FEBBRAIO 2012

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[anteprime] Reporter in guerra Il mestiere delle armi e quello dell’informazione si scontrano nelle zone calde del Pianeta. In due secoli molto è cambiato e molto è rimasto uguale.

A pagina 18

Censimento Istat Manca poco alla scadenza: il termine per la consegna dei modelli inviati sta per terminare anche nei Comuni con oltre 150mila abitanti.

A pagina 24

Cinesi in Italia Comunità numerosa e grande lavoratrice, quella cinese nel nostro Paese raccoglie ammirazione e allo stesso tempo diffidenza.

L’integrazione dei giovani.

A pagina 28

Olio extravergine È da preferire rispetto alle altre qualità di olio grazie al suo contenuto estremamente povero di acidi grassi dannosi.

I consigli per la scelta.

A pagina 38

Evviva il Carnevale Origini diverse, ma medesime finalità: il Carnevale è, in tutto il mondo, il più divertente stravolgimento della quotidianità.

A pagina 42

ditoriale

[ DI MARIA LAURA RONDINI - DIRETTORE EDITORIALE 50&PIÙ ]

Nonostante avessero raccolto più di un milione e

duecentomila firme in venticinque giorni, i due

referendum che chiedevano l’abolizione totale in un caso, parziale in un altro, dell’attuale legge elettorale (ormai ufficialmente conosciuta come “porcellum” anziché come Legge Calderoli),

sono stati dichiarati inammissibili dal Consiglio della Corte Costituzionale.

La dichiarazione di inammissibilità non ha impedito alla Consulta di invitare partiti e Parlamento a cercare di modificare la legge

in vigore, restituendo ai cittadini il DIRITTO

DI SCEGLIERE deputati e senatori, anziché ratificare semplicemente

la lista degli eletti predisposta dalle segreterie dei partiti.

La facilità irrisoria con la quale il Comitato referendario aveva portato a termine la raccolta delle firme, i movimenti spontanei

nati anche sui vari social network (uno per tutti: “Preferisco preferire”) per fare pressione sui giudici perché esprimessero un responso favorevole che desse ai cittadini la possibilità di cancellare la legge, dovrebbero essere un buon motivo per far capire alle varie segreterie politiche che è tempo di dare risposte serie e tempestive.

Intanto, quasi che l’umore della gente su questo tema non fosse abbastanza chiaro, un sondaggio condotto dall’Istituto di ricerca Demopolis, tra il 9 e l’11 gennaio 2012, rileva che l’83% degli

italiani è favorevole a modificare la legge

(il 10% preferisce lasciare quella che è attualmente in vigore, e il 7% non sa o non risponde), ma anche che il 61% degli

intervistati ritiene che i partiti in Parlamento non troveranno alcun accordo per modificare la legge entro la fine della Legislatura.

E questo 61% al quale ormai si affianca, velenosa, l’idea che

i partiti non servano più alla democrazia,

è un grido d’allarme che i nostri rappresentanti sembrano non sentire, per quanto li riguardi da vicino e riguardi, d’altronde, ognuno di noi. Perciò, per quanto sordi si rivelino, nessuno ci impedirà di continuare a chiedere: partecipazione, partecipazione, PARTECIPAZIONE.

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IN QUESTO

numero

10 Anno Europeo Invecchiamento attivo

10

Anziani e giovani, binomio perfetto DI SADÌA M ACCARI

Tony Capuozzo Un inviato “molto speciale”

14

DI GIADA VALDANNINI

Reporter di guerra Giornalisti del fronte

18

DI LEONARDO GUZZO

Tempo di crisi: investire?

Qualche soluzione per il futuro

20

DI LORENZO M A SINI

Il nuovo identikit della popolazione italiana

24

DI CATERINA CA SUL A

Cinesi d’Italia Viaggio nelle comunità delle nostre città

28

DI IL ARIA R OM ANO E R OMINA VINCI

Carnevale Quando tutti tornano bambini DI LORIS POR CHERI

IN EVIDENZA

Periscopio >> pag. 6

a cura di Dario De Felicis Letteralmente >> pag. 8

di Giovanna Vecchiotti Olio extravergine >> pag. 38

di Luisella Berti Sapori & Colori >> pag. 40

di Marina Cepeda Fuentes Napoli in...canto >> pag. 46

Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più

di Tonino Valentini e Mila Sarti Cinema & DVD >> pag. 60

di Alessandra Miccinesi e Pedro Armocida

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A CURA DI LUISELL A BERTI

Previdenza DI GIANNI TEL

Oroscopo di Aldebaran >> pag. 61 Giochi >> pag. 62

di N. Tucciarelli e R. Cento Stuzzica cervello di E. Diglio >> pag. 63 Bacheca >> pag. 64 Soluzioni >> pag. 66

Anno XXXIV n° 2 Febbraio 2012

Anno XXXIV n. 2 Febbraio 2012 Euro 2.50 - I.P.

PARLIAMO DI...

Fisco

Musica & Teatro >> pag. 59

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DI PAOLO NEGRINI

DI ALESSANDRA DE FEO

di Renato Minore

50epiu.it

Internet Protagonisti di questa puntata ancora i Social Network

di Giovanni Orso Libri >> pag. 58

LA VOCE DI 50&PIÙ

INSERTO

Bonsai >> pag. 48

di Donatella Ottavi

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Censimento 2012

Anziano attivo

Cinesi d’Italia

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Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it Editoriale 50&Più Srl - Amministratori Dante Di Mattia (Presidente) Tommaso Anania Brigida Gallinaro Ines Marangon Giuseppe Martino Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.6872515 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Punto Web Srl - 00040 Ariccia (Roma) Via Variante di Cancelliera snc Distribuzione in Italia m-dis Distribuzione Media SpA 20126 Milano - Viale Sarca, 235 Telefono 02.64110911 Concessionaria di Pubblicità Promedia 2000 Srl 20142 Milano - Via Ettore Bugatti, 15 Telefono 02.89079601 - Fax 02.89079619 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Spedizione Poste Italiane SpA Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore.

Tutela dati Si garantisce la riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’Editore. Le informazioni custodite nell’archivio dell’Editoriale 50&Più Srl verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati la rivista e gli allegati, anche pubblicitari (D. Leg.vo 196/2003 tutela dati personali).

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

ZOOM DI GABRIELE SAMPAOLO

QUI

COMANDO IO,

QUESTA

È CASA MIA

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entre sono in corso i tentativi per limitare i danni, alle persone, alle cose, all’ambiente, del tragico incidente della Costa “Concordia” è acceso nel Paese il dibattito sulle “liberalizzazioni”. Ordini professionali, farmacie, benzinai, taxi e molti altri ancora, difendono i confini protezionisti di spazi acquisiti, sì, attraverso investimenti formativi, economici e di esperienza, ma non tali da giustificare comunque quella esclusività e chiusura che ha effetti paralizzanti nella società e nella fruibilità dei servizi. In comune, per quanto azzardato possa apparire l’accostamento, vi è l’abitudine molto italiana a ritenere che nel “proprio spazio” ognuno possa decidere a modo proprio. Così succede che, essendo capitano di una nave, decido io dove e in che modo condurla. Così succede che, avendo investito io in un ambito professionale o di impresa, voglia decidere io le regole, e anzitutto nel mio interesse. In tutti i ruoli che hanno rilevanza pubblica (ma tutti la hanno!) dovremmo imparare a mettere al primo posto l’utilità e il valore che tali ruoli hanno per gli altri ed accettare le sfide ben più stimolanti che una società aperta e liberata presenta.

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Finito di stampare: 25 gennaio 2012

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Foto di copertina: Agf. Illustrazioni: Enrico Riposati FEBBRAIO 2012 5

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ERISCOPI in pillole

A CURA DI DARIO DE FELICIS

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Osservare la realtà quotidiana, leggere i giornali, guardare la televisione, navigare in internet, ascoltare la radio o i discorsi al bar può aiutarci a riflettere su quanto accade nel mondo in cui viviamo.

Il nostro intento è quello di mettere in evidenza notizie interessanti, curiose,

NEW YORK : AD APRILE I REPERTI DEL TITANIC ALL’ ASTA

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All’asta la più grande collezione di oggetti del Titanic La Premier Exhibitions Inc, la compagnia che possiede la più grande collezione di oggetti rinvenuti dal relitto del Titanic, ha deciso di mettere all’asta tutti i reperti del transatlantico affondato 100 anni fa nell’impatto con un iceberg nel nord Atlantico. Nell’asta, che si terrà il 1° aprile a New York, si batteranno circa 5.500 oggetti, tra cui porcellane, equipaggiamento della nave e pezzi di scafo.

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importanti o stravaganti, riportandole tra queste pagine in forma sintetica.

Ci piacerebbe che anche voi prendeste parte a questa sorta di gioco, fornendoci le vostre segnalazioni.

Scrivete a: redazione@50epiu.it o Largo Arenula 34, 00186 Roma. Aspettiamo il vostro contributo!

All’Università Ca’ Foscari la matematica si studia su Facebook Circa 400 studenti della facoltà di Commercio Estero dell’Università Ca’ Foscari di Venezia studiano matematica su Facebook. L’idea è del professor Paolo Pellizzari che, ispirandosi al caso di una classe inglese, ha creato la pagina Facebook “Matemates”, sulla cui bacheca oltre alle informazioni relative al corso, che si tiene nelle aule dell’università, si possono fare domande, condividere opinioni e riflessioni. In questa maniera anche gli studenti più timidi potranno partecipare attivamente ed arricchire il corso con il loro contributo.

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Paul McCartney fa sognare: “Io e Ringo torneremo a suonare insieme” L’ex Beatles Paul McCartney torna a parlare durante il suo ennesimo tour mondiale, e lo fa mettendo in subbuglio l’intero mondo musicale.

A chi gli chiedeva se sarebbe tornato a suonare con il compagno Ringo Starr in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012, Paul ha risposto: «Non penso che succederà, anzi, credo che l’inaugurazione delle Olimpiadi la vedrò seduto davanti alla televisione.

Ma ammetto che è molto probabile che io e Ringo in futuro torneremo a suonare insieme, magari ad incidere un disco; in fondo, come batterista mi è sempre piaciuto».

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Anche le e-mail inquinano Da uno studio dell’Agenzia francese per l’ambiente ed il controllo energetico (Ademe) è emerso che anche i messaggi di posta elettronica incidono sull’ambiente. Certo, una e-mail inquina molto meno di una “vecchia” lettera cartacea, ma nei passaggi tra l’invio e la ricezione di un messaggio da 1 megabyte vengono emessi in media 19 grammi di CO2. È un dato comunque allarmante se si considera che, ogni giorno, nel mondo vengono inviate circa 250 miliardi di e-mail e che circa l’80% è costituito da “postaspazzatura”.

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Una dieta controllata per mantenere giovane il cervello Un’èquipe di ricercatori dell’Università Cattolica di Roma ha identificato una molecola, denominata Creb1, che aiuta il cervello a mantenersi giovane accendendo alcuni geni importanti per il suo corretto funzionamento e per la longevità. Questa molecola si attiva in presenza di una dieta ipocalorica, in particolare sottraendo al normale menù giornaliero il 30% delle calorie.

Un’alimentazione moderata potenzierebbe, quindi, la capacità delle sinapsi di memorizzare ed elaborare le informazioni.

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La prima casa con la eco-vernice Si chiama Gaia ed è la prima casa “mangia-smog”. L’innovativa abitazione è stata costruita a Cerro Maggiore, vicino Milano, ed è completamente rivestita con pittura fotocatalitica, una particolare vernice che lavora con il sole.

L’azione della luce, infatti, attiva un processo ossidativo che decompone le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera. Una volta a contatto con la facciata dell’edificio, il biossido di azoto o di zolfo, il monossido di carbonio, il benzene, l’ammoniaca o il famigerato Pm10, si trasformano in composti inerti solubili in acqua e in altre sostanze non inquinanti.

Fabrican: l’arte di vestirsi con le bombolette spray Se non è rivoluzione poco ci manca, ma da oggi è possibile indossare abiti spray. L’idea è nata da una collaborazione tra l’Imperial College di Londra e il designer spagnolo Manuel Torres della Royal College of Art che ha creato la tecnologia Fabrican, unione dei termini inglesi fabric (tessuto) e can (bomboletta). Il prodotto, in materiale sia naturale che sintetico, viene spruzzato sul corpo e le fibre, intrecciandosi e aderendo tra loro, si asciugano all’aria creando un vero e proprio filo di tessuto. Già esistono bombolette con diversi colori e profumi.

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Difendiamo Roma Gentile Direttore, oggi, Roma è vittima d’ogni forma di oltraggio: ci sono gli squilibrati che si “divertono“ a prendere a martellate i tesori meravigliosi della città. Ci sono pure quelli che offendono la Capitale, mortificandone la storia, insultando i suoi cittadini - che non sono tutti ladroni - anzi ci sono tante persone oneste.

Poi arrivano i novelli barbari: i Black-bloc che

distruggono e terrorizzano cittadini inermi, ingaggiando scontri con uomini e donne delle Forze dell’Ordine, che avrebbero tante ragioni per definirsi indignati. Questi giovani perversi impediscono a chi vuole manifestare, di farlo liberamente.

Roma è la vetrina del nostro Paese, nel mondo non può essere rappresentata da immagini di violenza e vandalismo. È ora di dire basta, riguardo alle violenze gratuite!

MARIA BRIGHI SPAZI

Sì, è ora di dire basta: riguardo alle violenze ma anche riguardo agli abusi di ogni altro tipo perpetrati nell’utilizzo di una città che è tre volte capitale (dell’Italia, della religione e della cultura mondiale) e che per questo è da tutti cercata ma da molti maltrattata. Roma è anch’essa, drammaticamente, una città “usurabile” e consumabile fino a estinzione”, se tutti non sentiamo il dovere di custodirla costantemente e fortemente.

Alle osservazioni della lettrice aggiungiamo che vediamo necessari almeno due provvedimenti urgenti: - tutti hanno il diritto di manifestare a Roma ma nessuno ha il diritto di prendere in ostaggio la città. Abbiamo visto gente morire perché le ambulanze venivano impedite di passare per trasportare i malati in attesa di urgente ricovero ospedaliero; abbiamo visto gente impedire ad altri di raggiungere il luogo di lavoro perché un corteo aveva blindato un intero quartiere… Noi siamo della opinione che la città debba scegliere alcuni luoghi precisi di grande visibilità da

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mettere a disposizione di chiunque desideri manifestare, e che le manifestazioni vengano svolte esclusivamente lì, lasciando alla città il respiro necessario allo svolgimento della sua vita quotidiana almeno per i servizi essenziali; fino a oggi, chi manifesta sembra non rendersi conto del fatto che in realtà qualcuno, a Roma, manifesta ogni giorno dell’anno,

per i motivi più diversi e a volte contrastanti fra loro: finendo per tenere autenticamente e brutalmente la città in ostaggio, con costi inauditi e a volte vittime ingiuste; e questo è incivile, mettendo in secondo piano i diritti altrui a vantaggio di chi con le manifestazioni difende i propri; - tutti hanno il diritto di manifestare a Roma ma nessuno

ha il diritto di danneggiare un patrimonio storico e culturale che è di tutta l’Italia e di tutta l’umanità di oggi e di domani: lo scempio di un’opera d’arte non può essere considerato “una ragazzata”, come talvolta, colpevolmente, viene da più parti sostanzialmente definita; è invece un crimine che va perseguito con giustizia tempestiva, riparatrice e senza “condizionale”.

Ce la dobbiamo fare!

«La più grande debolezza della violenza è l’essere una spirale discendente che dà vita proprio alle cose che cerca di distruggere. Invece di diminuire il male, lo moltiplica» Martin Luther King

Gentilissimo Direttore, sono un’abbonata di 50&Più e vorrei esternare le mie idee a motivo di tutto quello che sta succedendo in Italia. Penso che non dobbiamo spaventarci di affrontare questo nuovo pezzo di storia; perché l’uomo, per natura ha tante risorse per superare gli ostacoli. Ho trascorso, quando ero ragazza, un periodo burrascoso di guerra e fame e tante altre brutture di conseguenza; ma un po’ tutti l’abbiamo affrontato e superato con dignità, accettazione e - sembra impossibile - serenità; a volte, facendone anche dell’umorismo, escogitando tanti trucchetti per superare lo sconforto delle situazio-

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«Ce la dobbiamo fare! Costi quel che costi». Naturalmente, sempre nella rettitudine!

Anno XXXIV n. 2 Febbraio 2012 Euro 2.50 - I.P.

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EGIDIA CIACCIA

Anziano attivo Cinesi d’Italia Censimento

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ni. D’altronde, ciò è valso a farmi maturare e fare esperienza.

Ho trascorso la mia esistenza fa-

cendo una scelta modesta: la casalinga e, dico con orgoglio, che ne sono soddisfatta. Una scelta modesta... ma così ricca di esperienze di ogni genere: dalla cultura all’economia, dall’amore autentico, atto a costruire una buona famiglia, al rispetto della società e dei valori della vita.

La donna, nella sua dignità e femminilità, può sentirsi veramente regina della casa come sposa, madre, e tesoriera di valori morali; perché dedica tutto il suo tempo alla famiglia e a se stessa, trascorrendo nella maniera più giusta e dando affetto e attenzioni ai suoi cari. E ancora, istruirsi nell’arte culinaria, allargare la capacità del conoscere e del sapere e maturare il senso dell’economia. Però, ogni scelta è buona secondo le proprie aspirazioni ed ognuno di noi, oggi, deve rimboccarsi le maniche e dicendo a se stesso:

Certo che ce la possiamo fare: ma occorre che gli esempi buoni di chi ce l’ha fatta in passato, in tempi non meno burrascosi di quello attuale, vengano raccontati e raccontati più volte, soprattutto ai giovani, per innescare nelle loro anime l’idea giusta che occorre sempre l’iniziativa responsabile e il non scoraggiamento. La crisi è più difficilmente superabile da chi è pessimista e da chi pensa che la soluzione delle difficoltà dipenda sempre “dagli altri”. È utile comunque ricordare che, anche senza tornare indietro fino alla guerra, negli anni 1970 il nostro Paese

attraversò una fase molto buia nella quale si sommavano gli effetti e le paure devastanti della inflazione a due cifre, del terrorismo e dei suoi morti, della instabilità politica (un governo ogni nove mesi, in media), della disoccupazione nazionale aggiunta al rientro di decine di migliaia di emigrati dall’estero dove pure la crisi era esplosa...

Ci risollevammo proprio grazie ai tanti che, spesso in silenzio, continuarono ogni giorno a lavorare alacremente dicendosi: «Mi comporto come se la soluzione della crisi dipendesse da me».

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ANZIANI E GIOVANI, UN BINOMIO PERFETTO «“2012: Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni”. L’Unione Europea sostiene che crescita e spesa - legate all’invecchiamento - possano procedere di pari passo. Le iniziative messe in campo dalle organizzazioni che si occupano di intergenerazionalità» [ ATTUALITÀ DI SADÌA

MACCARI ]

L’UNIONE EUROPEA ha intenzione di promuovere iniziative, campagne e azioni volte a contrastare le discriminazioni anagrafiche avvalendosi, a tal fine, del supporto di quaranta organizzazioni sensibili a queste tematiche.

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l 2012 si è aperto con una ambizione non da poco: celebrare l’Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni. Ma com’è possibile in un momento di crisi e in un Continente che si sta facendo sempre più vecchio? La formula magica non c’è ma il tentativo dell’Unione Europea, sì.

Quest’ultima infatti, forte di 40 organizzazioni sensibili all’argomento, sosterrà campagne e, nel concreto, promuoverà azioni contro la discriminazione anagrafica. L’invito ai Paesi membri è quello di promuove-

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cazione nel mondo del lavoro, è priorità assoluta per l’Europa.

Come lo è tutelare coloro che, volendo restare attivi, non intendono lasciare il mercato del lavoro nonostante sia il periodo che, di consueto, si tirano i remi in barca.

Stupisce, poi, che esista un nesso positivo tra occupazione dei giovani e quella degli anziani: come dire che «Gli Stati con tassi di occupazione più elevati tra gli anziani hanno anche tassi di occupazione più elevati tra i giovani», parola di Thierry Vissol, economista e storico, consigliere speciale di media e comunicazione presso la rap-

re riforme per un’economia più sostenibile, in cui crescita e spesa connessa all’invecchiamento possano procedere di pari passo. Tanto più che, dati alla mano, l’Unione passerà da un rapporto di quattro persone in età lavorativa (tra i 15 e i 64 anni) per ogni ultra65enne, a due a uno. Un calo considerevole che dovrebbe registrarsi nel ventennio 2015-2035, in coincidenza col pensionamento dei cosiddetti baby-boomers.

Dare allora risposte a una società che si fa sempre più attempata, coi giovani che faticano, loro malgrado, a trovare collo-

presentanza in Italia della Com- preventiva»: un volano per l’aumissione Europea. Secondo lui, tonomia. non c’è contraddizione nel pro- Insomma, invecchiare oggi è muovere l’invecchiamento atti- possibile: tutto sta a riuscirci in vo e puntare sui giovani; anzi, salute e in attività. Ecco la ricetsemmai conviene proprio l’in- ta europea 2012, nelle parole vito alla solidarietà. Anche per- dell’economista Vissol che veché l’alternativa è il conflitto de in personaggi come il preintergenerazionale. sidente Giorgio Napolitano un Inoltre, «l’invecchiamento at- faro verso l’età matura: embletivo - sottolinea Vissol - non è ma carismatico di invecchialegato solo al lavoro ma anche mento sano. all’inclusione nelAlcuni Stati registrano la vita sociale, trauna situazione mite il volontariasorprendente: maggiore to e la partecipaè il numero di anziani zione alla promo“occupati” e maggiore zione della salute è quello tra i giovani. con la medicina

LA SOLIDARIETÀ

NEL 2060

secondo Thierry Vissol, è un punto di forza; l’unico in grado di allontanare il conflitto generazionale.

gli ultrasessantacinquenni rappresenteranno il 30% della popolazione contro l’attuale 16%. Fonte: Eurostat

L’ETÀ MEDIA

OCCUPAZIONE

dagli attuali 40 anni, secondo proiezioni Eurostat, nel 2060 si innalzerà a 48.

Questa è la priorità per l’Europa: garantire il mercato del lavoro per tutti, giovani e non.

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A THIERRY VISSOL, ECONOMISTA, STORICO E CONSIGLIERE SPECIALE DI MEDIA E COMUNICAZIONE PRESSO LA RAPPRESENTANZA IN ITALIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA, 50&PIÙ HA POSTO ALCUNE DOMANDE

Come nasce e come si svilupperà l’Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà fra generazioni?

Prima di tutto vorrei ricordare che cos’è un “anno europeo”.

L’idea nacque all’inizio degli Anni ‘80 e il primo “anno europeo” fu celebrato nel 1983, dedicandolo alle piccole e medie imprese ed all’artigianato.

Da allora, l’Unione Europea sceglie ogni anno un tema di particolare importanza per la costruzione della coscienza europea, sul quale sensibilizzare il più largamente possibile l’opinione pubblica di tutti i Paesi membri. La natura di questa iniziativa si avvicina più alla campagna di comunicazione e di sviluppo culturale che all’iniziativa di tipo politico o finanziario.

Inoltre, la Commissione Europea ne assicura il coordinamento fra i Paesi, ma i protagonisti centrali restano, appunto, i singoli Stati membri. Sono loro che definiscono le azioni concrete sul loro territorio e gli eventuali finanziamenti. L’Unione raccomanda comunque che vengano chiamate a svolgere un ruolo importante le organizzazioni specializzate per materia, come è quest’anno per 50&Più e per altre decine di associazioni in Europa.

In Italia quali iniziative sono in campo?

Il Governo italiano ha affidato, il 27 dicembre 2011, il coordinamento delle attività dell’anno 2012 al Dipartimento per le Politiche della Famiglia, che dovrà assicurare un raccordo tra le amministrazione interessate e tutti gli attori coinvolti per la programmazione delle iniziative nazionali. In questo momento è un po’ presto per avere una visione globale delle cose, ma già sono previste diverse manifestazioni pubbliche che si svolgeranno soprattutto a livello regionale, coinvolgendo tutte le organizzazioni interessate.

Perché mettere insieme il diritto dell’anziano a invecchiare attivamente con la solidarietà fra le generazioni?

Ci sono tanti elementi che lo suggeriscono, di tipo sociale, economico nonché morale, cioè relativo al valore etico della solidarietà in generale. Intanto, nelle nostre società le famiglie sono sempre più frantumate sul piano abitativo, professionale e degli stili di vita. A volte, le chiamano “famiglie scoppiate”: fatto sta che non si può contare solo sulla stretta dinamica familiare per gestire i problemi legati all’invecchiamento degli anziani; e anche il problema economico è centrale, non è sempre possibile ai figli supportare i costi sa-

}

nitari e sociali dei loro genitori anziani, né è possibile ai genitori anziani assicurare da soli assistenza ai figli che sono in difficoltà anche da adulti; in terzo luogo, non va dimenticato che la popolazione europea invecchia a velocità crescente.

Proiezioni dell’Eurostat fino al 2060, richiamate dal documento della Commissione Europea Gestire l’impatto dell’invecchiamento della popolazione nell’UE, mettono in luce che l’età media delle persone, oggi di 40 anni, sarà di 48 nel 2060.

E che gli ultrasessantacinquenni rappresenteranno il 30% della popolazione contro il 16% attuale. Il peso di questa situazione sui sistemi di protezione sociale sarà maggiore, rispetto ad oggi, di almeno un paio di punti percentuali di Pil; e inoltre, il costo delle pensioni rischia di essere insopportabile per le nuove generazioni.

