Anno XL n. 12 Dicembre 2018 Euro 2.50 - I.P.
SOCIETÀ
ATTUALITÀ
TENDENZE
VIAGGI
A Scampia c’è una scuola che prepara al futuro
Basta con le maxi bollette sulle utenze domestiche
Profumo di biscotti e dolci al pan di zenzero
Nell’antica Armenia tra atmosfere del passato
L’Istituto “G. Ferraris”, un luogo all’avanguardia
Prescrizione ridotta per fatture tardive e conguagli
Questo Natale tornano le ricette di una volta
Da Yerevan alle vallate del Monte Ararat
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IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 6. Periscopio 8. Zoom 74. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo 96. Soluzioni 97. Lettere
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società 50. Corti di Lunga Vita
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Le otto opere finaliste di Anna Maria Melloni
50 anteprime
INDICE
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DICEMBRE 2018 www.50epiu.it /50epiu /50epiu /company/50epiu
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/50epiu /50epiu
30
__SOCIETÀ__ La scuola che sa di futuro: l’istituto hi-tech di Scampia Tecnologie e insegnanti specializzati per seminare speranze di Giada Valdannini
26
__le INTERVISTE__ Shel Shapiro & Maurizio Vandelli, i duellanti del beat italiano Oggi, un album e un tour insieme per i due storici rivali della musica di Raffaello Carabini
22
__ATTUALITÀ __ La scuola “Don Luigi Giussani” e l’impegno di 50&Più in Uganda Un iniziativa di solidarietà sociale per dare aiuto a 460 studenti di Luisella Berti
12. Il Terzo Tempo Scriviamo. Di noi e per noi di Lidia Ravera
14. Italia, ti lascio Emigrano anche gli over 50 di Rossana Martini
16. Com’è la vita in Europa? Uomini e donne a confronto di Lavinia Viti 18. Luce, gas e acqua Stop alle maxi bollette di Luisella Berti
33. Il nuovo metodo I-Spk Per comunicare senza parole di Romina Vinci
36. Beautiful mind Guglielmo Marconi di Sadìa Maccari
58. Coreografie di Natale Col goloso pan di zenzero di Rachele Randon
59. I mercatini delle feste Luci e sapori della tradizione di Giulia Rachele Deli DICEMBRE 2018 I 3
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viaggio
cultura
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45. Libri 46. Arte 47 Teatro 48. Musica 49. Cinema
60. Affascinante Armenia Culla di un’antica cultura di Loris Porcheri
Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it
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64. La cura del “MediCinema” Il grande schermo in ospedale di Giovanna Dall’Ongaro
68. Instabilità articolare Una sindrome senza età di Alessandro Mascia
parliamo di...
Un aiuto per oltre due milioni di italiani di Paola Stefanucci
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70. Nuove terapie per la psoriasi 72. Sale e zucchero in tavola I pericoli di un consumo eccessivo a cura di Fondazione U. Veronesi
38. Libellule d’Oro 2018 Ecco i quattro vincitori
75. Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti
86. Previdenza
intervista
di Gianni Tel
55. Mary Lynn Bracht
89. Fisco
e le sue “Figlie del mare” Un romanzo per raccontare chi erano le “comfort women”
di Alessandra De Feo
98. Bazar
di Renato Minore
a cura del Centro Studi 50&Più
i
Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Sintesi, Shutterstock, Antonio Barella, Shutterstock: s_bukley, MIND AND I, Sarunyu L, Tinseltown, cowardlion, Katarzyna Uroda, volkova natalia, Di prosiaczeq. Foto di copertina: Contrasto - Illustrazioni: Enrico Riposati
ANNO XL - n. 12 dicembre 2018 Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.81151914 m@il: redazione@50epiu.it Anno XL n. 12 Dicembre 2018 Euro 2.50 - I.P.
ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914 ATTUALITÀ
TENDENZE
Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it
scienze
SOCIETÀ
Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi
Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.
Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Bossi Migliavacca Dario Dolci Alberto Fanucchi Antonio Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.688831 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Editoriale 50&Più S.r.l. tratterà i dati personali forniti dagli abbonati nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 e delle disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale ed al solo scopo di inviare il mensile 50&Più ed i relativi allegati. L’informativa di cui all’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 è consultabile tramite il sito internet www.50epiu.it. I diritti riconosciuti dagli articoli 15 a 21 del suddetto regolamento, potranno essere esercitati nei confronti del Titolare Editoriale 50&Più S.r.l. - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma e del Responsabile della Protezione dei Dati 50&Più Via del Melangolo 26 - 00186 Roma.
VIAGGI
A Scampia c’è una scuola che prepara al futuro
Basta con le maxi bollette sulle utenze domestiche
Profumo di biscotti e dolci al pan di zenzero
Nell’antica Armenia tra atmosfere del passato
L’Istituto “G. Ferraris”, un luogo all’avanguardia
Prescrizione ridotta per fatture tardive e conguagli
Questo Natale tornano le ricette di una volta
Da Yerevan alle vallate del Monte Ararat
Aderente a: Finito di stampare: 22 novembre 2018
Concessionaria esclusiva pubblicità: 50&PiùMedia Srl - Via del Melangolo 26, Roma Tel. 06.68883469 - mail: 50epiumedia@50epiu.it Per la pubblicità: Luigi Valitutti - Tel. 335491325 - mail: l.valitutti@50epiumedia.it
4 I 50epiumagazine.it I DICEMBRE 2018
NUMERO CERTIFICATO 8332 DEL 21/12/2017
ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
INVECCHIARE
di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più
EDITORIALE
editoriale DICEMBRE 2018
INVECCHIARE NON È SEMPLICE. ACCETTARE DI INVECCHIARE NON È FACILE. Ma è nella normalità della vita: si è bambini, giovani, adulti, anziani, vecchi, grandi vecchi (centenari). Quando se ne parla - di vecchiaia -, gli argomenti sono quasi sempre gli stessi: la salute, la pensione, l’isolamento, la famiglia, se la DIVENTARE ANZIANI crescita esponenziale di questa realtà sia SIGNIFICA, NEL soprattutto un peso per la società o offra SUCCEDERSI DELLE innumerevoli opportunità tutte da esplorare GENERAZIONI, ESSERE e da esperire. Ma diventare anziani significa, IN PRIMA FILA... nel succedersi delle generazioni, essere in prima fila, non come verrebbe da pensare perché la vita ha una fine inevitabile, ma perché si è di fronte a scelte e decisioni e non si ha nessuno davanti a noi che ci indichi una via, un percorso da seguire, orme da ricalcare, se non la memoria di chi ci ha preceduto. Gli anziani sono esploratori che avanzano nel futuro e per farlo si affidano alle esperienze maturate, alle abilità acquisite, ai ricordi conservati, alle lezioni seguite, agli errori, ai successi, agli insuccessi. Perché essere anziani “obbliga” ad essere responsabili, obbliga a capire che le decisioni non possono essere prese solo considerando se stessi ma tanti altri, che ci siano o meno vicini. Diventare anziani è scoprire di essere diventati noi il punto ultimo di riferimento, quando fino a ieri erano altri. Ecco perché le società, tutte, hanno sempre fatto riferimento ai loro vecchi considerandoli i naturali capi morali della comunità. Invecchiare è anche questo e che lo si voglia o no, il connubio anzianità-responsabilità, resta immutato e necessario, anche in una società liquida, parcellizzata, individualista, come la nostra. Siamo a Natale, per quanto ci appaia assai poco natalizio come forse mai prima. Mai prima, a nostra memoria, avevamo assistito al compiaciuto inneggiare all’egoismo, alla violenza verbale e fisica praticata e pubblicamente esibita senza remore, al trasformare gli avversari in nemici da distruggere, al disprezzo come fonte di compiaciuta gratificazione personale. Sì, c’è veramente poco di natalizio in DEL NATALE ABBIAMO un’atmosfera così fatta, ma del Natale BISOGNO TUTTI. abbiamo più che mai bisogno, tutti. PERCHÉ C’È BISOGNO Perché c’è bisogno di ottimismo, perDI OTTIMISMO, ché abbiamo sete di speranza, perché SPERANZA, FIDUCIA... dobbiamo nutrirci di verità e della fiducia che solo la verità può garantire. Natale è questo, una nascita, un vagito nel silenzio, l’attesa di qualcosa di nuovo e di bello che può accaderci, che cambierà le nostre vite. Nessun augurio è tanto ricco di vita quanto questo. Buon Natale a tutti i nostri lettori dalla Redazione di 50&Più. DICEMBRE 2018 I 5
IN AGENDA DAL MONDO
01
05
POLVERE DI STELLE
dicembre
LANA (TRENTINO ALTO ADIGE) Fino al 31, a Lana, c’è il Mercatino Polvere di stelle. Si ispira alla fiaba della bimba che dona tutto ai poveri e il cielo la ripaga con una pioggia di stelle. www.natalealana.it
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FIERA DEL LIBRO ROMA
“STOLLEN” DA TRASPORTO DRESDA (GERMANIA)
dicembre Torna nell’affascinante cornice de “La
dicembre Lo Stollen è un dolce di Natale fatto con
Nuvola”, Più libri, più liberi, fino al 9. È la fiera della piccola e media editoria giunta alla sua 18a edizione. www.plpl.it
uvetta, canditi e zucchero a velo. A Dresda è celebre il trasporto su un grande carro di uno Stollen di molte tonnellate. www.dresdnerstollen.com
A PROPOSITO DI...
Il volo più lungo L’11 ottobre scorso, la Singapore Airlines ha reintrodotto quella che è la rotta aerea più lunga del mondo: Singapore - New York. Durata: ben 19 ore. Dopo 5 anni di blocco, il volo torna operativo. www.sole24ore.it
DURATURO SÌ - È riutilizzabile per un periodo di tempo piuttosto lungo. Se tenuto con cura, può durare anche 15 o 20 anni.
i FORMAZIONE
40 ragazzi al Pc Esiste, e si trova a Scampia, un centro di programmazione promosso dai Gesuiti. Trenta volontari hanno già formato quaranta ragazzi pronti per il lavoro come programmatori. Il centro si chiama “Hortado”. www.corrierebuonenotizie.it
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POTENZIALMENTE TOSSICO NO - Occhio alla dubbia provenienza. Per anni sono stati venduti prodotti con pericolosi composti di piombo.
INQUINAMENTO
Attenzione in cucina Su 39 campioni di sale da cucina ben 36 contengono microplastiche. È quanto emerge da uno studio su più Nazioni condotto da Greenpeace, confermando la gravità dell’inquinamento da plastica. www.ilsalvagente.it
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ALBERO DI NATALE SINTETICO
CURIOSITÀ
ABUSIVISMO
Una basilica “illegale” La “Sagrada Familia”, l’edificio religioso progettato da Antoni Gaudì, non ha mai avuto gli appropriati permessi edilizi: è abusiva. Per sanarla arriveranno 36 milioni di euro al Comune di Barcellona. www.gqitalia.it
i SANZIONI
Tacchi molesti
IN NUMERI
CHI USA DI PIÙ: L’INTERNET BANKING?
FONTE: EUROSTAT
Secondo i dati Eurostat il 51% dei cittadini Ue utilizza la rete per effettuare operazioni bancarie. Il Paese in cui questa pratica è più diffusa è la Norvegia, dove il 92% dei cittadini tra i 16 ed i 74 anni utilizza l’Internet banking. In Italia solo il 31%.
UTILIZZATORI IN NORVEGIA
92%
UTILIZZATORI NELL’UNIONE EUROPEA
51%
6 I 50epiumagazine.it I DICEMBRE 2018
UTILIZZATORI IN ITALIA
31%
Mamma e figlie di Vicenza hanno pagato 500 euro di multa. Motivo: il rumore molesto dei loro tacchi in casa. Non hanno voluto saperne dei richiami del condominio e alla fine hanno pagato il conto. www.ilgiornale.it
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PERISCOPIO
AL CHIARO DI UNA LUNA ARTIFICIALE a cura di Samuela Gangi
09 dicembre
LA “STORIA INFINITA” FONTANELLATO (E. ROMAGNA) È di scena, a Fontanellato (Pr), La storia infinita, un’animazione natalizia in cui i bambini saranno coinvolti in una divertente domenica di festa e balocchi. www.fontanellato.org
IN dicembre
PRESEPE PROTAGONISTA LIGURIA Nel Savonese, ad Albisola, c’è quello bellissimo, meccanico; a Taggia, sono sedici, in centro e nei rioni; mentre a Manarola è celebre quello dalle 10mila lampadine. www.turismoinliguria.it
IN dicembre
L’AMORE PER LE CANDELE CANDELARA (MARCHE) È il mercatino che celebra l’amore per le candele: Candele a Candelara si tiene 1-2, 8-9 e 15-16. Suggestiva la luce delle candele nel borgo medievale. www.candelara.com
TECNOLOGIA
Posta puntuale? Arriva a Milano il robot in grado di gestire la posta. Può smistare 15mila pacchi all’ora per un totale di 1 milione e 100mila invii quotidiani, equivalenti al 10% del volume nazionale. www.milano.fanpage.it
i MEDICINA
Cataratta: diagnosi del Pc È nata, a Guangzhou, in Cina, la prima clinica con diagnosi automatizzata della cataratta. Niente medici: la diagnosi viene eseguita dal software di una startup, forte di 28 milioni di dollari raccolti nella Silicon Valley. www.ilsecoloxix.it
i RICERCHE
Insostituibili nonni AVETE PRESENTE LA LUCE DELLE STRADE AL CHIARO DI LUNA? E i lampioni a illuminare la notte? Per alcuni non sarebbero sufficienti a dare sicurezza per le strade. Ecco perché, in una località della Cina - a Chengdu -, si starebbe pensando a una luna artificiale per potenziare l’illuminazione notturna. Una notizia curiosa, riportata dal Quotidiano del Popolo, che ha fatto il giro del mondo. Si tratterebbe di un mega satellite riflettente, in orbita nel 2020. Ad annunciarlo
è stato Wu Chunfeng, presidente dell’Istituto di Ricerca sulla Scienza e la Tecnologia dell’aerospazio della città. I test sarebbero iniziati già molti anni fa, mentre l’idea sarebbe stata ispirata da un artista francese che aveva immaginato di appendere una collana di specchi sopra la Terra per riflettere la luce del Sole nelle strade di Parigi. Negli anni Novanta, furono usati proprio degli specchi per deviare i raggi solari proiettando luce sulla Terra nell’emisfero notturno.
Secondo lo studio The Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe, il 33% dei nonni italiani si prende cura quotidianamente dei nipoti, contro l’1,6% della Danimarca o il 2,9% rilevato in Svezia. alleyoop.ilsole24ore.com
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DICEMBRE 2018 I 7
Z SE NON GIOCHI SOLO A TOMBOLA
8 I 50epiumagazine.it I DICEMBRE 2018
ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE
SECONDO LA RECENTE INDAGINE DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ (ISS) SUL GIOCO D’AZZARDO IN ITALIA, emerge che i giocatori over 65 sono circa 3 milioni, il 2% dei quali si rivela problematico. La ludopatia è una vera e propria malattia. Le persone affette da questo disturbo sentono continuamente il bisogno di giocare e non riescono a controllare l’impulso. Al pari di altre dipendenze, come alcol o droga, le conseguenze possono essere anche molto gravi. Per fornire un aiuto immediato l’Istituto Superiore di Sanità ha attivato il numero verde nazionale che riportiamo accanto. Attivo dal lunedì al venerdì, sia per i giocatori che per i familiari, il numero verde offre un servizio anonimo e gratuito. Psicologi specializzati nella consulenza telefonica rispondono a ogni tipo di domanda, da quelle di carattere sanitario a quelle di tipo economico e finanziario, relative all’usura, all’indebitamento e a tutte le tematiche correlate all’azzardo.
Le ludopatie possono avere conseguenze molto gravi. Un aiuto arriva dall’Istituto Superiore di Sanità, che ha attivato un numero verde nazionale con psicologi specializzati in consulenza telefonica
800-558822
IL SORPASSO. QUANDO L’ITALIA SI MISE A CORRERE Oltre 160 scatti che raccontano le speranze, le conquiste, le contraddizioni del nostro Paese dal 1946 al 1961. A Palazzo Braschi (Roma), fino al 3 febbraio 2019 e a Parma (Palazzo del Governatore), dall’8 marzo al 5 maggio
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+ 1. Ciampino (Rm), 1959. Arrivo dell’attrice cubana Chelo Alonso all’aeroporto (Foto Archivio Storico Luce); 2. Roma, 1956. (Foto Archivio Storico Luce); 3. Roma. Bambini e venditrice di sigarette (Csac Università di Parma - Fondo Publifoto); 4. 1957. Miss Italia (Csac Università di Parma - Fondo Publifoto); 5. Torino. Uscita degli operai dalle Officine Fiat (Csac Università di Parma - Fondo Publifoto); 6. 1961. Sophia Loren legge di Gagarin (Foto Archivio Storico Luce); 7. Bucine (Ar). Pranzo su viadotto appena costruito (Fondo Vestri - Biblioteca Comunale Montevarchi); 8. 1946. Soccorso ai bambini perduti e sbandati (Foto Archivio Luce); 9. La Lancia Aurelia B 24 (Centro Storico Fiat); 10. Folla di sportivi alla partenza di tappa del Giro d’Italia (Csac Università di Parma - Fondo Publifoto).
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______IL TERZO TEMPO______
SCRIVERE RENDE PADRONI DI NOI STESSI di Lidia Ravera CI PIACCIA O NO, È IL MESE DI NATALE. Il “regalino” obbligato, il “pensierino” che ti costringe alla guerra dei negozi affollati, l’ho sempre vissuto come una croce, ma la gioia dei bambini e il ricordo della mia gioia di bambina (mio padre nascondeva bambolotti e libricini in un armadio a muro e tutti si fingeva di credere alla slitta e alle renne), mi spinge a santificare le feste. Cioè, a farvi un piccolo dono. Un consiglio prezioso, che è anche un gioco. Un invito. Una dritta esistenziale. Siamo all’ultimo mese dell’anno. Non siamo giovani, perciò: un anno in più pesa. Ci scopriamo un filino malinconici anche se stiamo comprando casse di spumante per festeggiare. E allora, ecco che cosa vi consiglio per trasformare una debolezza in una forza, la tristezza in un propellente magico in grado di farvi volare: iniziate a scrivere la vostra autobiografia. Incominciate dall’inizio. Incollate insieme i ricordi, aiutatevi 12 I 50epiumagazine.it I DICEMBRE 2018
con le fotografie, con vecchie lettere, con quegli oggetti che sono lì, sul mobile del salotto da sempre e che non guardate mai veramente. Raccontatevi la vostra vita. La memoria è una bestia strana: più la stimoli, più secerne dettagli. Non preoccupatevi della scrittura, non fatevi bloccare dalla paura di non essere capaci. Se scrivere non vi viene naturale, parlate nel registratore del telefono, registrate la vostra voce. Quando riascoltate, sarà la vostra voce a dettarvi le parole. Incominciate cercando di mettere a fuoco i primi ricordi. Che cosa ricordate della vostra infanzia? Datevi un tempo di lavoro quotidiano, anche soltanto mezz’ora, ma tutti i giorni. Per scrivere, per parlare nel registratore, anche soltanto per pensare. Pensate alla vostra vita, a quel lungo serpente di ore e settimane e mesi e anni che si snoda dietro di voi. L’implacabile trascorrere del tempo che prima era lento lento e ora corre veloce. Chi erano vostro padre e vostra madre? Che cosa pensavate di loro quando erano “i genitori” e che cosa avete scoperto dopo, invecchiando e mettendovi perciò più facilmente nei loro panni? C’è
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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ LARGO ARENULA 34 00186 ROMA PER FAX 0681151914 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT
un ricordo che si impone su tutti? Quella volta che...? Aprite un file, oppure, se siete meno tecnologici, compratevi un quaderno. Scrivete: la mia vita. Vedrete, accadranno miracoli, si apriranno, all’improvviso, squarci di chiarezza imprevista. Scoprirete il disegno che corre sotto i vostri giorni. Il bello di essere dei “Cinquanta e più” (meglio ancora dei “sessanta e più”), è che il disegno incomincia a farsi chiaro, hai quasi tutte le tessere del puzzle, la figura si compone nitida. Scrivete: “Io so fare questo e non so fare quello. Ho avuto questo e non sono riu-
scito ad avere quello. Però ho dato, certe volte soffrendo, certe volte con gioia, ho dato tutto quello che sono riuscita/o a dare”. Credetemi, scrivere della propria vita, non incoraggia i rimpianti, anzi, dà un senso di pienezza, ci si sente signori del proprio tempo di passaggio su questa terra. E meno spaventati all’idea di doverla lasciare. Prima o poi. Meglio poi che prima. Se ci prendete gusto e, arrivati al Natale del 2019, avete riempito tutto il quaderno, potrete farne un regalo a chi amate. Allora, Buon Natale e Buon Anno nuovo. Ma nuovo davvero.
Raccontatevi la vostra vita. La memoria è una bestia strana: più la stimoli, più secerne dettagli. Non preoccupatevi della scrittura...
DICEMBRE 2018 I 13
__SOCIETÀ__
EMIGRANO ANCHE GLI OVER 50
ITALIA, TI LASCIO
NON SIAMO SOLO UN PAESE DOVE AR- 50. I numeri sono incredibili: +20,7% gli RIVANO A MIGLIAIA IN CERCA DI UNA emigrati tra i 50 e i 64 anni; +35,3% tra i SPERANZA, ma anche 65 e i 74 anni; +49,8% una Nazione che lascia tra i 75 e gli 84 anni e SONO AUMENTATI GLI ITALIANI andare i propri cittadini +78,6% dagli 85 anni in CHE LASCIANO IL NOSTRO PAESE a cercare fortuna altrove. su. Ai “migranti maturi” ALLA RICERCA DI UN LAVORO. TRA QUESTI NON SOLTANTO È questo il risultato del in cerca di lavoro si afGIOVANI, MA ANCHE OVER 50 Rapporto Italiani nel fiancano i “migranti di RIMASTI DISOCCUPATI O GENITORI Mondo, della Fondazione rimbalzo” (chi, rientrato E NONNI CHE RAGGIUNGONO UN CONGIUNTO GIÀ EMIGRATO Migrantes, che ha fotoin Italia, torna nuovadi Rossana Martini grafato l’Italia “in movimente nel Paese in cui mento” e dalla quale emiha lavorato) e i “migrangrano non soltanto i giovani (il 37,4% ti previdenziali”, che si trasferiscono sul totale delle partenze nel 2017) e in Nazioni con meno pressione figli adulti (il 25%), ma anche gli over scale sulle pensioni.
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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ SPORTIVI MA NON TROPPO
Il 36% degli uomini europei dedica 150 minuti e oltre, a settimana, all’attività fisica e allo sport, rispetto al 26% delle donne.
Un’indagine Eurostat mette a confronto la vita quotidiana delle donne e degli uomini dei Paesi Ue
UOMINI E DONNE. IN EUROPA, LA VITA È LA STESSA PER TUTTI? di Lavinia Viti
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QUESTIONE DI ETÀ
Le donne over 65 sono di più, vivono sole ma si sentono felici della loro vita come lo sono gli uomini LONGEVE E SINGLE
Una maggior aspettativa di vita delle donne rispetto agli uomini fa sì che esse siano in numero maggiore sul totale della popolazione. Questa differenza diventa più marcata nella fascia d’età oltre i 65 anni: il 33% in più. Ciò determina anche una differenza tra uomini e donne che vivono da soli: la percentuale di donne anziane sole (40,4%) è doppia rispetto a quella degli uomini (19,9%). La loro percezione di essere in buona salute è minore rispetto agli uomini (il 36% contro il 42%), mentre la soddisfazione per la propria vita è pressoché uguale tra i due generi (7,1 punti su 10).
16 I 50epiumagazine.it I DICEMBRE 2018
“PAESE CHE VAI, USANZA CHE TROVI” recita un detto popolare, ad indicare che ogni Nazione ha propri costumi e tradizioni. Ma poiché la saggezza popolare non ha mai fine, c’è anche il proverbio che dice “Tutto il mondo è paese”, a sottolineare che poi, le differenze culturali non sono così grandi come ci si aspetterebbe. La vita di ogni popolazione è tracciata da una cultura millenaria e anche se i Paesi sono confinanti c’è sempre qualcosa che nella quotidianità li unisce e li divide. Su questo ha voluto far luce l’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, che - in collaborazione con gli Istituti nazionali di statistica degli Stati membri dell’Ue e dei Paesi dell’Efta - ha realizzato La vita delle donne e degli uomini in Europa - Un ritratto statistico,
una pubblicazione digitale che analizza le differenze e le similitudini nella vita quotidiana delle donne e degli uomini nel Vecchio Continente. E così si scopre che, in tutti gli Stati membri, le ragazze lasciano la casa dei genitori almeno 2 anni prima dei ragazzi (25 anni contro i 27 degli uomini), si sposano prima dei loro coetanei maschi, hanno un grado d’istruzione superiore (il 33% delle donne ha conseguito una laurea rispetto al 30% degli uomini) e vivono più a lungo di loro: una media di 83,6 per le donne e 78,2 per gli uomini. Ma su lavoro, carriera e reddito sono gli uomini a primeggiare: il tasso di occupazione maschile è più alto (73% rispetto al 62% delle donne), gli uomini fanno più carriera e guadagnano in media il 16,2 % in più delle donne.
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__ATTUALITÀ SOCIETÀ__
La prescrizione per le fatture ritardate e di conguaglio è stata ridotta da 5 a 2 anni. Già operativa per l’elettricità da marzo 2018, per il gas sarà da gennaio 2019 e per l’acqua nel 2020
STOP ALLE MAXI BOLLETTE, CON GRADUALITÀ di Luisella Berti BOLLETTE CALCOLATE SU CONSUMI PRESUNTI CHE SPESSO GENERANO MAXI CONGUAGLI; ERRORI E RICALCOLI SUI CONSUMI RILEVATI; FATTURE MAI PERVENUTE RIFERITE A TEMPI LUNGHISSIMI E CON IMPORTI A DIR POCO ANOMALI. A tutto questo si è cercato di mettere un freno con la Legge di Bilancio 2018 (n. 205/2017), che ha ridotto da cinque a due anni il periodo di prescrizione delle bollette sia se fatturate in ritardo (blocco della fatturazione) IN CASO DI NECESSITÀ sia se dovute a conguagli. Lo scopo è Dalla parte del consumatore quello di proteggere le famiglie e le picLo Sportello per il consumatore Energia e Ambiente cole imprese da fatture ingiuste e sproè il servizio dell’Autorità che assiste i consumatori positate, avviando anche un rapporto di elettricità, gas e idrico per far valere i loro diritti. di maggior trasparenza tra distributori, È possibile contattare il Numero Verde 800.166.654, venditori e clienti finali. dal lunedì al venerdì (dalle 8 alle 18), esclusi i festivi. La prescrizione a due anni, invece che www.sportelloperilconsumatore.it
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TRE CONSIGLI a cinque, è già operativa per l’elettricità per le fatture con scadenza successiva al 1° marzo 2018, mentre per il gas scatterà dopo il 1° gennaio 2019 e per l’acqua dal 1° gennaio 2020. La novità è di una certa portata: gli operatori e i distributori hanno meno anni a disposizione per fatturare, magari in una volta sola, consumi che vanno troppo indietro nel tempo o di calcolare le bollette basandosi su consumi presunti o stimati per più mesi. Ora, invece, per le fatture riferite a consumi maggiori di due anni, scatta la nuova prescrizione ma non è automatica, almeno non ancora. Come sottolinea l’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (www.arera.it) nella delibera 97/2018/R/ COM per il recepimento della Legge di Bilancio, la prescrizione non estingue il credito e non impedisce dunque al creditore di chiedere il pagamento. È necessario che l’utente faccia valere il suo diritto, inviando un reclamo scritto. Pertanto, se riceviamo una fattura riferita a un periodo di tempo superiore di due anni, occorre contestarla con una raccomandata a/r o una pec, rilevando il decorso del nuovo termine di prescrizione previsto dalla legge. Il reclamo deve contenere i dati identificati del cliente e della fornitura di energia, incluso il codice Pod per l’elettricità e il Pdr per il gas. Una volta inviato il reclamo scritto, se entro 40 giorni il venditore non risponde o la risposta è insoddisfacente, allora è bene chiedere l’intervento dell’Autorità per la Con-
ciliazione online (www.sportelloperilconsumatore.it), ovvero una risoluzione stragiudiziale obbligatoria prima di adire le vie legali. Da quando viene considerata la prescrizione biennale? L’Autorità lo ha stabilito dal momento entro cui i venditori sono obbligati ad emettere la fattura, vale a dire entro 45 giorni dall’ultimo giorno di consumo fatturato (reperibile in bolletta proprio alla voce “consumo fatturato”). L’Autorità, inoltre, specifica che il cliente deve essere messo nella condizione di far valere il diritto alla prescrizione. Per questa ragione, contestualmente all’emissione della fattura e, comunque, almeno 10 giorni dalla scadenza, il venditore deve informare il cliente di tale diritto opponendosi a quanto richiesto. In più, in caso di conguagli a debito e di avvio di un procedimento di accertamento da parte dell’Antitrust, l’utente, sempre previo reclamo scritto, ha diritto alla sospensione del pagamento finché non sia stata verificata la legittimità della condotta dell’operatore. Se il procedimento si conclude
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con un esito favorevole, il cliente ha diritto alla restituzione, entro 3 mesi, di quanto eventualmente già pagato. L’operatore deve informare l’utente sull’avvio del procedimento e dei suoi diritti. Ad ogni modo, benché la prescrizione non sia automatica, l’obiettivo è di renderla tale «con modalità automatiche da regolare», scrive l’Autorità. Eni gas e luce si è portata avanti: in una nota fa sapere di riconoscere in automatico la prescrizione «sgravando i propri clienti dalla necessità di compilare una richiesta formale in tutti i casi in cui il ritardo sia dovuto alla Società». Il discorso cambia se è l’azienda distributrice a non aver comunicato i consumi o non li ha comunicati nei tempi. In questo caso «i clienti per far valere la prescrizione dovranno inviare una richiesta». Una prescrizione “semi-automatica”.
