SELECTED
WORKS ADRIANO D’ANGELO DOSSIER
All rights reserved. The copyright for any material published on this book is reserved Il copyright delle opere riprodotte, dei progetti e dei testi appartiene, se non diversamente specificato, all’artista. © 2001 – 2015 by Adriano D’Angelo - adrianodangelo@yahoo.it January/Gennaio 2015 Editing and graphic project Redazione e progetto grafico Adriano D’AngeloProductions Adriano D’angeloProductions is/è: WORDS IN THE VOIDBLOG - http://00words.wordpress.com/ WORDS IN THE VOIDCHANNEL - http://it.youtube.com/profile?user=00Adriano More informations about Adriano D’Angelo artworks to following link E’possibile avere ulteriori informazioni sull’attività artistica di Adriano D’Angelo al seguente link: www.adrianodangelo.net
Cover/In copertina MADE IN ITALY
« Tutto ciò che si può dire lo si può dire chiaramente. Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere. » « Where of one cannot speak, there of one must be silent. » « Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen. » (Ludwig Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus)
Statement Il mio lavoro parla del corpo, del vuoto, dell'immobilità, della morte, dello scorrere del tempo, ovvero della transitorietà dell'esistere, indagando nella dimensione mentale e virtuale dell’esperienza. Amo realizzare i miei lavori con medium differenti. Amo la ripetizione in ogni sua forma. Amo indagare su ciò che viene nascosto dalla superficie, analizzare nel profondo l’oggetto di studio. La realizzazione di un lavoro ha a che fare con immagini sopite nel mio inconscio che acquistano per me chiarezza molto lentamente. Una fonte costante a cui attingo è la citazione di titoli tratti da lavori di artisti, scrittori, band musicali o poeti. Questa pratica citazionista raramente viene colta da chi vede i miei lavori. Mi è stato detto che nei miei lavori è possibile cogliere una visione futuristica del passato. Un po' come il film Il Dormiglione di Woody Allen in cui il protagonista si vede catapultato nel futuro e osserva in modo diverso gli oggetti che erano appartenuti all'epoca da cui veniva. Credo che questa interpretazione colga profondamente alcuni aspetti del mio lavoro. Mi interessa riflettere su ciò che si è stati, su ciò che si è e su come si è cambiati: Il corpo, gli oggetti e lo spazio sono buoni materiali per questa analisi. Posso individuare nei miei lavori modalità operative ricorrenti: - in alcune installazioni l’opera, fisicamente non più esistente ma replicabile, vive attraverso la sua documentazione. Ovvero il lavoro vive della sua immagine fotografica in quanto la sua fisicità non esiste più a causa dell’uso di materiali effimeri; - Still-life di oggetti e soggetti eterogenei. Queste pratiche comportano un allontanarsi dall'oggetto, mediandone la fisicità troppo esplicita con un altro medium che ne trattiene solo il simulacro o l'essenza. Molti oggetti che uso sono autobiografici e questo comporta una sensazione di malinconia per un istante ormai passato. In sintesi il processo che forma l'opera è la sua trasposizione o smaterializzazione in immagine: la sua fisicità è traslata nella sua essenza formale.
Tutti i miei lavori, hanno una sottesa natura installativa. Ovviamente i lavori tridimensionali sono installazioni che si rapportano allo spazio ma io credo che anche la mia produzione fotografica vada letta in questo modo: le fotografie nascono per formare una serie, la serie compone l'intero lavoro. Non riesco a concepire un lavoro racchiuso in una sola immagine o in un solo medium: la relazione con lo spazio esiste come una presenza costante e latente. Il medium pittura è a volte evocato ma non praticato, allontano dalla mia pratica artistica un fantasma che è connaturato all'essere artisti in occidente, dove la pittura ha da sempre permeato il concetto di arte.
