiani. Dai bollettini medici che lasciano col fiato sospeso i moltissimi fan ad un film che richiama le prodezze e le canzoni più rappresentative di un mito generazionale. Realizzato da Alessandro Paris e Sibyle Righetti che si sono prodigati a montare e raccogliere materiale, il film uscirà nelle sale il 7 settembre. Verrà presentato in anteprima al Festival di Venezia e, per seguire in diretta l’evento, ben 200 sale cinematografiche sparse in tutta Italia saranno collegati via satellite. In Liguria i cinema attrezzati per l’evento sono: Genova, Uci Cinemas, Cinema Corallo e Cinema Porto Antico; Savona, Multisala Diana a La Spezia, Cinema Megacine. Francesco Basso



Beauty

Sotto il vestito Pan di Zucchero Rosy, la brasiliana che sogna di sfilare a Roma, Parigi, New York, Tokio con Armani e Dior al ritmo di Samba Rosy Da Silva, 27 anni, occhi neri, capelli corvini, gambe affusolate da vertigine, bellezza statuaria brasiliana che ha messo le radici a Varese, nel profondo Nord, terra della Lega e di Umberto Bossi. “Amo l’Italia – dice con un sorriso che strega la bella Rosy incontrata a Sanremo durante il week end di ferragosto – ma il mio cuore è sempre a Copacabana, all’ombra del Pan di Zucchero”. Brasile, terra fascinosa, ricca di musica, colori, campioni di calcio e belle donne. A Varese Rosy di professione fa la ballerina di Samba. E’ fidanzata con un giovane industrialotto della Brianza. “Probabilmente – bisbiglia – me lo sposo. E’ tanto carino, gentile, premuroso”! Quando? Non si sa. “Prima di diventare una brava moglie – spiega la brasilera – voglio restare ancora un po’ nel mondo dello spettacolo. Quando compirò 30 anni, forse, pronuncerò il fatidico sì”. Come tante belle ragazze italiane e straniere che sognano una carriera artistica, anche Rosy ha iniziato con i concorsi di bellezza. Per lei, con quel fisico, 32 www.ecodellariviera.it Settembre 2011

con quegli occhi, con quelle gambe, con quel suo parlar carioca, non è stato difficile farsi notare, vincere corone di “reginetta”. Ha firmato contratti con tv regionali del Nord Italia, ha fondato una scuola di Samba. “Ho partecipato – sottolinea con orgoglio – anche al film di Checco Zalone “Una bella giornata”. Ho mandato il Cd alla mia famiglia in Brasile, non ci volevano credere, sono orgogliosi di me, mi aspettano per farmi festa. Mi hanno scritto che mi vuole incontrare anche il sindaco del mio paese, Salvador, la capitale dello stato di Bahia, nel nord del Brasile. Partirò tra un mese, ai primi di ottobre”. Nel suo book ci sono partecipazioni a MTV, sfilate, foto come “ragazza copertina”, partecipazioni al Carnevale di Castrovillari con il suo spettacolo di Samba. Il sogno nel cassetto? “Firmare - ha risposto Rosy - un contratto come fotomodella. Indossare vestiti di Armani, Dior e sfilare a Parigi, Roma, New York, Tokio Londra, Firenze al ritmo di Samba. Per me è il top. Sono pronta a rinunciare a tutto, alla tv, persino al cinema”. Auguri.


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Attualità

Ciclabile: arriva Superman

Il nuovo Cda di Area 24, con i suoi eroi, riuscirà a cancellare i misfatti, evitare la bancarotta, completar. l’opera? Superman ed un ciclista con la fascia tricolore da sindaco seduti ad un bar di Arma con tanta altra gente. Due attori per un film alla “Box office” di Ezio Greggio in un momento di pausa in mezzo a fans? No, due personaggi autorevoli della Riviera dei fiori. Lui, Superman, è il dottor Giuseppe Argirò, direttore dell’Unione Industriali di Imperia e neo presidente di Area 24, la Spa a capitale pubblico impegnata a completare la pista ciclabile da Ospedaletti a San Lorenzo al Mare. L’altro, con la maglia da ciclista e la fascia tricolore, è il dottor Vincenzo Genduso, sindaco di Taggia e vice presidente di Area 24. Gli altri sono componenti del nuovo Cda di Area 24, pubblici amministratori di Comuni della Riviera come il sindaco di Sanremo, Zoccarato, turisti, residenti. Motivo del raduno? L’inaugurazione di un’area parcheggio, modesta e provvisoria, all’interno di un cantiere della ciclabile bloccato da anni per il fallimento della ditta costruttrice e l’apertura di una bretella di collegamento della pista. Superman Argirò ed il sindaco-ciclista Genduso hanno cercato di aggiornare turisti e residenti sulla delicata situazione economica di Area 24. Han-

no assicurato il loro massimo impegno affinchè si eviti di portare i libri contabili in tribunale e che, in tempi non più remoti, tutto si risolva e si riaprano i cantieri. Come a teatro i fans hanno applaudito, gli altri, visto i nefasti precedenti, come San Tommaso invece prima vogliono toccare i risultati.

