benvenuti
presso il maso rasner‌
‌la nostra casa a conduzione familiare sita nell’ idillica frazione Plars di Sopra in mezzo a frutteti, al di fuori dal centro di Lagundo. Nelle seguenti pagine trovate informazioni sul nostro maso e dei dintorni. Buon divertimento!
Famiglia Gamper
Noi, la famiglia Gamper, vi auguriamo un riposante soggiorno presso la nostra casa!
Io, Rudi, ho rilevato il maso da mio padre nell’anno 2017. Fino lì i miei genitori Anni e Hans hanno lavorato il maso e io svolgevo il mio secondo lavoro come falegname. Giá due anni prima che ho rilevato l’azienda sono stato a casa per familarizzarmi con l’agricoltura. Ora sono felice di gestire l’azienda con la mia compagna Melanie e con la nostra figlia Leah, che è nata il 18.01.2020. Ora due generazioni vivono insieme nella casa e lavorano tutti nella fattoria, anche i miei genitori Anni e Hans danno costantemente una mano.
IL PADRONE – rudi gamper Ed ecco l’agricoltore Rudi Gamper. Lui è responsabile per i frutteti che appartengono al maso e per le api. Inoltre aiuta Melanie ad annaffiare le piante e si occupa alla mietitura del prato. Se necessario si occupa anche all’accoglienza ospitale. Rudi è un pompiere entusiasta ed è appassionato di apicoltura da alcuni anni.
LA contadina – melanie egger Melanie si occupa della famiglia e dell'accoglienza degli ospiti. Durante la stagione la sua giornata è molto intensa. I suoi pomeriggi passano rapidamente con lo stiro, il lavoro al computer, l'innaffiatura delle piante, ecc. Si occupa anche dell'orto dove crescono verdure ed erbe aromatiche. Ora passa la maggior parte del suo tempo con la figlia Leah, e naturalmente la nonna Anni la aiuta.
Da quando lavoriamo con gli ospiti
Dall’ anno 1984 il nonno e la nonna, Karl Gamper (morto nell’ 2001) e Rosa Gamper (morta nell’ 2003) erano alla guida del maso Rasner e si occupavano degli ospiti fino all’ anno 1997. Mio papà Hans, il piú grande di 7 fratelli prima era contadino e mia mamma si occupava della educazione dei loro figli e aiutava spesso a Hans. A partire dal 1998 mio papà assunse con mia mamma la conduzione dell` alloggio per gli ospiti. Il mio nonno, Karl Gamper, amava molto il lavoro con gli ospiti e anche dopo il 1997 faceva delle camminate ed escursioni con i turisti, anche in nome dell’assocazione turistica di Lagundo. La maggior parte degli nostri ospiti vengono dalla Germania, ma ci visita anche gente dal resto dell’Italia, dell’Austria e della Svizzera. Ci è un grande piacere di poter offrire alloggio per cosí tante persone diverse, sia dalla loro lingua che dalla loro mentalitá, giorno per giorno il nostro lavoro é sempre interessante e mai monotono. Nell’inverno il nostro funzionamento rimane chiuso.
CRONACA DELLA FAMIGLIA Gamper, Rasner L’arciduca Ferdinand, conte di Tirolo, conferiva a Ulrich und Peter Gamper e fratelli e loro antenati, tramite la lettera di stemma del 17. marzo 1578 per i loro meriti alla casa Habsburg ed il paese di Tirolo lo stemma seguente. La lettera di stemma si trova al maso Oberbetterer nel Val Senales.
L’ albero genealogico della famiglia Gamper, Rasner
Le origini del nome
UN IMPRESSIONE DEL VECCHIO MASO PRIMA DEL 1983 Il tentativo di far derivare il nome Rasnerhof da un nome proprio del tedesco antico è poco convincente. In passato si è cercato di collegare il nome del nostro maso a dei nomi o cognomi. Nel registro dei sudditi del 1314 il proprietario del maso viene indicato come “Snello” e il maso viene quindi chiamato “Schnellengut”. Dopo che un certo Ulrich Resner aveva gestito il maso intorno al 1388, “Schnellengut” assunse il nome di “Rasnerhof”. Ciò significa che il nome successivo del maso, Rasner, venne ripreso da un nome di famiglia. Nel 1933 il nonno dell’attuale agricoltore, il Sig. Gamper Josef Brunnermair, acquistò il Rasnerhof da un certo Ulrich Pichler. Nel 1947 lo lasciò in eredità a suo figlio Karl Gamper, nostro nonno, il terzo di 12 figli; da allora è di proprietà della nostra famiglia. Il RASNERHOF è un maso chiuso. Il paesaggio altoatesino è caratterizzato essenzialmente da insediamenti sparsi. Le radure, insieme alla casa e al fienile del contadino e ai terreni circostanti, formano un maso. Con il termine “maso” in Tirolo si intende quindi l’insieme degli edifici e dei terreni che appartengono ad un’azienda agricola. Il maso è dunque “chiuso” se non può essere diviso e deve essere lasciato in eredità come complesso unico. Il proprietario trasmette l’intero casale al
proprio successore quando è ancora in vita. Nel 1526 il governo tirolese proibì la divisione delle proprietà terriere. Questo per conservare e proteggere i casali e le famiglie contadine, e per contrastare l’impoverimento. Il frequente smembramento delle proprietà terriere nell'Italia meridionale, ad esempio, ha causato la fuga dalle campagne e l'abbandono dei paesi di montagna. Durante il fascismo la legge dei masi chiusi fu abolita, tuttavia venne portata avanti spontaneamente dalla maggior parte dei contadini, finché non venne reintrodotta negli anni '50 del 20º secolo come legge provinciale. Delle circa 19.000 aziende agricole dell’Alto Adige oltre 11.000 masi sono “chiusi”, a dimostrazione del fatto che questa oggi è una necessità ancora più attuale e più importante di allora. I trisavoli Josef Gamper e Maria Breitenberger Gamper I bisnonni Josef Gamper e Anna Jennewein Gamper Il nonno Karl Gamper, il piú giovane di tre fratelli, in grembo ai suoi nonni. Il signor Gamper Josef (maso Brunnemair) ha aquistato il maso Rasner nel 1933 da un certo signor Ulrich Pichler. Nel 1947 Karl Gamper, terzo di dodici figli, riceva in eredità il maso Rasner, da quell’ anno il maso è in possesso della nostra famiglia.
Il possesso di Josef Gamper fu diviso tra i suoi figli.
Note del nonno Karl Gamper
Il nonno Karl Gamper e la nonna Rosa Pichler al giorno del loro matrimonio
Hans con i genitori Karl e Rosa e i fratelli: Rosa, Maria, Josef (morto), Ulrich, Gabriele e Andreas.
Il lavoro al maso nei tempi passati
Prima di inziare con la coltivazione di frutta, cioÊ prima dell’ anno 1950, i nostri antenati lavoravano con il bestiame e coltivavano grano. La coltivazione intensiva di mele veniva innestata nel 1976 e per motivi economici veniva lasciato contemporaneamente il lavoro con il bestiame. Nel 1980 veniva abbatuta la vecchia fattoria e risorgeva la nuova casa. Nel 2002 abbiamo deciso di smantellare anche il granaio vicino alla casa, il quale si trovava direttamente vicino alla casa. Al posto del granaio veniva costruito un garage sottoteraneo per aver posto per i strumenti agricoli, sopra si trova adesso un parcheggio coperto per i nostri ospiti.
Informazioni intorno al maso di oggi.....
Il nostro maso Rasner si trova a Plars di Sopra (livello di 580m), una frazione di Lagundo con 2,7 ettari di frutteti ed corrisponde ad una fattoria piccola e per questo motivo la nostra attività secondaria come fittacamere é molto importante per noi. La maggior parte del nostro maso si comporre di frutteti con delle sorte di mele diverse: Golden Delicius, Gala, Delicius rosso e Fuji. Il nostro maso significa lavoro per tutto l’anno. Nell’inverno vengono tagliati gli alberi, dopodiché deve essere raccolto la ramaglia tagliata, il quale viene ridotto con una macchina adatta. La ramaglia spaccata rimane nei frutteti dove infradicisce. Nella primavera viene concimata la terra e gli alber vengono bucati contro insetti dannosi. Un lavoro interessante con nome divertente é anche „la sospensione degli spaghetti“: su ogni albero vengono sospenti nastri in forma di spaghetti, i quali sventano con il loro odore che gli insetti si aumentano, nel modo che impediscono una eventuale inseminazione con un insetto maschile e un insetto femminile. Per raggiungere una più alta qualitá della frutta, in estate invece vengono tolte le mele troppo piccole. Inoltre in questa stagione un paio di volte viene falciato l’erba nei frutteti. L’autunno invece è la stagione piú importante per i contadini siccome é il tempo della raccolta delle mele, la quale deve
esser finita entro un certo periodo prescritto dal consorzio. Adesso è molto importante che nella famiglia si aiuta l’un l’altro. La raccolta a causa delle sorte diverse dura dalla fine di agosto all’inizio di novembre, dipende sempre anche dal clima. Il piú grande disastro per gli agricoltori é quando le mele vengono danneggiate dal diluvio: pochi minuti danneggiano il lavoro di un anno. Per questo motivo vengono umettati i frutteti con dei reti speciali di colore nero, verde o grigio. Questa investizione é costosa e neanché molto bella per il paessaggio, peró é necessaria.