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Statement My work speaks of the body, of emptiness, of immobility, death, the flow of time. The impermanence of existence, investigating the mental and virtual dimension of the experience. I love to make my works with different mediums. I love the repetition. I love to investigate the mystery hidden from the surface, analyze in depth the object of study. The work is made with images of my subconscious. They become clear very slowly. A steady source I take is the quote of titles derived from the work of artists, writers, bands and poets. This citationist practice is rarely discovered by those who see my work. A critic told that in my work, you can see a futuristic vision of the past: like the Woody Allen movie Sleeper, where the protagonist went into the future and looks in different way the objects that had belonged at the time from which he came. I believe this interpretation captures deeply some aspects of my work. I’m interested in thinking about the time: what we has been, what we are and how we are changed : The body, objects and space are good materials for this analysis. I find in my work frequent operating methods: - In some installations the work lives through its documentation. The work lives of his photographic image since your physicality does not exist because it is made with ephemeral materials; - Still-life objects and heterogeneous subjects. These practices lead to a move away from the object, mediating its physicality too explicit with another medium that retain only the simulacrum or essence. Many objects I use are autobiographical. This situation implies a feeling of melancholy for a moment now past. The process that forms the work is its dematerialization in image: its physicality is shifted in its essence. All my works, they have an underlying nature of installation. Obviously, the dimensional works are
installations that are related to space but I believe that my photos should be read in this way: the photographs are created to form a series, the series made all work. I can not think about a work contained in a single image or a single medium: the relationship with space exists as a constant and latent presence. The medium of painting is sometimes mentioned but not practiced, I move away from my artistic practice a ghost that is inherent to being artists in the Western world, where the painting has always permeated the concept of art.
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SELECTED
WORKS
1.DOUBLE 1 2.MADE IN ITALY 3.ICE BOXES 4. MY PORTRAITS GALLERY 5.WINDOWS
1.DOUBLE 1 anno / year 2006 Materiali / Documents: Installazione ambientale – Mixed Media (radiografia, plexiglass, colore acrilico, gancio metallico, viti, corda) Installation: Mixed Media (radiography, plexiglass, acrylic painting, metal hook, bolts, rope)
1.Double 1
1.Double 1
“… Adriano D’Angelo indaga su ciò che viene nascosto dalla superficie, si spinge nel profondo, in un’analisi dell’Essere che si addentra nell’oggetto di studio, che si lascia inghiottire nelle sue viscere. Se l’opera Double 2 è tanto splendidamente armonica nella sua composizione quanto difficile da interpretare (a essere maliziosi, sembrerebbe un riferimento ai tristi casi si mala sanità troppo frequenti nel nostro Paese), Double 1 pare suggerire una domanda inquietante. Pirandello nelle sue commedie ha denunciato come in realtà l’uomo nella vita non fa altro che indossare delle maschere, nascondendo ipocritamente la sua vera identità al suo prossimo. Ma se una maschera non solo mistificasse la parvenza esterna, ma celasse profondamente anche ciò che ciascuno di noi è e non penserebbe mai di essere? D’Angelo parla all’inconscio, e all’inconscio risponde. Entra in una zona buia, in cui accedono solo i poeti.” (testo critico di Paolo Raimondo 2006).
The work was selected for MUSAE (Museo Urbano Sperimentale d’Arte Emergente) Milan 2006 with catalog curated by MUSAE
Questo lavoro è stato selezionato ed esposto in varie manifestazioni dal MUSAE (Museo Urbano Sperimentale d’Arte Emergente) Milano 2006 ed è stato pubblicato nel catalogo a cura del MUSAE.
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2.MADE IN ITALY anno / year 2006 Materiali / Documents: Installazione ambientale, video (DVD 2 min.) e 4 fotografie - Supporto: stampa digitale su carta fine art Environmental Installation, video (DVD 2 min.) and 4 photographs digital print on fine art paper Dimensioni foto: 30 x 40 cm. ciascuna Photographs dimensions:30 x 40 cm. each
1.Made in Italy
1.Made in Italy
“……. La macchina giace abbandonata, inutilizzabile. Il telo che la copre le dona un’aura di decoro. Copre una cosa ormai morta. Superata da una logica di produzione basata sui modernissimi e tecnologizzati processi neoindustriali, il ferrovecchio MADE IN ITALY è la reliquia rifiutata e dimenticata di un modo di concepire la produzione, il mercato e la società che paiono lontani anni-luce. ……” (testo critico di Paolo Raimondo 2006).
“... .... The car lies abandoned, unusable. The cloth that covers it gives it an aura of decorum. It covers a thing already dead. Superseded by a logic of production based on modern and technological industrial processes, the old crap MADE IN ITALY is the rejected and forgotten relic of a way of conceiving the production, market and society that seem light-years away.... ...” (Text byPaolo Raimondo 2006).
Questo lavoro è stato selezionato per l’International Video Art Prize Biennale Adriatica di Arti Nuove 2006 (Curatori Antonio Arevalo, Cristiano Seganfreddo) ed è pubblicata dal 2007 sulla piattaforma web UNDO.NET nella sezione “Due Video Summer Compilation international on line exhibition of video art” (curatore: Francesca Di Nardo).
