Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.
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Anno XXXIII n. 6 Giugno 2011 Euro 2.50 - I.P.
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[ DI MARIA LAURA RONDINI - DIRETTORE EDITORIALE 50&PIÙ ]
«Amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione alla felicità sulla terra. Ma questa è una verità che non molti conoscono», diceva Primo Levi. Abbiamo scelto la riflessione dello scrittore torinese perché questo numero della nostra rivista parla molto di giovani. Gli esperti che riflettono sulla condizione giovanile,
dominata dal precariato e un alto tasso di disoccupazione, parlano solitamente di una gioventù dal futuro negato, invece che di una felicità negata. C’è però una riflessione che ci sentiamo di fare: nelle parole dei giovani che
raccontano del loro impegno, delle loro scelte, delle lotte iniziate quasi con incoscienza e poi consolidatesi nel tempo, c’è già il germe della felicità, il senso dell’utilità e della realizzazione di sé. Si sono lasciati interrogare dalla realtà, senza pregiudizi o paure artificiose e la realtà li ha presi, la vita degli altri e la loro si dipanano secondo un vissuto che trasuda di responsabilità. Forse qualcuno farà nuove scelte, ma siamo sicuri che li ritroveremo tra qualche anno - ormai pienamente adulti - ancora più presi e partecipi, pronti a battersi e, più di noi, a testimoniare il loro impegno, da “cittadini del mondo”. Nuovi e responsabili cittadini del mondo di cui questo Paese ha urgente bisogno per guardare a un domani più sereno. Cos’altro possiamo augurargli se non tanto coraggio e la lungimiranza di non cadere nei trabocchetti del potere e nelle facili scorciatoie dei vantaggi personali?
[
anteprime
]
Il magico volo delle farfalle
Biennale di Venezia
Bandiere blu
La TV aumentata
I giardini vaticani
Al farfallario di Montegrotto (Pd) è possibile ammirare centinaia di esemplari che volano in libertà. A pagina 28
Oltre che nella città lagunare, le eccellenze artistiche esporranno anche in varie regioni italiane. A pagina 49
Sono 233 le spiagge italiane che, quest’anno, hanno ottenuto l’ambito riconoscimento. A pagina 39
Una nuova tecnologia consente di guardare la televisione e, allo stesso tempo, di interagire con essa. A pagina 26
Un percorso che si snoda su un’area di 13 ettari, tra alberi secolari, fiori rari e piante lussureggianti. A pagina 44
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IN QUESTO
numero
12 Clio Napolitano Ritratto di una donna che ha fatto di riservatezza e semplicità il suo biglietto da visita
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DI R OSELL A BENNATI
Il magico volo delle farfalle
28
A Montegrotto (Pd) il primo museo vivente delle farfalle DI PIER O POGGIO
Bandiera Blu 2011 Torna, come ogni anno, segnalando la salute delle coste
39
DI TINA AVINCOL A
INCHIESTA
DI TERESA CARRUBBA, LEONARDO GUZZO, ANNA MER CURI, GIADA VALDANNINI
IN EVIDENZA
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Olimpiadi 50&Più
Periscopio >> pag. 6
a cura di Dario De Felicis
DI MICHEL A GA STONE
di Paolo Negrini Letteralmente >> pag. 10
di Giovanna Vecchiotti Tecnologia >> pag. 26
di Lanfranco Sbardella Benessere >> pag. 42
di Luisella Berti Giardini Vaticani >> pag. 44
di Giancarlo Cocco Borghi d’Italia >> pag. 48
di Silvia Toscano Arte >> pag. 49
di Francesco Andreani Libri di Renato Minore >> pag. 50
Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più
Turismo Laos e Cambogia: viaggio nel cuore dell’Oriente
Previdenza DI GIANNI TEL Fisco DI ALESSANDRA DE FEO Sapori & Colori >> pag. 58
di Marina Cepeda Fuentes Giochi >> pag. 60
di N. Tucciarelli e R. Cento Stuzzica cervello di E. Diglio >> pag. 61
di Tonino Valentini
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GIUGNO 2011
Anno XXXIII n.6 Giugno 2011 Euro 2.50 - I.P.
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Anno XXXIII n° 6 Giugno 2011
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DI VALERIO M ARIA URRU
di A. Miccinesi e M. Sarti DVD di Pedro Armocida >> pag. 53
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A CURA DI LUISELL A BERTI
Cinema & Teatro >> pag. 51 Musica & Concerti >> pag. 52
LA VOCE DI 50&PIÙ
PARLIAMO DI...
L’incontro annuale tra gli sportivi dell’Associazione
Avviso ai naviganti >> pag. 8
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Generazione K: disagi, speranze e progetti
Bacheca >> pag. 62 Oroscopo di Aldebaran >> pag. 66
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Per posta: Largo Arenula, 34 00186 Roma Per telefono: 06 68134552 Per fax: 06 68139323 Per m@il: redazione@50epiu.it Abbonamenti e Pubblicità
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Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it
ZOOM DI GABRIELE SAMPAOLO
Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it Editoriale 50&Più S.r.l. - Amministratori Dante Di Mattia (Presidente) Tommaso Anania Brigida Gallinaro Ines Marangon Giuseppe Martino Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più S.r.l. 00186 Roma, Via del Melangolo, 26 Telefono 06.6872515 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma, Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Punto Web Srl - 00040 Ariccia (Roma) Via Variante di Cancelliera snc Distribuzione in Italia m-dis Distribuzione Media SpA 20126 Milano - Viale Sarca, 235 Telefono 02.64110911 Concessionaria di Pubblicità Promedia 2000 Srl - 20141 Milano Via Giulio Carcano, 34 Telefono 02.89079601 - Fax 02.89079619 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Spedizione Poste Italiane SpA Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più S.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Si garantisce la riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’Editore. Le informazioni custodite nell’archivio dell’Editoriale 50&Più S.r.l. verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati la rivista e gli allegati, anche pubblicitari (D. Leg.vo 196/2003 tutela dati personali). ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
PRIMA LA
GENTE
SECONDA LA POLITICA
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hissà perché, quando è l’elettorato a rispondere in modo inatteso, la politica reagisce esprimendo sorpresa e stupore o peggio ancora etichettando le indicazioni appena ricevute come “tendenze estremiste” o “voto di protesta”. Ma il compito della Politica, quella con la “P” maiuscola, non sarebbe proprio quello di interpretare in anticipo le esigenze e il sentimento della gente, e più in generale della società civile?! Un “no” detto dagli elettori contiene già tutte le indicazioni positive che - certo - vanno sapute decifrare e interpretare correttamente. Ma anche questa volta dobbiamo constatare che la gente è arrivata prima della politica e che, a sua insaputa, ha già aperto una fase di cambiamento.
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Finito di stampare: 25 maggio 2011
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Credits foto: Agf, Contrasto, Corbis, Davide 69, Farabolafoto, Foto Archivio Sermig, Mondialideigiovani.org, Olycom, Pietro Ricciardi, Stephanie Gengotti, Shutterstock, Tips. Illustrazioni: Enrico Riposati
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ERISCOPI
in pillole
A CURA DI DARIO DE FELICIS
QUANDO
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LA SALUTE CORRE SUL PENTAGRAMMA
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La musica mantiene in forma il cervello Da uno studio dell’American Psychological Association, pubblicato sulla rivista Neuropsychology, si apprende che le lezioni di musica prese per imparare a suonare il pianoforte o la chitarra durante l’infanzia, producono i loro benefici a distanza di anni. Il cervello allenato, infatti, si manterrebbe più sveglio e attivo con l’invecchiamento.
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Osservare la realtà quotidiana, leggere i giornali, guardare la televisione, navigare in internet, ascoltare la radio o i discorsi al bar può aiutarci a riflettere su quanto accade nel mondo in cui viviamo. Il nostro intento è quello di mettere in evidenza notizie interessanti, curiose,
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importanti o stravaganti, riportandole tra queste pagine in forma sintetica. Ci piacerebbe che anche voi prendeste parte a questa sorta di gioco, fornendoci le vostre segnalazioni. Scrivete a: redazione@50epiu.it o Largo Arenula 34, 00186 Roma. Aspettiamo il vostro contributo!
}
Amazzonia: le aree protette sono quasi il 50% Quasi la metà della foresta amazzonica, circa il 43,9%, è protetta. Questo è quanto affermato dall’Imazon, l’istituto amazzonico che vigila il polmone verde della terra. Sotto tutela oltre 2 milioni di kmq, 173 etnie, 30.000 specie botaniche, 397 varietà di mammiferi, 387 di rettili e più di 9.000 specie di pesci d’acqua dolce.
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Raccolta record di rifiuti elettronici in Italia ReMedia, uno dei principali consorzi volontari avviati alla gestione eco-sostenibile, solo nel 2010 ha raccolto 45.000 tonnellate di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Fra i RAEE recuperati emergono in primo luogo televisioni e monitor, seguiti da elettrodomestici di piccole dimensioni e climatizzatori.
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49.600 euro per affittare il Liechtenstein Il sito di soggiorni nel mondo Airbnb.com ha messo in affitto il bellissimo Stato incastonato tra Austria e Svizzera. Occorrono 6 mesi di preavviso e la permanenza dev’essere di minimo due notti al costo di 49.600 euro al giorno. Peccato che l’Ente del Turismo del Liechtenstein non fosse a conoscenza della stravagante iniziativa.
San Gennaro: statua alta 4 metri a Capodimonte È stato da poco inaugurato davanti alla Basilica del Buon Consiglio di Capodimonte, un busto bronzeo di San Gennaro alto 4 metri, per un peso di 15 quintali. Secondo il cardinale Crescenzio Sepe «gli occhi di San Gennaro vigileranno sulla città, perché Napoli ha bisogno di protezione».
I toscani tra i più longevi al mondo Da uno studio commissionato dalla Regione Toscana le persone più longeve al mondo vivono proprio nel cuore del nostro Paese. Gli anziani toscani, infatti, hanno un’aspettativa di vita molto alta: 79,6 anni per gli uomini e 84,7 per le donne. Il merito sarebbe da attribuire al buon cibo, all’aria pulita e al loro spirito di aggregazione.
Un tesoro nel giardino di casa Nel 2007 Andreas K., anonimo abitante di una cittadina a sud di Vienna, aveva trovato sotto il suo giardino alcuni anelli, fibbie decorate, piatti d’oro e argento con pietre preziose, perle e corallo fossile, risalenti a circa 650 anni fa. Oggi, l’uomo ha deciso di non vendere gli oggetti a un privato, traendone di sicuro grande profitto, ma di esporli al pubblico. GIUGNO 2011
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> @VVISO AI NAVIGANTI
I PREFERITI DI DI PAOLO NEGRINI
LA TOP 5 DELLE COSE DA FARE, VEDERE, ASCOLTARE IN RETE
TELEMARKETING [ SOCIETÀ ]
Il Registro Pubblico delle Opposizioni è un nuovo servizio istituito a tutela di quei cittadini - il cui numero di telefono è presente negli elenchi telefonici pubblici - che non vogliono ricevere telefonate per scopi commerciali. L’iscrizione mette l’abbonato al riparo dalle chiamate indesiderate degli operatori di telemarketing che utilizzano come fonte dei propri contatti gli elenchi telefonici pubblici. L’iscrizione avviene mediante modulo elettronico sul sito web, e-mail, telefono, raccomandata o fax. >> www.registrodelleopposizioni.it/
L’ANNUARIO DEI FILM [ CINEMA ] Se il cinema è la vostra passione, troverete molto interessante l’annuario dei film proposto da Mymovies.it. Il sito presenta l’elenco dei film usciti dal 1895 fino ad oggi, e quelli programmati in uscita entro il 2013. Per ogni film viene proposta una scheda contenente trama, interpreti, immagini e un giudizio di gradimento. La ricerca può essere eseguita per anno, titolo, regista o interprete. >> www.mymovies.it/film/2011/
CURIOSITÀ WIKIPEDIA...
[ INTERNET ]
Ave! Vicipaedia est opus commune, quo creetur encyclopaedia libera interretialis. Tradotto: “Salve! Wikipedia è un lavoro comune, per creare un’enciclopedia libera mondiale”. Questa è la frase che si legge a mo’ di saluto, nella pagina introduttiva della versione latina dell’enciclopedia Wikipedia, on line dal 2002. Le pagine sono rigorosamente in latino e trattano principalmente argomenti di carattere storico. >> http://la.wikipedia.org
CAPPELLA SISTINA IN 3D [ ARTE ]
DISEGNO E FOTORITOCCO [ TEMPO LIBERO ] Se volete mettere alla prova il vostro estro artistico, il sito “Pixlr” è ciò che fa per voi. Accedendo al sito, potrete utilizzare on line un programma di disegno e fotoritocco estremamente valido. Strumenti e pennelli per creare disegni o ritoccare fotografie che potranno essere salvati sul vostro computer. >> http://pixlr.com/
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Vi propongo una visita virtuale alla Cappella Sistina, in cui sarete l’unico visitatore. Vi muoverete in uno spazio 3D in cui avrete la possibilità di soffermarvi ad ammirare, con la stessa qualità di dettaglio, sia gli affreschi a parete sia quelli della volta. Per spostarvi, modificare l’angolo di visualizzazione o ingrandire un particolare, non dovrete che usare il mouse. >> www.vatican.va/various/cappelle/sistina_vr/index.html
Perle (n. 4_Layout 1 19/05/11 13:52 Pagina 9
LIBRI «La collana Le Perle della Memoria pubblica annualmente i risultati di ricerche tematiche, realizzate in collaborazione con 50&Più Università. Una elegante serie di pubblicazioni dedicate a usi, costumi e tradizioni; uno “scrigno” per custodire le “piccole storie” e salvarle dall’oblio del tempo». Richiedi il volume
Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06 68134552 Per m@il: redazione@50epiu.it
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ome giocavamo: un’altra “perla”, racchiusa nel quarto volume della collana Le Perle della Memoria, ennesimo scrigno in cui conservare con cura i nostri ricordi, forse ancora più preziosi perchè legati alla nostra infanzia. Per scovare i giocattoli di un tempo, i telefoni hanno squillato in casa di amici; sono state messe a soqquadro case di campagna, soffitte e cantine polverose. E “l’equipe dei ricercatori” delle Università della Terza età che ha acquisito il materiale, non ha potuto evitare di lasciarsi andare a qualche «Ti ricordi!?» di fronte a questo o a quel giocattolo. Testimonianze e immagini attraverso cui descrivere i gio-
chi della propria infanzia: da quelli che si facevano molti anni fa sulle spiagge, nelle piazze e nelle strade, fino a quelli in cui veniva coinvolta tutta la famiglia, mentre i nonni raccontavano che al posto di quella casa c’era un’aia, o di quella strada una pineta. Insomma, un viaggio tra burattini di legno, automobiline in latta, pupazzi di pezza e bambole di celluloide o di porcellana, trottole di legno, scatole magiche, cavallucci, fionde. La ricerca ha creato un incontro intergenerazionale ricco di significati, ha confermato che il gioco è espressione ludica importante a tutte le età, un linguaggio comune che tutti abbiamo parlato e che ci ha permesso di crescere.
Ogni giorno, Stannah è con te. Per fare le scale, scegli un montascale Stannah: affidati a persone che si impegnano ogni giorno per rendere più semplice la tua vita. Ti ascolteremo con attenzione per capire a fondo le tue aspettative e offrirti soluzioni su misura per le tue esigenze. Ti affiancheremo in ogni momento per consigliarti, per scegliere e installare il tuo montascale, per garantirti sicurezza e serenità. Contattaci per prenotare una visita, provare un montascale o farci tutte le domande che vuoi. Gratuitamente e senza impegno.
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10 giugno 1940: chi ricorda questa data?
Poste Italiane S.p.A.
Sped. in Abb. Post.
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in L. 27/02/04 n.46)
Art. 1 comma 1 -
D.C.B. - Roma.
Anno XXXIII n.6 Giugno 2011 Euro 2.50 - I.P.
SCRIVETECI A: Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per fax: 06 68139323 Per m@il: g.vecchiotti@50epiu.it
Speriamo che lo ricordino tutti, signor Alfio. Anziani e giovani. Gli anziani, come ha detto lei, per aver vissuto quell’esperienza sopra la propria pelle; per essere stati protagonisti, loro malgrado, di uno dei periodi più oscuri della storia recente. I giovani perché dovrebbero aver ricevuto dagli anziani, genitori o nonni, la testimonianza di chi “c’era”. Perché per capire il baratro nel quale si è trovata una generazione non bastano i libri di storia, così come non ci si deve limitare a vedere qualche filmato d’epoca in cui battaglie, marce, bombardamenti di città appaiono simili ad un qualsiasi film d’azione realizzato per il cinema, piuttosto che una documentazione di vita reale. È la testimonianza diretta, il racconto doloroso di chi quell’esperienza l’ha vissuta, che riportano alla memoria le grandi sofferenze ma anche le grandi prove di umanità, che paradossalmente avvengono proprio laddove la dignità umana è stata offesa, lo strumento necessario per fa sì che la cosa non si ripeta.
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«Avevo 10 anni quando sentii mia madre pronunciare sottovoce la parola guerra con mia nonna. Noi bambini non dovevamo capire, anche se di lì a poco avremmo vissuto gli orrori che quelle sei lettere dell’alfabeto portavano con sé. Eppure oggi mi sembra che quelle sofferenze siano state dimenticate e mi chiedo se c’è qualcuno che ricorda il giorno in cui entrammo nella Seconda Guerra Mondiale». Alfio Montereali
LETTERAlmente
È proprio traghettando alle giovani generazioni la propria testimonianza che si realizza la duplice azione di informazione ma anche di educazione. Educazione alla pace, alla responsabilità, alle scelte coraggiose, alla capacità di cogliere nell’altro tutte quelle differenze che ci permettono di considerarlo distinto da noi e per questo con le nostre peculiarità degne della stessa attenzione, considerazione, rispetto che cerchiamo per noi stessi. Certo che è molto più semplice dimenticare, meno doloroso, ma non è ignorando
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gli errori del passato come mai avvenuti che si costruisce il futuro. Soprattutto se è un futuro di pace.
Un “Peppone” dei nostri giorni Gentile Direttore, sono mamma di due bambini. Abito nel quartiere romano di Monteverde Vecchio, lo stesso in cui sono nata e cresciuta. Una zona tranquilla e generosamente verde, grazie alla bella Villa Pamphili che ha visto scorrazzare sui suoi prati intere generazioni. Ma il luogo che ha visto crescere me e tanti
È MOLTO PIÙ SEMPLICE DIMENTICARE, MA NON È IGNORANDO GLI ERRORI DEL PASSATO, CHE SI COSTRUISCE UN FUTURO DI PACE
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miei coetanei è stato l’oratorio della parrocchia Regina Pacis. Qui ho trascorso il mio tempo libero, dagli anni dell’infanzia fino all’adolescenza. Ed è qui che, oggi, porto i miei figli quotidianamente. Forse, ancora per poco. Alcuni nuovi inquilini di un edificio che affaccia sull’oratorio, infatti, hanno dichiarato guerra a ciò che, a detta loro, causa fastidi intollerabili: il suono delle campane, i fischi e le incitazioni degli allenatori della scuola calcio e, non ultimo, l’allegro vociare di vispi bimbetti. Non mi dilungo nel sottolineare la rilevanza sociale di strutture come gli oratori parrocchiali che coadiuvano le famiglie nel percorso educativo dei propri figli, offrendo un ambiente sano in cui i bambini imparano ad incontrarsi, a confrontarsi e, soprattutto, a crescere. Comunque...il conflitto in questione sembra essersi già concluso. Con un provvedimento d’urgenza vengono limitati gli orari di accesso alla struttura (peraltro già regolamentati) e, pensate un po’, anche il suono delle campane che non può protrarsi oltre i venti secondi. Sbalorditiva e, permettetemi di
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dirlo, piuttosto insolita la celerità con cui si è risolto il caso, in barba ai noti tempi biblici della Giustizia italiana. Non sarà un caso se uno degli inquilini “scontenti” è uno stimato professionista dell’ambiente... Che le raccomandazioni terrene siano più potenti di quelle divine? “DONATELLA, MAMMA ARRABBIATA”
Beh, in questo caso sembra di sì! Ma nella vicenda che lei ci ha raccontato, Donatella, ci sono molteplici fattori che ci lasciano interdetti. No, non è solo la “raccomandazione”, malcostume talmente radicato nella nostra società che non ci sorprende quasi più. E non è neanche il fatto che per avere una sentenza in tempi rapidi si debba ricorrere a tale malcostume. È piuttosto il desiderio di un gruppo di condomini di ricorrere allo “sport nazionale” della raccomandazione per limitare nientemeno che... i rintocchi delle campane e i fischi di un allenatore che sgambetta in un oratorio insieme a dei bambini vocianti! E la cosa ci preoccupa non poco se esistono persone che non apprezzano la bellezza della gioventù così come la pratica dello sport, e c’è qualcun altro che istituzionalmente appoggia questi sentimenti. Perché non coinvolgete questi malinconici condomini nelle attività dell’oratorio, li invitate alle partite di calcio e alle allegre dopo-partite in cui ci si diverte tra uno sfottò e l’altro? Ad un’esperienza del genere neanche il Grinch resisterebbe! Se proprio fossero così malinconici potete sempre organizzare una raccolta di firme da presentare al vostro Municipio e alle altre autorità territoriali. L’inattività non paga.
INFATTI... ERA UN MANICOMIO
Sono andata a Villa Fiorita, qui a Firenze, per passare la visita medica per rinnovare la patente di guida. Eravamo più di 80 persone, ma che dico: bestie! Tutti pigiati in una stanza strettissima senza finestre. Abbiamo aspettato più di tre ore. Una vera porcheria, una violenza. Ci siamo sentiti deportati. Va bene che eravamo al vecchio manicomio ma è stata una vera vergogna.
Tutto pronto per la ventinovesima edizione del Concorso 50&Più, occasione in cui artisti ultracinquantenni non professionisti possono esprimere la loro creatività proponendo elaborati di prosa e poesia, oppure opere pittoriche e fotografiche. Ad accogliere gli ospiti, dal 3 al 10 luglio, due ottime strutture alberghiere nel cuore della suggestiva città di Assisi.
MARIA IMPALLOMENI
Firenze, come l’Italia intera, è stracolma di luoghi pubblici belli e funzionali. Ma, accanto a questi, esistono anche luoghi deputati a funzioni pubbliche che vengono invece lasciati in condizioni incivili di inadeguatezza come quelli che lei denuncia. Noi naturalmente segnaleremo questa lettera alle autorità competenti: ma ora vogliamo sottolineare soprattutto il fatto che in realtà non c’entrano molto i locali inadeguati: ci sono, in Italia e nel mondo, strutture pubbliche che operano in locali sacrificati eppure funzionano bene. Perché la questione è sulla civiltà di chi organizza il lavoro. Se i locali sono sacrificati, i responsabili del servizio adottano una organizzazione del lavoro diverso: ad esempio, si preoccupano di scaglionare le convocazioni; dilatano gli orari affinché lo stesso numero di utenti possa esser servito con più distensione... Gli accorgimenti non mancano e centinaia di casi di “buone pratiche” lo dimostrano anche in Italia. Questione di impegno, di reale volontà amministrativa, politica gestionale; questione di professionalità e di etica.
Quota individuale di partecipazione:
Dal 03/10 al 10/07
Dal 06/07 al 10/07
In camera doppia In camera doppia uso singola
Hotel Roseo Hotel Subasio € 450,00 € 290,00 € 645,00* € 400,00
La quota comprende: - Trasferimento in orari prestabiliti dalla stazione Ferroviaria di Assisi da e per l’Hotel prescelto - Soggiorno in camera doppia in Hotel della categoria e per il periodo prescelti - Trattamento di pensione completa, bevande incluse ai pasti (acqua e vino della casa) - Partecipazione agli spettacoli e intrattenimenti proposti dall’organizzazione - Servizio navetta - Ingresso alla piscina interna riscaldata e alla Spa per coloro che soggiornano al Roseo - Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento - Assistenza di personale 50&Più. La quota non comprende: - Trasferimenti da e per Assisi - Escursioni facoltative - Extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato. Informazioni e prenotazioni: 50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87) Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
www.50epiuturismo.it
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“77 ANNI, 52 TRASCORSI ACCANTO AL MARITO GIORGIO, UNA CARRIERA DI AVVOCATO, 2 FIGLI. QUANDO NEL 2006 NAPOLITANO È SALITO AL QUIRINALE, CLIO HA DICHIARATO: «LA VITA È FATTA COSÌ. NELLA MIA PROSPETTIVA, ALLA NOSTRA ETÀ, MI ASPETTAVO CHE FOSSE ORMAI PROSSIMO IL TEMPO DELLA LEGGEREZZA DEI PENSIERI». RITRATTO DI CLIO BITTONI, LA SILENZIOSA, ELEGANTE SIGNORA CHE HA FATTO DELLA RISERVATEZZA E DELLA SEMPLICITÀ IL SUO BIGLIETTO DA VISITA”.