Impressioni
LE NOSTRE MELE - SORTE Gusto aroma saporito, brioso, agrodolce Crocicchio Golden Delicious x Ingrid Marie, 1955 Mese di raccolta Fine di agosto Disponibilità Dalla fine di agosto alla fine di febbraio
Gusto poco agro, aroma dolce, fresco Crocicchio Kidd`s Orange x Golden Delicious Mese di raccolta Fine di agosto Disponibilità Da metá agosto a metá marzo
Gusto succoso, dolce Crocicchio seme di 1890 Mese di raccolta metá di settembre Disponibilità metá settembre fino a luglio
Gusto fresco, succoso, dolce Crocicchio da Delicious, 1921 Mese di raccolta Inizio/metá settembre Disponibilità Inizio/metá settembre fino a maggio
Gusto aromatico, fresco, succoso, molto dolce Crocicchio Rall's Janet x Delicious, 1939 Mese di raccolta Inizio/metá ottobre Disponibilità da ottobre fino a maggio
EUREPGAP
Definizione ed obiettivi della frutticoltura integrata La frutticoltura integrata è il metodo economico per produrre frutta d'ottima qualità rispettando la salute dell'uomo e l'ambiente. La promozione d'adeguate cure colturali agronomiche ed un impiego ridotto di prodotti agrochimici rappresentano lo scopo principale della produzione integrata. Agricoltori formati professionalmente e consci dal punto di vista ecologico La prerogativa più importante della produzione integrata è una buona preparazione tecnica ed un atteggiamento positivo del conduttore aziendale nei confronti dell'ambiente e del consumatore. Perciò l'AGRIOS rende chiaro il programma ai produttori tramite circolari e relazioni e informa i partecipanti sullo sviluppo della produzione integrata. Per realizzare un idoneo programma integrato è necessaria una valida consulenza tecnica indipendente ed un'intensa sperimentazione pratica. Infine anche i responsabili della commercializzazione della frutta devono fare bene la loro parte per la buona riuscita del programma integrato. I produttori devono essere competenti (formazione professionale continua) oppure essere seguiti da un'organizzazione di consulenza. Esigenze aggiuntive delle direttive EUREPGAP Gli atomizzatori devono essere controllati ogni due anni. Produttori e consulenti devono dimostrare la loro competenza professionale nel conferire istruzioni circa le misure da adottare nella difesa delle piante.
Devono essere annotati in un quaderno di campagna tutti i trattamenti fatti per la difesa delle piante. Accanto alla data, al motivo di un trattamento, al nome commerciale ed alla dose del prodotto impiegato, si deve annotare anche il nome di chi lo ha prescritto e di chi lo ha eseguito, nonché il metodo seguito ed il tempo di sicurezza da rispettare, oppure il momento del primo stacco previsto alla raccolta. Se il trattamento viene eseguito da persona diversa da colui che fissa l'ordine di esecuzione, viene richiesto un documento scritto del lavoro da svolgere, da cui si evince la superficie da trattare, il nome e la dose del prodotto scelto ed il metodo da seguire. Le persone dedite alla distribuzione dei fitofarmaci devono essere dotati dei relativi indumenti protettivi, per cui sono da seguire le norme descritte in etichetta per ciascun prodotto. Gli indumenti per tale operazione devono essere custoditi in locale separato da quello in cui si conservano i prodotti per la difesa. Per eventuali incidenti con fitofarmaci deve essere disposto un programma d'emergenza e devono essere presenti e funzionanti le relative attrezzature necessarie. Documenti richiesti: Patentino d'idoneità per l'impiego dei prodotti fitosanitari (“Autorizzazione per l'acquisto di prodotti fitosanitari tossici”). Prova di consulenza tramite istituzioni riconosciute. Annotazione di tutte le misure di difesa delle piante eseguite. Lista aggiornata dei fitofarmaci in deposito. Test di controllo dell'atomizzatore. Piano di manutenzione dell'atomizzatore (fatture per pezzi di ricambio e riparazioni incluse) Piano d'emergenza per i casi di incidenti con fitofarmaci, lista dei numeri telefonici relativi e delle indicazioni da porre accanto al telefono più vicino. Documento comprovante lo smaltimento dei contenitori vuoti e dei fitofarmaci non utilizzati. Prodotti del nostro maso: Succo di mela, mele, vino, pesce, ciliege, albicocce, uva.
Il nostro giardino d’erbe
Basilico (Ocimum basilicum) Si tratta di una pianta erbacea, della famiglia delle Labiate; ha fusto eretto, raggiunge un'altezza di 30-60 cm con foglie opposte, di colore verde intenso sul lato superiore e verde-grigio in quello inferiore. I fiori sono piccoli, di color bianco. E' una pianta annuale., le foglie giovani sono le più profumate e le foglie dovrebbero essere usate quando la piantina è alta circa 20 cm. Il basilico cresce bene in terreni semplici, ben soleggiati e ben drenati.. Un po' di storia Un'erba regale di orgine orientale. Sì, perché basilico deriverebbe dal greco basilicòn che vuol dire regale e sembra che il basilico, la più mediterranea delle erbe usate in cucina, sia originaria dell'India. La sua introduzione in Europa la dobbiamo prima ai Greci e successivamente ai Romani. In Egitto fu utilizzata come uno dei componenti del balsamo usato per la mummificazione. Presso i Romani, oltre ad essere simbolo degli innamorati, figurava tra gli odori utilizzati in cucina: Apicio lo inserisce in una ricetta con i piselli.
Estragon (Artemisia dracunculus) E' una pianta erbacea, perenne, appartenente alla famiglia delle Composite. Le radici sono legnose e ramificate cosÏ come il fusto che forma dei cespugli di circa 1 m d'altezza. Le foglie vicine alla bese sono divise in tre parti ed allungate, mentre quelle superiori, prive di gambo hanno margine intero ed estremità appuntite. L'infiorescenza è una pannocchia molto ramificata con piccoli fiori verdi-giallastri. Il frutto è di colore bruno scuro. Il dragoncello non cresce spontaneo, preferisce la pianure ed altitudini non superiori ad 800 m adattandosi bene al clima continentale.
Uso in cucina Viene impiegato per insaporire piatti a base di uova, si sposa bene con il pollo ma anche con la carne ed il pesce arrosto. E' un ingrediente essenziale nella preparazione della salsa bernese, della salsa tartara e della famosa salsa al dragoncello.
Maggiorana (Origanum majorana) È un arbusto, perenne nei climi caldi, appartenente alla famiglia delle Labiate. Le radici sono raggruppate come in un fascio. Il fusto, alto 50 cm circa, è legnoso alla base, erbaceo alla sommità. I rami hanno foglie ovali e biancastre provviste di gambo, i fiori invece ne sono sprovvisti ed hanno colore bianco o rosato. I frutti sono costituiti da 4 capsule ovali e lisce, dapprima di colore giallo, poi bruno. Uso in cucina È una delle erbe aromatiche più largamente utilizzate in Europa. L'aroma, più delicato dell'origano, diventa più intenso con l'essiccazione. È indicata in tutte quelle pietanze che richiedono un aroma deciso ma allo stesso tempo dolce. È il condimento ideale per pizze, insalate miste, salse crude, aceti e oli aromatici, minestre e contorni d'ogni tipo.
Origano (Origanum vulgare) Noto fin dall'antichità, l'origano ha avuto buon impiego nella cucina romana. Il suo uso è continuato anche nei secoli successivi ma per lo più limitato alle regioni del Sud. In medicina veniva utilizzato grazie al suo profumo penetrante come disinfettante di ambienti durante le epidemie e bruciato in ampi bracieri insieme a timo e menta. La risalita dell'origano verso Nord è recente e, di fatto, coincide con la diffusione della pizza. Uso in cucina Viene utilizzato per aromatizzare pietanze cotte o crude, formaggi, insalate di pomodori, pizze, per preservare il brodo, per conservare ortaggi sott'olio e sott'aceto, nelle salse e nei liquori digestivi.
Prezzemolo (Petroselinum crispum) Una pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, ha fusto eretto, è alta da 15 a 80 cm, se coltivata è biennale, se spontanea è perenne. Le foglie, di un bel verde brillante, hanno margini frastagliati e sono di forma vagamente triangolare. I fiori, riuniti in ombrelle, sono bianco verdastri; il frutto è invece costituito da due parti secche contenenti ciascuno un seme. Tutta la pianta emana un piacevole aroma. Predilige i luoghi freschi e ombrosi. Un po' di storia Originario della Sardegna, il prezzemolo è noto fin dall'antichità anche se sembra che fosse utilizzato, non tanto in cucina quanto nelle tombe ad onorare le tombe dei defunti. È solo nel Medioevo che l'uso di questa erba diventa abituale in cucina; da qui il motto "essere come il prezzemolo" proprio per indicare qualcosa o qualcuno che si trova dappertutto.
