Le Rubriche per città

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Meno Lamborghini, più Fiat e Alfa

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Barcheto: “l’alternativa alle biomasse siamo noi!”

Giuliano La realtà a volte supera la fantasia. Sino a qualche anno fa nessuno probabilmente si sarebbe mai sognato di leggere che lo Stato non sarebbe stato in grado di fornire auto alle forze dell’ordine per garantire sicurezza al cittadino. E’ vero, spesso e volentieri la tv ci innonda di notizie che nelle questure, nei tribunali, nei vari comandi non ci sono i soldi neppure per acquistare carta igienica, penne, benzina per mettere nelle “Pantere” e nelle “Gazzelle”. Però tutto accadeva sempre lontano da noi, a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo. Poi ecco arrivare da Imperia la notizia: pure noi siamo nei guai, siamo in piena emergenza, servono macchine per darle alle pattuglie, alle forze dell’ordine, per consentire più servizi, più controlli, più legalità nei 67 Comuni e sul territorio imperiese. Ma non ci sono soldi per acquistarle. Lo Stato non può intervenire. Che fare? Per fortuna ci ha messo una pezza la Provincia. Daccordo si tratta sempre di un’istituzione governativa, pubblica, statale. Ma non è Roma. Nei giorni scorsi,

Mauriello infatti, presso la sala Giunta della Provincia di Imperia è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra la Provincia e le Forze dell’ordine che ha per oggetto proprio l’acquisto di autovetture per la Questura di Imperia, il Comando Provinciale dei Carabinieri e la Guardia di Finanza di Imperia. La decisione, come informa un comunicato stampa, è scaturita dal Gruppo di lavoro per la vivibilità del territorio, costituitosi presso la Provincia di Imperia ai sensi del Patto territoriale per la sicurezza dell’anno 2008, su indicazione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica della Prefettura di Imperia, che ha deciso di destinare

Cancelli

Paladini centoundicimila euro (220 milioni di vecchie lire) alle Forze dell’Ordine. Con la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa la Provincia di Imperia si è impegnata ad acquistare direttamente le autovetture indicate dalle Forze dell’Ordine e destinate all’attività di controllo del territorio. Alla firma hanno presenziato le massime autorità di Imperia, il presidente della Provincia Gianni Giuliano, il questore dott. Luigi Mauriello, il colonnello dei Carabinieri Franco Cancelli e il colonnello Salvatore Paladini della Guardia di Finanza. f. b.

Imperia. Apparente vittoria dei comitati spontanei dei cittadini contro la costruzione di una centrale a biomasse ad Imperia. Da tempo la città è in fermento per l’insediamento di un “baby mostro” dedito alla produzione di energia da combustione di oli, in località Barcheto. Bruno Rossi, portavoce degli abitanti del quartiere, durante una riunione, aperta al pubblico, svoltasi nei giorni scorsi, si è detto “soddisfatto per il (temporaneo) arrestarsi del progetto, ma deciso a non abbassare la guardia”. “Il danno alla popolazione e il risvolto negativo per l’immagine turistica di Imperia sarebbero - secondo la delegazione - di gran lunga superiori rispetto ai benefici che si potrebbero trarre”. Un’opposizione che rifiuta di accogliere, non solo nel rione, ma nell’intera città, una struttura, inquinante, nociva per la salute e, oltretutto, dedita alla creazione di energia da rivendere. Lo sfruttamento delle biomasse, pur contribuendo in maniera minimale all’emissione di CO2, emette quantità significative di ossidi di azoto e di zolfo, nonché metalli pesanti. “E’ importante – aggiunge Bruno - consapevolizzare le persone per favorire un’ampia partecipazione, attiva, alla vita politica e sociale del proprio contesto di vita. Il confronto è la via maestra per un dialogo costruttivo ed il sindaco Strescino, in tal senso, si è dimostrato disponibile e vicino ai suoi concittadini”. Paura e perplessità destano le prossime elezioni provinciali e regionali poiché si teme, dopo tali eventi, un riavvio delle pratiche di costruzione della centrale. Un grave problema, per gli oppositori all’ospite indesiderato, è rappresentato dal mancato cambiamento, ad oggi, della destinazione d’uso dei capannoni dove dovrebbe erigersi la centrale. Restando, infatti, dediti ad attività commerciali e artigianali, il pericolo non può dirsi scongiurato. Resta allora da chiedersi, vittoria finale per i comitati, o semplice aggiudicazione della prima battaglia? Provocatoriamente, Giovanni Vassallo propone, a coloro che lavorano nell’area di Barcheto, e non solo, di consorziarsi e installare pannelli solari sui propri tetti in modo da ottenere l’energia in modo pulito, rispettando l’ambiente e l’uomo, approfittando, al contempo, dell’apposito finanziamento, denominato “conto energia”, che consente, a coloro che installeranno un impianto solare, anche di piccola grandezza, di cedere direttamente allo Stato l’energia elettrica prodotta (Decr. 19/02/2007). Un modo per dire: “l’alternativa alle biomasse siamo noi”. Annalisa Camonita


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Il più giovane consigliere mai eletto

