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IN CASO DI ESTINZIONE ANTICIPATA SARANNO ELIMINATI GLI INTERESSI NON ANCORA MATURATI messaggio pubblicitario con finalità promozionale commissionato da Finanza Italia S.p.A. con sede in Via G. Vasari 22 - 20135 Milano - Tel. 02.55.11.565 - Fax 02.54.10.76.89 èAgente inAttività Finanziaria plurimandataria iscritta al n°A64048 presso l’Albo tenuto da Banca d’Italia. Fogli informativi affissi nonchè asportabili messi a disposizione del pubblico in sede. Gli esempi suindicati sonocomprensivi dei seguenti costi e sono inclusi nei T.A.E.G. esposti: 1) coperture assicurative obbligatorie rischio vita e perdita impiego o pecuniaria; 2) commissioni bancarie o finanziarie e di agenzia. Periodo di validità dei T.A.E.G.: dal 1 gennaio 2012 al 30 giugno 2012.
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[anteprime] FONDAZIONE FALCONE
Vent’anni dopo la strage di Capaci, cosa resta dell’eredità di Falcone? Una Fondazione porta avanti i suoi ideali attraverso attività rivolte ai giovani. A pagina 18
TIZIANO E TINTORETTO
Due artisti, diversi per ceto e modo di intendere l’arte, diametralmente opposti nella pittura, ma accomunati dallo stesso periodo in cui vissero. A pagina 24
MODA UOMO
Sulle passerelle della moda “Primavera-Estate 2012” sfila l’uomo vestito dallo stilista Ermanno Scervino, tra fantasie pastello e fusione di stilemi classici e innovativi. A pagina 37
CONCORSO 50&PIÙ
Torna dal Primo all’8 luglio, ad Assisi, il Concorso di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia di 50&Più, che giunge quest’anno alla sua XXX edizione. La classifica dei Supervincitori e il programma della manifestazione. A pagina 28
QUALE SPORT?
Che venga svolta a livello dilettantistico o agonistico, una disciplina sportiva deve essere sempre scelta in base alle proprie caratteristiche fisiche e alle proprie passioni. A pagina 40
ditoriale
[ DI MARIA LAURA RONDINI - DIRETTORE EDITORIALE 50&PIÙ ]
No, no, cari lettori di 50&Più, non dobbiamo pensare
che abbia qualcosa a che fare con la democrazia lo spettacolo indegno che, ancora una volta, politici noti e meno noti ci stanno offrendo. Se, per citare Socrate, ognuno nella vita diventa quel che è, in qualsiasi professione certi signori si fossero impegnati, avrebbero dato prove altrettanto tristi e squallide. MA PER FAVORE, IMPEDIAMOCI DI PENSARE CHE QUESTI PERSONAGGI SIANO LA CONSEGUENZA INELUDIBILE DEL “FARE POLITICA”,
che invece è l’impegno più nobile e importante cui si possono dedicare tutti coloro che fanno parte di una comunità, sia essa locale o nazionale. Lo sdegno e la delusione devono piuttosto convincerci che
è venuto il tempo di diventare adulti nelle nostre responsabilità; che essere adulti significa saper giudicare i fatti e non le parole; che è da adulti INFORMARSI, DECIDERE, SCEGLIERE; che si è responsabili
non solo delle proprie azioni, ma anche delle non azioni, delle non scelte, delle assenze. Giuseppe De Rita, nel suo intervento alla presentazione della ricerca “La ricomposizione del noi” che abbiamo ampiamente illustrato nello scorso numero della rivista, a proposito del momento storico - per alcuni versi drammatico - che il Paese sta attraversando, dice: «È un momento che ha bisogno della
responsabilità dei vecchi, della gente che avverte che i processi sono processi storici profondi e vanno in qualche modo indicati, guardati e governati...».
Certo è grande la responsabilità che anche noi abbiamo, come associazione di persone ultracinquantenni, di essere capaci di rappresentare le istanze non solo degli associati ma degli over 50 in generale, i loro timori, le loro difficoltà, la necessità che siano rispettati quei diritti di cittadinanza che, spesso, sembrano essere diventati benevole concessioni. Ma questo impegno potremo realizzarlo solo se TRA VOI LETTORI E NOI, che ci impegnamo ogni mese a darvi un mensile all’altezza delle vostre aspettative, sapremo aprire un dialogo costruttivo
e basato sulla reciproca fiducia.
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IN QUESTO
numero
14 La scelta di Capitano Ultimo
8
Una casa-famiglia per chi ha bisogno, perché gli “altri” siamo noi DI GIOVANNA VECCHIOT TI
Lavoro e over 50 in Italia Aumentano in Italia quelli in attività, ma non secondo la media europea
14
DI DANIEL A FLORIDIA
18
Il ricordo attraverso le parole di Maria Falcone, sorella del giudice DI IL ARIA R OM ANO
Anno Europeo dell’Acqua L’Unione europea dedica il 2012 all’oro “blu” e alle politiche di tutela
20
DI GIADA VALDANNINI
Tiziano contro Tintoretto Due artisti, due mostre, due modi diversi di intendere l’arte DI RAFFAELLO CARABINI
24
20 Concorso Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia DI LUISELL A BERTI
DI PAOLO NEGRINI
Letteralmente >> pag. 6
di Giovanna Vecchiotti
A CURA DI LUISELL A BERTI
di Barbara Di Sarno
Previdenza
di Alessandro Mascia
DI GIANNI TEL
di Loris Porcheri In Messico tra Aztechi e Maya >> pag. 44
di Giovanni Orso Il santo che salvò Potenza >> pag. 46
Musica & Teatro >> pag. 59
di D. De Felicis e M. Sarti Cinema e DVD >> pag. 60
di A. Miccinesi e P. Armocida Oroscopo >> pag. 61 di Aldebaran Giochi >> pag. 62
Sapori & Colori >> pag. 52
di N. Tucciarelli e R. Cento Stuzzica cervello >> pag. 63 di E. Diglio
di Marina Cepeda Fuentes
Bacheca >> pag. 64
Libri >> pag. 58 di R. Minore
Soluzioni >> pag. 66
di Mariateresa Labanca
4I
Fisco DI ALESSANDRA DE FEO
Uno sport per tutti >> pag. 40 Federico il Grande >> pag. 42
50epiu.it
I
MAGGIO 2012
Youtube
Ad Assisi, la creatività degli over 50, in una manifestazione che compie 30 anni
Spazio 50
Collezioni moda uomo >> pag. 37
28
INSERTO
Settima puntata: inserire, vedere e scambiare video con Youtube
Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più
IN EVIDENZA
33
PARLIAMO DI...
47
LA VOCE DI 50&PIÙ
Anno XXXIV n. 5 Maggio 2012 Euro 2.50
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Anno XXXIV n. 5 Maggio 2012
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Giovanni Falcone 20 anni dopo
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Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it Editoriale 50&Più Srl - Amministratori Dante Di Mattia (Presidente) Tommaso Anania Brigida Gallinaro Ines Marangon Giuseppe Martino Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.6872515 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Punto Web Srl - 00040 Ariccia (Roma) Via Variante di Cancelliera snc Distribuzione in Italia m-dis Distribuzione Media SpA 20126 Milano - Viale Sarca, 235 Telefono 02.64110911 Concessionaria di Pubblicità Promedia 2000 Srl 20142 Milano - Via Ettore Bugatti, 15 Telefono 02.89079601 - Fax 02.89079619 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Spedizione Poste Italiane SpA Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma
ZOOM DI GABRIELE SAMPAOLO
LONGEVITY
RISK L‘
ultimo allarme del FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha un nome che suona in modo provocatorio per chi, come questa Rivista, dedica da tanti anni il proprio impegno editoriale al tema della maturità attiva. L’allarme in lingua inglese suona così: “Longevity risk”, cioè il rischio della longevità. Certo, il problema oggi esiste ma poteva e doveva essere affrontato molti anni fa, a partire dal babyboom. Non l’abbiamo fatto per una mentalità sbagliata, per non volere guardare e progettare al futuro. Ma se non vogliamo che una mentalità sbagliata produca ancora “effetti indesiderati” dobbiamo sforzarci di più nel considerare la longevità non come rischio ma come risorsa. Oggi possiamo far fronte all’impatto del boom demografico solo in tre modi: aumentando l’età pensionabile, aumentando la retribuzione, diminuendo le prestazioni. Essendo le ultime due piuttosto impraticabili resta, diciamolo chiaramente, solo la prima. È dunque qui la necessità di una grande lungimiranza: vanno definite nuove forme, nuovi modi, nuovi spazi per valorizzare la forza lavoro più anziana, nella considerazione che il primo vero capitale da mettere a reddito è proprio quello umano e, diremmo noi, è il valore dell’esperienza.
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Il senso di civiltà, un diritto e un dovere I nonni, menomale, hanno anche 80 anni! Che cosa ha pensato il nostro governo? Gli ha tolto la patente. Per riaverla devono prima fare delle visite mediche (geriatra, oculista, cardiologo). Nella richiesta del medico curante bisogna specificare che tali visite servono per “rinnovo patente”. I tempi si allungano e allora ci si rivolge a visite private. Fatto tutto questo, bisogna prendere appuntamento con la “commissione medica”, a Roma non vi sono molte strutture. Arriva finalmente il giorno della famosa visita a Lungotevere della Vittoria. C’erano circa 80 ottantenni - senza 80 sedie - ad aspettare! Sono la moglie di un ottantenne che ha fatto questa trafila, è risultato non idoneo perché il cardiologo ha dichiarato “F.E. 37%”: ma quanto dovrebbe essere questa percentuale? Comunque, mio marito è in uno stato di depressione spaventosa. Lo hanno proprio messo a
Per fortuna ci sono sempre più ottantenni e addirittura novantenni, per giunta sempre più in buone condizioni di salute e, in un numero crescente di casi, in grado di usare la patente con uguale perizia e maggiore prudenza di molti giovani. Il caso che Lei ci segnala, signora Lina, non ci sembra tanto un caso di patente negata quanto piuttosto uno dei tantissimi casi di brutta inefficienza amministrativa, di scortesia e lungaggine burocratica disattenta ai valori umani, che non affligge gli ottantenni in modo specifico ma tutta la popolazione italiana: aiuti Suo marito a constatare che in sostanza non è una inefficienza diversa da quella che colpisce chi si reca, ad esempio, all’Agenzia delle Entrate per un problema di tasse, dove bisogna fare la fila dalle sei del mattino per attendere l’apertura delle ore 11, al freddo se è inverno, e senza panchine su cui sedersi, per avere poi il diritto non a essere serviti ma… a sperare di ottenere un
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biglietto che ci ammetta alla bolgia degli uffici. Così spessissimo è negli uffici comunali, nelle questure, nei ministeri e negli uffici di collocamento, tendenzialmente nei confronti di tutti e non dei soli ottantenni. Evidenzi a Suo marito che non è affatto il caso di entrare in depressione, ma piuttosto di
terra! La notte si sveglia pensando a quel “tizio” della commissione che quando lui voleva contestare la sua non idoneità con una mano a mo’ di scacciare una mosca l’apostrofava con la parola: «Fuori... fuori...». Che umiliazione! Aveva 18 anni quando ha iniziato a fare il fotoreporter a Paese Sera; il giornale ha chiuso, ha messo su un’agenzia fotografica e lavorava per la Repubblica. Questo per dire che questa situazione del cuore l’ha sempre avuta e il suo lavoro non è stato certamente da impiegato! Perché questa legge si è accanita contro le persone anziane? Poi ridanno la patente a persone che hanno ucciso perché erano alla guida drogate o piene di alcool? Basta, tanto tutto questo a cosa serve? Riproverà tra sei mesi, spero che questa volta sia più fortunato! Grazie per avermi letto. MOSCA LINA BOZZARDI
aver la pazienza e la costanza di tornarci, a questa benedetta visita per la patente. Come è per i fotoreporter in genere, Suo marito ha certamente sensibilità culturale quanto basta per vivere orizzonti superiori a quelli della burocrazia della motorizzazione civile! E magari aspettiamo di vederlo, Suo ma-
«Viaggiare, per i giovani, è una parte dell’educazione, per i vecchi una parte dell’esperienza» Francis Bacon, Saggi, 1597/1625
rito, anche al nostro fianco nelle nostre battaglie affinché questi uffici pagati con le nostre tasse e con il nostro lavoro vengano costretti, con le buone o con le cattive, a ricordarsi del dovere di essere civili. Venga a trovarci.
La vedovanza Spettabile redazione, ogni mese leggo il vostro giornale e lo trovo molto interessante. Ho da poco imparato questa tecnologia, in passato preferivo leggere e ascoltare. Ora, dopo essere diventata da due anni vedova di un marito morto di tumore - il male del secolo scorso e purtroppo anche di questo - nonostante i passi avanti che ha fatto la ricerca, ho pensato di mettere i miei pensieri in rete, su quello che mi riguarda: la vedovanza, problema non solo mio, ma purtroppo di tante persone, ma che non viene quasi mai preso in considerazione. Perché se ne parla poco in tutti i sensi, invece è un problema enor-
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{ Poste Italiane S.p.A.
Sped. in Abb. Post.
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SCRIVETECI A: Per posta: Largo Arenula, 34 00186 Roma Per fax: 06 68139323 Per m@il: g.vecchiotti@50epiu.it
ANCHE L’AUTUNNO DELLA VITA HA LE SUE LUCI, QUELLE LUCI CHE NON HANNO LE ALTRE STAGIONI. Joseph Joubert, Pensieri, 1838 (postumo)
me, perché siamo in tanti. Io, personalmente, ho 65 anni, sono in pensione, ho una casetta di proprietà in un piccolo paese di montagna, mi ritengo fortunata perché guido la macchina, non ho figli, ma sarei contenta se qualcuno parlasse proprio delle vedove rimaste sole dopo una vita di sacrifici, con mariti che hanno pagato duramente la loro pensione, artigiani. Parlo degli onesti, e ce ne sono ancora tanti. Ci hanno lasciato un 60% della loro pensione, si sono pure ammalati, curati a casa con amore e affetto. Se fossero vissuti avrebbero usufruito della loro pensione. Invece, anche se maturata pagando i loro contributi, lasciano poca cosa. Parliamo di 260 euro al mese con trattenute Irpef, anche
}
se non ci sono più. Certo ci sono problemi più importanti, il lavoro per i giovani che non c’è, gli anziani, che dicono sono una risorsa, ma diventano troppo vecchi. I sacrifici, quanti ne facciamo noi che abbiamo iniziato a lavorare a 16 anni, perché per studiare, anche se bravi, le scuole erano troppo lontane. Mi piacerebbe pubblicaste questa e-mail, forse un po’ lunga, ma che racchiude un’amarezza per la perdita e per la poca considerazione al problema che vi pongo. Grazie. Con simpatia. ERINA CHIERICO
Non è peraltro facile come può sembrare di primo acchito, il definire i problemi di questa categoria di persone, soprattutto donne (le quali, come è
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noto, sopravvivono ai coniugi in un numero di casi nettamente prevalente), in quanto le condizioni delle vedove sono in realtà grandemente diversificate fra loro: intanto per condizioni di reddito, poi per condizioni di relazioni familiari, e in terzo luogo per condizioni di relazionalità sociale. Comunque, signora Erina, cerchi di aprirsi il più possibile a una partecipazione anche extrafamiliare attraverso qualcuna delle associazioni variamente presenti in quasi tutti i comuni e nei più diversi settori di interesse. La stessa Rete, con cui Lei ha già maturato confidenza, aiuta oggi le persone ad accrescere le buone opportunità.
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DOBBIAMO RIPRENDERCI LA STRADA, QUELLA DOVE SIAMO CRESCIUTI, DOVE ABBIAMO GIOCATO A PALLONE... LA STRADA SIAMO NOI, DOBBIAMO SENTIRLA NOSTRA E DIFENDERLA DALLA VIOLENZA. QUESTO VUOL DIRE ESSERE CITTADINI, NON SUDDITI
CAPITANO I SUOI RIFERIMENTI, DA SAN FRANCESCO A GESÙ FINO AL GENERALE DALLA CHIESA IL DENOMINATORE COMUNE: LA PASSIONE, IL CORAGGIO... L’ESEMPIO
ULTIMO
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DI GIOVANNA VECCHIOT TI
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(SERVIZIO
FOTOGRAFICO DI
STEPHANIE GENGOTTI)
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C A P I TA N O U LT I M O maggio 1992. Un ordigno posto lungo l’autostrada che unisce l’aeroporto di Palermo alla città, pone fine alla vita del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e di tre agenti della loro scorta. 23 maggio 2009. Diciassette anni dopo la strage di Capaci, il Capitano Ultimo e i suoi volontari costituiscono un’associazione, “I Volontari di Capitano Ultimo”, il cui scopo è quello di difendere i deboli e camminare a fianco dei giovani a cui trasmettere gli ideali di solidarietà e di legalità, la protezione e la valorizzazione dell’ambiente, la promozione della cultura e dell’arte, la tutela dei diritti civili. «E lo facciamo basandoci su quei “piccoli” concetti che sono la legge e il rispetto delle regole, che devono essere sempre presenti contemporaneamente. Ma, soprattutto, lo facciamo attraverso l’esempio. I valori vanno trasmessi con l’esempio e chi lo fa, anche se è un mendicante, anche se ha 15 anni e i capelli verdi, va seguito. Noi non vogliamo esibire, non vogliamo trincerarci dietro parole. Noi vogliamo fare, creare, costruire». Chi parla è Sergio De Caprio, meglio conosciuto come “Capitano Ultimo”, colui che ha materialmente catturato Salvatore Riina e combattuto in prima linea Cosa Nostra. E la “voglia di fare” di cui parla si è concretizzata a Roma, dove all’interno della tenuta della Mistica, vicino alla Via Prenestina, c’è un’area nella quale sorge una struttura residenziale preposta ad accogliere minori, la cui permanenza nella famiglia d’origine è considerata pregiudizievole per il loro sereno sviluppo. Questa struttura, situata in un luogo particolarmente bello, cosa rappresenta e, soprattutto, qual è il suo scopo? È su di un terreno che ci ha assegnato il Comune di Roma. Prima era occupato da una discarica di rifiuti poi, grazie al lavoro di tutti - dalle persone comuni fino alla Nazionale Cantanti - abbiamo creato questo spazio nel quale “parlare e fare legalità” attraverso il rispetto delle regole e la solidarietà. Abbiamo raccol-
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[ PER I GIOVANI OSPITI LA PRESENZA DEI VOLONTARI È ESTREMAMENTE PREZIOSA. TRA QUESTI, UN ESPERTO DI PELLETTERIA CHE METTE IL SUO “SAPERE” A LORO DISPOSIZIONE. ]
Situata su un terreno alle porte di Roma, la Casa Famiglia Capitano Ultimo è stata realizzata grazie all’impegno di tanti. Uno spazio voluto per accogliere i “deboli” e affiancare i minori nel percorso di crescita, trasmettendogli ideali di solidarietà e legalità, educandoli alla protezione dell’ambiente, promuovendo la cultura, l’arte...
to fondi, soprattutto mendicando, abbiamo ristrutturato e siamo riusciti a realizzare una casa-famiglia, delle aree-laboratorio, un orto didattico, una cucina solidale, una chiesa e una falconeria che ha un duplice scopo: quello di far conoscere i falchi, creature bellissime, ed utilizzare questi rapaci nella pet therapy rivolta a soggetti difficili, iperattivi o affetti da depressione o autismo, siano essi adulti o minori. La pet therapy con i rapaci è diversa da quella praticata con gli altri animali: il falco si può addestrare solo attraverso il premio e non alternando questo alle punizioni, altrimenti «I ragazzi hanno o ti aggredisce o fugtanti sogni: chi ge; quindi, l’unica vorrebbe fare il strada da seguire è manager, chi il quella dell’amore e panettiere. della gentilezza. La Abbiamo il dovere tecnica della falcodi difendere la neria è, dunque, meloro voglia di cambiare, di tafora della vita, la essere liberi e di stessa che ci rappremigliorare...» senta, dove educatore ed educando percorrono insieme un’unica strada: quella della non violenza. Da quanto esiste questa struttura e come è nata l’idea della sua realizzazione? Da circa due anni: un anno di preparazione e uno di lavoro. Siamo ancora giovani. La sua realizzazione è scaturita dall’esigenza di dover fare qualcosa di concreto. Ci incontravamo spesso con Raoul Bova e con la Nazionale Cantanti e si parlava dell’impegno per la raccolta fondi, del commercio equo e solidale ma, alla fine, abbiamo deciso che di solidarietà non si doveva solo parlare, si doveva passare ai fatti. La ca- » MAGGIO 2012
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INTERVISTA CAPITANO ULTIMO [ PADRE ROVO, A SINISTRA NELLA FOTO, È UN GIOVANE SACERDOTE CHE SI DEDICA ALLA CASA-FAMIGLIA FACENDO ANCHE IL PANE, INCONTRANDO I RAGAZZI SULLA STRADA E ORGANIZZANDO MOMENTI DI PREGHIERA IN AMICIZIA NELLA
sa-famiglia era un’azione concreta attraverso cui confrontarsi con la realtà, senza nascondersi dietro una barriera di parole. Il momento della verifica: restare o scappare. Un atto pratico... Esatto. Un’azione, un’azione sociale. La legalità è un’azione sociale. Com’è la vita qui? Nella casa-famiglia sono attualmente ospitati otto minori; vivono stabilmente qui e vanno tutti a scuola. Alcuni stanno seguendo percorsi formativi, affinché possano essere avviati al lavoro una volta maggiorenni. Ci occupiamo anche dei loro genitori. Con gli assistenti sociali del VII e dell’VIII Municipio abbiamo fatto un bellissimo lavoro. È anche grazie a questi professionisti che riusciamo ad interagire con i genitori in modo da porre le condizioni per un rientro dei ragazzi in famiglia. Perché questo rimane sempre il nostro obiettivo primario. Quindi loro vivono qui... Sì, stabilmente. Li accompagniamo a scuola, ci occupiamo di loro completamente. Cerchiamo di intervenire sui loro punti deboli per trasformarli in punti di forza, miriamo a migliorare la loro autostima e li portiamo all’autosufficienza; e lo facciamo principalmente attraverso l’azione. Per questo percorso educativo utilizziamo anche le nostre strutture interne come il ristorante, il forno, il pub. Perché cucinare, fare il pane o la pizza significa utilizzare una quan-
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Abbiamo raccolto fondi, abbiamo ristrutturato, abbiamo creato questo spazio nel quale “parlare e fare legalità” attraverso il rispetto delle regole e la solidarietà...
“CHIESA DEI POVERI”. ]
tità specifica di ingredienti e un tempo prestabilito, trasformando così ogni elemento utilizzato in un prodotto finito. Lo stesso discorso vale per le altre attività che si trovano all’interno della struttura: l’orto, la pelletteria, la falconeria. Ovviamente speriamo che da queste attività si possano trarre le risorse necessarie per trasformarle in “borse-lavoro” senza nessuna intermediazione di gestione. Questa consapevolezza ci rende orgogliosi di essere mendicanti e tali dobbiamo rimanere. Ci sono delle figure professionali che vi affiancano in questo percorso? Sì, certo. Abbiamo una équipè educativa che si occupa solo della casa-famiglia; come previsto dalla legge è stata assunta, ma condivide gli ideali di questo progetto. Ci sono poi altri educatori, tutti volontari, che si occupano del percorso formativo delle aree laboratorio: una psicologa, una specialista in Scienze Forestali che si occupa di ambiente, l’esperto di falconeria e quello di pelletteria. Realizziamo anche corsi formativi insieme alla Regione Lazio che hanno dato ottimi risultati. A tal proposito siamo in contatto con altre case-famiglia di Roma e almeno 50 ragazzi hanno partecipato a questi corsi di formazione. Siamo molto orgogliosi del risultato, perché ci sono persone molto in gamba che potranno lavorare bene e costruire un futuro migliore. I volontari che vi affiancano in questo percorso come sono entrati in contatto con voi? Si sono avvicinati casualmente, o per amicizia o attraverso chi già ci conosceva, o per sentito dire. Ci siamo ritrovati camminando per strada... Come si concilia l’iniziativa della casa-famiglia con la tua professione? È la naturale prosecuzione del mio impegno sociale come carabiniere che è poi quello di tutta l’Arma. Ogni persona esprime in modo diverso il proprio impegno, in base a ciò che sente e alle proprie possibilità. Noi abbiamo scelto di stare vicino ai poveri e ai deboli, facendoli diventare coloro che aiutano gli altri, mettendo a disposizione il proprio “saper fare”. E così lavorano. Non c’è nessuno che guadagni un centesimo, ma tutti contribuiscono a raccogliere fondi per aiutare le persone che stanno ancora peggio. Il dolore di chi sta male è anche il nostro dolore. Riusciamo a sentire quello che accade agli altri come se venisse fatto a noi. Muore Falcone muori tu, violentano una donna violentano te, rapinano una signora fanno del male a te. È un meccanismo che interiorizzi e senti vivo, ce l’hai nel cuore; riesci a stare con le persone anche se non le vedi, anche quando sei solo. Saremmo vigliacchi se non lo facessimo.
