NOVEMBRE 2013

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Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.

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[anteprime] Abusivismo no, legalità sì Chi svolge un’attività senza rispettare la legge, le norme, i regolamenti e le autorizzazioni non nuoce solo all’economia nazionale. A pagina 28

Lunga vita a tutti! Uno studio ha monitorato l’intera esistenza di 1.500 individui. Risultato: un nuovo rivoluzionario decalogo per vivere più a lungo. Ce ne parla il professor Howard Friedman. A pagina 22

In Libano, tra tensioni e speranze Un viaggio da Beirut a Zahle, da Saida fino a Mlita, in un Paese provato che, malgrado la violenza, continua a progettare il futuro. A pagina 34

Assunti con “riserva” Dopo anni di precariato, alcuni docenti sono stati finalmente immessi a ruolo. Strano? No, se non fosse che sono over 60 e che sono sottoposti a un periodo di “prova”. A pagina 32

Sul fiume Reno Un percorso lungo la storia, nel cuore dell’Europa, solcando un fiume che ha plasmato per secoli, con la sua geografia, intere civiltà ed imperi, culture e Paesi. A pagina 40

ditoriale

[ DI MARIA LAURA RONDINI - DIRETTORE EDITORIALE 50&PIÙ ]

Se c’è un motivo per cui dovremmo essere interessati al futuro, prossimo o meno che sia, è perché lì, nel mondo che ci stiamo costruendo, DOVREMO PASSARCI (SPERIAMO) MOLTI ANNI DELLA NOSTRA VITA. C’è poi anche un altro aspetto che lo rende interessante:

il futuro ormai è un tempo sempre più “programmabile” e quindi anche prevedibile con un margine di esattezza che si fa via via più ampio. Per questo oggi abbiamo già delle certezze su come sarà il nostro domani, a quali cambiamenti dobbiamo prepararci: ci produrremo “energia” in proprio

grazie alle fonti rinnovabili, e sarà un’energia che arriverà “senza fili” sfruttando il sistema wireless; COMUNICHEREMO DI PIÙ E MEGLIO con i sistemi di traduzione simultanea che ci permetteranno di intrattenerci con persone di ogni Paese del mondo; robot e macchine sempre più intelligenti ci sostituiranno definitivamente in molti lavori e in un numero crescente di mansioni e servizi, ma anche per guidare la macchina là dove noi gli chiederemo di andare; le stampanti 3D produrranno gli oggetti che avremo ideato e programmato.

Anche noi umani, saremo sempre più “bionici”; velocemente la tecnologia ci consentirà di sostituire parti malate o difettose del nostro corpo più ampie e numerose: d’altra parte pensiamo a tutte le protesi che portiamo, già ora, dentro di noi! QUINDI LA SPERANZA DI VITA DELLE PERSONE SARÀ SEMPRE MAGGIORE E NELLA FORMA MIGLIORE CI AVVICINEREMO IN MASSA AI 100 ANNI E OLTRE.

Ma questo futuro, che in alcuni casi è già fra noi, ci chiede anche di essere più capaci non solo a vivere e interagire con le macchine, i sistemi e le tecnologie informatiche, ma soprattutto con la nostra preparazione e con la nostra creatività. La formazione continua

sarà la parola d’ordine dalla quale non si potrà derogare a nessuna età,

PENA ESSERE TAGLIATI FUORI DALLE SCELTE CHE RIGUARDANO LA NOSTRA VITA, DALLA COMPRENSIONE DEL MONDO E DA QUELLO CHE ACCADE.


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IN QUESTO

numero

Intervista a Betty Williams

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L’attivista e Premio Nobel per la Pace racconta la “sua” storia e come la sua vita sia cambiata, lottando per l’infanzia DI GIOVANNA VECCHIOT TI

L’elisir di lunga vita Al bando i falsi miti e le granitiche certezze

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DI GIOVANNA DALL’ONGAR O

Se l’arte di arrangiarsi diventa illegale

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Contro l’abusivismo delle professioni, educazione, prevenzione e controllo

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DI DANIEL A FLORIDIA

Finalmente in cattedra! Storie di straordinaria assunzione di docenti over 60

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DI GIADA VALDANNINI

Viaggio in Libano, il cuore “precario” del Medio Oriente

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DI IL ARIA R OM ANO

Lungo il fiume Reno Paesi, città, castelli, torri e vigne: paesaggi di incredibile bellezza accompagnano chi viaggia in questi luoghi Patrimonio dell’Umanità DI GIOVANNI ORSO

IN EVIDENZA

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40 PARLIAMO DI...

a cura di Berardo Falcone Letteralmente >> pag. 8

Grande Raduno di 50&Più

di Giovanna Vecchiotti

Tutti insieme perché... nessun uomo è un’isola

Avviso ai naviganti >> pag. 20

DI LUISELL A BERTI

di Paolo Negrini Aruba, l’isola ecologica >> pag. 26

di John Bradley

Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più

La Melbourne Cup >> pag. 39

A CURA DI LUISELL A BERTI

di Loris Porcheri

Le Olimpiadi dei 50&Più

Sapori & Colori >> pag. 44

di Marina Cepeda Fuentes

DI LUISELL A BERTI

Benaglia in mostra >> pag. 58

Fisco

di Alida Maria Sessa

DI ALESSANDRA DE FEO

Libri >> pag. 59

di Renato Minore

Previdenza DI GIANNI TEL

Cinema & Dvd >> pag. 60

di A. Miccinesi e P. Armocida Musica & Teatro >> pag. 61

di D. De Felicis e M. Sarti Giochi >> pag. 62

di N. Tucciarelli e R. Cento

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50epiu.it

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NOVEMBRE 2013

Stuzzica cervello di E. Diglio >> pag. 63 Bacheca >> pag. 64 Oroscopo di Aldebaran >> pag. 66 Soluzioni >> pag. 66

LA VOCE DI 50&PIÙ

12 Anno XXXV n. 11 Novembre 2013 Euro 2.50 - I.P.

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Periscopio >> pag. 6

Anno XXXV n. 11 Novembre 2013

Per posta: Largo Arenula, 34 00186 Roma Per telefono: 06 68134552 Per fax: 06 68139323 Per m@il: redazione@50epiu.it Abbonamenti e Pubblicità Abbonamenti: Telefono 06 68134552 Fax 06 68139323 Pubblicità: Telefono 06 68883260 Rel.Com@50epiu.it


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Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

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Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it Editoriale 50&Più Srl - Amministratori Dante Di Mattia (Presidente) Brigida Gallinaro Marina Gruden Vlach Ines Marangon Giuseppe Martino Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.6872515 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Punto Web Srl - 00040 Ariccia (Roma) Via Variante di Cancelliera snc Distribuzione in Italia m-dis Distribuzione Media SpA 20132 Milano - Via C. Cazzaniga, 19 Telefono 02.64110911 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Spedizione Poste Italiane SpA Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Si garantisce la riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’Editore. Le informazioni custodite nell’archivio dell’Editoriale 50&Più Srl verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati la rivista e gli allegati, anche pubblicitari (D. Leg.vo 196/2003 tutela dati personali). ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

FUTURI NOBEL

CRESCONO

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uando lo zio di Jack Andraka, un ragazzino di 15 anni del Maryland (Usa), morì per un cancro al pancreas, il ragazzo ebbe un solo pensiero: «Perché quel tumore ha una percentuale di mortalità così alta? Perché non si riesce a diagnosticarne tempestivamente la comparsa?». Con testardaggine e fiducia cercando in internet le risposte ai suoi interrogativi, Jack ha scoperto che fra 8.000 proteine, potenziali indicatori dell’insorgere di questo tumore, una in particolare è presente in quantità massicce nei malati: la mesotelina. Con l’aiuto di un esperto ha potuto così mettere a punto un test semplicissimo che segnala il livello in eccesso della proteina. La tempestività della diagnosi consente di abbattere drasticamente la percentuale di mortalità. Costo del test: 3 centesimi! In attesa, fra qualche decennio, di essere insignito del Premio Nobel per la Medicina, al giovane Jack la gratitudine di migliaia di malati.

Aderente a:

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Finito di stampare: 7 novembre 2013

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in pillole

A CURA DI BERARDO FALCONE

PER

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PAGARE IL PARCHEGGIO ... UNA MANCIATA DI CASTAGNE

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Il parcheggio che si paga in castagne La Town Centre Car Parks, società britannica che gestisce parcheggi nelle città di Leeds e Manchester, ha proposto un’iniziativa tanto bizzarra quanto innovativa: chiedere castagne invece di monete per pagare il parcheggio. Bonkers for Conkers (tradotto dall’inglese “Pazzi per le Castagne”) ha riscosso un grande successo tra gli automobilisti anche se è durato una sola settimana. Il cambio adottato è stato di una castagna per 20 pence ed ha permesso di raccogliere circa 1.500 marroni. Il progetto è servito principalmente ad aumentare la consapevolezza sulle emissioni di anidride carbonica dalle auto.

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Osservare la realtà quotidiana, leggere i giornali, guardare la televisione, navigare in internet, ascoltare la radio o i discorsi al bar può aiutarci a riflettere su quanto accade nel mondo in cui viviamo. Il nostro intento è quello di mettere in evidenza notizie interessanti, curiose,

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importanti o stravaganti, riportandole tra queste pagine in forma sintetica. Ci piacerebbe che anche voi prendeste parte a questa sorta di gioco, fornendoci le vostre segnalazioni. Scrivete a: redazione@50&piu.it o Largo Arenula 34, 00186 Roma. Aspettiamo il vostro contributo!

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Messa all’asta una pagina di “I have a dream” Maude Ballou, la segretaria personale di Martin Luther King Jr., leader per i diritti civili negli Usa tra gli Anni ‘50 e ‘60, ha deciso di mettere in vendita una pagina del famoso discorso I have a dream. Pronunciato il 28 agosto del 1963, il discorso del reverendo King toccò i cuori di milioni di persone ed ora sarà possibile averne un segno tangibile, acquistandolo dalla casa d’aste online Heritage Auctions. Parte dei proventi dell’asta saranno utilizzati per creare un fondo per l’istruzione presso l’Università dell’Alabama.


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Il caffè, naturale rimedio anti cancro Arriva una buona notizia per chi beve regolarmente caffè. Il progetto “Aggiornamento Continuo”, dell’International World Cancer Research Fund, ha dimostrato che il caffè, bevuto senza abusi, protegge dal tumore dell’endometrio, dal melanoma e non aumenta il rischio di fratture ossee e osteoporosi nelle donne. In particolare, il caffè contiene molti composti bioattivi, tra gli antiossidanti, che hanno un effetto anticancerogeno e l’acido clorogenico, che riduce l’iperinsulinemia soprattutto nelle donne obese che sono quelle a maggior rischio di tumore dell’endometrio.

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Gli scaffali ti controllano Negli Stati Uniti sta crescendo a dismisura l’utilizzo di internet per fare la spesa comodamente da casa. Questo però sta facendo morire i supermercati, che vedono sempre meno pubblico. Per correre ai ripari, queste piccole imprese hanno fatto ricorso alla tecnologia, installando nei propri stabili telecamere per monitorare le scelte di ogni cliente. È quindi possibile osservare chi compra cosa, quali prodotti vengono toccati, esaminati e rimessi al loro posto, quanto tempo si indugia davanti a uno scaffale e se le promozioni sono efficaci. Meno privacy per il cliente, ma una possibilità in più per i commercianti.

Usa: un robot per combattere le zanzare Nelle isole Keys in Florida (Usa), le zanzare sono un problema serio. Le ondate di insetti sembrano impossibili da contrastare e risultano essere non solo fastidiosi, ma anche portatori di numerose malattie. Per questo motivo è stato realizzato un drone, un piccolo robot volante, che con i suoi sensori è in grado di individuare i focolai larvali in cui gli animali si riproducono, nelle numerose pozze che si formano dopo le piogge e nelle aree meno accessibili. In questa maniera le larve vengono debellate prima che si schiudano, provocando meno disagi alla popolazione dell’isola.

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A Taiwan una città solo per gatti La storia della città di Houtong, poche centinaia di abitanti e non lontana da New Taipei, è singolare ed affascinante. Importante polo minerario del carbone negli Anni ’70, la cittadina ha vissuto un lento declino di residenti fino a qualche anno fa. Poi nel 2008, qualcuno realizza un “safari fotografico” sui numerosi gatti randagi dell’isola e lo mette su internet. Da lì in poi parte un successo planetario che consacra Houtong la “città dei gatti”, e spinge i suoi pochi residenti a prendersi cura dei veri padroni della città, garantendo ai felini cibo, cure mediche e sicurezza.

Apriti Sesamo, col telefonino Grazie alla Near Field Communication (NFC), la tecnologia che permette la comunicazione in prossimità, è possibile aprire la porta di casa senza utilizzare le chiavi. Il Fraunhofer Institute for Secure Information Technology a Darmstadt, in Germania, ha sviluppato un sistema chiamato Key2Share che permette di aprire serrature semplicemente avvicinando il telefono. Come funziona è piuttosto semplice; si installa un’applicazione sul proprio smartphone, si applica un lettore smartcard alla porta, poi ci si avvicina alla serratura che, riconoscendo il segnale, si aprirà automaticamente. NOVEMBRE 2013

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Onora il padre e la madre Buongiorno Direttore, è da un po’ di tempo che volevo scrivere le mie considerazioni su di un piccolo articolo che è apparso qualche mese fa su 50&Più. Mi riferisco ad “Arrivano i cinesi”, pubblicato sul numero di luglio/agosto. Sono veramente rimasta senza parole quando ho letto che in Cina è stata emanata una legge con cui si obbligano i figli ad interagire con i genitori, a provvedere ai loro bisogni, e persino a ricordarsi di festeggiare i loro compleanni.

Beh, mi sembra tutto così triste, per non dire squallido. Ma come, i genitori che ti donano la vita, devono essere “accuditi per legge”! È vero che non esistono più le società patriarcali, che la modernità ha disgregato le famiglie e che tutti siamo più soli, giovani e anziani, ma in me è rimasta la ferma convinzione che l’amore, dei genitori verso i figli, e viceversa, non debba essere regolato dalla carta bollata. Nella vita ci possono essere mille ragioni per certi comportamenti, ma obbligare i figli all’amore, che senso ha?

GEPPI LUDOVISI

Infatti non ha alcun senso, signora Geppi, se non quello di tacitarsi la coscienza. C’è poi, chi la coscienza la mette “a riposo” seguendo la legge, e chi, invece, aggirandola. Sì, perché nel frattempo, in Cina sono “andati oltre”. È diventato obbligatorio accudire i propri genitori e fargli visita almeno due volte al mese? Benissimo, moltissimi figli hanno pensato di pagare qualcuno che fornisse al posto loro l’amore filiale prescrito dalla legge. Insomma, è nato il business dei “figli in affitto”. Ci sono delle agenzie che mettono a disposizione dei genitori soli, dei figli surrogati che fanno compagnia all’anziano, gli leggono un libro, ci chiacchierano, li portano a passeggio e magari gli insegnano ad utilizzare il computer per poter parlare con il figlio (quello vero!) usando la rete. Per pochi soldi in più, possono anche dire “parole d’amore”! E gli anziani come hanno reagito? Beh, in molti si sono dichiarati contenti: pare che i “figlifotocopia” siano molto più appaganti dei veri... Ah, naturalmente chi affitta un figlio non è considerato fuorilegge!

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GRAZIE A TUTTI...

I 50&Più olimpionici d’Italia

Eccomi qua... Tornata da pochi giorni da quella che definisco una delle più belle esperienze della mia vita. Ero titubante il giorno della partenza anche se, da grande sportiva, l’idea di cimentarmi in

gare sportive a livello nazionale mi faceva brillare gli occhi di luce rara e penetrante. Ottenuto il permesso dalla mia preside - e già, io ancora lavoro come docente di scienze motorie presso un istituto privato di Lecce -, preparato con entusiasmo un borsone pieno zeppo di abbigliamento sportivo, sono partita. Eccomi in pullman con persone più gran-

«Ci sono presenze che finiscono per essere più dolorose di certi abbandoni» Jérôme Touzalin, Il passeggero clandestino,1997

di di me, ma piene di spirito allegro e gioviale: donne che forse non hanno mai fatto alcuna gara sportiva nella loro vita, ma che per racimolare 5 punti premio partecipazione a 5 gare, sono pronte a lanciarsi in pista. Ecco la mia prima conoscente, Fedina: mi dice di essere con noi solo per svago e di non voler partecipare ad alcuna gara. All’arrivo a Rossano Calabro aveva già dato la disponibilità personale a partecipare a 5 gare. Bene, cari miei, ha portato ben 10 punti alla squadra! Ha seguito il mio consiglio: «Provaci, che ti costa?». Insomma, questo è solo un piccolo esempio dello spirito allegro e gioviale della combriccola. Ho trovato grande umanità, sorrisi e spirito sportivo, tranne pochi elementi che evito di menzionare per correttezza: loro magari leggendomi capiranno. Ho scoperto in me un carisma che non pensavo di avere, ho capito ancora una volta che chi è sorridente e sincero trova amici, ho riscoperto che sono ancora in grado di sorridere. Ho scoperto che forse c’è veramente chi dall’alto ci ama e guida da lontano, ho trovato


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in L. 27/02/04 n.46)

Art. 1 comma 1 -

D.C.B. - Roma.

Anno XXXV n. 11 Novembre 2013 Euro 2.50 - I.P.

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Sped. in Abb. Post.

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riso da un po’ di mesi ed è grazie a tutti voi se è tornata ad essere allegra e spensierata come l’avete vista in quei 7 giorni. E stasera non riesco a prendere sonno. Grazie, grazie di cuore per l’affetto e la stima che mi avete dimostrato in tanti. LA NEW ENTRY, ALESSANDRA

SCRIVETECI A: Per posta: Largo Arenula, 34 00186 Roma Per fax: 06 68139323 Per m@il: g.vecchiotti@50epiu.it

tanti amici nuovi in tutta Italia. Già, la mia vittoria non è stata il terzo posto nella classifica generale, non è stato il primo posto della mia squadra, non sono state le mie 4 medaglie vinte... No, io ho vinto una battaglia diversa, ho vinto trovando tutti voi 50 e più d’Italia. È non solo voi di Lecce, ma tutti, proprio tutti voi: Vittorina, Aldo, Elvj... Persone veramente speciali che insieme a tutti voi di cui non conosco il nome, ma di cui conosco il sorriso, le pacche sulla mia spalla, l’incitarmi anche se rivale: «Brava, complimenti, sei una persona speciale». Avete fatto tornare in me la voglia di vivere. Beh, cari amici 50 e più, voglio farvi un ringraziamento generale: Alessandra aveva perso il sor-

Grazie a Lei, Alessandra. Grazie per la freschezza di questo racconto, l’entusiasmo delle Sue parole, l’allegria contagiosa e la testimonianza di un sano spirito sportivo, che non si basa soltanto sull’agonismo ma sul rispetto, la lealtà, la condivisione. Con poche “pennellate” è riuscita a descrivere cosa realmente sono le Olimpiadi dei 50&Più: non solo un evento sportivo ma un momento di aggregazione, di incontro, di gioia e spensieratezza, di amicizia. Qui «L’importante è partecipare», viene messo realmente in pratica e De Coubertin ne sarebbe fortemente orgoglioso: una partecipazione che racconta la storia di ognuno, con debolezze e punti di forza, la voglia di vivere e di sperimentare le proprie capacità. Se desidera “tornare” a quei giorni, alle pagine 51-54 di questa rivista, trova un servizio proprio sulle Olimpiadi; “incontrerà” ancora i Suoi nuovi amici e, chissà, magari tra le foto ce n’è una con Lei mentre gareggia: sarebbe un ulteriore, inaspettato regalo!

RICORDA CHE NON SEI SOLA DIFENDI LA TUA LIBERTÀ, INIZIA A RISCRIVERE LA TUA VITA » 1522 è il numero verde che il Mi-

nistero per le Pari Opportunità ha istituito per fornire ascolto e assistenza alle donne vittime di violenza. Attivo 24 ore su 24 e gratuito, garantisce l’anonimato.

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LA VITA È SEMPRE DEGNA DI ESSERE VISSUTA E LO SPORT DÀ POSSIBILITÀ INCREDIBILI PER MIGLIORARE IL PROPRIO QUOTIDIANO E RITROVARE MOTIVAZIONI Alex Zanardi

IL MIGLIORE

Il grande Coppi

Voglio complimentarmi anzitutto per la vostra iniziativa su chi è stato il più grande ciclista di tutti i tempi e con entusiasmo, anche se in ritardo, aderisco al vostro invito. A mio avviso, emergono nettamente su tutti Fausto Coppi ed Eddy Mercks. Tra i due il più grande è stato Fausto Coppi in quanto come avversari ha avuto “su strada” gli italiani Bartali e Magni, gli stranieri Bobet, Ockers, Geminiani, Van Steenbergen, Koblet, Kubler, Schotte; “su pista inseguimento” Bevilacqua (che io massaggiavo), Messina, Patterson, Schulte. Mentre Mercks ha avuto gli italiani Gimondi, Adorni, Motta - in modo particolare - e poi, qualche straniero come Poulidor, Thévenet, Fuente e qualche altra meteora. Mercks ha vinto molto più di Coppi, ma le imprese di Fausto non le ha fatte mai nessuno. Pertanto a mio avviso, Mercks è stato grande ma Coppi è stato immenso. Per quanto riguarda aneddoti e ricordi, ne avrei molti ma voglio segnalarvene un paio. Nel 1953 ero al Passo Sella in attesa dei corridori. Un motociclista straniero al seguito ci informa che in fuga c’è “Dottò“. Litigai con gli amici dicendo loro che avevano capito male e che in fuga c’era “Coppò”. Purtroppo avevano ragione loro. Dopo 2/3 minuti passò Coppi con Koblet, Fornara e di seguito gli altri. Immaginate il mio sconforto. Al passaggio, dalla ruota di Cop-

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pi schizzò un sasso e mentre applaudivo mi arrivò in mano. Automaticamente e, chissà perché, lo misi in tasca e lo tenni come una reliquia in casa per cinquant’anni. Conobbi un giorno il dottor Renato Conti, presidente del santuario della Madonna del Ghisallo, e decisi di portarglielo. Ora quel sasso posato su una piramide di cristallo è in bella mostra al santuario, affinché tutti gli sportivi possano vederlo. Altro ricordo. Ogni anno andavo al cimitero di Castellania a “salutare” i fratelli Coppi e posare un mazzo di fiori. Divenni col tempo amico di Livio Coppi, fratello di Fausto, e di Piero Coppi, suo cugino e sindaco di Castellania. Nel cimitero ci sono dei regali/ricordi lasciati da sportivi e società per le imprese del campionissimo come targhe, alberelli raccolti al passaggio delle corse vinte da Coppi, un cofanetto contenente la terra dell’Izoard e altro ancora. Mi accorsi che mancava un ricordo dell’impresa di Coppi quando vinse il campionato del mondo in Svizzera. Chiesi a Livio se mi dava il permesso di posare all’interno un cofanetto con la terra della “Crespera”, mi rispose: «Magari». Detto fatto, partii con tre amici, per prendere la terra sulla Crespera, nello stesso luogo (con la foto di allora in mano) dove Coppi iniziò il suo volo verso l’iride. Con 6’ e 7” sul belga Dericke. Grandissima impresa di Coppi e grandissima soddisfazione per noi nel mostrare il cofanetto a Livio Coppi. Gli luccicarono gli occhi. RENATO STEFANI

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NELLA STANZA DEI BOTTONI Studio Ovale (Washington, D.C. - USA). 10 Ottobre 1962. J.F. Kennedy con i figli Caroline e John Jr.


