FEBBRAIO 2016

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Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.

Anno XXXVIII n. 2 Febbraio 2016 Euro 2.50 - I.P.

INCHIESTA

SOCIETÀ

SCIENZE

CONCORSO

I primi 40 anni delle radio libere

Ad ogni età il diritto di amare

Finalmente in pensione E adesso?

Italia in... Canto, al via la XVI edizione

Da sempre amate, seguite e dibattute

Per innamorarsi c’è sempre tempo

Tante buone pratiche per viverla al meglio

Insieme dal 18 al 20 marzo aspettando la finale


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IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 7. Zoom 8. Periscopio 74. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Giochi 93. Stuzzica cervello 94. Oroscopo 94. Soluzioni 95. Bacheca 96. Lettere

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inchiesta i

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12. 40 anni di Radio libere Amate, seguite, dibattute di Giada Valdannini

società 18. Innamorarsi ad ogni età

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Se il cuore batte a 70 anni di Anna Maria Melloni

anteprime

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www.50epiu.it

INDICE

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FEBBRAIO 2016

28

26. Un futuro premio Nobel? La bicicletta, strumento di pace di Giovanni Orso

__SOCIETÀ__ Figli unici, addio: la Cina raddoppia Dopo 36 anni le autorità cinesi abbandonano la restrizione del figlio unico di Romina Vinci

32. Susan Sarandon

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50. Sul Castello di Fumone

__le INTERVISTE__ Orhan Pamuk: a colloquio con il grande Premio Nobel La letteratura: lo strumento migliore per capire noi stessi di Renato Minore

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__SOCIETÀ__ Coworking: un “nuovo” spazio di lavoro Un migliore equilibrio vita-lavoro di Rita Nicosanti

Testimonial di bellezza a 69 anni di Elisabetta Rossi

46. I tesori di Castel Gandolfo Sul treno delle Ville Pontificie di Emanuele Mùrino Ad ottocento metri d’altezza di Ilaria Romano e Romina Vinci

56. L’infinito balletto del boia Dibattito sulla pena capitale di Adelaide Vallardi

59. Il treno dei desideri… Vita da pendolari in Italia di Daniela Floridia

89. Amici a quattro zampe Proteggiamoli da freddo e caldo di Valentina Ecca FEBBRAIO 2016 I 3


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viaggio

cultura 37. Libri 38. Arte 39. Teatro 40. Musica 41. Cinema

42. I 100 anni

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del National Park Service Tutti a lezione di natura di Loris Porcheri

Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

64. Depressione post pensione

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I consigli per evitarla e vivere meglio di Chiara Palma

67. Over 50 e Running 70. E il Big Ben finì sott’acqua Di asciutto rimarrà ben poco di Giovanna Dall’Ongaro

parliamo di... i

Correre senza limiti di età di Ilaria Romano

75. Spazio50 a cura di Luisella Berti

85. Fisco

eventi

di Alessandra De Feo

52. Italia in... Canto 2016

86. Previdenza

XVI edizione del Concorso canoro riservato agli over 50 di Luisella Berti

di Gianni Tel

98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più

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Credit foto: Ufficio Stampa Arthemisia, Agf, Corbis/Contrasto, Stephanie Gengotti, Masterfile, Emanuele Mùrino, Olycom, Paolo Sacchi, Matteo Sampaolo, Sintesi, Shutterstock, Shutterstock: Nick_Nick; Stocksnapper; Svetlana Jafarova; Sara De Marco; TonyV3112; Robert J. Daveant; lucarista; Melodia plus photos; saveriolafronza; anitasstudio; PlusONE; Foto per gentile concessione del National Park Service; Copyright Climate Central One Palmer Square, Suite 330 - Princeton, NJ 08542, www.runlovers.it/Ryan Bethke, www.caterpillar.rai.it/BikeTheNobel. Foto di copertina: Corbis/Contrasto. Illustrazioni: Enrico Riposati.

ANNO XXXVIII - n. 2 febbraio 2016 Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06 68134552 Per fax: 06 68139323 m@il: redazione@50epiu.it

Anno XXXVIII n. 2 Febbraio 2016 Euro 2.50 - I.P.

Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annuale euro 41,50 SOCIETÀ

SCIENZE

Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

scienze

INCHIESTA

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

CONCORSO

I primi 40 anni delle radio libere

Ad ogni età il diritto di amare

Finalmente in pensione E adesso?

Italia in... Canto, al via la XVI edizione

Da sempre amate, seguite e dibattute

Per innamorarsi c’è sempre tempo

Tante buone pratiche per viverla al meglio

Insieme dal 18 al 20 marzo aspettando la finale

Aderente a: Finito di stampare: 29 gennaio 2016

4 I 50epiu.it I FEBBRAIO 2016

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

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Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Fanucchi Antonio Pigozzi Maria Antonia Prati Marcellino Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.6872515 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Spedizione Poste Italiane SpA Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Si garantisce la riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’Editore. Le informazioni custodite nell’archivio dell’Editoriale 50&Più Srl verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati la rivista e gli allegati, anche pubblicitari (D. Leg.vo 196/2003 tutela dati personali). “Accertamento ADS richiesto per il periodo dall’1/01/2014 al 31/12/2014”

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


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UNA PROPOSTA SEMPLICE

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale FEBBRAIO 2016

NOTRE TEMPS È UN MENSILE FRANCESE dedicato alle persone in pensione o, come si dice ormai comunemente, ai Seniors. Con 200 pagine al mese di notizie, informazioni, giochi, inchieste ed approfondimenti e un editore di prestigio alle spalle, vanta più di 3 milioni e mezzo di lettori. Nei mesi scorsi, TROVARE DEL TEMPO una signora in là con gli anni ha PER ANDARE INSIEME scritto alla rivista una lettera chieA UN ANZIANO ANCHE SOLTANTO A FARE dendo che qualcuno, magari all’approssimarsi delle feste nataUNA PASSEGGIATA lizie, avesse la bontà di farle visita. Per poter dire: attendo anch’io un ospite! Il clamore suscitato dalla pubblicazione di una richiesta certo commovente ma anche molto semplice, le lettere ricevute in risposta, l’emozione suscitata, hanno convinto la redazione di Notre Temps a lanciare una iniziativa nazionale, patrocinata dal Ministero della Salute, che ha preso il nome “Viens, je t’emmène…” che possiamo tradurre con “Vieni, ti accompagno…”. La proposta era semplice e praticabile da tutti. Trovare del tempo per andare insieme a un anziano a visitare una mostra, o al cinema, a fare acquisti, magari anche soltanto a prendere un caffè o a fare una passeggiata. Soprattutto, registrava la rivista, le inchieste condotte sull’argomento indicano che le persone sono pienamente convinte che la solitudine sia uno dei problemi sociali più diffusi e sentiti. Fonte di vera sofferenza, al pari di una malattia. E questo spiega, almeno in parte, l’emozione delle risposte ricevute. Sì, perché tutti conosciamo degli anziani soli, spesso abitano accanto a noi, magari sono stati amici che non abbiamo più frequentato, compagni di scuola persi di vista ma di cui sappiamo le vicissitudini. Spesso sono problemi di salute a rendere forzatamente solitaria la vita, altre volte sono scelte e comporINSTAURARE tamenti. Certo ognuno può, però, SEMPLICEMENTE annodare o riannodare contatti, viQUELLE “RELAZIONI cinanze, amicizie, instaurare sem- DI BUON VICINATO” CHE plicemente quelle “relazioni di buon NON COSTANO NULLA vicinato” che non costano nulla, ma danno risultati straordinari alla qualità della nostra vita e a quella degli altri. Senza bisogno di aspettare il prossimo Natale, senza aspettare che sia il grido di aiuto in una lettera a ricordarcelo.

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Z IL FESTIVAL DEGLI ITALIANI Chi ascolta musica, sente d’incanto popolarsi la sua solitudine Robert Browning

ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

APPUNTAMENTO bistrattato e amato, atteso o sopportato, destinato prima o poi a finire ma nessuno saprebbe dire quando. È un concorso che non dice nulla sulla qualità della canzone italiana o sul suo stato di salute. Non vince quasi mai la canzone migliore, e i premi collaterali, come quello della critica, cercano di ovviare proprio a questo difetto non proprio piccolo… eppure il Festival continua a sedurre e anche all’estero mantiene un suo fascino. Ci si riunisce per seguirlo insieme agli amici, e già solo questo aspetto socializzante gli renderebbe merito. Certo non siamo più ai tempi in cui la domenica mattina c’era già chi fischiettava il motivo più orecchiabile e anche i dischi sono ricordi lontani, eppure a Sanremo dobbiamo riconoscere il merito di averci fatto sentire meno soli e chi ha viaggiato all’Estero lo sa bene! Quante volte L’Italiano di Toto Cutugno, Felicità di Al Bano e Romina Power, Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri, Volare di Modugno, o più recentemente Con te partirò di Andrea Bocelli, trasmesse dalla radio di qualche Paese nel mondo, ci hanno allargato il cuore e fatto sentire improvvisamente a casa. Perché, anche se pochi sapranno mai spiegarlo, è proprio vero, Sanremo è Sanremo.

Arriva, fedele all’appuntamento, il Festival di Sanremo. 66 edizioni di un concorso che ha segnato la storia della canzone italiana e della televisione.

IN AGENDA DAL MONDO

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UNA NUOVA SFIDA

febbraio

Penso che un sogno così... con Giuseppe Fiorello è al Teatro Toniolo fino al 4. Una nuova sfida dopo il successo della fiction Volare. www.culturaspettacolovenezia.it

VENEZIA

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IN CONCERTO MILANO

febbraio Al Teatro Dal Verme, concerto dei No-

madi. La band, da 50 anni insieme, era solita fare 90 concerti l’anno con una media di un milione di spettatori. www.milano-eventi.it

05

CARNEVALE

febbraio

Fino al 9, è Carnevale tra carri allegorici e colori. Il fulcro, nella capitale, La Valletta. Da non perdere anche la “Prinjolata maltese”, una sorta di panettone. www.zingarate.com

MALTA

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IN AGENDA DAL MONDO

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SUPER BOWL

febbraio

Al via la 50ª edizione del Super Bowl, la finale del campionato della National Football League. Si disputerà al Levi’s Stadium di Santa Clara, in California. www.nfl.com/superbowl/50

CALIFORNIA (USA)

08

CAPODANNO

febbraio

Il Capodanno cinese inizia con l’arrivo dell’Anno della Scimmia. Undici giorni di festività che si concludono con la Festa delle Lanterne. www.ilturista.info

CINA

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CIOCCOLATO & AMORE

febbraio

Nella città di San Valentino torna Cioccolentino fino al 14, con la sua XIII edizione dedicata all’amore. Appuntamento nel centro della città umbra. www.cioccolentino.com

TERNI

A PROPOSITO DI...

Alex Assali, un profugo Siriano, è scappato dal suo Paese nel 2007. Dopo un lungo e pericoloso viaggio, è arrivato in Germania. Da allora, per ringraziare la patria adottiva, distribuisce ogni sabato piatti caldi ai bisognosi. www. vanityfair.it

ii

CIOCCOLATO

ANTIDEPRESSIVO SÌ - Per l’American

Chemical Society è ricco di polifenoli, un buon antiossidante e un ottimo antidepressivo.

SCIENZA

Lampada ad acqua Aisa Mijeno, una studiosa filippina, ha inventato SALt, una lampada che funziona ad acqua salata, anziché a batteria o corrente. I metalli immersi in una soluzione salina, infatti, generano elettricità. www.notizie.it

i

TROPPO CALORICO NO - Secondo uno studio del Journal of Consumer Research, porta all’obesità e conduce al crollo dell’autostima.

IN NUMERI

GLI ITALIANI E IL WEB

FONTE: CENSIS

Sono milioni gli italiani che, nell’ultimo anno, hanno utilizzato il web per diversi motivi. In aumento anche coloro che si servono del car sharing per muoversi.

ACQUISTI

HOME BANKING

CAR SHARING

2,7 mln

46%

4%

8 I 50epiu.it I FEBBRAIO 2016

NATURA

Il bialbero piemontese Un ciliegio nato su un gelso, due anime che vivono in un corpo solo: un regalo della natura. Il gelso ha infatti ospitato il ciliegio, i cui rami e la chioma ora superano i 5 metri. www.greenme.it

ii MOTORI

La moto più grande È nel “Guinness dei Primati” la moto italiana più grande del mondo. L’esemplare è alto 5,10 metri e lungo 10,28, con un motore Chevrolet. Per essere omologata ha viaggiato: sufficienti 150 metri. www.motociclismo.it

i SICUREZZA

Bunker di lusso Il “Survival Condo Project” è un condominio sotterraneo ricavato in Kansas, da un silos un tempo utilizzato per il lancio di missili balistici nucleari. Oggi un appartamento vale oltre 1 milione di dollari. www.survivalcondo.com

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SOLIDARIETÀ

Profugo sfama i senzatetto

PERISCOPIO

UN DIVERSO PUNTO DI VISTA a cura di Samuela Gangi


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FESTA DEL LIMONE

febbraio

Inizia la Festa del Limone, un evento unico con più di 230mila visitatori e oltre 145 tonnellate di agrumi, con carri addobbati e gruppi folcloristici. www.france-voyage.com

MENTON (FRANCIA)

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FIERA DEL LIBRO

febbraio

Fino al 28 è di scena Liberamente, fiera del divertimento e del tempo libero. Per chi ama vivere all’aperto, dagli sportivi agli amanti dei week-end enogastronomici. www.liberamentefiera.it

FERRARA

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CONTRADDIZIONI A TEATRO ROMA

febbraio Evolushow 2.0 di Enrico Brignano è al-

l’Auditorium Conciliazione fino al 21 marzo. Un viaggio nell’evoluzione, sorridendo di noi stessi e di qualche errore. www.romatoday.com

© Copyright Tutti i diritti riservati a Milesgrimes

TURISMO

Sonno tra i libri Sono sempre più gli alberghi che combinano turismo e lettura. Nascono così i Bed&Book, come quello di Tokyo, che ha ricavato dei cubicoli con letti direttamente dentro gli scaffali. www.repubblica.it

i SALUTE

Uscire d’inverno fa bene Secondo la Società Italiana di Pediatria e quella di Pediatria Preventiva e Sociale il 50-70% dei bambini italiani ha carenza di vitamina D. La causa pare essere un’insufficiente esposizione al sole. www.diariodelweb.it

i EMOZIONI

Siete persone affidabili IL FIGLIO DI UN MIGRANTE SIRIANO. Così Banksy, uno degli street artist più famosi al mondo, ha intitolato il più recente dei suoi graffiti, realizzato nel campo profughi di Calais, in Francia. Un’opera in cui è ritratto Steve Jobs - il fondatore di Apple - in jeans e dolcevita nero, con in mano uno dei primi computer Apple e, nell’altra, una sacca. Evidente il riferimento alle origini del padre dell’azienda di Cupertino, adottato da una coppia di armeni-americani, e figlio naturale di un

esule siriano, Abdulfattah John Jandali. Banksy, tramite Jobs, ha voluto quindi dire la sua sull’attualissima condizione di profughi, migranti e rifugiati che stanno attraversando il mondo. «Siamo inclini a pensare che l’immigrazione rappresenti un danno per le risorse di un Paese - ha scritto Banksy -, invece Steve Jobs era il figlio di un migrante siriano. Apple paga circa 7 miliardi di dollari all’anno di tasse ed esiste unicamente perché l’America ha accolto un giovane uomo da Homs».

Diffidate di chi non arrossisce, chi non abbassa mai gli occhi o non incespichi con le parole. Chi si imbarazza è più attento all’altro. Almeno per il Journal of Personality and Social Psychologist. www.corriere.it

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CARNEVALE DI VENEZIA MASCHERE SENZA TEMPO Una città leggendaria a far da sfondo ad una festa millenaria: il Carnevale a Venezia è molto di più di una festa in costume. È un modo di essere, è il racconto di una storia del passato che si intreccia con quella di oggi per tessere la strada del futuro


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__le INCHIESTE di 50&Più__

+

«AMO LA RADIO PERCHÉ ARRIVA DALLA GENTE ENTRA NELLE CASE E CI PARLA DIRETTAMENTE SE UNA RADIO È LIBERA, MA LIBERA VERAMENTE, PIACE ANCOR DI PIÙ PERCHÉ LIBERA LA MENTE» (E. Finardi)

40 ANNI DI RADIO LIBERE Amata, seguita, dibattuta. Sempre ascoltata. Figlia, in Italia e non solo, della fiammata innovativa che portò alla nascita delle “radio libere”. Un fermento che da noi ebbe il volto di personaggi noti le cui voci, oggi come ieri, accompagnano le nostre giornate

di Giada Valdannini LA RADIO È VIVA E VEGETA. Nonostante in tanti, e a più riprese, l’abbiano data per spacciata. Qualcuno la ritiene novantenne, venuta alla luce nel ’24 con le prime trasmissioni dell’Unione Radiofonica Italiana - poi Eiar e quindi Rai -; altri, centenaria, per via di quell’8 dicembre 1895, quando Guglielmo Marconi fece trillare a distanza un campanello a Villa Griffone, in quella località successivamente chiamata Sasso Marconi. Di certo, la radio, per come l’ascoltiamo oggi - a casa, in auto, via smartphone o tablet - è figlia di quel gigantesco movimento che portò, in Italia come nel resto d’Europa, alla nascita delle “radio libere”. Un’esplosione di vitalità cui, in termini di creatività e nuovi linguaggi, si fa fatica a trovare pari nella storia recente e prima di internet. Il “Là”, al consolidarsi della galassia radiofonica italiana, lo diede la sentenza della Corte Costituzionale del ’76, la numero 202 del 28 luglio. Prima d’allora, il monopolio era della Rai. Ma c’è da dire che, già nel ’74, di esperienze “pirata” ne esistevano eccome, sull’onda di un’interpretazione estensiva della legge 103 del ’75, allora vigente. Pena, però, denunce e sequestri. Sta di fatto che, nel variegato mondo dell’emit-

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tenza di quegli anni, le parole chiave non furono solo musica e stretto rapporto col pubblico; per tante, ci fu la politica: così per Radio Popolare a Milano, Radio Città Futura a Roma o la storica Radio Alice di Bologna, chiusa traumaticamente con l’irruzione della Polizia. Dalla loro “liberazione”, sulle frequenze di alcune radio, inizieranno a prendere la parola personaggi che segneranno la storia di questo mezzo: AwanaGana, Robertino, Herbert Pagani, Ettore Andenna, Federico l’Olandese Volante, Riccardo Heinen, Luisella Berrino, Anna Pettinelli. È Awana-Gana a raccontarci di quei primi anni: «Iniziai nel lontano ’72 col contratto di Radio Monte Carlo. Prima di prendere coscienza che oltre il microfono ci fosse gente, ho impiegato un po’ di tempo. Di fatto, in quegli anni, proponemmo una maniera un po’ diversa di porgere la musica ed io arrivai a quei microfoni in modo del tutto fortuito». Sì, perché lo storico conduttore di Rmc si era preso “una forte epatite virale, di ritorno da un viaggio in oriente. Un fatto che avrebbe compromesso la stagione da capoanimatore nei villaggi”, ma che gli avrebbe aperto le porte della storia della radio. Fu così, infatti, che gli segnalarono «che Radio Monte Carlo cercava qualcuno» » FEBBRAIO 2016 I 13


_Inchiesta_Radio_Layout 1 21/01/16 13.40 Pagina 14

LE INCHIESTE DI 50&PIÙ 1964 RADIO CAROLINE

1966 RMC IN ITALIANO

1973 LE RADIO “PIRATA”

Dopo le esperienze di Radio Merkur, Radio Veronica e altre off-shore che trasmettevano dai mari del Nord, nasce Radio Caroline, la radio pirata più nota, la cui eco si propaga presto nel nostro Paese, assieme ai dischi dei Beatles e dei Rolling Stones.

Partono le trasmissioni in italiano di Radio Monte Carlo. I giovani iniziano ad ascoltare personaggi che segneranno la storia della radiofonia: Awana-Gana, Robertino, Herbert Pagani, Ettore Andenna, Federico l’Olandese Volante, Riccardo Heinen, Luisella Berrino, Anna Pettinelli.

Iniziano a trasmettere diverse emittenti radiofoniche. Tutte in contravvenzione della legge che garantiva il monopolio alla Rai. Tra le prime, Radio Potenza Centrale - attiva tuttora - il cui fondatore trasmetteva da un’auto mai stazionata nello stesso posto.

e lui si presentò. Dopo due o tre giorni di provini, «un lunedì scattò la diretta». Un’esperienza che avrebbe dovuto essere a termine e che invece lo ha visto a quegli stessi microfoni fino al ’92, per poi approdare su altre frequenze. Anni intensi in cui la prima emozione «fu proprio nel ricevere le prime lettere, accorgendosi che qualcuno mi sentiva. Mi capiva. O quando un ascoltatore dalla Sardegna, con una valigia di cartone legata con lo spago, carica di salumi e calzini, ci portò - a noi che riteneva “la sua famiglia” - dei regali». Insomma, una risposta, forse, a un modo di stare in onda che, per molti speaker di allora - dice Awana-Gana «era una “missione”». Gli fa eco Anna Pettinelli, tra le voci storiche di Radio Dimensione Suono, speaker, conduttrice televisiva e opinionista. «Il mio ricordo della nascita delle radio libere è un ricordo bellissimo. Facevo il primo liceo e mio padre per Natale mi regalò un sintonizzatore di quelli grandi, con piatto e casse. All’epoca, con quell’apparecchiatura, che era più potente della radio transistor che avevamo già a casa, si sentivano appena due emittenti a Roma. Fu allora che cominciai ad ascoltare »

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DENTRO LA NOTIZIA

IL LUNGO VIAGGIO DELL’OLANDESE VOLANTE

SE LE RADIO LIBERE IN ITALIA vengono riconosciute all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale del ’76, nel resto d’Europa, l’esperienza inizia prima. Ce lo ricorda Federico l’Olandese Volante, tra le prime voci di Radio Monte Carlo, poi ai microfoni di Radio2, Radio105, Rtl e oggi a Radio Norba. «Ho iniziato sui mari del Nord perché in quel periodo, quando avevo diciotto anni - era il ’68/’69 - nascevano queste navi pirata che volevano battere i monopoli vari delle radio statali: la Bbc inglese; la Nos olandese; gli omologhi francese e belga. Perciò, nel caso nostro, stando con delle navi in mezzo alla Manica - larga più di 70 chilometri - con un trasmettitore a onde medie, si coprivano le città più grandi del Nord Europa, arrivando persino alle porte di Parigi». In buona sostanza, «Londra, Amsterdam, Bruxelles, Parigi, con un segnale che partiva da un’imbarcazione che al posto dell’albero aveva una gigantesca antenna, così da propagare le onde». Iniziative, queste, che sebbene avvolte nel fa-

scino di un tempo passato, «avevano invece alle spalle società editrici - gestire quelle navi costava parecchi soldi -; non ragazzi, ma imprenditori che avevano ben presente il business pubblicitario cui potevano ambire». Aziende che, vendendo jeans, bevande, «non appena intuirono quanto fosse facile arrivare ai giovani attraverso queste navi pirata, non persero l’occasione». Tanto più che tali emittenti «trasmettevano musica che il monopolio - anche la Rai - non passava: Beatles, Rolling Stones, che all’epoca erano considerati sporchi capelloni. Credo infatti che questi gruppi debbano molto alle radio off-shore, come si chiamavano allora». Ma a bordo, la vita com’era? Era piuttosto difficile perché ogni volta dovevi raggiungere le imbarcazioni. Fu poi, quando cambiarono il sistema, che le cose divennero più facili, mettendo gli studi a terra da cui si registravano programmi successivamente portati sulle navi con un elicottero, pronti per la messa in onda». Il bello era «l’atmosfera della


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1974 NASCE L’ANTI

1976 L’EMITTENZA PRIVATA

1988 LE INDAGINI SULL’ASCOLTO

A ottobre viene costituita a Viareggio l’Associazione nazionale teleradiodiffusione indipendenti (Anti). Ne fanno parte Radio Biella e altre 24 emittenti private. Assieme inviano una petizione ai presidenti di Camera e Senato chiedendo una regolamentazione.

Il 28 luglio 1976, con la sentenza 202 della Corte Costituzionale, arriva la vera svolta. Si consente ai privati l’installazione e l’esercizio di impianti di diffusione radiotelevisiva non eccedenti l’ambito locale: nasce l’emittenza privata in Italia e finisce il monopolio Rai.

Viene costituita Audiradio, società di rilevazione dei dati d’ascolto radiofonico, come organismo associativo su iniziativa dell’Upa (Aziende utenti pubblicità), per svolgere indagini sull’ascolto radiofonico. È simile al più conosciuto Auditel per il piccolo schermo.

COLLEZIONI

Sopra, un primo piano di Friedrik Van Stegeren, meglio conosciuto come Federico l’Olandese Volante.

fine degli Anni ’60: tante novità, musicali e culturali. Stavano cambiando la moda, la società, le consuetudini. Diversa la situazione in Italia «dove l’inizio delle radio fu davvero una cosa da ragazzini. Di colpo si liberarono le frequenze e si poté aprire una radio anche in casa. Qualcosa di simile all’odierno Facebook da cui giovani parlavano tra di loro a briglia sciolta “oggi ho fatto questo; quest’altro, sono stato in pizzeria” -, cose perciò abbastanza inutili». Poi le radio si sono evolute e «alla fine degli Anni

’70 sono nate grandi società come 105, Radio Dj, mentre Radio Montecarlo già esisteva». In sostanza, «radio libere perché libera era la frequenza, non perché libere in quanto tali». Altro discorso per quelle di ispirazione politica, «una tra queste, Radio Città Futura, dove si registrava invece una certa libertà d’espressione». Oggi, «le radio sono diventate di flusso con quaranta brani fissi al giorno che girano, col risultato che ovunque ascolti la stessa musica. Un sistema importato dall’America e che qui nessuno è stato in grado di innovare». Una situazione diversa dunque da quella dei primi Anni ’70 «quando erano i dj a essere seguiti, loro a scegliere la musica, pur esistendo anche all’epoca diverbi con gli editori». Ma in questi lunghi anni di carriera tra le centinaia di interviste fatte, quale la più rocambolesca? A Freddy Mercury, infuriato a Sanremo perché volevano fargli cantare Radio Gaga in playback e che mi concesse maltrattandomi - sei minuti di intervista. La più stressante della mia vita. E quella più bella? A Paul McCartney, un vero signore.

UN MUSEO ITINERANTE

Sotto, Anna Pettinelli, attuale voce di Rds. Al centro, Awana-Gana in un’immagine del 1978.

RADIOMUSEO.IT Per visitarlo basta un click e oltre cento anni di storia della radio si condensano in un sito. È radiomuseo.it, la piattaforma ideata da Aniello Stanzione e frutto di anni in cui ha collezionato e custodito apparecchi radio provenienti da ogni parte del mondo. Assieme a lui uno staff di appassionati che curano e si occupano della manutenzione di queste apparecchiature. Oltre mille, per l’esattezza. In questo periodo, alcune di esse sono in esposizione presso la mostra di Renzo Arbore a La Pelanda (Roma) e, di solito, girano l’Italia, ospiti di diverse esposizioni. Si tratta di pezzi che il loro collezionista, nella maggior parte dei casi, ha fatto restaurare e riportato allo stato di origine. In tanti casi, varie parti hanno dovuto invece essere acquistate separatamente e quindi fatte ricomporre.

Sopra, voci note di Radio Monte Carlo in un’immagine di repertorio: Corrado Mantoni e Luisella Bernino.

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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ

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L’INVENZIONE DELLA RADIO È STATA ATTRIBUITA RISPETTIVAMENTE A TESLA, MARCONI E BAVIERA 1924 LA PRIMA TRASMISSIONE RADIOFONICA IN ITALIA VA IN ONDA IL 6 OTTOBRE

OGGI LA RADIO SI ASCOLTA ANCHE SU INTERNET SENZA PIÙ BISOGNO DI PONTI E TRASMETTITORI

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Teleromacavo, iniziando a chiamare per fare le dediche - eravamo in pochi, bastava una telefonata e ti passavano il pezzo - e da lì a qualche giorno andai a trovare una ragazza della redazione con cui ero diventata amica telefonicamente e che mi invitò negli studi». Una situazione sicuramente diversa da quella dei network o delle radio private cui siamo abituati, tanto che «una sera - era il 29 dicembre del ’75 -, non essendoci la ragazza che faceva la trasmissione, mi ritrovai seduta, il microfono davanti e iniziai a parlare. Da allora non ho più smesso». E se gli anni successivi hanno consacrato la radio come mezzo amatissimo dal pubblico, «all’inizio la gente non si era accorta dell’esistenza di una realtà radiofonica alternativa alla Rai». Al massimo, «si ascoltava Radio Monte Carlo che già aveva un’impostazione molto diversa rispetto alla Rai e a cui noi tutti ci siamo ispirati». Ma anche a Roma, dopo

9 FEBBRAIO 1976 Nasce Radio Alice. La diretta della sua chiusura, con l’irruzione della polizia, passerà alla storia. Fu chiusa con l’accusa, poi rilevatasi infondata, di avere diretto via etere gli scontri dopo l’uccisione dello studente Francesco Lorusso.

9 GENNAIO 1979 Poco prima della diretta di RadioDonna su Radio Città Futura - fondata nel ’76 da Renzo Rossellini - tre militanti dei Nar fanno irruzione e aprono il fuoco contro le donne al microfono. Le attiviste si salvano, ma resterà una delle pagine più cupe della storia della radio.

le prime due radio pioniere, «e poi, nel giro di tre mesi, ne arrivarono molte altre». Intanto, Anna Pettinelli, dopo l’esordio sul finire del ’75, aveva preso a condurre un programma di musica e telefonate in diretta, cui sono seguiti i servizi giornalistici. «Qualsiasi cosa, insomma, ti riciclavi. Stavi in onda dalle 10 alle 11 la mattina per poi tornare la sera, ancora al microfono. Erano realtà piccole in cui imparavi a fare tutto». Nonostante ciò, non rimpiange assolutamente quei tempi: «La professionalità che abbiamo acquisito oggi e la radio come la facciamo ora non ha niente a che vedere con allora. Eravamo veramente dei dilettanti: gente buttata davanti a un microfono soltanto perché aveva più dischi a casa da portare e mettere». Nemmeno a dirlo, però, «che siano, quelli, dei ricordi bellissimi, con le radio che furono una vera fucina di talenti, dentro realtà che erano senza dubbio molto coinvolgenti». A tal punto che «ci passavamo la giornata. Ci dormivamo persino nel periodo iniziale in cui non avevo proprio soldi per mantenermi. Era una malattia - aggiunge Anna Pettinelli -. La radio era una droga che prendeva tutti. Poi tanti, tra i colleghi sono scomparsi o sono andati a fare lavori diversi. Tra questi, Fabrizio Frizzi». Lo stesso Frizzi che, nel numero di dicembre, raccontava appunto a 50&Più i suoi esordi a Radio Antenna Musica. Era il 1976: «Grazie a quei microfoni, feci una grande gavetta che mi fu preziosissima, poi, anche in televisione».


