FEBBRAIO 2014

Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.

cover_febbraio_Layout 1 20/01/14 12:45 Pagina 1

Anno XXXVI n. 2 Febbraio 2014 Euro 2.50 - I.P.

Gli occhi del padre, la bocca della madre.

Il sorriso lo può ereditare da te.

C o n u n T e s t a m e n t o p e r l ’ U N I C E F. Per i bambini più poveri del mondo la vita dipende da un vaccino, da acqua sicura, dalla possibilità di andare a scuola e di essere protetti da abusi e sfruttamento. Con un lascito all’UNICEF puoi dare loro tutto questo. Scopri come, richiedendo l’opuscolo informativo.

Con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato

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[anteprime] Ospedali: scelgo io

A seconda della patologia, una mappatura delle strutture sanitarie italiane indirizza il paziente nei centri in grado di offrire le migliori cure del caso.

A pagina 12

Il dilemma Ogm

Il dibattito sul tema degli Organismi Geneticamente Modificati non vuole spegnersi.

Il parere degli esperti per capire le ragioni di tanto contendere.

A pagina 19

Animali&salute

Il loro benessere conta quanto quello di qualsiasi altro membro della famiglia. Costi, consigli e indicazioni utili per mantenerli in salute.

A pagina 37

Concorso 50&Più

La XXXII edizione del Concorso Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia apre le porte agli amanti dell’arte. Basta leggere il regolamento e spedire la scheda entro il 15 aprile 2014.

A pagina 33

In Sardegna tra storia e natura

Gli interessanti siti archeologici, l’intensità dei colori del suo mare, le scogliere, le insenature, le baie... È ora di partire.

A pagina 44

ditoriale

[ DI MARIA LAURA RONDINI - DIRETTORE EDITORIALE 50&PIÙ ]

Europa sì, no, non so A maggio, sciolti gli ultimi dubbi sulla soglia di sbarramento per l’attribuzione dei 73 seggi assegnati all’Italia, saremo chiamati a votare per l’ottava volta per eleggere i parlamentari che ci rappresenteranno nella nuova Europa a 28 (l’ultimo Paese aderente è stata la Croazia nel 2013). Sono elezioni, tutti i sondaggi in merito ce lo dicono, che rischiano di “sfuggire” di mano ai partiti “europeisti” e segnare un record storico di astensionismo e affermazioni di partiti variamente nazionalisti, anti-euro o contrari all’Europa. Non è un problema solo dell’Italia, nazione che in tutte le precedenti votazioni si è sempre distinta per un’alta o anche altissima percentuale di votanti e una fiducia altrettanto alta in un destino comune europeo. D’altro canto il nostro è tra i Paesi fondatori dell’Unione; in una storia lunga più di sessant’anni nell’Europa ci abbiamo prima sperato, poi creduto, infine ci siamo aggrappati a lei contando sull’obbligo di adeguarci alle sue leggi per riuscire ad avere una legislazione più moderna, attuale, attenta ai diritti dei cittadini.

Ora ci dicono - ma ce lo diciamo anche da soli - che questo “amore” se non finito è però giunto al limite della sopportazione.

Tutti siamo convinti che l’Europa non può essere solo mercato e diktat finanziari, che gli ideali europei sono altrettanto importanti e si sono drammaticamente persi, che la burocrazia e la moneta unica non servono a essere base di una speranza, che anche il Vecchio Continente deve ritrovare i suoi valori fondativi e una “via politica” se vuole sopravvivere nel cuore e nell’anima dei suoi 507 milioni di cittadini! Certo, ma come si fa a pretendere questo dall’Europa quando si scelgono rappresentanti che proprio di questa Europa non sanno che farsene, che considerano gli ideali europei un retaggio superato e che invocano a pretesto la crisi economica per demolire anche gli ultimi retaggi di una politica europea sociale e solidale? E soprattutto a chi serve il ritorno dei nazionalismi, il richiudersi delle frontiere, il vagheggiato recupero delle monete nazionali nei Paesi dell’area euro (che non riguarderebbe neppure tutti, ma solo alcuni dei Paesi aderenti)? A tutti quelli che tra il 23 e il 25 maggio troveranno molto intelligente fare una gita piuttosto che impegnare dieci minuti del loro tempo per recarsi alle urne e scegliere, una domanda: siete così certi che senza Unione Europea, nell’Europa del futuro si potrà vivere meglio, con maggior benessere, sicurezza, pace, integrazione, prosperità e che tornati ben rinchiusi nei nostri confini, potremo evitare il confronto con il resto del mondo?

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IN QUESTO

numero

Ogm sì, Ogm no

Un dibattito che resta aperto tra favorevoli e contrari

19

30

DI STEFANO RIPERT

Olimpiadi di Sochi 2014

Al via i Giochi Invernali

24

DI VALERIO M ARIA URRU

Intervista a Piero Gros:

c’era una volta la montagna

25

DI RAFFAELLO CARABINI

Migranti e rifugiati:

il sogno di “essere qualcosa di più”

30

DI DANIEL A FLORIDIA

I nostri animali in salute

Costi, consigli e suggerimenti

37

DI IL ARIA R OM ANO

Colorato e immenso:

dall’altra parte del mondo inizia il Carnevale brasiliano

42

33

DI LORIS POR CHERI

un gioiello della Sardegna

44

DI GIOVANNI ORSO

XXXII Concorso 50&Più

Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia: regolamento e scheda di adesione

INCHIESTA

Ospedali e cure

Ora facciamo la scelta giusta DI GIOVANNA DALL’ONGAR O

IN EVIDENZA

12

Spazio50

Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più

a cura di Berardo Falcone Letteralmente >> pag. 8

di Giovanna Vecchiotti

33 Anno XXXVI n. 2 Febbraio 2014 Euro 2.50 - I.P.

47

Anno XXXVI n. 2 Febbraio 2014

A CURA DI LUISELL A BERTI

Previdenza Periscopio >> pag. 6

LA VOCE DI 50&PIÙ

PARLIAMO DI...

Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.

In visita a Porto Conte,

DI GIANNI TEL

Fisco DI ALESSANDRA DE FEO

56 58

Per posta: Largo Arenula, 34 00186 Roma Per telefono: 06 68134552 Per fax: 06 68139323 Per m@il: redazione@50epiu.it

Avviso ai naviganti >> pag. 18

di Paolo Negrini Sapori & Colori >> pag. 54

di N. Tucciarelli e R. Cento

Libri >> pag. 59

Stuzzica cervello >> pag. 63

di Renato Minore Cinema & Dvd >> pag. 60

di A. Miccinesi e P. Armocida

4I

Giochi >> pag. 62

di Marina Cepeda Fuentes

di Enrico Diglio

Bacheca >> pag. 64 Oroscopo >> pag. 66

Musica & Teatro >> pag. 61

di Aldebaran

di D. De Felicis e M. Sarti

Soluzioni >> pag. 66

50epiu.it

I

FEBBRAIO 2014

Abbonamenti e Pubblicità

Abbonamenti: Telefono 06 68134552 Fax 06 68139323 Pubblicità: Telefono 06 68883260 Rel.Com@50epiu.it

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Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

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Tutela dati Si garantisce la riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’Editore. Le informazioni custodite nell’archivio dell’Editoriale 50&Più Srl verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati la rivista e gli allegati, anche pubblicitari (D. Leg.vo 196/2003 tutela dati personali).

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

-A L60G I NATI ORNO È questo il dato reso noto dell’Istat, che registra una flessione tendenziale di 22.756 nascite nel 2013 rispetto al 2012: un dato che proietterà ulteriormente in alto il rapporto tra over 65 e under 14 che nel 2012 era di 148,6 a 100. Le previsioni al 2050 sono di 263 anziani ogni 100 giovani.

Crescono i nati fuori del matrimonio che raggiungono il 28% del totale e quelli con un genitore straniero (circa uno ogni cinque nati), anche se si registra, negli ultimi anni, un calo di fertilità delle donne straniere che passano da una media di 2,4 figli a 2, e un aumento lieve da 1,2 a 1,4 figli, per quello delle donne italiane.

Aumenta per tutti la speranza di vita: gli uomini si attestano su una media di 79,4 anni e le donne a 84,5.

Ognuno di questi numeri ci dice che occorre una riflessione vera, seria, senza pregiudizi ideologici sulle politiche a sostegno (comunque sia composta) della famiglia.

Aderente a:

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Finito di stampare: 27 gennaio 2014

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) sostenitore copia singola copia arretrata Estero: annuale

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Foto di copertina: Piero Gros. Illustrazioni: Enrico Riposati

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ERISCOPI

in pillole

A CURA DI BERARDO FALCONE

ARRIVA L’APP

PER

“GUARIRE ”

1

{

Osservare la realtà quotidiana, leggere i giornali, guardare la televisione, navigare in internet, ascoltare la radio o i discorsi al bar può aiutarci a riflettere su quanto accade nel mondo in cui viviamo.

Il nostro intento è quello di mettere in evidenza notizie interessanti, curiose,

DALLA PRESBIOPIA , O QUASI

2

Ecco l’applicazione per risolvere i problemi di vista Tra le migliaia di applicazioni per cellulari che possono essere acquistate, eccone una che prova a rivoluzionare il mercato: Glasses Off. L’applicazione, per ora disponibile solo su Iphone al prezzo di circa 44 euro, aiuterebbe a guarire dalla presbiopia, abbandonando gradualmente gli occhiali. I test pubblicati sul giornale online Scientific Reports confermano che, attraverso un percorso di 12 settimane, il difetto visivo si riduce e in alcuni casi scompare. Va detto, però, che Glasses Off non è affatto una cura per la presbiopia, piuttosto aiuta il cervello ad interpretare meglio le informazioni ricevute, imperfette a causa dell’invecchiamento dell’occhio.

6I

50epiu.it

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FEBBRAIO 2014

importanti o stravaganti, riportandole tra queste pagine in forma sintetica.

Ci piacerebbe che anche voi prendeste parte a questa sorta di gioco, fornendoci le vostre segnalazioni.

Scrivete a: redazione@50epiu.it o Largo Arenula 34, 00186 Roma. Aspettiamo il vostro contributo!

}

In Vietnam incredibile avvistamento di un esemplare di saola Dall’Oriente arriva una buona notizia per tutti gli animalisti. Una cinepresa nascosta in una foresta del Vietnam centrale ha ripreso un esemplare di saola, uno dei mammiferi più rari e minacciati del pianeta. L’avvistamento è stato fatto a settembre 2013 ma la notizia è stata data solo ultimamente dal Wwf, che l’ha definita una “scoperta mozzafiato”. Il saola, detto anche bue Vu Qang, è un grande mammifero dal comportamento molto riservato, si nutre di sole foglie e vive sulle montagne al confine tra Vietnam e Laos. Era stato scoperto nel 1992 e avvistato per l’ultima volta nel 1998, per questo considerato quasi un “animale mitico”.

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La voce dell’uomo di Neanderthal Uno studio coordinato italo-australiano, pubblicato sulla rivista Plos One, ha fornito nuove prove sull’ipotesi che l’uomo di Neanderthal fosse in grado di parlare.

Il risultato è stato ottenuto analizzando lo ioide, un piccolo osso che si trova sotto la lingua e che serve ad articolare i suoni, di uno scheletro di Neanderthaliano vissuto 60.000 anni fa confrontato con alcune ossa di Homo sapiens. Lo ioide, analizzato ai raggi X, ha restituito un’immagine tridimensionale della struttura interna dell’apparato vocale del tutto identica, fin nei minimi dettagli, nell’uomo moderno e nel suo cugino preistorico.

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Nonni ricreano dal vero i disegni dei nipoti Gli anziani sono spesso ed erroneamente percepiti come persone che hanno perso la loro indipendenza e dallo scarso contributo sociale. Per ribadire questa incongruenza, l’artista Yoni Lefévre, in collaborazione con Nick Bookelaar, ha creato il progetto Grey Power, una serie di fotografie molto curiose nelle quali alcuni nonni ricreano dal vivo i disegni in cui i loro nipotini li ritraggono.

Ai 4 bambini di 10 e 11 anni era stato chiesto di disegnare i nonni proprio come se li immaginavano. Il risultato? Nonni che dipingono, giocano a tennis, praticano giardinaggio, pescano o giocano a calcio. A quanto pare dunque gli over 70 sono visti dai più piccoli come supereroi capaci di fare un sacco di cose.

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Un passo avanti sulle energie pulite Una nuova metodologia permetterebbe di produrre energia geotermica 10 volte in più rispetto al sistema classico e in maniera totalmente riciclabile.

Nel dettaglio, il sistema cattura l’anidride carbonica alla sorgente, cioè dove viene prodotta bruciando carbone, gas o petrolio, quindi viene compressa fino a trasformarla in un liquido. Quest’ultimo viene pompato in profondità sottoterra, là dove ci sono rocce porose come sabbia e ghiaie, fino a formare dei depositi di anidride carbonica che si riscaldano con il calore proveniente dall’interno della Terra. L’energia prodotta verrebbe poi nuovamente catturata, liquefatta e reimmessa sottoterra. Il riciclo è servito.

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Studente da record: 19 lauree in 13 anni Il titolo di persona più studiosa del mondo va senza dubbio allo studente del Sulawesi Sudorientale (in Indonesia), Welin Kusuma, che è riuscito ad ottenere 19 titoli di laurea, di cui tre master, nel tempo record di 13 anni.

A rendere possibile questo risultato sono state, oltretutto, le regole universitarie del suo Paese, che gli hanno permesso di iscriversi contemporaneamente a più corsi. Il giovane assicura che il percorso studentesco è stato tutt’altro che semplice ma lavorando duro ce l’ha fatta. E quando gli viene chiesto del perché ha accumulato tanti titoli, Welin spiega che il suo sogno è sempre stato quello di essere un “consulente integrato” in grado di fornire più punti di vista al cliente.

Tifare per una squadra che perde fa ingrassare Quando si guarda una partita in televisione in molti casi capita di sgranocchiare snack non proprio salutari. A questo proposito, alcuni studiosi dell’Istituto di Ricerca Insead hanno verificato che i tifosi delle squadre che perdono più spesso tendono ad ingrassare di più. In particolare, lo studio è stato condotto negli Usa, sui tifosi di football americano. Si è scoperto che il giorno dopo la partita aumentava il consumo di cibi ad elevato contenuto calorico con grassi saturi nelle città in cui la squadra di casa aveva perso. Al contrario, le città la cui squadra aveva vinto tendevano a mangiare più sano della media.

Il dato non deve essere però usato come scusa dai tifosi più incalliti... un po’ in sovrappeso.

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Tutto quanto fa spettacolo Egregio Direttore, qualche settimana fa sono diventata nonna del mio primo nipotino. Una gioia immensa, quasi incontenibile. La mia prima reazione è stata quella di chiamare subito al telefono i miei fratelli che vivono lontani e comunicare loro la notizia. Anche mio figlio con la moglie non stanno più nella pelle, e hanno messo la notizia persino su Facebook e siti simili, con la foto del neonato. Però mi sono accorta che sia mio figlio che mia nuora stanno sempre a

fotografare il bambino e a mettere le immagini in rete. Va bene la gioia di far sapere che hai un figlio, ma che tutti debbano sapere quanto ha mangiato, il suo primo sbadiglio, il primo sorriso, ecc. ecc. Il fatto è che lo vedono anche gli estranei. Io l’ho detto a mio figlio, ma lui mi ha risposto che oggi si fa così. Che anzi, se avesse potuto avrebbe messo su Facebook tutta la nascita del bambino, come ha fatto una ragazza americana. È accaduto veramente? Non ci posso credere!

GEMMA STRETTINI

Ci creda, signora Gemma, è accaduto veramente. La ragazza, a cui Lei accenna nella Sua lettera, è una blogger americana, Ruth Iorio, che ha pubblicato su Facebook non soltanto il decorso della propria gravidanza, ma anche tutte le fasi del parto avvenuto a casa e, naturalmente, il suo bambino appena nato. Le immagini la ritraggono durante le 12 ore del travaglio, esercizi respiratori compresi, e le foto che documentano l’evento sono state postate anche su Twitter e Instagram, quindi su tutti i più popolari social network. La Iorio ha dichiarato che la sua voleva essere la testimonianza in prima persona “di un momento unico”, da condividere con tutta la rete. Ma evidentemente, non tutti hanno avuto lo stesso sentimento, tant’è che proprio i responsabili di Facebook sono intervenuti ed hanno cancellato alcune immagini ritenute “troppo forti”, suscitando il grande disappunto della neo-mamma. Il fatto è che si sta scambiando condivisione con la vera comunicazione e la vita delle persone

8I 50epiu.it I FEBBRAIO 2014

sta diventando un grande spettacolo. Da un’indagine condotta da un quotidiano irlandese è risultato che le foto dei 2/3 dei neonati vengono messe sui social a un’ora dalla loro nascita. A imitazione dei personaggi famosi. Niente più privacy né album da sfogliare quando i bambini diventeranno grandi. Senza chiedersi quanti, di coloro che navigano nella rete, siano veramente interessati al piccolo.

L’apparire continua ad essere

più forte dell’essere. Anche a scapito dei figli.

QUALCHE CONSIGLIO

Voglio vivere così...

Gentile Redazione, mi complimento per l’articolo molto interessante di Lorenzo Masini Poter vivere di rendita, apparso sul numero di dicembre 2013. Data la situazione italiana attuale, e penso anche futura, consiglio di approfon-

«Il soggetto umano è cambiato: l’intimità e la solitudine hanno perduto il loro valore...»

Roland Barthes

dire articoli dedicati a una valida alternativa di vita all’estero per noi poveri pensionati.

Ancora complimenti.

ANGIOLINA GHIRARDELLI

I complimenti fanno sempre piacere, signora Angiolina, perché sono il riconoscimento di un lavoro serio che 50&Più porta avanti da oltre trent’anni. Realizzare servizi che possano offrire un valido aiuto ai lettori è una delle nostre priorità, anche se, in questo caso, Lei ci sollecita a continuare a percorrere una strada che deve essere “una valida alternativa alla vita di tanti poveri pensionati”. Io credo, invece, che la strada da percorrere sia principalmente quella di far sì che tanti “poveri pensionati” non siamo più tali, né tantomeno siano la gallina dalle uova d’oro da cui attingere quando le casse suonano a vuoto. Lo Stato deve proteggere i propri cittadini e, come bisogna frenare la “fuga dei cervelli” che tanto danno procura al nostro Paese, così ha il dovere di proteggere il futuro di quei cittadini che hanno speso un vita a far prosperare il proprio Paese. Quindi, signora Angioli-

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Poste Italiane S.p.A.

Sped. in Abb. Post.

D.L. 353/2003 (conv.

in L. 27/02/04 n.46)

Art. 1 comma 1 -

D.C.B. - Roma.

Anno XXXVI n. 2 Febbraio 2014 Euro 2.50 - I.P.

SCRIVETECI A: Per posta: Largo Arenula, 34 00186 Roma Per fax: 06 68139323 Per m@il: g.vecchiotti@50epiu.it

na, spero che in un futuro prossimo potremo pianificare articoli del tipo: “Dove trascorrere una meravigliosa vacanza per godersi un meritato riposo”. E Lei ci suggerisca le mete migliori.

INSIEME ALLA 50&PIÙ

I tartassati

Ho molto apprezzato quanto scritto nell’articolo sugli “aumenti” delle pensioni per il 2014 di Gianni Tel sul numero di dicembre 2013 di 50&Più.

Parlo in dettaglio del trafiletto finale, scritto in grassetto, relativo anche ad eventuali azioni da intraprendere nei confronti delle misure inique ed assurde che colpiscono da troppo tempo le pensioni degli ex lavoratori italiani. Sarebbe tempo che qualche voce iniziasse a levarsi contro le vessazioni a cui sono sottoposti i pensionati dai politici al potere, che sanno che i più deboli sono quelli da cui si riescono a spremere più facilmente i quattrini di cui necessitano per continuare a gozzovigliare nelle loro dorate cariche di avidi fannulloni...

In pratica, cosa dobbiamo sot-

toscrivere per farci “gruppo” e promuovere conseguentemente azioni volte ad una equità sociale che si è persa di vista ormai da troppo tempo?

Come possiamo farci sentire, comprendere e soprattutto “pesare” per poter avere il giusto spazio? In quali modi possiamo smettere di avallare la teoria dei nostri governanti secondo la quale i pensionati sono solo un’area di assistenza in perdita che, si augurano, venga al più presto falcidiata dai decessi per non dover più pagare il dovuto di quanto si è versato in una vita di onorato lavoro? Poi, non paghi, hanno deciso di tassare anche il risparmio, unica risorsa del pensionato ”prudente” che, accantonata la liquidazione, sperava di poter guardare al futuro con qualche spicciolo da parte... Come si può avere la stupida idea di tassare i risparmi, quando si è in un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando ora in Italia? Si finisce per punire le formiche e premiare le cicale e così non s’incentiva certo chi risparmia... Non c’è nessuno che possa far arrivare ai politici la voce del cittadino già tartassato e spolpato con un’enormità di balzelli ed obblighi fiscali? Nessuno più s’indigna per queste iniquità? È chiaro che chi ha molti soldi ha già provveduto a collocarli altrove, chi invece ha da parte solo i risparmi di una vita di lavoro, e non possiede quindi cifre appetibili alle banche estere, li consegna agli Istituti di credito italiani dove viene massacrato dal fisco che si affretta a dichiararsi socio quando c’è qualche guadagno da tassare e si porta via una grossa fetta del ricavato senza fare assolutamente nulla per meritarselo, però sparisce e si defila immediatamente quando si tratta di uno “sfortunato” investimento in perdi-

{

UNA SOCIETÀ FONDATA SUL LAVORO NON SOGNA CHE IL RIPOSO. Leo Longanesi, La sua signora, 1957

}

siamo stati il primo organo di stampa a dedicare una linea F.S. DA FERRARA editoriale ad essi. Prima di ogni altro abbiamo colto la vitalità Beh, certamente noi di 50&Più delle persone mature, il loro non restiamo inerti davanti alvalore all’interno del Paese e la situazione da Lei descritta. abbiamo portato avanti la tesi Noi conosciamo da tempo la dell’anziano vitale come risorpreziosità degli over cinquanta, sa e non peso per la società. E nell’intraprendere questa strada non abbiamo mai accantonato la difesa dei diritti degli over cinquanta e la loro tutela. E quello apparso sul numero di dicembre non è il primo articolo né sarà l’ultimo in cui viene denunciata una situazione insostenibile nei confronti dei pensionati; una denuncia che accompagna azioni concrete che l’Associazione 50&Più intraprende da tempo sia a livello centrale che periferico. È vero, restare inerti RICORDA CHE NON SEI SOLA non giova a nessuno. Ma sostenere DIFENDI LA TUA LIBERTÀ, l’operato di 50&Più, INIZIA A RISCRIVERE LA TUA VITA condividendone le proposte e le ini» 1522 è il numero verde che il Miniziative, partecipanstero per le Pari Opportunità ha istido alle sue azioni, tuito per fornire ascolto e assistenza alle donne vittime di violenza. Attivo può essere un pri24 ore su 24 e gratuito, garantisce mo passo per inil’anonimato. ziare il cambiamento.

ta! Che aggiungere... Rimanere inerti non aiuta!

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VENEZIA. «BUONGIORNO, SIORA MASCHERA!» A Carnevale, lungo le calli, i canali e i vicoli veneziani era questo il saluto che risuonava. E che risuona tutt’oggi.

Per un attimo l’identità personale e la classe sociale si eclissano, entrando in un mondo dove tutto sembra poter accadere.

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Dal 15 febbraio al 4 marzo, la città lagunare si trasforma e accoglie il più caratteristico e storico dei suoi eventi. Quest’anno il tema delle maschere è il “Meraviglioso e il Fantastico nella Natura”, per richiamare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente.

Quello veneziano, però, non è l’unico Carnevale al mondo: in Brasile ci si prepara da un anno tra costumi e prove di samba (vedi articolo alle pagine 42-43).

INCHIESTA

Ospedali_Layout 1 17/01/14 16:00 Pagina 12

[ INCHIESTA DI

GIOVANNA DALL’ONGARO ]

OSPEDALI: facciamo la scelta giusta «È nato il primo motore di ricerca sul Web per aiutare i pazienti a scegliere la struttura migliore dove curarsi. Una guida per orientarsi con criteri scientifici nel labirinto della Sanità italiana» 12 I

50epiu.it

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FEBBRAIO 2014

Ospedali_Layout 1 17/01/14 16:00 Pagina 13

«Secondo il Censis ben il 90% degli italiani chiede consiglio al medico di famiglia sulle strutture ospedaliere più appropriate»

19,5 %

lica ubb ia p itar san S IRCS

al

co tifi ien Sc

112 miliardi

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43

Il contr ibuto del le f am igl Gli Istituti di Ricovero ie e Cu a ra a car a t e n l a i n ter ostro anitar e Pae sa s se spe a L spesa sanitaria lla in de It o

-2,4%

a a li

Una guida sul Web Doveecomemicuro.it è un portale attivo da qualche mese che valuta le performance di 1.233 strutture sanitarie su tutto il territorio nazionale, in base a 50 indicatori chiave di qualità. Un vero e proprio motore di ricerca, realizzato a immagine del sito del Ministero della Salute britannico “Nhs Choices”, capace di indicare per ogni patologia le migliori dieci strutture a cui conviene rivolgersi.

