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Come saranno i campeggi e i villaggi del futuro?

Con il mutare dei rapporti sociali anche la domanda cambia costringendo le strutture a modificare a loro volta offerta e servizi

di Nicola Delvecchio

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Il turismo all’aria aperta costituisce una parte fondamentale dell’ospitalità italiana per numero di posti letto, fatturato e occupazione ed è quindi molto importante riuscire a prevedere i cambiamenti della domanda, legati alle mutate condizioni economiche e sociali per restare al passo con l’offerta dei nuovi servizi richiesti e così mantenere ed accrescere le quote di mercato in un contesto internazionale che resta assai competitivo. Lo shock generato dalla pandemia inoltre – per quanto l’impressione, ad un anno di distanza dall’inizio dell’emergenza, è che le pesanti misure restrittive adottate siano state non del tutto giustificate in considerazione della reale incidenza delle vittime sul totale della popolazione, soprattutto adesso che il virus è curabile con successo – lascia prevedere che non appena si tornerà ad una certa normalità la richiesta di vacanze all’aria aperta aumenterà sensibilmente e, come si è potuto vedere già lo scorso anno, richiamerà in villaggi e campeggi anche persone che in precedenza trascorrevano le proprie ferie in hotel o residence, ritenuti meno sicuri per gli spazi ristretti e il maggior contatto fisico. Per tutte queste ragioni gli operatori del settore open air devono conoscere le tendenze e prepararsi agli inevitabili cambiamenti. Quali saranno le scelte degli ospiti del futuro? Cosa chiederanno? Per cosa saranno disposti a pagare cifre superiori rispetto alle attuali? Quali sono i villaggi che oggi sono l’avanguardia della prevista evoluzione del mercato? In sintesi indichiamo di seguito i principali trend che si stanno delineando per il settore outdoor, presentati durante il Camping Revolution Lab, il primo laboratorio formativo in Italia svoltosi a Febbraio e organizzato da TeamworkSrl, società di consulenza leader nel settore. “In arrivo le new family, frutto del cambiamento in atto del concetto di famiglia: non solo padre, madre e figli ma anche genitore separato o divorziato che porta in vacanza i figli"

Innanzitutto sono in arrivo le new family, frutto del cambiamento in atto del concetto di famiglia: non solo padre, madre e figli ma anche genitore separato o divorziato che porta in vacanza i figli approfittando del tempo trascorso assieme per essere presente nella loro vita e contribuire alla crescita; oppure genitori multirazziali che approfittano della vacanza per far conoscere ai figli situazio-

ni e realtà diverse o anche famiglie multigenerazionali, che viaggiano cioè insieme ai nonni che fanno da “babysitter” non solo per regalare più tempo libero ai genitori entrambi lavoratori ma per rafforzare il loro rapporto con i nipoti. Ormai si considerano “famiglie” anche le coppie che viaggiano con uno o più animali e hanno bisogno di maggiore spazio. Ciascuna di queste tipologie di “famiglia” ha esigenze specifiche ed è alla ricerca di family village specializzati con servizi su misura. Altra tendenza è l’andare in vacanza scegliendo mete non troppo distanti da casa o addirittura campeggi e villaggi “a chilometro zero”. La staycation o holistay, è in aumento, come sono in aumento coloro che preferiscono fare vacanze più brevi ma più frequenti, questo anche perché una persona su dieci afferma di annoiarsi durante le vacanze più lunghe. Un dato, questo, che tra l’altro potrebbe spingere le aziende ricettive a curare di più e meglio il loro rapporto col territorio, concentrando le proprie campagne di marketing non soltanto sulla propria offerta interna di relax, svago e divertimento ma anche su quanto i propri clienti possono trovare fuori dal villaggio o camping.

Personalizzazione del servizio ed ecoconsapevolezza

Come è facile intuire personalizzare il più possibile i servizi nel settore outdoor sta diventando sempre di più una necessità, dal momento che la soddisfazione dell’ospite dipende dall’offerta il più possibile varia e quindi personalizzata. I clienti desiderano poter scegliere un’attività, un servizio, un’esperienza in base ai propri gusti e alle proprie esigenze. Occorre quindi saper raccogliere e interpretare i dati degli ospiti per capire quali sono le loro preferenze e formulare offerte interessanti sia al momento della prenotazione che al momento dell’arrivo, facendo trovare loro servizi personalizzati. Le informazioni e i dati dei clienti sono lo strumento più importante che un villaggio può avere e oggi la tecnologia consente di raccoglierli e organizzarli. Con dati sempre più precisi a disposizione si possono creare esperienze per ciascun ospite con il risultato che questi, sentendosi valorizzato e considerato, si fidelizza. Più gli ospiti hanno la percezione che ogni aspetto della loro esperienza è stato pensato proprio per loro, maggiore è la probabilità che spendano volentieri i loro soldi nella struttura, siano disposti a spendere di più, che torneranno ancora e che condivideranno i ricordi positivi con amici e parenti sui social. Altro aspetto che sta acquistando sempre più rilevanza è l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, concetto affatto nuovo nell’open air ma che ha compiuto un balzo in avanti nelle aspettative dei clienti, i quali chiedono e si aspettano eco-sostenibilità ovunque: dalla gestione energetica della struttura a quella dei rifiuti, ai materiali adoperati. Secondo il Sustainable Travel Report di Booking.com il 73% dei viaggiatori vorrà provare almeno una volta strutture ecosostenibili, oltre la metà dei viaggiatori a livello globale dice di essere più motivato a fare scelte sostenibili per i propri viaggi, l’80% dei viaggiatori pensa che sia necessario prendere decisioni di viaggio ecosostenibili e “agire adesso per preservare il pianeta per le generazioni future”. Le generazioni stanno cambiando e anche a causa delle incessanti e onnipresenti campagne pro ambiente è in arrivo una nuova generazione di turisti eco-consapevoli e i villaggi devono adottare di conseguenza iniziative in linea con questa tendenza: installando tecnologie a risparmio energetico, riutilizzando i materiali, eliminando la plastica con soluzioni alternative, creando spazi verdi e inserendo la raccolta differenziata nelle case mobili. Infine sono sempre più le persone che almeno in vacanza vorranno mantenere il proprio benessere fisico svolgendo esercizi di fitness anche non tradizionali e che desidereranno quindi allenarsi nel villaggio o addirittura all’interno delle case mobili. ✻

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