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Emozionarsi, sentire un tuffo al cuore, scoprire la passione... Sono sensazioni limitate al periodo della giovinezza? L’amore è possibile anche a 70 anni

AMARE AD OGNI ETÀ di Anna Maria Melloni «TI AMO, VOGLIO PASSARE TUTTA LA VITA CON TE!», e se la vita che si ha davanti non sembra infinita come quando si avevano vent’anni, quest’impeto può essere ancora più forte, perché gli anni che restano sono anni da vivere appieno. Amare di nuovo, a settant’anni, come a 20, 30 o 40, amare per sempre oppure un’altra volta, perché alle spalle c’è una storia finita. L’innamoramento è tradizionalmente considerato un moto tipico della giovinezza, secondo questa visione, con il procedere dell’età, si smorCLASSIFICHE zerebbero le emozioni e si ridiRisposarsi? Perché no! mensionerebbero le pulsioni afMolti over italiani decidono di coronare una nuova relazione fettive. Ma il rapporto tra gli esseri andando in seconde nozze. La Liguria, con il 27,5% sul umani è fatto di percezioni, sentotale, si è guadagnata il primo posto immediatamente sesazioni, emozioni, è veicolato dal guita dalla Valle d’Aosta con il 26,2% e dall’Abruzzo con il corpo nella giovinezza; come nella 26%. (Fonte dati Istat 2014)

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CENTRO STUDI 50&Più

maturità e, ovviamente, anche nella vecchiaia. La nostra cultura ha celebrato la supremazia della ragione, fonte di saggezza e di sapere, sull’espressione delle emozioni e dell’affettività. Quella saggezza che culturalmente abbiamo attribuito ai più anziani, li renderebbe immuni, ai nostri occhi, dai colpi di testa tipici dell’innamoramento. Ma è possibile innamorarsi a sessanta, settanta o ottant’anni? Com’è

cambiata la percezione delle coppie over 60? L’amore e la passione mutano davvero nel corso della vita? Come vedono i più giovani e i coetanei la scelta di un over 60 di rimettersi in gioco sentimentalmente? Quando la nonna o il nonno si fidanzano, come reagiscono figli e nipoti? Il giornalista Paolo Conti, nel libro Batticuore. Viaggio nei sentimenti, l’amore e l’eros degli over 50 italiani (Bur 2015), compie un viaggio nella vita di molti intervistati per comprendere cosa avviene nelle famiglie quando il quadro si scompagina e diverse generazioni si ritrovano contemporaneamente in lizza nel mercato dell’amore. Nonni, genitori, figli e talvolta nipoti possono trovarsi alle prese con nuove storie d’amore nello stesso momento, e talvolta le compagne scelte da tre generazioni successive di uomini possono essere coetanee! Certo oggi è possibile si verifichino anche la condizioni opposte,

donne mature che hanno una relazione con compagni di gran lunga più giovani, ma sono situazioni assai rare rispetto a quelle in cui il gap generazionale vede l’uomo molto più anziano della propria partner. Infatti, secondo i dati Istat, nel 2014 si sono sposati 1.150 uomini con un’età compresa tra i 70 e i 74 anni, tra questi solo il 9% ha scelto una donna coetanea o più anziana. Il 54% ha preferito una sposa con un’età compresa tra i 58 e i 69 anni, mentre il 30% donne tra i 44 e i 57 anni. Infine, il 7% si è sposato con donne di età inferiore ai 44 anni, con una differenza di età quindi pari o superiore ai 26 anni. Analizzando lo scenario opposto, vediamo che sono solo 275 le donne tra i 70 e i 74 anni che si sono sposate nel 2014, tra queste il 69% con uomini coetanei o più anziani, il 28% con un compagno di età compresa tra i 58 e 59 anni e appena l’1% con uomini di età compresa »

SEMINARI

L’amore e non solo... Il Centro Studi 50&Più realizza dei seminari per sviluppare una maggiore sensibilità e consapevolezza su determinati temi. Sono sei attualmente gli argomenti proposti, tra cui quello dell’amore nella terza età. Durante i seminari, il cinema viene utilizzato come mediatore emotivo per stimolare la riflessione e facilitare la comunicazione; vengono infatti proiettate intere sequenze o singoli flash di film per fornire spunti, provocazioni e supporti allo scambio di opinioni ed esperienze tra i partecipanti. Proprio a partire dalla proiezione di sequenze di film, nelle quali vengono presentate delle situazioni simili a quelle che si possono presentare nella vita di ogni giorno, i presenti possono riflettere sulle proprie convinzioni e posizioni, confrontandole con quelle altrui. Il cinema è capace di immergere lo spettatore in un’esperienza estremamente realistica, che consente però di superare la realtà sia per estensione sia per intensità. Offre l’opportunità di riconoscersi e rispecchiarsi nelle vicende narrate, o di prendere le distanze da esse: nell’uno e nell’altro caso facilita l’apprendimento e la comprensione dei diversi punti di vista. Oltre al tema dell’amore nella terza età, il Centro Studi 50&Più ha messo a punto altre cinque proposte: L’anzianità attiva; Andare in pensione; Cittadini ad ogni età; Prendersi cura; Genitori, figli, nonni e nipoti: l’intreccio tra generazioni. PER SAPERNE DI PIÙ sito: www.centrostudi.50epiu.it mail: centrostudi@50epiu.it

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CINEMA AMORE OVER

L’entità del fenomeno anche sul grande schermo Il cinema è da sempre un termometro delle trasformazioni sociali, le numerose pellicole dedicate agli over 60 che si rimettono in gioco sentimentalmente ci informano dell’entità del fenomeno: L’amore non perdona (Francia 2014), Mai così vicini (Usa 2014), Le week-end (Usa 2013), Ruth & Alex (Usa 2014), Elsa & Fred (Usa 2014), I toni dell’amore (Usa 2014) etc. sono solo alcune delle opere prodotte negli ultimi anni. Appare sempre più frequentemente anche il tema dell’amore tra coppie omosessuali, la recente serie televisiva statunitense prodotta per Netflix ne è un esempio: Grace and Frankie sono due donne di settant’anni che si ritrovano a fare i conti con la confessione dei due rispettivi coniugi, soci in affari, che dopo vent’anni fanno coming out perché si amano e vogliono sposarsi. Single di ritorno, le due donne sono costrette a rimettersi in gioco per cominciare un nuovo capitolo della loro vita.

tra i 30 e i 43 anni. Benché dal 2008 al 2013 si sia assistito a un forte calo del numero totale dei matrimoni (-21%), questo trend segue un andamento opposto se si considerano solo i matrimoni delle persone con 70 e più anni. Per questa classe di età, dal 2009 al 2014, si è visto un incremento delle nozze pari al 14,7%. Sono aumentate in percentuale anche le seconde nozze, che passano da 13,8% sul totale dei matrimoni del 2008 (34.137) al 16,1% del 2014 (30.638).

Matrimoni di persone con 70 e più anni 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 2004 Totale

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2009 Uomini

2014 Donne

È la Liguria la regione italiana dove si registra la più alta percentuale di seconde nozze per almeno un coniuge (27,5% sul totale) seguita da Valle d’Aosta (26,2%), Abruzzo (26%) e Friuli Venezia Giulia (24,4%). All’opposto si collocano la Basilicata (4,0%), la Campania (6,3%) e la Calabria (6,7%), con percentuali più che dimezzate rispetto al valore medio nazionale. Ma dato che le seconde o terze nozze sono più diffuse laddove si registrano i tassi di divorzio più elevati, è interessante dare uno sguardo alle separazioni degli over 60; nel 2014 rappresentano l’8,1% per le donne e il 12,7% per gli uomini sul totale. Queste percentuali erano molto più basse nel 2000 (3,6% per le donne; 5,9% per gli uomini), il che testimonia un fenomeno in netta crescita. Nell’immaginario comune, per molti anni, erano le giovani coppie a non reggere le difficoltà connesse alla vita matrimoniale, oggi (dato relativo al

2014) questo stereotipo è completamente da rivedere; sembra infatti che il 20,3% delle richieste di separazione riguardi matrimoni contratti da 25 anni o più, contro il 13,3% dei matrimoni con una durata inferiore ai 4 anni. Vent’anni fa (1995) questi dati erano ben diversi: l’11,3% delle separazioni era relativo a matrimoni di lunga durata, contro il 24,4% dei matrimoni brevi. La sfera affettiva degli over 60 è turbolenta, lontana anni luce da quella degli anziani di qualche decennio fa. La vita si è allungata, lo stato di salute è migliorato, occorre progettare un’età del tutto inedita, alla quale non siamo stati preparati. E così, i pionieri dell’amore over 60 si lasciano alle spalle qualche cuore infranto, trovano le risorse per recuperare dopo una perdita, si rimettono in gioco una volta dopo l’altra… Qualcuno rimane stupito, qualcuno si scandalizza, qualcuno ringrazia per questo cambiamento, ma non ci sono dubbi, tutti assistiamo a una nuova vitalità inattesa.


Il percorso della vitalitĂ


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intervista di Renato Minore

LA LETTERATURA: IL MIGLIORE STRUMENTO PER CAPIRE IL PROFONDO DI NOI STESSI 22 I 50epiu.it I FEBBRAIO 2016


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O

__le INTERVISTE di 50&Più__

ORHAN PAMUK

DICE ORHAN PAMUK che “i suoi romanzi parlano sia dell’Oriente sia dell’Occidente, per rendere evidente le strane armonie e i punti di contatto che esistono tra le due realtà. Sono all’opposto dello scontro di civiltà teorizzato da Samuel P. Huntington”. Nella motivazione del Nobel che gli è stato assegnato nel 2006, si legge che “nell’anima melanconica della sua città natale, Istanbul, ha scoperto nuovi simboli del conflitto e dell’interrelazione delle culture”. Il suo nome e la sua figura, vessillo di cultura laica e romanziere postmoderno, primo intellettuale del mondo musulmano che ha apertamente condannato la fatwa contro Rushdie, sono diventati un simbolo della difesa dei diritti civili e dei conti con il proprio passato da parte della Turchia. Converso con lui a Torino, dove il sessantreenne scrittore turco ha

+ Autore di numerosi libri tradotti in oltre quaranta lingue, ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali tra cui, nel 2006, il Premio Nobel per la Letteratura. 50&Più lo ha intervistato in occasione della recente presentazione del suo ultimo romanzo pubblicato in Italia

+ appena presentato l’ultimo romanzo ora pubblicato in Italia da Einaudi, che si chiama La stranezza che ho nella testa. Il racconto è incentrato su una storia d’amore che si trasforma in commedia degli equivoci. Protagonista è Mevlut, ambulante di boza (bevanda turca leggermente alcolica), un lavoratore indefesso e inguaribile ottimista, profondo conoscitore dei vicoli della città che il romanziere utilizza come pretesto per guidare il lettore nel cuore della storia e delle profonde trasformazioni di Istanbul. Come in una ballata popolare a più voci, e per molte voci: ogni personaggio racconta la propria parte, da comparsa di un grande cast che ruota intorno all’umile dispensatore di “avventure e sogni”, con vicende che, tra storia sociale e memoria personale, mesco-

lano ogni differenza politica, religiosa, sessuale e riflettono le grandi questioni della Turchia contemporanea. Il colpo di Stato dell’Ottanta, la guerra tra l’esercito turco e il Pkk, l’ascesa di Erdogan. Continua Pamuk: «Io ho voluto immedesimarmi in quella figura per calarmi in un

CHI SCRIVE PARLA DI COSE CHE TUTTI CONOSCONO, MA CHE NESSUNO SA ANCORA DI CONOSCERE, USANDO LA FANTASIA SI COMPILANO TESTI CHE DIVENTANO LA BASE DEI POPOLI

personaggio veramente povero, per vedere Istanbul con gli occhi degli immigrati più derelitti in una città con i suoi palazzi, le sue moschee, le sue piazze, i suoi caffè. Non esiste un vascello veloce come un libro per portarci in terre lontane che sono quelle che appartengono al nostro ricordo e alla nostra immaginazione, in cui

il destino singolo e la storia s’intrecciano in un unico sentimento della vita». Gli chiedo se, proprio alla luce della sua esperienza in quest’ultimo libro, creda che il romanzo sia uno strumento indispensabile con cui la comunità riflette sulla propria identità e la propria storia. Mi risponde convinto: «L’arte del romanzo è stata creata per questo. La letteratura è il migliore strumento per capire il profondo di noi stessi e il mondo che ci circonda, ha una straordinaria capacità di compassione, di mettersi nei panni degli altri. Chi scrive parla di cose che tutti conoscono, ma che nessuno sa ancora di conoscere, usando la fantasia si compilano testi che diventano la base dei popoli. Scrivendo io immagino la mia seconda life, la seconda vita realistica e non virtuale, però. Penso che si possa fare qual- » FEBBRAIO 2016 I 23


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ORHAN PAMUK cosa nella nostra vita per cambiare tutto, i nostri sogni, le nostre aspirazioni, il nostro lavoro. E così ognuno di noi, se vuole, in questo mondo terreno può avere una seconda occasione». Il personaggio principale di gran parte della sua narrativa è la città di Istanbul. Da questo punto di vista, i suoi romanzi sono continuazioni o integrazioni o confutazioni dei precedenti? In che cosa La stranezza che ho nella testa continua integra o confuta gli altri? La città della mia infanzia, quella del mio libro di memorie, era all’insegna della malinconia, dietro le porte chiuse, nella vita di famiglia. Una città in bianco e nero, che si sentiva ai margini dell’Europa, non era ricca. Nel romanzo successivo la narrazione inizia con gli anni Settanta e arriva fino ad oggi. Siamo fuori, nella strada insieme a negozianti, affamati, venditori, costruttori un po’ loschi. La città cambia, si evolve. Anche il protagonista segue questo destino, cambia anche lui? Certo. Il mio problema non era solo di descrivere ogni suo aspetto, ma anche di mostrare che la sua sopravvivenza non fosse il risultato di un paradosso. Anche nei momenti più bui, ci sono forme di ricchezza dell’esistenza come ironia e comicità. Proprio qui si incrociano il lato romantico dell’immaginazione e la scrittura “storica”. Tra i tanti personaggi, le tante voci, tre sorelle e due delle quali sposeranno Mevlut, in un singolare avvicendamento. Ha trovato difficoltà nel calarsi nei loro panni? Questo è il mio primo romanzo femminista. Mi sembra di essere riuscito a rappresentare la condizione in cui vivono le donne in Turchia, la repressione a cui sono soggette, gli abusi che subiscono, la loro umanità fatta di rabbia espressa in un linguaggio spesso molto affilato, la loro immaginazione, il loro senso dell’umorismo. Infine, il loro essere tramiti di un vero pensiero alternativo. Ne Il Museo dell’innocenza Istanbul è dalla parte vista

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«NELL’ULTIMO LIBRO CREDO DI ESSERE RIUSCITO A RAPPRESENTARE LA CONDIZIONE DELLE DONNE IN TURCHIA, LA LORO REPRESSIONE, GLI ABUSI CHE SUBISCONO, LA LORO UMANITÀ, LA LORO IMMAGINAZIONE»

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dalla borghesia occidentalizzata, moderna, laica; nella Stranezza che ho nella testa è vista dalla parte dei ceti popolari, più coinvolti dalle lotte politiche e religiose. La città di Istanbul è quella delle classi inferiori, dei lavoratori che fanno ogni sorta di mestiere per sopravvivere come, appunto, i venditori ambulanti. E un tema quanto mai attuale considerando la Turchia di oggi. Come le piccole storie diventano

Università di Firenze 2009: a Pamuk viene conferita la laurea honoris causa in Studi letterari e culturali internazionali (foto sopra). Nella pagina accanto, in alto, lo scrittore riceve il Nobel per la Letteratura da Re Carlo Gustavo di Svezia (Stoccolma, 2006).

la grande storia, le grandi storie di tutti? Ci sono modi diversi di raccontare quella storia. Uno è quello di prendere il punto di vista di un intellettuale della borghesia. Io ho tratteggiato i mille dettagli della vita quotidiana dal punto di vista di altre persone, da come vivono nella cucina di casa a come fanno la spesa, come frequentano la scuola o fanno il servizio militare. Con l’avvertenza che possiamo fare a meno dell’intellettuale che filtra questa realtà. Questa realtà l’abbiamo in presa diretta. Ha impiegato sei anni per scrivere Il Museo dell’innocenza. E parallelamente raccoglieva gli oggetti e l’iconografia per allestire il museo che ora è visitabile nella

sua città e consultabile in un catalogo, “L’innocenza degli oggetti”. Un museo che nasce in sintonia con un libro. Un fatto singolare, pressoché unico. Scrivere un romanzo a volte comporta di dover ricordare vecchi oggetti o immagini d’altri tempi e rimetterli insieme per costruire qualcosa di nuovo. Costruire questo museo mi ha fatto rivivere le stesse sensazioni. Si parla della vita contemporanea, di come sono le nostre esistenze oggi, attraverso gli oggetti del passato. Il mio museo è costruito su due desideri contraddittori: ricordare la storia degli oggetti e, al tempo stesso, mostrarne la loro innocenza atemporale. Il Museo espone una Istanbul vintage con le


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ROMANZI & CO.

Scrivere un romanzo a volte significa dover ricordare vecchi oggetti e rimetterli insieme per costruire qualcosa di nuovo

Tra i vari libri pubblicati ricordiamo: 1982

Il signor Cevdet e i suoi figli 1983

La casa del silenzio 1985

Il castello bianco 1990

Il libro nero 1995

La nuova vita 1998

Il mio nome è rosso 1999

Altri colori: vita, arte, libri e città 2002

Neve 2003

Istanbul 2007

La valigia di mio padre 2007

Le voci di Istanbul: scritti e interviste 2008

Il museo dell'innocenza 2010

Romanzieri ingenui e sentimentali 2014

La stranezza che ho nella testa

scene del romanzo, le cartoline dell’Hotel Hilton, avamposto di lusso nella metropoli, le bottiglie della gazzosa Meltem e la pubblicità affidata a una bionda pro-

sperosa tipo “birra Peroni”, i menu dei ristoranti, le figurine dei calciatori e delle star del cinema, i pacchetti di sigarette di marche. L’ossessione a raccogliere i

ricordi di Kemal è anche la sua? È museo letterario, il mio, nel senso che gli oggetti hanno un valore narrativo e affettivo. Kemal inizia a collezione oggetti per curare l’infelicità del suo amore reso impossibile dalle circostanze per sopravvivere al rimpianto e alla nostalgia. Trova consolazione nel raccogliere cose che lo aiutano a ricordare un tempo inesorabilmente sfuggito e ricostruito nei suoi momenti essenziali. Sono biglietti di tram , vecchie foto di famiglia, bambole, vestiti, libri, pettini, orecchini, orologi rotti, scatole di biscotti, ritagli di giornali, scacchiere, siringhe, cani di porcellana. Il tutto poi nel museo che ho allestito, riempie ottantatré bacheche, come i capitoli del romanzo. Dopo il Nobel, a che cosa realisticamente può desiderare uno scrittore come lei? Ho tanti appunti, raccolti con cura. Devo ultimare una decina di libri già progettati. In più mi piacerebbe trovare qualcosa con cui saper mescolare scrittura e pittura. La tavolozza mi ha attirato sin dall’adolescenza. Quello con cui sta conversando è un pittore morto che da qualche anno sta cercando di risuscitare.

IN BREVE

1952

LA VITA Nasce a Istanbul da una famiglia borghese. Dopo aver intrapreso gli studi di architettura decide di cambiare e di dedicarsi alla letteratura iscrivendosi all’Istituto di Giornalismo, dove si laurea nel 1977.

2006

IL NOBEL Riceve il Premio per la Letteratura con la seguente motivazione: “Nel ricercare l’anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture”.

Lo scrittore con la figlia Ruya. FEBBRAIO 2016 I 25


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ UN MODELLO DA CONDIVIDERE

Il manifesto per sostenere il Nobel per la Pace alla bicicletta si conclude così: «La pace è il premio più importante. Alfred Nobel andò dal notaio in bicicletta. La bicicletta fa di tutti noi degli uomini migliori».

BIKE THE NOBEL è l’iniziativa promossa dalla trasmissione “Caterpillar”, in onda su Radio2

PEDALANDO, PEDALANDO LA PACE VIAGGIA PER IL MONDO + SE “L’IMPRESA” È DONNA di Giovanni Orso

A Paola Gianotti è stato affidato il compito di consegnare la petizione per la candidatura della bicicletta al Nobel per la Pace «TUTTO È POSSIBILE, BASTA SOLTANTO CREDERCI»

Paola Gianotti non è nuova alle grandi imprese. Nel 2014 ha, infatti, realizzato il giro del mondo in bici conquistando il Guinness World Record: quasi 30mila km percorsi in 144 giorni attraversando quattro continenti e venticinque Paesi. 32 anni, di Ivrea, laureata in Economia e Commercio, Paola è da sempre innamorata dello sport all’aria aperta e dei viaggi “con lo zaino in spalla”. La crisi economica ha costretto a chiudere l’azienda dove lavorava, e lei ha colto l’occasione per realizzare il proprio sogno... pedalando.

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«MA DOVE VAI bellezza in bicicletta, così di fretta pedalando con ardor...»; così cantava Silvana Pampanini nel film Bellezze in bicicletta, del 1951. Sono trascorsi più di 60 anni da allora, e di “bellezza” che “pedala con ardor” ce n’è un’altra: Paola Gianotti, che partendo da Milano si è diretta ad Oslo, per portare alla commissione del Nobel le diecimila firme raccolte a sostegno della candidatura al Premio per la Pace della bicicletta. Paola ha attraversato tutta l’Europa, naturalmente in bici. Bike the Nobel è un progetto lanciato dalla trasmissione Caterpillar, in onda su Radio2, una campagna etica che vede come protagonista la bicicletta, definita “un mezzo di trasporto ecologico, economico, democratico”, degno quindi del Nobel per la Pace. Ma quali sono le ragioni per

cui la bicicletta dovrebbe vedersi assegnato il Premio? Caterpillar ha stilato un elenco di motivazioni. Eccole: - è il mezzo di spostamento più democratico a disposizione dell’umanità. Permette sia ai poveri sia ai ricchi di muoversi; - non causa guerre (i conflitti si fanno spesso per il petrolio); - la bicicletta cambia il modello di sviluppo. Ogni chilometro pedalato genera un beneficio di 16 centesimi per la società, mentre ogni chilometro in auto provoca un danno di 10 centesimi (Copenhagen Bicycle Account); - causa meno incidenti stradali; - la bicicletta non inquina; - aiuta a restare in salute; - è uno strumento di crescita per l’infanzia, perché rende i bambini autonomi; - elimina le distanze fra i popoli, perché comunica rispetto e avvicina persone e culture.


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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SOTTO, IL PROFESSOR RENZO CAVALIERI, DOCENTE DI DIRITTO DELL’ASIA ORIENTALE PRESSO L’UNIVERSITÀ DI VENEZIA “CA’ FOSCARI”

FIGLI UNICI, ADDIO: LA CINA RADDOPPIA Dopo 36 anni le autorità cinesi rivoluzionano la politica del figlio unico, adottata per tenere sotto controllo la crescita demografica del Paese più popoloso del mondo. Il governo di Pechino fa retromarcia: fino a ieri la legge vietava alle coppie di avere più di un bambino, ma dal 1° Gennaio 2016 è possibile averne due

di Romina Vinci

DOPO QUATTRO DECADI e oltre quattrocento milioni di nascite impedite con aborti e sterilizzazioni forzate, dal 1° Gennaio in Cina le coppie possono avere anche un secondo figlio. Il Parlamento Cinese ha dato il via libera alla decisione, che era stata annunciata lo scorso ottobre durante il Plenum, l’assemblea del Comitato centrale del Partito comunista che decide le politiche economiche e il piano strutturale del Paese tra il 2016 e il 2020. Il Dragone volta così le spalle alla strategia di contenimento delle nascite istituita alla fine degli anni Settanta. Ne sono cambiate di cose da allora, ed i numeri parlano chiaro: nel 1980 la Cina aveva 969 milioni di abitanti, oggi ne ha 1.350 milioni. Ma il tasso di crescita della popolazione, rispetto a trentacinque anni fa, è più che dimezzato: era l’1,2% nel 1980, si ritrova appena allo 0,5% oggi, secondo i dati della Banca Mondiale. Lo scorso anno, per la pri-

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ma volta, la forza lavoro è diminuita e si calcola che entro il 2020 la popolazione definita “attiva”, quella tra i 15 e i 64 anni, si ridurrà di 11 milioni di unità. L’economia rallenta, la popolazione invecchia, la forza lavoro diminuisce. La Cina è l’unico Paese al mondo dove ci sono 120 maschi ogni 100 femmine: il risultato è che, sempre entro il 2020, ci saranno venti milioni di ragazzi in età di matrimonio, matematicamente certi di non poter trovare una sposa. Un dato che mette a repentaglio la stabilità sociale. Ma a preoccupare i vertici del Paese è soprattutto il rapido invecchiamento della popolazione. Un nodo prevedibile che sta arrivando al pettine e che compromette le prospettive di crescita del Paese nei prossimi decenni. Secondo il professor Renzo Cavalieri, docente di Diritto dell’Asia Orientale presso l’Università di Venezia “Ca’ Foscari”, abbandonando la politica del figlio unico il Partito comunista cerca una via d’uscita alla trappola demografica: «La politica del figlio unico era legata ad un particolare momento storico, vale a dire alla necessità di far decollare dal punto di vista economico un Paese che era povero, formato da una società rurale, con un’idea della filiazione di tipo arcaico. La fine di questa politica rappresenta un percorso di maturazione della società cinese». A fargli eco è anche Keyou, un ragazzo di trent’anni, gli ultimi cinque dei quali spesi in giro per l’Europa: «A scuola eravamo » FEBBRAIO 2016 I 29


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UN SOLO FIGLIO quasi tutti figli unici - racconta - ed ognuno di noi avrebbe voluto un fratello o una sorella. I miei zii hanno avuto un secondo figlio, e ricordo che sono stati pesantemente multati. Sono contento che questa legge sia stata cambiata, però credo anche che sia stata efficace ed abbia dato molti benefici alla Cina negli ultimi decenni. Non dimentichiamo che i nostri nonni avevano famiglie numerose che andavano dai 5 ai 10 figli, alcuni anche di più, ed era molto difficile per loro sfamare così tante bocche». «La politica del figlio unico spiega il professor Cavalieri ha sacrificato i diritti individuali in nome di un interesse generale e globale». Se una donna rimaneva incinta senza permesso, infatti, era obbligata a pagare una multa salata, oppure veniva sottoposta ad un aborto forzato. E seppur ufficialmente il governo cinese abbia sempre sconfessato aborti e sterilizzazioni forzate, tante testimonianze hanno mostrato il contrario. La Cina, del resto, è un Paese che, ancora oggi, mostra una forte dicotomia intestina: da una parte energico rivale nella competizione economica con le più grandi potenze mon-

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PER SAPERNE DI PIÙ DOPO QUATTRO DECADI DI CONTROLLO FORZATO DELLE NASCITE, LA LEGGE SULLA POPOLAZIONE - APPROVATA IL 27 DICEMBRE 2015 CONSENTE DAL 1° GENNAIO ALLE COPPIE CINESI DI AVERE DUE FIGLI

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L’APPLICAZIONE

Una multa salata Fino a pochi mesi fa, “sfidare” la legge del figlio unico poteva costare davvero tanto. Il regista cinese Zhang Yimou, ad esempio, nel 2013 ha dovuto pagare 27 milioni di dollari per aver avuto un secondo figlio.

Il precedente La politica del figlio unico era già stata alleggerita nel 2013, quando ad alcuni tipi di famiglie era stata concessa la possibilità di avere un secondo figlio.

INIZI ED ESITI

1979

In Cina viene introdotta la politica del figlio unico.

300milioni Il numero degli aborti che la legge ha portato; 200 milioni le sterilizzazioni.

A causa degli elevati costi necessari per mantenere e far studiare un figlio, forse non saranno molti i cinesi disposti ad “allargare” la famiglia.

diali industrializzate, dall’altra ancora prevalentemente incentrato sulla produzione agricola e fortemente ancorato a preclusioni secolari, dove ancora gli uomini ricoprono un forte status sociale. Sono più facilmente occupabili, ricevono salari superiori alle donne e inoltre, essendo di solito più forti, rappresentano un valido lavoro dei campi, risultando di conseguenza la principale fonte di reddito all’interno di una famiglia. Per contro, la tradizione vuole che le ragazze lascino la casa dei genitori per unirsi alla famiglia del marito. I genitori delle femmine, perciò, non avranno nessuno che si occupi di loro quando non saranno più autosufficienti. Per questo crescere una figlia è considerata una fatica inutile perché rappresenta sempre una perdita.

Per tutte queste ragioni gli aborti selettivi, seppur vietati continuano ad essere praticati, soprattutto in campagna. «La Cina - spiega il professor Cavalieri - è un Paese che riesce a far convivere quelle che noi consideriamo contraddizioni, e le risolve con delle sintesi che la nostra mentalità occidentale non riesce a capire. L’impatto della differenza di genere è molto forte, la condizione della donna è abbastanza arretrata, ma la Cina è anche il Paese asiatico nel quale più si avverte che c’è stata una rivoluzione. La condizione femminile cinese è paritaria rispetto ad altre realtà asiatiche, e questo è il segno di una società che cambia, di una società che da rurale diventa urbana». Ma come vivono, e soprattutto come pensano i giovani cinesi di oggi? «La pressione alla carriera è molto spiccata, forse anche più che in Occidente - spiega il docente universitario -. Molto spesso i genitori fanno educare i figli dai nonni, perché non ci sono servizi sociali, non ci sono strutture che aiutino le coppie giovani. È difficile proseguire nella carriera e fare figli allo


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L’ALTRA CINA DAGLI ABORTI AI BAMBINI “FANTASMA”

Uno scrittore cinese denuncia la violazione dei diritti umani

Avrebbe dovuto pagare una multa di 3.200 dollari per avere un secondo figlio, ma non poteva permettersi questa cifra e così una ragazza all’ottavo mese di gravidanza è stata trascinata in una clinica locale e legata ad un tavolo operatorio mentre un medico le iniettava un liquido letale per il bambino. Poi è stata lasciata due giorni legata a contorcersi dal male in attesa che venisse espulso il corpicino inerme. È soltanto uno degli episodi disumani che hanno caratterizzato la politica del figlio unico in Cina. Aborti forzati, omicidi, bambine vendute: nel 2013 Ma Jian (nella foto) ha raccontato alcuni episodi sul New York Times. Lo scrittore cinese ha evidenziato anche il fenomeno dei “bambini fantasma”, quelli nati senza esser registrati: non hanno diritti né accesso ai servizi pubblici, come l’istruzione o l’assistenza sanitaria.

stesso tempo, senza parlare dei costi proibitivi dovuti alla tassazione». Ad avvalorare questa teoria c’è il fatto che già nel 2014 il governo cinese ha concesso ad 11 milioni di coppie la facoltà di avere un secondo figlio, ma solo un milione ha fatto domanda. Dopo anni di regolamentazione sulle nascite, fare retromarcia sul figlio unico non è dunque affatto scontato. Ne è convinta anche Lu Shan, studentessa universitaria di 26 anni, viene da una città vicino Pechino e da tre anni vive a Lecco: «Non credo che questa legge riuscirà a far cambiare di molto i piani dei cinesi, le famiglie con-

tinueranno ad avere un solo figlio dato che i costi per mantenerlo e farlo studiare sono davvero alti». «L’interesse al ribilanciamento delle nascite è ormai centrale per la politica cinese, ma non credo che basterà il via libera al secondo figlio per ridurre questo grande squilibrio», conclude il professor Cavalieri. La pressione fiscale del resto è imponente in Cina, i giovani sono costretti spesso a lavorare anche nel weekend per poter pagare le tasse, ed i figli sono diventati un lusso che ben pochi possono permettersi, nonostante l’assenso del Dragone.


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IL MITO DI SUSAN SARANDON

BELLA SENZA ETÀ Una bellezza senza tempo, una donna consa- monial della campagna skincare Age Perfect e pevole del proprio valore, intelligente, colta, della colorazione per capelli. Un riconosciimpegnata, attivista per i mento al fascino e all’elediritti umani. E anche una ganza della Sarandon, ATTRICE, ECOLOGISTA, ATTIVISTA, grande attrice. quasi alla soglia dei 70 MADRE, NONNA, E ORA TESTIMONE Questa è Susan Sarandon, anni e ultima, in ordine di DI BELLEZZA: A 69 ANNI LA VITA - premio Oscar per Dead tempo, delle testimonial DI SUSAN SARANDON HA MILLE man walking, icona del ciover 50 scelte dal brand SFACCETTATURE. E A CHI LA DEFINISCE SEXY RISPONDE CON nema, protagonista di francese, dopo Andie IRONIA: «SEXY? SEXYGENARIA...» tante pellicole di successo, MacDowell, Jane Fonda, di Elisabetta Rossi tra cui l’indimenticabile Helen Mirren, Diane Thelma & Louise - oggi Keaton, Julianne Moore. sotto i riflettori per essere stata scelta dal- «Non vedo l’ora di invecchiare. Quando l’Oreal Paris, leader mondiale nel campo della l’aspetto fisico viene meno, è importante solo cosmesi e dei prodotti di bellezza, come testi- quello che sei», ha dichiarato l’attrice.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Per professionisti desiderosi di far parte di un network professionale, di migliorare l’equilibrio vita-lavoro, di ricevere supporto per il proprio progetto

COWORKING: UNO SPAZIO DI LAVORO CONDIVISO

È UN NUOVO STILE LAVORATIVO ed implica la condivisione di uno spazio fisico e di risorse. Il coworking, infatti, è un modo di concepire il lavoro che si sta espandi Rita Nicosanti dendo sempre più a macchia d’olio, complice anche la crisi ed un mercato del lavoro sempre più flessibile. L’ufficio tradizionale è ormai sempre meno popolare, e gli spazi di sharing economy rappresentano una ghiotta opportunità. Ma qual è l’identikit del coworker in Italia? Secondo una ricerca realizzata da “MyCowo” sono più uomini (62%) che donne (38%), risiedono principalmente nel Nord Italia, sono soprattutto freelance, imprenditori di piccole e grandi società e startuppers. Il costo medio per una postazione è di 25 euro giornalieri o 263 mensili. Pierluigi Grimaldi, classe 1982, digital journalist, ci racconta come è nata la sua esperienza di coworking: «Lo scorso aprile ho fondato, insieme »

LAVORATORI DEL FUTURO

Cosa significa essere coworkers I coworkers hanno a disposizione sia uno spazio di lavoro per dedicarsi ai propri progetti, sia numerose occasioni per incontrarsi e conoscersi: corsi, conferenze, ma soprattutto situazioni informali come una pausa caffè, una pausa pranzo o un aperitivo.

