MARZO 2016

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Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.

Anno XXXVIII n. 3 Marzo 2016 Euro 2.50 - I.P.

INCHIESTA

SOCIETÀ

EVENTI

SCIENZA

Calais, una trappola nel cuore dell’Europa

Un amministratore a sostegno della vita

Italia in... Canto 2016 e i 21 finalisti in gara

Tecnologia e robot: ci ruberanno il lavoro?

Uno snodo cruciale per le ondate migratorie

Un aiuto concreto alle persone con disabilità

A Napoli per scoprire chi vincerà il Disco d’Oro

Dai commessi agli autisti, le categorie più a rischio


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Gi Sabovedì Sci ato 3 ma com ortino 5 ma rzo o Mo miss Fedo rzo o re 21 e o zart ione ra re 17

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STAGIONE SINFONICA I POMERIGGI MUSICALI

23 c Tea oncer 22 o tro Dal ti 21 m ttobre Verm Dire aggio 2015 e Mau ttore 2016 rizio artis Sale tico rno

71a Stagione Sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali: un viaggio indimenticabile attraverso le architetture invisibili della Musica

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IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 7. Zoom 8. Periscopio 67. Dentro la rete 88. Vivere in armonia 90. Bacheca 92. Giochi 93. Stuzzica cervello 94. Lettere 96. Oroscopo 96. Soluzioni

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inchiesta i

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49. Migrazioni in Europa Da Calais al Regno Unito di R. Vinci e C. Palma

società 16.

Troppo stressati? Forse è tutta colpa del lavoro di Donatella Ottavi

22. Canone Rai 2016 Cosa cambia quest’anno di Luisella Berti

anteprime

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12

__SOCIETÀ__ Non è solo questione di Pil: come si misura il benessere Cosa conta davvero per vivere bene di Daniela Floridia

36. Un libro e una bici L’iniziativa della Biblioteca San Giorgio a Pistoia di Silvana Agostini

48. Marzo in giardino

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Parte la caccia al tesoro... botanico di Damiano Galeotti

__le INTERVISTE__ James Bradburne, un anglocanadese a Brera Vi spiego cosa dovrebbe rappresentare un museo di Raffaello Carabini

18

__SOCIETÀ__ Un aiuto concreto: l’amministratore di sostegno Istruzioni per l’uso, in caso di necessità di Anna Maria Melloni

54. I più longevi d’Europa Dove si vive di più e meglio di Giovanni Orso

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www.50epiu.it

INDICE

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MARZO 2016

33. Gli Italiani e la grande ignoranza Analfabeti funzionali di Romina Vinci

39. Libri 40. Arte 41. Teatro 42. Musica 43. Cinema MARZO 2016 I 3


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viaggio

scienze 64. Robot e posti di lavoro

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Uno sguardo sul futuro di Giovanna Dall’Ongaro

44. Nel nord della Spagna Lungo il cammino di Santiago di Loris Porcheri

68. La colonna cervicale

__in VIAGGIO__

UN CAMMINO PER TROVARE SE STESSI

Come preservarla ed aiutarla di Alessandro Mascia

Da secoli il Cammino di Santiago è sinonimo di pellegrinaggio; oggi è un percorso effettuato non solo per motivi religiosi ma anche “spirituali”, per testare i propri limiti, smaltire lo stress o, semplicemente, stare a contatto con la natura. Pamplona, Bilbao, Santander, Leon, Burgos alcune delle tappe prima di giungere alla meta finale: Santiago de Compostela

70. Diagnosi oncologica

L

di Loris Porcheri

Anche il fiuto dei cani è utile di Ilaria Romano

«LA MATTINA ERA FINITO TUTTO. La fiesta si era conclusa. Mi svegliai verso le nove, feci il bagno, mi vestii e scesi. La piazza era deserta e non c’era nessuno per le strade. Solo qualche bambino che raccoglieva aste di razzi nella piazza. I caffè si stavano appena aprendo e i camerieri portavano fuori le comode sedie bianche di vimini, disponendole intorno ai tavolini col ripiano di marmo nell’ombra del portico. Stavano pulendo le strade e annaffiandole con un idrante». La festa di San Firmino si è conclusa e la magica penna di Ernest Hemingway ci fa conoscere una Pamplona ancora addormentata sotto il sole di luglio, dopo una settimana di intensi festeggiamenti. Era il 1926, quando lo scrittore americano diede alle stampe Fiesta. Il sole sorge ancora, e fece conoscere al mondo intero uno degli eventi più straordinari della tradizione popolare spagnola. La Festa di San Firmino unisce il sacro al profano, la religione alla credenza po- »

72. Ansia e depressione Numeri preoccupanti in Italia di Winda Casula

parliamo di...

reportage

i

24. Myanmar, Anno Zero

i

Il trionfo di Ann San Suu Kyi e il nuovo corso politico birmano di Leonardo Guzzo

75. Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

84. Previdenza di Gianni Tel

interviste 55. Ludovica Modugno

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Da bambina prodigio ad attrice protagonista di Rosella Bennati

concorso 59. Italia in... Canto 2016

i

Pronti per il gran finale di Luisella Berti

87. Fisco di Alessandra De Feo

98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più Credit foto: Agf, Contrasto, Stephanie Gengotti, Marka, Olycom, Matteo Sampaolo, Shutterstock, Sintesi, Romina Vinci, Photocrowd and British Soceity of Gerontology “Ageing: the bigger picture” photo challenge www.photocrowd.com, Foto Grandi Giardini, Ufficio Stampa Ludovica Modugno, Shutterstock: Paolo Bona, Featureflash, Bokstaz, Peter Probst, SIHASAKPRACHUM, anandoart, Nadezda Murmakova, Stephane Bidouze, Santi Rodriguez, Jakov Filimonov. Foto di copertina: James O’Mara Illustrazioni: Enrico Riposati

ANNO XXXVIII - n. 3 marzo 2016 Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06 68134552 Per fax: 06 68139323 m@il: redazione@50epiu.it

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ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 INCHIESTA

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Dai commessi agli autisti, le categorie più a rischio

Aderente a: Finito di stampare: 26 febbraio 2016

4 I 50epiu.it I MARZO 2016

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

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Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Fanucchi Antonio Pigozzi Maria Antonia Prati Marcellino Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.6872515 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Spedizione Poste Italiane SpA Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Si garantisce la riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’Editore. Le informazioni custodite nell’archivio dell’Editoriale 50&Più Srl verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati la rivista e gli allegati, anche pubblicitari (D. Leg.vo 196/2003 tutela dati personali). “Accertamento ADS richiesto per il periodo dall’1/01/2014 al 31/12/2014”

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


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FARE UNA LEGGE

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale MARZO 2016

UNIONI CIVILI. STEPCHILD ADOPTION. Parole che abbiamo sentito ripetere per giorni. Intorno alle quali si sono mobilitate le piazze schierate a favore o contro una legge, quella sulle unioni civili appunto, che riguarda il riconoscimento delle coppie omosessuali. Ma soprattutto un appuntamenUNA LEGGE, to a cui, ancora una volta, il mondo poQUELLA SULLE UNIONI litico del nostro paese giunge con grande CIVILI, CHE RIGUARDA ritardo. In ritardo rispetto ai diritti di IL RICONOSCIMENTO una categoria di cittadini, in ritardo riDELLE COPPIE OMOSESSUALI spetto ai cambiamenti sociali che nel frattempo sono intervenuti a mutare profondamente l’istituto famigliare, i rapporti e la sensibilità delle persone che vivono la realtà multiforme e complessa della società attuale. Così, mentre Camera e Senato discutono della legge, la Corte di Giustizia europea ha già condannato l’Italia per “la mancata previsione da parte del legislatore, nonostante i numerosi solleciti delle sue superiori Corti, di un istituto giuridico diverso dal matrimonio che riconosca una relazione tra persone dello stesso sesso, poiché la carenza di riconoscimento giuridico delle dette unioni determina una violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare come enunciato dall’articolo 8 della Convenzione”. È da questo “ennesimo” ritardo - dal punto di vista legislativo l’attesa dura da vent’anni - infatti, che nasce la necessità urgente di legiferare, e diventa ancora più difficile capire il senso della contrapposizione degli schieramenti. Le persone omosessuali hanno diritto ad avere una “certificazione” del loro rapporto di coppia, un rapporto riconosciuto e rispettato, secondo una legge che va scritta. In mancanza di ciò si opera una palese discriminazione. Perché i diritti civili, di questo infatti si tratta, non sono un premio che si concede se si fanno e si dicono cose giuste. Non sono legati ai calcoli SONO DIRITTI LEGATI di convenienza sui voti che faranno ALLA PERSONA, guadagnare o perdere. Sono diritti CHE OGNI CITTADINO legati alla persona, che ogni cittadino DEVE VEDERE SANCITI deve vedere sanciti e rispettati. InE RISPETTATI nanzitutto dallo Stato. A prescindere dalla sensibilità delle coscienze e dalle convinzioni personali, in vista del rispetto complessivo e generale dei cittadini.

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Z QUESTO NON È UN PAESE PER DONNE

ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

«VOLEVO SFREGIARLA, era troppo bella» sono le parole con cui un uomo di quarant’anni ha spiegato perché avesse cosparso di alcol e dato fuoco alla donna dalla quale attendeva un figlio. Solo la più perfetta stupidità può raggiungere tanta insensata ferocia. Ma è proprio l’assurdità di questo, come di altri episodi di violenza nei confronti delle donne, a rendere eclatante il fenomeno. Eppure in Italia di buone notizie su questo fronte ce ne sono. Nel 2014, gli omicidi sono scesi, per la prima volta nella nostra storia, sotto quota 500, per la precisione sono stati 468, e fanno del nostro Paese uno dei più sicuri d’Europa. Più sicuro sì, ma non evidentemente per le donne che rappresentano una parte sempre maggiore di quelle morti. Diventa allora sempre più difficile accettare che lo “zoccolo duro” del femminicidio 152 le uccise nel 2014 - e la violenza di cui le donne sono vittime rimangano, intatti, a denunciare una forma di arretratezza culturale e civile.

I diritti delle donne sono una responsabilità di tutto il genere umano; lottare contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un obbligo dell’umanità; il rafforzamento del potere di azione delle donne significa il progresso di tutta l’umanità Kofi Annan

IN AGENDA DAL MONDO

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FLAMENCO & CO.

marzo

C’è tempo fino al 5 per vedere esibizioni di flamenco e danza spagnola al Festival di Jerez. Un evento che punta sulle contaminazioni creative. www.spain.info

SPAGNA

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PASSIONE PER IL VERDE

marzo

Fino al 6 a Modena è di scena il pollice verde con Verdi passioni, mostra mercato sulla cura di orto e giardino, dell’agricoltura amatoriale e dell’allevamento. www.verdipassioni.it

MODENA

05

MERCATO DEI FIORI

marzo

Villa Necchi Campiglio ospita fino al 6 la mostra mercato dei primi fiori della stagione con vivaisti italiani e stranieri selezionati dal Fondo Ambiente Italiano. www.visitfai.it/villanecchi

MILANO

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IN AGENDA DAL MONDO

06

SPETTACOLI SULLA NEVE

marzo

Surfatutto è un’originale esibizione sulle nevi dell’Abetone. Via libera alla fantasia: un premio al salto più spettacolare e all’equipaggio più stravagante. www.weloveabetone.it

TOSCANA

14

VIVA SAN PATRIZIO

marzo

Per celebrare il patrono irlandese, fino al 17, procuratevi un indumento verde con un trifoglio e, una volta a destinazione, festeggiate. www.zingarate.com

IRLANDA

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IL PIÙ GRANDE FESTIVAL

marzo

Ad Amburgo c’è The Hamburger Dom, un festival che si ripete tre volte l’anno, tra divertimento, folklore locale e meravigliosi giochi pirotecnci. www.english.hamburg.de

GERMANIA

A PROPOSITO DI...

L’orecchio è pieno di punti riflessi, quelle zone ricche di terminazioni nervose e vascolarizzazione che, stimolate, rilasciano neurotrasmettitori. Ciò è alla base della riflessologia auricolare. www.retenews24.it

i

ALTA TECNOLOGIA SÌ - I termovalorizza-

tori sono costantemente monitorati e i fumi rilasciati non sono nocivi come in passato.

DIVORZI

Sotto i 25 anni aumentano Secondo i ricercatori dell’Università di Washington, sposarsi prima dei venticinque anni di età aumenta in maniera significativa il rischio di divorzio, soprattutto quando a essere più grande è la donna. www.ansa.it

IMPREVEDIBILITÀ NO - Esistono particelle così piccole da sfuggire ai filtri. Difficile calcolarne la quantità esatta liberata nell’aria.

SALUTE

Mai a letto con il cellulare Una ricerca condotta in Australia ha dimostrato che c’è un’importante relazione tra l’uso degli smartphone e la sterilità degli uomini, così come con l’aumento dello stress in entrambi i sessi. www.viverepiusani.com

i PSICOLOGIA

Se dà noia, una ragione c’è Quando la persona accanto mastica, bisbiglia o annusa qualcosa, provate fastidio? Potrebbe trattarsi di misofonia, dal greco “odio per i suoni”, una ridotta tolleranza ad alcune sonorità legate ad esperienze che il suono evoca. www.huffingtonpost.it

i

TERMOVALORIZZATORI

SCIENZA

Innate proprietà

CURIOSITÀ

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“Tattoo”, ovvero... IN NUMERI

GLI ITALIANI E LA CULTURA

FONTE: ISTAT

Oltre metà degli italiani nel 2015 non ha mai sfogliato un quotidiano e 6 persone su 10 hanno letto un solo libro. Il 68,3% non ha visitato musei. Quasi il 60% usa pc e internet.

MAI VISITATO UN MUSEO

MAI LETTO UN LIBRO

USO DEL PC

MAI SFOGLIATO UN QUOTIDIANO

68,3%

60%

60%

50%

8 I 50epiu.it I MARZO 2016

La parola tatuaggio viene dal tahitiano “tattau”, cioè “segnare”. Furono loro a diffondere maggiormente la pratica nel mondo. Testimonianze antiche anche su mummie egizie e resti di uomini preistorici. www.curiositaeperche.it

i

PERISCOPIO

UN MUSEO DELLE COSE INUTILI a cura di Samuela Gangi


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CONTRO LA DISCRIMINAZIONE

marzo

Fino al 31, la mostra Veritas Feminae dell’artista Alec Von Bargen, propone foto e ritratti multimediali di donne emarginate o uscite dall’emarginazione. www.sassiland.com

MATERA

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REGATA SUL TAMIGI

marzo

La regata Oxford-Cambridge è fra le più antiche competizioni sportive al mondo. Appuntamento, quest’anno con la sfida Mortlake-Putney. www.visitlondon.com

LONDRA

FESTIVAL DEL CIOCCOLATO 31 PORTOGALLO marzo

Inizia a Obidos, cittadina a 80 km da Lisbona, il Festival del cioccolato. Accoglie ogni anno oltre 200mila persone con un mese di eventi e delizie. www.festivalchocolate.cm-obidos.pt/

PROFESSIONI

È nato l’idrosommelier Non tutte le acque sono uguali: mineralizzazione, residuo fisso, sapore e percentuale di anidride carbonica contenuta incidono sul gusto del cibo. Per questo motivo è nato l’idrosommelier, un intenditore d’acqua. www.ilgiornale.it

i SOLUZIONI

Se scricchiola il parquet Se il parquet scricchiola, niente problemi. Quando il rumore è da dilatazione dei listelli, basta un po’ di talco nelle fessure. Se dipende dal fatto che non combaciano più, le fessure si possono riempire con stucco per legno colorato. www.wdonna.it

i AMBIENTE

bicicletta per gemelli che però non porta da nessuna parte. L’idea di Gall, apparentemente strampalata, si è invece rivelata un vero e proprio successo: dal 1984, anno dell’inaugurazione, il Nonseum ha attirato oltre 100mila visitatori. Merito, probabilmente, dell’insieme di creatività e follia che hanno spinto alcuni a considerare quel luogo come una sorta di manifesto dell’arte senza senso. Insomma, in tanti potrebbero ambire al Nonseum ma, per esporre, c’è da mettersi in coda.

Poopò, il secondo lago più grande della Bolivia dopo il Titicaca, è ridotto a un deserto. Di fatto, è evaporato. Le cause sarebbero nei cambiamenti climatici, almeno secondo le indagini della Nasa. www.nasa.gov

i

ESISTE E FA PARLARE DI SÉ il Museo delle cose inutili: il Nonseum. A idearlo, Fritz Gall, un inventore che ha avuto poca fortuna, e che, per riscattarsi, ha deciso di allestire ad Herrnbaumgarten, in Austria, uno spazio intorno alle varie espressioni del “nonsense”. Opere provenienti da ogni parte del mondo ma accomunate dall’interrogativo: «Che senso hanno?». Dalla zattera di salvataggio per mosche che finiscono nella minestra agli occhiali per voyeur, fino alla raccolta di calzini spaiati, alla

Il lago sparito in Bolivia

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UNA VITA RACCONTATA DA RUGHE ED EMOZIONI Con oltre 1200 immagini di altrettanti fotografi, la società Britannica di Gerontologia e la comunità Photocrowd.com hanno testimoniato la complessità della vita con un concorso fotografico dedicato all’invecchiamento. Ecco le prime dieci foto vincitrici 1

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+ 1 Eyes as Big as Plates # Agnes II di Karoline Hjorth & Riitta Ikonen 2 Circle of life di Hardik Gaurav 3 Ageing process in a war torn town di Fati 4 91 di Leon 5 Helping Hand di Joydeep Mukherjee 6 Anticipation di mmz_khan 7 Fighting Fit di Sudipto Das 8 Eternal Love di Willem Kuijpers 9 Hildegund Buerkle, European 100m Champion, 80-84 year old age group di Alex Rotas 10 Life is a steep hill di Marko Visacki (Foto Photocrowd.com)

10

+


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Non solo Pil. La misurazione del benessere personale e sociale è ormai diventata una necessità per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni. Ma prima bisogna capire cosa conta di più

COME VA LA VITA?

di Daniela Floridia

12 I 50epiu.it I MARZO 2016

È LA DOMANDA PIÙ SEMPLICE CHE SI POSSA FARE, ma forse la risposta non è altrettanto semplice. Ciascuno di noi risponderebbe facendo una valutazione che si basa su quello che in un determinato momento conta di più per se stesso: la salute, gli affetti, il benessere economico, il sentirsi sicuro, la voglia di partecipare alla vita politica, il veder realizzato un progetto o solo esservi impegnato, la qualità dell’ambiente piuttosto che IL DELICATO EQUILIBRIO VITA/LAVORO il divertimento e gli svaghi. Gli australiani? Non staccano mai Priorità che cambiano ancor di La capacità di destreggiarsi tra vita familiare, lavorativa più a seconda della parte del e personale influenza il nostro benessere. In Australia, Paese o del mondo nella quale circa il 14% dei dipendenti ha orari lavorativi molto ciascuno vive. lunghi, ben superiori alla media dell’Ocse, pari al 9%. Come va la vita è il titolo del Nel 2009 è stata organizzata un National Go Home on rapporto redatto dall’Ocse Time Day, la giornata nazionale “Vai a casa in tempo”.


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+

NEL MONDO L’INDAGINE OCSE HA COINVOLTO, FINO AD OGGI, 92.000 UTENTI CHE HANNO CREATO UN LORO INDICE PERSONALIZZATO. IN ITALIA LA SALUTE, L’ISTRUZIONE E LA SODDISFAZIONE PERSONALE SONO RITENUTI GLI ASPETTI PIÙ IMPORTANTI. PER PARTECIPARE: WWW.OECDBETTERLIFEINDEX.ORG/IT

l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - che analizza il benessere delle popolazioni di gran parte del mondo attraverso un’ampia gamma di sistemi di misurazione, eseguiti su “scala umana” e in grado di riflettere la diversità delle esperienze individuali. Attraverso il Better Life Index (risultato dell’indagine) i cittadini possono ottenere un indice personalizzato che permette di confrontare la perfor-

mance dei Paesi sulla base delle priorità attribuite agli 11 fattori di benessere analizzati. Un po’ quello che ha fatto Beppe Severgnini nella trasmissione televisiva L’erba del vicini durante la quale forniva informazioni e sfatava luoghi comuni su presunzioni consolidate ponendo domande del tipo “è meglio avere otto anni a Genova o ad Amburgo? Meglio farsi arrestare a Bari o a Los Angeles?”. Come per Severgnini l’obiettivo è approfondire un tema per capire laddove c’è da imparare o se abbiamo qualcosa da insegnare ad altri Paesi, per l’Ocse l’obiettivo è quello di individuare punti di forza e di debolezza dei diversi Paesi per sviluppare le politiche

CHI PIU’, CHI MENO più adatte, mostrando in quali settori, tutti i Paesi, anche i più ricchi, hanno ancora margini di manovra per migliorare. Sotto diversi aspetti, in effetti, il cittadino medio dell’area dell’Ocse sta meglio oggi rispetto al 2009, ma i cambiamenti nel benessere sono stati eterogenei, sia tra i diversi Paesi, sia a livello dei diversi indicatori. Il reddito medio delle famiglie ha iniziato una lenta ripresa rispetto ai livelli della crisi nella maggior parte dei Paesi dell’Ocse, ma i progressi in altri campi (come la disoccupazione di lungo termine, gli orari di lavoro lunghi e la partecipazione degli elettori) non sono riusciti a svilupparsi ovunque. La mappa interattiva ci mostra delle graduatorie (se così si può dire) che cambiano a seconda dei parametri che vengono inseriti, e ciascuno può crearsi la propria playlist personale. Se l’Australia risulta al primo posto nella graduatoria generale, scende di quasi 10 posizioni se si considera la conciliazione dei tempi di vita e lavoro (vedi box). Se invece si valuta il peso che ha la sicurezza, i »

DA ZERO A DIECI

“Chiedimi se sono felice”

Il Win/Gallup International, un network indipendente di ricerche di mercato e sondaggi, ha pubblicato il suo 39° Rapporto di fine anno sulle prospettive, aspettative e opinioni di 66.040 persone provenienti da 68 Paesi di tutto il mondo. L’indagine si concentra su aspetti quali la felicità, l’ottimismo, la fiducia nel futuro. I risultati descrivono un pianeta nel quale le persone felici della propria vita sono la maggioranza - il 66%, la stessa percentuale rilevata dall’Ocse, ma in calo rispetto all’anno precedente, il 70% nel 2014 - mentre solo il 10% si sente infelice. La Colombia, secondo questa indagine, sembrerebbe essere il paese più felice del mondo seguito da Fiji, Arabia Saudita, Azerbaijan e Vietnam, mentre l'Iraq è il meno felice, per il secondo anno consecutivo. Bangladesh, Cina, Nigeria, Fiji e Marocco sono i Paesi più fiduciosi, mentre l'Italia è quello con meno speranza nel futuro. E anche qui si ha conferma di quello che risulta dall’Ocse: quando è stato chiesto loro di esprimere una valutazione complessiva del grado di soddisfazione per la propria vita su una scala da 0 a 10, gli italiani hanno espresso una valutazione pari a 6.0, pertanto inferiore alla media Ocse.

A sinistra, un momento del programma di Beppe Severgnini L’erba del vicino. A sfidarsi stavolta sono Italia e Germania.

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Paesi più sicuri risultano (utilizzando i IN CERCA DI BENESSERE tassi di omiciL’Ocse: cos’è e come funziona Ocse o Ocde, Organizzazione per la Cooperadi e aggressiozione e lo Sviluppo Economico, è un’organizzani) il Giappozione internazionale che ha l’obiettivo di prone, la Polonia muovere politiche che migliorino il benessere e il Canada. economico e sociale delle persone nel mondo. Anche in ItaL’Ocde nasce nel 1960, quando 18 Paesi eulia da qualche ropei più Stati Uniti e Canada unirono le forze anno ormai si per creare un’organizzazione dedicata allo sviutilizzano altri luppo economico. Oggi i Paesi membri sono indicatori di34, in tutte le parti del mondo, dal Nord al versi dal Pil Sud America all’Europa fino all’area Asiatica e (Prodotto Indel Pacifico. Essi includono molti dei più avanzati terno Lordo) Paesi del mondo (Paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico per capire lo ed un’economia di mercato), ma anche emerstato di salute genti come il Messico, il Cile e la Turchia. del Paese. L’Istat, muovendo dall’idea che i paIL BES, OLTRE AL PIL rametri sui quali valutare il DA QUALCHE ANNO IN ITALIA progresso di una società non NON SI CONSIDERANO PIÙ possano essere esclusivaSOLTANTO GLI INDICATORI DEL PIL. PER CAPIRE LO STATO DI mente di carattere econoSALUTE DEL PAESE, L’ISTAT mico, pubblica ogni anno il PUBBLICA IL RAPPORTO BES IN Rapporto Bes sul benessere BASE A FATTORI CHE economico e sociale. Il RapINFLUENZANO IL BENESSERE E L’AMBIENTE porto Bes analizza i fattori che hanno un impatto diretto sul benessere umano e sull’ambiente attraverso 12 “domini” (Salute, Istruzione e formazione, Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, Benessere economico, Relazioni sociali, Politica e istituzioni, Sicurezza, Be-

DAL 1960

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nessere soggettivo, Paesaggio e patrimonio culturale, Ambiente, Ricerca e innovazione, Qualità dei servizi). Anche in questo caso, come per l’indice Ocse, dove si considera il peso che ciascuna persona o Paese attribuisce ai singoli parametri, si introducono dei criteri soggettivi: per calcolare l’indice di sicurezza, ad esempio, si considera come ci si sente camminando al buio da soli, incrociando questo dato con i tassi di furti in abitazione, di borseggi e di rapine. L’indice di sicurezza, così calcolato, è risalito nel 2014, ma peggiorato rispetto al 2010 nonostante l’indicatore degli omicidi rimanga complessivamente stabile. Sulla stessa lunghezza d’onda - l’indagine si snoda attraverso sei aree tematiche (Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi, Popolazione, Ordine pubblico, Tempo libero) - anche il rapporto annuale del Sole 24 Ore sull’indice della qualità della vita nelle città Italiane. In questo caso, tuttavia, gli indicatori sono di tipo quantitativo e basati su dati oggettivi: Nuoro si fregia di aver il minor tasso di furti, Sondrio e Monza prime per

Sopra: a sinistra, uno scorcio di Reggio Calabria; a destra, uno di Bolzano. Le due città sono rispettivamente l’ultima e la prima per qualità della vita secondo il “Sole 24 Ore”.

ricchezza familiare, Prato per la presenza di giovani imprenditori, Trapani per il clima, Firenze per la speranza di vita media alla nascita. Il risultato definitivo, è che a conti fatti Bolzano risulta la prima città per qualità della vita e Reggio Calabria l’ultima. Una classifica, che posizionando Napoli al 101° posto su 110, peraltro in peggioramento di 5 posizioni rispetto all’anno scorso, ha scatenato qualche risentimento e qualche polemica: Cogito Ergo Sud, un network che, cita il sito internet, si propone di migliorare la qualità della vita, ha pubblicato un video nel quale si invitano coloro che redigono le classifiche a valutare, in merito al capoluogo partenopeo, oltre ai parametri “oggettivi” anche elementi come la ricchezza della cultura, dell’arte, della cucina (“con dolci fatti solo per godere”), della musica, oltre al paesaggio, il mare e soprattutto il “vento che rende l’aria più leggera”.


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__ATTUALITÀ__

LA PRATICA YOGA

Migliora l’ossigenazione del sangue, regolarizza il battito cardiaco e normalizza la pressione sanguigna. Apprendere le diverse posizioni conduce al controllo del respiro e, quindi, al rilassamento fisico e psichico.

+ RALLENTIAMO IL PASSO di Donatella Ottavi

Giornate interminabili, angoscianti scadenze, viaggi di lavoro... Lo stress è ormai diventato un fedele compagno di vita, soprattuto per chi svolge determinati mestieri CHE STRESS! Chi di noi non si è ritrovato almeno una volta nella vita ad esordire con una simile esclamazione per sfogare la propria tensione? I ritmi in ambito lavorativo imposti dalla società moderna sono sotto gli occhi di tutti: trasferte settimanali, giornate interminabili, pressione dei superiori, scadenze da rispettare, ansie da prestazione, competitività, sempre che non si tratti di professioni che richiedano anche un certo sforzo fisico... Insomma, ce n’è per tutti. Il sito americano CareerCast.com - attivo nell’ambito della ricerca lavoro - basandosi su un paniere di 200 professioni diverse e tenendo in considerazione una serie di variabili tra cui il numero dei viaggi, le scadenze, i pericoli, la media delle ore lavorate, il livello di competizione, la pressione dell’opinione pubblica, le condizioni ambientali etc., è riuscito a 16 I 50epiu.it I MARZO 2016

SEI MOLTO STRESSATO? È TUTTA COLPA DEL LAVORO stilare una classifica dei dieci lavori più stressanti. Ai primi posti della top ten neanche a dirlo - si piazzano le professioni che si trovano ad affrontare quotidianamente situazioni di pericolo per

sé e per gli altri: militari, vigili del fuoco, piloti di linea e poliziotti. A seguire, gli attori, che devono tenere ben presente la volatilità della propria professione; i cronisti, sottoposti ad una notevole tensio-

IDEE PER CHI VUOLE CAMBIARE

PROFESSIONI IN ALTERNATIVA Cercando ritmi e tempi più “tranquilli” Per chi dovesse optare per la linea drastica decidendo di cambiare mestiere, sarà bene che valuti la lista dei dieci lavori più “tranquilli” di CareerCast: analista informatico, ecografista, parrucchiere, professore universitario, tecnico ospedaliero e di laboratorio, gioielliere, audiologo, dietista e bibliotecario. C’è l’imbarazzo della scelta.

ne da microfono e telecamera; i coordinatori di eventi, perennemente in lotta col rispetto delle scadenze. In fondo alla lista troviamo il lavoro dell’inviato fotoreporter, sempre più rischioso; il giornalista, piuttosto penalizzato sul fronte del ritorno economico; infine, il tassista, sempre più snervato dal traffico caotico. Ma allora se non si intende cambiare lavoro purché, in qualche modo il gioco valga la candela, cosa si può fare per tenere i livelli di stress sotto controllo? Sono consigliabili le pratiche di rilassamento, gli esercizi di meditazione, lo yoga e una regolare attività sportiva. In generale, possono essere dei validi rimedi.


