Anno XLI n. 2 Febbraio 2019 Euro 2.50 - I.P.
INCHIESTA
ATTUALITÀ
SOCIETÀ
SCIENZE
Migranti, meno sbarchi ma tante incognite
Siete dei neo over 50? Preparatevi a ripartire!
Il gioco d’azzardo in Italia: per molti una vera malattia
Tra medico e paziente un utile ma freddo computer
Restano ancora dubbi su accoglienza e normativa
Alla soglia del mezzo secolo tante nuove opportunità
Quando finisce per innescare una pericolosa dipendenza
La tecnologia e il rischio di minare i rapporti umani
Ti aspettiamo per verificare se i contributi versati e l’età ti consentono di raggiungere QUOTA 100, richiesta per il pensionamento. Visita il nostro sito per trovare la sede a te più vicina o chiama il nostro numero verde
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ISTITUTO DI PATRONATO E DI ASSISTENZA SOCIALE
IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 7. Zoom 8. Periscopio 74. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo / Soluzioni 97. Lettere
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INDICE
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FEBBRAIO 2019
18
__INCHIESTA__ Gli sbarchi dei migranti calano, molte incognite restano Nessuna emergenza in corso, ma permane la questione “accoglienza” di Ilaria Romano e Romina Vinci
34
__le INTERVISTE__ Susanna Tamaro, il racconto di una vita L’amicizia e l’amore, due concetti indistricabili di Giada Valdannini
30
__SOCIETÀ__ Sempre e soltanto in auto. Gli italiani amano la macchina Secondo il Rapporto Censis-Michelin l’automobile è leader della mobilità di Emanuele Mùrino
54. Viva il Carnevale Una festa patrimonio di tutti di Giovanni Orso 10. Dating online In cerca d’amore sul Web di Rachele Randon 14. Il Terzo Tempo Doniamo esperienza di Lidia Ravera 16. Lettori “forti” e non Quanto si legge in Italia di Rossana Martini 17. Longevità o immortalità? Ricerche sulla durata della vita di Valerio Maria Urru 27. Pronti a ripartire Nuovi progetti dopo i 50 anni di Barbara Di Sarno 33. In giro con “Moby” La mini car per i disabili di Donatella Ottavi 38. Giornate Mondiali Stop alla futilità di Winda Casula 40. L’Arabia Saudita oggi Il caso Khashoggi di Leonardo Guzzo 56. Mestieri di ieri Ceramisti tra design e storia di Carlotta Poselli 59. Troppi videogame Passatempo o malattia? di Rita Nicosanti 62. Le ludopatie in Italia Sale la febbre del gioco di Anna Maria Melloni 65. “Hunting pollution” Arte e colori contro lo smog di Damiano Galeotti
viaggio
cultura
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45. Libri 46. Arte 47. Teatro 48. Musica 49. Cinema
Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi
50. La favola antica di Sibari Al via gli Incontri 50&Più di Loris Porcheri
Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it
i
Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it
parliamo di... i
scienze
77. Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti
66. Dottore, mi ascolti!
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Quando un computer rischia di minare il rapporto medico-paziente di Giovanna Dall’Ongaro
69. Pepper, il robot amico
86. Previdenza di Gianni Tel
89. Fisco di Alessandra De Feo
Arriva l’umanoide per assistere i malati di Alzheimer di Lavinia Viti
98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più
70. Basta sedentarietà! Meglio un’attività aerobica, ma anche passeggiare fa bene a cura di Fondazione Veronesi
Credit foto: Agf, Antonio Barella, Contrasto, Marka, Masterfile, Shutterstock, Shutterstock: Frank Gaertner, Tinseltown, ESB Professional, Migren art, Imladris, Kobby Dagan, Agatha Kadar, Andrea Raffin, chrisdorney, HansMusa, thomas koch, Alexandre Rotenberg, Radiokafka, LightField Studios.
72. Con il cuore in tavola Una corretta alimentazione per mantenerlo in forma di Paola Stefanucci
Foto di copertina: Marka Illustrazioni: Enrico Riposati.
ANNO XLI - n. 2 febbraio 2019 Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.81151914 m@il: redazione@50epiu.it Anno XLI n. 2 Febbraio 2019 Euro 2.50 - I.P.
ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annuale euro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914 INCHIESTA
ATTUALITÀ
SOCIETÀ
Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.
SCIENZE
Migranti, meno sbarchi ma tante incognite
Siete dei neo over 50? Preparatevi a ripartire!
Il gioco d’azzardo in Italia: per molti una vera malattia
Tra medico e paziente un utile ma freddo computer
Restano ancora dubbi su accoglienza e normativa
Alla soglia del mezzo secolo tante nuove opportunità
Quando finisce per innescare una pericolosa dipendenza
La tecnologia e il rischio di minare i rapporti umani
Aderente a: Finito di stampare: 25 gennaio 2019
Concessionaria esclusiva pubblicità: 50&PiùMedia Srl - Via del Melangolo 26, Roma Tel. 06.68883469 - mail: 50epiumedia@50epiu.it Per la pubblicità: Luigi Valitutti - Tel. 335491325 - mail: l.valitutti@50epiumedia.it
4 I 50epiumagazine.com I FEBBRAIO 2019
Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Bossi Migliavacca Dario Dolci Alberto Fanucchi Antonio Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.688831 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Editoriale 50&Più S.r.l. tratterà i dati personali forniti dagli abbonati nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 e delle disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale ed al solo scopo di inviare il mensile 50&Più ed i relativi allegati. L’informativa di cui all’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 è consultabile tramite il sito internet www.50epiu.it. I diritti riconosciuti dagli articoli 15 a 21 del suddetto regolamento, potranno essere esercitati nei confronti del Titolare Editoriale 50&Più S.r.l. - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma e del Responsabile della Protezione dei Dati 50&Più Via del Melangolo 26 - 00186 Roma. NUMERO CERTIFICATO 8332 DEL 21/12/2017
ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
DICA 33
di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più
EDITORIALE
editoriale FEBBRAIO 2019
IN ATTESA DI MISURARE IL SUCCESSO CHE OTTERRÀ L’ORMAI FAMOSA “QUOTA 100”, destinata nelle intenzioni del Governo a consentire l’accesso al lavoro a tanti giovani quanti saranno gli “anziani” che avranno accesso anticipato alla pensione, alcune categorie professionali hanno lanciato, ENTRO IL 2025 finora inutilmente, grida di allarme sulla SARANNO OLTRE perdita di personale qualificato che non 50MILA I MEDICI potrà essere sostituito senza un’adeguata IMPEGNATI NEL SSN e certamente non superficiale formazioAD ANDARE IN PENSIONE ne delle nuove leve. Per ovvie ragioni, quello dei medici che assicurano il nostro seppure affaticato Servizio Sanitario Nazionale e quello dei medici di famiglia, ci sembrano i più vicini all’interesse delle persone, degli anziani in particolare. Ecco allora che certi numeri, che “Quota 100” andrà solo ad aggravare, sono a dir poco preoccupanti: entro il 2025 saranno oltre cinquantamila i medici impegnati nel Ssn ad andare in pensione. Che siano medici d’emergenza e urgenza (sostituibili secondo il ministro della Salute da personale senza specializzazione, ma con il solo praticantato), pediatri, anestesisti o internisti, a colpi di 7, 8mila pensionati l’anno, questo esodo renderà sempre più asfittico un Servizio Sanitario che già ora, in alcune regioni vede chiudere servizi o reparti ospedalieri per mancanza di personale. Perché a questa emorragia si aggiunge quella, ormai endemica, del personale infermieristico. Infine, ma certo non ultimo anche per quello che riguarda la vicinanza e la conoscenza delle persone, il problema dei medici di famiglia. Anche in questo settore sono attesi circa 15mila pensionamenti entro i prossimi cinque anni: numeri che significano che più di dieci milioni di famiglie potrebbero trovarsi “scoperte”, cioè senza medico curante. A meno che non si voglia favorire un ricorso sempre maggiore alla sanità privata, che significa però una platea crescente di persone che smetteranno di curarsi per la mancanza delle TRA POCHI MESI risorse economiche necessarie, ci SARÀ POSSIBILE sembrano questi problemi veri, che MISURARE interessano e riguardano le persone L’IMPATTO in maniera molto più pressante di DELLA RIFORMA altri temi e allarmi costantemente e immotivatamente all’ordine del giorno. Insomma, già tra pochi mesi sarà possibile misurare l’impatto della riforma, una vera prova del 9 per il Governo del popolo che, ci auguriamo, non sia fatta sulla nostra pelle.
FEBBRAIO 2019 I 5
Z NILO E SIMONETTA
ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE
FRA LE 33 ONORIFICENZE AL MERITO DELLA REPUBBLICA conferite a fine anno dal Presidente Sergio Mattarella a cittadine e cittadini che si sono distinti “per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità”, ci sono i coniugi Nilo Mattugini e Simonetta Stefanini, rispettivamente 65 e 60 anni, di Lido di Camaiore (Lucca). I due coniugi sono stati insigniti dell’onorificenza “Per l’esempio di accoglienza e disponibilità offerti in tema di tutela dell’infanzia”. La motivazione del riconoscimento sottolinea come: “Già genitori di una ragazza con disabilità, sono stati i primi a rendersi disponibili per il progetto Nonna per amica del Comune di Camaiore. Obiettivo dell’iniziativa è quello di creare una banca dati di Over 50 che possano dedicare il loro tempo a bambini e ragazzi in carico al Servizio sociale e contribuire così alla realizzazione dei progetti educativi definiti dal Servizio sociale in accordo anche con la famiglia di origine. Nilo e Simonetta si prendono cura di un bambino di 8 anni che vive a Camaiore con la sola madre dal vissuto complicato e priva di alcuna rete familiare: lo ospitano in casa nei pomeriggi e nelle sere in cui la madre lavora, lo accompagnano a praticare attività sportive, lo hanno inserito in esperienze di socializzazione. Sono diventati per il bambino una risorsa fondamentale, una famiglia”.
Due coniugi di Lido di Camaiore sono stati insigniti dell’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per l’esempio di accoglienza e disponibilità offerti in tema di tutela dell’infanzia”
IN AGENDA DAL MONDO
01
SCI ALPINO
febbraio
Le atlete impegnate nello sci alpino si sfidano per la Coppa del Mondo Femminile. A vincere, lo scorso anno, la statunitense Mikaela Shiffrin. Fino al 2. www.tpi.it
01
MARIBOR (SLOVENIA)
09
TEMPO DI CARNEVALE
febbraio
Al via il noto Carnevale con protagonisti indiscussi i giganteschi e provocatori carri di cartapesta. Strade e piazze in festa con musica dal vivo. viareggio.ilcarnevale.com
FESTIVAL DELL’ORIENTE MILANO
febbraio Fino al 3 c’è il Festival dell’Oriente, un’oc-
casione per scoprire Paesi come India, Cina, Giappone, Thailandia, Indonesia, Filippine, Vietnam, Tibet, Marocco, Egitto... www.festivaldelloriente.net
VIAREGGIO
A PROPOSITO DI...
ASTE IMMOBILIARI
ECONOMIA
I mutui degli italiani Il tasso fisso spopola tra gli italiani. Stando alle ultime rilevazioni fatte dall’osservatorio di MutuiOnline.it, ha raggiunto l’89% delle nuove erogazioni e sfiora il 92% sulle operazioni di surroga. www.ilfattoquotidiano.it
i CONSUMI
Le librerie resistono Secondo l’Associazione Italiana Editori, la libreria si conferma il principale canale di acquisto per i libri. Orienta le scelte nell’81% dei casi: 6 su 10 comprano in libreria piuttosto che online. www.ilsole24ore.com
i
PREZZI PIÙ BASSI SÌ - C’è un significativo risparmio sul prezzo: si parte dal 10% del valore di mercato, ma si può raggiungere anche il 60%.
NIENTE RISARCIMENTI NO - L’acquisto avviene “a corpo” e non a misura: eventuali differenze non danno luogo ad alcun risarcimento.
PSICOLOGIA
Cucinare dolci fa bene Secondo Donna Pincus, docente di psicologia e neuroscienza alla Boston University, sfornare dolci ha benefici: libera l’espressione creativa delle persone. In più, diminuisce lo stress ed è uno sfogo. www.huffpost.com
i MUSICA
I concerti allungano la vita Assistere a uno show live almeno una volta ogni due settimane gioverebbe al benessere psicofisico, regalando quasi una decade di vita in più. A dirlo, uno studio della Goldsmiths University di Londra. www.repubblica.it
i AMBIENTE
Plastica addio
IN NUMERI
I RIFIUTI IN ITALIA
FONTE: IL SOLE 24ORE
Le famiglie italiane sono le terze classificate per produzione di rifiuti in Europa, con 496,4 kg per persona. Secondo Eurostat, il “podio della spazzatura” spetta alla Danimarca con 609,8 kg a testa, davanti ai Paesi Bassi con 503,5 kg per persona.
DANIMARCA
609,8 kg
PAESI BASSI
503,5 kg
8 I 50epiumagazine.com I FEBBRAIO 2019
ITALIA
496,4 kg
Pontus Törnqvist è l’inventore di “plastic potato”: prodotto resistente e flessibile, fatto con le patate. Si decompone in soli due mesi. La Svezia lo utilizza da tempo per costruire posate usa e getta. www.corriere.it
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PERISCOPIO
BATTERIE PIÙ DURATURE IN FUTURO? a cura di Samuela Gangi
22
FESTIVAL DEL CIOCCOLATO
febbraio
Fino al 24 si tiene a Bruxelles il Festival del cioccolato. Più di ottanta mastri cioccolatieri e pasticcieri si cimentano per stupire il pubblico presente. www.brussels.salon-du-chocolat.com
BRUXELLES (BELGIO)
IN
TUTTI IN MASCHERA
febbraio
Torna il Carnevale a Pointe-à-Pitre, importante festa delle Antille. Canti, balli, carri allegorici e sfilate in costume. Fino al 5 marzo. www.carnavaldeguadeloupe.com
GUADALUPA (ANTILLE)
IN febbraio
FESTIVAL CLERMONT-FERRAND (FRANCIA) Torna il Festival Internazionale del Cortometraggio, grande manifestazione con tremila professionisti e trenta sale proiezioni. www.clermont-filmfest.com
STILI DI VITA
L’elisir dell’amicizia Chi si circonda di amici, persone affettuose e fidate, va incontro a un declino cognitivo più lento. Lo suggerisce uno studio effettuato su un campione di ultraottantenni della “Northwestern University” di New York. www.focus.it
i SANITÀ
Liste d’attesa infinite Secondo i dati comunicati dall’Istat, sono due milioni gli italiani che rinunciano a visite o accertamenti specialistici per problemi legati alle liste d’attesa. Tra i rinunciatari si registrano soprattutto i 45/64enni. www.tgcom24
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SALUTE
La depressione diffusa CHISSÀ QUANTI DI VOI, ALLE PRESE CON IL CARICABATTERIE, CI AVRANNO PENSATO ALMENO UNA VOLTA. Immaginate di ricaricare lo smartphone solo ogni due settimane, invece di attaccarlo alla presa almeno una volta al giorno, come accade oggi. Sembra infatti che presto potremo smettere di immaginarlo, considerando che si stanno mettendo a punto delle batterie di nuova generazione in grado di restare cariche molto più a lungo. Il segreto? Il fluoruro. Secondo gli studiosi
del “Jet Propulsion Laboratory” (Jpl), gestito dall’Istituto di Tecnologia della California (Caltech) per conto della Nasa, i nuovi dispositivi avrebbero proprietà tali da modificare radicalmente il nostro approvvigionamento energetico. L’intuizione è stata descritta sulla rivista Science e promette batterie che durano otto volte più a lungo delle attuali agli ioni di litio. Ma un problema c’è: si tratta di una sostanza con la quale è difficile lavorare perché molto corrosiva e reattiva.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara che, nel 2020, la depressione sarà la più diffusa al mondo tra le malattie mentali, nonché la seconda patologia più frequente dopo quelle cardiovascolari. www.agenziafarmaco.go
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FEBBRAIO 2019 I 9
COSTUME
Cupido al tempo del WEB Niente riccioli d’oro e ali sulla schiena e men sono over 50. Si stima, infatti, che nel 2017 che meno arco e frecce per colpire al cuore. siano stati almeno un milione e mezzo gli Se avete la romantica immagine di Cupido, italiani ultracinquantenni che hanno utilizzato bambino paffutello e ricil dating online per cercioluto, che se ne va a scoccare un partner e in 50micar frecce a destra e a manla avrebbero raggiunto IL COSIDDETTO “DATING ONLINE” ca per far accendere la scinl’obiettivo, intrecciando reÈ UNA REALTÀ ANCHE FRA GLI OVER 50. SONO IN CRESCITA, tilla dell’amore nei cuori solazioni durature. Dato conINFATTI, COLORO CHE CERCANO litari, avete sbagliato. Oggi fermato dallo studio conSU INTERNET L’ANIMA GEMELLA bastano uno schermo, una dotto dalla piattaforma CON CUI CONDIVIDERE IL RESTO DELLA VITA. E MOLTI LA TROVANO tastiera e un’App e l’anima Singles50, che analizzandi Rachele Randon gemella è molto più facile do abitudini online di da afferrare. Sono in cre2.230 iscritti di ambo i sesscita, infatti, le persone che si rivolgono a siti si, di età fra i 50 e i 65 anni, ha stabilito che 1 specializzati in incontri sul Web e tra queste, incontro su 7 si è trasformato in una storia contrariamente alle aspettative, moltissime d’amore. Per buona pace di Cupido.
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10 I 50epiumagazine.com I FEBBRAIO 2019
LUDOVICO EINAUDI “ELEGY FOR THE ARCTIC”, 2016
+ Nubifragi, siccitĂ , scioglimento dei ghiacci... Greenpeace racconta i cambiamenti climatici con una mostra di immagini intitolata Vento, caldo, pioggia, tempesta. Al Museo di Roma in Trastevere, fino al 10 marzo
Š PEDRO ARMESTRE / GREENPEACE
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______IL TERZO TEMPO______
DONIAMO ESPERIENZA AI GIOVANI di Lidia Ravera
EBBENE SÌ, HO AUTORIZZATO L’ESPOSIZIONE DELLA MIA IMMAGINE, SPONTANEAMENTE SORRIDENTE, ANCHE SE IL SORRISO MOLTIPLICA LE RUGHE, CON QUESTA DIDASCALIA «SONO UN KAUMATUA PERCHÉ...». Ho completato così, scrivendo sui puntini di sospensione: «Sono un Kaumatua perché so insegnare ai giovani quello che so, soltanto se imparo dai giovani quello che non so». Vi state chiedendo chi sono i Kaumatua? Ve lo spiego come l’hanno spiegato a me: i Kaumatua sono gli anziani che nelle tribù Maori (Indigeni della Nuova Zelanda) hanno il compito di guidare le giovani generazioni, di insegnare quello che ritengono importante, di tramandare cultura, etica, tradizioni. In Italia, una tipa simpatica che si chiama Odile, mi ha contattata per partecipare ad una campagna per l’af14 I 50epiumagazine.com I FEBBRAIO 2019
fermazione di un progetto bellissimo: trasformare tanti anziani pigri e spenti, tanti pensionati che non sanno dare un senso ad una vita senza lavoro, in Kaumatua, cioè donne e uomini maturi che mettono parte del loro tempo, della loro intelligenza e della loro esperienza, a disposizione delle generazioni venute al mondo dopo di loro, anche molto dopo. Sì, lo so, è quello che i nonni fanno con i loro nipotini, ma il valore aggiunto è farlo per i nipotini degli altri, uscendo dai confini della famiglia che non è più quella di una volta, allargata, inclusiva con un posto per tutti e al vertice il più vecchio o la più vecchia, ma, sempre più spesso, una famiglia stretta, magari composta da una persona o due, un nido di solitudini, dove ci si sfiora frettolosamente, senza il tempo mentale né reale per prendersi cura l’uno dell’altro. Il valore aggiunto è opporsi alla tendenza di questa nostra società giovanilista, consumista e inutilmente longeva, a vivere gli anziani del villaggio come pesi morti, che vivono vite parallele a
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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ LARGO ARENULA 34 00186 ROMA PER FAX 0681151914 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT
quelle dei più giovani senza incontrarli mai, senza provare nemmeno a contaminarli con la propria intelligenza del reale, nutrita di anni e anni e anni. Certo, bisogna essere capaci, per diventare Kaumatua. Bisogna essere forti e contenti di se stessi. Lontani da passioni negative come l’invidia o la superbia. Chi è convinto di aver capito tutto, chi non ha dubbi, non sarà mai un Kaumatua. Per entrare positivamente in contatto con le persone più giovani bisogna, secondo me, avere il coraggio del-
la propria incertezza e delle proprie debolezze, bisogna saper raccontare le proprie sconfitte, non soltanto le proprie vittorie. E soprattutto, bisogna saper ascoltare. Soltanto chi sa ascoltare si conquista il diritto di parlare, soltanto chi non ha dimenticato quanto è complessa l’esistenza a tutte le età. Dall’infanzia alla maturità, passando per adolescenza e giovinezza. Nessuna stagione è una lunga serie incontaminata di giorni di sole e cielo azzurro. Piove anche d’estate. Anche in estate e in primavera si
soffre, ci si smarrisce, si ha paura. Certo, la stagione che attraversano gli over 55 va verso settimane e settimane di clima rigido, raffiche di vento gelido, tempeste. È l’inverno, ragazzi! Bellissimo da vedere, con i rami degli alberi coperti di neve che disegnano arabeschi fiabeschi. Ma bisogna attraversarla ben equipaggiati, la stagione fredda. Il progetto Kaumatua offre qualcosa di caldo, un paio di sci, stivali imbottiti e un ombrello per ripararsi, dall’assenza di senso, dalla solitudine. Per saperne di più: www.kaumatua.org
FEBBRAIO 2019 I 15
__COSTUME__
LA NUOVA FRONTIERA DEGLI E-BOOK
Leggere gli e-book, ovvero i libri in formato elettronico, è molto diffuso soprattutto tra i giovani. I fans di questo tipo di prodotti sono i ragazzi tra i 15 e i 24 anni. Infatti, almeno 1 ragazzo su 5 legge un e-book.
+FORTI OLETTORI MENO? di Rossana Martini
La lettura fa bene e allunga la vita. Nel nostro Paese a leggere molto è soprattutto la fascia di età tra gli 11 e i 14 anni e chi ne ha più di 55 «LA CULTURA È L’UNICO BENE DELL’UMANITÀ CHE, DIVISO FRA TUTTI, ANZICHÉ DIMINUIRE DIVENTA PIÙ GRANDE». Probabilmente sono in pochi ad averci pensato, ma forse, dopo aver letto questa frase del filosofo tedesco Hans Georg Gadamer, saremmo più propensi a “procurarci” cultura da condividere con gli altri. E qual è il modo migliore di iniziare se non quello di leggere un bel libro che potremmo poi regalare o, anche solo prestare, a chi ci è vicino? Intanto partiamo da un fondamento scientifico: leggere fa bene alla salute e rende più longevi. Lo hanno reso noto qualche tempo fa, i ricercatori della School of Public Health dell’Università di Yale, negli Stati Uniti, i quali, hanno seguito per 12 anni, un nutrito campione di over 50, scoprendo che chi legge fino a 3,5 ore alla settimana ha il 17% di possibilità in meno di morire in
ITALIANI, BRAVI SCRITTORI, MA PIGRI NELLA LETTURA modo prematuro. Se si legge oltre le 3,5 ore alla settimana, la probabilità sale del 23%. Alla fine dei conti, chi legge vive due anni in più rispetto a chi non lo fa. Attenzione però, si può leggere di tutto, an-
che le riviste, ma il modo più efficace per allungarsi la vita è quello di leggere libri. Ma si sa che gli italiani sono da sempre più bravi a scrivere un libro piuttosto che a leggerlo. E cosa dicono le stati-
DENTRO LA NOTIZIA
LA FAMIGLIA COME ESEMPIO Se i genitori leggono, lo fanno anche i figli
16 I 50epiumagazine.com I FEBBRAIO 2019
I numeri, come si sa, non mentono e le statistiche ci dicono che l’80% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni legge un libro perché ha almeno il padre o la madre che rientra tra i cosiddetti “lettori forti’. Ciò conferma che l’abitudine alla lettura è una pratica che si impara in famiglia, seguendo l’esempio dei genitori.
stiche a questo proposito? Ci sono varie fasce di lettori: quelli “forti”, ovvero che leggono almeno un libro al mese, e gli altri. Nell’indagine sulla Produzione e lettura in Italia, pubblicata a dicembre 2018 dall’Istat, è emerso che il 12,7% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni è un lettore “forte”, così come sono lettori “forti” coloro che hanno un’età dai 55 anni in su. In questo caso le percentuali aumentano con il crescere dell’età: il 16,5% tra i 55 e i 64 anni e il 17,4% tra gli over 65. Esiste però un divario fra Nord e Sud d’Italia: al Sud legge meno di 1 persona su 3 (28,3%), mentre leggono quasi 1 su 2 quelle che vivono nel NordEst (49,0%).
__ATTUALITÀ__
LONGEVI, QUASI IMMORTALI (FORSE) Quanto si può vivere esattamente? I fatanni e oltre, monitorando l’evoluzione tori in ballo sono molti: ambiente, gedel rischio di morte nell’arco di 6 anni. netica, persino cultura e Risultato: se fino agli 80 classe sociale; tanto che anni, questo tende ad auuna recente ricerca ha mentare, dopo i 105 resta UNA RECENTE ANALISI riaperto il dibattito sul tecostante. Le probabilità STATISTICA SULLA LONGEVITÀ CONTRASTEREBBE CON ma. Se la longevità audi morire da un anno alQUANTO SOSTENUTO SINO menta, infatti, potremmo l’altro si attestano intorno A OGGI DALLA MAGGIOR non avere ancora indivial 50%. C’è chi non è d’acPARTE DEI BIOLOGI duato un limite naturale, cordo: il campione è solo E DEI DEMOGRAFI conclusione cui è giunta italiano; ci sono i limiti di Valerio Maria Urru una ricerca italiana pubbiologici, etc. Eppure al blicata su Science. Parmondo oggi si contano tendo dall’analisi statistica dei certificati circa 500mila persone di età pari o sudi nascita, la ricerca ha calcolato le properiore a 100 anni, perciò siamo solo babilità di sopravvivenza di quasi 4.000 all’inizio di un nuovo e lungo dibattito italiani con un’età compresa tra 105 sulla durata della vita.
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Al 6 dicembre scorso erano 23.037 i migranti sbarcati sulle coste italiane dopo la traversata del Mediterraneo, contro i 117.153 del 2017 e i 174.602 del 2016. Dunque, al momento, nessuna emergenza o invasione è in corso, anche se la questione “accoglienza” resta e il quadro normativo sta progressivamente mutando
__INCHIESTA__
MIGRANTI, UNA VITA DI INCOGNITE +
TRA LE MODIFICHE PIÙ RILEVANTI PREVISTE DAL RECENTISSIMO “DECRETO SICUREZZA” VI È L’ABOLIZIONE DELLA PROTEZIONE UMANITARIA, PRIMA CONCESSA AI MIGRANTI CHE PRESENTAVANO SERI MOTIVI PER RICHIEDERE ASILO IN ITALIA, COME LA FUGA DA GUERRE, DA CATASTROFI NATURALI O DA PERSECUZIONI
18 I 50epiumagazine.com I FEBBRAIO
S
di Ilaria Romano
SECONDO L’ULTIMO RAPPORTO (2018) CURATO DALLA FONDAZIONE ISMU, L’ISTITUTO PER LO STUDIO DELLA MULTIETNICITÀ, GLI STRANIERI PRESENTI IN ITALIA SONO 6 MILIONI E 108MILA, SU UNA POPOLAZIONE COMPLESSIVA DI 60 MILIONI E 484MILA RESIDENTI. Poco meno di 1,1 milioni proviene da Paesi europei che non fanno parte dell’Unione, ossia Albania, Ucraina e Moldova, e altrettanti arrivano dall’Africa (Marocco, Tunisia, Egitto, Senegal), con un aumento registrato, a partire dal 2017, dei cittadini provenienti dai Paesi subsahariani, come Guinea, Mali, Nigeria, Costa d’Avorio e Somalia. Nel corso del 2018 l’immigrazione è diventata sempre più una questione chiave dell’Unione Europea e dei suoi membri ma, come rileva l’Ismu, nella narra- »
FEBBRAIO 2019 I 19
INCHIESTA
LA REAZIONE
zione del tema e dunque nella conseguente percezione da parte dell’opinione pubblica è stata data molta rilevanza ai cosiddetti sbarchi via mare, quelli che proprio nello scorso anno sono drasticamente diminuiti, come risulta dai dati ufficiali del Ministero dell’Interno. I SINDACI
GLI ACCORDI INTERNAZIONALI
Dal 1997 l’Italia è vincolata al Sistema Dublino, firmato nel 1990 anche da altri undici Stati europei (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito), ed entrato in vigore sette anni dopo, poi sottoscritto da Austria, Svezia e Finlandia. Il Regolamento di Dublino II, adottato poi nel 2003, ha sostituito quella prima convenzione in tutti gli Stati membri dell’Ue, con eccezione della Danimarca, e nel 2008 è stato esteso anche alla Svizzera. Nel 2013 è stato sostituito dal Regolamento di Dublino III, che si basa sugli stessi principi dei precedenti: definisce i criteri per l’esame di una domanda di protezione internazionale, stabilisce quale Stato debba farsi carico della richiesta di asilo di una persona che giunge in territorio europeo e, attraverso il
Posizioni diverse Subito dopo l’approvazione del Decreto, un variegato fronte di sindaci (Palermo, Napoli, Firenze, Parma, etc.), ritenendo le disposizione lesive dei diritti umani, ha dato inizio ad una sorta di disapplicazione del decreto, se non una vera e propria disobbedienza civile.
Cas e Cara Il sistema di accoglienza e valutazione sarà basato, con il nuovo decreto, solo su questi due centri.
Sprar Verrà limitato ai soli minori non accompagnati e a chi è già titolare di protezione internazionale.