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CLIO
FEDELE AL SUO SPIRITO, NON AMA LE SCORTE E LE AUTO BLU, E ASPETTA LA SCADENZA DEL MANDATO PRESIDENZIALE PER TORNARE NELLA SUA CASA BOHÈMIENNE
NAPOLITANO DI R OSELL A BENNATI
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li americani hanno come first lady la grintosa Michelle, i francesi la raffinata Carla Bruni, i giordani hanno la bella regina Ranja e gli spagnoli aspettano di vedere al trono la fascinosa moglie del principe ereditario, Letizia Ortiz. Noi non abbiamo come prima signora una giovane “femme fatale”, ma una silenziosa, elegante e discreta nonna, che ha già festeggiato da qualche anno le sue nozze d’oro. In un’epoca di culto dell’immagine e velinismo diffuso, a noi piace di più così. Difficile descrivere Clio Napolitano. Le cronache mondane non ne parlano molto, anche se in realtà lei è sempre presente nei momenti e nei luoghi importanti per il nostro Paese, accanto al marito Presidente. Una donna-ombra, allora, dedita solo al suo ruolo di consorte? No, non è così. Clio ha alle spalle una carriera di avvocato, interrotta nel 1992, quando rinunciò al suo incarico all’Ufficio legislativo della Lega delle Cooperative perché il marito era diventato Presidente della Camera dei Deputati. «È stata una mia scelta - ricorda ora - non mi sembrava il caso di continuare visto che mio marito era il Presidente della Camera e io, nel mio ruolo professionale, avevo come interlocutori i presidenti delle commissioni parlamentari. Comunque avevo già una certa età, 57 anni...». Qual è stata la vita della nostra first lady? Incominciamo dal nome, Clio, un po’ bizzarro. I suoi genitori (padre comunista, madre socialista) erano marchigiani, ma quando lei nacque, nel 1934, erano confinati a Ponza, e avevano scelto per lei quel nome di musa della mitologia greca in omaggio alla laicità. Erano ambedue impegnati in politi«Tra gli incontri ca, e questo ad alto livello impegno inricorda quello fluenzò la forcon Michelle mazione della Obama: È una figlia, anche se donna espansiva, lei non rinuncia brillante, molto a ricordare queallegra e alla mano, gli anni con un ha commentato» pizzico di ironia: «Mia madre era socialista e mi portava in sezione, dopo la Liberazione, dove vi erano infinite discussioni sul voto alle donne. Mi annoiavo moltissimo e spesso mi facevo delle dormitine...». Clio ha trascorso solo una parte dell’adolescenza a Chiaravalle, in provincia di Ancona. Una sua amica d’infanzia, Meri Capitani, la ricorda come una ragazza serena e generosa, che le prestava volentieri i suoi libri. Poi, i genitori si trasferirono a Napoli dove Clio si laureò in giurisprudenza. Fu a Napoli che lei vide per la prima volta il futuro marito; poi lo incontrò nuovamente a Roma dove si era
“1934: nasce sull’isola di Ponza. Trascorre l’adolescenza a Chiaravalle, in provincia di Ancona, poi si trasferisce a Napoli dove si laurea in giurisprudenza; 1959: sposa Giorgio Napolitano da cui avrà due figli, Giovanni e Giulio; 1992: conclude la sua attività di avvocato; 2006: Clio inizia la sua vita al Quirinale dedicandosi alla difesa dei diritti umani”.
[TRA I RICORDI PIÙ EMOZIONANTI DELLA NOSTRA FIRST LADY HANNO UN POSTO D’ONORE I FESTEGGIAMENTI ORGANIZZATI PER IL CENTESIMO COMPLEANNO DI RITA LEVI MONTALCINI.]
trasferita per iniziare la sua carriera di avvocato. Si sposarono nel 1959: un matrimonio felice, con due figli, Giovanni e Giulio. Lei continuava ad esercitare la sua professione, conciliandola con i doveri familiari, lui era già deputato del Partito comunista. «Occasioni Una routine tranpolitiche a parte, quilla, con la casa è spesso romana, le villegimpegnata su giature a Strombofronti a lei cari, li, gli amici di semcome le cause pre e naturalmenumanitarie e te la musica, pasl'emancipazione sione di ambedue femminile» i coniugi, insieme al teatro. La carriera politica del marito era sempre più impegnativa e lo teneva spesso lontano da casa, ma i legami familiari sono restati sempre forti e tenaci. «Mio marito come padre è stato molto assente, è ovvio - ha raccontato a Paola Severini nel libro Le mogli della Repubblica - però ha avuto un’influenza eccezionale sui figli perché lui ha dato ai figli la sensazione di essere sempre presente e disponibile. Questo naturalmente è anche merito mio, perché non mi sono mai lamentata, non li ho mai messi in contrasto con l’attività del padre, con la sua assenza. Un esempio? La partita di calcio: mio » GIUGNO 2011
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RITRATTI CLIO NAPOLITANO [A SINISTRA, GIORGIO NAPOLITANO E CLIO BITTONI: UNA VITA VISSUTA CONDIVIDENDO ANCHE LA PASSIONE PER LA MUSICA, IL CINEMA E IL TEATRO.]
marito sarà andato allo stadio forse tre volte con mio figlio, eppure lui è convinto di essere andato tutte le domeniche allo stadio con suo padre...». Ma quando nel 1992 Giorgio Napolitano diventò Presidente della Camera e, nel 1996, ministro dell’Interno, fu un po’ difficile per Clio mantenere un ménage tranquillo e riservato; e tuttavia lei ci riuscì. Non voleva lasciare il suo appartamento anche se, confessa sorridendo, si vergognava un po’ quando usciva con i sacchi dell’immondizia, e preferiva infilarli dentro buste di boutiques, fingendo di andare a fare shopping. Il vero cambiamento però avvenne nel 2006, quando suo marito fu eletto Presidente della Repubblica. Impossibile continuare a vivere una vita “normale”. Questa volta Clio dovette rassegnarsi a cambiare casa... Il suo spirito schietto e semplice però è rimasto lo stesso, così come le abitudini spartane. La nuova first lady non ama le scorte e le macchine blu, ed è stato proprio durante una sua passeggiata a piedi fuori dal Quirinale che, nel 2007, è stata investita da un’automobile, riportando la frattura dell’omero e della tibia. Un brutto momento, con il Presidente subito accorso al suo capezzale e un delicato intervento chirurgico. Oggi la vita di Clio è piena di impegni e di incontri ad alto livello. Certe volte ancora si entusiasma, come quando nel luglio del 2009 ha parlato a lungo con Michelle Obama. Forse perché ambedue le signore hanno abbracciato la carriera di avvocato l’intesa è stata immediata. «Michelle è espansiva, cordiale, brillante, molto allegra e alla mano», ha commentato Clio dopo l’incontro. E ancora più emozionante è stato per lei festeggiare con Rita Levi Montalcini il centesimo compleanno della scienziata. Oltre alle occasioni politiche, la vita della moglie
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“Della sua infanzia racconta: «Mia madre, dopo la Liberazione, mi portava in sezione dove vi erano infinite discussioni sul voto alle donne. Mi annoiavo moltissimo e spesso mi facevo delle dormitine...»”
del Presidente è spesso dedicata alle cause umanitarie: recentemente Clio Napolitano è stata tra i primi firmatari dell’appello a favore di una risoluzione delle Nazioni Unite contro le mutilazioni genitali femminili, ed è sua la prefazione all’ultima pubblicazione dell’Unicef sui diritti dell’infanzia. Leggendo l’inizio del suo appello rivolto ai bambini, si comprende l’umanità di questa nonna così discreta e schiva: «Se state leggendo questo libro significa che siete fortunati perché sapete leggere. Saper leggere vuol dire che c’è qualcuno che vi ha insegnato a farlo, che siete potuti andare a scuola. Molti bambini in tante parti del mondo non vanno a scuola perché non ci sono scuole abbastanza vicine, perché i genitori sono poveri e hanno bisogno che i loro figli lavorino o che vadano a prendere l’acqua e la legna per cucinare perché non c’è il gas che arriva in casa...». Un altro dei temi cari alla signora Napolitano è quello dell’emancipazione femminile. Qualche anno fa, riferendosi alle first ladies internazionali del momento, da Cherie Blair a Hillary Clinton, Clio disse chiaramente che «questo ruolo di mogli, soprattutto se hanno un’attività professionale ben definita, mi pare sia un po’ limitativo, da un punto di vista della realizzazione femminile». Ma il suo ruolo di moglie non le è pesato, forse perché il suo rapporto coniugale è sempre stato alla pari, basato sulla stima reciproca. La vita un po’ ingessata del Quirinale le deve pesare un po’. Quando è diventata moglie del Presidente si è lasciata sfuggire un sospiro: «La vita è fatta così. Nella mia prospettiva, alla nostra età, mi aspettavo che fosse ormai prossimo il tempo della leggerezza dei pensieri». E invece, Clio deve aspettare ancora un po’, per arrivare al tempo della leggerezza. Qualche tempo fa, in una intervista televisiva, le hanno chiesto qual è la prima cosa che farà quando scadrà il mandato presidenziale e lei ha risposto, senza esitare, che correrà subito a casa sua, nella sua dimora un po’ bohèmienne di Via dei Serpenti. «È una casa che non abbiamo mai chiuso - ha detto - e io ogni tanto ci vado. Viene pulita regolarmente, ed è sempre in ordine». E poi ha aggiunto, non rinunciando mai alla sua ironia: «Non l’ho mai vista così ordinata come adesso che non ci abitiamo». E nella stessa intervista, quando le hanno chiesto a cosa non saprebbe mai rinunciare, la sua natura schietta ha avuto il sopravvento, e in barba al politically correct ha detto: «Non dovrei dirlo, ma temo che non saprei rinunciare a qualche boccata delle mie sigarette...».
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l’80%
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degli utilizzatori di Facebook ha un’età tra i 18 e i 24 anni (Dati Audiweb).
dei giovani tra i 15 e i 24 anni naviga in internet con il cellulare (Fonte Nilsen).
ha letto almeno un libro nel 2010. Il numero sale se è l’adulto a dare il buon esempio.
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[ INCHIESTA DI
GIADA VALDANNINI ]
Generazione K: disagi, speranze e progetti dei giovani «Descritti dai media come passivi a qualsiasi cambiamento, in realtà hanno tante idee e passione per realizzarle. Basta fermarsi ad ascoltare la loro voce. Noi l’abbiamo fatto»
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e volete farvi un’idea di fare con soddisfazione e reddito, una volta terminati gli studi. Ecchi siano i giovani d’oggi, teco, su questa bella ambizione, netevi alla larga da sedicenmetteteci un “forse” grande ti conoscitori, commentatori da quanto una casa. Oggi riuscire talk show e fan del “si stava menon è più frutto di solo impegno glio quando si stava peggio”. Lie dedizione, ma di tante concomitatevi a osservarli con discreziomitanti che rendono il futuro una ne e sobrietà; se vi riesce, anche cosa assai complessa. Vuoi per le con curiosità. No, non quella delpoche chances professionali, vuoi l’entomologo di fronte a una speper la saturazione del mondo del cie rara ma quella di qualcuno lavoro: per i giovanissimi, ahimé, che è alla scoperta. Sono diversi non si prevedono tempi d’oro. da noi, è vero, ma come una geSalvo inversioni di rotta. nerazione lo è rispetto all’altra: Non stupiamoci poi se, dopo averdiversi i punti di riferimento, dili lasciati anni versi gli stili incollati damusicali ma vanti alla tesoprattutto «Perché è stata levisione, a diverso accesdefinita proprio qualcuno veso alla speranGenerazione K? nisse il ghiriza. Questi raPer l’abitudine bizzo di engazzi, a diffediffusasi tra i trare al Granrenza nostra, giovani di sostituire de Fratello: negli “anni negli sms il gruppo magari nesdel tutto è “ch” con la sola suno li ha mai lettera “k”» possibile”, invitati a camhanno già biare canale e una serie di a scoprire che l’Antico Egitto riseripoteche sul futuro. Saranno preva più sorprese di una fiction. sumibilmente i primi a passarseInsomma, guai a giustificare per la peggio delle generazioni prepartito preso, ma oggettivamencedenti, ad aver perso sin dai temte godono di diverse attenuanpi del liceo il diritto alla speranti. E non ci si stupisca se in un liza. Sarà capitato a chiunque di bro come Facciamolo a skuola, sentirsi un titano a sedici anni, di della giornalista Marida Lombaresser pronto a spaccare il mondo Pijola, la protagonista adoledo con un dito, di pensare di poscente trovi dignitoso il mestiere ter essere professore, ingegnere, dell’escort: «Sarà un mestiere coastronauta o fioraio e di poterlo
il 34,8%
il 72%
dei giovani parla spesso con i genitori, il 18% sempre e, solo il 5,1%, mai.
della popolazione giovanile vede l’Ue come una forma di tutela dei loro diritti.
me un altro - dice - sennò l’avrebbero chiamata prostituta». E a chi il “merito” di tutto questo? Al giovane che è ancora immaturo? O forse all’adulto che - per dirla con Gianrico Carofiglio, protagonista dello scorso numero di 50&Più - ha svuotato le parole privandole di senso? Le statistiche parlano chiaro e per fortuna i numeri sono più eloquenti delle parole. Un adolescente su quattro sente che la crisi economica ha compromesso la stabilità della propria famiglia, il proprio futuro e, se si parla di famiglie altrui, la percentuale sale esponenzialmente. Secondo gli analisti, imbarazza raccontare il disagio economico in casa propria e allora si preferisce attribuirlo al vicino. A dirlo un autorevole istituto di ricerca come l’Eurispes che rinfranca un po’ lo spirito quando aggiunge che il 34,8% dei giovani parla spesso coi genitori; il 18,3 sempre, e solo il 5,1%, mai. Il che è tanto più significativo se si pensa che in una società percepita come precaria, la famiglia è l’unica stabilità. Denigratori o meno di una generazione che si è beccata l’appellativo di “generazione youtube, internet e sballo”, “generazione provvisoria”, quella “dei maleducati e irriverenti”, il nodo cruciale, dalla notte dei tempi, sta nella famiglia. Illuminanti sono le parole di Gustavo Pietropolli Charmet, noto psichiatra di formazione freudiana che da sempre si è occupato di adolescenti e che in un’intervista a La Repubblica dichiarò: «Non sono favorevole alla denigrazione massiccia che subiscono questi ragazzi che, a rischio d’apparire buonista o anche idealizzante, io tendo ad apprezzare». Lo dice non un trentenne, ma un settantenne che di frotte di giovani ne sa » GIUGNO 2011
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davvero molto. Non a caso nei suoi libri finisce con l’essere più severo coi genitori che coi figli, sostenendo che «se i ragazzi sono dentro una relazione con un adulto abbastanza competente, sono molto etici». E allora buttiamo la palla nell’altra metà del campo così da capire chi siano questi adulti “competenti”: «Chiunque - dice l’intellettuale - coltivi ed esprima una forte passione per qualcosa. Quando - i giovani (ndr) - individuano qualcuno che secondo loro va bene, possono esserne soggiogati. Anche un docenÈ corretto invece ricordare come te può diventare un punto di rifegiovani e giovanissimi abbiano rimento, una risorsa. Gli altri adultanti progetti e si diano da fare in ti - quelli opachi - non sono conquesto nostro Paese. Molti, per testati, non sono avversari da batesempio, sono impegnati nel votere, semplicemente rimangono lontariato tanto che, dati Censis del tutto irrilevanti». alla mano, il 34% dei ragazzi Insomma, non ci giriamo più intorspende parte del proprio tempo no: il principio di autorevolezza è per il prossimo. Una realtà affattutto da riscoprire e oggi suona to sommerpiù appropriasa, questa, to di un malcui però si destro ritorno Il 34% dei giovani, presta poca a forme secondo i dati attenzione e d’educazione del Censis, utilizza così, nelle pacoercitive e ocparte del proprio gine seguenchieggianti altempo per ti, vi racconla cultura del dedicarsi teremo alcucastigo. Sta al ad attività di ne di queste genitore, alvolontariato. storie, molto l’educatore, più diffuse di rimpossessarsi quanto si imdell’autorevomagini. Dai ragazzi antimafia del lezza, da non confondere con l’aumovimento “Ammazzateci tutti”, toritarismo. I “nuovi adolescenti”, a quelli che si dedicano alla camfragili e spavaldi - riprendendo due pagna internazionale “Prize4Lititoli di Pietropolli Charmet - forse fe” contro la sclerosi laterale non aspettano altro, di ritrovare amiotrofica, passando per colodei punti di riferimento: delle sponro che prestano servizio volontade da cui partire. In fondo si smetrio presso l’Arsenale di Torino. E te troppo presto di avere maestri, che dire dei giovani universitari di incontrare gente pronta a dare di “Ingegneria senza frontiere”? un pezzo di sé per aiutarti a defiStudenti ed ex studenti appartenire il tuo cammino. nenti a una quindicina di univerÈ bene dire che in questo percorsità italiane che, insieme ai loro so di conoscenza reciproca, la professori, tutti rigorosamente vostampa talvolta gioca sporco, inlontari, realizzano progetti per midugiando nei casi più torbidi in cui gliorare la qualità della vita nel incappano gli adolescenti, rensud del mondo. Lavorano “su sedendo seriali reati che finiscono gnalazione”: le associazioni locaper bollare un’intera generazione li comunicano le loro necessità e ma, fino a prova contraria, i mei ragazzi realizzano le richieste. dia non sono educatori. A loro il Per questo mese di giugno è proncompito di informare e non deto un progetto che andrà ad aiuformare quanto accade.
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tare i contadini del Madagascar. È facile per i giovani essere cittadini del mondo, considerando che molti sono nati quando il Muro di Berlino era già stato abbattuto, sono cresciuti già quando le frontiere tra i Paesi europei non esiste-
[ INCHIESTA DI TERESA
vano più, con in tasca quegli spiccioli d’euro, gli stessi dei coetanei degli altri 27 Paesi dell’Unione. Che i giovani d’oggi siano “innamorati” del Vecchio Continente è confermato da una ricerca condotta dall’European Policy Cen-
CARRUBBA ]
Dov’è la società? «Ma dov’è anche la famiglia, intesa come luogo di crescita ed elemento che, oggi, può dare un senso del limite ai giovani? È vero che è in corso un “disarmo morale” degli adulti?»
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uando i valori umani sono appresi e interiorizzati nell’ambito della struttura familiare e di quella sociale, possono rimanere invariati nel tempo grazie a un senso di fedeltà verso se stessi. Se questo però non avviene, dietro la maschera di fermezza ideologica i giovani nascondono una grande fragilità. Sono pieni di dubbi. Il fatto di vivere in una società insicura ci porta ad essere molto attenti al bisogno di punti di riferimento, del riconoscimento da parte delle persone che sono intorno, della loro autonomia, del loro spazio di realizzazione. E se questo viene meno, ecco che il giovane fragile va alla deriva della frustrazione oppure, per difendersi, si arma di rabbia, aggressività e violenza. Abbiamo sentito sull’argomento Sandro Bernardini, professore ordinario di Sociologia all’Università “La Sapienza” di Roma. I giovani di oggi hanno per-
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ter e dalla City University of London, secondo la quale moltissimi (il 72%) vedono l’Ue come una forma di tutela dei loro diritti di cittadini. Ed è sempre merito dell’Unione, secondo il 90% dei ragazzi, se oggi è data loro la pos-
sibilità di studiare, lavorare e viaggiare all’estero. Insomma, si considerano a tutti gli effetti parte integrante e attiva dell’Europa unita, molto più degli adulti e degli anziani. E non è tutto... A sfatare il luogo comune che li
so i punti di riferimento nella società? La società non ci si palesa più in modo univoco. Prima si sapeva perfettamente a quale mondo si apparteneva, perché i soggetti socializzanti erano chiari: la famiglia, i genitori, gli amici, la scuola, il gruppo di lavoro, e così via. Oggi, alla domanda che noi potremmo fare ad un giovane: “Chi sono le tue figure di riferimento?”, ci risponderebbe alla maniera pirandelliana: “Uno, nessuno, centomila”. Il riferimento può essere un Dj, un calciatore, può essere chiunque. Ma il chiunque non rappresenta la dimensione della società. Quindi noi abbiamo nel contempo una scomposizione della società, una molteplicità di dimensioni per cui perdiamo non solo l’originale ma anche la visione univoca. È ovvio che una società complessa non può classificare tutto come buono o non buono. Ma a questa difficoltà se ne è aggiunta un’altra, quella della non facile trasmissibilità dell’immagine sociale. È evidente che in questa mancanza, i giovani soffrono terribilmente e crescono senza una precisa identità. Qui s’innesca il grande problema sociale. La mancanza d’identità fa dell’individuo letteralmente “nessuno” e la debolezza dell’”io” lo spinge ad appoggiarsi ad altri che sorreggono e giustificano l’individuo. Per sostenerci abbiamo bisogno di noi stessi, ma non sapendo chi siamo, da soli rischiamo di perderci. È una strada senza uscita?
vuole ignoranti e inselvatichiti, ci pensa l’Istat che segnala come la lettura per molti giovani sia di casa. Sì, perché se nel 2010 il 58,2% di essi dichiara di aver letto almeno un libro durante l’arco dell’anno, a dedicarsi alla lettura sono soprattutto coloro che vedono leggere in casa. Come dire: i ragazzi leggono di più laddove ci sia un adulto che dà il buon esempio. Allora, siamo davvero sicuri di conoscerli questi nostri giovani? Sappiamo i progetti, le speranze che li accompagnano? Sappiamo come comunicare con loro? Beh, anche se non c’è bisogno di parlare come i giovani della generazione K - questo un altro degli appellativi - può tornare utile saperne decriptare il linguaggio. Dall’81 in poi i nati appartengono ai K, coloro che per scrivere un
No, ma bisognerebbe riprendere le fila del discorso, creare agenti di socializzazione. La famiglia, se ha figli, faccia la famiglia, la società si prenda in cura la trasmissibilità del sapere e dei valori e riconduca nel giusto alveo i termini della socializzazione, altrimenti, costruiamo robot. Il disagio sociale comincia sempre più precocemente e s’insinua per la carenza non solo di modelli adulti a cui far riferimento, ma anche di progetti, strutture e servizi dedicati a loro da parte delle istituzioni. Con l’aggravante del contesto territoriale per i giovani che vivono in quartieri “difficili”. Sull’argomento abbiamo chiesto il parere ad Angela Costabile, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo all’Università della Calabria. Esiste il controllo sociale? È molto debole o quasi assente. Intendo riferirmi a tutti gli adulti. Si parla sempre dei genitori, della famiglia, sì, ma cosa accade a scuola o nei contesti dove si trovano i ragazzi? Ci si dovrebbe chiedere se gli adulti presenti intervengano in qualche modo, se siano allarmati, oppure c’è quello che viene chiamato disimpegno morale degli adulti che poi viene trasferito anche ai giovani. Al contrario di tutto quello che si è detto sin qui, ci sono giovani che hanno dei principi, dei riferimenti sani? Decisamente sì. Ogni anno, abbiamo cen-
sms usano abbreviazioni che rasentano la scomparsa della parola o che trasformano appunto il “che” in ke. La ragione? Forse i primi hanno iniziato perché i messaggi via telefonino si pagavano a battute: più sintetizzavi e più risparmiavi, poi è scattata la praticità, la moda, infine l’abitudine. In questo c’è qualcosa di male? Immaginiamo di no, purché non si finisca con l’utilizzarlo anche nei temi di scuola, cosa peraltro accaduta da noi come in Gran Bretagna. Così, a riprova della necessità di fare i conti col presente, una casa editrice inglese - la Collins ha addirittura lanciato un volume interamente dedicato al linguaggio degli sms. Un rischio per l’italiano o più semplicemente abitudini che modificheranno la nostra lingua? Chi può dirlo...
tinaia di studenti di valore che vogliono apprendere, che vogliono costruire. Molti sono impegnati nel volontariato. Io stessa li ho visti prendersi cura di disabili con un tale trasporto umano che, a dispetto dei pregiudizi comuni sull’inaffidabilità dei ragazzi, conferma l’esistenza di una significativa popolazione di giovani che ha assimilato il valore della solidarietà e della vicinanza e che ha certamente avuto un modello culturale di integrità. I giovani di oggi cercano ancora, anche al di fuori della famiglia, persone che costituiscano per loro un solido riferimento sociale grazie al quale crescere e maturare in modo equilibrato. In questo senso anche noi docenti universitari abbiamo un ruolo importante, nonostante gli studenti abbiano già superato l’adolescenza. Notiamo un’attenzione particolare dei ragazzi che ascoltano noi professori e spesso ci fanno domande che esulano dalla nostra disciplina, domande sulla vita. Esprimono i loro disagi e pongono interrogativi, certi che possano essere d’interesse per tutti i giovani. Ci considerano un supporto per la vita, un riferimento sociale. E dalle loro domande si sente che hanno già interiorizzato dei valori. Per esempio, rifiutano l’assistenzialismo, e questo è un grande cambiamento degli ultimi anni. Forse dovremmo recuperarli anche agli ideali della politica a cui sembrano piuttosto disinteressati.