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ad un collega giornalista, una società che si ocLE POTENZIALITÀ cupa di editoria Un’innovazione sostenibile online e portali da cogliere al volo In molti l’hanno definita una forma di innoinformativi. Tra vazione “sostenibile” nel mondo lavorativo, le spese mesperché il coworking ha il merito di rispondere se in preventialle maggiori esigenze di oggi: flessibilità, vo subito dopo risparmio, socializzazione. Anche le istitula nascita di zioni iniziano a scoprirne le grandi potenOverpress mezialità: il Comune di Milano, ad esempio, dia c’era anche elargisce un contributo economico ai coquella relativa workers. Ci sono poi degli Ordini profesalla nostra sede sionali (come quello degli Ingegneri di Velavorativa. rona) che affittano stanze per riunioni o poCercavamo uno stazioni lavorative all’interno della loro stessa spazio non tropstruttura, così da facilitare l’inserimento lavorativo dei giovani. L’idea dei punti di copo grande ma working in rete ne amplifica ancor più le che fosse ben colpotenzialità: possibilità di interazione con legato e, sopratpersone fisicamente lontane, scambio di tutto, con un coidee e di opportunità sempre costante. sto relativamente basso. Uno spazio, inoltre, che ci permettesse di continuare PER SAPERNE DI PIÙ ad apprendere, conoscere PER CONOSCERE IN TEMPO REALE nuove persone, nuove proDOVE E QUANDO NASCONO fessionalità e nuove idee. Il NEL MONDO NUOVI SPAZI DI LAVORO CONDIVISO coworking ci è sembrata la SI PUÒ VISITARE IL SITO soluzione ideale». WWW.COWORKINGMAP.ORG Maura, 31 anni, romana, mamma di una bambina di quattro, afferma senza mezzi termini che il coworking le ha cambiato la vita: «La maternità mi aveva chiuso in me stessa, non avevo più ambizioni, non pensavo a niente oltre che

CREARE IMPIEGO

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al benessere della mia famiglia. Ho accettato una sfida lavorativa quasi per caso, ed invece ne sono rimasta folgorata. Insieme ad altri nove soci a maggio dell’anno scorso abbiamo aperto uno spazio di coworking, facciamo network marketing ed io ne vado fiera. Non facciamo tutti parte delle stesse organizzazioni, ma collaboriamo con un’armonia fantastica e a dir poco invidiabile: questo spazio condiviso è molto più che un ufficio, è un posto dove confrontarci, dove mettere in campo le nostre idee e trovare la spinta per realizzarle». Anche Giacomo, una laurea in Lettere Moderne alle spalle, ha deciso di lanciarsi in una nuova esperienza dando vita ad una startup e avvalendosi del coworking: «Durante le ordinarie attività di ricerca di una sede operativa - racconta - cercavo online uffici di ogni genere e confrontavo i prezzi per trovare la soluzione migliore. Navigando nel web ho scoperto l’esistenza della modalità di lavoro condivisa: quale miglior paradigma per uno come me, attratto dal mondo delle startup e della tecnologia?». Secondo

Fabio sono due le carte vincenti di questa nuova formula di concepire il lavoro: «Al primo posto c’è il risparmio economico, inutile negarlo: il coworking è una forma lowcost rispetto alle soluzioni vecchio stampo. Ma un ruolo altrettanto cruciale lo esercita la community: il supporto dei colleghi è stato cruciale ed ha snellito molte delle operazioni legate al lancio del mio nuovo progetto. È qui, ad esempio, che ho incontrato l’avvocato che oggi ha l’incarico di seguire tutta la parte legale della mia startup, la ricerca di una figura esterna avrebbe comportato un dispendio di tempo ed energie». Francesco, torinese, è un creativo, lavora come freelance ed ha scoperto il coworking a Londra: «In Inghilterra il concetto di sharing economy è ben radicato, e ci sono molti spazi di lavoro condiviso. Avevo bisogno di un posto dove lavorare ed ho trovato il mio primo coworking. Rientrato in Italia ho voluto ripetere l’esperimento ed il risultato è stato positivo: accogliere un cliente per un meeting di lavoro in una sede effi-


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LE ORIGINI NASCE NEGLI USA NEL 2005

A San Francisco il primo esperimento di coworking Il primo esperimento di coworking risale a più di dieci anni fa a San Francisco. Un programmatore informatico californiano, Brad Neuberg, nel 2005 creò il “San Francisco Coworking Space”, un locale arredato con mobili Ikea per condividere connessioni e servizi con altri professionisti locali. Il programmatore aveva infatti necessità di un luogo fisico dove riunirsi con il suo gruppo di lavoro, spesso variabile, in un posto diverso da un bar. A questo primo tentativo informale ne fece seguito un secondo più articolato e consapevole, all’interno del quale la stessa disponibilità fu data anche ad estranei. In men che non si dica lo spazio si saturò, e altrettanto rapidamente ne nacquero altri. Il concept rappresentava infatti una soluzione perfetta per i professionisti freelance che non potevano permettersi un posto di lavoro proprio. Intorno al 2007 il coworking era già un fenomeno globale.

ciente e performante ha un forte impatto, perché se si sceglie un luogo pubblico, un bar o una casa, non si trasmette la giusta credibilità, ed anche la privacy ne risulta compromessa». Stefania Scognamiglio di professione fa la coworking manager, e gestisce uno spazio di lavoro condiviso a Bruxelles. «La mia esperienza - racconta - nasce grazie ad una borsa di studio europea per giovani imprenditori, che mi ha permesso di trascorrere quattro mesi in uno dei primi spazi di coworking nati in Belgio: “Betacowork”, oggi punto di riferimento in Europa». Ma cosa significa rico-

prire il ruolo di coworking manager? «Gestire uno spazio di lavoro condiviso significa impegnarsi ogni giorno a creare connessione tra gli abitanti dello spazio, conoscerli, supportarli e spingerli ad interagire tra loro. Significa promuovere ogni giorno una cultura della condivisione, del rispetto e della fiducia tra i membri della community. Significa lavorare per far sì che i coworkers possano trarre il meglio dalla loro esperienza, oltre ovviamente a prendersi cura dello spazio fisico, assicurandosi che l’ufficio sia confortevole e che non manchi mai nulla. È un nuovo modo di concepire il lavoro, che aiuta anche a vivere meglio».

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cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA

__LIBRI CULTURA__ UNA STORIA tutta al femminile quella dell’ultimo romanzo di Abraham Yehoshua, La comparsa, ambientato in gran parte a Gerusalemme, descritta con tutte le sue contraddizioni e le sue complessità. Nell’Israele di oggi, ferito da mille problemi, è la storia del temporaneo ritorno in patria di una quarantenne, Noga, che non ha mai voluto figli e che, nel corso della vicenda, si dovrà interrogare più volte su questa scelta che si è imposta, così dolorosa e decisiva per la propria esistenza. Dall’Olanda, dove ormai vive da anni come applaudita concertista, è dovuta approdare a Gerusalemme per prendersi cura dell’appartamento familiare, momentaneamente abbandonato dall’anziana madre, trasferitasi per tre mesi in una confortevole casa di riposo. Per ingannare l’attesa, “scacciare la noia e forse anche i ricordi” che affiorano, la donna diventa com-

UNA STORIA + TUTTA AL FEMMINILE

parsa di film e sceLA COMPARSA neggiati tv. Ma fare EINAUDI la comparsa diven272 PAGINE 20,00 EURO ta un modo per riGiudizio di 50&Più: pensare la propria vita, si trasforma in uno sguardo tutto particolare su se stessa e sulle mutazioni anche proNell’ultimo romanzo di fonde del mondo Abraham Yehoshua, una che la circonda. nota concertista torna Ogni parte che le viene data fa affiodopo anni a Gerusalemme, rare un legame forscontrandosi con la realtà te, stringente con del Paese e trascinando con la propria espesé il disagio di aver scelto rienza. Yehoshua di non avere figli annoda con sapienza i fili del suo racconto come un polittico assai comdi Renato Minore plesso e omogeneo, nella continuità della narrazione, dentro il TEORIA DELLE OMBRE tessuto assai minimalista di Paolo Maurensing Adelphi - pagine: 200 una storia personale inserita Prezzo: 18,00 euro in un trama familiare che Giudizio di 50&Più: però cela una rete Un’indagine per sapere se Alexandre Alekhine più profonda e sia stato davvero ucciso. Scacchista famoso, meno visibile la mattina del 24 marzo 1946 fu trovato in di simboliuna stanza d’albergo a Estoril, riverso sulla poltrona, con un smi e metacappotto al posto della vestaglia. Il medico legale frettolosamente fore.

archiviò. Com’è accaduto più di vent’anni fa con La variante di Lunemberg, Paolo Maurensig torna a confrontarsi con l’ossessione degli scacchi nella forma di un giallo, serrato e avvincente, per smascherare un vero omicidio, non una morte a sorpresa, magari un suicidio dopo una perdita al gioco. E centrato sugli ultimi giorni di vita di Alekhine, figura tipica del Novecento di un russo sempre in fuga. Solo la scrittura del romanzo può sciogliere i segni che ancora rendono enigmatica la vita e la morte di quel “sadico degli scacchi” che egli fu.

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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

Roma - Museo dell’Ara Pacis Fino all’8 maggio 2016 Orari: 9,30-19,30 - tutti i giorni Ingressi: mostra € 11 / mostra + museo € 17

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DA NON PERDERE

PINEROLO (To)

Caravaggio e il suo tempo

Così s’intitola la mostra che attorno alla Maddalena caravaggesca raduna oltre 40 quadri di pregio. Come il San Giovannino alla fonte di Cecco del Caravaggio o la raffinatezza di Enrico Fiammingo, l’erotica Cleopatra di Artemisia Gentileschi o l’altra Maddalena di Rutilio Manetti. Alla Fondazione Cosso c/o Castello di Miradolo fino al 10 aprile BARI

Paesaggi di Puglia Chi ama la pittura di veduta non perda Da Terra di Bari a Città Metropolitana. Immagini del territorio 1860-1960. In 125 dipinti c’è l’evoluzione dei luoghi attorno al capoluogo pugliese dall’incontaminatezza all’immediato Dopoguerra e l’invasione industriale. Protagonisti eccellenti De Nittis, Armenise, Netti, Stifano e l’ottimo Damaso Bianchi, tra i tanti. Alla Pinacoteca Corrado Giaquinto fino al 30 aprile

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A Montmartre il tardo XIX secolo è il periodo della Belle Époque, dei teatri, dei cabaret e dell’arte. Una mostra la fa rivivere

TOULOUSE-LAUTREC SCRUTA LA PARIGI DEL DIVERTIMENTO MENTRE IL 16 FEBBRAIO a Pisa chiude i battenti la mostra Toulouse Lautrec. Luci e ombre a Montmartre, a Roma si apre Toulouse-Lautrec. La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest, medesima falsariga e importanza. Ammirare le opere del piccolo, brutto, paradossale, etilista, dongiovanni pittore di sangue blu è sempre coinvolgente. Il “contino” Henry dovette agli usuali matrimoni tra consanguinei della sua famiglia la debolezza ossea: da adolescente subì le fratture di entrambi i femori, che lo fecero zoppicare per tutta la vita. Aggiungete una statura molto al di sotto della media e avrete quell’“essere bizzarro e deforme

che vedeva un po’ tutti attraverso le proprie miserie fisiche”, provveduto di un “talento cattivo, che esercitava un influsso pernicioso e rattristante”. Parole simili erano sui giornali del settembre 1901, quando il 36enne di Albi, nel sud della Francia, morì di cirrosi, mentre le sue opere raggiungevano quotazioni interessanti. Ricchissimo di famiglia, non si era mai preoccupato di venderle (il primo acquisto accertato risale al 1896 e con la personale londinese di due anni dopo ne piazzò un’altra, al principe di Galles), ma solo di rappresentare la natura intima, nonostante gli atteggiamenti esteriori, di una umanità dolente e ai margini,

MOSTRE di Raffaello Carabini

fossero spettatori o protagonisti, dive o prostitute. Le oltre 170 opere provenienti dal museo magiaro, sono i celeberrimi manifesti, le raffinate illustrazioni, spartiti e locandine rare, a volte firmate e dedicate, fotografie e riprese cinematografiche di inizio ’900. Illustrano come Toulouse-Lautrec seppe cogliere la bellezza interiore e la purezza gaia di corpi sgraziati e soggetti dubbi, in ambienti miserevoli e sotto fasulle luci della ribalta: poeta di una Belle Époque che faceva dell’apparenza un dogma.


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__TEATRO CULTURA__

DIRETTO ALLA MENTE E AL CUORE

PROSEGUE SUPERMAGIC, IL FESTIVAL DELLA MAGIA, FINO AL 7 AL TEATRO OLIMPICO DI ROMA FRA ILLUSIONISTI, PRESTIGIATORI E TRASFORMISTI PROVENIENTI DA OGNI PARTE DEL MONDO INFO: 063265991

In giro per teatri dove va in scena lo spettacolo della nostra vita fra risate, impegno e un pizzico di fantasia

TEATRO IL MONTALBANO televisivo torna a teatro. E lo fa con un testo, The Pride che, dichiara Luca Zingaretti,«colpisce lo stomaco, il cuore e la mente delle persone. Io stesso ne sono rimasto affascinato, impressionato, “steso”. Drammaturgicamente potente, con un linguaggio vitale, tocca temi profondi

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come l’identità dell’individuo, il coraggio di guardarsi allo specchio, riconoscendosi e vivendo per quello che si è veramente. Parla di amore, sentimento che pare scomparso con i tragici avvenimenti che stiamo vivendo. E poi - continua l’attore - mi sembrava giusto che un personaggio con la mia vi-

TORINO

Al Teatro Carignano un dramma storico Foto M. Spada

Georg Büchner, scrittore e drammaturgo tedesco, prese parte a numerose attività politiche a favore della libertà, sentimento che ritroviamo in Morte di Danton, dramma del 1835. Proposto in prima nazionale dal regista Mario Martone al Teatro Carignano di Torino, dal 9 al 28, vede in scena Giuseppe Battiston e Paolo Pierobon. «Sotto l’apparenza del dramma storico Morte di Danton nasconde i nervi scoperti della condizione umana», commenta Martone; l’autore infatti, sullo sfondo della Rivoluzione Francese, va ad indagare le ragioni che portarono Danton a non sfuggire alla ghigliottina, e alle accuse di Robespierre, prima compagno e poi avversario, fautore della linea giacobina. Danton propende per un mondo liberale e tollerante nonostante la consapevolezza delle difficoltà di cambiarlo. Info: 0115169555

di Mila Sarti

Luca Zingaretti è interprete e regista di The Pride, un testo che colpisce il cuore e la mente delle persone parlando di identità, ipocrisia e amore sibilità ponesse al centro del dibattito una storia come questa. Lo spettatore se ne va con delle emozioni, è venuto fuori lo spettacolo che desideravo, l’ho voluto soprattutto come regista, un teatro che parla la lingua del presente, non un teatro “inchiodato”». L’opera del drammaturgo e attore americano Alexi Kaye Campbell, si snoda in due storie che si svolgono a Londra in due periodi diversi: il 1958 e il 2015. Interpretate dagli stessi attori, Luca Zingaretti, Valeria Milillo, Maurizio Lombardi e Alex Cendron, le epoche si alternano fra loro e sembrano

avere in comune solo i nomi dei personaggi: Oliver, Philip e Sylvia. Negli Anni ’50, riconosciamo una coppia tradizionale, marito e moglie. Nei nostri giorni ci imbattiamo in una coppia omosessuale in crisi. «Si parla sempre di amore, ma declinato in modi differenti», sottolinea Zingaretti. Lo spettacolo è in scena dal 2 al 7 a Genova al Teatro della Corte, dal 10 al 14 al Teatro Morlacchi di Perugia e dal 16 al 28 al Teatro Bellini di Napoli. Info: Genova 0105342300 Perugia 0755722555 Napoli 0815499688 FEBBRAIO 2016 I 39


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__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ

Il primo posto nella classifica alternative Usa (e il secondo in quella rock) del loro cd Whiped Out! indica i californiani The Neighbourhood - o The NBHD - band del futuro. Il prossimo 9 marzo saranno per la prima volta in Italia, all’Alkatraz di Milano. Si prospetta un evento.

Il Barbiere di Siviglia compie 200 anni: al Teatro di Torre Argentina il debutto fu un clamoroso flop

QUANDO ROMA ERA CONTRO ROSSINI

MUSICA di Raffaello Carabini

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MUSICA DA LEGGERE

Lo special one del nostro jazz, Enrico Rava, torna con un quartetto transgenerazionale e l’ottimo ospite Gianluca Petrella TUTTE LE SFUMATURE DEL MIGLIOR JAZZ

Nella Trimurti del jazz italiano il trombettista di Trieste, ma torinese di famiglia e crescita, rappresenta - e non solo per ragioni anagrafiche - Brahma, il “creatore”. Ovviamente a Stefano Bollani, già pupillo di Rava stesso, e Paolo Fresu spettano i ruoli di Shiva (il “distruttore”) e Visnu (il “ricostruttore”). Lo dimostra anche il nuovo album Wild Dance, che miscela danzabilità e souplesse narrandole con l’abilità nello scandire e nel lasciar risuonare tempi e spazi di chi, provocando, ridesta gli spiriti. Tra melodie post swing, improvvisazioni brucianti e intrichi hard bop.

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PER LA PRIMA del 20 febbraio 1816 gliel’avevano giurata a quel forestiero umorale e collerico, adorato dalle donne, snob a tavola e presuntuoso come nessuno: «Datemi la lista della lavandaia e ve la metto in musica», diceva. Gioacchino Rossini veniva dalla periferia dello Stato Pontificio e, non ancora 25enne, aveva già raccolto successi alla Scala di Milano (La pietra del paragone, 1812) e a La Fenice di Venezia (L’italiana in Algeri, 1813), oltre a essere da un anno direttore artistico del San Carlo di Napoli. Girava da una città all’altra, componeva un’opera in pochi giorni (13 per il Barbiere), dirigeva le prime tre repliche poi cambiava. E, sapendo che nel nuovo teatro non avevano ascoltato le precedenti, ne

prendeva varie parti e le trasferiva nella nuova opera (per il Barbiere arie e pezzi d’insieme da La cambiale di matrimonio e materiale da altre quattro). Dai fans de Il Barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello al cast avevano deciso che Almaviva avrebbe dovuto essere un tonfo. Gli interpreti cantarono male, uno addirittura cadde e proseguì con il naso sanguinante; le maestranze lasciarono che un gatto passeggiasse in scena distraendo tutti: il più clamoroso fiasco della lirica. Anche se dalla seconda rappresentazione in poi conquistò gli ascoltatori, diventando presto una delle opere più rappresentate, il futuro “cigno di Pesaro”, 200 anni fa, visse un’autentica notte da “brutto anatroccolo”.


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__CINEMA CULTURA __

Mark Ruffalo, tra gli interpreti del film sui preti pedofili applaudito alla Mostra di Venezia, spera ancora che “il Vaticano ripari a quanto accaduto”

IL CASO SPOTLIGHT

CINEMA

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FILM IN USCITA

di Alessandra Miccinesi CI SONO COSE che non si possono dire e storie che tutti vogliono conoscere. È il caso di una vicenda realmente accaduta, che affronta il tema degli abusi sessuali da parte dei preti. Una macchia sulla coscienza della Chiesa sulla quale Papa Francesco, senza indugi, si è espresso più volte, chiedendo scusa alle vittime. Ora, a puntare i riflettori su una storia accaduta a Boston, che nel 2001 diede il via a una travagliata inchiesta giornalistica premiata col Pulitzer, arriva il cinema con Il caso Spotlight. Diretto da Tom McCarthy il film, considerato dalla critica la miglior pellicola su giornalismo e potere dai tempi di Tutti gli uomini del presidente, è interpretato da un cast di prim’ordine: da Marc Ruffalo a Michael Keaton, Rachel McAdams, Stanley Tucci e Billy Crudup. Passata fuori concorso all’ultimo Festival di Venezia, e vincitri-

ce del premio del pubblico a Toronto, la pellicola segue le vicende di un gruppo di reporter del Boston Globe che indagano sulla complicità della chiesa locale negli abusi sui minori. Quando un parroco della città viene accusato di molestie da sei parrocchie diverse nel corso di 30 anni, la redazione - che non dispone delle necessarie risorse investigative - inizia a scavare nel passato. E tra insabbiamenti e coperture, scopre che i sacerdoti coinvolti nello scandalo sono oltre 70: la Chiesa sapeva, ma non è mai intervenuta. Ai giornalisti servirà determinazione per affrontare un caso che da locale diverrà mondiale: con il clero corrotto da una parte, e dall’altra avvocati capaci di trasformare le accuse in miniere di denaro. Regia: Tomas McCarthy Genere: drammatico Giudizio di 50&Più:

DRAMMATICO

REMEMBER REGIA di Atom Egoyan COMMEDIA

ONDA SU ONDA REGIA di Rocco Papaleo con: L. Cipriota Giudizio di 50&Più:

Musica e lampi di introspezione e destini da riscrivere per Rocco Papaleo che, per il suo terzo film da regista, sceglie ancora una volta Alessandro Gassmann per raccontare una storia d’amicizia e cambiamenti. Ruggero (Gassmann) è un cuoco solitario mentre Gegè (Papaleo) è un cantante esuberante che, per rilanciare la sua carriera, accetta di tenere un concerto a Montevideo. Tra i due non corre buon sangue, ma un evento inaspettato li costringerà ad essere amici “per forza”.

con: M. Landau, D. Norris e B. Ganz Giudizio di 50&Più:

Atmosfere thriller e una struttura narrativa a labirinto per il capitolo più tragico della Storia del Novecento. Il premio Oscar Christopher Plummer interpreta Zev, un anziano ebreo sopravvissuto ad Auschwitz, il quale scopre che il nazista responsabile dello sterminio della sua famiglia si nasconde in America. Deciso a vendicare i suoi cari, Zev acquista una pistola ed inizia un lungo viaggio che lo porterà sulle tracce dell’aguzzino, per consumare la sua vendetta: l’incontro, che getta uno sguardo sull’orrore della normalità, avrà delle conseguenze inaspettate.

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__in VIAGGIO__

A LEZIONE DALLA NATURA SELVAGGIA Cento anni fa veniva istituito il National Park Service, il primo ente preposto alla tutela delle risorse ambientali, dei monumenti e delle aree protette statunitensi. 340mila chilometri quadrati, 409 siti, 293 milioni di visitatori l’anno: sono questi i numeri vincenti di una “macchina” il cui fine è quello di conservare gli ambienti naturalistici e storici per donarli alle nuove generazioni

S

di Loris Porcheri

«SOLO ANDANDO DA SOLI, in silenzio, senza bagagli, si può penetrare veramente nel cuore della natura. Gli altri viaggi sono solo polvere e alberghi e bagagli e chiacchiere». John Muir amava la natura, l’amava così profondamente che decise di abbandonare gli studi alla facoltà di Scienze naturali presso l’Università del Wisconsin e di iscriversi a quella che definì “l’università della natura selvaggia”, nella quale apprendere gli insegnamenti impartiti dalle montagne, dagli alberi, dai fiumi, dai laghi, da tutti gli animali che popolano il pianeta. La decisione fu presa dopo che un incidente gli procurò quasi la perdita della vista; John allora capì che doveva riempirsi gli occhi delle meraviglie che il mondo custodiva, semmai il fato avesse di nuovo preso l’iniziativa di impedirgli di ammirarle. Intraprese così un lungo cammino che lo portò fino a Cuba e poi in California, dove rimase travolto dalla bellezza di un luogo che rispondeva al nome di Yosemite. »

Yellowstone Park: veduta aerea del Grand Prismatic Spring, una sorgente d’acqua calda.


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IN VIAGGIO IL PARCO PIÙ GRANDE...

...E IL PIÙ PICCOLO

È il Wrangell-St.Elias National Park & Preserve, e si trova in Alaska. Ha una superficie di 53mila chilometri quadrati e dal 1979 è Patrimonio dell’Umanità. Al suo interno si trova il Monte Saint Elias, il secondo più alto degli Stati Uniti.

In realtà è una casa, misura 80 mq. e si trova a Philadelphia. È il Thaddeus Kosciuszko Memorial, dove visse l’ingegnere polacco Kosciuszko, che progettò fortificazioni decisive per la vittoria degli americani durante la Rivoluzione.

NON SOLO PARCHI «L’aria profuma distintamente di balsamo, resina e menta. Ogni boccata è un dono del quale possiamo ringraziare Iddio. Chi poteva immaginare che un mondo così rude e selvaggio fosse così bello, così pieno di cose buone!». Man mano che si addentrava nella Sierra Nevada e nella Yosemite Valley - la vallata che oggi è solitamente definita “la grande cattedrale della natura” per la sua imponenza e bellezza -, Muir era travolto dallo scenario che lo circondava: «Altra mattinata che riempie l’anima. Nulla di meglio si può immaginare, in nessun mondo. Nessuna descrizione del Paradiso ho mai visto o sentito che eguagli neppure la metà di ciò che qui vedo e sento». Le descrizioni minuziose che Muir faceva nei suoi taccuini di viaggio, poi pubblicati, non erano una semplice esercitazione letteraria ma un inno alla vita, alla bellezza, a una filosofia di vita se-

Yosemite Park: uno scorcio della vallata. 44 I 50epiu.it I FEBBRAIO 2016

I MONUMENTI PIÚ VISITATI

LIBERTY E ELLIS ISLANDS - La Statua della Libertà è il simbolo degli Stati Uniti; con Ellis Island è stata il “sogno americano” di intere generazioni.

LINCOLN MEMORIAL - In onore di Abraham Lincoln, è composto da un tempio, una statua del presidente e la riproduzione di due suoi discorsi.

condo la quale la natura è in grado di entrare in contatto con gli stati d’animo più profondi dell’uomo. La visione di un ambiente selvaggio, incontaminato, da salvaguardare, mosse John Muir a battersi affinché ampie aree del territorio fossero preservate e conservate per le future generazioni. Fu grazie a Muir e al gruppo di uomini che insieme a lui inseguivano ideali “visionari e ambientalisti”, se per la prima volta nella storia, nel 1864, un’area fu sottoposta a tutela; ed era proprio quella parte della California che Muir amava tanto: Yosemite, con i suoi 3mila chilometri quadrati di vallate, montagne, foreste - tra cui Mariposa Grove, con le sue sequoie giganti - ed un’infinità di animali e piante autoctone. Questo primo, fondamentale passo verso la creazione di aree protette determinò, di lì a qualche anno, precisamente nel 1872, la costituzione del primo parco nazionale al mondo, quello di Yellowstone, un’altra meraviglia della Natura, un concentrato di geysers, montagne, deserti, dove i grizzley sono di casa insieme a bisonti, alci e lupi. La via era ormai segnata e con la crescita di una coscienza ambientalista, ogni Stato, ogni territorio americano, costituì aree protette, riserve, siti archeolo-

GOLDEN GATE RECREATION

IL RECORD DI SAN FRANCISCO di Stefano Di Carlo


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GLI EROI DELL’11 SETTEMBRE

LA TERRA DEI GIGANTI

SULLE ORME DEGLI ANASAZI

Il Flight 93 National Memorial, in Pennsylvania, è dedicato ai 40, tra membri dell’equipaggio e passeggeri, del volo 93 della United che, l’11 settembre 2001, impedirono al loro aereo dirottato, di schiantarsi su obiettivi di Washington.

Si trova in California ed è il regno delle maestose sequoie giganti. Il parco è il Sequoia & Kings Canyon, e al suo interno conserva la sequoia più grande del mondo, il Generale Sherman, alta 85 metri e con una base di 32 metri di circonferenza.

Questo misterioso popolo era presente nella regione di Mesa Verde, nel Colorado, già nel VI secolo. I loro villaggi rupestri, con le abitazioni scavate nella roccia, fanno parte del Parco Nazionale di Mesa Verde, oggi Patrimonio dell’Umanità.

VENTI MILIONI DI VISITATORI ogni anno. È l’incredibile record detenuto dal Golden Gate Recreation, il parco nazionale che si affaccia sulla baia di San Francisco e si estende su tre contee: Marina, San Francisco e San Mateo. 146 chilometri di costa, un’area composta da 19 ecosistemi con 1.300 specie di animali e piante, e nella quale si trovano 366 edifici storici, foreste pluviali, monumenti nazionali, aree di divertimento, percorsi a cavallo, per trekking, piste ciclabili e mete turistiche di fama mondiale.

Tra tutte spicca il famoso Golden Gate Bridge, il ponte che si distende sullo stretto tra la baia di San Francisco e l’Oceano Pacifico, simbolo della città californiana e dell’ingegno dell’uomo. Tra le altre “celebrità” del Parco ci sono: Alcatraz, l’isola trasformata in prigione federale di massima sicurezza, nella quale è stato detenuto anche Al Capone; Muir Woods, la foresta protetta di sequoie giganti; il Presidio, un’area smilitarizzata con musei, parchi, centri abitati; Fort Mason, ex base militare con teatri e musei.

gici. Nel 1916, poi, ci fu la svolta: il presidente Woodrow Wilson costituì il National Park Service (NPS), l’Ente Federale il cui compito era quello di «conservare paesaggio, ambiente naturale e storico e vita della fauna selvatica» e di «permettere di goderne in modo tale da preservarla intatta per il godimento delle future generazioni». Da allora l’NPS ha esteso il proprio controllo su circa 409 aree protette che comprendono oltre ai parchi, anche monumenti, campi di battaglia, siti storici, memoriali, aree marine e lacustri, fiumi, aree ricreative e persino la Casa Bianca. Sono 22mila i ranger e 221mila i volontari che ci lavorano; nel 2014 i turisti che hanno visitato i siti sono stati circa 293 milioni. Quest’anno l’NPS compie 100 anni, un traguardo che festeggerà con centinaia di progetti e iniziative speciali, prima fra tutte Find your park, una campagna mondiale di condivisione della propria esperienza dopo aver visitato un parco, un’area, un monumento scelto fra tanti; un modo originale di mettere in pratica la definizione che lo storico Wallace Stegner, diede dei parchi americani: «L’idea migliore che abbiamo mai avuto. Assolutamente americani, assolutamente democratici, riflettono il meglio di noi».

