GIUGNO 2016

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Anno XXXVIII n. 6 Giugno 2016 Euro 2.50 - I.P.

INTERVISTA

VIAGGI

SOCIETÀ

SCIENZE

Bruno Pizzul, storica voce della Nazionale Azzurra

Nel misterioso Perù sulle tracce degli Inca

1946-2016: settant’anni di Repubblica Italiana

Aromaterapia: potere alle essenze profumate

Dagli esordi nel calcio al telecronismo sportivo

Alla scoperta del magico mondo andino

Quel 2 giugno che cambiò il corso della storia

Rigeneriamo corpo e mente con gli oli essenziali


-50%

Detrazioni ďŹ scali


IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 7. Zoom 8. Periscopio 66. Dentro la rete 86. Animali 88. Vivere in armonia 90. Bacheca 92. Giochi 93. Stuzzica cervello 94. Lettere 96. Oroscopo 96. Soluzioni

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società

42. Europei di calcio 2016

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Fischio d’inizio il 10 giugno di Raffaello Carabini

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22. La “siesta” al lavoro In alcuni Paesi è realtà di Damiano Galeotti

28. Ricetta rossa, addio! I vantaggi di quella elettronica di Adelaide Vallardi

31. Giovani lettori cercasi Leggere? Quasi un’impresa di Valerio Maria Urru

anteprime

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Segnali per capire dal silenzio di Anna Maria Melloni

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36. 70 anni di Repubblica

__INCHIESTA__ Pensionati in fuga dall’Italia Sono sempre più gli over 65 che si trasferiscono all’estero di Luisella Berti

Era il 2 giugno 1946 di Ilaria Romano

40. Buon compleanno 1x2! La famosa schedina ne fa 70 di Letizia Fantini

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56. Spagna, elezioni 2016 Sarà la volta buona? di Leonardo Guzzo

__le INTERVISTE__ Bruno Pizzul, la voce degli Azzurri Lo storico commentatore della Nazionale si racconta a 50&Più di Romina Vinci

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85. C’era una volta il circo Quello con gli animali di Francesco Andreani

cultura

__SOCIETÀ__ «Mamma, ho deciso: vado a vivere da solo!» Il “nido” si svuota: reazioni e soluzioni per genitori “abbandonati” di Giovanna Dall’Ongaro

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INDICE

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GIUGNO 2016

33. Abusi sugli anziani

47. Libri 48. Arte 49. Teatro 50. Musica 51. Cinema GIUGNO 2016 I 3


scienze

viaggio i

60. Aromaterapia

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Il potere curativo degli oli e delle essenze profumate di Chiara Palma

52. Nel magico Perù Tra mare, Ande e foreste tropicali di Loris Porcheri

64. Blu batte verde I colori del mare, un aiuto contro stress e disagio di Rodrigo Russo

Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

Gli Oscar 2016 del litorale italiano di Marco Rutili

parliamo di...

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Pittura e Fotografia Tutto è ormai pronto per la XXXIV edizione di Luisella Berti

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68. Concorso Prosa, Poesia,

71.

Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

80. Fisco di Alessandra De Feo

82. Previdenza di Gianni Tel

98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Olycom, Shutterstock, Sintesi, Shutterstock: nobelio, Olaf Speier, Natursports, 360b, Tupungato, Adriano Castelli, Leonardo Viti, Yuri Turkov, Tinseltown, Christian Vinces, Gino Santa Maria, Claudio Divizia, ©uefa, Ministero dell’Interno. Foto di copertina: Shutterstock Illustrazioni: Enrico Riposati.

ANNO XXXVIII - n. 6 giugno 2016 Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06 68134552 Per fax: 06 68139323 m@il: redazione@50epiu.it

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ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 INTERVISTA

VIAGGI

SOCIETÀ

SCIENZE

Bruno Pizzul, storica voce della Nazionale Azzurra

Nel magico Perù alla scoperta degli Inca

1946-2016: settant’anni di Repubblica Italiana

Aromaterapia: potere alle essenze profumate

Dagli esordi nel calcio al telecronismo sportivo

Un viaggio straordinario nel mondo andino

Quel 2 giugno che cambiò il corso della storia

Rigeneriamo corpo e mente con gli oli essenziali

Aderente a: Finito di stampare: 26 maggio 2016

4 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

65. Spiagge eccellenti

concorso

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

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NUMERO CERTIFICATO 8147 DEL 06/04/2016

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


È VERAMENTE QUESTO CHE VOGLIAMO?

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale GIUGNO 2016

NON SAPPIAMO COME FINIRÀ. Certo nessuno ricorda passaggi tanto difficili nella storia d’Europa. Per uno strano appuntamento in questo 2016 quasi tutti i Paesi europei dovranno affrontare tornate elettorali, e abbiamo già cominciato a vedere risultati che cercano di restituire l’Europa a una politica UNA POLITICA FATTA vecchia di un secolo. DI RITORNO A Una politica fatta del ritorno a frontiere, muri, FRONTIERE, MURI, RAZZISMO, SUPREMAZIA, razzismo, supremazia, egoismi nazionali, protezionismo magari mascherato con qualche EGOISMI inderogabile “interesse nazionale”. E dagli Stati Uniti d’America, anche loro al voto il prossimo novembre, non arrivano certo notizie e pensieri diversi, tutt’altro. Verrebbe da domandarsi come sia possibile che la storia riavvolga il suo scorrere nel tempo riproponendo slogan, scelte, comportamenti che tutti sappiamo non ci condurranno né a vivere in società più giuste e libere, né a un periodo di pace e prosperità. Ma è veramente questo che vogliamo? Vogliamo veramente tornare indietro perché oggi la storia ci mette davanti a scelte e prove che disturbano la nostra vita tranquilla e crediamo così di poter scacciare il rumore del mondo? Ci permettiamo di dire: no, grazie. E vogliamo declinare questo “no” usando le parole pronunciate da papa Francesco il 6 maggio scorso, al conferimento del premio Carlo Magno. L’unico, sembrerebbe, a ricordare che è sulla condivisione degli ideali di unità, dialogo, integrazione che l’Europa ha costruito se stessa. «Sogno un’Europa che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo. Sogno un’Europa che ascolta e valorizza le persone malate e anziane, perché non siano ridotte a improduttivi oggetti di scarto. Sogno un’Europa in cui essere migrante non è delitto, bensì un invito ad un maggior impegno con la dignità di tutto l’essere umano. Sogno un’Europa dove i giovani respirano l’aria pulita dell’onestà, amano la bellezza della cultura e di una vita semplice, non inquinata dagli infiniti «SOGNO UN’EUROPA bisogni del consumismo; dove sposarsi DOVE I GIOVANI e avere figli sono una responsabilità e RESPIRANO una gioia grande, non un problema dato L’ARIA PULITA dalla mancanza di un lavoro sufficienDELL’ONESTÀ» temente stabile. Sogno un’Europa delle famiglie, con politiche veramente effettive, incentrate sui volti più che sui numeri, sulle nascite dei figli più che sull’aumento dei beni. Sogno un’Europa che promuove e tutela i diritti di ciascuno, senza dimenticare i doveri verso tutti. Sogno un’Europa di cui non si possa dire che il suo impegno per i diritti umani è stato la sua ultima utopia». GIUGNO 2016 I 5


ATTENZIONE L’Inps non recapita più i Mod. Red e Inv/Civ. a casa

Presenta il modello RED e Inv/Civ per consentire all'Inps di accertare la permanenza dei requisiti necessari per il pagamento delle tue prestazioni assistenziali legate al reddito. La mancata presentazione può comportare la sospensione di tali prestazioni. Gli uffici 50&PiùCaaf sono a tua disposizione gratuitamente, trova la sede a te più vicina su:

www.50epiucaaf.it I DOCUMENTI DA PRESENTARE SONO:

• Documento d’identità in corso di validità, tessera sanitaria • Arretrati da lavoro dipendente, trattamenti di fine rapporto e atto di nomina dell’eventuale tutore;

(liquidazione, buonuscita);

• Modello CU redditi 2015 relativo a redditi da lavoro di- • Dati relativi ad interessi bancari, postali, BOT, CCT, o altri titoli; pendente, modello 730 o modello UNICO certificazione • Visure catastali per gli immobili posseduti; pensioni estere (compresa AVS Svizzera); • Copia Red dell’anno precedente; • Redditi derivanti da lavoro autonomo (es: prestazioni oc- • Periodi di ricovero (se effettuato); casionali, reddito professionale) assegni di mantenimento • Dichiarazioni di periodi di soggiorno fuori dal territorio italiano. percepiti dall’ex coniuge, redditi esteri;


Z QUANTA STRADA HA FATTO L’UMARELL

ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

«CARNEADE, CHI ERA COSTUI?» ruminava tra sé don Abbondio seduto sul suo seggiolone in un famoso brano de I Promessi Sposi. Umarell, umarells chi sono costoro, ci chiediamo oggi noi visto che questa parola sembra invadere il web e in tanti non sappiamo - non essendo bolognesi cosa significhi. Ecco spiegato l’arcano. Umarell in dialetto bolognese significa “omino” “omarino” e si riferisce a quei pensionati che amano starsene per ore e giorni a seguire i lavori dei cantieri. Edifici in costruzione, sbancamenti, restauri di palazzi. Là dove ci sono cantieri certamente ci sono umarell che seguono e commentano l’andamento dei lavori, dando consigli e avvertimenti. Ora l’umarell però è diventato un personaggio internazionale. La Burger King, grande azienda americana di ristorazione fast food, ha deciso di lanciare una campagna di arruolamento degli umarell, chiamati a supervisionare i cantieri in vista dell’apertura dei suoi prossimi ristoranti (circa 300 in tutta Italia). In attesa di assistere alla conversione degli anziani in accaniti divoratori di hamburger, hot dog, nuggets, registriamo che umarell si è “americanizzato” divenendo UmarellS!

“Umarell”: dal dialetto bolognese, “omino, omarino”. Si riferisce a quei pensionati che per ore o giornate intere amano seguire i lavori dei cantieri, quasi fossero dei supervisori

IN AGENDA DAL MONDO

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70 ANNI IN VESPA

giugno

Fino al 4 si può visitare In viaggio con Vespa, la mostra allestita per celebrare i 70 anni dello scooter più venduto al mondo. www.museopiaggio.it

PONTEDERA (PI)

04

PASSIONE “VERDE”

giugno

Fiorissima è una mostra florovivaistica per esperti o cultori del giardinaggio, dove anche i bambini sono coinvolti in diverse attività. Fino al 5. www.fiorissima.it

OVADA (AL)

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POOH IN CONCERTO

giugno

Il Tour Stadi dei Pooh arriva a San Siro. La celebre band festeggia i 50 anni di musica, riunendosi per l’occasone con Riccardo Fogli. www.milanotoday.it

MILANO

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GIUGNO 2016 I 7


IN AGENDA DAL MONDO

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UNA PARATA PER LA REGINA

giugno

Con la parata del Trooping the Colour si celebrano i 90 anni della Regina Elisabetta, a un mese e mezzo di distanza dal compleanno della sovrana: il 21 aprile. www.iodonna.it

LONDRA

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MODA UOMO

giugno

Torna, fino al 17, a Fortezza da Basso, Pitti Immagine Uomo, appuntamento fieristico sulle nuove tendenze della moda maschile. www.pittiimmagine.com

FIRENZE

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CANI IN PASSERELLA

giugno

Fino al 19, ad Erfurt, si può visitare l’Internationale und Nationale RassehundeAusstellung, importante mostra canina tedesca. Eventi, spettacoli e tanto altro. www.ilturista.info

GERMANIA

A PROPOSITO DI...

Cani mascherati da orso Panda Tre cani di razza Chow Chow di Meng Jiang sono diventati celebrità dei social network, per via della padrona che li trucca a mo’ di panda. «Si divertono», dice lei. Di tutt’altro avviso gli animalisti. www.petedintorni.it

COME FUNZIONA SÌ - Sintetizzando il

collagene, riesce a conferire alla pelle la caratteristica tonicità e morbidezza.

Salsicce alla marmellata Uno dei progetti culinari più insoliti è la “Dausage”, una salsiccia ripiena di marmellata. Il nome è un incrocio tra Doughnut (ciambella) e Sausage (salsiccia). L’idea è del gallese Liam Bennet. www.dausage.com

ATTUALITÀ

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Trasforma l’auto in cane da pastore

AMBIENTE

Risparmiare sui lavaggi pedalando Un gruppo di studenti della Dalian National University ha ideato una cyclette-lavatrice, in cui il lavaggio degli indumenti è a pedale. Un progetto che unisce esercizio fisico ed ecosostenibilità. Si chiama Bike Washing Machine. www.greenme.it

QUANDO EVITARLO NO - In caso di intolleranze o infezioni, questi trattamenti potrebbero generare gonfiori, lividi o prurito.

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GLI ITALIANI E I MENSILI 15,8 milioni di italiani leggono almeno una rivista al mese. Il 43,6 ha un diploma di scuola superiore; il 31,9% la licenza media; il 18% una laurea; il 6,9% non ha titolo di studio.

LETTORI CON DIPLOMA SUPERIORE

LETTORI CON LICENZA MEDIA

LETTORI CON LAUREA

LETTORI SENZA TITOLO DI STUDIO

43,6%

31,9%

18%

6,9%

8 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

Dave Isaac, un agricoltore del Sussex, ha trasformato la sua auto in cane da pastore. L’auto, che ora non supera i 60 km/h, è stata ricoperta di finta pelliccia e messa a guardia del gregge. Pare funzioni. www.tgcom24.it

i SOCIETÀ

Il supermercato dei prodotti scaduti

IN NUMERI

FONTE: AUDIPRESS

TENDENZE

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ACIDO IALURONICO

CURIOSITÀ

In Danimarca, ha aperto il primo e apprezzatissimo WeFood: supermercato che vende prodotti alimentari e cosmetici prossimi alla scadenza o appena scaduti, o il cui aspetto estetico non è di prima scelta. www.huffingtonpost.it.

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PERISCOPIO

SE L’UOMO DIVENTA NATURA a cura di Samuela Gangi


18 giugno

CERAMICHE IN FIERA MONTELUPO FIORENTINO (FI) La Fiera Internazionale della ceramica e della maiolica, fino al 21, celebra una tradizione rinascimentale che nel tempo si è aperta anche all’innovazione. www.festaceramica.it

23

FESTA D’ESTATE

giugno

La festa di Sant Joan, fino al 24, celebra l’inizio dell’estate con falò e fuochi d’artificio in onore del sole, simbolo di fertilità e ricchezza. www.barcelona-tourist-guide.com

SPAGNA

DI SAINT DENIS 26 FESTIVAL FRANCIA giugno

Fino al 29, nella basilica di Saint Denis, musica classica, sinfonica e recital sulle note di Mahler, Mozart, Schubert, e opere inedite. www.festival-saint-denis.com

LETTERATURA

Don Chisciotte, 400 anni di curiosità Don Chisciotte fu scritto nel XVII secolo. Da allora è stato tradotto in 50 lingue e letto da 500 milioni di persone. Eppure, Cervantes non poté beneficiarne: non esistevano royalties sulle vendite. www.repubblica.it

i SPORT

Tre gemelle per un’Olimpiade Leila, Liina e Lily Luik sono tre gemelle estoni di 30 anni. La loro particolarità? Sono maratonete, tutte e tre qualificate per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. È la prima volta che accade nella storia. www.gazzetta.it

i CREATIVITÀ

UN CAMPO DI ZUCCHE. UNA FORESTA. Una spiaggia. E una donna. Una modella. Grazie alla magia del body painting, decine di ragazze sono entrate a far parte del progetto “Metamorphosis”, messo a punto da due disegnatori - Leonie Gené e Joerg Duesterwald - in collaborazione con due fotografi, Laila Pregizer e Uwe Schmida. L’idea è quella di mimetizzare le persone in mezzo ai paesaggi per raccontare la fusione totale dell’uomo con l’ambiente, tanto che la rivista

di settore The Model Society, lo ha definito un lavoro che invita lo spettatore a inquadrare la figura umana come parte integrante della natura». Tutto è stato realizzato senza l’uso del fotoritocco e grazie soltanto all’abile lavoro dei due artisti, che si sono dedicati alla pittura sul corpo. Disegni realizzati proprio negli scenari che hanno fatto da sfondo agli scatti, per creare la somiglianza tra l’immagine che ricopre le protagoniste e la natura che le circonda.

Da discarica a museo del riciclo I dipendenti della discarica di Jinan, in Cina, hanno trasformato pezzi d’auto e rottami di ferro in grossi robot. Quaranta in tutto: Transformers che si sono rivelati un’autentica attrazione per il pubblico. www.lineadiretta24.it

i GIUGNO 2016 I 9


BUON COMPLEANNO ELISABETTA!


+ Un’inedita Elisabetta II, per celebrare i suoi 90 anni. Per lei, che detiene il record di permanenza sul trono del Regno Unito, doppi festeggiamenti: il 21 aprile, il giorno della sua nascita e l’11 giugno, con la Trooping the Colour, la sfilata che si svolge ogni anno a Londra, dal 1820.

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__le INCHIESTE di 50&Più __

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SOLO NEL 2014 OLTRE 5MILA OVER 65 HANNO LASCIATO L’ITALIA VERSO PAESI PIÙ ACCOGLIENTI. LA STRAGRANDE MAGGIORANZA RIMANE IN EUROPA

PENSIONATI: LA GRANDE FUGA Lasciare l’Italia per vivere con dignità, serenità e in sicurezza gli anni della pensione. Non c’è bisogno di andare troppo lontano: Spagna, Portogallo, Bulgaria sono dietro l’angolo. Sempre di più sono gli over 65 che si trasferiscono all’estero. Così, alla fuga dei cervelli e di giovani famiglie, si aggiunge anche quella dei pensionati, per il cui trasferimento sono nate agenzie specializzate a cura di Luisella Berti

«NELL’ULTIMO ANNO abbiamo assistito almeno 500 pensionati che si sono trasferiti alle Canarie. Ma oltre ai pensionati abbiamo notato anche una crescita molto consistente di trasferimenti di giovani famiglie», dice Pierangelo Perazzi, titolare dell’agenzia “Vivere alle Canarie” (www.vivereallecanarie.com) ed emigrato a Gran Canaria con la famiglia 10 anni fa. «Facevo l’architetto - racconta -, ma il peso del fisco, unito ad un senso generale di insicurezza, mi ha convinto a lasciare l’Italia. I primi anni sono stati durissimi. Poi, un giorno, ho aperto un sito web per raccontare la mia esperienza dando anche consigli. Le persone hanno iniziato a scrivermi, erano sempre di più. Così è nata l’Agenzia che oggi impiega 15 persone. Siamo sul mercato da 7 anni e siamo diventati leader nelle Canarie nell’offerta di servizi di assistenza per ogni aspetto che riguardi il trasferimento di pensionati, famiglie, singole persone». A sollevare la questione del crescente aumento dei pensionati italiani all’estero è stato » 12 I 50epiu.it I GIUGNO 2016


GIUGNO 2016 I 13


LE INCHIESTE DI 50&PIÙ IL PESO DEL FISCO

ALL’ESTERO, MA IN EUROPA

DAL 2003 AL 2014

Per una pensione pari a 3 volte il minimo Inps, il prelievo fiscale in Italia è del 20,73%, in Germania 0,2%, in Francia 5,2%, in Spagna 9,5%, nel Regno Unito 7,2. Chi invece percepisce l’1,5 volte il minimo Inps ha un prelievo del 9,7%, nei Paesi citati è zero. (Fonte: Confesercenti)

Il 73% dei pensionati italiani all’estero, fra i 60 e i 64 anni, risiede in Europa. Tra il 2010 e il 2014 sono emigrati in Europa 11.735 pensionati, in America del Nord 1.688, in America del Sud 1.046, in Africa 770, in Asia 494, in Oceania 434, in America Centrale 253. (Fonte: Inps)

In questo lasso di tempo i pensionati italiani emigrati all’estero sono stati 36.578. Il fenomeno non è compensato dai flussi di ingresso di pensionati Inps che rientrano, pari a 24.857 dal 2003 al 2014. Una differenza di quasi 12mila pensionati in meno. (Fonte: Inps)

l’Inps. Nell’ultimo rapporto L’Inps e le pensioni all’estero: un fenomeno in continua evoluzione - emerge che sono circa 400mila i trattamenti pensionistici erogati fuori dai confini nazionali, per un importo di oltre un miliardo di euro. All’interno di questo dato l’Inps rileva che, dal 2010 al 2014, circa 17mila pensionati hanno lasciato l’Italia, di cui oltre 5mila solo nel 2014, con un aumento del 65% rispetto all’anno precedente. Il totale di queste pensioni è pari ad oltre 300 milioni di euro. «Accanto alla “fuga dei cervelli” - scrive l’Inps - inizia a delinearsi anche una “fuga dei pensionati”, persone che, per motivazioni personali o economiche, scelgono di trasferirsi in Paesi diversi dal nostro». Vivere della sola pensione in Italia è molto difficile, visto che quasi un pensionato su due percepisce meno di 1.000 euro al mese a causa anche di un prelievo fiscale elevato; difatti, i pensionati europei pagano in media il 30% in meno di tasse rispetto ai pensionati nostrani. Inoltre, nei Paesi convenzionati con l’Italia, per evitare la doppia imposizione fiscale, il pensionato che vi trasferisce la residenza, registrandosi all’Aire (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), percepisce una pensione lorda. Prima di par- »

14 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

DA SELVAZZANO DENTRO A MADEIRA, IN PORTOGALLO Il Portogallo, isola di Maderia, è la destinazione scelta da Valentino Cavallin e sua moglie, di Selvazzano Dentro (Pd). «Sono già in pensione, ho 66 anni, mia moglie deve attendere ancora un paio d’anni. Nel frattempo sto preparando il nostro nido, la nostra nuova vita a Madeira». Valentino Cavallin ha lasciato ai figli la sua azienda di produzione di abbigliamento personalizzato per ciclisti, ormai non ne vuole più sapere dell’Italia. Non se ne va per una ragione economica, la leva è innanzitutto quella della sicurezza: «Per vivere tranquilli, senza rapine furti, omicidi, aggressioni. Il secondo motivo è quello climatico che giova alla salute, il terzo è che voglio uscire da questa gabbia di matti, da una politica che fa il bello e il cattivo tempo e ci fa vivere in un’incertezza perenne. Appena mia moglie avrà la sua pensione ce ne andremo». Nel frattempo la coppia sta imparando la lingua portoghese. «La prima volta che siamo andati a Madeira era il capodanno del 2011/2012. All’epoca il Governo portoghese non aveva legiferato la defiscalizzazione per i pensionati. Ci siamo innamorati subito dell’isola. L’idea di trasferirci altrove viene da molto lontano, anni fa pensavamo anche ad un’isola italiana. Andremo invece nell’isola dell’eterna primavera. Certo, il vantaggio economico c’è. In Italia ho 12.500 euro di ritenuta Irpef all’anno, a Madeira questi soldi li incasserò tutti. Ma è un regalo del Governo portoghese che mi sono ritrovato». E i figli? «Hanno 40 e 37 anni, la vicinanza fisica non dà maggior contatto. E poi, con la tecnologia di oggi non sarà un problema».

DA ROMA A PAZARDJIK IN BULGARIA Antonio Tutino ha lasciato Roma per Pazardjik, in Bulgaria, ben 10 anni fa. «Dopo aver lavorato nel campo tipografico, gli ultimi 13 anni di attività li ho dedicati al mio bar. Alcuni amici bulgari mi parlavano del loro Paese e del basso costo della vita. Mi dicevo che quando sarei andato in pensione avrei potuto trasferirmi in Bulgaria». Così ha fatto. «Messi insieme i vari contributi, la pensione raggiungeva 820 euro al mese, con 650 euro di affitto, più bollette e spese varie, non era una vita possibile. Quando mi sono trasferito in Bulgaria non sapevo nemmeno che avrei percepito la pensione lorda né che avrei avuto la sanità gratuita». Antonio Tutino è un punto di riferimento per molti pensionati che chiedono informazioni e consigli per godersi la pensione qui. Nel suo blog “Italia-Bulgaria solo andata” (http://italia-bulgariasoloandata.blogspot.it/) scrive pensieri e riflessioni sulla sua nuova vita. Ha scritto anche un libro Scoprire la Bulgaria, vista con i suoi occhi. «Pazardjik - racconta - è una città tranquilla a 100 km da Sofia. Siamo 80mila abitanti, 30 sono i pensionati italiani». Un limite della Bulgaria è certamente la lingua: «Ammetto di essermi impegnato poco, mi appoggio a mia moglie che è polacca e che conosce il bulgaro». Ma la Bulgaria è davvero così economica? «Vivo in un appartamento di 90 mq decoroso, l’affitto è di 350 leva, ovvero 180 euro. Il parrucchiere costa 2,50 euro, una cena di alto livello 12 euro a testa, le medicine costano pochissimo, anche perché acquisti solo quello che ti serve, non scatole intere». Tornare in Italia? «Non lo farei mai. Sento solo la mancanza dei miei figli. Ho 75 anni, in Bulgaria riesco a vivere con dignità e a risparmiare qualcosa».


LE CONVENZIONI

I TRASFERIMENTI DI OVER 65

GLI UNDER 40

L’Italia ha stipulato con 93 Paesi, comunitari e non, specifiche convenzioni per evitare le doppie imposizioni fiscali. Si va dall’Albania all’Ecuador, dall’Australia al Canada, dalla Croazia al Bangladesh, dall’India alle Mauritius. È possibile leggere l’elenco completo su: www.finanze.it

Nel 2014, in termini assoluti, Roma, Milano e Napoli sono state le province che hanno registrato il maggior numero di trasferimenti di over 65 all’estero. Rispettivamente 389, 266 e 182. (Fonte: Camera di Commercio di Monza e Brianza)

Sono 45mila gli under 40 che nel 2014 si sono trasferiti all’estero, con un aumento del 34,3% sul 2012. La provincia di Milano è prima con quasi 3.300 cambi di residenza, seguono Roma (2.949), Napoli (1.885) e Torino con 1.653 trasferimenti. (Fonte: Camera di Commercio di Monza e Brianza)

GLI ESPERTI PANAMA, AL TOP

IL PARADISO DEI PENSIONATI? È Panama, secondo la classifica del magazine nord americano International Living (www.internationalliving.com), che ogni anno stila un rapporto a livello globale. Una lista di 23 Paesi più convenienti in base ai benefici fiscali, sistema sanitario, infrastrutture, clima, acquisto e affitto di immobili, cultura e divertimento, qualità della vita. A Panama i pensionati stranieri sono i benvenuti, tanto che per loro è stato messo a punto il programma “Pensionado”, con tutta una serie di agevolazioni fiscali e sconti nel caso di visite mediche, attività culturali, trasporti, mutui e tanto altro. Al 2° posto l’Ecuador e al 3° il Messico. Nei primi 10 ci sono due Paesi europei: al 9° la Spagna e al 10° il Portogallo. L’Italia è al 16° posto.

SOGGIORNO PROVA

SEI MESI DA ZANICA A MASPALOMAS, GRAN CANARIA È stato un trasferimento graduale quello di Guia Silva e suo marito. «Ci siamo trasferiti stabilmente una volta che mio marito ha avuto la pensione, due anni fa», racconta. «Siamo stati commercianti-artigiani, la pensione di mio marito è di 960 euro già defiscalizzata e ci basta. Per me c’è ancora tempo, ho 56 anni». Il loro trasferimento da Zanica (Bg) a Maspalomas, nel sud di Gran Canaria, è stato preceduto da quello della figlia avvenuto 11 anni fa. «Mia figlia e il marito lavorano, così nel pomeriggio mi occupo dei miei nipotini di 7 e 2 anni», racconta Guia. Nostalgia dell’Italia? «È la mancanza di mio figlio che si fa sentire. Ma in Italia non era più possibile vivere. Ci siamo trasferiti anche per una ragione di sicurezza. In casa vivevo blindata, qui viviamo in un bungalow di 40 mq che abbiamo acquistato, basta spingere un po’ la porta che si apre. Ma non abbiamo paura. Non è che qui la delinquenza non ci sia, ma è minima rispetto all’Italia. Le persone sono sorridenti e gentili. Non c’è stress né frenesia». Vantaggio economico, basso costo della vita, sicurezza e «un clima fantastico, in inverno si arriva a 25 gradi che scendono fino a 16 la sera, ideale per la salute di mio marito. Si vive più fuori che dentro casa. Si sta in ciabatte e maglietta». E il sistema sanitario? «Non c’è paragone con l’Italia. Assistenza medica, esami clinici, non si paga il ticket, in Italia pagavo tutto. In ospedale, quando ne abbiamo avuto bisogno, ci hanno accolti benissimo, non ci hanno trattato come stranieri, tutt’altro». Ma è vero che alle Canarie c’è il boom di pensionati italiani? «Non ho mai visto come quest’anno tanti italiani e non sono solo pensionati, ci sono anche diverse famiglie con bambini».

«Il pensionato che si trasferisce ha il vantaggio di avere già un reddito. Alle famiglie, o singole persone, consiglio prima una prova di 6 mesi per prendere contatti e cercare lavoro. In questo lasso di tempo occorre avere un’autonomia economica» (Pierangelo Perazzi - nella foto, sopra - Agenzia “Vivere alle Canarie”).

IN PARTENZA

LE MOTIVAZIONI «Secondo il nostro osservatorio, questo è l’identikit del pensionato che si trasferisce all’estero: è abituato a viaggiare; non ha figli e, se li ha, spesso vivono all’estero; più che attratto dal vantaggio economico, è in cerca di un clima e qualità della vita migliori. Il limite al trasferimento? La lontananza dai nipoti, più che dai figli» (Carlo Quipotti - nella foto, sopra - Agenzia “Nuova Vita”).