Ma, dall’altro lato, gli over 50 dispongono di esperienza e competenza maturate nel corso della vita, ed è assolutamente necessario trasmetterle ai giovani se non si vogliono moltiplicare i costi e i ritardi della discontinuità e della inesperienza nel condurre aziende, strutture, sistemi formativi, istituzioni.

Cosa pensa della permanenza al lavoro delle persone in età pensionabile?

© Mauro Biani e Gubi, per la Rappresentanza in Italia della Commissione europea

ANNO EUROPE0 DELL’INVECCHIAMENTO ATTIVO

OVITTA OTNEMAIHCCEVNI’LLED 0EPORUE ONNA

SOCIETÀ

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Fin tanto che non sia un obbligo ma una possibilità offerta e favorita - per chi vuole rimanere attivo, ne penso solo bene, anche per la ragione espressa alla fine della risposta precedente, e cioè che gli anziani devono trasmettere ai giovani l’esperienza da essi acquisita.

Va, però, aggiunto che il concetto d’invecchiamento attivo non è legato solo al lavoro, ma anche alla inclusione degli anziani nella vita complessiva della società, soprattutto attraverso il volontariato in tutti i settori e la partecipazione attiva alla promozione della salute mediante la medicina preventiva, così da favorire il loro rimanere autonomi quanto più a lungo possibile.

In tempo di crisi del mercato del lavoro il prolungamento dell’età lavorativa non rischia, però, di scatenare un conflitto intergenerazionale? È chiaro che in tempi di crisi il tasso di disoccupazione cresce e le entrate fiscali diminuisco-

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gramma “Europa 2020”: a Commissione Europea invita gli Stati membri a portare al 75% il tasso di occupazione delle donne e degli uomini di età compresa tra 20 e 64 anni per il 2020.

Il nostro Continente sta invecchiando: bisogna semplicemente farci i conti o provare a invertire la rotta? O è semplicemente un falso problema?

Non è un falso problema. Invertire la rotta rimane una sfida non facile. Favorire il rinnovamento demografico attraverso la creazione di migliori condizioni per le famiglie è uno degli obiettivi proposti dalla Commissione già nel 2006, però non sarà sufficiente: occorrerà affrontare con più positività l’immigrazione dai Paesi Terzi che, finora, non solo ha stimolato la crescita in numerosi Stati membri, ma ha permesso di mantenere costante la popolazione europea.

Ci sono figure carismatiche, a livello europeo, che secondo lei incarnano l’invecchiamento sano?

Viene in mente il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma potrei citare molte altre personalità in Europa, simili alla sua, e in diversi campi.

Penso, ad esempio, a Jacques Delors, ancora molto attivo tramite la sua Fondazione “Notre Europe”, e che si può dire sia un anziano che costituisce tuttora un faro di riferimento per chi crede fermamente nell’ideale europeo.

ato

no, creando problemi di sostenibilità delle politiche sociali. Ma, nello stesso tempo, gli studi di Eurostat, e la generalità degli studi Ocse, dimostrano che sussiste un nesso positivo tra l’occupazione dei giovani e quella degli anziani: gli Stati con i tassi di occupazione più elevati tra gli anziani hanno anche tassi di occupazione più elevati tra i giovani. Vuol dire che è la sapienza del condividere carichi di lavoro ed esperienza che aumenta occupazione e benessere, non lo sbilanciare le opportunità da una sola parte.

In quali Paesi s’invecchia meglio lasciando allo stesso tempo ai giovani la possibilità concreta di avere un lavoro e mettere su famiglia?

Non c’è dubbio: sono i Paesi nei quali il tasso di occupazione degli anziani è più elevato e viene accompagnato da un affiancamento dei giovani in funzione di trasmissione dell’esperienza. Oggi, questo accade principalmente nei Paesi del Nord Europa.

Che cosa fa oggi l’Europa per chi esce, suo malgrado, dal mercato del lavoro non essendo più giovane?

Le politiche sociali sono, secondo il principio di sussidiarietà, di competenza degli Stati membri: l’Unione Europea svolge essenzialmente il compito di proporre delle linee generali e di coordinare i fondi europei per incentivare queste politiche. Comunque è un problema considerato tra le principali sfide strutturali dell’Ue nel sua pro-

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Il mestiere “artigianale” degli inviati al fronte raccontato da uno di loro.

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GIORNALISTA PER CASO E PER PASSIONE CIVILE. TRENT’ANNI DI CRONACHE TRA CONFLITTI E SPERANZE PER CERCARE DI NON ESSERE “SOLO” L’INVIATO DI GUERRA CON IL GIUBBOTTO ANTIPROIETTILE E L’ELMETTO. PERCHÉ CIÒ CHE È VERAMENTE IMPORTANTE NON È CHI RACCONTA LA NOTIZIA MA CIÒ CHE ACCADE

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TONI

«LA GUERRA È LA FINE DELL’ORDINE LEGALE MA PURE DEGLI INFINGIMENTI. MOSTRA IL PEGGIO E IL MEGLIO DEGLI UOMINI»

CAPUOZZO DI GIADA VALDANNINI

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TONI CAPUOZZO

«

C

redo che la paura sia un sentimento nobile. È sintomo di una situazione difficile, ti mette in guardia. Se uno non avesse mai paura, diventerebbe imprudente, rischierebbe più di quanto già non rischia. Ho sempre molta paura prima; eppure, quando sei sul posto - non dico che ti passa - ma il vero coraggio diventa controllarla, evitare il panico, cercare di essere razionali e capire quando devi fare un passo indietro». Si racconta così Toni Capuozzo, cronista e vicedirettore del Tg5, storico inviato in luoghi di conflitto tra i più tragici degli ultimi trent’anni. «Sono uno abbastanza semplice - dice quando gli ricordi quanto sia apprezzato dal pubblico - e aggiunge imbarazzato: forse le persone notano la normalità, che non fai Rambo». Ma c’è dell’altro: professionalità, passione e una profonda sensibilità che traspare nonostante una scorza apparentemente ruvida. A 50&Più ha parlato del suo mestiere - “artigianale”-, dell’ amore per il viaggio e del valore di uno sguardo. Non usa il termine “anziano”, preferisce “vecchio” ché gli dà «idea di saggezza, di esperienza». E poi ironizza citando lo chansonnier francese Maurice Chevalier: «Beh, invecchiare non è poi così male considerata l’alternativa».

Si è confrontato con molte guerre, quali sono le sue paure?

Sono abbastanza fatalista. Ho paura di essere sequestrato, ossia di esser vivo in mano a persone che ti odiano e tu non sai perché; la paura di dover tornare su una sedia a rotelle perché hai perso un arto; l’idea della sofferenza in condizioni in cui non ci sia nessuno a poterti fare una puntura di antidolorifici. Paure della sofferenza.

Per un giornalista, essere inviato di guerra che valore aggiunto ha? È difficile rispondere perché, in realtà, ho iniziato con quello. Non è stato per me un processo lento per cui mi sono occupato prima di cronaca nera, giudiziaria e poi sono arrivato a raccontare dei conflitti, ma ho cominciato proprio nel ’79, in Nicaragua, con la cronaca della repressione contro l’insurrezione sandinista. Prima avevo scritto qualche cosa qua e là, nel paese dove stavo, occupandomi di problemi locali, ma non pensavo che avrei fatto il giornalista. E quando ho iniziato, l’ho fatto occupandomi di conflitti: quindi per me è una cosa che ha accompagnato tutta la mia vita professionale.

Lei racconta che il vero cambiamento c’è stato quando ha iniziato a descrivere guerre vicine, nei Balcani...

Sì, quello è stato per me un passaggio cruciale. Ho raccontato conflitti in America Latina, Medioriente, Africa però non avevo mai pensato a guerre così vicine - sono del ’48, figlio di una generazione che è cresciuta con l’eco della Seconda Guerra Mondiale, in un dopoguerra felice e con la convinzione, che ci insegnavano a scuola, che tutto questo non si sareb-

Biografia Nasce nel 1948 a Palmanova (Udine).

Inizia a fare il giornalista nel 1979 raccontando l’America Latina.

Nel 1983 diviene professionista.

Vicedirettore del Tg5, dal 2001 conduce il programma “Terra!”

be mai ripetuto -. Andare a raccontare guerre in luoghi molto lontani era come fare un viaggio nella macchina del tempo, in Paesi che, prima o poi, sarebbero arrivati alla consapevolezza che la guerra non è lo strumento per risolvere le contraddizioni. Insomma, questa distanza chilometrica e culturale, in qualche modo, ti protegge perché tu vai a raccontare violenze, ferocia, odio però pensi che prima o poi, anche quei popoli arriveranno alla conquista - data allora per definitiva in Europa - che mai più la guerra. Invece poi, nei Balcani soprattutto, ho dovuto nuovamente raccontare conflitti nel cuore dell’Europa, a un’ora di volo dall’Italia, fra persone che avevano fatto una vita simile alla tua: le vacanze d’estate in Adriatico, avevano visto i tuoi film, si dividevano fra Beatles e Rolling Stone, cioè persone molto vicine. Essere europei non è solo un’espressione da vicinanza geografica. In sostanza, non avrei mai detto che la Federazione yugoslava si sarebbe dissolta e con così tanto sangue, odio, ferocia.

Quali sono le immagini belle - e meno - che si porta dietro da queste esperienze?

Sono moltissime tanto più che, lavorando per la televisione, hai con te una folla di immagini e naturalmente la guerra è un po’ una specie di abolizione di un certo ordine legale delle cose per cui quel «La paura è un che è illegale in sentimento nobile, pace, diventa che ci mette in addirittura legitguardia da timo in guerra. qualsiasi azione Però la guerra è sconsiderata. È anche la fine di normale: il vero molti infingicoraggio è menti e quindi, controllarla» nello stesso tempo, l’uomo manifesta i suoi istinti peggiori ma anche quelli migliori. La generosità che non è così difficile in una società pacifica, in guerra è ancora più preziosa. La bontà, o il perdono o la voglia di disarmare e disarmare se stessi. Quindi il conflitto per un cronista, per chi racconta i sentimenti della gente, è un’esperienza molto forte e coinvolgente, proprio perché ti fa conoscere gli aspetti migliori ma anche quelli peggiori degli uomini.

Come si è avvicinato a questo mestiere?

Sono diventato giornalista per caso, perché mi piaceva viaggiare, scrivere. Non l’avevo sognato, da giovane, da ragazzo. Però avevo coltivato, come tanti, l’idea che il giornalista aiuta, che può aiutare a cambiare il mondo, a migliorarlo. Insomma, nutrivo una forte passione civile. Nei Balcani mi sono reso conto che erano delle illusioni, in parte, perché tu raccontavi una città assediata come Sarayevo ma non è che raccontare un dramma in corso aiuti a fermarlo. » FEBBRAIO 2012

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INTERVISTA TONI CAPUOZZO Non è che, pur spendendo molte parole, salvi una vita: e allora, quando sei in una situazione di quel tipo lì, ti trovi spinto a fare altre cose. Ad aiutare delle persone, magari solo portandogli delle medicine.

O prendendosi cura di un bambino mutilato da una mina, come ha fatto lei.

Sì ma guardi, sono cose che in quel contesto hanno fatto tutti. Magari in modo meno vistoso. Ricordo giornalisti che arrivavano portando zucchero, olio o con delle valigette di lettere di profughi che cercavano di mettersi in contatto con la famiglia. Quello non aveva a che fare col lavoro giornalistico, ma col tentativo di fare qualcosa per della gente in difficoltà per la quale le cose che scrivevi, i servizi che facevi, sapevi che non avrebbero cambiato in fretta la loro situazione. Insomma, un modo di rendersi utile.

Lei è circondato di stima. Le riconoscono professionalità e umanità.

Pensa che il pubblico sia stato abituato male: a un giornalismo asettico, distante?

Sono uno abbastanza semplice, conosco tanti colleghi generosi. Il problema è che il giornalismo spesso viene visto come molto immischiato con la politica, per buone o cattive ragioni, o inevitabilmente freddo perché si deve occupare di economia. È ovvio che chi segue dei conflitti comunica delle emozioni, ma questo avviene se riesce a non mettere se stesso al centro dell’attenzione.

Bisogna stare sempre un passo indietro rispetto alle cose che succedono e questo credo che il pubblico, i telespettatori, lo percepiscano. Stai raccontando delle sofferenze che non ti possono lasciare distante anche se, ovvio, non è che puoi metterti a piangere in diretta.

Si dice che non ami l’etichetta “inviato di guerra”.

Ho sempre cercato di non far solo l’inviato di guerra perché non volevo diventare un professionista delle sventure. Qualunque giornalista vada a raccontare un conflitto, lo racconta per un pubblico che a quell’ora sta a cena, ha le sue preoccupazioni: politiche, economiche e quindi devi sempre tenere i piedi fortemente ancorati nella realtà da cui vieni perché, se anche stai a Tripoli,

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[APPREZZATO DAI COLLEGHI E STIMATO PER LA GENEROSITÀ CHE METTE NON SOLO NEL SUO LAVORO, TONI

CAPUOZZO HA COMINCIATO QUASI PER CASO IL MESTIERE

DI GIORNALISTA, RACCONTANDO CRONACA NERA E GIUDIZIARIA.]

LA MIGLIORE DOTE DEL GIORNALISMO RESTA LA CURIOSITÀ: ALMENO IL CRONISTA DOVREBBE AVERLA PER VEDERE LE COSE DA VICINO

Quando sei lì, nel dramma, ti accorgi che le parole non possono salvare delle vite. Allora sei spinto a fare qualcosa per gli altri che esula dal giornalismo, magari portando le medicine.

racconti quello che sta succedendo a un pubblico italiano e quindi devi cercare di tradurre quello che succede. Per mantenere questo contatto, ho sempre cercato di non essere l’inviato di guerra col giubbotto antiproiettile - ci saranno una o due foto mie con l’elmetto - anche se ne ho e li ho usati per mille ragioni. Però, ho sempre cercato di non acuire la distanza e di non mettermi al centro. E forse le persone apprezzano la normalità, la semplicità, che non fai Rambo. Ci deve essere un pudore del narratore.

Uno non è Alberto Moravia che racconta la Mauritania, Pier Paolo Pasolini in India: la gente non è che vuole sapere l’India di Capuozzo. Vuole sapere cosa succede lì. Dopo di che può imparare ad apprezzare il modo in cui tu gliela racconti. Però non sei tu il protagonista.

Cosa ama di questo lavoro?

Io sopporto male la vita di redazione, non sono fatto per stare al tavolino. Ancora oggi apprezzo viaggiare e sono contento quando posso prendere un aereo. Non ho un posto in cui dico: questa è la mia città. I miei genitori venivano da luoghi diversi, insomma non ho delle radici fortissime. Sono cresciuto in un posto che non era né di mio padre, né di mia madre ed entrambi mi dicevano: qui è brutto, da noi è

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[SENZA VERE RADICI, INNAMORATO DEL SUO LAVORO, DEI VIAGGI E DELLE POSSIBILITÀ CHE IL MESTIERE DEL GIORNALISTA GLI CONCEDE, TONI CAPUOZZO SI DEFINISCE INCAPACE DI SOPPORTARE LA VITA DI REDAZIONE, LEGATO MAGARI AD UN UFFICIO O AD UNA SCRIVANIA.]

bello. Così, mi è stato più facile mettere delle radici.

Questo lavoro ti dà la possibilità di conoscere tanti luoghi. Penso a Gerusalemme; ti affezioni a Kabul, Sarayevo e persino Tripoli dove hai vissuto momenti facili o difficili. In sostanza amo questo lavoro perché ti porta a vedere da vicino le cose. La miglior dote del giornalismo è la curiosità - non quella pettegola - e il giorno in cui non hai più curiosità e ti sembra di sapere tutto, sei forse pronto per scrivere degli editoriali, per dispensare giudizi, ma almeno il cronista deve avere la curiosità di vedere le cose da vicino.

Suo padre era un poliziotto. Qualche tempo fa uscì, su una rivista, una lettera rivolta a lui.

Come tutti quelli della mia età, che hanno perso un genitore quando erano piuttosto giovani, ti viene, soprattutto col passare degli anni, qualcosa a metà tra il senso di colpa, la nostalgia, il fatto di non averci parlato abbastanza, di essere stato avido di vita, vedere, viaggiare. Avevo l’arroganza dei giovani che pensano di non aver bisogno di sentire consigli da persone più esperte di loro come può essere un padre.

Col tempo ti accorgi di aver sciupato un sacco di occasioni.

Che anziano sarà?

Non uso mai il termine anziano perché non mi piace. Preferisco vecchio, pure se può sembrare più negativo. Vecchio mi dà l’idea di una certa saggezza, di un’esperienza. Quando avevo trent’anni, pensavo che quaranta fosse un’età quasi fossile e dicevo - beh, a quarant’anni sarò dietro una scrivania - poi a quaranta ho pensato che sarei stato così a cinquanta, ora ho passato i sessanta e, anche se le energie fisiche non sono le stesse, ho acquistato altre cose che allora non avevo. Ho fatto esperienze tra cui quelle in posti che sono molto primitivi rispetto a noi - in cui ho visto cose intollerabili come la condizione della donna, quella dei bambini - però dove, ad esempio, la barba bianca genera rispetto. In posti come l’Afghanistan, il ruolo degli anziani è molto importante: luoghi in cui gli anni che ti porti dietro sono un accumularsi di ricchezze. C’è la crisi, puoi perdere tutto, ma una volta che c’è da mangiare hai anche qualcosa che non ti toglierà nessuno: i ricordi, le esperienze che sono dentro di te. Finché c’è la memoria. E poi c’è una battuta di Maurice Chevalier, lo chansonnier francese, che diceva: «Beh, invecchiare non è poi così male considerata l’alternativa».

C’è un vecchio che apprezza?

Ero raramente d’accordo con Giorgio Bocca, ma lui è stato un esempio di longevità anche intellettuale.

Insomma si può essere in là con gli anni e mantenere una propria curiosità sul mondo e aver voglia di dire delle cose. Per me la vecchiaia - nel senso di an-

In posti come l’Afghanistan, il ruolo degli anziani è molto importante: luoghi in cui gli anni che ti porti dietro sono un accumularsi di ricchezze.

C’è la crisi, puoi perdere tutto, ma una volta che c’è da mangiare hai anche qualcosa che non ti toglierà nessuno: i ricordi, le esperienze che sono dentro di te.

zianità, in senso negativo - è la riduzione del territorio delle curiosità. Quando cominci a pensare che non c’è bisogno che tu vada in Paesi lontani, quando incominci a essere meno curioso di quello che succede in Paesi vicini ma che non sono il tuo, quando pian piano gli interessi si riducono solo a te stesso, ai tuoi figli, ai tuoi nipotini, è segno dell’inizio di un processo di congedo dal mondo.

Quindi continuare a progettare...

Il giorno in cui comincerò solo a raccontare come un reduce ciò che è stato - sarà magari utile a qualcuno, se non annoio troppo - però preferisco stare al passo con il mondo: continuare a domandarmi come andrà a finire con la crisi economica, chi sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti, leggere. Ma non solo le notizie. Intendo pure essere curiosi della letteratura, ascoltare nuova musica che esce, il che non vuol dire non ascoltare più quella che hai amato.

Che ne pensa della Tv oggi?

La televisione sta attraversando un grande momento di trasformazione. Probabilmente andremo incontro a un intreccio tra computer, tv e telefonino ma la televisione manterrà quel ruolo di focolare, di caminetto domestico. Questi territori sconfinati, queste opportunità clamorose, non uccideranno il ruolo artigiano del cronista, dell’inviato: il pubblico che può informarsi a tutte le ore, in tempo reale, poi però ha bisogno di una faccia, di un modo di scrivere le cose, di una firma sul giornale perché si crea un rapporto come col tuo vecchio negoziante. Vai all’ipermercato perché è più comodo - puoi comprare un paio di scarpe, il giornale, le sigarette e le arance - però non è male mantenere il rapporto col salumiere che ti dice: “Mi è arrivato questo salame, ne assaggi una fettina”.

Quindi il mestiere di informare sopravviverà al Web? Sì certo. Farò un esempio affatto romantico, ma è come quando vai in banca. Il rapporto non è mai ideale ma se c’è un impiegato di cui ti fidi, ti trovi un po’ più a tuo agio. Se una banca è sempre e solo uno sportello bancomat, degli estratti conto, salta fuori il bisogno di personalizzazione. In tutto: dalle notizie, alle merci. Hanno bisogno di sguardi.

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[ ATTUALITÀ DI LEONARDO

GUZZO ]

QUANDO I GIORNALISTI VANNO ALLA GUERRA «Da circa due secoli raccontare i conflitti dal centro della mischia è il modo più rischioso di fare informazione. Storia di un mestiere moderno e romantico, sospeso tra coraggio e paura, con i suoi maestri e i suoi eroi»

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zzardo e vocazione: niente meglio di queste due parole esprime l’essenza del giornalismo di guerra, il mestiere più rischioso tra quelli legati all’informazione. La recente scomparsa del reporter francese Gilles Jacquier, ucciso l’11 gennaio ad Homs, in Siria, mentre assisteva a una riunione di fedelissimi del presidente Bashar al-Assad, ne fornisce l’ennesima conferma; ma è solo l’ultima pagina di una storia lunga più di due secoli, che alterna eventi tragici a vicende memorabili.

In principio fu Henry Crabb Robinson, inviato del Times al seguito di Napoleone in una campagna militare contro la Prussia. Fosse dipeso da lui il mestiere di reporter di guerra non avrebbe avuto un gran futuro: senza avvicinarsi al fronte costruì un racconto basato su testimonianze indirette, poco veritiero e soprattutto poco avvincente. Si trattava di un difetto comune alle cronache di guerra dell’epoca, basate sulla rielaborazione di resoconti riportati dai campi di battaglia o recapitati ai giornali.

A imprimere la svolta fu Billy Russell, autore della celeberrima cronaca di una battaglia tra la Brigata di cavalleria leggera dell’esercito inglese e le truppe russe nella guerra di Crimea, pubblicata sul Times il 14 novembre 1854. Russell era davvero sul posto, assisté allo scontro e riferì in maniera inequivocabile sulla dura sconfitta inglese. L’articolo suscitò grande scalpore e un autentico terremoto scosse il mondo politico inglese.

In più di un secolo e mezzo molto è cambiato e molto è rimasto uguale. Lo sviluppo tecnologico ha permesso il racconto “in tempo reale” di eventi e circostanze; d’altra parte le esigenze di segretezza e propaganda, mascherate dietro la formula della “ragion di Stato”, hanno provato a imporre al giornalismo di guerra un bavaglio più stretto a misura delle sue crescenti potenzialità. Il pendolo tra libertà e censura è oscillato a seconda delle circostanze storiche e degli umori dell’opinione pubblica. Se nelle due guerre

[A PARTIRE DA SINISTRA IN ALTO: ILARIA ALPI; REPORTER A BEIRUT; GILLES JACQUIER; REPORTER DI GUERRA; ORIANA FALLACI; MARIA GRAZIA CUTULI; GIORNALISTI DI “FRANCE DUE” IN AFGHANISTAN.]

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mondiali la cronaca dal fronte era incentrata sulla figura del giornalista embedded, incorporato nelle truppe, durante la guerra del Vietnam prevalse il bisogno di verità e di correttezza professionale, con ampi spazi di libertà concessi ai media e larga autonomia di giudizio da parte dei corrispondenti. Nei casi più recenti (le due Guerre del Golfo del 1991 e del 2004, la guerra in Afghanistan, l’intervento della NATO in Kosovo), la dimensione delle operazioni, l’alto grado di organizzazione e l’apparente giustificazione “morale” dei conflitti ha favorito un circuito di informazione per lo più controllato. A testimonianza di un equilibrio sempre precario tra libertà e censura, verità dei fatti e menzogna di comodo.

Per questa e molte altre ragioni, quello del giornalista di guerra è un mestiere delicato, che richiede il coraggio e l’abilità di affrontare condizioni estreme di disagio e pericolo, ambienti inospitali, pressioni e condizionamenti eccezionali, per tenere alto il vessillo del diritto all’informazione e provare il brivido di essere i primi, e spesso gli unici, a raccontare la verità di eventi che passerebbero altrimenti sotto silenzio o verrebbero distorti dai canali dell’informazione “ufficiale”. La crescente complessità dei conflitti moderni e l’evoluzione delle tecniche belliche rende sempre più difficile il lavoro del reporter, esigendo una conoscenza via via maggiore del territorio, del contesto sociale e delle pratiche militari. D’altra parte, computer e fotocamere digitali accrescono lo spazio di libertà del giornalista, ma restano pur sempre strumenti al servizio della sua capacità di osservazione, della sua abilità di catturare e interpretare i fatti. L’addestramento alla vita nei teatri di guerra, l’istruzione all’uso delle tecnologie informatiche, l’educazione all’obiettività e alla correttezza professionale sono ormai una necessità irrinunciabile, oggetto di veri e propri corsi di formazione organizzati anche in Italia dalla Federazione Nazionale della Stampa in collaborazione col Ministero della Difesa.

