NOVEMBRE 2018

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Anno XL n. 11 Novembre 2018 Euro 2.50 - I.P.

INCHIESTA

SOCIETÀ

VIAGGIO

SCIENZE

La sanità italiana quarant’anni dopo

Il caso Ilva di Taranto, una ferita ancora aperta

Thailandia dai mille volti, splendore d’Oriente

Riscaldamento globale: ultima chiamata per l’uomo

Criticità, sfide e speranze di una conquista sociale

Salute e ambiente: la loro tutela resta un miraggio

Dalla moderna Bangkok alle sue antiche capitali

Le temperature crescono troppo velocemente



IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 6. Periscopio 8. Zoom 71. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo 96. Soluzioni 97. Lettere

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eventi i

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quando vince lo sport Si è conclusa la XXV edizione: Venezia si è classificata prima di Luisella Berti

società i

anteprime

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www.50epiu.it

INDICE

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NOVEMBRE 2018

18

__INCHIESTA__ La sanità pubblica in Italia? Non gode di buona salute Nodi critici e prospettive future di un sistema che rischia la paralisi di Giovanna Dall’Ongaro

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__le INTERVISTE__ Lea Pericoli, dal tennis al giornalismo televisivo Dai servizi con la racchetta a quelli con l’informazione di Luisella Berti

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__SOCIETÀ__ È nata Radio 50&Più per raccontare il mondo senior Una nuova presenza sul Web per orientarsi e informarsi di Anna Maria Melloni

38. Olimpiadi 50&Più:

12. Il Terzo Tempo Giovani, allievi e maestri di Lidia Ravera 16. L’Hi-Tech non ha età Over, cibernauti e social di Rossana Martini 17. I robot domani Ci ruberanno il lavoro? di Valerio Maria Urru 22. Vite da Caregiver Spesso anziani e giovani di Ludovica Di Tommaso 26. Beautiful minds Sigmund Freud di Sadìa Maccari 28. Taranto: il caso Ilva La salute oltre il lavoro di Ilaria Romano 46. Censimenti Istat L’Italia, giorno per giorno di Rodrigo Russo 56. Agenda Praiano Storia di un successo di Romina Vinci 64. Addio amministratore Ecco il Building Manager di Rita Nicosanti 66. La Grande Guerra Cento anni fa l’armistizio di Giovanni Orso NOVEMBRE 2018 I 3


viaggio

cultura

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47. Libri 48. Arte 49. Teatro 50. Musica 51. Cinema

52. Meravigliosa Thailandia La più visitata del Sud-Est asiatico di Loris Porcheri

Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

68. La terra brucia sempre più

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Aumenta il riscaldamento globale e le temperature salgono di Giulia Rachele Deli

70. Missione Mercurio

parliamo di...

Due sonde per studiare il pianeta e tanta tecnologia italiana di Lavinia Viti

77. Spazio50

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Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

72. Il Dna compie 65 anni La scoperta scientifica che ha cambiato la storia di Winda Casula

86. Previdenza

74. Lotta ai tumori

89. Fisco

L’importanza degli screening oncologici per prevenirli a cura di Fondazione U. Veronesi

di Alessandra De Feo

di Gianni Tel

intervista

98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Shutterstock, Sintesi, Antonio Barella, Massimo Cervoni, Ilaria Romano, Shutterstock: Cineberg, Lucky Team Studio, CRM, AJP, BigTunaOnline, Jimmie48 Photography. Foto di copertina: Luigi Scuderi. Illustrazioni: Enrico Riposati.

60. Michele La Ginestra

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Il talento di far ridere con intelligenza di Paola Stefanucci

ANNO XL - n. 11 novembre 2018 Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.81151914 m@il: redazione@50epiu.it Anno XL n. 11 Novembre 2018 Euro 2.50 - I.P.

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annuale euro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914 SOCIETÀ

VIAGGIO

Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

scienze

INCHIESTA

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Bossi Migliavacca Dario Dolci Alberto Fanucchi Antonio Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.688831 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Editoriale 50&Più S.r.l. tratterà i dati personali forniti dagli abbonati nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 e delle disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale ed al solo scopo di inviare il mensile 50&Più ed i relativi allegati. L’informativa di cui all’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 è consultabile tramite il sito internet www.50epiu.it. I diritti riconosciuti dagli articoli 15 a 21 del suddetto regolamento, potranno essere esercitati nei confronti del Titolare Editoriale 50&Più S.r.l. - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma e del Responsabile della Protezione dei Dati 50&Più Via del Melangolo 26 - 00186 Roma.

SCIENZE

La sanità italiana quarant’anni dopo

Il caso Ilva di Taranto, una ferita ancora aperta

Thailandia dai mille volti, splendore d’Oriente

Riscaldamento globale: ultima chiamata per l’uomo

Criticità, sfide e speranze di una conquista sociale

Salute e ambiente: la loro tutela resta un miraggio

Dalla moderna Bangkok alle sue antiche capitali

Le temperature crescono troppo velocemente

Aderente a: Finito di stampare: 25 ottobre 2018

Concessionaria esclusiva pubblicità: 50&PiùMedia Srl - Via del Melangolo 26, Roma Tel. 06.68883469 - mail: 50epiumedia@50epiu.it Per la pubblicità: Luigi Valitutti - Tel. 335491325 - mail: l.valitutti@50epiumedia.it

4 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

NUMERO CERTIFICATO 8332 DEL 21/12/2017

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


DA VIRTUALE A VIRTUOSO

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale NOVEMBRE 2018

QUANDO A INIZIO ANNO SI DIFFUSE LA NOTIZIA che il primo ministro britannico Theresa May aveva istituito il Ministero per la Solitudine allo scopo di sviluppare una strategia contro l’isolamento sociale che colpisce gli anziani (ma sempre più spesso anche i giovani), riconoscendo che in Gran Bretagna è un vero IN ITALIA e proprio problema di salute pubblica, è LE PERSONE sembrato che finalmente il problema “soCHE VIVONO DA SOLE litudine” venisse scoperto anche nel nostro SONO OLTRE Paese. Un problema che in Italia si è voluto 8 MILIONI credere poco rilevante per il ruolo che le reti familiari prima e amicali poi hanno sempre giocato nella nostra vita sociale, nonostante sia sotto gli occhi di tutti l’aumento esponenziale di persone sole e l’impossibilità, per nuclei familiari sempre più ridotti, di dare risposte ai bisogni di cura e di assistenza che vanno dai più piccoli ai più anziani. Invece, in Italia le persone che vivono da sole sono oltre 8 milioni, 3 milioni quelle che dichiarano di non avere una rete di sostegno, e ancora di più quelle che non hanno nessuno su cui contare e chiedere aiuto (secondo un’indagine il 13,2% della popolazione over 16 anni). Ecco allora che merita il dovuto risalto un anniversario particolare, i cinque anni dalla fondazione della prima social street al mondo, quella di Via Fondazza a Bologna, un’idea che si è diffusa in Italia, dove oggi sono 428 quelle attive, ma anche altre iniziative sparse per l’Italia, dalla Casa Vela di Trento dove convivono giovani e anziani, alle esperienze dei portinai di quartiere. Tutte iniziative che indicano, in modo significativo, che è possibile uscire dalla spirale della solitudine, sia quella dovuta alla mancanza di una rete familiare sia quella che gli individui si creano da soli affidandosi sempre più solo a rapporti sociali virtuali. In particolare, l’esperienza delle social street, semplici comunità di cittadini che abitano nella stessa strada e che fanno della socialità, della gratuità e dell’inclusione i loro principi fondanti, riscoprono e ridanno vita al senso di comunità e di buon vicinato. Così la rete virtuale - una pagina facebook o un’App, ad esempio - viene utilizzata solo per attivare il primo contatto tra vicini di casa, ma l’incontro si svolge sempre nella vita reale e, spenti pc e Tv, le persone scendono in strada dando vita a legami di vicinato concreti, nei quali è possibile ALL’ISOLAMENTO condividere problemi e soluzioni, E ALL’ESTRANEAZIONE scambiarsi informazioni, organizzare SI PUÒ REAGIRE attività e progetti comuni. Il governo RISCOPRENDOSI di Theresa May ha fatto sapere di essere COMUNITÀ pronto a finanziare gruppi e comunità che lavorano ogni giorno per creare legami tra le persone. Noi non ci aspettiamo tanto, ma la riscoperta della fiducia negli altri è alla portata di tutti, e il passaggio da un legame virtuale a uno virtuoso, testimoniato da queste iniziative, dimostra che all’isolamento e all’estraneazione si può reagire riscoprendosi comunità. NOVEMBRE 2018 I 5


IN AGENDA DAL MONDO

01 novembre

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TIRAMISÙ WORLD CUP TREVISO (VENETO) Fino al 4 c’è la Tiramisù World Cup, una manifestazione a ingresso gratuito. Una dolce sfida per il palato e per chi si contenderà il premio. www.tiramisuworldcup.com

16

FIERA DEL PESCE CESENATICO (E. ROMAGNA)

GASTRONOMIA DA GUSTARE MENDRISIO (SVIZZERA)

novembre Cesenatico è nota per la fiera Il pesce

novembre Specialità gastronomiche d’autunno

fa festa e per i suoi piatti di frutti di mare dell’Adriatico. Centinaia di bancarelle con prodotti tipici. Fino al 4. www.cesenatico.it

negli agriturismi e nei grotti ticinesi. Per gustare le migliori, valida è la Rassegna del Piatto Nostrano. www.ticino.ch

A PROPOSITO DI...

Secondo il Journal of Consumer Psychology, viaggiare rende felici. Su 17mila intervistati in 17 Paesi, il 70% ha detto che spendere soldi per partire dà più soddisfazione che per altri beni materiali. www.grazia.it

i SOLIDARIETÀ

Ospiti a tavola Grande adesione al progetto “Aggiungi un posto a tavola” a Lucca. In due mesi, sono state 26 le famiglie che hanno ospitato un migrante a tavola. A organizzare, la Cooperativa sociale Odissea e la Caritas. www.globalist.it

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FONDAMENTALE SÌ - Consente l’assorbi-

mento intestinale di calcio e fosfato, essenziali per il buon andamento di ossa, muscoli e cervello.

...MA TOSSICA NO - Dosi molto elevate possono causare un’intossicazione. Il limite da non superare è di 100 mg al giorno.

Secondo il “Rapporto Svimez”, 1.883.000 persone in 16 anni - di cui 900mila giovani di età tra i 15 e i 34 anni, più di 250mila i laureati hanno lasciato il Meridione in cerca di un futuro altrove. www.linkiesta.it TENDENZE

Condividere il camper Viaggiare in camper è uno stile di vita più che una scelta di viaggio. Dalla scorsa primavera, è sbarcata in Italia la piattaforma “Yescapa”, dedicata proprio alla condivisione delle “case viaggianti”. www.repubblica.it

i LAVORO

Sempre più freelance

IN NUMERI

L’ITALIA E GLI ANZIANI Secondo un’indagine Ipsos, in Italia, la maggioranza degli anziani vive bene la propria età (73%). Ben 3 anziani su 4 si sentono utili (77%) e pongono l’accento sull’autonomia (35%) e sulla genitorialità (29%) come chiavi della loro felicità.

FONTE IPSOS

ATTUALITÀ

Addio al Sud

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VITAMINA “D”

CONSUMI

Viaggiare rende felici

ANZIANI CHE SI SENTONO “UTILI”

77%

ANZIANI CHE VIVONO BENE LA PROPRIA ETÀ

ANZIANI CHE RITENGONO FONDAMENTALE L’AUTONOMIA

73%

6 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

35%

PERISCOPIO

Per l’Eurostat, il 15,8% del totale degli occupati lavora in autonomia. Dato che sale al 23,8% in Italia. Secondo la Freelancers Union, il sorpasso avverrà a tutti gli effetti nel 2027, negli Stati Uniti. www.ilsole24ore

UN AIUTO CONTRO I BULLI

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a cura di Samuela Gangi


17 novembre

FESTIVAL DEL TORRONE CREMONA (LOMBARDIA) Ogni anno questa manifestazione attira più di 100mila visitatori che ne acquistano sino ad oltre 30 tonnellate. Fino a domenica 25. www.festadeltorronecremona.it

IN novembre

ARIA DI NATALE BUDAPEST (UNGHERIA)

IN

FRANTOI IN FESTA UMBRIA

Già a novembre, a Budapest, c’è aria novembre Le olive al centro dell’evento Frantoi di Natale. Col mercatino via alle feste. in festa. Fino al 25, le aziende agriTipico il pálinka, un salame invernale cole aprono le porte ai visitatori. A Trevi, la consueta festa di apertura. servito con vin brulè. www.frantoiaperti.net www.budapestbylocals.com

CURIOSITÀ

Cosa vuol dire AAA? La dicitura AAA negli annunci veniva usata per farli comparire prima. La tripla A infatti era utile a tenere in testa il messaggio, considerando che gli stessi venivano impaginati in ordine alfabetico. www.corriere.it

i RICERCHE

Beato chi sa aspettare I ricercatori della “Temple University” di Filadelfia assicurano che la capacità di posticipare le gratificazioni è un predittore di future capacità reddituali. Insomma, ha più fortuna chi sa attendere. www.repubblica.it

i CURIOSITÀ

Benvenuti in collina HA PASSATO L’INFANZIA COMBATTENDO CONTRO I BULLI. E contro un corpo, il suo corpo, che considerava la causa di ogni male. A 12 anni, infatti, le è stata diagnosticata la sindrome dell’ovaio policistico tra i cui effetti collaterali c’è talvolta un aumento anche notevole di peluria sul volto, sulle braccia e sul petto. Harnaam Kaur, inglese di nascita ma di origini indiane, è cresciuta nel Berkshire soffrendo al punto da pensare di togliersi la vita. Oggi, dopo un lungo percorso

di psicoterapia e una maggiore consapevolezza di sé, Harnaam ha deciso di impegnarsi nelle campagne contro il bullismo e il body shaming. L’obiettivo che vuole raggiungere girando tutto il mondo - è stata anche in Italia - è quello di stimolare il dibattito su queste tematiche sensibilizzando l’opinione pubblica per accrescere autostima e amore verso se stessi. «La odiavo - ha detto riferendosi alla barba -. Oggi mi dà la forza per combattere bulli e discriminazioni».

Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu: è questo l’impronunciabile nome maori di una collina che si trova in Nuova Zelanda. www.lastampa.it

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Z LE ALLEANZE NECESSARIE

8 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

UNA RECENTE INDAGINE DI INFOCAMERE (UNIONCAMERE) ha fotografato la realtà dei manager e dei dirigenti d’azienda italiani, di coloro cioè, che con le loro scelte determinano le politiche e gli andamenti dell’economia del nostro Paese. È risultato che negli ultimi 5 anni i manager ultracinquantenni hanno raggiunto il 61% del totale, rispetto al 53,3% di cinque anni fa, mentre gli under 50 sono diminuiti del 7,7 %, e questo nonostante il numero degli amministratori d’azienda sia cresciuto complessivamente di quasi 50mila unità. In particolare, poi, sempre secondo l’indagine, tra il 2013 e il 2018 c’è stato un incremento superiore al 40% dei manager ultrasettantenni, mentre i manager under 30 sono aumentati solo nell’agricoltura e nei servizi di informazione e comunicazione. Un andamento che lascia spazio a più di qualche preoccupazione sul futuro perché se un over 50 può vantare l’esperienza e la saggezza maturate negli anni, un dirigente giovane, molto probabilmente, sarà più aperto ai cambiamenti e alle innovazione e più determinato nel cercare strade nuove per lanciare un’azienda e renderla competitiva. Un’impasse che occorre superare con un atteggiamento di fiducia da parte dei manager e degli amministratori anziani, creando nelle aziende un clima propositivo e di crescita delle nuove generazioni dirigenziali.

Negli ultimi 5 anni i manager ultracinquantenni hanno raggiunto il 61% del totale, rispetto al 53,3% di cinque anni fa, mentre gli under 50 sono diminuiti del 7,7 %, e questo nonostante il numero degli amministratori d’azienda sia cresciuto complessivamente di quasi 50mila unità


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______IL TERZO TEMPO______

GIOVANI, NOSTRI ALLIEVI E MAESTRI di Lidia Ravera

«IO, QUASI NOVANTENNE, SONO CRESCIUTA NELLA COMUNITÀ DI ZIO CECCOLI, PRETE VAGABONDO SEMPRE SORRIDENTE, APERTO AGLI ALTRI, IN UNA COMUNITÀ DI GIOVANI, RAGAZZI E RAGAZZE. Sognando un mondo migliore. E in parte ci siamo riusciti, ognuno nel proprio ambito, facendo meglio che potevamo, amando il nostro prossimo, cercando di essere solidali e amare, amare, amare. Dando tanto amore anche a chi ci ha deluso e mortificato. Il tempo è passato, ma non sento i novant’anni... E vi dico: «Avanti senza lamenti, lottate contro gli anni che avanzano tenendo il cervello vigile, non rimpiangete il vostro passato di donne belle, corteggiate e amate e tante volte abbandonate per amori più belli e giovani... È ora di ritrovarvi e infondervi fiducia l’un l’altra, perché la vita è bella a qualsiasi età... Vi abbraccio tutte, care sessantenni, e vi grido: “viva la vita e avanti”». 12 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018


Ho voluto cedere un po’ di spazio nella pagina dedicata a Il Terzo tempo alla lettera di Annamaria, perché mi ha colpita molto, mi ha affascinata l’allegria e la positività che comunica. Annamaria non ci spiega che tipo di comunità è quella in cui vive e/o lavora, ma la ricetta che propone per invecchiare bene è semplice e chiara: un po’ più d’amore per gli altri e, aggiungo io, un po’ meno per se stessi. Guardare avanti invece che guardare indietro (più progetti, meno rimpianti). Rapporti con le altre generazioni: non fare un monumento alla propria, giudicando negativamente tutto ciò che non fa parte del nostro bagaglio d’esperienza, tutto ciò che non capiamo. I giovani ci siano maestri e allievi, così come noi possiamo essere allievi e maestri per loro. Si chiama scambio e non avviene dall’alto di una cattedra mentale o reale, ma nella ininterrotta conversazione fra umani, animata dalla curiosità per l’altro o, come suggerisce Annamaria, addirittura dall’amore. Certo, l’amore non si improvvisa e non puoi inghiottirlo o prescriverlo come una pillola, ma è una disposizione d’animo che si può raggiungere come qualsiasi altro obbiettivo. Io ci sto lavorando. Anna Maria ci sta lavorando da tutta la vita, una vita lunga e il risultato sono quei suoi novant’anni leggeri. Volete sapere qual è, secondo me, il primo passo per intraprendere la via della curiosità per gli altri che è la condizione

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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ LARGO ARENULA 34 00186 ROMA PER FAX 0681151914 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

necessaria, anche se insufficiente, per generare amore? Ridurre quella spasmodica passione che nutriamo per noi stessi. Diciamoci la verità: quelli che invecchiano peggio in assoluto, sono i narcisisti. Quelle donne che hanno adorato la propria bellezza, se ne sono sentite appagate per decenni e non sanno reagire alla perdita (o alla riduzione o alla trasformazione) di quel patrimonio di orgoglio, di vanità realizzata, di potere sugli altri. Quegli uomini che hanno bisogno di prevalere, di primeggiare, di esibire le proprie prestazioni mondane, lavorative, eroti-

che... Ne conosco tanti. Una caratteristica comune? Parlano troppo. E per lo più di se stessi. All’inizio magari mi divertono anche (io sono una appassionata ascoltatrice), ma dopo un po’ precipito, come tutti, nella noia. Chi è troppo preso da sé risulta quasi sempre noioso. Dopo un po’, oppure quasi subito, dipende dalla resistenza del pubblico. Avete mai trovato noioso qualcuno, o qualcuna, che si interessa ardentemente dei fatti vostri, dei vostri progetti o scacchi, di quello che avete sognato la notte scorsa e perfino delle vostre malattie?

L’amore per gli altri non si improvvisa, ma è una disposizione d’animo che si può raggiungere come qualsiasi altro obiettivo

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__COSTUME__

OVER 50, CIBERNAUTI E SOCIAL

L’HI-TECH NON HA ETÀ Hanno il cellulare sempre a portata di maoltre 6mila persone ultracinquantenni di no, un account sui Social, ogni momento è diversi Paesi (Italia, Australia, Francia, buono per chattare e riGermania e Usa). Gli corrono alle App non apitaliani, più degli altri, AMANO GLI SMARTPHONE pena se ne presenta l’ocamano lo smartphone DI ULTIMA GENERAZIONE, casione. Non è il ritratto (76%) e si connettono LE CHAT, HANNO UN ACCOUNT dei Millennials ma della ad Internet più volte al SUI SOCIAL, SI TENGONO INFORMATI ATTRAVERSO LA RETE Silver generation, il pogiorno (75%); chattano E UTILIZZANO LE APP PIÙ DIVERSE. polo dai capelli grigi e spesso (l’87% ha instalSONO I GIOVANI? NO, GLI OVER 50 bianchi che, a sorpresa, lato WhatsApp e 4 su 10 di Rossana Martini è attratto da tutto ciò che Messenger); sono preè tecnologico. senti sui Social, che usaLo rivela la ricerca Smart ageing. La tecno regolarmente, e utilizzano le App per nologia non ha età, realizzata da Ipso per tenersi informati (40%), consultare il meAmplifon e condotta su di un campione di teo (62%) e fare acquisti (30%).

+


__SOCIETÀ LAVORO__

IO ROBOT,

TU DISOCCUPATO? FORSE NO A dicembre 2017, il McKinsey Global Inziario e il terziario avanzato, ma la rostitute, importante società di consulenza, botica e l’industria 4.0 potrebbero instimava che entro il 2030, crementare altri settori. tra i 75 e i 375 milioni di SECONDO L’ULTIMO RAPPORTO Resta da capire ancora persone avrebbero camquale transizione vivremo DEL WORLD ECONOMIC FORUM, ENTRO IL 2030, biato/perso il proprio imin un mondo in cui proINTELLIGENZA ARTIFICIALE piego, vista la rivoluzione duttività, intensificarsi del E ROBOTICA POTREBBERO tecnologica in atto. Ma lavoro e demansionamenCREARE 133 MILIONI DI POSTI DI LAVORO. MA... The future of job 2018, to vedranno il tentativo di rapporto pubblicato a setarmonizzare il rapporto di Valerio Maria Urru tembre dal World Econouomo/macchina. Intellimic Forum, ha rivisto le genza artificiale, robotica stime: 75 milioni di posti persi contro e automazione, infatti, occupano oggi il 133 milioni creati. 29% delle ore globali di lavoro, il restante I robot, allora, ci ruberanno o no il lavoro? 71% è gestito dall’uomo, ma nei prossimi Difficile dirlo. I più colpiti saranno il ter5 anni le prime saliranno al 42%.

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__le INCHIESTE di 50&Più__ dal servizio pubblico hanno varie ragioni: «Come NUMERI, NUMERI E ANCORA NUMERI. Non la paura dell’innovazione organizzativa e tecnologica si può fare a meno delle cifre assolute, né delle e di veder cambiare in peggio le regole del pensiopercentuali per fotografare il funzionamento del namento, oppure il dimezzamento necessario dei Servizio Sanitario Nazionale, per metterne a fuoco posti di primario, che ha finito per demotivare tanti oggi, a 40 anni dalla sua istituzione, le criticità medici a proseguire una carriera oramai senza più con la speranza di poterle correggere. sbocchi», ha spiegato Francesco Ripa di Meana, preI numeri sono eloquenti, i numeri parlano, i numeri sidente della Fiaso. Quali specialisti diventeranno sono abili narratori, capaci di descrivere scenari più rari? I primi a “estinguersi” saranno i medici di complessi senza bisogno di ulteriori spiegazioni. E, base: 45mila andranno in pensione nei prossimi 5 infatti, saranno loro a dirci cosa c’è che non va nel anni e non ci sono sostituti. Il pericolo, secondo le nostro sistema di assistenza sanitaria che troppe stime della Federazione Italiana Medici di Medicina volte si è ritrovato a dover tradire il suo motto uniGenerale (Fimmg), è serio: potrebbero rimanere versalistico: cure di qualità per tutti. Lo scorso luglio senza medico di famiglia 14 milioni di italiani. sono stati pubblicati, a distanza di pochi giorni l’uno I bandi pubblici per le nuove assunzioni vanno dedall’altro, tre rapporti su specifici problemi della serti o quasi. Lo scorsanità italiana in cerca so gennaio, in Lomdi soluzione. Una sorbardia, su 670 posti ta di compiti per le vaper medico di famicanze per il Ministro glia messi a bando della Salute. Nel pricirca 400 sono rimamo rapporto, realizsti liberi. Come mai la zato dalla Federazione professione manca di di Asl e ospedali (Fiaappeal tra i neo lauso), viene lanciato un reati in medicina? Siallarme: nel 2023 curamente incide il mancheranno all’apfatto che uno speciapello oltre 11mila calizzando guadagna mici bianchi e la ca1.800 euro al mese, renza principale rimentre il tirocinio del guarda i medici di famedico di base è pamiglia. Il secondo rapdi Giovanna Dall’Ongaro gato solamente 800 porto è firmato da euro al mese. Crea Sanità dell’UniMa le carenze del personale sanitario riguardeversità degli Studi di Roma “Tor Vergata” e analizza ranno anche igienisti, patologi clinici, internisti, le performance regionali: la realtà cambia radicalchirurghi, psichiatri, nefrologi e riabilitatori. Il mente tra Nord e Sud. Il terzo rapporto è della Fonmaggior numero di defezioni tra gli specialisti del dazione Gimbe, esperta nel monitoraggio dei servizi servizio pubblico si avrà tra gli anestesisti: da qui sanitari, e punta l’obiettivo sulle liste d’attesa denunal 2025 lasceranno in 4.715. E non è detto che le ciando la mancanza di trasparenza di molte regioni. nuove leve basteranno a colmare il gap. Molti giovani, infatti, sono attratti dall’attività privata opUN FUTURO CON POCHI MEDICI pure da opportunità lavorative all’estero. Una voragine di 11.800 medici. Con questa realtà dovrà fare i conti la nostra sanità tra cinque anni. Tanti sono i camici bianchi che abbandoneranno il IL DIVARIO TRA NORD E SUD servizio sanitario pubblico. Qualcuno andrà in penSul gradino più alto del podio c’è Trento. È lì, dove sione, ma molti (un medico su tre) sceglieranno si è puntato tutto su cure domiciliari e assistenza altre strade: l’attività privata o il prepensionamento, sul territorio, che la sanità italiana dà il meglio di perché gli avanzamenti di carriera tanto attesi non sé. Il dato è emerso dal monitoraggio di Crea Sanità sono mai arrivati. Le uscite anticipate dei medici dell’Università degli Studi di Roma “Tor Ver- »

N

NON UCCIDIAMO LA SANITÀ PUBBLICA Il Servizio Sanitario Nazionale ha compiuto 40 anni e sta per affrontare sfide sempre più difficili. Abbiamo scelto tre nodi critici che rischiano di compromettere i suoi ideali universalistici

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LA SANITÀ FRA 30 ANNI

Benvenuti nel Paese dei malati cronici

Italia 2050: due milioni e mezzo di persone in meno, più di un terzo della popolazione over 65 (20 milioni) e 4 milioni di ultra 85enni. È lo scenario elaborato dall’Istat per Italia Longeva - Rete Nazionale sull’Invecchiamento e la Longevità attiva. Con l’aumento delle malattie croniche nei prossimi dieci anni per 8 milioni di anziani, crescerà la spesa per cure e assistenza del servizio sanitario pubblico. «Curarli tutti in ospedale - ha commentato Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva - equivarrebbe a trasformare Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna e Firenze in grandi reparti a cielo aperto. È evidente, quindi, che le cure sul territorio non rappresentano più un’opzione, ma un obbligo per dare una risposta efficace alla fragilità e alla non autosufficienza dei nostri anziani, che si accompagnerà anche a una crescente solitudine. La disabilità diventerà la vera emergenza del futuro e il principale problema di sostenibilità economica nel nostro Paese».