The work was selected for the International Video Art Prize Biennale Adriatica di Arti Nuove 2006 (Curators Antonio Arevalo, Cristiano Seganfreddo) and is now loaded on web network UNDO.NET, section “Due Video Summer Compilation international on line exhibition of video art” (curator: Francesca Di Nardo).
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3.ICE BOXES anno / year 2008, 2010 Materiali / Documents: GUN 2008
Edizione limitata 10 fotografie - Supporto: carta Hahnemuhle fine art glossy paper Limited edition 10 phtographs on Hahnemuhle fine art glossy paper dimensioni: 32 x 32 pollici (81,28 x 81,28 cm) ciascuna dimensions:32 x 32 in. (81,28 x 81,28 cm.) each, Galleria di riferimento PURE PHOTO Los Angeles Gallery PURE PHOTO Los Angeles Costo: 600 dollari ciascuna Price: 600 $ each KNIFE 2010
fotografie - Supporto: stampa digitale su carta Metal phtographs digital print on Metal paper dimensioni: 30 x 40 cm. ciascuna, dimensions:30 x 40 cm. each 1 DVD video – lunghezza video 2 minuti 38 sec. 1 DVD video – l 2 minutes 38 sec. 4.Ice Boxes Ice Boxes è una serie di installazioni effimere realizzate con blocchi di ghiaccio all’interno dei quali sono collocati oggetti. La tipologia degli oggetti è scelta in base alla forte valenza simbolica degli oggetti stessi. Lentamente il ghiaccio si scioglie liberando l’oggetto intrappolato. La breve durata delle installazioni viene documentata da una serie di fotografie e da video. Esiste un forte legame fra il video, che registra lo scorrere del tempo, e la stampa fotografica che congela un istante di quel tempo: entrambi bloccano l’attenzione su un oggetto carico di tensione e inquietudine. L’opera, fisicamente non più esistente ma replicabile, vive attraverso la sua documentazione. L'opera sottende una forte denuncia politica: la forma di polistirolo è un contenitore da viaggio per mozzarelle campane, l'acqua solidificata (anch'essa campana) è un riferimento all'ambiente violato e la pistola/coltello è un chiaro riferimento alla violenza della criminalità organizzata per la quale la Campania è tristemente nota. L'opera racchiude una
forte denuncia per una situazione ambientale e sociale non più sopportabile. Credo che il lavoro sollevi una domanda molto forte: perchè uccidiamo il pianeta che ci ospita e ci nutre? Sono giunto a questa interpretazione anni dopo aver realizzato l'opera e per questo credo che la realizzazione di un lavoro abbia a che fare con immagini sopite nel mio inconscio che acquistano chiarezza molto lentamente. Sono pensieri che si stratificano nella mia mente e di cui non sono immediatamente consapevole. 4.Ice Boxes Ice Boxes is a ephemeral installation series made by ice blocks whit inside objects. The object type is chosen for the strong symbolism of the objects. The shape of the object can be seen in the ice cube. Slowly the ice melts. The short duration of the installation is documented by a series of photographs and video. There is a strong link between the video, which records the passage of time, and photo printing that freezes a moment of that time, both blocking the attention on an object loaded with tension and anxiety. The work survives through its documentation. 14
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GUN Edizione limitata 10 fotografie - Supporto: carta Hahnemuhle fine art glossy paper Limited edition 10 phtographs on Hahnemuhle fine art glossy paper dimensioni: 32 x 32 pollici (81,28 x 81,28 cm) ciascuna dimensions:32 x 32 in. (81,28 x 81,28 cm.) each, Galleria di riferimento PURE PHOTO Los Angeles Gallery PURE PHOTO Los Angeles Costo: 600 dollari ciascuna Price: 600 $ each
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GUN fotografia - Supporto: stampa digitale su carta fine art photograph digital print on fine art paper dimensioni: 30 x 40 cm dimensions:30 x 40cm
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KNIFE fotografia - Supporto: stampa digitale su carta fine art photograph digital print on fine art paper dimensioni: 30 x 40 cm dimensions:30 x 40 cm
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KNIFE fotografia - Supporto: stampa digitale su carta fine art photograph digital print on fine art paper dimensioni: 30 x 40 cm dimensions:30 x 40 cm
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KNIFE fotografia - Supporto: stampa digitale su carta fine art photograph digital print on fine art paper dimensioni: 30 x 40 cm dimensions:30 x 40 cm
video al / to link http://www.youtube.com/profile?gl=IT&hl=it&user=00Adriano
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4.MY PORTRAITS GALLERY anno / year 2010 Materiali / Documents: 7 fotografie - Supporto: stampa digitale su carta Metal montata su cornice metallica 7 phtographs digital print on Metal paper – metal framed dimensioni comprensive di cornice: 42 x52 cm. ciascuna dimensions:42 x 52 cm. each