1

Panama

6

Colombia

2

Ecuador

7

Thailandia

3

Messico

8

Nicaragua

4

Costa Rica

9

Spagna

5

Malaysia

10

Portogallo

1 10 9

3

4 8 2

6

7

5

GIUGNO 2016 I 15


Le motivazioni che spingono ad andare a vivere all’estero a volte non sono solo di natura economica. Spesso chi decide di fare il grande passo valuta tanti altri fattori come la sicurezza, la qualità della vita e il clima.

SITI UTILI WWW.VOGLIOVIVERECOSI.COM WWW.PENSIONEALLESTERO.IT WWW.MOLLOTUTTO.INFO SU FACEBOOK C’È IL GRUPPO “PENSIONATI UNITI ALL’ESTERO”, ATTIVO PER LA DEFISCALIZZAZIONE DELLA PENSIONE EX-INPDAP PER COLORO CHE RISIEDONO ALL’ESTERO, COSÌ COME AVVIENE PER LE PENSIONI DEL SETTORE PRIVATO

16 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

tire, però è bene farsi due conti. Infatti, non tutti i pensionati italiani hanno gli stessi vantaggi. I pensionati ex Inpdap pagano tutte le imposte relative alla pensione in Italia, comprese le addizionali regionali e comunali, tranne che in Tunisia, Senegal, Ecuador e Australia. Se l’Italia mette in fuga i pensionati, con la conseguente perdita economica per mancati consumi e volume d’imposte, ci sono altri Paesi pronti ad accoglierli. Per restare in Europa, tra le mete più gettonate ci sono la Spagna, il Portogallo e, ultimamente, anche la Bulgaria. Su Internet è possibile trovare una montagna di informazioni e numerose testimonianze di pensionati espatriati. Occorre però fare attenzione, perché si può incappare in intermediari poco raccomandabili.«C’è addirittura chi chiede 50 euro solo per dare qualche informazione in più; noi pensiamo che ricevere informazioni sia un diritto e darle gratuitamente sia un dovere», afferma il titolare di “Vivere alle Canarie”. Stessa politica quella adottata dalla prima agenzia nata in Italia e specializzata nel dare assistenza ai pensionati che desiderano stabilirsi all’estero. Si tratta di

“Nuova Vita” (www.nuova-vita.com), che ha sede ad Altavilla Vicentina (Vi) ed opera in Portogallo, Bulgaria, Tenerife e Lanzarote (Canarie). L’agenzia è in attività da gennaio 2016. «Solo in questi pochi mesi si sono rivolti a noi almeno 900 pensionati», afferma il titolare Carlo Quipotti, 43 anni. «Non tutti hanno deciso di trasferirsi - precisa -, molti ci hanno contattato per farsi un’idea o per semplice curiosità». Voltare pagina è cosa molto delicata. Così, prima di partire vengono proposti viaggi “perlustrativi” di una o due settimane. Tour specifici per entrare in contatto con la realtà dei luoghi, dal costo della vita ai servizi sanitari, dai trasporti al tempo libero. Vengono approfonditi anche tutti gli aspetti legali e fiscali grazie alla consulenza di esperti del luogo. Dopo questa fase, se si è convinti, si passa al trasferimento vero e proprio. «Il vantaggio della defiscalizzazione della pensione, unito al minor costo della vita - afferma Quipotti - non è sempre la motivazione principale. C’è anche il fattore climatico, con i relativi effetti positivi sulla salute, per questo la meta più richiesta sono le Canarie e, non a caso, la maggioranza dei pensionati che decidono di trasferirsi sono del Centro-Nord». Ma c’è anche «il fattore sicurezza, vivere tranquilli, senza paure», aggiunge Pierangelo Perazzi. Tutti alle Canarie? «Prima

meglio sfatare un mito: non esistono affitti da 200 euro per un’abitazione in riva al mare», sottolinea Quipotti. «Con questa cifra si può prendere in affitto un appartamento in Bulgaria, la nostra meta low cost, dove la vita costa un terzo rispetto all’Italia. Per le Canarie ne servono invece 400/450 euro». Per le bollette, invece, non c’è bisogno di mettere in conto il gas, perché del riscaldamento proprio non ce n’è bisogno. «Con una pensione di 1.500/1.600 euro al mese, 1.100 circa in Italia, una coppia può permettersi una vita più che dignitosa, senza contare che sotto i 22mila euro all’anno alle Canarie non si pagano tasse. A chi invece percepisce una pensione più modesta, consiglio Vecindario, nella zona Sud di Gran Canaria. Una cittadina completa di tutto, più economica e meno turistica, dove gli affitti sono più bassi», dice Perazzi. Altro Paese che sta attirando sempre più pensionati è il Portogallo. «Al vantaggio fiscale, messo a punto dal Governo che prevede zero tasse sulla pensione per 10 anni, si unisce quello di un Paese molto affascinante e a due ore di aereo dall’Italia», precisa Quipotti, che consiglia: «Cambiare Paese non è semplice per tutti. Ci vuole anche un certo spirito di adattamento. Se non si è convinti, si può procedere per gradi, iniziando con un trasferimento temporaneo».


Il percorso della vitalitĂ


intervista di Romina Vinci

BRUNO PIZZUL, IL CALCIATORE CHE DIVENNE TELECRONISTA 18 I 50epiu.it I GIUGNO 2016


B

__le INTERVISTE di 50&Più__

BRUNO PIZZUL

SI DEFINISCE una persona normale che si è trovata a fare un lavoro che gli ha conferito una certa notorietà. Non si considera un personaggio, e continua a sorprendersi quando le persone lo fermano per strada. Lui è Bruno Pizzul, friulano, classe 1938, considerato da molti il telecronista per eccellenza della Nazionale, a cui abbiamo rivolto qualche domanda sul calcio di ieri e di oggi. Cosa ha rappresentato il calcio per lei? Ho giocato a calcio sin da bambino. A 17 anni mi sono trasferito dal profondo Nord, in provincia di Gorizia, al profondo Sud, per giocare prima al Catania e poi anche a Ischia. Per alcuni anni sono rimasto nel mondo del calcio come calciatore, poi sono tornato in Friuli e ho lavorato come insegnante nelle scuole medie. Dopo ho partecipato ad un concorso alla Rai aperto a tutti i giovani laureati del Friuli Venezia Giulia,

+ Friulano, classe 1938, la sua voce inconfondibile e indimenticabile è entrata nelle case degli italiani, riuniti davanti alla tv per tifare la maglia azzurra. Giornalista televisivo e sportivo, è diventato celebre soprattutto come commentatore delle partite di calcio della Nazionale

+ iscrivendomi praticamente d’ufficio. E mi sono ritrovato, dall’oggi al domani, a fare un tipo di lavoro a cui non avrei mai pensato anzi, nel periodo in cui giocavo avevo maturato una certa antipatia nei confronti dei giornalisti sportivi. L’8 aprile 1970 commenta la prima partita della sua carriera. Era Juventus - Bologna. La ricordo molto bene: stavo per recarmi allo stadio con la macchina della Rai, quando incontrai Beppe Viola che si offrì di darmi un passaggio. Eravamo in anticipo ed io fui molto felice di accettare. Soltanto che ci fermammo a pranzare… E così, in quella che era la mia prima telecronaca ufficiale arrivai con un quarto d’ora di ritardo. Come debutto non fu il massimo! Fortunatamente le partite erano trasmesse in differita, e sono riuscito a

recuperare quel quarto d’ora di buco nella telecronaca. Da quel momento la sua carriera decolla. Quando si è accorto di aver fatto breccia nel cuore degli italiani? Mai! Anzi, mi meraviglio ancora che ci sia così tanta gente che ha manifestazioni di sim-

«MI SONO RITROVATO, DALL’OGGI AL DOMANI, A FARE UN TIPO DI LAVORO A CUI NON AVREI MAI PENSATO. ANZI, NEL PERIODO IN CUI GIOCAVO AVEVO MATURATO UNA CERTA ANTIPATIA NEI CONFRONTI DEI GIORNALISTI SPORTIVI»

patia nei miei confronti. C’è da dire che a quel tempo era molto più semplice, perché eravamo in regime di monopolio… Diciamo pure che la mia voce doveva andar bene per forza! L’episodio più bello della sua carriera di telecronista? Nel 1969, pochi mesi dopo esser stato assunto alla Rai, sono stato mandato a fare il tele-

cronista ai Mondiali del Messico, vivendo un’avventura personale, prima ancora che professionale, assolutamente impensabile. Non avrei mai immaginato di ottenere un incarico simile. Ricordo quelle prime partite con particolare piacere, anche per il forte carico di emozione personale. Il match più bello fu Germania-Inghilterra, finita 3-2, era la rivincita della finale del Mondiale di quattro anni prima. Ed il momento più buio? Il 29 Maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles, quando anziché raccontare una partita di calcio (la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, n.d.r.), ho dovuto commentare la tragedia di trentanove morti. Sono passati tanti anni, ma è una ferita che resta aperta, perché sono cose inaccettabili. La sua voce ha accompagnato gli italiani per oltre un quarantennio, cosa rimpian- » GIUGNO 2016 I 19


BRUNO PIZZUL ge del calcio “d’altri tempi”? La capacità di sorridere, che oggi si è persa del tutto. Sia chiaro: c’è sempre stato un tifo acceso intorno alla passione sportiva e calcistica, ma una volta c’era un modo di concepire anche il gioco oltre al risultato. Oggi assistiamo ad una incapacità assoluta di accettare la sconfitta, viviamo in maniera troppo drammatica l’evento sportivo. Ha qualche rimpianto? Più che rimpianto un dispiacere: quello di non aver continuato a fare l’insegnante. Io ho lavorato con i ragazzi dagli 11 ai 13 anni, un periodo fondamentale per la formazione del loro carattere, della loro cultura, della loro personalità. Quello dell’insegnante è un lavoro molto creativo e importante, assai più di raccontare delle partite di pallone. Quanto sono importanti i soldi nel calcio? Quando sono troppi finiscono per essere un male. Sono d’accordo che debba esserci una giusta retribuzione per chi dimostra di avere delle capacità tali da diventare un bravo professionista, ma nel momento in cui i soldi finiscono per diventare un fenomeno prevalente nel mondo del calcio allora c’è qualcosa che non funziona. Credo che oggi sia arduo continuare a definire il calcio del vertice uno sport, è un qualcosa di diverso nel quale componenti di natura extra-tecniche assumono una posizione predominante rispetto a valori quali la sana competizione, il rispetto degli avversari e così via. C’è ancora, oggi, il calciatore che fa questo mestiere per passione, DAI MONDALI DEL MESSICO DEL 1970 DIVENTA TELECRONISTA o è tutto in funzione del DELLA NAZIONALE. ULTIMO Dio denaro? ARRIVATO DI UNA SQUADRA Assolutamente sì, la pasCOMPOSTA DA NICCOLÒ CAROSIO, NANDO MARTELLINI sione c’è, anche in quei ra(SOTTO, NELLA FOTO) gazzi che poi danno l’imE LUIGI ALBERTINI pressione di essere legati soltanto all’interesse economico. Senza passione e senza piacere non c’è possibilità assoluta di fare un minimo di carriera. Chi sono oggi le icone del nostro calcio e per quale motivo?

+

In alto, Bruno Pizzul con il giornalista Amedeo Goria: è il 1993. Sopra, il telecronista insieme a Piero Chiambretti.

Sono icone i giocatori rimasti legati più a lungo alla propria squadra. L’icona più rappresentativa, con la I maiuscola, è proprio Francesco Totti. Quest’anno il campionato di calcio ha visto nella massima serie squadre di realtà piccolissime, vedi Frosinone o Carpi. Bruno Pizzul, è lecito quindi credere ancora nelle fiabe? Sì che è lecito, e dimostra che anche realtà piccole e ben organizzate riescono a ottenere risultati che sono miracolosi. Parliamo del Frosinone e del Carpi quest’anno, ma anche

il Chievo ad esempio, una realtà molto piccola che continua a stare in serie A. E cosa dire poi dell’Udinese? È da anni che gravita nella massima serie, e non ci dimentichiamo che Udine ha meno di 100mila abitanti in una regione piccola nella quale metà della popolazione è di Trieste e fa tifo contro l’Udinese. Sono esempi che denotano come, con serietà e competenza, si può restare competitivi anche in un calcio nel quale contano soprattutto i soldi. Altro capitolo spinoso del calcio d’oggi è la violenza dei tifosi. Come si com-

BIOGRAFIA

1938

20 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

GLI ESORDI Nato ad Udine l’8 Marzo, Pizzul gioca a calcio sin da bambino, prima nella squadra parrocchiale di Cormos, e poi nel Pro Gorizia. Gioca nel ruolo di centromediano. Viene ingaggiato per la prima volta nel 1958, tra le fila del Catania.

1970

LA PRIMA TELECRONACA Nel 1968 partecipa ad un concorso per telecronisti alla Rai, viene assunto nel 1969 e nel 1970 commenta la sua prima partita ufficiale: Juventus - Bologna, spareggio di Coppa Italia, giocatasi sul campo neutro di Como.


In quasi quarant’anni di carriera Bruno Pizzul ha commentato oltre duemila partite di calcio da ogni parte del mondo

Bruno Pizzul in uno scatto del 2001. Un anno dopo, nel 2002, avrebbe dato il suo commiato alla Rai con la telecronaca dell’amichevole Italia-Slovenia.

batte, e come si potrebbe tornare ad avere uno stadio a misura di bambini? Anzitutto, realizzando degli stadi più belli, più moderni, più funzionali. Purtroppo in Italia siamo molto indietro con l’impiantistica, soltanto Juve e Udinese hanno degli stadi di proprietà, per il resto le strutture sono vecchie, scomode, la gente fa fatica ad entrare, a sedersi, etc. Credo poi che occorra avere una mano più ferma nell’applicazione delle regole. Si fa spesso riferimento all’Inghilterra con gli hooligans, che erano molto più feroci e cattivi dei nostri, e si dice che oggi sono stati educati. In realtà sono

1986

stati spaventati, non educati. In che senso? In ogni stadio inglese è obbligatoria la presenza di una decina di celle nelle quali vengono rinchiusi immediatamente quelli che si comportano male, l’indomani mattina viene fatto il processo e, se risultano colpevoli vanno in prigione e ci restano. Rimane il fatto però che quando vanno all’estero continuano a combinare guai, perché sanno che la faranno franca, e questo dimostra che non sono stati educati, ma soltanto spaventati. La soluzione, quindi? L’applicazione e la certezza della pena ogni qualvolta un tifoso si

LA CONSACRAZIONE Mondiali del Messico: a Pizzul viene affidato l’incarico di telecronista delle partite della Nazionale italiana, anche a causa di un malore per l’altitudine occorso a Nando Martellini, suo predecessore nell’incarico.

2002

renda responsabile di comportamenti che non sono accettabili. Il giornalismo si rivoluziona, e con esso la figura del telecronista. Com’è cambiata in questo lasso di tempo? Anzitutto, è cambiato il modo di raccontare il calcio per immagini. Una volta c’erano due telecamere dall’alto che riprendevano il campo in modo molto vasto sottolineando lo svolgimento del gioco come manovra. Oggi giorno invece i registi hanno a disposizione molte inquadrature ed angolature, e tendono ad usare primi piani e replay. Per il telecronista diventa più difficile articolare un discorso completo, perché deve seguire il ritmo sincopato delle immagini, oltre a fare i conti con la presenza quasi costante della seconda voce, e dei colleghi a bordo campo. Ho la sensazione quindi che ci siano troppe parole in un mezzo, quello televisivo, per il quale le immagini dovrebbero avere l’importanza prevalente. Un consiglio ai giovani che sognano di seguire le sue orme.

Di rimanere se stessi. È giusto cercare di migliorarsi e magari prendere come fonte d’ispirazione qualche collega del passato, ma se ci si adegua troppo a qualche modello preconfezionato si diventa poco credibili. È necessario mantenere un linguaggio accettabile e decoroso che però non ostenta di eccessive influenze esterne. Stanno per iniziare gli Europei, cosa ne pensa della Nazionale di Antonio Conte? Andiamo lì e speriamo di poter far bene. Noi sicuramente non siamo la squadra più forte per quanto riguarda la qualità dei singoli. Abbiamo però la singolare capacità di far giocare male anche gli altri, e quando si gioca male in due può darsi anche di vincere. Un’osservazione è d’obbligo: ci penalizza il fatto di sapere che al di là dell’esito il ct Conte se ne andrà. Bisognava evitare di annunciarlo con tanto anticipo. Un pronostico sugli Europei: chi vincerà? La Germania ha buone possibilità. Può darsi anche che non vinca, ma credo proprio che arriverà fino alla fine.

IL COMMIATO Italia - Slovenia 0-1, amichevole: è l’ultima partita di Pizzul come telecronista della Nazionale italiana, e segna anche il commiato dalla Rai dopo aver raccontato televisivamente cinque campionati mondiali e quattro europei.

GIUGNO 2016 I 21


__SOCIETÀ ESTERO__ CURIOSITÀ

Inghilterra: diverso sistema, stesso scopo. Si chiamano “duvet days”, i “giorni del piumone”: due giorni di ferie extra concessi ai dipendenti per riposarsi e recuperare le energie.

Un irrefrenabile desiderio di appisolarsi dopo la pausa pranzo: lasciarsi andare non è possibile. Ma non per tutti

SE IN UFFICIO “CALA”... LA PALPEBRA + DIETRO FRONT IBERICO di Damiano Galeotti

C’è chi non concepisce affatto l’idea della pennichella, chi ha iniziato a pensarci e chi, invece, è tornato sui suoi passi LA SPAGNA CI RIPENSA

Nella penisola iberica, il pisolino sul luogo di lavoro legalizzato già da diverso tempo - concede a tutti i lavoratori una pausa piuttosto lunga: addirittura due/tre ore, da utilizzare tra le 14,00 e le 17,00. Ma il primo ministro Mariano Rajoy, nel tentativo di dare una spinta alla produttività del suo Paese, ha deciso di fare un passo indietro proponendone l’abolizione in cambio dell’uscita anticipata dall’ufficio. Qualcuno sembra si sia già adeguato senza attendere la legge...

22 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

ORE 14,00, PAUSA PRANZO: giusto il tempo di un pasto veloce, una bibita e di nuovo al lavoro. Ma ecco che, poco dopo, un senso di abbandono pervade lentamente corpo e mente, lo sbadiglio prende il sopravvento, si fatica a tenere gli occhi aperti e, imbarazzati per questo intollerabile segno di cedimento, tentiamo di vincere il sonno a suon di caffè. In realtà, in alcuni Paesi questa naturale “esigenza” è assecondata da tempo. A Tokyo, ad esempio, già da qualche anno una ditta edile permette al personale di riposarsi per una ventina di minuti alla scrivania. In Giappone, invece, un’azienda concede una pausa-relax di 20-30 minuti da utilizzare nelle prime ore del pomeriggio. Il motivo di questa scelta? Naturalmente

il profitto, dato dalla conseguente e maggiore efficienza riscontrata tra i dipendenti. Ad avvalorare questa tesi ci ha pensato anche la scienza. Infatti, secondo la fondazione americana National Sleep, che dal 1990 si occupa di educazione al sonno, concedersi una breve pennichella sul luogo di lavoro conduce ad un “aumento della produttività, della creatività e a mantenersi in buona salute”. Così, marchi come Google, Uber e Cisco hanno istituito la “siesta d’ufficio”, contemplando addirittura degli spazi dedicati: le “nap room”, stanze silenziose con luci soffuse e divani comodi. Spazio al riposino, allora. E a coloro che non possono usufruire di questo privilegio non resta che un buon caffè, meglio se ristretto.



__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

C’è chi prende lezioni di yoga, chi gli psicofarmaci, chi un cane. Ma anche chi riscopre il divertimento nella vita di coppia. Accade ai genitori quando i figli vanno via di casa

“MAMMA, VADO A VIVERE DA SOLO”

di Giovanna Dall’Ongaro

+

IL NIDO VUOTO, DI SOLITO, MANDA IN TILT LE MAMME PIÙ CHE I PAPÀ. IL CONSIGLIO PER LE DONNE? IMPARARE DAGLI UOMINI E NON RINUNCIARE MAI A “UN SANO EGOISMO”

24 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

M

MAI SI SAREBBE ASPETTATA di arrivare a rimpiangere le lavatrici da caricare in continuazione, la spesa che non basta mai, le discussioni per la stanza lasciata in disordine o per la musica troppo alta. E pensare che più di una volta aveva immaginato come un sollievo il giorno in cui l’ultimo dei suoi tre figli maschi avrebbe abbandonato il nido. Ora però Laura, una vita dedicata ai gemelli Luigi e Francesco e poi al “piccolo” Tommaso, vorrebbe tornare indietro e forse accetterebbe il pacchetto completo con tanto di panni da lavare e litigate furibonde, pur di non vedersi persa in una casa grande e improvvisamente vuota. Anche Massimiliano, suo marito, non si è ancora abituato alle mura domestiche all’improvviso così silenziose e alle telefonate


dei figli che arrivano da troppo lontano. Gli specialisti la definiscono “sindrome del nido vuoto”: diventare genitori a distanza è un passaggio difficile per molte mamme e molti papà. Come affrontare la separazione? Lo abbiamo chiesto a Susanna Fontani, psicologa e psicoterapeuta, esperta di problemi di coppia e familiari, coautrice del libro Il distacco genitori figli tra desiderio di autonomia e timore (Edizioni Universitarie Romane, 2015) e del romanzo Voglio nascere (Mauro Pagliai, 2015), in cui affronta il tema dell’emancipazione dei figli. Dottoressa Fontani, perché il distacco dai figli può diventare tanto difficile? È “colpa” dei ragazzi troppo “mammoni” o dei genitori che in fondo non si stancano di accudirli? Spesso si addossa la responsabilità sui giovani etichettandoli come “bamboccioni”, cioè incapaci di diventare emotivamente, intellettualmente ed economicamente adulti. Si presuppone che padre e madre vivano un’affettività già da tempo matura e per questo non abbiano problemi a lasciar partire i figli. Ma non sempre questo accade. Spesso i genitori, senza esserne consapevoli, non sono pronti a separarsi da coloro a cui hanno dato la vita.

Come si fa a diventare pronti? “I vostri figli non sono figli. Sono i figli e le figlie della forza stessa della vita”, dice Gibran. Sia i figli che i genitori devono intraprendere un cammino verso la maturità affettiva, condizione essenziale per realizzarsi pienamente. Accettando anche la separazione vissuta non come vuoto e assenza, ma come passaggio verso una nuova fase della vita, dove si possono dare nuovi volti agli antichi affetti ma anche scoprirne di nuovi. Una bella sfida, specie per le donne… Accade spesso che il momento dell’addio dei figli coincida con il periodo di menopausa della madre. La fase della vita più complessa e ambivalente per la donna, un periodo in cui si avverte l’esigenza di trovare nuovi equilibri emotivi, oltre che fisici. Tutto ciò non è per niente facile: nella nostra società il “potere” della donna è tuttora prevalentemente seduttivo. Quando viene meno il fascino della bellezza, le donne che non hanno coltivato amicizie o interessi profondi possono risentire, più degli uomini, della partenza dei figli. Le donne devono imparare dagli uomini come fare per soffrire meno? L’uomo per sua natura riesce meglio a coltivare passioni al di fuori » GIUGNO 2016 I 25


CONTROMISURE della relazione affettiva. La donna meno, non è capace di esprimere quel sano egoismo che le farebbe dire: “Io ci sono”, “esisto”. La donna, ancora oggi e forse più di ieri, spesso sacrifica una parte di sé per la cura dei figli, del lavoro, della casa. È comprensibile che quando un figlio “parte” ciò sia doloroso, quasi come perdere una parte di sé. Guardiamo agli aspetti positivi: la casa vuota potrebbe essere l’occasione per recuperare momenti di intimità della coppia… Partiti i figli la coppia genitoriale resta sola, almeno finché non arrivano i nipoti. Il vuoto che si crea a livello di cure, pensieri, attenzioni precedentemente prestati ai figli

IL “PIANO B”

Tenetevi pronti La cosa migliore è giocare d’anticipo. Appena i figli crescono e il momento della partenza si avvicina, i genitori devono cominciare a guardarsi intorno in cerca di ulteriori stimoli nella loro vita personale e professionale. Tenendosi occupati con attività interessanti, intraprendendo sfide impegnative e coltivando le vecchie o le nuove passioni individuali. In modo da farsi trovare pronti al momento del distacco, con un “piano B” già consolidato.

VADEMECUM QUATTRO SEMPLICI REGOLE

Il nido è vuoto. E ora?

Gli uccellini hanno spiccato il volo, il nido si svuota. Panico da distacco e separazione? Lo staff della Mayo Clinic, prestigioso centro medico americano, ha messo a punto una serie di consigli per gestire la cosiddetta “sindrome del nido vuoto”. Eccoli: • Accetta che sia giunto il tempo. Concentrati su come aiutare il successo dei tuoi figli una volta che sono usciti di casa, piuttosto che affannarti a capire come colmare il vuoto che hanno lasciato. • Resta in contatto. Sforzati di mantenere rapporti regolari con telefonate, visite, messaggi, video etc... • Cerca aiuto. Se il nido vuoto ti crea difficoltà, parlane con qualcuno, cerca aiuto, condividi i tuoi sentimenti con gli amici. Se arriva la depressione, consulta uno psicoterapeuta. • Pensa positivo. Considera il tempo libero e le energie in più che hai da spendere nel tuo matrimonio o nei tuoi interessi personali. Potrebbe iniziare una nuova fase della vita. E potrebbe non essere tanto male.

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è grande e diventa incolmabile se negli anni trascorsi insieme l’uomo e la donna hanno trascurato la loro relazione di coppia, non ritagliandosi tempo e spazi esclusivi. Se invece tutto ciò in parte è avvenuto, allora è più facile: il fuoco va solamente ravvivato. Ma se la novità viene vissuta in modo cupo, nostalgico, con lo sguardo rivolto solo al “ieri” e con la tentazione di far sentire in colpa chi se ne va, allora è bene correre ai ripari e chiedere l’aiuto di uno psicoterapeuta per qualche colloquio orientativo. In Italia i nidi non si svuotano presto. Il prolungarsi della convivenza con i figli rende ancora più difficile il distacco per i genitori? Il protrarsi della permanenza dei figli nella casa paterna oltre i trent’anni rende spesso più difficile il distacco non tanto fisico, ma

emotivo. Da una parte, i genitori invecchiano quindi sono più fragili e bisognosi e, dall’altra, i figli hanno strutturato una personalità che sicuramente risente del fatto che pur essendo adulti sono ancora “figli”, cioè incapaci di accedere simbolicamente alla condizione di “sposo/a”, e neppure di “padre/madre”. Rimanendo cioè “lattanti psichici”, magari intelligentissimi, realizzati professionalmente, ma fondamentalmente, prevalentemente “figli”. Spesso ai genitori va bene così. Per colmare il vuoto si prova lo yoga, un cane, il circolo, le partite a carte… È una strategia “sana”? Dipende. Il vuoto, in realtà, è da colmare solo parzialmente e comunque non a caso, ma con un ascolto profondo di sé per ritrovare desideri e potenzialità individuali e di coppia. Meglio di tutto sarebbe riuscire a riscoprire


l’aspetto ludico della vita, dedicandosi a ciò che non serve, non è utile, ma che diverte, e che finalmente si scopre con gioia di poterselo permettere. Una parte di questo vuoto resta comunque incolmabile ed è bene per la propria crescita interiore che rimanga tale. È un vuoto infatti che non si

può “riempire” con l’agire, il fare o il possedere. Questo vuoto aiuta a farci sperimentare il vero significato dell’essere al mondo, la solitudine, la nostalgia, l’irrequietezza, il senso di impotenza. Tutte queste sensazioni sono essenziali per sentirsi vivi, in cammino seppur nella precarietà.