Non ha la stessa ufficialità del gemello inglese, ma poco ci

manca: i “voti” assegnati agli ospedali sono ricavati infatti da fonti più che affidabili come le indagini svolte dal Ministero della Salute, dall’Istat, dalla Fondazione Veronesi e dall’Age.Na.S (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). Il sito Doveecomemicuro.it non ha fatto altro che tirare le somme delle analisi istituzionali e rendere i risultati di tutte quelle statistiche accessibili ai cittadini. La consultazione è molto semplice, più facile a farsi che a dirsi: si parte da una patologia per avviare la ricerca in tutto il territorio nazionale o all’interno di ogni singola regione. Si otterrà una lista degli ospedali accompagnata da una legenda di immediata comprensione: semaforo rosso, giallo o verde per indicare la qualità delle cure in confronto al valore di riferimento nazionale. Un simbolo “a tacche” serve invece come indicatore rispetto agli standard riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale.

Per gli inglesi, che hanno una cer-

Il c

S

e in famiglia qualcuno si ammala, si deve sottoporre a un intervento chirurgico o sta per affrontare una particolare terapia, per i parenti più vicini il primo pensiero è sempre lo stesso: dove trovare le cure migliori?

Secondo il Censis, il 90% degli italiani rivolge il quesito al medico di famiglia, ma sappiamo bene che all’affannosa ricerca della struttura ospedaliera più indicata contribuiscono anche i consigli di amici, gli articoli di giornale e i servizi televisivi. Non resta che incrociare le informazioni e optare per l’ospedale più volte nominato. È un copione a cui oramai siamo talmente abituati da non riuscire a immaginare un modo più efficace per orientarci nel complesso e disomogeneo quadro della sanità italiana. Ma è veramente questa l’unica strada per scegliere dove curarsi?

ta familiarità con le strategie di comunicazione trasparente, si tratta di una delle tante iniziative di public reporting. È, invece, una novità nel panorama italiano dove spesso i cittadini fanno fatica a capire dove rivolgersi per un intervento al ginocchio o un’operazione di colicisti, o in quale struttura conviene sottoporsi a un bypass coronarico.

«I dati sulla qualità dei servizi e la capacità di elaborarli in Italia ci sono forse più che in altri Paesi - afferma Walter Ricciardi, coordinatore del comitato scientifico del motore di ricerca e direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma -, quello che spesso manca è la capacità e, talvolta, il coraggio di prendere decisioni difficili e spesso dolorose basate su quei dati, ma che non sono più rinviabili in un Paese che deve fare i conti con risorse sempre più scarse e bisogni sempre più forti».

E quei dati parlano chiaro: i migliori ospedali d’Italia si trovano al Nord e più precisamente in Lombardia.

Gli Spedali Civili di Brescia (quelli della contestata terapia »

2011 2011 2013 2010

2011 La spesa sanitaria pro-capite italiana è scesa del 2% nel 2011, con un’ulteriore flessione di circa lo 0,4% nel 2012 (Fonte Rapporto OECD Health Data 2013).

2011 È stata molto inferiore a quella di altri Paesi europei, ovvero 1.842 euro annui per abitante (Fonte Istat, Rapporto Noi Italia 2013).

2013 Oggi le strutture che hanno ottenuto tale riconoscimento sono:

19 pubbliche e 24 private (Fonte Ministero della Salute).

2010 Di tanto hanno contribuito le famiglie italiane con le proprie risorse

alla spesa complessiva (Fonte Istat Rapporto Noi Italia 2013).

FEBBRAIO 2014

13

INCHIESTA

Ospedali_Layout 1 17/01/14 16:00 Pagina 14

stamina), l’Ospedale Magenta di Milano, il Centro Cardiologico Monzino di Milano sono insieme al laziale Sant’Andrea le strutture che salgono più spesso sul podio dei primi tre classificati. Tra le eccellenze resiste anche il San Raffaele di Milano che, nonostante gli scandali finanziari, mantiene alta la qualità delle cure. «Non va però dimenticato - sottolinea il professor Ricciardi - che l’obiettivo vero di un sistema corretto di public reporting non è tanto di stilare classifiche, ma è quello di fornire ai cittadini informazioni rigorose sulla qualità delle cure e, allo stesso

tempo, di facile comprensione da parte di tutti».

Ecco chi ci cura meglio Così, con un pragmatismo tipicamente anglosassone, il sito Doveecomemicuro va oltre le generiche top ten e indica, patologia per patologia, le strutture migliori.

Ecco qualche esempio. A una partoriente potrebbe servire sapere che l’ospedale che vanta il maggior numero di parti l’anno e un’elevata qualità di assistenza a madri e neonati è il Sant’Anna di Torino, con 7.913 parti l’anno. Un volume considerevolmente alto se si pensa che

l’Accordo Stato Regioni fissa a 1.000 nascite l’anno lo standard medio da raggiungere. Mentre l’ospedale che ricorre in misura minore al taglio cesareo è il Vittorio Emanuele III presso Carate Brianza, in Lombardia. Qui la percentuale di parti chirurgici è del 4,68% rispetto alla media nazionale del 26,27%.

Sempre al Nord si trovano le strutture più indicate per la frattura al collo del femore. In questo caso per valutare la performance delle cure si usano due parametri: il tasso di mortalità entro 30 giorni dal ricovero e la tempestività dell’in-

tervento, che secondo criteri internazionali dovrebbe avvenire entro 48 ore. Chi abita tra Milano e Bologna può sentirsi sicuro: il Cto (Centro Traumatologico Ortopedico) di Milano ha la percentuale di decessi più bassa d’Italia (0,81% contro la media nazionale del 6,2%), mentre l’Istituto Rizzoli di Bologna è al primo posto per la rapidità con cui si eseguono gli interventi (l’86,92% entro le 48 ore).

Anche le regioni centrali hanno, però, i loro fiori all’occhiello. A Perugia si registra il più basso tasso di mortalità dopo un intervento chirurgico per un tumore del ret-

Torino - Torino - Ospedale Sant’Anna Bologna - Istituto Ortopedico Rizzoli Modena - Azienda Ospedaliera Universitaria

Piemonte

Lombardia Firenze Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi

Emilia Romagna

Brescia - Azienda Ospedaliera Spedali Civili Carate Brianza (MB) - Ospedale V. Emanuele III Milano - Ospedale di Magenta Milano - Centro Cardiologico Monzino IRCCS Milano - Ospedale San Raffaele IRCCS Milano - Centro Traumatologico Ortopedico

Perugia Azienda Ospedaliera Perugia

Toscana Umbria

Roma Azienda Ospedaliera Sant’Andrea

Lazio

Calabria

{

LA MAPPA DI

I farmaci generici venduti in Italia sono meno di 1/6 del venduto complessivo (Fonte Rapporto OECD Health Data 2013).

14 I

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I

FEBBRAIO 2014

}

Catanzaro Azienda Ospedaliera Mater Domini

Nel 2011, in Italia, ogni 1.000 abitanti c’erano 4,1 medici (Fonte Rapporto OECD Health Data 2013).

L’Italia ha investito in ricerca l’1,1% del Pil, contro il 2% europeo (Indagine Commissione Cultura della Camera 2012).

Ospedali_Layout 1 17/01/14 16:00 Pagina 15

mento dell’infarto miocardico acuto (Ima). Nella città calabrese, infatti, la percentuale di decessi nei 30 giorni successivi al ricovero è del 5,56% rispetto alla media nazionale del 9,98%.

Il grado di umanità Non rientra nelle statistiche e non “fa punteggio” nelle valutazioni ufficiali, ma è un aspetto che chiunque abbia avuto a che fare con medici e corsie ospedaliere considera fondamentale. I sociologi, che hanno di recente iniziato a occuparsene, parlano di “grado di umanizzazione” delle strutture di ricovero. A rendersi conto che nelle classifiche della nostra sanità mancava questa prospettiva è stata la stessa Age. Na. S. (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari delle Regioni) che ha deciso di correre ai ripari incaricando un pool di esperti di Cittadinanzattiva di valutare il grado di umanizzazione degli ospedali. Che, in sostanza, significa giudicare se i pazienti sono rispettati,

informati, se i luoghi di cura sono confortevoli, ecc.

«Per ora non possiamo ancora dare dei voti agli ospedali e indicare quali siano i più virtuosi rispetto a questi nuovi criteri - spiega Rosapaola Metastasio, ricercatrice dell’Agenzia di Valutazione Civica di Cittadinanzattiva coinvolta nel progetto -. Ma in futuro sarà possibile. Per ora il nostro lavoro si è concentrato sul metodo di ricerca. Abbiamo prima di tutto dovuto dare una definizione di umanizzazione, individuare gli indicatori per poterla misurare e gli argomenti su cui interrogare i cittadini».

Anche se il processo di valutazione è ancora in corso, i risultati emersi finora fanno riflettere. Il campione della ricerca a cui è stato chiesto di giudicare il proprio ospedale ha dato nel complesso voti piuttosto bassi per quanto riguarda il rispetto della persona, e giudizi più positivi sulla comodità dei luoghi.

In particolare si è lamentato della mancanza di riservatezza, di una

scarsa attenzione alle diversità linguistiche e religiose, e di un’eccessiva burocrazia per accedere ai risultati di analisi già effettuate oppure per prenotarne di nuove.

«Non sembra che il grado di umanizzazione vada di pari passo con la qualità delle cure. La situazione che abbiamo finora riscontrato con la nostra ricerca è piuttosto a macchia di leopardo. Abbiamo notato alcune mancanze diffuse in modo generico. Per esempio, la presenza di corsi preparatori al parto viene giudicata generalmente sufficiente, mentre si registrano grandi carenze nell’assistenza dopo il parto», spiega Rosapaola Metastasio.

Forse non pesa nella scelta di un ospedale quanto altri fattori come il tasso di riuscita di un intervento chirurgico, però il grado di umanizzazione non può restare secondario. Se ne sono accorte anche le istituzioni che “danno i voti” agli ospedali e forse presto conosceremo quali sono le strutture dal volto più umano.

INCHIESTA

to, mentre l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze vanta un invidiabile primato nelle operazioni di artroscopia del ginocchio, l’intervento che con tecniche poco invasive permette di agire sull’articolazione: il numero di pazienti costretto a ripetere l’intervento una seconda volta è bassissimo, pari allo 0,21%.

L’ospedale Sant’Andrea di Roma eccelle, invece, nella gestione di episodi di infarto. Per valutare la performance di un ospedale si fa riferimento al numero di pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica entro 48 ore dal ricovero. Ebbene l’istituto laziale arriva al 77,41%, mentre la media per le altre strutture in Italia è del 36,71%.

E al Sud? Non mancano le sorprese per chi è abituato agli stereotipi. Qualcuno si stupirà di vedere, per esempio, che l’Azienda Ospedaliera Mater Domini di Catanzaro supera di ben cinque posizioni l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena nel tratta-

INCHIESTA

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Ictus: incidenza fra i 25 e i 64 anni (Dati Lancet)

+ 25%

Infarti: nuovi casi l’anno (Fonte Sic)

80.000

Tumori allo stomaco: casi ogni anno (Fonte Airc)

17.000

Trapianti del rene: casi rispetto al 2000

+ 78,9%

Artrite reumatoide: casi ogni anno

+ 10.000

(Dati Centro Naz. Trapianti)

(Fonte Doveecomemicuro.it)

ti, una base concreta su cui poggiare le scelte dei cittadini, anche se non l’unica. Hanno anche un’altra funzione: consegnano a chi di dovere i dati utili per capire quali siano i punti deboli del sistema e cosa fare per correggerli. Vale la pena, quindi, diffonderle e qui lo facciamo in sintesi (per un quadro più approfondito si rimanda al sito Doveecomemicuro.it che presenta la classifica dei 10 migliori ospedali per ogni patologia).

Parto L’ospedale Sant’Anna di Torino con 7.913 parti nel 2012 sale sul podio come la struttura con il più alto numero di nuove nascite.

Ma è l’ospedale Vittorio Emanuele III di Carate Brianza a salire sul primo gradino del podio per il minore numero di parti cesarei. Al secondo posto c’è il Manzoni di Lecco con una percentuale di cesarei dell’8,06 e al terzo l’Ospedale di Magenta con l’8,12%.

?

I DATI COSA CI DICONO La pubblicazione delle classifiche dei migliori ospedali, anche se realizzate da fonti affidabili, è sempre accompagnata da una lunga scia di polemiche.

Tornano periodicamente le stesse critiche: è ingiusto giudicare in generale una struttura sanitaria piuttosto che prendere in esame il trattamento delle singole patologie; è fuorviante non tenere in considerazione la tipologia dei pazienti che si rivolgono all’ospedale; è un errore mettere a confronto ospedali con numeri tanto diversi, sia per quanto riguarda il personale che per i finanziamenti.

Le statistiche, si sa, non hanno la pretesa di diffondere verità assolute, non fotografano una realtà statica e immutabile, ma situazioni in continua evoluzione. Il loro scopo è quello di suggerire una prospettiva da cui guardare i fat-

16 I

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I

FEBBRAIO 2014

0,67%

Media nazionale di decessi per insufficienza cardiaca.

Infarto del miocardio Il parametro utilizzato per valutare la qualità delle cure è il tasso di mortalità a 30 giorni dal ricovero. La media nazionale è del 9,98%. La migliore performance, in questo caso, è quella dell’Azienda ospedaliera San-

ta Maria degli Angeli di Sacile in Friuli con l’1,68% di decessi.

Insufficienza cardiaca Anche in questo caso il valore di riferimento è il tasso di morti a 30 giorni dal ricovero. Il primo della classifica con il 2,1%, contro la media nazionale del 10, 67%, è il Centro Cardiologico Monzino di Milano.

4,37%

Media nazionale di decessi per tumore del colon.

Ictus Per la valutazione si usano due indicatori: il numero di pazienti ricoverati nuovamente dopo 30 giorni dal primo ricovero e il numero di pazienti deceduti a 30 giorni dal ricovero. Il più virtuoso è, nel primo caso, l’Ospedali Riuniti di Bergamo con appena il 3,28% di nuovi ricoveri in confronto alla media nazionale del 10,29%, mentre, nel secondo, è l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena con una percentuale di decessi del 2,93% in confronto alla media nazionale del 12,06%.

Fratture L’ospedale Cto, Centro Traumatologico Ortopedico di Milano, è la struttura con il tasso minore di mortalità a 30 giorni dall’intervento per la frattura del collo del femore (0,81% contro una media nazionale del 6,02%), mentre l’Istituto Rizzoli di Bologna eccelle per la tempestività degli interventi chirurgici: l’87% viene eseguito entro 48 ore dal ricovero (il valore medio è del 40%).

Quasi a pari merito c’è l’Ospe-

7.913 I parti al Sant’Anna di Torino, il numero più alto del 2012.

Ictus A Modena solo il 2,93% di decessi contro il 12,06% nazionale.

dale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese con l’86,54%.

Mentre al terzo posto troviamo il G. Martino di Messina, dove il numero dei pazienti operati entro 48 ore arriva all’ 86,41%.

Malattie respiratorie Per la Bronco Pneumopatia Cronico Ostruttiva (Bpco), una seria malattia polmonare, la struttura migliore dove curarsi è la Fondazione Maugeri - Cassano delle Murge, in Puglia - che vanta il primato del minore numero di pazienti morti entro 30 giorni dal ricovero (0,5% contro una media nazionale delL’8,79%).

Tumore del colon L’ospedale con il minor numero di decessi a 30 giorni dall’intervento è l’Ospedale di Magenta, in Lombardia, con l’1,13% di morti (la media nazionale è del 4,37%).

Tumore del retto Anche in questo caso l’indicatore è la morte a 30 giorni dall’intervento. Il migliore ospedale è l’Azienda Ospedaliera di Perugia con un tasso di mortalità dello 0,36%. Al secondo posto c’è il Sant’Andrea di Roma con lo 0,68% e, al terzo, gli Spedali Civili di Brescia con lo 0,86%.

Tumore del polmone L’azienda ospedaliera San Martino di Genova sale sul podio come l’ospedale con il minore numero di decessi dopo un mese dall’intervento: 0,3% contro la media nazionale dell’1,54%. Al secondo posto troviamo gli Spedali Civili di Brescia con lo 0,42% e, al terzo, l’Azienda Ospedaliera di Perugia con lo 0,48%.

Bpco A Cassano delle Murge lo 0,5% di decessi contro l’8,79% nazionale.

L’86,92% degli interventi ossei è fatto entro 48 ore all’Istituto Rizzoli di Bologna.

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L’oracolo era un essere, un ente o un’autorità infallibile, fonte di saggezza, cui ci si rivolgeva per avere delle risposte. Il motore di ricerca Google non è un oracolo, ma si sta attrezzando. Oltre a restituire un elenco di pagine in base alla richiesta, è in grado di rispondere direttamente a molte domande. Alcuni esempi? Scrivendo nella casella di ricerca: meteo ed il nome della vostra città, avrete le previsioni del tempo; 5*5+2 oppure 25/5, otterrete il risultato; per una radice quadrata scrivete 25^ (1/2); 100 euro in yen, otterrete la conversione monetaria; 5 cm in pollici od 80 litri in galloni, per le conversioni di unità di misura; quante ore in dieci anni, lunghezza del Nilo, simbolo del Cadmio... >> www.google.it

FIGLI DELLE STELLE [ GLI ASTRI

A PORTATA DI CLIC ] Da oltre trent’anni gli astrofili, cioè coloro che amano e studiano il cielo - siano essi professionisti o dilettanti -, hanno nell’Unione Astrofili Italiani un punto di riferimento culturale.

Il sito offre la possibilità di consultare liberamente interessanti canali di ricerca settoriali. Tanto per evitare equivoci: non confondete l’astronomia con l’astrologia, ci resterebbero male. >> www.uai.it

INTERPRETE ISTANTANEO [ TRADUZIONI “AL VOLO” ]

Che sfortuna! Il sito che vi interessa è scritto in una lingua che non conoscete? Niente paura: un paio di clic e tradurrete tutto il sito. Copiate l’indirizzo della pagina in cui vi trovate, aprite una nuova scheda del browser e inserite l’indirizzo translate.google.it. Incollate l’indirizzo copiato nel riquadro di sinistra, selezionate la lingua di origine e cliccate su “Traduci”.

Un clic sull’indirizzo nel riquadro di destra e la traduzione è fatta. >> www.translate.google.it

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FEBBRAIO 2014

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[ ATTUALITÀ DI STEFANO RIPERT ]

OGM SÌ, OGM NO

Questo è il dilemma «Un tema complesso che, a distanza di tempo, ancora non trova punti d’incontro tra sostenitori e oppositori. Gli organismi geneticamente modificati sono nocivi? Possono essere una soluzione al problema della fame nel mondo?

Per orientarci meglio e tentare di vedere la questione da prospettive diverse, abbiamo sentito il parere di illustri esperti»

O

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Circa il 32%

i laboratori italiani di controllo ufficiale che, nel 2012, hanno svolto ricerche sugli Ogm.

di campioni analizzati nel 2012, ha interessato granelle, creme e farine di mais, di riso e miste.

rganismi geneticamente modificati: che vantaggi apportano e quali le eventuali controindicazioni? Siamo ormai “costretti” a coltivarli? Un dibattito che va avanti da tempo, su cui è serratissimo il confronto degli scienziati e che accende l’interesse dei consumatori. In molti si chiedono: fanno bene o fanno male? La questione resta aperta. Intanto dalla cronaca recente, l’ultima novità sul tema: è di poche settimane fa la sentenza che giunge dall’Eurotribunale di Lussemburgo e che dà un colpo secco alla prospettiva di coltivazione e commercializzazione degli Ogm in Europa. In particolare, i giudici hanno bocciato l’autorizzazione alla coltivazione della super-patata transgenica chiamata Amflora, prodotta e brevettata dalla multinazionale tedesca Basf. Il tubero in questione contiene una dose massiccia di un particolare amido che la rende molto vantaggiosa nell’industria chimica, per la produzione di carta e collanti. Ma viene anche consumato da gran parte delle popolazioni del Nord » FEBBRAIO 2014

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«Con una recente sentenza l’Eurotribunale di Lussemburgo ha ulteriormente allontanato la prospettiva di coltivazione e commercializzazione degli Ogm in Europa» Europa, che mangiano quotidianamente patate come noi consumiamo pasta. Dopo la discussa approvazione della Super-patata nel 2010 c’è stato il ricorso dell’Ungheria all’Eurotribunale.

Quindi, la recente sentenza di stop. A questo punto il fronte del no riacquista vitalità e il dibattito si riaccende anche per altre colture di importante rilevanza economica, come il mais o la soia. Una parola definitiva, comunque, non è ancora stata detta. Per orientarci in questa complessa questione degli Ogm, ecco cosa dicono gli esperti.

LA SCIENZA,

AMICA DELL’UOMO INTERVISTA A UMBERTO VERONESI

SOCIETÀ

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l professor Umberto Veronesi - medico, ricercatore, direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia a Milano - sul tema “caldo” degli organismi geneticamente modificati invita ad abbandonare pregiudizi ideologici. Ecco la Sua opinione.

Su quali valutazioni si basa il suo sostegno all’uso degli Ogm? Il mio sostegno agli Ogm è frutto di considerazioni di natura storica, oltre che scientifica. L’uomo ha sempre cercato di agire sulla natura in funzione delle proprie necessità: il meccanismo con cui nasce un cibo Ogm è lo stesso che tutti gli agricoltori seguono da duemila anni, ogni volta che incrociano piante per renderle migliori, aumentandone qualità e quantità. La differenza fondamentale rispetto al passato è che oggi la ricer-

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Sostenitore degli Ogm, il professor Veronesi ritiene che introdurre un nuovo gene in un organismo non rappresenti un “oltraggio” alla natura

ca di soluzioni migliori avviene in laboratorio, dove si studiano nuove possibilità in campo agroalimentare utilizzando le biotecnologie e le conoscenze dell’ingegneria genetica.

Su quali punti secondo Lei gli oppositori agli Ogm hanno la vista corta?

Non penso che gli oppositori agli Ogm abbiano la vista corta, ma piuttosto una visione frenata da pregiudizi ideologici, fondati sull’idea che introdurre un nuovo gene in un organismo rappresenti in qualche modo un “oltraggio” alla natura. Eppure, senza esserne consapevoli, noi di cibi Ogm ci nutriamo da tempo. Un esempio? Gli spaghetti derivano dal grano duro (o creso), che nasce da una modificazione genetica del chicco originale. Eppure non mi risulta che milioni di italiani abbiano mai denunciato patologie

FEBBRAIO 2014

causate dal consumo di pasta. Nel procedimento di miglioramento genetico non si fa altro che aggiungere qualche caratteristica favorevole ad alcuni aspetti della vita della pianta, ma la base del prodotto rimane invariata.

L’uso massiccio di acqua, petrolio e concimazioni a base di nitrati nell’agricoltura convenzionale produce un forte impatto ambientale... Parametri che non cambiano con l’uso degli Ogm. Quale sarebbe allora il vantaggio sotto questo punto di vista?

In realtà le piante transgeniche possono diventare uno strumento molto utile per proteggere il nostro benessere in armonia con l’ambiente: è dimostrato che possono, ad esempio, ridurre il consumo di acqua nella coltivazione, decontaminare i terreni, difenderci da agenti nocivi e, in alcuni casi, an-

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che da certi cancerogeni.

Facciamo un esempio concreto: il mais di per sé non ha nulla di cancerogeno, ma quando la pianta cresce in un clima eccezionalmente caldo, può venire attaccata da un insetto parassita, la piralide, che scava nelle pannocchie delle piccole caverne favorendo la produzione di aflatossine, queste sì altamente cancerogene. Oggi con l’utilizzo delle modificazioni genetiche possiamo rendere la pianta inattaccabile dalla piralide e quindi difenderci da queste contaminazioni.

Sono eccessivamente demonizzate secondo Lei le multinazionali che operano nel settore Ogm? Sia dal punto di vista della salute, che in relazione ai rigidi parametri che stabiliscono per i coltivatori...

Le multinazionali seguono il destino degli Ogm e in più pagano il prezzo dell’immagine negativa globale legata allo sfruttamento di persone e risorse per fini puramente economici e finanziari. Anche questa è una visione ideologica. Le multinazio-

nali non possono essere considerate a priori come un male in sé, anche a prescindere da ciò che fanno.

Spesso gli Ogm sono stati proposti come soluzione alla fame nel mondo.. È una soluzione praticabile? Ed eventualmente a che prezzo per la salute?