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__ITINERARI__ Che si tratti di una svolta storica è testimoniato UN COLLEGAMENTO FERROVIARIO da San pure dalle parole del professor Antonio PaoPietro a Castel Gandolfo per unire “i due Vatilucci, direttore dei Musei Vaticani: «Le Ville cani”, parti dello stesso Stato divise fisicamente. Pontificie, per secoli inaccessibile segreta diPotrebbe riassumersi così, in poche parole, la mora estiva dei Papi di Roma, dal 12 settembre funzione del Treno delle Ville Pontificie che, da sono aperte al pubblico e ci si arriva con il tresettembre 2015, porta i visitatori dal cuore del no, il più popolare, il più democratico fra i Vaticano alla cittadina laziale, nota nel mondo mezzi di trasporto». per essere la residenza estiva dei Papi. Ma liAlla guida delle Ville Pontificie, una delle nove mitarsi a ciò - è evidente - sarebbe una lettura Direzioni in cui si articola il Governatorato riduttiva. Innanzitutto, l’inedito treno perpetua della Città del Vaticano c’è Osvaldo Gianoli, il felice rapporto tra i Papi e le Ferrovie Italiane, arrivato a Castel Gandolfo a fine 2013, dopo intrecciatosi più volte nei 110 anni di storia delle una quasi trentennale esperienza nel mondo FS. Soprattutto, però, il collegamento consente, bancario. Oltre ai suoi numerosi compiti istiuna volta a destinazione, di visitare il Palazzo tuzionali, ora pianifica, controlla, osserva e riApostolico di Castel Gandolfo e i Giardini delle vede, se necessario, Ville Pontificie. La ogni dettaglio delle formula è semplice: visite affinché i risulogni sabato mattina, tati puntino sempre si parte dall’antica all’eccellenza. A giuStazione Vaticana, dicare dal numero all’interno dello Stadei visitatori, esso sta to Pontificio, e dopo premiando gli sforzi circa un’ora di viagorganizzativi di Giagio si arriva a Castel noli e il lavoro “dei Gandolfo e Albano suoi ragazzi”, come Laziale. Una sola ferama definire i dipenmata intermedia, aldenti delle Ville. la Stazione FS di RoIl new deal voluto da ma San Pietro, pochi Papa Bergoglio preminuti dopo la parvede che si possano tenza dalla Città del di Emanuele Mùrino visitare pure i 55 etVaticano. Il convotari dei Giardini. Per glio, reso possibile circa un’ora, si viaggia a bordo di un trenino su dalla collaborazione tra i Musei Vaticani e il gomma, con audioguida attualmente disponibile Gruppo FS Italiane, è riservato e formato da in italiano, inglese e spagnolo. Il giro è di quelli due treni Minuetto, tra i più moderni delle nostre mozzafiato. I Giardini, concepiti negli Anni ’30, ferrovie, capaci di duecentottanta posti a sedere. sono mantenuti secondo lo spirito originario, Un servizio innovativo pure per le modalità di quello di chi disegnò gli spazi verdi con l’attenacquisto: il biglietto del treno, l’ingresso al Museo zione tipica per le forme geometriche e le simdel Palazzo Apostolico e la visita ai Giardini delle metrie, con la filosofia delle cose fatte per durare. Ville si possono comprare soltanto online dal sito «Visitare i Giardini - spiega Gianoli - è un po’ ufficiale dei Musei Vaticani (www.museivaticacome sfogliare le pagine di un libro di storia». ni.va). Per chi parte dalla Stazione Vaticana, il Dai rondò alle statue, dalle edicole sacre alle biglietto include la visita - con accesso senza grotte, alle fontane, ogni elemento è stato insefila - ai Musei e ai Giardini Vaticani. rito secondo una logica precisa e risponde ai L’ingresso al Palazzo di Castel Gandolfo s’insesuoi tempi. risce a pieno titolo nel nuovo corso voluto da Si parte da Villa Barberini e le emozioni si susPapa Francesco: aprire le porte della Chiesa e seguono senza sosta: la strada romana con » avvicinarla alla gente.

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I TESORI DI CASTEL GANDOLFO Da settembre 2015, si viaggia sul Treno delle Ville Pontificie. Dal cuore della Città del Vaticano, e da Roma San Pietro, a Castel Gandolfo e Albano, in cerca di meraviglie

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FOTO © MUSEI VATICANI

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FOTO © MUSEI VATICANI

EMOZIONI ASSICURATE

Tra opere d’arte e bellezze naturali, dettagli estetici e vedute panoramiche Sopra, a sinistra, la Loggia delle Benedizioni - fatta costruire da Papa Benedetto XIV nel 1749 che si affaccia sul cortile interno del Palazzo Apostolico; a destra, uno dei mezzi protagonisti del circuito offerto da settembre 2015: il trenino gommato a bordo del quale i visitatori possono compiere il giro dei Giardini delle Ville Pontificie - Villa Barberini. A fianco, Villa Barberini e la visuale dei giardini del Belvedere dalla balconata. In basso, a sinistra, una veduta panoramica dei Giardini del Belvedere con, sullo sfondo, il Mar Tirreno e il Litorale a sud di Roma; a destra, la Sala 7 nella Galleria dei Ritratti dei Pontefici.


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__ITINERARI__

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FOTO © MUSEI VATICANI

VIAGGIO E VISITA

LA GALLERIA DEI PAPI €16

Nello scrigno del Palazzo Apostolico, in cinquanta ritratti dei Pontefici scorre la lunga storia dei Vescovi di Roma

Il costo del biglietto intero per il viaggio in treno e la visita del Palazzo Apostolico.

IL PALAZZO APOSTOLICO, sorto nel luogo in cui si trovava la città di Alba Longa, dove si tramanda fossero nati Romolo e Remo, è un edificio ricco di storia. Dopo essere appartenuto per quasi tre secoli al casato genovese dei Gandolfi, nel 1279 il feudo passò al cardinale Giacomo Savelli. Eletto Papa nel 1285 con il nome di Onorio IV, morì dopo soli due anni. Alla fine del Cinquecento, la sua famiglia aveva accumulato così tanti debiti che la proprietà fu espropriata dalla Camera Apostolica. Inclusa nel patrimonio inalienabile della Chiesa dal 1604, Castel Gandolfo deve la sua universale notorietà a Urbano VIII che, nel maggio 1626, inaugurò la tradizione delle vacanze papali e poi decretò che esse dovessero svolgersi là, in quello che divenne “Palazzo Apostolico”. Da settembre 2015, il primo piano dell’edificio ospita la Galleria dei Ritratti dei Pontefici, parte integrante del Reparto Collezioni Storiche dei Musei Vaticani. In sette ampie sale, sono esposte cinquanta tele che, a partire da Giulio II, eletto nel 1503, arrivano ai nostri giorni, con Papa Francesco. Davvero un unicum, se si pensa che ai Musei Vaticani non esiste una galleria che riunisca i ritratti dei Papi, in cui sia visibile l’iconografia di questa affascinante e “particolare dinastia bimillenaria”. Con un allestimento espositivo coinvolgente e una didattica ad hoc, l’intenzione è di svelare ai visitatori pure “le gesta e le virtù di quei Vescovi di Roma che sono stati magnanimi e benigni, protettori di geni artistici e generosi committenti, talvolta anche santi”.

€20

Il prezzo del biglietto intero per il tour dei Giardini delle Ville, in treno su gomma.

€40

Il costo del biglietto intero full day per Musei e Giardini Vaticani, viaggio in treno, transfer e visita ai Giardini delle Ville Pontificie.

FOTO © MUSEI VATICANI

nicchie e statue, il viale del Pan di Zucchero con lo stemma di Papa Francesco e quello delle Siepi con lo stemma di Benedetto XVI, la Fontana del Rondò e il viale dei Pini Marittimi. Vegetazione e flora fanno a gara con le opere d’arte, in un’ideale competizione estetica cui è impossibile resistere. Si prosegue verso l’area delle fattorie - volute da Pio XI, la cui attività agricola è “gestita con criteri estetici di giardino rustico” - con mucche, manze, asini e galline, un oliveto, un vigneto e gli orti. Dopo aver doppiato la Fontana dell’Orfeo, il trenino attraversa il Bosco delle Querce e la Galleria dei Lecci, autentici monumenti naturali. Superato il piazzale Quadrato, si ammirano le fontane e si entra nel criptoportico di Domiziano. Ed ecco i giardini all’italiana, quelli del Belvedere, le cui geometrie si apprezzano da una spettacolare terrazza la cui veduta arriva fino al litorale laziale, sul Tirreno. Poco prima della fine del giro, si giunge al Teatro di Domiziano, altra meraviglia tra le meraviglie! Nell’anno del Giubileo della Misericordia, la visita del Palazzo Apostolico e dei Giardini delle Ville Pontificie promette di essere un’opportunità in più per i fedeli e per ogni tipo di turista perché - secondo l’idea di condivisione dell’arte, così cara al Santo Padre - Giardini e Palazzo sono beni di tutti e, dunque, devono essere aperti a tutti.

I PAPI E LE FERROVIE

Un feeling che parte da lontano Il primo a usare il treno fu il Beato Pio IX, sulla linea Napoli-Portici, nel 1849. Da allora, in circa quindici anni, lo Stato Pontificio diventò uno dei più ricchi di reti ferroviarie. Dopo i Patti Lateranensi del 1929, Pio XI decise la costruzione della Stazione Vaticana, inaugurata nel 1932. Tra tutti, i tre viaggi ad Assisi sono i più vivi nella memoria. Il primo fu svolto da San Giovanni XXIII per il pellegrinaggio in preparazione del Concilio Vaticano II, il 4 ottobre 1962, festa di San Francesco. In seguito, San Giovanni Paolo II, a gennaio 2002, e Benedetto XVI, a ottobre 2011, scelsero il treno per recarsi alla Giornata di Preghiera per la Pace nel Mondo.



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__ITINERARI__ LE SUE ORIGINI SI PERDONO nell’antichità, le porte ferrate, i suggestivi camminamenti per ma pare che qui trovò rifugio anche il Re Tarquinio le ronde, i pozzi e le cisterne. Le luci soffuse, il il Superbo, scacciato da Roma e in cerca di allerosso delle pareti, il silenzio creano da subito anze. Perché Fumone, dai suoi ottocento metri di un’atmosfera tetra e angosciante, che accompagna altitudine, è sempre stato un punto di importanza i visitatori in questo viaggio nel tempo. Un luogo strategica: dalla sua torre partivano infatti i segnali di fascino intriso di storia, mistero e senso deldi fumo che annunciavano le invasioni dei nemici l’arcano. Il marchese Fabio de Paolis, oggi, fa da diretti a Roma. Situato nel Basso Lazio, con la sponda tra Roma e Fumone, insieme ai suoi figli. sua posizione domina sull’intera valle tanto che Tra i ricordi indelebili legati a queste mura, cuin passato, quando l’aria era più limpida, dalla stodisce gelosamente la visita di Papa Paolo VI sua vetta si poteva nel 1966, che fece scorgere a nord la porre una lapide in Cupola di San Pietro memoria del defunto e a sud il Vesuvio. pontefice Celestino V: Abitata oggi da meno «Ero solo un bambidi duemila persone no - racconta il mar(di cui solo una cinchese - e ricordo che quantina nel centro lui mi accarezzò la testorico), la cittadina sta». Il peso della caè meta di un turismo sata si sente ma, a suo che supera le trentadire, bisogna saperlo mila presenze anportare con umiltà: nuali, che giungono «Da piccolo giocavo qui per visitare il Cacon i bambini del stello Longhi de Paopaese, e continuo a lis. Costruita tra il IX conservare un legame ed il X secolo, questa familiare con gli abidi Ilaria Romano e Romina Vinci fortezza è da secoli tanti del centro storicustode di segreti, leggende e memorie, molte a co». Nell’ala ovest del castello, il marchese de sfondo drammatico. Rocca inespugnabile, prigione Paolis ha creato una galleria di arte contemporanea di papi e antipapi, nel Medioevo era tristemente che raccoglie una trentina tra pitture, sculture, nota per le condizioni disumane in cui versavano istallazioni, lavori di artisti con fama internazionale i detenuti e per le torture perpetrate ai loro danni. e di giovani emergenti. «Siamo dei collezionisti. Nel 1584 la roccaforte fu venduta alla famiglia dei A me piace mostrare come l’arte non ha tempo, marchesi Longhi de Paolis, che ancora oggi la un filo conduttore unisce le opere di tutte le epoconservano, tramandandola di padre in figlio. Da che, i damaschi, i soffitti a cassettoni, la statuaria circa vent’anni una parte del Castello è aperta al romana, i pavimenti in cotto antico ben si sposano pubblico, si possono così visitare la Sala dei Cesari, con il dinamismo dei quadri espressione della noil Salone degli Antenati, la cella della prigione con stra odierna società».

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LASSÙ, TRA I MONTI, IL CASTELLODI FUMONE Antica fortezza, posta a 800 metri di altezza, ha avuto sin dagli albori un ruolo di grande importanza strategica. Dal 1990 gli attuali proprietari, i marchesi Longhi de Paolis, lo hanno aperto al pubblico

Nel Castello di Fumone si trova la cella in cui fu rinchiuso e morì papa Celestino V, il primo pontefice della storia ad abdicare al suo incarico. Eletto all’età di 86 anni, dopo trenta mesi di conclavi in cui i cardinali non erano riusciti a trovare un accordo fra i sostenitori degli Orsini e dei Colonna, si inimicò in breve tempo la curia per alcune decisioni prese

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EREMITA E PAPA

LA PRIGIONE DI CELESTINO V senza tenere conto di equilibri politici che lui, un passato da eremita, non conosceva a fondo. “Colui che fece il gran rifiuto” così come Dante Alighieri lo descrive nella Divina Commedia, venne messo in prigione dal

suo successore Bonifacio VIII, e trascorse dieci mesi in uno spazio angusto all’interno della Rocca, dove morì il 19 maggio 1296. Secondo la leggenda, proprio quel giorno avvenne il suo primo miracolo: nella sua cella comparve un globo di fuoco sospeso in aria, che poi si trasformò in una croce d’oro, visibile dall’alba al tramonto prima di scomparire.


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IL GIARDINO PENSILE

GIOIELLO VERDE A 800 METRI DI ALTEZZA Il Castello detiene anche un importante primato in termini paesaggistici e ambientali, perché sulla sua sommità sorgono i giardini pensili più alti d’Europa. Realizzati dalla famiglia Longhi nel ’600, si estendono per una superficie di 3.500 metri quadri, ad 800 metri d’altezza. Questo spazio verde dal quale si gode della vista di tutti i borghi della vallata, è formato da terrazze ricavate dai camminamenti di ronda e dalle antiche torri di controllo della fortezza; è sostenuto da mura di pietra alte 10 metri ed è stato arricchito nel tempo con piante ornamentali, arbusti ed alberi. Si tratta di un tipico esempio di giardino pensile all’italiana, suddiviso in due livelli. L’albero più famoso presente è l’“albero degli amanti”, un cipresso di 400 anni, nato dall’unione di due piante inizialmente distinte che, secondo la leggenda, rappresentano la trasformazione di due amanti. Al centro del giardino, sul primo livello, si trova la pietra sommitale che, secondo la tradizione, se sfregata porta fortuna e prosperità. In questa pagina, alcuni scorci del Castello di Fumone e del giardino.


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__EVENTI ASSOCIATIVI__

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IL SOGNO E LA REALTÀ

LA PROSSIMA EDIZIONE DEL CONCORSO CANORO PER OVER 50 SARÀ UN SOGNO CHE DIVENTA REALTÀ PER TANTI ASPIRANTI CANTANTI

Italia in...Canto2016 XVI EDIZIONE

NAPOLI, PRONTI PER LA FINALE “Batti il tempo” è lo slogan della XVI edizione del Concorso canoro riservato agli over 50, ideato e organizzato da 50&Più. Una tre giorni interamente dedicata alla musica, aperta a tutti gli appassionati, con laboratori e incontri a tema. Il 20 marzo la finale

di Luisella Berti

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AVERE UN SOGNO NEL CASSETTO e riuscire a realizzarlo. Non è il massimo? Un sogno che apparentemente sembrerebbe semplicissimo: cantare. Ma il sogno si complica quando il desiderio è quello di cantare sul palcoscenico di un grande e prestigioso teatro, davanti a centinaia di persone, con l’accompagnamento di un’orchestra. Un’esibizione dal vivo con tutti gli ingredienti di un grande evento musicale degno di una star. Ebbene, questo sogno diventerà realtà per venti appassionati del canto, rigorosamente dilettanti, con più di 50 anni di età. Dopo aver superato le audizioni e le semifinali, il 20 marzo si esibiranno al Teatro Mediterraneo di Napoli. L’edizione di Italia in... Canto 2016 è ricca di novità e di molti volti nuovi. «Abbiamo girato in lungo e in largo l’Italia alla ricerca di nuove voci - racconta Maurizio Merolla, direttore artistico della Kermesse fin dalla prima edizione - e ci siamo trovati davanti a un risultato clamoroso con tanti cantanti che si sono fatti avanti perché aspettavano un evento come Italia

in... Canto, visto che non ce ne sono altri in Italia se non in Europa. Abbiamo scoperto voci bellissime, tutte molto competitive, tanto che sarà molto difficile scegliere tra i semifinalisti chi accederà alla finale». Alle audizioni hanno partecipato 160 aspiranti finalisti. Le semifinali si sono tenute nel corso del mese di gennaio, ma è ancora top secret la rosa dei venti concorrenti che si esibiranno sul palco del Teatro Mediterraneo di Napoli. «Il nostro Concorso - sottolinea Merolla - dà, innanzitutto, un’opportunità prima ancora di scegliere o selezionare. E a chi non è scelto, diciamo che è rimandato al prossimo anno per mancanza di posti». Ma quali canzoni ascolteremo? Il Concorso propone i brani che la Siae ha inserito nell’elenco delle Bellissime-Evergreen. «Abbiamo preferito allargare il campo - spiega il Direttore artistico - facendoci suggerire anche dei titoli dai concorrenti stessi, e qualcuno lo abbiamo inserito. Ascolteremo canzoni davvero molto belle». Certamente non mancheranno »


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La XVI edizione del concorso canoro sarĂ condotta da Maurizio Merolla e Veronica Maya. FEBBRAIO 2016 I 53


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VERSO LA FINALE alcuni brani della canzone classica napoletana, «sarebbe un delitto se non ci fossero». Italia in... Canto quest’anno lancia anche lo slogan “Batti il tempo”, nella musica ma anche nella vita. «La scenografia - spiega Merolla - rappresenta l’ingranaggio virtuale dell’orologio della vita. Battere il tempo significa essere capaci di non invecchiare, di andare oltre il tempo che scorre. Chi canta, chi ama l’arte, di solito batte il tempo». Un’edizione davvero succulenta che prevede una tre giorni (dal 18 al 20 marzo) di totale immersione nella musica per tutti gli appassionati, cantanti, ospiti al seguito, estimatori, simpatizzanti (vedi il programma a lato). Si parte con la visita guidata al Conservatorio Musicale San Pietro a Majella, luogo della musica di Napoli famoso in tutto il mondo. Si prosegue poi con due importanti appuntamenti. Il primo è un laboratorio musicale pensato sempre sulla scia del “Batti il tempo”. Con Erminia Parisi, esperta e insegnante di Taranta e danze popolari, si batterà il tempo a suon di nacchere e di tammorre. «Lo scopo - spiega Merolla - è quello di insegnare l’elemento base di qualsiasi iniziazione musicale, che è appunto battere il tempo». Oltre alla Parisi ci sarà il professor Giuseppe D’Amore che tratterà delle dinamiche e dei benefici della musicoterapia. All’incontro parteciperà anche uno dei maggiori rappresentanti campani della canzone popolare, si tratta di Marcello Colasurdo. Sotto la sua guida, i partecipanti sperimenteranno la relazione tra la canzone 54 I 50epiu.it I FEBBRAIO 2016

LE TAPPE

2015 Audizioni con 160 aspiranti finalisti a: Bologna 12 novembre Livorno 20 novembre Milano 21 novembre Reggio Calabria 26 novembre Catania 27 novembre Foggia 4 dicembre Napoli 11 dicembre

2016 Semifinali Napoli 15, 22 e 30 gennaio

LA FINALE Napoli, Teatro Mediterraneo, 20 marzo

+ ITALIA IN... CANTO 2016 dal 18 al 21 marzo 2016 PROGRAMMA DI MASSIMA*

Hotel Royal Continental - Napoli Venerdì 18 marzo Arrivo a Napoli e trasferimento in Hotel. Ore 15.00: Inizio iscrizioni alle escursioni programmate per la giornata di domenica mattina 20 marzo. Su richiesta è possibile prenotare altre escursioni. Ore 15.30: Partenza dall’Hotel per la visita guidata allo storico e antico “Conservatorio Musicale San Pietro a Majella” di Napoli. Ore 19.30: Cena in Hotel. Serata libera e pernottamento. Sabato 19 marzo* Ore 07.30/08.00: Prima colazione a buffet. Ore 09.30: Partenza in bus per la “Sala Italia” presso la Mostra d’Oltremare dove si svolgerà: Ore 10.00: Laboratorio musicale interattivo dedicato al ritmo-tempo-battito, a cura della maestra Erminia Parisi. 0re 11.00: Intervento del professor Giuseppe D’Amore, esperto in dinamiche e benefici della musicoterapia. Ore 12.00: Intervento dell’artista Marcello Colasurdo, esperto di strumenti musicali e di canti folk e popolari. Ore 13.00: Pranzo libero. Ore 18.00: Incontro talk-show con Rossana Casale nella Sala conferenze dell’Hotel Royal Continental. Al termine aperitivo in terrazza. Ore 20.30: Serata Aspettando Italia in... Canto. Cena in Hotel: degustazione e prelibatezze napoletane, con coinvolgimento dei partecipanti in canti e danze. *N.B. In questa giornata i finalisti del Concorso sono impegnati al Teatro Mediterraneo per le prove che dureranno dalla mattina al primo pomeriggio (l’orario di partenza sarà comunicato la sera del venerdì). Domenica 20 marzo Ore 07.30/08.30: Prima colazione a buffet. Ore 09.00: Escursioni prenotate o mattinata libera. Ore 12.30*: Pranzo libero. Ore 14.15: Trasferimento al Teatro Mediterraneo per assistere alla finale della XVI edizione del Concorso canoro: Italia in... Canto. Al termine, rientro in Hotel per la cena. Serata libera e pernottamento. *N.B. I finalisti del Concorso pranzeranno liberamente alle ore 12.00 e partiranno alle ore 12.30 dall’hotel per raggiungere in bus il Teatro.

Lunedì 21 marzo Ore 07.00: Prima colazione a buffet. Partenza da Napoli per il rientro alle città di provenienza. *Il programma potrà subire variazioni


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» ITALIA IN… CANTO NAPOLI - XVI EDIZIONE CONCORSO CANORO DI 50&PIÙ DAL 18 AL 21 MARZO

popolare e il tempo. Altra chicca è un incontro talkshow con Rossana Casale, grande interprete ed artista poliedrica, che racconterà come nasce una canzone, quali sentimenti sono legati alla sua creazione, alla sua interpretazione, e risponderà alle domande e curiosità dei partecipanti. L’evento canoro si conclude il 20 marzo con la finalissima condotta come sempre da Maurizio Merolla affiancato anche in questa edizione da Veronica Maya, volto noto della Rai. Sarà un prestigiosa Giuria Artistica, insieme al voto del pubblico, a decretare il vincitore di Italia in... Canto 2016 che sarà

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ROSSANA CASALE

A tu per tu con la grande artista, in un incontro talk-show, per raccontare come nasce una canzone: Italia in... Canto 2016 sarà anche questo. Tutte le domande e le curiosità dei partecipanti saranno appagate

premiato con il Disco d’Oro, mentre al secondo classificato andrà il Disco d’Argento e al terzo il Disco di Bronzo. Ci sarà anche il “Premio della Critica” secondo il voto della Commissione Artistica Musicale e dei componenti dell’Orchestra. Infine, novità di quest’anno, il “Premio 50&Più” che sarà assegnato dai componenti degli organi nazionali dell’Associazione. «Sarà un’edizione conclude il direttore artistico - che, come le altre, si presenterà non solo come una gara di voci, ma sarà anche un vero e proprio musical. Uno spettacolo compiuto».

Italia in... Canto è il Concorso canoro nato con l’obiettivo di valorizzare la cultura del canto e della musica, arricchirne la conoscenza e condividerne la passione. Il Concorso intende proporre e giudicare canzoni e brani famosi eseguiti da artisti dilettanti over 50 di tutta Italia. La finalissima, si terrà a Napoli il 20 marzo, al Teatro Mediterraneo. Nel corso della fase finale i partecipanti all’evento potranno avvicinarsi al mondo della canzone, farsi coinvolgere dall’atmosfera musicale partecipando a laboratori o incontri a tema e, nel contempo, scoprire le bellezze della città di Napoli. SISTEMAZIONE ALBERGHIERA Soggiorno previsto presso l’Hotel Royal Continental (4 stelle) situato sul lungomare di Napoli, di fronte al Castel dell’Ovo e al Borgo Marinari, a pochi minuti di cammino da Piazza del Plebiscito e dal Maschio Angioino.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE In camera doppia In camera doppia uso singola Supplemento pensione completa: su richiesta

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Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 45 LA QUOTA COMPRENDE: Soggiorno di 4 giorni /3 notti con trattamento di mezza pensione (incluse le bevande ai pasti) - Ingresso al Teatro Mediterraneo, inclusi i trasferimenti - Partecipazione alle attività proposte da 50&Più - Assicurazione bagaglio, sanitaria e annullamento - Assistenza di personale 50&Più. LA QUOTA NON COMPRENDE: Trasporti per raggiungere Napoli - Imposta di soggiorno - Mance, extra personali e tutto quanto non sopra specificato. (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Un passo avanti e due indietro. Negli Stati Uniti scarseggiano i farmaci usati per l’iniezione letale? C’è chi sospende le esecuzioni e chi, invece, ricorre a procedure alternative

STATI UNITI: L’INFINITO BALLETTO DEL BOIA NE HA AVUTE BEN POCHE DI CARTE DA GIOCARE Benjamin R. Cole nei suoi quindici anni trascorsi nel braccio della morte in una prigione di Adelaide Vallardi dell’Oklahoma. Le chance di sfuggire al patibolo per uno che ha ucciso la figlia di nove mesi, perché il suo pianto aveva interrotto una partita ai videogiochi, non sono mai state molte. Un caso come questo difficilmente diventa la bandiera delle battaglie abolizioniste. E così l’appuntamento con l’iniezione letale fissato per lo scorso 7 ottobre sembrava indeIN CONTINUO AUMENTO lebilmente fissato nell’agenda del L’opposizione delle case farmaceutiche boia. Ma il destino ha deciso diLa lista delle case farmaceutiche che si rifiutano di riversamente e rinviato l’esecuzione. fornire le prigioni americane cresce sempre più: la svizCosa è successo? Ultimamente i zera Roche, l’americana Abbott, l’israeliana Teva. Lo condannati a morte negli Usa si stabilimento italiano della Hospira di Liscate ha dichiarato sono ritrovati tutti aggrappati alla nel 2011 di non vendere Pentotal per l’iniezione letale.

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San Francisco (California-Usa), il carcere di San Quintino.

VISIONI OPPOSTE SULLA PENA CAPITALE

Questione di emendamenti

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LA CARENZA DEI SEDATIVI PER L’INIEZIONE LETALE HA SPINTO IL GOVERNATORE DELLO UTAH A REINTRODURRE, COME ALTERNATIVA, IL PLOTONE DI ESECUZIONE

stessa speranza: le scorte di Sodio Tiopentale (Pentotal), il barbiturico utilizzato per l’iniezione letale, scarseggiano sempre più e i farmaci alternativi non garantiscono una morte indolore. Tanto che molti Stati hanno dovuto rinunciare a eseguire le condanne introducendo una moratoria di fatto: nel 2015 ci sono state “solo” 28 esecuzioni, il numero più basso dal 1991. Per i penitenziari americani il

problema è sorto cinque anni fa quando la Hospira, l’azienda che forniva il potente anestetico, nato in origine per uso ospedaliero, ha smesso di venderlo provocando una fortuita moratoria della pena di morte. La farmaceutica statunitense, nel marzo del 2010, inaugurava un nuovo sistema di distribuzione che non contemplava più come clienti gli istituti penitenziari: «Hospira offre i suoi prodotti perché possano migliorare o salvare vite e li fornisce solamente per

l’uso indicato nel foglio illustrativo. Quindi non ne sosteniamo l’utilizzo nelle procedure della pena di morte». Da quel momento in poi, rispettare il calendario delle esecuzioni è diventato sempre più difficile. Anche il tentativo di rivolgersi all’estero per rifornire i magazzini fallisce clamorosamente: le farmaceutiche dall’altra parte dell’oceano hanno infatti bloccato le esportazioni, temendo che i loro prodotti, nati per essere usati in ambito ospedaliero o veterinario, finissero nelle mani sbagliate. A tenere il conto delle aziende nel mondo che hanno voltato le spalle alle richieste americane ci pensa l’associazione abolizionista inglese Reprieve. Sul suo sito, www.reprieve.org.uk, compaiono colossi co- »

Quando lo scorso luglio la Corte Suprema è stata investita del caso, gli occhi dell’opinione pubblica erano puntati su due giudici in particolare: Antonin Scalia e Stephen G. Breyer. Il quesito di partenza riguardava il caso specifico dell’Oklahoma: l’iniezione letale con il midazolam, che aveva provocato atroci sofferenze a più di un condannato prima di morire, è costituzionale? La questione però, proprio per la presenza dei due membri della Corte con visioni radicalmente opposte, ha finito per prendere una piega diversa. La domanda a cui cercare una risposta è diventata un’altra: la pena di morte è compatibile con la Carta fondamentale degli Stati Uniti d’America? Sì, secondo Scalia, che ritrova nel quinto emendamento la legittimità della procedura: qui si dice che nessun uomo può privare della vita un altro uomo senza il ricorso a un processo e alla decisione di una giuria. È chiaro quindi, secondo lui, che non si possa dichiarare incostituzionale qualcosa che la stessa Costituzione contempla come possibile. È di parere opposto Breyer: «È piuttosto evidente che la pena capitale violi l’Ottavo Emendamento, che vieta punizioni crudeli e inusuali». La pena di morte è, ai suoi occhi, inaffidabile, arbitraria e applicata in modo disomogeneo. Andrebbe abolita del tutto e non aggiustata di volta in volta con la speranza di renderla più “legale”.

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San Francisco (California-Usa), l’isola di Alcatraz, un tempo sede di un penitenziario di massima sicurezza.

me la svizzera Roche: «Noi siamo a favore del LA LISTA SI ALLUNGA bando mondiale Il “no” dei camici bianchi della pena di Le principali associazioni americane di promorte», o l’israefessionisti che lavorano nell’ambito sanitario liana Teva che hanno chiaramente dichiarato di non avere vende il farmaco alcuna intenzione di collaborare con il boia. Ai tanti “no” della lunga lista degli obiettori, solo a chi prolo scorso marzo si è aggiunto anche quello mette di non cedei farmacisti dell’American Pharmacists Asderlo agli istituti sociation, che hanno dichiarato: «Scoraggiapenitenziari. C’è mo i farmacisti a partecipare alle esecuzioni la danese Luncapitali per il fatto che queste attività sono dbeck che affida profondamente contrarie al ruolo dei farmala sua merce socisti come garanti di cure per la salute. La lamente ai distrinostra posizione è in linea con quelle delle butori che hanno maggiori associazioni di professionisti nel un elenco di campo della salute come l’American Medical clienti fidati. Association, l’American Nurses Association Negli ultimi teme l’American Board of Anesthesiology». pi il loro esempio è stato seguito da molte altre industrie, fuori ma anche dentro gli Usa. L’americana AbPER SAPERNE DI PIÙ WWW.AMNESTY.ORG bott, per esempio, dall’anno WWW.NESSUNOTOCCHICAINO.IT scorso chiede ai dipartiWWW.REPRIEVE.ORG.UK menti carcerari di sottoscrivere l’impegno a non usare gli anestetici per l’iniezione letale. Le conseguenze di tutto ciò sono prevedibili: la macchina della morte è stata messa a dura prova, ma gli Stati che prevedono la pena capitale non si sono dati per vinti. L’Indiana ha pensato di ricorrere al Bre-

OBIETTORI

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vital, altro anestetico, prodotto dalla Par pharmacutical. Ma l’industria americana ha chiaramente espresso il suo dissenso: «Par farà in modo che i distributori non accettino ordini dai dipartimenti penitenziari». A questo punto ci si potrebbe aspettare un imprevisto e straordinario colpo di scena: dopo aver tentato tutte le strade possibili, con campagne politiche, ricorsi legali e battaglie umanitarie, a fermare il boia negli Usa potrebbe riuscirci il mancato rifornimento dei sedativi. Del resto la retorica americana ci ha abituato a quei piccoli eventi marginali dalle grandi conseguenze, come la famigerata evasione fiscale che incastrò Al Capone, tanto per fare un esempio. Ma, almeno per ora, la storia sembra andare in un’altra direzione. Lo scorso marzo il governatore dello Utah ha firmato una legge che reintroduce il plotone di esecuzione. E più recentemente la Corte Suprema ha frenato le ambizioni degli abolizionisti. Senza però deluderli del tutto. Ripercorriamo quanto accaduto. Il caso della svolta sarebbe

potuto venire dall’Oklahoma: qui la scelta del farmaco alternativo, dopo la penuria di Pentotal, è ricaduta sul midazolam. Dalla padella alla brace: la macabra procedura diventa ancora più dolorosa e lunga. L’esecuzione di Clayton Lockett, un anno fa, è durata 43 sofferti minuti. Alla luce di questo episodio, è stato chiesto alla Corte Suprema se una tale procedura fosse compatibile con l’Ottavo Emendamento della Costituzione che vieta punizioni “crudeli e inusuali”. Con cinque voti contro quattro, lo scorso luglio, i giudici hanno stabilito che, in mancanza di un metodo alternativo, il ricorso al midazolam non viola la Carta americana. Finisce tutto qui? Non proprio. Per la prima volta in quell’occasione un giudice della Corte, James Breyer, ha sostenuto che a disattendere l’Ottavo Emendamento è proprio la pena di morte in sé perché inaffidabile, arbitraria, lenta e applicata in modo sporadico. Il sasso è stato lanciato e le parole di Breyer non potranno restare inascoltate.