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Così vogliamo ricordare J.F. Kennedy, cinquant’anni dopo il suo assassinio a Dallas avvenuto il 22 novembre 1963: un presidente “informale” che gioca con i suoi figli, in quello che per molti è il luogo del potere per eccellenza.


EVENTI

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L’ATTRICE

IL MAESTRO

ILGIORNALISTA

Catherine Spaak, in veste di presentatrice, ha condotto l’intera manifestazione.

Umberto Scipione ha accompagnato con il suo pianoforte i momenti più emozionanti dell’evento.

Paolo Notari, conduttore televisivo, ha raccolto le testimonianze del pubblico presente in platea.

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[ DI LUISELLA BERTI

- FOTO: MATTEO SAMPAOLO ]

TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI «Condivisione, desiderio di incontro, necessità di sentirsi un corpo unico. Nasce da qui il Grande Raduno di 50&Più Nessun uomo è un’isola. Alla Fiera di Roma il 22 ottobre e in Piazza San Pietro il 23 ottobre, per l’udienza generale di papa Francesco, ha riunito oltre 5mila soci venuti da tutta Italia»

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a risposta dei 50 e più è «Ognuno di noi deve prendestata, anche in questa oc- re su di sé le proprie responsacasione, fortissima, a dimo- bilità. L’età matura - ha prosestrazione che è proprio così: guito Borghi - è una risorsa, Nessun uomo è un’isola, titolo possiamo fare tantissimo per del celebre sermone di John la società e per i nostri giovaDonne, poeta e religioso ingle- ni. Nulla può cambiare? Dobse che 50&Più ha riproposto biamo vincere questa mentalimettendolo al centro del suo tà nichilista, dobbiamo convin“Grande Raduno”. L’intento è cere la politica che non si corstato quello di riflettere su un re per il potere, dobbiamo faconcetto semplicissimo, ma che re una battaglia contro chi creci sfugge, a de che tutpartire dal to è negonostro quoziabile, che «Facciamo parte tidiano, ed non ci sono di un unico destino è che ognupiù valori e e nessuno può no di noi fa che non c’è voltarsi dall’altra parte di un più verità. Il parte. Ognuno di unico desticambianoi deve assumersi no, siamo mento è le proprie un corpo possibile, responsabilità unico, non dobbiamo e dare il proprio possiamo crederci». contributo» voltarci dalL’ e v e n t o , l’altra parte, condotto da ognuno di Catherine noi è chiamato a dare il proprio Spaak, è stato un racconto di contributo per il bene comune. esperienze diverse. Quelle di «Dobbiamo recuperare il con- persone tanto comuni quanto cetto di gratuità nei confronti eccezionali, la cui vita è camdel nostro prossimo», ha dichia- biata da un giorno all’altro. rato Renato Borghi, presidente Così è stato per Betty Williams, nazionale di 50&Più, aprendo insignita del Premio Nobel per la manifestazione davanti ad ol- la Pace nel 1976 (vedi l’intertre 5mila soci riuniti il 22 otto- vista a pag. 17). Il suo impegno bre alla Fiera di Roma. pubblico è nato dopo »

IL CLOWN

I SOCI

UP3SIDE

Filippo Cappello, offre allegri spettacoli di magia ai piccoli pazienti degli ospedali pediatrici.

Maila Nosiglia e Gianni Pera, hanno cantato Volare e Un giorno per noi.

Questo gruppo composto da giovani ha eseguito il brano Si può dare di più. NOVEMBRE 2013

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EVENTI

EIROTS&EIROTS

STORIE&STORIE

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«Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte della Terra. Se una zolla viene portata via dall’onda del mare, la terra ne è diminuita... John Donne»

[ ALCUNI MOMENTI DELL’EVENTO CATHERINE SPAAK. TRA GLI INTERVENUTI:

CONDOTTO DA

IL PRESIDENTE NAZIONALE E IL SEGRETARIO GENERALE 50&PIÙ, RENATO BORGHI E GABRIELE SAMPAOLO; IL PRESIDENTE ONORARIO 50&PIÙ, GIORGIO RE, E DON ANIELLO MANGANIELLO, MEGLIO CONOSCIUTO COME IL “PRETE ANTICAMORRA”. NELLA PAGINA SUCCESSIVA, BETTY WILLIAMS, PREMIO NOBEL PER LA PACE. ]

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aver assistito ad un fatto tragico. «L’assurda morte di tre bambini. Un dramma che mi ha scosso. Fino a quel giorno ero felice nel mio piccolo mondo». Da allora l’impegno per la pace e per la difesa dei più piccoli sono la sua missione. Il suo attivismo è arrivato anche in Italia. È grazie a una sua idea che è nata in Basilicata, nei comuni di Sant’Arcangelo e di Scanzano Jonico, la Fondazione “Città della Pace” per dare accoglienza ai bambini che vivono in situazioni di pericolo nei loro Paesi (è possibile effettuare donazioni alla “Fondazione Città della Pace” a mezzo bonifico bancario I-ban IT 80 K033 5901 6001 0000 0072 002

oppure mediante bollettino postale sul conto corrente n. 1012433700). Anche la vita di don Aniello Manganiello un giorno è cambiata. È stato quando è diventato parroco di Scampia, uno dei quartieri più difficili di Napoli. «Quando sono arrivato a Scampia avevo mille paure, ma a vincere è stato lo spirito di non girarmi dall’altra parte». Cosa rischiava don Manganiello? Conosciuto come “il prete anticamorra” per aver alzato la voce contro i clan? Rischiava la vita, anche perché la scorta non l’ha mai voluta. Prima di tutto però: «Rischiavo di essere un parroco dedito solo a celebrare messa». Non è andata

così, la strada intrapresa è stata un’altra: «Quando mi sono trovato innanzi a una comunità vessata, a persone che non reagivano per paura, ho ripetuto a me stesso un passo del profeta Isaia: «Per amore del mio popolo non tacerò», così ho fatto». Parroco per sedici anni a Scampia, esperienza raccontata nel libro Gesù è più forte della camorra, don Aniello ha recentemente dato vita all’Associazione “Gli ultimi”, che si batte contro lo smaltimento dei rifiuti tossici in Campania. La battaglia delle battaglie anche perché: «La nostra classe dirigente finora si è dimostrata inadeguata». Facile, quindi, cadere nella rassegnazione, specie per i giovani: «Solo il 7% è impegnato in qualche forma di vita associativa, sentono di non avere punti di riferimento, non hanno modelli validi a cui aspirare». Ed ecco allora il


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ruolo di chi ha la propria esperienza da offrire. «Voi potete dare un grande contributo - dice rivolgendosi alla platea -. Sono tante le iniziative possibili. Innanzitutto potete dare il vostro esempio attraverso l’impegno associativo, il vostro stare in mezzo alla gente, il desiderio di condividere un percorso comune». Esempi di impegno sono venuti anche dai soci 50&Più. La storia di Emilio Grato Grivon, socio ottantenne, è quella di chi avrebbe potuto godersi una meritata pensione, dopo tanti anni di duro lavoro e una protesi alla gamba. Invece, Grivon ha deciso di fare il volontario in Africa per sei mesi all’anno. Andò in Tanzania per la prima volta per un viaggio di piacere: «Mia madre amava molto questo Paese - racconta - faceva delle donazioni per sostenere un’associazione che si occupava della cura dei bambini». Anche Grivon ha deciso di aiutarli a partire dall’istruzione. Grazie alla sua buona volontà, a un’energia e a una bontà fuori dal comune, dal 2005 ad oggi, ha contribuito alla costruzione di venticinque scuole a Mbeya. «In particolare

insegno alle persone del luogo lavori di manovalanza. Sono tutti molto intelligenti e pieni di capacità». Attualmente sta seguendo un progetto che gli sta molto a cuore: «Sto costruendo un casa di accoglienza per anziani, sempre a Mbeya, in Tanzania. Le loro condizioni di vita sono difficili da immaginare». Per proseguire i lavori già iniziati servono fondi. Tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo, anche piccolissimo, possono effettuare un bonifico a: Maghabe Secondary School p.o box 3785, Mbeya (Tanzania). I-Ban NLCBTZTXMBE, National Bank of Commerce c.c 016103005503. La storia di Marisa Bertozzi Copelli è un esempio di tenacia e coraggio per tutti. Anche la sua vita è cambiata all’improvviso, il giorno in cui gli è stata diagnosticata la leucemia, divenuta la protagonista di un suo racconto, Quando l’intruso... genera storie, con il quale ha vinto la Farfalla d’Oro della trentunesima edizione del Concorso di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia di 50&Più. »


EVENTI

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Un racconto doloroso ma al tempo stesso ironico, perché una malattia può essere affrontata anche con il sorriso della speranza. «Vincere con questo racconto è stata una cosa inaspettata. Mi ha reso molto felice. L’ho scritto perché pensavo valesse la pena farlo. Incoraggio chiunque a raccontarsi. Ogni storia ha la dignità di essere messa per iscritto». Filippo Cappello, altro socio 50&Più, ha fatto della sua passione per la magia un modo per dare un sorriso ai bambini ricoverati negli ospedali pediatrici. Questo mago-clown ha raccontato la sua esperienza nella maniera a lui più consona, uno spettacolo di magia. «Quello che abbiamo ascoltato oggi - ha con-

cluso il segretario generale 50&Più, Gabriele Sampaolo - è un invito a mettersi nei panni degli altri. È lo stesso invito che John Donne, con Nessun uomo è un’isola, ci ha fatto più di 400 anni fa. Proviamo a cogliere questo messaggio, a partire da quello che ci è più a portata di mano. Diamo vita a questo movimento, proviamo a metterci nei panni dell’altro». Il Raduno è stato un lungo racconto di esistenze vissute in prima linea. Ad esse si sono aggiunte altre testimonianze dalla platea, raccolte dal giornalista Paolo Notari. Esempi di vitalità, di voglia di mettersi in gioco, di persone che vogliono esserci, che desiderano stare in mezzo agli altri e che il concerto finale di Gino Paoli, accompa-

[ IL CONCERTO DI GINO PAOLI, ACCOMPAGNATO AL PIANO DA

DANILO REA, ]

HA CONCLUSO LA MANIFESTAZIONE.

gnato al pianoforte da Danilo Rea, ha reso ancora più convinte ed entusiaste. Così come è accaduto il 23 ottobre ai 5.500 soci 50&Più che si sono ritrovati in Piazza San Pietro per assistere all’udienza di papa Francesco. Una Piazza gremita più del solito. A pensarci bene era un corpo unico.

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EMOZIONI IN DIRETTA

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UN INCONTRO SPECIALE «Aspetti che scendo. Vengo io da lei». Questo ha detto papa Francesco ad Antonietta Piccininno, di Vallo della Lucania (Sa), in Piazza San Pietro per l’udienza papale. «Il Santo Padre era sulla papamobile - racconta Antonietta -, io mi stavo avvicinando a lui, ma è stato lui a venire da me. Quando è sceso mi ha abbracciata e tolto il cappellino. Mi ha chiesto la mia età. «Ho 88 anni», gli ho risposto. E lui: «Dove li ha nascosti?». Mi ha stretto in un abbraccio, mi ha rimesso il cappellino, poi è risalito sulla papamobile e mi ha salutato mandandomi un bacio. È stata una gioia immensa, l’unica grande esperienza della mia vita».

QUALCOSA DI PERSONALE... «Questo Raduno è stato un incoraggiamento ad andare avanti e a impegnarsi. L’incontro con il Papa? Mi ha trasmesso una grande gioia» (Giuseppina Tedeschi, Caserta). «Pacatezza, tranquillità, sicurezza. Queste sono le sensazioni che mi ha dato papa Francesco. Le sue parole arrivano dentro» (Roberto Sciamannini, Terni). «Emozionante il Raduno di 50&Più. Unico e bellissimo l’incontro con il Papa, di origine piemontese, la regione da cui provengo» (Teresa Borca, Castagneto Po - To). «È stato bello ritrovarsi all’interno della nostra Associazione. Emozionante il Santo Padre. Tutto questo porterò con me tornando a casa» (Maria Sanguineti, Savona).

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OSPITE D’ONORE AL RADUNO DI 50&PIÙ, L’ATTIVISTA NORDIRLANDESE HA PARLATO DEL SUO IMPEGNO PER LA PACE NEL MONDO. UN COMPITO CHE PORTA AVANTI DA DECENNI, NELLA FERMA CONVINZIONE CHE OGNUNO DI NOI POSSA DARE IL PROPRIO CONTRIBUTO.

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BETTY

DIPENDE TUTTO DA NOI. BASTA CREDERE IN UN CAMBIAMENTO E QUESTO AVVERRÀ. L’IMPORTANTE È NON LAVORARE DA SOLI

WILLIAMS DI GIOVANNA VECCHIOT TI

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INTERVISTA BETTY WILLIAMS [ NELLA FOTO D’APERTURA, BETTY WILLIAMS DURANTE IL SUO INTERVENTO RADUNO DI 50&PIÙ. IN QUESTA PAGINA, ALCUNE IMMAGINI WILLIAMS CON MAIREAD CORRIGAN, INSIGNITA ANCHE LEI DEL NOBEL, ZIA DEI TRE FRATELLINI UCCISI DA UN LATITANTE DELL’IRA; SOTTO, L’ATTIVISTA IN UN MOMENTO DI LAVORO, NEL GIUGNO 1976: SONO I PRIMI MESI DEL MOVIMENTO. ] AL

DI REPERTORIO: ACCANTO, DA SINISTRA, LA

vrei potuto continuare a vivere la mia vita tranquilla... Avevo una bella casa, una bella macchina, due figli meravigliosi, un marito che mi voleva bene, tanto cibo e andavo a messa ogni domenica... Una vita senza problemi, come quella di tanti altri, ed ero felice nel mio piccolo mondo. Ma la mia esistenza era immersa nell’odio e nella guerra e vedevo cose che nessuno dovrebbe vedere. Però non era un mio problema: non erano i miei figli, non era mio marito, non era la mia famiglia. E questo finché un giorno ho assistito alla morte di tre bambini bellissimi, in una strada di Belfast». Inizia così il racconto della propria vita da parte di Betty Williams, e così iniziò il suo percorso di pace; lei, una donna come tante, una casalinga che negli Anni ‘70 viveva in quell’Irlanda del Nord insanguinata dalla violenza tra cattolici e protestanti. I bambini di cui la Williams ci racconta la vicenda, la cui morte cambiò la sua esistenza, erano Andrew, John e Johanna Maguire. Furono investiti da un’auto guidata da un latitante dell’Ira (Irish Republican Army), auto sulla quale aveva fatto fuoco la polizia inglese:

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In questi ultimi anni, la situazione della pace nel mondo ha registrato vari cambiamenti. I miglioramenti in tale ambito sono stati ottenuti grazie alle donne, alla loro forza, alla loro consapevolezza...

il veicolo sbandò e i tre fratellini furono uccisi. «La loro morte mi ha spinto ad agire, a prodigarmi per creare un movimento pacifista. Sono andata di casa in casa a chiedere alle donne irlandesi: ”Per quale motivo dobbiamo permettere che le creature a cui noi doniamo la vita, vengano distrutte?”. La responsabilità delle donne, di tutte le donne è quella di proteggere la vita. Il patriottismo, a prescindere dal proprio Paese di origine, deve assicurarsi che il proprio vicino di casa abbia sempre un pezzo di pane per sfamarsi». Betty Williams iniziò così il proprio cammino per riportare la pace in Irlanda del Nord. Come primo passo diede vita ad una petizione e organizzò una marcia a cui parteciparono insieme donne cattoliche e protestanti, che chiedevano a gran voce la cessazione delle ostilità. Il suo attivismo nel corso degli anni, le è valso prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Nobel per la Pace, assegnatole nel 1976. Signora Williams, da tanti anni Lei è impegnata in prima linea per la pace e per il rispetto dei diritti dell’uomo. Le hanno assegnato il Nobel ed è diventata un simbolo. Cosa è cambiato in questi anni nel mondo? C’è più pace? Sono 37 anni che lavoro in questo settore e ho visto tanti cambiamenti da allora. Alcuni sono stati positivi, altri terribili. Devo dire che c’è un miglioramento per quanto riguarda la pace nel mondo, e questo lo si deve alle donne. Amo le donne, parlo molto con loro e ritengo che la nostra forza sia la consapevolezza. Noi siamo coloro che donano la vita, ma per far ciò dobbiamo proteggere il nostro grembo, e con esso le creature che facciamo nascere. Eppure per anni alle donne è stata impedita questa protezione; ma ora è arrivato il momento di gridare al mondo il nostro diritto. E io sono qui che grido. Non sono una persona così delicata come si potrebbe credere. A volte le persone che si battono per la pace sono troppo gentili; io sono il contrario, quindi non si devono toccare i miei figli e mio nipote! In Italia ha realizzato la “Città della Pace” per famiglie in difficoltà. Perché nel nostro Paese e come è nata l’idea? In realtà non sono stata io a scegliere l’Italia, ma l’Italia ha scelto di realizzare questo progetto. Quando ho deciso di fare la “Città della Pace” per i bambini, ho pensato subito all’Africa, ma non era questa la volontà di Dio. Dodici anni fa, in Basilicata migliaia di persone scesero in piazza contro la scelta del governo di allora, di realizzare un deposito di scorie nucleari in un sito della regione. Io mi trovavo a Roma in-


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BETTY WILLIAMS sieme a Gorbaciov, e quando sentii la notizia dissi: «Non possiamo permettere che ciò avvenga». Abbiamo combattuto dieci anni di battaglie per avere questo terreno: non è stato facile. Alla fine, però, lo abbiamo ottenuto e ora stiamo costruendo la “Città della Pace”. Gli italiani dovrebbero essere orgogliosi di cosa è riuscito a fare il loro Paese. L'individualismo è la spinta prevalente delle odierne società occidentali. Come è possibile creare una maggiore cooperazione sociale? Bisogna avere una migliore consapevolezza. Il killer più grande del nostro mondo non è la guerra ma l’apatia o il pensare: «Non ce la posso fare». Il problema sono proprio le persone che pensano: «Non ce la faremo mai», e quindi, a priori, non fanno nulla. Lei ha partecipato al summit dei Premi Nobel per la Pace tenutosi a Varsavia. Quali sono gli obiettivi prefissati e quali quelli raggiunti? Gli obiettivi sono politicamente orientati, perché Gorbaciov è una figura politica enorme. Noi vogliamo abbandonare lo slogan obsoleto:”Se vuoi la pace, preparati alla guerra” e lo vogliamo sostituire «Se vogliamo con “Se vuoi la cambiare il mondo, pace, preparati dobbiamo farlo alla pace”. Bisoattraverso gna cambiare la i bambini... Dobbiamo dargli mentalità delle una voce, una voce persone. Ogni forte, che li guidi volta che parlo verso un futuro in pubblico premigliore» go che il mio

BIOGRAFIA

B

etty Williams nasce a Belfast nel 1943, in un’Irlanda del Nord piegata dal terrorismo. Dopo un tragico evento fonda la “Women for Peace”, poi “Community for Peace People”, per risolvere la questione irlandese, un impegno che le merita, con Mairead Corrigan, il Nobel per la Pace nel 1976. Nel 1981 si trasferisce negli Usa, dove collabora con diverse Università e prosegue la sua lotta per l’infanzia. Nel 1992 fonda il “Global Children Center”, poi “World Centers of Compassion for Children International”. Nel 1997, a Vienna, con l’aiuto di altri premi Nobel, fa approvare la Dichiarazione Universale dei Diritti dei Bambini nel Mondo. Nel 2008 l’Università degli Studi della Basilicata - regione in cui ha fondato la “Città della Pace per i Bambini”, un luogo per questi e le loro famiglie che provengono da zone di guerra - le ha conferito la laurea honoris causa in Scienze della Formazione Primaria per il suo impegno nelle metodologie didattiche e nella promozione della pace.