La prescrizione per consumi e conguagli fatturati con oltre due anni di ritardo, è certamente un buona notizia, ma è bene non abbassare la guardia e tenere sotto controllo i consumi fatturati. Tre consigli dall’associazione Altroconsumo (www.altroconsumo.it): 1) controlla sempre il dettaglio dei consumi: se sono stimati (o presunti), il fornitore prima o poi dovrà fare un conguaglio e addebitare quanto effettivamente consumato. Meglio comunicare una autolettura; 2) controlla la voce “ulteriori informazioni”: potrebbe dare comunicazioni come “Tutti i valori possono essere oggetto di conguaglio” oppure “La informiamo che a causa della momentanea indisponibilità del servizio di telelettura il distributore non ha acquisito le letture reali del contatore”; 3) accessibilità del contatore e autoletture: se il contatore, specie quello del gas, si trova all’interno del palazzo o dell’appartamento, l’incaricato non potrà effettuare l’autolettura autonomamente, per questo è bene che l’utente comunichi i consumi effettivi.
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DICEMBRE 2018 I 19
Un 2019 all’insegna della solidarietà per l’Associazione 50&Più che sosterrà il completamento di una scuola materna e primaria a Kampala, in Uganda. Un progetto complesso che riguarda l’esistenza di ben 460 studenti, i loro insegnanti e il rapporto con le loro famiglie
__SOCIETÀ ATTUALITÀ__
L’IMPEGNO DI 50&PIÙ IN UGANDA +
SOTTO, ROSE BUSINGYE, L’INFERMIERA UGANDESE CHE, CON L’AIUTO DI UN GRUPPO DI DONNE AFFETTE DA AIDS, HA RACCOLTO FONDI PER REALIZZARE IL PRIMO NUCLEO DELLA SCUOLA MATERNA E PRIMARIA “DON LUIGI GIUSSANI”
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NELLA PERIFERIA DI KAMPALA, CAPITALE DELL’UGANDA NELL’AFRICA ORIENTALE, IN UNA DELLE BARACCOPOLI PIÙ ESTESE DELLA CITTÀ, SORGE LA SCUOLA MATERNA E PRIMARIA “DON LUIGI GIUSSANI”. La storia di questa scuola ha varcato i confini ugandesi, creando un moto di solidarietà e di sostegno per il suo sviluppo. Dalla posa della prima pietra, 12 anni fa, di strada ne è stata fatta. Ma c’è ancora molto da fare. Così l’Associazione 50&Più ha deciso di impegnarsi per il suo completamento e dare un futuro a centinaia di bambini. La scuola è nata dall’alleanza di un
di Luisella Berti gruppo di donne malate di Aids dello slum di Kireka, o Acholi quarter (proprio dove sorge la scuola), e un’infermiera ugandese, Rose Busingye, che decise di occuparsi della loro salute. Inizialmente, però, le donne rifiutavano le sue cure. Perché? Alla domanda le risposero che non ne valeva la pena: la loro vita era un inferno, la malattia le aveva ridotte a un rifiuto, uno scarto della società, abbandonate dalla famiglia e dai compagni. Rose iniziò così a trascorrere del tempo con loro, a parlare con loro, a ballare con loro, ad aiutarle a prendersi cura dei loro figli. Al centro di tutto questo un messaggio: “Ognuno di noi ha un
valore infinito”. Tutti, a dispetto della malattia, dell’estrema povertà, di mariti o compagni ubriachi e violenti. Un messaggio che ha cambiato le loro vite restituendo loro dignità. Così, con il lavoro nella cava di pietra di Acholi e con la vendita di collane colorate di carta riciclata sono riuscite a mettere da parte del denaro. Come impiegarlo? Nella costruzione di una scuola per i figli in modo che anche loro potessero scoprire il loro valore infinito. Nasce così il primo nucleo della scuola materna e primaria “Don Luigi Gius-
sani” che oggi, grazie all’impegno della Fondazione Avsi e del Meeting Point International, Ong fondata dalla stessa Rose, accoglie circa 460 studenti. «È difficile raccontare la quotidianità della nostra scuola - racconta Andrea Nembrini, insegnante bergamasco, vice direttore della scuola, da due anni a Kampala -. Bisogna viverla per capirla. Noi stessi scopriamo la storia di questi ragazzi giorno per giorno. Vivono nello slum in condizioni terribili, nella povertà estrema, spesso anche vittime di vio-
lenze fisiche e verbali». Lo slum di Acholi si è formato molto velocemente, fatto di case di fango e tetti di lamiera, è popolato perlopiù dalla etnia Acholi, profughi che sono scappati dal nord dell’Uganda a causa della guerra e hanno trovato rifugio a Kampala. «La metà dei nostri alunni non vive con i genitori naturali, i loro gruppi familiari sono stati spezzati. La figura paterna è assolutamente carente, c’è un grande problema di alcolismo, la vita di questi bambini è estremamente difficile». Il livello di scolarizzazione
in Uganda è molto basso (5 milioni di analfabeti su una popolazione di 42 milioni di abitanti) e le scuole sono molto diverse dalla “Don Luigi Giussani”. In questa scuola i bambini trascorrono gran parte della loro giornata. Oltre ad avere la garanzia di un pasto caldo, finite le lezioni possono rimanere nella scuola e dedicarsi ad attività ludiche. Ma quello che rende diversa e unica la scuola “Don Luigi Giussani” è il percorso di educazione basato su quel principio che ha generato tutto: “Tu sei un valore”. Per affermarlo è stato necessario avviare un processo formativo degli insegnanti. «In Uganda le classi vanno dai 100 ai 120 alunni. Noi abbiamo abbassato l’asticella a 50-60 alunni per classe con una insegnante. Sarebbe bello fermarsi a 30, un po’ alla volta ci arriveremo. Trascorriamo molto tempo con gli insegnanti non solo per la formazione didattica, ma proprio sul modo di rapportarsi con gli alunni. In Uganda è prassi consolidata picchiare gli studenti con il bastone. Non per la confusione ma perché sbagliano una verifica. L’errore non è ammesso, se sbagli è perché non sei motivato e per farlo scatta il bastone. Significa che il bambino viene fatto uscire dalla classe, fatto sdraiare a pancia in giù e bastonato sulla schiena. Un’insegnante un giorno mi ha detto che non avrebbe mai potuto insegnare in questa scuola senza poter picchiare i ragazzi. Era molto spaventata, ma l’anno seguente era felice perché gli alunni la ascoltavano non perché la temevano, ma perché si fidavano di lei». La novità del non picchiare a scuola ha susci» DICEMBRE 2018 I 23
SOCIETÀ ATTUALITÀ tato proteste anche da parte dei genitori: a casa botte e a scuola no? Poi, però, qualcuno ha capito e «la scuola è diventata un punto di riferimento per alcuni di loro, sanno che le nostre porte sono aperte, possono venire, criticare, chiedere. Il punto centrale - sottolinea Nembrini - è che questi genitori devono convincersi del loro valore infinito come individui, altrimenti come possono prendersi cura dei figli? Questo vale in Uganda come in ogni parte del mondo». Alla “Giussani” i bambini sono accolti in strutture confortevoli e belle, a contatto con persone che credono in loro. Un luogo dove possono fare domande perché hanno imparato che non è segno di mancanza di rispetto verso l’insegnante. «La scuola deve essere una scoperta e lo è solo se la realtà viene interpellata. Il risultato scolastico è uno degli aspetti del nostro percorso educativo, ma non può essere slegato dalla consapevolezza che ognuno di noi ha un valore intoccabile e sacro. Il nostro scopo è aiutare e sostenere i ragazzi, per questo è importante la formazione degli insegnanti e gli incontri con le famiglie». Sono diverse le attività messe in campo dalla scuola, il loro completamento coinvolgerà la 50&Più nel corso del 2019. «Questa nostra iniziativa - spiega Renato Borghi, presidente nazionale 50&Più - nasce dal bisogno di assumerci un impegno e risponde a un sentimento di solidarietà emerso prima dall’Assemblea 50&Più e poi dal Consiglio Nazionale. Come Associazione, forti dei nostri valori, della ricchezza di esperienza e
IN TUTTO IL MONDO
DA OLTRE 40 ANNI
Un valore infinito
Avsi, nata nel 1972, è un’organizzazione no profit che realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in tutto il mondo. Lavora per un mondo in cui la persona, consapevole del suo valore e della sua dignità, sia protagonista dello sviluppo integrale suo e della sua comunità, anche in contesti di crisi ed emergenza. Avsi fonda i suoi progetti di cooperazione nei diversi settori su un’attenzione preferenziale per l’educazione intesa come accompagnamento della persona alla scoperta di sé e al riconoscimento dell’altro come un bene. Attualmente, lavora in 31 Paesi del mondo con 169 progetti di sviluppo. Raggiunge circa 2,6 milioni di beneficiari diretti e impiega uno staff di quasi 1.600 persone. Lavora in Uganda dal 1984, per sostenere la popolazione con progetti di educazione, formazione professionale e lavoro, sostegno alle micro-imprese e agli agricoltori, attività in ambito energetico, ambientale e sanitario. Info: www.avsi.org
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della capillarità di presenza sul territorio, abbiamo il dovere di impegnarci, con spirito di carità e coinvolgimento personale, in iniziative di solidarietà sociale. Dopo un’attenta ricerca tra varie organizzazioni solidali, nella fondazione Avsi abbiamo trovato dei punti in comune; l’Avsi realizza progetti di cooperazione allo sviluppo che hanno come principio la difesa e la valorizzazione della dignità della persona rispondendo a bisogni reali. Nel progetto “Il tuo valore è infinito” - Scuola materna e scuola primaria “Luigi Giussani”, Kampala - Uganda, volto a continuare ad adeguare sia il complesso della scuola sia l’offerta formativa ai ragazzi, ritroviamo il valore dell’educazione, della trasmissione del bello, del vero, del buono». Questa la portata dell’impegno dell’Associazione: «Il nostro obiettivo - aggiunge il segretario generale, Gabriele Sampaolo - è il completamento dell’intero progetto, a partire dalla connessione del sistema elettrico all’asilo nido, l’ultimazione degli impianti sportivi, la ristrutturazione delle classi e la costruzione del padiglione per lo studio pomeridiano. La formazione dei docenti e il coinvolgimento dei genitori sono il nucleo centrale di questo progetto.
Pertanto, saranno avviati diversi corsi di formazione per gli insegnanti, al fine di potenziare la didattica sia per la scuola materna sia per la primaria. Fondamentale sarà anche il corso sull’igiene personale rivolto agli insegnanti, studenti e genitori, a questi ultimi è dedicato anche un corso sulla cura parentale». Il coinvolgimento del settore privato, organizzazioni, associazioni, imprese, è sempre più importante per la cooperazione allo sviluppo «non solo in termini di risorse economiche, ma anche di esperienza, capacità, formazione», sottolinea Giampaolo Silvestri, segretario generale di Avsi, che aggiunge: «Il fatto che ci sia in Italia un’organizzazione come 50&Più disposta a investire in un progetto di educazione rivolto ai giovani in un Paese come l’Uganda è significativo e importantissimo. È un grande messaggio di solidarietà e di forza per il futuro dei bambini della Scuola “Don Luigi Giussani”, perché possono capire che il loro destino non è essere soli: qualcuno che desidera accompagnarli c’è. E da questo legame tra l’Italia e l’Uganda si genera un vantaggio per tutti, per i bambini in Africa che avranno un luogo in cui studiare, e per chi dona da qui».
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INFLUENZA E VACCINAZIONI PER ADULTI E ANZIANI &+,(',$02 $//$ DR.SSA TOMMASA MAIO, 0(',&2 ', 0(',&,1$ *(1(5$/( ( 5(63216$%,/( '(//Âś$5($ 9$&&,1, ),00* 3(5&+e ĂŠ ,03257$17( 9$&&,1$56, ,1 (7ÂŹ $'8/7$
1. Quali sono le vaccinazioni raccomandate dal Ministero della Salute in età adulta? Tra le vaccinazioni raccomandate dopo i 64 anni, in primis abbiamo la vaccinazione DQWL LQÀXHQ]DOH, che riduce le complican]H GDWH GDO YLUXV LQÀXHQ]DOH H GHYH HVVHUH HɣHWWXDWD RJQL DQQR WUD RWWREUH H GLFHPEUH Anche la YDFFLQD]LRQH DQWL SQHXPRcoccica è raccomandata come protezione GDOOH SROPRQLWL /œDQWL SQHXPRFRFFLFD SXz HVVHUH HɣHWWXDWD LQVLHPH DOOœDQWLQÀXHQ]DOH R GD VROD LQ TXDOXQTXH VWDJLRQH $QFKH OD vaccinazione anti-herpes zoster è forWHPHQWH FRQVLJOLDWD SRLFKp ULGXFH L FDVL GL LQIH]LRQH H GL IXRFR GL 6 $QWRQLR QHYUDOJLD post-erpetica), complicanza molto frequenWH H GHELOLWDQWH Ê EHQH ULFRUGDUH FKH LQ HWj DGXOWD q QHFHVVDULR DQFKH HɣHWWXDUH L ULFKLDmi delle vaccinazioni anti difterite, anti-pertosse e anti-tetanica
2. PerchÊ è importante che anche gli adulti si vaccinino? ,O YDFFLQR q XQD GHOOH DUPL SL VLFXUH HG HɤFDFL SHU OD SUHYHQ]LRQH SULPDULD /œRELHWWLYR
q VLD GL SURWHJJHUH OH SHUVRQH VLD GL FRQWHnere le malattie che possono dare compliFD]LRQL JUDYL Le persone anziane sono PROWR VXVFHWWLELOL DOOH PDODWWLH H DOOH infezioni H DOFXQH JUDYL FRPSOLFDQ]H SRVVRQR FRPSURPHWWHUQH OD VDOXWH 9DFFLQDUVL VLJQLÂżFD LQROWUH HYLWDUH GL UHVWDUH DVVHQWL GDO ODYRUR H SURWHJJHUH OD VDOXWH GHOOD IDPLJOLD H GL FKL QRQ SXz HVVHUH YDFFLQDWR e importante sapere che anche le persone che DVVLVWRQR L VRJJHWWL IUDJLOL R L PDODWL KDQQR diritto a ULFHYHUH JUDWXLWDPHQWH OH YDFcinazioni.
4. I vaccini sono allo stesso tempo efďŹ caci e sicuri?
3. Qual è l’attuale situazione in Italia rispetto alla vaccinazione dell’adulto?
5. Quale ruolo potrebbe giocare il medico di famiglia nell’orientare la scelta dei soggetti adulti nei confronti della vaccinazione?
Il ricorso alla YDFFLQD]LRQH QHJOL DGXOWL QRQ q VWDWD VXɤFLHQWH QHJOL XOWLPL DQQL PD JUD]LH DOOH FDPSDJQH GL LQIRUPD]LRQH GHO PLQLVWHUR VL RVVHUYD XQ PDJJLRUH ULFRUVR DO YDFFLQR 7XWWDYLD RFFRUUH IDUH DQFRUD XQR VIRU]R SHU UDJJLXQJHUH GHL OLYHOOL GL FRSHUWXUD RWWLPDOL VRSUDWWXWWR QHOOH SHUVRQH DɣHWte da PDODWWLH FURQLFKH GLDEHWH %3&2 FDUGLRSDWLH HWF H LQ TXHOOH FRQ SL GL anni
/œHɤFDFLD H OD VLFXUH]]D GHL YDFFLQL VRQR comprovate da numerosi studi e da conWUROOL ULJRURVL , YDFFLQL QRQ VRQR WRVVLFL H LO contenuto di metalli pesanti è pari a quello presente in altre sostanze innocue, come il ODWWH PDWHUQR , YDFFLQL SRVVRQR DQFKH DYHUH HɣHWWL LQGHVLGHUDWL PD GHO WXWWR DFFHWWDELOL FRPH IHEEULFROD H OLHYL UHD]LRQL FXWDQHH ,O EHQH¿FLR dato dai vaccini VXSHUD DPSLDPHQWH HYHQWXDOL ULVFKL
,O PHGLFR GL IDPLJOLD OœXQLFR PHGLFR VFHOWR dal paziente, conosce la sua storia, le malattie passate e i fattori di rischio che lo possono esporre a malattie facilmente prevenibili ed è quindi il professionista piÚ indicato per FRQVLJOLDUH TXDOL YDFFLQL RFFRUUH HɣHWWXDUH H SHU ULVSRQGHUH D HYHQWXDOL GXEEL R TXHVLWL
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CINQUANT’ANNI DOPO, UN ALBUM E UN TOUR INSIEME PER I DUELLANTI DEL BEAT 26 I 50epiumagazine.it I DICEMBRE 2018
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__le INTERVISTE di 50&Più__
SHAPIRO VANDELLI
CANTANTI DAL TIMBRO INCONFONDIBILE, più grintoso e dal tipico accento inglese Shel, più etereo e “alto” Maurizio, hanno segnato un periodo della musica in Italia, quello in cui i giovani si stavano impossessando del mercato discografico, immediatamente prima dei cantautori, del pop e del rock, immediatamente prima del ’68. Gli anni del boom economico, del Cantagiro, del primo “politicamente scorretto”. E della tenzone tra Beatles e Rolling Stones, di cui in Italia i loro gruppi rappresentavano un po’ l’equivalente: quelli dell’Equipe 84 si specchiavano negli atteggiamenti dei Fab Four, un po’ baronetti e un po’ trasgressivi, mentre i Rokes erano più duri, più protestatari, più grintosi, alla Rolling. «Facciamo i rivali ancora oggi: anche se abbiamo creato insieme questa storia, devo dire che con lui è sempre piuttosto faticoso...»,
Sono due “pezzi” della storia della musica italiana. Shel Shapiro dei Rokes e Maurizio Vandelli dell’Equipe 84, leader delle band più importanti del periodo beat, nei primi Anni ’60, sono stati storici rivali. Oggi si sono uniti per l’album Love & Peace e un tour
sorride Vandelli. 18-20enni, di fans di FeLa storia si intitola dez o J-Ax. È logico supLove & Peace, motto porre però che venga un tipico dei ’60, gli anpubblico un po’ più mani dei vostri grandi turo, cui dobbiamo successi... sgrassare un po’ di noShel Shapiro: Secondo stalgia e far immaginare me, abbiamo bisogno di memorie. Per come è il “amore e pace” ancora progetto del tour, di oggi. È uno sprone: abbuona musica ce ne sarà biamo bisogno di abparecchia. In più abbiabracciare il mondo e mo un megaschermo non di escluderlo. che sottolineerà tutte le Ci sono brani che canzoni, un grande imhanno fatto la storia pianto luci (quello di Jodelle vostre band: vanotti e dei più famoHo in mente te, si), effetti e laser. SareChe colpa mo in sette abbiamo sul palco, «A UN CERTO PUNTO MI SONO noi, Bang cinque ACCORTO CHE AVEVO LA DOTE bang... Ma musicisti e DI CAPIRE CIÒ CHE FUNZIONA i ragazzi noi, per 30 E QUALI MESSAGGI DARE IN MUSICA: AVREI FATTO che sentocanzoni e NELLA MANIERA GIUSTA no questi oltre due ANCHE LA VISPA TERESA». brani per ore di mu(MAURIZIO VANDELLI) la prima sica. In più, volta ci se tutto va saranno ai vostri come speriamo, vedreconcerti, a Firenze, mo sul palco anche degli il 10 di questo mese, amici ospiti. e poi nei teatri di Che differenza penmezza Italia, Roma, sate ci sia tra il pubMilano, Bologna, blico giovane di Trento e così via? adesso e quello degli Maurizio Vandelli: PerAnni ’60? sonalmente sono sicuro Maurizio Vandelli: Non di non sfigurare anche credo ci sia tanta diffese ci fosse una platea di renza. Il giovane passa
+ dall’urlo all’isteria in maniera molto veloce, come faceva anni fa. Non è cambiato nulla, solo un po’ il gusto musicale, grazie ai rapper e alle tecnologie. Quando ho iniziato a incidere c’erano i registratori a 4 piste: quando erano finite quelle non è che potessi fare altre sovraincisioni. Quelle erano e ciao, adesso sono infinite. Invece, fra il pubblico dei maturi di allora e quello di oggi? Maurizio Vandelli: Del pubblico over di allora non posso parlare, perché ai concerti c’erano i giovani. Non lo conosco. In teoria il pubblico di oggi, visti i mezzi di comunicazione così avanzati, conosce più generi, possiede più cultura musicale, segue molto di più l’attualità. Shel Shapiro: Però trovo che diversi della nostra generazione si siano addormentati. A noi non è successo, siamo ancora un po’ arrabbiati, con la voglia di » DICEMBRE 2018 I 27
SHEL SHAPIRO - MAURIZIO VANDELLI “aggredire”. E tra tutte le cose che ho fatto, produzioni, teatro, cinema, questa con Vandelli non dico sia come Shakespeare, ma di certo è una cosa bella. Perché siamo ancora bravi, con un’energia positiva. Ma continuate a non andare d’accordo... Shel Shapiro: Non andiamo d’accordo su nulla. Ci conosciamo, ma in realtà non ci conosciamo, perché non ci siamo mai frequentati. Maurizio Vandelli: Io dico rosso e lui dice nero: non l’ho mai sentito una volta che abbia detto la mia stessa cosa. Mai, né allora né ora. Quindi prevedo un tour meraviglioso (sorride, lo fa spesso; viene alla mente Victor Hugo che affermava: “Quando rido, ho 25 anni; quando sono triste, ne ho 60”, ndr). Shel Shapiro: Lui tende a buttare sul ridere tutto, il che dimostra un po’ la paura di affrontare la sostanza delle cose. Maurizio Vandelli: Lui vede la vita come complicata, densa, piena di casini. Io no, per questo non ho mai fatto canzoni impegnate, di protesta, se non con Guccini L’antisociale e Auschwitz. Non sono mai stato del parere di mandare dei messaggi con la musica. Ho sempre pensato che la musica debba trasmettere positività. Shel Shapiro: In generale questo disco è nato con il desiderio di rivedere delle cose, anche delle posizioni. La scelta di riarrangiare tutto e di affidarvi a Diego Calvetti come è venuta fuori? Maurizio Vandelli: All’inizio c’era un disastro di idee. Facciamo metà inediti, metà le suoniamo così, metà cosà, ma «ALL’INIZIO VOLEVAMO FARE poi, mettendo sulla carta le UN ALBUM CON METÀ canzoni belle nostre, le più BRANI NUOVI. QUELLO DEGLI popolari, le più conosciute... INEDITI PUÒ DARSI CHE SIA UN PROSSIMO STEP, TEMPO accidenti era finito l’album. E ANNI PERMETTENDO» Dal mio punto di vista ho (MAURIZIO VANDELLI) goduto molto a cantare le canzoni di Shel, perché le mie le faccio da 50 anni. Così spero di lui, come dice la frase classica. Alla fine è proprio tanta roba, che abbiamo registrato parte insieme, parte singolarmente, affidandoci al nostro produttore. Ci siamo tolti la faFOTO ANGELO TRANI
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Sopra, luglio 1966, quinta edizione del Cantagiro: a vincerla è l’Equipe 84; Vandelli è il primo da sinistra. In alto, i Rokes nel 1967, alla 17a edizione del Festival di Sanremo. Shapiro è il secondo da sinistra.
ma di decisionisti e abbiamo fatto i bravi bambini lasciandoci guidare. Nella diarchia, il potere di due, la maggioranza non c’è mai: o c’è l’unanimità o si litiga. Così alla fine Calvetti ha coordinato tutto, è stato il vero decisionista. Shel Shapiro: Abbiamo lasciato fare tutto a una terza persona, perché se ci fossimo messi noi due l’accordo non durava più di due giorni. O meglio due minuti (ride, ndr). È revival tipo quello degli Anni ’80 o è qualco-
sa di diverso quello che si ascolta nel cd? Shel Shapiro: È molto diverso. C’è una rivalutazione con le sonorità di oggi di qualcosa di importante. Noi, quando cantavamo insieme al pubblico di allora Bang bang o 29 settembre non sapevamo i valori culturali che c’erano in quelle canzoni, lo scopriamo adesso a 50 anni di distanza. Suona retorico? Io trovo terribile dovermi scusare per affermare che quello che cantavo 50 anni fa è bellissimo.
BIOGRAFIA
1943 1944
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LE ORIGINI A Londra nasce il 16 agosto 1943 Norman David Shapiro: suo nonno, ebreo russo, suonava il corno nella banda dello zar Nicola II. A Modena il 30 marzo 1944 nasce Maurizio Vandelli, biondo e ricciolino.
1963
I ROKES E L’EQUIPE Gli Shel Carson Combo si stabiliscono in Italia, accompagnano Rita Pavone e cambiano nome in The Rokes. Membri di vari gruppi emiliani formano l’Equipe 84: primo 45 giri è l’inno del Modena, allora in serie A.
DISCO E TOUR
L’Equipe 84 si specchiava nei modi di fare dei Beatles, un po’ baronetti e un po’ trasgressivi. I Rokes, invece, erano più duri, più protestatari, più grintosi, proprio come i Rolling Stones Vite e percorsi diversi, così come differenti modi di sentire la musica per Shel Shapiro e Maurizio Vandelli. Oggi, le due anime del Beat hanno realizzato un nuovo album insieme.
Dal vostro osservatorio privilegiato come avete visto il cambiamento del mondo musicale? Shel Shapiro: L’ho seguito, certe volte con perplessità, certe volte con un sorriso, altre con orrore. Però io sono fiducioso nella crescita dei ragazzi, nella loro voglia di esporsi. Sono coraggiosi: essere “diverso” oggi è molto più difficile che negli Anni ’60, perché ormai è tutto talmente omologato che andare controcorrente è un atto veramente rivoluzionario. Maurizio Vandelli: Secondo
1966
me non è cambiato molto. L’unica grande variazione è la tecnologia. Molte delle canzoni che allora avevano “calore”, oggi avrebbero un appeal diverso. La tecnologia ammazza un po’ l’emozione, anche nell’ascolto, con la cuffietta, in versione mp3. C’è la stessa creatività e, nonostante ci sia molto più ricambio, quelli bravi ci sono oggi come allora e quelli meno bravi ancora sono tanti di più. Cosa ci è rimasto del ’68? Ha ridefinito la società oppure è stato un fuoco di paglia?
SUCCESSO DOPO SUCCESSO Arrivano in cima alla classifica. I Rokes con È la pioggia che va e l’Equipe con Io ho in mente te e Bang bang. Gli inglesi vincono il Cantastampa e sono secondi al Cantagiro, vinto dai loro eterni rivali.
2000
LOVE & PEACE TRA VECCHI NEMICI
Un disco intitolato come lo slogan dell’epopea hippie, culminata con la “rivoluzione” del ’68. Dentro ci infilano 13 brani che in quegli anni stazionarono in cima alla nostra classifica, rivisitandoli con una cura moderna e diretta degli arrangiamenti. Hit dell’Equipe 84, interpreti prediletti del primo repertorio di Battisti/Mogol (in primis la surreale 29 settembre), si alternano a quelle dei Rokes, in genere riproposizioni con testo in italiano di successi angloamericani, come When You Walk In The Room di Jackie DeShannon. Le date e le tappe: > 10 dicembre, Teatro Verdi (Fi) > 11 dicembre, Auditorium Parco della Musica (Rm) > 13 dicembre, Teatro Colosseo (To) > 15 dicembre, Teatro Manzoni (Bo) > 19 gennaio, Teatro Civico (Sp) > 25 gennaio, Dis_play (Bs) > 29 gennaio, Teatro Ciak (Mi) > 31 gennaio, Auditorium Santa Chiara (Tn) > 1 febbraio, Teatro Astra, Schio (Vi).
Shel Shapiro: Il ’68 è stato una rivoluzione culturale, intellettuale, che ha cambiato molto nel modo di pensare. Ha dato un input di svecchiamento alla società e alla musica. Ha cancellato tutti gli eroi che c’erano prima: noi, Mina, Morandi, che hanno impiegato anni a ricostruire la memoria di chi li amava. Il ’68 ha dato a milioni di persone il coraggio di giudicare senza sapere. Maurizio Vandelli: Per noi da un certo punto di vista è stato un disastro, perché tutta la beat generation italiana ha smesso di esistere e la musica cambiava. Però io ho sempre vissuto la musica di ogni periodo con grande rispetto e non mi sono mai spaventato davanti a nulla. Mi ha insegnato qualcosa sia il ’68 che una cuoca mia amica, quando mi ha svelato i segreti della trippa, uguale. La vita è godere e soffrire di quello che ti viene dato, dei momenti che trascorri. Se metti a frutto tutto cresci, se no ne soffri da matti. La rivoluzione del ’68 ovviamente passava dalla politica a mille altri aspetti, ma tutto nella vita serve per capire e per andare avanti.
NON SOLO MUSICA Shel, che era stato uno strepitoso monaco in Brancaleone alle crociate, recita in Nebbia in Val Padana con Cochi e Renato. Maurizio conduce in Tv I ragazzi irresistibili con la Pavone, Pappalardo e Little Tony. DICEMBRE 2018 I 29
FOTO STEPHANIE GENGOTTI
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Dietro i palazzoni che il cinema ha reso celebri per via di “Gomorra”, sorge il “Galileo Ferraris”, un istituto all’avanguardia in campo tecnologico
A SCAMPIA LA SCUOLA È HI-TECH di Giada Valdannini DIETRO ALLE VELE DI SCAMPIA C’È UNA SCUOLA CHE SA DI FUTURO. Mentre l’Italia intera ha imparato a conoscere il quartiere per via di Gomorra, esistono storie che remano in direzione ostinatamente contraria. Come quella dell’Istituto Galileo Ferraris che ha al suo interno laboratori all’avanguardia e che, nell’arco degli anni, si è guadagnata la stima dei maggiori esperti di telecomunicazioni. Non a caso, lì dentro, è attiva la Cisco Networking Academy: una DAL 1999 sperimentazione della multinazioIl programma dell’Accademia Cisco nale americana che ha anche caIl programma Cisco Networking Academy è nato nel blato gratuitamente l’intero istitu1999 e fino a oggi ha coinvolto 6 milioni di studenti nel to, formando i docenti sulle nuove mondo, dove ci sono oltre 9.500 Academy in 165 Paesi tecnologie e consentendo agli studiversi. Un programma sul quale Cisco ha investito, tra denti di studiare tendenze mondiali il 2016 e il 2018, 100 milioni di dollari solo in Italia.
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Forze dell’Ordine hanno reso meno semplice la vita a spacciatori e trafficanti che, fino a qualche anno fa, la facevano da padroni. Oggi, in tanti lavorano affinché un’economia legale si sostituisca a quella criminale. Una transizione delicata per la quale la scuola può fare sicuramente molto.