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Detrazioni fiscali


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In Italia esistono tre forme di tutela giuridica delle persone totalmente o parzialmente prive di autonomia: l’interdizione, l’inabilitazione e l’amministrazione di sostegno. Quest’ultima, a differenza delle prime - che nascono per proteggere il patrimonio dell’interessato -, pone al centro dell’attenzione la persona, valorizzandone le risorse e lasciandole il più possibile libertà d’azione

__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

DAL SOSTEGNO AL PROGETTO DI VITA di Anna Maria Melloni

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IL RUOLO DELL’ADS L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO SI OCCUPA DI PERSONE CON DISABILITÀ FISICHE, INTELLETTIVE, PSICHICHE, CON PATOLOGIE DEGENERATIVE E INVALIDANTI O CON PROBLEMI DI DIPENDENZE (ALCOLISMO, GIOCO D’AZZARDO, TOSSICODIPENDENZE)

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G

GIOVANNI E ANTONIO SONO FRATELLI, hanno ereditato un immobile alla morte della madre. Giovanni è il minore, ha la sindrome di Down e a breve compirà 18 anni, è molto autonomo nelle attività della vita quotidiana, ma non ha la percezione del valore del denaro. Antonio, 23 anni, si sta chiedendo cosa fare al compimento della maggiore età del fratello, che andrà supportato nel suo percorso di graduale emancipazione dalla famiglia, ma non sarà mai completamente autonomo. La signora Antonia ha 84 anni, da tre non esce di casa per problemi di deambulazione, ha anche problemi di udito e frequenti vuoti di memoria ed episodi di disorientamento. In previsione di un suo eventuale ricovero in struttura, i figli si stanno chiedendo se si debba ipotizzare un’interdizione, o possa essere sufficiente aprire la nuova misura di cui hanno sentito parlare, l’ammi-


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nistrazione di sostegno. Filippo è in pensione da tre anni, da quando non lavora ha sviluppato una dipendenza da gioco e si sta progressivamente indebitando. La moglie teme possa arrivare a perdere la casa nella quale abitano coi loro tre figli e sta valutando come mettere al riparo da questo rischio il patrimonio di famiglia, senza però togliere totalmente la capacità di agire al marito, che è incline alla depressione, ed è su questa fragilità che si è innestata la problematica del gioco d’azzardo patologico. Situazioni diverse, ma che possono trovare una soluzione tramite lo stesso strumento giuridico. In Italia, chi non è in grado di tutelare autonomamente i propri interessi o di esercitare i propri diritti, può ottenere la nomina di una persona che si occupi di tali funzioni in sua vece. Nel nostro ordinamento esistono tre diverse forme di tutela giuridica delle persone prive, in tutto o in parte, di autonomia, sono l’interdizione, l’inabilitazione e l’amministrazione di sostegno. I primi due istituti sono ormai obsoleti e vengono usati in modo residuale, essendo nati storicamente per la protezione dei patrimoni e non delle persone. Nel

caso di interdizione, infatti, attraverso un processo dinanzi al Tribunale, viene tolta completamente la capacità di agire al soggetto, che viene quindi interdetto, e per il quale viene nominato un tutore che assume sostanzialmente tutti i compiti che ha un genitore nei confronti del figlio minorenne; il curatore viene invece nominato nel caso di inabilitazione, e cioè quando la persona interessata non è in grado di attendere agli atti di straordinaria amministrazione, relativi quindi a immobili e patrimoni. Da undici anni a questa parte (Legge 6/2004), è possibile però utilizzare una misura meno invasiva, più leggera proceduralmente e più rispettosa della persona da proteggere: l’amministrazione di sostegno, con cui si nomina appunto un amministratore di sostegno, che viene nominato per svolgere atti in sostituzione del beneficiario, ma anche congiuntamente ad esso. La persona tutelata può tuttavia continuare a compiere una serie di atti nella vita quotidiana, tutti quelli non compresi nel decreto di nomina dell’amministratore. La volontà è infatti quella di “tutelare le persone prive in tutto o in parte di autonomia, mediante interventi di so» MARZO 2016 I 19


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L’Ads viene nominato per svolgere atti in sostituzione del beneficiario, ma anche congiuntamente ad esso

stegno temporaneo o permanente” che siano di più semplice e veloce applicazione rispetto alle comuni pratiche dell’interdizione o dell’inabilitazione. L’AdS sostiene persone con disabilità fisiche, intellettive, disagio psichico, patologie degenerative e invalidanti, problemi di dipendenza (alcolismo, tossicodipendenze, gioco d’azzardo). Il suo compito è porre al centro dell’attenzione la persona con le sue difficoltà, le sue debolezze e le sue fragilità, valorizzando le sue autonomie e risorse, “con la minore limitazione possibile della capacità di agire”. Per richiedere l’amministrazione di sostegno si deve presentare un ricorso, che può essere proposto dallo stesso soggetto beneficiario, dal coniuge, dalla persona stabilmente convivente, dai parenti entro il quarto grado, dagli affini entro il secondo grado, dal tutore o curatore o dal pubblico ministero. Anche i responsabili dei servizi sanitari e sociali impegnati nella cura e assistenza

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della persona, quando vengono a conoscenza di situazioni tali da rendere opportuna la presenza di un amministrazione di sostegno, dovrebbero proporne il ricorso al giudice tutelare. Ancora oggi però questa misura di protezione non è adeguatamente conosciuta e applicata nella sua reale portata e potenzialità, benché rappresenti una risorsa fondamentale per la tutela dei diritti della persona fragile e possa costituire un passaggio chiave nell’impostazione di un progetto di vita individuale di qualità. Per promuovere una corretta informazione sui destinatari della misura, sulle procedure e sulla gestione presso operatori, volontari e familiari, si è costituita, nel 2015, a Milano, l’Associazione di promozione sociale InCerchio per le persone fragili. A tal proposito, la dottoressa Piglia dell’Associazione InCerchio racconta: «Siamo nati con la volontà di occuparci della presa in carico complessiva della persona con fragilità, partendo dal bisogno di protezione giuridica e toccando via via -

secondo le necessità - le varie aree esistenziali: assistenziale, sanitaria, previdenziale, ma anche lavorativa, abitativa, educativa, con una fortissima attenzione alla centralità della persona e dei suoi diritti e aspettative. L’amministrazione di sostegno deve essere utilizzata come uno strumento per la costruzione del progetto di vita del beneficiario. Per la sua attivazione è necessaria una verifica dell’attuazione dei diritti nei vari ambiti, che consenta poi di calibrare la misura e scegliere l’amministratore di sostegno». A chi si rivolgono i vostri interventi? A tutte le persone, di qualsiasi nazionalità, con qualsivoglia tipo di fragilità non solo causata da disabilità in senso stretto, fisica, intellettiva e sensoriale, ma anche da disagio psichico, patologie geriatriche, dipendenze vecchie e nuove: alcolismo, tossicodipendenza e gioco d’azzardo compulsivo. Sono situazioni in crescita allarmante nell’area metropolitana di Milano e non adeguatamente coperte dal welfare pubblico, che è da tempo in fase di arretramento per le pesanti politiche di spending review in atto a tutti i livelli. Come opera l’associazione? Fin dalla sua denominazione, InCerchio, l’associazione vuole fortemente richiamare significati di inclusione, parità, partecipazione, fratellanza. Si è dotata di riflesso, e per coerenza, di una governance molto semplice e democrati-


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ca, per rispondere a logiche di servizio senza scopo di lucro. Ciascun componente fornisce la propria opera secondo competenze ed esperienze maturate in contesti del privato sociale, del pubblico, della libera professione: assistenti sociali, psicologi, case manager, giuristi, avvocati, commercialisti, consulenti previdenziali... Lavoriamo in équipe per una presa in carico complessiva della persona che si rivolge all’ente. Occorrono delle competenze specifiche per fare l’Amministratore di Sostegno? Certamente sì, ed è anche per cercare di colmare una carenza informativa e formativa che opera l’associazione. Proprio in questo mese di marzo si svolgerà a Milano un corso di formazione rivolto a familiari e volontari amministratori di sostegno. Sono tanti i temi che verranno toccati: i principi della protezione giuridica (capacità - incapacità); le misure a disposizione nel nostro ordinamento (interdizione, inabilitazione,

amministrazione di sostegno); la procedura per aprire un’amministrazione di sostegno; gli aspetti gestionali e relazionali; i servizi territoriali. Non mancheranno poi alcune testimonianze. Il corso si terrà per quattro martedì di fila a partire dal 1° marzo, dalle 14 alle 17, presso l’aula formativa del Centro di Servizi per il volontariato di Milano, in Piazza Castello 3. Quali priorità occorre darsi per la tutela delle persone più fragili? È fondamentale che la società civile scenda in campo attivamente, per presidiare i diritti e l’inclusione delle fasce più deboli della cittadinanza, fortemente a rischio in questa pesante congiuntura economico-sociale e storico-politica. Avere un atteggiamento difensivo delle proprie posizioni, limitarsi a coltivare il proprio orticello, vuol dire richiudersi su privilegi largamente immeritati e dimenticare precetti etici della nostra cultura prima ancora che della nostra religione.

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ASSOCIAZIONE INCERCHIO VIA GIASONE DEL MAINO, 16 20146 MILANO INFO@ASSOCIAZIONEINCERCHIO.COM WWW.ASSOCIAZIONEINCERCHIO.COM AREA PSICOSOCIALE: 349 8310372 AREA GIURIDICO LEGALE: 340 3807239 (SI RICEVE DIETRO APPUNTAMENTO)

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SI PARTE DA LUGLIO di Luisella Berti

Un importo di 70 euro sarà addebitato sulla bolletta elettrica di luglio. I restanti 30 euro, a rate, entro ottobre 2016. L’importo delle RATE è indicato con una distinta voce ed è esente da Iva. CHI HA UNA FORNITURA di energia elettrica nell’abitazione in cui risiede, non può non avere un televisore. Nasce da questa presunzione la nuova disposizione sul pagamento del canone Rai entrata in vigore dal 1° gennaio 2016 con la Legge di Stabilità. La novità ha l’obiettivo di contrastarne l’evasione che riguarda circa il 27% delle famiglie, un record europeo. Così niente più bollettino da pagare entro il 31 gennaio, ma la riscossione avverrà a partire dal 1° luglio con la prima bolletta elettrica utile. Il canone è passato da 113,50 euro a 100. A luglio si pagheranno gli arretrati a partire da gennaio 2016, quindi nella bolletta elettrica - in una voce distinta ed esente da Iva - sarà segnata la somma di 70 euro. Il resto arriverà con le bollette successive fino al mese di ottobre. La Legge di Stabilità prevede 10 rate mensili, solo per quest’anno è stato necessario partire con quella di lu22 I 50epiu.it I MARZO 2016

CANONE RAI 2016: COSA CAMBIA glio in modo da dare la possibilità alle compagnie elettriche di organizzarsi. A rigor di logica si presume che per chi ha una bolletta bimestrale, la stragrande maggioranza delle famiglie, il canone sarà pagato in 5 rate anziché 10.

Coloro che pagano la bolletta attraverso addebito diretto sul conto corrente bancario o postale, l’autorizzazione è estesa anche all’importo del canone (comma 157 della Legge di Stabilità). Nel frattempo cosa deve fare

L’ESENZIONE PER GLI OVER 75 Sono esenti dal versamento del canone Tv gli over 75 con un reddito proprio e del coniuge che non supera complessivamente 6.713,98 euro all’anno. La Legge di Stabilità 2016 prevede che, da quest’anno fino al 2018, una parte delle eventuali maggiori entrate del canone dovrebbe essere destinata all’innalzamento della soglia di esenzione fino a 8mila euro. Sulle modalità per usufruire dell’esenzione si è in attesa di disposizioni attuative. PER MAGGIORI INFORMAZIONI

- www.agenziaentrate.gov.it: per reperire i modelli necessari all’esonero/rimborso del pagamento del canone (nel momento in cui scriviamo i contenuti della pagina dedicata sono “in corso di aggiornamento”); - www.canone.rai.it: per le risposte alle domande più frequenti; - www.prontolarai.it: previa registrazione al sito, si può prenotare un appuntamento telefonico per chiedere informazioni e assistenza su casi particolari. NUMERO VERDE RAI 800 93 83 62

chi, pur avendo una fornitura elettrica, non possiede un apparecchio televisivo? Deve presentare all’Agenzia delle Entrate (Direzione provinciale I di Torino - Ufficio territoriale di Torino I - Sportello S.A.T), un’autocertificazione per essere esentato dal pagamento. Purtroppo mancano ancora le modalità per fare questa dichiarazione in quanto devono essere definite da un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate. Il compito dell’Agenzia è anche quello di fornire alle compagnie elettriche un elenco dei soggetti esenti e di quelli obbligati al pagamento. Il tutto avverrà attraverso incroci di dati di famigliari conviventi, residenti, intestatari della bolletta elettrica e del canone Rai che non è detto che coincidano. Per rendere operative le modifiche al canone Rai sono necessarie disposizioni ministeriali che, nel momento in cui scriviamo, non sono ancora note.


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__REPORTAGE MYANMAR__ sicura che i militari non frapporranno ostacoli e ALLA FINE, IL RISCATTO. Con venticinque anni che il popolo birmano saprà vigilare sul processo. di ritardo, lo scorso 8 novembre, il Myanmar è torDel resto la giunta militare conserverà per legge nato a celebrare elezioni libere e democratiche. L’ulposti chiave nell’esecutivo - il ministero dell’interno, tima consultazione, nel 1990, si era conclusa con quello della difesa e quello per il controllo delle la vittoria dell’opposizione, l’annullamento dei rifrontiere - e potrà porre il veto ad eventuali proposte sultati da parte della giunta militare al governo e la di modifica della costituzione. carcerazione del leader dei contestatori, la battagliera «Il sistema militare birmano è stato per decenni Aung San Suu Kyi. Da allora, confinata per lo più onnicomprensivo, capace di occupare tutti i centri agli arresti domiciliari, “Amay” (“Madre”) Suu ha di potere», spiega il professor Francesco Montessoro, continuato a lottare per la democrazia e per tenere docente di Storia dell’Asia all’Università Statale di viva l’attenzione internazionale. Anno dopo anno, Milano. «Nel 1990 ha tentato una prima apertura la goccia ha scavato la pietra. Dopo le finte elezioni democratica ma è stato spiazzato dalla travolgente del 2010, disertate dalle opposizioni e stravinte dai vittoria elettorale di Aung San Suu Kyi. I militari militari, dopo le elezioni parlamentari parziali del rischiavano di scomparire dalla scena e hanno rea2012, vinte dalla Suu Kyi (che aveva conquistato in gito con violenza, arprima persona un roccandosi a difesa seggio nell’assemdelle loro posizioni. blea), la giunta miliAlla fine degli Anni tare ha indetto elezio’90, poi, si è verificato ni libere per il rinnoun ricambio generavamento completo zionale nella leaderdel parlamento conship e la nuova élite sentendo all’opposimilitare ha deciso di zione di fare campatracciare un percorso gna elettorale e imper la ridefinizione del pegnandosi a rispetsistema. Sembrava, tare il verdetto delle all’inizio, una pura urne. L’8 novembre il operazione cosmetica, risultato è stato chiae invece si è rivelata rissimo: la Lega Nauna scelta autentica. zionale per la Demodi Leonardo Guzzo Una scelta inevitabile crazia (Nld), il partito per assicurarsi credifondato nel 1988 da bilità e sostegno internazionale e per assecondare Aung San Suu Kyi, ha ottenuto quasi l’80% dei conl’enorme popolarità di Suu Kyi, una scelta peraltro sensi, che si sono tradotti in 364 seggi parlamentari facilitata dai privilegi che i militari si sono riservati su un totale di 664, tra camera alta e camera bassa. nel nuovo sistema, in modo da assumere una funLa costituzione birmana, emendata dai militari nel zione di garanzia istituzionale. Il risultato è un 2008, prevede che la giunta conservi di diritto il transizione sui generis verso un regime democra25% dei seggi nei due rami del parlamento, ma i tico spurio, e però abbastanza equilibrato, per lo numeri di Nld sono tali da consentirgli di esprimere più rispettoso degli attuali rapporti di forza e predue candidati su tre per la corsa alla presidenza vedibilmente solido». della repubblica. A breve, poi, sarà il parlamento a La figura di Aung San Suu Kyi, e l’immenso moto eleggere il presidente a maggioranza assoluta. Un di solidarietà internazionale che la sua vicenda articolo della costituzione vieta a Suu Kyi di ricoprire ha suscitato, ha avuto un ruolo centrale nel dela carica, perché moglie e madre di cittadini stranieri, terminare la svolta. ma il leader di Nld ha assicurato che di fatto guiderà Il professor Montessoro riflette su un aspetto inteil Paese dietro le quinte e avrà un ruolo al di sopra ressante: «Aung San Suu Kyi è il simbolo della codel presidente. La formazione del governo potrebbe scienza democratica birmana. È un leader po- » richiedere ancora mesi, ma la “signora” si è detta

M MYANMAR, ANNO ZERO

Dopo mezzo secolo di dittatura ha imboccato la strada della democrazia. Ora, tutto poggia sulle esili spalle e la volontà d’acciaio di Aung San Suu Kyi, simbolo di libertà per il mondo

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EX COLONIA BRITANNICA

Nel Paese dei mille templi Il Myanmar è il Paese più vasto del Sud-Est Asiatico. È grande il doppio della Germania e conta circa 50 milioni di abitanti. È diviso a metà dal fiume Irrawaddy, che sgorga dal Tibet e sfocia nell’Oceano Indiano dopo un corso di 2.000 km. Il territorio è variamente conformato (montagne a nord, pianure centrali e lagune fertili nel sud), ricco di risorse (metalli, gemme, idrocarburi) ma povero di infrastrutture. La popolazione è divisa in più di 100 etnie, professa per il 90% la religione buddhista, con significative minoranze musulmane e cristiane. Il Paese è stato colonia britannica dal 1886 al 1948: tornato indipendente, ha subìto il colpo di Stato del 1962. Da allora i militari detengono il potere. A sinistra, Aung San Suu Kyi insieme al generale Min Aung Hlaing. Nelle altre immagini scene di vita quotidiana in Myanmar.


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__REPORTAGE MYANMAR__

NELLA STORIA litico, che si ispira ai principi della tradizione liberal-democratica occidentale, ma è al tempo stesso qualcosa di più, che si inserisce nella radice buddhista della sua formazione culturale e si rispecchia nella sensibilità di tutto il Paese. Suu Kyi è una figura carismatica, una salvatrice in termini magico-religiosi: il suo ritorno in patria e la sua vittoria elettorale nel 1990 sono stati scanditi da prodigi e premonizioni, il suo ruolo nella storia del popolo birmano è fatale. Per questa ragione i militari non sono riusciti a eliminarla o emarginarla e alla fine hanno dovuto cedere al suo carisma». Alla “signora” si chiede di completare la transizione e di inserire il Paese nel consesso internazionale favorendone lo sviluppo economico. Ancora oggi il reddito pro-capite birmano è basso, la disoccupazione sfiora il 40% e l’agricoltura è la principale attività produttiva. L’economia cresce a un tasso annuo del 5%, ma servono misure liberali, varate da un governo civile e rappresentativo, per produrre mutamenti più stabili e profondi. Sono ancora molti i cittadini che non hanno accesso all’acqua corrente, all’elettricità, a cure sanitarie gratuite, e lavorano nei campi in condizioni disumane, nell’annosa attesa di una riforma agraria. Alla questione economica si unisce il problema della coesione etnica e sociale. «Il Myanmar indipendente è nato sulle ceneri della precedente colonia britannica chiarisce Montessoro -, rispettandone i confini e finen26 I 50epiu.it I MARZO 2016

LA FIGLIA DI UN EROE 2011

La vita di Aung San Suu Kyi è stata portata sul grande schermo dal film The Lady del regista francese Luc Besson.

U Thant

È stato il primo segretario generale non occidentale dell’Onu: eletto nel 1961, è rimasto in carica fino al 1971.

Un sottile filo rosso unisce il padre, Aung San, alla leader birmana: il desiderio di indipendenza del Myanmar AUNG SAN SUU KYI, 70 ANNI, è figlia del generale Aung San, eroe dell’indipendenza birmana assassinato nel 1947. Lasciata Rangoon nel 1960, ha vissuto in vari Paesi per poi stabilirsi in Inghilterra, dove si è laureata nel 1967 e ha sposato nel 1971 lo studioso di cultura tibetana Michael Aris, padre dei suoi due figli. Nel 1988, tornata in Myanmar, ha assistito alla feroce repressione delle proteste contro la dittatura del generale Ne Win, al potere dal 1962. In nome degli ideali paterni ha fondato un movimento di protesta non violento, la National League for Democracy, per chiedere libere elezioni e rispetto dei diritti umani. Nel 1989 è stata condannata dal governo agli arresti domiciliari per attività sovversiva. L’anno successivo il suo partito ha vinto con l’80% dei consensi le elezioni parlamentari, ma la giunta militare ha annullato il risultato e mantenuto il potere. Nel 1991 Suu Kyi ha ricevuto il premio Nobel per la pace come “eccezionale esempio del potere di chi non ha potere”. Quattro anni più tardi è stata rimessa in libertà col divieto di uscire dal Paese o di ricevere visite da stranieri. Nel 2000 il governo l’ha di nuovo posta agli arresti domiciliari, per rilasciarla nel 2002 e imprigionarla ancora dal 2003 al 2007 e nel 2009, alla vigilia delle elezioni previste per l’anno successivo e boicottate per protesta dalla Nld. Dopo la vittoria dei militari, nel novembre del 2010, Suu Kyi è stata liberata. Nel 2012 ha potuto lasciare il Paese per ritirare il premio Nobel e compiere viaggi volti a guadagnare alleati alla causa democratica. Le pressioni internazionali hanno spinto la giunta militare a fare concessioni e indire nuove elezioni per lo scorso novembre.

VERSO LA DEMOCRAZIA

Il popolo birmano alle urne L’8 novembre, 33 milioni di birmani hanno deciso l’assegnazione di 1.171 seggi nelle due camere che compongono il parlamento centrale e nelle assemblee dei 7 Stati in cui è divisa la repubblica federale. Erano presenti ben 93 partiti, in rappresentanza delle oltre cento etnie birmane, per un totale di circa 6.100 candidati. Più di quarantamila militari hanno vigilato sul voto insieme a una commissione composta da centinaia di osservatori venuti da tutto il mondo. Le operazioni si sono svolte per lo più con regolarità: code lunghissime e attese di ore, nelle città, non hanno scoraggiato gli elettori, resolutissimi e felici di mostrare, alla fine, il mignolo sporco di inchiostro viola che attestava l’avvenuta votazione.


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do per includere, oltre alla maggioranza Bamar, un centinaio di altre etnie. I gruppi minoritari rappresentano il 30% della popolazione e subiscono in alcuni casi evidenti discriminazioni; molti di essi rivendicano forme di autonomia dal governo centrale e sono in armi fin dagli Anni ’50. Alle ultime elezioni le minoranze hanno sostenuto in massa Aung San Suu Kyi nell’attesa di nuove riforme in senso autonomistico dello Stato. Eppure il problema della convivenza tra etnie e gruppi reli-

giosi non è destinato a rapida soluzione: rientra tra le competenze che i militari si sono riservati in via esclusiva e investe i sacri valori dell’unità nazionale e dell’integrità dei confini, condivisi dalla stessa Suu Kyi». Altro fronte delicato è quello internazionale, su cui il Myanmar è impegnato da tempo a normalizzare le relazioni coi partner e a recuperare preziosi rapporti di cooperazione economica coi Paesi occidentali. «Il Myanmar ha sempre custodito gelosamente la propria iden-

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IL PASSO È BREVE

Da Birmania a Myanmar

Nel 1989, per volontà della giunta militare, la toponomastica birmana ha subito profondi cambiamenti. Il Paese è stato ribattezzato Myanmar, la capitale Rangoon è diventata Yangon, il fiume Irrawaddy si è trasformato Ayeyarwady. Nel 2005 la sede del governo è stata spostata al centro del Paese, nella moderna cittadella di Naypyidaw. Secondo la propaganda militare il termine Myanmar sarebbe etnicamente neutro, al contrario del toponimo Birmania, legato all’etnia maggioritaria Bamar. Linguisti ed esperti di cultura locale, però smentiscono questa ipotesi. Myanmar e Birmania sarebbero storicamente denominazioni intercambiabili: l’una più letteraria, l’altra più colloquiale.

1 Le condizioni di vita della minoranza musulmana in un campo rifugiati presso la città di Sittwe 2 Un bus improvvisato e sovraccarico per spostarsi 3 Un villaggio lungo il fiume, presso la città di Mandalay

tità politica, evitando di legarsi alle grandi potenze asiatiche. A partire dal 1990, dopo le sanzioni inflitte dall’Occidente alla dittatura militare, ha instaurato coi vicini legami più stretti, giocando abilmente a mettere in concorrenza Cina e India per scongiurare il rischio di un’eccessiva dipendenza. Il nuovo corso non intaccherà questo scenario; contribuirà semmai a migliorare i rapporti con gli Stati Uniti e le altre potenze occidentali. Nel 2011 la visita in Myanmar del segretario di Stato americano Hillary Clinton ha segnato una svolta: le sanzioni sono state gradualmente rimosse e i Paesi occidentali manifestano un crescente interesse verso il mercato birmano e le potenzialità di sviluppo del Paese». In un quadro di generale equilibrio, è plausibile per il professor Montessoro un avvenire di stabilità e sviluppo per il Myanmar.

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intervista di Raffaello Carabini

COS’È UN MUSEO? UN LUOGO DELLA MEMORIA, MA DOVE POTER REALIZZARE IL FUTURO 28 I 50epiu.it I MARZO 2016


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__le INTERVISTE di 50&Più__

JAMES BRADBURNE

LO HANNO già etichettato come il direttore “che entusiasma chi ha un animo pop e poco convince i conservatori”. Sarà per quel lungo ciuffo di capelli grigi, che sembra un riporto e che per vezzo continuamente sbandiera. Sarà per i panciotti multicolori di cui non si libera in nessuna occasione (e se ne fa uno nuovo a ogni esposizione che allestisce). Sarà soprattutto per quel suo porsi immediato e sorridente, simpatico e acuto, che fa sentire a proprio agio gli interlocutori. James Bradburne è da alcuni mesi il nuovo direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense, una delle venti istituzioni dotate di autonomia speciale dalla riforma dei Beni culturali e ambientali firmata dal ministro Dario Franceschini. Anglocanadese sessantenne, architetto e designer, ha progettato padiglioni di esposizioni e cen-

+ Il neodirettore anglocanadese della Pinacoteca di Brera, si ispira al celebre Thomas Hoving, mitico boss del Metropolitan newyorchese. E aggiunge: «Dobbiamo mettere le opere a disposizione immediata del visitatore, la loro valorizzazione è la priorità»

+ tri scientifici, curato mostre e progetti di ricerca, lavorando per l’Unesco, governi e musei di mezzo mondo. Viene dalla Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, che ha condotto per dieci anni, punteggiati da scelte innovative e proposte inusuali. Dunque, per un museo serve in primis autonomia? Senza non possiamo fare nulla. Però, insieme sono indispensabili altri sei elementi base. L’ascolto: non possiamo fare nulla senza ascoltare i visitatori. Il dialogo, perché ascoltiamo. La visione: dobbiamo avere un’idea per il museo, la nostra è di metterlo al centro di Milano. L’identità, di tutte e sei le realtà di Brera. Poi l’accessibilità e l’accoglienza, che sono legate ai pubblici diversi, ai giovani, ai bambini, agli anziani come me. Anche se

odio queste categorizzazioni per età. L’età non esiste. I suoi occhi sono sempre stati di questo colore, da bambino, da ragazzo, ora. Ci sono caratteristiche che non cambiano. Se io chiedo in una classe elementare: “Dove sono i bambini?”, la reazione è immediata: “Eccolo è lì”. Nessuno

IL MUSEO È UN LABORATORIO ATTIVO IN CUI POSSIAMO IMMAGINARE MONDI NUOVI, VIVENDO L’ESPERIENZA DI CHI LI HA GIÀ IMMAGINATI. BISOGNA “RICONTAMINARE IL PRESENTE CON IL PASSATO”

dice: “Sono io”. Un bambino non esiste, un ragazzo non esiste, un anziano non esiste. Sono osservazioni fatte dal di fuori: per un bambino una maestra di vent’anni è vecchia, i genitori sono sempre anziani, non sono come noi. Però quando incontro un amico di 94 anni, mi dice “come sei invecchiato”. Il nostro corpo cambia, però noi

abbiamo sempre la stessa età. Dobbiamo guardare a quali sono gli interessi delle persone, senza farci limitare dalle loro diverse fasce d’età. Questo è fondamentale. Oggi il museo rimane un “luogo della memoria” oppure deve essere visto da un’altra prospettiva? Per definizione lo scopo di un museo è ricontaminare il presente con il passato. Il passato si crea ogni giorno. L’arte contemporanea non esiste. Oppure esiste solamente nel momento stesso della sua creazione. Un pannello con un quadro di Pontormo, uno del suo allievo Bronzino, uno dell’Allori, allievo del Bronzino, e poi con un quadro di Caravaggio dello stesso anno abbiamo la dimostrazione immediata che Caravaggio è molto più contemporaneo di Jeff Koons, che la sua rivoluzione è molto più » MARZO 2016 I 29


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JAMES BRADBURNE grande di quelle attuate dalla maggior parte degli artisti di oggi. Il nostro incarico è di rimettere i visitatori in grado di capire e di sentire che Caravaggio, Mantegna, Raffaello erano dei grandi artisti contemporanei, dobbiamo riportare questa contemporaneità. Siamo in un luogo di memorie, però al servizio del presente per accompagnare le persone nel futuro. Quando vediamo che Caravaggio ha rotto tutte le regole dell’arte, questo ci dà la forza per ricreare il futuro. Il museo è un laboratorio attivo, in cui possiamo immaginare mondi nuovi, vivendo l’esperienza di chi li ha già immaginati. Caravaggio non sapeva cosa sarebbe successo dopo due secoli. Non è colpa loro se ormai sono il passato, anche noi lo saremo, già Picasso lo è. Dobbiamo uscire da questa polemica, non è giusta. Ovvio che il museo è memoria, ma come strumento per realizzare il futuro. Bisogna “ricontaminare il presente con il passato”, come faceva Thomas Hoving. Anche lei vuole, come il mitico direttore del Metropolitan di New York poi consulente internazionale di museologia, “far ballare le mummie”? Sì, bisogna rimettere il patrimonio dei musei al servizio del mondo contemporaneo. Sono d’accordo con lui al 100%. Non è volgare né da luna park, è al servizio del futuro. Eppure, secondo alcuni, i musei contemporanei devono proprio essere dei luna park, dei capannoni industriali dismessi, dei «LE FORZE DELL’ITALIA, bar, pur di attirare CREATIVITÀ, INNOVAZIONE, nuovo pubblico... RELAZIONE, A CAUSA DELLA BUROCRAZIA SI Io sono assolutamente conTRASFORMANO IN VIZI. trario. È però una polemica BISOGNA RIDARE AGLI diversa. La cultura non è un ITALIANI LE LORO VIRTÙ» altro modo di divertirsi perché non abbiamo come distrarci. Diceva bene Franco Russoli (innovativo direttore di Brera negli Anni ’60, n.d.r.): la cultura è un impegno, fa parte della nostra cittadinanza, è rientrare nella nostra civiltà, non è come una giornata sulle monta-

+

In alto, James Bradburne. Sopra, “Cena in Emmaus”, 1606, Caravaggio.

gne russe. L’arte è diversa. Non accetto che la si definisca un’industria leggera. Una cosa da fare quando non ci sono le partite di calcio o quando ci annoiamo a casa perché è finita la birra da bere davanti alla tv. No. Le arti tutte fanno parte della nostra cultura, anche il calcio ne è parte ma in un’altra maniera, non sono luna park, rappresentano il ritrovarsi come cittadini, come persone attive e intelligenti, in un mondo dove sono state create una serie di tracce che si chiamano arte

e che sono differenti riflessioni sulla nostra umanità. Non c’entrano con il distrarsi, con l’attrazione. Lei è solito scrivere per i musei nei quali ha lavorato una guida per i bambini... Amo buttare giù storie per i più piccoli. Professionalmente scrivo cataloghi per le famiglie e i bambini. Ora sono impegnato su quello per Brera e mi diverte molto, perché ad esempio nei lunghi voli mi rilassa, ma soprattutto mi permette di rimettermi a vedere il mu-

CAPOLAVORI DI BRERA

1475

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ANDREA MANTEGNA Cristo morto. Del 1475-78, questo compianto di Maria, san Giovanni e la Maddalena sul Redentore, è un’icona del Rinascimento dalla dolente prospettiva e l’incredibile scelta di porre alcune parti del defunto al centro del dipinto.

1504

RAFFAELLO Sposalizio della Vergine. Questa meraviglia apre la stagione della maturità del Sanzio con una grazia innovativa, con lo spasimante deluso che spezza il ramo non fiorito e la perfetta architettura attorno a cui ruota l’opera.