Ringelblume (Calendula officinalis) Conosciuta ed apprezzata fin dai tempi più remoti la calendula, che é detta comunemente "fiorrancio", é un'erbacea annuale, o una perenne suffruticosa, assai diffusa sia in natura che coltivata. FUSTO:I fusti della calendula sono verdi, robusti, succulenti, ramificati e ricoperti da una fine peluria. Essi raggiungono anche il mezzo metro di altezza. FOGLIE:Le foglie sono oblunghe, con il margine dentato, prive di picciolo, di un color verde pallido, pelose verso la base del fusto.
FIORI:Appaiono da aprile a novembre, e anche oltre, i fiori giallo arancio, profumati, che si chiudono al calare della luce. Essi contengono molti benefici principi attivi e vanno raccolti preferibilmente nelle prime ore del mattino..
Rosmarino (Rosmarinus officinalis) E' un arbusto sempreverde, molto ramificato appartenete alla famiglia delle Labiate. Il fusto è legnoso; le foglie piccole, sottile e opposte, a forma di lancia con la parte inferiore color verde-grigio e quella superiore quasi argentea. I fiori sono raccolti in spighette terminali, racchiusi in corolle di colore azzurro o biancastro. Il frutto è una piccola capsula.. Uso in cucina In cucina è un'erba molto utilizzata per aromatizzare varie piatti e pietanze: arrosti, intingoli, piatti a base di patate, torte rustiche. Si usa nei patè di fegato, con l'agnello, il manzo, il coniglio, l'anatra e l'oca. Ottimo anche spolverizzato su pane e focacce. Comune nella cucina italiana ma di raro riscontro oltre confine.
Salvia (Salvia officinalis) E' un arbusto sempreverde aromatico appartenente alla famiglia delle Labiate. La radice è ramificata e legnosa. La parte superiore dei fusti, che possono essere alti anche 1 m di altezza, è coperta di peli e di colore bianco cenere. La foglie sono opposte, ovali, quelli inferiori con gambo, quelli superiori senza. La superficie è rugosa, di colore verde cenere e fortemente aromatica. I fiori, di colore azzurro o violetto, sono raggruppati a formare una spiga terminale. Il frutto contiene un solo seme. Uso in cucina La salvia ha un gusto abbastanza pungente ed aromatico ad un sottile gusto di canfora. Viene utilizzata in vari modi: in Italia per saporire piatti di carne (in particolare vitello e fegato di vitello) o si fa soffriggere con il burro per condire primi piatti; i tedeschi la usano per insaporire le anguille e nei paesi mediterranei vengono infilate negli spiedini alternate a dadini di carne e verdura. Usata nella pasta dei formaggi o delle salsiccie, la salvia tritata insieme alla cipolla viene impiegata anche nella preparazione di ripieni per il maiale ed il pollo.
Erba Cipollina (Allium schoenoprasum) E' una pianta erbacea, perenne, appartenente alla famiglia delle Liliacee. Può raggiungere un'altezza di 50 cm, il bulbo è molto piccolo, le foglie cilindriche, cave fragili di un color verde tenero, avvolte alla base da guaine biancastre. Possiede un inflorescenza a piccoli fiori rosa-lilla con sei petali protetta da una membrana che cade alla fioritura.. Uso in cucina Innumerevoli gli usi in cucina: cruda in salse, con le uova, nelle frittate, sulle patate, per aromatizzare minestre, sughi e torte salate, nelle insalate verdi o di pomodoro, nel soffritto al posto della cipolla.
Timo (Thymus vulgaris) È un arbusto perenne della famiglia delle Laminacee, originario dell'area mediterranea. L'apparato radicale è a forma di cono rovesciato da cui si diparte il fusto abbondantemente ramificato, legnoso alla base ed erbacea alla sommità. Le foglie sono opposte, appuntite, senza gambo, di colore verdecenere. I fiori, di colore bianco-roseo, sono riuniti in specie di spighe in cima ai rami. Il frutto, diviso in
quattro, è marrone. Cresce bene dal mare alla montagna fino a 1500 m. e preferisce i luoghi aridi, pietrosi e soleggiati. Uso in cucina Il suo impiego alimentare è dovuto non solo alle sue propriteĂ aromatiche ma anche a quelle antisettiche che facilitano la conservazione dei cibi. Oltre a far parte del bouquet garni, il timo viene utilizzato per aromatizzare brodi, ripieni, minestre. Si sposa bene con il pesce e le verdure (peperoni e patate) ma anche con il manzo e l'agnello, il pollo ed i piatti di cacciagione che richiedono una cottura lenta con aglio e vino. Ăˆ spoesso aggiunto ai burri aromatici.
Vacanze sul nostro maso
Rilassarsi e spegnersi durante un soggiorno nella nostra casa: vi offriamo tantissime possibilitá per apprezzare vacanze indimenticabili. Il nostro maso è il luogo ideale per rilassarsi e riposarsi lontano da stress e rumore, sopratutto nel nostro giardino ampio con un prato su cui prendere il sole. Godete il clima mite dell’Alto Adige e la vista unica sulla cittá di Merano e il Brugravviato. La nostra casa é punto di partenza ideale per una varietà di camminate, passeggiate, escursioni in montagna, gite in bicicletta o Nordic Walking: scoprite l’ambiente montano unico dell’Alto Adige.
Servizi speciali
Ritiro gratuito dalla stazione ferroviaria o dalla fermata di pullman al giorno d’arrivo e di partenza. A richiesta facciamo guide nella nostra cantina antica. In ogni appartamento c’è un frigorifero, inoltre possono usare il frigorifero nel corridoio. Offriamo prima colazione per gli ospiti in appartamento (vine messo in conto). Cassaforte è disponibile in ogni appartamento. Accesso a Internet tramite connessione Wi-Fi in ogni appartamento Gli asciugamani veranno sostituiti da nuovi su richiesta, semplicemente messi nella borsa marrone di fronte alla porta dell'appartamento tra le 8:00 e le 10 del mattino; questo vale anche per la biancheria da letto e gli asciugapiatti (attenzione: tranne la domenica, non c'è cambio). Ingresso gratuito nella piscina pubblica di Lagundo Frutta e verdura verranno offerti in base alla stagione Su richiesta degli ospiti, facciamo visite attraverso i meleti in primavera e nell’estate Rudi spiega tutto sul tema “api”.
Vacanze per i bambini
La nostra casa é ideale per famiglie siccome disponiamo di un grande prato per giocare ed un piccolo campo giochi, dove i vostri piccoli possono sbizzarrirsi senza limiti!!!! Inoltre offriamo: lettini, seggiolone, album da colorare, un forno a microonde per preparare i pasti dei nostri piccoli, Babyfone, ecc.
Gioco e divertimento... Un tuffo nel passato: gita in carrozza trainata da cavalli. - Giochi e divertimento all’aperto: al nuovo parco giochi e avventura di Velloi - Divertimento per gli amanti dell’acqua: piscina pubblica di Lagundo ed Acquavventura di Naturno - Minigolf: divertimento puro per gli appassionati - Bowling: campioni in pista - Amici dalle criniere bionde: gite a cavallo con i mansueti avelignesi - A stretto contatto con le aquile: nel Centro Recupero Avifauna di Tirolo - Seguire le orme della natura: una visita al Centro Visite del Parco Naturale del Gruppo di Tessa - Un eroe d’altri tempi: una visita al Museo di Andreas Hofer - Come ha vissuto “Ötzi”, l’uomo venuto dal ghiaccio: la risposta la trovate nel Archeopark - Come viene prodotto il miele: una visita al Museo dell’Apicoltura
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Immergersi nel mondo dei cavalieri: costumi ed usanze presso il Castel Coira Una prova di coraggio: rafting sul fiume Una gita a Gardaland: un sogno diventa realtĂ Avventura ed emozioni forti: corsi di roccia e parapendio
Attenzione! Tenete sempre sottoocchio i vostri bambini, siamo una fattoria ed ĂŠ facile incorrere in un pericolo! Prego stiate attenti che i vostri bambini non si avvincinano a macchine, attrezzature agricole ed altri mezzi. Vi ringraziamo per la vostra comprensione e per evenutali domande siamo sempre alla vostra disposizione!!!
attivitá
Plars di Sopra, Lagundo e dintorni offrono tante possibilitá per fare gite in biciletta o escursioni di Nordic Walking, scoprite l’unico paesaggio dell’Alto Adige!!!
Mountainbike La nostra casa é punto di partenza ideale per un escursione di Mountainbike e in bicicletta: potete andare verso Velloi, Rio di Lagundo o scoprire l’indimenticabile percorso ciclabile partendo da Rablá verso la Val Venosta. Avvertiamo peró che é necessario di essere giá un pó allenati per le nostre distese ardue e faticose.
Nordic Walking Scoprite il Nordic Walking, uno dei sport piú praticati del nostro paese! E' un attività dolce che tonifica la muscolatura, che è attenta a salvaguardare la corretta postura del nostro corpo, che non affatica le articolazioni e che può essere praticata da chiunquee a qualunque età. I nostri dintorni sono ideali per una lunga camminata di Nordic Walking. Abbiamo biciclette e bastoncini nordici in affitto (gratuito). Per il divertimento sulla neve in inverno affittiamo slitte (gratuitamente).