SUPEREROI DELLA PACE «Non servono superpoteri, basta un po’ del proprio tempo». Questo l’invito della Fondazione Città della Pace per supportare i bambini rifugiati e le loro famiglie segreteria@fondazionecittadellapace.it ww.fondazionecittadellapace.it. messaggio raggiunga almeno una delle persone che mi ascoltano, perché essa, a sua volta, potrà riportarlo ad altre dieci persone e cambiarle a sua volta. I Suoi progetti futuri? Prima di tutto completare la “Città della Pace” in Basilicata; poi mi recherò in Ghana, in questo territorio grandissimo, per la realizzazione della seconda “Città della Pace”, laggiù. Un messaggio ai lettori di 50&Più? Dipende tutto da noi. Basta credere in un cambiamento che questo avverrà. Non importa quanto si punti in alto, l’importante è non lavorare da soli ma in piccoli gruppi. Cosa devono fare gli over 50 per favorire una maggiore integrazione tra le persone e tra i popoli? Se vogliamo cambiare il mondo, dobbiamo farlo attraverso i bambini. Viviamo in un’epoca di grande confusione, ma la confusione l’abbiamo creata noi. Quindi dobbiamo dare ai bambini una voce, una voce forte, che li guidi verso un futuro migliore. NOVEMBRE 2013

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> @VVISO AI NAVIGANTI

I PREFERITI DI DI PAOLO NEGRINI

LA TOP 5 DELLE COSE DA FARE, VEDERE, ASCOLTARE IN RETE

NODI E NODINI [ COME FARLI E... DISFARLI ] Con i nodi ho sempre avuto un rapporto difficile, tanto che mi risulta complicato persino annodare le stringhe delle scarpe. Per mia fortuna ho trovato un sito dove viene mostrato come fare questi benedetti nodi. Nella pagina principale si clicca sull’icona che identifica la tipologia (barca, pesca, decorativi) e si guarda il video. >> www.animatedknots.com

DISEGNO ARTISTICO [ A CACCIA DI MODELLI ]

PREVENIRE È MEGLIO

Nel disegno o nella pittura ritrarre un corpo umano è un’operazione lunga e complessa. A questo si aggiunge la difficoltà di trovare un modello disposto a rimanere immobile per ore, magari in una posa scomoda. Possiamo ricorrere ad altruisti parenti od amici, solo che dopo la prima volta scopriamo che hanno degli impegni urgentissimi ai quali non possono sottrarsi. La soluzione potete trovarla sul sito Posemaniacs, dove sono presenti migliaia di disegni di figure maschili e femminili con una accurata definizione muscolare, tridimensionali, ruotabili nello spazio e ingrandibili a pieno schermo. È possibile, inoltre, attivare una griglia per definire dei riferimenti durante la copia. >> www.posemaniacs.com

[ ANTIVIRUS PER TABLET E SMARTPHONE ] Che i virus siano un problema specialmente per i Pc Windows è una certezza. Ma la questione si propone anche per smartphone e tablet con sistema Android (gli altri sistemi non riposano sereni). Se volete proteggere i vostri dati, vi consiglio di installare un sistema di difesa. Accedete al Google Play Store e cercate “Antivirus gratis”. Scegliete una tra le App proposte. Personalmente utilizzo con soddisfazione Avast Mobile Security & Antivirus. >> https://play.google.com/store

WIKIHOW BASILICA IN 3D [ MEGLIO CHE NELLA REALTÀ ] Dopo la Cappella Sistina, i Musei Vaticani hanno messo on line una straordinaria visita virtuale 3D alla Piazza ed alla Basilica di San Pietro. La qualità fotografica elevatissima, la possibilità di guardarsi attorno a 360° e la musica, rendono la visita virtuale quasi più coinvolgente di quella reale. >> www.vatican.va/various/basiliche/san_pietro/ vr_tour/index-it.html

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[ CONDIVIDIAMO L’ESPERIENZA ] Il termine wiki identifica un sito web che permette ai propri utenti di aggiungere, modificare o cancellare i contenuti. Wikihow, in particolare, è un progetto finalizzato a costruire il più grande manuale del “Come si fa...”. Sul sito sono presenti centinaia di brevi guide, dalle più stravaganti, come il fare gli anelli di fumo, a quelle molto utili. Siete esperti in qualche cosa? Condividetela con il resto del mondo! >> https://it.wikihow.com


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SOCIETÀ

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LONGEVITÀ:

ecco i miti da sfatare [ ATTUALITÀ DI

GIOVANNA DALL’ONGARO ]

«Gettate via la solita lista dei buoni consigli. Per vivere a lungo e in buona salute non serve mettersi a dieta, fare sport o prendere vitamine. L’unica regola che vale è un’altra, e probabilmente la state già seguendo. Parola di Howard Friedman»

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uone notizie per chi fatica a rispettare le diete, per chi non ha la vocazione al martirio sportivo, per chi è sotto stress e non trova il modo di rilassarsi. Insomma, per tutti coloro che, pur conoscendole alla perfezione, non riescono a mettere in pratica le solite e impopolari regole che promettono una vita lunga e sana: mangiare poco e bene, muoversi molto, liberarsi dall’ansia. Ebbene,

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Howard Friedman, professore di Psicologia all’Università della California, intervenuto lo scorso settembre a Venezia alla IX Conferenza internazionale The future of science (organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi, dalla fondazione Giorgio Cini e dalla Fondazione Silvio Tronchetti Provera), dedicata ai Secrets of Longevity, viene a dirci che possiamo fare a meno di mangiare broccoli, sottoporci a

continui controlli medici, fare jogging o riempirci di vitamine. Perché l’elisir della longevità va cercato altrove: un nuovo e rivoluzionario decalogo per migliorare la durata e la qualità della vita sta per soppiantare le vecchie granitiche certezze. Il sospetto che i tradizionali consigli siano tutti da rivedere è venuto a Friedman dopo avere monitorato lo stile di vita di un gruppo di americani lungo l’arco della loro intera esistenza. Il Longevity Project, questo il nome dello studio condotto insieme al collega Leslie Martin, ha infatti ereditato le informazioni raccolte in precedenza da Lewis Terman, psicologo dell’Università di Stanford, sulle caratteristiche psicologiche e comportamentali di 1.500 individui seguiti a partire dal 1921, quando erano ancora bambini. All’inizio degli anni Novanta, Friedman, partendo dai dati di Terman, ha ripreso a raccontare la storia del gruppo,

Una dieta

L’Italia,

equilibrata sembrerebbe non incidere troppo sull’aumento dell’aspettativa di vita.

nel contesto europeo, si colloca al secondo posto per indice di vecchiaia

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(Fonte Istat-Noi Italia 2012).

risalendo alle cause di morte di chi non era sopravvissuto e annotando le abitudini di chi, invece, era ancora in vita. Incontrando non poche sorprese. Professor Friedman, cosa sappiamo sulla longevità? Il Longevity Project ha dimostrato che molti consigli che ci sentiamo ripetere continuamente per vivere a lungo e mantenerci in salute, sono inefficaci o addirittura sbagliati. La conclusione, a cui siamo giunti dopo vent’anni di studio, è che su questo argomento ci sono molti miti da sfatare che non sono supportati scientificamente. Cominciamo l’opera di demolizione. Quali sono i consigli che possiamo smettere di seguire? Prima di tutto quello di mantenersi calmi, di rilassarsi ed evitare le preoccupazioni. Non è così che si arriva a cent’anni. Esiste un terribile equivoco riguardo alla funzione dello stress. Non è giocando a golf e riposandosi che si vive a lungo. Ce lo hanno dimostrato molte storie raccontate nel Longevity Project: i più longevi hanno avuto, piuttosto, molti motivi per stressarsi, un lavoro impegnativo e delle espe-


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proverà anche a smentire i benefici della vita in campagna? La longevità non dipende dal luogo in cui si vive: città, campagna, mare o montagna non incidono sulla durata della vita. Ciò che conta è cosa si fa nei luoghi in cui si vive: dal nostro studio è emerso che vive più a lungo chi ha una complessa rete di relazioni sociali, chi si occupa degli altri, chi si propone continuamente nuovi obiettivi. Posso citare una testimonianza vivente: l’anziano signore di 102 anni, entrato da bambino nel progetto di studio, che ho incontrato nel suo ufficio dove lavora ancora part-time e svolge un’attività di volontariato, raccogliendo fondi per una associazione medica. Che può dirci dei soldi? Sappia[ SOPRA, HOWARD FRIEDMAN, mo che non danno la felicità, PROFESSORE DI PSICOLOGIA ma possono allungare la vita? ALL’UNIVERSITÀ DELLA CALIFORNIA. ] Con i soldi non possiamo comprare la salute, questo è chiaro. Però rienze di vita ricche di emozioni. possiamo affermare che le persone Tutto sembra dirci che vale esattacon un reddito medio-alto vivono mente il contrario: vive più a lungo più a lungo delle persone con introichi è più perseverante, chi si impeti bassi. Il motivo è abbastanza pregna molto nella propria professiovedibile: maggiori risorse finanziane, chi prende la vita seriamente rie permettono una migliore edued è scrupoloso e affidabile sin dalcazione ed una vita professionale la giovane età. Essere spensierati più coinvolgente, fatta di soddisfanon paga. zioni ma anche di responsabilità. E Primo mito sfatato: lo stress non abbiamo visto che impegnarsi nel uccide, ma allunga la vita. E poi, lavoro allunga di quali alla vita. Lavoratre convinre sodo è un zioni dob«Vive più a lungo buon consiglio, biamo lichi persevera, chi tutto il resto laberarci? si impegna nel lavoro, scia il tempo chi ha buone relazioni Di quella che trova. sociali, chi è affidabile che il matrisin da giovane» E che ne facmonio alciamo della lilunghi la vista di ciò che ta. È un’afsi deve mangiare e cosa no? Posfermazione che non trova risconsiamo ignorare anche quella? tri tali da poter venire presa per Ovviamente mangiare in modo apbuona. Soprattutto perché sempropriato fa bene alla salute. Ma bra valere per gli uomini, più che non può valere come precetto uniper le donne. Così, mentre i divorversale. Ha effetto per qualcuno e ziati maschi muoiono generalmenper qualcun altro no. Quindi, io sugte prima rispetto a quelli sposati, gerisco di liberarsi di qualunque liper le donne vale il contrario: resta di buoni consigli del tipo “manstare single o separarsi conviene giare sano, fare sport, dormire beperché si vive di più. Non possiane, rilassarsi, sposarsi”. Le liste non mo perciò generalizzare consiglianservono. I nostri studi hanno dimodo a tutti di sposarsi. strato che è una società con persoL’elisir di lunga vita non sta, ne più coscienziose, bene inte- » quindi, nella vita di coppia. Non

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RELAX SÌ, MA A PICCOLE DOSI

S

}

otto stress si vive più a lungo. Lo hanno testimoniato con la loro stessa esistenza gli uomini e le donne del Longevity Project. Tra i 1.500 individui osservati dall’infanzia fino alla vecchiaia, prima dallo psicologo Lewis Terman e, in seguito, da Howard Friedman e Leslie Martin, i più longevi hanno una caratteristica in comune: non si sono mai concessi lunghi periodi di relax. Nella loro vita hanno attraversato solo long and winding roads, strade lunghe e tortuose. Ecco qualche esempio.

SHELLEY SMITH MYDANS (1915-2002). UNA VERA AVVENTURIERA Shelley Smith Mydans ha fatto di tutto. Ha coltivato un matrimonio felice, cresciuto dei figli e viaggiato nel mondo come inviata speciale. Ha lavorato per la rivista Life come reporter dall’Europa nel 1939, poi dalla Cina e infine dal Pacifico occidentale. È stata catturata a Manila, durante la Seconda Guerra Mondiale, passando due anni in un campo di prigionia a disinfestare il grano dagli insetti. Romanziera e commentatrice radiofonica, Shelley Mydans condusse una vita frenetica e avventurosa, ma visse a lungo e in buona salute.

EDWARD DMYTRYK (1908-1999). TANTO STRESS E UNA LUNGA VITA Figlio di una famiglia di immigrati, Edward si è fatto da solo. Riuscendo a costruirsi una brillante carriera: da ragazzo tuttofare della Paramount Pictures a regista di successo. Nonostante sia stato una vittima del maccartismo, segnato nella lista nera degli artisti di Hollywood e finito in carcere per “oltraggio al Congresso”, ha vissuto fino a 90 anni girando molti e apprezzati film.

NORRIS BRADBURY (1909-1997). PROGETTARE LA BOMBA E VIVERE A LUNGO Fisico atomico, Bradbury ebbe un ruolo chiave nel Progetto “Manhattan” durante la Secondo Guerra Mondiale. Sostituì Robert Oppenheimer come direttore dei laboratori di Los Alamos, nel Nuovo Messico, dove venne messa a punto la bomba atomica sganciata poi su Hiroshima e Nagasaki. Un lavoro estremamente stressante, che non gli impedì di vivere a lungo.

ANCEL KEYS (1904-2004). CENTENARIO SENZA MARATONE Il dottor Keys, tra i primi sostenitori dei benefici della Dieta Mediterranea, aveva molti consigli da dare su cosa mangiare e cosa no. Credeva che l’attività fisica fosse importante per mantenersi in salute, ma non era certo un fanatico di diete estreme o del bodybuilding e non consigliava a nessuno di correre una maratona. Visse fino a 100 anni. NOVEMBRE 2013

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SOCIETÀ

IL 9 NOVEMBRE IN PIAZZA

“PRESENTE” I{ UNPERCIOCCOLATINI PENSARE AL FUTURO} DELLA RICERCA Sabato 9 novembre l’Airc aspetta tutti nelle principali piazze italiane con una nuova - e gustosa - iniziativa in grado di portare fondi agli studi sul cancro: I Cioccolatini della Ricerca. Tutto questo con il contributo dei suoi instancabili volontari. Protagonista indiscusso è il cioccolato, che darà forza non solo a chi lo sceglierà, ma in particolare all’operato dei ricercatori. Con 10 euro, infatti, sarà possibile acquistare una confezione di cioccolatini creata appositamente per l’Airc. Mai come quest’anno aiutare la ricerca, significa aiu-

tare il buonumore - grazie al cioccolato - trovando anche il piacere di essere informati: ogni manifestazione di piazza è infatti il momento per raggiungere i sostenitori dell’Airc, informarli sui comportamenti che prevengono la malattia e sui progressi della ricerca oncologica. In occasione dei “Giorni della Ricerca” Airc ha realizzato la piccola guida Proteine in tutte le salse, ricca di informazioni sulla prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro e che sarà distribuita in piazza con la scatola di cioccolatini. Per saperne di più: 800350350 - www.airc.it

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GRANITICHE CERTEZZE K.O.

grate nelle loro comunità e orientate verso tanti e sempre nuovi obiettivi che incide sulla qualità e sulla durata della vita. Aiutare il prossimo e avere relazioni sociali è molto più importante che seguire scrupolosamente un programma di esercizi ginnici o una dieta. A proposito di sport: anche in questo caso la fama è immeritata? La nostra società spende una fortuna in cure, diete, farmaci, palestre e rimedi a breve termine che non incidono quasi per nulla sulla durata della vita e sulla salute a lungo termine. Sappiamo che muoversi fa bene, ma non c’è bisogno di correre la maratona. Anche attività poco stancanti, come il giardinaggio, se svolte regolarmente e con scrupolo possono portare benefici. È meglio avere hobby piacevoli da coltivare in tarda età, piut-

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tosto che fare gli atleti da giovani e ritrovarsi sedentari da anziani. Sembra troppo facile. Sicuro che funziona? Sappiamo oramai da molto tempo che il classico modello medico della malattia, ossia “si è sani finché non ci si ammala”, ha fallito. È arrivato il momento di superare le distinzioni tra salute mentale e psicologica. È strano pensare che la maggior parte delle persone che si arrovella per scegliere le regole migliori per stare in salute si trovi già, senza saperlo, sulla strada giusta. Per ironia della sorte, coloro che hanno un lavoro impegnativo, poco tempo per riposarsi, giornate piene di impegni e una fitta rete di relazioni tra amici e parenti sono i primi a domandarsi cosa potrebbero fare per stare meglio. Non sanno, invece, che tutto ciò che gli serve lo stanno già facendo.

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Sposati! E vivrai più a lungo

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Liberati delle preoccupazioni perché fanno male alla salute

Rilassati, lavora con calma e avrai una vita lunga e sana Pensa positivo, riduci lo stress e camperai 100 anni Abbi fede: le persone religiose vivono di più Non basta il giardinaggio, la cucina o le passeggiate. Per stare bene bisogna fare sport

Lascia il lavoro prima che puoi e inizia a giocare a golf Bisogna consigliare ai ragazzi di essere più spensierati Puoi vivere fino a cent’anni solo se rinunci a tutto ciò per cui hai voglia di vivere fino a cent’anni (Woody Allen)


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CIOCCOLATA: È BUONA E FA BENE «I carboidrati, a sorpresa, allungano la lista nera dei cibi da evitare, ma la cioccolata può venirci in aiuto. Parla Andrea Decensi, direttore di Oncologia Medica all’Ospedale Galliera di Genova»

N «Il segreto della longevità? Vivere onestamente, mangiare piano e mentire sull’età» Lucille Ball, attrice (1911-1989)

on è solo un fatto di linea: una dieta corretta può allungare la vita. Nulla di nuovo. Il legame tra alimentazione e salute è risaputo e la lista di “cosa fa bene” e “cosa no” è oramai ben nota. Eppure, scopriamo che anche sulle nostre tavole ci sono alcuni miti da sfatare. Ci aiuta a capire quali il dottor Andrea Decensi, direttore del reparto di Oncologia medica dell’Ospedale Galliera di Genova, membro dell’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro). Dottor Decensi, ci guidi nella scelta di un menù salutare. Io sono un oncologo e posso proporre una riflessione sul ruolo della dieta nella prevenzione di alcuni tumori. L’oncologia, rispetto ad altri ambiti della medicina interna, ha raggiunto tardi la consapevolezza dell’influenza del cibo sull’organismo. Pur non avendo ancora evidenze scientifiche specifiche sugli effetti di determinati alimenti, possiamo affermare alcuni principi generali ricavati da dati epidemiologici. E cioè che esistono forme di tumore che risentono più di altre delle abitudini alimentari. Quali sono le forme di tumore maggiormente influenzate dal cibo?

Sono quelle strettamente connesse alla iperproduzione di insulina, ossia i tumori della mammella, dell’utero, del colon e del pancreas. Il tumore ai polmoni, per esempio, non è influenzato in misura importante dal cibo. L’aumento di insulina è a sua volta legato all’assunzione di alcuni cibi. Il cibo ha in questi casi un ruolo riconosciuto non solo nella prevenzione delle patologie, ma anche nella prognosi. Vale a dire che le persone che mangiano male hanno più possibilità di ammalarsi e, se malate, maggiore difficoltà a guarire. Che cosa vuol dire mangiare male? Quali sono i cibi da evitare e quali invece quelli da preferire? Per molto tempo a venire demonizzati sono stati i grassi di origine animale: carne, burro, insaccati, latticini. Ora, invece, sappiamo che questi alimenti non hanno tutte le colpe e che i carboidrati sono altrettanto dannosi. Pasta, pane, dolci, soprattutto se realizzati con farine raffinate, sono responsabili dell’aumento di insulina, che, come abbiamo detto, ha un ruolo chiave nella formazione di alcuni tumori. Le farine integrali hanno un minore indice glicemico e sono quindi preferibili. L’oncologo, quindi, deve consigliare di ridurre il contributo dei carboidrati. Rinunciare a pizza, pane e pasta è per molti un grande sacrificio.

In che modo possiamo soddisfare la gola senza farci del male? Con la cioccolata, per esempio. Quella fondente, con almeno l’80% di cacao, ha potenti proprietà antiossidanti dovute alla presenza di alcune sostanze come i polifenoli, tra cui i flavonoidi, le catechine, le cianine. Che funzionano come spazzini, facendo pulizia delle molecole con un alto carico di ossigeno responsabili del deterioramento delle cellule. Il cacao ha un riconosciuto effetto benefico sul sistema cardiovascolare perché è capace di abbassare l’Ldl, il colesterolo cattivo e alzare l’Hdl, quello buono. Per quanto riguarda i tumori, un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Nutrition and Cancer ha verificato nei ratti il potere della cioccolata di ridurre le lesioni precancerose del colon. Inoltre, non dimentichiamo che il cioccolato ha effetti positivi sull’umore e sulle funzioni mentali. Persino l’autorevole British Medical Journal, in un articolo del 2004, inseriva il cioccolato nella lista degli alimenti consigliati per mantenersi in salute, insieme a vino, mandorle e pesce. Cioccolata a volontà, allora? È così che togliamo il medico di torno? Assolutamente no. Non possiamo eccedere, altrimenti rischiamo di innescare gli effetti negativi dell’aumento delle calorie e addio ai benefici!


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SOCIETÀ

3R

«La cosiddetta cultura delle 3R (Ridurre, Riutilizzare, Riciclare), diffusa tra la popolazione dell’isola tramite un’attenta educazione ambientale, viene estesa ai visitatori promuovendo, così, un turismo sostenibile»

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[ AMBIENTE DI JOHN BRADLEY ]

ARUBA, L’ECOLOGICA «Da anni la piccola isola caraibica adotta politiche per la tutela ambientale e segue una green economy. Governo e associazioni di volontari mirano a farla diventare il primo Paese totalmente ecosostenibile» L’ARUBA REEF CARE PROJECT PER IL MARE

li ingredienti ci sono tutti: spiagge bianche, mare cristallino, temperatura ideale tutto l’anno (intorno ai 27-29 gradi), un dolce vento che spazza il cielo e tiene lontano i temibili uragani che si abbattono sul Centro-America. Aruba sembra proprio un angolo di paradiso cullato dalle onde dell’Oceano, il luogo ideale dove rifugiarsi per entrare a contatto con la natura. E proprio perché la natura è profondamente importante per la vita della popolazione, il governo dell’isola ha deciso di rendere ancora più efficiente la macchina ecologica che da anni regola la vita degli arubani, con l’intento di far diventare Aruba la prima isola totalmente ecosostenibile del pianeta. Le buone pratiche volte all’ecosostenibilità sono condivise da tutti e sostenute sia dal settore pubblico sia da quello privato, che incentivano progetti e attività volti a preservare la flora e la fauna autoctone. Ma non solo.

Dal 2009 l’isola caraibica ha iniziato una progetto di riduzione di emissione di CO2 , ed una diminuzione dalla dipendenza da combustibili petroliferi; ciò ha portato ad un incremento di produzione di energia alternativa, che si è concretizzato nel Vader Piet Wind Park - un parco eolico ad est dell’isola - e ad una collaborazione tra Aruba e la Carbon War Room, un’organizzazione no-profit impegnata nella ricerca di tecnologie volte a migliorare l’efficienza energetica tramite energie rinnovabili. Ma il governo di Aruba non si è fermato qui. È stata avviata una riqualificazione ambientale dell’isola, realizzando piste ciclabili e lungomare pedonalizzati, illuminati con impianti sostenibili, mentre associazioni di volontari hanno messo in campo numerose iniziative come l’Aruba Birdlife Conservation, per difendere i volatili, il TortugAruba Savethe-Sea Turtles, per proteggere le tartarughe, il Donkey Sanctury Aruba dedicato agli asini.

TURISTI, PROTAGONISTI E NON SPETTATORI Non solo riqualificazione ambientale di città e spiagge. Anche l’Oceano che circonda l’isola, così come le sue coste, sono costantemente sotto osservazione. È per questo che nel 1994, Aruba ha dato il via al Reef Care Project, un’iniziativa che coinvolge non soltanto la popolazione ma anche i turisti. Nel mese di luglio centinaia di volontari si riuniscono per ripulire le spiagge e le scogliere, mentre sub e amanti dello snorkelling (ogni anno l’isola ne ospita circa 40mila) si immergono per liberare i fondali marini da detriti e rifiuti, e garantire la vivibilità dell’isola.

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SOCIETÀ

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DIVENTA ILLEGALE

«Per guadagnare cifre più o meno sostanziose molte persone avviano attività tra i più svariati generi. Nulla di male, se non fosse che il tutto è svolto bypassando leggi, regolamenti e autorizzazioni a danno dell’economia nazionale e di chi opera nel rispetto delle regole» [ ATTUALITÀ DI

DANIELA FLORIDIA ]

Nel corso del 2013 sono stati ritirati dal mercato 34 milioni di “tarocchi”, 27 milioni di prodotti pericolosi e circa 3 milioni di falsi Made in Italy. Tra questi anche cosmetici, farmaci, detersivi...

