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Consigli per un campeggio più eco

Come installare un impianto solare per elettricità e acqua calda e di quali incentivi disporre

di Ing. Sofia Santori

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Responsabile Progettazione e Impianti di AzzeroCO2

L’ idea che un camping o un villaggio turistico siano ambientalmente sostenibili è ormai diffusa in buon parte dell’Europa centrale e settentrionale. Un po’ meno in Italia, anche se la richiesta di siti turistici che rispondano a questi requisiti sta crescendo sia dall’estero che da parte dei nostri turisti. Un campeggio ad esempio può essere “eco” se caratterizzato dall’utilizzo di materiali sostenibili e locali per le proprie strutture, da una illuminazione efficiente a led, dalla presenza di impianti di produzione di energia elettrica e termica rinnovabile. In tema di mobilità se garantisce la possibilità di noleggiare biciclette o veicoli elettrici, disporre di colonnine di ricarica elettrica, e via elencando. Qui ci concentreremo sulle possibilità di utilizzare l’energia solare, fotovoltaica o termica, indicando alcuni vantaggi e segnalando alcune agevolazioni o incentivi a cui si può ricorrere per ottenere dei contributi per tali investimenti.

Solare termico per la produzione di acqua calda

Partiamo con la più classica soluzione per soddisfare la domanda di acqua calda sanitaria: i pannelli solari termici. Si tratta di un intervento particolarmente utile che taglia i costi energetici, considerando che la domanda è concentrata proprio quando è massima la radiazione solare: nei mesi da Aprile, Maggio a Settembre. La quasi totalità dell'acqua calda prodotta con il solare termico è uti“ I pannelli solari termici sono un intervento particolarmente utile che taglia i costi energetici, considerando che la domanda è concentrata proprio quando è massima la radiazione solare"

“Si consiglia sempre di chiedere più preventivi che includano il costo dell’installazione. Va considerato con grande attenzione il sistema di installazione e fissaggio del pannello che deve essere stabile"

lizzata per le docce degli ospiti della struttura, sia per i blocchi docce che per i bungalow indipendenti. Per utilizzare l'energia solare termica nei campeggi si devono considerare oltre al livello di irradiazione la posizione, la possibilità che sulla copertura sia presente lo spazio necessario al montaggio dei collettori, un locale tecnico dedicato al serbatoio di accumulo dell’acqua calda - possono essere anche più di uno – e altri componenti del sistema con la possibilità di combinare il sistema di riscaldamento preesistente con quello solare. In caso di grandi distanze tra l’accumulo e le docce viene installata una rete di ricircolo. Il volume dell’accumulo deve essere in grado di soddisfare almeno la domanda giornaliera di acqua calda per minimizzarne i tempi di avviamento. Possiamo stimare il fabbisogno pro capite per il servizio doccia in circa 20-30 litri al giorno di acqua calda a 40-45 °C. Solo dopo un’attenta valutazione sui possibili consumi e altre caratteristiche del sito un tecnico specializzato potrà progetterà l’impianto e il suo dimensionamento sia dei collettori solari che del volume del serbatoio di accumulo per riuscire a raggiungere l’obiettivo di un’elevata frazione di calore da fonte solare, evitando al contempo una eccessiva produzione di surplus non utilizzabile nei mesi più assolati. Un calcolo molto approssimativo si basa sul fatto che la superficie di un collettore solare - meglio se piano, vetrato e certificato secondo gli standard CEN - è di 0,2-0,3 mq per posto tenda, mentre il volume del serbatoio di accumulo è di 50-100 litri per metro quadrato di superficie di collettore. Questa regola pratica è utile anche per valutare rapidamente se il tetto della struttura su cui istallare i pannelli è sufficientemente grande. Si consideri che oggi i pannelli solari termici hanno una dimensione media di 2,5 mq ciascuno. Si consiglia poi un’esposizione a sud e in genere un’inclinazione, alle nostre latitudini, di 30 gradi. Con un esempio molto indicativo possiamo ipotizzare che a un campeggio dell’Italia centro-meridionale con circa 150-170 posti tenda, per avere almeno una frazione di energia solare del 60% integrabile con gas, gpl o elettrico, servirebbero circa 50-60 mq di collettori , ovvero 2024 collettori, e un accumulo di circa 4000 litri. Si consiglia sempre di chiedere più preventivi che includano il costo dell’installazione. Va considerato con grande attenzione il sistema di installazione e fissaggio del pannello che deve essere stabile. In genere quello più corretto e adeguato al collettore utilizzato è indicato dallo stesso produttore. Prima di far eseguire i lavori è bene concordare per iscritto i costi complessivi, i materiali e i componenti utilizzati,i tempi di installazione. Vanno privilegiati sempre la semplicità e la qualità degli impianti, che andrebbero collocati in luoghi facilmente accessibili ai controlli e alle operazioni di manutenzione e possibilmente in modo da ridurre la distanza del pannello solare dal punto di utilizzo dell’acqua calda per limitare le perdite termiche nei tubi di collegamento, che vanno comunque coibentati; questo tra l’altro è un aspetto rilevante per l’efficienza del sistema.