Tanti auguri a.....

Mario Cichero 101 anni e il nipote Davide, 20

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Franco, 43

Maya, 3



Nautica

Una “A” lunga 119 metri Ecco il Maxi yacht Russo più “chiacchierato” La sua forma dall’alto sembra proprio una lettera “A”, invece si chiama così perché è stato dedicato alla moglie Aleksandra Nikolic. Stiamo parlando del super yacht dell’armatore russo Andrey Melnichenko, uno dei nuovi ricchi russi che ha fatto progettare dal poliedrico designer francese Philippe Starck la sua singolare barca. La linea è ispirata alla corazzata Bismarck della seconda guerra mondiale ed è la prima barca

al mondo che non lascia la scia, grazie ad un particolare studio della chiglia. Costruita dai cantieri Blohm and Voss, la sua pua è stata progettata per infrangere i ghiacci artici . Unici i sistemi di sicurezza con serrature ad impronte digitali, tre piscine convertibili ad open air, 37 persone di equipaggio, 3 tele di Monet al suo interno, un eliporto, garage e 200.000.000 di dollari il suo costo.

L’armatore Melnichenko con la moglie Aleksandra

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Tutti innamorati dell’America di Perry Mason Law Già diversi lustri fa, se non ricordo male nel 1989, quando era Presidente dell’Ordine Forense Sanremese l’ottimo e bravo professionista, l’avv. Silvio Dian, si tenne a Sanremo all’Ariston un convegno, che aveva per tema il Nuovo Processo Penale richiamando il concetto di scommessa. Al convegno intervennero numerosissimi avvocati, professori di diritto, magistrati; un pò da tutta Italia. Ricordo che intervenne anche il Giudice Giovanni Falcone. Sarebbe interessante rivisitare oggi gli atti di quel convegno, per verificare e riscontrare quanti furono i dubbi sulla efficacia e la valenza delle nuove norme processuali. All’epoca eravamo ancora tutti affascinati da quelle brevi trasmissioni televisive e in particolare da quel programma in cui l’avv. Perry Mason debordava in tutte le case. Il difensore vinceva sempre. Ho letto alcuni giorni fa un interessante articolo di Massimo Testi su “Italia Oggi” che aveva titoli (o sotto titoli) chiari e puntuali. Leggevo “Gli americani non hanno certo inventato il diritto”, ed ancora “Ammettono che la culla è altrove, ma perlomeno riescono a dimostrarlo in tempi recenti”, ed ancora “In Italia a furia di spaccare il capello in quattro, spesso non si arriva nemmeno al giudizio”. Abbiamo sicuramente scimmiottato e abbiamo fatto entrare, in quello che era il nostro sistema processuale, norme che non si adattano neppure alla nostra mentalità. Non è vero che il processo che c’era prima fosse tutto inefficace e da buttare. Qualcosa bisognava pur fare, ma era forse sufficiente migliorare il rispet-

to del contraddittorio ponendolo come uno dei momenti fondamentali. Bisognava in sostanza prevedere norme con le quali accusa e difesa potessero giocare ad armi pari fin dall’inzio della contesa. Si fa un sopralluogo: ci deve essere difesa ed accusa. Si sente un testimone: ci siano subito ed insieme accusa e difesa. Si licenza una consulenza e si fa un certo esperimento: ci siano subito accusa e difesa ad operare congiuntamente nell’interesse della verità. Poi gli atti processuali possono essere passati al Magistrato che cura tutta l’istruttoria, sempre nel rispetto del principio richiamato, e ci sarà una conclusione positiva e negativa per gli imputati e le altri parti. Ripulendo tutti gli atti e le carte dalle sovrastrutture inutili, si potrà giungere al giudizio che si concluderà rapidamente. C’è sicuramente nel ricordo di molti fra coloro che hanno praticato le aule giudiziarie la quantità di processi, anche di un certo peso, che giungevano al dibattimento e che si concludevano in una sola o in poche udienze ravvicinate. Molti ricordano quelle udienze nelle quali i testi comparivano, venivano sentiti, confermavano o modificavano quanto era stato detto in precedenza. E ben si osservi che i processi non andavano tutti a senso unico: c’erano sempre gli assolti ed i condannati. Molte prescrizioni in meno. Perché dunque non tornare all’antico, se nell’antico c’erano cose buone e valenti da utilizzare, ovviamente con gli opportuni e doverosi aggiustamenti ed integrazioni? Filiberto Viani