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La vita quotidiana dei pendolari, fra treni superveloci e carrozze obsolete, soppressione dei biglietti chilometrici, capotreni dal volto umano e guasti tecnici. I dati di Legambiente, le novità di Trenitalia

__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

ITALIA 2016 VITE DA VIAGGIATORI di Daniela Floridia

C

CI SONO GLI INSEGNANTI, che a fatica, dopo anni, hanno ottenuto una supplenza, o addirittura una cattedra, ma a 200 km da casa, proprio nella città dalla quale un collega, contemporaneamente, sta facendo il percorso inverso; ci sono altri dipendenti pubblici, perché il concorso che hanno vinto è in Regione, ma loro non abitano nel capoluogo, o gli impiegati di banca, trasferiti in una filiale “scoperta” ma lontana, e poi gli studenti, gli operai... Sono i pendolari, coloro che quotidianamente utilizzano il treno per raggiungere il luogo dove svolgono la propria attività, dove studiano o lavorano. Ma c’è anche chi addirittura abita in una regione e si sposta in un’altra, tutti i giorni. Un fenomeno in crescita anche grazie alla diffusione dei Treni ad Alta velocità. I pendolari della Tav sono circa 5.000 gli abbonamenti su questi » FEBBRAIO 2016 I 59


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ treni, 1.600 sulla Torino-Milano, 2.000 per la Roma-Napoli, 650 Bologna-Firenze, 300 Firenze-Roma, 300 Milano-Bologna a cui se ne aggiungono quasi altrettanti abbonati ad Italo - sono pendolari un po’ atipici, per lo più professionisti, consulenti, manager, professori, giornalisti, free lance, persone tendenzialmente occupate in attività intellettuali, con redditi che consentirebbero di non escludere un trasferimento in alternativa al pendolarismo. Il problema che si è posto, per questi utenti in continuo movimento, è l’obbligo di prenotazione: sul Frecciarossa o Frecciargento deve essere garantito a ciascuno un posto a sedere, un principio indiscutibile ma difficilmente compatibile con la flessibilità di tutti coloro, e sono la maggioranza, che non sono dipendenti e quindi non hanno orari fissi. Dal 1° gennaio di quest’anno Trenitalia ha infatti previsto nuove regole. La prenotazione sarà comunque obbligatoria, ma gratuita, con possibilità di prenotazioni multiple, e di accedere - in caso in prossimità della partenza non si sia riusciti a prenotare posti in standard o seconda classe perché esauriti

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3.400 I TRENI IN SERVIZIO NELLE REGIONI, CON CONVOGLI DI ETÀ MEDIA PARI A 18,6 ANNI IN CALABRIA, TAGLI AI SERVIZI FERROVIARI DEL 26%

IN PIEMONTE, AUMENTO DEL 47% DEL COSTO DEI BIGLIETTI IN ABRUZZO, I TRENI PIÙ VECCHI ROMA-OSTIA, LA LINEA PEGGIORE (Fonte: Dossier Legambiente)

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INAUGURAZIONI - in Premium o Business compatibilmente con le disponibilità. Però, il numero di abbonamenti sarà predeterminato mensilmente sulla base dei dati storici, e per chi non prenota, multa di 8 euro. Un trattamento di favore è riservato ai residenti dell’Emilia Romagna: l’abbonamento mensile “MiMuovo AV” consente di effettuare viaggi nella sola seconda classe o livello Standard dei treni AV, fra Bologna-Firenze e vv., al prezzo scontato del 20%. Ben altri problemi hanno invece i pendolari “comuni”, tutti quelli che utilizzano quotidianamente per lo più treni regionali, circa 3 milioni di persone in tutta Italia. Legambiente, nel presentare il rapporto Pendolaria 2015, un dossier annuale sui trasporti, ha sottolineato infatti che “la situazione del trasporto ferroviario italiano è sempre più divisa in due, tra una Alta Velocità con servizi più veloci e moderni e un servizio locale con diffusa situazione di degrado”. Il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini, conferma che «rispetto al 2009 le risorse da parte dello Stato per il trasporto pubblico su ferro e su gomma sono diminuite del 25%, con la conseguenza che le Regioni, a cui sono state trasferite

1924

Amarcord: nasce la linea Roma Ostia-Lido Il 10 agosto si procedette all’inaugurazione della linea. Alle ore 10, con a bordo il capo del governo Benito Mussolini, si mosse dalla stazione di Porta San Paolo il convoglio composto dalla locomotiva a vapore Gr 910.045 e da quattro vetture, un bagagliaio ed una carrozza panoramica. Il giorno successivo la linea venne aperta al pubblico, con 10 coppie di treni giornaliere con un tempo di percorrenza di circa 50 minuti. Il biglietto di andata e ritorno aveva un costo di £ 6.80. Gli Anni ’30 furono il periodo di massimo splendore per la ferrovia: si effettuavano da 40 a 70 treni al giorno. Il 12 agosto 1933, con l’arrivo all’idroscalo di Ostia della trasvolata atlantica del decennale si registrò un record: vennero venduti più di 74.000 biglietti di andata e ritorno. Fonte: www.ilmondodeitreni.it/lineeferroviarie/Lido01.htm

nel 2001 le competenze sui treni pendolari, hanno effettuato - in larga parte dei casi -tagli al servizio e aumento delle tariffe. Nella Legge di Stabilità ci sono solo 100 milioni per l’acquisto di nuovi treni ed autobus, mentre gli stanziamenti erogati dalle Regioni sono talmente risibili da non arrivare, in media, nemmeno allo 0,28% dei bilanci». I dati del dossier, anche se con differenze rilevanti da regione a regione, sottolineano che i treni sono troppo vecchi e sono pochi: in Italia attualmente sono circa 3.400 i treni in servizio nelle regioni, con convogli di età media pari a 18,6 anni; e dal 2010 a oggi, di media, si possono stimare tagli ai servizi ferroviari regionali pari al 6,5% (ma i tagli arrivano al 26% in Calabria, 19% in Basilicata, 15% in Campania, 12% in Sicilia). Il record di aumento del costo dei biglietti è stato in Piemonte con +47%, ma anche la Liguria non è stata da meno (+41%). Da ultimo va segnalato l’aumento in Sicilia del 7,7% su biglietti ed abbonamenti. All’Abruzzo, che insieme all’Umbria ha registrato aumenti tariffari del 25%, va il primato di essere la Regione con la più alta età media dei treni: 28,3 »


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Maurizio abita fuori città e per raggiungere il luogo di lavoro percorre quotidianamente 160 km in treno. Una scelta consapevole e serena perché «Quando dai finestrini vedi allontanarsi i palazzoni di periferia e passi alle colline e ai fiumi, sembra quasi di andare in vacanza»

PENDOLARI PER SCELTA, QUANDO IL GIOCO VALE LA CANDELA Maurizio ha 53 anni, è sposato con Francesca. Abitano in provincia di Roma, in una casa in aperta campagna. Hanno un orto, piante da frutta, olivi, galline, che curano da soli. Fanno la birra in casa. Entrambi sono appassionati centauri. Nell’ultimo viaggio in moto hanno attraversato l’Asia centrale. Maurizio è laureato in matematica, lavora a Roma, in banca, ha mansioni di quadro. La distanza fra la sua casa e il luogo in cui lavora è di 80 km. Usa il treno tutti i giorni. Maurizio, sei nato e cresciuto a Roma, poi hai deciso di andare a vivere lontano dalla città. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? Con Francesca viviamo insieme dal 1997 e nel 2004 ci siamo trasferiti a Torrita Tiberina, dove abbiamo potuto trovare una casa a un costo accettabile. Siamo una coppia senza figli, quindi questa scelta ha pochi svantaggi: essenzialmente il tempo che si perde per andare in ufficio, una certa difficoltà a fare vita sociale, visto che le “radici” sono lì in città, la fatica di alzarsi presto. Il resto sono vantaggi: quando torni a casa e vedi che dai palazzoni della

periferia passi piano piano ai prati e alle colline e al fiume sembra quasi di andare in vacanza. E il vivere senza nessuno intorno. Per questo, per farmi tornare a Roma, bisognerebbe legarmi e trascinarmi: targhe alterne, smog, rumori, traffico, una scatoletta per abitazione, il muro del palazzo di fronte come vista alla finestra, i vicini, il condominio, la sporcizia... Ormai sono solo ricordi. In poche parole è più facile vivere sereni qui che in città. Maurizio, a che ora esci di casa la mattina e come raggiungi il tuo posto di lavoro? Esco di casa alle 6.40, prendo il motorino (anche in inverno) percorro i 2 km fino alla stazione, lì prendo il treno (la linea Orte-Fiumicino) che impiega un’ora e dieci; poi prendo una metropolitana ed un autobus (altri 20-30 minuti) e arrivo in ufficio all’Eur. Prima lasciavo a Roma, alla fermata del treno, una bici o un altro motorino, ma dopo i continui furti ora la bici la tengo in ufficio e la utilizzo per andare in piscina all’ora di pranzo. Al ritorno i mezzi sono gli stessi, e i tempi un po’ più lunghi, perché le coincidenze sono più

critiche. La sera quasi sempre per le 18.45 sono a casa. Che valutazione dai del servizio ferroviario del quale usufruisci? Devo riconoscere che ultimamente va meglio. Il mio è un punto di vista molto personale, legato alle stazioni che frequento ed ai miei orari. Però ora il treno si ferma alla mia stazione, quindi non devo più aspettare sotto la pioggia o al freddo che arrivi, ma entro subito e mi siedo sempre. Il treno non ritarda più come una volta, quando non sapevi mai a che ora lo avresti preso e a che ora saresti arrivato: adesso c’è un margine di variabilità di una decina di minuti, che è accettabile. Quello che invece è inaccettabile è il tempo di percorrenza: un’ora e dieci minuti per fare 60 km è davvero troppo! I convogli sono un po’ più vivibili rispetto a prima: meno problemi di pulizia, riscaldamento, aria condizionata e porte bloccate. Nei bagni però non ci sono mai entrato. Spesso ci sono cancellazioni e guasti, ma quasi sempre lontano dai miei orari. E poi ho imparato ad apprezzare i capotreni e la loro umanità, soprattutto per come trat-

tano gli sbandati che a volte bivaccano nei vagoni, puzzolenti e ubriachi: li fanno scendere, ma sempre con gentilezza e soprattutto rispetto. Come ti piace trascorrere il tempo in treno? Premesso che non amo particolarmente viaggiare in treno, ma lo faccio perché guidare nel traffico è peggio e costa molto di più (per l’abbonamento annuale ho pagato 488 euro), quello che faccio mentre viaggio dipende dai periodi: leggo libri, lavoro al pc, navigo in internet per i motivi più vari, dall’organizzare un viaggio a cercare i pezzi per la preparazione della moto o dell’impianto della birra, “whatsappo” con gli amici… Insomma, tutte quelle cose che non potrei fare né in ufficio né a casa. E in questo il treno è l’ideale, perché permette di ritagliarti un po’ di tempo solo per te; poi la mattina, quando sei tra il sonno e la veglia, è il momento che ti metti a osservare le persone e quello che fanno. All’andata siamo più o meno sempre gli stessi e quasi tutti italiani, al ritorno la sera sempre diversi e quasi tutti stranieri: io questa cosa non me la sono mai spiegata!

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ BIGLIETTI CHILOMETRICI

COSA CAMBIA

Un convoglio in transito presso la Stazione di Bologna. Sempre troppo pochi o troppo vecchi sono i vagoni di trasporto in tutta Italia.

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DA LEGGERE LA MARAVIGLIOSA INVENZIONE STRADE FERRATE NEL LAZIO 1846-1930, A CURA DI MARIA GRAZIA BRANCHETTI E DANIELA SINISI MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI, ARCHIVIO DI STATO DI ROMA

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anni, e l’84,7% dei treni circolanti ha più di 20 anni. Fra le 10 peggiori linee d’Italia nel 2015, secondo il dossier Legambiente, la palma va al tratto Roma-Lido di Ostia, una linea suburbana utilizzata quotidianamente da circa 100.000 pendolari, che lamentano un servizio in continuo peggioramento, soprattutto a causa di ripetuti guasti e problemi tecnici. Non è un caso se fra i numerosi blog dei pendolari spicca quello dedicato a questa linea, www.odisseaquotidiana.blogspot.it, dal nome inequivocabile, e attraverso il quale si accede alla newsletter “Il treno dei dannati” e alla sezione Roma Lido Social Club (Facebook, Twitter, Youtube, Instagram). Perché i pendolari hanno dalla loro, per reagire alle difficoltà, la forza dei numeri, la quotidianità della frequentazione, la condivisione. Numerosi i comitati di pendolari, che spesso diventano interlocutori delle Regioni nella programmazione dei trasporti, come il comitato Pendolari Alto Friuli. Fra le novità del nuovo anno, ha fatto discutere la decisione di Trenitalia di sopprimere, dopo 22 anni, i biglietti dei treni

I biglietti chilometrici, fuori commercio da Gennaio, possono essere acquistati fino al 31 Marzo e utilizzati fino al 30 Giugno 2016 salvo esaurimento scorte. I nuovi biglietti per i servizi regionali possono essere acquistati nelle ricevitorie di Lottomatica e Sisalpay, presso i tabaccai, sul sito internet trenitalia.com, con l’App Trenitalia, oltre che nelle stazioni, presso le biglietterie con operatore e self service. (www.fsnews.it) NUOVI TRENI REGIONALI

TRECENTO MILIONI DI EURO PER L’ACQUISTO L’accordo tra Banca Europea per gli Investimenti (Bei) e Ferrovie dello Stato Italiane, perfezionato il 23 dicembre scorso, prevede un finanziamento di 300 milioni di euro per l’acquisto di nuovi treni regionali da destinare al Lazio, Toscana, Veneto, Piemonte e Liguria: in tutto 49 motrici e 250 carrozze a due piani, tutte destinate ai pendolari.

regionali a fascia chilometrica, tagliandi senza data di scadenza e indicazione della tratta, venduti nei bar, nelle edicole e nelle tabaccherie. La motivazione di questa rivoluzione è stata quella di contrastare l’alto tasso di evasione consentito dai biglietti chilometrici, pari all’8,5%. Una percentuale alta perché, non avendo indicazioni di linea e orari, vengono spesso utilizzati per tratte superiori alla fascia chilometrica acquistata, oppure, in caso di brevi tragitti, vengono comprati ma non obliterati. La soppressione, se da un lato può contrastare l’evasione, solleva qualche perplessità da parte degli utenti: secondo alcuni quelli chilometrici sono biglietti versatili, da tenere in tasca e usare all’occorrenza; potendo essere comprati rapidamente senza fare la fila alla biglietteria, inoltre, sono molto utili agli anziani o per chi ha difficoltà ad usare le emettitrici self service. Secondo altri, la soppressione sarebbe un falso problema: chi parte senza sapere dove andare e quando?

AGEVOLAZIONI 50&PIÙ

Carta d’Argento e 50&Più Card La Carta d’Argento offre servizi e benefit volti ad aumentare il comfort di viaggio. Compiuti 60 anni, si può acquistare al costo di 30 euro presso le biglietterie Trenitalia. I soci 50&Più hanno diritto ad uno sconto del 50%: basta inviare fotocopia della Carta d’Argento acquistata e della 50&Più Card al numero di fax 06 6872597 e richiedere l’accredito di 15 euro tramite assegno o bonifico. Per info: www.50epiu.it


wellcare.it

STITICHEZZA? Ritrova la strada della regolarità.

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flora intestinale

sedentarietà

stress

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SPECIALE BAMBINI

Intestino pigro, risposta

“BUONA DA MORDERE” Fruvislax Junior: i cubogel® per la regolarità intestinale dei piccoli. La stitichezza è un problema diffuso che può manifestarsi già in tenera età: riguarda oltre 10 milioni di italiani e fino al 10% dei bambini. Le “cattive abitudini”, infatti, vengono spesso trasmesse dai genitori ai figli. In primis una dieta povera di fibre, sostanze importanti per stimolare naturalmente la peristalsi e ridurre le sostanze dannose per l’intestino. Questo perché vengono consumate poca frutta e verdura e cereali, a vantaggio di cibi pre-trattati, grassi e poco salutari. Se sommiamo i ritmi frenitici a cui i bambini sono sottoposti, in molti casi accompagnati da uno scarso livello di attività fisica, ecco che l’intestino tende a “impigrirsi”.

Via libera nell’intestino. A volte cattiva alimentazione, stress, sedentarietà e anche farmaci possono “bloccare” l’intestino. Quando serve c’è Magrilax, un nuovo sistema di integrazione, completo e naturale, che combina la gradevolezza di assunzione della frutta con le proprietà di benefici principi vegetali. Magrilax, innovativi cubogel® masticabili e confettura, al gradevole gusto prugna, veicolano attraverso la frutta e.s. di Tamarindo, Cassia, Frangula, Aloe Vera, Prugna e Fico d’India, utili per favorire la regolarità del transito intestinale.

Confettura di frutta con principi vegetali in Cubogel® e in Vasetto. IN FARMACIA

La prima regola è abituare i piccoli a un’alimentazione corretta e uno stile di vita sano. All’occorrenza, possiamo aiutarli a ritrovare la fisologica regolarità con Fruvislax Junior, i cubogel® di gelatina di frutta studiati per le loro esigenze. La formulazione Fruvislax Junior è ricca di fibre, oltre 4 g per cubogel®, con Pera e Tamarindo che contribuisce alla regolazione del transito intestinale, aiutando a normalizzare il volume e la consistenza delle feci. Ma soprattutto è “a prova di capricci”: i cubogel®, piacevoli da masticare e al buon gusto di Pera, rendono gradevole e semplice l’assunzione in ogni momento della giornata. Fruvislax Junior è disponibile in Farmacia, in confezione da 6 cubogel®.


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scienze PREVENZIONE STAR BENE AMBIENTE TECNOLOGIA

È spesso atteso con impazienza ma, quando arriva, il momento del pensionamento può lasciare disorientati. I consigli della dottoressa Rossi Urtoler per vivere al meglio questa “nuova” tappa della vita __PREVENZIONE__

FINALMENTE IN PENSIONE. E ADESSO? di Chiara Palma IN UN PERIODO di crisi economica come quello attuale, per molti giovani sembra un’impresa impossibile trovare un lavoro e, di conseguenza, il sogno di avere una vecchiaia tranquilla grazie ad una pensione certa diventa un miraggio. Eppure non sempre è tutto oro quello che luccica: lo sanno bene i molti over cinquanta che si avvicinano alla fine della propria carriera lavorativa o che da poco tempo sono in pensione. L’idillio di liberarsi finalmente del lavoro si trasforma in una situazione poco piacevole, spesso perché sentono che viene a mancare quella routine che era stata costruita negli anni e che aveva formato

la loro persona. Non è quindi infrequente sentire parlare di depressione post pensionamento. A tal proposito abbiamo intervistato Chiara Rossi Urtoler (nella foto in basso), psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e docente presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia e Studi Cognitivi di Modena. La sfera professionale indubbiamente rappresenta una parte importante della nostra vita, fonte di soddisfazioni ma che, al tempo stesso, ci costringe ad una vita frenetica. Come mai allora, dopo aver a lungo sognato di porre

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finalmente fine alla routine e ad avere tempo per noi stessi e per i nostri cari, quella sfera prima così ingombrante, comincia a mancarci? L’arrivo della pensione è molto desiderato e si hanno alte aspettative di au-

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PER SAPERNE DI PIÙ È POSSIBILE APPROFONDIRE IL TEMA DELLA DEPRESSIONE POST PENSIONE SUL SITO CURATO DALLA DOTTORESSA ROSSI URTOLER WWW.PSICOMODENA.IT


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Vivere attivamente il ruolo di nonni

La parte più bella dell’essere nonni è trasmettere la propria esperienza di vita ai nipoti, rivivendo con loro fasi della vita quasi dimenticate, guidandoli nelle loro vicissitudini e creando un rapporto nuovo, libero dalle costrizioni che il ruolo di genitore impone

mentare il proprio benessere, di gestire meglio la propria quotidianità e di svolgere finalmente tutte quelle attività che non si aveva mai il tempo di fare. In realtà, si tratta di un notevole cambiamento concreto riguardo orari, routine, abitudini e stile di vita, che può provocare un lieve disorientamento. Qualsiasi tipo di mansione si svolgesse, si era parte di un gruppo, di un’azienda, di un progetto e si aveva un ruolo ben definito. Il proprio mestiere è una parte dell’identità personale, una parte di sé che contribuisce a definire chi siamo e come siamo. E ciò vale per tutti, ma soprattutto per chi si è dedicato molto al proprio lavoro, identificandosi quasi totalmente con esso, concedendo poco spazio alle altre aree di vita. Quando si interrompe l’attività lavorativa, si perde questa parte di identità e con essa le soddisfazioni e i riscontri che ne derivavano. Ecco quindi che può aumentare il disorientamento: talvolta le persone hanno la sensazione di non riconoscersi più come quelle di prima, di sentirsi inutili, di valere di meno o avere l’impressione di aver perso lo scopo che li aveva guidati ogni giorno. Succede spesso che il disagio causato dal passaggio alla pensione sfoci in depressione? La depressione in pensione è una problematica che riguarda molte persone in Italia, ma a tale volume di ricerca ed interesse non corrisponde un’effettiva richiesta

d’aiuto. La difficoltà nel chiedere aiuto è sicuramente una caratteristica propria di chi soffre di depressione a causa della passività, dell’inattività e della mancanza di speranza che si sperimenta. Inoltre, il fatto che non sia socialmente e pubblicamente riconosciuto come un reale disturbo, diffuso e comparabile ad altri tipi di depressione, fa sì che chi ne soffre non si senta in diritto di chiedere e ricevere un aiuto specifico per questo problema. Quali sono i consigli per prevenire la depressione post pensione e quali quelli per superare questo disagio una volta che si presenti? Dedicarsi agli hobby e attuare desideri e obiettivi personali è la via primaria per prevenire e superare tale disagio. Purtroppo i neopensionati si possono trovare di fronte a varie difficoltà nel momento di dedicarsi a tali attività di svago. C’è chi non sa da dove partire perché non ha mai dato spazio agli hobby e al godersi il proprio tempo libero e quindi non sa cosa gli potrebbe piacere o interessare. Dovrebbe magari ripensare a cosa faceva nel tempo libero, quando era giovane, o a cosa avrebbe voluto fare e sperimentare. Oppure potrebbe informarsi presso amici e parenti e provare inizialmente a condividere le loro attività per cercare di capire quale possa essere adatta. C’è poi chi ha troppe idee e non riesce a scegliere da dove partire o chi ha alte aspettative riguardo attività che poi, nella pratica, si rivelano poco realizzabili perché complesse, costose, non adatte alla persona o non fattibili nel luogo in cui si abita. In questi casi il trucco è partire dalle più fattibili, da quelle che si possono svolgere con minor impegno economico e di tempo o con minore difficoltà pratica e logistica. C’è invece chi saprebbe da dove partire, ma prova senso di colpa nello svol- » FEBBRAIO 2016 I 65


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__SCIENZE PREVENZIONE__

RIPRENDERE LO STUDIO

PRATICARE LO SPORT

Sono davvero tante le attività che si possono intraprendere dal momento in cui si va in pensione e, tra queste, suggeriamo in particolar modo quella di riprendere un corso di studi. Che ci si conceda il privilegio di iscriversi alle università della Terza età o che si preferisca iscriversi ad un corso di laurea regolare, lo studio stimola in ogni caso l’agilità mentale e risulta estremamente utile nella prevenzione di malattie come la demenza senile.

Come ricorda il motto latino Mens sana in corpore sano, a tutte le età è importante dedicare del tempo all’attività fisica per raggiungere un sano equilibrio tra mente e corpo. Arrivati ormai all’età della saggezza, è fondamentale non dimenticare il benessere fisico: ginnastica dolce, passeggiate nei parchi, a piedi o in bicicletta, e per i più intraprendenti, un corso di ballo da sala. In fondo, c’è chi ritiene che la vera vita cominci dopo i cinquant’anni.

gere i propri hobby. Questo può avvenire perché durante il periodo lavorativo non ci si è mai concessi molti svaghi, considerati come una perdita di tempo. In tal caso, il suggerimento è quello di riconoscersi gli sforzi e i sacrifici fatti a livello lavorativo e di godersi del tempo libero come premio per il tanto lavoro svolto. In quale modo lo psicologo diventa di supporto? Come può uno psicoterapeuta aiutare e guidare una persona durante questa fase della vita? Lo psicologo, specie se di orientamento cognitivo-comportamentale, può aiutare la persona che si trovasse in difficoltà durante il passaggio da lavoratore a pensionato, a ritrovare il proprio spazio, i propri ritmi e soddisfazioni nella nuova condizione, lavorando insieme in maniera 66 I 50epiu.it I FEBBRAIO 2016

concreta e specifica. Si tratterebbe, in questo caso, di qualche incontro di consulenza dilazionato nel tempo, con lo scopo di accompagnare la persona durante tale cambiamento, aiutandola a superare via via le difficoltà che si presentano ed insegnando strategie e strumenti volti a sentirsi più efficaci anche nella nuova realtà. Nel caso in cui la persona stia già sperimentando da tempo il disagio e gli effetti negativi di un abbassamento dell’umore, come senso di inutilità e svalutazione di sé, si rende auspicabile un percorso psicoterapeutico, volto ad invertire tale senso di marcia. Anche in questo caso, la terapia cognitivo-comportamentale (consigliata dalle linee guida internazionali) aiuta in maniera concreta, immediata ed efficace ad adattarsi in modo funzionale a tale cambiamento, insegnando strategie pratiche ed immediate per migliorare l’umore e i rapporti con gli altri. In generale, sono più colpiti gli uomini o le donne dal fenomeno della depressione post pensionamento?

Capita più spesso che siano gli uomini a soffrire della depressione post pensione. Non ci sono dati certi riguardo le motivazioni, ma si potrebbe ipotizzare che in generale le donne ricoprano già altri ruoli e svolgano attività extra lavorative, non solo di svago ma anche di assistenza e cura (ai propri genitori o figli), e abbiano tendenzialmente un maggior numero di relazioni e più contatti con parenti o amiche. Questi sono importanti fattori protettivi nei confronti della depressione in generale, ma soprattutto nel caso del pensionamento. Insomma, qualche mese prima del pensionamento cominciare a concedersi qualche piccolo vizio, come cene tra amiche o appuntamenti più frequenti al centro bellezza per le donne, e iniziare uno sport o concedersi il privilegio di lunghe passeggiate per gli uomini, può essere un vero toccasana per l’umore e può aiutare lentamente ad entrare in quella nuova fase della vita durante la quale la parola d’ordine sia “godersi la meritata tranquillità”.


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__SCIENZE STAR BENE__

Jogging o running, la corsa conquista tutti, senza limiti di età né di stagione. In Italia oltre due milioni di persone amano questo sport: dal parco sotto casa alla maratona SI PUÒ FARE all’aria aperta, non necessita di particolari attrezzature, è libera da vincoli di tempo e di costi. È la corsa, che oggi viene praticata da oltre due milioni di italiani, di qualsiasi età, più o meno abitualmente. Si corre per stare in forma, per rimanere in salute, per divertirsi e scaricare la tensione, per mettersi alla prova. Un fenomeno trasversale che, secondo la rivista specializzata Correre, coinvolge circa 100mila giovanissimi con meno di 25 anni, quasi 900mila adulti fra i 25 e i 40 anni, 800mila fra i 40 e i 60 e almeno mezzo milione con più di sessant’anni. Più di un milione e 700mila po-

disti partecipano a gare ed eventi, ma solo in 315mila decidono di affrontare i 21 km della mezza maratona, e circa 35mila la maratona. Nell’ambito della corsa c’è una differenza fra jogging e running: jogging, “andare a correre”, è la pratica libera da allenamenti costanti e metodi di valutazione tecnici, mentre il running, letteralmente “correre”, »

DI CORSA PER RALLENTARE IL TEMPO di Ilaria Romano

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COME I GIOVANI SECONDO UNO STUDIO AMERICANO, GLI OVER 65 CHE FANNO JOGGING HANNO UN DISPENDIO METABOLICO SIMILE A QUELLO DEI TRENTENNI

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__SCIENZE STAR BENE__

HARRIETTE THOMPSON

FAUJA SINGH

A 92 anni, nel giugno dello scorso anno, Harriette Thompson ha completato la “Rock ‘n roll marathon” di San Diego, in 7 ore, 24 minuti e 36 secondi. La donna, che ha gareggiato insieme al figlio 56enne, aveva già vinto una battaglia contro il cancro e proprio con l’impresa da runner ha fatto da testimonial per una campagna di sensibilizzazione per la cura della leucemia e del linfoma. Prima il record era di Gladys Burril, 92enne che, nel 2010, aveva completato la maratona di Honolulu.

A 100 anni ha completato la maratona di Toronto consacrandosi come il maratoneta più anziano di tutti i tempi. Fauja Singh, di origine indiana ma residente in Inghilterra, ha gareggiato anche nel 2013 ad Hong Kong, per poi ritirarsi dalle competizioni agonistiche. Come Harriette, ha corso per scopi benefici e devoluto il compenso a favore dei bimbi nati prematuri. Il suo personale record, a 102 anni, è stato di 8 ore, 25 minuti e 16 secondi.

è la disciplina sportiva costante, caratterizzata da un esercizio completo e continuativo. Solitamente chi fa jogging non supera mai la velocità di dieci km orari, ma pratica comunque un esercizio che può migliorare l’apparato circolatorio, la resistenza fisica e aiutare a contrastare l’osteoporosi. Anche dopo i sessant’anni si può cominciare a praticare attività aerobiche ma calibrando gli sforzi. Uno studio condotto dai ricercatori della Humbolt State University e della University of Colorado ha evidenziato il beneficio del jogging, delle camminate e del ciclismo per l’età matura. La ricerca ha preso in esame solo adulti over 65 che praticano questa attività sportiva tre volte la settimana per almeno trenta minuti a sessione, e ha rilevato che hanno meno probabilità di subire un declino 68 I 50epiu.it I FEBBRAIO 2016

fisico legato all’efficienza motoria. I ricercatori hanno messo a confronto soggetti sportivi e non, e ne hanno valutato il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica: ai partecipanti è stato chiesto di camminare su un tapis roulant a tre velocità, e gli over 65 che già facevano corsa si sono rivelati più efficienti del 7-10% dei coetanei che non praticavano questa attività. Il loro dispendio metabolico si è rivelato simile a quello dei giovani fra i 20 e i 30 anni.

Come cominciare Prima di iniziare l’attività è importante confrontarsi col proprio medico per sapere quale sia la corretta frequenza cardiaca da mantenere sotto sforzo, e se ci siano controindicazioni in base alle proprie condizioni di salute. L’esame

fondamentale da fare per chi desidera intraprendere un’attività sportiva è il test ergometrico, meglio noto come prova da sforzo, che riproduce le condizioni di stress fisico a cui ci si sottoporrà nella pratica, utile ad individuare eventuali aritmie. Rispettare i tempi di allenamento è fondamentale: i primi dieci minuti devono essere dedicati al riscaldamento, poi si può cominciare a correre per una trentina di minuti, con lo stesso ritmo e, infine, rallentare gradualmente, senza fermarsi all’improvviso, finché il polso e il respiro non si stabilizzano. In conclusione, è utile dedicare qualche minuto agli esercizi di stretching, per distendere i muscoli, e intervallare le sessioni all’aperto anche con lezioni in palestra di corpo libero o, per chi


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preferisce le due ruote, con passeggiate in bicicletta.