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NON SOLO QUADRI

«Per tre anni non farò più mostre a Brera, né presterò ad altri i nostri capolavori. Punterò solo alla valorizzazione del museo» “Sposalizio della Vergine”, 1504, Raffaello Sanzio.

seo con occhi freschi. È questa la realtà dei nostri visitatori che vedono le opere per una prima o seconda volta, e ne sono sorpresi, scoprendo una giraffa in un angolo o un nano sotto la tavola. È un modo per avvicinarmi alla loro esperienza, che è il primo compito del direttore di un museo: esserne ogni giorno il primo visitatore e vederne tutte le debolezze, dalle prese elettriche che non funzionano al cattivo caffè del bar. Una volta che si conosce il museo è tutto ovvio, ma la grande disciplina di un diret-

1606

tore è quella di non dare nulla per scontato, di vedere le cose che servirebbero e non ci sono, che potrebbero agevolare una visita che cambia la persona. I quadri lo fanno, gli artisti ci hanno lasciato un patrimonio che trasforma i visitatori, però mille dettagli, il tempo, il contesto, la fretta, impediscono di prendere dal quadro tutto quello che l’artista ha da dare. Il mio compito è valutare ogni ostacolo, l’intera catena di possibili irritazioni che interrompono l’esperienza che un visitatore potrebbe avere di

CARAVAGGIO La cena in Emmaus, opera del 1606, rappresenta il congedo del Cristo ai discepoli a fine pasto in un’atmosfera essenziale. Il linguaggio della maniera viene superato con la naturalezza dei gesti e la fonte unica della luce.

1859

LA GRANDE BRERA

Brera non è solo la Pinacoteca. Nell’antico convento trecentesco rimaneggiato dal Richini, prima, e dal Piermarini, poi, hanno sede anche l’Accademia di Belle Arti, l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Osservatorio Astronomico e l’Orto Botanico. Insieme costituiscono la Grande Brera, ipotizzata da Russoli, che Bradburne vorrebbe rilanciare con il restauro del vicino Palazzo Citterio (da metà 2017 dovrebbe presentare le collezioni di arte moderna della pinacoteca) e l’acquisizione degli spazi del prospiciente palazzo di via Brera 19, da anni vuoto. «Vogliamo, tutti e sei, rimettere l’esperienza Brera nel cuore dei milanesi. E non solo», afferma.

fronte a un Raffaello, un Mantegna, un altro. Se non sono in grado di attuare questa disciplina professionale, che mi porta a non sapere niente del museo, neppure dov’è l’entrata principale perché vengo da fuori, io non posso svolgere il mio lavoro. Ovviamente il passare la vita a studiare, ad approfondire, è una grande forza, però alimenta una forma di cecità professionale che ci impedisce di immedesimarci nel pubblico. Spesso gli studiosi dimenticano di farsi comprendere, di capire che vengono in museo anche persone che, magari pur avendo due dottorati in fisica e in chimica, non sanno chi fosse Tintoretto. Non è un difetto, anche i maggiori critici non conoscono le leggi della fisica, ma nessuno li rimprovera se chiedono informazioni quando vanno al museo della scienza. I nostri visitatori sono intelligenti, avidi, entusiasti, ma non sono preparatissimi. Spesso però c’è questa tensione contro la divulgazione, che ha una parte “volgare” senza che lo sia. Si tratta dei diritti del visitatore. Se non siamo qui per chi viene, e paga 10 euro, non esistiamo come museo, siamo soltanto un deposito.

FRANCESCO HAYEZ Il bacio, manifesto dell’arte romantica italiana del 1859. Celeberrima fin da subito, la tela, è carica di significati risorgimentali e possiede un’immediatezza emozionale che coinvolge senza se e senza ma. MARZO 2016 I 31


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Tre italiani su dieci sanno scrivere ed usano anche i social network, ma la loro capacità di analisi è tale che non sanno orientarsi nella società contemporanea

GLI ITALIANI E LA GRANDE IGNORANZA di Romina Vinci SECONDO SPECIALISTI INTERNAZIONALI, soltanto il 20% della popolazione adulta italiana possiede gli strumenti minimi indispensabili di lettura, scrittura e calcolo necessari per orientarsi in una società contemporanea. Gli italiani dunque sono analfabeti? Lo abbiamo chiesto al professore Michele Cortelazzo, docente di Linguistica Italiana all’Università di Padova. Secondo un rapporto Ocse gli italiani sono in fondo alla classifica europea che stima la capacità e preparazione letteraria e matematica di 24 Paesi. Cosa significa? Vuol dire che non è sufficiente la scolarizzazione per garantire una vita socialmente piena. Chi non è capace di collegare le immagini con lo scritto che lo accompagna perde una fetta rilevante di informazioni ed anche di possibilità di interpretarle in maniera corretta. Con quali strumenti si combatte tale analfabetismo funzionale? »

QUESTIONE DI SFUMATURE

Cos’è l’analfabetismo funzionale Si riscontra in una persona che sa scrivere il suo nome e che magari aggiorna il suo status su Facebook, ma che non sa comprendere e valutare testi scritti per intervenire attivamente nella società, per sviluppare le proprie conoscenze.

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Anzitutto, è necessaria la consapevolezza di quel NON PER CAMPANILISMO che diceva Don Inglese? No grazie. Milani: saper doLa campagna di #dilloinitaliano Ci sono parole come sport, rock, marketing, minare la lingua che non trovano un corrispondente efficace è quello che ci fa nella nostra lingua, ma altre di cui si potrebbe uguali. C’è inoltre fare a meno, utilizzando il corrispondente itaun divario tra chi liano. È da questo principio che è nata la pecontinua a esercitizione “Dillo in Italiano”, che mira a rivendicare tarsi e con la letl’uso della lingua italiana da parte delle istitutura di testi - non zioni. Ed allora meno business e più affari, lasolo letterari - ansciar perdere gli show e godersi gli spettacoli, che giornali, saggi niente cash ma solo contanti, non chiedere o letture tecniche, un feedback, ma pretendere una risposta. See chi tralascia maforo rosso per lo snack, ma via libera alla questo aspetto merenda. La campagna #dilloinitaliano ha raccolto quasi 70mila adesioni. Non è una crociata immaginando contro le lingue straniere, ma soltanto un che il fare pratico gesto d’orgoglio nei confronti della lingua di si alimenti da sé. Dante, Petrarca e Boccaccio. Niente di più errato: la competenza alla produzione e alla comprensione di testi, prinPER SAPERNE DI PIÙ cipalmente quelli scritti, è un ACCADEMIADELLACRUSCA.IT elemento di base imprescinÈ UN OSSERVATORIO COSTANTE dibile per qualsiasi educazioSULLE NUOVE PAROLE DELL’ITALIANO ne, compresa quella all’attività pratica e tecnica. Capitolo Social e informazione. Spesso si scatena l’equazione web uguale verità: “L’ho letto su Facebook” è una delle risposte più frequenti. La poca capacità di discernere è una conseguenza dell’analfabetismo funzionale?

IL GIUSTO EQUILIBRIO

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Sì, senza ombra di dubbio. Il mondo dei Social in realtà offre gli strumenti, alcuni siti mettono subito in luce se una notizia è una bufala o meno, ma se uno non è abituato a compiere l’esercizio intellettuale di controllare quello che gli viene detto, e saper riconoscere l’attendibilità di una fonte, ci troviamo davanti alla diffusione delle bufale. Che ruolo esercita la scuola in tale contesto? La scuola ha un compito fondamentale e al tempo stesso vano. Fondamentale perché è il luogo in cui il ragazzo acquisisce stimoli, conoscenze, abitudini diverse da quelle acquisite nella vita di tutti i giorni. Questo vale anche per la lingua: la lingua formale si impara a scuola. Il tempo scolastico però è infinitamente inferiore di quello di vita nella famiglia e società. Per cui la scuola non può far nulla se famiglia e società non vanno nella stessa direzione. Voglio aggiungere un’altra considerazione: negli ultimi decenni si attribuiscono troppi compiti alla scuola. Una volta si insegnava a leggere, scrivere e fare i conti, questioni fondamentali anche per acquisire qualsiasi altro tipo di

conoscenza. Adesso la scuola ha anche altri compiti quali l’educazione sanitaria, stradale, alla diversità etc, ma il tempo a scuola è stato mantenuto inalterato. E allora o si fanno tutte queste cose in maniera ridotta, o si fanno delle scelte ben precise. Dagli italiani all’italiano, l’invasione dei termini stranieri attanaglia i linguisti: fanno davvero paura gli esotismi che entrano nell’uso comune? In un Paese nel quale la conoscenza delle lingue straniere è ancora bassa si crede di essere internazionali inserendo ogni tanto qualche parola straniera parlando in italiano. C’è una tendenza sempre più accelerata a usare nei discorsi italiani termini stranieri e soprattutto anglicismi non adattati, e questo anche nel caso che esistessero delle alternative italiane. Questa è una forma di provincialismo e anche di mascheramento dei limiti veri, perché al momento d’oggi non conoscere una o meglio due lingue straniere è una carenza fondamentale. E la politica? Attualmente l’anglicismo è il nuovo politichese (jobs


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IN EVOLUZIONE LE NUOVE PAROLE DEL 2016

Da bartender a pentastellato e jihadista: come cambia l’italiano secondo lo Zingarelli Sempre viva ed in continua evoluzione la lingua italiana è un vaso di Pandora dal quale, ogni anno, nuovi termini del linguaggio parlato trovano legittimazione anche sui vocabolari. Lo Zingarelli 2016, ad esempio, contiene 500 nuove parole e, di queste, una su dieci è inglese. Tra le professioni acquista una sua dignitĂ â€œbartenderâ€?, colui che all’interno di un bar prepara e serve i cocktails. “Svapareâ€? diventa ufficialmente un verbo in uso, malgrado sia ancora aperto il dibattito sull’uso nocivo o meno delle sigarette elettroniche. Per quanto riguarda il linguaggio della politica, trova spazio “poltronismoâ€?, ovvero la preoccupazione di ricoprire incarichi e “pentastellatoâ€?, vale a dire appartenente al movimento fondato da Beppe Grillo. Di uso ormai comune anche il termine “jihadistaâ€?, utilizzato per chi sostiene la Jihad: difficile, al giorno d’oggi, ignorarne il significato.

act, spending review...). L’impressione è che per mascherare contenuti che possono essere sgraditi, si sia ampliato l’uso di termini stranieri che lasciano la maggior parte della popolazione nel vago dei provvedimenti e delle attivitĂ che sono dietro a queste parole. Qual è la lingua dei Social? La lingua dei Social di per sĂŠ non esiste, come non esiste neanche un uso unico dei Social. Ci sono almeno tre grandi filoni: quello di discussione intellettuale o professionale che in genere usa lo stesso linguaggio che userebbe in altre fonti. C’è un ampio uso dei Social per il dibattito politico, che ha tutte le caratte-

ristiche del dibattito politico anche fuori dai Social. E poi c’è il perdersi in frivolezze e qui effettivamente assistiamo, molto spesso, ad un ricorso a un parlato trasmesso per via scritta, con conseguente minor cura della correttezza formale, come avviene in qualsiasi comunicazione informale orale. Bisogna tener presente questi tre livelli prima di fare considerazioni. Quando trovo qualcuno che discute delle adozioni da parte delle coppie gay con lo stesso linguaggio con cui potrebbe raccontare che la sera prima aveva un appuntamento con una ragazza che gli ha dato buca, allora sĂŹ, c’è qualcosa che non va, perchĂŠ siamo a livelli diversi.

ASSOLUTO RIPOSO E PROFONDO BENESSERE AD ABANO TERME

DURANTE LE RIGENERANTI SETTIMANE DEL FANGO - NBS[P M "UMBOUJD 5FSNF /BUVSBM 4QB )PUFM EJ "CBOP 5FSNF SJBQSF MF TVF QPSUF B DIJ EFTJEFSB USBTDPSSFSF HJPSOBUF EJ DPNQMFUP SJQPTP JOUFSBNFOUF EFEJDBUF BMMB TBMVUF F BM CFOFTTFSF -B OPTUSB TUSVUUVSB UFSNBMF DJSDPOEBUB EBJ EPMDJ $PMMJ &VHBOFJ QSPQPOF USBUUBNFOUJ OBUVSBMJ F UFSBQJF TQFDJĂśDIF DIF WJ QFSNFUUFSBOOP EJ BòSPOUBSF BM NFHMJP JM DBNCJP EJ TUBHJPOF $J BWWBMJBNP EJ VO SFQBSUP SJWPMUP BMMB DVSB GBOHPUFSBQJDB MB RVBMF QSFTFOUB OVNFSPTF QSPQSJFUĂ‹ CFOFĂśDIF 7FSJĂśDBUF M FĂłDBDJB EFM OPTUSP GBOHP NBUVSP F BMMFWJBUF J TJOUPNJ EFMM BSUSPTJ F EFJ SFVNBUJTNJ "MM "UMBOUJD 5FSNF /BUVSBM 4QB )PUFM WJ BUUFOEPOP QSPHSBNNJ TQFDJĂśDJ WPMUJ B DVSBSF F B QSFWFOJSF J SFVNBUJTNJ 1FS VTVGSVJSF EFMMF OPTUSF DVSF UFSNBMJ QPUFUF QSFTFOUBSF M JNQFHOBUJWB "4- QPJDIĂ? TJBNP DPOWFO[JPOBUJ DPO JM 4JTUFNB 4BOJUBSJP /B[JPOBMF %BUF JM CFOWFOVUP BMMB QSJNBWFSB SFHBMBOEP OVPWP CFOFTTFSF BM WPTUSP DPSQP EVSBOUF MF TBMVUBSJ TFUUJNBOF EFM GBOHP

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Vi aspettiamo dall’11 marzo 2016! (IHUV ;LYTL 7+ Ç ;LS PUMV'H[SHU[PJ[LYTL JVT Ç ^^^ H[SHU[PJ[LYTL JVT


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Un servizio di prestito a domicilio per chi non può recarsi in biblioteca diventa anche occasione per conoscersi ed ascoltare ORMAI NELLA CITTÀ di Pistoia, da un po’ di tempo sono le parole che si muovono raggiungendo i lettori direttamente a casa o al supermercato, ma pure dal parrucchiere. Le parole, come coriandoli, si librano nell’aria e svolazzano cercando sempre nuove destinazioni. Il loro viaggio comincia dalla biblioteca San Giorgio. Un grande edificio in mattoni rossi, che si staglia in tutta la sua imponenza nell’area delle Ex Officine Meccaniche Breda. Entrarvi è come sentirsi abitanti del mondo, non solo per gli spazi ma soprattutto per l’atmosfera data dai libri che si affacciano dai tantissimi scaffali. Ogni giorno studenti, studiosi, cittadini di ogni età e cultura, transitano in quella grande Sta-

UN LIBRO E UNA BICI CONTRO LA SOLITUDINE

di Silvana Agostini

zione del Sapere che li accoglie con le sue postazioni lavoro, i suoi spazi studio e di gioco, gli angoli lettura. C’è anche un American Corner sponsorizzato dall’Ambasciata Usa in Italia. YouLab, così si chiama, è dotato di una ricca strumentazione audio-video ed informatica che consente a ragazzi e giovani di realizzare prodotti digitali sempre più all’avanguardia. Ma non tutti possono godere del privilegio di poter andare

in quel luogo. Ecco perché è nata l’Associazione “Amici della San Giorgio”, il cui scopo principale è quello di supportare le attività che la biblioteca promuove, ma anche assicurare impulsi e presenze creando direttamente eventi e occasioni mirate sempre e solo alla diffusione della parola. E proprio questi “volontari della cultura”, assicurano soprattutto il prestito a domicilio pensato per coloro che non possono recarsi in biblioteca. Anziani ma anche persone con disabilità permanenti o prolungate che aspettano con gioia i “postini della parola”. A rotazione, amici e amiche ritirano i pacchi preparati dagli addetti bibliotecari

e via. Principalmente in macchina, ultimamente in bicicletta. «Che bello trasportare libri nel cestino. Le parole sembrano uscire dalle pagine e sembra quasi che vogliano pedalare con noi», questo dice Simona, una delle “amiche” più giovani, mentre chiude la bicicletta davanti all’abitazione del primo “cliente”. «Quando suoniamo il campanello molte volte sappiamo già chi viene ad aprirci, ma quando è la prima volta siamo curiose di sapere chi ci aspetta». L’emozione certe volte si mischia allo stupore. Ci racconta Enrica, una delle prime socie ad aver aderito a questa “missione”: «Dietro ogni porta c’è una storia e


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Sopra, due socie della Biblioteca San Giorgio: Simona, a sinistra, e Silvana, a destra.

davvero le storie spesso si affacciano sulla soglia in tutta la loro tragicità».

C’è un libro per te! Certo i libri, ma anche audiolibri, ma anche Cd e Dvd. «Fra noi e i nostri “clienti” - dice Piera - si apre da subito una finestra di simpatia. Ci fanno accomodare, ci offrono un caffè, un cioccolatino quasi “un’esca” per avviare conversazioni a volte incontenibili. Si diventa amici, quasi confidenti e tante volte riusciamo a percepire anche ciò che si nasconde dietro ogni parola: ricordi, dolore, rassegnazione, attesa. Su tutto quasi sempre primeggia la solitudine, che è palpabile, si tocca. Purtroppo in alcune c’è anche la malattia. Incombente e implacabile». «Per gli “Amici della San Giorgio” dice Rossella Chietti che ne è presidente - fare volontariato significa ad un tempo dare e ricevere». Non solo libri dunque ma anche parole, confidenze, solitudini che sfociano in vere e proprie amicizie. Il libro diventa il mezzo

per aprirsi agli altri, per conoscersi in un mondo sempre più sconosciuto. E in quelle brevi soste, come sostiene Franca, emerge quasi sempre che ciò che più spaventa è la perdita della memoria, e soprattutto la capacità di attrarre e trattenere le parole, raddoppiando il vuoto intorno a loro. «Siamo diversi ad avvicendarsi nelle consegne dice Paolo -, una rotazione mensile che comunque non sospende le conoscenze e neppure la simpatia. Ogni volta riallacciamo il filo lasciato in sospeso, come se il tempo ci avesse aspettato». «In fondo - afferma Maddalena - in noi c’è la consapevolezza, o meglio, la certezza, che anche le poche parole che regaliamo sono comunque tante per chi, giorno dopo giorno, perde il contatto con il mondo. E quando la sera rientriamo in biblioteca per depositare i libri restituiti, ci rendiamo conto che la giornata di sicuro è stata una grande lezione di vita». Gioventù, vecchiaia, salute, malattia. Confini del tempo e dentro il tempo.

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cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA

__LIBRI CULTURA__ «LA CURIOSITÀ mi incuriosisce», dice Alberto Manguel. Ognuno dei diciassette capitoli che costituiscono il suo saggio Una storia naturale della curiosità prova a rispondere a una domanda precisa, si va da «Che cos’è la curiosità?» a «Che cos’è vero?». Trovare la cura per le malattie mortali e l’invecchiamento. Sviluppare e proteggere la società egualitaria e il timore della demagogia, la seduzione del fascismo. I nuovi posti di lavoro e l’attacco ai diritti umani e sindacali. Le nuove tecnologie dell’informazione e il loro abuso, l’inevitabile saturazione. L’esplorazione dell’universo ancora sconosciuto e i limiti della nostra conoscenza. Dice ancora lo scrittore argentino allievo di Borges: «Domande - tante - sull’essere umano, il nostro posto nel mondo, la relazione con la natura, le conseguenze dei nostri atti, la ve-

ESPLORANDO + IL MARE DELLA CONOSCENZA

rità e la bellezza, il UNA STORIA NATURALE comportamento deDELLA CURIOSITÀ gli animali e la difFELTRINELLI 416 PAGINE ferenza con quello 30,00 EURO dell’uomo». I temi Giudizio di 50&Più: alimentano, infinite curiosità in forma di domande che hanno occupato le vite di pensatori, filosofi, scienziati, storici, saggiLa curiosità come spinta alla sti e che permettoconoscenza e alla verità. no «un’infinità di Tante domande sulla natura, questioni, scrutate il mondo, il comportamento da prospettive inedi uomini e animali in un dite mostrando come i libri possano affascinante saggio di costituire magnifiAlberto Manguel, lo scrittore ci strumenti di naargentino allievo di Borges vigazione nel mare della conoscenza». di Renato Minore Conclude Manguel: «Una grande lezione che ho appreso leggendo i DUE INTRUSI NEL MONDO DI EINSTEIN libri, tutti i libri con gli occhi Amanda Gefter Editore e pagine: Cortina, 494 pagine di Borges, negli anni della mia prezzo: 33,00 euro adolescenza». Giudizio di 50&Più:

Un padre chiede alla figlia quindicenne: «Come definiresti il nulla?». Per rispondere la ragazza intraprende con lui la caccia ai più grandi enigmi dell’universo, affrontando senza paura l’enigma della relatività generale e della meccanica quantistica. Due intrusi nel mondo di Einstein di Amanda Gefter è il resoconto di quell’appassionata esplorazione del mondo della fisica a commento di una citazione di Wheeler che apre il libro: «Un tempo pensavamo che il mondo fosse là fuori, al di là di una lastra di vetro. Non è così che va il mondo: dobbiamo rompere il vetro, infilarci là dentro». Padre e figlia si imbattono nelle bizzarrie della scienza, scoprendo qualcosa di sconvolgente: gli albori di un cambio in cosmologia, da un unico universo a una realtà frammentaria in cui ogni osservatore ha il proprio mondo. Un accattivante intreccio di narrazione e scienza.

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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

Forlì, fino al 26 giugno ai Musei San Domenico Piazza Guido da Montefeltro, 12 da martedì a venerdì: 9.30-19.00; sabato, domenica, giorni festivi: 9.30-20.00; lunedì chiuso. Biglietto intero € 12,00 www.mostrapierodellafrancesca.com

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DA NON PERDERE

TREVISO

La forza sia con noi La saga continua ad appassionare. La mostra Guerre stellari. Play! allinea tutta la prima serie dei celebri giocattoli snodabili alti una decina di centimetri, completi di armi, mezzi di trasporto e ambientazioni; poi gadget, modellini e stampe creati tra il 1977 e i primi Anni ’80. Sarà arte? I film di certo; il resto è costume, business e coinvolgimento. Alla Casa dei Carraresi fino al 2 aprile ROVERETO

Eravamo profughi Gli spostati. Profughi, Flüchtlinge, Uprchlíci, 1914-1919 è l’emozionante esposizione dedicata ai circa 100mila rifugiati, un terzo della popolazione, creati in Trentino dalla Prima Guerra Mondiale. Si spostarono (a causa del conflitto si calcolano in tutto ben 15 milioni di trasferimenti coatti) trascinando miseri bauli pieni di povere cose. Questi ultimi, ritrovati anche in case private, foto di carri con uomini piegati e donne coperte da miseri veli, quadri, diari, lettere, cartoline raccontano il disperato evento. Quasi una cronaca di oggi. al Museo Civico fino al 3 aprile.

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Nel 600° anniversario della nascita, una grande mostra documenta le influenze di Piero della Francesca sulla pittura di ogni tempo

L’ANNO DI PIERO, MAESTRO DEL RINASCIMENTO MORÌ CIECO come, secoli dopo, Ludwig van Beethoven sordo. Un contrappasso terribile per chi all’arte per la vista e per l’udito diede esiti sommi. Quasi una “punizione per aver osato troppo”. Piero della Francesca fu un pittore controverso, famoso in un ambito relativamente ristretto in vita, appena considerato in morte (il Vasari lo nomina più per campanilismo aretino che per adesione), a lungo dimenticato, se non definito “mediocrissimo pittore”, e riscoperto solo a metà ’800. Da allora si è imposto come uno dei cardini del nostro Rinascimento, e come un riferimento artistico per buona parte delle correnti novecentesche, dal cu-

MOSTRE Piero della Francesca, Madonna della Misericordia (1445-1462, olio su tavola), Museo Civico di Sansepolcro (Ar).

di Ersilia Rozza

bismo al surrealismo. Proprio il virtuoso percorso di “illuminazione” che la sua opera ha posto in essere viene presentato dalla grande esposizione Piero della Francesca. Indagine su un mito, che allinea a Forlì circa 250 opere. È un magnifico spaccato che va dal suo maestro Domenico Veneziano al Beato Angelico, che Piero conobbe a Firenze, dal Mantegna al Giambellino (la magnifica Pietà), da Melozzo al Lippi fino ai moderni Seurat, de Chirico, Casorati, Cézanne e Balthus. Ovviamente introdotte da una manciata le opere del maestro (superano sì e no la decina quelle trasportabili), tra cui le “americane” Madonna con

Bambino di Newark, sua prima tavola nota e dipinta anche sul verso, e Santa Apollonia di Washington, forse parte del Polittico di Sant’Agostino, e la grandiosa Pala della Misericordia, prima commissione importante ricevuta nella sua città, Borgo Sansepolcro, e terminata da Piero in 17 (diciassette!) anni. Due i cardini della sua arte che hanno colpito i seguaci: la ricerca continua della rivelazione, secondo un rigoroso ordine matematico (scrisse anche alcuni trattati sulla prospettiva e sui corporibus regolaribus), della suprema armonia del Creato e quei colori che, scriveva Roberto Longhi, “sembrano nascere per la prima volta come elementi di una invenzione del mondo”. Certamente una delle mostre dell’anno.


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PH MANUELA GIUSTO

__TEATRO CULTURA__

L’ANIMO UMANO IN QUATTRO ATTI UNICI

PER CELEBRARE LA FESTA DELLA DONNA, SABATO 5 VA IN SCENA AL TEATRO MASCAGNI DI CHIUSI DOPPIO TAGLIO DI CRISTINA GAMBERI, CON MARINA SENESI LE MUSICHE DI TANITA TIKARAM E LA REGIA DI LUCIA VASINI. INFO: 0578226273 - 20473

Arcobaleno di proposte a teatro, fra commedia e denuncia, musica e libri, lezioni di Storia e d’Arte

TEATRO L’UOMO è sempre al centro dei suoi spettacoli. Molti, perché Glauco Mauri, eclettico protagonista della scena, ha cavalcato mezzo secolo di storia teatrale. Classe 1930, questo leone da palcoscenico continua a ruggire, facendoci assistere a spettacoli di grande teatro. Mauri e il sodale Roberto Sturno con cui ha

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fondato una compagnia da più di trent’anni, debuttano l’8 con Quattro buffe storie da Pirandello a Cechov al Teatro Niccolini di Firenze (fino al 13), il più antico della città, riaperto pochi mesi fa dopo un imponente restauro. Quattro atti unici per raccontare l’animo umano con tenerezza e ironia, ama-

ROMA

Grande attesa per la settima edizione di “Libri Come”, Festa del libro e della lettura sul tema delle città raccontate Un marzo ricco di proposte quello che ci propone l’Auditorium Parco della Musica di Roma. Appuntamenti che vanno dalle Lezioni di Storia parlando di Islam e Occidente alle Lezioni d’Arte, dalle Lezioni di Jazz alle Lezioni d’ascolto passando dalla musica di Iskra Menarini, storica vocalist di Lucio Dalla fino al pianista Annecchino, Sandro Joyeux e ai Milagro Acustico. Quindi, il nuovo monologo satirico di Sabina Guzzanti. Grande attesa per la settima edizione di Libri Come, Festa del libro e della lettura sul tema delle città raccontate da Ammaniti, Baricco, Magris, Murgia, Rodotà, Salmon, Adonis, Cercas, Kinsella e molti altri scrittori italiani e stranieri.

di Mila Sarti

Glauco Mauri in scena con quattro atti unici di Pirandello e Cechov per raccontare le piccolezze dell’uomo fra dramma e farsa rezza e comicità: Cecè e La patente di Pirandello e Domanda di matrimonio e Fa male il tabacco di Cechov. “Dire cose utili divertendo”, diceva Orazio e questo è ciò che riesce a trasmettere lo spettacolo interpretato e diretto da Mauri. Ne La patente è presente uno dei temi cari al drammaturgo siciliano, il contrasto fra l’essere e l’apparire che spesso ci costringe a indossare una maschera. «Qui dramma e farsa convivono in una amara risata», commenta Mauri. Cecè, invece, rappresenta un personaggio della società frivola e

disonesta, nella quale la corruzione appare normale, «una pochade dove il cinismo diventa non solo fonte di comicità ma anche velata condanna», prosegue il nostro. Un’ironia grottesca aleggia su Domanda di matrimonio in cui «litigi, scenate, insulti fanno affiorare l’amaro sorriso di Cechov». In Fa male il tabacco «il grottesco si sposa con la poesia». È questo un testo particolarmente caro all’attore che lo ricorda come «un’emozione che fecondò la mia giovane vita d’attore. Mi entrò nell’anima». Info: 055737871 MARZO 2016 I 41


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__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ

Il 9 marzo 1997 a Hollywood, di notte, una Chevrolet Impala affiancò il suv di Notorius B.I.G. Un nero in smoking blu gli sparò quattro colpi di pistola e lo uccise. Stessa morte di Tupac Shakur, avvenuta sei mesi prima. Tutti decretarono anche la fine del rap, di quel sound di strada e droga, di criminalità e machismo. Non è stato così: la forza della musica va oltre i suoi protagonisti.

Il cantautore pop per antonomasia arriva al suo 33° album in studio, Wonderful Crazy Night, a tre anni dal precedente

IL BARONETTO SUONA SENZA TREGUA

MUSICA di Raffaello Carabini

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Miles, Miles, fortissimamente Miles. Daniele Malvisi rivisita Davis

MUSICA DA LEGGERE

IL JAZZISTA PIÙ FAMOSO DI SEMPRE

CARLO BRASCHI

Virtuous Circles Of Miles Davis è il nuovo cd del sassofonista Daniele Malvisi e del suo sestetto privo di trombettista, ma reso affilato e stringente dalle chitarre di Giovanni Conversano e Andrea Cincinelli. Se è scontato dire che il jazzista più famoso di sempre (un agente della Digos, durante una retata, non portò il gruppo in questura perché riconobbe Tutu che stavano ascoltando alla radio) sia una continua fonte di ispirazione e rigenerazione sonora, molto meno lo è costruire un album dal fraseggio elegante, devoto nelle intenzioni e immediatamente piacevole come questo.

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È INSTANCABILE sir Elton John, nonostante i 69 anni che finirà il 27 di questo mese. Ha avuto un 2015 cruciale, durante il quale ha registrato il nuovo album Wonderful Crazy Night, a seguito del riuscito The Diving Board, senza l’abituale band ma con i fedelissimi sodali Nigel Olsson, batterista addirittura nel suo primo gruppo, e il chitarrista Davey Johnstone, con lui già nel 1971, la produzione di T-Bone Burnett e i testi affidati ancora una volta a Bernie Taupin. Non solo, ha suonato per le oltre 50 date del tour mondiale e ha partecipato all’ultima incisione dell’amica Lady Gaga, in più ha continuato l’attività in favore dei diritti dei gay (in particolare contattando il presidente russo Vladimir Putin, che ora lo consi-

dera la sua pop star preferita). Ed è ancora più attivo nel 2016. Prima gli show al Caesar Palace di Las Vegas, di cui è artista residente, e a L’Olympia di Parigi, e la routine promozionale del nuovo cd (pubblicato il 5 febbraio). Poi, il 9 marzo, dalla Florida parte il tour vero e proprio dedicato al disco, che lo porterà anche in Italia per le due date conclusive, prima della ripartenza novembrina: il 15 luglio al Festival Collisioni di Barolo (Cn) e il giorno successivo all’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta (Pd). Wonderful Crazy Night ci propone un Elton John effervescente come ai tempi di Rocket Man ed emozionante come a quelli di Daniel, con nuove hit che rimarranno nella memoria: Looking Up, In The Name Of You e The Open Chord.