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AL “GALILEO FERRARIS” LE AULE SONO DOTATE DI LAVAGNE INTERATTIVE MULTIMEDIALI, I DOCENTI SVILUPPANO APP CHE CONSENTONO UN LAVORO CONDIVISO CON GLI STUDENTI E I CORSI VANNO DALLA SICUREZZA INFORMATICA ALLA PROGRAMMAZIONE, FINO ALL’ELETTRONICA, MECCANICA E LABORATORI TELEVISIVI
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IL QUARTIERE
come “l’internet delle cose”. Abbiamo voluto toccare con mano una realtà come questa in un quartiere che, come ci dicono alcuni dei suoi residenti, «è in pieno dopoguerra, dove i cittadini stanno provando a riappropriarsi di luoghi abbandonati dalla malapolitica e dalla malavita. Una Berlino Est dove non abbiamo ancora abbattuto il muro del pregiudizio, ma non molliamo di un centimetro».
Parliamo di un quartiere di 40mila abitanti, dove il 50% delle persone ha meno di 25 anni, con un tasso di disoccupazione di circa il 61%. Lo abbiamo attraversato passando per le Vele rimaste in piedi, monumento al degrado e all’abbandono, dove è evidente però la ricerca di un antidoto, «per-
LA SCUOLA
ché Scampia è molto di più di quello che descrivono libri e fiction; è un laboratorio sociale che un giorno sarà studiato per come è migliorato dal basso». Delle sei Vele, progressivamente sgomberate e abbattute - due restano abitate -, ne rimarrà in piedi solo una e, secondo il progetto delle Amministrazioni locali, diverrà un polo con all’interno servizi. A due passi, fervono i lavori nel cantiere della nuova Facoltà di Medicina che fa parte di un percorso di rinascita di Scampia. L’ex piazza di spaccio più affollata d’Europa, insomma, si prepara a diventare altro: di sicuro un luogo dove le
Ad accoglierci, all’Istituto Galileo Ferraris, è un’insegnante la cui storia parla anch’essa di futuro. È Annalisa Persico, esperta di nuove tecnologie che, dopo il liceo classico, una laurea in Matematica con indirizzo numerico applicato ai calcolatori, è entrata nel mondo della scuola. Erano gli anni Ottanta quando inizia a studiare materie per l’epoca avveniristiche; di sicuro, per quei tempi, prettamente maschili. Anni nei quali i computer occupavano l’intera parete di una stanza ed erano ancora in uso le schede perforate. «Mi è piaciuta così tanto »
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l’informatica che ho fatto esami a Ingegneria. I colleghi maschi mi guardavano col sorrisetto pensando non potessi essere all’altezza. Di fronte al 30 e lode si sono però ricreduti». Come deve ricredersi chi pensa che Scampia sia un luogo senza speranza: ogni anno 2mila studenti si formano infatti in questo Istituto e, racconta la docente, «i più meritevoli se li contendono nel mondo del lavoro». Alcuni, racconta, proseguono con l’università «che sta lavorando molto per il territorio: a Napoli e in Campania sono in crescita le start up e un indotto industriale importante che chiede innovazione». Pane quotidiano al Galileo Ferraris dove «tutte le aule sono dotate di lavagne interattive multimediali. I docenti sviluppano App proiettate sulle lavagne che consentono un lavoro condiviso insegnanti-studenti». I corsi, sempre all’avanguardia, sono dedicati alle tecnologie più richieste nel mondo del lavoro, dalla sicurezza informatica alla programmazione, fino all’elettronica, alla meccanica e ai laboratori radiotelevisivi. Una
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IN NUMERI
LE DONNE “STEM”
Tecnologia in rosa
Il 14% delle matricole universitarie in campo scientifico in Italia è donna. I ragazzi sono il 39%. Si chiamano Stem e sono le professioniste specializzate in scienza, tecnologia e matematica.
DAL 2007
Formati 1.500 studenti L’Istituto “Galileo Ferraris” di Scampia dal 2007 ha formato più di 1.500 studenti, mentre 16 dei suoi insegnanti sono istruttori esperti di nuove tecnologie. Info: www.ferraris.org
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IL PAPÀ DEL COMPUTER SETTANTOTTO ANNI FA, IN PIENA SECONDA GUERRA MONDIALE, NASCEVA IL PRIMO COMPUTER. L’INVENTORE ERA UN INGEGNERE TEDESCO CON L’HOBBY DELLA PITTURA. IL SUO NOME ERA KONRAD ZUSE, VISSUTO TRA IL 1910 E IL 1995
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Il quartiere di Scampia conta 40mila abitanti e il 50% di questi ha meno di 25 anni.
scuola ricca, si dirà. Una scuola pubblica che può contare su uno staff - chiaramente composto da docenti sempre a caccia di bandi e finanziamenti che possano sostenere questa idea innovativa di fare scuola, mantenendosi al passo coi tempi. LE FAMIGLIE
«La maggior parte dei nostri ragazzi viene dal quartiere, alcuni da altre zone. Certo, il pregiudizio che se vieni da Scampia non combinerai mai nulla di buono è duro a morire, ma bisogna dimostrare il contrario. È un’etichetta che ti affibbiano se vieni da
questo posto, ma che può trasformarsi in motivo di riscatto, in un punto di forza. Che soddisfazione vederli crescere, trasformarsi in professionisti, dare loro una speranza per il futuro!». E i genitori, a quanto ci racconta l’insegnante, «sono sempre stati dalla nostra parte: è dal ’90 che sono in questa scuola e non mi è mai capitato che non riconoscessero il percorso fatto tra queste mura. Anzi, ne sono fieri». Ma il lavoro di questo Istituto non si ferma a chi, per ragioni anagrafiche, frequenta la scuola. Coinvolge l’intero territorio. Un esempio è il progetto “Nonni su internet”. In collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale, gli studenti hanno organizzato corsi di alfabetizzazione digitale per la terza età, così da rendere le persone più anziane abili nell’uso del Web e delle più moderne tecnologie. Una scommessa sul futuro, anche questa.
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Un gruppo di giovani terapeute e interpreti della Lingua dei Segni ha ideato I-Spk, una modalità di abilitazione al linguaggio per chi non può parlare
ECCO I-SPK, PER COMUNICARE SENZA PAROLE di Romina Vinci È BRUTTO NON RIUSCIRE A PARLARE, MA LO È ANCOR PIÙ NON ESSERE IN GRADO DI COMUNICARE. Ci sono molti modi infatti per esprimersi, e la parola è soltanto uno di questi: ci sono i gesti, ci sono gli sguardi, c’è la scrittura, le immagini, i simboli, ci sono i movimenti e ancor prima le azioni. Si può dire qualcosa, ma la si può far anche capire: con un’occhiata di disappunto, con un abbraccio, con un cuore stilizzato su un foglio di carta, con un battito di ciglia. Tutto questo però si vanifica, spesso, davanti a una serie di malattie genetiche che hanno tra i lori sintomi l’assenza del linguaggio verbale. Bambini affetti da sindromi come, ad esempio, quella di Down, Autismo, Cri Du Chat, Angelman, West, Coffin Siris, Landau-Kleffner, vivono spesso in una condizione di isolamento, dettata dalla frustrazione nel non poter comunicare, che rende precaria la loro vita quotidiana, sia affettiva che relazionale. »
OLTRE SINDROMI E PATOLOGIE
Quando il linguaggio è assente
Oltre alle sindromi rare e alle patologie mediche, l’assenza di linguaggio si manifesta con un ritardo cognitivo o secondario, con una lesione organica cerebrale, in presenza di cause esogene, di anomalie di sviluppo cerebrale e di Disprassia o Palatoschisi.
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SECONDO LA SCIENZA QUALCOSA DI INNATO
Lingue diverse, stessa facoltà La linguistica ci insegna che in ognuno di noi è insita la “facoltà di linguaggio”, ovvero quella che permette ad ogni bambino di imparare la lingua alla quale viene esposto. È parte del patrimonio della nostra specie. Questa facoltà è indipendente dall’apparato fonoarticolatorio: ciò significa che un bambino esposto a una lingua segnata, la apprenderà alla stregua di qualsiasi altra lingua vocale, acquisendo così una forma di comunicazione in grado di soddisfare tutti i suoi bisogni cognitivi e comunicativi. Pur mantenendo fermo il concetto che ogni bambino acquisisce il linguaggio con tempi e modi diversi, gli studi hanno evidenziato sostanziali analogie nello sviluppo del linguaggio di un bambino esposto ad una Lingua dei Segni, e di uno esposto ad una lingua vocale.
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CI SONO INFINITI MODI DI COMUNICARE, ALCUNI MIGLIORI DI ALTRI. SI STIMA CHE IN MEDIA, OGNI GIORNO, DICIAMO CIRCA 17.520 PAROLE A 7,4 ALTRE PERSONE
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Ed è proprio per dare uno strumento comunicativo a questi bambini che, in Italia, sta iniziando a diffondersi il metodo I-Spk, un acronimo che in realtà è l’abbreviazione dell’inglese I Speak, “io parlo” o meglio, “Io Se Posso Komunico”. Comunicare dunque, ma in che modo? Attraverso la Lingua dei Segni italiana (Lis), una lingua che anziché il canale verbale spesso assente in queste patologie si serve dell’uso delle mani e del corpo e che, in Italia, è la forma di comunicazione utilizzata principalmente da persone sorde. Una vera e propria lingua con la sua grammatica, sintassi e storia che permette di comunicare anche se non si riesce a parlare. Anche bambini con ridotta motricità, attenzione e capacità di relazione possono usarla. Varato da un giovanissimo team di terapeute e di interpreti della Lingua dei
Segni, il progetto I-Spk è nato nel gennaio 2017 ed ha consentito ad alcuni bambini che hanno un blocco linguistico, riconducibile non alla sordità ma ad altre cause, di imparare ad esprimersi attraverso la Lis. «Tutto nasce dall’esperienza terapeutica avuta con Francesca, una bambina di 9 anni affetta dalla Sindrome di Coffin Siris e che adesso, dopo tre anni di intervento, è capace di produrre frasi in Lingua dei Segni per esprimere stati emotivi, ed entrare in comunicazione con i genitori e con i pari. Grazie all’apprendimento della Lis - ci ha spiegato Valentina Colozza, una delle ideatrici del protocollo - oggi Francesca riesce ad esprimere emozioni, desideri, persino a fare dell’ironia. Ed è proprio alla luce di questo exploit che abbiamo ritenuto necessario estendere il protocollo ad altri bambini, così da poter dare loro la possibilità di incrementare non solo lo sviluppo linguistico, ma anche quello cognitivo e psichico. Spesso, infatti, davanti a sindromi complesse l’assenza di lin-
guaggio viene messa in secondo piano, perché le attenzioni mediche si concentrano soprattutto sulla sopravvivenza del bambino. Tuttavia - continua la Colozza - questo gap del linguaggio crea profonde difficoltà, perché un bambino che non riesce a verbalizzare le sue emozioni, ad esprimere i suoi desideri, si avvia verso una chiusura al mondo ed il suo sviluppo entra in crisi». Dopo una lunga fase di ricerca su studi nazionali e internazionali, il team di I-Spk ha redatto un protocollo basato su presupposti scientifici chiari e delineati. «In Inghilterra esiste il metodo Makaton, che utilizza una lingua dei segni semplificata, e conta circa un milione di utenti. In Italia, invece, la situazione è molto diversa commenta Valentina Colozza - perché ci sono molti pregiudizi sulla Lingua dei Segni che non consentono di carpirne le potenzialità. E non è un caso che, in Europa, soltanto l’Italia e Malta non abbiano riconosciuto ufficialmente la propria Lingua dei Segni, nonostante il Parlamento
IN CERCA DI FONDI UNA LINGUA PER TUTTI
Una petizione perché ogni bambino possa parlare L’equipe di I-Spk ha lanciato una petizione online sul portale Change.org per accendere i riflettori e sensibilizzare l’opinione pubblica su questa importante tematica. L’obiettivo, infatti, è far sì che la Lingua dei Segni non venga più utilizzata soltanto per le persone sorde, ma per aiutare anche i bambini che per cause genetiche, neurologiche e/o emotive non possono parlare. Mancano i finanziamenti per continuare la ricerca e per permettere alle famiglie di non farsi carico di tutta la spesa dell’intervento. L’esposto - che nei primi trenta giorni dalla pubblicazione ha visto oltre cinquecento firmatari - è rivolto al Ministro della Salute, a cui viene chiesto di prendere in esame la Lingua dei Segni come strumento di comunicazione per tutti i bambini con disabilità comunicative. Al Ministro della Scuola e della Disabilità si chiede che questi bambini abbiano pieni diritti rispetto ai servizi scolastici e domiciliari di assistenza, in particolare quello di avere degli assistenti alla comunicazione all’interno della scuola. La missiva è indirizzata anche ai servizi di neuropsichiatria, ai quali viene chiesto di accogliere le proposte di ricerca, al fine di validare l’uso della lingua dei segni nelle disabilità comunicative.
europeo si sia espresso a favore del riconoscimento delle lingue dei segni nazionali già dal 1998». Il progetto elaborato da I-Spk si basa su un protocollo oggi in fase di sperimentazione che prevede di conoscere il bambino o la bambina, di approfondire le sue risorse e i suoi limiti, così come quelli della famiglia, e di creare un percorso specifico fatto di ascolto, sostegno e abilitazione al linguaggio. «Il nostro protocollo prevede anche un sostegno terapeutico per la famiglia del bambino, uno spazio di apertura nei confronti dei genitori che faticano a metabolizzare la condizione di disabilità del figlio», spiega Valentina Co-
lozza. Il protocollo prevede anche dei laboratori in classe sulla Lingua dei Segni, così che il bambino possa comunicare con i suoi compagni. Al momento l’intervento è privato, ma l’équipe di I-Spk sta lavorando per far sì che il loro protocollo rientri nei servizi offerti dalla Legge 104, che prevede il riconoscimento dei servizi scolastici e pomeridiani a bambini affetti da disabilità. Il dialogo con gli enti preposti è già iniziato. Per saperne di più Io Se Posso Komunico c/o Via Sannio, 59 - Roma Tel. 3339034675 www.iosepossokomunico.it info@iosepossokomunico.it
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L’UOMO DELLA RADIO UNA FAMIGLIA AGIATA: lui, proprietario terriero; lei, un’irlandese figlia di uno stimato distillatore di whisky. Sono Giuseppe e Anne: i genitori di un ragazzino, nato nel 1874, e destinato a diventare celebre. Si tratta di Guglielmo Marconi, un bambino che, come nella tradizione dei contesti più agiati, riceve in casa la propria istruzione primaria. L’AMORE PER LA FISICA
Tra le lezioni impartite ce n’è una che lo appassiona molto: la fisica che, poco più che adolescente, lo vedrà alle prese con esperimenti domestici. La perfetta cono-
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GUGLIELMO MARCONI di Sadìa Maccari
“
122 anni fa, il Nobel bolognese brevettava la sua invenzione
”
scenza dell’inglese, poi, e l’estrazione familiare gli consentono l’accesso alla migliore letteratura scientifica internazionale e la frequentazione di scienziati del calibro di Augusto Righi, che sta conducendo studi sperimentali sull’elettromagnetismo della luce. Un impulso cui il
giovane Marconi dà subito seguito iniziando a maturare l’idea di un “telegrafo senza fili”, ossia di usare le onde elettromagnetiche per inviare segnali a distanza.
UN ESPERIMENTO DECISIVO
È l’inverno del 1894 quando Marconi getta le basi di un esperimento che arriva a conclusione nella primavera dell’anno successivo. L’esperimento è detto “del colpo di fucile”, sparato dal fratello per avvisarlo di aver ricevuto il segnale inviato dalla Villa Griffone di Pontecchio - residenza di campagna dei Marconi oltre la Collina dei Cappuccini. Marconi dimostra così la possibilità di trasmettere
segnali radio a distanza. Inizia l’era delle grandi comunicazioni terresti. NEMO PROPHETA IN PATRIA
Ma nessuno è profeta in patria. E neppure di fronte alla prova del funzionamento del dispositivo radio, le autorità italiane danno credito allo scienziato che chiede solo appoggio per perfezionarne i risultati. Così, sono le radici britanniche a farsi valere, con la madre Anne che lo esorta a trasferirsi in Inghilterra. Una scelta che dà i suoi frutti, visto che là sono le Poste a dargli l’incarico di sperimentare la prima trasmissione di segnali radio a 14 chilometri di distanza. IL NOBEL INGLESE
Un successo che merita un brevetto e che fa da detonatore alle sue ricerche. Nel 1901, l’inventore italiano azzarda riuscendo la prima trasmissione transatlantica, tra Poldhu - in Cornovaglia - e Signal Hill - a Terranova. «La mia esperienza - dirà in seguito mi ha insegnato a non credere a limitazioni fondate su conoscenze puramente teoriche e matematiche le quali, come è noto, sono spesso basate su cognizioni imperfette di tutti i fattori che entrano in gioco. Ho sempre ritenuto opportuno seguire i nuovi indirizzi di ricerca, anche quando questi sembravano, a prima vista, poco promettenti di buoni risultati». Un’intraprendenza che gli dà ragione confermando che la telegrafia senza fili funziona anche a grande distanza e che, nel 1909, gli assicurerà il Nobel per la Fisica.
IL RITORNO DALL’INGHILTERRA
DUE MINUTI DI SILENZIO
È il 1929 quando Guglielmo Marconi torna in Italia con la nomina di presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Per riaverlo il regime fascista ha ingaggiato un braccio di ferro con la Gran Bretagna che, per prima, ha compreso il valore della sua intelligenza. Tant’è che Marconi, nel 1936, sarà tra i protagonisti delle prime trasmissioni televisive della Bbc.
La mattina del 19 luglio 1937 Marconi accompagna la moglie Cristina e la figlia Elettra al treno, ma tornando avverte un forte dolore al petto. È un attacco di cuore che non gli lascerà scampo. Non appena si diffonde la notizia, le stazioni radio di tutto il mondo tacciono: due minuti di silenzio in segno di lutto per la morte dell’inventore.
UN MUSEO DEDICATO
Marconi, il genio autodidatta Esiste ed è nei pressi di Bologna il Museo dedicato a Gugliemo Marconi. Sorge a Villa Griffone, il luogo in cui l’inventore mise a punto il sistema di telegrafia senza fili poi diffuso in tutto il mondo. Il Museo ospita accurate ricostruzioni funzionanti di apparati scientifici dell’Ottocento collocate in aree espositive che ripercorrono le tappe fondamentali della storia dell’elettricità, passando per i precursori nella storia della radio e le applicazioni marittime dell’invenzione di Marconi. Durante il percorso sono inoltre illustrati alcuni fondamentali sviluppi delle radiocomunicazioni nel XX secolo, in particolare il passaggio dalla radiotelegrafia alla radiofonia e alla radiodiffusione. Info: www.fgm.it
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+ 1 - Guglielmo Marconi inaugura Radio Vaticana alla presenza di Pio XI (1931); 2 - Marconi con il fisico e Premio Nobel Marie Curie (1931); 3 - Il matrimonio con la contessa Cristina Bezzi Scali (1927); 4 - Con la moglie Cristina e la figlia Elettra (1935). 4
Marisa Bertozzi Vive a Novellara (RE). Scrive per narrare, esprimere sentimenti, condividere emozioni e continuare a esistere. Per lei il Concorso è un palpitante evento atteso tutto l’anno. Nel 2013 ha vinto la Farfalla d’Oro per la Prosa e il suo racconto è stato scelto come testimonianza di vita per l’evento 50&Più di ottobre 2013 “Nessun uomo è un’isola”.
Anche quest’anno sono state assegnate le Libellule d’Oro, il premio riservato a coloro che nelle precedenti edizioni del Concorso si sono aggiudicati la Farfalla d’Oro. Ecco i 4 vincitori con le relative opere. In chiusura la scheda per votare i Supervincitori della XXXVI edizione del Concorso
TINTINNANO I COPERCHI E FISCHIA IL VAPORE
P
POCHE O TANTE CHE SIANO, È LÌ CHE RIPOSANO... in quel vano con l’antina basculante. Lì vengono messe a riposare quelle di misura superiore, che sian tegami, pignatte o teglie. Le piccole se vi capitano per sbaglio, non stazionano di certo, che subito vengono spostate. Rigovernata, torna la tegama che ha contenuto oggi lo stufato. Racconta che c’era a tavola il ragazzo tornato finalmente dal suo viaggio. «Allora, anche quella casseruola coi due manici, quella d’acciaio con il doppio fondo, quella “alta n. 18” che appresso lui s’era portata, anche lei sarà tornata?». Lo chiede trepidante, il tegamino della stessa batteria, “il basso 22”, che sul fornello viene sistemato per fare sughi, intingoli e cuocer le patate. «Siam stati separati ormai da tempo. Sempre coi grandi io vengo riposto, ho pure la gratèlla e la campana. Cuocio a vapor vivanda sana! Lei è più alta ma d’inferior misura, vien collocata nell’altro mobiletto. Chissà quand’è che ci potrem trovare, mi deve raccontare del campeggio». S’incontravan di sovente, questo è vero, nella cucina ci son tante circostanze. E si scambiavan le loro confidenze. È una lagna quella terracotta, che sta alla base della nostra pila, pure un altro odor emana. Lo dicon tutti i pentolini, da quello in basso a quello in cima! «Zitti pettegoli!». È la voce del passaverdura che parla solo quando è completato. Che, dei tre pezzi di cui è formato, qualcuno è sempre in giro qua e là. «Eppur son molto rispettato!». Appunto per la tarda età. «Son pure mutilato, il manico manca ormai da un pezzo! Ma la signora...», dice (e dice il vero!). «La signora è me che preferisce; di quello nuovo non ne vuol sapere! E quando c’è sentor di purè o di minestrone, anche se i pezzi son sparsi nei cassetti, io so che come per magia sarò intero, a fare l’opera mia». E così pur nel lavandino, mentre i sapor di piselli e di cotechino si fanno un tuffo dentro al bagnoschiuma. Si sta a blaterar delle padelle che, più o meno con l’antiaderente, si danno un sacco d’aria poverelle. «Giusto stasera ne avevo una accanto», sospira la campana grande, che copre il “basso 26”, «Friggeva il pesce e mi schizzava assai e io, non fo’ per dire, ma,
LIBELLULA D’ORO PROSA in queste condizioni come faccio a lavorare?». E ripete le sue rimostranze, anche dopo che rigovernata, ha raggiunto le altre stoviglie, dentro quel vano con la basculante. «Adesso basta con ’ste lamentele! Voi siete nate per fare sto dovere! E se lo faccio io che son portièra, e neanche un “bao” mi lascio mai scappare, non vedo poi perché... Voi che siete inossidabili e, che in batteria vi presentate, con tanto di gratelle e di campane, con manici che non trasmettono calore. E quei doppio fondo... di cui andate tanto fiere. E tutte col coperchio di misura. Credete a me... è proprio una vergogna!». Avea parlato lei! L’antidiluviana fatta in casa. Ed era un caso raro, che lei non era poi di gran parole. Ma appena la campana piccolina, copre patate, carote e una zucchina, per far lessare un po’ di misticanza, da fare a pranzo contorno alla pietanza... si fa narrare da “l’alta 22” che, col fuoco lento presso il doppio fondo, tiene il bollore all’acqua di cottura, la lunga storia di quella tegamona. «È un’ultra cinquantenne che va a dire... di esser stata un tempo una sportella!». La pentola discorre con calore. «Ma è d’alluminio, non crederà così di farsi bella!». E contestando partecipa anche la gratèlla, che sta nel mezzo a tutto il borbottare. «È nata veramente da una porta! L’ha confermato anche il colapasta!». «Ed è un racconto vero! Son stata un dì lontano la porta d’un treno!». La voce viene dal fornello accanto, basta uno sguardo velato dai vapori.
Enorme... a occhio e croce è un “30 e passa”, con la sembianza un poco opaca e la forma per niente levigata. «Son d’alluminio certamente... è forse una vergogna? Son sopravvissuta al tempo e ai guai, non crederete che... tema di voi?!». Avevan goccioloni di sudore, le tre comari chiacchierone. Campana, gratèlla e pentola... avean perso la parola. Così ascoltavan piene di vergogna. E sfrigolando col battuto di cipolla, quella prosegue turbata la sua storia. «Fu sul finire della guerra. È stata un’incursione e, dopo il gran baccano e il gran dolore, mi trovai rivolta verso il cielo. Era l’ora di sosta, per fortuna, e non c’era passeggero alcuno. Il treno crivellato, s’era sdraiato lungo la ferrata. Un uomo... un giovane padre di famiglia, venne con altri a dare un’occhiatina. C’era miseria e ognuno prendeva dai rottami, quel che credeva di poter utilizzare», e prosegue assorta nel passato, «L’uomo, ch’era il nonno dei ragazzi di sta casa, aveva testa fina e mani d’oro. Con cura si è tagliato tanti pezzi di lamiera... dalla fiancata e pur dalla portiera. Ed è da lì che io son nata! Battendo con arte e con pazienza ha creato un’intera batteria, dal tegamino piccolo al catino, che era uguale a me di dimensione. Son rinata a forza di percosse, mano precisa e martello a semisfera, e nell’insieme mi han pure ricamata». «Ecco il perché di questa superficie», pensa il cucchiaio di legno di casta-
gno, che rimesta in tutte le padelle e le conosce, pur senza guardarle. «Abilità ed ingegno a profusione, manici doppi con lo stesso materiale, e i ribattini che li han fissati... tondi e precisi. Non si sono mai allentati! Pure i coperchi sul nostro bordo si posavan lievi, e risaltava il motivo del battuto!». Infiammata è ormai la veterana che prosegue ardente: «È un alluminio fino, vedete com’è chiaro? A dir il vero allora eravamo tutte una bellezza; che la signora ne faceva un vanto. E lucidava e lucidava, fin che l’esterno non brillava. E ci teneva appese alla muraglia di cucina! Usava per lo più le piccoline, anche se la famiglia c’era... e come! Ma scarseggiava la materia prima. S’andava a latte, polenta e qualche “boccalone”»*. Siccome la stagnata e la padella, eran state “requisite per la guerra” si faceva pur la lor funzione. Poverette, eran di rame e non son più tornate!”. Le tre del gruppo sono tutt’orecchi, e si sentono proprio incompetenti. «Dovrem studiar un po’ la storia», sussurran fra di loro; e poi si chiedono: «ma quale guerra han perso e contro chi combattevan le stagnate? E in quale tempo e luogo c’è stata la battaglia? È giunto davvero il momento d’imparare». Un profumino stuzzicante filtra da sotto il coperchio della tegamona e lei, con voce persa, continua il suo racconto. «Son state fuse, la padella e la stagnata... una fine di valore; poverette eran di rame... e non sono più tornate. Uno alla volta son subentrati
articoli moderni. C’era lo smalto, sembrava tanto bello tutto colorato. Ma poi era sbeccato! E nel frattempo la bella batteria fu scompagnata. Nel tegamino piccolo mangiò la gatta, e in quello più grandino... venne fatto un buco e piantato il rosmarino. Pure il catino venne utilizzato fino in fondo. Un po’ di segatura ci si metteva e, sul terrazzo, la gatta lo usava da lettiera. Ma che ne stabilì la fine, di tutta la bella compagnia, son state quelle come voi... le inossidabili d’acciaio! La signora ne fu subito incantata, senza fregar più neanche un poco, poteva aver il vasellame a specchio lucidato». Brilla un poco di baldanza nel trio dal sentore d’ignoranza, ma l’altra manco se ne accorge e prosegue oltre. «Io me la son cavata per la mia misura, non ne valeva poi la pena, di sostituirmi. Ormai servivo poco. I figli, uno alla volta pure loro, altre famiglie s’andavano facendo. Dormivo ormai da tempo immemorabile, nella cucina dentro lo stipetto. E quello che credevo un brutto giorno, venni riposta dentro in un sacchetto. Questa è la fine e tremavo veramente, mi son trovata invece in mezzo a questa gente. La nonna e il nonno, ch’eran venuti a desinare, qui mi han lasciata, che tornassi a lavorare. Son già tre lustri che è finito il mio riposo... è cessato con un inizio favoloso! In famiglia di me sono orgogliosi e al forestiero vengo presentata con amore... “Questa l’ha fatta nonno Bruno, era la sportella di un treno a vapore”». A questo punto un po’ di commozione prende le pentole che stanno ad ascoltare che però con deferenza la lasciano finire. «Vedo la nonna che viene i dì di festa, a passare un giorno in compagnia; il marito ormai da tempo non c’è più». Trema la voce e sussulta un po’ il coperchio, ma si riprende fiera... «In me c’è arte... storia e sentimento e, son convinta che, lassù, il nonno Bruno di noi sarà contento». * “Boccalone”: pesce gatto in dialetto locale.
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LIBELLULA D’ORO POESIA RESILIENZA
È nel teatro della natura che misteriosa danza in bianco. Dove e come nasce? È scienza sua madre. Son gocce e in soffici cristalli si trasforma. Forme perfette, sorelle, stelle non visibili ad occhio nudo. Volteggiano e bisbigliando siedono. Riposano poco o tanto, capita che un raggio le sciolga. Son rivoli, son fiumi che il mare accoglie. Come inquieto vapore ora fugge in alto e passando dal caldo al freddo dentro cicliche spirali, torna a mostrarsi neve ovvero resilienza.
Bianca Maria Rorato Vive a Salgareda (TV). La passione per la poesia e l’arte in genere la porta a frequentare laboratori di scrittura, lettura e teatro. Ha partecipato a diversi concorsi. Partecipa al Concorso 50&Più per la nona volta; nel 2009, 2011 e 2014 ha ricevuto la Menzione speciale della Giuria per la Poesia e nel 2017 la Farfalla d’Oro per la Poesia.
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LIBELLULA D’ORO PITTURA
Claudio Orlandini LA REGATA DEL CONERO
Agente di commercio in pensione, maestro d’arte. Partecipa al Concorso 50&Più per la decima volta; nel 2008 e nel 2013 ha ricevuto la Menzione speciale della Giuria per la Pittura, nel 2011 si è classificato al secondo posto nell’estemporanea di Pittura, nel 2014 ha vinto la Farfalla d’Oro e nel 2015 la Segnalazione della Giuria sempre per la Pittura. Vive ad Ancona.
LIBELLULA D’ORO FOTOGRAFIA
Francesco Picciolo IL VENDITORE DI CALDARROSTE
La passione per la fotografia è aumentata dopo essere andato in pensione. Per l’occasione, infatti, i suoi amici gli hanno regalato una prima macchina fotografica e da allora, utilizzando sempre lo stesso apparecchio, ha iniziato a fotografare. Da qualche anno è passato alla digitale. Partecipa al Concorso 50&Più dal 2005 e, dopo due Menzioni speciali della Giuria per la Fotografia, nel 2007 ha vinto la Farfalla d’Oro e nel 2012 la Libellula d’Oro per la Fotografia. È nato a Falconara (CS) e vive a Roma.