__le INCHIESTE di 50&Più__

PIANETA SANITÀ gata” sulle performance dei Sistemi Sanitari Regionali (Ssr). Ai posti più alti della classifica ci sono Bolzano, Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Veneto. In coda si trovano le regioni del Sud: Sicilia, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sardegna. In posizione intermedia si collocano Valle d’Aosta, Marche, Liguria, Umbria, Piemonte, Lazio, Abruzzo. La valutazione delle performance è stata effettuata chiedendo a un panel di 100 esperti, tra utenti, istituzioni, professioni sanitarie e manager aziendali, di esprimere un giudizio su 15 indicatori chiave, tra cui il numero dei ricoveri ospedalieri, l’accesso ai farmaci innovativi, la quota di persone che rinuncia alle cure per spese eccessive, il grado di soddisfazione dell’assistenza medica e infermieristica ecc… I risultati dell’indagine sono in linea con i dati di una ricerca del Censis del 2017 dall’eloquente titolo “Migrare per curarsi”. In Italia, ogni anno, circa 750mila pazienti sono costretti ad affrontare un viaggio più o meno lungo per ricevere le terapie più indicate per la propria patologia. «Nel Mezzogiorno - si legge nel Rapporto - il paziente che parte deve indirizzarsi verso Regioni lontane perché quelle vicine non offrono alternative soddisfacenti. Il flusso da Sud a Nord è certamente il più numeroso e quello che presenta maggiori difficoltà; ogni anno questi tipi di ricoveri raggiungono i 218.579». Le principali regioni di accoglienza sono Lombardia ed Emilia Romagna.

PAROLA D’ORDINE: RISPARMIARE Medici

cercansi Nel 2023 mancheranno 11.800 medici. Il 35% lascia il posto prima dei limiti di età per andare a lavorare nel privato o perché si prepensiona.

I viaggi

della speranza Ogni anno in Italia circa 750mila pazienti lasciano la loro casa per andare a curarsi altrove. Lo spostamento è per lo più a senso unico: dal Sud al Nord.

Buono

a sapersi Secondo il D.Lgs 124/1998, solo a determinate condizioni è possibile avvalersi del regime di intramoenia al solo costo del ticket.

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Nuovi investimenti devono essere accompagnati da un taglio dei costi. Ridurre gli sprechi e sanità digitale tra le soluzioni NEL 2018 IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE HA COMPIUTO QUARANT’ANNI. Fu istituito nel 1978 quando al Ministero della Salute sedeva una donna, Tina Anselmi. L’universalità delle cure è il suo principio ispiratore: la sanità italiana vuole garantire l’assistenza a tutti i cittadini. Con il passare degli anni la sfida è diventata sempre più impegnativa: come conciliare gli ideali universalistici con la richiesta sempre crescente di cure dovuta all’invecchiamento della popolazione? La sostenibilità della sanità italiana è chiaramente messa a dura prova. Gli esperti di salute pubblica sanno bene che la salvezza del Servizio Sanitario dipende molto dal contenimento delle spese, oltre che da più sostanziosi investimenti. Con la promessa di far risparmiare 5 miliardi di euro, la sanità digitale sembrerebbe la soluzione che tutti cercavano. Ma a che punto siamo? Secondo una indagine dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano, la digitalizzazione tarda a decollare. Un po’ perché i servizi vengono offerti a macchia di leopardo, con le solite regioni del Nord più avanzate di quelle del Sud, ma anche perché i cittadini italiani sono

ancora affezionati ai sistemi di comunicazione tradizionale. La maggior parte preferisce prenotare di persona un consulto medico (86%), pagare le prestazioni allo sportello (83%) e ritirare i referti brevi manu (80%). Eppure, se l’80% dei cittadini ritirasse i referti online, si risparmierebbero 1,63 miliardi di euro e se la stessa percentuale di pazienti pagasse via web le visite e gli esami, si avrebbe un risparmio di 980 milioni di euro. L’altro imperativo per salvare la sanità pubblica è ridurre gli sprechi. Secondo il 3° Rapporto Gimbe sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale per il 2017, su 113,599 miliardi di spesa sanitaria pubblica la stima di sprechi e inefficienze è di 22,72 miliardi. Contribuisce allo spreco per 6,48 miliardi il sovrautilizzo di servizi e prestazioni sanitarie inefficaci o inappropriate, come l’abuso di antibiotici, i parti cesarei senza indicazione clinica, i ricoveri e gli accessi al pronto soccorso inappropriati. Ma anche il sottoutilizzo è responsabile di eccessi di spesa (3,42 miliardi), si pensi al mancato accesso alle cure per gli immigrati clandestini o alla mancata prescrizione di oppiacei per le terapie del dolore in pazienti oncologici o la non aderenza a stili di vita raccomandati.


Il fenomeno delle “migrazioni sanitarie” è particolarmente diffuso tra i pazienti oncologici e avviene ancora una volta in una sola direzione. I grandi centri specialistici sono concentrati al Centro e al Nord e così accade che ogni anno dalla Campania partano 12mila pazienti, dalla Calabria 9mila e dalla Sicilia quasi 8mila. Nulla del genere succede in Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio dove gli spostamenti di pazienti con tumore riguardano dalle 4 alle 6mila persone. LE LISTE D’ATTESA. DOV’È LA TRASPARENZA?

Le Asl e gli ospedali sono obbligati dal Piano Nazionale di Governo delle Liste d’attesa (Pngla) 2010-2012 a garantire i tempi massimi di attesa per 58 prestazioni tra visite specialistiche, esami diagnostici e interventi chirurgici. Non solo: le

regioni sono tenute a dare informazioni ai cittadini sulla gestione delle proprie liste d’attesa. Ma, secondo un recente Rapporto della Fondazione Gimbe, sono solamente in cinque a farlo: Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano. Campania, Molise e Toscana non rendono disponibile alcun rapporto sui tempi di attesa delle prestazioni sanitarie. Calabria, Lombardia e Umbria rimandano ai siti web delle singole aziende sanitarie, senza fornire un dato unico a livello regionale. Tutte le altre regioni forniscono solamente dati parziali riferiti a limitati periodi di tempo. «Le analisi dell’Osservatorio Gimbe - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - dimostrano che, a parte la rilevazione ef-

I GENERICI

Una risorsa ancora poco sfruttata Quando scade il brevetto di un farmaco è possibile mettere in vendita un medicinale equivalente all’originatore. Si tratta dei cosiddetti “generici”, medicinali che hanno lo stesso principio attivo del prodotto “di marca”, la stessa capacità di assorbimento da parte dell’organismo e in sostanza la stessa efficacia. Costano però molto meno e per questo rappresentano una buona opportunità di risparmio per il Servizio Sanitario. Tuttavia, in Italia esiste ancora molta diffidenza nei loro confronti. A chiarire ogni dubbio ci pensa l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa): l’equivalente è una copia del medicinale originale, le uniche differenze rilevabili sono il nome e il prezzo.

fettuata da Agenas nel 2010, non è disponibile alcun monitoraggio nazionale aggiornato sui recepimenti regionali del Pngla e sulla redazione dei piani aziendali, né tantomeno sulla rendicontazione pubblica dei tempi di attesa, oggetto solo di indagini a campione effettuate da varie organizzazioni: Crea Sanità, Censis, Cittadinanzattiva, Eurispes». La trasparenza, insomma, rimane per lo più un miraggio. Ci sono anche altre importanti informazioni che vengono taciute, più o meno volutamente, ai pazienti. In pochi sanno infatti che se i tempi per ottenere una prestazione superano quelli previsti dalla legge, si ha il diritto di accedere a una prestazione intramoenia pagando solo l’equivalente del ticket. «Le liste di attesa sono il principale problema che segnalano i cittadini che si rivolgono alla nostra Organizzazione. Chiediamo, innanzitutto, totale trasparenza nei confronti dei cittadini - dicono al Tribunale per i Diritti del Malato Cittadinanzattiva -, come la possibilità di andare in intramoenia pagando soltanto il ticket, nel caso in cui le attese superino i tempi preventivati». NOVEMBRE 2018 I 21


__ATTUALITÀ__ INNOVAZIONE TECNOLOGICA: POTENZIALE INESPRESSO

La tecnologia potrebbe avere un notevole impatto sul settore delle cure a lungo termine per gli anziani, ma al momento mancano all’appello innovazioni più avanzate come la robotica e l’intelligenza artificiale, utilizzabili per aspetti determinanti come il “self management” e il supporto ai familiari.

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GIOVANI & CAREGIVER

FENOMENO IN AUMENTO

Cresciuti ormai troppo in fretta

In Italia sono 391mila i ragazzi fra i 15 e i 24 anni che accudiscono un familiare disabile o malato (Dati Istat 2015). E spesso lo fanno in segreto. Fra loro ci sono anche bambini, adolescenti, ragazzi non ancora maggiorenni. Tutti, alla fine, vivono pesanti ripercussioni sulle loro vite e sullo studio, talvolta sino all’abbandono della scuola. Da qualche tempo il Ministero dell’Università e della Ricerca sta aiutando gli insegnanti a individuare e supportare questi studenti, alzando il velo su una realtà difficile con fattori di rischio rilevanti sia per lo sviluppo psicofisico che per l’inclusione sociale. L’iniziativa nasce dal progetto europeo Edy-care per riconoscere e aiutare i giovani caregiver nell’ambito scolastico. Per saperne di più: http://www.eurocarers.org/edycare/index

Una rete di assistenza quasi invisibile quella dei caregiver familiari. Talvolta essi stessi anziani, tagliati fuori da qualsiasi tipo di aiuto

CAREGIVER: UNO SU CINQUE È A SUA VOLTA SENIOR SONO UN ESERCITO SILENZIOSO. Ogni giorno, in Italia, circa 8 milioni di persone farebbero i conti con il bisogno di assistenza di un parente non più autonomo, trasformandosi in caregiver familiari (Rapporto Welfare Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali, Censis 2015). Al momento la risposta del servizio pubblico e privato non sa stare al passo con queste esigenze, sempre più ampie e complesse. E mentre il trend di invecchiamento della popolazione va ormai in un’unica direzione, le risorse investite per i bisogni sociosanitari e sociali restano

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invariate, legate al palo. Lo confermerebbe anche il Primo Rapporto Osservatorio Long Term Care, realizzato dal Centro di Ricerche Cergas dell’Università Bocconi, che - dopo un’analisi dei dati degli ultimi cinque anni - ha evidenziato come i servizi sociosanitari coprano solo la metà della popolazione potenziale, finendo col generare sofferenza sia per anziani che per chi li assiste. Soprattutto alla luce del fatto che un caregiver su 5 è, a sua volta, anziano. Per fronteggiare queste carenze, i familiari si auto-organizzano continuamente finendo per diventare caremanager, assumendosi quindi

di Ludovica Di Tommaso

compiti che in realtà apparterrebbero a professionisti. C’è poi chi, per arginare l’isolamento da parte di istituzioni e Welfare, fa l’unica cosa in suo potere: trova una badante. Soluzione “fai da te” per tante famiglie che attingono ai loro redditi e, talvolta, ai propri risparmi per un’assistenza 24 ore su 24, secondo il Rapporto Cergas, tra regolari e irregolari le badanti in Italia sarebbero 983.695, con una media di 14,2 ogni 100 cittadini over 75.



__ATTUALITÀ__

Un nuovo servizio per districarsi nell’enorme quantità di informazioni veicolate oggi. Si parte con aggiornamenti settimanali per arrivare ad un vero palinsesto radiofonico

È NATA RADIO 50&PIÙ, BUON ASCOLTO! di Anna Maria Melloni Centro Studi 50&Più

È NATO IL PROGETTO RADIO 50&PIÙ, che muove oggi i suoi primi passi. La radio si rivolge al mondo degli over 50 e, in questa fase iniziale, è curata dal Centro Studi, ma andrà via via arricchendosi delle diverse realtà che compongono il Sistema 50&Più. Abbiamo chiesto al dottor Gabriele Sampaolo, segretario generale dell’Associazione 50&Più, di raccontarci com’è nata l’idea di promuovere questo nuovo progetto. «Dobbiamo pensare in grande, con delle proposte che rispondano alle esigenze dei nostri soci. L’impegno è quello di fornire supporti a chi fatica a districarsi nell’enorme mole di informazione veicolata dai mass media e cerca fonti accreditate. Come già avviene in altri ambiti, vogliamo essere un serio punto di riferimento per le persone mature, che intendono affrontare il passare degli anni consapevolmente». Quali sono le fasi di sviluppo di questo progetto? Partiamo oggi proponendo soprattutto DIRETTAMENTE SUL WEB informazione, grazie ad aggiornamenti Per ascoltare Radio 50&Più settimanali curati dal Centro Studi È possibile ascoltare gli aggiornamenti di Radio 50&Più 50&Più. Il progetto si svilupperà in setramite il sito del Centro Studi o ricevere una notifica guito andando oltre a questo, guardando delle nuove puntate tramite WhatsApp. avanti, a un palinsesto radiofonico che Per iscriversi al servizio è sufficiente inviare un messaggio con scritto “RADIO” al numero 3346390205. possa accompagnare la giornata degli

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SECONDO L’ISTAT

Gabriele Sampaolo, segretario generale Associazione 50&Più.

ascoltatori e dei nostri soci offrendo una varietà di proposte. Quali sono i contenuti proposti da Radio 50&Più? Radio 50&Più si rivolge agli over 50 e nelle sue proposte cercherà, quindi, di intercettare le esigenze di questa fascia della popolazione. Non parlerà necessariamente di anzianità, lo farà quando sarà utile o necessario. Il posizionamento si maturerà strada facendo, avviando un dialogo con soci e ascoltatori, ma il focus è chiaro

fin da ora: dobbiamo rispondere ai desiderata, ai gusti, alle esigenze, alla domanda di informazioni dei nostri soci, che rappresentano un importante segmento della popolazione, adulti che si incamminano verso un’anzianità sempre più prolungata e attiva. L’attività associativa, a livello nazionale e locale, rappresenta oggi un importante elemento di conoscenza e riflessione, capace di fornire spunti che dobbiamo veicolare. Cosa accade, ad esempio, quando mille anziani si mettono in gioco per concorrere assieme alle olimpiadi? Porremo attenzione a notizie come questa, che offrono spunti su diversi piani e possono incoraggiare molte persone a intraprendere esperienze analoghe, uscendo dalla zona di comfort quotidiana… Cosa offre oggi Radio 50&Più ai suoi ascoltatori? Ogni settimana il Centro Studi 50&Più propone la lettura di una breve rassegna stampa in formato podcast (file audio digitale distribuito attraverso Internet e fruibile su computer o smartphone, ndr), contenente le notizie più interessanti e utili estratte dalla sua banca dati, che ad oggi dispone di più di 16mila articoli. Accanto agli aggiornamenti settimanali, vengono realizzati degli speciali, dedicati all’approfondimento di temi e argomenti particolarmente interessanti per il mondo over 50. Il primo speciale è stato dedicato a Paola Pigni, cam-

pionessa olimpionica di atletica leggera nella specialità del mezzofondo. L’intervista è stata l’occasione per raccontare come un’atleta vive l’attività fisica anche dopo gli “anta” e chiedere suggerimenti per rimanere in forma. È stato poi intervistato il professor Andrea Bagicalupo, direttore di Ematologia al Policlinico Gemelli di Roma, per fare il punto sul trapianto di midollo anche in età avanzata. Infine, è stato chiesto un contributo al professor Paolo Negrini, da anni docente dell’Università 50&Più, per sondare il rapporto esistente tra i Senior e il mondo dell’informatica. Come si inserisce Radio 50&Più nel quadro generale delle iniziative dell’Associazione? La Radio deve essere espressione del mondo 50&Più e della vivacità che lo connota. Può dare voce alla vitalità delle persone, senza rinunciare a toccare anche temi più delicati, come quelli legati alla non autosufficienza. La radio è un canale dove tutto questo può esprimersi, trovando un momento di diffusione, riflessione e sintesi. Una radio come questa colma uno spazio che fino ad oggi è rimasto scoperto, non presidiato.

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RIVOLUZIONE DIGITALE

Gli italiani e la radio Il rapporto Istat del 2016 “Cultura e tempo libero” indica che circa il 53% degli italiani ascolta la radio e, tra questi, quasi il 60% ascolta una trasmissione quotidianamente. I programmi sono maggiormente seguiti dalle persone di un’età compresa tra i 20 e i 54 anni (65% circa), soprattutto dagli uomini (il 54,3% contro il 51,8% delle donne) anche se le ascoltatrici sono più degli ascoltatori fino ai 44 anni. Marcata la differenza di fruizione anche a livello regionale: la radio si ascolta di più al Nord (56,3%) rispetto che al Centro (52,8%) e al Mezzogiorno (48,8%). Negli ultimi anni, si sta completando una vera e propria rivoluzione digitale con l’avvento del podcast. Si tratta di trasmissioni radiofoniche su Internet, ascoltabili da computer o smartphone, che rendono la fruizione immediata ed accessibile a tutti, in particolare per gli over 60. Un podcast può essere seguito sia in broadcast, ovvero in diretta, che in streaming, cioè ascoltato in qualsiasi momento, semplicemente collegandosi al sito dell’emittente.

«AVVIEREMO UN FILO DIRETTO CON I NOSTRI ASCOLTATORI, TRAMITE IL NUMERO DI CELLULARE DEDICATO, MA ANCHE ATTRAVERSO TUTTI GLI ALTRI CANALI CHE COMPONGONO LA RICCHEZZA ASSOCIATIVA, NEL SUO COMPLESSO»

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__BEAUTIFUL MINDS__

NEL BUIO DELL’INCONSCIO NELLA VIENNA DI FINE SECOLO, capitale dell’Impero austro-ungarico, vivaio di intellettuali e scienziati, cresce un ragazzino di nome Sigismund Schlomo Freud. Nasce in Moravia, nel 1856 ed è destinato a cambiare gli studi sulla psiche. Viene su in una famiglia numerosa che fatica a sbarcare il lunario ed è figlio di secondo letto di Jacob Freud, ebreo galiziano che, dalle nozze precedenti, ha già avuto Emmanuel e Philippe. A Sigmund, invece, ne seguiranno altri cinque. La mamma, Amalie Nathanson, ha sposato Freud appena ventenne: lui è vedovo e ha il doppio dei suoi anni.

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SIGMUND FREUD

“Sperl Gymnasium”, per poi iscriversi alla Facoltà di Medicina. Una volta immatricolato, conduce ricerche sulle ghiandole sessuali delle anguille, endi Sadìa Maccari trando nel laboratorio del fisiologo Ernst Wilhelm Brücke. Quest’ultiLa sua scuola ha mo, che ha a cuore la sua formazione, è influenzato profondamente anche a conoscenza delle difficoltà ecoil pensiero contemporaneo nomiche della famiglia Freud: perciò, lo indirizza verso la pratica clinica; cosa che gli procurerà un lavoro in tempi rapidi. GLI STUDI Il giovane, intanto, si orienta verso la neuÈ quando Sigmund ha quattro anni che la rologia e lo studio di ciò che all’epoca famiglia si trasferisce a Vienna. Il padre, viene definita “malattia nervosa”. commerciante in lana, ha subìto grosse perdite economiche e l’unica è trasferirsi in L’AMORE una grande città. Così, il ragazzo compie Durante questo periodo, Freud fa un ingli studi a Vienna e si diploma presso lo


contro che si rivelerà fondamentale: quello con Martha Bernays, con la quale si fidanzerà e da cui avrà sei figli. Nel 1885, grazie a una borsa di studio, andrà a Parigi dove si specializzerà studiando l’isteria. Apre il primo studio nel 1886 e subito dopo sposa Martha. In ambito scientifico, pratica coi suoi pazienti l’elettroterapia e l’ipnosi.

a farsi largo nel pensiero moderno. Ma il Primo Conflitto Mondiale spazza via ogni equilibrio: tre dei suoi figli - i maschi - partono per il fronte e i pazienti lo abbandonano. Quando nel 1923 gli diagnosticano un cancro al cavo orale, Freud affronta la malattia con coraggio: «Considero una vittoria poter conservare una chiarezza d’intelletto in qualsiasi circostanza», nonostante la malattia lo costringa a subire trentatre interventi.

IL NAZISMO

La salita al potere del nazismo spinge Freud - pur alle prese col cancro - all’esilio a Londra. Allo stremo delle forze, in preda a sofferenze indicibili, dice al medico curante: «Avete promesso di aiutarmi quando non ne avrei potuto più. Adesso è soltanto una tortura e ciò non ha più senso». Una piccola dose di morfina lo addormenta. Muore il 23 settembre 1939.

SUL GRANDE SCHERMO

L’allievo e il maestro LE INTUIZIONI

Parallelamente alla pratica dell’ipnosi, elabora un metodo che si affranca progressivamente da essa. Si tratta di un approccio basato sulla teoria del trasfert (sostituzione per trasferimento, nelle relazioni emozionali del soggetto, da una persona a un’altra), sulla quale lavora sottolineando il primato della sessualità nella vita. L’ipnosi, infatti, pur favorendo uno scarico emozionale che allevia il paziente, tiene comunque la persona in una posizione di secondo piano nella terapia. Freud, invece, realizza che il paziente e le sue parole devono essere protagonisti del percorso terapeutico teorizzando l’importanza del lavoro sui sogni (recano traccia dei conflitti interni all’individuo). È allora che realizza come: «I sintomi nevrotici non si collegano direttamente a eventi reali, ma a residui, tracce di desiderio». Vale a dire: non conta tanto il fatto in sé, ma l’eco che produce nella testa della persona. Una scoperta che scuoterà l’ambito scientifico che inizialmente tenderà a ignorare le considerazioni dello studioso. È il 1900 quando esce il suo L’interpretazione dei sogni. LA GRANDE GUERRA

Prima dello scoppio della guerra, le sue teorie un tempo bistrattate cominciano

Il cinema si è molto dedicato alla vicenda umana e scientifica di Sigmund Freud. Tra le pellicole più recenti e più apprezzate c’è A Dangerous Method: un film, per la regia di David Cronenberg, che racconta la storia di Carl Gustav Jung, psichiatra allievo di Freud, e della relazione con la giovane paziente Sabine Spielrein. La vicenda è ambientata tra Zurigo e Vienna, nel periodo della Prima Guerra Mondiale. Nel cast, attori di grosso calibro come Michael Fassbender (Carl Gustav Jung), Keira Knightley (Sabine Spielrein), Viggo Mortensen (Sigmund Freud), Vincent Cassel (Otto Gross, psicanalista e oppositore storico delle teorie di Freud) e Sarah Gadon (Emma Jung, moglie di Carl Gustav Jung).

