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Anno XLI n. 4 Aprile 2019 Euro 2.50 - I.P.
ATTUALITÀ
Se il quartiere diventa sempre più Social
“Vicinimiei”, ecco l’App per un buon vicinato
ESTERO
SCIENZE
VIAGGIO
La Nato 70 anni dopo la firma del Patto
Vaccinarsi ad ogni età, la migliore prevenzione
Guatemala, nella terra perduta dei Maya
Tra vecchie e nuove sfide, quale futuro per l’Alleanza
Anche in età adulta contro l’immunosenescenza
Un piccolo e sorprendente paradiso della natura
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IN QUESTO NUMERO
5. Editoriale 6. Zoom 10. Periscopio 76. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo / Soluzioni 97. Lettere
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società i
34
34. Un euro per una casa Progetti per i nostri borghi di Ilaria Romano
8. Over ed e-Commerce
Crescono gli acquisti sul Web di Rachele Randon
16. Impauriti, ma ottimisti Cosa temono gli italiani di Donatella Ottavi
Per essere felici? Fate le pulizie, ovviamente di Valerio Maria Urru
17.
18. Il Terzo Tempo
anteprime
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__SOCIETÀ__ I 70 anni del Patto Atlantico. Quale futuro oggi per la Nato? Alle prese con l’ennesima transizione, è chiamata a ripensare il suo ruolo di Leonardo Guzzo
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__le INTERVISTE__ Adriano Panatta racconta 5 decenni di tennis mondiale Nel suo nuovo libro, cinquanta capitoli e tante sfide leggendarie di Raffaello Carabini
56 i
www.50epiu.it
INDICE
38 i
APRILE 2019
__SOCIETÀ__ Bentornato vinile! La rinascita del disco Dopo quasi trent’anni di oblìo, la musica ricompare sul giradischi di Barbara Di Sarno
Il tempo finisce, sì, ma... di Lidia Ravera
20. Sempre più Social
I vicini di quartiere cambiano di Giovanna Dall’Ongaro
24. Panchine dell’Amicizia Contro ansia e depressione di Anna Maria Melloni
32. Mestieri di ieri
Essere lustrascarpe oggi di Carlotta Poselli
42. Italiano alla riscossa Più studiato del francese di Rossana Martini
52. Pasqua nel mondo Viaggio tra le tradizioni di Giovanni Orso
64. Sindrome “Italia”
Il male oscuro delle badanti di Romina Vinci
67. Ecco l’Earth Day
Una giornata per il Pianeta di Lavinia Viti APRILE 2019 I 3
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cultura
viaggio
43. Libri 44. Arte 45. Teatro 46. Musica 47. Cinema
48. Viaggio in Guatemala Nel cuore degli antichi Maya di Loris Porcheri
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Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it
68. Vaccinarsi in età adulta
Un gesto di prevenzione per gli over di Paola Stefanucci
i
In realtà ciò che conta è solo la dieta A cura di Fondazione Veronesi
74. Per il centro di Oslo
La città che ha detto addio alle auto di Giulia Rachele Deli
parliamo di... i
i
72. Super cibi: esistono davvero?
77. Spazio50
Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti
86. Previdenza di Gianni Tel
eventi
54. Prossima meta, Baveno
XXXVII Concorso Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia di Luisella Berti
i
intervista
60. Andrea De Carlo
Impariamo ad aprire la mente e a lasciarci incantare di Raffaello Carabini
89. Fisco
di Alessandra De Feo
98. Bazar
a cura del Centro Studi 50&Più
Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Antonio Barella, Shutterstock, Sintesi, VISITOSLO/Nancy Bundt, kenneth.spaberg/foap/visitnorway.com, ©Foto N.A.T.O., CH-Visitnorway.com, ©VisitGuatemala.com, Shutterstock: wjarek, Gino Santa Maria, Creative Lab, I Wei Huang, franz12, Abhishek Bagrodia, Marian Galovic, CatherineLProd., SL-Photography, MikeDotta. Foto di copertina: Contrasto Illustrazioni Enrico Riposati
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ANNO XLI - n. 4 aprile 2019
Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.81151914 m@il: redazione@50epiu.it
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Anno XLI n. 4 Aprile 2019 Euro 2.50 - I.P.
ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914 ATTUALITÀ
“Vicinimiei”, ecco l’App per un buon vicinato
ESTERO
SCIENZE
VIAGGIO
La Nato 70 anni dopo la firma del Patto
Vaccinarsi ad ogni età, la migliore prevenzione
Guatemala, nella terra perduta dei Maya
Tra vecchie e nuove sfide, quale futuro per l’Alleanza
Aderente a:
Anche in età adulta contro l’immunosenescenza
Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it
Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it
scienze
Se il quartiere diventa sempre più Social
Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi
Un piccolo e sorprendente paradiso della natura
Finito di stampare: 22 marzo 2019
4 I 50epiumagazine.it I APRILE 2019
Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.
Concessionaria esclusiva pubblicità: 50&PiùMedia Srl - Via del Melangolo 26, Roma Tel. 06.68883469 - mail: 50epiumedia@50epiu.it Per la pubblicità: Luigi Valitutti - Tel. 335491325 - mail: l.valitutti@50epiumedia.it
Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Bossi Migliavacca Dario Dolci Alberto Fanucchi Antonio Procuratore Gabriele Sampaolo
Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.688831 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it
Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88
Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001
Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore.
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ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
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UNA TERRA
di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più
EDITORIALE
editoriale APRILE 2019
RIUSCIRÀ GRETA THUNBERG, RAGAZZINA DI 16 ANNI, A VINCERE LA SFIDA CHE I CAPI DI STATO E DI GOVERNO, presi dai loro interessi particolari, nei pur ripetuti incontri continuano a fallire? Riuscirà lei e con lei milioni di giovani studenti impegnati nel FridaysforFuture (Venerdì per il futuro) a mobilitare a tal punto l’opiSTIAMO RENDENDO nione pubblica e considerare che i cambiaLA TERRA UN PIANETA menti climatici, lo stile di vita dell’uomo e il IN CUI L’UOMO FARÀ suo rapporto con la natura e le sue ricchezze SEMPRE PIÙ FATICA sono ormai giunti a un punto di non ritorno? A VIVERE A partire dal 2015 con la conferenza di Parigi Cop 21, pressoché tutti gli Stati del mondo si erano impegnati (a parole) a dare vita a politiche che avessero l’obiettivo fondamentale di contenere il riscaldamento globale, causa prima del “clima impazzito” di cui gli eventi meteorologici estremi sempre più frequenti sono uno dei segnali, e che sta determinando danni irreversibili di portata devastante. Lo scioglimento dei ghiacci ai poli, l’aumento della quantità di anidride carbonica nell’atmosfera, l’estinzione di specie animali e vegetali, l’accresciuta acidità degli oceani e l’erosione delle coste, la desertificazione di territori e la conseguente migrazione di intere popolazioni in fuga da terre divenute inospitali, solo per citarne alcuni. La forza di Greta e dei ragazzi che è riuscita a mobilitare in tutto il mondo è quella, senza possibilità di mediazioni o tentennamenti, di chi difende la propria vita e il proprio futuro. Non abbiamo una pianeta Terra di riserva nel quale sette miliardi e mezzo di persone possano rifugiarsi e neppure un pianeta dove poter gettare la smisurata quantità di rifiuti che l’umanità sta producendo. È questa coscienza che i ragazzi portano alla ribalta con le loro marce e le loro azioni di protesta. “I fenomeni climatici non hanno bisogno di passaporto per superare le frontiere che l’uomo ha disegnato sulla carta politica del pianeta. Proprio per questo, nel novembre scorso, ho sottoscritto, insieme ad altri Capi di Stato, a testimonianza della necessità di un impegno globale, una dichiarazione che muove dalla consapevolezza che “il cambiaLA FORZA DI GRETA mento climatico è la sfida chiave del E DEI RAGAZZI nostro tempo”. «La nostra generazione È QUELLA DI CHI DIFENDE - abbiamo scritto - è la prima a speriLA PROPRIA VITA mentare il rapido aumento delle tem- E IL PROPRIO FUTURO perature in tutto il mondo e probabilmente l’ultima che effettivamente possa combattere l’imminente crisi climatica globale» (Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica)”. Stiamo rendendo la Terra un pianeta in cui l’uomo farà sempre più fatica a vivere. Accettiamo la lezione che può venirci dai nostri nipoti, magari non marceremo insieme a loro, ma possiamo far parte, responsabilmente, di quella opinione pubblica, cosciente e decisa, capace di determinare l’adozione di politiche incisive di rispetto dell’ambiente.
APRILE 2019 I 5
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Z DALLA SVEZIA CON AMORE
6 I 50epiumagazine.it I APRILE 2019
ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE
DALLA SVEZIA ARRIVA UN PROGETTO AL QUALE NON POSSIAMO CHE AUGURARE IL MASSIMO SUCCESSO E LA PIÙ AMPIA DIFFUSIONE. Preso atto che l’80% dei nonni si occupa dei propri nipoti, il governo svedese ha deciso di dare vita ad un programma pilota che prevede il pagamento di uno stipendio (circa 700 euro al mese) a tutte quelle nonne che, dal lunedì al venerdì, si impegnano a tenere e accudire i propri nipoti. La misura, oltre che riconoscere anche economicamente il ruolo svolto dai nonni, ha svariati obiettivi a partire da quello di incentivare il lavoro dei genitori dei ragazzi: in questo modo, infatti, la mamma potrà rientrare a lavoro a tempo pieno, beneficiando dell’intero stipendio, oppure rendere possibile di trovare lavoro a chi, per motivi di organizzazione familiare, aveva dovuto rinunciare ad un impegno lavorativo. Tutto ciò con una ricaduta positiva sui livelli di occupazione e benessere generale. Il progetto prenderà il via dalle città di Stoccolma e Dalarna, dove circa un migliaio di famiglie faranno da test per sei mesi. In base ai risultati raggiunti, l’iniziativa verrà poi estesa all’intero Paese.
Nel Paese scandinavo sta per partire un progetto che, se funzionerà, potrebbe essere esteso a tutta la popolazione: il governo pagherà uno stipendio alle nonne che si prendono cura dei propri nipoti dal lunedì al venerdì. Lo scopo? Una ricaduta positiva sui livelli di occupazione dei genitori
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__COSTUME__
I SENIOR ACQUISTANO IN RETE
MEGLIO DA CASA
Computer, carta di credito alla mano, seGli uomini sono più delle donne (62,2% tacciano il Web guardando foto e compacontro il 37,8%), si collegano preferibilrando prezzi alla ricerca mente dalle ore 13.00 dell’offerta migliore. Non utilizzando il pc (47,2%) sono più giovanissimi, e il cellulare (41,4%); SONO IN CRESCITA GLI OVER 55 CHE COMPRANO IN RETE. ma non per questo ripochi usano il tablet I PRODOTTI SCELTI SONO nunciano alla tecnologia (11,4%). Ma cosa comSOPRATTUTTO SMARTPHONE che gli permette di fare prano? Soprattutto eletED ELETTRODOMESTICI, MA NON DIMENTICANO acquisti da casa; anzi, il trodomestici (frigoriferi, I REGALI PER I NIPOTINI numero dei senior itatelevisori, lavatrici, aspidi Rachele Randon liani catturati dall’e-comrapolvere, piani cottumerce è in crescita. ra), ma anche smartphoSecondo una ricerca di Idealo - un sito comne, profumi e scarpe da corsa. Non manparatore di prezzi -, nell’ultimo anno, il nucano prodotti per i nipotini (bambole, bimero degli over 55 che si sono rivolti alla ciclette, giocattoli) e per gli amici a 4 zampe rete per fare acquisti è aumentato del 24,3%. (cibo e cucce).
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8 I 50epiumagazine.it I APRILE 2019
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IN AGENDA DAL MONDO
01 aprile
FIUMI DI BIRRA SCURA
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MONACO (GERMANIA) C’è tempo tutta la prima settimana del mese per visitare il Festival della birra scura a Monaco. Birrerie e birrifici in festa, con tante altre specialità bavaresi. www.paulaner-nockherberg.com
aprile
TANTA CIOCCOLATA! GINEVRA (SVIZZERA) Fino al 7 c’è il più grande festival svizzero del cioccolato, il Festichoc, con oltre 30 mastri cioccolatieri. Degustazioni, vendita ed esposizione di sculture in cioccolato. www.festichoc.ch
13 aprile
ARRIVA LA FORMULA “E” ROMA La capitale ospita l’E-Prix, il campionato mondiale di Formula E per le auto elettriche. 22 auto si sfideranno su un tracciato di 2.84 km nell’iconico quartiere dell’Eur. www.turismoroma.it
A PROPOSITO DI...
POLIESTERE
Milioni di mail e messaggi
Ogni minuto nel mondo si scambiano 187 milioni di mail, 38 milioni di messaggi WhatsApp, 18 milioni di sms. Lo dice il Cefriel, società partecipata da università, imprese e pubbliche amministrazioni. www.ansa.it
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MOLTO VERSATILE SÌ - È resistente a ta-
gli e abrasioni, impermeabile e ben traspirante. Isola termicamente e asciuga rapidamente.
Gap donne e uomini
Secondo l’Istat, le pensionate italiane possono contare in media su 15.078 euro l’anno contro i 20.989 degli uomini. 6mila euro in meno: una cifra che, in tempi di crisi, non può che essere importante. www.momentoitalia.it
LAVORO
TECNOLOGIA
I sogni dei Millennials
Il primo robot cosciente
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...MA ELETTROSTATICO NO - I capi generano palline da sfregamento o lavaggi. Sviluppano cattivi odori e creano cariche elettrostatiche.
i SOCIETÀ
IN NUMERI
Neomamme, che fatica!
ENERGIE RINNOVABILI E UNIONE EUROPEA
Il target Ue di un 20% di energia proveniente da rinnovabili nel 2020 è raggiungibile. Secondo i dati Eurostat, spicca il primato della Svezia, che con il 54,5% stacca nettamente tutti gli altri.
ENERGIA DA RINNOVABILI IN SVEZIA
ENERGIA DA RINNOVABILI IN FINLANDIA
ENERGIA DA RINNOVABILI IN LETTONIA
54,5%
41%
39%
10 I 50epiumagazine.it I APRILE 2019
I Millennials preferiscono il lavoro intellettuale a quello manuale. Considerano più attraente una start up di una grande azienda. Il tutto emerge da uno studio su 5mila ragazzi targato denred/Orienta. www.ilsole24ore.com
Secondo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro sono 29.879 le donne che si sono licenziate. Tra le mamme, 5.261 sono passate ad altra azienda. Il resto, 24.618 è per mancanza di assistenza e di asili nido. www.lastampa.it
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Il ricercatori della Columbia University hanno dato vita al primo robot della storia in grado di comprendere chi è. Incamera nozioni ma è anche capace di evolversi. In sostanza, ha coscienza di sé. www.notizie.tiscali.it
FONTE: EUROSTAT
PENSIONI
i
SOCIETÀ
PERISCOPIO
IL VILLAGGIO FANTASMA DEI CASTELLI
a cura di Samuela Gangi
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SULLA CRESTA DELL’ONDA 17 TORQUAY (AUSTRALIA) aprile
Il paradiso dei surfisti è sulla costa Sud dello Stato di Victoria, a Torquay. Qui, gli amanti delle onde si sfidano nel Rip Curl Pro, sino al 27. www.worldsurfleague.com
21 aprile
PASQUA FIORENTINA FIRENZE A Pasqua, occhi puntati sul “Brindellone”, il carro a forma di torre con fuochi d’artificio. Alle 11 si accende la miccia della “Colombina” che vola sino al Carro. www.firenzeyesplease.com
23
VIVA SAN GIORGIO!
aprile
Due giorni di festa per celebrare il santo patrono d’Inghilterra: San Giorgio. Il 23, la tradizionale parata con cavaliere ne rievoca le gesta e Trafalgar Square ospita un grande concerto. www.viaggilondra.it
LONDRA
ATTUALITÀ
Ricchi, troppo ricchi...
Aumentano le disuguaglianze: i più ricchi del mondo sono 26 e posseggono le ricchezze di 3,8 miliardi di persone. A scattare la drammatica fotografia è stato di recente proprio il World Economic Forum di Davos. www.ilsole24ore.com
i STATISTICHE
Maltrattamenti a scuola
Secondo una ricerca diffusa dal portale Orizzontescuola, i casi di maltrattamenti nelle classi in 5 anni sarebbero stati 78. Il picco si è registrato nel 2016, quando il dato è addirittura triplicato. www.orizzontescuola.it
i SALUTE
Un cuore a carica wireless C’È UN INSEDIAMENTO ABITATIVO PIUTTOSTO CURIOSO NELLA PROVINCIA DI BOLU, IN TURCHIA. Si tratta del villaggio di Burj Al Babas, realizzato da una grossa compagnia di costruzioni e pensato per un pubblico di facoltosi acquirenti stranieri. Peccato che il paese sia rimasto completamente disabitato da quando, nel 2014, sono iniziati i lavori di costruzione. Settecento villette, con tanto di torri, che evidentemente non hanno fatto gola a nessuno. Dovevano andare
in vendita per una cifra compresa tra i 300 e i 500mila euro ciascuna, ma nessun acquirente si è fatto vivo. Intanto, da cinque anni a questa parte, i costruttori hanno investito oltre 200 milioni di euro tant’è che, oggi, la compagnia di costruttori rischia la bancarotta. Molti osservatori internazionali sottolineano come quello di Burj Al Babas sia un esempio della crisi economica che sta attraversando tutta la Turchia; altri, più semplicemente, di cattivo gusto in edilizia.
Un cuore artificiale in grado di alimentarsi in modalità wireless è stato impiantato per la prima volta su due pazienti in Kazakistan. Nell’équipe che è intervenuta c’era anche il cardiologo italiano Massimo Massetti del Policlinico Gemelli. www.focus.it
i APRILE 2019 I 11
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+ Quindici scatti di Ernst Haas, fotografo di scena, per raccontare Clark Gable, Montgomery Clift e Marilyn Monroe, durante le riprese de “Gli spostati”. A Bologna, presso la Galleria Ono Arte, fino al 28 aprile, “Marilyn Monroe & The Misfits”
© XX
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DIETRO LE QUINTE DE “GLI SPOSTATI”
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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__
DALLA CRISI AD OGGI, QUALCOSA È CAMBIATO
I difficili anni trascorsi hanno suscitato molte insicurezze negli italiani. La paura è diventata una compagna di viaggio, un tratto fondamentale del nostro tempo, alimentata da preoccupazioni di diversa natura.
+
INSICURI, MA OTTIMISTI di Donatella Ottavi
Una ricerca ha di recente messo in luce i principali timori degli italiani rispetto alla percezione DELLA SICUREZZA: tante paure, ma anche un po’ più di fiducia
75
QUAL È ATTUALMENTE LA PERCEZIONE SOCIALE DEGLI ITALIANI SUL TEMA SICUREZZA? A questa domanda l’istituto di ricerca Demos&Pi e la Fondazione Unipolis hanno voluto dare una risposta, pubblicando l’undicesimo Rapporto dell’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza. Si registrano timori in diversi ambiti, ma emerge un dato positivo: un lieve miglioramento della percezione rispetto al 2012, quando la crisi economica aveva fatto toccare il picco massimo di intensità. Ad oggi, l’insicurezza globale dall’inquinamento alla criminalità, fino alle guerre - rappresenta la paura principale (75%). Segue l’incertezza economica che, in generale, preoccupa il 62% delle persone. Se poi si prende in considerazione anche il profilo professionale, si registra un livello di preoccupazione più alto tra gli operai e le casalinghe (81%) e, inevitabilmente, anche tra i disoccupati
INSICUREZZA GLOBALE: TIMORI, NUMERI E SPERANZE PER IL FUTURO (76%). Emergono, inoltre, la paura di perdere la pensione o di non riceverla mai (37%), di non avere soldi a sufficienza per vivere dignitosamente (36%) e di perdere il proprio lavoro (34%). Un ultimo dato
100
assolutamente degno di nota è quello legato al problema della tutela ambientale: il 70% degli italiani lo ritiene addirittura prioritario rispetto ai timori sulla crescita economica. Nell’ambito dello stesso Rap-
LE PERCENTUALI DELL’INQUIETUDINE IN ITALIA
90 80 70 60
75%
50
70% 62%
40 30 20
37%
34%
NON RICEVERE LA PENSIONE
PERDERE IL LAVORO
10 0
INSICUREZZA GLOBALE
INCERTEZZA ECONOMICA
Fonte: XI Rapporto sulla sicurezza e l’insicurezza sociale in Italia e in Europa (2019).
16 I 50epiumagazine.it I APRILE 2019
DETERIORAMENTO AMBIENTALE
porto è stato realizzato un focus sulle insicurezze in ambito lavorativo, che ha coinvolto sei Paesi europei: Italia, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito e Ungheria. Il minor grado di soddisfazione si registra nel Sud Europa, con l’Ungheria che si attesta attorno al 36%, seguita dall’Italia (30%) e dalla Francia (28%). Più ottimisti, invece, il Regno Unito (48%), la Germania (61%) e l’Olanda (67%). Relativamente ai giovani, infine, emergono perplessità circa la previsione della loro futura posizione sociale. In tutti e sei i Paesi coinvolti nel focus, solo una piccola minoranza immagina miglioramenti: l’Olanda registra un 25%, seguita dalla Germania (21%), dal Regno Unito (19%) e dall’Ungheria (19%). Il più pessimista, invece, risulta essere il nostro Paese (60%), seguito dal 54% registrato in Francia.
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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__
UOMINI, FATE LE PULIZIE ...E SARETE FELICI! Sarà che la Scienza è donna e potrebbe senta un certo benessere psicofisico. avere avuto un occhio di riguardo per Qualcosa sta cambiando nel “rude” male “quote rosa”, stavolta schio? Secondo lo studio, però ce l’ha messa tutta a pesare sono ormai i cliPER GLI UOMINI, IN CASA, per ridefinire i ruoli. ché: se, da una parte, le È ORA DI RIMBOCCARSI Antefatto: all’università donne non apprezzano LE MANICHE. NON SI TRATTA svedese di Umeå hanno l’uomo scansafatiche, PIÙ SOLO DI RIPARTIRE LE FACCENDE, C’È monitorato oltre 30mila dall’altra, molti uomini UN ALTRO MOTIVO: individui di 61 Paesi e si sono detti stanchi di FARLE MIGLIORA L’UMORE con più di 26 anni d’età. essere relegati ai soliti Scopo: indagare il nesso di Valerio Maria Urru ambiti “maschili” di matra convivenza e disagi nutenzione o riparazioni. psicologici. Risultato: chi non condiE, alla fine, a beneficiarne di più sono vide le pulizie di casa, non solo danproprio loro che, sentendosi meno in neggia il rapporto, ma soffre di ansia colpa, vedono migliorare l’umore e il e nervosismo; chi lo fa, invece, prerapporto di coppia.
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______IL TERZO TEMPO______
IL TEMPO FINISCE, SÌ, MA... di Lidia Ravera L’AVETE NOTATO? ARRIVATI A UNA CERTA ETÀ (60 E PIÙ?) INCOMINCIA A DIVENTARE SEMPRE PIÙ FREQUENTE INCONTRARSI AI FUNERALI. Entri a capo chino nella Chiesa, anche se né tu né il defunto, magari, siete o eravate cattolici. Entri a capo chino nella Chiese perché la Chiesa è il luogo dei rituali di passaggio: battesimo, matrimonio, esequie. Non ce n’è altri, a parte la Sinagoga e qualche Tempio, dove si celebrano altri culti, o forse la Moschea. Non c’è un luogo per accomiatarsi da chi lascia la vita per chi vive senza un’idea di Dio. Così, credenti e non credenti, si rimane lì, in silenzio, nella penombra, a pensare alla persona che se ne è andata. A cercare di abituarci all’idea che non la vedremo più, non potremo più chiamarla al telefono, mandarle un messaggino, prenderla affettuosamente in giro, offrirle un caffè. Poi qualcuno si alza dalla panca o dall’inginocchiatoio e va verso il pulpito 18 I 50epiumagazine.it I APRILE 2019
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e legge qualcosa che ha scritto, qualcosa che ricorda il defunto o la defunta, e celebra le sue doti. In genere sono belle pagine, sentite, commoventi. Spesso con qualche battuta spiritosa, che dovrebbe aiutare ad alleggerire l’atmosfera. Ecco, siamo arrivati al punto: ai funerali si respira un’aria pesante. Certo, perché, in qualche modo, si era legati a chi non c’è più, ma anche perché, ai funerali, pensiamo alla nostra, di morte. È inevitabile. E pensare alla nostra morte ci è insopportabile. Abbiamo una lunga vita dietro di noi, e il futuro si restringe. La persona che stiamo accompagnando alla sepoltura aveva soltanto un pugno di anni più di noi, non di rado è nostra coetanea... Ieri c’era, oggi non c’è, e non ci sarà mai più. Esiste un pensiero più odioso? Per quanti sforzi facciamo non riusciamo ad immaginarci un mondo senza di noi. Il nostro ego si sgonfia come un palloncino abbandonato al sole: a che vale darsi tanto da fare, se poi, per quattro stupide cellule impazzite o per l’usura di un organo, tutto finisce? Usciti dalla Chiesa abbiamo una fretta dannata di tornare alle nostre
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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ LARGO ARENULA 34 00186 ROMA PER FAX 0681151914 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT
occupazioni, dobbiamo scacciar via il pensiero molesto, bere uno spritz, ridere, telefonare ai figli... Anche a me capita. Mi è capitato tre volte nel giro di un paio di mesi. La terza, la più recente, fuori dal teatro dove, con un concerto, si era appena conclusa la cerimonia dell’addio ad un caro amico musicista, mi sono fermata un attimo a riflettere e mi sono detta: non è sano sfuggire a questo pensiero che non è un pensiero, bensì una forma d’ansia, non è sano scappare davanti all’ansia del tempo che finisce. Ne soffriamo tutti. Io ho scoperto di soffrirne in età non sospetta: ave-
vo 10 anni. Per questo, adesso, maturati 50 e più anni di pratica, posso darvi alcuni consigli. Primo: vietato rimuovere, non fate finta che la morte non esista, se no lei si vendica e vi torna in mente ogni due per tre. Secondo: pensare ossessivamente alla morte è morboso esattamente quanto non pensarci mai, dovete trovare una misura. Terzo: pensate alla morte dieci minuti tutti i giorni, prendetevi una pausa di meditazione, un momento di distacco da tutto quello che vi urge nel quotidiano. Magari delimitate il vostro spazio con una musica, la musica aiuta la concentra-
zione. Quarto: pensate alla morte con serenità, come si pensa a qualcosa di naturale, a cui non opporre una rabbiosa resistenza. Quinto: non associate la morte con la sofferenza fisica, ricordate a voi stessi che la sofferenza si può tenere a bada con i farmaci. Sesto: lottate, lottiamo tutti insieme, perché quando non c’è più speranza e lo stato di viventi è diventato insopportabile, sia possibile andarsene dignitosamente. E per propria volontà. Anche se siete cattolici. Perché nessun Padre vuole che i suoi figli soffrano inutilmente. Ecco, adesso il mostro, il pensiero impensabile, è lì accucciato ai miei piedi. Mansueto.