Non sono “la soluzione”, ma possono certamente dare un contributo positivo al problema. Innanzitutto con le coltivazioni Ogm, come ho già accennato, è possibile ridurre l’apporto di acqua necessario alla produzione agricola, permettendo di risparmiare notevoli quantità di risorse idriche, sempre più preziose, e destinarle ad altri usi. Non solo: le modificazioni genetiche ci offrono la possibilità di produrre piante in grado di crescere su terreni salini o aridi, o di arricchire i frutti della terra con sostanze o vitamine altrimenti carenti nelle popolazioni a diete povere. Ad esempio, un piatto di riso - ingrediente base, se non unico, per miliardi di asiatici - potrebbe essere un alimento ben più ricco dal punto di vista nu-

tritivo di quanto lo è oggi.

Cavallo di battaglia degli oppositori degli Ogm sono studi pubblicati su importanti riviste, tra cui Science, in cui si dimostra che non c’è un calo nell’uso di fitofarmaci con coltivazioni Ogm. Ritiene siano dati che il consumatore deve valutare?

La riduzione dei fitofarmaci non è l’obiettivo dell’utilizzo degli Ogm, che è invece - lo ripeto - il miglioramento della quantità e della qualità del cibo disponibile, soprattutto nelle aree geografiche in sofferenza.

In vista dell’Expo 2015, dove si parlerà delle problematiche inerenti l’alimentazione a livello mondiale, cosa suggerirebbe in proposito di Ogm? Credo che è una questione che andrebbe inserita nel dibattito come risposta al grande tema “Nutrire il pianeta”. Anche il cardinale Scola nel suo recente discorso su Expo, in occasione di sant’Ambrogio, prende atto del dibattito in corso sugli Ogm, senza discriminazioni né barriere ideologiche. La possibilità di conoscere ed intervenire sul genoma è una delle maggiori conquiste scientifiche degli ultimi anni, ma certamente la decisione di modificare il Dna è stata eticamente impegnativa. Negli animali si pratica in modo quasi routinario,

invece per le piante è avvenuto sorprendentemente che buona parte del mondo si è avvantaggiata delle nuove opportunità della genetica, mentre l’Europa è ancora incerta sulla strada da intraprendere. Dal punto di vista scientifico, comunque, non c’è dubbio che gli Ogm sono la via per il futuro.

Riducendo gli sprechi alimentari, possiamo fare a meno degli Ogm? Se, come ho detto poco fa, non dobbiamo considerare gli Organismi Geneticamente Modificati come una soluzione unica e definitiva dei problemi, ancora meno possiamo considerarli un’alternativa ai comportamenti etici e responsabili. Le nostre scelte individuali rappresentano sempre e comunque la via maestra nella direzione verso un mondo migliore, più vivibile e più civile, e possono dare un contributo enorme anche a questioni fondamentali come l’ingiustizia alimentare. Mentre una parte di mondo si ammala e muore per eccesso di cibo, ce n’è un’altra che muore di fame e si ammala per denutrizione. Gli Ogm ci permetteranno di produrre più cibo, e in modo sostenibile per l’ambiente, ma ciò non toglie che è soprattutto il nostro modo di pensare e di agire che dobbiamo modificare.

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SOCIETÀ

C

he idea si è fatta degli Ogm? C’è la possibilità che possano contribuire a risolvere la fame nel mondo o c’è una via alternativa, come ridurre gli sprechi e distribuire meglio le risorse alimentari?

Le colture transgeniche prodotte finora non sono state create per risolvere il problema della fame nel mondo: due specie di piante sono usate principalmente per produrre mangimi animali (soia e mais), le altre due sono piante industriali (cotone e colza).

Per quanto riguarda le modificazioni genetiche, circa l’85% delle colture transgeniche nel mondo è rappresentato da piante ingegnerizzate per la resistenza agli erbicidi, il cui uso in agricoltura è aumentato negli ultimi anni.

Non è invece un problema distribuire meglio le risorse disponibili: il cibo che produciamo sarebbe sufficiente a sfamare tutta la terra, se solo i popoli che soffrono la fame avessero le risorse economiche per acquistarlo.

Quindi non si tratta solo di distribuire meglio le risorse, ma di economia e di mercato.

Che impatto hanno o potrebbero avere a livello economico gli Ogm sulla produzione mondiale?

Nell’immediato le specie di piante transgeniche coltivate nel mondo non sono state ingegnerizzate con geni che codificano per fattori relativi alla produttività. Non escludo che nel futuro possano essere sviluppate varietà di piante transgeniche altamente produttive, resistenti alle più diverse malattie, alla siccità, al caldo e a tutti gli stress ambientali possibili, ma per adesso queste piante non sono disponibili per la coltivazione. E comunque, se fossero sviluppate perché le popolazioni del sud del mondo povero e affamato ne potessero trarre giovamento, i loro semi non dovrebbero essere sottoposti a brevetto e ai costi aggiuntivi relativi, e non dovrebbero comportare l’uso massiccio di fertilizzanti chimici

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DAI MICRORGANISMI LA VIA MAESTRA

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«50&Più ha ascoltato anche il parere della professoressa Manuela Giovannetti, ordinario di Microbiologia Agraria dell’Università di Pisa» INTERVISTA A MANUELA GIOVANNETTI ed erbicidi, i cui costi sono proibitivi per l’agricoltura africana.

Chi tende a guadagnare di più dal loro uso e diffusione? Le multinazionali? Le grandi, medie o piccole aziende? I grandi o piccoli coltivatori? Chi ne trarrà maggiori benefici?

Prima di tutto le grosse compagnie multinazionali agrochimiche, sementiere e biotecnologiche che, spesso fuse tra loro a formare grandi compagnie multifunzionali, isolano i geni interessanti, brevettano la modificazione genetica, producono e vendono i semi transgenici brevettati e i relativi erbicidi da somministrare alle colture transgeniche resistenti agli erbicidi stessi, il cui consumo negli anni 1996-2003 è aumentato dell’11,5%. In secondo luogo, solo le grandi aziende agricole possono permettersi di dedicare parte dei loro terreni alle zone rifugio, previste anche negli Usa, che rappresentano dal 20 al 50% del terreno coltivato con alcuni tipi di colture transgeniche come il mais e il cotone Bt. In realtà, uno dei problemi che si

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presenterà nel caso della coltivazione di piante transgeniche in tutto il mondo, anche nei Paesi con legislazioni molto diverse dalle nostre, sarà quello di un’adeguata regolamentazione. Proprio alle regole di coltivazione è stato dedicato un lungo articolo dalla rivista Nature, in cui si analizzavano i problemi posti dall’eventuale coltivazione su larga scala di piante transgeniche in Cina. Intervistata sul futuro dell’agricoltura e degli Ogm, ho ricordato che i problemi più importanti da affrontare sono legati alla fertilità biologica del suolo, scomparsa dopo decadi di uso pesante di pesticidi, erbicidi e fertilizzanti chimici.

Come si faranno a sfamare 9 miliardi di uomini nel 2050?

Io non sono sicura che nel 2050 saremo davvero 9 miliardi e spero di no. Certamente non lo si potrà fare con le attuali colture transgeniche in commercio. La Fao ha affrontato il problema in una guida intitolata Save and grow dedicata ai politici, in cui sostiene che la sfida del nuovo millennio deve essere affrontata con un’intensi-

ficazione della produzione sostenibile di cibo, che possa permettere di ottenere maggiori raccolti, conservare le risorse naturali e ridurre l’impatto ambientale.

Secondo alcuni, gli Ogm, in quanto colture più resistenti, permetterebbero una riduzione di acqua, petrolio e nitrati... È d’accordo?

Le specie transgeniche attualmente coltivate sono del tutto simili alle varietà selezionate per l’agricoltura intensiva industriale degli ultimi 50 anni, che richiedono alti inputs energetici in termini di fertilizzanti di sintesi, pesticidi ed erbicidi.

Come ho detto prima, l’85% delle attuali colture transgeniche sono state modificate per tollerare gli erbicidi, il cui utilizzo non è certo diminuito. Solo il 15% restante contiene un gene batterico che conferisce resistenza ad alcuni insetti nocivi, potendo quindi crescere senza l’uso degli insetticidi specifici.

Agricoltura sostenibile e modelli tradizionali intensivi. C’è un punto di incontro possibile?

L’agricoltura industriale ad alto input energetico, che ha ottenuto buoni risultati, grazie all’uso di ingenti quantità di pesticidi e fertilizzanti chimici di sintesi ha prodotto notevoli danni ambientali: contaminazione delle acque, erosione e perdita di fertilità dei suoli, eutrofizzazione di fiumi, laghi e mari, rilascio di grandi quantità di gas serra, perdita di diversità genetica. L’uso massiccio di fertilizzanti chimici ha influenzato tutti gli ecosistemi terrestri e marini, poiché circa il 50% (e talvolta fino al 75%) del fertilizzante azotato è entrato negli ecosistemi non agricoli. L’Unione Europea sta cercando di spostare la produzione dalla quantità alla qualità, finanziando ricerche volte a conservare la biodiversità e promuovere l’uso di mezzi alternativi per fornire nutrienti alle piante. La via maestra per aumentare la produttività e fertilità dei suoli è rappresentata dalla capacità di utilizzare i microrganismi benefici del suolo, che incrementano la disponibilità, l’assorbimento e l’utilizzazione di acqua e nutrienti da parte delle piante.

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IDENTIKIT DI UN OGM

«Francesca Martuzzi, docente di Produzioni Animali presso il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma, ci aiuta a fare ulteriore chiarezza attraverso una scheda sintetica che fornisce risposte essenziali in merito alla questione organismi geneticamente modificati»

DI FRANCESCA M ARTUZZI

COSA È?

La normativa italiana definisce l’Ogm come “un organismo, diverso da un essere umano, il cui materiale genetico è stato modificato in modo diverso da quanto si verifica in natura, mediante accoppiamento o incrocio o con la ricombinazione genetica naturale”.

Il patrimonio genetico degli esseri viventi, infatti, si modifica naturalmente a seguito di processi spontanei; tale trasformazione è alla base della biodiversità sulla terra e costituisce l’origine dell’evoluzione degli organismi.

Non necessariamente gli Ogm sono organismi nei quali sono stati inseriti geni di altre specie, definiti più correttamente organismi transgenici, ma possono risultare da modificazioni senza l’inserimento di alcun gene o da trasferimento di materiale da un “donatore” della stessa specie.

FANNO BENE O FANNO MALE? La storia degli Ogm inizia con la scoperta, da parte del microbiologo Werner Arber, Premio Nobel nel 1978, degli enzimi di restrizione, sostanze di origine batterica capaci di individuare e tagliare frammenti di Dna: oltre alla possibilità di “tagliare e cucire” il Dna, permettono quindi anche il mescolamento di diversi patrimoni genetici.

Come tutte le rivoluzionarie innovazioni scientifiche al loro inizio, anche gli Ogm sono considerati con un certo sospetto e il dibattito su vantaggi e rischi derivanti dal loro impiego è assai attivo. Gli aspetti coinvolti sono molteplici e spaziano dalla tutela ambientale alle considerazioni socioeconomiche, mentre ciò che interessa maggiormente il consumatore è la sicurezza alimentare.

CHI CI TUTELA? Il Regolamento dell’Unione Europea n.1829/2003 ha attribuito all’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) il ruolo di autorità tecnico-scientifica per la valutazione del possibile rischio di utilizzo di Ogm. L’Efsa opera nel settore specifico attraverso un pool di 40 esperti provenienti da vari ambiti (allergologia, ecologia, microbiologia, tossicologia, fisiologia vegetale e genetica molecolare) e ha predisposto numerosi documenti contenenti linee guida. L’Efsa valuta i nuovi prodotti prima che si decida di autorizzarne l’immissione in commercio considerando: - la caratterizzazione molecolare del prodotto Ogm, considerando l’organismo donatore e quello ricevente; - le caratteristiche compositive, nutrizionali e agronomiche del prodotto; - la tossicità e allergenicità potenziali; - il potenziale impatto sull’ambiente tenendo conto dell’impiego previsto (importazione, lavorazione o coltivazione).

L’obbligo di dichiarazione in etichettatura sussiste qualora l’alimento contenga Ogm in misura superiore allo 0,9% degli ingredienti alimentari considerati individualmente.

GLI OGM PIÙ FAMOSI Le più importanti coltivazioni Ogm a livello mondiale sono la soia tollerante agli erbicidi, il mais e il cotone resistenti agli insetti e la colza. In Italia è permessa l’importazione (circa il 90% della soia utilizzata per l’alimentazione animale ha questa origine), ma non la coltivazione di piante Ogm, in contrasto con la normativa europea.

Al momento 13 regioni hanno predisposto delle norme che, di fatto, impediscono la coltivazione di Ogm sul loro territorio.

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SOCIETÀ

I GIOCHI IN CIFRE

[ ATTUALITÀ DI VALERIO

M ARIA URRU

]

OLIMPIADI INVERNALI «Dal 7 al 23 febbraio Sochi ospita le XXII Olimpiadi Invernali. Ancora pochi giorni per i nostri Azzurri per lavorare e sognare: l’Italia della neve e del ghiaccio si concentra sul conto alla rovescia»

A

vederla così, località di villeggiatura affacciata sul Mar Nero, Sochi non sembra il luogo più adatto per ospitare dei giochi invernali. Eppure, dall’elezione di luglio 2007, la macchina organizzativa non si è fermata un attimo, regalando alla cittadina - con un investimento da 50 miliardi di dollari un volto nuovo, tra cui un grande Parco Olimpico (per Hockey su ghiaccio, Pattinaggio di velocità e di figura, Short track) e la stazione sciistica di Krasnaja Poljana (per Biathlon, Combinata

nordica, Sci di fondo e alpino, Snowboard, Bob, Slittino, Skeleton, Freestyle, Salto con gli sci).

Con rispettivi villaggi olimpici.

I nostri Azzurri al momento scontano assenze nel Curling e nell’Hockey su ghiaccio. Mentre scriviamo, in attesa di conferme ufficiali per alcuni degli atleti, è lo slittinista Armin Zoeggeler - recente vincitore degli “Assoluti” - il portabandiera dell’Italia. Tra i protagonisti giganteggia Carolina Kostner per il Pattinaggio artistico) che tenta l’incoronamento olimpico in una carriera

50 miliardi di dollari investiti hanno reso queste Olimpiadi Invernali le più costose della storia.

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altrimenti impareggiabile. Da tenere d’occhio? Arianna Fontana (Pattinaggio di velocità, Short track), giovane ma già con due bronzi olimpici al collo; per il Pattinaggio artistico a coppie, Stefania Berton e Ondrej Hotarek sono cresciuti stagione dopo stagione; Dominik Paris, attesissimo per lo Sci alpino e la Discesa, potrebbe prendersi qualche soddisfazione; Christof Innerhofer (Sci alpino, SuperG), è uno degli atleti azzurri più vincenti degli ultimi anni. Riusciranno tutti ad attestarsi ad un risultato superiore al magro bottino di Vancouver, cioè 1 oro, 1 argento e 3 bronzi? L’impresa non è impossibile.

Per saperne di Più: www.sochi2014.coni.it/it

Pur avendo un clima più mite rispetto al resto del territorio russo, Sochi ha un incontestabile asso nella manica: dista pochi chilometri da alcune importanti stazioni sciistiche del Caucaso. Anche il cielo, quest’anno, pare essere dalla sua parte grazie alle nevicate e al freddo più rigido rispetto alla stagione.

Tra atleti e membri delle squadre, sono circa 6.000 i partecipanti, 98 le gare previste, 82 i Paesi in gara, 294 le medaglie da assegnare (solo quelle consegnate il 15 febbraio contengono un frammento del meteorite che, esattamente un anno prima, si è frantumato sull’abitato di Cheljabinsk) e, infine, 15 le discipline: Biathlon, Bob, Combinata nordica, Curling, Freestyle, Hockey su ghiaccio, Pattinaggio di figura, Pattinaggio di velocità, Salto con gli sci, Sci alpino, Sci di fondo, Short track, Skeleton, Slittino, Snowboard.

Vyacheslav

Bocharov, considerato un eroe della Russia, è stato uno dei tedofori della manifestazione.

[ SOPRA, L’ATLETA RUSSA SVETLANA

SLEPTSOVA. A SOCHI GAREGGIA NELLA DISCIPLINA DEL BIATHLON. ]

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PIERO

TRADIZIONI, TURISMO, SPORT... LA BUROCRAZIA NON AIUTA: OGNI ANNO BISOGNA RIFARE

GROS }

CONTRATTI, REGISTRAZIONI, PAGARE NUOVE IMPOSTE. E I COSTI SONO STRATOSFERICI

{

LEGGENDA DELLO SCI ITALIANO, DIRIGENTE SPORTIVO, COMMENTATORE TELEVISIVO. GROS È UN UOMO SCHIETTO E DECISO CHE CI CONFIDA DISAPPUNTO, OPINIONI E IDEE IN MERITO ALLE SERIE DIFFICOLTÀ CHE, SOPRATTUTTO IN QUESTO PERIODO, STA VIVENDO LA MONTAGNA

DI RAFFAELLO CARABINI

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INTERVISTA PIERO GROS [ IN QUESTA PAGINA, PIERO GROS IN DIVERSI MOMENTI DELLA SUA VITA. ACCANTO, UNO SCATTO PIÙ RECENTE. SOTTO: A SINISTRA, NEL 2003, GIORGIO; A DESTRA, NEL 1972, VINCITORE DELLA COPPA DEL MONDO, MENTRE VIENE PORTATO A SPALLA DA THÖNI E SCHMALZ. ]

CON IL FIGLIO

C

i sono campioni e campioni. Piero Gros è di quelli che rimangono nella mente e nel cuore dei tifosi. “Grande, grosso e pacioccone”, uno degli sciatori italiani più vincenti di sempre (l’unico con Gustav Thöni e Alberto Tomba ad aver vinto la Coppa del Mondo assoluta, il riconoscimento all’atleta che inanella più punti nelle principali gare di tutte le specialità in un’intera stagione di competizioni), il Pierino nazionale è stato un personaggio a tutto tondo, di quelli che non le mandano a dire. Ed è rimasto così. Sincero e deciso, forte e simpatico. Uno di cui ci si può fidare, perché è capace di dirti in faccia anche delle verità scomode. Come quando ci parla delle problematiche che stanno affrontando coloro che vivono in montagna, durante questo periodo di crisi economica galoppante. «Per dirla fino in fondo, è un massacro totale. I costi sono enormi, il turismo è in gravissima difficoltà. Mancano tantissimi servizi e io parlo di una zona dove abbiamo avuto le Olimpiadi nel 2006: credo che altrimenti saremmo ritornati Terzo

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Le Federazioni devono rendersi conto che il lavoro va fatto con i ragazzi di 10-11 anni. Bisogna creare le opportunità e mettere a disposizione dei giovani strutture dedicate

Mondo. Lo Stato si tiene un po’ tutto, anche se promuovere il turismo vuol dire parlare di migliaia di posti di lavoro, vuol dire indotto, vuol dire patrimonio immobiliare valorizzato se il turismo funziona. Oggi per la cura del patrimonio naturalistico o per il recupero di una favolosa chiesa del ’500 devono intervenire i privati. Per fare il pane in un forno tipico di un paesino del ’400 servono mille visti e marche da bol«Se i nostri impianti lo e controlli delfossero sottoposti l’Asl, tanto che ad una regolare alla fine non lo manutenzione, potrebbero essere si fa e la tradiutilizzati per gli zione si perde. allenamenti degli In Alto Adige, atleti di tutto il che è autonomondo» mo, oppure nella francese Val d’Isère, si fanno feste con pentoloni di formaggio con controlli assai più limitati: è evidente che non avveleni le persone! La burocrazia uccide tutto: ogni anno bisogna rifare contratti che durano 30 anni, con marche da bollo nuove, registrazioni nuove. I costi sono stratosferici, praticamente ogni giorno inizia con un deficit per portare gente a sciare. Io, che sono stato sindaco del mio paese dal 1985 al 1990, ne ho viste di tutti i colori. Ma da allora tutto è peggiorato, senza seguire nessuna logica».

Anche il mondo dello sport subisce queste difficoltà?

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PIERO GROS Le faccio un esempio eclatante: abbiamo fatto le Olimpiadi nel 2006 con un impegno economico importante, anche per gli impianti, e non si è parlato mai di postolimpico. Non si è programmato se le strutture costate milioni di euro dovessero essere tolte oppure riutilizzate. La pista di bob comporta una spesa di circa un milione e mezzo di euro l’anno ed è ferma da sette anni. Se il costo fosse diviso tra provincia, regione e Coni lo si potrebbe sostenere, attirando atleti dal resto del mondo, facendola funzionare fino ad aprile, invece di mandare i nostri ad allenarsi all’estero, in Austria, in Svezia. Soldi che potrebbero essere spesi qui.

Lo stesso succede ai trampolini, tristemente inutilizzati. Nulla è stato inserito in un contesto globa«Promuovere le da organizzail turismo vuol dire ta stazione sciiposti di lavoro, stica. Mancano indotto, patrimonio i progetti, le piaimmobiliare nificazioni. La valorizzato...» cosa triste è che, prima dei Giochi, io e tanti altri siamo andati nelle scuole in tutta Italia a raccontare la bellezza delle Olimpiadi, promettendo che saremmo tornati a mostrare le immagini e la bellezza dello sport della neve. Avrebbe dovuto essere un invito alla pratica per tantissimi ragazzi: non siamo mai tornati.

Ritiene che la vetrina olimpica sia ancora un modo per spingere alla pratica sportiva, oppure sia diventata semplicemente un grande business dello spettacolo multimediale?

Credo che tutto l’insieme dello sci sia una vetrina, dalla Coppa del Mondo alle stesse squadre nazionali. Il problema è la visibilità. La Rai fa quello che può, ma lo sci è finito sul satellite oppure su Rai Sport. Una volta trasmetteva le gare tutti i giorni e c’erano quattro milioni di sciatori. Bisogna divulgare lo sci per sostenere un’attività che fa bene, è bellissima e genera posti di lavoro. Bisogna parlare di agonismo, ma anche far capire cosa c’è dietro. Bisogna intervenire alla base, sui ragazzini, perché oggi sciano solo i figli degli appassionati e di chi può permetterselo. Poi lo sci è molto faticoso, bisogna andare a cercare la neve e le condizioni atmosferiche. Ed è poco compatibile con lo studio, bisogna litigare ogni volta con i professori, specie se si inizia l’attività agonistica che ti porta sempre in giro. A 13 anni, quando mio padre mi ha detto o studi seriamente o vai a fare il muratore, io ho smesso. Per mia fortuna poi c’è stato lo sci...

Qual è la differenza tra lo sci che praticava la Valanga Azzurra (la squadra italiana di sci degli Anni ’70, la più vincente di sempre) e quello di oggi? È molto semplice: bisogna avere dei leader che vincono. Avere due che vincono e sei che arrivano nei dieci è una squadra; avere solo sette od otto atleti che

Sciare è emozionante e bellissimo. È uno sport che, se fatto con intelligenza, può essere tranquillamente praticato fino agli 80 anni

possono entrare nei primi dieci rischia di non essere una squadra. Noi allora eravamo in due a vincere, io e Gustav, e poi ce n’erano molti altri che entravano nei primi e a volte vincevano. Oggi manca il talento vero, completo; l’unico è Manfred Moelgg. Poi ci sono ottimi specialisti, tipo Dominik Paris in Discesa libera oppure Christof Innerhofer in Discesa libera e Super gigante. Manca un leader, un campione in lizza per vincere la Coppa del Mondo. Invece, in altri Paesi, oggi ce ne sono diversi. Siamo forti e compatti, non c’è un problema di preparazione, ma le Federazioni devono rendersi conto che il lavoro va fatto con i ragazzi di 10/11 anni e con i comitati che esistono. Devono essere offerte delle opportunità e delle strutture dedicate ai giovani, perché per avere atleti di livello bisogna allargare e aiutare la base. Oggi lo sci è uno sport costoso e in molti non possono praticarlo per questo motivo. Ai miei tempi si sciava su una pista e via. Oggi ci sono molti obblighi, non abbiamo piste adeguate. In quelle che vengono utilizzate anche dai turisti non possono »

LA CARRIERA

Pierino Gros è nato nel 1954 nel paesino di Sauze d’Oulx, nell’alta Val di Susa, in provincia di Torino. È stato uno dei più vincenti sciatori italiani nelle discipline cosiddette alpine, in particolare Slalom gigante e Slalom speciale.

Capofila, insieme a Gustav Thöni, della Valanga Azzurra, vinse la Coppa del Mondo assoluta e quella di specialità (Gigante) nel 1974, la medaglia d’oro in Slalom speciale alle Olimpiadi del 1976 (valide anche come campionati mondiali), una medaglia di bronzo e una d’argento nei Mondiali del ’74 (Gigante) e del ’78 (Speciale).

Esordì nel 1972 vincendo le prime due gare che disputò, diventando, appena 18enne, il più giovane number one nella serie di gare più importanti dell’annata sciistica, quelle del calendario di Coppa del Mondo. Seguirono altre 10 vittorie, 14 secondi posti e 9 terzi, oltre a 10 titoli italiani nelle varie specialità, fino al ritiro nel 1982.