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1 - 1911: Sigmund Freud con la moglie Martha; 2 - Con i figli Ernst e Martin; 3 - Stati Uniti, 1909: Sigmund Freud, in basso a sinistra, e Carl Jung, in basso a destra; 4 - Insieme alla figlia Anna. 4


Siamo andati a Taranto, nel quartiere Tamburi, dove l’Ilva si tocca con mano, per raccontare come vivono i suoi abitanti. Oggi chiedono una svolta che non li costringa più a scegliere fra salute e lavoro, ma l’impianto siderurgico più grande d’Europa, per il quale è stato firmato un accordo fra l’acquirente Mittal, il governo e i sindacati, lascia aperta la questione ambientale

__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

IL VENTO DELL’ILVA SU TARANTO +

CON UNA PRODUZIONE INIZIALE DI 3 MILIONI DI TONNELLATE D’ACCIAIO ALL’ANNO NEGLI ANNI SESSANTA, L’ILVA RAGGIUNGE GLI 11,5 MILIONI NEL 1975. NEL 1981 IL NUMERO DEI LAVORATORI HA TOCCATO IL PICCO MASSIMO DI 43MILA

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E

di Ilaria Romano

ERA DA TANTO CHE ANTONIO CAVALLO, DETTO CICCIO, NON ENTRAVA NEL VECCHIO CAMPO DA CALCIO. Negli anni Settanta, con gli altri ragazzi del quartiere, veniva a giocare qui. Il rione Tamburi, periferia di Taranto, era allora popolato di tante società calcistiche, una vera fucina che sfornava talenti. Queste giovani promesse del pallone si allenavano a pochi passi da una montagna di polvere rossa: il minerale (così lo chiamavano) era ed è ancora la materia prima per fabbricare l’acciaio. Stoccato a cielo aperto, penetrava nei polmoni, impregnava i vestiti e la pelle, si depositava sull’asfalto e sui muri delle case. Una vera nemesi dei corsi e ricorsi storici: fino agli Anni ’50 Tamburi era infatti conosciuto per l’aria salubre e curativa, tanto che


da tutto il Meridione arrivavano i malati di tubercolosi per curarsi. Poi la trasformazione con la nascita, nel 1960, dell’impianto siderurgico più grande d’Europa. «L’unico testimone di quegli anni, fra gli adolescenti che vedevano il loro futuro nel pallone, sono io», racconta Ciccio, mentre percorre lentamente il campo che oggi è invaso dall’erba, irriconoscibile se non fosse per quello che resta degli spogliatoi abbandonati. «I miei compagni di squadra non ci sono più, si sono ammalati uno dopo l’altro. Facevamo la doccia dopo gli allenamenti, ed era normale vederci scorrere via di dosso litri e litri d’acqua nera, prima di tornare puliti. Ma nessuno si chiedeva cosa fosse quel materiale che si lavava via a fatica dalla nostra pelle, e soprattutto se potesse far male alla salute». All’epoca il polo siderurgico era stato salutato con grande speranza dai tarantini. Affascinante non meno che inquietante, con quel suo sorgere dalle fate morgane provocate dalla calura estiva, doveva apparire, nel Mezzogiorno di quei decenni di un dopoguerra ancora di là da finire, esattamente come il miraggio di progresso che portava lavoro e che avrebbe cambiato le sorti del territorio. Negli anni, però, sono emerse anche le contraddizioni e gli inconvenienti della convivenza con un colosso industriale di quelle dimensioni, nel quale oltre alla siviera hanno trovato posto una raffineria, un cementificio, una

discarica con le scorie nucleari. Il prezzo è stato alto, per i lavoratori e per gli abitanti, posti di fronte al dilemma tragico della scelta fra due diritti fondamentali: o salute, o lavoro. Francesco Abbracciavento, classe 1929, ha visto cambiare il suo quartiere in modo radicale, ma da quando è andato in pensione non si è mai rassegnato a rimanere chiuso in casa, rinunciando al piccolo fazzoletto verde di fronte alla chiesa di San Francesco de Geronimo dove tutte le mattine trascorre qualche ora con gli amici a chiacchierare su una panchina. «Lavoravo all’arsenale militare, costruivo le navi - racconta -. Era questa la principale attività da queste parti. Poi è cambiato tutto, l’arsenale è stato dismesso e l’acciaio è diventato l’unica scelta possibile per i nostri ragazzi, se non volevano emigrare. Purtroppo oggi ci ritroviamo un futuro incerto, dal punto di vista lavorativo e pure della salute». Tutti i “tamburrini” raccontano che il “minerale” ha sempre fatto parte della loro vita: spazzato quotidianamente dai balconi e dai pavimenti, lavato via a fatica dai vestiti e dai capelli. Ma fino al 2012 soltanto in pochi hanno una percezione chiara della gravità di quanto stava accadendo all’ambiente. Quell’anno viene pubblicato lo “Studio Sentieri”, curato dall’Istituto Superiore di Sanità, che certifica un eccesso di mortalità per patologie legate alla prolungata esposizione ad agenti inquinanti di tipo industriale. La magistratura apre » NOVEMBRE 2018 I 29


SOCIETÀ ATTUALITÀ un’inchiesta per disastro ambientale a carico della dirigenza Ilva. Per la prima volta, un gruppo di lavoratori scende in piazza insieme ai cittadini: «Finalmente eravamo tutti dalla stessa parte - racconta Mirko Maiorino, operaio Ilva e membro del Comitato dei cittadini e lavoratori liberi e pensanti -. Una parte di noi operai si ribellava e finalmente i residenti non ci guardavano più come i colpevoli del disastro, ma come vittime - insieme a loro di un sistema che imponeva un sostanziale ricatto occupazionale. Da allora non ci siamo mai fermati, e ancora oggi continuiamo a chiedere la bonifica del sito industriale e la riqualificazione di questo territorio». In mancanza di una qualunque seria politica di riconversione, sono nati diversi comitati e associazioni: perché Taranto è una città che resiste, fatta di persone che non vogliono abbandonare la loro terra e che dunque cercano, in maniera democratica e diffusa, di ripristinare quello che altrove, nei Paesi di più avanzata industrializzazione, è stato chiamato il patto di giustizia ambientale. Vincenzo Fornaro, titolare della Masseria Carmine, in pochi mesi ha dovuto abbattere tutte le sue pecore a seguito di un’ordinanza della Asl, perché i livelli di diossina nel latte erano allarmanti. Adesso organizza corsi di equitazione, percorsi didattici per le scuole e partecipa ad un progetto di bonifica dei terreni attraverso la coltivazione della canapa. «Ancora oggi - racconta Vincenzo - vige il divieto di pascolo e di coltivazione nel raggio di 20 km quadrati dal sito industriale; per questo nessuno di noi agri-

GLI ULTIMI ANNI

11.000

Sono i dipendenti dello stabilimento Ilva di Taranto oggi. Più 3mila dell’indotto.

2012

È stata avviata un’inchiesta per verificare l’inquinamento prodotto dall’impianto.

3 ANNI

È stato il periodo di amministrazione straordinaria dell’Ilva, fino allo scorso 6 settembre, quando l’acquisto da parte di Mittal è stato formalizzato.

30 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

coltori e allevatori può produrre ortaggi e allevare animali destinati all’alimentazione. Peccato però che per anni ci siamo nutriti tutti di diossina. Dovendo ricominciare da zero, abbiamo deciso di continuare a scommettere sulla terra dei nostri padri». Anche Luciano Carriero, mitilicoltore di terza generazione, ha deciso di convertire la sua azienda. «Non ho avuto molta scelta - racconta oggi - perché tutti i miei allevamenti si trovavano nel primo seno del Mar Piccolo, e quando la Asl ha accertato la contaminazione da diossina, ha emanato un divieto ancora in vigore - per la produzione dei molluschi. Abbiamo perso il lavoro in tanti, e per non chiudere l’azienda ho iniziato a commercializzare le cozze di altri produttori certificati che lavorano in zone vicine non contaminate. Nel frattempo, sto lavorando ad un progetto ancora più ambizioso: realizzare una riserva ittica nell’area marina protetta». Taranto, e Tamburi in particolare, non è solo industria. Ci sono i saperi tradizionali legati al mare e alla terra, c’è la gloriosa storia millenaria della capitale pitagorica della Magna Grecia (fu il tarantino Archita a propiziare la liberazione nientemeno che di Platone dalla

cattività siracusana). Ed è alla riscoperta della cultura che punta “A Tamburi Battenti”, un progetto nato attorno alla costruzione, negli spazi parrocchiali, di un teatro di quartiere: «Parlare di bellezza a Tamburi sembra una provocazione - dice l’ideatrice Lucia Lazzaro -, ma è importante restituire luoghi di socialità ai giovani e agli adulti che troppo a lungo non hanno vissuto il piacere di stare insieme a causa delle condizioni ambientali del posto in cui vivono, continuamente condizionati dalla direzione dei venti e dalle polveri che sono costretti a respirare. Stiamo cercando di lavorare insieme per uno spazio comune, per coltivare l’arte, la musica e creare anche opportunità di lavoro con i corsi di sartoria e falegnameria». I wind days, i giorni in cui il vento soffia da nord-ovest, tornano ciclicamente a “spolverare” la città. E nemmeno il recente accordo sottoscritto dall’acquirente Mittal con il governo e i sindacati, che ha garantito assunzioni senza esuberi ai dipendenti, darà risposte immediate alla necessità di sanare un disastro ambientale difficile da arginare mantenendo in funzione l’impianto. I lavoratori lo hanno votato e, ancora una volta, la scelta obbligata è stata fra lavoro e salute. Gli abitanti continueranno a fare i conti con il “drago” che sbuffa dietro gli interminabili cancelli che lo circondano, incrostando il paesaggio del litorale di Taranto. Nonostante l’aria che puzza di ferro, le case deprezzate e la paura costante di ammalarsi o di perdere il lavoro, la direzione possibile per continuare a vivere segue la stella polare della bellezza.


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Il percorso della vitalitĂ


L intervista di Luisella Berti

UNA DONNA, DUE GRANDI AMORI: IL TENNIS E LA VITA +

LEA PERICOLI

__le INTERVISTE di 50&Più__

«Spero che il futuro sia molto lungo, perché amo tanto stare su questa terra». Ha rivoluzionato il modo di vestire delle tenniste: la “divina” - come la soprannominò Fausto Gardini - ha vinto in campo e nella vita. Oggi, a 83 anni, corre dietro a una pallina da golf ed è testimonial della lotta al cancro

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NOVEMBRE 2018 I 33


LEA PERICOLI «A QUEI TEMPI, OLTRE 40 ANNI FA, NON SONO BRAVA CON LE DATE, NELLA MIA VITA TUTTO SEMBRAVA FANTASTICO: giocavo a tennis, ero forte, stavo benissimo». Poi qualcosa cambiò: «Una mia amica morì di tumore. Da quel tragico evento iniziai a fare prevenzione, pap test, ecografie al seno, tutti quegli esami che all’epoca si facevano molto meno rispetto a oggi. Mi venne un accidente quando mi dissero che avevo un carcinoma all’utero. Allora lo si chiamava “brutto male”, lo si comunicava ai parenti e non al malato. A me lo dissero in faccia, direttamente. Io, che non sono una donna coraggiosa, rimasi molto angosciata per parecchio tempo. Ho sofferto tantissimo». Ma Lea, dopo 6 mesi dall’operazione, riconquista il titolo italiano senza mai nascondere di aver combattuto con quel “brutto male”: «Fu allora che Umberto Veronesi mi mandò a chiamare per portare la mia testimonianza, far conoscere a tutti la mia esperienza. Non ebbi dubbi: “Se posso salvare la vita di una donna, anche una sola, sono dispostissima a fare tutto quello che vuoi”, gli dissi. All’epoca quel mio raccontare fece molto scalpore». Così Lea Pericoli da più di 40 anni è testimonial della Ricerca sul Cancro e della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Che valore ha per lei la parola “prevenzione”? Ha un significato immenso. Grazie alla prevenzione, dopo tanti e tanti anni, sono ancora su questa terra. Facendo prevenzione ho potuto far fronte a un secondo tumore che ho avuto al seno qualche anno fa. Sono stata una donna molto fortunata non c’è dubbio. Vado verso gli 84 anni, vivo bene e li porto LA FEDERAZIONE benissimo. INTERNAZIONALE TENNIS Qual è il suo segreto? LE HA CONFERITO NEL 2005, Bisogna non avere malattie, IL PREMIO SPECIALE “SERVICE TO THE GAME”, il che è una ironia detto da PER LA PRIMA VOLTA me. Comunque, ho condotto ASSEGNATO A UNA DONNA, una vita molto sana e fatto E, NEL 2007, LA FED CUP tantissimo sport, prima era AWARD OF EXCELLENCE “PER I SERVIZI RESI AL GIOCO”, il tennis adesso corro dietro COME TENNISTA E GIORNALISTA a una palla da golf. Ci gioco tutti i giorni, quattro o cinque ore. Il movimento aiuta molto a prevenire e a stare in forma. Certo alla mia età il fisico è un po’ decadente, ma ho lo stesso peso di quando ero ragazza: 68 kg, per 1,70 (circa)

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In uno scatto del 1960, sempre sul campo da gioco. Le “mise” tennistiche di Lea Pericoli hanno profondamente cambiato l’approccio con il pubblico, conducendo ad una vera e propria emancipazione sportiva.

di altezza. La vecchiaia va affrontata con coraggio. Non arrendersi mai. Non prendere peso, non deprimersi. So che non è facile, ma lo sport in questo aiuta molto. Quando ha iniziato a giocare a tennis e perché? Ho vissuto in Africa, in Eritrea, Etiopia, Somalia e ho studiato in Kenya. Questo ha fatto la mia fortuna perché il Kenya era una colonia inglese e quindi ho imparato l’inglese. Ho lavorato per la Rai e a Telemontecarlo proprio perché conoscevo le lingue.

E già, perché lei ha anche una carriera giornalistica... Sì, anche molto lunga. Ho iniziato a scrivere sin dal primo numero de il Giornale di Indro Montanelli e ci sono rimasta fino a quando è stato lui il direttore. Poi ho lavorato molto per la televisione, proprio perché non trovavano nessuna presentatrice che parlasse inglese e francese. Così ho condotto Caccia al tesoro con Jocelyn, che andava in onda dagli studi di Parigi. Quindi ha iniziato a gio-

BIOGRAFIA

1935

Fine Anni ’50, al Foro Italico. 34 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

DALL’ITALIA ALL’AFRICA Nasce il 22 marzo a Milano. Trascorre l’infanzia ad Addis Abeba dove il padre Filippo Pericoli, imprenditore, si trasferisce con la famiglia. Studia in un collegio di suore a Nairobi, in Kenya. A 17 anni torna in Italia.

1958 1975

CAMPIONESSA D’ITALIA Sui campi nazionali, conquista 27 titoli assoluti, superando Nicola Pietrangeli. Per 4 volte raggiunge gli ottavi di finale del Roland Garros e per 3 volte a Wimbledon. Si ritira da campionessa in tutte le specialità.


APPUNTAMENTO

Tra le sue vittorie più importanti, i successi contro Shirley Bloomer, Karen Susman, Ann Aydon-Jones, Françoise Dürr e Billie Jean King 1968, ai Campionati Italiani di Tennis con Nicola Pietrangeli. Nella pagina successiva, a sinistra, la tennista Maria Sharapova. Nell’ultima pagina, 1970, con Adriano Panatta.

care a tennis in Africa? Esatto. Mio padre era un grande appassionato. Avevo 8 anni e aspettavo che i grandi si stancassero per entrare in campo. Avevo una grande passione per la racchetta e vincevo. Tornata in Italia, ho vinto i Campionati Juniores e dal mondo del tennis non sono più uscita. L’hanno definita “divina”, ma lei si sentiva davvero tale? Divina era il nome che mi aveva dato Fausto Gardini, un grandissimo campione. Diciamo che da ragazza ero ab-

1974

bastanza carina e avevo osato molto con pizzi e merletti nei campi da tennis. Avevo giocato il mio primo Wimbledon indossando i capi del famosissimo sarto Ted Tinling che aveva vestito tutte le leggende del passato, era un mito. Mi vide e mi propose di indossare i suoi capi. Mi fece le mutandine di pizzo rosa, la sottogonna rosa, fu uno scandalo, un clamore incredibile, tanto che mio padre mi fece smettere di giocare. Eh già, e se lo aspettava tanto clamore? No, assolutamente.

L’ESORDIO CON MONTANELLI È l’inizio della sua carriera giornalistica con il Giornale di Montanelli. Dopo due anni approda sul piccolo schermo: è la prima telecronista donna della Tv italiana. Per oltre 30 anni è commentatrice televisiva del tennis.

1976

I “GIORNI DELLA RICERCA” DI AIRC

Torna il tradizionale appuntamento con “I Giorni della Ricerca di Airc”, da domenica 4 a domenica 11 novembre, per informare il pubblico sui progressi raggiunti dai ricercatori nella prevenzione, diagnosi e cura del cancro, e per presentare le nuove sfide che l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e la comunità scientifica dovranno affrontare per rendere il cancro sempre più curabile. Per sostenere concretamente l’attività dei circa 5.000 scienziati Airc impegnati nei laboratori di università, ospedali e istituzioni di ricerca, sabato 10 novembre, in oltre 1.000 piazze, a fronte di una donazione minima di 10 euro, i volontari dell’Associazione consegneranno una confezione di 200 grammi di cioccolato fondente, i “Cioccolatini della Ricerca”. Info: www.airc.it oppure 840.001.001

Resta il fatto che ha rivoluzionato lo stile dell’abbigliamento del tennis e delle tenniste. Involontariamente. Non è stata una mia decisione, infatti ero molto stupefatta del clamore che avevo suscitato. Non ho meriti, ma ovviamente ne è nata una moda. Pensi che parecchi dei miei vestiti sono al Victoria Albert Museum di Londra. Non le è rimasto nulla? No, ho solo tantissime fotografie, una più bella dell’altra, ma di vestiti no. Le dispiace? No, non sono attaccata alle cose. Comunque, grazie anche agli sponsor, l’abbigliamento delle tenniste, ma anche degli uomini, è in continua evoluzione... Secondo me è una evoluzione orribile. Intanto questi colori scuri, tutti questi capi molto stretch… Ci sono delle ragazze bellissime che giocano, ma io le vedrei meglio vestite in un modo più umano. Ad esempio? Indossano delle cose orribili. Anche la Sharapova, che è bella come il sole, non è vestita secondo me in maniera elegante. La Sharapova può mettere quello che vuole che è comunque bellissima. »

I PRIMI LIBRI Scrive Questa bellissima vita (La Sorgente), C’era una volta il tennis: dolce vita, vittorie e sconfitte di Nicola Pietrangeli (Rizzoli, 2007), Maldafrica. I ricordi della mia vita (Marsilio, 2009) e L’angelo capovolto (Rai Eri, 2011).

Presentazione de L’angelo capovolto. NOVEMBRE 2018 I 35


LEA PERICOLI

«Umberto Veronesi mi mandò a chiamare per portare la mia testimonianza, far conoscere a tutti la mia esperienza. Non ebbi dubbi»

+

«HO CONDOTTO UNA VITA MOLTO SANA E FATTO TANTISSIMO SPORT, PRIMA ERA IL TENNIS ADESSO CORRO DIETRO A UNA PALLA DA GOLF. CI GIOCO TUTTI I GIORNI, QUATTRO O CINQUE ORE!»

36 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

L’eleganza secondo me è diversa. Se dovessi disegnare un capo, non lo farei con questi colori cupi, tremendi, i calzini neri... Il bianco è sempre il bianco? Il bianco è bellissimo. Secondo me è un must. Lo dice anche Armani. È quasi un non colore. Nel 1973, 45 anni fa, ci fu quel famoso incontro, la “Battaglia dei sessi”, tra Bobby Riggs e Billie Jean King. Lo ha visto? Sì, fu un match abbastanza incredibile. Assurdo, giusto per tirare l’attenzione. Grazie a Dio le donne non sono degli uomini. Non aveva, secondo me, molto senso. Era per attirare l’attenzione sulla pari dignità del tennis femminile con

quello maschile... Il fatto principale è che con le racchette e i materiali che c’erano un tempo, il gioco delle donne era più noioso da vedere, quello degli uomini era più divertente. Con le racchette che ci sono oggi si fa meno fatica e le donne sono anche molto più belle da vedere. Lei si diverte di più ad assistere a una partita di uomini o delle donne? Quando vedo giocare Federer mi butto per terra. Lui ha ancora questa scintilla di eleganza, di bravura, di perfezione. Non a caso ha definito Roger Federer un tennista dei suoi tempi... Esatto, perché lui gioca un tennis classico, senza grugniti, grida di guerra, che poi quando sono le donne a farli

fanno ancora più impressione, sono strilli più acuti. Tutto questo rumore penso sia una fatica inutile. Come quelli alla Seles? Sì, ma giocava anche molto bene a tennis. Qual è la tennista che le piace di più? Rimango con la Sharapova. Delle tenniste italiane? La Vinci, la Pennetta. Tenniste che hanno fatto più dei miracoli che dello sport. Del tennis cosa le piaceva di più? Sicuramente vincere. Ma com’era l’ambiente intorno al tennis dell’epoca? Era fatto di tanti ragazzi giovani e ben educati, che studiavano, eravamo tutti amici. Non avevamo una lira. Oggi è difficile immaginare qual-

LO SAPEVATE CHE? Nel 2011, Lea Pericoli ha ricevuto il prestigioso Premio Giornalistico “Bruno Braschi”, un traguardo importantissimo poiché per la prima volta è stato raggiunto da una donna


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cosa di simile, dal momento che si viaggia con i manager, con i coach, con i suggeritori, con tutti i mezzi più fantastici del mondo. Dove anche il più povero è ricco, anche quello che vince poco riesce ad esserlo, perché i montepremi sono spaventosi a tutti i livelli. È un mondo che è cambiato molto. In meglio o in peggio? In meglio. I tornei sono molto organizzati. Noi eravamo dei pionieri, dei poveracci. Non si può paragonare il tennis dei miei tempi con quello di oggi. Forse vi divertivate di più? Sicuramente era tutto più semplice. Ma credo che mi sarei divertita di più se avessi potuto alloggiare in un bell’albergo e mangiar bene, per esempio. Eravamo proprio dei poveracci. È vero che dipinge? Disegnavo anche a scuola ed ho vinto qualche premio. Ho fatto una serie di dipinti, mi sono divertita molto, adesso ho smesso. Non so come mai. Ha rimpianti? Solo i cretini non ne hanno.

Sarebbe bello non averli, ma è molto difficile. Sicuramente ho avuto il coraggio di vivere a modo mio la mia vita. Sono molto felice. Vivo da sola da molti anni e mi faccio buona compagnia. Vado avanti e indietro, ho tanti amici. Mi ritengo molto fortunata. Accompagno le nostre tenniste nella Fed Cup. La Federazione Italiana ha scelto me per le ragazze e Nicola Pietrangeli per i ragazzi. Siamo i due ambasciatori del tennis italiano. È un ruolo piacevolissimo. Facciamo i diplomatici. Che progetti ha per il futuro? Il mio progetto è quello di rimanere su questa terra il più a lungo possibile. Anche perché mi diverto molto. A tennis non gioco da 40 anni, perché i grandi amori vanno lasciati per tempo. Invece gioco a golf e mi diverto come una matta. Per chi ha una malattia posso rappresentare una grande speranza. Perché si può guarire. Bisogna cercare di affrontarla con positività, con grande coraggio.

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Entusiasmo alle stelle durante la 25 a edizione delle Olimpiadi 50&Più. Il Trofeo va alla squadra provinciale di Venezia, seguita da quelle di Lecce e di Belluno. Ma, a vincere, è stata soprattutto la capacità di fare gruppo, di giocare gli uni per gli altri. Di divertirsi. Una festa nella festa per celebrare lo sport, grazie anche al contributo e alla presenza di atleti storici e campioni olimpici

__i GRANDI EVENTI di 50&Più __

TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI +

25 ANNI DI OLIMPIADI I CONIUGI LUIGIA FERRARI E RENATO CUSELLA, UNA COPPIA NELLA VITA E NELLO SPORT. HANNO PARTECIPATO A TUTTE LE EDIZIONI DELLE OLIMPIADI DI 50&PIÙ

Q

38 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

di Luisella Berti

QUESTA È LA CRONACA DI UNA EDIZIONE SPECIALE. Lo è perché le Olimpiadi 50&Più hanno compiuto 25 primavere. Anni in continua crescita, non solo numerica. Quando si partì nel lontano 1994 a Metaponto, in Basilicata, gli atleti, pionieri di questo evento sportivo, erano poco più di 400 e poche le discipline. Oggi sono 12, oltre 1.000 gli atleti e 43 le province coinvolte. Al di là dei numeri, le Olimpiadi 50&Più sono: «Una grande Festa dello sport, alimentata dall’entusiasmo, l’amicizia e la passione degli atleti», come ha sottolineato il presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, aprendo ufficialmente i “giochi”. Nonostante qualche delusione per aver perso di un soffio la medaglia nelle gare individuali o il podio per la classifica a squadre, alla fine è la gioia e il piacere di averci provato »



OLIMPIADI 50&PIÙ

che fa rinascere il sorriso e tornare più grintosi il prossimo anno. L’entusiasmo di queste Olimpiadi è nelle parole dei suoi protagonisti. Come Irene Biroli, 53 anni, di Roma. «È la prima volta che partecipo - dichiara -. Mi diverto da matti, queste Olimpiadi non le mollo più». C’è anche chi vi partecipa da 25 anni, senza mancare una sola edizione. Sono i coniugi Luigia Ferrari e Renato Cusella (vedi foto, a pag. 38, in basso a sinistra)

1 Il presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, dà il via alla 25a edizione 2 I testimonial, Marcello Guarducci e Gabriella Dorio 3 Assoluti donne: Irene Ghedina, Lucia Bergamo, Elena Bragolusi 4 Assoluti uomini: Tito Quero, Roberto Marchesi, Erminio Cappellesso 5 e 6 I campioni di categoria donne e uomini.