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CON IL NUOVO DECRETO LE DOMANDE D’ACCOGLIENZA SARANNO RIGETTATE SE IL RICHIEDENTE È CITTADINO DI UN PAESE INSERITO NELLA LISTA DI QUELLI “SICURI” O SE, ANCHE IN UN PAESE INSICURO, SI INDIVIDUI UN’AREA INTERNA NON PERICOLOSA
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sistema Eurodac per il confronto delle impronte digitali, registra l’identità del richiedente. Il dibattito odierno si è sviluppato intorno al fatto che i Paesi di frontiera debbano gestire un carico di lavoro più consistente rispetto agli altri nell’esamina delle domande e, fra le ipotesi di modifica al vaglio, ci sarebbe anche quella di una distribuzione dei richiedenti asilo fra tutti i membri Ue in base ad un sistema di quote. IL SISTEMA ITALIANO E IL NUOVO DECRETO SICUREZZA
Il 27 novembre 2018 la Camera ha approvato il Ddl 840/2018, il cosiddetto Decreto sicurezza e immigrazione, che prevede una serie di modifiche in tema di accoglienza dei cittadini stranieri. La novità più importante è l’abolizione della protezione umanitaria,
prevista dal Testo Unico sull’immigrazione, che veniva concessa ai migranti che presentavano seri motivi per chiedere di restare in Italia, come la fuga da guerre, catastrofi naturali o persecuzioni. Con questa modifica è introdotto un permesso per casi speciali, e chi era già titolare di protezione umanitaria non potrà rinnovare il suo permesso tornando, a scadenza, ad essere un cittadino irregolare. Con il nuovo decreto sarà anche limitato lo Sprar, Sistema per l’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati, ai soli minori non accompagnati e a chi è già titolare di protezione internazionale, con la conseguente interruzione di percorsi già avviati in strutture di accoglienza per tutti gli altri migranti presenti, e non solo per i nuovi arrivati. Il sistema verterà dunque sui Cas, Centri di Accoglienza Straordinaria, e sui Cara, Centri di Accoglienza Richiedenti Asilo. Le domande saranno rigettate se il richiedente è cittadino di uno dei Paesi che saranno inseriti nella lista di quelli “sicuri” o se, anche in un Paese insicuro, possa essere individuata un’area interna non pericolosa per rimpatriarlo.
VERSO EST ATTRAVERSO BOSCHI E STRADE DI CAMPAGNA
LA ROTTA BALCANICA, UN TRAGITTO DIMENTICATO
PADRE MOSÈ ZERAI E I DIRITTI DEI DEBOLI
«I diritti dei deboli stanno diventando un diritto debole - ci dice padre Mosè Zerai, prete cattolico eritreo, fondatore dell’Agenzia Habeisha per i diritti dei migranti, che oggi vive a Roma -. Abbiamo spostato il dibattito sull’ultima tratta del viaggio dei migranti, cioè il mar Mediterraneo, ma continuiamo a trascurare tutto quello che c’è dietro». Padre Mosè ha lasciato il suo Paese a 16 anni, quando l’Eritrea era ancora sotto occupazione da parte dell’Etiopia, e ha vissuto fra l’Italia e la Svizzera. Nel 2016 il Time lo ha inserito fra le 100 persone più influenti al mondo. Perché l’Italia si è trovata a gestire i flussi migratori come un’emergenza? Dal 1995 abbiamo chiesto all’Italia di dotarsi di strumenti per la gestione dell’immigrazione, ma finora si è sempre scelto di demandare all’Europa perché, se è vero che da un lato la accusiamo di averci lasciati soli, dall’altro abbiamo ottenuto la flessibilità sui conti, con la possibilità di non includere nel deficit di bilancio i soldi spesi per i migranti;
questo significa avere margini di manovra per altri investimenti senza venir meno al trattato di stabilità. E poi dobbiamo ricordarci che in proporzione al numero dei residenti sul territorio, l’Italia non è certo il Paese su cui grava il peso maggiore dell’accoglienza. Si parla spesso di una distinzione tra migranti economici e richiedenti protezione... È una distinzione errata, intanto perché la condizione di un soggetto non è immutabile. Se anche una persona fosse partita per libera scelta, per migliorare le condizioni lavorative da un Paese che non si trova in guerra e che non vive una carestia permanente, potrebbe aver subìto violenze e soprusi nei Paesi di transito, come succede in Libia, e dunque la sua condizione all’arrivo in Italia, dopo un viaggio che a volte dura anni, potrebbe essere molto diversa da quella in cui si trovava quando ha lasciato il suo Paese. Inoltre, spesso la condizione economica nasconde un abuso di potere da parte di quei governi che tengono »
Erano gli ultimi mesi del 2015, migliaia e migliaia di uomini, donne e bambini rifugiati si erano messi in marcia verso l’Europa occidentale attraversando i Balcani e l’Europa dell’Est. Una carovana di persone camminava sui binari, nei boschi, sulle strade di campagna, la maggior parte proveniva da zone di guerra e la speranza era quella di raggiungere l’Austria e la Germania. L’apertura e l’accoglienza mostrata al principio nei loro confronti si è esaurita nel giro di pochi mesi. Da allora l’Europa ha rafforzato la sua posizione in tema di immigrazione, ha eretto muri e chilometri di filo spinato al confine tra i vari Stati e stretto accordi con la Turchia per il contenimento dei flussi. Ma la “rotta balcanica” non si è affatto interrotta. In Bosnia, nel 2018, sono arrivati più di 20mila migranti. Alcuni sono riusciti ad attraversare l’Europa illegalmente, altri hanno deciso di tornare indietro. Oggi ce ne sarebbero ancora tra i 4 e i 6mila bloccati nella regione frontaliera bosniaca di Una-Sana, tra i boschi, tentando di oltrepassare il confine. Farman ce l’ha fatta. Il suo viaggio dal Pakistan è durato quindici mesi. Migliaia e migliaia i chilometri percorsi, decine gli Stati attraversati prima di riuscire a raggiungere l’Europa. Farman ha passato otto mesi in Serbia, nelle “Barracche” dietro la stazione di Belgrado, dei vecchi capannoni malmessi all’interno dei quali, nel 2017, migliaia e migliaia di persone avevano trovato riparo. Nei mesi invernali la temperatura sfiorava i meno venti gradi, ci son stati molti casi di congelamento fino a quando, arrivata la primavera, il governo serbo ha deciso di demolire quegli edifici. Ecco allora che Farman e gli altri si sono spostati nei boschi, sul confine della Croazia, che sono riusciti a superare dopo innumerevoli tentativi, e dopo aver subito angherie e soprusi di ogni tipo da parte della polizia croata. «Volevo andare in Austria, ma poi un conoscente mi ha detto che il governo austriaco stava mettendo in atto dei rimpatri forzati per tutti i migranti pakistani; allora ho capito che neppure quella Nazione avrebbe potuto essere il mio approdo». L’ultimo round è stato il più pericoloso: Farman si è aggrappato sotto un camion, di notte, ed è rimasto in quella posizione, con gli arti tesi, per varie ore. Poi il tir si è fermato, lui è sceso, ed ha tirato un sospiro di sollievo: era arrivato in Italia. Ora si trova a Treviso, dove aspetta di sapere se la sua richiesta di ottenimento dello status di rifugiato andrà a buon fine. di Romina Vinci
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INCHIESTA
STORIE E TESTIMONIANZE
LA TUNISIA, STRETTA TRA EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE
di Ilaria Romano e Romina Vinci
Sono soprattutto i giovani a fuggire dall’economia impoverita e dal soffocante clima politico della Tunisia, con il sogno di costruire un futuro altrove
LO SCORSO 3 LUGLIO L’OSSERVATORIO TUNISINO DELLE MIGRAZIONI (ONM) ha inaugurato, a Tunisi, un Centro di documentazione e risorse sulle migrazioni, per raccogliere documenti, notizie e dati statistici in merito al fenomeno migratorio nel Paese nordafricano. La Tunisia, una delle maggiori frontiere esterne dell’Europa, non è soltanto un Paese di transito per migranti e rifugiati, ma anche di origine. Sono infatti i migranti tunisini a imbarcarsi dai porti di Sfax e Kerkenna, raramente gli stranieri (secondo il Forum tunisino dei diritti economici e sociali, tra il 2011 e il 2016 il 74,6% delle persone che hanno lasciato il Paese sono cittadini tunisini). Sebbene negli ultimi mesi il flusso di migranti sub sahariani lungo il confine tunisino-libico sia cresciuto (migranti che vengono in Tunisia per trovare lavoro e raccogliere i
soldi per pagare i passeur), ad oggi i protagonisti della rotta restano i giovani tunisini che, stretti nella morsa di una economia impoverita e di un clima politico asfissiante, in preda alla corruzione, fuggono a bordo dei social media prima ancora che delle imbarcazioni di fortuna. KERKENNA L’arcipelago di Kerkenna si trova nel Golfo di Gabes, laddove passa la rotta che dalla Libia porta a Lampedusa, ed è balzato alle cronache come luogo di partenza di sbarchi fantasma. Il naufragio più pesante del 2018, in termini di vite umane, si è verificato lo scorso 2 giugno quando, su un’imbarcazione adibita al trasporto di 80 persone, ne sono salite quasi 200, assiepate come sardine. Le avverse condizioni meteo, la barca colma all’inverosimile e il mare grosso hanno fatto sì che l’imbar-
SECONDO IL FORUM TUNISINO DEI DIRITTI ECONOMICI E SOCIALI, TRA IL 2011 E IL 2016 IL 74,6% DELLE PERSONE CHE HANNO LASCIATO IL PAESE SONO CITTADINI TUNISINI
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cazione colasse a picco. Sono state tratte in salvo 64 persone, 84 i corpi recuperati, ma altri sono stati inghiottiti dal mare, e sarebbero almeno una trentina i dispersi. I PESCATORI DI ZARZIS Più a sud di Kerkenna, lungo la costa tunisina e a 70 km dal confine libico, la città di Zarzis ha sempre fatto della pesca la sua attività principale. Negli ultimi anni, però, a seguito di accordi internazionali con Libia e Malta, la Tunisia ha perso gran parte della sua area marina di pesca, e dunque i pescatori di Zarzis sono costretti a fare traversate più lunghe sempre più a nord, verso Lampedusa, per poter gettare le reti in mare. Ogni volta che sulla loro rotta incontrano barconi in difficoltà, carichi di persone a bordo, si fanno in quattro pur di salvare quelle vite umane. La loro azione umanitaria spesso viene messa in secondo piano, come è successo nello scorso agosto, quando uno di loro è stato detenuto per venticinque giorni in Italia con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione, accusato di aver trainato un gommone di migranti in difficoltà. IL CIMITERO DEGLI SCONOSCIUTI Anche Chamseddine Marzoung fa parte del gruppo dei pescatori e, da due anni, ha iniziato a raccogliere i cadaveri che le correnti portano sulle spiagge di Zarzis. «Sono corpi senza nome, non hanno i documenti, vorrei avvisare le loro famiglie ma non posso, e questo mi fa stare male. L’unica cosa che posso fare è dare loro una sepoltura dignitosa». È così che è nato
il Cimitero degli Sconosciuti, una serie di lapidi improvvisate che Chamseddine gestisce autonomamente, senza alcuna sovvenzione. Chamseddine ha seppellito in questo lembo di terra arida oltre 500 cadaveri e, ogni volta che può, torna qui a scalfire con i suoi passi il rumore del vento. «Io sono la loro famiglia ormai e non ho alcuna intenzione di abbandonarli», sussurra mentre annaffia delle piccole pianticelle che sopravvivono in questo deserto. Marzoung punta il dito contro l’Occidente: «Il Mediterraneo è diventato un cimitero per colpa dei Paesi Europei che, chiudendo le frontiere, impediscono alle persone di spostarsi liberamente. I nostri giovani vogliono raggiungere l’Italia per cambiare vita, ed invece sempre più spesso trovano la morte in mare. Perché?». NON È UN PAESE PER GIOVANI Non è facile essere giovani, oggi, in Tunisia. Il Paese sta vivendo una fase di stallo, la disoccupazione giovanile sfiora il 40%, e così per molti l’unica strada percorribile è quella del mare. Non è un caso che, nel 2017, la Tunisia abbia rappresentato il primo Paese di provenienza dei migranti che sbarcano in Italia. I numeri parlano chiaro: i tunisini approdati sulle coste sicule tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2018 sono stati quasi 5mila. UN PAESE IN AFFANNO Luca Filicaia è il coordinatore regionale per Tunisia, Libia e Palestina di Gvc, una Ong italiana fondata nel 1971 ed impegnata in vari progetti, soprattutto nelle aree rurali della Tunisia. «Cerchiamo di favorire processi di empowerment femminile, puntando su iniziative di imprenditoria sociale al fine di promuovere il ruolo della donna nella società». Si tratta di progetti sviluppati in aree rurali come quelle di Kasserine e Sidi Saad, luoghi caratterizzati da una marginalizzazione sociale ed economica rispetto alla costa. Luca
Filicaia sottolinea il fatto che la Tunisia sia alle prese anche con una migrazione interna: «Avendo poche opportunità di trovare una collocazione lavorativa nelle proprie aree, i giovani si spostano verso le città, e questo provoca delle problematiche di tipo sociale perché spesso, oltre a rimanere comunque senza lavoro, vengono ghettizzati divenendo un soggetto più approcciabile da parte di chi cerca di spingerli alla radicalizzazione». Ed anche quello della prevenzione al terrorismo è uno dei progetti pilota portati avanti dalla Ong italiana, in particolare nella zona di Gabes. IL SOGNO DI UN FUTURO LONTANO Khàlil vive nella periferia di Tunisi, frequenta l’ultimo anno delle superiori e racconta di una quotidianità che sembra fine a se stessa. Ed il futuro, purtroppo, appare già segnato: «In Tunisia hai due possibilità, puoi decidere di far parte della legge ed entrare nelle fila dell’Esercito, oppure essere contro la legge e diventare un delinquente. Non ci sono altre opzioni, non ci sono altre occupazioni, perché nessuna di esse è in grado di farti vivere». Lo stipendio medio di un dipendente pubblico, del resto, si aggira intorno ai 120 euro, 400 dinari tunisini, denaro che non consente contemporaneamente di pagare l’affitto e fare la spesa. Khàlil non vuole piegarsi ad un destino già scritto, ma sogna di raggiungere l’Europa, l’Italia in particolare, ma vuole farlo per vie legali, perché il mare gli fa troppa paura e, su un barcone, ammette, lui non salirebbe mai. «Ho intenzione di laurearmi e di ottenere il visto per motivi di studio. Mio zio vive vicino Venezia ed io voglio andare da lui». Anche suo padre ha vissuto tanti anni in Italia, ma poi ha deciso di tornare in Tunisia e mettere su famiglia. «Peccato - confida Khàlil , se fossi nato in Italia adesso non avrei tutti questi problemi, potrei spostarmi liberamente e sce- »
sotto scacco le popolazioni col ricatto della fame. In quel caso si può parlare di migrante economico o bisognoso di protezione internazionale? Da cosa si fugge e quali sono le responsabilità dell’Occidente nelle migrazioni? Non si fugge solo dai conflitti. Nel mio Paese, l’Eritrea, non c’è più una guerra in corso, e ora sono stati anche firmati gli accordi di pace con l’Etiopia. Eppure ai bambini con più di sette anni non è consentito lasciare il Paese, perché sono tutte nuove leve pronte da arruolare nell’esercito permanente, quindi non esistono ricongiungimenti familiari regolari, e le donne con figli possono solo scappare. Ed è solo un esempio. La responsabilità dell’Occidente, e più volte l’ho ribadito al Parlamento Europeo, è di fare accordi »
«Abbiamo spostato il dibattito sull’ultima tratta del viaggio dei migranti, cioè il mar Mediterraneo, ma continuiamo a trascurare tutto quello che c’è dietro», ci dice Padre Mosè Zerai, prete cattolico eritreo
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INCHIESTA economici con regimi che non rispettano i diritti umani, mettendo in primo piano gli investimenti dove ci sono risorse e manodopera a bassissimo costo. GLI IMMIGRATI E LO SFRUTTAMENTO NEL LAVORO AGRICOLO
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AL 31 DICEMBRE 2018 I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI IN ITALIA ERANO 10.787, DI CUI IL 93% CON UN’ETÀ TRA I 15 E I 17 ANNI (Dati Ministero del Lavoro e Politiche Sociali)
gliere il luogo più bello dove vivere, magari in una grande città come Roma o Milano». TORNARE PER SCOPRIRE LE PROPRIE RADICI E poi c’è chi, ad un certo punto della sua vita, decide di fermarsi, di guardare indietro e di voler approfondire quel legame di appartenenza che per tanti anni è rimasto chiuso nel cassetto. È il caso di Farouk Dakhlaoui, un ventiseienne nato ad Albenga, in provincia di Savona, da papà tunisino e da mamma calabrese. «Mio padre è arrivato in Italia quando aveva la mia età e per un lungo periodo ha rinnegato le sue radici, non pregava, non seguiva i precetti dell’Islam». Anche per Farouk il legame con la terra d’origine è stato per certi versi conflittuale: «A scuola, a quell’epoca, non c’erano tanti Farouk in classe ed io mi sentivo diverso dai miei compagni, nonostante parlassi come loro, nonostante il nostro accento fosse lo stesso. Ricordo anche, durante l’adolescenza, quando uscivamo e ci capitava di conoscere le ragazze, io mi presentavo come Francesco». In estate Farouk trascorreva varie settimane in Tunisia, nella casa dei nonni, in campagna, e pian piano ha iniziato ad appassionarsi alla cultura araba. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Genova, e poi decide di prendere la specializzazione in Cooperazione per lo Sviluppo: «Ho studiato la storia araba scritta da storici arabi e non europei, ho approfondito il passato del mio Paese e di quelli che subiscono la colonizzazione, ed ho avuto un moto di orgoglio». A luglio scorso Farouk decide di trasferirsi a Tunisi per approfondire i suoi studi con una ricerca sul campo, e si stabilisce in un appartamento, con altri ragazzi, alle porte della Medina. È entusiasta di questa sua esperienza: «È la prima volta che sono da solo in Tunisia, sto imparando il dialetto tunisino e scoprendo il lato arabo di me stesso. Qui il senso di comunità è ancora forte, ci sono ancora i valori». Ma cosa pensa della migrazione che interessa la Tunisia e del perché tanti suoi coetanei scappano verso l’Europa? «Se nasci in un posto che ti dà ben poche possibilità e chances per il futuro, la scelta di andarsene è quasi forzata. Io ho sette cugini, tutti sono andati via ed oggi vivono tra il Canada, la Germania e gli Emirati Arabi. Anche io, se fossi nato e cresciuto qui, non sarei rimasto».
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Lo sfruttamento della manodopera a basso costo non è solo un fenomeno riscontrabile nei Paesi di provenienza dei migranti. In Italia il settore agricolo è uno dei più interessati dal fenomeno del lavoro nero. Secondo i dati del quarto Rapporto Agromafie e Caporalato, curato dall’Osservatorio Placido Rizzotto, i lavoratori esposti al rischio di un ingaggio non in regola sono fra i 400 e i 430mila, per un giro d’affari stimato attorno ai 4,8 miliardi di euro. E le produzioni agricole saldano spesso gli interessi di mafie locali e internazionali che puntano a risparmiare sul costo del lavoro, e che spesso si servono di mediatori e caporali che gestiscano il personale, scelto fra le categorie più bisognose e vulnerabili, come appunto i migranti. Un aspetto è particolarmente allarmante e spesso volutamente ignorato: nel circuito delle produzioni stagionali finiscono persone che, con una paga media di 25/30 euro al giorno, possono permettersi solo una baracca in uno dei tanti ghetti sorti intorno alle zone di maggiore produzione: la Puglia, e in particolare il foggiano, il brindisino e il leccese per i pomodori; il tarantino e il barese per l’uva; la Calabria e la Sicilia per gli agrumi.
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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__
Superare la soglia dei 50 anni non significa essere “arrivati a destinazione”. Al contrario, deve essere un’occasione per ripartire, rivalutando se stessi e progettando il futuro
PRONTI A RIPARTIRE, PRONTI A RINASCERE di Barbara Di Sarno IN AMERICA HANNO CONIATO IL TERMINE “YOUNG OLD” PER DEFINIRE COLORO CHE - SUPERATA LA SOGLIA DEI 50 ANNI - RIPENSANO ALLA PROPRIA VITA IN UN’OTTICA DI RINNOVAMENTO E DI NUOVE OPPORTUNITÀ. Facendo tesoro dell’apprendimento e dell’esperienza acquisita e contando su una più matura consapevolezza delle proprie doti e qualità, queste persone riescono più facilmente a rilanciarsi nel futuro e colgono l’opportunità per fare delle cose per sé, rispolverare vecchie passioni o trovarne di nuove, con più libertà e meno condizionamenti. Ma in questa età di mezzo - dopo una vita passata a fare, costruire, crescere, correre, lavorare - ritrovarsi improvvisamente fermi o sospesi può rappresentare anche un momento di grande crisi in cui si fa un bilancio della propria vita e si guarda con preoccupazione alla vita che sarà. «Uscire dalla dimensione del fare che ci caratterizza fino ai 50 e 60 anni per entrare in quella dell’essere è davvero molto importante - spiega la counselor Virginia Vandini -. Se si rimane legati al concetto che si è ciò che si fa o si sa fare, »
CAMBIAMENTI
La “sindrome da nido vuoto” I figli, prima o poi, crescono e scelgono l’indipendenza. Un cambiamento che spesso disorienta i genitori. Ma la “sindrome da nido vuoto” è un’opportunità per “ricominciare”, dando più spazio a se stessi.
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il rischio è quello di entrare nel tunnel del sentirsi inutili LA FORZA DEL CARATTERE perché ci si contiIl valore degli anni nua a identificare James Hillman scrive: “Di un albero giovane - di in termini di status un acero, di una quercia, di un frassino - non si può dire cos’è o sarà finché non lo vedremo come di impegno in atpleto, vecchio, contorto nella sua forma. E quella tività socialmente forma contorta è il carattere di quell’albero. La riconosciute e convecchiaia è la manifestazione suprema del caratdivise. Il nostro tere e in questo senso è la manifestazione piena percorso di vita dell’essenza”. Lo psicanalista americano James rappresenta un teHillman, nel suo saggio La forza del carattere, soro a cui attingere rilegge il delicato tema della vecchiaia ribaltandone sempre. Diventa modelli e stereotipi. Quello che la società moderna una testimonianza considera un periodo di involuzione e di oblio è importante e una infatti in realtà una fase di metamorfosi e trachiave indispensasformazione. “Non bisogna essere dei vecchi guru bile per capire il o vecchi qualcos’altro. Chi attraversa questa fase della vita emana qualcosa di luminoso. La persona nostro valore nel viene percepita in una forma pura, come immagine, momento presente come opera d’arte”. e nel futuro. La vita ci mette sempre in una condizione di ascolto, di cambiamento, di evoluzione e quindi anche di trasformazione. Rimanere attaccati alla propria convinzione iniziale ci può portare solo a uno stato di sofferenza perché non corrisponde a quello che la vita in realtà ci sta presentando. Tutto ciò «QUANDO RAGGIUNGIAMO LA METÀ DELLA NOSTRA VITA diventa causa di malessere, PROFESSIONALE, FAMILIARE, dolore. Il viaggio della vita PATRIMONIALE SAPPIAMO non può essere e non è mai PIÙ O MENO DOVE ANDIAMO. E ANCHE SE CI CAPITA come ce lo si è prefigurati. DI CADERE RIUSCIAMO Che senso avrebbe la vita alA RIALZARCI E RIPARTIRE» trimenti? Noi siamo qui an(Joseph Stiglitz, che per imparare. Nel campremio Nobel per l’Economia 2001)
IL SAGGIO
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biamento c’è anche il gusto dell’esistenza, il senso stesso della vita, della scoperta. Noi cresciamo e diventiamo persone adulte, più mature. Viviamo avendo, spesso inconsapevolmente, un sacco di pre-strutture che ci guidano e ci dicono che le cose devono essere in un certo modo. Poi, però, ci accorgiamo che la vita non è così, che è un continuo cambiamento e che possiamo decidere se resistere a questa trasformazione oppure accompagnare gli eventi, fluire insieme a loro. Questo non significa lasciarsi trasportare ma adattarsi, cercando di trarre un insegnamento profondo». Con il progredire dell’età, ci si ritrova con i figli che lasciano la casa in cui sono cresciuti. C’è una nuova dimensione di coppia con cui fare i conti e ci si può ritrovare anche a fare i conti con se stessi e i propri bisogni. Come si fa a partire o a ripartire da questi cambiamenti nella sfera privata e familiare? Non bisogna mai dimenti-
care che per affrontare ogni tipo di cambiamento nella vita, è fondamentale iniziare da una centratura interna della propria persona. Per coloro che si ritrovano a vivere quella che è comunemente chiamata la “sindrome da nido vuoto”, mi verrebbe da citare Il giardino del profeta di Khalil Gibran: “I vostri figli non sono figli vostri, sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita”. Queste vite che noi mettiamo al mondo ci appartengono, ma sono anche un dono che noi abbiamo dato alla vita stessa. Il tuo essere persona non si esaurisce nell’essere padre o nell’essere madre. Allo stesso modo, quando ci si ritrova nuovamente in coppia, bisogna innanzitutto partire da se stessi. Non si deve delegare il proprio partner del proprio benessere, della propria felicità. Cosa voglio io? Bisogna interrogarsi prima di tutto su se stessi. In questa ridefinizione delle proprie priorità e dei propri bisogni si può vedere come ricostruire un noi. Spesso queste risposte portano anche a interrompere una relazio-
IN COPPIA IL BELLO DELL’AMORE
Un sentimento senza età Non c’è un tempo giusto per amare. Il dare e il ricevere amore rappresentano il sistema motivazionale primario ad ogni età. Lo dimostrano i sempre più diffusi “grey divorce”, le separazioni che coinvolgono gli over 60, e gli amori maturi a cui coppie non più giovanissime decidono di credere, superando gli stereotipi e gli imbarazzi di quanti credono che provare emozioni faccia parte di una fase adolescenziale o giovanile della vita. Gli anni che passano non cambiano le aspettative rispetto a una storia d’amore. Complicità, desiderio, affettività e sessualità rimangono dei bisogni riconosciuti e condivisi. La maturità e l’esperienza rappresentano un valore aggiunto per una più serena stabilità e rendono l’esperienza ben ancorata al godimento del momento presente e libera dalle ansie e dalle paure del futuro che sarà.
ne di una vita. Sono sempre più numerosi le separazioni e i divorzi tra gli over. In questo caso sia chi lascia sia chi viene lasciato rappresentano due facce della stessa medaglia. In entrambi i casi è un’occasione di rinascita e sarà importante chiedersi cosa significa amare e come posso ripartire da un amore per me. La prima forma d’amore che dovremmo imparare è infatti verso noi stessi: come posso amarmi? E da lì si può vedere tutto quello che questa domanda e la sua risposta portano. Se ci si separa dopo un lungo cammino insieme, un viaggio
molto spesso aiuta nella fase di divorzio a riaprire degli orizzonti. Il viaggio ti mette in una condizione diversa, ti sperimenti in un altro ambiente, con nuove abitudini, nuove persone. Una possibilità di un nuovo avvio, poi tutto avrà i suoi tempi. Come si può invece trovare un nuovo sentimento nei confronti della vita dopo la morte del compagno o della compagna di una vita? “I morti non sono degli assenti, sono degli invisibili”, diceva Sant’Agostino. Io penso che ogni persona dovrebbe cercare di riprendere e recuperare il contatto
con l’invisibile di cui la morte è l’espressione più forte. Fisicamente quella persona non c’è più, ma continua ad esistere in un’altra dimensione. La possiamo incontrare nei nostri sogni, attraverso i ricordi si rivive quella presenza. Un lutto non deve essere superato o rimosso ma è qualcosa che va tenuto con sé, andando avanti con una ricchezza in più al proprio fianco. In questo modo il concetto di perdita diventa relativo, e può essere letto come una ricchezza sotto un’altra forma. Questa è una via possibile per non rimanere schiacciati da un lutto e per sentirsi ancora più sostenuti e forti. Le discipline orientali poi ci ricordano l’importanza di trovare senso nelle piccole cose di ogni giorno, sentire in quelle azioni banali - ma che banali non sono - uno spessore. Ci può essere una grande profondità in ogni piccolo gesto. È importante impegnarsi, anche su base volontaria, in attività del proprio quartiere o della propria città. Questo aiuta a sentire un senso di appartenenza e ad avere una nuova motivazione nella propria vita. Spesso quella che è da molti over considerata una seconda giovinezza perché si ha una maggiore stabilità economica, si ha più tempo per sé, si progettano viaggi, attività dedicate ai propri interessi - diventa l’ennesima sfida che la vita ci presenta: ci si ammala. Per quanto sia difficile da comprendere e da accettare, la ma-
lattia è un’altra espressione della vita, anche se sicuramente diversa da quella che ci si è immaginati. Nella vita c’è anche la malattia. La sfida è entrare in quella forma di vita, rimanendo in una condizione di amore incondizionato, per se stessi e per la persona che sta al tuo fianco. Ogni realtà è molto complessa, ogni situazione andrebbe declinata sulla base del vissuto e del percorso di vita di ogni singola persona. Quello che mi sento di dire è che ci si può sorprendere di quanta forza ci possa essere in noi. E questa forza la riesci a cogliere proprio in quei momenti di fragilità e di solitudine. James Hillman, nel suo libro La forza del carattere, parla della forza che si esprime e si palesa proprio nel momento in cui c’è quello che viene considerato dalla società come il periodo di massimo decadimento fisico dell’uomo: la vecchiaia. Eppure questo periodo coincide con la scoperta di quanta forza ed energia possano esistere dentro di te e renderti unico per questo. Viviamo infatti una vita a conformarci a tutta una serie di aspettative che ci provengono dagli altri, per essere accettati, per essere amati e benvoluti, anche per avere successo, per essere riconosciuti e stimati; poi, quando arrivi a questo punto della vita in cui ti senti solo e fragile, tutti questi condizionamenti vengono meno. È il momento in cui tu sei più nudo rispetto a te stesso e in questa nudità puoi scoprire la tua vera forza, la tua specificità, scoprire chi sei veramente».
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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__
Il Rapporto Censis-Michelin ha fotografato preferenze e abitudini di viaggio degli italiani, consacrando l’automobile come leader indiscussa della mobilità nazionale
SEMPRE E SOLTANTO IN AUTO di Emanuele Mùrino “AUTO, AUTO, FORTISSIMAMENTE AUTO: ecco la regina della mobilità per gli italiani, lontano dall’insistenza del racconto pubblico su biciclette, passeggiate a piedi o mezzi pubblici”. In tre righe è racchiuso il risultato emerso dal recente Rapporto Censis-Michelin sulla mobilità degli italiani. A leggere con attenzione i numeri del Rapporto, emerge con chiarezza quanto “la nuova mobilità degli italiani sia fatta di distanze maggiori, minore abitudinarietà e più alta personalizzazione”. L’auto, dunque, si conferma il mezzo più utilizzato nel nostro Paese e CAR SHARING registra un sostanzioso incremento Un servizio in crescita sui dati del 2001: 27 milioni di auIl Rapporto ha evidenziato rilevanti tassi di incretomobilisti pari a un +17,4%. In picmento: in tre anni, gli utenti iscritti e utilizzatori chiata, nonostante a volte siano stati sono più che raddoppiati e il numero dei noleggi quasi imposti, gli spostamenti su è passato da 4,7 milioni a poco più di 7 milioni.