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Il primo vantaggio della ricetta elettronica non è (ancora) il risparmio sulla carta. Ma la possibilità di ritirare il farmaco prescritto dal proprio medico in qualunque regione d’Italia

RICETTA ROSSA, ADDIO di Adelaide Vallardi

INDAFFARATA DAVANTI ALLO SCHERMO DEL COMPUTER, compila schede, salva documenti e stampa promemoria. Se non fosse per il camice bianco e lo stetoscopio appoggiato al collo, si farebbe fatica a capire che è una dottoressa. Intanto la lista dei pazienti nella sala d’attesa si allunga sempre più. Sono gli effetti collaterali della rivoluzione digitale della Sanità cominciata ufficialmente il 1° marzo scorso ma che si concluderà solo alla fine del 2017. Perché il passaggio alla ricetta elettronica, almeno all’inizio, comporta un bel VALIDA SU TUTTO IL TERRITORIO po’ di lavoro in più per i medici di I farmaci? Ritirabili in ogni Regione base. Che, nella fase transitoria, Con la ricetta elettronica, valida nelle farmacie pubbliche rischiano di dover dedicare più e convenzionate del territorio nazionale, i farmaci possono tempo al pc che al paziente. essere ritirati anche fuori dalla Regione di residenza. Le «Qualcuno ha confuso gli studi farmacie calcolano il ticket e le esenzioni vigenti nella Regione di provenienza di ogni cittadino. medici con quelli dei Caf vista la

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RICETTA ELETTRONICA

TUTTI I VANTAGGI DELLA NOVITÀ

mole di dati anagrafici, codici di esenzione dai ticket e quant’altro dovremo verificare», ha commentato Giacomo Milillo, segretario della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg), che lamenta: «Il medico non potrà più neanche contare sull’aiuto dell’assistente di studio nel velocizzare la procedura di compilazione delle ricette e questo comporterà visite e attese più lunghe per gli assistiti». La partenza è stata faticosa, »

Per comprendere la principale novità della digitalizzazione delle ricette facciamo un esempio. Un cittadina risiede a Roma ma si trova per lavoro a Venezia, ha con sé la ricetta del suo medico di famiglia. Ebbene, dal 1° marzo scorso può ricevere il medicinale che gli è stato prescritto anche nella farmacia veneta, mentre prima non avrebbe potuto farlo. Tre infatti sono i principali vantaggi della ricetta elettronica: il risparmio per la Sanità pubblica, la comodità per i cittadini di poter ritirare il farmaco in qualunque Regione d’Italia e la possibilità per lo Stato di monitorare la spesa farmaceutica del Sistema Sanitario Nazionale, riducendo di molto il rischio di truffe sui rimborsi delle ricette. La ricetta elettronica o “dematerializzata” nasce da un progetto avviato con l’approvazione dell’art. 50 della legge 326/2003 che ha introdotto la ricetta cartacea standardizzata, la tessera sanitaria e l’obbligo per le farmacie (2008) e per i medici (2011) di inviare al Ministero dell’Economia e delle Finanze, i dati dei circa 600 milioni di ricette erogate ogni anno. Grazie alla rivoluzione digitale dovrebbero sparire le finte ricette e le operazioni illegali per ottenere il rimborso delle prestazioni. In realtà, per ora, la ricetta elettronica

non vuol dire ancora rinunciare del tutto alla carta. Riceveremo infatti dal dottore un foglio bianco di formato A5 come promemoria da consegnare al bancone della farmacia, che permetterà di ottenere il farmaco anche in caso di guasti al sistema o assenza di rete. Solamente quando il sistema andrà a regime questo foglietto sparirà. Tra i vantaggi della ricetta elettronica c’è senza dubbio il risparmio sulla stampa e sulla distribuzione delle vecchie ricette. Le ricette rosse, infatti, tra stampa, vidimazione e spedizione costano alle Asl tra 5 e 10 centesimi. E, considerando che in Italia ogni anno vengono emesse oltre 650mila ricette, il calcolo del risparmio è facile: circa 450 milioni di euro, ossia quasi mezzo punto percentuale della spesa sanitaria pubblica complessiva. In questa prima fase di avvio, fino a fine 2017, sono però ancora esclusi dal nuovo metodo alcuni farmaci, come gli stupefacenti, l’ossigeno, le prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, i farmaci con piano terapeutico Aifa. La ricetta elettronica - ed è una bella comodità per i cittadini che si spostano abitualmente da una Regione all’altra - vale in tutte le farmacie del territorio nazionale, sia pubbliche sia convenzionate. Questo significa che i farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla Regione dove si risiede. Fino a oggi una ricetta di un medico laziale, per esempio, non valeva in Liguria e chi si trovava fuori dai confini della propria residenza era costretto a pagare il medicinale per intero. Solo alcune Regioni avevano previsto un sistema di rimborsi, per cui però erano necessari permessi speciali e lunghi tempi di attesa della Regione in cui ci si trova. A partire dal 1° marzo dovrebbe essere disponibile per tutte le farmacie il sistema di calcolo di ticket ed esenzioni della regione di provenienza di ogni cittadino. GIUGNO 2016 I 29


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PER ANNAROSA RACCA (NELLA FOTO, A DESTRA), PRESIDENTE NAZIONALE DI FEDERFARMA: «LA RICETTA ELETTRONICA È UN GRANDE PASSO AVANTI, CON VANTAGGI SIA PER IL CITTADINO SIA PER LO STATO»

ma una volta inseriti i dati degli assistiti e presa dimestichezza con il sistema, tutto dovrebbe filare più liscio. Ecco cosa prevede l’introduzione della ricetta digitale che in realtà è in uso in un numero crescente di Regioni dal 2014: per prescrivere un farmaco o una visita o delle analisi, il medico si collega a un sistema informatico, il portale gestito da Sogei, e compila on line la ricetta con i dati del paziente a cui vengono aggiunte in automatico anche le eventuali esenzioni. La schermata con la prescrizione è accessibile anche al farmacista che consegnerà le medicine, o alle strutture sanitarie che accoglieranno il paziente per l’esame diagnostico o per il consulto dello specialista. Ma l’addio definitivo alla

carta è di là da venire. Ancora per un anno almeno, infatti, il medico consegnerà ai pazienti un promemoria, un foglietto bianco che consentirà di accedere ai servizi anche in presenza di guasti tecnici o nel caso in cui Internet non funzioni. Per ora, quindi, la ricetta rossa ha solamente cambiato colore, non è la rinuncia ai foglietti la novità principale del sistema. Il vero cambiamento, in vigore dal 1° marzo, è un altro: i medicinali potranno essere ritirati anche fuori dalla Regione di residenza. La ricetta elettronica consente infatti di rendere visibili i dati in tutte le farmacie italiane, sia pubbliche che convenzionate. Finora questa possibilità non esisteva. Un bel vantaggio soprattutto per chi viaggia.

LA CLASSIFICA IL VENETO È IN TESTA

A che punto siamo con la digitalizzazione? Strano ma vero: più indietro di tutti è Bolzano. La digitalizzazione delle ricette mediche è iniziata già da qualche anno in alcune Regioni d’Italia. Ma a ritmi assai diversi: Bolzano e la Calabria sono le uniche due regioni dove la rivoluzione della ricetta elettronica non è ancora partita; il Veneto, invece, guida la classifica con l’88,5% delle ricette dematerializzate, seguita al secondo posto dalla Provincia autonoma di Trento (con l’88%), e al terzo dalla Campania che supera la Sicilia. Nessuna Regione è ancora riuscita a raggiungere la soglia del 90%, che la legge 221/2012 fissa come obiettivo entro la fine di quest’anno.


__CULTURA__

GIOVANI LETTORI CERCASI

LEGGERE?UN’IMPRESA In Italia 1 ragazzo su 5 non comprende ciò quelli con genitori non lettori. Al contrario che legge e il 48,4% tra 6 e 17 anni non ha l’editoria per ragazzi, per l’Associazione Italetto un libro nell’ultimo liana Editori, è sempre anno: a dirlo è Romano più vivace e internazioMontroni, presidente del nale, coprendo il 35,6% NEL 2015 L’EDITORIA PER RAGAZZI Centro per il Libro e la dell’export totale. TuttaÈ CRESCIUTA DEL 7,9% IN ITALIA, FATTURANDO 182 MILIONI DI EURO. Lettura. Nel 2015, per via, i ragazzi leggono più EPPURE LA METÀ DEI RAGAZZI, l’Istat, i lettori sono saliti libri ed e-book della TRA 6 E 17 ANNI, NON HA LETTO leggermente, arrivando al media nazionale (rispetUN LIBRO NELL’ULTIMO ANNO 42%. Sono le donne a legtivamente del 42% e di Valerio Maria Urru gere di più, con picchi del dell’8,2%). Per i libri car66% tra 15 e 17 anni. tacei sono il 47,5% tra 6 e L’esempio in famiglia è vitale: non a caso leg14 anni e il 52,5% tra 15 e 19; per gli e-book, gono il 66,8% dei ragazzi tra 6 e 14 anni con sono l’11,3% tra 11 e 14 anni, il 17,5% tra 15 e entrambi i genitori lettori, contro il 30,9% di 17 e il 19,8% tra 18 e 19.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Maltrattamenti e abusi ai danni di persone fragili sono sempre più frequenti su pagine di giornali e schermi televisivi

SE DIVENTANO VITE DI SCARTO di Anna Maria Melloni LE IMMAGINI VEICOLATE DAI MEDIA ci lasciano spesso sgomenti, perché riportano episodi che avvengono in strutture preposte alla cura. Abbiamo assistito a violenze inaudite, scherno, alla totale indifferenza al dolore, ad aggressività incontrollata. Abbiamo visto che tutto ciò può accadere alla luce del sole, sotto gli occhi dei colleghi, che fanno altrettanto o assistono inerti. Sono tanti gli operatori che ogni giorno svolgono con dedizione il proprio lavoro di assistenza e cura, questi operatori, come noi, condannano tanta violenza; eppure la frequenza di tali episodi ci interroga su cosa stia accadendo in questi luoghi che si allontanano così gravemente dalla loro missione originaria. Ne abbiamo parlato col Professor Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria e della Fondazione Leonardo. Qual è la sua personale impressione rispetto a queste continue notizie di abusi? »

SINDROME DI BURNOUT

Se la violenza è colpa dello stress Il Burnout è l’esito patologico di un forte processo di stress che può colpire le persone che esercitano professioni cosiddette “d’aiuto”: medici, infermieri, assistenti sociali, persino psicologi e fisioterapisti.

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Oportet scandala eveniant; nonostante questa COME PRENDERSI CURA premessa, è opServe capacità di ascolto portuno che non e di immedesimazione Gli operatori che si prendono cura di persone si diffondano nofragili dovrebbero essere dotati di una grantizie senza indide capacità di ascolto, dell’attitudine a metcare anche le ritersi nei panni degli altri, della capacità di sposte messe in provare compassione. Troppo spesso invece, atto, per evitare nella formazione del personale dell’assistenche si pensi agli za, si privilegiano competenze tecniche e anziani come delquella propensione all’efficientismo che può le “vittime predegarantire il rispetto degli standard ai quali stinate”. Quindi le organizzazioni sono soggette. Le strutture la denuncia, ma per anziani dovrebbero garantire un costante seguita subito monitoraggio della qualità dell’assistenza, dalla risposta che sostenendo gli operatori con percorsi di supervisione che possano prevenire il burai vari livelli deve nout e far emergere eventuali campanelli essere data con d’allarme. determinazione. Sarebbe opportuno anche far sapere la punizione che la SEGNALI D’ALLARME collettività infligge a chi ha AD UN OCCHIO ESPERTO NULLA SFUGGE, MA I SEGNALI DI fatto violenza. In passato EVENTUALI VIOLENZE POSSONO era impossibile allontanare ESSERE ANCHE SEMPLICI DA i violenti dal lavoro di cura INDIVIDUARE. UNO FRA TUTTI per una malintesa protezioPUÒ ESSERE IL SILENZIO E LA SCARSA INTERAZIONE DEGLI ne sindacale; oggi fortunaSTESSI ANZIANI tamente è finita questa prassi ignobile. Quali sono a suo parere le cause, gli elementi che portano a queste gravi violazioni delle persone? È una conseguenza della perdita di coscienza sul valore della persona. Perché

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devo portare rispetto all’anziano quando nella collettività domina la violenza, la legge del più forte, l’ammirazione per i ladri, l’impunità dei corrotti? Anche la continua insistenza sul fatto che gli anziani sono di peso per la società porta inconsciamente a ritenere che siano “vite di scarto” e, quindi, possibile oggetto di atti di violenza senza andare incontro ad una riprovazione sociale: “Se è di peso per tutti, sono autorizzato a trattarlo male...”. Esistono dei segnali di allarme che occhi esterni possono rilevare? Dipende dall’ambiente. Se parliamo di residenze per anziani un occhio esperto capisce subito se vi è un sottofondo di violenza implicita o esplicita. Se gli ospiti non parlano, sfuggono dallo sguardo, sono allettati, se l’ambiente è tenuto male, con scarsa pulizia, se l’accesso dei parenti è limitato solo a brevi periodi della giornata: sono segnali d’allarme che devono essere colti. Anche se la presenza di molti ospiti con ridotte funzioni cognitive impedisce un elevato livello di interazioni, un nucleo dove

non si parla è un luogo dove viene imposto l’ordine anche con mezzi violenti. Quali sono le strategie per prevenire l’insorgere di queste situazioni? Prima di tutto evitare che le strutture per anziani siano ambienti chiusi, fuori dal controllo sociale. Si fa perdere troppo tempo al personale per riempire stupidi e banali moduli e non si dedica invece attenzione al lavoro di équipe che di fatto rappresenta un controllo sociale interno molto efficace. A meno che si tratti di ambienti delinquenziali fuori da ogni circuito (e purtroppo in alcune aree del Paese ne esistono ancora), il singolo violento viene tamponato se i diversi operatori lavorano assieme, ponendosi obiettivi di cura condivisi. Se un ospite ha comportamenti “strani”, si sottrae al dialogo, ha un volto impaurito, subito viene individuato... Situazioni brutali come quelle che vengono veicolate dai media possono essere il risultato solo di situazioni di burnout (sindrome da stress,ndr)? Assolutamente no! È solo


LE STATISTICHE I DATI RESTANO SCARSI

Il timore di denunciare un abuso Malgrado ci siano poche informazioni sulla diffusione degli abusi nella popolazione anziana, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, secondo le stime il 4-6% delle persone anziane dichiara di aver subito un maltrattamento grave nel corso del mese precedente. Tuttavia, le persone anziane hanno spesso timore di denunciare i casi di abuso alla famiglia, agli amici o alle autorità . I dati sulla diffusione del problema in istituzioni quali gli ospedali, le case di riposo e altre strutture di lungodegenza sono scarsi. Un’indagine effettuata negli Stati Uniti sul personale delle case di riposo suggerisce tuttavia che le cifre siano elevate: • il 36% ha assistito ad almeno un episodio di maltrattamento fisico ai danni di un paziente anziano nel corso dell’anno precedente; • il 10% ha commesso almeno un atto di abuso fisico ai danni di un paziente anziano; • il 40% ha ammesso di abusare psicologicamente dei pazienti. (Estratto da Informativa OMS: maltrattamenti agli anziani Dicembre 2014)

una scusa per nascondere prima di tutto l’ignoranza sulle dinamiche delle persone anziane. Si pensi al rapporto tra disturbi comportamentali, sedazione farmacologica, contenzione, mancanza di tolleranza e al circolo vizioso per cui la violenza costringerebbe l’operatore ad usare una violenza sempre maggiore. In alcuni casi il singolo è portatore di una struttura personologica violenta, ma si tratta di casi isolati (e isolabili!). Esistono dei suggerimenti da dare ai familiari e agli operatori per una supervisione

del proprio livello di stress? La stanchezza fisica deve sempre essere evitata. CosĂŹ si deve fare un’autoanalisi approfondita di sintomi che compaiono inaspettati, come la cefalea, i tremori, le extrasistoli... Lo stress non è un alibi per usare violenza, però va prevenuto per evitare un danno alla salute di familiari e operatori, condizione sempre negativa alfine di esercitare una cura serena ed efficace. Non è solo la violenza nemica di una cura adeguata, ma anche la difficoltĂ ad instaurare un dialogo, dovuto a frustrazione, fatica e stanchezza.

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Monarchia o Repubblica? Il 2 giugno del 1946 gli italiani si ritrovarono a rispondere a questa domanda cruciale, che avrebbe condizionato la vita, la politica e la democrazia nel nostro Paese. Nel primo referendum a suffragio universale vinse l’idea repubblicana, e il corso della storia di un’Italia appena uscita dalla Seconda Guerra Mondiale e dal nazifascismo cambiò per sempre

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LA REPUBBLICA COMPIE 70 ANNI QUEL 2 GIUGNO DEL ’46 Cari lettori, avete ricordi personali o memorie familiari legate a questo storico evento del nostro Paese? Condivideteli con noi scrivendo a: REDAZIONE 50&PIÙ LARGO ARENULA, 34 - 00186 ROMA oppure inviando una mail a: redazione@50epiu.it

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di Ilaria Romano

IL 2 GIUGNO DI SETTANT’ANNI fa i cittadini italiani furono chiamati alle urne per votare il referendum istituzionale e decidere fra Repubblica e Monarchia, oltre ad eleggere i componenti dell’Assemblea Costituente. Dopo la fine della guerra e del nazifascismo, era la prima volta che uomini e donne potevano esprimersi sul futuro della nazione, e scegliere liberamente i propri rappresentanti. Secondo i dati dell’Archivio storico delle elezioni del Ministero dell’Interno, degli oltre 28 milioni di aventi diritto, con più di 21 anni, i votanti furono 24.946.878, e fra loro votò per l’istituzione repubblicana il 54,27% (12.718.641 voti), contro il 45,73% (10.718.502) che si era espresso a favore di quella monarchica. I risultati del voto mostrano


una spaccatura fra le forze politiche del Paese, geograficamente divise fra un Nord a vocazione repubblicana e un Sud ancora più legato alla tradizione monarchica. Nelle elezioni per la Costituente, la Democrazia Cristiana diventa il primo partito con il 35%, seguito da due partiti di sinistra, il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (20,7%) e il Partito Comunista Italiano (19%). Quel giorno ha segnato un cambiamento epocale per il nostro Paese, perché per la prima volta anche le donne sono state chiamate a prendere parte attiva alla vita politica, possono esprimere ideali e aspettative tramite uno strumento di reale democrazia, il voto. Così, tanti anni dopo, nel 1986, tre di quelle giovani donne che il 2 giugno erano ai seg-gi, ricordavano la loro esperienza straordinaria intervistate da Elisabetta Girolami per la trasmissione OraD: «Ricordo un fatto che non potrò scordare mai, perché quando arrivò il momento di andare a votare ero incinta della mia sesta figlia, ed ero spesso a letto con le nausee. Anche quella mattina non ce la facevo ad alzarmi, finché arrivò una mia amica che mi disse: alzati, andiamo a fare il nostro dovere. E fu quello il sentimento

più forte, e sottobraccio alla mia amica mi avviai verso la scuola dove votammo per la Repubblica. Ero molto emozionata per questo cambiamento di mentalità che stavo facendo, ero nata e cresciuta in un periodo di monarchia, a scuola si inneggiava al re e alla regina, si facevano i temi sulla regina Margherita, ed era tutta una tradizione che stavo cercando di scrollarmi di dosso, perché ero convinta che l’Italia dovesse fare quella svolta» (Elena). «Finalmente è arrivato qualcosa di nuovo, di vero. Ero emozionata perché votavo come donna e perché votavo per la Repubblica. Sono stata la prima ad arrivare al seggio, con mio padre, mia madre e mio fratello che andò al ricovero degli anziani e portò tutti a votare. In quel seggio ci fu il numero più alto di votanti. Nel mio paese avevo sempre visto la donna silenziosa, umiliata, senza voce in famiglia e fuori dalla famiglia. Da allora la donna è cambiata, prima con la resistenza e poi con quel voto» (Sofia). «C’era molto entusiasmo ma anche confusione, perché le donne non erano tutte preparate al voto, abbiamo fatto una grande fatica. Io sono rimasta dal pomeriggio alle quattro fino a mezzanotte in attesa di » GIUGNO 2016 I 37


SOCIETÀ ATTUALITÀ votare. È stata una crescita da allora in poi, e man mano le donne hanno preso coscienza di quello che significava il voto» (Pompilia). «Il 2 giugno era la prima esperienza dopo la guerra e ci stava una grande emozione d’animo. Ci mettevano paura, ci dicevano che votare la Repubblica era un passo nel buio, invece è stata una conquista. Io ero una donna che lavorava, ma sul lavoro c’era pressione, non potevi parlare di politica, di quello che pensavi. Mi ricordo che ci andai di pomeriggio, con mio marito, c’erano lunghe file perché non c’era ancora una vera organizzazione, ma si aspettava con piacere» (Vincenza). La crescita di una coscienza collettiva si è manifestata anche nella composizione della neoeletta assemblea costituente: su 556 membri c’erano anche 21 donne, alcune insegnanti, giornaliste, una sindacalista e una casalinga. Molte di loro avevano anche partecipato alla Resistenza, come Adele Bei, condannata nel 1934 dal Tribunale speciale a 18 anni di carcere per attività antifascista; Teresa Noce, che aveva vissuto l’esperienza del campo di concentramento nazista; Rita Montagnana, che aveva trascorso un lungo periodo in esilio. Fu in questo periodo che un senso di rinnovata libertà e consapevolezza collettiva comincia a diffondersi fra gli italiani, non soltanto a livello di organizzazioni politiche e sindacali, ma anche nell’informazione, nel mondo della cultura

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AL VOTO, AL VOTO

24.946.878 furono gli elettori che parteciparono al referendum.

12.718.641

cittadini votarono per la Repubblica, il 54,27%.

1.509.735

furono in totale le schede bianche e quelle non valide.

e fra la gente comune, che assapora per la prima volta l’importanza di partecipare alla costruzione dello stato, e di lasciarsi alle spalle un periodo buio per guardare al futuro. «Il 2 giugno conserva ancora un rilievo proprio perché ha rappresentato l’Italia, dopo una disastrosa guerra mondiale, e ancora oggi conserva un proprio ruolo», dice a 50&Più il professor Nicola Tranfaglia, storico e docente di Storia dell’Europa e del Giornalismo all’Università di Torino, autore di numerose opere sull’Italia e il mondo contemporaneo. Com’è cambiata la consapevolezza di essere cittadini della repubblica, nel corso del tempo? Mi sembra che la consapevolezza sia molto differente, fra le giovani generazioni e quelle che il voto l’hanno vissuto. Oggi c’è una consapevolezza che non mette in discussione lo stato d’animo dei giovani, perché loro non hanno mai vissuto con la Monarchia, e a differenza delle generazioni più anziane, sono nati con la Repubblica. Semmai le divisioni fra i gio-

vani di oggi riguardano da che parte stare, ma non mettono certo in discussione l’istituzione repubblicana perché questa c’è sempre stata. Per quelli che sono nati durante il fascismo, come il sottoscritto, negli anni Trenta o all’inizio degli anni Quaranta, la differenza è forte perché il cambiamento da Monarchia a Repubblica ha avuto una serie di conseguenze notevoli. Diverso è per chi ha vissuto da sempre la sua vita in una repubblica, e non ha sentito il peso di quel passato. È una ricorrenza ancora sentita, secondo lei? Sì, certo, il valore di essere parte della Repubblica è condiviso e intergenerazionale. Il problema di oggi, con la crisi delle ideologie e della politica, è più che altro capire da che parte stare, visto che non c’è più una divisione netta fra destra e sinistra. L’incertezza attuale si riflette anche sulla disaffezione al voto, sul disorientamento dei cittadini. È stato un referendum a dettare il futuro dell’orientamento istituzionale in questo Paese: cosa


A destra, la parata militare celebra la Festa della Repubblica del 1964. Nella pagina precedente, in basso, un’immagine storica: dicembre 1947, il presidente Enrico De Nicola - nella foto con Alcide De Gasperi firma la Costituzione Italiana.

resta oggi dell’essenza del referendum come espressione di democrazia e partecipazione popolare? Penso che i referendum siano di per sé un fatto positivo, perché pongono tutti i cittadini nella condizione di poter esprimere la propria opinione su tematiche di interesse comune. Tuttavia, il fatto che in un referendum importante come quello sull’ambiente, l’ultimo che abbiamo avuto nell’aprile scorso, l’astensione abbia superato il numero dei votanti, non è affatto un buon segno. Indipendentemente delle posizioni assunte, una fetta di popolazione maggioritaria ha ritenuto opportuno non esprimersi, e questo non è mai un bene. L’evoluzione del concetto di Europa ha in qualche modo cambiato la percezione dello Stato negli ultimi anni? Tradizionalmente l’Italia è stato uno dei Paesi più europeisti, c’è stato anche un movimento federale europeo che per alcuni anni ha avuto anche un certo peso, ma non mi sembra che ci sia stato negli ultimi anni uno scollamento dal concetto di Stato per un avvicinamento a quello di Europa, l’istituzione più sentita resta quella della Repubblica italiana.

COME NASCE LA FESTA DEL 2 GIUGNO Il 5 giugno 1946, appena tre giorni dopo il referendum, si comincia a parlare della possibilità di istituire quella data come solennità festiva, in una riunione indetta da Alcide De Gasperi con i rappresentanti di tutti i partiti. La legge 260 del 27 maggio 1949, sancirà il 2 giugno come festa nazionale, nel quadro del calendario delle ricorrenze repubblicane, che comprenderanno anche il 25 aprile, anniversario della Liberazione, il 1° maggio, Festa del Lavoro, il 4 novembre, giorno dell’Unità Nazionale. Nel

1976, anno del trentennale della nascita della Repubblica, la parata militare del 2 giugno venne sospesa in segno di lutto per il terremoto del Friuli, ed investita di una nuova politica di austerità intrapresa dal governo Andreotti: in Senato ci fu una lunga discussione sull’opportunità di ridurre l’impatto economico di un calendario di feste civili e religiose ormai ritenuto troppo serrato, trasformando le date del 2 giugno e del 4 novembre in feste “mobili”, da celebrare la prima domenica del mese. Solo con la legge 336 del 20 novembre 2000, il 2

giugno viene ripristinato come festività nazionale, grazie anche al progetto promosso dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per una ridefinizione della ricorrenza in senso civile, con la parata militare e il ricevimento presso il Quirinale, ma anche popolare, con la partecipazione degli amministratori di città e regioni. Per approfondire: 1946. La nascita della Repubblica, Maurizio Ridolfi, Nicola Tranfaglia (Laterza 1996); Storia dell’Italia Repubblicana, Maurizio Ridolfi (Mondadori 2010).

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SCOMMESSE

Cara,vecchiaSCHEDINA calcoli delle probabilità o effetti sorAltro anniversario, altro pezzo di storia presa per stilare il pronostico vincente. del Paese. Da un’idea di Massimo Della Col tempo questa consuetudine tanto Pergola, giornalista, settant’anni fa nacara agli italiani ha inesceva la schedina Sisal, vitabilmente perso terredenominata Totocalcio SETTANT’ANNI FA no, cedendo il passo a nel 1948, con l’intento NASCEVA LA SCHEDINA. nuove forme di scoma un anno dalla fine delIERI, SIMBOLO DI UN’ITALIA messe. Troppe. la Seconda Guerra MonCHE VOLEVA “RINASCERE” diale - di risollevare gli E RICOMINCIARE A SOGNARE, Nulla, però, ha scalfito la animi anche attraverso OGGI, INTRAMONTABILE ICONA memoria di ciò che l’1x2 ha rappresentato per il lo sport. Si cominciò di Letizia Fantini Paese, tant’è che per cequindi a scommettere lebrarne il 70° complesui risultati delle partite anno il Ministero dello Sviluppo Ecodi calcio domenicali. La vittoria? Alnomico - in collaborazione con Poste l’inizio bastava un 12, passato poi al Italiane - le ha dedicato un francobollo. proverbiale 13 nel ’51. E così, questo “Mamma” Sisal, invece, in suo onore semplice tagliando di carta si è trasforha appena dato vita al sito www.unamato velocemente in fenomeno di costorianatapergioco.it: rassegne stamstume, divenendo protagonista di canpa, affissioni, migliaia di documenti zoni, libri ed indimenticabili pellicole. fotografici, oltre 3.000 schedine e 800 Ma il Totocalcio ha rappresentato sonastri video. Un importante patrimoprattutto le speranze, i desideri e i sogni nio culturale testimone dell’evoluzione di un popolo a caccia di fortuna, che del nostro Paese. per tutta la settimana si affannava tra

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LE SCHEDINE STAMPATE NEI PRIMI DUE ANNI DEL CONCORSO........... 2,5 MLD LA PRIMA VINCITA FU DEL “DODICISTA” EMILIO BIASIOTTI............ 426MILA LIRE NEGLI ANNI ’90, IL PIÙ ALTO MONTEPREMI RAGGIUNTO........ 34,4 MLD DI LIRE

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In mostra “50+! Il grande gioco dell’industria” è una mostra itinerante sugli oggetti che hanno fatto la storia dell’impresa italiana dove, naturalmente, ha trovato un posto d’onore anche la schedina Totocalcio. Partita da Milano lo scorso aprile, sarà ad Oderzo (Tv), negli spazi del The Nice Place, fino al 26 giugno; dal 1° luglio al 27 agosto sarà invece allestita al Museo Tornielli di Ameno (No). Info: www.sisal.com


CQ1606


__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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AI TRE INELUDIBILI PORTATI DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE LIBERTÉ, FRATERNITÉ, ÉGALITÉ È OGGI INDISPENSABILE AGGIUNGERNE UNO MOLTO ATTUALE: SÉCURITÉ

FISCHIO D’INIZIO PER GLI

EUROPEI 2016 Di gioco vero e proprio si parlerà su tutti i media a partire dal prossimo 10 giugno, quando prenderanno il via le gare del 15° Campionato Europeo di Calcio, il terzo avvenimento sportivo più importante al mondo. Ma come verrà affrontato il problema più pressante? Parola d’ordine: sicurezza

di Raffaello Carabini

LE ESERCITAZIONI PER LA SICUREZZA sono iniziate fin dallo scorso novembre, utilizzando centinaia di figuranti. Proprio il giorno 12, vigilia degli attentati di Parigi che fecero 130 morti e oltre 350 feriti, la più cruenta aggressione in territorio francese dall’ultima guerra mondiale e il secondo più grave atto terroristico in Europa dopo quello dell’11 marzo 2004 a Madrid, nello stadio di Lens 800 persone hanno partecipato alla simulazione di una “crisi NRBC” (nucleare, radioattiva, biologica, chimica). Qualche giorno prima a Bordeaux si era svolto un test simile, che riguardava un’evacuazione a seguito di incidenti scoppiati in tribuna per scontri tra tifosi, lancio di fumogeni oppure per un’esplosione. Ed esercitazioni del genere si sono svolte numerose fino a oggi in tutti gli stadi e i luoghi coinvolti nel prossimo Campionato Europeo di Calcio, che avrà luogo in dieci città francesi a partire dal 10 giugno. Dall’estremo nord di Lilla, dove l’Italia incontrerà il 22 giugno l’Irlanda, fino al profondo sud di Nizza, si passa - lungo un percorso che, dal punto di vista della ricchezza nazionale, è

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inverso rispetto a quello italiano - da Lens ai due impianti di Parigi (il Parco dei Principi e lo Stade de France, dove si svolgerà la finalissima del 10 luglio, alle ore 21, di fronte a 80mila spettatori), SaintÉtienne, Bordeaux, Marsiglia, che avrà anche una semifinale. E quelli dove la Nazionale di Antonio Conte giocherà gli altri due incontri della fase di qualificazione: Lione (il 13 contro il Belgio), sede anche dell’altra semifinale, e Tolosa (il 17 contro la Svezia), il più piccolo con 33mila posti a sedere. «Il rischio terrorismo, fin da quando abbiamo preparato il dossier per la candidatura francese, è considerato il problema chiave», afferma Jacques Lambert, il presidente di Euro 2016 SAS, la società costituita per occuparsi di tutta l’organizzazione. «Lo sappiamo da sempre che è elevatissimo. Gli attentati a Parigi del 2015, a Charlie Hebdo e al Bataclan, lo hanno soltanto reso più evidente. La mia principale preoccupazione è di offrire il più elevato livello di sicurezza possibile. E se questo dovrà comportare misure meno friendly, tanto peggio. A me importa che il pubblico rientri a casa sano e salvo». E Lambert, prefetto della regione della Savoia durante le Olimpiadi Invernali di Albertville nel 1992, rifiuta di specificare i mezzi e le misure speciali che verranno messe in atto per ottenere il risultato voluto. Di certo ci sarà una diffusa videosorveglianza con i più avanzati algoritmi di riconoscimento facciale, così come sistematiche perquisizioni corporali e controlli su tutti » GIUGNO 2016 I 43


UN PO’ DI STORIA gli oggetti metallici; ci saranno i più avanzati sistemi di bonifica e disinnescamento degli esplosivi, così come la presenza diffusa di agenti, in incognito e non, tra il pubblico; si porrà particolare attenzione ad eventuali “attacchi” di droni armati, così come al coordinamento delle diverse forze di intervento, sia preventivo che di evacuazione e soccorso (con l’eventuale presa in carico di un numero di vittime superiori alle normali capacità di ricezione delle strutture locali). Non solo negli stadi, nei campi di allenamento e negli alberghi delle squadre (distribuiti su e giù per l’Esagono: la Germania sarà a Evian sul lago di Ginevra, la Spagna sull’isola di Ré, sull’Atlantico, esattamente dalla parte opposta, l’Inghilterra a Chantilly, il Portogallo a Marcoussis, la Francia a Clairefontaine, tutte pochi chilometri sopra Parigi; l’Italia invece sarà a Montpellier, nel centro del paese, e via dicendo), ma anche in quelli della stampa e soprattutto nelle cosiddette fans-

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INGRESSI SPECIALI

Zona ristorante e poltrone riservate con accesso diretto da parcheggio vip garantito, accoglienza privilegiata con hostess dedicate, numerose guardie giurate, cena di alta qualità con champagne e liquori, tutto quanto serve per trattare rapporti d’affari o, comunque, per invitare degli ospiti in un ambiente - a disposizione per quattro ore e mezza - che vuole essere raffinato e discreto. Costo? Dagli 877,78 euro a testa fino ai 6.900 (seimilanovecento!), sempre a testa per la finale.