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E VOI... COSA NE PENSATE
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eggendo questa inchiesta avrete sicuramente confermato o mutato il vostro giudizio sui giovani, vi sarete accorti che vivere di luoghi comuni può essere rassicurante oppure deviante e, magari, avrete anche qualcosa da dire al riguardo. Bene: noi non aspettiamo altro. Vorremmo che il maggior numero di interventi e di opinioni giungesse alla nostra Redazione sia dagli over 50 sia dai giovani, e che, una volta tanto, a guidare la riflessione fosse un costruttivo dialogo intergenerazionale. È il momento giusto per scriverci e per aprire un dibattito su ciò che si aspetta non solo la generazione K, ma anche quella passata, perché le generazioni sono legate da un sottile filo rosso ed ereditano la società che viene affidata loro. Indirizzate la vostra opinione a: Redazione 50&Più Largo Arenula 34 - 00186 Roma oppure all’indirizzo e-mail redazione@50epiu.it
I giovani al tempo della crisi: UNA SFIDA DI “RIGENERAZIONE” Ammazzateci tutti
DI LEONARDO GUZZO
«Nell’alveo delle ultime generazioni scorre un flusso di energia sotterranea potente. Un puzzle variegato ed eterogeneo, pieno di piacevoli incoerenze e insospettabili risorse»
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marriti, annoiati, dispersi nel marasma della società di massa: così vengono descritti i giovani nell’era di internet e del post-moderno. Un quadro apparentemente confermato e dai più eclatanti casi di cronaca, che assume all’improvviso i contorni grotteschi di un luogo comune di fronte a realtà poco pubblicizzate e decisamente sorprendenti. Basta guardarsi intorno per scoprire che l’associazionismo giovanile - dato per morto a più riprese - è ancora vivo e vegeto, e continua a nutrirsi di idealismo e ingenuità, istin-
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to di ribellione e “saggia follia”. I giovani ci sono. Ad accomunarli sono soprattutto obiettivi circoscritti e concreti: la forza di un esempio o di una personalità (si pensi ai “papa boys” di Giovanni Paolo II), l’effetto dirompente di un’esperienza che fa saltare gli schemi. Questi giovani “impegnati” si riuniscono per portare solidarietà a chi soffre, trovare riscatto dalle grinfie della malavita, inseguire una sfida di generazione che, forse come mai in passato, è qualcosa di più. Una sfida di “rigenerazione”.
È il 19 ottobre 2005. Al funerale del vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria Francesco Fortugno, assassinato dalla ‘ndrangheta, un gruppo di giovani espone uno striscione coraggioso e provocatorio: E adesso ammazzateci tutti. Alla logica spietata e alla crescente arroganza della ‘ndrangheta oppongono il grido della coscienza offesa, l’esposizione e l’indignazione. Basta quel gesto a riscattare la dignità compromessa di una terra, la Calabria, stritolata dalla morsa della malavita e - s’immagina - da una rassegnazione passiva o, peggio ancora, da una silenziosa connivenza della gente. Il clamore mediatico è enorme e immediato: dall’episo-
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dio nasce un’associazione che diventa in poco tempo il più grande collettivo giovanile antimafia d’Italia. Dopo anni, “Ammazzateci tutti” conserva orgogliosamente il carattere di movimento che rifiuta le strutture rigide e si basa piuttosto sull’aggregazione spontanea, ma ha ormai assunto una dimensione nazionale e un’articolazione “federale”. Vari coordinamenti locali calibrano proposte e attività dell’associazione sulle esigenze del territorio di riferimento, sotto la direzione di un coordinamento centrale con sede a Roma. A presiederlo è Aldo Pecora, 25 anni, che risponde con entusiasmo alle nostre domande. Che cosa unisce i giovani di “Ammazzateci tutti”? Una forte identità culturale, una domanda di legalità e giustizia sociale, uno stretto legame col territorio, che nel tempo è di-
ventato legami con “i territori”, fermo restando il pieno rispetto dell’unità e della solidarietà nazionale. Il nostro obiettivo non è e non può essere sconfiggere le mafie sul campo. Vogliamo invece tagliare i rifornimenti alla malavita, prosciugare i serbatoi delle “nuove leve” contribuendo ad educare le giovani generazioni. La nostra attività si svolge soprattutto attraverso incontri tenuti nelle scuole con l’obiettivo di “formare alla legalità” e di informare sui traffici della criminalità organizzata, grazie all’ausilio di esperti e autorevoli testimoni: magistrati, esponenti delle forze dell’ordine, parenti delle vittime di mafia. Vi sentite supportati dalle istituzioni e in particolare dalla politica? Siamo supportati dalla gente e “sopportati” dalla politica. Gli amministratori locali, quelli che
stanno sul campo, ci sostengono anche in contrasto coi vertici di partito; poi, man mano che si sale di livello, con un atteggiamento trasversale la politica ci snobba o ci intralcia. Forse perché, invece di recitare i soliti generici slogan, facciamo riferimento a fatti e circostanze precise, denunciamo collusioni e connivenze che possono destare imbarazzo. Del resto alla politica noi non chiediamo nulla: siamo un movimento autofinanziato e apartitico. Che idea vi siete fatti dei giovani che incontrate in giro per l’Italia? I giovani hanno voglia di esserci. Sono come spugne che assorbono ogni cosa dalla realtà circostante. Percepiscono l’ingiustizia del sistema mafioso come di certi meccanismi della società “perbene”, difettano magari di iniziativa ma sono tut-
t’altro che distratti. Dopo i nostri incontri, in genere, solo un piccolo numero di ragazzi si mette in contatto con le associazioni o vi aderisce; ma tutti partecipano agli appuntamenti, ascoltano spiegazioni e testimonianze con un coinvolgimento totale, in un’atmosfera “liturgica”. I giovani hanno voglia di imparare, di capire; vogliono ascoltare parole “pesanti”, storie esemplari; chiedono di essere coinvolti e guidati. Anche quest’anno, dal 6 al 9 agosto, terremo a Reggio Calabria il meeting “Legalitalia”, giunto ormai alla quinta edizione: un’occasione per promuovere la legalità e la lotta alle mafie di fronte a migliaia di giovani provenienti da tutta Italia, nel ricordo di Antonino Scopelliti, sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione ucciso dalla ‘ndrangheta il 9 agosto 1991. GIUGNO 2011
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INCHIESTA
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Prize4Life Un’associazione no profit globale. Questo è “Prize4Life”. Una sorta di multinazionale della solidarietà, con sede a Boston e due filiali in Italia, a Roma, e in Israele, a Tel Aviv. Una sfida in qualche modo rivoluzionaria che vuole applicare al settore no profit la filosofia e le tecniche delle imprese a scopo di lucro. Per combattere una delle malattie più subdole e sconosciute dei nostri tempi: la sclerosi laterale amiotrofica. “Prize4Life” è un’organizzazione pensata e gestita da giovani, in modo giovane, originale e innovativo. Invece di investire sull’assistenza dei malati, mira a raccogliere fondi da distribuire sotto forma di premi a ricercatori o team di ricerca capaci di raggiungere nel più breve tempo obiettivi prefissati dalla stessa organizzazione. In questi giorni, a 5 anni dalla messa in palio, viene assegnato a New York un premio di un milione
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«La Sla non ha confini e memmeno noi. Così si presentano i ragazzi di questa onlus che premia solo a obiettivo raggiunto» di dollari all’equipe che ha individuato un “biomarcatore” della malattia, un indicatore capace di stabilire per ogni paziente affetto da SLA lo stadio di avanzamento e il livello di gravità del male. Lo scorso novembre, a Roma, anche la sezione italiana di “Prize” ha cominciato la sua attività con la proiezione del documentario Beating time, cui è seguita, solo pochi giorni fa, una pregevole mostra fotografica dal titolo Scattare ancora - un clic contro la SLA. Andrea Marano, 36 anni e una carriera di imprenditore nel business dell’efficienza energetica, è uno dei soci fondatori del-
l’organizzazione. Alessandro Palma, 28 anni, una laurea in fisica e un incarico in Enel nel settore delle energie rinnovabili, è tra i responsabili della sezione italiana. Li incontro a Roma, nella sede dell’organizzazione: il tono è colloquiale, l’argomento molto serio. Come nasce e come si sviluppa “Prize4Life”? Andrea. Tutto parte da un atto di amicizia e solidarietà. È il 2004 e mi trovo ad Harvard per iniziare un master in business administration. Novecento giovani in tutto, seicento americani e trecento provenienti da ogni parte del Pianeta ammessi nel tempio della conoscenza: roba da sentirsi i “re del mondo”. Della mia classe fa parte un ragazzo israeliano, Avichai Kremer: studente modello, spiccata personalità, le carte in regola per un futuro brillante. Ma dopo pochi mesi dall’inizio del corso lo colpisce una sentenza agghiacciante: è malato di
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SLA e non può curarsi, perché contro la SLA non c’è cura. Dopo qualche giorno di comprensibile smarrimento decide di reagire. Vuole creare un’organizzazione per sostenere la ricerca e viene a chiedermi il suo aiuto. Gli dico di sì, istintivamente: è un amico e non penso nemmeno a tirarmi indietro. Passiamo i due anni del master a mettere a punto il progetto, applicando le conoscenze più avanzate in termini di impresa e di business, e finalmente nel 2006 la sfida ha inizio. La scommessa è ambiziosa e decisamente innovativa: premiare chi investe e ha successo invece di finanziare direttamente progetti dall’esito incerto, gettare un’esca per gli investimenti e creare un “effetto leva”, coinvolgere settori di ricerca apparentemente lontani dal campo di studio della malattia. Quanto ha influito il sistema americano sul successo dell’iniziativa? Andrea. La nostra è senza dubbio un’esperienza eccezionale. L’America, al di là delle contraddizioni, incarna al meglio lo spirito del capitalismo e della libera iniziativa: premia le idee senza guardare all’anagrafe. È un ambiente privilegiato in termini di accesso alle risorse (finanziarie, umane e di conoscenza) e di supporto organizzativo. Tutto è pronto lì dove serve e facilmente accessibile. E Harvard, in questo senso, è il posto ideale: un laboratorio umano, un luogo di confronto e di reciproca ispirazione. In Italia il ritmo è più lento e il sistema più ingessato, per una questione non tanto di leggi quanto di mentalità. Che cosa serve ai giovani per “rompere il guscio”? Alessandro. Se fosse così facile da dire, direi coraggio e visione, attivismo e intraprendenza. Serve agire invece di restare fermi in ricezione, spostare in avanti il baricentro invece di limitarsi a subire il bombardamento di impulsi della nostra società. Serve osare, guardare oltre la siepe. Essere giovani fino in fondo e saper vivere nel proprio tempo. “Prize4Life”, dopotutto, è uno straordinario esempio di utopia perseguita con un approccio pragmatico e strumenti concreti, sfruttando tutte le opportunità della realtà globale e della strategia d’impresa. Andrea annuisce. Più volte abbiamo avuto la tentazione di cambiare rotta. Ci è sembrato a momenti che il nostro approccio fosse troppo “originale”. Ma alla fine la forza delle idee e la perseveranza hanno dato frutti.
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SERMIG
SERVIZIO MISSIONARIO GIOVANI
Ispirare pace è una specie di dono. Non solo spiegarla o convince-
re a farla, ma trasmetterne il senso: nei gesti e nel tono della voce, nei modi e nella serenità dello sguardo.
UN CARISMA NATURALE, CHE RISPECCHIA UNO STATO DELL’ANIMA E ASSUME UN SIGNIFICATO PIÙ PROFONDO QUANDO SI ACCOMPAGNA A UNA CONCRETA TESTIMONIANZA DI VITA.
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al 1983 la loro sede è l’ex Arsenale militare di Torino, trasformato attraverso un singolare “rovesciamento semantico” in Arsenale della Pace: una superficie di quarantamila metri quadrati che migliaia di giovani, donne e uomini, con il loro lavoro gratuito e con i contributi volontari, hanno fatto diventare una specie di monastero metropolitano, aperto 24 ore su 24. Nel 1996 e nel 2003 analoghe strutture sono sorte anche a San Paolo, in Brasile, e a Madaba, in Giordania. A quasi trent’anni dalla nascita, l’Arsenale della Pace è un simbolo di Torino e un vanto per l’Italia: una casa per i giovani e per i poveri, uno spazio per la cultura e per il dialogo, per la formazione alla musica e all’arte. Un rifugio dove vivere il silenzio e ritrovare il respiro del mondo. Di questa enorme macchina di speran-
[SCRITTORE, GUIDA SPIRITUALE, ERNESTO OLIVERO CON IL SERMIG 2.300 PROGETTI DI SVILUPPO IN 89 PAESI DEL MONDO.] HA SOSTENUTO
za Ernesto Olivero è il punto di riferimento, l’infaticabile coordinatore, il narratore appassionato. Amico di Giovanni Paolo II e di Madre Teresa di Calcutta, proposto come candidato al premio Nobel per la pace, Olivero è sempre rimasto fedele alla sua ispirazione originaria, che ribadisce » GIUGNO 2011
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S E R M I N G
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INCHIESTA
«I giovani si sentono spesso emarginati e traditi da quegli adulti che non sanno più educare. Ma i buoni maestri ci sono ancora.»
[IL SERMIG NASCE A TORINO NEL
1964 UNENDO UN
GRUPPO DI GIOVANI DECISI A COMBATTERE LA FAME CON OPERE DI CARITÀ E GIUSTIZIA, PROMUOVENDO LO SVILUPPO E LA SOLIDARIETÀ VERSO I PIÙ POVERI.]
raccontandosi ai lettori di 50&Più. Che cosa l’ha spinta a creare il Servizio Missionario Giovani? Avevo 24 anni, stavo per sposarmi e volevo espandere l’amore che mi aveva portato a quel gesto. Volevo continuare a fare qualcosa di buono. Combattere la tragedia più grande dell’umanità: la fame nel mondo. Tutto è avvenuto con grande semplicità… Ho scritto una lettera ad alcuni giovani per chiedere, a chi lo volesse, di impegnarsi a tempo pieno nella cura dei poveri e degli affamati. Mi hanno risposto circa dieci giovani - il primo nucleo del servizio missionario e da lì è cominciato tutto. Qual è l’ispirazione dell’Arsenale della Pace? Le guerre sono il grande problema del mondo. Le armi uccido-
no quattro volte: perché distolgono risorse e menti brillanti da studi e opere di pace e di giustizia, perché quando hai un’arma la usi, perché usandola prepari la vendetta. Ci sembrava un gesto fortemente simbolico chiedere che ci venisse assegnato un vecchio arsenale militare, una fabbrica di armi per la guerra, per trasformarlo in una fabbrica di pace. Con l’Arsenale tutto è diventato più grande, in una misura che non avremmo mai immaginato. È un dono di Dio. Qual è il più grande successo ottenuto in questi ormai cinquant’anni di attività? Il vero successo è stato trovare dei giovani capaci di dare la propria vita al servizio degli altri. Nel 2010 l’Università del Dialogo, creata presso l’Arsenale, ha organizzato una serie di incontri sul tema “Squarciamo il buio”. Che cos’è questo buio? Il buio è la droga, la criminalità in cui i giovani si ritrovano invischiati. Il buio sono i falsi idoli, le lusinghe della via facile. Buio sono il successo effimero, il denaro facile, il sesso senza senso, la trappola dell’odio, l’inganno dell’apparenza. Viviamo in una società ciarliera e ciarlatana in cui i gesti han-
no perso valore e le parole hanno una funzione “pubblicitaria”, sono prive di consistenza e conseguenza. Il sacro è la dimensione in cui si recupera il peso dei gesti e il senso delle parole. Il Sermig mette da sempre al centro i giovani. La società fa lo stesso? Nella società i giovani non sono valorizzati. Non gli si dà importanza, non gli si dà responsabilità. Non li si aiuta a diventare uomini. Bisogna far intravvedere loro quello che possono fare e l’impegno che serve per farlo. Avvertirli delle difficoltà e poi sostenerli, incoraggiarli. Si dice che oggi la società abbia perso il senso della “verticalità”, del rispetto delle regole e dei ruoli. Si dice che ai giovani manchino buoni esempi e buoni maestri. Condivide questo discorso? In parte sì e in parte no. È vero che i giovani sono emarginati, traditi dagli adulti (o finti adulti) che non sanno più educare. Ma i buoni maestri ci sono ancora. Solo che sono maestri esigenti e per questo i giovani preferiscono starne alla larga. Vogliono tutto e subito, loro. Il nostro compito è cercare la parte più ricettiva della gioventù, alla prova, farla venire a contatto con questi maestri esigenti, convincerla con la forza delle idee e dell’esempio e creare esempi per gli altri giovani. Bisogna avere la forza di frantumare le ipocrisie e sbarazzarsi delle mezze misure. Abbracciare sinceramente e semplicemente l’insegnamento evangelico.
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«Tutti dovrebbero avere la possibilità di realizzarsi grazie al proprio talento. Ma bisogna anche studiare. Non tutti, però, hanno le possibilità economiche per farlo, specie nel settore del cinema, dove le scuole, nella maggior parte dei casi, hanno rette salatissime. Ecco allora l’idea»
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[ INCHIESTA DI
ANNA MERCURI ]
A ROMA, UNA SCUOLA GRATUITA PER IMPARARE A FARE CINEMA Artisti di altissimo livello mettono al servizio la loro esperienza per creare una scuola d’arte cinematografica gratuita e aperta ai giovani talenti. Dedicata a Gian Maria Volonté, inizierà il suo primo anno di corso a novembre 2011.
arebbe bello insegnare ai ragazzi a fare il cinema. Ci vorrebbe una scuola aperta a tutti coloro che hanno passione e talento, una scuola gratuita che insegni il vero senso di quest’arte, il grande circo che è». È quello che si sono detti un pomeriggio l’attore Valerio Mastandrea e il regista e sceneggiatore Daniele Vicari. «Un’idea paradossale visto il momento difficile che sta vivendo la cultura nel nostro Paese - dichiara Valerio Mastandrea -, ma la cultura dà lavoro, il cinema è lavoro e sono tanti i ragazzi che vogliono impegnarsi davvero in questo settore». Un’idea che Mastandrea e Vicari hanno poi condiviso con un gruppo di amici che fanno cinema. «Dall’idea alla realizzazione, avvenuta grazie all’intervento della Provincia di Roma,
sono trascorsi poco più di due anni: un tempo lunghissimo - dice Mastandrea -. Abbiamo lavorato tanto e alla fine ce l’abbiamo fatta». La Scuola Provinciale d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté” inizierà il suo primo anno di corso a novembre 2011. Si trova alla Magliana, in via Greve. L’Istituto, con cui collabora anche Cinecittà Luce, si avvale di un comitato artistico e scientifico, con ben 31 componenti, presieduto da Valerio Mastandrea, nomi del cinema di prim’ordine tra i quali: Ettore Scola, Francesca Comencini, Domenico Procacci, Elio Germano, Francesco Piccolo. La durata del corso di studio è di due anni ed è aperto a tutti i ragazzi dai 18 ai 28 anni che non hanno le possibilità economiche per frequentare una scuola di cinema. Per la recitazione è sufficiente la terza media, per gli altri indirizzi, invece, qualsiasi diploma. Occorre però essere iscritti ai Centri per l’Impiego.
VALERIO MASTANDREA «Io che non ho studiato per fare il mestiere che faccio, forse, inconsciamente, questa scuola l’ho voluta anche per questo», ammette Mastandrea. Un autodidatta che è riuscito a diventare un attore di successo, basti ricordare il David di Donatello del 2010 vinto come miglior attore con il film La prima cosa bella, di Paolo Virzì. «Non credo che il successo - afferma - sia qualcosa che faccia parte del lavoro di un attore. Un attore deve durare e completarsi il più possibile. Essere
www.provincia.roma.it www.provincialavoro.roma.it
un autodidatta non è sempre una buona cosa, non si vive di solo talento, ma serve conoscenza, tecnica, non tecnica, ma per non avere tecnica devi prima averla acquisita. Insomma, io conosco i miei limiti e il fatto di aver voluto così tanto questa scuola non è casuale». Passione, motivazione, impegno nello studio, la Scuola Provinciale d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté” è un’opportunità di formazione professionale per i giovani talenti del nostro cinema.
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ATTUALITÀ
[ TECNOLOGIA & NUOVI MEDIA ]
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TUTTO CIÒ È GIÀ REALTÀ
LA “TV AUMENTATA” ENTRA NEI NOSTRI SALOTTI
«È italiana la nuova tecnologia che permette di guardare la televisione e interagire in tempo reale con quello che si vede»
DI L ANFRANCO SBARDELL A
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mmaginate di poter dialogare con lo schermo televisivo, di poter porre domande al conduttore del programma che state vedendo o avere informazioni aggiuntive sull’argomento di cui si sta parlando. Una bella prospettiva, giusto? Tutto ciò è già realtà. Sì, e gli autori di questo nuovo servizio, che viene definito tecnicamente “tv aumentata”, sono italiani. Si chiama X2TV, come il nome della società che ha sede a Roma presso il Tecnopolo Tiburtino, e gli uffici in Sardegna e San Francisco. Basta avere un telefonino di ultima generazione (tipo iPhone o simili) e scaricare l’applicazione che si chiama proprio X2TV. Come funziona? Mentre guardate la televisione selezionate sul vostro cellulare l’applicazione scaricata e comincia-
te a utilizzarla. Il servizio di X2TV accompagna “in parallelo” i programmi televisivi, proponendo in tempo reale un flusso di contenuti che si aggiornano automaticamente e integrano quelli trasmessi dalla tv. L’utente, oltre ad interagire
con il piccolo schermo, può sfruttare tutte le funzionalità aggiuntive proprie di una social mobile tv come quella della chat e della condivisione dei contenuti con gli altri utenti connessi. Attualmente, in Italia, il servizio è stato avviato in partner-
ship con Rai nell’autunno del 2010, “aumentando” per la prima volta il programma televisivo, Voyager, di Roberto Giacobbo, su Rai2. Ora X2TV sta continuando a condurre sperimentazioni anche con altre televisioni, come il canale di cucina Alice Tv su Sky.
Le prossime tappe
“Realtà aumentata”
La società
Per saperne di più
In Italia stanno arrivando nuovi decoder che permetteranno di avere internet direttamente attraverso la televisione. Una grande novità.
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Questa nuova tecnologia si ispira al concetto di realtà aumentata: girare, ad esempio, per la città con l’ausilio del cellulare, che aiuta a capire come muoversi e cosa vedere.
La X2TV è nata da Beeweeb Spa e partecipata da Quantica SGR. Beeweeb si occupa di disegnare e sviluppare prodotti e servizi tecnologici per il mondo dei cellulari.
Per utilizzare X2TV è sufficiente avere una connessione alla rete ed un cellulare o un computer. Una volta scaricata l’applicazione, si sceglie un canale e si naviga. Il servizio è gratuito.
