ADRIANODANGELOPRODUCTIONS
WALK ADRIANO D’ANGELO PROJECT
All rights reserved. The copyright for any material published on this dossier is reserved Il copyright delle opere riprodotte, dei progetti e dei testi appartiene, se non diversamente specificato, all’artista. © 2015 by Adriano D’Angelo - adrianodangelo@yahoo.it March/Marzo 2015 Editing and graphic project Redazione e progetto grafico Adriano D’AngeloProductions Adriano D’angeloProductions is/è: WORDS IN THE VOIDBLOG - http://00words.wordpress.com/ WORDS IN THE VOIDCHANNEL - http://it.youtube.com/profile?user=00Adriano More informations about Adriano D’Angelo artworks to following link E’possibile avere ulteriori informazioni sull’attività artistica di Adriano D’Angelo al seguente link: www.adrianodangelo.net
ADRIANODANGELOPRODUCTIONS
WALK ADRIANO D’ANGELO PROJECT
« Tutto ciò che si può dire lo si può dire chiaramente. Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere. » « Where of one cannot speak, there of one must be silent. » « Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen. » (Ludwig Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus)
IL PROGETTO THE PROJECT
WALK anno / year 2015 Materiali / Documents: Installazione ambientale – quattro lettere in metallo Installation: four metal letters Dimensioni: altezza 35 cm, profondità 8 cm ciascuna lettera Dimensions: height 35 cm, depth 8 cm each letter manifestazione artistica ponendosi come elemento di contatto fra le varie locations.
Concept WALK è una parola che trovo affascinante: è insieme un'incitazione a percorrere la tua strada e nello stesso tempo a percepire il tuo corpo muoversi. Inoltre è sufficientemente concisa ed ha foneticamente un suono secco, preciso.
Nelle pagine seguenti ho realizzato dei montaggi fotografici in vari scenari per provare a capire come l’installazione riconcettualizza il contesto ambientale. Concept
Essendo l’opera un lavoro di lettering, esso definisce tautologicamente se stesso come attraversamento di una soglia, di un confine fisico e mentale. Solo camminando si può fare esperienza di un territorio, si può conoscerlo davvero e averne una comprensione fisica, concreta. Solo camminando si può percepire il confine che divide spazi e dimensioni fisiche dell'esistere.
WALK is a word that for me is extremely interesting: the word incites to move in your way and, at the same time, to feel your body . Also it is sufficiently concise and has phonetically a strict sound. The work is a lettering artwork. The work, tautologically, defines himself like crossing of a border, physical and mental. Just walking you can do experience of a territory and you can really know and have an physical understanding of space. Just walking you can do experience of the space border and of the physical dimensions of existence.
Ciò è particolarmente vero per il territorio di San Martino in Badia (in particolare) e delle Dolomiti (in generale), che si caratterizzano per un'attività escursionistica ed esplorativa prevalentemente fisica.
This is especially true for the area of San Martino in Badia and the Dolomites, which are characterized by an excursion and exploratory primarily physical.
Il lavoro è composto da quattro lettere in metallo che formano la parola inglese "WALK". Le lettere, realizzate a mano mediante taglio di lamiera metallica con successive saldature, hanno una dimensione di cm 35 di altezza x 8 di profondità ciascuna. Esse saranno semplicemente appoggiate a terra, in verticale od orizzontale, a seconda dello spazio a disposizione o delle relazioni che il luogo mi suggerisce.
The work consists of four metal letters forming the English word "WALK". The letters, which are hand-made by cutting metal sheet with successive welds, have a size of 35 cm in height x 8 cm depth (each). They will be simply placed on the ground, in vertical or horizontal depending on the space available or the space relations.