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SICUREZZA ED EFFICIENZA
CONNESSIONE NATIVA E GOMME IN REGOLA
motoveicoli (-45,7% sul 2001), a piedi (-23,6%) e in bus/tram/metropolitana (-20,3%). Oltre che sull’automobile, gli italiani salgono volentieri sui treni (+32,7%) e, soprattutto, scelgono le combinazioni di modalità (+106,4%) tra le quali spiccano i servizi di bike e car sharing. Secondo quanto risulta al Censis, “più di un terzo degli italiani, se non già utente del car sharing, è interessato”. Tra le sorprese, le cifre legate al dato anagrafico dei guidatori nel periodo gennaio 2012/gennaio 2018. Crol- »
Dal Rapporto Censis-Michelin sulla mobilità degli italiani emergono in tutta evidenza due aree d’interesse ben definite. Da un lato, quella legata alle nuove tecnologie e al loro impiego sulle auto, in modo particolare. Dall’altro, quella della sicurezza e dell’efficienza del mezzo. Proprio l’elemento sicurezza è al centro del Rapporto poiché “l’auto, come altri ambiti di vita, è coinvolta emotivamente nella paura diffusa entrata negli ambiti più intimi e consueti della quotidianità”. Sull’ideale podio, gli italiani collocano i freni (71,7% degli automobilisti), gli pneumatici (64,7%) e l’olio motore (36,2%). Interessante la ripartizione per sesso e per età: “I freni sono richiamati di più dalle donne (73,3%) e gli pneumatici dai maschi (70,5%) e dagli adulti (73,3%), tra i quali la quota che li segnala come componenti chiave della sicurezza dell’auto è prossima a quella dei freni”. A parere di Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma - l’Associazione tra le Industrie della Gomma Cavi Elettrici ed Affini, aderente a Confindustria - «il Rapporto evidenzia il primato dell’auto come scelta di mobilità e sottolinea l’attenzione alla sicurezza, con particolare riguardo agli pneumatici. Un risultato confortante che non deve però far abbassare la guardia nei confronti di prodotti di dubbia provenienza e qualità, che possono costituire un problema per la collettività». In un contesto come quello analizzato nel Rapporto Censis-Michelin, non va dimenticato che in presenza di un parco auto sempre più vecchio - il 50% delle vetture ha più di 10 anni - la manutenzione è fondamentale per la sicurezza stradale e, su questo fronte, la cura degli pneumatici riveste un ruolo primario. Per Bertolotti, la cui Associazione ha lan-
ciato nel 2000 la campagna “Pneumatici Sotto Controllo”, l’obiettivo è adesso «lavorare per sensibilizzare quel terzo degli automobilisti che ancora è disattento sul tema pneumatici, affinché la sicurezza stradale sia un traguardo per tutti». E il tema della sicurezza s’intreccia con quello delle Smart Car, che sono uno degli ambiti applicativi dell’Internet of Things più maturi in Italia. «Nel 2016, erano già 7,5 milioni le auto connesse nel nostro Paese (+ 40% rispetto al 2015, pari a circa un quinto del parco circolante) - spiega Giulio Salvadori, direttore Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano - e nei prossimi mesi si prospetta una crescita ancora più significativa, soprattutto grazie all’avvento dell’obbligo normativo legato all’eCall e al conseguente aumento delle auto nativamente connesse». La normativa eCall prevede che, dal 31 marzo 2018, tutte le nuove auto e furgoni leggeri possano allertare i servizi di soccorso in caso d’incidente. Il sistema si attiva automaticamente: appena i sensori del veicolo rilevano un urto grave, compone il numero di emergenza europeo 112, stabilisce un collegamento telefonico e invia ai servizi di emergenza i dati sull’incidente, compresi l’orario in cui è avvenuto, la posizione esatta del veicolo incidentato e la direzione di marcia (elemento di estrema importanza sulle autostrade e nei tunnel). La chiamata può essere attivata anche manualmente, con i medesimi esiti, attraverso un pulsante. Come pone in rilievo l’ingegner Salvadori, «la normativa è stata approvata dal Parlamento Europeo nel 2015 e i costruttori hanno avuto tre anni per rendere la loro produzione a norma di legge. In questo lasso di tempo non si è certo perso tempo e, in molti casi, il mercato sembra aver ormai addirittura superato l’obbligo normativo». Saremo sempre più connessi, dunque, anche in automobile.
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IN STRADA AL DI LÀ DELLA TECNOLOGIA
L’uomo è la componente essenziale Nonostante le buone intenzioni, vi è discordanza tra quanto dichiarato e quanto rilevato su strada. Il direttore centrale delle Specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla, è stato chiaro: «I controlli della Polstrada evidenziano ancora pneumatici con errata pressione di gonfiaggio, non conformi, usurati o addirittura danneggiati». Se è vero che i sistemi di sicurezza a bordo delle auto sono oggi molto evoluti e affidabili, il prefetto Sgalla ha proseguito mettendo in guardia da comportamenti superficiali e azzardati. «Il mezzo aiuta in numerosi casi - ha riconosciuto -, ma non bisogna dimenticare che, al volante, una delle componenti essenziali è l’uomo».
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AUTO IMBATTIBILE LA FORZA DELL’AUTO È NELLA SUA FUNZIONALITÀ: CHI LA UTILIZZA TENDE A FARLO IN VIA ESCLUSIVA, LA SCEGLIE PER LA COMODITÀ CHE GARANTISCE E NON VI RINUNCIA PERCHÉ REGALA SODDISFAZIONE
lano le patenti attive nelle prime tre fasce di età (16/24 anni, 25/35 e 35/44, con quest’ultima che registra addirittura un -15,5%). Salgono invece i guidatori tra i 45 e i 64 anni (+11,3%) e quelli oltre i 65 anni (+32,3%). Strano a dirsi, la patente è poco attrattiva per le nuove generazioni. Al contrario, spiega il Rapporto, la patente “è essenziale per gli anziani, con il 58,5% di patentati”. Non mancano accenni ai temi ambientali e della mobilità sostenibile. Anche qui, però, le analisi con-
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dotte da Censis e Michelin sfatano qualche mito. È evidente, si legge nel Rapporto, che si è diffusa “una maggiore attenzione alla sostenibilità, ma con un pragmatismo che mal sopporta imposizioni normative centrali o regionali che, in nome di obiettivi ambientali, obbligano le famiglie a cambiare auto, imponendo spese aggiuntive forzose”. I dati delle vendite confermano la tendenza: a settembre 2018, dopo anni di predominio, le auto alimentate a gasolio sono scese sotto quota 50%. A
fare da contraltare, volano le immatricolazioni delle ibride (quasi il 30% in più rispetto al 2017) e delle elettriche: +168,7%. Gli italiani sembrano maggiormente consapevoli rispetto a quindici anni fa e mostrano attenzione anche per la sicurezza e le nuove tecnologie. Bocciata, dal 47,8% degli intervistati, l’auto a guida autonoma. In pratica, è emerso che “il no all’auto senza autista umano dipende in primo luogo dalla convinzione che non innalzerà gli standard di sicurezza”.
__MOBILITÀ E DISABILITÀ__
UN PASSO AVANTI
VERSO L’AUTONOMIA Si chiama “Moby” e promette di diventare un mini car consente di salire a bordo direttavalido aiuto per le persone costrette a spostarsi mente in sedia a rotelle e mettersi al posto in sedia a rotelle. Il suo prodi guida. Sarà disponibigetto - firmato da un’azienle in apposite stazioni e UN PROGETTO DI da torinese - si è classificato un’App dedicata fornirà MOBILITÀ URBANA CHE METTE AL CENTRO LE DIFFICOLTÀ tra i cinque finalisti del Ces, l’indicazione di quelle QUOTIDIANE CON CUI SI SCONTRA la più importante fiera tecpiù vicine, dando la posLA DISABILITÀ. UNA MINI CAR nologica mondiale, aggiusibilità di prenotare il PENSATA PER CHI DEVE MUOVERSI IN CARROZZINA SENZA RINUNCIARE dicandosi un premio di mezzo in tempo reale. ALLA PROPRIA INDIPENDENZA 500mila dollari utili a porUn’idea di mobilità urdi Donatella Ottavi tare a termine il progetto. bana tutta “made in ItaNato dall’idea di un serly”, volta a semplificare vizio di car sharing, “Moby” è un mezzo la vita delle persone disabili, assicurando elettrico con guida semi autonoma e sensori semplicità di utilizzo, maggiore rapidità neanticollisione, pensato per gli spostamenti gli spostamenti e minore fatica fisica. urbani delle persone con difficoltà motorie L’utilità del progetto è certa. Ora attendiamo tali da doversi muovere in carrozzina. La solo la sua realizzazione.
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intervista di Giada Valdannini
IL RACCONTO DI UN SEGRETO IMPORTANTE E L’AMICIZIA PROFONDA CON UN POETA: ECCO IL SUO ULTIMO LIBRO
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__le INTERVISTE di 50&Più__
SUSANNA TAMARO
“GLI ANNI DELLA NOSTRA AMICIZIA SONO STATI PER ME GLI ANNI DELLA GRANDE LIBERTÀ. La libertà di essere così come sono, senza le finzioni che richiedono le persone grandi, quelle a cui nulla importa delle coccinelle e che sanno sempre dove andare, cosa fare, che hanno sempre uno scopo da raggiungere”. L’ultimo di Susanna Tamaro, Il tuo sguardo illumina il mondo (Solferino) è un romanzo d’amicizia e d’amore dove i due concetti si fondono al punto da diventare indistricabili. Scegliendo la forma di una lunga lettera all’amico Pierluigi Cappello, poeta friulano morto nel 2017 a causa di un tumore, apre un varco intimo e doloroso nel proprio presente, dopo aver setacciato il passato senza risparmiarsi. Un libro grazie al quale rompe il silenzio su anni di sofferenza: «Soffro della sindrome di Asperger, la prigione in cui vivo da quando ho memoria di me stessa».
+ Il tuo sguardo illumina il mondo (Solferino), il romanzo della scrittrice triestina autrice di Va’ dove ti porta il cuore, racconta dell’amicizia col poeta Pierluigi Cappello, della propria infanzia e della sindrome con cui convive sin dalla nascita: l’Asperger
+ Cosa ha significato che un racconto del geper lei questo libro? nere arrivi oggi che ho Era un libro che non 61 anni: non l’avrei mai pensavo di scrivere. Poi fatto a 48 né a 52. C’è il rapporto così intenso quasi un ritmo fisiologicon Pierluigi, questa sua co nella vita come nella fine così drammatica e narrazione per cui, con precoce, mi hanno apergli anni, ti senti pronto. to uno spazio di dolore Come si sprigiona che avevo bisogno di elaun’amicizia così poborare. Eppure non cretente? devo che avrei mai racConoscevo e amavo già contato cose mie così inle poesie di Pierluigi petime. A un certo punto, parlando di «BASTA UN MINIMO RUMORE, lui (nel libro racUN EVENTO IMPREVISTO conta dell’incidente E DENTRO DI ME SI SCATENA che lo ha costretto IL DISORDINE. E CON IL DISORDINE LA DISPERAZIONE. su una sedia rotelle SBATTO ALLORA LA TESTA dai 16 anni, ndr), CONTRO IL MURO. mi è venuto natuTUTTO IN ME SI FA BUIO» rale parlare dei miei di limiti: non visibili ma altrettanto lirò, essendo molto timimitanti, entrando in una da, non avevo coraggio fase di grande confessiodi farmi avanti. Compline. D’altra parte gli arce un evento letterario, tisti non devono conoci siamo incontrati e lì è scere la privacy perché scattata quella scintilla è attraverso la loro aniche scatta solo in certe ma che altre persone si circostanze. Nella vita possono rispecchiare. conosciamo tante persoMa ci sarà pur stane: alcune diventano to un momento in fondamentali. cui si sarà detta: Cosa rende “fonda“sono pronta a metmentale” una pertermi così a nudo”? sona? Certo e non è un caso È un po’ come in amo-
re: è quando capisci che qualcosa di profondo ti unisce. Solo che i grandi amori spesso finiscono; le amicizie durano tutta la vita. Con Pierluigi, tanti discorsi erano superflui. Improvvisamente eravamo due anime che non avevano bisogno di spiegazioni. Due persone, purtroppo, molto abituate al dolore il che ci ha uniti in una straordinaria fratellanza come anche la passione smodata per la vita. Qual è il valore dell’amicizia? Io sono grande fan dell’amicizia. Non avendo avuto un amore che durasse per tutta la vita, ritengo l’amicizia il fondamento del rapporto umano, soprattutto perché è gratuita. Tu da un amico non vuoi niente se non questa unione di sguardi, di sentimenti. Perciò, credo che in questi tempi di grande solitudine, l’amicizia sia alla base di una vita che abbia un senso di calore intorno. E com’è convivere con l’assenza? »
SUSANNA TAMARO È stata una lacerazione profondissima, anche se sento Pierluigi straordinariamente vivo attraverso le sue poesie. In fondo, tra la vita e la morte c’è un velo che impedisce di vedere, ma il nostro cuore intuisce che le persone vivono ancora. Il suo libro parla del bisogno di sentirsi accettati come si è. Raramente ciò avviene. Io soffro della sindrome di Asperger, una diagnosi cui sono arrivata dopo una vita infernale. Negli Anni ’50, ’60 nessuno sapeva della sua esistenza; perciò, venivo etichettata come una bambina bizzarra, cattiva, matta, schizofrenica e io stessa mi colpevolizzavo dicendo “perché non sono come gli altri?”. Da adulta le cose sono cambiate? Prima della diagnosi, continuavo a colpevolizzarmi. Mi domandavo: «Perché non ce la faccio a essere come tutti gli scrittori che vanno in televisione, parlano?». Io non ce la faccio proprio. Scoprire l’Asperger è stata una grande liberazione. Prima ero in una prigione. Come è arrivata alla diagnosi? Nella maniera più stupida al mondo. Era la Giornata Mondiale dell’Asperger, leggo un articolo in cui c’erano tutti i sintomi e mi accorgo di averli tutti. Così sono andata da un neurologo specializzato che mi ha confermato la sindrome. Avevo tutti i sintomi, da quando sono nata. Cosa comporta? È un problema neurologico. Per me la socialità è difficile pur essendo molto empatica, socievole. Io ho paura della socialità. Per questo posso sembrare una persona respingente. Non a caso, chi leg«HO CAPITO TARDI IL MIO ge questo libro spesso mi dice: TALENTO PER LA SCRITTURA, «Pensavo fosse antipatica; VERSO I 23 ANNI, ED È STATA UNA FOLGORAZIONE, AVENDO AVUTO ora so che ha un problema». UNA PESSIMA VITA SCOLASTICA» Qualcuno le ha contestato questo termine, “prigione”. È difficile ammettere che si soffre. Per conto mio l’Asperger è orribile. Tutte le forme di autismo sono una prigione perché sei prigioniero di te stesso. Poi la mia esperienza di vita dimostra che si può avere una vita normale, rapporti umani profondi, ma
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In alto, Susanna Tamaro riceve il premio “Protagonisti del cambiamento”. Sopra, alla presentazione del film “Nel mio amore”, con L. Maglietta e U. Barberini.
devi fare un grande lavoro. Abbiamo detto i contro di questa sindrome. C’è forse un aspetto positivo? Abbiamo una memoria strepitosa e per chi scrive è un vantaggio. Hai capacità di concentrazione altissima, vantaggi che se li applichi a qualcosa - alla musica, alla matematica, alla scrittura possono dare grandi soddisfazioni. Il problema è riuscire a trovare un talento, qualcosa cui appassionarsi. Lei come ha capito che il suo talento fosse lavorare sulla parola? L’ho capito tardi, verso i 23
anni, ed è stata una folgorazione perché avendo avuto una pessima vita scolastica non avrei mai pensato di scrivere per professione. Sta di fatto che ha scritto 25 libri e questo suo ultimo è un tributo alla diversità. L’uniformità è diventata un valore? C’è una spinta al conformismo che fa veramente paura. Particolarmente sulle donne, sulle bambine, sulle ragazze. Io sono una baby boomer cresciuta negli anni Settanta, quando c’era il massimo della libertà: l’aspetto esteriore, all’epoca, non aveva alcuna
BIOGRAFIA
1957
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GLI INIZI E LA FORMAZIONE Susanna Tamaro nasce a Trieste. Nel ’76 prende il diploma alle magistrali e poco dopo vince una borsa di studio che le permette di frequentare il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
1976
UN PO’ DI CINEMA Si trasferisce nella Capitale per frequentare i corsi e si diploma in regia, cominciando a lavorare come assistente di Salvatore Samperi in Ernesto e Liquirizia, poi girando documentari per la Tv.
PER CAPIRE
«Io sono grande fan dell’amicizia. Non avendo avuto un amore che durasse per tutta la vita, ritengo l’amicizia il fondamento del rapporto umano» Anche l’apicoltura, oltre alla cura per il verde, è tra le attività amate dalla scrittrice.
importanza, perciò soffro di fronte all’ossessione attuale verso l’apparire. Siamo uniformi persino nei volti. Ma non è segnale grande di fragilità? Lo è. Aderire a un modello che dia sicurezza diventa per molti l’unica ragione. Il tuo sguardo illumina il mondo racconta molto della sua infanzia. Che bambina è stata? Sono cresciuta praticamente come un’orfana: mia madre non si è mai interessata alla mia vita e nell’infanzia non mi sono mai sentita amata. Subito dopo la Guerra, la co-
1994
sa più spontanea era mettere su famiglia - un antidoto alla morte -, per cui si facevano figli ma le persone erano troppo giovani, immature. Ciò però non le ha impedito di credere nella famiglia aprendo casa a bambini che, come scrive nel libro, ha aiutato a diventare grandi: “Alcuni sono tornati nei loro Paesi, altri vivono ancora con noi”. Che c’è di più bello che aiutare le persone a crescere, anche se i figli non sono i tuoi? Non credo nella smania di possesso perché è pieno di bambini
IL PRIMO SUCCESSO Pubblica il suo più grande successo, il libro Va’ dove ti porta il cuore (Baldini Castoldi Dalai Editore). Accolto con freddezza da parte della critica, vende oltre 15 milioni di copie in tutto il mondo.
2018
LA SINDROME DI ASPERGER
La sindrome di Asperger viene considerata un disturbo dello sviluppo imparentato con l’autismo che, tuttavia, non comporta ritardi nell’acquisizione del linguaggio. Prende il nome dallo psichiatra Hans Asperger che l’ha scoperta nel 1944. Chi ne soffre ha forti difficoltà nell’interazione sociale mostrando anche ristretti interessi e comportamenti rigidi e ripetitivi, talvolta addirittura ossessivi. Pur non essendo ancora stata individuata una causa ufficiale che determini la sindrome, si ritiene che la componente genetica sia molto importante come pure i fattori ambientali: ad esempio, l’esposizione a sostanze inquinanti che favoriscono un disturbo di questo genere. Per una eventuale diagnosi, l’esperto più indicato in età evolutiva è il neuropsichiatra infantile, mentre per gli adulti è lo psichiatra.
che hanno bisogno di aiuto. In più, stare con loro ti costringe a non chiuderti. Forse si invecchia anche più lentamente. Se potesse fare un dono a bambino che cosa gli regalerebbe? Lo stupore e la meraviglia, perché sono ciò che rendono la vita appassionante. E che regalo vorrebbe da un anziano? Io, fin da bambina, ho sempre avuto la passione per le persone in là con gli anni; anche ora ho amiche ultranovantenni. Mi attraggono le persone anziane che amano ancora la vita: credo che questo sia il grande segreto. Nel libro mette alla berlina i giornalisti. Perché? Ho subìto una persecuzione che è durata almeno dieci anni: un linciaggio stampa che mi ha ammazzata. Dopo Va’ dove ti porta il cuore si è scatenata una campagna di odio spaventosa ed essendo una persona fragile, con una sindrome abbastanza grave, mi ha quasi uccisa. È una cosa che non perdono perché nessuna voce, tranne quella di Dacia Maraini, si è levata in mia difesa. Fortuna che all’epoca non c’era ancora la rete. Quale riconoscimento le ha fatto più piacere? Quello di Totti. Sono sua grande fan.
L’ULTIMA FATICA Dà alle stampe il suo più recente romanzo, Il tuo sguardo illumina il mondo. È il suo venticinquesimo libro. Nella sua lunga carriera si è largamente occupata, tra le cose, di narrativa per bambini. FEBBRAIO 2019 I 37
__ATTUALITÀ TENDENZE__
GIORNATE MONDIALI ISTITUITE PER SENSIBILIZZARE L’OPINIONE PUBBLICA SU TEMI DI INTERESSE INTERNAZIONALE, le prime giornate mondiali sono state indette o promosse dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dal Consiglio economico e sociale o dall’Unesco, e sostenute con raccomandazioni e attività nel giorno dell’evento. La prima ricorrenza transnazionale di cui si ha memoria non fu in realtà una giornata, ma l’Anno Polare Internazionale, proposto alla fine dell’Ottocento 38 I 50epiumagazine.com I FEBBRAIO 2019
STOP ALLA FUTILITÀ di Winda Casula allo scopo di incoraggiare la ricerca scientifica nell’Artico e nelle regioni Antartiche. Dagli anni Cinquanta del Novecento, però, il numero delle ricorrenze è cresciuto sempre di più. Un esempio significativo è la
Giornata Mondiale contro l’Aids, che fu indetta nel 1988 durante il summit mondiale dei ministri della sanità, e in seguito adottata da governi e organizzazioni di tutto il mondo nella data del 1° dicembre. L’istituzione di queste ricorrenze passa attraverso le normative nazionali dei singoli Paesi: in Italia un deputato deve depositare alla Camera un disegno di legge, oppure la proposta può nascere dal basso con una raccolta di firme. Oggi, tra le più rilevanti dopo quelle storiche dell’8 marzo e del 1° maggio, trovia-
Sono nate per far riflettere su tematiche di grande rilevanza sociale, dal lavoro ai diritti umani, dalla salute all’ambiente ma, negli ultimi anni, sono aumentate notevolmente, lasciando spazio anche ad alcune particolarmente bizzarre
mo la Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno), del Rifugiato (20 giugno), della Commemorazione dell’Olocausto (27 gennaio), per l’Eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), della Pace (1° gennaio). Negli ultimi anni, però, si è assistito a una proliferazione quasi incontrollata di celebrazioni, le più disparate, tanto che ad oggi esistono 119 giornate mondiali, in media una ogni tre giorni: incasellando nel calendario tematiche estremamente serie ed altre decisamente più ludiche, o di minore importanza sociale, il rischio diventa quello di svilirle tutte, facendo venir meno la funzione originaria di offrire un momento di riflessione collettiva su salute, ambiente, diritti umani, lavoro. Tanto per citare alcuni casi in cui l’accostamento stride, il 4 febbraio è la Giornata Mondiale per la Lotta al Cancro e il giorno seguente quella della Nutella; il 21 marzo coesistono ben cinque giornate celebrative differenti, da quella per l’eliminazione della discriminazione razziale e per la Sindrome di Down, a quelle per le Foreste, la Poesia e la Pace interiore. Insomma, a celebrare troppo, e troppo diffusamente, si rischia di non celebrare nulla, e soprattutto di sortire l’effetto opposto alla sensibilizzazione, ossia l’indifferenza totale!
CELEBRAZIONI
Più spazio ai temi importanti Se l’iter di istituzione delle Giornate Mondiali passa dalle Nazioni Unite o dai governi dei singoli Stati, è pur vero che il proliferare di momenti celebrativi è molto spesso frutto delle idee di associazioni, comuni cittadini, o persino aziende che, grazie agli strumenti messi a disposizione dalla Rete, ottengono attenzione e diffusione su tematiche a volte curiose ma non certo di grande portata sociale. Qualche esempio? Il “Carbonara day” del 6 aprile (già Giornata Mondiale dello Sport), la Giornata Mondiale del Whisky, il 19 maggio, e quella dell’Hamburger, il 28 (già Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla!), o ancora la ricorrenza dedicata al cane in ufficio, il 26 giugno.
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LE GIORNATE MONDIALI RICONOSCIUTE, CHE CELEBRANO O RICORDANO QUALCOSA, SONO OGGI 119, IN MEDIA UNA OGNI TRE GIORNI, E ALCUNE GIORNATE NE CONDIVIDONO DA DUE A CINQUE, CON TEMI COMPLETAMENTE DIFFERENTI FRA LORO
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__REPORTAGE ARABIA__ volmente trasportato fuori dall’edificio, infine i suoi L’EFFERATO OMICIDIO DEL GIORNALISTA JAresti sarebbero stati eliminati in modo tuttora ignoto. MAL KHASHOGGI - UCCISO LO SCORSO 2 OTIl governo saudita aveva inizialmente sostenuto che TOBRE DA UN COMMANDO DI KILLER NEL Khashoggi fosse uscito vivo dal consolato, attraverso CONSOLATO SAUDITA A ISTANBUL - APRE DUE una porta secondaria, ma i filmati delle telecamere ORDINI DI QUESTIONI. La precarietà del mestiere dell’edificio non confermano questa tesi. Alla fine, di informare, specie se esercitata contro “poteri forti” in contesti di scarse garanzie democratiche, e insieme cedendo alle pressioni dell’opinione pubblica monla cronica instabilità dello scacchiere mediorientale, diale, Riyadh ha ammesso che il giornalista è stato dove l’operazione di restyling dell’Arabia Saudita ad ucciso nel consolato. Da fonti arabe risulta che il opera del principe ereditario Mohammad bin Salman principe Mohammad incolperebbe alti funzionari mostra tutti i suoi limiti e, alle spalle del malcapitato dei servizi segreti di aver agito autonomamente per Khashoggi, si gioca una complessa partita politica giungere a un rimpatrio forzato di Khashoggi. La di “seduzione” degli Stati Uniti, guardiani storici della morte del giornalista sarebbe il frutto di un interroregione. Voce critica nei confronti del nuovo corso gatorio degenerato, ma le modalità di occultamento del governo saudita, corrispondente per conto di nudel cadavere e il ricorso a un commando di killer merose emittenti esperti, tutti identificati dalla polizia turca, estere, Jamal Khafarebbe piuttosto proshoggi faceva pur pendere per l’omicidio sempre parte dell’élite premeditato. che ancora oggi detiene il potere a Riyadh. La professoressa BruNon aveva certo una na Soravia, esperta di mondo arabo, già dovisione politica “mocente di Storia dei Paederna” nel senso ocsi islamici alla Luiss di cidentale del termine: era convinto che nesRoma, suggerisce uno suna riforma del scenario più complesmondo arabo potesse so. «Al di là della sua prescindere dall’Islam terribile morte, è sinpolitico ma, al tempo golare che proprio Jastesso, nel suo ultimo mal Khashoggi diventi di Leonardo Guzzo editoriale auspicava la il simbolo della stampa creazione di un canale libera e dell’opposiziodi informazione globale della Umma, indipendente ne democratica in Medio Oriente. Il giornalista era dagli interessi dei governi nazionalisti. Nel settembre inserito nell’élite politica ed economica saudita, pur del 2017 aveva lasciato l’Arabia, in volontario esilio, con posizioni critiche, e la sua dissidenza, con la conper sottolineare la sua opposizione all’intervento delseguente scelta di lasciare il Paese, si è accentuata l’esercito in Yemen e alle riforme del principe Mosolo a seguito dell’ascesa al potere del principe Mohammad. Da allora si era scagliato con forza contro hammad. Questi, di fatto il capo dello Stato, ha avviato il governo saudita fino a diventare persona “scomoda” una modernizzazione “di facciata”, eliminando al e ad attirarsi il trattamento brutale subito il 2 ottobre contempo i possibili rivali dinastici e avviando una dello scorso anno. Secondo le ricostruzioni della popolitica estera piuttosto aggressiva, attraverso la rilizia turca, Khashoggi si sarebbe recato presso il conpresa del conflitto in Yemen del Nord e la rottura solato saudita a Istanbul per ottenere i documenti dei rapporti col Qatar, alleato troppo critico e indinecessari al matrimonio con una giovane ricercatrice pendente». Il caso Khashoggi si inserisce in una parturca; qui sarebbe stato raggiunto da un gruppo di tita politica più ampia, che riguarda la leadership agenti del governo di Riyadh, atterrati quello stesso nell’area mediorientale e il rapporto privilegiato con giorno su jet privati nell’aeroporto cittadino, sarebbe gli Stati Uniti. La professoressa Soravia è chiara: «È stato torturato, ucciso e fatto a pezzi per essere agela Turchia (nota peraltro per le persecuzioni »
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IL NUOVO CORSO DELL’ARABIA SAUDITA L’omicidio di Jamal Khashoggi non è solo un attacco alla libertà d’informazione, ma rivela lo scontro tra Turchia e Arabia Saudita per la leadership in Medio Oriente
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DI PADRE IN FIGLIO
Il rampollo di casa Saud Con oltre 32 milioni di abitanti, l’Arabia Saudita oltre ad essere il Paese più vasto della penisola arabica (2.150.000 kmq), è una monarchia islamica basata sulla “sharìa” e retta dalla dinastia wahabita dei Saud. Nel 2017 Mohammad bin Salman è stato scelto dal padre, re Salman, quale futuro principe, ma già dal 2009 aveva iniziato la sua ascesa cumulando cariche e impegni istituzionali sempre più importanti. Tra iniziative militari, trame diplomatiche e improvvisi repulisti, il principe sta lentamente promuovendo riforme che hanno sollevato malumori, come un progressivo cambiamento della condizione delle donne e il piano “Saudi Vision 2030”: un programma di investimenti volto a diversificare la struttura economica del Paese e a renderlo meno dipendente dal petrolio e dalla sue fluttuazioni.
__REPORTAGE ARABIA__ nei confronti dei giornalisti) ad aver sollevato con forza il caso, denunciando immediatamente la scomparsa di Khashoggi, fornendo particolari sulla sua esecuzione e adombrando la responsabilità di Mohammad bin Salman. Khashoggi era in qualche modo politicamente vicino ad Erdogan (aveva militato da giovane nei Fratelli Musulmani e sosteneva la validità dell’Islam politico, incarnato dal leader turco) e pare improbabile che fosse in Turchia solo per sposare la compagna. La forte denuncia turca mira verosimilmente a screditare l’Arabia Saudita e a riproporsi come partner più affidabile degli Stati Uniti in Medio Oriente, dopo le recenti frizioni dovute alla questione siriana e all’acquisto del sistema di difesa missilistico russo, con grave pregiudizio per la Nato». Sta di fatto che la mossa di Erdogan ha colpito l’opinione pubblica occidentale, inorridita dalla sorte di Khashoggi, e ha spaccato l’amministrazione americana. «Negli Stati Uniti - spiega la professoressa - si contrappongono un partito filo-saudita - capeggiato dal presidente Trump, mosso da forti interessi economici e sostenuto dall’attuale governo israeliano - e un partito anti-saudita, che ha il suo fulcro nel Senato ed è corroborato dai rapporti della Cia, decisa nel sostenere il coinvolgimento del governo saudita nell’omicidio Khashoggi. Se Trump è arroccato su posizioni di difesa di Mohammad bin Salman, i senatori chiedono la fine dell’appoggio aereo statunitense alla guerra saudita nello Yemen del Nord e sono disposti a pagarne il prezzo in termini economici. La partita, complicata dalla vittoria democratica nelle elezioni di midterm, è ancora tutta da giocare».
TURCHIA VS USA
IN COPERTINA SUL “TIME” La Polizia
turca ha fornito le prove dell’uccisione di Khashoggi nel consolato saudita a Istanbul da parte di un commando di killer appositamente giunto in aereo da Riyadh.
La Cia
si dice certa del coinvolgimento del governo saudita nell’omicidio, Trump continua a sostenere l’estraneità del principe Mohammad bin Salman.