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IL MAGICO volo delle FARFALLE L'OSSERVAZIONE DAL VIVO DI QUESTI INSETTI PERMETTE DI COMPRENDERE IL LORO COMPORTAMENTO NEI MINIMI PARTICOLARI
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DI PIER O POGGIO
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LE FARFALLE, FINO A UNA VENTINA DI ANNI FA, SI AMMIRAVANO SOLTANTO NELLE COLLEZIONI INCORNICIATE SOTTO VETRO; L’INVITO A VEDERLE SI PRESTAVA A MALIZIOSE ALLUSIONI SE ERA RIVOLTO A RAPPRESENTANTI DEL GENTIL SESSO. OGGI NELLA “CASA DELLE FARFALLE” DI MONTEGROTTO, LOCALITÀ TERMALE IN PROVINCIA DI PADOVA, È POSSIBILE VEDERE, IN UN HABITAT NATURALE, CENTINAIA DI FARFALLE CHE VOLANO IN PIENA LIBERTÀ, PROVENIENTI DA OGNI PARTE DEL MONDO. I
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1988: il farfallario di Montegrotto è il primo museo vivente del genere in Italia
LA CASA DELLE FARFALLE
Info Sede: Via degli Scavi 21 bis Montegrotto Terme (Pd) Telefono: 0498910189 E mail: info@butterflyarc.it Sito: www.casadellefarfalle.it
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lmeno 500 esemplari multicolori - ma in certi periodi dell’anno superano i 700 - “sfarfallano” in tre grandi giardini esotici, si nutrono sui fiori, si corteggiano e si riproducono. Nella “Casa delle Farfalle” sono stati ricreati ambienti che riproducono per temperatura, umidità dell’aria e vegetazione gli ambienti dove, in natura, vivono questi insetti. Ciò consente di ammirare delle farfalle altrimenti introvabili alle nostre lati-
tudini. C’è anche un laboratorio dove entomologi, studenti e appassionati possono avvicinarsi a diversi ecosistemi e alle farfalle attraverso un’esperienza diretta. Il farfallario di Montegrotto fu creato nel 1988 da due naturalisti, Enzo Moretto e Gabriella Tamino: è il primo museo vivente del genere creato in Italia sull’esempio di altri Paesi nei quali le scienze naturali hanno sempre avuto una forte tradizione. Adesso, in Italia, ce ne sono alcuni altri. Nella “Casa delle Farfalle” di Montegrotto (che fa parte della Butterfly Arc) si può assistere alle varie fasi dello sviluppo dell’insetto, dalla deposizione delle uova alla formazione del bruco e della crisalide, fino alla nascita della farfalla; si possono osservare le differenze tra le farfalle diurne e le falene (quelle notturne) e i trucchi, come il mimetismo, che le farfalle adottano per la loro sopravvivenza. L’osservazione di tale spettacolo dal vivo equivale ad assistere a interessanti lezioni di «Nel farfallario è entomologia e a possibile assistere rendersi conto alle varie fasi nei minimi partidi sviluppo colari del comdell'insetto: portamento di dalla deposizione questi insetti. delle uova È breve la vita alla formazione delle farfalle. del bruco L’entomologo e della crisalide, Enzo Moretto fino alla nascita afferma che ci della farfalla» sono specie considerate longeve perché vivono ibernate per gran parte della loro vita. Ad esempio, la nostra Cedronella vive un anno, ma in tale periodo sono compresi una “estivazione” (un rallentamento del metabolismo durante la stagione calda) ed uno “svernamento”. Alcune Heliconius possono vivere mesi, in generale le farfalle vivono molto meno. La vita media di un adulto di farfalla varia da uno a due giorni e raramente arriva alla settimana; tuttavia alcuni individui possono vivere un mese e anche oltre. Un’altra caratteristica di alcune specie di farfalle è quella di avere uno spiccato senso dell’orientamento, senso che è ben sviluppato - per fare un esempio nelle farfalle Monarca, le protagoniste del più grande fenomeno di aggregazione e di migrazione. Le farfalle Monarca, infatti, sorvolano interi continenti e riescono a ritrovarsi in alcuni habitat individuati nel corso della loro evoluzione millenaria. Le farfalle appartenenti a questa specie hanno ali di colore marrone - rossiccio con venature e bordi neri ornati da due file di bordi bianchi. Tali colori hanno un preciso scopo di difesa, quello di mettere sull’avviso i pre- » GIUGNO 2011
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INTERVISTA ENZO MORETTO datori, significando che le farfalle sono tossiche; si nutrono, infatti, di un’erba che contiene un alcaloide velenoso. Ad Enzo Moretto, entomologo che più di venti anni fa ha fondato la “Casa delle Farfalle” di Montegrotto, abbiamo posto qualche domanda. Si deve a lei, come entomologo, l’idea di realizzare la “Casa delle Farfalle”. A quando risale? L’idea di realizzare questo progetto la ebbi molto prima che in Inghilterra fosse realizzato un progetto simile. La mia passione per l’entomologia risale all’infanzia: già a 12-13 anni frequentavo i laboratori e le collezioni degli allora istituti di Entomologia Agraria e di Biologia dell’Università di Padova. Poi, da studente in Agraria, mi insediai nei laboratori della mia scuola e anche in quelli di un istituto di floricultura. Ed è lì che cominciai a mettere insieme un progetto ecosistemico che vedeva in un ambiente come una serra la riproduzione di una foresta tropicale con le farfalle, il tutto magari facilitato nel mantenimento delle temperature in modo naturale, utilizzando la risorsa termale euganea. Era il 1974. Da quel momento comincia un’attività parallela ai miei studi per la realizzazione di tale progetto. Riuscii ad approfondire gli studi entomologici sia nell’Università di Agraria di Padova che in quella olandese di Wagenigen, e poi di nuovo a Padova, alla facoltà di Scienze Naturali. La costruzione del primo progetto permanente di “Casa delle Farfalle” cominciò nel 1987 e fu completata nel 1988. Oggi nel mondo le strutture esistenti con questa età sono pochissime (una sola in Inghilterra, in Scozia, in Olanda e in Florida; due in Germania e quella di Montegrotto Terme). Ci sono farfalle Idea, farfalle Morpho, farfalle Monarca, farfalle Cedronella, farfalle notturne dette falene. Sono tante le specie? Sono innumerevoli. La Cedronella, ad esempio, è una specie nostra e non c’è in quelle contenute negli ambienti tropicali. La Monarca ha un piccolo ed apposito giardinetto. Le falene notturne sono diverse e molto belle: vanno dalla grande Atlante o Cobra alla Cometa dell’Africa e del Madagascar, oltre alla Rothshildia americana e alla Antheraea o alla
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[L'ENTOMOLOGO ENZO MORETTO, FONDATORE DELLA “CASA DELLE FARFALLE”, MOSTRA ALCUNI ESEMPLARI DI FARFALLA: PER OGNI SPECIE OSPITATA È STATO RICREATO L'HABITAT PIÙ ADATTO.
A DESTRA, UN ESEMPLARE DI FARFALLA MONARCA.]
TUTTI GLI ESEMPLARI PRESENTI SONO MAGNIFICI MA È LA FARFALLA MORPHO BLU A RISCUOTERE MAGGIORI CONSENSI TRA IL PUBBLICO
“La mia passione per l'entomologia risale all'infanzia. Già a dodici anni frequentavo i laboratori della mia scuola e di un istituto di floricultura”
Brahmaea asiatica. Ma l’elenco delle specie potrebbe continuare. Vorrei aggiungere che, al percorso esistente nella “Casa delle Farfalle“, si è associato quello di “Esapolis“ che spazia nel mondo degli insetti, con una collezione storica unica sul baco da seta e su moltissime falene della seta esposte dal vivo. Qual è il più bell’esemplare ospitato nella “Casa delle Farfalle”? Le farfalle sono tutte bellissime. Per il pubblico le Morpho Blu sono le più spettacolari. Poi ce ne sono di particolari, meno “visibili” ma comunque splendide sia come crisalide che come adulto. Tra le più belle crisalidi vanno citate la Euploea e la Idea, che da farfalla sviluppa grandi ali bianche e nere ed ha un volo molto aggraziato; tra le farfalle con bella crisalide e farfalle particolari c’è sicuramente la Gereta Oto, che da adulta ha ali trasparenti con alcune nervature colorate e riflessi opalescenti. A me piacciono molto le Cethosia, alcune varietà di Heliconius come l’Hecale, alcune Melpomene. Ci sono poi altre specie che rappresentano l’icona della farfalla, tra tutte la farfalla Monarca.
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[ SPORT & BENESSERE ]
SUL PODIO DEL BENESSERE
EVENTI
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OLIMPIADI DEI 50&PIÙ
«Motivati, grintosi e allenati. Questi gli atleti che, dal 10 al 17 settembre, animeranno la XVIII edizione della competizione sportiva» DI MICHEL A GA STONE
C‘
è chi gioca a pingpong, chi corre maratone, chi pedala, chi gioca a bridge...». Sono le Olimpiadi dei 50&Più, un momento annuale di incontro tra gli sportivi italiani organizzato da 50&Più giunto alla diciottesima edizione e che ogni anno riscuote sempre più successo. Una speciale settimana di settembre caratterizzata da atleti over 50 con un unico scopo: gareggiare! Non solo fare scale, quindi, o passeggiate mattutine e serali: loro fanno molto di più. E anche se non sono più ragazzini, sono atleti a tutti gli effetti. I risultati? Danno loro ragione! A guardarli gareggiare sembrerebbero geneticamente modificati: lo dimostrano le partecipazioni alle competizioni agonistiche degli anni scorsi.
Capita che questi eterni ragazzi si trovino a competere con chi ha molti anni di meno. E non si tratta solo di attività ludico-ginnico-mentale: è agonismo puro. Quello che oltre all’allenamento aerobico richiede tenuta di nervi, freddezza psicologica e cuore forte. Alla base c’è la passione, e lo spirito è “divertirsi gareggiando”. È noto che l’attività fisica porti dei benefici sia fisici che psico-
logici. Il numero degli over 50 praticanti attività sportiva è in crescita, e in questa crescita, sempre più spesso è facile imbattersi in persone che non si accontentano della semplice passeggiata nel parco, ma si impegnano in competizioni agonistiche al pari dei colleghi atleti più giovani. Questo incremento accompagna un profondo mutamento degli stili di vita, delle aspettati-
Ping Pong
Nuoto
Maratona
Tiro con l’arco
Equilibrio, capacità di coordinazione, agilità: lo sport è anche questo, un’armonia concreta tra corpo e mente.
Nel 2009 il 40,6% degli italiani non praticava alcuno sport, neppure una nuotata! Nel 2010 la percentuale è scesa del 2,3%.
L’attività fisica aumenta la forza, la tonicità, la flessibilità. Perché accontentarsi di passeggiare quando si può correre?
La pratica sportiva porta ad un maggior rilassamento e riduzione dello stress, maggiore autostima e aumento della concentrazione.
ve e della domanda dei servizi. Oggi gli over 50 sono attenti alle novità, esprimono desiderio di istruzione, svago, divertimento, conoscenza. E lo sport, non a caso, ha alcuni effetti primari, tra i quali l’aumento della capacità di socializzazione e del senso di autostima e autoefficacia. Ma questi sono soltanto alcuni degli effetti positivi: aiuta, infatti, ad allenare la concentrazione, fa riscoprire i propri »
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punti di forza e fa comprendere come gestire al meglio le energie. Questo, a sostegno che parlare di benessere significa parlare di salute, sana alimentazione, equilibrio, serenità. Tutto ciò è sempre più diffuso nelle coscienze, come dimostra la crescita della pratica di attività sportive e spirituali che possano donare all’anima, oltre che al corpo, quanto necessario per stare bene. L’indagine I numeri dello sport italiano - La pratica sportiva attraverso i dati Coni e Istat dell’aprile di quest’anno, evidenzia «un vero e proprio miracolo», come sottolinea il presidente del Coni, Giovanni Petrucci. Nel 2009 il 40,6% degli italiani non praticava la minima forma di sport, neppure due chilometri di passeggiata, una nuotata o qualche pedalata in bicicletta. Nel 2010 la percentuale è scesa del 2,3%, un milione e 203mila sedentari in meno rispetto all’anno precedente. Negli ultimi dieci anni non si era mai andati al di sotto della soglia del 39%. Oggi lo sport italiano sta assolvendo ai propri com-
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IL BENESSERE DIPENDE DALL’ALIMENTAZIONE E DAL MOVIMENTO, MA ANCHE DALLA QUALITÀ DI VITA
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piti: la pratica sportiva è il segnale più indicativo della dimensione culturale di un paese. Il traino delle eccellenze, la campagna per l’educazione fisica nelle scuole primarie non hanno fatto che agire proprio sulla nostra dimensione culturale: ecco perché gli italiani, oggi, sono un po’ meno sedentari. E tra questi, molti sono over 50, persone che vogliono migliorare la qualità della loro vita anche con l’attività motoria, così come attraverso le “ginnastiche per la mente”. I benefici metabolici, infatti, producono un aumento del tono dell’umore, perché corpo e anima sono inseparabili e il movimento è il tramite di sviluppo che li unisce. Parlare di attività motoria significa raggiungere obiettivi fondamentali: preservare le abilità psicomotorie dell’autonomia, ritardare l’invecchiamento, combattere l’ipocinesi, recuperare sensazioni corporee positive. Oggi si rafforza sempre più la coscienza e la cura della propria corporeità e l’over 50 sa chi è e cosa vuole. Il benessere in questa età dipende dall’alimentazione e dal movimento, ma non bisogna dimenticare che occorre dare qualità alla vita, perché il comandamento principale sia: non cessare di amare, di sognare, di sorridere... e soprattutto di amarsi.
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SAN VINCENZO (LIVORNO), 10 - 17 SETTEMBRE 2011
L’appuntamento è stato fissato: dal 10 al 17 settembre numerosi atleti si confronteranno in varie discipline sportive tra cui la maratona, la marcia, il tennis, ecc. Ad accoglierli, tra mare e natura, il Villaggio Garden Club Toscana, adagiato sullo splendido litorale toscano, in un tratto di costa particolarmente suggestivo.
» GARDEN CLUB TOSCANA
Immerso nel verde del proprio parcogiardino, ricco di piante mediterranee e tropicali, il Garden Club Toscana è meta ideale per una vacanza all’insegna dello sport, del relax e del divertimento. Il Villaggio, in tipico stile toscano, dispone di impianti sportivi, strutture per l’animazione, un’area per bambini, un settore con i principali servizi e graziose unità abitative, disposte su 2 piani. Le camere, arredate in stile moderno, sono dotate di servizi con doccia, asciugacapelli, telefono, TV-sat, minifrigo, aria condizionata, ventilatore, cassetta di sicurezza, terrazza o balcone. La bellissima spiaggia di sabbia, raggiungibile attraverso i sentieri di una pineta di lecci, è attrezzata con lettini e ombrelloni.
» INFORMAZIONI SPORTIVE
L’organizzazione dei “giochi” sarà gestita dall’équipe sportiva del Garden Club Toscana, supportata da Giudici federali Fidal e dallo staff 50&Più. I partecipanti, divisi per categoria e classi d’età, gareggeranno individualmente nelle seguenti discipline sportive: bocce, marcia, maratona, nuoto, ping-pong, tiri in porta e tiri a canestro, tennis, tiro con l’arco, freccette.
QUOTA INDIVIDUALE » DI PARTECIPAZIONE DEL SOLO SOGGIORNO In camera doppia € 450,00 In camera doppia uso singola € 550,00 3° letto adulto € 150,00 • 3°/4° letto bambini (da 0 a 13 anni non compiuti) in camera con 2 adulti gratuiti • Settimana supplementare, anche frazionata su richiesta
» LA QUOTA COMPRENDE
Soggiorno di 7 notti/8 giorni presso il Garden Club con trattamento di pensione completa, servizio a buffet e bevande incluse ai pasti (vino, acqua e bibite); servizi balneari di ombrelloni, lettini (teli mare con cauzione) in piscina e spiaggia; animazione diurna e serale con spettacoli, piano bar, discoteca, giochi e tornei; assistenza in loco di personale medico 24 ore su 24; assistenza in loco di personale 50&Più Enasco e 50&Più Turismo; assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento, Navale Assicurazioni.
LA QUOTA NON » COMPRENDE Tutti i trasporti da e per il Garden Club Toscana; escursioni facoltative (da prenotare e pagare in loco); extra in genere e tutto quanto non specificato ne “La quota comprende”.
Informazioni e prenotazioni:
www.50epiuturismo.it
50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87) Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
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LA PARTECIPAZIONE
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GENOVA
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rmonia, bellezza, relazioni, vita buona. Questo è il messaggio che abbiamo voluto portare a Euroflora 2011», dichiara Brigida Gallinaro, presidente di 50&Più di Genova, all’indomani della partecipazione dell’associazione degli over 50 alla fiera del florovivaismo più importante, per qualità e dimensione, d’Europa. La Fiera di Genova, dal 21 aprile al 1° maggio, era un immenso giardino dalle molteplici architetture con piante e fiori provenienti da tutto il mondo. Tutte le tipicità italiane erano rappresentate. Lo stand della 50&Più, nel settore dedicato alle piante mediterranee, appena all’ingresso della Fiera, ha attirato migliaia di persone (sono state 430mila le presenze a Euroflora). In tantissimi hanno posato davanti al logo 50&Più realizzato con begonie bianche e rosse. «Abbiamo accolto un numero impressionante di persone che hanno voluto sapere della nostra attività associativa», racconta Brigida Gallinaro. Lo stand di 50&Più è stato concepito come uno spazio dove riposarsi, rilassarsi, leggere, fare amicizia, chiacchierare. «Le persone hanno voglia di stare insieme, di frequentarsi, di avere una vita di relazione. Per questo abbiamo voluto che il nostro stand fosse simile a un salotto, soprattutto fosse uno spazio di comunicazione e condivisione», sottolinea Gallinaro. Massiccia anche la presenza dei soci 50&Più venuti da tutta Italia. Non poteva mancare la partecipazione del presidente nazionale Giorgio Re e del segretario generale Gabriele Sampaolo. Con l’occasione è stato rinnovato l’impegno di 50&Più con due importanti associazioni: l’Unicef per la creazione di scuole in Africa, e con l’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) per offrire assistenza fiscale e previdenziale. «È stata una fiera gioiosa, una straordinaria occasione di socializzazione tra noi e le altre associazioni presenti, tra noi e il pubblico di Euroflora», conclude Brigida Gallinaro.
• Begonie rosse e bianche per 50&Più • Migliaia i visitatori allo stand dell’associazione
• Numerose le attività didattiche e i giochi per i bambini
• 430.000 i partecipanti a Euroflora 2011 GIUGNO 2011
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Il coraggio di salvare una vita
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stato assegnato a Daniele Gerbore, Sostituto Commissario della Polizia di Stato della Questura di Imperia, il Premio 50&Più Cuore Edmondo De Amicis 2011. Riconoscimento che la 50&Più di Imperia riserva a coloro che si sono distinti in significativi atti di amore, altruismo, bontà, volontariato e impegno sociale, compiuti in ambito provinciale. Il Sostituto Commissario è stato protagonista di un salvataggio nel mare di Imperia fortemente agitato. Era l’8 luglio 2008. «Quel giorno ero di pattuglia - racconta -, quando ci arrivò una segnalazione di un’autovettura in divieto di sosta in località Galeazza a Oneglia. Arrivati sul posto abbiamo sentito le urla di una donna: un uomo era in balia delle onde e stava affogando. Mi sono buttato in acqua immediatamente. Il mare era particolarmente agitato e il rischio di andare a sbattere contro gli sco-
Germano Cervini, presidente di 50&Più Imperia, e Bruna Cartacci, infermiera volontaria Croce Rossa, premiano il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Daniele Gerbore.
gli era altissimo». L’uomo, un turista francese, dalla stazza possente, si è poi scoperto essere il proprietario dell’autovettura in divieto di sosta. Il salvataggio è durato circa 15 minuti. «Con l’aiuto finale di due miei colleghi siamo riusciti a portare l’uomo fuori dall’acqua. È stato molto faticoso», ammette. «Il giorno successivo - racconta - l’uomo è venuto in commissariato per ringraziarmi e festeggiare. Tra noi è nata una bella amicizia. Siamo in contatto tramite Facebook». Per il suo gesto il Ministero degli Interni gli ha conferito la Medaglia di bronzo al valor civile. Poi è arrivato anche il Premio dalla 50&Più di Imperia: «È stato emozionante e commovente riceverlo», racconta. «Quest’anno siamo all’ottava edizione - dichiara il presidente Germano Cervini - è un Premio di cui siamo fieri e che portiamo avanti con gioia. Il gesto del Sostituto Commissario Daniele Gerbore è un esempio di non comune senso del dovere e di virtù civica». La cerimonia di consegna del Premio, un’opera artistica a libro aperto modellata dallo scultore David Maria Marani, si è svolta nella sala conferenze del Museo dell’Olivo “Fratelli Carli” di Imperia. Sono intervenute personalità politiche, civili, militari e religiose. In omaggio al 150° dell’Unità d’Italia, 50&Più ha distribuito copie della Costituzione d’Italia. Un anniversario omaggiato anche dal Coro una voce…mille voci dell’Istituto Comprensivo di Taggia che ha cantato, oltre all’Inno di Mameli, anche brani caratteristici delle regioni italiane.
REGGIO EMILIA
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Dal fiume al mare
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La natura in festa
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n appuntamento ormai consolidato per la 50&Più di Vercelli la partecipazione alla manifestazione annuale Fattoria in Città, targata Città di Vercelli e Ascom locale. Una quattro giorni, dal 12 al 15 maggio, dedicata alle specialità enogastronomiche locali e di varie regioni italiane. In più, laboratori, giochi e didattica per i più piccoli che hanno potuto vedere da vicino gli animali della fattoria: mucche, galline, caprette, pecore. Il tutto nel centro storico cittadino. Anche quest’anno il successo è stato assicurato. Migliaia i visitatori che si sono recati allo stand di 50&Più dove il presidente provinciale e regionale, Alberto Filippini, i componenti del consiglio direttivo, il segretario Luca Lisco, hanno illustrato le attività e i servizi di 50&Più a livello locale e nazionale: assistenza fiscale e pensionistica, cultura, sport, turismo.
ROVIGO E VERBANIA
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Appartenenza e collaborazione
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l Delta del Po è considerato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità in quanto «eccezionale paesaggio culturale pianificato che conserva in modo notevole la sua forma originale». Un paesaggio fantastico che i soci della 50&Più di Reggio Emilia hanno voluto scoprire. Così hanno navigato lungo il Po di Goro, attraversato la Sacca di Goro, l’Isola del Mezzanino, l’Isola del Bacucco, la Sacca degli Scardovari, fino ad arrivare al mare Adriatico. Intorno un ambiente selvaggio con canneti, straordinarie specie di uccelli, i tipici allevamenti di cozze e vongole.
VERCELLI
È I soci di 50&Più in partenza alla scoperta del Delta del Po, Patrimonio Unesco.
stata una gita sul Lago Maggiore e le sue isole l’occasione per suggellare il gemellaggio tra la 50&Più di Rovigo e la 50&Più di Verbania, presiedute rispettivamente da Giorgio Marzolla ed Egidio Lanza. L’incontro tra le due delegazioni ha messo in evidenza come il gemellaggio possa essere un punto di partenza per futuri rapporti di interesse tra i soci, contribuendo all’affermazione e alla crescita delle singole associazioni e della 50&Più nazionale con il conseguente rafforzamento, e riconoscimento, del ruolo che gli ultracinquantenni giocano nella società dal punto di vista economico, sociale e culturale.
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MOBILITAZIONE NAZIONALE DEI PENSIONATI
«O CAMPOBASSO
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Una strada ai Maestri del Commercio
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l presidente 50&Più Molise, Michele Natilli, ha avanzato la proposta di intitolare una strada o una piazza ai Maestri del Commercio. «Lavoratori - spiega che con il loro senso del dovere e impegno, hanno dato negli anni un importante contributo alla crescita sociale, economica e culturale di Campobasso». Natilli sottolinea il valore delle piccole attività commerciali che «da sempre rappresentano la parte più viva e dinamica del nostro apparato produttivo, dando un contributo decisivo alla diffusione del benessere e alla costruzione dell’identità cittadina». La proposta è già stata approvata in Commissione Commercio. Tutto lascia ben sperare che la giunta di Palazzo San Giorgio dia il via libera definitivo.