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C A P I TA N O U LT I M O Perché hai scelto di fare il carabiniere? Mi piaceva. Come a chi piace fare il pane e da piccolo dice «voglio fare il fornaio», io da piccolo vedevo il mio papà, carabiniere in un piccolo centro della Toscana, che parlava con la gente, dava consigli e mi dicevo: «Ma guarda che strano il lavoro del mio papà, fa le cose e non gli danno in cambio nulla, a parte lo stipendio»; poi vedevo mia mamma preparare il pranzo alle persone arrestate... Ecco, era questo che mi affascinava il vecchio modo di fare il “carabiniere”, di essere per la gente e con la gente. Quali sono i valori in cui credi? I miei valori fanno riferimento a San Francesco di Assisi, Gesù di Nazareth... poi le persone che hanno dato l’esempio, tutti quelli che hanno avuto passione nella vita, hanno pagato sulla propria pelle le loro idee senza farle pagare agli altri. Tuo padre è stata una figura di riferimento. Ci sono state altre persone che, durante il tuo percorso, hanno significato qualcosa di importante? Il generale Dalla Chiesa sicuramente. Mi ha spinto, mi ha dato la forza di fare, di combattere anche contro i mulini a vento. E di questo sono felice. Qui avete una grande risorsa, i giovani... Sì, e abbiamo intrapreso una bella battaglia, una sfida non da lasciare chiusa dietro un filo spinato, ma da portare al di fuori di questo centro, sulla strada. I giovani hanno tanti sogni e il dovere degli anziani è proteggere questi sogni, proteggerli nella purezza. Noi vogliamo che i ragazzi portino avanti i loro sogni, che possono coincidere con i nostri o essere migliori, e finché ne avremo la possibilità dobbiamo difendere la loro voglia di sognare, di cambiare, di essere liberi e di migliorare. Che sogni hanno i ragazzi con cui parli? Quali obiettivi coltivano... Ne hanno tanti. Molti sognano di diventare manager con la cravatta, altri sognano di fare il pane insieme a noi. Io ho incontrato tante belle persone, anche chi
«Da piccolo vedevo il mio papà, carabiniere in un piccolo centro toscano, parlare con le persone... Mi affascinava il vecchio modo di fare il “carabiniere”: essere per la gente, con la gente»
TRA I PROGETTI FUTURI, UN MANEGGIO PER L’IPPOTERAPIA, UNA SARTORIA, UN PICCOLO TEATRO GRECO...
non ti aspetti, che senza volere niente in cambio ci danno una mano ad aiutare questi giovani, a seguire questo progetto che non è solamente quello del commercio equo e solidale: qui si tratta di rimboccarsi le maniche e andare a zappare, di fare il pane e andarlo a vendere. Queste sono persone che meritano gratitudine e rispetto, ti danno la forza. Ci sono anche tanti altri carabinieri che, con i loro familiari, ci danno una mano; ma anche persone che con i carabinieri non hanno nulla a che vedere, però hanno deciso di portare avanti questa piccola cosa che abbiamo creato. E poi c’è tutto il mondo del volontariato, in cui noi siamo gli ultimi arrivati, a cui dobbiamo rispetto e, se possiamo, portare un aiuto a nostra volta. Dobbiamo essere grati di quello che hanno fatto prima di noi. E, in tutto questo, chi vuole dare una mano è il benvenuto. Se qualcuno dei nostri lettori vo«In programma, lesse aiutarvi... anche una struttura Sul sito www.voper ospitare lontaricapitanoule tutelare timo.it ci sono i le donne vittime riferimenti telefodi violenza e i nici e i contatti. loro bambini» È necessario inviare il curriculum specificando ciò che si è disposti a fare perché, ovviamente, dobbiamo cercare di razionalizzare. L’unica “condizione” è il non volere nulla in cambio, tranne l’amore per ciò che si fa. Progetti futuri? Stiamo preparando un maneggio che dedicheremo in modo permanente all’ippoterapia, e una struttura per ospitare donne vittime di violenza insieme ai loro bambini, un’altra fascia di soggetti deboli. Bisogna fare in modo che la violenza sulle donne finisca, e per far questo è necessario sensibilizzare le persone. E chi, nel frattempo, purtroppo è vittima, deve essere tutelata. Creeremo anche una sartoria e un piccolo teatro greco che potrà essere utilizzato di giorno dal- » MAGGIO 2012
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INTERVISTA CAPITANO ULTIMO le scuole e alla sera dai giovani che escono dall’Accademia d’Arte drammatica “Silvio D’Amico”. Dobbiamo realizzare un posto che non chiede al pubblico ma dà al pubblico. Stiamo organizzando anche una parete di roccia per arrampicata, sia per bambini sia agonistica. Collabora con noi il Corpo Forestale dello Stato e l’Arma dei Carabinieri. Insomma, le Istituzioni, ma anche le famiglie e la scuola. Dobbiamo tenere unite queste tre aree e fare in modo che interagiscano in maniera continua. Il ragazzo deve capire che può parlare con la mamma, col poliziotto, con l’insegnante, e che questo mondo sta intorno a lui per farlo crescere. Non è contro di lui ma insieme a lui. Ecco, questo meccanismo va aiutato. Dobbiamo aiutare l’insegnante della scuola, che da sola deve tenere a bada anche a molti ragazzi. I genitori, perché il loro ruolo non è semplice. Una mamma che ha quattro figli, il marito, fa tremila cose alla fine non ce la fa più... Il carabiniere non è solo il “Carabiniere”. È pure tuo papà... Ecco, questo meccanismo d’interazione va creato e lo spazio dell’Associazione viene messo a disposizione di chi lo vuole usare anche con questa motivazione. E se non ha i soldi, lo usa gratis. Avete tanto da fare... È il lavoro che deve essere fatto... DobbiaBIOGRAFIA
[ LA FALCONERIA PRESENTE NELLA STRUTTURA HA TRA GLI SCOPI L’UTILIZZO DEI RAPACI NELLA PET THERAPY. IL LORO ADDESTRAMENTO VIENE EFFETTUATO SOLO CON PREMI E SENZA PUNIZIONI: UNA METAFORA DI VITA, DUNQUE, QUELLA DELLA NON VIOLENZA. SOTTO UNO SCORCIO DELL’INTERNO DELLA CASA FAMIGLIA. ]
ISTITUZIONI, FAMIGLIA, SCUOLA. TRE REALTÀ CHE DEVONO INTERAGIRE COSTANTEMENTE PER IL BENE DEI RAGAZZI
SEMPRE IN PRIMA LINEA NELLA LOTTA AL CRIMINE Sergio De Caprio, meglio conosciuto come “Capitano Ultimo”, inizia la sua carriera formandosi nella Scuola militare “Nunziatella” di Napoli, completando la sua formazione presso l’Accademia militare di Modena e la Scuola Ufficiali di Roma. Uscito da quest’ultima chiede di essere trasferito in Sicilia, come Comandante della Compagnia di Bagheria e dove, a soli 24 anni, arresta Antonino Gargano, braccio destro di Bernardo Provenzano. Un anno dopo, nel 1986, riesce a individuare il rifugio dei superlatitanti Francesco e Giuseppe Madonia. Da Bagheria viene mandato a Milano, nel ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) e fonda l’unità CRIMOR - Unità Militare Combattente; in questo periodo conosce Giovanni Falcone, con cui nasce un solido rapporto di amicizia e stima reciproca. Dopo l’uccisione di Falcone torna a Palermo dove, il 15 gennaio 1993, mette materialmente le manette al capo di Cosa Nostra, Salvatore Riina. Inoltre, contribuisce alla cattura di numerosi fiancheggiatori del latitante Bernardo Provenzano e del boss corleonese Tommaso Cannella. Attualmente riveste il ruolo di vicecomandante del NOE (Nucleo Operativo Ecologico).
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mo andare per la nostra strada, camminare, rimanere umili, dobbiamo essere orgogliosi di essere mendicanti. Questo è lo scopo per il quale abbiamo combattuto, questo era ciò che pensava anche Falcone, una persona semplice che parlava a un semplice tenente perché lo reputava in gamba, e non solo ai generali o ai colonnelli. Dobbiamo mantenere la purezza, la dobbiamo difendere. E non dobbiamo aver paura di questo.
«Veniteci a trovare a Roma, in Via della Tenuta della Mistica s.n.c. A disposizione anche il ristorante-mensa “Il Mendicante”. Per prenotazioni telefonare alla signora Luisa: 062252310 oppure 3337554685». www.volontaricapitanoultimo.it
SOCIETÀ
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LAVORO PER GLI OVER 50: CRESCE IN ITALIA, DI PIÙ IN EUROPA [ ATTUALITÀ DI
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DANIELA FLORIDIA ]
376.000
61%
Poche donne
Negli ultimi 3 anni di tanto è cresciuto il numero dei lavoratori con più di 55 anni.
è la percentuale degli over 60 ancora attiva a livello lavorativo in Svezia.
Nella classe d’età fra 55 e 64 anni, l’Italia vede ridursi drasticamente il lavoro femminile.
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«Il ministro del Lavoro tedesco, Ursula Von Der Leyen, ha chiesto alle aziende di assumere sempre più persone sopra i 50 anni o, comunque, di non prepensionarle»
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el pieno del complesso e rovente dibattito sulla riforma del lavoro, i dati sulla disoccupazione in Italia arrivano implacabili: nell’Italia della crisi, un giovane su tre non ha lavoro; uno su due, se c’è l’aggravante di essere donna e vivere al Sud. A fronte di una disoccupazione giovanile che ha superato il livello di guardia - dal 2008 al 2011, ci avverte l’Istat, si contano un milione di occupati in meno nella fascia d’età fino ai 34 anni - le stesse statistiche ci dicono che, tuttavia, aumenta l’occupazione italiana più adulta. I lavoratori che rientrano nella classe d’età superiore ai 55 anni sono aumentati di 376.000 unità negli ultimi tre anni, e altri 435.000 in più se ne contano fra coloro che hanno fra i 45 e i 55 anni. Un fenomeno che si spiega sia con il progressivo invecchiamento della popolazione, sia con l’inasprimento dei requisiti
i 60 e i 64 anni superavano il 30% (il 60% fra i 55 e i 59 anni), il 10% in più che in Italia (20,5%) doppiata dalla Germania (41%), alla quale sempre più si guarda come modello, e triplicata dalla Svezia dove il 61% degli over 60 è ancora caparbiamente attivo professionalmente. La prospettiva quindi è, e lo sarà sempre di più in futuro, quella di un prolungamento della permanenza al lavoro con l’aumentare dell’età, perché la vita media si allunga e la pensione si allontana. Come viene vissuta questa prospettiva? E soprattutto, come vivono il lavoro gli over 50? Una risposta la troviamo nella ricerca La Ricomposizione del Noi, realizzata da 50&Più e Censis, che analizza le relazioni private e il rapporto con la collettività attraverso le risposte di un campione di riferimento composto da persone fra 50 e 65 anni. Circa la metà degli intervistati - che nel 97%
Mentre solo da un’esigua minoranza (meno del 15%) il lavoro viene considerato un posto sostanzialmente “estraneo”, che però dà da vivere (vedi Tabella). Prevale, quindi, una concezione che potremmo definire “etica” nella quale, con l’accrescere della saggezza legata all’età, utilitarismo e competizione sembrano scemare in favore di un interesse sociale, e che rende la presenza dei senior “preziosa” negli ambienti professionali, oltre che - come sappiamo - spesso insostituibile nella famiglia. Lo ha ribadito anche il vice direttore di Bankitalia, Anna Maria Tarantola, sottolineando che stante come acclarato il ruolo della famiglia come ammortizzatore sociale, anche in termini economici - laddove «il reddito dei genitori è stato in molti casi l’unico sostegno per i componenti più giovani» - questa è anche un luogo dove ora devo-
CHE COSA RAPPRESENTA PER LEI IL POSTO DI LAVORO? (per circoscrizione geografica - val. %)
Nord-Ovest Una comunità di persone che condivide le stesse finalità Un posto sostanzialmente estraneo che però mi dà da vivere Un posto dove posso dare il mio contributo per il benessere della collettività Un posto allo sbando, pieno di gente che non sa che fare Un posto dove tutti si fanno la guerra Totale
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
Totale
50,8
41,6
31,1
30,1
38,2
13,9
14,2
17,0
14,5
14,8
35,0
43,4
51,5
54,3
46,3
0,3 0,0 100,0
0,5 0,5 100,0
0,0 0,0 100,0
0,8 0,3 100,0
0,4 0,3 100,0
Fonte: 50&Più/Censis, 2012
anagrafici e contributivi per l’accesso alla pensione. Sappiamo che è finita da tempo l’era dei “baby pensionati”, eppure, se facciamo un confronto con i colleghi europei scopriamo che i tassi di occupazione per le classi d’età più avanzate ci vedono ancora al di sotto della media: nel 2010, in Europa, gli occupati fra
dei casi entrano in contatto con altre persone per motivi di lavoro - evidenziano non solo che i colleghi sono considerati amici, persone con cui si ha un ottimo rapporto professionale e anche affettivo, ma soprattutto che considerano il posto di lavoro un luogo dove dare il proprio contributo per il benessere della collettività.
no ridistribuirsi nuovamente carichi di lavoro, impegni e responsabilità: perché «l’allungamento della vita lavorativa dei genitori più anziani rende più difficile un loro coinvolgimento nella cura dei nipoti. In prospettiva anche il ricorso alla rete familiare è destinato a cambiare». Una considerazione che sem- » MAGGIO 2012
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05 REVO E INAVOIG
GIOVANI E OVER 50
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LAVORO TRA DUE GENERAZIONI
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Per saperne di Più: www.isfol.it/Anno_europeo_per_linvecchiamento_attivo_e solidarietà_tra_le_generazioni/index.scm
SOCIETÀ bra aver trovato ascolto nella proposta presentata dal ministro con delega per le Politiche per la Famiglia, Andrea Riccardi, che invita a consentire ai nonni ancora attivi sul lavoro, specialmente laddove i figli hanno un lavoro precario, di usufruire di permessi e congedi parentali per accudire i nipoti. D’altronde, come ha evidenziato Luciano Abburrà, sociologo e autore del libro Nuovi cinquantenni e secondi cinquanta anni, «le persone tra i 50 e 60 anni sono il gruppo di popolazione su cui si concentra il maggior numero di domande di cambiamento, mentre possono contare su minor numero di aiuti esterni nel trovare le risposte. Mentre da molti sono considerati prossimi all’uscita di scena, in realtà sono sempre più una componente strategica della popolazione». È quindi sempre più necessario coinvolgere anche i senior in percorsi di apprendimento permanente e formazione, di trasferimento di competenze alle generazioni più giovani e di contesti lavorativi che riescano a valorizzare le conoscenze e le abilità creative e di soluzioni dei problemi acquisite in tanti anni di esperienza, ci suggerisce l’Isfol, proprio in occasione dell’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni 2012. E ripensare all’esortazione di Ursula Von Der Leyen, ministro del Lavoro tedesco che ha chiesto alle aziende di assumere sempre più persone sopra i 50 anni o comunque di non prepensionarle, confortata da alcuni studi che dimostrano che la produttività di un'azienda sale quanto più è equilibrata l’età dei dipendenti. Con l’obiettivo di non lasciare intentata alcuna strada, anche e soprattutto in una fase come quella attuale caratterizzata da un’elevata disoccupazione e da una ridotta domanda di lavoro, che possa consentire a tutte le componenti della società di dare il loro contributo per la ripresa e la crescita del nostro Paese.
ietro Checcucci è ricercatore dell’Isfol - Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori, l’ente pubblico che si occupa di sviluppo della formazione professionale, delle politiche sociali e del lavoro - e ha curato il Working Paper “L’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà fra le Generazioni: spunti di riflessione”. A lui abbiamo rivolto qualche domanda. Dottor Checcucci, dai vostri dati emerge che i lavoratori anziani reggono meglio la crisi, ma il tasso di occupazione per questa fascia d’età è lontano dai parametri Ue, specie per gli ultrasessantenni. Quanto incide la componente femminile nel divario? Proprio nella classe d’età fra i 55 e i 64 anni si registra un grosso problema di partecipazione al lavoro delle donne, a causa di una forte presenza di attività informali e di lavoro irregolare o sommerso. Attualmente, quindi, è l’occupazione femminile a determinare il divario con le medie europee, perché in Italia i tassi di occupazione nelle fasce over 55 registrano uno scarto di circa il 20% a discapito della componente femminile, che si attesta al 26,2% a fronte del 47,7% di occupati maschi nella classe compresa fra i 55 e i 64 anni. Dall’altro lato, il sistema pensionistico riformato porterà trasformazioni in tempi rapidi. Già dal 2017 potremmo assistere ad un aumento del 5% circa della forza lavoro e ad una diminuzione del 1015% dei pensionati. Formazione e apprendimento permanente. Quanto sono coinvolti i lavoratori maturi? È significativo notare che la partecipazione alla formazione diventa una discriminante fra giovani e senior, soprattutto in funzione della condizione occupazionale. Intendo dire che, sulla base dei dati Istat relativi alle forze di lavoro, per gli occupati di qualsiasi fascia d’età la partecipazione a percorsi formativi oscilla tra il 4,1 e il 4,8%, con una maggiore presenza femminile in tutte le
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classi. La partecipazione, invece, crolla sotto l’1% a partire dagli over 45 se si considerano le persone in cerca di occupazione e gli inattivi. Questo fa riflettere sulla necessità di tarare formazione e apprendimento permanente in funzione della condizione lavorativa, per contrastare il rischio della disoccupazione di lunga durata cui sono più soggette le persone che perdono il lavoro dopo i 45 anni, le stesse che con più difficoltà accedono a programmi di inserimento. Che contributo possono dare i lavoratori over 50 in un’azienda nel rapporto con le generazioni più giovani? Conoscenze e preparazione professionale sono lo zoccolo duro delle competenze dei lavoratori maturi. Fino a quando le aziende sono state in grado di espandersi e hanno puntato sull’innovazione, hanno privilegiato l’assunzione di giovani, spesso coincisa con il prepensionamento degli anziani, innescando la sostituzione. Questo è avvenuto, però, in concomitanza ad un aumento delle posizioni di lavoro meno qualificate, nel quadro di un aumento quantitativo ma non qualitativo dell’occupazione. Il tentativo di introdurre il principio della staffetta fra giovani e anziani, con l’uscita degli uni all’ingresso degli altri, non ha funzionato; mentre la formula vincente può essere l’affiancamento, il tutoraggio. Specie nella realtà italiana, con un sistema di piccole imprese o di imprese che si basano su saperi professionali consolidati e di qualità: artigianato, ristorazione e servizi. Già nel 2006 la Commissione europea stimava che circa un terzo degli imprenditori europei avrebbe dovuto porsi il problema di trasferire l’attività nei successivi dieci anni, sia all’interno della cerchia familiare sia al di fuori di essa. Data la conformazione del tessuto produttivo italiano e il tasso di invecchiamento della nostra popolazione, credo diventerà una delle principali sfide per il mercato del lavoro.
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SOCIETÀ
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GIOVANNI FALCONE, ANNI DOPO
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«Il 23 maggio saranno vent’anni dalla strage di Capaci. Il ricordo del giudice e della sua lotta al crimine, attraverso le parole della sorella Maria»
[ ATTUALITÀ DI ILARIA ROMANO ]
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l giudice stava rientrando a Palermo da Roma. Il suo aereo era atterrato all’aeroporto di Punta Raisi, e come sempre accadeva dal 1989, quando era scampato a un attentato, la scorta lo attendeva per accompagnarlo in macchina fino alla sua città. Con lui viaggiava anche la moglie, Francesca Morvillo. L’autostrada Trapani-Palermo sembrava tranquilla quel pomeriggio, ma qualcuno, all’altezza dello svincolo per Capaci, aveva già predisposto uno dei più terribili agguati che la mafia avesse mai organizzato: cinque quintali di tritolo sarebbero esplosi al loro passaggio, e avrebbero ucciso il magistrato, la moglie e tre degli agenti che viaggiavano nella macchina che precedeva quella della coppia. «Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande», scriveva Falcone appena un anno prima nel
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suo libro Cose di Cosa Nostra. Lui rappresentava entrambe le situazioni: aveva scelto di sfidare la mafia con le armi della giustizia e dato vita ad un metodo d’indagine nuovo per le organizzazioni criminali ma, negli ultimi tempi, non aveva ricevuto tutto l’appoggio necessario al difficile lavoro che portava avanti. In molti, dopo la sua morte, ne hanno ricordato la solitudine, l’isolamento, quella nomina alla direzione degli Affari Penali al Ministero di Grazia e Giustizia, vista più come un ripiego dopo la mancata nomina a procuratore capo di Palermo. Da quel giorno la strage di Capaci non ha smesso di rappresentare la violenza e la brutalità di Cosa Nostra, insieme all’attentato di via D’Amelio quando, appena 57 giorni dopo, venne ucciso anche il giudice Paolo Borsellino.