Regole di casa
In modo che abbiate familiarità con alcune informazioni proprio all'inizio della vostra vacanza, abbiamo messo insieme le informazioni più importanti per voi: Pregiamo di trattare delicato l’arredamento delle stanze, cioé letti e mobili sanitari. Un eventuale danneggiamento viene messo in conto all’ospite! Si prega inoltre di trattare con cura i giocattoli, liberi, carte ed altri oggetti da noi messi a disposizione agli ospiti e di riportarli dopo l’uso. Per cambiare aria le finestre dovrebbero essere aperte per 10 – 15 minuti, due o tre volte al giorno. In modo di evitare spese di riscaldimento inutili preghiamo di chiudere le finestre prima di lasciare le stanze. Gli asciugamani verranno sostituiti da nuovi su richiesta, semplicemente messi nella borsa marrone di fronte alla porta dell'appartamento tra le 8:00 e le 10 del mattino; questo vale anche per la biancheria da letto e gli asciugapiatti (attenzione: tranne la domenica, non c'è cambio). Per i rifiuti abbiamo fornito contenitori appropriati, sul lato sud della casa, visibili dal parcheggio accanto al capannone di legno. I contenitori sono etichettati e vi chiediamo gentilmente di separare con attenzione, grazie mille! Avvertiamo di pagare il vostro conto un giorno prima della partenza. Gli appartamenti devono essere liberate dall’opiste entro le ore 09.00 del giorno di partenza.
Informa zioni importanti I Riufiuti Per i rifiuti abbiamo fornito contenitori appropriati, sul lato sud della casa, visibili dal parcheggio accanto al capannone di legno. I contenitori sono etichettati e vi chiediamo gentilmente di separare con attenzione, grazie mille!
Emergenze Numero unico per tutte le emergenze:
112
(Vigili del Fuco, Croce Bianca, Soccorso Alpino, Carabinieri)
La cassetta di pronto soccorso In casi urgenti é a vostra disposizione una cassetta di pronto soccorso, la quale trovate nel primo piano dove cé l’estintore d’incendio. Inoltre potete utilizzare l’aspirapolvere e utensili per pulizia che trovate nell’armadio.
Informazioni utili in caso d’incendio Avvertiamo di agire in modo prudente con fuoco ed elettricitá. Quando abbandonate una stanza che brucia prego chiudete la porta dietro di voi! Usate vie di fuga sicure. La piú sicura é la scala. Avvertite anche gli altri mentre scappate all’aperto. Se non riuscite ad arrivare fuori, restate nella nostra stanza con la porta chiusa. Non perdere le staffe! Andate alla finestra e gridate aiuto. Aspettate l’arrivo dei Vigili del Fuoco. Seguite alle istruzioni dei Vigili del Fuoco. Non saltate mai dalla finestra. Prego non diventate ansiosi! Se accorgete distaccato un incendio, pregiamo di allarmare subito i Vigili del Fuoco .
LISTA LIBRI
Passeggiate del Sudtirolo (Hanspaul Menara) Le vene d`aqua in Alto Adige (Gianni Bodini) Merano e i suoi dintorni Splendido Sudtirolo (M.Capobussi) Alto Adige, arte e storia (Kina) Facili passeggiate Alto Adige – Dolomiti (L.Brugger)
PER BAMBINI: Pauli e Marie Leggende di Lagundo Alla scoperta dell`Alto Adige (A. Pintarelli, S. Spada)
Sono a vostra disposizione una piccola selezioni di libri in lingua italiana, tramite i quali potete conoscere di piú l’Alto Adige e tramite i quali trovate varie proposte di camminate, escursioni e gite. Inoltre Vi offriamo tanti prospetti in lingua italiana!
Marchio gallo rosso Il gallo rosso é sinonimo per il maso in Alto Adige. I campi del alloggiare sul maso e i prodotti di qualitá vengono reclamizzati sotto questo marchio. Molto importanti sono qualitá e il valore trasparente, il quale viene espresso nella quantitá di fiori della singola fattoria. Tutte le fattoria vengono controllati da tempo in tempo, quindi state attenti alla nostra marca. Indirizzo Südtiroler Bauernbund Gallo Rosso Via Macello 4/d I- 39100 Bolzano/Sudtirolo
MARCHIO OMBRELLO ALTO ADIGE Nel 2000 è stata fondata Alto Adige Marketing (SMG). SMG è un’impresa privata, incaricata dalla Provincia. Seguendo linee guida strategiche, SMG pianifica e mette in atto azioni di mercato elaborate in stretta collaborazione con organizzazioni turistiche, produttori partner e associazioni economiche. Dal 2005, grazie al marchio ombrello, questo riesce in modo ancora più efficace. Oltre alla promozione nei mercati principali Germania, Italia e Svizzera, SMG si propone come ulteriore obiettivo di conquistare nuovi mercati.
Passegiate ed escursioni
Successivo trovate un paio di proposte:
Waalweg di Lagundo (sentiero della rogga) Itinerario: Il Waalweg di Lagundo è lungo 5-6 km ed è diviso in due tronconi. Offre una meravigliosa vista panoramica sulla Val d'Adige. La parte ovest inizia al parcheggio presso Tel, facilmente raggiungibile con il bus di linea Lagundo-Parcines oppure in macchina. Il Waalweg si snoda attraverso Plars di Sopra e di Mezzo sino al Grabbach sopra la pittoresca Lagundo Vecchia. Da qui si sale attraverso il sentiero "Burgweg" verso Plars di Mezzo oppure di cammina attraverso il paese di Lagundo fino al centro (Riomolino). La parte est del Waalweg conduce attraverso pittoreschi vigneti fino a Quarazze e la Chiesa di S. Maddalena. A questo punto si può proseguire la passeggiata oppure ritornare verso Lagundo. Escursione consigliata: tutto l'anno, in estate il sentiero é molto soleggiato Tempo di camminata: ca. 1,5 - 2 ore
Lagundo – Castello di Plars – Schlundestein Itinerario: Il giro Schlundenstein è una passeggiata ideale per i primi giorni di vacanza. Il giro inizia nei pressi della Latteria Sociale di Lagundo (potete raggiungerla con il pullman, linea Velloi - Merano) percorrendo il sentiero n. 7 che porta attraverso Plars di Mezzo a Castel Plars fino al sentiero della roggia. Qui inizia lo Jägersteig (25 A) che passando per il bosco porta allo Schlundenstein (grande roccia dell'epoca glaciale). Qui si svolta a destra e si prosegue in discesa fino al Café Konrad (sentiero n° 26 A), svoltare ancora una volta a destra e continuare sul Burgweg che porta a Plars di Mezzo fino alla stazione a valle della seggiovia di Velloi. Da lì si ritorna al centro del paese camminando sul marciapiede della strada che porta a Lagundo. In alternativa partendo dallo Schlundenstein si può salire per il sentiero a destra fino al Sentiero Ebeneicher e raggiungere dopo
ca. 1 ora il Ristorante Ebenreicher (sentiero n. 25). Da qui si scende lungo il sentiero per Velloi e si cammina attraverso Plars di Sopra. Escursione consigliata: tutto l'anno Dislivello: 200 m Tempo di camminata: ca. 2 ore
Plars di Sopra – Cascata di Parcines Itinerario: Partite dal Rasnerhof e andate in direzione del maso Saxner situato al di sopra del maso Rasner. Quando arrivate al molino del maso Saxner attraversate il fosso di Tel in direzione del ristorante Niedermair a Parcines. Dopo il ristorante Niedermair scegliete la direzione destra verso il sentiero della rogga di Parcines ( Waalweg) affinché arrivate a una strada catramata: andate di nuovo a destra ed in circa 30 minuti avete raggiunto la cascata di Parcines. Per ritornare avete due possibilitá: potete andare verso il paese di Parcines per prendere il pullman o lasciate indietro il centro di Parcines per attraversare nuovamente il fosso di Tel (questa volta peró quello situato piú in basso). Escursione consigliata: tutto l’anno Tempo di camminata: ca. 2-3 ore
Plars di Sopra – Vicolo Saxner – Velloi Itinerario: Partite dal Rasnerhof ed andate in direzione del maso Saxner situato al di sopra del maso Rasner. Raggiunto il maso Saxner proseguite sul sentiero verso est, direzione Velloi, affinché arrivate ad una stazione di cabinovia. Velloi é luogo ideale per mangiar qualcosa e godersi di una vista indimenticabile verso il Burggraviato. Per ritornare potete prendere il pullman (linea Velloi – Merano), si trova una fermata nel centro di Velloi. Escursione consigliata: primavera, estate, autunno. Tempo di camminata: ca. 1,5 ore
Waalweg di Marlengo (sentiero della rogga) Itinerario: Il Waalweg di Marlengo (Tel - Lana , lunghezza 14 km) offre una magnifica vista sulla conca valliva di Merano ed è raggiungibile dal maso Rasner andando da Plars di Sopra verso Tel. Dopo aver attraversato il ponte di Tel e la conca dell’ Adige vicino ad un parcheggio si trova l’inizio del sentiero della rogga di Marlengo.