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Vicinimiei.it è una piattaforma semplice e sicura, nata per incoraggiare i legami sociali. Gli iscritti possono chiedere in prestito oggetti, organizzare eventi, lanciare progetti a favore della comunità che li circonda e rendere più vivace e stimolante la vita del proprio quartiere
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QUARTIERI SEMPRE PIÙ SOCIAL
di Giovanna Dall’Ongaro
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C’È UN LUOGO PERFETTO PER SCAMBIARSI FAVORI, CONDIVIDERE INTERESSI, SCONFIGGERE LA SOLITUDINE. E, PERCHÉ NO, REALIZZARE UNA SOCIETÀ MIGLIORE: IL QUARTIERE
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COSÌ LONTANI, COSÌ VICINI. MA ANCHE “COSÌ VICINI, COSÌ LONTANI”. È IL PARADOSSO DEL VILLAGGIO GLOBALE. Con Facebook, Skype e WhatsApp si annullano le distanze: gli amici, i colleghi, i fidanzati e i nipoti dall’altra parte del mondo sembra che stiano nella stanza accanto. Ma le persone che abitano effettivamente a distanza di pochi metri dalla propria casa spesso sono dei perfetti sconosciuti. Esploriamo il mondo con un click, ma non sappiamo cosa accade nel nostro quartiere. Eppure il vicinato potrebbe nascondere molte e belle sorprese. C’è un modo semplice ed efficace per entrare in contatto con i concittadini che vivono nella stessa zona e scoprire le risorse della comunità che circonda le nostre case. Stiamo par-
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lando del portale vicinimiei.it, un Social Network, disponibile gratuitamente su App e su Web, che ha l’obbiettivo di mettere in collegamento i vicini del quartiere. Per incontrarsi, scambiarsi consigli, prestarsi oggetti, organizzare eventi. Per sentirsi meno soli, ma anche per rendere più vivibili le nostre città. A Giulia Buffa, fondatrice della piattaforma, abbiamo chiesto di descriverci questo progetto un po’ controcorrente, nato all’insegna del “local”. Perché creare un Social Network a misura di quartiere in un’epoca “global”? Il progetto è frutto della mia esperienza personale. Subito dopo la maturità ho deciso di esplorare il mondo. Ho soggiornato a Parigi, Valencia e Glasgow, e per 6 mesi a Jaipur, in India. Poi mi sono trasferita a Berlino. So bene cosa significhi andare a vivere in una nuova città dove non si conosce nessuno. Ogni volta che arrivavo in un posto nuovo, mi ritrovavo regolarmente a bussare alle porte dei miei vicini per stringere legami con loro, chiedere consigli, domandare aiuto in caso di necessità. Ho sperimentato in prima persona quanto sia importante conoscere il quartiere e avere un buon rapporto con le persone che ci vivono. È così che ho deciso di realizzare
una piattaforma che mettesse in relazione tra loro i vicini. Cosa si può fare su vicinimiei.it? Una volta che ci si è iscritti si possono pubblicare annunci, creare gruppi che condividono uno stesso interesse, realizzare eventi di quartiere. Faccio qualche esempio pratico: se qualcuno ha bisogno di una scala per una sola occasione, invece di comprarla può chiedere ai vicini iscritti alla piattaforma se qualcuno è disposto a prestargliela. Ma la piattaforma serve anche per aiutare le persone sole a trovare compagnia, a creare gruppi di persone con gli stessi interessi che si incontrano regolarmente, a mettere in contatto mamme con bambini piccoli per scambiarsi favori o consigli. Vuoi vedere un film, ma non trovi nessuno che ti accompagni e non vuoi andare al cinema da solo? Puoi chiedere a qualcuno dei tuoi vicini se è interessato e disponibile. Vuoi prepararti per una maratona, ma nessuno dei tuoi amici è disposto al sacrificio di allenamenti intensi? Puoi trovare compagni di corsa tra le persone che vivono nel tuo stesso quartiere. C’è chi, tramite la piattaforma, promuove eventi originali come un aperitivo in lingua inglese. Insomma, le opportunità offerte sono moltissime. E non mancano le ini- » APRILE 2019 I 21
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SOCIETÀ ATTUALITÀ ziative di solidarietà, come dare ospitalità a persone sole durante le feste natalizie, per esempio. Insomma, è un modo per rendere il quartiere un posto più piacevole in cui vivere? Noi crediamo che avere un buon vicinato possa contribuire a risolvere alcune questioni sociali come la solitudine e la depressione o l’eccessivo consumismo. Crediamo che insieme si possa sviluppare un’economia più sostenibile basata sulla condivisione di oggetti, di esperienze e di tempo. La nostra missione è quella di offrire ai cittadini una piattaforma semplice, gratuita, intuitiva e sicura per incoraggiare i legami sociali. Quali sono le regole da seguire per iscriversi? Bisogna iscriversi con la reale identità, digitando le vere generalità, nome, cognome e indirizzo, che saranno verificate dallo staff. Per tutti i dati acquisiti viene garantita la massima riservatezza, le pubblicazioni sono protette dai visitatori
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NELLA NATURA
Quartiere “verde”, cervello giovane Una ricerca inglese ha evidenziato che gli abitanti di quartieri “verdi” sviluppano un declino cognitivo inferiore del 4,6% rispetto a chi abita invece in aree ricoperte di asfalto. (Fonte: Studio Environmenthal Health Perspectives)
SOTTO, NELLA FOTO, GIULIA BUFFA, FONDATRICE DELLA PIATTAFORMA SOCIAL VICINIMIEI.IT
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esterni e dai motori di ricerca. Ai partecipanti viene chiesto di comunicare con i propri vicini con la massima gentilezza e onestà. Ci sono molti modi per aiutare i vicini: pubblicare un annuncio, organizzare un evento, rispondere alle domande che vengono poste. Tutto per il bene del proprio quartiere. Per ora siete attivi su Milano e Monza. E in futuro? L’obbiettivo è quello di offrire il servizio in tutta Italia, contribuendo a rendere più vivace la vita di tanti quartieri. Abbiamo già ricevuto iscrizioni da parte di persone che vivono in quartieri non ancora aperti. Non abbiamo un ordine prestabilito con cui rendere attive le città, la piattaforma resta sempre in funzione delle persone che la utilizzano. In un mondo sempre più globale e interconnesso, il quartiere rischia di venire considerato anacronistico. Noi pensiamo invece che un buon vicinato abbia un ruolo importante nella nostra società e che contribuisca anche a renderla migliore.
IL MOVIMENTO
Retake: per riprendersi la città, cominciando dal quartiere Lotta al degrado, valorizzazione dei beni pubblici e diffusione del senso civico sul territorio: sono questi i princìpi ispiratori di Retake, un movimento di cittadini presente in 40 città italiane che condividono un sogno e contribuiscono a realizzarlo, vivere ovvero in ambienti dove regni la legalità, il rispetto delle regole, il senso di comunità. Armati di sacchi, pattumiere, ramazze, idee originali e tanta buona volontà, i retakers si impegnano su quattro fronti: migliorare la qualità della vita tramite azioni per ridurre il degrado; accrescere una cultura solidaristica e di cittadinanza attiva; sostenere la legittima espressione artistica sotto forma di Street Art incoraggiando artisti di talento a promuovere la propria arte in luoghi pubblici e privati, dopo avere ottenuto le autorizzazioni legali; favorire l’integrazione sociale in zone urbane periferiche per diffondere un maggiore orgoglio e senso civico. Retake è presente a Roma con 90 gruppi di quartiere. L’attrezzatura del retaker? Raschietto, guanti, sgrassatore, alcool etilico, spugnetta metallica, spazzola di metallo, saggina e paletta. E poi spirito di squadra e amore per la propria città.
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Ad Harare, in Zimbabwe, alcune nonne supportano un team di psichiatri mettendosi all’ascolto di persone colpite da sindrome ansiosodepressiva
IN PANCHINA CONTRO LA SOLITUDINE
di Anna Maria Melloni Centro Studi 50&Più
«È UNA CALDA MATTINA DI AGOSTO AD HARARE, CAPITALE DELLO ZIMBABWE. Farai, una giovane madre di 24 anni, sta camminando verso una panchina. Sembra infelice e sconsolata. Su quella stessa panchina è seduta una donna di 82 anni, conosciuta da tutta la comunità come “Nonna Jack”. La giovane le consegna un fascicolo e si siede accanto a lei. Nonna Jack sfoglia il documento, lo legge in un lungo silenzio, poi respira profondamente e rivolgendosi alla ragazza I DATI GLOBALI dice: “Sono qui per te. Ti va di racUn fenomeno mondiale contarmi la tua storia?”». Ogni anno i disturbi d’ansia colpiscono 250 milioni di È così che inizia il racconto dello psipersone (3,6% della popolazione mondiale), mentre chiatra Dixon Chibanda nel suo consono 322 milioni i soggetti che soffrono di disturbi devegno per Ted, il marchio di confepressivi (4,4% della popolazione mondiale). L’80% di renze statunitensi che gira il mondo queste persone vive in Paesi a basso o medio reddito.
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L’UTILITÀ DEL DIALOGO
Rieducare la mente contro il pensiero negativo Molti studi hanno indagato l’efficacia della Talk Therapy per il trattamento della depressione: parlare con uno specialista si è rivelato utile per capire e gestire i propri pensieri negativi. I due approcci più utilizzati sono la terapia “cognitivo-comportamentale“ e quella “interpersonale”. La prima è volta a scardinare quegli stili di pensiero negativo che influenzano l’umore della persona. Lo specialista lavora con l’utente per rendere più razionali le sue paure e le sue convinzioni. La terapia interpersonale, invece, si concentra maggiormente sulla relazione con gli altri e sul miglioramento dei rapporti con amici e parenti. Un altro approccio efficace è la “Mindfulness”: una tecnica meditativa che allena la capacità di focalizzarsi sul presente con un atteggiamento non giudicante e non evitante.
vamo bisogno di persone che, come i terapeuti, sapessero ascoltare, dimostrassero empatia e capacità di riflessione, ed è esattamente ciò che fanno le nonne. I requisiti fondamentali per entrare nel nostro programma sono saper leggere, scrivere e utilizzare uno smartphone. Offriamo una formazione di tre mesi sulla talk therapy: il primo mese è teorico e insegniamo come programmare l’attività, successivamente c’è una fase pratica in cui si svolgono molte simulazioni e, solo alla fine, si entra in contatto con i pazienti veri». Le panchine si trovano fuori da ogni struttura sanitaria e accolgono i
soggetti che sono stati preventivamente valutati dai servizi di salute mentale. Il percorso terapeutico è composto da sei sedute individuali in cui queste apprendiste terapeute accompagnano e supportano il paziente nella risoluzione dei problemi. La prima sessione è interamente basata sull’ascolto: la nonna cerca di stabilire un rapporto con chi le sta davanti e prende appunti sulla sua storia. Queste note vengono successivamente visionate con il team di esperti e le altre nonne per pianificare la terapia e gli obiettivi da perseguire. Oltre al ruolo di ascolto e di supporto, a loro è affidato »
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IL PERCORSO TERAPEUTICO CREATO CON LE “PANCHINE DELL’AMICIZIA” PREVEDE SEI SEDUTE IN CUI LE APPRENDISTE TERAPEUTE SUPPORTANO IL PAZIENTE NELLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI. NELLA FOTO ACCANTO: A SINISTRA, DIXON CHIBANDA, CREATORE DEL PROGETTO, INSIEME A JOHN FLINT, CEO DELL’HSBC HOLDING, ALL’ULTIMO WORLD ECONOMIC FORUM
© WORLD ECONOMIC FORUM/MATTIAS NUTT
con l’obiettivo di diffondere idee innovative (www.ted.com). Il progetto del professor Chibanda, nato nel 2006 in Zimbabwe, è senz’altro innovativo e nasce da una necessità: prestare assistenza a chi è affetto da disturbi ansiosi e depressivi. Nella lingua locale (Shona) queste patologie sono riconosciute e descritte con termini come “pensare troppo”, “profonda tristezza” e “cuore sofferente”. Il Paese supera i 16 milioni di abitanti e una perso-
na su quattro soffre di uno di questi disturbi ma, nonostante l’incidenza, si registrano solo 11 psichiatri, 20 cliniche psicologiche e 9 istituti di salute mentale in tutto lo Stato. È per questa carenza di professionisti che il professor Chibanda ha dato vita alle “Panchine dell’Amicizia” (Friendship Bench). Durante la conferenza racconta di aver perso una paziente per suicidio nel 2005: «Doveva venire da me per un incontro, ma sua madre non l’ha portata perché non potevano permettersi il prezzo del bus. Mi sono reso conto che non potevo semplicemente aspettare che la gente venisse nel mio studio, così ho iniziato ad esplorare nuove misure per implementare l’assistenza psicologica in Zimbabwe». Le nuove misure prevedono l’impegno delle nonne della comunità: a Mbare, un sobborgo della capitale zimbabwese, sono 14 le donne che hanno preso parte a questo progetto. Ma perché proprio le nonne? Secondo il dottor Chibanda, erano già di sostegno alla comunità e con le “Panchine dell’Amicizia” è stato solo formalizzato il loro ruolo: «Ave-
TECNICHE & TERAPIE
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il delicato compito di individuare i soggetti a rischio di suicidio e di indirizzarli agli esperti e supervisori del progetto per implementare il trattamento. Dopo nove mesi dall’inizio dello studio ne è stata valutata l’efficacia ed è risultato che l’approccio delle “Panchine dell’Amicizia” porta miglioramenti consistenti nelle condizioni dei pazienti: i sintomi riportati dalle persone seguite dalle nonne erano più lievi rispetto a quelli dei pazienti seguiti con cure standard. Ma il miglioramento è stato riportato anche dalle nonne: dopo un primo periodo in cui ricevevano un piccolo compenso, i finanziamenti per la sperimentazione si sono esauriti e la possibilità che queste donne abbandonassero il progetto si è fatta concreta. Sorprendentemente, nessuna di loro ha abbondato il proprio lavoro e i propri pazienti, anzi:
tutte hanno continuato in maniera volontaria. Chibanda e il suo team hanno indagato le motivazioni di questa scelta e hanno riscontrato un miglioramento nelle condizioni di salute delle volontarie: sembra che grazie al lavoro svolto, queste donne abbiano affinato delle tecniche di resilienza. A distanza di 10 anni, le nonne terapeute sono più di 500, sono ancora volontarie e parlano mediamente con tre pazienti al giorno. Solo nell’ultimo anno le panchine hanno ospitato circa 40.000 persone e il progetto si è esteso a Zanzibar, in Malawi, in Botswana e in Liberia. Ma è arrivato anche in America, a New York, dove Chibanda ha contribuito all’avvio del programma. Dopo la conferenza del 2016 per Ted, sono arrivate molte richieste anche dall’Australia, dalla Nuova Zelanda e da Londra.
SE LE PAROLE NON BASTANO... DALLA MUSICA AI LIBRI
Tanti altri modi per tornare a stare bene Il benessere psicofisico può essere raggiunto anche attraverso l’espressione creativa di pensieri ed emozioni. L’arteterapia, avvalendosi della musica, della danza, del teatro e delle arti visive, può infatti facilitare la manifestazione dei sentimenti. Nella biblioterapia e nella filmterapia, invece, lo specialista indirizza la lettura di libri o la visione di pellicole che aiutino a prendere consapevolezza della propria condizione agevolando il trattamento. Una pratica documentata anche dalla scrittrice francese Régine Detambel in I libri si prendono cura di noi. Per una biblioterapia creativa (Ponte alle Grazie) in cui raccoglie i contributi degli studiosi che si sono occupati di biblioterapia.
Aderente a:
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I REQUISITI PER RICHIEDERE L’INDENNIZZO:
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__le INTERVISTE di 50&Più __
ADRIANO PANATTA
Chris EvErt ChE fErma la partita pEr raCCogliErE i diamanti dEl suo braCCialEtto rotto sparsi pEr il Campo... ion tiriac che mangia, letteralmente, bicchieri di vetro per diecimila lire pur di sbarcare il lunario (trent’anni dopo venderà banca tiriac a unicredit per un miliardo di euro!)... ilie năstase che si traveste da doganiere per “arrestare” il nemico Jan Kodeš prima di un match... E così via. storie di tennis. sono quelle che narra nel suo ultimo libro, Il tennis è musica, adriano panatta, il più forte tennista italiano di sempre con nicola pietrangeli e, dopo il ritiro, campione del mondo di motonautica offshore. «È un libro in cui racconto i miei colleghi, quelli con cui ho giocato e quelli che ho visto giocare fino allo scorso anno. grandi campioni e le loro storie, molto interessanti. dal ’68 in
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poi nel mondo sono successe tante cose. Quando parlo di arthur ashe, per esempio, c’è il discorso del razzismo che subì in america fin da bambino. fu un tennista straordinario, uno di quelli capaci di giocare al tennis. non come borg oppure lendl che non erano capaci». Dei 50 capitoli, due soli sono dedicati agli italiani, anzi alle italiane: uno alla Schiavone e l’altro a Flavia Pennetta e Roberta Vinci, che si sono sfidate nella finale degli Us Open 2015... abbiamo fatto un libro dedicato ai più forti, a quelli che hanno vinto almeno uno slam. nessun italiano, anche se ci sono stati giocatori forti, ce l’ha fatta negli ultimi cinquant’anni, a parte io tra gli uomini e la pennetta e la schiavone tra le donne. Anche nella classifica che lei fa dei migliori 40 non c’è
«Ciò che accade oggi con Federer e Nadal accadeva per Connors e per McEnroe. Si ha paura di perderli e si teme che, dopo di loro, tutto sia più brutto. E non è detto che non sia davvero così». L’ex campione torna con un libro su 50 anni di tennis nessun italiano. non mi ci sono messo per un certo tipo di eleganza... (sorride). Come valuta la realtà del nostro tennis attuale? C’è fognini, che per me è un grande giocatore, anche se purtroppo non è mai riuscito a esprimersi al meglio nei tornei più importanti. C’è
«ERAVAMO UN CERTO TIPO DI TENNISTI CHE, NEGLI ANNI ’70, GIOCAVANO IN UNA CERTA MANIERA... OGNUNO HA AVUTO LA SUA PERSONALITÀ SIA IN CAMPO CHE FUORI»
seppi, che è sempre un tennista molto solido, e Cecchinato, che ha avuto un exploit l’anno scorso. poi ci sono due ragazzi come berrettini, che sta giocando bene e spero possa andare molto avanti, e mosetti, che è una grande speranza, maturo, ha vinto a melbourne il torneo juniores, un bel segnale anche se c’è molto da crescere. speriamo, ma
non dite che sarà il nuovo panatta, perché porta jella. Tra i protagonisti del tennis mondiale degli ultimi cinquant’anni a quale somiglia di più? non credo di somigliare a nessuno, non ci ho mai pensato. Eravamo un certo tipo di tennisti che, negli anni ’70, giocavano in una certa maniera: io, nastase, orantes, ashe, con dei colpi un po’ più morbidi. ognuno ha avuto la sua personalità sia in campo che fuori. Se pensa a un giocatore che rappresenta il tennis, l’idea “platonica” - diciamo così - del tennis, chi le viene in mente? adesso penso a federer, penso che sia il giocatore perfetto. non ce ne sono altri, almeno di quelli che piacciono a me. Ormai nel tennis è un dato definitivo che la muscolarità abbia sostituito il talento? abbastanza, se non quasi totalmente. »
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intervista di Raffaello Carabini
SFIDE LEGGENDARIE E COLPI IMPOSSIBILI: VI RACCONTO 50 ANNI DI TENNIS MONDIALE APRILE 2019 I 29
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ADRIANO PANATTA in più ci vuole anche l’altezza: i giocatori forti sono alti quasi due metri, un fattore che un tempo non contava proprio. sono queste racchette, che permettono di colpire la palla molto violentemente, a fare la differenza. i servizi arrivano oltre i 200 km all’ora, e sono molto difficili da ribattere: essere alti e con in più una bella dose di agilità aiuta in maniera determinante. ieri un collezionista mi ha portato a vedere cinque o sei racchette con cui avevo giocato, un paio me le ricordavo anche. rivedendole oggi, non riesco a capire come con quella racchetta piccola, di legno marcio, si potesse colpire la pallina. l’attrezzo non ci permetteva di giocare velocemente. oggi un ragazzino che gioca in b colpisce a velocità doppia della nostra, ma con quella racchetta sono pochissimi che potrebbero giocare oggi, nadal non la prenderebbe mai, mentre federer farebbe bene anche con uno scolapasta. il 40% dei colpi di oggi non si potrebbero fare con le racchette di allora. tutto è cambiato, come in tutti gli sport del resto: nel calcio, ad esempio, la spal di oggi va tre volte più veloce dell’olanda di Cruijff. E nel tennis la pallina corre talmente rapida che non hai neanche il tempo di pensare: si gioca molto più d’istinto. È d’accordo con la nuova formula della Coppa Davis? mi fa orrore. non è più la Coppa davis. sono riusciti a rovinarla per una questione di quattrini. Colpa soprattutto del giocatore del barcellona gerard piqué, che con la sua società ha gestito il cambiamento. il calcio è riuscito a rovinare anche il tennis. SU YOUTUBE L’ADRIANO PANATTA Lei afferma di aver adotTENNIS CHANNEL tato da subito una sorta PROPONE TUTTO QUANTO di australian way of tenÈ LEGATO AL TENNIS, DAI VECCHI FILMATI nis: impegno totale nelle AL GIOCO ATTUALE cose da fare, ma anche relax e divertimento senza troppe recriminazioni a compito assolto, felici della vittoria quando veniva, altrimenti andava bene lo stesso... ai miei tempi si poteva fare, perché la realtà era molto più leggera, anche se c’erano grosse problematiche. par-
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In alto,1976. Adriano Panatta e la sua squadra conquistano la Coppa Davis. Sopra, con Corrado Bertolucci nel 1974. Sotto, con Björn Borg.
liamo del ’68, degli anni del terrorismo in italia, ne abbiamo passate tante, la vita è cambiata molto. adesso con tutte le somme di denaro che ci sono in ballo, con i social che ti osannano o ti mettono alla gogna appena dici una cosa, tutti sono più abbottonati, non c’è nemmeno voglia di mettersi in mostra per certi versi. specialmente il mondo del Web è catastrofico per quanto riguarda alcune sue manifestazioni. Ha raccontato di aver perso un torneo di Montecarlo, il secondo più importante del mondo
sulla terra rossa, per colpa di Paolo Villaggio... di villaggio e ugo tognazzi, che la sera prima della semifinale mi hanno fatto fare tardi. il giorno dopo non mi reggevo in piedi. una volta succedevano anche queste cose... Adesso ci sono i coach che controllano non avvengano... sì, i coach, i fisioterapisti, l’accompagnatore, i maggiordomi, le mogli, le manicure, le pedicure e tutti quelli che vanno dietro i giocatori. loro sono molto meno liberi di noi. E poi, diciamolo, ogni tanto sbagliare è anche piacevole.
BIOGRAFIA
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GLI INIZI Nasce a Roma, figlio di Ascenzio, custode del Tennis Club Parioli. “Ascenzietto”, come lo chiamano, vuole diventare nuotatore, ma il padre, appena compie sei anni, lo iscrive ai corsi del circolo in cui lavora.
1976
SUCCESSI INTERNAZIONALI Al primo turno degli Internazionali d’Italia salva 11 match point contro l’australiano Warwick. Li vince, poi vince il Roland Garros e la Coppa Davis. Il suo anno migliore, chiuso al numero 4 del ranking mondiale.
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CAMPIONI
«I coach veri sono quattro o cinque ex-giocatori, gli altri sono improvvisati. Io non riuscirei mai a stare ogni giorno con un tennista: il tennis non fa bene» Roma, 2017. Adriano Panatta è ospite in Tv della trasmissione “Domenica In”.
Ha buttato al vento una possibile finale a Wimbledon con mezza Italia che la guardava in Tv... in realtà stavo giocando molto bene e stavo vincendo anche facile. non pensavo nemmeno alla successiva semifinale con tanner, ma a come avrei “ammazzato” il mio amico borg in finale nel nostro primo scontro sull’erba. mi sono distratto e la partita si è un po’ complicata, qualche colpo dubbio, ed è volata via. sull’erba è più difficile riprenderle, c’è meno margine per recuperare, i rimbalzi di allora erano anche più irregolari. però lo affermo sempre: sono stato un cretino. E lo sono
1991
stato davanti a tutti. sul secondo canale rai, addirittura il tg della sera andò in onda in forma ridotta in un quadratino per tre minuti, mentre quella partita continuava in diretta a tutto schermo. Quando la televisione era una cosa seria... (sorride). Ha anche dei rimpianti per non aver saputo sfruttare a fondo le sue doti, magari con allenamenti più severi oppure con una “voglia di vincere” più incisiva? no, questa è una vecchia leggenda metropolitana. Ero io, ero così, ma non si arriva a quei livelli se non ci si allena. Certamente non ero maniacale come tanti
LA MOTONAUTICA Anno clou della sua attività motonautica offshore. È campione del mondo nella classe Evolution e primatista mondiale di velocità sull’acqua. «Su una barca che va a 120 miglia all’ora la paura è tremenda».
2009
PANATTA RACCONTA
Cinquant’anni di tennis. Dalla svolta epocale del ’68 (un’altra in quell’anno magico) con la nascita del tennis Open, aperto a dilettanti e professionisti, fino all’ultimo Slam (come sono detti i quattro principali tornei: Melbourne, Parigi, Wimbledon, Us Open) dello scorso anno. Il nostro tennista più grande li affronta in questo libro, scritto insieme al giornalista Daniele Azzolini, con il brio sorridente e la capacità di analizzare che gli riconosciamo, e la ricchezza di aneddoti derivata dalla conoscenza personale. Ogni anno è dedicato a un grande campione, con la sua storia, piena di simpatici “fuori onda” poco noti, che diventa simbolo di un momento preciso e di storici mutamenti, sia nel gioco che nella realtà circostante (Il tennis è musica, Sperling & Kupfer, pagg. 291, € 17,90).
altri giocatori ma, me lo lasci dire, molti altri avevano proprio bisogno di un maggiore allenamento. Cosa l’ha portata alle gare di motonautica, che l’hanno anche vista campione del mondo offshore? ho sempre avuto una passione sconfinata per il mare e per i motori. Quando ho smesso di giocare mi è capitata l’occasione, mi ha chiamato un pilota e mi ha proposto di partecipare a una gara. l’ho fatta e poi ho corso per 25 anni. ho fatto corse anche in auto. È una passione vera. Il tennis non è uno sport simmetrico né omogeneo nello sforzo che impone. Lei ritiene che sia meglio, a una certa età, sostituirlo con il nuoto oppure con lo jogging? ho sempre detto che una volta c’erano i pediatri che sconsigliavano il tennis ai bambini perché è uno sport asimmetrico. io ho giocato per un’infinità di ore a tennis e non mi sembra di essere tanto storto, neppure adesso che ho quasi settant’anni. È uno sport che si può giocare fino a novant’anni, meglio del fare le maratone. magari ti puoi far male a un ginocchio, però giocando per divertimento che altro ti può succedere?
IL SECONDO LIBRO Esce la sua seconda autobiografia, Più diritti che rovesci. «Anche il prossimo libro parlerà più di me. Ci sono fatti che non ho mai raccontato, come quando ho salvato la vita a Paolo Bertolucci...».
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__MESTIERI DI IERI__
Pochi metri quadri e un intenso profumo di lucido per calzature: dal 2000, proprio vicino al Parlamento, Rosalina Dallago celebra uno dei mestieri più ”artigianali” del mondo
LA MODELLA CHE DIVENNE SCIUSCIÀ di Carlotta Poselli
È LONTANO IL TEMPO DEI LUSTRASCARPE CHE LUCIDAVANO CALZATURE LUNGO LE STRADE. Un tempo che sa di guerra appena finita e di un’Italia tutta da ricostruire: quello immortalato in un capolavoro indelebile del Neorealismo, firmato dall’indimenticabile Vittorio De Sica in Sciuscià. Una pellicola che, per prima, è riuscita ad aggiudicarsi il premio Oscar come miglior film straniero. Eppure c’è chi, oggi, ha puntato sul mestiere di lustrascarpe, riuscendo persino ad attualizzarlo. Si OTTO ANNI DIFFICILI tratta di Rosalina Dallago, ex moLa crisi colpisce botteghe e piccoli negozi della, al lavoro tra scaffali carichi Per la Cgia di Mestre, solo negli ultimi otto anni, hanno di lucidi e spazzole, in una bottega chiuso quasi 158mila imprese tra botteghe e piccoli negozi, a due passi dal Parlamento. «Ci soper un giro d’affari che coinvolgeva quasi 400mila addetti. no scarpe che sembrano da buttare «La crisi si è fatta sentire - ci ha detto Rosalina Dallago, tivia - ci ha detto -, ma che sodditolare di “Sciuscià Chic” -, ma sono riuscita a tenere duro».
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sfazione, ridargli invece altri dieci anni di vita!». È fiera del suo mestiere, messo su un po’ per caso. «L’idea è nata dentro alla bottega di un calzolaio. Li ho sempre frequentati perché, data la mia passione per le calzature, ho sempre cercato di conservarle con cura. Mentre le lucidava, mi si è accesa la lampadina. Mi son detta: “Ma io questa cosa la so fare!”. Così ho preso informazioni, affittato un negozio e iniziato a sperimentare rubando con gli occhi dai vecchi maestri». In fondo, racconta, «la manualità l’ho sempre avuta nel sangue - sono figlia di un’artigiana -. Fin da piccola ho avuto una forte sensibilità verso i materiali in genere, tutti: anche tessuti e filati». Una manualità che si è fatta mestiere e che, come dice lei con una punta d’orgoglio, «ha preso piede». A bottega, i clienti talvolta lasciano le scarpe; molto più spesso si siedono e fanno una pausa concedendosi un momento per parlare di sé. «Qua dentro si raccolgono confidenze - in fondo ciascuno di noi ha bisogno di parlare - e i minuti trascorsi durante la lucidatura aiutano sempre un po’ a raccontarsi». Proprio come fa lei, ricordando quanto la passione per le scarpe l’abbia sempre accompagnata: «Quando ero piccola avrò avuto sette o otto anni mi chiudevo in bagno e tiravo fuori dall’armadio tutte le scarpe di papà e di mio fratello. Tra spazzole, lucido e strofinacci, io ci passavo le ore. Certo, mai avrei immaginato che sarebbe diventato il mio mestiere». Su una cosa però non ha dubbi:
«Facendo questo lavoro, ho capito che anche in questo campo ci sono differenze fra uomini e donne. Se gli uomini le scarpe le curano, le donne no. Le rompiamo più spesso, ne compriamo in quantità, poi le prendiamo e le buttiamo via. Per loro, invece, c’è il piacere di avere una scarpa vissuta ma ben conservata, anche perché si sa: è la scarpa che fa il vestito e non viceversa». E devono saperlo pure i tanti che negli anni hanno bussato alla sua bottega, ribattezzata “il piccolo transatlantico” per via della grande vicinanza ai palazzi del potere: «Vengono vip e perfetti sconosciuti. Da qualche anno a questa parte, forse meno politici anche perché in tempi di austerità non vogliono farsi vedere». Ma se le chiedi se siano più a destra o a sinistra, risponde: «Io lavoro indistintamente con tutti». Di certo, tra loro, c’è stato un grande del cinema come Alberto Sordi che però, dice Rosalina: «Non si è mai seduto. Piuttosto veniva e lasciava le scarpe perché non avrebbe mai voluto che una donna si inginocchiasse
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UN PO’ DI STORIA SCIUSCIÀ
Dal film alla realtà ai suoi piedi. Perciò mi raggiungeva, scambiavamo qualche battuta e poi tornava a lavoro fatto». Ma oltre ai volti noti, nel piccolo negozio a due passi da Via del Corso, si affacciano in molti: «Dal ragazzo che ha un problema alla scarpa e se le fa lucidare per mascherarlo, sino al signore che le ha rovinate, reduce magari da un viaggio a Venezia con l’acqua alta. Per non parlare dei turisti che, prima di tornarsene oltre Oceano, non rinunciano al servizio di pulitura delle scarpe», di cui talvolta hanno letto tramite il Web: un volano importante, di questi tempi, per chi fa l’artigiano. Anche se il successo - confida Rosalina - è arrivato tramite la carta stampata: «Anni fa entrò in bottega un giornalista. Doveva attendere prima di un’intervista e si trattenne il tempo della lucidatura. Solo dopo aver parlato a lungo, mi disse di lavorare per Il Messaggero chiedendo di poter pubblicare la mia storia. Da quel momento sono arrivati i clienti e da allora non se ne sono andati più».