Sono passati vent’anni da allora e, come ogni 23 maggio, in tutta Italia vengono organizzati eventi e iniziative per ricordare il giudice Falcone e parlare di Antimafia. Naturalmente il cuore delle celebrazioni sarà Palermo, dove arriveranno anche le “navi della legalità” provenienti da Napoli e Civitavecchia, con a bordo studenti di ogni età e provenienza. «Il lavoro con i giovani è fondamentale per alimentare una cultura dell’Antimafia - racconta la professoressa Maria Falcone, sorella del giudice e presidente della Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” - perché la repressione, pure fondamentale, da sola non basta se non si agisce sulla cultura per cambiare quei contesti in cui le mafie possono trovare terreno fertile per attecchire». La Fondazione è nata nel dicembre 1992, pochi mesi dopo le stragi, e da allora non ha mai
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[ SOTTO, MARIA FALCONE, SORELLA DEL GIUDICE. LE ATTIVITÀ DELLA FONDAZIONE FALCONE GUARDANO SOPRATTUTTO AI GIOVANI E ALLA NECESSITÀ DI SRADICARE UNA
smesso di promuovere attività di ricerca, studio e prevenzione rispetto al tema difficile e spinoso della criminalità organizzata. Dal 1996 ha ottenuto dalle Nazioni Unite il riconoscimento dello status di Organizzazione Non Governativa. Professoressa Falcone, cosa è cambiato in questi vent’anni nella lotta alla mafia? Sono stati fatti notevoli passi avanti, anche nella mentalità della gente. Se oggi vediamo nascere fenomeni come “Addio Pizzo” e altre reti contro la mafia, vuol dire che la cultura della legalità sta crescendo. La risposta dello Stato è migliorata negli anni, anche se non sempre con lo stesso tenore. La lotta alla mafia deve essere una delle priorità per qualunque governo, soprattutto in tempi di crisi economica come quelli che stiamo vivendo. Oggi la mafia è apparentemente meno violenta, ma si infiltra nei canali dell’economia “legale” con più facilità. Come si interviene? In questi anni la mafia ha capito che non deve dare manifestazione di sé in forma violenta. Proprio per questo, una maggiore attenzione all’economia del Sud consentirebbe di risanare la situazione di tutta l’Italia. Bisogna portare nel Meridione più incentivi all’imprenditoria, e far sentire sicuro chi vuole investire, facendo in modo che l’imprenditore mafioso non blocchi e monopolizzi il mercato. È soprattutto nella crisi che l’at-
“MENTALITÀ” MAFIOSA. ]
tenzione deve essere massima, perfare in modo di arrivare a conclusioché è più facile che la criminalità rieni comprovate e impossibili da smensca ad infiltrarsi se ci sono spazi di tire. Giovanni diceva che non bisomanovra. Intanto, l’apparente degna portare le persone ai processi bolezza della Cosa Nostra di oggi ha senza prima avere avuto riscontri mio fratello e al suo lavoro, anche reso più potente la oggettivi sui fatti. Comi sono sempre occupata di «Si muore sa volesse dire, l’ho perché ‘ndrangheta, che ora temi giuridici, ma mai avrei pensageneralmente scoperto dopo, quan- to di andare a parlare ai giovani di è l’organizzazione che perché si è soli do ho cominciato io maggiormente si sta tutta Italia. Era un tema estraneo alo perché si è diffondendo al Nord, ad occuparmi di lotta la mia vita, è diventato l’unico moentrati in un dove si investe, anche do per andare avanti. E oggi posso gioco troppo alla mafia. se le roccaforti restagrande» Avrebbe mai im- dire che la memoria è stata manteno al Sud. La mafia in maginato di occu- nuta perché il ricordo di Giovanni è Sicilia ha dovuto affrontare le conseparsi in prima persona di que- entrato nel cuore di tanti studenti, guenze delle morti eccellenti che ha sti temi? e con lui anche i suoi valori, come provocato, così come la camorra è No, non avrei mai immaginato di fa- la dedizione allo Stato e alla legalistata messa pubblicamente in discusre Antimafia. Certo, ero vicina a tà per cui ha dato la vita. sione, soprattutto dopo il caso letterario Gomorra di Roberto Saviano. In ogni caso, non dobbiamo mai pensare di avere vinto. Qual è il messaggio di suo fral 23 maggio a Palermo sarà proiettato in anteprima il cortometello Giovanni che sente più attraggio del regista Pasquale Scimeca Convitto Falcone - La mia partuale? tita, tratto da un racconto di Giuseppe Cadili, per ricordare insieRileggendo i libri di Giovanni sembra me alla Fondazione la figura del magistrato. La storia racconta di Andi sentirlo parlare oggi. Trent’anni fa tonio, un giovane che grazie ad una borsa di studio entra nel conlui aveva già capito molte cose delvitto dove anche il giudice aveva studiato. E grazie al suo ricordo cola mafia, e purtroppo non sempre è mincerà a riflettere sui temi della legalità e della giustizia. stato ascoltato. Oggi sento ripetere
FALCONE IN UN CORTOMETRAGGIO
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il suo messaggio come se fosse una nuova scoperta. Il libro Cose di Cosa Nostra, per esempio, è una sorta di manuale di lotta alla mafia e manifesta una conoscenza estremamente approfondita del tema. Per tenere vivo il suo ricordo bisognerebbe continuare ad applicare il “metodo Falcone”: un modo scientifico di condurre le indagini a tutto campo per MAGGIO 2012
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SOCIETÀ
Quest’anno è stato dedicato dall’Unione europea al tema dell’acqua, risorsa che comincia a scarseggiare sempre più non solo nei Paesi del Terzo Mondo. I programmi, le manifestazioni e le attività previste con un’intervista a Janez Potocnik, commissario europeo per l’Ambiente. Perché l’acqua diventi una risorsa gestita con intelligenza.
2012: ANNO dell’ [ ATTUALITÀ DI
152 metri cubi Secondo dati Istat è il consumo procapite di acqua che ogni anno si registra in Italia a scopo civile.
5 miliardi La quantità in metri cubi di acqua destinata annualmente per produrre energia nel nostro Paese.
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cui l’Unione conta di fissare paletti con un segni goccia conta. Tanto più se d’acqua, rio cronoprogramma da cui ripartire. Così, quemotore di vita. Per questo l’Unione eusto mese, si svolgerà a Bruxelles la terza Conropea sta dedicando il 2012 all’oro blu. ferenza europea sull’acqua Un anno d’incontri, conferennell’ambito della dodicesima ze e dibattiti che culminerà in European Green Week (Setautunno con la presentazione «L’Italia con timana Verde Europea), 22del Blueprint for Europe’s Wa2.800 metri cubi 25 maggio. Tra i temi, inquiter, un documento destinato a all’anno per namento, sprechi, costi e didiventare la pietra miliare delabitante, risulta sponibilità in un continente le politiche comunitarie. Un essere tra i Paesi come il nostro, quello europercorso che viene da lontano, più ricchi di acqua; peo, in cui l’acqua, in linea almeno dal Water Framework un’abbondanza di massima, non manca. SalDirective (WFD), adottato nel spesso sprecata» vo eccezioni. 2000 per garantire un approcNei 40 incontri della Setticio collettivo al tema con l’ammana Verde sarà illustrata la bizione, alta, di raggiungere proposta per ridurre rischi di inquinamento, un buono stato delle acque nei Paesi Ue entro una proposta targata Commissione europea e il 2015. che confluirà nel Blueprint d’autunno. ConsiMa a tre anni dall’obiettivo, quanto siamo diste nell’introdurre quindici nuove sostanze chistanti? Parecchio, a giudicare dall’urgenza con
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miche nell’elenco degli attuali trentatré inquinanti più nocivi perché - come sottolinea Janez Potocnik, commissario responsabile per l’Ambiente «l’inquinamento delle acque è una delle principali preoccupazioni dei cittadini», tanto più che i nostri bacini potabili potrebbero davvero essere compromessi nell’arco dei prossimi anni. Così, gli Stati membri dovranno attenersi alle future normative: pena, multe salate. Naturalmente non è tutto. Il tema degli sprechi è sotto la lente d’ingrandimento degli ispettori europei. L’Italia, ad esempio, pur essendo ricca di questa essenziale risorsa, sconta la pessima manutenzione degli impianti di erogazione e un assoluto malcostume nell’approvvigionamento dei singoli. Siamo spreconi? Ebbene sì. Secondo il rapporto Ambiente Italia 2012 di Legambiente e Istituto Ambiente Italia, lanciato nella Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo scorso, bisogna ricorrere al più presto a «investimenti e rimodulazione delle tariffe» a causa, appunto, dei consumi eccessivi. Aumentare le tariffe, quindi, per scoraggiare gli spreconi? In qualche modo sì, e i dati parlano chiaro. Il rapporto Acqua bene comune, responsabilità di tutti non solo ha sottolineato che l’Italia è tra i Paesi più ricchi »
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CINQUE DOMANDE E CINQUE RISPOSTE
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er fare maggiore chiarezza sugli intenti dell’Anno Europeo dell’Acqua, 50&Più ha rivolto qualche domanda al commissario responsabile del© Mauro Biani per la Rappresentanza l’Ambiente, Janez Po- in Italia della Commissione europea. tocnik (nella foto in basso al centro). Perché l’Unione europea ha dichiarato il 2012 Anno Europeo dell’Acqua? Dichiarando il 2012 “Anno Europeo dell’Acqua” la Commissione si propone di sensibilizzare i cittadini in merito ai problemi che l’Europa deve affrontare per quanto riguarda le sue risorse idriche e di lanciare il riesame delle politiche europee in materia. L’Unione ha adottato un quadro globale per gestire e proteggere le proprie risorse idriche, ma nonostante i risultati ottenuti le minacce sono ancora numerose. Stiamo valutando se siano necessari ulteriori interventi, a livello nazionale o di Unione europea, per allentare queste pressioni. Nel 2012 sarà adottato il “Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee”, che individuerà i risultati raggiunti ma anche le lacune attuali, e proporrà misure per guidare i futuri sviluppi della politica in materia fino al 2020. Come protegge le risorse idriche l’Europa? Nel corso di alcuni decenni l’Unione europea ha elaborato una strategia globale al centro della quale si trova la direttiva quadro sulle acque. Poiché l’obiettivo è ripristinare il buono stato delle acque europee entro il 2015, agli Stati membri è stato chiesto di adottare piani di gestione dei bacini idrografici e programmi di misure elaborati a seguito di ampie consultazioni pubbliche e validi per sei anni. I primi sono stati adottati nel 2009. La normativa europea, inoltre, fissa standard per la qualità delle acque potabili e di balneazione, oltre a imporre il trattamento delle acque reflue e il contrasto dell’inquinamento idrico da nitrati. Quali sono i rischi maggiori che corrono le risorse idriche in Europa? Le acque dell’Europa si trovano di fronte a gravi dif-
ficoltà di natura quantitativa e qualitativa, tra cui l’eccessiva estrazione delle acque sotterranee, scarsità e siccità, inondazioni, inquinamento chimico e cambiamenti idromorfologici. Alcune di queste minacce sono dovute a fenomeni di portata mondiale, come i cambiamenti climatici e demografici, o ne sono aggravate. Altre sono, invece, imputabili a una gestione non efficace dei bacini idrografici, che impedisce di sfruttare appieno le opportunità in materia di protezione delle acque garantite dalle politiche europee. I cittadini cosa chiedono all’Unione? In base a un recente sondaggio nell’Unione, il 73% dei cittadini ritiene che l’Ue dovrebbe proporre nuove misure per far fronte alle problematiche connesse all’acqua in Europa. Ben il 67% dei cittadini ritiene che uno dei mezzi più efficaci per ridurre i problemi connessi alle risorse idriche sia la sensibilizzazione del pubblico. Guadagnano favore anche le proposte di multe più severe, di una politica dei prezzi più equa o di incentivi finanziari (sussidi o agevolazioni fiscali). Tutti questi temi saranno presi in considerazione nel Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee. La Commissione, inoltre, sta raccogliendo i punti di vista dei cittadini e dei principali soggetti interessati sulla futura politica Ue in materia di acque attraverso una consultazione online, i cui risultati troveranno riscontro nel Piano. La consultazione è aperta fino al 7 giugno 2012. Al tema dell’acqua sarà dedicata anche la Settimana Verde 2012, in programma a Bruxelles dal 22 al 25 maggio. Nell’ambito della Settimana Verde si svolgerà anche la Terza Conferenza Europea sull’Acqua (24-25 maggio), saranno esaminate le strategie per la salvaguardia delle risorse idriche. In Italia si è votato sull’acqua pubblica: cosa accade nel resto degli Stati membri? La direttiva quadro sulle acque non contiene disposizioni sulla proprietà dell’approvvigionamento idrico; spetta quindi agli Stati membri decidere se privatizzarlo, come hanno fatto il Regno Unito e - in misura minore - la Francia, o meno.
Per saperne di Più • Scheda informativa sulla direttiva quadro acque: http://ec.europa.eu/environment/pubs/pdf/factsheets/wfd/it.pdf • Piano di gestione dei bacini idrografici dell’Italia: http://ec.europa.eu/environment/water/participation/map_mc/countries/italy_en.htm • Politica Ue sulle acque (in inglese): http://ec.europa.eu/environment/water/index_en.htm • Sondaggio Eurobarometro: - Comunicato stampa: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/12/289&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en - Il sondaggio completo: http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/flash_arch_344_330_en.htm
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SOCIETÀ
«Oltre 2 miliardi di persone nel mondo patiscono gli effetti delle pessime condizioni sanitarie dell’acqua»
d’acqua, ma ha evidenziato i numeri di tale primato: 2.800 metri cubi per abitante l’anno, cioè una disponibilità di circa 52 miliardi di metri cubi con la media in tutte le regioni che è di 400 metri cubi per abitante, pari a 10 volte la disponibilità dei Paesi del Sud del Mediterraneo. Possiamo quindi crogiolarci sugli allori? No, affatto. L’Inghilterra e la Germania, con le loro rispettive risorse più limitate (1.300 metri cubi e 1.100) sanno farne miglior uso. Nonostante la nostra abbondanza, patiscono la scarsità idrica nei mesi caldi sia città del Sud sia paesi del Nord. E allora che fare? «Risolvere - suggerisce Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente - i problemi degli scarichi inquinanti civili e industriali, dei depuratori malfunzionanti e ristrutturare la rete». Non un lavoro titanico ma una scommessa fattibile con un investimento di poco più di 27 miliardi di euro in 10 anni, che produrrebbero quasi mezzo milione di
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posti di lavoro, circa 45mila l’anno per 10 anni. Altro che vuoto a perdere. E a questo punto, dove c’è più penuria e gli sprechi maggiori dove si creano? La disponibilità reale più alta è nel Nord-Est con 1.975 metri cubi per abitante l’anno, mentre la minima si registra in Puglia con 220 metri cubi per abitante. Principale utilizzatore è il settore agricolo con «almeno 20 miliardi di metri cubi l’anno» - dice Legambiente - anche per irrigazione ormai basata su tecniche inefficienti. Seguono il settore civile (9 miliardi l’anno, 152 metri cubi a testa), l’industria (8 miliardi) e la produzione di energia (5 miliardi). Quindi cosa fare contro chi spreca? Introdurre una nuova tariffa che «garantisca gratuitamente 50 litri d’acqua procapite al giorno - propone Coglia-
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ti Dezza - oltre i quali si definisca una tariffazione progressiva che scoraggi gli sprechi». Un tetto limite, dunque, che contrasti gli sperperi tanto più che, dati Istat 2011 alla mano, il 9,3% delle famiglie italiane ha lamentato irregolarità nell’erogazione. Un problema vissuto soprattutto al Mezzogiorno (17,4%). In sintesi, usiamo troppa acqua per usi civili (lavatrici, lavastoviglie, cucina) 152 metri cubi per abitante l’anno contro i 127 della Spagna, i 113 del Regno Unito e i 62 della Germania - e, come accennato prima, troppa per usi agricoli (con 20 miliardi di metri cubi ingurgitati l’anno). Per non parlare degli sprechi alimentari, anch’essi causa di migliaia di tonnellate d’acqua buttate ogni anno. La Fao ha stimato che circa un terzo degli alimenti prodotti nei Paesi
ENTRO IL 2015 L’UNIONE EUROPEA CERCHERÀ DI MIGLIORARE LO STATO DELLE ACQUE NEI PAESI COMUNITARI
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industrializzati finisce poi distrutto. Con Europa e Stati Uniti da maglia nera. E contro gli sprechi alimentari, l’Unione europea ha già ingaggiato la sua battaglia dedicando al tema l’intero 2013. È chiaro come il tema sia ampio, tanto più che le regole sul suo uso dipendono da ogni singolo Paese. Su questo l’Unione punta a intervenire nell’Anno dell’Acqua affinché le disparità tra Stato e Stato tendano a colmarsi. Badate bene, nel mondo 1,4 miliardi di persone non ha accesso all’acqua potabile. Oltre 2 miliardi, pur avendone, patisce gli effetti delle sue pessime condizioni sanitarie. Il tutto in un contesto in cui Usa ed Europa consumano da sole l’88% delle risorse idriche dell’intero Pianeta. E l’Italia, secondo Eurostat, è il Paese col più alto consumo d’acqua per usi domestici dell’Unione europea, con 78 metri cubi l’anno per abitante. Ma per l’Europa questa è una scommessa sull’acqua cui noi stessi possiamo concorrere ogni giorno.
27 miliardi
1,4 miliardi
L’88%
di euro: investendo questa cifra nei prossimi 10 anni si potrebbe migliorare la rete idrica.
le persone nel mondo che non hanno purtroppo accesso ad alcun servizio di acqua potabile.
delle risorse idriche dell’intero Pianeta viene consumato solo dall’Europa e dagli Usa.
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CARABINI ]
CULTURA
[ EVENTI DI RAFFAELLO
[ IN ALTO, DA SINISTRA, IL MIRACOLO DELLO SCHIAVO
TIZIANO contro TINTORETTO «Di aristocratica famiglia il primo, figlio di un bottegaio il secondo. Artisti distanti fra loro, mondi culturali ed espressivi opposti ma, in comune, la passione per la pittura»
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DEL TINTORETTO.
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[ IN BASSO, LA SACRA CONVERSAZIONE DI TIZIANO. SOTTO, SUSANNA E I VECCHIONI DEL TINTORETTO ]
affaello, Leonardo, Donatello, Michelangelo... Grandi artisti del Rinascimento, gli unici della storia dell’arte tanto importanti da essere riconosciuti, già in vita, con il solo nome. A differenza di tutti gli altri, spesso noti con soprannomi e patronimici, nemmeno tanto rispettosi. Il Tintoretto, ad esempio, che di Tiziano fu contemporaneo, era il “figlio del tintore”, di quell’artigiano che in Campo San Cassian, a Venezia, immergeva nelle fetide tinozze piene di colori le sete destinate alla nobiltà. Due artisti completamente differenti, due mondi culturali ed espressivi in opposizione, due “nemici”. Aristocratico, proveniente da una ricca famiglia di notai e conti cadorini, subito a bottega dai celebrati fratelli Bellini e da Giorgione, che ancora giovanissimo se lo affiancò nell’importante frescatura del Fondaco dei Tedeschi, inizio di una carriera imponente, il Vecellio.
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L’ARCANGELO RAFFAELE
E TOBIOLO DI TIZIANO
Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, invece, apprese la pittura imbrattando i muri di casa con i colori per la tintoria, senza maestri, e arrivò alla prima commissione importante grazie al genitore della promessa sposa: il farmacista che procurava i pigmenti a suo padre e medicamenti ai canonici di San Marcilian. Tiziano, nato attorno al 1490, ottenne subito incarichi prestigiosi: tre affreschi nella Scuola del Santo a Padova nel 1511, la sala del Maggior Consiglio a Venezia, l’anno dopo, e l’imponente Assunta per la Basilica dei Frari nel 1516. Quest’ultima era talmente innovativa da sconcertare i frati committenti, pronti a rifiutarla: «Nessun problema - rispose il pittore - l’ambasciatore d’Austria me la paga quasi il doppio». Il priore, piccato, decise per una solenne inaugurazione, e l’opera, con i suoi rossi avvolgenti, fece restare a bocca aperta tutta la Venezia che contava. Di-
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L’arte di TIZIANO
L’arte del TINTORETTO
Tiziano porta la realtà, la forza dei sentimenti e delle passioni umane a diventare protagonisti. Supera le dolci forme e i colori eterei della religiosità del Giambellino, la narrativa “incorniciata” del Carpaccio, il languore lirico del Giorgione, per arrivare a una chiarezza perentoria, obiettiva. Il colore è steso per armonici piani di luminosa opulenza, con una musicalità interna, una bellezza classica, che sa “migliorare il reale”, rendendolo più intenso e insieme più naturale, con il paesaggio che entra da protagonista nei quadri. Si rinnova continuamente, con impeto crescente e con l’ideale di bellezza e di poesia come cardine irrinunciabile, fino agli ultimi tempi, quando aggiunge pathos ed emozione, sfrangia tratti e dissolve forme in frammenti di colore, ma sempre resistendo alle pressioni dei richiedenti, compresa la sua massima benefattrice, la Corte di Spagna, e all’oscurantismo incombente della Controriforma. Come hanno scritto: «Nessun altro artista fu tanto flessibile, pur restando completamente se stesso».
Assai più spirituale e religioso, il Robusti parte da Tiziano, da Giulio Romano e dal dimenticato vicentino Giovanni De Mio per concepire la sua pittura come puro spettacolo, “con soluzioni sperimentali che hanno tagli prodigiosamente cinematografici”. Sensazionalista e visionario, i suoi grandi teleri affascinano chi li vede, coinvolgendo lo spettatore nell’evento rappresentato con un linguaggio realistico e immediato, con scorci e prospettive che nessun altro usa, con spazi che appaiono distorti e decentrati. Eppure, nella sua produzione sterminata propone anche ritratti introspettivi, narrazioni dolenti, donne erotiche, lirismi meditativi... Il suo uso del colore è quasi istintivo, grumi, velature, pennellate liquide. Sempre quasi senza disegni preparatori, con modifiche e ripensamenti direttamente sul quadro: la stesura sembra retta da regole interne e indecifrabili, perché il suo, come scrisse Vasari, fu «il più terribile cervello della pittura».