Angelo Dulbecco Imperia. Angelo (Francesco) Dulbecco ha da pochissimo compiuto 21 anni e al momento delle elezioni ne aveva 20.Quindi in assoluto il piu’ giovane consiglier mai eletto ad Imperia, si è diplomato al liceo scientifico e ora è studente presso la facolta’ di giurisprudenza del capoluogo. Iniziamo dunque con le domande: Il tuo interesse per la politica a quando risale? “Nella vita uno dei miei principali interessi e’ appunto la politica. Ho sempre avuto questa passione e ho iniziato a partecipare fattivamente con i giovani di Forza

Italia poco piu’ di tre anni fa e recentemente alle ultime elezioni amministrative. Nonostante io sia originario

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Inquinamento elettromagnetico, arrivano i sensori Il Comune di Imperia monitorerà quotidianamente il rischio elettromagnetico nei punti più sensibili della città. L’ ingeniere dell’ufficio e di ecologia di Palazzo civico Alessandro Barla ha illustrato il piano di monitoraggio nel convegno su “Riflessioni ed esperienze su raccolta differenziata e campi elettromagnetici in provincia di Imperia”. Le parole di Barla: “Nei punti più sensibili della città saranno collocati dei sensori che ci diranno in tempo reale minuto per minuto qual è l’entità delle emissioni. Verso marzo, aprile potremmo, quindi, disporre di dati aggiornati e reali, sulla base dei quali potremmo fare il passo avanti decisivo nella definizione del regolamento comunale sulle antenne dei ripetitori radiotelevisivi e di telefonia mobile”.

dell’entroterra ( e ci vivo) ho reputato interessante provare a candidarmi alle comunali di Imperia per cercare di intercettare il voto dei miei numerosi amici che si sono sempre interessati poco o niente alla politica e che la sentono molto lontana dalle loro vite”. Come stai vivendo la tua esperienza amministrativa? i pro e i contro ? “I pro sono costituiti dal fatto di sentirsi parte della politica cittadina, all’interno delle decisioni che caratterizzano da vicino la vita degli imperiesi e di poter far parte della politica che costituisce per me una passione, un impegno sentito. I contro possono essere l’impegno che ti porta un’esperienza del genere ma piu’ di tutto credo che siano le critiche sciocche come

quelle che recentemente mi ha rivolto ad esempio barbetta Piccardo su vari argomenti, quali il non aver ancora parlato in consiglio e cose simili, mi sembra talmente prematuro tutto ciò. La voglia di fare qualcosa di utile e di concreto e’ comunque piu’ forte delle difficolta’ che si possono incontrare. Anche se finora non ho avuto modo di parlare ho partecipato moltis-

anche meno anonima, conosciuta anche al di fuori dei confini regionali. Avremo il porto turistico piu’ grande del mediterraneo ed e’ quindi nostro dovere farlo conoscere. Il recente gemellaggio del quale io mi sono occupato in prima persona e’ un modo ottimale per far sviluppare ancor di piu’ un collegamento, un turismo che per noi liguri, ed in modo particolare per noi della provincia di Imperia, e’ vitale,ossia quello tedesco. Un modo eccellente per far conoscere i nostri prodotti e per favorire scambi

simo a tutte le commissioni e ho analizzato moltissime pratiche. L’intervento alla fine e’ quindi anche un mero modo di farsi riprendere per farsi pubblicita’, alcuni, mi rivolgo alll’opposizione, lo fanno per quello.” Quale pensi che sia il tuo progetto? “Noi vorremmo cambiare ulteriormente la citta’ di Imperia migliorandola per i residenti ma rendendola

culturali con una citta’,una zona che presenta numerose affinita’ con Imperia. Io per quanto posso mi impegnero’ per tutta la legislatura per il bene di Imperia e sono sicuro che potro’ contare sulle persone vicine al partito e sui coordinatori nei momenti del bisogno e che questi potranno aiutarmi a crescere, forse non solo politicamente”. Laurie Panizzi


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CORSO FIORITO il Pdl dice “si” SANREMO Donzella dice “no” e Di Meco balbetta

Nocita Cassini Il corso fiorito ha acceso i riflettori su turbolenze tra il sindaco Zoccarato, il presidente del consiglio provinciale Donzella e l’assessore al turismo Di Meco. Donzella addirittura ha bocciato la pratica, mentre tutti gli altri colleghi del PDL e Lega l’hanno approvata. Perchè? Donzella ha detto: “Trovo che questa pratica sia davvero confusa”. A sorpresa Donzella, diventa voce fuori dal coro al contrario dei suoi colleghi della maggioranza, lanciando una frecciata al sindaco reo di dimezzare il budget e di costringere ad una sudditanza psicologica i propri assessori. E durante la dichiarazione di voto evidenzia: “Non mi fido, ci sono stati continui cambiamenti, voglio esaminare in commissione questa pratica”. La pratica pur tra le ire dell’opposizione passa coi voti dei consiglieri di maggioranza. Ora c’è da capire perchè Donzella abbia fatto il bastian contrario: si sa che col sindaco Zoccarato c’è un po’ di attrito, nato a inizio mandato quando a Donzella fu negata la poltrona di presidente del consiglio per darla all’alleato leghista Lupi, inoltre sembrerebbe che il ‘consigliere dissidente’ abbia dato forfait agli stati generali del partito in programma domenica scorsa ad Imperia. Comunque la maggioranza numericamente è solida e come ha ribadito Leuzzi in un suo intervento: “Questa sera (lunedi ndr) come gruppo PDL stiamo dimostrando grande dialettica interna” e sicura-