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__CINEMA CULTURA__

Talento e voglia di verità per Robert Redford, protagonista di Truth: «È stata una vera sfida rendere l’essenza di un grande giornalista senza farne una caricatura»

di Alessandra Miccinesi

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FILM IN USCITA

TRUTH, IL PREZZO DELLA VERITÀ

COMMEDIA DRAMMATICA

LA PAZZA GIOIA REGIA di Paolo Virzì con: F. Archibugi, M. Ramazzotti, V. Bruni Tedeschi Giudizio di 50&Più:

COMMEDIA NERA

AVE CESARE! REGIA di Joel e Ethan Coen

Follia, amore e libertà. Il nuovo film di Paolo Virzì, scritto con Francesca Archibugi, racconta una di quelle storie che mescolano il riso al pianto e ironia al dramma. Ambientata all’interno di una comunità d’accoglienza per donne con problemi psichiatrici - nel cast anche Anna Galiena e Valentina Carnelutti - narra l’imprevedibile amicizia che lega due pazienti, Donatella e Beatrice, che insieme fuggono alla disperata ricerca della normalità. Una fuga strampalata, la loro, tenera e commovente «per farsi - dice il regista - una passeggiata in quel manicomio a cielo aperto che è l’Italia».

con: J. Brolin, G. Clooney, C. Tatum, T. Swinton e R. Fiennes Giudizio di 50&Più:

La giornata “tipo” di un fixer, faccendiere che deve risolvere ogni problema a Hollywood. Di questo parla il nuovo, esilarante film dei fratelli Coen. Gli autori di Fargo e Non è un paese per vecchi, vincitori di quattro premi Oscar, propongono una pungente satira sulla Hollywood degli Anni ’50 quelli dell’età d’oro degli Studios, tra musical acquatici di successo e star capricciose o inaffidabili. Nel cast anche R. Fiennes, S. Johansson, Frances McDormand, C. Lambert e J. Hill.

CINEMA

C’ERA UNA VOLTA il Watergate, inchiesta sui cui lavorarono i due cronisti del Washington Post, Woodward e Bernstein, che portò alle dimissioni di Richard Nixon e fruttò 4 Oscar al regista Alan J. Pakula per Tutti gli uomini del presidente. Ad interpretare quel film due mostri sacri: Dustin Hoffman e Robert Redford. Correva l’anno 1976. Quarant’anni dopo, un monumentale Redford ci riprova vestendo i panni di Dan Rather - ex anchorman della Cbs - in quello che è stato prontamente ribattezzato il caso Rathergate. Un giornalista di specchiata integrità umana e professionale, Dan Rather, nel corso della trasmissione 60’, prodotta dalla giornalista e amica Mary Mapes (Cate Blanchett), denuncia l’esistenza di documenti su presunti favoritismi ottenuti da George W. Bush per andare a fare il soldato alla Guardia Naziona-

le, anziché in Vietnam. Peccato che lo scoop non venga confermato dalla veridicità dei documenti. L’inchiesta si rivela un boomerang per i giornalisti coinvolti: oltre alla chiusura del programma, i vertici della Cbs licenziano la produttrice Mary Mapes e spingono Dan Rather a dimettersi. La storia è documentata nel libro Truth and Duty: The Press, The President, and the Privilege of Power, il memory di Mary Mapes pubblicato da St.Martin’s Press nel 2015. Il film ha aperto l’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma ed è una sorta di canto del cigno del giornalismo, professione sempre più legata al sensazionalismo della notizia. Nel cast anche Dennis Quaid, John Benjamin Hickey, Topher Grace e Elisabeth Moss. Regia: James Vanderbilt Genere: biografico, drammatico Giudizio di 50&Più:

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__in VIAGGIO__

UN CAMMINO PER TROVARE SE STESSI Da secoli il Cammino di Santiago è sinonimo di pellegrinaggio; oggi è un percorso effettuato non solo per motivi religiosi ma anche “spirituali”, per testare i propri limiti, smaltire lo stress o, semplicemente, stare a contatto con la natura. Pamplona, Bilbao, Santander, Leon, Burgos alcune delle tappe prima di giungere alla meta finale: Santiago de Compostela

L

di Loris Porcheri

«LA MATTINA ERA FINITO TUTTO. La fiesta si era conclusa. Mi svegliai verso le nove, feci il bagno, mi vestii e scesi. La piazza era deserta e non c’era nessuno per le strade. Solo qualche bambino che raccoglieva aste di razzi nella piazza. I caffè si stavano appena aprendo e i camerieri portavano fuori le comode sedie bianche di vimini, disponendole intorno ai tavolini col ripiano di marmo nell’ombra del portico. Stavano pulendo le strade e annaffiandole con un idrante». La festa di San Firmino si è conclusa e la magica penna di Ernest Hemingway ci fa conoscere una Pamplona ancora addormentata sotto il sole di luglio, dopo una settimana di intensi festeggiamenti. Era il 1926, quando lo scrittore americano diede alle stampe Fiesta. Il sole sorge ancora, e fece conoscere al mondo intero uno degli eventi più straordinari della tradizione popolare spagnola. La Festa di San Firmino unisce il sacro al profano, la religione alla credenza po- »


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IN VIAGGIO LA STAGIONE DEL SIDRO

CONCHIGLIE DI SANTIAGO

LA SETTIMANA SANTA

La Navarra del nord è tradizionalmente legata al sidro. A metà gennaio c’è l'apertura delle kupelas (le botti) e la cerimonia del txotx (rimozione del tappo per spillare la prima volta il sidro). La stagione si conclude a maggio.

Sono il simbolo del pellegrinaggio verso Compostela. Raccolte sulle spiagge della Galizia, cucite sul cappello o il mantello del pellegrino, erano la prova che la meta era stata raggiunta. Chi le possedeva era esentato da tasse e pedaggi.

Ogni provincia spagnola celebra la Settimana Santa in maniera diversa: a Burgos sfilano 16 Confraternite; a Leon il silenzio della processione è interrotto dai tamburi e dalle trombe quando passano le immagini sacre.

BILBAO polare, il business al divertimento più puro. Dal momento in cui a mezzogiorno del 6 luglio, lo scoppio del chupinazo (un razzo, ndr) annuncia l’inizio dei festeggiamenti, le strade e le piazze della città si vestono di bianco e rosso, e si riempiono di musica, cori, allegria. Fino al 14 luglio l’euforia la fa da padrona, e culmina ogni mattina alle 8 in punto, con l’encierro, la corsa dei tori più famosa al mondo. Turisti e pamplonesi, almeno duemila persone, si riversano nelle strade del centro storico e precedono gli otto tori che corrono lungo gli 825 metri di strada lastricata che arriva fino all’arena; e così principianti, esperti, corridori e incoscienti sfidano la sorte ogni mattina cercando, e sperando, di non essere travolti dalla forsennata corsa dei tori. Pamplona, città elegante e colta, occupa uno dei tratti più verdi della penisola iberica, quella Spagna del nord terra di Patri-

Uno scorcio di San Sebastian. 46 I 50epiu.it I MARZO 2016

La Cattedrale di Santiago de Compostela. NEI PAESI BASCHI

La cultura è servita Città principale dei Paesi Baschi, tappa del Cammino del Nord verso Santiago de Compostela, Bilbao è uno dei maggiori centri culturali della penisola iberica. Sede di pinacoteche, musei e teatri, offre una ricca programmazione di eventi musicali, cinema, danza, musica classica e contemporanea. Il museo Guggenheim è il fiore all’occhiello di questa città. La sua particolare architettura, realizzata con pannelli di titanio da Frank O. Gehry, custodisce una delle più importanti collezioni private del mondo.

moni dell’Umanità e di storia. Poco distanti dalla città, i Pirenei, fanno da sentinelle naturali a quella parte di territorio costellata di vallate con paesini medievali, borghi e castelli. Qui si snoda il percorso del Cammino di Santiago proveniente dalla Francia, che va ad attraversare la stessa Pamplona e Roncisvalle, luogo di battaglie, tradimenti, eroi e martiri, con le gesta di Orlando, Gano e Carlo Magno cantate da chansonnier, poeti e romanzieri. Il Cammino di Santiago oggi non è solo un pellegrinaggio, è un’esperienza spirituale, di vita, una sfida con se stessi, la voglia di trovare uno scopo nella vita o semplicemente, trascorre del tempo a contatto con la natura. Le città e i paesi che fanno da corona al Cammino o che sono da essi attraversati, sono tra i più suggestivi della Spagna; affascinanti custodi di storia e tradizioni, hanno co-

munque saputo declinare una parte di sé alla modernità. San Sebastian adagiata sul mare, si sviluppa intorno alla Baia della Concha; le spiagge di sabbia bianca e i quartieri signorili, con hotel di lusso, boutiques e negozi di marchi prestigiosi le hanno fatto guadagnare la definizione di “perla dell’Oceano”. Santander si divide tra mare e montagne; fondata dai Romani, è diventata centro nevralgico delle rotte marittime tra la Castiglia e le Americhe nel XVIII secolo. Oggi moderno centro balneare ha nelle vicinanze le Grotte di Altamira, dichiarate Patrimonio dell’Umanità. Oviedo, capitale delle Asturie del nord, è una cittadina medievale, resa famosa dalla propria università. La Cattedrale, nel cuore della città, conserva l’Arca Santa, la Croce degli Angeli e la Croce della Victoria, reliquie meta dei pellegrini che si recano a Santiago.


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La Coruna

•Santiago

Santander BILBAO

• Oviedo

De Compostela

Leon

• • •San Sebastian •Pamplona • Burgos

Burgos, attraversata dal Cammino francese, possiede tra i suoi gioielli architettonici la Cattedrale, Patrimonio dell’Umanità, all’interno della quale riposano El Cid e Doña Jimena. Celebre la casa del Cordone, nella quale Cristoforo Colombo fu ricevuto dai sovrani spagnoli, dopo il suo secondo viaggio in America. Leon, altra tappa dell’itinerario del Cammino francese, fu l’antica capitale nel Medioevo. Oggi è una città a misura d’uomo, con la Plaza Mayor, la Cattedrale e la Basilica di Sant’Isidoro a raccontare la sua storia. Santiago de Compostela è una delle città sante per i cristiani, insieme a Roma e Gerusalemme. Il suo centro, Patrimonio dell’Umanità, con la Cattedrale e Praza do Obradoiro, sono la meta finale di migliaia di pellegrini che ogni anno la raggiungono a piedi, in bicicletta o a cavallo. Al centro della piazza un’iscrizione indica il chilometro zero del Cammino di Santiago. La meta finale è raggiunta. Qualcuno oggi dice: «Una volta si andava sul cammino per salvare l’anima, ora ci si va per trovarla».

SPAGNA DEL NORD BILBAO - SANTANDER - LA CORUNA - SANTIAGO LEON - BURGOS - SAN SEBASTIAN - PAMPLONA DAL 17 AL 24 APRILE Un tour inconsueto per arricchire la conoscenza della Spagna. Da Bilbao, con il suo Museo Guggenheim a San Sebastian, splendida cittadina dei Paesi Baschi in stile belle époque. Si visiteranno inoltre Santander, Burgos - città Patrimonio dell’Unesco nota per la più importante cattedrale gotica di Spagna - e Pamplona.

1° giorno: ITALIA - BILBAO SANTANDER - OVIEDO Partenza da Roma con volo di linea; trasferimento a Santander; pranzo libero; visita di Santander con guida (Cattedrale, Municipio, quartiere El Sardinero, Paseo de Reina Victoria, Paseo de Pereda, il faro, Palazzo Reale de la Magdalena); proseguimento per Oviedo; cena in hotel; dopocena Oviedo by night; passeggiata con accompagnatrice; pernottamento. 2° giorno: OVIEDO - LUARCA LA CORUNA - SANTIAGO DE COMPOSTELA Prima colazione in hotel; partenza lungo la Strada della Costa; breve sosta a Luarca, tipico villaggio di pescatori; pranzo libero; visita di La Coruna con guida (la caratteristica “città di vetro”, così chiamata per i caratteristici balconi che si affacciano sul mare); in serata arrivo a Santiago de Compostela; cena in hotel; dopocena passeggiata con accompagnatrice; pernottamento. 3° giorno: SANTIAGO DE COMPOSTELA Prima colazione in hotel; visita con guida della città (Paseo de la Ferradura, Plaza del Toral, Rua Nueva, Rua do Vilare, Cattedrale con la

Plaza Obradoiro); pranzo libero; pomeriggio libero per visite individuali; accompagnatrice a disposizione; cena in hotel; serata libera; accompagnatrice a disposizione; pernottamento. 4° giorno: SANTIAGO LEON - BURGOS Prima colazione in hotel; partenza per Leon; pranzo libero; visita di Leon con guida (nota come “la Ciudad Azul” per la Cattedrale con 1800 metri quadrati di vetrate, la Basilica di Sant’Isidoro, il Monastero di San Marco); in serata arrivo a Burgos; cena in hotel; dopocena Burgos by night; passeggiata con accompagnatrice; pernottamento. 5° giorno: BURGOS VITORIA-GASTEIZ - BILBAO Prima colazione in hotel; al mattino visita di Burgos con guida (città fondata nell’884 e nota per la più importante cattedrale gotica di Spagna, città Patrimonio dell’Unesco e ricca di cimeli riguardanti il pellegrinaggio verso Santiago); pranzo libero; trasferimento a Bilbao con sosta a Vitoria-Gasteiz, breve visita della città basca, la più verde della Spagna; arrivo a Bilbao; cena in hotel; dopocena Bilbao by night; passeggiata con accompagnatrice; pernottamento.

Quota di partecipazione:

In camera doppia Supplemento in camera singola Tasse aeroportuali (da riconfermare) Assicurazione annullamento viaggio Supplemento partenze da altri aeroporti italiani Quota di iscrizione per i non soci 50&Più:

€ € € € €

1.080 320 100 40 150 45

6° giorno: BILBAO Prima colazione in hotel; intera giornata dedicata alla visita della città con guida (la Plaza Nueva, il Museo Guggenheim con opere di Picasso, Klee, Mondrian e Kandinsky, il Casco Vuejo centro nevralgico della città, Las Siete Calles, tour panoramico, il ponte sospeso di Bizcaya a 15 chilometri dalla città e Patrimonio Mondiale dell’Unesco); pranzo libero; cena in hotel; serata libera; accompagnatrice a disposizione; pernottamento. 7° giorno: PAMPLONA SAN SEBASTIAN Prima colazione in hotel; visita di Pamplona con guida (la Cittadella, il Percorso dell’Encierro, Cattedrale di Santa Maria, Paseo de Sarasate, Plaza del Castillo); pranzo libero; visita di San Sebastian con guida (splendida cittadina dei Paesi Baschi, in stile Belle Époque); in serata rientro in hotel a Bilbao; cena in hotel; serata libera; accompagnatrice a disposizione, pernottamento. 8° giorno: BILBAO - ITALIA Prima colazione in hotel; appuntamento in hotel e trasferimento in aeroporto. Partenza con volo di linea per Roma.

La quota comprende: volo di linea a/r da Roma a Bilbao - trasferimenti aeroporto/hotel e viceversa per partenza da Roma - sistemazione in hotel 4 stelle in mezza pensione - visite guidate indicate come da programma - accompagnatrice dall’Italia - escursioni serali. La quota non comprende: bevande - ingressi (diurni e serali) e quanto non sopra specificato.

Informazioni e quotazioni su richiesta.

(Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più

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MARZO 2016 I 47


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__ITINERARI__ UNA FESTA PER TUTTI

GIARDINO BOTANICO HELLER - ARCHIVIO GRANDI GIARDINI ITALIANI

Un evento dedicato alle famiglie e, in particolar modo, ai bambini dai 6 ai 12 anni

Una valida alternativa alla classica gita fuoriporta nel giorno di Pasquetta, un modo divertente per scoprire le bellezze della natura

CACCIA GROSSA IN GIARDINO di Damiano Galeotti

MUSICA IN UN SORSO

GIARDINO BARDINI - FOTO G. TATGE - ARCH. G. ITALIANI

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A marzo, ogni martedì, a Villa Bardini, aperitivo con note musicali A FIRENZE

Natura e musica, un connubio perfetto di cui si può godere a Villa Bardini, nella bella città di Firenze. L’evento, dal titolo Sorsi in musica, nel corso di questo mese prevede ben cinque appuntamenti tra musiche da camera, canti rinascimentali e piacevoli aperitivi. Ecco tutti gli appuntamenti previsti: 1° marzo Gli inizi di un genio, orchestra da camera; 8 marzo Quintessenza del Romanticismo, musica da camera; 15 marzo Legami, pianoforte; 22 marzo Una dilettevole passione. Musiche di corte tra Rinascimento e primo Seicento, canto rinascimentale e barocco; 29 marzo Cherubini Flute Ensemble. Per saperne di più: www.grandigiardini.it

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NESSUN BIGLIETTINO indiziario nascosto in posti impensati, ma foglie. Vere foglie di diverse piante. Questa è l’unica traccia da seguire per partecipare alla Caccia al Tesoro Botanico di Grandi Giardini Italiani, il network dei più bei giardini visitabili in Italia. Un evento prettamente dedicato ai bambini in età scolare, ma in cui anche il resto della famiglia, compresi i più piccini, vengono piacevolmente coinvolti in attività alternative, dedicate comunque alla scoperta della natura. Sono tanti i giardini che, da Nord a Sud, hanno deciso di aderire all’iniziativa che si svolgerà il prossimo 28 marzo, giorno di Pasquetta. Nello specifico, le regioni coinvolte nell’evento sono il Piemonte, la Lombardia, il Trentino Alto-

Adige, il Veneto, la Liguria, l’Emilia Romagna, la Toscana, le Marche, il Lazio, la Campania e la Sicilia. Lo svolgimento del gioco è molto semplice: alla presenza di guide o studenti di Botanica, i bambini - divisi in gruppi si divertiranno a scoprire il mondo delle piante proprio tramite una sorta di caccia al tesoro. I piccoli partecipanti, attingendo da un sacco contenente fogliame raccolto all’interno dei singoli parchi, dovranno rintracciare la pianta appartenente alla foglia scelta. Una volta svelato l’arcano, le guide ne racconteranno, in modo semplice, origini, caratteristiche principali e curiosità. Per conoscere nel dettaglio i parchi aderenti si può visitare il sito www.grandigiardini.it. La caccia è aperta!


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La “Giungla”: così è stato ribattezzato l’immenso campo profughi illegale nelle vicinanze del Canale della Manica. Un buco nero che risucchia l’anima e i sogni di chi raggiunge il Vecchio Continente in cerca di un futuro

__le INCHIESTE di 50&Più__

CALAIS, UNA TRAPPOLA NEL CUORE DELL’EUROPA di Romina Vinci

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UN’AMBULANZA SI FA LARGO tra le camionette della polizia all’ingresso del campo di Calais, si ferma davanti alla prima baracca di legno sulla sinistra dove un trentenne afgano, Rafi, ha dato vita al suo ristorante. I sanitari entrano nella costruzione ed escono pochi minuti dopo, portando un ragazzo con la barella. Gli è stata appena immobilizzata la gamba destra: «È caduto questa notte da un’altezza di sei metri, mentre si arrampicava per saltare il filo spinato e raggiungere il porto», confida l’infermiere al poliziotto. L’ambulanza fa per ripartire, ma non riesce. Un furgone è fermo all’ingresso del campo, stava entrando ma dei ragazzi da dietro hanno forzato il portellone posteriore e costretto il conducente a fermarsi. Delle urla in arabo e loro scappano via. L’autista controlla che non manchi » MARZO 2016 I 49


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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ nulla, chiude la vettura e si rimette in marcia. Anche l’ambulanza può partire, direzione ospedale. Superato il ristorante di Rafi e oltrepassata una montagnola di rifiuti appare un pezzo di compensato su cui, con vecchi materiali di riciclo, è incisa la scritta “Welcome to the City”: la city è un immenso campo profughi illegale sorto poco distante dal Canale della Manica che è arrivato a ospitare fino a settemila persone. Privo di servizi igienici, privo di fognature e di elettricità, è un tugurio in cui le persone sono lasciate allo stato brado, tanto che è stato ribattezzato la “Giungla”. Rappresenta però uno snodo cruciale per il fenomeno delle ondate migratorie che nel solo 2015 ha interessato più di un milione di persone. Gente in fuga dai loro Paesi in preda a guerre e dittature, gente miracolosamente sopravvissuta alla traversata del Mar Egeo o del Mediterraneo, arrivata in Europa in cerca di pace. Molti di loro vogliono arrivare in Inghilterra per raggiungere qualche familiare, spesso gli unici parenti ancora in vita. Ma la Gran Bretagna non aderisce al trattato di Schengen, l’accordo che permette il libero transito delle persone tra i vari paesi dell’Unione Europea, e così per chi non ha il visto inglese l’unica soluzione è tentare di passare clandestinamente. Ecco allora che Calais diventa cruciale perché questa cittadina del Nord della Francia è l’unico ponte tra il Regno Unito e il resto d’Europa. 50 I 50epiu.it I MARZO 2016

IN DANIMARCA

REGOLE UGUALI PER TUTTI

Benvenuti?

È stata approvata la legge che permette il sequestro dei beni e dei gioielli eccedenti il valore di 10mila corone (circa 1.350 euro) agli immigrati richiedenti asilo, in modo da poter coprire le spese che riguardino il loro mantenimento e l’alloggio. Il Governo ha precisato che le misure prese sono le stesse in vigore per i cittadini danesi che vogliono accedere al sussidio di disoccupazione, per il quale non si possono possedere beni al di sopra delle 10mila corone. In precedenza il governo danese aveva cercato di scoraggiare gli arrivi sul proprio territorio dichiarando una diminuzione degli aiuti sociali destinati ai migranti.

«Ho vissuto sette mesi in Italia, dormendo da una parte e dall’altra. Non volevo lasciare le mie impronte digitali, così ogni volta che la polizia arrivava io scappavo, non mi hanno mai preso», racconta un ragazzo di 25 anni che viene dal Ghana e si trova nella Giungla da ormai quattro mesi. «L’Inghilterra è il mio sogno, è lì che voglio vivere», afferma deciso. Esmail invece è afghano, ha 35 anni gli ultimi tre dei quali passati in Italia. Ha ottenuto lo status di rifugiato, ma questo non gli è bastato per ricostruirsi

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LE STIME L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE PER L’IMMIGRAZIONE (IOM) HA CONFERMATO, A DICEMBRE DEL 2015, CHE NEL CORSO DELL’ANNO SONO ARRIVATI IN EUROPA PIÙ DI UN MILIONE DI PROFUGHI. SI CONSIDERA QUESTA LA PIÙ GRANDE ONDATA MIGRATORIA DALLA FINE DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE

una vita: «Non c’è lavoro in Italia, non ci sono aiuti, che cosa ci faccio soltanto con il documento di carta?». Eccolo allora che si è messo di nuovo in gioco, stavolta per arrivare a Londra, il paradiso del black job a detta di molti. La Giungla è un agglomerato che oggi ospita all’incirca settemila persone che vivono al di sotto degli standard igienicosanitari, privi di elettricità e fognature. È una mini-città costruita nel fango con tendoni e pezzi di legno. Difficile pensare di essere in Europa, in Francia,


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UNA SPERANZA CHIAMATA EUROPA Arrivano dalla Siria, dall’Afghanistan, dal Pakistan ma anche da Algeria, Marocco e Sierra Leone. Italia e Spagna rappresentano il primo approdo, anche se le mete restano Regno Unito, Germania e Paesi Scandinavi di Chiara Palma

davanti ad uno scenario così poco dignitoso. «Le persone si sono organizzate, hanno dato vita a delle attività facendo così girare l’economia», racconta Alexandra Limousin de L’Auberge des Migrants, un’associazione no profit francese che dà una grande mano qui. Ci sono vari negozi di generi alimentari, qualche ristorante, alcuni barbieri ed anche dei night club dalle scritte variopinte. La vita nel campo è fatta di stenti e di rinunce, la pioggia che rende tutto fangoso, le tende sono bagnate, febbre e tosse sono i malanni più frequenti. Chi è fortunato può contare su una piccola casetta di legno con stufetta e fornelletto elettrico, ma alle 5 di sera l’elettricità viene tolta e tutto diventa buio. Il governo francese per ovviare a tutto ciò ha deciso di costruire all’interno della Giun- »

L’EUROPA, CULLA DI CIVILTÀ e democrazia, ha visto sempre la convivenza di popoli tra loro molto diversi. Come l’esperienza dell’Unione Europea dimostra, è però difficile armonizzare punti di vista ed interessi contrastanti in un’unica politica comune. Così mentre i capi di governo continuano a cercare accordi in lunghi incontri a Bruxelles, l’immenso flusso di immigrati verso il Vecchio Continente continua incessantemente. Nonostante queste difficoltà di conciliare divergenze tra Stati membri, da una prospettiva esterna l’Europa appare come un’infinita terra di diritti e possibilità, sogno di libertà per chi scappa da situazioni difficili. C’è però da chiedersi se, una volta entrati in Europa ciò che sembrava un idillio, sia poi effettivamente realtà. L’opinione pubblica europea sembra infatti lentamente soffrire della mancanza di strategie comuni di integrazione. Pensiamo ad esempio alla Germania la cui cancelliera Angela Merkel, che aveva inizialmente spalancato le braccia per accogliere i rifugiati siriani, si trova adesso a fare i conti con il suo stesso popolo che vive in modo contrastante questo fenomeno. Fatti come quelli successi alla stazione ferroviaria di Colonia la notte di capodanno, durante la quale molte donne sostengono di essere state molestate da uomini di origine nordafricana, forse immigrati arrivati con le ultima ondate, hanno cominciato a spegnare l’entusiasmo e la spinta umanitaria che aveva inizialmente infiammato il popolo tedesco. Tra le mete più ambite dai migranti, la Gran Bretagna è tra i primi posti. Per questo abbiamo intervistato Julie Kiefer, consulente per l’immigrazione a Londra, per cercare di capire cosa muove queste persone, cosa spe-

rano di trovare una volta arrivati e con quale realtà debbano poi veramente confrontarsi: i lunghi processi burocratici possono infatti sbiadire quella che era l’immagine di speranza creata dal Vecchio Continente. Julie definiamo in primo luogo il fenomeno migratorio: nella tua esperienza, quali sono i Paesi dai quali arriva il più alto tasso di immigrati e quali Paesi in Europa tentano principalmente di raggiungere? Gli immigrati arrivano principalmente dalla Siria, Afghanistan e Pakistan e da alcuni Paesi dell’Africa come Algeria, Marocco e Sierra Leone. L’Italia e la Spagna rappresentano per queste persone il primo approdo e tentano poi di raggiungere la Gran Bretagna, la Germania ed i Paesi dell’area scandinava. Quanti di questi immigrati effettivamente scappano da condizioni tali nei loro Paese di origine da rendersi bisognosi di protezione internazionale e dell’asilo politico e quanti invece sono i cosiddetti migranti economici? Attualmente arrivano molte più persone bisognose di ricevere protezione internazionale rispetto al passato, specialmente dalla Siria. Molti anche coloro che lasciano la miseria del loro Paese sperando di riuscire a costruire un futuro migliore. Alcuni di questi cosiddetti “migranti economici” cercano di approfittare della situazione sostenendo di venire da zone di guerra e di aver bisogno dello status di rifugiati. Ma le forze dell’ordine, durante i colloqui con gli immigrati, sono affiancate da interpreti di madrelingua araba che capiscono la provenienza reale della persona in base ad accenti ed espressioni regionali. » MARZO 2016 I 51


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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ Quanto può durare il processo per l’ottenimento dell’asilo politico? In media può durare da tre a sei mesi, a volte anche di più. Dipende moltissimo da quante persone stiano facendo domanda, da quanti collaboratori lo Stato ha a disposizione per valutare tutte le domande e da molteplici altri fattori. Mi è capitato che uno dei nostri assistiti abbia avuto il primo colloquio preliminare per la domanda di asilo a dicembre e che a gennaio non ne sapesse ancora l’esito. Quando arrivano in Europa, cosa si aspettano di ricevere e quanto sono, sempre nella tua esperienza, disposti effettivamente ad adattarsi? L’Europa rappresenta per coloro che fuggono da scenari di guerra e persecuzione un luogo sicuro e in cui i diritti e le libertà sono garantiti a tutti. Ciò che si

aspettano sono un aiuto iniziale e poi la possibilità di rendersi autonomi tramite il lavoro. Questo vuol dire che alcuni di loro sperano di ottenere un miglioramento della qualità della vita, mentre altri, magari provenienti da Paesi non tradizionalmente poveri come per esempio la Siria, si scontrino con una realtà economica più difficile di quella a cui erano abituati e che siano quindi pronti ad adattarsi ad uno standard di vita diverso dal precedente. Noti una volontà ad imparare la lingua del Paese ospitante e ad integrarsi di conseguenza nel mondo del lavoro oppure questi immigrati tendono

DALLA PARTE DELLA LEGGE

CHI HA DIRITTO ALLO STATUS DI RIFUGIATO POLITICO? L’articolo 1 della convenzione di Ginevra del 1951 definisce rifugiato una persona che “temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui ha la cittadinanza, e non può o non vuole, a causa di tale timore, avvalersi della protezione di tale Paese”. Tali soggetti non possono, quindi, tornare nel proprio Paese perché la loro vita sarebbe in serio pericolo.

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Punti di approdo I punti di approdo più frequentati in Europa sono in Grecia, Spagna, Bulgaria, Cipro e Malta.

spontaneamente a creare delle piccole comunità? Bisogna innanzitutto specificare che gli immigrati non possono lavorare fino a che non ricevono lo status di rifugiati politici. Una volta ottenuto il permesso di lavoro, gli uomini, in particolare giovani e che hanno viaggiato da soli, sono più disposti ad imparare la lingua per potersi adattare. Molti di loro hanno famiglie nei Paesi di origine e vogliono creare una base solida prima di fare domanda per il ricongiungimento familiare. Nel caso invece di persone anziane o delle donne, in particolare sposate, è più difficile che ci sia una vera volontà, perché l’età o la vita prevalentemente domestica non offrono molte possibilità di venire in contatto con la nuova lingua. Anche la creazione di comunità di immigrati dai medesimi Stati, fenomeno fisiologico quando si arriva in un Paese di cui non si parla la lingua, rappresenta una barriera per l’integrazione socio-culturale. Per quanto riguarda il ruolo della donna, le im-


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migrate lavorano o, specialmente se sposate, tendono a dedicarsi più alla cura dei figli e della casa? Molto spesso tendono a stare a casa ed a dedicarsi alla cura della famiglia e della casa. Dobbiamo comunque renderci conto che spesso questo schema sociale, donna dedita alla cura dei figli e marito che lavora, è tipico dei Paesi di provenienza. La prima generazione di immigrati tende sempre a riprodurre modelli sociali radicati nella cultura di partenza. Sarà soprattutto dalla seconda generazione che i ruoli sociali diventeranno affini a quelli della cultura di arrivo. Credi che realmente con l’aumentare dell’immigrazione aumenti il tasso di criminalità ed in alcuni casi anche la violenza verso le donne? Purtroppo la violenza può essere esercitata da chiunque, da qualunque Paese si provenga. Non sono rari i casi di europei che all’estero hanno portato violenza, pensiamo ad esempio allo sfruttamento della prostituzione nel sud-est asiatico. Non ritengo che l’arrivo degli immigrati rappresenti una causa di incremento di disordini sociali. Naturalmente possono esserci, come sta accadendo in Germania, conflitti culturali che sfociano in forti attriti ed intolleranza. Molti degli immigrati sanno di avere a che fare con una società diversa da quella dalla quale sono partiti. Sebbene i loro valori possano essere diversi dai nostri, la tendenza è a rispettare la regole della nuova società in cui ci si vuole integrare. Conto molto sulla scuola come strumento per av-

vicinare ed amalgamare le nuove generazioni. L’Europa può farcela a superare l’emergenza immigrazione? Sicuramente accoglierli è un diritto-dovere morale. Purtroppo però deve essere cambiato il sistema di accoglienza. Gli Stati dovrebbero essere disposti maggiormente ad accogliere indiscriminatamente le famiglie e chi si trova in una situazione di bisogno, ma allo stesso tempo è necessario trovare regole comuni e strumenti adatti a gestire, fin dal primo momento, l’enorme flusso migratorio. Una forte politica europea in ambito dell’immigrazione sembra quindi essere fondamentale per il supporto a migliaia di persone che fuggono da miseria e guerra. Si spera quindi che i lunghi incontri tra i capi di governo portino al più presto al raggiungimento di decisioni ed azioni che garantisca l’aiuto ai rifugiati.

gla un’area attrezzata con dei containers che può ospitare fino a 1.500 persone. Ma è un’area delimitata da una massiccia recinzione metallica, e i migranti non vogliono andarci perché temono di essere in trappola. Del resto dopo gli attacchi di Parigi le misure cautelative si sono inasprite, imponente l’impiego della gendarmeria francese che circonda la Giungla e blocca tutte le persone che, di sera, si mettono in marcia verso il porto o l’Eurotunnel. Il governo inglese da parte sua ha speso milioni e milioni per edificare la lunga rete di filo spinato, ed incrementato ancor di più i controlli ai porti, per far desistere chiunque nel tentare di entrare illegalmente. Il risultato è che la Giungla è diventata una morsa che tiene imprigionate le persone che non possono - e non vogliono - tornare indietro, un buco nero al centro dell’Europa.