Da ricordare la storica vittoria del 1972 al Gigante di Berchtesgaden, che lo vide seguito da altri quattro campioni azzurri. Un evento irripetibile che fece coniare a La Gazzetta dello Sport la celebre definizione “Valanga Azzurra”. Negli anni successivi Gros è stato sindaco del suo paese natale e ha avuto diversi incarichi nell’organizzazione dei Mondiali di Sestrière 1997 e dei Giochi olimpici invernali di Torino 2006. Inoltre svolge dai primi Anni ’90 l’attività di commentatore televisivo, prima per Tele Capodistria, poi per la Rai e, infine, per la Tv Svizzera Italiana.

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INTERVISTA PIERO GROS

[ SOPRA, UN BEL PRIMO PIANO DI GROS. L’EX CAMPIONE SVOLGE OGGI ANCHE L’ATTIVITÀ DI COMMENTATORE PER LA TV SVIZZERA. ]

OGGI LO SCI È UNO SPORT COSTOSO E IN MOLTI NON POSSONO PRATICARLO PER QUESTO MOTIVO scendere dei ragazzini che vanno giù a 80 all’ora.

Lo sci è uno sport che consiglierebbe a un over 50 innamorato della montagna? E quali precauzioni gli suggerirebbe per iniziare oppure per continuare a praticarlo con esiti positivi?

Assolutamente sì. Va praticato con tutte le precauzioni del singolo caso, ma è sempre emozionante. È bellissimo anche se scendi a spazzaneve. Quelli che personalmente non capisco molto sono i gruppi master che fanno le gare fino a oltre 70 anni. Con gli sci ai piedi al giorno d’oggi vai fortissimo, e se cadi a 70 km all’ora ti fai ma-

le, anche gravemente. E oggi anche un negato va almeno a 50 km all’ora. Il mio allenatore, che è un master fortissimo, si è fatto due anni di ospedale perché si è rotto le gambe. Dal mio punto di vista è bellissimo andare in montagna, senza dover mettere in mostra l’ultima tuta, l’ultimo paio di sci alla moda, come spesso avviene. Però è uno sport che va fatto con intelligenza, senza prendere rischi. Attenti a volte anche agli altri, che potrebbero finirti addosso. Se si fa attenzione, lo si può praticare fino a 70, 80 anni. Il mio consiglio più immediato è quello, se si può, di non andare sulle piste di domenica.

LE MEDAGLIE POSSIBILI

La Nazionale italiana che si appresta ad affrontare i Giochi Invernali di Sochi nelle specialità di sci alpino può darci delle soddisfazioni in termini di medaglie, parola di Piero Gros, uno che nel 1976 da Innsbruck è tornato a casa con l’oro al collo.

«Sono sicuramente da medaglia Paris, Innerhofer, la Brignone, la Fanchini, anche Nani e Razzoli», ci dice. «I nostri ragazzi sono outsider di lusso, però le medaglie sono solo tre per ogni disciplina. Le speranze ci sono e le possibilità anche. Di podi ne abbiamo fatti sempre, specie se, come oggi, l’ambiente è sereno e tranquillo». E aggiunge convinto: «Sono ragazzi in gamba, con staff eccellenti e allenatori superpreparati e sottopagati, che fanno il loro lavoro con passione, senza lesinare i sacrifici in un momento in cui la Federazione è in oggettiva difficoltà».

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[ ATTUALITÀ DI

DANIELA FLORIDIA ]

MIGRANTI E RIFUGIATI:

IL SOGNO DI “ESSERE QUALCOSA DI PIÙ”

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egli ultimi mesi le tragedie degli sbarchi sulle coste meridionali della nostra Penisola, le polemiche sulla gestione dei centri di accoglienza o dei centri di identificazione ed espulsione, la proposta legislativa di abolizione del reato di immigrazione clandestina hanno spostato ulteriormente l’attenzione dell’opinione pubblica sulle problematiche collegate agli arrivi e alla

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permanenza di molti migranti, e alle diverse caratteristiche che questo fenomeno sta assumendo, nonché a come, in prospettiva, cambierà la nostra società (vedi box Da badanti a badati, sull’invecchiamento degli stranieri immigrati in Italia).

Un’attenzione particolare ai migranti (letteralmente chi si sposta, chi sta attuando un movimento: nel mondo sono 232 milioni, quasi un miliardo inclu-

dendo anche le migrazioni interne) e soprattutto ai rifugiati e richiedenti asilo è stata dedicata, sin dall’inizio del suo pontificato, da Papa Francesco, a cominciare dalla visita a Lampedusa nel luglio scorso.

Fra le tante problematiche delle migrazioni e fra i tanti dati del Dossier Statistico sull’Immigrazione 2013 (curato dal Centro Studi e Ricerche Idos per Unar - l’Ufficio Nazionale Antidiscri-

minazioni razziali), quelli sulle persone in fuga (dalla povertà, dalla miseria, dalle guerre, dalle carestie, dalle dittature, etc.) ci dicono che coloro che migrano non per libera scelta, ma perché costretti, sono stati circa 23mila al giorno nel corso del 2012, più del doppio di 10 anni fa.

Se analizziamo con attenzione i dati, ci renderemo conto di come pregiudizi e luoghi co-

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ra crescente (vedi box I dati dell’Unhcr).

Forse perché come ha stigmatizzato il Papa, visitando (peraltro, ancora una volta, senza scorta) il Centro Astalli di Roma per i rifugiati a settembre, e ringraziando per il lavoro fatto gli operatori ed i volontari: «Quante volte, invece, qui, come in altre parti, tante persone che portano scritto “protezione internazionale” sul loro permesso di soggiorno, sono costrette a vivere in situazioni disagiate, a volte degradanti, senza la possibilità di iniziare una vita dignitosa, di pensare a un nuovo futuro!».

Se da un lato, pertanto, sarebbe bene ridimensionare gli allarmismi mediatici o demagogici che ad ogni sbarco tentano di convincerci di essere vittime di “invasioni”, dall’altro nessuno di noi, nel nostro piccolo, nella nostra quotidianità, e non solo i governi e gli organismi internazionali, può esimersi dal confrontarsi con queste realtà in evoluzione ed interrogarsi su quali modelli di civiltà vogliamo realizzare, e più in generale a come pensiamo al futuro, al nostro, e di chi sta intorno a noi.

«Ogni persona, del resto, appartiene all’umanità e condivide la

speranza di un futuro migliore con l’intera famiglia dei popoli», ha spiegato il Pontefice nel messaggio trasmesso dal Vaticano in occasione della presentazione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2014 (che si è svolta il 19 gennaio), per la quale proprio il Papa ha scelto come tema “Migranti e rifugiati: verso un mondo migliore”. Un messaggio nel quale si chiede: «Che cosa comporta la creazione di un mondo migliore? (...). Il nostro cuore desidera un “di più” che non è semplicemente un conoscere di più o un avere di più, ma è soprattutto un essere di più. (...) Migranti e rifugiati non sono pedine sullo scacchiere dell’umanità. Si tratta di bambini, donne e uomini che abbandonano o sono costretti ad abbandonare le loro case per varie ragioni, che condividono lo stesso desiderio legittimo di conoscere, di avere, ma soprattutto di essere di più. (...)». È quel voler essere di più, di cui ci parla il Papa, che si ritrova nella lettera aperta pubblicata sul sito www.meltingpot.org da una »

I DATI DELL’UNHCR

L’AGENZIA DELLE NAZIONI UNITE PER I RIFUGIATI muni di noi “occidentali” - che leggiamo la realtà solo attraverso quello che succede sotto i nostri occhi, travisando le dimensioni effettive dei fenomeni - siano smentiti dai fatti.

L’Unhcr (l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati) stima in oltre 1,3 milioni i rifugiati e richiedenti asilo residenti oggi nella Unione europea, dove nel 2012 sono stati 355.500 i richiedenti protezione internazionale, di cui 15.700 in Italia (un dato in diminuzione, meno della metà del 2011, e ora, nel 2013, in ripresa per l’instabilità dell’area mediterranea e mediorientale). Nonostante il Mediterraneo porti i migranti ad approdare nei Paesi del sud dell’Europa, sono gli Stati nord europei ad essere destinatari di richieste di asilo in misu-

«I migranti sono 232 milioni nel mondo, 45,1 milioni i rifugiati e gli sfollati. In Italia domande di asilo dimezzate nel 2012»

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e migrazioni forzate avvenute durante il 2012: mentre alla fine del 2011 le persone coinvolte in tali situazioni nel mondo erano 42,5 milioni, un anno dopo erano ben 45,1 milioni. Di queste 15,4 milioni erano i rifugiati, 937mila i richiedenti asilo e 28,8 milioni gli sfollati, persone cioè costrette ad abbandonare le proprie abitazioni ma che sono rimaste all’interno del proprio Paese. Il gap tra i Paesi più ricchi e quelli più poveri si fa più ampio quando si tratta di accogliere rifugiati: complessivamente i Paesi in via

di sviluppo ospitano l’81% dei rifugiati di tutto il mondo, un netto aumento rispetto al 70% di un decennio fa.

Nella graduatoria dei Paesi che accolgono il più alto numero di rifugiati il Pakistan si è confermato al primo posto con 1,6 milioni, seguito da Iran (868.200) e Germania (589.700).

I rifugiati in Italia alla fine del 2012 erano 64.779; questa cifra colloca l’Italia al 6° posto tra i Paesi europei, dopo Germania (589.737), Francia (217.865), Regno Unito (149.765), Svezia (92.872) e Olanda (74.598).

Per saperne di più www.unhcr.org, www.unhcr.it, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. www.vatican.va per i messaggi di Papa Francesco. www.interno.gov.it per le informazioni sui richiedenti asilo e i rifugiati. www.dossierstatisticoimmigrazione.it, il Dossier Statistico sull’Immigrazione 2013 di Idos. www.unar.it, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali.

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IMMIGRAZIONE E WELFARE DELLA LONGEVITÀ

coppia di registi afgani sfuggiti al regime dei talebani e in Italia da più di 5 anni: «Il rifugiato si vede costretto a vivere di piccoli sussidi che ne permettono la sopravvivenza ma non ne favoriscono la realizzazione personale. Si permette al corpo di sopravvivere, mentre l’anima avvizzisce. Stiamo parlando di uomini e donne che hanno elevati titoli di studio, specializzazioni, spirito imprenditoriale, desiderio di restituire il favore dell’accoglienza arricchendo la società che li ospita... Persone dotate del carisma necessario per contrapporsi a regimi dittatoriali e sanguinari e che spesso hanno una tale forza d’animo da poter dare certamente un prezioso contributo a qualsiasi società...».

Razi e Sohelia Mohebi in questa lettera sollevano molte questioni relative all’asilo politico e allo status di rifugiato, colui che definiscono «prigioniero di due Stati, quello da cui è fuggito e quello che lo ha accolto, e di nessuna cittadinanza» riferendosi alle normative nazionali e internazionali (la Convenzione di Dublino) per le quali la residenza, la circolazione ed il lavoro sono limitati entro i confini del primo Paese al quale si è chiesto asilo politico.

Alle denunce dei due profughi sembra quasi, in un dialogo immaginario, ma tutt’altro che inverosimile, si riferiscano le parole di speranza di papa Francesco che dopo aver ricordato che «Gesù, Maria e Giuseppe hanno sperimentato che cosa significhi lasciare la propria terra ed essere migranti: minacciati dalla sete di potere di Erode, furono costretti a fuggire e a rifugiarsi in Egitto», sottolinea che il fenomeno delle migrazioni è «un’occasione che la Provvidenza ci offre per contribuire alla costruzione di una società più giusta, una democrazia più compiuta, un Paese più solidale, un mondo più fraterno e una comunità cristiana più aperta, secondo il Vangelo», e auspica (...) «un’umanità per cui ogni terra straniera è patria e ogni patria è terra straniera».

ÀTIVEGNOL ALLED ERAFLEW E ENOIZARGIMMI

SOCIETÀ

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U

n anziano signore dai tratti somatici no una componente davvero irrisoria - lo 0,7% orientali, probabilmente filippino, attradegli anziani e il 2,3% del totale degli stranieri versa il parco su una carrozzella spinto - anche se cresciuta del 91% negli ultimi otto da un giovane biondo con gli occhi azzurri e l’acanni. Poco più di 12.000 le pensioni di vecchiacento romano ma di nome Vladic. ia di cui beneficiano gli extracomunitari, sul Una scena che oggi desta ancora curiosità, ma totale delle 30.00 pensioni (di invalidità, vecche potrebbe diventare molto più comune in un chiaia o superstiti) a questi erogate dall’Inps. futuro abbastanza prossimo, quale effetto delMa analizzando le proiezioni dell’Istat, si comla globalizzazione e della stabilizzazione degli imprende come questi dati siano rapidamente demigrati nel nostro Paestinati a cambiare. Gli se. Perché se le secon86.000 anziani strade generazioni di imnieri del 2011 divenmigrati, i G2 (vedi nuteranno oltre un mimero 6 - Giugno 2013 lione e mezzo nel di 50&Più) sono uno 2040, e il doppio, cirdegli aspetti delle mica 3 milioni, nel grazioni che più influi2065, pari al 16% Tra qualche decennio i rà sulla nostra compadegli anziani residen“nostri” anziani saranno gine sociale, è la cresciti in Italia e al 22,7% ta anagrafica della podel totale degli straaffiancati da quelli stranieri polazione immigrata nieri. «Tutto questo che, come i primi, avranno che determinerà, nei per dire che in un fuprossimi decenni, un turo neanche troppo lavorato nel nostro Paese. Il impatto significativo sul lontano, accanto ai nostro welfare dovrà occu“welfare della longevi“nostri “anziani ci satà”, uno scenario anaranno anche gli anziaparsi anche di loro lizzato dall’ultimo Rapni stranieri, che come porto Censis, in un paragrafo intitolato, appunloro hanno vissuto e lavorato nel nostro Paeto, Da badanti a badati, che parte dalla constase, e come loro, hanno diritto ad una vecchiatazione che nel 2012 in Italia sono impiegati ia serena. E anche di loro, che saranno porta1.329.199 collaboratori domestici stranieri. tori di bisogni specifici, il nostro welfare si doMentre, ci dice il Censis, gli anziani (oltre i 64 vrà occupare» (Fonte: 41° Rapporto Censis sulanni) immigrati presenti in Italia (dati 2011) sola situazione sociale del Paese - 2013).

{

DA BADANTI A “BADATI”

}

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P

ronti per il Concorso 50&Più di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia? C’è chi lo attende anno dopo anno con la voglia immutata di esserci. Ebbene sì, per molti “artisti” finita un’edizione, ci si prepara alla prossima. Diversi i fattori che subentrano: il desiderio di migliorarsi partecipando ai laboratori condotti da artisti professionisti, la voglia di incontrare gli amici con cui si è condivisa l’edizione precedente e la possibilità di conoscerne altri.

Per chi ancora non ha provato questa esperienza è arrivato il momento, senza remore, senza il timore di perdere, ma solo con il piacere di condividere la propria creatività con altri “colleghi”, tutti over 50 e dilettanti. Il Concorso artistico di 50&Più, alla sua XXXII edizione, è un incontro di passioni, di esperienze, di vite e provenienze diverse, accomunate dall’amore per l’arte, uno strumento unico per raccontarsi.

Aggiudicarsi le Farfalle e le Libellule d’Oro è sempre un’emozione, ma esserci lo è ancora di più. Quindi, non indugiate: inviate la scheda di adesione entro il 15 aprile 2014. Datevi questa opportunità, a voi e a chi ancora non conosce la vostra sensibilità creativa, che è unica e degna di essere condivisa.

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BANDO DI CONCORSO 50&PIÙ PROSA E POESIA 2014 EVENTI

BANDO DI CONCORSO 50&PIÙ PROSA E POESIA 2014

4102 AISEOP E ASORP ÙIP&05 OSROCNOC ID ODNAB

REGOLAMENTO »Articolo 1. L’Associazione 50&Più al fine di

promuovere la creatività delle persone over 50, indìce il XXXII Concorso «50&Più: Prosa e Poesia», riservato a coloro che abbiano compiuto 50 anni di età, a qualunque nazionalità appartengano, e non abbiano mai tratto profitto dalle attività letterarie.

Articolo 2. Per partecipare al Concorso, è richiesto l’invio a 50&Più, Via del Melangolo 26, (00186) Roma, di n. 3 copie dattiloscritte di una piccola opera inedita di prosa della lunghezza massima di tre pagine dattiloscritte (80 battute per 40 righe); o di poesia della lunghezza non superiore a 35 versi.

Il superamento dei limiti di spazio sopra descritti, l’invio di più di un’opera nella stessa disciplina o l’invio delle opere scritte a mano, comportano l’esclusione dal concorso.

Lo stesso concorrente può inviare sia un’opera di prosa che una di poesia.

Articolo 3. Il tema delle opere è libero. Queste debbono essere inviate entro il 15 aprile 2014, possibilmente su supporto magnetico, unitamente ad una scheda dattiloscritta con il nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo, recapito telefonico dell’autore, un breve cenno biografico contenuto, massimo, in 5 righe e la dichiarazione di essere l’autore dell’opera presentata.

Articolo 4. Insieme all’opera, mediante assegno non trasferibile o conto corrente postale n.

19898006 intestati a 50&Più dovrà essere inviato un contributo di euro 30,00 a opera.

I concorrenti ammessi alla finale avranno diritto: a. al diploma di partecipazione e alla Farfalla d’Argento; b. all’inserimento dell’opera nelle copie personalizzate della raccolta antologica del concorso La parola e l’immagine.

La somma versata sarà restituita a coloro che la Segreteria avrà ritenuto opportuno non ammettere.

Articolo 5. Un apposito gruppo di lavoro esaminerà tutte le opere pervenute e sceglierà, a suo insindacabile giudizio, quelle merite-

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voli di partecipare alla selezione finale. Una commissione giudicatrice composta da poeti, scrittori, personalità della cultura, giornalisti, sceglierà 10 opere: 5 per la prosa e 5 per la poesia, che risulteranno vincitrici e segnalerà le opere meritorie di menzione.

Ai vincitori sarà consegnato il diploma e la Farfalla d’Oro. Articolo 6. La premiazione avverrà nel corso di una manifestazione, durante la quale ai partecipanti al Concorso, ai loro amici e a tutti coloro che vorranno essere presenti, si offriranno occasioni d’impegno culturale, attività turistica e spettacolo.

Il programma della manifestazione sarà pubblicato sulla rivista 50&Più.

Articolo 7. Le dieci opere vincitrici verranno pubblicate all’interno della rivista 50&Più.

Tutti i lettori della rivista potranno votarle per scegliere i due supervincitori: uno per la prosa e uno per la poesia, ai quali verrà offerto il soggiorno di una settimana per due persone nella località in cui avverrà la premiazione, oltre che un artistico trofeo realizzato dall’orafo trentino Mastrosette.

PREMIO LIBELLULA »Articolo 1. Ai concorrenti vincitori delle Far-

falle d’Oro di tutte le precedenti edizioni del Concorso - limitatamente alla sezione in cui si sono aggiudicati la Farfalla d’Oro - è riservato il premio “Libellula”.

Articolo 2. La Giuria sceglierà, per ciascuna sezione e a suo insindacabile giudizio, le opere meritevoli di essere ammesse alla selezione finale a cui verrà conferito diploma di partecipazione e la Libellula d’Argento; alle opere vincitrici andrà invece la Libellula d’Oro. Articolo 3. I partecipanti al Premio Libellula potranno comunque concorrere anche all’assegnazione delle Farfalle d’Oro limitatamente alle sezioni in cui, nelle passate edizioni, non sono risultati vincitori.

Articolo 4. Le opere premiate con la Libellula d’Oro verranno pubblicate dalla rivista 50&Più.

Concorso_Layout 1 17/01/14 16:19 Pagina 35

Articolo 2. Possono partecipare al Concorso - con una opera di pittura (olio, acrilico, gouache, acquerello, grafica, collage), oppure con una fotografia (a colori o in bianco e nero) - tutti coloro che abbiano compiuto i 50 anni di età, a qualunque nazionalità appartengano, purché non siano pittori o fotografi professionisti e non abbiano mai tratto profitto dall’attività pittorica o fotografica.

Articolo 3. Tutti coloro che intendono partecipare al Concorso dovranno inviare, entro il 15 aprile 2014, a 50&Più, Via del Melangolo 26, (00186) Roma: 1) la richiesta scritta indicando nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo, recapito telefonico e una dichiarazione obbligatoria di non esercitare professionalmente l’attività pittorica o fotografica e di essere l’autore dell’opera presentata in concorso; 2) una scheda con cenni biografici contenuti in massimo 5 righe dattiloscritte; 3) per il Concorso di pittura inviare due fotografie stampate a colori dell’opera pittorica che intendono presentare, formato 15x10 cm, con l’indicazione del titolo del quadro, delle dimensioni e della tecnica con cui è stato eseguito; 4) per il Concorso di fotografia sarà necessario inviare due copie della fotografia presentata in Concorso stampate nel formato 18x24, 20x25 o 20x30 cm corredate del relativo negativo (cd-rom in caso di foto digitale), dell’indicazione del titolo, dell’apparecchio usato, di eventuali tecniche adottate, nonché di una dichiarazione liberatoria che ne autorizzi la pubblicazione senza richiesta di diritti d’autore; 5) il contributo di euro 30,00 a opera (mediante assegno non trasferibile o versamento sul conto corrente postale n.

19898006 intestati a 50&Più).

I concorrenti ammessi alla finale avranno diritto: a. al diploma di partecipazione e alla Farfalla d’Argento; b. all’inserimento dell’opera a colori nelle copie personalizzate della raccolta antologica del concorso La parola e l’immagine. La somma versata sarà restituita a coloro che la Segreteria avrà ritenuto opportuno escludere.

Articolo 4. Le opere pittoriche non dovran-

Articolo 5. A tutti i concorrenti ammessi alla selezione finale sarà assegnato un diploma quale attestato di merito per la partecipazione e la Farfalla d’Argento. Fra tutte le opere selezionate la Commissione giudicatrice segnalerà le opere meritevoli di menzione e sceglierà le opere - 5 per la pittura e 5 per la fotografia - vincitrici. Agli autori di tali opere sarà assegnato il diploma di vincitori con Farfalla d’Oro.

EVENTI

promuovere la creatività delle persone over 50, indìce la XXXII edizione del Concorso «50&Più Pittura e Fotografia».

no superare la dimensione di 60x80 cm compresa la cornice, dovranno essere consegnate o fatte pervenire alla Segreteria della mostra, prive di vetro, nei termini e nel luogo che saranno comunicati ai concorrenti. Tutte le opere verranno esposte nel corso della manifestazione appositamente organizzata. Il mancato rispetto delle dimensioni indicate comporterà l’esclusione dal Concorso.

BANDO DI CONCORSO 50&PIÙ PITTURA E FOTOGRAFIA 2014

REGOLAMENTO »Articolo 1. L’Associazione 50&Più al fine di

4102 AIFARGOTOF E ARUTTIP ÙIP&05 OSROCNOC ID ODNAB

BANDO DI CONCORSO 50&PIÙ PITTURA E FOTOGRAFIA 2014

Articolo 6. Le 10 opere vincitrici saranno pubblicate sulla rivista 50&Più e fra esse saranno scelte le opere supervincitrici mediante referendum fra i lettori della rivista. Ai supervincitori sarà offerto il soggiorno di una settimana per due persone nella località in cui avverrà la premiazione, oltre che un artistico trofeo realizzato dall’orafo trentino Mastrosette.

Articolo 7. Le opere pittoriche potranno essere ritirate dai partecipanti al termine della mostra.

Tutte le opere non ritirate saranno restituite per posta. 50&Più, organizzatrice della mostra, non si assume alcuna responsabilità circa eventuali danni o smarrimenti dell’opera presentata.

PREMIO LIBELLULA »Articolo 1. Ai concorrenti vincitori delle Far-

falle d’Oro di tutte le precedenti edizioni del Concorso - limitatamente alla sezione in cui si sono aggiudicati la Farfalla d’Oro - è riservato il premio “Libellula”.

Articolo 2. La Giuria sceglierà, per ciascuna sezione e a suo insindacabile giudizio, le opere meritevoli di essere ammesse alla selezione finale a cui verrà conferito il diploma di partecipazione e la Libellula d’Argento; alle opere vincitrici andrà invece la Libellula d’Oro. Articolo 3. I partecipanti al Premio Libellula potranno comunque concorrere anche all’assegnazione delle Farfalle d’Oro limitatamente alle sezioni in cui, nelle passate edizioni, non sono risultati vincitori.

Articolo 4. Le opere premiate con la Libellula d’Oro verranno pubblicate dalla rivista 50&Più.

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XXXII CONCORSO 50&PIÙ

PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA

Il sottoscritto: Cognome

Nome

Nato/a

il

Residente a

Via/P.zza

n.

Cap.

Prov.

Tel.

PER I PARTECIPANTI AL PREMIO LIBELLULA Via/P.zza n.

Cap Prov.