VERONA
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Questioni di eredità
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a destato notevole interesse tra i soci della 50&Più di Verona l’evento, voluto dal presidente Marcellino Prati, alla Camera di Commercio. Con il notaio Art Paladini sono stati chiariti alcuni aspetti relativi all’eredità, alla casa, ai diritti di successione, alle donazioni e come tali documenti devono essere conservati. Alla conferenza è intervenuta anche l’avvocato Silvia Placereani che ha sottolineato l’importanza dell’informazione e della consapevolezza onde evitare, come purtroppo avviene, che problemi di eredità finiscano sui tavoli degli avvocati. All’incontro è stata anche distribuita una copia della Costituzione italiana ed un opuscolo della Questura di Verona contro truffe e raggiri.
ccorre affrontare da subito l’emergenza degli anziani e dei pensionati». Questo l’appello del Cupla, Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo, lanciato alla giornata di mobilitazione nazionale Pensionato Day, del 29 aprile scorso. La manifestazione ha coinvolto ogni regione e provincia italiana a conferma del malcontento generale che c’è tra gli anziani e pensionati. D’altra parte basta guardare ai fatti: negli ultimi 3 anni i fondi per le politiche sociali sono stati tagliati del 76%; il fondo per la non autosufficienza è stato azzerato; il potere di acquisto delle pensioni, negli ultimi 10 anni, è diminuito del 30%; si riducono gli ospedali e le giornate di degenza mentre non si incrementano i servizi socio assistenziali; le fasce della popolazione in povertà sono in aumento. È tempo, quindi, di affrontare concretamente i problemi dei pensionati, delle famiglie e dei giovani disoccupati. «Sono indispensabili interventi adeguati per uno sviluppo armonico e sostenibile del Paese, nel quale possano convivere e reciprocamente alimentarsi le aspettative e i bisogni degli anziani con quelle della restante parte del tessuto sociale». È questa l’aspettativa, finora disattesa, rispetto alla quale il Cupla ha deciso di mobilitarsi. Il 29 le delegazioni territoriali hanno consegnato ai presidenti di regione e ai prefetti, una piattaforma propositiva affinché si attui una politica sociale e territoriale incentrata su 4 punti: massimo rigore nella lotta agli sprechi, all’evasione fiscale e contributiva; nessun aumento delle tasse; miglioramento dell’attuale Welfare; partecipazione delle associazioni dei pensionati alla definizione delle politiche sociali. Tra le proposte per difendere il potere di acquisto delle pensioni: «Chiediamo - spiega Gianni Tel di 50&Più - che venga garantito un potere d’acquisto più reale e meno virtuale, con la creazione, ad esempio, di un paniere Istat apposito per le spese delle famiglie dei pensionati per calcolare la rivalutazione annuale delle pensioni. Necessario anche il ripristino della doppia indicizzazione, non solo in base alle variazioni dei prezzi, ma anche in base alla massa delle retribuzioni lorde di contabilità nazionale». Il Cupla, rappresentativo di oltre 5 milioni di pensionati, ha sollecitato un incontro urgente con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi.
La mobilitazione “Pensionato Day” ha coinvolto tutta la Penisola. Forte l’appello al diritto di pensioni più dignitose.
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Invecchiamento attivo e solidarietà tra le generazioni
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elle capitali dei 27 Paesi aderenti all’Unione europea, il 29 aprile scorso, si è tenuta la “Giornata europea della solidarietà tra le generazioni”, al suo terzo appuntamento. Parallelamente a Bruxelles, su iniziativa della Commissione europea, si è svolta la conferenza Verso l’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni fissato per il 2012. Nella Capitale, a Palazzo Valentini, la manifestazione è stata organizzata da Age Platform Italia, Coordinamento delle organizzazioni italiane aderenti ad Age Platform, la piattaforma europea delle persone anziane. L’incontro Conflitto o solidarietà tra le generazioni? è stato moderato da Elio D’Orazio, coordinatore di Age Platform Italia. Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, D’Orazio ha evidenziato il ruolo di Age affinché all’Anno Europeo per l’Invecchiamento Attivo fosse associata la solidarietà tra le generazioni. «Un’integrazione ha sottolineato - per affermare il ruolo di responsabilità degli anziani per contribuire al consolidamento della solidarietà tra le generazioni». Quali possono essere i motivi di conflitto generazionale? Almeno tre: crisi economica, fattore demografico e occupazionale. Per Claudio Cecchini, assessore ai Servizi Sociali della Provincia di Roma: «Viviamo in un momento di difficoltà economica, sociale e culturale. In questi casi l’asticella della solidarietà si abbassa. Abbiamo i giovani che fanno fati-
ca a trovare un’occupazione, mentre gli anziani che lavorano ritardano il pensionamento. Questo viene visto come una mancanza di opportunità per i giovani. Solo con politiche attive e di lungo respiro sarà possibile evitare lo scontro generazionale». Lapidario Giuseppe Roma, direttore generale Censis: «Stiamo rischiando il suicido sociale a causa del fattore demografico. Non c’è cambio generazionale e di forza lavoro. Tra venti anni i giovani tra i 18 e i 34 anni diminuiranno di oltre un milione, con un forte calo nel prossimo decennio. Al 2030 i giovani passeranno da una quota della popolazione complessiva del 20% attuale al 17,4%. Avremo, invece, 4 milioni e 200mila over 65 in più e saranno il 26,5% della popolazione italiana (il 20,3% nel 2010)». Che fare? «Fare della questione generazionale un’azione politica forte e realistica mettendo in circolo e in comunicazione l’energia dei giovani e degli anziani. È questa la vera solidarietà». Mentre si svolgeva l’incontro romano, a Bruxelles 500 delegazioni delle organizzazioni europee rappresentative di tutte le generazioni erano riunite nel meeting Verso l’Anno europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni. Dalla conferenza è emerso che l’invecchiamento attivo non interessa solo i pensionati, le pensioni e il mercato del lavoro, ma coinvolge tutta la società e ogni individuo lungo l’arco della sua vita. Per raggiungere questo obiettivo sono state create quattro commissioni ad hoc che lavoreranno nell’ambito degli obiettivi indicati nella Strategia Europa 2020. Sotto lo slogan Tutti abbiamo un ruolo da svolgere, Age Platform Europa coordinerà le varie iniziative in vista del 2012. «L’invecchiamento attivo è da sempre nel nostro Dna perché crediamo nella rappresentanza degli over 50 in quanto cittadini attivi e protagonisti in Italia e in Europa», ha dichiarato da Bruxelles, Claudio Salmaso, direttore Attività Internazionali 50&Più.
COSA C’È IN CALENDARIO... IMPERIA
» Alla volta di Varese con gemellaggio / 17-18 giugno - Lodato dallo scrittore francese Stendhal, le bellezze del Lago Maggiore faranno da cornice al gemellaggio fra la 50&Più di Imperia e la 50&Più di Varese. Oltre al tour del Lago, l’itinerario prevede anche la visita alla città di Varese e l’escursione al Santuario del Sacro Monte, con le sue 12 cappelle, dove sarà celebrata la Santa Messa. Per saperne di Più: 0183275334
MILANO
» Il gemellaggio con Sondrio cambia data / 9 giugno - Il gemellaggio fra la 50&Più di Milano e la 50&Più di Sondrio, non si svolgerà più il 7 ma il 9 giugno. La giornata prevede anche una visita guidata ai monumenti e alle bellezze di Sondrio e della Valtellina. Per saperne di Più: 3391688949
PARMA
» La Notte di San Giovanni / 23 giugno - 50&Più festeggia la nota’d San Zvan (Notte di San Giovanni). È tradizione parmigiana attendere l’arrivo della festa del Santo, che si celebra il 24 giugno, con una cena a base di tortelli di erbette. L’appuntamento è alle ore 20,30 presso l’Oratorio della SS. Annunziata di Vedole di Colorno (Pr). Per saperne di Più: 0521944278
» Si parte per La Spezia / 30 giugno - «Le strade sono larghe e le case alte e gialle…». È La Spezia vista da Ernest Hemingway, poche parole per un ritratto d’eccezione: la città fatta di palazzi e di ampie vie, dalle quali emerge il calore solare delle facciate delle case che guardano verso il mare. Oltre al tour della città, l’itinerario prevede anche la visita all’Arsenale Militare. Per saperne di Più: 0521944278
VERCELLI
» Escursione in Valsesia / 20 luglio - Torna la tradizionale escursione di luglio della 50&Più vercellese da trascorrere tra amici prima delle vacanze. Si andrà alla scoperta dei luoghi incantevoli della Valsesia, in particolare l’antico borgo Guardabosone con i suoi musei, i monumenti storici e l’orto botanico. Per saperne di Più: 0161250045
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SPAZIO AUGURI Laura Alvisini e Carmelo Bertolami per i loro 50 anni di matrimonio Angela Castellani e Mario Porciatti per i loro 60 anni di matrimonio
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SPAZIO
INCONTRI & CONVEGNI PRATO
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Il piacere di raccontare e di raccontarsi
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lla sua quinta edizione torna il Premio Letterario Internazionale “Raccontiamoci. Esperienze di vita vissuta”. Organizzato dalla 50&Più di Prato in collaborazione con 50&Più Università, il concorso si rivolge a coloro che desiderano raccontare un avvenimento, la storia della propria vita o un’esperienza vissuta da altri. Ogni autore può partecipare con un solo racconto in lingua italiana, la cui lunghezza non dovrà superare le 6 cartelle (1 cartella = 30/32 righe x 60 battute). I dattiloscritti vanno consegnati a mano o spediti presso la segreteria 50&Più - Via Santa Trinita 28 (59100 Prato) oppure inviati via e-mail a: enasco.po@enasco.it (specificando l’oggetto) entro il 19 settembre 2011 in duplice copia di cui una firmata con nome, indirizzo e numero di telefono, e l’altra anonima. Il contributo per le spese di segreteria di € 5,00 va spedito insieme agli elaborati o versato su conto bancario (Codice Iban: IT 17 X 06020 21501 090570000560 - Cariprato - Sede centrale). Sabato 19 novembre alle 16,30, al Salone Apollo presso la Pubblica Assistenza (Via San Jacopo 34), si svolgerà la premiazione delle opere vincitrici: al primo classificato: €200,00, un premio offerto dalla Confcommercio Imprese per l’Italia di Prato, targa e diploma; al secondo classificato: €
MASSA
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150,00, un premio offerto dalla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), targa e diploma; al terzo classificato: € 100,00, un premio offerto dal Biscottificio Mattei, targa e diploma; dal quarto al decimo classificato: prodotti tipici toscani, targa e diploma; ai premi speciali, alle menzioni d’onore e segnalati: targa e diploma. Tutti i concorrenti riceveranno un diploma di partecipazione.
Per saperne di Più: 0585488611
Al via “I venerdì dell’archeologia” per adulti e bambini
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i epoca in epoca, la storia attraverso l’archeologia. È un viaggio affascinante quello proposto dalla 50&Più Università di Massa e ideato da Cristiana Barandoni, archeologa, e accolto positivamente dal Comune di Massa nell’ambito di “100 Notti d’estate 2011”.
Particolare del Tempio di Hatshepsut. Tra le attrazioni principali di Luxor.
L’iniziativa “I venerdì dell’archeologia” prevede una serie di conferenze a tema archeologico, con interventi di docenti e ricercatori universitari che racconteranno le loro ultime scoperte. Le conferenze inizieranno il 24 giugno all’interno della Biblioteca Civica di Massa. In contemporanea all’esterno, in appositi gazebo, i bambini potranno seguire stage di archeologia sperimentale sul tema del giorno. Un’anticipazione: nell’incontro per gli adulti di venerdì 8 luglio con Giacomo Cavillier, docente di Egittologia all’Università di Genova, si parlerà del Nuovo Regno, in particolare del periodo amarniano del faraone Akhenaton. In questa occasione i bambini potranno sperimentare la pittura su papiro, partecipare a giochi interattivi e alla creazione di amuleti magici raffiguranti le maggiori divinità.
MILANO
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Costituita l’Università 50&Più di Milano
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umentano le sedi di 50&Più Università. È stata costituita la 50&Più Università di Milano con sede in Via Vivaio 11. «Per chi ha voglia di approfondire o ampliare le proprie conoscenze - dichiara Filippo Ravizza - presidente della neo-costituita Università - potrà contare su un’ampia programmazione di conferenze, dibattiti, presentazione di libri e saggi, corsi, ma anche visite guidate e gite didattiche». Intanto si parte con un ciclo di conferenze dedicato ai 150 dell’Unità d’Italia dal titolo Donne del Risorgimento: i salotti, gli amori, le armi. Gli incontri, organizzati in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Manzoniani e con l’Unione - Confcommercio Imprese per l’Italia di Milano - Monza e Brianza, si terranno dalle ore 17,30 alle 19,00 presso gli ex Caselli Daziari di Porta Venezia, Piazza Oberdan, Corso Venezia 58. Ecco il calendario: 7 giugno - L’onda lunga della Rivoluzione francese: il femminile entra nello spirito dell’epoca; la causa italiana; 14 giugno - I salotti, le idee, le azioni: Cristina di Belgioioso e Clara Maffei. L’italiana combattente: Colomba Antonietti muore a 20 anni nel cuore della battaglia; 21 giugno - Tutto il mondo guarda all’Italia: l’impresa dei Mille, Jessie White Mario, Margaret Fuller e molte altre. Cristina di Belgioioso, Teresa Stampa Manzoni: la gioia dell’altra metà patriottica del cielo. I relatori sono: Filippo Ravizza, poeta e critico letterario, presidente 50&Più Università di Milano; Gianmarco Gaspari, direttore del Centro Nazionale Studi Manzoniani e docente di Letteratura italiana (Università degli Studi dell’Insubria); Arianna Censi, bibliotecaria, appassionata di storia del Risorgimento.
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INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO LE NOSTRE SEDI Abruzzo Avezzano (AQ) - Via Monte Velino, 17 Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Castello, 4 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Viale degli Atlantici, 5 Caserta - Via Roma, 96 Napoli - Piazza Carità, 32 Salerno - Corso Garibaldi, 4 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 102 Reggio Emilia - Via Gianna Giglioli Valle, 10 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 4 Trieste - Via San Nicolò, 7 Udine - Viale Duodo, 11 Lazio Frosinone - Via Aldo Moro, 493 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Properzio, 5 Viterbo - Via Belluno, 45 Liguria Genova - Via Ceccardi, 1/10 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via Fontevivo, 19/F Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 137 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Francesco Ballarini, 12 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Milano - Corso Venezia, 45 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Via Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Corso Cavour, 85 Pesaro - Strada delle Marche, 58
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Telefono 0863415327 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122445 Telefono 098422041 0961720352 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0815510737 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0403720169 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761327701 Telefono 010543042 0183275334 01875985216 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0276013399 0382372511 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393 0721698225
Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via Santo Spirito, 24 Piemonte Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Quarto, 2 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Giuseppe Mazzini, 30 Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Viale Magna Grecia, 119 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Mattei, 46 Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 69 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Grande, 150 Lucca - Via Fillungo, 121 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Pisa - Viale Antonio Gramsci, 3 Prato - Via Santa Trinità, 28 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Banchi di Sopra - Galleria Odeon, 31 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Regione Borgnalle, 12 Veneto Belluno - Via Cipro, 13 Padova - Piazza Virgilio Bardella, 3 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H
Telefono 0874483194 086541171 Telefono 0131260380 0141353494 01530789 017166661 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881721314 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 058570973 050483711 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 01654598 Telefono 0437215264 0498209787 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502
[LERICI - GOLFO DEI POETI LIGURIA]
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[ AMBIENTE - MARE & DINTORNI ]
DI TINA AVINCOL A
SPIAGGE “ECCELLENTI” Stessa spiaggia, stesso mare? È tornata puntuale l’assegnazione della Bandiera Blu. Ma, in realtà, in cosa consiste la certificazione?
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romosse, respinte, riconfermate e “ripescate”. Distribuite su 125 comuni, sono 233 le spiagge di qualità italiane che quest’anno hanno ottenuto la Bandiera Blu. Una certificazione internazionale promossa dalla Foundation for Environmental Education (Fee), organizzazione non governativa no-profit con sede in Danimarca e presente in 63 Paesi, che collabora con il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite e con l’Organizzazione Mondiale del Turismo. La Bandiera Blu è una certificazione volontaria, per cui i comuni rivieraschi possono decidere o meno di parteciparvi. Nella nostro Paese è gestita da Fee Italia. «Quello che proponiamo - dichiara il presi-
dente Claudio Mazza - è un percorso di sostenibilità e di miglioramento continuo. L’obiettivo è stimolare le amministrazioni a fare piccoli passi concreti su diverse tematiche ambientali. Oltre all’eccellenza della qualità delle acque, al depuratore che deve essere adeguato al massimo picco di presenze del periodo estivo, all’80% delle acque reflue che deve essere allacciato alle fognature, ci sono altri criteri che fanno punteggio: la raccolta differenziata, i servizi in spiaggia, la sicurezza dei bagnanti, l’educazione ambientale, le certificazioni ambientali dei comuni e tutto ciò che ha a che fare con la qualità della vita». Tra gli esclusi c’è Castro: «Ma la causa è stata un errore di tra-
scrizione del comune sul dato della raccolta differenziata», precisa Mazza. «Una volta assegnata la Bandiera Blu, durante la stagione estiva effettuiamo controlli in loco anche in collaborazione con le Capitanerie di Porto. Prezioso è il controllo dei fruitori delle spiagge. Come Fondazione abbiamo la gestione dei reclami. In questi casi informiamo immediatamente i comuni e diamo tempo massimo dieci giorni per risolvere il problema, nel frattempo la Bandiera Blu viene ammainata», prosegue Mazza. Dal prossimo anno la percentuale di raccolta differenziata salirà al 15% e in più ci sarà anche l’indicatore dell’efficienza energetica. Con Enel Sole, Fee Italia ha avviato un programma per aiutare i comuni a migliorare i loro consumi energetici. «I comuni conclude Mazza - si sono dimostrati già molto ricettivi».
7.500 Km
220.000
è l’estensione delle coste italiane. La densità della nostra popolazione costiera è la più elevata d’Europa.
sono gli ettari totali delle 27 aree marine protette, in Italia, oltre a 2 parchi marini sommersi.
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LA CLASSIFICA REGIONALE
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PER QUEST’ANNO CHI ENTRA PER LA PRIMA VOLTA
Primeggia la Liguria con 17 Bandiere Blu. Seguono Marche e Toscana con 16; a poca distanza l’Abruzzo con 14.
- Amendolara Calabria - Fasano Puglia - Gardone Riviera Lombardia - Oristano e Castelsardo Sardegna - Ispica e Lipari Sicilia
CHI RIENTRA - Misano Adriatico Emilia Romagna - Otranto Puglia - Scanno Abruzzo - Quartu Sant’Elena Sardegna
CHI ESCE - Castellaneta Puglia - Castro Puglia - Gaeta Lazio
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PER SAPERNE DI PIÙ
Il sito per conoscere le spiagge doc e i porti turistici è: www.feeitalia.org. Per segnalazioni: info@feeitalia.org GIUGNO 2011
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n HOTEL CRISTALLO *** Fondo Grande / Folgaria (TN)
n ALBERGO ITALIA **** Fiuggi (FR)
L’Hotel Cristallo, situato a Fondo Grande di Folgaria, è immerso nel verde dell’Altopiano di Folgaria e Lavarone. In posizione tranquilla e soleggiata è la meta ideale per chi cerca una vacanza di totale relax o per qualsiasi tipo di attività sportiva. Permette, infatti, di effettuare passeggiate tra i boschi mediante sentieri tracciati e con guida, attraverso i luoghi che furono teatro della Prima Guerra mondiale. Possibilità di nolo mountain bike e di passeggiate a cavallo a pochi metri dalla struttura. L’Hotel Cristallo offe ristorante con cucina tradizionale, bar, ampia sala tv, self service direttamente sulle piste 400 posti, Centro Wellnes con sauna, maxi idromassaggio, docce emozionali, bagno turco (servizi a pagamento), sala giochi e lettura, nonché garage coperto. Le camere dispongono tutte di tv e telefono, dotate di balcone panoramico e, a richiesta, idromassaggio.
L’Albergo Italia si trova nel cuore della Ciociaria, a Fiuggi, borgo medioevale con un ricco patrimonio di strutture turistiche e con le famose terme dalle proprietà benefiche e curative per la capacità diuretica delle acque. È possibile bere l’acqua di Fiuggi direttamente dalla sorgente presso le due fonti: la Fonte Bonifacio VIII e la Fonte Anticolana; le Terme di Fiuggi sono convenzionate con il S.S.N. L’Hotel offre ristorante con cucina di qualità con i prodotti del territorio, bar, giardino, parcheggio, sala tv, solarium; possibilità di noleggio biciclette e prenotazione escursioni. Le camere hanno servizi privati, riscaldamento, telefono, frigobar, tv, pay tv (Sky), phon, aria condizionata, wifi. Convenzione con vicina palestra e centro estetico.
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE Soggiorni di 8 giorni/7 notti - sabato/sabato - pensione completa in doppia in singola A 04/06 – 09/07 e 20/08 – 04/09 364 483 B 09/07 – 06/08 385 504 C 06/08 – 20/08 448 560 Supplementi: camera con idromassaggio € 11,00 al giorno (su richiesta); accappatoio, ciabattine a noleggio per centro benessere € 5,00 (da pagare sul posto). Distanze: FS Rovereto 20 km, Trento 30 km; aeroporto Verona 90 km. La quota comprende: soggiorno in camera doppia con trattamento di pensione completa (bevande escluse). La quota non comprende: mance, extra di natura personale e tutto quanto non sopra specificato. Assicurazioni obbligatorie come indicato nel box giallo.
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE Soggiorni di 8 giorni/7 notti - sabato/sabato - pensione completa in doppia in singola A 01/05 – 21/07 e 26/08 – 01/12 398 468 B 21/07 – 26/08 686 770 La quota comprende: pensione completa, bevande incluse ai pasti (esclusi alcolici), navetta gratuita per le Terme e per la città, serata musicale, 2 escursioni alla scoperta della Ciociaria e possibilità di passeggiate nei boschi. La quota non comprende: mance, extra di natura personale e tutto quanto non sopra specificato. Assicurazioni obbligatorie come indicato nel box giallo.
Assicurazioni obbligatorie: per 7 notti € 16; per 14 notti € 18. Per i non soci, quota d’iscrizione a 50&Più: € 36.
Per informazioni e prenotazioni: (Autorizzazione Regionale N° 388/87) Tel.: 06 6871108-369 - Fax: 06 6833135 - mail: info@50epiuturismo.it
www.50epiuturismo.it - oppure presso le sedi provinciali 50&Più
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n HOTEL TERME PARCO TERESA *** Forio- Ischia (NA)
n TORRE SERENA VILLAGE **** Ginosa Marina (TA)
L’Hotel Terme Parco Teresa (3 stelle), formato da più strutture immerse nel verde, è situato sulla strada che pota ai giardini Poseidon e a circa 800 mt dalla baia di Citara, famosa per le innumerevoli sorgenti termo-minerali e a circa 2 km da Forio. Dispone di reception, ristorante, sale comuni, due piscine termali di cui una coperta. Le camere, distribuite tra il corpo principale, il parco e la piscina, dispongono di servizi con doccia, tv, telefono e ventilatore. Le camere Superior hanno balcone e vista mare, aria condizionata, phon e tv sat. Centro termale interno convenzionato Asl. Il complesso dispone inoltre di un panoramico solarium per le cure elio terapeutiche. Possibilità di effettuare massaggi (a pagamento). Fermata autobus nelle vicinanze.
Edificato nel 2006, il Torre Serena Village è situato nel cuore di un vero paradiso naturale. L’ampia spiaggia di sabbia, privata e attrezzata con ombrelloni e sdraio (lettini a pagamento), dista circa 600 mt ed è raggiungibile attraverso un percorso che si snoda all'ombra di una fresca pineta o tramite un servizio navetta frequente. Il Villaggio dista circa 110 km dall’aeroporto di Bari e dall’aeroporto di Brindisi. Le camere sono situate in strutture di due piani, senza ascensore, con un piccolo giardino al piano terra e un balcone al primo piano e dispongono di servizi privati con phon, telefono, tv-sat, frigorifero, aria condizionata. Il villaggio offre animazione e spettacoli per tutti. Dispone, inoltre, di due piscine, campi da tennis, campo da calciotto, campi bocce, tiro con l’arco, ping-pong, palestra-area fitness, anfiteatro, dancing e discoteca, ristorante con servizio a buffet (acqua e vino alla spina gratuiti), bar, boutique, negozi, internet point. A disposizione anche mini club e junior club, ambulatorio medico e parcheggio interno gratuito non custodito.