Mentre i capi di governo cercano accordi in lunghi incontri a Bruxelles, l’immenso flusso di immigrati verso l’Europa continua incessantemente

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__ATTUALITÀ__

UNO STUDIO SULL’EUROPA

CHI VIVE DI PIÙ? In anni in cui l’invecchiamento della popola- hanno evidenziato che il maggior numero di zione è una realtà, viene facile chiedersi:«Qual longevi era concentrato nel nord della Spagna, è il Paese più longevo?». La nel sud ovest della Francia, risposta è stata data dai riad Andorra e nel nord est RISULTATI SORPRENDENTI IN UNA cercatori dell’Istituto di Indell’Italia. Le popolazioni RICERCA SULLA LONGEVITÀ IN EUROPA: gegneria Biomedica delmeno longeve, invece, riSI VIVE DI PIÙ IN SPAGNA, FRANCIA, l’Università portoghese di sultavano in Gran BretaANDORRA E NEL NORD EST DELL’ITALIA. LE PIÙ PENALIZZATE SONO: Campo Alegre, che ha pubgna, Scandinavia, Olanda GRAN BRETAGNA, SCANDINAVIA, blicato uno studio sulla vita e in alcune aree del sud OLANDA E ALCUNE AREE DEL SUD media della popolazione di Europa (Napoli e Sicilia di Giovanni Orso 18 nazioni europee. La ricomprese). Le cause dei cerca è iniziata nel 1991 su decessi? Pessimo stile di persone di età compresa tra i 75 e gli 84 anni; vita, povertà e presenza di zone industriali. Le ogni dieci anni è stato fatto un controllo su donne hanno confermato di essere le più lonquanti anziani erano ancora in vita. I risultati geve: il 40% contro il 27% degli uomini.

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intervista di Rosella Bennati

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LUDOVICA MODUGNO

DA BAMBINA PRODIGIO AD ATTRICE PROTAGONISTA + __le INTERVISTE di 50&Più__

Esordisce in Tv a 4 anni, nello sceneggiato Il dottor Antonio, primo romanzo trasmesso dalla Rai. A 7 anni è a teatro con Alcesti di Euripide, mentre presta la voce al piccolo Pablito Calvo di Marcellino pane e vino. A gennaio è stata a teatro con Tribes, commedia inglese sul problema della sordità

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LUDOVICA MODUGNO INCONTRO LUDOVICA MODUGNO a gennaio, al teatro Piccolo Eliseo di Roma, dove è in scena Tribes, una commedia inglese sul problema della sordità, un piccolo capolavoro di ironia e umanità in cui lei interpreta il ruolo della madre di un ragazzo sordo. Ludovica mi accoglie con il suo sorriso di eterna ragazza, simile a quello di quando, a 7 anni, doppiava Pablito Calvo nel film Marcellino pane e vino. Ne è passato di tempo, e la carriera di Ludovica è andata avanti come doppiatrice di grandi star internazionali, da Emma Thompson a Angelica Huston e Cher, ma anche e soprattutto come attrice di teatro e cinema. La carriera di attrice è cominciata ancora prima dell’esperienza di doppiaggio, a soli 4 anni, quando Ludovica recitò nel primo romanzo sceneggiato realizzato dalla televisione italiana: Il dottor Antonio. Poi, il teatro a 7 anni con l’Alcesti di Euripide e, a seguire, una lunga serie di lavori televisivi, teatrali e cinematografici, fino al recentissimo film Quo vado, in cui Ludovica interpreta l’irresistibile personaggio della mamma di Checco Zalone. Insomma, soddisfazioni e successi nelle varie forme di spettacolo, ma con una grande passione per il teatro. Le faccio qualche domanda. Ludovica, com’è iniziata la tua carriera di attrice e doppiatrice? In realtà mia madre voleva fare l’attrice, ma essendo figlia di un colonnello dei Carabinieri le fu negata questa possibilità, perché le attrici erano considerate donQUELLA DI LUDOVICA MODUGNO ne di facili costumi. Però, conÈ UNA CARRIERA LUNGA, siderando come sono andate DAGLI ALBORI DELLA TELEVISIONE ITALIANA SINO AL DOPPIAGGIO la cose, credo che mia madre DI GRANDI STAR COME EMMA questo mestiere ce lo abbia THOMPSON E CHER, PASSANDO trasmesso con il latte, a me e PER CINEMA E TEATRO a mio fratello Paolo! È stato lui, più grande di me di 9 anni, il primo a diventare famoso, quando vinse alla radio un concorso per presentatorebambino, e la sua voce diventò familiare agli italiani. Io naturalmente lo volevo imitare, così imparai a leggere da sola, a quattro anni, usando i suoi

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La Modugno in una scena del film Indovina chi sposa mia figlia? (2009).

libri, e appena fui in grado di leggere una poesia corsi da mia madre e le dissi: «Adesso posso fare l’attrice anch’io!». E così è stato: a 4 anni ho iniziato a recitare in Tv, a 6 ho doppiato Pablito Calvo, a 7 ho debuttato in teatro nell’Alcesti, e così via, eccomi qui, a recitare ancora. È vero che sei l’attrice pensionata più giovane d’Italia? Beh, probabilmente sì: avendo iniziato a lavorare a teatro a 4 anni, con contributi regolarmente versati, sono andata in pensione a 36! Ma ho continuato a recitare…

Una carriera davvero lunga. Tu hai vissuto gli albori della televisione italiana, partecipando a tutti i più importanti sceneggiati televisivi degli Anni ’60, da Cime tempestose a La Pisana. Cosa ricordi di quegli anni vissuti da bambina prodigio? Era molto emozionante, come fare teatro, perché si recitava in diretta, con la paura di impappinarsi o di inciampare in un cavo della telecamera… E fuori, a via Teulada, ti aspettavano i fan a caccia di autografi.

BIOGRAFIA

1949 1975: da sinistra, la Modugno con gli attori D. Del Prete e E. Aldini.

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SOTTO UNA BUONA STELLA Nasce a gennaio. Esordisce a 4 anni nel primo romanzo sceneggiato prodotto e trasmesso in Italia, Il dottor Antonio. A 7 anni debutta nel doppiaggio prestando la voce a Pablito Calvo, protagonista di Marcellino pane e vino.

1969

DEBUTTO AL CINEMA Fa la sua prima esperienza cinematografica con la commedia Italiani, è severamente proibito servirsi della toilette durante le fermate, di Vittorio Sindoni. Intanto, in televisione ha già partecipato agli sceneggiati più importanti.


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Ludovica Modugno, attrice ma anche doppiatrice.

A 15 anni hai interpretato a teatro Giulietta e Romeo con la regia di Zeffirelli. Cosa ha significato per te? È stato molto importante. Io mi alternavo sul palcoscenico con Anna Maria Guarnieri: lei era già famosa, ma adulta, e Zeffirelli volle provare ad alternare la sua interpretazione con quella di una Giulietta quindicenne, come nel dramma shakespeariano. Era molto emozionante, e io presi una cotta per Romeo, impersonato da Giancarlo Giannini. È un’esperienza che mi ha formata, come del resto anche

1978

quella con Strehler, che mi ha diretto nelle Baruffe chiozzotte nel 1964. La mia è stata una vera scuola di teatro vissuta direttamente sul palcoscenico, senza master o accademie, ma proprio tra le quinte. Tanto teatro, tanta Tv, ma anche cinema. L’ultimo film Quo vado, sta facendo saltare i botteghini per il suo grande successo. Tu impersoni la mamma di Zalone: è stato divertente recitare con lui? Sì, anche perché Zalone nella vita è piacevole e divertente come sul set, e il mio personaggio - la mamma, di cui Za-

NASCE “L’ALBERO” Insieme al marito, Luigi Angelillo, fonda la società teatrale “L’Albero”, portando in scena molti spettacoli di successo come Esercizi di stile di Quineau. Seppur tra doppiaggio e cinema, il teatro resta sempre la sua passione.

2008

lone è perdutamente innamorato - è molto simpatico. C’è anche una Ludovica Modugno doppiatrice, che ha dato la sua voce a star di fama mondiale. Ti senti più realizzata come attrice o come doppiatrice? Il doppiaggio mi ha dato molte soddisfazioni: è un’arte che richiede doti interpretative ma anche capacità psicologiche, bisogna entrare nel personaggio doppiato, e non è sempre facile. Mi piace anche la mia attività di direttore del doppiaggio, un lavoro che ha una componente creativa. Ma il teatro è sempre al primo posto. Hai diviso molti anni della tua carriera con tuo marito Gigi Angelillo, grande attore da poco scomparso, e avete fondato la compagnia teatrale “L’Albero”, producendo e interpretando molti spettacoli di successo, come Esercizi di stile di Queneau. È stato difficile, in un Paese dove fare teatro è una vera impresa? Il mio sodalizio con Gigi è cominciato presto, ci siamo conosciuti e abbiamo lavorato insieme quando io avevo 18 anni e lui qualcuno di più, e ci siamo subito stimati profes-

sionalmente. Poi, nel 1978, ci siamo lanciati insieme nell’avventura di una nostra compagnia. Allora era ancora possibile: ricordo un simpatico direttore generale del Ministero dello spettacolo che ci offrì sei milioni per cominciare. Così abbiamo potuto scegliere i copioni e fare teatro a modo nostro, facendo molte tournée. Adesso, se non c’è un nome di famoso attore televisivo o cinematografico, i lavori teatrali durano poco. Nel 2008, con lo spettacolo La badante, hai ricevuto il premio di migliore attrice teatrale italiana dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Avevi un ruolo particolarmente sentito da te? Io non interpretavo il ruolo della badante straniera, ma quello della “badata” ottuagenaria, e questo significava muoversi e parlare come una persona anziana, ma anche seguire il percorso del suo pensiero, a tratti annebbiato dalla vecchiaia. Era un ruolo impegnativo e drammatico e, secondo me, questa commedia ha avuto successo perché trattava un tema dei nostri tempi, cosa rara nella drammaturgia italiana, affrontando i problemi della vecchiaia e quelli del rapporto con gli immigrati. Ludovica, tu nella tua carriera hai inter- »

PREMIO MIGLIOR ATTRICE

FOTO MAURIZIO RASPANTE

«In realtà, fare l’attrice era il sogno di mia madre, ma quale figlia di un colonnello dei Carabinieri, le fu negato: le attrici erano ritenute donne di facili costumi»

L’Associazione Nazionale Critici di Teatro la premia come miglior attrice teatrale italiana per lo spettacolo La badante. Al cinema, l’ultima “fatica” è con Checco Zalone, nel campione di incassi Quo vado. MARZO 2016 I 57


FOTO MAURIZIO RASPANTE

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Sopra, Ludovica Modugno con Checco Zalone in una scena del film “Quo Vado”.

«Zalone nella vita è piacevole e divertente come sul set, e il mio personaggio - la mamma, di cui è perdutamente innamorato è molto simpatico»

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OGGI È L’ATTRICE “PENSIONATA” PIÙ GIOVANE D’ITALIA. AVENDO COMINCIATO A LAVORARE A 4 ANNI, CON CONTRIBUTI REGOLARMENTE VERSATI, È ANDATA IN PENSIONE A SOLI 36 ANNI

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pretato sia ruoli comici che drammatici. Quali preferisci? Mi piace interpretare ambedue i tipi di ruoli. Sembrerà strano, ma spesso è più difficile far ridere che far piangere. Per essere davvero comici devi avere i tempi giusti. È una questione di ritmo, basta una pausa sbagliata e il pubblico non ride, e ti accorgi subito di aver sbagliato. La reazione al comico è la risata, e quindi c’è un riscontro immediato, mentre la commozione non ha un suono: ma spesso l’attore si accorge anche di quella, ci sono silenzi nel pubblico che vibrano di emozione. A proposito di ruoli comici, nei mesi scorsi hai avuto un grande successo con la commedia A piedi nudi nel parco, il capolavoro di Neil Simon, dove interpretavi Ethel, una signora molto divertente. La commedia ha 50 anni: come mai piace ancora alla gente? Sì, la commedia ha 50 anni ma se li porta benissimo! È stata scritta ai tempi di Kennedy e di Martin Luther King,

un secolo fa, ma secondo me il rapporto tra i protagonisti, lui borghese e lei contestatrice in nuce, diverte ancora. Il mio personaggio è quella della mamma di lei, e io l’ho reso ancora più caricaturale: la gente rideva moltissimo! Ludovica, nella commedia Tribes hai accanto un attore realmente sordo, che recita la parte di tuo figlio. È una esperienza difficile? È un’esperienza veramente bella, anche perché l’attore, Federico D’Andrea, ha una sensibilità straordinaria e interagisce benissimo con gli altri attori. Tribes è una commedia drammatica ma anche ironica e allegra, e aiuta gli spettatori a comprendere i problemi dei non udenti. Progetti per il futuro? Beh, di qualche progetto ancora non posso parlare, per scaramanzia! C’è un film che mi accingo a girare con Flavio Bucci, che si intitola Il vangelo secondo Mattei, una storia semiseria di un vecchio attore che accetta di impersonare Gesù per una compagnia un po’ scalcagnata. Io imperso-

nerò la moglie del protagonista: ho accettato anche perché il film doveva essere interpretato da Gigi Angelillo, e dopo la sua morte gli verrà dedicato. Nel film si parla anche dell’estrazione del petrolio in Basilicata e del relativo problema di inquinamento, un tema scottante che mi sembra giusto affrontare. Un tema sociale, dunque. Pensi che ci sia spazio per temi sociali nel teatro e cinema di oggi? Non smetterò mai di crederlo, altrimenti il mio lavoro non avrebbe senso. Io penso che l’attore abbia un potere di comunicazione molto forte verso il pubblico, e un testo teatrale o cinematografico può indurre la gente a pensare anche a cose cui non avrebbe mai dedicato attenzione. Basti pensare alla commedia che sto recitando: molti spettatori si trovano a meditare sul problema della sordità, che in assenza di coinvolgimento diretto non li avrebbe sfiorati. Non solo divertire, ma aiutare la gente a pensare mi sembra uno scopo importante dello spettacolo.


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__EVENTI 50&Più__

2016 Ecco la rosa dei finalisti che il 20 marzo si esibiranno sul palco del Teatro Mediterraneo di Napoli. In Giuria tre grandi artisti: Orietta Berti, Rossana Casale e Fausto Leali. Chi vincerà il Disco d’Oro? Alcune curiosità e i brani che ascolteremo

UNA FINALE CHE ‘‘BATTE IL TEMPO!’’

C

di Luisella Berti

C’È LA CASALINGA, IL PENSIONATO, la commerciante, il dipendente pubblico. C’è chi viene da Livorno, Messina, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Pavia… C’è tutta l’Italia in questa edizione di Italia in... Canto 2016. Soprattutto c’è la genuina passione di chi canta per diletto, piacere, divertimento. Su 50 semifinalisti, in 21 sono stati selezionati dalla Commissione Artistica del Concorso. Accompagnati dall’orchestra diretta dal maestro Gaetano Raiola, si esibiranno sul palco del Teatro Mediterraneo di Napoli il 20 marzo. A giudicare la loro esibizione, con il presidente nazionale 50&Più Renato Borghi, ci saranno tre grandi artisti, si tratta di Orietta Berti, Rossana Casale e Fausto Leali. » MARZO 2016 I 59


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ITALIA IN... CANTO Eccoli i finalisti che al ritmo di “Batti il tempo!”, il tema che accompagna la Kermesse di quest’anno, si cimenteranno in alcuni brani celebri della canzone italiana e partenopea. Molti i volti nuovi di questa sedicesima edizione di Italia in... Canto, l’unica gara canora dedicata ai talenti over 50 ideata da 50&Più. Conosciamoli meglio. Sergio Aprile, medico, di Napoli: «A 6 anni ho iniziato a suonare il pianoforte. Poi sono passato dalla lirica, al pop, allo swing, per puro divertimento». Canta Mille lire al mese (G. Mazzi, 1939). «Per me la musica è vitale, è cibo, è aria, è medicina, la cura per affrontare i momenti difficili», dice Danilo Avelardi, commerciante di Livorno che si esibisce con Lei (C. Aznavour, 1974). Gabriella Bellocchio di Sobriolo (Pr) canta Vorrei che fosse amore (Mina, 1968). «È un’emozione unica partecipare a questo festival, sono molto felice di riprovarci per la seconda volta». «Mi piacerebbe avere più tempo per cantare, ma lavoro troppo, ho una cartolibreria», racconta Fatia Bacci di Livorno. La sua canzone è Io e te da soli (Mina, 1970). «Sono molto felice per questa grande possibilità che mi è stata data», così Gianfranco Bucci, di Napoli, dipendente di una grande azienda. Canta Nessuno al mondo (P. di Capri, 1960). Un ritorno per Sauro Casseri di Agliana (Pt), secondo all’edizione 2014. Pensiona60 I 50epiu.it I MARZO 2016

LA VOTAZIONE UN SISTEMA MISTO

Qualche novità

La votazione dei cantanti finalisti avviene tramite il sistema misto: voto del pubblico in sala (tramite coupon consegnati nel foyer del teatro), valido nella misura del 30%, e il voto della Giuria Artistica (composta da Orietta Berti, Rossana Casale, Fausto Leali e dal presidente nazionale 50&Più Renato Borghi) valido nella misura del 70%. Il vincitore sarà premiato con il Disco d’Oro, mentre al secondo classificato andrà il Disco d’Argento e al terzo il Disco di Bronzo. Ci sarà anche il Premio della Critica secondo il voto della Commissione Artistica Musicale e dei componenti dell’Orchestra. Infine, novità di quest’anno, il Premio 50&Più che sarà assegnato dai componenti degli organi nazionali dell’Associazione.

to, ex pasticciere e pizzaiolo, canta Torna a Surriento (E. De Curtis, 1902). All’età di 20 anni partecipò al Cantabruzzo arrivando secondo. Dopo oltre 50 anni il 20 marzo sarà alla sua seconda gara canora della vita. È il caso di Bruno Centurione di Lanciano (Ch). «Non cercai di fare carriera, già lavoravo. Se fossi un giovane di oggi, forse, sarebbe andata diversamente». Canta Amore scusami (N. Fidenco, 1964). Gioca in casa Paolo Cuccaro, napoletano, funzionario della pubblica amministrazione. «Amo cantare sin da ragazzo. Questa finale proprio non me l’aspettavo. Non la prenderò certo sottogamba». Canta Centro di gravità permanente (F. Battiato, 1981). Laura Dionisio di Cantù (Co) nel 2010 ha guadagnato il secondo posto. «Da questa manifestazione si trae ottimismo e forza». Canta Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi… (L. Battisti, 1972). Giancarlo Garbarini, di Pa-

via, ha iniziato a cantare a 16 anni in un complesso, per diletto. Erano i mitici Anni ’60. La passione è rimasta: «Vorrei cantare ancora per moltissimi anni». Intanto siamo pronti ad ascoltarlo con Io che amo solo te (S. Endrigo, 1962). «Canto nel coro del mio paese come contralto. Mi piace esibirmi anche come solista, ma cantare in un coro è bellissimo, lo consiglio a tutti», dice Manuela Giamporcaro, di Mercallo dei Sassi (Va). Canterà Straordinario (C. Galiazzo, 2015). Da Dossobuono (Vr) arriva Umberto Lo Sapio, «ma sono nato a Somma Vesuviana», precisa. Pensionato dell’Aeronautica, appassionato della canzone napoletana, si cimenta nel brano Zappatore (M. Merola, 1980). «La musica mi fa sognare», dice Vincenzo Marcianò, titolare di una farmacia di Reggio Calabria. Ha iniziato a cantare solo 5 anni fa, per piacere, «a causa della mia timidez»


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INTERPRETE, AUTRICE, vocal coach, insegnante al conservatorio di Parma, attrice. È questo e molto di più Rossana Casale che il 19 marzo sarà a tu per tu con in partecipanti di Italia in... Canto 2016 in un incontro talk-show per parlare di musica, di come nasce una canzone, della sua esperienza professionale. Il 20 invece sarà in Giuria per la seconda volta. La prima è stata nel 2010 «Ricordo una grande allegria, energia, voglia di fare bene e molta serenità», dice. «Il messaggio che lancia questa manifestazione è che cantare non deve essere per forza una professione, ma semplicemente un modo per star bene. Tutti dovremmo cantare con questa coscienza dentro. Sapere che si canta non perché bisogna arrivare a Sanremo, ma solo perché si è felici di farlo».

A TU PER TU CON ROSSANA CASALE «Tutti dovremmo cantare. Il canto deve tornare al suo giusto ruolo: quello di alleviare l’anima e di restare legato alla vita dell’uomo»

Una volta si cantava di più? C’erano i cantanti professionisti e c’era l’operaio che cantava per alleggerire il pe-

so del suo lavoro, la nonna che cantava le canzoni dei suoi tempi, insomma era molto più semplice. Oggi invece tutti vogliono diventare famosi, andare in televisione. Italia in... Canto, invece, è bella proprio perché riporta il canto al suo giusto ruolo: quello di alleviare l’anima e di restare legato alla vita dell’uomo. Senza creare aspettative, può esserci un interesse da parte del mercato discografico anche per talenti maturi? Vedo molte difficoltà anche per i giovani. Anche coloro che partecipano ai talent, non

tutti trovano luce. Comunque mai dire mai, sarebbe un meraviglioso miracolo. In fondo è successo a Cuba 20 anni fa con la band Buena Vista Social Club, potrebbe accadere anche in Italia. Chissà. Conduce ancora il corso “cantanti per caso”? Penso di riprenderlo molto presto viste le numerose sollecitazioni. La cosa bella di quel corso era proprio che non c’era alcuna pretesa di trasformarsi in cantanti. C’era solo la voglia di cantare. Con questo spirito ho ottenuto molto dai miei “allievi”. C’era l’architetto, la casalinga, il doppiatore, il pediatra, era bellissimo sentirli cantare in armonia. Progetti? A breve annuncerò il tour 30 anni da Brividi, quest’anno sono 30 anni dal famoso Sanremo del 1986. Tornerò a cantare le mie canzoni, ripercorrerò la mia vita in musica con i grandi incontri che ho fatto, raccontando gli aneddoti, le emozioni. Il tour partirà a giugno e andrà avanti per un anno se non per due.

LA TOURNÉE

A giugno 2016 Rossana Casale è in tour con 30 anni da Brividi, successo sanremese del 1986 MARZO 2016 I 61


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PROGRAMMA* 2016 VENERDÌ

Arrivo a Napoli e trasferimenti in Hotel. ore 15.00: Inizio iscrizioni alle escursioni programmate per la giornata di domenica mattina 20 marzo. Su richiesta è possibile prenotare altre escursioni. ore 15.30: Partenza da Hotel per visita guidata presso lo storico e antico “Conservatorio Musicale San Pietro a Majella” di Napoli. ore 19.30: Cena in Hotel. Serata libera e pernottamento.

SABATO

ore 07.30: Prima colazione a buffet. ore 09.30: Partenza in bus per la “Sala Italia” presso la Mostra d’Oltremare dove si svolgerà: ore 10:00: Laboratorio musicale interattivo dedicato al ritmo-tempo-battito a cura della maestra Erminia Parisi. ore 11,00: Intervento del prof. Giuseppe D’Amore, esperto in dinamiche e benefici in musicoterapia. ore 12,00: Intervento dell’artista Marcello Colasurdo, esperto di strumenti musicali e di canti folk e popolari. ore 13.00: Pranzo libero ore 18.00: Incontro talk-show con Rossana Casale nella sala “Partenope” dell’Hotel Royal Continental; al termine aperitivo in terrazza. ore 20.30: Serata “Aspettando Italia in…Canto”. Cena in Hotel: degustazione e prelibatezze napoletane, con coinvolgimento dei partecipanti in canti e danze.

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za», racconta. E ora chi lo ferma più? Canta Il tuo mondo (C. Villa, 1969). «Il mio sogno era di cantare in un’orchestra dal vivo ed è bellissimo esserci riuscito», così Natale Munaò, messinese. Ha iniziato a cantare per caso alla fine degli Anni ’90 e continua a farlo per passione e divertimento. Canta Grande Amore (Il Volo, 2015). Arriva da Teverola (Ce) Gennaro Nugnes, informatore medico. «La musica è nata con me. Canto due o tre ore al giorno, in casa ho una stanza attrezzata. Poi almeno una volta alla settimana con i miei amici». Canta Tre settimane da raccontare (F. Bongusto, 1973). Da Bologna Carmen Pomar. Casalinga, canta sin da bambina. «A scuola una suora sosteneva che ero stonata, così dovevo mettermi nell’ultima fila». Ma un’altra si accorse delle sue doti e passò alla prima fila. Oggi canta in eventi di beneficenza. È in gara con Mi sei scoppiato dentro al cuore (Mina, 1966). Luigi Ramponi di Tresivio (So). «Nell’edizione 2010 ho avuto la fortuna di vincere!». Pensionato, partecipa per la quarta volta, cimentandosi con Margherita (R. Cocciante, 1976). «La musica è una fedele compagna della vita, ci aiuta a superare le difficoltà. E voglio continuare a condividere la mia pas62 I 50epiu.it I MARZO 2016

sione per la musica», così Graziella Rizzari, da Catania, convinta sostenitrice del detto “Canta che ti passa”, si esibisce con Come ogni ora (Karima, 2009). Visto che i suoi 5 figli sono cresciuti Gea Giorgia Rovelli, di Milano, pensava di avere un po’ di tempo per sé. Ma siccome le mamme non vanno mai in pensione, non rimane altro che «Cantare e godermi questo momento». Si esibisce con Cambiare (A. Baroni, 1997). Il nome indica le sue origini. È Mauricio Villabona, colombiano, di Bucaramanga, che vive a Certosa di Pavia (Pv) da diversi anni. «In Italia ho iniziato una nuova vita, amo questo Paese. Amo la musica». Si definisce «una persona molto allegra» che negli altri cerca «di cogliere il meglio». Canta Acquarello (Toquinho, 1983). «A 16 anni partecipai a un concorso di voci nuove. Lo vinsi su 400 concorrenti. A condurlo c’era Mike Bongiorno, non ancora famoso», racconta Caterina Zema di Reggio Calabria. E poi? «Nulla, ero figlia unica, erano altri tempi». Si esibisce con Se stasera sono qui (L. Tenco, 1967). Condotta da Maurizio Merolla, direttore artistico della kermesse e da Veronica Maya, sarà una finale emozionante, una celebrazione della musica e della passione verso di essa.

19 MARZO N.B: in questa giornata i finalisti del Concorso sono impegnati al Teatro Mediterraneo per le prove che dureranno dalla mattina al primo pomeriggio (l’orario di partenza sarà comunicato la sera del venerdì).

DOMENICA

20 MARZO N.B: (I finalisti del Concorso pranzeranno liberamente alle ore 12.00 e partiranno alle ore 12.30 dall’hotel per raggiungere in bus il Teatro).

LUNEDÌ

21 MARZO

ore 07.30: Prima colazione a buffet. ore 09.00: Escursioni prenotate o mattinata libera. *ore 12.30: Pranzo libero. ore 14.15: Trasferimento al Teatro Mediterraneo per assistere alla finale della XVI edizione del Concorso canoro “Italia in…Canto”. Al termine rientro in Hotel per la cena. Serata libera e pernottamento. ore 07.00: Prima colazione a buffet. Partenza da Napoli per il rientro alle città di provenienza.

N.B: Il programma potrà subire variazioni


Con il patrocinio e la collaborazione del


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scienze TECNOLOGIA STAR BENE PREVENZIONE PSICOLOGIA

Meno costose e più efficaci degli umani. Per le imprese “assumere” delle macchine potrebbe essere conveniente sotto molti aspetti. Ma quando si rompono chi le ripara? __TECNOLOGIA__

I ROBOT CI RUBERANNO IL LAVORO? di Giovanna Dall’Ongaro LA PROBABILITÀ che a firmare questo articolo in futuro possa essere un robot è dell’8,4%. I colleghi giornalisti possono, tutto sommato, stare tranquilli: non verranno facilmente rimpiazzati da una macchina intelligente. Andrà peggio ai venditori telefonici, ai dattilografi, ai ragionieri, ai gestori di un conto finanziario, agli impiegati delle poste o ai commessi delle librerie. Tutte queste categorie rischiano di dover cedere il posto a efficienti ed economici automi dall’aspetto più o meno umano. Secondo Andy Haldane, capo economista della Banca d’Inghilterra, 15 milioni di ruoli professionali nel Regno Unito potrebbero venire ricoperti 64 I 50epiu.it I MARZO 2016

dai robot in futuro. Non è la prima volta nella storia dell’umanità che ciò accade. Da tempo gli esseri umani si affannano alla ricerca di nuove tecnologie che possano sostituirli nelle mansioni meno piacevoli. Lo hanno fatto già nella prima Rivoluzione industriale a metà del XVIII secolo e nella seconda alla fine del XIX secolo. Ma questa terza “evoluzione industriale”, di cui ha parlato Haldane lo scorso novembre in una conferenza presso il Trades Union Congress a Londra, ha qualcosa di diverso. «Le macchine di oggi, a differenza del passato, sembrano potenzialmente capaci di sostituire il cervello

oltre che le mani», ha detto Haldane. Quali mestieri sono più a rischio? Quelli con gli stipendi più bassi. Secondo quanto dichiarato da un rapporto della banca d’investimento

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«L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE È IL PIÙ GRANDE EVENTO DELLA STORIA UMANA. SFORTUNATAMENTE POTREBBE ESSERE ANCHE L’ULTIMO» (Stephen Hawking)


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Temete di rientrare nella categoria?

Nel vostro lavoro è necessario negoziare, aiutare o assistere qualcuno, proporre idee originali? Tirate pure un sospiro di sollievo, il posto è salvo. Lavorate in spazi ristretti? Assemblate parti di un prodotto? Manipolate piccoli oggetti? Guardatevi le spalle, un robot potrebbe essere pronto a farvi le scarpe.