Considerando le caratteristiche dell'opera, qualsiasi località, tra quelle proposte, può accogliere il lavoro. Sono comunque da prediligere le località attraversate da sentieri o percorsi pedonali. In questo senso il lavoro invita ad approfondire le relazioni fra i vari luoghi oggetto della
Are still to be preferred locations crossed by pedestrian paths. The work invites us to deepen relations between the various places of the event. The work is a contact between the various locations. 5
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Prà de Pütia
Munt d’Adagn, Lungiarü
The Crëpa dl Ostì
Il Ćiastel de Tor, San Martino
Col dla Crusc, AntermĂŤia
Les Ćialdires y Pares, Longiaru
Strada della Vena
Foto opera in lamiera metallica
Dettaglio opera in lamiera metallica
Dettaglio opera in lamiera metallica
Statement
STATEMENT E C.V. STATEMENT AND C.V.
Il mio lavoro parla del corpo, del vuoto, dell'immobilità, della morte, dello scorrere del tempo, ovvero della transitorietà dell'esistere, indagando nella dimensione mentale e virtuale dell’esperienza. Amo realizzare i miei lavori con medium differenti. Amo la ripetizione in ogni sua forma. Amo indagare su ciò che viene nascosto dalla superficie, analizzare nel profondo l’oggetto di studio. La realizzazione di un lavoro ha a che fare con immagini sopite nel mio inconscio che acquistano per me chiarezza molto lentamente. Una fonte costante a cui attingo è la citazione di titoli tratti da lavori di artisti, scrittori, band musicali o poeti. Questa pratica citazionista raramente viene colta da chi vede i miei lavori. Mi è stato detto che nei miei lavori è possibile cogliere una visione futuristica del passato. Un po' come il film Sleeper di Woody Allen in cui il protagonista si vede catapultato nel futuro e osserva in modo diverso gli oggetti che erano appartenuti all'epoca da cui veniva. Credo che questa interpretazione colga profondamente alcuni aspetti del mio lavoro. Mi interessa riflettere su ciò che si è stati, su ciò che si è e su come si è cambiati: Il corpo, gli oggetti e lo spazio sono buoni materiali per questa analisi. Posso individuare nei miei lavori modalità operative ricorrenti: - in alcune installazioni l’opera, fisicamente non più esistente ma replicabile, vive attraverso la sua documentazione. Ovvero il lavoro vive della sua immagine fotografica in quanto la sua fisicità non esiste più a causa dell’uso di materiali effimeri; - Still-life di oggetti e soggetti eterogenei. Queste pratiche comportano un allontanarsi dall'oggetto, mediandone la fisicità troppo esplicita con un altro medium che ne trattiene solo il simulacro o l'essenza. Molti oggetti che uso sono autobiografici e questo comporta una sensazione di malinconia per un istante ormai passato. In sintesi il processo che forma l'opera è la sua trasposizione o smaterializzazione in immagine: la sua fisicità è traslata nella sua essenza formale. Tutti i miei lavori, hanno una sottesa natura installativa. Ovviamente i lavori tridimensionali sono installazioni che si
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rapportano allo spazio ma io credo che anche la mia produzione fotografica vada letta in questo modo: le fotografie nascono per formare una serie, la serie compone l'intero lavoro. Non riesco a concepire un lavoro racchiuso in una sola immagine o in un solo medium: la relazione con lo spazio esiste come una presenza costante e latente. Il medium pittura è a volte evocato ma non praticato, allontano dalla mia pratica artistica un fantasma che è connaturato all'essere artisti in occidente, dove la pittura ha da sempre permeato il concetto di arte.
Statement My work speaks of the body, of emptiness, of immobility, death, the flow of time. The impermanence of existence, investigating the mental and virtual dimension of the experience. I love to make my works with different mediums. I love the repetition. I love to investigate the mystery hidden from the surface, analyze in depth the object of study. The work is made with images of my subconscious. They become clear very slowly. A steady source I take is the quote of titles derived from the work of artists, writers, bands and poets. This citationist practice is rarely discovered by those who see my work. A critic told that in my work, you can see a futuristic vision of the past: like the Woody Allen movie Sleeper, where the protagonist went into the future and looks in different way the objects that had belonged at the time from which he came. I believe this interpretation captures deeply some aspects of my work. I’m interested in thinking about the time: what we has been, what we are and how we are changed : The body, objects and space are good materials for this analysis. I find in my work frequent operating methods: - In some installations the work lives through its documentation. The work lives of his photographic image since your physicality does not exist because it is made with ephemeral materials; - Still-life objects and heterogeneous subjects. These practices lead to a move away from the object, mediating its physicality too explicit with another medium that retain only the simulacrum or essence. Many objects I use are autobiographical. This situation implies a feeling of melancholy for a moment now past. The process that forms the work is its dematerialization in image: its physicality is shifted in its essence. All my works, they have an underlying nature of installation. Obviously, the dimensional works are installations that are related to space but I believe that my photos should be read in this way: the photographs are created to form a series, the series made all work.