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE Soggiorni 8 giorni/7 notti - domenica/domenica - pensione completa in doppia in singola A 01/05 – 29/05 364 434 B 29/05 – 03/07 413 469 C 03/07 – 07/08 434 490 D 07/08 – 21/08* 637 700 E 21/08 – 18/09 455 525 (*) Dall’7 al 21 agosto le bevande ai pasti non sono comprese. Supplementi: camera Superior vista mare € 6,00 a persona per notte. Viaggio in bus: dalle principali città del Nord (solo la domenica) € 130,00 a persona (comprensivo di facchinaggio ai porti e passaggi marittimi a/r); pasto a bordo (facoltativo) € 26,00. La quota comprende: soggiorno in camera doppia con trattamento di pensione completa dalla cena del 1° giorno alla colazione dell’ultimo giorno (bevande incluse ai pasti 1/2 acqua e 1/4 vino), “Serata Ischitana” con prodotti tipici locali, cocktail di benvenuto. La quota non comprende: mance, pranzi durante il viaggio, extra di natura personale e tutto quanto non sopra specificato. Assicurazioni obbligatorie come indicato nel box giallo.
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE Soggiorni 8 giorni/7 notti - domenica/domenica - pensione completa in in in in doppia singola doppia singola A 29/05 – 12/06 392 490 F 17/07 – 31/07 616 763 B 12/06 – 26/06 483 602 G 31/07 – 07/08 672 833 C 26/06 – 03/07 518 651 H 07/08 – 14/08 833 1.162 D 03/07 – 10/07 560 700 I 14/08 – 21/08 938 1.309 E 10/07 – 17/07 595 735 L 21/08 – 28/08 735 1.036 Supplementi: Tessera Club: da pagare sul posto, € 35 a partire dai 3 anni. Ombrellone in prima fila € 14 al giorno, in seconda file € 11 e in terza file € 8 al giorno, su prenotazione e disponibili fino ad esaurimento. Sconto Vacanza Lunga: per soggiorni di 14 notti dal 27/07 al 07/08 sconto del 10% sulla prima settimana. La quota comprende: soggiorno in camera doppia con trattamento di pensione completa. La quota non comprende: mance, extra di natura personale e tutto quanto non sopra specificato. Assicurazioni obbligatorie come indicato nel box giallo.
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[ TERAPIE NATURALI DI LUISELLA BERTI ]
STAR BENE
RIFLESSOLOGIA: BENESSERE IN PUNTA DI DITA
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«Da tecnica sciamanica degli indiani d’America a vera e propria terapia naturale: la riflessologia può essere un valido e riconosciuto aiuto contro lo stress e il dolore, attraverso il massaggio “mirato” di alcuni punti “riflessi” dei piedi e delle mani»
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adatta a tutti, facile da imparare e chi la pratica ha una marcia in più nella vita. Si tratta della riflessologia o tecnica zonale del piede e della mano. Una terapia naturale, di origine antichissima, molto studiata nel corso del ’900, in grado di dare benessere a tutto l’organismo, aumentare le difese immunitarie, combattere lo stress grazie alle tecniche di rilassamento, ed eliminare le tossine ridando equilibrio al corpo, e infine è anche un ottimo rimedio contro il dolore. Il tutto avviene in maniera estremamente naturale stimolando, attraverso massaggi manuali, precisi punti delle mani e dei piedi che corrispondono agli apparati, e ai relativi organi, del nostro organismo. E già, perché è proprio nelle mani e nei piedi che si trovano le zone riflesse di ogni nostro singolo organo. In pratica il corpo umano è riflesso nel piede e nella mano. Ed è proprio qui che si concentrano le terminazioni nervose più attive che arrivano direttamente al nostro cervello. Parliamo di riflessologia, o meglio del massaggio zonale della mano e del piede, con una professionista di questa materia, Gabriella Cerato, riflessologa da 20 anni. Prima di tutto è bene chiarire che: «Il riflessologo non è un medico, non prescrive e non diagnostica, si limita a prendersi cura della persona che si affida a lui per il ripristino del suo
equilibrio corporeo», precisa Gabriella Cerato. Come agisce, quindi, la riflessologia? Innanzitutto, il riflessologo va alla ricerca dei punti dolenti percorrendo le zone dei nostri apparati riflessi nei piedi e nelle mani. Una volta individuati, si inizia a lavorare su di essi. Se, nel corso delle sedute successive, il problema non si ripresenta, vuol dire che il malessere era momentaneo ed è stato possibile risolverlo, altrimenti se il dolore persiste, l’indicazione che diamo è quella di rivolgersi al proprio medico per approfondimenti. Spesso il riflessologo lavora a stretto contatto con i medici per uno scambio di informazioni sul paziente. Quali sono le funzioni del massaggio riflessogeno? Con il massaggio riflessogeno è possibile scoprire quelle potenzialità e autodifese insite nel nostro organismo. Spesso sopite perché non le conosciamo. Il massaggio zonale della mano e del piede ha il compito di raggiungere importanti obiettivi: favorire la depurazione dell’organismo attraverso l’eliminazione delle tossine, creare la distensione del sistema nervoso, attenuare il dolore, aumentare le difese immunitarie, facendo quindi opera di prevenzione, riequilibrare le energie psicofisiche creando un ottimo rapporto con se stessi e con gli altri. Attenua il dolore?
CEFALEA
DOLORE
PIEDI
Persino in caso di mal di testa “cronico”, la riflessologia sembra apportare benefici.
Il più diffuso è quello articolare: il massaggio zonale può ridurlo sensibilmente.
Insieme alle mani, i piedi presentano terminazioni più attive che giungono direttamente al cervello.
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AIGOLOSSELFIR
La riflessologia ha un’efficacia fortissima come endorfinico. Infatti, stimolando alcuni punti molto precisi, produciamo le endorfine che ci aiutano a combattere il dolore. La riflessologia è nata da qui. Fu il medico americano W. Fitzgerald che, nel corso delle sue ricerche fra gli indiani d’America, scoprì questa tecnica usata dagli sciamani per curare il dolore e aiutare le donne durante il parto. Grazie a queste tecniche Fitzgerald riuscì ad anestetizzare i suoi pazienti senza usare l’anestesia. Per fare un esempio pratico, come si affronta il caso di una persona che soffre di mal di testa? Intanto occorre individuare la causa. Un mal di testa può derivare da una cattiva digestione, dalla cervicale, da una postura sbagliata, dagli occhi. Il nostro compito è percorrere le varie possibilità per scoprire la causa e poi lavorare su di essa. Tutti possono ricorrere alla riflessologia o ci sono delle controindicazioni? Le controindicazioni riguardano solo pazienti affetti da patologie gravi o donne in gravidanza. Ma è adatta a tutti: bambini, neonati, anziani. A tutti. È possibile praticare l’automassaggio in riflessologia? Certamente, ed è alla portata di tutti. Specialmente l’automassaggio zonale della mano. Ma bisogna insegnarlo. È semplice imparare? La base anatomica è semplicissima. Il massaggio della mano anche. Io insegno i punti zonali e i percorsi da fare relativi agli apparati, in modo che una persona sia in grado di eseguirli tutti a seconda delle esigenze, ridando equilibrio al proprio corpo. L’automassaggio della mano può essere praticato ovunque e in qualsiasi momento. È il mezzo migliore per curare da soli i propri disturbi in maniera efficace. È validissimo, ad esempio, come rimedio nei disturbi da cattiva digestione, da stipsi, da ritenzione idrica, negli attacchi d’ansia, nell’insonnia e nei dolori in genere. Infine, si può imparare a qualsiasi età.
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{
ALLA 50&PIÙ DI GENOVA CORSO PER L’AUTOMASSAGGIO DELLA MANO
}
Dopo una conferenza introduttiva sulla riflessologia della mano e del piede, 50&Più di Genova ha organizzato presso la sua sede (Via Ceccardi 1/10), un ciclo di 10 lezioni per imparare l’automassaggio della mano. In questo corso molto seguito e aperto a tutti, la riflessologa Gabriella Cerato, previa una breve descrizione dell’apparato da trattare, ha insegnato a livello pratico come provvedere da sé a conoscere le potenzialità del nostro organismo e a far fronte, grazie all’automassaggio, al miglioramento del proprio stato fisico e psichico con semplici movimenti. Appuntamento a dopo l’estate per l’avvio di nuovi corsi. Per saperne di più: 010543042
SU INTERNET O IN LIBRERIA, IMPARARE DIVENTA ANCORA PIÙ SEMPLICE Da leggere: Riflessologia. Curare disturbi e malattie con il massaggio zonale del piede e della mano di Dalia Piazza e Antonio Maglio - Giunti Demetra - € 8,90. Si tratta di un manuale semplice, teorico e pratico, per conoscere tutte le potenzialità della riflessologia. Dalla rete: www.airfitalia.it Associazione Italiana Riflessologhi Federati www.cirfriflessologia.com Centro Italiano Riflessologia Fitzgerald http://riflessologia.ilbello.com Il sito della riflessologa Gabriella Cerato
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ATTUALITÀ
[ LUOGHI & ITINERARI ]
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13 ETTARI DI STORIA E SPIRITUALITÀ
I GIARDINI VATICANI: DA FRUTTETO A OPERA D’ARTE «Un percorso suggestivo tra alberi secolari, fiori rari e geometriche siepi nel migliore esempio dell’arte topiaria»
DI GIANCARLO COCCO
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è chi considera i Giardini Vaticani i più belli del mondo. Forse è una esagerazione, certo è che essi costituiscono, con gli alberi secolari, i fiori rari, le siepi ricche, un unicum delizioso, per 13 ettari (quasi un terzo del minuscolo Stato, il più piccolo del mondo che copre un’area di 44 ettari). I Giardini sono incastonati entro le Mura Leonine, fatte erigere da Leone IV nell’847 d.C. per proteggere la Basilica di San Pietro dalle incursioni dei Saraceni. Quando i Romani si inoltrarono oltre il Tevere, distruggendo la terra degli Etruschi, qui c’era una zona deserta, malsana e malfamata. Tacito nelle sue Historiae parla di infamibus
vaticani locis, “degli infami luoghi vaticani“, mentre Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia racconta che qui vivevano «serpenti giganteschi capaci di inghiottire bambini in un solo boccone». Le cose migliorarono quando Agrippina, madre di Caligola, vi fece sistemare dei bei giardini e il figlio vi
costruì un circo per le gare delle bighe. Accanto al circo si sviluppò un cimitero che successivamente fu completamente colmato, si dice, anche con terra proveniente dal Golgota, per ordine dell’imperatore Costantino il quale, nel 320 d.C., fece costruire la prima basilica sul luogo della tomba di Pietro.
Le prime notizie su un pomerium, ovvero un frutteto, nella zona del Vaticano risalgono a papa Innocenzo IV (12431254). Al pomerium si aggiunse anche un viridarium, cioè un giardino od orto dove, durante il pontificato di Niccolò IV (1288-1292), si iniziarono a coltivare soprattutto piante me-
I tritoni di Maderno
La Grotta di Lourdes
Rifornimento idrico
Visite guidate
La Fontana dell’Aquilone, progettata da Vasanzio e Martino Ferrabosco, presenta tritoni e draghi affioranti dall’acqua. Alcuni tritoni sono opera del Maderno.
La fedele riproduzione della Grotta Massabielle di Lourdes, fu donata dai francesi nel 1902 a Leone XIII (Vincenzo Gioacchino dei Conti Pecci, 1878-1903).
L’acqua che alimenta alcune delle fontane dei Giardini proviene dall’“Acqua Paola”, l’acquedotto voluto da Papa Paolo V e costruito sull’antico tracciato dell’Aqua Traiana.
I Giardini sono visitabili tutti i giorni dalle 10.00 alle 14.00, tranne mercoledì e domenica. Il costo del biglietto è di € 31,00 (ridotto € 24,00). Per informazioni: 06 69883145
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lito da sei maestosi lecci alti ben ta dai francesi e donata a Leodiciotto metri, con chioma ad ne XIII (1878-1903) dal vescoombrello ed attorno cipressi a vo di Tarbes, nella cui diocesi si piramide. trova LourVicino due des. L’altare magnificollocato al «Nel 1279 papa che macentro è staNiccolò III riportò gnolie to per anni la residenza papale grandiflonella grotta dal Laterano ra, alte di Massabielal Vaticano. quattordici le prima di Da allora i Giardini metri, con venir qui traVaticani sono stati potatura a sferito. Presluogo di riposo forma di so la Grotta e riflessione piramide, il sono visibili dei pontefici» cui profucespugli di mo in epopalme nane, ca di fioridette le paltura è intensissimo. Scendendo me di San Pietro. Nel centro del lungo le Mura Leonine troviapiazzale di Santa Marta, l’albermo luminose bouganville che go dei prelati, si trova un rigovi si arrampicano e lì vicino, naglioso giardino quadrato abbel-
scosto da alte siepi di alloro, c’è l’orto del Papa. Questo orticello serve per il fabbisogno quotidiano della tavola di Benedetto XVI alla quale invita sempre alcuni ospiti. Qui vi sono filari di insalata, pomodori, alberi di limoni e aranci. Per finire, incontriamo un ampio tappeto verde scuro di erba Dichondra repens, dedicato allo stemma papale. Una parte è fissa e rappresenta le chiavi di San Pietro ed il Triregno, l’altra è mobile e ostenta il simbolo araldico del pontefice in carica. Quello di Benedetto XVI è contraddistinto da uno scudo a forma di calice diviso in tre parti. In quella centrale è riportata una conchiglia simbolo dei pellegrini mentre, a destra e a sinistra, compaiono i simboli della diocesi di Frisinga della quale Benedetto XVI è stato prima arcivescovo e poi cardinale. A sinistra è infatti visibile la testa di un moro, antico simbolo della diocesi di Frisinga mentre, a destra, è raffigurato un orso che trasporta un fardello e richiama la leggenda di San Corbiniano, primo vescovo di questa diocesi.
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ATTUALITÀ
dicinali usate da Simone da Genova, medico personale del Papa. Nel Cinquecento Pio V ne affidò la cura al naturalista Michele Mercati che lo trasformò in un più complesso orto botanico. Il periodo rinascimentale fu particolarmente felice: arrivano nei giardini statue dell’antichità e, soprattutto, cominciano a zampillare le fontane. La più spettacolare è certamente quella della Galera. Si tratta di uno scenografico galeone che spara zampilli e getti d’acqua dai suoi cannoni, una vera e propria nave dei sogni curata nei minimi particolari e molto amata dal pontefice Maffeo Barberini, futuro papa Urbano VIII, che la celebrò con un distico latino. Tempietti, casine, grotte, torri si susseguono nei viali pieni di fiori, piante lussureggianti, prati. Qui convivono specie esotiche importate da Continenti lontani, America ed Asia, ed esemplari della flora mediterranea. Un tripudio di colori, di profumi che, in primavera, raggiunge il massimo splendore. Nei Giardini c’è anche, circondata dal verde, la Grotta di Lourdes, fedele riproduzione della grotta di Massabielle eret-
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Laos e Cambogia
VIAGGIO DELLA MENTE
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Organizzato da 50&Più Università e 50&Più Turismo per il prossimo mese di novembre, questo viaggio è dedicato a chi desidera conoscere luoghi non ancora violati dal turismo di massa, condividere la quotidianità con chi ha fatto della pace e della serenità la propria filosofia di vita.
EL CUORE
DELL’ORIENTE l’antico regno Khmer DI VALERIO M ARIA URRU
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Khmer realizzarono il grandioso progetto di Angkor Wat uando l’esploratore francese Henri Mouoth in circa 40 anni. Oggi Patrimonio dell’Unesco, il “temvide, intorno al 1860, per la prima volta il tempio-montagna” di Angkor Wat dista poco più di 5 chipio di Angkor Wat, non poté credere ai suoi oclometri da Siem Reap, una delle mete previste dal viagchi: sperduto nella giungla, strangolato da alberi ramgio che 50&Più Turismo e 50&Più Università stanno orpicanti che ne avevano sollevato le pietre, sentì coganizzando per novembre. Ed è “some quella magnificenza contrastaslo” uno dei tanti luoghi che si potranse con lo stato di abbandono del «La natura, no visitare, perché è prevista anche luogo. La vegetazione l’assediava ril’architettura, Luang Prabang, l’antica capitale del prendendosi lo spazio che l’uomo le lo stile di vita, Laos con il suo Palazzo Reale, i vilaveva tolto. Era tutto così struggenla cultura laggi di Ban Xanghai e Ban Phanom te, tanto da superare, secondo Morenderanno dove vengono prodotti rispettivauoth, per grandezza e bellezza, qualquesto viaggio mente un tipico vino di riso e articosiasi meraviglia architettonica coindimenticabile» li tessili artigianali. Lungo il viaggio struita da Greci e Romani. Il complessi toccherà anche Vientiane, l’attuaso era stato realizzato dai Khmer, le capitale del Laos presso il Mekong, antica e orgogliosa popolazione, che città mistica, pacifica e rilassante che lascerà scoprire dalla Cambogia si era diffusa nel Laos, nella Tailandia i suoi tesori come il Wat Sisaket, il suo tempio più ane nel Vietnam. La capacità tecnica di questo popolo tico decorato con migliaia di statuette del Buddha, o e l’ambizione del suo re Suryavarman II (1113 - 1150) l’imponente Arco Patuxay. Che dire, poi, della Pagoavevano fatto il resto: abili nel lavorare la pietra, i
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La quota comprende: voli di linea Thai Airways da Roma Fiumicino a Bangkok e ritorno, in classe economica voli di linea Bangkok Airways da Bangkok a Luang Prabang e da Siem Reap a Bangkok, in classe economica - volo di linea Lao Airlines da Luang Prabang a Vientiane, in classe economica - volo di linea Vietnam Airlines da Vientiane a Phnom Penh, in classe economica - 20 kg di franchigia bagaglio sui voli internazionali ed interni tutti i trasferimenti con bus privato dotato di aria condizionata ed autista - pernottamenti in camera doppia in Hotel di categoria Superior - trattamento di pensione completa (dalla cena del 2° giorno al pranzo dell’11° giorno) con pasti in Hotel o ristoranti tipici - tutte le escursioni e le visite indicate nel programma compresi gli ingressi ai monumenti e ai siti archeologici - guida locale parlante italiano per tutto il tour in Laos - guida locale parlante italiano per tutto il tour in Cambogia - assicurazioni bagaglio/sanitaria e annullamento viaggio, Mondial Assistance - polizza “Viaggi Rischio Zero”, Navale Assicurazioni - guida del Laos, di Pietro Tarallo edizioni Ulysse/Moizzi (una per camera). MYANMAR
LAOS
THAILANDIA CAMBOGIA
da d’Argento visitabile giungendo a Phnom Penh, capitale della Cambogia? Il pavimento della Pagoda è tutto d’argento e all’interno è custodito un Buddha d’oro ricoperto di 9.584 diamanti! Tutto è enorme, dilatato, mistico, come la Pagoda di Phnom Suntok, in cima alla “montagna sacra”, raggiungibile dopo una scalinata di 860 gradini da cui si gode una straordinaria vista. L’architettura khmer, la natura incontaminata, il cibo, lo stile di vita, la cultura profondamente orientale, la storia recente, la religiosità renderanno indimenticabile questo viaggio nell’Indocina.
PROGRAMMA DI VIAGGIO 7 novembre. ROMA FIUMICINO – BANGKOK 8 novembre. BANGKOK – LUANG PRABANG 9 e 10 novembre. LUANG PRABANG 11 novembre. LUANG PRABANG – VIENTIANE 12 novembre. VIENTIANE – PHNOM PENH 13 novembre. PHNOM PENH – KOMPONG THOM 14 novembre. KOMPONG THOM – SAMBOR PREI KUK – SIEM REAP 15 e 16 novembre. SIEM REAP 17 novembre. SIEM REAP – TONLE SAP – BANGKOK 18 novembre. BANGKOK – ROMA FIUMICINO Quota di partecipazione per persona (in camera doppia) Quota base minimo 15 persone paganti € 2.690 Quota base minimo 20 persone paganti € 2.630 Quota base minimo 25 persone paganti € 2.580 • Supplemento camera singola € 450 • Tasse aeroportuali (da riconfermare) Thai Airways e Bangkok Airways € 320 • Supplemento per partenza da Milano € 260
www.50epiuturismo.it
La quota non comprende: tasse aeroportuali e fuel surcharge (attualmente circa 320 euro), da riconfermare al momento dell’emissione del biglietto aereo - escursioni e visite facoltative non previste in programma - tasse di ingresso per macchine fotografiche e da ripresa (da regolare in loco) - visti di ingresso da regolare in loco (35 usd in Laos, 20 usd in Cambogia) - tasse d’imbarco per i voli in uscita (25 usd dalla Cambogia) - Early check-in, late check-out - pasti, bevande, mance, extra di carattere personale e tutto quanto non espressamente indicato ne “La quota comprende”.
Informazioni e prenotazioni:
50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87) Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
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ATTUALITÀ
400 metri
«Il nome d’origine è Cashirta e deriva da Casa (villaggio) e Hirta (ripida), come a voler indicare la sua posizione a 400 metri sul livello del mare».
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[ TURISMO - BORGHI D’ITALIA ]
DI SILVIA TOSCANO
UNA TERRAZZA SULLA REGGIA Situata tra i Monti Tifatini, da cui intendeva respingere le incursioni saracene, Casertavecchia si snoda in un dedalo di stradine delimitate da case di tufo, in uno stile frequente a queste latitudini e che viene definito siculo-normanno per le sue tante commistioni. DIECI ANNI DI SOLITUDINE IN COMPAGNIA DI UN LUPO
asertavecchia di oggi era l’antica Caserta, fino a quando non cominciò a spopolarsi per la costruzione, giù al piano, della celebre Reggia vanvitelliana distante una decina di chilometri. Cashirta, il suo nome d’origine nell’VIII secolo, pare derivi da Casa (villaggio) e Hirta (ripida). E il nome la dice lunga sulla sua posizione a 400 metri sul livello del mare, tra i Monti Tifatini, da cui intendeva respingere le incursioni saracene e tra le cui pendici fiorisce ancora una profusione di asparagi. Cucinati in più modi, il loro aroma si spande per le anguste viuzze di un intatto centro medievale, prima longobardo e poi normanno, quale è rimasto appunto Casertavecchia, che dalla sua altezza domina la magnificenza di quella Reggia, la cui costruzione finì per spopolarla definitivamente in un esodo iniziato nel 1440.
A PASSEGGIO TRA STORIA E SPIRITUALITÀ
Ai piedi di questo borgo incantevole, si erge l’Eremo di San Vitaliano. L’intero complesso è stato da poco restaurato e adibito anche ad ospitare giornate di studio e convegni artistici e culturali. Degne cornici per un luogo meraviglioso che Vitaliano eresse, forse nel VI secolo, con il fattivo aiuto di
un lupo ammansito che poi rimase in compagnia del sant’uomo per tutti e dieci gli anni che egli visse in quel silenzio verdeggiante. Ancora oggi i due chilometri di strada che ci immettono al suo impagabile rifugio, al bivio tra Casertavecchia e Casola, corrono tra due filari di cipressi di profonda suggestione.
Per informazioni scrivi a: www.casertavecchia.net 48 I
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Ma questa è stata oggi la sua fortuna, la sua unicità: il lungo oblio ha conservato la suggestione di questo borgo-terrazzo sulla Campania. Casertavecchia si è presa la sua rivincita intorno al bellissimo Duomo del 1129 e al suo svettante campanile, alla Chiesa dell’Annunziata (un gioiello gotico non solo per il disegnarsi di più architetture), il castello con tanto di suggestiva torre databile intorno all’860 d.C. Tutto in un dedalo di stradine delimitate dalle case in tufo, in uno stile che è molto frequente a queste latitudini e che viene definito siculonormanno per le sue tante commistioni. Una varietà di stimoli che determinarono l’affascinazione di Pier Paolo Pasolini, che volle girare nel cuore di Casertavecchia il suo celebre film Decameron.