Plars di Sopra – Alta Via di Parcines Itinerario: L'Alta Via di Parcines è l'ideale per un'escursione giornaliera. Prendete l'autobus alla fermata vicina al maso Rasner verso Lagundo, dove nel centro cambiate pullman in direzione di Parcines, scendete a Parcines e salite a piedi fino alla cascata lungo il sentiero n° 8 (prima parte del sentiero) nello Zieltal (valle Ziel) (1,5 ore). Da questo punto a destra inizia l'Alta Via di Parcines n° P e porta fino all'Osteria Prünster (1.196 m) a Tablà. Al Maso Egger l'Alta Via prosegue in leggera discesa fino al Maso Niederhaus, dove si prosegue per il sentiero n° 7 sotto il maso a sinistra che porta a Plars di Sopra. Escursione consigliata: da aprile ad ottobre Tempo di camminata: ca. 4 - 5 ore
Escursioni in montagna
Eine kleine Liste ausgewählter Bergwanderungen...
Plars di Sopra – Velloi – maso Leiter Hochgang Itinerario: Prendete il pullmann per Velloi e andate verso la stazione della cabinovia nel centro di Velloi. Questa cabinovia vi porta al maso Leiter, dopodichè scegliete il sentiero in direzione „Hochgang“ (inizia subito dopo il maso Leiter) ed arrivate dopo ca. un ora di bosco e due ruscelli al maso „Hochgang“ dove avete una splendida vista sul Burggraviato ed anche la possibilitá di bere e mangiare qualcosa. Per ritornare prendete sempre il sentiero da dove siete ritornati verso il maso Leiter e la stazione della cabinovia Tempo di camminata: ca. 1,5 ore Il nostro consiglio per gente molto sportiva: Iniziate questa escursione partendo a piedi direttamente dalla nostra casa, attenti peró dovete calcolare ca. 2 ore di piú!!!
Plars di Sopra (Rasnerhof) – maso Kienegger Il maso Kienegger si trova al di sopra del centro di Velloi. Per iniziare l’escursione andate dalla nostra casa verso il maso Saxner, dove prendete un sentiero in direzione Velloi e subito dopo in direzione “maso Kienegger”. Questo sentiero Vi porta direttamente al maso Kienegger, dove avete anche la possibilitá di bere ed mangiare. Per ritornare potete scegliere la stessa via o prendere il pullmann andando nel centro di Velloi dove c´é una fermata di pulllman. Tempo di camminata: ca. 2 ore
Proposte di escursioni con bambini
Waalweg di Lagundo Itinerario: Il Waalweg di Lagundo è lungo 5-6 km ed è diviso in due tronconi. Offre una meravigliosa vista panoramica sulla Val d'Adige. La parte ovest inizia al parcheggio presso Tel, facilmente raggiungibile con il bus di linea Lagundo-Parcines oppure in macchina. Il Waalweg si snoda attraverso Plars di Sopra e di Mezzo sino al Grabbach sopra la pittoresca Lagundo Vecchia. Da qui si sale attraverso il sentiero "Burgweg" verso Plars di Mezzo oppure di cammina attraverso il paese di Lagundo fino al centro (Riomolino). La parte est del Waalweg conduce attraverso pittoreschi vigneti fino a Quarazze e la Chiesa di S. Maddalena. A questo punto si può proseguire la passeggiata oppure ritornare verso Lagundo. Escursione consigliata: tutto l'anno, in estate il sentiero é molto soleggiato Tempo di camminata: ca. 1,5 - 2 ore
Passeggiata Tappeiner Itinerario: Prendere la strada secondaria est, svoltare a sinistra in prossimità del cimitero. Passare il Ruscello Grabbach e camminare lungo il ruscello Mühlbach fino a Quarazze. Raggiunta la Via Valser, svoltare a sinistra e salire sulla bellissima Passeggiata Tappeiner (flora mediterranea). Si passeggia lungo il Monte Küchelberg (monte di Merano) fino alla Gola Gilf scendendo in direzione Passeggiata d'Invero, Passeggiata d'Estate e Piazza Teatro. Arrivati in Corso Libertà si ritorna gli autobus di linea n.11 e 13 oppure con l'autobus di Velloi verso Lagundo. Escursione consigliata: in primavera, autunno e inverno Tempo di camminata: ca. 2 - 3 ore
La cascata di Parcines Itinerario: Un'escursione giornaliera alla Cascata di Parcines potrebbe svolgersi in questo modo: seguire il sentiero che porta dal maso Rasner fino al Molino Saxner, svoltare a sinistra in direzione di Parcines. Successivamente proseguire per l'Albergo Niedermair, seguire il Waalweg di Parcines fino alla Valle Ziel. A questo punto immettersi sul sentiero n. 8 che porta al Birkenwald. A questo punto si può seguire il sentiero n. 8 fino all'Albergo Wasserfall, oppure svoltare a sinistra e salire alla cascata. Ritorno: da Parcines - sentiero P verso Plars di Sopra. Escursione consigliata: primavera - estate - autunno Tempo di camminata: ca. 4 -6 ore
Parcines – sentiero panoramico - Naturno Itinerario: Il sentiero panoramico di Parcines che porta a Naturno è una bellissima escursione giornaliera: prendete l'autobus di linea fino a Parcines, proseguite in direzione ovest passando vicino alla casa di riposo, attraversate il Rio di Tel passando per il ponte sospeso fino al Maso Winkler. Da questo punto inizia il sentiero panoramico del Monte Sole n° 39, che quasi pianeggiante vi porta fino a Naturno rendendo onore al suo nome per il magnifico panorama che offre. Da qui si scende in paese dove si può ritornare ogni mezz'ora a Lagundo con l'autobus di linea. Escursione consigliata: tutto l'anno Tempo di camminata: 2 o 4 ore (andata e ritorno)
Gite nelle immediate vicinanze
Nelle seguenti pagine trovate un paio di proposte per passare i giorni di maltempo:
I giardini di Castel Trauttmansdorff Situati ai margini orientali del complesso urbano, i giardini di Castel Trauttmansdorff costituiscono la tappa obbligata di qualsiasi visita a Merano. Delimitato da un bosco di roverelle, il giardino copre una superficie pari a dodici ettari. L’ampia distesa ai piedi del castello accoglie piante provenienti da ogni parte del mondo e riproduce anche tipici paesaggi altoatesini. Ameni sentieri si insinuano tra giardini acquatici e terrazzati, conducono al giardino dei sensi o a quello giapponese fino a sfociare nel semideserto a succulente e cactus o alla sezione delle piante coltivate nel sud. La grande voliera e la grotta con lo spettacolo multimediale completano la visita ai giardini. Nella nostra casa trovate anche dÊpliant dei giardini di Castel Trautmannsdorf.
Merano Statten Visitate Merano la famosa cittĂĄ di cura situata solo 4 chilometri lontano da Lagundo e facile da raggiungere in piedi, con la macchina o il pullmann. Fatte una passeggiata sotto i portici o sulle passeggiate lungo il fiume Passirio.
Bolzano La capitale dell’ Alto Adige, Bolzano, potete raggiungerla da Plars a Lagundo prendendo la superstrada MEBO (ca. 20 minuti di percorso) uscendo a Bolzano sud. Vi aspettano una varietá di negozi (tanti di loro hanno orari continuati), musei come per esempio il noto Museo Archeologico di Bolzano – (Museo di “Ötzi”) ed altre particolaritá. Se non si vuole andare in macchina si ha la possibilitá di prendere il pullmann di Plars verso la stazione ferroviaria di Merano dove basta salire sul treno verso Bolzano. In treno si arriva direttamente nel cuore della meta, al centro della città...
Castel Tirolo – Museo Provinciale di Cultura e Storia Tirolo – Via Castello 24 Castello avito dei conti del Tirolo, la rocca diede il nome all’intera regione. Complesse ricerche e studi architettonici segnalano l’esclusività del castello, indicato come splendido testimone dell’architettura e scultura medioevali. Come nessun’altra residenza nobiliare della regione, il castello funge da autentica memoria storica del Tirolo. Una ragione in più che giustifica l’ampio spazio dato dal museo alla storia della regione tirolese, dagli esordi fino ai giorni nostri. Accanto all’esposizione straordinaria sugli scavi che portarono alla luce i resti di un’antica chiesa nella zona antistante il castello, una visita del museo conduce anche al palazzo sud con i noti portali in stile romanico, agli affreschi della cappella e, attraverso la camera matrimoniale di Margarethe Maultasch, fino al mastio in cui 20 tappe illustrano le vicissitudini storiche del XX secolo.
Terme di Merano In autunno 2005, nel cuore di Merano, in un giardino di più di cinque ettari, saranno inaugurate l’oasi di benessere „Therme Meran“. Vi attende un raffinato reparto di piscine con laghetto di ninfee e 26 vasche. A questo si aggiunge un reparto sauna di 1.250 m² .
Da vedere a Lagundo
Chiesa di sant’Ulrico Lagundo – Plars di Sopra Menzionata la prima volta nel lontano 1493, la bellissima Chiesa di Sant’Ulrico in stile tardo-gotico risale sicuramente ad epoche precedenti. L’opuscolo informativo “La Chiesa Parrocchiale Sant’Ulrico” è disponibile presso la sacrestia. Apertura giornaliera dalle ore 08.00 alle ore 18.00.
Convento di maria steinach Lagundo – Via Steinach 18, Tel. 0473 448655 La chiesa mariana in stile romanico e il Convento di Maria Steinach vennero fatti erigere nel 1241 dalla Contessa Adeleide del Tirolo, figlia del Conte Alberto del Tirolo. Il monastero è retto attualmente dalle Monache dell’Ordine di S. Domenico. La chiesa del convento è aperta giornalmente dalle ore 7.00 alle ore 19.00.