Il nostro Paese vanta una lunga e gloriosa tradizione nel giornalismo di guerra. Già nel 1859 Carlo Righetti, direttore della rivista Uomo di pietra, aveva dettato una specie di codice deontologico del reporter, con tanto di stratagemmi per sfuggire alla censura. Agli inizi del Novecento si impose Luigi Barzini, inviato del Corriere della Sera, autore di memorabili reporta-

LIBERTÀ SENZA FRONTIERE

N

ata 25 anni fa, Reporters sans frontières è un’Organizzazione internazionale Non Governativa che mira a proteggere la libertà di stampa in tutto il mondo, lottando contro censura e leggi restrittive (anche nei Paesi formalmente democratici), difendendo i giornalisti e gli operatori dei media perseguitati, incarcerati o maltrattati, battendosi per migliorare le condizioni di sicurezza dei reporter impegnati in aree “calde”. Per farlo, realizza progetti di assistenza finanziati con la vendita di album fotografici inediti, preziose testimonianze di grandi fotografi. Da tempo l’organizzazione pubblica un rapporto annuale sulla libertà di stampa nel mondo: nell’ultimo l’Italia figura al 49° posto, fanalino di coda nella classifica degli Stati più liberi. Nel 2011 è stato stilato per la prima volta un elenco dei luoghi più pericolosi per i media. Vi compaiono Manama in Bahrain, Abidjan in Costa d’Avorio, piazza Tahrir al Cairo, Cebu e Cayan de Oro nelle Filippine, Misurata in Libia, lo Stato di Veracruz in Messico, Khurduz in Pakistan, Deraa, Homs e Damasco in Siria, Piazza del Cambiamento a Sanaa nello Yemen. In questi e in altri luoghi, 66 giornalisti hanno perso la vita nel 2011, più di mille sono stati arrestati e poco meno di duemila aggrediti o minacciati. Numeri di un’autentica persecuzione che dimostrano come la libertà di stampa sia spesso una semplice petizione di principio.

ge sulla guerra russo-giapponese del 1904-1905, sull’impresa libica di Giolitti e sulla vita al fronte durante la Prima Guerra Mondiale. Barzini inventò uno stile nuovo, agile e immediato, tutto fatti e circostanze. La stessa rigorosa aderenza ai fatti, unita all’acume e a uno stile avvincente e caustico, segnò la fortuna di Indro Montanelli. Nel 1935 un reportage dal fronte etiopico ne consacrò l’ascesa; due anni più tardi un altro reportage dalla Spagna

«Computer e fotocamere hanno accresciuto lo spazio di libertà della stampa, ma restano legati alla capacità di “vedere” del giornalista»

in preda alla guerra civile, in cui criticava le Brigate Internazionali al servizio del governo repubblicano, ma non si spendeva in elogi verso gli italiani schierati con Franco, gli costò la radiazione dall’albo dei giornalisti e l’esilio a Tallinn, in Estonia.

Anche qui l’istinto del cronista prese il sopravvento: allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Montanelli raccontò la guerra russo-finnica e l’avanzata tedesca nell’area del Baltico. Dopo trent’anni esatti, nel 1969, fu Oriana Fallaci a conquistare l’attenzione del mondo con Niente e così sia, la storia di un anno vissuto al fronte, inviata de L’Europeo in Vietnam, tra miserie, eroismi e sorprendenti episodi di umanità.

Il resto è storia recente. A cominciare da Ilaria Alpi, giornalista della Rai assassinata nel 1994 a Mogadiscio, in Somalia, mentre indagava su un traffico d’armi e rifiuti tossici; per continuare con Maria Grazia Cutuli, inviata del Corriere della Sera, uccisa nel 2001 in Afghanistan dopo aver scoperto un campo di addestramento di terroristi, e con Enzo Baldoni, rapito in Iraq dall’Esercito Islamico mentre documentava l’assedio di Fallujah e ucciso dopo una breve prigionia nell’agosto del 2004. Senza dimenticare Raffaele Ciriello, il fotoreporter caduto nel 2002 sotto i colpi di un tank a Ramallah, in Palestina, mentre documentava un rastrellamento compiuto dall’esercito israeliano negli insediamenti palestinesi. Tutti accomunati dal pregio di una vita spesa, a volte fino all’estremo sacrificio, per evitare che la verità sia la prima vittima della guerra.

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MASINI ]

SOCIETÀ

[ ECONOMIA DI LORENZO

È tempo di crisi.

INVESTIRE? N «Acquistare e vendere Btp, preferire i mercati azionari emergenti e quello degli Stati Uniti... Il 2012 sarà duro, ma con qualche soluzione»

+ 0,1% è la chiusura dell’indice azionario Usa del 2011, in pari rispetto alle altre borse mondiali.

- 52% è la catastrofica chiusura della Borsa di Atene, nel 2011 la peggiore “Piazza Affari”.

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on è stato un anno particolarmente felice per i mercati finanziari mondiali. Per il risparmiatore italiano definire difficile il 2011 è un eufemismo. La Borsa italiana in dodici mesi ha ceduto il 25%, le obbligazioni e, in particolare, i Titoli di Stato hanno subito pesanti perdite a seguito dell’abbassamento del giudizio di affidabilità che le agenzie di rating hanno comminato all’Italia. Questo ha portato ad un forte calo dei prezzi dei valori delle obbligazioni governative spingendo, di conseguenza, verso l’alto il rendimento dei titoli nazionali. Cosa fare per il 2012? Puntare su una ripresa del mercato azionario oppure investire in Titoli di Stato italiani, allettati da alti rendimenti e da prezzi a sconto?

Titoli di Stato: un’opportunità »È indubbio che i rendimenti dei Titoli di Stato italiani, in particolare i Btp, siano allettanti. All’inizio del 2012 il ritorno di un Buono Poliennale del Te-

soro (Btp) con durata decennale, era circa il 7% annuo lordo, se mantenuto fino a scadenza: questo perché il differenziale di rendimento, l’oramai conosciutissimo spread, rispetto allo stesso tipo di Titolo di Stato Tedesco, il Bund decennale, era del 5% (o 500 punti base; un punto base equivale allo 0,01% ovvero 1 centesimo di punto). I rendimenti sono schizzati in alto a seguito dell’abbassamento del giudizio di affidabilità (il rating) da parte delle agenzie, in particolare Moody’s e Standard & Poor’s; così, il mercato ha iniziato a speculare su un’ipotesi remota, ma suggestiva, non tanto il default dell’Italia ma il taglio del debito. L’evento è improbabile, perché le nostre casse sono a tutt’oggi in grado di ripagare gli interessi sul debito, tuttavia non impossibile.

Taglio del debito significa, in parole povere, che di fronte a una situazione di particolare difficoltà, lo Stato Italiano, di concerto con la Bce e le autorità europee, potrebbero decidere di

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BUONI DEL TESORO: VENDO, COMPRO, VENDO

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cquistare un Buono Poliennale del Tesoro è molto semplice: non bisogna lasciarsi ingannare dalla lunga durata. A dispetto della scadenza, a volte ultraventennale, i Titoli di Stato possono essere comprati e venduti in tempo reale sul segmento Mot della Borsa Italiana. I Btp indicati nella Tabella 1 e tutti gli altri emessi sono regolarmente quotati a “Piazza Affari” e, durante tutta la giornata - dalle 9,00 alle 17,30 - possono essere acquistati e venduti in base al prezzo che segnano al momento della compravendita. Questa può essere effettuata attraverso un intermediario autorizzato, banca o sim, sia allo sportello che online, su Internet, attra-

{

verso i servizi offerti dagli istituti finanziari autorizzati all’intermediazione di titoli.

Quindi, anche se un titolo scade ad agosto del 2039, può essere acquistato e venduto in qualsiasi momento. Il quantitativo minimo è di 1.000 euro nominali. Per esempio, è possibile passare un ordine di acquisto per il Btp con scadenza febbraio 2039, al prezzo di 70 centesimi, spendendo poco più di 700 euro per il quantitativo minimo (più le spese di compravendita applicate dall’intermediario), e poi rivenderlo - magari dopo un mese - a 80 centesimi, incassando poco più di 800 euro (meno le commissioni di compravendita).

Dopo un 2011 terribile per le borse, investire sembra difficile, forse impossibile. Qualche soluzione però si prospetta all’orizzonte, preferendo magari strumenti finanziari con scadenze lontane nel tempo.

ristrutturare la posizione debitoria verso gli investitori e tagliare il rimborso di tutti i titoli del 25%-30%.

Per esempio, chi avesse in portafoglio un Btp, a fronte di un investimento di 1.000 euro vedrebbe restituito a scadenza il 70%-75% del capitale nominale, oltre agli interessi maturati. È logico che un simile evento porterebbe immediatamente tutti i titoli in circolazione a una riduzione di prezzo del 25%-30% del valore nominale, quello di rimborso, in genere 100 centesimi. Quindi, comprare un Titolo di Stato oggi al prezzo di 70-75 centesimi sarebbe conveniente perché l’evento del taglio del debito avrebbe un impatto nullo su questo, oramai già con un valore ridotto del 30% rispetto al valore di rimborso. Mentre, in caso di evento negativo, sarebbe penalizzante comprare un Btp che quota attorno a 90 o a 100 centesimi, perché il taglio del 25%

porterebbe a un rimborso dell’obbligazione a 75 centesimi, comportando una decisa minusvalenza.

Puntare sui Btp lunghi »Escluso perciò il default dell’Italia, evento questo davvero non contemplato, l’idea di molti analisti è che l’ipotesi (remota) della ristrutturazione del debito suggerisca di orientare l’investimento sui Titoli di Stato con scadenze lontane, ovvero quelli che hanno un prezzo tra 70-80 centesimi, perché sarebbero i meno penalizzati da un eventuale taglio, ma anche i più avvantaggiati per un eventuale recupero dei prezzi in caso di superamento della crisi. Infatti, una volta superato il momento difficile, i mercati torneranno a comprare i nostri titoli, molto allettanti, e i prezzi inizieranno a salire. Il maggiore apprezzamento lo avranno i titoli a lunga scadenza, decennali e tren-

I BTP CONSIGLIATI DAGLI ESPERTI Titolo

Cedola

Scadenza

Godimento cedola

BTP BTP BTP BTP

5.00% 4.00% 5.00% 5.00%

01/08/2034 01/02/2037 01/08/2039 01/09/2040

1/2 - 1/8 1/2 - 1/8 1/2 - 1/8 1/3 - 1/9

tennali, perché quelli maggiormente penalizzati in precedenza, e quindi con più ampi margini di apprezzamento.

Per esempio, il Btp con scadenza 1 febbraio del 2037 e con cedola del 4% lordo annuo, a 70 centesimi circa ha un rendimento del 5,8% a scadenza, al netto di imposte e spese di acquisto. A inizio 2011, quindi prima della crisi primaverile ed estiva, quotava attorno agli 85 centesimi. Se si ipotizza un ritorno alle valutazioni precrisi, quindi ad almeno 85 centesimi, il guadagno in conto capitale sarebbe del 20% circa.

Altro titolo consigliato dagli esper-

ti è il Btp scadenza ad agosto del 2034, con cedola del 5% che, con un prezzo di 79 centesimi, renderà al momento del rimborso il 6,1% annuo al netto di imposte e costi di acquisto. Altri titoli suggeriti sono il Buono del Tesoro Poliennale con scadenza agosto 2039 e cedola 5% che, al prezzo di 79 centesimi, renderà al rimborso il 6% annuo netto a scadenza; il Btp con scadenza settembre 2040 e cedola 5% che, al prezzo di 79 centesimi, renderà al rimborso il 6% netto circa. Per questi ultimi tre, i margini di apprezzamento, una volta superata la crisi, sono pari al Btp 2037.

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I MERCATI AZIONARI SOCIETÀ

I UN’IPOTESI REMOTA: IL TAGLIO DEL DEBITO

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abbassamento del giudizio di affidabilità (il rating) da parte della agenzie, in particolare Moody’s e Standard & Poor’s, ha dato una potente scossa negativa ai nostri Titoli di Stato e messo in moto la speculazione. La riduzione del rating, tuttavia, non significa che il nostro Stato non sia affidabile o che le nostre casse non siano in grado di ripagare gli interessi sul debito. Certo, il nostro debito pubblico, al 120% del Pil, è anomalo e deve essere ridotto necessariamente perché impone enormi costi in interessi sui Titoli di Stato che levano risorse allo sviluppo. È come una famiglia che ha un mutuo sulla casa che assorbe interamente i risparmi accumulati: una volta pagato il debito mensile non gli rimane nulla per vivere. Nel caso dell’Italia è ancora peggio perché il debito accumulato, il mutuo, è del 120% rispetto allo stipendio. È come se ogni anno nella famiglia entrassero 10mila euro a fronte di un debito di 12mila: l’intero stipendio non basta da solo a coprire il totale del debito che, quindi, ogni anno cresce. L’unica strada è ridurlo e per eliminare questo fardello ci sono due strade: o la famiglia incrementa le entrate o riduce le spese.

Un’altra via che faciliterebbe il rientro dal debito potrebbe essere quella di ricontrattarlo con le banche, ovvero decidere di comune accordo con i creditori di tagliare una parte del debito, attorno al 25%-30% (in gergo tecnico questa operazione si definisce di “ristrutturazione del debito”). In cambio la famiglia garantisce la totale restituzione del capitale prestato perché sgravata di parte del fardello, e quindi adesso più facilitata nella riduzione del mutuo da pagare.

Il taglio di parte del debito è la soluzione che vorrebbe adottare la Grecia per evitare la bancarotta. L’accordo con i possessori dei suoi titoli potrebbe essere la riduzione del 25% del debito, in cambio della garanzia del pagamento del 75% del capitale preso in prestito e il totale pagamento degli interessi maturati e in maturazione. In pratica, la Grecia ogni 1.000 euro di prestito ricevuto attraverso i Titoli di Stato emessi, a scadenza restituirebbe 750 euro, continuando però a pagare regolarmente le cedole. L’alternativa sarebbe il fallimento e quindi l’impossibilità a pagare tutto il debito.

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l 2011 è stato un anno terribile per i mercati azionari; solo la Borsa Usa, tra quelle principali, si è salvata. L’indice S&P500 ha guadagnato lo 0,1%, insomma ha chiuso in pari, ma è stata l’unica “piazza” azionaria a terminare con una performance positiva. Londra e Zurigo hanno ceduto circa il 7%, la Borsa del Sudafrica il 6%, la Borsa del Canada il 10% e quella di Seul l’11%. La Borsa di Madrid e quella tedesca hanno perduto entrambe il 14%, Tokio, Singapore e Parigi sono calate di circa il 18%, Hong Kong del 20%, Milano del 25% e la Borsa di Atene del 52%.

Secondo gli esperti dei mercati, anche il 2012 non sarà brillante per le Borse, almeno nella prima parte. Gli analisti, con un occhio allo scorso anno e uno alla prospettive dell’economia, per quest’anno consigliano di puntare sulla Borsa americana, perché iniziano ad arrivare i primi segnali di ripresa, specialmente dal mercato del lavoro con l’occupazione che ha iniziato a crescere. Tra l’altro sarà anche l’anno delle elezioni e difficilmente un Presidente negli Usa è stato riconfermato con una Borsa in perdita.

L’altra parte del mondo che gli analisti consigliano di osservare è quella dei Paesi emergenti dell’Asia-Pacifico, che hanno meno risentito della crisi mondiale, e dei Paesi del Brics, ovvero Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Non è un caso che la Borsa di Johannesburg abbia chiuso l’anno con una perdita del 6%, peggiore solo di quella Usa. Qualche difficoltà in più l’hanno avuta le Borse di Russia, Brasile e Cina, ma le loro economie sono in forte sviluppo e con le incertezze che si protrarranno in Europa, gli analisti scommettono che quando i grossi investitori torneranno a comprare, sarà proprio su questi mercati. Per il risparmiatore privato l’investimento in queste Borse può essere effettuato anche attraverso l’acquisto di appropriati fondi comuni di investimento, acquistabili in banca e società di intermediazione mobiliare.

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SOCIETÀ

[ ATTUALITÀ DI

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UN ALBUM DELLA MEMORIA CHE GUARDA AL FUTURO

CATERINA CASULA ]

CENSIMENTO 2012. Il nuovo identikit della popolazione Attraverso questa rilevazione statistica, curata dall’Istat, si intende disegnare - a distanza di dieci anni - il nuovo profilo degli abitanti del nostro Paese, approfondendo in maniera specifica alcuni aspetti: gli stili di vita, gli effetti della rivoluzione del web, le “strategie” anti-crisi...

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l censimento dell’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, è giunto alla sua quindicesima edizione. Dal 1861 si ripete ogni dieci anni, sempre con lo stesso obiettivo: adeguare i dati che si riferiscono alla popolazione e conteggiare le abitazioni presenti sul territorio nazionale.

Dai dati raccolti nel 2011 si vedrà come siamo cambiati negli ultimi 10 anni, quanti e quali sono i nuovi italiani arrivati da altri paesi, quali sono i nuovi stili di vita, come abbiamo affrontato la rivoluzione del web e come cerchiamo di superare la crisi economica.

Se il censimento fotografa la situazione attuale e guarda al futuro, allo stesso tempo rappresenta una sorta di album della memoria del Paese e dei suoi abitanti. Dalla prima rilevazione del 1861, anno dell’Unificazione, i 26 milioni di italiani sono cre-

sciuti fino ai 60 milioni attuali.

Tanti sono stati i cambiamenti nel corso degli anni. Ad esempio, nei primi censimenti le unità di rilevazione di famiglia e convivenza coincidevano, mentre col passare del tempo sono stati col-

locati in due diversi modelli. Anche le definizioni delle abitazioni sono cambiate, e la descrizione di residenza nei casali, ad esempio, è scomparsa.

Per la consegna dei questionari nei comuni con più di 150mila

abitanti, come Roma e Milano, c’è tempo fino al 29 febbraio, mentre i termini di consegna per i centri più piccoli sono scaduti il 31 dicembre (meno di 20mila abitanti) e il 31 gennaio (fra 20 e 150mila abitanti). Alla fine del-

Nel 1861

Da 26 a 60 milioni.

29 febbraio

7,7 milioni

venne promossa ed effettuata la prima rilevazione censoria; era l’anno in cui avveniva l’Unità del nostro Paese.

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Tanto è aumentata la popolazione italiana dal primo censimento del 1861 sino ad oggi.

Siamo cresciuti più del doppio in questi 150 anni.

è l’ultimo giorno utile alla consegna (a mano o attraverso internet) del questionario per i comuni con più di 150mila abitanti.

sono i questionari compilati direttamente sul sito dell’Istat alla fine del 2011, cioè il 34,7% del totale che è stato previsto.

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er i comuni con più di 150mila abitanti c’è tempo fino al 29 febbraio. I moduli ricevuti per posta devono essere compilati interamente e riconsegnati in busta chiusa agli uffici postali o ai centri di raccolta comunali, gli Uffici Decentrati di Censimento. In alternativa il questionario può essere compilato via internet all’indirizzo http://censimentopopolazione.istat.it/, nella sezione “compila il questionario”. Viene richiesto il codice fiscale dell’intestatario del modulo e la password, che si trova in basso a destra sulla prima pagina del foglio di famiglia. Al termine della compilazione, si dovrà stampare e conservare la ricevuta. Per qualsiasi informazione è possibile chiamare il numero verde gratuito 800 069 701. Rispondere al questionario è obbligatorio e, in caso di mancata restituzione o rifiuto di risposta, è prevista una multa da 206 a 2.065 euro, oltre al rischio di cancellazione dall’anagrafe.

l’anno i questionari compilati direttamente sul sito dell’Istat sono stati 7,7 milioni e rappresentano il 34,7% del totale. I moduli riconsegnati agli uffici di raccolta sono stati poco meno di sette milioni (31,5% del totale). La regione finora più virtuosa è stata la Valle d’Aosta con il 96,1% dei questionari restituiti; all’ultimo posto il Lazio con il 71,1%. In questa quindicesima edizione il Ministero del-

l’Istruzione, Università e Ricerca ha deciso di coinvolgere concretamente i giovani, con il concorso “Una cartolina dell’Italia che verrà” per le scuole elementari e medie, e con “Ciak si conta”, premio per il miglior video a tema realizzato da studenti dai 15 ai 25 anni. Ma la vera novità è l’iniziativa dedicata alle seconde generazioni, bambini e ragazzi nati in Italia da genitori di altre nazionalità

che, attraverso video, foto o testi, possono raccontare come si immaginano fra dieci anni.

La stessa lettura dei dati si è modificata di pari passo con l’introduzione di nuove tecnologie: prima il conteggio era manuale, poi è diventato automatico con l’aiuto delle macchine, che hanno permesso di inserire più quesiti grazie alla facilità di raccolta. Prima i nastri magnetici, poi i lettori ottici hanno consen-

tito di trasferire le risposte ai questionari direttamente agli elaboratori. Per i dati definitivi del 2011 bisognerà aspettare almeno un anno, e sino ad allora faranno fede quelli del 2001, quando sono stati censiti 57 milioni di residenti, dei quali il 4,6% è rappresentato da bambini fino a 5 anni e l’8,4% da adulti con più di 75 anni. Vedremo se saranno confermati o se subiranno variazioni.

LE ORIGINI NEL MONDO

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l censimento demografico dell’età moderna, riguardante cioè la popolazione e non le attività industriali ed economiche, ha avuto origine agli inizi del Settecento. Il primo Paese ad adottarlo è stato l’Irlanda, nel 1701, seguito da Germania e Svezia, nel 1742 e 1749. Nel 1790 gli Stati Uniti hanno introdotto il “Census” triennale, allo scopo di contare la popolazione per determinare le liste elettorali. Nell’Ottocento tutti i Paesi europei hanno censito i propri residenti: dal 1800 la Francia, dal 1801 l’Inghilterra e la Danimarca, dal 1856 la Grecia.

Dopo alcuni tentativi nel Lombardo Veneto e nel Regno di Sardegna, con l’Unità d’Italia è arrivato anche il primo censimento unitario, proprio nel 1861. Anche se istituito con cadenza decennale, la regola non è stata rispettata nel 1891 per difficoltà finanziarie, e nel 1941 a causa della guerra.

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COMPILARE IL QUESTIONARIO: COME E QUANDO

_Incontri_Primavera_doppia_Layout 1 18/01/12 16:32 Pagina 26 Alghero

Ozieri

Thiesi

Villanova Monteleone

Bono

Bitti

Bonorva

Nuoro Bosa

Dorgali

Macomer

Oliena

Cuglieri Fonni Abbasanta

VILLASIMIUS

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Sorgono Cabras

INCONTRI di PRIMAVERA

Tortoli

Oristano

Lanusei Seui Nurallao

Arborea Terralba

Guspini

Fluminimaggiore

SARDEGNA Sanluri San Gavino Monreale

San Vito Muravera

Dolianova

Villacidro Villasor

Iglesias Gonnesa

Quarto Sant' Elena

Cagliari

Carbonia Carloforte Sant' Antioco

• Villasimius

Teulada

SARDEGNA CALASERENA Village di Villasimius (CA) dal 19 maggio al 16 giugno 2012 Una grande manifestazione ideata da 50&Più per favorire l’incontro fra gli oltre tremila soci che tutti gli anni partecipano ad una vacanza nel relax di un soggiorno marino di inizio estate.

Per l’edizione 2012, a grande richiesta, si ritorna nella splendida struttura del Calaserena Village, situato in un’area naturale straordinaria, caratterizzata da una folta vegetazione: un bosco di pioppi, eucalipti e tamerici lo congiunge al limpido azzurro del mare di Sardegna.

Una vacanza serena e in allegria, nell’atmosfera rilassante di un Villaggio dotato di ogni tipo di comfort oltre alla vicinanza a luoghi di interesse storico, archeologico e paesaggistico.

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IL VILLAGGIO è situato a Maracalagonis, sulla bellissima spiaggia di Geremeas (Villasimius) e rispetta tutte le norme riguardanti le barriere architettoniche; dispone di 345 camere completamente ristrutturate, distribuite in palazzine e villini.

IL RISTORANTE, di facile accesso da tutte le camere, è situato in piazzetta e il servizio è previsto a buffet per la prima colazione, il pranzo e la cena.

LA FORMULA ALL INCLUSIVE Soft prevede la consumazione gratuita al bar centrale: bevande calde (caffè, cappuccino, the e tisane), bibite analcoliche, succhi di frutta e birra alla spina (non imbottigliati).

L’ANIMAZIONE, svolta a cura di Samarcanda (garanzia di qualità made in Italy), prevede tornei di carte, spettacoli serali, intrattenimento piano-bar e discoteca.

LA SPIAGGIA di fine sabbia bianca è attrezzata con bar, spogliatoi, docce, ombrelloni e sdraio. Il mare si raggiunge con un breve percorso a piedi attraverso un bosco di pioppi, tamerici ed eucalipti.

LE ESCURSIONI prevedono visite a: Villasimius; Riviera tra Quartu S. Elena e Cagliari; Parco della Giara e il villaggio nuragico di Barumini; Isola di San Pietro e Carloforte. Inoltre, escursioni in barca alla scoperta del parco geomarino circostante.

I TRASPORTI prevedono voli dai maggiori aeroporti verso quello di Cagliari, con trasferimento al Calaserena Village (circa 40 minuti); nave verso il porto di Cagliari (distanza dal villaggio circa 40 minuti) o di Olbia (distanza dal villaggio circa 3 ore).

QUOTA DI SOGGIORNO PER PERSONA 1° Turno (dal 19 maggio al 26 maggio) 2° Turno (dal 26 maggio al 2 giugno) 3° Turno (dal 2 giugno al 9 giugno) 4° Turno (dal 9 giugno al 16 giugno)

Camera doppia € € € €

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Doppia uso singola € € € €

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Bambino (da 3 a 8 anni non compiuti) in camera con 2 adulti Bambino (da 8 a 12 anni non compiuti) in camera con 2 adulti Bambino (da 0 a 3 anni non compiuti) in camera con 2 adulti Eventuali giorni supplementari LA QUOTA COMPRENDE • Soggiorno di 7 notti / 8 giorni con trattamento di pensione completa, servizio a buffet e bevande incluse ai pasti (acqua minerale e vino della casa) • Formula All Inclusive Soft come sopra specificato • Servizi balneari in piscina e in spiaggia (1 ombrellone e 2 sdraio per camera) • Animazione diurna e serale con spettacoli, piano bar, giochi, tornei • Convegni e attività culturali organizzati da 50&Più • Assistenza in loco di personale medico 24 ore su 24 • Assistenza in loco di personale 50&Più e 50&Più Turismo • Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento, Navale Assicurazioni.