STORIE

Testimoni di sport

1

Nello sport è essenziale avere fiducia nelle proprie capacità. Questo il succo dell’incontro “Storie di sport. Storie di vita” condotto dal giornalista Nando Sanvito, che ha raccontato le storie di alcuni campioni che hanno trasformato i propri limiti in una risorsa. Come Lionel Messi. Sin da bambino il calcio è la sua vita ed è già fortissimo. A 9 anni gli diagnosticano un ritardo nello sviluppo osseo. Le cure sono costosissime, così la famiglia parte dall’Argentina trovando una soluzione in Spagna. A curare Messi sarà proprio la squadra del Barcellona. Così Messi, dall’alto dei suoi 168 centimetri, è diventato uno dei calciatori più forti di tutti i tempi.

2

di Cortina d’Ampezzo (Bl). «Quest’anno - raccontano - non abbiamo vinto nessuna medaglia, ma la soddisfazione più grande è aver partecipato a tutte e 25 le edizioni. Abbiamo an-

3 40 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

cora la voglia e il piacere di ritornare il prossimo anno». Non solo over 50. In questa edizione, infatti, le competizioni sono state aperte, in via sperimentale, anche agli under 50. Altra

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novità, il titolo di Campione di Categoria agli atleti che hanno totalizzato il maggior punteggio nella categoria di appartenenza. È stata non solo un’edizione speciale, ma anche una delle più combattute, con continui saliscendi di classifica, con il fiato sospeso fino all’ultima gara. Alla fine, la squadra provinciale che ha vinto il Trofeo della XXV edizione delle Olimpiadi 50&Più è stata Venezia, con il punteggio di 1.090,50. «Tutti si sono impegnati al massimo delle loro possibilità. Ci unisce un forte spirito di gruppo e di amicizia. Questo è più importante di qualsiasi vittoria», ha dichiarato il presidente della 50&Più provinciale di Venezia, Giannino Gabriel. Al 2° posto la squadra di Lecce con 879 punti. «Siamo partiti per vincere, pur non presentandoci con la squadra al completo. Siamo comunque soddisfatti. Siamo un gruppo

coeso, unito e ci divertiamo. Ci sentiamo campioni di vita», ha dichiarato Antonio Martino, presidente della 50&Più provinciale di Lecce. Con 733 punti, al 3° posto, la squadra di Belluno. «Siamo molto soddisfatti di aver confermato il risultato dell’anno scorso. Belluno è una piccola provincia, ma anche quest’anno siamo riusciti a conquistare il podio», ha sottolineato Giuseppe Benozzi, presidente della 50&Più provinciale di Belluno. Quasi un testa a testa per il 4° e il 5° posto tra Livorno (517,50 punti) e Lodi (510,50). Ancora più avvincente la classifica assoluti femminile e maschile. Campionessa delle Olimpiadi 50&Più è risultata Lucia Bergamo, pensionata, di Venezia, con 82 punti: «Nelle ultime tre edizioni il mio posizionamento è andato crescendo. Ad ogni modo, partecipo a queste Olimpiadi per la gioia di stare in- »

PER UN CUORE FORTE Svolgere un’attività fisica regolare significa tenere sempre allenato il proprio cuore. Al contrario, la sedentarietà rappresenta uno dei fattori di rischio principali delle malattie cardiovascolari, come l’infarto

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Alla 25a edizione delle Olimpiadi 50&Più è iniziato un nuovo percorso dedicato ai benefici dell’attività fisica sulla nostra salute. All’insegna della prevenzione e dell’informazione, gli incontri si terranno ad ogni edizione. A inaugurare questo primo appuntamento è intervenuto il professor Francesco Prati, primario di cardiologia presso l’Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, presidente del Centro per la Lotta contro l’Infarto - Fondazione Onlus (www.centrolottainfarto.org). Nell’incontro, dal titolo “I consigli del cuore”, il professor Prati ha sottolineato l’importanza dell’esercizio

fisico contro le patologie cardiovascolari. In Italia, in media, il 34% degli uomini e il 46% delle donne non svolge alcuna attività fisica durante il tempo libero. Eppure, proprio la sedentarietà è uno dei fattori di rischio degli infarti. Il cuore è un muscolo che ha bisogno di essere allenato, per questo è necessaria una ginnastica regolare. Ma quali sono gli altri fattori di rischio? Lo stress, il diabete, il fumo, l’obesità, la pressione alta, il colesterolo. Tutti fattori modificabili, dipende da noi, dal nostro stile di vita, dall’importanza di fare prevenzione, sottoponendosi ad esami e test specifici. NOVEMBRE 2018 I 41


OLIMPIADI 50&PIÙ TROFEO 50&PIÙ DI BURRACO I VINCITORI, ANGELA SABELLA E LUIGI CARIELLO DI SALERNO (AL CENTRO); 2° CLASSIFICATI, ADELE BONETTA E ANNA ARACLIO DI LECCE (A SINISTRA); 3° POSTO A MARIA CONCETTA DE GIORGI E ADOLFO DO DI LECCE (A DESTRA)

sieme, poi quello che viene viene». Lucia Bergamo è anche Campionessa di Categoria ed ha gareggiato nel ciclismo, nella marcia e nel nuoto. A brevissima distanza, con 76 punti, due pari merito: Irene Ghedina, di Belluno, ed Elena Bragolusi, di Milano (Campionesse di Categoria). Ad un passo dal podio, con 74 punti, Donata Bertolazzo di Treviso, che comunque ha vinto il titolo di Campionessa di Categoria, e Sandra Chinellato di Venezia, con 72 punti. Con 91 punti il campione delle Olimpiadi 50&Più è Roberto Marchesi di Milano. Pensionato, 72 anni, ma ancora in attività come broker assicurativo, racconta: «Questo è il mio quinto titolo. Un risultato che devo a mia moglie.

GAMBE, PASSIONE E TESTA

Al velodromo con Francesco Moser «Non c’è una ricetta per diventare un buon ciclista. C’è bisogno di gambe, passione e testa, soprattutto di una buona società e strutture adeguate»: questo il consiglio di Francesco Moser ai giovani ciclisti dell’UC Donoratico, dopo aver pedalato assieme al velodromo di San Carlo. All’incontro sono intervenuti l’assessore delegato allo Sport del Comune di San Vincenzo, Daniele Tovoli, il vice presidente nazionale 50&Più, Sebastiano Casu, il direttore Area associativa 50&Più, Andrea Colucci, e l’amministratore delegato 50&Più Turismo, Bruno Gaddi.

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I PIÙ LONGEVI SONO PIERINA TUMIATTI, 95 ANNI, DI ROSIGNANO (LI), E LIVIO CHIAROT, 93 ANNI, DI VENEZIA. IL TROFEO ATLETA PIÙ LONGEVO È STATO CONSEGNATO DALLO SPONSOR DORO

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È grazie a lei che, dall’età di 50 anni, ho ripreso a fare sport quotidianamente. Ci alleniamo insieme». Marchesi ha gareggiato nel nuoto, nella marcia e nella gara ciclistica a cronometro. Secondo posto per Tito Quero (82 punti) di Piacenza ed Erminio Cappellesso di Venezia (77 punti). Un soffio dal podio Paolo Bressan di Venezia, che si ferma a 75 punti. I primi tre classificati hanno anche ricevuto la coppa TROFEO 50&PIÙ GARA DI BALLO DA SINISTRA: AL 3° POSTO, GRAZIA CASTELLO E VINCENZO RESCIGNO (SA); AL 2° POSTO, MARIA ROSA SPAZIANI E GIUSEPPE SAVOLDI (LO); AL 1° POSTO, MARIA AVIGLIANO E ALFONSO LA ROCCA (SA)


NUOVI PROGETTI INIZIATIVE DEL CENTRO STUDI

Dalle pubblicazioni web alla radio

7

di Campioni di Categoria. Per celebrare i 25 anni delle Olimpiadi 50&Più, che si sono tenute a San Vincenzo (Li), sulla splendida Costa degli Etruschi, sono intervenute grandi glorie dello sport. Ad accendere il braciere alla cerimonia di apertura sono la medaglia d’oro olimpica Gabriella Dorio e un fuoriclasse del nuoto come Marcello Guarducci (vedi articolo pagg. 44/45): «Continuate a divulgare la cultura dello sport anche ai più giovani. Non fermatevi mai!», questo il loro incoraggiamento. L’incitamento è arrivato anche da Paola Pigni, primatista e pioniera del mezzofondo, e dal campione mondiale di ciclismo Francesco Mo-

ser. A lui il compito di aprire la gara di ciclismo a cronometro e di premiare nel corso della cerimonia di chiusura i ciclisti primi classificati. «La bicicletta non ha controindicazioni. Non smettete di fare sport, perché poi è difficile riprendere!». Nelle parole del vice presidente nazionale 50&Più, Sebastiano Casu, pronunciate nel corso della cerimonia di chiusura, è racchiuso il senso di questo evento sportivo: «Alle Olimpiadi 50&Più tutti sono chiamati a dare il proprio contributo, in una sana e gioiosa competizione e con spirito vincente. Andate avanti cercando la vittoria sempre, nello sport come nella vita». Appuntamento alla XXVI edizione.

Un nuovo progetto editoriale e una radio. Queste le due iniziative dedicate al mondo degli over 50 presentate da Anna Maria Melloni, direttore del Centro Studi 50&Più. Partiamo da “A proposito di...”, il cui primo numero è dedicato ad attività fisica e sport. La pubblicazione, disponibile sul sito del Centro Studi, illustra - in maniera semplice - le principali patologie che è possibile prevenire grazie allo sport. Il prossimo numero sarà dedicato al cinema e uscirà il 12 dicembre, in occasione della premiazione del Concorso Corti di Lunga Vita, al Maxxi di Roma. Il secondo progetto è Radio 50&Più (vedi pagg. 24/25), il podcast settimanale di informazione, notizie e curiosità. Per tenersi informati basta collegarsi a: www.centrostudi.50epiu.it

7 Il premio regionale: 1° Veneto (2.406,00 punti), 2° Lombardia (1.256,50) e 3° Puglia (1.171,50) 8 Il vice presidente nazionale 50&Più, Sebastiano Casu, i presidenti e le delegazioni provinciali salutano la 25a edizione delle Olimpiadi 50&Più.

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intervista di Luisella Berti

GABRIELLA DORIO E MARCELLO GUARDUCCI: I CONSIGLI DI DUE GRANDI CAMPIONI ALLE OLIMPIADI 50&PIÙ

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A

A TUTTO SPORT

L’ATLETICA PER LEI E IL NUOTO PER LUI SONO ANCORA PARTE INTEGRANTE DELLE LORO VITE, eppure dall’oro olimpico nel mezzofondo del 1984 per la Dorio e dal record europeo nello stile libero per Guarducci del 1977, sono trascorsi un po’ di anni. Entrambi continuano a vivere da grandi campioni. Proseguono gli impegni di Gabriella Dorio nella Federazione Italiana di Atletica Leggera. «La passione è molto forte e amo lavorare con i ragazzi. Alcuni hanno una emotività che non riescono a tirar fuori. Magari hanno anche un talento impressionante, ma poi si bloccano. Non sono una psicologa, ma so ascoltare, mi prendo cura della loro emotività. L’atletica, quindi, riempe la mia vita tantissimo. Lavoro con Stefano Baldini (campione olimpico di maratona nel 2004, ndr) e Tonino Andre-

+

__le INTERVISTE di 50&Più__

Correre o nuotare, l’importante è fare attività fisica, secondo le possibilità di ognuno. Non è mai troppo tardi per iniziare. Mai fare da soli, ma affidarsi a tecnici e società sportive. Inoltre, attenzione all’alimentazione. L’ideale sarebbe rivolgersi a un nutrizionista del mondo dello sport

+ ozzi. Stiamo facendo recuperare; l’altro moun bel lavoro. Stiamo do è nuotare senza imformando la futura pegno agonistico. In squadra azzurra. Per questo caso, può essefare un nome, Filippo re salutare nuotare tutTortu (il giovane veti i giorni ma in modo locista che ha battuto blando, allenandosi il record di Mennea), con calma». Per chi è un nostro “bimbo” non sa nuotare o desiche è con noi dall’età dera migliorarsi, non di 15 anni». è mai troppo tardi. Marcello Guarducci è «Non c’è limite di età. sempre in vasca. «NuoConsiglio sempre di to ancora adesso due o seguire corsi di perfetre volte a settimana con un impe«L’IMPORTANTE È CHE QUALSIASI gno di circa 3 km ATTIVITÀ FISICA SI SCELGA SIA e mezzo. In più, ADATTA A NOI, AI NOSTRI PROBLEMI faccio 40/50 miFISICI, ALLE NOSTRE CAPACITÀ» nuti di passeggiata tutti i giorni». Il nuoto è una attività zionamento o anche corsi per adulti. Il nuosportiva che si può fare to per gli anziani è una da 0 a 100 e più anni. opportunità per poter Ma la frequenza dopo gli “anta” cambia. «Ci mantenere e migliorasono due modi di nuore la propria motricità tare: per chi ha più di con uno sforzo fisico 40 anni ed è in una farichiesto molto basso. se di post agonismo, Basti pensare che in come nel mio caso, acqua viene fatta quasi consiglio di nuotare 3 tutta la fase riabilitavolte a settimana, con tiva post traumatica. punte di 4 massimo 5, Quindi la piscina ha ma non tutti i giorni, dei benefici sia a livello più si va avanti con gi muscolare sia di moanni e più il fisico ha vimento». necessità di riposare e Parliamo dell’atletica

per i senior. La corsa, ad esempio, si può iniziare a qualsiasi età? «L’importante - sottolinea Gabriella Dorio - è che qualsiasi attività fisica si scelga sia adatta a noi, ai nostri problemi fisici, alla nostra capacità. Si comincia piano piano, il mio consiglio è di non fare di testa propria, ma affidarsi a un tecnico, alle società sportive presenti sul territorio. Occorre partire con i movimenti giusti e la postura corretta, altrimenti si rischia di fare danni». Poi c’è anche il fattore alimentazione: «Con l’età bisogna stare attenti a cosa si mangia anche rispetto alla condizione fisica e clinica di ognuno, all’attività fisica che si pratica. L’alimentazione è soggettiva, non è uguale per tutti. Ognuno di noi ha un metabolismo diverso. Consiglio di rivolgersi a un nutrizionista e, se viene dal mondo sportivo, è ancora meglio». NOVEMBRE 2018 I 45


__SOCIETÀ__

NUOVI CENSIMENTI ISTAT

L’ITALIA, OGNI GIORNO Da quel lontano 1861 in cui l’Italia “si è concompilazione online di un questionario, tata” per la prima volta, il censimento si è mentre per altre 450mila la rilevazione svolto quasi sempre ogni dieci anni. Quello avviene porta a porta tramite personale Istat del 2011 è stato l’ulcomunale. Entrambe le timo con tale cadenza. modalità prevedono, per DAL 1° OTTOBRE 2018 Dal 1° ottobre di quechi è stato contattato, la È PARTITO IL NUOVO st’anno, infatti, è cominpartecipazione obbligaCENSIMENTO PERMANENTE. ciato il “Censimento toria secondo legge ed L’ISTAT COINVOLGERÀ COSÌ OGNI ANNO CIRCA 1.400.000 permanente della popolaentro termini stabiliti. FAMIGLIE PER DARE UN QUADRO zione e abitazioni”, una Per saperne di più su IMMEDIATO DEL NOSTRO PAESE rilevazione annuale che scadenze e modalità, è di Rodrigo Russo coinvolgerà, di volta in possibile telefonare al volta, campioni di cittanumero verde 800 811 dini per un’informazione puntuale e com177 o visitare i link https://censimenti pleta sull’evoluzione del nostro Paese e per giornodopogiorno.it e www.istat.it/it/ ridurre costi e “fastidi” statistici degli utenti. censimenti-permanenti/popolazione-e-abiPer circa 950mila famiglie è prevista la tazioni.

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cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA

__LIBRI CULTURA__ UNA «LUNGA, MERAVIGLIOSA E DIFFICILE STORIA CON UN UOMO STRAORDINARIO», così Rosetta Loy ricorda l’incontro con Cesare Garboli. E lo ricorda dal primo, fondamentale gesto d’imprinting emotivo, nel giardino della villa di Camaiore - «Io mi appoggio a un tronco e Cesare mi tira su il bavero del giaccone per difendermi dal freddo» -, al pianto dirotto, - «ai singhiozzi che nessuno riesce a calmare» -, nella stanza del Quisisana, la notte della sua scomparsa. E anche oltre, «in un’affinità assoluta più lunga di una vita». Cesare è un appassionato libro a più strati. C’è la “memoria sentimentale” della scrittrice, gli incontri, le fughe, la vita in comune, le scoperte del paesaggio, una complicità fatta di esplosioni e assestamenti, mai quieta e arresa alle attrattive ragioni dell’altro, ma in un amorevole equilibrio che rispecchia e difende le singole indipendenze. E si sovrappone, prende for-

MEMORIE + SENTIMENTALI DI UN CRITICO LETTERARIO

ma e slancio anCESARE che narrativo nel EINAUDI EDITORE ritratto dell’uomo 144 PAGINE 17,00 EURO Garboli, con le inGiudizio di 50&Più: fuocate passioni, le furie imprevedibili, anche la mimica del volto animata da un’eccezionale qualità attoriale, mutevole, ironica, della Il racconto della lunga quale si serve per parlare, con una storia d’amore tra istrionica e miraCesare Garboli e Rosetta Loy, bile capacità di suricca di affinità, incontri, scitare per l’interpassione, attriti, locutore un originale punto di vista, contrasti, ma sempre renderlo parteciin amorevole equilibrio pe e quasi sempre sedurlo. di Renato Minore E, ancora, il ritratto intellettuale, ANIME PERSE quello del narratore e del criUmberto Piersanti tico di cui Rosetta Loy, attraMarcos y Marcos Editore - 192 pagine verso alcune fondamentali prezzo: 18,00 euro Giudizio di 50&Più: escursioni (da Delfini a Penna, da Molière a Pascoli), mette Un poeta, Umberto Piersanti, e diciotto storie in pagina un’assai utile antovere, tanta violenza e disagio che segnano uomini logia di testi, prefazioni, saggi, e donne “ospitati” nei centri di recupero del racconti critici. Montefeltro. Sono i “ matti”, ognuno con alle spalle la propria esperienza di vittima-carnefice, la vicenda della propria vita che s’intreccia con il racconto che di quella vita comincia o continua a farsi. E una voce, una sola voce amorevole e pietosa, ma senza facile commozione, piena di attenzione, grazia, comprensione quasi fisica, adesione naturale a quel mondo, a quel paesaggio, a quella natura che Piersanti ben conosce come fine poeta. Attraverso le “anime perse” fa affiorare le cantilene del cuore, gli spasimi della rabbia, le corde della tenerezza, un tono di corale afflizione che si piega con l’improvviso alzarsi del fiato, s’insinua, si accavalla, si smonta e rimonta in un pulviscolo di sentimenti, emozioni, intenerimenti in una collana di racconti che non si dimenticano per l’intensità da cui sono segnati. NOVEMBRE 2018 I 47


__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

Torino, Musei Reali - Sale Palatine della Galleria Sabauda Via XX Settembre, 86 - orario: 9,00/19,00. Chiuso lunedì. Biglietti: € 14; ridotti € 12 (over 65, under 26, militari, giornalisti, disabili); ridotto bambini (6/14 anni) e volontari servizio civile € 7; gratis accompagnatori disabili, gruppi e scolaresche, guide

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DA NON PERDERE

ROMA

Pollock e la scuola di New York Gli “irascibili” dell’espressionismo astratto americano di metà del secolo scorso sono proposti in una bella mostra. Pollock, de Kooning, Rothko, Kline e gli altri si mossero tra anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione. Fino al 24 febbraio al Complesso del Vittoriano ROVIGO

Arte e magia Esoterismi nella pittura europea dal Simbolismo alle Avanguardie Storiche, così il sottotitolo di un’esposizione “particolare” che propone artisti quali Kandinsky, Rodin, Munch, Basile, Klee, Balla, Mondrian e così via, influenzati da certo spiritualismo utopico e irrazionale. Fino al 27 gennaio a Palazzo Roverella

Dal 16 a Torino, la mostra Van Dyck. Pittore di Corte: oltre 50 opere del maestro di Anversa, allievo prediletto di Rubens

VAN DYCK, IL RIVOLUZIONARIO DEL RITRATTO VOLETE PROPORVI, insieme ai grandi musei internazionali, come prestatori di opere per una delle più importanti mostre del periodo? Semplice, ma non proprio economico. Considerato che l’esposizione dedicata al più grande ritrattista del ’600, l’olandese Antoon van Dyck, rimarrà aperta fino al 3 marzo, potreste acquistare una delle sue tele offerte in asta a Londra il 5 e 6 dicembre. Sotheby’s proporrà due ritratti dei figli di Carlo I d’Inghilterra, l’undicenne delfino, poi re Carlo II, e sua sorella di nove anni Mary, tra le ultime opere di van Dyck, che morì appena 42enne. Stima com-

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binata da 3 a oltre 4 milioni di euro. Il giorno successivo un altro, assai importante ritratto della piccola Mary verrà battuto da Christie, con una stima tra i 5,5 e gli 8 milioni. Auguri. A Torino troveranno modo negli oltre 3 km di percorso di visita dei Musei Reali - di lasciare posto, magari accanto ai due van Dyck già in loro possesso. E prima tra la cinquantina di ritratti della mostra sul fiammingo, pittore ufficiale delle più grandi corti e della “meglio nobiltà” d’Europa, genovese, olandese, inglese. Davanti alla sua casa nel centro di Londra (affitto pagato da corte) furono co-

MOSTRE di Raffaello Carabini

struiti una strada e un pontile sul fiume per permettere ai reali di recarvisi a goderne i lavori. Soprattutto quei ritratti di principi, regine, sir e nobildonne, che si ammirano a Torino, pieni di particolari, dal farsetto sbottonato alle calze di seta, dai nastri alle piume, che idealizzano e insieme “analizzano” la classe dominante per soddisfarne le esigenze di rappresentanza e di status symbol. Ben oltre la prepotente vitalità del suo maestro Rubens.


__TEATRO CULTURA__

de energia e nuove idee. E così nasce il Centro di produzione, inizia una nuova serie di eventi dedicati ai grandi registi di cinema, l’Accademia professionale Stap Brancaccio, diretta da Lorenzo Gioielli, giunge felicemente al suo quinto anno e il Teatro Ragazzi continua a dare belle

NAPOLI

Torna la scabrosa Salomè Salomè, l’originale opera di Oscar Wilde, apre la stagione del Teatro Stabile di Napoli. In scena al Teatro Mercadante fino all’11 con l’apprezzata regia di Luca De Fusco, è interpretata dai talentuosi Eros Pagni, Gaia Aprea e Anita Bartolucci, insieme a un numeroso e convincente cast di attori. Testo poco rappresentato in teatro, ha invece avuto varie trasposizioni operistiche e riduzioni cinematografiche. Atto unico del drammaturgo irlandese, fu scritto in francese nel 1891 durante un suo soggiorno e rappresentato dopo cinque anni a Parigi. Considerata un’opera scabrosa, Londra vietò l’allestimento e solo nel 1931 andò in scena senza censure nel Regno Unito: «...In effetti - dichiara il regista nelle sue note - i registri che Wilde usa oscillano fra il drammatico, l’ironico e l’erotico in una miscela che è molto ambigua e di difficile rappresentazione». info: 0815513396

CAST D’ECCELLENZA CON UMBERTO ORSINI, MASSIMO POPOLIZIO E GIULIANA LOJODICE IN COPENAGHEN, AL TEATRO DUSE DI BOLOGNA DAL 16 AL 18. INFO: 051231836

Questo mese a teatro vivaci stagioni e importanti conferme per un autunno all’insegna della qualità

FOTO MARCO CASELLI

ALESSANDRO LONGOBARDI, direttore artistico del Teatro Sala Umberto (del Brancaccio e Brancaccino e dello Spazio Diamante), non si lamenta mai. Accenna con discrezione alla mancanza di attenzione delle Istituzioni, e in particolare del Mibact, nei suoi confronti, ma va avanti con gran-

FOTO FABIO DONATO

TEATRO

FOTO E. GALLINA

IN SCENA GRANDI ARTISTI E GIOVANI ATTORI

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di Mila Sarti

Divertimento, novità, teatro-canzone e molti giovani accanto a provetti artisti popolano il ricco cartellone della Sala Umberto di Roma soddisfazioni. Tutto questo parallelamente alla programmazione della stagione che vede in scena grandi artisti ma anche giovani attori, con uno sguardo all’universo femminile. Tre sono gli spettacoli che ci accompagnano questo mese: La bastarda di Istanbul fino all’11, segue La classe dal 13 al 25, quindi Cose così dal 27 novembre al 9 dicembre. Angelo Savelli firma la regia del primo spettacolo, che torna a grande richiesta con l’amatissima attrice turca Serra Ylmaz. Giuseppe Marini, regista della seconda mes-

sa in scena, dirige otto giovani attori, interpreti del disagio del nostro tempo. Curiosa l’idea di Giacomo Ciarrapico, autore di Cose così, che racconta la storia della famiglia Perfetti attraverso l’opinione di tre oggetti animati, una “Banconota”, una “Busta di insalata” e il “Cursore” del computer di famiglia interpretati da tre attrici. Nel cartellone, fra i tanti, ricordiamo Carlo Buccirosso, Francesca Reggiani, Enzo Iacchetti, Riccardo Rossi, Simone Cristicchi, Barbara Foria. info: 066794753 NOVEMBRE 2018 I 49


__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ

Il Bolero di Ravel debuttò il 22 novembre 1928. Durante l’esecuzione, una spettatrice urlò: «Ravel è pazzo», per l’innovazione proposta. «Ha proprio capito tutto del brano», commentò il compositore.