Lagundo
Lagundo vanta una posizione unica e strategica..Le varie frazioni si estendono a nord della conca valliva di Merano fino al versante sud del Parco Naturale del Gruppo di Tessa. Questo garantisce alla località un’esposizione al sole pressoché unica. La zona é inoltre caratterizzata da 160 km di sentieri escursionistici che si estendono da 300 a 900 m d’altitudine, permettendo di effettuare suggestive escursioni e passeggiate in ogni stagione dell’anno.
Cronaca di Lagundo Posizione: Il comune di Lagundo si trova su entrambi i lati dell’Adige, a ovest di Merano; da un punto di vista topografico, esso rappresenta un caso unico, soprattutto per il fatto che è costituito da due zone completamente separate l’una dall’altra. La parte principale, con le frazioni di Paese, Rio Molino e Foresta, si trova a fondovalle, sotto a Tel. Le frazioni di Plars di Mezzo, Plars di Sopra e Velloi sono situate sul pendio a ovest e a nord sopra a Paese e i nuclei abitati di Rio Lagundo e Ried si trovano alcuni chilometri a monte sul lato sud dell’Adige e della Val Venosta. Il quartiere principale confina a est con il comune di Merano, a sud con il comune di Marlengo, a ovest con il comune di Parcines e a nord con il comune di Tirolo. La parrocchia di Lagundo ha fatto parte della diocesi di Coira fino al 1808. Nel 1217 venne donata dal vescovo di Coira al vescovo di Bressanone, il quale nel 1218 la passò, con tutte le persone e le entrate ad essa collegate, alla Collegiata di Nostra Signora nel chiostro di Bressanone. La Collegiata si sciolse nel 1808. Lagundo, come pochi comuni della provincia, fornì lo sfondo artistico e artistico-storico per lo sviluppo di un tipo di monumenti molto impressionante. Si tratta dei menhir di Plars di Mezzo e della “testa di ponte romana”, le fondamenta in pietra squadrata dell’antico ponte romano sull’Adige di VIA CLAUDIA PADANA, a Lagundo-Steinach, risalente al 46 d.C.. I menhir figurativi sono la testimonianza di insediamenti arcaici in Alto Adige già nell’Età della Pietra e nell’Età del Bronzo. Il menhir di Lagundo rappresenta un reperto prezioso; il disegno assomiglia al tatuaggio della mummia “Ötzi” (5300 anni) del Hauslabjoch. Non si sa se le pietre all’epoca avessero delle funzioni rituali. Per gli storici la regione montuosa di Lagundo rimane un vasto campo d’attività. Le radici del turismo affondano nella prima metà del 19º secolo. Come primo “ospite della città di cura” di Merano desideriamo indicare il principe ereditario Ludovico di Baviera, il quale ammirò diversi castelli della zona durante la sua visita a Merano nel 1810. A partire dal 1881 la ferrovia facilitò il viaggio nella nostra zona e l’industria terapeutica a Merano si intensificò visibilmente. Gli ospiti cominciarono ad esplorare anche i dintorni della città, giungendo quindi anche a Lagundo. Verso la fine del secolo i pernottamenti degli ospiti della città di cura continuarono ad aumentare, cosicché nel 1897 il comune di Lagundo ritenne necessario introdurre la registrazione ufficiale degli stranieri. Tale anno può pertanto essere considerato ufficialmente come l’anno d’inizio del turismo a Lagundo. Informazioni dettagliate relative ai temi trattati sopra sono riportate nella cronaca “1000 anni Lagundo” della Dott.ssa Maria Kiem.
Associazioni di Lagundo La Banda Musicale di Lagundo La banda musicale è stata fondata già nel 1837 dall’insegnate e organista Johann Eberhart (1805 1845). Il grande successo della banda risale però al 1900, anno in cui Anton Schrötter Unterdorner assume la direzione musicale. Oggi la banda conta 67 membri attivi. Dall’autunno 2004 Lagundo vanta la presenza di una banda musicale giovanile che si pone come obiettivo di mettere la musica bandisca al servizio della chiesa e della comunità di Lagundo.
I Vigili del fuoco di Lagundo Fondazione: 1877 La piú grande associazione dei Vigili del Fuoco in Alto Adige con circa 150 membri volontari.
I „Schützen“ di Lagundo Fondazione: 1958 Per l’ associazione dei Schützen sono molto importanti la cultura altoaltesina e l’ ottenimento di certi tradizioni anche per il futuro.
Ristoranti ed osterie di Lagundo
Ristorante Ruster Tel. +39 0473 220202 Nessun giorno di riposo Situato a Lagundo
Ristorante/Cafè Ladurner Tel. +39 0473 448439 Giorni di riposo: LunedÏ situato a Velloi
Osteria maso Leiter Tel. +39 338 3172484 Nessun giorno di riposo situata a Velloi.
Gastro lounge Bruthendler Tel. +39 0473 530 005 Nessun giorno di riposo, situato nel centro di Lagundo
RISTORANTE RESIDENCE MAVIE Tel. +39 0473 448380 Situato a Plars di Mezzo, una frazione di Lagundo
Ristorante Leiter am Waal Tel. +39 0473 448716 Giorni di riposo: Martedí situato a Plars di Mezzo, una frazione di Lagundo
Osteria Gasteiger Tel. +39 0473 448532 situata a Velloi
Ristorante/Pizzeria Löwen Tel. +39 0473 442048 Giorno di riposo: martedí, situato nel centro di Lagundo
Ristorante/Cantiere Gstör Tel. +39 0473 448555 Nessun giorno di riposo, situato nel centro di Lagundo
Osteria Kienegg Tel. +39 0473 448538 Giorno di riposo: sabato e domenica, situata a Velloi
Ristorante Oberlechner Tel. +39 0473 448350 Giorno di riposo: mercoledí situato a Velloi
Osteria Bräustüberl Tel. +39 0473 221887, Nessun giorno di riposo, situata a Forst, una frazione di Lagundo
Osteria Oberplatzer Tel. +39 333 2668486 situata a Velloi
Cantiere Untergandl Tel. +39 0473 449910 Giorno di riposo: lunedí, situato a Forst una frazione di Lagundo
Osteria/Ristorante zum Stern Tel. +39 0473 448523 Giorno di riposo: mercoledí , situato nel centro di Lagundo
Braugarten Giardino Forst Tel: +39 0473 447727 Nessun giorno di riposo in estate situato a Forst
Ristorante/Pizzeria Römer Tel. +39 0473/ 448385 Nessun giorno di riposo situato nel centro di Lagundo, vicino al Lido, la pizza é veramente molto buona!!!!
SCHNALSHUBERHOF Tel. +39 0473 447324 situato a plars di sopra
Saxnerhof Tel. +39 0473 448257 Situato a plars di sopra Giorno di riposo: martedì
Osteria - zur blauen traube Tel. +39 0473 447103 Giorno di riposo: domenica e lunedĂŹ Situato nel centro di Lagundo
Cafès/Bar/Gelaterie a Lagundo
Café-Pasticceria-Gelateria Andrea Via P.-Thalguter 20, Lagundo centro Tel. +39 0473 449844 Giorno di riposo: martedì
Café-Pasticceria-Gelateria Steinach Via Steinach 35, 39022 Lagundo centro Tel. +39 0473 447031 Giorno di riposo: mercoledì
Bar Stefan von Pföstl Strada Vecchia 33a, 39022 Lagundo centro Tel. +39 0473 222643, Giorno di riposo: domenica
Café-Pasticceria-Gelateria Überbacher Via P.-Thalguter 2, 39022 Lagundo centro Tel. +39 0473 448451 Giorno di riposo: lunedì
Shopping a Lagundo
Farmacia: St. Ulrich, Via J.-Weingartner n. 52 Panificio Tauber, Strada Vecchia n. 44 Latteria di Lagundo: Plars di Mezzo n. 29 Negozio di alimentari: M-Preis, Strada Vecchia, M-Preis (ALGO-CENTER) Macelleria: Von Pföstl, Strada Vecchia n. 33a, Tschenett, Strada Vecchia n. 40 Fiori e Piante: Gardineria Unterweger, Via J.-Weingartner n. 9a Elettrodomestici: Howa, Via J. Weingartner n. 39 Letti – moda e biancheria: Theiner, Via P.- Thalguterstr. n. 3 Gironali: Papier Plus: Via P.-Thalguter n. 2 Articoli da sport e moda: Sport Franz, via P. Thalguter n. 18 Vinoteca: VINUMnovum, Via Strada Vecchia n. 33
Produzione e vendita diretta
Maso Schnalshuber Plars di Sopra 2, Famiglia Pinggera - Tel. 0473 447324 „Schlutzer“, canederli diversi, Speck,salsicce, formaggio. Pasta fatta in casa, carne altoaltesino. In autunno salsiccia fatta in cassa con crauti. Succi: Succo di mela, succo di ribes, succo di sambuco, succo di melissa e succo alla menta. Vino di casa tipo Vernatsch Aperto da marzo a fine luglio e da agosto a metá dicembre, a partire dalle ore 17.00. Si prega di prenotare prima. Il cantiere Untergandl a Foresta Vi offre una ampia scelta di digestivi fatti in casa.