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LA QUOTA NON COMPRENDE • Tutti i trasporti da e per il Calaserena Village • Escursioni facoltative (da acquistare e pagare sul posto) • Lettino spiaggia (facoltativo da pagare in loco al costo settimanale di € 20,00) • Extra in genere e tutto quanto non sopra specificato.

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FEBBRAIO 2012

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SOCIETÀ

«Viaggio in una delle comunità più numerose e meno conosciute delle nostre città»

CINESI d’ITALIA

MOLTI HANNO GIÀ OTTENUTO LA CITTADINANZA, E FRA LORO, ALMENO 50MILA SONO RAGAZZI CON MENO DI 18 ANNI

[ ATTUALITÀ DI ILARIA ROMANO E ROMINA (SERVIZIO

FOTOGRAFICO DI

F. A M I C U C C I )

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50epiu.it

VINCI ]

SECONDO I RILEVAMENTI ISTAT DEL 2010, SONO CIRCA 210MILA I CINESI CHE VIVONO IN ITALIA. TRA LE CITTÀ MAGGIORMENTE ABITATE DAI NATII DEL CELESTE IMPERO SPICCANO ROMA, MILANO, PRATO, TRIESTE... UNA COMUNITÀ CON UN FORTE SENSO DI APPARTENENZA, GRAZIE AL QUALE TUTTI I CONCITTADINI POSSONO CONTARE SU SOSTEGNI MORALI E MATERIALI. LA DIFFIDENZA INIZIALE È ORMAI SUPERATA, MA C’È ANCORA QUALCHE PREGIUDIZIO...

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FEBBRAIO 2012

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CINESI D ’ I TA L I A

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ivono a Milano, Roma, Torino, ma anche nelle città e nei comuni della provincia. Lavorano quasi sempre in proprio, con l’aiuto delle famiglie, soprattutto nei settori della ristorazione e dell’abbigliamento. Da anni, ormai, anche gli italiani hanno imparato ad apprezzarne la cucina e spesso acquistano i loro prodotti, sempre più competitivi sul mercato globale. Eppure la comunità cinese suscita ancora diffidenza e sospetto, nonostante - o forse proprio per questo - sia in grado di far girare l’economia grazie a una rete familiare di mutuo sostegno. Se ne parla poco, se non quando la cronaca, spesso tragica come nel caso della rapina di Roma costata la vita ad un uomo e alla sua bambina, lo impone. I cinesi che vivono in Italia sono quasi 210mila, secondo i dati Istat del 2010, e nove su dieci arrivano dalla provincia meridionale dello Zhejiang. A questi si aggiungono coloro che hanno già ottenuto la cittadinanza. Secondo la Fondazione Ismu, Iniziative e Studi sulla Multietnicità, almeno 50mila fra loro sono bambini e ragazzi con meno di diciotto anni, spesso nati in Italia come Federico, 8 anni, figlio di Jang Zonghua, una giovane insegnante che a Roma si occupa di intercultura. «Anche mio figlio parla romano, gioca a calcio, ama la pizza e vuole diventare medico. Con lui cerco sempre di parlare la nostra lingua d’origine perché è importante che non dimentichi da dove viene».

L’idea di Jang è che l’integrazione passi attraverso la cultura e la conoscenza reciproca. Per questo, nel 2006, ha creato un’associazione che si occupa di insegnare lingua e cultura cinese alle seconde generazioni, dai due ai diciotto anni. «Fino ad oggi abbiamo avuto oltre 300 studenti - racconta - e c’è un’ottima collaborazione con gli insegnan-

[2012: ANNO DEL DRAGO. ANCHE SE CON QUALCHE GIORNO D’ANTICIPO RISPETTO A QUANTO PREVISTO DAL CALENDARIO LUNARE CINESE, I FESTEGGIAMENTI PER IL

CAPODANNO SONO INIZIATI TINGENDO DI MILLE COLORI LE STRADE DEL CENTRO DI ROMA.]

“La convivenza è la rosa della società umana, bisogna sempre ricordarsi di tagliare le spine dell’egoismo e della paura del diverso” (Tratto dalla presentazione del sito dell’Associazione Associna www.associna.com)

ti della scuola che ci ospita ogni sabato e nel tardo pomeriggio, quando terminano le altre lezioni».

Anche per il Capodanno appena trascorso hanno organizzato un’iniziativa insieme. «Certo non è un percorso sempre facile - dice Jang - e non tutti sono disposti a superare i pregiudizi. Ci sono genitori di bimbi italiani che pensano che l’insegnamento della lingua cinese possa compromettere l’integrazione, ma non è affatto così».

Le iniziative culturali promosse dalla comunità cinese non sono ancora molto diffuse, anche se il Capodanno è diventata un’occasione per farsi conoscere, soprattutto nelle grandi città, attraverso l’organizzazione di eventi e spettacoli. D’altra parte, interi quartieri hanno ormai un’altissima percentuale di residenti del celeste impero: l’Esquilino a Roma, via Paolo Sarpi a Milano, via Pistoiese a Prato, il Borgo Teresiano a Trieste. Il territorio lombardo è stato il primo a essere raggiunto da cittadini cinesi negli anni Venti e Trenta, quando c’era bisogno di manodopera nelle sartorie e nei laboratori di pellame, ma l’immigrazione è diventata un fenome«Della vera sfida no consistente dell’integrazione si solo negli anni fanno carico Ottanta, quando proprio i giovani molti piccoli imcinesi. Sono loro prenditori sono che, stanchi di giudizi e riusciti a investiclassificazioni, si re in Italia grazie sono attivati con alle favorevoli l’intento di sfatare politiche del Goluoghi comuni» verno cinese, che sostiene l’emigrazione, e al forte senso di comunità e di appartenenza che genera un sistema di mutuo soccorso, e permette di scambiarsi prestiti in denaro e darsi una mano in caso di bisogno.

Per questo la comunità cinese vista dall’esterno appare sempre molto chiusa. «Ci sono voluti dieci anni perché arrivassero anche clienti italiani - racconta Jin, una donna di quarant’anni che gestisce un banco di frutta e verdura a Roma, in Piazza Vittorio -; all’inizio c’era molta diffidenza, ma ora la situazione è cambiata». A darle una mano c’è un dipendente di origine bengalese, mentre il suo fornitore di fiducia è un italiano che lavora nell’import-export. «I miei due figli - dice Jin - hanno 20 e 22 anni e frequentano l’università. Si trovano bene in Italia, anche se non sono nati qui». La vera sfida dell’integrazione è proprio per i giovani. Nel 2005 un gruppo di ragazzi italo-cinesi ha creato un’associazione che si chiama Associna, e che oggi è il principale riferimento delle seconde generazioni, con sedi in tutta Italia. Sono loro che, at- » FEBBRAIO 2012

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traverso il sito ufficiale www.associna.com, spiegano di essere stanchi di giudizi e classificazioni, e di voler sfatare i luoghi comuni sui cinesi.

La loro attività parte dai luoghi della vita quotidiana come le scuole, i quartieri, le associazioni imprenditoriali: uno dei più recenti progetti che hanno attivato è “Cinesi in Italia, percorsi di inclusione”, per aiutare i lavoratori immigrati da poco ad orientarsi con le leggi italiane, anche attraverso suggerimenti e spunti giunti da chi si trova in Italia da tempo.

Le cose, però, sembrano destinate a cambiare, complice la crisi economica dell’Europa e la crescita imponente della Cina. «Molti cittadini cinesi fanno un biglietto di sola andata per Pechino o Shangai - racconta il direttore di Europa 2000, un’agenzia specializzata nei collegamenti fra i due Paesi - e questo vuol dire che non tornano a casa per una semplice vacanza». Roma è ancora uno dei maggiori centri europei del commercio all’ingrosso, ma il giro d’affari non è più quello di vent’anni fa. «I viaggi sono il sintomo del cambiamento - continua il direttore dell’agenzia che gestisce con una collega e con dipendenti cinesi al call center -; gli italiani che si rivolgono a noi sono diminuiti, e i cinesi che partono spesso lo fanno perché dopo una vita in Italia è un momento favorevole per rientrare in patria e reinvestire lì il proprio capitale».

[ROMA. DANZE, CANTI, GIOCHI MA, SOPRATTUTTO DUE MAGNIFICI DRAGONI. PROTAGONISTI PRINCIPALI DEI FESTEGGIAMENTI DEL CAPODANNO CINESE, HANNO SFILATO TRA VIA DEL CORSO E PIAZZA DEL POPOLO PORTANDO L’AUGURIO DI TANTA PROSPERITÀ.]

ANCHE SE NON COME NEGLI ANNI ‘80, ROMA RESTA UNO DEI MAGGIORI CENTRI EUROPEI DEL COMMERCIO ALL’INGROSSO

ECCELLENZA CINESE “MADE IN ITALY”

IL PRONTO MODA Conosciuto anche come “Fast fashion”, è un settore manifatturiero in cui il tempo che passa tra l’ideazione di un modello e la comparsa del capo in vetrina o su una bancarella è fulmineo. Produrre vestiti a basso prezzo è un’invenzione tutta cinese: esiste solo perché sono disposti a lavorare tanto in fretta mantenendo i costi ridotti. Seicento pantaloni lunghi e quattrocento gonne da cucire in due giorni: un esempio dei ritmi serrati del “pronto moda”. La cittadina di Prato è la fabbrica più portentosa di moda “Made in Italy” fatta dai cinesi; qui gli operai con gli occhi a mandorla, che all’inizio lavoravano per gli italiani sono diventati, nell’ultimo decennio, imprenditori essi stessi.

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LE RISAIE

LA PIETRA LUSERNA

Era il 1949 quando il regista Giuseppe De Santis dava vita a Riso Amaro, capolavoro cinematografico neorealista sulle mondine che lavoravano nelle risaie della Pianura padana. Nel 2012 il riso è giallo, perché nelle risaie italiane lavorano contadini cinesi. Si tratta di un lavoro certosino, capillare e pesante: ore e ore sotto il sole di luglio e agosto, immersi nel fango a curare la varietà di riso selezionata, con la schiena china e lo sguardo concentrato sull’erbaccia da strappare. Tra Biandrate e Novara, Casale e Vercelli si produce il 40% del riso europeo. I giovani locali rifiutano questo tipo di lavoro, perché troppo duro. D’altronde, chi meglio di un cinese, potrebbe curare una risaia?

L’oro grigio di Bagnolo, in Piemonte, è la pietra di Luserna: solida, elegante, con i suoi riflessi azzurrognoli, ricopre persino la Mole Antonelliana. Trent’anni fa nessuno voleva più dedicarsi alla sua lavorazione, ci sono voluti gli scalpellini cinesi per riportarla in auge. È bastato dar loro uno scalpello che questi lavoratori instancabili trovavano la vena giusta nel granito e si mettevano a martellare a ritmo ossessivamente regolare. Il loro arrivo in Piemonte si fonde tra storia e leggenda; quel che è certo è che grazie alle loro braccia il distretto della pietra, pilastro dell’economia locale, è decollato. In dieci anni, infatti, gli incassi derivanti dalla pietra Luserna sono triplicati.

ROSSO

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{QUANDO ERAVAMO SOLO IN DIECI...} Essere una donna, essere cinese, fare l’imprenditrice e vivere a Roma: un gran bel mix. Chi è Lucia King?

Io sono la cinese più vecchia di Roma. Sono arrivata in Italia nel marzo del 1965, avevo due anni. In quel periodo nella Capitale vivevano a malapena dieci cinesi in tutto. Io ho potuto seguire tutto il processo, dai cinesi della prima generazione - di cui faccio parte - poi la seconda e i loro figli, nati in Italia e che fanno parte della terza generazione.

Che legame conserva con la sua madrepatria?

Mi sento italiana e cinese allo stesso tempo. Le origini non si dimenticano, le mie radici sono lì. Torno in Cina tutti i mesi per lavoro, però mi sento ugualmente italiana, l’educazione e l’istruzione l’ho ricevuta qui.

Di che cosa si occupa?

Mi sono laureata in Scienze Politiche a Roma, e in Giornalismo all’Università di Shangai. Sono stata consulente per il mercato cinese. Mi occupo di moda e di immobili sia in Italia che in Cina, e dedico molto tempo all’attività sociale. Ricopro la carica di Presidente della Fondazione Soong Ching Ling, che porta il nome dell’unico presidente donna onorario della Repubblica Popolare Cinese.

Crede che il mercato italiano possa essere attaccato da quello cinese?

Assolutamente sì. Prima i cinesi facevano a gara per venire in Italia perché si pensava di trovare l’oro sulle strade, ma adesso l’oro è in Cina. E quando oggi arrivano qui delegazioni cinesi mi sento chiedere: «Ma l’Italia è tutta qua?». La Cina è molto più avanti.

Cosa pensa dello sfruttamento della “forza-lavoro”.

Non posso dire che non c’è. Non interessa, però, solo i cinesi, ma anche italiani, turchi, marocchini. Si parla di concorrenza sleale per i prezzi bassissimi e perché spesso i cinesi fanno commercio all’ingrosso quando potrebbero farlo solo al dettaglio, ma io rispondo che non è solo un Paese di commercianti con gli occhi a mandorla, ci sono anche gli italiani.

Lei è sposata con un italiano o con un cinese?

Io sono separata. Lui è un cinese di Hong Kong, ma ho avuto anche storie con italiani. Mio figlio ha 20 anni e se mi portasse a casa una ragazza italiana ne sarei felice. Cinese, italiana, francese, di colore... non importa, purché si vogliano bene.

Come vive, suo figlio, l’Italia da “straniero”?

Lui a volte avverte il peso di essere “diverso” dagli altri. Non ha la fidanzata, e mi dice che non la troverà mai appunto perché è cinese. Colpa della nazionalità, a suo dire. Ma io non la penso affatto così, ormai nella terza generazione molti sono sposati con italiani.

E Lucia King si è mai sentita discriminata?

Io la discriminazione non l’ho mai vissuta sulla mia pelle. Sono sempre stata rispettata più del dovuto. Gli unici episodi di “discriminazione”, se così vogliamo definirli, mi son accaduti per strada, quando capita di imbattersi in gente ignorante. Lasci la macchina in doppia fila per pochi minuti ed ecco che arriva l’automobilista che ti urla: «Ma tornatene al paese tuo». Ed io rispondo: «Mi spiace ma ho anche la cittadinanza italiana!».

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[ INTERNET & DINTORNI DI PAOLO

NEGRINI ]

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Con questo numero si conclude la parte dedicata ai Social Network e, in particolare, alla piattaforma Google+, già protagonista del precedente inserto.

Spiegheremo, in maniera semplice e sintetica, gli ulteriori passaggi per imparare ad utilizzarla al meglio.

In particolare, illustreremo come commentare un post; come redigere o modificare il proprio profilo; come inserire, rimuovere o catalogare le persone a seconda della cerchia di appartenenza (famiglia, amici, ecc.); come “taggare” le foto e, infine, le modalità per creare un album.

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Profilo Commentare un post »Il profilo »Quando è il modo in cui ci si rappresenta nei Social Network. Il inserite un post, potete eliminarlo prima dell’invio, facendo un clic sulla piccola “x” grigia presente nell’angolo superiore destro del post. Quando ne ricevete uno, nella parte sottostante sono presenti due link: - Condividi, che vi consente di condividere il post ricevuto con altri amici delle vostre cerchie; - Commenta, che vi permette di inserire un vostro commento al post ricevuto. Facendo un clic su Commenta, si aprirà una casella di testo in cui potrete scrivere. Completata l’operazione, premere il pulsante Pubblica commento.

vostro profilo è pubblico sul Web. Quando le persone vi cercano, il profilo mostra come minimo il vostro nome e la vostra foto. La maggiore o minore visibilità di informazioni è legata alle restrizioni che avete impostato in fase di creazione o modifica del vostro profilo che, altro non è, che una rappresentazione molto schematica di chi siamo. Al suo interno potete gestire e comunicare i vostri dati biografici, le informazioni per contattarvi e gli eventuali link ad altri siti che parlano di voi o che avete creato. Anche se il profilo è pubblico, l’unica informazione obbligatoriamente visibile è il nome completo e la foto. È possibile modificare o rimuovere tutte le altre informazioni che non si vogliono condividere.

1. Per accedere al profilo, fate un clic sul pulsante Profilo, posto nella barra centrale, o sul vostro nome che trovate sul lato sinistro della pagina.

2. Fate clic su Modifica il profilo.

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ISTRUZIONI PER L’USO - 5

GOOGLE+ (parte II )

ISTRUZIONI PER L’USO - 5

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3. Selezionate la scheda Informazioni.

4. Fate clic sulla sezione appropriata del profilo (ad esempio: Mi presento).

profilo »ConAnteprima questa funzione è possibile verificare come le altre persone vedono il vostro profilo. Potete appurare se una determinata persona, aggiunta a una delle vostre cerchie, possa visualizzare informazioni sul vostro numero di telefono, l’email o l’indirizzo.

2. Fare un clic sull’icona del profilo nella parte superiore della pagina.

3. Nella casella Anteprima profilo, inserite il nome della persona di cui volete controllare la visualizzazione.

5. Oltre a modificare questa sezione, è possibile specificare chi potrà vederla.

4. Esaminate quali informazioni del vostro profilo sono visibili dalla prospettiva della persona o dalla cerchia di persone che avete selezionato.

6. Fate un clic su Salva.

7. Ripetete questi passaggi per le altre sezioni del profilo in base alle proprie preferenze e, infine, fare clic su Modifica completata.

Le persone che vi aggiungono alle loro cerchie possono mostrare pubblicamente il vostro profilo, in quanto parte della loro rete. L’immagine del vostro profilo appare nel loro. Altre persone potrebbero quindi visualizzare il vostro profilo facendo clic sulla vostra immagine. Tuttavia, sarebbero limitate dalle restrizioni di visibilità che avete configurato nel profilo.

Dalla sezione Profilo è possibile modificare la nostra foto.

Fate un clic su Cambia foto.

Nella successiva schermata potremo decidere se prelevare la foto dal nostro computer, dalla raccolta foto presente in quella del nostro account Gmail, o se prelevarne una che ci ritrae, presente in Google +. Scegliere la foto e salvare.

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Se volete cambiare qualcosa, fate clic su Modificare il profilo.

Per tornare alla vostra visualizzazione, cliccate su Fine.

»NellaPost scheda Post del proprio profilo, sono raccolti tutti i post che il proprietario di un altro profilo ha condiviso con voi o che ha pubblicato per tutti. Inoltre, sono archiviati i contenuti che avete pubblicato nello stream. Se desiderate modificare le impostazioni per limitare la visibilità di contenuti già condivisi, dovete eliminare il post e condividerlo nuovamente con un diverso sottogruppo di persone. Per estendere la visibilità di un post, sarà sufficiente scegliere un più ampio gruppo di persone.

Facendo un clic sul pulsante di Modifica, si aprirà un menu con quattro opzioni: - Modifica questo post, che permette di modificare il contenuto del post; - Elimina questo post, che determina la cancellazione;

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- Disabilita commenti, che non consentirà più di commentare il post; - Blocca questo post, che non permetterà alla persona o alla cerchia con cui avete condiviso il post, di condividere il post con nessun altro.

Facendo un clic su Condividi, potrete ampliare il numero di persone con cui condividere il post. Per limitare le persone con le quale è già stato condiviso, dovrete eliminare il post e impostare una nuova condivisione.

Cerchie »Come precedentemente detto, le Cerchie di Google+ consentono di organizzare le persone secondo le connessioni sociali della vita reale, ad esempio “famiglia”, “colleghi”, “bridge”, ecc.

Le persone inserite nelle cerchie non possono sapere in quale cerchia sono inserite. Quelle della cerchia con le quali condividete contenuti potranno vedere le altre persone con cui tali contenuti sono stati condivisi. È possibile aggiungere persone alle Cerchie.

- Tramite l’icona Cerchie nella parte superiore dello stream.

Selezionate una o più persone che desiderate includere nelle vostre cerchie facendo clic sulla loro “scheda nome” e trascinatele in una cerchia esistente o nella cerchia vuota dove è scritto Rilascia qui per creare una cerchia (se volete creare una nuova cerchia). Rilasciate il pulsante del mouse.

- Direttamente dal Profilo di una persona.

- Dallo stream In arrivo. Nella visualizzazione dello stream (la home page) fate clic su In arrivo (alla sinistra della pagina) per dare un’occhiata ai Post che le persone non appartenenti alle vostre cerchie hanno condiviso con voi. Per aggiungere una persona alle vostre cerchie, dal vostro stream In arrivo, passate il mouse sul Post (messaggio) e fate clic su Aggiungi alla cerchia nella parte superiore del post.

- Dai Suggerimenti alla destra dello stream. Nella colonna è presente una lista di persone che, secondo Google+, potreste conoscere. Aggiungete alle cerchie le persone suggerite facendo clic su Aggiungi alle cerchie, accanto al loro nome. Se non conoscete una persona suggerita o se non desiderate aggiungerla a una cerchia, spostate il mouse sul nome della persona e fare un clic sulla X per rimuoverla dai suggerimenti. Per visualizzare tutti i suggerimenti in una sola volta fare clic su Mostra tutto. Questa operazione indirizza alla scheda Trova e invita dove potrete modificare le vostre cerchie.

- Dal menu Notifiche, presente nella parte sinistra dello stream.

Quando si aggiunge una persona a una cerchia esistente, tutti i contenuti condivisi precedentemente con la cerchia (prima che ne diventasse membro) saranno visibili alla nuova persona nella scheda Post del vostro profilo e nel suo stream. La prima volta che una persona viene unità ad una cerchia, se utilizza già Google+, riceverà una notifica in cui gli si comunica che è stata aggiunta da voi. Se la stessa persona viene in seguito inserita in altre vostre cerchie, non riceverà ulteriori notifiche.

Per eliminare o modificare il nome di una cerchia, fate un clic con il tasto destro del mouse sulla cerchia e scegliete l’opzione preferita.

Per creare una nuova cerchia vuota, portare il mouse sulla cerchia vuota, e fare un clic su Crea cerchia. Assegnare un nome e salvare.

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ISTRUZIONI PER L’USO - 5

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Quando si elimina una cerchia, tutti i contenuti precedentemente condivisi con le persone della cerchia, non saranno più visibili nella scheda Post del vostro profilo (a meno che non abbiate condiviso gli stessi contenuti con un’altra cerchia a cui appartengono queste persone). I contenuti saranno ancora visibili negli stream dei membri dell’ex cerchia.

una persona »PerBloccare bloccare una persona, andare al suo profilo e fare un clic su Blocca. Il risultato sarà che: - non vedrete i suoi contenuti nello stream o in In arrivo (anche se rimarrete nelle sue cerchie); - la persona verrà rimossa da tutte le vostre cerchie in cui è presente; - verrà rimossa dalle vostre cerchie estese, anche se avete connessioni reciproche; - la persona non potrà commentare i contenuti postati dopo essere stata bloccata; - non potrà visualizzare i contenuti condivisi con le vostre cerchie (sebbene potrà ancora visualizzare i contenuti postati pubblicamente); - non potrà menzionarvi nei post o commenti.

Quando bloccate qualcuno, non gli viene inviata alcuna notifica.

persone dalle cerchie »PerRimuovere rimuovere una persona da tutte le vostre cerchie: 1. Fate clic sull’icona Cerchia nella parte superiore della pagina.

2. Trovate la persona da rimuovere e fate clic sul suo nome.

3. Fate clic su Rimuovi nella parte superiore della finestra.

Per rimuovere una persona da una specifica cerchia: 1. Fate clic sull’icona Cerchia nella parte superiore della pagina.

2. Selezionate la cerchia da cui rimuovere la persona.

3. Scegliete le persone che desiderate eliminare dalla cerchia e fate clic su Rimuovi (è possibile anche rimuovere persone da una cerchia passando con il mouse sopra la cerchia e trascinando fuori le loro foto).

- quando cliccate su una foto di un vostro album, per vederla in modalità lightbox.

1. Fate un clic su Tagga le persone.

2. Spostate il mouse sull’immagine. Comparirà l’opzione Fai clic per assegnare un nome.

3. Spostate il piccolo riquadro sul volto della persona.

4. Digitate il nome desiderato nella casella e premete Invio.

Per rimuovere un tag creato, fate clic sulla X nel tag.

o rimozione dei tag »PerApprovazione impostazione predefinita, i tag aggiunti dalle persone nelle vostre cerchie, vengono automaticamente approvati e sono visibili a chiunque visualizzi la foto. Per i tag su di voi aggiunti da altre persone è, invece, necessaria la vostra approvazione per collegare i tag al vostro profilo e aggiungere la foto alla sezione Foto di te.

1. Fate clic sull’icona Foto nella parte superiore della pagina.

2. Selezionate Foto di te.

3. Fate clic sul segno di spunta per approvare il tag o sulla X per rimuoverlo: - Approva. Una volta approvato, il tag verrà collegato al vostro profilo e la foto sarà aggiunta alla sezione Foto di te.

- Rimuovi. Una volta rimosso il tag, nessuno sarà più in grado di taggarvi in quella foto. Potete anche impedire all’autore del tag di taggarvi in futuro.

album »PerCreare creare un album, accedete al vostro profilo, cliccate su Foto e Carica nuove foto.

Quando rimuovete persone dalle cerchie, verrà visualizzato un messaggio di conferma. Potrete rimuovere la persona dalla rubrica dei contatti Google (tale azione potrebbe interessare altri dispositivi che utilizzano i contatti Google, ad esempio, un dispositivo mobile).

Se non volete più interagire con una persona, potete bloccarla.

Mentre la persona non viene rimossa dai contatti, bloccandola verrà rimossa da tutte le vostre cerchie e limitando i modi in cui potrà interagire con voi in Google+.