Il negozio di Rosalina Dallago, “Sciuscià Chic”, si richiama chiaramente alla pellicola del 1946 Sciuscià, il film diretto da Vittorio De Sica. Una storia che ha fatto del cinema italiano un punto di riferimento assoluto a livello mondiale. Sciuscià è infatti considerato uno dei capolavori del Neorealismo, nonché il primo film ad aggiudicarsi il premio Oscar come miglior film straniero. Racconta le vicende di bambini negli anni complessi del dopoguerra e la difficile vita che erano costretti a condurre pur nella loro giovanissima età. La curiosità è che il termine “Sciuscià”, che affonda nel dialetto partenopeo, non è nient’altro che una distorsione dell’inglese “shoe-shine” che indicava proprio il mestiere di chi faceva il lustrascarpe durante il periodo di rinascita che ha seguito la Seconda Guerra Mondiale.
«L’IDEA È NATA DENTRO ALLA BOTTEGA DI UN CALZOLAIO. LI HO SEMPRE FREQUENTATI PERCHÉ, DATA LA MIA PASSIONE PER LE CALZATURE, HO SEMPRE CERCATO DI CONSERVARLE CON CURA»
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Per combattere lo spopolamento dei piccoli borghi alcune amministrazioni comunali hanno scelto la strada della cessione di immobili al prezzo simbolico di un euro. Anche chi non può permettersi investimenti elevati potrà comunque realizzare un sogno o un progetto, a patto che si impegni a ristrutturare in tempi brevi e certi, cioè a due mesi dall’acquisto
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AAA VENDESI CASE AD UN EURO +
I MEDIA INTERNAZIONALI HANNO FATTO DA CASSA DI RISONANZA SUL PROGETTO “CASE A 1 EURO”. SOPRA, UNO SCORCIO DI MONTIERI (GR); A DESTRA, UNA PANORAMICA DI GANGI (PA)
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di Ilaria Romano
CI SONO BORGHI ITALIANI IN CUI È POSSIBILE DIVENTARE PROPRIETARI DI CASA SPENDENDO SOLO UN EURO. Non si tratta di uno scherzo ma di un’iniziativa di alcune amministrazioni comunali che hanno deciso di ripopolare questi centri che, sempre meno abitati, rischiano di scomparire. Il progetto, oltre a facilitare l’acquisto di un immobile a chi non può accedere a un mutuo e ha un budget di spesa ridotto, promuove anche la nascita di attività turistiche e imprenditoriali che risveglino l’economia dell’intera area, e che creino un circuito virtuoso. Le case, che hanno bisogno di ristrutturazioni importanti, sono di proprietà di privati che hanno deciso di liberarsene; in questo modo, possono cederle in donazione ai comuni che,
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tramite procedura pubblica, le mettono in vendita alla cifra simbolica di un euro. Chi acquista, oltre a farsi carico delle spese notarili e di accatastamento, si impegna a ristrutturare e rivalutare l’immobile entro un anno, e ha due mesi di tempo per far partire i lavori. Al momento sono circa una decina i comuni che stanno portando avanti l’iniziativa, distribuiti su tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud, Isole comprese. Patrica, comune laziale della Valle del Sacco da poco più di tremila abitanti, è stato uno degli ultimi ad aderire in ordine di tempo: attualmente sono oggetto dell’iniziativa 38 edifici, lasciati per anni in stato di abbandono, e oggi offerti al prezzo simbolico per cercare di rivitalizzare il centro storico e combatterne lo spopolamento. Il sito del Comune ospita una sezione dedicata a questi immobili e a tutte le informazioni per partecipare al bando. Nella Garfagnana sta partecipando all’iniziativa il comune di Fabbriche di Vergemoli, 779 abitanti in provincia di Lucca, istituito nel 2014 dalla fusione di Fabbriche di Vallico e Vergemoli. Sempre nel lucchese, a Vetriceto, è già stato ceduto a un euro
un casolare abbandonato da oltre quarant’anni, che verrà poi suddiviso in cinque appartamenti destinati alla ricettività turistica. Per restare in Toscana, il comune di Montieri, in provincia di Grosseto, ha deciso di partecipare e salvare il suo centro medioevale, visto che la maggior parte dei proprietari degli immobili non sono residenti, ma eredi di case appartenute ai nonni e mai più utilizzate. Carrega Ligure, in provincia di Alessandria, è un altro caso emblematico: qui, a partire dalla fine dell’Ottocento, molti abitanti furono costretti ad emigrare verso l’America e lasciarono le loro case. Da allora non c’è mai stato un vero ripopolamento. I progetti presentati nell’ambito di “Case a un euro” sono stati quattromila, fra i quali l’amministrazione ne ha selezionati un centinaio, anche se al momento nessun piano di lavoro è ancora stato avviato. In Abruzzo, il comune di Lecce nei Marsi, 1.700 abitanti in provincia de L’Aquila, ha accettato la donazione di vari immobili, in alcuni casi anche diroccati e senza più mercato, da parte di privati. Il fine è quello di mantenere in vita il Centro abitato nel cuore del Parco » APRILE 2019 I 35
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SOCIETÀ ATTUALITÀ Nazionale d’Abruzzo, che ha cominciato a perdere la sua popolazione già dal secolo scorso ma che, dopo il terremoto del 2009, rischia di scomparire completamente. Basti pensare che la densità demografica di questo borgo è di 26 abitanti per chilometro quadrato. Il Comune pioniere di questa sfida è forse quello dove ha funzionato meno: Salemi, in provincia di Trapani. Qui, nel 2008, per porre fine alla devastazione del centro storico dal terremoto del Belice del 1968, l’allora sindaco Vittorio Sgarbi lanciò l’idea della cessione di immobili a un prezzo simbolico, in cambio della loro riqualificazione entro tempi certi. Purtroppo, però, il sequestro di alcuni edifici considerati pericolanti e poi il commissariamento del Comune rallentarono l’attivazione concreta del progetto. Ma altrove la cessione praticamente gratuita ha comunque avuto un discreto successo e, in alcuni casi, un’eco internazionale. In provincia di Palermo, l’iniziativa delle “Case a un euro” nel piccolo comune di Gangi, arroccato sul Monte Barone ed eletto “Borgo più bello d’Italia nel 2014”, ha ottenuto un’inaspettata popolarità dopo che ne hanno scritto il New York Times e il Telegraph. Così il Comune si è trovato a vagliare oltre duemila richieste provenienti da ogni parte del mondo, e oggi vanta il record di 108 case riassegnate. Poco tempo fa anche la Cnn e 36 I 50epiumagazine.it I APRILE 2019
ALCUNI ESEMPI
Salemi
(Trapani) È stato il primo comune a tentare il progetto, nel 2008.
Gangi
(Palermo) Detiene il record di 108 case assegnate con questo sistema.
il Guardian sono tornati sul caso, ma in un altro borgo siciliano questa volta in provincia di Agrigento: Sambuca, il “più bello d’Italia nel 2016”. L’amministrazione ha raccolto in pochi giorni centinaia di mail e telefonate, e pure qualche visita in loco di cittadini del mondo interessati a capire se fosse una fake news. Il bando di Sambuca prevede un impegno a ristrutturare con una spesa minima di 15mila euro e, in caso di più richieste per lo stesso immobile, si procede all’assegnazione tramite asta. Pure Airbnb, la piattaforma online di condivisione di case, ha scelto di investire a Sambuca nell’ambito del progetto “Casa d’artista”, finalizzato alla riconversione di edifici pubblici in residenze per artisti internazionali. Intanto, l’amministrazione di Ollolai, in provincia di Nuoro, ha conquistato un altro primato con una singolare commistione fra le “Case a un euro” e un reality show: essere riuscita a impiantare un’azienda made in Olanda sul territorio. Nel maggio del 2018, cinque famiglie olandesi erano arrivate nel bor-
go grazie ad un programma televisivo nato dalla collaborazione della Rtl Blue Circle con l’amministrazione del Comune del nuorese, che puntava alla presentazione di un progetto di riqualificazione e alla successiva assegnazione dell’immobile come premio per la migliore idea. Sandra e Marcello, olandesi a dispetto dei nomi italiani, hanno vinto, e oggi sono pronti ad aprire la loro distilleria di liquore al limone e a guardare al futuro con nuove idee imprenditoriali per il territorio, come un locale per le degustazioni. E se qualche proprietario di una casa o di un casale fatiscente ci avesse ripensato, vista l’improvvisa notorietà del comune di Ollolai all’estero, oggi può decidere di ristrutturare con fondi di aiuto vantaggiosi, dal 20% al 60%, messi a disposizione dal Comune. In alternativa, le richieste continuano ad arrivare, come pure la gente pronta ad investire e a realizzare il suo progetto in Barbagia, partecipando alla rinascita di un luogo che, come tanti altri in Italia, sta vincendo la scommessa della sua rinascita.
Sotto, Sambuca di Sicilia, borgo più bello d’Italia nel 2016.
Ollolai
(Nuoro) Ha collaborato con una Tv olandese per lanciare l’idea.
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IL PATTO ATLANTICO O ALLEANZA ATLANTICA, TRATTATO ISTITUTIVO DELLA NATO, FU STIPULATO A BRUXELLES IL 4 APRILE DEL 1949 SU INIZIATIVA DEGLI STATI UNITI
di Leonardo Guzzo
QUALE FUTURO
PER LA NATO? A settant’anni dalla nascita, la North Atlantic Treaty Organization affronta l’ennesima transizione. Presa tra il crescente isolazionismo degli Stati Uniti, i progressi e gli stenti dell’integrazione europea, la sfida cinese e l’attivismo della Russia, è chiamata a ripensare il suo ruolo nel nuovo ordine mondiale
“UN’ISTITUZIONE ORMAI OBSOLETA”. A PIÙ RIPRESE, DURANTE LA VITTORIOSA CAMPAGNA ELETTORALE DEL 2016, IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, DONALD TRUMP, HA USATO QUESTE PAROLE PER DEFINIRE LA NATO. Un dinosauro del XX secolo, non attrezzato per le sfide politiche e militari dell’attualità. La polemica di Trump ha un contenuto fortemente politico: l’inquilino della Casa Bianca rimprovera agli altri Stati membri dell’organizzazione di appoggiarsi troppo agli Stati Uniti, rimanendo costantemente in seconda linea e soprattutto infrangendo gli obblighi previsti dal trattato istitutivo, primo fra tutti quello di devolvere a spese per la difesa almeno il 2% del Pil. Una parte della stampa americana, guidata dal New York Times, paventa di continuo l’ipotesi che Trump voglia lasciare la Nato, come già accaduto per l’Unesco e altre organizzazioni e commis-
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sioni internazionali. Il processo, però, rassicurano i media, avrebbe comunque tempi lunghi e vedrebbe il coinvolgimento del Congresso, assai più prudente sul tema. Al di là degli allarmismi - forse eccessivi - di qualche giornale, la situazione resta in ogni caso nebulosa. In coincidenza col settantesimo anniversario del Patto Atlantico, che ne costituisce l’atto fondativo, la North Atlantic Treaty Organization sembra vivere, soprattutto per volontà degli Stati Uniti, una fase di incertezza e forte appannamento. Il professor Gregory Alegi, docente di Storia delle Americhe alla Luiss Guido Carli di Roma, sviluppa a proposito un ragionamento piuttosto articolato. «Nell’atteggiamento americano verso la Nato bisogna distinguere due elementi. Una tendenza di lungo periodo, che ha portato Washington fin dagli anni Ottanta a individuare come principale avversario la Cina, e di conseguenza a disimpegnarsi progressivamente dal teatro europeo, e un tratto specifico della presidenza Trump. Il nuovo presidente ha adottato un atteggiamento inedito, attaccando a più riprese l’Europa (e, in particolare, la Germania) per la sua condotta politica e dimostrando di considerarla più un potenziale antagonista che un solido partner. Dal disimpegno di Obama che, scegliendo di attribuire meno importanza allo scacchiere europeo, sembrava aver individuato nella Francia un “proconsole” cui delegare le funzioni di leadership » APRILE 2019 I 39
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© FOTO N.A.T.O.
Oggi, oltre a circa 20mila soldati dislocati nel mondo, la Nato addestra forze di sicurezza nazionali in aree di crisi, sostiene l’Unione africana e si interessa della questione migranti. Svolge anche operazioni di soccorso in caso di calamità e missioni per proteggere le popolazioni da catastrofi naturali e umanitarie.
IN MARE
Contro i pirati Dal 2009 al 2016 la Nato ha condotto Ocean Shield, vasta operazione di appoggio per sopprimere la pirateria e proteggere l’invio degli aiuti umanitari al largo del Corno d’Africa. Tutt’oggi è impegnata in attività di supporto antipirateria in quell’area.
VERTICI DI POTERE
NELLA FOTO, L’ATTUALE SEGRETARIO DELLA NATO, JENS STOLTENBERG (AL CENTRO), MENTRE È A COLLOQUIO CON GAVIN WILLIAMSON (A SINISTRA), SEGRETARIO DELLA DIFESA UK, E PATRICK M. SHANAHAN, SEGRETARIO DELLA DIFESA USA
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Sopra, Kosovo, 1999. Le truppe della Kosovo Force (KFor), forza militare internazionale guidata dalla Nato, furono schierate con il compito di difendere la popolazione dopo l’avvenuta dichiarazione d’indipendenza dalla Serbia.
ciente per “correre da soli”, ma patiscono un elevato deficit corrente e un crescente debito pubblico: è verosimile pensare che senza un’efficace approccio multilaterale la leadership globale del Paese non sia sostenibile. Tanto più che mentre Washington bisticcia con l’Europa, la Cina dialoga con successo col Vecchio Continente, come dimostra l’esperienza della “nuova via della seta” (che si snoda, in un quadro di collaborazione economica e di miglioramento della rete di comunicazioni, dall’Indonesia fino all’Egitto e all’Italia). Trump gioca una complessa partita a scacchi ma non sembra in grado di calcolare più di due mosse, tant’è che il deep State, come lo chiama lui, cioè l’establishment politico e burocratico statunitense, lo richiama con© FOTO N.A.T.O.
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A TUTTO TONDO
Compiti principali
© FOTO N.A.T.O.
(come dimostra la vicenda della guerra in Libia), si è passati a qualcosa di molto vicino all’abbandono. Né sembra indurre ripensamenti il crescente attivismo “imperialistico” della Russia, contro la quale proprio la Nato ha voluto imporre pesanti sanzioni economiche, punendone le azioni militari a danno dell’Ucraina. Gli Stati Uniti sembrano ragionare in termini economici: la Russia ha un forte apparato militare ma un Pil inferiore a quello dell’Italia, dunque è più gestibile della Cina, la cui economia cresce continuamente e la cui influenza si espande sempre più in Africa e America Latina». Le critiche alla Nato rientrano in un disegno di ritiro progressivo dall’Europa, oltre a rispondere alla “mentalità aziendale” di Trump, che lo porta a guardare alle relazioni internazionali in termini di rapporti bilaterali. «Il presidente - sostiene il professor Alegi - vuole rimarcare la libertà di azione degli Stati Uniti e la priorità degli interessi nazionali, il che ha le sue ragioni e i suoi vantaggi ma comporta anche maggiori costi politici ed economici per il Paese. Gli Stati Uniti hanno la capacità tecnologica suffi-
LA NATO
tinuamente all’ordine e predica cautela». Se gli Stati Uniti premessero sull’acceleratore per disarticolare la Nato, la mossa potrebbe perfino risolversi in un vantaggio per l’Europa. Osserva il professore: «L’indebolimento sostanziale della Nato potrebbe dare all’Europa lo stimolo per farsi carico autonomamente della propria difesa, sfruttando magari le strutture create dall’Organizzazione e privando gli Stati Uniti di asset strategici (le famose basi) per il controllo del continente e del Mediterraneo. Trump (che loda la Brexit ma perde così la Gran Bretagna, il più fedele “agente” americano nel consesso europeo) scommette sulla debolezza dell’Europa: un fatto oggi ma un’incognita per il futuro, quando proprio l’atteggiamento americano potrebbe tramutarla in ulteriore seppur forzata spinta all’integrazione, specie militare. L’Europa ha i mezzi tecnici per realizzarla e anche la Germania, tradizionalmente refrattaria, va ormai convincendosi della necessità del passo». Nel frattempo gli europei si tengono stretta la Nato e
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NEL 1949 DALLA NASCITA AD OGGI
Creata per la Guerra Fredda, oggi tutela la pace La Nato (acronimo inglese per Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord) nacque nell’aprile del 1949, in un clima di piena Guerra Fredda, come organismo militare difensivo per tutelare i Paesi dell’Europa libera e, in generale, del “mondo occidentale”, contro eventuali aggressioni da parte del blocco sovietico. Il trattato istitutivo, il cosiddetto Patto Atlantico, fu stipulato da 12 Stati: gli Stati Uniti, il Canada, la Gran Bretagna, la Francia, l’Italia, il Portogallo, il Belgio, l’Olanda, il Lussemburgo, la Danimarca, la Norvegia e l’Islanda. L’Organizzazione ha sede a Bruxelles e conta oggi 29 membri (molti dei quali appartenenti all’ex blocco sovietico) con l’aggiunta della Macedonia del Nord, che partecipa alle riunioni come “invitata” in attesa della ratifica al suo ingresso formale. Dopo la fine del “pericolo rosso”, nel nuovo scenario internazionale, la Nato si è fondamentalmente trasformata in un organismo a tutela della pace e della sicurezza nel continente europeo e nel bacino del Mediterraneo.
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aspettano che passi la tempesta. Alegi è perentorio e un po’ critico: «La Nato, al di là delle sue incerte prospettive politiche, è un grandissimo successo sul piano militare. Ha promosso un’integrazione eccezionale a livello tecnico e culturale, e di questo gli europei sono consapevoli. Stupisce - ed è un segnale preoccupante - che il settantesimo anniversario dell’Organizzazione passi tutto sommato in sordina, soprattutto in Ita-
lia, dove il legame storico con la Nato dovrebbe essere particolarmente sentito. Prima dell’ingresso delle comunità europee e nell’Onu (quest’ultimo avvenuto solo nel dicembre del 1955), l’adesione al Patto Atlantico segnò, nel 1949, il ritorno del nostro Paese sullo scenario internazionale, come Stato pienamente sovrano e legittimamente proiettato a un avvenire di prosperità economica e rilevanza politica».
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CULTURA
Parli ITALIANO? Sì! Sono 7.111 le lingue parlate nel mondo, ma un terzo di esse è in pericolo di estinzione. Ciò avviene perché, in famiglia, i genitori utilizzano la lingua ufficiale della scuola a discapito di quella parlata in casa, limitando o interrompendo la trasmissione del patrimonio linguistico ereditato.
Il 2019 è stato dichiarato dalle Nazioni rire ad un ritmo allarmante. Ma, allora, Unite l’Anno Internazionale delle Linquali sono le lingue più parlate? In base gue indigene, con il fine di sensibilizzare agli ultimi dati di Ethnologue, in testa ogni persona «sul ruolo c’è l’inglese, seguito dal cicruciale che svolgono le nese mandarino e dall’hinNELL’ANNO INTERNAZIONALE lingue nella vita quotidiadi urdu. L’italiano si atDELLE LINGUE INDIGENE, na, non soltanto come testa al 21° posto. Diversa PROCLAMATO DALL’ONU, strumento per la comuè, invece, la classifica delUNA BELLA SORPRESA PER L’ITALIANO: nicazione» ma, sopratle lingue più studiate al È LA QUARTA LINGUA tutto, per «l’importante mondo. E qui l’italiano è PIÙ STUDIATA AL MONDO contributo che esse apquarto dopo inglese, spadi Rossana Martini portano alla diversità culgnolo e cinese, superanturale nel mondo». Epdo il francese. In crescita pure, nonostante si ritenga che la saldel 3,85% rispetto ai dati registrati nel vaguardia delle lingue indigene sia inbiennio 2014/15 (2 milioni di studenti) dice di sviluppo e di pace, in ogni parte e in quello 2016/17 (2.145.093 studendel mondo esse continuano a scompati) nel mondo.
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cultura __LIBRI CULTURA__
«UN TORRENTE CHE SI È PORTATO VIA CIÒ CHE HO FATTO: TEATRO, ROMANZI, GIORNALISMO», DICEVA VITTORIO SERMONTI. Era La Commedia di Dante, da lui raccontata e letta in più di cinquecento reading tra teatri, piazze e chiese. A due anni dalla sua scomparsa, nata alla radio e poi travasata in quasi 2mila pagine di dottrina e passione, ora La Commedia di Dante è anche uno straordinario libro da leggere e da ascoltare insieme, nel cofanetto proposto dalla Emons. Un “racconto-commento”, letto “con l’impudenza della prima volta, col batticuore dell’ultima”. Dante è sapiente e misterioso, come la sua lingua che irrompe nella scena e continua a sconvolgerla lanciando bagliori che cerchiamo di decifrare. Sermonti non ha seguito alcuna scorciatoia per “attualizzare il testo”, si è calato nel poema e ne ha cavato la trasparenza di un percorso che può sorprendere chi legge Dante per la prima volta e a chi torna a rileggerlo. Un’espe-
LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA
rienza unica, uno LA COMMEDIA DI DANTE scrittore contemRACCONTATA E LETTA poraneo coinvolto DA VITTORIO SERMONTI EMONS EDIZIONI nel confronto con49,90 EURO tinuo e quasi ossesGiudizio di 50&Più: sivo con un poeta così possente e misterioso. La Divina Commedia è il poema più dialogico della nostra letteratura: una sfilaUn libro dedicato ta di comparse, protagonisti, diaal Sommo Poeta. loghi e monologhi, Un “racconto-commento” duetti serrati. Coprima letto in teatri, struisce un’archipiazze e chiese ed ora tettura di mondi, luoghi visti, immadivenuto un’opera ginati, letti, percorda ascoltare si nell’esilio o nei libri che Sermonti, di Renato Minore nelle letture pubbliche e in studio (sotto la cura e la regia di Ludovica Ripa di Meana), si GLI UOMINI NON SONO ISOLE guarda bene dal recitare ma Nuccio Ordine La nave di Teseo, pagine: 190 legge con un gusto e un mood prezzo: 15,00 Euro tutto suo. «Nell’eserGiudizio di 50&Più: cizio della poesia la In un’epoca segnata da brutali egoismi e dalla voce precede la paura dello straniero ecco la “biblioteca ideale” scrittura, la scritproposta da Nuccio Ordine, Gli uomini non tura è la trascrisono isole. Pagine scelte da Ariosto alla Woolf passando per zione grafica Seneca e Rulfo: i classici ci aiutano a vivere, sono un inno a ciò di una musiche nella nostra società è considerato ingiustamente “inutile” ca anterioperché non produce profitto. Il risultato è un libro di piacevole re, primalettura in cui si comprende come quei classici che spesso semria». bravano inaccessibili, troppo lontani, possano ancora offrire pen-
DUEMILA + PAGINE DI DOTTRINA E PASSIONE
sieri e consigli, da compagni di avventura insieme ai quali scoprire come affrontare, di giorno in giorno, le difficoltà della vita. Quei grandi libri di ieri hanno spesso temi fondamentali, possono dare nuovi modi per leggere il mondo.
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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA
Galleria d’Arte Moderna - Via Francesco Crispi, 24 - Roma Orario: 10,00/18,30; chiuso lunedì; biglietti € 7,50; ridotti € 6,50 (docenti, under 25, gruppi e convenzioni); gratuito per bambini fino a 6 anni, guide e interpreti, scolaresche e disabili con accompagnatori, giornalisti e convenzioni varie.
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DA NON PERDERE
LUCCA
Arte e infanzia Si chiamò “primitivismo” la corrente europea di inizio ’900 che vide Balla, Carrà, Soffici, Rosai e vari altri “tornare bambini”, recuperando la freschezza e la libertà del disegno infantile. L’artista bambino. Infanzia e primitivismi nell’arte italiana del primo Novecento lo presenta. Fondazione Ragghianti fino al 2 giugno BARD (AOSTA)
La natura fotografata al Forte di Bard La monumentale fortezza in Valle d’Aosta propone regolarmente le foto dei grandi concorsi mondiali. Per il londinese Wild Photographer of theYear ecco oltre 100 magnifici scatti di animali e piante, sia in contesti selvaggi, sia nella “Urban wildlife”, sezione vinta dall’italiano Marco Colombo. Forte di Bard Fino al 2 giugno
A Roma, fino al 13 ottobre, una carrellata di circa 100 opere visualizza l’evoluzione dell’universo femminile negli ultimi 150 anni
MOSTRE
di Ersilia Rozza
IL CORPO E L’IMMAGINE DELLA DONNA TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE DA LANGUIDE DECADENTI A PROTAGONISTE MILITANTI, DA MODELLE DISCINTE A POST-SESSANTOTTINE CONTESTATRICI, DA VESTALI DEL FOCOLARE AD AUTONOME PROTAGONISTE. Le donne, queste (s)conosciute, si sono evolute nel periodo trascorso da fine ’800 agli Anni 2000, di pari passo con il travolgente progresso generale, mutando anche se molto c’è ancora da fare - il proprio ruolo sociale da oggetto da ammirare a soggetto decisionale. Ne è testimonianza importante e multimediale (propone dipinti, sculture, video, grafica e fotografie) la mostra Donne. Cor-
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po e immagine tra simbolo e rivoluzione, aperta fino al 13 ottobre alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Un percorso tutto italiano su come gli artisti, guarda caso pressoché solo uomini, hanno rappresentato il “sesso debole”, a partire dall’ambivalenza melliflua del trittico Amor sacro, amor profano di Giulio Aristide Sartorio, dove la parabola delle vergini savie e le vergini stolte è letta come etereo richiamo alla donna angelicata. Donna che diventa languida ammaliatrice negli stereotipi idealizzanti legati al mito (la Giuditta bronzea di Livia Kuzmikl Papini) oppure all’esotismo (Siao Tai Tai di
Primo Conti), e poi femme fatale spregiudicata, come erano le dive del muto, in particolare l’iperattiva Francesca Bertini, protagoniste di un collage di film. Opere-icona (Il dubbio di Giacomo Balla) e soprattutto riscoperte e inediti narrano l’acquisizione di una consapevolezza nuova, dal recupero della maternità durante il fascismo e del ruolo sociale come lavoratrice negli Anni ’60, dall’emancipazione femminista all’inquietudine della crescita (la scultura Senza titolo di Luigi Di Sarro). Un faticoso itinerario di conquiste.
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__TEATRO CULTURA__
APRILE ALL’INSEGNA DEL DRAMMATURGO E POETA NORVEGESE HENRIK IBSEN, PADRE DELLA DRAMMATURGIA MODERNA. Rinnegando i sentimentalismi e il moralismo del teatro ottocentesco, Ibsen esaminò con occhio critico la realtà impregnata da grandi con-
traddizioni, sottolineando nelle sue opere il conflitto fra l’individuo e la società borghese piena di ingiustizie e convenzionalismi. Nel periodo che va dal 1850 al 1900 scrisse ventiquattro opere teatrali, oltre a diversi poemi. Capolavoro della sua maturità è Il costruttore Solness (1892),
ROMA
Il potere contro la coscienza Un nemico del popolo è l’altro testo di Ibsen in scena questo mese al Teatro Argentina di Roma, fino al 28. L’opera racconta il pericolo che ogni società democratica corre quando è governata da persone corrotte, circondate da una maggioranza che tace pur di tutelare i propri interessi. Un argomento attuale anche se scritto nel 1882, che ha convinto Massimo Popolizio, affiancato da Maria Paiato, a interpretarlo firmandone anche la regia. Attraverso il conflitto politico e morale di due fratelli, uno medico e l’altro sindaco, trapelano i temi del potere e della corruzione, del bene comune e della responsabilità etica per l’ambiente. Il Dr. Stockmann scopre l’inquinamento delle acque termali della sua città e vorrebbe farle chiudere. Le sue idee, sono quelle di Ibsen. Il fratello sindaco, invece, vorrebbe insabbiare la denuncia. info: 0668400031
FOTO GIUSEPPE DISTEFANO
TEATRO
FOTO T. LE PERA
DAL DRAMMA ALLA COMMEDIA PER RIFLETTERE
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ARRIVA IL 1° AL TEATRO COMUNALE DI TODI, L’AMABILISSIMA ED ESILARANTE COMMEDIA QUARTET CON GIUSEPPE PAMBIERI, PAOLA QUATTRINI, COCHI PONZONI ED ERICA BLANC. INFO: 0755742222
LUIGI M. CERATI ©
Spregiudicati esercizi di potere in un intrigante viaggio all’interno del mondo teatrale
di Mila Sarti
In scena Umberto Orsini con Il costruttore Solness di Ibsen, sintesi dei suoi temi preferiti: ansia di dominazione, sentimento di libertà, valori autentici fortemente voluto dal magnifico Umberto Orsini che lo porta in scena con Lucia Lavia dal 16 aprile al 12 maggio al Piccolo Teatro Grassi di Milano, diretti dal “sensibile e visionario” Alessandro Serra. «È da moltissimo tempo che nutro per “Solness” un interesse vivissimo - dichiara Orsini - è la storia di tanti assassinii. Giovani che uccidono i vecchi spingendoli ad essere giovani e vecchi che uccidono se stessi nel tentativo di raggiungere l’impossibile ardore giovanile. Una storia segnata da una
grande carica erotica e da uno spregiudicato esercizio del potere…». Solness è un anziano imprenditore di successo, raggiunto con ambizione e con l’inganno all’inizio della sua carriera. Ora teme di essere soppiantato dai giovani, come fu per lui, vive di rimorsi verso la moglie e i figli, ma vorrebbe avere una nuova occasione di felicità. Crede di trovarla nella giovane Hilde ma questa giovinezza ritrovata, questa nuova sfida, lo condurrà alla sua rovina e poi alla morte. info: 0242411889 APRILE 2019 I 45
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__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ
Aprile 1964: i Beatles registrano l’ultima versione di A Hard Day’s Night. Parla di un uomo che lavora duro ogni giorno per poi godersi il ritorno a casa dalla moglie. Prima in classifica in GB e negli Usa.