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«La scultura e la pittura per il vero son sorelle, nate di un padre che è il disegno (...); e non precedono l'una all'altra, se non quanto la virtù e la forza di coloro che le portano addosso fa passare l'uno artefice innanzi all'altro...» Giorgio Vasari (1511-1574)
ventò il pittore ufficiale della Serenissima nel 1517, dopo la morte del Giambellino, quando gli vennero riconosciuti 100 ducati l’anno e l’esenzione dalle tasse, oltre al compito di ritrarre ogni nuovo doge per 25 ducati a quadro. I suoi rapporti con il governo furono spesso tesi, perché il maestro aveva talmente tanti impegni che assolveva a quelli “fissi” con notevoli ritardi. Ad esempio, nello stesso 1517, ricevette 65 ducati per l’affresco, oggi indecifrabile, Cristo risorto e profeti a Treviso nella Scuola del Santissimo, e lo cercavano per committenze private - non solo quadri, anche decorazioni per argenti, vetri e ceramiche, cartoni... - il legato pontificio, ambasciatori di ducati e nazioni, e poi a Ferrara gli Este, ad Ancona i Gozzi, a Mantova i Gonzaga. Grazie a questi ultimi è chiamato a Bologna per ritrarre l’imperatore di Spagna Carlo V, l’uomo più potente del tempo, che bene-
volo donò un ducato al pittore: Federico Gonzaga ne aggiunse 150 di tasca propria, ben sapendo che altrimenti non avrebbe più rivisto Tiziano. Tre anni dopo, Carlo volle un secondo ritratto e, da allora, lo considerò il suo pittore primero e lo nominò conte e cavaliere dello Speron d’oro, mentre i figli diventarono nobili dell’Impero. Durante il resto della vita, il maestro e la bottega ebbero un’attività intensa, ricevendo i più disparati incarichi: ritratti, soggetti mitologici, dipinti religiosi, composizioni allegoriche e i magnifici paesaggi. Tiziano dominò la scena veneziana, prodigandosi per il prediletto Veronese e contro Sebastiano dal Piombo, il Pordenone e il Tintoretto. Ottenne commissioni da tutti i più importanti personaggi d’Europa, dal papa al re d’Inghilterra, dai mercanti più ricchi ai duchi più potenti, fino al principe e poi imperatore Filippo II di Spagna, da cui, so-
le, alcune già usate e ridipinte. Le telo nel 1551, ebbe 1.630 ducati per le costavano molto, erano vendute le proprie tele. a pezze che non arrivavano al meIl Vecellio, grazie anche all’infinita tro e mezzo di larghezza, e spesso longevità artistica, fu il pittore più erano a carico del pittore. Così puricco della storia e lo divenne grare le materie prime per i colori, le polzie alla bottega, che dirigeva con veri, gli oli: allora, ecco che Jacopo metodi protoindustriali, autentico la sera ordinava di grattare quanto imprenditore di se stesso, capace rimasto nelle tavolozze per conserdi far realizzare e distribuire piccovarlo in un contenitore, dove, mele tavole e incisioni delle proprie scolato e addensato, andava poi a tele in tutto il mondo conosciuto pescare il nero dei fondi, dei cieli per poter vendere i grandi quadri. notturni, tanto luminoso perché pieTintoretto, al contrario, si mosse no di modulazioni cromatiche quanuna sola volta dalla città per arrivato “risparmioso”. re a Mantova e rientrare veloceFu abile divulgatore delle sue opemente nella sua casa-bottega, dore. Sia facendo girare voci come ve ebbe come allievi soprattutto i fiquella secondo cui fu apprendista gli Marco, la preferita Marietta e lo da Tiziano, il quale, veduto un suo stakanovista Domenico (detto il Tindisegno, per timore che il pro- » toretto Giovane) e dove lavorava con un’attenzione quasi «Mentre il Tintoretto si sparagnina alle spese. Moldestreggiava con astuzia ti dei giganteschi teleri per bertoldesca, Tiziano cui divenne famoso, ad possedeva la ferma esempio, furono assemsicurezza del nobile» blati cucendo pezzi di teMAGGIO 2012
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I CAPOLAVORI DI DUE MAESTRI VENETI
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[ TIZIANO, ADORAZIONE DEI PASTORI ]
INFO MOSTRE
Tiziano e la nascita del paesaggio moderno Fino al 20 maggio 2012 Sede: Palazzo Reale, Piazza Duomo 12, Milano Telefono: 199 75 75 16 Sito: www.mostratiziano.it Tintoretto fino al 10 giugno 2012 Sede: Scuderie del Quirinale, Via XXIV Maggio 16, Roma Telefono: 06 39967500 Sito: www.scuderiequirinale.it
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ue esposizioni dedicate ad altrettanti maestri del Cinquecento veneto, a Milano e Roma. Tiziano e la nascita del paesaggio moderno, a Palazzo Reale della città lombarda, illustra fino al 20 maggio come il Vecellio, che nel 1552 fu il primo a usare in una lettera la parola “paesaggio”, abbia dato il via all’avvento dell’ambiente naturale come protagonista della grande arte. Opere di Giorgione, Giovanni Bellini, Cima da Conegliano, Palma il Vecchio, Jacopo Bassano, oltre a quelle di Tiziano, propongono un percorso intelligente e ben costruito, istruttivo e fondante un’eredità splendida quanto duratura. Tintoretto, a Roma presso le Scuderie del Quirinale fino al 10 giugno, è una magnifica mostra monografica che traccia le coordinate della carriera del veneziano, a partire dal rivoluzionario Miracolo dello schiavo per la Scuola di San Marco, che confermò nel 1548 il trentenne Jacopo come il più talentuoso pittore della sua generazione e il più accreditato rivale di Tiziano. Seguono altre opere fondamentali: sacre conversazioni, cicli di storie bibliche e religiose, ritratti, raffigurazioni devozionali e ufficiali, favole mitologiche e bellezze femminili... Per chiudere con l’eredità artistica, il confronto con la Maniera e la struggente meditazione sulla morte nell’ultima opera, la Deposizione nel sepolcro di San Giorgio Maggiore. [ TINTORETTO, INCONTRO TRA TAMAR E GIUDA ]
CULTURA
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ingannarvi, però, se non volete mettente Jacopo diventasse un peche io abbia l’incarico per le altre ricoloso rivale, lo cacciò dopo podecorazioni, nessun problema, cochi giorni. Sia facendosi pagare munque quest’opera ve la regalo». pochissimo, solo tele e colori, o Grazie a 31 voti a favore e 20 conaddirittura regalando le sue opetrari, è tuttora lassù e il maestro non re quando il mercato era saturo e ebbe più concorrenti nel riempire la concorrenza feroce. Sia evitandi capolavori gli ambienti della scuodo che dalla bottega uscissero cola e della chiesa, al prezzo di 100 dupie: ogni tela doveva essere unica cati l’anno a vita: La Crocifissione, (così riusciva a ottenere un prezSan Rocco in carcere, Il battesimo zo più alto...). di Cristo, L’ultima cena, L’AscensioNon solo, ebbe il suo incarico più ne e tanti altri. importante con un astuto sotterMa solo la morte di Tiziano gli aprì fugio. Le “scuole” allora erano istituzioni religiose la via per commitche assistevano i tenze importanti «Le tele e i colori bisognosi. Erano dal governo, porerano sempre a sovvenzionate dai tandolo a dipingecarico dei pittori. mercanti e dai “lire sale e soffitti di Ma non per beri professioniPalazzo Ducale. Tiziano, le cui sti” che mettevaL’incarico più desispese erano no in mostra la loderato, il Paradisostenute dalla ro potenza grazie so, di cui elaborò Serenissima» alla ricchezza delun progetto già le decorazioni dei nel 1564, gli arrisaloni refettorio/ vò solo nel 1588 dopo la morte del Veronese, che dormitorio, dei locali e delle chieaveva vinto il concorso bandito. se afferenti. Lasciò la stesura al figlio DomeniPer la Sala dell’Albergo della Scuoco che, costretto dai committenla di San Rocco venne bandito nel ti, perse la vivacità del modello pa1564 un concorso cui partecipaterno pur mantenendone l’imperono i maggiori pittori, chiamati a tuosa teatralità. presentare un bozzetto per l’ovaMorì nel 1594, settantacinquenne le del soffitto, la tela principale. e ancora attivo, senza aver mai aperTintoretto con la velocità esecutito un libro che non fosse religioso, va che lo contraddistinse tutta la lontano dall’ossessione di elevarsi vita, dipinse un San Rocco in gloculturalmente e di cercare uno stiria michelangiolesco che riuscì a far le di vita da patrizi. Un artigiano appendere. Accusato di scorret“furioso”, com’era soprannominatezza, si difese con astuzia bertolto, che trovò nel suo percorso andesca: «Io so disegnare solo così sie e arditezze di una modernità - disse alla commissione - e l’ho fatsconcertante. to mettere al suo posto per non
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Su TV2000 la famiglia è tutta un programma
Il racconto quotidiano delle famiglie d'Italia
dal lunedì al venerdì ORE 18,30 Digitale terrestre canale 28 Sky canale 801 Streaming video www.tv2000.it
Arianna Ciampoli e Antonio Soviero conducono Romanzo Familiare. Le storie di cinque famiglie seguite in diretta, si avvicendano, ogni giorno, con collegamenti dalle case dei protagonisti e video-diari. Tante esperienze diverse per raccontare la famiglia di oggi in un real-tv che ci assomiglia.
Più di quello che vedi
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EVENTI
XXX CONCORSO 50&PIÙ PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA
AIFARGOTOF E ARUTTIP ,AISEOP ,ASORP ÙIP&05 OSROCNOC XXX
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XXX CONCORSO 50&PIÙ
PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA Dal 1° all’8 luglio, per il secondo anno consecutivo, torna ad Assisi la finale del Premio dedicato alla creatività degli over 50 ideato e organizzato da 50&Più. Alla manifestazione saranno premiati anche i super vincitori dell’edizione 2011: Mirella Morelli (Prosa), Leda Panzone Natale (Poesia), Mario Lanteri (Pittura), Paolo Capucci (Fotografia) DI LUISELL A BERTI
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l conto alla rovescia è iniziato e si procede a grandi passi verso la finale del Concorso artistico nazionale di 50&Più. Anche quest’anno sono stati numerosi gli over 50 che hanno voluto mettersi in gioco ed esprimere il proprio estro nella pittura, nella scrittura o nella fotografia. Con questa edizione il Premio compie trent’anni, un traguardo importante e speciale perché racconta una lunga storia che, come un mosaico, racchiude i tasselli di tante storie. Quelle di oltre 20mila concorrenti approdati nel corso degli anni alla finale, tutti artisti dilettanti over 50 che hanno ripreso una loro vecchia passione o che, a un certo punto della vita, si sono scoperti creativi e hanno voluto condividere insieme agli altri “artisti” non professionisti come loro, l’esperienza di realizzare ed esporre un quadro, una fotografia, oppure hanno voluto esprimersi attraverso la poesia o la prosa. A volte, raccontando di sé oppure dando sfogo alla fantasia. Questa edizione si terrà per la seconda volta ad Assisi, città intrisa di arte e di storia, una degna cornice per racchiudere il trentesimo
compleanno del Premio, per accogliere chi partecipa al Concorso per la prima volta e i tanti affezionati per i quali questa occasione è un appuntamento irrinunciabile, un’opportunità per crescere e continuare a imparare. Infatti, nel corso della settimana della finale, ogni giorno si terranno laboratori a
«Passione, entusiasmo, voglia di mettersi in gioco... questo lo spirito dei partecipanti»
carattere teorico e pratico, condotti da noti artisti professionisti. Ecco allora il laboratorio dedicato ai colori e alle tecniche per dipingere la forza degli elementi naturali dal titolo Aria, terra,
acqua, fuoco, del pittore Enrico Benaglia. Il poeta Elio Pecora condurrà i partecipanti lungo La poesia come esperienza. Francesco Tarquini, scrittore e insegnante di scrittura creativa, proporrà il tema Descrivere è narrare. Infine, per gli appassionati di fotografia, con Lina Pallotta il laboratorio sarà su Emozioni dal paesaggio di Assisi. Intanto, in attesa di conoscere i prossimi vincitori delle Farfalle e Libellule d’Oro, ecco i nomi dei quattro vincitori dell’edizione 2011 votati dai lettori di 50&Più che saranno premiati ad Assisi: Mirella Morelli, con il racconto La coscia di pollo, Leda Panzone Natale con la poesia Il mio amico down, Mario Lanteri con il quadro Si fa sera..., Paolo Capucci, con la fotografia Donna di Tallin. Una settimana dedicata all’arte, alla bellezza e anche al divertimento. Ogni »
«L’arte consiste nel far sentire agli altri quello che sentiamo, nel liberarli da loro stessi, proponendo loro la nostra personalità come liberazione speciale» Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine, 1982 (postumo)
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[ EVENTI - PROGRAMMA ]
PROGRAMMA DI MASSIMA
PROGRAMMA Assisi, 1 - 8 luglio 2012 *
XXX CONCORSO 50&PIÙ PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA
ore 15,30 - Sala A Laboratorio di pittura: Aria, terra, acqua, fuoco, con Enrico Benaglia ore 18,00/19,00 - Sala R Animazione musicale; preparazione spettacolo autogestito con il Maestro Vincenzo De Filippo ore 21,30 - Teatro Metastasio - Assisi Musical Chiara di Dio
DOMENICA 1 LUGLIO Intera giornata Arrivo e sistemazione negli alberghi ore 21,30 - Auditorium Spettacolo di benvenuto con il gruppo folcloristico “Agilla e Trasimeno”
LUNEDÌ 2 LUGLIO ore 10,00 - Auditorium Presentazione della settimana ore 15,30 - Sala A Laboratorio di pittura: Aria, terra, acqua, fuoco, con Enrico Benaglia ore 16,00 - Sala R Laboratorio di scrittura narrativa: “Descrivere è narrare“, con Francesco Tarquini ore 18,00/19,00 - Sala R Animazione musicale; preparazione spettacolo autogestito con il Maestro Vincenzo De Filippo ore 21,30 - Auditorium Mexico, Mexico! “I Mariachi”
MARTEDÌ 3 LUGLIO ore 10,00/12,00 - Sala R Workshop di fotografia: “Emozioni dal paesaggio di Assisi”, con Lina Pallotta ore 15,30 - Sala R Laboratorio di scrittura narrativa: Descrivere è narrare, con Francesco Tarquini
MERCOLEDÌ 4 LUGLIO ore 10,00 - Sala R Laboratorio di poesia: La poesia come esperienza, con Elio Pecora ore 15,30 - Sala R Laboratorio di scrittura narrativa: Descrivere è narrare, con Francesco Tarquini ore 15,30 - Sala A Laboratorio di pittura: “Aria, terra, acqua, fuoco”, con Enrico Benaglia ore 18,00/19,00 - Sala R Animazione musicale; preparazione spettacolo autogestito con il M° Vincenzo De Filippo ore 21,30 - Terrazza 1 Serata danzante con l’orchestra di Edmondo Comandini
GIOVEDÌ 5 LUGLIO ore 10,00 - Auditorium • Cerimonia di consegna delle Libellule d’Argento • Premiazione dei Supervincitori del Concorso 2011 ore 15,30 - Sala A Laboratorio di pittura: Aria, terra, acqua, fuoco, con Enrico Benaglia ore 15,30 - Sala R Laboratorio di poesia: La poesia come esperienza, con Elio Pecora ore 18,00/19,00 - Sala R Animazione musicale;
preparazione spettacolo autogestito con il M° Vincenzo De Filippo ore 21,30 - Auditorium Spettacolo musicale “Riccardo Fogli in trio”
VENERDÌ 6 LUGLIO ore 9,30 - Auditorium Cerimonia di consegna delle Farfalle d’Argento ore 15,30 - Sala A Laboratorio di pittura: Aria, terra, acqua, fuoco, con Enrico Benaglia ore 15,30 - Sala R Laboratorio di scrittura narrativa: Descrivere è narrare, con Francesco Tarquini ore 18,00/19,00 - Sala R Animazione musicale; preparazione spettacolo autogestito con il Maestro Vincenzo De Filippo ore 21,30 - Auditorium “Song o not songs 2012” Serie di miserie semiserie di Vittorio Viviani con Andrea Bianchi al pianoforte
SABATO 7 LUGLIO ore 9,30 - Auditorium Proclamazione dei vincitori del XXX Concorso 50&Più. Cerimonia di consegna delle Farfalle e delle Libellule d’Oro 2012 ore 16,00 - Auditorium Premiazioni dei vincitori dei concorsi di estemporanea ore 21,30 - Auditorium Spettacolo autogestito dei partecipanti al XXX Concorso 50&Più
DOMENICA 8 LUGLIO Intera giornata Rientro dei partecipanti alle località di provenienza.
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sera il programma prevede spettacoli all’insegna della buona musica, del teatro e una serata in cui gli appassionati del ballo potranno scatenarsi. La bellezza poi sarà in ogni opera presentata dai concorrenti, nell’arte straripante di Assisi e nel fascino dei suoi dintorni che, con 50&Più Turismo, sarà possibile visitare. A concludere la XXX edizione del Concorso uno spettacolo speciale di recitazione e canto autogestito e preparato da un gruppo di “artisti”, in rappresentanza della creatività e dell’estro degli over 50. In basso, in anteprima, l’immagine simbolo che accompagnerà i partecipanti giunti alla finale del Concorso, opera del pittore Pasquale Basile.
{
LA GRANDE QUERCIA La grande quercia è il titolo dell’opera simbolo della XXX edizione del Concorso 50&Più Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia, realizzata da Pasquale Basile. Oltre che pittore, Pasquale Basile è incisore e scultore. Nato a Messina vive e opera a Terracina (Latina). Ha partecipato a importanti collettive e realizzato numerose personali in Italia, Europa, Asia e nel continente americano. È autore di importanti progetti per enti, organizzazioni e istituzioni internazionali. Tra gli ultimi realizzati si ricorda il francobollo per Unesco Italia, ideato in occasione del “Decennio internazionale dell’educazione allo sviluppo sostenibile”.
}
AUTORE DELL’OPERA SIMBOLO DEL CONCORSO, LA GRANDE QUERCIA, È IL NOTO ARTISTA PASQUALE BASILE
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La grande Quercia di PASQUALE BASILE
EVENTI
«La XXX edizione racconta una lunga storia che, come un mosaico, ne racchiude tante altre: quelle di oltre 20mila concorrenti approdati nel corso degli anni alla finale»
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SISTEMAZIONE ALBERGHIERA E QUOTE
i SUPER VINCITORI del
CONCORSO PROSA 2011 Mirella Morelli La coscia di pollo Pasqualino Fadda Franziscu, banditore e beccamortos Wally Gigante Waddell Ricordo di una gita in barca un po’ diversa Maria Iattoni Il vestito della liberazione Michele Nicotera Intermezzo
POESIA 2011 Leda Panzone Natale Il mio amico down Anna Maria Mangano A mio padre Maria Antonietta Rotter Tramonto Luciano Zoni Incontro Mancato Luciana Cerne La casa delle farfalle
PITTURA 2011 Mario Lanteri Si fa sera... Franca Martini Ambra Marilena Barone Ortensie Raffaella Sartori Les tois de Montmartre Luciano Berruti Visione Monferrina
FOTOGRAFIA 2011
VOTI 5.520
2.365
2.279 1.720 1.505
VOTI 3.761 3.640 2.709 1.978 1.820
VOTI 5.355 2.967 2.021 1.806 903
VOTI
Paolo Capucci Donna di Tallin 4.160 Emilio Grato Grivon Ci hanno appena fotografato 3.001 Anna Consani Luci e ombre 2.838 Alina Gobbi Frattini La venditrice di cetrioli 2.107 Olga Turchetto Bimbe palestinesi: quale futuro? 1.634
Il Roseo Hotel Assisi (4 stelle), dove si svolgerà l’evento 50&Più, si colloca per dimensione e qualità ai vertici dell’ospitalità regionale umbra, in una straordinaria atmosfera che solo ad Assisi si può trovare. Dispone di 164 camere dotate di aria condizionata, tv satellitare, minibar, telefono, wi-fi, piscina coperta riscaldata e sauna, oltre al Centro Congressi e al Centro Benessere Spa. Tutte le attività relative al Concorso verranno svolte nelle sale conferenze del Roseo Hotel. ESCURSIONI FACOLTATIVE (da prenotare e regolare in loco): - Il Lago Trasimeno e suoi borghi - Perugia e i suoi capolavori - Gubbio, il medioevo per eccellenza - Bevagna e Montefalco: nel territorio del vino Sagrantino alla ricerca degli antichi romani - Spoleto: da colonia romana a ducato longobardo - Assisi: Patrimonio mondiale dell’Umanità e casa di San Francesco. Quota individuale di partecipazione dall’1 all’8 luglio (7 notti/8 giorni) In camera doppia € 470,00 Suppl. doppia uso singola* € 195,00 Dal 4 all’8 luglio (4 notti/5 giorni) In camera doppia Suppl. doppia uso singola*
€ 295,00 € 110,00
(*) Vista limitata.
La quota comprende: Trasferimento in orari prestabiliti dalla Stazione ferroviaria di Assisi da e per l’Hotel; soggiorno in camera doppia per il periodo prescelto; trattamento di pensione completa, bevande incluse ai pasti (acqua e vino della casa); partecipazione agli spettacoli e intrattenimenti proposti dall’organizzazione 50&Più; ingresso alla piscina interna riscaldata e alla Spa; assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento; assistenza di personale 50&Più. La quota non comprende: trasporto da e per Assisi; escursioni facoltative; extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato.
Informazioni e prenotazioni: 50ePiù Turismo (Aut. Reg. 388/87) Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it www.50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più MAGGIO 2012
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VILLASIMIUS
» Per saperne di Più: 06 6871108/369
INCONTRI DI PRIMAVERA dal 19 maggio al 16 giugno 2012
SARDEGNA -
Una grande manifestazione ideata da 50&Più per favorire l’incontro fra gli oltre 3.000 soci nel relax di un soggiorno marino di inizio estate. Per l’edizione 2012, a grande richiesta, si ritorna alla splendida struttura del Calaserena Village
CALASERENA Village di Villasimius (CA) dal 19 maggio al 16 giugno 2012
IL VILLAGGIO è situato a Maracalagonis, sulla bellissima spiaggia di Geremeas (Villasimius) e rispetta tutte le norme riguardanti le barriere architettoniche; dispone di 345 camere completamente ristrutturate, distribuite in palazzine e villini. IL RISTORANTE, di facile accesso da tutte le camere, è situato in piazzetta e il servizio è previsto a buffet per la prima colazione, il pranzo e la cena. LA FORMULA ALL INCLUSIVE Soft prevede la consumazione gratuita al bar centrale, comprensiva di: bevande calde (caffè, cappuccino, the e tisane), bibite analcoliche, succhi di frutta e birra alla spina (non imbottigliati). L’ANIMAZIONE, svolta a cura di Samarcanda (una garanzia di qualità made in Italy), prevede tornei di carte, spettacoli serali, intrattenimento piano-bar e discoteca. LA SPIAGGIA di fine sabbia bianca è attrezzata con bar, spogliatoi, docce, ombrelloni e sdraio. Il mare si raggiunge con un breve percorso a piedi attraverso un bosco di pioppi, tamerici ed eucalipti. LE ESCURSIONI prevedono visite a: Villasimius; Riviera tra Quartu S. Elena e Cagliari; Parco della Giara e il villaggio nuragico di Barumini; Isola di San Pietro e Carloforte. Inoltre, escursioni in barca alla scoperta del parco geomarino circostante.
QUOTE DI SOGGIORNO PER PERSONA 1° Turno (dal 19 maggio al 26 maggio) 2° Turno (dal 26 maggio al 2 giugno) 3° Turno (dal 2 giugno al 9 giugno) 4° Turno (dal 9 giugno al 16 giugno)
Camera doppia € € € €
435,00 455,00 480,00 495,00
Doppia uso singola € € € €
555,00 575,00 610,00 635,00
Bambino (da 3 a 8 anni non compiuti) in camera con 2 adulti Bambino (da 8 a 12 anni non compiuti) in camera con 2 adulti Bambino (da 0 a 3 anni non compiuti) in camera con 2 adulti Eventuali giorni supplementari LA QUOTA COMPRENDE • Soggiorno di 7 notti / 8 giorni con trattamento di pensione completa, servizio a buffet e bevande incluse ai pasti (acqua minerale e vino della casa) • Formula All Inclusive Soft come sopra specificato • Servizi balneari in piscina e in spiaggia (1 ombrellone e 2 sdraio per camera) • Animazione diurna e serale con spettacoli, piano bar, giochi, tornei • Convegni e attività culturali organizzati da 50&Più • Assistenza in loco di personale medico 24 ore su 24
www.50epiuturismo.it
3° e 4° letto adulti € € € €
335,00 355,00 380,00 395,00
riduz. 80% riduz. 50% gratuito su richiesta
• Assistenza in loco di personale 50&Più e 50&Più Turismo • Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento, Navale Assicurazioni. LA QUOTA NON COMPRENDE • Tutti i trasporti da e per il Calaserena Village • Escursioni facoltative (da acquistare e pagare sul posto) • Lettino spiaggia (facoltativo da pagare in loco al costo settimanale di € 20.00) • Extra in genere e tutto quanto non sopra specificato.
Informazioni e prenotazioni: 50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87) Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
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[ INTERNET & DINTORNI DI PAOLO
NEGRINI ]
YouTube è un sito di video-sharing, ovvero di condivisione video, dove gli utenti possono caricare, condividere e visualizzare i video.
» YouTube YouTube è un sito di video-sharing, ovvero di condivisione video, dove gli utenti possono caricare, condividere e visualizzare i video. La maggior parte dei contenuti viene caricata dai singoli utenti anche se una parte è proposta da società dei media in una sorta di partnership con YouTube. Le modalità di utilizzo possono essere di due tipi: semplici “spettatori” o “Produttori” di un video da condividere.
» Visualizzare un video Dall’indirizzo www.youtube.com, si accede alla pagina principale del sito.
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ISTRUZIONI PER L’USO - 7
YouTube
ISTRUZIONI PER L’USO - 7
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Da qui potete decidere cosa vedere. Facendo clic su Sfoglia, posto nella parte superiore della finestra, vi sarà presentata una lista di miniature dei video più visualizzati. Se avete una idea precisa di cosa visualizzare, digitate nella casella Cerca il termine chiave. Qualsiasi sia la strada scelta vi saranno presentate le miniature dei video rispondenti alla ricerca.
Facendo clic sulla miniatura, si avvierà la riproduzione del video. Sottostanti al video, sono presenti una serie di pulsanti che consentono: - di fermare o riavviare il video e regolare l’audio; - di espandere la schermata o di visualizzare a tutto schermo il video; - di indicare il vostro gradimento Aggiungi a: aggiungere il video ad una lista di video preferiti (richiede la registrazione al sito). Condividi: visualizzare il codice per poter condividere il video per posta o sui Social Network.
» Registrarsi e caricare un video Per poter caricare un video e renderlo condivisibile è necessario essere registrati sul sito. L’operazione, definita creazione Account, è gratuita, molto semplice e si conclude con pochi passaggi. Nella pagina principale di YouTube, fate clic su Crea Account.
Accederete alla finestra di registrazione nella quale dovrete inserire i dati richiesti.
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Nella successiva schermata, inserite un vostro indirizzo e-mail, valido naturalmente, che sarà utilizzato sia come nome utente per accedere all’area personale di YouTube sia come casella di posta per ricevere comunicazioni dal sito. Scegliete una password che dovrà essere utilizzata in associazione all’indirizzo e-mail per accedere al sito (non inserite la password che utilizzate per la casella di posta, inventatene una nuova), ed infine, digitate correttamente il codice di controllo che vedete a fine pagina.
A questo punto l’operazione è completa. Tornate alla pagina principale di YouTube, fate clic su Accedi, posto in alto a destra ed inserite nella successiva finestra l’indirizzo e-mail e la password scelti in fase di registrazione.
L’operazione è conclusa ma prima di poter accedere al vostro Account, dovrete accedere alla casella di posta che avete indicato in fase di registrazione, aprire il messaggio che vi è stato spedito da YouTube e fate clic sulla conferma di attivazione.
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Finalmente siete entrati. Fate clic su Carica video, posto in alto a destra.
Nel riquadro Caricamento file video, fate clic su Carica video. Scegliete da una cartella del vostro computer il video da caricare e fate clic su Apri. Dovrete attendere alcuni minuti affinché il video sia trasferito sul sito. Ad operazione completata, potrete aggiungere un vostro commento, scegliere in quale categoria inserire il video, stabilire chi potrà vedere il video e salvare le impostazioni.
A questo punto il video è disponibile per la visualizzazione.