“Taggare” le foto »“Taggare” una foto significa applicare un’etichetta che identifichi le persone illustrate nella foto.

Alla funzione potete accedere: - quando aggiungete una foto a un Post, fate clic su Tagga le persone sotto le foto che avete caricato;

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Nella successiva schermata, inserite il titolo del nuovo album e caricate le foto dal proprio computer. Nel caso, invece, voleste aggiungere le foto ad un album esistente, selezionate l’opzione Aggiungi ad un album esistente, scegliete l’album tra quelli precedentemente creati e caricate le foto.

Per eliminare una foto da un album, visualizzate la foto e dal menu Opzioni scegliete la voce Elimina foto.

Per eliminare un album, selezionarlo e scegliere Elimina album dal menu Opzioni.

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CROCIERE 2012

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COSTA LUMINOSA Grandi città del Baltico

GRANDI CITTÀ DEL BALTICO -

PARTENZA DAL PORTO DI COPENAGHEN il 7 luglio 2012 (con Volo da Milano e Roma)

ITINERARIO 1° giorno - Copenhagen (Danimarca): si parte dalla città della Sirenetta, la capitale del regno più antico del mondo.

2° giorno - In navigazione.

3° giorno - Helsinki (Finlandia): incontro con lo spirito del Paese fatto di qualità della vita, rispetto per le tradizioni, amore per l’arte e il design e... voglia di divertirsi!

4° giorno - San Pietroburgo (Russia): ammaliati dalla sua storia romanzesca si visita il cuore più prezioso, l’Hermitage.

5° giorno - Tallin (Estonia): l’animata capitale, divisa tra il centro medievale e la zona moderna, colpisce per la piacevole convivenza di nuovo e antico.

6° giorno - Stoccolma (Svezia): la splendida capitale, perfetto connubio tra maestose architetture del passato e le tendenze del più moderno design.

7° giorno - In navigazione.

8° giorno - Copenhagen (Danimarca).

LA NAVE. “Costa Luminosa” è una nave unica. Il design, i materiali preziosi e raffinati, le nuove attrazioni e soluzioni architettoniche la rendono una nave di charme ma innovativa. Una crociera a bordo di “Costa Luminosa” è un viaggio nella luce: dalla trasparenza del cristallo delle strutture, ai mille riflessi dei lampadari in vetro di Murano, dai tessuti irridescenti degli arredi ai giochi di luce, agli spettacoli del Teatro Phoenix, dall’energia rivitallizzante del Centro Benessere Samsara all’adrenalina pura della realtà virtuale.

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Cat. I1 B1

Prezzo € 1.340,00 € 1.700,00

Supplementi e Tasse: Tasse Portuali € 120,00 - Quote di servizio (obbligatorie da pagare a bordo € 49,00) - Supplemento volo da Roma € 50,00 Assicurazione annullamento viaggio: € 38,00 (per importi sino a € 1.600), € 47,00 (sino a € 2.000) ed € 60 (oltre € 2.000). Supplemento singola e riduzioni per 3° letto su richiesta con disponibilità limitata.

LA QUOTA COMPRENDE • Volo da Milano o Roma per Copenaghen • Sistemazione nella cabina prescelta dotata di ogni comfort: servizi privati, aria condizionata, telefono, filodiffusione, Tv via satellite, cassaforte e frigobar (su alcune navi) • Trattamento di pensione completa a bordo: caffè mattutino, prima colazione (anche in cabina), pranzo, cena, tè pomeridiani, buffet e sorprese gastronomiche di mezzanotte • Cocktail di benvenuto del Comandante e serata di Gala con menù speciale (non in esclusiva) • Utilizzo (non in esclusiva) di tutte le attrezzature della nave: piscine, lettini, palestra, vasche idromassaggio, discoteca, sauna, bagno turco, biblioteca • Partecipazione (non in esclusiva) alle attività di animazione di bordo, spettacoli musicali o di cabaret nel teatro di bordo, balli e feste in programma tutte le sere durante la crociera • Corsi di ginnastica (aerobica, stretching, bodydancing, ecc.) e l’assistenza di istruttori nella palestra • Polizza Medico Bagaglio, Mondial Assistance • Assistenza di personale di lingua italiana durante tutta la crociera (non in esclusiva) • Facchinaggio dei bagagli nei porti d’imbarco e di sbarco • Mezzi d’imbarco e di sbarco nei vari scali (non in esclusiva).

LA QUOTA NON COMPRENDE • Bevande ai bar e ai pasti • Tasse portuali (€ 120,00) • Adeguamenti carburante • Escursioni ed i tour organizzati • Quote di servizio • Polizza Annullamento Crociera • Servizi di carattere personale (trattamenti estetici, acquisti nelle boutique di bordo, telefonate dalla nave a terra etc.) • Extra in genere e quanto non espressamente indicato alla voce “La Quota Comprende”.

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STAR BENE

[ ALIMENTAZIONE DI LUISELLA BERTI

OLIO: MEGLIO SE EXTRAVERGINE «È il più sano tra tutti. Impareggiabile anche per la frittura. Un toccasana per la salute perché possiede proprietà uniche. Ma come scegliere un olio extravergine d’oliva? Seguiteci e saprete»

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olio extravergine di oliva è all’apice della dieta mediterranea. In Italia abbiamo una grande tradizione e sugli scaffali dei negozi ne troviamo di tutti i tipi e qualità: fruttato, saporito, delicato, robusto, tanti sono gli aggettivi che ormai troviamo sull’etichetta. Ma al di là di questo, perché l’olio extravergine è il migliore tra tutti? «Per almeno due caratteristiche fondamentali: è ricco di acidi grassi monoinsaturi e possiede potenti proprietà antiossidanti»,

]

spiega il dottor Loreto Nemi, dietista e docente di Educazione alimentare (http://dietistaroma.com). «In un olio extravergine - spiega circa il 70% dei grassi è di tipo monoinsaturo. E questo è l’aspetto più importante che distingue l’olio extravergine d’oliva dagli altri oli vegetali».

Dottor Nemi, perché i grassi monoinsaturi sono così importanti?

Numerosissimi studi hanno dimostrato che questi grassi hanno effetti positivi sul miglioramento del rapporto tra il colesterolo Ldl (colesterolo “cattivo”), e il colesterolo Hdl (colesterolo “buono”). L’olio extravergine di oliva influisce positivamente sull’aumento del colesterolo “buono” e, quindi, svolge una funzione importante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Questo è un primo aspetto. Il secondo riguarda le sue proprietà antiossidanti.

Da quali componenti sono date?

Dai polifenoli e da altri componenti come lo squalene, che hanno addirittura proprietà antitumorali, come per il tumore alla prostata o alla mammella. Molte persone, però, temono i grassi; in realtà, è importante usarli bene. Se scegliamo l’olio extravergine di oliva possiamo usarne tranquillamente dai 4 agli 8 cucchiai al giorno; certo, poi dipende sempre dal fabbisogno energetico di ognuno e dalla differenza tra uomo e donna. Un ulteriore aspetto sono le vitamine, la vitamina E e il betacarotene.

500mila

La Puglia

6 euro

sono le tonnellate

è la regione in testa

è il prezzo medio

di olio di oliva prodotte in media all’anno in Italia.

Oltre il 60% è extravergine.

per la produzione (35%), seguita dalla Calabria (33%) e dalla Sicilia (8%).

al litro di un buon olio extravergine, prodotto 100% con olive italiane.

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AVILO ID ENIGREVARTXE OILO

I componenti fenolici, oltre ad avere proprietà antitumorali, agiscono anche contro l’invecchiamento?

Certamente sì. Perché si attivano in particolare sulla membrana cellulare che è composta di grassi. Quindi, se nutriamo le nostre membrane cellulari con un grasso buono, esse rimangono elastiche e integre. Perché proprio l’irrigidimento della membrana cellulare porta a problemi cardiovascolari, ma anche all’invecchiamento. L’idrossitirosolo, uno dei componenti fenolici, viene utilizzato proprio per le creme antietà.

L’olio extravergine di oliva è adatto anche per friggere? È il migliore perché mantiene il punto di cottura. Molto spesso dai miei pazienti sento dire che non friggono con l’olio extravergine di oliva perché è “pesante”. Il senso di “leggerezza” dell’olio di semi di girasole, di mais, di arachide e altri, è dato dal processo di lavorazione: vengono decolorati, deodorati, raffinati.

Per questo sembrano più leggeri, ma se andiamo a vedere l’aspetto calorico, tutti gli oli hanno le stesse calorie. L’alimento, se viene fritto in modo giusto, è un alimento sano. Bisogna seguire alcune regole: per esempio, non superare il punto di fumo che, nell’olio extravergine, è di 180°.

Il punto di fumo si raggiunge quando la pentola inizia a fumare?

Esatto. Questo significa che stiamo superando la soglia non consentita e favoriamo la formazione dell’acroleina, una sostanza tossica. Possiamo anche riutilizzare l’olio extravergine per altre due volte: occorre prima filtrarlo per eliminare i resti degli alimenti fritti, e aggiungere il 20% di olio nuovo.

Perché è meglio l’olio extravergine anche per la frittura?

Gli altri oli - mais, girasole, ara-

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

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{

PREZZO, ETICHETTA E SAPORE:

tre componenti fondamentali per la scelta

}

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Il prezzo. Sugli scaffali dei negozi, ma soprattutto al supermercato, c’è una grande

2

L’etichetta. Anche in questo caso occorre fare attenzione e a non fermarsi alla prima bottiglia. Le indicazioni obbligatorie sono le seguenti: 1. Denominazione di vendita: “olio extravergine di oliva”; 2. Indicazione: “olio di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici”; 3. Riferimenti al responsabile commerciale (nome e/o marchio + indirizzo); 4. Sede dello stabilimento di confezionamento con codice alfanumerico identificativo della provincia; 5. Indicazione dell’origine: “100% italiano”, “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari”. Dall’obbligo dell’informazione sull’origine sono esclusi oli di oliva Dop o Igp, poiché soggetti a specifica normativa; 6. Quantità; 7. Termine minimo di conservazione indicato almeno con mese e anno; 8. Lotto (facoltativo, se è riportato il termine minimo di conservazione); 9. Modalità di conservazione (ad esempio, “conservare al riparo dalla luce”).

Purtroppo queste informazioni non sono tutte ben leggibili, a causa dei caratteri di stampa ancora troppo piccoli; quindi, occorre munirsi di un po’ di pazienza e, forse, di un bel paio di occhiali.

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Il sapore. Se il sapore dell’olio risulta piccante, questo è indice di

varietà di prezzo tanto che si va da poco più di 3 ad oltre 10 euro. Come è possibile per un olio extravergine? Coldiretti mette in guardia: i prezzi eccessivamente bassi non coprono neanche il costo delle olive. Quindi, facendo due conti tra costi fissi - confezionamento per bottiglia, etichetta ed etichettatura, tappo, imballaggio, trasporto, commercializzazione, grafica, messaggi pubblicitari - un buon olio extravergine di oliva prodotto al 100% con olive italiane non potrebbe costare mediamente al consumo meno di 6 euro.

qualità. Significa che l’olio è stato estratto correttamente secondo la giusta temperatura, che non deve superare i 27°. Diversamente l’olio perderebbe parte delle sue qualità rispetto ai grassi monoinsaturi e ai composti fenolici. Quindi, la piccantezza ci dice che le proprietà dell’olio sono intatte.

chidi - vengono estratti con l’uso di solventi, in quanto il seme non ha liquidi, come nel caso dell’oliva.

Questi solventi lasciano delle tracce e modificano la struttura degli acidi grassi dell’olio formando i grassi idrogenati, quelli che, ad esempio, troviamo nella margarina. Questi grassi alterano il rapporto colesterolo “buono” e colesterolo “cattivo” e danneggiano le membrane cellulari. Se proprio dobbiamo trovare un sostituto, allora scegliamo quello di arachidi, ma solo se di agricoltura biologica.

Altri consigli per la frittura?

Non friggere eccessivamente. È nelle parti bruciacchiate o scure che si forma l’acrilamide, una sostanza cancerogena.

Per chi ha superato i 50 anni è ancora più

importante scegliere un olio extravergine? È obbligatorio per la prevenzione delle patologie tumorali già citate (tumore alla prostata e alla mammella). Senza contare che i composti fenolici e i grassi monoinsaturi difendono dalle infiammazioni.

Consigli per la scelta?

Io acquisterei il biologico, perché assicura l’assenza di pesticidi e, quindi, la qualità elevata. Altro aspetto importante è non acquistare un olio imbottigliato da più di un anno perché tutte le sue proprietà benefiche iniziano a scemare.

Per la conservazione?

Andrebbe conservato in bottiglie di vetro scure, perché la luce può modificarne le componenti. Inoltre, deve stare lontano dai fornelli perché se l’olio si scalda perde le sue qualità.

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i cibi stagionali CAVOLO

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SAPORI & COLORI

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DI M ARINA CEPEDA FUENTES

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n un quadro della collezione medicea conservato nell’Istituto Botanico di Firenze è raffigurato un immenso cavolfiore, che pesava oltre sei chilogrammi, offerto nel 1706 a Cosimo III. Il dono fu sicuramente bene accetto, non solo per la sua singolarità, ma anche per la considerazione in cui erano tenuti allora tutti i componenti delle Brassicaceae oleraceae, come viene definita in botanica la famiglia dei cavoli, appartenenti a loro volta alla più ampia famiglia delle Crucifere (broccoli, rucola, crescione, rapa, ravanello, cavolfiore, sedano-rapa, senape, rafano ecc).

D’altronde Catone, autore del più grande trattato sull’agricoltura dell’antichità, sosteneva

«Appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, di questo ortaggio si tessono lodi sin dall’antichità, soprattutto per via delle molteplici e riconosciute proprietà salutari» 40 I

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che i Romani avevano goduto di buona salute per seicento anni grazie ai vari tipi di cavolo, considerato l’ortaggio-miracolo, autentico “toccasana” per centinaia di disturbi. Lo stesso Catone raccomandava: «Mangiatelo, sia cotto che crudo, fa bene al ventre e all’urina; e l’acqua in cui è stato bollito giova a tutto il corpo». E, nel I secolo d.C., Plinio nella sua Storia naturale ne cita cinque qualità principali: il cavolo di “Cuma”, il cavolo di “Pompei” o cavolfiore, il cavolo di “Brutium” (l’attuale Abruzzo) che era a grandi foglie verdi, il cavolo di “Ariccia” e il cavolo della “Sabina”, a foglie arricciate. Inoltre, vi elenca decine di proprietà terapeutiche: contrasta l’insonnia e i dolori artritici, aumenta il latte delle puerpere e, persino, cicatrizza - se applicato crudo - fistole, piaghe e ferite cancrenose.

Purtroppo, durante l’Impero, la proverbiale frugalità degli antichi Romani fu sostituita dal lusso smodato anche a tavola, e i cavoli vennero elimi-

nati dalla “grande cucina” di corte, sopravvivendo poi nel Medioevo soltanto sulle tavole dei contadini e dei più poveri. Nel Rinascimento, con la riscoperta del mondo classico grazie agli scavi archeologici, anche i cavoli furono “disseppelliti” e molti medici dell’epoca, da Castore Durante a Pietro Andrea Mattioli, elencarono le loro virtù: «In somma, il cavolo è utile à ogni sorte di male, come fece agli antichi», scriveva infatti il Mattioli nel Cinquecento.

Oggi, grazie alla medicina naturalista e alla fitoterapia, è rinato l’interesse per questo ottimo ortaggio, a torto ritenuto “cibo vile”, e molti dei cosiddetti “rimedi della nonna” sono ritornati in auge. Infatti, il celebre medico e dietologo Maurice Messegué raccomanda, ad esempio, la varietà riccia delle foglie di cavolo contro i dolori reumatici: basta scaldarle col ferro da stiro e applicarle sulla parte dolorante.

Inoltre, sono state verificate in laboratorio le oltre ottanta pro-

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SFORMATO DI BROCCOLO, NOCI E FORMAGGIO

Ingredienti

prietà che gli antichi Romani gli attribuivano: contengono, fra tante altre, sostanze come magnesio, fosforo, calcio, rame, iodio, selenio, zolfo. I cavoli, in ognuna delle loro varietà, sono dunque amici del cuore, del colon e dei polmoni: essendo molto ricchi di vitamina E e C, di carotene e, soprattutto, di potassio, aiutano a tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Sono ritenuti, inoltre, anche antitumorali per i suoi principi attivi, gli indolo-glucosinolati, potenti pesticidi naturali con cui la pianta si difende da vermi e funghi, ma che sull’uomo hanno effetto anti-cancro a patto, però, che vengano consumati crudi oppure a cottura breve, meglio al vapore.

Infine, aiutano a combattere anche alcune patologie del sistema gastrointestinale, come le ulcere duodenali, e il loro liquido di cottura è un buon coadiuvante nella cura di asma, bronchite e raffreddori invernali.

Perciò, nonostante l’odore sgradevole emanato durante la cottura, dovuto al contenuto di zolfo, i cavoli dovrebbero far parte della nostra dieta abituale.

Bisogna stare attenti, però, a non “andare a rincalzare i cavoli”, perché in alcune regioni d’Italia ciò vuol dire “morire”! Dunque “salviamo capre e cavoli” e, anche se ci stanno “come i cavoli a merenda”, ricordiamo invece i celebri versi di D’Annunzio: «I cavoli glauchi, che sembrano rugiadosi di luna,/tutte foglie intorno al cuore simile a una rosa azzurra,/serrata e indurita dal gelo».

Infine, per capire la bontà di questo ortaggio, occorre sottolineare che nell’antica Roma lo si considerava simbolo della vita stessa: in un’urna funeraria del Campidoglio è infatti raffigurato il “corso della Vita” sotto le sembianze di un bambino che tiene in mano un cavolo. E forse da questa simbologia deriverebbe la leggenda che fa nascere i bambini sotto le foglie del cavolo: d’altronde una volta, nel Nord Europa, si regalavano agli sposini come augurio di fecondità alcuni cavoli che venivano collocati sul tetto della casa, sicché quando nasceva un bambino si diceva che era nato sotto un cavolo.

600 gr di broccoli “fiolari” 2 scalogni 150 gr di formaggio cremoso di malga o di alpeggio 4 uova 12 noci sgusciate e tritate a pezzetti ½ bicchiere di latte Olio extra vergine d’oliva Timo, maggiorana, sale, pepe

1 ora circa

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400 a porzione (100 gr) 6 persone

Preparazione Lavare bene i broccoli fiolari (ma si possono utilizzare altri tipi: broccoletti, cime di rapa, broccolo romanesco, friarielli napoletani, ecc.), scolarli e togliere la parte più coriacea dei gambi, lasciando intere le cimette. Sbollentarli in acqua salata per 5 minuti, scolarli e immergerli in una bacinella con acqua e ghiaccio per bloccare l’ossidazione della clorofilla, mantenendo così il bel colore verde brillante. Scolarli bene avvolgendoli in un panno, e tagliarli grossolanamente. In un tegame con poco olio d’oliva far appassire gli scalogni, aggiungere le noci tritate, i broccoli lessati e le erbe aromatiche. Far insaporire il tutto per qualche minuto. Far intiepidire e mescolare in un recipiente con le uova precedentemente sbattute, il latte e il formaggio morbido a pezzettini, salare e pepare.

Versare il composto in una teglia di porcellana o di vetro infornando a 200° per circa 20 minuti. Gratinare, infine, la superficie per altri cinque. Lasciar riposare lo sformato e servirlo tiepido a fettine, accompagnandolo con un buon rosso veneto dei Colli Berici.

Curiosità

Il broccolo fiolaro, appartenente alla famiglia delle Crucifere, nella varietà Brassicaceae, è coltivato in provincia di Vicenza, sulle colline intorno a Creazzo dove, ai primi dell’anno, viene festeggiato con una grande sagra.

Cresce in inverno e si raccoglie fino a marzo: grazie alle sue proprietà nutritive e antitumorali è diventato un prodotto a Denominazione Comunale d’Origine (DE.CO.), attirando l’attenzione persino di Michelle Obama che l’ha voluto nell’orto della Casa Bianca.

PER INFORMAZIONI E CURIOSITÀ SCRIVI A: redazione@50epiu.it

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È la festa più colorata dell’anno

VIAGGIO NELLE TRADIZIONI

«Una ricorrenza dalle origini antiche cui il trascorrere del tempo nulla ha tolto.

Ancora oggi, infatti, il Carnevale viene celebrato in ogni parte del mondo e nei modi più diversi»

Q

UANDO TUTTI

tornano bambini

DI LORIS

POR CHERI

[OGNI LUOGO VANTA CELEBRAZIONI

TIPICHE DELLA PROPRIA TRADIZIONE MA, AD ACCOMUNARE TUTTI, È LO STESSO SPIRITO: DIVERTIMENTO, ENTUSIASMO, SPENSIERATEZZA...]

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uant’è bella giovinezza, / che si fugge tuttavia! / chi vuol esser lieto, sia: / di doman non c’è certezza». Chi non conosce la prima strofa de Il trionfo di Bacco e Arianna di Lorenzo de’ Medici. Ma forse, non tutti sanno che il Magnifico scrisse questa ballata in occasione del Carnevale del 1490, e che il titolo non richiama nient’altro che il nome attribuito ad uno dei carri allegorici, il Trionfo appunto, che sfilava per le vie di Firenze insieme ad altri, in quei giorni dedicati ai festeggiamenti più sfrenati. I Medici, all’epoca, erano noti per l’organizzazione delle feste carnascialesche: carri allegorici, canti, balli, libagioni caratterizzavano i giorni che precedevano la Quaresima. Ma allora il Carnevale è una ricorrenza che ha radici antiche?

Certamente, anzi, più profonde di quel che si immagini, tanto che una delle teorie sulle sue origini lo identifica con i Saturnali, festeggiamenti che gli antichi Romani dedicavano al dio Saturno, durante

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i quali non solo tutto era lecito, ma l’eccesso veniva addirittura sollecitato perché considerato propiziatorio ad un abbondante raccolto. In quella settimana venivano fatti sfilare per le vie cittadine carri trainati da animali sontuosamente addobbati, ogni autorità era sospesa e ci si scambiava d’abito e di ruoli: lo schiavo diventava padrone e viceversa. Veniva eletto un princeps, che regnava per tutta la festa alla fine della quale veniva sacrificato. Successivamente, questo rito fu sostituito dalla messa al rogo di un fantoccio, come accade nelle nostre piazze quando il martedì grasso si brucia il “re del Carnevale”.

Una festa popolare, dunque, che sanciva il passaggio dall’inverno alla primavera, la cui etimologia del nome però, a tutt’oggi, non è chiara: potrebbe derivare da carrum novalis, “carro navale”, un battello su ruote con cui i romani trasportavano la statua di Iside, accompagnato da gruppi festanti mascherati, oppure da carnem levare, “togliere la carne”, una locuzione coniata nei secoli successivi e riferita al divieto, da parte della Chiesa, di cibarsi di questo alimento durante la Quaresima.

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Carnevale

L’unica cosa certa è che nei secoli non si è mai smesso di il mercoledì delle Ceneri. Lo spirito che animava i goverfesteggiare il Carnevale, tanto che ogni città - in Italia conanti e la popolazione dell’epoca era il medesimo degli me all’estero - può vantare un proprio evento con temi antichi Saturnali: da una parte veniva concessa la libere modalità espressive tipiche del luogo, ma tutti accomutà di dar sfogo al malcontento popolare in modo da tenati dallo stesso spirito: divertimento, voglia di vivere, nere sotto controllo le tensioni sociali, dall’altra il poter spensieratezza, ironia ma anche culcelare la propria identità dietro una tura, condivisione, conoscenza, parmaschera regalava a veneziani e «Venezia, Viareggio, tecipazione. non, la possibilità di annullare, sia Putignano... Molte Allora, prepariamo la valigia, indospure per un tempo limitato, le difle località che, siamo una maschera e mescoliamoferenze di ceto e ogni discriminazionel nostro Paese, ci anche noi tra la folla alla ricerca di ne, regalandosi una nuova vita che organizzano grandi itinerari, curiosità, novità in alcuni tra potesse essere una sorta di riscateventi in onore i carnevali più famosi d’Italia. to. In tutto il periodo del Carnevadel Carnevale» le l’unico saluto che risuonava per Venezia le calli era «Buongiorno signora maEra il 1094 quando per la prima volta apparve in un doschera», e ognuno dei partecipanti era nello stesso temcumento ufficiale della Serenissima, l’esplicito riferimenpo autore ed attore della “commedia” della propria vito ad un “divertimento pubblico” denominato Carneta riadattata, mentre Venezia era il palcoscenico sul quavale; ma si dovette arrivare al 1296 affinché il Senato delle interpretarla. la Repubblica dichiarasse “festivo” il giorno precedente I secoli non hanno cambiato abitudini e tradizioni »

[SOPRA, UNA TIPICA MASCHERA VENEZIANA POSA SULLO SFONDO DELLA SPLENDIDA CITTÀ LAGUNARE CHE, QUEST’ANNO, HA SCELTO COME TEMA CARNEVALESCO: “LA VITA È TEATRO.

TUTTI IN MASCHERA”.]

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VIAGGIO NELLE TRADIZIONI

«CHE LA FESTA COMINCI!» IVREA: UNA BATTAGLIA LUNGA UN GIORNO Un episodio medievale e il Carnevale prende vita. La figlia di un mugnaio si ribella al feudatario dispotico, che vorrebbe esercitare il diritto dello jus primae noctis, facendo scatenare la rivolta della popolazione tiranneggiata.

La famosa “battaglia delle arance”, che si combatte durante i festeggiamenti, è il ricordo di quella ribellione.

