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La soluzione Vencomatic: una garanzia di successo

L’azienda Pagliaccia rappresenta la conferma che la fedeltà di un cliente a un marchio non è altro che il frutto delle ottime prestazioni che il marchio stesso offre. Simone Pagliaccia, proprietario di un allevamento di ovaiole nel viterbese, ci ha raccontato come avviene la raccolta delle uova, processo che è stato completamente automatizzato grazie ai macchinari Vencomatic.

Nel viterbese ormai da diversi anni il settore avicolo rappresenta un settore di eccellenza e le aziende in zona sono davvero numerose; tra queste, sulla strada provinciale Ombrone (VT), sorge l’allevamento di galline ovaiole di Simone Pagliaccia. L’allevamento Pagliaccia è nato 16 anni fa come allevamento biologico: all’epoca c’era un solo capannone dove venivano allevati 6.000 capi. Con il passare degli anni l’azienda si è allargata, fino ad arrivare alle dimensioni attuali: 3 capannoni in cui sono accasate circa 51.000 ovaiole, di cui 40.000 allevate in voliera e 11.000 a terra, con uno spazio esterno per fare uscire le galline e farle razzolare.

Fedeltà al marchio Vencomatic

Ciò che ha caratterizzato questi anni di lavoro è stata la fedeltà dell’azienda al marchio Vencomatic, che fin dall’inizio ha accompagnato la famiglia Pagliaccia (attualmente lavorano in azienda, oltre a Simone, anche i due genitori) nella gestione dell’allevamento.

A proporre ai Pagliaccia un sistema di automazione targato Vencomatic è stata MBE, rivenditore ufficiale del Gruppo. Come ci ha spiegato Francesco Lattanzi, Sales Manager MBE, “la linea di raccolta inizia con le voliere Bolegg Gallery installate nei due tunnel e i nidi SBN nel terzo capannone e prosegue con il nastro Vencobelt da 55 che permette di trasportare le uova provenienti da diversi nidi e da diversi piani in un’unica zona centrale di raccolta, dove le uova vengono convogliate all'imballatrice Smartpack e all'impilatrice PS4”.

Il capannone in cui le ovaiole sono allevate a terra: sulla sinistra il nastro di trasporto Vencobelt convoglia le uova provenienti dagli altri capannoni nella sala di raccolta

“La sala raccolta – prosegue Simone Pagliaccia – si trova nel capannone con le ovaiole allevate a terra: è lì che, in maniera del tutto automatica, dai nidi vengono trasportate le uova, dove ad attenderle si trova una SmartPack Prinzen. Abbiamo scelto questa imballatrice per la sua enorme capacità d’uso e per il trattamento delicato delle uova, che vengono imballate velocemente ma con estrema cura al ritmo di 30.000 uova all’ora. Per automatizzare ulteriormente il sistema di raccolta, abbiamo deciso di affidarci a un’impilatrice completamente automatica e la nostra scelta è ricaduta sulla PS4 Prinzen”.

La linea di raccolta uova completamente automatizzata permette a un solo operatore di gestire l’intero processo di lavorazione

Tray Stacker PS4 Prinzen, l’impilatrice automatica che fa risparmiare manodopera

L’impilatrice, posizionata nella parte terminale del nastro di scarico, ha una capacità di 40.000 uova all’ora e impila fino a 6 vassoi. Inoltre la sua capacità di effettuare curve fino a 90° permette di ottenere ottimi layout anche in spazi ridotti. Ma la caratteristica che rende la PS4 davvero performante è che permette di risparmiare manodopera: in effetti nell’azienda Pagliaccia l’intero ciclo di raccolta uova può essere effettuato da un’unica persona nel giro di poche ore, permettendo così alla famiglia di gestire in completa autonomia un allevamento di queste dimensioni. Il processo di automazione si conclude con il Flattop conveyor per PS4, il nastro che – riducendo ulteriormente il lavoro fisico dell’addetto al controllo – trasporta i vassoi già impilati direttamente al pallettizzatore.

La linea di raccolta Vencomatic, realizzata nell’allevamento Pagliaccia, rappresenta dunque la soluzione ideale per tutti gli allevatori che desiderano avere un controllo costante del flusso delle uova e una garanzia di performance elevate.

Contenuto sponsorizzato Vencomatic

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