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[ TENDENZE DI BARBARA
DI SARNO ]
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S
e non fosse diventato stilista, sarebbe diventato architetto. Forse, perché la parabola umana e professionale di Ermanno Scervino dimostra che lo spirito bohémien (chic!) e l’ardore cosmopolita del designer fiorentino non solo non si sono mai sopiti, ma sono maturati in una curiosità creativa che da quasi quindici anni è il motore trainante della sua azienda. Nel 2002 il gruppo ha costituito il suo quartier generale nelle campagne fiorentine dove tra stradine sterrate e antichi casali sorge uno dei più moderni poli produttivi del
Made in Italy. Qui sono concentrati ateliers, laboratori sartoriali e uffici creativi e l’organizzazione è tale da permettere allo stilista di controllare la lavorazione di ogni singolo pezzo nei minimi dettagli senza spreco di tempo e a diretto contatto con i vari settori della filiera. La valorizzazione dell’artigianato tessile toscano viene portata avanti da Ermanno Scervino e dal suo team attraverso un legame con le radici della propria terra che valica i confini nazionali. Non è un caso che le sue collezioni siano presenti in oltre 500 tra i multibrand » MAGGIO 2012
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MODA
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più importanti nel mondo, oltre a 36 tra monomarca e shop in shop. Nel 1999, dopo dieci anni di collaborazioni con la haute couture italiana, Ermanno Scervino decide di lanciare il proprio brand. Dopo quasi quindici anni da quella scelta che si rivelò vincente, che bilancio si sente di fare? Non faccio mai bilanci. Nonostante il mio percorso professionale, ho sempre la sensazione che posso fare meglio ed ogni volta che credo di essere vicino al punto di arrivo, mi accorgo che è l’inizio di qualcosa di nuovo. Il Suo stile si distingue per la commistione di generi diversi. Il rigore classico si intreccia con le nuove tendenze dell’urban chic abbracciando, tuttavia, una visione cosmopolita e talvolta esotica della moda. Cosa ha rappresentato per Lei il motivo del viaggio nella vita e nella carriera? Per me il viaggio è quasi “linfa vitale” per conoscere i cambiamenti e le nuove tendenze. Amo molto le metropoli internazionali come Parigi, Londra e New York. Nella prima ho deciso che avrei lavorato nella moda. Nella Grande Mela degli Anni ‘80 ho potuto conoscere icone mondiali come Andy Warhol, mentre la gioventù londinese ha senza dubbio ispirato il mio concetto di “rock couture”. Mi ritengo da sempre sostenitore del Made in Italy e sono fiero di aver avuto l’intuizione di investire in Italia. Credo che l’eccellenza del Made in Italy dia un valore aggiunto al mio stile. Testimonial della campagna “Donna Primavera/ Estate 2012” è stata la modella batterista grunge Alice Dellal, mentre abbiamo visto sfilare sulle Sue passerelle l’eterea Bianca Balti. Come si coniugano questi due modelli di donna? Sono due bellezze diverse che interpretano al meglio i miei abiti. Bianca è bellissima e mediterranea, Alice ha un fascino non convenzionale. Entrambe esprimono il concetto di “Rock Royal“. Ho sempre amato le eroine dei poemi antichi e nel realizzare le mie collezioni ho cercato di infondere quegli stessi valori nelle mie principesse urbane dal glamour graffiante. La Sua “Collezione Uomo Primavera/ Estate 2012” è una perfetta sintesi di quello stile che Lei ha definito “Rock Royality”. Ci racconta come questi modelli sono nati e sono stati realizzati? Le mie collezioni partono dalla progettazione dei tessuti e si definiscono pensando ad una nuova sartorialità. Nella Primavera/Estate 2012 l’Uomo Ermanno Scervino indosserà abiti e giacche sartoriali sfoderate con tessuti dalle fantasie minimal come il principe di Galles, il pied
de poule o i giochi di righe. Le fantasie classiche sono ridisegnate nelle sfumature del nuovo celeste pastello e si fondono nelle mischie del cotone, del lino e della seta e nelle trasparenze della rafia lavorata a telaio. Lo stile di Ermanno Scervino sembra guardare ad un’eleganza iconoclastica che non teme però di confrontarsi con abbinamenti inaspettati di tessuti e tagli. Che cos’è per Lei la libertà e come si traduce nei modelli che disegna? Sono libero di fare quello che mi piace, ma la mia è una visione della moda a tutto tondo che tiene conto anche del fattore marketing. Uno stilista non può essere un artista come un pittore o uno scultore, libero da condizionamenti, deve sempre avere un occhio al mercato pur rimanendo fedele a se stesso. Il gruppo Ermanno Scervino ha chiuso il 2011 con un fatturato di 93 milioni di euro e per il 2012 si prevede un’espansione che toccherà Cina e Medioriente. Guardiamo con attenzione ai nuovi mercati e mentre continuiamo a registrare crescite là dove ormai siamo consolidati - come in Russia, Giappone ed Europa - apriremo a breve nuovi showroom in Paesi emergenti come India e Brasile. Negli anni Ottanta viveva a New York e frequentava la Factory di Andy Warhol. Cosa ricorda e cosa Le è rimasto, cosa rimpiange e cosa rinnega di quel periodo? L’unica cosa che rimpiango è che ero molto più giovane, il resto è un bagaglio di importanti esperienze che mi hanno aiutato ad arrivare fin qui.
La moda prende spunto dalla musica e dall’abbigliamento di band e cantanti. Reagge, rock e punk per gli anticonformisti rhytm&blues per i più retrò 38 I
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[ FANTASIE CLASSICHE IN SFUMATURE CELESTE PASTELLO, O FANTASIE “MINIMAL” CON UN PRINCIPE DI GALLES E GIOCHI DI RIGHE: L’UOMO DI ERMANNO SCERVINO È LA SINTESI DELLA “ROCK ROYALITY”. ]
ABBINAMENTI INASPETTATI DI TESSUTO, GENERI DIVERSI, MA RIGORE CLASSICO
TENDENZE UOMO:
LA MUSICA ISPIRA LA MODA 2 1 REGGAE
RHYTM & BLUES
È passato più di mezzo secolo da quando Bo Diddley e la sua band si esibivano nelle loro giacche tartan, ma il loro stile non sembra dimenticato. Completi a scacchi e papillon fanno rivivere le atmosfere dei locali di Detroit dove si definiva il groove R&B. Paolo Gerani disegna per Iceberg giacche in tessuto di galles un po’ stropicciate da indossare con blazer di maglia alternati a capi in seta. I pantaloni hanno il risvolto alla caviglia e scoprono scarpe stringate minimaliste. Tessuti come il cotone e il lino ospitano scacchi e righine incrociate che sono sì uno statement, ma anche l’occasione per andare oltre le regole.
Atmosfere reggae per la collezione dello stilista-chitarrista John Richmond. Bob Marley e i colori della Giamaica ispirano le tonalità gialle, rosse, arancioni e rosa shocking di camicie e maglie. I grafismi attingono all’immaginario giapponese dei tattoo yakuza. Sono ammessi i completi total black, ma con riferimenti rock come le borchie sui doppiopetto in pelle laserata e i dettagli metallici intrecciati al jersey e alla rete.
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ROCK
John Varvatos cattura lo spirito dei Rolling Stones. La sua collezione guarda ai gruppi musicali che nei primi anni Settanta si ispirano per un nuovo sound rifugiandosi nel contatto con la natura. Il suo stile propone un nuovo dress up per il rocker in fuga dalle metropoli. Ca-
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MODA FANTASIE ANNI ‘50
Cappelli che si ispirano al cinema e alla musica. Gioielli da uomo che si rifanno a strumenti musicali, un tuffo negli Anni ’50 con i Four Vegas. L’eleganza maschile richiama i “bei tempi andati”
BORSALINO. Ricordate il cilindro indossato da Fred Astaire, la celebre bombetta dei Beatles e il mitico cappello dei Blues Brothers? La storica azienda torinese Borsalino rilegge questi classici dell’immaginario modaiolo (e non solo) con la collezione neo-pop Fashion Balloons. Il design è affidato a Willow, talentuoso street artist milanese che rende questi intramontabili cappelli veri e propri pezzi unici. Le immagini stampate e dipinte a mano si ispirano al mondo del fumetto e dei cartoons. Sui coloratissimi tessuti prende vita un microcosmo brulicante di buffi virus e batteri che comunicano fra di loro attraverso i balloons, le famose “nuvolette” che nelle strisce dei fumetti contengono i testi pronunciati dai personaggi. Per chi non ha ancora voglia di appendere il cappello al chiodo. GIOIELLI E GEMELLI. Si chiamano Ro-
micie lunghe fuori dai pantaloni, blouson ispirati alla scherma e ampie sciarpe portate al collo o alla vita come cinture; capi leggeri dal gusto un po’ vintage, ma sempre eleganti. Le scarpe sono senza lacci e i borsoni in leather disegnati per una vita on the road.
4
PUNK
Il mix di richiami al mod e al punk dell’uomo di Neil Barrett conferma la passione dello stilista per le tendenze street. L’uso del black&white è declinato nelle fantasie del tweed, nei completi gessati e nei trench di pelle. Giacche smanicate e pantaloni corti alla caviglia definiscono un moderno spirito dark. Scarponcini e sandali massicci in pelle con catene, borchie e zip completano il look. In vena rockettara anche Sarah Burton che per Alexander McQueen porta in scena l’immaginario da musicista ribelle che si concede l’estrosità di
un maculato o di una stampa floreale. Giacche strette e corte, bomber con quadrettature british si abbinano a pantaloni a righe pagliaccesche. Immancabili gli stivaletti da palcoscenico rock.
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ROCK’N ROLL
È un tributo al grande Elvis la nuova “Collezione Primavera/Estate 2012” di Moschino Uomo. In pieno stile Anni ’50 sfilano sulla passerella le giacche in jersey con colli e tasche a contrasto e scintillanti smoking spotlight. Motivi di palme e stampe vichy si rincorrono sui completi che occhieggiano ai film di quegli anni. Non manca un salto a Las Vegas con stampe di carte da gioco su magliette e camicie. Dominano la scena cromatica il rosso, il bianco e il nero. Le mitiche blue suede shoes con il fondino bianco Anni ’50 sono mocassini bicolore in vitello e in cervo per il monocolore.
berto Maresca e Marina Sgorbati e il loro Gioielli e Gemelli è uno dei web shop di bigiotteria più cliccati. Il sito distribuisce i prodotti dei marchi internazionali leader nel settore e si rivolge a chi al gioiello prezioso preferisce accessori simbolo della propria passione. Non stupisce che il duo milanese sia da anni legato all’ambito musicale. Le loro collezioni spaziano dai fermacravatte con spartito musicale ai gemelli placcati in oro con tastiera in madreperla e onice, la stessa pietra nera utilizzata per i pianoforti. Quando la passione diventa una missione. Per chi ama l’ironia delle forme e un gusto vintage fantasioso e originale.
FOUR VEGAS. Elvis Presley è il loro mito. Il rockabilly style la loro seconda pelle. Jerry Lee Lewis e Chuck Berry ispirano sound e ciuffi pomp. Sono i Four Vegas, una formazione a tutto rock (and roll) capitanata dal front man Al Bianchi e in tourné per l’Italia con il “Grease Party Tour”. Se lo stile Anni ’50 è tornato a imporsi sulle passerelle di questa stagione, ci si può sentire Teddy Boys e Pin Up Girls anche solo per una notte, come dimostra lo scatenato stuolo di greasers della band. Tra un twist e una ballad, una cover e un brano originale, i Four Vegas dimostrano che la retromania non sempre fa rima con malinconia. Il loro motto? Entusiasmo. Per chi guarda al passato... ma neanche troppo.
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STAR BENE
[ PREVENZIONE DI
*
SCEGLIAMO LO SPORT PIÙ ADATTO
ALESSANDRO MASCIA ]
SPORT, A OGNUNO IL SUO «Esistono sport cosiddetti “aerobici” e altri definiti “anaerobici”. In generale, è sempre consigliabile far ricadere la scelta sulla prima tipologia»
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e qualcuno mi chiedesse se lo sport fa bene e se sia indispensabile, risponderei che sicuramente è benefico. Ma a patto che non si pratichi con esasperazione delle performance. Questo significa che per un benessere equilibrato, l’attività fisica è importante, ma deve essere praticata con moderazione. Altra considerazione vale per l’atleta professionista, o anche amatoriale che ambisce comunque a partecipare a competizioni sportive: per loro il piano di allenamento deve sempre essere programmato e condotto da un preparatore atletico. Non esistono in senso assoluto sport che facciano bene rispetto ad altri che possano far male (tranne alcune eccezioni che trattiamo nel box). L’assioma fondamentale è che se la struttura miofascio-scheletrica (ossia il complesso muscolare, quello connet-
tivale e quello articolare) è ben equilibrata tra tono muscolare, elasticità e mobilità, si ha la possibilità di praticare qualsiasi attività ci diverta e ci appassioni. Questo perché è fondamentale che la pratica sportiva sia un divertimento, un momento ricavato nella giornata per distrarsi, rilassarsi e occuparsi della cura della propria persona. Chi pratica con regolarità l’attività fisica, mi-
gliora sensibilmente la contrattilità cardiaca apportando maggiore ossigeno ai tessuti, rallenta il processo di arteriosclerosi, aumenta la concentrazione del colesterolo “buono” (il colesterolo Hdl) riducendo in tal modo il rischio di malattie cardio-vascolari, a cominciare dall’infarto. Il movimento contribuisce, inoltre, a controllare la progressione dell’osteoporosi in quanto l’osso
continua a generare matrice ossea in rapporto al carico a cui è sottoposto. Un adulto che si allena con una certa regolarità, potrà almeno rallentare il processo di invecchiamento e riuscire a mantenere un livello di efficienza organica superiore ai suoi coetanei che non svolgono attività fisica. Esistono sport cosiddetti “aerobici” e altri chiamati “anaerobici”. Come regola generale è
La corsa
Corpo e mente
Sportivo-amatoriale
Gli aerobici
Tre le regole principali per eseguire correttamente questa pratica sportiva: passi lunghi, busto eretto e sguardo rivolto all’orizzonte.
Al di là dei noti benefici che il fisico trae da una regolare attività fisica, è fondamentale scegliere una disciplina che appassioni e diverta.
Per questa categoria di atleti è ancora più importante allenarsi in modo consapevole e responsabile, cercando di non arrivare mai all’affanno.
Una pratica sportiva aerobica rende più efficiente l’apparato cardio-circolatorio, migliora la capacità polmonare e aumenta la resistenza.
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QUESTO SÌ, QUESTO NO, QUESTO FORSE...
STAR BENE
sempre preferibile propendere per ta. Come si legge nell’articolo sulquelli aerobici. La differenza tra i lo stretching pubblicato a marzo due è la possibilità da parte dei scorso, è importante dedicare primuscoli di utilizzare l’ossigeno for- ma e dopo ogni seduta di allenanito dal sistema cardio-vascolare. mento almeno 10-15 minuti alla Gli sport aerobici impegnano l’or- cura dell’elasticità muscolare. Un ganismo per periodi di tempo pro- muscolo elastico è un muscolo lungati con l’obiettivo di rendere performante che restituisce forza più efficiente l’apparato cardio-cir- esplosiva, mentre un muscolo ricolatorio, migliorare la capacità gido, anche se allenato, è sempre polmonare, aumentare la resisten- più debole. za, diminuire la percentuale di gras- È importante per gli atleti amatoso corporeo. Sport aerobici sono riali allenarsi sempre in regime aela corsa, il nuoto, il ciclismo, la robico e, quindi, cercando di non marcia, lo sci di arrivare mai all’affondo e tanti altri, «Dal 15 al 22 fanno. Può essere ma sempre con- settembre 2012 di grande aiuto utidotti senza uno al Garden Club lizzare un cardiosforzo eccessivo. di S. Vincenzo (Li) frequenzimetro Dopo circa venti si svolgeranno (acquistabile in minuti di attività le Olimpiadi qualsiasi negozio aerobica, ossia dei 50&Più» di sport) che comuquella in cui il sinica, istante per stema cardio-respiratorio non en- istante, la frequenza cardiaca e tra in affanno, si cominciano ad in- permette di allenarsi in modo più taccare le riserve lipidiche (i gras- consapevole e responsabile. È semsi) contenute nel nostro corpo e si pre importante idratarsi molto, soinizia a perdere peso in modo sa- prattutto per le persone anziane no e naturale senza regimi alimen- che spesso hanno una ridotta sentari forzati. La fase anaerobica ca- sazione di sete. Si deve bere priratterizza gli sport che necessita- ma, durante e dopo l’allenamenno di sforzi importanti come, ad to acqua a temperatura ambienesempio, sollevare pesi, effettua- te. Se fa caldo o si suda molto, re gare di velocità, andare in bici- l’acqua può essere addizionata con cletta in salita o a velocità soste- integratori di sali minerali. È obblinuta. Questo tipo di attività alle- gatoria poi una valutazione del na meno la pompa cardio-vasco- medico sportivo e del cardiologo lare ed ossigena meno tutti i tes- per monitorare lo stato di salute e suti del corpo. Intacca subito le ri- avere il consenso alla possibilità di serve di zuccheri e porta rapida- praticare attività sportive. mente a stanchezza muscolare. È consigliabile praticare attività Allena, però, in modo più effica- fisica moderata almeno trece la forza e il tono muscolare. quattro volte a settimana e, coPer un atleta che vuole effettua- munque, fare perlomeno una re delle gare è quindi importante camminata di almeno 40 miallenarsi sia su base aerobica che nuti, senza soste, tutti i giorni. anaerobica. Bisogna dare partico- Per concludere, voglio spezlare importanza alla fase di riscal- zare una lancia a favore del damento ed al periodo di recu- ballo: è aerobico, non irripero. Poiché nell’adulto e nell’an- gidisce la muscolatura, al ziano le capacità di recupero so- contrario la mobilizza, mino minori, si devono rispettare gliora le rigidità articolari e tempi di recupero maggiori rispet- non da ultimo è divertento ad un giovane, specialmente te, distraente e fa bene alin caso di sedute particolarmente l’umore. Buon diverimpegnative per intensità e dura- timento!
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ra analizziamo alcuni sport tra i più comuni per avere una maggiore consapevolezza della corretta esecuzione del gesto atletico. Nella corsa è molto importante mantenere il busto eretto e cercare di avere sempre una falcata lunga. Correre a piccoli passi e con il busto chinato in avanti sovraccarica le anche, le ginocchia, la colonna vertebrale, irrigidisce i muscoli e allena meno il sistema cardio-vascolare. Quindi, passi lunghi, colonna dritta e sguardo verso l’orizzonte. Controllare che la lunghezza del passo, il ritmo e la velocità siano gli stessi per le gambe. Nel nuoto le bracciate devono essere sempre ben allungate in tutti gli stili. Si deve cercare di nuotare in distensione della colonna. È utile nello stile libero respirare sia a destra che a sinistra, in modo tale da rendere simmetrico il movimento e mantenere una buona libertà articolare della colonna cervicale e dorsale. Possono essere praticati tutti gli stili, ma sempre in allungamento e mai in affanno. Il nuoto è, alla stregua degli altri, uno sport che rinforza la muscolatura e non è vero che è uno sport che allunga. I muscoli lavorano sempre e comunque in modo concentrico, quindi è importante completare l’allenamento con degli esercizi di stretching. Nel ciclismo il sellino deve sempre essere alto in modo tale da estendere completamente la gamba nel punto più basso della pedalata. Il manubrio deve essere sufficientemente alto per permettere alla colonna di mantenere un buon allineamento e di non essere curva. Per un buon allenamento aerobico è opportuno non affrontare salite troppo ripide, l’ideale sarebbe pedalare in pianura. Per quanto riguarda la pratica di sport in impianti sportivi al chiuso è sempre preferibile la ginnastica a corpo libero (ginnastica generale, pilates, acquagym) e il cardiofitness (cyclette, tapis roulant, ellittica). Attenzione! Perché sport come lo spinning e lo step possono sovraccaricare molto la colonna vertebrale a favore di possibili discopatie.
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VIAGGIO NELLA STORIA
[ TURISMO DI LORIS PORCHERI ]
Il 24 gennaio 1712 nasceva a Berlino Federico II: filosofo, letterato, mecenate, stratega, fece diventare la Prussia una grande potenza economica e militare. Dopo 300 anni, in Germania i festeggiamenti per onorare “il vecchio Fritz”.
[ SOTTO, DALL’ALTO, IL PONTE DI
Federico
GLIENICKER, DETTO
IL “PONTE DELLE SPIE”; IL
CASTELLO DI CHARLOTTENBURG; IL TEATRO DEL PALAZZO NUOVO A POTSDAM. ]
IL GRANDE «
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a gli occhi truci quando è scontento, ma non c’è niente di più dolce, di più affettuoso e di più accattivante quando vuol piacere. Ha una bella capigliatura, naso e bocca gradevoli, un bel sorriso arguto, ma che diventa spesso canzonatorio e amaro». Così veniva descritto nelle cronache dell’epoca quel principe che, all’età di 28 anni, si accingeva a sedere sul trono di un piccolo Stato nel cuore dell’Europa, la Prussia, nazione che fino a quel momento era stata guidata da Federico Guglielmo I soprannominato il “re sergente” per il pugno di ferro adottato nel governare. Invece Federico, questo il nome del giovane sovrano, aveva tutt’altra inclinazione: amava la letteratura, la filosofia, la pittura e la musica, tanto da suonare con grande perizia il flauto e comporre numerosi concerti e sinfonie. Si circondava di intellettuali e si dilettava nel leggere gli scritti di filosofi antichi, ma anche il pensiero di illuministi e giusnaturalisti contemporanei come Voltaire (con cui ebbe un rapporto di amicizia per un trentennio) e Locke, di autori come Machiavelli che con Il Principe contribuì non poco a forgiare la sua idea di Stato e di sovrano. Nel-
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la biblioteca personale di Federico si contavano circa 3.000 volumi, ma tutto questo fervore intellettuale era “vissuto” di nascosto dal padre, che osteggiava talmente gli interessi del figlio da mortificarlo persino in pubblico. Il ragazzo, però, non si dava per vinto e a diciott’anni pianificò una fuga in compagnia di un amico. Il progetto venne scoperto e costò caro ai due ragazzi. Ci volle l’intervento di Carlo VI d’Asburgo per salvare il principe dalla spietata punizione del padre; fu comunque imprigionato per due anni, radiato dall’esercito e “rieducato”. Ad Hans Hermann Von Katte, invece, fu riservato un destino peggiore: venne decapitato e Federico fu costretto a presenziare all’esecuzione. Forse le terribili esperienze giovanili furono il motivo per cui, quattro giorni dopo la sua salita al trono, il 31 maggio 1740, abolì la tortura e la pena di morte e sancì anche la libertà di stampa. Personalità eclettica, guerrafondaio per alcuni, illuminato per altri, Federico II in 46 anni di regno trasformò la Prussia in una potenza economica e militare. Riformò l’esercito e mise a punto una macchina bellica formidabile che portò prima all’espansionismo con la conquista della Slesia e la spartizione del-
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[ A SINISTRA, LA SALA DEGLI SPECCHI NEL PALAZZO DI SANS-SOUCI. SOTTO, IL MULINO DEL PALAZZO NUOVO NELLO STESSO CONTESTO. A DESTRA, IN BASSO, RITRATTO DI FEDERICO IL GRANDE E SCORCIO DELLA REGGIA DI SANS-SOUCI. ]
Un cuore multiculturale
Una festa per Federico Mostre, spettacoli teatrali, concerti, Potsdam festeggia così i 300 anni della nascita di Federico il Grande. Centro delle manifestazioni la reggia di Sans-Souci, la “risposta” prussiana a Versailles. Punta di diamante degli eventi è la mostra Friederisiko che si tiene fino al 28 ottobre. Suddivisa in 12 te-
mi sulla vita e le imprese del sovrano, si snoda su 70 sale, alcune mai aperte al pubblico. La musica è la protagonista dei Festival che si svolgono nei castelli e parchi della reggia, dal 9 al 24 giugno, mentre nel Cortile d’Onore del Palazzo Nuovo, dal 19 al 22 luglio, si può assistere alle parate e giochi equestri dal titolo Le Carrousel de Sans-Souci.