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osa hanno in comune Andrea, che vive proprio a due passi dal centro storico e affitta le camere agli stranieri di passaggio tramite il passaparola, Giulia che vende vestiti in appartamento, Antonio che con il furgone fa piccoli trasporti, Cecilia e Anna che nella loro cucina organizzano catering per feste ed eventi, Maria che fa massaggi a domicilio, Romeo che accompagna i turisti in giro per Roma raccontando aneddoti, con chi sul marciapiede, improvvisa una bancarella su un telo venden-

}

QUANDO L’ARTE DI ARRANGIARSI

do prodotti di incerta provenienza e magari anche “taroccati”? Tutti si sono “inventati” un’attività per guadagnare, chi più chi meno, sfruttando quello che hanno o sanno (forse) fare, o talvolta facendosi a loro volta sfruttare. Senza considerare che per fare la guida turistica o l’affittacamere ci vuole una autorizzazione, per preparare e somministrare alimenti il rispetto di precise norme igienico sanitarie, che esiste un Albo per gli autotrasportatori e così via. Perché se per il venditore improvvisato è abbastanza evidente il fatto che operi al di fuori dalle regole, non è altrettanto facile o immediato capire - per noi consumatori, perché chi fa impresa nello stesso settore lo sa molto bene - se le tante attività nelle quali ci imbattiamo quotidianamente possano definirsi rispettose di un principio di legalità. Leggi, regolamenti, disciplinari, autorizzazioni, concessioni, sono spesso aggirate o ignorate per convenienza o ignoranza. Sì, è vero, la nostra legislazione è talvolta farraginosa, la burocrazia estenuante, ma c’è chi la legislazione la rispetta e la burocrazia la affronta. Chi aspetta le autorizzazioni (troppo a lungo, a volte) e chi non le chiede. Chi opera nella legalità e chi per il fisco non esiste. Chi fa l’ambulante, negli spazi assegnati e pagando i corrispettivi dovuti, e chi l’abusivo. Evasione, elusione, abusi-

» GUARDIA DI FINANZA: www.gdf.gov.it » BUONI LAVORO: www.inps.it » MOBILITAZIONE “LEGALITÀ MI PIACE” CONTRO ABUSIVISMO E CONTRAFFAZIONE: www.confcommercio.it

}


vismo, contraffazione, sottraggono risorse alla nostre economia, in termini di mancato gettito fiscale e previdenziale, ma soprattutto alimentano la concorrenza sleale in un mercato che è già abbastanza duro - in questo momento di crisi - per chi fa impresa e la legalità la rispetta. E ha deciso di far sentire la propria voce al grido di “Legalità mi piace” con una mobilitazione per denunciare i danni di abusivismo e contraffazione, fenomeni contro i quali l’imprenditoria sana può trovare nella Guardia di Finanza un alleato prezioso (si veda l’intervista). Stia però tranquilla Barbara, che la sera guarda i bambini della vicina di casa quando va al cinema con il marito, o Matteo, che studia Analisi matematica nella biblioteca dell’Università fino alle sei e poi fa ripetizioni agli studenti del liceo, e anche Giovanni, pensionato, che aiuta a sistemare il giardino dei condominio. Possono svolgere un lavoro accessorio - cioè occasionale e retribuito - senza scivolare nel lavoro nero, nell’elusione o nella evasione facendosi pagare attraverso gli appositi vaucher, i buoni lavoro dell’Inps acquistabili anche on line, in tabaccherie e banche autorizzate o presso gli uffici postali di tutta Italia. E uniformare la propria condotta a quel principio di legalità, che - secondo una definizione che ci piace, presa dal Dizionario di Storia della Enciclopedia Treccani “coincide con l’esercizio di un diritto e l’adempimento di un obbligo nei modi e nelle forme stabiliti dalla legge”.

ÀTILAGEL ALLED EROLAV LI

«Falsi affittacamere, guide turistiche non autorizzate, organizzatori non abilitati di feste, venditori nelle proprie abitazioni: sono tutti abusivi»

IL VALORE DELLA LEGALITÀ

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I BUONI ALLEATI:

EDUCAZIONE, PREVENZIONE E CONTROLLO

A

l Colonnello Giovanni Avitabile, Capo Ufficio Tutela Uscite e Mercati del Comando Generale della Guardia di Finanza, in prima linea nella lotta ad abusivismo e contraffazione, così come nel contrasto alle frodi comunitarie, abbiamo rivolto alcune domande. La Guardia di Finanza ha una tradizione antica ma una vocazione ed una organizzazione moderna, operando come forza di polizia economica e finanziaria: qual è il significato del vostro motto Nec Recisa Recedit e come sono cambiati nel tempo il ruolo e le attività del Corpo? Nec Recisa Recedit, che significa “Neanche recisa indietreggia”, è il motto che dal 1933 accompagna la Guardia di Finanza nel suo quotidiano impegno contro l’illegalità. In realtà, le origini del Corpo risalgono a molto prima, addirittura al 1774, allorché venne creato dal Re Vittorio Amedeo III uno speciale corpo di guardie di confine, denominato “Legione Truppe Leggere”. Nel corso degli oltre due secoli di storia, la Guardia di Finanza ha saputo evolversi ed aggiornato la propria struttura ordinativa, in modo flessibile e tempestivo, tanto da diventare, negli anni 2000, una “forza di polizia ad ordinamento militare con competenza generale in materia economica e finanziaria”. Da allora, il Corpo è chiamato a svolgere un ruolo centrale non solo di repressione, ma anche di prevenzione di tutti gli illeciti che incidono sul bilancio nazionale ed europeo, sia sul lato delle entrate che su quello delle uscite, assicurando una chiave di lettura dei fenomeni di criminalità economico-finanziaria veramente completa. Quindi, non solo contrasto dell’evasione e dell’elusione, controllo delle frontiere e delle dogane, ma, anche lotta alla contraffazione, all’abusivismo e alla pirateria commerciale, fenomeni illegali che inquinano il mercato e alterano la concorrenza: quali mezzi sono stati messi in campo e quali i risultati ottenuti su quest’ultimo fronte? Dall’inizio dell’anno, con le oltre 6.500 operazioni di controllo del territorio ed indagini anticontraffazione effettuate dalle Fiamme Gialle, in media 30 al giorno, sono stati ritirati dal mercato 34 milioni di “tarocchi”, 27 milioni di prodotti pericolosi e quasi 3 milioni di falsi Made in Italy, sottraendo al giro d’affari dell’economia criminale un valore quantificabile in oltre 3 milioni di euro al giorno. Non più solo capi firmati e articoli di pregio, ma anche cosmetici, farmaci, detersivi, sigarette, profumi, fino ad arrivare ai pezzi di ricambio per auto. Nei periodi di crisi diviene solitamente più appetibile il “mercato del falso”, che immette in consumo prodotti dalle caratteristiche “simili” a quelli ufficiali, a prezzi più bassi e alla portata di molte famiglie in crisi di liquidità. Sebbene l’alta moda, l’abbigliamento e i suoi accessori si siano confermati i settori in cui la contraffazione e la falsa indicazione Made in Italy è ancora fortemente diffusa, le operazioni condotte nel 2013 dai nostri Reparti hanno evidenziato un notevole aumento dei sequestri di beni di consumo, tra i quali spiccano i cosmetici e la bigiotteria, ma anche accessori e ricambi per auto, coltelleria, meccanica di precisione, ampliando sempre maggiormente la gamma. Il dispositivo di contrasto al fenomeno della contraffazione e della pirateria commerciale messo in campo dalla Guardia di Finanza si sviluppa secondo tre direttrici principali: - il presidio degli spazi doganali, che ha la finalità di intercettare i traffici illeciti di merci contraffatte e pericolose di provenienza extra Ue, prima ancora che vengano immesse nel circuito commerciale nazionale; »

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ÀTILAGEL ALLED EROLAV LI

IL VALORE DELLA LEGALITÀ

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NEI PERIODI DI CRISI

}

IL MERCATO DEL FALSO È “PIÙ APPETIBILE” CON PRODOTTI “SIMILI” AGLI ORIGINALI. LE FIAMME GIALLE INDAGANO ANCHE SU QUESTI

- il sistematico controllo economico del territorio, esercitato dalle nostre pattuglie su strada; - l’attività investigativa in senso stretto, svolta dai Reparti di punta, i Nuclei di Polizia Tributaria, orientata per ricostruire l’intera “filiera del falso”, i canali d’importazione, i centri di abusiva produzione, le aree di deposito, le reti della grande distribuzione delle merci contraffatte e i flussi finanziari connessi. Il rispetto della legalità si può insegnare? Certo, la legalità è un valore che va diffuso, soprattutto tra le fasce dei più giovani, anche quelle che hanno appena iniziato il loro percorso scolastico. Anche sotto questo profilo, la Guardia di Finanza è impegnata, attraverso un protocollo con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, a diffondere il valore della legalità, che, sul piano fiscale, si traduce in quel principio di solidarietà, senza il quale non sono possibili il progresso e la convivenza civile. L’iniziativa ha portato alla realizzazione del progetto “Educazione alla legalità economica”, che si concretizza nell’organizzazione di incontri con gli studenti della scuola primaria e secondaria, nei quali si intende evidenziare che la “legalità economica” è una dimensione strettamente connessa all’esercizio di una cittadinanza attiva e responsabile, che conviene al singolo ed è patrimonio indispensabile per l’esistenza stessa e la crescita della collettività. Consigli ai cittadini e operatori economici (per i giovani e i meno giovani)? Il cittadino e gli operatori economici onesti devono innanzitutto sapere che, al loro fianco, troveranno sempre le Istituzioni, e tra esse la Guardia di Finanza. Sul nostro sito, nella pagina Consigli Utili, sono presenti i riferimenti del numero di pubblica utilità 117, indicazioni per mettere in guardia gli anziani dai raggiri, capire se un prodotto è contraffatto, evitare le truffe telematiche, sapere cosa fare per affittare un appartamento.

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[ ATTUALITÀ DI

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HEY, PROF! MA QUANTI ANNI HAI?

GIADA VALDANNINI ]

STORIE DI STRAORDINARIA ASSUNZIONE «Dopo anni di precariato, molti docenti over 60 sono stati immessi in ruolo. Un paradosso dovuto alla recente riforma delle pensioni, che continuerà a “trattenere” molti altri insegnanti over 50 (con l’obbligo di un anno di prova)»

A

nni Novanta. Sul finire. Una classe di ragazze, orfana del professore di Lettere promosso preside di un altro istituto. Sulla porta dell’aula del liceo romano, un uomo, tutto fuorché giovane. Barba brizzolata, fisico appesantito dagli anni che, un tempo, fu agile, sicuramente imponente. Nella voce un sibilo, quasi la rottura del fiato ma non a significare imbarazzo, quanto piuttosto una caratteristica, chiara già dalle prime conversazioni. Silenzio di fronte al nuovo “prof” di Lettere che avrebbe traghettato la classe dritta verso la maturità: scoglio e approdo dopo cinque anni di studio. Nonostante l’ostilità, quest’uomo riuscì a catturare l’attenzione e la benevolenza di venti adolescenti spaesate e tutto si concluse nel migliore dei modi. Chi glielo fece fare? Forse, e unicamente, quell’amore per l’insegnamen-

to che deve, eppure, averlo esposto a umiliazioni e ad anni di peregrinazioni da una cattedra all’altra. Senza un posto fisso. Senza una scuola certa da cui ricominciare ogni settembre. È una storia come tante, questa. Erano gli anni Novanta e non, ap-

punto, il 2013 in cui la situazione è sicuramente peggiorata. Non a caso, le cronache degli ultimi giorni, hanno raccontato di professori immessi in ruolo - e assunti a tempo indeterminato - alle soglie della pensione. Over 60 che hanno prestato servizio per anni, da

precari. Si tratta di una ventina di persone, da un capo all’altro della Penisola: gente che si è sentita chiamare dal Provveditorato dicendo: «Professore, congratulazioni. Venga a firmare il contratto». Con un anno di prova però, come se dopo una così lunga car-

La nuova Riforma

Già nel 2011

Ben il 60%

Alla decisione

previdenziale ha stabilito che oltre l’80% del corpo docente italiano continuerà a rimanere in servizio sino a 66 anni e 3 mesi.

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il 47,6% dei maestri elementari, il 61% di quelli delle medie e il 62,5% dei professori del liceo avevano superato i 50 anni di età.

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degli insegnanti italiani secondo il Rapporto Ocse Education at glance è over 50, un fenomeno destinato a crescere sempre più nel corso dei prossimi anni.

di trattenere i docenti più anziani, si aggiunge quella di lasciare fuori dalle graduatorie ad esaurimento circa 20.000 neoabilitati nei Tirocini Formativi Attivi.


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cation at glance, il Rapporto Ocse secondo cui il numero degli ultracinquantenni in cattedra sta crescendo, col risultato che i nostri alunni si troveranno, sempre più spesso, davanti ad insegnanti in là con gli anni. Tant’è che già nel 2011 il 47,6% dei maestri elementari, il 61% di quelli delle medie e il 62,5% delle superiori aveva superato la cinquantina, mentre i professori più giovani faticano a farsi strada. C’è da dire che, senza docenti precari, la scuola non sopravvivrebbe. Infatti, ogni sette insegnanti di ruolo ce n’è uno supplente, con province dove si concentra addirittura il 50% del personale senza un contratto stabile. «Con la giustificazione di introdurre manovre di risparmio della spesa pubblica - ricorda ancora Pacifico - si continua a derogare alla Direttiva Comunitaria, la 1999/70/CE, che da 13 anni impone ai Paesi che

fanno parte dell’Ue di assumere tutti i lavoratori che hanno svolto 36 mesi di servizio nell’ultimo quinquennio. Come si continua a non tenere conto del Decreto Legislativo 368/01, che dava seguito a questa direttiva a livello nazionale. Per non parlare dell’oltraggio che si perpetra nei confronti dell’Articolo 1 della Costituzione. Per tenere i precari lontani dal ruolo si è fatto di tutto: dalle deroghe alle direttive Ue (a partire dalla Legge 106/2011) al taglio di 200mila posti solo negli ultimi sei anni; dalle classi-pollaio alla riduzione del tempo-scuola ai minimi termini; dalla soppressione incostituzionale di 4mila istituti alla sparizione di altrettanti dirigenti e Dsga (Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi)». E se la radiografia del corpo docente sposta l’asticella dell’età sempre più in alto, il confronto con altri Paesi non è di alcuna consolazione.

Secondo il già citato rapporto Ocse, in Francia, Corea, Irlanda, Inghilterra, Stati Uniti e Giappone la quota di insegnanti non ancora trentenni supera abbondantemente il 10%, con punte del 20 in alcuni gradi di istruzione. L’Italia, invece, continua ad averne un numero quasi venti volte inferiore. Intanto, dal Ministero arrivano notizie incoraggianti: «Il mestiere dell’insegnante è usurante, ma ora abbiamo leggi che dobbiamo rispettare», ha detto di recente il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, che ha aggiunto: «Certo, è necessario rimediare ai guasti che abbiamo fatto, come i cosiddetti “Quota 96“, che non sono riusciti ad andare in pensione, ma per fare tutto questo, anche per pagare gli scatti di anzianità oggi bloccati, serve il rinnovo contrattuale per gli insegnanti: una nuova forma di contratto, che per molti è un tabù. Dedicheremo, quindi, il 2014 al rinnovo del contratto nel mondo della scuola». E allora non ci resta che attendere, augurando anche ai professori over 60 l’inizio del prossimo anno sotto una buona stella. Sebbene sia per loro un anno “in prova”. Ma, almeno, con un contratto vero. Seppur tardivo.

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riera ci fosse ancora bisogno di dimostrare. Ma la prassi è questa: prendere o lasciare. E così in tanti hanno accettato, anche se in sedi scomode o lontane da casa; altri, con vite complicate e la salute che non è più quella di una volta, hanno optato per il no. Ma com’è potuto accadere? Un paradosso spiegato perfettamente da Marcello Pacifico, presidente dell’Associazione di Insegnanti e Formatori (Anief): «Le regole che l’amministrazione scolastica si è data produrranno nel tempo un ulteriore innalzamento dell’età media dei nostri docenti. Questo, per via della riforma Fornero, che costringe oltre l’80% del corpo docente italiano, composto da donne, a rimanere in servizio fino a 66 anni e tre mesi, cui si è aggiunta la decisione di lasciare fuori dalle graduatorie ad esaurimento i circa 20mila neo abilitati presso i Tfa (Tirocini Formativi Attivi, ndr) ordinari. Una decisione che ricade, per altro, su aspiranti docenti che hanno speso tra i 3mila e i 4mila euro, e per formare i quali lo Stato ha investito a sua volta ingenti risorse». Succede così che il 60% degli insegnanti italiani sia over 50, come sottolineato dal recente Edu-

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[ ESTERO DI ILARIA ROMANO ]

Nel cuore “precario” del Medio Oriente «La prima sensazione, una volta giunti in Libano, è di trovarsi in un Paese in bilico tra un’assoluta tranquillità ed una tensione sempre più concreta. Si comincia con le procedure di sicurezza all’aeroporto, si passa per i check point di Beirut discreti ma presenti -, ci si imbatte poi in un numero sempre più alto di profughi siriani. Così a Tripoli, a Zahle e nella Valle della Bekaa, da Saida a Mlita è un crescendo di tensione che si mescola con tentativi di vita normale»

L

a storia del Libano è fatta di multiconfessionalismo politico - visto che sono 18 le correnti religiose che fanno capo a Cristianesimo e Islam e tensioni continue. Interne ed esterne. Ed è forse per questo che è diventato quasi normale convivere con uno stato di precarietà, eppure progettare la quotidianità e il futuro. Così gli attentati, gli scontri a fuoco, i razzi che oltrepassano i confini diventano parte della vita, ma questo non impedisce ai libanesi di andare avanti. Negli ultimi tempi, da quando è stato paventato un intervento americano in Siria, le tensioni sono cresciute, e si sono temute ripercussioni ancora più serie in tutta la regione. Nel frattempo, la prima e drammatica conseguenza di questo conflitto è il continuo afflusso di profughi, costretti a lasciare le proprie case in Siria e attraversare i confini, molto spes-

so diretti proprio verso il Libano, dove gli aiuti sono praticamente inesistenti. La percezione che si ha di questo Paese è che sia realmente in bilico fra una tranquillità assoluta e una tensione strisciante, che si manifesta attraverso una serie di segnali di allerta. Basta arrivare all’aeroporto Rafic Hariri di Beirut per capire che i controlli si sono fatti più accurati. Ogni telefono cellulare che si decide di utilizzare nel Paese con una scheda locale deve essere registrato in un ufficio apposito, e per ogni passaporto è consentito assegnare un solo dispositivo. «È una nuova legge - racconta il commesso del negozio di telefonia dello scalo -, qui si comprano le sim card ma non sono utilizzabili su apparecchi che non siano stati assegnati ad un determinato documento di identità. Per la sicurezza - spiega - sapete com’è, negli ultimi tempi».

BEIRUT »La capitale, un milione e mezzo di abitanti circa, è un viaggio nel viaggio fra le religioni, la convivenza, le tensioni del Paese, il business internazionale e la povertà, scintillante centro d’affari per ricchi nella Downtown, rifugio della gente che resta ai margini di ogni profitto e di una vita agiata. La forbice fra vecchi e nuovi ricchi e persone al limite della sussistenza si è allargata, come pure sono aumentati i segnali visibili di una città perennemente in allerta. Il centro degli affari e della politica, a nord est, è controllato a vista dalla polizia e dall’esercito, e transennato in più punti dal 2005, quando un attentato uccise l’allora primo ministro Rafic Hariri, che ancora oggi viene commemorato in un mausoleo che ha il sapore della precarietà del Paese, e che ospita foto e »

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dei Libanesi ha meno di 24 anni e l’età media è piuttosto bassa: intorno ai 28 anni (Dati Undp).

sono le correnti ufficialmente riconosciute in Libano appartenenti alle tre grandi religioni monoteiste. NOVEMBRE 2013

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TRIPOLI »Da Beirut si arriva a Tripoli in poco meno di due ore con un taxi collettivo o un bus, sono circa 90 chilometri di distanza. È la seconda città del Paese, a Nord, a 30 chilometri dal confi- »

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DAL MANDATO DI PARIGI AGLI INTERVENTI DI ISRAELE

fiori sotto un grande gazebo di tela cerata, di fianco alla maestosa Moschea blu. Ad una Downtown dove il souq è degno dei più forniti centri commerciali di lusso “occidentali”, ed un lungomare che possiede i lidi e gli hotel più costosi e internazionali, si contrappongono quartieri dove le connotazioni religiose e i simboli di appartenenza si fanno più chiari, nella galassia delle 18 confessioni di questo Paese. Si attraversano stili di vita a volte anche molto differenti, ci sono le vie dello shopping piene di gente ad Hamra il sabato pomeriggio, i locali alla moda, il rito quotidiano della Shisha, il narghilè, che accomuna uomini e donne, giovani e adulti. I check point ci sono, ma mai troppo invadenti, anche se al sud, nei quartieri sciiti, la situazione cambia, soprattutto da quando gli ultimi attentati della scorsa estate hanno creato nuove frizioni fra le principali formazioni politiche, con un rimpallo di responsabilità fra quella che fa capo a Saad Hariri e quella guidata da Hezbollah. A Beirut sono arrivati molti profughi siriani: è questo il primo effetto della vicina guerra. Chi aveva un minimo di possibilità economiche o un appoggio più stabile ha trovato una sistemazione in città. I palestinesi siriani, che anche nel vicino Paese vivevano nei campi profughi, si sono spostati in quelli libanesi. Proprio nella capitale, nello storico campo di Shatila, è nato un vero e proprio quartiere a maggioranza siriana, con nuovi problemi di convivenza e nuove regole tutte da stabilire, dove la densità abitativa superava già qualsiasi ragionevole soglia.

ELEARSI ID ITNEVRETNI ILGA IGIRAP ID OTADNAM LAD

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IL PAESE IN BREVE E I LEGAMI CON I SUOI VICINI «Legato alla Siria sin dal 1916, il Libano ha vissuto la guerra civile dal 1975 al 1990, finita solo dopo l’intervento siriano di Hafez Al Assad. È forte anche l’influenza dell’Iran tramite i partiti sciiti di Hezbollah e Amal»

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a storia del Libano è legata a quella della Siria sin dal 1916, quando Francia e Gran Bretagna si accordano per spartirsi le zone di influenza in Medio Oriente. Il mandato di Parigi, approvato dall’Assemblea della Società delle Nazioni, prevede il controllo di un’unica zona che comprende gli attuali due Paesi. Quando il Libano affronta la guerra civile, dal 1975 al 1990, il governo - allora formato in maggioranza da cristiani maroniti - chiede aiuto alla Siria e Hafez Al Assad,

padre di Bashar, invia l’esercito. Con gli accordi di Taifa del 1989, siglati per mettere fine al conflitto fra le diverse anime del Paese, Damasco conferma la sua estrema influenza su Beirut. Un altro Paese chiave che mantiene un particolare ascendente sul Libano è l’Iran, tramite i partiti sciiti di Hezbollah e Amal. Come pure, sull’altro fronte politico in chiave sunnita che oggi è rappresentato dal figlio di Rafic Hariri, Saad, ex primo ministro -, il Paese rientra anche nella

sfera di interesse dell’Arabia Saudita. Le tensioni che non si sono mai risolte, però, riguardano soprattutto i rapporti con Israele, che nel 1982, in piena guerra civile, invade il Libano per cercare di sradicare le organizzazioni di resistenza palestinesi presenti sul territorio e in particolare nei campi profughi. In seguito ci saranno due nuovi conflitti: nel 1996 e nel 2006, con l’intento di Tel Aviv di indebolire l’organizzazione, militare oltre che politica, di Hezbollah.


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[ UNA FAMIGLIA DI PROFUGHI SIRIANI, RIFUGIATI

renti delle zone e dei loro abitanti, e ben segnalati da bandiere con i diversi simboli politici che svettano da barili di latta, insieme alle foto dei martiri.

mattina, i centri più vicini per cercare lavoro, e le donne restano in casa con i bambini, arrangiandosi a fare il bucato come possono, a cucinare qualcosa, in attesa che la situazione cambi. Di politica però non parlano, la maggior parte di loro non sa nemmeno di chi erano quegli aerei che gli passavano sulla testa qualcuno ha anche perso dei familiari in Siria ed è per questo che ha deciso di scappare.