ACIREALE: LUCI, FIORI E STORIA Viene considerato il Carnevale più bello della Sicilia e non a torto.

I carri, animati e illuminati, si aprono e raddoppiano la larghezza e l’altezza.

Ma ancora più spettacolari sono i carri infiorati per i quali, al posto della cartapesta, vengono utilizzati migliaia di fiori freschi. E, a far da sfondo, il circuito barocco della città.

PRAGA: NEL CUORE DELLA VECCHIA EUROPA Musiche e danze, in ogni angolo della Città Vecchia, ci riportano alle corti europee del XVII e XVIII secolo, dove clowns e saltimbanchi danno vita al “Divertimento Furioso”. Per i più piccoli, c’è “Amoretto”, con laboratori e set fotografico; per i grandi “Cuisine d’alchimiste”, menu carnevaleschi per soddisfare il palato.

NIZZA: UN BOUQUET PER INEBRIARE I SENSI Fiori, profumi, colori... così si presenta Promenade des Anglais, quando viene percorsa dai carri realizzati con gerbere, rose, gladioli, margherite, iris, garofani e mimose coltivati appositamente per quella che è conosciuta come “La battaglia dei fiori”.

A completare la sfavillante scenografia, migliaia di luminarie che risplendono nella notte.

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e, oggi come allora, veneziani e turisti “calcano le scene” che la storia ha allestito tra palazzi, ponti, calli e piazze in un alternarsi di realtà e finzione, divertimento e cultura, che non ha eguali nel mondo.

“La vita è teatro. Tutti in maschera” è il tema scelto quest’anno dal Comune; dal 4 al 21 febbraio le strade e le piazze di Venezia sono teatro di concerti, recital, rappresentazioni con particolare riguardo a quegli eventi culturali che valorizzano la città e conducono “le signore maschere” alla scoperta degli angoli nascosti ai più, in un susseguirsi di itinerari inediti. Ogni giorno, infatti, con partenza da Piazza San Marco, visite guidate portano alla luce luoghi “insoliti e segreti” della città lagunare, insieme a vicende dei grandi della storia ma anche di coloro che la storia l’hanno resa grande pur restando nell’oscurità.

Tra i tanti appuntamenti non mancano quelli classici, che si ripetono ogni anno: il Volo dell’Angelo in piazza San Marco; la Festa delle Marie, un corteo composto da 12 ragazze veneziane in costume tradizionale, che da San Pietro in Castello arriva a piazza San Marco percorrendo Riva degli Schiavoni; la sfilata per la maschera più bella; la Festa veneziana sull’Acqua, che apre i festeggiamenti percorrendo il Canal Grande fino a Rio di Cannaregio e la Vogata del Silenzio, un corteo di gondole illuminate da candele che vanno da Rialto a San Marco, e sancisce la conclusione dei festeggiamenti, il “martedì grasso”. www.carnevale.venezia.it

Viareggio È il 1873. Un gruppo di ricchi borghesi di Viareggio decide di protestare per l’alto numero di tasse e lo fa in modo pittoresco: indossando delle maschere, mentre i giovani organizzano una parata di carrozze addobbate. L’irriverenza verso i governanti è subito palese e in 138 anni di festeggiamenti, di questo carnevale resta intatta la sua caratteristica principale: l’umorismo e lo scherno della cosa pubblica, raccontati da fantasmagorici carri allegorici semoventi che sfilano tra ali di folla.

Centro turistico tra i più famosi della Versilia, meta privilegiata di Puccini, Byron, D’Annunzio, Viareggio si divide tra laghi, colline, pinete e mare. Ed è proprio il suo lungomare, la famosa Passeggiata - che si distende per tre chilometri, tra negozi glamour e ritrovi liberty - il palcoscenico naturale dei corsi mascherati.

Quest’anno saranno sei gli appuntamenti, a cominciare dal 5 febbraio fino al 3 marzo, in cui i giganteschi carri, che arrivano a misurare fino a 20 metri di altezza e 14 di lunghezza e sono mossi da argani e pulegge, si avvicendano accompagnati da musica, balli e maschere, prima fra tutte quella di Burlamacco, la maschera ufficiale di questo Carnevale. I temi scelti, come da tradizione, sono di bruciante attualità, così come i personaggi rappresentati con pungente ironia; la satira politica la fa da padrona e tanti i “ritratti” eccellenti plasmati dai maestri carristi: dal presidente francese Nicolas Sarkozy al sindaco di Firenze Matteo

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IL MAGICO CARNEVALE DI RIO DE JANEIRO

Renzi a quello di Viareggio Luca Lunardini, fino ad arrivare al presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi che, nei panni di un capitano della Marina, dovrà salvare il “Titanic Europa”.

Mostre, manifestazioni sportive, veglioni e feste mascherate in ogni parte della città sono il completamento di un evento in cui la creatività è la parte preponderante.

E per chi desiderasse toccare con mano l’essenza della magia del Carnevale, può visitare quella che viene definita La fabbrica dei sogni, ovvero La Cittadella, nei cui laboratori prendono vita i carri. Qui è possibile entrare nei segreti della lavorazione della cartapesta seguendo corsi di modellazione e calco e tutte le fasi delle lavorazioni, mentre nel Museo si possono ammirare i manifesti, i bozzetti, i modelli di opere realizzate.

Un modo diverso per dar vita alla propria passione, magari condividendola con un nipote. Provare per credere... www.viareggio.ilcarnevale.com

Putignano Se si dovesse assegnare il premio per il Carnevale più lungo, questo verrebbe vinto da Putignano. È dal 1394 che in questa cittadina pugliese, a pochi chilometri dalla patria dei trulli e da Castellana Grotte, in una valle - quella d’Itria - antico crocevia di popoli, dove la natura rigogliosa s’incrocia con la Storia, che il Carnevale inizia il 26 dicem-

bre e termina il “martedì grasso”. La Festa delle Propaggini, il giorno di Santo Stefano, scandisce l’avvio dei festeggiamenti; decine di persone si alternano sul palco eretto nella piazza della città a declamare poesie dialettali con cui si sbeffeggiano società, politici, classe dirigente. Ma è il 17 gennaio, Sant’Antonio Abate, il giorno in cui il Carnevale prende la sua connotazione più sfrenata.

Da quel momento i “giovedì” scandiscono i ritmi dei festeggiamenti, portando in scena racconti e storie, simbolo di specifici strati sociali; il primo giovedì è dei “Monsignori”, seguito da quello dei “Preti”, delle ”Monache”, dei ”Vedovi”, dei ”Pazzi” (i celibi e le nubili), delle ”Donne Sposate” e, per ultimo, degli ”Uomini Sposati”.

Non potevano mancare i Corsi mascherati in cui carri allegorici realizzati dai maestri della cartapesta vengono affiancati dalle Maschere di carattere, opere-prime create da giovani emergenti, e dai Gruppi mascherati, che scandiscono le sfilate con musiche, coreografie e costumi, in un tripudio di suoni e colori. E, per finire, la maschera ufficiale: Farinella, rappresentata come un jolly con l’abito multicolore e il cappello a tre punte, intento a riappacificare un cane ed un gatto, simboli della cittadinanza di Putignano.

Come a dire: divertiamoci ma non perdiamo di vista la realtà. www.carnevalediputignano.it

Se vogliamo fare una valigia “un po’ diversa”, dato il clima caldo che si va a respirare, il più famoso Carnevale al mondo ci attende: quello magico di Rio. Musica, ballo, colori, coreografie, sono gli ingredienti principe di una festa che quest’anno raggiunge il culmine tra il 18 e il 21 febbraio, giorni in cui le più famose scuole di samba (da 12 a 14) si fronteggiano per aggiudicarsi l’ambito titolo di “Campione di Carnevale”.

Ognuna sceglie un tema che viene rappresentato da 3.500-6.000 persone, da 6-8 carri allegorici e 300 musicisti.

Le scuole investono molto denaro e lavorano instancabilmente tutto l’anno per preparare carri, costumi, coreografie e musica, ma soltanto quelle appartenenti al gruppo “A” possono sfilare nel sambodromo, una struttura in cui per ogni spettacolo si riversano 80mila persone.

La giuria esamina le performance e stila una graduatoria: la scuola che si ritrova in fondo alla classifica va a finire in serie “B”; la prima classificata del girone “B”, invece, l’anno successivo sfilerà con le “grandi”.

Le scuole di samba più piccole, invece, si esibiscono sull’Avenida Rio Branco, dove un tempo si svolgevano le sfilate.

Ma a Rio il Carnevale si vive in ogni angolo di strada, tanto che ogni quartiere organizza la propria parata con costumi, balli e canti. Sono i cosiddetti blocos, i “blocchi”, che festeggiano per tutto il periodo ballando samba nelle strade chiuse al traffico per l’occasione.

Si dice che i blocos siano l’anima vera del Carnevale, quell’anima che in un posto così magico, è facile perdere in una notte di follia.

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Patrimonio dell’Umanità

VIAGGIO NELLA MUSICA

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Sull’onda del successo degli anni precedenti, 50&Più ripropone il Concorso canoro nazionale “Italia in...canto”, giunto quest’anno alla XIII edizione.

Un’opportunità per scoprire il fascino della provincia romana di Neapolis, ricca di testimonianze archeologiche.

APOLI

IN...CANTO del Bel Paese DI GIOVANNI ORSO

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dichiarato “bene da tutelare” in quanto «i tracciati deli racconta che prima di esibirsi nella sua città, il le sue strade, la ricchezza dei suoi edifici storici, carattegrande Enrico Caruso era solito recarsi nel punto rizzanti epoche diverse, conferiscono al sito un valore più alto di Napoli, su quella collina del Vomero universale senza uguali». E che dire del Castel dell’Ovo, che la domina, per lasciar perdere lo sguardo nei luosorto sugli antichi resti del Castrum Lucullanum, il cui noghi che gli avevano dato i natali e che si apprestavano me si mescola con la leggenda mediea lanciarlo nell’olimpo degli indimentivale secondo la quale il poeta latino Vircabili. Un punto di osservazione privi«Storia, cultura, gilio avrebbe nascosto nelle fondamenlegiato, quello scelto da Caruso, su una arte, folklore, ta del maniero, una gabbia contenente città che ha pochi rivali nel mondo per musica... un uovo magico dal quale “pendevano patrimonio storico, culturale e artistico, Una città tutta tutti li facti e la fortuna del Castel Marie offre mille meraviglie a cominciare da scoprire, no”: finché l’uovo fosse rimasto intatto, proprio da quella collina che ospita auda vivere, il castello e la città tutta sarebbero stati tentici gioielli come la Certosa di San da cantare» al riparo da qualsiasi sciagura.

Martino, del 1325, e Castel Sant’Elmo, Sono sufficienti pochi numeri per sintevoluto da Carlo I d’Angiò nel 1275. tizzare l’enorme patrimonio architettoDunque non è un caso se 50&Più abnico e culturale di Napoli: 4 castelli, 2 Palazzi Reali, 12 bia scelto Napoli per dare vita a “Italia in...canto”. musei, 8 teatri, 6 parchi, 7 biblioteche; per non parlare Secoli di Storia sono conservati negli anfratti più segredi palazzi, fontane, piazze, catacombe, ville. ti, che raggiungono l’acme e vengono celebrati in un cenMa i numeri non bastano per spiegare la magnificenza deltro definito “il più grande Museo storico a cielo aperl’architettura che lo scorrere dei secoli ha reso duttile alle to”, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e

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Italia in...Canto XIII EDIZIONE

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PROGRAMMA

NAPOLI

DAL 2 AL 5 MARZO CONCORSO CANORO DEI 50&PIÙ

mode delle epoche che si sono succedute. E se si vuole percorrere un viaggio a ritroso nel tempo, è sufficiente passeggiare per la strada che più di ogni altra si insinua nel cuore della città, quella Spaccanapoli che sfoggia un susseguirsi di capolavori e che ti conduce nelle viscere sotterranee della città come al cospetto di San Gennaro, custodito nel Duomo.

Leggende, superstizioni, fede, tradizioni s’intrecciano con la passione tutta partenopea che tanto colpì Leopardi e che fece scrivere a Goethe: «E insomma, se si vive in mezzo al popolo, non mancano mai occasioni originali di divertimento; la sua naturalezza è tale da rendere naturali anche noi».

Sistemazione presso l’Hotel NH Ambassador (4 stelle)

Quota di partecipazione per persona >> In camera doppia >> In camera doppia uso singola

€ 390,00 € 455,00

» Venerdì 2 marzo Arrivo a Napoli (stazione ferroviaria) e assistenza al trasferimento in Hotel. ore 13.00 pranzo in Hotel; ore 15.00 visita guidata a piedi della Cappella San Severo con il bellissimo Cristo Velato. A seguire, visita della Camera di Commercio e della Stazione metro di Piazza Bovio con opere di artisti contemporanei; ore 19.30 cena in Hotel. Serata libera e pernottamento. » Sabato 3 marzo ore 07.30/08.00 prima colazione a buffet; ore 08.30 partenza in bus per tour panoramico a Posillipo, Mergellina e visita del Parco con le Tombe di Virgilio e Leopardi e la Chiesa della Madonna di Piedigrotta; ore 13.00 pranzo in Hotel; ore 15.00 visita guidata a piedi del Castel Nuovo, detto anche Maschio Angioino, con il Museo Civico; ore 19.00 partenza in bus per il trasferimento all’“Hotel dei Congressi” di Castellammare, dove si svolgerà la Cena di Gala con spettacolo. Al termine, rientro in Hotel e pernottamento. » Domenica 4 marzo ore 07.30/08.00 prima colazione a buffet; ore 09.00 visita guidata a piedi del Museo Teatro San Carlo, Galleria Umberto e Via Toledo o, in alternativa, Villa Floridiana con visita al Museo Nazionale della Ceramica “Duca di Martina”; ore 12.30 pranzo in Hotel; ore 14.30 trasferimento al Teatro Mediterraneo per assistere alla finale della XIII edizione di “Italia in...canto”.

Al termine, rientro in Hotel per la cena.

Serata libera e pernottamento. » Lunedì 5 marzo ore 07.30/08.30 prima colazione a buffet. Partenza da Napoli per il rientro alle città di provenienza.

Informazioni e prenotazioni: LA QUOTA COMPRENDE Soggiorno di 4 giorni /3 notti nella sistemazione prescelta • Trattamento di pensione completa (incluse le bevande ai pasti) come indicato in programma • Cena di Gala con spettacolo, come descritto in programma • Servizio di navetta da e per la stazione ferroviaria • Tutti i trasferimenti in pullman privati previsti in programma • Escursioni e visite guidate previste in programma • Assicurazione bagaglio, sanitaria e annullamento viaggio, Navale Assicurazioni • Assistenza di personale 50&Più.

LA QUOTA NON COMPRENDE Il viaggio per raggiungere Napoli • Mance, extra personali e tutto quanto non sopra specificato • Eventuali biglietti di ingresso a musei.

50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87) Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più

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TURISMO

[ FOTO: CRESPI BONSAI MUSEUM - GRANDI GIARDINI ITALIANI ]

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[ TEMPO LIBERO ]

DI DONATELL A OT TAVI

BONSAI, UN PEZZO D’ORIENTE ALLE PORTE DI MILANO «Il “Crespi Bonsai Museum” - recentemente entrato a far parte del circuito di Grandi Giardini Italiani (www.grandigiardini.it) - ospita pregiati esemplari di queste affascinanti piante»

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imbolo della cultura tradizionale orientale, i bonsai sono ritenuti veri e propri capolavori botanici. Senso estetico, costanza e cura del dettaglio - dalla potatura delle radici alla forma del tronco fino alle piccole foglie - sono gli elementi basilari che consentono di plasmare queste piante affinché riproducano una natura di dimensioni ridotte. Il tempo, che le spinge a crescere e a modificarsi, ne fa delle opere d’arte in

continua evoluzione. Oggi, magnifici esemplari si possono ammirare al “Crespi Bonsai Museum“, prima esposizione permanente al mondo, a due passi da Milano. Un museo che offre, ad addetti ai lavori o semplici appassionati, la possibilità di ammirare piante sulla cui corteccia si possono leggere i segni dei secoli trascorsi. Circa duecento le opere esposte a seconda del periodo stagionale, poiché ogni specie vive una fase di

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www.crespibonsai.it

A SAN VALENTINO

A FEBBRAIO

Villa d’Este - Tivoli (Rm) offrirà un ingresso omaggio (2x1) a visitatori innamorati. www.villadestetivoli.info

Villa Ottolenghi (Al) ospiterà una mostra dedicata allo scultore Giò Pomodoro. www.borgomonterosso.com

(FOTO: VILLA D’ESTE. GRANDI GIARDINI ITALIANI)

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maggiore splendore: il museo, così, cambia continuamente veste tingendosi di nuovi colori, e perfezionandosi grazie alle amorevoli cure del suo creatore, Luigi Crespi, e agli interventi del maestro Nobuyuki Kajiwara, responsabile del museo. Imperdibile anche la visita del tokono-ma, ricostruzione di un angolo della tradizionale casa giapponese, adibito all’esposizione di oggetti ad alto contenuto spirituale. E ancora, l’esposizione di mobili tansu e diversi complementi di arredo.

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(FOTO: VILLA OTTOLENGHI. GRANDI GIARDINI ITALIANI / MARK COOPER)

UN’IDEA IN PIÙ GIARDINO TORRIGIANI (FI)

Neanche i mesi più freddi dell’anno tolgono splendore a questo magnifico giardino situato nel cuore di Firenze. Noto nel Cinquecento come orto botanico, gli inizi dell’Ottocento ne testimoniano una rinascita per mano del marchese Pietro Torrigiani, che ne espande ulteriormente i confini acquisendo i terreni circostanti per trasformarlo, poi, in un parco all’inglese, come volevano i gusti dell’epoca.

Tra viali e colline si alternano anche strutture architettoniche di grande interesse. www.giardinotorrigiani.it (FOTO: GIARDINO TORRIGIANI JOHNNY PETRUCCI)

VILLA TRINITÀ (CT)

Dal 7 al 9 aprile i giardini di questa splendida villa arroccata sulle pendici dell’Etna ospiteranno “Dove fiorisce la Jacaranda”, la prima mostra mercato dedicata al giardino mediterraneo. Numerosi eventi collaterali arricchiranno la manifestazione: tra questi, una “Caccia al Tesoro Botanica” organizzata dall’Orto Botanico di Catania e dedicata ai più piccini.

Un’occasione unica anche per visitare la Sicilia nel pieno della fioritura degli aranceti. www.aziendatrinita.it (FOTO: VILLA TRINITÀ.

GRANDI GIARDINI ITALIANI)

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SPAZIO

INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA

DI 50&PIÙ

Per saperne di Più: 06688831

CONCORSO ARTISTICO ASSISI

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è un mese in più per partecipare alla trentesima edizione del Concorso di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia, Premio Città di Assisi, organizzato da 50&Più.

La scadenza per l’invio delle opere è stata posticipata al 31 marzo 2012. Quindi c’è ancora tempo per poter condividere con tanti concorrenti l’esperienza di essere tra i protagonisti dell’unico concorso artistico in Italia dedicato agli ultracinquantenni, artisti non professionisti che si dilettano nella scrittura, nella fotografia e nella pittura.

Il Premio quest’anno compie trent’anni, un’edizione speciale perché racconta una lunga storia, anzi tante storie. Quelle di oltre 20mila concorrenti approdati alla finale, “artisti” che hanno ripreso una passione sopita e hanno voluto condividerla con tanti altri appassionati e con un pubblico che sempre numeroso partecipa a questo evento unico. Unico anche perché dà la possibilità a tutti coloro che vogliono perfezionarsi, di imparare nuove tecniche, “rubare” i segreti del mestiere di artisti professionisti con alle spalle una vita dedicata all’arte. Come? Attraverso la partecipazione a laboratori organizzati per ogni sezione del Premio. Il tutto si concentra in una settimana, che quest’anno sarà dal 1° all’8 luglio, ad Assisi naturalmente. L’ultimo giorno sarà dedicato alla proclamazione dei vincitori del Concorso, cinque per ogni categoria.

Tutti coloro che non vogliono perdere questa ulteriore occasione e candidarsi a vincere le ambite Farfalle e Libellule d’oro, non devono fare altro che inviare la scheda di adesione e la propria opera alla sede centrale di 50&Più (Via del Melangolo 26 - 00186 Roma).

Bando e scheda di adesione sono disponibili presso le sedi locali di 50&Più o sul sito dell’associazione www.50epiu.it.

Assisi ospita la 30a edizione del Premio di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia di 50&Più.

Per partecipare c’è tempo fino al 31/3/2012.

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INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • C AVELLINO

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Per saperne di Più: 0815518187

Torneo regionale di Burraco

È

immediato e divertente, ma richiede anche attenzione e tattica. Il gioco del burraco è coinvolgente e i suoi estimatori sono in continuo aumento. Lo sa bene la 50&Più campana che è arrivata alla quinta edizione del Torneo Regionale. La sfida a coppie ha impegnato 40 finalisti. La gara si è tenuta ad Avellino presso l’Aibur, Associazione Irpina Burraco.

Nonostante la bravura e l’elevato grado tecnico dimostrato da tutti i partecipanti, la coppia di Benevento, composta da Lucia Ferro e Irene Garofalo, ha prevalso nella competizione piazzandosi al I posto. La II e III posizione sono state conquistate, rispettivamente, dalla coppia di Napoli composta da Anna Maria Errico e Flora Ottaviano, e dalla coppia Vito Di Nardo e Beatrice Maglione in rappresentanza della 50&Più di Caserta. Tutti i partecipanti hanno interpretato con ironia e simpatia la gara. Alla prossima sfida!

PALERMO

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Per saperne di Più: 0917300459

Assistenza legale e nuovi corsi CATANIA

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Per saperne di Più: 095239495

Amicizia e divertimento

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uccesso di pubblico alla III edizione della Befana organizzata all’interno del Teatro Sipario Blu di Catania. Ad aprire la serata, il direttore provinciale di Catania, Vincenzo Comito, che ha illustrato gli obiettivi raggiunti e quelli futuri di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi. Diverse le iniziative realizzate e quelle in programma, sempre al servizio delle persone con attività di consulenza pensionistica e fiscale, ricreative e associative. Il presidente della 50&Più, Antonino Cavallaro, ha ringraziato i circa 200 partecipanti e Antonino Barberi per aver contribuito all’organizzazione dell’evento. A coinvolgere gli associati una tombola con ricchi premi offerti da 50&Più e vinta da Pina Di Martino, che si è aggiudicata una videocamera. Un plauso alla signora Paola La Rosa che ha curato nei minimi dettagli la manifestazione. Un ringraziamento anche alla ditta Balsamo per le scenografie e al Lion’s Service Group per le luci. L’evento è stato condotto dall’artista catanese, Carmelo Caccamo. L’appuntamento è per l’edizione 2013.

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a 50&Più palermitana, presieduta da Carmelo Camilleri, ha deciso di ripristinare per i soci, il servizio di consulenza legale gratuita per tutte le questioni civili (condominio, diritto di famiglia, diritti dei consumatori, ecc). La consulenza è possibile su appuntamento presso gli uffici di 50&Più Palermo di Via P.pe di Villafranca 91, tutti i giovedì pomeriggio (per fissare gli appuntamenti telefonare allo 0917300459). Saranno anche attivate altre convenzioni con esercizi commerciali locali. Inoltre, il programma 2012 prevede l’organizzazione del corso d’informatizzazione per i soci e diverse gite locali.

CASERTA

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Per saperne di Più: 0823326453

Spettacolo teatrale

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a squadra è ben collaudata e il divertimento è assicurato. Ormai possiamo definirla una vera compagnia teatrale quella formata dai soci della 50&Più di Caserta. Reduci dallo spettacolo di Natale, che ha visto l’esibizione del coro, diretto dal Maestro Franco Damiano, e gli attori recitare nella commedia di G. Di Maio Gennaro Belvedere Testimone cieco (regia di Mimma Luserta), è già in arrivo un nuovo appuntamento per il 14 marzo. Questa volta sarà messa in scena l’opera di Eduardo De Filippo, Non ti pago. La rappresentazione è al Teatro Don Bosco di Caserta, alle ore 17,00. A dirigere, Giuseppe Zechender.

Da non perdere!

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O LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • RAVENNA

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Aquile del Commercio

Per saperne di Più: 0544515707

Maestri del Commercio

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ella Sala Cavalcoli della Camera di Commercio, la 50&Più ravennate ha onorato 61 imprenditori con il conferimento del titolo di Maestro del Commercio. Non solo: è stata anche assegnata l’Aquila di Ferro al cavaliere del Lavoro, Antonio Patuelli, per l’impegno profuso a favore dell’intera comunità. Negli anni scorsi il premio era stato assegnato ad altri illustri personaggi, fra cui il cardinale Ersilio Tonini. Con il presidente della 50&Più di Ravenna, Ottavio Righini, erano presenti il prefetto, Bruno Corda, il sindaco, Fabrizio Matteucci, il segretario generale della Camera di Commercio, Paola Morigi, il vice presidente della Provincia, Gianni Bessi, e il presidente Confcommercio della provincia di Ravenna, Graziano Parenti. Ecco l’elenco dei premiati. Aquila d’Argento (25 anni di attività): Rosanna Amadori, Ivana Biagi, Paolo Biserna, Marino Caroli, Nerio Cassani, Anselmo Errani, Brigitte Waldrut Grosch, Arcangelo Iuzzolino, Laura Mazzesi, Romano Montanari, Romano Neri, Anacleta Pasi, Vera Randi, Valeria Sanzani, Annamaria Sirri, Vittorio Squassoni, Enzo Tappi, Viviana Torricelli, Oliviero Zaccherini. Aquila d’Oro (40 anni di attività): Silvio Callegati, Enzo Casadei, Chierina Castellani, Giuseppina Castronuovo, Clara Cornacchia, Maria Di Camillo, Remo Donegà, Graziano Ferdani, Italo Guidi, Franco Lacchini, Marinella Lippi Bruni, Pia Lontani, Ivana Mengozzi, Gaetano Molducci, Franco Ortolani, Giorgio Salbaroli, Benito Sassolini, Guerrino Toni, Ezio Valzania, Virgilio Vitadello, Silvano Zanini. Aquila di Diamante (50 anni di attività): Bruno Argnani, Remo Biserni, Carlo Bucci, Mario Gabriele Capri, Vincenzo Cavalli, Giancarlo Cicognani, Adelmo Cornacchia, Giuseppe Di Nardo, Giulio Dragoni, Bruno Guidazzi, Lamberto Lombardi, Nerio Marangoni, Vincenzo Maretti, Milva Pascucci, Gianfranco Pederzoli, Angelo Ponzi, Carlo Poverini, Ottavio Righini, Prima Tamburini, Elmo Tarlazzi, Innocente Tura.