Di Meco mente l’abilità politica e il decisionismo che contraddistingue il giovane sindaco Zoccarato riporterà tutto alla normalità. Lunedi sera, però, la seduta del consiglio comunale è stata piuttosto calda. all’ordine del giorno “Manifestazioni 2010 1°stralcio” inerente proprio il corso fiorito La pratica, ricordiamo, fu ritirata nell’ultimo consiglio comunale perchè mancavano alcuni importanti allegati non fatti visionare ai consiglieri, dopo la segnalazione della consigliera Cassini di Uniti per Sanremo. In settimana secondo le voci di corridoio di palazzo Bellevue, c’era stato uno scontro tra il sindaco Zoccarato e l’assessore Di Meco sul costo di questa pratica poi rientrato, anche se l’assessore al turismo era assente agli stati generali del partito e secondo i ben informati del PDL cittadino sarebbe assente dalla vita politica del partito. Lunedi c’è stato l’ultimo atto di questa intricata vicenda con numerose polemiche e tanti colpi di scena. “La manifestazione si svolgerà nella zona litoranea per motivi di ordine pubblico e per non disperderla, affinchè i turisti possano fruirne. Una modifica necessaria per fare anche economia e il tema del corso sarà dedicato alla sessantesima edizione del Festival”. Ancora Di Meco: “Ci saranno eventi collaterali come il festival delle bande e un mercatino floreale. Tornando agli aspetti economici, l’importo della pratica è di 550mila euro, importo che si potrà ridurre

Donzella successivamente per venire incontro alle casse del Comune”. Continua l’assessore al turismo: “Promozione del territorio e della produzione floricola tramite la Rai”. I soldi stanziati per questa manifestazione, quindi, potranno essere dimezzati (275mila euro) visto che il nostro comune ha più debiti che crediti e a tal proposito prende la parola il sindaco Zoccarato che sciorina tutto un lunghissimo elenco di spese ‘folli’ e superflue sostenute dal nostro comune per la realizzazione di questa manifestazione. “In accordo con l’assessore ho rivisto la pratica e l’ho guardata sul quadro economico del 2009”. Il sindaco nel suo intervento illustra all’assemblea alcune spese come ad esempio l’affitto dei walkie-talkie a 5.550 euro, il servizio smontaggio cartelloni etc, “Qui c’è da buttare giù e rifare tutto”, dice il primo cittadino. Ancora Zoccarato: “Non è normale spendere 8000mila euro per la grafica dei cartelloni, stampa materiale promozionale 7000mila euro, servizio fotografico

Zoccarato

Gorlero 900 euro, lo speaker della manifestazione 1375 euro, il carro di Sanremo costa 40mila euro, le bande musicali 150mila euro, 35.726mila euro alla voce imprevisti etc”.Queste sono alcune delle spese sostenute lo scorso anno dal nostro comune elencate dal sindaco Zoccarato, il quale lancia la crociata verso gli sprechi per questa manifestazione e rincara la dose: “Questa amministrazione ha bene in testa che noi siamo ben svegli. Dobbiamo incentivare questa manifestazione ma ci saranno grossi tagli. Bisogna risparmiare soldi per far crescere il turismo e per dedicarci alle strutture della nostra città. Il controllo ci deve essere e ci sarà sempre, controlleremo ogni pratica voce per voce. Qui non c’è il rapporto qualità prezzo!” In sostanza Zoccarato sostiene che la manifestazione si può fare ugualmente ma spendendo meno soldi ed eliminando soprattutto i costi eccedenti. Prende la parola la minoranza e si scatena nei confronti del primo cittadino e ad esempio Gorlero del Partito Democratico: “Il sindaco smentisce l’operato suo e della giunta. E’la ‘Sindrome del caschetto giallo’ del sindaco Zoccarato che deve dare un messaggio forte alla città e ha paura che quest’amministrazione non faccia nulla e ciò preoccupa il sindaco”. Ancora Gorlero: “Il sindaco Borea in ogni giunta comunale ci faceva passare un’ora a discutere le pratiche e c’è stato uno sforzo nel controllo

delle spese. Basta agli spot di Zoccarato! Stasera c’è stato un problema politico e il sindaco Zoccarato sia più cauto nelle pratiche, mi auguro che la spettacolarità delle sue azioni sia direttamente proporzionale alla capacità amministrativa. Vogliamo vedere sobrietà”. Il socialista Nocita: “Questa pratica è nata male, sono stati fatti proclami, sulle spese, populisti”. Cassini di Uniti per Sanremo: “Stasera abbiamo assistito allo show del sindaco. Questa è demagogia, sarebbe stato più serio se il sindaco avesse proceduto nel silenzio, vedo un’incisione superficiale”. Ancora Cassini: “E’ riuscito a smentire se stesso due volte nel giro di un mese. Stasera ha dato l’impressione che si potesse scegliere due ipotesi di corso fiorito, è una manovra subdola perchè costerà 550mila euro. Meno annunci e più fatti”. Pro amministrazione Leuzzi invece: “Ritengo che il sindaco abbia fatto bene a chiedere il conto economico, si potrà fare questa manifestazione spendendo meno e i contenuti non saranno inferiori”. Andrea Di Blasio