Un piccolo capolavoro di world music da pochi giorni edito da “Squi(libri)” in un’elegante confezione
IL MEDITERRANEO “ETICO”, ANTICO E MODERNO DI MAURO PALMAS
MUSICA
di Raffaello Carabini
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SUCCESSI AL FEMMINILE
Il fenomeno Cardi B, donna rapper al top delle classifiche DAL BRONX ALLA MUSICA
Invasion of Privacy, debutto della 27enne Belcalis Marlenis Almánzar, in arte Cardi B, è stato il cd hip-hop più venduto nel 2018 e si è aggiudicato il premio Grammy per il migliore album rap, prima volta per una donna in quarant’anni di storia del genere. Cardi B, nata e cresciuta nel Bronx di New York e nota per la vita piuttosto movimentata, oggi è regina della scena urban. Vanta il maggior numero di streaming settimanale in assoluto e due numeri 1 nella classifica Usa, tra cui I Like It, da noi disco di platino.
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«LA MUSICA RACCOLTA IN QUESTO DISCO VIVE, ATTRAVERSANDO IL TEMPO E I MARI, NEL SOGNO DI CORAGGIOSI VIAGGIATORI. La dedico a chi dal mare ha saputo trarre ricchezza, a quanti al mare affidano vita e speranze: ai tanti che ce la fanno, ai troppi che vedono il proprio sogno frantumarsi tra le onde». Mauro Palmas, mandolista sardo che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Don Cherry, Enrico Rava, Noa, Maria Carta, apre il booklet di 48 pagine che accompagna il suo ultimo, eccellente cd, Palma de Sols. Ispirato ai suoni tradizionali della sua terra e di tutto il bacino mediterraneo, è un viaggio che non ha stagioni né confini lungo le coste di un mare in cui a inarrivabili bellezze han fatto da contraltare indicibili sofferenze. Un viaggio che non conosce retorica ma solo
poesia, che unisce i linguaggi musicali di popoli differenti, che orgogliosamente innalza la comunicazione, il confronto a obbligazione etica. Numerosi i musicisti invitati - citiamo l’iraniano Pejman Tadayon, virtuoso del flauto ney e del liuto setar, antichi strumenti persiani, il quartetto d’archi Archea String, Fabio Rinaudo dei “Birkin Tree” con le sue cornamuse, l’organettista barbaricino Pierpaolo Vacca, il manipolatore di elettroniche Francesco Medda -, tutti partecipi di un progetto che ha la caratura, l’intensità e il coraggio di una musica dal sapore antico eppure modernissima. Il disco è chiuso da un singolare racconto di Maria Gabriella Ledda, letto dalla brava Simonetta Soro, protagonista anche dell’unico brano cantato, Gozos San Antìogo, ispirato ad antichi componimenti religiosi.
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__CINEMA CULTURA __
Emozioni, sentimenti, storie e relazioni. In una parola Vivere il nuovo film di Francesca Archibugi, con Micaela Ramazzotti e Adriano Giannini
di Alessandra Miccinesi
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FILM IN USCITA
VIVERE (E CONVIVERE)
COMMEDIA
BOOK CLUB - TUTTO PUÒ SUCCEDERE REGIA di Bill Holderman con: J. Fonda, A. Silverstone, D. Keaton, M. Steemburgen, C. Bergen, A. Garcia Giudizio di 50&Più:
DRAMMATICO
CAFARNAO REGIA di Nadine Labaki con: Zain Al Rafeea Giudizio di 50&Più:
Metti quattro amiche molto mature, appartenenti allo stesso circolo di lettura, che un giorno s’imbattono nel bestseller erotico Cinquanta sfumature di grigio e decidono di ravvivare le loro monotone vite sentimentali. Basteranno il Viagra nella birra, una chat per appuntamenti al buio, e vecchi fidanzati da conquistare per riaccendere la passione? Il film, ad alto tasso di star hollywoodiane, nelle prime settimane di programmazione in Usa ha sfiorato i 70 milioni di dollari d’incasso. A dimostrazione che il tema trattato è apprezzato anche dai cinefili.
Un 12enne fa causa ai suoi genitori perché lo hanno messo al mondo senza avere i mezzi per sostentarlo (amore a parte). Il film della libanese Labaki volge lo sguardo su un quartiere difficile di Beirut dove vive Zain (Zain Al Rafeea), un ragazzino povero. «La sua battaglia contro genitori non all’altezza del ruolo - spiega la regista - risuona come una denuncia universale». Cast da cinema neorealista, con attori di strada.
IL SUO CINEMA D’AUTORE PROFUMA DI LIBERTÀ. Sin dagli esordi nel 1988 con Mignon è partita (cui seguirono Verso sera, Il grande cocomero, L’albero delle pere fino a Gli sdraiati), la Archibugi si è imposta all’attenzione del pubblico col suo cinema di storie e personaggi che hanno fotografato epoche diverse - dagli anni di piombo agli adolescenti sul Web - senza dare giudizi, e narrando senza “sociologismi” storie particolari in cui tutti potessero immedesimarsi. Tema ricorrente della sua filmografia è la famiglia, quel nucleo incandescente in cui si vive e si convive, ci si ama e ci si odia, si litiga e si cresce. Insieme. Perché è nel condividere i sentimenti profondi che sta il segreto di un’umanità fatta di derive e controsensi. In Vivere, ambientato in una Roma stratificata, un po’ materna e un po’ matrigna, scopriamo le vicende degli Attor-
CINEMA re, famiglia composta da papà Luca (Adriano Giannini) e mamma Susi (Micaela Ramazzotti). Giornalista freelance molto “free” lui e ballerina costretta a insegnare danza a signore in sovrappeso lei, gli Attorre sono i genitori di Lucilla: ragazzina di 6 anni quieta e immaginifica che soffre di asma bronchiale. La loro routine, fatta di scambi e battute su articoli di cronaca rosa da piazzare a stento sui giornali, viene travolta dall’arrivo della studentessa irlandese di Storia dell’Arte Mary Ann (Roisin O’Donovan), ragazza alla pari per la piccola Lucilla. In un anno di permanenza in casa Attorre, nella decorosa periferia romana di villette a schiera, si svilupperanno legami diversi, più o meno leciti, d’amore e di amicizia. Regia: Francesca Archibugi Genere: commedia Giudizio di 50&Più:
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__in VIAGGIO__
GUATEMALA, NEL CUORE DEI MAYA
La sua storia inizia quattromila anni fa, quando la civiltà Maya tracciò il destino di questa terra che ancora conserva la cultura e le tradizioni del suo antico popolo. Un Paese che vive tra passato e presente, tra siti archeologici di straordinaria importanza e una natura indomita, che si arrende solo per farsi ammirare di Loris Porcheri
ERA UNA FANCIULLA DI INCOMPARABILE BELLEZZA, CON LUNGHI CAPELLI NERI; IL SUO NOME ERA CITLALTZIN, “PICCOLA STELLA”. Aveva una voce così meravigliosa, che ogni creatura si innamorava di lei non appena la sentiva cantare. Così avvenne anche per i tre fiumi che scendevano dai vulcani Atitlán, Tolimán e San Pedro, e nelle cui acque Citlaltzin si bagnava ogni mattina. Il loro amore era immenso anche se sapevano che non poteva essere ricambiato perché la giovane, essendo una principessa, era stata promessa al figlio del caciacco del Nord. Una mattina, mentre stava raccogliendo dei fiori per la propria madre, Citlaltzin incontrò Tzilmiztli, figlio di un falegname del villaggio. I due giovani iniziarono a chiacchierare e si diedero appuntamento il giorno successivo, e poi il giorno dopo e quello dopo ancora. Si innamorarono, ma poiché l’amore tra un nobile ed un plebeo era proibito, tennero nascosti i loro sentimenti. Nessuno conosceva il segreto che li univa ma i fiumi capirono che stava accadendo qualcosa, perché Citlaltzin restava in acqua per poco tempo e, cosa più strana, cantava di meno. Preoccupati e incuriositi, i fiumi chiesero aiuto al vento, che raccontò loro dell’amore proibito tra i due giovani. I fiumi si »
E Uno scorcio del Lago Atitlàn.
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IN VIAGGIO CHICHICASTENANGO
I COLORI DELL’ARCOBALENO
IL MAIS
Circondata da valli, la città è situata ad un’altitudine di 2.070 metri sopra il livello del mare. Tetti rossi e stradine acciottolate, Chichicastenango è nota per il suo mercato che da secoli richiama venditori da ogni parte del Paese.
Le stoffe multicolori sono il biglietto da visita delle donne guatemalteche. Non solo le indossano negli abiti tradizionali, gli huipil, ma le lavorano ancora all’antica maniera e vanno a venderle al mercato di città.
Guatemala significa “albero del mais” ed è con questo cereale che, secondo la leggenda, gli dei crearono gli uomini. Perciò sulla tavola dei guatemaltechi il mais non manca mai, soprattutto sotto forma di tortillas.
Qu
I MAYA infuriarono e chiesero al vento di spingere i due amanti al loro cospetto. Così fu fatto e, una volta giunti in prossimità della riva, il vento spinse Tzilmiztli nelle acque furiose di uno dei fiumi, che decise di trattenerlo. Fu allora che Citlaltzin capì che non avrebbe potuto vivere senza il suo amato e si gettò in acqua per raggiungerlo. I fiumi si infuriarono talmente per il gesto della principessa che le loro acque si aggrovigliarono, inghiottendo per sempre i due amanti. Avendo mischiato le acque i tre fiumi sparirono e al loro posto si formò un lago, che ancora oggi si lamenta con il vento dell’amore tra Citlaltzin e Tzilmiztli. Questo lago è l’Atitlán, in Guatemala, definito dallo scrittore britannico Aldous Huxley, “il lago più bello del mondo”. Ma nonostante siano passati millenni, le acque dell’Atitlán non
UN POPOLO FIERO
Orgoglioso di esistere I loro antenati erano grandi studiosi dell’universo, conoscevano la scrittura, la matematica, l’architettura, e questo fino al 900 d.C. quando, misteriosamente, i Maya abbandonarono le città e si dispersero per il Centro America. Oggi i discendenti di questo glorioso popolo vivono tra il Messico, il Belize, l’Honduras, El Salvador e in Guatemala, dove esistono 23 etnie, orgogliose della propria identità e delle proprie tradizioni.
Il Parco Nazionale di Tikal.
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Antigua: la Cattedrale di San Jose e Plaza de Armas, viste dalla terrazza del Palacio de Ayuntamiento.
dimenticano il tradimento di Citlaltzin e ogni sera, dopo le 17.00, si alzano onde così alte e un vento così forte che è impossibile navigare. Il vento è chiamato Xocomil, ovvero “raccoglitore di peccati” perché spazza via chi è colpevole. Circondato dai tre vulcani della leggenda, il Toliman, l’Atitlán e il San Pedro, e da dodici splendidi paesi, il lago Atitlán è una delle meraviglie che la
natura ha elargito al Guatemala. Il colore delle sue acque sembra realizzato dalla sapiente mano di un pittore che, con pennellate di varie sfumature, è in grado di regalare quadri mozzafiato diversi per ogni ora del giorno. Per questa sua caratteristica, il popolo Maya credeva che l’arcobaleno attingesse dal lago Atitlán i propri colori. E se laghi, vulcani, giungla tropicale, montagne non bastassero a riempire gli occhi di bellezza, ci pensano tutti quei gioielli costruiti dall’uomo nel corso dei secoli a riempire di stupore chi visita il Guatemala per la prima volta. Come Antigua, per due secoli capitale dell’antico regno, oggi uno degli esempi più belli di architettura coloniale barocca, dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco. Famosa per
ento.
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GUATEMALA LA CIVILTA’ MAYA E L’IMPRONTA COLONIALE • Tikal • Ceibal • Flores
DAL 7 AL 18 OTTOBRE 2019 – 11 notti/12 giorni
Un viaggio alla scoperta della storia e della natura del Guatemala, di tradizioni, di fantastici paesaggi e selvaggia foresta pluviale, di mercati e di antichi riti animisti. Un’esperienza di viaggio di alto profilo archeologico, naturalistico e antropologico.
GUATEMALA Chichicastenango
•• Panajachel •
Quetzaltenango
• CITTA’ DEL GUATEMALA • Antigua
Lago di Atitlán
le celebrazioni della Settimana Santa, è oggi una vivace città che non ha dimenticato il suo passato sotto la dominazione spagnola, influenzandone l’architettura. Distrutta dal terremoto del XVIII secolo, è stata per gran parte ricostruita e restituita al passato splendore con i suoi edifici a vivaci colori, le maestose chiese e le eleganti piazze. Città del Guatemala è l’odierna capitale, anch’essa traboccante di storia con la Plaza Mayor sempre affollata, soprattutto la domenica, la Catedral Metropolitana, risalente alla fine del 1700, il Palacio Nacional e tanti musei che raccolgono reperti di diverse epoche. E poi ci sono le vestigia dei Maya, con la sacralità degli antichi templi mescolata alla natura portentosa, che per secoli li ha nascosti e protetti. Le città millenarie di Uaxactun, Ceibal, Aguacatec, Yaxha, Piedras Negras e El Mirador sono le custodi delle testimonianze di antichi fasti; e poi c’è Tikal, attualmente sito Unesco, la più grande città Maya, misteriosamente abbandonata dai suoi abitanti, e ancora oggi decisa a preservare il proprio segreto.
1° giorno: Partenza per Città del Guatemala - Antigua Arrivo all’aeroporto, incontro con la guida e trasferimento ad Antigua. 2° giorno: Antigua Visita di Antigua, Patrimonio Unesco, con le strade in pietra e le mura colorate e i vicini villaggi San Antonio Aguascaliente e di San Juana del Obispo, sede della prima chiesa cattolica. 3° giorno: Antigua Chichicastenango Visita del villaggio di San Juan Comalapa, famoso per la pittura kaqchikel. Proseguimento per Chichicastenango. 4° giorno: Chichicastenango Quetzaltenango Visita del colorato mercato e proseguimento per Quetzaltenango con le costruzioni coloniali più antiche del Guatemala. 5° giorno: Quetzaltenango Panajachel Visita di San Andres Xecul e San Cristobal Totonicapan. Proseguimento per San Francisco el Alto. Partenza per il Lago Atitlán. 6° giorno: Panajachel (escursione sul Lago Atitlán) Navigazione sul Lago Atitlán con il suo paesaggio suggestivo e visita dei villaggi San Juan la Laguna, Santiago de Atitlán e di San Antonio Palopò, dove le donne indossano ancora i tipici costumi locali.
7° giorno: Panajachel Iximchè - Antigua Visita delle rovine di Iximché, capitale del popolo Cakchilquel. Proseguimento per Antigua. 8° giorno: Antigua - Guatemala - Flores/El Remate Partenza per Città del Guatemala e breve visita della città. Volo per Flores. 9° giorno: escursione Rio La Pasion e Ceibal Navigazione lungo il Rio La Pasion per raggiungere il sito di Ceibal, nel mezzo della giungla,
con le stele maya perfettamente conservate. 10° giorno: escursione a Tikal Visita del Centro Archeologico di Tikal, uno dei siti meglio conservati della Civiltà Maya, nel cuore del Parco Nazionale. 11° giorno: Flores/El Remate - Città del Guatemala Volo per Città del Guatemala e breve visita della città. Partenza con volo di rientro per l’Italia. 12° giorno: Arrivo in Italia
QUOTA INDIVIDUALE E DI PARTECIPAZIONE IN CAMERA DOPPIA Minimo 15 partecipanti € 2.980 Minimo 20 partecipanti € 2.890 Supplemento singola € 650 Tasse aeroportuali € 350 Assicurazioni € 100 Quota d’iscrizione per i non soci € 45 La quota comprende: Voli di linea da Roma (altri aeroporti su richiesta) per Città del Guatemala e ritorno - Voli interni per Flores e ritorno - Trasferimenti privati - Sistemazione in Hotel 4 stelle - Trattamento di pensione completa - Visite ed escursioni compresi gli ingressi - Navigazioni (collettive) - Guida/accompagnatore locale parlante italiano - Accompagnatore 50&Più Turismo. La quota non comprende: Tasse aeroportuali - Assicurazioni Escursioni e visite facoltative - Bevande - Mance e tutto quanto non specificato. Richiedi programma dettagliato
E-mail: info@50epiuturismo.it - Tel. 06 6871108/369 Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più (Aut. Reg. 388/87)
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__SOCIETÀ COSTUME__
A PASQUA
IL NOME DERIVA DAL GRECO “PASCHA”, CHE A SUA VOLTA PROVIENE DALL’ARAMAICO “PASAH”, IL CUI SIGNIFICATO È “PASSAGGIO”. Ma mentre per gli ebrei, il “passaggio” è l’attraversamento del Mar Rosso, che li portò dalla schiavitù alla libertà, per i cristiani esso ha un altro significato: quello del “passaggio dalla morte alla vita” di Gesù Cristo. Ed è per questo che la Pasqua è considerata la celebrazione della rinascita, della salvezza, della gioia, della pace. 52 I 50epiumagazine.it I APRILE 2019
L’usanza di dipingere le uova risale ai primi cristiani quando, durante la Quaresima, non potevano mangiarle a causa del digiuno. Per questo venivano bollite, dipinte di rosso (simbolo del sangue di Cristo) e decorate con croci e altri emblemi della cridi Giovanni Orso stianità. Un’usanza che si è tramandata nel corso dei secoli, seppur con Sono molti i simboli e le tradizioni che, qualche variazione; in Danimarca, per in diverse parti del mondo, accompagnaesempio, vengono dipinte di giallo, il colore no la Pasqua. Su tutti c’è l’uovo, da cui della salute, come gialle devono essere le nasce la vita e, quindi, facilmente assidecorazioni della casa, abbellita anche da milabile alla (ri)nascita di Gesù. narcisi (gialli, appunto) e da arbusti a cui
DOLCI SORPRESE
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Che sia di dolce cioccolato o sodo, dipinto con colori vivaci, l’uovo è l’emblema universale della Pasqua. Ma la sua storia viene da lontano, quando i primi cristiani, coloravano di rosso le uova che non potevano mangiare durante la Quaresima, decorandole con delle croci, in ricordo del sacrificio di Gesù
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PASQUA IMPERIALE
Uova Fabergé, le più preziose della storia vengono appese le uova. Rami ed alberi carichi di uova anche in Germania, dove con la Pasqua (in tedesco Ostern) si celebra l’arrivo della primavera, simbolo della rinascita della natura. Ma per i bambini tedeschi il giorno di Pasqua è ancora più divertente perché devono ritrovare le uova di cioccolata che i genitori hanno nascosto in casa. Una “caccia al tesoro” che accomuna i bambini di molti Paesi europei, francesi compresi, i quali seguono anche un’altra tradizione: scrutare il cielo per veder tornare le campane “volate a Roma il Venerdì Santo”, motivo per cui non hanno suonato per tre giorni. E sono proprio “le campane che tornano” a far cadere le uova che, precipitando, si nascondono. In Svezia, invece, le bambine si travestono da streghette e, a gruppetti, visitano le case chiedendo dolci. C’è poi una tradizione pasquale un po’ “goliardica” in Ungheria e in Polonia, dove ci si lancia dell’acqua; nel primo Paese vengono bagnate solo le donne, come augurio di fertilità, nel secondo, i gavettoni riguardano tutti.
Furono realizzate dall’orafo Peter Carl Gustavovič Fabergé per la famiglia imperiale russa, tra il 1883 e il 1917. Fu lo Zar Alexander III a commissionare il primo uovo per la sua giovane moglie Maria Flodorovna che, lontana da casa (era danese) e costretta a sposare un uomo a lei sconosciuto, era molto depressa. Per questo il marito, in occasione della Pasqua, le volle fare un regalo “speciale”: un uovo con un guscio in platino, con dentro un tuorlo d’oro, che a sua volta conteneva una gallina d’oro, con gli occhi di rubino, adornata dalla corona imperiale. La regina apprezzò e da allora ci furono oltre 50 “uova Fabergé”, tutte splendide.
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1 Francia, caccia all’uovo 2 Ungheria, giochi con l’acqua 3 Svezia, “le streghette” 4 Danimarca, decorazioni pasquali 5-6 Russia,
uova di Fabergé, con il modellino della carrozza di Nicola II e della Transiberiana.
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__EVENTI__
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Le iscrizioni al Concorso sono aperte fino al 12 aprile. Per partecipare è possibile iscriversi on line, compilando il modulo di adesione e allegando copia della propria opera. Il tutto seguendo pochi e semplici passaggi su www.concorso.50epiu.it
a cura di Luisella Berti
37 a EDIZIONE - BAVENO (VB) - Lago Maggiore 7/12 luglio 2019
Nella splendida cornice di Baveno, sul Lago Maggiore, torna dal 7 al 12 luglio la XXXVII edizione del Concorso di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia, l’evento dedicato alla creatività artistica degli over 50, ideato e organizzato da 50&Più
IL DESIDERIO DI PARTECIPARE
NON SI PUÒ FERMARE
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DA TRENTASETTE EDIZIONI IL CONCORSO 50&PIÙ COINVOLGE ARTISTI DILETTANTI OVER 50 DA OGNI PARTE D’ITALIA. Tra i partecipanti sono sempre di più coloro che scelgono di approfittare delle giornate dedicate alla fase finale del Concorso, avvalendosi delle numerose attività appositamente organizzate. In attesa della giornata dedicata alla premiazione dei vincitori, con l’assegnazione delle Farfalle e Libellule d’Oro, gli artisti in gara hanno la possibilità di seguire, gratuitamente, i laboratori e i workshop dedicati alla poesia, alla prosa, alla pittura e alla fotografia, oltre che il laboratorio di lettura ad alta voce e quello musicale. Tutti condotti da noti professionisti del mondo della cultura. Una grande occasione per condividere la propria passione artistica e accrescere le
proprie competenze. Senza contare gli spettacoli serali gratuiti di musica, teatro, cabaret, organizzati da 50&Più con artisti di grande richiamo. Tra un laboratorio e l’altro, inoltre, sarà possibile partecipare alle escursioni con visite guidate alla scoperta di Baveno e del Lago Maggiore, luoghi magici e di straordinaria bellezza. «Partecipare al Concorso di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia vuol dire riprendersi il proprio spazio e il proprio tempo riscoprendo se stessi e gli altri, raccontandosi attraverso l’arte e la propria ispirazione», afferma Renato Borghi, presidente nazionale di 50&Più. Chi desidera partecipare alla fase finale del Concorso può contattare la sede 50&Più della propria provincia o 50&Più Turismo. Appuntamento a Baveno dal 7 al 12 luglio. Tutti i dettagli sono nella pagina accanto.
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BAVENO (VB) Lago Maggiore SOGGIORNO DAL 7 AL 12 LUGLIO 2019 XXXVII EDIZIONE CONCORSO 50&PIÙ PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA
ZACCHERA HOTELS (4 STELLE Sup.) Le eleganti strutture del Gruppo Zacchera Hotels, il primo gruppo alberghiero sul Lago Maggiore e uno dei principali in Italia, offrono da oltre 150 anni, stile, tradizione e professionalità. Tutte le attività relative al Concorso verranno svolte nelle sale conferenze del Grand Hotel Dino. ESCURSIONI FACOLTATIVE - Durante il soggiorno non mancherà la possibilità di esplorare le splendide località che si affacciano sul Lago Maggiore: le isole Borromee, la vicina Svizzera, il Lago d’Orta e Macugnaga ai piedi del Monte Rosa, i giardini di villa Taranto. Inoltre, con il biglietto multiplo è possibile visitare individualmente con il battello le isole minori del Lago. QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE
In camera doppia (5 notti/6 giorni) € 470 In camera singola (5 notti/6 giorni) € 680 Suppl. camera vista lago - garantita su richiesta Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più € 45 Le quote prevedono: trasferimento in orari prestabiliti dalla stazione ferroviaria di Stresa all’Hotel e viceversa - Soggiorno in camera doppia in Hotel del gruppo Zacchera con trattamento di pensione completa (acqua in caraffa inclusa ai pasti) - Partecipazione ai convegni e agli intrattenimenti proposti dall’organizzazione - Ingresso alla piscina interna ed esterna - Assistenza staff 50&Più - Assicurazione. Le quote non comprendono: trasporti da e per Baveno - Bevande extra ai pasti - Trattamenti presso il Centro Benessere SPA - Escursioni facoltative - Tassa di soggiorno del Comune di Baveno: attualmente pari a € 1.50 al giorno (da regolare in loco) - Mance, extra in genere e tutto quanto non specificato. TRASPORTI TRENITALIA Grazie all’accordo di partnership con Trenitalia, per i partecipanti all’Evento sono previste tariffe agevolate con partenza da tutte le principali città italiane servite dai treni: Freccia Rossa, Freccia Argento, Freccia Bianca e Intercity. Quotazioni individuali e di gruppo su richiesta.
Informazioni e prenotazioni: (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
www.50epiuturismo.it
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NELLA CLASSIFICA F.I.M.I. DEI 33 GIRI PIÙ VENDUTI IN ITALIA NEL 2018 TRIONFANO I CLASSIC ALBUM DI PINK FLOYD, QUEEN, NIRVANA, AMY WINEHOUSE E BOB MARLEY. DUE LE INCURSIONI DEL NUOVO RAP CON NOYZ NARCOS E SFERA EBBASTA
di Barbara Di Sarno
LA RINASCITA DEI DISCHI
BENTORNATO VINILE! Nell’era di iTunes e Spotify, di Youtube e della musica digitale, torna in auge il vinile e l’amore per il suono che si fa materia. I dati del mercato musicale italiano e internazionale registrano una crescita esponenziale nelle vendite. La puntina che scorre sui solchi torna a segnare l’amore per una musica di cui tornare a prendersi cura
È IL 21 GIUGNO 1948 QUANDO LA COLUMBIA RECORDS PRESENTA PER LA PRIMA VOLTA AL PUBBLICO UN DISCO IN POLICARBONATO DI VINILE IN GRADO DI OSPITARE CIRCA 30 MINUTI DI MUSICA PER LATO, RIMPIAZZANDO PER QUALITÀ E DURATA - I PRECEDENTI 78 GIRI IN GOMMALACCA. Nel mercato musicale americano - e ben presto in tutto il mondo - esordisce così il 33 giri, il primo Long Playing (LP) della storia. Non passa nemmeno un anno e, il 1° febbraio 1949, la Rca pubblica invece il primo singolo su un disco a 45 giri che, stampato su entrambi i lati, contiene due brani, ciascuno della durata massima di circa 4 minuti. La maggiore agevolezza di questo nuovo formato contribuisce alla diffusione del fenomeno del juke box, vero e proprio emblema di una rivoluzione non solo musicale ma anche culturale e sociale. In America come in
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Italia la possibilità di scegliere e ascoltare un disco fuori dalle mura di casa assicura alle canzonette nostrane e alle hit d’oltreoceano uno straordinario successo. Le note e le voci di Modugno, Renis, Paoli, Morandi, Mina, Tenco e dei cantanti dell’epoca diventano simbolo di aggregazione, di romanticismo e di divertimento. I nuovi generi musicali, i singoli del momento, i vincitori delle kermesse canore si fanno strada nei gusti della gente, diventando familiari e appetibili proprio grazie a questo canale privilegiato. Con l’arrivo del mangiadischi, nato alla fine degli Anni ’50 ed esploso nei favolosi Anni ’60, le canzoni del cuore transitano, grazie al sostegno di una comoda maniglia, tra feste e case degli amici, bar e litorali. E quando all’inizio degli anni Settanta, le inquietudini della gioventù e la voglia di cambiare il mondo trovano la loro eco nelle musiche e nei testi di Guccini, De Andrè, Gaber e del cantautorato italiano e internazionale, il vinile è sempre lì, con le sue indimenticabili e indimenticate colonne sonore di una vita. Nel 1982 viene messo in vendita il primo compact disc - The Visitors degli Abba - e il suono digitale fa il suo ingresso nel mercato musicale mondiale. Il caro vecchio vinile diventa un oggetto obsoleto e da collezione per i cultori del genere fino a questi ultimi anni, quando un incredibile boom di richieste e vendite di questo mitico supporto - tra le ristampe dei vecchi album e le proposte degli artisti contemporanei - ne sdogana la dimensione di nicchia a cui era stato relegato. Dopo 30 anni di » APRILE 2019 I 57
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RICORRENZE abbandono, nel 2018 la Sony torna a produrre dischi in vinile, nascono nuove aziende e nuovi macchinari hi-tech per la stampa di vinili, si moltiplicano le fiere e le manifestazioni dedicate. «La musica sta tornando al vinile perché abbiamo capito che il nostro tempo è prezioso, che le nostre scelte sono importanti - racconta Nicola Iuppariello, autore del docufilm Vinilici, dedicato a questo supporto principe -. Ascoltare musica in vinile è una filosofia di vita. L’ascolto del disco, implica una ricerca, una scelta, un acquisto consapevole. Ascoltare musica in vinile significa riconoscersi il diritto di dedicarsi del tempo. Il vinile per le cosiddette vecchie generazioni ha rappresentato all’epoca ciò che rappresenta e viene riscoperto oggi dalle nuove generazioni: la possibilità di avere a casa la musica che ami, tenerla tra le cose che intendi conservare e riprendere quando ne hai voglia. Possedere un vinile è un po’ come avere a casa l’artista che ti piace. Ognuno di noi porta dentro un patrimonio musicale fatto di scelte e preferenze, una storia personale che si esplica attraverso usi, costumi, tradizioni e musica, la quale ha una grandissima varietà, parla secondo linguaggi
Roma, Riccardo Rossi, conduttore della trasmissione televisiva “I miei vinili”, su Rai 3.