Dove andare Per praticità si tende spesso a fare percorsi urbani, ma è sempre meglio evitare di correre costeggiando strade trafficate, per almeno due motivi: si respira aria più inquinata e non ci si può rilassare perché bisogna prestare attenzione alle auto. È invece utile raggiungere un parco, un percorso più tranquillo e al riparo dallo smog, dai rumori e dai pericoli.

Gli appuntamenti italiani da non perdere Per i più allenati gli appuntamenti da non mancare sono certamente le maratone cittadine. Il 3 aprile l’appuntamento è a Milano (www.milanomarathon.it)

per la settima edizione di un evento che lo scorso anno ha visto la partecipazione di 15mila persone. Il 10 aprile, invece, tocca a Roma (www.maratonadiroma.it), dove quest’anno la gara sarà dedicata al Giubileo. In moltissime città italiane vengono organizzate mezze maratone o altri percorsi più brevi, spesso legati anche a campagne di solidarietà. Il sito Podisticasolidarietà le ha raccolte in una pagina apposita, con tutti i riferimenti per le iscrizioni e i progetti legati ai singoli eventi: www.podisticasolidarieta.it/podistica/home.nsf/web-prossimegare!openform. Annualmente, in occasione della Festa dei Nonni del 2 ottobre, si tiene a Milano la Active generation run, un percorso di 3 km dedicato a senior e nipoti, ma aperto anche alle famiglie con amici a quattro zampe al seguito. La beneficenza è il filo conduttore: nella scorsa edizione, parte del costo di iscrizione è stato devoluto a Caf Onlus, a favore di un progetto di sostegno psicopedagogico per bambini vittime di maltrattamenti. Esistono poi associazioni nate proprio con lo scopo di coniugare campagne sociali e podismo. È il caso dei Podisti da Marte, una No profit

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fondata nel 2009 per unire divertimento e impegno civico. Durante la corsa in città, dove vestono le pettorine che li rendono riconoscibili, regalano fiori ai passanti e cercano di coinvolgere la cittadinanza. Hanno corso a Milano, Monza e Napoli, ogni volta per una onlus differente. Non si tratta di un club agonistico, ma di un gruppo aperto a tutti, senza costi di iscrizione. Per restare aggiornati sui prossimi eventi: www.podistidamarte.it.

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La stagione fredda CONTRO non deve IL FREDDO intimorire. Con le giuste accortezze si può correre sempre DIECI REGOLE

Correre d’inverno

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APPUNTAMENTI APRILE SARÀ IL MESE DELLE MARATONE ITALIANE: IL 3 L’APPUNTAMENTO È CON LA 16a EDIZIONE DELLA MILANO MARATHON E IL 10 CON LA MARATONA DI ROMA

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Anche alle basse temperature si può continuare a fare running. Basta seguire qualche accorgimento: - vestirsi con capi tecnici in materiale sintetico ed evitare il cotone che trattiene il sudore; - vestirsi a strati per potersi alleggerire solo dopo la fase di riscaldamento; - dedicare almeno un quarto d’ora al riscaldamento; - proteggere mani e piedi con guanti da corsa e calzini invernali; - indossare un copricapo o una fascia per proteggere la testa; - tenere il vento in senso contrario nella prima fase della corsa e a favore verso la fine, quando si è più stanchi; - evitare di correre sulle superfici ghiacciate; - cambiarsi subito dopo la fine della corsa; - prediligere la tarda mattinata o il primo pomeriggio per l’allenamento; - mantenere un passo sciolto ed evitare di contrarsi durante la corsa.

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__AMBIENTE SCIENZE__

Di asciutto rimarrà ben poco. Tra cent’anni, quando il pianeta si riscalderà e il mare si alzerà ancora di più, le città costiere rischiano di fare la fine di Atlantide e con loro i monumenti che ne sono il simbolo

E IL BIG BEN FINÌ SOTT’ACQUA di Giovanna Dall’Ongaro

OTTO CENTIMETRI IN VENT’ANNI

Secondo gli scienziati della Nasa, dal 1992 ad oggi il livello del mare si è alzato di 8 centimetri in media, arrivando, in alcune zone, a 25 centimetri. Entro la fine del secolo potrebbe sfiorare il metro, sommergendo le case di 150 milioni di persone. Previsioni simili le aveva fatte nel 2013 l’IPcc, il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, calcolando un innalzamento delle acque fra i 30 e i 90 cm entro il 2100. Le città asiatiche saranno le più colpite: Paesi come il Bangladesh, ma anche città moderne come Tokyo e Singapore potrebbero finire sommerse. Lo stesso rischio lo corre la Florida, dove interi quartieri di Miami potrebbero venire sommersi.

L’Antartide, negli ultimi 10 anni, ha perso in media 118 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno

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tà costiere, potrebbe ritrovarsi cirPER CHI LO HA SEMPRE amorecondato dall’acqua. E così ce lo movolmente accudito, vederlo sprostrano le impressionanti immagini fondare sott’acqua sarebbe uno virtuali realizzate dal Climate Censhock difficile da superare. Il Big tral, un’organizzazione scientifica Ben viene “coccolato” dagli inglesi indipendente impegnata a far comcome se fosse un figlio: ogni cinque prendere ai non esperti l’impatto anni le lancette sulle quattro facdel cambiamento climatico sul piaciate vengono fermate per una speneta. L’innalzamento del livello del ciale manutenzione e pulite accumare, dovuto al riscaldamento gloratamente. Ma ultimamente questi bale, cambierà sostanzialmente sforzi non bastano più. Per assicul’aspetto di città come Londra, rare che i suoi rintocchi continuino Shangai, Sidney, Mumbai, Rio de a scandire ancora per molto tempo Janeiro, Durban e New York. Tra l’ora di Londra, serve un restauro un secolo tutte queste metropoli da 29,2 milioni di sterline pari a saranno invase dall’acqua e do39,5 milioni di euro. Soldi ben spevranno rinunciare a si, verrebbe da dire. interi quartieri. I riLunga vita al Big cercatori hanno imBen. Ma lunga A RISCHIO maginato e rapprequanto? Nel 2100 Queste saranno le nuove Atlantidi: sentato realistical’orologio più famoShanghai, Hong Kong, mente due possibili so del mondo, insieCalcutta, Mumbai, scenari, a seconda di me a molti altri moDhaka, Jakarta quanto salirà la temnumenti-simbolo e Hanoi peratura: con un auche si trovano in cit-


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mento di 4°C vediamo sparire completamente sotto il mare ponti, piazze, strade e parcheggi, mentre un incremento di 2°C, che è il limite fissato dagli ultimi accordi di Parigi, permetterà di avere qualche zona asciutta in più. Nelle ricostruzioni dell’artista Nickolay Lamm (visibili sul sito www.climatecentre.org), basate sui dati del Climate Centre, tra cent’anni nessun turista potrà sedersi ai tavolini che circondano il Teatro dell’Opera di Sidney e godersi da lì la vista di uno degli edifici più famosi del mondo, perché tutta l’area sarà finita sott’acqua. Lo stesso destino toccherà al celebre Toro di Wall Street a New York o alla Chiesa di Nostra Signora di Candelária, a Rio de Janeiro. Anche del Gateway of India, l’arco di trionfo che dà il benvenuto a chi giunge a Mumbai, affiorerà ben poco.

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IL BIG BEN A BAGNO. COMUNQUE VADA, DI FRONTE A UN AUMENTO 2°C O AD UNO DI 4°C, TRA CENT’ANNI L’OROLOGIO DI LONDRA AVRÀ “I PIEDI” IMMERSI NELL’ACQUA

IN ASIA

NEGLI USA

Se l’aumento della temperatura rimarrà entro i 2°C, il numero di abitanti cinesi colpiti dall’innalzamento del livello del mare potrà ridursi a “soli” 64 milioni.

Dopo l’Asia, la popolazione più esposta vive in America. Qui 25 milioni di cittadini abitano in località costiere che verranno sommerse dalle acque entro un centinaio d’anni.

NEL MONDO

LA CINA RISCHIA DI PIÙ

Sono 12 i Paesi del mondo in cui più di 10 milioni di persone vivono in zone a rischio. Tra questi ci sono l’India, il Bangladesh, il Vietnam, l’Indonesia e il Giappone.

Sono tra i principali responsabili delle emissioni di carbone in atmosfera e del riscaldamento globale, ma anche i primi a pagarne le conseguenze. Sono 145 milioni i cinesi che rischiano di vedere le zone in cui vivono sommerse dalle acque, se non verrà ridotto drasticamente il livello di inquinamento delle loro città.

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__AMBIENTE SCIENZE__ VITTIME ILLUSTRI

Alcuni luoghi e monumenti d’Italia che rischiano di finire sommersi: 1 Il Mausoleo di Teodorico a Ravenna 2 La Riserva Naturale di Comacchio, in provincia di Ferrara 3 L’intera laguna di Venezia con Piazza San Marco.

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MICRO NOTIZIE

COSA ACCADRÀ

STRANI CAMBIAMENTI L’Italia sarà simile all’Africa e il Nord Europa al Mediterraneo. Mentre il nostro Paese avrà un clima secco con estati e inverni sempre più aridi e una preoccupante carenza di acqua che metterà in crisi l’agricoltura, la Gran Bretagna e la Scandinavia avranno un clima più mite con estati molto più secche e inverni più piovosi rispetto ad oggi. GLI SCENARI FUTURI

PREPARIAMOCI

I ricercatori dell’Enea invitano a restare vigili: «Un sistematico monitoraggio con mareografi e satelliti e un’attenta programmazione delle attività antropiche, che insistono sulle coste, potrebbero essere di grande aiuto per prepararsi agli scenari futuri».

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UNO STIVALE MOLTO BAGNATO FORSE IN QUELL’INSOLITA e inconfondibile forma era già scritto il suo destino: lo Stivale, avvertono gli scienziati, finirà presto in acqua. La sorte toccherà a Catania, al golfo di Cagliari e di Oristano, alla Versilia, alla foce del Tevere e a 5.500 chilometri quadrati fra Trieste e Ravenna. Sono queste, infatti, alcune delle 33 località italiane che, secondo un recente studio dei ricercatori del Laboratorio di Modellistica Climatica e Impatti dell’Enea coordinati da Gianmaria Sannino, finiranno sott’acqua nel giro di un secolo se non si correrà pre-

Addio a Venezia, Ravenna e Ferrara. Quando in Italia il mare avanzerà fino a 60 chilometri verso l’interno saranno poche le zone a restare asciutte

sto ai ripari per frenare il riscaldamento globale. Il Belpaese apparirà molto diverso quando il mare si spingerà fino a 60 chilometri all’interno: a restare all’asciutto rimarranno pochi privilegiati, quasi solamente i romagnoli e i marchigiani. Le previsioni dei ricercatori italiani, pubblicate su Nature Scientific Report, sono inquietanti: sommersa, c’era da aspettarselo, sarà l’intera laguna di Venezia, insieme al delta del Po e a Ferrara e Ravenna. Con l’acqua alla gola si troveranno anche gli abitanti della Versilia e della costa di Cecina, in provincia di Livorno, quelli del golfo

di Cagliari e di Oristano, in Sardegna. Il mare ricoprirà in Sicilia le saline di Trapani e la piana di Catania; in Puglia, l’area circostante il Mar Piccolo di Taranto e, nel Lazio, la foce del Tevere e tutta la costa meridionale, fino al Volturno in Campania. Ma le sorprese non finiscono qui: prepariamoci a dover affrontare le bizzarrie di un clima sempre più estremo, con violente alluvioni durante l’inverno e periodi prolungati di siccità in estate. La stessa sorte toccherà anche ai nostri vicini nel Mediterraneo, alla Spagna meridionale, alla Grecia e alla Turchia. Mal comune, mezzo gaudio?


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CLIMA

SI RIPARTE DA

PARIGI Gli obiettivi sono convincenti, ma la strategia per raggiungerli non è chiara. I propositi sono più che buoni ma non sono previste sanzioni per chi non li mantiene. Gli investimenti sono sostanziosi ma non ancora sufficienti. Insomma, leggendo i commenti sulla stampa all’accordo finale della Cop21, la ventunesima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, firmato da 195 governi lo scorso 12 dicembre sembra di avere a che fare con il classico bicchiere riempito a metà: mezzo pieno per qualcuno, mezzo vuoto per altri. Quale prospettiva scegliere? La professoressa Donatella Spano, presidente della Società Italiana per le Scienze del Clima (Sisc), non ha dubbi. Il bilancio è positivo e ci spiega perché. Professoressa Spano, quali sono i punti di forza dell’accordo sul clima? Innanzitutto la sua universalità. Ban-Ki Moon non ha esitato a parlare di un accordo storico perché alla conferenza hanno partecipato 195 paesi del mondo. E poi per una serie di novità importanti rispetto al precedente protocollo di Kyoto che non è stato abolito, ma riconfigurato. Quali novità? Ce le può sintetizzare? Partiamo dalla metodologia. A Parigi per la prima volta è stata scelta la strada del coinvolgimento dal basso. I singoli Paesi sono stati chiamati a proporre i loro programmi di abbattimento delle emissioni. Non c’è stata un’imposizione dall’alto. Passiamo poi ai numeri: a Kyoto erano presenti 37 Paesi, a Parigi 195, tutti insieme responsabili del 95% delle emissioni globali. Con il protocollo di Kyoto si puntava a una riduzione di 1,5 Giga Tonnellate di anidride carbonica entro il 2010 e di 2,8 entro il 2020. Ora abbiamo quasi triplicato l’obiettivo: 8 Giga Tonnellate entro il 2020 e 11 nel 2030. Inoltre, per la prima volta viene dichiarato in modo ufficiale nel preambolo dell’accordo il ruolo fondamentale delle foreste e viene condannata la deforestazione. Infine, non dimentichiamoci una fondamentale novità: il mo-

nitoraggio delle azioni dei singoli Paesi. Ogni cinque anni i Paesi verificano lo stato di avanzamento degli impegni di mitigazione. Mitigazione è una parola chiave. Seguendo le notizie nei giorni della Conferenza di Parigi ne ricorrevano altre due: “adattamento” e “resilienza”. Può spiegarci cosa si intende con questi termini? Con mitigazione ci si riferisce a quelle azioni, come la riduzione delle emissioni di gas serra, per contenere il previsto aumento della temperatura. A Parigi è stato stabilito di restare ben al disotto dei 2°C, con ogni sforzo per limitare l’aumento a 1,5 °C. Quando parliamo di adattamento e resilienza intendiamo i provvedimenti necessari dovuti ai cambiamenti climatici. Tutti questi interventi devono essere però coerenti con gli obiettivi della mitigazione. Per esempio, gli agricoltori saranno spinti dai cambiamenti climatici a trasformare alcuni aspetti della loro attività, come i tempi della semina, l’irrigazione dei campi, per adattarsi alle nuove condizioni, ma dovranno cercare di farlo riducendo le emissioni. In questo sarà di aiuto la tecnologia. Parigi è valsa una messa? È riuscita a risvegliare le coscienze? Penso proprio di sì. La Cop21 è stata importante anche su questo fronte perché la diffusione delle informazioni è stata capillare e ha raggiunto una percentuale molto alta di persone. I dati dicono che il 95% degli abitanti dei Paesi industrializzati siano consapevoli dei problemi del clima. Ora si dovrà raggiungere, con le corrette informazioni, il resto della popolazione mondiale. Quando parla di corrette informazioni sul clima a quali fonti si riferisce? A quello che oramai è considerato il documento ufficiale della comunità scientifica internazionale. Il Rapporto dell’Ipcc, l’Intergovernmental Panel on Climate Change, del 2014. La nostra Bibbia.

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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

Riuscite a ricordare che cosa fa un contadino o quali attività si svolgono in una fattoria?

a cura di Paolo Negrini

AUTOCERTIFICAZIONI

Procedure semplici

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MOBILITÀ

Autoaggiornamento sulle norme

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SCIENZA

Allenare la mente in modo divertente

Autocertificazioni360 è il sito dedicato al mondo delle autocertificazioni e delle dichiarazioni sostitutive. Sono disponibili guide dettagliate e complete che illustrano, passo passo, come espletare le procedure. L’utilizzo di un linguaggio volutamente semplice renderà comprensibili disarmanti tecnicismi e termini complessi, consentendo di completare ogni passaggio in maniera fluida.

Conoscete il limite di età per guidare un certo tipo di veicolo? E le norme da rispettare per trasportare un bambino a bordo? Qual è la procedura da seguire per rinnovare la patente? Scuolaguida.it è anche un sito dove è possibile reperire i quiz per prendere la patente B o il patentino ma, principalmente, è un sito dove si possono trovare tutte le informazioni possibili legate alla mobilità.

Come tenere in esercizio il proprio cervello? Più facile di quanto si possa pensare: basta farlo lavorare costantemente. Se poi il lavoro è anche divertente, meglio ancora. Provate uno degli oltre trenta Games for the Brain (Giochi per il cervello) disponibili on line anche in italiano. Giochi e quiz di astuzia e memoria vi faranno trascorrere un’ora di coinvolgente e gioioso allenamento.

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LO SAPEVATE CHE? Attraverso un semplice modello matematico e sulla base di alcune informazioni personali (età, genere, reddito) potrete comprendere quanto costa lo Stato ad ogni singolo contribuente. www.costodellostato.it

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ALIMENTAZIONE

Fare la spesa sapendo cosa si compra

IL SAPORE DEL CIBO IL SAPORE di un pomodoro, la fragranza di una fragola, l’aroma di un buon vino sono ricordi del passato che facciamo fatica a riportare alla mente. Ma del resto, come si può sperare di ritrovare il sapore eccezionale ed autentico in un prodotto che ha dovuto fare 10.000 chilometri, inquinando pure mezzo pianeta, per arrivare sulle nostre tavole? Spesadalcontadino.it è un portale ricco di informazioni sull’enogastronomia legata al mondo contadino e agricolo. L’obiettivo è di far conoscere le fattorie che vendono direttamente i prodotti tipici e tradizionali del territorio e nel territorio, per una spesa più economica e genuina. www.spesadalcontadino.com


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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

IL PIACERE DEL ROMANZO

ROMA

Una nuova Perla La collana Le Perle della Memoria, edita da 50&PiĂš editoriale, si è arricchita di un nuovo volume presentato in anteprima alla Fiera Nazionale delle Piccola e Media Editoria “PiĂš libri, piĂš liberiâ€?, tenutasi a Roma al Palazzo dei Congressi dell’Eur. Il volume - ultima pubblicazione della collana Le Perle della Memoria, che raccoglie i risultati delle ricerche promosse nell’ambito del progetto della Memoria Collettiva, lanciato piĂš di trent’anni fa dall’associazione 50&PiĂš -

s’intitola Esperienze di lettura nel Novecento. Il piacere del romanzo. L’indagine è stata curata dallo scrittore e critico letterario Sandro Dell’Orco che ha raccolto, attraverso la somministrazione di questionari, le testimonianze di un nutrito gruppo di soci 50&PiĂš e degli studenti delle UniversitĂ della Terza etĂ . Il volume, come ha spiegato Dell’Orco, prende in esame il rapporto fra i lettori italiani e il romanzo tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del secolo scorso. All’analisi della quantitĂ di libri letti e dei titoli piĂš po-

polari, si affianca quella del ruolo avuto dalla famiglia, dai media, dalla scuola, dagli altri enti formativi laici e religiosi, nella costruzione delle abitudini, della capacità e del piacere della lettura. Davanti ad un folto pubblico, composto anche da molti ricercatori che hanno partecipato all’indagine, Annarosa Mattei - scrittrice e studiosa della promozione della lettura - e Francesco Muzzioli - docente di Teoria della letteratura all’Università La Sapienza di Roma -, sono intervenuti sul valore del libro nell’attuale panorama culturale

italiano. L’incontro si è concluso con l’intervento del professor Luigi Maria Lombardi Satriani, giĂ docente di Etnologia all’UniversitĂ La Sapienza di Roma e tra i promotori iniziali del progetto La Memoria Collettiva, che ha evidenziato il notevole valore culturale dell’opera e si è congratulato per la qualitĂ del lavoro realizzato. In qualitĂ di vice presidente nazionale di 50&PiĂš, Giuseppe Martino ha ringraziato le Istituzioni, il pubblico, i relatori e il curatore del nuovo volume della collana Le Perle della Memoria. info: 0668134552 www.50epiueditoriale.it

LE PERLE DELLA MEMORIA

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__SPAZIO50 IN CALENDARIO__

08 marzo

FIRENZE Mostra al Museo Ferragamo Un Palazzo e la Città. Il 12, La Verna: sulle orme di San Francesco, Pranzo di Pasqua; il 16 gita a Modena e Museo Ferrari. Tra arte e sport. info: 055664795 www.50epiu.it/firenze

21 marzo

PAVIA Il “Rinfiorimento Primaverile”. Incontro conviviale tra i soci in una tipica struttura ricettiva e visita guidata al Santuario di Santa Maria della Passione di Torricella Verzate. info: 038228411 www.50epiu.it/pavia

LUCCA

30 marzo

VICENZA Ore 15.00, incontro sul tema la “Casa della Salute”, servizio territoriale per gli anziani, con Antonio Matteazzi, responsabile distretto Cure Primarie Ulss 6. info: 0444964300 www.50epiu.it/vicenza

UDINE

PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO

IN PROGRAMMA

Premiati 43 Maestri del Commercio

Nuove attività per il 2016

Tutti presenti i 43 imprenditori del settore del commercio del turismo e dei servizi, premiati con l’onorificenza di Maestro del Commercio dalla 50&Più provincia di Lucca. Imprenditori che hanno dedicato una vita al lavoro e allo sviluppo dell’economia locale e per questo insigniti del prestigioso e atteso riconoscimento. La cerimonia, molto emozionante, si è tenuta presso la Sala Tobino di Palazzo Ducale. A fare gli onori di casa il presidente regionale e provinciale, Antonio Fanucchi, assieme alla vice presidente, Simonetta Simonetti. Sono intervenuti il sindaco, Alessandro Tambellini, che ha ricordato il percorso del commercianti lucchesi e l’apporto che continuano a dare al territorio nonostante le mille difficoltà, il presidente della provincia Luca Menesini, il direttore di Confcommercio, Rodolfo Pasquini, che ha definito i Maestri del Commercio «un esempio di forza e una risorsa per la città da preservare nel tempo». A chiusura gli interventi della presidente regionale di Confcommercio, Anna Maria Lapini, e di Gianni Tel in rappresentanza della 50&Più nazionale. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Piero Bertolani, Edi Caldana, Grazia Ca-

Oltre 80 soci si sono ritrovati presso il ristorante “La Perla” di Ravascletto per chiudere in festa il 2015, ricordare le attività svolte e presentare quelle già deliberate dal consiglio della 50&Più provinciale per l’anno 2016. «Ripartiamo con il solito entusiasmo per offrire nuove opportunità e attività ai nostri oltre 2.500 soci», ha detto il presidente 50&Più della provincia di Udine, Aldo Sbaiz. «Per il 2016 abbiamo un programma ancora più ricco, con corsi, conferenze, viaggi ed opportunità grazie alle convenzioni in corso con la Lilt, con le farmacie della rete Apoteca Natura, con la Maico e, ultima novità, con le Terme di Arta». Già a febbraio e marzo sono in agenda incontri dedicati al benessere. Si comincia con due appuntamenti, il 16 e il 23 febbraio, con lo “Yoga della risata”, un metodo che combina esercizi di risata con semplici pratiche di respirazione yoga. Si prosegue il 22 marzo e il 5 aprile con “Il nostro corpo ci parla, ma dobbiamo imparare a comprenderlo”, e “Conoscere l’Ayurvedica”, la medicina naturale indiana di origini antichissime. Inoltre, il 15 marzo, la visita alla mostra El Greco metamorfosi di un genio a Treviso, e l’11/12 aprile con un viaggio a Cremona. Nel corso della manifestazione sono stati insigniti del premio Gold Age tre soci per il loro impegno e sostegno alle varie attività e servizi del Sistema 50&Più. I soci premiati sono Ornella Fabbro, Anna Piva e Guido De Michielis. info: 0432538707 - www.50epiu.it/udine

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sanova, Samuele Cosentino, Luca Marcello Di Giusto, Romano Giannoni, Roberto Lari, Mauro Lenci, Emilietta Lorenzoni, Silvia Maria Micheli, Duilio Moriani, Daniele Nottoli, Giorgio Serafini; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Renzo Avenante, Adriana Berti, Fosco Bertoli, Emilio Cacini, Ugo Ceragioli, Antonio Fanucchi, Patrizia Freni, Gabriella Rosi Giusfredi, Giuseppina Lari, Riccardo Prati, Marinella Ricchi, Egista Maria Tognotti; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Dino Arnoldo, Pietro Bandettini, Giovanni Bandoni, Pierluigi Benassi, Rigoletto Boschi, Marfisa Cerri, Osvaldo Cerri, Brunello Fanini, Renzo Galardi, Giuliano Giannoni, Mario Moscardini, Giovacchino Raffaelli, Angelo Rossi, Giampiero Serra, Roberto Sestini, Loriano Stefani, Gianfranco Tarabori, Roberto Vanozzi. info: 0583473170 www.50epiu.it/lucca


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UNIVERSITÀ SASSARI

VERONA PREMIO ALLA FEDELTÀ

Un convegno sui principali nemici della salute

Un riconoscimento speciale

Il “Contributo dell’anziano nella prevenzione dei tumori maligni”, questo l’argomento con cui la 50&PiùUniversità di Sassari ha inaugurato il nuovo Anno Accademico. All’incontro è intervenuto il professor Antonio Cossu, responsabile dell’attività di diagnostica mutazionale sui tumori presso l’A.O.U di Sassari, oltre che autore di numerose pubblicazioni e di contributi scientifici in congressi nazionali ed internazionali. Il professor Cossu, con un’articolata relazione, ha individuato tra i principali nemici della salute, il fumo da tabacco che provoca effetti devastanti su polmoni e cuore. Al fumo sono da associare la presenza di smog e l’assunzione esagerata di bevande alcooliche. Contro lo sviluppo dell’obesità nelle società industrializzate il professor Cossu propone un’alimentazione priva di grassi animali e limitata nell’uso di carni rosse, puntando decisamente su un sistematico consumo di frutta, verdure e acqua. Anziani e pensionati possono svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione proponendosi come modello di uno stile di vita alternativo ai troppi spuntini e bevande e praticando attività fisica quotidianamente. La funzione educazionale e formativa degli anziani può esplicarsi anche nel sostenere ed incoraggiare, specie negli ultra 45enni, vari test, come le mammografie e le vaccinazioni, tipo quella anti Hpv, per le ragazze tra i 9/16 anni. Inoltre, è importante la rinuncia alla diete autoprogrammate, all’esposizione incontrollata ai raggi del sole, alle lampade e lettini solari per abbronzature, ma anche ad una gestione attenta e responsabile della sessualità. info: 079243652 - www.50epiu.it/sassari

In occasione dell’incontro di fine anno con i soci, il presidente della 50&Più di Verona, Marcellino Prati ha consegnato alla consigliera Gina Bortolasi il “Premio Fedeltà 2015” per la sua lunga e operosa appartenenza all’Associazione 50&Più. info: 045953502 www.50epiu.it/verona

MILANO

I Vincitori del Concorso “Fotografa le tue vacanze” Presso la sede di Confcommercio Milano, si è tenuta la premiazione del concorso “Fotografa le tue vacanze”, organizzato da 50&Più Università Milano e da Ascofoto. La giuria del Premio, composta da Filippo Ravizza (coordinatore di 50&PiùUniversità di Milano), Dario Bossi (presidente di Ascofoto), Roberto Mutti (presidente della Giuria del Premio, giornalista-critico fotografico), Ugo Panella (fotografo), Massimo Garriboli (fotografo), Mauro Fabbri (giornalista-critico fotografico), Giovambattista Bonato (giornalistacritico fotografico), ha decretato i vincitori del Concorso premiati alla presenza del presidente nazionale di 50&Più, Renato Borghi, della vicepresidente vicario di 50&Più Milano, Maria Antonia Rossini, del presidente di Ascofoto, Dario Bossi. Il Concorso è stato vinto da Giuseppe Bartoli, secondo classificato Donnie Ray Nabus, al terzo posto Elena Novetti. Il premio per la migliore fotografia inviata per e-mail a Costanza Dell’Orto. Infine, come da tradizione, a Palazzo Castiglioni è stata allestita la mostra con le fotografie giunte per il Concorso arrivato alla sesta edizione. info: 027750261 - www.50epiu.it/milano

LE SEDI 50&Più NEL MONDO Argentina Telefono Buenos Aires 0054 1143831736 La Plata 1555 0054 2214242331 Australia Telefono Melbourne 0061 394862259 Perth 0061 864680197 Sydney 0061 297128911 Belgio Telefono Bruxelles 0032 25341527 Brasile Telefono Florianopolis 0055 4832222513 San Paolo 0055 1132591806 Porto Alegre 0055 5130222720 Canada Telefono Burnaby 001 6042942023 Hamilton 001 9053184488 Woodbridge 001 9052661866 Montreal Riv. des Prairies 001 5144946902 Montreal S. Leonard 001 5142525041 Montreal Ville Lasalle 001 5146675592 St. Catharines 001 9056466555 Toronto 001 4166523759 Colombia Telefono Bogotà 0057 3114484888 Germania Telefono Mettmann 0049 21045089160 Monaco di Baviera 0049 8974640814 Svizzera Telefono Ginevra 0041 223214535 Uruguay Telefono Montevideo 0059 825076416 USA Telefono Fort Lauderdale 001 9546300086 FEBBRAIO 2016 I 77


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PRATO IMPRESE LONGEVE

55 nuovi Maestri del Commercio La storia del commercio pratese e dei suoi imprenditori protagonisti dell’evento dedicato ai Maestri del Commercio di Prato. Sono stati 55 gli operatori del commercio, del turismo e dei servizi della provincia premiati nell’affollato Auditorium della Camera di Commercio di Prato, alla presenza di autorità e cittadinanza. «Questa manifestazione premia con le Aquile d’Argento, d’Oro e di Diamante coloro che hanno dedicato una parte fondamentale della loro vita al lavoro, allo sviluppo dell’economia della nostra Provincia - ha dichiarato Emilio Guglielmi, presidente 50&Più Prato -, contribuendo alla creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani e proseguendo in un settore che, oggi molto più del passato, appare caratterizzato da crescenti difficoltà». All’evento, condotto da Serena Magnanensi, sono

intervenuti il presidente Confcommercio Pistoia e Prato, Stefano Morandi, il presidente della Camera di Commercio di Prato, Luca Giusti, il direttore Confcommercio Pistoia e Prato, Tiziano Tempestini, e il sindaco di Prato, Matteo Biffoni. Ha chiuso gli interventi il presidente regionale 50&Più Toscana, Antonio Fanucchi. Dopo il saluto di don Nedo Mannucci, in rappresentanza della Curia vescovile, è stata consegnata una targa alla memoria del consigliere 50&Più Bettino Ricasoli ed un premio speciale per il valore al merito al corpo provinciale dei Vigili del Fuoco, intervenuto anche con l’esposizione di un interessante mezzo storico dei primi anni del ’900 e con le divise d’epoca. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di at-

tività): Vincenzo Alderighi, Stefano Bonfanti, Valentino D’Aloisio, Marco Antonio D’Aloisio, Giuseppe D’Aloisio, Maria Pia Gabriella Giusti, Valentino Grassi, Leandro Guarducci, Mariella Marida Guarducci, Rosa Ilardo, Spartaco Lorenzini, Catia Malinconi, Francesca Mazzoni, Maria Teresa Nesi, Marcello Niccolai, Roberto Giovanni Orlandi, Fiorello Natale Papi, Tullio Perri, Paolo Petracchi, Anni Pigli, Gaetano Pittalà, Francesco Pittalà, Angelo Pittalà, Antonella Rosadini, Antonio Sanesi, Leonello Santi, Roberto Stefanacci, Luana Toccafondi, Patrizio Torracchi;

con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Roberto Babboni, Vittoria Maria Franca Bacci, Franco Bergamaschi, Ado Biagini, Mauro Casi, Roberto Cianchi, Alfredo Ferraro Cianchi, Furio Raffaello Coppini, Falco Di Medio, Pierluigi Massaro, Marino Panichi, Colomba Rana, Alba Targetti; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Maria Angela Aiazzi, Silvano Ballerini, Roberto Bartolini, Paola Gabriella Bigagli, Vanna Cocchi, Piero Ciani, Marino Giannoni, Cesare Nannucci, Giovanni Seghetti, Daniela Sulli. info: 057423896