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ARTE DI FRANCESCO ANDREANI
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compie 150 anni e la Biennale di Venezia per ‘ Italia non essere da meno ne fa 116, quasi gomito a gomi-
BIENNALE DI VENEZIA 54a EDIZIONE
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ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE DI VENEZIA, PADIGLIONE ITALIA, CORDERIE DELL’ARSENALE E CAPOLUOGHI DI REGIONE, DAL 4 GIUGNO AL 27 NOVEMBRE 2011
}
to con la storia del nostro Paese. Proprio così: perché tanto è passato da quel 1895, quando l’allora sindaco di Venezia, Riccardo Selvatico - commediografo e poeta -, grazie alle idee e alla volontà di un gruppo di intellettuali veneziani, volle “stimolare” l’ingegno artistico nostrano e internazionale organizzando quello che è divenuto un appuntamento irrinunciabile per il mercato dell’arte. La Biennale si è rivelata da subito un unicum nel panorama culturale dell’epoca (e lo è ancora oggi), strappando spazi alla città lagunare nel corso degli anni e arricchendola di prestigiose sistemazioni architettoniche. E non è un caso se da allora la parola “biennale” indica “l’Evento d’Arte” con la A maiuscola. La novità per questa 54a Edizione è la “diffusione” del Padiglione Italia che da quest’anno, oltre che a Venezia, sarà spalmato tra le eccellenze artistiche delle varie regioni in omaggio al 150° anniversario della nostra Unità. A Venezia, allora, saranno esposti i lavori degli artisti indicati da altrettanti “uomini di pensiero” come intellettuali, registi, poeti, musicisti, mentre nel resto d’Italia quelli scelti da un comitato di autorevoli consulenti e critici. E quindi sarà Roma ad ospitare le realtà più stimolanti dell’arte nel Lazio, come Firenze lo sarà per i toscani e Palermo per i siciliani, Napoli per i campani e così via.
RISVEGLIO DI PRIMAVERA OLIO SU TELA
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NAPOLI
Paolo Dell’Aquila, come autore della Campania, espone il suo Annus Horribilis al Museo Pan di Napoli.
ROMA
Simone Piccioni, romano, è presente con il dipinto Verso lo stadio, in mostra a Roma a Palazzo Venezia.
PALERMO
Salvo Russo, siciliano, partecipa con il dipinto Elefante, in mostra all’Albergo delle Vedove a Palermo.
FIRENZE
Carlo Bertocci, artista toscano, espone il suo lavoro intitolato Aria a Villa Bardini a Firenze.
informazioni utili
aolo Giorgi, pittore, da anni collaboratore della nostra rivista, autore di alcune immagini del Premio 50&Più Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia, animatore di molti seminari d’arte del medesimo, è stato invitato da Vittorio Sgarbi a Venezia, alle Corderie dell’Arsenale, per esporre il suo olio su tela, Risveglio di primavera, presso il Padiglione Italia della 54a Biennale. Corrado Augias ha indicato nel lavoro di Giorgi, quello «dell’artista più interessante del decennio in corso». La Biennale di Venezia è “arte” sotto ogni forma e tendenza. Per questo l’evento si svolge in spazi, padiglioni, biblioteche e teatri che vedono sublimare numerosi aspetti artistici dalla danza alla musica, dall’architettura al cinema. Per maggiori informazioni e per scegliere in calendario gli eventi dell’Esposizione, si può visitare il sito www.labiennale.org mail info@labiennale.org
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LIBRI DI RENATO MINORE
«Il bene di un libro sta nell’essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto». Umberto Eco
NESSUNO SI SALVA DA SOLO
LETTERATURA DA VIAGGIO
Margaret Mazzantini Mondadori - 184 pagine euro 19,00 50&PIÙ CONSIGLIA:
Chi sono Delia e Gaetano? Sono «due timidi asfaltati di PESSOA RACCONTA LISBONA rivalse che si palleggiano una sola mitomania, quella della Ed ora invitiamo il turista a loro unione», ci soccorre Marseguirci. Gli faremo da cicerone. garet Mazzantini nel rappreUna guida d’autore questa sentare la claudicante coppia Lisbona (Volant, 96 pagine, 7 tra i trenta e i quaranta anni euro) che Fernando Pessoa scrisse al centro del suo ultimo ronel 1925. Ma ancora attuale, nel manzo, Nessuno si salva da suo insolito percorso, tra bellezze solo. Anzi, la ex-famiglia fore misteri della città lusitana. mata da Delia e Gaetano perUNA NOTTE A BARI ché con rabbia, risentimento, Altro cicerone d’eccezione, Gianrico frustrazione per ciò che non Carofiglio per la “sua” Bari. sono più e che avrebbero voNé qui né altrove (Laterza, 160 luto essere, i due coniugi - orpagine, 10 euro) registra storie, mai divisi - si trovano seduti al tavolo di un ristorante per atmosfere, suoni dal capoluogo stabilire l’affidamento dei fipugliese attraverso lo sguardo gli durante le vacanze. dello scrittore-magistrato in una La cornice della cena è una rimpatriata notturna con amici. sorta di filo che regge la narrazione spezzata da ricordi, flashback, libere associazioni di pensieri ed emozioni che scivolano dall’uno all’altra. Dall’iniziale passione fino al suo sgretolarsi, al fallimento, l’intera storia sentimentale E-BOOK: viene rivissuta in una lunga Don Chisciotte della Mancia sequenza cinematografica di Miguel de Cervantes che mescola grandi e piccole scene dell’esistenza indiviwww.liberliber.it duale, di coppia, di famiglia,
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con conflitti e contraddizioni non risolti. Ci sono ragioni per giustificarsi e accusarsi di mancanze subite, di torti inflitti che portano i due mesti e storditi protagonisti a interrogarsi ancora, a fronteggiarsi in una sofferenza che s’allarga, deflagra. Come una lama s’infilza nella piaga: la perdita di senso, l’oblio dei sentimenti, l’incapacità di riconoscere se stessi e l’altro, di fronte e accanto. La Mazzantini circoscrive con rigore l’aspra materia del racconto, in un ritratto di coppia di asciutta, spietata crudezza, nell’incalzante ping pong con cui i due contendenti si fronteggiano nella disarticolata ferocia con cui le parole sono segni che davvero non riescono più a significare.
è tornato a casa. Proprio quest’ultimo vive il dolore dell’assenza, recluso nel microcosmo comunitario dove si muove accanto a piccoli memorabili personaggi che sembrano guardare la storia più grande dalla finestra di casa.
NUMERI CHIUSI TEATRINO TASCABILE UN CUMULO DI BUGIE Giulio Ghirardi - Gangemi 124 pagine, euro 16,00 156 pagine, euro 18,00 176 pagine, euro 20,00 50&PIÙ CONSIGLIA:
UN PADRE DA FILM Antonio Skarmeta Einaudi - 70 pagine euro 10,00 50&PIÙ CONSIGLIA:
Nei libri di Antonio Skarmeta molti personaggi si stancano della quotidianità per andare altrove a cercarne un’altra. Anche in Un padre da film c’è un padre che ha lasciato il paese in cui vive: pare, per trasferirsi nella misteriosa Parigi, salendo su un treno il giorno in cui il figlio
Ecco un trittico di libri Un cumulo di bugie, Teatrino tascabile, Numeri chiusi che illumina in pieno uno scrittore come Giulio Ghirardi. Sessantasettenne, veneziano, Ghirardi è poeta, saggista, narratore attraversando quasi tutti i generi letterari senza sostare definitivamente in alcuno, mantenendosi fedele ad un linguaggio ironico e spregiudicato. I suoi sono pensieri, parole, omaggi ad altri scrittori, ricordi, riflessioni la cui prospettiva è quella obliqua della frontiera, del confine in cui attraversare significa lanciarsi in una sfida, una scommessa continua che è la cifra della sua scrittura, il senso del suo viaggio, l’attrazione fatale di tanto pellegrinare.
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DRAMMATICO
COUNTRY STRONG regia di Shana Feste con Gwyneth Paltrow, Tim McGraw e Garrett Headlund
RECENSIONI cinema teatro DI ALESSANDRA MICCINESI
DI MIL A SARTI
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Una star della musica country, alcolista e depressa, affronta la sua sfida più grande: tornare a vivere. Gwyneth Paltrow, in uno dei “caratteri” più complessi della sua carriera, è Kelly Canter, cantante in declino che dopo un arresto per guida in stato di ebbrezza si sottopone a cure. Per rilanciarne la carriera il marito-manager, James (Tim McGraw) organizza una tournée alla quale partecipano l’amante di Kelly (Garrett Headlund) e una reginetta di bellezza (Leighton Meester). FANTASY
I GUARDIANI DEL DESTINO regia di George Nolfi con Matt Damon, Emily Blunt 50&PIÙ CONSIGLIA:
Siamo davvero gli artefici del nostro fato oppure c’è qualcuno che manipola il destino? Un rebus affascinante e inquietante su cui lo scrittore Philip K. Dick ha scritto un racconto che ora è un film. A New York, David Norris (Matt Damon) sta per essere eletto senatore degli Stati Uniti quando s’imbatte in Elise (Emily Blunt) un’affascinante ballerina che non ha mai conosciuto e di cui s’innamora, ma forze oscure (i guardiani del destino) fanno di tutto per tenerli separati. Nel cast anche Terence Stamp.
COMMEDIA
LE DONNE DEL SESTO PIANO regia di Philippe Le Guay con Fabrice Luchini e Carmen Maura 50&PIÙ CONSIGLIA:
FESTIVAL DEI DUE MONDI Spoleto, dal 24 giugno al 10 luglio
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iugno apre la stagione estiva dei festival e, il primo ad affacciarsi in tutta la sua dignità culturale, è il 54° Festival dei due Mondi di Spoleto diretto da Giorgio Ferrara, che quest’anno dedica l’edizione al fondatore Gian Carlo Menotti nel centenario della sua nascita. Dal 24 giugno al 10 luglio la splendida città umbra diventa suggestivo e scenografico palcoscenico dove lo spettacolo è protagonista. Cinquantadue eventi fra teatro, musica, danza, arte, cinema e scienza, un ricco cartellone con grandi artisti e prime assolute. Si inaugura con l’opera buffa in un atto Amelia al ballo, primo successo operistico del Maestro Menotti, per la regia di Ferrara; segue lo spettacolo di prosa Cannibardo e la Sicilia di Andrea Camilleri, in cui si racconta la parabola del sogno garibaldino in Sicilia. Per la sezione teatro, che prevede ventuno spettacoli, ricordiamo anche La Modestia (24 e 25), con la regia di Luca Ronconi, e Il tredicesimo punto con Michela Cescon (25 e 26), originale testo di Sergio Claudio Perroni sulla figura di Nilde Iotti. Il 25, 26, 28, 29 e 30 va in scena la divertente commedia di Neil Simon, A piedi nudi nel parco. Ugo Gregoretti firma il 29 la regia di Patria e Mito con Renato Nicolini e Marilù Prati e, nella stessa giornata Marco Baliani, affascinante narratore di Storie della nostra Storia, si cimenta in Terra Promessa. Briganti e Migranti. Il 30 Massimo Popolizio, accompagnato dal jazz di Javier Girotto, è voce recitante delle Città invisibili di Italo Calvino. E non possiamo non ricordare Jeanne Moreau e anticipare appuntamenti con Monica Guerritore, Adriana Asti, Anna Maria Guarnieri, Anouk Aimée, Corrado Augias, Carlo Cecchi, Claudio Santamaria, Filippo Timi, e uno spettacolo fra l’humour e il sensuale: Cabaret new burlesque. Info: 0743776444
La storia è antica ma sempre attuale: fino a che età si può cambiare vita? A chiederselo è un serioso agente di cambio “ingessato” nel suo ruolo di padre e marito, il quale un bel giorno scopre un allegro gruppo di domestiche spagnole che vivono al 6° piano del suo palazzo borghese. All’uomo, serioso solo in superficie, lentamente si schiude un universo folkloristico diametralmente opposto al suo mondo. Il film, con Fabrice Luchini e Carmen Maura, ha sbancato i botteghini francesi. THRILLER
HANNA regia di Joe Wright con Saoirse Ronan, Eric Bana e Cate Blanchett 50&PIÙ CONSIGLIA:
Un thriller claustrofobico ad alta tensione che mescola i turbamenti tipici dell’adolescenza ai piani top secret della Cia. Hanna (Saoirse Ronan), sedicenne trasformata dal padre (Eric Bana) in un’autentica macchina da guerra, viaggia furtivamente in lungo e in largo per l’Europa lasciando dietro di sé solo morte e distruzione. Hanna vive con la fredda spietatezza di un soldato finché non si apre, in lei, uno spiraglio di umanità. Nel cast anche il premio Oscar Cate Blanchett. GIUGNO 2011
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MILANO
RECENSIONI musica concerti
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DI TONINO VALENTINI
L’opera Romeo et Juliette, musicata in cinque atti da Charles Gounod, su libretto francese di Jules Barbier e Michel Carré tratto dal capolavoro di Shakespeare, rappresentata per la prima volta al Theatre Lirique Imperial du Chatelet di Parigi il 27 aprile del 1867, sarà eseguita dopo molti anni, con un nuovo allestimento, al Teatro alla Scala di Milano in 7 repliche, da lunedì 6 a giovedì 23 giugno alle 21, per la direzione orchestrale di Yannick Nezet-Seguin e la regia scenica di Bartlett Sher. ROMA
La rassegna Aperitivo Sound in Biblioteca, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Roma, presenta nella bella cornice di Villa Sforza Cesarini di Lanuvio una serie di incontri fra la musica e la letteratura, che si concluderanno venerdì 10 giugno alle 19 con l’Incontro con la poesia e la musica polacca, con poesie dello scrittore premio nobel Alexander Milosz, docente di letteratura polacca a Berkeley, e le musiche di Frederic Chopin, suonate al pianoforte da Gabriele Sarandrea.
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n tempi di localismi esasperati, nei quali la diversità etichetta anche l’uomo della porta accanto, una musica che rompe i suoi confini abituali per spaziare nella contaminazione sperimentale, cogliendo esiti gradevoli, è certamente un esempio di liberazione. Katia Labeque, che come sua sorella Marielle è un’apprezzata pianista classica, specializzata in un ampio repertorio che va da Bach a Gershwin, ha sviluppato da tempo uno speciale fervore nei confronti della musica meno colta, suonando il jazz con Hancock e Chick Corea e fondando un gruppo di musica da camera. Questo Cd, Rewires The Beatles (B For Bang, Ed. Egea Music), rilegge una dozzina di successi dei Beatles, trasportandoli in suggestioni musicali che spaziano dal rock al pop psichedelico, non trascurando le venature jazzistiche. Supportata da un team brillante, nel quale spiccano le voci di Nadeah e di Meg e le suggestioni elettroniche di Fabio Recchia, la Labeque trasforma i Beatles con una genialità funambolica, che a volte indugia, come in Girl, cantata dal chitarrista Chalmin, in una preziosità pianistica che passeggia nell’intimità di un giardino incantato. Un incanto che si ripete all’inizio di While my guitar gently weeps, nel quale il piano disegna le atmosfere di un adagio classico. Sorprende e scuote invece Why don’t we do it in the road, mutata in un rock segnato da accezioni demenziali, con uno scontro di sonorità che tuttavia trovano una sintesi sardonica e affascinante.
La rassegna Mousiké, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dedica quattro eventi musicali all’Ottocento elegante (con le sue atmosfere di salotti e di ideali), l’ultimo dei quali, sabato 11 giugno alle 21, nel cortile di Palazzo Roverella a Rovigo, è il concerto Attraverso l’amour, nel quale il soprano Daniela Adami e il fisarmonicista Stefano Adami si esibiranno in un repertorio di musiche del Settecento e dell’Ottocento, tutto ispirato al tema della passione amorosa. SALERNO
L’incontro fra Eric Clapton e Pino Daniele, nel concerto For open Onlus - In Aid for children che si preannuncia come uno degli eventi musicali più importanti dell’anno, avverrà sul palco dello stadio di Cava de’ Tirreni, venerdì 24 giugno alle 21. Oltre ai duetti canori, al confronto fra la musica pizzicata sulle loro chitarre, con le suggestioni del blues, si parlerà anche di solidarietà, poiché il concerto raccoglierà fondi per il Centro di oncologia pediatrica dell’Ospedale Pausilipon di Napoli.
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RECENSIONI dvd DI PEDR O ARMOCIDA
VALLANZASCA - GLI ANGELI DEL MALE regia di Michele Placido con Kim Rossi Stuart e Francesco Scianna Genere: drammatico 50&PIÙ CONSIGLIA:
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ichele Placido prosegue, dopo Romanzo criminale, la sua personale ricostruzione del “lato b” della storia d’Italia attraverso il racconto delle bande criminali. Ora tocca a Renato Vallanzasca, interpretato da un Kim Rossi Stuart più “realista del Re”, e alla celebre banda della Comasina. Infinite le polemiche che hanno accompagnato l’uscita del film. E certo alcune dichiarazioni di Placido non hanno aiutato con parole per alcuni versi ambigue, comunque ammantate d’un certo romanticismo: lato oscuro, angeli del male... Così il film è passato in secondo piano. Da recuperare.
THE TOURIST regia di Florian Henckel von Donnersmarck con Johnny Depp e Angelina Jolie Genere: thriller 50&PIÙ CONSIGLIA:
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conclusionato film del regista del bellissimo Le vite degli altri che, nonostante avesse tra le mani un budget considerevole e le due maggiori star del globo terracqueo, Angelina Jolie e Johnny Depp, si perde in una storia alla Hitchcock (magari!) senza né capo né coda tra intrighi, passione e pericoli. Tutta la parte italiana, girata in una Venezia da cartolina, finisce però per essere di culto soprattutto per le apparizioni di tanti attori italiani (Marcorè, Frassica, De Sica...) che si chiedevano, come peraltro gli stessi Jolie e Depp, che cosa ci facessero lì.
LA PECORA NERA regia di Ascanio Celestini con Ascanio Celestini e Giorgio Tirabassi Genere: drammatico 50&PIÙ CONSIGLIA:
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sordio alla regia per Ascanio Celestini, che porta al cinema un suo testo teatrale uscito anche in libreria. Il risultato è di qualche interesse anche se l’affabulazione ripetitiva e disturbante, tipica dell’attore molto noto in tv per i siparietti a Parla con me, risulta disturbante se da uno sketch viene invece applicata a un lungometraggio di un’ora e mezza. Ma il tentativo di Celestini di raccontare il nostro Paese attraverso la metafora del manicomio è onesta e non priva di una forza narrativa efficace e soprattutto autentica.
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PREVIDENZA
INVALIDITÀ E REVERSIBILITÀ:
RESTA IL DIVIETO DI CUMULO
«La correzione delle fasce di reddito sanerebbe un’ingiustizia verso i coniugi superstiti» [ DI
GIANNI TEL ]
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ià dal 1° gennaio 2009 i pensionati di vecchiaia e di anzianità che lavorano non sono più soggetti ad alcuna trattenuta. Il divieto di cumulo è rimasto, invece, per i pensionati di invalidità e per le vedove e vedovi titolari di pensione di reversibilità e indirette, per i quali continuano ad applicarsi le restrizioni introdotte con la legge n. 335 del 1995 (riforma “Dini”). Ma vediamo cosa prevedono le norme e come incidono.
»Attualmente i titolari di assegno di invalidità soAssegno di invalidità
no soggetti a un regime di cumulo che si traduce in un doppio prelievo se svolgono un’attività di lavoro dipendente, autonomo o di impresa sopra un determinato limite di reddito. La prima trattenuta decurta l’assegno del 25% o del 50% a seconda che i redditi di lavoro superino rispettivamente di quattro volte (24.354,20 euro) o di cinque volte (30.442,75 euro) il trattamento minimo annuo dell’Inps. Se la parte restante di reddito supera il trattamento minimo dell’Inps (6.088,59 euro nel 2011), scatta un secondo taglio. Bisogna distinguere comunque due diverse situazioni: - se la pensione è stata maturata con almeno 40 anni di contributi, l’invalido non è soggetto ad alcuna trattenuta aggiuntiva, perché in
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tal caso l’assegno è interamente cumulabile con qualsiasi reddito da lavoro; - se i versamenti sono stati invece inferiori ai 40 anni, scatta la trattenuta che varia a seconda del tipo di attività svolta. Per quella di lavoro autonomo è pari al 30% della quota eccedente il minimo. Se, invece, l’invalido è un lavoratore dipendente deve rinunciare ad una fetta di pensione pari al 50% della quota eccedente il minimo Inps.
Pensione ai superstiti »Il divieto di cumulo resta una spina nel fianco anche per vedove e vedovi, titolari di pensione ai superstiti. I tagli vanno dal 25% al 50% del trattamento che spetta al coniuge superstite a seconda dei redditi (Tabella A). In altre parole se ai coniugi superstiti spetta il 60% della pensione del defunto, tale percentuale scende al 45% se il loro reddito supera di 3 volte l’importo minimo dell’Inps, il 36% con redditi superiori a 4 volte il minimo e il 30% se si va oltre 5 volte tale livello. Attenzione però: se i titolari della pensione di reversibilità sono almeno due (esempio, un coniuge con un figlio), l’assegno resta intatto anche se il reddito di entrambi è molto elevato. Fermo restando che nel momento in cui uno dei due, ad esempio un figlio dopo il completamento degli studi, perde il diritto a pensione, l’altro è soggetto alla riduzione se il suo reddi-
to supera i tetti di legge. Ma quali redditi contano? Tutti i redditi soggetti all’Irpef con esclusione: - dei trattamenti di fine rapporto e delle relative anticipazioni; - del reddito della casa di abitazione; - delle competenze arretrate sottoposte a tassazione separata e dell’importo della pensione ai superstiti sulla quale dovrebbe essere eventualmente applicata la riduzione. A questo punto va sottolineato che tale penalizzazione al coniuge superstite risulta ingiustificata e iniquamente gravosa sotto vari aspetti. Premia, per esempio, coloro che vivono nel sommerso, danneggia invece coloro che denunciano regolarmente i propri redditi e in molti casi dà luogo a disparità di trattamento, dovute al fatto che per i redditi superiori ai tetti indicati in tabella la trattenuta scatta a prescindere dall’importo della pensione. Ecco due esempi che possono spiegare meglio perché ciò si verifica. 1) Coniuge superstite con una pensione annua di 35.000 euro e altri redditi per 15.000 euro: in questo caso l’assegno non subisce riduzioni perché il reddito (quello della reversibilità è sempre escluso) non supera il limite minimo di 18.265,65 euro fissato dalla legge nel 2011. 2) Coniuge superstite con una pensione di 15.000 euro e uno stipendio (o una pensione di vecchiaia) di 35.000 euro: in questo caso l’as-
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Pensione di reversibilità Fino a euro 18.265,65 Oltre euro 18.265,65 fino a euro 24.354,20 Oltre euro 24.354,20 fino a euro 30.442,75 Oltre euro 30.442,75 in poi Assegno di invalidità Fino a euro 24.354,20 Oltre euro 24.354,20 fino a euro 30.442,75 Oltre euro 30.442,75 in poi
segno viene tagliato del 50% perché il reddito di lavoro (o di pensione diretta) supera la soglia massima di 30.442,75 euro. Il risultato dunque non è omogeneo, pur avendo entrambi i coniugi le stesse entrate: il primo può disporre dell’intera somma di 50.000 euro, mentre il secondo, soggetto al taglio della pensione, deve accontentarsi di 42.500 euro. Su un piano generale, poi, va considerato che una correlazione tra la misura della pensione e la titolarità di altri redditi è propria delle prestazioni assistenziali (assegno sociale, trattamenti al minimo ecc.), mentre è del tutto illogica per le prestazioni previdenziali che vengono calcolate in base alla effettiva contribuzione versata e quindi restano indipendenti da eventuali altri redditi dei beneficiari. La nostra Associazione 50&Più da tempo continua ad avanzare al legislatore richieste di modifica della normativa, perché ritiene assurdo differenziare l’ammontare della pensione sulla base dei redditi del superstite, penalizzando questi coniugi che rappresentano una categoria per la quale il rischio impoverimento è potenzialmente molto elevato. Infatti, oltre alla proposta di legge di iniziativa popolare, presentata al Senato nel giugno 2008 da varie Associazioni di pensionati compresa 50&Più, in un recente convegno da parte di tutte le categorie interessate e dalle dirigenze pubbliche e private è stata sostenuta a gran voce l’assoluta necessità di modifica della norma, o con la sua abolizione o, quantomeno, con una correzione dei valori delle tre fasce di reddito oggi in vigore, portandole dalle attuali 3, 4 e 5 rispettivamente a 5, 8 e 10 volte l’importo del trattamento minimo annuo (€ 6.088,55 per il 2011). Detta modifica
Trattamento spettante La pensione resta al 60% della quota maturata dal defunto Al superstite spetta il 45% della pensione maturata dal defunto Al superstite spetta il 36% della pensione maturata dal defunto Al superstite spetta il 30% della pensione maturata dal defunto Trattamento spettante Intero importo della pensione maturata 75% dell’importo della pensione maturata 50% dell’importo della pensione maturata
delle fasce di reddito, tra l’altro, ha trovato immediata risposta l’8 marzo scorso in un’apposita proposta di legge presentata alla Camera dei Deputati con il n. 4150. Questi pensionati, comunque, sono consci che la salvezza dello Stato Sociale e la ripresa economica richiede il sacrificio di tutti, e sono anche pronti a fare la loro parte, purchè però ciò avvenga secondo giustizia ed equità. Tagliare l’importo su prestazioni non “assistenziali” ma ottenute a pieno titolo non è però né giusto né equo.