Punture di vespa Parlando di cose nostre (non di Cosa Nostra) un amico, ex-amministratore del comune di Sanremo, si lamentava con una certa preoccupazione per la perdita di memoria. Mi diceva: “Per fortuna che hanno affisso il manifesto per l’inaugurazione del nuovo tronco dell’Aurelia-bis, in cui appare giustamente il ministro Matteoli con altre persone illustri, mentre taglia il nastro”. “Avevo perso nella memoria quanto fosse stato importante e fattivo l’intervento delle persone che appaiono nel manifesto”. “Ero molto rimasto indietro nel tempo, ricordando che, nel giugno 1985 (sindaco Pippione), l’onorevole Revelli,con i buoni uffici dell’allora sottosegretario alle Finanze on. Manfredo Manfredi, chiese ed ottenne dalla Commissione LLPP il primo stanziamento per la realizzazione dell’Aurelia-bis dell’ammontare di 40 miliardi di lire”. Sarebbe bene che gli attuali amministratori qualche volta ricordassero gli impulsi e le iniziative del passato. f.v. Settembre 2011

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Carceri umane non gabbie

Inchiesta Le 7 carceri della Liguria stanno scoppiando. Come tutte le altre in Italia sono sovraffollate di persone arrestate, in detenzione preventiva, private della libertà, molte già processate e condannate, altre in attesa di giudizio. Ovunque manca personale, servizi ed amministrazione penitenziaria sono al collasso. Da anni si attendono soluzioni, aiuti, ristrutturazioni che non arrivano mai. I detenuti, le loro famiglie, gli agenti di custodia, l’intero mondo degli istituti di pena sperano che, dopo la clamorosa “Giornata della fame e della sete” promossa dai radicali domenica 14 agosto, e l’autorevole presa di posizione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, entro breve si inizi davvero a porre fine a questa barbarie. Chi ha sbagliato è giusto che paghi tutto il suo debito alla società, senza sconti, però lo Stato deve garantire dignità e sicurezza a tutti, al personale di custodia e a chi è dietro le sbarre. Il giorno di ferragosto molti parlamentari hanno visitato istituti di pena. A Genova, a Marassi, è andato Giacomo Caliendo, sottosegretario al Ministero di Giustizia, che ha premosso rapidi interventi. Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) non si fa illusioni, teme che il governo, la politica perdano altro tempo prezioso. In diversi comunicati mandati per e-mail a tutti i giornali Martinelli scrive “Il sovraffollamento degli istituti di pena è una realtà che umilia l’Italia rispetto al resto d’Europa e costringe i poliziotti penitenziari a gravose condizioni di lavoro. La Liguria, con quasi 1800 detenuti presenti nelle sue carceri, strutturate per ospitarne regolarmente circa 1100, ne è un esempio lampante. E’ grave che la classe politica, dopo aver visitato in massa il 15 agosto del 2010 e del 2009 il carcere di Marassi, a Genova, e gli altri 6 della Liguria non sia stata ancora in grado di trovare soluzioni. Rinnoviamo allora, ai tanti rappresentanti dei cittadini che in occasione del ferragosto di quest’anno si sono recati in carcere, l’invito ed il monito a non trasformare anche la loro visita ai detenuti ad una mera passerella mediatica. Urgono decisioni drastiche, non vuota pubblicità personale. Ogni giorno dietro le sbarre accadono eventi critici come aggressioni, tentavi di suicidio, atti di autolesionismo, violenze, abusi, soprusi. Dobbiamo bloccare questa spirale”. 40 www.ecodellariviera.it Settembre 2011

Le 7 liguri stanno scoppiando, troppi detenuti a Sanremo, Imperia, Savona, Genova. Manca il 30% del personale

Giacomo Caliendo, sottosegretario al Ministero di Grazia Giustizia Roberto Martinelli segretario aggiunto del Sappe

La fotografia delle 7 carceri liguri è drammatica. Bastano poche cifre per capire la gravità della situazione. Nel 2010 ben 23 detenuti hanno tentato il suicidio, 5 i morti. Sanremo, carcere di Valle Armea: 350 detenuti su una capienza di 209. 210 detenuti sono condannati in via definitiva, 180 sono stranieri provenienti da oltre 30 nazioni, gli ergastolani sono 8, i tossicodipendenti una settantina. Lo scorso anno due detenuti sono morti, uno Fernando Panicucci, invalido al 100%, epilettico, affetto da ritardi mentali, semiparalizzato, pesava 186 chili, è stato trovato senza vita nella sua cella. Infarto? Sulla sua fine l’on. Bernardini, del partito radicale, ha presentato interrogazioni ai ministri della Giustizia e della Salute. Carcere di Imperia: i detenuti sono più di 100 su una capienza regolamentare di circa 70 persone. Carcere di Savona, Sant’Agostino: detenuti in media 70/80, la capienza è di soli 36. Carcere di Genova, Marassi: lo scorso anno si sono registrati 6 tentativi di suicidio, 3 detenuti sono morti. “La Liguria – denuncia Martinelli – è anche la regione con la carenza organica di polizia penitenziaria più bassa d’Italia, meno il 32%. Urgono leggi che riducano il peso sulle carceri prima che sia troppo tardi”. Mauro Semeria