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I can not think about a work contained in a single image or a single medium: the relationship with space exists as a constant and latent presence. The medium of painting is sometimes mentioned but not practiced, I move away from my artistic practice a ghost that is inherent to being artists in the Western world, where the painting has always permeated the concept of art.
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Barcellona, Helsinki, Alessandria curated by Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte
ADRIANO D’ANGELO Via Giovanni XXIII N.20 – 61040 Sant’Ippolito (PU) - ITALY E-mail adrianodangelo@yahoo.it Web site www.adrianodangelo.net Tel. 3388419745
Selected works 2013 Affordable Art Fair Milano 2013 – contest for emerging artists 2012 Photo Contest I have a dream - Cascina Farsetti Art/Centro sperimentale di fotografia Adams – Rome – finalist artwork - giury: Viviana Gravano, Gabriele Agostini, Marika Rizzo 2010 International Art Prize Aperitivo Illustrato – II edizione “La costante è il percorso” (catalogue) - giury: Ludovico Pratesi, Alessandra Zanchi, Alessandro Antonioni, Antonella Micaletti, Cristina Muccioli, Gabriello Anselmi, Giovanni Perez, Jessica Molinari, Michele Ciaffoncini, Paolo Bacchereti, Pia Capelli, Samira Leglib, Tobias Verlende. 2006 International Video Art Prize Biennale Adriatica di Arti Nuove - San Benedetto del Tronto – finalist artwork, giury: Antonio Arevalo, Cristiano Seganfreddo, Luigi Maria Perotti, Stefano Schiavoni, Mario Savini 2005 NETSHOT competition – finalist projectMuseo di Fotografia Contemporanea Cinisello Balsamo – giury: Franco Vaccari, Matteo Balduzzi, Claudio Parrini,Gianni Romano, Vincenzo Chiarandà 2000 Designing craft Europe - (catalogue Lindau editions) International Design Contest– selected project and execution of the prototype - exhibition: Torino, Clermont l’Heraut, Barcellona, Helsinki, Alessandria curated by Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte - giury: Giuseppe Pichetto, Francois Burkhardt, Paolo Portoghesi; Giorgio De Ferrari; Montse Gali’ Manano’; Thomas Edelmann; Janni Rodermond; Joellen Secondo; Chantal Hamaide
CV Education Graduated with honors in architecture– Naples University (Italy) Awards 2004 1th prize Frontiere Materiali third edition international Design competition Solo Exhibitions 2010 Darkness Lines – Fotografia Europea Sezione OFF – Reggio Emilia 2008 Double Reality - Second Life PortaleSila.it Island 2006 Dualità/Sdoppiamenti/Moltiplicazioni 075 Eventi - Palazzo Gradari Pesaro Group Exhibitions 2009 Identità Mutanti Circolo Culturale Bertolt Brecht - Milan - curators: Anna Epis, Aldo Torrebruno 2007 Due Video Summer Compilation international on line exhibition of video art - curator: Francesca Di Nardo UNDO.NET 2007 We are all photographers now! Musée de l’Elysée a museum for photography Losanna, Svizzera 2006 MUSAE Museo Urbano Sperimentale d’Arte Emergente Milano - (catalogue) circuito Monferrato villa Vidua - Conzano 2005 Hype Milan Hassab One, Hype Gallery/Hewlett-Packard - Milano 2004 Frontiere Materiali terza edizione Tempio di Pomona - Salerno 2000 – 2001 Designing craft Europe itineran exhibition: Torino, Clermont l’Heraut,
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