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A sinistra, Henry Delaunay, primo segretario Uefa, ideatore del Campionato Europeo di calcio. A fianco, il logo creato per l’edizione 2016. Sotto, Giacinto Facchetti solleva la Coppa dopo la vittoria dell’Italia agli Europei del 1968.

1957

Da un’idea di Henry Delaunay, primo segretario Uefa, nasce il Campionato Europeo di calcio.

1958-’60 È la prima edizione degli Europei: solo 17 Nazionali participanti. Il trofeo viene vinto dall’U.r.s.s.

1966-’68

31 Nazionali nella terza edizione del Campionato: gli Azzurri vincono il loro primo titolo europeo.

zone, dove saranno allestiti megaschermi, animazioni, spettacoli per grandi e piccini, rivendite di cibo e beveraggi, in ogni città di Francia (ma, fra l’altro, anche d’Italia e di ogni altro Paese europeo che vorrà farlo) che potrà permettersi un adeguato controllo. Esiste infatti un problema legato al lievitare progressivo dei costi - lo stanziamento è arrivato alla cifra monstre di 34 milioni di euro: solo per la videosorveglianza negli impianti si parla di circa 2,5 milioni di queste misure, che spetteranno a Euro 2016 SAS negli stadi, nei campi di allenamento e negli alberghi delle squadre e delle delegazioni ufficiali (sono previsti 10mila poliziotti

privati, oltre ai 6.500 steward volontari), ai comuni per le fans-zone e allo stato francese nelle altre situazioni. Dall’11 al 29 giugno si svolgeranno dai due ai quattro match al giorno in varie città, cui seguiranno le meno convulse fasi finali. Il tutto, si prevede, attirerà in Francia dai sette agli otto milioni di persone, a fronte dei circa 2,5 milioni di biglietti venduti - solo on line fino al 26 aprile scorso -, i cui prezzi variavano dai 25 agli 85 euro a partita nei popolari e dai 145 agli 895 della finale nella tribuna numerata (la Polonia è il Paese europeo che ha inviato più domande, mentre addirittura l’8% di tutta la popolazione islandese ha chiesto un posto). Sarà all’opera un meccanismo enorme, che dovrà dimostrarsi perfettamente oliato, sia per quanto riguarda l’evento in sé che per l’assistenza alle squadre (il cui numero è stato elevato per la prima volta a 24, con i loro staff tecnici e gli accompagnatori), alle delegazioni operative, gli arbitri, i medici, le varie dirigenze, a tutto il personale dei media, agli invitati. E, ovviamente, a tutte le situazioni dove si radunerà un assembramento di pubblico e di tifosi.


LE SQUADRE TRA GIRONI E PRONOSTICI

E adesso, finalmente, parliamo di calcio...

Iniziamo dal ranking mondiale, la valutazione della qualitĂ delle squadre tenuta dalla Federazione Internazionale in base ai risultati recenti. La prima delle europee (al secondo posto assoluto, dietro l’Argentina) è il Belgio, che quindi è la favorita di Euro 2016, anche se non ha mai vinto nulla: miglior risultato, il secondo posto agli Europei di Roma del 1980 e il quarto ai Mondiali messicani dell’86. Seguono Germania (5°), Spagna (6°), Portogallo (8°). L’Italia è 15esima, dietro anche Inghilterra, Austria, Turchia e Svizzera, ma davanti a Olanda, Francia (addirittura 21°) e Russia. Le meno attese sono, piazzata al 45° posto, l’Albania, che il C.T. italiano Gianni De Biasi ha portato per la prima volta alla fase finale di una competizione internazionale, e la Svezia (36°) del fenomeno Zlatan Ibrahimovic. Nei gironi eliminatori, quest’anno per la prima volta elevati a sei, ciascuno con quattro squadre (ne passano due, piĂš le quattro migliori terze, agli ottavi), le sfide impossibili sono poche, cosĂŹ come le sorprese attese. Noi tifiamo per i piĂš deboli, per le nazionali esordienti: la Slovacchia del “napoletanoâ€? Marechiaro Hamsik e i fieri gallesi perchĂŠ facciano lo sgambetto alla poco redditizia Inghilterra e alla debole Russia; per la piccola Irlanda del Nord nella sfida con i panzer tedeschi, gli ucraini e i polacchi; per i ragazzi albanesi pronti a infilzare Svizzera, Romania e la presuntuosa padrona di casa. Del resto, nell’albo d’oro dell’Europeo di calcio figurano tra le vincitrici anche la Grecia, considerata la cenerentola a Portogallo 2004, e addirittura una formazione che non si qualificò sul campo, la Danimarca, ripescata nel 1992 per l’assenza della Jugoslavia, attanagliata dalla guerra civile che l’avrebbe disgregata in cinque nazioni diverse. Naturalmente tifiamo soprattutto per la nostra Nazionale, distillata da un campionato che vede spesso match tra 22 stranieri e che da tempo non esprime piĂš un’idea di calcio “italianaâ€?. Il turno iniziale è giĂ complesso, contro i favoriti belgi - Courtois, De Bruyne, Nainggolan, i due Lukaku, Hazard -, gli svedesi del “biscottoâ€? di Porto 2004, quando il pareggio con la Danimarca qualificò entrambe ai nostri danni, e i celti irlandesi, mai domi per vocazione. In bocca al lupo, Azzurri!

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__LIBRI CULTURA__ ECCO UN LIBRO che è anche un’ottima guida per riflettere tutti, per muoversi e orientarsi, tra denunzie di complotti inesistenti, teorie assurde, testimonianze senza credito, gruppi di sostegno per terapie nuove. Una guida per capire meglio, per saper meglio leggere ciò che leggiamo ogni giorno e in cui molto spesso si celano insidie, false conoscenze, pericolosi luoghi comuni. Sono le perle che corrono nella disinformazione e nel sensazionalismo tra media e web, notizie “troppo belle per essere vere o esageratamente allarmistiche”. Giornalismo pseudoscientifico (a cura di Armando De Vincentiis) è un’analisi assai chiara con molti esempi di come spesso funzionano i “retroscena dell’informazione”, con quel “fiume incontrollato” che spesso si trasforma da un utente all’altro e ognuno poi è certo di aver letto o ascoltato: Piero An-

UNA + GUIDA SUI RETROSCENA INFORMATIVI

gela riflette su alcuni casi molto noti, soprattutto nel campo del paranormale, in cui si è imbattuto nel corso della sua attività di grande divulgatore scientifico; Marco C. Mastrolorenzi anaSapersi muovere nel mondo lizza in profondità il fenomeno dell’informazione, tra con una lettura media e web, per imparare storico-semioloa non credere a teorie gica assai penesballate, complotti trante per la comprensione inesistenti e cure degli equivoci in più che miracolose cui il lettore e lo stesso divulgatore di Renato Minore possono cadere; Cristina Da Rold si muove nel campo della noLA SUMERA tizia per così dire “medica”, Valentino Zeichen Fazi - pagine 160 scoprendo cosa c’è dietro (e Prezzo: 16,00 euro quali sono le fonti di) “cure Giudizio di 50&Più: miracolose, diete naDa quel grande poeta che è, Valentino Zeichen turalissime, tiè anche un poeta nel cui Dna è sempre nesane anticancessario raccontare figure ed eventi in movicro”.

GIORNALISMO PSEUDOSCIENTIFICO EDIZIONI C1V 175 PAGINE 15,00 EURO Giudizio di 50&Più:

mento. Era pertanto prevedibile che dai versi passasse alla prosa de La sumera. In questo suo scintillante e nostalgico romanzo, i quarantenni “vecchi ragazzi” di una sua poesia, “che videro nel retrovisore molti coetanei sparire nell’avvenire”, camminano nella Roma degli Anni ’70 a passi rapidi ma con strategiche soste, amando, soffrendo, inseguendo ragazze facilmente raggiungibili, ma comunque imprendibili. Sempre interrogandosi se c’è felicità o no nell’assecondare la sottile volatile sostanza di cui sono fatti i loro gesti, i loro sogni. Impegnandosi in lunghi dibattiti in cui si parla sempre d’altro per dire qualcosa, come in un canonico romanzo di conversazione, come in parte è La Sumera.

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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI

Per conoscere nel dettaglio le città e i luoghi monumentali coinvolti nell’iniziativa: www.touringclub.it/i-luoghi-aperti-per-voi www.touringclub.it/facciamo/iniziative#aperti-per-voi

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DA NON PERDERE

TORINO E POMPEI

Alla scoperta dell’Egitto

Ben due mostre raccontano le influenze che nei secoli la civiltà egizia ha esercitato sul bacino del Mediterraneo: Il Nilo a Pompei, a Torino con 330 opere, ed Egitto Pompei, con statue monumentali. > Museo Egizio (Torino) fino al 4 settembre > Palestra Grande degli Scavi (Pompei) fino al 2 novembre TORINO

La prima archistar italiana Aulenti è stata una protagonista di primo piano dell’architettura contemporanea. La mostra Omaggio a Gae Aulenti passa in rassegna la sua attività nell’ambito del design, degli allestimenti privati, del teatro, dei musei e delle opere architettoniche (tra cui la riqualificazione di piazzale Cadorna a Milano). > Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli fino al 28 agosto

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L’attività meritoria del Touring Club Italiano Aperti per voi, avviata nel 2005, effettua un salto di qualità arricchendosi di nuove iniziative culturali

LUOGHI D’ARTE SEMPRE PIÙ APERTI AL PUBBLICO SONO 26 LE CITTÀ italiane che hanno siti monumentali finora 77 in totale, ma altri se ne stanno aprendo - resi visitabili grazie alla disponibilità dei volontari del TCI. L’iniziativa Aperti per voi dal 2005 permette la fruibilità di luoghi d’arte altrimenti chiusi al pubblico e ha ricevuto nel 2010 il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e, nel 2012, l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Qualche esempio? Dalle Terme romane di Como del II secolo d.C. alla Basilica di Sant’Andrea, disegnata dall’Alberti, a Mantova, dalla paleocristiana Basilica di San Giorgio Maggiore a Napoli al Mu-

MOSTRE di Ersilia Rozza

seo della Comunità Greco Orientale di Trieste, dal Palazzo del Quirinale a Roma alla Necropoli ellenistica di Reggio Calabria, e via dicendo fino ai 16 luoghi milanesi, la città con più volontari. E proprio a Milano, questa benemerita attività, che finora ha “servito” quasi quattro milioni e mezzo di visitatori, si allarga fino al prossimo novembre a una serie di eventi culturali che si svolgono all’interno di quelle stesse chiese (San Vittore al Corpo, Sant’Antonio Abate), aree archeologiche (Parco dell’Anfiteatro romano, Basilica di San Nazaro) e musei (Casa Manzoni, Collezione Grassi-Vismara...). Il nuovo progetto La

festa continua, che merita di essere riprodotto in tutte le altre situazioni praticabili, offre un palinsesto di oltre 70 proposte gratuite, tra musica, teatro e letteratura, che animeranno quegli spazi, in particolare la Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, magnificamente affrescata da Bernardino Luini, che ospita un organo commissionato nel 1554 dalle suore a Gian Giacomo Antegnati. Da segnalare, nell’elenco disponibile sul sito del Touring Club, i pomeriggi jazz tra le superbe ceramiche e le raffinate tele del secolo scorso nella Casa Museo Boschi Di Stefano e le visite in lingua dei segni alla Galleria d’Arte Moderna.


__TEATRO CULTURA__

BIENNALE DI VENEZIA: LA FORZA DEI GIOVANI TALENTI

QUALITÀ DEI PROGETTI, ORIGINALITÀ E PRESTIGIO INTERNAZIONALE, QUESTO È IL FESTIVAL DEI DUE MONDI DI SPOLETO CHE PARTE IL 24 GIUGNO CON LA DIREZIONE ARTISTICA DI GIORGIO FERRARA INFO: 0743776444

ratta - credo sia importante che i finanziamenti vengano utilizzati per promuovere nuovi talenti. Non abbiamo le risorse economiche dei grandi festival internazionali, ma abbiamo la possibilità di usare le nostre risorse e i nostri luoghi a Venezia per realizzare qualcosa di più com-

RAVENNA

UN FESTIVAL PER LA LIBERTÀ «Non esiste un cammino facile per la libertà e molti di noi dovranno passare attraverso la valle dell’ombra della morte, più e più volte prima di raggiungere la vetta dei propri desideri». Questo affermava Nelson Mandela, sostenitore di libertà e uguaglianza. A lui è dedicata la XXVII edizione del Ravenna Festival, fino al 13 luglio. Fra gli eventi ricordiamo Mandela Trilogy e For Mandela, ma anche i concerti di Riccardo Muti e quelli dei direttori Ivan Fischer, Daniel Harding e Kent Nagano, la musica contemporanea, cento violoncellisti capitanati da Giovanni Sollima, il violoncellista Mario Brunello, la danza butoh, l’étoile Svetlana Zakharova, Chiara Muti ed Elena Bucci in Folia Shakespeariana. Il Festival prosegue, dal 14 al 23 ottobre, con Trilogia d’Autunno: Lungo il Danubio. Info: 0544249244

FOTO TOMMASO LE PERA

L’Italia a giugno è un ribollire di di festival: al via programmi di spettacoli d’eccellenza fra musica, teatro e danza

TEATRO BIENNALE DI VENEZIA, «luogo di elezione, promozione e conoscenza». Così il presidente Paolo Baratta descrive la lunga e vivace kermesse che animerà il capoluogo veneto da giugno a ottobre con spettacoli, seminari, residenze e workshop. «Siamo un’istituzione pubblica - prosegue Ba-

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di Mila Sarti

La Biennale di Venezia è un luogo di elezione, promozione e conoscenza. Una grande opportunità per le nuove generazioni di artisti plesso, la formazione di giovani artisti». Sicuramente un investimento sul futuro, sulle nuove generazioni, dando l’opportunità ai giovani talenti di Biennale College di partecipare a programmi accanto ai grandi artisti della danza, del teatro e della musica. Tre piattaforme per far dialogare maestri internazionali e trepidanti matricole. Il Festival Internazionale di Danza Contemporanea, diretto dal coreografo Virgilio Sieni, apre la manifestazione dal 17 al 26 giugno. Segue il Festival Internazio-

nale del Teatro, dal 26 luglio al 14 agosto, presieduto dal regista catalano Alex Rigola. Chiude il Festival Internazionale di Musica Contemporanea, dal 7 al 16 ottobre, guidato dal compositore Ivan Fedele. Tanti i coreografi, registi, musicisti e attori, da Toni Servillo a Willem Dafoe, da Trisha Brown a Emanuel Gat, da Sylvano Bussotti a Paolo Fresu; oltre ai tre Leoni d’Oro alla carriera: Maguy Marin (danza), Declan Donnellan (teatro) e Salvatore Sciarrino (musica). Info: 0415218828 GIUGNO 2016 I 49


__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ

Prorogata fino a Febbraio 2017 al Rijksmuseum di Amsterdam la mostra degli strumenti della Huismuziek, la “musica domestica” della cultura nordica: oggetti come il “virginale” di J. Ruckers del 1640 oppure la “tastiera-scatola da cucito e cancelleria” del 1820.

Doppio album dal vivo con orchestra sinfonica per il giudice di X-Factor e della versione francese di The Voice

UN DOPPIO ALBUM PER MIKA, RAFFINATO E ACUTO CANTAUTORE POP

MUSICA di Raffaello Carabini

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MUSICA DA LEGGERE

Da Ettore Petrolini a Elio e le Storie Tese: storia della canzone umoristica italiana

COMICITÀ IN MUSICA

Petrolini al prete, giunto al suo capezzale con l’olio santo, disse: «Adesso sì che sono fritto!». Irriverente fino alla fine, il grande cantante ancora oggi è il simbolo della vis comica italiana in musica. Del resto - come racconta Roberto Manfredi nel piacevole e documentato Skan-zo-na-ta (Skira, 250 pag., € 16,50) - il primo 78 giri mai pubblicato da noi fu, nel 1901, l’umoristico La risata di Bernardo Cantalamessa. Poi, fino alla meteora Paco D’Alcatraz e a Caparezza, seguirono in molti (e vari mancano, tagliati da una prima stesura di oltre 600 pagine), sempre con un sorriso sulle labbra. Che si riverbera anche sulle nostre.

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MICHAEL HOLBROOK Penniman Junior, nato a Beirut 33 anni fa, è simpatico, intelligente, con un sorriso disarmante e l’ironia immediata: ce lo ha mostrato come giudice di XFactor, primo internazionale di un nostro talent show, a partire dal 2013. Ma soprattutto Mika, così è conosciuto in tutto il mondo, dove ha venduto oltre 10 milioni di dischi e guadagnato dischi d’oro e platino in oltre 32 Paesi, Italia compresa, è un grande artista. Raffinato e acuto “cantautore” pop dotato di un’ampia estensione vocale che arriva al falsetto e di un appeal teatrale, propone oggi un doppio album live che ne attraversa tutta la carriera in versione orchestrale, panni che vestono benissimo le sue composizioni, a partire da quelle del suo ultimo lavoro

in studio, il riuscito e vendutissimo No Place In Heaven. Si intitola, con perfetta aderenza al contenuto, Sinfonia Pop ed è stato registrato lo scorso ottobre con una filarmonica di 65 elementi e 16 coristi nell’ottocentesco Teatro Sociale di Como. Dell’evento (109 minuti) è disponibile anche il dvd e il bluray, che comprendono alcuni extra, tra cui un’intervista al protagonista e una al direttore d’orchestra, il compositore di colonne sonore canadese Simon Leclerc, che ha anche arrangiato il repertorio di Mika per l’occasione. Il cantante, da anni naturalizzato inglese, ha dichiarato: «Dato che ho un background classico, è esattamente così che avevo immaginate le mie canzoni». Tutte veramente piacevoli.


__CINEMA CULTURA__

Richard Gere, homeless in Time Out of Mind: «Nel film c’è il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo, qualcuno di cui fidarsi. E ciò mi commuove»

di Alessandra Miccinesi

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FILM IN USCITA

LA DURA REALTÀ DEGLI “INVISIBILI”

COMMEDIA

THE NICE GUYS REGIA di Shane Black con: Russel Crowe, Ryan Goslin e Kim Basinger Giudizio di 50&Più:

DRAMMATICO

ERA D’ESTATE REGIA di Fiorella Infascelli con: Giuseppe Fiorello e Massimo Popolizio Giudizio di 50&Più:

Los Angeles, Anni ’70: un pavido investigatore privato e un rude detective lavorano a un delicato caso che affianca la scomparsa di una ragazza di buona famiglia alla morte di una pornostar: due vicende apparentemente slegate tra di loro, ma che - tra scandali, discomusic e corse in macchina - porteranno i due vicinissimi alla soluzione del delitto del secolo. Interpreti della ilare commedia vintage sono Ryan Gosling e Russell Crowe. Nel cast anche il premio Oscar, Kim Basinger.

Una vacanza forzata all’Asinara per due famiglie non comuni, i Falcone e i Borsellino. Un mese per stringere rapporti sempre più forti. Il nuovo film di Fiorella Infascelli, con Giuseppe Fiorello e Massimo Popolizio, rievoca la calda estate dell’85 trascorsa tra malesseri e notti insonni. I magistrati aspettano le carte della sentenza del maxi processo contro Cosa Nostra, e il 1992 sembra lontanissimo.

CINEMA

UN BARBONE maleodorante. Poche cose chiuse in un sacco della spazzatura, il fiato che sa d’alcol, lo sguardo perso, la memoria tarlata. Un personaggio difficile da interpretare se si ha il fascino di Richard Gere, in un film senza effetti speciali e dal sottotesto amaro. Eppure, la star di Pretty Woman e American Gigolò, c’è riuscita. Ha girato l’opera di Oren Moverman scendendo nell’inferno degli homeless, fisicamente ed emotivamente. Barba incolta, abiti smessi e un cappello calato fin sopra gli occhi, l’attore hollywoodiano si è immerso nella realtà degli “invisibili” diventando un senzatetto. «Ho allungato il braccio per ricevere monete dai passanti e nessuno mi ha riconosciuto, nessuno ha incrociato lo sguardo col barbone che ero diventato», dice Gere, che cita l’episodio di quando chiese l’elemosina al Greenwich Village senza essere notato. Il film rac-

conta il disagio di George, un uomo che ha perso il lavoro, la moglie è morta di cancro e sua figlia non vuole più vederlo. Un uomo perduto in un inferno di silenzi ed emarginazione, che pochi nella società riescono a vedere. «Ho capito che nessuno vuole essere contagiato da questa peste», dice l’attore, che ci ha regalato l’interpretazione unica di un diseredato come tanti, immerso in un’asciutta disperazione. Non è stato facile rendere tangibili certe sfumature. Il regista è arrivato persino a piazzare telecamere sui tetti per rendere le scene di strada più vere. Ma il valore aggiunto del film è Richard Gere. «Il mio modo di recitare? È sempre lo stesso: tiro fuori il personaggio e sparisco». Ci è riuscito, anche stavolta. Regia: Oren Moverman Genere: drammatico Giudizio di 50&Più:

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__in VIAGGIO__

MAGICO, MISTERIOSO PERÙ Dalla “Città perduta” di Machu Picchu, rimasta celata nella foresta per più di quattrocento anni, alle linee tracciate nel deserto di Nazca, scoperte casualmente nel 1927 da un aviatore che sorvolava la zona, sono molte le domande che ancora attendono una risposta. Alla scoperta di un Paese in cui la mano dell’uomo ha chiesto aiuto alla Natura per creare capolavori

U di Loris Porcheri

«UN GRANDE VOLO di terrazze in pietra splendidamente costruite, forse un centinaio tra loro, centinaia di piedi di lunghezza e dieci piedi di altezza. Improvvisamente mi sono ritrovato di fronte muri di case in rovina costruiti con pietre di altissima qualità». Quando a Hiram Bingham appare lo spettacolo della “città perduta”, è il 1911; egli ha 36 anni, ed è un brillante professore universitario di Storia con uno spiccato amore per il Sudamerica. Grazie al matrimonio con una ereditiera, Bingham si può dedicare alla propria passione, e parte più volte per l’America del Sud ripercorrendo le strade di Simon Bolivar; è anche alla ricerca di una città leggendaria, quella Vilcabamba che pare sia stato l’ultimo rifugio del popolo Inca prima che venisse spazzato via dai conquistadores di Francisco Pizzarro. È luglio quando Bingham lascia Cusco, l’antica capitale Inca, attraversa il distretto di Urubamba e si avventura per le cime e le vallate che » Sito archeologico di Machu Picchu


IN VIAGGIO ETNIE E LINGUA

I CAMELIDI ANDINI

IL PISCO SOUR

Il Perù è un crocevia di lingue e razze: dopo la conquista spagnola, i nativi sono stati incrementati dagli europei e successivamente da africani e asiatici. Lo spagnolo è parlato dall’80% della popolazione mentre il quechua dal 16%.

Da oltre seimila anni lama, alpaca, guanachi e vigogne occupano il territorio delle Ande, rappresentando una risorsa per gli abitanti dell’area fin dalla preistoria. Famose le pitture rupestri di Toquepala con scene di caccia.

È il cocktail d’eccellenza nel Perù. Si prepara con il Pisco (acquavite di vino), lime, zucchero, albume d’uovo (per avere una schiuma soffice), qualche goccia di amaro di Angostura (per guarnire) e tanto ghiaccio.

NAZCA adornano la regione, attraversando gole e fitte foreste pluviali. Arriva ad un piccolo villaggio, Mandor Pampa, nei pressi di Aguas Calientes, dove fa la conoscenza di un agricoltore, un certo Melchor Arteaga, che gli rivela l’esistenza di alcune rovine presenti in prossimità della vecchia montagna, quella che in lingua quechua era chiamata Machu Picchu. Bingham accetta di essere accompagnato lassù da Arteaga e i due si avventurano verso la cresta della montagna. In prossimità della cima incontrano tre famiglie indios, una delle quali li ospita e li rifocilla. «Ho cominciato a pensare di aver sprecato il mio tempo - scrive Hiram Bingham, in un articolo pubblicato successivamente da National Geographic -. Tuttavia, la vista era magnifica, l’acqua era buona e l’ombra della capanna gradevole». Lo studioso suscita l’interesse degli ospiti, tanto che uno dei figli, pare sia

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Lima: panoramica di Plaza Mayor LE LINEE DI NAZCA

Quegli enigmi nel deserto Animali, divinità, stelle, figure geometriche: sono grandi, enormi, tanto che per distinguerne i dettagli è necessario guardarle dal cielo. Sono le linee di Nazca, create tra il 100 e il 600 d.C. nell’omonimo deserto a sud del Perù, rimuovendo le pietre che coprivano la superfice desertica. Le linee sono circa 13mila e vanno a disegnare più di 800 figure; scoperte casualmente nel 1927 da un pilota che sorvolava l’area, a tutt’oggi non è stata determinata la loro funzione.

poco più di un bambino, si offre di accompagnarlo a vedere le rovine nascoste. Bingham lo segue e «nel bel mezzo di una foresta tropicale», tra arbusti, muschio, radici, vede «i resti di edifici fatti di blocchi di granito, alcuni dei quali sono stati ben montati insieme nello stile più raffinato di architettura Inca. (...) In uno spazio aperto erano due splendidi templi o palazzi». Bingham comprende subito la straordinaria importanza del luogo: finalmente i suoi sforzi sono stati premiati e Vilcabamba è stata trovata. Gli ci vogliono 5 anni di lavori intensi prima di riuscire a riportare alla luce quel complesso archeologico rimasto nascosto agli occhi degli uomini per 400 anni. Bingham scrive articoli e libri sulla sua scoperta, tra cui La città perduta degli Inca, ed il suo successo è così grande e duraturo che in tempi moderni ispira la figura dell’archeologo

più famoso di Hollywood: Indiana Jones. Solo dopo la morte di Bingham, avvenuta nel 1956, gli studiosi convengono che l’ultima roccaforte Inca, non è “la città perduta” di Machu Picchu come lo studioso aveva sempre sostenuto; la vera Vilcabamba è Espíritu Pampa, una città in rovina, racchiusa nella giungla, non lontano dal sito di Machu Picchu. Bingham l’aveva individuata, ma aveva ritenuto le rovine poco interessanti. La cittadella di Machu Picchu diventa Patrimonio dell’Umanità nel 1983, ma nonostante eminenti studiosi abbiano passato al vaglio le sue pietre, i suoi templi, le mirabili costruzioni che la compongono, tiene ancora stretti a sé i suoi misteri. Fu veramente l’ultima città degli Inca? Era la residenza estiva dell’imperatore o un luogo sacro? Perché è stata abbandonata? Gli spagnoli erano a co-


ECUADOR

MAGICO PERÙ

Un viaggio straordinario alla scoperta dell’Impero Inca PROGRAMMA DI VIAGGIO DAL 4 AL 17 OTTOBRE 2016

PERÙ

LIMA Isole Ballestas Paracas

Come definire il Perù se non una magica alchimia tra capolavori umani e bellezze naturali. Nulla è scontato in questa meravigliosa terra. Tutte le varie civiltà susseguitesi in Perù hanno lasciato un tesoro straordinario di architetture, oreficeria, tessuti e ceramica. L’influenza coloniale della conquista spagnola è visibile oggi nell’architettura e nell’arte delle chiese e dei palazzi nobili. In Perù sono molto vissute le tradizioni e le feste antiche, una ricchezza folclorica ineguagliabile.