L’ESORDIO
Il primo LP 70 anni fa, esattamente il 21 giugno del 1948, la Columbia Records presenta nella sfarzosa cornice del Waldorf Astoria Hotel di New York, il disco microsolco in vinile. Nello stesso giorno, il primo Long Playing della storia prodotto per la commercializzazione invade i negozi di dischi di Stati Uniti e Canada: si tratta del Concerto in E minor for violin and orchestra Op. 64 di Felix Mendelssohn, diretto da Bruno Walter che inaugura la serie Columbia Masterworks.
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GLI EVENTI DEDICATI NON SOLO E-COMMERCE E NEGOZI SPECIALIZZATI: IL “NOVEGRO VINILE EXPO”, LA “MOSTRA MERCATO DEL DISCO” DI BOLOGNA, LA “FIERA DEL DISCO” DI GENOVA, IL “MUSIC DAY” DI ROMA, I “DISCODAYS” DI NAPOLI, SONO SOLO ALCUNI DEGLI EVENTI NAZIONALI PER SCAMBIARE E ACQUISTARE VINILI.
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diversi. Il vinile, pur partendo da una radice comune, che è l’ascolto della musica, non ci impone una sorta di globalizzazione del gusto e delle preferenze musicali. I gusti musicali raccontano di noi. Il modo di ascoltarla e il supporto scelto comunicano come la pensiamo, a cosa e a chi vogliamo essere associati. Negli ultimi anni il modo di fruire la musica ha dettato anche degli standard che l’ascolto della musica in vinile supera. Ascoltare musica, promuoverne l’ascolto è un momento culturale. Il supporto vinile favorisce il senso di appartenenza e identità culturale, affondando le radici nella storia». Nel film Vinilici Carlo Verdone dice infatti: «Il disco è un oggetto di poesia. Anche quel fruscio ci dà il senso del tempo». Un mondo un po’ distante dall’ascolto randomico di centinaia di brani, dall’ipervelocità di scelta e di passaggio da un brano all’altro... Personalmente non demonizzo nessuna modalità di ascolto. Ci
sono supporti che ci accompagnano durante la giornata, canzoni che fanno da sottofondo alle nostre attività, canzoni che sentiamo, ma non ascoltiamo. Quando dici “Metto un vinile” è un’altra cosa. Quando dici ad un amico “Ti devo far sentire quel disco che finalmente ho trovato…” è un’altra storia. Come ha detto giustamente Carlo Verdone: «Il vinile è poesia». Secondo Keith Caulfield, responsabile delle classifiche del sito Billboard.com, il potente ritorno del vinile è dovuto sia agli amatori di sempre ma anche ai più giovani attratti dalla forma fisica e tangibile della musica. C’è davvero speranza per il futuro del vinile? Assolutamente sì! Ho conosciuto tantissimi ragazzi in occasione di “DiscoDays”, la Fiera di cui sono curatore dedicata al vinile, entusiasti di quello che per loro è un nuovo supporto. Per loro alla fine il vinile è una novità. C’è speranza e c’è futuro per il vinile! Le nuove generazioni sanno che il tempo che viviamo è prezioso come le scelte che compiamo ogni giorno. «Ascoltare musica in vinile è una filosofia di vita. Implica una ricerca, una scelta, un acquisto consapevole. Significa riconoscersi il diritto di dedicarsi del tempo».
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intervista di Raffaello Carabini
«ABBIAMO BISOGNO DI APRIRE LA MENTE, GLI OCCHI E DI LASCIARCI INCANTARE» 60 I 50epiumagazine.it I APRILE 2019
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__le INTERVISTE di 50&Più__
ANDREA DE CARLO
«IL PERCORSO È IRREGOLARE, perché il mio non è un viaggio programmato e non ho mappe né Gps da consultare, solo l’istinto che mi fa fermare in un punto da cui osservare e ascoltare, dentro e fuori di me - dice Andrea De Carlo -. È bello che lungo la strada, nel corso degli anni, tante lettrici e lettori abbiano deciso di accompagnarmi, per condividere l’esperienza». Secondo lei, oggi è più facile o più difficile fare lo scrittore? Quando ho pubblicato Treno di panna il mondo della letteratura era un club esclusivo, controllato da pochi, per lo più precluso alle voci nuove. Se Italo Calvino non avesse amato il mio romanzo e non lo avesse sostenuto, non credo sarei mai riuscito a pubblicarlo. Oggi chiunque scriva qualcosa prima o poi trova un editore, grande o piccolo, serio o a pagamento, oppure
può utilizzare una piattaforma su Internet. Il problema è che poi il suo libro rischia di perdersi in un oceano di altri titoli, e deve confrontarsi con lettori sempre più impazienti e distratti. Lei è stato uno dei primi ad apparire in televisione per presentare una sua opera. Nel 1984 alla Domenica in condotta da Pippo Baudo parlò di Macno, uno dei suoi maggiori successi: come pensa sia mutato il rapporto tra scrittura e media con l’avvento di Internet? Quella mia apparizione televisiva fece diventare il mio terzo romanzo un best-seller nel giro di pochi giorni, e mi permise di dedicarmi alla scrittura a tempo pieno. Però era un mondo diverso, i canali televisivi erano pochi e molto seguiti,
«Ognuno dei romanzi che ho scritto è la tappa di un viaggio di esplorazione del mondo, dei rapporti tra le persone, dei loro sentimenti, delle loro domande, dei loro sogni». Così lo scrittore ha introdotto la nostra conversazione, che ha per cardine Una di Luna, il suo romanzo il pubblico di lettori molto più attento e curioso di adesso. Oggi abbiamo una miriade di fonti di informazioni, ben poche delle quali attendibili, e una moltiplicazione di offerte e suggerimenti. Per un lettore è diventato parecchio difficile orientarsi. Della Tv le è rimasto un ricordo ne-
«L’INASPETTATO E IL MAGICO ESISTONO ANCORA, IL VERO PROBLEMA È RIUSCIRE A COGLIERLI QUANDO SI MANIFESTANO, USCENDO DALLO STATO DI DISTRAZIONE PERMANENTE IN CUI TENDIAMO SEMPRE PIÙ SPESSO A VIVERE»
gativo, stando alle pagine dell’ultimo romanzo. Davvero il mondo di Masterpiece, il talent letterario proposto da Rai Tre cinque anni fa di cui era un giurato, oppure quello dell’acclamato - dal pubblico Masterchef era ed è così allucinante come quello di Chef
Test, il programma a cui partecipa il padre della voce narrante di Una di Luna? Avevo deciso di partecipare come giurato a Masterpiece perché un talent show dedicato alla scrittura mi sembrava una scommessa interessante. Purtroppo le regole del gioco, la competizione tra i concorrenti, l’assegnazione dei ruoli, hanno finito con rendere del tutto secondari i contenuti, e la scommessa è stata persa. Sì, l’ho vissuta un po’ come un’allucinazione, ma senza quell’esperienza non avrei potuto scrivere Una di Luna. In un programma di cucina si riesce almeno a vedere i piatti realizzati e a immaginarne i sapori, benché anche per la formazione di un vero cuoco ci vogliano anni, non certo settimane. Gli scrittori hanno tempi molto più lunghi, e il loro lavoro è impossi»
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ANDREA DE CARLO bile da visualizzare, ci vorrebbero altri modi per raccontarli. Le manipolazioni degli autori e dei produttori in Tv sono paragonabili a quelle che gli editori effettuano sulle giurie dei premi letterari, come denunciò dando le dimissioni da quella del Premio Strega nel 2009? La manipolazione è parte di qualunque show televisivo, anche di quelli che sembrano rappresentare la verità nuda e cruda, ma non c’è dubbio che ci siano manipolazioni anche dietro i premi letterari più importanti. Far parte per alcuni anni nella giuria dello Strega mi ha dato l’occasione di assistere alle manovre dei grandi editori, al traffico di promesse, favori e pressioni con cui riescono a raccogliere i pacchetti di voti necessari ad aggiudicarsi la vittoria. Dimettermi è stato un gesto minimo di coerenza con quello che penso, così come decidere di non partecipare con i miei libri a quel premio, o ad altri. Cosa pensa del successo diventato una vera e propria “moda” della cucina in televisione? Il cibo è da sempre uno dei temi dominanti della specie umana: di nuovo c’è che la sua preparazione è diventata uno spettacolo a cui assistono grandi numeri di persone. Una spiegazione possibile è che in un mondo dominato dalla confusione e dall’incertezza, in cui le ideologie si sono dissolte, i punti di riferimento scarseggiano e le opinioni cambiano da un giorno all’altro, gli show di «NON VORREI MAI cucina sembrano proporre CHIUDERMI IN UN regole certe. Gli chef-giudici MONDO DI SOLI LIBRI, MI SENTIREI SOFFOCARE. non si limitano a descrivere FREQUENTARE ricette e sovrintendere alla ALTRI LINGUAGGI loro esecuzione, ma divenARRICCHISCE LE MIE ESPERIENZE» tano dispensatori di principi filosofici e regole di vita, il che ha un effetto rassicurante, e offre una tregua alle inquietudini da cui siamo assediati. Come ricorda le sue collaborazioni con Fellini, un genio legato alla magia e al ricordo, e Anto-
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Quello tra la musica e lo scrittore è da tempo un legame indissolubile, tanto da realizzare vere e proprie colonne sonore per i propri romanzi.
nioni, molto più prossimo al disagio esistenziale contemporaneo? Fellini era un osservatore straordinariamente acuto, che riusciva a leggere dietro facciate e atteggiamenti, capire la vera natura delle persone. Aveva una cultura eclettica, da autodidatta, ed era un investigatore dell’inconscio, e un affabulatore che costruiva di continuo storie, senza mai preoccuparsi di essere verosimile. La magia lo incuriosiva e
lo affascinava, ma era anche un elemento con cui riusciva a trasfigurare la realtà nei suoi film, sempre in gioco tra memoria e immaginazione. Antonioni era un uomo completamente diverso, riservato e per certi versi enigmatico, ma a vedere un film come Blow Up si capisce quanto anche lui fosse interessato a quello di non spiegabile che c’è nella vita. Ci confrontiamo ogni giorno con realtà che tendiamo a considerare og-
BIOGRAFIA
1952
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LE ORIGINI Nasce a Milano, sotto il segno del sagittario, figlio del noto architetto Giancarlo. Si mantiene facendo il fotografo, gira gli Stati Uniti suonando il blues alla chitarra e insegnando italiano. Torna per laurearsi in Lettere.
1981
IL SUCCESSO Pubblica il primo romanzo Treno di panna. Scritto in inglese, durante una peregrinazione formativa in Australia, Hawaii e Usa, fu rifiutato da molti editori. Einaudi lo accettò su suggerimento di Italo Calvino.
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IL LIBRO
«Da tempo volevo raccontare Venezia, ma dovevo trovare una chiave per sfuggire agli stereotipi con cui la si descrive di solito» Le manipolazioni e le mode televisive, il rapporto tra un padre e una figlia: sono questi i temi dell’ultimo romanzo di De Carlo.
gettive e immutabili, e come tali indipendenti dalla nostra volontà. Ma niente ci può impedire di trasformarle con l’immaginazione e la fantasia, inventandoci modi diversi di interagire con i contesti e con gli altri, prossimi a noi oppure no. Il suo nuovo romanzo è scritto in prima persona da una donna piena di insicurezze e di dubbi. Perché questa scelta al femminile e che difficoltà ha comportato?
1985
In diversi miei romanzi precedenti avevo già esplorato con estrema partecipazione personaggi femminili, ma la scelta di raccontare dal punto di vista di una donna in prima persona ha implicato un passaggio ulteriore. Per riuscirci ho dovuto abbandonare i miei panni e vestire quelli di Margherita, identificarmi totalmente con lei, in un certo senso diventare lei, con le sue incertezze, le sue passioni, il suo bisogno di
L’ESPERIENZA DI YUCATAN Si reca con Federico Fellini in California per incontrare Carlos Castaneda e scrivere un film basato sui suoi libri. Viaggiano in Messico, ma Castaneda sparisce, allarmato da segnali preoccupanti. Yucatan romanza quella vicenda.
2002
UNA DI LUNA
Margherita è una chef moderna, che vive un rapporto di non comunicazione con il padre, anch’egli grande chef, ma rovinato dalla presunzione e dai profittatori. Altrettanto pessima la sua relazione amorosa con un avvocato autocentrico. La protagonista narrante del nuovo romanzo di Andrea De Carlo, Una di Luna (La Nave di Teseo, pagg. 268, € 15,30), è una donna sensibile, che nel nostro satellite trova il suo rifugio emozionale. Oltre alla cucina, di cui si narrano pregi e nefandezze con intelligenza e ricette appetibili, a Venezia, città difficile da scoprire dietro il marasma turistico, e ai talent Tv, fucina di incompetenti votati al dio ascolto, emerge l’amore per un enigmatico illusionista.
verità. Ho vissuto dal di dentro il suo rapporto con un padre prepotente ed egocentrico, che non sa reciprocare le attenzioni che riceve, quello con l’uomo deludente con cui vive, e infine l’incontro sorprendente con l’illusionista. Scrivere Una di Luna è stata un’esperienza illuminante, rivelatrice. Jules, l’illusionista che è una sorta di motore del cambiamento in Una di Luna, ci dice che nella vita abbiamo bisogno di lasciare aperti mente e cuore all’inaspettato e al magico. Ma esistono veramente, l’inaspettato e il magico, in queste stagioni sempre più buie e più ingabbiate e controllate da chi detiene tecnologia e potere? L’inaspettato e il magico esistono ancora, il vero problema è riuscire a coglierli quando si manifestano, uscendo dallo stato di distrazione permanente in cui tendiamo sempre più spesso a vivere. È indispensabile saper vedere e ascoltare, essere curiosi e attenti, aprire dei varchi da cui lasciarci sorprendere, forse incantare.
IL PRIMO CD Al romanzo I veri nomi allega il suo primo cd Alcuni nomi, che porta in tour per l’Europa. Nel 2004 esce Dentro Giro di vento, “colonna sonora” del romanzo Giro di vento, corredato da un libretto con foto.
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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__
Molte donne romene impiegate in Italia nel lavoro di cura, al rientro nel loro Paese d’origine manifestano diversi sintomi depressivi tutt’altro che facili da trattare
LA “SINDROME ITALIA” COLPISCE LE BADANTI di Romina Vinci
«NON RIUSCIVO A FARE LE SCALE SENZA REGGERMI AL CORRIMANO, AVEVO PAURA ANCHE DI SALIRE SU UN MARCIAPIEDE, OPPURE QUANDO ATTRAVERSAVO LA STRADA». Guarda in basso, la sua voce è ferma e le parole ben scandite, ma con gli occhi non riesce a sostenere lo sguardo di chi le sta di fronte. Ana è una donna romena sulla cinquantina, che ha trascorso 15 anni in Italia lavorando come badante. La incontriamo nel padiglione 4 dell’Ospedale Psichiatrico I PRIMI CASI ACCERTATI di Socola, a Iasi, in una fredda Correva l’anno 1995 mattina di inizio settembre. Iasi La “Sindrome Italia” non è una diagnosi scientificamente è la seconda città più abitata della riconosciuta. Il termine è stato inventato da due psichiatri Romania, dopo Bucarest. È il caucraini nel 1995, davanti a casi di alcune donne difficili da poluogo della Moldavia romena, trattare e che avevano un elemento in comune: la migrazione ed è qui che si trova l’Ospedale in Italia, soprattutto come badanti.
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TESTIMONIANZE UNA BELLA ESPERIENZA
Marinela e la sua nuova famiglia allargata in Italia
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IN ROMANIA, A IASI, L’OSPEDALE PSICHIATRICO SOCOLA HA IN CURA DONNE SOFFERENTI DI DEPRESSIONE DOPO AVER LAVORATO IN ITALIA COME BADANTI
Psichiatrico Socola, uno dei presidi più antichi della Romania, specializzato nel curare la depressione che affligge, oltre Ana, molte badanti che hanno lavorato in Italia. Si tratta della cosiddetta “Sindrome Italia”. «La “Sindrome Italia” è, il più delle volte, una forma di depressione caratterizzata da ansia, apatia, astenia psichica e fisica, picchi di disattenzione, associati a stati di insonnia,
un senso di profonda tristezza interiore, aggravati da un sentimento di alienazione», spiega Andreea Nester, psichiatra. Sono diversi i fattori che portano alla manifestazione di questi sintomi: «Prima di tutto bisogna sottolineare che esiste una vulnerabilità genetica di ogni persona che emigra, che si trova catapultata in un nuovo Paese con altre culture, altre tradizioni, non cono-
scendo la lingua», spiega la psichiatra. «Queste donne hanno più di quarant’anni ed una predisposizione a vari tipi di disturbi. Lasciano la famiglia, lasciano incustoditi i figli, perdono la propria abitazione e molte volte tutti questi fattori stressanti hanno un forte impatto psicologico su di loro», aggiunge Cozmin Mihai, medico dell’Ospedale Socola. «Nel nostro nosocomio riceviamo in media tremila pazienti all’anno che soffrono di depressione e, di questi, il 5% circa è affetto da “Sindrome Italia”», aggiunge. Anche un gruppo di ricercatori dell’Università di Udine ha studiato gli effetti di »
Marinela ha 59 anni, viene dalla Romania ed è arrivata in Italia, a Roma per la precisione, quindici anni fa. «Nel mio Paese mio marito ed io lavoravamo come operai, non guadagnavamo molto, ma quel tanto per poter condurre una vita dignitosa». Poi però, nei primi anni Duemila, le cose cambiano, il marito si ammala, e la gran parte dello stipendio di Marinela va via in medicine. «Non ce l’avremmo fatta ad andare avanti, e così ho deciso di partire. Ho lasciato mia figlia, aveva dieci anni, a prendersi cura del padre, ed io sono arrivata a Roma». Nella Capitale, grazie ad amicizie, Marinela viene segnalata alla famiglia del signor Dino, che vive in un appartamento in una zona residenziale. «Mi hanno accolto subito a braccia aperte, io dovevo prendermi cura della moglie del signor Dino, era malata ed aveva bisogno di assistenza. Mi sono subito affezionata a lei, non mi ha mai chiamato badante, io ero la sua amica. Ho sofferto quando lei è venuta a mancare, come se fosse morto un mio genitore. Sono rimasta ad accudire il signor Dino e lui mi ha invitato a portare anche mio marito. Ora viviamo tutti qui, in questa casa, siamo una nuova famiglia. Mia figlia? È in Romania, lavora come psicologa. Ha provato a cercare lavoro in Italia, ma non c’era niente adatto ai suoi studi, e così ha preferito tornare a casa sua».
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questa sindrome, all’interno di un’analisi più DOPO LA MIGRAZIONE ampia delle faDa madri e mogli a donne sole: miglie trans-nail dramma delle badanti Silvia Dumitrache, mediatrice culturale e zionali. fondatrice dell’Adri (Associazione Donne Ro«Molte di queste mene in Italia), spiega le ripercussioni in Rodonne sono fragimania del fenomeno delle badanti: «In Roli e, quando venmania c’è un’esplosione di separazioni, le fagono messe a miglie vanno in tilt, i bambini rimangono con contatto con la i nonni o con i padri. Sappiamo che il ruolo sofferenza delle della mamma tra zero e otto anni è vitale, persone che curaecco allora che il figlio partorisce un senso no, ne escono sodi abbandono, una ferita dura da rimarginare. praffatte», spiega Immaginiamo queste donne: sono sposate, la professoressa sono madri e mogli e, dall’oggi al domani, si Donatella Cozzi, ritrovano sole, in un Paese straniero, di cui non conoscono la lingua. Il senso di smarridocente di Antromento e alienazione è totale, e quel sacrificio pologia Culturale d’amore lo pagheranno per tutta la vita». presso l’Università di Udine. «Il contatto con una persona anziana, infatti, è PER SAPERNE DI PIÙ un contatto molto intimo e ADRI - ASSOCIAZIONE allo stesso tempo logorante. DONNE ROMENE IN ITALIA Ci sono notti insonni da afHTTPS://ADRIASSOCIAZIONE. WORDPRESS.COM frontare, momenti di crisi MAIL: ADRI_MILANO@LIVE.IT che la badante non sempre sa come fronteggiare». In realtà, la “Sindrome Italia” non è un’etichetta diagnostica riconosciuta scientificamente, ma viene definita una sorta di termine-ombrello, che copre un quadro di sintomi abbastanza variegato, caratterizzato da un senso di tristezza e nostalgia profonde: «Si veri-
LE RIPERCUSSIONI
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ficano allucinazioni, deliri, a volte si crede di essere inseguiti, perseguitati. Un quadro particolare di sintomi che si avvicinano alla schizofrenia», spiega la professoressa Cozzi. È difficile per una donna ammettere questi sintomi, capire di aver bisogno di sostegno, chiedere aiuto. Eppure la maggior parte delle badanti conosce bene cosa si cela dietro questo termine-ombrello. «La Sindrome inizia da casa nostra, quando i tuoi familiari cominciano a guardarti come se fossi un bancomat», afferma Tania Carnuta, 52 anni, che lavora in Italia dal 2006. Madre di quattro figli, Tania qualche mese fa ha appreso la notizia che suo marito vuole divorziare, dopo trent’anni di matrimonio. «Qui capitano giorni in cui sei stressata, a causa del lavoro, ed allora chiami la tua famiglia sperando di riuscire a calmarti, di trovare qualcuno disposto ad ascoltare e comprendere il tuo dolore, ma dall’altra parte del telefono non capiscono». L’avvocato Giancarlo Germani si occupa da anni di assistenza legale alle badanti, ed è diventato un punto
di riferimento per la categoria: «Spesso ci dimentichiamo che tra le badanti romene ci sono persone laureate, infermiere, addirittura ex medici. In Romania un professore guadagna, ad esempio, tra i duecento e i trecento euro, e quindi è chiaro che una donna che viene in Italia e guadagna mille euro come badante, ha uno stipendio di tre volte superiore a quello di un professore o un impiegato in Romania». Valeria Sorceanu è moldava, e nel suo Paese ha lavorato prima come segretaria, e poi all’interno di una compagnia assicurativa. Oggi, in Italia, si prende cura del signor Zeferino, 98 anni. Racconta di quanto sia stato difficile per lei, all’inizio, accettare questa nuova vita: «Ho pianto molto la prima volta che mi hanno detto che dovevo spazzare a terra, perché a casa mia, in Moldova, pagavo una persona per fare i servizi domestici, e quando ho capito che dovevo sporcarmi le mani è stata dura. Mi sono chiesta come fossi arrivata a quel punto. E ancora non mi sono data una risposta».
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__ANNIVERSARI__
LA TERRA È DI TUTTI L’EARTH DAY PER DIFENDERLA
Tutto iniziò nel 1969, quando a largo di Santa e sostenibile» disse, in uno dei suoi discorsi, il Barbara, in California, l’esplosione di una senatore democratico Gaylord Nelson, da sempiattaforma petrolifera pre in prima linea contro causò la fuoriuscita di un il degrado e l’ingiustizia IL 22 APRILE SI CELEBRA milione di litri di petrolio; sociale. E affinché le per“LA GIORNATA DELLA TERRA”, UN EVENTO GLOBALE CHE circa 50 chilometri di sone non dimenticassero COINVOLGE OLTRE UN MILIARDO spiaggia furono contamila fragilità del pianeta, DI PERSONE IN 192 PAESI. TUTTO nati e migliaia di animali lanciò l’idea che il 22 INIZIÒ NEL 1969, CON UN DISASTRO AMBIENTALE IN CALIFORNIA, morirono. Fu uno dei più aprile venisse celebrata CHE SCOSSE L’OPINIONE PUBBLICA gravi disastri ambientali La Giornata della Terra. di Lavinia Viti degli Stati Uniti, una traAll’appello aderirono 20 gedia che scosse le comilioni di americani, tra scienze e mobilitò milioni di cittadini a difesa scuole, università, associazioni e semplici citdell’ecosistema. «Ogni essere umano ha di- tadini. Era il 1970. Oggi all’Earth Day parteritto di vivere in un ambiente sano, equilibrato cipa 1 miliardo di persone di 192 Paesi.
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scienze SALUTE STAR BENE AMBIENTE TECNOLOGIA
Per la custodia della salute la prevenzione gioca un ruolo fondamentale in ogni fase dell’esistenza. Vaccinarsi, anche nell’età adulta, ci mette al riparo da patologie (e complicanze) spesso fatali __SALUTE__
VACCINI: AD UNA “CERTA ETÀ” SONO NECESSARI di Paola Stefanucci
LE VACCINAZIONI RAPPRESENTANO UNA GRANDE OPPORTUNITÀ DI PREVENZIONE (E BENESSERE) A TUTTE LE ETÀ, CHE TANTI ADULTI TUTTAVIA IGNORANO O TRASCURANO, ARCHIVIANDOLE NELL’INFANZIA. Nonostante l’avanzare degli anni ci renda sempre più vulnerabili. «Un soggetto adulto, più è in avanti con l’età, più è suscettibile alle infezioni», afferma Pier Luigi Lopalco, professore ordinario di Igiene all’Università degli Studi di Pisa e dieci anni di esperienza, a Stoccolma, in qualità di capo del programma per le malattie prevenibili da vaccino, presso lo European Centre for Disease
Prevention and Control (Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie). «Questo fenomeno - ci spiega - è chiamato immunosenescenza. In parole semplici, la memoria immunitaria progressivamente si indebolisce. Per tale motivo, il nostro sistema immunitario non riesce a reagire con prontezza qualora dovesse incontrare un germe che ci ha già infettato in passato. Insomma, le nostre difese si intorpidiscono. Ecco perché è importante richiamare alcune vaccinazioni fatte nel passato, come tetano, difterite e pertosse, o farne di nuove verso germi che in età avanzata possono essere parti-
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colarmente aggressivi, come influenza, pneumococco ed herpes zoster». «Il richiamo, soprattutto quello contro il tetano - continua Lopalco - è assolutamente necessario: in Italia, ogni anno, si registrano ancora decine di casi di tetano, tutti in soggetti anziani che magari si dedicano al proprio orto. La vaccinazione contro l’influenza diventa par-
IN AIUTO
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GRAZIE AI VACCINI, IN ITALIA, SONO STATI EVITATI 4 MILIONI DI CASI PER 10 MALATTIE INFETTIVE E 70MILA MORTI DAL ’90 AD OGGI (STUDIO PUBBLICATO SU VACCINE, NEL 2018, DALL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ)
Gli adulti possono giovarsi dell’offerta sanitaria di vaccini che prevengono diverse patologie.
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Gli appuntamenti con la salute
RICHIAMI
In età avanzata è importante richiamare alcune vaccinazioni fatte nel passato, come il tetano.
Influenza, polmonite pneumococcica e nevralgia erpetica sono malattie molto comuni e generalmente sottovalutate. A torto. Sovente sono causa di ospedalizzazione, se non letali. Per tali patologie, il piano vaccinale per gli anziani stilato dal Ministero della Salute prevede e raccomanda altamente la vaccinazione. Eppure in tanti esitano…
INFLUENZA
PNEUMOCOCCO
HERPES ZOSTER
Ci si vaccina ogni anno a partire dal mese di ottobre fino all’inizio di dicembre: una dose e via, fino alla stagione influenzale successiva. Raccomandato agli ultra 65enni.
Basta vaccinarsi una volta sola nella vita: una prima dose di vaccino protegge contro 13 tipi diversi di pneumococco. Dopo pochi mesi, una seconda dose amplia la copertura a 23 tipi.