Tel. Vincitore della «Farfalla d’Oro» nell’anno nella Sezione chiede di partecipare alla XXXII edizione del Concorso Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia con:

☐ un’opera di Prosa dal titolo (non più di 3 cartelle)

☐ un’opera di Poesia dal titolo (non più di 35 versi)

☐ un’opera di Pittura dal titolo (quadro non eccedente cm 60x80)

☐ un’opera di Fotografia dal titolo (cm 18x24-20x25-20x30)

A tal fine provvede al versamento di 30,00 euro per ognuno dei lavori presentati in Concorso, mediante:

☐ assegno bancario/circolare N.T. Banca ☐ versamento c/c postale n. 19898006 intestato 50&Più (allegare ricevuta) ☐ contanti euro / ; altro

n.

Curriculum

Come previsto dal regolamento del Concorso il sottoscritto dichiara di non aver mai tratto profitto dall’attività letteraria, pittorica o fotografica e di essere l’autore delle opere presentate.

Firma I dati personali contenuti nella presente scheda, dei quali consento il trattamento, verranno utilizzati esclusivamente ai fini del Concorso. Tali dati potranno, su mia richiesta, essere aggiornati o eliminati in qualsiasi momento, come previsto dal Decreto Legislativo 30.06.2003, n. 196.

Firma

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DI IL ARIA R OM ANO

ANIMALI DOMESTICI: QUANTO CONTA LA SALUTE

ATTUALITÀ

*

FRA VISITE, FARMACI E CURE

«L’affetto che si nutre (o che si dovrebbe nutrire) nei confronti del proprio animale fa sì che ci si prenda cura di ogni aspetto della sua vita, benessere in primis. In queste pagine, dati, informazioni e consigli utili»

S

cegliere un animale da compagnia significa prendersene cura anche a livello sanitario. Fra vaccini, visite mediche, trattamenti contro parassiti e farmaci specifici, ogni famiglia che accudisce almeno un cane o un gatto spende fino a 100 euro all’anno nel 63,8% dei casi. A dirlo è il Rapporto Italia Eurispes 2013 che ha dedicato una sezione alle voci di spesa destinate al benessere degli animali domestici. Nell’arco di un anno per veterinari e medicinali il 24,3% degli italiani, che ospita un amico a quattro zampe, spende dai 101 ai 200 euro annui; il 7,7% dai 201 ai 300; il 4,2% »

Soccorso stradale per gli animali

Dal 27 dicembre 2012 un Decreto Ministeriale ha reso effettiva la norma del 2010 del Codice della Strada che obbliga a soccorrere gli animali coinvolti in incidenti stradali. Che si tratti di animali d’affezione come cani e gatti o da reddito come animali d’allevamento. Si è tenuti a fermarsi e a chiamare un veterinario o una Forza di Polizia, e le sanzioni per chi non presta soccorso vanno da 80 a 318 euro; in più possono essere accertate anche responsabilità penali.

Il microchip, tutela della salute e dell’identità del cane

Non tutti sanno che l’applicazione del microchip per i cani è obbligatoria per legge, perché permette di identificare l’animale e i suoi proprietari, e dunque tutela da smarrimenti e furti, consente di tracciare le vaccinazioni e rende l’esemplare non rivendibile. Per richiederlo basta rivolgersi a un ambulatorio veterinario abilitato, oppure alla Asl di zona, dove viene inserito gratuitamente se il cucciolo ha meno di due mesi di vita.

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ATTUALITÀ

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*

LE MALATTIE PIÙ COMUNI

La Vpi Company, compagnia assicurativa californiana specializzata in incidenti, malattie e danni che coinvolgono gli animali da compagnia, ha stilato la classifica delle più comuni patologie di cani, gatti e animali esotici.

Cani 1 . Infezione dell’orecchio 2 . Allergia della pelle 3 . Infezione della pelle 4 . Gastrite 5 . Enterite 6 . Artrite 7 . Infezione della vescica 8 . Trauma dei tessuti molli 9 . Tumore benigno 10 . Ipotiroidismo Gatti 1 . Malattia del tratto urinario inferiore 2 . Gastrite 3 . Insufficienza renale cronica 4 . Ipertiroidismo 5 . Diabete 6 . Enterite 7 . Allergia della pelle 8 . Parodontite / malattia dentale 9 . Infezione dell’orecchio 10 . Infezioni delle vie respiratorie superiori Animali esotici 1 . Occlusione intestinale 2 . Gastrite 3 . Infezione della vescica 4 . Infezioni delle vie respiratorie superiori 5 . Infezione agli occhi 6 . Tumore che richiede un intervento chirurgico 7 . Artrite 8 . Infiammazione della pelle 9 . Ascesso della pelle 10 . Infiammazione dei follicoli piliferi

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I gatti

Il 4,2%

Una delle patologie più diffuse tra questi felini domestici è l’infezione dell’orecchio (Fonte Vpi Company).

degli italiani spende, fra visite veterinarie e farmaci, oltre 300 euro l’anno (Fonte Rapporto Italia Eurispes 2013).

oltre i 300 euro. Persino per la loro pulizia e toelettatura un buon 34,8% si rivolge a specialisti del settore: il 19,3% spende sino a 50 euro l’anno, il 10,1% da 51 a 100 euro, il 3% da 101 a 150 euro, il 2,4% oltre i 150 euro.

Parlare oggi di ambulatori e cliniche veterinarie è diventato comune per chi ama gli animali e non rinuncia al loro benessere, nonostante la crisi. Esistono strutture pubbliche per il ricovero e il soccorso, che si distinguono in canili sanitari e rifugi. I primi sono destinati ai cani e ai gatti rinvenuti senza proprietario, che devono essere sottoposti a profilassi. I rifugi, invece, sono luoghi di accoglienza per gli animali da compagnia che hanno supera-

to il controllo presso il ricovero sanitario, o per quelli che siano stati ceduti definitivamente dal proprietario, o ancora affidati dall’autorità giudiziaria.

Nell’ambito del privato rientrano invece le strutture zoofile, senza fini di lucro, gestite da enti e associazioni di volontariato, ma anche le pensioni a pagamento e gli allevamenti.

Negli ultimi anni, grazie anche alle campagne contro gli abbandoni e il contrasto al randagismo, sono nate numerose realtà che seguono da vicino la situazione degli animali senza

padrone e favoriscono le adozioni di cuccioli ed esemplari adulti, oltre a garantire centri di soccorso specifici.

Fra queste l’Avar, Associazione Volontari Amici Randagi, nata nel 1999 a Brescia, accoglie solo gatti abbandonati e offre assistenza nei casi di abbandono, maltrattamenti, sterilizzazione di colonie feline, oltre a promuovere la raccolta di cibo, medicinali e antiparassitari. La storica Lega Nazionale per la Difesa del Cane, nata nel 1950, opera su tutto il territorio nazionale e, oltre a gestire numero-

Per le emergenze e gli interventi “fuori orario” è possibile consultare l’elenco dei punti di primo soccorso, aperti 24 ore su 24, all’indirizzo http://www.justdog.it/blog/30/pronto-soccorso-veterinario-24-ore-su-24.aspx.

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ATTUALITÀ

COSA FARE

?

SE UN CANE o UN GATTO SI TROVA IN PERICOLO

{

si canili-rifugio, lavora attraverso l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione contro gli abbandoni e le violenze, e favorisce le “adozioni” consapevoli. Il Centro Soccorso Animali, nato nel 1986 nel Modenese, lavora per la prevenzione del randagismo, la promozione delle adozioni e la creazione di un legame fra la cittadinanza e il canile. Per garantire un servizio efficiente dal punto di vista sanitario, la Fnovi, Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, e l’Anmvi, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, hanno creato l’anagrafe ufficiale delle strutture veterinarie autorizzate su tutto il territorio nazionale, pubbliche e private. L’elenco è on line all’indirizzo www.struttureveterinarie.it.

COSA FARE

SE SI SMARRISCE IL PROPRIO CANE O GATTO

Qualche indicazione indispensabile per essere in grado di gestire al meglio eventuali situazioni di emergenza

Può capitare di imbattersi in un animale domestico lasciato incustodito e in situazione di pericolo. Se le condizioni lo permettono, può essere avvicinato con cautela per capirne lo stato di salute e, se si tratta di un cane, si può verificare la presenza di microchip o tatuaggi di riconoscimento. Il ritrovamento deve essere denunciato ad una Forza di Polizia o al Servizio Veterinario della Asl. Se l’animale si trova per strada, fuori dai centri abitati, occorre avvisare la Polizia Stradale al 113, mentre per le strade urbane la comunicazione deve essere fatta alla Polizia locale.

Se si avvista un cane visibilmente ferito, si può contattare direttamente il pronto soccorso del canile più vicino o il Servizio Veterinario della Asl di competenza, che è obbligato ad intervenire per il ritiro dell’animale non di proprietà. In caso di animali selvatici in difficoltà ci si può rivolgere al Corpo Forestale dello Stato al numero unico 1515, oppure ai Vigili del Fuoco al 115, per casi che necessitano di un recupero particolare (tetti, cunicoli, alberi).

Se invece si assiste ad un caso di abbandono o di maltrattamento, si deve denunciare il responsabile alle autorità giudiziarie, e chiedere un intervento urgente ad una Forza di Polizia.

}

Cosa si può fare quando si smarrisce il proprio cane o gatto? Ecco i provvedimenti da adottare secondo l’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali: - affiggere dei cartelli in cui sia indicata la descrizione del cane, meglio se accompagnata da foto, con i contatti del proprietario; - avvisare il canile di competenza del proprio Comune, ma anche quelli di aree limitrofe (solo per lo smarrimento del cane); - utilizzare la sezione del sito Enpa “cerca-trova”; per allargare la ricerca contattare giornali e radio se hanno a disposizione uno spazio dedicato a questo tipo di annunci.

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50&Più in CROCIERA DAL 18 AL 26 APRILE 2014

In crociera sul fiume Elba, da Praga a Berlino Il fascino della storia e l’armonia della natura nel cuore d’Europa: da Praga a Dresda, Meissen, Wittenberg e Magdeburgo fino a Berlino (Aut. Reg. 388/87) Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più

www.50epiuturismo.it 40 I

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QUOTA DI PARTECIPAZIONE Ponte Superiore Rubino in cabina doppia € 1.690,00 Ponte Inferiore Smeraldo in cabina doppia € 1.600,00

Una crociera sul fiume segue il corso antico dell’acqua regalando il tempo necessario per osservare, visitare e rilassarsi.

La navigazione sul fiume Elba, che collega la Germania e la Repubblica Ceca, offre paesaggi grandiosi, ricchi di tesori artistici e culturali. Una crociera è il modo migliore per conoscere la storia, godersi la natura incontaminata, visitare le grandi città europee ed i luoghi di interesse storico.

do per le sue porcellane. E poi Wittenberg, antica città tedesca del XIII secolo, nella quale Lutero affisse le sue 95 Tesi sul portone della “Schlosskirche”; Magdeburgo e il castello di Worlitz. Infine Berlino, città-stato e capitale della Repubblica Federale e sede del suo governo. L’importanza politica e storica di questa città l’ha resa culturalmente molto vivace e interessante, trasformandola in una delle capitali più affascinanti d’Europa.

Si parte dalla più favolosa di queste, che è sicuramente la città di Praga, capitale della Boemia, città “dorata” con il suo centro medievale e le sue bellezze architettoniche, seguita da Dresda, la cosiddetta “Firenze dell’Elba”, e da Meissen, famosa in tutto il mon-

Partecipa a questa fantastica esperienza di viaggio 50&Più.

A bordo della motonave Swiss Ruby (4 stelle Superior) potrete trovare tutte le comodità necessarie per un viaggio unico e indimenticabile.

LA QUOTA COMPRENDE Crociera di 8 giorni/7 notti, come da programma Sistemazione in cabina della categoria prescelta Pernottamento in Hotel a Berlino, come da programma - Trattamento di pensione completa a bordo, dalla cena del 1° giorno alla prima colazione dell’8° giorno - Trattamento di cena e prima colazione a Berlino - Cocktail di benvenuto e cena di gala a bordo - Visite ed escursioni inserite nel programma (ingressi esclusi) - Tasse portuali - Assicurazione medico/bagaglio e annullamento viaggio - Assistenza di personale 50&Più.

LA QUOTA NON COMPRENDE Viaggio da e per Praga/Berlino - Escursioni facoltative o extra non previste in programma - Trasferimenti da/per aeroporti e stazioni ferroviarie - Ingressi dove previsti - Eventuali tasse turistiche delle località indicate in programma, attualmente non previste - Tutte le bevande, mance, extra in genere e tutto quanto non sopra specificato.

TRASPORTI in aereo Partenze con voli diretti o con scali dalle principali città italiane per Praga con ritorno da Berlino: tariffe migliori disponibili da verificare al momento della prenotazione - Trasferimenti dall’aeroporto di Praga al porto e da Berlino all’aeroporto, da definire in base al numero delle prenotazioni.

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TURISMO

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LA FELICITÀ

A RITMO DI SAMBA «Non c’è città, quartiere, strada, che in Brasile non festeggi il Carnevale. Un anno di preparativi spesi in una manciata di giorni a ridosso della Quaresima» [ ITINERARI DI LORIS PORCHERI ]

Fortaleza Arte e cultura caratterizzano questo Carnevale. E la sfilata dei bambini regala un tocco in più alla sua meraviglia.

Carnevale di Rio È il Carnevale più conosciuto.

Le sfilate al sambodromo iniziano il 28 febbraio e terminano l’8 marzo con l’esibizione dei vincitori.

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ici Brasile e la mente corre subito al polmone della terra, quella foresta amazzonica che anno dopo anno si consuma sempre più. Dici Brasile e pensi al calcio, alle squadre blasonate e ai grandi campioni che sono riusciti a riscattare un’infanzia fatta di favelas e stenti. Dici Brasile e il ritmo della musica ti entra nell’anima e ti accompagna in un crescendo di emozioni e passioni, fino ad esplodere nei giorni del Carnevale, quando le strade si riempiono di samba e gente, e ogni dispiacere viene bandito dalla mente e dal cuore.

Il Carnevale in Brasile non è solo un’esplosione di gioia e di voglia di vivere: è un’istituzione, un modo di essere, il periodo in cui le differenze di razza, ceto, nazionalità vengono azzerate e per una manciata di giorni si vive di vita nuova.

I festeggiamenti vengono preparati durante tutto il corso dell’anno,

e le prove iniziano alcune settimane prima della fatidica data a ridosso del Mercoledì delle Ceneri.

A partire dal venerdì, la festa non si ferma mai: giorno e notte è un continuo di sfilate, rappresentazioni, concerti e balli. Ogni strada, ogni quartiere (il bloco) organizza il proprio Carnevale con le bands, i carri allegorici, i costumi scintillanti e i ballerini che si muo-

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I 141 ANNI DI VIAREGGIO

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el nostro Paese, quando si parla di Carnevale, il pensiero corre non solo a Venezia ma anche a Viareggio, dove tutti gli anni il suo lungomare si anima con le sfilate dei giganti carri in cartapesta realizzati dai maestri costruttori viareggini, che si tramandano i segreti di questo lavoro di generazione in generazione. Ogni carro è alto più di venti metri e largo dodici, e viene mosso da complessi ingranaggi che gli regalano spettacolarità e magnificenza.

Quest’anno la kermesse toscana festeggia i 141 anni e la quattrocentesima sfilata coinciderà con l’ultimo giorno della manifestazione, domenica 9 marzo. La prima parata, infatti, avvenne nel 1873 all’interno della città vecchia.

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L’inizio dei festeggiamenti, come tutti gli anni, viene impartito da tre colpi di cannone il 15 febbraio, e per quasi un mese nei viali della città si succedono parate, veglioni, fuochi d’artificio, rassegne eno-gastronomiche.

Burlamacco, la maschera simbolo del Carnevale viareggino, offre al pubblico 10 carri di prima categoria, 5 di seconda, 9 maschere di gruppo e 10 isolate. 275 i figuranti su ogni carro.

Non solo Rio è sinonimo di Carnevale; anche Salvador de Bahia, São Paulo, Florianopolis, Olinda e Recife richiamano milioni di turisti, che vengono travolti dal ritmo della musica e dall’ebbrezza di una libertà che solo durante questi giorni può essere goduta appieno

vono al ritmo incessante del samba, il simbolo della festa, la sua vera essenza.

E se i blocos si fronteggiano da una strada all’altra, la vera sfida avviene nei sambodromi - enormi costruzioni con viali circondati da gradinate - dove si ritrovano le migliori scuole di samba di ogni città. Queste sono in realtà dei centri sociali nei quali i ragazzini provenienti dalle favelas incontrano artisti e professionisti, guadagnandosi così la possibilità di vedere cambiata la propria vita.

Tutte le scuole realizzano la propria parata scegliendo il tema da rappresentare, componendo la musica per la propria band, costruendo i carri, preparando le coreografie, realizzando i favolosi costumi.

Chi fa parte della scuola, si vede assegnato un compito preciso che deve portare a termine; qui non ci sono differenze di ceto né di età né di religione; tutti, adulti e bam-

bini, lavorano con il fine ultimo di veder trionfare la propria scuola ed aggiudicarsi l’ambito titolo di campione. Il giorno della parata le scuole partecipanti hanno a disposizione 80 minuti durante i quali devono incantare giudici severissimi.

Oltre all’esibizione complessiva viene preso in considerazione ogni aspetto: la musica, il tema rappresentato, il portabandiera, le ballerine di samba, i percussionisti, i carri allegorici. E i vincitori hanno l’onore di esibirsi anche dopo il Mercoledì delle Ceneri, a ribadire che non può esserci tristezza dentro le note di un samba.

[ IN APERTURA, UNA SFILATA AL SAMBODROMO DI

RIO DE JANEIRO. IN ALTO, UNO DEI CARATTERISTICI CARRI VIAREGGINI. ACCANTO, SUONATORI DI TAMBURI AL CARNEVALE DI SALVADOR DE BAHIA; SOPRA, UN’ESIBIZIONE CARNEVALESCA NEI PRESSI DI RECIFE. ]

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Porto Conte

VIAGGIO IN ITALIA

Una terra ricca di storia e luoghi incantevoli che assicurano scenari mozzafiato. Siti nuragici, grotte, insenature, sabbia finissima, scogliere a picco sul mare, quel mare a volte azzurro, a volte verde e, ancora blu...

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EL PARADISO DOVE MARE E NATURA

raccontano l’uomo

DI GIOVANNI ORSO

[ IN ALTO, IL PORTO DI ALGHERO;

IN BASSO, UN’IMMAGINE DELLE SUGGESTIVE GROTTE DI NETTUNO. NELLA PAGINA ACCANTO, IN ALTO, UNO SCORCIO DELLA SPLENDIDA SPIAGGIA DI STINTINO; SOTTO, A SINISTRA, UNA VEDUTA DI CASTELSARDO; A DESTRA, UNA SCOGLIERA DI CAPO CACCIA. ]

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uando gli antichi Romani approdarono su queste spiagge, furono colpiti da tanta bellezza che decisero di chiamare la zona Nymphaeus Portus, la Baia delle Ninfe. Come dargli torto. Era il 238 a.C. e, oggi come allora, la bellezza è rimasta intatta in questa parte della Sardegna che ora è conosciuta come la baia di Porto Conte. Qui i Romani restarono e fecero prosperare questa terra che diventò il centro nevralgico del commercio di frumento e luogo di villeggiatura oltre che di attività economiche. Ne sono testimoni alcuni resti archeologici tra cui la villa a Sant’Imbenia, probabilmente di proprietà di un nobile latifondista romano. Affreschi, stucchi, statue in marmo, mosaici, impianti termali, granai costituiscono i gioielli di questo grande complesso che si affaccia sulla baia.

Ma la villa romana non è la sola preziosa testimonianza della Storia dell’uomo in quest’area. Fenici, Etruschi, Greci, furono tra le grandi ci-

FEBBRAIO 2014

viltà che intrecciarono rapporti commerciali con l’antica Porto Conte, la cui insenatura era meta di rotte commerciali orientali e fonte di grande ricchezza per gli abitanti del luogo. Preziosi manufatti e anfore ricolme di lingotti di bronzo destinati alla fusione, sono frutto del ritrovamento di indagini archeologiche che tuttora interessano l’area.

I siti nuragici presenti nel territorio, raccontano di un mondo organizzato ed operoso. I nuraghi disseminati su tutta l’isola sono oltre settemila; i villaggi di Palmavera e di Sant’Imbenia, nell’area di Porto Conte, sono tra i più importanti. Il primo, risalente al XV secolo a.C., è tra i più estesi: situato a ridosso della collina dalla quale prende il nome, è costituito da un corpo centrale con due enormi torri di pietra calcarea e arenaria, fulcro della vita di un villaggio composto da circa duecento capanne, di cui oggi ne sono rimaste visibili circa cinquanta.

Il secondo, poco lontano dalla costa, ha una torre soltanto, circondata da capanne riunite tra loro, quasi a costituire piccoli quartieri separati l’uno dall’altro da strade e piazze. Qui, i numerosi e preziosi manufatti

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Sardegna l’interno e si addentrano nella natura più selvaggia. Anrinvenuti confermano l’importanza strategica comche qui, la vasta area protetta del Parco Regionale di Pormerciale del villaggio. Ma Porto Conte non è soltanto Conte, che si estende per più di 5mila ettari, custoto archeologia, è anche natura incontaminata, acque disce e preserva ecosistemi, specie vegetali e animali a cristalline, spiagge dorate. La costa, modellata dolcerischio di estinzione. Tra questi il Grifone, uno degli avmente dal mare, si snoda lungo insenature, grotte e voltoi più grandi esistenti nel nostro Paese, che ha desispiagge sabbiose che in questo tratto raggiungono la gnato il Parco di Porto Conte a propria residenza. Solo maggiore estensione, con sabbia sottile di un colore una decina di coppie del formidabile radorato, che regala panorami suggestipace sono presenti in questo angolo di pavi. Il mare, che sembra voler giocare con «Non solo radiso. La loro ridotta riproduttività (solo il visitatore, colorandosi ora di azzurro, archeologia, ma anche natura un uovo a coppia) e la scarsità di cibo ora di verde, ora di un blu profondo, lanincontaminata, adatto ad essi minacciano costantemencia un invito ad abbandonarsi a lunghe acque cristalline, te la sopravvivenza della sua specie. nuotate e immersioni per ammirare i spiagge dorate» Percorrere a piedi o in bicicletta le strafondali ricchi di vita e natura. de e i sentieri del Golfo di Porto ConLa vita marina è qui rigogliosa e varia, sote è l’occasione giusta per riconciliarsi con la natura. prattutto grazie ad una vasta area protetta che ne salE quando si è stanchi di camminare, si può andare vaguarda i fondali e tutela numerose varietà ittiche. La sulla riva del mare a godersi la brezza e il panorama purezza delle acque è testimoniata dalla presenza di coe lasciarsi cullare dai propri pensieri. Perché, come dilonie di Corallium rubrum, una varietà di corallo che ha ceva Victor Hugo: «C’è uno spettacolo più grandioreso famosa Alghero, conosciuta come la Riviera del Coso del mare, ed è il cielo, c’è uno spettacolo più granrallo, e da una prateria di Posidonia, meta privilegiata di dioso del cielo, ed è l’interno di un’anima». crostacei e molluschi. Strade e sentieri si snodano verso FEBBRAIO 2014

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dal 23 maggio al 21 giugno 2014

Baia di Conte - Alghero (SS) Una grande manifestazione associativa di 50&Più, una festa del rinnovarsi e del ritrovarsi insieme per trascorrere una vacanza all’insegna del relax, della cultura e del divertimento. La presenza della La quote comprendono: Soggiorno di 7 notti/ 8 Dirigenza Nazionale, lo spirito di appartenenza all’Associazione 50&Più, giorni (8 notti/9 giorni per il 1° turl’animazione personalizzata, la scelta di villaggi turistici di qualità e la convenienza no) presso il Villaggio Valtur di Baia di Conte con trattamento di economica, sono il vero successo di questa iniziativa, che ogni anno continua a pensione completa, servizio a registrare un’importante presenza di soci. o buffet e bevande incluse ai Turn ni ° 1 Oltre 2.500 persone si ritroveranno quest’anno nella bella Sardegna r o i ale i pasti (acqua e vino) - Soft All Ing c e Sp tti - 9 per trascorrere insieme il soggiorno marino di inizio estate. clusive (dalle 10.00 alle 23.00) che inclu-

Anteprima MARE

QUOTE DI SOGGIORNO PER PERSONA 1° Turno (dal 23 - 31 maggio) 2° Turno (dal 31 maggio al 7 giugno) 3° Turno (dal 7 giugno al 14 giugno) 4° Turno (dal 14 giugno al 21 giugno)

Camera doppia € € € €

455,00 480,00 520,00 545,00

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Supplementi: Camera vista mare garantita: € 70 per camera Per i non soci 50&Più Giorni supplementari: su richiesta Quota d’Iscrizione Riduzioni: Euro 40,00 - 3° letto in tripla con 2 adulti: da 2 a 12 anni 100% - adulti 50% - 3/4° letto in family: da 2 a 12 anni 50% - adulti 10% - bambino in doppia con 2 adulti: da 0 a 2 anni 100% (culla facoltativa € 10 per notte) - Le età si intendono per anni non compiuti al momento del soggiorno

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de: caffetteria espressa (caffè, cappuccini, the, camomilla, tisane), acqua e soft drink al bicchiere - Servizi balneari in spiaggia attrezzata (telo mare a noleggio) - Animazione diurna e serale con spettacoli, piano bar, giochi e tornei - Partecipazione a Convegni e attività culturali organizzati da 50&Più - Assistenza in loco di personale medico 24 ore su 24 - Assistenza in loco di personale 50&Più e 50&Più Turismo - Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento, UNIPOL Assicurazioni.