Giochi

L’Italia gioca d’azzardo

Più il governo è in crisi e più Ministero delle Finanze e politici scommettono sulle Vlt per pareggiare i bilanci Il governo, attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, pur di incassare, ha deciso di mettere video giochi ed altre “infernali macchinette mangiasoldi” ovunque: in cielo, in mare, in terra. Sino a pochi anni fa si poteva giocare d’azzardo e tentare la fortuna legalmente solo in 4 casinò: Sanremo, Saint Vincent, Venezia e Campione. Poi sono arrivate le Sale Bingo, poi le Sale gioco, in ogni città sono cominciati a sbocciare spazi dove poter tentare la fortuna. Video giochi e Vlt, oggi, si trovano ovunque, sotto casa, nei bar, nelle tabaccherie, nei negozi di alimentari, nelle stazioni ferroviarie, negli alberghi, negli stabilimenti balneari, nei ristoranti, pizzerie, nei sottoscala, ovunque ci sia un’attività commerciale autorizzata. Tutti giocano, tutti si illudono di diventare milionari. Oggi il Ministero delle Finanze ha ancora allargato e facilitato di più le concessioni. Eccole. Nei locali (individuati all’articolo 3, numeri 1 e 2 del decreto) con superfici inferiori a 20 mq. gli apparecchi del gioco autorizzati sono 4. Oltre i 20 mq si può aggiungere 1 apparecchio ogni ulteriori 5 mq della superficie del punto vendita, sino ad un

Marco Lanteri 42 www.ecodellariviera.it Settembre 2011

massimo di 75 apparecchi (video giochi, new slot, vlt, ecc). In pratica si può allestire un vero e proprio mini casinò. Negli esercizi (articolo 3, numero 3 del decreto) con superficie inferiore ai 10 mq (insomma un “buco”) gli apparecchi autorizzati sono 2. Quattro apparecchi in esercizi con superficie inferiore ai 20 mq. Oltre i 20 mq si può aggiungere 1 altro apparecchio ogni ulteriori 10 mq. di superficie sino ad un massimo di 8 apparecchi. Per gli esercizi (art. 3, numero 4 lettere a,b,e ed f del presente decreto) con superficie non superiore ai 15 mq gli apparecchi autorizzati sono 2. Possono diventare 4 in esercizi con superficie non superiore ai 30 mq purchè nel rispetto, come tutti gli altri casi e tipologie precedenti, di quanto previsto dai regolamenti e dalle convenzioni con AAMS per altre forme di gioco. Oltre i 30 mq è consentito un numero massimo di 6 apparecchi in esercizi con superficie non superiore ai 100 mq. Un numero massimo di 8 apparecchi in esercizi con superficie oltre i 100 mq. Alessio Pastorelli

Nicola Balbi


presenta i nuovi Multi-Games la risposta alle VLT! Con il nuovo MultiGame il tuo locale sembrerà un vero Casinò. L’elegante Cabinet , il Monitor TFT ed un Sound straordinario sono in grado di creare una vera e propria atmosfera da Casinò anche all’interno di Bar e Pub. Coinvolgerà nuovi giocatori e prolungherà piacevolmente la loro permanenza all’interno dei vostri locali dando la possibilità ai clienti di scegliere tra più giochi differenti!.

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Società

Troppe ombre cinesi continuano a turbare il buon senso dei liguri

Cavour, Vittorio Emanuele II, Garibaldi e Mazzini hanno fatto l’Italia, ma le differenze tra Nord e Sud non si sono cancellate Se nella nascita dell’unità nazionale il Piemonte con Cavour e col “Padre della Patria” ha fatto da culla, la Liguria con Mazzini e Garibaldi ci ha messo dentro il pupo: considerazione che bisognerebbe riportare alla memoria di coloro che hanno cancellato troppo in fretta dai propri ricordi scolastici lo spirito di Quarto dei Mille, Marsala e Teano. Perchè dopo un secolo e mezzo di progresso sociale, di sviluppo delle tecnologie e di globalizzazione della finanza, dell’economia e della comunicazione le cose sono cambiate per chi stava al nord e lo stesso è accaduto anche per il nostro pupo al sud e adesso lui, come noi tutti, vive in un ambiente completamente diverso. Soprattutto non è più quello di allora nell’immagine e nei comportamenti, inclusi quelli criminali. Siamo arrivati al punto che le sue foto segnaletiche vengono superate dalla realtà già un attimo dopo che il lampo del flash si è spento e, in breve, diventano materiale per un ipotetico “Lombroso bis”, museo virtuale da dedicare all’archeologia del crimine organizzato. Non mi riferisco chiaramente agli identikit con tanto di coppola, con il fucile a canne mozze in spalla e con il santino bruciato in mano, cose che appartengono addirittura alla paleontologia mafiosa immortalata da classici e memorabili rapporti ottocenteschi sul Meridione e da cronache e romanzi sulla mafia rurale rozza e arretrata di quel tempo lontano. Penso invece a determinati schemi mentali sulla specifica materia che da diversi mesi circolano nella nostra regione e sostituiscono il proverbiale buonsenso dei liguri, proiettando sulle loro menti ombre cinesi dietro le quali c’è il nulla, come si scopre non appena la luce viene accesa, magari in un’aula di tribunale. E’ un po’ come per le pietanze tipiche che vanno 44 www.ecodellariviera.it Settembre 2011