E LA VALLE DELLA BEKAA »TerraZAHLE di confine e cuore del Medio Orien-

DA SAIDA A MLITA »A Saida, o Sidone, 35 chilometri circa a

te, una manciata di chilometri dalla Siria, ad Est, e dalla Palestina, poco più a Sud, la Bekaa vive la situazione dei profughi forse più drammatica per numero di arrivi e scarsità di mezzi per affrontarli. Una famiglia libanese cristiana di Zahle, 15 chilometri dal confine siriano, subito prima delle ultime montagne, racconta di come siano cresciute le difficoltà nella zona anche a livello occupazionale da quando i siriani continuano ad affluire. Mentre parlano ricevono un sms di un amico che segnala un lancio di razzi a mezz’ora di strada da casa loro, direttamente dalla Siria. C’è stato anche un ferito, ma nessuno si scompone più, ormai. In questa cittadina c’è una nutrita comunità cristiana e si sta celebrando un matrimonio. Oggi è festa, la guerra è lontana dai pensieri e dalla vista. Nel frattempo le famiglie di profughi hanno occupato tutte le case sfitte o abbandonate nel corso degli anni ancora in costruzione, progettate da chi, nel 2006, è stato costretto a lasciare il Sud per Beirut, e poi non ha mai avuto i soldi per completare l’opera, o un’alternativa di lavoro per tornare nella sua terra. E così è rimasto in città, e in mezzo alle colline o nei villaggi ha lasciato scheletri di case mai intonacate, già vecchie prima di essere finite, e mai abitate. Oggi ci vivono queste nuove famiglie, che non sanno come mandare i figli a scuola perché non esistono collegamenti, e che si affidano alla chiesa locale o ai privati per avere acqua e pochi viveri. L’Unchr (United Nations High Commissioner for Refugees) li ha registrati, gli ha fornito un po’ di cibo ma nulla più. Gli uomini raggiungono a piedi, ogni

Sud di Beirut, il lungomare alterna azzurro a fumi di spazzatura che svettano dalla vicina discarica. È uno dei problemi più grandi nel Paese: lo smaltimento dei rifiuti, come pure l’acqua e le infrastrutture per l’energia elettrica. La corrente va via a più riprese, i più fortunati hanno un generatore che si attiva all’occorrenza, ma basta guardare i cavi che penzolano dalle finestre per capire che il problema non riguarda sono le periferie e le dimore delle persone più povere. Saida è già ufficialmente sud, terra di confine e di guerra perennecon Israele, la stessa terra dove anche i soldati italiani sono impegnati nella missione delle Nazioni Unite Unifil, di interposizione al confine. Addentrandosi dalla costa verso l’interno, il terreno cambia, si comincia a salire e si raggiungono i mille metri in meno di mezz’ora di cammino. Qui la presenza di Hezbollah si percepisce dallo stato delle case e delle strade, sempre asfaltate di fresco. Ponti ricostruiti, giardini curati, e della guerra resta solo qualche vecchio rudere bombardato e mai rimesso in piedi. Ancora più in alto, nella località di Mlita, la formazione politico-militare ha persino deciso di realizzare un Museo della resistenza, in cui ha unito architetture futuriste a ruderi militari, propaganda a vecchie dotazioni militari. È qui, in questi boschi, che israeliani e milizie Hezbollah hanno combattuto più e più volte. Ed è qui che, come recita lo slogan del museo, il cielo parla con la terra ed emerge la grande contraddizione di questi luoghi: una pace che non è mai una vera pace, ma al massimo una tregua, una quiete pronta a esplodere in un nuovo conflitto.

IN LIBANO. IL PAESE OSPITA OLTRE UN MILIONE DI SFOLLATI, CHE AFFRONTANO OGNI GIORNO SERIE DIFFICOLTÀ TRA CUI LA SCARSEZZA DI ACQUA E CIBO.

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ne Nord con la Siria, ed è una continua scoperta, perché si passa dalla tranquillità del mercato del centro, dall’infinita ospitalità della gente, all’imprevedibilità di uno scontro a fuoco che può avvenire fra un quartiere e l’altro. Il 23 agosto scorso due attentati in altrettante moschee hanno fatto 47 vittime. La macchina della ricostruzione, ben rodata, è ampiamente partita anche se i segni dell’esplosione si vedono ancora, con i detriti che nessuno ha spostato, qualche macchina con i vetri rotti e il cofano accartocciato, le vetrine del negozio vicino completamente in frantumi. «Good luck», augura il farmacista della piazza principale quando gli si chiedono informazioni su come arrivare a Siria street, la via che divide il quartiere “alawita”, che sostiene il governo siriano, e il quartiere “sciita”, al fianco dell’opposizione ad Assad, dove i palazzi alternano balconi con i panni stesi e mura crivellate di colpi di fucile. Qui i check point non sono quasi mai della polizia libanese o dell’esercito regolare, ma sono fatti da “civili”, refe-

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NESSUNO SI SCOMPONE PIÙ. LA GUERRA È ORMAI PARTE DEL PANORAMA

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50&Più in VIAGGIO STUDIO Partenze settimanali dall’1.11.2013 al 31.3.2014

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TURISMO

[ TEMPO LIBERO DI

LORIS POR CHERI

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LA GARA CHE FERMA UNA NAZIONE «Così è stata definita la Melbourne Cup, una delle corse ippiche più entusiasmanti al mondo, seguita da 700 milioni di persone in 120 Paesi»

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robabilmente, nessuno immaginava che quella gara, nata quasi per caso, sarebbe diventata l’emblema di una Nazione; tanto meno lo credeva il comitato promotore, che nel 1861 decise di dar vita alla Melbourne Cup. Era il periodo della “corsa all’oro”, gli anni in cui in migliaia “invasero” Melbourne, Ballarat e Bendigo nella speranza di trovare le pepite che avrebbero cambiato per sempre la loro esistenza. A quella prima edizione della Cup, assistette un buon numero di spettatori: quattromila. Ma già nel 1880 si salì a 100.000 persone! Impressionante, se si pensa che il totale della popolazione di Melbourne, all’epoca, era di 290.000 anime. All’ippodromo di Flemington arrivarono da ogni parte d’Australia per veder correre i migliori purosangue. Ne rimase incantato persino Mark Twain,

che nel suo Seguendo l’equatore scrisse: «Sul prato c’era a malapena spazio in piedi. (...) La collina era semplicemente una massa di esseri umani». Ad oltre 150 anni dalla prima edizione, il fascino della Melbourne Cup resta invariato. La più famosa delle quattro corse che si disputano durante il Melbourne Carnival - una settimana di sport, ma anche di moda, spettacoli, divertimento l’Emirates Melbourne Cup Day (così si chiama oggi, in virtù dello sponsor di maggioranza), continua ad essere l’avvenimento che unisce celebrità e gente comune in una magia che non ha eguali. La gara che ferma una Nazione, come viene definita, non è soltanto una corsa di purosangue ma un evento sociale e culturale che svolge un ruolo significativo nell’identità nazionale australiana. Il primo martedì di novembre -

festa nazionale - la frenesia invade il Paese: tutti indossano l’abito migliore, che deve essere elegante e avere anche un tocco di originalità. Un diktat che riguarda in particolare le signore, che insieme ai cappellini stravaganti sfoggiano tanta autoironia. Chi può si reca al Flemington, gli altri restano incollati alla tv, che trasmette la corsa in 120 Paesi. Pare che l’80% degli australiani scommetta almeno qualche dollaro. Esperti? No, l’importante è partecipare e sperare nella fortuna. E così, alle 15.00 in punto, tutti fermi: “Si parte!”.

MONEY, MONEY, MONEY È la gara ippica più ricca al mondo. Il trofeo per il vincitore è costituito da una coppa d’oro di 18 carati, del peso di oltre due chilogrammi, e del valore di circa 175.000 dollari. Nel 2012 la manifestazione ha portato all’economia del Paese un introito di oltre 746 milioni di dollari australiani. Ci sono state scommesse per circa 17,4 milioni di dollari, mentre 28,5 milioni di dollari sono stati spesi per i capi di abbigliamento da indossare all’evento.


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VIAGGIO NELLA STORIA

Amato dagli artisti

Il Reno è uno dei fiumi più lunghi d’Europa, il cui nome ha origini celtiche, ma ancor prima indoeuropee. Significa “scorrere”

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EL CUORE

DI GIOVANNI ORSO

DELL’EUROPA tra castelli e vigneti

[ SOTTO, BACHARACH CON LA CHIESA DI SAN PIETRO. IN ALTO, HEIDELBERG ED IL CASTELLO DI PFALZGRAFENSTEIN. ]

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corre nel cuore dell’Europa da millenni e le sue acque sono state testimoni di battaglie e guerre, hanno visto il fiorire di civiltà e l’espansione di imperi, hanno accolto cittadini di ogni parte del mondo, professanti religioni mai conosciute ai più, sono state madre benevola che ha regalato prosperità a tutti quelli che si sono affidati ad esse. Il Reno è tra i fiumi più lunghi del vecchio Continente, e si snoda tra la Svizzera, l’Austria, la Francia, la Germania e l’Olanda, dove termina il suo corso gettandosi nel Mare del Nord. Nasce sulle alture svizzere, dalla confluenza di due piccoli fiumi, e percorre gli oltre 1.300 chilometri alternando tratti impetuosi, rapide, cascate, con lunghi tratti placidi che si mettono al servizio dell’uomo. La sua storia coincide con la storia dell’uma-

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il Reno

nità. Per i romani era la barriera che divideva la civiltà dalla barbarie: di qua la culla dell’impero, con le sue leggi e una cultura che modellava persone e popoli e che ha trasformato i primi insediamenti in grandi città; di là il caos di chi non aveva ancora acquisito la sapienza e lo spirito dei grandi, il senso di aggregazione e l’ordinamento di uno Stato sovrano. Il regno di Carlo Magno ha fatto della Valle del Reno il centro della cristianità, la linfa vitale della quale si sono nutrite le città di Magonza, Colonia e Treviri, luoghi spirituali ancor prima che di sviluppo economico. Oggi, lungo il fiume o nelle sue immediate vicinanze, si sono sviluppate miriadi di città che si susseguono incessanti, ognuna con la propria bellezza: Colmar, Strasburgo e Friburgo, Magonza

e Bingen, Colonia, Dusseldorf, fino a Rotterdam. Luogo di scambio culturale e punto d’incontro tra il nord e il sud dell’Europa, la Valle del Reno è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco. Gli oltre sessanta paesi che si affacciano lungo le sue rive, il paesaggio punteggiato dalla miriade di castelli (circa 40), fortezze, torri, sono testimonianze di un passato lungo oltre il millennio, che regalano a questo luogo non solo tratti di mirabile bellezza e pagine di eventi drammatici e significativi nello stesso tempo, ma anche un richiamo culturale che si è concretizzato nelle opere di grandi scrittori e compositori, anche di casa nostra. Un esempio su tutti, la strofa di manzoniana memoria: «Dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno...», che ha accompagnato l’adolescenza di tanti.

[ IN ALTO, UNO SCORCIO DELLA VALLE DEL RENO. ]

[ SOPRA, STRASBURGO. SOTTO, COLMAR. ]


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50&Più in CROCIERA

Capodanno in Crociera sul Reno Mercatini di Natale di Strasburgo, Magonza, Spira e Capodanno a Francoforte sul fiume Meno Dal 29 Dicembre 2013 al 2 Gennaio 2014 a bordo della Swiss Diamond

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Cosa c’è di più divertente di una crociera fluviale, navigando lungo il Reno alla scoperta dei Mercatini di Natale? È una festa per tutti i sensi: ascoltare e poi ammirare, respirare e poi gustare, toccare con mano la tradizione, vivere il clima di gioia che avvolge e riscalda. Nelle piazze e lungo le strade si respira un’atmosfera di sincero calore, si sente il valore più vero e profondo della festa. È una magia a cui non si può rinunciare. Il profumo del vino caldo e delle dolci prelibatezze completeranno la gioiosa atmosfera che si sprigiona nell’aria con canti natalizi e di tradizione e con le festose bancarelle. E a Capodanno si festeggerà tutti insieme a bordo della m/n Diamond, la festa più divertente dell’anno. Vivrete l’emozione del suggestivo spettacolo dei fuochi d’artificio a Francoforte, sul fiume Meno. Rimarrà un fantastico ricordo da portare a casa.


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QUOTA DI PARTECIPAZIONE Ponte Superiore € 790,00 Ponte Principale € 690,00 Polizza annullamento viaggio obbligatoria € da 19 a 24 29 dicembre: Arrivo a Strasburgo Imbarco e sistemazione nelle cabine riservate. Tempo a disposizione per visitare i mercatini di Natale nella Piazza della Cattedrale. Cena e pernottamento a bordo.

cora oggi. Tempo a disposizione per visitare i mercatini di Natale. Pranzo a bordo e navigazione per Francoforte. Cenone di Capodanno e spettacolo pirotecnico sul fiume Meno. Brindisi e danze fino a tarda notte. Pernottamento.

30 dicembre: Strasburgo - Magonza Visita guidata di Strasburgo antica e moderna. Capoluogo dell’Alsazia, è attraversata dal fiume Reno e caratterizzata dalla presenza di ponti coperti collegati da torrette medievali nel suo bel centro storico; città cosmopolita è una delle capitali dell’Europa Unita e sede del Parlamento Europeo. Pranzo a bordo e tempo a disposizione. In serata, navigazione per Magonza. Cena e pernottamento a bordo.

1 gennaio: Spira Navigazione per Spira. Pranzo a bordo e pomeriggio libero per visitare la bella cittadina di Spira con i Mercatini di Natale. Escursione facoltativa ad Heidelberg, città emblema del Romanticismo tedesco, famosa per l’Università più antica della Germania (XIV secolo). Rientro in nave e partenza in navigazione per Strasburgo. Cena e pernottamento a bordo.

31 dicembre: Magonza - Francoforte Visita guidata a piedi di Magonza, una delle più antiche città della Germania, città natale di Gutenberg, inventore dell’arte tipografica, e antica città universitaria. Magonza era una delle città chiave del Sacro Romano Impero e le tracce di questo glorioso passato sono ben visibili an-

2 gennaio: Rientro in Italia Arrivo a Strasburgo e dopo la colazione sbarco per il rientro in Italia.

N.B.: L’itinerario e le escursioni possono subire variazioni o integrazioni anche in funzione delle condizioni di navigazione.

LA QUOTA COMPRENDE Crociera di 5 giorni/4 notti, come da programma con sistemazione in cabina della categoria prescelta • Trattamento di pensione completa a bordo dalla cena del 1° giorno alla prima colazione del 5° giorno • Cocktail di benvenuto e Cenone di San Silvestro • Brindisi di mezzanotte sul ponte esterno e spettacolo pirotecnico sul fiume Meno • Visite guidate di Strasburgo e Magonza (ingressi esclusi) • Intrattenimento a bordo • Tasse portuali • Assicurazione medico/bagaglio • Assistenza di personale 50&Più. LA QUOTA NON COMPRENDE Viaggio da e per Strasburgo • Escursioni facoltative • Trasferimenti da/per aeroporti e stazioni ferroviarie • Ingressi dove previsti • Eventuali tasse turistiche delle località indicate in programma, attualmente non previste • Tutte le bevande, mance, extra in genere e tutto quanto non sopra specificato. TRASPORTI in pullman GT Partenza da Milano per Strasburgo e ritorno: euro 135,00 (riempimento minimo 45 persone) TRASPORTI in aereo Partenze con voli diretti o con scali dalle principali città italiane per Strasburgo e ritorno: tariffe migliori disponibili al momento della prenotazione in funzione delle classi prenotate - Trasferimenti dall’aeroporto al porto di Strasburgo da definire alla chiusura delle prenotazioni.


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I cibi delle feste

SAPORI & COLORI

«Con questa ricorrenza finisce il bel tempo e ci si avvicina sempre più all’inverno. In onore del santo si festeggia con l’oca, cucinata non solo in Italia, ma anche in molti altri Paesi d’Europa»

OCA DI ’ L

SAN MARTINO

DI M ARINA

CEPEDA FUENTES

COSCE D’OCA FARCITE

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lla Festa di San Martino, che si celebra l’11 novembre, sono connessi in Europa moltissimi proverbi, riti e tradizioni gastronomiche. Fino ai primi decenni del Novecento questa festività, in Italia, era una sorta di capodanno: cominciavano le attività dei tribunali, delle scuole e dei parlamenti; si tenevano elezioni e, in alcune zone, scadevano i contratti agricoli e di affitto. Tuttora si dice, infatti, “Far San Martino” all’atto di traslocare o di sgomberare un locale. La festa del santo vescovo di Tours segna anche la fine del bel tempo, sebbene spesso vi sia una tregua di qualche giorno di sole dopo le burrasche di ottobre; sicché nacque il detto: “L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochinino”. Ormai la semina nei campi è finita; è tempo di potatura della vite e nei primi giorni di novembre il mosto, già fermentato, diventa vino novello. Perciò si usava spillare quello vecchio dalle botti: “Per San Martino si spilla il botticino”, si diceva; oppure

Ingredienti 2 cosce d’oca da 600/700 gr 50 gr pomodori secchi ravvivati in acqua tiepida 50 gr pane bianco raffermo bagnato con latte 70 gr di salsiccia - 70 gr petto di tacchino 20 gr maggiorana - 1 lt d’acqua 150 gr farina bianca da polenta 400 gr funghi trifolati 400 gr pomodorini ciliegia vino bianco - basilico - sale e pepe q.b.

2 ore circa

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375 circa a porzione 4 persone


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“Per San Martino si lascia l’acqua e si beve il vino”. Mentre un altro proverbio afferma che “Per San Martino s’ubriaca il grande e il piccino”. È anche tempo di castagne, celebrate da ottobre con molte sagre paesane, motivo per cui si diceva: “Per San Martino castagne e vino”. Ma in pianura padana vi si aggiunge anche l’oca: “Oca, castagne e vino, tiene tutto per San Martino”; una volta, infatti, la festa del Santo si celebrava con fiere, ricche libagioni e grandi banchetti in cui si mangiava, soprattutto, l’oca fatta ingrassare con cura nei mesi precedenti. Quasi in tutt’Italia, il giorno dedicato al popolare santo trascorreva nell’ingorda letizia delle tavole colme di ogni ben di Dio, sicché tuttora la figura del Santo è sinonimo di abbondanza. Ma perché si mangia proprio l’oca e non un altro animale? Dietro la tradizione gastronomica si celano credenze connesse al Capodanno celtico, o Samuin, che si celebrava nei primi dieci giorni di novembre. D’altra parte, il santo è raffigurato molte volte con un’oca in ricordo di quelle oche leggendarie che nel 371 d.C. svelarono con le loro strida il suo na-

scondiglio, quando non voleva la nomina a vescovo di Tours. Al di là di questa leggenda, la storia documenta che l’oca di San Martino è una discendente di quelle sacre ai Celti, simbolo del Messaggero divino, che accompagnava le anime dei defunti nell’aldilà. Perciò, in tutti i Paesi dove la reli-

«Farcita, fatta prima ben ingrassare, con la verza o in agrodolce, l’oca ha una tradizione gastronomica che risale ai celti» gione celtica era più radicata, vi è la consuetudine di mangiare l’oca. In Italia questa tradizione sopravvive, in particolare, nella celtica Padania dove l’oca, con il maiale, è uno dei cibi cucinati più fantasiosamente. La ricetta più diffusa è il bottaggio, simile alla cassoeula lombarda: un piatto a base di verza che attenua l’intensità del sapore un po’ dolciastro dell’oca. Il più raffinato è “l’oca in agrodolce”, d’origine ebraica, con

una salsina di cipolle e mele. Ma è anche un cibo di tradizione invernale, mentre il suo grasso serve per cucinare al posto dello strutto. Gli ebrei, infatti, ai quali è vietato mangiare il maiale, cucinano spesso con il grasso d’oca e preparano persino il “salame d’oca”. L’oca domestica ha un passato glorioso non solo in terre celtiche. Il suo addomesticamento risale ai tempi delle palafitte: le prime tracce di allevamenti, trovati in Cecoslovacchia, risalgono al periodo neolitico, dal VI al V millennio a.C. Nei geroglifici egizi vi sono, poi, le prove della sua notorietà nell’antico Egitto dove, come per i Celti, era il simbolo della vigilanza e la messaggera degli dei. Anche Omero parla dell’oca nei suoi versi e Plutarco ne fa gli elogi; Plinio, invece, più realistico, descrive il metodo per fare ingrassare il suo fegato e potervi preparare il paté. In Cina, fin dai tempi più remoti, si offre l’oca ai nuovi sposi quale augurio di armonia. Per i Romani le oche erano simbolo di fedeltà e vigilanza, le guardiane del tempio della dea Giunone al Campidoglio da dove, con le loro strida, riuscirono a dare l’al-

larme salvando la rocca dall’invasione dei Galli nel 390 a.C. E forse per ancestrale riconoscenza, nella cucina romana non vi sono ricette per cucinare l’oca.

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2 3 Preparazione

Disossare le cosce e poi batterle per romperne la fibra. Preparare la farcia con salsiccia, petto di tacchino, pomodori secchi, pane e maggiorana. Salarle e peparle, farcirle e legarle bene. Disporle in una teglia con poco olio di oliva, bagnandole con un paio di bicchieri di vino bianco, e infornarle a 180° per 35-40 minuti, finché saranno tenere. Preparare una polentina bianca, lasciandola morbida, e riscaldare i funghi trifolati preparati precedentemente con uno spicchio d’aglio, prezzemolo e un po’ di vino bianco. Arrostire leggermente i pomodorini al forno per 5 minuti, salarli e aggiungervi il basilico. “Impiattare” la polentina, le fettine di coscia, i funghetti e i pomodorini. Accompagnare col Vino Novello.

Curiosità

In Boemia, dall’oca di San Martino si trae anche l’oroscopo per l’inverno: se le ossa sono bianche, l’inverno sarà breve e mite; se scure piovoso, nevoso e freddo. Gli svizzeri, l’11 novembre, la mangiano farcita con fette di mele. In Germania la si riempie di artemisia profumata, mele, marroni glassati col miele, uva passita e le stesse interiora dell’animale.

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La solidarietà e l’amicizia sono il valore dello stare insieme. Un appuntamento nato per trasformare le feste di Natale e Capodanno in un’esperienza carica di suggestioni, in località turistiche ricche di tradizioni, storia e bellezze naturali. Interessanti proposte per trascorrere una vacanza serena.

Buone feste... in Italia

MONTECATINI TERME (Pt), nel cuore della Toscana, è nota nel mondo per le ricche proprietà terapeutiche delle sue acque termali. Il binomio “benessere e salute”, con l’accoglienza, lo shopping, il relax e una cornice di arte e paesaggio, sono gli ingredienti di una vacanza stimolante.

SORRENTO (Sa), una delle zone turistiche più famose d’Italia e meta ambita anche nei mesi invernali per il clima temperato che la caratterizza. Luoghi incontaminati, paesaggi incredibili e paesini incantevoli che custodiscono l’arte, la storia e la cultura di un tempo. Buona vacanza.