La quote non comprendono: Tutti i trasporti da e per il villaggio - Escursioni facoltative, da acquistare e pagare in loco - Eventuali Imposte di soggiorno da regolare in loco - Extra in genere e tutto quanto non sopra specificato.

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INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA NAPOLI »

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ITALIA IN...CANTO: UN FESTIVAL TRIDIMENSIONALE

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uanti ricordi, quante emozioni rivivono ascoltando le canzoni che ormai fanno parte della nostra vita, del nostro bagaglio culturale. Brani classici della canzone napoletana come Accarezzame (1954) o Napule è (1977), o altri successi della canzone italiana come Guarda che luna (1959) o Mi sono innamorato di te (1962). Il nostro repertorio musicale è vastissimo e dal valore incommensurabile. Un patrimonio che da quindici anni rivive con Italia In...canto, la manifestazione canora ideata da 50&Più per gli appassionati over 50 dilettanti del canto.

La finale quest’anno si tiene il 2 marzo, come sempre a Napoli, sul palcoscenico del prestigioso Teatro Mediterraneo.

Sin dalla prima edizione il direttore artistico della kermesse, unica nel suo genere, è l’attore, regista, sceneggiatore e produttore, Maurizio Merolla. In questa intervista ci svela alcuni retroscena della manifestazione e le novità di quest’anno. «L’avventura di Italia In...canto nasce nel 2000 - racconta - per riempire un vuoto musicale in ambito nazionale legato a l’alter ego dello Zecchino d’Oro. Questa rassegna canora nasce per accompagnare i bambini a debuttare nella canzone in compagnia dei genitori e dei nonni. Italia In...canto ha ribaltato la situazione, sono i nipotini e i figli ad accompagnare i nonni a cantare, a vivere l’ebbrezza e l’effetto del palcoscenico. Da questa intuizione, con il presidente 50&Più di Napoli, Vincenzo Cozzolino, e assieme all’Associazione nazionale, demmo vita a questa manifestazione».

Cos’è diventata Italia In...canto nel corso di questi anni?

Una vera e propria fonte di emozione per i soci 50&Più appassionati del canto, che così hanno potuto realizzare un sogno lasciato nel cassetto da chissà quanti anni. Per una volta nella loro vita sono stati proiettati in una dimensione tridimensionale, oserei dire.

Italia In...canto è un festival in 3D, perché i protagonisti vivono in contemporanea tre emozioni molto forti: quella di rimettersi in gioco con la felicità di farlo; quella di cantare in un teatro con un’orchestra dal vivo davanti a mille persone; infine, quella di trovarsi davanti a una giuria di qualità (quest’anno composta da Iva Zanicchi, Catherine Spaak, Gabriele La Porta e Mimmo Liguoro, ndr), cosa che mette in agitazione un cantante esperto, figuriamoci un dilettante, magari alla sua prima esibizione in pubblico.

Ogni anno la manifestazione è legata a un tema diverso. Qual è quello di quest’anno?

Quello di cercare l’isola che c’è, non quella che non c’è. E l’isola che c’è, è 50&Più. È l’isola che ci permette di incontrare il bambino che è dentro di noi, il nostro Peter Pan. In questa edizione, i concorrenti possono scegliere brani di un repertorio vastissimo, quello che la Siae ha inserito nell’elenco “Bellissime-Evergreen”.

Perché questa scelta?

Quest’anno per noi è un’edizione “speciale” e vogliamo che i nostri cantanti siano liberi di scegliere i brani più belli che hanno fatto la storia della nostra canzone.

Oltre che direttore artistico, Lei è anche presentatore della manifestazione. Chi l’affiancherà in questo ruolo?

Ho l’onore di avere con me, anche quest’anno, la presentatrice più gettonata in Rai: Veronica Maya.

Il futuro di Italia In...canto?

Siamo un contenitore che può soltanto migliorare nel tempo. Dopo quindici anni, pur mantenendo il format originario, siamo pronti a qualsiasi evoluzione purché non si trasformi mai in una corrida, ma sia sempre solo un bel modo di esaltare quel bambino che è dentro di noi, capace di gioire davanti a un’emozione semplice: quella di cantare.

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INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIB ERO • C COSA C’È IN CALENDARIO...

PARMA

» 3 febbraio - Inizio corso di Informatica di base e avanzato. » 16 febbraio - Visita a Sabbioneta (Mn) e Colorno (Pr). » 17 febbraio - Tutti al Teatro Regio per assistere all’opera La cambiale di matrimonio.

» 9 marzo - Visita a Varallo Sesia (Vc). » 19 marzo - ore 20.30 - Ti racconto l’opera Les pêcheurs de perles (Corale Verdi).

FIRENZE

» » »

TREVISO

Per saperne di Più: 0521944278-946303

6, 13, 20 febbraio e 6 marzo - ore 15.30 - Corso di Astronomia con visita al Planetario di Firenze.

19 febbraio - ore 9.45 - Visita all’Istituto Geografico Militare.

27 febbraio - Festa di Carnevale - Sala Auel, Piazza della Libertà.

Per saperne di Più: 055664795 - www.50epiu.it/firenze

» I prossimi due appuntamenti del ciclo di conferenze organizzato dal Gruppo Cultura di 50&Più, si tengono il:

» 12 febbraio - ore 15.30 - “Magie dell’India”, con il professor Adriano Madaro;

» 12 marzo - ore 15.30 - “Scuole veneziane”, con il dottor Mario D’Iseppi.

Per saperne di Più: 042256481

MILANO » Dal 20 marzo al 3 aprile

- “Caldo inverno a Sorrento”. Viaggio in bus da Milano. Soggiorno di 15 giorni in Hotel 4 stelle sul mare.

Per saperne di Più: 0276281227 - www.50epiu.it/milano

AREZZO

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Per saperne di Più: 0575354292

Concorso “Il design senza età”

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commettere sulla creatività dei giovani per migliorare la qualità della vita degli anziani. Questo il senso della prima edizione del concorso “Il design senza età”, lanciato dalla 50&Più provinciale di Arezzo. Un’opportunità che i giovani hanno colto al volo e con interessanti risultati. Trentadue gli elaborati giunti all’organizzazione del Concorso da parte degli studenti del Liceo Coreutico e Artistico “Piero della Francesca” di Arezzo e della sezione staccata di Anghiari. «I progetti sono tutti molto belli e curati fin nei dettagli della presentazione», ha sottolineato il presidente della 50&Più aretina, Giuseppe Cuseri. «Gli studenti hanno pensato a tanti prodotti che potessero essere utili. Dai capi di abbigliamento per chi soffre sempre il freddo o per gli amanti della vita all’aria aperta, ai mobili con scaffalature a misura d’uomo, cassetti portatili ad apertura facilitata, so-

stegni per alzarsi e sedersi. Poi ci sono molti oggetti di uso quotidiano, portachiavi differenziati per non confondere le chiavi, oppure speciali taglieri per non fare fatica a manovrare i coltelli». La premiazione dei vincitori, condotta dal direttore della Confcommercio, Franco Marinoni, è avvenuta presso la Borsa delle Merci di Arezzo, davanti ad una folta platea di giovanissimi trepidanti. Il primo premio assegnato dalla giuria, presieduta dal presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, è stato per la Tree library, la libreria a forma di albero progettata da Francesco Papa per conservare ricordi, fotografie e libri. Al secondo posto, dopo uno spareggio al cardiopalma, si è piazzata Swivel, la cassettiera mobile dall’apertura facilitata, ideata da Federico Ginestroni.

Al terzo posto è arrivata Flowing, la cucina “a misura d’uomo” disegnata da Sofia Bucaletti, senza scomparti o cassetti troppo bassi o troppo alti, per evitare movimenti faticosi. Infine, è stato assegnato a Box bend, il cestino pieghevole per fare la spesa progettato da Arianna Patacchini, il premio speciale “Ecostreet” messo in palio dalla Confcommercio che ad Arezzo organizza l’omonimo festival dell’economia sostenibile. I vincitori sono stati premiati con buoni acquisto del valore compreso tra 200 e 400 euro.

PARMA

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Per saperne di Più: 0521944278-946303

In onore di Verdi

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er celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, la 50&Più di Parma ha organizzato un concerto in onore del grande compositore nella splendida cornice dell’Auditorium del Carmine.

Protagonista dell’evento il soprano Daria Masiero, che ha incantato il numeroso pubblico dando vita alle eroine verdiane più amate come Leonora dalla Forza del destino con Pace, pace mio Dio, Leonora dal Trovatore con Tacea la notte placida, Desdemona con la Canzone del salice, la splendida Ave Maria, per concludere la carrellata dedicata al Cigno di Busseto con O cieli azzurri dell’Aida. Il concerto, presentato da Paolo Zoppi, si è concluso con un’entusiasta standing ovation per il soprano, che ha concesso il bis con Hélène dal Jerusalem.

TRIESTE

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Per saperne di Più: 0403720169 www.50epiu.it/trieste

I neo Maestri

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n anno chiuso in bellezza per i soci della 50&Più triestina, guidata da Marina Gruden Vlach, insigniti della prestigiosa onorificenza di Maestro del Commercio, titolo riservato ai soci che si sono distinti per la lunga attività nel settore del commercio, turismo e servizi. Premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Patrizia Gherdevich, Mario Mizzan, Bruna Stricevich; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Innocenzo Fea; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Claudio Loigo, Erminia Malvestiti, Giovanni Ulcigrai, Claudio Zaccaron.

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O LIB ERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO BENEVENTO

VIBO VALENTIA

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Terza età e risvolti sociali

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rande successo e partecipazione al convegno organizzato dalla 50&Più di Benevento dal titolo “Le patologie più diffuse nella Terza età: risvolti sociali”.

L’incontro ha suscitato particolare interesse anche in considerazione del fatto che la provincia del Sannio risulta la più longeva della Campania. Relatori dell’incontro, presieduto da Alvino Bruno, alla guida della 50&Più provinciale, con il coordinamento di Maurizio Pizzella, medico ortopedico presso l’Ospedale Rummo, sono stati: l’urologo Antonio Quaranta, il neurologo Amedeo D’Alessio, il medico legale Giovanni Liviero. Al termine del convengo, la richiesta di tutti - relatori inclusi - è stata quella di partecipare ad altre iniziative simili per una corretta informazione sulle patologie legate alla Terza età.

SPAZIO

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Cittadinanza europea

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associazione 50&Più e 50&Più Università della provincia di Vibo Valentia hanno dedicato all’Anno Europeo dei Cittadini, appena concluso, un convegno dal titolo “Diritti e doveri del cittadino secondo il dettato della Costituzione europea”. Ad aprire i lavori il presidente della 50&Più provinciale Raffaella Caforio. «Secondo un’indagine condotta dall’Unione europea è emerso che il 50% dei cittadini non è consapevole dei diritti che derivano dall’essere tali», ha sottolineato la presidente Caforio. «Gli ultracinquantenni in Europa sono ventotto milioni, sarebbe opportuno far sentire la nostra voce a Bruxelles chiedendo più diritti a partire all’eliminazione delle discriminazioni riguardanti l’età, più diritti nei servizi, nell’assistenza e nelle cure. Chiediamo più uguaglianza e uno Statuto europeo dei lavoratori». Un convegno all’interno del quale la 50&Più di Vibo Valentia «ha inteso divulgare quello che si intende per cittadinanza europea in previsione dei prossimi due appuntamenti, le ele-

zioni per il rinnovo del parlamento europeo (22 e 25 maggio 2014, ndr) e il semestre italiano di presidenza europea», ha evidenziato la presidente. Un istruttivo excursus storico sul senso della cittadinanza è venuto dall’intervento del professor Salvatore Cantafio. Tappa fondamentale su questo tema è stata la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (approvata in Francia nel 1789 dall’Assemblea Nazionale). Essa rappresenta la summa del pensiero illuminista e il fondamento delle costituzioni moderne. Massimo Ronchetti, in rappresentanza della Direzione Nazionale di 50&Più, si è soffermato sulla questione dell’invecchiamento della popolazione in Europa. «L’allungamento della vita non è un fenomeno negativo, ma una fortuna, una risorsa. La persona anziana è affidabile per la sua saggezza, le sue esperienze vissute costituiscono un patrimonio enorme. Per essere cittadini non dobbiamo parlare soltanto dei diritti ma anche dei doveri, delle responsabilità che abbiamo verso la società».

LE SEDI NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Australia Melbourne Perth Sydney Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal St. Catharines Toronto Germania Monaco di Baviera Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale

Telefono 0054 1143831736 0054 2214242331 Telefono 0061 393810620 0061 864680197 0061 297128911 Telefono 0032 25341527 Telefono 0055 482222513 0055 1132312351 0055 5130222720 Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661867 001 5142525041 001 5144946902 001 9056466555 001 4166523759 Telefono 004 98974640814 Telefono 0059 825076416 Telefono 001 9546300086

ROMA

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Per saperne di Più: 066864596

Metti alla prova il tuo talento

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er gli appassionati del canto, della scrittura e del teatro, 50&Più Università di Roma sta cercando aspiranti scrittori e cantanti che, previa selezione, potranno entrare a far parte di due corsi già avviati. Il primo è dedicato alla scrittura di testi finalizzati alla messa in scena di opere teatrali. Il secondo riguarda il canto e dà la possibilità di entrare a far parte del coro di 50&Più Università per esibizioni in pubblico.

Auguri per i 50 anni di Matrimonio a

Mimino Parisi e Pina Galeota FEBBRAIO 2014

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INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIB ERO • C RAVENNA

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Per saperne di Più: 0544515707 - www.50epiu.it/ravenna

La dedizione è premiata

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er la loro attività ultradecennale nei settori del commercio, del turismo e dei servizi, la 50&Più di Ravenna ha conferito il titolo di Maestro del Commercio a 40 imprenditori. Nel corso della cerimonia è stato inoltre assegnato il Premio Speciale Aquila di Ferro, per l’impegno a favore della comunità ravennate, a Giordano Angelini, già sindaco di Ravenna, parlamentare e presidente della Sapir (Porto intermodale di Ravenna). «Lo sentiamo dire ogni giorno da qualche anno ormai: stiamo vivendo una delle peggiori crisi non solo nel nostro Paese ma in gran parte del mondo. Ma cosa dobbiamo fare: abbatterci e piangerci addosso?», ha detto il presidente della 50&Più di Ravenna, Ottavio Righini. «Sarebbe il modo peggiore di affrontare la crisi. Molti dei signori che noi oggi premiamo hanno vissuto gli anni del dopoguerra, non certo migliori di quelli di oggi. Loro ce l’hanno fatta! Certo, a costo di grandi sacrifici, ancora oggi indispensabili.

Ecco perché ci sentiamo di additarli quale esempio per i giovani di oggi».

Alla premiazione sono intervenuti il presidente provinciale della ConfCommercio di Ravenna, Graziano Parenti, il prefetto Bruno Corda, il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, il segretario generale della Camera di Commercio, Paola Morigi. Sono stati pre-

CASERTA

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miati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Santino Azara, Loredana Maria Benelli, Edda Bottighelli, Giovanna Lombardi, Attilia Molducci, Mario Morellato, Giordano Morelli, Andrea Savoia, Giuseppa Maria Tarantino, Arturo Trani, Claudio Zanellato; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Veniero Borghesi, Francesco Buscaroli, Giuseppe Campoli, Luciana Fabbri, Mario Faccani, Orestina Ghetti, Ermes Masotti, Mario Ravaglia, Vitaliano Salomoni, Agostino Severi, Daniela Tombetti; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Romano Amaducci, Viviana Antonelli, Michele Bagnari, Antonio Batani, Salvatore Candido, Giorgio Cellarosi, Maddalena Donatini, Giovanni Forastieri, Lino Ghinassi, Terenzio Medri, Renzo Montanari, Valter Ottaviani, Anacleto Pasi, Gianfredo Sangiorgi, Silvano Solaroli, Romano Tassi, Ida Tronconi.

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A teatro con 50&Più

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l gruppo è ormai collaudato e ben affiato. Gli attori sono sempre più bravi. Il pubblico lo sa e non manca agli spettacoli della compagnia teatrale di Caserta composta dai soci 50&Più. Diretti dal socio Peppe Zechender, la compagnia è stata recentemente impegnata nella rappresentazione dell’opera di Eduardo De Filippo Sogno di una notte di Mezza sbornia, presso il Teatro Don Bosco. Il pubblico,

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divertito, ha molto apprezzato la bravura e la spontaneità degli attori. Ringraziando gli spettatori per la partecipazione, il presidente della 50&Più di Caserta, Maria Pia Ciannarella, ha annunciato il prossimo appuntamento: il 9 aprile, sempre presso il Teatro Don Bosco. La Compagnia, con la regia dalla socia Mimma Luserta, porterà in scena la commedia È asciuto pazzo o’ parrucchiano, di Gaetano Di Maio.

GROSSETO

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Tre giorni di festa

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relibatezze enogastronomiche da varie parti del mondo all’annuale itinerario del gusto “Piazze d’Europa”, che si tiene nel centro storico di Grosseto.

Alla manifestazione, organizzata dall’Ascom Confcommercio di Grosseto, ha partecipato anche la 50&Più provinciale. Il taglio del nastro della sesta edizione di questa kermesse del buon cibo è avvenuto presso lo stand dell’Ascom con il direttore, Paolo Coli, e la partecipazione del sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, insieme a Gianni Lamioni, presidente della Camera di Commercio, Filippo Lombardelli, presidente dell’Ascom Confcommercio Grosseto, il presidente nazionale del sindacato Fiva, Errico Giacomo, e Alfio Franco Baraldi, presidente provinciale della 50&Più di Grosseto. “Piazze d’Europa” anche quest’anno si è confermata una sinfonia di sapori, colori, profumi. Una celebrazione delle tradizioni culinarie lunga tre giorni.

VERONA

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Alberghi solidali

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n patto all’insegna della solidarietà quello siglato fra il presidente della 50&Più provinciale di Verona, Marcellino Prati, e quello della locale Associazione Albergatori presieduta da Oliviero Fiorini. Grazie a questo accordo le strutture alberghiere potranno mettere a disposizione delle organizzazioni di volontariato materassi, mobili e qualsiasi altro materiale non più utilizzato, ma in buono stato.

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SPAZIO

O LIB ERO • CULTURA LIVORNO

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In piena attività

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ante le iniziative dell’associazione 50&Più di Livorno e di 50&Più Università. Prenderanno il via ben 15 corsi, tra vecchi e nuovi, mentre prosegue con grande successo l’esperienza del Coro, diretto dal baritono di fama internazionale, Graziano Polidori.

Grande interesse, inoltre, sta suscitando la nascita di una Compagnia stabile di teatro, diretta da Maila Nosiglia. Ecco i prossimi appuntamenti: il 15 febbraio secondo incontro con il Cineforum, tenuto da Vita Maria Nicolosi, nome di prestigio tra gli addetti ai lavori. Il giorno successivo, domenica 16 febbraio, alle ore 17.30, si terrà il quarto degli incontri dal titolo “Conversazioni”. In questo appuntamento si parlerà dell’arguzia sfrontata del Vernacoliere, il mensile di satira dialettale famoso in tutta Italia, con il direttore Mario Cardinali. Infine, venerdì 21 febbraio, secondo appuntamento con l’iniziativa “Nonni e nipoti, giochiamo insieme”: a confronto due generazioni così vicine e così lontane, che si ritrovano nella loro capacità di giocare. Animatore delle serate è l’attore Fabio Granchi.

MILANO

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50&Più non dimentica

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er tenere viva la memoria sulla strage di Piazza Fontana, avvenuta nel pomeriggio del 12 dicembre 1969, 44 anni fa, la 50&Più di Milano, in collaborazione con l’Associazione dei parenti delle vittime della strage ed Eventi studio, ha organizzato il consueto concerto presso la sede della Confcommercio di Milano. Un concerto emozionante affidato all’esibizione dei giovanissimi di Futurorchestra (Sistema Orchestre Giovanili), preparato e diretto dal Maestro Alessandro Cadario. Ha presentato la serata Maria Antonia Rossini, vice presidente vicario della 50&Più di Milano. Sono intervenuti: Paolo Silva, vice presidente Associazione Piazza Fontana, Maria Maino, presidente Futurorchestra, e Renato Borghi, presidente nazionale 50&Più. Tutti hanno sollecitato la necessità di tenere vivo il ricordo di quei terribili anni di piombo che hanno caratterizzato il decennio. Ha aperto la serata l’Inno Nazionale, suonato con molto calore dai giovani musicisti accompagnati dalla commossa partecipazione del pubblico. Il concerto ha anche celebrato la chiusura dell’Anno Europeo del Cittadino. L’Orchestra si è esibita suonando l’Inno ufficiale dell’Unione europea: il movimento finale della Nona Sinfonia di Beethoven, l’Inno alla gioia, scritto dal poeta Friedrich Schiller.

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INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • C VICENZA E ASIAGO

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Maestri del Commercio: una doppia premiazione

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uplici festeggiamenti alla 50&Più vicentina che ha conferito in due distinte cerimonie di consegna l’onorificenza di Maestro del Commercio ai soci imprenditori della provincia di Vicenza e dell’Altopiano di Asiago. » I “Maestri” di Vicenza Un invito all’ottimismo, a vedere sempre il “bicchiere mezzo pieno”, a non isolarsi, ma a impegnarsi nella società con spirito di altruismo. Questo il messaggio che ha caratterizzato la premiazione di 47 nuovi Maestri del Commercio da parte della 50&Più. Una cerimonia, aperta dalla relazione iniziale del presidente Fiorenzo Marcato, alla quale hanno partecipato Paolo Mariani, presidente della Camera di Commercio di Vicenza; Ernesto Boschiero, direttore di Confcommercio Vicenza, e monsignor Giuseppe Dal Ferro, presidente dell’Università Adulti-Anziani di Vicenza. A fare gli onori di casa il sindaco di Vicenza, Achille Variati.

«La valorizzazione del rapporto umano - ha detto il presidente Marcato -, la capacità di ascolto che si traduce in spirito di servizio, il senso di responsabilità verso la comunità, sono qualità che hanno portato i nostri imprenditori ad essere un valido punto di riferimento nelle città e nei quartieri, così come nei piccoli paesi, magari di montagna». E proprio il riconoscimento di questa intima connessione tra impresa e benessere per la società dovrebbe portare la politica «ad esaltare lo spirito positivo di questi imprenditori. A non scoraggiarli con scelte politiche discutibili che li danneggiano, salvaguardandoli dall’abusivismo imperante e dalla concorrenza sleale».

La cerimonia di premiazione ha vissuto momenti molto intensi, in particolare quando sono stati insigniti del titolo di Maestro del Commercio tre operatori con ottanta anni di età, e alle spalle anche più di sessant’anni di attività nel Terziario. «Giornate come questa scaldano il cuore», ha affermato Paolo Mariani, presidente della Camera di Commercio di Vicenza. «I nostri Maestri - ha sottolineato a tal proposito il presidente Marcato - sono una risorsa di esperienza, capacità e competenza. Va data loro la possibilità di mantenere un ruolo attivo, valorizzandoli in una società dove la vita media si è fortunatamente molto allungata». Basti pensare che nella provincia di Vicenza gli ultraottantenni sono circa 47mila (il 5,5% della popolazione), di cui 216 ultracentenari.

Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Piero Lino Baruffato, Luigino Da Meda, Danilo De Maria, Annalisa Fosser, Flavia Pellizzaro, Mario Piazza, Gianmario Sannipoli, Ileanna Xausa; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Pierantonio Concato, Maria Lucia Costeniero, Renato Dall’Armellina, Guerrino Donello, Cesare Ferro, Giacomino Fin, Severino Girardi, Anna Maria Grazian, Benedetto Patuzzi, Giovanni Prati, Silvio Rizzi, Roberta Soso, Bruno Spinella, Giacomo Trevisan, Maria Luisa Zandonà, Loredana Zavagnin, Luciana Zenere, Tiziana Zenere, Luigi Ziggiotti; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Luciano Battaglin, Giovanni Beltramello, Giancarlo Campagnolo, Bertilla Cattelan, Gilberto Cracco, Bruno Daminato, Gastone Galeazzo, Giuseppe Galvanin, Angela Guarda, Umberto Mantese, Riccardo Martinello, Umberto Maset, Bruna Matteazzi, Margherita Meneguzzo, Ernesta Piccini, Renato Ponza, Francesco Rizzo, Giuseppe Sandri, Enzo Xotta, Ivano Zanchetta. » I “Maestri” dell’Altopiano di Asiago Amici, parenti, colleghi e autorità hanno partecipato alla premiazione dei Maestri del Commercio dell’Altopiano di Asiago. La suggestiva cerimonia si è tenuta nella Sala delle Maschere della Comunità Montana. Fra i premiati anche due soci di 50&Più con ben 60 anni di attività e 87 anni di età. Sono intervenuti alla cerimonia i sindaci e assessori degli otto Comuni dell’Altopiano. Dopo l’intervento del presidente provinciale 50&Più, Fiorenzo Marcato, che ha sottolineato la capacità professionale e altruistica dei Maestri, “risorsa preziosa per la collettività”, hanno preso parola il vicepresidente dalla Comunità Montana, Andrea Benetti, e il sindaco di Asiago, Andrea Gios. Ambedue hanno espresso la loro riconoscenza per il servizio offerto alla gente di montagna in periodi difficili come quello odierno. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Severo Lievore, Adelina Menegatti; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Paola Benetti, Ivana Bortoli, Vittorio Dal Sasso, Franca Frigo, Giovanni Rigoni, Fabrizio Scaggiari, Miriam Spiller; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Ezio Angius, Angela Boschiero, Bernardo Brazzale, Antonio Carli, Camilla Finco, Maria Luisa Rigon, Giorgio Rigoni, Rosanna Rossi, Carlo Sostizzo, Corrado Spagnolo, Giancarlo Stella.

I Maestri del Commercio della provincia di Vicenza premiati con l’Aquila d’Argento.

Il gruppo dei Maestri del Commercio dell’Altopiano di Asiago.

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O LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO

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LE SEDI PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Castello, 4 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 96 Napoli - Piazza Carità, 32 Salerno - Corso Garibaldi, 23 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 102 Reggio Emilia - Via Gianna Giglioli Valle, 10 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via San Nicolò, 7 Udine - Viale Duodo, 11 Lazio Frosinone - Via Aldo Moro, 493 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via G.G. Belli, 28 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via Ceccardi, 1/10 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via Fontevivo, 19/F Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 137 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Manzoni, 4 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 11/M Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 45 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Corso Cavour, 85

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122445 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0403720169 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761327701 Telefono 010543042 0183275334 01875985216 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376231207 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via Santo Spirito, 24/B Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Quarto, 2 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Viale Magna Grecia, 119 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 69 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Grande, 150 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via Santa Trinità, 28 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Galleria Odeon, 31- Banchi di Sopra Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Regione Borgnalle, 12 Veneto Belluno - Via Cipro, 13 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H

0721698224 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 017166661 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 0507846635 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502

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le Barbabietole

SAPORI & COLORI CUCINA VEGETARIANA

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I vari pigmenti colorati di frutta e ortaggi racchiudono in sé sostanze benefiche che aiutano a mantenersi in salute, proteggendo il nostro organismo da diverse patologie

Viola, UN COLORE DEL

DI M ARINA

BENESSERE

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PASTA ALLE BARBABIETOLE

LE CULOTTE ROSÉ

CEPEDA FUENTES

olti personaggi del passato si sono dichiarati vegetariani perché contrari all’uccisione degli animali, come il grande Leonardo da Vinci che, nel XV secolo, dichiarava: «Fin da giovane ho smesso di mangiare carni, e ritengo che verrà un tempo in cui considereremo l’uccisione di un animale con lo stesso biasimo con cui consideriamo oggi quella di un uomo».

Un altro celebre personaggio vegetariano, più vicino a noi, è Albert Einstein che, convinto, affermava che «il vegetarianesimo può incidere in modo favorevole sul destino dell’umanità».

Ma, aldilà dei motivi etici o filosofici, è stato ormai dimostrato che un’alimentazione prevalentemente vegetariana favorisce la longevità in salute.

Inoltre, scegliere frutta e verdura tenendo conto dei loro colori e della loro stagionalità, dovrebbe essere la prima regola da seguire. Prendiamo, ad esempio, i colori viola, nero o bluastro che presentano, fra gli altri,

Ingredienti 350 gr di pasta corta (paccheri o farfalle) 2 grosse barbabietole rosse cotte 1 scalogno 1/2 bicchiere di latte intero 1 confezione (100 ml) di soia liquida 4 cucchiai di parmigiano grattugiato olio extravergine d’oliva pepe verde macinato sul momento sale

30 minuti circa

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circa 360 Kcal ogni 100 gr Un rosato frizzante d’Oltrepò Pavese o un prosecco fresco

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alcuni tipi di carote, rape, barbabietole, patate, melanzane, uva, more, mirtilli, ribes, prugne o susine e la varietà di fichi neri. Ebbene, una simile tonalità è dovuta al contenuto di sostanze naturali chiamate “antociani”: pigmenti idrosolubili, appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, che hanno forti proprietà antiossidanti in grado di apportare benefici al microcircolo e al cuore in particolare. Gli “antociani” abbondano in uva e mirtilli, frutti che agiscono come potenti antiossidanti nei confronti delle cellule del nostro organismo e ci proteggono dal rischio di cancro, ictus e patologie cardiache.

Oggi ci soffermiamo sulle barbabietole cosiddette “rosse” (sebbene il loro colore tenda proprio al viola) perché, grazie a studi condotti in Grecia nel 1983 e pubblicati sull’International Journal of Cancer, si ritiene possano contrastare il tumore al colon.

Inoltre, questi ortaggi contengono preziose sostanze che facilitano la diuresi, la digestione, il funzionamento del fegato e l’abbassamento del colesterolo.

Come tutte le radici, contiene molti sali minerali, in particolare magnesio, fosforo, calcio, potassio e ferro, molto utili sia per gli amanti dello sport sia per chi soffre di anemia, specialmente se assunto sotto forma di succo fresco. Studi condotti in Inghilterra dalla The London School of Medicine hanno inoltre dimostrato che berne quotidianamente circa mezzo litro

«La barbabietola rossa appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae ed è coltivata nei Paesi temperati durante i mesi caldi» diminuisce l’ipertensione.

La presenza di vitamina C apporta, invece, benefici al nostro sistema immunitario rafforzandolo; e l’acido folico, in unione con la betaina (un aminoacido), rinforza i vasi capillari contribuendo a mantenere in salute il sistema cardiocircolatorio. Le barbabietole rosse sono caratterizzate anche

da un basso potere calorico (43 Kcal/100 gr), dovuto anche all’elevata concentrazione d’acqua. Alto è anche il contenuto in fibre.

Ma, essendo particolarmente ricche in acido ossalico, sono controindicate nel caso di calcolosi renale. Per l’elevato contenuto di zuccheri, poi, se ne sconsiglia il consumo eccessivo in caso di diabete.

In Italia la barbabietola rossa, detta anche “barbabietola da orto”, si coltiva soprattutto nella zona di Chioggia, dove ha una particolare precocità e può raggiungere due produzioni annuali: una primaverile ed una autunnale; mentre in altre zone la produzione è solo estiva.

In cucina si utilizza soprattutto sotto forma di insalate, con noci e cipollina fresca. Ottima, inoltre, come accompagnamento al salmone affumicato, affettata molto sottile e condita con limone oppure con alcune gocce di aceto balsamico di Modena. Ma anche un semplice piatto di pasta può diventare “esotico” condito con le barbabietole rosse.

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PER INFORMAZIONI E CURIOSITÀ SCRIVI A: redazione@50epiu.it

Preparazione

In un litro d’acqua calda sbollentare per 5 minuti le barbabietole: scolarle e farle raffreddare tenendo da parte l’acqua. Soffriggere in una padella capiente lo scalogno tritato finemente in 2 cucchiai d’olio e, quando sarà appena dorato, aggiungere le rape rosse tagliate a dadini: insaporire bene, salare e pepare. Frullare il tutto con il minipimer e aggiungere a poco a poco il latte, fino ad ottenere una salsa cremosa. Rimettere la salsa nella padella già utilizzata, aggiungere la soia liquida e far addensare a fuoco lento: se necessario aggiungere un po’ di latte e aggiustare il sale. Cuocere la pasta al dente nell’acqua delle barbabietole, scolare e mantecare qualche minuto in padella con la salsa rosé. Aggiungere il parmigiano grattugiato, una spruzzatina di pepe verde macinato sul momento e servire subito.

Curiosità Il popolare attore Ugo Tognazzi era anche un ottimo cuoco che aveva però il “vizietto” francese di aggiungere panna a molte delle sue ricette rendendole più caloriche, come nelle sue “Farfalle fuxia” con barbabietole. La ricetta da lui ideata si trova nel sito www.ugotognazzi.com. Negli anni Ottanta la pasta con le barbabietole e la panna, col nome di Culotte rosé era uno dei piatti alla moda di un ristorantino romano “alternativo”, ormai scomparso, dell’antico quartiere della Suburra: ho preferito rivisitare e alleggerire la ricetta originale, sostituendo anche la panna da cucina con la soia liquida, in vendita in molti supermercati.

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PREVIDENZA

COMMERCIANTI:

TORNA L’INDENNIZZO A CHI CESSA L’ATTIVITÀ

«Una prestazione utile a chi, chiudendo definitivamente il proprio esercizio commerciale, resta in attesa di pensione» [ DI

GIANNI TEL ]

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n indennizzo pari a poco più di 500 euro al mese. Ecco a quanto ammonta il trattamento per gli operatori commerciali che decidono di cessare l’attività. Il beneficio, già previsto dal 1996 e di cui la categoria ha potuto usufruire fino al 31 dicembre 2011, è stato ripristinato con la Legge di Stabilità 2014 (Legge n. 147 del 2013, comma 490). Un atto fortemente voluto dalla Confcommercio, vista la persistente crisi del settore. La prestazione funziona come un ammortizzatore sociale, per accompagnare fino alla pensione coloro che lasciano definitivamente l’attività. L’opportunità è stata nuovamente prevista fino al 31 dicembre 2016 e le istanze possono presentarsi fino al 31 gennaio 2017. Non è assistenza a carico dello Stato, ma autogestione. La concessione dell’indennizzo viene finanziata - fino al 31 dicembre 2018 - con la maggiorazione dello 0,09% dell’aliquota contributiva prevista per i commercianti in attività iscritti all’Inps.

cessato o cesseranno l’attività entro il 31 dicembre 2016, abbiano più di 62 anni di età, se uomini, o più di 57 anni, se donne, e vantino un’iscrizione al momento della cessazione dell’attività per almeno 5 anni, in qualità di titolari o collaboratori, nella gestione degli esercenti attività commerciali istituita presso l’Inps. Sono necessari altresì: • la cessazione definitiva dell’attività; • la riconsegna dell’autorizzazione per l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (nel caso in cui quest’ultima sia esercitata con l’attività di commercio al minuto); • la cancellazione del titolare dell’attività dal Registro delle Imprese; • la cancellazione del titolare dal Registro degli Esercenti il Commercio per l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; • la cancellazione dal ruolo provinciale degli Agenti e Rappresentanti di Commercio.

Incompatibilità del beneficio »SonoDestinatari »L’indennizzo tutti coloro che esercitano, titolari o è incompatibile con attività di lacollaboratori, l’attività commerciale al minuto in sede fissa o ambulante, i gestori di bar e ristoranti, gli agenti e rappresentanti di commercio.

Requisiti e condizioni »È necessario che gli interessati che hanno 56 I

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voro autonomo o subordinato e la corresponsione del beneficio termina dal primo giorno del mese successivo a quello in cui sia stata ripresa l’attività lavorativa, dipendente o autonoma. Il beneficiario deve comunicare all’Inps la ripresa dell’attività entro 30 giorni dal suo verificarsi. A sua volta l’Inps deve

effettuare i controlli sul rispetto della norma.

Misura, durata e modalità di erogazione »L’indennizzo compete dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e fino al momento in cui si potrà percepire la pensione di vecchiaia. Ciò significa che, rispetto al passato, l’indennizzo avrà una durata superiore ai tre anni, visto che l’assegno dovrebbe essere erogato fino al momento di accesso alla pensione. Ma su quest’ultimo aspetto il condizionale è d’obbligo, in quanto è necessario attendere che si pronunci prima il Ministero del Lavoro e poi l’Inps con la circolare applicativa.

L’importo - pari quest’anno a 501 euro mensili - è identico al trattamento minimo di pensione concesso dall’Inps ai commercianti iscritti alla gestione. L’Istituto ritiene che la titolarità di un trattamento pensionistico non impedisca la concessione dell’indennizzo. In una situazione del genere potrebbero trovarsi i titolari di assegno di invalidità, di pensione di anzianità, nonché le vedove ed i vedovi che hanno una rendita di reversibilità. Per ottenere la prestazione occorre inoltrare all’Inps un’apposita domanda. I periodi in cui viene riscosso l’assegno si considerano come lavorati ai fini della pensione. Attenzione però: la contribuzione figurativa si somma a quella di lavoro solo per raggiungere il diritto, in quanto lo scopo della prestazione è di evitare che

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LA PEREQUAZIONE PER IL 2014 (1)

Importo pensione (mese di dicembre 2013)

Fino a 1.486,29 euro Tra 1.486,30 e 1.504,13 euro Tra 1.504,14 e 1.981,72 euro Tra 1.981,73 e 2.003,12 euro

PENSIONI SUPERIORI AL MINIMO: NUOVO CRITERIO DI RIVALUTAZIONE

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n questi ultimi 15 anni, l’adeguamento al costo della vita (la cosiddetta perequazione automatica) per i pensionati con importi superiori “al minimo” è stato oggetto di particolari attenzioni da parte del legislatore che ha rivisto le regole allo scopo di aggiustare i conti pubblici. Per il biennio 2012/2013, già chiuso, la manovra “Monti/Fornero” del 2011 aveva stabilito che la rivalutazione andasse riconosciuta esclusivamente alle pensioni di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo Inps, cioè nella misura del 100% sulla quota di pensione non superiore a 1.443 euro mensili.

La rivalutazione con il vecchio criterio Dal primo gennaio di quest’anno la situazione dei pensionati riguardo la perequazione sarebbe dovuta ritornare alle regole ordinarie, stabilite con la Legge finanziaria del 1999, cioè in base ai seguenti scaglioni: • sulla quota di pensione fino a tre volte il trattamento minimo Inps con il tasso di aumento pieno, cioè al 100% (per il 2014 si sarebbe dovuto applicare l’1,2% pieno); • sulla quota di pensione superiore a tre volte e fino a cinque volte il minimo Inps con il tasso al 90% (per il 2014 si sarebbe dovuto applicare l’1,08%, cioè il 90% di 1,2%); • sulla quota di pensione superiore a cinque volte il minimo Inps con il tasso al 75% (per il 2014 si sarebbe dovuto applicare lo 0,90%, cioè il 75% di 1,2%).

Per esempio, su una pensione mensile lorda di 2.000 euro, la rivalutazione 2014 sarebbe dovuta avvenire in questo modo: - 1,2% sulla quota di pensione fino a 1.486,29 euro (tre volte il minimo Inps); - 1,08% su 513,71 euro (quota di pensione superiore a tre volte il minimo Inps).

Tra 2.003,13 e 2.477,15 euro Tra 2.477,16 e 2.499,44 euro Tra 2.499,45 e 2.972,58 euro Tra 2.972,59 e 2.990,42 euro Oltre 2.990,42 euro

PREVIDENZA

il commerciante con pochi versamenti possa restare senza reddito e pensione.

Si consiglia, data la non semplice procedura, di rivolgersi agli uffici del Patronato 50&PiùEnasco i quali, gratuitamente, dopo un’attenta verifica dei requisiti, possono provvedere alla predisposizione dell’apposita domanda e all’inoltro presso l’Inps.

Aumento in percentuale (perequazione al tasso dell’1,2%)

1,2% (100% tasso Istat) Aumento che garantisce una pensione pari a 1.504,13 euro 1,14% (95% tasso Istat) Aumento che garantisce una pensione pari a 2.003,12 euro 0,90% (75% tasso Istat) Aumento che garantisce una pensione pari a 2.499,44 euro 0,60% (50% tasso Istat) Aumento che garantisce una pensione pari a 2.990,42 euro 0,48% (40% tasso Istat). La rivalutazione è applicata fino all’importo complessivo di 2.990,42 euro (invece la quota eccedente tale importo non subisce incrementi)

(1) Tasso Istat di rivalutazione dell’1,2%.

Il nuovo criterio 2014 La Legge di Stabilità 2014 (Legge n. 147 del 2013, comma 483) ha sostituito questo criterio con un altro a cui ha dato validità di un triennio, cioè per gli anni dal 2014 al 2016. A partire da quest’anno, dunque, la rivalutazione si applica per ogni singolo beneficiario in funzione dell’importo complessivo delle pensioni ad un tasso unico individuato dalla classe a cui appartiene la pensione (o la somma di più trattamenti): • al 100% sulle pensioni d’importo complessivamente fino a tre volte il trattamento minimo Inps; • al 95% sulle pensioni d’importo complessivamente superiori a tre volte e fino a quattro volte il minimo Inps; • al 75% sulle pensioni d’importo complessivamente superiori a quattro volte e fino a cinque volte il minimo Inps; • al 50% sulle pensioni d’importo complessivamente superiori a cinque volte e fino a sei volte il minimo Inps; • al 40% sulle pensioni d’importo complessivamente superiori a sei volte il minimo Inps, ma senza rivalutare la quota di pensione d’importo superiore a sei volte il minimo Inps (anno 2014); • al 45% sulle pensioni d’importo complessivamente superiori a sei volte il minimo Inps (anni 2015 e 2016).

In altre parole, una volta individuato in quale classe ricade il beneficiario (considerando tutte le pensioni di cui sia titolare), è al relativo tasso che viene applicata la rivalutazione.

La tabella che si riporta indica le fasce di importo mensile e la relativa rivalutazione spettante per il 2014.

Riprendendo l’esempio precedente (vecchio criterio di rivalutazione), in base al nuovo criterio il pensionato che percepisca una o più pensioni per un importo complessivo pari a 2.000 euro mensili lordi ha diritto ad una rivalutazione per l’anno 2014 dell’1,14%.

L’intero importo di pensione viene rivalutato in base a tale tasso, mentre con il vecchio criterio degli scaglioni la rivalutazione sarebbe stata superiore, cioè dell’1,2% almeno fino a 1.486,29 euro mensili.

Continuare a tagliare le pensioni sia con il blocco della perequazione e sia con il contributo di solidarietà, fa salire la pressione tributaria complessiva fino al 61%, senza peraltro soddisfare l’annunciato obiettivo di togliere ai ricchi per dare ai poveri. Questi continui inganni distruggono il valore sociale della previdenza e non danno fiducia a quelli che oggi lavorano e versano contributi per garantirsi un futuro, senza avere nessuna certezza, come dimostrano gli esodati. Questi provvedimenti allontanano i giovani dalla cultura previdenziale che dovrebbe essere un pilastro di un Paese evoluto. Il Governo deve porsi ben altri obiettivi, la reiterazione di politiche pseudo-distributive non risolve il problema di un’Italia che non cresce. Continuando di questo passo, se non si crea nuova ricchezza, non ci sarà più nulla da distribuire.

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FISCO

LA NOTIFICA DELL’AVVISO BONARIO: È VALIDA OPPURE NO?

«I giudici della Suprema Corte confermano l’orientamento della Cassazione: viene inviata solo in caso sussistano incertezze su aspetti rilevanti della dichiarazione» [ DI

ALESSANDRA DE FEO ]

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ulla validità della riscossione della cartella di pagamento sono sorti non pochi dibattiti; soprattutto sulla funzione svolta dal cosiddetto “Avviso Bonario”. In materia, i giudici della Suprema Corte sono tornati a pronunciarsi con due interventi, fra di loro diversi, sulla validità della cartella di pagamento non preceduta dalla comunicazione di irregolarità (l’Avviso Bonario), confermando quanto desumibile dall’ultimo orientamento della Cassazione: per gli Uffici non è obbligatorio procedere all’invio della predetta comunicazione, se non sussistono incertezze su aspetti rilevanti della dichiarazione oggetto del controllo, il tutto come prevede l’art. 6 della Legge 27 luglio 2000, n. 212 (cosiddetto Statuto del Contribuente). È emerso da tempo che gli Uffici preposti alla riscossione delle imposte omettono di far conoscere l’esito della loro attività quando, a seguito dei controlli, non emergono errori o incongruenze ma sono unicamente omessi versamenti totali. Del resto, la norma che disciplina la liquidazione delle imposte dovute in base alle dichiarazioni del contribuente, non prevede in nessun modo l’obbligo dell’Ufficio di comunicare il risultato della liquidazione, se non quando questo è diverso da quanto indicato dal contribuente.

Lo spirito intrinseco della legge sull’Avviso Bonario viene ribadito ed evidenziato dai giudici della Cassazione nelle sentenze n. 14376, del 7 giugno 2013, e n. 19664 del 27 ago-

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«Per l’Agenzia delle Entrate non è impugnabile, in quanto non contiene una pretesa tributaria definitiva»

sto 2013, dove viene affermato che lo Statuto del Contribuente non impone obbligatoriamente il contraddittorio, quando non emergono incertezze interpretative. Infatti, l’art. 6 pone l’obbligo del contraddittorio preventivo solo se esistono rilevanti incertezze.

L’Avviso Bonario »Anche sulla natura di questo atto molto è

stato detto sia in giurisprudenza che nella prassi, tanto che l’Agenzia delle Entrate è intervenuta precisando che questa comunicazione, non contenendo una pretesa tributaria definitiva, non è da considerarsi atto impugnabile presso le competenti Commissioni Tributarie Provinciali, ma ha la mera funzione di invitare il contribuente a fornire elementi chiarificatori alle anomalie riscontrate (Risoluzione del 22 ottobre 2010, n. 110/E).

Modalità di notifica »Quanto detto sopra non deve essere inter-

pretato come svilente il contenuto e l’importanza dell’avviso. Ciò anche per le implicazioni che saranno dette in seguito. Infatti,

proprio perché l’avviso riveste un importante ruolo nei rapporti tra il contribuente e gli Uffici finanziari, la normativa ha imposto all’Amministrazione finanziaria di notificarlo a mezzo di lettera raccomandata semplice (prima del 2007, era richiesto un maggiore rigore prevedendo anche che fosse con ricevuta di ritorno), o in forma telematica all’intermediario che ha inviato la dichiarazione.

In ogni caso, qualora dovessero sorgere contestazioni, l’Ufficio ha l’onere di provar l’avvenuta notifica.

Sanzioni »Le implicazioni dell’Avviso Bonario sono importanti e soprattutto il riceverlo, il leggerlo attentamente e il risolvere la questione con il fisco in quella sede, in quanto ha degli importanti e rilevanti effetti. Infatti, dalla lettura dell’avviso si può arrivare, fondamentalmente, a due risultati: • l’avviso è errato, per cui fornendo all’Ufficio la prova degli errori, viene annullato; • l’avviso è corretto. In questo caso è prevista una sanzione “di favore” del 10% invece dell’ordinario 30%.

In caso invece si trascuri l’avviso o non si paghi entro i 30 giorni dalla sua notifica, con l’iscrizione a ruolo e la notifica della cartella di pagamento, non solo aumenta il carico della sanzione, ma vi saranno anche gli aggi della riscossione, oltre agli interessi, nella misura del 4% annuo.

LIBRI

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«Il mondo è fatto per finire in un bel libro» Stéphane Mallarmé, Enque^te sur l’évolution littéraire, 1891

DI RENATO MINORE

COME FRATELLI

LETTERATURA DA VIAGGIO L’ITALIA DI DOMANI Un libro e otto porte sul futuro per una vita e un’Italia migliori.

Al termine di un tour da ben 107 incontri, Beppe Severgnini lo legge ad alta voce: stiamo parlando di Italiani di domani, ora in audiolibro (Emons, euro 14,90).

LETTURE “REGALI” Cosa succede quando una regina, anzi la Regina per antonomasia, Elisabetta II d’Inghilterra, scopre casualmente il piacere della lettura? Lo humour di Alan Bennett ne La sovrana lettrice è affidato alla voce di Paola Cortellesi, Emons, euro 9,30).

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E-BOOK: SPLENDORE DI MARGARET MAZZANTINI Edizioni Mondadori

Andrea Carraro Barbera editore - 252 pagine euro 16,90

GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

Inseparabili, pur tra incomprensioni e fraintendimenti, tra le profonde mutazioni degli ultimi decenni. Due vite che continuamente si sfiorano e s’intrecciano, sono quelle sulla scena di questo libro di Carraro.

Una accanto all’altra, da sempre, dai giorni di una assai germinativa “confidenza inaspettata”, durante gli erotici furori adolescenziali confidati l’uno all’altro. Nella Roma che dagli anni Settanta arriva fin quasi a oggi, Dario e Andrea hanno vissuto il tempo di una continua, talora tormentata amicizia che li ha portati a muoversi tra esperienze spesso condivise di ogni tipo. Di vita, di sentimenti, di passioni, di disagi.