Macchu Picchu

Ica noscenNasca za della sua esistenza? Molti affermano che i conquistadores ignorassero la città, perché nessun inca l’abitava più. Alcuni studiosi affermano che forse era stata abbandonata perché i suoi abitanti erano accorsi nelle grandi città per contrastare quel nemico venuto dal mare, brandendo armi micidiali. Una lotta impari, che vide soccombere un popolo e ferire mortalmente Cusco, la città più antica dell’America, chiamata “l’ombelico del mondo” perché crocevia del potere spirituale e terreno. L’architettura di Cusco venne trasformata e adattata dagli spagnoli ai loro gusti ed esigenze; furono costruite chiese, cattedrali e conventi, opere che si possono tuttora ammirare. Ma Francisco Pizarro volle lasciare la propria impronta originale ai posteri e, nel 1535, fondò la Ciudad de los Reyes, la Città dei Re, oggi conosciuta come Lima, l’odierna capitale del Perù. A Plaza Mayor, Pizarro pose la prima pietra; a distanza di secoli, Plaza Mayor resta il luogo dove si può iniziare un viaggio meraviglioso alla scoperta del Perù.

Cusco Puno Arequipa

Caratteristiche del viaggio: Un percorso via terra da Lima a Cusco per visitare le meraviglie storiche, archeologiche e naturalistiche del Perù e scoprire il magico mondo andino, nel relax dei primi giorni lungo la costa del Pacifico, per poi affrontare le quote con un acclimatamento graduale.

1° giorno: Partenza per Lima Volo da Roma Fiumicino e altri aeroporti italiani. 2° giorno: Lima Visita del centro coloniale con il Convento di Santo Domingo, la Cattedrale e la Plaza de Armas, al termine visita del Museo Archeologico e dei quartieri moderni. 3° giorno: Lima - Paracas Partenza lungo la costa e navigazione alle Isole Ballestas. Escursione nella Riserva di Paracas. 4° giorno: Paracas - Nasca Sosta all’Oasi di Ica e sorvolo facoltativo delle linee di Nascatracciate nel deserto. 5° giorno: Nasca - Arequipa Trasferimento nel panorama del Pacifico e risalita alla città coloniale di Arequipa (2.330 m).

6° giorno: Arequipa Visita dei chiostri della Compagnia di Gesù, della Plaza de Armas e del Monastero di Santa Catalina (XVI Sec). 7° giorno: Arequipa - Puno Si risale la Cordigliera vulcanica fino a Puno, sulle rive del Lago Titicaca (3.800 m). 8° giorno: Puno - Cusco Navigazione alle Isole di Totora degli Uros. Partenza per Cusco con soste al tempio di Viracocha e alla chiesa di Andahuaylillas (XVII Sec.). 9° giorno Visita della più bella città del Sud America (3.350 m) che fu la gloriosa capitale dell’Impero Inca. 10° giorno: Cusco - Valle Sacra - Machu Picchu Pueblo Escursione nella fertile valle del

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE MINIMO 15 PARTECIPANTI MINIMO 20 PARTECIPANTI Supplemento in camera singola Assicurazioni bagaglio/sanitaria/annullamento Tasse aeroportuali e fuel surcharge (da riconfermare)

€ 2.980 € 2.880 € 690 € 95 € 530

Quota apertura pratica per i non soci 50&Più:

45

Rio Urubamba e visita di Pisac con il mercato folcloristico. Partenza in treno per Machu Picchu Pueblo. 11° giorno: Machu Picchu Pueblo - Valle Sacra Visita della cittadella incaica, una delle 7 meraviglie del mondo moderno. Rientro in treno a Urubamba. 12° giorno: Chincheros Moray - Maras - Cusco Visita del villaggio andino di Chincheros, delle saline e dei vivai incaici di Maras e dei vivai di Moray. Pomeriggio libero a Cusco. 13° giorno: Cusco - Lima Rientro in Italia Mattinata a disposizione nel centro storico. Nel pomeriggio volo per Lima e rientro. 14° giorno: Arrivo in Italia

La quota comprende: Voli di linea da e per Lima Volo interno da Cusco a Lima - Trasferimenti in pulmini privati - Pernottamenti in camera doppia in hotel 4 stelle - Trattamento di mezza pensione con cene in hotel o ristoranti tipici selezionati - Navigazioni private alle Isole Ballestas e sul Lago Titicaca - Biglietto del treno da e per Machu Picchu in classe Vistadome - Visite ed escursioni compresi gli ingressi, con guide locali in italiano - Accompagnatore locale parlante italiano - Assicurazioni - Accompagnatore 50&Più dall’Italia. La quota non comprende: Tasse aeroportuali - Sorvolo delle linee di Nasca - Pasti non previsti, bevande, mance e tutto quanto non specificato.

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Il voto più sorprendente nella storia della Spagna democratica ha prodotto il disordine politico e la paralisi istituzionale. Per sei mesi quattro partiti hanno provato a formare il nuovo governo, senza riuscirci, e adesso il Paese si proietta verso nuove elezioni col rischio che lo stallo si ripeta. Di fronte alla crisi del bipartitismo la Spagna si guarda allo specchio e trema al pensiero del suo parlamento trasformato in un ostello caotico, pieno di ospiti rissosi e molesti

__SOCIETÀ ESTERO__

L’APPARTAMENTO SPAGNOLO +

IL 20 DICEMBRE 2015 OLTRE 26 MILIONI DI SPAGNOLI (IL 73% DEGLI AVENTI DIRITTO) HANNO VOTATO ALLE ELEZIONI POLITICHE. QUASI 100MILA AGENTI DI SICUREZZA HANNO VIGILATO SULL’APPUNTAMENTO CONSIDERATO AD ALTO RISCHIO DI TERRORISMO

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U

di Leonardo Guzzo

UNA SPAGNA “ITALIANIZZATA” è l’effetto delle ultime elezioni politiche, svoltesi nel Paese lo scorso 20 dicembre. Nessun vincitore sostanziale, quattro partiti a dividersi le percentuali di voto e i seggi in parlamento. Il Partito Popolare (Pp) di Mariano Rajoy è risultato primo con quasi il 28% dei consensi e 123 seggi nella camera bassa, il Congresso dei deputati (l’unica che voti la fiducia al governo); seguono il Partito Socialista Operaio Spagnolo (Psoe), col 22% dei consensi e 90 seggi, il movimento di sinistra Podemos, che ha superato il 20% delle preferenze e conquistato 69 seggi, e Ciudadanos, partito liberale centrista, con circa il 14% dei consensi e 40 seggi al Congresso. All’indomani del voto, ironizzando sullo stallo


creato dai risultati e ignoto al sistema politico spagnolo, il quotidiano El Pais titolava “Benvenuti in Italia”. Subito sono partite le consultazioni tra i partiti: quelle ufficiali condotte secondo Costituzione da re Felipe VI e quelle ufficiose, nel segreto dei palazzi della politica. Lavori febbrili per raggiungere la quota di 176 deputati (sui 350 totali della camera), necessaria a garantire la fiducia a un nuovo governo. Un segnale incoraggiante sembrava l’elezione del socialista Paxti Lopez a presidente del Congresso, con l’appoggio di Psoe e Ciudadanos e la decisiva astensione del Pp; ma l’episodio non ha avuto seguito. Nel processo di formazione del governo il gioco delle alleanze non ha prodotto risultati apprezzabili. Per primo ha tentato Rajoy, ma il suo progetto di grande coalizione coi socialisti si è arenato contro l’opposizione del segretario Pedro Sanchez, che si è proclamato alternativo alla destra. A fine gennaio il leader popolare ha rinunciato a presentarsi di fronte al parlamento rimettendo il suo mandato a re Felipe. Più tardi, a inizio marzo, lo stesso Sanchez si è proposto come premier al Congresso, forte di un accordo siglato con Ciudadanos, ma è stato

bocciato in ben due votazioni dall’assemblea. Nell’ultima, quando era necessaria la sola maggioranza semplice per ottenere la fiducia, ha raccolto solo 131 voti favorevoli contro 219 contrari: il primo candidato premier respinto dal parlamento dalla fine della dittatura franchista nel 1975. Da allora, più niente. I protagonisti della scena politica si sono logorati in proclami, moniti e trattative senza avere il coraggio di scendere a patti fino in fondo. Il dottor Emanuele Treglia, ricercatore presso la School of Government della Luiss di Roma, imputa lo stallo alla “mancanza di cultura della coalizione” da parte dei principali attori politici spagnoli. «Sia il Pp che il Psoe hanno cercato di formare governi monocolore, con propri ministri, senza lasciare spazio e offrire contropartite convincenti agli altri partiti. Podemos ha chiesto al Psoe di sganciarsi da Ciudadanos e convocare un referendum sull’indipendenza della Catalogna come presupposto per un accordo, ma Sanchez non ha voluto cedere su nessuno dei due punti. I due partiti emergenti si guardano in cagnesco: Podemos contesta a Ciudadanos la politica liberista, il movimento centrista » GIUGNO 2016 I 57


SOCIETÀ ESTERO rimprovera ai discepoli degli Indignados il sostegno all’indipendenza della Catalogna. Il Partito Popolare (che ha perso il 15% dei voti e più di 60 seggi al Congresso) sembra all’angolo e paga probabilmente la scelta di austerity del governo Rajoy, oltre a ripetuti episodi di corruzione. Anche il re tiene un profilo basso, proponendosi come mediatore ma evitando di forzare la mano ai partiti». Intanto la situazione economica del Paese resta critica: se il Pil si annuncia in crescita del 3%, la disoccupazione è ancora elevata e la povertà diffusa oltremisura. In assenza del nuovo esecutivo resta in carica un governo dimezzato, quello di Rajoy, che non ha i poteri né la legittimazione per fronteggiare la crisi e per mantenere in moto, a pieno regime, la macchina della pubblica amministrazione. Fino a qualche mese fa si faceva riferimento alla felice esperienza del Belgio, rimasto senza governo per un anno e mezzo, ma alla luce degli attentati di Bruxelles il paragone suona adesso sinistro. In Spagna, peraltro, inquirenti e magistratura sono indipendenti e le forze politiche sono compatte contro il terrorismo. Ciò nonostante l’ingovernabilità, alimentata da veti incrociati, accuse reciproche, guerre di posizione, ha costi incalcolabili e, peggio ancora, prospettive incerte. «L’elemento più innovativo e, per ora, più stabile del sistema - spiega il dottor Treglia - è l’ascesa di Podemos e Ciudadanos. Oltre ai colori sgar58 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

QUALCHE DATO

Abitanti

Comunità La Spagna conta oltre 47 milioni di abitanti distribuiti in 17 comunità autonome e 50 province.

Stato

Governo La Spagna è una monarchia costituzionale. Il re regna ma non governa.

2014

Re di Spagna Re Felipe VI è succeduto al padre Juan Carlos il 19 giugno del 2014.

gianti (viola e arancione, rispettivamente), le due formazioni hanno in comune l’enfasi sul rinnovamento della classe politica e la lotta alla corruzione. D’altra parte molto le divide. Ciudadanos, nato in Catalogna nel 2005 ed esploso solo nell’ultimo anno, è un movimento liberale progressista che propone per l’economia una ricetta neoliberista (meno tasse e vincoli burocratici, più incentivi alle imprese), vuole aumentare la produttività e la competitività del sistema e calibrare la struttura della pubblica amministrazione e le politiche di accoglienza dei migranti sulle necessità produttive del Paese». Il suo leader, l’avvocato trentaseienne Albert Rivera, è stato definito l’uomo mas actractivo della politica spagnola e sintetizza la vocazione del movimento in una frase: «La Catalogna è la mia patria, la Spagna il mio Paese,

In apertura, Plaza de Puerta del Sol, cuore di Madrid, luogo simbolo per gli spagnoli. Nella pagina successiva, riunione plenaria dell’Assemblea di Madrid.

l’Europa il nostro futuro». Ciudadanos auspica infatti uno Stato forte e unito, che metta al centro gli individui piuttosto che le comunità, pur nel rispetto delle autonomie locali; e soprattutto rivendica un profilo europeista: non contesta radicalmente le politiche di Bruxelles, pur chiedendo maggiore flessibilità in economia, e mira a un rafforzamento dell’Unione. «Diverso è il discorso per Podemos - precisa Treglia -; nato nel 2014 da una costola degli Indignados, si caratterizza nettamente come formazione di sinistra. Propone un modello social-democratico con influenze del postmarxismo e sconfessa le politiche di austerity dell’Unione Europea riconoscendo assoluta priorità alla coesione sociale interna. Chiede un drastico ridimensionamento della casta dei politici e della macchina amministrativa, ha una forte connotazione nazionalista e spinge per l’indipendenza della Catalogna. Mira, inoltre, a favorire la partecipazione popolare attraverso consultazioni on li-


ne; e proprio l’esito negativo di una di queste, incentrata sulla possibilità di un accordo con Psoe e Ciudadanos, ha di fatto messo fine alla legislatura». Lo scorso 2 maggio sono scaduti i due mesi previsti dalla Costituzione spagnola per formare un nuovo esecutivo dopo la bocciatura del governo Sanchez: non resta che la strada di nuove elezioni, già convocate per il 26 giugno. L’Europa preme, la Spagna ha bisogno di un governo (se non altro per approvare una legge elettorale più affidabile) ma i sondaggi prefigurano un’ulteriore situazione di stallo, col Partito Socialista e Podemos fermi ai risultati di dicembre, i popolari in lieve flessione e Ciudadanos in crescita. Secondo Treglia «le condizioni più plausibili per una maggiore stabilità dello scenario politico sono l’ascesa di Ciudadanos ai danni di Podemos e il conseguente rafforzamento della coalizione di centrodestra con il Pp, che resterà probabilmente il primo partito. In alternativa un consolidamento di Podemos, o addirittura un sorpasso al Psoe, permetterebbe al partito di Pablo Iglesias di trattare coi socialisti partendo da una posizione di vantaggio, con la possibilità di aggregare una coalizione di sinistra alle sue condizioni». Se nessuno dei due scenari dovesse avverarsi, la Spagna tornerebbe quasi certamente in stallo e si troverebbe a rimpiangere il bipartitismo, tanto bistrattato negli ultimi anni.

DA FELIPE GONZALEZ A MARIANO RAJOY Con la fine della dittatura di Francisco Franco, nel 1975, la Spagna si è costituita come monarchia parlamentare. La Costituzione, approvata nel 1978, prevede elezioni ogni quattro anni per decidere la composizione delle Cortes: il Senato, formato da 259 membri, e il Congresso dei Deputati, che conta 350 membri e vota la fiducia al governo. Per più di trent’anni la scena politica spagnola è stata dominata dal Partito Socialista (Psoe) e dal Partito Popolare (Pp). Il primo si è proposto come formazione social-democratica e, sotto la guida di Felipe Gon-

zalez, ha vinto per quattro volte le elezioni, dal 1982 al 1993. In 14 anni ha consolidato la democrazia spagnola, ha promosso i diritti civili, lo Stato sociale e l’adesione del Paese all’Unione Europea, ha attuato una politica economica equilibrata contemperando le esigenze sociali con gli interessi delle imprese. Il Partito Popolare è stato per tutti gli Anni ’80 la principale forza di opposizione ai socialisti, fino alla vittoria elettorale del 1996 e la conseguente formazione di un governo guidato da Josè Maria Aznar. La crescita economica della Spagna, favorita dalla politica liberista del premier, ha

fruttato ad Aznar un altro mandato, nel 2000, al culmine di una luna di miele interrotta solo dai tragici attentati di Madrid dell’11 marzo 2004. Grazie a una vittoria di misura, appena tre giorni più tardi, il Psoe è tornato al governo col premier Emiliano Zapatero, che ha bissato il successo nel 2008 ma è stato travolto dalla crisi economica continentale. Alle elezioni anticipate del 2011 il nuovo leader popolare Mariano Rajoy si è imposto con la più larga maggioranza mai conquistata dal suo partito e ha avviato una vigorosa (e spesso impopolare) politica di risanamento e rigore. GIUGNO 2016 I 59


scienze STAR BENE PSICOLOGIA AMBIENTE TECNOLOGIA

La combinazione di oli essenziali e massaggi come strumento per riequilibrare mente e corpo: ecco come l’aromaterapia elimina ansia e depressione migliorando la salute __STAR BENE__

IL POTERE DELLE ESSENZE PROFUMATE di Chiara Palma L’AROMATERAPIA è una disciplina terapeutica che utilizza le proprietà degli oli essenziali estratti dalle piante per ristabilire l’armonia del nostro corpo e della nostra mente. Alcuni aromi hanno la proprietà di raggiungere il nostro inconscio, risvegliando in noi ricordi od immagini dimenticate, in modo da palesare la causa delle nostre ansie e paure. A questi tipi di aromi se ne affiancano altri che permettono di trasformare ed equilibrare le emozioni riaffiorate in una prima fase, mitigando le nostre ansie, la depressione e la stanchezza mentale. L’aromaterapia ha diverse applicazioni: gli aromi possono essere respirati direttamente dopo essere stati applicati su un panno, op-

pure attraverso la diffusione dell’essenza nell’ambiente. Si possono utilizzare oli essenziali durante sedute di massaggi estetici, oppure durante un bagno caldo, quando vengono versati nell’acqua ed il vapore ne permette l’inalazione. Abbiamo intervistato Julie Leonard, psicologa ed esperta in aromaterapia clinica, che da oltre 20 anni utilizza gli oli essenziali per la cura di stress, ansia e disturbi emotivi. Julie, quali sono le tue qualifiche e che esperienza hai nel campo dell’aromaterapia? Il mio percorso è cominciato con la laurea in psicologia clinica, seguita poi dalla specializzazione in

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Scozia in aromaterapia durante la quale ho imparato a conoscere gli oli essenziali, le loro differenti proprietà nonché l’anatomia e fisiologia del corpo umano e le diverse tecniche di massaggio.

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PER DIFFONDERE L’OLIO ESSENZIALE IN CASA CI SONO DIVERSI METODI: LE CANDELE PROFUMATE O UN VAPORIZZATORE. IN INVERNO, METTERNE QUALCHE GOCCIA NEGLI UMIDIFICATORI DEI TERMOSIFONI


Relax al profumo di lavanda

Se si desidera eliminare lo stress accumulato durante il giorno, è consigliabile immergersi la sera in un bagno caldo nella cui acqua siano state versate 10 gocce di olio essenziale di lavanda. Universalmente riconosciuta come sedativa, la lavanda diminuisce l’ansia, la tachicardia e combatte l’insonnia; il vapore del bagno permetterà di inalare l’essenza ed ottenere un effetto rilassante immediato. Questo percorso mi ha aiutata ad inserirmi in numerose associazioni benefiche, ospizi e cliniche, strutture nelle quali offrivo regolarmente la possibilità di ricevere massaggi con oli essenziali. In queso modo i pazienti avevano regolarmente accesso ad un’esperienza che altrimenti, per ragioni economiche o sociali, non si sarebbero mai potuti permettere. Il successo di questo tipo di progetti è dato dalla profonda connessione tra salute mentale e fisica e dall’enorme sollievo che i massaggi possono apportare ad entrambi i livelli. In che modo i massaggi con oli essenziali possono aiutare il paziente? Gli oli essenziali agiscono a due livelli: il primo è quello farmacologico, perché ogni olio ha le proprie qualità chimiche, alcuni sono infatti utilizzabili come antisettici, antireumatici od antivirali. Ognuna di esse è importante per risolvere patologie specifiche. Ad un livello più profondo, l’inalazione di oli permette di influenzare il sistema nervoso centrale. Il massaggio consente quindi di combinare questi due effetti: gli oli essenziali vengono diluiti in un comune olio da massaggi come, ad esem-

PEDILUVIO

ENERGIZZANTE

Se si è camminato troppo, immergere i piedi per 10 minuti in una bacinella piena d’acqua calda in cui sono disciolte 3 gocce di olio di camomilla, 3 di menta piperita e 4 di lavanda.

Per una sferzata di energia, utilizzare la menta: aiuta l’umore e la concentrazione. Essendo un antinevralgico, in caso di mal di testa, diluirne qualche goccia in acqua e massaggiare sulle tempie.

LA LUNGA TRADIZIONE DELL’AROMATERAPIA

L’uso di oli essenziali è conosciuto da millenni. Ne erano, infatti, già note le proprietà agli antichi Egizi, che usavano impregnarne le bende dei defunti in modo da favorire la conservazione del corpo. Quando la tomba di Tutankhamon fu aperta, ad esempio, alcune fragranze erano ancora individuabili nell’ambiente. Anche i Greci apprezzavano oli profumati ed erbe aromatiche, tanto che oltre al corpo profumavano persino le bevande e speziavano il cibo. Grandi fruitori di oli essenziali erano pure i Romani, che trascorrevano molto tempo alle terme a profumarsi dopo i bagni. Sulla moda dei profumi e degli unguenti nell’antica Roma, ne parla Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturale.

A cominciare dagli Egizi, molti popoli antichi facevano largo uso di oli profumati

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__SCIENZE STAR BENE__

pio, l’olio di mandorla dolce od anche nell’olio d’oliva, in modo da evitare il contatto della sostanza concentrata con la cute. L’azione del massaggio permette all’olio di penetrare la pelle e, penetrando nel sistema linfatico e nel sistema circolatorio, di raggiungere tutte le parti del nostro corpo. A questa azione meccanica si aggiunge poi l’effetto benefico ottenuto dall’inalazione degli aromi durante il massaggio. L’azione del massaggio risulta immediatamente evidente poiché permette ai muscoli, in particolare a livello del collo e delle spalle, di rilasciare la tensione accumulata, generando una sensazione di benessere. Prima dell’inizio di ogni sessione di massaggi, viene richiesto al sog-

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PER IL MASSAGGIO, GLI OLI ESSENZIALI NON VANNO APPLICATI DIRETTAMENTE SULLA PELLE MA DEVONO ESSERE AMALGAMATI CON OLI DI TIPO VEGETALE. BASTANO 2-3 GOCCE DI OLIO ESSENZIALE MESCOLATI IN UN CUCCHIAIO DI QUELLO VEGETALE

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getto di odorare le diverse essenze in modo da scegliere non solo le più adatte al tipo di patologia che si presenta, ma anche per ottenere un’influenza sull’umore: l’estratto di rosa permette, ad esempio, di avere un effetto rilassante, mentre il bergamotto stimola la positività e ha un effetto energizzante. Naturalmente, la scelta delle essenze diventa molto soggettiva, quindi le combinazioni di oli che vengono usate mutano di volta in volta. Quali sono le principali patologie che vengono risolte con l’aromaterapia? In generale le persone che richiedono un massaggio hanno bisogno di aiuto per scaricare lo stress e la stanchezza. L’aromaterapia è consigliabile a tutte le età come forma di prevenzione, ma è particolarmente effettiva quando cominciano a presentarsi i primi disturbi legati all’età: svolge infatti un ruolo essenziale nel risolvere problematiche di insonnia, grazie ad esempio all’essenza di valeriana, o di digestione grazie alle proprietà del rosma-

rino e dello zenzero. La combinazione di essenze quali geranio e rosa sono invece molto utili nell’alleviare problematiche di squilibri ormonali legate, per esempio, alla menopausa. Infine, in particolari situazioni di isolamento sociale o di forte solitudine, il contatto che il massaggio crea aiuta a superare il senso di abbandono e di depressione. Tutti possono usufruire dell’aromaterapia o ci sono particolari condizioni che sconsigliano l’applicazione dei massaggi? In generale gli oli essenziali sono da considerarsi sostanze sicure, quasi prive di effetti collaterali. Tuttavia, ci sono casi in cui viene richiesto a chi applica i massaggi di fare particolare attenzione: ci riferiamo in questo caso a persone affette da carcinomi, poiché la stimolazione del sistema linfatico potrebbe favorire la circolazione delle cellule cancerogene. È quindi preferibile che i massaggi vengono concentrati sulle mani in modo da non creare effetti indesiderati.

UN PO’ DI STORIA

Il termine aromaterapia fu creato, nel 1937, da René Maurice Gattefossé Famoso è l’aneddoto che racconta di come lo scienziato, bruciatosi accidentalmente la mano, la immerse nell’olio di lavanda notando subito un miglioramento della ferita. Negli anni Venti del secolo scorso, due medici italiani, Gatti e Cajola, studiarono gli effetti degli oli essenziali sul sistema nervoso centrale, e nel 1950 l’austriaca Marguerite Maury si servì dei risultati degli studiosi italiani per combinare gli oli con i massaggi. Il primo a diffondere gli studi di aromaterapia attraverso pubblicazioni, fu l’inglese Robert Tisserand, nel 1977.



__SCIENZE PSICOLOGIA__ MARE O ALBERI?

La “querelle” tra gli amanti del mare e quelli della montagna potrebbe essere giunta al capolinea. Le tonalità blu di un paesaggio marittimo sembrano preservare dai disturbi psicologici e dallo stress meglio di quelle verdi di boschi e colline.

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I COLORI DELLA VITA

VISTA MARE

Altre domande Per i ricercatori della Michigan State University, la vista del mare a Wellington è sempre benefica. Persino a fronte delle caratteristiche di età, sesso, reddito e dei tassi di criminalità e ricchezza. Questo genera altre domande: anche i laghi e i fiumi possono indurre tale effetto? Il rumore delle onde e il profumo salmastro dell’aria hanno un ruolo? La ricerca continua. UNA VITA PIÙ LUNGA

IMMERSI NEL VERDE

Poco tempo fa alcuni ricercatori di Harvard, con uno studio condotto per 8 anni su un campione di 108mila donne, hanno dimostrato che vivere in zone ricche di spazi verdi può aumentare la longevità e migliorare la salute mentale. Le donne che vivono in aree in cui la vegetazione è più fitta, infatti, presentano una riduzione del tasso di mortalità di ben il 12%.

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Cos’è più rilassante per il cervello umano? Una finestra affacciata sul blu dell’oceano oppure sul verde di un bosco? Ecco la risposta di alcuni ricercatori

BLU BATTE VERDE: TRA I PANORAMI ANTISTRESS VINCE IL MARE di Rodrigo Russo

QUANDO SI TRATTA di salute mentale gli spazi blu sembrano battere quelli verdi. A sostenerlo non sono più soltanto gli appassionati del mare: alcuni ricercatori della Michigan State University (Usa) hanno misurato matematicamente l’effetto che può produrre, sulla salute psicologica, uno spazio con predominanza di blu-azzurro rispetto a quella verde. Lo studio, riportato nella rivista ScienceDirect, alla sezione “Health & Place”, si è focalizzato sulla città di Wellington (Nuova Zelanda), un ambiente capace di offrire caratteristiche più uniche che rare. È infatti la capitale della

Nuova Zelanda nonché la terza area urbana del Paese dopo Auckland e Christchurch. Una zona altamente urbanizzata, ma allo stesso tempo circondata dal mare e ricca di boschi e colline. A Wellington i ricercatori sono incappati in una concreta associazione tra livelli più bassi di stress e il vivere in un quartiere in cui si possono ammirare spazi blu, come specchi d’acqua di mare; non rilevando, invece, un effetto simile in quartieri in cui predominano gli spazi verdi. Prima d’ora i due tipi di ambiente non erano stati comparati. Veniva quasi sempre evidenziata solo la distanza

fisica delle persone dalle zone “verdi” o “blu”, tralasciando la visione diretta dei boschi o del mare dalla finestra. I quartieri di Wellington, invece, sono stati separati e mappati in base all’effettiva visuale e i risultati delle due aree sono stati sovrapposti ai dati della Nuova Zelanda Health Survey che monitora la salute mentale e fisica degli adulti in tutto il Paese. Risultato? La vista del mare mostra un “impatto significativo” sulla salute mentale delle persone, con una minore incidenza di disagio psicologico e stress rispetto a chi gode, invece, di quella di boschi o colline.


AMBIENTE

Lidi in ascesa Per la stagione estiva 2016 il numero delle località virtuose in Italia è cresciuto. L’elenco delle spiagge e degli approdi che hanno ricevuto la Bandiera Blu si può consultare facilmente al link www.bandierablu.org/common/blueflag.asp

Spiagge d’Italia, gli Oscar 2016 Torna l’appuntamento estivo con le posto. Sono 11 le bandiere per Puglia Bandiere Blu, il riconoscimento intere Sardegna: quest’ultima con l’ingresnazionale che premia le spiagge capaci so di Badesi, Sassari e Teulada recudi armonizzare turismo pera posizioni. La Sicilia e ambiente. raggiunge quota 6 banDAL 1987 LA BANDIERA BLU In questo 2016 ricevono diere, la Calabria 5. La VIENE ASSEGNATA IN l’oscar per il miglior maBasilicata raddoppia e 49 PAESI A TUTTI QUEI LIDI CHE SODDISFANO re 7 nuove spiagge, su arriva a 2. I CRITERI STABILITI un totale di 293 premiaRisultati meno soddisfaDALLA FONDAZIONE PER te, suddivise in 152 locenti per Abruzzo (con L’EDUCAZIONE AMBIENTALE calità rivierasche e 66 3 uscite scende a 6 bandi Marco Rutili approdi. Un trend in sadiere) ed Emilia Romalita in Italia, visto che gna (ne perde 2 e scende nel 2015 le località erano 147. a 7). Veneto e Lazio confermano le 8 Prima è la Liguria con 25 località prebandiere del 2015; il Molise le sue 3 miate (e 2 nuovi ingressi). Seconda la e il Friuli Venezia Giulia le sue 2. Toscana, in ascesa con 19 lidi. Terze Quest’anno, in spiaggia, occhi puntati le Marche, con 17 località. La Campaal pennone delle segnalazioni: la bannia si aggiudica 14 bandiere e il quarto diera potrebbe essere blu.