Il cantautore di If I Could Only Remember My Name prolunga la fertile stagione aperta nel 2014 con Croz

MUSICA

LA NUOVA GIOVINEZZA DI DAVID CROSBY

di Raffaello Carabini

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MUSICA DA LEGGERE

Dai raduni pop alle radio libere, la musica degli Anni ‘70 protagonista di un libro STORIA DI UNA GENERAZIONE ROCK

Come dice l’autore Giordano Casiraghi, «i ’70 furono il periodo dell’adolescenza», per lui e molti di noi, «quando iniziammo a frequentare il mondo della musica». Questo libro ci riporta ad allora, offrendo una discografia ragionata, i festival e i concerti che punteggiarono la penisola, compreso il vergognoso processo a De Gregori a Milano, numerosi interventi dei protagonisti e un’analisi della nascente stampa giovanile. Con uno sguardo lucido, Casiraghi ricostruisce l’atmosfera di quegli anni, senza dimenticare mai nulla, neppure le inquietudini di un’intera generazione (Anni ’70. Generazione rock, Arcana, pagg. 430, € 25,00).

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L’INCREDIBILE È COME LA SUA VOCE SIA RIMASTA SEMPRE LA STESSA, DALL’INIZIO DEGLI ANNI ’60 A OGGI. Sta attraversando un periodo di grande fertilità espressiva David Crosby, il leggendario chitarrista e cantautore per due volte entrato nella Rock and Roll House of Fame (il museo di Cleveland dove sono conservati gli autografi e le memorabilia dei più grandi performer), prima con i Byrds poi con Stills & Nash. È infatti uscito a fine ottobre il suo quarto album da solista pubblicato nell’ultimo lustro, a un anno dal riuscito Sky Trails: un record per un artista 77enne con il diabete e un passato di dipendenza. Si intitola Here If You Listen ed è uno dei suoi lavori più gioiosamente avventurosi, grazie alla collaborazio-

ne ormai consolidata con la Lighthouse Band, ovvero i tre musicisti presenti nel suo cd del 2016 chiamato appunto Lighthouse. Con Michael League degli Snarky Puppy, Michelle Willis e Becca Stevens la partnership è quasi alla pari, tutti e quattro si scambiano le prime voci e i brani sono firmati a più mani. «Se lasciare un gruppo come Crosby, Stills & Nash era come saltare da una scogliera, trovare la Lighthouse Band è stato come far crescere le ali a metà tuffo», dice Crosby. Il risultato è un volo felice, acustico, dalle intense melodie vocali, percussioni minimali, melodie fluttuanti e arrangiamenti caleidoscopici. E con testi dove l’impegno e la critica al caos odierno si alternano alla visione catastrofica di una Venezia sommersa dall’acqua.


__CINEMA CULTURA __

La magia de Lo Schiaccianoci torna sul grande schermo, tra quattro regni nascosti, dove niente è come sembra, e una chiave d’oro per carpirne i segreti

di Alessandra Miccinesi

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FILM IN USCITA

LO SCHIACCIANOCI E I 4 REGNI

DRAMMATICO

ISABELLE REGIA di Mirko Locatelli con: A. Ascaride, R. Stévenin e S. Vessio Giudizio di 50&Più:

Un film sull’incedere del tempo, sui corpi, sull’ipocrisia e sull’egoismo degli esseri umani. Premiato al 42° Montreal World Film Festival per la miglior sceneggiatura, il film è la storia di un’astronoma di origine francese (Ariane Ascaride) che vive in una casa tra i vigneti della campagna triestina a pochi chilometri dal mare. Come ogni estate Isabelle si prepara a ospitare l’amato figlio Jérome (Robinson Stévenin) ma l’incontro inaspettato col giovane Davide (Samuele Vessio) con cui condivide un avvenimento sconvolgente, spinge la donna a una scelta dolorosa.

COMMEDIA

TROPPA GRAZIA REGIA di Gianni Zanasi con: A. Rohrwacher, E. Germano e G. Battiston Giudizio di 50&Più:

Una commedia surreale che strizza l’occhio alla libertà di emozionarsi e porta alla ribalta il tema della spiritualità. In Troppa grazia Lucia è una geometra che vive sola con la figlia. Il Comune le ha affidato il controllo su un terreno scelto per una grande opera architettonica. Quando Lucia scopre che qualcosa non va nelle mappe comunali sceglie di non dire nulla, per tenersi il lavoro. Ma una strana donna compare nella sua vita, dicendole di farvi costruire una chiesa.

CINEMA

IL FASCINO DI UN RACCONTO SENZA TEMPO, avventuroso e misterioso: Lo Schiaccianoci. Novella che Tchaikovsky trasformò nel 1892 in un popolare balletto e che ora Disney ammanta di un’aura preziosa, trasferendolo sul grande schermo sotto forma di live action ad alto tasso di effetti speciali e di star - tra gli interpreti Morgan Freeman, Helen Mirren, Keira Knightley -. La storia: tutto ruota intorno a una misteriosa chiave legata a un filo d’oro, che la bambina Clara riceve in dono a Natale dal suo padrino. La chiave appena ricevuta magicamente scompare, portando la bimba in un mondo parallelo dove topi e reggenti governano i 4 Regni: la “Terra dei fiocchi di neve”, la “Terra dei dolci”, la “Terra dei fiori” e la “Terra della malvagia Madre Ginger”. Ispirato al celebre classico di E.T.A. Hoffmann, Lo Schiaccianoci e il re dei topi, racconto del

1816 in seguito ripreso da Alexandre Dumas, padre per il fiabesco balletto commissionato nel ’91 dal direttore dei Teatri Imperiali Russi, il nuovo prodotto Disney è una libera reinterpretazione di un classico già ampiamente saccheggiato dalla Settima arte, e non solo. Da Fantasia al lungometraggio animato La favola del principe schiaccianoci del 1990, fino alla parodia uscita nel 1988 sul settimanale Topolino. Nel 1993 il regista Ardolino firma George Balanchine - Lo Schiaccianoci interpretato da Macaulay Culkin, e nel 2001 esce la versione cartoon di Barbie e lo Schiaccianoci. È datato 2010 il fantasy diretto da Andrej Koncalowskji, Lo Schiaccianoci 3D, premiato agli hollywoodiani Razzie Awards. Regia: Lasse Hallstrom Genere: fantasy Giudizio di 50&Più:

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__in VIAGGIO__

THAILANDIA, MERAVIGLIA D’ORIENTE Non solo Bangkok, splendida e in bilico tra modernità e tradizione, sacro e profano. La Thailandia può contare anche sulle sue antiche capitali, Ayutthaya e Sukhothai, e su Chiang Mai, un tempo epicentro del regno Lanna, oggi seconda città di quello che può essere considerato uno dei Paesi più visitati del Sud-Est asiatico

E

di Loris Porcheri

«È LEI LO SPAGNOLO CHE È APPENA ARRIVATO?»(...) «LEI SI CHIAMA JOSÈ CARVALHO TOURÒN?» (...) CARVALHO PRESE DALLA TASCA IL PASSAPORTO E GLIELO PORSE (...). È così che in Gli uccelli di Bangkok, l’investigatore Pepe Carvalho, il personaggio uscito dalla penna di Manuel Vazquez Montalban, si trova proiettato da Barcellona alla capitale thailandese per indagare su uno dei casi più intricati che gli siano capitati. E Pepe Carvalho, che non è solo un detective ma anche un fine gastronomo («Gli portarono due bicchieri pieni di ghiaccio tritato e di un liquido che ricordava il colore del whisky. Carvalho ritrovò il sapore del Mekong, un whisky che sapeva di riso integrale, leggero e anche gradevole») e un uomo curioso che ama imparare («La Thailandia è sempre stata un paese indipendente e con un livello di vita più alto dei paesi vicini. Abbiamo un suolo ricchissimo, la pianura centrale tra Bangkok e il nord ci dà quello che ci serve per vivere e in più è comparso il petrolio»), coglie l’occasione per aggirarsi tra le strade della metropoli, assaporando le mille sfaccettature di una città capace di sorprenderti in ogni momento. A cominciare dal nome. I thailandesi la conoscono come Krung Thep, »


IN VIAGGIO IL PONTE SUL FIUME KWAI

CHIANG MAI

SUKHOTHAI

Reso famoso dal film del 1957, tratto dall’omonimo romanzo di Pierre Boulle, è un ponte che esiste realmente e può essere visitato, percorrendolo proprio a bordo di un treno. Si trova a a Kanchanaburi, a 120 Km da Bangkok.

È la seconda città della Thailandia, posta più a nord rispetto alla Capitale, ma adagiata nella natura che la circonda con pianure, valli e colline. Conta circa 300 templi risalenti al periodo Lanna.

Fu la capitale del primo regno dei Thai (1238), dopo la sconfitta dei Khmer che la occupavano. Re Ramkhamhaeng il Grande regnò per circa 40 anni; rese Sukhothai florida e potente e la popolazione ricca e serena.

PATRIMONIO UNESCO che significa “Città degli angeli”, ma il nome ufficiale di Bangkok è, in realtà, composto da ben 169 caratteri per noi impronunciabili, la cui traduzione corrisponde a: «La città degli angeli, la grande città, l’eterna città del gioiello, l’inespugnabile città del dio Indra, la grandiosa capitale del mondo dotata di nove gemme preziose, la città felice, che abbonda in un enorme palazzo reale, che è simile alla dimora celeste dove regna il Dio reincarnato, una città data da Indra e costruita da Vishnukarn». Nata come Bang Makok, villaggio di pescatori sul fiume Chao Phraya, Bangkok divenne capitale nel 1782 ed è tuttora centro amministrativo, economico e culturale della Thailandia. Abitata da circa 15 milioni di persone, la sua anima si divide fra antico e moderno, con le acque del Chao Phraya a disegnarne il volto: da una par-

AYUTTHAYA

L’antica capitale Costruita nella convergenza di tre fiumi, il Lopburi, il Prasak e il fiume Chao Phraya, Ayutthaya è stata l’antica capitale del Siam per oltre 400 anni. Posta non lontano da Bangkok, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, per le sue bellezze antiche e i suoi templi. Tra questi il Wat Yai Chai Mongkhon, il più antico, il Wat Phra Mahatat, con la particolarità della testa di una statua di Buddha, circondata dalle radici di un albero.

Bangkok: il fiume Chao Phraya che divide in due parti la città.

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Bangkok: sopra, il Grand Palace con il Wat Phra Kaew; in apertura, il Wat Arun, al crepuscolo.

te, l’area di Thonburi, l’antica capitale, dove la vita scorre lenta, tra i khlong (i canali che attraversano la città), i templi e le tradizioni millenarie; dall’altra, la moderna Bangkok, fatta di grattacieli, centri commerciali, locali notturni e vita frenetica. Città più visitata al mondo (nel 2016 il numero di turisti ha raggiunto la cifra record di 37 milioni), Bangkok offre il giu-

sto mix tra antico e moderno, con palazzi e infrastrutture all’avanguardia, mescolati a gioielli architettonici testimoni di antiche vestigia. Il Palazzo Reale (o Grand Palace) campeggia in prossimità del Chao Phraya, ed è possibile raggiungerlo proprio navigando sul fiume, avvolti da un susseguirsi di scenografie multicolori ed odori intensi. Fatto costruire dal re Rama I, quando trasferì la capitale da Thonburi a Bangkok nel 1782, il Grand Palace è un complesso di edifici che copre un’area di oltre 200mila metri quadrati. Al suo interno, cortili, edifici nei quali risiedevano le donne, le guardie reali, la corte -, e la sala del trono, dove il sovrano concedeva udienze e riuniva i suoi consiglieri. Il Grand Palace comprende anche una serie di


• Chiang Rai Chiang Mai •

• Sukhothai

THAILANDIA • Ayutthaya • Kanchanaburi

BANGKOK

THAILANDIA

Suggestioni d’Oriente Dal 10 al 19 marzo 2019 9 notti/10 giorni

Un viaggio nell’esotismo autentico, nell’Oriente misterioso e gaudente, nella natura incontaminata, nell’arte antica e nella devozione eterna, nei Palazzi reali e nelle tribù del nord templi tra cui il Wat Phra Kaew, il tempio buddhista che conserva il sacro Buddha di Smeraldo. Tra i wat, i templi che costellano Bangkok (pare ce ne siano circa 500), spiccano il Wat Arun e il Wat Pho. Il primo, chiamato anche il Tempio dell’alba, è stato il custode del Buddha di Smeraldo, prima che venisse trasferito nel Wat Phra Kaew. È costituito da quattro pagode e da torri decorate con mosaici di porcellane cinesi multicolori, che all’alba e al tramonto riflettono la luce come fossero gioielli. Il Wat Pho, il più antico di Bangkok (XVI secolo), ospita invece la più grande statua di Buddha disteso. È anche il centro nazionale per la tutela e l’insegnamento della medicina tradizionale thailandese.

ITINERARIO 1° giorno: Volo per Bangkok. 2° giorno: Arrivo a Bangkok e trasferimento in Hotel. 3° giorno: Bangkok Visita del Royal Grand Palace con il Wat Phra Kaew, il “Tempio del Buddha di Smeraldo”. A seguire, visita del celebre Wat Pho, il “Tempio del Buddha Reclinato” e China Town, dove visiteremo il Wat Trimitr, il “Tempio del Buddha d’Oro”. 4° giorno: Bangkok Visita di Mae Klong (circa 70 km), con il caratteristico Railway Market e proseguimento per Kanchanaburi (100 km), sul fiume Kwai. 5° giorno: Kanchanaburi - Ayutthaya Visita delle grotte Lawa Cave e del Parco Nazionale Erawan. Trasferimento a Ayutthaya (150 km). QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE In camera doppia (min. 16 partecipanti) Supplemento camera singola Tasse aeroportuali (da riconfermare) Assicurazioni (medico/bagaglio/annullamento) Quota d’iscrizione per i non soci € 45

6° giorno: Ayutthaya Visita delle rovine dell’antica capitale e del Parco Storico. Partenza per Sukhothai (350 Km). 7° giorno: Sukhothai Visita della prima Capitale del Regno del Siam, culla dell’arte, della cultura e della lingua thailandese. Proseguimento per Chiang Rai (400 km). 8° giorno: Chiang Rai Navigazione sul Mekong per raggiungere il “Triangolo D’oro”, al confine tra Myanmar e Laos. Visita della Casa dell’Oppio e proseguimento per Chiang Mai. 9° giorno: Chiang Mai Incontro con alcune tribù delle colline e visita delle pagoda di Wat Pra That Doi Suthep (XIV secolo) e dei Templi Wat Suan Dok e Wat Phra Singh. 10° giorno: Chiang Mai Partenza e volo di rientro in Italia.

€ 1.940 € 360 € 360 € 100

La quota comprende: Voli di linea Qatar (via Doha) • Hotel selezionati 4 stelle • Trattamento di pensione completa • Trasferimenti in pullman privato • Escursioni e visite, inclusi gli ingressi • Guida locale parlante italiano • Accompagnatore 50&Più Turismo. La quota non comprende: Assicurazioni • Bevande • Tasse aeroportuali • Escursioni facoltative e tutto quanto non specificato. (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più

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Grazie ai progetti “Agenda Praiano” e “Agenda Tevere”, Il 28enne Roberto Pontecorvo è stato selezionato, tra oltre 15mila domande, dalla Fondazione Obama. Un successo che gli ha consentito di partecipare, insieme ad altri 500 coetanei, al summit tenutosi a Chicago dei Giovani Leader Civici

__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

DA PRAIANO ALLA FONDAZIONE OBAMA +

AGENDA PRAIANO HA RAPPRESENTATO UN PROGETTO PILOTA IN ITALIA, UN MODELLO DI COSTRUZIONE DI SVILUPPO DI CAPITALE CIVICO CHE HA VISTO NELL’ARTE E NEL RECUPERO DELLE TRADIZIONI LA SUA FORZA

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di Romina Vinci

UN GIOVANE DELLA CAMPANIA, LAUREATO IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, APPASSIONATO DI ARTE E CULTURA: è così che si definisce Roberto Pontecorvo. Ventotto anni, nato sulla costiera amalfitana, a Praiano, Roberto è stato selezionato insieme ad altri cinquecento ragazzi che avevano sviluppato qualcosa di importante ed innovativo nei loro Paesi, diventando così uno dei partecipanti alla Convention Civic Leaders All Around The Globe, organizzata dalla Fondazione dell’ex presidente Barack Obama e tenutasi a Chicago lo scorso autunno. Il giovane di Praiano è stato scelto tra più di 15mila domande sulla base del progetto “Agenda Praiano”, da lui coordinato, e da “Agenda Tevere”, un’iniziativa ambiziosa volta a cambiare il volto del fiume capitolino.


Che cosa è “Agenda Praiano”? È un’associazione nata nel 2013, da un’idea di un giornalista freelance, Claudio Gatti, che da anni fa da sponda tra Italia e New York. Lui ci ha proposto di lavorare ad un progetto a lungo termine, basato su più pilastri. Il primo, e quello senz’altro più importante che abbiamo realizzato, è Praiano NaturArte, che ha reso il nostro Paese un museo a cielo aperto. Abbiamo cercato di migliorare una serie di servizi, sia quelli rivolti al locale che al turista. Cosa si trova davanti un turista che viene a Praiano? In un Paese di duemila abitanti oggi trova circa 150 opere d’arte già istallate, grazie ad otto itinerari realizzati da otto artisti della ceramica. Ci sono un sito Internet, un’App che permette al turista di muoversi tra le opere, una brochure aumentata che consente l’accesso a molte informazioni partendo da una mappa cartacea. Si tratta di servizi che normalmente si trovano nei musei, ma a Praiano è tutto gratuito, mentre nel resto d’Italia la maggior parte dei musei sono a pagamento. Avete dato vita ad un modello di costruzione di sviluppo di capitale civico. Cosa significa?

Dopo aver creato l’associazione abbiamo aperto una cassa di contributi locali, e i cittadini hanno potuto autofinanziare il progetto: era importante, infatti, che fossero loro i primi a credere nella bontà dell’idea. Nella prima tranche siamo riusciti a raccogliere ventimila euro, con i quali abbiamo potuto coprire le spese. Quindi, il finanziamento non è venuto dalle istituzioni, ma dal basso? Sì, ed è un grande cambio di paradigma. In Italia di solito si cercano prima i soldi e poi si fa il progetto, noi invece abbiamo creato il progetto da soli, e poi abbiamo chiesto alle istituzioni di essere partner dell’operazione. Il progetto è partito nel Sud Italia, un luogo nel quale troppo spesso vincono fatalismo e sfiducia nelle istituzioni. Noi abbiamo voluto dimostrare che è possibile sviluppare qualcosa di importante anche al Sud, rimboccandosi le maniche. Quanto l’arte è stata importante in questo processo? È stata fondamentale, perché ci ha permesso di riscoprire alcuni aspetti della nostra cultura che si stavano perdendo. In paesi in cui il turismo di massa divora le città, dove ci si dimentica le proprie origini per andare incontro al turista, noi attraverso l’arte siamo » NOVEMBRE 2018 I 57


SOCIETÀ ATTUALITÀ riusciti a ricementificare le vecchie tradizioni, perché abbiamo esposto opere che partono dai nostri miti, dalle nostre leggende. Abbiamo rifiutato l’idea del turismo mordi e fuggi, a favore di un’esperienza più intima, che ha dato modo di immergersi nella cultura locale. E come hanno reagito gli abitanti del Paese? All’inizio non comprendevano fino in fondo. La nostra forza è stata che gli artisti selezionati, per realizzare le opere, volevano necessariamente conoscere il territorio, il volto degli abitanti, e la bellezza è stata che il praianese si è riconosciuto nelle opere, le ha sentite come proprie. Oggi tutti sono fieri del progetto, e ne stanno avendo cura. Il successo del progetto su Praiano vi ha portati ad elaborare un modello di sviluppo territoriale nazionale: “Agenda Tevere”. Di cosa si tratta? È un progetto che coinvolge nella gestione integrata del Tevere tante personalità e le associazioni attive sul fiume. A me piace definirlo un acceleratore di cambiamento, collaborazione e assunzione di responsabilità condivisa. Qual è l’obiettivo? Partendo dalla bonifica e riqualificazione delle sponde del fiume, vogliamo restituire al Tevere un ruolo centrale nella vita della città, del suo centro e delle periferie, grazie a delle soluzioni progettuali che partono dal ripristino delle aree degradate e da una migliore gestione di attività esistenti, fino ad introdurne altre più innovative.

IN NUMERI

150

Le opere in ceramica realizzate da otto artisti che raccontano la cultura di Praiano.

2016

Inaugurazione di “Praiano NaturArte”. Il progetto “Agenda Praiano” è nato nel 2013, ed è ancora in funzione.

Grazie a questi due modelli, “Agenda Praiano” e “Agenda Tevere”, tu sei stato selezionato per andare a Chicago all’incontro con Barack Obama. Cosa ha significato per te? È stato un traguardo importante. Anche perché durante il progetto ci sono stati molti momenti difficili, momenti nei quali viene meno la fiducia di tante persone, e ci si ritrova da soli, facili prede del fatalismo. Ed invece, venire selezionato dalla Obama Foundation, è stata la dimostrazione della validità del nostro progetto. Durante la due giorni a Chicago venivate chiamati “Civil leader”. Tu lo sei? Non necessariamente, sento che in alcuni contesti dove ho maggiori competenze posso avere un’influenza positiva, ad esempio quando vado nelle scuole a parlare con i ragazzi, loro poi continuano a seguirmi. Ma non tendo a definirmi così, e preferisco che siano gli altri a farlo. Com’è stato incontrare Obama? Non c’è stato un vero faccia a faccia con lui, del resto eravamo in cinquecento. Ci sono state delle tavole rotonde a cui lui ha par-

tecipato. Ed io non posso fare a meno di sottolineare la sua attitudine molto ospitale, non ha fatto mai pesare la sua presenza. Obama si comportava alla pari di noi, alzava la mano per prendere parola, ricopriva il ruolo di una semplice persona che poteva portare valore ai tavoli di lavoro. Quanto l’incontro con l’ex Presidente ha cambiato la tua vita? Ancora non lo so dire, sicuramente mi ha aperto molte porte. Nel curriculum aiuta, non tanto per scalare posizioni, quanto per la possibilità di confrontarmi con persone che magari prima non avrebbero apprezzato la forza del mio progetto. Quale consiglio riesci a dare ai giovani della tua generazione che sono alla ricerca di lavoro e, magari, senza prospettive? Quello di credere in se stessi e nella bontà delle proprie idee. Quando uno è determinato in un progetto, lo può raggiungere. Non dico che sia facile, ma è sbagliato credere che tutto sia impossibile. E poi magari ti succede come è successo a me, che mi sono ritrovato in una tavola rotonda insieme a Barack Obama.

20mila euro

Sono stati raccolti tra imprenditori locali e praianesi per finanziare il progetto. “Agenda Praiano” ha poi vinto un bando regionale da 250mila euro.

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Sopra, una delle opere in ceramica installate lungo gli itinerari d’arte di Praiano. In apertura, Roberto Pontecorvo accanto ad un’altra istallazione.