5.My Personal Portraits Gallery (work in progress
5.My Personal Portraits Gallery (work in progress)
Le persone che incontriamo sulla nostra strada modificano la nostra esistenza, anche se l’incontro avviene tra le pagine di un libro, nelle sequenze di un film o attraverso la visione di un quadro. Il lavoro “My Portraits Gallery” è parte di una serie di ritratti di persone a me care, ma anche di artisti, filosofi, intellettuali che hanno direttamente o indirettamente influenzato il mio sguardo e il mio pensiero. A volte i ritratti sono incontri “impossibili” nel senso che il ritratto appartiene a un personaggio di un dipinto o di un’opera d’arte del passato. Tecnicamente realizzo i ritratti partendo da fotografie, ricostruendo i volti con l’aiuto di software di morphing e di modellazione. Il lavoro finale è la costruzione di un ritratto tridimensionale del quale realizzo la stampa fotografica.
My Portraits Gallery (Work in progress) The people we meet on our way modify the our existence, even if the meeting takes place between the pages of a book in the sequences of a film or by watching a paintig. The work “My Portraits Gallery (Work in Progress)” is part of a series of portraits of people dear to me, but also artists, philosophers and intellectuals who have, directly or indirectly influenced my eyes and my thoughts. Sometimes the pictures are meetings "impossible" in the manner the picture belongs to a personage in a painting or a artwork of the past. Technically I make portraits from photographs, reconstructing the faces with the help of modeling and morphing softwares .The final work is the construction of a three-dimensional picture, which I make a photographic print.
L’opera è stata selezionata dalla giuria dell’ International Art Prize Aperitivo Illustrato – II edizione 2010 “La costante è il percorso” (Ludovico Pratesi, Alessandra Zanchi, Alessandro Antonioni, Antonella Micaletti, Cristina Muccioli, Gabriello Anselmi, Giovanni Perez, Jessica Molinari, Michele Ciaffoncini, Paolo Bacchereti, Pia Capelli, Samira Leglib, Tobias Verlende) ed esposta nella mostra a cura del Centro Arti visive “Pescheria” Pesaro.
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ANGELINA 2010 - fotografia - Supporto: stampa digitale su carta Metal montata su cornice metallica 2010 - phtograph digital print on Metal paper – metal framed dimensioni comprensive di cornice: 42 x 52 cm dimensions:42 x 52 cm
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ANDY
JEAN-MICHEL
MARCEL
PABLO
LA MUTA by RAPHAEL
SELF
I make portraits from photographs, reconstructing the faces with the help of modeling and morphing softwares .The final work is the construction of a three-dimensional picture, which I make a photographic print.
2010 - 6 fotografie - Supporto: stampa digitale su carta Metal montata su cornice metallica 2010 - 6 phtographs digital print on Metal paper – metal framed dimensioni comprensive di cornice: 42 x 52 cm dimensions:42 x 52 cm
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5.Windows anno / year 2009 Materiali / Documents: 15 fotografie - Supporto: stampa digitale su carta fine art 15phtographs digital print on Metal paper – metal framed dimensioni: 30 x 40 cm. ciascuna dimensions:30 x 40 cm. each
5.Finestre
5.Windows
Attraverso i finestrini del treno, come in uno schermo, scorrono paesaggi come pensieri …
Through the train windows, as in a screen, flow landscapes like thoughts …
Propongo un lavoro che indaga il concetto di paesaggio. Ogni immagine contiene a priori l’intero racconto fotografico. In questo senso ogni immagine è profonda e stratificata. Ogni foto contiene il racconto di un viaggio che si palesa in differenti paesaggi: il finestrino è l’inquadratura che consente di cogliere la sequenza uniforme del movimento. La storia si appiattisce in ogni immagine; il tempo è immobile benché il paesaggio muti velocemente. La sequenza delle immagini è indifferente al racconto fotografico. Il mio lavoro consiste nel costruire un dispositivo per la visione, uno strumento per fotografare. Il dispositivo è formato da un’inquadratura costante (il finestrino), dalla distanza di scatto e da me. Ogni elemento del dispositivo è proiettato nelle fotografie, lo scatto fotografico è indifferente al soggetto registrato. In questo senso ogni immagine contiene in sé l’intero viaggio. L’opera è stata selezionata dalla giuria del Photo Contest “I have a Dream” 2012 (Viviana Gravano, Gabriele Agostini, Marika Rizzo) ed esposta nella mostra a cura del Centro Sperimentale di fotografia Adams Roma in occasione della manifestazione Cascina Farsetti Art.