gustate sul posto, se le cucini a mille chilometri di distanza con gli identici ingredienti non saranno mai le medesime per via dell’aria, dell’acqua, del sole o per qualche altra magia del genius loci. Intendo dire che una cosa è combattere al sud, come Garibaldi a Calatafimi e Falcone a Capaci, dove il nemico ti spara e ti fa saltare in aria, e un’altra cosa è farlo al nord, dove al massimo si spaventa qualche pavido assessore, di qualcun altro si ottengono i favori mercenari e si lascia cadere una entraineuse tra le braccia di un cliente danaroso nel proprio night club a conduzione familiare. Così certi toni epici ed ispirati che si usano per cucinare in Liguria pietanze antimafia, che non hanno mai fatto assolutamente parte della sua tradizione gastronomica, stridono alle mie orecchie. Mi sembrano francamente fuori posto e secondo me finiscono col suonare caricaturali, rischiando di trasformare in farsa alcune autentiche tragedie come succede per tutto ciò che è grottesco. Per esempio, l’intercettazione sotto la Lanterna dei colloqui in vernacolo calabrese, tra un indaffarato verduriere e un suo loquace interlocutore porterà magari ad importanti sviluppi in una determinata inchiesta penale che si svolge al sud su efferati delitti, ma non merita certamente in Liguria le prime pagine e titoloni su cinque colonne. E soprattutto poche frasi mozze, biascicate e incomprensibili non giustificano qui da noi illazioni gratuite sui singoli, sulle comunità di appartenenza e sulle istituzioni che le reggono, marchiate a fuoco nella gogna mediatica. E’ solo un esempio, ma lo cito per accendere la luce sulle ombre cinesi proiettate su un lenzuolo bianco dietro il quale si nascondono personaggi e interessi che nulla hanno a che vedere col nostro pupo. Bruno Giri



Com’eravamo

Quando i pubblici ammistratori si uccidevano per onore Continua dal numero 22

delle costruzioni su Via Feraldi e in tal senso fu concepita la facciata del Cinema Teatro Centrale rivolta sul corso, mentre poi rimase chiusa in un angusto cortile. L’imponente idea urbanistica prevedeva la prosecuzione della copertura del torrente San Romolo, proprio secondo quel tracciato dove, nel dopoguerra, fu intitolata all’ideatore la nuova strada. Questo proliferare di iniziative, di progetti, forse di sogni, era tipica dell’ingegnere-podestà, contro il quale cominciarono a scatenarsi invidie e ritorsioni, anche di livello infimo. Mentre Agosti veniva premiato con medaglia d’oro dal governo il 19 gennaio 1930, qualcuno prese a far circolare lettere anonime e dicerìe che infangavano l’onore del Primo Cittadino. Recatosi a Roma per chiarire con il Capo del Governo Mussolini, il buon Agosti non ebbe soddisfazione. Dopo tre giorni d’anticamera, vinto dall’affronto al suo onore e dall’irriconoscenza per quanto aveva fatto per la sua città, giunse ad un gesto estremo mai giustificabile: si tolse la vita il 29 aprile di quel 1930 nelle catacombe di San Callisto in Roma. Lo scalpore e il rimpianto dilagò. A Roma e poi a Sanremo gli furono tributati funerali solenni e partecipatissimi. Probabilmente anche da quelle carogne che ne avevano infangato il nome. Una storia tipicamente italiana e direi pure sanremese! Facciamo autocritica. Freddy Colt