> > >

SPIAGGE ITALIANE PREMIATE RISPETTO ALL’ESTERO........................... 5% LE SPIAGGE BANDIERA BLU 2016........................................................... 293 I NUOVI LIDI ITALIANI...............................................................................

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GIUGNO 2016 I 65


# 1

DENTRO LA RETE

Nonostante la paura per gli attentati non si riduce la voglia di viaggiare degli italiani.

AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

BELLEZZA

Prendersi cura del proprio aspetto

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IMMAGINI

Il mondo visto dall’obiettivo

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METEO

Previsioni in tempo reale

Può darsi che il concetto di bellezza sia soggettivo ma, se ci si sente belli, si è belli, anche se talvolta un aiutino potrebbe far comodo. Bellezza.it propone in modo semplice le regole principali per la cura estetica della persona, mettendo a disposizione grandi quantità di informazioni, consigli e suggerimenti per valorizzare al meglio il nostro aspetto. Il sito è diviso nelle sezioni uomo e donna.

Se desiderate scaricare liberamente immagini ad alta definizione, Wallpaperswide.com potrebbe fare al caso vostro. Il sito mette a disposizione un notevole archivio di immagini liberamente scaricabili, nella risoluzione o nel formato da voi preferito. L’organizzazione, suddivisa in varie categorie, dallo sport ai viaggi, dalla natura ai cartoni. ecc., rende agevole la navigazione e la ricerca.

Tempo addietro, avevamo portato alla vostra attenzione Windyty, uno straordinario sito che si occupa di previsioni meteo. Ci sentiamo di proporlo nuovamente perché, rispetto al passato, si è ulteriormente arricchito di una serie di strumenti per effettuare dettagliate previsioni in tempo reale. La particolarità del sito continua ad essere l’affascinante visualizzazione in 3D.

# # # i www.bellezza.it

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LO SAPEVATE CHE? Dallo scorso aprile, tutti i messaggi di WhatsApp sono protetti da crittografia end-to-end. Significa che tutti i messaggi che mandate o ricevete possono essere visti solo da mittente e ricevente.

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VIAGGI

Informarsi adeguatamente

OTTIMO PASSAPORTO IL TEMPO DELLE VACANZE estive è finalmente cominciato. Decidere il luogo dove trascorrere questo periodo di riposo dipende da diversi fattori ma, a prescindere dal motivo che orienterà la vostra scelta, oltre ad essere piacevole, stimolante e rilassante, la vacanza deve essere sicura. Il Ministero degli Affari Esteri ha predisposto il sito Viaggiaresicuri.it dal quale, accedendo alla sezione “Viaggiare sicuri”, si potranno ricevere informazioni di carattere generale sui Paesi stranieri e consigli utili da seguire durante il soggiorno; mentre, nella sezione “Dove siamo nel mondo”, sarà possibile segnalare i dati personali al fine di pianificare, se necessario, tempestivi interventi di soccorso. www.viaggiaresicuri.it



__EVENTI di 50&Più__

34° EDIZIONE

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UNA FINALE INTENSA E RICCA DI INIZIATIVE PER I PARTECIPANTI ALL’UNICO CONCORSO DEDICATO ALLA CREATIVITÀ DEGLI OVER 50. A BAVENO, LAGO MAGGIORE, DALL’1 AL 7 LUGLIO

CONCORSO PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA

Arte, energia, spirito di condivisione, ballo e tanta musica. Ogni sera spettacoli e concerti per chiudere la giornata in bellezza e in allegria. Una settimana elettrizzante per i finalisti del Concorso di 50&Più e per tutti coloro che vorranno esserci a cura di Luisella Berti CONTO ALLA ROVESCIA per la settimana dedicata alla finale del Concorso di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia. Anche quest’anno oltre 800 opere in gara, frutto della creatività degli over 50 d’Italia che, con il Concorso 50&Più, si mettono alla prova, coltivano il proprio estro artistico e condividono la propria passione con gli altri partecipanti e il pubblico. Per tutti coloro che vorranno essere a Baveno, finalisti e non, per questa XXXIV edizione la 50&Più ha messo a punto un programma ancor più coinvolgente. Accanto ai laboratori e workshop dedicati alle quattro arti in gara, condotti da noti artisti e professionisti del mondo della cultura, ci saranno diverse iniziative collaterali all’insegna della musica, del ballo e del divertimento. Si parte con il Concerto-spettacolo Quel motivetto che mi piace tanto. Un omaggio agli anni d’oro della canzone napoletana e italiana dagli Anni ’20 al Secondo dopoguerra. Tra una canzone e l’altra, il fantasista e cantante Maurizio Merolla proporrà una serie di aneddoti storici e siparietti comici. Ad affiancarlo grandi interpreti della musica accompagnati dall’Orchestrina Jazz, diretta dal Maestro Nunzio Ricci. Si esibiranno anche alcuni finalisti di Italia in... Canto 2016. »

34 CONCORSO PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA

68 I 50epiu.it I GIUGNO 2016


PROGRAMMA DI MASSIMA BAVENO (VB – LAGO MAGGIORE), 1 – 7 LUGLIO 2016 Venerdì, 1 luglio Intera giornata • Arrivo e sistemazione in albergo • Consegna dei quadri per allestimento esposizione ore 21,30 Brindisi di benvenuto e presentazione della settimana agli ospiti Sabato, 2 luglio ore 10,30 - Sala Urano Laboratorio di scrittura narrativa Saper guardare, saper vedere: il racconto in tv con Francesco Tarquini In segreteria: è possibile ritirare gli elaborati di Poesia e Prosa ore 15,30 - Sala Plutone Laboratorio di pittura Carte dipinte, con Enrico Benaglia ore 16,00 - Sala Urano Workshop di fotografia Diario personale sulle rive del lago: profumi, colori e infinito con Lina Pallotta ore 18,00 / 19,00 - Sala Urano • Animazione musicale • Preparazione spettacolo 50&Più Show con il Maestro Vincenzo De Filippo ore 21,30 - Auditorium - Sala Orione Concerto Spettacolo: Quel motivetto che mi piace tanto con Maurizio Merolla, l’Orchestrina Jazz e Italia in...Canto 2016 Domenica, 3 luglio ore 10,30 - Sala Urano Laboratorio di scrittura narrativa Saper guardare, saper vedere: il racconto in tv con Francesco Tarquini

ore 15,30 - Sala Urano Laboratorio di poesia Le parole responsabili e necessarie della poesia con Elio Pecora ore 15,30 - Sala Plutone Laboratorio di pittura Carte dipinte, con Enrico Benaglia ore 16,00 Workshop di fotografia Diario personale sulle rive del lago: profumi, colori e infinito con Lina Pallotta ore 18,00 / 19,00 - Sala Urano • Animazione musicale • Preparazione spettacolo 50&Più Show con il Maestro Vincenzo De Filippo ore 21,30 - Auditorium - Sala Orione Spettacolo musicale The Good Fellas: da Carosone allo swing e rock’n roll

Martedì, 5 luglio ore 9,30 - Auditorium - Sala Orione Cerimonia di consegna delle Farfalle d’Argento ore 15,30 - Sala Plutone Laboratorio di pittura Carte dipinte, con Enrico Benaglia ore 15,30 - Sala Urano Saper guardare, saper vedere: il racconto in tv con Francesco Tarquini ore 18,00 / 19,00 - Sala Urano • Animazione musicale • Preparazione 50&Più Show con il Maestro Vincenzo De Filippo ore 21,30 - Auditorium - Sala Orione Concerto Beatlestory - The fabolous tribute show. La storia dei Beatles dal ’62 al ’70, la band che ha rivoluzionato il mondo con le sue canzoni!

Lunedì, 4 luglio ore 9,30 - Auditorium - Sala Orione • Cerimonia di consegna delle Libellule d’Argento • Premiazione dei Supervincitori del Concorso 2015 ore 15,30 - Sala Plutone Laboratorio di pittura Carte dipinte, con Enrico Benaglia ore 15,30 - Sala Urano Laboratorio di poesia Le parole responsabili e necessarie della poesia con Elio Pecora ore 18,00 / 19,00 - Sala Urano • Animazione musicale • Preparazione spettacolo 50&Più Show con il Maestro Vincenzo De Filippo ore 21,30 - Sala del Ballo Serata danzante Gran Galà

Mercoledì, 6 luglio ore 9,30 - Auditorium - Sala Orione Proclamazione dei vincitori del XXXIV Concorso 50&Più Cerimonia di consegna delle Farfalle e delle Libellule d’Oro 2016 ore 16,00 - Auditorium - Sala Orione Prove 50&Più Show ore 21,30 - Auditorium - Sala Orione 50&Più Show, lo spettacolo dei 50&Più diretto dal Maestro Vincenzo De Filippo Giovedì, 7 luglio Intera giornata Rientro dei partecipanti alle località di provenienza

*Il programma può subire variazioni.

GIUGNO 2016 I 69


+

«IL CONCORSO 50&PIÙ, UNA SETTIMANA DA NON PERDERE TRA LABORATORI E SPETTACOLI SERALI, ESCURSIONI E TANTI MOMENTI DA TRASCORRERE IN AMICIZIA E ALLEGRIA, VALORIZZANDO LA PROPRIA CREATIVITÀ»

SOGGIORNO A BAVENO LAGO MAGGIORE (VB) - 1 / 7 LUGLIO 2016

CONCORSO 50&Più Fra tutte le opere pervenute alla 50&Più nelle varie sezioni in concorso, una giuria composta da noti e affermati nomi della cultura - poeti, critici letterari e d’arte, scrittori, pittori, scultori e giornalisti - selezionerà i lavori ammessi alla fase finale del Premio, individuando, per ciascuna sezione, le cinque opere vincitrici che verranno premiate con la Farfalla d’Oro, simbolo del Concorso. INFORMAZIONI TURISTICHE Quest’anno si ritorna a Baveno, nella splendida cornice del Lago Maggiore. Una località turistica di fama internazionale, ubicata nel punto più panoramico del Lago, dinanzi alle incantevoli Isole Borromee. Non mancherà la possibilità di esplorare le splendide località che si affacciano sul Lago Maggiore in

quanto verranno proposte interessanti escursioni facoltative.

SISTEMAZIONE ALBERGHIERA L’Evento 50&Più si svolgerà nelle strutture del Gruppo Zacchera Hotels, il primo gruppo alberghiero sul Lago Maggiore e uno dei principali in Italia. Da oltre 150 anni, stile, tradizione e professionalità contraddistinguono il gruppo. TRASPORTI TRENITALIA Grazie all’accordo di partnership con Trenitalia, per i partecipanti all’Evento sono previste tariffe agevolate con partenza da tutte le principali città italiane servite dai treni: Freccia Rossa, Freccia Argento, Freccia Bianca e Intercity. Quotazioni individuali e gruppo su richiesta.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE

Si prosegue con un’altra serata all’insegna della musica, l’appuntamento è con The Good Fellas, straordinario gruppo di 8 elementi che si esibisce con Da Carosone allo swing e rock’n roll. Dall’Autore di Tu vuo’ fa’ l’americano si passerà ai brani di Fred Buscaglione, Domenico Modugno, Frank Sinatra, Dean Martin, Louis Jordan e Big Joe Turne. A grande richiesta torna la Serata danzante, Gran Galà per divertirsi tra un valzer e una mazurca. Ultima chicca è il concerto

BeatleStory - The fabolous tribute show. In questo spettacolo la band BeatleStory propone un viaggio indietro nel tempo ripercorrendo la storia dei Beatles dal ’62 al ’70. Partendo dalle strade di Liverpool, attraversando gli anni della “beatlemania” fino ai grandi capolavori in studio. A chiudere la settimana finale del Concorso sarà lo spettacolo 50&Più Show, diretto dal Maestro Vincenzo de Filippo. Tra canto, recitazione e comicità, protagonisti ancora loro, i creativi over 50.

70 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

Dal 01/07 al 07/07 In camera doppia Suppl. singola/dus Suppl. vista lago garantita Dal 03/07 al 07/07 In camera doppia Suppl. singola/dus Suppl. vista lago garantita Quota apertura pratica per i non soci

(6 notti/7 giorni) € 495 € 280 su richiesta (4 notti/5 giorni) € 360 € 175 su richiesta € 45

La quota comprende: Trasferimento da e per l’Hotel, in orari prestabiliti dalla stazione Ferroviaria di Stresa • Soggiorno in camera doppia in Hotel del gruppo Zacchera, per il periodo prescelto • Trattamento di pensione completa (acqua minerale in bottiglia inclusa ai pasti) • Partecipazione ai convegni ed agli intrattenimenti proposti dall’organizzazione • Ingresso alla piscina interna ed esterna • Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento viaggio • Assistenza di personale 50&Più. La quota non comprende: Tassa di soggiorno del Comune di Baveno: attualmente pari a € 1.50 al giorno (da regolare in loco) • Trasporti da e per Baveno • Bevande ai pasti • Trattamenti presso il Centro Benessere SPA • Escursioni facoltative • Mance, extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato.

Informazioni e prenotazioni: (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più

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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

CICLISTI IN SELLA, TRA I COLLI BERICI

VICENZA

La Granfondo Liotto Il ciclismo amatoriale è uno di quegli sport adatto a tutte le età. Infatti sono sempre di più gli over “anta” che lo praticano. Lo sa bene il gruppo di ciclisti

della 50&Più della provincia di Vicenza che, nel corso dell’anno partecipa a diverse competizioni. I benefici del ciclismo a livello psicofisico sono molteplici. «Lo sport in generale, oltre ad essere un toccasana per

la salute e un grande alleato per un invecchiamento attivo, favorisce anche lo sviluppo dell’individuo, la socializzazione, l’incontro tra le persone», ha affermato il presidente provinciale della 50&Più di Vi-

cenza, Fiorenzo Marcato, alla conferenza stampa di presentazione della Granfondo Liotto che si è tenuta presso il comune di Vicenza alla presenza delle autorità amministrative e sportive della città. Alla Granfondo hanno partecipato i ciclisti dell’A.S.D. 50&Più di Vicenza con una “Mediofondo” di 95 km e 1.400 metri di dislivello. Un percorso tra salite da “Giro d’Italia” e magnifici scenari dei Colli Berici, nonché fra le bellezze architettoniche del Palladio. All’evento hanno partecipato oltre duemila ciclisti di varie età. Partenza dal centro cittadino a velocità controllata per iniziare poi la gara vera e propria all’altezza della splendida villa palladiana “La Rotonda”. Come è andata per i ciclisti della 50&Più? Suddivisi in categorie, hanno ottenuto questi risultati: Categoria simpatizzanti (under 50): 1° Franco Mingardi, 2° Luigi Zanuso, 3° Davide Brogliato; Categoria A (50-55 anni): 1° Andrea Scalco, 2° Massimo Borgo, 3° Carlo Sandini; Categoria B (56-60 anni): 1° Giovanni Aruffo; Categoria C (61-65 anni): 1° Graziano Ferronato; Categoria E (71-75 anni): 1° Remo Seganfreddo. info: 0444964300 www.50epiu.it/vicenza GIUGNO 2016 I 71


__SPAZIO50 IN CALENDARIO__

05 giugno

CATANZARO La 50&Più di Catanzaro invita i soci alla Festa “Musica e leccornie. Appuntamento al Pagus (via Lucrezia Della Valle 19) per chiudere in allegria il primo semestre di attività associative. info: 0961720352 www.50epiu.it/catanzaro

28 giugno

SALERNO Un appuntamento da non perdere. La 50&Più di Salerno organizza una Cena di Gala: tutti i soci sono invitati a partecipare. Per maggiori informazioni rivolgersi alla segreteria. info: 089227600 www.50epiu.it/salerno

EVENTO

SALUTE E BENESSERE

Festa della Toscana: attivi in età matura

Un ciclo di incontri

72 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

luglio

PAVIA Soggiorno a Roccaforte di Mondovì, nel fresco delle prealpi cuneesi, presso l’Hotel Commercio (Borgata Norea) con centro benessere. Trasferimenti alle Terme di Lurisia. info: 038228411 www.50epiu.it/pavia

TOSCANA

PADOVA

Dalla sana nutrizione all’attività fisica, dalle patologie cardiovascolari alla prevenzione di quelle ginecologiche, senologiche e urologiche. Si è concluso con successo il primo ciclo di conferenze dedicato alla salute e al benessere degli over 65, organizzato dalla 50&Più provinciale di Padova guidata dal presidente Carlo Trevisan. Agli incontri, introdotti dalla consigliera 50&Più, Patrizia Prederi, hanno partecipato medici e specialisti di alto livello. Il professor Enzo Manzato (direttore della Scuola di specializzazione in Geriatria e Gerontologia Università di Padova) e il dottor Giuseppe Caraccio (Geriatra e presidente del Gruppo Veneto Diagnostica e Riabilitazione di Padova) hanno approfondito le problematiche legate all’invecchiamento, fornendo consigli e indicazioni pratiche per vivere in

15 30

pienezza la terza età. Il presidente della Fisbe-Ascom di Padova, Sandro Cocuccio (specializzato in Scienze motorie), ha puntualizzato che l’attività fisica costante, protratta nel tempo e associata ad una sana alimentazione, aumenta la qualità della vita di ben 7 volte. Quindi «più gambe meno farmaci», ha sottolineato. Il dottor Andrea Ponchia, responsabile U.O.S. Riabilitazione Cardiologica C.S.S. dei Colli, ha illustrato il percorso della prevenzione delle malattie del cuore. Il dottor Elio Albertini, ginecologo, la dottoressa Valentina Pecorari, urologa, il dottor Francesco Peruzzi, senologo, si sono soffermati sulle nuove tecniche di prevenzione. Strumenti avanzati che aumentano significativamente vitalità e benessere. info: 049655130 www.50epiu.it/padova

Oltre 500 soci hanno partecipato alla “Festa della Toscana Attivi nell’età matura”. L’evento è stato organizzato dall’Unione Regionale 50&Più Toscana e ha radunato presso la Fattoria La Principina di Grosseto i soci provenienti da tutta la regione. Una giornata di grande socializzazione per gli associati, una festa tutta dedicata a loro con l’obiettivo di valorizzare l’invecchiamento sano e attivo della persona. Momento centrale dell’evento è stato il seminario mattutino “L’anzianità attiva”, tenuto dalla dottoressa Anna Maria Melloni, consulente scientifico del Centro Studi 50&Più. Il seminario, che si è avvalso di numerose sequenze filmiche, ha messo in luce l’importanza di valorizzare le competenze del singolo individuo, della persona anziana come portatrice di valori, esperienze, memorie, visioni. A questo seminario del Centro Studi 50&Più, che gestisce l’unica banca dati bibliografica sulla condizione anziana oggi esistente in Italia, ne seguiranno altri dedicati a tematiche diverse (www.centrostudi.50epiu.it). «Da alcuni decenni si è compreso che i bisogni delle persone anziane non sono più solo salute, casa e lavoro, ma anche servizi e opportunità di informazione, scambio, relazione e partecipazione», ha affermato il presidente dell’Unione Regionale della 50&Più Toscana, Antonio Fanucchi. «Il tema dell’invecchiamento attivo - ha aggiunto - non riguarda solo i cittadini anziani ma, al contrario, l’intero arco della vita della persona. Per questo 50&Più ritiene necessario spostare l’attenzione sull’ “invecchiamento della popolazione” dal nodo quantitativo - quanti stanno invecchiando? - a quello qualitativo - come stanno invecchiando? - e si impegna ad organizzare quotidianamente su tutto il territorio regionale numerose attività, oltre a dare vita a questi importanti appuntamenti annuali». Con lo scopo di far trascorrere ai partecipanti una giornata di festa e divertimento, è stato organizzato uno spettacolo dei Butteri maremmani e il concerto “Una chitarra d’autore”, tenuto dal maestro chitarrista Giandomenico Anellino. info: 0583473170


__SPAZIO50__

UNIVERSITÀ LUCCA

Verso nuove attività La 50&Più Università di Lucca sta lavorando a diverse novità per il prossimo Anno Accademico. Intanto, hanno riscosso molto successo gli eventi e gli incontri organizzati prima della pausa estiva. Tra i quali Hildegarda, ardita et suave, un omaggio alla figura di Hildegarda di Bingen, illuminata studiosa, letterata e scienziata medievale, con la partecipazione della pianista Giuliana Menchini e dell’attrice Nenè Barini; il Laboratorio teatrale che ha messo in scena lo spettacolo Sogno di una notte di mezza estate, opera di William Shakespeare al teatro di Bagni di Lucca. Tra gli ultimi appuntamenti, la conferenza tenuta dalla professoressa Rosa Conte, dal titolo La scienza al femminile. Il lungo e difficile cammino delle donne di scienza dall’antichità a oggi. info: 0583473170 - www.50epiu-unilucca.it

ASTI ONORIFICENZA

Maestri del Commercio, un importante esempio per i giovani «Un esempio e uno stimolo per i tanti giovani che, per fortuna, ancora credono nella piccola e media impresa come risorsa e fonte di reddito»: con queste parole il presidente provinciale della 50&Più di Asti, Luigi Broda, si è rivolto ai 32 imprenditori del settore del commercio, del turismo e dei servizi premiati con il titolo di Maestro del Commercio. La prestigiosa onorificenza è stata ideata da 50&Più nel 1975 per conferire merito al contributo dato al benessere economico e sociale del territorio. La cerimonia di premiazione dei neo maestri astigiani si è tenuta presso la Camera di Commercio di Asti alla presenza del Sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, del presidente della Camera di commercio, Renato Goria, e dei dirigenti della locale Ascom-Confcommercio. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Anna Maria Caire, Lina Gherlone, Rina Leva, Francesco Peraino, Gian Piero Rinaldi, Lucia Zanuto; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Mariuccia Amerio, Remo Argenta, Piera Bocca, Luigi Branda, Antonio Campagna, Luigia Secondina Ferrero, Giuseppe Galletto, Resi Lazzarato, Sergio Renato Lazzarato, Rosanna Novo, Antonio Palermino, Franca Poggio, Beatrice Pregno, Claudio Posso, Gianfranco Rubba, Maria Scaiola, Romolo Vaccaneo; con l’Aquila di Diamante (60 anni di attività): Rosanna Bonvicino, Alberto Lazzarato, Nello Maggiora, Pellegrino Martini, Bruno Massasso, Giuseppe Palermino, Giovanni Risso, Bartolomeo Rosso, Giovanni Sanna. info: 0141353494

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Australia Melbourne Perth Sydney Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle St. Catharines Toronto Germania Mettmann Monaco di Baviera Svizzera Ginevra Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale

Telefono 0054 1143831736 0054 2214242331 Telefono 0061 394862259 0061 864680197 0061 297128911 Telefono 0032 25341527 Telefono 0055 4832222513 0055 1132591806 0055 5130222720 Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661866 001 5144946902 001 5142525041 001 5146675592 001 9056466555 001 4166523759 Telefono 0049 21045089160 0049 8974640814 Telefono 0041 223214535 Telefono 0059 825076416 Telefono 001 9546300086

REGGIO CALABRIA MANIFESTAZIONE

40 anni di attività in una grande celebrazione Sulla scia dell’evento nazionale #50&PiùGeneration - Pronti per il futuro, celebrazione per i 40 anni di storia della 50&Più, l’associazione provinciale di Reggio Calabria ha ricordato in una manifestazione molto partecipata dai soci, i propri esordi. Dal primo presidente Pasquale De Domenico a Luciana Parpaiola e Francesco Azzarà. «Se abbiamo raggiunto importanti traguardi è anche grazie a loro, andiamo avanti con l’obiettivo di fare sempre meglio», ha sottolineato il presidente Francesco De Carlo. La manifestazione è stata allietata da un duo di arpe dell’orchestra “F. Cilea” di Reggio Calabria. info: 0965891543 GIUGNO 2016 I 73


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AREZZO

CASERTA

TEATRO

Recitare, che passione! Un omaggio a De Filippo La magia del teatro, il contatto con il pubblico, la passione per la recitazione, la soddisfazione di regalare sorrisi e divertimento. Proseguono con successo le rappresentazioni teatrali della 50&Più provincia di Caserta. La compagnia, diretta da Peppe Zechender, ha portato in scena, al Teatro Don Bosco, la commedia di Peppino De Filippo, Non è vero, ma ci credo: ovvero quando la scaramanzia e la superstizione diventano ossessioni, tanto da condizionare la vita di un’intera famiglia. La seconda rappresentazione

74 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

è stata della compagnia diretta dal socio 50&Più Andrea Pota. In scena la commedia in due atti di Gaetano Di Maio, Mettimmece d’accordo e ce vattimmo. Un’opera che, tra battute esilaranti, racconta la storia di due coniugi in procinto di separarsi, ma che alla fine decidono di riappacificarsi. La presidente della 50&Più provinciale di Caserta, Maria Pia Ciannarella, dà appuntamento il 7 giugno per lo spettacolo di fine anno sociale. info: 0823326453 www.50epiu.it/caserta

ESCURSIONI

Un pieno di attività: arte, musica e cinema Con le escursioni a Fontanellato, Busseto e Canossa si sono concluse le attività previste per il primo semestre 2016 della 50&Più provinciale di Arezzo. Le mete scelte sono state molto apprezzate dai soci 50&Più, un concentrato di arte e storia tipica dei borghi d’Italia: Fontanellato (Pr), incantevole borgo con la maestosa Rocca San Vitale che racchiude uno dei capolavori del manierismo italiano: la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1524 con il mito di Diana e Atteone; Busseto (Pr), dove ha vissuto gran parte della sua vita Giuseppe Verdi, nato nella vicina frazione di Roncole. La figura del Maestro continua ancor oggi ad affascinare non solo gli appassionati di musica, ma anche tutti coloro che sono interessati alla vicenda umana del compositore, profondamente legata al nostro Risorgimento; infine, Canossa (Re) con le suggestive bellezze architettoniche dei Castelli Matildici. Le tre escursioni sono state precedute da diversi altri appuntamenti. Ad iniziare dalla visita guidata con la storica dell’arte, Maria Beatrice Sanfilippo, al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna e al Museo di Casa Vasari, di Arezzo. Sono seguiti gli incontri con il professor Claudio Santori, culminati con una innovativa e stimolante riflessione sul rapporto tra musica e arti figurative. Infine, il ciclo di incontri dedicati al cinema dal titolo Vecchie idee, nuove idee, con il critico cinematografico Giovanni Rossi. «Ringrazio tutti per l’eccezionale adesione», ha affermato il presidente della 50&Più provinciale di Arezzo, Giuseppe Cuseri. «Ci auguriamo di confermare e moltiplicare le varie proposte culturali per l’anno 2016-2017». info: 0575354292 www.50epiu.it/arezzo


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MILANO

SIRACUSA

PROSSIME ATTIVITÀ

ASCOLTARE, SCRIVERE, CREARE

Il progetto “Ti ascolto” per aiutare gli altri

Nel mese di giugno

Un progetto dedicato al benessere psicofisico degli over 50 allargato al contesto famigliare e con interventi mirati per nonni e nipoti. Questa l’iniziativa Ti ascolto e… scrivo, realizzata dalla 50&Più provinciale di Siracusa in collaborazione con l’associazione Oltre gli Schemi. Un progetto possibile grazie al contributo di professionisti della salute psicofisica che hanno strutturato il lavoro in diverse fasi e in base ai suggerimenti ricevuti dai diretti interessanti. Il team professionale è formato da Sebina Inturri, psicologa-psicomotricista funzionale, Eleonora Medico, pedagogista clinico, Francesco Ferrante, psicologo e presidente dell’associazione Oltre gli Schemi. Finora sono state affrontate diverse tematiche da “L’anzianità attiva: un potente antistress!” a “Un calcio all’ansia e alla depressione, istruzioni per un pratico vaccino”. Il prossimo appuntamento previsto è l’8 giugno con “Le demenze: una guida per la famiglia”. Una delle particolarità di questo progetto sono gli incontri dedicati alla scrittura creativa, tenuti dalla dottoressa Valeria Valenza, nei quali i partecipanti creano racconti sui temi trattati nelle conferenze. Il prossimo è fissato per il 15 giugno. Tutti gli appuntamenti si ten-

Tre incontri da non perdere dalla 50&Più provinciale di Milano. Il 14 giugno, ore 11,30, conferenza sul tema “Restare in forma: consigli di educazione alimentare” (Sala Turismo - Palazzo Castiglioni Corso Venezia 47/49), a cura della dottoressa Teresa Chiaradonna. È necessario prenotarsi. Il 19 giugno, ore 11,00, “Un aperitivo con Leonardo. La vigna di Leonardo e la casa degli Atellani”, visita guidata al Museo e finale con aperitivo. Il 22 giugno, ore 10,00, presso i Giardini Palestro-Indro Montanelli si terrà la terza lezione del ciclo “Se non hai fretta di invecchiare, mettiti in movimento”. Un incontro sulla conoscenza e la cultura del movimento con esercitazioni pratiche all’aperto. info: 0276281227 www.50epiu.it/milano

gono presso la sede di 50&Pià (Via Eschilo, 11). Il progetto Ti Ascolto abbraccia diverse fasce d’età. Così è stata realizzata l’iniziativa Ti ascolto con le mani in pesta… che si rivolge ai disabili psichici della Comunità Alloggio “Palo Ciulla”. In questo caso i volontari delle due Associazioni insegnano la semplice manualità della lavorazione della carta pesta per realizzare piccoli oggetti. Avviati anche interventi specialistici rivolti ai soci 50&Più con bambini, figli o nipoti, con disabilità. La 50&Più garantisce un incontro gratuito a settimana per ogni bambino, con psicologi e pedagogisti. Percorsi terapeutici preziosi, soprattutto quando il contributo Inps tarda ad arrivare e le famiglie non riescono a far fronte alla spese di cura. Infine, altra iniziativa di grande importanza, è stata lo screening di letto-scrittura presso la scuola primaria “Melodia” di Noto che, sulla base dei risultati, ha dato agli insegnanti strumenti pratici da applicare durante la didattica. Il prossimo ottobre la 50&Più provinciale di Siracusa e l’Associazione Oltre gli Schemi, renderanno noti con un convegno i risultati raggiunti nell’ambito dell’intero progetto. info: 093165059

CREMONA-UDINE FOTONOTIZIA

Gemellaggio

Cremona e Udine ancora più vicine: il vice presidente della 50&Più provinciale di Udine, Guido de Michielis, e il presidente della 50&Più provinciale di Cremona, Alberto Reggiani, hanno siglato il patto di gemellaggio tra le due Associazioni. Con l’occasione un gruppo di soci della provincia di Udine, accolto dalla delegazione della 50&Più locale, ha visitato la città di Cremona con il Museo del Violino. info: 037225745-0432538707

NAPOLI CONVEGNO

La storia della città Un appuntamento con la storia della propria città. Questo il convegno-video della 50&Più provinciale di Napoli dal titolo Dalle origini a Masaniello, tenuto dalla dottoressa Teresa Incoronato. Un excursus storiografico arricchito di immagini molto apprezzato dai soci 50&Più che hanno partecipato numerosi a questo appuntamento. Un lungo viaggio iniziato con la fondazione della Città ad opera dei Cumeni nell’VIII secolo a.C., fino a Masaniello, protagonista della rivolta napoletana insorta contro la pressione fiscale imposta dal governo vicereale spagnolo il 7 luglio 1647. Al termine dell’incontro è seguito un ampio dibattito. info: 0815518187 www.50epiu.it/napoli

SPAZIO AUGURI TANTI AUGURI A

Immacolata Brundolino e Toto’ Nasso PER I LORO 30 ANNI DI MATRIMONIO

GIUGNO 2016 I 75


LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Castello, 4 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Piazza Carità, 32 Salerno - Corso Garibaldi, 23 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 102 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via Fontevivo, 19/F Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Manzoni, 4 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Corso Cavour, 85

76 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122445 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 01875985216 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via Santo Spirito, 24/B Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Quarto, 2 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Regione Borgnalle, 12 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 0507846635 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


in viaggio con 50&Più

>>VIAGGI CONFERMATI - ANTEPRIME

I SOCI 50&PIÙ IN TERRA SANTA - Testimoni di pace per condividere l’esperienza del “Cammino della Misericordia”

Dal 7 al 14 NOVEMBRE 2016 Presieduto da S. Em.za Card. Agostino Vallini e diretto da Mons. Liberio Andreatta “Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza.” (Papa Francesco, Bolla di indizione del Giubileo)

In Pellegrinaggio per ripercorrere insieme i luoghi di Gesù Cristo e portare un messaggio di pace e fratellanza, in occasione della chiusura del Giubileo della Misericordia. Quota individuale di partecipazione In camera doppia Suppl. camera singola Tasse e accessori

€ 900 € 380 € 310

La quota comprende: Voli di linea da Roma a Tel Aviv e ritorno, in classe economica - Tassa carburante e tasse aeroportuali Trasporti in pullman GT - Visite ed escursioni come da programma, compresi gli ingressi - Sistemazione in alberghi di prima categoria (camere a due letti con servizi privati) - Trattamento di pensione completa - Mance - Audio-guide e accompagnamento di guida parlante italiano in Terra Santa - Assicurazione bagaglio/sanitari e annullamento viaggio. La quota non comprende: Bevande, extra di carattere personale e tutto quanto non espressamente indicato. Documenti: per i cittadini italiani è richiesto il passaporto firmato, valido per almeno 6 mesi dopo la data di inizio del viaggio.