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ADRIANO D’ANGELO Via Giovanni XXIII N.20 – 61040 Sant’Ippolito
2000 – 2001 Designing craft Europe itineran exhibition: Torino, Clermont l’Heraut, Barcellona,
(PU) Ͳ ITALY EͲmail adrianodangelo@yahoo.it
Helsinki, Alessandria curated by Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte
Web site www.adrianodangelo.net Tel. 3388419745
Selected works 2013 Affordable Art Fair Milano 2013 – contest for emerging artists 2012 Photo Contest I have a dream Ͳ Cascina Farsetti Art/Centro sperimentale di fotografia Adams – Rome – finalist artwork Ͳ giury: Viviana Gravano, Gabriele Agostini, Marika Rizzo
CV Education Graduated with honors in architecture– Naples University (Italy) Awards 2004 1th prize Frontiere Materiali third edition international Design competition Solo Exhibitions 2010 Darkness Lines – Fotografia Europea Sezione OFF – Reggio Emilia 2008 Double Reality Ͳ Second Life Ͳ PortaleSila.it Island 2006 Dualità/Sdoppiamenti/Moltiplicazioni Ͳ 075 Eventi Ͳ Palazzo Gradari Pesaro Group Exhibitions 2009 Identità Mutanti Circolo Culturale Bertolt Brecht Ͳ Milan Ͳ curators: Anna Epis, Aldo Torrebruno 2007 Due Video Summer Compilation international on line exhibition of video art Ͳ curator: Francesca Di Nardo Ͳ UNDO.NET 2007 We are all photographers now! Musée de l’Elysée a museum for photography Ͳ Losanna, Svizzera 2006 MUSAE Museo Urbano Sperimentale d’Arte Emergente Milano Ͳ (catalogue) Ͳ circuito Monferrato villa Vidua Ͳ Conzano 2005 Hype Milan Hassab One, Hype Gallery/HewlettͲPackard Ͳ Milano 2004 Frontiere Materiali terza edizione Ͳ Tempio di Pomona Ͳ Salerno
2010 International Art Prize Aperitivo Illustrato – II edizione “La costante è il percorso” (catalogue) Ͳ giury: Ludovico Pratesi, Alessandra Zanchi, Alessandro Antonioni, Antonella Micaletti, Cristina Muccioli, Gabriello Anselmi, Giovanni Perez, Jessica Molinari, Michele Ciaffoncini, Paolo Bacchereti, Pia Capelli, Samira Leglib, Tobias Verlende. 2006 International Video Art Prize Biennale Adriatica di Arti Nuove Ͳ San Benedetto del Tronto – finalist artwork, giury: Antonio Arevalo, Cristiano Seganfreddo, Luigi Maria Perotti, Stefano Schiavoni, Mario Savini 2005 NETSHOT competition – finalist projectͲ Museo di Fotografia Contemporanea Ͳ Cinisello Balsamo – giury: Franco Vaccari, Matteo Balduzzi, Claudio Parrini,Gianni Romano, Vincenzo Chiarandà 2000 Designing craft Europe Ͳ (catalogue Lindau editions) International Design Contest– selected project and execution of the prototype Ͳ exhibition: Torino, Clermont l’Heraut, Barcellona, Helsinki, Alessandria Ͳ curated by Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte Ͳ giury: Giuseppe Pichetto, Francois Burkhardt, Paolo Portoghesi; Giorgio De Ferrari; Montse Gali’ Manano’; Thomas Edelmann; Janni Rodermond; Joellen Secondo; Chantal Hamaide
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Gallerie di riferimento (per accedere alla pagina web dedicata dalle galleria ai miei lavori visitare la sezione contact del sito web www.adrianodangelo.net )
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