La Sanremo che vediamo oggi, o meglio la parte bella superstite di una stagione aurea, la dobbiamo in buona parte a Pietro Agosti, sia per il suo operato di architetto che per quello, non meno importante, di pubblico amministratore. Non era certo semplice emergere come progettista di ville e palazzi, chiese e opere pubbliche. Ma il genio dell’uomo fece presto ad imporne lo stile, e le sue concezioni artistiche si sposavano con la richiesta di eleganti edifici per uso privato, d’ospitalità od altro; ancor più difficile si sarebbe rivelata l’azione dell’Agosti podestà, poiché le sue intenzioni vennero facilmente tacciate di interesse privato in affari pubblici. Eppure sotto l’amministrazione Agosti si concepirono enormi cambiamenti e migliorie in vari campi. Non è il caso di farne un elenco completo, ma basti pensare alla Funivia che collegava la costa con San Romolo e Monte Bignone, al tempo il tragitto funicolare più lungo d’Europa. Furono deliberate anche la realizzazione del Campo Ippico e del Campo polisportivo del Littorio (oggi detto “Il Comunale”), poi realizzato nel 1932. Agosti avviò la copertura del torrente San Francesco, acquistò la villa e il parco della famiglia Ormond, che ancor oggi resta uno dei fiori all’occhiello della città (purtroppo meno utilizzato per spettacoli e mostre rispetto al passato…). Una delle opere più significative sul fronte sociale fu l’inaugurazione dell’istituto “Pro Infantia”, un asilo infantile sistemato nell’elegante edificio in stile neogotico tra Via Morardo e la Piazza del Mercato. Ma la più grandiosa idea di Pietro Agosti era quella di proseguire da Corso Umberto I (attuale corso Augusto Mombello) un ampio viale fino alla regione Borgo. Per far ciò Il giorno delle esequie di Pietro Agosti si sarebbero dovute demolire Benito Mussolini 46 www.ecodellariviera.it Settembre 2011




Gente della notte

Intervista a “Franchino”

Dalle Vele di Alassio al Tabata di Sestrière e Porto Cervo Fra tutti gli imprenditori della notte Franco Becchio, universalmente conosciuto come “Franchino”, è certamente il Numero 1 per esperienza e risultati. Infatti ha dominato per decenni gli scenari notturni della Liguria con le Vele, storico locale di Alassio. Ha sempre saputo seguire ed anticipare la sua clientela nei luoghi di villeggiatura più esclusivi. Al Sestriere e Porto Cervo Franchino e la moglie, Barbara Del Mastro Meoni, hanno dato vita al Tabata. Qual’è il segreto del vostro successo? “Accoglienza e non prendere mai in giro la gente”. Franchino quando hai cominciato? “E’ stato il mio primo ed unico lavoro, non so fare altro. Ho iniziato al Sestriere. Il mio primo locale è stato il Tabata. Ho sempre avuto ottima clientela” Che rapporto hai con la Liguria? “Terra splendida, che ho amato, che amo, che però mi ha deluso. Dopo il Tabata al Sestriere ho investito nelle Vele di Alassio. Dopo 40 anni, ingiustamente, mi hanno fatto chiudere il locale. Mi hanno fatto togliere anche il nome Le Vele. Me

ne sono andato, da due anni sono in Sardegna dove tutti mi vogliono bene, mi rispettano. A Porto Cervo ho aperto un secondo Tabata, va fortissimo. Ogni sera è super affollato, ha una capienza di 1200 persone. Nel 2010 ho prelevato il Pepero, l’ex Sopravento. Ma era troppo piccolo. Sono stati gli stessi sardi a trovarmi una location più grande. Per la Sardegna sono una risorsa, porto migliaia di bella gente. A Porto Cervo arrivano tutti i miei clienti da ogni parte d’Italia, Piemonte, Lombardia, Lazio, Liguria. Quando ho dovuto chiudere Le Vele per non licenziare i miei 60 dipendenti sono partito per la Costa Smeralda ed ho fatto Bingo”. Progetti futuri? “Ad ottobre a Torino aprirò un nuovo locale. Anche questo si chiamerà Tabata. Cosa consigli ai giovani che vengono nei tuoi locali? Niente droga, mai! Poi per chi guida stop all’acol. Consiglio di venire in taxi, come al Tabata al Sstriere. Anche alle Vele di Alassio, quando c’ero io, i taxi viaggiavano parecchio”.

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Gigi, Valeria, Matteo, Paola, Valeria, Simone, Romina, Daniela, Gianfranco, Giorgio, Sara, Davide, Angelo, Ramona, Vincenzo

A Triora è arrivato John Wayne

Alessandro

Romina

Virginia

Brioches

Fabio

Davide

Alessandro

Andrea

Foto Franco Prevosto

Milena, Giulia e i bambini del maneggio, tutti in posa per il click

Simone

Valeria

Sandra

Walter

Aurora

Parodi

Davide

Riccardo

Greco

Francesco

Stefano

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Barbara

Cecilia

Angelo

Franco

Massimo

Sara

Alberto

Fulvio

Savina

Ramona

Daniela

Veronica

Giorgio

Laura

Luisella e Arianna


People Gabriella

Simone con il papà

Sergio

“People”

Natalina e Anna

Manuela

è la rubrica

che parla di

Voi

attraverso le immagini rubate

qua e là ...