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SCHEDA DI VOTAZIONE PER IL CONCORSO PROSA, POESIA, PITTURA, FOTOGRAFIA È questo il momento più atteso dai finalisti: superare la selezione. I cinque candidati al premio finale per le sezioni Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia dell’edizione 2018, attendono ora il giudizio inappellabile dei lettori.
Come ogni anno, con la scheda di votazione qui proposta, sarà scelto il vincitore per ogni disciplina. Dunque, votate secondo le vostre preferenze: quella crocetta che traccerete sul quadratino posto a lato di ogni nome, sarà decisiva.
✂ Da ritagliare e inviare in originale a 50&Più - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma entro il 31/01/2019 (eventuali schede fotocopiate/scansionate saranno ritenute nulle). La votazione può essere effettuata anche sul sito di 50&Più, all’indirizzo www.50epiu.it Cognome
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«Nevrotika#Blues» Gennaro Saccone
«Lettera a Plinio» Mario Scetta
«Il ponte rotto sul Rio» Osvaldo Semino
«Ritorno a casa» Walter Vallesi
«Quel che resta del giorno» Gabriella Zagaglia
POESIA «A mio padre» Annunziata Bertolone
«Solstizio d’estate 1950» Licia Mariotti
«Simulacri» Maria Teresa Mazzotta
«Vita» Ida Lucia Musci
«La terra promessa» Amalia Pasti
PITTURA «Luce a Castelluccio di Norcia» Maria Cristina Bigerna
FOTOGRAFIA «La fiducia nel papà» Piero Assanelli
«Le barene sulla laguna di Venezia» «I lavatoi di Mumbai - India...» Giorgio Calore Pierina Bozzon Pillon «...promettimi che ricorderai» Claudia Giani
«...all’improvviso un raggio di sole» Maria Flora Cocchi
«Tramonto nel canneto» Gian Piero Penne
«C’era una volta» Evelina Mayer
«Torre del Lago Puccini» Gavina Solinas
«Buona Notte» Romano Zega
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PROSA
cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA
__LIBRI CULTURA__ LA NOTTE DELLE STELLE CADENTI è l’ultimo episodio della fortunatissima serie di Ben Pastor, la 68enne scrittrice italo-americana. Protagonista è Martin Bora, l’ufficiale della Wermacht che si è già mosso, con i suoi angoscianti dilemmi morali di soldato e tedesco, negli otto episodi in circostanze terribili, dalla guerra civile in Spagna alla Roma delle Fosse Ardeatine. Questa volta cerca di far luce sull’omicidio di un presunto veggente in un thriller con tutte le regole ben rispettate. Ma per Ben Pastor si può “scrivere un giallo inglobando nel racconto temi, riflessioni e atmosfere che esulano dalla meccanica dell’inchiesta criminale, per ricavare molte e vere informazioni a proposito di un tempo, gli avvenimenti che lo ricordano, il luogo”. In questo caso la Berlino del 1944, dove si sta preparando l’attentato a Hitler. Così il libro perfeziona il ritratto di Bora, “soldato d’alta scuola, diviso tra il di-
SUSPANCE, + RIFLESSIONI E DILEMMI MORALI
sprezzo del nazismo e la fedeltà al giuraLA NOTTE DELLE STELLE CADENTI mento, sommerso SELLERIO EDITORE da una quantità, or550 PAGINE mai impossibile da 15,00 EURO gestire, di tensioni, Giudizio di 50&Più: delusioni, orrore”. Ma potrà alla fine salvare la sua anima? Forse lo scoprirò alla fine della saga. Nella Berlino del ’44 Lui è sempre più il padrone della sua un soldato tedesco, stanco salvezza spirituale. degli orrori della guerra, Si è meritato questa si dibatte tra il disprezzo libertà, spero che per il nazismo e la fedeltà ne faccia buon uso. Ma s’immagina giurata alla patria la sua uscita di scena dopo tante prestazioni da di Renato Minore detective? Direi di sì, anche se i lettori mi forniscono sugCOMMEDIA IN VERSI gerimenti diversi sul coronaa cura di Pasquale Stoppelli Edizioni Storia - 116 pagine - 21,00 euro: mento della serie, dalla LeGiudizio di 50&Più: gione Straniera alla Nato, all’allevamento di pecore meChi ha davvero scritto l’operina assai perfida e corrosiva su uno sfondo all’apparenza ameno rinos. L’ultima parola spetta di coppie male assortite che va in scena nel a Martin. 1518 a Firenze: quella Commedia in versi, con la vicenda di due mariti tormentati, il primo impotente solo quando deve far l’amore con la moglie e il secondo innamorato della consorte dell’amico ancora illibata, per suo grandissimo sconforto? Ora lo sappiamo e la possiamo leggere con divertimento nell’edizione curata da Pasquale Stoppelli che, risolvendo un vero giallo, dimostra che l’ha scritta Niccolò Machiavelli, e non Filippo Strozzi il quale se ne era astutamente appropriato. Un thriller con la scoperta del vero autore (e che autore!), che si legge volentieri ancora oggi, nonostante qualche difficoltà del testo. E si ride amaramente quando l’autore del Il Principe mette alla berlina i letterati, deboli di stomaco, catarrosi, calcolosi, tisici, ma tutti boriosi, noiosi, scervellati.
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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA
Museo Internazionale delle Ceramiche - Viale Baccarini, 19 - Faenza Orario: dal martedì al venerdì 10,00/16,00 - sabato, domenica e festivi 10,00/17,30 Biglietti € 10; ridotti € 7 (over 65, gruppi, militari, invalidi, convenzioni varie); ridotti € 3 (ragazzi dai 15 anni, studenti superiori e università, docenti); gratis (ragazzi fino a 14 anni, ceramisti, studenti e docenti Istituto Ballardini, scolaresche locali, giornalisti, disabili, guide)
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DA NON PERDERE
MACERATA (E LONDRA)
Lorenzo Lotto
Il “genio inquieto del Rinascimento”, come titolava la grande mostra di 20 anni fa, è celebrato nella terra in cui morì con opere magnifiche (e un itinerario nel territorio) e, per la prima volta in Gran Bretagna, con una serie di Portraits. Fino al 10 febbraio a Palazzo Buonaccorsi e alla National Gallery
MENDRISIO (CANTON TICINO)
Max Beckmann
Un maestro da (ri)scoprire. Uno dei sommi del XX secolo, capace di proporre ogni volta allo spettatore una sfida inquietante, con opere pittoriche, plastiche, grafiche - che sanno essere sempre inafferrabili ed enigmatiche. Assente da oltre vent’anni in ambito italianofono. Fino al 27 gennaio 2019 al Museo d’arte
A Faenza, in mostra gli oggetti di altissimo livello qualitativo realizzati dalle popolazioni azteca, maya, inca e non solo
LE CERAMICHE DELL’AMERICA PRECOLOMBIANA FAENZA, CITTADINA IN PROVINCIA DI RAVENNA, È TRA LE CAPITALI MONDIALI DELLA CERAMICA, che i suoi artigiani lavorano dal Medioevo. Principale testimonianza di questa attività è il Museo Internazionale delle Ceramiche, aperto nel 1908, poco prima del prestigioso Istituto Ballardini, dove si impara tutto su questa particolare arte applicata. Riconosciuto dall’Unesco nel 2011 come “monumento testimone di una cultura di pace”, detiene forse la collezione più importante al mondo nel suo genere, con opere che partono dal periodo precolombiano e arrivano ai capolavori di artisti contemporanei come
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MOSTRE di Ersilia Rozza
Picasso, Matisse, Chagall, Fontana. E spesso propone come corollario mostre tematiche di alta caratura. Aperta fino al prossimo 28 aprile, Aztechi, Maya, Inca e le culture dell’antica America è una carrellata su circa 300 pezzi, per la gran parte mai esposti, appartenenti alla collezione del Mic e alle più importanti d’Italia. L’intento è offrire una visione complessiva e affascinante dell’America precolombiana, partendo dai tratti comuni alle diverse culture per arrivare a proposte particolari assai interessanti, secondo le indicazioni delle ricerche archeologiche ed etnostoriche più recenti. Reperti di incredibile bel-
lezza formale, calici e statuette, tamburi e brocche, opera dei potenti Aztechi del Centroamerica, dediti ai sacrifici umani e a un “calcio” rituale considerato il più antico gioco di squadra, dei Maya dalla scrittura logosillabica da poco decifrata (i visitatori potranno calcolare la propria data di nascita con i loro calendari raffinatissimi) e degli Inca, che costruirono il più grande impero del Nuovo Mondo. In sottofondo la musica suonata con gli antichi strumenti esposti.
__TEATRO CULTURA__
TEATRO «ATTRICI INTELLIGENTI E MODERNE, DI GRANDE FORZA». Così Gianni Clemente, autore teatrale fra i più prolifici degli ultimi anni, ha definito Isa Danieli e Giuliana De Sio, interpreti del suo testo Le Signorine. In scena al Teatro Diana di Napoli dal 4 al 16 dicembre
(dal 30 gennaio al 10 febbraio sarà al Teatro Ambra Jovinelli di Roma), per la regia di Pierpaolo Sepe, lo spettacolo racconta con grande ironia il rapporto conflittuale fra due sorelle zitelle. Queste condividono la loro monotona esistenza tra la merceria in un vicolo di Napoli, dove
Sessant’anni di storia ballando Rimarrà solo un giorno, il 4 al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, ma non ve lo perdete perché Le Bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001 è uno spettacolo coinvolgente, trascinante, dove la musica parla al posto delle parole e tu in platea segui, rammenti, viaggi nel tempo seguendo sedici inarrestabili attori in scena capitanati da Giancarlo Fares che ne cura anche la regia. Nato da un fortunato format francese di Penchenat, percorre un periodo storico che va dalla Seconda Guerra Mondiale al crollo delle Torri Gemelle attraverso le più belle e significative canzoni di quel periodo. Tutto accade in una balera dove la musica si fa drammaturgia restituendoci la forza della storia di quell’epoca. Lo spettatore si lascia così amabilmente travolgere dal racconto poetico e divertente dello spettacolo fatto di suoni, azioni e gesti di grande impatto comunicativo. Info: 0831562554
FOTO M. FUSCO / BOOMERANG
BRINDISI
PRIMA NAZIONALE DI COSÌ È (SE VI PARE) DI PIRANDELLO, AL CARIGNANO DI TORINO, DALL’11 DICEMBRE AL 6 GENNAIO, CON BATTISTON, PAIATO E DINI INFO: 0115169555
Il bello del teatro è che parla a tutti, ma in maniera diversa. Basta saper scegliere
FOTO FABRIZIO CESTARI
FOTO TOMMASO LE PERA
UN CALDO INVERNO TEATRALE
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di Mila Sarti
Autore Clemente, attrici Danieli e De Sio, regista Sepe: si respira aria verace nella commedia Le Signorine in scena al Teatro Diana di Napoli lavorano, e il modesto ma dignitoso appartamento nelle vicinanze. Non più giovani, vivono una realtà scandita dall’abitudinarietà, vivacizzata soltanto dai pettegolezzi dei parenti e dai reality televisivi. Incomprensioni, diverbi, provocazioni e grandi sacrifici sono all’ordine del giorno per Addolorata e Rosaria, che hanno fatto del risparmio la loro ragione di vita fino a quando la prima decide di godersela e, un inaspettato incidente, capovolgerà le loro sorti... «Credo in questo testo, ho let-
to e riso dall’inizio alla fine», ha dichiarato in conferenza Giuliana De Sio. E in effetti possiamo immaginare la comicità che si cela dietro al tragico quotidiano fatto di solitudine e sopraffazione, ma sicuramente terreno fertile per divertenti e irriverenti gag. A questo aggiungiamo la forza interpretativa di due formidabili attrici del teatro italiano che nella loro lunga carriera hanno spaziato sempre con successo dalle tavole del palcoscenico alla televisione, fino al grande schermo. Info: 0815567527 DICEMBRE 2018 I 47
__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ
Ozzy Osbourne compie 70 anni. Il big dell’heavy metal - oltre 100 milioni di dischi venduti - sta effettuando il suo ultimo tour. Durerà fino al 2020 e arriverà vicino Bologna il 1° marzo prossimo.
Quella dei dischi natalizi, è una moda americana, anche se ormai ha una diffusione mondiale
MUSICA
GLI IMPERDIBILI DI NATALE: I DIECI DISCHI PIÙ BELLI DA ASCOLTARE
di Raffaello Carabini
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“Paganini rockstar” MUSICA a Genova. Presso DA VEDERE l’Appartamento del Doge del Palazzo Ducale, fino al 10 marzo A COLPI DI VIOLINO
Dicevano di lui: «Ha imparato a suonare in carcere», «ha ricavato le corde del violino dalle budella della fidanzata assassinata», «è posseduto da Satana, il suo maestro». Niccolò Paganini (1782-1840) era anni luce più bravo dei detrattori e incassava più o meno 15mila euro attuali a concerto. Al Palazzo Ducale della sua città, fino al 10 marzo, una bella mostra multimediale propone documenti, strumenti, performance (Roberto Bolle), cimeli, contributi video (Salvatore Accardo, Gianna Nannini, Ivano Fossati, Morgan), ascolti. Ma, in primis, un confronto con Jimi Hendrix: entrambi dotati di una eccezionale dose di energia - seppur rivelata attraverso strumenti e tempi diversi - hanno cambiato la storia della musica.
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LA MUSICA POP, fiera dell’edonismo e persino della trasgressione, ha un flirt con i buoni propositi, i sentimenti atavici, le speranze universali delle festività di fine anno, Natale in testa, più o meno dalla sua nascita, attorno alla fine degli anni Anni ’50. Ecco i migliori esiti mai pubblicati su un intero album, a cominciare dalla doppia antologia The Best Christmas Album In The World... Ever! New Edition (Virgin, 2000), che allinea 44 brani, passando da Nat King Cole a John & Yoko, dalle Guardie Gallesi a Oldfield. Magnifico A Christmas Gift For You From Phil Spector (Philles, 1963), dove il grande produttore del “wall of sound” avvicenda stelle del soul. Più rock è il primo volume della serie A Very Special Christmas (A&M,
1987), firmato dall’altro grande produttore Jimmy Iovine, con Madonna, Mariah Carey, gli U2, Whitney Houston, Bon Jovi. Da cercare anche Christmas On Death Row (Death Row, 1996), con gli irriverenti artisti dell’etichetta rap. Tra i cd firmati da singoli artisti o da band, con canzoni originali e/o rivisitazioni di classici, immancabili The Beach Boys’ Christmas (Capitol, 1984), Funky Christmas (Polygram, 1995) di James Brown, con la paradigmatica Santa Claus Go Straight To The Ghetto, Elvis’ Christmas Album (Rca, 1957), Christmas In The Heart (Columbia, 2009), intenso 34° lavoro di Bob Dylan, Christmas (Wea, 2011) di Michael Bublé, e I regali di Natale (Liberamusic, 2010), doppio di Antonella Ruggiero, il più bello tra quelli italiani.
__CINEMA CULTURA __
«Basta recitare, ma esco di scena con qualcosa di positivo», dice Robert Redford a proposito della sua ultima interpretazione in The Old Man & The Gun
di Alessandra Miccinesi
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FILM IN USCITA
THE OLD MAN & THE GUN
CINEMA
DRAMMATICO
CAPRI REVOLUTION REGIA di Mario Martone con: M. Fontana, R. Scholten van Aschat, A. Folletto, E. Scarpetta, D. Finocchiaro e G. Gennario Giudizio di 50&Più:
Folgorante, intenso, inconfondibile. Dopo Noi credevamo e Il giovane favoloso, Martone racconta sogni e desideri giovanili all’alba della Grande Guerra. È il 1914 e l’Italia prepara le armi. A Capri qualcuno prova a ritagliarsi ampi orizzonti di libertà: è una enclave di ragazzi nordeuropei che sull’isola, ha messo su una comune. Nell’inevitabile scontro con gli isolani, che vedono in quegli artisti l’ombra del demonio, finiscono la capraia Lucia (Marianna Fontana), il carismatico Seybu (Reinout Scholten van Aschat) e un giovane medico (Antonio Folletto), portatore di idee che mettono la scienza in primo piano.
COMMEDIA MUSICALE
IL RITORNO DI MARY POPPINS REGIA di Rob Marshall con: M. Streep, B. Whishaw, E. Mortimer, D. Van Dyke, C. Firth, A. Lansbury, J. Walters, P. Davies, N. Saleh e J. Dawson Giudizio di 50&Più:
A 54 anni da Mary Poppins, il film di R. Stevenson, la misteriosa bambinaia che vola con un ombrello torna con il sorriso enigmatico di Emily Blunt per riportare la pace tra i suoi “ex” bambini, Jane e Michael: lei ha ereditato dalla madre l’entusiasmo per l’attivismo, lui lavora nella banca di famiglia ma i tempi sono duri a Londra, con la crisi del 1930 e tre figli da crescere da solo. Ma il ritorno di Mary Poppins riporterà il sorriso.
AD AGOSTO ROBERT REDFORD AVEVA ANNUNCIATO IL SUO RITIRO DAI SET. E solo dopo 2 mesi un’altra doccia gelata: «Per la prima volta mi sento fuori posto nel Paese in cui sono nato e che ho amato per tutta la vita». Deluso dai funzionari pubblici e preoccupato per i giovani, Redford esortava gli americani ad essere migliori dei loro politici. Segno che per l’81enne icona del cinema la parola rassegnazione non avrà mai valore. Lo dimostrano i progetti a cui ha aderito nel corso della sua lunga carriera come attore (da Tutti gli uomini del presidente a I tre giorni del condor, La mia Africa, La stangata, In mezzo scorre il fiume, Le nostre anime di notte) e come regista (Gente comune, che gli valse l’Oscar alla regia nel 1981, Il cavaliere elettrico, Leoni per agnelli, L’uomo che sussurrava ai cavalli). Dopo i progetti per l’ambiente e l’im-
pegno civile, le passioni e gli amori da batticuore, il fondatore del “Sundance Film Festival” - che non ha mai pensato in termini di botteghino, aprendo ai giovani e al cinema indipendente - si concede un ultimo giro di set con The Old Man & The Gun. Storia vera di Forrest Tucker, rapinatore seriale di banche e artista dell’evasione, che disorientò le autorità conquistando l’opinione pubblica americana: rapinò 17 banche, finì in prigione 17 volte e per 17 volte riuscì a scappare. «Per me è un personaggio meraviglioso, a questo punto della mia vita», spiega Redford, chiedendosi se il vero anelito di Tucker fosse dato più che altro dal godersi il brivido della fuga. Nel cast Casey Affleck, Tom Waits, Danny Glover e Sissy Spacek. Regia: David Lawery Genere: commedia dramm. Giudizio di 50&Più:
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I FINALISTI
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SONO 78 GLI ISCRITTI ALL’EDIZIONE 2018 DEL CONCORSO CORTI DI LUNGA VITA. Il concorso internazionale, promosso da 50&Più, promuove la realizzazione di audiovisivi sul tema dell’anzianità. Le premiazioni si terranno il 12 dicembre, alle ore 11, al MAXXI di Roma. Tutte le opere preselezionate sono visibili sul sito. I cortometraggi finalisti verranno proiettati durante la cerimonia conclusiva del concorso. www.cortidilungavita.it
di Anna Maria Melloni
AMARCORD SAL MÈN DI DORIN VALERIU MIHAI
(MI RICORDO CON LE MANI)
IN UN LABORATORIO di movimento danzato i ricordi dei partecipanti vengono messi in scena. Movimenti semplici come il lavoro, i giochi d’infanzia, i gesti di affetto per i propri cari vengono richiamati alla memoria. Il corpo attinge al suo patrimonio di segni e gesti, i ricordi diventano piccole poesie gestuali. Il gruppo che appare nel video ha frequentato un laboratorio curato da Movimento Centrale Danza & Teatro, condotto col Metodo Hobart®, nello spazio del Meeting Center di Riccione.
CHIANTISHARE DI CAROLINA MANCIN
SEMPRE E PER SEMPRE
TRACCE
DI CARLO AUSINO Universal Foxy
DI MARCO CONTI E SAVERIO SERINI UNITRE Tolentino Accademia di Belle Arti
È NOTTE, una donna anziana cammina per la città deserta. Cammina tra ammassi di coperte che nascondono barboni e alcolizzati. La sua ricerca continua il giorno seguente. La donna mostra a tutti una foto in bianco e nero di un ragazzo bellissimo, che nessuno riconosce. Giunta in ospedale chiederà a tutte le persone che incontra, se hanno visto il ragazzo della foto. Un medico, venuto a conoscenza del suo problema, cercherà di aiutarla in tutti i modi a trovare il giovane della foto.
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LE LEZIONI DI ITALIANO per stranieri del circolo Arci di Mercatale sono gestite con un approccio all’apprendimento, la “suggestopedia”, proposto dall’allievo più divertente (e anziano!) di questa scuola vivace e strampalata. La Scuola di Italiano di Mercatale mantiene vivo lo storico spirito del Chianti, dove immigrati grandi e piccini da tempo residenti in paese, rifugiati politici e richiedenti asilo, siedono accanto a stranieri benestanti del Nord Europa. Vincitore del premio MigrArti 2018.
TOLENTINO, a un anno dal terremoto, si presenta ancora profondamente ferita, ma è anche orgogliosa, oggi più che mai, delle proprie radici, della propria storia e della propria imprenditorialità e cultura. I due protagonisti del cortometraggio, un uomo anziano e un bambino, camminano per le vie del centro, immortalando la città con occhi diversi: lo sguardo fresco e attento del bambino si affianca a quello maturo e affettuoso di chi ha vissuto a lungo in un luogo segnato dal tempo e dalla storia.
IL LUOGO
LA GIURIA
IL PREMIO 50&Più
Al MAXXI di Roma
Pronta per la seconda edizione
Un altro riconoscimento
Le premiazioni del concorso si terranno a Roma, mercoledì 12 dicembre, alle ore 11.00, presso il MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, in via Guido Reni 4/a. Condurrà l’evento la giornalista Alessandra Rissotto.
Pupi Avati torna a presiedere la giuria tecnica, composta inoltre da Lidia Ravera, scrittrice e giornalista, Lina Pallotta, fotografa e docente, Marco Trabucchi, geriatra, e da Anna Maria Melloni, esperta in Comunicazione e direttore del Centro Studi 50&Più.
Il concorso prevede anche l’assegnazione del Premio 50&Più, riservato agli iscritti all’Associazione e alle 50&Più provinciali. Sono 11 i cortometraggi candidati al Premio, che verrà assegnato dalle Associazioni provinciali.
CORINNA DI CORRADO CERON
PARTENZE IL GIORNO del suo ottantesimo compleanno Vittorio riceve dalla figlia un regalo insolito, un navigatore satellitare. «Così quando esci di casa non ti perdi più per la città papà, com’è successo troppe volte ultimamente...». Nasce così un’amicizia speciale, quella tra un uomo solo, annoiato e un aggeggio con una voce femminile, autoritaria ma rassicurante. Corinna è il nome che l’uomo dà a questa voce che lo guida attraverso le vie del centro e le stradine della campagna veneta.
TRIP DI CLAUDIA CIPRIANI
DI NICOLAS MORGANTI PATRIGNANI
LUDOVICO HA ACCETTATO la difficile scelta di sua moglie malata, la aiuterà a porre fine alle sue sofferenze. In una camera da letto, vediamo la coppia, un vassoio con un fiore, un bicchiere. Il gioco di sguardi tra l’uomo e la donna parla del loro legame. Lei gli chiede di ascoltare quella canzone, lui l’accontenta e si sdraia accanto a lei, attendono assieme sulle note de Il cielo in una stanza. Vincitore del premio al Migliore Cortometraggio San Benedetto Film Fest 2018, tenutosi lo scorso luglio.
UN PROFUMO MERAVIGLIOSO NONNA CICHETA, Pinuccio, Gian Peppina e Gian Rosa sono anziani che risiedono abitualmente nella casa di riposo “Un Posto al Sole”. Non ne possono proprio più della vita che fanno tutti i giorni, delle pillole e dei sedativi che gli vengono somministrati. E così, non appena si presenta loro l’occasione... Gli interpreti, che sono anche autori e ideatori del cortometraggio Trip, hanno un’età complessiva di soli 33 anni. Il soggetto e la sceneggiatura, infatti, sono stati realizzati da due ragazzini e una bambina.
DI MARTINA CLAUDIA SELVA
DUE DONNE ANZIANE, le nonne della regista, ricordano momenti del loro passato personale ricreando una memoria collettiva e familiare. Si intrecciano il racconto di un lungo e travagliato viaggio verso casa, in Sicilia, al termine della II Guerra Mondiale, e i ricordi spensierati di un gruppo di amiche nel Nord Italia subito prima che il conflitto avesse inizio. Della guerra non si parla, forse perché, a 90 anni, quello che si sceglie di ricordare è il profumo di un mazzo di narcisi, l’odore dei campi in fiore.
DICEMBRE 2018 I 51
ABBIAMO SCOPERTO CHE C’È VITA DOPO LA VITA. Grazie al tuo lascito testamentario a Fondazione Umberto Veronesi la ricerca potrà andare avanti e migliorare la vita delle generazioni future.
Dal 2003 Fondazione Umberto Veronesi sostiene i migliori ricercatori, impegnati a trovare nuove terapie per i tumori, le patologie cardiovascolari e neurodegenerative. Scopri di più su lasciti.fondazioneveronesi.it Per saperne di più e ricevere gratuitamente la guida informativa sui lasciti, telefona allo 02.76018187 o scrivi una e-mail a lasciti@fondazioneveronesi.it In alternativa, compila il coupon e invialo via fax al numero 02.76406966 oppure in busta chiusa a Fondazione Umberto Veronesi - Piazza Velasca 5 - 20122 Milano.
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AUDIZIONI ITALIA IN... CANTO Italia in... Canto è il concorso canoro nato con l’obiettivo di valorizzare la cultura del canto e della musica, arricchirne la conoscenza e condividerne la passione. Il concorso intende proporre e giudicare canzoni e brani famosi attraverso l’interpretazione di melodie celebri, eseguite da artisti dilettanti over 50 di tutta Italia. Per candidarsi occorre: aver compiuto 50 anni di età; iscriversi al Concorso (l’iscrizione è gratuita); partecipare alle audizioni interregionali che si svolgono al nord, al centro e al sud (isole comprese) del Paese; raggiungere le semifinali e, se “promossi”, accedere alla finalissima dove saranno decretati i tre vincitori (premiati con il Disco d’Oro, d’Argento e di Bronzo), il vincitore del “Premio della Critica” e il vincitore del “Premio 50&Più”.
REGOLAMENTO
AUDIZIONI
2019
1. Tutti i candidati, dovranno sostenere le audizioni (live) la cui data, luogo e orario saranno comunicati con anticipo via posta elettronica, telefonata e sms. 2. I partecipanti alle audizioni non riceveranno alcun rimborso o compenso; le spese di viaggio sono completamente a carico dei concorrenti. 3. I concorrenti dovranno presentarsi alle audizioni muniti di valido documento d’identità e possibilmente con la base musicale salvata su CD o chiavetta USB. 4. Sono ammessi brani famosi EDITI in italiano.
5. I brani non dovranno avere una durata superiore ai 4’00” (quattro) minuti e dovranno essere eseguiti dal vivo su propria base musicale o con accompagnamento del Maestro di musica. 6. Il Direttore Artistico si avvarrà della collaborazione di una Commissione Musicale, che egli stesso presiederà. La Commissione Musicale è composta da un musicista, un esperto musicale e da un membro dell’Organizzazione. 7. Al termine delle audizioni, la Commissione Musicale sceglierà, a proprio insindacabile giudizio, i cantanti semifinalisti tenendo conto delle capacità interpretative, della voce e dell’originalità delle proposte. 8. I partecipanti che verranno ammessi alle semifinali dovranno essere iscritti a 50&Più
e verranno contattati via posta elettronica, telefonata o sms. L’elenco dei concorrenti semifinalisti sarà pubblicato anche sul sito www.italiaincanto.it e sulla pagina Facebook Italia in Canto oltre che sul sito nazionale www.50epiu.it e sulla pagina facebook associativa 50&Più. 9. Le semifinali si svolgeranno indicativamente nel mese di novembre 2019 (date e luogo ancora da definire). Con congruo anticipo ciascun semifinalista riceverà il bando con il Regolamento del Concorso Canoro e i testi delle canzoni con cui partecipare. 10. I semifinalisti saranno valutati da una Commissione Artistica che giudicherà e sceglierà, in modo insindacabile, i finalisti che parteciperanno alla 18a edizione della manifestazione canora “Italia in… Canto” 2020.
SCHEDA ISCRIZIONE AUDIZIONI 2019 ITALIA IN… CANTO Cognome ......................................................................................................................
Leggi il regolamento (sopra), compila la scheda con i tuoi dati, indica due canzoni (in lingua italiana) del tuo repertorio e invia tutto a mezzo posta, mail o fax entro e non oltre il 31 marzo 2019 ad uno degli indirizzi sotto indicati.
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NO I
CHIEDE DI PARTECIPARE ALLE AUDIZIONI DEL CONCORSO ITALIA IN... CANTO
2) Canzone _________________________________________ Tonalità ____________ .................................................................. LA FORZA DEGLI ANNI
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Consento il trattamento dei dati personali ai soli fini e scopi dell’evento anche per quanto concerne la pubblicazione su internet (www.50epiu.it e pagine collegate) di immagini e video relativi al predetto concorso canoro (art. 96 Legge 633/41). Tali dati potranno su mia richiesta, essere aggiornati o eliminati in qualsiasi momento come previsto dall’art. 7 del D.L. 30.06.2003, n. 196. Come modificato dal D.Lgs n. 101 del 10/08/2018 recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE 2016/679.
Italia in... Canto - 50&Più - dic.18
1) Canzone _________________________________________ Tonalità ____________
50&Più Servizio Eventi Associativi Via del Melangolo, 26 00186 Roma mail: infoeventi@50epiu.it fax: 06.6872597 Verrai contattato dalla segreteria del Concorso per partecipare alle audizioni che si terranno in varie regioni d’Italia.