Per questa vaccinazione non servono altri richiami negli anni successivi dopo la somministrazione di una o due dosi a seconda del tipo di vaccino usato.
ticolarmente urgente dopo i 65 anni. Lo stesso dicasi per quella contro lo pneumococco, responsabile di gravi forme di polmonite, meningite e sepsi. Chiunque, arrivato ad una certa età, presenti già altri problemi di salute, deve pensare a vaccinarsi contro queste malattie con maggiore urgenza rispetto a chi gode di perfetta salute, indipendentemente dall’età più o meno avanzata». Il Professore ci ricorda anche la disponibilità del vaccino contro l’herpes zoster (il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”), che può essere utilmente somministrato a partire dai 50 anni.
«Grazie alle vaccinazioni - ci dice il professor Lopalco molte malattie infettive sono scomparse e la gente non sente più la necessità di proteggersi verso qualcosa di cui non ha esperienza diretta. A ciò si aggiunge la propaganda di un piccolo gruppo di ciarlatani, fra cui - ahimè! - anche alcuni medici, che diffondono false informazioni per far aumentare l’ansia e la paura nei confronti dei vaccini. L’introduzione dell’obbligo vaccinale in età pediatrica ha dato una mano agli operatori sanitari in prima linea per arginare questo fenomeno. E per riavvicinare la cittadinanza ad aver fiducia nella sanità pubblica e a non rinunciare a questa imperdibile opportunità di prevenzione».
DISINFORMAZIONE E CALO DELLE VACCINAZIONI: LE CONTROMISURE
In Italia, ogni anno, si registrano decine di casi di tetano, tutti in persone anziane
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__SCIENZE SALUTE__
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DA NON SOTTOVALUTARE
MORBILLO
I casi in Italia... Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018, secondo il Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto Superiore di Sanità, 2.526 italiani, tra adulti e bambini, si sono ammalati di morbillo. Otto sono deceduti. Tra essi un 51enne che, al momento dell’infezione, presentava alcune patologie di base che ne compromettevano il sistema immunitario.
...E quelli in Europa Sono stati segnalati oltre 82mila casi negli Stati monitorati. Registrati 72 morti. Questi i dati 2018 diffusi dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) Europa. Il numero totale di persone infettate dal virus è stato il più alto dell’ultimo decennio.
Il morbillo è un’infezione contagiosa che colpisce perlopiù i bambini, ma certamente non risparmia i grandi
A RISCHIO SONO ANCHE GLI ADULTI È SEMPRE PIÙ FREQUENTE IN ITALIA, E IN ALTRI PAESI EUROPEI CON UNO SCENARIO EPIDEMIOLOGICO SIMILE AL NOSTRO, OSSERVARE CASI DI MORBILLO TRA QUARANTENNI E CINQUANTENNI. Come mai? Pier Luigi Lopalco (nella foto piccola), autore altresì del volume Informati e vaccinati (Carocci Editore), ce lo spiega così: «Il vaccino contro il morbillo-parotite-rosolia ha registrato coperture accettabili solo a partire dalla fine degli anni Novanta. I soggetti nati prima hanno avuto una scarsa probabilità di essere vaccinati da bambini. La vaccinazione ha avuto l’innegabile merito di aver fatto diminuire la circola-
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zione di questi virus, ma ha comportato, come effetto indesiderato, che molti adulti oggi si trovano in una fascia di età non tanto giovane da essere stati vaccinati nell’infanzia, ma non sono abbastanza anziani da essere stati bambini nel periodo in cui il virus circolava liberamente e aver contratto quindi la malattia naturale. È importante dunque, a prescindere dall’età, controllare il proprio stato vaccinale e, se non si ha un ricordo certo della malattia, vaccinarsi. Analogamente sono molti gli adulti mai vaccinati contro la meningite meningococcica, in quanto questi vaccini sono di più recente introduzione. Anche per questi vaccini un consulto con il pro-
prio medico aiuterebbe a prendere la decisione migliore». Professor Lopalco, conviene sempre sottoporsi alla vaccinazione? Assolutamente sì. Alcune vaccinazioni sono offerte gratuitamente dal nostro Sistema Sanitario Nazionale e destinate a determinate fasce di età. L’offerta, più o meno generosa, dipende da scelte di politica regionale, quindi è bene informarsi sulle opportunità di ottenere queste vaccinazioni gratuitamente, in base all’appartenenza ad una categoria di rischio particolare, come i soggetti bronchitici cronici, cardiopatici, nefropatici, diabetici, ecc., e alla propria età anagrafica.
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__SCIENZE STAR BENE__
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PILLOLE DI STORIA
IL PRIMO SUPER-CIBO?
Le virtù della banana
Risale agli anni della Prima Guerra Mondiale l’utilizzo su larga scala del primo claim salutista: la United Fruit Company avviò una campagna pubblicitaria sulle banane negli Usa. Con veri e propri opuscoli informativi, si magnificavano le virtù delle banane da consumare ogni giorno: economiche, disponibili, nutrienti, facilmente digeribili, versatili in cucina e infine provviste naturalmente di un packaging protettivo e igienico: la buccia. Nel 1918 l’American Medical Association pubblicò un articolo in cui illustrava gli studi scientifici che “rafforzano un uso più ampio della banana come prodotto alimentare completo, gustoso e nutriente”.
Esistono alimenti con proprietà nutrizionali di grande interesse, ma non esistono alimenti magici. A fare la differenza sono le abitudini dietetiche
I SUPER-FOOD TRA MITO E REALTÀ a cura di Fondazione Umberto Veronesi
IL SALMONE CHE FA BENE AL CUORE E I MIRTILLI ALLA VISTA. Le barbabietole si giocano con la melagrana il titolo di migliori amici della salute cardiovascolare. E che dire del cacao amaro, della curcuma o dello zenzero? E come dimenticare il tè verde, la quinoa o l’alga spirulina? Sono gli alimenti “buoni”, anzi buonissimi, che abbiamo imparato a riconoscere come alleati della nostra salute grazie ad articoli, libri, blog e trasmissioni Tv. Li aggiungiamo alle ricette, li cerchiamo fra gli scaffali del supermercato e non di rado cambiamo gusti e abitudini per fare loro spazio a tavola.
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ESISTONO DAVVERO I SUPER-FOOD?
Non esiste una definizione scientifica o tecnica dei supercibi. Di fatto, si tratta di un appellativo efficace sul piano comunicativo, un espediente assai più vicino al mondo del marketing che a quello della scienza della nutrizione. Sono “super” perché vengono descritti ricchi di nutrienti essenziali e sostanze benefiche, come antiossidanti, vitamine, fibra, acidi grassi polinsaturi. Le proprietà di questi nutrienti e molecole bioattive sono nella maggior parte reali e documentate da studi scientifici, sono di grande interesse per chi indaga cause e rimedi delle
grandi malattie del nostro tempo (patologie cardiovascolari, tumori, diabete). Ciò che viene a mancare spesso è però una prova del fatto che queste molecole, così preziose se esaminate singolarmente e in un contesto sperimentale, abbiano una reale efficacia sulla salute degli esseri umani che le assumono con la dieta. NON SUPEREROI, MA BUONI AMICI
I mirtilli e altri vegetali di colore blu-viola sono studiati per il loro contenuto di sostanze antiossidanti, le antocianine, composti bioattivi appartenenti alla famiglia dei polifenoli, che interessano ai
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STILI DI VITA LE REGOLE
I veri supereroi
ricercatori per il loro ruolo contro malattie cardiovascolari, obesità, tumori e malattie neurodegenerative legate all’invecchiamento. E ancora: il succo di melagrana e la barbabietola sono studiati per gli effetti positivi sulla pressione arteriosa e sul rischio di trombi. I flavonoidi contenuti nel cacao sembrano far bene alle pareti dei vasi sanguigni e gli acidi Omega-3 dei pesci grassi come il salmone sono associati a minori rischi di malattie cardiovascolari. Tutto ciò è reale e frutto di studi seri. Ma non sempre possiamo trasporre questi effetti nella dieta reale delle persone. Un dato: in molte sperimentazioni si usano quantità di un nutriente anche centinaia di volte superiori a quelle che si trovano nei cibi in natura. Per assumere quantità adeguate di resveratrolo, ad esempio, dovremmo bere svariati litri di vino al giorno, con effetti
deleteri certamente superiori a qualsiasi beneficio! Inoltre, quando parliamo di studi su animali o su cellule in vitro, i risultati vanno interpretati con cautela prima di trasformarli in consigli dietetici. Una buona idea, poi, è confrontare l’apporto di un alimento “speciale” con quanto possiamo ottenere da cibi più economici e alla portata di tutti. Un esempio? L’apporto di sali minerali, vitamine e polifenoli di una porzione di bacche di goji disidratate può essere raggiunto agevolmente con la frutta e la verdura che troviamo nelle bancarelle sotto casa. Facciamo bene a mangiarli? Certamente. Ma la salute è il risultato di una complessa IN CONCLUSIONE
rete di determinanti che comprendono genetica, dieta e stili di vita. I singoli nutrienti vengono consumati all’interno di alimenti, a loro volta inseriti in una dieta composta da un insieme di cibi diversi; a sua volta inserita in uno stile di vita composto da movimento, interazioni con l’ambiente e comportamenti. Tutto questo influisce su quanto e come un cibo ci aiuta a stare bene. Se c’è qualcosa di “super” da consigliare, insistono i nutrizionisti, è una dieta varia ed equilibrata, basata soprattutto su alimenti di origine vegetale, associata a una vita attiva, ciò che per noi italiani è ben rappresentato dalla “dieta mediterranea”. Questo resta il segreto del benessere.
Come abbiamo detto non c’è un singolo cibo che può avere effetti miracolosi, ma alcuni fattori legati allo stile di vita sono elementi inconfutabili di protezione nei confronti di patologie cardiovascolari e oncologiche. 1 Consumare almeno 4 porzioni al giorno di frutta e verdura: 200 gr a porzione per la verdura (80 gr per l’insalata) e 150 gr per la frutta. 2 Consumare almeno 30 gr di fibra al giorno (da frutta, verdura, cereali integrali, legumi, frutta secca, semi). 3 Mantenere nella norma il peso (indice di massa corporea fra 18,5 e 25 con IMC = peso in kg/altezza in m2) e la circonferenza vita (donna inferiore agli 80 cm, uomo inferiore ai 94 cm). 4 Praticare almeno 30 minuti al giorno di attività fisica di intensità moderata per gli adulti, 60 minuti per bambini e ragazzi. 5 Non fumare. 6 Non bere alcolici (è considerata dose di alcol quotidiana associata a basso rischio un’unità alcolica per la donna e due per l’uomo, corrispondenti rispettivamente ad uno e due bicchieri di vino a media gradazione).
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CH - VISITNORWAY.COM
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SMART E SOSTENIBILE
OSLO AIRPORT CITY
Quando l’aeroporto crea una città «Il 20° secolo riguarda le città che costruiscono aeroporti. Il 21° secolo riguarderà gli aeroporti che costruiscono città». Questa frase di John D. Kasarda, professore di Strategia e imprenditorialità, sintetizza il progetto che sta prendendo forma nella capitale norvegese, ovvero l’Oslo airport city, una città aeroportuale di 400 ettari, a zero emissioni, che sorgerà a fianco dell’attuale aeroporto. Oltre allo hub, ci saranno abitazioni, hotel, centri commerciali, parchi. Gli edifici consumeranno solo energia da loro prodotta e la tecnologia smart sarà utilizzata per i servizi di mobilità, rifiuti e sicurezza.
Eletta Capitale verde d’Europa 2019, la città norvegese ha come obiettivo diventare la prima al mondo a zero emissioni di CO2
OSLO, LA CITTÀ GREEN DOVE IL FUTURO È GIÀ PRESENTE SI ERANO DATI UN TERMINE, IL 2030, E UN OBIETTIVO: DIVENTARE LA PRIMA CITTÀ AL MONDO AD EMISSIONI ZERO DI CO2. Un programma ambizioso che, per essere portato a compimento, aveva bisogno dell’apporto di tutti, cittadini e istituzioni, e di un progetto a lungo termine e di ampio respiro. Così nella capitale della Norvegia si sono rimboccati le maniche e la Giunta, nel 2015, con l’appoggio di un largo schieramento politico, ha varato un piano di sostenibilità ambientale in grado di trasformare gli spazi urbani e di incidere sullo stile di vita dei cittadini. Accanto alla cura delle splen-
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di Giulia Rachele Deli
dide foreste che circondano Oslo e i numerosi parchi che la punteggiano, il primo grande passo è stato quello di una mobilità sostenibile, con il varo del progetto Bilfritt byliv, ovvero, Città senza automobili. Si è iniziato dal centro, chiuso alle auto e aperto alle biciclette, e si sta estendendo al resto della città. Gran parte dei parcheggi sono stati trasformati in giardini - con panchine e aree di incontro per feste di quartiere - e alcune delle ex colonnine per il pagamento della sosta sono diventate altoparlanti wi-fi che trasmettono musica ballabile. Entro il 2020, i mezzi pubblici e i taxi dovranno essere ad
emissione zero, le piste ciclabili, già ampiamente presenti, presto raggiungeranno i 60 chilometri di estensione, mentre la rete dei trasporti verrà ulteriormente ampliata, così da raggiungere anche la periferia della città per evitare che i pendolari si spostino in auto. Già oggi, oltre la metà delle vetture private di Oslo sono elettriche o ibride; una scelta dettata soprattutto dagli incentivi statali per chi acquista un’auto non inquinante: esenzione dell’Iva al 25% e della sovrattassa applicata sulle altre tipologie di autovetture, esenzione dal pagamento dei pedaggi autostradali, ricarica gratuita alle colonnine elettriche, parcheggio
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1 Il Palazzo Reale 2 Vigeland Park 3 La City Hall 4 La storica
caffetteria Skansen, con adiacente un noleggio di biciclette 5 Passeggiata in bici nella foresta di Oslo 6 L’Oya Festival 7 Uno scorcio del Vigeland Park, con la collezione di rose.
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DAL 6 AL 10 AGOSTO
All’Øya Festival, la musica è eco-friendly
VISITOSLO / NANCY BUNDT
gratuito, traghetti gratis. Sgravi fiscali ed incentivi anche per chi ristruttura l’appartamento e lo rende più efficiente con un adeguato isolamento termico, sostituzione di scaldabagni e caldaie e utilizzo dei pannelli solari. In progetto c’è anche l’ampliamento del teleriscaldamento delle case, un sistema che attualmente viene utilizzato dal 20% degli edifici. Ma come verranno alimentati gli impianti centralizzati che dovranno produrre e distribuire il calore? Con la spazzatura, che la città importa in abbondanza in quanto non è in grado di produrne abbastanza. Le nuove costruzioni seguono tutte il principio della sostenibilità ed è iniziata la riqualificazione di interi quartieri come il Vulkan, un ex sito industriale ora eco-compatibile, e il Sørenga, il cui ponte, eliminato il traffico, è stato trasformato in un grande parco.
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KENNETH.SPABERG / FOAP / VISITNORWAY.COM
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È il più grande festival di musica di Oslo, nel quale, ogni anno si radunano circa 60.000 persone. Ma la sua caratteristica è quella di essere totalmente eco-compatibile, con circa 200 volontari che mantengono l’area della manifestazione pulita e separano manualmente i rifiuti, nella zona dietro le quinte adibita al riciclaggio della spazzatura. Tutto il cibo servito all’Øya Festival, è biologico e proviene da agricoltura sostenibile.
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IL FROGNER PARK, CON I SUOI 45 ETTARI, È IL PIÙ ESTESO E FREQUENTATO DI OSLO. AL SUO INTERNO LA PIÙ GRANDE COLLEZIONE DI ROSE - 14 MILA PIANTE DI 150 SPECIE DIVERSE - E IL VIGELAND PARK, CON LE 200 SCULTURE DELL’ARTISTA GUSTAV VIGELAND
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La tecnologia 5G ci consentirà di sviluppare servizi digitali impensabili fino ad ora
DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI
a cura di Paolo Negrini
ARTE E CULTURA
Musei del mondo in rete
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PRIVACY
Indirizzi mail sicuri, oppure no?
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ECONOMIA
Tra entrate e uscite, l’Inps
“Google Arts & Culture”, progetto lanciato nel 2011 da Google, è una ricca raccolta online di immagini in alta risoluzione di opere d’arte esposte in vari musei del mondo. Uno spettacolo davvero assoluto. Sul computer digitate l’indirizzo https://artsandculture.go ogle.com. Se, invece, preferite utilizzare smartphone e tablet Android o iOS, nei rispettivi Store è scaricabile l’App “Google Arts & Culture”.
Ogni tanto degli hacker riescono a forzare la sicurezza di siti importanti e rubano le credenziali di migliaia di utenti. Siete certi che quelle della vostra mail non siano state rubate? Per accertarsene, è sufficiente accedere al sito haveibeenpwned.com, inserire il vostro indirizzo mail nel riquadro bianco e cliccare su “pwned?”. Se compare il messaggio “Oh no, pwned!”, cambiate subito la password.
L’Inps è il più grande ente pensionistico del nostro Paese. Volete sapere come impegna le risorse? Attraverso dei semplici ed intuitivi grafici a bolle, il sito inps.gov.it è riuscito a rendere di facile lettura il suo bilancio: a grandi bolle corrispondono grandi spese. I dati di circa 1.600 capitoli di spesa sono presentati in base ad entrate ed uscite, categorie o Unità Previsionali di Base.
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www.haveibeenpwned.com
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www.inps.gov.it
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https://artsandculture.google.com/
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LO SAPEVATE CHE?
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Il 2019 sarà l’anno della comparsa degli smartphone con schermo pieghevole come un’agenda, uno schermo adattabile a più funzioni che può diventare in un colpo solo smartphone, tablet o schermo Tv.
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TECNOLOGIA
Internet delle Cose è ormai in arrivo
5G, UNA NUOVA ERA NELL’AMBITO DELLA TELEFONIA MOBILE CELLULARE, l’acronimo 5G (quinta generazione) indica il grado di evoluzione delle tecnologie e standard utilizzati. Nel 1991 nacque il 2G, rivolto principalmente ai servizi voce. Il successivo 3G, diede impulso ad Internet in mobilità ad alta velocità ed il 4G ha migliorato la telefonia via IP (VoIP) e il cloud computing. Il 2019 è l’anno del 5G, lo standard comunicativo pensato per l’Internet delle Cose. Il 5G non servirà solo per navigare in Internet, ma consentirà di creare reti di dispositivi (cose) connessi e cooperanti tra loro (ad esempio, il controllo remoto degli elettrodomestici o le auto a guida autonoma). Si prevede, così, che entro il 2020, 50 miliardi di oggetti “intelligenti” saranno connessi alla rete Internet.
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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA
STARE BENE E IN SALUTE? È TUTTA UNA QUESTIONE DI STILE
NOVARA
All’insegna della prevenzione
Si sa, la salute e il benessere vanno a braccetto con lo stile di vita di ognuno. Un concetto che è sempre bene ribadire, sfatando con l’occasione qualche luogo comune. “Il rischio cardiovascolare nell’anziano” e “Attività fisica utile per l’anziano previa valutazione muscolo-articolare” sono stati i temi trattati in occasione dell’incontro organizzato dalla 50&Più provinciale di Novara, presieduta da Stefano Spaini, che si è tenuto presso la sala convegni Ascom. Circa un centinaio di soci 50&Più hanno ricevuto preziosi e utili consigli, fondamentali per vivere in salute ed essere attivi.
A fare chiarezza sul rischio cardiovascolare è stato il dottor Mauro Campanini, direttore della Sc Medicina Interna 2 dell’A.o.u. “Maggiore della Carità” di Novara. Innanzitutto: «Il rischio cardiovascolare si applica a qualsiasi età e va corretto con un approccio globale ai fattori di rischio come il fumo, l’ipertensione, il diabete, l’ipercolesterolemia, l’obesità. Si deve quindi curare la persona e non la malattia». Il dottor Campanini ha sottolineato che: «Proprio le malattie aterotrombotiche sono la prima causa di morte al mondo, ancor più dei tumori. C’è un’epidemia mondiale di diabete di tipo 2. Ciò è dovuto a una cattiva alimentazione ed a una scarsa attività fisica».
Che fare, quindi? «Camminare mezz’ora al giorno di buon passo, alimentarsi con pochi grassi, pochi fritti e cibi particolarmente calorici, non fumare e tenere sotto controllo i fattori di rischio». Il dottor Giampiero Favino, direttore sanitario del “Modi Center Sas” di Trecate, ha affrontato il tema dell’esercizio fisico utile dopo i 60 anni: «Bisogna fare attenzione, una determinata attività in alcuni casi può rivelarsi inutile o addirittura dannosa. Ad sempio, il golf e la corsa non fanno per tutti. In assenza di controindicazioni specifiche, non ci sono limiti all’esercizio fisico. Diversamente, è sempre consigliabile usare precauzioni e sottoporsi a una valutazione dal proprio
medico di base». Infine il dottor Favino, ha sfatato alcuni luoghi comuni, come: «È errato pensare all’esercizio fisico solo come un modo per perdere peso, in quanto durante l’attività fisica si perdono liquidi, non grasso». L’esercizio fisico va quindi unito a una alimentazione adeguata per chi vuole dimagrire. info: 032130232
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__SPAZIO50 IN CALENDARIO__
06 aprile
GENOVA Appuntamento con la prevenzione: screening dei nei presso lo studio della Dr.a Sonia Balestrero (via Maragliano 2/6), dalle 9,00 alle 12,30. Per informazioni contattare la segreteria. info: 010543042 info: www.50epiu.it/genova
15 aprile
MILANO Ore 10.30: Palazzo Castiglioni - Sala Turismo, Antonello da Messina: dentro la pittura. Conferenza per la mostra prevista il 18/4. Gita eno-gastronomica in Franciacorta (data da definire). info: 0276281227 www.50epiu.it/milano
TRIESTE
05
PARMA
Escursione a Ferrara con visita alla maggio mostra, allestita a Palazzo dei Diamanti, Boldini e la moda. Del “pittore dell’eleganza” sono esposte oltre 100 opere. Il 18 maggio partenza alla scoperta di Montichiari (Bs). info: 0521944278
CATANIA
ONORIFICENZA
CELEBRAZIONI
Imprenditori premiati
La devozione per una donna divenuta Santa
Premiati con l’onorificenza di Maestro del Commercio gli imprenditori del terziario dalla 50&Più provinciale di Trieste. Il prestigioso riconoscimento, ideato da 50&Più nel 1975, dà merito agli anni dedicati al lavoro e al contributo dato allo sviluppo economico e sociale del territorio. La premiazione è avvenuta alla presenza della presidente della 50&Più provinciale, Marina Gruden Vlach, del presidente della Camera di Commercio del Venezia Giulia e Confcommercio di Trieste, Antonio Paoletti, e del presidente della 50&Più provinciale di Udine, Aldo Sbaiz. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Aurelio Marmorato, Maria Stuper, Salvatore Lorettu; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Mariella Bartole, Armando Campedelli, Livio Colautti, Linda Corsi, Clara Dodic, Roberta Fantin; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Edoardo Bressan, Giuseppe Gambara, Edigio Korosec, Franco Martinelli, Marisa Montagna, Libero Sgulja, Gabriella Tullio. info: 0407707340
REGGIO CALABRIA AMBIENTE E TERRITORIO
Conoscere e raccogliere i funghi
Buoni e commestibili, ma come conoscere e raccogliere i funghi? La 50&Più, in collaborazione con la sua Università, ha organizzato un incontro con il gruppo micologico reggino, il cui presidente, Domenico Porcino, ha esposto le varie tipologie di funghi, le metodologie di raccolta e la tutela del territorio. Si è parlato anche di alcune elementari tecniche di localizzazione e di uso della bussola. La relazione, inoltre, si è soffermata sull’analisi del territorio del parco dell’Aspromonte. Il gruppo micologico reggino, visto il grande interesse riscosso tra i soci partecipanti, ha ritenuto di ampliare la conoscenza della materia, offrendo la possibilità di partecipare ai corsi ed alle manifestazioni da loro programmate. info: 0965891543 78 I 50epiumagazine.it I APRILE 2019
È la terza festa religiosa più grande al mondo dopo la Settimana Santa di Siviglia e la Festa del Corpus Domini di Cuzco, in Perù; si tratta delle celebrazioni in onore di Sant’Agata, patrona di Catania. All’evento la locale 50&Più ha dedicato due giornate. Nella prima, come da calendario in occasione della tradizionale offerta della cera, i soci 50&Più hanno sfilato lungo le vie del centro storico con partenza dalla Chiesa di Sant’Agata alla Fornace in Piazza Stesicoro, fino a raggiungere la Cattedrale in piazza Duomo. La seconda giornata, tenutasi presso l’Istituto Salesiani di Catania, è stata caratterizzata da un incontro-dibattito dal titolo Sant’Agata tra mito e storia, moderato dall’attore Carmelo Caccamo e con la partecipazione del giornalista Fernando Massimo Adonia, che ha raccontato il suo libro Il martirio della Festa, partendo dall’importanza di Sant’Agata per la città di Catania sino agli ultimi processi per presunte infiltrazione mafiose all’interno dei festeggiamenti agatini. Infine, l’intervento di Mariella Aurite, presidente del circolo femminile di Sant’Agata che, fra leggende e fatti realmente accaduti, ha ripercorso nei minimi dettagli la giovinezza di Agata, il cui nome in greco significa “buona”. Agata nacque a Catania intorno al 235 d.C. da una famiglia nobile e ricca, morì il 5 febbraio del 251, dopo essere stata sottoposta da Quinziano, in quegli anni proconsole di Catania, ad orrende torture a causa della sua fede. info: 095239495 - www.50epiu.it/catania
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BERGAMO IMPRENDITORI DEL TERZIARIO
I “Maestri” della provincia
Un appuntamento atteso e molto emozionante quello della cerimonia di consegna dell’onorificenza di Maestro del Commercio che, anche alla 50&Più provinciale di Bergamo, ha avuto la sua giornata dedicata. Ai veterani del terziario è stata assegnata l’Aquila di Calimala, simbolo della più antica corporazione dei mercanti italiana e distintivo che celebra una vita dedicata al lavoro e allo sviluppo della vitalità dell’economia locale. «Premiamo con il titolo di Maestro del Commercio 17 imprenditori e lavoratori bergamaschi che si sono distinti nella propria attività professionale per aver espresso valori positivi come l’impegno, la capacità professionale, la passione e la tenacia di resistere di fronte agli inevitabili momenti di difficoltà», ha spiegato Giuseppe Capurro, presidente della 50&Più provinciale di Bergamo. «È un’onorificenza che mi sta molto a cuore - ha aggiunto - perché premia una vita di lavoro e la capacità di guidare con successo la propria attività, di radicarla sul territorio, in alcuni casi di tramandarla a figli e nipoti». La cerimonia di consegna delle onorificenze si è svolta nella sala conferenze di Ascom Confcommercio, con i saluti di benvenuto da parte del presidente Ascom Confcommercio di Bergamo, Giovanni Zambonelli, del direttore Ascom Con-
fcommercio, Oscar Fusini, del presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, del referente regionale 50&Più, Domenico Copreni, del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e del consigliere di provincia di Bergamo, Ezio Deligios. «Avete creato lavoro, occupazione e relazioni. La passione per quello che si fa è il segreto per stare nel proprio negozio, nella propria attività, per 50 anni e anche più, e per resistere tanti anni», ha affermato Renato Borghi. «La solitudine ci porta a desiderare di avere relazioni solide, vicine, di appartenenza e identità. Nei prossimi anni - ha affermato il sindaco Gori - cercheremo di dare il più possibile una mano ai negozi di vicinato, in particolare alle botteghe storiche, che sono più di una vita imprenditoriale, sono un servizio reso alla comunità. Vi ringrazio per il lavoro fatto e ringrazio anche le vostre famiglie che hanno fatto dei sacrifici». Sono sati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Maria Teresa Besana, Alba Rosa Pezzotta, Pietro Rossetti; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Claudio Breviario, Giovanni Mauro Dolci, Marcello Ghirardi, Riccardo Loda, Rita Raccagni, Luigi Prandi, Rosanna Rota; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Osvaldo Basetti, Pierino Gastoldi, Francesca Giupponi, Maria Elisabetta Minuscoli, Aimone Peracchi, Francesco Previtali, Isaia Vassalli. info: 0354120126
LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Villa Bosch
Telefono 0054 1148135013 0054 2214242331 0054 1135019361
Australia Perth
Telefono 0061 864680197
Belgio Bruxelles
Telefono 0032 25341527
Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre
Telefono 0055 4832222513 0055 1132591806 0055 5130222720
Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle Ottawa St. Catharines Toronto
Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661866 001 5144946902 001 5142525041 001 5146675592 001 6132325689 001 9056466555 001 4166523759
Germania Mettmann
Telefono 0049 21045089160
Moldavia Chisinau
Telefono 00373 22855600
Uruguay Montevideo
Telefono 0059 825076416
USA Fort Lauderdale
Telefono 001 9546300086
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UNIVERSITÀ LIVORNO
Relazioni, felicità e... giardinaggio