E allora, tu che hai un locale inviaci le foto dei tuoi clienti più

spiritosi ,

più meritevoli o semplicemente più belli. Il prossimo numero toccherà a

TE?

Piero e Claudia

Lucia

Roberto

Arduino

Vittoria

Roberta

Gaspare

Rita

La banda Borsò e gli ospedalieri Settembre 2011

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Spettacoli EVENTI

fino al 10 settembre Arma di Taggia Parco Avventura il più grande parco avventura cittadino d’Italia, per adulti e bambini. Aperto tutti i giorni dal 5 all’11 settembre dalle ore 15 alle 18,30. Badalucco Teatro in piazza il 5 settembre soettacolo della compagnia dialettale “Riemughe surve” di Montalto Ligure nella piazzetta del Parroco alle ore 21. Bajardo in località Berzi il 3 settembre alle ore 20 musica danza e cena. Bordighera visita guidata a Villa Garnier tutti i giovedì di settembre con inizio alle ore 10,30. Bordighera Sciure in ti Carugi Concorso floreale il 10 settembre “La Liguria ed i suoi prodotti, dalla montagna al mare”. Bordighera mercatino dei sapori e delle tradizioni il 27 e il 28 agosto in corso Italia dalle ore 10 alle 23. Carpasio Sagra della Carpasina il 28 agosto dalle ore 19, serata enogastronomica e danzante dedicata al “pane d’orzo”. Carpasio Festa patronale di Sant’Antonino Martire con serata danzante e gastronomica al piazzale delle feste il 2 settembre.

Carpasio Festa della Madonna di Ciazzima l’8 settembre per tutta la giornata presso la chiesa della Madonna di Ciazzima. Ceriana Festival Convegno Internazionale “Musiche della Terra” il 7 settembre alle ore 21 Serata conclusiva del Festival con concerto dei cori del paese. Ceriana Festeggiamenti della Madonna della Villa l’8 settembre alle ore 21 con concerto della Banda Musicale di Ceriana diretta dal Maestro Angelo Caviglia. Civezza per la rassegna Notte d’estate in valle serate musicali, sul Sagrato della chiesa di San Marco il 28 agosto grande concerto finale. Diano Arentino Festa Campestre in località Sant’Antunin il 3 settembre alle ore 11. Diano Arentino fino al 28 agosto dalle ore 19 serate danzanti e sagra dei ravioli e buridda (piatto a base di i molluschi in umido con le verdure, in tutte le sue varianti stagionali e locali). Diano Castello “Castrum Diani” il 4 settembre dalle ore 19 rievocazione medievale. Diano Castello Premio Vermentino il 3 settembre alle ore 21 in piazza Matteotti concerto con musi-

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che degli anni ‘70 e ‘80. Diano Marina “Diano colleziona” il 4 settembre mostra mercato di collezionismo e piccolo antiquariato, Via Santa Caterina da Siena e Via Petrarca dalle ore 08 alle ore 20. Diano Marina “4 chiacchiere con...” Incontri d’autore: Danilo Angè il 7 settembre in piazza Pisani alle ore 21. Diano Marina Concerto della banda musicale “Città di Diano Marina” il 9 settembre alle ore 21,30 in piazza Pisani. Dolceacqua Sagra dei Frescioi serata gastronomica e danzante il 3 settembre alle ore 20 in piazza Mauro. Diano Marina “Turista Protagonista” il 10 settembre alle ore 21,30 a Villa Scarsella finalissima dello spettacolo ideato e condotto da Gianni Rossi con le esibizioni di vari concorrenti in canto, ballo, musica, imitazioni, barzellette. Imperia 14° Raduno degli Alpini il 3 settembre “Aspettando gli Alpini” al Teatro Cavour serata musicale per il 150° dell’Unità d’Italia con gruppi musicali, corali e il Coro Alpino Monte Saccarello. Il 10 e l’11 settembre manifestazione con sfilate dei gruppi, S.Messa, stand, lotteria, cena e concerti

di cori e fanfare per le vie cittadine. Molini di Triora Sagra della polenta e del cervo il 3 settembre alle ore 20 nella frazione di Andagna. Molini di Triora escursione da Agaggio superiore a Monte Fenaira, ritrovo in piazza Roma alle ore 9 del 4 settembre. Molini di Triora Festa patronale il 9 settembre con fiaccolata e festa religiosa per le vie del paese alle ore 21. Molini di Triora nella frazione di Glori il 10 settembre alle ore 21 Riemughe Surve commedia dialettale. Montalto Ligure dal 2 al 4 settembre alla Pieve di San Giorgio concorso internazionale di esecuzione musicale. Montalto Ligure serata danzante il 9 settembre alle ore 20 con intrattenimento musicale in piazza Truppe Alpine. Ospedaletti Sunshine Live for Unicef il 3 settembre alle ore 20 sulla spiaggia antistante al Comune non-stop musica con gruppi musicali locali. Ospedaletti “Dal classicismo al verismo passeggiando per l’ Europa” Festeggiamenti della Madonna delle Porrine, l’8 settembre Concerto per quartetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica di San-


remo. Santuario delle Porrine alle ore 18. Ospedaletti Gran Teatro dei Burattini il 10 settembre alle ore 21,30 in piazza IV Novembre spettacolo di burattini dei fratelli Niemen Organizzazione itinerante con bigliettazione.