PARMA EVENTO

Un grande concerto d’autunno Grande successo di pubblico per il “Concerto d’Autunno” tenutosi presso l’Auditorium del Carmine. L’evento, alla terza edizione, organizzato dalla vice presidente della 50&Più di Parma e responsabile delle attività culturali, Franca Crescini, ha richiamato oltre 300 persone tra soci e familiari. Un concerto lirico di grande spessore musicale per la caratura dei cantanti, tutti di livello internazionale: il soprano argentino Natalia Lemercier, il tenore bolognese Alessandro Goldoni e il mezzosoprano siciliano Leonora Sofia. Accompagnati al pianoforte dal maestro Raffaele Cortesi, hanno interpretato le più belle pagine del repertorio operistico ottocentesco. La serata è stata condotta dal socio Paolo Zoppi. info: 0521944278 78 I 50epiu.it I FEBBRAIO 2016


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PADOVA

FORLÌ-CESENA SOLIDARIETÀ

ONORIFICENZE

Le Aquile del Commercio in una suggestiva cornice

Sono stati 70 gli esercenti della provincia di Padova premiati da 50&Più con l’onorificenza di Maestro del Commercio. La cerimonia sì è tenuta a Montagnana, nella suggestiva cornice della chiesa di San Benedetto. Hanno partecipato oltre 200 persone tra autorità locali, familiari e amici. Sono intervenuti il sindaco di Montagnana, Loredana Borghesan, il presidente del mandamento di Montagnana, Gianfranco Boscarato, il presidente Ascom Padova, Patrizio Bertin, e il presidente della Camera di Commercio di Padova, Fernando Zilio. Tutti hanno sottolineato il valore del lavoro dei neo Maestri premiati in termini di contributo all’economia e al benessere locale. Il presidente 50&Più Padova, Carlo Trevisan, in chiusura di manifestazione, ha ricordato, assieme al segretario, Alessandro Marcolin, l’importanza del Sistema 50&Più e dei diversi servizi offerti, dall’assistenza previdenziale con il patronato 50&PiùEnasco, a quella fiscale con 50&PiùCaaf. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Dino Luigino Giacomini, Gianfranco Goldin, Assunta Grigolin, Ada Veronese; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Antonio Andreatta, Danilo Badin, Annamaria Bernardi, Luciano Boselli,

Roberta Buson, Piergiorgio Beltrame, Alessandra Brunino, Luciana Bustreo, Zefferina Casumaro, Vittorio Ceccato, Gino Da Correggio, Anna Pia Gambarato, Norma Guidi, Viliano Lupatin, Manoli Roberto, Dima Martellozzo, Giancarlo Massagrande, Raffaele Mazzucchin, Gianfranca Mion, Gianluigi Morello, Giuseppe Pandolfo, Anna Piovani, Silvio Rebecca, Antonio Righetto, Olivo Rossetto, Silvana Ruzzante, Renzo Salviato, Valter Sanavia, Remo Santin, Aldinesca Scanferla, Marco Simoni, Umberto Zara, Primo Zaggia, Luciano Zoccato, Armido Zorzi; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Pietro Albertini, Armando Biasiolo, Giuseppe D’Amico Camalda, Francesca Faggin, Antonio Frison, Francesco Fontana, Annamaria Gastaldo, Virgilio Giacomel, Italo Greco, Enzo Grigoletto, Fiorello Lucati, Pasquale Malipensa, Giannino Mantoan, Antonio Marchesini, Filiberto Mason, Paolino Mazzucato, Graziella Micaglio, Pasquale Mimo, Gianfranco Moro, Giuditta Nassi, Franca Nalin, Antonio Salbego, Adalberta Salmaso, Luigi Salvalaggio, Silvano Schiavolin, Santino Volpato, Antonio Zoppello. info: 049655130 www.50epiu.it/padova

Camminata di beneficenza In tanti, quasi 500 persone, hanno partecipato all’iniziativa “Camminata Insieme”, manifestazione benefica dedicata ai malati di fibrosi cistica organizzata da 50&Più Forlì-Cesena e dalla Confcommercio Cesenate. La passeggiata ludicomotoria, partita dalla sede Confcommercio, ha coinvolto persone di tutte le età. Al termine, sono stati premiati i due gruppi più numerosi e si è festeggiato tutti assieme con un “Pasta Party”. Il ricavato della manifestazione è stato devoluto a favore di Lega Italiana Fibrosi Cistica. La “Camminata Insieme” stata è realizzata in collaborazione con l’associazione Amici della fatica e Radio Studio Delta. Ha partecipato anche la Croce Verde. «Ringraziamo tutti per l’eccezionale adesione», hanno affermato il presidente della 50&Più Forlì Cesena, Lanfranco Morganti, e il presidente della Confcommercio cesenate, Augusto Patrignani. «Crediamo che anche attraverso iniziative di solidarietà, organizzate in collaborazione con le associazioni di volontariato, si esplichi il nostro essere pienamente associazione viva, dentro e per il territorio. Siamo molto lieti di poter contribuire con la somma raccolta oggi, alla nobile causa della Lega Italiana Fibrosi Cistica». info: 054324118

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BELLUNO MANIFESTAZIONE

I neo Maestri della Provincia In una cornice di festa, nella storica Villa Patt, la 50&Più provinciale di Belluno ha premiato 59 imprenditori del commercio, turismo e servizi. Tante storie di lavoro e d’impresa. Di fantasia e di coraggio. Di sacrificio e di passione. Di coesione familiare e passaggi generazionali. «I neo Maestri del Commercio che premiamo oggi ha sottolineato il presidente provinciale 50&Più, Giuseppe Benozzi - rappresentano un esempio di come sia possibile superare i momenti difficili grazie alla forte coesione familiare, alla dedizione al lavoro e alla partecipazione alla vita sociale». Il presidente ha poi evidenziato la necessità di «rafforzare, accrescere e qualificare le reti di protezione e sostegno sociale, mettendo al centro delle politiche e dei servizi anche le esigenze dell’anziano». Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Maria Rosa Bristot, Angelina Da Rin De Barbera, Gianclaudio Giannina, Augusto Ianna, Mauro Pomarè, Paride Spilimbergo, Enzo Giovanni Sponga; con

l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Teresa Balbinot, Anna Maria Biasissi, Cinzia Binda, Roberto Bortolazzo, Roberta Cisco, Walter Collazuol, Ermenegildo Da Rold, Nadia Da Rold, Iolanda Davare, Vergilio De Candido, Edda Antonietta De Cassan, Mario De Cassan, Iva De Fina, Iolanda De Nardin, Paolo Agordo Ferraro, Fabio Gasperina Naina, Gilberto Micachioni, Guido Pante, Roberto Passarella, Gianni Pezze, Kati Piol, Nerina Roncada; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Mario

Antoniol, Sergio Bassani, Maria Bee, Emanuela Cadorin, Giuseppe Candeago, Leolla Capraro, Nella Capraro, Antonio Case, Evaldo Constantini, Elida Crepaz, Marianna Dal Don, Renato Dal Mas, Romana De Biasio, Carla De Nardin, Vincenzo De Pra, Bruno Gentilin, Ander Grones, Daniele Lucia, Giorgio Moretto, Paola Murer, Ferruccio Pante, Maria Piazza, Rosanna Roma, Venigio Scarton, Carla Sonego, Leila Sonego, Aldo Sponga, Marcello Stefan, Laura Vigo, Giuseppe Zasso. info: 0437215264

RAVENNA IMPRESE STORICHE

Esercenti premiati Alla Sala Cavalcoli della Camera di Commercio, si è tenuta la cerimonia di consegna dell’onorificenza di Maestro del Commercio. Insigniti del prestigioso riconoscimento 30 operatori del commercio, del turismo e dei servizi. «Un premio meritato per aver dedicato una gran parte della vita all’attività di impresa in anni non sempre facili, come questi che ci troviamo a vivere da ormai un decennio», ha detto nel suo intervento il presidente della 50&Più provincia di Ravenna, Ottavio Righini. Nel corso della manifestazione è stato conferito il Premio Speciale Aquila di Ferro ad una personalità ravennate che si è distinta nella propria attività a favore dell’intera comunità. Quest’anno il premiato è l’ex Sindaco di Ravenna (dal 1969 al 1980) ed ex Presidente di Unicredit Banca, Aristide Canosani. Sono stati premiati con Aquila d’Argento (25 anni di attività): Luisa Bandini, Michele Bagnari, Armida Casadio, Adelmo Cornacchia, Anna Cucchi, Rita Ferraresi, Rosa Losapio, Leardo Mini, Gualtieri 80 I 50epiu.it I FEBBRAIO 2016

Piani; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Pietro Amadei, Paolo Biserna, Giorgio Cellarosi, Angelo Cimatti, Alfeo Di Sette, Remo Donegà, Luciano Farabegoli, Ingrid Klein, Maria Grazia Mignani, Franco Ortolani, Cosetta Piva, Osvaldo Serasini, Guido Toni, Albertina Utili, Renato Zaccherini; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Remo Biserni, Flora Delvecchio, Nerio Marangoni, Sergio Sangiorgi, Angelo Ponzi, Lidiano Zanzi. info: 0544515707


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in viaggio con 50&Più

>>VIAGGI CONFERMATI

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GIUBILEO DELLA MISERICORDIA 2016 Pellegrinaggio verso la Porta Santa Per consentire ai 50&Più di compiere un pellegrinaggio verso la Porta Santa della Basilica di San Pietro è previsto un percorso pedonale riservato: da Castel Sant’Angelo fino alla Porta Santa, percorrendo via della Conciliazione, Piazza Pio XII e Piazza San Pietro. Le sedi Provinciali 50&Più (vedi recapiti a pag. 84) organizzeranno per i propri soci il soggiorno a Roma, usufruendo dei pacchetti predisposti da 50&Più Turismo: soggiorni di una o più notti in Hotel 3/4 stelle o in Istituti Religiosi, con servizi personalizzati, biglietteria aerea e ferroviaria (tariffe negoziate con Alitalia e Trenitalia) e l’Omnia Card, che garantisce ingressi riservati ai principali luoghi religiosi e artistici della città, oltre all’utilizzo del circuito Open Bus Roma Cristiana. Richiedi le informazioni sul pellegrinaggio alla Sede 50&Più della tua Provincia.

2

BARCELLONA, SARAGOZZA, MADRID E TOLEDO Partenza di Pasqua, dal 24 al 29 marzo Un tour nella Spagna antica e moderna per cogliere i diversi volti delle tre Capitali: la monumentale Madrid, sorta intorno ad una fortezza araba, la frizzante Barcellona con l’architettura modernista, e la storica Toledo, specchiata nel fiume Tago. Visita anche dell’incantevole Saragozza. Quota a partire da € 1.040 Supplemento partenze da altri aeroporti italiani € 150 La quota comprende: volo di linea da Roma; trasferimenti con pullman GT; sistemazione in Hotel 4 stelle; trattamento di mezza pensione; escursioni e visite guidate; accompagnatrice dall’Italia.

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OROSEI

Marina Resort

DAL 25 MAGGIO AL 23 GIUGNO 2016

INCONTRI di PRIMAVERA 2016 MARINA RESORT Cat. 4 Stelle Località Marina Golfo di Orosei (NU) “Incontri di Primavera” è una grande festa di fine primavera dove ritrovarsi e condividere il piacere di una vacanza all’insegna del bel mare, del relax, del divertimento e della scoperta di luoghi nuovi. La scelta dei villaggi turistici di qualità a prezzi competitivi, la personalizzazione del soggiorno arricchito con attività culturali, incontri dedicati, corsi di fotografia e cucina, tornei di burraco e gara di ballo, oltre all’assistenza in loco dello staff 50&Più e 50&Più Turismo, sono la chiave del grande successo di partecipazione a questo evento. Vi aspettiamo nella bella Sardegna.

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Un perfetto villaggio vacanze nel Golfo di Orosei, direttamente sul mare e sulle spiagge più incontaminate della Sardegna. Si trova in provincia di Nuoro, nei pressi di Orosei, a circa 90 km dal porto/aeroporto di Olbia/Costa Smeralda, inserito in un parco di 23 ettari con giardini curatissimi, vaste zone prato e frutteti proprio di fronte a una spiaggia di sabbia dorata lunga circa 7 km, una delle più belle della Sardegna. Le forme architettoniche, i giardini, le piazzette interne, le grandi piscine e la posizione rispetto al mare, fanno del complesso uno dei più belli ed eleganti Village Resort 4 stelle Superior realizzati in Sardegna.

QUOTA INDIVIDUALE 1° Turno (dal 25 maggio al 2 giugno) 2° Turno (dal 2 al 9 giugno) 3° Turno (dal 9 al 16 giugno) 4° Turno (dal 16 al 23 giugno)

in doppia

in singola

3° letto adulti

€ 495 (8 notti/9 giorni) € 545 (7 notti/8 giorni) € 590 (7 notti/8 giorni) € 650 (7 notti/8 giorni)

€ 655 € 720 € 760 € 820

€ 420 € 460 € 500 € 550

3° letto bambino (da 0 a 12 anni non compiuti) in camera tripla con 2 adulti: gratuito 3° letto bambino (da 0 a 12 anni non compiuti) in camera quadrupla-family con 2 adulti: riduzione 50% 3°/4° letto adulto in camera quadrupla: riduzione 10% Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 45 La quota comprende: Soggiorno di 7 notti (8 notti/9 giorni nel 1° turno) presso il Marina Resort (le camere saranno disponibili a partire dalle ore 15:00 del giorno di arrivo e dovranno essere liberate entro le ore 10:00 del giorno di partenza) - Trattamento di pensione completa a buffet dalla cena del giorno di arrivo al pranzo del giorno di partenza (per arrivi anticipati con il pranzo i servizi terminano con la prima colazione del giorno di partenza) - Bevande ai pasti (acqua, vino e bibite alla spina) - Tessera Club (dà diritto alla partecipazione di tutte le attività sportive e ricreative del Resort) - Servizi balneari in spiaggia attrezzata (un ombrellone e 2 lettini per camera, telo mare a noleggio) - Animazione diurna e se-

rale con spettacoli, piano bar, giochi e tornei - Partecipazione ad attività culturali e ricreative organizzate da 50&Più - Partecipazione al Torneo di Burraco 50&Più Assistenza in loco di personale medico 24 ore su 24 Assistenza in loco di personale 50&Più e 50&Più Turismo - Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento, UNIPOL SAI Assicurazioni. La quota non comprende: Tutti i trasporti da e per il Marina Resort (quote su richiesta) - Escursioni facoltative, da acquistare e pagare in loco - Eventuali Imposte di soggiorno comunali, da regolare in loco (attualmente non in vigore) - Extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato ne “La quota comprende”.

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Dubai, Oman, Emirati Arabi

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DALL’11 AL 18 MARZO 2016

CROCIERA

LE MILLE E UNA NOTTE VIVI UNA VACANZA UNICA PER FUGGIRE DALL’INVERNO

Conosci al meglio le città di Dubai, Muscat e Abu Dhabi, perché le emozioni abbiano tutto il tempo di superare l’immaginazione Data 11 marzo - venerdì 12 marzo - sabato 13 marzo - domenica 14 marzo - lunedì 15 marzo - martedì 16 marzo - mercoledì 17 marzo - giovedì 18 marzo - venerdì

Porto Dubai Dubai Muscat Muscat Fujairah Abu Dhabi Dubai Dubai

Arrivo ------08:30 ---07:30 09:00 08:00 ----

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: Cabina doppia interna Cabina doppia esterna Cabina doppia con balcone Supplementi e tasse Tasse portuali obbligatorie Assicurazione annullamento e medico/bagaglio (obbligatoria) Quote di servizio (obbligatorie da saldare a bordo)

€ 740 € 880 € 1.050 €

130

35

63

Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 45

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Partenza ---13:00 ---14:00 17:30 22:00 -------

COSTA FORTUNA Spettacolare in ogni suo dettaglio, è un affascinante erede dei lussuosi transatlantici del passato. Un mondo dorato per le vacanze sul mare, con grandi interni e diverse aree all’aria aperta. Il ponte piscine ha un’architettura ad anfiteatro.

LA QUOTA COMPRENDE Collegamenti aerei da e per Roma Fiumicino o Milano Malpensa e trasferimenti aeroporto/porto - Crociera di 8 giorni con sistemazione nella cabina prescelta - Trattamento di pensione completa a bordo - Cocktail di benvenuto del Comandante e serata di Gala con menù speciale - Utilizzo di tutte le attrezzature della nave: piscine, lettini, palestra, vasche idromassaggio, discoteca, sauna, bagno turco, biblioteca - Partecipazione alle attività di animazione di bordo, spettacoli musicali, balli, ecc. - Corsi di ginnastica e l’assistenza di istruttori nella palestra - Polizza medico/bagaglio - Assistenza di personale di lingua italiana durante la crociera - Facchinaggio dei bagagli nei porti d’imbarco e sbarco - Mezzi di imbarco e sbarco nei vari scali.

LA QUOTA NON COMPRENDE Bevande al bar e ai pasti - Tasse portuali (euro 130,00) - Adeguamenti carburante (da verificare 30 giorni prima della partenza) - Escursioni e tour organizzati - Quote di servizio obbligatorie a carico del passeggero e da pagare a bordo Polizza annullamento crociera (35,00 euro) - Servizi di carattere personale - Extra in genere e quanto non espressamente indicato ne “La quota comprende”.

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LE SEDI 50&Più PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Castello, 4 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Piazza Carità, 32 Salerno - Corso Garibaldi, 23 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 102 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via San Nicolò, 7 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via Fontevivo, 19/F Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 133/137 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Manzoni, 4 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 11/M Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Corso Cavour, 85

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Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122445 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0403720169 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 01875985216 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376231207 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via Santo Spirito, 24/B Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Quarto, 2 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Grande, 150 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via Santa Trinità, 28 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Galleria Odeon, 31- Banchi di Sopra Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Regione Borgnalle, 12 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 0507846635 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


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L

LA LEGGE DI STABILITÀ 2016 E LE RIVALUTAZIONI

Si riaprono i termini per la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni non negoziate. Entro il 30 giugno deve essere stilata la perizia giurata e versata l’imposta sostitutiva

a cura di Alessandra De Feo

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NON POTRANNO BENEFICIARNE GLI ESERCENTI DI ARTI E PROFESSIONI, MA SOLO LE PERSONE FISICHE, LE SOCIETÀ SEMPLICI, QUELLE EQUIPARATE E GLI ENTI NON COMMERCIALI

LA LEGGE DI STABILITÀ 2016 ha riaperto i termini per la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati. Si applicherà un’imposta sostitutiva alle imposte dirette con un’aliquota doppia rispetto a quelle precedenti, pari al 4% (nel caso di rivalutazione delle partecipazioni non qualificate) e all’8% (nel caso di rivalutazione di terreni e partecipazioni qualificate). Questo regime si applica se vi sono i seguenti presupposti: i soggetti beneficiari della normativa; i beni sono personali, ovvero al di fuori del patrimonio d’impresa; i beni devono essere posseduti alla data del 1° gennaio 2016; entro il 30 giugno 2016 va redatta la perizia giurata e versata l’imposta sostitutiva in un’unica soluzione, ovvero, in caso di rateizzazione, limitatamente alla prima delle tre rate annuali di pari importo sulle successive rate (30/06/2017 e 30/06/2018) vanno applicati gli interessi del 3% annuo. Chi può usufruire della rivalutazione Le disposizioni sono valide per le persone fisiche; le società semplici; le società e le associazioni ad esse equiparate ai sensi dell’articolo 5 del D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917; nonchè gli enti non commerciali. Sono esclusi gli esercenti arti e professioni. Qualora gli enti svolgano contestualmente, oltre all’attività istituzionale (non commerciale) un’attività commerciale, la rivalutazione sarà riconosciuta solo per i beni impiegati nella sfera istituzionale. Se il bene viene impiegato sia nella sfera istituzionale che in quella commerciale, si dovrà determinare una quota parte del valore da imputare al bene utilizzato dall’ente nello svolgimento della sua attività istituzionale, essendo esclusa la possibilità di rivalutarla per la quota parte “attribuita alla sfera commerciale”. I beni oggetto di rivalutazione Per capire se il bene rientri o meno nella normativa in esame, si deve vedere se è escluso o meno dalla sfera dell’impresa e, per fare ciò, basta verificare se quel bene rientri o meno nel magazzino dell’impresa, o sia inserito nell’inventario, tenuto ai sensi dell’articolo 2217 del codice civile. Nei casi in cui il bene non rientri nel magazzino, né nell’inventario potrà essere oggetto di rivalutazione, essendo detenuto a titolo personale. Si può avere, altresì, il caso di terreni agricoli, di aree edificabili e partecipazioni qualificate (ciò si ha quando il soggetto detiene una quota che gli consente di avere una percentuale superiore al 20% di diritto al voto, e superiore al 25% del patrimonio della Società), o non qualificate, quando la partecipazione è, percentualmente, minore a quella precedentemente indicata. Modalità e termini della rivalutazione La disposizione prevede che i beni siano posseduti alla data del 1° gennaio 2016 e che, entro il 30 giugno 2016, venga redatta una perizia da un professionista. La redazione e il giuramento della perizia possono seguire due strade diverse. In un primo caso, se si avesse ad esempio un terreno agricolo posseduto al 1° gennaio 2016 e che si vuole vendere a maggio 2016 - per il quale conviene eseguire la rivalutazione, poiché acquistato moltissimi anni fa - la perizia andrà redatta prima dell’atto di compravendita ma il giuramento potrà avvenire anche dopo, purché entro il 30 giugno 2016. Alla stessa data andrà versata l’imposta sostitutiva pari all’aliquota relativa (del 4 o dell’8%), calcolata sul valore risultante dalla perizia al netto delle spese della perizia. Un’altra possibilità è quella di consentire le cosiddette assegnazioni dei beni ai soci, cioè di far fuoriuscire gli immobili dalle Società, pagando un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’Irap pari all’8%, che diventa del 10,5% se la società risulta di comodo in almeno due dei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al momento dell’assegnazione. Nelle precedenti versioni della norma, le società di comodo erano escluse dalla possibilità di fruire della norma, agevolativa. FEBBRAIO 2016 I 85


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__PREVIDENZA__

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OLTRE ALLA STRETTA SULL’ETÀ di accesso alla pensione, prevista dalla Riforma “Fornero” (Legge 214/2011) c’è anche per il 2016 l’aumento di 4 mesi per tutti legato alla speranza di vita (Legge 122/2012 D.M. dicembre 2014) e la revisione periodica dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo, prevista dalla riforma “Dini” del 1995. Ma vediamo cosa succede da quest’anno sia per la pensione di vecchiaia che per la prestazione anticipata (ex anzianità). » PENSIONE DI VECCHIAIA

IN PENSIONE PIÙ TARDI DAL 2016

Si sovrappongono la stretta sull’età della Riforma Fornero, l’aumento di 4 mesi legato alla speranza di vita e la revisione dei coefficienti

a cura di Gianni Tel

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Il Governo starebbe studiando nuovi provvedimenti per le pensioni nel 2016, che si reggono sui pilastri della pensione anticipata, per ottenere la prestazione a 63 anni e 7 mesi con minimo 20 anni di contributi. La penalizzazione per i versamenti calcolati con il sistema retributivo, ammonterebbe al 10% circa (soglia massima).

Per le donne dipendenti del settore privato l’età di uscita per vecchiaia passa dai 63 anni e 9 mesi del 2015 a 65 anni e 7 mesi (compreso l’innalzamento di 4 mesi della speranza di vita), mentre le autonome possono prendere l’assegno solo dopo aver compiuto 66 anni e un mese. La classe di età più penalizzata è quella delle lavoratrici nate nel 1953 che si ritroveranno ad attendere la pensione fino al 2020, visto che nel 2018 è previsto un nuovo scalino per l’età di vecchiaia, cioè a 67 anni e 7 mesi, e nel 2019 è previsto un nuovo aumento della speranza di vita. Da quest’anno, invece, gli uomini del settore privato (dipendenti e autonomi) e quelli del pubblico impiego insieme alle donne dello stesso settore vanno in pensione a 66 anni e 7 mesi. Sempre quest’anno sono scattati anche i nuovi coefficienti di trasformazione del montante contributivo previsti dalla Riforma “Dini” a partire dal 1996 (revisione finora triennale e dal 2019 biennale). La sola quota contributiva dell’importo pensionistico, a parità di età in uscita, risulterà più bassa perché sarà moltiplicata per un coefficiente inferiore. Se si tiene conto, infatti, della revisione in questi anni dal 1996 ad oggi l’importo della pensione calcolato con il sistema contributivo è diminuito del 13% (per i requisiti si veda la Tabella A). » PENSIONE ANTICIPATA (EX ANZIANITÀ)

Vediamo i requisiti per ottenere la pensione anticipata da quest’anno. Sempre la riforma “Fornero” del 2011, già a decorrere dal 2012 in poi, ha previsto nei confronti di coloro che maturano i requisiti per questa prestazione non più una doppia possibilità e cioè: 35 anni di contribuzione minima insieme all’età e quota oppure il solo requisito contributivo minimo di 40 anni, ma il solo requisito più elevato di contribuzione senza quote né finestre (si veda la Tabella B). Tale nuova applicazione riguarda tutte le categorie di lavoratori che appartengono a tutti i regimi previdenziali dell’Inps (dipendenti, autonomi, ex Inpdap, ex Enpals, ecc.). Anche per questa prestazione vale da quest’anno l’aumento di 4 mesi legato alla speranza di vita e i nuovi coefficienti di trasformazione del montante contributivo. » L’OPZIONE DONNA

La Legge di Stabilità 2016 (n. 208/2015) ha prorogato l’“opzione donna” fino al 31 dicembre 2015. È questa la possibilità offerta alle lavoratrici donne di andare in pensione anticipata, cioè con almeno 35 anni di contributi e un’età non inferiore a 57 anni e 3 mesi (58 anni e tre mesi se lavoratrice autonoma) optando per il solo calcolo contributivo della pensione. Tale calcolo risulta sicuramente meno vantaggioso e può comportare una perdita in termini di pensione stimabile, per la sola quota di trasformazione, attorno al 20-25% (si veda articolo su 50&Più - n. 12/2015). » L’ACCREDITO DAL 1996

Per coloro il cui primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996, l’adeguamento alla speranza di vita deve applicarsi al requisito anagrafico previsto dalla riforma “Fornero” (art. 24, comma 11, legge 214/2011) che dal 2016 è di 63 anni e 7 mesi, che consente l’accesso alla pensione anticipata con almeno 20 anni di contribuzione effettiva (si veda la Tabella B - Seconda possibilità: doppio requisito). 86 I 50epiu.it I FEBBRAIO 2016


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» L’ANTICIPATA PRIMA DEI 62 ANNI

Per coloro che accedono alla pensione anticipata ad un’età inferiore a 62 anni era stata prevista una riduzione percentuale del trattamento pensionistico, pari all’1% per ciascun anno mancante ai 62 anni in caso di pensionamento all’età di 60 e 61 anni; pari al 2% per ogni anno ulteriore di anticipo per chi acceda al pensionamento con un’età inferiore a 60 anni. La Legge di Stabilità per il 2015, n. 190/2014, ha tuttavia previsto che, dal 1° gennaio 2015, le pensioni anticipate non saranno soggette ad alcuna penalizzazione, anche nell’ipotesi in cui l’accesso a tali trattamenti avvenga con meno di 62 anni di età. In particolare, ciò vale per

tutti coloro che maturano il requisito di anzianità entro il 31 dicembre 2017. La Legge di Stabilità 2016, n. 208/2015, ha reso retroattiva l’abolizione del taglio previsto dalla riforma “Fornero” su detta pensione anticipata, riconoscendo il trattamento pieno anche ai lavoratori ritiratisi prima dal lavoro, nel periodo 2012-2014. In altre parole, tutti coloro che sono titolari di pensione con decorrenza compresa nel periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2014, a partire dal 1° gennaio 2016, avranno diritto ad un trattamento pensionistico più alto, non più decurtato in base all’età in cui si sono ritirati; cioè, le pensioni saranno ricalcolate senza decurtazione e, dal 1°

gennaio 2016, messe in pagamento con l’importo senza penalizzazione. » I REQUISITI PER ENTRAMBE LE PENSIONI

Seconda possibilità: doppio requisito Età: 63 anni e 7 mesi Contributi: 20 anni (6) (7)

Come già detto, per ottenere la pensione di vecchiaia è necessario avere l’età e almeno 20 anni di contributi versati. I requisiti differiscono a seconda che i richiedenti siano o meno in possesso di contributi versati alla data del 31 dicembre 1995, data questa che rappresenta lo spartiacque tra pensioni in regime “retributivo o misto” e pensioni in regime “contributivo”. La pensione, previa domanda dell’interessato, decorre dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale il lavoratore ha compiuto l’età di pensione ovvero, nel caso in cui a tale data non risultino soddisfatti i requisiti di anzianità contributiva, dal primo giorno del mese successivo a quello in cui i requisiti suddetti vengano raggiunti. Poiché la liquidazione della pensione avviene sempre su richiesta dell’interessato, ove questa venga prodotta nel tempo dopo la maturazione dei requisiti, avverrà dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale è stata presentata la domanda. Per il conseguimento della pensione, infine, è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. Non è invece richiesta in caso di lavoratore autonomo. La pensione anticipata ha la particolarità di consentirne l’accesso nel tempo prima rispetto all’età prevista per la pensione di vecchiaia, perché si basa sul solo requisito contributivo (senza attendere un’età minima). Anche per la pensione anticipata valgono poi gli stessi requisiti già indicati per la pensione di vecchiaia (si legga sopra). Per ogni eventuale approfondimento sugli argomenti trattati si consiglia di rivolgersi al nostro Patronato 50&PiùEnasco che, con esperti operatori, offre assistenza da sempre gratuitamente, su tutto il territorio nazionale, anche per la presentazione della domanda on line all’Inps.

(6) Solo contribuzione “effettiva”, cioè soltanto la contribuzione obbligatoria, volontaria, da riscatto, con esclusione di quella figurativa. (7) A condizione che l’importo della pensione risulti non inferiore a 1.254,59 euro mensili (2,8 volte l’importo dell’assegno sociale).

FEBBRAIO 2016 I 87

TABELLA A -

LA PENSIONE DI VECCHIAIA NEL 2016

>> LAVORATORI

ETÀ

CONTRIBUTI

CON anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 Dipendenti privato (donne) 65 anni e 7 mesi Dipendenti privato (uomini) 66 anni e 7 mesi Dipendenti pubblici (uomini e donne) 66 anni e 7 mesi Almeno 20 anni (1) Autonome e gestione separata (donne) 66 anni e 1 mese Autonomi e gestione separata (uomini) 66 anni e 7 mesi SENZA anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 Dipendenti privato (donne) 65 anni e 7 mesi Dipendenti privato (uomini) 66 anni e 7 mesi Dipendenti pubblici (uomini e donne) 66 anni e 7 mesi Autonome e gestione separata (donne) 66 anni e 1 mese Almeno 20 anni (1) (2) Autonomi e gestione separata (uomini) 66 anni e 7 mesi Tutti 70 anni e 7 mesi Almeno 5 anni (3) e (4) (1) Si valuta tutta la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata. (2) A condizione che l’importo della pensione risulti non inferiore a 672,10 euro mensili (1,5 volte l’importo dell’assegno sociale). (3) Solo contribuzione “effettiva”, cioè solamente la contribuzione obbligatoria, volontaria, da riscatto, con esclusione di quella figurativa. (4) Senza condizioni sull’importo della pensione.

TABELLA B -

Uomini Donne

LA PENSIONE ANTICIPATA NEL 2016 Lavoratori CON anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 Unico requisito contributivo 42 anni e 10 mesi (1) (2) 41 anni e 10 mesi (1) (2)

(1) Si valuta tutta la contribuzione, a qualsiasi titolo versata o accreditata. (2) La pensione è soggetta a penalizzazione se conseguita prima dei 62 anni di età.