Quota apertura pratica per i non soci: € 45

Programma di Viaggio 1° Giorno: Partenza in volo per Tel Aviv, arrivo e trasferimento a Nazareth (105 Km). 2° Giorno: Nazareth Salita al Monte Tabor, visita del Santuario della Trasfigurazione, di Cana in Galilea, della Basilica dell’Annunciazione e passaggio della Porta Santa. Visita della Chiesa di S. Giuseppe. 3° Giorno: Lago di Tiberiade Escursione al Lago (30 km) e salita al Monte delle Beatitudini. Traversata in battello e visita di Tabga e Cafarnao. 4° Giorno: Mar Morto - Betlemme Escursione nella depressione geologica (135 km) più profonda della terra e visita del luogo del battesimo di Gesù e del sito di Qumran. Proseguimento per Betlemme (55 Km). 5° Giorno: Betlemme Visita della Basilica della Natività, della grotta dove nacque Gesù, della Chiesa di S. Caterina, di Ain Karem, luogo della nascita di S. Giovanni Battista. 6° Giorno: Escursione a Gerusalemme Visita del Monte Sion: Cenacolo, Chiesa della Dormizione di Maria, Chiesa di S. Pietro in Gallicantu. Entrata al Muro del Pianto e visita della Chiesa di S. Anna e della Piscina Probatica. 7° Giorno: Escursione a Gerusalemme Visita del Monte degli Ulivi: il Getsemani, la Basilica dell’Agonia, la Cappella del Dominus Flevit, la Tomba della Madonna. Via Crucis per le vie della città vecchia e visita della Basilica del S. Sepolcro. 8° Giorno: Rientro in Italia Trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv e partenza in aereo per Roma.

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L’esperienza quarantennale nell’organizzazione di turismo associativo, la professionalità acquisita nella costante ricerca di nuove soluzioni, oltre alla sensibilità di chi conosce a fondo le esigenze e le aspettative dei soci 50&Più, identificano il Tour Operator 50&Più Turismo, l’unico riferimento nazionale per le tue vacanze e i tuoi viaggi di qualità. Siamo a disposizione dei soci 50&Più per fornire tutti i servizi turistici, individuali o di gruppo: - Eventi Nazionali 50&Più - Incentive e Congressi - Soggiorni mare, montagna - Soggiorni termali - Itinerari culturali in Italia - Trasporti aerei e ferroviari - Crociere fluviali e marine - Pellegrinaggi e Itinerari religiosi - Viaggi in Europa - Viaggi nel Mondo

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50&PIÙ TURISMO • EVENTI • 50&PIÙ TURISMO • EVENTI • 50&PIÙ TURISMO • EVENTI • 50&PIÙ TURISMO • EVENTI • 50&PIÙ TU

XXIII EDIZIONE 11-19 SETTEMBRE 2016

Marina di Pisticci (MT) TI BLU Village Club

L’Evento Nazionale 50&Più, che negli ultimi anni ha riscosso un grande successo di partecipazione, unisce il soggiorno marino di fine estate allo svolgimento di gare “olimpiche” per i soci più sportivi, in un contesto di allegria e “sana competizione” fra i soci 50&Più delle province partecipanti. In diverse province si sono ormai organizzate squadre di concorrenti che preparano durante l’anno la presenza alle gare, animando in tal modo l’attesa e la partecipazione all’Evento 50&Più. L’edizione di questo anno prevede un giorno in più di vacanza (8 notti/9 giorni) a disposizione per relax, escursioni e tanto divertimento.

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» IL VILLAGGIO Il Ti Blu Village Club è immerso in 35 ettari di pineta sulla costa ionica della Basilicata, tra Metaponto e Marina di Pisticci, in un suggestivo angolo mediterraneo tra spiagge di sabbia bianca e natura incontaminata. » CAMERE Il villaggio dispone di 400 camere confortevoli suddivise nelle seguenti tipologie: singole, doppie, triple, quadruple. Tutte le camere sono dotate di terrazzo, televisore, aria condizionata, telefono, servizi privati, frigobar a richiesta. Sono inoltre disponibili camere quadruple composte da due vani e due bagni. » RISTORAZIONE Il ristorante si divide in due grandi sale con veranda esterna. Lo chef propone gustosi piatti di cucina mediterranea e una selezione di piatti tipici lucani con servizio a buffet. Prima colazione con angolo salutista e prodotti bio. Due bar, uno a bordo piscina e l’altro affacciato sulla terrazza panoramica.

» SERVIZI A disposizione degli ospiti una bellissima piscina di 1.500 mq con area idromassaggio e solarium, piscina per bambini, campi da tennis, campo da calcetto, campo polivalente per pallacanestro e pallavolo, campi da bocce, ping-pong, canoe. Sono inoltre a disposizione un anfiteatro per gli spettacoli, una sala congressi, un beauty center, parrucchiere e vari negozi. » ANIMAZIONE E ATTIVITÀ Il team di animazione Tivigest del Ti Blu Village Club propone un intenso programma diurno, con giochi e tornei oltre all’intrattenimento serale con spettacoli, cabaret, teatro, miniconcerti, balli, piano bar, serate a tema. Per gli appassionati di gioco a carte verrà organizzato il “VII Trofeo Nazionale 50&Più Burraco”. » SPIAGGIA La spiaggia di sabbia finissima, ben attrezzata ed ampia, si trova a circa 600 metri dalla struttura ed è raggiungibile a piedi o con trenino-navetta a

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in viaggio con

Alberobello

Matera

Metaponto

SPECIALE SOCI 50& PIÙ

8 NOTTI corse continue. La spiaggia dispone anche di punto ristoro. I teli mare sono a noleggio al costo di 10.00 euro, a settimana. » INFORMAZIONI SPORTIVE L’organizzazione dei “giochi” sarà gestita dallo Staff 50&Più, supportata dai Giudici FIDAL. I partecipanti, divisi per categoria e classi d’età, gareggeranno individualmente per le seguenti gare: marcia, maratona, nuoto, bicicletta, bocce, ping-pong, tiri a canestro, tennis, tiro con l’arco, freccette. » ESCURSIONI FACOLTATIVE Durante il soggiorno verranno organizzate escursioni alla scoperta delle località dell’entroterra e della costa: Pisticci, inserita tra i centri storici più belli d’Italia, Matera con visita al famoso rione dei “Sassi”, Alberobello celebre in tutto il mondo per i suoi “Trulli”, l’antica città greca di Metaponto con il superbo parco archeologico, i templi di Apollo e di Atena, le Tavole Palatine.

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Matera • BASILICATA

Marina di Pisticci

QUOTA INDIVIDUALE DI SOGGIORNO In camera doppia In camera doppia uso singola 3°/4° letto adulto in camera tripla/quadrupla 3° letto bambini (da 0 a 14 anni non compiuti) in camera con 2 adulti 3°/4° letto bambini (da 0 a 14 anni non compiuti) in camera family con 2 adulti

€ 495 € 610 € 445 € 130

€ 250

Quota apertura pratica per i non soci: € 45 I TRASPORTI SONO PREVISTI COME SEGUE: - In pullman organizzati dalle Sedi Provinciali - In treno da tutta l’Italia: *Treno diretto Freccia Bianca sulla linea: Milano, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ancona, Foggia, fino alla Stazione Ferroviaria di Bari con trasferimento al Villaggio. *Treno Freccia Rossa e InterCity sulla linea: Roma - Metaponto con trasferimento al Villaggio (10 km). - In aereo da tutti gli aeroporti con voli per Bari (130 km) e per Brindisi (110 km), inclusi i trasferimenti. Informazioni e quotazioni su richiesta.

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LA QUOTA COMPRENDE: Soggiorno di 8 notti/9 giorni presso il Ti Blu Village Club con trattamento di pensione completa (dalla cena del giorno di arrivo al pranzo del giorno di partenza), servizio a buffet (acqua e vino locale alla spina) - Servizi balneari di ombrelloni, lettini (noleggio teli mare a pagamento 10 euro) in piscina e spiaggia - Animazione diurna e serale con spettacoli, piano bar, discoteca, giochi e tornei - Assistenza in loco di personale medico 24 ore su 24 - Assistenza in loco di personale 50&Più e 50&Più Turismo - Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento. LA QUOTA NON COMPRENDE: Tutti i trasporti da e per il Ti Blu Village Club Escursioni facoltative (da prenotare e pagare in loco) - Tassa di soggiorno: se prevista sarà richiesta secondo la normativa vigente e pagata in loco - Trattamenti presso il centro estetico - Pasti extra e tutto quanto non sopra specificato.

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__FISCO__

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CANONE RAI E LEGGE DI STABILITÀ 2016

Con l’introduzione della presunzione di possesso dell’apparecchio tv, tutti saremo chiamati al pagamento del canone, ma con qualche eccezione per alcuni redditi

a cura di Alessandra De Feo

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I CITTADINI CHE HANNO COMPIUTO 75 ANNI ED HANNO UN REDDITO NON SUPERIORE A 6.713 EURO POTRANNO CHIEDERE DI ESSERE ESONERATI DAL PAGAMENTO DEL CANONE, PRESENTANDO ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE UN’APPOSITA RICHIESTA

80 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

LA LEGGE DI STABILITÀ 2016 si è interessata anche al Canone di abbonamento Tv per uso privato. Le modifiche, pertanto, non riguardano in alcun modo coloro che hanno un abbonamento speciale, come gli esercenti o i professionisti con un apparecchio in negozio o in ufficio. È opportuno ricordare che il presupposto per cui il cittadino, in base a quanto stabilito dall’articolo 1 del R.D.l. n. 246/1938, è chiamato a versare il canone di abbonamento alla televisione è che abbia un apparecchio televisivo. Inoltre, il Canone Rai è pagato una sola volta all’anno e, in particolare, una sola volta a famiglia, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione. La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto la presunzione del possesso dell’apparecchio televisivo nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo di residenza anagrafica. Da un lato, questa presunzione è stata introdotta per contrastare l’evasione dal pagamento del Canone; dall’altro, il contribuente, per poter non essere tassato, dovrà dimostrare (con apposite modalità) di non essere tenuto al versamento. Oltre a questo aspetto, la Legge di Stabilità ha inserito altre modifiche. Le principali sono: • l’importo per uso privato viene ridotto da 113,50 a 100 euro; • il pagamento con l’addebito nella fattura dell’utenza di energia elettrica (conseguentemente viene eliminata la possibilità di pagarlo con il bollettino di conto corrente postale). Il pagamento avverrà, in via generale, con l’addebito sulle fatture relative all’utenza di energia elettrica, da gennaio ad ottobre di ciascun anno. Nel 2016 il primo addebito verrà effettuato dalla prima fattura successiva al 1° luglio 2016. Questa modalità può essere derogata qualora i contribuenti, pensionati, che presentano specifici requisiti, richiedano che il pagamento avvenga direttamente con addebito sulla pensione. Per fare ciò, è necessario che questi lo richiedano al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’abbonamento. Per cui, ai fini pratici, entro il prossimo 15 novembre 2016 si potrà fare la comunicazione con riferimento al canone del 2017. Questa deroga è consentita ai pensionati con un reddito di pensione non superiore a 18.000 euro. Anche se il contribuente deve versare il canone in base ad una presunzione di possesso dell’apparecchio televisivo, ci sono alcune eccezioni. I cittadini che hanno compiuto 75 anni e conseguono un reddito annuo non superiore a 6.713 euro potranno chiedere di essere esonerati dal pagamento, presentando all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva di richiesta di esenzione, compilato sull’apposito modulo messo a disposizione dagli Uffici e corredato dalla copia del documento di riconoscimento non scaduto, entro 60 giorni dalla data in cui sorge l’obbligo del pagamento del canone. Va inviata per raccomandata, plico senza busta, a: Agenzia delle Entrate - Ufficio Torino 1 Sat - Sportello Abbonamenti Tv - Casella Postale 22 - 10121 Torino. È prevista, infine, la possibilità del contribuente di dichiarare sotto la propria responsabilità (che è penale) di non possedere l’apparecchio Tv in nessuna delle abitazioni. Ciò può essere fatto presentando una dichiarazione di non detenzione Tv, così come previsto dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate il 21/04/2016, che quest’anno doveva essere inviata entro il 16 maggio.


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PENSIONATI: BASTA CON I TAGLI E LE INIQUITÀ Blocco delle pensioni, mancato adeguamento al costo della vita, innalzamento dell’età: è il momento di un’inversione di tendenza a cura di Gianni Tel

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NEGLI ULTIMI 15 ANNI IL POTERE DI ACQUISTO DELLE PENSIONI SI È PROGRESSIVAMENTE RIDOTTO DEL 30%. A QUESTO VA SOMMATO ANCHE L’EFFETTO DEL PRELIEVO FISCALE. IL RISULTATO È UN MIX LETALE PER I REDDITI DEI PENSIONATI, ORMAI PESANTEMENTE DEPAUPERATI

IL GRIDO DI ALLARME lanciato già da qualche anno alle attuali forze politiche dalla nostra Associazione 50&Più, insieme al Cupla (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo), è contenuto in una seconda ricerca commissionata al Cer (Centro Europa Ricerche). Questa nuova indagine, che verrà prossimamente presentata alla stampa e al pubblico, offre ulteriori spunti di grande attualità e costituisce una importante base di riflessione e di proposte. Il blocco delle pensioni con la restituzione assai parziale (meno del 12% del totale), il mancato adeguamento del costo della vita, il repentino innalzamento dell’età pensionabile per le donne, i requisiti di contribuzione per la pensione anticipata ed il progressivo inasprimento della tassazione restano la parte più grave, iniqua e dolorosa introdotta dal legislatore in questi ultimi anni. Questi provvedimenti stanno comportando un duro sacrificio per tutti i pensionati e pensionandi: è giunto il momento di cambiare rotta ed è sbagliato contrapporre lo Stato sociale alla crescita economica. Anzi, è proprio lo Stato sociale quel motore di sviluppo e di slancio che potrebbe far ripartire il nostro Paese. Gli anziani hanno maggiormente pagato gli effetti della crisi e la ripresa resta lenta se la parte meno agiata, e più numerosa, dei cittadini non ha capacità di spesa. I loro trattamenti pensionistici hanno perso progressivamente valore rispetto al reale costo della vita (anche a causa dei blocchi della rivalutazione automatica e deflazione) e i loro redditi hanno scontato il peso di un fisco più aggressivo a livello locale. Ma anche l’aumento dei costi per la sanità - a cui come è noto gli anziani sono costretti a ricorrere più ampiamente rispetto ad altre fascie di cittadini -, la diminuita disponibilità di prestazioni sociali da parte delle amministrazioni locali e l’aumento dei servizi pubblici, ne hanno eroso le disponibilità economiche spingendoli sempre più ai margini della società. In estrema sintesi sono queste le proposte che si avanzano. » PENSIONI BASSE E POVERTÀ

In Italia la metà dei pensionati, circa 7,4 milioni, il 44% del totale, vivono in una condizione di semipovertà in quanto hanno redditi da pensione per un importo mensile inferiore a € 1.000 lordi. Tra queste, sono circa 2,2 milioni le pensioni erogate dall’Inps non superiori al livello minimo che è di € 502 mensili. Si pone, quindi, da una parte la necessità di un adeguamento dell’importo minimo alleviando le condizioni di assoluta povertà in cui versa una parte importante dei pensionati e, dall’altra parte, agire sui meccanismi di rivalutazione automatica (costo della vita) e di prelievo fiscale per ridare un po’ di capacità di spesa ai pensionati. Nello specifico, per i trattamenti minimi la soluzione potrebbe essere applicare i principi della Carta Sociale Europea, adeguando gradualmente l’importo di dette prestazioni (€ 502 mensili per il 2016) - come esorta il Comitato Europeo dei diritti sociali - al 40% del reddito medio nazionale equivalente (circa € 650 mensili). » POTERE DI ACQUISTO DELLE PENSIONI

Il potere di acquisto delle pensioni ha subìto negli ultimi 15 anni una diminuzione del 30%. I dati della ricerca del Cer evidenziano che alla perdita di potere delle pensioni, in misura crescente in funzione dell’importo, si somma anche l’effetto del prelievo fiscale. Si avverte, quindi, la necessità assoluta di un meccanismo 82 I 50epiu.it I GIUGNO 2016


più specifico di rivalutazione automatica delle pensioni che sia più adatto a rilevare l’inflazione effettivamente subìta dalle famiglie e che rifletta maggiormente le caratteristiche del paniere dei pensionati, in cui sia adeguatamente ampio il peso dei beni alimentari, energetici e dei servizi sanitari e spese per la salute. Inoltre, andrebbe utilizzato l’indice dei prezzi armonizzato per tutti i Paesi Europei (Ipca), abbandonando l’indice dei prezzi per le famiglie di operai e impiegati (Foi), che negli ultimi quindici anni (vedi grafico) ha registrato una minore inflazione cumulata pari al 4% rispetto all’Ipca. » RIEQUILIBRIO DELLA PRESSIONE FISCALE

Oltre alla riduzione del cuneo fiscale già prevista solo per i lavoratori dipendenti, che con una retribuzione mensile di € 1.500 hanno recuperato € 80 mensili in più, è necessario ridurre la pressione fiscale anche ai pensionati. Limitare l’intervento ai soli lavoratori dipendenti resta una misura ingiusta e assolutamente non in linea con l’obiettivo dichiarato dall’Esecutivo di sostegno sociale e di rilancio dei consumi. Con l’ultima legge di stabilità l’allineamento delle detrazioni (No Tax Area) dei pensionati a quella dei dipendenti è stato molto parziale. Per un pensionato di almeno 75 anni il risparmio fiscale massimo è pari a

€ 114 annui in corrispondenza di un reddito pari a € 8.000, poi decresce fino ad annullarsi per redditi pari o superiori a € 15.000. Se poi si guarda al periodo 201116 le pensioni basse e medio basse (fino a 4 volte il minimo Inps) hanno registrato, al netto del prelievo fiscale, una perdita del potere di acquisto tra il 3% e il 9%, una caduta del reddito reale da attribuire totalmente alla politica fiscale e, in particolare, al mancato recupero del drenaggio fiscale e all’aggravio delle addizionali regionali e comunali. Su questo versante fiscale è necessario essere più incisivi rispetto al timido allineamento delle detrazioni di base dei pensionati realizzato quest’anno. Per i redditi medio-bassi (tra € 8 e 26.000) la persistente disparità delle detrazioni e l’esclusione dei pensionati dal Bonus Irpef (€ 80 mensili) causano un maggior onere medio sulle pensioni, pari al 5,7 %. Un pensionato con un reddito di € 15.000 viene gravato di un’imposta personale di oltre € 100 al mese rispetto a un dipendente di pari reddito. D’altronde, il trattamento fiscale dei nostri pensionati risulta pesante e punitivo rispetto a quanto avviene nel resto dell’Europa. Il confronto in pratica non esiste: su una pensione, ad esempio, pari a 1.5 volte il trattamento minimo (€ 9.750 lorde annue) il pensionato italiano paga le imposte (che decurtano di oltre il 9% la sua pensione), mentre altrove (Germania, Francia, Spagna e Regno Uni-

VARIAZIONI CUMULATE A CONFRONTO DEGLI INDICI DEI PREZZI (2001-2015)

N.B. In particolare, l’Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: - per l’intera collettività nazionale (Nic) - per le famiglie di operai e impiegati (Foi) (FONTE: CENTRO EUROPEO RICERCHE) - l’indice armonizzato europeo (Ipca)

to) non è previsto alcun prelievo. C’è da considerare, poi, che la Corte dei Conti ha recentemente evidenziato che nel nostro Paese, già con le riforme del 2007 (Damiano) e 2011 (Fornero), è previsto un risparmio previdenziale di oltre 30 miliardi di euro l’anno e per almeno 15 anni. Occorre, dunque, ridurre la pressione fiscale anche sui pensionati privilegiando le fasce basse di reddito. In aggiunta sarebbe opportuno diminuire il peso degli adempimenti a carico dei contribuenti, accelerare la messa in campo di nuovi strumenti per colpire l’evasione e l’elusione fiscale, gli sprechi di spesa, la corruzione e le tante ruberie, l’economia criminale e mafiosa. LE RICHIESTE AL GOVERNO: RIPARTIZIONI EQUE E NUOVE RICCHEZZE

È tempo, ed è urgente adesso, che cessi l’insensibilità politica e si spenda grande attenzione per i nostri anziani, visto che quote sempre più estese stanno scivolando verso una condizione di preoccupazione, scoraggiamento e di povertà inaccettabile. È giunto il momento che i grandi decisori politici e i media smettano di sottolineare proposte che rischiano di generare inutili contrasti sociali tra percettori di pensioni medio-alte e percettori di pensioni minime, tra giovani ed anziani, tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi - facendo così diventare centrale il tema “dove tagliare” anziché quello del “come alimentare la crescita”. Oggi, una cosa deve essere chiara a tutti. I pensionati italiani hanno abbondantemente già dato, l’impegno richiesto all’attuale Governo è quello di legiferare con grande equità e giustizia nella ripartizione dei sacrifici. È importante porsi ben altri obiettivi: non più politiche pseudodistributive, ma è necessario creare nuove ricchezze, altrimenti non ci sarà più nulla da distribuire. GIUGNO 2016 I 83



__ANIMALI__

C’ERA UNA VOLTA ...

...IL CIRCO NIENTE PIÙ scimmie in bicicletta né foche zioni europee che hanno già deciso la regolache giocano a palla; nessun leone con le fauci mentazione delle rappresentazioni con gli anispalancate e dentro la testa mali. In Grecia esiste il didel domatore, ma neanche vieto totale; in Bulgaria, IN UN DISEGNO DI LEGGE, tigri che saltano nei cerchi Repubblica Ceca, DaniLA PROPOSTA DI REGOLAMENTARE infuocati. In un disegno di marca, Estonia, Finlandia, L’UTILIZZO DEGLI ANIMALI NEGLI SPETTACOLI CIRCENSI. IN EUROPA legge presentato dal miniGermania, Ungheria, LetSONO 21 LE NAZIONI CHE VIETANO, stro dei Beni e delle Attività tonia, Polonia, Portogallo, TOTALMENTE O PARZIALMENTE, culturali, Dario FranceschiSlovacchia e Svezia il diLA LORO ESIBIZIONE NEI CIRCHI ni, e dal ministro dell’Ecovieto è parziale; in Belgio, di Francesco Andreani nomia, Pier Carlo Padoan, Austria, Olanda, Norvegia, si sancisce la graduale eliCroazia e Slovenia, i circhi minazione dell’utilizzo degli animali negli spet- non possono esibire animali esotici. Altre Natacoli circensi. Qualora dovesse diventare legge, zioni con il divieto totale di utilizzo di animali il nostro Paese andrebbe ad allinearsi alle Na- sono: Bolivia, Malta e Cipro.

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EMPATIA di Donatella Ottavi

animali TRA RODITORI

Le arvicole delle praterie hanno capacità empatiche, assumendo comportamenti consolatori tra simili in difficoltà

L’intelligenza dei nostri cani continua a sorprenderci... Un recente studio, infatti, ha dimostrato anche la loro capacità di riconoscere i nostri stati d’animo CHE SIANO AFFETTUOSI, fedeli, giocherelloni è un dato di fatto, ma se siano anche in grado di riconoscere i nostri stati d’animo è una questione su cui si discute da tempo. Ebbene, a sciogliere questo nodo ci ha pensato uno studio dell’Università di Lincoln, pubblicato sulla rivista Biology Letters che, quasi a voler avvalorare ulteriormente il fatto che siano i migliori amici dell’uomo,

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DI CHE UMORE SEI OGGI? FIDO LO SA ha finalmente svelato la loro capacità di percepire le nostre emozioni oltre a quelle dei propri simili. Protagonisti della ricerca 17 cani domestici a cui, contem-

poraneamente e in maniera casuale, sono state sottoposte immagini di volti e suoni di voci che rappresentavano stati emotivi molto diversi fra loro. Nel momento in cui l’emo-

zione espressa da una foto e la voce concordavano fra loro - ad esempio, un volto sereno associato ad un tono vocale dolce -, è stato appurato che gli animali si soffermavano molto più a lungo sulla visione di quella immagine. Nel riconoscere dunque le emozioni, questi animali sono stati in grado di integrare due differenti imput sensoriali sia visivo che acustico - dimostrando così che possono formare rappresentazioni mentali degli stati emotivi. Questo, secondo Kun Guo, ricercatore e coordinatore dello studio, «sta a significare che i cani possiedono un sistema interno di categorizzazione degli stati emozionali, una capacità cognitiva che finora era stata osservata solo nei primati, mentre la capacità di farlo con più specie era stata dimostrata solo negli esseri umani».

IMITATORI DOC

COME COPIE “FEDELI”: QUANDO I CANI GIOCANO QUESTIONE DI GENI

Uno studio condotto da Elisabetta Palagi (Università di Pisa) con un gruppo di esperti della “Unit of Cognitive Pramatology” (Cnr) ha dimostrato che i cani sono ottimi imitatori. Un filmato di oltre 50 ore ha ripreso questi animali mentre giocavano in un parco. L’analisi del video ha dimostrato che, allo scopo di mostrare empatia, imitano le espressioni facciali e i movimenti del corpo dei compagni di gioco, in modo del tutto involontario e nel giro di una manciata di secondi. Secondo gli autori della ricerca, pubblicata sulla rivista Royal Society Open Science, il fenomeno potrebbe scaturire dal processo di addomesticazione degli stessi.

QUELLE ADORABILI MACCHIE

Uno studio inglese, pubblicato su Nature Communications, dimostrerebbe che alla base di un manto non uniforme (il cosiddetto maculato) di gatti, cani, cavalli e mucche ci sarebbe un’alterazione genetica che colpisce la distribuzione dei melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina. 86 I 50epiu.it I GIUGNO 2016



__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

M Mese salutifero, la raccolta bisogna farla presto, le ciriege e i frutti saranno buoni e tutti gli alberi fertili. Almanacco Barbanera 1895

FRUTTA E ORTAGGI DI OGNI TIPO

a cura di

GIUGNO

IL SOLE, LA LUCE E L’ARIA sempre più calda donano fiori e raccolti. Che abbondano ovunque, nell’orto, nel frutteto e anche sul balcone. La tavola si colora di frutta e ortaggi di ogni tipo, pieni e succosi. Ma c’è anche da fare. Le alte temperature chiedono nuove attenzioni, si deve annaffiare. Tra i pomodori, i peperoni e i fiori di zucca, ci si attarda la sera, quando è più fresco e la terra respira. Le giornate si allungano... Anche se, a ben pensarci, con il solstizio tornano ad accorciarsi. Ma il sole, più generoso che mai, non ce ne farà accorgere.