Aria di primavera alla sede livornese della 50&Più con le prossime iniziative dell’Università che ospiterà, anche quest’anno, un percorso riflessivo a cura del dottor Patti Yoga, articolato in due incontri, dal titolo L’affascinante mistero della Relazione. La Relazione, un complesso intreccio di continui scambi che nel tempo determinano la nostra identità, il nostro modo di riconoscerci come individui e la nostra stessa dimensione di vita. Primo incontro: L’Intreccio Relazionale: fra somiglianze e differenze; secondo incontro: Comunicazione e Relazione: ci capiamo veramente? Torna poi nella cornice dello Chalet della Rotonda di Ardenza, l’incontro con la dottoressa Alda Brogi, Interior Designer, sul tema Il riordino… La felicità nel quotidiano. Più fai spazio nella tua vita, più hai spazio per cosa ti piace! Si parlerà del perché “fare ordine”, dell’arte di buttar via, di come prendersi cura delle nostre cose voglia dire prendersi cura di noi stessi, secondo il metodo Marie Kondo, la giapponese guru del riordino. Presso il Centro Ghiomelli Garden, invece, andrà in scena Fiorin Fiorello… Arriva la primavera, 50&Più idee per il vostro piccolo giardinaggio domestico, appuntamenti in serra a cura del dottor Riccardo Ghiomelli (titolare dell’omonimo centro di floricoltura) e della dottoressa Alda Brogi. Il bellissimo lungomare cittadino farà da sfondo, infine, alle Camminate sportive della domenica mattina, che si svolgono lungo un percorso di circa 6 km con i soci impegnati in una allegra e salutare camminata veloce, preceduta da un piccolo circuito di riscaldamento. Il gruppo sarà guidato da due insegnanti di educazione fisica. info: 0586898276
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PADOVA RACCOLTA FONDI
Donne: una corsa per la ricerca
Una corsa non competitiva di 8 km riservata alle donne a sostegno dell’A.V.L.T. (Associazione Veneta per la Lotta alla Talassemia). L’appuntamento è con la decima edizione di PinkRun (www.pinkrun.it) il 12 maggio al Prato della Valle di Padova. La locale 50&Più vuole essere vicina a coloro che quotidianamente lottano contro la talassemia, grave anemia di origine genetica che la ricerca consente oggi di migliorare la qualità di vita. L’obiettivo quindi è aiutare la ricerca scientifica dell’A.V.L.T., impegnata negli ultimi anni nel sostegno dei centri di cura della Regione Veneta. Le donazioni saranno raccolte dalla 50&Più che sarà presente con un proprio gazebo allestito in Prato della Valle, a fianco a quello della A.V.L.T. Un invito sentito dalla 50&Più di Padova, rivolto a tutte le donne a partecipare e rendere ancora più numeroso il gruppo della 50&Più in rosa. Per aderire contattare la segreteria. info: 049655130 - 3332342101 - www.50epiu.it/padova
NAPOLI IN MEMORIA
Vittime della camorra: testimonianze per non dimenticare
Non solo cultura, musica, spettacolo. Il fitto e appassionante programma degli incontri del “Salotto Striano” ha toccato un tema di grande rilevanza sociale con Le testimonianze dei familiari vittime della camorra. L’appuntamento, fortemente voluto dal presidente della 50&Più provinciale, Vincenzo Cozzolino, ha coinvolto la giornalista Anna Copertino, curatrice del libro Un giorno per la memoria, assieme ad alcuni degli autori che hanno raccontato le ventotto storie di vittime innocenti della camorra presenti nel volume. Tra gli autori Letizia Vicedomini, Donatella Schisa, Lucia Montanaro, Pino Imperatore ed Angela Procaccini. All’incontro hanno portato la loro testimonianza i parenti delle vittime di camorra, persone che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato, uccisi per mano di una organizzazione criminale alla quale erano estranei. Un incontro coinvolgente, emotivamente molto partecipato per i soci 50&Più intervenuti per rinnovare la memoria di chi, un giorno qualunque, ha perso la vita per mano della criminalità. info: 0812514037 - 0815518187 - www.50epiu.it/napoli
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FIRENZE MAESTRI DEL COMMERCIO
Un premio al valore del lavoro
Sono trentadue gli imprenditori del terziario toscani che, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, hanno ricevuto l’onorificenza di Maestro del Commercio, riconoscimento a chi ha dedicato una vita intera al commercio, al turismo, ai servizi. La consegna delle ambite “Aquile” è avvenuta nel corso di una cerimonia molto partecipata e ricca di emozioni, condotta dalla giornalista Rai, Serena Magnanensi, alla presenza della presidente provinciale di 50&Più, Simonetta Bertocci, del presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, del presidente dell’Unione Regionale 50&Più Toscana, Antonio Fanucchi, del presidente di Confcommercio Firenze, Aldo Cursano, delle assessore del comune di Firenze al Welfare e Sanità, Sara Funaro, e allo Sviluppo Economico, Cecilia Del Re, e del componente di giunta della Camera di Commercio di Firenze, Niccolò Manetti. «Quello di Maestro del Commercio è un riconoscimento che valorizza una vita di lavoro e la capacità di essere riusciti a guidare con successo la propria azienda, a radicarla sul territorio, in molti casi a tramandarla a figli e nipoti - ha spiegato la presidente provinciale di 50&Più Firenze, Simonetta Bertocci -. Ma vuole essere anche un ringraziamento per quanto, in termini di benessere, valori e conoscenze, queste persone sono riuscite a trasmettere alla società attraverso il loro impegno lavorativo. Le vostre imprese, le vostre “botteghe” sono in ogni territorio un luogo insostituibile di ritrovo e di scambio di notizie e informazioni utili a tutti. Le persone che premiamo oggi sono per noi tutti un esempio di eccellenza, bellezza e cultura, per i più giovani uno sprone
ROMA ESCURSIONE
In visita a Orvieto
Tra le numerose iniziative, la 50&Più provinciale di Roma, guidata da Angelo De Amicis, ha organizzato un’interessante visita di Orvieto, occasione propizia per trascorrere una giornata in serenità e rinsaldare i vincoli di amicizia tra i
a puntare sulla professionalità, perché oggi l’improvvisazione non paga e c’è bisogno di ridare valore all’esperienza». «La giornata di oggi è la “giornata della riconoscenza” per le donne e per gli uomini che abbiamo premiato attribuendogli l’Aquila dei Maestri del Commercio. Il mio personale grazie è non solo per il contributo che hanno dato, ma ancor di più per aver testimoniato con la loro vita di impegno il valore del sacrificio e la passione per la propria impresa, che non nasce mai da un calcolo economico ma dal desiderio di costruire qualcosa per sé e per gli altri che resti nel tempo», ha sottolineato il presidente nazionale di 50&Più Renato Borghi. «La consegna delle Aquile di Diamante, d’Oro e d’Argento è una bella iniziativa che premia la capacità imprenditoriale di uomini e donne che sono diventati punti di riferimento per la propria città o il proprio paese - hanno dichiarato l’assessora al Welfare e Sanità, Sara Funaro, e l’assessora allo Sviluppo Economico, Cecilia Del Re -, così si valorizzano l’impegno e la dedizione al lavoro, fonte di relazioni personali che portano alla creazione di quella rete di rapporti che è la vera essenza di una comunità». «Si tratta dell’evento forse più atteso nel mondo del terziario - ha sottolineato il pre-
soci. Accompagnati da una guida, è stato percorso il centro storico della città soffermandosi ad osservare i monumenti più importanti, fino al Duomo di Orvieto, capolavoro dell’arte gotica italiana. Prossimo appuntamento il 12 e il 13 aprile, alla volta di Siena. info: 0668891796
sidente di Confcommercio Firenze, Aldo Cursano -, è un modo per mettere in risalto le storie di tanti imprenditori che con serietà, umiltà e impegno hanno messo al centro della loro vita il valore del lavoro e delle relazioni umane. E non è un caso se i loro negozi nel tempo sono diventati luoghi di incontro e confronto. Una ulteriore dimostrazione di come la rete distributiva tradizionale sia importante anche per la coesione sociale di un territorio, non solo per l’economia e l’occupazione». Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Bencini Maria, Gozzi Franco, Pecchioli Daniela, Staderini Carla; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Bianchi Lidia, Caselli Rosita, Marchetti Franco, Mordenti Primo, Niccolini Adriana, Pelagotti Adelindo, Picchi Enzo, Praduci Iolanda, Saliceti Giancarlo; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Alessi Roberto, Bartalesi Paolo, Bucchi Aristide, Caterini Giorgio, Cioni Moreno, Del Bimbo Gianni, Gargiani Bruno, Grandis Enrico, Lari Paolo, Lippi Franca, Manetti Franco, Maranghi Paolo, Masi Franca, Praduci Loretta, Tarallo Giuseppe, Torrini Franco, Tozzi Alberto, Vannini Valentino, Zavagli Giuseppe. info: 055664795 - www.50epiu.it/firenze
_Indirizzi_Spazio50.qxp_Layout 1 14/03/19 14:52 Pagina 82
LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Corso Garibaldi, 167 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48/48a
82 I 50epiumagazine.it I MARZO 2019
Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393
Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Appia, 159/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B
0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502
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in viaggio con 50&Più Turismo
>> ANTEPRIME PARTENZE APRILE 2019 1
ISCHIA
Una delle destinazioni termali più frequentate al mondo. Un’isola incantevole dove il verde della natura, il blu del mare, le terme naturali diventano ingredienti di un soggiorno rilassante, all’insegna del benessere, della buona cucina, del sole e della cultura locale. La sistemazione è prevista in hotel 4 stelle con trattamento di pensione completa (bevande escluse). Da marzo a dicembre - Durata 7 notti/8 giorni Quota a partire da €320* *cure obbligatorie
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MAR ROSSO - MARSA ALAM
Le acque cristalline con la variopinta barriera corallina e i panorami mozzafiato rendono le vacanze nel Mar Rosso indimenticabili. Il soggiorno è previsto nel villaggio Veratour Emerald Lagoon (4 stelle) in formula all inclusive, direttamente sulla spiaggia di sabbia corallina, di fronte alla variopinta laguna che permette di nuotare agevolmente. Da aprile a dicembre - Durata 7 notti/8 giorni Quote a partire da € 810
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SLOVENIA, ARTE E BENESSERE
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Portorose - Postumia - Lubiana Pola/Rovigno/Parenzo - Pirano Un viaggio in pullman che permette di combinare il soggiorno benessere a Portorose in hotel (4 stelle) con Spa e vicina zona termale e le visite delle famose grotte di Postumia, della capitale Lubiana, ricca di opere dell’epoca antica e medioevale, e della Penisola Istriana dove spicca Rovigno e il suo centro storico fino a Pirano sulla Costa Adriatica. Partenze: 19 aprile; 1° maggio; 29 maggio; 20 agosto Durata: 4 notti/5 giorni - Quote a partire da € 650
Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 45 Per informazioni e programmi dettagliati rivolgersi alle proprie sedi provinciali oppure a 50&Più Turismo: tel. 06/6871108 - info@50epiuturismo.it
CROCIERE TOUR SOGGIORNI PELLEGRINAGGI
TOUR DELLE ISOLE DEL GOLFO
Ischia - Capri - Procida Il tour delle Isole del Golfo di Napoli è l’ideale per vivere esperienze diverse in una sola vacanza, nel comfort di un hotel 4 stelle*. Prevede giro in barca di Ischia, tour di Procida, Ischia e Capri con guida; ingresso al Parco Termale. Da aprile a settembre - Durata 7 notti/8 giorni Quote a partire da € 520 (minimo 2 partecipanti) * L’hotel assegnato sarà comunicato 3 gg prima dell’arrivo.
ISTANBUL E CAPPADOCIA
Ankara - Cappadocia - Konya - Istanbul Un viaggio alla scoperta della Cappadocia, regione con un importante patrimonio storico-culturale e dal singolare paesaggio, risultato delle forze naturali nel corso dei millenni, e di Istanbul, capitale culturale e artistica tra storia e modernità divisa in due parti dal Bosforo. Partenze: da aprile a ottobre - Durata 6 notti/7 giorni Quote a partire da € 1.000
IL PORTOGALLO E I SUOI BORGHI
Lisbona - Obidos - Fatima - Tomar - Braga Guimaraes - Porto - Valle del Douro - Evora Un tour che unisce i luoghi più famosi ai borghi più suggestivi del Portogallo: Lisbona con la Torre di Belém; Obidos e il suo castello; la suggestiva Fatima e Tomar, la città dei Templari; Coimbra, decorata da vivaci piastrelle; Porto con il suo centro storico; Braga con il Santuario e la Valle del Douro per assaporare buon vino e prodotti tipici. Partenze: 1 e 22 giu.; 13 lug.; 10 e 17 ago.; 7 set. Durata: 8 notti/9 giorni - Quote a partire da € 1.470
APRILE 2019 I 83
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INCONTRI 50&Più MARINA DI SIBARI IN CALABRIA, SUL MAR IONIO
“Incontri 50&Più” è un evento importante, una grande festa di inizio estate dove circa 2.500 soci 50&Più si ritrovano per condividere il piacere di una vacanza, all’insegna del bel mare, del relax, del divertimento. La personalizzazione del soggiorno, arricchito con attività culturali, incontri dedicati, corsi di danza con “gara di ballo”, tornei di burraco e altri divertimenti, oltre all’assistenza in loco dello staff 50&Più e 50&Più Turismo, sono il vero valore aggiunto e il grande successo di partecipazione a questo Evento Associativo QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE 1° Turno (dall’1 al 9 giugno - 8 notti/9 giorni) 2° Turno (dal 9 al 16 giugno - 7 notti/8 giorni) 3° Turno (dal 16 al 23 giugno - 7 notti/8 giorni)
doppia
doppia uso singola € 530 € 670 € 570 € 680 € 645 € 780
3/4 letto adulti € 430 € 465 € 520
SIBARI GREEN VILLAGE Un moderno Villaggio 4 stelle, direttamente sull’ampia spiaggia sabbiosa della Costa ionica, nel cuore della Magna Grecia, a pochi passi dagli scavi archeologici di Sibari. Dista circa 3 km dalla stazione ferroviaria di Marina di Sibari, 140 km dall’aeroporto di Lamezia Terme e 180 km dall’aeroporto di Bari. SPIAGGIA - La spiaggia privata e attrezzata con ombrelloni, lettini e sdraio, spogliatoi e docce, bar, punto di assistenza e informazioni. Il mare, dal fondale sabbioso, nella fascia più prossima al bagnoasciuga è poco profondo, favorendo piacevoli passeggiate lungo la spiaggia. La spiaggia è collegata a tutti i blocchi camere dal servizio navetta interna.
Quota d’iscrizione per i non soci € 45 TRASPORTI (quote su richiesta) In aereo dai principali aeroporti italiani con voli per Lamezia Terme e Bari con trasferimento in pullman GT al Villaggio di andata e ritorno. In treno per la stazione ferroviaria di Sibari, che dista circa 3 km dal Villaggio.
CAMERE - Doppie, triple, quadruple 2 piani e camere fino a 6 posti letto “bivano“ (con porte tra i due vani) dotate di aria condizionata, telefono, Tv, mini frigo, cassaforte, bagno con doccia e asciugacapelli. Dispongono di giardino o balcone. Su richiesta possibilità di camere comunicanti e diversamente abili, nonché Dog Room per cani di piccola taglia.
La quota comprende: Soggiorno presso il Sibari Green Village nei periodi preassegnati • Trattamento di pensione completa (bevande incluse) • Formula Extra All Inclusive • Servizi balneari in spiaggia • Animazione • Partecipazione ad attività culturali organizzate da 50&Più e alle attività quotidiane proposte dell’animazione • Assistenza di personale medico H24 • Assistenza di personale 50&Più e 50&Più Turismo • Assicurazione. La quota non comprende: Trasporti da e per il Sibari Green Village • Escursioni in loco • Imposta di soggiorno comunale, da regolare in loco • Extra in genere e tutto quanto non sopra specificato.
FORMULA EXTRA ALL INCLUSIVE - Consumazioni illimitate: tutta la caffetteria, correzioni, crema caffè, the e infusi, bibite alla spina (20 cl.), birra alla spina (20 cl.), succhi di frutta, sciroppi, granite, vino bianco e rosso, prosecco, amari e liquori, aperitivi, vermouth e grappe. Sono esclusi cocktail, champagne e tutti gli alcolici definiti “speciali” sul listino bar.
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in viaggio con
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50&Più in CROCIERA DAL 19 AL 26 LUGLIO
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L’imponenza dei panorami, l’aria pulita e frizzante, l’intensità della luce con il sole che praticamente non tramonta mai: l’estate al Nord è un’esplosione di colori. Tutta da scoprire al ritmo lento della crociera, con la nave che vi porta nel cuore dei fiordi, vi fa ammirare cime innevate e ghiacciai da una prospettiva straordinaria e vi fa entrare nelle città da una porta d’ingresso speciale. La nave, la Costa Favolosa, vi porta in una dimensione incantata, con ambienti scenografici, opere d’arte e novità tecnologiche. Una nave votata all’italianità. QUOTA PER PERSONA NELLE CABINE PRESCELTE Cabine Interne cabina doppia Cat. IC Cabine Esterne cabina doppia Cat. EP Cabine Esterne cabina doppia Cat. BC
Quota apertura pratica per i non soci: € 45
SUPPLEMENTI E TASSE Tasse portuali Supplemento doppia uso singola Quote di servizio (obbligatorie da pagare a bordo) Supplemento volo da Roma Assicurazione annullamento viaggio (per importi sino a € 1.600) € 50 (sino a € 2.000)
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__PREVIDENZA__ L’ATTUALE DIBATTITO SUL REDDITO DI CITTADINANZA PUÒ SEMBRARE NUOVO, MA IN REALTÀ È STATO PROPOSTO PER LA PRIMA VOLTA NEL 1995 E SOLO NEL 2018 HA TROVATO ATTUAZIONE CON IL REDDITO DI INCLUSIONE (REI) DEL GOVERNO GENTILONI. Esistevano misure regionali o comunali di sostegno al reddito, ma non uno strumento omogeneo, valido su tutto il territorio nazionale. Vediamo come funzionano.
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Attualmente il Rei copre 700mila famiglie come platea prevista, pagando un beneficio medio di 300 euro al mese a più di 300mila nuclei familiari, con un impegno di spesa che, a partire da luglio 2018, arriva a toccare i 3 miliardi l’anno. La platea effettivamente coperta dal Rei e quella eventualmente prevista non è ancora sufficiente. Secondo l’Istat, nel 2017 i residenti in Italia in condizioni di povertà assoluta erano quasi 1,8 milioni di famiglie (4,8 milioni di persone, con l’estensione del fenomeno anche tra i giovani), dal Sud al Nord. In questo momento un acceso dibattito circonda la differenza tra il Rei e il Reddito di Cittadinanza (RdC) dell’attuale Governo. Con l’avvio da questo mese di aprile del Reddito di Cittadinanza, l’importo del Rei dovrebbe essere sostituito da questo nuovo sostegno. » IL REDDITO DI INCLUSIONE 1
TUTTE LE MISURE DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ Reddito di Inclusione (Rei), Reddito di Cittadinanza (RdC) e Pensione di Cittadinanza (PdC): sono questi gli strumenti oggi per sostenere i redditi
a cura di Gianni Tel
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CON L’AVVIO AD APRILE DEL REDDITO DI CITTADINANZA, AD ANDARE IN PENSIONE PER ORA SAREBBE IL VECCHIO REDDITO DI INCLUSIONE PRESENTATO DAL PRECEDENTE ESECUTIVO
Il provvedimento, che punta all’inserimento nel mondo del lavoro, è destinato a persone meno abbienti che non superino determinate soglie di reddito e prevede un percorso di ricollocamento per la famiglia. Fruibile in 18 mensilità rinnovabili, parte da questo mese e viene erogato tramite carta bancomat postale (Carta RdC), integrando il reddito familiare. Per chi è abilitato al lavoro, l’erogazione è legata all’impegno ad accettare le proposte dei Centri per l’Impiego, magari con un percorso di riqualificazione. • Costi e beneficiari Il RdC si rivolge a 1,8 milioni di famiglie in difficoltà economiche, circa 5 milioni di persone. I 7,1 miliardi stanziati quest’anno (e 8 miliardi circa dal prossimo) andranno, secondo il Governo, a 1 milione e 243mila famiglie, circa 3,5 milioni di poveri assoluti. Secondo l’Istat, il sussidio sarà in media a famiglia di 5.182 euro l’anno al Sud, di 4.853 euro al Nord e di 4.919 euro al Centro. • Requisiti Per ottenerlo i beneficiari devono: essere cittadini italiani e stranieri (con permesso di soggiorno) residenti da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 consecutivi; avere un Isee inferiore a 9.360 euro se single; avere un patrimonio immobiliare (esclusa la casa di abitazione) inferiore a 30mila euro; possedere un patrimonio finanziario entro i 6.000 euro (fino a 20mila per le famiglie con disabili); avere un reddito familiare non superiore a 6.000 euro (aumentato a 9.360 euro se il nucleo familiare è in affitto, vedi Tabella). Non hanno diritto i nuclei familiari dove un componente sia in possesso di auto o moto immatricolati nei 6 mesi precedenti la richiesta del RdC, nonché auto di cilindrata superiore a 1.600 cc e moto superiore a 250 cc immatricolati negli ultimi 2 anni. Il RdC è compatibile con la Naspi o altri strumenti a sostegno del reddito per la disoccupazione involontaria. • Come presentare la domanda Il beneficio può essere richiesto dopo il 5° giorno di ciascun mese: presso Poste Italiane; attraverso il portale www.redditodicittadinanza.gov.it tramite accesso con Identità Digitale (Spid); presso i Centri di Assistenza Fiscale (Caf), » IL REDDITO DI CITTADINANZA (RdC)
1. Per i requisiti economici e familiari, residenza e soggiorno, richiesta erogazione, durata e importo, si veda articolo “Previdenza” su 50&Più di Luglio-Agosto 2018. 86 I 50epiumagazine.it I APRILE 2019
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in grado di fornire assistenza, spiegare norme e rischi (anche il carcere sino a 6 anni) se si mente nelle autodichiarazioni. Al momento della domanda è necessario aver presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) per disporre di un Isee aggiornato. Questi sono gli step successivi per ottenere il RdC o la PdC: 1) dopo aver presentato domanda, si deve attendere la comunicazione dell’Inps di accoglimento o rigetto, che avverrà tramite e-mail e/o sms ai recapiti indicati dal richiedente nella domanda, entro 30 giorni; 2) in caso di accoglimento, si attende la successiva comunicazione di Poste Italiane che fissa l’appuntamento per recarsi all’ufficio postale a ritirare la Carta RdC e il relativo Pin. La carta sarà intestata al richiedente; 3) entro 30 giorni dalla mail o da sms di Inps che comunica l’accoglimento della domanda, tutti i componenti il nucleo devono firmare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro (Did), Reddito di Cittadinanza (RdC) e Pensione di Cittadinanza (PdC) presso i Centri per l’Impiego oppure presso i Patronati convenzionati con l’Anpal. Sono esclusi dal presentare la Did: i minorenni, i pensionati, gli over 65, i disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, invalidi al lavoro con almeno il 33% accertato dall’Inail, non vedenti, sordomuti e invalidi di guerra. • Importi e durata Il RdC varia in base alla situazione economica del singolo o della famiglia, da un minimo annuo di 480 a un massimo di 15.960 euro. Un single in affitto riceve al massimo 780 euro mensili, la famiglia numerosa 1.330. Il contributo per l’affitto è pari a 280 euro mensili in tutta Italia. Quello per il mutuo, 150 euro. I soldi sono caricati su una card (Poste Pay) e sono spendibili solo per beni e servizi essenziali: alimentari, affitto, bollette e contanti pari a 100 euro mensili. La misura non può durare più di 18 mesi. Dopo un mese di stop - in cui si procede alla verifica dei requisiti - può essere riconfermato per altri 18. Intanto, un nuovo software incrocerà domanda e offerta di lavoro e ai beneficiari arriveranno fino a tre offerte: a termine o stabili, vicine o lontane da casa. Chi si rifiuta, perderà il RdC.
TABELLA DEI REQUISITI TIPOLOGIA
REQUISITI
Residenza e soggiorno
Cittadinanza Italiana, di Paesi Ue o con diritto di soggiorno. Residenza in Italia da almeno 10 anni. Valore Isee inferiore a 9.360 euro. Valore patrimonio immobiliare fino a 30.000 euro. Valore patrimonio mobiliare fino a 6.000 euro, incrementato: • di 2.000 euro per ogni componente dal secondo al quinto figlio; • di 1.000 euro per ogni figlio, a partire dal terzo; • di 5.000 euro per ogni componente con disabilità. Valore reddito familiare inferiore a1: • 6.000 euro (Reddito di Cittadinanza) per il singolo componente2; • 7.560 euro (Pensione di Cittadinanza) per il singolo componente2. Assenza di: • autoveicoli oltre 1.600 cc e motoveicoli oltre 250 cc; • navi e imbarcazioni da diporto.
Reddituale e patrimoniale
Godimento beni durevoli
1. Importo elevato a 9.360 euro per nuclei in abitazioni in locazione. 2. Importo (6.000/7.560 euro ovvero 9.360 euro) da adeguare con il parametro sotto indicato. a) Primo componente: 1 b) Per ogni componente maggiorenne: 0,4 Scala di equivalenza: c) Per ogni componente minorenne: 0,2 d) Valore massimo: 2,1
» LA PENSIONE DI CITTADINANZA (PdC)
La Pensione di Cittadinanza spetta alle persone con più di 67 anni in determinate condizioni economiche. Il requisito anagrafico varrà per gli anni 2019 e 2020, mentre dal 2021 sarà adeguato agli incrementi legati all’aspettativa di vita che, di biennio in biennio, non potrà superare i tre mesi. • Caratteristiche La PdC rappresenta l’equivalente del Reddito di Cittadinanza (RdC) per le persone che hanno più di 67 anni. I requisiti reddituali e patrimoniali per accedervi sono analoghi, ma a differenza di quest’ultimo, la pensione non ha scadenza se permangono i requisiti per ottenerla. • Requisiti È richiesto un Isee non superiore a 7.560 euro, aumentato a 9.360 euro se il beneficiario vive in affitto. Nel caso di nuclei di una sola persona la scala di equivalenza sarà pari a 1, incrementata di 0,40 punti per ogni ulteriore componente. In ogni caso non superiore a 2,1 (vedi Tabella). In pratica, un nucleo familiare composto da una sola persona con pensione pari al trattamento minimo (531,01 euro mensili), ha un reddito di 6.669,13 euro. In assenza di altre componenti reddituali, il suo Isee sarà pari al reddito e avrà diritto alla Pensione di Cittadinanza fino a 630 euro mensili oppure 780 se abita in affitto. Per una coppia che vive in casa di proprietà, il reddito di riferimento dovrà essere inferiore a 10.584
euro. Infatti, utilizzando la scala 1,4 si otterrà 7.560 euro, limite per poter accedere alla Pensione di Cittadinanza. • Modalità di richiesta La partecipazione a programmi di politiche attive non è prevista per la Pensione di Cittadinanza, ma è importante verificare le istruzioni fornite dall’Inps. Recentemente l’economista Carlo Cottarelli ha osservato che con «il Reddito di Cittadinanza e Quota 100 il nostro Paese continua a crescere poco. Sono soldi che si danno a chi non ha reddito, ed è giusto che l’abbia. Però, bisogna tener conto del livello a cui è stato fissato il Reddito di Cittadinanza che è parecchio più elevato, il sesto più generoso in tutta Europa e l’hanno più generoso di noi i Paesi del Nord Europa a basso debito pubblico, mentre in Italia ha raggiunto il 132.1, rivisto verso l’alto dall’Istat. Ci sono tanti problemi e non credo poi che siano soluzioni che creino posti di lavoro». Per calcolare l’Isee e presentare la dichiarazione Dsu e la Did, gli uffici 50&PiùCaaf e del Patronato 50&Più Enasco sono gratuitamente a disposizione, su tutto il territorio nazionale, fornendo la consulenza e l’assistenza necessaria. Per informazioni: telefono 800929922 www.50epiu.it/Fisco www.50epiuenasco.it
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__FISCO__ PER I CONTRIBUENTI CHE, A CAUSA DELLA CRISI, SI SONO TROVATI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE, LA FINANZIARIA 2019 ha previsto la possibilità di estinguere i debiti per omesso versamento di imposte e contributi per il periodo che va dall’1.1.2000 al 31.12.2017 con uno specifico modello SA-ST entro il 30.4.2019, senza sanzioni, interessi di mora e somme aggiuntive. L’agevolazione è riservata a persone fisiche con specifici requisiti normativi, in base ai cui redditi sono previste tre aliquote da applicare all’importo del debito: 1) per reddito entro gli 8.500 euro si applica il 16% alla somma dovuta a titolo di capitale, oltre agli interessi per ritardata iscrizione a ruolo; 2) per reddito tra gli 8.500 e i 12.500 euro, sarà dovuto il 20% del debito a titolo di capitale, oltre agli interessi per ritardata iscrizione a ruolo; 3) per reddito superiore ai 12.500 euro sarà dovuto il 35% dell’importo a titolo di capitale, oltre agli interessi per ritardata iscrizione a ruolo. L’agevolazione è riconosciuta solo a persone fisiche in difficoltà economica: • qualora l’Isee del nucleo familiare non sia superiore a 20.000 euro; • qualora, a prescindere dal valore dell’Isee, alla data di presentazione della dichiarazione di adesione alla definizione sia stata aperta la procedura di liquidazione dei beni ex art. 14-ter, Legge n. 3/2012. In questi casi, per aderirvi, l’interessato dovrà versare il 10% di quanto dovuto a titolo di capitale, oltre agli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e a quanto maturato a favore dell’Agente della riscossione a titolo di aggio e di rimborso delle spese. I debiti riguardati la definizione in esame si dividono in due gruppi: 1) debiti derivanti dall’omesso versamento di: • imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dai controlli automatizzati, a titolo di tributi e relativi interessi e sanzioni; • contributi previdenziali dovuti alle Casse professionali e alle Gestioni dei lavoratori autonomi dell’Inps (Gestione Ivs artigiani e commercianti e Gestione separata Inps), esclusi quelli richiesti a seguito di accertamento; 2) debiti diversi da quelli di importo residuo, al 24.10.2018 fino a 1.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni risultanti da carichi affidati all’Agente della riscossione dall’1.1.2000 al 31.12.2010, per cui è previsto l’annullamento automatico al 31.12.2018. Inoltre, come evidenzia l’Agenzia delle Entrate-Riscossione sul proprio sito: • per i debiti che vi rientrino è possibile, col sussistere dei requisiti, l’adesione alla “rottamazione-ter”, entro il 30.4.2019 con il mod. DA-2018; • qualora nelle diverse cartelle di pagamento, ovvero nella medesima cartella o avviso, siano presenti i debiti riferiti a carichi rientranti nel saldo e stralcio, e altri, esclusi dalla relativa disciplina, il soggetto può presentare due distinte dichiarazioni: una, al fine del saldo e stralcio, e l’altra, al fine della “rottamazione-ter”. I debiti esaminati, possono essere estinti anche se già ricompresi nelle istanze di adesione alla “rottamazione-bis” e “rottamazione-ter”, qualora il debitore non abbia perfezionato le stesse con il regolare pagamento delle somme dovute. Quanto versato per tali definizioni resta acquisito, e sarà considerato ai fini del saldo e stralcio dei debiti.