Uomini Donne

Lavoratori SENZA anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 Prima possibilità: unico requisito contributivo 42 anni e 10 mesi (3) (4) (5) 41 anni e 10 mesi (3) (4) (5)

(3) Si valuta tutta la contribuzione, a qualsiasi titolo versata o accreditata, esclusi i contributi volontari. (4) I contributi da lavoro precedenti ai 18 anni di età sono moltiplicati per 1,5 (valgono una volta e mezzo). (5) La pensione NON è soggetta a penalizzazione in base all’età di conseguimento.

Tutti (uomini e donne)


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CONVIVENZE di Valentina Ecca

animali CURIOSITÀ

Al Bioparco di Roma, per combattere il freddo, gli scimpanzè bevono latte caldo e tisane.

Poche e semplici REGOLE possono aiutarci a prevenirne problemi di salute durante i mesi più freddi o caldi FREDDO O CALDO CHE SIA l’ambiente in cui vivono abitualmente, i nostri animali domestici necessitano di attenzione e cura costanti. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha stilato di recente un vademecum di consigli per non far soffrire i nostri “amici a quattro zampe”. La prima regola riguarda l’alimentazione: è consigliato calibrare le calorie a seconda delle temperature;

+ ALIMENTAZIONE

STAGIONI PIÙ SERENE PER I NOSTRI ANIMALI durante il periodo freddo, infatti, è opportuna una dieta più ricca di grassi, proteine e “nutrienti”. La cuccia, poi, deve essere rialzata da terra di qual-

che centimetro, soprattutto se si trova all’aperto. È consigliato, inoltre, rivestirla con materiali caldi in caso di freddo esterno.

Da non trascurare la cura del pelo: la spazzolatura deve essere frequente in quanto aiuta la corretta circolazione sanguigna. Attenzione, poi, all’acqua: deve essere contenuta preferibilmente in ciotole di plastica, poiché si tratta di un materiale isolante. Infine, non lasciate il vostro cane chiuso in macchina: d’estate questa può diventare un vero e proprio forno; mentre d’inverno, al contrario, può diventare un frigorifero. Controlliamo sempre le automobili prima di metterle in moto, perché sono ottimi rifugi sia per gatti che per cani. Il freddo li spinge a sfruttare il caldo del motore, così come l’afa estiva li spinge a sfruttare l’ombra dei passaruota. Insomma, l’attenzione verso i nostri animali non deve mai affievolirsi poiché, è sempre importante ricordarlo, essi sono parte integrante delle nostre vite.

COME NUTRIRLI

CUCINA “CASALINGA” O COMMERCIALE L’alimentazione dei nostri amici animali presenta sempre un dilemma notevole: c’è chi propende per la “cucina casalinga” e chi preferisce i prodotti commerciali. Entrambe le opzioni hanno in realtà pregi e limiti: importante è ricordare che per il primo tipo di alimentazione si deve intendere cibo cucinato unicamente per il proprio animaletto, non “gli avanzi” dei nostri pasti. Se si tratta di alimentazione commerciale bisogna sempre controllare con attenzione gli ingredienti in etichetta, soprattutto di crocchette e cibo “umido”: la qualità, in questo caso, è realmente fondamentale per il benessere duraturo dei piccoli amici domestici. Le due scuole di pensiero sono in realtà entrambe corrette: ma, in entrambi i casi, punto dirimente sarà il parere del veterinario che segue i nostri animali e che ne conosce le “caratteristiche individuali”.

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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

N Nel mese di febbraio il freddo si fa crudo. Perciò nel levarsi da letto al mattino bisogna a poco a poco prendere aria, e non uscire di un tratto alla via; per lo contrario non si deve rincasando mettersi d’innanzi al fuoco, anzi sarebbe assai igienico non tener fuoco affatto per le stanze massime se esse sieno asciutte.

NEL MESE PIÙ FREDDO

Almanacco Barbanera 1886

a cura di

OLTRE AD ESSERE il più corto, tradizione vuole che febbraio sia anche il mese più freddo dell’anno. Non è forse allora un caso se a scaldarci sono stati chiamati, nel cuore dell’inverno, il Carnevale e san Valentino. Che pian piano sciolgono neve e gelo, mentre tra un’allegrezza e l’altra, la mente corre già alla bella stagione. È tempo di tornare nell’orto e nel giardino, dove riprendono con nuova lena i lavori. Ad aspettarci ci sono le semine, le potature, la cura delle aromatiche. Perché la terra ha allungato il suo respiro, come le giornate, che faranno pian piano spuntare le prime, timide violette.

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FEBBRAIO

LA LATTUGA (Lactuca sativa)

Fa bene perché... Contiene sali minerali tra cui calcio, magnesio, potassio e sodio. Ha molte vitamine, micronutrienti ed è alleata del sistema circolatorio. Ha pochissime calorie e favorisce la digestione. Buona anche la quantità di ferro, utile per chi soffre di anemia. Il proverbio Can dell’ortolano non mangia la lattuga e non la lascia mangiare agli altri. Pollice bio Non c’è erba che va in su che non ha la sua virtù. Cresce con facilità anche sul balcone, ma in un punto protetto perché non resiste ai geli invernali e sopporta male il caldo secco. Tuttavia si adatta a tutti i tipi di terreni, preferibilmente ben lavorati, fertili e freschi. La semina Si possono seminare in semenzaio, o direttamente a dimora, a spaglio oppure a file. In semenzaio, in Luna calante da gennaio a marzo, per poi passare al trapianto, in Luna crescente, a giugno. Mentre in piena terra fino a settembre, nei climi miti, allo scopo di raccoglierle in inverno. La semina va preferibilmente effettuata con luna calante. Raccolta e conservazione Si raccoglie quando i cespi sono sviluppati ma ancora teneri. La lattuga romana può risultare più croccante se i cespi vengono legati con elastici qualche settimana prima della raccolta. Il lattughino da taglio va raccolto con un coltello affilato, senza rovinare i piccoli cespi.

NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cicorini da taglio, cime di rapa, cipolle invernali, finocchi, indivie, lattughe, porri, radicchi rossi, rape, rucola, sedani, spinaci, valeriana e valerianella.


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Dice il proverbio...

BUONO A SAPERSI!

La carica degli ioni Degli ioni si parla molto, attribuendo loro la capacità di influire sull’ambiente e chi lo abita. Sono atomi dotati di carica elettrica: quelli positivi, causati da cariche elettriche ed elettrostatiche di schermi televisivi, apparecchi elettrici e materiali sintetici, provocano stanchezza, irritabilità ed emicrania. Gli ioni negativi invece favoriscono rilassamento, ossigenazione, riequilibrio e poiché si formano anche dalla fotosintesi, la presenza di piante ha un’azione benefica. L’aria pulita, poi, ne è ricca: basterà aerare ogni 2 o 3 ore le stanze per garantirci il buonumore!

FRUTTA: arance, bergamotto, cedri, clementine, kiwi, limoni, mandarini, pere Conference e pompelmi.

AROMI: prezzemolo, rosmarino, salvia e timo.

LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN

MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN

COLTIVARE CON LA LUNA

Se nevica sulla gelata dura per l’invernata. Se la viola esce a febbraio, tieni da conto fieno e pagliaio.

NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

Nel mese in cui riprendono a pieno ritmo le semine, la Luna crescente chiede di mettere mano a ceci, rucola, zafferano, piselli (al nord), di seminare in semenzaio i peperoni e mettere a dimora le zampe di asparago. In giardino è tempo di propagare per talea begonie, dalie e viti americane e posizionarle in substrato di sabbia e terriccio. Mettere a dimora forsizia, cotogno giapponese, clematide e rose. Tra i rampicanti piantare convolvolo e pisello odoroso, proteggendo il terreno con della pacciamatura per evitare che le gelate danneggino le radici. Potare le rose per averle a gambo lungo da recidere. Seminare viola e violacciocca in vaso e pelargoni in semenzaio. Con la fase di Luna calante è invece il momento per la semina in semenzaio di basilico, bietola da coste, cipolla bianca, erba cipollina, lattuga, prezzemolo, ravanello, sedano. All’aperto invece bietola da orto, le varietà precoci di carote, cavolo cappuccio primaverile-estivo, rape e spinaci. Se non già fatto, si possono ancora piantare i bulbilli di aglio e il topinambur. Rincalzare i piselli seminati in autunno. In giardino potare e cimare (ovvero ridurre la cima) le siepi delle specie spoglianti, gli arbusti a fioritura autunnale e quelli che hanno già perso i frutti. Iniziare a potare anche le ortensie, le rose e le erbe aromatiche.

Chi vuole un buon erbaio, lo semini a febbraio.

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 07.14 e tramonta alle 17.14. L’11 sorge alle 07.02 e tramonta alle 17.27. Il 21 sorge alle 06.48 e tramonta alle 17.40. Le giornate si allungano. Il 1° febbraio si hanno 10 ore di luce solare e il 29 se ne hanno 11 e 13 minuti: si guadagnano 73 minuti di luce solare. LA LUNA

SE HAI ½ GIORNATA UNA SIEPE PER GLI UCCELLINI

Se è nostro desiderio avere in giardino, anche d’inverno, graziosi e cinguettanti uccellini, sarà utile creare una siepe che gli offra rifugio e li attiri con le bacche di cui sono golosi. Perfetta in questo senso sarà la siepe detta “del Devon”. Si realizza preparando una sorta di muretto di terra rivestito da grosse pietre su cui piantare biancospino e nocciolo, piante di felci, edera e fiori selvatici. Oppure, si può ricorrere ad una più piccola siepe di rovi, agrifoglio, nocciolo, olivastro e melo selvatico.

Il 1° sorge alle 00.33 e tramonta alle 11.25. L’11 sorge alle 08.38 e tramonta alle 21.03. Il 21 tramonta alle 05.50 e sorge alle 16.37. Luna calante dal 1° al 7 e dal 23 al 29. Luna crescente dal 9 al 21. Luna Nuova l’8. Luna Piena il 22. FEBBRAIO 2016 I 91


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giochi 1

CRUCIVERBA Lello ORIZZONTALI 1. Li guidava Epaminonda; 7. Coronano l’Italia; 10. Il titolo di cui dà diritto un’onorificenza (abbreviaz.); 13. Francesco cantautore bresciano ex leader dei Timoria; 17. Il forte e improvviso vento responsabile di tante sciagure aeree; 19. Garry del film Rue cases negres del 1983; 21. Se essi si perdono...; 22. Lo è la vita d’oggi!; 23. Un ottimo pesce azzurro, non troppo grasso, presente in tutti i mari italiani; 25. Un antico popolo francese; 27. Rimettere insieme; 32. L’arcipelago con Gozo; 33. Rinvio... al centro; 35. Scherzi a parte; 36. Faceva coppia con Hardy; 38. Un vizio perdonabile; 39. Compose le vivaci Danze di Galanta; 40. Ente che promuove l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili; 42. Ravenna; 43. Lavorano fra le botti; 44. Il Fleming di James Bond; 45. La catena alimentare della Rinascente; 46. Il capolavoro di Petrarca; 47. Sono analoghi ai CCT; 48. Un Peter direttore d’orchestra svizzero; 49. Frigna facilmente;

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51. Metro Lineare; 52. L’evviva al Redentore; 54. Celebre matematico greco; 55. Il più piccolo degli Usa; 59. Antichi strumenti a corde; 60. Il più grande museo della capitale britannica; 63. Office of Stretegic Service; 64. Il... grattacielo d’una volta; 65. Causano i cortocircuiti; 67. Così si chiama Saigon dal 30/4/1975; 68. La fine degli oligarchi; 69. È utile al pescatore. VERTICALI 2. Il nome della Aulin; 3. La moneta dell’Etiopia; 4. La Nin scrittrice erotica; 5. Il centro di Londra; 6. Le ultime lettere di Ortis; 7. Gli estremi dell’asse; 8. Lavabi, acquai; 9. Discendenza, stirpe; 10. Sigla di Cagliari;

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11. Lo pseudonimo di Eddie Castellanos, famoso per il suo flow frenetico; 12. Il casato di Tiziano; 13. Un’interprete del film Amore proibito del 1942; 14. Sono molti nei latifondi; 15. Un irreprensibile inglese; 16. Comprende la Siberia; 18. La lady amata da Nelson; 19. Un’ugola della chiesa; 20. Nella nuca e nel ginocchio; 22. Completa la rasatura; 24. Canta Bimba dagli occhi piena di malia; 26. Ce n’è una in Italia ed una in Egitto; 28. Un famoso impressionista; 29. Il buffo mago della Tivù impersonato da Raul Cremona; 30. Si formano, con il tempo, nelle statue di bronzo; 31. Cantavano gesta di eroi;

34. La Lattea... è sterminata; 37. Parola araba che indica il segno di Dio; 41. L’autrice di Bonjour tristesse; 43. Le amiche di Fido; 46. La località presso Piacenza che aveva una centrale nucleare; 47. Storico villaggio della Marna; 48. Edouard grande impressionista; 50. Un coffee alcolico; 51. Un tenore del Tristano e Isotta; 53. Impegnano cavalli e fantini; 55. Il niente che blocca le puntate; 56. Idrogeno e ossigeno; 57. Li sottomise Traiano; 58. Società Alpinisti Tridentini; 60. Tu, io e gli altri; 61. Segue il presentat; 62. Sono doppie nei trimestri; 64. In mezzo al pantheon; 66. In mezzo al rasoio.

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Replicare con decisione alle argomentazioni dell’avversario; 7. Misura la velocità istantanea; 8. Far fermentare la pasta; 9. Uno studioso della cultura d’Oltremanica; 10. Atmosfera caliginosa; 11. È calmo nella rada; 12. Gli... esami alla motorizzazione; 14. I sarti li hanno di stoffa; 15. Lo Zabaleta arpista; 17. Corridori ciclisti non scalatori; 19. Una “gara” da Coppa America;

21. Più che conosciuto; 22. Una solenne sciocchezza. VERTICALI 1. Vi si regge l’economia colonialista; 3. Ci sono quelli a spillo; 4. I fiori della Traviata; 5. Lo specchietto dell’auto; 6. Un celebre dramma di Sherwood; 9. Artistici vasi; 11. Va dalla spalla al polso; 13. Fautori dello Stato d’Israele;

16. La nazione con i fiordi; 17. Strambo, insolito; 1

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Osservate le quattro figure sottostanti e dite quale di esse può essere considerata “intrusa” secondo un criterio logico da determinare.

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Enrico Diglio

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ORIZZONTALI 1. Una terra dove vige la legge del più forte! 8. Vivono nel vecchio mondo; 9. Zelo senza pari; 10. Sono pari nella tribù; 11. Racchiude gli intestini; 15. Mitico ippodromo inglese; 16. Nel cuore del Pibe; 18. Un Giorgio autore di popolari colonne sonore; 22. Roditore che ama correre su una ruota; 23. Il titolo del principe Karim. VERTICALI 1. In testa ai bersaglieri; 2. Ambiente da Corte d’Assise; 3. Iniziali di Rascel; 4. Nel 1969 vi si svolse uno storico festival di musica pop; 5. Due lettere d’epoca; 6. Comune in provincia di Latina; 7. Il suo capoluogo è Lhasa; 12. La terza preposizione; 13. Cambiano il fico in fiocco; 14. Un’auto francese; 17. Il Bjorn asso del tennis; 19. Cattiva; 20. Un’umile implorazione; 21. Il Wood dei Rolling Stones.

TEST 2 Osservate le tre seguenti targhe automobilistiche e dite quale lettera va sostituita secondo logica al punto interrogativo che compare nella targa contrassegnata dalla lettera d).

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BC 723 AH

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DA 235 LA

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FA 511 EG

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TEST 3 Leggete attentamente la seguente frase e andate a pag. 94. Poggioridente è un grazioso paesino di 1.500 abitanti situato a 1.400 metri sul livello del mare, nella verde e incontaminata valle del fiume Cristallino che scorre tra le alte e maestose vette della catena del Monte Granito, alto 2.900 metri.

INDOVINELLO Favolino » PIAZZA SAN PIETRO La lunga fila di colonne emerge sotto il cielo di piombo, e qui diffonde la sua attesa novella il Messaggero che dall’alto si svolge al Mondo intero. __SOLUZIONI A PAGINA 94__

7, 8 Lionello

1, 4, 1’1, 2, 5, 8 Lionello FEBBRAIO 2016 I 93


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oroscopo di Aldebaran

FEBBRAIO

FRANCESCA NERI

Attrice

acquario

GIOCHI

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23 AGO. I 22 SET. Interessante per voi il pianeta Giove. Via libera alle nuove proposte, al tempo libero, alle amicizie, ma senza sacrificare gli impegni professionali. Consigliata una cura termale.

ariete

bilancia

21 MAR. I 19 APR. Se siete alla ricerca di un lavoro o desiderate migliorare la vostra attuale occupazione, sicuramente vi darete da fare. E i risultati non si faranno attendere. Badate alla linea facendo sport.

23 SET. I 23 OTT. Momento favorevole in amore: vi sentirete più sensibili e sensuali. Avrete l’ispirazione necessaria a migliorare il vostro aspetto esteriore. Gite piacevoli. Attenti ai colpi di freddo!

toro

scorpione

20 APR. I 20 MAG. Cambiamenti, piccole crisi, alti e bassi. Non lasciatevi prendere dallo sconforto! Per voi, eterni giovani dello zodiaco, non sarà difficile imparare a essere costruttivi e fiduciosi!

24 OTT. I 22 NOV. Controllate la tendenza a dare troppa importanza al cuore. Preoccupazioni esagerate per i figli e la famiglia. Portate in tavola cibi di origine controllata e non mettete a dura prova l’intestino.

gemelli

sagittario

21 MAG. I 21 GIU. Potranno verificarsi cambiamenti finanziari determinati da abilità e spirito di iniziativa. Abbiate cura della vostra salute, soprattutto dei denti e delle ossa. Vantaggi grazie al denaro altrui.

23 NOV. I 21 DIC. Ci saranno cambiamenti nel corso del mese e molto dipenderà dalla vostra mente duttile e diplomatica. Dovrete rallentare i ritmi di vita troppo frenetica per non cadere vittime dello stress.

cancro

capricorno

22 GIU. I 22 LUG. Sarete particolarmente impegnati a controllare il lavoro di collaboratori e dipendenti. Evitate i comportamenti intransigenti: con un po’ di pazienza otterrete molto di più. Contatti interessanti.

22 DIC. I 19 GEN. Molte idee e imprese nuove. Ci saranno giorni vivaci e ricchi di piacevoli imprevisti. Liberatevi dai legami soffocanti. Proteggetevi contro reumatismi e dolori causati dal freddo.

leone

pesci

23 LUG. I 22 AGO. Vi dimostrerete abbastanza equilibrati e sereni, così il mese trascorrerà tranquillo, senza i temuti intoppi. Frequenterete gente giovane. Viaggi lunghi e istruttivi. Non esagerate a tavola.

19 FEB. I 20 MAR. La situazione finanziaria si presenta sotto una buona stella. Durante questo mese sarete spesso irritati e delusi. Dipenderà molto da voi e dalla fiducia nei riguardi del vostro prossimo.

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20 GEN. I 18 FEB. Le stelle continuano a sorridervi! E proprio grazie alla loro complicità saranno possibili incontri con una persona lontana dalla vostra città. Nel settore del denaro beneficerete del favore degli astri.

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REBUS (7, 8) prete SA in Audi TA = Pretesa inaudita REBUS (1, 4, 1’1, 2, 5, 8) api SA; vela TO; R re; PeN dente = A Pisa v’è la torre pendente INDOVINELLO Piazza San Pietro = Il Giornale

stuzzica

CERVELLO

TEST 1

La figura “intrusa” è quella contrassegnata dalla lettera c). In essa, infatti, non viene rispettato il criterio valido per le altre tre sequenze: in queste ultime il numero dei segmenti orizzontali continui di colore verde è doppio di quello dei segmenti obliqui di colore rosso che, a loro volta, sono in numero uguale a quello dei segmenti tratteggiati di colore verde. TEST 2

La lettera che sostituisce il punto interrogativo nella targa automobilistica è la D. Essa, infatti, permette di rispettare il criterio logico utilizzato nelle altre targhe: la somma dei numeri presenti nella targa e dei numeri corrispondenti alla posizione nell’alfabeto delle lettere presenti nella stessa targa è uguale a 26. Quindi:

EL 123 AD quinta lettera dell’alfabeto quarta lettera dell’alfabeto decima lettera dell’alfabeto prima lettera dell’alfabeto

5 + 10 + 1 + 2 + 3 + 1 + 4

= 26

TEST 3

Quanto è alto il monte Granito? A che altezza sul livello del mare si trova il paesino di Poggioridente?


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bacheca a cura della Redazione

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RELAZIONI PERSONALI

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futura convivenza o matrimonio. Telefonare al 3495851199. Pensionato, buona presenza, colto, benestante, residente Nord Italia, amante viaggi, cerca compagna per una felice convivenza. Telefonare al 3490694140.

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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 68139323 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

SE 10 MILIARDI DI PERSONE VI SEMBRANO POCHE Il grande escluso alla conferenza sul clima, secondo un nostro lettore, è stato lo sviluppo demografico. Ma anche in questo caso si tratta della sfaccettatura di un problema molto più vasto GENTILE DIRETTORE, sul numero di gennaio di 50&Più applaudite anche voi ai risultati della Conferenza Cop21. È un coro molto sostenuto ma poco convincente. Vorrei, al proposito, dire la mia. Dieci miliardi, ma non parliamo né di dollari né di euro, bensì di esseri umani che - secondo le migliori proiezioni - popoleranno la Terra già prima del 2050. Della Conferenza mondiale sul clima abbiamo sentito e letto tantissime sintesi e teorie scientifiche, ma un fatto fondamentale sembra sia stato volutamente ignorato: il vertiginoso aumento demografico. Anzi, è evidente che il tema fosse un tabù, tanto per coloro che seguono dottrine religiose di massa, quanto per gli adepti delle nuove correnti ambientaliste e simili. Silenti (ovvero zittiti) quegli studiosi che ci hanno dimostrato, da tempo, come ogni problema del pianeta sarebbe meno difficile da risolvere se ci fossero meno nascite, giacché la vera

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emergenza da affrontare è quella umana. Un mio primo dubbio è sull’affermazione di alcuni quotidiani che “ormai l’era dei combustibili fossili è finita...”. La realtà ci ammonisce che oggi i consumi annui di carbone sono 8 miliardi di tonnellate (ovvero 22 milioni al giorno) e quelli di petrolio 3,8 miliardi di tonnellate, e per il carbone oltre la metà dei consumi sono cinesi. È corretto dire che si passerà alle fonti “rinnovabili”, convincendo i popoli che si scalderanno con i pannelli fotovoltaici e con l’eolico, che si alimenteranno i processi industriali, in particolare quelli connessi alla metallurgia senza impiego di carbone? Oppure si vuol significare che di ferro, alluminio, rame, zinco, stagno non si farà più uso, essendo sostituiti dai “nuovi materiali” di cui si stanno sperimentando proprietà ed applicazioni? Ma come conciliare la tutela dei suoli agricoli con l’installazione di devastanti campi fotovoltaici, e come smaltire i pannelli usati altamente inquinanti, sui quali nessuno si pronuncia? Passiamo ora ad un altro dubbio: l’alimentazione umana. Per fare posto ad altri 3-4 miliardi di persone, si dovrà apportare una inversione di stili di produzione e di vita. La campagna per consumare gli insetti è iniziata; nel contempo prosegue attivissimo, su molti media, l’attacco agli allevamenti bovini, suini, ovini e simili, per spiegare “quanto questi siano inquinanti in termini di gas serra e le loro carni


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siano sospette di essere talvolta cancerogene” (mentre per gli insetti la sperimentazione è appena agli inizi e, guarda caso, già ce li consigliano!). Attenzione perché non di sole carni si tratta: latte, latticini, formaggi di ogni tipo e uova saranno da bandire in quanto, come dicono i vegani “non sono indispensabili alla crescita dell’organismo umano”. E gli allevatori-produttori del fassone piemontese, della chianina toscana, dei salumi emiliani, della mozzarella campana, del pecorino sardo, si adeguino. Sui termini sociali ed economici però tutti tacciono. Centinaia di milioni, nel mondo, di addetti alle miniere, alla metallurgia ed alle industrie pesanti, agli allevamenti animali ed alla pesca e quanti altri, dovranno essere “riconvertiti” e riconversione vuol dire schiere di disoccupati, di cassintegrati con sussidi stentati. Solo in Europa, oggi i disoccupati sono quasi 24 milioni; con l’attuazione di programmi come quelli delineati, potremmo vederli moltiplicati. C’è da sperare che, per quanto ci riguarda l’Ue stia vagliando le prospettive ed i rimedi più opportuni. Antonio Cravioglio Come vede, signor Antonio, ho dato ampio spazio alle Sue considerazioni, pur tagliando delle parti della Sua lettera, per ra-

gioni di spazio. Non credo che qualcuno si sia illuso che il vertice di Parigi sull’ambiente, conosciuto come Cop21, sarebbe stato “la cura di tutti i mali”, ma è pur vero che la situazione sta diventando insostenibile, come abbiamo illustrato con il servizio che appare su questo numero a pagina 70. Non ritengo altresì, che ci sia una campagna dei media mirata a far credere che determinati tipi di carni abbiano un’alta possibilità di essere cancerogene, in quanto gli organi d’informazione hanno riportato una notizia diffusa dall’Oms, un organismo al di sopra delle parti. E proprio per aiutare i cittadini, molti giornali e trasmissioni televisive e radiofoniche hanno realizzato servizi di approfondimento, per far capire quali rischi si corrano realmente nel consumare carni rosse e insaccati. Il tema, come afferma anche Lei, signor Antonio, è molto complesso e riguarda tutti gli ambiti della vita dell’uomo, ma da qualche parte bisogna pur cominciare ad affrontare la situazione. L’immobilismo non rende meno colpevoli di chi si adopera a distruggere il pianeta.

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Viale Sollum 11 47922 Rimini Torre Pedrera (RN) Tel. 0541 720051 Fax 0541 721210 Mobile 370 1018973 www.hotelaros.it info@hotelaros.it Ambiente accogliente e familiare, dotato di ascensore, vicino al mare, ristorante con menù a scelta con pesce tutti i giorni ed anche opzione vegetariana, parcheggio a 200 mt con pensiline recintato ed illuminato, centro benessere al coperto con acqua riscaldata dotato di rilassante vasca idromassaggio e divertente minipiscina per bambini con lama d’acqua e acquascivolo. Camere con tutti i comfort (TVLed, telefono, box doccia, phon, cassaforte, frigobar, WI-FI gratuito). Tutti i canali Mediaset Premium senza alcun supplemento!!

RIMINI MARE E TERME Soggiorno di 14 giorni presso Hotel Aros e 12 cure termali presso le Terme di Cervia convenzionate con il servizio sanitario nazionale per cure inalatorie, fanghi, bagni in piscina, ecc., a soli: dal 22 maggio al 5 giugno € 499 a persona (singola + € 90) 5-19 giugno e 11-25 settembre € 569 a persona (singola + € 110) La quota comprende: 14 giorni di pensione completa con acqua mineralizzata e vino locale ai pasti, bus giornaliero dall’Hotel alle Terme e ritorno, prenotazione dei servizi termali, serata danzante, utilizzo gratuito del centro benessere e per chi viaggia in treno, servizio taxi dalla stazione di Rimini all’Hotel in arrivo e in partenza.

Convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale per: cure inalatorie, aerosol, fanghi, bagni in piscina termale, ecc.

PASQUA A RIMINI Ti offriamo una piccola vacanza da sabato 26 a martedi 29 marzo nella Riviera di Rimini con ricco pranzo pasquale, uova di cioccolato e colomba, pranzo speciale di pesce a Pasquetta, serata danzante con consumazione presso “Cà del Liscio” di Ravenna. Prezzi a persona, bevande ai pasti e riscaldamento inclusi: Pensione completa 3 giorni € 149 2 giorni € 109 Bambini e ragazzi in camera con due adulti: 50% di sconto!!

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bazar a cura del Centro Studi 50&Più

OPPORTUNITÀ CURARSI ESSERE INFORMATI

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

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OPPORTUNITÀ

CENTRO DEL LIBRO PARLATO Il Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre ha lo scopo di aiutare le persone non vedenti e ipovedenti, i dislessici, i distrofici, gli anziani, i malati terminali e tutti coloro per i quali la lettura in modo tradizionale non è possibile, offrendo l’ascolto di audiolibri o audioriviste anche attraverso dispositivi facilitati. Inoltre, è possibile offrire il proprio contributo come “donatore di voce” dedicando con continuità alcune ore libere alla settimana alla lettura e alla registrazione dei testi. info@libroparlato.org www.libroparlato.org Tel. 0439880425 Via Monte Grappa, 6 32032 Feltre (Belluno) CERCASI NONNI VOLONTARI L’associazione Paolo Pini cerca a Milano e dintorni, aspiranti volontari disponibili ad aiutare i bambini una volta la settimana. L’associazione offre sostegno gratuito a minori affetti da di98 I 50epiu.it I FEBBRAIO 2016

verse patologie croniche e alle loro famiglie. Ogni volontario viene affiancato a un bambino, al quale offre compagnia, assistenza e disponibilità al gioco; la sua presenza concede ai familiari dell’assistito una pausa di respiro. Il corso di formazione per gli aspiranti volontari si svolgerà presso la sede dell’organizzazione. Saranno trattate tematiche riguardanti la malattia cronica, la sua incidenza sullo sviluppo del minore e le ripercussioni sulle dinamiche familiari, con particolare attenzione al “modello di volontariato Pini” con testimonianze di volontari in attività. associazionepini@associazionepini.it www.associazionepini.it Tel. 0226826088 Associazione Paolo Pini Corso di Porta Nuova, 32 20121 Milano

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CURARSI E PRENDERSI CURA

CURARSI: DOVE E COME Con la salute non si scherza e l’informazione, la trasparenza, l’affidabilità giocano

nel campo della cura un ruolo fondamentale per il benessere, la salute, la vita delle persone. “Dove e come mi curo” è un sito che offre indicazioni sulla qualità delle cure, delle strutture, dei reparti ospedalieri, sia in Italia che all’estero.

lute e della sessualità al femminile. Nel sito è presente un’ampia sezione dedicata alla menopausa nella quale vengono descritti i sintomi, l’alimentazione, gli stili di vita da adottare e come gestire eventuali problemi legati all’osteoporosi.

www.doveecomemicuro.it

www.vitadidonna.it Tel. 3339856046

OSSERVATORIO DEMENZE L’Osservatorio, promosso dal Ministero della Sanità, rappresenta lo strumento attraverso cui vengono fornite e diffuse informazioni scientifiche sui Servizi utili per i cittadini, i familiari e tutti coloro che operano nel settore delle demenze. Nel sito è possibile consultare la prima Mappa delle strutture sanitarie e sociosanitarie per le demenze in Italia. Realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità, consente una ricerca per Servizio, Regione e Province, e offre indirizzi e informazioni per accedere ai Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze, ai Centri Diurni e alle Strutture residenziali. www.iss.it/demenze Tel. 0649904167-4157 CNESPS Viale Regina Elena, 299 00161 Roma UN PORTALE AL FEMMINILE Consulenze gratuite, assistenza telefonica (anche nei giorni festivi) e via mail per qualsiasi problema di salute della donna; inoltre, informazioni su dove rivolgersi nella sanità pubblica per qualsiasi aspetto della sa-

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ESSERE INFORMATI

LA QUARTA ETÀ Su Rai 3, ogni domenica, alle ore 10, per trenta minuti, lo psicanalista Massimo Ammaniti intervista un personaggio del mondo dello spettacolo, dell’informazione, dell’arte e della politica per indagare il rapporto esistente tra longevità e creatività. I misteri della longevità verranno esplorati attraverso le testimonianze di 10 personaggi, tutti ultranovantenni, la cui vita passata verrà riletta alla luce dell’esperienza presente. Nel corso delle 10 puntate, saranno intervistati scrittori come Andrea Camilleri, Raffaele La Capria e Angela Bianchini; uomini di teatro e cinema come Giorgio Albertazzi ed Enrico Medioli. Personalità legate all’arte: la pittrice Bonaria Manca e l’archeologa Licia Borrelli Vlad. Ma anche vite intrecciate alla politica e al giornalismo: Alfredo Reichlin, Giovanni Sartori e Mario Pirani. La quarta età Rai 3 - domenica, ore 10,00


16AP 50&PiĂš 3a cop 12Bott+serv tavola.pdf 1 12/01/2016 11:30:38



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