500 ettari di parchi, tra cui quello di Sans-Souci, e 150 edifici realizzati tra il 1730 e il 1916: è questo il sito posto nel cuore di Potsdam che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’Umanità. Capitale del Brandeburgo, Potsdam custodisce la storia di uno dei periodi più fulgidi dell’imperialismo prussiano con esempi di architettura barocca, ma anche testimonianze del suo carattere multiculturale che affonda le radici nel XVII secolo, come il quartiere olandese o quello della comunità russa o la colonia dei marinai norvegesi. Una curiosità: da non perdere il ponte Glienicker Brücke, che segnava il confine tra est e ovest Potsdam • durante la Guerra Fredda, e sul quale avveniva lo scambio di spie.
voleva cibarsi e obbligò ogni contadino ad allevare la Polonia, e poi al rafforzamento dei confini. Lavoratore instancabile, si recava personalmente an- 10 galline così da avere uova per nutrirsi. Rese l’istruche nei più piccoli villaggi dove metteva a frutto le zione obbligatoria per tutti i cittadini - tanto che, alsue conoscenze trasformandosi in architetto, ingegne- la sua scomparsa, la Prussia aveva il 98% di alfabere, agronomo, carpentiere, per organizzare, proget- tizzati - e sancì la libertà di culto. Questa decisione portò nel Regno tutta quella pretare, costruire... Le sue visite eraziosa manodopera qualificata che no senza preavviso e dopo qual«Tutti dovevano altrove veniva perseguitata per moche mese ritornava per controllalavorare per tivi religiosi. Durante il suo regno la re se era stato realizzato ciò che il bene del Paese; popolazione passò da 2 milioni a aveva disposto e faceva altri proil suo motto era: 50 milioni. getti. Ascoltava tutti i sudditi, an“Il sovrano è Nella sua vita basata sulla frugaliche il contadino più umile, si ricoril primo servitore tà l’unica ostentazione fu la reggia dava tutto e non aveva bisogno di dello Stato”» di Sans-Souci (Senza pensieri) che segretari che prendessero nota. si fece costruire vicino Potsdam. Decideva personalmente dove doQui fu il centro della rinascita culvevano sorgere i villaggi e in tempo di pace impiegava anche l’esercito, senza distin- turale prussiana, qui raccolse dipinti e sculture che anzione di grado, per disboscare, bonificare, costruire. darono poi a riempire vari musei tedeschi, qui morì Varò riforme nell’apparato amministrativo, burocra- nel 1786, per una broncopolmonite, dopo essere statico e fiscale, limitò l’importazione sviluppando in- to 6 ore fermo sotto la pioggia a presenziare una padustrie che producessero il necessario alla Nazione rata militare. Chiese di essere sepolto con i suoi due e diede impulso al commercio; diversificò le coltiva- levrieri, senza sfarzo né clamore. Semplicemente, cozioni imponendo quella delle patate di cui nessuno me aveva vissuto. MAGGIO 2012
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VIAGGIO NELLA CULTURA
Dal “Tempio delle Iscrizioni” di Palenque alla “piramide di Kukulkan” di Chichen Itza a Teotihuacan, la “Città degli Dei”, un viaggio alla scoperta delle profonde radici delle civiltà mesoamericane dei Maya e degli Aztechi, attraverso le più suggestive aree archeologiche del Messico e dello Yucatan.
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ESSICO e mistero ARCHEOLOGIA
DI GIOVANNI ORSO
[ IN ALTO, UNO SCORCIO DEL SITO ARCHEOLOGICO DI PALENQUE. A DESTRA, UN ANTICO CALENDARIO MAYA DI FORMA CIRCOLARE. ]
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ra la città più grande del mondo conosciuto, ma oltre 11 secoli fa, qualcosa di misterioso accadde: gli abitanti l’abbandonarono, e la giungla se ne impossessò. Palenque fu avvolta dall’abbraccio della foresta pluviale che la tenne nascosta agli occhi dei viaggiatori per centinaia di anni. Poi, nel 1930, iniziarono gli scavi e i resti di quel che un tempo erano gioielli architettonici maya, lentamente tornarono alla luce. Oggi visitare il sito archeologico di Palenque, nell’altipiano dello Yucatan, laddove Messico e Guatemala s’incontrano, è una delle esperienze più suggestive che si possano vivere. Qui gli antichi Maya scrutavano i cieli e studiavano le stelle, qui c’è il Tempio delle Iscrizioni con il sarcofago sigillato dalla nota Lastra di Palenque, sulla quale è incisa l’immagine di un uomo che parebbe “alla guida di uno strano velivolo”. Fantasiosa testimonianza di una presenza aliena o simbolica raffigurazione del naturale trapasso nell’aldilà?
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L’enigma che avvolge i Maya non è ancora stato svelato, ma le tracce che ha lasciato questo popolo attestano la grandezza della loro civiltà e la complessità raggiunta dalle conoscenze acquisite. E le testimonianze della loro vita si possono ammirare anche in gioielli come la città di Chichen Itza, con la celeberrima piramide di Kukulkan - con all’interno un trono in pietra a forma di giaguaro con gli occhi di giada - ma anche a Uxmal, la città "Tre volte ricostruita” con il suo maestoso Quadrilatero delle Monache, e il campo della pelota l’unico sopravvissuto in quell’area. Racconta la storia di questo popolo anche Campeche, sorta su di un antico villaggio maya, ma che ha saputo mescolare sapientemente le antiche vestigia con l’architettura coloniale. E per gli amanti del mistero, imperdibile il sito azteco di Teotihuacan, la “città degli dei” vicino Città del Messico, le cui origini ancora oggi sono avvolte nella oscurità dei tempi. Un altro enigma tutto da scoprire.
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VIAGGIO in MESSICO e YUCATAN Programma di 12 giorni, dal 21 ottobre al 1 novembre 2012
Un appassionante viaggio nel Messico più autentico, alla scoperta delle antiche civilizzazioni, delle suggestive città coloniali, dei villaggi tipici, delle genti che conservano intatte le culture e il folclore di un tempo. Dalla civiltà Azteca di Teotihuacan, a Città del Messico, all’Impero Maya della Regione del Chiapas con Palenque e le grandiose realizzazioni dello Yucatan, fino al mare cristallino della Riviera Maya.
Città del Messico • Palenque • Campeche • Merida Chichen Itza • Riviera Maya • Cancun 21 ottobre: Partenza per Città del Messico Partenza con volo di linea per Città del Messico. Arrivo e incontro con la guida per il trasferimento in Hotel. Cena e pernottamento. 22 ottobre: Città del Messico Visita della Basilica di Nostra Signora di Guadalupe e del sito archeologico di Teotihuacan, “la Città degli Dei”. Rientro in città e breve visita dello Zocalo: il cuore coloniale. Cena e pernottamento in Hotel. 23 ottobre: Palenque Visita del Museo Nazionale di Antropologia. Al termine trasferimento in aeroporto e partenza con il volo di linea per Villahermosa. Arrivo e proseguimento per Palenque. Sistemazione in Hotel. Cena e pernottamento. 24 ottobre: Palenque Visita del sito archeologico Maya di Palenque, tra i più incantevoli del Messico. Cena e pernottamento. 25 ottobre: Campeche Partenza per Campeche e visita della città fortificata fondata nel 1540. Cena e pernottamento. 26 ottobre: Uxmal - Merida Partenza per Uxmal e visita della zona archeologica, il complesso di edifici Maya più completo rinvenuto nello Yucatan. ProseguiCittà del Messico •
Merida • • Cancun Campeche • Palenque •
Informazioni e prenotazioni:
50ePiù Turismo (Aut. Reg. 388/87) Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
Quota individuale di partecipazione Minimo 25 partecipanti € 2.280,00 Supplemento camera singola € 390,00 Tasse aeroportuali e fuel surcharge (da riconfermare all’emissione del biglietto aereo) € 480,00 La quota comprende Voli di linea Lufthansa da Roma Fiumicino a Città del Messico e ritorno da Cancun, in classe economica - Volo di linea Aeromexico da Città del Messico a Villahermosa, in classe economica Trasferimenti privati in pullman da turismo con aria condizionata - Guida/accompagnatore locale par-
mento per Merida e sistemazione in Hotel. Cena e pernottamento. 27 ottobre: Chichen Itza Partenza per Chichen Itza, lungo il percorso sosta per la visita della città coloniale di Izamal. Sistemazione in Hotel. Cena e pernottamento. In serata spettacolo di luci e suoni nel Centro Archeologico. 28 ottobre: Chichen Itza - Riviera Maya Visita dell’antica città di Chichen Itza con oltre trenta costruzioni edificate durante l’epoca classica dei Mayas Yucatecas. Nel pomeriggio proseguimento verso Tulum e sistemazione in Hotel. Cena e pernottamento. 29 ottobre: Escursione a Tulum Visita di Tulum, importante complesso archeologico Maya, posto lungo la costa a picco sul mare. Pomeriggio a disposizione per relax al mare. Trattamento All-inclusive. 30 ottobre: Riviera Maya Giornata a disposizione per attività individuali o escursioni facoltative (da regolare in loco), oppure relax al mare. Trattamento All-inclusive. 31 ottobre: Cancun - rientro in Italia Trasferimento all’aeroporto di Cancun in tempo utile per la partenza con volo di linea di rientro in Italia. 1 novembre: Arrivo in Italia lante italiano - Sistemazione in Hotel 4 stelle - Trattamento di pensione completa per tutto il tour - Trattamento All Inclusive sulla Riviera Maya - Tutte le visite ed escursioni indicate in programma compresi gli ingressi ai musei, siti archeologici e parchi - Assicurazione medico-bagaglio e annullamento viaggio - Accompagnatore dall’Italia esperto di archeologia Maya. La quota non comprende Escursioni e visite facoltative - Pasti non previsti in programma, bevande, mance, extra di carattere personale e tutto quanto non espressamente indicato.
In collaborazione con:
www.50epiuturismo.it MAGGIO 2012
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TURISMO
secolo
«Secondo la tradizione, nel 1111, un gruppo di Turchi approdò sullo Jonio e si inoltrò nella Basilicata sino a Potenza, dove San Gerardo li fermò grazie all’aiuto divino»
[ ITINERARI DI
MARIATERESA LABANCA ]
SAN GERARDO e la magia di Potenza «Tra culto, leggenda e tradizione, ogni anno il 29 e 30 maggio sfila il Corteo dei Turchi nelle vie del centro di Potenza per ricordare il miracolo della cacciata degli invasori. Tanti eventi, vecchi e nuovi, l’hanno resa la festa più radicata nella cultura locale»
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er una notte all’anno Potenza si veste di magia per omaggiare il suo Santo Patrono - San Gerardo - e riproporne il suo miracolo più grande: la cacciata dei Turchi dalla città. Un evento che si fa risalire al XII secolo, quando l’allora vescovo di
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Potenza, Gerardo La Porta, riuscì a respingere indietro i nemici che, avanzando lungo il fiume Basento, stavano per invadere la città. Provvidenziale l’intervento degli angeli che, illuminando il borgo di una luce abbagliante, spaventarono gli invasori. Per quanto
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questa ricostruzione storicamente non abbia riscontri certi, è proprio il mix tra devozione, leggenda e tradizione a fare di questo evento la festa più radicata e importante della cultura popolare cittadina. Il Corteo dei Turchi con carri, cavalli e figuranti vestiti con abiti storici e maschere, a interpretare personaggi figli della più fervida fantasia - tra cui i Turchi, i soldati, il Gran Turco portato in carrozza, la stessa statua del Santo e il Tempietto - ogni 29 maggio rivive per le vie del centro storico della città, richiamando tantissime
presenze anche da fuori. È l’evento dell’anno: al calar del sole tutto si ferma, e tutti si riversano lungo le strade che saranno attraversate dal Corteo, che anticipa di un giorno la ricorrenza vera e propria di San Gerardo, celebrata con processione e rito religioso. Ma i festeggiamenti, quelli civili, iniziano giorni prima. Con tanti eventi collaterali che negli anni hanno arricchito la festa e sono entrati a pieno titolo a far parte della tradizione. Come le “cantine dei portatori” promosse da un’associazione culturale del posto: cantine aperte nelle piazze centrali nei giorni di festa per offrire “il vino del santo”, tra canti e balli popolari, e prodotti tipici locali. Quest’anno l’amministrazione comunale ha voluto arricchire l’evento anche con una speciale lotteria. Iniziative ludiche, diventate ormai appuntamenti attesi e imperdibili, che si sono sviluppate intorno alle celebrazioni religiose. Radicate nella grande devozione della popolazione per il loro Santo. Gerardo La Porta, nato da una famiglia nobile di Piacenza, partì alla volta dei luoghi sacri del Sud. Poi, arrivato a Potenza scelse di dedicarsi alla vita apostolica. La comunità lo volle vescovo della città per il suo grande impegno. Guidò la Chiesa dal 1111 al 1119. Un anno dopo la sua morte fu proclamato santo da papa Callisto II. Le sue reliquie sono ora conservate nel Duomo di Potenza e negli anni le celebrazioni per la ricorrenza si sono modificate, conoscendo numerose varianti, ma lo straordinario culto per questo grande Santo è rimasto immutato, come vero pilastro portante del grande evento.
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SPAZIO ADOLFO WILDT
VISITA ALLA MOSTRA CON 50&PIÙ
INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA
FORLÌ
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apolavori in marmo, perché la scultura è la tecnica che più di tutte è in grado di esaltare i mille effetti dei volti e delle forme. Di questo era convito Adolfo Wildt (Milano, 1868-1931), tra i maggiori e sofisticati scultori del Novecento. A questo scultore Forlì, per iniziativa della Fondazione Cassa dei Risparmi, dedica la mostra Wildt L’anima e le forme da Michelangelo a Klimt, fino al 17 giugno, presso le sale della biblioteca del Complesso Monumentale di San Domenico (www.mostrawildt.it). La grande capacità riconosciuta a questo artista, è stata quella di riuscire a fondere armoniosamente nelle sue opere elementi del classico e dell’anticlassico, di realizzare capolavori originali e intrisi di richiami gotici, rinascimentali, evocazioni di arte egiziana e greca. Proprio questo suo essere eclettico e lontano sia da uno stile conservatore che dalle linee della modernità, è stato oggetto, in passato, di numerosi attacchi. Solo ora si torna finalmente a considerarlo tra i massimi scultori del Novecento. Il mito e le maschere, ma anche i ritratti. Wildt fu un superbo ritrattista. Basti pensare ai busti colossali di Mussolini, Vittorio Emanuele III, Pio XI, Margherita Sarfatti, Toscanini e di tanti altri personaggi di quegli anni di cui ha saputo creare un Olimpo di inquietanti idoli moderni. Un’esposizione eccezionale, per completezza e qualità delle opere, che rappresenta il primo tempo del Progetto Novecento. Percorsi - Eventi - Interpretazioni che si svilupperà nel 2013 con la grande mostra DUX, dedicata ad una ricognizione su L’arte italiana negli anni del consenso. L’Associazione 50&Più di Forlì è a disposizione per ulteriori informazioni sull’evento, la visita alla mostra, e per l’organizzazione di micro-pacchetti comprensivi di hotel e biglietti del museo. Sarà inoltre lieta di accompagnare i soci provenienti da tutta la Penisola a scoprire e apprezzare le bellezze artistiche, storiche e culturali del territorio. » Per saperne di Più: Andrea Panzavolta - 054324118
Artista eclettico e anticonvenzionale. Adolfo Wildt è uno dei massimi scultori del Novecento.
NOVITÀ DI MAGGIO Trieste Un importante incontro attende i soci e tutti coloro che vorranno partecipare. Si tratta del convegno dal titolo Benessere e Autonomia: il ruolo della riabilitazione come prevenzione e terapia. L’appuntamento è per il 14 Maggio 2012 ore 16.00, presso la Sala Maggiore in Camera di Commercio (in Piazza della Borsa 2, Trieste). L’incontro si svolge nell’ambito dell’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e la Solidarietà tra le Generazioni. Per conoscere il programma dettagliato rivolgersi alla segreteria 50&Più di Trieste. Altra novità, la convenzione stilata tra 50&Più Trieste e Televita Spa, azienda che da oltre 20 anni eroga prestazioni di telesoccorso. Televita fornirà ai soci 50&Più a tariffe agevolate il telesoccorso domiciliare, Sos mobile, insieme a ulteriori servizi di orientamento e informazione socio-sanitari della Regione Friuli Venezia-Giulia.
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Per saperne di Più: 0403720169
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INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • C LUCCA
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Per saperne di Più: 0583473170
Proposte per questa estate
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ualità e risparmio? Non mancano le novità per i soci 50&Più con le convenzioni stipulate dall’associazione locale. Innanzitutto, è stata rinnovata la convenzione con Stabilimento Balneare Vittorio Veneto - Viareggio (Lu). Per i possessori della 50&Più Card, più un accompagnatore, verrà applicato lo sconto del 50% sulle tariffe in vi-
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gore. Eventuali altri accompagnatori (anche famiglie) otterranno uno sconto del 20%. Inoltre, è stata stipulata una nuova convenzione con il Villaggio Anemone - Case Vacanze e un’altra con Rifugio Miramonti - San Romano in Garfagnana (Lu). Da maggio ad agosto 2012 per i possessori della 50&Più Card verranno applicati sconti dal 15% al 20% sulle tariffe in vigore per soggiorni e fine settimana. Infine, per chiudere l’estate in bellezza, 50&Più insieme alla Pantheon è promotrice dello spettacolo teatrale L’uomo, la maschera e il buffone di Luigi Pirandello che si terrà presso il Teatro “Jenco” di Viareggio mercoledì 19 settembre 2012 (pomeriggio ore 18.00, serale ore 21.00). Lo spettacolo ha il patrocinio dell’Associazione italiana persone down onlus sez. Versilia, alla quale la Pantheon devolverà una somma indipendentemente dall’esito della prevendita. Per la prevendita contattare l’ufficio 50&Più di Lucca.
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Per saperne di Più: 0577283914
Melodie senza tempo
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uccesso di pubblico e di critica per il Concerto di Melodie Immortali organizzato da 50&Più nello storico Teatro dei Rozzi di Siena e offerto alla cittadinanza. «La musica fa bella la vita, e la bellezza va condivisa. Da qui nasce questa serata: per vivere insieme un’ora di musica, opere senza tempo composte da grandi maestri come Wagner, Lehar, Pietri, Schubert», ha dichiarato Attilio Botarelli, presidente di 50&Più di Siena. I protagonisti della serata musicale sono stati: il Coro della Pro Loco di Sovicille con le soliste Antonia e Rosanna, il violinista Franco Barbucci, conduttore al pianoforte, il Maestro Attilio Botarelli. Ha presentato la serata l’attrice Paola Lambardi.
Per saperne di Più: 0655380442
Nonni e Nipoti insieme
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er l’undicesima edizione nonni e nipoti si sono esibiti in canti, recitazione e ballo. Hanno condiviso il palco del Teatro dell’Istituto “Sant’Anna” di Roma. Lo spettacolo, alla sua XI edizione, dal titolo Nonni e Nipoti insieme in amicizia, promosso da 50&Più di Roma, è stato presentato da Rita Nesci con il coordinamento generale di Gianni D’Andrea. Grande partecipazione di pubblico e applausi al coro di 50&Più Università diretto dal Maestro Giulio Albonetti e ai giovani del coro dell’Istituto “V. Altamura” diretto dal Maestro Mario Leone. Coinvolgente l’hip-hop interpretato dai giovani del gruppo “Emergency”. Vivacissimi gli allievi della scuola di break dance “Heart for dance”di Vanessa Antoniello. A esibirsi in qualità di cantanti i “nonni 50&Più” Giancarlo Cicconi, Laura Ceccarelli, Melissa Salvati e Greta Sperandio.
COSA C’È IN CALENDARIO
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LODI
» 13 maggio - In occasione della Festa della Mamma, escursione a Gar-
VERONA
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20 maggio - “Una domenica insieme”, nella cornice della “Pila vecia” ad Isola della Scala, con nonni, figli e nipoti, per degustare risotti tipici del territorio veronese. Per saperne di Più: 045953502
TREVISO
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30 maggio - Il ciclo di conferenze della 50&Più di Treviso prosegue con l’incontro La leggenda dei Templari, tenuto dal professor Domenico Rossi. Per saperne di Più: 042256481
50epiu.it
done Riviera (Bs) e visita al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio. A seguire pranzo con ballo a Salò. Per saperne di Più: 0371432575
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CASERTA
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Per saperne di Più: 0823326453
La compagnia teatrale di 50&Più
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ncora un altro spettacolo al Teatro “Don Bosco” di Caserta e un altro successo collezionato. I soci di 50&Più e gli “studenti” di 50&Più Università hanno rappresentato, sotto la guida del socio Beppe Zechender, la nota commedia di Eduardo De Filippo Non ti pago. Sebbene una parte degli attori fosse alla prima uscita sul palco, dopo aver frequentato il corso di teatro tenuto dallo stesso Zechender, l’interpretazione è stata brillante, quasi avessero tutti da sempre calcato le scene. Applausi a scena aperta dal pubblico. Alla fine dello spettacolo la presidente Maria Pia Ciannarella ha ringraziato attori e spettatori per la calorosa partecipazione alle attività di 50&Più.
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PARMA
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I fasti dei Gonzaga
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antova, circondata da tre laghi, racconta i fasti della famiglia Gonzaga. La visita ha suscitato emozione e interesse tra i partecipanti accompagnati dal presidente Franco Bia. In ogni angolo della città si può avvertire l’atmosfera del Rinascimento. Il fascino labirintico e meraviglioso di Palazzo Te, il racconto degli amori cortigiani di Federico Gonzaga nella Sala Camera di “Amore e Psiche”. E poi Piazza delle Erbe, Piazza Broletto, il Palazzo della Ragione e la Torre dell’Orologio. Infine, la Basilica di Sant’Andrea che nella cripta custodisce la reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo, meta di fedeli da ogni parte del mondo.
LE SEDI NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Rosario Australia Melbourne Perth Sydney Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Presidente Prudente Porto Alegre Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal St. Catharines Toronto Germania Monaco di Baviera Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale
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INCONTRI & CONVEGNI
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Donare la vista
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SPAZIO
l mondo è pieno di colori affinché tutti possano vederli”, questo è il messaggio che 50&Più di Genova vuole lanciare con la conferenza La banca degli occhi realizzata con la Fondazione Banca degli Occhi Melvin Jones Onlus. L’appuntamento è per il 10 maggio, alle ore 16.00, presso il Circolo Ufficiali di Genova in Via San Vincenzo 68. Perdere la vista e poi tornare a vedere è come rinascere. In generale, sulla donazione degli organi in Italia non c’è abbastanza informazione, riguardo poi alla donazione delle cornee, l’informazione è ancora più carente. Eppure soltanto con il trapianto della cornea è possibile restituire la vista, un intervento che si risolve con successo in oltre il 90% dei casi. La prima banca degli occhi nel mondo è nata nel 1944 grazie all’oftalmologo americano Paton, con l’aiuto dei Lions di Staten Island Central, a New York. Oggi esistono 70 Banche degli Occhi Lions in 13 Paesi al mondo. In Italia l’unica Banca degli Occhi Lions è la Banca degli Occhi Melvin Jones, nata a Genova nel 1996 (www.banca-occhi-lions.it). Fondata per sopperire ad una carenza del sistema sanitario nazionale, finora la Banca degli Occhi Lions ha restituito la vista a oltre 2.000 persone. «L’associazione svolge anche una importante azione di sensibilizzazione sul tema della donazione degli organi e delle cornee in particolare. Facciamo tutto questo a titolo gratuito», spiega il presidente dell’Associazione “Amici della Banca degli Occhi”, Santo Durelli. «Riceviamo un contributo volontario dalla regione Liguria che copre in parte il nostro fabbisogno, il resto lo procuriamo noi Lions», aggiunge Durelli. Oltre alla carenza dell’informazione, nemmeno la normativa vigente aiuta. «Per una anomalia legislativa, oltre al consenso della persona, occorre anche quello dei congiunti più stretti. Questo comporta ulteriori difficoltà. La situazione in cui ci dibattiamo è difficile. Per questo c’è bisogno di informazione e sensibilizzazione», conclude Durelli.