B intervista di Renato Minore
UNA STORIA PER DARE VOCE ALLE FIGLIE DEL MARE +
__le INTERVISTE di 50&Più__
MARY LYNN BRACHT
La scrittrice statunitense Mary Lynn Bracht ha esordito con un romanzo su una delle pagine più oscure della Seconda Guerra Mondiale: il triste destino di migliaia di donne coreane fatte prigioniere e rese schiave sessuali dai soldati dell’esercito giapponese
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DICEMBRE 2018 I 55
MARY LYNN BRACHT FURONO DUECENTOMILA LE BAMBINE E RAGAZZE RIDOTTE A SCHIAVE SESSUALI, LE COSIDDETTE COMFORT WOMEN, SFRUTTATE, UMILIATE, UCCISE, DURANTE L’OCCUPAZIONE GIAPPONESE DELLA COREA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE. Una storia come molte altre, di violenza e di morte, rimossa o dimenticata per troppi decenni, che Mary Lynn Bracht, antropologa e scrittrice statunitense di origine coreana, ha messo Sopra, aprile 1945: al centro del suo primo e molto fortunato romanzo “comfort women” Figlie del mare (Longanesi), attraverso il racconto liberate dai soldati esemplare in cui è condensata la forza drammatica americani. Accanto, una manifestazione di quella tragedia collettiva. È l’odissea di Hanna, per ottenere dodicenne, che nel 1943 è rapita da un soldato giapgiustizia: ponese ed è costretta a vivere in un bordello in Manle partecipanti ciuria tra inenarrabili sofferenze. Questo fatto getta portano i ritratti di donne coreane un’ombra terribile su tutta la sua famiglia e condirese schiave. ziona per decenni anche la vita della sorella più piccola Emi, anche perché Hana si è fatta catturare nel tentativo di salvarla. Una vicenda ancora solo sfiorata dal punto anche vittima di una dittatura di vista storico che, dopo una decina di anni di ricerche sulla propria molto dura dove non esisteva famiglia anch’essa ferita dal comfort women, Bracht serra in una la libertà e non c’era spazio narrazione fittizia nella trama e nei personaggi dentro un contesto per le ragazze povere. Le perdi eventi ormai più che certi. Ma con la crudeltà della letteratura dei sone come mia mamma sono testimoni e una scrittura assai diretta che lascia parlare i fatti da state costrette a lasciare la losoli. È un viaggio nella storia della sua famiglia, trasformato nella ro patria, per indigenza e perprogressiva scoperta di un lato oscuro nella storia della Corea, perché ché volevano scoprire il resto sessantotto anni dopo Emi a Seoul chiede giustizia per le comfort del mondo: è così che sono women di fronte all’ambasciata di Tokyo e cerca di scoprire la verità diventate donne forti, motisu quanto è accaduto nel 1943. «Mi sono sempre chiesta cosa abbia vate, si sono ricostruite una permesso a queste donne di trovare la forza interna necessaria per vita da un’altra parte. Questa sopravvivere a una situazione del genere, per riuscire ad andare oltre loro forza mi ha sempre ispial dolore e acquisire attrarata: da bambina ero molto verso questa forza interna interessata ad ascoltare la un’indipendenza», dice Mary storia della loro infanzia ruFIGLIE DEL MARE DI MARY LYNN BRACHT Lynn Bracht. E aggiunge: rale e di come hanno reagito LONGANESI EDITORE «Sono cresciuta in un amal cambiamento in Texas, do380 PAGINE biente pieno di donne come ve mi trovavo io». Ma quello 18,60 EURO mia madre, sudcoreane, spodelle comfort women è stato sate con militari americani. un problema sepolto per Ero immersa in questa culmezzo secolo, tutti sapevano, tura della sopravvivenza, delnessuno parlava. Come se lo la forza di donne che non spiega la scrittrice che inconavevano alcun tipo di possitro durante un seminario debilità nel loro Paese perché dicato alla violenza delle donerano le ragazze del dopone nella letteratura? «Per guerra di Corea, donne che quasi cinquant’anni le poche si trovavano in un Paese nel vittime sopravvissute hanno pieno della ricostruzione, ma tenuto nascosta la verità, te-
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mendo di subire le conseguenze dell’onta su di sé e sulle loro famiglie». Dopo anni e anni di dittatura militare, solo negli anni Novanta il clima sociopolitico è cambiato, con l’inizio della democrazia. E con l’emergere con essa di organizzazioni a sostegno dei diritti delle donne, che hanno finalmente dato alle prime “donne di conforto” la possibilità di farsi avanti. Figlie del mare è un omaggio a queste donne e alla loro storia, nella speranza che parlando, scrivendo e dando ascolto alla loro devastante esperienza e alla loro forza nel lottare per la giustizia e la verità, le giovani generazioni se ne facciano testimoni e non dimentichino. Aggiunge Bracht: «Volevo mettere in luce questa storia e renderla nota al mondo occidentale, volevo che ne rimanesse un ricordo, e soprattutto un ricordo che non fosse filtrato soltanto dal punto di vista dei giapponesi
Kim Bok-dong, ex “comfort woman”, con un proprio dipinto raffigurante il giorno del suo sequestro, all’età di 14 anni. Sotto, tre ex “donne conforto” manifestano per ottenere scuse pubbliche e risarcimenti dal Giappone.
ma che fosse la storia vera di queste donne, soprattutto per il futuro». Sono le donne sopravvissute alle guerre le vere custodi della storia del loro Paese? Sono quasi sempre loro a mantenere in vita storia e tradizioni, a tramandare il ricordo di chi è perito parlandone a figli e nipoti e alla comunità intera. Occorre coraggio, forza e spesso anche la capacità di sopportare il dolore più feroce per sopravvivere a una guerra. Le donne sono sentinelle a guardia della loro storia, e della Storia stessa. Tutto questo viene troppo spesso trascurato. Può considerare il suo un romanzo femminista? Penso che sia un romanzo “umano”, riguarda ciò che accade alle donne in guerra e a quelle sottoposte alla schiavitù sessuale. Ma spero che tutti lo leggano. Quando stavo facendo ricerche, nel settore che riguarda le guerre di una grande li-
breria, non solo i clienti ma anche gli autori erano tutti uomini. Ho voluto riempire il vuoto, raccontare questa storia dal punto di vista di chi ne è stato vittima: e se questo è un punto di vista femminista, allora il mio romanzo è femminista. Il modo in cui ricordiamo le donne nella Storia è di fondamentale importanza. È in nome di questo che ancora oggi combattono le poche “donne di conforto” rimaste. Mi è sembrato importante che anche gli uomini avessero la possibilità di leggere qualcosa che riguarda un punto di vista tutto femminile. Una storia edificante del rapporto tra due sorelle, ma anche dura. Molto triste, commovente, quasi strappalacrime... Ho raccolto moltissime testimonianze reali in modo da poter creare un racconto immaginario aderente alla realtà, volevo soprattutto trasmettere le emozioni delle vittime. Vittime non sono soltanto le ragazze ma intere famiglie che si sono sentite oppresse dalla vergogna e hanno occultato il dolore, lo stesso che ho cercato di rendere attraverso la sorella di Hana, Emi. Emi è lo specchio della Corea. Mi chiedo fino a che punto si sia identificata in
questo sentimento, si sia commossa? Posso confessarle che ho anche pianto ripensando a tutto ciò che poteva passare nella mente di una di quelle migliaia di donne intrappolate nei bordelli. Un pianto necessario perché, solo attraverso un’emozione così forte, riuscivo a raccontare quell’atroce sofferenza e quel dolore infinito. In tutta la Corea del Sud ne restano soltanto ventinove di quelle donne oltraggiate. Quindici sono scomparse da quando ho completato l’ultima stesura di Figlie del mare. Svanendo, una a una, senza avere ottenuto la giustizia e il riconoscimento che meritano. Il ricordo è molto importante sia per chi è stato protagonista della violenza sia per le generazioni future? Certo. Bisogna rompere il muro del silenzio, parlare, anche se è doloroso e traumatico. La parola è la prima forma di resistenza, il silenzio cancella, deforma, crea vittime che non sono in grado di ripensare a ciò che è successo. Dobbiamo invece essere in grado di passare il testimone a chi viene dopo di noi e questa generazione dovrà passarlo alle altre che verranno. Le persone si ricordano le cose non tanto per quanto effettivamente sia successo, ma per come sono state raccontate. La storia è storiografia, dramma, commedia, immaginazione, sperimentazione. Sono queste le cose che rimangono nei nostri cuori, diventano quella cosa viva e incisa nella
carne che è il ricordo. Delle due Coree e della riappacificazione in atto si parla molto in questi tempi. Pensa che la letteratura possa promuovere la comprensione tra Paesi e Culture? Nell’universo della comunicazione dominato dai media e dal Web, noi sappiamo o crediamo di sapere tutto ciò che accade, ma la letteratura ha una diversa possibilità: entra dentro l’esperienza, dentro una vita, perfora tutto ciò che è stato vissuto alla ricerca del suo nocciolo duro e indistruttibile. Con le traduzioni ogni lettore, e in qualsiasi Paese, ha la possibilità di capire e rivivere in prima persona le esperienze lontane. In Giappone si è parlato del suo libro, è stato discusso? Questa vicenda è stata per molti anni uno dei più gravi motivi di attrito tra le due potenze asiatiche. L’esistenza delle “donne conforto” è stata ammessa dal governo giapponese nel 1993 e solo nel 2015 è stato definito formalmente crimine di guerra per cui lo Stato ha chiesto scusa, è stato istituito un fondo monetario delle sopravvissute. Il tema è molto dibattuto ed esistono libri e testimonianze in Corea dove il mio romanzo sarà presto tradotto, spero che avvii un altro processo di conoscenza e di riparazione. Purtroppo i testi coreani non sono tradotti nelle lingue occidentali. È in ogni caso non si è ancora arrivati a una vera ammissione di colpa.
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__TENDENZE__
DECORAZIONI AL PAN DI ZENZERO
NATALE GOLOSO
CANNELLA, CHIODI DI GAROFANO, NOlare ai suoi consiglieri, biscotti allo zenzero CE MOSCATA E ZENZERO. Sono queste raffiguranti il proprio volto. Con il pan di le spezie alla base dei ginzenzero, però, si possono gerbread man, i biscotti preparare non solo omiCON IL GINGERBREAD a forma di omino che ni ma anche casette, stelSI POSSONO PREPARARE NON vengono preparati, in ocle, alberi, renne, gnomi SOLTANTO I PROFUMATISSIMI casione delle festività nae tutto ciò che ci regala BISCOTTI, AMATI DA GRANDI E BAMBINI, MA ANCHE talizie, nei Paesi anglola nostra fantasia; in tale “GUSTOSE” DECORAZIONI NATALIZIE sassoni e nel Nord Euromaniera possiamo utilizDA UTILIZZARE PER ABBELLIRE pa. Una tradizione che viezare questi biscotti proLA CASA E L’ALBERO DI NATALE ne da lontano - si parla del fumati per decorare l’aldi Rachele Randon 992 d.C. per opera dei mobero o la casa. Basta rinaci armeni - e diffusasi persino alla corte cordarsi, prima di infornare l’impasto, di dei re, anche se, in alcuni casi, con delle vafare un foro alla sommità del biscotto, per rianti. Si racconta, infatti, che Elisabetta I, il nastrino rosso che utilizzeremo succesin prossimità del Natale, fosse solita regasivamente per appenderli.
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58 I 50epiumagazine.it I DICEMBRE 2018
__ITINERARI__
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In ogni città, in prossimità del Natale, ci sono piazze dove perdersi tra bancarelle, addobbi e dolci
NEI MERCATINI, LUCI, COLORI E SAPORI DELLA TRADIZIONE di Giulia Rachele Deli IL PRIMO FU ALLESTITO A DRESDA E RISALE AL 1434; un documento ufficiale, infatti, riporta che in quella città, il lunedì precedente al Natale, fu allestito uno Striezelmarkt, un mercato in cui erano venduti gli Striezel, i tipici dolci tedeschi. Ma la storia dei mercatini di Natale pare abbia avuto inizio almeno un secolo prima a Strasburgo, in Alsazia, e in alcune città della Germania, nelle quali, il 6 dicembre, per San Nicola, si allestivano mercati per vendere prodotti alimentari e artigianali. I “mercatini di San Nicola”, nel corso dei secoli si sono trasformati in Christkindlmarkt (il Mercatino del Bambino Gesù) prolungando le vendite fino alla Vigilia di Natale e oltre, e diffusi a macchia d’olio attraverso tutta
l’Europa, fino al nostro Paese. Ognuno ha le proprie caratteristiche, offrendo specialità tipiche del luogo che lo ospita, ma tutti hanno un filo invisibile che li lega, fatto di luci diffuse, profumi, allegria. In Italia non c’è città in cui, in prossimità delle festività natalizie, non venga allestito un mercatino. Tra i più conosciuti ci sono quelli in Trentino e nell’Alto Adige (con Trento, Bolzano, Merano, Vipiteno e Rovereto in testa), Friuli Venezia Giulia (con Trieste, Udine, Pordenone), Valle d’Aosta (con Aosta, Courmayeur e Gressoney), ma anche Milano, con “Oh Bej! Oh Bej!”, Napoli, con la famosissima San Gregorio Armeno, Salerno, con le “Luci d’Artista”, fino ad Alberobello, con le “Christmas Light” tra i trulli.
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UN SOGNO CHIAMATO ARMENIA In un tempo lontano era molto più vasta, adagiata su un territorio - ancora oggi in prevalenza montuoso e ricco di vulcani spenti. L’Armenia resta un importante crocevia di culture, religioni e popoli. Un luogo di passaggio, eppure ambito, con una storia millenaria, dalle radici profondamente cristiane
U
di Loris Porcheri «USCII DALLA TENDA NELL’ARIA FRESCA DEL MATTINO. Il sole stava sorgendo. Contro il cielo terso si stagliava una montagna con due picchi bianchi innevati. “Che montagna è?”, ho chiesto, allungandomi, e ho sentito la risposta: “Questo è l’Ararat”. Che effetto possono avere alcune sillabe! Avido ho guardato la montagna biblica, ho visto l’arca ormeggiata al suo apice con la speranza della rigenerazione e della vita, ho visto sia il corvo che la colomba, che volavano via, i simboli della punizione e della riconciliazione ...». Questa descrizione dell’Ararat, con le sue cime innevate e il suo simbolismo religioso, ci è stata regalata dal poeta russo Aleksandr Pushkin nel suo Viaggio verso Arzrum, un’opera in cui l’autore narra le vicende della guerra russo-turca del 18281829, attraverso il Caucaso. Un conflitto che gettò le radici dell’attuale assetto politico della regione. Pur essendo situato in un’area strategica tra Turchia, Azerbaijan, Iran e Armenia, il monte Ararat - che formalmente si trova in territorio turco mentre il confine armeno dista una trentina di chilometri - è da sempre associato all’Armenia, la cui popolazione per secoli ha abitato le sue pendici, e ha dato vita al primo Paese cristiano della storia. Una scelta avvenuta nel 301 d.C. quando re »
IN VIAGGIO MESROP MASHTOTS
IL KHACHKAR
PROFUMI, COLORI, SAPORI
È stato un monaco cristiano vissuto verso la fine del 300 d.C., a cui si deve l’invenzione dell’alfabeto armeno, nel 405. Egli intuì che il popolo avrebbe appreso meglio i testi sacri, se fossero stati scritti nella lingua con cui si esprimeva.
Il Khachkar è un cippo funerario, solitamente a forma di croce, intarsiato e decorato con disegni, ed è tipico dell’Armenia. Finora ne sono stati rinvenuti circa 40mila, i più antichi dei quali risalgono al 1200.
Carne, pesce, verdure, sempre mescolate a spezie profumate ed erbe, rigorosamente fresche. I piatti forti sono i khorovatz (spiedini d’agnello o di carne), i topik (fagottini vegetali), il pastermà (manzo affumicato, speziato).
IL MONTE ARARAT Tiridate III si convertì e proclamò il Cristianesimo religione di Stato. Un cammino spirituale giunto al culmine per l’opera di evangelizzazione intrapresa da San Gregorio Illuminatore che, all’epoca, predicava nelle terre governate dal sovrano. La leggenda narra che all’inizio re Tiridate III era particolarmente ostile a Gregorio, il quale si rifiutava di venerare gli dèi pagani cari al sovrano; per questo Tiridate lo fece imprigionare e gettare in un pozzo posto nella prigione reale che si trovava sulla collina di Khor Virap, non lontano dal monte Ararat. Gregorio sarebbe dovuto morire di stenti, ma in realtà veniva nutrito da alcune donne cristiane, che in gran segreto gli portavano del cibo tutti i giorni. Passati 13 anni dalla sentenza di morte pronunciata contro Gregorio, re Tiridate perse la ragione a
UN VULCANO
Custode di un mistero È considerata la montagna più alta della Turchia, in realtà è un vulcano rimasto attivo fino a circa 10mila anni fa, anche se eventi drammatici - come il disastroso terremoto che scosse la Turchia nel 1840 pare siano da imputare ad eruzioni esplosive di questo gigante dormiente. Le sue cime, il Piccolo (3.925 mt) e il Grande Ararat (5.165 mt), perennemente innevate, forse conservano uno dei più grandi misteri della storia: l’Arca di Noè.
Il monastero di Khor Virap all’alba.
62 I 50epiumagazine.it I DICEMBRE 2018
Yerevan, scorcio del centro storico della capitale. In apertura, il monastero di Ghegard.
causa di Ripsima, una fanciulla cristiana che rifiutò la corte del sovrano e per questo fu uccisa. A seguito della morte della ragazza, Tiridate divenne “simile ad un cinghiale selvatico”, portando distruzione nella città e ai suoi abitanti. Ma Khosrovidukht, la sorella del re, sognò un angelo che ordinò di liberare Gregorio con la promessa che avrebbe salvato il fratello
e tutta la città. Così fu fatto e Gregorio curò Tiridate il quale, riacquistata la ragione, si convertì al Cristianesimo e proclamò che esso diventasse religione di Stato. Oggi sulla collina di Khor Virap è possibile ammirare uno splendido monastero, alle cui spalle si scorgono, imponenti, le due cime innevate del monte Ararat. All’interno delle mura del monastero, in prossimità della chiesa, è possibile visitare il pozzo in cui sopravvisse San Gregorio. Crocevia tra il mondo islamico e quello cattolico, l’Armenia è un Paese “giovane” nonostante la sua storia millenaria, avendo proclamato la propria indipendenza solo nel 1991. Il suo territorio, drasticamente ridotto rispetto agli antichi fasti, è custode di chiese e mo-
ARMENIA YEREVAN - ECHMIADZIN - GORIS - TATEV - KHDZORESK - DILIJIAN GOSHAVANK - GYUMRI - AMBERD - GARNI - GHEGARD
GEORGIA Gyumri
Dilijian Sagmosavank
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Dall’11 al 19 maggio 8 notti/9 giorni
Goshavank
YEREVAN
Un viaggio nella culla di una cultura antichissima e nella storia millenaria della Chiesa armena. Terra di reminiscenze bibliche con monasteri edificati in luoghi scenografici, altopiani coperti da pinete sconfinate e ghiacciai, laghi panoramici incastonati nelle vallate del Monte Ararat dove i villaggi sono immersi in atmosfere del passato.
Goris
IRAN
nasteri disseminati su di un territorio ora montuoso, ora pianeggiante, con canyon, foreste e laghi che ti accompagnano in un viaggio unico, che ti spinge alle radici della fede. Il complesso monastico di Tatev, fondato nel IX secolo, arrivò a raccogliere, tra il XIII e XIV secolo, quasi 700 villaggi e molti monasteri, diventando il centro religioso di punta di tutta l’Armenia. Oggi è possibile raggiungerlo utilizzando la teleferica più lunga del mondo, conosciuta come Wings of Tatev, le Ali di Tatev, le cui cabine sorvolano la gola del fiume Vorotan. Il monastero di Goshavank, risalente al XII secolo, era uno dei centri educativi di punta dell’Armenia. Lì si insegnavano, oltre all’armeno, anche il latino, il greco e si impartivano lezioni di musica. Nella sua biblioteca erano conservati centinaia di volumi ricopiati a mano. In prossimità della chiesa principale ci sono dei Khachkar, delle croci in pietra scolpita, tipiche dell’Armenia.
Khdzoresk
Tatev
1° giorno: partenza per Yerevan Volo di linea per Yerevan. Arrivo e trasferimento in hotel, sistemazione immediata nelle camere riservate. 2° giorno: escursione a Echmiadzin Visita del centro storico di Yerevan (782 a.C.) e di Echmiadzin, il Vaticano armeno. 3° giorno: Yerevan - Goris Partenza per Goris e sosta al monastero di Khor Virap, alle falde del biblico Monte Ararat. Proseguimento per Areni e visita del monastero di Noravank (risalente al XIII secolo) e dell’interessante sito archeologico di Karahounge. 4° giorno: escursione a Tatev e Khdzoresk Visita del complesso monastico di Tatev e proseguimento per il villaggio rupestre di Khdzoresk. 5° giorno: Goris - Dilijian Visita al caravanserraglio di Selim (XIV secolo) e del cimitero di Noraduz dove sono disseminate le antiche croci di pietra armene (oltre 1.000 Khachkar). 6° giorno: Goshavank - Gyumri Visita del monastero di Goshavank (XIII secolo) con la croce antica scolpita e chiamata “la ricamata“. Vi-
sita dei complessi architettonici di Sanahin (966 d.C.) e Haghpat (976 d.C.). 7° giorno: Amberd Yerevan Visita della fortezza di Amberd (2.300 m) e del villaggio di Sagmosavank. 8° giorno: escursione
a Garni e Ghegard Visita del Tempio di Garni, del Monastero di Ghegard (XIII secolo), del complesso monastico di Ghegard (XIII secolo). 9° giorno: Yerevan rientro in Italia Trasferimento in aeroporto e volo di rientro in Italia.
Quote individuali di partecipazione: In camera doppia (minimo 16 partecipanti) In camera doppia (minimo 20 partecipanti) Supplemento camera singola Tasse aeroportuali e carburante (da riconfermare) Assicurazione (medico/bagaglio/annullamento)
€ 1.410 € 1.360 € 260 € 260 € 100
Quota d’iscrizione per i non soci: € 45
La quota comprende: Voli di linea per Yerevan e ritorno - Trasferimenti con pullman gran turismo - Pernottamenti in hotel 3/4 stelle con trattamento di pensione completa - Visite, escursioni e ingressi - Concerto di quartetto vocale nel monastero di Ghegard - Visita delle Cantine del Brandy a Yerevan - Guida/accompagnatore locale parlante italiano. La quota non comprende: Assicurazione (medico/bagaglio/annullamento) - Tasse aeroportuali - Pasti non previsti, bevande, mance e tutto quanto non specificato.
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DICEMBRE 2018 I 63
scienze STAR BENE PREVENZIONE SALUTE TECNOLOGIA
Al Policlinico Gemelli di Roma è in funzione da due anni una sala cinematografica che programma film in prima visione. In tal modo i pazienti ricoverati e i famigliari non si sentono fuori dal mondo __STAR BENE__
LA MAGIA DEL CINEMA ENTRA IN OSPEDALE di Giovanna Dall’Ongaro
LE DIMENSIONI DELLO SCHERMO SONO 12X6 E LA CURVATURA È IDEALE PER AVERE IMMAGINI PERFETTE. La qualità del suono è garantita dalle più avanzate tecnologie. I posti in sala sono 130, comodi e sapientemente distribuiti per permettere a tutti una buona visione. Il pavimento è in legno e il soffitto è pieno di luci pronte a spegnersi al momento giusto. Quando diciamo che la sala MediCinema all’interno del Policlinico Gemelli di Roma “sem-
bra” un vero e proprio cinema, il professor Celestino Pio Lombardi, direttore di Chirurgia Endocrina Università Cattolica-Policlinico Agostino Gemelli di Roma, è pronto a correggerci. E, in veste di Responsabile Scientifico MediCinema Italia, ci spiega in cosa abbiamo sbagliato. Dal 2016 è attiva al Policlinico Gemelli la prima sala MediCinema, uno spazio per proiezioni cinematografiche per i pazienti e i loro famigliari che sembra un vero un cinema… Non “sembra”, “è” un vero cinema con tutte le caratteristiche tecniche e di sicurezza delle sale cinematografiche. Per co-
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struirlo abbiamo impiegato due anni. Non è stata un’impresa facile: gli ospedali hanno le loro regole e così anche le sale cinematografiche, per adeguarci ad entrambe le normative abbiamo dovuto eseguire molti lavori. Ma ne è valsa la pena. Per quale motivo una sala cinematografica in un ospedale? Quali vantaggi offre? Abbiamo verificato che la visione dei film produ-
+ L’ASSOCIAZIONE MEDICINEMA APRIRÀ UN’ALTRA SALA CINEMATOGRAFICA ALL’OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO. L’OBIETTIVO È DARE SOLLIEVO AI PAZIENTI E AI LORO FAMIGLIARI
La terapia del grande schermo
250 I pazienti su cui è stato effettuato uno studio per testare i benefici del cinema sulla salute
L’associazione MediCinema si occupa di allestire veri spazi cinema all’interno delle strutture ospedaliere e case di cura italiane. Si tratta di ambienti identici a quelli di una sala cinematografica, ma accessibili anche a pazienti a letto o in carrozzina, per consentire a tutti di lasciarsi incantare dalla magia del grande schermo
ANTEPRIME
WINNIE THE POOH
L’iniziativa MediCinema è stata sostenuta da Walt Disney Italia che ha messo a disposizione dei piccoli pazienti i suoi capolavori anche in anteprima, come per il film d’animazione Coco.
Con Ritorno al bosco dei 100 acri, Christopher Robin, il bambino che ha ispirato la storia di Winnie the Pooh, è alle prese con la difficile vita da adulto. In sala al Gemelli lo scorso 13 settembre.
ce un cosiddetto “effetto pausa” nella vita delle persone ricoverate, induce uno stato d’animo positivo e riduce l’ansia. Nei pazienti più piccoli si è osservata anche una riduzione del livello di rabbia nei confronti dei genitori. Non va sottovalutato poi
il fatto che le procedure previste prima e dopo la proiezione, come la prenotazione, l’attesa dell’accompagnatore, il ritorno in reparto ecc., fanno passare più velocemente il tempo e permettono ai ricoverati di socializzare con i volontari o gli infermieri
PER SENSIBILIZZARE
Il cortometraggio Roba da Grandi, con Giorgio Panariello, per la raccolta fondi delle nuove sale cinema negli ospedali, è stato presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
incaricati di occuparsi dei loro spostamenti. Che tipo di film vengono proiettati? Sono tutti film di prima visione, a volte proiettati addirittura in anteprima. E ciò permette di creare un legame con il mondo esterno. Il paziente ha infatti modo di commentare lo stesso film visto da un amico o un parente in un cinema tradizionale. Solitamente si tratta di commedie. Ci sono proiezioni per adulti e proiezioni per bambini. La sala può accogliere 8 letti e 12 carrozzine per consentire a tutti di poter avere del sollievo grazie al cinema. DICEMBRE 2018 I 65
__SCIENZE STAR BENE__
+ DALLE STELLE AI CARTONI
OSPITI ILLUSTRI
Guardando lo spazio Lo scorso marzo i piccoli degenti dell’Oncologia pediatrica e della Neurochirurgia infantile dell’ospedale Gemelli hanno assistito alla proiezione del docufilm Expedition, di Alessandra Bonavina, sulla preparazione degli astronauti prima del viaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale. All’evento ha partecipato l’astronauta Paolo Nespoli, protagonista di questo documentario. PER I BAMBINI
Disney e Gemelli La Walt Disney Company Italia, tra i primi sostenitori del progetto MediCinema, ha messo a disposizione del Policlinico Gemelli l’intera collezione Disney-Pixar in Blu-Ray al fine di contribuire al benessere dei piccoli pazienti.
Uno studio scientifico dimostra che assistere alla proiezione di un film, durante il ricovero ospedaliero, aumenta il benessere dei pazienti
QUANTO FA BENE VEDERE UN FILM? LA “MEDICINEMA” FUNZIONA DAVVERO? Secondo i risultati di un recente studio clinico condotto dal Policlinico Gemelli, in collaborazione con il Centro Clinico Nemo e Spazio Vita-AUS Niguarda di Milano, la risposta è “sì”. Ma quali sono gli effettivi benefici che la visione di un film offre ai pazienti ricoverati in un ospedale? Un team di neuropsichiatri infantili e psicologi dell’età evolutiva ha misurato su basi scientifiche i vantaggi del cinema per il benessere non solo dei degenti, costretti al ricovero a causa di importanti malattie croniche o acute, ma anche per l’intero nu-
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cleo familiare. Lo studio ha coinvolto circa 250 pazienti, di cui 120 bambini, e ha constatato il potere terapeutico del grande schermo. I risultati parlano di una magia del cinema diversa da quella comunemente intesa. Innanzitutto, è stato osservato un miglioramento tra il 20 e il 30% nella percezione del dolore. Che non è cosa da poco. Inoltre è emerso che, a differenza dei pazienti rimasti in corsia, la maggior parte (ben l’80%) di quelli che avevano assistito alle proiezioni in una vera e propria sala cinematografica dimenticavano per qualche ora di trovarsi in ospedale rias-
saporando l’atmosfera di una vita normale, fatta di pomeriggi o serate passate al cinema con gli amici. Diventare spettatori del grande schermo permette anche di alleviare gli stati di tensione, insofferenza e rabbia. Un bel film, emozionante, avvincente e divertente, è capace di ridurre nei bambini i sintomi di ansia e di depressione e di offrire sollievo da alcuni disturbi psicosomatici come il mal di pancia, così frequenti tra i piccoli degenti. Ma la magia del cinema arriva anche oltre, migliorando le relazioni famigliari e rendendo i pazienti più disposti ad accettare le cure mediche.
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__SCIENZE PREVENZIONE__
Può aumentare il ricorso a cure mediche e la spesa per l’acquisto di farmaci, allungando persino i tempi di attesa negli studi dei medici di base e per visite specialistiche o indagini radiografiche
INSTABILITÀ ARTICOLARE: COME AFFRONTARLA di Alessandro Mascia
INDAGINI STRUMENTALI...
SPORT: SÌ O NO?
In radiologia la “risonanza magnetica sotto carico” (ortostatismo) consente in modo preciso la valutazione della instabilità delle articolazioni preposte al carico. In tale maniera si comprende meglio quali siano gli effetti e la deformazione indotta dalla simulazione del carico sulle articolazioni. È uno strumento molto utile per la valutazione di chi ha i legamenti delle ginocchia lesionati.
Un’attività motoria adeguata per questo tipo di problemi è indispensabile per contenere la progressione della patologia. Devono essere sport di carico non eccessivamente dinamici, come il Pilates, o il Tai Chi, e comunque tutte quelle attività moderate che permettono ai recettori articolari di apprendere un adeguato controllo del movimento.