Merrill Lynch, i lavoratori che guadagnano 30.000 sterline all’anno (39.000 euro) rischiano cinque volte di più di venire sostituiti dai robot nei prossimi vent’anni rispetto a chi ha un reddito da lavoro annuo di 100.000 sterline (130.000 euro). Le professioni vengono suddivise in tre categorie: quelle con alta probabilità di sostituzione (maggiore del 66%), quelle con una probabilità media (33-66%) e quelle con una probabilità bassa (meno del 33%). Temete di rientrare nella categoria dei facilmente sostituibili? Ecco un semplice test proposto dalla Bbc on line per capire se le vostre paure sono fondate. Basta rispondere a queste domande: nel vostro lavoro è necessario negoziare, aiutare o assistere qualcuno, proporre idee originali? Tirate pure un sospiro di sollievo, il posto è salvo. Lavorate in spazi ristretti? Assemblate parti di un prodotto? Manipolate piccoli oggetti? Guardatevi le spalle, un robot potrebbe essere pronto a farvi le scarpe. Infermieri, terapisti, psicologi e tutti gli altri professionisti che puntano sull’empatia per la riuscita delle loro attività avranno ben pochi concorrenti tra

CHI RISCHIA

CHI SI SALVA

Terapisti, chirurghi, allenatori sportivi, artisti, tutti coloro che devono usare l’empatia o la creatività per portare a termine i loro impegni. Per quanto intelligenti, le macchine in questi ambiti sono ancora inferiori all’uomo.

Ragionieri, commessi, autisti di treni e metropolitane, chiunque svolga mansioni ripetitive, senza grandi imprevisti e che non richiedono coinvolgimenti emotivi. Qui le macchine danno il loro meglio. Ma se si rompono, chi le aggiusta?

I TIMORI PER IL FUTURO

L’Intelligenza Artificiale (AI) cambierà il futuro dell’umanità. All’Università di Stanford ne sono talmente convinti da aver lanciato un ambizioso progetto di studio sui cervelli elettronici. Si chiama One-Hundred Year Study of Artificial Intelligence e riunisce le migliori menti (umane) intorno ad un solo obiettivo: conoscere in anticipo gli effetti dello sviluppo di queste nuove tecnologie sull’umanità. Nei loro documenti non si nascondono le paure: «Un giorno potremmo perdere il controllo dei sistemi di AI di fronte allo sviluppo di superintelligenze che non agiscono in accordo alle volontà umane e questi potenti sistemi possono trasformarsi in una minaccia per l’umanità».

Commessi, ragionieri, tassisti, venditori telefonici: ecco i lavori più a rischio MARZO 2016 I 65


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__SCIENZE TECNOLOGIA__

In alto, Botlr, il cameriere robot dell’Aloft Hotel di Cupertino (California). È in grado di accompagnare i clienti nelle loro stanze, parla diverse lingue e consegna il kit con la biancheria pulita.

le macchine del futuro. Diversamente andrà per chi guida veicoli, treni o anche un taxi: le vetture senza conducente non sono più fantascienza. Secondo Haldane un terzo dei lavori in Inghilterra ha il 65% di probabilità di venire assegnato ai robot. E tutto ciò accadrà molto presto. Anzi, qualcuno ha avuto le prime prove lampanti che il futuro è già qui. Come i clienti dell’Aloft Hotel di Cupertino, a due passi dal campus della Apple in California, per esempio, che vengono accolti e serviti da Botlr, il maggiordomo partorito dalla start up Savioke. Parla varie lingue, raccoglie le richieste degli ospiti, indica la strada per raggiungere la camera assegnata, consegna il kit con la biancheria e gli accessori previsti. O come i frequentatori del grande negozio di computer

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di San Jose, sempre e non a caso, nella ipertecnologica California. Dove un commesso alto meno di un metro dal volto luminoso, rettangolare e touchscreen, con voce metallica e gentilezza artefatta, dopo avere cordialmente salutato chi entra, si aggira per gli scaffali in cerca del prodotto richiesto. Ma non finisce qui. Dai laboratori di robotica negli ultimi anni sono uscite macchine con una sorprendente marcia in più rispetto agli apparecchi destinati alla “bassa manovalanza”: la capacità di ragionare e apprendere. Il capostipite di tutti i sistemi di intelligenza artificiale è stato il campione di scacchi Deep Blue, il computer che rubò il podio a Garry Kasparov in una avvincente

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AAA, UMANI CERCASI. PIÙ ROBOT VUOL DIRE ANCHE PIÙ INGEGNERI CHE LI PROGETTINO. ENTRO IL 2020, SECONDO LA BANK OF AMERICA, IL PASSAGGIO ALL’AUTOMAZIONE POTREBBE RICHIEDERE L’ASSUNZIONE DI 3,5 MILIONI DI INGEGNERI

competizione nel 1997. Una delle ultime creature si chiama Watson e, come l’assistente di Sherlock Holmes, è in grado di suggerire ipotesi per la soluzione dei casi più difficili. Per esempio, può aiutare i medici a individuare la diagnosi corretta di una patologia. Come fa? Confronta i sintomi riportati dai pazienti, la storia clinica precedente e l’anamnesi famigliare con il suo immenso archivio di dati provenienti da articoli scientifici, studi clinici, enciclopedie, manuali di medicina ecc... È una mente senz’anima. Non fa certo leva sull’empatia, ma sul suo bagaglio di conoscenze per individuare la malattia e la cura. Ebbene, anche il Doctor House potrebbe perdere il posto.

RISORSE UMANE

Ma chi ripara i robot?

Non tutto è perduto. Secondo una ricerca della Forrester Research, istituzione americana di consulenza d’impresa, la perdita dei posti di lavoro dovuta all’ingresso delle macchine dovrebbe essere in parte compensata da nuovi assunzioni di professionisti specializzati nel programmarle, costruirle e ripararle. E, in questo caso, si tratta di risorse umane. «I robot richiedono riparazioni e manutenzioni da parte di professionisti specializzati e saranno diverse le nuove attività che si svilupperanno attorno ad un mondo più automatizzato», spiega J.P. Gownder, vicepresidente di Forrester.


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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

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RISPARMIO

Codici sconto in negozio

DIVERTIMENTO

Giostre e luci al Luna park

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DIRITTI

Lei non sa chi sono io...

Durante una delle mie ultime esplorazioni in internet, mi sono imbattuto in un sito specializzato nella diffusione di codici sconto su diversi prodotti. In passato mi era già capitato di proporre siti che trattassero questo argomento, ma nessuno così chiaro, pulito, con promozioni ben suddivise e, cosa molto importante - visto che le offerte scadono -, sempre aggiornato.

Lunaparkitalia è un progetto dell’Anesv, associazione di categoria che rappresenta il settore dello spettacolo viaggiante. Oltre a un po’ di storia e a varie curiosità sul mondo dei luna park, all’interno del sito è presente una mappa - mai realizzata prima e aggiornata dinamicamente grazie al contributo degli esercenti - in cui vengono indicati tutti i parchi itineranti italiani.

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LO SAPEVATE CHE? Secondo uno studio dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, solo il 23% degli italiani accede ai servizi pubblici on line, a fronte di una media europea pari al 47%. www.agid.gov.it

Le parole hanno un gran potere Pronunciate con leggerezza o a sproposito, possono fare male. Riappropriamoci del loro vero significato.

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LINGUA ITALIANA

Utilizziamola con criterio

IL GIUSTO PESO IL NOTO ISTITUTO dell’Enciclopedia Italiana Treccani ha dato vita ad una campagna istituzionale pensata per ridare il giusto peso alle parole che usiamo, recuperandone lo spessore e la precisione. Testimonial famosi e di gran prestigio hanno partecipato con entusiasmo a questa iniziativa, indicando la loro “parola che vale”, quella che in qualche modo ha cambiato la loro vita. Se volete aggiungervi a questa ricca schiera di personaggi, potete indicare la vostra parola di “peso”, quella che nella vostra vita ha avuto un significato particolarmente rilevante. In questo modo, potrete partecipare e contribuire a questa riflessione collettiva. www.treccani.it/leparolevalgono MARZO 2016 I 67


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__SCIENZE STAR BENE__

Computer, cuscino, sedentarietà, stress, disturbi della vista e dell’udito, disturbi digestivi e dell’alimentazione, disturbi del sonno: tutte possibili cause di dolori a carico della colonna cervicale, cardine fondamentale tra spalle, dorso e testa

SETTE VERTEBRE CHE FANNO LA DIFFERENZA di Alessandro Mascia

QUALI SPORT

LA FITOTERAPIA

Gli sport dinamici sono i migliori per armonizzare la funzionalità delle vertebre cervicali. In questo caso, il nuoto fa eccezione, in quanto - al contrario di quanto si possa immaginare - tende a verticalizzare le vertebre. Il movimento della testa avviene su un unico asse di rotazione senza scomposizione sulle singole vertebre.

In medicina naturale esistono dei rimedi che possono aiutare ad alleviare il dolore cervicale: la Rosa Canina è una bacca ricca di vitamina C che è antinfiammatoria e miorilassante; l’Arnica è analgesica e rilassante e può essere applicata direttamente sulla zona dolorante; il Ribes Nero è ricco di flavonoidi con una azione simile a quella del cortisone (antinfiammatorio e antidolorifico).

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LA COLONNA CERVICALE è il tratto più mobile di tutta la colonna vertebrale. È una caratteristica che offre all’essere umano la possibilità di esplorare l’ambiente esterno ed interagire adeguatamente con esso. L’ampia possibilità di movimento di questo tratto consente all’uomo di avere una visuale molto più ampia rispetto a molti animali che hanno il collo meno mobile. Permette, inoltre, di udire meglio in quanto si può orientare l’orecchio verso la sorgente dei suoni senza la necessità di spostare tutto il corpo. Migliora notevolmente il senso dell’equilibrio perché permette al sistema vestibolare una maggiore adattabilità. Si adegua alla posizione del cranio e della prima vertebra cervicale per ottimizzare il controllo posturale. Vicino la colonna cervicale decor-

rono nervi, arterie, vene e vasi linfatici molto importanti. I muscoli ed il tessuto connettivo del collo offrono il passaggio ai vasi che irrorano il cranio. I muscoli della colonna cervicale possono essere molto piccoli e muovere soltanto una vertebra, oppure ne abbiamo di più lunghi che possono muovere tre o più vertebre fino ad arrivare anche a livello delle vertebre lombari. Mettono inoltre in rapporto il segmento cervicale con le spalle e con gli arti superiori. Molti dei muscoli deputati alla respirazione originano dalla colonna cervicale e si inseriscono sulle prime costole. Quanto descritto evidenzia l’importanza del ruolo che dopo millenni di evoluzione è stato affidato alle sette vertebre cervicali. Tutto questo costituisce un pregio, ma purtroppo anche un limite in


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quanto la rigidità o una disfunzione articolare di qualsiasi sistema meccanico ad essa correlato, la costringe ad un sovraccarico funzionale. Questo aumento di lavoro può accelerare il processo di usura delle cartilagini e degli annessi articolari (come le capsule ed i legamenti). L’aspetto clinico più comune e rilevante della colonna cervicale è caratterizzato dalla presenza di calcificazioni (becchi osteofitici), degenerazione dei dischi intervertebrali (discopatia) e delle superfici articolari (uncoartrosi), presenza di protrusioni (fase iniziale) o di ernie discali (fase successiva). Questi elementi costituiscono i segni clinici (fisiopatologici) di una condizione di sovraccarico funzionale del tratto della colonna esaminato. Questo può dipendere dal fatto che la co-

lonna vertebrale, come anche le spalle ed il bacino, possono essere particolarmente rigidi presentando una diminuzione della normale ampiezza del movimento. La rigidità del sistema muscolare ed articolare determina, a distanza, degli effetti a scapito delle articolazioni più mobili. Questo super-lavoro accelera il processo degenerativo e determina l’insorgenza di infiammazione e dolore. Tutti aspetti che possono comportare la sofferenza derivante dalla compressione delle radici dei nervi, i quali escono dalla colonna cervicale (cervico-brachialgia), procurando dolore lungo le braccia fino alle dita delle mani. La causa del dolore cervicale può a volte partire da molto lontano. Lo squilibrio del baricentro (cioè della caduta della linea di gravità all’interno del poligono di appoggio) comporta un adattamento di tutte le curve della colonna vertebrale. Se il baricentro è troppo arretrato (per cui si ha la tendenza a cadere indietro) la testa si sposta in avanti per ricreare una condizione di equilibrio. Il mantenimento e l’eventuale peggioramento di questo schema posturale adattativo procura una condizione di forte tensione del collo, segnando l’insorgenza di dolori destinati a durare nel tempo. L’analisi ed il trattamento dei disturbi della colonna cervicale deve spaziare su tutto l’assetto posturale e sempre più spesso - contrariamente a quanto ci si possa

+

LA TERAPIA MANUALE È SEMPRE LA SOLUZIONE PRINCIPALE E RISOLUTIVA. RIEQUILIBRA GLI ADATTAMENTI POSTURALI, CAUSA DEI DISTURBI DELLA COLONNA CERVICALE

aspettare - devono essere migliorati gli equilibri e la funzionalità di zone molto lontane dal rachide cervicale, come gli arti inferiori e il bacino, ma anche le tensioni di tutti visceri perché hanno un rapporto anatomico diretto con le vertebre cervicali.

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In psicosomatica CHE TIPO l’adattamento SIETE posturale della colonna cervicale denota tre principali biotipologie LO “SPECCHIO” DELL’ANIMA

Le vertebre troppo inarcate caratterizzano persone orientate verso il futuro ed iperattive: sono soggetti che non riescono a fermarsi o a cambiare quando necessario. Se invece la colonna è verticalizzata, le persone in genere sono rigide o si trovano a dover fare il contrario di ciò che vorrebbero. Infine, una morfologia “senza collo” evidenzia individui capaci di sostenere pesi sulle proprie spalle: sono concreti e resistenti. Se tra testa e collo si crea un rapporto rigido è perché tra di loro non c’è più dialogo. La parte emotiva è sacrificata rispetto a quella del pensiero. MARZO 2016 I 69


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__PREVENZIONE__

+TELEOLFATTO O MEGAOLFATTO? DA CANE A CANE

Un odorato eccezionale Il cane ha circa 220 milioni di recettori olfattivi contro i 5 milioni che ha a disposizione l’uomo, ed ha una superficie di epitelio olfattivo che misura fra i 18 e 150 cm quadrati, contro i nostri 2,5-4 cm. In favorevoli condizioni ambientali è in grado di identificare odori che risalgono fino a 6 settimane prima. I cani che annusano grandi quantità d’aria sono definiti a teleolfatto, quelli che effettuano brevi respirazioni sul terreno o a contatto con gli elementi da fiutare sono detti a megaolfatto. La capacità olfattiva varia da una razza all’altra ed è maggiore in quelle con il muso più lungo. 70 I 50epiu.it I MARZO 2016

I cani sono in grado di fiutare il tumore della prostata. Uno studio tutto italiano sviluppato da Humanitas e dal Centro veterinario militare lo dimostra

UN GRANDE FIUTO CHE SALVA LA VITA di Ilaria Romano LI ABBIAMO VISTI all’opera nella ricerca delle persone scomparse, nelle attività di bonifica dei campi minati, nel riconoscimento di esplosivi e sostanze stupefacenti. Da qualche tempo, nell’ambito di una ricerca sperimentale, ci sono dei cani altamente addestrati che affiancano i medici nella diagnosi del tumore alla prostata. Il progetto è nato dall’intuizione del dottor Gianluigi Taverna, responsabile dell’Unità operativa di Urologia dell’Istituto Clinico Humanitas Mater Domini di Castellanza (Va) e dalla collaborazione con il Centro militare veterinario di Grosseto. «L’idea è partita dalla curiosità di verificare se l’ipotesi che i cani potessero annusare e riconoscere un tumore fosse vera o falsa - racconta Taverna - e

per verificare questo dato mi serviva l’appoggio del più importante centro di addestramento animali che ci fosse in Italia, che è quello dell’Esercito. Il Ministero della Difesa ha ritenuto interessante il progetto e siamo partiti. Fino al 2015 abbiamo avuto due cani con due addestratori, un capo addestratore e un responsabile, il colonnello Lorenzo Tidu, che ha reso possibile la collaborazione, e dall’inizio del 2016 si è aggiunto un terzo cane». Quando è stato avviato lo studio e come si è evoluto? Nel 2011 abbiamo addestrato i cani per circa un anno, poi abbiamo iniziato a testare i pazienti affetti da cancro della prostata. In poco più di un altro anno si è conclusa la prima fase di studio che ha dimostrato in

modo inattaccabile che il tumore ha un odore, che si manifesta attraverso la liberazione di sostanze o vocs, volatile organics compounds, in questo caso rilasciate dall’urina. Il cane, se addestrato, è in grado di riconoscere queste vocs fiutando l’urina. I test sono stati effettuati su mille pazienti e la ricerca è stata poi pubblicata sul Journal of Urology. Successivamente gli studi sono andati avanti su diversi sottogruppi: abbiamo dimostrato, ad esempio, che se un paziente viene operato di tumore alla prostata e il cancro è eradicato completamente, il cane non lo riconosce più, ma se la malattia tende a ripresentarsi dopo l’intervento, queste sostanze vengono riprodotte e il cane le riconosce. Quali saranno i prossimi passi nella ricerca? Abbiamo appurato che queste sostanze sono di carattere metabolico. Inizialmente credevo che fossero prodotte in sede prostatica, ma analizzando un gruppo di pazienti operati, che


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UN DIBATTITO APERTO DIAGNOSI E PREVENZIONE

I fattori di rischio da monitorare Il tumore alla prostata, il cui rischio è correlato all’età, è uno dei più comuni negli uomini. Si tratta, comunque, di una neoplasia che in genere cresce lentamente e le cui cause non sono ancora chiare, ma un ingrossamento di questa ghiandola non indica necessariamente la presenza del cancro. I fattori di rischio da tenere sotto controllo sono la familiarità, l’obesità e una dieta ricca di grassi saturi, per cui una sana alimentazione e il controllo del peso, oltre agli screening periodici, sono l’unico mezzo di prevenzione. Il numero di diagnosi di tumore alla prostata è aumentato progressivamente da quando, negli anni Novanta, la Food and Drug Administration americana ha approvato l’esame per la misurazione del Psa, l’antigene prostatico specifico. Ma, come riporta l’Airc, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, sul suo reale valore ai fini della diagnosi il dibattito è aperto, perché spesso i suoi valori sono alterati dalla presenza di un’iperplasia benigna o di un’infezione.

Il dottor Gianluigi Taverna dell’Istituto clinico “Humanitas”.

però avevano sviluppato metastasi a distanza - cioè a livello osseo o linfonodale ho scoperto che queste sostanze venivano prodotte ugualmente, anche in assenza di prostata o di una ripresa locale della malattia. Questo dimostra l’origine metabolica. Ora stiamo continuando a lavorare su quattro diverse linee di studio: con i cani analizziamo ancora sottogruppi di pazienti per cercare di capire di più il metabolismo; analizziamo le linee cellulari tumorali, che hanno determinate caratteristiche, per capire se possono essere riconosciute dal cane; testando le urine con

tecnologie all’avanguardia cerchiamo di sintetizzare le molecole che caratterizzano l’odore, e infine stiamo tentando di creare un naso elettronico che vada a riprodurre quello del cane. I progressi nella diagnostica fanno pensare a nuovi scenari anche per le terapie? L’importanza dello studio dal punto di vista diagnostico è di aver dimostrato che il tumore ha un odore specifico. Dal punto di vista terapeutico è tutto in divenire: si aprono nuovi scenari sul metabolismo del cancro, ma siamo ancora in una fase preliminare.

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__SCIENZE PSICOLOGIA__

Crisi economica e delle relazioni, vite frenetiche e in continuo cambiamento: tanti italiani soffrono di stress, ansia e forme di malessere psicologico. La psicoterapia può essere una strada

ANSIA E DEPRESSIONE? MAI PRENDERLI SOTTO GAMBA di Winda Casula

NEL CORSO DELL’ULTIMO ANNO il 27% dei cittadini europei ha sofferto di una forma di disagio mentale, ma solo uno su tre ha scelto di curarsi. Dunque, meno del 10% si è rivolto ad uno specialista. L’ultima indagine in merito, in ordine di tempo, è stata quella pubblicata dalla Caritas in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, lo scorso 10 ottobre. Nonostante la questione sia spesso considerata marginale, secondo i dati raccolti nel dossier, fra le principali cause di disabilità ci sono proprio la depressione, la schizofrenia, il disturbo bipolare e l’abuso di alcol. In particolare, la depressione costituisce la quarta causa di disabilità nel

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ca 40 milioni di lavoratori delmondo. Eppure il disagio psichico l’Unione Europea sono affetti da continua ad essere sottovalutato stress, con conseguente riduzione se soltanto il 41% degli Stati memdella produttività, della capacità bri dell’Organizzazione Mondiale di rinnovamento, oltre che della della Sanità ha messo in atto un salute individuale e collettiva. programma di prevenzione del diIn Italia i disagi psichici coinvolsagio mentale. L’1-2% degli eurogono 17 milioni di persone: attacpei soffre di varie forme di psicosi, chi di panico, depressione, prosenza grandi differenze fra uomini blemi di identità, difficoltà relae donne; nelle persone con più di zionali, colpiscono otto italiani su 65 anni, il 5% soffre di demenza, dieci, fra i 18 e i 64 anni. In partipercentuale che raggiunge il 20% colare, sono le donne (87%) a sennegli over ottanta. I disturbi mentirsi più stressate degli uomini tali in generale rappresentano il (76%). Dalle interviste realizzate 44% delle prestazioni sociali e delda Human Highway (www.hule pensioni di invalidità in Danimanhighway.it), marca, il 43% in più della metà degli Scozia e Finlandia, 17 intervistati sostiene il 37% in Romania. MILIONI che il proprio livelSecondo le stime Sono le persone lo di stress sia audella European in Italia coinvolte in disagi psichici: attacchi mentato negli ultiFoundation for the di panico, depressione, mi due o tre anni, Improvement of problemi di identità soprattutto a causa Living and Wordel lavoro, della king Condition, cir-


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crisi economica, ma anche del traffico e della più generale situazione politica. Per le donne si aggiunge anche la gestione della famiglia, la relazione di coppia, il rapporto con i figli. Se lo stress è la risposta del sistema nervoso ad una situazione di allerta, è oggi diventata una condizione che accomuna gran parte della nostra società, provocando difficoltà a condurre una vita serena. In ambito lavorativo, anche il Testo Unico sulla sicurezza fa riferimento allo stress ed individua gli obiettivi per rendere l’azienda un luogo dove si tuteli l’integrità psicofisica degli occupati. Parlare di benessere in un periodo di crisi economica sembrerebbe quasi un controsenso, in realtà è sempre più necessario fare cultura della sicurezza, anche in termini di salute mentale. Già nel 2004 l’Accordo Europeo sullo

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stress da lavoro considerava il fenomeno come un fattore del quale tenere conto: «Isolare il problema può voler dire una maggiore efficienza e un deciso miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, con conseguenti benefici economici e sociali per le aziende, i lavoratori e la società nel suo insieme». Che le cause siano da ricercare sul posto di lavoro, in famiglia o nelle fasi di passaggio e cambiamento della vita, la figura dello psicologo diventa un supporto sempre più importante. I primi

PSICOTERAPIA

PSICHIATRIA

Lo psicologo è laureato in psicologia ed è iscritto all’Albo. Ha competenze di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, ricerca e didattica. Lo psicoterapeuta è laureato in psicologia o medicina, iscritto al rispettivo ordine professionale, e ha conseguito una specializzazione quadriennale in psicoterapia. Può promuovere il cambiamento della persona, mettendo a disposizione una serie di tecniche e competenze.

Lo psichiatra è laureato in medicina e specializzato in psichiatria. Ha quindi un bagaglio di studi orientato alla cura dei disturbi attraverso modalità e strumenti caratteristici della professione medica. Rispetto alle modalità di trattamento terapeutico, è orientato ad utilizzare la cura farmacologica nella correzione degli sbilanciamenti biochimici del sistema nervoso centrale. In alcuni casi, lo psicologo o lo psicoterapeuta forniscono allo psichiatra il loro supporto per ottenere un risultato.

dati sugli italiani in analisi sono stati raccolti dieci anni fa, e già allora parlavano di 3 milioni di persone che almeno una volta avevano ritenuto opportuno rivolgersi ad uno specialista per affrontare una forma di malessere. Per questioni legate ai rapporti familiari, alle pratiche di affidamento, alle dinamiche di coppia, ai disturbi alimentari. E i numeri sono destinati a crescere: basti pensare che, ad oggi, in Italia ci sono quasi 40mila psicoterapeuti e quasi altrettanti psicologi. Secondo l’American Psychology Association, la psicoterapia rappresenta il metodo principale di risoluzione ai malesseri psicologici; da uno studio condotto dalla Faip, la Federazione delle Associazioni Italiane di Psicoterapia, fra il 70 e il 90% dei soggetti che hanno intrapreso questo percorso, hanno riscontrato una diminuzione o una scomparsa dei disturbi » MARZO 2016 I 73


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__SCIENZE PSICOLOGIA__

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REGOLE E REGOLAMENTI

Gli psicologi sono tenuti al rispetto di precise norme per esercitare correttamente la professione Il codice deontologico degli psicologi italiani

Gli psicologi italiani sono tenuti al rispetto di un codice deontologico approvato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine nel 1997, poi sancito tramite referendum il 17 gennaio 1998 dagli psicologi iscritti ai 21 ordini regionali. Si compone di 42 articoli e stabilisce le norme a cui attenersi nell’esercizio della professione per meritare la fiducia del paziente, possedere un’adeguata competenza di intervento, usare con giustizia il suo potere, difendere la propria autonomia. I principi ai quali fa riferimento il testo sono quelli del decoro e della dignità professionale, del diritto dei soggetti alla riservatezza e all’anonimato, del segreto professionale, del rispetto della libertà di scelta del cliente, del consenso informato, dell’aiuto del pubblico a sviluppare in modo libero e consapevole opinioni e scelte.

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che avevano. Nei disturbi d’ansia, in particolare, il 95% dei pazienti intervistati ha dichiarato di aver ottenuto risultati soddisfacenti e superato il problema. Restano però da sfatare alcuni pregiudizi, ancora radicati nella nostra società, per i quali rivolgersi ad uno specialista significa ammettere di non farcela da soli, oppure dover esternare problemi che invece si tende a minimizzare ed occultare. Come riporta State of Mind, pubblicazione specia-

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GIÀ DIECI ANNI FA, I DATI RACCOLTI INDICAVANO CHE 3 MILIONI DI PERSONE, ALMENO UNA VOLTA, SI ERANO RIVOLTE AD UNO SPECIALISTA PER AFFRONTARE FORME DI MALESSERE SCATURITE DA SITUAZIONI DI DIVERSO GENERE

lizzata in scienze psicologiche, ciò che è fondamentale è la motivazione al trattamento, e dunque anche al cambiamento, che può essere determinata da spinte esterne o da esperienze personali. Per approfondire: www.stateofmind.it www.faipnet.com www.lavoro.gov.it/SicurezzaLavoro www.psy.it/codice-deontologico-degli-psicologi-italiani


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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

LA VIA PER IL NUOVO WELFARE

TRIESTE

Una tre giorni per coinvolgere esperti a livello nazionale e parlare di futuro del welfare In Italia, ma anche a livello globale, l’invecchiamento della popolazione è destinato ad aumentare. Nel mondo siamo al secondo posto, dopo il Giappone, per numero di anziani con il 21,4% degli over 65 e il 6,4% degli over 80. Altro dato significativo è l’indice di vecchiaia che nel 2015 dice che in Italia ci sono 157,7 anziani ogni 100 giovani fino a 14 anni. L’allungamento della durata della vita, unito alla riduzione del tasso di natalità, pone molteplici sfide sul piano economico, sociale, sanitario e occupazionale. È necessario un ripensamento del sistema di welfare capace di valorizzare al massimo l’anzianità attiva, sostenere la non autosufficienza, dare stabilità alla finanza pubblica. Un sistema che favorisca l’invecchiamento attivo, come raccoman-

dano l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Parlamento europeo. Per affrontare queste tematiche l’Associazione 50&Più, provincia di Trieste, e l’Associazione Ricerca Interventi Studi sull’Invecchiamento (A.R.I.S) hanno organizzato presso la Camera di Commercio di Trieste il workshop La via per un nuovo welfare. Una tre giorni che ha coinvolto esperti a livello nazionale con convegni e tavole rotonde. In particolare, a ragionare sul tema della valorizzazione sociale dei senior è stata la tavola rotonda Gli anziani, problema o risorsa? L’iniziativa presentata dalla presidente della 50&Più di Trieste, Marina Gruden Vlach e da Pier Giorgio Luccarini, presidente Aris, è proseguita con l’introduzione ai lavori del presidente nazionale della 50&Più, Renato Borghi, e da Giovanni Oliviero Panzetta, presidente Università Terza Età di Grado. L’incontro, moderato dal segretario generale della 50&Più,

Gabriele Sampaolo, ha tracciato alcuni percorsi possibili. Molto atteso l’intervento dell’economista Elsa Fornero, docente all’Università di Torino, autrice della riforma delle pensioni che porta il suo nome. La Fornero si è detta d’accordo sulla possibilità di un pensionamento graduale, ma contraria alla ricetta di mandare le persone in pensione per far posto ai giovani, occorre piuttosto “puntare a un lavoro inclusivo”. Per Nadio Delai, presidente Ermeneia - Studi & Strategie di Sistema, oltre a un’uscita graduale dal mondo del lavoro, servono politiche di vita attiva per gli anziani che vadano dal fare impresa (con incentivi alle start up) al volontariato. Inoltre, per Delai è necessario un sistema di welfare che comprenda un insieme di soggetti e risorse: pubbliche, private, associative, aziendali, etc. Riguardo poi al rischio della non autosufficienza, bisognerebbe pensarci per tempo attraverso formule assicurative integrative. Con l’allungamento della vita anche la popolazione in forza nelle aziende invecchia. Per Tiziano Barone, direttore Veneto Lavoro, le aziende debbono gestire al proprio interno il tema dell’età attraverso la formazione continua, modifiche all’orario di lavoro, ricollocazione delle persone con mansioni più adatte all’età e all’esperienza maturata, insomma valorizzare la platea dei lavoratori maturi sempre più numerosa. La tre giorni del workshop, che si è chiusa con il convegno Come vivere in buona salute, ha offerto anche un percorso dedicato alla prevenzione dove il pubblico ha avuto l’occasione di “misurare” il proprio stato di salute attraverso semplici analisi cliniche. info: 0403720169 Sopra, da sinistra: Marina Gruden Vlach (presidente 50&Più di Trieste); Renato Borghi (presidente nazionale 50&Più); Antonio Paoletti (presidente Camera di Commercio di Trieste); Gabriele Sampaolo (segretario generale 50&Più)

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__SPAZIO50 IN CALENDARIO__

8 marzo

TORINO “Galà della Donna”, presso il Ch4 Sporting Club. Il 13 visita alla “Sanremo Fiorita”. Dal 27 al 28, Pasqua e Pasquetta sul Trenino del Bernina. info: 011533806 www.50epiu.it/pavia

3 aprile

MANTOVA Da non perdere la gita a Genova che prevede la visita all’Acquario e al centro storico. Prenotazioni, con pagamento della quota entro il 15 marzo. info: 0376231207

DOLCI SORRISI

ECCELLENZE

Un incontro speciale

Tre grandi personalità

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aprile

FIRENZE Visita alla mostra Le avanguardie del secondo dopoguerra: il Guggenheim e le sue collezioni, a Palazzo Strozzi, alle ore 9,45. info: 0553289924 www.50epiu.it/firenze