Leuzzi


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L’Aurelia bis avanza, Sanremo si appresta a fare...tris

Giovanna Altomonte Dopo l’ultimo traguardo di tappa, quello finale è ancora troppo lontano, tagliato ad Arma di Taggia dieci giorni fa, l’Aurelia bis punta già al prossimo obiettivo, che tra un anno, si parla di dicembre 2010, la porterà a sbucare per la terza volta in quel di Sanremo. Toccherà a Borgo Tinasso, in cima a via Martiri e via Pietro Agosti, marcare il tris della nuova Aurelia in città, dopo le uscite di San Martino e San Lazzaro. Con tante scuse per il ritardo, o i ritardi, perché i ritardi permangono, ma, si sa, le lungaggini, specie per ciò che riguarda le opere pubbliche, in questo nostro benedetto paese non finiscono mai. Un po’ come quegli esami illustri a cui faceva riferimento il grande Eduardo. Gli esami veri, quelli che siamo un po’ tutti chiamati a sostenere nel corso di una vita. E la storia della famigerata, o tanto agognata, Aurelia bis, sta diventando davvero lunga una vita, o giù di lì. Se ne parla da vent’anni, almeno per quanto concerne le tratte di cui a Sanremo siamo parte direttamente interessata, diciamo tra Arma di Taggia ed Ospedaletti. Una dozzina di chilometri, evidentemente difficili da macinare. Il primo progetto, quello relativo limitatamente alla tratta che dallo svincolo di Arma porta a San Martino, risale alla fine del 1989. Un progetto inizialmente ‘spinto’ e caldeggiato dall’Assessorato alle Grandi Opere, col ricorso a procedure speciali, attivate nell’ambito di una serie di iniziative ed opere

Sergio Camillo funzionali connesse alle celebrazioni colombiane del ‘92. I ritmi sembrano subito sostenuti, se è vero che già nel ‘94 è cosa fatta per il segmento che porta fino all’uscita di San Martino, così com’è agibile oggi. Solo che poi, quei ritmi hanno evidenziato forti cali di tensione, per i soliti motivi, plurimi, di ogni genere e grado, tanto che Borgo Tinasso, Foce e Pian di Poma, ovvero le prossime tappe, o i prossimi traguardi da tagliare, sono ancora lì, in sospeso, sotto la voce ‘futuro’. Un futuro oramai prossimo per il Borgo, molto meno per gli altri due. Se poi volessimo guardare più in là e chiamare in causa Ospedaletti, beh, allora sarebbe notte fonda. Per non parlare di Ventimiglia, punto davvero terminale di quel nastro d’asfalto che un giorno, di chissà quale anno, dovrebbe collegare la città di confine addirittura con La Spezia, all’altro estremo, quello orientale, della nostra Liguria. E se prima era notte fonda, qui, per ora, siamo alla fantascienza. “Fantascienza magari no, si tratta pur sempre di un’opera di portata notevole, è normale che la tempistica ne risenta”. Con Massimo Esposito, 40 anni, ragioniere, nato e cresciuto al Borgo, cominciamo a dar voce al quartiere, a tastare il polso di chi si sente coinvolto in prima persona. “Non dimentichiamo che una burocrazia complessa e poco snella può solo rallentare le fasi di lavoro”, prosegue Esposito. “Ed è quello che succede da

Mara Barcau e Rosario Cavallaro noi. Poi devi anche fare i conti con i costi sempre più elevati, piuttosto che con i finanziamenti, che spesso si rivelano quanto meno tardivi. E’ così che il ‘brodo’ si allunga e si complica tutto. Comunque, ancora un po’ di pazienza, dopo di che l’uscita dell’Aurelia bis a Borgo Tinasso non potrà che raccogliere consensi. Certo, bisognerà valutare bene ed apportare qualche modifica alla situazione viabilistica. Magari invertendo, come pare verrà fatto, il senso di marcia in via Galilei: sarebbe l’ideale per il traffico veicolare diretto a ponente”. Analisi corretta, il discorso non fa una grinza. Sergio Camillo è il titolare dell’autocarrozzeria Stylecar, sulla piazza del Borgo: “I lavori stanno andando avanti nel verso giusto, meglio così. Resta da completare la galleria. Ci siamo quasi. Penso che l’uscita dell’Aurelia bis qui

a fianco sia il massimo per noi del borgo. Più traffico, più movimento, più lavoro, per tutti gli esercenti”. Sulla stessa lunghezza d’onda Rosario Cavallaro e Mara Barcau, titolari del bar Mara, via Martiri alta: “Sicuramente solo vantaggi e migliorie per tutti, pubblici esercenti e residenti. Il volume di lavoro potrebbe registrare un’impennata più che sensibile. Lo abbiamo già sperimentato con la riapertura di via Galilei, dopo la lunga parentesi per il crollo del ponte. Se poi ripristinassero il doppio senso in via Martiri, sarebbe il massimo. Il senso unico, invece, penalizza sempre”. Da un bar all’altro, Giovanna Altomonte è la titolare del bar Tutto Giochi, ancora sulla piazzetta: “Per noi l’importante era il ponte, dopo il crollo era... crollato davvero tutto. Il lavoro ne aveva risentito pesantemente. Ora, con