LOANO (Sv), per il suo clima e per le sue bellezze paesaggistiche è un luogo di villeggiatura ideale anche per i soggiorni invernali. La città, con un panoramico lungomare e un bel centro storico, è un ottimo punto di partenza per escursioni in Costa Azzurra e nell’entroterra ligure.

Capodanno dal 27 dicembre 2013 Capodanno dal 28 dicembre 2013 Capodanno dal 28 dicembre 2013 al 2 gennaio 2014 al 2 gennaio 2014 al 2 gennaio 2014 HOTEL ARISTON **** HOTEL MINERVA **** HOTEL LOANO 2 VILLAGE **** Situato nel centro cittadino, dall’Hotel è Dal 1878 l’Hotel Minerva garantisce ai Situato a circa 1 km dal centro (raggiunpropri clienti un servizio di qualità nel possibile raggiungere, con comode pasgibile con navetta gratuita dell’Hotel), con seggiate, tutte le strutture termali e tutto i suoi giardini curati, il centro benessere con paesaggio unico del Golfo di Sorrento ciò che la città ha da offrire. L’Hotel prola piscina riscaldata, è uno dei complessi e della Costiera amalfitana. La tradiziopone inoltre la possibilità di effettuare vipiù belli realizzati in Liguria. Qualità e cornale cortesia, la tipica ospitalità e la buosite ed escursioni (da regolare in loco) neltesia sono la garanzia di una vacanza di na cucina sorrentina, sapranno valorizla splendida Toscana. successo. zare il vostro soggiorno. Quota individuale Quota individuale Quota individuale In camera doppia € 665 In camera doppia € 615 In camera doppia € 580 In camera singola € 745 In camera singola € 780 In camera singola € 700 Quota di iscrizione per i non soci € 36 Quota di iscrizione per i non soci € 36 Quota di iscrizione per i non soci € 36 Per i pacchetti di soggiorno a Natale e i dettagli delle quotazioni indicate, potete contattare la sede 50&Più della Vostra Provincia o visitare il sito: www.50epiuturismo.it

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ROMA

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Nonni, una grande risorsa

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GORIZIA

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CHE MUSICA!

n appuntamento da non perdere per rivivere la magia, lo spirito e l’energia della musica degli Anni ‘60. Il 23 novembre alle ore 20.00, presso l’Auditorium della Cultura Friulana di Gorizia (Via Roma 22), si tiene il concerto 50&Più Music Band Anni ‘60. L’ospite d’onore è l’Elvis Presley italiano: Bobby Solo. L’iniziativa nasce da un gruppo di musicisti soci 50&Più della provincia di Gorizia che hanno suonato con varie band dell’epoca. «L’idea di questo concerto risale ad un anno fa spiega Claudio Primavera, vice presidente vicario di 50&Più Gorizia - a seguito dell’esibizione al concorso canoro di 50&Più Italia in...canto del mio gruppo Il Punto, gli altri due componenti sono Walter Scaramella e Bruno Razza. Abbiamo cantato Si può dare di più e siamo arrivati terzi. Da lì ci siamo dati da fare, e abbiamo riunito diversi gruppi, tutti musicisti ultracinquantenni, naturalmente». La serata ha una grande valenza sociale: «Abbiamo coinvolto la sede regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, in modo tale che questa serata possa essere anche un importante appuntamento con la solidarietà. Purtroppo alcuni dei nostri amici musicisti sono ammalati di Sla». La serata è a invito, con offerta libera. Il ricavato sarà devoluto all’Aisla. Il repertorio musicale prevede brani italiani dei gruppi e dei cantautori dell’epoca: dai New Trolls ai Nomadi, da Lucio Dalla a Fabrizio De André. Sei i gruppi che si esibiranno: Il Punto, Gino Pipia e i Trovieri, Walhalla, Wildroses, Extralarge, 50&Più Band. La presentazione è stata affidata a Gianfranco Ziccarelli. La serata sarà conclusa da un’esibizione dal forte sapore intergenerazionale: «Ai nostri figli abbiamo trasmesso la nostra passione per la musica, e infatti suonano anche loro. Quindi, chiuderemo con la 50&Più Band formata da padri e figli». Musica e solidarietà, vi aspettano.

anti i contributi e le testimonianze all’incontro organizzato da 50&Più di Roma e Unipax per la Giornata Internazionale Onu dedicata alla persone anziane e la Festa dei Nonni. La manifestazione dal titolo Per famiglia e società, risorse... senza età, si è tenuta nella sede di Confcommercio-Imprese per l’Italia di Roma. A dare il via agli interventi il presidente Unipax, Orazio Parisotto, con la lettura del messaggio del segretario generale Onu, Ban Ki-moon. Un messaggio che sottolinea quanto l’invecchiamento della popolazione sia un’opportunità e una sfida che necessita di politiche per l’inclusione sociale e la solidarietà tra le generazioni. «La cultura dello star bene, riguarda tutte le età», ha sottolineato il medico sportivo Ernesto Alicicco, autore di Sempre in forma fino a 100 anni e oltre, volume distribuito in omaggio ai presenti. Donata Robiolio Bose, esperta del Ministero degli Esteri, si è soffermata sulla maturazione a livello internazionale della figura dell’anziano come risorsa e sul rapporto solidale tra le generazioni. L’incontro, presieduto da Giuseppe Martino, alla guida di 50&Più di Roma, è stato ricco di testimonianze di nonni presenti tra il pubblico e dei contributi delle organizzazioni invitate. Non sono mancate le premiazioni di personalità e soci 50&Più per il loro impegno di pace, solidarietà e volontariato associativo. Prossima iniziativa della 50&Più di Roma, annunciata da Massimo Ronchetti, quella di un laboratorio aperto ai nonni per rafforzare questo importante ruolo. Il presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, chiudendo l’incontro, si è soffermato sull’esperienza dei nonni, figure di esempio per i giovani.


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SIENA

COSA C’È IN CALENDARIO » Novembre - Aperte le iscrizioni al corso di computer e al corso di lin-

FIRENZE

gua inglese. È possibile ritirare il programma completo di tutte le attività della 50&Più fiorentina (incontri letterari, cineforum, visite guidate, gite giornaliere) presso la segreteria provinciale o il Club 50&Più. Per saperne di Più: 055664795-0553289924 - www.50epiu.it/firenze

» 13 novembre - ore 18.00: presentazione del libro La cucina napo-

SALERNO

letana, a cura del dottor Enrico Volpe.

» 21 novembre - ore 18.00: incontro con l’urologo Antonio Brandi sul tema “La donna e la salute maschile”.

» 5 dicembre - ore 17.00: “Dolcezze natalizie”, serata a cura dello chef Clemente Gaeta. Per saperne di Più: 089227600

» 15 novembre - ore 17.30: presso il Salone Confcommercio (p.zza

CATANZARO

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Garibaldi), Paola Rotella, psichiatra e psicoterapeuta, affronterà il tema “Liberi di essere se stessi? Viaggio nella propria personalità”. 14 dicembre - Scambio degli Auguri di Natale. Programma in definizione. Per saperne di Più: 0961720352 - www.50epiu.it/catanzaro

» 20 novembre - ore 15.30: “Ricordando di non dimenticare” è il ti-

GENOVA

tolo della conferenza tenuta dal professor Guido Rodriguez, uno dei massimi esperti dell’Alzheimer. Un incontro per sensibilizzare e togliere i veli su questa malattia. Appuntamento presso il Salone Ascom (Via Cesarea 8). Per saperne di Più: 010543042 - www.50epiu.it/genova

» 23 novembre - ore 10.15: convegno “Conoscere per prevenire”.

VARESE

Organizzato da 50&Più Unione Regionale Lombardia, con la collaborazione scientifica della Fondazione Umberto Veronesi, si tiene presso il Centro Congressi Ville Ponti - Villa Napoleonica (P.zza Litta 2). Interverranno illustri relatori, tra cui il professor Paolo Veronesi, presidente della fondazione omonima e direttore dell’Unità Chirurgica Senologica Integrata dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Per saperne di più: 0332342280 - www.50epiu.it/varese

» 8 dicembre - ore 10.00: Festa degli Auguri di Natale per trascor-

TORINO

rere momenti di allegria e spensieratezza. Per saperne di Più: 011533806

» 11 dicembre - ore 10.15: Rodin - Il Marmo, la Vita. Mostra a Pa-

MILANO

lazzo Reale.

» 12 dicembre - Concerto di musica classica in memoria della strage di Piazza Fontana (ingresso libero, su prenotazione). Per saperne di Più: 0276281227 - www.50epiu.it/milano

» 15 dicembre - Quinta edizione di Natale Insieme - Visita guidata a

SIRACUSA

Ragusa Ibla, pranzo e pomeriggio di musica, giochi di un tempo, sketch teatrali e tombolata a premi. Per saperne di Più: 0931415119-3891219389 - www.50epiu.it/siracusa

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Per saperne di Più: 0577283914

Cos’è la Felicità?

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Onu ha dichiarato il 20 marzo di ogni anno Giornata Mondiale della Felicità. A partire da ciò, la 50&Più di Siena ha dato al suo consueto evento annuale, aperto alla cittadinanza, il nome di Festa della Felicità. La manifestazione, tenutasi all’Hotel Garden, ha radunato autorità, ospiti e soci, oltre alle rappresentanze della 50&Più di Lucca, Pistoia, Arezzo, Prato e Grosseto. In rappresentanza del presidente nazionale, Renato Borghi, è intervenuto il vice presidente nazionale, Pino Martino. Un incontro per riflettere sulla felicità e cosa la rende possibile. Innanzitutto, l’energia dell’aggregazione, dallo star bene con gli altri alla condivisione del proprio tempo e delle esperienze, sino all’opportunità di esprimersi con le proprie passioni e abilità artistiche. 50&Più, grazie alle sue attività associative, offre queste possibilità mettendo al centro l’amicizia e la valorizzazione dell’età matura. A conclusione è stato distribuito in omaggio l’opuscolo Diritto alla Felicità.

PORDENONE

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Per saperne di Più: 0434549462 www.50epiu.it/pordenone

Nonno,raccontami

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ono sempre di più le classi partecipanti al Concorso “I nonni raccontano”, della 50&Più di Pordenone, che si conclude con le premiazioni nel giorno della Festa dei Nonni. Sono salite a 29 le classi delle scuole primarie di tutta la provincia presenti al concorso, per un totale di 400 lavori ammessi. La premiazione si è svolta in un Palasport gremito di nonni, nipoti e insegnanti. I 15 migliori elaborati sono stati premiati con € 100 di buono spesa per materiale didattico, mentre buoni da € 200 sono stati destinati a tutte le classi partecipanti. Presenti il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, il presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi e il vice presidente Ascom, Giovanna Santin. «Oggi - ha spiegato Danilo Vendrame, presidente provinciale 50&Più - festeggiamo persone che molto hanno dato alla nostra società. Nella famiglia i nonni sono fonte di conoscenza, di saggezza e di tranquillità».


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O LIB ERO

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Cultura: anche il fisico vuole la sua parte! VERCELLI

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Piemonte: accordo tra 50&Più e Anaste

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rosegue la collaborazione tra 50&Più e Anaste, associazione che rappresenta le imprese private di assistenza residenziale agli anziani. Dopo l’accordo siglato con 50&Più Liguria, l’intesa è stata sottoscritta anche in Piemonte e prevede un fattivo scambio di informazioni e servizi che i soci 50&Più e gli assistiti di Anaste possono reciprocamente avere. Per quanto riguarda 50&Più, questa fornirà servizi di assistenza fiscale, previdenziale e assicurativa, di turismo sociale e attività ricreative. Dal canto suo, Anaste provvederà a fornire tutte le informazioni utili per l’accesso ai propri servizi, in particolare riguardo alle strutture residenziali di assistenza. L’accordo è stato siglato dal presidente dell’Unione regionale 50&Più del Piemonte, Alberto Filippini, e dal presidente Anaste Piemonte, Michele Alessandri. L’accordo, oltre alla Liguria e al Piemonte, si estenderà anche ad altre regioni, fino a ricoprire tutto il territorio nazionale.

SALERNO

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o partecipato a fine settembre, in Calabria, alle “Olimpiadi dei 50&Più”. Premesso che le mie prestazioni sportive si sono attestate nella più assoluta mediocrità, devo però confessare che sono rimasto entusiasta. Vedere la partecipazione convinta di tutti i “50&Più sportivi”, l’impegno profuso nel prepararsi alle gare e nel gareggiare, l’agonismo presente in ogni competizione che ridiviene fraterna amicizia non appena tagliato il traguardo, dà un senso particolare ad una iniziativa che non è più solo turistica ma è diventata il punto di incontro per tutti coloro che sono, a ragione, convinti che anche il fisico, come la mente, abbia bisogno di allenamento costante. Per l’imminente Anno Accademico 50&PiùUniversità propone, a fianco dei corsi su materie classiche e scientifiche, anche corsi su attività motorie che vanno dalla ginnastica dolce alla posturale, all’acqua gym. Come dicevano nell’antica Roma Mens sana in corpore sano.

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Fabrizio Scialotti, presidente 50&PiùUniversità

Auguri per i 50 anni di Matrimonio a

Francesco Mustara e Anna Lamanna Adriano Bellini e Teodolinda Sirotich Giuseppe Brullino e Giovanna De Filippo

Per saperne di Più: 089227600

Una mente attiva

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erché s’invecchia? L’alimentazione può migliorare le nostre prestazioni cognitive? Questi i temi e le domande al centro del Convegno “Invecchiamento cerebrale“ organizzato da Rosa Volpe, responsabile del Comitato Donne dell’Associazione 50&Più di Salerno, presieduta da Giuseppe D’Andria. «Quando ci accorgiamo che alcune abilità cognitive e intellettive, come memoria, attenzione e concentrazione cominciano a cedere, è il segno dell’inizio dell’invecchiamento fisiologico», ha spiegato Enrico Volpe, professore aggregato al Dipartimento di Psichiatria e Neuropsichiatria Infantile della Seconda Università di Napoli. Volpe ha anche illustrato le strategie da seguire per migliorare le prestazioni cognitive: «Bisogna evitare gli stress di natura psichica e alimentare, oltre che evitare una vita inattiva». Anche l’alimentazione costituisce un valido aiuto: «Il modello alimentare

ottimale da seguire è quello della Dieta Mediterranea». Il professore Umberto Barillari, direttore della Cattedra di Foniatria alla Seconda Università di Napoli, è intervenuto sulla diminuzione della capacità uditiva degli anziani: «Con l’avanzare dell’età, c’è un normale decadimento delle cellule acustiche e l’anziano comincia a non sentire bene: dobbiamo cercare di non farlo isolare». In rappresentanza del Comune di Salerno è intervenuto, con un indirizzo di saluto, l’assessore alla Mobilità, Luca Cascone.

LE SEDI NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Australia Melbourne Perth Sydney Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal St. Catharines Toronto Germania Monaco di Baviera Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale

Telefono 0054 1143831736 0054 2214242331 Telefono 0061 393810620 0061 864680197 0061 297128911 Telefono 0032 25341527 Telefono 0055 482222513 0055 1132312351 0055 5130222720 Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661867 001 5142525041 001 5144946902 001 9056466555 001 4166523759 Telefono 004 98974640814 Telefono 0059 825076416 Telefono 001 9546300086

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INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIB ERO LE SEDI PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Castello, 4 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 96 Napoli - Piazza Carità, 32 Salerno - Corso Garibaldi, 23 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 102 Reggio Emilia - Via Gianna Giglioli Valle, 10 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via San Nicolò, 7 Udine - Viale Duodo, 11 Lazio Frosinone - Via Aldo Moro, 493 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via G.G. Belli, 28 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via Ceccardi, 1/10 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via Fontevivo, 19/F Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 137 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Manzoni, 4 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 11/M Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 45 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16

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Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122445 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0403720169 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761327701 Telefono 010543042 0183275334 01875985216 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376231207 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 071200722 0736051102

Macerata - Corso Cavour, 85 Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via Santo Spirito, 24/B Piemonte Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Quarto, 2 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Viale Magna Grecia, 119 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 69 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Grande, 150 Lucca - Via Fillungo, 121 Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via Santa Trinità, 28 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Galleria Odeon, 31- Banchi di Sopra Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Regione Borgnalle, 12 Veneto Belluno - Via Cipro, 13 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H

0733261393 0721698224 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0131260380 0141353494 01530789 017166661 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 0507846635 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


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ORO, ARGENTO

E E... ALLEGRIA «Grande successo anche per questa edizione in cui, come sempre, i veri protagonisti sono stati un sano agonismo sportivo, tanta energia positiva e un grande clima d’amicizia» DI LUISELL A BERTI

nnesimo successo delle “Olimpiadi 50&Più” al traguardo della ventesima edizione. A fare il pieno di medaglie è stata la squadra di Lecce che si è guadagnata così la coppa della vittoria, tornata dopo tre anni nelle mani del presidente provinciale 50&Più, Antonio Martino, e del suo gruppo di atleti super affiatati. «Siamo molto uniti, ci siamo allenati moltissimo. Questo risultato ci appaga ampiamente». L’anno scorso la squadra leccese

aveva ottenuto il secondo posto. In vetta era salita Vercelli che quest’anno, invece, si è classificata terza, mentre Venezia ha guadagnato il secondo posto. Tra queste tre province nelle ultime edizioni si è creata la “sfida nella sfida” con un’agguerrita alternanza di podi. Quest’anno per Lecce è il secondo titolo di campione delle “Olimpiadi 50&Più”. Il primo se lo aggiudicò nel 2010. Oltre alla competizione a squadre, sono state assegnate »

FOTO DI M AT TEO SA MPAOLO

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[ IN APERTURA, I VINCITORI DEGLI

EVENTI

ASSOLUTI UOMINI E DONNE:

ROBERTO MARCHESI DI MILANO (CHE HA VINTO A PARI PUNTEGGIO CON GIUSEPPE COGLIANDRO DI REGGIO CALABRIA) E MARIELLA PELLEREI DI VERCELLI. IN QUESTE PAGINE, UNA SIMPATICA RASSEGNA DI ISTANTANEE SCATTATE DURANTE LE GARE DEGLI ATLETI. ]

I contenuti extra delle olimpiadi, le foto e i video sono disponibili su www.50epiu.it ALLORA!? SIETE PRONTI? SIETE CALDI?

anche le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo ai vincitori della classifica “assoluti” uomini e donne. Sono gli atleti over 50 che si sono distinti in più discipline (dodici in tutto), aggiudicandosi il massimo punteggio. Ebbene, la vittoria è andata per il secondo anno consecutivo a Mariella Pellerei di Vercelli, medaglia d’argento a Maria Luisa Mazzotta e medaglia di bronzo ad Alessandra Coluccia, entrambe di Lecce. «Sono molto felice per questa seconda vittoria», dichiara Mariella Pellerei, 65 anni,

pensionata. «Pratico sport da una vita, è il mio hobby. Nel corso di questi anni mi sono specializzata nel nuoto e nella corsa». E veniamo agli assoluti uomini: vincono la medaglia d’oro, con pari punteggio, Roberto Marchesi di Milano e Giuseppe Cogliandro di Reggio Calabria. Medaglia di bronzo a Domenico Avogadro di Lodi. E poi una pioggia di medaglie agli atleti che si sono distinti nelle singole gare. Vittoria o non vittoria, medaglia o non medaglia, quello

che si respira tra questi atleti over 50 rigorosamente dilettanti è, sì, l’agonismo ma soprattutto il buon umore. Sarà l’effetto dello sport capace di liberarti la mente, di darti energia positiva, a vincere è uno dei sentimenti più belli e preziosi: l’amicizia. «È questo quello che ho provato e condiviso con tutte le persone che ho incontrato», dice commosso Roberto Marchesi, 67 anni, broker assicurativo. «Mi sono trovato tra amici, mi sono sentito a casa». Gli fa eco la Pellerei: «Arrivare primi dà gran-

SONO ONORATA DI AVERTI BATTUTA, PERCHÉ SEI STATA UN’ECCELLENTE AVVERSARIA! BOCCIA, BOCCINA FERMATI UN PO’ PRIMA...

DEVI SOLO RINGRAZIARE LA MIA SPALLA FUORI USO...

SÌ, MA FAI PRIMA STRETCHING!

OGGI MI SENTO IN FORMA. PENSO DI AVERE BUONE POSSIBILITÀ DI VINCERE.

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OGGI NON CE N ’È PER NESSUNO!

NEANCHE PER RITIRARE LA PENSIONE FACCIO ’STE FILE...


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de soddisfazione, ma oltre alla medaglia d’oro, di questa esperienza porterò con me l’amicizia, la bellezza di incontrare tante persone da tutta Italia». Parallelamente alle “Olimpiadi 50&Più” si è tenuta la IV edizione del Torneo Nazionale 50&Più di Burraco, vinto dalla coppia composta da Francesco Gatto e Saveria Germanò, entrambi di Reggio Calabria. Ha chiuso la manifestazione il II Trofeo Nazionale 50&Più Ciclismo. A premiare i vincitori, il campione mondiale di ciclismo su strada Mario Maino. La vittoria a squadre è andata alla

provincia di Vicenza, guidata dal presidente Fiorenzo Marcato. «Questo risultato - afferma - è il frutto di una attività che si svolge da tre anni a questa parte con un gruppo di ciclisti appassionati di questo sport. Ogni anno i nostri corridori partecipano dalle 20 alle 25 gare in Europa e in Italia in particolare». La gara, a cronometro, si è tenuta lungo un percorso di 1.650 metri. I ciclisti, uomini e donne da 50 a più di 80 anni di età, si sono sfidati gareggiando in sella a bici da corsa e muontain bike. Che dire invece del ciclismo

CENTRO MANCATO. NON CI SONO PIÙ I BERSAGLI DI UNA VOLTA.

estremo? Meglio lasciarlo al padovano Giuliano Calore, campione mondiale di questa specialità e ospite delle Olimpiadi. A 75 anni continua a macinare imprese. È l’uomo dei record. Una delle sue ultime imprese è stata quella di scendere dallo Stelvio di notte con la sua bicicletta priva di manubrio, freni e pignone fisso. Alle Olimpiadi ha sbalordito tutti con le sue esibizioni. Quest’anno la ventesima edizione delle “Olimpiadi 50&Più” ha fatto tappa a Rossano Calabro (Cs), una delle zone di maggior prestigio storico della Calabria, presso il Club Resort

Itaca-Nausicaa, affacciato direttamente sullo Jonio. Le premiazioni sono avvenute nel corso di un’emozionante cerimonia di chiusura. Il presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, e il segretario generale 50&Più, Gabriele Sampaolo, hanno ringraziato tutti i partecipanti per l’entusiasmo, il sano agonismo, la voglia di mettersi in gioco, l’amicizia e il divertimento, ingredienti che anche quest’anno hanno dimostrato la vera essenza di questa competizione dedicata agli over 50 e targata 50&Più. Appuntamento alla XXI edizione.

ANCORA UN GIRO E SARÀ RECORD!!

CHI HA ALZATO IL CANESTRO!

BATTI IL CINQUE!

NON C ’ È GARA RAGAZZI, PREPARATEVI A MANGIARE LA POLVERE!

IN QUESTE ACQUE C ’ È POSTO SOLO PER DUE SQUALI COME NOI.