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Il volto di Khashoggi e quello di altri giornalisti è finito sulla copertina del noto settimanale d’informazione JAMAL KHASHOGGI È STATO PROCLAMATO “PERSONAGGIO DELL’ANNO” dalla prestigiosa rivista americana Time, insieme ai giornalisti della Capital Gazette di Annapolis (oggetto, lo scorso 28 giugno, dell’irruzione di uno squilibrato che uccise a colpi d’arma da fuoco cinque dipendenti), a Maria Ressa (giornalista filippina che dirige il sito di informazione indipendente Rappler, osteggiato dal presidente Duterte), a Wa Lone e Kyaw Soe Oo (reporter di Reuters arrestati e condannati a sette anni di carcere in Birmania per aver documentato le violenze sulla minoranza Rohingya). Khashoggi non è purtroppo l’unico operatore dell’informazione ucciso nell’esercizio o per l’esercizio della sua professione: solo nel 2018 altri 51 giornalisti hanno subìto la stessa sorte. Nella motivazione del Premio si legge che i giornalisti sono “guardiani” di verità più grandi di quelle apparenti, impegnati nell’imperfetta ma essenziale ricerca dei “fatti” al di là delle manipolazioni della politica e del potere. È la seconda volta dalla sua istituzione, nel 1927, che il riconoscimento viene attribuito ad un collettivo. La prima volta era accaduto l’anno scorso con le attiviste del #MeToo.
IN AUTO-ESILIO DAL 2017
Un personaggio complesso e legato al potere Pur avendo assunto posizioni di netto contrasto con la leadership governativa, Jamal Khashoggi era perfettamente inserito, per ragioni familiari, nell’èlite politica ed economica ancora oggi al potere in Arabia Saudita. Il nonno, di origine turca ma sposato a una saudita, era il medico personale di re Abd-al-Aziz Al Saud, “padre della patria” e fondatore dello Stato arabo nel 1932. Lui stesso, inoltre, era cugino di Dodi Al-Fayed (ultimo compagno della principessa Diana, rimasto ucciso con lei a Parigi nell’incidente del tunnel dell’Alma) e nipote di quell’Adnan Khashoggi, che nel corso degli anni Ottanta divenne simbolo di ricchezza smisurata e spregiudicatezza negli affari.
ASSECONDA LA TUA CREATIVITÀ! 37° CONCORSO 50&PIÙ PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA
Quando la creatività arriva e prende forma, la massima soddisfazione è assecondarla, aprendosi agli altri. Da trentasette edizioni il Concorso 50&Più Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia dà forza, coraggio e spinta alla creatività degli over 50, invitandoli a riprendere per mano le proprie passioni e a coltivarle. Per partecipare al Concorso occorre compilare la scheda di adesione - dopo aver letto il regolamento che è possibile scaricare collegandosi al sito www.50epiu.it - con i propri dati e inviare tutto a mezzo posta a: 50&Più Servizio Eventi Associativi - Via del Melangolo, 26 - 00186 Roma; o via mail a: infoeventi@50epiu.it; oppure via fax allo 066872597 entro e non oltre il 12 aprile 2019. Se anche tu hai aperto il “cassetto” delle passioni, hai trovato la tua ispirazione e vuoi dar vita alla tua creatività, volta pagina e iscriviti.
SCHEDA DI PARTECIPAZIONE
XXXVII CONCORSO 50&PIÙ
PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA 2019 Il sottoscritto: Cognome
Nome
Nato/a
il
Residente a
Via/P.zza
n.
Cell.
Cap
Prov.
Tel.
E-mail PER I PARTECIPANTI AL PREMIO LIBELLULA
Vincitore della “Farfalla d’Oro” nel Via/P.zza
n.
Cap
nella Prov.Sezione
Tel.
chiede di partecipare alla XXXVII edizione del Concorso Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia (scadenza 12 aprile 2019) con: un’opera di Prosa dal titolo: (allegare 3 copie cartacee come da regolamento - non più di 3 cartelle)
un’opera di Poesia dal titolo: (allegare 3 copie cartacee come da regolamento - non più di 35 versi)
un’opera di Pittura dal titolo: (allegare 2 foto opera - non quadro - come da regolamento - quadro max cm. 60x80)
un’opera di Fotografia dal titolo: (allegare 2 copie della foto come da regolamento - cm. 18x24 - 20x25 - 20x30)
A tal fine provvede al versamento di Euro 30,00 per ognuno dei lavori presentati in Concorso, mediante: assegno bancario/circolare N.T. intestato a 50&Più - Banca
n.
versamento c/c postale n. 19898006 intestato 50&Più (allegare ricevuta) bonifico bancario intestato a 50&Più - codice IBAN IT33H0832703247000000047010 causale: Partecipazione Concorso ed. 2019 (allegare ricevuta) contanti Euro
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altro
Curriculum:
Come previsto dal regolamento del Concorso il sottoscritto dichiara di essere l’autore dell’opera presentata, di non essere un professionista, di non aver mai tratto profitto dall’attività letteraria, pittorica o fotografica e ne autorizza la pubblicazione senza richiesta dei diritti d’autore. Firma I dati personali contenuti nella presente scheda, dei quali consento il trattamento, verranno utilizzati esclusivamente ai soli fini e scopi dell’evento anche per quanto concerne la pubblicazione sulla rivista 50&Più e su Internet di immagini e video relativi al predetto Concorso (art. 96 Legge 633/41). Tali dati potranno, su mia richiesta, essere aggiornati o eliminati in qualsiasi momento, come previsto dal Decreto Legislativo 30.06.2003, n. 196, come modificato dal D.Lgs n. 101 del 10/08/2018 recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE 2016/679.
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cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA
__LIBRI CULTURA__ «LA MIA STORIA CAMBIA DI BIBLIOTECA IN BIBLIOTECA, non è mai esattamente quella, non è mai l’ultima», dice Albert Manguel. A lui è capitata l’esperienza bellissima, unica di attraversare la borgesiana biblioteca di Babele. Così la ricorda: «Giovanissimo, ho incontrato Borges che mi ha chiesto (era già cieco) di leggere al posto della madre ad alta voce. Lui sceglieva il libro, mi arrestava o chiedeva di continuare, interrompeva per commentare, lasciava che le parole venissero a lui. Io ero invisibile». Grazie anche a quello straordinario apprendistato, l’“invisibile” Manguel è diventato ciò che è, lo scrittore, il traduttore, il critico. Nel corso di una vita intera ha costruito una biblioteca di oltre trentacinquemila volumi. Ma che cosa gli è successo quando ha dovuto traslocare dalla casa sulla Loira a un piccolo appartamento a New York? L’inevitabile: scegliere cosa
UNA VITA + “ASCOLTANDO” LA VOCE DEI LIBRI
portare con sé e cosa abbandonare, “ascoltare” la voce dei libri uno a uno. In questo suo ultimo saggio avvincente come un piccolo romanzo, Vivere con i libri, Manguel traccia la sua personale “cartografia” della diUna divorante passione vorante passione per i libri, in forma per la lettura quella di “elegia”, strugdi Albert Manguel, tanto gente ma non noda costruire una biblioteca stalgica, e con una di oltre 35mila libri, convinzione che ci ricorda alla fie dedicargli una ne dell’intervista: struggente elegia «Leggere sarà anche in futuro un di Renato Minore atto di ribellione: io non sono come le pecore che vanno, mi VIAGGIO IN ITALIA prendo il tempo per entrare Thomas S. Eliot Morcelliana - 144 pagine in un libro, dentro il suo perprezzo: 16 Euro corso. Se m’impegno, troverò Giudizio di 50&Più: qualcosa di profondo, qualEstate 1911. Sono i giorni in cui Thomas S. cosa che è il riflesso di me Eliot, ventitreenne, studente alla Sorbona, decide stesso».
VIVERE CON I LIBRI EINAUDI 128 PAGINE 16 EURO Giudizio di 50&Più:
di “scendere” in Italia per un viaggio nel segno dell’arte. Parte da Verona passa da Vicenza, Venezia, Murano, Padova, Ferrara, Bologna, Modena... Un tour che lascia una traccia assai importante: le note di un diario in un quadernetto per la prima volta pubblicato. Su questo taccuino tascabile quello che forse è il poeta più amato del Novecento, il più colto, il più difficile, appunta le impressioni all’ingresso nelle città e poi dilunga nella descrizione di musei, cattedrali, castelli, chiese, palazzi, cappelle, dipinti, sculture. Oppure si presenta già immerso nello stupore («Giotto è un grande narratore, anzi, un grande drammaturgo», commenta in visita alla cappella degli Scrovegni) o nella delusione che non risparmia neppure Piazza San Marco: «Non è così attraente come Piazza Erbe a Verona».
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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA
Musei di San Domenico - Piazza Guido da Montefeltro, 12 - Forlì Orari: dal martedì al venerdì 9,30/19,00; sabato, domenica e festivi 9,30/20,00; lunedì chiuso. Biglietto € 12; ridotto € 10 (gruppi; over 65; fino a 18 anni; studenti universitari; convenzioni); scuole € 5; gratuito fino a 6 anni, disabili, giornalisti, guide e accompagnatori di gruppi, di studenti e di disabili
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DA NON PERDERE
MILANO
Il “fenomeno” Bansky al Mudec Come al solito la mostra non è autorizzata, il che non sorprende per il writer più famoso al mondo, il cui intento è demercificare e deistituzionalizzare l’arte. La mostra A Visual Protest. The Art of Banksy ne ripercorre cronologicamente la carriera dal 1960 a oggi. Mudec fino al 14 aprile BRERA
L’opera grafica di Valentino Vago Ci sono artisti nelle pieghe del secolo scorso, ignorati da gallerie, aste e critica, che però proposero un corpus di spessore. Uno di questi è Vago, la cui preziosa opera grafica dalle fitte trame segniche, realizzata negli Anni ’50, è stata recentemente esposta all’Accademia di Brera ed è oggi ripresa da un elegante catalogo ragionato.
Un’importante mostra propone quanto successo in Italia tra l’ultima fase del Romanticismo e le sperimentazioni artistiche del XX secolo
MOSTRE di Ersilia Rozza
L’OTTOCENTO ITALIANO, QUESTO SCONOSCIUTO IL 6 MAGGIO 1891 LE SALE DELLA MILANESE ACCADEMIA DI BRERA riaprivano al pubblico dopo due anni per ospitare l’attesissima Prima Esposizione Triennale di Belle Arti. Seicento opere che mostravano “le più varie e bizzarre ricerche tecniche e le più opposte aspirazioni intellettuali”, come annotava il critico Gustavo Macchi. Che aggiungeva: «V’è inoltre questo di notevole: che le ricerche tecniche non preponderano sulle tendenze verso l’unità e l’idealità dell’opera». Si potrebbero usare queste stesse parole per presentare la ricca e variegata esposizione che, a Forlì, «vuole mettere
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un punto fermo sull’Ottocento italiano, dopo le centinaia di retrospettive che hanno indagato questo o quell’autore, questo o quell’aspetto, declinazione o sfaccettatura di quell’importante secolo», come afferma il coordinatore Gianfranco Brunelli. Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini, aperta fino al 16 giugno, offre un confronto straordinario tra pittura e scultura soprattutto, ma anche architettura, illustrazioni e arti decorative, nella loro evoluzione durante il mezzo secolo che ha preceduto la rivoluzione del Futurismo, tra l’Unità d’Italia e lo scoppio della Grande Guerra.
Numerosissimi gli artisti che si avvicendano nelle sale: citiamo nel mazzo pittori come Induno, Faruffini, Cremona, Fontanesi, Corcos, Morbelli, Boccioni, Balla; e scultori come Vela, Cecioni, Grandi, Gemito, Canonica, Bistolfi. E numerosi altri, spesso sorprendenti, a volte ingiustamente dimenticati, che ci conducono dall’ultima fase del Romanticismo e del Purismo al Realismo, dall’Eclettismo storicista al Simbolismo, dal Neorinascimento al Divisionismo.
__TEATRO CULTURA__
Identità e moralità, fantasia e acrobazie, ironia, gioie e dolori. Una programmazione eclettica sui palcoscenici
TEATRO L’ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA A FEBBRAIO SI FA IN TRE con il grande repertorio di musica da camera al Teatro Argentina, con le straordinarie acrobazie dei Momix al Teatro Olimpico e con i concerti dei nuovi talenti e i progetti di musica contemporanea alla Sala Casella. Una
programmazione eclettica quella della Filarmonica, fra le più antiche e prestigiose istituzioni romane e italiane, e l’impegno profuso è sempre stato premiato col consenso di un pubblico numeroso. Quello che ci si aspetta anche per il debutto mondiale, il 20 al Teatro Olimpico di Roma,
FIRENZE
ll Teatro della Pergola ci regala un mese ricco di spettacoli: fino al 3. I fratelli Karamazov, con Glauco Mauri e Roberto Sturno, segue Il padre, con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere, quindi La notte poco prima delle foreste, con Pierfrancesco Favino, e Io e Pirandello, con Sebastiano Lo Monaco. La Compagnia Mauri-Sturno non è nuova nel raccontare Dostoevskij che, secondo Glauco Mauri, «non giudica mai, racconta la vita anche nei suoi aspetti negativi sempre con una grande pietà per quell’essere meraviglioso e a volte orrendo che è l’essere umano». Infatti, la famiglia Karamazov è devastata da litigi e violenze che sfociano poi nel parricidio, facendoci affrontare un «viaggio negli abissi oscuri dell’animo umano», secondo il regista Matteo Tarasco. Seconda tappa dello spettacolo al Teatro Eliseo di Roma, dal 5 al 17. Info Firenze: 0550763333 - Info Roma: 0683510216
© MANUELA GIUSTO
Nel cuore degli uomini
AL TEATRO CARCANO DI MILANO IL GABBIANO DI CECHOV, CON ELISABETTA POZZI, E LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR DI SHAKESPEARE, REGIA DI SERENA SINIGAGLIA. INFO: 0255181377
FOTO F. SQUEGLIA
A TEATRO, RACCONTI DI VITA
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di Mila Sarti
Debutto mondiale al Teatro Olimpico di Roma degli straordinari Momix con Alice, ultima creazione del carismatico coreografo Pendleton col nuovo spettacolo Alice, creato dal vivace e fantasioso genio di Moses Pendleton, coreografo e direttore artistico della compagnia di acrobatiballerini fra le più famose al mondo, i Momix. Ispirato alla fiaba di Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie, il nuovo allestimento si preannuncia sorprendente e suggestivo, raccontato così (con grande anticipo) da Pendleton: «L’universo è immenso, e Alice è la sfida Momix di mettere in scena questo concetto. Non diventa solamente grande o pic-
cola, ma si moltiplica e si restringe nei differenti quadri. Mi sono accostato a queste immagini con un approccio piuttosto teatrale. Come in Alice e nella maggior parte delle favole… non creiamo solamente movimenti danzati, ma facciamo danzare i personaggi…». Allora prepariamoci tutti ad entrare in questo mondo fantasmagorico popolato da bizzarri personaggi, il coniglio bianco e il cappellaio matto fino all’implacabile regina di cuori che la bambina Alice incontrerà nel suo magico viaggio. Info: 063201752 FEBBRAIO 2019 I 47
__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ
Fino a venerdì 22 sono aperte le iscrizioni al 1M Next 2019, il contest per partecipare al concerto del Primo Maggio, organizzato dai sindacati in Piazza San Giovanni a Roma. È sufficiente compilare il form su www.1mnext.it. L’iscrizione è gratuita. Tre i vincitori.
Gaetano Spartà, Sebastian Marino, Francesco Mazzeo e Francesco Giustini guidano la nuova onda di trii jazz
MUSICA
IL JAZZ ITALIANO SI FA IN TRE E NON DELUDE, ANZI
di Raffaello Carabini
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NUOVE USCITE
“Encore”: l’atteso album degli Specials
VENT’ANNI DOPO, IL GRANDE RITORNO DELLA BAND BRITANNICA
I fans aspettavano loro brani originali da Guilty ‘Til Proved Innocent del 1996. A 40 anni dall’eponimo debutto, tornano gli Specials, band di riferimento dello ska, il sound giamaicano scanzonato e ballabile, predecessore del reggae. Encore vede i due fondatori Lynval Golding e Horace Panter, il cantante Terry Hall, il tastierista danese Nikolaj Torp Larsen e gli altri. Le dieci tracce sprizzano energia, divertimento, fisicità, proprio come allora.
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TRA FINE 2018 E INIZIO ANNO, AlfaMusic, l’etichetta italiana più aperta ai nuovi talenti del jazz di casa nostra, ha pubblicato un poker di eleganti e riusciti album di debutto dedicati alla formula del trio. Classico “combo” della musica di matrice afroamericana, piano-contrabbasso-batteria, per Gaetano Spartà, accompagnato dai ritmi di Daniele Sorrentino e Valerio Vantaggio, oltre che dagli ospiti Franco Piana e il quartetto d’archi B.I.M. Orchestra in due. Accent propone 10 suoi brani che passano da sapori mediterranei a lirismi da ballad, con ispirazione narrativa e pathos emozionale. I tre ABC, il tastierista Sebastian Marino, il bassista elettrico Jacopo Ferrazza e il batterista Luca Fareri, propongo-
no Begin Again, opera in cui “melodie quasi sempre orecchiabili convivono con arrangiamenti funambolici e articolati” (Fabrizio Bosso). Il Trio Filante del chitarrista Francesco Mazzeo, del sassofonista Davide Grottelli e del pianista Alessandro Gwis offre creatività e ironia nei 12 brani di Granchio senza scampo, tutti a firma del leader, tranne due standard. Pur senza strumenti ritmici, il ventaglio espressivo è variegato quanto divertente. Il Fgo3 allinea Francesco Giustini alla tromba, Manrico Seghi all’organo Hammond e Giovanni Paolo Liguori alla batteria, più un paio di fiatisti ospiti in quattro brani del bel Phonema. Sette composizioni del leader e due evergreen per un jazz moderno, convincente e incisivo.
__CINEMA CULTURA __
L’89enne Clint Eastwood diventa un corriere della droga: nel suo nuovo film, The Mule, è un ex veterano costretto a fare i conti con la vita e la famiglia
di Alessandra Miccinesi
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FILM IN USCITA
IL CORRIERE. THE MULE
MUSICALE
UN’AVVENTURA REGIA di Marco Danieli con: M. Riondino e L. Chiatti Giudizio di 50&Più:
La più grande storia d’amore è quella che a S. Valentino porta sullo schermo le canzoni della premiata ditta Battisti-Mogol, incastonate in un “musicarello” del terzo millennio. Su note intramontabili e suggestioni Anni ’70, Matteo (Michele Riondino) e Francesca (Laura Chiatti) scoprono l’amore, si perdono, si ritrovano, inseguendo i propri sogni: lei vuole essere una donna libera, lui vuole fare il musicista. Francesca viaggia per il mondo, Matteo resta a scrivere canzoni. E quando lei ritorna porta con sé un vento di cambiamento ed emancipazione. I due sembrano ritrovarsi, ma la loro storia seguirà sentieri inaspettati.
BIOGRAFICO
VITE CANCELLATE BOY ERASED REGIA di Joel Edgerton con: R. Crowe e N. Kidman Giudizio di 50&Più:
Jared (L. Hedges), figlio di un pastore battista, confessa ai suoi genitori di essere attratto dai maschi. Considerato malato, Jared viene allontanato da scuola e dagli amici, e obbligato a frequentare un ciclo di sedute terapeutiche per guarire la propria omosessualità. Jared si scontra così con Viktor (J. Edgerton), il leader del programma che usa ogni mezzo per costringere i ragazzi a “convertire” i loro gusti sessuali. Storia (vera) da brivido, che fa riflettere.
CINEMA DUE PREMI OSCAR E UNA CARRIERA LUMINOSISSIMA PER IL TEXANO DAGLI OCCHI DI GHIACCIO, Clint Eastwood - che ha ottant’anni suonati - dopo i successi di Milion Dollar Baby, I ponti di Madison County, Mystic River, Hereafter, Sully, American Sniper e Jersey Boys (tanto per citare qualche titolo), torna dietro e davanti la macchina da presa (non succedeva da Gran Torino, 2009) per raccontare un’altra storia tratta dalla realtà. Quella di Leo Sharp (Earl, nella finzione), veterano della Seconda Guerra Mondiale, che negli Anni ’80 per far fronte alle avversità, dopo aver chiuso la sua azienda ed aver fallito nella vita privata («Sono stato un pessimo padre e un pessimo marito, non meritavo il perdono»), accetta un lavoro in cui gli viene richiesta una sola abilità: saper guidare l’auto. Un compito semplice, ma ri-
compensato con grosse somme di denaro; perché quei viaggi sono gestiti da un pericoloso cartello messicano del narcotraffico. Dopo lo stupore iniziale Earl, novello corriere della droga (mulo, ndt), si dimostra talmente bravo a passare inosservato che il suo carico diventa ogni volta più grande. Gli viene quindi assegnato un assistente il quale non è l’unico a tenerlo d’occhio: Earl finisce nelle maglie investigative della Dea. E se i problemi finanziari fanno ormai parte del suo passato, gli errori commessi continuano ad affiorargli nella testa, al punto da chiedersi se potrà mai rimediare prima di essere arrestato. O peggio. «Questa è l’ultima volta, perciò Dio aiutami», implora il vecchio in una sorta di pentimento riconciliatorio con la vita. Regia: Clint Eastwood Genere: drammatico Giudizio di 50&Più:
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__in VIAGGIO__
SIBARI, UNA FAVOLA ANTICA Fiore all’occhiello della Magna Graecia, Sibari era conosciuta non solo per le sue bellezze ma anche per le ricchezze e la vita agiata che si conduceva in città, tali da far nascere le “favole sibarite”. Ed è in questo antico paradiso, tra mare cristallino e spiaggia dorata che, dall’1 al 23 giugno, si svolgeranno gli Incontri 50&Più
V
di Loris Porcheri VENNERO DAL MARE, DALLA VICINA GRECIA, A CERCARE UN LUOGO INCONTAMINATO IN CUI FAR CRESCERE LE LORO IDEE E I LORO IDEALI, UN ANGOLO DI TERRA DOVE SENTIRSI “A CASA”, PUR VIVENDO “LONTANO DA CASA”. E quel posto tanto agognato fu trovato, non troppo lontano dalle loro terre, poco al di là di quel mare che conoscevano bene e che solcavano con maestria. Sembrava perfetto, con le acque trasparenti dello Jonio a fargli da corona e due fiumi interni, il Sibari e il Crati, che somigliavano alle amorevoli braccia di una madre, pronte a circondare il figlio prediletto. Fu così che l’antica terra di Calabria accolse quel gruppo di Achei desiderosi di seminare la propria civiltà tra i popoli stranieri, dando loro l’opportunità di costruire case sul suo suolo e facendoli diventare allevatori di bestiame, agricoltori e commercianti. Era il 710 a.C. e alla città venne dato il nome di Sybaris. I discendenti degli Achei dimostrarono ben presto il proprio valore; grazie ad un territorio fertile, circondato da montagne che lo riparavano dal maltempo, presero a coltivare cereali e a far crescere vigneti. Nelle vene avevano sangue di navigatori e di provetti commercianti e ciò permise loro di intrecciare fiorenti rapporti con città vicine e nel lontano Oriente, con cui scambiavano prodotti e »
IN VIAGGIO MORANO CALABRO
ROSETO CAPO SPULICO
CASSANO ALLO JONIO
È definito il “presepe del Pollino” per le case bianche addossate le une alle altre, il massiccio del Pollino a fare da sfondo ed il castello a vegliare dall’alto. Il tutto attraversato da viuzze che si aprono in piazzette suggestive.
Un castello a picco sul mare, risalente al X secolo che, per volere di Federico II, fu annoverato nel Piano dei Castelli. Pare che il sovrano stesso custodì per diversi anni, entro le mura del castello, la Sacra Sindone.
Le Grotte di Sant’Angelo a Cassano allo Jonio recano la testimonianza delle prime presenze umane nell’area. 16 grotte carsiche, adornate da magnifiche stalattiti e stalagmiti, lasciano senza fiato per la loro bellezza.
PARCO DEL POLLINO manufatti. La tessitura era diventata uno dei punti di forza dei Sibariti; i tessuti prodotti, colorati con la porpora che acquistavano dalla città di Mileto, erano sinonimo di qualità eccelsa, tanto da essere ricercati dalle classi più abbienti dei vari popoli con cui entravano in commercio. Fu così che la prima colonia greca in terra italica divenne ben presto una fiorente città, fiore all’occhiello di tutta la Magna Graecia, fondatrice di altri stanziamenti come Poseidonia (l’odierna Paestum), che avrebbero fatto la Storia. Sybaris divenne sinonimo di lusso sfrenato, di opulenza. Le “favole sibarite” raccontano che in città si era soliti allestire banchetti lussuosi che duravano ore, con cibo elaborato e vino che scorreva a fiumi, tra gare di poesia ed eventi sportivi. Pare che la popolazione amasse molto la vita tranquilla e rilas-
IL PIÙ ESTESO
Perla del Sud
Il Parco Nazionale del Pollino, con oltre 192mila ettari di estensione, è posto a cavallo tra due regioni, la Basilicata e la Calabria. È l’area protetta più grande del nostro Paese, custode di reperti fossili - testimoni delle prime tracce di vita nell’area - delle cime più alte del sud d’Italia, di fiumi impetuosi che punteggiano il suo territorio, di panorami mozzafiato che lo abbelliscono, di una flora ed una fauna senza eguali.
Uno scorcio della Piana di Sibari.
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Un’area del Parco archeologico di Sibari, che racchiude le tre antiche città: Sibari, Thurii e Copiae.
sata, tanto che i mestieri “rumorosi” come il maniscalco venivano esercitati fuori dal centro abitato per non disturbare il sonno dei cittadini, così come era vietato avere dei galli in città, rei di cantare troppo presto la mattina. Realtà o calunnie da parte dei governanti delle città limitrofe che non vedevano di buon occhio l’espansione e la ricchezza di Sibari? Certamente a Crotone, poco distante, lo stile di vita dei Sibariti non era gra-
dito e, soprattutto, la loro smisurata potenza economica. Decisero, quindi, di occuparne i territori. Una serie di guerre insanguinarono gli anni tra il 520 e il 510 a.C., finché Milone, alla guida dei Crotonesi, non sconfisse definitivamente i Sibariti. E la vittoria fu talmente schiacciante che i vincitori decisero di deviare le acque del fiume Crati così da sommergere e cancellare definitivamente ciò che restava di Sybaris. I Sibariti superstiti, indomiti, in seguito fondarono Thurii, che in epoca romana, diventata Copiae, ripercorse gli antichi fasti. Oggi Sibari, con il suo mare cristallino e la sabbia dorata, la piana fiorente alle spalle, le montagne a farle da corona, non dimentica la sua “favola”. La si può “leggere” nel vicino Parco archeologico, fedele custode della vera storia della Polis.
DAL 1 AL 23 GIUGNO
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MARINA DI SIBARI IN CALABRIA, SUL MARE IONIO “Incontri 50&Più” è un evento importante, una grande festa di inizio estate dove circa 2.500 soci 50&Più si ritrovano per condividere il piacere di una vacanza, all’insegna del bel mare, del relax, del divertimento. La personalizzazione del soggiorno, arricchito con attività culturali, incontri dedicati, corsi di danza con “gara di ballo”, tornei di burraco e altri divertimenti, oltre all’assistenza in loco dello staff 50&Più e 50&Più Turismo, sono il vero valore aggiunto.
SIBARI GREEN VILLAGE
Sibari
CALABRIA Catanzaro
in 3° letto (da 0 a 8 anni)
BIMBI GRATIS SIBARI GREEN VILLAGE Un moderno Villaggio 4 stelle, direttamente sull’ampia spiaggia sabbiosa della Costa ionica, nel cuore della Magna Grecia, a pochi passi dagli scavi archeologici di Sibari. Dista circa 3 km dalla stazione ferroviaria di Marina di Sibari, 140 km dall’aeroporto di Lamezia Terme e 180 km dall’aeroporto di Bari. SPIAGGIA - La spiaggia privata e attrezzata con ombrelloni, lettini e sdraio, spogliatoi e docce, bar, punto di assistenza e informazioni. Il mare, dal fondale sabbioso, nella fascia più prossima al bagnoasciuga è poco profondo, favorendo piacevoli passeggiate lungo la spiaggia. La spiaggia è collegata a tutti i blocchi camere dal servizio navetta interna. CAMERE - Doppie, triple e quadruple disposte su 2 piani, dotate di aria condizionata con regolazione
individuale, telefono, TV, mini frigo, cassaforte, bagno con doccia e asciugacapelli. Dispongono di giardino o balcone. Su richiesta possibilità di camere comunicanti e diversamente abili. RISTORANTE - Il Sibari Green Village offre una ristorazione ricca, varia e di qualità, con servizio a buffet, e garantisce almeno 25 portate tra antipasti caldi e freddi, primi e secondi, numerosi contorni, grigliate di carne e pesce, dolce, frutta fresca, vino alla spina ed acqua microfiltrata compresi durante i pasti. FORMULA EXTRA ALL INCLUSIVE - Consumazioni illimitate: tutta la caffetteria, correzioni, crema caffè, the e infusi, bibite alla spina (20 cl.), birra alla spina (20 cl.), succhi di frutta, sciroppi, granite, vino bianco e rosso, prosecco, amari e liquori, aperitivi, vermouth e grappe. Sono esclusi cocktail, champagne e tutti gli alcolici definiti “speciali” sul listino bar.
QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE
doppia doppia 3/4 letto uso singola adulti
1° Turno (dall’1 al 9 giugno - 8 notti/9 giorni) € 530 € 670 2° Turno (dal 9 al 16 giugno - 7 notti/8 giorni) € 570 € 680 3° Turno (dal 16 al 23 giugno - 7 notti/8 giorni) € 645 € 780 Altre riduzioni bambini su richiesta Quota d’iscrizione per i non soci € 45
€ 430 € 465 € 520
TRASPORTI (quote su richiesta) In aereo dai principali aeroporti italiani con voli per Lamezia Terme e Bari con trasferimento in pullman GT al Villaggio di andata e ritorno. In treno per la stazione ferroviaria di Sibari che dista circa 3 km dal Villaggio. Le quote comprendono: soggiorno presso il Sibari Green Village nei periodi preassegnati - Trattamento di pensione completa (bevande incluse) - Formula Extra All Inclusive - Servizi balneari in spiaggia - Animazione Assistenza di personale medico H24 - Assistenza di personale 50&Più e 50&Più Turismo - Assicurazione. Le quote non comprendono: trasporti da e per il Sibari Green Village - Escursioni in loco - Imposta di soggiorno comunale, da regolare in loco - Extra in genere e tutto quanto non sopra specificato.