artigianato italiano il 3 e il 4 settembre dalle ore 9 alle 23,30. San Bartolomeo al Mare Cartoon Show il 10 settembre all’anfietatro sul lungomare delle Nazioni alle ore 21,15 spettacolo di intrattenimento adatto a tutte le età.

Pornassio dal 27 al 28 agosto si svolge la Festa dell’uva, enogastronomia e degustazione di vino Ormeasco e Sciac-Trà con piatti tipici.

San Lorenzo al Mare Sagra di fine state serata enogastronomica e danzante il 3 settembre dalle ore 19 al Campetto delle Feste.

Rocchetta Nervina “U Festin” serata gastronomica e danzante il 2 settembre alle ore 19,30.

San Lorenzo al Mare al campetto delle feste il 4 settembre dalle ore 8,30 raduno di veicoli d’epoca “500 al mare”.

Rocchetta Nervina e a Seborga il 27 agosto una serata gastronomica e danzante con la sagra della polenta e cinghiale. San Bartolomeo al Mare “Regionando” mostra di prodotti gastronomici e di

San Lorenzo al Mare “Il gusto del teatro” il 10 settembre rassegna di teatro e degustazione “Megliu lasciaghe zerbu...” con la Compagnia Teatrale La Luna e i suoi Raggi alla

Sala Beckett del Teatro dell’Albero alle ore 21. Sanremo in piazza Borea d’Olmo il 1° settembre alle ore 21,30 show musicale con Fabrizio Brezzo e Marianna Ippolito. Ingresso libero. Sanremo al Teatro Ariston giovedì 8 settembre alle ore 20.30 di Sanremo ospiterà l’anteprima mondiale del Volume 0 di Dark Resurrection, uno dei più famosi fan film di Star Wars, diretto dall’italiano Angelo Licata. Sanremo mostra mercato dei mille prodotti tipici delle regioni d’Italia Sanremo Con Gusto il 4 settembre dalle ore 10 alle 20 in corso Mombello. Sanremo concerto musicale in piazza Borea d’Olmo alle ore 21 del 2 settembre con Monia Russo.

Sanremo Festivalmare 2011 in piazza Borea d’Olmo il 3 e il 4 settembre dalle ore 21 alle 23. Ingresso libero. Sanremo rassegna di teatro dialettale con la Compagnia Stabile di Sanremo il 3 settembre in piazza San Siro alle ore 21. Ventimiglia La Via Julia Augusta da La Mortola ai Balzi Rossi il 6 settembre alle ore 15,30 Itinerario pedonale a tratti dell’antico asse viario tra Ventimiglia e La Turbia. Percorso con ampi scorci panoramici lungo la costa e termina con la visita del Museo Preistorico dei Balzi Rossi. Prenotazione obbligatoria: 0184 351183. Ventimiglia Festa patronale di Roverino l’8 settembre alle ore 21,30 alla Bocciofila in frazione

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Diano Marina Festa di San Nicola nella frazione di Diano Gorleri l’11 settembre alle ore 16 con la partecipazione della Banda Musicale “Città di DiaBadalucco Festival dello no Marina”. stoccafisso a baucogna il 17 e il 18 settembre per Molini di Triora domenica tutto il giorno giornate di 11 settembre dalle ore 10 degustazione dello stoc- si svolge la 52° Sagra delcafisso con intrattenimen- la Lumaca per le vie del paese e alle ex caserme to musicale. Prealpi. Bajardo Festa della Transumanza domenica 11 Pietrabruna Sagra della settembre alle ore 9 e fino polenta e del cinghiale il alle 18 presso il campo 16 e il 17 settembre dalle sportivo, mungitura, ca- ore 19,30 Serata danzanseificazione e mercatino te con ristorante campagnolo. prodotti tipici. Bordighera visita guidata Pigna “Sulle tracce dea Villa Garnier tutti i giove- gli animali” l’11 settembre dì di settembre con inizio escursione da Gouta a 56 www.ecodellariviera.it Settembre 2011 Apricale escursione da Apricale a Perinaldo il 18 settembre per informazioni e prenotazioni: 0183 290213.

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