IL TALENTO DI (FAR) RIDERE CON INTELLIGENZA 60 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

FOTO LUIGI SCUDERI

intervista di Paola Stefanucci


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MICHELE LA GINESTRA NELL’IMMAGINARIO TELEVISIVO MICHELE LA GINESTRA È PER TUTTI “QUELLO DELLA PASTA”. Ovvero, il simpatico protagonista dello spot di un noto, anche grazie a lui, pastificio abruzzese. Tra pentole e fornelli rivela a milioni di telespettatori il “segreto” per preparare una buona pasta. Ma il suo di segreto, invece, qual è? L’attore, autore, conduttore e regista romano sciama instancabile da una ribalta all’altra: teatro, cinema e tv. Classe ’64, a novembre compie 54 anni. Che non dimostra. Probabilmente il successo ferma il tempo. Anche il temperamento è inossidabile: grinta, energia, ottimismo, gioia di vivere. Saldo negli affetti: è il marito di Elisabetta e il padre di Luca e Alessandro, vent’anni l’uno e diciassette l’altro. Che incita allo studio, prima di tutto. Così come hanno fatto i suoi genitori con lui, ci ha rac-

contato. La Ginestra era il titolare di un affermato studio legale nella Capitale, prima di assecondare totalmente, raggiunti i trent’anni, la propria vocazione di straordinario e versatile artista. Fatale per l’abbandono dell’avvocatura fu la vittoria al programma televisivo Beato fra le donne. Lo notò Pietro Garinei che lo volle nella stagione di apertura del Millennio al Sistina in Rugantino, nel ruolo di protagonista. Da allora è stato un susseguirsi di apparizioni, sulle reti Rai e Mediaset, in serie per la tivù: Tre stelle, Nati ieri, Nero Wolfe, Matrimoni e altre follie, Amiche mie, I Cesaroni. Nel cinema: Immaturi di Paolo Genovese e Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno, solo per citare un paio di titoli. Ma nulla, forse, nello spettacolo lo esalta più del teatro. Tanto da

__le INTERVISTE di 50&Più__

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È senza dubbio un artista eclettico, abile nel catturare lo spirito dei nostri tempi e strappare sorrisi e risate, perfino al pubblico più esigente del Sistina. Una platea per lui ormai familiare, che ne ha segnato la brillante carriera sin dal debutto nel “Rugantino”

+ averne uno tutto suo il Teatro Sette, il tempio capitolino della “comicità intelligente” - che dirige da oltre vent’anni. Lo abbiamo incontrato. Michele, si è appena aperta la nuova stagione del suo teatro Sette. Che cosa c’è nel cartellone? Tanti artisti di riguar-

«NON TUTTO, NELLA VITA, SI PUÒ SPIEGARE CON L’ESPERIENZA E LA LOGICA! CI SONO EMOZIONI, CHE VANNO AL DI LÀ DEI CINQUE SENSI...»

do: Pino Insegno con Alessia Navarro (la moglie) in Imparare ad amarsi, per la regìa di Siddhartha Prestinari. Massimo Wertmuller e Rodolfo Laganà, per la prima volta insieme, nell’inedito Amici per la pelle, scritto e diretto da Stefano Reali. Marco Zadra e Sergio Zecca, che si cimenteranno in un classico della comme-

dia degli equivoci, Pigiama per sei. E poi Federica Cifola, Beatrice Fazi, Giulia Ricciardi, le cosiddette ragazze “stremate”, giunte all’epilogo della loro saga. Ormai anziane, sulla scena beninteso, recitano Stremate - Ultimo atto. Sebbene “ad una certa età” di invecchiare non vogliono saperne… E ancora il duo Andrea Perrozzi e Alessandro Salvatori affiancato da Ketty Roselli in Ago, Bianca e… Uno e basta… Fermiamoci, non possiamo citare tutti. Lei cosa presenterà? Come Cristo comanda. Ha debuttato l’anno scorso ed ha registrato sempre il tutto esaurito. La regìa è di Roberto Marafante, ma lei ne è l’autore. Di che parla? I protagonisti sono due soldati romani, Cassio (Massimo Wertmuller) e Stefano (Michele La Ginestra). Il primo è il centurione alla » NOVEMBRE 2018 I 61


guida dei legionari al momento della crocifissione di Gesù sul Golgota, mentre il secondo è il soldato che diede da bere a Gesù, acqua e aceto. L’evento che sconvolgerà l’umanità stravolge anche le loro vite. I due non potranno fare a meno di confrontarsi alla ricerca di alcune risposte… ma non tutto, nella vita, si può spiegare con l’esperienza e la logica! Ci sono emozioni, che vanno al di là dei cinque sensi… L’aforisma che riassume questa stagione? “Chi ha il coraggio di ridere è il padrone del mondo”: un pensiero di Giacomo Leopardi. È difficile far ridere? Se è difficile? Sì. Far ridere in modo intelligente è ancora più difficile. E lei ci riesce? Io ce la metto tutta. Ho affinato la tecnica negli anni. La comicità va costruita passo dopo passo, con un personaggio, un atteggiamento, una storia. Non con una battuta fine a se stessa. O peggio, con la volgarità. Il sor(riso) può esorcizzare la paura e/o il dolore. Sdrammatizzare il lato tragico della vita, invitare alla riflessione e donare serenità, attraverso la comicità, è compito anche del teatro. Un compito che lei prende molto sul serio… Certo. Ognuno di noi ha il dovere di coltivare il proprio talento o i propri talenti e metterli a disposizione del prossimo. Anche per costruire una famiglia, un «LA COMICITÀ VA COSTRUITA buon rapporto con i figli, PASSO DOPO PASSO, regalare loro un futuro, ci CON UN PERSONAGGIO, vuole talento. UN ATTEGGIAMENTO, UNA STORIA. SDRAMMATIZZARE Questo mese compie 54 IL LATO TRAGICO DELLA VITA, anni. Che età è? INVITARE ALLA RIFLESSIONE L’età della maturità, quella E DONARE SERENITÀ, in cui scompare la nostra ATTRAVERSO LA COMICITÀ, È COMPITO ANCHE DEL TEATRO» generazione di riferimento e diventiamo noi il riferimento morale per quelli più giovani. Una grande responsabilità. Per il resto, io posso godere del beneficio di star bene. Come fa a stare in forma?

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FOTO LUIGI SCUDERI

MICHELE LA GINESTRA

Sopra, Michele La Ginestra: il 54enne attore e autore sciama instancabile tra teatro, Tv e cinema. In alto, nei panni di Don Michele nella pièce teatrale “È cosa buona e giusta”.

Faccio sport. Controllo l’alimentazione. E resiste alle “dolci tentazioni”? Le Dolci Tentazioni le presento (ride, riferendosi al suo programma tv sull’alta pasticceria con Antonio Daloiso, nda). Non esagero mai a tavola, pur avendo una grande passione per il cibo. A questo punto parlare di pasta è inevitabile… Già, la pasta! Giro i teatri di tutta Italia e davvero c’è chi è convinto che il mio cognome sia quello del marchio. Devo molto a quella pubblicità.

Eppure non è l’unico spot pubblicitario che la vede protagonista. Ne ha un fitto elenco nel suo curriculum, ma indubbiamente quello del pastificio ha catalizzato la simpatia della gente nei suoi confronti. Perché? Perché è una réclame semplice, divertente e ben fatta. Nessuno avrebbe detto che sarebbe diventata un cult e avrebbe vinto, tra l’altro, anche l’Oscar della pubblicità. Mi è servita da volàno per conquistare nuovo pubblico, che viene a teatro per vedere

BIOGRAFIA

1982

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STUDENTE MODELLO Consegue il diploma di maturità al Liceo classico capitolino “Giulio Cesare” e si laurea in Giurisprudenza all’università “La Sapienza”. Intraprende naturalmente la carriera legale, ma già recita per passione.

1994

BEATO TRA LE DONNE È un più che promettente avvocato, quando nel ’94 partecipa al gioco televisivo Beato tra le donne, dimostrando il suo innato talento. La vittoria gli spalancherà le porte dello spettacolo: teatro, cinema, tv e pubblicità.


FOTO LUIGI SCUDERI

AL TEATRO 7

«Anche per costruire una famiglia, un buon rapporto con i figli, regalare loro un futuro, ci vuole talento»

Già promettente avvocato, Michele La Ginestra ha calcato in contemporanea le tavole del palcoscenico, affinando la tecnica e sviluppando una comicità mai volgare o fine a se stessa.

“quello della pasta”. Di vantaggi ne ho avuti. Per esempio, Pupi Avati mi ha chiamato a fare il film per la tv Con il sole negli occhi, con Laura Morante e Lina Sastri, proprio perché mi ha visto in televisione nella pubblicità del pastificio abruzzese. Da Cuochi e fiamme a Stasera cucina Michele, da giurato a protagonista di programmi di cucina, ormai è diventato un esperto dell’arte culinaria… Adoro mangiar bene, mi piace sperimentare, mi di-

1997

verto, ma non sono un esperto. Gli esperti sono ben altri. Infine, ne Il programma del secolo in onda su Tv 2000 da lei condotto quest’anno, nonni e nipoti si sfidano sui temi della vita, dal lavoro alla moda, dal divertimento ai viaggi. Il game show è stato premiato dagli ascolti e dall’Osservatorio Media del Moige (Movimento Italiano Genitori). Che esperienza è stata? Straordinaria. Un secolo è

IN TEATRO È il direttore artistico del Teatro 7 da lui fondato nel 1997 a Roma, nel quartiere Torlonia. Oltre che sul suo palcoscenico, si cimenta come attore autore e regista anche altrove, compreso il Sistina.

2014

SOLIDARIETÀ E SORRISI PER TUTTE LE ETÀ

«A teatro s’impara, ridendo», ci dice Michele La Ginestra. Ai più piccoli, nel Teatro di via Benevento 23, è destinata una vera e propria stagione all’insegna della “comicità intelligente”, per la direzione artistica di Tiko Rossi Vairo. Gli spettacoli piacciono - sottolinea Michele, che di alcuni (La scuola dei supereroi e Romolo & Remo) è l’autore anche a genitori e nonni. Nel calendario, in corso fino a maggio, in programma Le avventure del piccolo burattino (Pinocchio), Alla ricerca di Babbo Natale, Il meraviglioso mago di Oz, Rapunzel, Il libro della giungla e Cattivissimi noi, ovvero i cattivi delle favole. E, infine, spazio al mito: Le fatiche di Ercole. Dai 6 anni in su si può frequentare la scuola di recitazione. E, tutto sommato, biglietti, abbonamenti e corsi sono tenui per un teatro che destina, generoso, buona parte delle sue risorse alla solidarietà.

attraversato da generazioni diversissime fra loro. I nonni più anziani hanno avuto un’infanzia particolare nella quale mancavano a volte la corrente elettrica e il gas, mentre i nipoti più giovani sono pervasi dalla tecnologia e dai social. Il programma affronta argomenti seri in modo brillante. Questo spiega anche il record, inaspettato, di ascolti. Il confronto tra la generazione di ieri e quella di oggi è altresì il filo conduttore del suo È cosa buona e giusta. A maggio 2019 ritornerà al Sistina nel ruolo di (Don) Michele… Sì. Cerco di raccontare il confronto tra un cinquantenne, Don Michele, e i ragazzi di oggi. Tecnologia e globalizzazione hanno modificato la nostra vita, ma hanno stravolto anche i rapporti di amicizia, l’amore, i sogni nel cassetto, le prospettive lavorative? I genitori di oggi, da giovani, hanno vissuto le stesse esperienze che stanno vivendo i figli? Cosa è cambiato negli ultimi trent’anni? Per tentare di chiarire il presente, Don Michele si fa trasportare dai ricordi, dalla musica e dalle atmosfere del passato… ma certo! La saggezza derivante dall’esperienza può essere utile a chi quell’esperienza non l’ha ancora fatta!

IN CUCINA Da sempre fervido comunicatore ed estimatore del buon cibo, è giurato per Cuochi e fiamme (La7), protagonista di Stasera cucina Michele (Fox Life) e di Dolci tentazioni (Alice Tv) con lo chef Antonio Daloiso. NOVEMBRE 2018 I 63


__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Un mestiere che cambia volto, una figura professionale ridisegnata alla luce delle normative vigenti, un’opportunità di lavoro che potrebbe fare gola ai giovani

ADDIO AMMINISTRATORE, ARRIVA IL BUILDING MANAGER di Rita Nicosanti NON UN SEMPLICE BUROCRATE, MA UN VERO PROFESSIONISTA IN GRADO DI RIDARE VALORE ALL’EDIFICIO, per garantire ai condomini di usufruire, col passare del tempo, di un comfort abitativo migliore. È questo l’identikit del building manager, l’amministratore di condominio 3.0, una figura professionale in grado di affrontare dai temi normativi a quelli fiscali, dagli aspetti ambientali e urbanistici fino a quelli che riguardano la comunicazione e la leadership. Si tratta di un segmento lavorativo che copre una fetta di mercato inteSETTANT’ANNI DOPO ressante, un’ottima possibilità di La tanto attesa riforma del 2013 impiego soprattutto per i giovani, Il 18 giugno 2013 è entrata in vigore la riforma del consempre più alla ricerca di una prodominio varata con la legge n. 220/2012, un provvedifessione stabile e redditizia. mento storico, arrivato 70 anni dopo la principale diDel resto, la Riforma del Condosciplina della materia, contenuta in una ventina di articoli del Codice civile, rimasti pressoché invariati dal 1942. minio, in vigore dal 18 giugno

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DIRITTO 2013, ha portato nuove norme e applicato nuove disposizioni che interessano in primis la figura dell’amministratore, come ci ha spiegato Lucia Rizzi, presidente dell’Associazione Nazionale Amministratori Professionisti Immobili e Condomini (Anapic), associazione il cui registro nazionale supera i 1.500 iscritti. «La riforma del 2013 ha rivoluzionato la figura dell’amministratore, che non può essere più una persona autodidatta, ma diventa una figura regolamentata da leggi precise - spiega Lucia Rizzi -. L’amministratore di condominio oggi è un professionista a tutti gli effetti, che deve mantenere trasparenza dal punto di vista contabile, deve dare conto della sua gestione e lavorare nell’interesse del condominio, facendo attenzione all’aspetto della sicurezza a 360 gradi (sicurezza degli impianti, manutenzione, certificazione) e alla riqualificazione energetica. Deve garantire che tutti osservino il regolamento, e deve mantenere anche un alto profilo umano; il condominio del resto è un microcosmo, un piccolo mondo all’interno del quale sono rinchiusi tanti problemi (persone con disabilità, persone sole, persone con problemi di deambulazione), e lui deve esser in grado di interfacciarsi anche con questo tipo di aspetti mantenendo l’umanità». Secondo una stima dell’Anapic, in Italia ci sono all’incirca due milioni di controversie condominiali, duecentomila delle quali arrivano davanti ad un tribunale. «Ci sono vari tipi di cause, tra i fattori scatenanti

più frequenti troviamo le molestie olfattive, che si manifestano quando c’è un ristorante nel condominio, oppure quando tra i vicini di casa ci sono famiglie multietniche, che magari cucinano speziato. Ma si discute anche per gli spazi in condivisione, il cortile condominiale, i posti auto, l’uso turnario del parcheggio condominiale, o anche semplicemente perché la vicina di casa dà da mangiare ai piccioni. Capita spesso che i condomini non vadano d’accordo per le motivazioni più disparate, e l’Assemblea di condominio è il luogo dove questo tipo di malesseri escono fuori. Ecco allora che entra in gioco la figura dell’Amministratore, il quale deve essere in grado di mantenere una posizione neutra, ed invitare la parti a ragionare per trovare una soluzione comune». L’esperienza sul campo è cruciale, ma anche la preparazione di partenza assume un ruolo fondamentale. L’Anapic propone corsi, in varie parti d’Italia (anche con la formula formazione a distanza), proprio per formare la figura

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CARDIO-PROTETTI

Un contributo statale per agevolare l’acquisto dei defibrillatori nei condomini

del building manager, un professionista dotato di una grande capacità organizzativa che è in grado di gestire innumerevoli situazioni e di strutturare uno studio. E prima dell’estate l’Anapic ha siglato un protocollo d’intesa con l’Istituto professionale Gaetano Pessina di Como per la formazione dei giovani studenti: «Vogliamo dare a questi ragazzi la possibilità di prepararsi a questa professione, introducendo materie cruciali quale il diritto condominiale - spiega Lucia Rizzi - ed inoltre puntiamo ad agevolare l’alternanza Scuola/Lavoro attraverso tirocini presso gli studi professionali di settore. Si tratta di tirocini della durata di 150 ore, che permetteranno agli studenti di uscire da scuola avendo acquisito non solo la parte teorica, ma anche l’esperienza pratica».

Il 29 settembre 2017 è stata presentata alla Camera una proposta di legge per cardio-proteggere i condomini, attraverso un contributo statale per agevolare l’acquisto dei defibrillatori semiautomatici esterni (Dae) e una riduzione dell’Iva dal 22% al 4% in condomini con più di dieci unità abitative. La diffusione dei defibrillatori in contesti non ospedalieri è di cruciale importanza: in caso di arresto cardiaco, infatti, un intervento tempestivo è fondamentale, visto che per ogni minuto che passa la percentuale di sopravvivenza si abbassa del 10% circa. La legge entrata in vigore il 1° luglio 2017, introdotta dal Decreto Balduzzi, ha imposto la presenza dei Dae in tutti gli impianti sportivi in cui si pratichi attività fisica ad elevato impegno cardiocircolatorio. Ma non basta: in Italia le vittime di arresto cardiaco sono circa 70mila all’anno e oltre l’80% dei decessi avviene lontano dagli ospedali: a casa, per strada, nel tempo libero.

TRA LE NOVITÀ DELLA RIFORMA DEL CONDOMINIO C’È QUELLA RELATIVA AGLI ANIMALI DOMESTICI, IL CUI POSSESSO NON PUÒ ESSERE VIETATO IN ALCUN CASO

NOVEMBRE 2018 I 65


__SOCIETÀ STORIA__

4 NOVEMBRE 1918 ERANO LE 3 DI NOTTE DEL 24 OTTOBRE 1918. Da tre anni l’esercito italiano e quello austro-ungarico si fronteggiavano in una guerra senza esclusione di colpi, fatta di aspre battaglie, vittorie repentine, sconfitte brucianti. Le trincee anguste - scavate nella convinzione che il nemico sarebbe stato spazzato via velocemente - erano diventate la casa inospitale di milioni di soldati, costretti a vivere, mangiare, dormire e morire, in un inferno fatto di freddo, fango e neve d’in66 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

SCOPPIA LA PACE di Giovanni Orso verno, caldo soffocante d’estate. Quella notte le truppe italiane, guidate dal generale Armando Diaz - che aveva sostituito, dopo la disfatta di Caporetto, il generale Luigi Cadorna - avevano il compito

di mettere in atto quell’offensiva che avrebbe dovuto segnare le sorti della guerra a nostro favore; l’obiettivo era spezzare le linee nemiche in due tronconi e annientarle. Il primo attacco ci fu nell’area del Monte Grappa, dove gli austriaci opposero una strenua difesa; nel frattempo, i reparti italiani impegnati sul settore del Piave dovevano affrontare, oltre al fuoco di sbarramento nemico, la furia delle acque del fiume in piena, causa maltempo. Il 27 ottobre, finalmente gli italiani rie-


Fu chiamata la Grande Guerra per l’estensione del territorio teatro dei combattimenti, per il numero di soldati impiegati e quello dei morti. L’Italia, dopo tre anni sanguinosi, strappò agli austriaci i suoi territori occupati. A Vittorio Veneto l’ultima battaglia. L’armistizio entrò in vigore il 4 novembre 1918. Cento anni fa scono a costruire tre teste di ponte sull’altra sponda: una a Valdobbiadene, una tra Tezze e Cimadolmo e un’altra nella piana di Sernaglia Falzè. I giorni che seguirono, furono di battaglie violente, cannoneggiamenti incessanti, assalti all’arma bianca e gesta eroiche. L’esercito italiano riuscì a risalire il Piave intorno al 28 di ottobre, aprendo la strada verso la conquista delle città occupate dagli austriaci che caddero una dopo l’altra, mentre le truppe nemiche allo sbando battevano in ritirata o si arrendevano. Il 30 di ottobre gli italiani entravano a Vittorio (l’attuale Vittorio Veneto), accolti da una folla festante; l’1 novembre veniva liberata Belluno, il 2, Udine e Rovereto. Il 3 novembre le nostre truppe giunsero a Trento (nella foto d’apertura). Contemporaneamente i cacciatorpedinieri Audace, Fabrizi, Missori e La Masa attraccavano a Trieste, dove sbarcarono due battaglioni di Bersaglieri e una compagnia della Marina, che entrarono in città acclamati dalla popolazione in delirio. Quello stesso giorno, a Padova, a Villa Giusti, alle ore 18,20, le delegazioni austriaca e italiana si incontrarono per firmare l’accordo che poneva la fine alle ostilità; l’armistizio entrò in vigore il 4 novembre, alle ore 15,00. La Grande Guerra per noi era finita.

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TRIBUTO DI SANGUE

Grandi e piccoli eroi, non tutti sulle pagine dei libri

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La Grande Guerra coinvolse milioni di soldati e civili, che pagarono con la vita il prezzo della libertà. Si stima che durante il conflitto persero la vita circa 15 milioni di persone; 650mila furono le vittime italiane, il 10,3% degli uomini chiamati alle armi, il 7,5% dei maschi tra i 15 e i 49 anni. Nella battaglia di Vittorio Veneto le perdite tra i nostri soldati furono di oltre 36mila uomini e, tra gli austriaci di 118mila unità. Molti furono gli eroismi compiuti dai soldati durante la guerra, anche se solo alcuni sono riportati nei libri di storia. La maggior parte vive nei racconti tramandati da padre in figlio.

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1 - Pattuglia di Alpini in uniforme mimetica; 2 - Bersaglieri in bicicletta verso Trieste; 3 - 1918, gli Arditi assaltano una trincea austriaca a Vittorio Veneto; 4 - Francesco Baracca; 5 - Enrico Toti


scienze AMBIENTE ASTRONOMIA TECNOLOGIA SALUTE

Un’indagine dell’EDJNet, ha evidenziato il riscaldamento di molte città europee di almeno +1,5°C rispetto al secolo scorso __AMBIENTE__

LE TEMPERATURE AUMENTANO, LA CITTÀ BRUCIA di Giulia Rachele Deli

È IL 12 DICEMBRE 2015, quando i 195 Paesi riuniti a Parigi per la Conferenza sul clima (Cop21) raggiungono “un accordo universale e giuridicamente vincolante” per contenere i cambiamenti climatici. L’obiettivo è mantenere il riscaldamento globale “al di sotto dei 2ºC rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5°C”. Per ottenere ciò, i governi dei Paesi firmatari si impegnano a mettere in campo politiche nazionali intese a ridurre le emissioni inqui-

nanti ed avere miglioramenti già nel 2020. L’accordo di Parigi, in realtà, non è ancora decollato per interessi economici e ostruzionismi attuati sia da Paesi emergenti - che faticano ad adeguarsi agli standard richiesti per centrare l’obiettivo - sia industrializzati, e la mancata riduzione di CO2 e dei gas serra sta creando eventi climatici devastanti. Solo nel 2017 abbiamo assistito ad uragani, inondazioni, siccità che hanno colpito moltissimi Paesi. Una recente indagine sul riscaldamento globale, realizzata dall’European Data Journalism Network (EDJNet) - una piattaforma che riunisce 19 media europei che si

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occupano di giornalismo investigativo -, ha evidenziato come nel Vecchio Continente le città si stiano arroventando sempre più, a causa di temperature in continua crescita. Nell’indagine sono stati analizzati dati provenienti da oltre 100 milioni di fonti di rilevamento (stazioni e palloni meteo, satelliti) e confrontato le temperature rilevate nel corso del XX e XXI secolo di 558 città europee. I dati hanno mostrato

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TRA LE CITTÀ ITALIANE CHE HANNO RISENTITO MENO DEL RISCALDAMENTO GLOBALE, TROVIAMO SIRACUSA, GELA E CAGLIARI: TUTTE CON UNO +0,3°C. IN EUROPA, INVECE, SONO ULTIME EDIMBURGO (+0,4°) E DUBLINO (+0,5°)


Tutto ebbe inizio a Rio de Janeiro nel lontano 1992

La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, adottata nel 1992 durante il Vertice della Terra di Rio de Janeiro, è stata ratificata da 195 Nazioni ed è entrata in vigore il 21 marzo 1994. Dall’anno successivo, gli Stati aderenti alla Convenzione si riuniscono annualmente per dar vita alla Conferenza delle Parti (Cop), e prendere decisioni in merito alla riduzione di CO2 e gas serra. La prima Cop si svolse a Berlino nel 1995 (Cop1)

INONDAZIONI

RENDIMENTO SCOLASTICO

VIABILITÀ

L’aumento delle temperature influisce sull’atmosfera che assorbe più acqua e in maggiore concentrazione. Quando viene rilasciata sotto forma di pioggia è causa di inondazioni.

Il caldo oltre i 22°C determina ripercussioni anche sul rendimento scolastico dei ragazzi. Studi hanno evidenziato che le prestazioni sono più scadenti, soprattutto in matematica.

Il Global Warming ha ripercussioni anche sulla viabilità, con strade inagibili a causa dell’asfalto che si ammorbidisce e binari che si deformano causando deragliamenti.

che le regioni subartiche, l’Andalusia e la Romania meridionale sono le zone più colpite dall’innalzamento delle temperature, mentre tra le città, Málaga, Siviglia e Bucarest sono quelle la cui temperatura annuale nel XXI secolo si è innalzata di più rispetto al secolo precedente: +1,5°C la prima, +1,4°C le altre due. Tra le prime 50 metropoli europee più calde troviamo Genova, all’ottavo posto, e Milano, al decimo, entrambe con +1,2°C; Roma è al trentesimo posto, con un rialzo di 1°C. Tra le italiane, Pavia e Piacenza tengono il primato di riscaldamento, entrambe con un +1,3°C .

Sarà Katowice, in Polonia, ad ospitare, dal 3 al 14 dicembre 2018, la prossima Conferenza Mondiale sui Cambiamenti Climatici (Cop24) delle Nazioni Unite. Questo appuntamento sarà cruciale per il destino del mondo, in quanto il 2018 è l’anno in cui passare al vaglio le Ndc (Nationally Determined Contribution), i contributi messi in campo da ciascun governo sul tema di riduzione delle emissioni di CO2 e dei gas serra, e rendere così operativi gli accordi raggiunti alla Cop21 di Parigi. Katowice, a 80 chilometri da Cracovia, è una delle città più industrializzate della Polonia, Paese che ancora genera l’80% della propria energia dal carbone.

APPUNTAMENTO A KATOWICE, IN POLONIA, PER LA COP24

Si terrà a dicembre, la prossima conferenza sui cambiamenti climatici

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© ESA/ATG MEDIALAB

ASTRONOMIA

© ESA/CNES/ARIANESPACE/P.BAURON

Missione MERCURIO

© ESA/CNES/ARIANESPACE/P.BAURON

Mercurio è l’obiettivo di BepiColombo, È il pianeta più vicino al sole ed è quello la prima missione sul pianeta diretta che si muove più velocemente intorno dall’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, in ad esso (88 giorni), mentre è molto più collaborazione con la giaplento a girare sul suo asponese Jaxa. Il razzo Ariase, tanto che impiega 58 BEPICOLOMBO È LA PRIMA ne5, lanciato alla fine di giorni terrestri per comMISSIONE DELL’ESA ottobre dalla base spaziale piere un giro completo. IN COLLABORAZIONE della Guyana Francese, arStiamo parlando di MerCON LA GIAPPONESE JAXA. riverà sul pianeta nel dicurio, uno dei pianeti più IL SUO COMPITO È STUDIARE IL PIANETA PIÙ PICCOLO DEL cembre del 2025, dove rimisteriosi del nostro siNOSTRO SISTEMA SOLARE lascerà due sonde che stustema solare, privo di atdi Lavinia Viti dieranno la sua origine, mosfera, con una superl’evoluzione e la struttura. ficie piena di crateri e di Alla missione - dedicata al fisico, astrodirupi che lo rendono simile alla Luna e nomo e ingegnere italiano Giuseppe “Becon una temperatura che, all’equatore, pi” Colombo - l’Italia ha contribuito con oscilla tra i 430°C di giorno e i -185°C di strumentazioni e studi. notte. Difficile da vedere e da studiare,

© ESA - S.CORVAJA

BepiColombo al completo, con le due sonde Mercury Planetary Orbiter (Mpo) e Mercury Magnetospheric Orbiter (Mmo), collegate al modulo Mercury Transfer Module (Mtm).