Massimo Esposito l’uscita dell’Aurelia bis qui davanti, ci aspettiamo un ulteriore salto di qualità, per tutto il quartiere”. Per concludere, aggiungiamo che sarà pure necessario pensare e risolvere i problemi relativi ai parcheggi e, infine, di fondamentale importanza, tornare sul senso di marcia in via Galilei. Poter scendere verso il mare da via Galilei e Corso Inglesi significherebbe decongestionare via Pietro Agosti ed agevolare non poco il traffico diretto alla Foce, evitando il centro. Una soluzione dalla quale sembra non si possa prescindere. Anche perché l’idea di immaginare via Agosti sulla falsariga di via Semeria, specie in piena estate, bloccata, in discesa, da centinaia di veicoli provenienti dall’autofiori e diretti in centro, è davvero inquietante. Ai posteri, o semplicemente alla realtà dei fatti, l’ardua sentenza. Claudio Bordonaro


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Giardini Medaglie d’oro, degrado in pieno centro In un civile scambio di opinioni sullo stato dei giardini sovrastanti il parcheggio in Piazza Colombo il Sig. Sindaco mi rispondeva così…..”Le luci nei giardini medaglie d’oro saranno pronte entro metà dicembre. In amministrazione quello che stiamo facendo in particolare per questa zona ( vedi riqualificazione in accordo con RT ) e’ un miracolo; penso che ci vuole l’aiuto di tutti a tener un po’ più pulito e in ordine. Detto questo mi sembra che i giardini siano già cambiati e a breve avremo anche la nuova luce.”. A tutt’oggi, come si può vedere dalle foto, i giardini versano sempre nelle stesse condizioni. Una latrina a cielo aperto, luogo di bivacco per barboni e regno incontrastato degli extracomunitari nelle ore notturne, spesso teatro di violente risse tra di loro, favoriti dal buio perenne. L’illuminazione è parzialmente spenta da anni e il fatto che a metà dicembre verrà sostituita non giustifica il fatto che almeno le lampade esauste potevano essere cambiate, rendendo il posto un po’ meno lugubre. L’inutile fontana, chiusa ormai da più di dieci anni è diventata un enorme bidone della spazzatura. Ovunque sporcizia e noncuranza. Il monumento è diventato una sorta di lavagna per gli imbrattatori e neanche la festa del 4 novembre è servita per farlo ripulire. Ruggine, spuntoni arrugginiti rendono ancora più pericoloso il semplice transitare all’interno di questi giardini. Voglio comunque credere alle parole del nostro Sindaco che al termine della discussione mi ha scritto ancora ”…..abbiamo incaricato anche gli uffici di progettare uno spazio per qualche gioco per i bambini; con il Prefetto e le forze dell’ordine stiamo monitorando la situazione e con l’RT stiamo risolvendo anche gli altri problemi. Sperando di essermi spiegato, rimango a disposizione. Vedrà che sarà felice appena il lavoro sarà terminato…”. Bene, la prendo in parola e come i colleghi del più famoso tg satirico fra un mese

sarò di nuovo qui a vedere che cosa sarà stato fatto. Nel frattempo una pulitina al monumento, una mano di verde e qualche vigile in più male non farebbero. Massimo Caldarelli


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Le marchette dell’amministrazione Zoccarato

Ghino di Tacco Per il sindaco Maurizio Zoccarato tutte le occasioni sono buone per riconfermare, volta per volta, che nella sua amministrazione non si fanno “marchette”. Ma cos’ è una “marchetta”? In politica viene in genere recepita come un’azione non di natura criminosa, spesso legittima sul piano amministrativo, sempre moralmente riprovevole che tende a procurare vantaggi ad amici o conoscenti. Lasciando da parte “le marchette”, espressione che il sindaco giustamente aborra, non si possono non rilevare alcune criticità nella pratica della società “Sanremo Promotion S.p.A”. La prima criticità, come ha correttamente fatto il suo collega sindaco di Imperia Strescino, Zoccarato avrebbe dovuto sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 13 del D.L n 223, la continuazione o lo scioglimento della società. La seconda criticità riguarda la nomina dell’amministratore unico di “Sanremo Promotion”. Senza nulla togliere alle capacità del designato, poiché non trattasi di Pippo Baudo, di Bruno Vespa, di Adriano Celentano ecc., è normale chiedersi quale sia il curriculum, quali le qualità del nominato Oppure è solo l’amicizia che ha indotto il sindaco a scegliere un amministratore comunale di Riva Ligure con ciò escludendo che nella città che amministra ci siano persone qualificate per gestire “Sanremo Promotion”? La terza, oltre ad essere una criticità, costituisce un atto contro legge. L’art 13 del dl 223 in merito alle società strumen-