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L’AUMENTO DELL’ETÀ MEDIA DEL GENERE UMANO È UNO DEI PRINCIPALI MOTIVI CHE HA DETERMINATO UN’ESPOSIZIONE SEMPRE PIÙ CRESCENTE AD UNA SERIE DI DISTURBI LEGATI ALL’USURA DELLE ARTICOLAZIONI. Sono molte le persone che accusano disturbi legati ad un problema della biomeccanica articolare che prende il nome di “instabilità articolare”. Con questa si intende una condizione di ipermobilità delle articolazioni dovuta alla mancanza di un adeguato contenimento da parte di legamenti, capsula articolare, muscoli e tendini. Alla base di questa situazione troviamo fattori congeniti, adattativi, traumatici, ma anche la sedentarietà. È quindi una sindrome che abbraccia trasversalmente tutte
le fasce di età. Per quanto riguarda la componente congenita, si tratta di soggetti abituati sin da piccoli a confrontarsi con la difficoltà indotta da legamenti che sono più lunghi del normale, e quindi meno stabilizzanti. In questi soggetti la lassità legamentosa è diffusa in tutte le articolazioni, piccole e grandi, soggette al carico e non. Le articolazioni più esposte a degenerazione precoce sono chiaramente quelle soggette al carico come le anche, le ginocchia, i piedi e la colonna vertebrale. L’ipermobilità di tipo adattativo è invece presente nelle persone che hanno fissato adattamenti posturali (per traumi, squilibri posturali, grandi cicatrici, interventi chirurgici, aderenze e tanti altri fattori) tali da trasmettere un carico eccessivo e squilibrato soltanto su alcune articolazioni.
Questa condizione protratta nel tempo induce uno squilibrio nel complesso articolare tale da portare ad instabilità cronica ingravescente. Nel caso in cui invece la causa sia di origine traumatica (incidenti, distorsioni, traumi sportivi) con rottura di uno o più legamenti e, nei casi peggiori, anche della capsula articolare, l’ipermobilità è la conseguenza immediata da risolvere soltanto chirurgicamente. Tutte le condizioni appena descritte portano ad un quadro comune caratterizzato dall’usura precoce, asimmetrica e progressiva degli annessi articolari come la cartilagine, i menischi, le capsule ed i legamenti. In casi più gravi e inveterati si può arrivare a “consumare” la superficie ossea al di sotto della cartilagine (ossosubcondrale) con quadri clinici
di infiammazione difficile da contenere se non per mezzo di un intervento chirurgico che prevede - nei casi in cui le due rime articolari non siano compromesse la ricostruzione delle strutture lesionate (come legamenti, tendini e capsula articolare). Nei casi invece in cui si evidenzia una importante usura delle superfici articolari, può essere necessario impiantare una protesi. La mancanza di contenimento da parte dei legamenti determina un’alterazione dei corretti rapporti articolari. Le ginocchia possono aumentare il varismo (ginocchia del cavallerizzo) o il valgismo (ginocchia ad X), il piede può andare più facilmente incontro a distorsioni, le vertebre lombari possono “scivolare” in avanti o indietro (listesi della quarta o della quinta vertebra lombare). Questi sono soltanto alcuni esempi degli effetti prodotti dall’instabilità. Sono patologie progressivamente ingravescenti ed il primo dovere è quello di attuare delle strategie di intervento tempestive ed efficaci che possano scongiurare la necessità di ricorrere ad un eventuale intervento chirurgico. Nei casi più lievi (ma anche prima e dopo l’intervento chirurgico) la riabilitazione occupa un ruolo centrale per ricreare sui recettori articolari e sui muscoli un efficace controllo stabilizzante. I “recettori articolari” sono sistemi di cellule nervose che mandano e ricevono
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LE INFILTRAZIONI DI ACIDO IALURONICO POSSONO ESSERE DI GRANDE AIUTO NEL RALLENTARE L’EVOLUZIONE INFAUSTA DI PATOLOGIE DELLE CARTILAGINI ARTICOLARI
informazioni dalle e verso le articolazioni, per controllare in ogni momento la posizione del corpo nello spazio ed il rapporto reciproco delle ossa e dei muscoli che compongono ogni articolazione. In un secondo momento lo sport aiuta il mantenimento dei risultati ottenuti, tenendo viva la memoria articolare.
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È essenziale RIABILITARE la tempestività E RIEDUCARE di intervento per arrestare gli effetti del tempo sulle cartilagini L’ATTIVAZIONE DEL CONTROLLO
In riabilitazione esistono diverse metodiche che hanno come obiettivo l’attivazione del controllo della stabilità articolare attraverso “l’allenamento” del sistema propriocettivo. Si eseguono esercizi statici di tenuta degli assi fisiologici delle articolazioni, ma anche esercizi dinamici sia lenti che veloci per mezzo dei quali i recettori articolari vengono “rieducati” a controllare la corretta esecuzione del movimento. Gli elementi articolari che hanno perso tenuta (come, ad esempio, i legamenti) devono essere supportati da un maggior controllo da parte dei muscoli. DICEMBRE 2018 I 69
__SCIENZE SALUTE__
La cronica malattia infiammatoria della pelle, sempre in agguato tra remissioni e recidive, insidia due milioni e mezzo di italiani. Ma sul fronte terapeutico le novità risultano essere ormai continue
NUOVE TERAPIE PER LA PSORIASI di Paola Stefanucci
LA PIÙ DIFFUSA
MALATTIA FAMILIARE
In base all’estensione sulla superficie cutanea delle lesioni, al grado di eritema e desquamazione, alla risposta alle terapie, la malattia si classifica in lieve, moderata e grave. Quella più rappresentata è la psoriasi “a placche” di grado lieve-moderato. Si cura con terapie locali. Nelle forme gravi sono indicati i farmaci sistemici o biologici. Nessuna terapia assicura un’eradicazione totale e durevole, anche se non è raro osservare remissioni totali e persistenti.
Il 30% dei soggetti psoriasici ha una storia familiare nei parenti di primo grado. Se entrambi i genitori ne sono affetti, la probabilità che la psoriasi entri nel destino dei figli è molto alta, tendendo a scatenarsi in particolari condizioni di stress emotivo e fisico come grattamento, ustioni, cicatrici chirurgiche, traumi accidentali, aumento dell’indice di massa corporea, infezioni delle alte vie respiratorie, assunzione di alcuni farmaci, etilismo e tabagismo.
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METTE A DURA PROVA LA PELLE (E LA PAZIENZA) DI CHI NE È AFFETTO. La terapia attuale spegne la malattia, ma non ne libera definitivamente. La psoriasi può ripresentarsi. Imprevedibile. Anche questo, insieme al protrarsi delle lunghe cure, contribuisce a scoraggiare i pazienti, oltre ai segni cutanei, spesso fonte di disagio, insicurezza ed (auto) emarginazione sociale. È facile immaginare l’impatto negativo di questa patologia, ormai considerata invalidante, sulla vita quotidiana: dalla scelta dei vestiti alle attività sportive (come, ad esempio, il nuoto), dall’attività professionale alle relazioni interpersonali. Fortunatamente sul fronte terapeutico i rimedi sono in continua evoluzione. Ne parliamo con Piergiacomo Calzavara Pinton, direttore della
Clinica Dermatologica degli Spedali Civili e Università di Brescia, nonché presidente della SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse. La psoriasi, professore, ha segni particolari che ne fanno una malattia inconfondibile? La caratteristica di questa dermatosi, autoimmune e cronica, è la comparsa di lesioni infiltrate costituite da eritema e desquamazione in certi sedi d’elezione (gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, regione sacrale) e, talvolta, su tutto il corpo. Le chiazze sono ricoperte da squame secche e madreperlacee. Grattandole, si staccano facilmente, come una goccia di cera da un tessuto. Al di sotto
Nella foto, Piergiacomo Calzavara Pinton, direttore della Clinica Dermatologica degli Spedali Civili e Università di Brescia.
la pelle si presenta rossa, lucida e può facilmente sanguinare (segno della rugiada sanguigna o di Auspitz). Secondo la forma e le dimensioni delle lesioni si distinguono vari tipi di psoriasi: a placche, che è la più comune, guttata, con piccole chiazze su tutto il corpo, pustolosa, inversa, psoriasi eritrodermica (quando colpisce tutta la superficie del corpo). Le manifestazioni cutanee sovente si associano a prurito, bruciore e dolore. È difficile giungere alla diagnosi? Pur nelle sue varianti, la diagnosi
di psoriasi non è difficile per il dermatologo. Può esserlo nelle forme minime iniziali. Nelle fasi iniziali le chiazze sono poche, rosse, solo leggermente rilevate. Ci sono molte patologie come eczemi, linfomi cutanei e infezioni micotiche che possono simulare questo quadro clinico. Talvolta nei pazienti psoriasici, anche di grado lievemoderato, si osserva un atteggiamento rassegnatario. Perché secondo lei? Forse per un difetto di comunicazione tra il mondo clinico e i pazienti. Spesso i pazienti non hanno idea di che cosa si possa fare. Sono fermi all’assenza di alternative terapeutiche. Attualmente, secondo lei, qual è il trattamento farmacologico più efficace per dominare la psoriasi di gravità lieve o moderata? L’associazione tra calcipotriolo (derivato della vitamina D3) e cortisonico rappresenta oggi la terapia locale più efficace contro la psoriasi. Il trattamento locale funziona solo - è bene ribadirlo se il paziente aderisce alla terapia. La (scarsa) aderenza terapeutica nella psoriasi è una sfida per il dermatologo… Se il trattamento è untuoso, ha un odore non gradevole, una scarsa rapidità d’azione ed è per di più costoso, è molto facile che il paziente non segua la terapia. Le probabilità di aderenza e di
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LA PSORIASI PUÒ COMPARIRE A QUALSIASI ETÀ. TUTTAVIA, SI OSSERVANO IN PARTICOLARE DUE PICCHI: UNO IN ETÀ PEDIATRICA E UNO NEGLI ADULTI TRA I 20 E I 40 ANNI
un risultato terapeutico positivo aumentano se il paziente può, invece, avvalersi di un prodotto che agisca rapidamente, controlli bene i sintomi e sia gradevole. La nuova formulazione in schiuma spray non unge, non sporca ed è facile da applicare. Si tratta di una innovazione importante per tutti i pazienti e ancor più per quei pazienti che non possono essere trattati con farmaci o non possono giovarsi della fototerapia. La schiuma permette di ottenere a livello cutaneo una concentrazione molto più alta di principi attivi, completamente dissolti nel veicolo, che eliminano rapidamente il prurito e tutto ciò che è connesso al prurito, come l’insonnia, migliorando così di molto la qualità della vita.
OLTRE LA CUTE: LA SINDROME MULTIORGANO
La ricerca scientifica ha evidenziato la correlazione tra psoriasi e altri processi infiammatori extracutanei. Numerosi studi hanno, infatti, dimostrato l’associazione tra psoriasi e un’artropatia infiammatoria (artrite psoriasica), che si manifesta con dolore, gonfiore, rigidità articolare. È stata anche rilevata nelle persone psoriasiche una maggior incidenza della sindrome metabolica, che si traduce in obesità, diabete, patologie cardiovascolari. Ragion per cui oggi la Dermatologia considera la malattia una vera e propria sindrome multiorgano. Così lo specialista di fronte alla psoriasi ha assunto il ruolo di “medico sentinella”, valutando anche l’eventuale coinvolgimento di altri organi o apparati, e non trascurando nemmeno il disagio psichico che questa patologia può provocare nei pazienti.
Pregiudizio da sfatare: la psoriasi è una malattia a carattere genetico e non è infettiva
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__SCIENZE SALUTE__
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MITI E LEGGENDE
ZUCCHERO
Meglio sapere che... • Gli zuccheri non migliorano apprendimento o memoria. • Bianco o grezzo, il valore nutrizionale dello zucchero non cambia in modo significativo. • I succhi di frutta “senza zucchero” contengono fino al 10% di saccarosio, fruttosio e glucosio. • Caramelle e chewing-gum dolcificati con sorbitolo, xilitolo o maltitolo inducono effetti lassativi se si superano i 20 g al giorno (10 caramelle). • “Light” o “senza zucchero” non significa poche calorie: leggere sempre l’etichetta e moderare le quantità. • Gli edulcoranti sostitutivi non aiutano a perdere peso se non si riducono le calorie assunte e si aumentano quelle spese. (fonte: Linee guida Inran)
C’è chi li definisce “veleni bianchi”. Di certo sono un problema per la salute da non sottovalutare, viste le conseguenze di un consumo eccessivo
SALE & ZUCCHERO: ATTENTI A QUEI DUE! a cura di Fondazione Umberto Veronesi CON ENFASI ECCESSIVA C’È ANCHE CHI LI DEFINISCE “VELENI BIANCHI”. Non arriviamo a tanto, ma il sale e lo zucchero nella nostra alimentazione rappresentano un problema per la salute di molte persone. Ne consumiamo quantità eccessive: pizzico dopo pizzico, l’abitudine a piatti “drogati” di sapidità e dolcezza compromette il nostro stato di salute. IL SALE
Il sodio, contenuto nel sale, è un nutriente essenziale per molte funzioni del nostro organismo, ma se consumato in eccesso comporta un prezzo davvero salato: l’aumen-
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to della pressione arteriosa. L’ipertensione cronica riguarda oltre la metà degli italiani con più di 65 anni ed è un importante fattore di rischio per malattie vascolari come ictus e infarto. Inoltre, l’abitudine al troppo sale è connessa a problemi renali, osteoporosi, alcuni tumori come quelli dello stomaco. Per non aumentare questi rischi, dovremmo mantenerci al di sotto dei 5 g al giorno di sale, ovvero meno di 2 g al giorno di sodio, stando ai limiti massimi indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Sembra tanto? Invece mediamente noi italiani ne consumiamo
il doppio, avverte il Ministero della Salute. Oltre 10 g al giorno gli uomini adulti e oltre 8 le donne. Persino fra gli ipertesi, superano le soglie raccomandate il 90% degli uomini e l’80% delle donne. DOVE SI NASCONDE IL SALE
Piccole quantità di sodio sono presenti naturalmente in molti alimenti, come la carne e il latte. Si calcola che solo un terzo del sale che assumiamo sia quello che aggiungiamo in cucina. La gran parte è già contenuta nei cibi preparati, come salumi, formaggi, snack, dado da brodo, salse, olive, capperi, cibi in scatola e sughi pronti, ma so-
PIZZICO DOPO PIZZICO SALE
Cinque consigli per ridurne i consumi
no ricchi di sodio anche pane, biscotti, cracker e grissini. ABBIAMO SOPRATTUTTO BISOGNO DI IODIO
Il sale da cucina, o cloruro di sodio, contiene il sodio, che dà il sapore sapido ed è utile per la nostra salute nelle quantità adeguate, dannoso se in eccesso. E, a discapito delle variopinte e promettenti varietà di sale sugli scaffali dei supermercati, è bene sapere che tutti contengono sodio, quindi sul piano medico non c’è un prodotto meno dannoso di altri. L’unica differenza degna di nota è la presenza dello iodio, prezioso per la nostra salute, per cui la parola d’ordine è: poco sale e meglio iodato.
Molti esperti ritengono che gli esseri umani abbiano sviluppato un’innata propensione per i sapori dolci, comune a tante specie animali, probabilmente per incoraggiare la scelta di alimenti più ricchi di calorie. Oggi però disponiamo di quantità esagerate di zuccheri, l’esposizione ripetuta a sapori dolci e l’uso di dolciumi come ricompensa o gratificazione ci intrappolano in un circolo vizioso. Gli zuccheri sono una fonte di energia fondamentale, ma sono già presenti in molti alimenti (frutta e latte, ad esempio) e dovremmo dunque stare attenti a quelli aggiunti. Questi ultimi non dovrebbero superare, per una persona sana, il 10% delle calorie totali in una giornata. Anzi, secondo l’Oms sarebbe meglio scendere al 5% per li-
mitare i danni collaterali, sovrappeso, obesità e carie in testa. Alcuni dati indicano che in media gli adulti in Italia acquisiscano dagli zuccheri il 15% dell’energia quotidiana. DOVE LI TROVIAMO
Gli zuccheri (saccarosio, glucosio, fruttosio) possono essere aggiunti a cibi o bevande da chi produce, prepara e consuma gli alimenti; ma sono presenti anche nel miele, negli sciroppi e nei succhi di frutta. Anche in questo caso, però è bene tenere d’occhio le etichette: se non stupirà sapere che una lattina di bibita gassata dolce contiene fino a 40 g di zucchero (10 cucchiaini da tè circa), meno ovvio è che un cucchiaio di ketchup ne contenga circa 4 g (1 cucchiaino da tè).
Come diminuire la quantità di sodio nella dieta quotidiana? Con semplici accorgimenti, a partire da quando si fa la spesa per finire a quando ci si siede a tavola: 1 - Preferire la frutta e la verdura fresche; quando si consumano verdure e legumi in scatola è sempre bene scolarli e sciacquarli con cura. 2 - Provare a diminuire gradualmente l'aggiunta di sale ai piatti preferiti: il palato si adatterà al nuovo gusto e scoprirà un’ampia gamma di sapori prima perduti. 3 - Usare erbe, spezie, aglio, aceto e limone al posto del sale per aggiungere sapore ai piatti. 4 - Mettere il contenitore del sale e le salse salate lontano dalla tavola, così tutti (e soprattutto bambini e ragazzi) non si abituano ad aggiungere sale al cibo. 5 - Controllare le etichette dei prodotti alimentari prima di acquistarli, scegliendo quelli a basso contenuto di sale (non più di 0,3 g di sale o 0,12 g di sodio per 100 g). Può comparire come “Na, sodio, glutammato di sodio, citrato di sodio, cloruro di sodio, tostato monosodico, benzoato di sodio”.
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LO ZUCCHERO
Come il sale, anche lo zucchero è diventato una presenza preponderante nella dieta dell’uomo moderno. DICEMBRE 2018 I 73
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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI
a cura di Paolo Negrini
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WEB
Streaming musicale
Dal 18 giugno scorso anche in Italia è attivo YouTube Music, un servizio di streaming musicale di Google che permette di accedere a video musicali, album musicali, brani singoli, remix, ecc. YouTube Music è accessibile gratuitamente, ma con annunci pubblicitari sia via Web che attraverso App per iOS ed Android. Per eliminare la pubblicità, si dovrà ovviamente mettere mano al portafogli.
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music.youtube.com
Carta d’identità elettronica. Il processo inarrestabile di digitalizzazione coinvolge ormai anche questo documento
CANTI
La voce della natura
Per gli amanti della natura e della vita all’aria aperta ascoltare il canto degli uccelli è una grande emozione. L’esperienza acquisisce una nuova dimensione se riusciamo a dare un nome agli uccelli che cantano, quasi come se la natura avesse a disposizione migliaia di voci. Qui troverete uno straordinario archivio di schede descrittive di innumerevoli specie di uccelli, corredate da tracce audio del canto.
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www.canti-uccelli.it
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RICORDI
Sapori dimenticati
Se ve la sentite di seguirmi, vi indicherò la strada per fare un viaggio attraverso la storia della gastronomia. Non si tratta del solito sito di ricette. La navigazione sul sito taccuinistorici vi permetterà di ritrovare spunti gastronomici, riscoprire sapori e profumi dimenticati. I contenuti sono suddivisi per epoche: “Antica”, “Medioevale”, “Moderna” e “Contemporanea”.
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www.taccuinistorici.it
LO SAPEVATE CHE? Facebook sta testando per il suo social la nuova funzione “Non mi piace”. L’obiettivo è consentire di esprimere il proprio disappunto a commenti offensivi e inappropriati. Ottima iniziativa
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TECNOLOGIA
I nostri dati in un “chip”
IDENTITÀ DIGITALE LA CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA (CIE) è l’evoluzione del documento di identità cartaceo. Ha le caratteristiche di una carta di credito ed è dotata di un microchip a radiofrequenza che custodisce i dati del titolare. La Cie può essere utilizzata anche per richiedere una identità sul sistema Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Per presentare la domanda di rilascio è necessario fissare un appuntamento tramite il sito agendacie.interno.gov.it. Una volta eseguita la registrazione obbligatoria, si può procedere a fissare un appuntamento per se stessi e per propri familiari. Al completamento della procedura sarà rilasciata una ricevuta da presentare agli sportelli comunali abilitati. Per altre info: www.cartaidentita.interno.gov.it
spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA
XIV EDIZIONE PREMIO MANZONI
LECCO
Dal “Romanzo storico” al Premio alla Carriera Un avvincente romanzo storico, un’inchiesta letteraria su una vicenda nascosta del nostro Risorgimento, quella di Rosalia Montmasson, per 20 anni moglie di Francesco Crispi. L’autrice è Maria Attanasio (nella foto in alto a destra) che, con La ragazza di Marsiglia (Sellerio), ha vinto la XIV edizione del Premio Letterario Manzoni - Città di Lecco “Romanzo Storico”, organizzato da 50&Più, in collaborazione con Assocultura Confcommercio Lecco, il Centro Nazionale di Studi Manzoniani e il Comune di Lecco. La scrittrice siciliana ha ottenuto 40 voti, contro i 36 assegnati a Rosella Postorino, con Le assaggiatrici (Fel-
trinelli), e i 24 andati a Matteo Righetto, con L’ultima patria (Mondadori). Una vittoria di misura tributata dalla Giuria Popolare, composta da 100 grandi lettori, che è stata chiamata a giudicare i 3 romanzi finalisti scelti dalla Giuria Tecnica su oltre 50 volumi presentati. La premiazione è avvenuta all’Auditorium Casa dell’Economia di via Tonale a Lecco. A intervistare i tre finalisti sono stati due componenti della Giuria Tecnica, il presidente Ermanno Paccagnini e Stefano Motta. Prima della proclamazione del vincitore sono saliti sul palco il presidente di 50&Più Lecco, Eugenio Milani, l’assessore alla Cultura del Comune di Lecco, Simona Piazza, il presidente di Acel Service (main sponsor del Premio), Giovanni Priore,
e il coordinatore del Premio, Vittorio Colombo. La cerimonia si era aperta con la premiazione del Concorso Scrivere la felicità, ideato dai ragazzi di una classe dell’Istituto Bertacchi. A consegnare i riconoscimenti agli studenti sono stati Eugenio Milani e Peppino Ciresa (Assocultura Confcommercio Lecco). Durante la serata è stato anche assegnato un riconoscimento speciale, dal titolo Storie di lago, allo scrittore lecchese Mattia Conti (vincitore nel 2011 del Premio Campiello Giovani). La targa è stata consegnata al vincitore dal presidente emerito di 50&Più Lecco, Claudio Vaghi. Con un evento successivo, all’Auditorium Casa dell’Economia, è stato assegnato il Premio Letterario alla Carriera al grande cantau-
tore genovese Fabrizio De André. Una scelta inusuale quella della giuria del Premio Manzoni, di attribuire il Premio alla Carriera a un artista scomparso. «Fabrizio De André è tra noi ogni giorno - ha spiegato il presidente di 50&Più Lecco, Eugenio Milani -. La sua statura artistica ha varcato da molto tempo i confini italiani. Fernanda Pivano diceva che Bob Dylan è il De André americano, e non viceversa. Noi, più modestamente, abbiamo ritenuto che la sua arte, il suo impegno civile, il suo raccontare la storia nelle vite degli ultimi lo inseriscano a pieno titolo nella tradizione di un riconoscimento dedicato a Manzoni. Un Premio alla Carriera, perché Fabrizio è ancora con noi». A ritirare il premio, in una serata di musica, aneddoti, racconti, immagini, la persona che ha percorso con il cantautore il cammino della vita, in un sodalizio personale e artistico: sua moglie Dori Ghezzi (nella foto in alto a sinistra). info: 0341287279 www.50epiu.it/lecco www.premiomanzonilecco.it
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FIRENZE
Ore 12.30 - appuntamento con il dicembre tradizionale pranzo di Natale. Il 16 gennaio si tiene la conferenza “Le donne dei Medici e la fortuna di una famiglia”. info: 0553289924 www.50epiu.it/firenze
SICILIA
GENOVA Ore 12.00, pranzo di Natale in col-
dicembre laborazione con l’Istituto Alber-
ghiero Marco Polo, presso la Sala delle Grida, Palazzo della Borsa (Via XX Settembre). info: 010543042 www.50epiu.it/genova
AREZZO SEMINARIO
CONVENTION REGIONALE
Il successo si rinnova
Momenti di confronto, emozioni, aggregazione e tantissima partecipazione sono stati gli ingredienti vincenti per la buona riuscita della II convention regionale firmata 50&Più Sicilia, presieduta da Giuseppe Middione e dal segretario regionale Vincenzo Comito. Dal titolo “Che ci importa del Tempo”, l’evento si è svolto nel corso di una tre giorni presso l’Hotel Federico II di Enna, sotto la direzione artistica dell’attore e artista poliedrico Carmelo Caccamo. Tema centrale della convention è stato “Il Tempo” inteso come filo conduttore della vita dell’essere e dello spazio, ma soprattutto dallo scorrere in maniera incessante dei fotogrammi della vita di ognuno di noi, ma anche strumento regolatore per poter far vivere con serenità e non in maniera logorante la vita del singolo individuo. La convention, di fronte ad una sala gremita di associati, ha riunito le nove province siciliane coadiuvate rispettivamente dai loro presidenti e segretari provinciali. Nell’aprire i lavori, il presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, il segretario generale, Gabriele Sampaolo, e il direttore area associativa, Andrea Colucci, hanno rivolto parole di stima e apprezzamento per la 50&Più Unione Regionale Sicilia, un modello di esempio per le altre regioni italiane. Un momento è stato dedicato alla conse-
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gna del premio “Maestri del Commercio”, lo storico riconoscimento che 50&Più assegna, da oltre 40 anni, agli imprenditori che, attraverso la loro carriera, hanno contribuito nel tempo al benessere economico e sociale del territorio. A ricevere per l’occasione l’Aquila d’Oro, emblema del premio, i fratelli Gioacchino e Cristofero Arena, fondatori del Gruppo Arena, e originari di Valguarnera Caropepe che ad oggi, con più di 150 punti vendita, sono diventati leader nel settore della distribuzione siciliana e non solo. Ad aprire la seconda giornata è stata la visita guidata a Piazza Armerina e successivamente alla Villa del Casale, con i suoi suggestivi mosaici, e al Museo del Palio. Il tempo di un pranzo e, a seguire, l’esibizione del coro polifonico 50&Più di Trapani. A fare da chiusura la relazione del sociologo Nadio Delai sul tema “La responsabilità di essere un anziano attivo” e la relazione del direttore Area attività associativa, Andrea Colucci, dal titolo “La 50&Più Oggi”. Momenti di spettacolo nel corso della serata finale con lo show di Carmelo Caccamo, la musica dei Beans e l’esibizione degli ospiti della serata, I cugini di campagna, che hanno mandato in delirio il pubblico ripercorrendo i loro migliori successi dal 1970 ai giorni nostri. info: 095239495
Prendersi cura: un racconto attraverso il cinema Che cosa significa assistere un familiare malato di Alzheimer? E qual è il vissuto comune tra chi condivide questa difficile esperienza? A questi temi si è cercato di rispondere nel corso del seminario organizzato dalla 50&Più provinciale di Arezzo, tenutosi presso la sede di Confcommercio. Curato da Anna Maria Melloni, direttore del Centro Studi 50&Più, l’incontro “Sguardi di cura” è stato una coinvolgente cine-narrazione che, attraverso l’ausilio di sequenze significative di film, ha cercato di far capire la malattia dalla parte dei cosiddetti “caregiver”, cioè “di coloro che si prendono cura”, ovvero i familiari che assistono un congiunto ammalato e/o disabile, affrontando problemi ed emozioni contrastanti. Un incontro molto partecipato, aperto a tutta la cittadinanza e al quale sono intervenuti l’assessore alle Politiche Sociali del comune di Arezzo, Lucia Tanti, e i rappresentanti della locale sezione Aima, l’Associazione Italiana Malati di Alzheimer. info: 0575354292 www.50epiu.it/arezzo
MILANO BENESSERE
SIENA MANIFESTAZIONE
Tutti in cammino con il Walking Day 2018
Le bellezze dell’anzianità
Partecipanti di tutte le età, sportivi e non, si sono incontrati per trascorrere una domenica in compagnia, all’insegna della salute e del benessere. Per il terzo anno consecutivo 50&Più Milano è stata partner del Walking Day, la camminata non competitiva di 8 km nel verde di Parco Sempione e tra le vie del centro di Milano. La 50&Più, sempre attenta a promuovere e sostenere la cultura del movimento e della vita sana ad ogni età, ha animato il Villaggio Sportivo aperto al pubblico, proponendo presso il proprio stand attività di gruppo dedicate allo sviluppo e al potenziamento delle facoltà cognitive, per non trascurare la salute della mente. Madrina di quest’anno, Marina Graziani, showgirl e testimonial di campagne pubblicitarie, affiancata dal campione olimpico e fondatore di FitWalking Italia, Maurizio Damilano, entrambi in prima fila alla partenza. Walking Day è una manifestazione promossa da Opes, Organizzazione per l’Educazione allo Sport e organizzata da PromoS Italia e Csportmarketing. Il Walking Day tornerà nel 2019 con un’altra edizione ricca di novità. info: 0276281227 - www.50epiu.it/milano
La 50&Più provinciale di Siena ha celebrato “Le bellezze dell’anzianità”. Il festoso incontro si è tenuto presso il salone dell’Hotel Garden, alla presenza di centinaia di persone, comprese le rappresentanze delle provincie di Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Arezzo e Grosseto. Tutto è cominciato con il saluto del presidente provinciale di Siena, Attilio Botarelli, seguito dal caloroso intervento del presidente dell’Unione Regionale 50&Più Toscana, Antonio Fanucchi. Il tema de “Le bellezze dell’anzianità” è stato illustrato dal professor Giuliano Catoni. È stato consegnato anche il “Premio della longevità” ad un gruppo di soci della 50&Più senese. Una giornata di svago all’insegna dell’amicizia e del buonumore, essenziali per vivere al meglio l’età matura. info: 0577283914
LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO
REGGIO CALABRIA INCONTRI
Insieme è molto meglio Una nuova iniziativa dalla 50&Più provinciale di Reggio Calabria per il 2018/2019: si tratta di “Incontriamoci a passeggio sul lungomare”. Lo scopo è creare momenti di aggregazione sociale e scambio culturale con le varie associazioni presenti sul territorio della Città metropolitana. La prima “passeggiata” si è tenuta insieme alle associazioni Ail (Associazione contro le leucemie) e Compagnia delle stelle (Associazione di volontariato per i malati oncologici). info: 0965891543 - www.50epiu.it/reggiocalabria
Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Villa Bosch Australia Perth Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle Ottawa St. Catharines Toronto Germania Mettmann Moldavia Chisinau Svizzera Ginevra Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale
Telefono 0054 1148135013 0054 2214242331 0054 1135019361 Telefono 0061 864680197 Telefono 0032 25341527 Telefono 0055 4832222513 0055 1132591806 0055 5130222720 Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661866 001 5144946902 001 5142525041 001 5146675592 001 6132325689 001 9056466555 001 4166523759 Telefono 0049 1045089160 Telefono 00373 22855600 Telefono 0041 223214535 Telefono 0059 825076416 Telefono 001 9546300086 DICEMBRE 2018 I 77
IN RICORDO UN CARO SALUTO
PESARO E URBINO CONVEGNO
La generosità e l’impegno di due grandi uomini
La bellezza può sconfiggere il male
Se ne vanno due figure storiche dell’Associazione, Dante Di Mattia e Livio Chiarot. Entrambi importanti punti di riferimento associativo lasciano un grande vuoto e tanti amici. La 50&Più, grata per il loro ultradecennale impegno, si stringe intorno alle loro famiglie nell’affettuoso ricordo.