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}

[ TANTA SODDISFAZIONE TRA I VINCITORI DI QUESTA XX EDIZIONE: PRIMA CLASSIFICATA LA PROVINCIA DI LECCE, SEGUITA DA VENEZIA E VERCELLI. ALLA PROVINCIA DI VICENZA È ANDATO IL II TROFEO NAZIONALE 50&PIÙ CICLISMO CONSEGNATO DAL CAMPIONE MARIO MAINO (A DESTRA NELLA FOTO IN BASSO). ]

UN CAMPIONE MONDIALE ALLE OLIMPIADI 50&PIÙ

L’ATLETA PIÙ LONGEVA

EVENTI

{

TRA LE DODICI DISCIPLINE SPORTIVE BASKET, CICLISMO, TIRO CON L’ARCO, MARATONA, PING PONG, MARCIA, NUOTO, TENNIS...

IL PODIO TRIONFANTE

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È stata lei, Amelia Cabano, 92 anni, di Genova, l’atleta più longeva della XX edizione delle “Olimpiadi 50&Più”. A lei la coppa assegnata dallo sponsor Emporia. Nel riceverla la signora Amelia ha espresso tutta la sua commozione, tra gli applausi e il sostegno dei suoi amici e colleghi sportivi. «Ero davvero molto commossa, non sapevo di questo premio», racconta. «Pratico sport da sempre, ancora adesso. Cammino molto, sono sempre in movimento. La ginnastica è la mia passione». Amelia è l’espressione di come lo sport sia fondamentale per invecchiare bene. Senza però trascurare l’alimentazione. «È molto importante - dice - alimentarsi in maniera equilibrata e iniziare la giornata con una buona colazione. Personalmente non riesco a farne a meno. E lo yogurt al mattino non manca mai».

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«La mia partecipazione alle “Olimpiadi 50&Più” è stata un’esperienza positiva in tutti i sensi», racconta Mario Maino, campione mondiale di ciclismo nella crono a squadre di Roncadelle (Bs) con Zandegù, Tagliani e Grassi. Una carriera breve ma intensa, iniziata a 17 anni e terminata a 27, dopo tre anni di ciclismo professionistico e dopo aver partecipato a quattro Giri d’Italia. Maino è medaglia d’oro al valore atletico conferitagli dal presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat. Ospite delle Olimpiadi, Maino ha premiato i vincitori del II Trofeo Nazionale 50&Più di Ciclismo dopo aver seguito tutte le gare. «Mi hanno colpito l’energia e l’entusiasmo dimostrati anche da chi era più avanti con gli anni», ha detto. Che rapporto ha attualmente con lo sport e con la bicicletta? In questo momento sono fermo, debbo mettere una protesi al ginocchio. Una conseguenza della caduta al Giro d’Italia del 1967. Ne pago ancora le conseguenze. Cosa consiglia ad un giovane che vuole fare ciclismo? Sicuramente di provare e cercare l’ambiente e la squadra giusti. Un ambiente che aiuti a crescere, a maturare, senza chiedere risultati a tutti i costi. E per chi ha più di 50 anni? Di muoversi sempre. Alle Olimpiadi ho visto persone dai 50 agli 80 anni e più cimentarsi in varie discipline. Ho trovato un ambiente entusiasmante. Oltre al ciclismo, qual è il Suo hobby? Vivo in campagna nell’altopiano di Asiago. Qui coltivo l’orto, pianto le patate. I prodotti sono tutti biologici. E poi mi godo la mia famiglia. Ho tre figli e sette nipoti. Una meraviglia. Noi nonni siamo importanti per i nipoti, ma loro lo sono altrettanto per noi. Ci aiutano a stare svegli.


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FISCO

DETRAZIONE FISCALE E PREMI ASSICURATIVI RIDUZIONI IN VISTA «Il “Decreto Imu” ha abbassato la soglia massima su cui applicare la detrazione del 19% prevista per le polizze sulla vita e contro gli infortuni» [ DI

C

ALESSANDRA DE FEO ]

on il Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 102 (il cosiddetto “Decreto Imu”) è stata ridotta la detrazione ai fini Irpef prevista per le polizze assicurative, e più precisamente di: - quelle stipulate con la finalità di protezione dal rischio di premorienza; - quelle stipulate con la finalità di coprire il rischio di invalidità permanente (non inferiore al 5%) da qualsiasi causa derivante o di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana (articolo 15 lett. f. del D.P.R. n. 917/1986). La norma, però, stabilisce anche dell’altro. Con l’articolo 12 è stato previsto che la riduzione venga applicata persino alle polizze sulla vita e contro gli infortuni, stipulate e rinnovate fino a tutto l’anno d’imposta 2000, per i quali vige - fin dal 2001 - il regime di indetraibilità dei relativi premi corrisposti per premorienza o invalidità permanente nel limite non inferiore al 5%. Questo provvedimento era destinato, formalmente, ad “assorbire” l’acconto Imu 2013 sulla “prima casa di abitazione”, non signorile o non di lusso. Il provvedimento, così come originariamente concepito, avrebbe dovuto concedere la parziale deducibilità (dalle imposte dirette) dell’Imu (pari al 50%) dovuta

[

]

«La nuova normativa non salvaguarda il risparmio a lungo termine, penalizzando uno strumento che riduce i costi sociali degli infortuni»

sugli immobili strumentali delle imprese. Invece, in sede di pubblicazione del Decreto, quest’ultima parte non è stata introdotta. Di conseguenza è rimasto in vigore l’abbattimento della soglia massima su cui viene applicata la detrazione del 19%. In virtù della vasta platea che sicuramente è rimasta interessata a questa modifica e per facilitare il compito di comprendere con immediatezza l’effetto pratico, diciamo che viene abbassata la soglia massima su cui applicare il 19% di detrazione: - ad euro 630, per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013; - ad euro 230, a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014 (e successivi). Il fatto di rilievo resta, però, un altro: la “stretta” viene applicata ed operata addirittura sui

premi che verranno versati nel corso del 2013, nonché (cosa ancora più rilevante) su quelli già versati per polizze stipulate negli anni precedenti. Emerge con evidenza che la strada intrapresa da questo Decreto Legge sembra contrastare con quella percorsa sempre più, negli ultimi anni: salvaguardare il risparmio a lungo termine con ogni garanzia. Ma quello che più ha sorpreso è che sia stato penalizzato un comparto non autosufficiente che, al momento, costituisce uno dei pochi strumenti in grado di ridurre i costi sociali degli infortuni invalidanti la terza età. È molto probabile che in aula si tenti di allentare la stretta sulle polizze vita, introdotta nel Decreto 102, in quanto, mantenendo l’abbattimento della loro detraibilità agli attuali 630 euro, si spera di farla salire, nel 2014, ad almeno 400 euro.

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PREVIDENZA

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PENSIONATI: BASTA CON LE INIQUITÀ «La 50&Più, insieme con il Cupla, chiede un intervento reale del governo in grado di sanare le iniquità che continuano a sussistere tra pensionati da lavoro autonomo e quelli da lavoro dipendente»

[ DI

GIANNI TEL ]

È

questo il grido di allarme lanciato al Governo dalla nostra Associazione 50&Più insieme al Cupla (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo). Nel documento, presentato al sottosegretario al lavoro Jole Santelli, sono evidenziate le maggiori iniquità dell’attuale normativa verso i pensionati. L’importanza del ruolo sociale ricoperto ed il peso in termini anagrafici di questa fascia di popolazione non consente di escluderla dalla politica economica del Paese. Il ruolo della 50&Più con il Cupla è di proporre le priorità per tutti i pensionati ed evidenziare le iniquità per quelli autonomi.

» Le iniquità per tutti i pensionati • L’adeguamento delle pensioni al “reale” costo della vita La salvaguardia e la restituzione del potere d’acquisto delle pensioni è la principale rivendicazione. C’è bisogno di un paniere mirato sui consumi degli anziani e con la logica del bilancio familiare. Ogni anno il valore della moneta perde dal 3 al 4%, quindi il trattamento economico dei pensionati, nel giro di 10 anni, diminuisce di oltre il 30%, motivo per cui siamo contrari al blocco della scala mobile sulle pensioni. • La politica e la riduzione fiscale Va operata una più equa redistribuzione dei carichi fiscali e delle risorse combattendo

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evasione, lavoro nero, abusi, rendite parassitarie. È necessario conferire più potere di acquisto a chi è stato costretto a ridurre i consumi. Si stima che la pressione fiscale legale (su ogni euro di Pil dichiarato) arriverà quest’anno a superare il 56%. Il Governo deve impegnarsi per ridurla: si può cominciare con la detassazione totale delle tredicesime, per poi ampliare la No tax area per gli anziani. • Il cumulo della pensione ai superstiti con altri redditi La pensione ai superstiti è corrisposta in misura ridotta rispetto al dovuto ed è graduata in funzione del rapporto che lega il defunto al superstite. Su questo importo incombe un’ulteriore riduzione (Legge n. 335/1995) fino ad un massimo del 50% in ragione del reddito posseduto dal superstite (attualmente oltre € 19.321,77 meno 25%; oltre € 25.762,36 meno 40%; oltre € 32.202,95 meno 50%). L’istituto del cumulo tra pensione e redditi (abolito per le pensioni di vecchiaia, di anzianità o anticipata) è penalizzante verso i superstiti perché vanifica l’intento del legislatore che, con l’introduzione della pensione indiretta, voleva garantire loro una tutela economica. Questa riduzione non è un vero e proprio cumulo, ma una decurtazione che appare ingiusta in quanto modifica gli effetti finali. Serve una modifica dell’istituto, o la sua abolizione o una

correzione dei valori delle tre fasce di reddito in vigore, portandole dalle attuali 3, 4, 5 rispettivamente a 5, 8, 10 volte l’importo del trattamento minimo annuo (€6.440,59 per il 2013). La decurtazione appare come un’appropriazione indebita da parte dello Stato, se si considera che la reversibilità è una prestazione previdenziale (e non assistenziale) basata sull’ammontare dei contributi del lavoratore non più in vita.

» Le iniquità per gli autonomi • L’età pensionabile di vecchiaia più elevata per le lavoratrici autonome La “Riforma Fornero”, in luogo delle precedenti ipotesi di pensioni di vecchiaia, sia retributiva che contributiva, dal 2012 ha previsto un solo trattamento pensionistico che si consegue con un minimo di 20 anni di contributi versati ed un’età, così come indicato in Tabella A, dove è prevista un’evidente discriminazione tra lavoratrici dipendenti ed autonome dal 2012 fino a tutto il 2017. Le lavoratrici dipendenti del settore privato possono conseguire il trattamento di vecchiaia, se più favorevole, con un’età anagrafica non inferiore a 64 anni, qualora maturino entro il 31 dicembre 2012 un’anzianità contributiva di almeno 20 anni e, alla medesima data, conseguano una età anagrafica di almeno 60 anni. Tale re-


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gime agevolato di accesso al sistema pensionistico ha escluso le lavoratrici autonome con gli stessi requisiti. È discriminatorio visto che, a parità di requisiti, per una categoria è stato previsto un regime agevolato e per le lavoratrici autonome è stato negato. • Pensione anticipata agevolata non prevista per i lavoratori autonomi (uomini e donne) La “Riforma Fornero” ha previsto dal 2012 nuove regole per l’accesso al pensionamento anticipato (già pensione di anzianità, vedi Tabella B). Per i lavoratori dipendenti (uomini e donne) del settore privato c’è uno speciale regime agevolato a questo trattamento pensionistico. Detti lavoratori, con un’anzianità contributiva di almeno 35/36 anni entro il 31 dicembre 2012 e che hanno raggiunto i precedenti requisiti pensionistici con un’età pari rispettivamente a 60/61 anni, possono conseguire il trattamento di pensione anticipata a non meno di 64 anni. Tale regime agevolato ha escluso i lavoratori autonomi in possesso dei medesimi requisiti: un’altra discriminazione. • La quattordicesima mensilità: tre anni in più per gli autonomi rispetto ai dipendenti del settore privato Con la Legge n. 127 del 2007 è stata introdotta la quattordicesima mensilità sulle pensioni di importo basso. A beneficiarne sono coloro di età pari o superiori a 64 anni con importi di pensione inferiori a € 743,14 mensili, pari a € 9.660,88 l’anno. La somma aggiuntiva è in relazione all’anzianità contributiva del pensionato, come indicato nella Tabella C. Per i pensionati autonomi sono stati stabiliti tre anni in più di contribuzione nelle relative tre fasce di età contributiva legate agli aumenti pensionistici. È questa, ancora una volta, un’impostazione preconcetta: non si comprende perché un trattamento di sostegno a reddito, che deriva da risorse della collettività, possa differenziare i pensionati a seconda dell’appartenenza all’una o all’altra categoria, violando ogni principio di giustizia sociale e costituzionale. • Gli assegni al nucleo familiare per i pensionati ex lavoratori autonomi Ai pensionati ex lavoratori autonomi viene corrisposta, per il familiare a carico, un’aggiunta di famiglia pari a € 10,21 mensili, a differenza dei pensionati ex lavoratori dipendenti a cui è riconosciuto l’assegno al nucleo familiare. È una discriminazione che vede i primi ricevere assegni familiari di importo cinque volte inferiore a quello erogato ai pensionati ex lavoratori dipendenti. La parificazione non comporta grandi spese aggiuntive ed è coerente con un disegno di eguaglianza dei cittadini. Peraltro, la leg-

TABELLA A - PENSIONE DI VECCHIAIA: I REQUISITI NEL TEMPO Soggetti lavoratori

Requisito di età Decorrenza (1) (2)

Dipendenti donne del settore privato

62 anni Anno 2012 62 anni e 3 mesi Anno 2013 63 anni e 9 mesi dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 65 anni e 7 mesi dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 66 anni e 7 mesi dal 1° gennaio 2018 Dipendenti pubblici, 66 anni Anno 2012 uomini e donne 66 anni e 3 mesi dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015 66 anni e 7 mesi dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 Lavoratrici autonome (donne) 63 anni e 6 mesi Anno 2012 63 anni e 9 mesi Anno 2013 64 anni e 9 mesi dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 66 anni e 1 mese dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 66 anni e 7 mesi dal 1° gennaio 2018 Lavoratori autonomi 66 anni Anno 2012 e dipendenti (uomini) 66 anni e 3 mesi dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015 66 anni e 7 mesi dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 Clausola età minima dal 1° gennaio 2021 l’età di pensionamento non può risultare inferiore a 67 anni Tutti i lavoratori Condizioni comuni a tutti i lavoratori Requisito contributivo minimo 20 anni Importo pensione Non inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale, per chi non ha alcun contributo versato entro il 31 dicembre 1995. Tale condizione è esclusa per chi va in pensione all’età di almeno 70 anni e con 5 anni almeno di contribuzione effettiva. (1) Si tiene conto dell’ulteriore adeguamento di tre mesi alla “speranza di vita” a partire dal 1° gennaio 2013. (2) Restano fermi gli ulteriori adeguamenti alla “speranza di vita” (anno 2016, anno 2019, anno 2021 e così via).

ge finanziaria 2007, aumentando l’intervento della fiscalità generale per il pagamento dell’assegno al nucleo ai lavoratori dipendenti e loro pensionati, ha acuito questa disparità. Ogni discriminazione basata sull’appartenenza a categorie lavorative durante la vita attiva non solo è contraria all’Articolo 3 della Costituzione, ma soprattutto errata sotto il profilo della giustizia sociale, perché quella del pensionato è una condizione sociale del cittadino e non una categoria. Occorre prendere atto che i diritti della popolazione anziana riferiti a que-

sti aspetti non costituiscono più solo un settore parziale della vita pubblica, ma ne rappresentano in qualche modo un profilo centrale che riguarda direttamente la natura stessa della democrazia contemporanea. Questi problemi sono molto seri e non più dilazionabili. È importante che i governanti, i ministri e i politici capiscano che i pensionati, tutti insieme, con i propri valori, con le proprie identità e con le proprie certezze sono già oggi e lo saranno sempre più in futuro, una categoria forte e coesa e non soltanto una condizione sociale da non considerare.

TABELLA B - LA NUOVA PENSIONE ANTICIPATA Periodo Anno 2012 Anno 2013 (1) Dal 1° gennaio 2014 (1)

Lavoratori (uomini) 42 anni e 1 mese 42 anni e 5 mesi 42 anni e 6 mesi

Lavoratrici (donne) 41 anni e 1 mese 41 anni e 5 mesi 41 anni e 6 mesi

(1) Tenuto conto dell’incremento di 3 mesi per effetto della variazione della speranza di vita (Decreto Ministeriale del 6 dicembre 2011).

TABELLA C - GLI INCREMENTI E I VALORI REDDITUALI DELLA 14a Anni di contribuzione Dipendenti Autonomi Fino a 15 Fino a 18 Oltre 15 fino a 25 Oltre 18 fino a 28 Oltre 25 Oltre 28

Somma aggiuntiva intera annua (in euro) 336 420 504

Limiti di reddito 2013 (*) € 9.996,89 € 10.080,89 € 10.164,89

(*) € 9.660,89 (una volta e mezzo il trattamento minimo) incrementato della somma aggiuntiva spettante in base all’anzianità contributiva (€ 336, € 420, € 504).

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ARTE DI ALIDA M ARIA SESSA

BENAGLIA: PASTELLI IN LIBERTÀ «In uno spazio espositivo nato dall’incontro di quattro donne legate dalla passione per l’arte, Enrico Benaglia è in mostra con Pastelli. A pochi passi da Castel Sant’Angelo, in un luogo senza tempo come Passetto di Borgo e sotto il patrocinio di 50&Più Roma, le opere esposte colpiscono, turbano, incantano»

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n pastello è come una farfalla. Delicato. Un incanto di polveri che, nate opache, riescono a tessere uno splendore serico e profondo, polveri sospese su ali sottili. Sospese e rapprese. Tenaci. Un autentico ossimoro. I pastelli come le farfalle temono solo le dita dell’uomo su cui lasciano impronte. Le mani li sciupano. Invece, trattato con cura e messo sotto vetro, il disegno di polveri può resistere secoli, come sanno i curatori dei musei e gli entomologi, custodi del bello. Un Pastello è come una farfalla. Veloce e leggero, con un suo ritmo interno, di cuore che palpita. Lo senti nelle traiettorie della mano sulla trama della carta ala, nella febbre con cui ha preso forma il disegno rappresentato. Arte aerea per eccellenza, veloce nel cogliere l’immediatezza del momento. Certi pastelli di Boldini, di De Nittis, tanto per rimanere in ambito italiano noto a tutti, sono capolavori realizzati in un paio d’ore. Un pastello è come una farfalla. Profuma di libertà. Di una bellezza modesta e perciò eterna. Ed è un’opera vera, completa. Se consideriamo il segno come un’anima ed il colore come corpo, il pastello sa essere corpo ed anima fusi. Itinerario e meta in una sintesi immediata e semplice. Nel caso di Enrico Benaglia, il segreto della freschezza dei suoi pastelli è anche nel momento in cui nascono. L’artista è solito realizzare i suoi oli solo dopo aver studiato il tema e il tono cromatico con un pastello di dimensioni più ridotte. Se il pastello ha un esito felice, il tema viene tradotto in quadro ad olio, confermando in pieno l’idea originaria e apportando magari piccole va-

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ROMA - SPAZIO “MACSI” VICOLO DEL CAMPANILE 9 - 9b (BORGO PIO) Dall’8 novembre al 6 dicembre 2013 - Ingresso gratuito Dal mercoledì alla domenica: ore 16,00-20,00 Inaugurazione 8 novembre: ore 19,00-21,30 Per saperne di più: 068117487 - 3392490110 www.spaziomacsi.it - www.50epiu.it/roma

riazioni prospettiche o una maggiore ricchezza di dettagli. Se il pastello è di eccezionale forza, addirittura resta un unicum, perché l’artista intuisce che non potrebbe rendergli giustizia con una seconda versione. Perciò i suoi pastelli hanno una forza nativa, ci si sente irrompere l’idea e fissarla con tratti frenetici in un momento concentrato di ispirazione, felicità, incertezza, curiosità ed assenza di autocritica, come se la mano fosse più veloce del pensiero. Da sempre l’artista romano lavora in presa diretta con la realtà e dopo attente osservazioni, è capace di metaforizzare il vissuto e di trasfigurare in parabole surreali inquietudini ed incanti, senza farsi fuorviare da lacci e lac-

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cioli intellettualistici. È un autentico visionario del quotidiano che sa come far vorticare la sottile ed involontaria poesia della vita. I suoi pastelli, così folti di luci e di bagliori, così densi di un colore costruito stratificando scintille e sfarinature di polveri dalle gamme più varie, colpiscono, turbano, incantano con un’enorme immediatezza emotiva ed un senso sano di spontaneità, in cui più che l’anima popolare vibra un’atmosfera sospesa, indefinibile, nota a tutti, di sapore familiare. Benaglia, con il suo stupore, registra l’intreccio di eventi naturali o culturali che formano la trama del tempo e ce li traduce in immagini d’impatto immediato con la consueta incantevole semplicità.


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LIBRI

«Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto» Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray (1891)

DI RENATO MINORE

LA DANZA DEL MONDO

LETTERATURA DA VIAGGIO

Maria Pia Ammirati Mondadori - 204 pagine euro 17,00

za che arriva all’improvviso delineano una sorta di itinerario più profondo e rituale, con le sue stazioni obbligate e le riprese del cammino. Che fa fare esperienza (inattesa e spesso shoccante) dell’altro. Come la prostituta disillusa dal grande amore, il giovane pugile collaborativo e a suo modo risolutivo, il padrone del ristorante violento oltre ogni limite, il barbone illuminato che possiede una sorta di passpartout conoscitivo per i dubbi di Linda: «Bisogna darsi un’altra possibilità nella vita prima di arrendersi».

teorie filosofiche attraverso una indagine sugli schemi complessi dello sport più praticato. Allenatori come Bearzot, fuoriclasse come Maradona si realizzano solo in un gruppo, non c’è creatività senza regole. La somma e la totalità precedono le parti, permettono loro di esprimersi al meglio. Stabilire relazioni è necessario per comprendere il calcio e la vita.

GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

Una donna in fuga si definisce Linda, la protagonista del nuoPer i Bennet la mancanza di vo romanzo di Maria Pia Amun maschio che erediti la tenuta mirati. Una fuga nata per sotnell’Hertfordshire è un’ossessione: trarsi alle catene della costrizioOrgoglio e pregiudizio, ne di un’esistenza inautentica di Jane Austen, è un audiolibro e bloccata. A bloccare Linda è (Librivivi, 9,90 euro) a più voci, il suo personale rifiuto di come finora abbia vissuto e la diretto da Bruno consapevolezza di ciò che lei Alessandro e Dario Picciau. avrebbe voluto essere senza mai riuscirci. Ogni esperienza L’UNIVERSO PIRANDELLIANO l’ha segnata in negativo, dal Fabrizio Falco legge Pirandello. Dal comico al patetico sino al tragico rapporto con la madre a quello con il marito, quasi casualquotidiano, tutto l’universo dello scrittore siciliano rappresentato mente sposato molto giovane, e mai davvero amato, al da alcune delle novelle più celebri legame da adultera con un (Pensaci, Giacomino! e altre novelle, medico molto più anziano. Per Emons, 14,90 euro). Linda inizia così una sorta di viaggio reale, e non soltanto simbolico, deciso all’improvviso, senza lasciare tracce. Una vera fuga che significa trasformarsi in un essere randagio che, dopo aver staccato ogni spina con il mondo, vive provE-BOOK: visoriamente tra stazioncine IL BORDO VERTIGINOSO del Sud, alberghi ad ore tra la DELLE COSE Calabria e la Sicilia, ospitalità DI GIANRICO CAROFIGLIO improvvisate, effimeri posti di lavoro. Le difficoltà - il freddo, Ed. Rizzoli la fame, la solitudine, la violen-

CAPOLAVORO A PIÙ VOCI

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ROMANZO IRRESISTIBILE DELLA MIA VITA VERA Gaetano Cappelli Marsilio - 240 pagine euro 16,00

PENSARE IL CALCIO Elio Matassi Il Ramo - 100 pagine euro 15,00 GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

«Primo: non prenderle! Secondo: è imperativo, vincere. Terzo: non c’è un terzo punto perché i primi due han già detto tutto». Perentorio e ostinato Bearzot in quel pomeriggio del 5 luglio 1982, qualche ora prima della semifinale Italia - Brasile. Sicuri di entrare in finale i Carioca avevano già prenotato l’albergo. Noi ci scatenammo. Tripletta memorabile di Paolo Rossi. Chi rese possibile la disfatta del Sarriá? In questo libro il filosofo Elio Matassi riattualizza molte

GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

Un amore adolescenziale perduto mette in campo una sorta di balletto circense dai veloci giri di scena, come cambi d’abito in una commedia degli equivoci, tra ieri e oggi. Dalla “Dolce vita” alle scuole di scrittura. Un causer divertito e divertente sferza con humour le sue figurine, al limite della realtà. Anche in questo nuovo pirotecnico capitolo nella romanzeria di Gaetano Cappelli si intrecciano i coloratissimi fili di una vena beffardamente caricaturale e caricaturalmente beffarda. Anche se lo scrittore ora tende un po’ a imitarsi, a diventare un po’ “maniera”. NOVEMBRE 2013

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DRAMMATICO

QUARTET

Regia di Dustin Hoffman con M. Smith, T. Courtenay, B. Connolly, P. Collins,

DI ALESSANDRA MICCINESI & PEDRO ARMOCIDA

RECENSIONI cinema LAST VEGAS regia di Jon Turteltaub con Michael Douglas, Robert De Niro, Morgan Freeman e Kevin Kline Genere: Commedia

GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

Cecily, Reggie e Wilfred sono tre anziani cantanti d’opera che vivono a Beecham House, una casa di riposo per artisti, e si preparano ad organizzare il consueto concerto annuale di raccolta fondi per la loro residenza. A rompere questo equilibrio arriva però Jean, ex moglie di Reggie, che si crede ancora una diva e si rifiuta di cantare. A 76 anni Hoffman racconta, per il suo esordio da regista, una storia sulla vecchiaia che, nel ricordo dei passati gloriosi dei protagonisti, sa accettare il presente senza rinunciare a uno sguardo sul futuro. COMMEDIA

AMICHE DA MORIRE

Regia di Giorgia Farina con V. Marchioni, C. Gerini, C. Capotondi, S. Impacciatore, M. Confalone, C. Fortuna GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

Su un’isoletta del Sud Italia, tra modernità e tradizionalismo, si snodano le vite di tre donne che, malgrado le diversità, sono costrette a far fronte comune dopo aver commesso un fattaccio: Gilda (Gerini), una bellezza verace che esercita il mestiere più antico del mondo; Olivia (Capotondi), una giovane moglie che suscita le invidie per il bel marito; Crocetta (Impacciatore), il brutto anatroccolo che forse porta iella. A complicare la loro vita un commissario di Polizia, Nico Malachia (Marchioni), che intuisce il segreto nascosto dalle donne.

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uattro gagliardi attempati sono i protagonisti di questa commedia (s)corretta. Il film racconta di quattro amici pensionati, molti capelli bianchi e qualche acciacco, che volano a Las Vegas per festeggiare uno di loro in procinto di sposare una donna più giovane di trent’anni. Tra molte bibite rinvigorenti alla vodka e spruzzate di ironia, due di loro - il vedovo e il playboy del gruppo - si contendono le attenzioni di una giovane cantante. All’inizio è ruggine, ma la notte resterà indimenticabile per tutti.

L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO regia di Giovanni Veronesi con Elio Germano, Ricky Memphis, Alessandra Mastronardi, Sergio Rubini e Alessandro Haber Genere: Commedia GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

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l cinema torna a raccontare l’Italia, dal Boom degli anni Sessanta in poi: dall’ingenuità di Carosello alle bustarelle di Tangentopoli, dalla Nazionale di Calcio campione del mondo nell’82 alla vigilia del 2000. Quarant’anni filtrati dallo sguardo pulito di un autista di camion, Ernesto (E. Germano), che la Penisola l’ha girata facendo mille traslochi. Film che, attraverso una storia (vera), rende omaggio a una collettività sempre più in crisi d’identità, oltre che di nervi, invocando più rispetto e maggiore attenzione da parte della sua classe dirigente.

ATTACCO IN MARE APERTO regia di Paul Greengrass con Tom Hanks, Catherine Keener e Max Martini Genere: Thriller-biografico GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

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n evento realmente accaduto nel 2009 è lo spunto per portare sul grande schermo gli effetti della globalizzazione e la tensione dei rapporti umani. Si tratta del primo dirottamento di un mercantile americano in 200 anni di storia. Quando la MV, la Maersk Alabama, viene intercettata da una banda di pirati somali e sequestrata, il capitano Richard Phillips (Hanks) si offre in cambio dell’equipaggio, iniziando un teso braccio di ferro psicologico con il capo dei sequestratori prima di essere liberato, 72 ore dopo, dalla Marina Militare.

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DRAMMATICO

PAURA E DESIDERIO FEAR AND DESIRE Regia di Stanley Kubrick con E. McGregor, N. Watts, G. Chaplin, M. Etura GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

Durante una guerra (immaginaria) quattro soldati, dispersi in territorio nemico, cercano di ricongiungersi al loro esercito. È impossibile guardare questo film, ora restaurato, senza tenere conto che è l’esordio di Stanley Kubrick. Che è stato anche l’artefice dell’oblio di questa pellicola da lui non amata, un film di appena un’ora, contenente già tanti temi che svilupperà nei lungometraggi successivi, come la riflessione sulla violenza dell’uomo amplificata dalle guerre odiose. AZIONE

HANSEL & GRETEL CACCIATORI DI STREGHE Regia di Tommy Wirkola con J. Renner, G. Arterton, F. Janssen, P. Stormare

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Quindici anni dopo essere fuggiti alla strega, Hansel (Renner) e Gretel (Arterton) sono diventati cacciatori di taglie specializzati in streghe. Ma quando si avvicina la famigerata “Luna di Sangue” e i bambini innocenti di una cittadina nel bosco si trovano a vivere un incubo, i due incontrano un male che potrebbe svelare il segreto del loro spaventoso passato. Da vedere, ma solo per capire l’uso spregiudicato che Hollywood sta facendo delle classiche favole per bambini.


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ROMA

DI MILA SARTI & DARIO DE FELICIS

RECENSIONI teatro DRITTO AL CUORE Bologna, dall’8 al 9 novembre

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PADOVA

Ha traghettato una generazione, Max Pezzali, prima con gli 883 (e il suo compagno di palco Mauro Repetto), poi da solo. Non ha mai tradito il suo stile scanzonato e talvolta referenziale, per questo è rimasto nei cuori di milioni di ragazzi che sono cresciuti con i suoi testi, le sue canzoni pop sempre tendenti al tormentone estivo ma mai banali. Il 16 novembre è al PalaFabris dove porta il Max 20 Live Tour, un concentrato di musica italiana degli ultimi 20 anni; nostalgia e odore di Anni ‘90 in un mix di pezzi storici e nuove canzoni.

al grande schermo alle tavole del palcoscenico, Marco Bellocchio firma la regia di uno dei capolavori del teatro cechoviano: Zio Vanja. In scena al Teatro Duse (e in tournée al Teatro Quirino di Roma, dal 3 al 15 dicembre), lo spettacolo si avvale di due grandi interpreti: Sergio Rubini e Michele Placido. Il primo veste i panni di Vanja, amministratore della tenuta di campagna del professor Serebrjakov, ruolo di Placido. La storia si svolge nella casa di campagna in un’atmosfera sospesa, fra conversazioni monotone e banali, dove il senso di inquietante impotenza diventa preludio di tragici eventi. Come al cinema così a teatro, il maestro Bellocchio ci narra storie che arrivano dritte al cuore, e anche questa scelta teatrale colpisce per le riflessioni che stimola in ognuno di noi. È un po’ come guardare in un grande microscopio le immagini che scorrono minuziose e definite di una società che fu. Ma oggi, il nostro sguardo al microscopio cosa ci potrebbe mostrare? Info: 051231836 © CLAUDIO PORCARELLI

Un concerto di Bob Dylan non ha bisogno di grosse presentazioni. Icona della musica e della cultura internazionale, Dylan si esibisce il 6 e 7 novembre all’Atlantico Live, dopo una tappa teatrale a Milano. Un caleidoscopio di generi musicali, accompagnati dalla chitarra e dalla fisarmonica, uniti da quella voce spesso monotòno che svaria all’improvviso un paio di ottave sopra. Non solo: folksinger, compositore e scrittore, insignito di un Premio Pulitzer per il “profondo impatto sulla musica popolare e sulla cultura americana”.

musica FIRENZE

© RICCARDO GHILARDI

musica

SUL GHIACCIO, AVVOLTI DALLA MAGIA Roma, dal 21 al 24 novembre

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opo Milano (Mediolanum Forum, dal 7 al 10) e Torino (Palaolimpico, dal 14 al 17), arriva al Palalottomatica della Capitale il grande show Disney On Ice - Un Mondo di Fantasia. Un’occasione per far divertire i nostri figli e i nostri nipoti. Il nuovo spettacolo sul ghiaccio ci avvolgerà con la sua magia. Quattro i mondi Disney raccontati fra personaggi, musiche, costumi coloratissimi e scenografie sognanti. In scena, per la prima, volta Cars con le sue simpatiche macchinine. Quindi, ci immergeremo nel mondo sottomarino de La Sirenetta, per poi passare alla magica vita di Trilli con le amiche fatine e, infine, vivremo le eroiche avventure dei personaggi di Toy Story, da Buzz Lightyear a Woody e Jessie. Info: Roma e Milano 0654220870; Torino 011363268 Sempre a Roma giunge al suo settimo anno l’iniziativa Un abbonamento per tutti, ovvero la possibilità di acquistare a € 115 (inclusa prevendita) un abbonamento a 12 spettacoli inseriti nei cartelloni di 43 teatri aderenti. Un’offerta che permette di scegliere, creandoci una stagione secondo le nostre esigenze. L’abbonamento non è nominativo e può essere utilizzato da tutta la famiglia, consentendo di assistere ad un solo spettacolo per teatro. Info: www.abbonamentopertutti.com Agis Lazio 064451290/208

“Musica in Maschera” riunisce i più talentuosi cantanti e musicisti di numerose orchestre, proponendo le arie più famose, in splendide atmosfere. È il turno di Vino & Opera: La Traviata, sabato 2 presso l’Auditorium al Duomo, dove viene eseguita l’opera verdiana accompagnata da degustazioni di vini ed altre gustose specialità fiorentine. La musica si abbina con delicati formaggi e vini aromatici, tagliere di salumi e bruschette; la serata inizia sulla Terrazza Panoramica Laurus e prosegue nell’Auditorium, sito nello stesso palazzo. MILANO

La pianista canadese Angela Hewitt è riconosciuta come specialista nell’eseguire brani del sommo Kantor, Johann Sebastian Bach. La Hewitt, torna il 18 novembre al Conservatorio in occasione delle “Serate Musicali”, per proporre uno dei capisaldi della produzione di Bach: L’Arte della Fuga. Opera imponente, incompiuta per la morte del Maestro, immerge l’ascoltatore in un labirinto di note strutturato da singole parti strumentali che si intrecciano, costantemente, fino a formare un meraviglioso tema unico. NOVEMBRE 2013

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CRUCIVERBA Lello ORIZZONTALI 1. Un tipo di ginnastica; 11. Quasi senza vocali; 13. L’inizio dello sbarco; 15. Le gemelle di ferro; 16. Gas raro dell’aria; 17. L’ippocampo è marino; 21. Lo sport della tavola; 24. Nel centro e nel sobborgo; 25. Iniziali di Ferro; 27. La trancia del tipografo; 28. Non ancora maturo; 30. Canaletti anatomici; 32. Scrisse Minna von Barnhelm; 33. Il Frank celebre compositore; 34. Spostata alquanto; 36. In mezzo alle trombe; 38. Rivestire con mattonelle; 41. Ragazze senza... fede; 43. Pettegole, maldicenti; 44. Così si definisce il bacino... con l’acqua; 45. Incise dall’ebanista; 46. Ha parte nel battesimo; 48. È indisponente quello del presuntuoso;

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Una porta sul corridoio; 2. È sempre in bolletta; 4. Famigerato gangster americano; 6. Celebra, di prammatica, tutte le feste nazionali; 8. Amuleto contro il malocchio; 9. Fatte a strisce; 11. Il nome della Vukotic; 12. Uno dei disturbi più comuni e frequenti, oggi; 15. Far promessa solenne;

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50. L’Howard regista; 51. Servizio Permanente Effettivo; 53. Affluente della Dordogna; 54. Ai... lati delle testate; 55. L’arpa le cui corde suonavano mosse dal vento; 57. Warren regista del film Voglio la testa di Garcia del 1974; 59. Le estremità dei quadri; 61. L’antica lingua francese; 62. Costa molto al grammo; 63. Le mortificano i fachiri; 65. Ha vinto... in bellezza!; 66. È il primo dispari; 68. Diversa, differente; 70. Lo vuole trovare la donna che sta cercando il merlo!; 72. Bulbi che s’intrecciano; 73. In quel luogo; 74. Le frequentano i fedeli; 75. Il regno di Priamo. VERTICALI 1. Il nome del figlio della Semiramide rossiniana; 2. Bieco e minaccioso; 3. Sigla di Enna; 16. Possono rendere irriconoscibili; 18. Beato, estasiato; 19. Può essere di credito. VERTICALI 1. S’impadronivano... d’una corona; 2. Formano le Nazioni; 3. La laguna con Torcello e Pellestrina; 4. Un organo permanente avente sede all’Aja; 5. Ha la gola affumicata; 7. La capanna sul monte Rosa che è il più elevato rifugio d’Europa; 10. Il nome di Nasser;

11. Vi salgono i muezzin; 13. Manovra militare; 14. Al Palio di Siena partecipano soltanto in 10; 17. Sono leggeri e trasparenti. 1

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4. Il voto più brutto; 5. È pieno d’animali; 6. La quarta preposizione; 7. In Messico e in Nicaragua; 8. Fu maresciallo di Luigi XIV; 9. La famosa Gardner; 10. Una delle Kessler; 11. Poliziotto; 12. Il musicista russo che compose il Poema dell’estasi; 13. La partita di tennis fra 2 giocatori; 14. Un punto d’ancoraggio; 18. Una delle tre Grazie; 19. Conquistò Atene e vi insediò i Trenta Tiranni; 20. Cina... senza fine; 22. Ripeteranno l’anno; 23. Travisato; 25. Macchina da presa della Tv; 26. Travolte... dai debiti; 29. Carlo Lodovico, regista del film Totò cerca moglie del 1950; 30. Atleti che camminano... forte; 31. Un solvente per inchiostri; 35. L’oscillare della fiamma; 37. Nota musicale; 39. Si imprimono sulla ceralacca; 40. Tizi... non identificati; 42. Molto evidente, incisivo; 43. Il letto dei vagons; 44. Pompa da incendio; 47. Fernando, illustre poeta portoghese; 48. La dobbiamo avere “in bocca” quando si deve mantenere un segreto; 49. Il vino detto Friulano; 52. A volte non si sa quali prendere...; 56. Il fiore di Mascagni; 58. Gideon, regista del film Vietnam: la grande fuga del 1986; 60. Fa progetti sulla carta; 64. La fine del buio; 67. I molesti meno mesti; 69. Il più grande media del nostro tempo (sigla); 70. Inizio e fine del Macbeth; 71. Radio Telegrafista.

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ORIZZONTALI 1. Malattia pruriginosa; 8. Scrisse Becket e il suo re; 9. Carmen, rock girl catanese; 10. Soc. Italiana Tecnomeccanica; 11. Se sono regolari sono cubi; 14. Sigla di Sondrio; 15. Pallini... francesi!; 16. Sedile di legno; 17. Diede un figlio a David; 19. Il nostro istituto che elabora i dati statistici. VERTICALI 1. Sacerdote... in breve; 2. Fu residenza di Minosse; 3. Un’antica regione greca; 4. Si ritirano il 27; 5. La vita nei prefissi; 6. Propri delle Provincie di cui Lubiana fu la capitale; 7. Un breve lamento; 11. Cinema... per intenditori; 12. Robert del film Addio Mr Chips! (Oscar 1939); 13. In quella pedonale si... respira; 16. Unità fondamentale dell’elettronica; 18. Bollettino Speciale.

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STUZZICA CERVELLO Enrico Diglio TEST 1 CADETTO FASTO

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CONTA DAZIO

RIGA TESTA

GIOSTRA TEGLIA

SERATA MIELE

Ad ognuna delle dieci parole sopra riportate è possibile associare una e una sola delle seguenti parole. Alla fine si otterranno dieci coppie di parole di cui una “intrusa”, secondo un criterio logico da determinare.

PARATA FESTA

SAZIO BIGA

VAGLIA FIELE

GETTO FINESTRA

RIMONTA TASTO

TEST 2 INVERSO OVILE

POLENTA GESTIONE

GARANTE DISPUTA

SPARVIERO ELEMENTO

Quattro delle otto parole, qui sopra riportate, sono anagrammi di altrettante scritte qui di seguito. Le restanti quattro parole hanno due lettere in più delle rimanenti quattro parole elencate qui sotto. Con tutte le otto lettere in eccesso è possibile ottenere un aggettivo da associare alla parola VIPERA.

IGNOTE NEVROSI

MONETE GRANATE

GIOCO IN VERSI Favolino » La bella addormentata Sotto il bianco lenzuolo, le sue forme vaghe ne appaion quasi evanescenti... Immagine di sogno, e tutto intorno l’ombra sperduta d’un castello in aria.

STUPIDA TALPE

RESPIRO OLIVE

FALSA IDENTITÀ Lionello » PINO GOLIA Sotto questo falso nome si cela un noto cantautore italiano. » soluzioni a pag. 66

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L’art. 6, comma 8, del D.L. 4/6/2013 n. 63, convertito nella L. 3/8/2013 n. 90, ha imposto di riportare negli annunci di vendita o di locazione di immobili, l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio globale o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente. Lo stesso D.L. ha previsto, inoltre (art. 12), che in caso di violazione di tale obbligo, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. A tal proposito, evidenziamo che per la pubblicazione accetteremo solo annunci che riportino anche quanto previsto dal suddetto art. 6, comma 8. NOVEMBRE 2013

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SCORPIONE 23 ott. » 22 nov.

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La vostra attività darà delle soddisfazioni più materiali che non morali. Favoriti brevi viaggi e contatti con parenti e vicini. Fare attenzione al portafogli e alla salute!

JULIA ROBERTS

Evitate di dare troppo peso a quanto succede in famiglia. Non fatevi schiacciare. Guadagni o regali extra vi permetteranno di migliorare il vostro look.

LEONE 23 lug. » 23 ago.

CANCRO 22 giu. » 22 lug.

In questo mese vi ritroverete alle prese con problemi quotidiani di salute o di lavoro, vostri o di chi vi circonda, dando un valido contributo alla loro soluzione.

Il buon pianeta Giove vi proteggerà nelle vostre azioni e nei pensieri. Sarete ottimisti e fiduciosi e anche la fortuna vi darà una mano. Sarete molto sensuali.

SAGITTARIO 23 nov. » 21 dic.

CAPRICORNO 22 dic. » 20 gen.

Il Sole vi aiuterà ad essere attivi, allegri, positivi e brillanti. Anche grazie a questo molti di voi si ritroveranno ad aiutare persone povere e bambini malati.

Il desiderio di novità vi porterà a fare tante cose per risparmiare, sia per voi che per i vostri cari. Sarete disponibili e molti vi chiederanno qualche consiglio.

TORO 21 apr. » 20 mag. I vostri progetti si realizzeranno grazie ad un sostanzioso aiuto di amici seri e autorevoli. Attenti alla salute: tutto dipenderà da una giusta alimentazione.

VERGINE 24 ago. » 22 set. Marte nel segno vi renderà combattivi con la gente che conta. Il momento si rivelerà ottimo per fare acquisti, per comunicare e anche per viaggiare.

ACQUARIO 21 gen. » 19 feb. Sarà un mese tranquillo, in cui otterrete sempre buoni risultati. Quindi, via libera all’ottimismo e al buon umore. Siate parchi a tavola e camminate un po’ di più.

GEMELLI 21 mag. » 21 giu. Accettate degli inviti per avvenimenti di carattere mondano, cenette allegre, happy hour ecc. Saranno i nuovi incontri a crearvi dei vantaggi. Progetti per un viaggio.

BILANCIA 23 set. » 22 ott. Avrete a che fare con il mondo della burocrazia. Controllate sempre bene le scadenze, di qualsiasi natura siano. Progetti di un viaggio per le vacanze invernali.

PESCI

20 feb. » 20 mar. Passerete un mese piacevole, soprattutto per quel che riguarda l’amicizia. È un buon periodo per seguire una dieta. Attenti agli sbalzi di temperatura.

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TEST 1 Le dieci coppie di parole sono: CADETTO - GETTO; CONTA - RIMONTA; TESTA - FESTA; FASTO - TASTO; DAZIO - SAZIO; TEGLIA - VAGLIA; SERATA - PARATA; MIELE - FIELE; GIOSTRA - FINESTRA e, infine, RIGA - BIGA che rappresenta la coppia “intrusa” in quanto, a differenza delle altre nove, è composta da due parole che non hanno in comune le ultime quattro lettere ma solo le ultime tre.

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La bella addormentata = Il fantasma

REBUS (4, 4, 7)

FALSA IDENTITÀ

ST arso; LA soletta = Star sola soletta

Pino Golia = Gino Paoli

TEST 2 Le quattro coppie, formate da parole una anagramma dell’altra, sono: INVERSO - NEVROSI; GARANTE - GRANATE; OVILE - OLIVE; DISPUTA - STUPIDA. Le rimanenti quattro coppie in cui una delle parole della coppia ha due lettere in più dell’altra sono: POLENTA - TALPE; SPARVIERO - RESPIRO; GESTIONE - IGNOTE; ELEMENTO - MONETE. Con le otto lettere eccedenti, qui sopra evidenziate in rosso, si forma l’aggettivo VELENOSA associato a VIPERA.


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