Zoccarato tali degli enti locali recita: 1) “Al fine di evitare alterazione o distorsioni concorrenza e del mercato e di assicurare la parità di operatori, le società, a capitale interamente pubblico o misto, costituite dalle amministrazioni pubbliche regionali e locali per la produzione di beni e servizi strumentali all’attività di tali enti, nonché, nei casi consentiti dalla legge, per lo svolgimento esternalizzato di funzioni amministrative di loro competenza, debbono operare esclusivamente con gli enti costituenti ed affidanti, non possono svolgere prestazioni in favore di altri soggetti pubblici o privati, né in affidamento diretto né con gara, e non possono partecipare ad altre società o enti” 2) “Le predette società sono ad oggetto sociale esclusivo e non possono agire in violazione delle regole di cui al comma 1” “Al fine di assicurare l’effettività delle precedenti disposizioni le società di cui al comma 1 cessano entro dodici mesi dalla data di entrata un vigore del presente decreto le attività non consentite. A tale fine possono cedere le attività non consentite a terzi ovvero scorporale, anche costituendo una separata società da collocare sul mercato, secondo le procedure del decreto legge 31 maggio 1994, n. 332, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 1994 n. 474, entro ulteriori dodici mesi.” 3) “I contratti conclusi in violazione delle prescrizioni dei commi 1 e 2 sono nulli”. Se vi erano dei dubbi sull’interpretazione (e sulla correttezza costituzionale)

Giuffra della norma la Corte Costituzionale, con sentenza n. 326 del 1 agosto 2008 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 6 agosto successivo, ha chiarito sulla costituzionalità e sulla portata della norma. Nonostante la chiarezza ormai acquisita del quadro normativo la “ Sanremo Promotion” con un nuovo contratto, in palese contrasto con il terzo comma dell’art 13 del dl 223 ad essa ormai pacificamente applicabile, ricomincia ad effettuare prestazioni in favore della Casinò S.p.A. con un contratto di prestazione di servizi che potrebbe sconfinare in una somministrazione di mano d’opera. Ove ciò non fosse sufficiente ecco che sempre la Casinò S.p.A si appresta, almeno da quanto emerge dalla lettura di un settimanale locale mai smentito, a corrispondere sempre alla famosa “Sanremo Promotion S.p.A.” una somma di circa € 75.000 oltre IVA per circa € 15.000 per un totale di circa 90 mila €. In Piazza Colombo, corso Matteotti, Via Mameli, corso Cavallotti, corso Inglesi, via Nino Bixio e dintorni, il chiacchiericcio si spreca. C’è chi dice trattasi di un omaggio, un sostegno ad una società in difficoltà a cui il sindaco non vorrebbe negare aiuto essendo gestita da persona a lui vicina. Mancando fondi all’amministrazione comunale girerebbe la patata alla “Casinò S.p.A.” C’è anche chi giura trattasi di un incarico per pubblicizzare la casa da gioco nel basso Piemonte ed in Lombardia. C’è infine chi dice trattasi di un prestito in vista di un futuro ingresso

della Casinò S.p.A. in Sanremo Promotion. Sorvolando l’aspetto pratico è inimmaginabile pensare a dipendenti della Sanremo Promotion in giro per il nord-ovest a pubblicizzare il casinò. Sotto l’aspetto strettamente giuridico mi sembra che tutte le ipotesi chiacchierate siano giuridicamente infondate perché: Iniziando dall’ultima ipotesi le società partecipate dagli enti pubblici non possono a loro volta partecipare in altre società ed in ogni caso tale partecipazione sarebbe di competenza dell’assemblea e quindi Sindaco e Presidente della Provincia di Imperia. La prima ipotesi, poiché la società “Casinò S.p.A.” gestisce denaro che non è degli amministratori e neppure dei soci, ma dei cittadini non è possibile perché configurerebbe un reato. Rimane la seconda ipotesi, la più accreditata. La Sanremo Promotion che

nonostante il chiaro divieto posto dall’art 13 della legge 223 pone in essere un contratto nullo; ma se un contratto è nullo, ed il corrispettivo è costituito da denaro della collettività è sensato chiedersi se oltre ad essere una criticità si configura un danno erariale (di competenza della Corte dei Conti) e, magari, un illecito a rilevanza penale (abuso d’ufficio?) Se è vera la notizia pubblicata dal settimanale, se sono vere le considerazioni elencate, non si può che concludere che trattasi un inaccettabile papocchio. Ghino di Tacco

PS

Con spirito collaborativo e costruttivo mi permetto invitare l’editore ad omaggiare gli organi di controllo delle società citate e del Comune di una copia de L’ECO.