La 50&Più provinciale di Pesaro e Urbino, in collaborazione con Terziario Donna, ha organizzato il convegno “Il benessere incontra la terapia oncologica”. Si è trattato di un incontro tra professioni sanitarie e del benessere con la finalità di mettere in luce l’importanza dell’avere cura di sé e di stare bene con il proprio corpo anche quando si affrontano terapie oncologiche. Se chirurgia, radio e chemioterapia hanno un crescente successo, il loro carattere sempre più invasivo tende ad aumentare gli effetti secondari a livello cutaneo: si tratta di effetti inestetici, dolorosi e invalidanti, che toccano anche la sfera sociale e psicologica del paziente, la cui esperienza di vita peggiora ben oltre la gravità intrinseca della patologia. L’incontro ha fatto il punto sulla collaborazione tra le figure professionali di riferimento: da una parte, il personale sanitario che si focalizza, giustamente, sul curare il paziente; dall’altra, i professionisti dell’estetica e del benessere che abbiano pieno possesso di competenze specifiche. Sono intervenuti: Luca Imperatori, oncologo degli Ospedali riuniti Marche Nord, Carolina Ambra Redaelli, medico e presidente dell’Associazione Apeo (Associazione Professionale di Estetica Oncologica), Stella Scarpa, operatrice del benessere e presidente del gruppo “Bellezza Salute Benessere” di Confcommercio Pesaro e Urbino. Ha condotto l’incontro Patrizia Angelini, giornalista Rai. info: 07216982240
Dante Di Mattia, generoso dirigente nazionale della 50&Più, 87 anni di schiena dritta, pensiero lucido e grande cuore, è stato a lungo presidente della 50&Più provinciale di Ascoli Piceno e Fermo, conducendo così la locale 50&Più attraverso un percorso di crescita costante e armoniosa. Gli incarichi che ha avuto modo di ricoprire in seno alla 50&Più sono stati importanti e diversi: presidente dell’Unione Regionale 50&Più Marche, vice presidente nazionale 50&Più e presidente del Consiglio di Amministrazione di 50&Più Editoriale. Ma Dante Di Mattia è stato anche uno dei dirigenti più attivi di Confcommercio, in particolare un battagliero presidente del sindacato panificatori. È stato insignito, inoltre, della Menzione speciale in ambito sportivo per aver partecipato a tutte le edizioni delle Olimpiadi di 50&Più con grande entusiasmo e spirito agonistico. Livio Chiarot, 93 anni, ha ricoperto importanti ruoli di dirigenza nell’Associazione. Tra questi, dal 20 febbraio 1996, quello di presidente provinciale della 50&Più Fenacom di Venezia. Il suo è stato un percorso associativo e sindacale di elevato profilo: presidente onorario dell’Associazione provinciale Giovani Imprenditori di Venezia, presidente onorario della Confcommercio-Unione di Venezia, presidente del Cupla provinciale di Venezia, presidente del Collegio dei Revisori dei conti della 50&Più, consigliere-amministratore della Confcommercio-Unione di Venezia, componente della Commissione Cultura della 50&Più. Incarichi svolti con grande acutezza, passione e generosità. Nel dicembre 2014, il costante impegno gli è valso l’onorificenza di presidente emerito dell’Associazione 50&Più. Quest’anno, alla XXV edizione delle Olimpiadi 50&Più, si era aggiudicato di nuovo il trofeo di atleta più longevo della manifestazione.
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VIBO VALENTIA CONFERENZA
Inquinamento elettromagnetico Molto seguita e apprezzata la conferenza dedicata all’inquinamento elettromagnetico e la postura organizzata dalla 50&Più provinciale di Vibo Valentia, in collaborazione con Domus Line Italia. I soci e gli ospiti sono stati coinvolti dalla relazione di medici e ingegneri, che hanno sottolineato i danni provocati dall’inquinamento elettromagnetico, problematica di grande impatto sulla salute di tutti. info: 096343485
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CANADA
PORDENONE PREMIAZIONI
INAUGURAZIONI E ONORIFICENZE
Nonni e nipoti in festa
Per i nostri connazionali
Si consolida la presenza e l’attività del Patronato 50&PiùEnasco in Canada. Sono state infatti inaugurate due nuove sedi: a Ottawa (Suite 101 - 865 Gladstone Avenue) e a Woodbridge (140 Woodbridge Avenue #FL10, L4L 4K9). In tutto sono 10 gli uffici distribuiti tra l’Ontario e il Quebec. «Con l’inaugurazione delle due sedi - ha dichiarato Gabriele Sampaolo, direttore generale di 50&PiùEnasco - i nostri connazionali potranno disporre dei nostri servizi per tutte le pratiche di carattere previdenziale, socio-assistenziale e di consulenza». In Canada, la comunità italo-canadese è una componente molto importante della popolazione. Secondo le ultime statistiche sono di origine italiana 1.587.960 persone. «Un dato che prosegue Sampaolo - non può che spingerci a essere ancora più presenti con il nostro Patronato, dando il massimo del nostro supporto». L’inaugurazione del nuovo ufficio di Ottawa è stata l’occasione per conferire l’onorificenza di Maestro del Commercio all’imprenditore italocanadese Angelo Filoso, che ha ricevuto l’Aquila d’Oro dal presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi: «Considero per l’Associazione 50&Più e per me stesso un autentico privilegio poter annoverare nella grande famiglia dei Maestri del Commercio Angelo Filoso, insignito oggi
dell’Aquila d’Oro. La sua storia umana e imprenditoriale - ha sottolineato Borghi - ci racconta di coraggio, lungimiranza e sacrificio e rende lustro alla nostra Italia. Il suo impegno per la comunità italiana testimonia del suo amore per la nostra Patria e per la storia, cultura e tradizione della sua terra». Filoso emigrò in Canada con la famiglia nel 1956, da Pretoro, in Abruzzo, all’età di due anni. Laureato in ingegneria meccanica, è proprietario di sei aziende, tra cui due importanti settimanali, l’Ora di Ottawa e Il Postino, oltre che presidente dell’Italian-Canadian Community Centre. All’inaugurazione sono intervenuti il funzionario vicario, consigliere Spartaco Caldararo in rappresentanza di Claudio Taffuri, ambasciatore italiano in Canada; Mia Foley, consulente di comunicazione del deputato del Parlamento canadese Francesco Sorbora; Michael Qaqish, consigliere rappresentante la città di Ottawa. Inoltre, hanno preso parte i presidenti delle associazioni italo-canadesi di Ottawa. All’inaugurazione della sede di Woodbridge, invece, sono intervenuti, oltre al direttore generale Gabriele Sampaolo, e al presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, il direttore Area Estera, David Sensi, Tony Carella, consigliere del distretto 2 di Vaughan, e Gino Rosati, consigliere regionale. info: www.50epiu.it/dovesiamo
È stata una giornata speciale quella organizzata dalla 50&Più provinciale di Pordenone dedicata ai nonni e ai nipoti, giunta alla sua XIII edizione. Gremito il Palasport di Pordenone, dove ben 25 quinte delle scuole primarie della città e provincia hanno partecipato al concorso “I nonni raccontano”, per un totale di 400 temi. Ogni classe ha ricevuto un buono di 200 euro per l’acquisto di materiale scolastico da spendere alla Sme. I vincitori individuali, secondo il giudizio della giuria di insegnanti, sono stati 15 alunni. A ciascuno è stato assegnato un buono dal valore di 100 euro offerto dalla Bcc di Pordenone. La festa è iniziata con l’esibizione del clown Crostino ed è proseguita con la partecipazione del sindaco, Alessandro Ciriani, e dell’assessore Walter De Bortoli, del presidente provinciale 50&Più, Ezio Bordelot, del presidente Ascom, Alberto Marchiori, di Paolo Rossi della Bcc e di Franco Giacomini, direttore della Sme di Pordenone. info: 0434549462 www.50epiu.it/pordenone
CHIETI CONVENZIONE
Tariffe agevolate per i soci La 50&Più provinciale di Chieti ha siglato una convenzione con la Casa famiglia “Luisa” (Via Madonna degli Angeli 221). L’accordo prevede per i soci 50&Più uno sconto sulla tariffa giornaliera (da 45,00 a 40,00 euro), più l’utilizzo della lavanderia personale gratuita. info: 087164657
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UNIVERSITÀ LUCCA
Nuovo Anno Accademico La 50&Più Università è arrivata al XII anno di attività e diventa sempre più importante il suo progetto di diffusione della cultura ed aggregazione nella città di Lucca. Presso la Sala Tobino di Palazzo Ducale il presidente provinciale e vice presidente nazionale, Antonio Fanucchi, e la coordinatrice, Rosa Conte, hanno inaugurato il nuovo anno accademico, alla presenza del prefetto Maria Laura Simonetti, del sindaco di Capannori e presidente della Provincia, Luca Menesini, dell’assessore del Comune di Lucca, Ilaria Vietina, e del dottor Emiliano Ricciardi, neuroscienziato e ricercatore del prestigioso Imt (School for Advanced Studies). Quest’anno il Polo didattico di Lucca propone corsi di: Lingue straniere, Informatica e nuove tecnologie, Storia dell’Arte, Storia di Lucca, Canto corale, Balli di gruppo, Laboratorio teatrale, Bioginnastica, Fotografia digitale, Storia della Filosofia, Letteratura, Memoria e metodo, Storia della musica lucchese. Inoltre, sono in programma numerose conferenze ed eventi, visioni di film, visite guidate a mostre, musei, chiese, monumenti. In programma anche concerti e rappresentazioni teatrali. Da quest’anno si apre una nuova esperienza con i nuovi corsi nel Polo culturale di Capannori. Si terranno corsi di Lingua inglese, Storia dell’Arte, Igiene alimentare, Cucina, Nuove tecnologie, Laboratorio di scrittura autobiografica, Laboratorio teatrale e Scienze. Con le sue proposte la 50&Più Università vuole dare un segnale forte per contrastare attivamente l’invecchiamento cognitivo e fornire gli strumenti per una vita migliore, in termini culturali, sociali e ricreativi. info: 0583473170 - www.50epiu-unilucca.it
80 I 50epiumagazine.it I DICEMBRE 2018
FORMAZIONE
Il digitale a prova di Senior Uno dei compiti degli “ambasciatori” del Silver Lab, il laboratorio digitale di 50&Più, è la cosiddetta “analisi utente”. Utilizzando alcune applicazioni selezionate dal Silver Lab, ne testano l’utilità e soprattutto l’usabilità (semplicità dei comandi, chiarezza delle videate...) per restituire in modo strutturato alle società sviluppatrici informazioni utili a migliorare le procedure stesse. Come è noto, la maggior parte dei progettisti delle soluzioni software - generalmente giovani programmatori - non riescono a immedesimarsi completamente negli utilizzatori senior. Pertanto, il rischio di errori di progettazione sulle modalità di utilizzo delle applicazioni sono quasi naturali. A valle di questa attività - particolarmente importante per le società produttrici di applicazioni digitali per i senior - la 50&Più, attraverso il Silver Lab, riceve dei benefici tra cui l’uso gratuito delle applicazioni per gli sperimentatori e sconti commerciali per tutti i soci. Recentemente è stato firmato il primo accordo per il test: si tratta dell’applicazione eMemory realizzata dalla società torinese e-Virdis. L’applicazione eMemory - “Crea, proteggi, valorizza il tuo patrimonio digitale” è una vera e propria casa digitale con cui costruire, avere cura e far crescere ogni giorno il patrimonio digitale dei suoi utilizzatori, consentendo loro di trasmettere ai propri cari e conoscenti il significato della propria vita. Un’ulteriore attività svolta dal Silver Lab - a cura di Claudio Compagnoni e Fausto Rossi della 50&Più di Piacenza - è stata la definizione dei tre livelli di cultura digitale dei senior, per meglio organizzare la loro formazione digitale e preparare il materiale formativo in modo sistematico. I livelli identificati sono: 1) muovere i primi passi nel digitale; 2) essere a proprio agio nella Rete; 3) diventare un esperto e appassionato di digitale. I soci 50&Più che vogliono scoprire l’applicazione eMemory e testarla possono farlo collegandosi a 50epiu.it e cliccando su Silver Lab. info: 0668883230 - silver.lab@50epiu.it
in viaggio con 50&Più
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STILE ED EMOZIONI
CROCIERA VERNISSAGE COSTA VENEZIA
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GRECIA e CROAZIA Partenza da TRIESTE - Dal 3 all’8 Marzo 2019 Il Carnevale indimenticabile e prestigioso del 2019 sarà sul mare: la prima crociera di Costa Venezia sarà una grande festa in maschera di sei giorni - in cui vivere un’esperienza unica e irripetibile su una nave vestita per l’occasione, tra party ed eventi che accenderanno ogni giornata. L’emozione di essere i primi crocieristi a scoprire Costa Venezia, i suoi ambienti eleganti, i sapori raffinati e l’atmosfera a bordo. Per la sua prima uscita ufficiale Costa Venezia vi accompagnerà tra perle preziose come Zadar, Dubrovnik e Corfù, partendo da Trieste. Un’uscita dall’inverno in grande stile, sulle note del Rondò Veneziano. Quote per persona Cabina Interna Classic IC Cabina Interna Premium IP Cabina Esterna Premium EP Cabina Esterna con balcone Classic BC Supplementi Tasse Portuali Quote di servizio (obbligatorie da pagare a bordo) Assicurazione medico/bagaglio Assicurazione annullamento viaggio In cabina doppia uso singola
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€ 280 € 310 € 430 € 510 € 120 € 50
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€ 30
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L’esperienza quarantennale nell’organizzazione di turismo associativo, la professionalità acquisita nella costante ricerca di nuove soluzioni, oltre alla sensibilità di chi conosce a fondo le esigenze e le aspettative dei soci 50&Più, identificano il Tour Operator 50&Più Turismo, l’unico riferimento nazionale per le tue vacanze e i tuoi viaggi di qualità. Siamo a disposizione dei soci 50&Più per fornire tutti i servizi turistici, individuali o di gruppo: - Eventi Nazionali 50&Più - Incentive e Congressi - Soggiorni mare, montagna - Soggiorni termali - Itinerari culturali in Italia - Trasporti aerei e ferroviari - Crociere fluviali e marine - Pellegrinaggi e Itinerari religiosi - Viaggi in Europa - Viaggi nel Mondo
ULTIME DISPONIBILITÀ Grandi Crociere 50&Più L’Oriente fra spiagge e cultura con Costa Fortuna - Volo da Milano
Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 45
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THAILANDIA
Suggestioni d’Oriente DAL 10 AL 19 MARZO 2019 9 NOTTI/10 GIORNI Un viaggio nell’esotismo autentico, nell’Oriente misterioso e gaudente, nella natura incontaminata, nell’arte antica e nella devozione eterna, nei Palazzi reali e nelle tribù del nord ITINERARIO 1° giorno: Volo per Bangkok. 2° giorno: Arrivo a Bangkok e trasferimento in Hotel. 3° giorno: Bangkok Visita del Royal Grand Palace con il Wat Phra Kaew, il “Tempio del Buddha di Smeraldo”. A seguire, visita del celebre Wat Pho, il “Tempio del Buddha Reclinato” e China Town, dove visiteremo il Wat Trimitr, il “Tempio del Buddha d’Oro”. 4° giorno: Bangkok Visita di Mae Klong (circa 70 km), con il caratteristico Railway Market e proseguimento per Kanchanaburi (100 km), sul fiume Kwai. 5° giorno: Kanchanaburi - Ayutthaya Visita delle grotte Lawa Cave e del Parco Nazionale Erawan. Trasferimento a Ayutthaya (150 km). 6° giorno: Ayutthaya Visita delle rovine dell’antica capitale e del Parco Storico. Partenza per Sukhothai (350 Km). 7° giorno: Sukhothai Visita della prima Capitale del Regno del Siam, culla dell’arte, della cultura e della
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• Chiang Rai
lingua thailandese. Proseguimento per Chiang Rai (400 km). 8° giorno: Chiang Rai Navigazione sul Mekong per raggiungere il “Triangolo D’oro”, al confine tra Myanmar e Laos. Visita della Casa dell’Oppio e proseguimento per Chiang Mai. 9° giorno: Chiang Mai Incontro con alcune tribù delle colline e visita della pagoda di Wat Pra That Doi Suthep (XIV secolo) e dei Templi Wat Suan Dok e Wat Phra Singh. 10° giorno: Chiang Mai Partenza e volo di rientro in Italia.
Chiang Mai •
• Sukhothai
THAILANDIA • Ayutthaya • Kanchanaburi
•
BANGKOK
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE In camera doppia (min. 16 partecipanti) Supplemento camera singola Tasse aeroportuali (da riconfermare) Assicurazioni (medico/bagaglio/annullamento) Quota d’iscrizione per i non soci € 45
€ 1.890 € 360 € 360 € 100
La quota comprende: Voli di linea Qatar (via Doha) • Hotel selezionati 4 stelle • Trattamento di pensione completa • Trasferimenti in pullman privato • Escursioni e visite, inclusi gli ingressi • Guida locale parlante italiano • Accompagnatore 50&Più Turismo. La quota non comprende: Assicurazioni • Bevande • Tasse aeroportuali • Escursioni facoltative e tutto quanto non specificato. (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
RISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO
in viaggio con
LA SETTIMANA BIANCA DEI 50&PIÙ In occasione delle Olimpiadi invernali 2019 SANSICARIO (TO), DAL 27 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO Sarà Sansicario, in provincia di Torino, ad ospitare la nuova edizione delle Olimpiadi invernali dei 50&Più, l’evento associativo che diverte gli amanti della neve e degli sport invernali. I 400 km di piste, tutte collegate “sci ai piedi”, e i 69 impianti di risalita ne fanno la meta ideale dove trascorrere la “settimana bianca”. I partecipanti si sfideranno in 4 differenti discipline, suddivise in categorie in base all’età: discesa slalom (in doppia manche), sci di fondo classico, sci di fondo pattinato e camminata di regolarità. QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE 7 notti (dal 27 gennaio al 3 febbraio) Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più € 45
In doppia € 495
In singola € 645
RIDUZIONI: III letto 0-12 anni n.c. gratuiti; 12-18 anni n.c. 50%; Adulti 20%. IV e V letto 0-12 anni n.c. 50%; 12-18 anni n.c. 30%; Adulti 20%. LA QUOTA COMPRENDE: Soggiorno in camera doppia all’Hotel Majestic di Sansicario Trattamento di prima colazione e cena (bevande incluse: acqua minerale e vino) - Animazione e spettacoli serali, piano bar, giochi, balli e feste - Partecipazione alle gare e agli intrattenimenti proposti dall’organizzazione - Skibus per collegamento agli impianti - Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento viaggio - Assistenza di personale 50&Più Turismo. LA QUOTA NON COMPRENDE: Trasporti da e per Sansicario - Skipass individuale - Tassa di soggiorno - Mance, extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato.
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L’Hotel Sansicario Majestic (4 Stelle), del gruppo Bluserena, sorge a 1.700 metri di altitudine nel comprensorio sciistico della Vialattea, a 8 km da Sestriere e 20 km dal confine con la Francia. In posizione soleggiata, gode di una splendida vista sul monte Chaberton. A disposizione degli ospiti, palestra, piscina coperta riscaldata, Spa, parcheggio esterno gratuito e garage coperto a pagamento. L’hotel è privo di barriere architettoniche e attrezzato per le persone diversamente abili. (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Corso Garibaldi, 23 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48/48a
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Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393
Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B
0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502
Ti aspettiamo per verificare se i contributi versati e l’età ti consentono di raggiungere QUOTA 100, necessaria per il pensionamento a partire dal 2019. Visita il nostro sito per trovare la sede a te più vicina o chiama il nostro numero verde
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ISTITUTO DI PATRONATO E DI ASSISTENZA SOCIALE
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__PREVIDENZA__
STA PER ESSERE VARATA L’ENNESIMA RIFORMA DEL SISTEMA PREVIDENZIALE. Dal 2019 si potrà smettere di lavorare prima, a patto di ottenere meno soldi. Per il Governo si avvicina il momento della verità sulle promesse relative alle pensioni con la modifica della Legge Fornero più volte annunciata. » QUOTA 100
PENSIONI 2019: NUOVI CAMBIAMENTI Dalla “quota 100” alla “quota 41” fino al possibile ripristino di “opzione donna”: ecco le novità del nuovo anno per andare in pensione a cura di Gianni Tel
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PER IL GOVERNO SI AVVICINA IL MOMENTO DELLA VERITÀ SULLE PROMESSE RELATIVE ALLE PENSIONI. ORMAI SEMBRA INFATTI DELINEATO IL PIANO CON CUI SI INTENDE SUPERARE LA RIFORMA FORNERO, CON UNO STANZIAMENTO DI SPESA PER IL 2019 DI CIRCA 7 MILIARDI DI EURO
La misura prevista è la “quota 100”, mentre la pensione anticipata con 41 anni di contributi, misura più costosa, slitta probabilmente al 2020. D’altronde la bocciatura della Commissione Ue si concentra proprio su “quota 100”, sottolineando come «l’introduzione della possibilità di pensionamento anticipato è un passo indietro rispetto a precedenti riforme pensionistiche a supporto della sostenibilità a lungo termine del debito pubblico italiano». Ci sono al momento poche certezze per accedere a questo pensionamento anticipato e si conosce anche che, salvo sorprese dell’ultimo minuto, non ci saranno personalizzazioni per coloro che avanzeranno tale richiesta. I REQUISITI
Per ottenere la pensione con “quota 100” bisogna aver maturato almeno 38 anni di contribuzione e aver raggiunto un’età minima di 62 anni (38+62=100). Chi ha già maturato detti requisiti nel 2018 non può andare in pensione subito, ma si ipotizza tre mesi dopo (se autonomo o dipendente privato), sei mesi dopo (se dipendente statale), a settembre (se personale scolastico). La misura è “sperimentale” con alcuni vincoli il primo anno per calmierare la spesa pubblica, meno poi quando si auspica che i conti miglioreranno. La “quota 100” è comunque strutturale, e cioè dal 2019 in poi si potrà sempre andare in pensione a 62 anni di età con 38 di contributi e poi a salire 63+38, 64+38, 65+38, 66+38; fino ad agganciare i requisiti della Fornero e cioè: • la pensione di vecchiaia a 67 anni con almeno 20 anni di contributi, che verrà adeguata alla speranza di vita nel 2023: • la pensione anticipata con 43 anni e 3 mesi, se uomini, e un anno in meno per le donne (42 e 3 mesi). Per le categorie fragili, disoccupati, parenti disabili da assistere, lavori pesanti viene rinnovata per un altro anno l’Ape social. È un’altra possibilità, per chi ne ha bisogno, di prendere la pensione anche con 30 anni di contribuzione e 63 anni di età coperti dallo Stato. Nella Tabella A sono indicate tutte le possibili soluzioni per accedere alla pensione con i relativi requisiti, mentre in quella successiva, tenendo conto della fascia di età, sono indicate le soluzioni per il pensionamento. » QUOTA 41
Come si è detto, dal 1° gennaio 2019, circa 400mila italiani potranno accedere alla pensione con “quota 100”, mentre “quota 41” dovrebbe partire dal 2020 per tutti ed andrà a sostituire l’attuale pensione anticipata (vedi Tabella A), indipendentemente dall’età pensionistica. Sembra così delineato ormai il piano con cui l’attuale Governo intende superare la Riforma Fornero con uno stanziamento di spesa per il 2019 di circa 7 miliardi di euro.
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» OPZIONE DONNA
Dovrebbe essere ripristinata anche la cosiddetta “opzione donna”, la possibilità per le lavoratrici dipendenti e autonome di ottenere la pensione rispettivamente con 57 e 58 anni di età e 35 anni di contribuzione confermata per 3 anni. Questa opportunità è stata già prevista fino al 2017, poi non è stata più prorogata. Si tratterebbe quindi di rilanciarla. La controindicazione resta il calcolo della prestazione interamente con il calcolo contributivo, il che comporta una decurtazione di circa il 25-30%. Le politiche che nel tempo hanno fatto crescere disuguaglianze e povertà sono venute da scelte di maggioranza e di Governo che avrebbero potuto essere diverse. È l’esito di un indebolimento della cultura costituzionale centrata sui diritti e bisogni delle persone, sull’uguaglianza, sulla giustizia sociale. Va rimessa al centro dell’agenda politica la Costituzione. Per fare questo è necessario un Parlamento ampiamente rappresentativo, senza artifici maggioritari in chiave di esasperata governabilità. Dare dunque attuazione alla Costituzione con l’idea che le scelte politiche si fanno per le persone, mentre le imprese e i mercati sono mezzi e non fini. Infine, in previsione delle particolari normative che prossimamente troveranno approvazione, per i chiarimenti e gli approfondimenti (possibili scelte e, tra queste, le più convenienti) si consiglia di rivolgersi al nostro Patronato 50&PiùEnasco, che con esperti operatori assiste da sempre gratuitamente su tutto il territorio nazionale.
TABELLA A - COME ANDARE IN PENSIONE NEL 2019 ETÀ
CONTRIBUTI
>> PENSIONE DI VECCHIAIA
(donne e uomini)
67 anni 71 anni — —
20 anni 5 anni 42 anni e 3 mesi 43 anni e 3 mesi
— >> QUOTA 100 62 anni >> PENSIONE ANTICIPATA CONTRIBUTIVA (COMPUTO) 64 anni
41 anni e 5 mesi 38 anni 20 anni
>> PENSIONE DI VECCHIAIA CONTRIBUTIVA >> PENSIONE ANTICIPATA DONNE >> PENSIONE ANTICIPATA UOMINI >> QUOTA 41
(per soli lavoratori precoci)
>> OPZIONE DONNA
• lavoratrici dipendenti • lavoratrici autonome (eventuali adeguamenti speranze di vita) >> APE SOCIAL
57 anni 58 anni
35 anni 35 anni
63 anni
30 anni
TABELLA RIEPILOGATIVA ETÀ
TIPO DI PENSIONE
Meno di 60 anni
- Opzione donna - Quota 41
Da 60 anni a 62 anni (non compiuti)
- Quota 41 - Opzione donna - Pensione anticipata donne
Da 62 anni a 64 anni (non compiuti)
-
Quota 100 Pensione anticipata uomini Pensione anticipata donne Quota 41 Opzione donna Ape social
Da 64 anni a 67 anni (non compiuti)
-
Quota 100 Pensione anticipata uomini Pensione anticipata donne Quota 41 Opzione donna Pensione anticipata contributiva
Da 67 anni a 71 anni (non compiuti) Dopo i 71 anni
- Pensione di vecchiaia - Pensione di vecchiaia - Pensione di vecchiaia contributiva DICEMBRE 2018 I 87
ATTENZIONE L’Inps non recapita più i Mod. Red a casa
Presenta il modello RED e Inv/Civ per consentire all'Inps di accertare la permanenza dei requisiti necessari per il pagamento delle tue prestazioni assistenziali legate al reddito. La mancata presentazione può comportare la sospensione di tali prestazioni. Gli uffici 50&PiùCaaf sono a tua disposizione gratuitamente, trova la sede a te più vicina su:
www.50epiucaaf.it I DOCUMENTI DA PRESENTARE SONO:
• Documento d’identità in corso di validità, tessera sanitaria • Redditi derivanti da lavoro autonomo (es: prestazioni occae atto di nomina dell’eventuale tutore; • Modello CU redditi 2017 relativo a redditi da lavoro dipendente, modello 730 o modello Redditi PF (ex modello UNICO) certificazione pensioni estere (compresa AVS Svizzera) e pensioni indirette estere; • Modello 730 o Modello Redditi PF (ex modello UNICO) con relative ricevute di presentazione; • Certificazione Cu o documentazione da cui si evinca il reddito di eventuali pensioni complementari possedute;
sionali, reddito professionale) assegni di mantenimento percepiti dall’ex coniuge, redditi esteri; Arretrati da lavoro dipendente, trattamenti di fine rapporto • (liquidazione, buonuscita); • Dati relativi ad interessi bancari, postali, BOT, CCT, o altri titoli; • Visure catastali per gli immobili posseduti; • Copia Red dell’anno precedente; • Periodi di ricovero (se effettuato); • Dichiarazioni di periodi di soggiorno fuori dal territorio italiano.
