Nella Polis di Platone non c’è posto per i creatori di immagini (gli artisti). Creare la forma di un’idea è una falsità, una bugia. Mettere in scena un concetto è un'operazione che la logica platonica non può ammettere. La finzione è bandita in quanto menzogna che inquina il formarsi di una società cementata nel culto della ragione.
Le mie immagini sono finzioni e quindi non hanno diritto di cittadinanza nell’Atene delle idee platoniche. Esse contraddicono lo statuto logico della fotografia come rappresentazione del vero e sono parte integrante di una visione frammentata e sconnessa: è la mia personale descrizione del mondo contemporaneo nelle sue declinazioni reali e virtuali.
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