MILANO
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Conferenze
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maggio un nuovo ciclo di conferenze dal titolo Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi: una amicizia nella Milano del Romanticismo e del Risorgimento. Il calendario prevede:
21 maggio - ore 17,30 - Unione Confcommercio Sala Colucci, L’idealità risorgimentale dal Romanticismo al 1848. La nascita di una amicizia; 28 maggio - ore 17,30 - Casa Manzoni, Gli anni centrali del secolo: dal 1848 all’Unità; 8 ottobre - ore 17,30 - L’Italia post unitaria: la morte di Alessandro Manzoni, la Messa da Requiem. (Sede da definire). Altro importante appuntamento è la conferenza dedicata al Quartiere ticinese di Milano, il 30 maggio alle ore 21.00, presso la Sala Colucci dell’Unione Confcommercio. L’incontro si aprirà con il saluto del presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi.
ROMA
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Per saperne di Più: l.stingi@enasco.it; 065599353
Letteratura di viaggio
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re appuntamenti, di un’ora ciascuno, dedicati alla “Letteratura di viaggio”. Gli incontri sono tenuti dalla professoressa Lucia Nasti Sabatini presso la sede Marconi, nelle seguenti date: 10 maggio, 17 maggio, 24 maggio alle ore 16. Le lezioni saranno dedicate rispettivamente a: Viaggiare sui libri nel passato, con Ulisse, Enea e Francesco Petrarca; 1700 e 1800. I secoli d’oro del viaggio in Italia: gli itinerari ricorrenti e le città rituali; I viaggiatori scrittori: G. Byron, Viaggio in Italia; Stendhal, Giornate di un viaggio in Italia; L. Sterne, Giornale sentimentale tra Francia e Italia; P. Levi, Viaggio della deportazione. Costo del seminario: 40,00 euro.
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INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO LE SEDI PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo Avezzano (AQ) - Via Monte Velino, 17 Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Castello, 4 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Viale degli Atlantici, 5 Caserta - Via Roma, 96 Napoli - Piazza Carità, 32 Salerno - Corso Garibaldi, 4 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 102 Reggio Emilia - Via Gianna Giglioli Valle, 10 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 4 Trieste - Via San Nicolò, 7 Udine - Viale Duodo, 11 Lazio Frosinone - Via Aldo Moro, 493 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Properzio, 5 Viterbo - Via Belluno, 45 Liguria Genova - Via Ceccardi, 1/10 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via Fontevivo, 19/F Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 137 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Manzoni, 4 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 45 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16
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Telefono 0863415327 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122445 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0815510737 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0403720169 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761327701 Telefono 010543042 0183275334 01875985216 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376231207 0276013399 0382372511 0342533311 0332342280 Telefono 071200722 0736051102
Macerata - Corso Cavour, 85 Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via Santo Spirito, 24/B Piemonte Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Quarto, 2 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Giuseppe Mazzini, 30 Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Viale Magna Grecia, 119 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 69 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Grande, 150 Lucca - Via Fillungo, 121 Pisa - Viale Antonio Gramsci, 3 Prato - Via Santa Trinità, 28 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Galleria Odeon, 31- Banchi di Sopra Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Regione Borgnalle, 12 Veneto Belluno - Via Cipro, 13 Padova - Piazza Virgilio Bardella, 3 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia - Viale Ancona, 9 - Mestre Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H
0733261393 0721698224 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0131260380 0141353494 01530789 017166661 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 050483711 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 0498209787 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502
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i cibi stagionali PEPERONCINO
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SAPORI & COLORI
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l primo europeo a usare il peperoncino come condimento fu, nel 1494, un medico spagnolo della seconda spedizione di Cristoforo Colombo, tale Diego Alvarez Chanca, che probabilmente lo aveva visto utilizzare dagli indigeni. Il vivace ortaggio, chiamato in America chili, era già conosciuto in Messico centro-meridionale nel 7.000 a.C. e poi si era diffuso in America centrale e nella parte settentrionale dell’America del Sud, dove fin dal 5.500 a.C. divenne una pianta coltivata dalle popolazioni locali. Nel Nuovo Mondo i Conquistadores trovarono una grande quantità di nuove piante, cambiando in parte gusti e usanze gastronomiche. Basti pensare alla patata, al mais, al pomodo-
«Era già conosciuto nel 7.000 A.C. nel Messico Centro-meridionale. Quando giunse in Europa, in pieno Rinascimento, finì col sostituire il pepe, troppo costoso e raro per poter essere consumato da tutti» 52 I
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ro, al peperone e al suo stretto parente: il peperoncino. Quest’ultimo, con il suo colore acceso, il sapore ardente e la sua facilità di produzione e conservazione divenne fedele alleato della cucina regionale italiana. Già nel 1568 il senese Pietro Andrea Mattioli, illustre medico della corte imperiale, lo incluse nel suo trattato sulle piante chiamandolo “pepe cornuto”, ma anche “pepe d’India” per la sua provenienza: le “Nuove Indie”. Le spezie erano state oggetto di lotte per il loro monopolio fin dai tempi dei Romani e fra tutti il pepe, molto amato da cuochi e medici, ma proibitivo per l’elevato prezzo: in brevissimo fu sostituito dal peperoncino che si diffuse nel Mediterraneo, dove il clima temperato ne favoriva la crescita. Fu chiamato perciò “pepe dei poveri”. Il suo nome botanico è Capsicum annuum, ma in Italia è stato battezzato in tanti altri modi: con appellativi affettuosi che rammentano il sapore piccante di questo vegetale, di cui si può affermare che le dimensio-
ni siano proporzionalmente inverse all’acuto sapore. In Liguria, ad esempio, si chiama pevium mentre in Lombardia è detto peverone e in Emilia piviron. Nel Centro-Sud, la fantasia popolare ha dato al rosso ortaggio nomi che ricordano piccoli esseri allegri e dispettosi; sicché in Abruzzo lo chiamano cazzariello, lazzaretto o pipidegno; nel Molise è lo diavulillo e in Campania il peperuolo. In Basilicata viene chiamato in quattro modi diversi: diavolicchiu, frangisello, pupon e ceresella (la varietà a forma di ciliegia). Anche in Calabria riceve vari nomi: pipazzu, pipi infernale e cancariello. A Diamante, nella provincia di Cosenza, esiste fin dal 1994 l’Accademia Italiana del Peperoncino, nata per diffondere in Italia la “cultura piccante”. La prestigiosa associazione (www.peperoncino.org) conta ormai 14 sezioni in Italia e altre in Messico, Buenos Aires, New York, Parigi e Copenaghen. D’altronde, il peperoncino è considerato un toccasana per al-
FRITTATA CU’ RI CIRASEDDE
Peperoncino_Layout 1 19/04/12 16:50 Pagina 53
cune malattie. Contiene abbondante vitamina C e molti sali minerali, nonché pectina e lecitina, una sostanza che mantiene basso colesterolo. Perciò, è consigliato per prevenire l’infarto e le malattie cardiovascolari, anche perché essendo un vasodilatatore favorisce la circolazione del sangue aiutando a mantenere elastiche le arterie. Ma si sconsiglia a chi soffre di acidità di stomaco, ulcera, gastrite, cistite ed emorroidi. In Cina è utilizzato contro la depressione, mentre in India la medicina ayurvedica sostiene che il peperoncino “stimola lo spirito e il sangue”. Le sue proprietà antiossidanti rafforzano le difese immunitarie contro degenerazioni tumorali dello stomaco e combattono i radicali liberi. Ma dovrebbe essere consumato con i semi e aggiunto ai cibi “a crudo”. Stranamente il Nord Italia è più avaro nel consumo di questo vegetale nel Veneto, nell’Alto Adige e in Venezia Giulia è praticamente assente; in Lombardia appare in poche ricette, come nella “zuppa di pesce alla tremezzina”, specialità del lago di Como con peperoncino sbriciolato. Il Piemonte, invece, lo
utilizza in abbondanza, introducendolo anche nel tipico formaggio delle Langhe, il bross. Ma i biellesi assicurano che più forte ancora del brass sono i loro “tomini elettrici”, i tipici formaggi al peperoncino talmente saporiti da produrre “la scossa”! Più scendiamo nello Stivale, più alto è il consumo, forse per i fattori climatici: per le sue qualità conservanti aiutava a mantenere freschi gli alimenti nel caldo clima del sud. Ma un altro motivo potrebbe essere, insinuano i più maligni, il suo potere afrodisiaco. D’altronde, il compianto attore e buongustaio Aldo Fabrizi, con la sua arguzia da romano “verace”, aveva scritto sul peperoncino: «Quanno ner sangue circola ’sto foco, / si sente un friscicore dapertutto / perché la qualità che cià ’sto frutto / infiamma, dà salute e... dico poco!». Un proverbio lucano afferma che, grazie al peperoncino, “l’uomo è bue di giorno e toro di notte”. Forse, per questo in ogni casa lucana vi sono barattoli di peperoncini freschi conservati sott’olio o sotto aceto, e il diavolicchiu entra in mille e una ricetta della cucina della Basilicata.
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Ingredienti 4 uova 100 gr di pecorino fresco 1 o 2 peperoncini freschi del tipo ceresedda o cerasella olio d’oliva sale
quindici minuti circa
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Preparazione Ecco una ricetta che diventa un pasto quasi completo sano, ipocalorico ed economico se accompagnata con una fetta di pane casereccio, una fresca insalata di finocchi e qualche frutto. Si prepara con la varietà di peperoncini detta in Basilicata cerasella oppure ceresedda perché sferici e piccoli come ciliegie. Sono, inoltre, più dolci al palato e più polposi, sicché si prestano per la preparazione di alcuni piatti della cucina tradizionale lucana. La quantità di peperoncini dipenderà dai gusti, perciò si consiglia di valutare prima la propria capacità di resistenza al piccante: in genere ne bastano un paio che vanno tritati molto bene e aggiunti alle uova sbattute con un po’ di sale e al pecorino, tagliato a scaglie sottilissime. Mescolare bene il tutto e, infine, in una padella con un filo d’olio d’oliva molto caldo, far dorare la frittata da entrambe le parti. Va consumata subito con un buon bicchiere di vino rosso, oppure bianco, a piacere.
Curiosità
Questa rustica ricetta lucana è nata dalla povertà. Una volta i contadini dovevano accontentarsi di qualche uovo e di un po’ di pecorino. L’aggiunta del peperoncino all’umile pietanza attutiva il senso di fame e accendeva la sete provocando così un senso di sazietà: inoltre, essendo un ottimo vasodilatatore e perciò ritenuto afrodisiaco, la cena a base di frittata cu’ ri cirasedde poteva contribuire ad aumentare le nascite e di conseguenza ad accrescere il numero di braccia per lavorare la terra.
PER INFORMAZIONI E CURIOSITÀ SCRIVI A: redazione@50epiu.it
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FISCO
ARRIVA IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ: UN 3% DA CHI SUPERA I 300MILA EURO LORDI L’ANNO «Si applicherà fino al 31 dicembre 2013, ma la necessità di pareggiare il bilancio potrebbe fare sì che venga esteso oltre» [ DI
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ata l’eccezionalità della situazione economica internazionale e le esigenze della finanza pubblica, il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha fissato con un proprio decreto le modalità di attuazione di necessarie disposizioni, in sintonia con quanto disposto per la riduzione dei trattamenti pensionistici e degli emolumenti spettanti ai dipendenti pubblici. Il decreto stabilisce che tutti coloro che producono un reddito lordo annuo superiore ai 300mila euro, dovranno versare un “contributo di solidarietà” del 3% da applicarsi sulla parte eccedente questo importo. I contribuenti interessati, anche se non residenti in Italia, sono ancora una volta quelli soggetti all’Irpef. Tale disposizione non riguarda gli Enti non commerciali.
»Il reddito complessivo è formato nel rispetto Determinazione del reddito
di quanto stabilisce l’art. 18 del D.P.R. 917/1986, sommando i redditi di ogni categoria che concorre a formarlo, e quindi: fondiario, capitale, lavoro dipendente, lavoro autonomo, impresa, nonché tutti gli altri di varia natura, determinati secondo le regole previste per ciascuna categoria. Facciamo un esempio: redditi familiari, euro 50mila; redditi di lavoro autonomo, euro 270mila; redditi diversi, euro 80mila; reddi-
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[ ] Se il contribuente opta per la tassazione ordinaria, anziché quella separata, incorre - lì dove ci sono i presupposti all’applicazione del contributo del 3%.
to complessivo, euro 400mila. In questo caso, la base imponibile per calcolare il contributo di solidarietà sarà di euro 100mila. Non rilevano, ai fini del contributo di solidarietà, i redditi non rientranti in quello complessivo ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 917/1986, quali i redditi soggetti a tassazione separata in base all’art. 17 del suddetto D.P.R. Nel caso il contribuente non opti per la tassazione separata, ma per quella ordinaria, i redditi concorrono alla formazione del reddito complessivo per cui, ove ne ricorrono i presupposti, si applica il contributo di solidarietà. Ai nostri fini non rilevano neanche i redditi esenti, quelli soggetti a ritenute a titolo d’imposta e quelli soggetti ad imposte sostitutive dell’Irpef, anche su opzione del contribuente. Invece, quelli soggetti a ritenuta a titolo di acconto rilevano, ai fini della determinazione del reddito complessivo, secondo le modalità ordinarie. Ad esempio, non sono importanti per
il contributo di solidarietà i redditi fondiari, per i quali il contribuente ha optato per l’abolizione della cosiddetta cedolare secca di cui all’art. 3 del Decreto Lgs. 14 marzo 2011 n. 23.
Versamento del dovuto »Il contributo di solidarietà è calcolato nella dichiarazione dei redditi e va versato in una unica soluzione, con il saldo dell’Irpef, entro il 16 giugno dell’anno in cui la dichiarazione viene presentata. Per l’accertamento, la riscossione e l’eventuale contenzioso valgono le disposizioni sulle imposte sui redditi: si riconosce la compensazione e la rateizzazione.
»VistaDurata l’eccezionalità della situazione, il contributo di solidarietà si applica dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2013, ma con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, potrà essere dovuto negli anni successivi fino al pareggio del bilancio.
su Irpef » Conseguenze e addizionali Il contributo di solidarietà è deducibile dal reddito complessivo prodotto nello stesso periodo di imposta, in quanto è un prelevamento straordinario imposto dalla situazione economica.
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PREVIDENZA
CALCOLI E RIMBORSI VELOCI CON IL 730 «La stagione fiscale 2012 è iniziata e il modello 730 per pensionati, dipendenti e redditi assimilati può essere uno strumento semplice e preciso per la denuncia fiscale. Affidiamoci a 50&Più Caaf» [ DI
GIANNI TEL ]
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tempo di 730 e, come tutti gli anni, si è aperta già in aprile la stagione della dichiarazione dei redditi. Pochi calcoli da fare e rimborsi fiscali veloci sulla rata di pensione o sulla busta paga a partire dal mese di luglio. Anche chi deve versare al fisco qualcosa può trovare vantaggioso il modello 730: evita di fare la fila per il pagamento delle imposte dovute, le quali vengono trattenute anche a rate - direttamente sulla pensione o sullo stipendio. È notevolmente facilitato chi deve presentare la dichiarazione dei redditi perché ha la casa di proprietà, o magari integra la pensione o lo stipendio con una collaborazione o un lavoro autonomo saltuario, oppure ha spese mediche o altre ricevute da scalare dalle tasse. È l’unica possibilità, poi, offerta ai coniugi per presentare la dichiarazione dei redditi in forma congiunta, anche se entrambi sono pensionati o lavoratori dipendenti. Per oltre 15 milioni di contribuenti, tra dipendenti e pensionati, il modello 730 si conferma come valida alternativa al modello “Unico”, perché è semplice da compilare, i calcoli da fare sono pochi e la consegna al fisco vie-
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ne fatta da chi presta l’assistenza fiscale (ci pensa il Caf).
Chi può presentarlo »La strada della denuncia fiscale tramite il 730 è aperta a molti, ma non a tutti. Riguarda i lavoratori dipendenti, i pensionati e chi percepisce redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (come i sacerdoti e i soci di cooperativa, di produzione e lavoro, di servizi o agricole) che nel 2011 hanno avuto, oltre al reddito di lavoro dipendente o di pensione, anche i seguenti redditi: • di terreni e/o fabbricati; • di capitale; • di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita Iva; • alcuni redditi diversi. Il modello 730 può essere presentato anche da coloro che posseggono soltanto redditi di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto. In questo caso, il contratto di collaborazione deve sussistere nel periodo compreso tra giugno e luglio 2012 e il contribuente deve conoscere i dati del sostituto che effettua il conguaglio. Infine, può essere presentato anche dai lavoratori dipendenti, pensionati e collaboratori che, pur non essendo obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi, ne hanno convenienza per far valere oneri deducibili o la detrazione d’imposta (spese mediche,
interessi passivi, assicurazioni sulla vita etc.) che danno diritto al rimborso di parte delle imposte trattenute dal datore di lavoro o dall’istituto previdenziale.
esclusi »NonGlipossono utilizzare il modello 730 e devono quindi presentare il modello Unico coloro che nel 2011 hanno posseduto: • redditi d’impresa e/o di partecipazione; • redditi di lavoro autonomo con partita Iva (anche in forma associata); • redditi diversi, non compresi tra quelli indicati nel quadro D - righi D4 e D5 (ad esempio, proventi derivanti dalla vendita di aziende, dall’affitto o dalla concessione in usufrutto di aziende). Niente 730 anche per i contribuenti che devono presentare la dichiarazione per conto di una persona deceduta; per i lavoratori domestici; per i contribuenti non residenti in Italia nel 2011 e/o 2012; nonché per i contribuenti che devono presentare una delle seguenti dichiarazioni: Iva, Irap, sostituti di imposta (ad esempio, venditori porta a porta).
Quando e a chi presentarlo »Mentre il termine di presentazione tramite l’ente pensionistico o il datore di lavoro scade il 30 aprile, la scadenza per presentare il modello tramite il Caf (Centro Assistenza Fiscale) è invece prevista entro il 31 maggio prossimo.
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Le operazioni di conguaglio (addebito delle imposte dovute o accredito del rimborso spettante) vengono effettuate sull’importo dello stipendio a «La documentazione partire da luglio del 730 va conservata prossimo o nella rata di pensione attentamente almeno per 5 anni» tra agosto e settembre. Andando al Caf è possibile ottenere anche il visto di conformità che dà la certezza che i dati relativi agli oneri deducibili e/o detraibili esposti nel 730 sono conformi a quelli della documentazione fiscale.
da conservare »NonDocumenti è più obbligatorio allegare alla dichiarazione dei redditi la documentazione relativa alle ritenute d’acconto, agli oneri, agli attestati di versamenti, ecc. Tuttavia bisogna aver cura di conservarla diligentemente, almeno fino a quando non è prescritto il termine entro il quale l’amministrazione finanziaria può richiederla: la documentazione relativa per l’anno d’imposta 2011 va quindi conservata fino al 31 dicembre 2016. Il contribuente che, invitato dall’Ufficio delle Entrate, non è in grado di esibire la documentazione richiesta, oltre al recupero delle maggiori imposte è punito con una sanzione amministrativa che va da 258 a 2.065 euro.
La scelta dell’8 e del 5 per mille »Insieme al modello 730 si deve consegnare al Caf la scheda per la destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille (mod. 730/1) anche se non viene espressa alcuna scelta. Tutti i contribuenti hanno la facoltà di scegliere la destinazione di una quota dell’Irpef (l’8 per mille) a confessioni religiose o allo Stato, per scopi di carattere sociale, umanitari e religiosi. Anche quest’anno è prevista la possibilità per i contribuenti di destinare una ulteriore quota del gettito Irpef (il 5 per mille), con lo stesso meccanismo simile a quello previsto per l’8 per mille, alle seguenti finalità: • sostegno del volontariato, delle Onlus, delle associazioni di promozione sociale; • finanziamento della ricerca scientifica, dell’università e ricerca sanitaria; • attività sociale svolta dal comune di residenza del contribuente; • sostegno delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici. La scelta va espressa, sia per l’una che per l’altra - obbligatoriamente per una sola istituzione - firmando l’apposito modello.
50&Più Caaf informa Per la denuncia con il 730/2012 dei redditi 2011 già dall’anno scorso l’Inps non fornisce più il servizio di acquisizione e invio dei 730 che svolgeva per i propri pensionati e dipendenti i quali, ora, debbono rivolgersi ad un Caf. 50&Più Caaf è, dunque, a disposizione da sempre con un’assistenza garantita dalla competenza e da un’assicurazione, per aiutarvi ad espletare tutti gli adempimenti fiscali che si presentano in questo periodo. Si ricorda che il contribuente deve esibire al Caf la documentazione necessaria per permettere la verifica della conformità dei dati, esposti nella propria dichiarazione dei redditi, alle disposizioni fiscali vigenti. Ma vediamo le principali novità e la documentazione essenziale da presentare. Più di 1.000.000 di persone ogni anno scelgono 50&Più Caaf perchè alla competenza, all’affidabilità, al livello tecnologico, aggiunge in ciò che fa una cosa in più: la cortesia :-)
Dichiarazione dei redditi (modello 730 e Unico PF) Calcolo dell’IMU Compilazione e trasmissione modelli RED e DETR Calcolo dell’Isee per l’emissione della certificazione Invio dichiarazioni di responsabilità invalidi civili ICLAV, ICRIC, ACCAS Visure catastali Dichiarazioni di successione Bonus gas e bonus energia
CENTRO AUTORIZZATO DI ASSISTENZA FISCALE
Per ogni informazione potrai contattare il nostro numero verde. La telefonata è gratuita da tutta Italia.
Sistema Associativo e di Servizi
Le novità di quest’anno »• Introduzione di una cedolare secca (imposta sostitutiva del 21 o del 19%) www.50epiu.it Aderente a
Patronato Fisco Associazione di ultracinquantenni Tour operator e Agenzia Viaggi Casa editrice Università Assicurazioni Operatore di telefonia mobile
sulle locazioni degli immobili ad uso abitativo ubicati sull’intero territorio nazionale; • proroga dell’agevolazione prevista sulle somme percepite per incremento della produttività, consistente nell’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali, pari al 10%, nel limite di 6.000 euro lordi; • eliminazione dell’obbligo di inviare tramite raccomandata la comunicazione di inizio lavori al Centro Operativo di Pescara per fruire della detrazione del 36% per le spese di ristrutturazione edilizia. In luogo di detta comunicazione, il contribuente deve indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e gli altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione; • proroga della detrazione del 55% per le spese relative agli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici esistenti; • introduzione a carico dei contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 300mila euro lordi annui, a decorrere dal 2011, di un contributo di solidarietà del 3% da applicarsi sulla parte eccedente il predetto importo.
La documentazione da presentare »• Copia del modello 730 o del modello Unico, con ricevuta di invio dello scorso anno; • tessera sanitaria, in cui è indicato il codice fiscale; • certificazione dei redditi da lavoro dipendente e delle pensioni percepiti nel 2011 (mod. Cud 2012); • certificazione o attestazione rilasciata per altri redditi; • ricevute relative a spese sanitarie, scontrini “parlanti” della farmacia, fatture rese da medici o per analisi; • documentazione per detrazioni degli interessi per mutui per acquisto dell’abitazione principale o per costruzioni e ristrutturazioni edilizie sempre dell’abitazione principale; • quietanze di polizze assicurative vita e contro gli infortuni stipulate o rinnovate entro il 31 dicembre 2000; • quietanze di polizze assicurative aventi per oggetto il rischio di morte, di invalidità permanente superiore al 5% o di non autosufficienza; • ricevute relative a spese funebri in caso di morte di persone indicate nell’art. 433 del codice civile; • ricevute fiscali e scontrini con prescrizioni relative a spese veterinarie; • ricevute di pagamento per le spese per addetti all’assistenza personale; • ricevute del versamento di contributi previdenziali volontari; • ricevute del versamento dei contributi per addetti ai servizi domestici. Per ovvi motivi di spazio gli elenchi sopra riportati non sono totalmente esaustivi. In ogni caso, gli uffici 50&Più Caaf sono a disposizione su tutto il territorio nazionale per fornire consulenza e assistenza al numero verde 800929922 - sito: www.50epiu.it, alla voce “Fisco”. Vi aspettiamo!