Richiedi programma dettagliato e quotazioni definitive
E-mail: info@50epiuturismo.it - Tel. 06 6871108/369 Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più (Aut. Reg. 388/87)
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__SOCIETÀ COSTUME__
W IL CARNEVALE UN TEMPO SI DICEVA «A CARNEVALE, OGNI SCHERZO VALE», OGGI POSSIAMO DIRE «PAESE CHE VAI, CARNEVALE CHE TROVI». E, IN GIRO PER IL MONDO, CE NE SONO DI VERAMENTE SPETTACOLARI. Alcuni sono così suggestivi e particolari da essere stati inseriti dall’Unesco nell’elenco dei Patrimoni culturali immateriali dell’Umanità, in quanto espressione non soltanto di creatività ma di trasmissione di valori culturali, di coesione sociale e di tolleranza. 54 I 50epiumagazine.com I FEBBRAIO 2019
UNA FESTA PER TUTTI di Giovanni Orso Tra questi, il Carnevale di Basilea, in Svizzera, il più grande del Paese e il più suggestivo. Dura 72 ore ed ha inizio il lunedì successivo al mercoledì delle ceneri. Alle ore 4.00 in punto, la popola-
zione si reca al centro della città dove, nel buio più assoluto, sfilano duecento lanterne accese, a rappresentare il tema carnevalesco scelto, accompagnate dalla musica di migliaia di tamburi e ottavini. Durante i “tre giorni più belli dell’anno”, possono mascherarsi soltanto i “partecipanti autorizzati” ed i bambini, ma tutti sono invitati a divertirsi e a partecipare agli eventi in giro per la città. Il Carnevale si chiude esattamente alle ore 4.00 del giovedì, quando i musicanti
Riti millenari, usanze pagane, radici cristiane: sono molti gli elementi che hanno dato vita al Carnevale. E, in alcune città, la festa è entrata a far parte del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità
si esibiscono nella marcia finale. A Binche, in Belgio, cittadina vicina a Bruxelles, i preparativi del Carnevale si susseguono tutto l’anno e i festeggiamenti culminano il martedì grasso, quando più di 900 Gilles - uomini che indossano un particolare costume rosso, giallo e nero, un alto cappello di piume di struzzo ed una maschera - sfilano per la città in compagnia di pierrot, arlecchini e contadini. Il culmine della festa è la “danza dei Gilles” nella Grand Place, illuminata dai fuochi d’artificio. Una curiosità: possono indossare il costume da Gille solo gli uomini nati a Binche, e tutti hanno indossato almeno una volta nella vita quel costume. Restando in Belgio, ad Aalst, nelle Fiandre, il Carnevale si celebra con la sfilata, nel centro della città, dei carri allegorici, che vengono costruiti per mettere alla berlina politici e personaggi famosi. Il “Principe del Carnevale” riceve le chiavi della città dal sindaco e i partecipanti alle celebrazioni diventano i padroni di strade e piazze, nelle quali si balla. Dall’altra parte dell’oceano, a Oruro, in Bolivia, il Carnevale dura dieci giorni, e nella sfilata che apre i festeggiamenti, 28mila ballerini e 10mila musicisti mascherati, suddivisi in 50 gruppi, percorrono per 20 ore, senza interruzione, i 4 chilometri del viale principale.
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NON SOLO RIO DE JANEIRO
La festa della Barranquilla, orgoglio della Colombia
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È considerata la festa di Carnevale più importante al mondo, dopo quella di Rio de Janeiro in Brasile. Quattro giorni di festeggiamenti che richiamano in città milioni di persone, desiderose di ammirare carri, sfilate, magnifici costumi e pronte a scatenarsi in balli tradizionali al suono della musica popolare caraibica. Perché la caratteristica del Carnevale di Barranquilla deriva proprio dall’essere festeggiato in una città che, affacciandosi sulla costa caraibica, incarna le diversità culturali che la alimentano da secoli: quelle europee, africane e indigene.
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IN APERTURA, IL CARNEVALE A BARRANQUILLA (COLOMBIA). ACCANTO, ALCUNE IMMAGINI DI ALTRE MANIFESTAZIONI: 1 - BINCHE (BELGIO) 2 - ORURO (BOLIVIA) 3 - AALST (BELGIO) 4 - BASILEA (SVIZZERA); 5 - RECIFE (BRASILE)
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A Grottaglie, nel cuore della Puglia, la secolare tradizione della lavorazione della ceramica si fa contemporanea. E dà lavoro soprattutto a giovani, proprio come Giovanna Alò
QUANDO IL DESIGN INCONTRA LA STORIA
CI SONO LUOGHI SOSPESI NEL TEMPO: REMOTI EPPURE ATTUALISSIMI. Quei luoghi in cui, curiosamente, si svolge la stessa attività da quattro secoli. Siamo stati a Grottaglie, un centro in provincia Taranto. È là che si trova uno showroom, all’interno di un di Carlotta Poselli antico monastero dove si fa ceramica dal ’600. Da tre generazioni, a servizio fotografico di Stephanie Gengotti occuparsene, è la famiglia Fasano, la cui erede - la giovane Giovanna Alò - ci ha guidati attraverso un mestiere antico che però parla la lingua del futuro. «Sono cresciuta dentro l’attività di famiglia e tutto ciò che so lo devo a mia madre, Enza Fasano: è stata in grado di tramandarmi un lavoro e fin da piccina mi ha sempre portata con sé a bottega. Ha saputo anticipare le nuove tendenze attraverso una minuziosa ricerca sulle vernici e gli smalti, rendendo la ceramica anDI MADRE IN FIGLIA cora oggi protagonista nelle case Dalla tradizione alla rivoluzione dei nostri clienti. Affiancarla nel Insieme alla mamma Enza, Giovanna ha raccolto l’eredità lavoro è stata dunque la cosa più dei loro avi nella lavorazione della ceramica. Lei, che è una naturale che mi potesse capitare». giovane designer, ha creato una linea personale dai toni Il primo a occuparsene - ci racconta contemporanei. Le spetta il compito di promuovere la loro attività. Da “Millennial” qual è, i Social sono il suo gancio. Giovanna - «fu il mio trisavolo. At-
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tualmente, mia mamma e io lavoriamo per mescolare la tradizionale arte della lavorazione dell’argilla con un gusto tipicamente moderno». Un approccio che non è sfuggito ai tanti turisti che affollano il negozio e il vicino laboratorio dove Enza e Giovanna, insieme ai mastri coi quali collaborano, insegnano ai visitatori i rudimenti nella lavorazione della ce-
IL PUMO È UN OGGETTO DELLA TRADIZIONE PUGLIESE. È UN BOCCIOLO CON TRE FOGLIE D’ACANTO E SIMBOLEGGIA LA RINASCITA DELLA NATURA, ENERGIA E RINNOVAMENTO
ramica. Gente che arriva un po’ da tutto il mondo, attratta da vasi, acquasantiere, fiasche portavino, zuppiere e brocche, ma anche decorazioni ornamentali che richiamano oggetti della tradizione come il pumo, la pupa e il cavaliere. «I nostri sono tutti pezzi unici. Ogni macchia, ogni dettaglio è un intervento irripetibile». Una saggezza che non si ap- » FEBBRAIO 2019 I 57
GROTTAGLIE FAMOSA NEL MONDO
Terra di ceramiche
Situata su una piccola collina a pochi chilometri di distanza da Taranto, si trova sul ciglio del gradone murgiano che scende verso il Mar Piccolo. La storia di Grottaglie è intimamente collegata con i verdeggianti e spettacolari canyon che interamente la circondano. Dalla terra, dalla sua tipica argilla, la città ha tratto l’arte della ceramica che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Curatissimo è il suo centro storico con tanto di stradine tortuose, case basse con le volte e botteghe di ceramisti. Se ne contano a decine, dove le generazioni di artigiani si susseguono continuando a produrre piatti, vasellame, acquasantiere, dame e cavalieri nonché i famosi “pumi” di ceramica smaltata, simbolo dell’arte locale. Tra le forme tradizionali, anche volti di santi cui la popolazione è devota; la stessa che si ritrova puntualmente ogni anno, il 31 gennaio, intorno a San Ciro, coi sentiti festeggiamenti patronali e l’accensione della grande pira.
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prende solo studiando - Giovanna si è laureata in Design a Roma - ma, come dicono gli anziani, rubando con gli occhi. E Giovanna deve averlo fatto se pensiamo che sta a lei creare il link tra passato e presente: «Mia madre ha sempre creduto nella mia creatività e ha saputo valorizzare il contributo che potevo dare essendo di fatto una “Millennial”. Oltre a produrre una mia linea perso-
nale di ceramiche, giovane e di design, mi occupo anche dei Social, della vendita online e della comunicazione». Tradizione e innovazione che dunque vanno a braccetto: «Usiamo ancora il tornio con le stesse tecniche di pittura e di modellazione, mantenendo viva la produzione dei pezzi storici della ceramica grottagliese, che fa leva su un inventario enorme che abbiamo attualizzato affinché si coniugasse ai vari stili contemporanei». Ce lo dice mentre vediamo intatto lo stupore sui volti dei turisti: «È incredibile commentano - come si possa attualizzare un’arte antica come quella della ceramica e scoprire un borgo che si dedica completamente ad essa». Eh sì, perché a Grottaglie ovunque ti giri, camminando lungo le vie in salita contornate da case dai muri bianchi, trovi una bottega artigiana: nemmeno a dirlo, legata alla ceramica. E, se siete da quelle parti, una volta dentro al negozio di Enza Fasano e di sua figlia Giovanna, non mancate di salire sull’assolata terrazza: è carica dei loro manufatti e, dall’alto, si vede luminosa l’intera cittadina. La
stessa dove arrivano davvero da ogni parte d’Italia per imparare un mestiere d’oro che può essere motivo di soddisfazioni: economiche e professionali. «Gli appassionati che acquistano ceramica - secondo Giovanna Alò - sono in crescita. Purtroppo, però, gli addetti al tornio sono sempre meno. Ecco perché i bravi tornitori trovano subito lavoro». Un passaggio di testimone tra generazioni che sarebbe non solo auspicabile, ma anche necessario considerando che il mondo dell’arte è sempre a caccia di professionisti. Lavoratori in grado di praticare antichi mestieri, ma anche giovani che sappiano raccontare questa antica sapienza: «I travel designers, ad esempio, da queste parti hanno buone prospettive visto che riescono a progettare visite su misura». Certo, quella del ceramista è una professione nella quale non ci si risparmia: «Si sta in negozio dalle 9 del mattino alle 8 di sera. In più, c’è da seguire il laboratorio e le produzioni. Un’attività che impegna tutto l’anno, la stessa dove è possibile esprimere a pieno la propria creatività».
Il “Gaming Disorder”, ovvero la dipendenza da videogiochi, è stato aggiunto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) all’elenco dei disturbi mentali nell’ultimo aggiornamento della Classificazione Internazionale delle Malattie (Icd)
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VIDEOGAME: PASSATEMPO O MALATTIA?
G
di Rita Nicosanti
“GAMING DISORDER”, LETTERALMENTE “DIPENDENZA DA VIDEOGIOCHI”, consiste in “serie di comportamenti persistenti o ricorrenti che prendono il sopravvento sugli altri interessi della vita”. È questa la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) che ha riconosciuto ufficialmente la dipendenza dai videogiochi come una patologia. Il “Gaming Disorder” è stato inserito infatti nel capitolo sulle patologie mentali dell’International Classification of Diseases (Icd). A darne l’annuncio è stata la stessa Oms sul proprio portale Web, nel quale afferma che nella bozza dell’undicesima classificazione internazionale delle malattie includerà appunto “il disturbo del gioco”, definito come un modello di comportamento “persistente o ricorrente” di gravità sufficiente a determinare una compromissione significativa di aree di funzionamento personali, familiari, sociali, educative, professionali o di altro » FEBBRAIO 2019 I 59
SOCIETÀ ATTUALITÀ
SALUTE GLOBALE
tipo”. La speranza dell’Organizzazione è che questo riconoscimento possa favorire il ricorso ad opportune terapie, arrivando ad includere il “gaming disorder” nelle polizze assicurative sanitarie, tema questo centrale soprattutto negli Usa. I VIDEOGIOCHI
Questa dipendenza è caratterizzata da un controllo compromesso sul gioco, che si manifesta con una crescente priorità data al giocare su altre attività, nella misura in cui il gioco ha la precedenza su altri interessi ed attività quotidiane. E si manifesta anche in una escalation dell’atto del gioco, nonostante l’insorgenza di conseguenze negative. Per arrivare ad una diagnosi, il modello di comportamento deve essere sufficientemente severo da risultare una compromissione significativa in ambito personale, familiare, sociale, educativo, lavorativo o di altre aree importanti del funzionamento, e dovrebbe essere evidente per almeno dodici mesi. Il periodo di tempo può essere inferiore nel caso in cui i requisiti diagnostici vengano soddisfatti e i sintomi siano gravi. I SINTOMI
Le avvisaglie di questo tipo di disturbo sono molteplici. Anzitutto si possono manifestare stati d’ansia e depressione reattiva. Secondo il dottor Cherubino Di Lorenzo, neurologo presso il Centro Cefalee dell’Istituto Neurotraumatologico Italiano (Ini), «I videogiochi stimolano i circuiti di quello che in gergo viene chiamato reward, vale a dire della ricompensa. L’atto del concentrarsi
STANDARD
Cos’è l’Icd
La Classificazione Internazionale delle Malattie (International Classification of Diseases) è uno standard di classificazione delle malattie e dei problemi correlati, che viene stilata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e rappresenta un valido strumento per gli studi statistici ed epidemiologici. Questa classificazione viene considerata la base per l’identificazione delle tendenze e delle statistiche sanitarie a livello globale e rappresenta lo standard internazionale per la segnalazione di malattie e condizioni di salute. È uno strumento che viene utilizzato dai medici di tutto il mondo per diagnosticare le condizioni. L’inclusione di un disturbo nell’Icd è una considerazione di cui i Paesi prendono atto quando pianificano strategie di salute pubblica e serve per monitorare le tendenze dei disturbi.
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in questi giochi monotoni e ripetitivi, spesso con musiche ipnotiche e stimolazioni luminose intermittenti, provoca un senso di alienazione nei ragazzi, che riescono ad ottenere delle micro-ricompense che generano la dipendenza. Lo stesso meccanismo porta a generare frustrazione nel momento in cui non si ottiene la vittoria». Tutto ciò porta a scatenare anche dei problemi organici in quanto, spesso, giovani affetti da questa dipendenza non mangiano, non bevono e non dormono per giocare. «A volte si arriva anche a complicanze neurologiche - afferma il dottor Di Lorenzo -. Si sono verificati infatti casi di crisi epilettiche indotte dalla stimolazione luminosa e dalla deprivazione di sonno a cui queste persone erano esposte». Tra i sintomi c’è anche la cefalea. I NUMERI
Questa importante presa di posizione dell’Organizzazione
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«L’ATTO DEL CONCENTRARSI IN QUESTI GIOCHI MONOTONI E RIPETITIVI, SPESSO CON MUSICHE IPNOTICHE E STIMOLAZIONI LUMINOSE INTERMITTENTI, PROVOCA UN SENSO DI ALIENAZIONE NEI RAGAZZI, CHE RIESCONO AD OTTENERE DELLE MICRO-RICOMPENSE CHE GENERANO LA DIPENDENZA»
Mondiale della Sanità, potrebbe anche influenzare chi produce i videogiochi, spingendoli a pensare alle conseguenze che questi potrebbero avere sui ragazzi e ad agire in maniera preventiva. Sebbene il disturbo del gioco interessi solo una piccola parte delle persone che si dedicano ai videogames, è importante sottolineare però che tutti i giocatori dovrebbero essere attenti alla quantità di tempo che dedicano a questo hobby, in particolare quando si cominciano ad escludere altre attività quotidiane e a compromettere le relazioni sociali. In Italia, secondo la ricerca Espad 2018, sarebbero 270mila i ragazzi che nei confronti di Internet hanno un comportamento “a rischio dipendenza”. L’APPUNTAMENTO
L’International Classification of Diseases è composto da circa 55mila voci e rappresenta un linguaggio comune a disposizione degli operatori sanitari, consentendo loro di condividere informazioni mediche. L’undicesima versione dell’Icd sarà presentata all’Assemblea Mondiale della Sanità nel maggio 2019 per essere adottata dagli Stati membri, ed entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2022.
DISINTOSSICAZIONE DIGITALE: COME FUNZIONA
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Digital Detox vuol dire spegnere completamente smartphone, tablet e pc e concedersi una pausa dal mondo digitale. Rimanere disconnessi per un po’ aiuta a ricaricare le batterie e a riprendere con più energie vedendo la realtà da una nuova prospettiva Sul sito www.digitaldetox.it si possono trovare interessanti spunti su come disintossicarsi dalla tecnologia. A partire dal mattino: l’imperativo è svegliarsi e non prendere il telefono per almeno un’ora, perché leggere mail di lavoro e notifiche porta ad alzarsi dal letto già carichi di stress. Non usare il telefono a tavola, meglio concentrarsi su ciò che si sta mangiando. Mai tenere il telefono sul comodino: quando si va a letto vuol dire che è arrivato il momento di attivare la modalità “off”. Dare un limite ai Social e programmare la vita analogica, soprattutto nel weekend, facendo passeggiate, visitando posti nuovi, etc., ma guai a postare foto del piatto che si sta mangiando o caricare la foto di un posto suggestivo: i racconti sono rimandati al ritorno, di persona. Per saperne di più è possibile consultare il sito della World Health Organization (www.who.int), sotto la voce “Gaming Disorder”.
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Lo scorso luglio è stato approvato il Decreto Dignità composto da quattro punti, l’ultimo dei quali vieta proprio la pubblicità diretta o indiretta sul gioco d’azzardo
TROPPO ALTA LA FEBBRE DEL GIOCO di Anna Maria Melloni Centro Studi 50&Più SECONDO UN’INDAGINE DEL CNR SAREBBERO 400MILA I GIOCATORI PROBLEMATICI IN ITALIA, OVVERO L’1,6% DEI GIOCATORI TOTALI. Il gioco d’azzardo patologico (Gap), definito in gergo “ludopatia”, è all’ottavo posto tra le dipendenze degli italiani e si manifesta con un difficile controllo dell’impulso al gioco: così come per la tossicodipendenza o l’alcolismo, infatti, chi ne è affetto non riesce a frenare il proprio desiderio di scommettere. Il giocatore può essere soggetto a distorsioni della realtà che lo portano a pensare che ATTIVO DAL 2017 le probabilità siano a suo favore, Un numero verde per chiedere aiuto che alcune macchine siano sul punPer chi volesse maggiori informazioni sulla dito di “pagare”, può ritenere di aver pendenza da gioco e un aiuto concreto per af“quasi vinto”; può cominciare a sefrontarla, l’Istituto Superiore di Sanità ha attivato guire dei rituali, come giocare solo il numero verde 800.558822.
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IN CRESCITA MEZZO MILIONE A RISCHIO
Over 65 e gioco d’azzardo
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SECONDO LE STATISTICHE, LA LUDOPATIA È UN FENOMENO CHE COLPISCE MAGGIORMENTE I GIOVANI E IN PARTICOLARE GLI UOMINI: IL GIOCATORE “TIPO” SEMBREREBBE ESSERE DI SESSO MASCHILE CON UN’ETÀ TRA I 34 E I 44 ANNI
correnti possono sfociare in problematiche come ansia, depressione, abuso di sostanze e, nei casi più gravi, anche in tentativi di suicidio che compromettono non solo il normale svolgimento delle proprie giornate, ma intaccano anche la sfera familiare e sociale. Secondo le statistiche, la lusu alcune macchine, indossare vestiti fortunati o portare con sé dei portafortuna. Il ludopatico nutre una forte aspettativa di ricompensa e spende una grande quantità di tempo nel gioco: investe ciclicamente nuove somme di denaro nel tentativo di recuperare le perdite, arrivando talvolta ad esaurire le proprie risorse, a indebitarsi e a trascurare i propri impegni. Questi comportamenti ri-
dopatia è un fenomeno che colpisce maggiormente i giovani e, in particolare, gli uomini: il giocatore “tipo” sembrerebbe essere di sesso maschile con un’età tra i 34 e i 44 anni. L’età cala, e scende al di sotto dei 34 anni, se si considerano i casinò online. Qui i giocatori sono attratti dalla semplicità di accesso, dalla vastità di proposte e dall’opportunità di trovare sempre una “postazione” libera. Poter giocare in ogni momento e in ogni luogo è un aspetto fondamentale: chi gioca può farlo lontano da sguardi indiscreti, sottraendosi al giudizio altrui. Sono circa »
Il gioco d’azzardo risulta in aumento anche tra gli anziani: sono circa 12 milioni gli over 65 in Italia e la fascia compresa tra i 65 e i 75 anni sembrerebbe maggiormente esposta ai rischi del gioco patologico (Fipac Confesercenti). Su 1.700.000 anziani che giocano, 500mila risultano patologici. Le somme spese complessivamente da questa fascia della popolazione si aggirano sui 5,5 miliardi l’anno, oscillando tra i 100 euro al mese investiti dai giocatori non patologici e i 400 di chi viene considerato “malato”. I risultati di uno studio svolto dall’Istituto australiano di Queensland mettono in luce come i pericoli del gioco d’azzardo patologico sembrino essere direttamente proporzionali all’età: più gli anni aumentano, più diventa probabile il rischio di cadere nella ludopatia. L’invecchiamento sembrerebbe incidere sul self-control dando luogo a potenziali problematiche legate al gioco. Un’indagine svolta in Veneto, dove si riscontra il più alto rischio di dipendenza patologica del Nord Italia, si allinea ai dati della ricerca australiana evidenziando che il 12% dei giocatori d’azzardo over 65 è ad alto rischio di ludopatia. Ciò che spingerebbe gli anziani a giocare sarebbe la ricerca di una migliore condizione economica e di nuove opportunità di socializzazione per chi si reca in sale slot, bar e tabaccherie.
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3 milioni gli italiani appassionati di gioco onliSEGNALI INEQUIVOCABILI ne: al primo poCome riconoscere il problema Per i familiari di un ludopatico non è facile sto tra le prefericonoscere il problema, ma alcuni cambiarenze troviamo i menti si manifestano frequentemente in quecasinò games, sti casi. I problemi economici sono il primo seguiti dalle campanello d’allarme: le entrate della famiglia scommesse e dal rimangono invariate, ma inspiegabilmente i poker online. La debiti continuano ad accumularsi. Questo spesa dei giocaaspetto compromette l’umore del soggetto tori online nel e i suoi comportamenti. La ludopatia implica 2017 è stata di anche la trascuratezza delle responsabilità, 723 milioni di un’inspiegabile aggressività quando si parla euro contro i 579 di denaro, un temperamento irritabile e sulla registrati nel difensiva fino a raggiungere mutamenti relativi al sonno e al cibo. Nei casi più gravi, i soggetti 2016. patologici, schiacciati dal peso dei debiti, In Italia la cura trovano soluzione scappando di casa e nadi queste dipenscondendosi dalla propria famiglia. denze ha origini piuttosto recenti: esistono servizi pubblici come il Sert PER SAPERNE DI PIÙ (Servizi per le TossicodiGIOCATORI ANONIMI pendenze) e il Serd (Ser(WWW.GIOCATORIANONIMI.ORG) vizio per le Dipendenze E GAM-ANON (WWW.GAMANONITALIA.ORG) patologiche) che si occuSONO DUE ASSOCIAZIONI pano del sostegno e della CHE OFFRONO SUPPORTO riabilitazione dei soggetti A CHI È COLPITO DA LUDOPATIA colpiti. Spesso chi si rivolge a questi centri non lo fa per smettere di giocare, ma per tentare di risolvere i problemi sociali e interpersonali che nascono successivamente alle perdite economiche. In Emilia Romagna è stato
IN FAMIGLIA
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diffuso il marchio “Slot Free Er” con il coinvolgimento dei comuni e degli esercizi commerciali (come bar e tabaccherie) per ridurre slot machine e postazioni di gioco online su tutto il territorio: si tratta di una vetrofania che gli esercenti possono esporre manifestando la volontà di non installare totem di gioco e di dismettere quelli già in uso. Tra le amministrazioni della regione impegnate in questa battaglia, Parma vanta un progetto di collaborazione tra l’Ausl e il Comune per combattere il gioco d’azzardo patologico: un aspetto rivoluzionario di questa iniziativa è quello di eliminare le occasioni di gioco dalle zone residenziali, trasferendo le sale scommesse fuori dall’area urbana. Inoltre, a seguito di un’intensa opera d’informazione relativa al tema, è stato avviato un concorso aperto agli istituti scolastici per la realizzazione di audiovisivi, fotografie e slogan da impiegare nelle campagne pubblicitarie. Il tema del gioco e delle scommesse risulta sensibile
su tutto il territorio nazionale: sono circa 12mila gli italiani in cura presso i centri Ausl, seguiti da équipe specializzate di medici, psicologi, educatori ed infermieri che attuano un piano di riabilitazione psicologica che spesso coinvolge anche i familiari. Giocatori Anonimi (www.giocatorianonimi.org) e Gam-Anon (www.gamanonitalia.org) sono due associazioni che offrono supporto a chi è colpito da ludopatia: si tratta di uomini e donne che condividono la propria esperienza e si sostengono a vicenda nell’affrontare la dipendenza. Se da un lato la ludopatia è riconosciuta come una grave patologia contro cui combattere, dall’altro il mercato del gioco d’azzardo non conosce crisi: negli ultimi vent’anni, la raccolta complessiva è passata da 20 a circa 96 miliardi di euro. La Legge 96/2017 prevede un aumento della tassazione in questo settore e ciò accresce la speranza che vengano disincentivate le occasioni di gioco e se ne riducano i rischi.
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ARTE E COLORI
CONTRO LO SMOG Si chiama “Hunting Pollution” ed è un bellismando gli agenti inquinanti - ossidi di azoto simo murales realizzato sulle facciate di un e zolfo, benzene, formaldeide e monossido di palazzo di Roma. Fin qui carbonio - in sali minerali nulla di eccezionale, se assolutamente innocui. UN PALAZZO, PENNELLI E TINTE PER COMBATTERE non fosse per il fatto che è L’autore di “Hunting PolL’INQUINAMENTO. anche il più grande muralution” è Federico Massa, È QUESTO LO SCOPO les “green” d’Europa, ed in arte Iena Cruz, un artiCHE UN ARTISTA MILANESE HA VOLUTO RAGGIUNGERE è in grado di depurare l’asta milanese stabilitosi a DIPINGENDO LE FACCIATE ria dall’88% dell’inquinaNew York sette anni fa. DI UN CONDOMINIO ROMANO CON UNA SPECIALE VERNICE mento presente. Un risulAffermato nel panorama di Damiano Galeotti tato possibile grazie ad internazionale, è da semuna particolare eco-pittura pre attentissimo ai temi i cui ingredienti “salva-ambiente” sono costiambientali, tant’è che le sue opere artistiche tuiti da vernice in polvere, acqua e biossido di sono divenute strumento per raccontare e titanio, un composto chimico che si attiva sia contribuire a “ridurre” le conseguenze delcon la luce naturale che artificiale, trasforl’inquinamento.
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scienze SALUTE PREVENZIONE STAR BENE TECNOLOGIA
Vengono prima schedati e poi ascoltati. E invece vorrebbero che il dottore spegnesse il pc e li guardasse negli occhi. Nel rapporto tra medico e paziente il computer è ormai diventato sempre più il terzo incomodo __SALUTE__
DOTTORE, MI ASCOLTI UN MOMENTO! di Giovanna Dall’Ongaro GLI OCCHI SI STACCANO DALLO SCHERMO SOLO PER POCHI SECONDI, GIUSTO IL TEMPO DI GUARDARE I RISULTATI DELLE ULTIME ANALISI. Poi comincia il meticoloso inserimento dei dati e l’attenzione è tutta rivolta alla tastiera del computer. Difficile distinguere i primi cinque, dieci minuti di una visita medica dalla denuncia di un furto in questura: da una parte della scrivania c’è una persona che racconta i fatti, dall’altra ce n’è una che, con maggiore o minore dimestichezza, riporta le informazioni su un file, accertandosi di non trascurare alcun dettaglio e di non commettere errori nella di-
gitazione. Il pc si è oramai imposto nella relazione medico-paziente diventando sempre più un terzo incomodo. Certamente alcuni vantaggi sono innegabili: la presenza del computer negli studi medici permette di mantenere sempre aggiornate le cartelle cliniche dei pazienti, facilitando il monitoraggio della loro salute. Ma quel è il prezzo da pagare? Sono in molti, sia medici che pazienti, a sostenere che la macchina renda il rapporto tra i due componenti della coppia meno umano. L’impatto delle nuove tecnologie nella relazione di cura comincia da qualche tempo a essere oggetto di studi scientifici.
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Da un’indagine dell’Anderson Cancer Center di Houston è emerso, per esempio, che il 72% dei pazienti avrebbe voluto chiedere al proprio medico di spegnere il computer per essere guardato negli occhi. Almeno durante la prima visita, quella più delicata in cui dovrebbe scattare il fondamentale rapporto di fiducia, il contatto visivo con la persona a cui si affida il proprio destino è ritenuto anco-
+ IN UN PROSSIMO FUTURO I ROBOT MANDERANNO IN PENSIONE I MEDICI IN CARNE E OSSA?NO, NON SONO INFATTI CAPACI DI PROVARE EMPATIA. GLI UOMINI SONO INSOSTITUIBILI
Tecnologia sì. Empatia anche
La tecnologia in sé non va condannata - la sua utilità è innegabile -, a patto che questa non crei distanze sotto l’aspetto umano. Per un paziente, infatti, è fondamentale instaurare un rapporto diretto con il proprio medico che, anche con un solo sguardo, può rassicurare e incoraggiare
ra insostituibile. I 120 pazienti coinvolti nell’indagine sono stati invitati a vedere due filmati: il protagonista del primo era un medico vecchia maniera che annotava i sintomi del paziente su un blocchetto di carta con una penna, quello del secondo filmato era un dottore più moderno, munito di tablet o pc. Ebbene, il primo è stato giudicato più empatico, compassionevole e comunicativo. «È importante che durante le interazioni con i propri pazienti i clinici comprendano l’importanza del contatto oculare, del tono della voce, della regolazione della distanza fisica che pongono rispetto a loro anche seduti al lato opposto della scrivania, delle azioni motorie, anche automatiche e necessarie, prendere o non prendere appunti durante il colloquio, su carta o su pc, che possono rinforzare o indebolire, a seconda del tipo di persona e paziente che siede dall’altra parte, la qualità e la forza dei processi verbali e non verbali costitutivi dell’alleanza terapeutica», ha detto Liuva Capezzani, psicologa, psicoterapeuta e psico-oncologa, curatrice del libro La relazione di cura medico-paziente.
FIDARSI DEI MEDICI...
...OPPURE DEL WEB?
La maggior parte degli italiani crede nell’autorevolezza e nella competenza del proprio medico. E si fida delle diagnosi e delle terapie proposte. È quanto emerge dall’indagine del Censis Il medico pilastro del buon Servizio Sanitario.
Un italiano su tre cerca sul Web notizie su come prevenire e “curare” i tumori con la dieta. Seguono ricerche sulle terapie alternative. È la preoccupante conclusione di un rapporto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom).