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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

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ENERGIA

Ma quanto mi costi?

Non sapete proprio come orientarvi tra le offerte per la fornitura di energia elettrica e gas? Dal 1° luglio 2018 è operativo il “Portale Offerte”, previsto dalla Legge 124/17 e realizzato e gestito da Acquirente Unico. L’obiettivo del portale è aiutare a comparare in modo semplice, terso e trasparente, le offerte vigenti sulla vendita al dettaglio sia di energia elettrica che di gas naturale.

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www.prezzoenergia.it

Sbadataggine, distrazione o “abilità altrui”, possono portare alla perdita dello smartphone. Cosa fare?

SALUTE

Lettura delle analisi

Siete in grado di interpretare i risultati delle analisi del sangue? Nessuno più del vostro medico potrà darvi tutte le informazioni del caso, ma a prescindere da questo, anche noi dovremmo essere in grado di leggerle ed interpretarle. Il sito Analisidelsangue.net fornisce in un linguaggio chiaro e semplice le spiegazioni ed il significato delle voci e dei valori che si leggono negli esami di laboratorio.

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www.analisidelsangue.net

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METEOROLOGIA

Previsioni del tempo

Meteogiuliacci.it nasce dall’esperienza del Colonnello Mario Giuliacci, simpatico e noto meteorologo e climatologo che ha descritto per anni le previsioni meteo attraverso i canali televisivi. Con questo nuovo portale il Colonnello Giuliacci ha scelto di continuare a informare gli italiani sull’andamento del tempo e non solo, fornendo un servizio serio, innovativo e facile da usare.

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www.meteogiuliacci.it

LO SAPEVATE CHE? The winner is... La classifica mondiale degli smartphone più venduti di sempre vede al primo posto, con 250 milioni di esemplari, il Nokia 1100. Pensate che il suo debutto risale ai primi del 2000.

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TECNOLOGIA

Ma dove è finito?

ALLA RICERCA DEL CELLULARE QUAL È IL PEGGIOR INCUBO PER UN POSSESSORE DI SMARTPHONE? PERDERLO! Attivando la funzione per Apple Trova il mio Iphone e per Android Trova il mio dispositivo, potremo ritrovarlo facendolo suonare a distanza o disattivarlo cancellandone il contenuto in caso di furto. Su iPhone apriamo “Impostazioni”, “iCloud” e “Trova il mio iPhone”. Su Android apriamo “Impostazioni”, “Google”, “Sicurezza” ed attiviamo “Trova il mio dispositivo”. In caso di smarrimento del dispositivo Apple, si accede al sito www.icloud.com con le credenziali dell’Apple ID usato sull’iPhone e si clicca sull’icona “Trova il mio iPhone”. Per Android, ci si collega al sito https://android.com/find, entrando con le credenziali del dispositivo da rintracciare. Quindi, si adotta la strategia del caso.


__SCIENZE SALUTE__

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RISCHI E OPPORTUNITÀ

IL LIBRO

Viaggio nel Dna Cosa significa guardare dentro i propri geni e quali sono le sfide che la società si trova ad affrontare rispetto all’evoluzione e alle nuove scoperte scientifiche? Il libro Geni a nudo (Codice Edizioni) cerca di rispondere a queste ed altre domande. Gli autori, Helga Nowotny e Giuseppe Testa, attraverso una serie di esempi pratici, raccontano di predisposizioni genetiche svelate, clonazioni, diritti di proprietà delle informazioni genetiche, potenziamento dell’essere umano e rischi da manipolazione della molecola più famosa nella storia della scienza.

A 65 anni dalla scoperta del Dna e a 18 dalla sua prima mappatura completa, la genetica ha cambiato le nostre vite

LA DOPPIA ELICA CHE CAMBIÒ LA STORIA ERA IL 28 FEBBRAIO DEL 1953 quando il biologo americano James Watson e il fisico britannico Francis Crick (foto a destra, nella pagina accanto) cambiarono per sempre il corso della ricerca scientifica scoprendo la struttura del Dna e il suo meccanismo di replicazione. Dopo anni di esperimenti, i due studiosi erano arrivati alla conclusione che proprio questa molecola, l’acido desossiribonucleico, era responsabile della trasmissione genetica da un organismo all’altro. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature e che valse ai due studiosi il premio Nobel per la Medicina nel 1962, ha aperto infi-

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di Winda Casula

nite possibilità di cura e prevenzione di molte malattie a carattere ereditario, e dopo 65 anni rappresenta ancora una pietra miliare nel progresso in campo medico. Grazie alle strumentazioni attuali, sappiamo che quella della doppia elica è una sorta di semplificazione, un po’ come il modello planetario per spiegare il comportamento degli elettroni attorno al nucleo di un atomo, ciò nonostante resta il modello privilegiato per illustrare l’aspetto del Dna. La prima mappatura completa del genoma umano è stata realizzata nel 2000 dai ricercatori del “Life Sciences” di Bradford e del “Baylor College

of Medicine” di Houston, che hanno aperto nuove prospettive non solo per la medicina, ma anche nello studio delle nostre origini; una conoscenza approfondita delle caratteristiche genetiche consente di effettuare diagnosi sempre più precise e con largo anticipo, e di individuare la predisposizione alle malattie per elaborare strategie terapeutiche sempre più mirate. Nel 2015 la tecnica di Crispr (Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats), una sorta di “taglia e incolla” genetico che consente di riscrivere intere sequenze di Dna, è stata dichiarata la miglior scoperta scientifica


CURIOSITÀ TEST “FAI DA TE”

Antenati o salute?

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PROPRIO QUEST’ANNO LE TECNICHE DI TAGLIO E RICOMBINAZIONE DEL DNA HANNO FATTO IMPORTANTI PASSI AVANTI, AUMENTANDO LA PRECISIONE DI INTERVENTO, PERSINO SU SINGOLE BASI DI CODICE GENETICO

dell’anno. Le applicazioni finora messe in campo sono straordinarie: ad esempio, la riscrittura della doppia elica delle zanzare ha aperto nuove frontiere nel contrasto alla malaria, e la riproduzione di animali come i maiali geneticamente modificati ha offerto la possibilità di cure e trapianti finora impensabili per l’uomo. Proprio quest’anno, il Crispr è stato oggetto di programmi di aggiornamento che ne hanno aumentato la precisione di intervento, permettendo di correggere anche singole basi del codice genetico. Questa tecnica di perfezionamento è frutto del lavoro dei ricercatori del Cibio, il “Centre for Integrative Biology” di Trento, che hanno sviluppato una molecola capace di annullare i difetti presenti nella catena del Dna, laddove se ne conosca con precisione la sede da cui originano. Si tratta in pratica di una sorta di “bisturi

genetico” che taglia le parti malate presenti nel Dna e corregge quelle imperfezioni che altrimenti genererebbero gravi malformazioni o patologie tumorali difficilmente curabili. Lo studio è stato pubblicato su Nature Biotechnology e apporterà grossi benefici non solo in campo clinico, ma anche nel mondo animale e vegetale perché potranno essere migliorate le qualità nutrizionali delle razze da allevamento e delle piante commestibili. «La tappa più importante è stata sicuramente la scoperta degli enzimi di restrizione - ricorda il genetista Giuseppe Novelli dell’Università di Roma Tor Vergata - perché sono quegli strumenti molecolari che ci permettono di tagliare e cucire il Dna per farne ciò che vogliamo. Ad esempio, la ricombinazio-

ne genica ha permesso di produrre insulina umana per i diabetici usando batteri cresciuti in laboratorio al posto dei maiali». Ovviamente, quando si parla di Dna la questione etica è sempre presente, come pure i possibili rischi legati alle manipolazioni genetiche. Ma come affermava il fisico e premio Nobel Richard Feynman (19181988) citando un proverbio buddista: «Ad ogni uomo viene data una chiave che può aprire sia le porte del paradiso che quelle dell’inferno»; ossia ogni nuova scoperta può generare grandi miglioramenti nella vita delle persone ma può anche portare a possibili pericoli. Il punto è come si decide di impiegare il potenziale che abbiamo a disposizione.

Siete curiosi di risalire al vostro albero genealogico? Oppure siete alla ricerca di informazioni sulle predisposizioni genetiche in fatto di salute? Oggi ci sono dei semplici test del Dna acquistabili on line che possono aiutarvi e soddisfare le vostre curiosità. 23andMe propone due versioni dei suoi test: quella da 199 $ che include i set “Salute” e “Antenati”, e quella da 99 $ che si concentra solo sulle origini e la discendenza. I risultati sulla salute forniscono informazioni relative a segni particolari, benessere e status di portatore sano di alcune malattie genetiche; quelli sulle origini analizzano la cosiddetta ancestry composition, ossia l’allineamento dei geni alle regioni del mondo e la personale discendenza. Si può anche avere accesso ad uno strumento chiamato Dna Relatives, con il quale gli utenti possono scegliere di entrare in contatto con gli altri iscritti. National Geographic ha lanciato il test Geno 2.0 da 149.99 $ che fornisce risultati sull’ascendenza e racconta storie sugli antenati. Quello di MyHeritage costa invece 79 $ e si concentra sui legami familiari e gli alberi genealogici.


__SCIENZE SALUTE__

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VITA DURA AI TUMORI

I PIÙ IMPORTANTI

Quali esami e quando

Non solo cure più potenti e mirate. Oggi il successo contro i tumori è merito anche di tanta prevenzione grazie ad appositi esami diagnostici

SCREENING ONCOLOGICI PER BATTERE IL CANCRO a cura di Fondazione Umberto Veronesi

I programmi di screening attuati o in via di attuazione nelle Regioni prevedono: Colon-retto: ricerca del sangue occulto nelle feci ogni 2 anni fra i 50 e i 69 anni d’età, o una rettosigmoidoscopia fra i 58 e i 60 anni. Seno: una mammografia ogni 2 anni tra i 50 e i 69 anni (diverse regioni hanno esteso la copertura gratuita anche dai 45 anni e oltre i 70). Cervice uterina: Pap test ogni 3 anni dai 25 ai 64 anni, Hpv test ogni 5 anni dopo i 30. Esistono variazioni dei programmi su base territoriale, è bene informarsi presso la propria Asl.

SE OGGI MOLTI TUMORI SONO SEMPRE PIÙ CURABILI è merito di terapie più efficaci, ma anche della capacità di prevenire la malattia, ovvero ridurre le probabilità che si sviluppi e coglierla in tempo se invece compare. Ma come si fa a battere sul tempo il cancro? Con la prevenzione primaria, che insegna a evitare i fattori di rischio, come fumo, alcol, sedentarietà, obesità, e a migliorare lo stile di vita. E con la prevenzione secondaria, che consente di intervenire in modo meno invasivo e avere più chance di guarigione, proprio grazie agli esami di screening.

74 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

Uno screening è un test che si effettua su persone generalmente sane e senza sintomi. Spetta al medico consigliare gli esami su base individuale, conoscendo i fattori di rischio genetici, familiari, ambientali, professionali. In alcuni casi, invece, i vantaggi del test di screening sono ben documentati dalla letteratura scientifica per una popolazione più ampia, anche in assenza di fattori di rischio, tanto da essere offerti dalla sanità pubblica a molte persone: ad esempio, tutti coloro che rientrano in una certa fascia d’età. Questi ultimi sono gli screening oncologici organizzati,

che hanno dimostrato di poter cambiare la storia di alcune patologie tumorali molto diffuse, come i tumori del seno (con la mammografia), del colon-retto (con il test del sangue occulto nelle feci e l’esame endoscopico) e della cervice (o collo) dell’utero (con il Pap test e l’Hpv test). Contro queste malattie sono stati sviluppati programmi su scala nazionale che coprono gran parte del territorio, anche se persistono forti disparità fra Nord e Sud. Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Nazionale Screening, più dell’80% della popolazione in età target per lo screening mammografico e per


E IN FUTURO? ALCUNE NOVITÀ

Ricerca al lavoro

quello cervicale viene regolarmente invitata, e quasi il 75% lo è per lo screening colorettale. Come si stabiliscono la frequenza dei controlli e l’ampiezza della popolazione coinvolta? Bisogna tenere conto del rapporto fra costi e benefici e anche dei rischi connessi all’attività diagnostica, come quello di rilevare, e dunque trattare, malattie poco rilevanti sul piano clinico. Nel caso del tumore del colon sappiamo che gli screening riducono anche del 30% la mortalità, perché segnalano la presenza di polipi pericolosi o di tumori in fase iniziale. I due test utilizzati per la diagnosi precoce sono la ricerca di sangue occulto nelle feci (Rsfo) e la rettosigmoidoscopia (si esamina internamente con una sottile sonda flessibile la parte più bassa dell’intestino, il sigma). Anche i tumori del seno sono

più diffusi dopo una certa età. Ed è per questo che i programmi organizzati di screening coinvolgono le donne con cadenza annuale o biennale tra i 50 e i 69 anni di età, con variabilità regionale. L’esame di riferimento è la mammografia, una radiografia delle mammelle che identifica la maggior parte delle lesioni prima ancora che siano palpabili; gli strumenti più moderni consentono di ottenere una grande sensibilità diagnostica utilizzando il minimo possibile di radiazioni, ad una dose comunque non dannosa. Parte, invece, dai 25 anni e fino ai 64 la prevenzione del tumore del collo dell’utero, che prevede ogni 3

anni l’esecuzione di uno striscio vaginale per identificare eventuali alterazioni precancerose. Da alcuni anni, però, le regioni stanno introducendo per le trentenni l’Hpv test, che rileva la presenza del papillomavirus, responsabile dei tumori del collo dell’utero. Se negativo si ripete dopo 5 anni, se positivo si valuta insieme al medico. Queste misure in Europa hanno permesso di abbattere dell’80% la mortalità per tumore cervicale, una malattia che in Italia è classificata come rara e che per le future generazioni di donne, anche grazie alla vaccinazione contro l’Hpv, potrebbe diventare solo un nome sull’enciclopedia medica.

• È la cosiddetta “biopsia liquida”: una varietà di test su un prelievo di sangue per rilevare tracce del cancro. I tumori, però, sono malattie molto complesse e al momento non esiste un esame del sangue capace di diagnosticare una neoplasia prima della comparsa dei sintomi. Sono invece test molto utili per monitorare l’andamento della patologia e scegliere le terapie più adatte. • Dati recenti indicano che uno screening con Tac spirale sui forti fumatori porta a diagnosticare precocemente eventuali tumori del polmone e a ridurre la mortalità. Occorrono ancora molte conferme, ma si tratta di una prospettiva interessante per una patologia ancora difficile da curare e per la quale la prima vera prevenzione resta non fumare. • E il Psa? Per la diagnosi precoce dei tumori della prostata si discute da tempo sui rischi e i benefici del test del Psa (Prostate-specificantigen). Il test, infatti, può rilevare malattie che resterebbero innocue e portare quindi a trattamenti inutili. Non esistono programmi organizzati e, anche a livello individuale, è importante discuterne a fondo con il medico.

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NOVEMBRE 2018 I 75


ABBIAMO SCOPERTO CHE C’È VITA DOPO LA VITA. Grazie al tuo lascito testamentario a Fondazione Umberto Veronesi la ricerca potrà andare avanti e migliorare la vita delle generazioni future.

Dal 2003 Fondazione Umberto Veronesi sostiene i migliori ricercatori, impegnati a trovare nuove terapie per i tumori, le patologie cardiovascolari e neurodegenerative. Scopri di più su lasciti.fondazioneveronesi.it Per saperne di più e ricevere gratuitamente la guida informativa sui lasciti, telefona allo 02.76018187 o scrivi una e-mail a lasciti@fondazioneveronesi.it In alternativa, compila il coupon e invialo via fax al numero 02.76406966 oppure in busta chiusa a Fondazione Umberto Veronesi - Piazza Velasca 5 - 20122 Milano.

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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

PER I NONNI UNA FESTA CON I FIOCCHI

UMBRIA

L’importanza dei nonni Ha coinvolto tutta la Regione e animato con sorrisi, colori e numerosi eventi la città di Gubbio. Si è tenuta la 2a edizione della Festa dei Nonni Umbria, promossa dalla 50&Più Unione regionale. «L’obiettivo della manifestazione - ha spiegato il presidente della 50&Più Umbria e provinciale di Perugia, Giancarlo Acciaio è stato raccogliere tutta la famiglia intorno alla figura dei nonni, che svolgono un ruolo determinante al suo interno e in tanti altri contesti sociali. Siamo grati al Comune di Gubbio e al Gal

(Gruppo Azione Locale) Alta Umbria per avere condiviso lo spirito di questo progetto, che hanno patrocinato e sostenuto». La manifestazione si è svolta secondo un programma intenso ed articolato per tutta la giornata. Una delle iniziative più attese si è tenuta presso la Sala Trecentesca del Comune di Gubbio, dove sono state premiate le classi V delle scuole primarie che lo scorso anno scolastico hanno partecipato al concorso “I miei Nonni”. La premiazione è avvenuta alla presenza del sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, del vice presidente nazionale

50&Più, Antonio Fanucchi, del presidente della 50&Più provinciale di Piacenza, Franco Bonini, della presidente Gal Alta Umbria, Giuliana Falaschi e, naturalmente, del presidente Giancarlo Acciaio. Le 5 classi finaliste del Concorso, su circa 30 partecipanti, sono state: al primo posto la Classe V B di Norcia, al 2° la V A di Lombardo Radice (Pg), assieme alla V C Matteotti di Gubbio, terze in classifica le classi V A di Tordandrea di Assisi e la V A di Baiano di Spoleto. Alle classi vincitrici è stato consegnato un buono per l’acquisto di materiale didattico. Una giornata con

numerose iniziative che hanno coinvolto tante famiglie. Il Fai-Fondo Ambiente Italiano ha organizzato visite guidate con gli “apprendisti Ciceroni” dell’I.I.S. Mazzatinti di Gubbio. E poi: “Nonni al Volante”, in Piazza Grande, con una esposizione e sfilata finale delle auto d’epoca più belle; l’esibizione degli Sbandieratori di Gubbio; Pompieropoli con la Parete di Risalita, un evento curato dall’Associazione nazionale dei Vigili del Fuoco - Sezione Perugia -, che ha fatto giocare tanti bambini. In Piazza Oderisi, “Nonni in...Canto”, animazione canora con il karaoke. Per le vie del centro trampolieri, mangiafuoco e spettacoli di magia. Il Comune di Gubbio, inoltre, ha messo a disposizione una card gratuita con sconti per la visita delle principali attrazioni. Infine, i ristoranti di Gubbio che hanno aderito all’iniziativa hanno proposto il “Menù dei Nonni”, a prezzi speciali. Una Festa che ha riunito famiglie e messo in sinergia tante attività sul territorio. info: 0755067178 www.festadeinonniumbria.it NOVEMBRE 2018 I 77


__SPAZIO50 IN CALENDARIO__

08

BOLOGNA

Ore 15,00, al cinema teatro Orione novembre (Via Cimabue,14) c’è il cabaret di Bulgnais Gost Talent 2.0. Ingresso gratuito per soci e familiari. Il 9/12 Pranzo di Natale al Savoia Hotel Regency. info: 0516487530 www.50epiu.it/bologna

14

NAPOLI

Per la gioia del palato, serata dedinovembre cata alla pizza napoletana. Il 24, ore 14.30, pomeriggio a Salerno per ammirare le famose Luminarie. Il 12/12, Giornata di Solidarietà. info: 0815518187 www.50epiu.it/napoli

Soci 50&Più protagonisti Procede il progetto nazionale Silver Lab, il laboratorio nato per avvicinare i senior alle tecnologie digitali, cogliendone suggerimenti e proposte. Vista la portata del progetto, oltre agli “ambasciatori” - che svolgono un ruolo primario nelle attività di laboratorio e sono coinvolti direttamente nelle attività di animazione sul territorio e di test delle applicazioni digitali selezionate - e agli “affiancatori” - che partecipano alle attività di laboratorio affiancando gli ambasciatori -, sono sempre più necessarie figure che mettano alla prova le applicazioni digitali selezionate. Chi sono queste figure? Sono gli utenti soci 50&Più, che verranno coinvolti attraverso le sedi locali per far parte del team Silver Lab. Dovranno essere esperti del digitale? Affatto. Infatti, sono previste due tipologie di figure. La prima è l’utente “totalmente digiuno-ma-incuriosito”: sono gli inesperti, ma interessati, persone con nessuna dimestichezza. Il loro ruolo è fondamentale nella valutazione delle interfacce: se le utilizzano con facilità, allora sono ben fatte. La seconda è l’utente “appassionato-divulgatore”: meno risolutivo nei test di usabilità, ma essenziale come cinghia di trasmissione verso i propri coetanei. Spesso interpreta bene le utilità delle singole funzionalità o si accorge di alcune mancanze funzionali. I soci 50&Più avranno quindi un ruolo determinante nello sviluppo di tecnologie digitali adatte ad una popolazione sempre più longeva. Intanto, attraverso il sito www.50epiu.it, cliccando sul banner Silver Lab, è possibile testare la funzionalità di “eMemory”, la piattaforma che raccoglie tutto ciò che è importante per ognuno di noi (video, racconti, ricordi, foto, ecc.). info: 0668883230 - silver.lab@50epiu.it

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VERONA

Dalle 09.30 presso la sede Confcomnovembre mercio di Verona l’incontro Come tutelare il nostro patrimonio attraverso la pianificazione successoria. Il 14/12, Pranzo di Natale. info: 045953502 www.50epiu.it/verona

MACERATA CULTURA

Tante opere in mostra Nella caratteristica cornice degli Antichi Forni si è tenuta la prima edizione della mostra e concorso 50 & + per l’Arte, organizzata dalla 50&Più provinciale di Macerata e inaugurata dal presidente, Antonio Oppido. Nutrita la partecipazione degli artisti che si sono espressi attraverso la Pittura, la Poesia, la Scultura e la Fotografia. Tutte le opere dei partecipanti sono state raccolte in un catalogo a colori. Una saletta è stata dedicata anche alle opere fuori concorso e un’altra agli artisti maceratesi scomparsi, presenti le opere di Sara Bruni, Vinicio Lattanzi, Roland Dagher e opere inedite di Bruno Patrassi. Per la sezione Pittura sono stati premiati: 1° classificato Giuseppe Paccamiccio, con l’opera Paesaggio; al 2° posto Giuseppina Bascetto, con Composizione di fiori; al 3° Giuseppe Ponzelli, con Città e paese. Per la sezione Scultura: 1° Cesare Iezzi, con Aditi; al 2° Silvio Valeri, con Metamorfosi; al 3° Marco Franchini, con Sofferenza. Per la sezione Fotografia: 1° Gianfranco Mancini, con Castelsantangelo sul Nera; 2° Franco Ciminari, con Bassa Marea a Mont Saint Michel; 3° Emanuele Zallocco, con La nebbia mattutina. Per la sezione Poesia: 1° Edoardo Antonelli, con Risorgere; 2° Fernando Bianchini, con Attore, ultimo atto; 3° Giuseppe Ponzelli, con Notte. Menzione speciale della Giuria alla poesia Lo Dore De Lo Caffé, di Giordano De Angelis. info: 0733261393

TRAPANI LIBRI

PADOVA DIRITTO

Una nuova pubblicazione

Eredità e successioni

Presso il Museo Pepoli è stato presentato il libro L’ultimo mi sembra attinente, realizzato da un gruppo di soci 50&Più con il coordinamento dello psicologo Antonio Pio Bica, che ha tenuto un apposito corso nei mesi precedenti. Sono intervenuti Luigi Biondo, direttore del Museo Pepoli, e Giorgio Geraci, neurologo e neuropsichiatra. La presentazione è stata allietata dal Coro della 50&Più locale. info: 0923547829

La 50&Più di Padova e la locale Ascom hanno avviato una serie di incontri per rispondere a quesiti su tematiche che vanno dalle successioni ai ricambi generazionali. Gli appuntamenti si tengono presso la sede Ascom di piazza Bardella. info: 049655130 www.50epiu.it/padova

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30

GENOVA

Ore 18.30, Concerto del Coro “Cannovembre to Libero”, diretto dal Maestro Gianni Martini, presso il Cortile d’Onore della Camera di Commercio in Via Garibaldi, 4. info: 010543042 www.50epiu.it/genova

02

PARMA

Appuntamento con il tradizionale dicembre Pranzo di Natale. Il 15, una giornata da trascorrere a Milano, con visita del Cenacolo e della mostra “Picasso Metamorfosi”, allestita a Palazzo Reale. info: 0521944278

11

MILANO

Pranzo di Natale con brindisi al ridicembre storante Pinin di Varallo Pombia. Il 12, ore 19.00, Concerto dedicato al 49° anniversario della strage di Piazza Fontana. info: 0276281227 www.50epiu.it/milano