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PACE FISCALE: ARRIVA SALDO E STRALCIO
Dopo la rottamazione-bis e ter, la Finanziaria 2019 propone un ulteriore strumento per venire incontro a chi, a causa della crisi economica, non è in regola con il versamento di imposte e contributi
a cura di Alessandra De Feo
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PER USUFRUIRE DELL’AGEVOLAZIONE, È NECESSARIO COMPILARE LO SPECIFICO MODELLO SA-ST, ENTRO IL 30 APRILE 2019, DISPONIBILE SUL SITO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__
V «Venere con Marte sarà per temperare l’aria con quantità di acqua. I mali di gola saranno frequenti, e li sposalizi in gran numero». Almanacco Barbanera 1800
SORRIDIAMO ALLA NATURA
a cura di
APRILE
COME UN CESTO DI FIORI. Così arriva aprile, pronto a mettere in circolo nuove energie e buonumore. Le giornate finalmente più lunghe e il venticello che spazza via le nuvole, lasciando spazi sempre più ampi ai raggi morbidi di un sole accogliente, annunciano la Pasqua. La natura sorride, e noi con lei. Di giorno in giorno, in un diffondersi allegro di colori e profumi, le fioriture accolgono il ronzio delle api, mentre il verde brillante di prati e alberi, dona a corpo e mente una sferzata di energia. Aprile spalanca le porte alla primavera. Si torna alla terra, tra semine e primi fruttuosi raccolti. In casa, sul balcone, nell’orto e nel giardino c’è un gran daffare. Ma ad attenderci ci sono pure le prime uscite, magari in bicicletta nel giorno di Pasquetta, per una puntata in campagna o nel parco in città, dove scoprire che la bella stagione è davvero arrivata.
GLI ASPARAGI (Asparagus officinalis)
Fa bene perché... Ortaggi dalle poche calorie, gli asparagi sono adattissimi alle diete dimagranti. Ricchi di vitamine A, C e del gruppo B, possiedono proprietà diuretiche, sedative, cardiotoniche e lassative. Il proverbio Asparagi e funghi insegnano l’umiltà al cuoco.
Pollice bio Chi mangia asparagi non fa peccato. Coltiviamoli così Per coltivarli ci vuole solo un po’ di pazienza perché la crescita è lenta. Solo al secondo, terzo anno una nuova asparagiaia comincerà a dare “frutti”. Possibile anche coltivarli in vaso. Amano la luce diretta, posizione soleggiata e lontana da fonti di umidità. La semina Esistono due modi per coltivarli. Partendo dal seme o dalle cosiddette “zampe”, che si possono acquistare in serra e trapiantare in terra tra febbraio e i primi d’aprile, in Luna crescente. Le zampe sono radici (rizomi) da trapiantare in buchette profonde circa 25 cm e poi ricoprire con terriccio. La distanza tra una zampa e l’altra deve essere di una ventina di centimetri. Annaffiare nel primo periodo 2 o 3 volte a settimana. Poi, limitarsi a mantenere la terra fresca. Raccolta e conservazione La raccolta si effettua tra marzo e aprile, quando gli steli sono giovani, teneri e carnosi, lunghi all’incirca 15-20 cm con punta compatta. A maturazione gli asparagi non sono più commestibili, lo stelo diventa legnoso e la punta si apre in esili rami e foglie. La raccolta si fa in Luna calante, se destinata alla conservazione, in crescente per il consumo fresco. L’asparago sbollentato e surgelato si conserva per circa nove mesi.
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BUONO A SAPERSI!
Pulizie sostenibili Dopo il lungo inverno, si pulisce la casa più a fondo. Se in cucina o in bagno si sono formate macchie di ruggine sulle rubinetterie, si può ricorrere al succo di limone o all’aceto bianco. Si passa sulla parte arrugginita strofinando con una spugna. Spazzolare con regolarità i davanzali perché, particolarmente esposti alla polvere e allo smog, assorbono lo sporco con facilità. Se sono di marmo, pulirli con acqua e ammoniaca, strofinando con sale fino i punti più sporchi. Infine, una bella passata di cera li manterrà puliti a lungo.
NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: aglio, agretti, asparagi verdi e bianchi, carciofi, carote, cavolfiori, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cicorino da taglio, cime di rapa, cipolle, fave, finocchi, indivie, lattughe, patate novelle, piselli, porri, radicchi rossi, rape, ravanelli, rucola, sedano, spinaci e valerianella. FRUTTA: arance ovali, bergamotti, fragole, limoni e pompelmi. AROMI: menta, prezzemolo, rosmarino, timo e salvia.
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COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE
Le aromatiche sono un classico della primavera. Facili da coltivare, danno ottimi risultati anche in vaso, mettendo a disposizione fiori e foglie per i più diversi usi. Pochi semplici consigli renderanno “la raccolta” ancor più soddisfacente. Procuriamoci vasi con almeno un foro di drenaggio, e collochiamo sul fondo uno strato di piccoli ciottoli. Di solito hanno bisogno di almeno 20 cm di profondità per crescere, mentre le più alte, come il finocchio, necessitano di almeno 30 cm. La menta, la melissa e il rosmarino chiedono di essere piantate da sole, mentre salvia, timo e origano convivono nello stesso vaso. In giardino, nei giorni di Luna calante, potare gli arbusti a fioritura primaverile appena sfioriscono. Trapiantare astri, zinnie, lantane e gerani. Eliminare i rami secchi dagli agrumi e arieggiare le serre prima di collocare le piante definitivamente all’esterno. Tagliare il prato. In Luna crescente continuare invece con il trapianto di tagetes, begonie e surfinie (petunie). Riportare all’aperto le begonie bulbose e annaffiarle con regolarità ma senza eccedere. In cantina è tempo di controllare il livello dei recipienti vinari e di effettuare eventualmente le colmature. Prepararsi pure per l’imbottigliamento che si fa in Luna calante, con l’eccezione dei vini frizzanti che si può fare in crescente.
SE HAI ½ GIORNATA L’ORTO SUL BALCONE
Chi l’ha detto che un orto richiede grandi spazi? Non è infatti sempre così, perché piccoli raccolti sono possibili anche in città. E questo è il periodo ideale per realizzare un prezioso orticello sul terrazzo utilizzando contenitori adeguati, ovvero vasi di almeno 40 cm di diametro, oppure, se si dispone di spazio, cassoni di legno di 1x1 mt. Alla base del vaso si dovrà collocare dell’argilla espansa e poi terriccio misto a sabbia. L’irrigazione dovrà poi essere costante ma non abbondante, tenendo conto che è preferibile annaffiare dopo il tramonto. Le specie che meglio si adattano ad essere coltivate in vaso sono basilico, carote, cicoria, fagioli, fragole, lattuga, piselli, pomodori e aromatiche quali timo, origano e menta.
Dice il proverbio... Aprile, apriletto, ogni giorno un goccetto Pasqua, alta o bassa, uova sode e cucina grassa Per tutto aprile non ti alleggerire
IL SOLE E LA LUNA IL SOLE
Il 1° sorge alle 06.44 e tramonta alle 19.25. L’11 sorge alle 06.27 e tramonta alle 19.36. Il 21 sorge alle 06.11 e tramonta alle 19.47. Le giornate si allungano. Il 1° aprile si hanno 12 ore e 41 minuti di luce solare e il 30 se ne hanno 13 e 59 minuti. Si guadagnano 1 ora e 18 minuti di luce solare.
LA LUNA
Il 1° sorge alle 05.13 e tramonta alle 15.38. L’11 tramonta alle 00.55 e sorge alle 10.32. Il 21 tramonta alle 07.40 e sorge alle 22.11. Luna calante dal 1° al 4 e dal 20 al 30. Luna crescente dal 6 al 18. Luna Nuova il 5. Luna Piena il 19.
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L’art. 6, comma 8, del D.L. 4/6/2013 n. 63, convertito nella L. 3/8/2013 n. 90, ha imposto di riportare negli annunci di vendita o di locazione di immobili, l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio globale o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente. Lo stesso D.L. ha previsto, inoltre (art. 12), che in caso di violazione di tale obbligo, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. A tal proposito, evidenziamo che per la pubblicazione accetteremo solo annunci che riportino anche quanto previsto dal suddetto art. 6, comma 8.
bacheca a cura della Redazione
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68enne, celibe (mai sposato), economicamente autonomo, ex statale, cerca donna seriamente intenzionata e motivata per convivenza e futuri sviluppi. Sono disposto a trasferirmi solo dopo consolidamento del
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72enne, bell’uomo, serio, sincero, posato, senza grilli per la testa e molto fedele. Stanco della solitudine, molto sfortunato, senza amici né parenti, solo al mondo, cerca una don-
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na che abbia massimo 67 anni, seria e onesta, libera, nubile o vedova, possibilmente senza figli, anche in Germania, che mi dia amore e affetto e che mi voglia davvero bene. Spero in una risposta subito. Non fatemi aspettare troppo. Sono sardo, ma abito nella provincia di Caserta. Telefonare al 3386421399 o al 3291099073.
Ho 74 anni, pensionato, casa di proprietà, automunito. Cerco una compagna possibilmente di pari età o meno, disponibile a trasferirsi a Bari. Naturalmente ho bisogno di compagnia dopo cinque anni di vedovanza, vissuti da solo in una casa diventata troppo grande e silenziosa. Sono amante dei viaggi, cinema o teatro. Solo se in possesso dei requisiti richiesti. Telefonare al 3201667474. Biellese, 65 anni, cerco una donna di 58 anni o meno. Telefonare allo 0152539469.
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gemella di età dai 60 ai 70 anni. Lo cerco non fumatore, di buon carattere, che viva da solo, senza impegni familiari, vedovo o celibe. Lo cerco serio, onesto, amante animali, fiori, musica, pesca, mare, campagna, viaggi e della buona cucina. Disposta anche a trasferirmi. Telefonare al 3296080677.
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la vita, natura ed animali. Sono gioiosa e fantasiosa, ma ultimamente sono diventata pessimista a causa dell’ignoranza, indifferenza, cattiveria che mi circondano. Cerco un compagno, 65enne circa, onesto, sincero, colto, piacente, che mi prenda per mano per fare insieme a me quest’ultimo lungo viaggio che ci resta, ma ancora pieno di sorprese e bellezze. Rispondo solo se residenti Firenze o zone limitrofe. Telefonare al 3341963777.
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giochi CRUCIVERBA Lello
ORIZZONTALI 1. Per Freud erano frutto di nevrosi; 4. La dea della giovinezza; 6. Vi sorge il Sole; 9. Priva d’indirizzo religioso; 13. Immagine sacra tipica dell’arte russa; 17. Principio di sdegno; 19. L’eroico Enrico che scagliò la sua stampella contro gli austriaci; 21. L’abito tradizionale dei mongoli; 22. Un metodo pratico per trovare i numeri primi; 27. Consente un più efficiente smaltimento dei rifiuti; 28. Celebre sinfonia per viola e orchestra di Berlioz; 29. Il nome di Svevo; 30. Il Philippe di Amici miei; 31. La capitale dello Stato del New Jersey; 33. Le segnano i bomber; 35. Uno dei Kennedy; 37. Un rapinatore del mare; 39. Studia Dio; 41. Iniziali di Redford; 42. Le uova dei fiorentini; 43. Hanno lunghe orecchie; 44. Gestito senza esito; 45. L’aria del poeta; 46. Il don Lorenzo compositore di musica sacra; 47. Impertinenza, indiscrezione; 52. La sigla del partito che ha per simbolo una foglia di edera; 53. Agire senza originalità; 54. Impugna il volante; 55. In testa all’aereo; 56. Così era inizialmente il cinema; 58. Un serbatoio di polline; 60. È stato un sindacato di destra;
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61. La sigla della città alabardata; 62. Il committente di un delitto; 64. Poco vispo; 65. Un parente del fagiolo; 66. Una monovolume della Hyundai; 67. Un parassita intestinale; 68. Lo stadio intitolato a Giuseppe Meazza; 69. La quarta nota musicale.
11. Un limite di velocità autostradale; 12. La corre chi rischia; 14. Abbreviativo di bicicletta; 15. Poeta e regista italiano morto nel 2015; 16. Un’antica famiglia principesca di Roma; 17. È stato il servizio segreto militare italiano; 18. Il finestrino orientabile VERTICALI delle auto; 1. Lo diamo all’amico; 20. Il Guerra scrittore; 2. Le giurisdizioni dei tribunali; 22. Centro Addestramento 3. Simboleggia la risurrezione Reclute; di Gesù dal sepolcro; 23. L’elemento chimico di numero 5. Son fatti di carne ed ossa, atomico 57; ma non hanno né carne né ossa; 24. Compagnia, impresa; 7. Non ben calibrato, regolato male; 25. Ridente località turistica 8. Le ragazze torinesi; delle Isole Lofoten; 9. Franz, grande compositore 26. Un copricapo papale; e pianista ungherese 27. Riparata con una pezza; dell’Ottocento; 32. Grande porto della Sardegna; 10. Ciascuno vorrebbe realizzare 34. Ci vive il sognatore; il proprio; 36. Nel 1980 Messner ne compì
la prima ascensione in solitaria; 38. Li rompe il chiasso; 40. Scrisse Capitan Fracassa; 44. Impediscono l’accesso dalle finestre aperte; 45. Un fiume della Francia settentrionale; 48. Una delle caravelle di Cristoforo Colombo; 49. L’imperatore romano predecessore di Traiano; 50. Giuseppe, l’orientalista ed esploratore che è stato il più grande studioso del Tibet al mondo; 51. Lanciandolo Al Oerter vinse quattro ori olimpici consecutivi; 53. Si fanno mettendosi in fila; 56. Un sistema di messaggi multimediali; 57. La sigla del tritolo; 59. Un affluente del Rodano; 63. Il centro di Fano.
CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Quello angioino è tra i simboli di Napoli; 2. Concertini notturni; 5. Un rosso molto acceso; 6. Manifestazione internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo che si svolge annualmente a Spoleto; 8. Aver paura; 10. Bruno, considerato il più forte pugile italiano di ogni tempo; 12. Monte presso Gorizia che fu teatro di accaniti combattimenti durante la Prima Guerra Mondiale; 13. Una costellazione vicina
all’Orsa Maggiore; 14. Non ha più fame; 15. Carlo, drammaturgo autore di Baciami, Alfredo; 16. Il nome del regista Clair; 17. Corpi celesti con la coda. VERTICALI 1. Scende in piazza; 2. Eroi come Ercole e Romolo; 3. Le quantità che avanzano; 4. La Renata famoso ex soprano; 5. Comune del bolognese; 7. Nota meta turistica in provincia di Pistoia;
9. La soffre l’invalido; 10. Un popolare Renzo della Tv; 11. Il più grande è il bianco; 12. È stata la compagnia aerea 1
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di bandiera del Belgio fino al 2001; 13. Spiegare, illustrare un testo. 3
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Enrico Diglio
TEST 1
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Osservate attentamente le figure sottostanti e dite quale numero, secondo un criterio logico da determinare, va posizionato al centro della parte gialla nell’ultima figura.
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ORIZZONTALI 1. Il punto in cui due cromosomi omologhi formano una sinapsi durante la meiosi; 6. Mixare al centro; 7. Un rifiuto perentorio; 8. Città presso Palermo nota per lo splendido duomo normanno; 11. Si usa per lavare il capo; 12. La crème che è uno squisito dolce gelatinoso; 13. Si grida allo stadio; 14. In fondo al termos; 16. Un comune del Trentino; 17. La più grande città africana; 20. Genere di funghi cui appartengono alcune tra le specie più velenose che esistano. VERTICALI 1. Centodieci romani; 2. Una casa editrice marchigiana; 3. Divezzarsi, sottrarsi alla tutela materna; 4. Il Rosso di una novella di Giovanni Verga; 5. Recinti fioriti… di vocali; 9. Confina con l'Irlanda del Nord; 10. L’eroico Di Bruno che morì nella battaglia di Lissa; 11. Si frequenta in gioventù; 15. Lo zio d’America; 16. Si getta nel Mar d’Azov; 18. In Puglia e in Sardegna; 19. Il simbolo dell’ettaro
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TEST 2 Osservate attentamente il gruppo di figure accanto e andate a pag. 96.
INDOVINELLO Favolino
TEST 3 Osservate attentamente le dieci parole in basso e dite quale di esse, secondo logica, può essere considerata “intrusa”. TRAZIONE
» SUOR CANDIDA Bianca vergine, all’altare t’ho veduta lacrimare: forse è tutto il sacro ardore che consuma e brucia il cuore o è soltanto un desio di luce, il pianto?
PRELAZIONE
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oroscopo o di Aldebaran
APRILE
Attrice
MICHELLE PFEIFFER
soluzioni
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21 MAR. I 20 APR. Vi aspetta un mese positivo per la salute e, in generale, per il vostro benessere. Alla base di questa favorevole situazione, vi sarà un notevole equilibrio interiore. Fate delle lunghe passeggiate.
23 SET. I 22 OTT. Particolarmente importanti i contatti con gli altri. Potrete avere una bella sorpresa quando un lontano parente si farà vivo. Incontrerete delle persone che vi aiuteranno, in un modo o nell’altro.
21 APR. I 20 MAG. Buon mese per tutto ciò che concerne la vostra vita matrimoniale e affettiva. Proverete un grande interesse e sentimentale verso il partner. Le stelle favoriranno vincite al gioco.
scorpione 23 OTT. I 22 NOV. In questo mese sarete passionali, e con gioia andrete incontro alle esigenze e ai desideri della persona amata. La fortuna poi vi darà una mano in tutte le imprese che intraprenderete.
gemelli
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21 MAG. I 21 GIU. Vi troverete bene in compagnia delle persone care e farete nuove conoscenze che rallegreranno la vostra vita. Attenti agli improvvisi cambiamenti di temperatura. Fortuna al gioco.
23 NOV. I 21 DIC. Conoscerete molta gente nuova e interessante. Gli amici vi aiuteranno e saranno essenziali per voi. Fidatevi del vostro intuito in tutte le questioni finanziarie. Una persona anziana vi sarà di grande aiuto.
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22 GIU. I 22 LUG. Proseguite con sicurezza sulla vostra strada; se agite con fermezza e gentilezza, otterrete quello che volete. Gli amici sapranno darvi buoni consigli... ascoltateli! Siate prudenti nel traffico.
22 DIC. I 20 GEN. Avrete voglia di starvene a casa, vicino alle persone di famiglia che vi sono più care, per godervi qualche ora di tranquillità. Curate maggiormente aspetto e salute. Acquisto di un immobile.
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23 LUG. I 23 AGO. Per raggiungere risultati positivi, dovrete comunicare, parlare, scrivere o affrontare brevi viaggi. A casa ci saranno momenti di tensione a causa di una notizia inaspettata. Non correte in auto!
21 GEN. I 19 FEB. La situazione planetaria vi aiuterà ad avere riflessi pronti e senso pratico. Vi aiuterà una dieta adeguata al vostro stile di vita. Sottoponetevi a un controllo generale del vostro stato di salute.
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24 AGO. I 22 SET. Questo mese porterà opportunità di svago e divertimento. Sarete in grado di esprimere pienamente il vostro carattere aperto e brillante. Un po’ di attività fisica non può che farvi bene.
20 FEB. I 20 MAR. Spostamenti e viaggi vi permetteranno di realizzare i vostri progetti. Eccellente mese per scrivere, sperimentare, indagare e fare delle ricerche. Guidate sempre con prudenza.
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REBUS (5, 8): C auto, CIC lì sta = Cauto ciclista REBUS (5, 10): fa CCE espressi V E = Facce espressive INDOVINELLO SUOR CANDIDA = La candela
stuzzica
CERVELLO
TEST 1
2 petali Il numero che va mancanti posizionato sul cerchio centrale di colore giallo della figura c) è 892 8 petali rosa 892. Esso, infatti, e 9 petali bianchi rispetta un criterio comune: in ogni figura la prima cifra (partendo da sinistra) del numero centrale è uguale al numero dei petali rosa, la seconda cifra rappresenta il numero di petali bianchi, mentre l’ultima cifra è uguale al numero di petali mancanti. TEST 2
Quale dei tre seguenti gruppi di figure rappresenta quello prima visto?
TEST 3
La parola che può essere considerata “intrusa” è MOZIONE. Essa, infatti, è l’unica tra le dieci parole date che non consente di formare un’altra parola togliendo la prima lettera. Le nove parole che rispettano il criterio sopra menzionato sono dunque: COSTRUZIONE, CREAZIONE, EDIZIONE, ELEZIONE, EMOZIONE, PRELAZIONE, RAZIONE, SELEZIONE, TRAZIONE.
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lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più
IL DISAGIO DI UNA GENERAZIONE IN CERCA DEL SUO FUTURO Genitori e figli a confronto, due mondi distanti nel tempo e i dubbi di una madre su quello che stiamo lasciando a chi verrà
GENTILE DIRETTORE, sono una sessanta e più ma non ho “fatto la guerra”, quella l’hanno fatta e vissuta i miei genitori. Però io l’ho “conosciuta” attraverso i loro racconti di fame e di dolore, di terrore e di speranza, quando da piccola mi spiegavano che il pranzo della domenica, per me così ovvio, era un lusso che loro, da ragazzini, non si erano mai potuti permettere, così come quel cappotto nuovo che mi avevano comprato con tanti sacrifici o i libri di scuola che a me non piaceva troppo studiare. Mio padre era il solo a lavorare, eppure riuscì a far laureare noi figlie e a dare una vita più che dignitosa alla propria famiglia. Ma i miei genitori non sono stati gli unici ad assicurare un avvenire ai propri figli: un’istruzione universitaria, un posto fisso, uno stipendio in grado di cancellare l’idea della fame. Questo sono stati i nostri genitori. E ora che genitore lo sono anch’io, mi guardo intorno e mi chiedo:
«Ma che cosa stiamo facendo per i nostri figli? Che mondo gli lasciamo in eredità?». Il posto di lavoro sicuro ormai non c’è più, ed è sempre più difficile trovare un impiego con uno stipendio dignitoso. Ci lamentiamo dei tanti migranti che arrivano in Italia e non pensiamo che molti, troppi nostri figli sono sparsi nel mondo, non in vacanza ma per lavorare, per trovare quella sicurezza economica che non hanno nel loro Paese. Per non parlare, poi, dell’ambiente, del clima, dell’inquinamento, e così via. Quello che un po’ mi rincuora è che ci sono tanti ragazzi che si stanno rimboccando le maniche, che stanno combattendo affinché termini lo scempio che gli adulti stanno facendo di questa terra. E, allora mi viene da pensare: “Forse i figli sono migliori dei loro genitori?”. Enrica Aldobrandi Non tutti i figli sono migliori dei genitori, ma certamente troppi genitori hanno vissuto la vita in modo miope, come se il tempo delle vacche grasse non potesse avere mai fine. E ora, che i problemi stanno diventando stringenti, gli adulti non possono esimersi dall’affrontarli. Nel frattempo, però, i ragazzi non stanno a guardare. Lo scorso mese di marzo c’è stata una mobilitazione mondiale dei giovani per salvare il pianeta, con una partecipazione straordinaria, che forse ha sorpreso gran parte degli adulti. Tra i manifestanti, Alice, una bambina di 9 anni, ha dichiarato: «I nostri genitori e le persone più grandi hanno avuto un futuro. Adesso lo vogliamo anche noi». È nostro dovere, darglielo. APRILE 2019 I 97
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bazar a cura del Centro Studi 50&Più
PREVENZIONE INCLUSIONE REDDITO E LAVORO CURIOSITÀ Questo spazio offre informazioni, TRASPORTI curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it oppure al 0424708910.
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PREVENZIONE CURA LE TUE OSSA “Fai la prima mossa. Cura le tue ossa”. È stata lanciata da dieci società scientifiche la campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione della fragilità ossea per promuovere la prevenzione dell’osteoporosi. In Italia, ogni anno, si rilevano quasi 600mila fratture da fragilità, con un costo che già attualmente è tra i 9 e i 10 miliardi e che aumenterà nei prossimi anni. http://curaletueossa.it
+ INCLUSIONE SUSSIDI ECONOMICI La Pensione di Cittadinanza (Pdc) è destinata a nuclei familiari composti da uno o più persone di età pari o superiore a 67 anni in difficoltà. Per poter accedere al beneficio non sono previsti adempimenti legati al lavoro. Avendo i requisiti richiesti, è sufficiente presentare la domanda. L’Inps ha pubblicato il manuale Reddito di Cittadinanza, un
vademecum per orientarsi tra le novità introdotte con questa misura. Il beneficio può essere richiesto presso i Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale (Caf). www.50epiucaaf.it
PROGETTO PROMETEO “Io aiuto il mio vicino” è lo slogan della campagna di solidarietà promossa a Torino dalla cooperativa Zenith nell’ambito del progetto Prometeo. L’iniziativa vuole fornire, grazie all’aiuto sia economico che attivo dei cittadini, assistenza, supporto alla salute, sostegno psicologico, aiuto negli spostamenti e altri servizi agli anziani per creare una rete attorno a loro e supportarli. http://www.prometeozenith.it Tel: 0322841903 800995988REDDITO
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E LAVORO
LAVORATORI OVER 50 Talenti senza età. Donne e uomini over 50 e il lavoro è il dossier realizzato da Valore D con l’Università Cattolica di Milano. Dai dati emerge che spesso il talento dopo i 50 anni rimane invisibile,
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seppellito da tanti stereotipi sull’invecchiamento. È inoltre evidente che questi lavoratori subiscono il fenomeno della “generazione sandwich”, “schiacciati” tra figli, nipoti e genitori che necessitano di assistenza. ASSIST 4 WORK Al via il progetto Assist 4 Work, per individuare le esigenze e le difficoltà dei lavoratori anziani e dei disabili in attività nelle imprese altoatesine del commercio e dell’industria. I ricercatori dell’Università di Bolzano cercheranno soluzioni tecnologicamente avanzate per assicurare loro la possibilità di essere parte attiva nelle trasformazioni produttive che si introdurranno con l’Industria 4.0. Tel: 0322841903 800995988
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CURIOSITÀ INDICE DI FELICITÀ Da uno studio britannico, il Net Happiness Index, che ha elaborato sondaggi e ricerche degli ultimi 7 anni, risulta che la massima felicità si raggiunge nel pieno dell’adolescenza e della vecchiaia. Dalle rilevazioni basate su autostima, soddisfazione personale, senso di felicità e livelli di ansia, appena si diventa adulti comincia il periodo di maggiore infelicità; che migliora dopo i 51 anni, sempre che si abbia il partner giusto, una casa, una laurea, salute e lavoro. I lavoratori più felici sono i religiosi, gli atleti professionisti e i controllori di volo; gli abitanti dell’Irlanda del Nord sono più fe-
lici dei londinesi, confermando che il livello di soddisfazione personale non si può giudicare solo dal Pil. IL PARADISO DEGLI ANIMALI In Germania, su 80 milioni di abitanti, più di 34 milioni hanno un animale domestico. Per questo, nel 2003, fu creato da Ralf Hendrichs il primo cimitero per animali domestici, nei pressi di Berlino. Si chiama il “Paradiso degli Animali” ed è passato dalle 120 sepolture iniziali alle oltre 4.000 del 2018. Nel “Paradiso degli Animali” ci sono scatole di fazzoletti ad ogni angolo, candele da accendere e persino dei veterinari-psicologi che offrono sostegno a chi ha subìto la perdita. Per Hendrichs, il prossimo passo sarà quello di offrire alle persone la possibilità di essere sepolte con i propri amici. Anche perché le richieste, in questo senso, stanno aumentando.
+ TRASPORTI POP E ROCK Trenitalia lancia dal mese di maggio i treni “Pop” e “Rock”, che avranno degli accorgimenti per aiutare gli anziani e le persone con disabilità. I tecnici, grazie al confronto con rappresentanti delle associazioni dei disabili, hanno predisposto sulle nuove vetture iscrizioni tattili, pulsanti Sos in Braille, percorsi pedotattili e sistemi di segnalazione acustica in prossimità della salita/discesa dai convogli.