PADOVA

IMPERIA

Consegnate a Imperia, nella gremitissima Sala Conferenze del Museo dell’Olivo Fratelli Carli, le onorificenze “La Forza degli Anni - Eccellenze Imperiesi 2015”, alla presenza del prefetto di Imperia Silvana Tizzano, del questore di Imperia Leopoldo Laricchia, dell’assessore alla Cultura del Comune di Imperia Nicola Podestà. Nel corso della manifestazione, ideata dalla 50&Più provinciale con il patrocinio del Comune di Imperia, non sono mancati momenti di commozione durante le premiazioni. Come ha ricordato il presidente della 50&Più provinciale, Germano Cervini, «il riconoscimento viene conferito a personalità Senior, residenti o native nella provincia di Imperia che, per dedizione, esperienza e preparazione nel loro campo di attività hanno contribuito a rendere grande il nome di Imperia». Un breve profilo delle tre personalità premiate. Giovanni Berio, 91 anni, insigne artista,

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da chimico oleario, divenne pittore e incisore. Il riconoscimento alla memoria è stato ritirato dai figli Luisa e Francesco che ne ha illustrato la passione artistica come Ligustro. Luciano Acquarone, 85 anni, atleta dei record, grande maratoneta. Nel 2015 è stato Atleta Master Italiano. Il giornalista Andrea Pomati ne ha illustrato le imprese e la vitalità sportiva. Antonio Brunetti, 80 anni, figura di rilevanza assoluta nel campo sociale, nel volontariato e nell’impegno civile, maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, Presidente provinciale U.N.M.S. Unione Nazionale Mutilati e Invalidi per Servizio, Premio 50&Più Cuore E. De Amicis 2005, Medaglia d’Oro Vittima del Terrorismo 2015. Corrado Millitenda, ufficiale della Guardia di Finanza, ne ha descritto le esperienze di vita. La manifestazione è stata allietata dalle note del Quartetto Nuova Euterpe diretto da Freddy Colt. info: 0183275334

Visita speciale della 50&Più alla clinica di oncoematologia pediatrica di Padova, diretta dal professor Basso. Grazie alla collaborazione del Team for Children, il presidente della 50&Più provincia di Padova, Carlo Trevisan, ed il vice, Giampietro Badan, hanno consegnato ai piccoli malati le calze della Befana. Molto apprezzato anche lo spettacolo messo in scena da “Casa dei maghi” con il coinvolgimento dei piccoli. info: 049655130 - www.50epiù.it/padova

REGGIO CALABRIA TEMPO LIBERO

Tra una gita e un burraco Un nutrito gruppo di soci ha partecipato alla visita ad alcune delle più famose cantine della città. La visita guidata è stata preceduta da una “lezione” sulle caratteristiche organolettiche dei vari vini prodotti in zona. La 50&Più di Reggio Calabria ricorda che, oltre alle varie attività in programma, periodicamente vengono organizzati dei corsi di burraco. Intanto il primo torneo è stato vinto da Franca Tiziano e Nuccia Neto. info: 0965891543


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08 10 aprile

SALERNO Alla scoperta di Tivoli (Rm) e delle sue tre magnifiche ville Patrimonio Unesco: Villa d’Este, Villa Adriana e Villa Gregoriana. info: 089227600 www.50epiu.it/salerno

17 aprile

NAPOLI “Gita domenicale”, una giornata insieme alla scoperta di uno dei gioielli della Campania. Il 27 aprile, convegno “La storia di Napoli”. info: 0815518187 www.50epiu.it/napoli

21 aprile

UDINE Navigazione a Bordo della Santa Maria alla scoperta della laguna di Marano e Grado. Pranzo a bordo. Visita al Museo Archeologico di Aquileia. info: 0432538707 www.50epiu.it/udine

UNIVERSITÀ LUCCA

Un pieno di attività Crescono gli iscritti alla 50&Più Università di Lucca: gli studenti finora sono ben 270. Moltissimi i corsi che è possibile seguire, tra i quali quelli di Inglese, Spagnolo, Informatica a più livelli, Storia di Lucca, Balli di gruppo, Bioginnastica, Letteratura, Fotografia digitale, oltre a conferenze, visite guidate, laboratori. Particolare successo ha riscosso il corso per Tablet e Smartphone che ha introdotto tanti iscritti all’uso consapevole e corretto della tecnologia mobile. Continuano le visite guidate mensili a Firenze e le visite dedicate alla città di Lucca. Sempre più numeroso il Coro 50&Più Università, mentre il Laboratorio Teatrale sta preparando la messa in scena di Sogno di una notte di mezza estate, opera di William Shakespeare. In progetto anche la realizzazione di due concerti musicali con la partecipazione di artisti famosi. info: 0583473170 - www.50epiu-unilucca.it MILANO

Storia e letteratura Torna il ciclo “Lezioni della Storia”. Si tratta del secondo scenario “Dopo un secolo quale memoria”; il primo, nel maggio 2015, era stato dedicato ai Poeti Italiani nella Grande Guerra. Appuntamento il 4 aprile in Confcommercio Milano (Corso Venezia 47 - Sala Colucci - ore 17,30) con l’incontro - dibattito “Eugenio Montale: l’Italia nella poesia e nella cultura, da “Ossi di Seppia” a “La Bufera e Altro”. Saluto introduttivo del presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, e approfondimenti con Gianmarco Gaspari (docente di Letteratura italiana all’Università degli Studi dell’Insubria e direttore dell’International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities - Varese) e Filippo Ravizza (poeta e critico letterario, coordinatore di 50&Più Università Milano). La volontà è di “leggere” il periodo che va dalla Prima Guerra Mondiale alla Seconda e al Dopoguerra attraverso l’opera e la vita di Eugenio Montale. info: 027750261 - www.50epiu.it/milano

LE SEDI 50&Più NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Australia Melbourne Perth Sydney Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle St. Catharines Toronto Germania Mettmann Monaco di Baviera Svizzera Ginevra Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale

Telefono 0054 1143831736 0054 2214242331 Telefono 0061 394862259 0061 864680197 0061 297128911 Telefono 0032 25341527 Telefono 0055 4832222513 0055 1132591806 0055 5130222720 Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661866 001 5144946902 001 5142525041 001 5146675592 001 9056466555 001 4166523759 Telefono 0049 21045089160 0049 8974640814 Telefono 0041 223214535 Telefono 0059 825076416 Telefono 001 9546300086 MARZO 2016 I 77


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CATANZARO CONVEGNO

Stalking, come riconoscerlo per poterlo affrontare Lo stalking non è più un tabù ma è necessario conoscerne i contorni più ambigui e oscuri offrendo anche gli strumenti per arginarlo e combatterlo. Con questo fine l’Associazione e l’Università 50&Più di Catanzaro hanno organizzato il convegno “Stalking: una relazione da Ri-conoscere” che si è tenuto presso la prefettura di Catanzaro. Il confronto e dibattito su questo fenomeno persecutorio che affligge troppe persone, tanto uomini che donne, è stato moderato dal presidente dell’ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, e introdotto dalla presidente della 50&Più provinciale di Catanzaro, Giuseppina Belardinelli. Al convegno sono intervenuti il

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professor Salvatore Licata, sociologo e criminologo, Università Milano-Bicocca, autore del libro Stalking: una Relazione da ri-conoscere, il generale Luciano Garofano, presidente dell’Accademia Italiana Scienze Forensi, e il presidente nazionale 50&Più Renato Borghi. «Avevamo nel cassetto questo incontro da molto tempo - ha detto la presidente Belardinelli -. Finalmente è arrivato il momento per poterne parlare e lo abbiamo fatto con esperti di prim’ordine allargando l’incontro a tutta la cittadinanza». Saper riconoscere una potenziale relazione pericolosa attraverso metodi e strumenti preventivi è fondamentale per non cadere nell’incubo stalking. Quando

però è troppo tardi «occorre denunciare e farsi seguire da esperti», ha sottolineato Licata che nel suo libro racconta 11 storie di persone che lui stesso ha aiutato ad uscire da situazioni drammatiche. «Nel nostro Paese il 27% delle donne vittime dello stalking, purtroppo, vengono anche uccise», ha sottolineato il generale Garofano. «C’è ancora poca attenzione rispetto a un fenomeno che, grazie alle nuove tecnologie, sta diventando ancora più minaccioso». Consapevolezza, è la parola d’ordine per arginare il fenomeno. «Un tema come questo - ha detto il presidente Borghi - impegna le coscienze di tutti. All’appuntamento di Catanzaro ne seguiranno altri in modo da rendere tutti consapevoli della vastità e gravità dello stalking». Al convegno è seguito un suc-

cessivo incontro di studio con il professor Licata presso la sede catanzarese di Confcommercio. Un approfondimento di carattere tecnico con forze dell’ordine, avvocati, docenti delle scuole superiori, facoltà di Sociologia e Giurisprudenza, operatori dei servizi sociali e responsabili di associazioni coinvolte nel tema dello stalking e della violenza. Nella giornata del convegno Poste Italiane, divisione Filatelia, ha emesso l’Annullo Speciale Commemorativo “Convegno 50&Più Stalking”. info: 0961720352 www.50epiu.it/catanzaro A destra, al centro, il professor Salvatore Licata; sotto, da sinistra, Giuseppina Belardinelli (presidente provinciale 50&Più Catanzaro), Fabrizio Gimigliano (direttore provinciale 50&Più Catanzaro) e Renato Borghi (presidente nazionale 50&Più).


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GENOVA

MILANO PROSSIMI APPUNTAMENTI

INIZIATIVE

S.O.S Psicologia: un nuovo sportello di consulenza

Da marzo ad aprile

La 50&Più provincia di Genova offre ai propri soci un nuovo importante servizio: uno sportello di consulenza psicologica gratuita. L’iniziativa, fortemente voluta dalla presidente Brigida Gallinaro, è affidata al dottor Giovanni Converti, psicologo, laureato all’Università di Genova in Psicologia di Comunità. Il dottor Converti (giovanniconverti@gmail.com), nel suo studio di via Palestro 2/1 B, accoglie i soci 50&Più che abbiano bisogno di sostegno, supporto e indicazioni pratiche sia per loro stessi sia per i famigliari con patologie psicologiche. Sarà anche possibile avviare in-

Due mesi con una ricca programmazione. Si inizia l’8 marzo con una “Serata dedicata alle donne”. Alle ore 18,00, a Palazzo Castiglioni - Sala Orlando, esibizione del soprano Monika Lukacs accompagnata al pianoforte (ingresso libero). Alle ore 20,00 a Palazzo Bovara - Sala Colonne, aperitivo e cena nella prestigiosa cornice neoclassica del Circolo del Commercio di Milano. In collaborazione con Terziario Donna Milano (prenotazione obbligatoria). Il 31 marzo, ore 17,00 a Palazzo Castiglioni - Sala Turismo, “La magia delle perle”: la dottoressa Margherita Superchi illustrerà le tipologie e le caratteristiche di questi gioielli della natura. Il 4 aprile, primo incontro del ciclo “Passione in cucina”. Si parte con “Lombardia: non solo cotoletta! Gastronomia nascosta”. Incontri gastronomici a tema presso il Capac - Politecnico del Commercio e del Turismo. Il 13 aprile, “Messer Tulipano - Il linguaggio dei fiori”. Dal 2000 nel parco del castello medievale di Pralormo, nel cuore del Piemonte, la straordinaria fioritura di oltre 75.000 tulipani e narcisi annuncia la Primavera. Partenza in bus da Milano e pranzo nel salone dell’antica scuderia. info: 0276281227 www.50epiu.it/milano

GORIZIA SPORT E BENESSERE

contri di gruppo per facilitare la condivisione di stati d’animo e problematiche comuni. Per maggiori informazioni, contattare la Segreteria 50&Più. info: 010543042 - 0105530352 50epiu.ge@50epiu.it www.50epiu.it/genova

PAVIA VISITA STRAORDINARIA

Una convenzione per promuovere l’attività fisica

Tutti a Mantova, Capitale della Cultura 2016

La 50&Più di Gorizia ha stipulato una convenzione con l’associazione “Vado” che promuove l’attività fisica come parte integrante di una vita sana. Per i soci 50&Più sconto del 10% per tutti i servizi: Attività fisica, massaggi linfodrenanti circolatori, antistress, benessere e alimentazione. Per maggiori informazioni i soci possono rivolgersi direttamente all’associazione Vado (Via Crispi, 6/A - 0481284112 3331267007 - 337535051). info: 048132325

Per il 15 marzo la 50&Più di Pavia propone una visita straordinaria con guida alla città di Mantova, Capitale della Cultura 2016. Si visiteranno Palazzo Ducale, Centro Storico e Palazzo Te. Pranzo in un ristorante tipico. Per informazioni dettagliate, contattare la segreteria. info: 038228411 www.50epiu.it/pavia

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LE SEDI 50&Più PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Castello, 4 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Piazza Carità, 32 Salerno - Corso Garibaldi, 23 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 102 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via San Nicolò, 7 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via Fontevivo, 19/F Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 133/137 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Manzoni, 4 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 11/M Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Corso Cavour, 85

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Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122445 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0403720169 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 01875985216 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376231207 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via Santo Spirito, 24/B Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Quarto, 2 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via Santa Trinità, 28 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Regione Borgnalle, 12 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 0507846635 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


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in viaggio con 50&Più

>>ANTEPRIME

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GIOIELLI DEL BALTICO Svezia, Finlandia, Russia, Estonia Partenza: 16 luglio (8 giorni/7 notti) Un suggestivo itinerario che vi condurrà sulle rotte degli antichi mercanti, alla scoperta dei gioielli del Baltico. Il mare lega fra loro le mete del viaggio, per la storia la cultura e la geografia. Itinerario: Stoccolma/Helsinki/San Pietroburgo/Tallin /Stoccolma Nave: Costa Luminosa Quote speciali a partire da: € 1.100 In cabina interna con volo dall’Italia incluso

VIAGGI CROCIERE SOGGIORNI PELLEGRINAGGI

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PRAGA MAGICA Durata: 4 giorni/3 notti Partenze di gruppo: da marzo a novembre Praga è una nota città turistica che racchiude vari stili architettonici, dall’art nouveau al barocco, dal cubismo al gotico. La città ricca di ponti, cattedrali torri dorate e cupole, è anche una moderna metropoli europea che si specchia da più di dieci secoli nell’acque del fiume Moldava. Quote a partire da: in camera doppia € 520 Supplemento partenze da altri aeroporti italiani € 150 La quota comprende: volo di linea a/r da Roma; trasferimenti aeroporto/hotel e viceversa solo per partenza da Roma, sistemazione in hotel 4 stelle,visite guidate, accompagnatrice dall’Italia, escursione serali.

- Eventi Nazionali 50&Più - Incentive e Congressi - Soggiorni mare, montagna - Soggiorni termali - Itinerari culturali in Italia - Trasporti aerei e ferroviari - Crociere fluviali e marine - Pellegrinaggi e Itinerari religiosi - Viaggi in Europa - Viaggi nel Mondo

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Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 45 MARZO 2016 I 81


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50&Più in VIAGGIO

OROSEI

Marina Resort

DAL 25 MAGGIO AL 23 GIUGNO 2016

» INCONTRI di PRIMAVERA 2016 MARINA RESORT Cat. 4 Stelle Località Marina Golfo di Orosei (NU) “Incontri di Primavera” è una grande festa di fine primavera dove ritrovarsi e condividere il piacere di una vacanza all’insegna del bel mare, del relax, del divertimento e della scoperta di luoghi nuovi. La scelta dei villaggi turistici di qualità a prezzi competitivi, la personalizzazione del soggiorno arricchito con attività culturali, incontri dedicati, corsi di fotografia e cucina, tornei di burraco e gara di ballo, oltre all’assistenza in loco dello staff 50&Più e 50&Più Turismo, sono la chiave del grande successo di partecipazione a questo evento. Vi aspettiamo nella bella Sardegna.

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Un perfetto villaggio vacanze nel Golfo di Orosei, direttamente sul mare e sulle spiagge più incontaminate della Sardegna. Si trova in provincia di Nuoro, nei pressi di Orosei, a circa 90 km dal porto/aeroporto di Olbia/Costa Smeralda, inserito in un parco di 23 ettari con giardini curatissimi, vaste zone prato e frutteti proprio di fronte a una spiaggia di sabbia dorata lunga circa 7 km, una delle più belle della Sardegna. Le forme architettoniche, i giardini, le piazzette interne, le grandi piscine e la posizione rispetto al mare, fanno del complesso uno dei più belli ed eleganti Village Resort 4 stelle Superior realizzati in Sardegna.

QUOTA INDIVIDUALE 1° Turno (dal 25 maggio al 2 giugno) 2° Turno (dal 2 al 9 giugno) 3° Turno (dal 9 al 16 giugno) 4° Turno (dal 16 al 23 giugno)

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3° letto bambino (da 0 a 12 anni non compiuti) in camera tripla con 2 adulti: gratuito 3° letto bambino (da 0 a 12 anni non compiuti) in camera quadrupla-family con 2 adulti: riduzione 50% 3°/4° letto adulto in camera quadrupla: riduzione 10% Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 45 La quota comprende: Soggiorno di 7 notti (8 notti/9 giorni nel 1° turno) presso il Marina Resort (le camere saranno disponibili a partire dalle ore 15:00 del giorno di arrivo e dovranno essere liberate entro le ore 10:00 del giorno di partenza) - Trattamento di pensione completa a buffet dalla cena del giorno di arrivo al pranzo del giorno di partenza (per arrivi anticipati con il pranzo i servizi terminano con la prima colazione del giorno di partenza) - Bevande ai pasti (acqua, vino e bibite alla spina) - Tessera Club (dà diritto alla partecipazione di tutte le attività sportive e ricreative del Resort) - Servizi balneari in spiaggia attrezzata (un ombrellone e 2 lettini per camera, telo mare a noleggio) - Animazione diurna e se-

rale con spettacoli, piano bar, giochi e tornei - Partecipazione ad attività culturali e ricreative organizzate da 50&Più - Partecipazione al Torneo di Burraco 50&Più Assistenza in loco di personale medico 24 ore su 24 Assistenza in loco di personale 50&Più e 50&Più Turismo - Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento, UNIPOL SAI Assicurazioni. La quota non comprende: Tutti i trasporti da e per il Marina Resort (quote su richiesta) - Escursioni facoltative, da acquistare e pagare in loco - Eventuali Imposte di soggiorno comunali, da regolare in loco (attualmente non in vigore) - Extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato ne “La quota comprende”.

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• 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO

in viaggio con

» 50&PIÙ - GIUBILEO 2016 GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA Roma FINO AL 20 NOVEMBRE 2016 “Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia” (Annuncio di Papa Francesco)

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IL PELLEGRINAGGIO VERSO LA PORTA SANTA Per consentire ai 50&Più/pellegrini di compiere un pellegrinaggio verso la Porta Santa della Basilica di San Pietro è previsto un percorso pedonale riservato: da Castel Sant’Angelo fino alla Porta Santa, percorrendo via della Conciliazione, Piazza Pio XII e Piazza San Pietro. Tutti i pellegrini che intendono passare per la Porta Santa di San Pietro, dovranno procedere preventivamente alla registrazione del proprio pellegrinaggio in concomitanza con la prenotazione dei servizi riguardanti il soggiorno a Roma. Le sedi Provinciali 50&Più organizzeranno per i propri soci il soggiorno a Roma usufruendo dei pacchetti turistici personalizzati e predisposti da 50&Più Turismo. Sono previsti soggiorni a scelta di una o più notti, in Hotel 3/4 stelle o in Istituti Religiosi, con trattamento di sola prima colazione o di mezza pensione. 50&Più Turismo fornirà la biglietteria aerea e ferroviaria (tariffe negoziate con Alitalia e Trenitalia) e l’Omnia Card che garantisce ingressi riservati, evitando lunghe fila d’attesa, ai principali luoghi di culto, religiosi e artistici della città, oltre all’utilizzo del circuito Open Bus Roma Cristiana.

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INVALIDITÀ CIVILE, SEMPRE IN PRIMO PIANO

Pochi euro in più e non per tutti: è questa la situazione che molti invalidi si trovano ad affrontare anche stavolta. Nonostante i trattamenti siano stati calcolati sul reddito dei singoli a cura di Gianni Tel

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IN BASE AL GRADO DI INVALIDITÀ RICONOSCIUTO SI POSSONO OTTENERE BENEFICI DIVERSI: CON IL 33,33%, AD ESEMPIO, SI HA DIRITTO ALLE PRESTAZIONI PROTESICHE ED ORTOPEDICHE

RIVALUTATE QUEST’ANNO SOLO alcune prestazioni agli invalidi civili. Il tasso provvisorio di perequazione per il 2016, rilevato dall’Istat, si è attestato a -0,1%. La gran parte dei pensionati si sono dovuti accontentare di un trattamento pensionistico identico a quello percepito nel 2015. Ma c’è una particolarità: l’indice di rivalutazione non è unico. In breve, alle prestazioni che sono denominate “pensioni” si applica il tradizionale tasso di inflazione Istat (indice delle famiglie di operai e impiegati - FOI), mentre ad alcune indennità ed assegni si applica il tasso di variazione delle retribuzioni del settore industriale (indice di dinamica salariale) pari quest’anno a +2,12%. La Tabella che si riporta, dunque, indica il quadro aggiornato delle prestazioni e dei limiti di reddito per il 2015 e il 2016. Come si ricorderà, poi, con il Decreto Legge n. 76 del 2013, è stata posta la parola fine alla querelle scoppiata tra gli invalidi e l’Inps, a seguito di un intervento della Corte di Cassazione che aveva stabilito che le prestazioni di invalidità (assegno ordinario e pensione di inabilità) dovessero esser erogate in conformità ai limiti reddituali riferiti non solo all’invalido, ma anche al nucleo familiare compreso il coniuge. Sulla questione grazie anche alla dura posizione assunta da tutte le associazioni dei pensionati, compresa la nostra 50&Più, tutto si è risolto al meglio. Auguriamoci che anche per gli anni avvenire, gli invalidi civili possano ottenere i trattamenti di invalidità in base solo al proprio reddito e senza tener conto di eventuali redditi familiari. Per quanto riguarda i requisiti, per acquisire il diritto all’invalidità e all’assegno di accompagno, nulla è cambiato e allo stato attuale sono considerati invalidi tutti coloro affetti da minorazioni di vario tipo non riconducibili a causa di guerra, di servizio e di lavoro, che appartengono ad una delle seguenti categorie: • i cittadini di età compresa tra i 18 e i 65 anni affetti da menomazioni congenite o acquisite che comportano una riduzione della capacità di lavoro non inferiore ad 1/3; • i minori di 18 anni con difficoltà persistenti a svolgere compiti e funzioni proprie dell’età; • i cittadini con più di 65 anni non autosufficienti. In base al grado d’invalidità riconosciuto, si possono ottenere i seguenti benefici: • il 33,33% (un terzo) è la soglia minima per essere considerato invalido ed avere diritto alle prestazioni protesiche e ortopediche; • il 46% consente all’invalido di ottenere l’iscrizione nelle liste speciali del collocamento obbligatorio; • il 74% è la soglia invece per ottenere l’assegno economico mensile di assistenza. » L’ASSEGNO DI ASSISTENZA

Agli invalidi con età tra i 18 e 65 anni ed un grado di invalidità compreso tra il 74 e il 99%, spetta un assegno mensile di assistenza per 13 mensilità. Per fruire dell’assegno - pari quest’anno a € 279,47 mensili - l’invalido deve essere disoccupato, residente in Italia e avere un reddito annuo personale (quello del coniuge non conta) che non superi un determinato limite (€ 4.800,38 per il 2015 e 2016). In presenza di queste condizioni, anche i cittadini stranieri, compreso gli extracomunitari se titolari di carta di soggiorno, 84 I 50epiu.it I MARZO 2016


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possono ottenerlo. Anche quest’anno i titolari di detta prestazione debbono presentare l’apposito modello on-line tramite il Caf, in cui debbono dichiarare, sotto la propria responsabilità, di non svolgere attività lavorativa. La dichiarazione va inviata all’Inps entro ottobre prossimo (salvo proroga) ed è essenziale per conservare il diritto all’assegno. » LA PENSIONE DI INABILITÀ

Spetta agli invalidi ai quali sia stata riconosciuta un’inabilità lavorativa totale e permanente del 100%. L’importo è pari a quello stabilito per l’assegno di assistenza, ma le condizioni di accesso anche se al momento restano più facili, in quanto il limite di reddito annuo personale è molto più elevato (€ 16.532,10 per il 2015 e 2016), c’è da augurarsi - come già sopra indicato - che detto limite reddituale non venga modificato dalla legge e resti riferito solo al titolare della pensione non anche al coniuge. » L’INDENNITÀ DI ACCOMPAGNO

Questa prestazione è un sostegno economico che viene erogato alle persone

che non sono in grado di camminare o di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita (mangiare, lavarsi, vestirsi ecc.). L’importo dell’indennità, pari a € 512,34 mensili, viene erogato per 12 mensilità. È importante evidenziare che detta prestazione viene concessa a prescindere dall’età e dalle condizioni economiche dell’interessato. Possono ottenerla a qualsiasi età, sia le persone meno abbienti che i benestanti. Non è poi legata alla composizione del nucleo familiare, non è reversibile e non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorative. È cumulabile con la pensione d’inabilità e con altre prestazioni spettanti per altre minorazioni civili ai ciechi e ai sordomuti. Sono esclusi dal beneficio gli invalidi ricoverati gratuitamente presso strutture pubbliche. Ciò vale anche per i ricoveri in reparti di lungodegenza o di riabilitazione. Non hanno, invece, alcuna rilevanza i ricoveri per terapie contingenti o comunque di breve durata. Chi è già titolare dell’indennità deve attestare la propria condizione di “non

LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI: IMPORTI E LIMITI DI REDDITO Categorie Invalidi civili assegno di assistenza minori pensioni di inabilità Sordomuti pensione indennità di comunicazione Ciechi civili pensione ciechi assoluti pensione ciechi parziali assegno decimisti indennità ventesimisti Indennità di accompagnamento invalidi totali ciechi assoluti

ANNO 2015 Limite di reddito annuo personale

Importo mensile

ANNO 2016 Importo mensile Limite di reddito annuo personale

€ 279,47 € 279,47 € 279,47

€ 4.800,38 € 4.800,38 € 16.532,10

€ 279,47 € 279,47 € 279,47

€ 4.800,38 € 4.800,38 € 16.532,10

€ 279,47 € 252,20

€ 16.532,10 NESSUN LIMITE

€ 279,47 € 254,39*

€ 16.532,10 NESSUN LIMITE

€ 302,23 € 279,47 € 203,15 € 207,41

€ 16.532,10 € 16.532,10 NESSUN LIMITE € 7.948,19 €

€ 302,23 € 279,47 € 206,59* € 207,41

€ 16.532,10 € 16.532,10 NESSUN LIMITE € 7.948,19

€ 507,49 € 880,70

NESSUN LIMITE NESSUN LIMITE

€ 512,24* € 899,38*

NESSUN LIMITE NESSUN LIMITE

Nota: gli invalidi totali, i ciechi assoluti e i sordomuti, con almeno 60 anni di età hanno diritto ad un aumento che porta l’assegno di pensione a 638,33 euro al mese se hanno un reddito annuo inferiore a 8.298,29 euro, elevato a 14.123,20 euro, se coniugati. * Alle indennità e assegni (evidenziati in rosso) è stato applicato il tasso di variazione delle retribuzioni del settore industriale pari quest'anno al + 2,12%

ricoverato” in via permanente, con una dichiarazione anch’essa da inviare all’Inps on-line tramite il Caf entro ottobre prossimo (salvo proroga). » LA MAGGIORAZIONE DELLE PRESTAZIONI

Gli invalidi civili totali, i sordomuti e i ciechi civili assoluti, titolari della relativa pensione, di età pari o superiore a 60 anni possono ottenere una maggiorazione fino all’importo di euro 638,33 mensili previsto per quest’anno (già vecchio “milione” di lire). Il diritto a tale aumento per il 2016, è subordinato ai seguenti limiti di reddito: • pensionato solo (non coniugato) con redditi non superiori a € 8.298,29 annui; • pensionato coniugato con redditi propri non superiori a € 8.298,29 e redditi propri sommati a quelli del coniuge non superiori ad € 14.123,00 annui. Ai fini del raggiungimento dei prescritti limiti di reddito si considerano non solo tutti i redditi soggetti all’Irpef ma anche quelli esenti (ad esempio, la pensione di invalidità civile, la rendita Inail, ecc.) e quelli con ritenuta alla fonte (interessi bancari e postali, rendite da Titoli di Stato, ecc.). In altre parole bisogna denunciare tutto, eccetto i redditi provenienti da: • casa di abitazione; • pensione di guerra; • assegno di accompagnamento; • trattamento di famiglia; • sussidi erogati da Enti Pubblici senza carattere di continuità. È opportuno, comunque, data la particolare materia e la procedura telematica adottata dall’Inps, rivolgersi agli uffici del Patronato 50&PiùEnasco e del 50&PiùCaaf i quali, gratuitamente e presenti su tutto il territorio nazionale, sono in grado di fornire ogni informazione e provvedere all’inoltro on-line della domanda e/o delle sopra citate dichiarazioni all’Istituto Previdenziale. MARZO 2016 I 85


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__FISCO__

P

AGEVOLAZIONI IN CASO DI ASSEGNAZIONI E CESSIONI DI BENI AI SOCI La Legge di Stabilità 2016 riconosce un regime agevolato alle società in caso di assegnazione o cessione di alcune tipologie di beni

a cura di Alessandra De Feo

+

L’OPERAZIONE DEVE AVVENIRE ENTRO IL 30 SETTEMBRE 2016. IN QUESTO MODO SI PUÒ BENEFICIARE DI ALCUNE AGEVOLAZIONI SIA PER LE IMPOSTE DIRETTE CHE PER QUELLE INDIRETTE

PROSEGUIAMO NELL’ESAME DELLA LEGGE DI STABILITÀ 2016 che abbiamo iniziato proprio nel numero precedente di 50&Più, considerando quanto già stato disciplinato dalla Legge Finanziaria 2008: il regime agevolato previsto in caso di assegnazione e di cessione di beni dalle società ai propri soci. Con questa disposizione viene riconosciuta tale facoltà alle società che possono essere statuite nelle diverse forme, ovvero: • società a responsabilità limitata; • società per azioni; • società in accomandita per azione; • società in nome collettivo; • società in accomandita semplice. Entro il 30 settembre 2016, queste potranno assegnare o cedere ai propri soci i seguenti beni non strumentali: • immobili patrimoniali, per natura e non per destinazione, a condizione che non siano utilizzati nell’esercizio dell’attività d’impresa; • immobili strumentali per natura (ovvero quelli classificati nell’Agenzia del Territorio come A10, C, D, E e B), a condizione che siano concessi in locazione o che non siano utilizzati direttamente per l’attività d’impresa; • mobili iscritti in pubblici registri, purché anch’essi non siano strumentali per l’impresa; • immobili merce. In questo modo l’operazione potrà beneficiare di una agevolazione che va considerata tanto ai fini delle imposte dirette (Irap ed Ires), quanto ai fini delle imposte indirette (Iva o imposta di registro). Per quanto riguarda le prime, si provvede ad applicare una imposta sostitutiva nella misura dell’8% o del 10,50%, qualora la società sia considerata non operativa in almeno due periodi d’imposta dei tre precedenti a quello in corso al momento dell’operazione. Comunque la società cedente, o assegnataria, dovrà versare tale imposta sostitutiva, calcolata sulla plusvalenza realizzata per effetto di questa operazione. Invece, in merito alle imposte indirette, si deve fare una distinzione dal momento che, ai fini dell’imposta di registro, la cessione o l’assegnazione è assoggettata ad imposta in misura proporzionale: in questo caso l’importo è dimezzato, a seguito dell’applicazione delle aliquote ridotte rispetto a quelle ordinarie. Cosa totalmente diversa è prevista, invece, ai fini dell’Iva, in quanto, in questo caso, non è riconosciuta alcuna disposizione di favore. MARZO 2016 I 87


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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

I

In questo mese l’aria incomincia a divenire più tiepida. Guardatevi dall’esporvi al sole con la testa scoperta e di non far cambiamento di abiti.