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Degrado al cimitero monumentale “All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro? Ove piú il Sole per me alla terra non fecondi questabella d’erbe famiglia e d’animali...” Con questo incipit tratto dall’opera immortale di Ugo Foscolo ‘Dei Sepolcri’, vogliamo portare all’attenzione dei nostri concittadini lo stato di degrado in cui versa il nostro cimitero monumentale della Foce a Sanremo. All’interno di questo camposanto possiamo trovare le tombe dei sanremesi illustri che fecero grande la nostra città ma anche di tanti stranieri, tedeschi, russi, inglesi, americani che scelsero la città dei fiori durante la belle epoque come luogo di villeggiatura ma non solo. Facendo un giro all’interno del cimitero è possibile vedere erbacce, tombe rotte e quant’altro. Alcune tombe dall’interessante aspetto artistico versano in condizioni pietose, soprattutto quelle appartenenti alla comunità russa, inglese ed ebraica che un tempo soggiornava in gran numero a Sanremo. Le immagini che vi proponiamo rappresentano la situazione attuale in cui si trova il cimitero, pertanto auspichiamo un rapido intervento dell’amministrazione affinchè dia degna sepoltura a questi concittadini ma non solo che vissero a Sanremo, oltre ad essere maggiormente valorizzato dal punto di vista artistico e storico. a.d.b.



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Finalmente i bambini riavranno la scuola TAGGIA Badalucco. Due anni fa, durante l’amministrazione “ Boeri”, la scuola di Badalucco è stata chiusa perchè dichiarata inagibile e pericolante. L’edificio era sito in regione Premartin dove si trova il campo sportivo. A causa di questo, le classi erano state trasferite, un nucleo all’ex albergo la Rocca e l’altro in piazza della Chiesa, nel centro del paese. La situazione è rimasta invariata per due anni e vari sono gli svantaggi, vi sono due poli scolastici distinti e non vi sono parcheggi per i genitori in quelle zone o piazzali per l’arrivo del pulmino. Finalmente, con la nuova amministrazione, diretta da “Walter Bestagno”, vediamo le soluzioni concretizzarsi. Il vicesindaco Lorenzo

RIAPRE “IL MENESTRELLO” Arma di Taggia. In una nuova veste riapre uno dei locali storici del ponente ligure. Il Menestrello, covo per tanti anni di quel grande intrattenitore che era il magico Silvano, riapre venerdì 27 con la nuova gestione di Antonella, Marco e Michel. Il locale si propone di continuare la grande tradizione di musica dal vivo, curata da Mauro Crespi, rigorosamente acustica, abbinata ai tipici piatti locali, curati da Antonella. Marco e Michel vi aspettano dietro il banco con i loro cocktail. Non mancheranno comunque le sorprese. Si inizia venerdì 27 con le chitarre di Mauro e Fabrizio Barbera.

Judo Club Sakura in trasferta a Celle Ligure

Arma di Taggia. Grande partecipazione e successo degli allievi del Judo Club Sakura di di Taggia al Memorial Luigi Sicco che si è tenuto a Celle Ligure il 22 novembre.

Bianchi ci spiega che entro la fine dell’anno i lavori per quanto riguardano la scuola dichiarata precedentemente inagibile, verranno appaltati. La società vincitrice si impegnerà a riconsolidare le scuole sul piano sismico e statico. L’amministrazione precedente aveva deciso di demolirla completamente per poi costruirne un’altra. Tale progetto non risultava possibile perchè prevedeva un costo pari a 2.000.000 di euro e la Regione ne aveva concessi solamente 1.500.000. Con il nuovo progetto la ristrutturazione e la messa in sicurezza sembra possibile. L’Abruzzo dove per le scuole sono stati attuati i medesimi meccanismi insegna. Laurie Panizzi

Il Club Lions Arma e Taggia aiuta l’ospedale di Banguì in Africa La struttura donata al Monastero di San Pietro Celestino di Bimbo, Banguì, del valore di circa 48 mila euro è una postazione odontoiatra completa. Bangui è la Capitale della Repubblica Centrafricana, conta 430.000 abitanti ed è situata ai confini con il Congo. Nel 1996 gli scontri di guerriglia hanno minato profondamente la sicurezza del paese. Ancora oggi la tranquillità sembra essere distante anni luce dalla città. Nonostante le bellezze naturali questa repubblica e’ una tra le più povere al mondo con un alto tasso di mortalità infantile causato dall’estrema povertà degli abitanti e continue carestie. Il Lions club Arma e Taggia e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Sez. Prov. di Imperia, organizzano per domani, venerdì 27 novembre, un “Aperi-cena” musicale al Ristorante Giuan di Arma di Taggia, in Via Colombo 290. L’appuntamento è alle ore 19, e la serata sarà allietata da un gruppo musicale storico, quello dei Nuovi Solidi, che proporrà cover di Lucio Battisti. A comporre la band sette musicisti: Adriano Alberti (chitarra elettrica), Massimo Viale (basso), Mattia Busca (batteria), Guido Rapetti (percussioni), Bruno Balbo (organo hammond), Massimo Cuccaro (voce solista), Giorgio Zunino (chitarra acustica). Durante la serata saranno illustrate le attività che la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori svolge nella nostra provincia. Per chiunque volesse partecipare prenoti telefonando allo 0184.43.059.