«LE ANALISI? ME LE MANDI CON WHATSAPP»
«Mi mandi pure su WhatsApp il risultato degli esami». È l’invito che sempre più medici rivolgono ai propri assistiti, come dimostra una recente indagine dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano. Il 42% dei medici utilizza l’applicazione per comunicare con i propri pazienti e il 29% che non lo fa ancora ha intenzione di servirsene in futuro. «I medici sono sempre più attenti alle nuove tecnologie e sono consapevoli che sarebbe anacronistico non impiegarle anche nella comunicazione con i pazienti», ha dichiarato Agostino Paoletta, direttore di Endocrinologia Ulss 6 Euganea Padova.
Il rischio è che i medici siano soffocati da pazienti che prendono troppa confidenza
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Cosa c’è ancora da sapere (Linea edizioni). Bisogna liberarsi dei computer? Non è necessario, basta usarli nel modo giusto. «L’eccessivo ricorso alle nuove tecnologie in medicina, senza cura della relazione durante i primi colloqui esplorativi e diagnostici, rischia infatti - prosegue Capezzani - di spersonalizzare l’indagine clinica stessa e di creare un distacco poco auspicabile tra medico e paziente. Le persone che devono prendere decisioni serie, ricevere consigli, intraprendere un impegnativo percorso terapeutico hanno un gran bisogno di sapere che chi le ha in cura si preoccupa per loro nel modo che per loro è più adatto, rispetto ai bisogni tipici della persona e della persona che ha una malattia da curare». L’empatia, lo hanno dimostrato numerosi studi, è un elemento fondamentale per il successo delle terapie e, come spiega Capezzani, fa bene tanto ai pazienti, quanto ai medici e, in ultima istanza, anche al sistema sanitario. «Pazienti soddisfatti di una comunicazione personalizzata con chi li cura restituiranno a loro volta ai medici maggiore soddisfazione, meno stress sul la-
voro e una riduzione del burnout - spiega Capezzani -. Inoltre, una stretta alleanza tra medici e pazienti riduce la durata della degenza ospedaliera e di conseguenza dei costi per il sistema sanitario». Ma a complicare la relazione tra medico e paziente c’è, oltre al computer, anche Internet. «Oggigiorno - prosegue Capezzani assistiamo sempre più a pazienti che arrivano dal medico con una diagnosi già effettuata dal “dottor Google”. Gli effetti di queste iniziative dipendono molto dal modo in cui il dottore reagirà di fronte alla decisione dei pazienti di aver cercato altrove informazioni sulla propria condizione di salute. Se il medico si mostrerà curioso ma non giudicante, disposto ad accogliere e legittimare il desiderio del paziente di fare ricerche in autonomia, disposto anche a dedicare del tempo a commentare con autorevolezza le notizie riportate dal paziente valutandone la maggiore o minore affidabilità, il paziente si affiderà di più e più a lungo a quel dottore. Se invece il medico si sentirà sfidato dal tentativo del paziente di ottenere una diagnosi in autonomia e interpre-
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PRO & CONTRO
Dottore, per favore, a me gli occhi! «Anche il diffondersi dell’informatica in sanità, pur consentendo una raccolta sistematica dei dati e un rapido accesso alle informazioni sulla storia clinica dei pazienti, ha il rischio, evidenziato da molti malati, che gli occhi e l’attenzione del clinico siano rivolti allo schermo del computer più che al volto della persona che sta di fronte, e che il colloquio si trasformi in un succedersi preordinato di domande, una schematica procedura guidata dai programmi informatici, vissuta come un dovuto adempimento anziché una partecipata relazione di cura». (Tratto da La relazione di cura medico-paziente. Cosa c’è ancora da sapere, a cura di Liuva Capezzani, Linea edizioni).
terà quel gesto come una mancanza di fiducia nella sua autorevolezza e competenza, allora la relazione sarà seriamente compromessa con il rischio che il paziente abbandoni medico e cura». Mentre noi in questa sede discutiamo sulle conseguenze che un computer e un tablet maneggiati da un medico hanno nella relazione di cura, vale la pena ricordare che la faccenda si complica ancora di più se si prende in considerazione l’ingresso in medicina dei sistemi di intelligenza artificiale, macchine capaci di fare diagnosi e prognosi precise e di tenersi costantemente aggiornate sugli sviluppi della scienza. Recentemente una rivista autorevole come il British Medical Journal arriva a chiedersi addirittura se queste tecnologie più complesse renderanno in futuro obsoleti i medici in carne e ossa. Vanessa Rampton, del McGill Institute for Health and Social Policy di Montréal in Canada, e Giatgen A. Spinas, professore emerito dell’University Hospital di Zurigo, sono convinti che i medici non saranno mai sostituiti dai robot. La ragione è sempre la stessa: «Solo gli uomini - scrivono i due autori - possono infatti rapportarsi con il paziente come con un proprio simile e possono acquisire una conoscenza olistica della malattia in base al racconto della sua vita. Tale conoscenza implica ideali come la fiducia, il rispetto, il coraggio e la responsabilità che non sono facilmente accessibili alle macchine».
TECNOLOGIA E SANITÀ
Un ROBOT per amico Occhioni neri che ti fissano innocenti, sorriso aiuto se riscontra nel nostro comportamento simpatico che mette allegria, una voce dal qualche anomalia. Questo umanoide - che è tono cordiale. Il suo compito è quello di far il perfezionamento di Pepper, un robot giapcompagnia alle persone, di ponese - a partire da febentrare in sintonia con loro braio entrerà nelle case di UN ROBOT CHE ADEGUA e controllare che tutto pro40 pazienti, in parte affetti IL PROPRIO COMPORTAMENTO ceda per il meglio. È il robot dal morbo di Alzheimer, ALLA PERSONA CHE HA DI FRONTE, realizzato dai ricercatori e presterà loro assistenza NON È PIÙ FANTASCIENZA dell’Università Federico II ma con un’abilità in più. MA REALTÀ. ED È GIÀ PRONTO AD ASSISTERE PERSONE di Napoli, il “coinquilino“ Si sta studiando, infatti, la CON PARTICOLARI NECESSITÀ del futuro, colui che sorvepossibilità di “adeguare il di Lavinia Viti glierà con discrezione la suo comportamento a chi nostra vita, salute compregli sta di fronte” adattansa, che ci farà compagnia nelle serate di solidolo a particolari esigenze. E ciò è tanto più tudine, senza essere invadente, che ci ricorderà importante se si tratta di pazienti che necesdi prendere le medicine e ci inviterà a chiedere sitano di un’assistenza complessa.
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__SCIENZE PREVENZIONE__
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CATTIVE ABITUDINI
UMANITÀ SEDUTA
Perché non ci si muove?
Una regolare attività aerobica sarebbe l’ideale per mantenersi in salute, ma anche passeggiare ogni giorno può incidere positivamente
UN NO DECISO ALLA SEDENTARIETÀ a cura di Fondazione Umberto Veronesi
L’inattività fisica costa cara alla salute. Secondo l’Oms, nel mondo un adulto su 4 è fisicamente poco attivo. Nei Paesi ad alto reddito il 26% degli uomini e il 35% delle donne non si muove abbastanza. I motivi? Lavori, passatempi e spostamenti sono sempre più sedentari, ma anche fattori su cui pesano le differenze socio-economiche nelle nostre aree urbane: la paura di violenza o di aggressioni, il traffico intenso, l’inquinamento dell’aria, la mancanza di strutture sportive, parchi, aree verdi o percorsi pedonali.
«SE FOSSIMO IN GRADO DI FORNIRE A CIASCUNO LA GIUSTA DOSE DI NUTRIMENTO ED ESERCIZIO FISICO, NÉ IN DIFETTO NÉ IN ECCESSO, AVREMMO TROVATO LA STRADA PER LA SALUTE». Così diceva Ippocrate oltre 2.400 anni fa. Già allora, dunque, il movimento veniva immaginato come medicina vera e propria, da prescrivere e da prendere nella giusta misura e con regolarità. Oggi la scienza conferma che è uno fra gli strumenti di salute più efficaci e più a buon mercato di cui tutti possiamo disporre. L’ATTIVITÀ FISICA
Un’attività fisica adeguata, in-
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fatti, migliora la funzionalità di muscoli, ossa, cuore e polmoni; aiuta a controllare il peso corporeo; concorre a sostenere il tono dell’umore; riduce il rischio di molte malattie come l’ipertensione, il diabete, l’ictus, l’infarto e anche di diverse forme di cancro. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, conta ogni movimento corporeo prodotto dall’apparato muscoloscheletrico che comporti un dispendio di energia. Non soltanto l’esercizio fisico (un’attività fisica pianificata e strutturata) ma, in senso più ampio, anche le attività, moderate o intense, che compiamo nella vita di tutti i giorni
lavorando, giocando o spostandoci. A PASSO SVELTO, CONTRO I TUMORI
Analizzando un numero crescente di studi epidemiologici, è apparso sempre più evidente che il movimento fisico aiuta a ridurre le probabilità di ammalarsi di tumore. Esercizio, dieta equilibrata e peso corporeo nella norma, se combinati, rappresentano la condizione ideale. Ma indipendentemente dalla forma fisica, di per sé l’essere attivi riduce il rischio di tumori del colonretto (anche del 30-40%), del seno e del corpo dell’utero. Inoltre, muoversi aiuta a non
LA STATISTICA SPORT
I più praticati dagli italiani
velocizzare il transito degli alimenti nell’intestino. UN AIUTO ANCHE PER CHI È IN CURA
prendere peso e quindi contribuisce a contrastare altri tumori strettamente connessi al sovrappeso, come quelli del rene, del pancreas e della cistifellea, dell’esofago. COSÌ LO SPORT CI PROTEGGE
In che modo l’attività fisica aiuta a tenere lontano il rischio di una malattia oncologica? C’è ancora molto da capire, ma sappiamo che i tumori sono malattie multifattoriali, cioè sulla cui insorgenza pesano molti elementi combinati: fattori genetici, fattori ambientali e stili di vita. In questo contesto, il contributo dell’attività fisica è migliorare l’ossigenazione dei tessuti e la presenza di elementi protettivi come gli antiossidanti; contribuire a modulare l’azione ormonale e i processi dell’infiammazione; ridurre l’indice glicemico e la percentuale di grasso corporeo; facilitare e
Infine, vale la pena ricordare che ci sono dati molto interessanti sulle donne colpite da un carcinoma della mammella che, grazie allo sport, riducono il rischio di andare incontro a ricadute della malattia. Se non diversamente consigliato dai medici, anche durante le terapie oncologiche il movimento aiuta a migliorare la qualità della vita e a ridurre gli effetti negativi delle terapie, come l’affaticamento, l’isolamento e la depressione. QUALCHE CONSIGLIO PRATICO
Quanta e quale pratica fisica seguire, dunque, se si vuole fare la differenza? Secondo il Codice europeo contro il cancro, vale la regola gene-
rale che più tempo si trascorre in movimento e meglio è; meno si resta seduti, di fronte alla tv o al computer, e meglio è. Ma se si vogliono avere benefici consistenti, il consiglio degli esperti è cercare di praticare per almeno 150 minuti alla settimana un’attività fisica moderata (passeggiare, pedalare in tranquillità, salire le scale, sbrigare lavori domestici, giocare a golf o portare a spasso il cane); oppure (meglio ancora se si riescono a svolgere entrambe) un’attività fisica intensa, con pesi, esercizi aerobici intensi o di resistenza per almeno 75 minuti a settimana. Anche gli anziani e le persone con ridotta mobilità dovrebbero praticare, almeno tre giorni a settimana, un’attività adeguata alla loro condizione, che permetta fra l’altro di migliorare l’equilibrio e limitare il rischio di cadute.
Sono più di 20 milioni, ovvero circa uno su tre, gli italiani che praticano uno o più sport almeno saltuariamente. Si muovono più gli uomini delle donne e più i ragazzi degli adulti: il picco è fra gli 11 e i 14 anni e poi diminuisce con il crescere dell’età. Si dedica allo sport oltre la metà dei laureati e meno del 10% di chi ha un livello di istruzione elementare o nessun titolo di studio. Uomini Calcio, calcetto Sport acquatici e subacquei Atletica leggera, footing, jogging Ginnastica, aerobica, fitness, cultura fisica Sport ciclistici
38,5% 17,6% 16,6%
15,6% 15,2%
Donne Ginnastica, aerobica, fitness, cultura fisica 38,7% Sport acquatici e subacquei 26,1% Atletica leggera, footing, jogging 17,1% Danza, ballo 16,8% Pallavolo 9% I dati relativi ai singoli sport non sono sommabili perché ogni individuo può aver praticato più di uno sport. Fonte: Istat
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__SCIENZE STAR BENE__
Nella cornice di uno stile di vita sano la corretta alimentazione è fondamentale per il benessere cardiovascolare. Lo affermano i cardiologi sulla base degli attuali studi scientifici
LA SALUTE DEL CUORE PASSA PER LA TAVOLA di Paola Stefanucci
OLIO E SALE
CAFFÈ: QUANTO?
L’olio d’oliva è quello da privilegiare. Usato sempre e solo a crudo, 3-4 cucchiai al giorno hanno dimostrato di ridurre il rischio cardiovascolare del 30% circa, grazie alle decine di polifenoli contenuti (le olive devono essere spremute a freddo per garantire tutti i benefici). La quantità di sale da cucina (cloruro di sodio) massima che il nostro corpo può assimilare è di 5 gr al giorno, ossia circa di 2 gr di sodio. La normale assunzione di sodio non dovrebbe superare i 385 mg die.
Nei soggetti in buona salute non vi sono controindicazioni fino a tre caffè al giorno. Sono, addirittura, dimostrati effetti protettivi sull’apparato cardiovascolare prodotti dal caffè, quello decaffeinato compreso. Per chi ha il colesterolo elevato, invece, il caffè ha dimostrato di produrre un suo lieve incremento. Così come per chi soffre di ipertensione arteriosa, dove si assiste ad un lieve rialzo pressorio dopo l’assunzione di caffè.
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NEL BENE E NEL MALE LA NUTRIZIONE INFLUENZA LA SALUTE DEL CUORE. Una maggiore consapevolezza nelle scelte alimentari sarebbe remunerativa in termini umani e sociali, anche perché ridurre la morbilità e la mortalità cardiovascolare resta una sfida prioritaria della Medicina del Terzo Millennio. Ma qual è il cibo gradito al muscolo infaticabile che, battendo nel petto, pompa la vita? Sull’argomento abbiamo “carpito” alcuni consigli a Davide Terranova (nella foto), autore del volume Nutri il tuo cuore (Tecniche nuove), in cui ci rivela l’alimentazione per allontanare il pericolo di infarto cardiaco, ictus cerebrale, ipertensione. In proposito il cardiologo e nutrizionista ha altresì lanciato la rappresentazione multimediale di divulgazione scientifica Lo Spettacolo del Cuore, replicato fino ad oggi in quasi cento teatri italiani
(ingresso libero) e, con il supercuoco Franco Ruggero, il format di educazione alimentare per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, “Cardiochef”, itinerante nei migliori ristoranti italiani. Dottore, stiliamo una lista di cibi “salva-cuore”? Esistono cinque cibi che insieme riducono statisticamente del 99% il rischio di malattie cardiovascolari: i cereali integrali, il pesce azzurro, la frutta secca, i legumi, la verdura (e frutta). Meglio se assemblati in un piatto unico, anticipato dalla verdura che va sempre consumata prima dei pasti principali. Perché sono da preferire i cereali integrali? Perché contengono la vita. Ossia la funzionalità “terapeutica” del chicco intero. Dentro il germe, che viene brutalmente tolto dal chicco raffinato, ci sono decine di nutrienti per il cuore: polifenoli, vitamina E ed altri antiossidanti,
Un piatto costituito da questi ALIMENTI riduce le probabilità di INFARTO CARDIACO del 99%
omega 3, etc. Eliminarlo, vuol dire privarci dei suoi benefici. Il cereale più gradito al cuore? L’avena, senza dubbio. Contiene, infatti, una fibra utile all’apparato cardiovascolare: il beta-glucano. La fibra (almeno 30 grammi al giorno) produce notevoli benefici in generale al nostro corpo. In particolare 3 grammi di ß-glucano contenuto in 60 grammi di avena integrale, hanno dimostrato inequivocabilmente di abbassare le Ldl (cosiddetto erroneamente “colesterolo cattivo”) fino al 20%, i trigliceridi fino al 12% e aumentano le Hdl (lipoproteine “benefiche” che smaltiscono le Ldl in eccesso) fino al 7,5%. Tutto ciò in due o tre fette di pane preparato con farina di avena. Qual è la quantità quotidiana ideale di frutta e verdura?
Secondo l’Oms e secondo tutte le linee guida, la quantità deve essere almeno di 400 gr tra frutta e verdura. Vorrei far notare la parola “almeno”. Le persone si dimenticano di questa precisazione e quando, dopo averlo detto durante le mie convention, chiedo di ripetermi quanto sia la quantità di verdura e frutta al giorno, rispondono tutti semplicemente “400 gr!”. Sono invece “almeno” 400 gr! Davvero l’alcool in quantità moderate è cardioprotettivo? E anche la cioccolata? L’etanolo, sia chiaro, è comunque dannoso per il nostro cuore. Tuttavia i polifenoli - uno su tutti, il resveratrolo - contenuti nell’acino delle uve rosse hanno dimostrato di ridurre il rischio cardiovascolare. Anche la cioccolata, ma solo quella fondente almeno al 75% (quella per cui sono stati fatti i maggiori studi scientifici). Il beneficio apportato dal cacao all’apparato cardiovascolare è dato dall’epicatechina, dalla teobromina e dal potassio, molecole che agiscono sulle cellule endoteliali, quelle cellule che garantiscono il benessere delle arterie e quindi del cuore. Il potassio poi è per definizione un minerale che abbassa la pressione arteriosa (a differenza del calcio e del sodio che invece la innalzano). Infine, il cuore si salva (anche) a tavola? Sì. Lo aveva già compreso Ippocrate, tre secoli avanti Cristo. Il padre della Medicina che sfiorò i cent’anni raccomandava: «Fa che il cibo sia la tua medicina e la tua medicina sia il cibo».
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PRIMA DI SOMMINISTRARE I FARMACI, È NECESSARIO - ANCHE SECONDO LE LINEE GUIDA INTERVENIRE SULLO STILE DI VITA, QUINDI ANCHE SULLA NUTRIZIONE
Frutta secca: 30 gr al giorno
-28% Fonte bibliografica:
Am J Clin Nutr. 2014; 100:278-88
Cereali integrali: 80 gr al giorno
-21% Fonte bibliografica:
AJ. Nutr. 142: 1304-1313
Verdura:
120 gr 2 volte al giorno -20% Fonte bibliografica: J. Nutr. 136: 2588-2593, 2006
Pesce azzurro: 150 gr 2 vl. a settimana
-16% Fonte bibliografica:
Curr Opin Lipidol., 2014
Legumi: 60 gr al giorno
-14% Fonte bibliografica:
Arch Intern Med/Vol 161 Nov. 26, 2001
In AGGIUNTA a questi alimenti, esistono anche dei comprovati benefici per il sistema cardiovascolare dall’assunzione quotidiana di:
-31% Vino rosso: 1/2 bicchieri al giorno -30% Olio Evo: 4 cucchiai al giorno
-16% Tè verde: 3/5 tazze al giorno
-10% Cioccolato fondente: 25-50 gr al giorno
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L’aterosclerosi PRIMA è la causa DEI FARMACI di quasi tutte le malattie cardiovascolari IL CUORE SOTTO ESAME
Sotto il profilo metabolico, il corretto “nutrimento” del cuore, e quindi del sistema cardiovascolare sano, si valuta individuando quegli indicatori, espressione degli eventi fisiopatologici che producono l’aterosclerosi. Tale patologia è la causa di quasi tutte le malattie cardiovascolari. Ma gli esami ematochimici e strumentali per la verifica dello stato generale dell’apparato cardiovascolare e del grado di aterosclerosi non vengono quasi mai prescritti. Eppure sarebbero utili in fase precoce per intervenire e correggere eventuali alterazioni, attraverso l’alimentazione e la nutraceutica, prima di somministrare farmaci. Maggiori info su: www.lospettacolodelcuore.it e www.cardiochef.it FEBBRAIO 2019 I 73
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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI
a cura di Paolo Negrini
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AGIOLOGIA
La storia di ogni santo
Nei calendari, almeno nella tradizione cristiana, ogni giorno è associato ad uno o più nomi di santi, determinando così il “santo del giorno” del quale celebrare la festa. Se volete scoprire o approfondire la sua storia, il sito santodelgiorno.it vi fornirà tutte le informazioni necessarie. A tal proposito, vi ricordo che il 14 febbraio è San Valentino. Auguri a tutti coloro che si vogliono bene.
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STORIA
L’isola della speranza
Ellis Island, un isolotto di fronte a Manhattan, dal 1892 al 1954 è stata il principale punto d’ingresso per gli immigrati negli Stati Uniti. Se pensate che un vostro antenato possa essere andato in America tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, provate a cercarlo. Sul sito in alto a destra c’è un tasto: “Passenger Search”. Cliccandovi si aprirà una toolbar dove inserire nome e cognome di chi cercate.
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MOMENTI DI SVAGO
Relax mentale
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DISPOSITIVI
Quale resistenza dagli agenti esterni?
CODICI DI PROTEZIONE QUANDO ACQUISTIAMO UNO SMARTPHONE O UN DISPOSITIVO INDOSSABILE, spesso leggiamo: “resiste all’acqua”, “impermeabile” o “waterproof”. Queste indicazioni sono sinonimi? C’è una bella differenza tra resistere a qualche goccia di pioggia o ad una immersione. Il dubbio è facilmente risolto se risulta indicato il codice di “certificazione IP”, in genere “IP 67” ed “IP 68”, che definisce il livello di protezione da polveri e liquidi. La sigla “IP” è sempre seguita da due numeri: il primo si riferisce al grado di resistenza alle polveri e la numerazione va da zero (nessuna protezione) a 6 (protezione completa); il secondo indica la resistenza ai liquidi e va da zero (nessuna protezione) ad 8 (resiste ad immersioni nell’acqua dolce anche oltre il metro).
AUDIZIONI ITALIA IN... CANTO Italia in... Canto è il concorso canoro nato con l’obiettivo di valorizzare la cultura del canto e della musica, arricchirne la conoscenza e condividerne la passione. Il concorso intende proporre e giudicare canzoni e brani famosi attraverso l’interpretazione di melodie celebri, eseguite da artisti dilettanti over 50 di tutta Italia. Per candidarsi occorre: aver compiuto 50 anni di età; iscriversi al Concorso (l’iscrizione è gratuita); partecipare alle audizioni interregionali che si svolgono al nord, al centro e al sud (isole comprese) del Paese; raggiungere le semifinali e, se “promossi”, accedere alla finalissima dove saranno decretati i tre vincitori (premiati con il Disco d’oro, d’argento e di bronzo), il vincitore del “Premio della Critica” e il vincitore del “Premio 50&Più”.
REGOLAMENTO
AUDIZIONI
2019
1. Tutti i candidati, dovranno sostenere le audizioni (live) la cui data, luogo e orario saranno comunicati con anticipo via posta elettronica, telefonata e sms. 2. I partecipanti alle audizioni non riceveranno alcun rimborso o compenso; le spese di viaggio sono completamente a carico dei concorrenti. 3. I concorrenti dovranno presentarsi alle audizioni muniti di valido documento d’identità e con la/le base/i musicale/i salvata/e su chiavetta USB. Inoltre le tracce audio devono pervenire 10 giorni prima dell’audizione in formato digitale via mail a: infoeventi@50epiu.it. Consigliamo ai concorrenti di portare comunque la chiavetta alle audizioni.
4. Sono ammessi brani famosi EDITI in italiano. 5. I brani non dovranno avere una durata superiore ai 4’00” (quattro) minuti e dovranno essere eseguiti dal vivo su propria base musicale o con accompagnamento del Maestro di musica. 6. Il Direttore Artistico si avvarrà della collaborazione di una Commissione Musicale, che egli stesso presiederà. La Commissione Musicale è composta da un musicista, un esperto musicale e da un membro dell’Organizzazione. 7. Al termine delle audizioni, la Commissione Musicale sceglierà, a proprio insindacabile giudizio, i cantanti semifinalisti tenendo conto delle capacità interpretative, della voce e dell’originalità delle proposte. 8. I partecipanti che verranno ammessi alle se-
mifinali dovranno essere iscritti a 50&Più e verranno contattati via posta elettronica, telefonata o sms. L’elenco dei concorrenti semifinalisti sarà pubblicato anche sul sito www.italiaincanto.it e sulla pagina Facebook Italia in Canto oltre che sul sito nazionale www.50epiu.it e sulla pagina facebook associativa 50&Più. 9. Le semifinali si svolgeranno indicativamente nel mese di novembre 2019 (date e luogo ancora da definire). Con congruo anticipo ciascun semifinalista riceverà il bando con il Regolamento del Concorso Canoro e i testi delle canzoni con cui partecipare. 10. I semifinalisti saranno valutati da una Commissione Artistica che giudicherà e sceglierà, in modo insindacabile i finalisti che parteciperanno alla 18a edizione della manifestazione canora “Italia in… Canto” 2020.
SCHEDA ISCRIZIONE AUDIZIONI 2019 ITALIA IN… CANTO Cognome ......................................................................................................................
Leggi il regolamento (sopra), compila la scheda con i tuoi dati, indica due canzoni (in lingua italiana) del tuo repertorio e invia tutto a mezzo posta, mail o fax entro e non oltre il 31 marzo 2019 ad uno degli indirizzi sotto indicati.
Nome.............................................................................................................................. Via ........................................................................................ n. ................................... Città........................................................ Cap........... Provincia ..................................... Tel./Fax n. ............................................... Cell. n. ......................................................... E-mail.............................................................................................................................. Socio.............. SI I
NO I
CHIEDE DI PARTECIPARE ALLE AUDIZIONI DEL CONCORSO ITALIA IN... CANTO
2) Canzone _________________________________________ Tonalità ____________ .................................................................. LA FORZA DEGLI ANNI
(Firma)
Consento il trattamento dei dati personali ai soli fini e scopi dell’evento anche per quanto concerne la pubblicazione su internet (www.50epiu.it e pagine collegate) di immagini e video relativi al predetto concorso canoro (art. 96 Legge 633/41). Tali dati potranno su mia richiesta, essere aggiornati o eliminati in qualsiasi momento come previsto dall’art. 7 del D.L. 30.06.2003, n. 196. Come modificato dal D.Lgs n. 101 del 10/08/2018 recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE 2016/679.
Italia in... Canto - 50&Più - dic.18
1) Canzone _________________________________________ Tonalità ____________
50&Più Servizio Eventi Associativi Via del Melangolo, 26 00186 Roma mail: infoeventi@50epiu.it fax: 06.6872597 Verrai contattato dalla segreteria del Concorso per partecipare alle audizioni che si terranno in varie regioni d’Italia.
spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA
SOLIDARIETÀ DALLE 50&PIÙ PROVINCIALI
La raccolta fondi a Udine. INIZIATIVE
Il valore degli altri La solidarietà non è solo una splendida parola che suscita speranza, ma deve essere anche qualcosa di molto concreto, e quando lo è può avere un effetto moltiplicatore. La solidarietà vissuta nei fatti è una delle missioni dell’Associazione 50&Più nazionale e territoriale. Per questo motivo sono tante le iniziative delle 50&Più provinciali susseguitesi nel corso del 2018 e che proseguiranno con il nuovo anno, a partire dal contributo per il completamento della scuola primaria e materna Don Luigi Giussani in Uganda, un progetto di grande rilevanza sociale, deliberato in occasione dell’ultimo Consiglio e Assemblea Nazionale. Ed è proprio all’insegna
Un contributo per la ricerca a Venezia. Tanta solidarietà a Grosseto.
della solidarietà che è stato salutato il 2018. È il caso, ad esempio, delle 50&Più provinciali di Udine, Vibo Valentia, Venezia, Grosseto. In occasione del pranzo di Natale della 50&Più provinciale di Udine, presieduta da Aldo Sbaiz, è avvenuta una raccolta fondi la cui somma è stata devoluta in parte per la ricerca di Telethon e in parte a favore dei cittadini vittime dell’alluvione dello scorso ottobre che ha pesantemente colpito il Friuli. Il ricavato è stato consegnato nelle mani del sindaco del comune di Ravascletto (nella foto), Ermes Antonio De Crignis, dal presidente Sbaiz e dalla consigliera della Carnia, Sara Zanier Polo (Info: 0432538707). La 50&Più provinciale di Venezia, presieduta da Gian-
nino Gabriel, con il tradizionale annuale scambio di auguri al quale ha partecipato il consiglio direttivo e un folto gruppo di associati, ha devoluto la somma deliberata dal Consiglio direttivo a favore dell’attività di ricerca oncologica infantile della Città della Speranza di Padova Onlus, rappresentata per l’occasione dalla dottoressa Stefania Fochesato. Un gesto di solidarietà per contribuire a salvare giovani vite attraverso la ricerca. Un’iniziativa molto apprezzata dai soci che hanno aderito con ulteriori offerte (Info: 0415316355). Una bella festa di amicizia e di solidarietà anche per la 50&Più provinciale di Grosseto, presieduta da Alfio Baraldi. All’incontro, al quale hanno partecipato oltre 100
Un aiuto all’Aism a Vibo Valentia.