Fotovoltaico per la produzione di energia elettrica

Sull’impianto fotovoltaico (FV) ci dilungheremo meno, specificando innanzitutto che dovrà essere dimensionato in base ai consumi elettrici del campeggio o comunque per riuscire a fornire un contributo significativo alla riduzione della bolletta elettrica. Il concetto dal quale bisogna sempre partire è che è molto più conveniente usare sul momento tutta l’elettricità prodotta dal solare FV anziché immetterla in rete. Tuttavia, visto che ciò non è sempre possibile, grazie al meccanismo dello “scambio su posto”, che funziona come una

sorta di batteria virtuale, verrà rimborsata una parte degli oneri sull’energia non consumata direttamente e immessa in rete. Per dimensionare un impianto FV potremmo basarci sul fabbisogno di energia elettrica delle principali utenze e sui profili di consumo giornalieri e mensili, ma nella pratica sullo spazio a nostra disposizione su tetti e tettoie delle strutture. Si consideri che 1 kWp di picco fotovoltaico richiede oggi 3 moduli, che occupano uno spazio di circa 7 mq. Lo stesso chilowatt FV può produrre su base annuale in una località dell’Italia centrale circa 1.300-1.400 kWh, con la maggiore generazione nei mesi che vanno da giugno ad agosto. Considerando anche l’altro essenziale componente del sistema FV, l’inverter, l’impianto se di buona qualità può avere un costo chiavi in mano di circa 1.500 euro per kWp. Quindi, ad esempio, con 10 kWp di potenza FV - 70 mq di moduli - si potranno produrre nel corso dell’anno circa 13-14mila kWh, in parte autoconsumati e in parte ceduti alla rete, con un conseguente parziale rimborso dato dallo scambio sul posto. Il costo finale di un simile impianto FV potrebbe aggirarsi intorno alle 13-15mila euro Iva esclusa.

Agevolazioni e incentivi

In generale le imprese possono accedere ad una ampia gamma di incentivi per investimenti in energie rinnovabili ed efficienza energetica. Alcuni sono a carattere nazionale, altri a carattere locale o di settore con fondi limitati o disponibili per un breve arco di tempo. Qui elenchiamo solo quelli principali che al momento possono essere usufruiti su scala nazionale da villaggi turistici e camping: il conto termico e il credito di imposta. Per il solare termico l’incentivo è del Conto termico, che riguarda nel nostro anche le misure di efficienza energetica, si ha un approccio completamente nuovo rispetto alle detrazioni fiscali: 1) l’incentivo è riconosciuto sulla base di algoritmi molto semplici che permettono di stimare l’energia termica prodotta in un anno da un impianto a fonti rinnovabili; 2) l’incentivo non arriva all’utente finale sotto forma di riduzione delle tasse nell’ambito dell’annuale dichiarazione dei redditi, ma con un bonifico che il GSE, soggetto che gestisce il meccanismo, effettua a beneficio dell’utente finale che ha fatto l’intervento. Per l’installazione di un impianto solare termico l’incentivo viene erogato all’utente finale in un’unica rata dopo due o tre mesi per importi fino a 5.000 €. In caso di impianti solari con superfici dei collettori inferiori a 50 mq in due rate, nel giro di massimo un anno e mezzo; in cinque rate annuali per impianti oltre i 50 mq. La richiesta di incentivo deve essere presentata entro sessanta giorni dalla fine dei lavori. L’ammontare dell’incentivo erogato non può eccedere in nessun caso il 65% delle spese sostenute ammissibili. È inoltre possibile usufruire del mandato irrevocabile all’incasso, dispositivo che rende semplice e vantaggioso cedere l’incentivo riconosciuto dal GSE a un soggetto terzo. Il mandato può essere utilizzato unicamente per procedere al pagamento di un fornitore tramite l’erogazione, direttamente a tale soggetto, dell’incentivo netto spettante. Quindi, il fornitore riconosce al cliente uno sconto pari all’entità dell’incentivo e poi incassa il contributo erogato dal GSE. Per l’impianto fotovoltaico o solare termico vi è la Tax Credit Riqualificazione, un incentivo destinato specificatamente ad hotel, agriturismi e villaggi turistici. Il credito d’imposta è del 65% delle spese sostenute per le voci ammissibili e l’importo massimo ottenibile – nel biennio 2020-2021 – è pari a 200.000 euro in regime de minimis; altra novità è che il credito è utilizzabile, esclusivamente in compensazione nel modello F24, anche in un’unica soluzione senza obbligo di ripartizione in quote annuali. Il beneficio è alternativo ad altre agevolazioni, come ecobonus o tax credit adeguamento ambienti di lavoro, ma non all'iper ammortamento e non costituisce materia imponibile ai fini delle imposte sui redditi e dell'Irap. Attualmente non sono previste ipotesi di cessione del credito o di sconto in fattura. ✻

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