La storia dell’Alto Adige
1914 - Scoppia la Prima Guerra Mondiale 1915 - L'Italia dichiara guerra all'Austria (23 maggio) 1918 - La monarchia austroungarica si trasforma in uno stato confederato. Sul fronte meridionale è armistizio fra Italia e Austria. L'esercito italiano occupano il Sudtirolo e parte del Tirolo settentrionale. Non ci sono combattimenti. 1919 - In base al trattato di pace firmato a Saint Germain, l'Alto Adige è attribuito all'Italia senza alcun obbligo di tutela della minoranza tedesca. Il governo e il re Vittorio Emanuele, tuttavia, assumono impegni precisi in questa direzione. 1920 - Il 10 ottobre l'Italia annette ufficialmente il Sudtirolo. 1946 - Con il Trattato di Parigi vengono riconosciuti i confini dell'Italia al Brennero. I ministri degli esteri di Italia e Austria, Alcide Degasperi e Karl Gruber, firmano un accordo per l'autonomia dell'Alto Adige. Sulla base di tale accordo viene redatto il primo Statuto di Autonomia della Regione Trentino – Alto Adige.
1947 - Reazioni all'Accordo di Parigi e allo Statuto: sono insoddisfatti i rappresentanti del gruppo linguistico tedesco, per i quali un'autonomia di tipo regionale non è una garanzia adeguata per la minoranza sudtirolese. 1948 - Prime elezioni del Consiglio regionale e di quello provinciale. Si tratta delle prime consultazioni elettorali democratiche dopo quelle comunali del 1922. 1949 - Lo Statuto viene ratificato dall'assemblea costituente. 1954 - La Südtiroler Volkspartei, il partito di raccolta sudtirolese, protesta con il Governo di Roma per la lentezza nell'applicazione delle disposizioni previste dall'Accordo di Parigi. 1956 - Fra Italia e Austria iniziano le trattative per rendere esecutivo l'Accordo di Parigi del '46. Nel frattempo si verificano i primi attentati dinamitardi firmati dagli irredentisti sudtirolesi. L'autonomia regionale non piace ai sudtirolesi, che non si sentono garantiti. 1957 - Il governo annuncia la concessione di aiuti statali per la costruzione di alloggi sociali a Bolzano. Proteste della Svp, che teme un arrivo massiccio di immigrati dalle altre regioni del paese. Il 17 novembre a Castel Firmiano, nei pressi di Bolzano, si tiene una grande manifestazione di protesta antiitaliana organizzata dalla Svp di Silvius Magnano. Lo slogan è “Los von Trient”, via da Trento. 1958 - Il partito della stella alpina, la SVP, presenta al Senato un progetto per una nuova autonomia. 1959 - Lo stesso progetto viene presentato anche alla Camera dei Deputati. 1960 - Su “invito” del ministro degli esteri austriaco Bruno Kreisky, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite adotta una risoluzione per sollecitare le parti, Italia e Austria, a risolvere le controversie e ad attuare l'Accordo di Parigi. 1961 - Arriva al suo culmine la stagione degli attentati dinamitardi: nella notte fra l'11 e il 12 giugno, la cosiddetta “Notte dei fuochi”, saltano in aria 47 tralicci dell'alta tensione nella zona di Bolzano e Merano. Ci sono anche vittime tra i militari e le forze dell'ordine italiane. Nello stesso anno prendono il via i lavori della “Commissione dei 19”, istituita per studiare l'attuazione dell'autonomia. 1962 - I ministri degli esteri italiano e austriaco si incontrano a Venezia per cercare di superare le divergenze sulla questione altoatesina. 1963 - Il governo di centrosinistra presieduto da Aldo Moro porta per la prima volta all'esame dell'esecutivo la problematica dell'Alto Adige. 1964 - La Commissione dei 19 conclude i propri lavori presentando al Governo un pacchetto di 110 provvedimenti da adottare in favore della popolazione altoatesina. 1965 - Aldo Moro in rappresentanza del governo italiano e Silvius Magnago come rappresentante politico e istituzionale della provincia di Bolzano conducono un negoziato sulla base delle proposte dei “19”. Le misure diventeranno 137 e saranno accompagnate da un calendario operativo che scandisce i tempi della loro attuazione. 1969 - A Merano si tiene un congresso straordinario della SVP, al quale Magnago propone all'accettazione del cosiddetto “pacchetto”. Ad attuazione ultimata, l'Austria si sarebbe impegnata a rilasciare una “quietanza liberatoria”, una dichiarazione di chiusura della vertenza. Magnago la spunta e la sua mozione passa, sia pure di stretta misura. Il sì al pacchetto – precisa però l'Obman della SVP – non significa la rinuncia definitiva alla richiesta di ulteriori garanzie a tutela della minoranza tedesca.
1972 - Il Parlamento italiano approva il secondo Statuto di Autonomia: gran parte delle funzioni della Regione Trentino – Alto Adige passano ora alle due province autonome di Trento e Bolzano. 1981 - La popolazione italiana dell'Alto Adige, in base al censimento appena effettuato, scende al di sotto della soglia del 30 per cento. L'obbligo di dichiarazione di appartenenza etnica scatena una conflittualità legata alla percezione di ingiustizie nella distribuzione delle risorse sociali e nell'assegnazione di posti di lavoro pubblici sulla base del criterio della proporzionale etnica. 1984 - A Innsbruck, nel corso di una manifestazione popolare organizzata nell'anniversario della morte dell'eroe sudtirolese Andreas Hofer, un gruppo di sudtirolese sfila portando sulle spalle una corona di spina: è, nelle intenzioni dei manifestanti, il simbolo del tormento dei sudtirolesi in uno stato italiano. 1985 - Alle elezioni amministrative inatteso – per le proporzioni – successo del Movimento Sociale (dal 6,3 % al 22,5% dei voti), promotore di una petizione per l'abolizione di alcune norme fondamentali dell'autonomia. 1986 - Al congresso SVP di Merano protesta inattesa degli “Schützen”, che irrompono in sala inneggiando all'autodecisione. 1987 - Tornano gli attentati: in pochi giorni una serie di bombe e raffiche di mitra colpiscono obiettivi “italiani”: case abitate da militari o caserme dei carabinieri. La firma è quella di “Ein Tirol”. 1988 - Per iniziativa del governo di centrosinistra, il Parlamento vara una serie di misure previste dal Pacchetto. Ancora attentati a Bolzano e dintorni. Viene colpita anche la sede della Rai. 1989 - Una legge modifica lo Statuto di Autonomia sulla questione dei rapporti finanziari tra Stato e province autonome: a Bolzano e Trento vanno, in maniera automatica e quasi totale, le entrate fiscali percepite dallo Stato sul territorio regionale. 1991 - Silvius Magnago lascia la presidenza SVP al senatore Roland Riz. A Bolzano il Parlamento istituisce una sezione distaccata della Corte d'Appello, una misura non prevista dal Pacchetto. 1992 - Il governo di Roma emana le ultime norme di attuazione previste dal Pacchetto. Dopo un dibattito in Parlamento, anche Vienna dichiara chiusa la vertenza. Il 19 giugno 1992 la quietanza liberatoria viene firmata da Italia e Austria dinnanzi alle Nazioni Unite, a New York. 1996 - Nonostante la chiusura del Pacchetto, il governo italiano trasferisce altre funzioni alla Provincia di Bolzano: spiccano, per importanza, l'ordinamento scolastico e la gestione del personale docente, la viabilità e la manutenzione della rete stradale dell'Alto Adige, comunicazioni e trasporti. 1997 - Viene fondata la Libera Università di Bolzano. 1998 - Inaugurazione dell'ateneo.
Prontuario dei nomi locali dell'AltoAdige
A chi abita in Alto Adige, succede spesso di sentirsi chiedere come si chiama quella montagna, quella cima o quel paese e, altrettanto spesso, la nostra risposta è incerta circa il nome in lingua tedesca, italiana o ladina. Non è infatti facile orientarsi tra le migliaia di toponimi dell'Alto Adige nelle loro varie dizioni e questo ci ha spinti a realizzare una pubblicazione pratica e di facile consultazione al servizio di tutti i cittadini, turisti ed escursionisti.
Costumi e tradizioni
L’Alto Adige ha una vastità di costumi ed abiti tradizionali pari, probabilmente, soltanto al numero delle sue valli. Sebbene non sia stato sempre così, e almeno fino al 700 vigesse in tutto il Tirolo un codice che uniformava il vestiario in base al ceto, in realtà lo sviluppo del costume tradizionale ha una diffusione molto antica che ha saputo specializzarsi e conservarsi fino ai giorni d’oggi. Se in epoca conciliare i contadini potevano vestirsi solo con abiti confezionati in casa, con materiali da essi stessi prodotti come il Loden ( che tanta fortuna ebbe in seguito), nobili e borghesi utilizzavano già allora sete e velluti. Solo sotto l’imperatrice Maria Teresia d’Austria queste norme vennero abolite liberando, così, i ceti bassi dalla cosiddetta “schiavitù dell’abito”. Nasce in questo periodo la vera e propria “moda contadina” legata quasi sempre ai confini della propria parrocchia, o più in generale al proprio territorio (che coincide spesso con la vallata) e traduce in segni esteriori, ben riconoscibili e codificati, la profonda religiosità, l’attaccamento alla propria terra, alle tradizioni e alle consuetudini della popolazione sudtirolese. La caratterizzazione territoriale dei costumi fa da paio a quella degli accessori che conoscono una rigogliosa fioritura a partire dall’800. Con la fine del secolo ci si avvia inoltre ad un consolidamento nell’abbigliamento festivo tipico, avvenimento che ottiene una ampia diffusione fra la popolazione rurale di tutto il Tirolo. Uomini e donne, adeguandosi alla moda di corte, iniziano così ad adottare abiti dai colori scuri e da un taglio morigerato.