E in mezzo ad un gruppo di “pariolini di seconda scelta, ma pur sempre pariolini”: è la comunità, il “branco” dove maturano i sentimenti gli stili di vita, le scelte, i riti collettivi, i caratteri, le violenze e le sopraffazioni. Dopo tanti lavori, Dario alla fine è diventato un piccolo guru, conosciuto e discusso, predica la fantasiosa idea di una piccola trasgressione religiosa, a suo modo anche “spettacolare”. Andrea

è uno scrittore; è l’Andrea che, prendendo come oggetto privilegiato il suo amico d’infanzia, sta scrivendo un romanzo che si chiama proprio Come fratelli. In esso racconta non solo l’amico, le sue peregrinazione alla ricerca di un impossibile ubi consistam, ma anche se stesso, la propria adolescenziale e conformistica “ferocia da branco”. Connessa con quella di Andrea, la parabola di Dario è seguita nel suo mix di inerzie, riprese, cadute, piccole resurrezioni e catastrofe finale. Carraro a sua volta la rincorre con la laconicità della sua scrittura secca e penetrante che, sfiorando il reportage, approda al nudo referto di una “verità” di dolore e sconfitta.

Sono filastrocche, limaerick e nonsense i versi scritti da Lisciani, editore per l’infanzia e pedagogista che coltiva una vena creativa e poetica tra Scialoia e Lewis Caroll. Scherzetti, piccole cattiverie, storielline che delineano il fondo di un mondo animale alla rovescia, dove domina l’ironia, il paradosso, una vena di cordiale buon senso e di stralunata surrealtà.

LA ROSA PROFONDA Jorge Luis Borges Adelphi - 154 pagine euro 13,00

GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

LA FILASTROCCA NON SI TOCCA! Giuseppe Lisciani Gallucci - 94 pagine euro 9,90 GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

Topi matti, uccelli scrittori, galline arzille, vecchi grilli, un piccolo incantevole zoo impegnato in imprese d’ogni tipo che vale la pena di raccontare. Un libretto delizioso, La filastrocca non si tocca!, per nonni e genitori che vogliono far divertire figli e nipoti, ma anche legittimamente divertirsi in proprio.

Nel 1973, per esprimere dissenso nei confronti di Perón tornato al potere, Borges abbandona l’incarico di direttore della Biblioteca di Buenos Aires.

Contemporaneamente le condizioni di salute di sua madre cominciano a declinare in maniera inesorabile: morirà nel 1975, dopo una lunga agonia.

A questo arco temporale appartengono i trentasei testi de La rosa profonda. Il senso della fatalità e di un destino «di brevi gioie e lunghe sofferenze».

I sogni come incubi e l’oblio che trasforma il passato in una soffitta stipata di arnesi inutili.

Unica possibile memoria è la poesia. E Borges è Borges anche come poeta, semplice, visionario, allucinato.

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dvd THRILLER

CHA CHA CHA

Regia di Marco Risi con L. Argentero, E. Herzigova, C. Amendola, P. Delbono, S. Shapiro

GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

Roma ai nostri giorni. Una Roma cinica e grigia degli intrighi, degli affari sporchi, delle intercettazioni.

Qui, da un incidente stradale che coinvolge un ragazzo di sedici anni, partono le indagini di Corso (Luca Argentero), un ex poliziotto che non è convinto dalla dinamica. Lo stesso giorno viene ritrovato il cadavere di un ingegnere che avrebbe dovuto dare il via all’appalto per un mega centro commerciale. I due fatti sono così lontani l’uno dall’altro? Marco Risi, costruisce un giallo un po’ “vecchia” maniera, in cui niente è mai ciò che sembra. Come nella vita.

FANTASCIENZA

ELYSIUM

Regia di Neill Blomkamp con M. Damon, J. Foster, S. Copley, A. Braga, D. Luna

GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

Nel 2154 esistono due classi di essere umani: i benestanti che vivono su Elysium, un’incontaminata stazione spaziale, e il resto della popolazione che vive nel sovrappopolato e disastrato pianeta Terra.

L’unico capace di portare equilibrio tra questi due mondi è Max (Matt Damon) che, con la vita appesa a un filo, affronterà una pericolosa missione contro il Segretario di Elysium, Delacourt (Jodie Foster), e le sue forze armate. Ancora una volta, dopo District 9, il regista Blomkamp costruisce un film in apparenza fantascientifico, in realtà molto ancorato alla cronaca quotidiana.

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DI ALESSANDRA MICCINESI & PEDRO ARMOCIDA

RECENSIONI cinema MONUMENTS MEN regia di George Clooney con Matt Damon, Cate Blanchett, Bill Murray, John Goodman, Bob Balaban e Jean Dujardin Genere: drammatico GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

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n dramma a sfondo bellico per il nuovo film scritto, diretto e interpretato da George Clooney, che mescola la Storia ai toni della commedia per raccontare la missione di otto uomini disposti a tutto, pur di salvare i capolavori dell’arte messi a repentaglio dalla follia di Hitler. Se è vero, infatti, che per cancellare un popolo si comincia con lo spazzarne via la cultura, il film tratto dal libro The Monuments men: Allied Heroes, Nazi thieves and greatest treasure hunt in history di Robert Edsel è e resta un prezioso monito per le nuove generazioni.

SOTTO UNA BUONA STELLA regia di Carlo Verdone con Paola Cortellesi e Tea Falco Genere: commedia GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

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entiquattresimo film per Verdone, che scaccia la malinconia e punta l’obiettivo della macchina da presa sui genitori assenti e sulle ripercussioni che questo comporta nella vita dei figli. Nel film il regista si ritaglia la figura di un padre ricco ed egoista, che in seguito a un crack finanziario si ritrova a vendere quadri e arredi per sopravvivere. Ma, per dirla con Verdone, «più l’appartamento si smonta, più il rapporto coi figli si ricostruisce». A complicare le cose, l’arrivo di una vicina di casa con mille problemi. Finale ottimista, con sguardo positivo sul futuro.

SAVING MR. BANKS regia di John Lee Hangcock con Colin Farrell, Paul Giamatti, Margareth Goff e Jason Schwartzman Genere: biografico GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

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a vera storia di come Walt Disney, dopo 14 anni di tentativi, riuscì ad ottenere i diritti di sfruttamento di Mary Poppins e a trasformare il romanzo di Pamela Lyndon Travers in un lavoro da 5 premi Oscar. Svelare i segreti di lavorazione del film sulla tata più amata dai bambini farà amare ancora di più una pellicola diventata di culto nell’empireo Disney.

A vestire i panni del lungimirante zio Walt c’è Tom Hanks, mentre in quelli della scrittrice australiana la grandiosa Emma Thompson.

dvd

DRAMMATICO

PARKLAND

Regia di Peter Landesman con Z. Efron, J. Badge Dale, M. G. Harden, P. Giamatti, B. B. Thornton GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

Il film ripercorre le vicende di Dallas, in Texas, del 22 novembre 1963, giorno in cui fu assassinato John F. Kennedy. L’assassinio è stato analizzato - al cinema, in tv e sui libri - in molteplici aspetti, prediligendo la tesi del complotto. Il film d’esordio di Landesman prende tutt’altra strada con il racconto - inedito - di chi ebbe a che fare materialmente con l’attentato: i medici del Parkland Memorial Hospital, gli agenti di sicurezza, Abraham Zapruder la cui cinepresa a 8mm riprese l’assassinio, i familiari di Oswald.

COMMEDIA

TO BE OR NOT TO BE Regia di Ernst Lubitsch con C. Lombard, J. Benny, R. Stack, F. Bressart, L. Atwill

GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

È ora disponibile in dvd uno dei capolavori di Lubitsch che, a 71 anni di distanza, conserva intatta la sua forza dirompente con una comicità deliziosa e grottesca che mette in ridicolo Hitler e i nazisti. Il film racconta di Joseph e Maria Tura, capocomici di una compagnia teatrale polacca dopo l’occupazione tedesca del ‘39.

Quando il tenente Sobinski, spasimante di Maria, chiede loro aiuto per la causa della Resistenza, l’intera compagnia finisce al servizio di un esilarante complotto antinazista fatto di travestimenti e scambi di persona.

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musica TORINO

DI MILA SARTI & DARIO DE FELICIS

RECENSIONI teatro

musica MODENA

TRA IL CIRCO E LA VITA Torino, dall’11 al 16 febbraio

Dopo un successo europeo fatto di sold out, i Depeche Mode triplicano le date del loro ultimo tour in Italia. Martin Gore, Dave Gahan ed Andy “Fletch” Fletcher, leggende viventi dell’electrorock, sbarcano al Palaolimpico il 18 febbraio. Il Delta Machine Tour propone una scaletta di tutto rispetto con piccole perle provenienti dal periodo più cupo dei Depeche, come Black Celebration e Halo, miscelate con pezzi tratti dal loro ultimo lavoro in studio. Tutto è incorniciato da una suggestiva tecno-scenografia che richiama il logo del tour.

MONZA

FOTO SALVATORE PASTORE

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uno dei testi più noti di Raffaele Viviani, Circo Equestre Sgueglia, è in scena al Teatro Carignano con la regia di Alfredo Arias che, sulla scia dei suoi ricordi d’infanzia e dei sentimenti del commediografo partenopeo, allestisce uno spettacolo musicale grottesco e in maschera. Ambientato fra trapezi, giostre e baracconi, racconta le difficili vicende della famiglia proprietaria del circo, metafora universale di una società sventurata e precaria. Perché secondo il regista argentino: «Viviani ci trascina in un doppio gioco: un gioco che noi dobbiamo immaginare, quello della rappresentazione circense, e uno al quale assistiamo, quello della vita».

Info: 0115169555

DALLA PUGLIA CON PASSIONE Roma, dal 30 gennaio al 16 febbraio

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opo tanta televisione con interpretazioni straordinarie, all’Ambra Jovinelli arriva Giuseppe Fiorello con Penso che un sogno così... (regia di Giampiero Solari). Un appuntamento per ricordare e raccontare Domenico Modugno, Mimì, che con passione si avventurò dalla sua Puglia verso un mondo fatto di sogni fra musica, cinema e teatro. Stesso destino di Giuseppe Fiorello, altro ragazzo del Sud, che con autentico affetto gli dedica questo omaggio personale.

Info: 0683082884

Al Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” il 18 febbraio, irrompe il musical Frankenstein Junior, firmato dal grande Mel Brooks. La versione italiana è messa in scena dalla Compagnia della Rancia. Giampiero Ingrassia, che interpreta Frederick Frankenstein, guida una scalmanata banda di personaggi che si susseguono sul palco a ripetizione. Gotico e humor si fondono in una scenografia in bianco e nero che si contrappone ai colorati costumi degli attori. Una sera, a teatro, al grido del “Si-Può-Fare!”.

NAPOLI

DOPO IL SUCCESSO DI LONDRA Milano, dal 20 febbraio al 9 marzo

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ommedia scoppiettante e piena di colpi di scena, quella che arriva al Teatro Manzoni. Parliamo di Boeing Boeing, riproposta nella stessa edizione che ha trionfato a Londra e a Broadway e che vede protagonisti Gianluca Guidi e Gianluca Ramazzotti, Ariella Reggio e tre splendide interpreti di hostess straniere. Siamo negli Anni ’60 e assistiamo alle rocambolesche avventure di un architetto italiano che con successo lavora a Parigi, dove si destreggia fra tre fidanzate: una spagnola, una tedesca e un’americana. La pianificazione amorosa degli incontri funziona senza intoppi fino a una serata di follia e di... risate per tutti!

Info: 800914350

FOTO TOMMASO LE PERA

Quando si ascolta la voce della cantante e poetessa portoghese Lula Pena non si può rimanere indifferenti. Profonda, carismatica, conturbante. Lula Pena, in scena al Teatrino di Corte Villa Reale il 22 febbraio, canta il fado e va oltre al fado, rielaborando la tradizione canora portoghese. Il suo carattere riservato l’ha tenuta lontana dal business musicale; ne è la prova la pubblicazione di due soli album (1998 e 2010).

Nella sua voce e nei suoi testi, richiami di folk nord-americano e jazz, Beatles e Bob Dylan.

Virtuosismi di musica classica al Teatro di San Carlo il 15 e 16 febbraio. Si parte con Johannes Brahms ed il suo Concerto in Re maggiore per violino e orchestra; intimo e melodico all’inizio, vira in un finale dal vigore brillante. Dirige Yutaka Sado, accompagnato dal violino solista David Garrett. La seconda opera è la Sinfonia n. 8 in Sol maggiore di Antonín Dvořák, sempre diretto dal Maestro Sado. Le note costruiscono un corpo solenne ma di fondo, tra violini e archi, si intravede una romantica Boemia.

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CRUCIVERBA Lello ORIZZONTALI 1. Una procedura seguita in certe votazioni parlamentari; 13. L’Ambrogio popolare navigatore solitario; 18. Voci lamentevoli; 19. Sono pari nelle buche; 20. Pianta con cui si fa il pesto; 22. Germogliati; 23. Il fiume che ci ricorda il mulino di George Eliot; 26. L’...avversario di sempre; 28. Il creatore di Tarzan; 30. Abetaie... senza abeti; 31. Atmosfera in breve; 33. Il dolce dopo il dinner; 35. Vi nacque Albert Einstein; 36. Una canzone degli Abba; 37. Cuor di sportivo; 38. Immerge i metalli in bagni elettrolitici; 43. Sud Ovest; 44. Specialista di orecchie e gola; 50. Può generare mostri; 52. Iniziali di Fermi; 53. Evitare di occuparsi convenientemente; 54. Due lettere di Oblomov; 56. Isernia... sulle automobili; 58. Si dirigono a bacchetta; 59. Pesce d’acqua dolce; 61. Lo popolavano i Maya; 64. Idrogeno e azoto; 65. Il vestibolo delle antiche basiliche bizantine; 67. Si prepara per la guerra; 70. Battute... agrodolci; 72. La fine del toreador; 73. C’è quel di firma;

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74. L’apertura... fotografica; 76. Lo zinco nelle formule; 77. Correlativo di altre; 78. Beata e tranquilla; 79. La bella Megan del cinema; 80. Un muscolo che agisce sull’ossicino della lingua.

VERTICALI 1. La casa del biscione; 2. Cucchiaino da gelato; 3. Può esserlo un desiderio; 4. Sigla di Lucca; 5. Ha come simbolo un’omega; 6. Stringe in vita il kimono; 7. La fine della riforma; 8. Termine biblico per traditore; 9. Poco... nitido; 10. Fugano le tenebre notturne; 11. Calaf le dice di non piangere; 12. Il colore naturale d’una tela; 14. Autorizzò la guerra del Golfo; 15. Battute comiche; 16. Un celebre moschettiere; 17. È sempre pronta a scattare; 21. Il casato di Filippo Egalitè; 24. Immolare una vittima; 25. Disegni a fumetti affiancati; 27. Fu regina degli Ostrogoti; 29. Officine Meccaniche; 32. Il più grande chimico e filosofo del ‘900; 33. Il nome della Clery; 34. Il Rosewall grande tennista; 39. Confinano con i campani; 40. Il nome di Nuvolari; 41. Vale... Ricevuto per i piloti; 42. Può essere deformante; 45. È uno per gli inglesi; 46. Fu un famosissimo capo degli Apache;

47. Lo era Pergolesi per nascita; 48. Lo monta il burattinaio; 49. Dipartimento della Piccardia; 51. Il vero cognome di Madonna, la nota rockstar; 55. David regista e interprete del film True stories del 1986; 57. Ci prova ancora in un film di Allen; 60. Chi lo prende... si sente sollevato!; 62. Quello vitreo è contenuto nell’occhio; 63. Fiaccola; 66. Invece, al contrario; 67. Laos senza la prima; 68. Sta per spento; 69. Il Gazzè cantante; 71. Random Access Memory; 75. Mettono fine al lavoro; 77. Udine.

» soluzioni a pag. 66 TRIPLO INDOVINELLO Lionello » Le strategie del “Mister”

“Tu farai la punta, tu dal centro farai la manovra di aggiramento, tu annullerai eventuali contrasti”.

FALSA IDENTITÀ Favolino Sotto questo falso nome si nasconde una famosa attrice italiana del cinema e della Tv. Anagrammate le lettere che lo compongono e scoprirete chi è.

ISA FARINEI - LECCO

INDOVINELLI Favolino » La serva innamorata

Sgonnella sempre da mattina a sera, fedele nel servizio, e cosa vera, ma, certo, più di qualche cotta prese pel suo signore, eppure null’altro chiese.

» L’incendio del motore

È buffo!... Se si accende - dai e dai! per estinguerlo, dopo, sono guai, specie se manca il liquido occorrente, al fin ti resta un chiodo solamente.

» Preghiera

Tu mi chiami, Signore, ed io rispondo, al primo impulso, al tuo supremo appello; e vengo a te, Signore, piano piano, aprendoti il mio cuor fragile e vano.

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CHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI MINI CRUCIVERBA Lello 1

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ORIZZONTALI 1. Lo Stato dei Mormoni; 5. In mezzo alla camera; 7. L’istituto con il paniere; 9. Ispirata ad eroiche gesta; 12. Il quartiere di Genova noto per il basilico; 13. La città natale di Rita Hayworth; 16. Un’Ilaria attrice; 17. Chi la scrive è poeta; 18. L’Ebreo errante; 22. Una serie di formalità; 23. Il dittongo del pauroso; VERTICALI 1. Si cita con Cisl e Cgil; 2. Tribunale Speciale; 3. Una dea dell’Olimpo; 4. Importata dalla tradizione anglosassone è quell’ora felice; 6. Da tenera diventa avanzata; 8. La ghiandola del corpo umano più ricca di iodio; 10. Fu il gigante di Sequals; 11. Secolo... nelle abbreviazioni; 13. Autenticano le firme; 14. La sigla scritta sulla porta di un bagno pubblico; 15. Al centro del bikini; 19. Inizio di stagione; 20. Ma; 21. Le ultime vocali.

3, 9, 5 Lionello

STUZZICA CERVELLO

Enrico Diglio

TEST 1 Osservate attentamente le cinque figure a destra e dite come va completata, secondo logica, quella contrassegnata dalla lettera e) sotto riportata.

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TEST 2 Osservate attentamente a lato le sequenze di lettere e numeri e dite, seguendo un criterio logico da determinare, quali numeri sostituiscono i due punti interrogativi.

a) b) c) d) e)

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B G D H A

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?

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TEST 3 Osservate attentamente le seguenti cinque parole e dite quale di esse, secondo logica, può essere considerata “intrusa”.

INSEGNA, INSETTO, INSANA, INSALATA, INSACCARE TEST 4 Leggete attentamente la seguente frase e andate a pagina 66. Per la festa di fine anno, per i cinquemila abitanti del ridente paesino di Boscobello, posto a cinquecento metri di altezza e distante cinquanta chilometri dalla cittadina rivierasca di Mareazzurro, vengono allestiti cinquanta banchi in cui si vendono dolciumi, addobbi, giocattoli e pietanze di ogni tipo.

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R E L A Z I O N I P E R S O N A L I • L AV O R O • C O L L E Z I O N I S M O • P R O P O S T E • A F F I T T O • V E N D O

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ueste pagine sono dedicate a chi cerca un’amicizia, a chi vuole affittare, comprare o vendere immobili.

Qui potete assicurarvi un impiego o acquistare oggetti rari e curiosi». » Tutte le inserzioni sono pubblicate gratuitamente e non devono superare le 50 parole.

» Le modalità di invio sono due: A MEZZO POSTA

Le inserzioni devono essere indirizzate a 50&Più, Largo Arenula 34, 00186 Roma. Vengono accettate solo se firmate in modo leggibile e corredate della fotocopia del ON LINE documento d’identità del firmatario, fermo restando il diritto Nel sito www.50epiu.it è all’anonimato possibile inserire l’annuncio per chi ne faccia nella sezione “50&Più richiesta.

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amore se lo trovo. Sono solare e vorrei un uomo che mi faccia felice. Chiamami tesoro, ovunque tu sia. Telefonare al 3423021366.

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L’art. 6, comma 8, del D.L. 4/6/2013 n. 63, convertito nella L. 3/8/2013 n. 90, ha imposto di riportare negli annunci di vendita o di locazione di immobili, l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio globale o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente.

Lo stesso D.L. ha previsto, inoltre (art. 12), che in caso di violazione di tale obbligo, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro.

A tal proposito, evidenziamo che per la pubblicazione accetteremo solo annunci che riportino anche quanto previsto dal suddetto art. 6, comma 8.

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OroscoPIÙ

SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIONI • » di ALDEBARAN

AcquariO « GENE HACKMAN

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È il vostro mese. Il settore dei viaggi verrà illuminato da Mercurio, perciò potreste spostarvi per stabilire nuovi contatti con editori ed istituti vari.

VERGINE 24 ago. » 22 set.

Sarete brillanti e capaci di rendervi simpatici. Gioveranno i contatti con grandi palazzi (Enti, Comune, uffici statali, ecc.). Fortuna nel gioco e negli affetti.

Sarete comunicativi, con scambi di idee tra colleghi. Proteggetevi dai pettegolezzi. Ci sarà un probabile lavoretto a casa. Buone notizie per un familiare.

TORO 21 apr. » 20 mag.

Le cose andranno così bene che vi accorgerete di avere suscitato invidia in qualcuno. Buone notizie a casa e in famiglia. Proteggetevi dal freddo.

GEMELLI 21 mag. » 21 giu.

Avrete grande energia e buona parte di essa sarà utile nel lavoro. Saprete cogliere le migliori occasioni. Fate le cose una per volta: vi verranno meglio.

CANCRO 22 giu. » 22 lug.

Un mese movimentato, attivo e piacevole. Le Stelle vi renderanno ambiziosi ma non lasciate niente al caso. Progetti per un viaggio o un cambiamento.

LEONE 23 lug. » 23 ago.

Le persone potranno contare sul vostro buon senso. Nuove conoscenze potranno rendervi un favore in futuro. Qualche giorno in un istituto termale potrà giovarvi.

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Le Stelle hanno iniziato a regalarvi qualche gioia e soddisfazione. Proteggetevi da influenze, contagi e cibi non freschi.

Qualcuno vi amerà di più.

SCORPIONE 23 ott. » 22 nov.

Vi troverete bene con gli amici, i familiari e la gente in momenti mondani. Avvertirete il desiderio di rendere più attraente e bella la vostra casa. Brevi viaggi.

SAGITTARIO 23 nov. » 21 dic.

Le Stelle vi daranno combattività, pazienza e tenacia. Novità per il denaro. Una persona importante vi renderà un piacere. Non correte in macchina!

CAPRICORNO 22 dic. » 20 gen.

Venere vi farà circondare di gente affettuosa. Da proteggere un po’ di più lo stato di salute.

Vi serviranno calore e vitamine. Attenti al freddo.

PESCI

20 feb. » 20 mar.

Il Sole brillerà nella vostra casa e voi sarete positivi e più ottimisti. Una nuova attività vi attirerà e vi gratificherà di più.

Probabile un viaggio.

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La strategia del “Mister” = Il temperamatite - Il compasso - La gomma FALSA IDENTITÀ

Isa Farinei - Lecco = Elena Sofia Ricci INDOVINELLI

La serva innamorata = Il prete L’incendio del motore = Il debito Preghiera = L’ascensore REBUS (8, 7)

REBUS (3, 9, 5)

conta T TI; sta BI lì = Contatti stabili

U nave; ReC onda; SU ora = Una vereconda suora

Stuzzica cervello TEST 1 La figura e) va completata nel seguente modo: Essa, infatti, rispetta il criterio logico presente nelle altre quattro figure: le barre orizzontali di colore rosso superano sempre di un’unità le barre verticali azzurre, mentre le barre orizzontali di colore verde sono inferiori di un’unità a quelle verticali di colore azzurro.

TEST 2 I numeri che sostituiscono i due punti interrogativi sono, partendo da sinistra, 3 e 9. Essi rispettano il criterio logico presente nelle prime quattro sequenze: addizionando i primi due numeri di ogni sequenza, partendo da sinistra, si ha come risultato il numero corrispondente alla posizione nell’alfabeto della prima lettera, mentre la differenza tra i due seguenti numeri di ogni sequenza dà come risultato il numero corrispondente alla posizione nell’alfabeto della seconda lettera. Riepilogando: G

3

3+4=7

4

9

A

G occupa la posizione numero 7 nell’alfabeto

9-8=1

8

A occupa la posizione numero 1 nell’alfabeto

TEST 3 La parola che può essere considerata “intrusa” tra le cinque fornite è INSALATA. Essa, infatti, a differenza delle altre non permette di formare, una volte eliminate le prime tre lettere e inserita al loro posto la lettera L, un’altra parola.

L

LEGNA

INSEGNA

L LETTO L INSETTO

LANA L

INSANA

nessuna parola

L LACCARE

INSALATA

INSACCARE

TEST 4 Quanti sono i banchi che vengono allestiti nel paesino di Boscobello in occasione della festa di fine anno?

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