soci, è stata organizzata una raccolta fondi a favore del Comitato per la vita di Grosseto, impegnato da anni nel finanziamento e nel miglioramento delle cure del tumore offerte dalla pubblica assistenza locale. Era presente la presidente Enrica Tognazzi (Info: 0564410703). Cena solidale anche per la 50&Più provinciale di Vibo Valentia, presieduta da Raffaela Caforio Grillo. Organizzata in collaborazione con l’Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, è stata un’occasione preziosa per raccogliere fondi a favore della ricerca su questa malattia che colpisce, secondo i dati dell’Associazione stessa e della sua Fondazione, 114mila persone in Italia. info: 096343485 FEBBRAIO 2019 I 77
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VIBO VALENTIA
Ore 16.30 - Incontro su Il culto di Febbraio San Leoluca Abate, tra Vibo e Corleone; il 13/3 Scienza e fede: la testimonianza di San Giuseppe Moscati; il 3/4 Musica e liturgia. Dalla parte di chi prega e ascolta. info: 096343485
01 Marzo
PADOVA MANIFESTAZIONE
ROMA Serata al Teatro dell’Opera per assistere alla Anna Bolena di Donizetti. L’8/3, in occasione della Festa della Donna, un incontro per celebrare l’importanza della figura femminile. info: 0668891796 www.50epiu.it/roma
08 Marzo
FIRENZE Per la Festa della Donna, visita di Palazzo Strozzi e della mostra Verrocchio, il Maestro di Leonardo. Seguirà pranzo al ristorante Cimatori Trenta. Occorre prenotarsi. info: 0553289924 www.50epiu.it/firenze
MILANO ONORIFICENZA
Tanti esercenti premiati
38 Nuovi Maestri del Commercio
Si è tenuto l’annuale appuntamento dedicato alla premiazione dei Maestri del Commercio. La cerimonia di conferimento della prestigiosa onorificenza è avvenuta presso l’Alexander Palace di Abano Terme alla presenza, oltre al presidente provinciale 50&Più, Carlo Trevisan, ai suoi vice Giampietro Badan e Renzo Capitanio, e al segretario provinciale, Alessandro Marcolin, del presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin, con i vice Franco Pasqualetti ed Ilario Sattin, del sindaco di Abano Terme, Federico Barbierato, del presidente della Camera di Commercio, Antonio Santocono. I neo Maestri, accompagnati dall’autorità politica del comune di appartenenza, sono stati 42. Sono stati premiati con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Giuseppe Bassa, Franco Baù, Mario Berti, Giordano Boffo, Giorgio Calore, Luigi Capobianco, Rodolfo Casini, Giovanni Cuccato, Ivana Fioraso, Mari Fioraso, Otello Gambato, Leonildo Ghion, Belisario Guasti, Tiziano Maniero, Fortunato Marchelle, Maurizio Miolo, Mara Nicoletto, Lucia Obetti, Antonella Rossetto, Rosa Schiavon, Anna Maria Sommella, Giovanni Zaggia, Nerella Zecchin; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Bruna Adami, Luigi Baracco, Roberto Carpanese, Maria Costa, Giancarlo Daniele, Gianni Gardin, Giuseppe Limani, Giuseppe Littamè, Gianni Minozzi, Luigi Mozzato, Sergio Pellegrino, Gianni Ivo Pittarello, Ugo Rampazzo, Ernesto Rizzo, Giorgio Scapoli, Giampaolo Smania, Agnese Toson, Renzo Vecchiato, Carlo Trevisan. Al termine della consegna delle onorificenze, è stato conferito il premio GoldAge a Ines Marangon, presidente della 50&Più provinciale di Padova per diversi anni. info: 049655130 - www.50epiu.it/padova
Presso la Sala Colucci di Palazzo Castiglioni, sede di Unione Confcommercio Milano, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei Maestri del Commercio. A ricevere la prestigiosa onorificenza di 50&Più sono stati 38 imprenditori che operano nel settore del commercio, del turismo e dei servizi della provincia di Milano. Il prestigioso riconoscimento, ideato da 50&Più nel 1975, dà merito agli imprenditori che con passione, dedizione e spirito di sacrificio hanno contribuito a costruire il tessuto socio-economico del territorio e della città di Milano. La cerimonia di premiazione, condotta dal presentatore Cesare Cadeo, si è aperta con il video di saluto del presidente di Unione Confcommercio-lmprese per I’ltalia, Carlo Sangalli, seguito dall’intervento del presidente di 50&Più nazionale e provinciale di Milano, Renato Borghi, che ha sottolineato come i piccoli imprenditori abbiano un ruolo fondamentale nel presidio del territorio. Ha inoltre ricordato il valore, in termini di competenza e professionalità, che il commerciante mette a disposizione della propria clientela, frutto dell’esperienza acquisita nel corso degli anni. Sono intervenuti alla cerimonia i vice presidenti nazionali 50&Più, Brigida Gallinaro e Sebastiano Casu, i quali hanno portato un saluto ai presenti. Momenti di commozione tra il pubblico durante la lettura dei profili degli imprenditori più longevi, che hanno saputo superare grandi difficoltà e che hanno ricevuto l’onorificenza tra i calorosi applausi dei loro cari e degli invitati presenti. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Adriana Brambati, Nicoletta Canali, Lucia De Feo, Marco Antonio Galbiati, Giorgio Rinaldo Moggiani, Marialuisa Musso, Rita Palumbo, Tiziana Pinotti, Antonio Tamma, Clemente Tansi; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Marida Beretta, Rosa Anna Calamita, Franca Carrer, Franco Di Stasi, Donatella Galli, Raffaele Imondi, Vincenzo Lagala, Maurizio Oldani, Osvaldo Polloni, Dino Pozzobon, Domenico Riga; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Maria Elisa Bertoni, Pietro Buscemi, Gianluigi Cattaneo, Silvano Cazzaniga, Matteo Clemente, Maria Paola Costa, Mauro Cremonesi, Rosi Ferraro, Giuseppe Freri, Enrico Fumagalli (alla memoria), Alberto Furiosi, Luigi Giudici, Giovanni Lunghi, Angelo Maconi, Giuseppe Motta, Mario Angelo Siboni, Oreste Vaghi. info: 0276281227 - www.50epiu.it/milano
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LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO
BELLUNO AQUILE DEL COMMERCIO
Un merito alla dedizione e al lavoro In una cornice di festa nel millenario Santuario dei Santi Vittore e Corona in Feltre, la 50&Più provinciale di Belluno ha premiato 58 imprenditori del commercio, turismo e servizi che hanno raggiunto 25, 40 e 50 anni di attività, e consegnato un attestato di Benemerito del Commercio a due imprenditrici con oltre 60 anni di attività commerciale in Longarone: sono Caterina Flippin e Gemma Mazorana. Entrambe hanno affrontato con coraggio e superato anche il disastro del Vajont nell’anno 1963. Tante storie di lavoro e d’impresa. Di fantasia e di coraggio. Di sacrificio e di passione. Di coesione familiare e passaggi generazionali. È stata una giornata intensa e partecipata in cui è stata l’intera provincia di Belluno a essere rappresentata e premiata. Il presidente provinciale 50&Più, Giuseppe Benozzi, ha aperto il proprio intervento con un ringraziamento particolare ai premiati, arrivati da zone particolarmente colpite dai catastrofici eventi atmosferici d’inizio novembre, ma che con caparbietà hanno già saputo ripartire. Paolo Doglioni, presidente provinciale di Confcommercio, ha ricordato come in una provincia dalla difficile orografia ogni negozio rappresenti un caposaldo della vita sociale. Oltre al sindaco di Feltre, Paolo Perenzin, al presidente della provincia di Belluno, Roberto Padrin, e all’onorevole Dario Bond, alla cerimonia è intervenuto il presidente nazionale di 50&Più, Renato Borghi. Nel suo intervento ha richiamato i valori che sono alla base di un’impresa: «Questo premio è un momento di riconoscenza per quello che avete fatto per i vostri paesi, creando occupazione e sviluppo ma soprattutto creando relazioni sociali. E forse mai come in quest’epoca, caratterizzata da grande velocità, c’è bisogno di relazioni sociali». Il presidente 50&Più, Giuseppe Benozzi, ha anche richiamato con forza la necessità di «rafforzare, accrescere e qualificare le reti di protezione e sostegno sociale, mettendo al centro delle politiche e dei servizi anche le esigenze della persona anziana che in un momento come questo, forse il più difficile dal dopoguerra, chiede con forza di “esserci” con un impegno sociale ricco di valori e di esperienza».
Sono state premiate con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Corrado Bartolini, Bruno Canal, Angela De Min, Dorina Mores, Mirella Sacchet, Giuseppe Sacchet, Artemio Tollardo; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Gian Ugo Bacchetti, Primo Casanova Fuga, Anna Maria Cassol, Ornella Cimolai, Rosangela Da Roit, Andrea Dal Pont, Alba De Zorzi, Lino Del Favero, Angiolina Fabbro, Idelma Faoro, Chineto Faoro, Viviana Lotto, Rosella Lotto, Teresina Menegus, Carla Mezzavilla, Giovanna Olivotto, Anna Pia Orzes, Bruno Rampazzo, Roberto Schena, Pietro Giorgio Schizzi, Enzo Giovanni Sponga, Lucia Sposato, Giuliana Taverna; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Teresa Balbinot, Elena Bertelle, Giorgio Bonanni, Dino Campagnolo, Silvano Cascella, Bettino Dalla Gasperina, Iolanda Davere, Guglielmina De Demo, Maria Luisa De Fanti, Giovanni De Filippo Roia, Antonio Della Putta, Maria Rosa Deon, Giorgio Durighello, Dino Fabbro, Luigino Gerlin, Dino Merlin, Valente Mussoi, Lina Orzes, Gianni Pezzè, Fulvio Puicher Soravia, Mirella Reolon, Maria Rigo, Luigi Rumor, Maria Tonet, Mario Tonon, Luigi Tonon. info: 0437215264
Argentina Telefono Buenos Aires 0054 1148135013 La Plata 1555 0054 2214242331 Villa Bosch 0054 1135019361 Australia Telefono Perth 0061 864680197 Belgio Telefono Bruxelles 0032 25341527 Brasile Telefono Florianopolis 0055 4832222513 San Paolo 0055 1132591806 Porto Alegre 0055 5130222720 Canada Telefono Burnaby 001 6042942023 Hamilton 001 9053184488 Woodbridge 001 9052661866 Montreal Riv. des Prairies 001 5144946902 Montreal S. Leonard 001 5142525041 Montreal Ville Lasalle 001 5146675592 Ottawa 001 6132325689 St. Catharines 001 9056466555 Toronto 001 4166523759 Germania Telefono Mettmann 0049 21045089160 Moldavia Telefono Chisinau 00373 22855600 Svizzera Telefono Ginevra 0041 223214535 Uruguay Telefono Montevideo 0059 825076416 USA Telefono Fort Lauderdale 001 9546300086
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CASERTA INCONTRI
VICENZA PREMIAZIONE
Una visita gradita
I “Maestri” di Asiago
Il sindaco di Caserta, Carlo Marino, accompagnato dal consigliere Pasquale Antonucci, ha fatto visita alla sede della 50&Più provinciale di Caserta. La presidente Maria Pia Ciannarella, artefice della visita, ha accompagnato il sindaco nella visita dei locali e illustrato l’attività della 50&Più nazionale e le iniziative della 50&Più casertana sul territorio. All’incontro ha partecipato un nutrito gruppo di soci che, con l’occasione, ha posto alcuni quesiti al Primo cittadino. Nel rispondere il Sindaco ha anche invitato la 50&Più ad una collaborazione sulla politica culturale del Comune, in modo da interagire in più concreti spazi di interlocuzione e riflessione, promettendo di tornare periodicamente per affrontare alcune problematiche della città. info: 0823326453 www.50epiu.it/caserta
Alla presenza delle Autorità Amministrative dell’Altopiano di Asiago, si è tenuta la cerimonia di consegna delle onorificenze di Maestro del Commercio a 14 titolari e collaboratori del terziario. Il presidente della 50&Più provinciale di Vicenza, Fiorenzo Marcato, nel suo intervento ha ricordato come, anche nelle zone turistiche, il commercio abbia rappresentato un ruolo importante non solo per dare soddisfazione alle persone che frequentano quelle zone, in particolare nei mesi invernali ed estivi, ma anche alla popolazione sita nelle contrade o in zone disagiate del territorio. «I maestri che oggi premiamo - ha aggiunto - sono riconosciuti per la loro operosità, per il loro altruismo, per la loro partecipazione alla vita sociale, per il loro contributo al benessere delle persone». Ha anche sottolineato come esista fra loro una straordinaria tenacia ricordando la signora Ada Frigo, di 96 anni, premiata con l’Aquila di Diamante per 81 anni di attività. Al termine della cerimonia delle Aquile del Commercio, ci sono stati anche altri due momenti significativi con la consegna di un attestato di merito a Rosalia Vescovi, erede in un’attività iniziata 100 anni fa, e di un attestato di “Benemerito del Commercio” a Giancarlo Stella, anche per i suoi precedenti di presidente
SALERNO BENESSERE
della delegazione Ascom di Asiago. Alla cerimonia è intervenuto il direttore della Confcommercio, Ernesto Boschiero, che ha ricordato le innumerevoli iniziative programmate per dare soddisfazione agli imprenditori del terziario in questo particolare e difficile momento della vita economica. È seguito un momento conviviale con la partecipazione anche di altri associati 50&Più coinvolti dalla consigliera, Giannamaria Ceoloni Vescovi e dal segretario mandamentale, Enzo Benetti. Sono stati premiati con: Aquile d’Argento (25 anni di attività): Ornella Tovo, Maurizio Tumolero; con l’Aquila d’oro (40 anni di attività): Enzo Stella, Verderio Gheller, Enzo Magnabosco; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Pietro Bonomo, Giuseppe Costa, Ada Frigo, Fernando Innocentin, Nadia Passuello, Iole Finco, Lucia Predebon, Caterina Franzan, Miriam Spiller. info: 0444964300 www.50epiu.it/vicenza
MANTOVA VISITE GUIDATE
L’olio extravergine di oliva
Arte e luoghi di culto
Metti una sera con un esperto di olio extravergine di oliva. È andata così per un gruppo di soci 50&Più che ha partecipato all’iniziativa organizzata dalla 50&Più provinciale di Salerno. A relazionare sui segreti e benefici dell’olio extravergine d’oliva, ingrediente prezioso della Dieta Mediterranea, il dottor Vittorio Valletta. L’incontro ha avuto l’obiettivo di valorizzare un prodotto di assoluta eccellenza del Salernitano, la cui degustazione ne ha confermato la qualità e ha soddisfatto i palati più raffinati. info: 089227600 - www.50epiu.it/salerno
Un nutrito gruppo di soci della 50&Più di Mantova ha partecipato alla visita guidata alla mostra dedicata a Marc Chagall dal titolo Come nella pittura così nella Poesia, presso il Palazzo della Regione di Mantova. Il gruppo, inoltre, ha visitato la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica della città. La visita ha aperto la strada per futuri incontri alla scoperta dei numerosi luoghi di culto del territorio. info: 0376288505
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UNIVERSITÀ LECCE
UNIVERSITÀ LUCCA
Al via il IX Anno Accademico
Nasce “My50&Più”
Con una lectio magistralis sugli innumerevoli effetti benefici che la musica ha sul cervello, e dunque sulla salute, il noto neurochirurgo salentino, Antonio Montinaro, ha ufficialmente dato inizio al nuovo Anno Accademico dell’Università 50&Più Lecce, giunta al suo IX anno di attività culturali. «L’inaugurazione di un nuovo anno ricco di iniziative culturali e sociali è per tutti noi la conferma che la 50&Più provinciale di Lecce è attiva e in costante crescita». Con queste parole il presidente, Antonio Martino, ha salutato tutti i soci e i simpatizzanti che hanno partecipato all’evento annuale di inaugurazione delle attività dell’Università 50&Più provinciale di Lecce, evento che si è svolto nel sontuoso salone conferenze dello storico Istituto Marcelline. «Teatro e Musica rappresentano ormai il fiore all’occhiello della nostra Università», ha affermato la coordinatrice dei corsi, Beatrice Ciannamea. «Ogni anno i soci che fanno parte del gruppo teatrale e del Coro dell’Associazione, durante il consueto saggio finale, danno una testimonianza tangibile di quanto le arti coreutiche siano realmente in grado di stimolare la creatività nell’anziano, aiutando da un lato a superare i propri limiti, quali la timidezza o la tendenza all’isolamento sociale, dall’altro a realizzare sogni ormai accantonati, come quello di cantare su un palcoscenico. Per questo - ha aggiunto - abbiamo pensato di inaugurare questo nuovo anno con una lezione che ci porterà a scoprire non solo i fondamenti scientifici del legame tra musica e cervello, ma anche i reali effetti sulla salute». A parlarne, attraverso la presentazione di studi e ricerche realizzate dalle più importanti università internazionali, è stato il neurochirurgo Antonio Montinaro, autore del saggio Musica e Cervello. Mito e Scienza, una sintesi di quanto le neuroscienze offrano sulla conoscenza scientifica dello stretto legame che esiste tra musica-cervello. «La musica ha la capacità di attivare il cervello - ha spiegato -, stimolando e modulando le sensazioni di rilassamento, concentrazione, eccitamento, poiché agisce direttamente sull’attività elettrica del cervello. In particolare - ha aggiunto - è in grado di evocare emozioni e per questo ha come effetto quello di consolidare la memoria, soprattutto nell’anziano.» La serata, inoltre, è stata allietata dagli interventi musicali della soprano Alessandra Ferrari che, accompagnata al pianoforte dal giovane e talentuoso pianista Samuele Rizzo, ha interpretato le più celebri arie del panorama lirico italiano, dalla Traviata alla Turandot a Madame Batterfly. info: 0832343923 - www.50epiu.it/lecce
La 50&Più Università di Lucca ha presentato ai propri iscritti un’applicazione per smartphone chiamata My50&Più. L’applicazione è presente sul “Play Store” di Google in compatibilità, per ora, con la piattaforma Android. Autrice della App la docente di Informatica e Nuove Tecnologie, Letizia Giorgetti, Sistemista It ed esperta in sicurezza informatica, ricercatore Android Security Essential. Le funzionalità di questa applicazione sono prevalentemente dedicate alle attività dell’Università 50&Più di Lucca, più dettagliatamente ai soci che frequentano i corsi e le varie attività organizzate. L’applicazione è ottimizzata per avere un basso sforzo di utilizzo oculare, progettata e semplificata tenendo conto dell’utenza over 50, dalla quale verrà inizialmente utilizzata, e sarà oggetto di costanti e continui aggiornamenti e miglioramenti da parte dello sviluppatore. La fase di miglioramento si concretizzerà durante il percorso formativo degli utenti nei corsi sulle Nuove Tecnologie organizzati da 50&Più Università Lucca. info: 0583473170 - www.50epiu-unilucca.it
BRASILE RICORRENZE
30 anni di Patronato 50&Più Il Patronato 50&PiùEnasco in Brasile compie 30 anni di attività, un periodo in cui si è consolidato in una struttura dinamica e produttiva. Una ricorrenza che coincide anche con i festeggiamenti per l’avvocato Antonio Laspro, coordinatore degli Uffici del Sud America, che il 7 febbraio compie 80 anni, in buona parte dedicati al benessere degli italiani residenti in America Latina, di cui è oggi un punto di riferimento indispensabile. Da tutto il Sistema 50&Più sentiti auguri. FEBBRAIO 2019 I 81
LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Corso Garibaldi, 23 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48/48a
82 I 50epiumagazine.com I FEBBRAIO 2019
Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393
Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B
0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502
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FEBBRAIO 2019 I 83
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QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE dal 9 al 28 febbraio dal 1 al 15 marzo dal 16 al 31 marzo Quota d’iscrizione per i non soci € 45
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Le quote comprendono: Volo speciale da Roma/Malpensa/Verona/Bergamo/Bologna per Marsa Alam A/R - Trasferimenti aeroporto/hotel e viceversa - Pernottamento in camera doppia - Trattamento in Formula All Inclusive - Assistenza in loco. Le quote non comprendono: Tasse aeroportuali - Bevande extra - Quota gestione pratica - Visto Assicurazioni e tutto quanto non specificato.
(Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
RISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO
GIAPPONE Kyoto
Hiroshima Miyajima
•
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in viaggio con
• Nikko • TOKYO
• Osaka • • Nara
GIAPPONE
Cultura, tradizioni, modernità e spiritualità
DAL 9 AL 18 MAGGIO 2019 - 9 NOTTI/10 GIORNI
Difficile descrivere il Paese del Sol Levante. La tecnologia e la potenza economica sembrano sovrastare la vita quotidiana. Eppure a Tokyo, e più facilmente nelle campagne o nella cittadina di Kyoto, si può respirare l’atmosfera del passato ed ammirare templi e rappresentazioni di una cultura e di uno stile di vita profondamente diversi dai nostri. In Giappone ogni gesto, ogni manifestazione culturale o artistica è intrisa di garbo, sobria eleganza e spiritualità ITINERARIO 1° giorno: Partenza per Tokyo Volo di linea dai principali aeroporti. 2° giorno: Arrivo a Tokyo Incontro con guida e trasferimento in hotel. Visita alla piazza del Palazzo Imperiale e passeggiata nel quartiere di Ginza. 3° giorno: Tokyo Città fondata nel XV sec. e residenza del primo Shogun Tokugawa. Visita del santuario shintoista (Jinja), del Palazzo del Governo (esternamente) e dell’antico Tempio di Asakusa. 4° giorno: Escursione a Nikko Sosta al Lago Chuzenji e alle cascate Kegon, tra le più belle del Giappone. Nikko, Patrimonio Mondiale Unesco è ricca di templi appartenenti all’ultimo shogunato Leyasu. 5° giorno: Tokyo - Nara - Kyoto Partenza in treno veloce per Kyoto e prosegui-
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mento per Nara, antica capitale giapponese. Rientro a Kyoto e spettacolo “Gion Corner”. 6° giorno: Kyoto Visita dell’antico Tempio buddhista di Kiyomizu, Patrimonio Unesco. Visita del Tempio del Padiglione Dorato e del Tenruyuji Tem-
ple. Passeggiata lungo Bamboo Street. 7° giorno: Kyoto Escursione al Tempio Byodoin e cerimonia del thè al Taiho-an House. Proseguimento per il Santuario Fushimi Inari Taisha e il mercato di Nishiki. 8° giorno: Kyoto - Hiroshima - Miyajima Treno veloce per Hiroshima e visita del Museo della bomba atomica. Proseguimento per l’Isola di Miyajima e visita del Santuario Itsukushima. Sistemazione in ryokan, tipica locanda giapponese. 9° giorno: Miyajima - Hiroshima - Osaka Rientro a Hiroshima e treno per Osaka. Visita del Castello di Osaka (esternamente). Passeggiata nel quartiere di Namba. 10° giorno: Osaka - Rientro In Italia Arrivo in Italia in serata.
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE
Minimo 15 partecipanti Minimo 20 partecipanti
€ 4.070 € 3.810
Quota d’iscrizione per i non soci € 45 Le quote comprendono: Voli di linea per Tokyo e ritorno da Osaka - Trasferimenti privati - Treno Bullet Train - Traghetto da Hiroshima all’isola di Miyajima e ritorno - Sistemazione in Hotel 3/4 stelle e in ryokan - Trattamento di pensione completa - Guida/accompagnatore locale parlante italiano Escursioni e visite - Accompagnatore 50&Più Turismo. Le quote non comprendono: Tasse aeroportuali - Assicurazioni - Escursioni e visite facoltative Bevande - Mance e tutto quanto non specificato. (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
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__PREVIDENZA__
COMMERCIANTI: L’INDENNIZZO PER CESSATA ATTIVITÀ Una prestazione utile a chi, chiudendo definitivamente il proprio esercizio commerciale, resta in attesa di pensione
a cura di Gianni Tel
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IL BENEFICIO, DI CUI LA CATEGORIA HA POTUTO USUFRUIRE FINO AL DICEMBRE 2016, È STATO RIPRISTINATO CON LA LEGGE DI BILANCIO 2019. UN ATTO FORTEMENTE VOLUTO DALLA CONFCOMMERCIO, VISTA LA PERSISTENTE CRISI DEL SETTORE
UN INDENNIZZO PARI A POCO PIÙ DI 500 EURO AL MESE. Ecco a quanto ammonta il trattamento per gli operatori commerciali che decidono di cessare l’attività. Il beneficio, già previsto dal 1996, di cui la categoria ha potuto usufruire fino al dicembre 2016, è stato ripristinato con la Legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145 del 30 dicembre 2018, commi 283 e 284). Un atto fortemente voluto dalla Confcommercio, vista la persistente crisi del settore. La prestazione funziona come un ammortizzatore sociale, per accompagnare fino alla pensione coloro che lasciano definitivamente l’attività. L’opportunità è stata nuovamente prevista in forma strutturale cioè per gli anni a venire dal 1° gennaio 2019. Di conseguenza, sempre da gennaio, è stata anche confermata l’aliquota contributiva dello 0,09%, nella misura e secondo le modalità previste, dovuta appunto da tutti gli iscritti alla gestione commercianti Inps. È stato anche stabilito che, qualora l’andamento del Fondo (attualmente pari a 250 milioni di attivo) per il finanziamento dovesse essere avverso, la suddetta aliquota potrà essere rivista. » DESTINATARI
Sono tutti coloro che esercitano, titolari o collaboratori, l’attività commerciale al minuto in sede fissa o ambulante, i gestori di bar e ristoranti, gli agenti e rappresentanti di commercio. » REQUISITI E CONDIZIONI
È necessario che gli interessati che hanno cessato o cesseranno l’attività entro il 31 dicembre 2019, abbiano più di 62 anni di età, se uomini, o più di 57 anni, se donne, e vantino un’iscrizione al momento della cessazione dell’attività per almeno 5 anni, in qualità di titolari o collaboratori, nella gestione degli esercenti attività commerciali istituita presso l’Inps. Sono necessari altresì: • la cessazione definitiva dell’attività; • la riconsegna dell’autorizzazione per l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (nel caso in cui quest’ultima sia esercitata con l’attività di commercio al minuto); • la cancellazione del titolare dell’attività dal Registro delle Imprese; • la cancellazione del titolare dal Registro degli Esercenti il Commercio per l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; • la cancellazione dal ruolo provinciale degli Agenti e Rappresentanti di Commercio. » INCOMPATIBILITÀ DEL BENEFICIO
L’indennizzo è incompatibile con attività di lavoro autonomo o subordinato e la corresponsione del beneficio termina dal primo giorno del mese successivo a quello in cui sia stata ripresa l’attività lavorativa, dipendente o autonoma. Il beneficiario deve comunicare all’Inps la ripresa dell’attività entro 30 giorni dal suo verificarsi. A sua volta l’Inps deve effettuare i controlli sul rispetto della norma. » MISURA, DURATA E MODALITÀ DI EROGAZIONE
L’indennizzo compete dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e fino al momento in cui si potrà percepire la pensione di vecchiaia. Ciò significa che, rispetto al passato, l’indennizzo avrà una durata superiore ai tre anni, visto che l’assegno viene erogato fino al momento di compimento della nuova età pensionabile, adeguata agli incrementi della speranza di vita (vedi riquadro). L’importo - pari quest’anno a 513 euro mensili - è identico al trattamento minimo di pensione concesso dall’Inps ai commercianti iscritti alla gestione. L’Istituto ritiene che la ti86 I 50epiumagazine.com I FEBBRAIO
FINO A QUANDO SPETTA L’INDENNIZZO tolarità di un trattamento pensionistico non impedisca la concessione dell’indennizzo. In una situazione del genere potrebbero trovarsi i titolari di assegno di invalidità, di pensione di anzianità, nonché le vedove e i vedovi che hanno una rendita di reversibilità. Per ottenere la prestazione occorre inoltrare all’Inps un’apposita domanda. I periodi in cui viene riscosso l’assegno si considerano come lavorati ai fini della pensione. Ma attenzione: la contribuzione figurativa si somma a quella di lavoro solo per raggiungere il diritto, in quanto lo scopo della prestazione è di evitare che il commerciante con pochi versamenti possa restare senza reddito e pensione. » LE DOMANDE PER I “NUOVI” E “VECCHI” COMMERCIANTI
La Legge di Bilancio di quest’anno non ha solo riattivato l’incentivo per chi matura i requisiti e le condizioni dal 1° gennaio 2019; ma dovrebbe anche riaprire i termini per le “vecchie” chiusure, ossia quelle avvenute entro il 31 dicembre 2016 da parte di coloro che hanno maturato i requisiti dal 1° gennaio 2017 al dicembre 2018. Su questa sanatoria si sono già concretamente attivate sia la Confcommercio sia il Patronato 50&PiùEnasco, affinché prima il Ministero del Lavoro e poi l’Inps diano una positiva interpretazione alle norme in esame. Attenzione: va precisato che, in ogni caso (ai “nuovi” e/o ai “vecchi”), la decorrenza dell’indennizzo non può essere antecedente al 1° gennaio 2019, primo giorno del mese successivo all’entrata in vigore della Legge e, comunque, tale prestazione viene concessa dal primo giorno successivo alla presentazione della domanda. Si consiglia, data la non semplice procedura, di rivolgersi agli uffici del Patronato 50&PiùEnasco i quali, gratuitamente, dopo un’attenta verifica dei requisiti, possono provvedere alla predisposizione dell’apposita domanda online e all’inoltro presso l’Inps.
PERIODO LAVORATRICI ISCRITTE ALLA GESTIONE COMMERCIANTI DELL’INPS
ETÀ PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA
Dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 Dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020 Dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024
66 anni e 1 mese 67 anni * 67 anni e 3 mesi ** 67 anni e 5 mesi **
LAVORATORI ISCRITTI ALLA GESTIONE COMMERCIANTI DELL’INPS
Dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 Dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020 Dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024 * Requisito adeguato alla speranza di vita.
66 anni e 7 mesi 67 anni * 67 anni e 3 mesi ** 67 anni e 5 mesi **
** Requisito da adeguare alla speranza di vita.
Verifica dei redditi: invito ai pensionati È in corso da parte dell’Inps la verifica della situazione reddituale per tutti quei pensionati che percepiscono trattamenti economici legati, per legge, al rispetto di precisi limiti di reddito e che, nel 2018, non hanno provveduto a trasmettere all’Istituto le informazioni richieste relative all’anno 2017. Un controllo a tappeto che l’Inps è tenuto a fare ogni anno tramite appositi modelli (Red, Icric, Iclav, Aaas/Ps) a circa 7 milioni e mezzo di pensionati, per avere conferma che le prestazioni legate al reddito siano corrisposte a tutti coloro che ne hanno diritto. Come già negli anni precedenti, anche per il 2018 l’Inps ha seguito la modalità di raccolta delle informazioni reddituali con la collaborazione dei Caaf (Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale) e attraverso l’utilizzo dei servizi online accessibili dal portale www.inps.it. Oltre al 2017, la verifica riguarda anche i redditi posseduti nel 2016 per coloro che per detti anni non hanno risposto all’invito. Tali modelli debbono essere restituiti all’Inps entro e non oltre il 31 marzo 2019 tramite i consueti canali telematici. È evidente che la mancanza di comunicazione diretta provoca dimenticanze che i pensionati rischiano di pagare care. La non presentazione della dichiarazione, infatti, può comportare la sospensione di tali prestazioni. Districarsi nella compilazione non è agevole né piacevole. È per questo, come già previsto in passato, che gli interessati possono avvalersi del-
l’assistenza dei Caaf che sono da sempre autorizzati a tali operazioni attraverso l’apposita convenzione con l’Inps. È importante ricordare che per non incorrere in errori nell’autodenuncia del reddito, che potrebbe portare a spiacevoli conseguenze, e per tutti i chiarimenti del caso negli uffici di 50&PiùCaaf e del Patronato 50&PiùEnasco, presenti in ciascuna provincia, è stato previsto un apposito servizio gratuito con esperti operatori che provvedono alla predisposizione dei modelli e a svolgere tutte le eventuali pratiche necessarie. Naturalmente andando agli uffici è importante portare con sé il precedente modello Red oppure un documento da cui si evinca il numero, categoria e sede di rilascio della pensione. Quali redditi Sia per la pensione minima che per la maggiorazione sociale, è il caso di ricordare che l’Inps considera tutti i redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti o tassati alla fonte come gli interessi bancari e postali, i rendimenti da Bot e altri titoli. Nel computo rientrano anche le rendite Inail e gli assegni assistenziali. In altre parole, bisogna denunciare tutto con la sola eccezione dei redditi provenienti da: • la casa di abitazione; • le pensioni di guerra; • l’assegno di accompagno; • i trattamenti di famiglia; • i sussidi erogati da Enti Pubblici senza carattere di continuità. FEBBRAIO 2019 I 87
Aderente a:
25%
Anche quest’anno scegli 50&PiùCaaf per la tua DICHIARAZIONE DEI REDDITI Rivolgiti a 50&PiùCaaf per la tua dichiarazione dei redditi, penseremo noi a certificare la correttezza dei dati inseriti apponendo il visto di conformità che ti permetterà di beneficiare di tutte le detrazioni e deduzioni fiscali a cui hai diritto. Visita il nostro sito per trovare la sede a te più vicina o chiama il nostro numero verde
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CENTRO AUTORIZZATO DI ASSISTENZA FISCALE
__FISCO__
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DOPO MOLTE PROBLEMATICHE E RINVII, È STATA FINALMENTE APPROVATA LA LEGGE 30 DICEMBRE N. 145, OVVERO LA LEGGE DI BILANCIO 2019, che è stata poi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del giorno successivo con diverse disposizioni di nostro interesse, che magari andremo ad esaminare nel corso dell’anno sulla rivista.