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LA LEGGE 335/1995 MANTIENE IL DIVIETO DI CUMULO PER REVERSIBILITÀ E INVALIDITÀ
La nuova carta acquisti 2011 Anche quest’anno i più bisognosi possono ottenere la carta acquisti (o social card) per i beni di prima necessità e il pagamento delle bollette (luce e gas). La carta acquisti - già prevista dal 2008 - è una normale carta di pagamento elettronico, uguale a quelle già in circolazione e largamente diffuse nel nostro Paese. La differenza principale è che con la carta acquisti le spese, anziché essere addebitate al titolare della carta, sono addebitate direttamente allo Stato. La carta può essere utilizzata per effettuare acquisti in tutti i negozi alimentari abilitati al circuito Mastercard. I negozi, poi, che espongono il simbolo sopra riportato, consentono di ottenere sconti aggiuntivi oltre alle normali promozioni. Da quest’anno, inoltre, la carta si può ottenere anche attraverso gli Enti - non Profit - (Enti caritativi). L’obiettivo della nuova sperimentazione è raggiungere anche le persone senza fissa dimora delle grandi città, escluse dalla vecchia social card poiché prive della tracciabilità o della documentazione necessaria. La nuova carta verrà sperimentata nelle città con più di 250mila abitanti e cioè: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Palermo, Catania e relative aree metropolitane.
A chi spetta Possono beneficiare della carta acquisti: - i cittadini italiani con più di 65 anni di età ed un reddito quest’anno non superiore a 6.323 euro; - le famiglie in cui, con lo stesso livello di reddito, sia presente un bambino fino a tre anni di età; - gli ultrasettantenni con reddito inferiore a 8.430 euro nel 2011. L’Inps ha precisato che le carte già ottenute non hanno alcuna scadenza. Chi, invece, non ce l’ha, per ottenerla deve compilare un apposito modulo reperibile presso gli Uffici Postali, allegando sia la fotocopia del documento di identità e sia l’attestazione ISEE relativa al beneficiario. Il modello ISEE, che già viene utilizzato per altre prestazioni sociali, serve ad autocertificare ogni anno la situazione reddituale dell’interessato e dal quale non devono emergere eventuali investimenti in titoli di stato o seconde case. In altre parole bisogna trovarsi in reali condizioni di disagio. Per ottenere detto modello è necessario recarsi presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o il Comune di residenza.
Quanto si può spendere La dotazione economica della carta è di 480 euro l’anno (40 euro al mese), somma cui si può arrivare con “sei ricariche” da 80 euro, cioè ogni due mesi. Per caricare la carta basta recarsi all’Ufficio Postale più vicino. Per coloro che la chiedono per la prima volta l’ufficio postale la consegna subito e può essere utilizzata già dal secondo giorno lavorativo successivo alla consegna. Va detto, poi, che successivamente alla consegna e al primo accredito, il Ministero dell’Economia e delle Finanze continua a verificare il possesso e il mantenimento dei requisiti, incrociando i dati rilevati dalle varie Pubbliche Amministrazioni.
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TABELLA A LE RIDUZIONI 2011 IN BASE AL REDDITO
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CEDOLARE SECCA: OCCHIO ALLE ALIQUOTE «Introdotta a partire dal 2011, questa imposta va a sostituire in forma facoltativa quelle attualmente dovute sulle locazioni in base all’articolo 3 del dlg 23/2011» [ DI
ALESSANDRA DE FEO ]
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l recente D. Lgs. n. 23 del 14 marzo 2011 concede ai locatori di poter optare per una cedolare secca, in ragione del 21% dei canoni d’affitto pattuiti per le unità immobiliari abitative e per le pertinenze. Tale cedolare può essere applicata anche ai contratti di locazione senza l’obbligo della registrazione. Nel caso in cui un locatore volesse continuare a praticare il vecchio sistema, potrà continuare a versare l’imposta aumentata delle ulteriori imposte, in quanto la cedolare secca, oltre a sostituire quella sul reddito delle persone fisiche, con relativi addizionali, sostituisce sia quelle di registro e di bollo sul contratto di locazione, sia quelle di registro e di bollo sulla risoluzione e proroga del contratto. Non è previsto il rimborso delle imposte di bollo e di registro, eventualmen-
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«Per consentire una scelta ponderata, l’Agenzia delle Entrate ha prorogato al 6 giugno 2011 il termine per la registrazione dei contratti»
te già pagate. Per i contratti locativi “convenzionali” di abitazioni in comuni molto abitati, o a questi parificati con provvedimenti legislativi, l’aliquota della cedolare secca viene ridotta al 19%. In altri termini, la suddetta norma può applicarsi solo in presenza dei seguenti requisiti: a) il contratto rientra tra quelli previsti dalla legge 431/1998 ed ha per oggetto immobili abitativi e relative pertinenze; b) le parti sono persone fisiche. Mancando specifiche indicazioni si può affermare che, in caso di locazione promiscua di un immobile di categoria A/2 (ad esempio, abitazione e studio) ad una persona fisica, non è applicabile la cedolare secca. In questo caso si consiglia di chiedere specifiche informazioni all’Agenzia delle Entrate presso cui verrà registrato il contratto. Di contro, però, nello stabilire i contratti su cui può essere applicata, si può affermare 50epiu.it
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che, oltre a tutti i contratti sottoscritti dopo il 7 aprile 2011, possono usufruire dell’agevolazione anche quelli in essere nel corso del 2011, anche se scaduti prima del 7/4/2011, o che sono stati fatti oggetto di risoluzione volontaria prima della suddetta data. L’Agenzia delle Entrate, per consentire una più ponderata scelta, ha spostato il termine per la registrazione dal 7/4 al 6/6/2011. Il calcolo per decidere se esercitare o meno l’opzione, va fatto raffrontando le aliquote del 21 e del 19% con l’aliquota Irpef applicata al contribuente, tenendo presente che la cedolare secca: 1) si applica a tutto il canone d’affitto, mentre l’Irpef ha una deduzione forfettaria del 15% sul canone di mercato o del 40,5% su quello concordato; 2) assorbe l’imposta di bollo e di registro, più le addizionali comunali e regionali; per cui, la convenienza diventa certa solo dal terzo scaglione di reddito, e cioè dai 28.000 euro, senza considerare che le suddette detrazioni potrebbero vanificare qualche “bonus fiscale”, come quello del 36 o del 55%. L’adempimento deve avvenire entro i termini stabiliti per il versamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e a tutto quanto ad essa riferibile. In data 7/4/2011 sono stati fissati le moda-
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lità e i termini per il versamento in acconto della cedolare, che dovrà essere dell’85% (per l’anno 2011) e del 95% (per l’anno 2012), precisando i termini per il versamento a saldo. In via generale, termini e modalità di versamento sono gli stessi della dichiarazione dei redditi. Infatti, per il 2011, se l’85% dell’acconto dovesse risultare uguale o inferiore a 51,65 euro, questa somma non è dovuta, ma sarà versata, insieme al restante, in un’unica soluzione. Se, invece, l’acconto dovesse essere inferiore a 257,52 euro, dovrà essere versato in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2011. Infine, se dovesse essere uguale o superiore a 257,52 euro, si TRA LE IMPOSTE SULLE dovrà procedere al LOCAZIONI ATTUALMENTE versamento del 40% DOVUTE, QUALI SONO del dovuto entro il 16 giugno 2011 ed il reQUELLE CHE VA A SOSTITUIRE stante 60% entro il LA CEDOLARE SECCA? 30/11/2011.
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IN PARTICOLARE:
> l’Irpef e le relative addizionali; > l’imposta di registro; > l’imposta di bollo.
E INOLTRE: > l’imposta di registro sulle risoluzioni e proroghe del contratto di locazione; > l’imposta di bollo, se dovuta, sulle risoluzioni e proroghe del contratto.
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I maccheroni
SAPORI & COLORI
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Già sul finire del ’700, nonostante il prevalere della cultura francese in Italia, la cucina campana si impose con una tale varietà di piatti da creare una letteratura gastronomica, come la “Cucina Teorico Pratica” di Ippolito Cavalcanti.
DI M ARINA
CEPEDA FUENTES
della
A CUCINA
CAMPANIA
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el 1836, mentre scrittori e viaggiatori stranieri come Goethe inneggiavano alla pasta, Giacomo Leopardi, che a quel tempo risiedeva a Napoli, per ridicolizzare lo smodato amore per il cibo dei napoletani e in particolare per i maccheroni, compose una satira in terzine che inizia con questi celebri versi: «D’un concorde voler tutta in mio danno / S’arma Napoli a gara alla difesa / De’ maccheroni suoi; che a’ maccheroni / Anteposto il morir, troppo le pesa». E i napoletani, che gli avevano affibbiato il nomignolo di ranavuottolo (ranocchietto), gli risposero bonariamente con la Maccheronata in versi di Gennaro Quaranta, in cui s’afferma che la salute malferma e il carattere cupo dello sventurato poeta di Recanati erano dovuti alla sua alimentazione priva di pastasciutta: «Ma se tu avessi amato i Maccheroni / più de’ libri, che fanno l’umor negro, / non avresti patito aspri malanni...». Quando Leopardi giunse a Napoli nel 1833, in compagnia dell’amico Antonio Ranieri, sul trono del
PASTICCIO DI MACCHERONI DELLA REGINA MARIA SOFIA
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Ingredienti 400 gr di maccheroni rigati 2 cipolle, 1 gambo di sedano 300 gr di macinato di vitello 50 gr di funghi porcini secchi 1 limone, 2 uova 4 cucchiai di parmigiano grattugiato 2 cucchiai di pangrattato 150 gr di caciocavallo 100 gr di provolone dolce 1 bicchiere di vino bianco secco 100 gr di burro 1 confezione di pasta frolla salata olio d’oliva per friggere, prezzemolo, sale, pepe
1 ora e mezza circa
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Regno delle Due Sicilie c’era Ferdinando II di Borbone che vi rimase fino alla morte: durante il suo lungo regno Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino, pubblicò nel 1837 l’esauriente trattato di cucina napoletana intitolato La Cucina Teorico Pratica ovvero il pranzo periodico di otto piatti al giorno che, fino alla caduta dei Borboni, dopo l’Unità d’Italia, verrà ristampato ben otto volte. Vi si trovano le ricette di molte pietanze della tradizionale cucina napoletana: dalla zuppa di soffritto al baccalà in umido alla trippa al pomodoro. Grazie al prezioso volumetto, anche nelle tavole dei ricchi signori cominciarono ad apparire cibi popolari come il baccalà fritto, la mozzarella in carrozza, i polipetti in umido, le sarde in tortiera, il soffritto, la caponata e la pizza. Ebbene, nel 1839 uscì la seconda edizione con un’appendice in dialetto sulla Cusina casarinola co la lengua napoletana dove, per la prima volta nella trattatistica dell’intera cucina italiana, si fa riferimento alla pasta con il sugo di pomodoro nella ricetta dei vermicelle con le pommodore e poi in quella dei maccheroni cu ‘a pummarola in cuoppa, ossia
conditi con una salsa a base di carne, cipolla e pomodoro, antesignana del celebre ragù napoletano. Precedentemente, nel 1773, Vincenzo Corrado, un ex frate benedettino del Convento di S. Pietro a Maiella, aveva pubblicato a Napoli Il Cuoco Galante, un trattato di cucina partenopea che parlava di timballi, sartù, pastiera, chiamata anche dall’autore
«L’invenzione della trafila permise l’industrializzazione della pasta nella zona di Amalfi e Torre Annunziata»
“Torta di frumento” e della “Parmigiana di melanzane”: in un’epoca in cui l’Italia, come il resto d’Europa, subiva l’egemonia della cucina francese, quel ricettario costituì una vera e propria rivoluzione nel campo della gastronomia italica che fece anche omologare la cucina di corte a quella del popolo. Anche nelle tavole dei nobili e nei ricevimenti di gala si fa-
ceva abitualmente uso dei maccheroni e proprio in quel periodo nacque un piatto che sarebbe diventato uno dei capisaldi della cucina napoletana: “la minestra maritata”, dove nel sostanzioso brodo di diverse qualità di carni e di salumi si lasciano insaporire lentamente gli eccellenti ortaggi degli orti vesuviani. D’altronde lo stesso Vincenzo Corrado aveva dedicato il capitolo IX del suo volume al cosiddetto “Vitto Pitagorico”, ampliato e pubblicato a parte nel 1781 con il titolo Del cibo pitagorico ovvero erbaceo per uso de’ Nobili e de’ Letterati: un trattarello in cui l’autore consiglia ai ceti superiori l’alimentazione a base di vegetali, come già suggeriva Pitagora ai suoi seguaci e come del resto faceva da secoli il popolino napoletano non a caso denominato “mangia foglie”. Con l’invenzione della trafila nel Settecento, che permise l’industrializzazione della pasta nella zona di Amalfi e Torre Annunziata, i napoletani furono chiamati “mangia maccheroni” e la pastasciutta, insieme alla pizza, divenne sinonimo della cucina campana in genere.
! PER INFORMAZIONI E CURIOSITÀ SCRIVI A: marina.sevilla@alice.it
2 3 Preparazione
Impastare il macinato con le uova, 2 cucchiai di parmigiano, 2 di pangrattato, una cucchiaiata di prezzemolo tritato, la scorza grattugiata di mezzo limone, sale e pepe. Fare delle polpettine, friggerle nell’olio d’oliva e lasciarle asciugare. Tritare cipolla e sedano, e farli appassire in 30 gr di burro. Aggiungervi i funghi, fatti rinvenire in acqua tiepida, e mezzo bicchiere di vino bianco: cucinare per 15 minuti circa. Cuocere i maccheroni, scolarli al dente e condirli con il sughetto di funghi, 2 cucchiai di parmigiano, la metà delle polpettine, parte del provolone e del caciocavallo tagliati a dadini e una noce di burro. Ungere uno stampo di circa 25 cm di diametro, foderarlo con la pasta frolla, riempirlo con i maccheroni, le polpettine, i formaggi rimasti e qualche fiocco di burro. Ricoprire con un “coperchio” di pasta, punzecchiare con una forchetta e spennellare con del latte. Infornare a 180° per 40 minuti. Servire caldo.
Consigli Questo piatto delle feste, intitolato alla regina Maria Sofia, diventa piatto unico con una bella insalata mista.
Vino Un buon rosso campano, come l’Aglianico Pompeiano. GIUGNO 2011
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ORIZZONTALI 1. Nel menù c’è quello misto; 6. Un’attrattiva dell’isola di Capri; 15. Due lettere di autocritica; 16. Gemme intagliate; 18. Lo guidò Capello in Spagna; 19. Si ripetono nella Volvo; 21. L’organizzazione di Arafat; 22. Il mondo dell’egoista; 23. Sigla di Modena; 25. Un fiume della Stiria; 28. Una città della Transilvania; 31. Dono... senza pari; 32. Soccorre gli automobilisti; 37. Stabilire i confini; 40. Il piccolo ponte di poppa nelle navi da trasporto; 41. Un celebre film tratto da un romanzo di Remarque; 41. L’Eroe dei Due Mondi; 45. Lower Intermediate Certificate; 46. Vivande che si preparano con molte verdure; 47. Sigle senza estremi; 48. La sigla della Tanzania; 49. Basse; 50. Finite su un bassofondo; 51. Aveva a corte Rasputin; 53. Un’amica di Charlie Brown; 55. Le... gemelle di venerdì; 57. Finiscono in serie A; 58. Due stretti della Danimarca; 59. È nota la Alagi; 61. Nome maschile ebraico; 64. L’autore de La morte a Venezia; 66. Vi dormono i Francesi; 68. Le vocali in più; 69. Era pura all’aperto!; 70. Compaiono in Sicilia nel 900 d.C.;
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» soluzioni a pag. 65 73. La Pericoli del tennis; 74. Ufficio Postale; 75. Città laniera del Veneto; 76. Il nome della Guarnieri. VERTICALI 1. Unità di capacità dei condensatori elettrici; 2. Rete Urbana; 3. Iniziali di Cutugno; 4. Giudica su ricorsi amministrativi; 5. La Muti del cinema (iniz.); 6. Fissa i capelli; 7. Secondo avviarsi; 8. Ridotte orchestrine; 9. Il comico Teocoli; 10. In pratica sono uguali; 11. Romanzo di Carlo Lucarelli; 12. La fine degli avanzi; 13. Lancillotto fu un suo cavaliere; 14. Lo si regala a Pasqua; 17. Se lo ripartiscono i vincitori del Totocalcio; 20. Quella d’acqua è simile alla folaga; 24. Lo è la scatola cranica; 25. Aspersa di rugiada; 26. Infiammazione delle ghiandole linfatiche; 27. Tozzi cagnetti; 29. Non subire passivamente; 30. Rendono fluide le vernici; 31. È una stellina; 33. Passaggio angusto lungo una parete rocciosa; 34. Maria celebre soprano; 35. L’unico pezzo eseguito da un cantante durante la cui esecuzione canta senza interruzione vari brani; 36. In musica possono essere largo,
grave, allegro, ecc...; 38. La pondera lo scacchista; 39. Serve per fare matasse; 40. Hanno lunghi stoppini; 42. Il dittongo in bianco; 43. La raggiunse Magellano; 46. Nome inglese di donna; 52. Molto insoliti; 54. Un gruppo chiuso di amici; 56. Il nome della signora Bovary; 60. Fa le corse in città; 62. Fiume in spagnolo; 63. La nona preposizione; 65. Aria latina; 67. Il cuore di Arturo; 69. Austria e Ungheria; 71. Iniziali della Nannini; 72. Costumi... senza costi.
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ORIZZONTALI 1. Picchiar sodo; 6. Acuti agghiaccianti; 7. Una veloce... come il vento; 9. I caucasici di Grozny; 12. Il celebre Hood; 13. Il cappotto a bridge; 14. Igor scultore autore di Osiride addormentato; 16. Lavorato con il vomere; 17. L’autore di una Vita di Gesù. VERTICALI 1. La preposizione che fa il prodotto; 2. Una diva fra le dive!; 3. La bandiera amata dai leghisti; 4. Splende nella costellazione del Toro; 5. Risollevata nel morale; 8. Il fianco meno fino; 10. Nel fienile e nella cascina; 11. Ci ha messo al mondo; 15. Il nome di Voight.
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GAMeS
LO STUZZICA CERVELLO TEST 2
TEST 1
Osservate attentamente i sei gruppi di figure sotto ripotate e dite quale di essi può essere a) b) c) considerato “intruso”, secondo un criterio d) e) f) logico da determinare.
Osservate a destra i nomi delle quattro seguenti nazioni e i numeri a fianco di esse riportati e dite quale numero a due cifre va riportato accanto alla quinta nazione.
TEST 3 Osservate attentamente il percorso che va dal punto A al punto B, evidenziato in rosso nella figura a fianco, e andate a pag. 65.
A B
CAMBIO D’INIZIALE
INDOVINELLI » Uno dei tanti...
» Un avventuriero
Ebbe un processo, è vero, ma in appello si dichiarò innocente come agnello. Poi intervenne la Grazia, indi per cui or riverito va... Beato lui. Favolino
A vederlo così ridente e biondo, sembra il miglior amico della terra; ma con l’ardore che nel petto serra sa ben prendere in giro tutto il mondo. Favolino
5, 9, 7 Lionello
6, 1, 6
» Cane da tartufo (7) Lui sì che ha fiuto ed è per questo ch’è tanto amato. Lionello
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RELAZIONI PERSONALI • LAVORO • COLLEZIONISMO • PROPOSTE • AFFITTO • VENDO
BACHECA «Q
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TEST 2 Il numero a due cifre che va riportato a fianco della quinta nazione è 43. Infatti, accanto ad ogni nome di nazione compare un numero composto da due cifre fornite, partendo da sinistra, rispettivamente dal numero delle consonanti e da quello delle vocali presenti nel nome della nazione. Nel caso della FRANCIA, quindi, vi sono 4 consonanti (FRNC) e 3 vocali (AIA). TEST 3 Quale dei tre seguenti percorsi rappresenta quello che conduce dal punto A al punto B nella figura prima vista?
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OroscoPIÙ » di ALDEBARAN
GemellI « NICOLE KIDMAN GEMELLI 21 mag. » 21 giu. Nella prima metà del mese sarete un po’ chiusi. Rifletterete su persone che vi sono sembrate un po’ “strane”. Nella seconda parte del mese, invece, avrete tanta voglia di fare.
ARIETE 21 mar. » 20 apr. Noterete un rallentamento nel lavoro. Infatti, Mercurio si indebolirà e potrete perdere un po’ di intraprendenza. Venere, però, migliorerà la stima che i superiori hanno di voi.
TORO 21 apr. » 20 mag. Il corso di Mercurio e Marte indica lavoro con guadagni superiori alle aspettative. Venere farà nascere legami sentimentali o con comuni interessi. Avrete a che fare con le nuove tecnologie.
CANCRO 22 giu. » 22 lug. Il mese si annuncia piacevole e interessante. Con le stelle nel segno vivrete un periodo intenso sul piano affettivo e vi sentirete in ottima forma. Approfittatene per dedicarvi al vostro fisico.
LEONE 23 lug. » 23 ago. Mese eccellente per sistemare casa. Organizzate una festa in famiglia visto che le stelle indicano allegria. Qualcuno vi offrirà un buon affare con poca spesa: siate accorti!
VERGINE 24 ago. » 22 set. Ci saranno cambiamenti, spostamenti o viaggi. Sarete dotati di un intuito quasi extra sensoriale. Riuscirete in tutto ciò che farete, a condizione che pensiate prima di agire.
BILANCIA 23 set. » 22 ott. Questo mese presenterà buone occasioni per migliorare la situazione in quasi tutti gli aspetti della vita. Frequenterete molte persone e potrà nascere un legame di grande importanza.
SCORPIONE 23 ott. » 22 nov. Ottimi i rapporti con il partner. Guardatevi da persone che non conoscete bene! Momenti di grande fortuna. Dedicatevi un po’ al volontariato. Cominciate a pensare alle vacanze estive.
SAGITTARIO 23 nov. » 21 dic. La gente vi cercherà per il vostro magnetismo positivo. Una persona invidiosa o gelosa di voi si ricrederà. Riceverete preziosi consigli. Sarà un mese di lunghi viaggi e contatti con l’estero.
CAPRICORNO 22 dic. » 20 gen. Il Sole vi darà frequenze positive, consentendo di fare buone previsioni. Extra incassi in vista. Scrivete, parlate, inviate fax o e-mail, parlando di voi. Possibili legami affettuosi.
ACQUARIO 21 gen. » 19 feb. Sarete sensuali, coraggiosi, interessati ai fatti e non alle parole. Amerete viaggiare e mangiare bene. Evitate troppe medicine e sonniferi. Affidatevi, invece, all’omeopatia.
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20 feb. » 20 mar. Il mese si annuncia significativo per l’amicizia. Le stelle vi daranno un periodo di serenità con il partner. Evitate i comportamenti pignoli che, a volte, pesano sulla vita di coppia. GIUGNO 2011
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