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IL CETRIOLO (Cucumis sativus)

L’amore è come il cetriolo: dolce all’inizio, amaro alla fine

Fa bene perché... Ha un elevatissimo contenuto di acqua e sali minerali, a fronte di una scarsissima presenza di zuccheri, grassi e proteine. Nessuna controindicazione quindi per il consumo, anche se può risultare indigesto, ma basterà eliminare la buccia. Pollice bio Chi semina con l’acqua raccoglie col paniere. Che si siano preparate in semenzaio - a marzo e aprile - o che si acquistino in serra, da fine maggio ai primi di giugno si trapiantano con la Luna crescente le piantine di cetriolo nell’orto o in vaso. In quest’ultimo caso i contenitori dovranno avere un diametro di almeno 40 cm e stessa profondità. La semina In vaso o in terra, per la semina vanno messi 4 semi in una stessa buchetta. A germinazione compiuta, si diradano le piante lasciando la più robusta, che andrà poi trapiantata in Luna crescente tra fine maggio e giugno. Raggiunti i 15-20 cm di altezza, si sceglie il portamento: strisciante o rampicante. Nel secondo caso si usano sostegni come frasche, fili o reti. Annaffiature regolari ma senza eccedere. Raccolta e conservazione I cetrioli si raccolgono tutta l’estate per il consumo fresco. In frigorifero si conservano da 3 a 5 giorni. Importante avvolgerli nella carta per evitare che trasmettano il sapore agli altri alimenti. Evitare la congelazione. Alcune varietà si conservano sott’aceto o in agrodolce.

NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: aglio, asparagi, bietole, carote, cetrioli, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, finocchi, lattughe, melanzane, patate, peperoni, pomodori, porri, rape, ravanelli, rucola, sedano, spinaci, piselli, valerianella e zucchine.


Dice il proverbio...

BUONO A SAPERSI!

Trattare il bambù In casa, sul terrazzo, sotto il glicine del giardino, poltrone e divanetti di bambù ci accolgono piacevolmente per tutto il tempo dell’estate. Anche se, sempre fuori, esposti ai cocenti raggi del sole, alla polvere, e talvolta anche alla pioggia, necessitano di manutenzione e pulizie. Soprattutto quando alla fine della bella stagione è tempo di riportarli all’interno e proteggerli dalle intemperie. Per lavarli ci vuole ben poco, sono sufficienti acqua e detersivo, con l’aggiunta di un poco di ammoniaca. Poi si sciacquano spazzolando bene e quando sono asciutti si trattano con olio di lino.

FRUTTA: albicocche, amarene, ciliegie, fragole, lamponi, meloni, pesche, pere e susine.

AROMI: basilico, cedronella, erba cipollina, maggiorana, menta, origano, prezzemolo, timo e valeriana.

MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER

GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO

COLTIVARE CON LA LUNA

La guazza di san Giovanni, cura tutti i malanni. Bel lucciolaio, buon granaio.

NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

Per evitare fertilizzanti chimici, un’ottima alternativa sono i concimi organici. Tra questi, un rapido apporto di sostanze nutritive al terreno, anche quello delle piante d’appartamento, si ottiene dai macerati fertilizzanti. Si preparano “in casa” da erbe, piante, ortaggi fatti macerare in acqua per un periodo che va dalle 2 alle 4 settimane. Tra i più noti c’è quello d’ortica, ricco d’azoto, da preparare prima che la pianta fiorisca, quindi tra maggio e luglio. Poi c’è quello di cavolo, ottimo per ortaggi e piante fiorite, e ancora di calendula, dente di leone, equiseto e foglie di pomodoro. Utile pure quello di barbabietola rossa che favorisce la crescita del prato. Ma che c’è da fare in questo mese nell’orto e nel giardino? Con la Luna crescente seminare i fagiolini tardivi e pure cavolfiori e verze. Poi c’è da trapiantare il sedano. In giardino, estrarre dal terreno i bulbi dei fiori che mostrano le foglie secche e conservarli al buio e in luogo asciutto per il futuro reimpianto. Con la fase di Luna calante seminare all’aperto finocchi e trapiantare i cardi. Nell’annaffiare gli ortaggi non bagnare le parti aeree: li preserverà da molte malattie. Nel giardino eliminare le rose sfiorite, cimare i crisantemi e legare le piantine ai tutori. Fare talee di ficus da porre a radicare su sabbia e torba in parti uguali e sotto copertura: il ficus si riproduce bene anche per margotta. Annaffiare regolarmente le specie in vaso.

SE HAI ½ GIORNATA RACCOGLIERE LE AROMATICHE

È giugno il mese più adatto alla raccolta e all’essiccazione e conservazione delle aromatiche da utilizzare poi in inverno per la preparazione di tisane o in cucina. È importante sapere che piante diverse chiedono metodi diversi. Per maggiorana, origano e timo si raccolgono le infiorescenze da essiccare a testa in giù in luogo fresco e ombreggiato. Per dragoncello, menta e salvia si raccolgono le foglie prima della fioritura e si essiccano al sole. Una volta essiccate, si sbriciolano e si conservano in vasetti di vetro che ne mantengano fragranza e aroma.

Il frutto colto verde ogni virtù perde.

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 05.27 e tramonta alle 20.29 L’11 sorge alle 05.24 e tramonta alle 20.36 Il 21 sorge alle 05.25 e tramonta alle 20.39 Le giornate prima si allungano, poi, dal Solstizio, si accorciano. Il 1° giugno si hanno 15 ore e 02 minuti di luce solare, il 21 se ne hanno 15 e 14 minuti. Si guadagnano 12 minuti di luce solare. Il 22 si hanno 15 ore e 14 minuti di luce, il 30 se ne hanno 15 e 11 minuti: si perdono 3 minuti di luce solare. LA LUNA

Il 1° sorge alle 03.05 e tramonta alle 16.06. L’11 tramonta alle 00.37 e sorge alle 12.02 Il 21 tramonta alle 06.27 e sorge alle 21.18 Luna calante dal 1° al 4 e dal 21 al 30. Luna crescente dal 7 al 20. Luna Nuova il 5, Luna Piena il 20. GIUGNO 2016 I 89


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90 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

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ORIZZONTALI 1. Fa parte del porto; 5. Modello Unico; 6. Precede il Si gira!; 11. Somma che si scommette; 15. Fu amata da Abelardo; 17. Famose poesie di Novalis; 21. La città ungherese che è detta la Roma calvinista; 22. L’usa il cacciatore per abbattere la selvaggina di una certa taglia; 24. È... colato per l’ingenuo; 25. Espressioni vuote e convenzionali; 28. La sposa di Booz; 29. Iniziali della Annunziata; 30. Il nome di madama Butterfly; 33. Torino; 34. Canti lunghi e malinconici; 36. Iniziali di Manzoni; 37. L’ignoranza dei fatti; 40. La fine del restauro; 41. Per stanare qualche preda può dar fuoco a una macchia; 42. Il filosofo importante commentatore di Aristotele; 44. Sta nella quinta bolgia dantesca; 46. Cantavano gesta di eroi; 47. Mitterand vi entrò nel 1981; 48. Un pettegolezzo internazionale; 51. Due continenti in... uno!; 53. Lo spedisce la banca; 56. Ente umanitario; 57. Il manager l’organizza per il cantante;

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59. Il re di una famosa Tavola; 60. La fine dell’eternità; 61. Un fracasso del diavolo; 63. Autorizzò la guerra del Golfo; 64. Separate, discoste; 67. Erba marina; 68. Ottimo, squisito; 69. Si trasformò in Onu. VERTICALI 1. Fu introdotta nel 1986 sui titoli acquistati dalle famiglie; 2. La Sibilla di Una donna; 3. Lo stringe l’orecchino; 4. Il bag inserito nel volante; 5. Il computer della Apple; 6. Sigla di Cuneo; 7. Ostruite, occluse; 8. Le hanno doppie i marinai;

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9. Canori uccelletti; 10. Accanto, accosto; 11. Soltanto le grandi fanno la storia; 12. Trascorre tra sett. e nov.; 13. Volgere indietro; 14. Sottili, esili; 16. Va a scuola con la tonaca; 17. Lo spazio senza limiti; 18. La porzione finale del pilaf; 19. Un’intimazione della sentinella; 20. Grido dell’arbitro di tennis; 23. Incorporei, evanescenti; 26. Hanno più spine che fiori; 27. Gustose a mangiarsi; 30. Canta solo di giorno; 31. Non bisogna lasciarsela sfuggire; 32. Scrisse I ragazzi terribili; 35. Il poeta americano autore dei Canti pisani;

38. Poco... veloce; 39. Pagano meno del dovuto; 43. Il vero nome di Delia Scala; 44. Stretto fra Asia e America; 45. Un importo non precisato; 48. Jean del film Il bandito della casbah del 1936; 49. Un breve corso di aggiornamento professionale; 50. Un... battito del cuore; 52. Il terzo fiume d’Europa; 53. Si scrive con due gambe; 54. La città d’una Corea; 55. Le hanno Norma e Tosca; 58. Una Patricia di Hollywood; 62. Sigla di Cagliari; 64. Francesco... Gregori; 65. Fanno d’un moro un mostro!; 66. Tono senza pari.

CRUCIVERBA SILLABICO R. Cento ORIZZONTALI 1. Fa parte del fritto di mare; 4. Tra i quinti e i settimi; 6. Il Maazel direttore d’orchestra; 7. Si spruzza sulle viti; 8. Disputò con i dottori; 11. Un contorno... energetico!; 15. Il requisito indispensabile; 18. Brodi di erbe; 19. Giulietta del film Ginger e Fred del 1986; 20. Il becco dell’aquila; 21. È infinitamente piccolo; 23. Un ripiano delle tribune allo stadio; 25. Fa parte della famiglia.

VERTICALI 1. A volte lo subisce la vista; 2. La sede delle corde vocali; 3. C’è la Land e la Range; 4. Il periodo dopo cena; 5. Le valutazioni dei periti; 9. Sospetto legittimo che il giudizio della Corte possa essere turbato da situazioni locali; 10. Una raccolta di scritti di Moravia; 12. Organi dell’olfatto; 13. Fu inventato nel 1895; 14. Una vecchia parente; 16. Lo combina il maldestro;

17. Il celebre poeta premio Nobel 22. Lui la fa a lei!; 1959; 24. Tutt’altro che bianco. 1

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TEST 1

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Osservate la sequenza di semiarchi colorati e le lettere colorate della parola sotto riportata e dite qual è il colore dei due semiarchi mancanti, utilizzando un criterio logico da determinare.

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ORIZZONTALI 1. La sigla dei voli Alitalia; 4. Udine; 6. Toto famoso cantante; 9. Cooper senza cor!; 10. Celebre navigatore olandese; 13. Combaciare strettamente; 14. Un prezzo senza sorprese; 15. La pasta della crostata; 16. Istituto Nautico; 17. Unione Europea delle Radiotelevisioni; 18. Il nome del comico Frassica; 19. 4 romani. VERTICALI 1. Poco... accorto; 2. Un... po’ di zucchero; 3. Se ne può fare a meno; 4. Uno meno zero!; 5. La Contea detta Il giardino d’Inghilterrra; 7. Può morire per le corna!; 8. Più che intelligente; 10. Cercò il mitico passaggio a Nord-Ovest; 11. Abbelliti con fronzoli; 12. Legionari di Cesare.

7, 3, 7 Lionello

Osservate le seguenti sette parole e dite quali altre parole si possono ottenere togliendo da ognuna di quelle date una vocale e aggiungendo una identico gruppo di lettere, formato da una vocale e due consonanti uguali, collegato da un criterio logico alla sequenza di numeri 10, 10, 13.

Esempio: AVA seguita da una sequenza di tre numeri 5,16, 5; si toglie la vocale A, si aggiunge il gruppo di lettere ERE legato logicamente alla sequenza di numeri - e si ottiene la parola AVERE, oppure VOLO seguita dalla stessa sequenza di tre numeri; si toglie la vocale O, si aggiunge il gruppo di lettere ERE legato logicamente alla stessa sequenza di numeri - e si ottiene la parola VOLERE.

CAVA AMIDO CORO BOA

10,10,13

PIO ASTA

TEST 3

ANAGRAMMA (Nome: 4, 7) Lionello

Osservate attentamente sotto le cinque sequenze di numeri e lettere e andate a pag. 96.

» MORO GENIALE Anagrammando questa frase si otterranno nome e cognome di un noto attore italiano.

a)

A5 B6 C7 D8E7F6G5

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A4 B5 C6 D7E6F5G4

INDOVINELLO Favolino

c)

A3 B4 C5 D6E5F4G3

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A2 B3 C4 D5E4F3G2

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A1 B2 C3 D4E3F2G1

»

DRAMMA GIALLO Non appena la recita s’avvia già comincia il mistero, in fede mia; ma è fatto a posta e - sia quel che si dica c’è più di un grano di sapienza antica.

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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 68139323 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

LONGEVITÀ: UN DELICATO EQUILIBRIO FRA STILE DI VITA E DNA Paese che vai, centenari che trovi. Pare non esserci una ricetta universale che spieghi la longevità. Gli stili di vita spesso sono contraddittori. E se la chiave del mistero fosse nel Dna… GENTILE DIRETTORE, ho letto con grande interesse la notizia che il primato per la persona più anziana del mondo è “nostro”, ovvero, di un’italiana che ha raggiunto la meravigliosa età di 116 anni. Quello che mi ha colpito è il fatto che la signora ha dichiarato di mangiare due uova al giorno e la carne, cioè il contrario di quello che raccomandano gli esperti. Anche la signora che deteneva il primato di longevità, e che è deceduta a New York, non aveva proprio un’alimentazione corretta: pancetta, uova e semola di mais! Allora mi chiedo: ma per arrivare a cent’anni (e magari pure superarli), bisogna essere morigerati a tavola e avere uno stile di vita sano o, invece, è una questione genetica e non ci possiamo fare nulla? Sandro Giulietti

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In una recente ricerca pubblicata dallo statunitense Pew Research Center, viene evidenziato che nel 2050 ci sarà il boom dei centenari nel mondo, i quali aumenteranno di ben 8 volte nei prossimi 35 anni, passando dagli attuali 451mila fino ad arrivare a circa 3,7 milioni. Il primato se lo divideranno ancora una volta l’Italia ed il Giappone, seguiti da Stati Uniti, Cina ed India. Se si presta attenzione alle proporzioni dei Paesi con il più alto indice di longevità, non si può non essere più che orgogliosi del nostro Paese. A guardare la lista dei super centenari italiani (www.supercentenariditalia.it), le donne battono di gran lunga gli uomini: su 20 persone - comprese tra i 110 e i 116 anni - 18 appartengono al gentil sesso. Tra i luoghi di residenza, il primato in Italia spetta alla Sardegna, che vanta anche il numero di famiglie più longeve, mentre nel mondo lo detiene l’isola di Okinawa, in Giappone. Quale sia l’elisir di lunga vita, non sembra sia stato individuato, almeno per il momento. Tante le ipotesi degli scienziati che stanno monitorando e studiando stili di vita ed abitudini alimentari di migliaia di ultracentenari. Qualcuno afferma che il segreto sia nella dieta: ad Okinawa mangiano principalmente pesce, tanta verdura, e bevono tè


giorno di allenamento. Ma non tutti i super anziani vantano doti atletiche, quindi gli studiosi stanno scandagliando il loro patrimonio genetico, per vedere se esiste una familiarità nell’essere longevi. Gli studi continuano, ma dal momento che l’elisir di lunga vita ancora non è stato trovato, signor Sandro, io consiglio di seguire le indicazioni dei medici, che raccomandano uno stile di vita sano, attività fisica, buona alimentazione e poco stress. Non sappiamo se seguendo questi consigli arriveremo a superare il secolo di vita, sappiamo, però, che non seguirli difficilmente ci porterà ad avere una vita in buona salute.

FOTO NORTH CANADIAN/FACEBOOK

al gelsomino; a tavola anche pochi carboidrati e grassi. Però i longevi sardi “rispondono” che la loro “ricetta” è un bel pezzo di pane e formaggio, accompagnato da un bel bicchiere di vino. A Helen Reichert, deceduta a 109 anni, piaceva molto ostentare il suo “stile”: sigaretta in una mano e un bicchiere di vino nell’altra. Il segreto è forse nell’attività fisica? Probabile, se prendiamo come paragone Ida Keeling, che lo scorso mese di maggio è entrata nel Guinness dei Primati: a 100 anni compiuti, in una gara di atletica ha percorso 100 metri in 1 minuto e 17 secondi. La signora Ida ha dichiarato di non saltare un

UN GESTO PICCOLISSIMO Egregio Direttore, in tanto cinismo che c’è nel mondo intero, mi piace segnalare il gesto di una compagnia aerea canadese nei confronti di un gattino di uno dei suoi passeggeri. È accaduto che durante un incendio scoppiato a Fort McMurray, oltre centomila persone abbiano dovuto lasciare le proprie abitazioni per scampare alle fiamme. Una compagnia aerea si è offerta

ODONTOIATRIA ODONTOIA DONTOIA ATRIA TR T

di trasportare gratuitamente in altre città gli scampati alle fiamme e i loro animali; durante uno di questi trasferimenti, la proprietaria di Meow Meow ha avuto le doglie e, appena atterrata, è stata ricoverata in ospedale. L’equipaggio si è preso cura del gattino finché la signora è uscita dall’ospedale; anzi, Meow Meow è diventato la mascotte della compagnia aerea. So che è stato un piccolo gesto, ma le hostess potevano semplicemente lavarsene le mani e lasciare che del gatto se ne occupasse la protezione animali. Giulietta Mari Sì, un plauso alla Canadian North, che ha anche fatto viaggiare gli animali in cabina con i proprietari. E un saluto a Meow Meow, ora tornato a casa.

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ULL L’’IMPIANTO PROTESI FISSA SULL IMPIANTO BLOCCA CCA AT TO SULL L’OSSO ’ LA GENGIV VA RICOPRE L’IMPIANTO ’

L’équipe del San Babila Day Hospital di Milano, che fa ricerca da oltre trent’anni, risolve anche i casi con osso deficitario con l’impianto in titanio applicato intorno all’osso. L’impianto viene programmato sul modello stereolitografico della cresta ossea, rilevato al computer da una tac multislice. E’ l’impianto che può essere collaudato prima dell’applicazione in boc-

ca, una prova importante poiché viene testata la tenuta dell’impianto dal suo ancoraggio sugli avvallamenti e asperità tipici della cresta ossea. L’applicazione in bocca è semplice e veloce, pochi minuti per divaricare la fibromucosa gengivale e altrettanti per applicare l’impianto, essendo già stato testato sul modello. Il blocco immediato e definitivo dell’impianto permette, già alla sua

applicazione, di utilizzarlo subito. L’impianto in titanio esterno all’osso ha rivoluzionato la vecchia metodica. Abbiamo realizzato dagli anni 80 migliaia di casi che sono ancora validissimi, in quanto questo impianto viene applicato sull’osso esterno cor ticale più consistente dell’interno midollare. Eseguiamo la valutazione dello stato clinico generale con inquadramento

metabolico funzionale in preparazione all’impianto. Abbiamo all’attivo migliaia di casi con dichiarazioni gratificanti di numerosi pazienti. E’ stato possibile realizzare questo impianto di nuova generazione grazie all’attuale metodica di fusione del titanio, metallo che ha grande affinità con l’osso umano, come è dimostrato dagli ottimi risultati ottenuti in implantologia.

perativo del Repar to di Implantologia m Dott. Giancarlo Di Giulio Direttore Scientifico e Op VA 06477120155 - Direttore ore Sanitario Teodosio e Di Giulio San Babila Day Ho ospit srl - P. IV ospital MILLANO O – Viia Stoppani 36 tel. 02 2046941/339 204694 8402335 RO OM MA – Via i Oglio g 9 tel. 06 8546472/338 8546472/33 3080957

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21 MAG. I 21 GIU. Spostamenti, piccoli viaggi potranno portarvi nuovi beni ed incontri interessanti, ma c’è il pericolo di ritardi e contrattempi. Riceverete un bellissimo regalo da chi vi ama.

23 SET. I 22 OTT. Avvertirete il desiderio di viaggiare e conoscere gente diversa. Non sarà facile esaudire questo desiderio, ma con tenacia e pazienza le cose andranno come desiderate.

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21 MAR. I 20 APR. Sarete sempre in movimento. Vi piace partecipare a riunioni mondane, confidarvi con gli altri, ma non perdete tempo in futili discussioni. Importantissimi sono i viaggi e i libri.

23 OTT. I 22 NOV. Con Marte nel segno sarete energici e intraprendenti. Conviene frenare un po’ l’avidità di fare, di agire e di muoversi. Meglio essere un po’ più ponderanti e pensare prima di fare.

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21 APR. I 20 MAG. Sarà un mese di tutto relax da dedicare alla vita di coppia. Preferirete i soggiorni al mare a quelli in tranquilli luoghi di montagna. Ottima la salute fisica e psichica.

23 NOV. I 21 DIC. Anche se siete già nel periodo delle vacanze, molti di voi continueranno a seguire la carriera o a migliorare la situazione economico-sociale. Vi sentirete stimati e desiderati.

PRO va; R epe; R CR edere = Provare per credere REBUS (7, 3, 2, 7)

P arti; R E perle; M AL dive= Partire per le Maldive ANAGRAMMA Moro geniale = Elio Germano INDOVINELLO Dramma Giallo = Il rosario

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CERVELLO

TEST 1 - I due semiarchi che vanno sostituiti ai due punti interrogativi

cancro

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22 GIU. I 22 LUG. Venere, nel segno per gran parte del mese, vi renderà predisposti all’affetto e all’amore. Cercate di lavorare con tranquillità e di non agitarvi per nessuna ragione. Mese ottimo per cure e diete.

22 DIC. I 20 GEN. La vostra creatività artistica arriverà a un punto alto. Sarete gentili verso la famiglia, ma a casa le cose non andranno sempre come volete. Cercate di organizzare tutto in modo diverso.

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23 LUG. I 23 AGO. Sarà un mese positivo e fortunato. Ricordandovi il proverbio Astra inclinant, non necessitant, cioè “Le stelle influiscono, ma non obbligano”, datevi da fare il più possibile.

21 GEN. I 19 FEB. Per voi l’amore e lo stare insieme alla persona amata sono le cose più importanti. Questa volta, però, tutto dipenderà da voi. Vi gioverà una bella cura a base di fanghi alle terme.

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24 AGO. I 22 SET. Giove nel segno vi farà stringere amicizia con persone in gamba. Il lavoro vi darà soddisfazione anche se a volte richiederà energia. Curate bene la salute e mangiate i cibi giusti.

20 FEB. I 20 MAR. Scrollatevi di dosso la pigrizia, muovetevi e accettate la proposta di persone a voi vicine. Valutate brevi viaggi romantici, ma anche itinerari più impegnativi e lunghi.

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sono di colore verde e marrone. Essi, infatti, permettono di rispettare il criterio logico utilizzato: i semiarchi colorati sono in numero uguale ai tratti rettilinei che compongono le lettere dello stesso colore che formano la parola MENTA. In questo caso, i semiarchi verdi sono quattro perché la lettera verde è la M, composta da quattro tratti rettilinei; i semiarchi di colore marrone sono tre, come i tratti rettilinei della lettera marrone N; inoltre i semiarchi rossi sono tre, come i tratti che compongono la lettera rossa A, mentre i semiarchi azzurri sono solo due, come i due tratti che formano la lettera T, anch’essa azzurra; infine i semiarchi viola sono quattro, ugualmente ai tratti rettilinei che compongono la lettera viola E. 1

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A

TEST 2 - Le tre lettere collegate ai tre numeri 10, 10, 13 sono L, L, O; esse, infatti rispondono al criterio adoperato: le posizioni nell’alfabeto di tali lettere corrispondono ai numeri dati. In tal modo, le sei parole che si possono ottenere togliendo una vocale (riportata qui sotto in rosso) da quelle date e aggiungendo le tre lettere sopra scritte (riportate qui sotto in azzurro) sono: AVALLO, C

TEST 3

MIDOLLO, A

CROLLO, O

BOLLO, A

POLLO, I

STALLO A

A3 B4 C5 D6E5F4G3 Questa sequenza è una delle cinque viste prima. Da quale lettera era contrassegnata? a) b) c) d) e)


Può offrirti tutte le informazioni sul mondo dei senior con un semplice click www.centrostudi.50epiu.it Un patrimonio informativo al servizio degli anziani e delle loro famiglie, ma anche di tutti coloro che si interessano all’invecchiamento della popolazione. » Banca dati contenente notizie, eventi, libri, articoli, film, canzoni e siti Internet » Newsletter » Dossier su temi specifici » Consulenze per la stesura e l’avvio di progetti » Convegni, eventi culturali, spettacoli e recital

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bazar a cura del Centro Studi 50&Più

CURIOSITÀ ANZIANITÀ ATTIVA SALUTE

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

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oppure al 0424708910.

CURIOSITÀ TROPPE PASSWORD DA RICORDARE La diagnosi di demenza si effettua valutando la performance cognitiva rispetto a una popolazione di riferimento. In passato si poteva essere “performanti” anche con qualche deficit, perché le richieste erano inferiori. Oggi un anziano deve ricordare la combinazione per aprire la porta, il codice del bancomat, il telecomando del garage e ha mille altre informazioni da conoscere, bastano perciò piccole difficoltà cognitive per diventare subito meno abili a districarsi nella propria vita. È come se l’evoluzione della società stesse creando una quota crescente di persone incapaci di far fronte alla complessità del mondo che le circonda. UNA TUTA BIONICA PER TRASFORMARSI IN UN 85ENNE È stato progettato un esoscheletro che può trasformare chiunque in una persona di 85 anni, con tutti i problemi di salute connessi, dalla difficoltà a muoversi a 98 I 50epiu.it I GIUGNO 2016

quella di sentire e parlare. La tuta è stata realizzata dalla compagnia di assicurazioni americana Greenworth, che ha messo a disposizione del pubblico un prototipo presso il Liberty Science Center in New Jersey. L’esoscheletro, che pesa 18 chili, ha giunture che possono simulare le difficoltà di movimento principali della terza età, un casco virtuale in grado di far provare a chi lo indossa le principali malattie dell’occhio, cuffie che permettono di diminuire l’udito e persino di simulare una malattia che provoca un ronzio nelle orecchie.

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ANZIANITÀ ATTIVA

TRASMISSIONE DI COMPETENZE L’Associazione Italiana per lo Sviluppo e il Trasferimento delle Professionalità offre un supporto personalizzato per chi intende realizzare progetti di attività imprenditoriale. Attraverso incontri individuali, i soci di Aistp propongono un percorso di accompagnamento professionale al fine

di verificare la fattibilità dei progetti in esame. Giovani e meno giovani in procinto di iniziare un’attività lavorativa, che hanno problemi di gestione d’impresa, che stanno per cambiare attività lavorativa, che stanno per lasciare il mondo del lavoro possono trovare nell’Associazione un valido supporto. Aistp Milano Via F. Daverio, 7 Tel. 0257968324 associazione.aistp@virgilio.it www.aistpmilano.it VOLONTARIATO DOPO LA PENSIONE A Borgomanero, in provincia di Novara, alcuni medici in pensione - ex primari o responsabili di strutture effettuano visite specialistiche gratuite ad anziani, persone in difficoltà economiche, rifugiati e richiedenti asilo. Il poliambulatorio Auser (dal nome dell’associazione di volontariato che ha messo a disposizione i locali) conta su oltre 20 specialisti affiancati da psicologi, infermieri, tecnici di anatomia patologica e di cardiologia, avvocati ed esperti di amministrazione sanitaria. Nel 2015 le prestazioni sono state 1.300. Poliambulatorio Auser Tel: 0322841903 800995988

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oppure al 0424708910.

SALUTE BENEFICI DELLA CAROTA VIOLA Il colore più classico della

carota è l’arancione, ma in antichità esisteva un’ampia gamma di colori: dal bianco al giallo, al rosso fino al viola intenso. Le carote viola combattono l’invecchiamento cellulare, favoriscono la circolazione sanguigna, promuovono il regolare funzionamento dell’intestino, prevengono alcune forme di patologie degenerative (tumori al colon). Da poco scoperte anche come ottimo antinfiammatorio, agiscono come “correttore” su una dieta sbagliata. Infatti, ricercatori olandesi hanno dimostrato che mangiare carote viola per due mesi, quotidianamente, riduce il colesterolo cattivo, abbassa la pressione e aiuta chi ha problemi al cuore e al fegato facendo tornare tutti i valori nella norma. IL SEGRETO DELLA LONGEVITÀ Dal proprietario dell’Ikea Ingvar Kamprad, alla regina Elisabetta, sono tanti i novantenni che continuano ad essere pienamente attivi. Secondo Harry Mouratidis e George Price, studiosi esperti di longevità, hanno in comune lo stile di vita (non mangiano in modo esagerato, amano passeggiare e svolgere sempre delle attività), hanno superato momenti di grande stress (la guerra), amano stare in compagnia e, soprattutto, hanno la sensazione di essere i padroni del loro destino e di avere il controllo sulla loro vita. Per le statistiche, gli ultranovantenni, che nel 2013 erano 4 milioni, saranno 13 milioni nel 2050, di cui 4 milioni in Italia.




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