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BELLUNO

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Per saperne di Più: 0437215264

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remiati 46 imprenditori del commercio, turismo e servizi dalla 50&Più di Belluno. Nelle loro relazioni introduttive, il presidente Confcommercio Imprese per l’Italia, Franco Debortoli, e il presidente 50&Più, Giuseppe Benozzi, hanno ricordato il valore sociale del lavoro finalizzato non solo al risultato economico, ma anche alla realizzazione della persona. Erano presenti numerose autorità locali, i sindaci di alcuni comuni della Provincia e il sindaco di Belluno, Antonio Prade, gli onorevoli Maurizio Paniz e Maurizio Fistarol, il consigliere regionale Sergio Reolon, i presidenti provinciali 50&Più di Treviso, Adriana Pasquali, e di Venezia, Livio Chiarot, anche in rappresentanza della 50&Più nazionale. Alla manifestazione è intervenuto il presidente dell’Università Adulti Anziani di Belluno, Attilio Menia Cadore che, nella sua relazione, ha posto l’accento sul concetto di “cittadinanza attiva” e, in particolare, sul ruolo necessario e utile che gli anziani svolgono nella società.

Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Lucia Barel, Adriana Capraro, Vanda Paganin, Sandra Severin. Con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Wilmen Barel; Giorgio Bonanni, Giorgio Buzzo, Bruna Calvi, Moreno Casanova, Onorata Corte, Valentino Costa, Nadia Da Rold, Adriana De Biasio, Luigino De Col, Giovanni Carlo Fant, Maria Grazia Fracellio, Maria Pia Furlan, Massimiliano Pachner, Osvaldo Paoli, Dino Salvador, Maurizio Sartor, Giuseppe Vich. Con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Rino Basso (alla memoria); Osvaldo Bombassei De Bona, Corrado Brandalise, Carla Casagrande, Ermanno Casanova Fuga, Francesca Conzalda, Raffaella Da Can, Giovanni Da Rin Bettina, Maria Pia Dal Mas, Silvana Dalla Piazza, Giorgio Gurriero, Renato Gusella, Pietro Marchet, Silvano Mares, Giovanni Panciera, Bruno Pontil, Ida Ribul Moro, Ilario Segat, Elvio Turrini, Mirella Vidal, Bianca Zampieri, Vittori Zampieri, Olga Zanin, Aronne Dalla Piazza.

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Per saperne di Più: 0141353494

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lla Sala Convegni della Camera di Commercio di Asti, 50&Più ha assegnato l’onorificenza di “Maestro del Commercio 2011” a 51 imprenditori dell’Astigiano.

«Dietro ogni Aquila - ha detto il presidente di 50&Più di Asti, Luigi Broda - si celano tante piccole e grandi storie. Premiare i loro protagonisti significa riconoscere il ruolo fondamentale che ognuno ha svolto per lo sviluppo economico e sociale del territorio». Una novità ha caratterizzato la manifestazione dei Maestri del Commercio 2011: «Abbiamo attribuito il massimo riconoscimento istituzionale - ha precisato il presidente Broda - ad alcuni personaggi e personalità astigiane che si sono distinti nei rispettivi ambiti, uscendo anche dai confini territoriali per notorietà e professionalità». L’omaggio è andato a 7 astigiani illustri: Giorgio Faletti, Antonio Guarene, Ottavio Coffano, Pippo Sacco, Francesco Contino, Paolo Conte e Giorgio Conte.

Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Giuseppina Binello, Egle Garrone, Bruno Rissone, Metilde Paneati, Carla Acino, Franca Morra, Giovanni Viarengo.

Con l’Aquile d’Oro (40 anni di attività): Flavia Cavalla, Emma Ferrero, Angelo Merletto, Mariangela Marchisio, Lino Osellame, Giuseppe Pecchio, Magda Nicoletta Agrefilo, Gianni Campia, Anna Teresa Dogliani, Bruno Maggiora, Gianni Redi, Anna Maria Ferrero, Liliana Arato, Silvana Delcré, Oreste Nosenzo, Rina Leva, Giovanni Sanna, Franco Strocco, Maria Valente, Giuseppina Pia. Con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Luciano Berruti, Piersandro Massasso, Luigi Broda, Marisa Barbero, Luigi Capra, Luigi Demichelis, Francesca Elisabetta Quaglia, Sisto Bosco, Giuseppe Dezzani, Anna Sanmartino, Marco Franco, Secondo Bellone, Ornella Borgo, Antonio Ceccato, Mario Cornero, Maddalena Guidone, Diego Magnetti, Aldo Masetti, Giuseppe Petrocelli, Giuseppe Sanna, Eugenio Bonello, Piera Voglino, Giuseppe Bertolino, Silvio Gino.

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INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • C LE SEDI IN ITALIA Abruzzo Avezzano (AQ) - Via Monte Velino, 17 Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Castello, 4 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Viale degli Atlantici, 5 Caserta - Via Roma, 96 Napoli - Piazza Carità, 32 Salerno - Corso Garibaldi, 4 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 102 Reggio Emilia - Via Gianna Giglioli Valle, 10 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 4 Trieste - Via San Nicolò, 7 Udine - Viale Duodo, 11 Lazio Frosinone - Via Aldo Moro, 493 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Properzio, 5 Viterbo - Via Belluno, 45 Liguria Genova - Via Ceccardi, 1/10 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via Fontevivo, 19/F Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 137 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Manzoni, 4 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 45 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16

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Telefono 0863415327 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122445 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0815510737 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0403720169 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761327701 Telefono 010543042 0183275334 01875985216 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376231207 0276013399 0382372511 0342533311 0332342280 Telefono 071200722 0736051102

Macerata - Corso Cavour, 85 Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via Santo Spirito, 24/B Piemonte Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Quarto, 2 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Giuseppe Mazzini, 30 Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Viale Magna Grecia, 119 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 69 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Grande, 150 Lucca - Via Fillungo, 121 Pisa - Viale Antonio Gramsci, 3 Prato - Via Santa Trinità, 28 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Galleria Odeon, 31- Banchi di Sopra Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Regione Borgnalle, 12 Veneto Belluno - Via Cipro, 13 Padova - Piazza Virgilio Bardella, 3 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia - Viale Ancona, 9 - Mestre Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H

0733261393 0721698224 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0131260380 0141353494 01530789 017166661 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 050483711 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 0498209787 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502

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O LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • REGGIO CALABRIA

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INCONTRI & CONVEGNI

Per saperne di Più: 0965891543

Premio “Città della Fata Morgana”

P

er chi si diletta nella scrittura, 50&Più di Reggio Calabria in collaborazione con 50&Più Università, ha indetto la prima edizione del Premio di Prosa e Poesia “Città della Fata Morgana”. Al concorso possono partecipare i soci residenti in Calabria. Il tema è libero e si può concorrere per entrambe le sezioni, purché le opere siano inedite. Le poesie non devono superare 32 versi. La prosa deve essere al massimo di sei cartelle dattiloscritte (1 cartella 30/32 righe per 60 battute).

Gli elaborati devono essere in lingua italiana e in duplice copia, di cui una firmata, corredati di indirizzo e numero di telefono (l’altra anonima). Sono previsti tre premi per la prosa e tre per la Poesia che consisteranno in coppe e targhe. Tutti i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione. Gli elaborati vanno spediti entro e non oltre il 10 aprile 2012 c/o la sede di Reggio Calabria.

LE SEDI NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Australia Melbourne Perth Sydney Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal St. Catharines Toronto Germania Monaco di Baviera Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale Philadelphia

Telefono 0054 1143831736 0054 2214242331 Telefono 0061 393810620 0061 864680197 0061 297128911 Telefono 0032 25341527 Telefono 0055 482222513 0055 1132312351 Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661867 001 5142525041 001 5144946902 001 9056466555 001 4166523759 Telefono 004 98974640814 Telefono 0059 825076416 Telefono 001 9546300086 001 6108281554

SPAZIO

REGGIO CALABRIA

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Nuovo Anno Accademico

C

on una lectio inauguralis del presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, sul tema “La tutela della salute nell’età matura”, l’Università 50&Più di Reggio Calabria ha inaugurato il nuovo Anno Accademico. Il programma, che si svolgerà nel corso dei mesi successivi, riguarda temi di approfondimento sociale, storico, culturale, tra i quali: > Crisi finanziaria e crisi italiana (Antonino Gatto, ordinario di Economia Applicata presso l’Università di Messina); > Letteratura calabrese: un oggetto sconosciuto (Pasquino Crupi, Meridionalista); > Religioni e volontariato (don Valerio Chiovaro, presidente Associazione “Attendiamoci”; > Le grandi risorse dell’età matura (Vincenzo Nociti, geriatra OO.RR. Reggio Calabria); > La storia della famiglia Morani dal 1773 ad oggi (Giuseppe Livoti, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Vibo Valentia).

E, inoltre, dibattiti e confronti su tematiche di rilievo relative all’età matura, e proiezioni di film su argomenti legati al territorio calabrese e alla cultura popolare. A tale serie di conferenze si affiancheranno un Corso sull’arte pittorica contemporanea, a cura di Giuseppe Pipino, e un Corso base di fotografia digitale, a cura di Franco Cleopadre.

ROMA

»

Per saperne di Più: 065599353

Seminari e visite guidate > Lunedì 13 febbraio Ore 9,30. Presso la sede di Viale Marconi 437, seminario “Dalle Pitture Paleolitiche alle ceramiche di Picasso”, a cura della docente Marina Mele. Tre incontri di 90 minuti sul mondo della pittura e della ceramica. I tre successivi incontri avranno luogo lunedì 20 e lunedì 27 febbraio dalle ore 9,30 alle 11,00. Costo: € 50,00. > Venerdì 24 febbraio Ore 15,40. Con il professor Giorgio Gaggero, visita alla mostra “Guercino 1591-1666.

Capolavori da Cento e da Roma”, Palazzo Barberini, Via delle Quattro Fontane 13. Quota di partecipazione: € 13,50 > Sabato 25 febbraio Visita guidata con il professor Giorgio Gaggero, alla cittadina umbra di Foligno per ammirare il fascino dello stile gotico internazionale nel palazzo Trinci, con i cicli di affreschi di Gentile da Fabriano e del suo allievo Jacopo Bellini. > Lunedì 5 marzo Ore 17,00. Presso la sede di Viale Marconi 437, si tiene il seminario “I Diritti umani nella società contemporanea”, a cura della professoressa Lucia Nasti Sabatini. Tre incontri di 90 minuti: lunedì 5, 12 e 19 marzo, dalle ore 17,00 alle ore 18,30. Costo: € 50,00. > Venerdì 9 marzo Ore 15,30. Visita alla mostra dedicata al Tintoretto, presso le Scuderie del Quirinale (Via XXIV Maggio 16).

La visita sarà condotta dalla professoressa Sandra Ciccotti. Quota di partecipazione: € 13,50.

Auguri per i loro

60 anni di matrimonio

a Cecilia D’Addario e Carlo De Girolamo

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n QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE

n LA QUOTA COMPRENDE

Supplementi Partenze di Pasqua (comprendenti anche parzialmente il periodo dal 4 all’11 aprile) € 50,00 Polizza annullamento viaggio (facoltativa) € 30,00 Riduzioni Bimbi 0/2 anni: quota forfettaria di € 50,00 in camera con 2 partecipanti Bimbi 2/12 anni: riduzione di € 80,00 in terzo letto e di € 40,00 in quarto letto, a settimana Terzo letto adulto: riduzione di € 20,00 per settimana

n LA QUOTA NON COMPRENDE

COSTA DEL SOL In camera doppia In camera singola COSTA BRAVA In camera doppia In camera singola

7 notti € 410,00 € 550,00 7 notti € 405,00 € 545,00

14 notti € 585,00 € 865,00 14 notti € 580,00 € 860,00

- Volo di linea con partenza da Milano e Roma per Malaga (per Costa del Sol), Barcellona (per costa Brava) - Tasse aeroportuali - Trasferimenti dall’aeroporto all’hotel a/r - Soggiorno di 7 notti/8 giorni in Hotel 4 stelle (la riconferma del nominativo dell’hotel avviene 7gg prima della partenza) Trattamento di pensione completa (1/4 di vino + ¼ di acqua a pasto a persona) - Costa del Sol: n. 1 escursione di intera giornata a Cordoba (dal 1/04 l’escursione sarà sostituita da una di mezza giornata a Malaga) - Costa Brava: n. 1 escursione di intera giornata a Barcellona - Intrattenimenti con animazione internazionale in alcune serate - Assistenza durante i trasferimenti aeroporto/hotel e viceversa con personale specializzato internazionale.

- Eventuale adeguamento carburante - Quota gestione pratica obbligatoria di € 35,00 a persona (comprensiva della polizza bagaglio/sanitaria) Assicurazione annullamento viaggio di € 30,00 a persona (facoltativa) Pasti non previsti, spese personali, mance e tutto quanto non specificato.

www.50epiuturismo.it

Informazioni e prenotazioni 50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87) Tel: 06 6871108/369 Fax: 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più

Fisco_Layout 1 19/01/12 16:47 Pagina 55

FISCO

IMU: ANCORA QUALCHE PAROLA SUL TRIBUTO «L’Imu dovrebbe assorbire l’Irpef sui redditi fondiari, lasciando tuttavia inalterate le imposte sui redditi prodotti dalla locazione» [ DI

ALESSANDRA DE FEO ]

I

l decreto “salva Italia”, convertito nella legge 22/12/2011 n. 214, ha inasprito il carico fiscale essenzialmente a carico degli immobili.

La base imponibile resta proporzionale alla quota e alla durata del possesso, avendo a riferimento, come per l’Ici, i mesi nei quali si è posseduto l’immobile: viene considerato mese intero quello in cui si è disposto dell’immobile per più di 14 giorni. L’Imu, tendenzialmente, assorbirà l’Irpef sui redditi fondiari, lasciando però inalterate le imposte sui redditi da locazione. Poiché è data facoltà ai Comuni di scegliere, entro una precisa forbice, l’aliquota da applicare, si avrà che: • gli immobili non locati potranno essere assoggettati alla sola imposta municipale con l’aliquota piena, e cioè quella prevista per la “seconda casa”; • gli immobili locati potranno essere assoggettati alla cedolare secca; all’Ires o all’Irpef con relative addizionali; all’imposta municipale con aliquota facoltativamente ridotta (dal Comune) fino al 4 per mille.

La suddetta imposta assorbe l’Ici.

passivi »SonoI soggetti soggetti passivi: il proprietario o il titolare di un diritto sull’immobile; il concessionario di aree demaniali; il locatorio nel caso di contratto di locazione finanziaria (in questo frangente la qualifica scatta dalla data della stipula dell’accordo).

Non saranno gravate dall’Imu le case all’estero dei residenti italiani L’oggetto della imposizione »L’oggetto dell’imposizione sono gli immobili e per individuarli e definirli, la norma fa riferimento all’art. 2 del D. Lgs. 504/1992. Gli immobili cui la norma fa riferimento devono però essere locati sul territorio di un Comune italiano, per cui non possono essere gravate dall’Imu le case all’estero di residenti italiani (un qualcosa di simile a quanto avveniva per l’Ici).

Nel nuovo contesto però questi immobili sono assoggettati ad una “imposta di bollo” pari al 7,6 per mille, e quindi pari alla nuova imposta comunale. Identica sorte per gli immobili rurali, già esclusi dall’Ici, a cui viene ap-

plicata l’Imu riservata a tutti i fabbricati classificati nella categoria “A”, con l’aliquota dello 0,4% se vengono a costituire la prima casa del soggetto passivo, o dello 0,76% negli altri casi. Ne consegue che saranno colpiti anche gli immobili destinati ad abitazione del contadino o utilizzati dai suoi eventuali dipendenti. Discorso a parte per i fabbricati strumentali, cioè ricoveri degli animali, magazzini di prodotti agricoli, serre, locali per il deposito di attrezzi, impianti di produzione di energia mediante risorse agroforestali o fotovoltaiche, ecc. L’aliquota ordinaria qui è dello 0,2%, rispetto al 7,6 per mille di legge, ed allo 0,4% riservato alla abitazione principale. Là dove la determinazione presenta difficoltà, la base imponibile è determinata dalla rendita.

Le esenzioni dall’Imu »Tranne le seguenti eccezioni, le esenzioni sono le medesime riconosciute per l’Ici: a) l’esclusione dell’Imu dalla prima casa; b) l’esclusione dalle precedenti agevolazioni degli immobili posseduti dallo Stato e, nel loro territorio, dalle Regioni, dalle Province, dai Comuni, dalle Comunità Montane, ecc. nonché dai fabbricati dichiarati inagibili, in quanto tutti già esclusi dall’Ici. Occorre tenere presente che tutto quanto detto è indicativo: le norme della legge 214, del 22/12/2011, sono soggette a modificazioni e precisazioni di una pluralità di organismi e uffici.

FEBBRAIO 2012

55

Previdenza_Layout 1 18/01/12 16:54 Pagina 56

PREVIDENZA

CONTRIBUTI PIÙ SALATI PER I LAVORATORI AUTONOMI «La Manovra di Governo prevede aliquote contributive più alte, e comunque in crescita, per artigiani e commercianti» [ DI

GIANNI TEL ]

C

ontributi più cari per i lavoratori autonomi. Da gennaio di quest’anno la Manovra “Monti” (Legge 214/2011) prevede che le aliquote contributive di artigiani e commercianti vengano incrementate dell’1,3% e, per ogni anno successivo, di un altro 0,45% fino al 2018, da quando questi lavoratori dovranno pagare il 24% del proprio reddito (quello di impresa dichiarato al fisco).

Fino al 2011 gli artigiani finanziavano il proprio fondo previdenziale versando all’Inps il 20% del reddito prodotto nell’arco dell’anno. L’aliquota dei commercianti era leggermente superiore, pari al 20,09 (Tabella A).

Nessuna novità è stata introdotta sull’impianto di calcolo e pagamento dei contributi, vale a dire il vincolo del minimale di reddito (per l’anno 2012 pari a € 14.927), l’aliquota aggiuntiva dell’1% dovuta oltre il limite di reddito medio annuo su cui la pensione viene calcolata (per l’anno 2012 pari a € 44.162), nonché il massimale di reddito oltre il quale non è più dovuta la contribuzione (per l’anno 2012 pari a € 73.504).

Ciò vale per tutti coloro iscritti con decorrenza anteriore a primo gennaio 1996 o che possono far valere un’anzianità con-

56 I

50epiu.it

I

FEBBRAIO 2012

tributiva a tale data. Per coloro, invece, che si sono iscritti negli elenchi di categoria dopo il 31 dicembre 1995 il massimale di reddito contributivo 2012 è pari a € 96.057 (Tabella B).

e modalità di pagamento »PerTermini quanto riguarda la riscossione dei contributi non è cambiato nulla, avviene sempre tramite il modello F24 alle seguenti scadenze: • 16 maggio, 16 agosto, 16 novembre 2012 e 16 febbraio 2013 per il versamento delle quattro rate dei contributi dovuti sul minimale di reddito; • entro i termini previsti per il pagamento dell’Irpef in riferimento ai contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale, a titolo di saldo 2011, primo acconto 2012 e secondo acconto 2012.

Sconto per gli ultra65enni »I commercianti e gli artigiani che abbiano già superato il 65° anno di età e siano già pensionati Inps possono versare un contributo ridotto del 50%.

Ciò vale per gli attuali già pensionati, per i nuovi invece si dovrà naturalmente tener conto della nuova età pensionabile così

come prevista dalla riforma “Monti” (66 anni per il 2012). La riduzione parte dal mese successivo al compimento dell’età anche se la domanda viene presentata successivamente. È un’opportunità che consente di risparmiare sul versamento, anche se si avrà un importo minore dei supplementi di pensione a cui si ha diritto.

Parasubordinati »Stesso discorso vale per i lavoratori parasubordinati. Anche per costoro c’è stato dal 1° gennaio 2012 un aumento dei contributi per consentire un adeguamento dei trattamenti pensionistici. Questo aumento era stato già deciso dalla precedente legge di stabilità (Legge n. 183/2011).

I soggetti interessati sono i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori a progetto, gli incaricati alle vendite a domicilio, i collaboratori occasionali pensionati o iscritti ad altra forma pensionistica obbligatoria, i professionisti senza cassa di previdenza, i lavoratori occasionali, gli associati in partecipazione.

Si riportano le nuove aliquote in vigore con la ripartizione dovuta dal committente e dal collaboratore e il massimale di reddito entro il quale va effettuato il versamento contributivo (Tabella C).

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È bene

LE NUOVE ALIQUOTE PER ARTIGIANI E COMMERCIANTI (Tabella A)

Periodo

anno 2011 anno 2012 anno 2013 anno 2014 anno 2015 anno 2016 anno 2017 dall’anno 2018

Aliquote contributive di finanziamento e di computo Artigiani (2) (3) Commercianti (1) (2) (3) Maggiore di 21 anni

Minore di 21 anni

Maggiore di 21 anni

Minore di 21 anni

20,00% 21,30% 21,75% 22,20% 22,65% 23,10% 23,55% 24,00%

17,00% 18,30% 18,75% 19,20% 19,65% 20,10% 20,55% 21,00%

20,09% 21,39% 21,84% 22,38% 22,65% 23,10% 23,55% 24,00%

17,09% 18,39% 18,84% 19,38% 19,65% 20,10% 20,55% 21,00%

(1) Fino al 31 dicembre 2014, gli iscritti alla gestione commercianti pagano il contributo aggiuntivo dello 0,09% per il finanziamento dell’indennizzo cessazione attività (dl n. 185/2008).

(2) Sui redditi superiori a € 44.162,00 (valore 2012) è dovuta l’aliquota aggiuntiva dell’1%.

(3) Il contributo è dovuto fino a € 73.604,00 (valore 2012 valevole per i lavoratori iscritti prima del 1° gennaio 1966 o in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995) ovvero fino a € 96.057,00 (valore 2012, valevole per i lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, iscritti con decorrenza gennaio 1996 o successiva).

IL VERSAMENTO ALL’INPS NEL 2012 (Tabella B) Reddito di impresa

fino a € 14.927,00 da € 14.927,01 a € 44.162,00 da € 44.162,01 a € 73.604,00

Commercianti

Artigiani

€ 3.192,88 21,39% 22,39%

€ 3.179,45 21,30% 22,30%

SAPERE che...

A seguito delle disposizioni relative alla modernizzazione e all’efficienza degli strumenti di pagamento, contenute nella manovra “Monti” (Legge n. 214/2011), a partire dal mese di marzo prossimo, l’Inps non potrà più pagare in contanti le pensioni con importi superiori a mille euro.

Pertanto tutti i pensionati che percepiscono in contanti una pensione superiore a tale importo debbono scegliere entro il corrente mese di febbraio una diversa modalità di riscossione (c/c bancario, banco posta, etc.), comunicandone gli estremi all’Inps con apposito modello.

Il nostro Patronato 50&Più Enasco che assiste da sempre, gratuitamente, su tutto il territorio nazionale, i pensionati e i lavoratori, è in grado di provvedere alla compilazione di detta modulistica.

1. Per i familiari collaboratori fino al 21° anno di età le aliquote sono ridotte di 3 punti.

2. Alle cifre indicate va aggiunto il contributo di maternità di € 7,44 all’anno.

3. I pensionati ultrasessantacinquenni in attività possono chiedere all’Inps di versare il 50% del contributo.

4. Il massimale contributivo annuo che si applica agli iscritti dal 1° gennaio ‘96, privi di anzianità assicurativa al 31 dicembre ‘95, è pari a € 96.057,00.

LE NUOVE ALIQUOTE PER GLI ISCRITTI ALLA GESTIONE SEPARATA DELL’INPS (PARASUBORDINATI) (Tabella C)

COLLABORATORI Aliquota Tipo rapporto

Complessiva sui Committente compensi lordi

- Co.co.co - Co.co.pro - Mini Co.co.pro - Occasionali con più di 5mila euro Collaboratori e occasionali pensionati o iscritti ad altra forma pensionistica obbligatoria Associati in partecipazione Associati in partecipazione pensionati o iscritti ad altra forma pensionistica obbligatoria Tipo rapporto

Professionisti senza cassa Professionisti pensionati o iscritti ad altra forma pensionistica obbligatoria

Collaboratore

Massimale 2012 in euro

27,72

18,480

9,240

96.057,00

18,00 27,72

12,000 15,246

6,000 12,474

96.057,00 96.057,00

18,00 9,900 PROFESSIONISTI

8,100

96.057,00

Aliquota complessiva sul reddito

Aliquota da addebitare al committente a titolo di rivalsa sul compenso lordo

Massimale 2012 in euro

27,720

4

96.057,00

18,000

4

96.057,00

Per ogni informazione potrà contattare il nostro numero verde. La telefonata è gratuita da tutta Italia.