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L’ECO DELLA RIVIERA

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Scullino manda a casa Giro e Moio VENTMIGLIA

Al torneo di calcetto della CVI inaugurato nuovo mezzo

Tito Giro “Con grande amarezza a malincuore devo dire, confortato da tutti i consiglieri di maggioranza e dagli altri componenti della giunta comunale, che il vicesindaco Vincenzo Moio e l’assessore Tito Giro saranno revocati dal loro incarico di assessori”. Sono le prime dichiarazioni del sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino in una conferenza stampa convocata per il caso Giro-Moio. Il primo cittadino ha ufficializzato la revoca degli assessorati che adesso rimangono vacanti e dovranno essere decise, a breve e insieme agli organi provinciali, le nuove scelte. “Alla base di tutto prosegue Scullino - vi sono le assenze di Moio e Giro dalla vita politica della maggioranza. Lo dimostrano i dati. Vincenzo

Gaetano Scullino Moio risulta assente 11 volte su 11 sedute del consiglio comunale per l’anno 2009. In giunta è mancato 27 volte su 39 sedute. Tito Giro non ha presenziato a 8 sedute del consiglio comunale su 11 incontri. In giunta non è andato per ben 16 volte su 39 riunioni, senza tenere conto dell’abbandono delle sedute. La mia maggioranza mi ha espresso solidarietà. Sono amareggiato e sconfortato per l’accaduto, soprattutto in vista delle grandi opere frutto di un sapiente lavoro che presto prenderanno piede nella città di confine. Una su tutte il porto che vedrà la posa della prima pietra proprio a dicembre, la nascita della zona franca urbana, l’accordo quadro delle ferrovie, la realizzazione dei due nuovi

Vincenzo Moio ponti di collegamento con Camporosso, la completa riqualificazione del centro storico, l’imminente gara per la realizzazione dei due parcheggi interrati in via Chiappori e piazza della Libertà. Moio e Giro sono andati per la loro strada senza alcun confronto e dialogo né con la giunta, ne con il sindaco , né con i consiglieri comunali: nella speranza di portare avanti una propria linea non condivisa. Le dichiarazioni degli stessi rilasciate ieri agli organi di stampa sono incomprensibili e non possono giustificare in alcun modo il loro comportamento. Mi hanno spinto a prendere una decisione sulla quale avevo delle remore solo per questioni umane”.

Un folto pubblico di volontari, simpatizzanti e autorità ha partecipato sabato sera, all’inaugurazione di una nuova ambulanza della Croce Verde Intemelia, che si è svolta presso la bocciofila del consigliere comunale Franco Paganelli, a Roverino, di Ventimiglia, in concomitanza con la 9a edizione del Torneo Internazionale di Calcetto, organizzato dalla stessa pubblica assistenza. All’inaugurazione del nuovo mezzo hanno preso parte il vescovo emerito, Giacomo Barabino, con il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino. Al termine della cerimonia c’è stato un incontro parallelo con le partite del torneo. Il sindaco Scullino ha salutato l’amico di lunga data, Franco Paganelli, nonché consigliere della minoranza ventimigliese che ha fatto gli onori di casa.


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L’ARTE ANTICA DEL “MASACRIN” Semplicemente i “crin”, in piemontese sono i maiali e i masacrin gli specialisti della macellazione e della produzione degli insaccati. I masacrin conoscevano i segreti degli impasti delle carni e sapevano valorizzare tutte le parti di quella miniera di carni che offre il maiale compreso il lardo. Questi personaggi andavano a domicilio nelle cascine dove tutti allevavano uno o più maiali per uso familiare e avevano quindi la scorta di salumi, prosciutti e altro per tutto l’inverno. Oggi questa tradizione sta scomparendo così come i “masacrin” ma non del tutto. Il discorso vale anche per chi macella le carni bovine quelle che ci danno le fettine, gli arrosti, i bolliti, lo spezzatino, le mitiche

bistecche con l’osso ecc. ecc. Uno di questi personaggi che abbiamo detto piemontese, originario di Chiusa Pesio (Cn) si è trasferito qui in Liguria e con l’aiuto dei figli Marco e Tatiana e della moglie Palma hanno fondato un piccolo stabilimento artigianale per la produzione, lavorazione e vendita diretta al pubblico di carni e insaccati di ogni tipo. Liguria Piemonte si può definire un matrimonio ben riuscito, infatti ormai l’attività cresce e prospetta da ben 30 anni. Il segreto di questo Centro Carni Val Nervia è la genuinità dei prodotti: gli animali macellati sono tutti di primissima qualità, sia i bovini che i suini e i conigli e pollami provengono da allevamenti selezionati del cuneese, i conigli e

i polli quasi dalla montagna di Chiusapesio. Se aggiungiamo “l’antica arte” del sig. Fantini maestro del taglio e lavorazione delle carni, e se aggiungiamo che le carni e gli insaccati sono venduti direttamente al pubblico il cerchio si chiude. Un accenno particolare merita il punto vendita che potrebbe essere definito

quasi un vero negozio di gastronomia. Infatti per facilitare e venire incontro alle esigenze dei clienti sempre con il tempo misurato offrono prodotti già semi pronti: trippa già cotta, involtini, insalata russa e altro. Infine è da sottolineare la convenienza. Il vantaggio di comprare direttamente in “fabbrica” si traduce

in prezzi notevolmente vantaggiosi e inoltre sono in programma offerte particolari per pensionati. Abbiamo detto azienda familiare che significa portare avanti una tradizione che con l’aiuto di abili e fedeli collaboratori si garantisce ai clienti un servizio di assoluta qualità e ripetiamo convenienza.


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