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__FISCO__
NEL LABIRINTO DELLA NUOVA ROTTAMAZIONE ESATTORIALE
Il Decreto Legge 119 del 23 ottobre scorso ha preso in carico la situazione lasciata dall’ultima rottamazione. È ancora possibile mettersi in regola
a cura di Alessandra De Feo
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I CONTRIBUENTI CHE PAGANO GLI IMPORTI SCADUTI DELLA ROTTAMAZIONE BIS (LUGLIO, SETTEMBRE E OTTOBRE) ENTRO IL PROSSIMO 7 DICEMBRE, RIENTRERANNO AUTOMATICAMENTE NEI BENEFICI PREVISTI DALLA COSIDDETTA “ROTTAMAZIONE-TER”
SONO MOLTI GLI ASPETTI CHE IN QUESTO PERIODO INTERESSANO I CONTRIBUENTI IN MERITO ALLE COSIDDETTE ROTTAMAZIONI. Il caos deriva dall’accavallamento tra la rottamazione-bis (Decreto Legge n. 148/2017) e quanto previsto dalle disposizioni del Decreto Legge del 23/10, n. 119, entrato in vigore il 24/10/2018 (rottamazione-ter), che interviene anche sulla rottamazione-bis. Chi ha già aderito a quest’ultima e non ha saldato le prime due rate scadute a luglio e settembre u.s., può regolarizzare la propria situazione entro il 7/12/2018. Entro lo stesso termine dovrà essere pagata anche la rata in precedenza fissata al 31 ottobre. Per effettuare il pagamento è necessario utilizzare i bollettini delle rate di luglio, settembre e ottobre 2018 allegati alla “Comunicazione delle somme dovute” già inviata da Agenzia delle Entrate-Riscossione. Chi paga questi importi scaduti entro il 7 dicembre, rientrerà automaticamente nei benefici previsti dalla cosiddetta “rottamazione-ter”, senza ulteriori adempimenti. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà quindi agli interessati, entro il 30 giugno 2019, una nuova “comunicazione” con il differimento dell’importo residuo da pagare per la suddetta Definizione agevolata 2000/17, ripartito in 10 rate di pari importo (5 anni) con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno, a partire dal 2019. Gli interessi a decorrere dal 1° agosto 2019 saranno calcolati nella misura dello 0,3%. Il D.L. n. 119/2018 prevede altre disposizioni in materia di riscossione e, in particolare: • l’articolo 3 “Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione” dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017; • l’articolo 4 “Stralcio dei debiti fino a mille euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010”; • l’articolo 5 “Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione a titolo di risorse proprie Unione europea”. Il primo punto della norma prevede l’estinzione dei debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31/12/2017, senza corrispondere le sanzioni comprese e gli interessi di mora, se il dovuto viene versato in unica soluzione entro il 31 luglio 2019, o nel numero massimo di 10 rate consecutive di pari importo. Le somme dovute sono rappresentate da: a) quelle affidate all’agente della riscossione a titolo di capitale e interessi; b) quelle maturate a favore dell’agente della riscossione, ai sensi dell’art. 17 del Decreto Legislativo 13/04/1999, n. 112, a titolo di aggio sulle somme di cui alla lettera a) e di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento. Le rate previste dal comma 1 scadono il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2019. In caso di pagamento rateale ai sensi del comma 1, sono dovuti, a decorrere dal 1° agosto 2019, gli interessi al tasso del 2% annuo e non si applicano le disposizioni (più gravose) dell’art. 19 del D.P.R 29/09/1973, n. 602. Il debitore interessato dovrà rendere, entro il 30 aprile 2019, un’apposita dichiarazione, con le modalità e in conformità alla modulistica che la stessa Agenzia pubblicherà sul proprio sito internet nel termine massimo di venti giorni dalla data di entrata in vigore del citato decreto; in tale dichiarazione il debitore dovrà scegliere anche il numero di rate per effettuare il pagamento, entro il limite previsto dalla norma. DICEMBRE 2018 I 89
D __VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__
Dovendo parlare delle Stagioni, comincerò dall’Inverno, che ebbe principio fin dal 21 Dicembre, quando lo sfolgorante Sole fece glorioso ingresso nel segno solstiziale di Capricorno. Almanacco Barbanera 1815
LENTO E LIEVE SOLSTIZIO
a cura di
DICEMBRE E
ARRIVA IL NATALE A SCALDARE IL PERIODO PIÙ FREDDO DELL’ANNO. E se fuori gela, poco importa, le feste palpitano e accendono l’allegria. Insieme alle luminarie giunge anche il “Generale inverno”, salutato in casa dall’abete addobbato. Perché i giorni sono quelli del Solstizio, quando il tempo rallenta il suo ritmo, scandito da piacevoli serate al caldo del caminetto. È la stagione del nuovo anno, densa di incontri, di progetti e di cose da fare. Anche sul balcone e nel giardino dove si pensa già alla bella stagione e dove solo qualche coraggiosa aromatica non ha ceduto al freddo. Dopo il Natale le giornate riprenderanno timidamente ad allungarallu al si. Si gett getta t a il cu ccuore oltre l’ostacolo. Nuove N energie fanno f nno spunfa tare le prime pri r me violette, v vi nuovi progetti sono i semi sulla terra ter accogliente, che li vvedrà ve drà fiorire.
L’ALLORO (Laurus nobilis)
Fa bene perché... Le foglie giovani contengono la maggior concentrazione di principi attivi, mentre le bacche danno un olio essenziale utile per curare, frizionando, reumatismi, distorsioni e slogature. L’infuso di foglie aumenta la sudorazione, bloccando raffreddori e influenze. Aiuta la digestione e combatte il mal di stomaco. Attenua stress e insonnia. Il proverbio Chi non vuol la festa levi l’alloro. Pollice bio Chi non spreme l’erba non ha balsamo. Coltiviamolo così Classico da siepe, lo si può anche coltivare in vaso, a patto che lo si sottragga a freddo e gelate. Bellissimo sarà pure farlo crescere nell’orto o in giardino, dove lo si vedrà svettare fino a raggiungere un’altezza di 15 metri. La semina L’alloro si riproduce facilmente per talea, in Luna crescente, nei mesi di luglio e agosto. Si sviluppa bene al sole, e se messo in terra richiede una posizione riparata per evitare che il freddo invernale ne danneggi le foglie e a volte anche i getti. Va irrigato con cura nel periodo dell’attecchimento. In alternativa, in marzo si possono trapiantare dei piccoli arbusti di vivaio che andranno annaffiati, evitando ristagni, fino alla fine di dell’estate. La potatura, in calante, si effettua in marzo-aprile. Rinvasare ogni 2 anni. Come già detto, un drastico abbassamento della temperatura danneggia l’alloro. In caso poi di neve, sarà bene eliminarla subito dai rami e dalle foglie. Anche il vento non giova. Raccolta e conservazione Le foglie dell’alloro si raccolgono tutto l’anno. Meglio in Luna crescente per il consumo fresco, assolutamente in calante per la conservazione. Si fanno essiccare all’aria, al buio e si pongono in barattoli di vetro. I frutti invece, le bacche, si raccolgono a completa maturazione da ottobre a dicembre, si essiccano in forno a bassissima temperatura e si mantengono in vasi di vetro a chiusura ermetica.
BUONO A SAPERSI!
L’arancia pomander Se il desiderio è accogliere parenti e amici piacevolmente, ecco un modo semplice per farlo. Passare del nastro adesivo sulla buccia di alcune arance, in senso verticale e orizzontale, lasciando alcuni spazi liberi da riempire con chiodi di garofano impiantati fitti nella buccia. Cospargere il tutto di cannella in polvere, avvolgere le arance in carta da forno e lasciarle riposare per 10 giorni. A Natale si scartano, si elimina il nastro adesivo e, sulla stessa traccia, si passa un nastro dorato. Un bel fiocco e le arance sono pronte da appendere in vari punti della casa.
NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cicorino da taglio, cime di rapa, cipolle invernali, finocchi, indivie, lattughe, porri, radicchi rossi, rape, sedano, spinaci, valerianella e verza. AROMI: alloro, rosmarino e salvia. FRUTTA: arance, bergamotto, cedri, cotogne, limoni, clementine, mandarini, mele, nocciole e pompelmi.
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COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE
Prossimi alle feste di Natale, la natura può offrire una piacevole occasione per andare a passeggiare nel bosco, coinvolgendo anche i bambini, a raccogliere rami e pigne per realizzare delle belle ghirlande. Molto preziose per gli addobbi sono le bacche rosse come quelle della rosa canina, evitando ovviamente quelle di agrifoglio e pungitopo che sono specie protette. Tornando invece nell’orto, in Luna crescente iniziare a raccogliere i cavolfiori e i cavoli da broccolo con temperature sopra allo 0°C. Seminare in semenzai protetti il radicchio da taglio, fave e piselli. Raccogliere le ultime foglie delle officinali per il consumo e i cardi. Nel giardino è invece il momento di trapiantare le viole e gli iberis a fioritura primaverile. Piantare i viburni. Portare gradatamente in casa l’albero di Natale perché si abitui alle temperature dell’interno. Piantumare nuovi alberi e cespugli in giornate soleggiate e non rigide. Proteggere le rose ancora in fiore con il tessuto non tessuto. Tornando poi nell’orto, piantare nei giorni di Luna calante i bulbi di aglio e cipolla e mettere a dimora in semenzai protetti lattughe e valerianella. Si raccolgono per la conservazione i cavolfiori. Controllare con attenzione che i teli di serre e tunnel siano integri e ben ancorati a terra. Lavorare il terreno, ma solo se non è bagnato. Vangare in giardino intorno alle rose e agli arbusti a fioritura precoce. Trapiantare le talee attecchite senza irrigarle per evitare che l’apparato radicale geli.
SE HAI ½ GIORNATA PACCIAMARE, MA CON QUALI FOGLIE?
Le foglie cadute in autunno sono la più utile “coperta” per orto e giardino. Senza dimenticare che la pacciamatura è utile anche come concimazione, oltre che come protezione. Importante sapere che le foglie hanno caratteristiche diverse. Se si vuole una pacciamatura per contenere la crescita d’erba, le migliori sono quelle di conifere e faggio: in natura, sotto le loro chiome difficilmente cresce erba. Se invece si vuole un letto “caldo” per gli ortaggi, sono adatti il carpino, che apporta anche calcio, l’acero e la quercia. Difficili da utilizzare quelle di magnolia, agrumi e lauro ceraso: si decompongono troppo lentamente.
Dice il proverbio...
Dicembre con rugiade, inverno con due spade Per santa Lucia intorno al fuoco in compagnia Da Natale a Capodanno gran propositi si fanno
IL SOLE E LA LUNA IL SOLE
Il 1° sorge alle 07.08 e tramonta alle 16.30. L’11 sorge alle 07.18 e tramonta alle 16.29. Il 21 sorge alle 07.25 e tramonta alle 16.32. Le giornate prima si accorciano, poi si allungano. Il 1° dicembre si hanno 9 ore e 22 minuti di luce solare e il 21 se ne hanno 9 e 7 minuti. Si perdono 15 minuti di luce. Il 22 se ne hanno 9 e 7 minuti e il 31 se ne hanno 9 e 10 minuti. Si guadagnano 3 minuti di luce solare. LA LUNA
Il 1° sorge alle 00.30 e tramonta alle 13.38. L’11 sorge alle 10.25 e tramonta alle 20.16. Il 21 tramonta alle 05.37 e sorge alle 15.42. Luna calante dal 1° al 6 e dal 23 al 31. Luna crescente dall’8 al 21. Luna Nuova il 7. Luna Piena il 22. DICEMBRE 2018 I 91
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RELAZIONI PERSONALI
Sono un pensionato di 73 anni, abito in provincia di Bologna, sono vedovo da 3 anni. Cerco una signora di bella presenza, affettuosa, sincera, amorevole non fumatrice, di anni max 70, possibilmente nelle vicinanze. Telefonare al 3338012780. Settantenne senza problemi economici, di bell’aspetto, vedovo, della provincia di Avellino. Cerco compagna 60/70enne, sincera, seria e simpatica, nella mia regione o vicinanze. Se sei così, chiamami. Telefonare al 3662719242. Pensionato, 74 anni, giovanile, pugliese ma residente a Prato, conoscerebbe signora, di massimo 70 anni, per convivenza. Astenersi perditempo o avventure. Telefonare al 3492183361. Signore 71enne, di Milano, ancora in attività, divorziato, gentile e riservato, aspetto gradevole, conoscerebbe signora sensibile, disposta a trasferirsi, per seria relazione. Telefonare al 335467785 oppure allo 022401918 (ore serali). Pensionato, ex cuoco. Cerco compagna seria, sincera, magra, anche fumatrice, per convivenza duratura. Suono la tastiera, parlo 5 lingue, abito in un paesino tranquillo della Basilicata. Ho 68 anni ma non li dimostro. Cerco compagna dal-
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la Puglia o Calabria o in Basilicata, disposta a trasferirsi. Scrivere a: C.I. AU1634500 Fermo Posta Episcopia (Pz) Cap 85033 oppure telefonare al 3275908455. 61enne, dirigente di Stato, separato con tre figli grandi, distinto e di bella presenza, cerca donna di qualsiasi posto e nazionalità, di qualsiasi condizione sociale e culturale, purché buona, altruista, romantica, non fumatrice, con tanta voglia di amare e di essere amata. Telefonare al 3486983376. 67enne, marchigiano, celibe, ex statale, senza problemi economici, cerca una donna per convivenza e futuri sviluppi, possibilmente da Abruzzo, Umbria, E. Romagna, Marche, Lazio (provincia di Roma e Rieti). Disposto a trasferirmi dopo consolidamento del rapporto. Telefonare al 3337166015. Pensionato vedovo, con casa propria, benestante, giro in camper. Cerco signora vicinanze Padova per passeggiare, chiacchierare, cenare insieme. Mi piace viaggiare. Telefonare al 3496887848. 82enne ex commerciante, vivo solo in una casa indipendente. Bella presenza, alto, longilineo, conoscerei signora solare, amante natura e viaggi, per poter avere una vita gioiosa insieme. Ti vorrei un po’ più giovane, possibilmente abitante in Liguria, sulla Riviera di Levante. Telefonare al 3394924900.
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CRUCIVERBA Lello ORIZZONTALI 1. Un vino spumante; 5. Lampada da comodino o da tavolo; 11. È stata una delle maggiori compagnie aeree degli Usa; 14. Nel lume e nella lampada; 16. In contanti; 17. Una tragedia di Shakespeare; 18. Esploder; 21. Hamani, primo presidente della Repubblica del Niger; 23. Una verità incontestabile in materia di fede; 26. Locali con palchi e platee; 27. Ci precedono in società; 28. Quello da vetri è detto anche stucco; 32. In pratica sono uguali; 33. Il figlio dello zar; 34. Fissare la gemma nell’anello; 37. Entrati di nuovo o ritornati; 39. Andò sulla Luna a cercare il senno d’Orlando; 40. Ha scritto i testi di molte canzoni di Lucio Battisti; 42. Fiume della Siberia occidentale, affluente di destra dello Enisej; 43. Così erano gli anni del terrorismo; 45. La scuola per attori creata da Lee Strasberg; 49. Particella iterativa; 50. In fondo al camion; 51. L’allarme più grave; 52. Piccola farfalla nota anche come tarma; 54. Poeta lirico dell’antica Grecia; 57. Uscito per sorteggio; 60. Un pronome di riguardo un po’ affettato; 62. Uditorio; 65. Il fiume di Domodossola; 66. Sollevato, innalzato;
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68. Ne è stato un asso Alberto Tomba; 70. Ristorare, ritemprare; 72. Tessuti o imbottiti di cotone; 74. Film horror del 1980 del regista William Lustig; 75. Vi si vedono e discutono film; 76. Un suffisso accrescitivo; 77. Fosco e potente romanzo di Victor Hugo. VERTICALI 1. Buca senza pari; 2. Uno dei gas nobili dell’aria; 3. Cambiano con il tempo; 4. Il Becket che fu santificato; 5. Signorile, raffinato; 6. Il simbolo del Berillio; 7. Sigla di Alessandria; 8. Tu in certi casi; 9. Lo Jacobelli che in Tv condusse a lungo Tribuna politica; 10. Un bene rifugio per eccellenza; 11. Tenente Colonnello; 12. Altro nome di Odino; 13. Accessibile al pubblico; 14. Anatole, regista del film Anastasia del 1956;
15. Accasar la figlia; 18. Iniziali di Allende; 19. Ferdinando, compositore italiano del ’700/’800; 20. Alcaloide contenuto in semi e foglie del ricino comune; 22. Capigliatura nota anche come dreadlocks; 24. Vagare in centro; 25. Personaggio del poema quattrocentesco Morgante; 27. In poesia ne fu uno dei massimi esponenti Mallarmé; 29. Levato, sottratto; 30. Sistemar qualcosa in una buca scavata nel terreno; 31. Vi sorgeva la centrale nucleare più grande d'Italia; 33. Famoso film di Woody Allen che ha dato nome ad una sindrome psichica; 35. La sigla della più antica e grande associazione di alpinisti ed appassionati di montagna in Italia; 36. Stazione termale vicino Coblenza; 38. La sua carenza è tra le cause
del ritardo mentale; 41. Off-topic; 44. La prima delle ore piccole; 46. Specie, genere, tipo; 47. Un ballo di coppia; 48. La Powell attrice e ballerina detta la regina del tip tap negli anni Trenta; 53. S’illuminano con i ceri; 55. S’infilano nelle prese; 56. Il centro di Nola; 58. La tagliano gli sposi; 59. Il ghiaccio del mister; 61. Genere di piante erbacee della famiglia delle Leguminose; 63. Isole dell’Irlanda; 64. Rebecca le ha ripetute; 66. Eroe eponimo dell’antica Grecia; 67. Un tipo di divano; 69. Se abbaia non morde; 71. Durano milioni di anni; 72. Il modulo che si compila in caso d’incidente stradale; 73. In rima; 75. La marcatura obbligatoria per tutti i prodotti per i quali esiste una direttiva comunitaria.
CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Le baite altoatesine; 3. Collabora con il pilota; 6. Tipico fiore olandese; 8. Li pone chi si oppone; 9. Porzioni di superficie di forma quadrata o quadrangolare; 10. Ferocemente sarcastica; 11. Apportare modifiche ad una legge; 13. Affidata all’altrui riservatezza; 14. Materia prima per la dinamite; 16. Uovo parzialmente bollito; 17. Sono notevoli nei saldi; 19. Abbandonato;
chi ha sporto una denuncia; 21. Se lo succhia il neonato; 14. Aiutò Giuseppe d’Arimatea 22. Frantuma il grano; a seppellire Gesù; 23. Si usa a tavola per forbirsi le labbra. VERTICALI 1 2 3 1. L’ultimo esame del liceale; 6 7 2. Frutto simile al baccello; 3. È opposto a stereo; 9 4. Ricoprire una superficie a scopo protettivo; 11 12 5. La scienza che studia le leggi dell’equilibrio; 13 7. Romanzo di Ivan Turgenev; 10. Reggono lo strascico delle vesti 14 dei prelati; 16 12. Bugiardo, ingannatore; 19 20 13. Si sporge denunciando 22
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15. Lo cerca l’evaso; 18. È scritto sulla copertina; 20. Fu il principe delle risate. 4
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TEST 1 Osservate attentamente il gruppo di figure a sinistra e andate a pag. 96.
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ORIZZONTALI 1. Il nome del grande fisico inglese Newton; 6. Un giocattolo gelatinoso; 8. È contrapposto ad hard; 9. Nota Bene; 10. Nilde, presidente della Camera tra il 1979 e il 1992; 12. Lo Josquin che fu uno dei più grandi rappresentanti della scuola musicale franco-fiamminga; 14. Apprensivi, inquieti; 15. Trasandato, trascurato; 16. Tempio punico-romano della Sardegna; 17. Per partito preso. VERTICALI 1. Il pareggio sulla schedina del Totocalcio; 2. Soffocar, assillar; 3. Rilievi coronati da larghi ripiani; 4. Sigla di Cagliari; 5. Mirano in alto; 7. Intitolar; 11. Un’andatura del cavallo; 12. Un esotico nome di donna; 13. Un’estensione di file musicali.
Utilizzando alcune delle lettere delle cinque parole contenute nell’esagono accanto insieme ad alcune delle lettere dei cinque verbi contenuti nel quadrato posto a destra, si possono ottenere, secondo un criterio logico da determinare, altrettante parole. Quali?
DARSENA MAGIA
CIELO
SARTIA FRESCO
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TEST 3
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Utilizzando la lettera verde posta accanto con dieci parole, ognuna formata da due sillabe - una di colore rosso contenuta nel quadrato a sinistra e una di colore azzurro situata nell’ovale a destra - è possibile ottenere altre dieci parole. Quali?
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oroscopo di Aldebaran
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23 NOV. I 21 DIC. Farete di tutto per stare al centro dell’attenzione e ci riuscirete. Sarete eleganti e affascinanti. Riceverete molti inviti per le feste di Natale: sarà difficile scegliere! Non esagerate a tavola.
24 AGO. I 22 SET. Avrete tempo per tutto: vi divertirete molto ma, in alcuni momenti, preferirete riposarvi e dedicarvi a hobby rilassanti. Imparate a dar valore al passato, alla famiglia e al vostro luogo di provenienza.
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21 MAR. I 20 APR. Attenderete l’arrivo del nuovo anno in compagnia di amici affettuosi o con il vostro partner. Magari preparando una cenetta a lume di candela. Indossate qualcosa di rosso, vi porterà fortuna!
23 SET. I 22 OTT. L’anno si chiude in bellezza e potrete tirare un suo bilancio. Quanto più positivo risulterà, tanto maggiore sarà il vostro entusiasmo verso la vita. I contatti con gli amici saranno piacevoli e spesso utili.
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toro
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21 APR. I 20 MAG. Un mese interessante sul piano economico. Sarà anche all’insegna della generosità. Inviate gli auguri ai vostri cari all’inizio del mese e non dimenticate di rispondere a quelli che riceverete. Auguri!
23 OTT. I 22 NOV. Saranno favorite tutte le attività mondane. Parteciperete a una festa o a un ricevimento fra amici e vi divertirete molto. Mese ideale per fare un viaggio all’estero. Buon anno!
gemelli
capricorno
21 MAG. I 21 GIU. Persone della famiglia riusciranno bene nelle loro imprese e ciò vi recherà soddisfazione e gioia. Attenti ai colpi di freddo, copritevi bene. Trascorrerete le feste in famiglia.
22 DIC. I 20 GEN. Dovrete forse affrontare alcuni problemi e superare ostacoli che non vi aspettavate. Tuttavia la fortuna, gli amici e le stelle vi daranno una mano. Feste in buona compagnia. Auguri!
cancro
acquario
22 GIU. I 22 LUG. I contatti sociali risulteranno piacevoli e costruttivi. Parteciperete a cene e riunioni di famiglia. Sarete sempre in movimento. Molti di voi festeggeranno il Capodanno con un nuovo partner. Auguri!
21 GEN. I 19 FEB. Sarete vitali e pieni di risorse, riuscendo così a realizzare ciò che più desiderate nella vita. Gli amici vi daranno un prezioso aiuto. Curate le pubbliche relazioni! Cercate di non esagerare a tavola.
leone
pesci
TEST 3
23 LUG. I 23 AGO. L’ultimo mese dell’anno vi vedrà allegri e vitali. Particolarmente interessante il periodo delle feste, quando vi renderete conto di quanto siete amati. Attenzione a non esagerare a tavola.
20 FEB. I 20 MAR. Vivrete dei momenti piacevoli con partner, amici e bambini. Passerete le feste in compagnia di persone simpatiche. La vostra arte culinaria sarà apprezzata da tutti i commensali.
Le parole che si formano sono: SANTA, SARTO, SCALA, SCAVO, SCENA, SCONTO, SONDA, SORSO, SPICCHIO, SVISTA (sottolineate e in corsivo sono riportate le dieci parole ottenute unendo le sillabe di colore rosso a quelle di colore azzurro). Esse si ottengono unendo la lettera verde S alle sillabe rosse contenute nel quadrato e alle azzurre inserite nell’ovale nel seguente modo: SANTA, SARTO, SCALA, SCAVO, SCENA, SCONTO, SONDA, SORSO, SPICCHIO, SVISTA.
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REBUS (7 2 4): C a L care: l’amano = Calcare la mano REBUS (7 5 1 5): Bambi N e O; R maialetto = Bambine ormai a letto
stuzzica
CERVELLO
TEST 1
Quale delle seguenti figure rappresenta quella prima vista?
a)
b)
c)
d)
TEST 2
Le parole che si formano sono: ANSIA, CORSA, MARE, SCORIE, STIRPE. Esse si ottengono prendendo le parole e i verbi aventi lo stesso colore, eliminando le lettere che essi hanno in comune e utilizzando solo le lettere rimanenti. Quindi: ANSIA (da DARSENA e DIRE), CORSA (da CIELO e SALIRE), MARE (da MAGIA e AGIRE), SCORIE (da FRESCO e FERIRE), STIRPE (da SARTIA e PARARE).
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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 81151914 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT
lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più
LA MELA NON CADE MAI TROPPO LONTANA DALL’ALBERO Diceva Carlo Maria Martini: «Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto». Allora, seminiamo e diamo anche il giusto esempio GENTILE DIRETTORE, mi ha molto colpito la lettera della signora Ofelia. Sicuramente ha ragione come pure ha ragione Lei nella risposta. Purtroppo il nostro Paese ha perso molta buona educazione in ogni campo ed ora l’ignoranza e la maleducazione impazzano! Bon ton e buone maniere spesso sono considerate obsolete. Fortunatamente mi capitano anche casi di buona creanza ed educazione che a volte mi lasciano sorpresa, anche se in modo piacevole. A cominciare da mia nipote di poco più di 4 anni, dolcissima e sempre pronta a chiedere scusa quando fa qualche marachella. A volte penso che i genitori pretendano troppo da lei così piccina, ma quando vedo questi risultati il mio cuore si illumina. Ci sono anche ragazzi educati e gentili che ti cedono il passo e ti salutano cordialmente in mezzo ai tanti che igno-
rano tutto e tutti, ipnotizzati dal cellulare. Sono volontaria nel Fai (Fondo Ambiente Italiano) e vedo tanti giovani e giovanissimi che si impegnano con entusiasmo nel fare i ciceroni, ottenendo spesso ottimi risultati. Con questo voglio dire che non tutto è perduto! C’è anche del buono che fa meno notizia, ma esiste e va esaltato! Sicuramente il problema è reale ma ognuno di noi, nel suo piccolo, può impegnarsi per migliorare questa tendenza. Certo sono le famiglie e le scuole in primis che devono “Educare” in sintonia e non sempre è semplice e possibile. Ogni cittadino però può dare l’esempio; mia nonna diceva: «Chi ha più educazione l’adoperi!». Parole dettate dalla saggezza dei nonni, ma chissà se a forza di vedere e sentire esempi di buona educazione anche i più maleducati comincino a capire e ad emulare. Lasciamo una speranza: io sono ottimista e ci credo! Caterina Lorenzetti Signora Caterina, concordo pienamente con la sua analisi e mi fa piacere avere la conferma che “i paladini della correttezza e del senso civico” ci sono e non si lasciano abbattere dalla volgarità, dalla pochezza e dalla maleducazione su larga scala. Solo coltivando “educazione” si può raccogliere “educazione”. Lei lo ha fatto con i suoi figli e loro lo fanno con i propri. L’esempio vale più di mille parole. Dovremmo ricordarlo, sempre. Buon Natale a lei e a tutti i lettori! DICEMBRE 2018 I 97
bazar INFORMAZIONI UTILI SALUTE RICERCA CURIOSITÀ LIBRI
a cura del Centro Studi 50&Più
Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it
+INFORMAZIONI oppure al 0424708910.
UTILI
LA CASA COME BANCOMAT. I CONSIGLI Qual è il modo migliore per far fruttare la casa ad una certa età? Tutte le opzioni sono contenute nella guida La terza età: strumenti patrimoniali, opportunità e tutele, che offre una panoramica degli strumenti che permettono di disporne sia per ottenere della liquidità, sia per garantirsi prestazioni come assistenza e mantenimento. La guida è disponibile all’indirizzo www.notariato.it/it/trova-guide. NIPOTI E NONNI ACQUISITI La sentenza 19780/2018 della Corte di Cassazione ha riconosciuto a una nonna acquisita, il diritto di continuare a vedere le sue nipoti. La sentenza richiama gli indirizzi della Corte di Giustizia europea secondo cui gli Stati devono favorire i contatti del minore con le persone appartenenti al suo nucleo familiare inteso in modo ampio; quindi anche le persone non consanguinee purché legate ai bambini da relazioni
che si traducono in benefici per i piccoli.
+ SALUTE PER I CELIACI MENO “BUONI” DA SPENDERE Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il nuovo Decreto sui “Limiti massimi di spesa per l’erogazione dei prodotti senza glutine”. Per i celiaci ultrasessantenni è prevista una riduzione della cifra mensile a disposizione per l’acquisto di pane, pasta e altri cibi senza glutine. I contributi, in vigore nei primi mesi del 2019, possono però cambiare a seconda della residenza perché ogni Regione può decidere se aumentare o meno l’importo. INFLUENZA, AL TERMINE LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE Termina a dicembre la campagna di vaccinazione antiinfluenzale 2018/2019. Il vaccino è gratuito per le categorie a rischio, come anziani e malati cronici. La scorsa stagione è stata la peggiore degli ultimi 15 anni con
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il triplo dei casi di decessi rispetto all’anno 2016/2017. Solo il 43% degli over 50 sa che l’influenza può avere complicanze letali ed è scarsa la consapevolezza dei rischi legati alla cronicità.
+ RICERCA VOLONTARI PER IL PROGETTO SMARTFOOD L’Istituto Fatebenefratelli di Brescia, con l’Istituto neurologico Carlo Besta e l’Università Statale di Milano, lanciano il progetto “Smartfood” per studiare la dieta mediterranea come possibile “scudo” contro la demenza. Per accedere al programma, che durerà 2 anni, basta avere un’età compresa fra 65 e 80 anni ed essere in condizioni di salute normali. Gli interessati a partecipare al progetto possono contattare la coordinatrice Silvia Fostinelli, all’indirizzo mail: sfostinelli@fatebenefratelli.eu.
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Tel: 0322841903 800995988
CURIOSITÀ LA RADIO È LA PIÙ AFFIDABILE Secondo il 15° Rapporto Censis sulla comunicazione, il 69,7% degli italiani considera la radio molto o abbastanza affidabile: soprattutto secondo gli over 65 (72,5%) e le persone con un livello di istruzione elevato, diplomati e laureati (71,2%). La televisione è considerata affidabile
dal 69,1% degli italiani e dal 78,5% degli anziani. Buona la considerazione della stampa (64,3%). In fondo alla graduatoria siti web d’informazione e social network. AIRBNB: EXPLOIT DEGLI OVER 60 Sono 400mila in tutto il mondo gli host senior su Airbnb, il sito di interscambio di appartamenti in affitto per brevi periodi. Il numero di over 60 che hanno viaggiato o ospitato scegliendo questa piattaforma è cresciuto del 66% nell’ultimo anno. I dati indicano che sono loro i padroni di casa più amati: l’86% di viaggi ospitati da senior ricevono recensioni a cinque stelle.
+ LIBRI AL CAPOLINEA DELL’ULTIMO SOGNO di Barbara Di Clemente, Bookabook, 2018, pp. 202 Sebastiano è un ingegnere di 84 anni in sedia a rotelle, ospite di Villa Serena, dove passa le giornate a riflettere sulla sua vita solitaria. Quando nella struttura arriva Mario Boduoli, un ospite dai modi grossolani, a Sebastiano viene lanciata una sfida: se entro tre mesi riuscirà a insegnargli le buone maniere, otterrà l’ambita stanza sul mare. Ma a cambiare sarà proprio Sebastiano, che grazie a Mario realizzerà sogni fino ad allora inimmaginati, scoprendo che il suo viaggio ha ancora in serbo molte sorprese.