LENTI TIEPIDI RISVEGLI

Almanacco Barbanera 1888

I PROVERBI ABBONDANO sulla stagione che ha in sé la voglia e la forza della rinascita. L’arrivo della primavera è un momento speciale, che tutto rimette in moto, nello spirito dell’uomo e nelle buone energie della natura. Generosa, la terra dona i primi raccolti delle semine d’autunno, invitandoci però anche a guardare avanti, a mettere mano a trapianti e nuovi semi da interrare, tra le giornate che si allungano e il vento che spazza via nuvole veloci. “Marzo pazzerello” ci ripete il proverbio, così tra uno scroscio improvviso e l’altro, orti, giardini, balconi germogliano in attesa di una Pasqua che quest’anno sarà precoce e bassa, pronta a farsi festeggiare mentre il sipario si alza sulla stagione più attesa dell’anno.

a cura di

MARZO IL TIMO (thymus serpyllum)

Il timo è l’antibiotico dei poveri. Fa bene perché... Pianta ricca di virtù, il timo è, tra le altre cose, un potente antisettico e antispasmodico. Buon tonificante per l’organismo e per il sistema nervoso, è anche consigliato in caso di stress. Nell’uso interno fa bene allo stomaco ed è efficace contro bronchite, asma e tosse. Pollice bio La lieta pioggerella ti fa crescer l’erba bella. Il timo si riproduce bene per seme, ma non tollera gli inverni umidi. Per questo si consiglia di stendere sul terreno, nel periodo piovoso, un leggero strato di ghiaia per evitare il diretto contatto delle foglie con il terreno umido. Inoltre tra una annaffiatura e l’altra il terreno va fatto asciugare bene: il timo soffre infatti di marciume radicale. Coltiviamolo così Pianta rustica dalle pochissime esigenze, il timo ama i terreni calcarei e ben assolati. Volendo seminarlo in giardino è bene scegliere un punto dove possa rimanere almeno 3-4 anni, durata media del suo ciclo vitale. I semi si pongono a marzo, con la Luna crescente in semenzaio, per poi fare il trapianto, sempre in crescente, a fine estate o in autunno. Se si vuole coltivare in vaso, va seminato a marzo in terriccio standard in un contenitore di 30 cm di diametro, posto in luogo soleggiato. Raccolta e conservazione La pianta e le sommità fiorite si raccolgono in estate, all’inizio della fioritura, tra maggio e giugno, tagliando i rametti in Luna calante e quando non sono ricoperti di rugiada. I rametti che possono essere utilizzati anche freschi - in questo caso meglio la raccolta in crescente - si essiccano all’ombra in un luogo aerato, poi foglie e fiori si conservano in vasi di vetro.

NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: aglio fresco, agretti, asparagi, carciofi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cime di rapa, cipolle, finocchi, indivie, lattughe, patate novelle, porri, radicchio di Verona, rape, ravanelli, sedano, spinaci e valerianella.


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Dice il proverbio...

BUONO A SAPERSI!

Una pioggia di narcisi Con la Pasqua che si avvicina, vediamo di rendere bella e gioiosa la tavola di Pasqua. Un’idea semplice è quella di realizzare simpatici segnaposto. Procurarsi i bulbi dei narcisi già in fiore. Rompere con un martelletto l’estremità più a punta di alcune uova e vuotarle del tuorlo. Fungeranno da piccoli contenitori in cui si collocherà il bulbo che si provvederà a tener fermo con del muschio inserito fino a riempire il guscio. Altro muschio posto all’esterno, alla base di ogni segnaposto, servirà a tenerli in piedi sulla tavola.

FRUTTA: arance, bergamotti, limoni, mandarini, mele, pere Conference e pompelmi.

AROMI: prezzemolo, rosmarino e salvia.

MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR

MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO

COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

Persino William Shakespeare, in Romeo e Giulietta, fa entrare in scena il rosmarino in uno dei momenti salienti del noto dramma. Immancabile aroma in cucina, è presenza familiare negli orti, nei giardini e anche sul terrazzo dove si può coltivare con estrema facilità. Si trapianta tra febbraio e marzo insieme ad altre aromatiche quali salvia, maggiorana e timo, facendosi dare una mano dalla fase di Luna crescente. Nell’orto invece, dove con l’arrivo della buona stagione riprendono a pieno ritmo i lavori, la Luna crescente ci chiede di seminare in semenzaio cetrioli, melanzane, peperoni, peperoncini, pomodoro, meloni, timo. In piena terra mettere, invece, il lattughino da taglio e le fave. Trapiantare le aromatiche, ma anche le carote nelle varietà tardive, i piselli. Raccogliere la valerianella. In calante seminare in semenzaio basilico, lattuga, maggiorana e sedano. All’aperto cavolo cappuccio primaverile ed estivo, bietola da orto e rapa. Trapiantare cipolla e aglio. Seminare in giardino, in crescente, in coltura protetta, i ciclamini. Seminare all’aperto calendula, papavero e iberide. Piantare i bulbi a fioritura estiva-autunnale, ad esempio ciclamini e amarillis. Iniziare la semina dei tappeti erbosi. Terminare in fase calante le potature degli alberi e degli arbusti spoglianti.

Marzo asciutto, ricco frutto. Per la Vergine Annunziata, la vigna sia preparata. Marzo, re dei capricci, ogni giorno combina pasticci.

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 06.35 e tramonta alle 17.51. L’11 sorge alle 06.18 e tramonta alle 18.02. Il 21 sorge alle 06.01 e tramonta alle 18.14. Il 1° marzo si hanno 11 ore e 16 minuti di luce solare, il 31 se ne hanno 12 e 41 minuti. Si guadagnano 1 ora e 25 minuti di luce solare. LA LUNA

SE HAI ½ GIORNATA IN CERCA DI PRIMIZIE

Al calore del sole tiepido, la campagna si risveglia. C’è molto da raccogliere, magari insieme a qualche nonno e nonna che ancora ben conosce le erbe spontanee. Nel bosco ci sono infatti gli asparagi teneri, verdi e bruni, fanno capolino alla base delle loro piante, le asparagine. Usa un bastone per non pungerti! Anche i germogli delle vitalbe - Clematis vitalba -, cespugli rampicanti e rigogliosi, sono buoni da mangiare, ma solo cotti. Ci si prepara una squisita frittata. E vai in cerca di strigoli - Silene vulgaris - sui bordi delle strade di campagna: sono teneri e gustosi crudi o cotti.

Il 1° sorge alle 00.15 e tramonta alle 10.36. L’11 sorge alle 07.47 e tramonta alle 21.08: Il 21 sorge alle 04.59 e tramonta alle 16.27. Luna calante dal 1° all’8 e dal 24 al 31. Luna crescente dal 10 al 22. Luna Nuova il 9. Luna Piena il 23.

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L’art. 6, comma 8, del D.L. 4/6/2013 n. 63, convertito nella L. 3/8/2013 n. 90, ha imposto di riportare negli annunci di vendita o di locazione di immobili, l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio globale o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente. Lo stesso D.L. ha previsto, inoltre (art. 12), che in caso di violazione di tale obbligo, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. A tal proposito, evidenziamo che per la pubblicazione accetteremo solo annunci che riportino anche quanto previsto dal suddetto art. 6, comma 8.

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bacheca a cura della Redazione

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buona cultura e maniere, sincera, amorevole, spiritosa e complice, ma anche amante di tutto quanto permetta di godere del grande regalo che è la vita. Zona Sassari o Sardegna. No anonimi. Telefonare al 3342705129 (ore 17,00 - 19,00). In Toscana esiste un bel signore senza tanti problemi? Sincero, allegro, simpatico e serio come sono io! Se c’è mi chiami subito! Sono una bella signora in pensione con tanta voglia di vivere. Se poi sei vicino al mare... ancora meglio! Telefonare al 3285690161. Donna, 60 anni, ben portati, single, romantica, dolce, seria, cattolica, amante degli animali e delle passeggiate nella natura. Non fumo e mi piace stare in compagnia. Vorrei conoscere un uomo serio e sincero, tra i 68 e i 70 anni. La solitudine si fa sentire e spero di trovare chi porti un raggio di sole nella mia vita e che sia disponibile a trasferirsi a Lecce. Telefonare al 3891890111. 64enne piemontese, divorziata, giovanile, libera da impegni familiari. Amo la natura, gli animali, l’arte e la musica. Vorrei conoscere un 60/65enne con i miei stessi gusti, residente ad Asti e dintorni, per amicizia e condivisione interessi. Chiedo max serietà. Telefonare al 3288430010. 66enne, divorziato, pensionato, cerco compagna per una con-

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L’IMPIANTO PERSONALIZZATO IN TITANIO ESTERNO ALL’OSSO Risolve anche i casi con osso basso, sottile, vuoto per ampi seni mascellari Approvato dalla F.D.A. degli Stati Uniti

L’équipe del San Babila Day Hospital di Milano, che fa ricerca da oltre trent’anni, risolve anche i casi con osso deficitario con l’impianto in titanio applicato intorno all’osso. L’impianto viene programmato sul modello stereolitografico della cresta ossea, rilevato al computer da una tac multislice.

E’ l’impianto che può essere collaudato prima dell’applicazione in bocca, una prova importante poiché viene testata la tenuta dell’impianto dal suo ancoraggio sugli avvallamenti e asperità tipici della cresta ossea. L’applicazione in bocca è semplice e veloce, pochi minuti per divaricare la fibromucosa gengivale

e altrettanti per applicare l’impianto, essendo già stato testato sul modello. Il blocco immediato e definitivo dell’impianto permette, già alla sua applicazione, di utilizzarlo subito. L’impianto in titanio esterno all’osso ha rivoluzionato la vecchia metodica. Abbiamo realizzato dagli anni 80 migliaia di casi che sono ancora validissimi, in quanto questo impianto viene applicato sull’osso esterno corticale più consistente dell’interno midollare. Eseguiamo la valutazione dello stato clinico generale con inquadramento metabolico funzionale in preparazione all’impianto. Abbiamo all’attivo migliaia di casi con dichiarazioni gratificanti di numerosi pazienti.

E’ stato possibile realizzare questo impianto di nuova generazione grazie all’attuale metodica di fusione del titanio, metallo che ha grande affinità con l’osso umano, come è dimostrato dagli ottimi risultati ottenuti in implantologia.

Il Direttore Scientifico Dr. Giancarlo Di Giulio

San Babila Day Hospital srl - P. IVA 06477120155 - Direttore Sanitario A. T. Di Giulio MILANO – Via Stoppani 36 tel. 02 2046941/339 8402335 ROMA – Via Oglio 9 tel. 06 8546472/338 3080957

www.sanb.it

www.sanbabiladayhospital.it

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

ODONTOIATRIA


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evangelizzato la Gran Bretagna; 78. Seccato, disgustato; 79. Numero... abbreviato; 80. Il regno delle favole; 81. Ataviche; 82. È famoso quello della capanna. VERTICALI 1. Il tran-tran dei francesi; 2. Sfocia nel golfo di Guinea; 3. La Russia la vendette agli Stati Uniti nel 1867; 4. Il più famoso politecnico del mondo; 5. Alla fine del mese; 6. La nota che si chiede; 7. Il Besson regista francese; 8. Giove, per punizione, la gettò sulla Terra; 9. Bjorn asso del tennis; 10. Abbrivio, slancio; 11. Ente Morale;

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CRUCIVERBA Lello ORIZZONTALI 1. Il fiume di Bangkok; 5. Un gruppo di lettere; 11. Agiscono per un mandato; 19. Leccio; 21. Un veicolo per il carico e lo scarico di rifiuti urbani; 23. Per nulla portata; 25. Alberi simili alle querce; 26. Sono pari nella solfa; 27. Mantova; 28. Divinità greca della guerra; 29. Repubblica Francese; 32. Produce elettricità; 36. Scrisse Nozze di sangue; 41. La simboleggiano le api; 43. Sta... per esempio; 44. Diplomatici che... non portano pena; 47. Differenziano filo da filtro; 48. Le hanno puma e ghepardi; 50. Un grande della finanza; 51. Un Testo sacro della nostra letteratura; 55. Sparatoria di grossi calibri; 58. Una moderna fibra sintetica; 59. Il cuore di Krizia; 60. L’hanno coloro che parlano molto velocemente; 62. Ambiente da Corte d’Assise; 63. La fine della commedia; 65. Celebre (abbreviaz.); 66. Cambiano rivi in rivoli; 67. Privo di gusto nel vestire; 69. Un fine cristallo; 72. Balena nel cervello; 74. Cittadina della Riviera; 76. Il Papa che avrebbe

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12. Demi del film Amiche per sempre del 1996; 13. Gravi colpi al cuore; 14. Fanno soldi senza oli; 15. Vasti depositi di grano; 16. Due lettere estreme; 17. Una famosa coppa calcistica; 18. Li coniano i giapponesi; 20. Lo era Salvo D’Acquisto; 22. È soggetto a tutela; 24. L’ha iniziata il lancio di Gagarin; 30. Il percuotore della pioggia e del vento forti; 31. Severo in volto; 33. Raccolte di lettere; 34. Il busto degli uomini; 35. Fermamente decisa; 37. Lo sono le strade... intraprese!; 38. Lo precedono in Oslo; 39. Corrugamenti delle fronti; 40. Capoluogo dell’Argovia;

42. La protagonista de La Sonnanbula; 45. Fanno parte delle scarpe; 46. Cittadina sul lago d’Orta; 49. Nel bel mezzo del... pranzo!; 52. Premuroso e sollecito; 53. Lo servono i camerieri; 54. Si dice di ceffoni ben assestati!; 55. Centouno romani; 56. È noioso... senza vocali!; 57. In fondo al Tamigi; 61. La sposa di Esculapio; 64. Una società di Roma che fornisce acqua ed elettricità; 68. Un pannello dell’armadio; 69. Il cuore di Roberta; 70. Insieme... in latino; 71. Grandi veicoli; 73. Ebbero il loro crepuscolo; 75. Apre tutte le porte; 77. In fondo alle canoe; 78. Urlare... all’inizio.

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Attrae... con la corrente; 7. Si concludono in tribunale; 8. Una balena velocissima; 9. La tenta il portiere; 10. È milionaria in una commedia di E. De Filippo; 12. La città patria di Ovidio; 14. Subito, all’istante; 15. È famoso quello in fa maggiore di F. Schubert; 16. Boschetto di mortelle; 18. Relative alla Persia; 19. Per niente modica;

17. Un artista del legno; 20. Piccoli dolci friabili; 18. Montati in bestia; 22. Lo è l’obiettore di coscienza. 19. James del film VERTICALI 1. Chi le vince, gareggia ancora!; 1 2 2. Non hanno più di due piazze!; 7 3. Quella d’aria si sgonfia; 4. Il capolavoro di Tennessee Williams; 9 5. Incapace di nuocere; 10 11 6. La città di Tartarin; 14 9. Reggono fili elettrici; 11. Lo cerca il disoccupato; 16 13. Si consiglia ai sedentari; 18 15. Che si possono riuscire ad avere; 16. Resina balsamica; 19 22

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Funny lady del 1974; 21. Nella pallacanestro si effettuano quelli liberi. 3

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ORIZZONTALI 2. Lo... apre chi si confida; 6. Un tipo di interruttore automatico; 8. Sigla di Enna; 9. Fa più voli al giorno; 11. Claudio quello dell’appartamento sul Colosseo “a propria insaputa”!; 12. Molto nervoso; 13. Dà agilità al corpo; 16. Non più trovata; 17. Cattive per il poeta; 18. La terza fra le note; 19. Ne evase il noto Papillon. VERTICALI 1. Il Paese quarto produttore mondiale di diamanti; 2. Rischiosa, di esito incerto; 3. Quello degli Usa più densamente popolato; 4. Ha il becco giallo; 5. Ha la cresta spumosa; 7. E così via (abbreviazione); 10. La provincia di Cervinia; 13. Le scarpe meno care; 14. Il regno degli Incas; 15. La respiriamo; 18. Le consonanti in meno.

6, 1’4 1 4, 6 Lionello

Osservate le quattro figure a lato e dite quanti cerchi devono comparire al posto del punto interrogativo di colore rosso e quale numero va sostituito al punto interrogativo azzurro, secondo un criterio logico da determinare.

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Enrico Diglio

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TEST 2 Osservate attentamente le nove parole sottostanti e dite quale di esse può essere considerata “intrusa”, secondo un criterio logico da determinare.

MAESTRANZA - PIETANZA - SAPIENZA - SCIENZA - MATTANZA SOSTANZA - PARANZA - ASSENZA - INDOLENZA

INDOVINELLO Favolino » GELOSIA DI MESTIERE Per i soliti motivi di lavoro son venuti alle mani, duramente... Finisce che qualcun, proprio per questo ci rimette la pelle veramente.

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6, 12 Lionello MARZO 2016 I 93


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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 68139323 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

IL BELPAESE ED IL SUO ANTICO VIZIO Il Rapporto Corruzione 2015 di Transparency conferma la pessima reputazione dell’Italia. Siamo al 61° posto su 168 Nazioni censite. In Europa, solo la Bulgaria ha fatto peggio di noi GENTILE DIRETTORE, ho sentito la notizia riguardante una ricerca internazionale che è stata realizzata sul tema della corruzione. Sono rimasto stupefatto per i risultati: hanno detto che occupiamo il penultimo posto in Europa, ovvero siamo praticamente il Paese più corrotto del Vecchio Continente. Con quello che si sente nei notiziari e si legge sul giornale, non è che credessi fossimo il popolo più onesto, ma addirittura a questo livello... Mi fa molto male sapere come siamo ridotti. E pensare che dopo la guerra, durante la cosiddetta ricostruzione, tutti abbiamo creduto che avremmo realizzato un’Italia migliore: lavoratrice, onesta, pulita. Che fine hanno fatto tutti i nostri buoni propositi? Tutti i nostri valori? Ernesto Giorgini

+ THAT’S AMORE L’amore e la gioia hanno un profondo potere di guarigione sulla mente. (Lama Gangchen) Gentile Direttore, in mezzo a tante brutte notizie, mi fa piacere segnalare un gesto d’amore fatto da un marito alla propria moglie. È accaduto in Giappone. Una coppia sposata da quasi 60 anni, aveva un sogno: quello di regalarsi un bel viaggio dopo una vita di sacrifici. La donna, però, si è ammalata di diabete ed è diventata cieca. La malattia l’ha portata alla depressione, sempre più profonda. Il marito, allora, ha piantato una miriade di fiori intorno alla loro fattoria, cosicché la donna, sentendo il profumo dei fiori potesse sorridere e ricominciare a vivere. Questo sì che è amore! Francesca Fucci Concordo con Lei. Spesso i gesti più semplici sono quelli che ci aprono alla vita. 94 I 50epiu.it I MARZO 2016

Probabilmente se lo stanno chiedendo in tanti, soprattutto coloro che hanno combattuto una guerra e lavorato per una patria migliore. E non serve sapere che la corruzione è tra di noi perché lo leggiamo su di una tabella. Basta guardarsi intorno... Sa, invece, cosa ha colpito me? L’esultanza di qualcuno perché abbiamo “scalato” ben otto posizioni rispetto alla graduatoria dello scorso anno... RADIO LIBERE MON AMOUR Egregio Direttore, sono un pensionato di 83 anni, ex commerciante, abbonato alla rivista che leggo con molto interesse. A questo proposito volevo farle una segnalazione su di un articolo pubblicato sul numero di febbraio, quello sulle radio libere, articolo che ho letto immediatamente appena visto, perché sono appassionato di radio. Secondo me nel testo c’è un errore, perché la prima radio è stata Radio Milano International; ve lo do per certo perché il fondatore è un mio amico e abita a due chilometri da casa mia, nella frazione dove ho conosciuto mia moglie e dove tuttora abito. Comunque, se qualcuno volesse maggiori informazioni le può trovare sul web: www.radiomilanointernational.it Con stima. Giovanni Carena


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Grazie della Sua segnalazione, signor Giovanni. Devo, però, sottolineare che nell’articolo non si menziona mai quale sia stata la prima radio libera fondata in Italia, ma è stato fatto un excursus storico sulla nascita delle emittenti private, attraverso le parole dei protagonisti di quegli anni, che la “rivoluzione dell’etere” l’hanno vissuta sulla propria pelle. Abbiamo anche segnalato gli eventi più clamorosi o curiosi dell’epoca, quelli che hanno segnato la nascita o la cessazione delle trasmissioni di alcune stazioni radio, ma nessuna “graduatoria” appare nell’articolo. La ringrazio, anche per la sua segnalazione del sito web, che denota come l’essere over... non sia una discriminante se si vuol diventare un cibernauta.

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A PROPOSITO DI DAVID BOWIE

Gentile Direttore, non grido alla scandalo e non mi straccio le vesti per l’articolo su David Bowie a pagina 36 del numero di gennaio 2016,

ma dato che la scomparsa della rockstar non è avvenuta ieri, rimediare un piccolo necrologio, tanto da far vedere ai lettori che vi interessate di quanto viene pubblicato... Saluti. Romano Fermi L’articolo apparso sul numero di gennaio che Lei cita, signor Romano, è la recensione sull’ultimo album realizzato dall’artista prima di morire. La rivista del mese di gennaio, è andata in stampa il 28 dicembre 2015 (come è riportato nel colophon della stessa a pagina 4), mentre Bowie è scomparso il 10 gennaio 2016; è evidente, quindi, che sul numero di gennaio non potevamo fare un necrologio del cantante. Rendere omaggio all’artista sul numero di febbraio non è sembrato opportuno, considerando che tutti i mass media avevano trattato l’argomento abbondantemente. Purtroppo è molto difficile per un mensile essere sull’attualità, dal momento che per raggiungere tutti i lettori deve essere stampato con largo anticipo; noi cerchiamo di fare del nostro meglio, ma per “prevedere” il futuro ci stiamo ancora “organizzando”.

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oroscopo di Aldebaran

MARZO

CLAUDIO BISIO

Attore e comico

pesci

vergine

19 FEB. I 20 MAR. È iniziato un mese piuttosto fortunato per tutto ciò che riguarda il denaro, i guadagni e gli incassi. Un problema riguardante la casa e la famiglia si risolverà senza grandi sacrifici.

23 AGO. I 22 SET. Si presenterà la necessità di affrontare un cambiamento che riguarderà casa e famiglia. Farete degli spostamenti durante i quali potrete abbinare l’utile al dilettevole. Riceverete degli inviti.

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21 MAR. I 19 APR. Sarete interessati alla buona cucina. Avrete momenti felici grazie a delle persone giovani o dei bambini, e vi sentirete più del solito inteneriti dagli animali. Parlerete di una eredità o lascito.

23 SET. I 23 OTT. Sarà un mese positivo per ciò che riguarda i genitori, la casa, i parenti e la famiglia in genere. La fortuna vi assisterà nella compravendita di immobili od oggetti d’arte. Mangiate cibi sani.

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20 APR. I 20 MAG. Sarà un mese positivo per viaggiare o affrontare cambiamenti di una certa importanza. Frequenterete uffici di Stato o Enti nazionali. Una persona altolocata vi aiuterà in ciò che state realizzando.

24 OTT. I 22 NOV. Dovrete affrontare problemi e superare ostacoli per arrivare alla meta che vi siete prefissi. Non sarà difficile, anche perché gli amici vi daranno un prezioso aiuto. Un problema sarà risolto.

REBUS (6, 1’4 1 4, 6) MO strada; R tè; aroma A; P erta = Mostra d’arte a Roma, aperta REBUS (6, 12) LIB era in formazione = Libera informazione INDOVINELLO Gelosia di mestiere = I calli

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21 MAG. I 21 GIU. Per essere sereni bisognerà avere più fiducia nel prossimo: vi converrà comprendere le necessità degli altri ed essere meno testardi. Proteggete collo e gola contro i colpi di freddo.

23 NOV. I 21 DIC. Un mese un po’ bizzarro. Incontrerete gente stravagante. Siate cauti nello scegliere nuovi amici, perché in un modo o nell’altro vi assocerete ad un gruppo. Riceverete numerosi complimenti.

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cancro

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22 GIU. I 22 LUG. Avvertirete più del solito la necessità di affetto e comprensione e potrete trovarlo senz’altro negli amici. Ma ricordatevi che anche nell'amicizia la troppa confidenza fa perdere la riverenza!

22 DIC. I 19 GEN. Non sarà un mese fortunato per l’amore. Molto dipenderà dal vostro comportamento se sarete amati o meno. Siate gentili e frenate il desiderio di psicanalizzare le persone che vi stanno vicino.

leone

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23 LUG. I 22 AGO. Nel settore del lavoro, la professione o la posizione sociale qualcosa cambierà. Avrete grossi vantaggi materialmente parlando e potrà verificarsi una bella vincita. Proteggetevi dall’influenza.

20 GEN. I 18 FEB. Durante il mese di marzo saranno intensificati i contatti con parenti e vicini. Spesso andrete a trovare delle persone della famiglia e trascorrerete molte domeniche in compagnia di gente simpatica.

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TEST 1

I cerchi sono 9. Tale numero, infatti, permette di rispettare il criterio logico valido per le altre tre figure: il numero di cerchi, infatti, deve corrispondere al numero che si ottiene addizionando le cifre della somma dei lati delle tre figure che compaiono sotto i cerchi stessi. Infatti: d) tre esagoni:

6 lati + 6 lati + 6 lati 1

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I cerchi devono essere 9 come in figura

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TEST 2

La parola intrusa è SAPIENZA. Essa, infatti, a differenza delle altre otto, non è formata da un’altra parola seguita dal gruppo di lettere NZA. Le altre parole sono ottenute nel seguente modo:

MAESTRANZA - PIETÀNZA - SCIENZA – MATTANZA SOSTANZA - PARANZA – ASSENZA – INDOLENZA


La natura sa come aiutarci a “rimettere in moto” l’intestino.

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e avete difficoltà a prendere sonno e il riposo notturno fa a “pugni” con il vostro cuscino non preoccupatevi. La ricerca scientifica ha individuato nella carenza di Melatonina, sostanza ormonale prodotta di notte da una ghiandola del cervello, una delle cause alla base di questo problema di cui soffre circa un terzo della popolazione italiana. La vita stressante e le preoccupazioni di tutti i giorni, l’abuso di farmaci, la menopausa e per chi viaggia i continui cambi di fuso orario, sono alcune delle ragioni o stili di vita che sempre più frequentemente causano disordini nel ritmo sonno/veglia. L’assunzione di 1 mg di Melatonina, meglio ancora se potenziata con estratti vegetali specifici, contribuisce alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno e, quando serve, ad alleviare gli effetti del jet-lag: non a caso è stato coniato un detto, “una bella dormita e sorridi alla vita” vita”.

Oggi in Farmacia c’è Gold Melatonina, Melatonina 1 mg in compresse a due strati effetto fast e slow release “rapido e lento rilascio”. L’originale formulazione è arricchita con estratti secchi di Griffonia, Melissa e Avena, utili per favorire il rilassamento, il benessere mentale e il normale tono dell’umore.

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bazar APPUNTAMENTI CURARSI OPPORTUNITÀ VIAGGIARE Questo spazio offre informazioni, LETTURE a cura del Centro Studi 50&Più

curiosità, notizie utili. Come ogni bazar sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e i vostri quesiti a: centrostudi@50epiu.it

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APPUNTAMENTI

FA’ LA COSA GIUSTA Si terrà a Milano, dal 18 al 20 marzo, Fa’ la cosa giusta, Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. È dedicata a biologico, km0, moda critica, mobilità sostenibile, turismo responsabile, consumo consapevole. Giunta ormai alla sua XIII edizione nazionale, vuole far conoscere e diffondere le “buone pratiche” di consumo e produzione sostenibile, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale. Per informazioni: Terre di mezzo editore Via Calatafimi 10 20122 Milano Tel. 0289409670

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CURARE E PRENDERSI CURA

INVECCHIAMENTO DELLE PERSONE CON SINDROME DI DOWN Il 15 marzo 2016, a Milano, si terrà il “Convegno Nazionale sull’invecchiamento delle persone con Sindrome di Down in Italia”. Verranno presentati i risultati del progetto Dosage, coordinato dalla Fondazione Irccs Besta, che si avvale del98 I 50epiu.it I MARZO 2016

l’esperienza pluriennale delle associazioni italiane di familiari e persone con Sindrome di Down. Dosage pone le basi per una riflessione su come costruire un progetto di vita specifico per le persone con SD anziane. Per informazioni: Irccs Besta Dott.ssa Venusia Covelli Via Celoria 11 - 20133 Milano Tel. 0223942188 AMMINISTRATORI DI SOSTEGNO L’Aiass Onlus, Associazione Italiana Amministratori di Sostegno Solidali, è una associazione di volontariato che intende fornire supporto, assistenza e formazione agli Amministratori di Sostegno che svolgono tale funzione non come una professione, ma come un servizio nei confronti di soggetti deboli, privi in tutto o in parte di autonomia.

chivio che chiunque può arricchire con le esperienze di vita delle persone nate prima del 1950 sotto forma di racconti audio e video. Questo processo non è fine a se stesso, ma strutturale alla divulgazione gratuita dei contenuti raccolti. Il media scelto è il web, con un sito di raccolta e fruizione di contenuti audio video. www.memoro.org AUTO E MUTUO AIUTO L’Associazione A.M.A. Auto Mutuo Aiuto Onlus di Trento, dal 1995 attiva gruppi di auto mutuo aiuto in cui persone unite da un obiettivo o da un’esperienza comune, possono condividere il proprio vissuto, incontrarsi, conoscersi e confrontarsi in uno spazio di scambio e reciproco sostegno, trovando così un luogo dove affrontare le proprie insicurezze ed esercitare le proprie risorse. Sono tantissimi i temi affrontati dai gruppi Ama, tra questi: depressione, disordini alimentari, attacchi di panico, essere caregiver, omosessualità, solitudine, tossicodipendenza, donne operate al seno… Sul sito dell’associazione è consultabile un elenco di gruppi attivi sul territorio nazionale.

Aiass Onlus Viale Martelli 51 33170 Pordenone www.aiassonlus.it

Associazione A.M.A. Via Taramelli 17 38122 Trento Tel. 0461239640 ama.trento@tin.it www.automutuoaiuto.it

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OPPORTUNITÀ

BANCA DELLA MEMORIA Memoro è un progetto noprofit internazionale, un ar-

VIAGGIARE

TRAVELABILITY Travelability è un servizio pensato per chi ha esigenze

di assistenza personalizzata durante un soggiorno o vacanza in Toscana. Avvalendosi di aziende turistiche e socio-sanitarie, offre a persone in condizioni di disabilità, non autosufficienza o con particolari patologie, vacanze altrimenti non realizzabili. È così possibile visitare anche luoghi fuori dai circuiti del turismo tradizionale, seguiti da figure qualificate in materia turistica e assistenziale. Beyond S.r.l. Via Bonifacio Lupi 20 50129 Firenze Tel. 0554684663 www.travelability.it

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LETTURE

SENZA ADULTI Tutte le società possono perire, corrompendosi dal loro interno. Come gli organismi, possono de-generare. Per ri-generarsi, occorre mettere fine a qualcosa del passato, rinunciare a qualcosa cui si è fatta l'abitudine. Al di là di vuoti e ipocriti discorsi a favore dei cosiddetti diritti delle generazioni future, la presente, credendo di salvare se stessa, sta lavorando contro. Come le età della vita si stanno contraendo nella sola giovinezza, così le generazioni corrono il rischio di ridursi a quella presente che opera credendo di potere disporre illimitatamente e immediatamente delle risorse che la terra, ancora per poco, è capace di offrire. Gustavo Zagrebelsky, Senza adulti, G. Einaudi Editore, Torino 2016, pp.106, 12 euro


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