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LIBRI
«Quanti uomini hanno datato l’inizio di una nuova era della loro vita dalla lettura di un libro» Henry David Thoreau, Walden (1854)
DI RENATO MINORE
ventiva della scrittura, la peculiarità della scelta, il raccordo con il repertorio di lingue e di storie che è il cinema. Le “recensioni” di Panzavolta hanno il passo sincronizzato sul respiro dello spettatore di cui sanno capire il desiderio, le paure, l’insonne identificazione che ogni volta rende singolare e unico l’approccio allo schermo.
LETTERATURA DA VIAGGIO RITRATTO DI UN PAESE Fabrizio Gifuni traccia un ritratto impensabile del nostro Paese leggendo le pagine di Gadda e di Pasolini, per la regia di Giuseppe Bertolucci, in Autobiografia di una nazione (2 Dvd, Minimun fax, euro 16,90).
GIOCARE PER SCOPRIRE Le scoperte di un bambino attraverso il gioco. Pierfrancesco Favino legge con il giusto stupore le bellissime pagine di David Grossman Le avventure di Itamar (Emons Audiolibri, euro 12,90).
! E-BOOK: TRE ATTI E DUE TEMPI DI GIORGIO FALETTI Einaudi 58 I
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la diffusione dell’Homo Sapiens, la storia della diversità umana. Nel segno di Kavafis, “la strada sia lunga, ricca di avventure”. Lo è stata: «Ho viaggiato per conoscenza», confessa oggi Cavalli Sforza.
LO SPETTACOLO DELLE OMBRE. UN ITINERARIO TRA CINEMA, FILOSOFIA E LETTERATURA Andrea Panzavolta Mimesis - 390 pagine euro 26,00
LA BOTANICA PARALLELA
50&PIÙ CONSIGLIA:
Il cinema, grande racconto che ci contiene tutti e in cui si esercita un’apertura, il racconto di storie attraverso cui si ripropongono i grandi problemi del pensiero occidentale. Andrea Panzavolta racconta il cinema attraverso una settantina di film che pescano dal repertorio classico (esemplare la “lettura” di Geltrud di Dreiser) fino a opere come Toy Story 3, rivista come moderno viaggio odisseico. Esercita il suo diritto di sguardo in un libro delizioso che sa sciogliere un’impalcatura teorica e conoscitiva in frammenti di analisi smaglianti e conclusi in sé. Un libro da leggere tutto d’un fiato e da rileggere, quando ci capita di rivedere uno dei film su cui Panzavolta ferma l’attenzione. Il suo occhio è di un intellettuale colto e sofisticato che sa montare e smontare la macchina cinematografica, ricavandone un racconto completo che fonde tre elementi distintivi: la qualità in-
ANCORA UNA VOLTA ERO IO IL CURIOSO Elisa Frisaldi Codice - 142 pagine euro 25,00 50&PIÙ CONSIGLIA:
I viaggi di uno scienziato, uno dei più grandi genetisti che ha allievi in ogni parte del mondo. Dai laboratori di Cambridge alle aule di Stanford, dalla traversata assai perigliosa del Sahara alle foreste tropicali, fino al Botswana dei Boscimani, dove ancora resiste quella che forse è la più antica lingua del mondo: sono le esperienze, i ricordi, le riflessioni che liberamente si addensano nel volume dei viaggi più significativi di Luca Cavalli Sforza, ripercorsi da Elisa Frisaldi in un puzzle iconografico di grande suggestione. Le tappe del grande genetista, lettore accanito di poesia, sono alimentate dalla curiosità e dal gusto per l’esplorazione, ma permettono di ricostruire
Leo Lionni Gallucci - 302 pagine euro 18,00 50&PIÙ CONSIGLIA:
Giungono da ogni angolo dell’immaginazione in forme diverse, dal micro al macro, dall’invisibile. Ce n’è per ogni gusto, come in una delirante arca di Noè, destinata però ad alberi, piante, frutti. Rigurgitante fino a scoppiare e raffigurata dall’estro funambolico di Leo Lionni, il multiforme artista olandese, grafico eccellente, scrittore per bambini (scomparso in Toscana nel 1999) che coniuga scrittura prescrittiva e disegno visionario, questo libro racconta una straordinaria “botanica parallela” che, scavando ossessivamente sulla grana di una parola, ne estrae un infinito prolungamento fantastico di artisie, giralune, tirilli. Un mondo parallelo e affascinante in un libro di parole e di immagini sempre sorprendente.
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musica TORINO
DI MILA SARTI & DARIO DE FELICIS
RECENSIONI teatro
musica ROMA
IL DELIRANTE MACBETH Torino, dal 15 maggio al 3 giugno
Tra le date estive del tour europeo dei Coldplay c’è anche l’Italia: il 24 maggio allo Stadio Olimpico di Torino come unica data prevista nel nostro Paese. Reduci dalla loro ultima fatica in studio, a tre anni dal loro ultimo successo, la band di Chris Martin torna sul palco e stravolge le regole del pop con Mylo Xyloto. Nuove sperimentazioni affidate a strumenti acustici alternati a quelli elettronici, sonorità pop/rock e ritmi che passano con disinvoltura dal beat R’n B al synth. Da non perdere. BRESCIA
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rima nazionale del Macbeth di Shakespeare al Teatro Carignano, firmata da Andrea De Rosa. La tragedia è fra le più conosciute del drammaturgo inglese. Danno voce e volto ai due protagonisti Giuseppe Battiston (Macbeth) e Frédérique Loliée (Lady), interpreti apprezzati sul grande schermo e a teatro. Nella trama il re di Scozia detronizza e uccide il cugino Duncan e dal figlio di quest’ultimo è a sua volta ucciso. Accanto, una Lady diabolica che, divenuta regina, crolla in preda a nevrosi. Come si può rimanere insensibili, se intrappolati da desideri mostruosi, sapendo che esiste un atteggiamento meno infernale? Commenta il regista: «Quando ho lavorato alla messa in scena dell’opera di Giuseppe Verdi, nel 2008, mi tornava spesso in mente la frase di un filosofo che diceva che, tra tutti i mali, il peggiore che si possa immaginare è quello che i nostri desideri si avverino. Ho capito il senso di questo paradosso solo di fronte a Macbeth. Quello che le streghe gli rivelano, è il suo desiderio più nascosto e inconfessabile. Il suo tragico destino è legato indissolubilmente all’avverarsi di quel desiderio. Lontano da qualunque anacronistica tentazione psicanalitica, penso che sia lì, nel dire i propri sogni e desideri, che il lato oscuro di Macbeth prende forma. È lì che il lato più misterioso dell’esistenza si affaccia, in forma di visione, di felicità, di terrore». Info: 0115176246
Attore, deejay, conduttore televisivo e ricercatore sonoro: tutto questo e molto altro è Renzo Arbore. Lo showman, che da sempre è alfiere di una raffinata cultura popolare, sarà di scena al Teatro Sistina di Roma il 18 Maggio, come sempre accompagnato dai 15 elementi della sua Orchestra Italiana. Il tour, partito dal Teatro Augusteo di Napoli, ha una dedica per Roberto Murolo: «È stato un grande maestro - ha affermato Arbore -. La sua antologia musicale rimarrà a futura memoria come documento della canzone d’autore». FIRENZE
A CENA CON I... CRETINI Milano, dal 2 al 21 maggio
Con l’album e il tour La Grande Madre, Pino Daniele si affida alla Blue Drag, intraprendendo una nuova strada artistica all’insegna dell’indipendenza dalle grandi major discografiche. Lo spettacolo che il rocker partenopeo porta a Brescia il 19 maggio, presso il Teatro Pala Brescia, ha impressa questa svolta senza però perdere la sua caratteristica impronta blues con accenni di rock mediterraneo. La chitarra di Daniele sarà accompagnata da una band d’eccezione, composta da grandi jazzisti d’oltreoceano.
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l Teatro Manzoni arriva dopo il successo per l’Italia, l’esilarante commedia di Francis Veber La cena dei cretini, col duo Zuzzurro & Gaspare. Divertimento sicuro fra situazioni paradossali, battute tanto ingenue quanto autentiche che coinvolgono lo spettatore, testimone divertito di uno spettacolo dalla trama semplice ma curiosa e soprattutto con finale a sorpresa, perché alla consueta “cena dei cretini”, organizzata ogni mercoledì da un gruppo di annoiati ricchi, non sempre l’invitato è... veramente cretino e le situazioni possono ribaltarsi completamente... Info: 027636901
Il 26 maggio nell’intima cornice della chiesa anglicana di San Marco a Firenze, andrà in scena il Rigoletto di Giuseppe Verdi. L’opera, tratta dal dramma di Victor Hugo Il re si diverte, sarà recitata da sei interpreti in costume accompagnati da un pianoforte. Il piccolo ambiente della chiesa, l’atmosfera raccolta e l’ottima acustica regaleranno anche allo spettatore meno esperto un’esperienza intensa ed emozionante, tra passioni, tradimenti e vendette. Inoltre, al termine di ogni atto, ci sarà spiegazione in lingua inglese di quanto appena visto. MAGGIO 2012
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dvd COMMEDIA
MIDNIGHT IN PARIS Regia di Woody Allen con Owen Wilson e Rachel McAdams
DI ALESSANDRA MICCINESI & PEDRO ARMOCIDA
RECENSIONI cinema IO E TE
50&PIÙ CONSIGLIA:
Nel suo film parigino (il regista sta ormai percorrendo tutte le capitali europee, tra cui anche Roma) Woody Allen racconta una storia romantica in cui s’intrecciano le vicende di una famiglia e di due giovani fidanzati prossimi alle nozze. Tutti alle prese con esperienze che cambieranno per sempre le loro vite. Il film, che ha uno svolgimento molto originale è anche la storia del grande amore per una città, Parigi, e dell’illusione di tutti coloro che pensano che se avessero avuto una vita diversa sarebbero stati molto più felici.
regia di Bernardo Bertolucci con Jacopo Antinori, Tea Falco, Pippo Delbono, Sonia Bergamasco Genere: Drammatico 50&PIÙ CONSIGLIA:
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ntrospezione, ineluttabilità del cambiamento, esistenzialismo poetico. Temi ricorrenti nel cinema di Bertolucci che, a nove anni dal suo ultimo lavoro, The Dreamers, torna alla macchina da presa per raccontare la storia di Lorenzo, 14enne introverso che si rintana in cantina invece di partire con gli amici per la settimana bianca. Scoperto dalla sorellastra Olivia, che lo trascinerà fuori, Lorenzo sarà obbligato ad affrontare la vita. Tra sogno e realtà, il film (girato a Roma e tratto dall’omonimo libro di Niccolò Ammaniti) svela, con taglio inedito, il delicato passaggio verso la maturità.
MARGIN CALL regia di J. C. Chandor con Kevin Spacey, Jeremy Irons, Paul Bettany, Zachary Quinto, Demi Moore Genere: Thriller
dvd AZIONE
REAL STEEL
Regia di Shawn Levy con Hugh Jackman e Evangeline Lilly 50&PIÙ CONSIGLIA:
In un futuro prossimo, i robot vengono costruiti per combattere al posto degli uomini. Charlie Kenton è un ex pugile che ha perso la sua ultima occasione di conquistare il titolo quando un robot di 800 kg e oltre 2 metri d’altezza lo ha sostituito sul ring. Deciso a toccare il fondo, tra un incontro clandestino di boxe e l’altro, si unisce a malincuore a Max, il figlio dal quale si era separato, per costruire e allenare uno sfidante che possa vincere. Convincente e bella storia di buoni sentimenti come se ne facevano una volta.
50&PIÙ CONSIGLIA:
COMMEDIA
ANCHE SE È AMORE NON SI VEDE
Regia di S. Ficarra e V. Picone con Ficarra e Picone, Ambra Angiolini e Diane Fleri 50&PIÙ CONSIGLIA:
Salvo e Valentino sono, come nei film precedenti, due amici totalmente diversi. Valentino è timido e riservato, Salvo è intraprendente e sfacciato. Valentino ha una relazione stabile con Gisella che ama morbosamente. Quando la coppia scoppia, entra in gioco l’amico Salvo deciso a trovargli una donna che lo faccia tornare a vivere. Per contro, Valentino vuole mettere fine alla vita scanzonata e frivola di Salvo, e anche lui vuole trovare la compagna della vita all’amico e collega di lavoro... Classica commedia degli equivoci, semplice e mai volgare.
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er il suo esordio da cineasta, lo scrittore J.C. Chandor affronta un tema di scottante attualità: il mondo dell’alta finanza che si affaccia sull’abisso e si specchia nella crisi globale. La storia, sviluppata nell’arco di ventiquattr’ore, è quella dei “colletti bianchi” di una grande banca di investimenti di New York coinvolta nel grave crack economico del 2008 a Wall Street: crisi drammatica in cui le scelte finanziarie e i risvolti morali che tali decisioni implicano si intrecciano, in modo inevitabile, ai destini di milioni di persone. Cast assolutamente stellare.
LA MEMORIA DEL CUORE regia di Michael Sucsy con Jessica Lange, Rachel McAdams, Channing Tatum Genere: Sentimentale 50&PIÙ CONSIGLIA:
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vegliarsi da un coma dopo un brutto incidente d’auto e scambiare il proprio marito per un estraneo: un medico seduto al capezzale del letto d’ospedale. Non ricordare più una data speciale da festeggiare, né una fotografia scattata insieme ai tempi del fidanzamento. Succede nella realtà (perché il film è tratto da una storia vera) ma anche al cinema, dove i ricordi d’amore improvvisamente cancellati dalla mente di una giovane donna non si rassegnano all’oblio, e vengono riaccesi dal battito del cuore del suo compagno. Protagonisti del film sono Rachel McAdams e Channing Tatum. Con Jessica Lange.
DRAMMATICO
LA REGINA D’AFRICA Regia di John Huston con Humphrey Bogart e Katharine Hepburn 50&PIÙ CONSIGLIA:
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, una missionaria inglese è costretta dai tedeschi ad abbandonare il villaggio africano dove vive e a fuggire con un avventuriero, Charlie Allnutt, sul battello “La Regina d’Africa”. Per spirito patriottico, la donna vorrebbe convincerlo a compiere un’impresa impossibile: discendere il fiume e attaccare la corazzata tedesca che presidia il lago Vittoria. Malgrado lo scetticismo iniziale, Charlie accetta anche perché tra i due sta nascendo l’amore. Avventura, amore ma anche umorismo grottesco e l’unico Oscar di Humphrey Bogart.
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OroscoPIÙ » di ALDEBARAN
toro « George Clooney TORO 21 apr. » 20 mag. Mercurio vi regalerà bei momenti in famiglia. La fortuna sarà dalla vostra parte donandovi tante soddisfazioni. Organizzate viaggi a contatto con la natura.
ARIETE 21 mar. » 20 apr. Turbolenze nella sfera delle amicizie: meglio chiarire subito. L’amore sarà appagante. Programmate con la famiglia un viaggio o una vacanza all’estero.
GEMELLI 21 mag. » 21 giu. Il Sole nel segno darà sicurezza emotiva, finanziaria e colpi di fortuna. Avrete l’occasione di entrare in contatto con persone straniere. Siate parchi a tavola.
CANCRO 22 giu. » 22 lug. Maggio, per molti di voi, sarà il mese delle soddisfazioni. Sarete ottimisti e saprete superare la vostra diffidenza. Le stelle vi faranno vibrare in maniera positiva.
LEONE 23 lug. » 23 ago. Sarete brillanti e simpatici. Le persone intorno a voi dimostreranno di comprendere e stimare le vostre capacità. Iscrivetevi in palestra per recuperare la forma.
VERGINE 24 ago. » 22 set. Sarete interessati a un progetto che andrà in porto. Se qualcuno si mostrerà scortese, siate diplomatici. Depurate l’organismo bevendo sempre molta acqua.
BILANCIA 23 set. » 22 ott. Lo spostamento di Marte porterà un po’ di denaro. Le pubbliche relazioni e i contatti in genere saranno sotto una buona stella. Vi sentirete energici.
SCORPIONE 23 ott. » 22 nov. Avrete Saturno nel segno per tutto il mese. Sarete dotati di intraprendenza ed energia che vi aiuteranno a sentirvi attivi e produttivi. Moderatevi nel mangiare.
SAGITTARIO 23 nov. » 21 dic. Periodo positivo per tutto il mese. Aumenteranno tenacia e pazienza e ciò vi consentirà di raggiungere obiettivi a cui tenete. Nascerà un’amicizia vera e duratura.
CAPRICORNO 22 dic. » 20 gen. È arrivato un mese carico di grandi aspettative. Si verificheranno situazioni positive e interessanti. Ottima la situazione in famiglia. Fate lunghe passeggiate.
ACQUARIO 21 gen. » 19 feb. Le vostre stelle indicano un mese all’insegna del movimento. Vi aiuteranno a risolvere un problema burocratico e vi faranno incontrare persone giuste e simpatiche.
PESCI 20 feb. » 20 mar. Gli astri guideranno il vostro modo di comunicare e scrivere. Eventuali progetti saranno protetti dalle stelle. L’estate è in arrivo, ma attenti ai colpi d’aria.
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CRUCIVERBA Lello ORIZZONTALI 1. Provata dalla fatica; 6. Un jazz molto soffice; 10. Si dice per indicare una cifra... non definita; 13. Sigla di Cagliari; 15. Iniziali di Bardot; 17. L’aria del poeta; 18. Giro in centro; 19. Il Copperfield di Dickens; 21. La ostenta lo sbruffone; 24. Scrisse il 42° parallelo del 1930; 26. L’appellativo del baronetto; 28. Il portinaio creato da Sue ne I misteri di Parigi; 29. In mezzo allo squarcio; 30. Il Vanilla della canzone; 31. I membri del movimento detto, appunto, Chassidico; 34. Rinuncia al combattimento; 35. Lo rese celebre una mela; 37. La fine della quarantena; 39. Veloci, fulminei; 40. Isaac autore di romanzi fantascientifici;
42. Verdi la compose per Manzoni; 47. I deflussi delle acque; 48. Limite graduato posto sull’argine d’un fiume; 49. Divinità nordiche; 50. Ai piedi degli uomini; 51. Far passi indietro; 52. L’Eastwood dello schermo; 54. La... forza comica; 57. Abita nella capitale della Cecoslovacchia; 58. Principe mongolo; 59. Due ossa del bacino; 61. È lento nel lavoro; 62. I minuti di un round; 65. Grande fabbrica di ascensori; 67. L’impero di Tamerlano; 70. Segue le leggi di Mendel; 74. Lo è il nono rispetto ai 10 arrivati; 76. Cambiano soldi in dolci; 77. Il creatore di Lord Jim; 78. Il metodo stenografico ideato dal segretario di Cicerone; 79. Musicò Sansone e Dalila. VERTICALI 1. Il successore di Nasser; 2. Interessano i matematici;
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3. Ovidio insegnò quella amandi; 4. Termine noto ai cineasti; 5. Famosa squadra di calcio di Londra; 6. Un’associazione per la difesa dei consumatori (sigla); 7. I contanti... a Londra; 8. Un Enrico di Shakespeare; 9. Fa tornare in circolazione un film bloccato; 11. Con ci, fanno così; 12. I caratteri di stampa; 13. Cancer of Unknown Primary; 14. Una parte del Nuovo Mondo; 15. Domenico autore del quadro Le zattere (1880); 16. Antico popolo dell’Olanda; 20. Far togliere dalla testa; 22. La cuspide del monte; 23. Un alto dignitario del Vaticano; 25. Nota birra boema; 27. Gli abbandoni dei concorrenti; 32. Un porto del Brasile; 33. Angolo formato di 2 piani che s’incontrano; 36. Il nome di Tolstoj; 38. Degni di molto... amore; 41. Sassari; 43. Lo indossa il crawlista; 44. Conveniente, ragguagliata; 45. Le usano i disegnatori; 46. Né tue, né sue; 48. Israeliti destinati al sacerdozio; 52. Tipiche composizioni folkloristiche brasiliane; 53. La betulla meno bella; 55. Gracidante raganella; 56. I... capelli di Medusa; 60. Noiosa trafila; 63. Celebre epopea scandinava; 64. Vaglia Telegrafico; 66. Il nome di Getz; 68. Con Toni fanno Antonio! 69. Nel pruno; 70. Il sangue nei prefissi; 71. Un’imposta sugli immobili; 72. Advanced Cell Technology; 73. Accertamento Diffusione Stampa; 75. Una Domenica televisiva.
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FALSA IDENTITÀ Lionello » Nello Dardesi - Pesaro
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4, 2, 5, 6 Lionello MAGGIO 2012
Sotto questo falso nome si nasconde un famoso calciatore italiano; anagrammate le lettere che lo compongono e scoprirete chi è.
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HI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI MINI CRUCIVERBA Lello 1
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GAMeS
LO STUZZICA CERVELLO
Enrico Diglio
TEST 1
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ORIZZONTALI 2. La... garitta del marinaio; 6. Chi la scrive è poeta; 7. Ama Tancredi senza speranza; 10. Le comodità della casa... inglese; 11. Il debole ne ha poca; 12. Fra Mario e... Monaco; 13. L’amico della Gertrude manzoniana; 15. Fece innamorare Venere; 17. Eleggere... all’inizio; 18. Sono uguali negli unguenti. VERTICALI 1. Prevenire, arrivare prima; 2. Una divertente vicenda; 3. Piergiorgio matematico, saggista e divulgatore scientifico; 4. Un Beppe scrittore; 5. Un quarzo ornamentale; 8. Il cantautore di Dorno; 9. Ha privatizzato molte aziende statali (sigla); 14. Nel 1999 è intervenuta in Bosnia.
Osservate attentamente la figura sopra riportata e i numeri preceduti dal segno + posti a sinistra e quelli preceduti dal segno - posti a destra della figura e dite, seguendo un criterio logico da determinare, quale numero tra i tre seguenti può essere associato a tale figura.
TEST 2 Osservate attentamente la sequenza di gruppi di figure sotto riportata e dite, secondo logica, quale gruppo di figure può essere considerato “intruso”.
TEST 3 INDOVINELLI
Osservate attentamente il gruppo di figure sotto riportato e andate a pag. 66
» Il mio bimbetto Un visetto rotondetto, un nasino birichino, ma se piano con la mano glielo schiaccio dà un urlaccio, grida e strilla, geme e trilla, che sovente corre gente! Favolino
» Una di “quelle” Il suo lavoro? Amica per la pelle, sa darti solo tiepide carezze; eppur c’è chi la paga, non invano, mentre lei resta con le mani in mano. Favolino
TEST 4 Leggete attentamente la seguente frase e andate a pag. 66 Nella pagella di fine anno Francesco ha riportato tutte votazioni uguali o superiori alla sufficienza, tranne una in latino. Tra le votazioni spiccano gli otto in matematica e scienze e i sette in chimica, lingua inglese, lingua spagnola ed educazione fisica.
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Una di “quelle” = La manicure FALSA IDENTITÀ
Nello Dardesi - Pesaro = Alessandro Del Piero
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Il mio bimbetto = Campanello elettrico
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REBUS (8, 7, 8)
REBUS (4, 2, 5, 6)
disco R sopra TI comò; D Erato = Discorso pratico moderato
VI va; l’agente ONE sta = Viva la gente onesta
Stuzzica Cervello TEST 1 Il numero da associare alla figura è il 4. Nella figura, infatti, compare una curva blu che oscilla raggiungendo dei picchi al di sopra della linea rossa orizzontale associati a numeri positivi (con il segno +) riportati a sinistra della figura, e dei picchi al di sotto della linea rossa orizzontale associati a numeri negativi (con il segno -) posti a destra della figura. Addizionando i numeri associati ai picchi posti al di sopra della linea rossa (5+3+4+1) e sottraendo alla somma così ottenuta (13) tutti i numeri associati ai picchi posti al di sotto della linea rossa (-4-2-3), si ottiene il numero 4.
TEST 3 Quale dei seguenti tre gruppi di figure rappresenta quello prima visto?
b)
TEST 2 Il gruppo di figure che può essere considerato “intruso” è quello contrassegnato dalla lettera b). Nella sequenza, infatti, compare sempre lo stesso gruppo di cinque figure nel quale i colori delle figure ruotano in senso orario, ad eccezione del gruppo di figure b), ove il criterio anzidetto non è rispettato poiché il colore del cerchio è blu anziché rosso mentre il colore del quadrato è rosso anziché blu. La sequenza corretta, quindi, è la seguente:
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TEST 4 In quale materia Francesco non ha riportato la sufficienza nella pagella di fine anno? Quanti otto ha ottenuto?
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