Giorni festivi Il fuoco del Sacro Cuore di Gesù Una tradizione questa, forse la piú importante dell´Alto Adige, che risale al 1796. In quel tempo le truppe di Napoleone I stavano invadendo il Tirolo. I combattenti per la libertà dunque, per chiedere buon auspicio nella conquista della tanto sospirata vittoria, si rivolsero al Sacro Cuore di Gesù. Andreas Hofer, paladino della libertà tirolese, una volta uscito vincitore della battaglia a Berg-Isel contro le truppe franco-bavaresi, rinnovò la promessa fatta, dando così inizio ad una importante e sentita celebrazione che ancora oggi rivive negli animi delle persone. E così, circa alla metà di Giugno, la prima domenica dopo il Corpus Domini, se vi trovate in Alto Adige...alzate gli occhi al cielo. Tra le vette delle montagne potrete scorgere grandi cuori infuocati che illuminano la notte d´estate, ricordando una promessa, quella fatta la Sacro Cuore di Gesù.
Pasqua in Alto Adige Alla tradizione cristiana appartiene l´usanza dell´agnello proveniente dal rituale ebreo in cui un agnello veniva in quest´occasione sacrificato. Per i più piccoli in particolare, la domenica di Pasqua è un giorno molto divertente. Dopo la tradizionale decorazione delle uova sode, i bambini escono in giardino a caccia del regalo e dei dolci che, come vuole la tradizione, vengono nascosti dal “coniglietto di Pasqua”.
Ricette tradizionali
Minestra d’orzo Ingredienti per 4 persone: 1 cipolla tagliata a cubetti 30 gr di carote, sedano, sedano selvatico e patate tagliate a cubetti 100 gr di pancetta affumicata 100 gr di orzo perlato 2 l di brodo di carne o brodo con dado un pò di burro per il soffritto 1 foglia di timo Far imbrunire la cipolla nel burro, aggiungere la verdura e l´orzo e far abbrustolire bene. Aggiungere il brodo e il timo. Cuocere per un´ora. Poi tagliare la pancetta e le patate a cubetti ed aggiungerle alla zuppa. Cuocere per altri 20 minuti. Correggere di sale e pepe ed aggiungere dell´erba cipollina.
Canederli allo Speck Alto IGP in brodo Ingredienti per 4 persone: 3-4 pagnotte rafferme, 2 tazze di latte caldo, 1 cucchiaio di prezzemolo, 1 cipolla piccola, 150 g di Speck Alto Adige IGP, 3 uova, 80 g di farina, sale, 1 l e 1/4 di brodo di carne saporito, 2 cucchiai d’erba cipollina. Preparazione: Tagliate a pezzettini le pagnotte e mettetele in una casseruola. Aggiungete lo Speck tagliato a dadini. Spolverate con il prezzemolo tritato. Sbattete le uova con il latte e cospargete l’impasto di pane. Mescolate e lasciate riposare per circa 20 minuti. Sbucciate le cipolle, tagliatele a dadini e rosolatele nel burro. Aggiungete le cipolle rosolate con la farina all’impasto, salate e impastate bene il tutto. Formate dei canederli piccoli e lasciateli cuocere in acqua salata bollente per circa 15 minuti. Serviteli nel brodo caldo, cospargendo con erba cipollina.
Greaschtl - specialità altoatesina Ingredienti 1 kg di manzo già cotto 4 cipolle ½ mazzo di prezzemolo 600 gr di patate ½ mazzo di maggiorana Zuppa di carne Lavate le patate e fatele cuocere in acqua salata per circa 20 minuti. Pelate le cipolle e tagliateli a quadretti. Pelate anche le patate e tagliatele in fette fine. Anche il manzo cotto deve essere tagliato in quadretti. Riscaldate olio in una pentola grande, metteteci le fette di patate e la cipolla e fate cuocere bene tutto. Alla fine aggiungete la carne. Lavate e tagliate il prezzemolo e la maggiorana e aggiungete con loro anche sale e pepe. Il “Greaschtl” viene servito nella pentola.
strudel di mele Ingredienti: Ingredienti per la pasta: 150 g di farina ‘albume di 1 uovo 50 g di burro o margarina Sale Un cucchiaio scarso di zucchero Un cucchiaio di acqua tiepida Ingredienti per il ripieno: 500 g di mele 3 cucchiai colmi di zucchero la buccia grattugiata di un limone cannella 2 cucchiai di uvetta sultanina ammollata in acqua tiepida 30 g di pinoli 2 cucchiai di mandorle spellate 30 g di gherigli di noce 30 g di nocciole 2 cucchiai di pan grattato 100 g di burro Ingredienti per la guarnizione: un tuorlo d’uovo burro zucchero a veloStrudel di mele Impastare sulla spianatoia la farina setacciata, lo zucchero, il sale, l’albume e il burro a pezzetti; formatene un impasto morbido e liscio, fatene una palla, mettetela sull’angolo del tavolo; copritela con una pentola rovesciata calda che non tocchi la pasta, lasciatela riposare per un quarto d’ora. Nel frattempo preparate tutti gli ingredienti del ripieno. Appoggiate la pasta su un tovagliolo grande leggermente infarinato e spianatela sottilissima col matterello in forma il più possibile ovale. Ungete con il pennello piatto la superficie della sfoglia con burro sciolto e copritela, lasciando libere due dita di pasta tutt’intorno con le mele sbucciate. Senza torsoli e affettate, distribuendovi sopra il pangrattato fatto insaporire in 50 g di burro, l’uvetta asciugata, i pinoli interi, la frutta secca spezzettata, lo zucchero, la cannella e la buccia di limone. Sollevate i lembi del tovagliolo e servendovi solo del tovagliolo arrotolate lo strudel su se stesso, non troppo stretto. Schiacciate alle estremità il rotolo così formato. Mettete lo strudel su una teglia grande imburrata, portandovi fin sopra col tovagliolo, pennellate la superficie col tuorlo d’uovo leggermente sbattuto e con il burro sciolto, e cuocete in forno a 200° per una ventina di minuti, portando poi il calore a 180° per tre quarti d’ora. Sfornate e spolverizzate con zucchero a velo.
Apfelschmarren (frittata Dolce Di Mele) Ingredienti 150 g di farina 100 ml di latte 100 ml di panna 6 tuorli d'uovo 1/2 bustina di zucchero vanigliato 1 CU di rum 6 chiari d'uovo 1 pizzico di sale 40 g di zucchero 200 g di mele tagliate a fettine sottili olio burro zucchero a velo Preparazione Mescolare la farina, il latte, la panna, i tuorli d'uovo, lo zucchero vanigliato ed il rum fino ad ottenere un impasto omogeneo. Sbattere leggermente i chiari d'uovo con il sale, montarli a neve aggiungendo lo zucchero e poi incorporarli alla massa. Riscaldare dell'olio in una grande padella, versarvi l'impasto dello Schmarren, cospargere di fettine di mela e cuocere in modo che tutte e due le parti risultino alla fine di un bel colore dorato. Alla fine mettere la padella nel forno e terminare la cottura per 2 - 3 minuti a 200 gradi. A cottura ultimata sbriciolare lo Schmarren con due forchette. Cospargere di zucchero a velo, aggiungere un po' di burro e farlo saltare ancora qualche istante sul fornello in modo che lo zucchero si caramellizzi. Disporre su dei piatti caldi, cospargere nuovamente di zucchero a velo e servire. Suggerimenti e consigli Lo Schmarren risulta particolarmente gustoso se mangiato insieme ad una marmellata di mirtilli rossi.
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Questionnario Caro ospite, siamo lieti di proporvi un paio di domande per poter verdere cosa possiamo fare in modo migliore per il benessere di ognuno che trascorre le proprie vacanze nella nostra casa. Avete già trascorse le vostre vacanze su un maso: una volta due volte diverse volte Avete intenzione di venire una seconda volta nella nostra casa: si no forse brutto
medio
bene molto bene
La casa considerato solo esteriormente: Annotazioni, Proposte ______________________________________________ Posizione del maso: Annotazioni, Proposte
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Tragitto: Annotazioni, Proposte
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Segnaletica: Annotazioni, Proposte
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Gentilezza: Annotazioni, Proposte
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Servizio: Annotazioni, Proposte
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Calma: Annotazioni, Proposte
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Arredamento / furnitura: Annotazioni, Proposte
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Prezzo e prestazione - relazione: Annotazioni, Proposte ______________________________________________ Impressione completa: Annotazioni, Proposte
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