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LIBRI DI RENATO MINORE

«Il nome di uno scrittore, il titolo di un libro possono, a volte e per alcuni, suonare come quello di una patria» Leonardo Sciascia, Porte Aperte (1987)

LA GRANDE FESTA

che la parola di chi non esiste più può comunque dialogare con chi ancora vive l’emozione e la paura di chi ha ancora emozione e paura. «A volte sono anche questo i nostri morti: delle appendici strazianti che chiedono solo attenzione e compagnia. Altre volte sono dei buffi compagni che ci propongono strani indovinelli, misteriosi enigmi che paradossalmente possono risultare risolutivi per illuminare una zona del nostro cuore ferito».

dere nel mercato. Tra i vicoli e i canali affollati della Canton del XIX secolo, Ghosh ricostruisce quell’incrocio di culture, guerre e naufragi da cui è nato il nostro mondo globalizzato, con conflitti, tattiche e ipocrisie non molto diverse da quelle del mondo odierno.

Dacia Maraini Rizzoli - 224 pagine euro 16,00

LETTERATURA

50&PIÙ CONSIGLIA:

La grande festa, il nuovo, intenso, talora struggente libro di Dacia Maraini è un memoir che, DVD + LIBRO a quasi vent’anni di distanza, La storia di un pianista straordinario recupera una vena già con fein azione sul transatlantico licità sgorgata da Bagheria. Fa“Virginian”. Il fortunato libro talmente nel gorgo della ricordi Alessandro Baricco, Novecento, danza, la Maraini si lascia trasciche è diventato un film di Tornatore, nare quasi senza resistenza e senza un approdo certo e cerora è anche un audiolibro, tificabile. I ricordi vanno e venletto da Stefano Benni gono in libertà pressoché tota(Emons-Feltrinelli, 12,90 euro). le; un ricordo continuo dei legami scomparsi, tra citazioni, AUDIOLIBRI Dal Po di Olmi alle saline siciliane. conversazioni private, fotografie, schegge d’esistenza (l’infanSe hai una montagna di neve tienila all’ombra di Elisabetta Sgarbi zia giapponese, l’adolescenza siciliana, i viaggi...). Cioè la linè un viaggio per capire cosa ne gua di sogni e di enigmi con è della cultura nel sentimento degli cui riescono ancora a parlare, e italiani, nella loro vita concreta a far custodire la propria eredi(Dvd + libro, 19,50 euro). tà, le presenze ormai scomparse. A cominciare da due persone «morte da parecchi anni, ma che si affacciano nei miei pensieri»: l’uno, Alberto Moravia e l’altro, Pier Paolo Pasolini.

E, poi, la sorella Yuki, il padre Fosco, il figlio perduto, l’ultimo compagno Giuseppe; anche la E-BOOK: SHERLOCK HOLMES Callas in un ricordo davvero ineE IL POLIZIOTTO MORENTE dito. La Maraini affida alla paDI ARTHUR CONAN DOYLE rola letteraria la meditazione La Case Production sulla perdita e il lutto, sapendo

DA VIAGGIO

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ROBERTO VECCHIONI. MITI E PAROLE DI UN LANCIATORE DI COLTELLI

FIUME DI OPPIO Amitav Ghosh Neri Pozza - 582 pagine euro 18,50 50&PIÙ CONSIGLIA:

Indiano cosmopolita che vive tra New York e Calcutta, Amitav Ghosh è scrittore complesso e multiforme che pratica quella che lui chiama «la poetica del romanzo in movimento», raccontando cioè «il mondo vero», che può sfuggire «agli occhi di chi è saldamente piantato in Occidente». Ora appare il secondo tempo della Trilogia dell’Ibis, Fiume di oppio, una fluviale epopea.

Dall’India del primo volume (Mare di papaveri), l’azione si sposta in Cina dove giungono le navi dei mercanti inglesi e indiani con la droga da diffon-

Roberto Vecchioni Arcana - 310 pagine euro 18,30 50&PIÙ CONSIGLIA:

Ogni canzone di Roberto Vecchioni è un viaggio, un gioco di citazioni. Ecco un libro, Roberto Vecchioni. Miti e parole di un lanciatore di coltelli, che affronta in modo originale le sue più significative melodie e le suggestioni letterarie e artistiche da esse evocate. Ernesto Capasso ha scavato come un bravo archeologo nei suoni, nelle parole, nelle “indecifrabili nostalgie” di Vecchioni. Speranza, figli, leggende, sogno, viaggio, tempo sono il tessuto connettivo con cui entra nel mondo di Vecchioni che sfida “i modelli fatui di una società falsamente opulente” per il sogno di una vita “migliore, forse ancora possibile”.

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musica VERONA

DI MILA SARTI & TONINO VALENTINI

RECENSIONI teatro

musica MILANO

MUSICA E APPARENZA Bari, dal 4 al 26 febbraio

Il 13 febbraio alle 21,00 il Teatro Filarmonico ospiterà Ivano Fossati, impegnato nell’ultima tournée - cominciata a Milano nello scorso dicembre - della sua carriera artistica, conclusa con la recente uscita di un ultimo album di canzoni inedite, dal cui titolo Decadancing, e dalla canzone guida del disco, pubblicata in anteprima, si evince la tematica amara che verte sulla decadenza economica e civile della nostra società e che simpatizza coi giovani che cercano fortuna fuori dall’Italia.

MILANO

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n cartellone ricco di spettacoli viene proposto questo mese dal Teatro Team. Dopo un viaggio nel rock degli Anni ‘80 che la Premiata Forneria Marconi ci fa rivivere il 4, il palcoscenico pugliese ospita l’11 e il 12 Giampiero Ingrassia e Simona Samarelli in Stanno suonando la nostra canzone, di Neil Simon, per la regia di Gianluca Guidi. Segue il 18 e il 19 il divertente testo di Francis Veber, L’apparenza inganna, con una coppia ormai collaudata quale Maurizio Micheli e Tullio Solenghi. La storia è incentrata su un personaggio diligente, mite ma completamente anonimo, senza qualità, su cui si accanisce il lavoro e la famiglia. Deciso ormai a farla finita con la vita, il povero Sig. Pignon viene salvato da un vicino che lo aiuterà a riscattarsi nella società e nella vita privata. Ultimo spettacolo di febbraio, Il borghese gentiluomo con Massimo Venturiello e Tosca, in scena il 25 e il 26. In questo capolavoro c’è tutto Molière con i suoi toni farseschi e satireggianti che creano una tessitura teatrale di grande effetto comico.

Info: 0805210877

L’orchestra “I pomeriggi musicali”, nell’ambito della 67a stagione sinfonica del Teatro “Dal Verme”, il 16 febbraio alle 21,00 e il 18 alle 17,00, suonerà la Serenata in re maggiore K 203 di Mozart, composta quando il genio di Salisburgo aveva diciassette anni. Completeranno il programma le esecuzioni del famoso Concerto per due clavicembali e orchestra in do maggiore di Bach e infine del Concerto per due clavicembali e orchestra di Carlo Galante, affermato compositore contemporaneo.

FERRARA

MASCHERE IRRIVERENTI Perugia, dal 15 al 17 febbraio

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La stagione lirica del Teatro “Alla Scala” ha in cartellone, dal 14 al 25 febbraio alle 21,00, l’Aida di Giuseppe Verdi. L’opera, in 4 atti, basata su un soggetto originale di Auguste Mariette e su libretto di Antonio Ghislanzoni, fu rappresentata per la prima volta alla Khedival Opera House del Cairo, inaugurato proprio dal dramma lirico verdiano, il 24 dicembre 1871. La prima esecuzione europea avvenne invece quasi due mesi più tardi, con un enorme successo, sempre al teatro “Alla Scala”.

on Antonio Albanese e i suoi Personaggi passerete tre piacevolissime serate al Teatro Morlacchi. Dal 15 al 17, infatti, il surreale e corrosivo attore ci presenta un testo scritto da lui e da Michele Serra che punta l’obiettivo sull’umanità che ci circonda. Nascono così personaggi ormai familiari come l’immigrato che non riesce ad inserirsi al Nord o l’imprenditore che lavora sedici ore al giorno o ancora il candidato politico poco onesto. Sotto un’impietosa lente d’ingrandimento Antonio Albanese scopre tic e paure, ossessioni e atteggiamenti di onnipotenza di un universo umano che ci fa sorridere con l’amaro in bocca. Maschere irriverenti che raccontano i ricchi e i poveri, gli ottimisti e i qualunquisti, gli uomini del Sud e del Nord, svelando una realtà che lo stesso Albanese vorrebbe diversa fino ad abbracciarla tutta attraverso una risata.

Info: 0755722555

La violinista Veronica Eberle e il pianista Oliver Schnieder saranno di scena il 27 febbraio alle 20,30 al Teatro Comunale, in un concerto incentrato sulla Sonata n.1 op. 21 di Bartok, in cui il compositore magiaro studiò tutte le possibilità espressive e tecniche del violino, unendo alle radici folcloristiche della sua terra natale una visione più astratta e universale delle sue istanze creative. A seguire vi sarà l’esecuzione della stupenda e famosa Sonata a Kreutzer di Beethoven.

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dvd

DRAMMATICO

CONTAGION

Regia di Steven Soderbergh con Matt Damon, Kate Winslet, Gwyneth Paltrow, Jude Law 50&PIÙ CONSIGLIA:

Quando Beth Emhoff (Gwyneth Paltrow) torna a Minneapolis dopo un viaggio di affari a Honk Kong, quello che pensava fosse solo jet lag è il contagio di un virus. La donna muore e i dottori dicono al marito (Matt Damon) che non hanno idea di cosa sia successo.

In breve, altre persone mostrano gli stessi sintomi nel mondo e si scopre una pandemia mondiale fronteggiata da pochi medici (Laurence Fishburne, Kate Winslet, Marillon Cotillard). Contagion in realtà scava su altri tipi di “contagi” odierni un po’ più nascosti, come quelli mediatici.

FANTASTICO

CAPTAIN AMERICA: IL PRIMO VENDICATORE Regia di Joe Johnston con Anatole Taubman, Chris Evans, Dominic Cooper 50&PIÙ CONSIGLIA:

È il 1941, e il mondo è lacerato dalla guerra. Dopo aver cercato di arruolarsi nell’esercito con le Forze Alleate, il giovane e gracile Steve Rogers (Chris Evans) entra in un programma sperimentale che lo trasformerà nel supersoldato Captain America. Il film riesce, nella prima parte, a raccontare l’essenza e la bellezza di questo supereroe atipico, in lotta col nazismo senza superproblemi né superpoteri (a parte lo scudo).

Così come è significativa la rappresentazione della propaganda patriottica di ieri che non può non rimandare all’oggi.

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DI ALESSANDRA MICCINESI & PEDRO ARMOCIDA

RECENSIONI cinema POSTI IN PIEDI IN PARADISO regia di Carlo Verdone con Micaela Ramazzotti, Diane Fleri, Nicoletta Romanoff Genere: Commedia 50&PIÙ CONSIGLIA:

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empre più sintonizzato sulla classe media e sul caos di una società passata al frullatore, Verdone affronta il dramma dei padri separati. Nel particolare: tre uomini costretti alla convivenza per non finire sul lastrico, a causa degli alimenti versati alle “ex”. Il regista mette le mani avanti e assicura che non si tratta di un film contro le donne («i padri hanno i loro difetti», spiega). Marco Giallini, immobiliarista col vizio del gioco, Pierfrancesco Favino, critico cinematografico, e lo stesso Verdone, discografico in disgrazia, cercano di superare le avversità facendo cassa comune. Tra usurai, creditori, e problemi coi figli succederà di tutto. O quasi.

WAR HORSE regia di Steven Spielberg con Jeremy Irvine, Emily Watson, Peter Mullan Genere: Avventura 50&PIÙ CONSIGLIA:

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l regista che più di tutti riesce a sfiorare il cuore del pubblico, rendendo la fantasia un luogo accessibile e privo di ostacoli verso il futuro, è pronto a commuoverci con la storia di un’amicizia speciale: quella tra un cavallo e un ragazzo durante la I Guerra Mondiale. Adattato dal romanzo omonimo di Michael Morpurgo, War Horse narra l’epica odissea vissuta dal giovane Albert dopo che l’amato equino Joey viene ceduto alla cavalleria inglese e spedito al fronte. Il ragazzo, pur di recuperare il cavallo, affronterà ogni difficoltà, finendo dritto in trincea, in Francia.

UN GIORNO QUESTO DOLORE TI SARÀ UTILE regia di Roberto Faenza con Marcia Gay Harden, Peter Gallagher, Toby Regbo, Stephen Lang, Ellen Burstyn Genere: Drammatico 50&PIÙ CONSIGLIA:

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n’opera che descrive un mondo che sta andando in pezzi, ma che ripone le speranze nei giovani. Il film americano di Roberto Faenza, applaudito al Festival di Roma e tratto dal libro di Peter Cameron, racconta la storia di un 17enne figlio di genitori separati, considerato anormale: i suoi lo vorrebbero cool (in gamba) e realizzato. Gli suggeriranno persino un life coach (tutore) per avere successo, ma lui, visti i risultati degli adulti non vuole piegarsi alla omologazione: università, carriera, etc. Musiche di Elisa.

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DRAMMATICO

IL CONFORMISTA

Regia di Bernardo Bertolucci con Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli 50&PIÙ CONSIGLIA:

Alle porte della Seconda Guerra Mondiale, Marcello Clerici (Trintignant), spia della polizia politica fascista, si reca a Parigi in viaggio di nozze, ma è una copertura: Marcello deve eliminare il suo ex professore, ora dissidente politico antifascista. In un turbinio d’intreccio erotico e politico, il protagonista s’innamora della moglie del professore. La missione sarà portata a termine, ma non per sua mano. Forse il capolavoro di Bernardo Bertolucci, ora restaurato, che porta al cinema in maniera originale l’omonimo romanzo di Moravia.

FANTASTICO - ANIMAZIONE

I SOSPIRI DEL MIO CUORE Regia di Yoshifumi Kond 50&PIÙ CONSIGLIA:

Shizuku è una ragazzina dei sobborghi di Tokyo, frequenta l’ultimo anno delle medie e passa il tempo libero su romanzi e storie di fantasia presi in prestito dalla biblioteca. Un giorno, nota che gran parte dei libri che legge sono stati precedentemente presi in prestito da qualcuno di nome Amasawa Seiji, e comincia a fantasticare su chi sia. Sceneggiato e prodotto dal maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki, questo capolavoro del 1995 esce ora in dvd grazie a Lucky Red che da anni lavora sui titoli del prestigioso e mitico Studio Ghibli.

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OroscoPIÙ » di ALDEBARAN

AcquariO « MICHELLE HUNZIKER ACQUARIO 21 gen. » 19 feb.

Mese splendido e favorevole: saprete approfittarne. Abbiate fiducia e ricordatevi sempre che la fede può darvi una enorme forza. Accettate qualche invito per incontri mondani.

TORO 21 apr. » 20 mag.

La notizia più bella sarà senz’altro l’arrivo del pianeta Giove nel segno: fortuna, vincite, gioia e felicità. Bevete delle tisane o acqua oligominerale per aiutare i reni.

CANCRO 22 giu. » 22 lug.

Ottimi i rapporti con amici e nuove conoscenze che farete mentre vi dedicate alla vita mondana. Un sogno vi darà indicazioni per vincere al gioco.

Tentate, tentate!

VERGINE 24 ago. » 22 set.

Quando Marte si troverà nel vostro segno, sarete attivi, energici, più intraprendenti, ma anche irrequieti e un po’ polemici. Siate parchi a tavola. Attenti agli sbalzi di temperatura!

SCORPIONE 23 ott. » 22 nov.

Non avrete da lamentarvi. Tutto dipenderà dalla vostra intelligenza e dal cogliere il momento adatto. Certe occasioni vi saranno servite su un piatto d’argento. Non siate dispersivi.

CAPRICORNO 22 dic. » 20 gen.

Continueranno gli influssi positivi nel mese di febbraio. Avvertirete miglioramenti su tutto e ciò vi renderà contenti. Per alcuni di voi ci sarà una promozione o un premio.

ARIETE 21 mar. » 20 apr.

Nei primi di febbraio Venere entrerà nel segno e potrebbe portare amore. Con Urano avrete idee nuove e originali. Momento propizio per pubblicare libri o incidere musiche.

GEMELLI 21 mag. » 21 giu.

In casa e in famiglia ci saranno cambiamenti. Forte intuito al gioco: se sognate dei numeri, giocateli al Lotto. Passeggiate quotidiane, cibi sani e vita regolare gioveranno alla linea.

LEONE 23 lug. » 23 ago.

Farete nuove amicizie tra le quali potreste trovare l’anima gemella.

Se siete già sposati, potreste avere qualche problema con i figli e con i suoceri: cercate di essere comprensivi e pazienti.

BILANCIA 23 set. » 22 ott.

Saturno vi renderà tenaci e ambiziosi. Sarete desiderosi di stare di più in mezzo alla gente e, pertanto converrà iscrivervi a circoli o club sportivi. Mangiate cibi freschi.

SAGITTARIO 23 nov. » 21 dic.

Mese tranquillo. Molti vivranno più vicini alla famiglia o al partner. La voglia di cambiare punterà sull’arredamento di casa, motivo per cui spenderete molti soldi.

PESCI

20 feb. » 20 mar.

Il Sole nel segno vi renderà parsimoniosi e attenti ad eliminare il superfluo. Con Mercurio sarà favorito chi si occupa di editoria o giornalismo. Nettuno vi aiuterà nelle vostre imprese.

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CRUCIVERBA Lello ORIZZONTALI 1. Intelligent Pedestrian Surveillance; 4. Il fiume di Seul; 7. Lo sportello della lavatrice; 10. Le prime lettere di Gwyneth; 13. La banca della zona euro; 16. L’adolescente inglese; 19. Rovigo; 20. Costa molto al grammo; 21. Gregorie del film Un’adorabile idiota del 1964; 23. Hanno numerose canne; 24. Interesse da strozzini; 27. Un famigerato gangster americano; 29. Ci... seguono nella vincita; 30. Una frase pubblicitaria; 32. Canzonatura, dileggio; 34. Una belva notturna; 35. La pellicola fra i chicchi della melagrana; 37. Ha... fatto il politecnico; 38. Lanciato con forza; 40. La pianticella da cui si ricava l’indaco; 42. Non usati più; 46. Ente Nazionale Assistenza Lavoratori; 47. Ricevono indennità pari a 11.704 euro mentre quelli di Malta 1.314 e quelli dell’Estonia 1.922; 51. Aveva per motto Provando e riprovando; 53. Un gas in tubi; 54. Il sito archeologico di Roma che ospita opere liriche; 57. Disapprovare vivamente; 58. Per condire a Londra; 59. Mandati fuori; 63. Le estremità dell’Oregon;

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» soluzioni a pag. 66 64. Articolo (abbrev.); 65. Vale... in mezzo; 67. Iniziali di Jacovitti; 68. Il nome della Cardella; 69. Così è la Casa con il trono; 72. Anomalie del cuore; 74. Il nome della giornalista Tornabuoni; 76. Le prime due vocali; 77. Sono pari nel telo; 78. La camera le cui pareti assorbono ogni suono; 79. La fine di Carlos; 80. Al punto in cui siamo...; 81. A fine Marzo; 82. La caratteristica fisarmonica argentina.

VERTICALI 1. Andato; 2. Ostinato, accanito; 3. Macchina dei mobilifici; 4. Il primo nome di Andersen; 5. Snelli e scattanti; 6. I limiti della negoziazione; 8. Compositore e direttore d’orchestra nato a Venezia nel 1920; 9. I... signori per l’oratore; 10. Il movimento di cui Jean-Michel Basquiat fu uno dei protagonisti; 11. Tom detto il Balzac di Park Avenue; 12. L’eroico Di Bruno che morì nella battaglia di Lissa; 13. Si ottiene dalla distillazione di prodotti agricoli; 14. Specialità siciliane; 15. Lo immortalò Virgilio; 17. Sigla di Napoli; 18. Come arrugginire; 22. Una distesa di terreno;

25. Sono doppie nella salsa; 26. Iniziali di Banderas; 28. Centro Addestramento Reclute; 31. Le ricevono tutte le radio; 33. Far perdere l’umidità; 35. Crocchio di gente; 36. Il secondo nome di Poe; 39. Il rinnovo di una nomina; 41. Elaborazione Automatica dei Dati; 43. Una bozza del tipografo; 44. Succede per diritto; 45. Un minerale come il caolino; 48. Una birra dei Russi; 49. Associazione Marchigiana Rappresentanti Editoriali; 50. La Pericoli del tennis; 52. Il Jean de I Miserabili; 55. Confina con l’egiziano; 56. Nota musicale che... agisce!; 60. Granturco; 61. Venuto al mondo; 62. Il moderno omnibus; 65. L’indimenticato Buscaglione; 66. Divinità solare della mitologia egizia; 70. Pieni di allegria; 71. Dava grazia alla dama; 72. La Margret di Hollywood; 73. Non tue ma neppure sue; 75. Sigla di Terni; 78. Le vocali in banca.

INDOVINELLI » Coppiette innamorate Strettamente allacciate, sopra i colli, per le strade assolate, le coppie vanno... e ci sono pure quelle che ridono sguaiate a crepapelle.

Favolino

» Suonatore ambulante Poiché sovente mi prendono in giro, un raggio colpisce il mio cuore, allora io canto, sorrido e sospiro con tutto il cuore di musica pieno.

Favolino

» I canti di Leopardi Leggo, pensando spesso all’infinito...

Come cambiano i tempi! In tutti i modi quel passato remoto ci ha insegnato a guardare il futuro che verrà.

Favolino

» Tassista di turno di notte Il suo servizio è quello di girare col buio, ma sia chiaro per tutti, ed è palese, che gira sempre a luci accese.

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LO STUZZICA CERVELLO Enrico Diglio

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TEST 1

Seguendo un criterio logico da determinare è possibile associare ad ognuna delle tre figure di seguito riportate un nome di città.

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TEST 2 ORIZZONTALI 2. Una minestrina per... sdentati; 6. Il nome di Orff; 8. Cedevole... in mezzo; 9. Centro Igiene Mentale; 10. Sigla di Sondrio; 11. Più che affezionata; 13. Replicare, ripetere; 15. La Ibarruri che fu detta La Pasionaria; 16. Fuggita di galera; 17. Sollevano notevoli pesi; 19. Una sfortunata opera di Bellini.

VERTICALI 1. Vice comandante; 2. Fanno godere a dismisura i nostri politici; 3. Pedro, regista del film Tacchi a spillo del 1991; 4. I concittadini di Rossini; 5. È vecchio per forza!; 7. Un legno per violini; 12. La capitale albanese degli Schipetari; 14. Agenzia Spaziale Europea; 15. La Cameron del film Innocenti bugie del 2010; 18. Iniziali di Altman.

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TEST 3 Osservate attentamente la seguente figura e andate a pag. 66.

?

Quale delle seguenti figure va sostituita, secondo logica, al punto interrogativo nell’ultima delle tre sequenze di numeri e figure sopra riportate? a)

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b)

TEST 4

Leggere la seguente frase e andate a pag. 66.

Durante la sagra di Carnevale del piccolo borgo di Pratoridente sono state cucinate seicento salsicce, cinquecento bistecche, quattrocento scamorze e trecento arrosticini. Inoltre, sono stati venduti duecento chili di dolciumi e leccornie varie nei cento banchi allestiti nella piazza del borgo.

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R E L A Z I O N I P E R S O N A L I • L AV O R O • C O L L E Z I O N I S M O • P R O P O S T E • A F F I T T O • V E N

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OCCASIONI

FEBBRAIO 2012

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Suonatore ambulante = Il disco

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Coppiette innamorate = Le scarpe

I canti di Leopardi = Il verbo Tassista di turno di notte = Il contatore della luce

REBUS (9, 7, 1, 11)

REBUS (7, 6, 7)

IM piegata; P recisa; EV olente rosa = Impiegata precisa e volenterosa

G US tosa; BU fa la campana = Gustosa bufala campana

Stuzzica Cervello

Esempio:

TEST 1 I nomi delle tre città sono nell’ordine COMO, SIENA, ENNA. Essi si ricavano nel seguente modo: si prendono, partendo da sinistra, le lettere poste sotto ogni cerchio contenente un numero; si considerano i numeri corrispondenti alle posizioni nell’alfabeto di tali lettere nell’alfabeto, si aumentano o diminuiscono (a seconda se la freccia è rispettivamente verde o rossa) tali numeri di una quantità pari al numero contenuto nel cerchio, ottenendo, quindi, i numeri corrispondenti alle posizioni nell’alfabeto delle nuove lettere che formano il nome della città.

TEST 2 La figura da sostituire al punto interrogativo è quella contrassegnata dalla lettera c). Il numero dei lati di ogni figura presente nelle tre sequenze è, infatti, uguale al numero che si ottiene addizionando i numeri verdi della sequenza a lato di ogni figura e sottraendo al risultato ottenuto la somma dei numeri di colore rosso della stessa sequenza:

TEST 3 Quale delle tre seguenti figure rappresenta quella prima vista? a)

b)

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TEST 4 Quante salsicce sono state cucinate durante la sagra di Carnevale nel borgo di Pratoridente?

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50epiu.it

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FEBBRAIO 2012

Gli occhi del padre, la bocca della madre.

Il sorriso lo può ereditare da te.

C o n u n T e s t a m e n t o p e r l ’ u n i c e f.

Per i bambini più poveri del mondo la vita dipende da un vaccino, da acqua sicura, dalla possibilità di andare a scuola e di essere protetti da abusi e sfruttamento. Con un lascito all’UNICEF puoi dare loro tutto questo. Scopri come, richiedendo l’opuscolo informativo.

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