LEGGE DI BILANCIO 2019: LE NOVITÀ
Inizialmente introdotto con la Legge di Stabilità del 2o15, per poi essere rivisto nel 2016, con il 2019 il regime forfettario subisce qualche altro aggiornamento
a cura di Alessandra De Feo
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È STATO PREVISTO UN UNICO REQUISITO DI ACCESSO AL REGIME IN ESAME, COSTITUITO DAL LIMITE DEI RICAVI E DEI COMPENSI, PARI A 65.000 EURO, RAGGUAGLIATI AD ANNO PER TUTTI I CONTRIBUENTI
» L’ESTENSIONE DEL REGIME FORFETTARIO
Il primo argomento da esaminare è quello della modifica del cosiddetto “regime forfettario”, riservato alle persone fisiche (imprese e lavoratori autonomi) e introdotto con l’art. 1, commi da 54 a 89 della suddetta legge, che può essere riassunta nel modo che ora segue. Requisiti di accesso
È stato previsto un unico requisito di accesso al regime in esame, costituito dal limite dei ricavi e dei compensi, pari a 65.000 euro, ragguagliati ad anno per tutti i contribuenti. Ora, alla data di redazione del presente articolo, i coefficienti di redditività non risultano essere variati in riferimento all’anno precedente. In caso di esercizio contemporaneo di attività contraddistinte da differenti codici Ateco, cioè di classificazione delle Attività Economiche previsti dall’Agenzia delle Entrate, per determinare il suddetto limite si assume la somma dei ricavi e dei compensi relativi alle diverse attività. Sono stati eliminati, invece, i seguenti requisiti di accesso che vi erano in precedenza: • le spese sostenute per l’impiego di lavoratori non superiori a 5.000 euro lordi annui a titolo di lavoro dipendente, co.co.pro., lavoro accessorio, associazione in partecipazione con apporto di lavoro, lavoro prestato dai familiari dell’imprenditore ex art. 60, D.P.R. n. 917/1986; • il costo complessivo dei beni strumentali al 31/12, al lordo degli ammortamenti, non superiore a 20.000 euro. Sono state inoltre riviste, in sede di approvazione, le cause di esclusione previste in precedenza, stabilendo in questo caso che il regime in esame non può essere adottato dai soggetti che: • contemporaneamente all’esercizio dell’attività partecipano a società di persone - associazioni professionali - imprese familiari, ovvero controllano, direttamente o indirettamente, srl o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dall’imprenditore o dal lavoratore autonomo; • esercitano l’attività prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti nei 2 anni precedenti, ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai predetti datori di lavoro. Con i prossimi articoli proveremo ad esaminare anche altri argomenti, come la rottamazione-ter, la Flat-Tax e le norme che interessano la dichiarazione dei redditi (detrazioni/deduzioni).
FEBBRAIO 2019 I 89
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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__
«Per le cosmiche vicende, la Luna vicino alla coda del Drago comincia a tramontare, e desta venti sirocali».
TEMPO DI TIMIDI RISVEGLI
Almanacco Barbanera 1863
a cura di
FEBBRAIO
FEBBRAIO FEBBRAIETTO CORTO E MALEDETTO. Il proverbio non lascia dubbi: siamo nel mese più freddo dell’anno. I rigori dell’inverno si fanno sentire, ma è pure vero che di feste per sciogliere ghiaccio e neve, febbraio abbonda! E con le giornate che riprendono timidamente ad allungarsi, san Biagio, amato protettore della gola, accompagna le allegrezze del Carnevale. Maschere e coriandoli scaldano i cuori, riempiono le cucine dei buoni dolci della tradizione. E anche la terra comincia a risvegliarsi. Si guarda avanti, alla primavera, con i fiori di san Valentino, si pensa al bel tempo, a rimettere in sesto gli strumenti, a definire spazi e colture. Nuove energie fanno spuntare primule e violette, nuovi progetti ci fanno mettere le mani nella terra. Tra semine, potature e trapianti c’è molto da fare, e a darci una mano ci sarà sempre lei, la Luna, ora di ritorno dalla festa degli innamorati.
IL SEDANO (Apium graveolens)
Fa bene perché... Ricco di vitamina C, di sali minerali e di sostanze antiossidanti, è un efficace diuretico ed ha proprietà stimolanti, tonificanti e antinvecchiamento. Costituito per il 90% di acqua, è anche depurativo e digestivo. Il consumo regolare è utile a chi soffre di ipertensione arteriosa. Il proverbio Se il contadino conoscesse il valore del sedano, ne riempirebbe il giardino. Pollice bio Sedano gentile seminalo d’aprile.
Coltiviamolo così Per la coltivazione del sedano in vaso, così come per quello in terra, l’ortaggio predilige terra o terriccio a medio impasto, fertile e drenato. In attesa del raccolto, cresce bene insieme a cavoli, pomodori, porri, cipolle, ravanelli, cetrioli, lattuga e piselli. Non ama invece le piante della sua stessa famiglia, come carote e prezzemolo. La semina Si può seguire l’indicazione del proverbio, oppure anticipare la semina del sedano da coste a fine inverno, in semenzaio. Seminarlo in piena terra significa, invece, aspettare la primavera poiché semine troppo precoci provocano fioriture anticipate. Il trapianto si effettua quando le piantine hanno raggiunto l’altezza di 15 cm circa. La temperatura ottimale per la germinazione e lo sviluppo è di 20°C circa. Si semina a spaglio, a 1 cm di profondità, meglio se in fase di Luna crescente. Raccolta e conservazione Si raccoglie l’intera pianta quando ha raggiunto le giuste dimensioni. Il sedano a coste si consuma fresco, sia crudo che cotto. In frigorifero si conserva per una settimana in un sacchetto di carta o avvolto in un panno umido. Il sedano rapa si estrae, invece, dal terreno in autunno-inverno, quando le foglie sono ingiallite e la radice è sufficientemente ingrossata e non troppo fibrosa, di solito prima che il terreno geli. La raccolta va preferibilmente effettuata con la Luna crescente.
90 I 50epiumagazine.com I FEBBRAIO 2019
BUONO A SAPERSI!
Scaldarsi senza sprechi Miglioriamo l’efficienza dell’impianto di riscaldamento con semplici interventi. Ad esempio, inserendo un pannello riflettente - in vendita nei colorifici - tra parete e termosifone: si recupererà il 25% del calore assorbito dalla parete. Oppure si può installare una valvola ad ogni radiatore: regolerà l’afflusso d’acqua calda in base alla temperatura scelta, con un risparmio energetico fino al 20%. La valvola si chiuderà a mano a mano che la temperatura, misurata da un sensore incorporato, si avvicinerà a quella desiderata.
NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cicorini da taglio, cime di rapa, cipolle invernali, finocchi, indivie, lattughe, porri, radicchi rossi, rape, rucola, sedani, spinaci, valeriana e valerianella. FRUTTA: arance, bergamotto, cedri, clementine, kiwi, limoni, mandarini, pere Conference e pompelmi. AROMI: rosmarino, prezzemolo, salvia e timo.
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COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE
Nel mese per eccellenza delle potature, anche le semine riprendono a pieno ritmo. Si comincia allora con la fase di Luna calante, quando è il momento di seminare in semenzaio basilico, bietola da coste, cipolla bianca, erba cipollina, lattuga, prezzemolo, ravanello, sedano. All’aperto, invece, bietola da orto, le varietà precoci di carote, cavolo cappuccio primaverileestivo, rape e spinaci. Se non già fatto, si possono ancora piantare i bulbilli di aglio e il topinambur. Rincalzare i piselli seminati in autunno. In giardino potare e cimare (ovvero ridurre la cima) le siepi delle specie spoglianti, gli arbusti a fioritura autunnale e quelli che hanno già perso i frutti. Iniziare a potare anche le ortensie, le rose e le erbe aromatiche. Poi, sarà invece la Luna crescente a chiederci di mettere mano alla semina all’aperto di ceci, rucola, piselli (al nord), dei peperoni in semenzaio e di mettere a dimora le zampe di asparago. In giardino è tempo di propagare per talea begonie, dalie e viti americane e posizionarle in substrato di sabbia e terriccio. Mettere a dimora forsizia, cotogno giapponese, clematide e rose. Tra i rampicanti piantare convolvolo e pisello odoroso, proteggendo il terreno con della pacciamatura per evitare che le gelate danneggino le radici. Potare le rose per averle a gambo lungo da recidere. Seminare viola e violacciocca in vaso e pelargoni in semenzaio.
SE HAI ½ GIORNATA MANO ALLE POTATUTE
Ancora sembra tutto fermo, ma presto ci sarà il risveglio. È tempo allora di preparare le piante per la primavera con una buona potatura. Se si ha a disposizione un fine settimana con la Luna calante e non è troppo freddo o nebbioso, si potranno potare sia gli alberi da frutto che gli arbusti del giardino che hanno già fiorito, come il calicanto. Nei fruttiferi, se la pianta ha prodotto in abbondanza, si taglia molto per ringiovanire le gemme a frutto, altrimenti tagliare poco. Nelle ornamentali vale anche l’estetica e l’armonia della forma. Infine, poiché la potatura è anche un modo per eliminare rami malati, rotti o malformati, il materiale di risulta sarebbe bene fosse bruciato per eliminare spore fungine o insetti dannosi.
Dice il proverbio...
Delle Cere la giornata dice se resta o finì la vernata Chi pota a Luna calante, avrà uva abbondante A Carnevale dalla frappa non si scappa
IL SOLE E LA LUNA IL SOLE
Il 1° sorge alle 07.13 e tramonta alle 17.14 L’11 sorge alle 07.02 e tramonta alle 17.27. Il 21 sorge alle 06.48 e tramonta alle 17.40 Le giornate si allungano. Il 1° si hanno 10 ore e 01 minuti di luce solare e il 28 se ne hanno 11 e 11 minuti. Si guadagnano 1 ora e 10 minuti di luce solare.
LA LUNA
Il 1° sorge alle 04.45 e tramonta alle 14.18. L’11 sorge alle 10.22 e tramonta alle 23.52. Il 21 tramonta alle 08.08 e sorge alle 20.02. Luna calante dal 1° al 3 e dal 20 al 28. Luna crescente dal 5 al 18. Luna Nuova il 4. Luna Piena il 19. FEBBRAIO 2019 I 91
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LA REDAZIONE NON RISPONDE DEL CONTENUTO DELL’INSERZIONE
L’art. 6, comma 8, del D.L. 4/6/2013 n. 63, convertito nella L. 3/8/2013 n. 90, ha imposto di riportare negli annunci di vendita o di locazione di immobili, l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio globale o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente. Lo stesso D.L. ha previsto, inoltre (art. 12), che in caso di violazione di tale obbligo, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. A tal proposito, evidenziamo che per la pubblicazione accetteremo solo annunci che riportino anche quanto previsto dal suddetto art. 6, comma 8.
bacheca a cura della Redazione
Queste pagine sono dedicate a chi cerca un’amicizia, a chi vuole affittare, comprare o vendere immobili. Qui potete assicurarvi un impiego o acquistare oggetti rari e curiosi
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RELAZIONI PERSONALI
Modenese, vedovo 74enne, senza figli, vivo solo, pensionato, non ho l’auto, serio, comprensivo, ex commerciante. Conoscerei donna 65-75enne della mia città, libera da impegni famigliari. Una persona con cui condividere momenti di serenità, dove la nostra semplicità e sincerità siano autentici valori. Se ci sei, telefonami. Telefonare al 3471981646. Signora vedova, laureata, bella presenza, benestante, generosa, bionda, occhi verdi, di sani principi, alta 1,75. Vivo in una villa a 3 piani da sola, cerco un compagno non fumatore, di aspetto gradevole, libero da impegni familiari, sensibile, romantico, generoso, max 65-70 anni, per eventuale convivenza (no matrimonio), residente con preferenza: Puglia, Lazio, Emilia Romagna. Telefonare al 3271462387 (ore pasti). 58enne, vedova, di bell’aspetto, solare, sincera e romantica, cerca persona colta, affettuosa e sincera, abitante in Lombardia o in regione limitrofa. Massimo 68 anni, vedovo o divorziato. Telefonare al 3806306289 (ore serali). Signora di Roma, vedova e pensionata, sempre attratta dalle piccole e grandi cose che la vita offre, desidera conoscere
92 I 50epiumagazine.com I FEBBRAIO 2019
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ORIZZONTALI 1. L’articolo di... Alamein; 3. Si dice di un’opportunità di gran conto; 20. Il fiume di Vendôme; 22. L’antica Mesopotamia; 23. L’eliminazione di norme e leggi che vincolano l’attività economica; 24. Tagli di carne di maiale; 26. Famigerato quartiere di Palermo; 27. Un avverbio di luogo; 28. Il bene rifugio per eccellenza; 29. La Anita del film La Dolce Vita; 31. La città natale di Achille; 34. Centodieci romani; 35. Santissimo... nei calendari; 37. Il Tancredi famoso basso; 39. Può essere a tutto sesto; 41. John, matematico scozzese che inventò i logaritmi naturali; 44. È depositaria del potere giudiziario; 48. Ne è stato un pioniere il Professor Simon Fishel dell’Università di Cambridge; 49. Fu un applaudito tenore; 50. Cresce nell’acqua; 51. Infiammazione della cute; 52. Un liquore molto dolce; 55. In fondo al corteo; 56. Quadricromia; 59. Occasione, opportunità; 62. Iniziali di Mandela; 64. Isola vicina a Nasso; 66. Il maggio francese; 67. Consentono l’uso di beni altrui; 69. Una delle due Magnanine dell’avifauna italiana; 72. Impervie strade montane; 75. Un liquore trasparente; 76. Tenere come riserva;
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77. Lo è l’aria dopo il temporale; 78. Popolare cantautore e showman libanese naturalizzato britannico. VERTICALI 1. Una delle Kessler; 2. Lo cambia chi segue una nuova moda; 3. È Roma per antonomasia; 4. In noi e in voi; 5. Croce Rossa Italiana; 6. Il calcio del chimico; 7. L’Aquila sulle targhe automobilistiche; 8. La rende chi si spiega; 9. L’Alexander nuotatore norvegese considerato uno dei più grandi ranisti di sempre; 10. Nero senza pari; 11. Un poema di Esiodo; 12. Castigo... senza astio; 13. Comune del torinese; 14. Altro nome della raganella; 15. L’inizio della baraonda; 16. Chiocciola;
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17. Lo paga il colpevole; 18. Chi lo dà, rinuncia; 19. Fu sposa di Atamante; 21. Avvolgere con funi un carico per sollevarlo; 25. Nel 1980 è stata sconvolta da un violento terremoto; 26. L’eroe della Harriet Beecher Stowe; 30. Trasporta gas; 31. Un Gabriele noto attore; 32. La presentazione del film; 33. Conquistò la Dacia; 34. Consistenti, sostanziosi; 35. Francesca, scrittrice e giornalista nominata Grand’Ufficiale della Repubblica e morta nel 2011; 36. Tolte dal loro ambiente; 38. Aste graduate per misurazioni topografiche; 39. Roccia di sabbia cementata; 40. Fertilizzate; 41. Città francese sulla Sèvre; 42. Pieno di difficoltà;
43. Affluente del Danubio che scorre in Austria e Ungheria; 44. Il Perlini che è stato un attore e regista italiano; 45. Una trovatrice provenzale; 46. La Formula di Schumacher; 47. Il centro di Andria; 51. Poco fluida; 53. È stato presidente del Portogallo dal 1976 al 1986; 54. Contadino russo; 57. Grande fiume della Manciuria; 58. Insenature marine; 60. Settimanale pubblicato a Milano dal 1945; 61. Il nome della Anselmi; 63. Pc della Apple; 65. Il Fleming di James Bond; 68. Tra prima e dopo; 70. La provincia con Scilla; 71. Ai confini del mondo; 72. Esprime dubbio; 73. In mezzo al piattino; 74. Il più breve tra i verbi.
CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Era domani fino a ieri; 3. Emette e inoltra segnali; 6. Lo si combatte; 8. Il Nat King noto cantante jazz del passato; 9. Coincidenza, compresenza; 10. Date in affitto; 11. Vi nacque Francesco Baracca; 12. Pulire asciugando; 14. Un fabbricato industriale; 16. Rallegrata; 18. È famoso il suo Bolero; 20. Nel 1633 fu costretto dalla Chiesa
ad abiurare l’impostazione copernicana; 22. La Dandini della Tv; 23. Un arresto in massa. VERTICALI 2. Il medico delle donne; 3. Prepotente ed insolente; 4. Gli è stato dedicato un premio riservato ai cantautori; 5. Non è più l’unica cosa che si può fare con il cellulare; 7. È tipica degli italiani; 11. Il primo della settimana;
12. Una vincita al Lotto; 17. Scrivere o percuotere; 13. Ognuno declina le proprie; 19. Proposito che non ha effettiva 14. Fu smascherato da Cicerone; possibilità di realizzazione; 21. La stazione dei francesi. 15. Il cappellano dei Mille; 1
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ORIZZONTALI 1. I servizi di sicurezza britannici; 4. Hanno punta ricurva; 6. La città che fu governata da Minosse; 8. Un’associazione cattolica; 9. La fine di Balzac; 11. Le monete di una nota parabola evangelica; 13. Il nome della Tebaldi; 14. Il lago di Toronto; 15. È sempre al contrario; 16. Molto antico; 21. Ha da poco abbracciato una dottrina. VERTICALI 1. Antica marca di automobili; 2. Interpretare un ruolo; 3. Se ce lo facciamo da soli non scoppiamo a ridere; 4. Le istituì Hitler nel 1925; 5. Forzati… come certi domicili; 7. La città del Palio; 10. Il saluto confidenziale; 12. Un’organizzazione terroristica di estrema destra; 14. Mascate ne è la capitale; 17. Poco affabile; 18. Le hanno figli e nipoti; 19. Sono doppie nel pacchetto; 20. Le estremità delle ossa.
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TEST 1 - Osservate attentamente, accanto, le coppie di archi di uguale o diverso colore, i numeri e i gruppi di rettangoli colorati di seguito rappresentati e dite quanti rettangoli colorati vanno inseriti al posto del punto interrogativo, utilizzando un criterio logico da determinare.
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TEST 2 - Osservate attentamente le due sequenze sottostanti, la prima delle quali composta da nomi, e dite quali parole si ottengono unendo le prime due lettere delle parole della seconda sequenza ai nomi della prima sequenza, e quali parole si possono ottenere unendo tra loro, a due a due, le rimanenti lettere delle parole della seconda sequenza.
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TEST 3 - Leggete attentamente il seguente brano e andate a pag. 96. Alberoazzurro è un ridente villaggio dell’alta valle del Fiume Placido. Esso è circondato dalle suggestive cime della catena montuosa del Granito Azzurro che raggiungono i 3.000 metri. Il paese sorge sulle sponde del delizioso lago del Pesce Rosa le cui acque, che raggiungono la profondità di 300 metri, cambiano colore a seconda della stagione. Il paese conta 3.300 abitanti, la cui metà è dedita alla fiorente industria del legno e del mobile, i cui eccellenti prodotti vengono presentati nell’annuale fiera che si tiene nella terza settimana del mese di marzo.
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AMORE LONTANO Ripenso alle tue forme, come incise in un avorio candido e il pensier torna a un ritratto del Parmigianino chiuso nel tondo della sua cornice.
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21 GEN. I 19 FEB. Le stelle vi aiuteranno a mettere un po’ d’ordine nella situazione sentimentale e familiare. Sarete stimati più del solito. Proteggetevi contro virus, microbi e germi. Possibilità di un viaggio interessante.
24 AGO. I 22 SET. Qualche giorno di riposo sarebbe davvero salutare! Dopo tanti impegni, concedetevi almeno un week-end all’aria aperta, in modo da recuperare energie. Evitate le speculazioni e state alla larga dal gioco.
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21 MAR. I 20 APR. Nei prossimi giorni si sbloccheranno dei progetti. Buono il vostro modo di comunicare. Sentimentalmente tutto bene, anche perché sarete romantici e passionali. Iscrivetevi in palestra.
23 SET. I 22 OTT. Evitate la nostalgia, lasciate perdere il passato e concentratevi sul presente. Fate le cose che desiderate veramente. Grazie alla posizione di Giove, riuscirete a prendere le giuste decisioni.
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21 APR. I 20 MAG. Dovrete darvi da fare più del solito, se volete che i vostri piani vadano a buon fine. Sono in vista diversi viaggi per motivi di lavoro o di famiglia. Un mese positivo in quasi tutti gi ambiti.
23 OTT. I 22 NOV. La situazione di instabilità affettiva durerà per gran parte del mese. Cercate di essere più chiari, nei gesti e nelle parole, e la situazione migliorerà senz’altro. Le stelle parlano di colpi di fortuna.
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21 MAG. I 21 GIU. Vi aspetta un mese ricco di avvenimenti. Sarete più generosi, simpatici ed estroversi del solito. Gli amici vi sosterranno in quello che vorrete fare. Soddisfazioni per quanto riguarda la vostra attività.
23 NOV. I 21 DIC. Vi troverete a contatto con persone provenienti da lontano, o da luoghi diversi dalla città in cui vivete. Con un po’ di buona volontà potrete realizzare un vostro progetto. Attenzione alla linea!
cancro
capricorno
22 GIU. I 22 LUG. In questo mese concentratevi sui rapporti interpersonali. Potrete tessere amicizie interessanti con persone completamente diverse da quelle che avete frequentato finora. Siate parchi a tavola.
22 DIC. I 20 GEN. Spenderete molte ore per migliorare l’aspetto e l’efficienza del vostro habitat. Nettuno vi mette in guardia circa l’uso esagerato di medicinali o cibi conservati. Si verificheranno nuovi incontri.
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23 LUG. I 23 AGO. Le soddisfazioni maggiori verranno dalle persone con cui lavorate e dalle opportunità offerte da un miglioramento professionale. Sarà un eccellente mese per dedicarvi agli hobby preferiti.
20 FEB. I 20 MAR. Le stelle vi aiuteranno a far prendere una piega diversa dal solito alle vostre faccende: favorevole, costruttiva e anche redditizia sul piano pratico. Attenti ai colpi di freddo. Moderazione a tavola.
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INDOVINELLO AMORE LONTANO = Il formaggio REBUS (11 9)
V olente rosa; IM piegata = Volenterosa impiegata REBUS (6 5 9) va LI; da N ormai M partita = Valida norma impartita
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TEST 1
Il numero di rettangoli colorati da sostituire al punto interrogativo è 5. Esso, infatti, permette di rispettare il criterio utilizzato negli altri gruppi di figure: al numero posto sopra o sotto un arco di colore verde viene sommato il numero posto sotto o sopra l’altro arco di colore verde eventualmente presente, oppure sottratto se l’altro arco è di colore rosso. Quindi: TEST 2
Le parole che si formano unendo le prime due lettere delle parole della seconda sequenza fornita con i nomi che compaiono nella prima sequenza data sono: ARMONIA, FALENA, STEMMA, RETINA. Le altre due parole che si ottengono unendo a due a due le rimanenti lettere delle parole della seconda sequenza sono: TEORIA e ROSA. Esse, quindi, si ottengono nel seguente modo:
TEST 3
Quale profondità raggiungono le acque del lago del Pesce Rosa? In quale settimana del mese di marzo si tiene l’annuale fiera del mobile nel villaggio di Alberoazzurro?
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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 81151914 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT
lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più
VITA SOCIAL O VITA REALE? STA A NOI SCEGLIERE QUALE VIVERE Il Web può nascondere un “eccesso” di comunicazione, talvolta inutile se non nociva. Ma non serve proprio a nulla disertare la Rete, bisogna saper scegliere cosa e chi leggere, e quanto tempo dedicarvi GENTILE DIRETTORE, sono una signora che è entrata da un bel pezzo negli “anta” ma dentro si sente ancora una ragazzina. Sono una baby boomers cresciuta con l’idea di libertà, con il sogno della conquista, con lo slogan Peace&Love scritto sul cuore. E con questi ideali ho allevato i miei tre figli che, fortunatamente, hanno trovato la loro strada nel mondo. Le cose nuove mi hanno sempre affascinato, per questo utilizzo con disinvoltura il computer e ho account sui diversi Social Network. E a proposito di Social, mi sto accorgendo che più scorre il tempo e meno ho voglia di andare a scrivere post o vedere che cosa viene pubblicato giornalmente. Francamente mi sono stancata di vedere post su gattini, ragazzini sgambettanti, selfie o leggere notizie che basterebbe un minimo di buonsenso per capirne la falsità. Mi chiedo: che senso ha tutto questo? Che senso ha pubblicare: “Che bello, ora sono in aeroporto...”, oppure: “Guarda che bella torta ho fatto per il compleanno di zia...”. Per non parlare degli
insulti gratuiti con cui vengono farciti alcuni post. Se non sei d’accordo su ciò che è stato scritto, cambia pagina e, tanti saluti. Io non credo che Mark Zuckerberg e i suoi amici, quando diedero vita a Facebook, avessero l’idea di farlo diventare un pulpito per i politici, una gogna per i malcapitati, una vetrina per i vanitosi... Purtroppo quello che sta accadendo su Facebook, si sta estendendo ad altre piattaforme. E allora... Sì, ho deciso, chiuderò i miei account. Gemma Dattoli Non sappiamo cosa passasse per la testa di Zuckeberg&Co, ma sappiamo che stare a casa, seduti comodamente davanti ad un pc, con magari un nickname a nascondere la propria identità, è il modo più efficace di liberare la parte più recondita di sé, quella che, a malapena, si mostrerebbe ad uno psicanalista durante una seduta di analisi. Facebook e gli altri Social, di per sé non sono né buoni né cattivi. È l’uso che se ne fa a trasformarli in strumenti positivi o negativi, in un’pportunità di comunicare e divertirsi o in un mezzo di distruzione, capace di cancellare vite, com’è accaduto ad adolescenti messi sotto pressione dal cyberbullismo. Sta a noi decidere. Sta a noi scegliere chi leggere o chi bloccare per non essere molestati, sta a noi stabilire la quantità del nostro tempo da dedicare a leggere e scrivere post. Non è necessario chiudere gli account, è obbligatorio, invece, non spegnere il cervello e non negare il proprio cuore agli altri. FEBBRAIO 2019 I 97
bazar INVECCHIARE BENE INTERNET LEGISLAZIONE LIBRI
a cura del Centro Studi 50&Più
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BENE
PIÙ INVECCHIO, PIÙ LEGGO Secondo i dati Istat sulla lettura in Italia, a leggere sono soprattutto le donne, il 47,1% delle quali (contro il 34,5% dei uomini) ha letto almeno un libro nell’anno. Sono “lettori forti” (ovvero leggono almeno un libro al mese) gli over 55, con percentuali che aumentano con l’aumentare dell’età; sono infatti il 16,5% tra i 55 e i 64 anni e 17,4% tra gli over 65. DALLA DANZA UN AIUTO ALL’AUTONOMIA Il ballo non solo è divertente, ma fa anche bene alla salute, soprattutto dei più anziani. Uno studio condotto dai ricercatori del Tokyo Metropolitan Institute of Gerontology, ha dimostrato che le donne anziane che ballano tendono a mantenere la capacità di svolgere in autonomia numerose attività quotidiane. Per danzare, infatti, servono equilibrio, forza e resistenza, ma anche concentrazione, adattabilità e abilità cognitive. Il ballo aiu-
terebbe dunque le donne più anziane a mantenere la mente lucida e attiva. PER SENTIRSI MENO VECCHI MEGLIO STUDIARE Da un’indagine sull’invecchiamento realizzata dall’Università di Torino su 895 iscritti all’Università della Terza Età, emerge che il 91,5% ritiene possibile il cambiamento, continuare ad ampliare i propri orizzonti e coltivare i propri “sogni”. Con l’aumentare dell’età si associa sempre più l’invecchiamento a motivi fisici, mentre i più giovani lo associano a uno stato mentale e solo il 5,1% lo ritiene associato all’età.
+ INTERNET OCCHIO ALL’OCCHIO La cataratta è una patologia molto comune causata dalla progressiva opacizzazione del cristallino naturale, fenomeno che fa parte del normale processo di invecchiamento. La soluzione al problema è chirurgica e costituisce uno degli inter-
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venti più eseguiti al mondo. Il portale vediamocibene.it si rivolge ai pazienti con questa patologia per assicurargli orientamento, suggerimenti utili, testimonianze e riferimenti a cliniche specializzate. CUORE IN PRIMO PIANO Il sito www.sportellocuore.it nasce dalla collaborazione tra il Centro Cardiologico Monzino e il giornale La Repubblica. Contiene articoli e approfondimenti sulle patologie del cuore, le novità in cardiologia e indicazioni per la prevenzione a tutte le età. Sono disponibili quiz e pareri di esperti sull’argomento.
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Tel: 0322841903 800995988
LEGISLAZIONE STRETTA SU TRUFFE E RAGGIRI Ogni anno si contano circa 15mila casi di raggiri e truffe nei confronti degli anziani. Per fronteggiare il fenomeno è stata presentata recentemente una proposta di legge che, modificando il codice penale, introduce il reato di “frode patrimoniale in danno di soggetti vulnerabili in ragione dell’età avanzata”. BIOTESTAMENTO, QUESTO SCONOSCIUTO A un anno dall’approvazione della legge sul biotestamento, la Dat (Disposizione Anticipata di Trattamento) risulta ancora poco conosciuta. Da un’indagine svol-
ta da Focus Mgmt, il 54% delle persone ne ha sentito solo parlare e il 18% non ne sa nulla; solo il 28% la conosce bene. A volte confusa con l’eutanasia, questa legge permette di registrare le decisioni relative alle terapie e ai trattamenti sanitari cui ci si vuole (o non ci si vuole) sottoporre nel caso non si fosse più in grado di esprimere le proprie scelte. Si può anche indicare un fiduciario, cioè una persona che rappresenti il titolare del biotestamento nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.
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Tel: 0322841903 800995988
LIBRI MENTRE ERI VIA di Slaven Vera, Luciana Tufani Editrice, 2018, pp. 161 Un libro che descrive un mondo parallelo, nuovo, energico, vivace, effervescente, pettegolo e per niente noioso: il mondo delle badanti dell’Est. Costruiscono le case tra Ucraina, Moldavia, Kazakistan fino agli Urali, fanno studiare i figli nelle migliori Università d’Europa, fanno matrimoni faraonici nei villaggi assonnati delle valli caucasiche, fanno preparare doti esagerate per le figlie o le nipoti e poi, soprattutto, elargiscono grandi offerte ai pope ortodossi che benedicono di gran cuore queste donne partite con una speranza tremolante e tante paure, tornate decise, audaci, benestanti e generose.