PIACENZA ONORIFICENZA

Maestri del Commercio: 60 nuovi premiati Hanno alle spalle storie diverse ma un unico punto in comune: la grande passione per il proprio lavoro, un valore che merita di essere riconosciuto. Sessanta imprenditori del terziario di Piacenza e provincia hanno ricevuto dalla 50&Più la prestigiosa onorificenza di Maestri del Commercio. Alla premiazione, avvenuta presso la splendida Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni, coordinata dal giornalista Gaetano Rizzuto, è intervenuto il presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, e hanno portato il loro saluto le autorità religiose, provinciali e cittadine. «Si tratta di un importante riconoscimento - ha affermato nella sua introduzione il presidente della 50&Più provinciale, Franco Bonini -, un premio per chi ha dedicato 25, 40 o 50 anni e più all’attività di commerciante, dimostrando dedizione e professionalità, dando lustro alla nostra città e provincia e con notevoli risvolti di natura sociale». Come ha aggiunto Borghi: «Queste persone sono un punto di riferimento importante, testimonianza viva di cosa vuol dire fare l’imprenditore. Abbiamo qui persone che lavorano anche da oltre sessant’anni, dando grande impulso all’economia e alle relazioni sociali. Oggi infatti c’è tanta solitudine e penso che i punti vendita abbiano anche una funzione in più: offrire sorrisi e parole alla gente». Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Adriana Achille, Sandro Bianchi, Roberto Caviglia, Daniele Ferrari, Fabrizio Ghibaudo, Camillo Ghioni, Maria Larini, Fabrizio Quaretti, Santina Razza, Giovanni Rimonti, Massimo Silvano, Alessandra Tampellini, Monica Troni, Francesca Zanoncelli; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Giuseppina Artocchini, Enrico Battaglia, Pietro Antonio Ceccon, Rosanna Gallinari, Maurizio Gnocchi, Giorgio Libè, Giancarlo Marchini, Gabriella Anna Minucciani, Pier Luigi Musi, Gian Franco Paratici, Gianpiero Rigolli; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Ivo Giuliano Balestrieri, Giorgio Ballotta, Rosanna Bensi, Gian Carlo Bergamaschi, Maria Borsotti, Maria Luisa Bossalini, Andrea Bussandri, Enrico Corsi, Fabio Dallaglio, Renato Dallavalle, Rosa Fontana, Rita Gnocchi, Carla Inzani, Alessandro Lorenzi, Bruno Magnani, Riccardo Matti, Francesco Meazza, Gian Luigi Meazza, Giuseppina Meazza, Giovanni Melosu, Alba Montanari, Eugenio Montanari, Piero Montanari, Ida Mussi, Adele Nicolini, Raffaello Pinotti, Carla Rossi, Domenico Salini, Renzo Salini, Roberto Saltarelli. info: 0523461831 - www.50epiu.it/piacenza

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Telefono Buenos Aires 0054 1148135013 La Plata 1555 0054 2214242331 Villa Bosch 0054 1135019361 Australia Telefono Perth 0061 864680197 Belgio Telefono Bruxelles 0032 25341527 Brasile Telefono Florianopolis 0055 4832222513 San Paolo 0055 1132591806 Porto Alegre 0055 5130222720 Canada Telefono Burnaby 001 6042942023 Hamilton 001 9053184488 Woodbridge 001 9052661866 Montreal Riv. des Prairies 001 5144946902 Montreal S. Leonard 001 5142525041 Montreal Ville Lasalle 001 5146675592 Ottawa 001 6135674532 St. Catharines 001 9056466555 Toronto 001 4166523759 Germania Telefono Mettmann 0049 21045089160 Moldavia Telefono Chisinau 00373 22855600 Svizzera Telefono Ginevra 0041 223214535 Uruguay Telefono Montevideo 0059 825076416 USA Telefono Fort Lauderdale 001 9546300086 NOVEMBRE 2018 I 79


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TRIESTE

FIRENZE TANTE PROPOSTE

MODA

Calendario 2018/2019

Sfilata over 50 Nella splendida sala della Piccola Fenice si è tenuta la II edizione di Trieste - Città della Moda 50&Più, presentata in collaborazione con l’azienda Marina Rinaldi, con Confcommercio e Confartigianato. Una giornata di moda dedicata alle signore over 50 che ha avuto come modelle le socie della 50&Più di Trieste. Erano presenti il presidente Confcommercio, nonché presidente CCIAA del Venezia Giulia, Antonio Paoletti, il presidente dei giovani imprenditori, Stefano Ogrisek, la vice presidente Confartigianato, Maura Romanelli. La presidente della 50&Più provinciale di Trieste, Marina Gruden Vlach, ha sottolineato l’importanza di vivere pienamente questo terzo tempo della vita, perché prezioso e ricco di esperienza. Le

signore della 50&Più hanno ottenuto un enorme successo, sfilando dinanzi 200 persone. Belle, sicure e sorridenti, hanno saputo interpretare magnificamente il glamour della collezione Marina Rinaldi, quindi a loro va il successo di questo evento. info: 0407707340

Presentata al Teatro della Compagnia di Firenze la programmazione delle attività associative 2018/2019. Sul palco, con la presidente della 50&Più provinciale, Simonetta Bertocci, anche diversi esponenti del mondo politico e sociale della Città, come Sara Funaro, assessore al Welfare e Sanità del comune di Firenze, e Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Firenze. In programma, conferenze, corsi, visite culturali e gite. Molto ricco il mese di novembre. Tra le proposte il 12, alle 15.30, un corso di 4 lezioni dal titolo Curiosando tra le erbe amiche; il 14, Torneo di Burraco, mentre il 15 inizia il corso di 5 lezioni su Storia Moderna. Da Napoleone a Noi. info: 0553289924 www.50epiu.it/firenze

UDINE UN RICONOSCIMENTO SPECIALE

37a edizione dei Maestri del Commercio Una lunga carriera imprenditoriale alle spalle dedicata alle piccole imprese del commercio. Attività legate al territorio e vicine alla comunità. Anni di lavoro fatto di passione, professionalità e tenacia. Sono stati 44 gli esercenti della 50&Più provinciale di Udine che hanno ricevuto l’onorificenza di Maestro del Commercio nel corso di una sentita manifestazione tenutasi nella sala dei ricevimenti della Terrazza a Mare di Lignano. «Giunta alla 37a edizione, la manifestazione è divenuta una tradizionale giornata di festa che rinsalda appartenenze e legami con la comunità», ha sottolineato Aldo Sbaiz, presidente della 50&Più provinciale di Udine. Il presidente della CCIAA e di Confcommercio provinciale di Udine, Giovanni Da Pozzo, nel ringraziare il presidente Sbaiz e rivolgendosi ai premiati ne ha sottolineato «l’esperienza, da non disperdere e ignorare, di una generazione che come nessun’altra ha vissuto cambiamenti epocali, dal dopoguerra all’era digitale. Persone - ha aggiunto - che presidiano il territorio svolgendo un ruolo di prossimità indispensabile, un capitale umano e sociale oltre che economico, di cui possiamo andare orgogliosi». È intervenuta la vicepresidente nazionale della 50&Più, Marina Gruden Vlach, portando un messaggio di saluto e di elogio ai 44 neo Maestri del Commercio da parte del presidente nazionale 80 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

50&Più, Renato Borghi. Sono stati premiati con: l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Francesca Borgnolo, Lietta Gardel, Maria Boscaini, Danisa Fagotto, Luigi Fanotto, Bernardino Di Bernardo, Italia Straulino; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Cristina Andretta, Eliseo Bianchin, Luigi Della Mora, Luigi Gini, Grazia Mestre, Ornella Ongaro, Daniela Baldin, Laura Mauro, Vito Moratto, Aurelio Specogna, Alberto e Luigino Tonizzo, Enzo Cella, Anna Rosa Cignolini, Gino Sambucco e Mattia Savonitto, Gianfranco Margutti, Rita Mattiazzi, Adelina Mesaglio, Mario Nitta e Remo Spada, Walter Ploznera, Tiziana Romanini, Marcello Zanon; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Bruno Bertuzzi, Gabriella Gini, Luciano Venturato, Edda, Luigino e Marino Bidin, Franco Casali, Cesare Comuzzi, Bruno Tamos, Albano e Battista Muser, Giorgio Polo, Lorenzo Savonitto. info: 0432538707


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GRECIA e CROAZIA Partenza da TRIESTE - Dal 3 all’8 Marzo 2019 Il Carnevale indimenticabile e prestigioso del 2019 sarà sul mare: la prima crociera di Costa Venezia sarà una grande festa in maschera di sei giorni - in cui vivere un’esperienza unica e irripetibile su una nave vestita per l’occasione, tra party ed eventi che accenderanno ogni giornata. L’emozione di essere i primi crocieristi a scoprire Costa Venezia, i suoi ambienti eleganti, i sapori raffinati e l’atmosfera a bordo. Per la sua prima uscita ufficiale Costa Venezia vi accompagnerà tra perle preziose come Zadar, Dubrovnik e Corfù, partendo da Trieste. Un’uscita dall’inverno in grande stile, sulle note del Rondò Veneziano. Quote per persona Cabina Interna Classic IC Cabina Interna Premium IP Cabina Esterna Premium EP Cabina Esterna con balcone Classic BC Supplementi Tasse Portuali Quote di servizio (obbligatorie da pagare a bordo) Assicurazione medico/bagaglio Assicurazione annullamento viaggio In cabina doppia uso singola

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INCANTO D’OLANDA La magia dell’acqua e il profumo dei fiori DAL 30 MARZO AL 6 APRILE 2019 A BORDO DELL’ELEGANTE MOTONAVE SWISS CROWN

Una magica crociera navigando lungo i canali di Amsterdam fino al nord ovest della Germania, attraverso il paesaggio modellato dall’acqua in un’incantevole tessitura di paesini, ponti e canali, dighe e distese di fiori. Un viaggio per chi desidera scoprire e conoscere l’Europa nel relax di un elegante hotel galleggiante! Amsterdam, artistica, bella e vivace - Volendam, un antico villaggio di pescatori sul lago Ijsselmeer - Keukenhof, il parco che racchiude oltre 7 milioni di fiori da bulbo (in escursione facoltativa) Utrecht, l’antica città universitaria e città europea della cultura - l’Aja, sede del governo olandese e residenza della regina e Gouda, che vanta uno dei centri storici più belli d’Olanda (entrambe in escursione facoltativa) - Dordrecht, una tra le più antiche città olandesi - Kinderdijk, con 19 mulini, idrovore, chiuse e bacini, Sito Patrimonio dell’Unesco - Rotterdam, il porto più grande d’Europa - Nijmegen, la città più antica d’Olanda - Dusseldorf, cuore economico dell’industria tedesca - Colonia dominata dal Duomo, imponente costruzione gotica. LA SWISS CROWN - Una gemma della flotta navale di Scylla che si caratterizza per l’eleganza dei suoi interni. La motonave dispone di 3 ponti, zona benessere, sala lettura e negozio di bordo. Le cabine sono tutte esterne. Ascensore tra il Ponte Diamante e Rubino. QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE PONTE DIAMANTE In cabina doppia PONTE RUBINO In cabina doppia PONTE SMERALDO In cabina doppia

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LE QUOTE COMPRENDONO Crociera di 8 giorni/7 notti - Trattamento di pensione completa a bordo della MN Swiss Crown - Visite ed escursioni inserite nel programma (ingressi esclusi) - Tasse portuali - Assicurazione medico/bagaglio e annullamento viaggio (fino a un massimale di euro 1.850) - Assistenza di personale 50&Più Turismo. LE QUOTE NON COMPRENDONO Viaggio dall’Italia al porto d’imbarco e viceversa Escursioni facoltative (da pagare in loco) - Ingressi durante le visite ove previsti (da pagare in loco) Eventuali adeguamenti costo carburante nave Tutte le bevande, mance, extra in genere e tutto quanto non sopra specificato. TRASPORTI IN AEREO Partenze dai principali aeroporti italiani per Amsterdam (andata) e da Colonia (ritorno). Al momento della prenotazione saranno verificate le migliori tariffe in funzione delle classi di vendita disponibili.

Quota d’iscrizione per i non soci € 45 Per informazioni e programmi dettagliati rivolgersi alle proprie sedi provinciali oppure a 50&Più Turismo

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LA SETTIMANA BIANCA DEI 50&PIÙ In occasione delle Olimpiadi invernali 2019 SANSICARIO (TO), DAL 27 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO Sarà Sansicario, in provincia di Torino, ad ospitare la nuova edizione delle Olimpiadi invernali dei 50&Più, l’evento associativo che diverte gli amanti della neve e degli sport invernali. I 400 km di piste, tutte collegate “sci ai piedi”, e i 69 impianti di risalita ne fanno la meta ideale dove trascorrere la “settimana bianca”. I partecipanti si sfideranno in 4 differenti discipline, suddivise in categorie in base all’età: discesa slalom (in doppia manche), sci di fondo classico, sci di fondo pattinato e camminata di regolarità. QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE 7 notti (dal 27 gennaio al 3 febbraio) Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più € 45

In doppia € 495

In singola € 645

RIDUZIONI: III letto 0-12 anni n.c. gratuiti; 12-18 anni n.c. 50%; Adulti 20%. IV e V letto 0-12 anni n.c. 50%; 12-18 anni n.c. 30%; Adulti 20%. LA QUOTA COMPRENDE: Soggiorno in camera doppia all’Hotel Majestic di Sansicario Trattamento di prima colazione e cena (bevande incluse: acqua minerale e vino) - Animazione e spettacoli serali, piano bar, giochi, balli e feste - Partecipazione alle gare e agli intrattenimenti proposti dall’organizzazione - Skibus per collegamento agli impianti - Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento viaggio - Assistenza di personale 50&Più Turismo. LA QUOTA NON COMPRENDE: Trasporti da e per Sansicario - Skipass individuale - Tassa di soggiorno - Mance, extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato.

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L’Hotel Sansicario Majestic (4 Stelle), del gruppo Bluserena, sorge a 1.700 metri di altitudine nel comprensorio sciistico della Vialattea, a 8 km da Sestriere e 20 km dal confine con la Francia. In posizione soleggiata, gode di una splendida vista sul monte Chaberton. A disposizione degli ospiti, palestra, piscina coperta riscaldata, Spa, parcheggio esterno gratuito e garage coperto a pagamento. L’hotel è privo di barriere architettoniche e attrezzato per le persone diversamente abili. (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più


LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Corso Garibaldi, 23 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48/48a

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Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


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PENSIONI: MAGRA RIVALUTAZIONE DAL 2019 Nulla cambia, o quasi, per la rivalutazione automatica. Novità, invece, per i trattamenti medio-alti con il ripristino delle fasce di reddito previste dalla Legge 388 a cura di Gianni Tel

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IL REDDITO DI CITTADINANZA CONTINUA A RIMANERE UN DISCORSO MOLTO FLUIDO, VISTO CHE IL COSTO COMPLESSIVO SI AGGIRA INTORNO AI 17 MILIARDI DI EURO

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DOPO ANNI DI MANCATA RIVALUTAZIONE a causa del blocco (2012 e 2013, Legge Fornero) e dell’inflazione negativa (2016 e 2017), a partire da gennaio 2018 e per il 2019 l’adeguamento delle pensioni al costo della vita (la perequazione automatica) ha previsto valori assai modesti, 1,3% per il 2018, l’1% dal 2019, sull’importo attualmente in pagamento. La proposta di individuare un nuovo paniere (elenco delle voci più ricorrenti di spesa) per l’effettivo potere di acquisto di pensionati e cittadini con reddito non ha ancora trovato accoglimento. Novità, invece, per i trattamenti medio-alti ai quali, da gennaio prossimo, vengono ripristinate le fasce di reddito contenute nella Legge 388 del 2000, vale a dire tre sole fasce con le relative percentuali. Nel frattempo l’Inps si prepara al rinnovo dei mandati di pagamento per il nuovo anno, sulla base di un dato provvisorio il cui valore, stando agli ultimi dati Istat, dovrebbe essere appunto dell’1%. Vediamo adesso quali sono le prestazioni, i vari importi e le percentuali spettanti (vedi Tabella). » MINIMO E TRATTAMENTI SOCIALI

Con l’incremento dell’1% la pensione al minimo sale da 507,42 a 512,49 euro al mese, segnando un progressivo mensile di 5 euro. Allo stesso modo si procede ad adeguare le prestazioni assistenziali per i cittadini in stato di bisogno. L’assegno sociale, cioè la prestazione introdotta dalla riforma Dini del 1995 (con 65 anni dal 2012, 67 dal 2019) passa da 453,00 a 457,53 euro al mese. Mentre la pensione sociale, prevista per gli ultrasessantacinquenni che hanno raggiunto l’età prima del dicembre ’95, sale da 373,33 a 377,06 euro al mese. » PENSIONE AL MILIONE

Chi ha ottenuto la maggiorazione fino ad un milione di lire al mese può contare dal 2019 su un assegno di 648,93 euro. La cifra si ricava sommando all’importo del trattamento minimo di 512,49 euro la maggiorazione di 136,44 euro prevista dalla Legge n. 127/2007 che ha aumentato le pensioni basse. » PENSIONI SUPERIORI AL MINIMO

In questi ultimi vent’anni di vita la perequazione per i pensionati con importi superiori al “minimo” è stata oggetto di particolari attenzioni da parte del legislatore, che ha rivisto le regole allo scopo di aggiustare i conti pubblici tramite i seguenti provvedimenti di legge: Legge n. 448 del 1998; Legge n. 388 del 2000; Legge n. 247 del 2007; Decreto Legge n. 98 del 2011; Decreto Legge n. 201 del 2011; Legge n. 228 del 2012; Legge n. 147 del 2013; Legge n. 208 del 2015. Dal 1° gennaio 2019 questi trattamenti (se non saranno previsti altri ripensamenti) torneranno ad essere indicizzati all’inflazione secondo la disciplina antecedente alla Legge Fornero. Tale disposizione risale al 2001 ed ha suddiviso la perequazione in tre fasce all’interno del trattamento pensionistico complessivo così concesso: - 100%, per le pensione di importo inferiore a tre volte il trattamento minimo; - 90%, per gli assegni di importo compreso tra 3 e 5 volte il trattamento minimo;


- 75%, per i trattamenti superiori a 5 volte il minimo. Di conseguenza l’aumento prossimo è così articolato: - 1% (l’aliquota intera), sulla fascia di pensione mensile sino a 1.523 euro (3 volte il minimo di dicembre 2018); - 0,90%, sulla quota compresa tra 1.523 e 2.538 euro (da 3 a 5 volte il minimo 2018); - 0,75%, sulla quota mensile eccedente 2.538 euro (oltre 5 volte il minimo). Con il ritorno al passato viene ripristinato anche il sistema che vede l’affermazione su fasce di importo e non più su scaglioni singoli di importo. Un piccolo “trucco” tecnico che ha consentito di risparmiare ulteriormente sulla spesa, producendo un’ulteriore perdita, anche se lieve, sul valore dell’assegno nel tempo. Il reddito e la pensione di cittadinanza, di cui si parla da diversi mesi, resta in questo momento un capitolo molto fluido, considerato il costo complessivo di 17 miliardi di euro. La pensione dovrebbe essere pari a 780 euro mensili, cioè lo stesso importo individuato per il reddito di cittadinanza. L’assegno dovrebbe coprire la differenza fra la pensione attualmente percepita e i 780 euro. Quindi, per esempio, un pensionato che oggi riceve 500 euro al mese riceverebbe la differenza fino a 780 euro. Non è chiaro se

questo beneficio sia destinato solo a coloro che sono già pensionati e percepiscono un assegno più basso rispetto alla nuova soglia di cittadinanza (è l’ipotesi più probabile) o se, invece, spetti anche a coloro i quali non percepiscono alcun assegno previdenziale, prevedendo un paletto di età. CONCLUSIONI

Il blocco delle pensioni e la riduzione all’adeguamento del costo della vita restano la parte più grave, iniqua e dolorosa introdotta dal legislatore. Tale sistema di adeguamento non ha mai tutelato concretamente il reale potere di acquisto dei pensionati che, negli ultimi 15 anni, ha subìto oltre il 30% di perdita. Le soluzioni adottate (8 volte) non sono state assolutamente ispirate a criteri di ragionevolezza. Anche se non siamo pessimisti ma realisti, le incertezze crescenti, le promesse vaghe stanno creando molto panico tra i pensionati, i quali hanno pochissimi benefici fiscali sul loro reddito previdenziale, tassato alla pari degli altri redditi, mentre sarebbe ragionevole e doveroso, oltre i 70 anni ridurre proporzionalmente il carico in funzione dell’età e del livello certificato di autosuf-

ficienza, fino ad azzerare le imposte oltre gli 85 anni. È ora che si intervenga nei loro confronti, riconoscendo il ruolo che hanno ed hanno avuto per la crescita e lo sviluppo del Paese. Spesso, in questi anni di crisi economica, con le loro pensioni e con il loro lavoro di cura hanno sostenuto figli e nipoti, disoccupati e inoccupati, sostituendosi ad uno stato sociale insufficiente ed inefficiente. Meritano invece grande rispetto ed attenzione, valorizzando il loro ruolo di persone anziane e pensionate. È importante che questo Governo guardi al passato per dare al futuro una risposta migliore che pensionandi e pensionati si aspettano. Infine, in previsione delle particolari normative che prossimamente troveranno approvazione, per i chiarimenti e gli approfondimenti (possibili scelte e, tra queste, la più conveniente) si consiglia di rivolgersi al nostro Patronato 50&PiùEnasco che, con esperti operatori, assiste da sempre gratuitamente su tutto il territorio nazionale.

LE NUOVE CIFRE DALL’1 GENNAIO 2019 TIPO DI PENSIONE Fondo lavoratori dipendenti: - trattamenti minimi (1) Gestione speciale lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coldiretti): - trattamenti minimi (1) Pensioni con maggiorazione “ad un milione” (€ 516,46) Pensioni inferiori al minimo e pensioni “supplementari” Pensioni sociali (2) Assegni sociali (3) Pensioni di importo superiore al minimo (4) (tutte le categorie)

IMPORTO MENSILE € 512,49 € 512,49 € 648,93 + 1% € 377,06 € 457,53 + 1% (100% Istat), fino a € 1.523 + 0,90% (90% Istat) da € 1.523 a € 2.538 + 0,75% (75% Istat) oltre € 2.538

(1) Il trattamento minimo viene riconosciuto a tutti coloro che hanno un reddito personale non superiore a € 6.662,37 l’anno se vivono da soli, e di € 19.981,11 se coniugati. (2) Prevista fino a dicembre 1995. (3) Prevista da gennaio 1996 in poi. (4) Per i titolari di più pensioni le percentuali di aumento si applicano alla somma dei trattamenti.

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A breve partirà l’attività relativa all’elaborazione dei modelli Red ed Inv/Civ, vieni a trovarci nei nostri uffici, ti aspettiamo per verificare la tua situazione reddituale e se sei tenuto a presentare uno dei modelli indicati. DA RICORDARE:

Il modello Red è una dichiarazione che permette di verificare se esistono i presupposti per corrispondere o continuare ad erogare integrazioni, maggiorazioni e/o assegni familiari sulla pensione percepita.

Il modello Inv/Civ – ICRIC FREQUENZA, ICLAV e ACCAS/PS – deve essere inviato annualmente all’Inps per l’erogazione delle prestazioni assistenziali di invalidità civile, assegno sociale e pensione sociale.

Visita il nostro sito per trovare la sede a te più vicina o chiama il nostro numero verde

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CENTRO AUTORIZZATO DI ASSISTENZA FISCALE


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__FISCO__

NOVITÀ 2018 PER IL RECUPERO EDILIZIO

In caso di interventi per il risanamento del patrimonio edilizio, in cosa consistono i cosiddetti beni “significativi” e dove può essere applicata l’Iva agevolata al 10%?

CON UN SUO RECENTE INTERVENTO L’AGENZIA DELLE ENTRATE HA CHIARITO E RIASSUNTO GLI ASPETTI PRINCIPALI CHE RIGUARDANO IL TRATTAMENTO FISCALE DELLE FORNITURE DI BENI per realizzare le operazioni di recupero edilizio di cui all’art. 31, primo comma, lett. a), b), c) e d) della legge n. 457 del 1978, tra cui rientrano i “beni significativi”. Alla luce della normativa in vigore ai fini Iva (n. 127-quaterdecies e n. 127-terdecies, della tabella A, parte III allegata al D.P.R. n. 633/1972), tutto ciò che riguarda la realizzazione degli interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, di cui, rispettivamente, all’articolo 31, lettere c) e d) della legge n. 457 del 1978, può essere sintetizzato nei termini seguenti: • i beni finiti, ad esclusione delle materie prime e semilavorate, necessari per la realizzazione degli interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia (cosiddetti “interventi pesanti”) eseguiti su qualsiasi tipologia di immobile, sono soggetti ad Iva, con l’applicazione dell’aliquota del 10%, senza altre particolari condizioni, anche se acquistati direttamente dal committente dei lavori e a prescindere dalla circostanza che il valore del bene fornito sia prevalente rispetto a quello della prestazione di servizi; • i beni finiti, le materie prime e semilavorate, necessarie per la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e di manutenzione straordinaria, eseguiti su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata, sono soggetti ad Iva con aliquota del 10% se sono forniti dallo stesso soggetto che esegue l’intervento di recupero e a condizione che detti beni finiti non costituiscano una parte significativa del valore delle cessioni effettuate nell’intervento. Il Decreto Ministeriale del 29 dicembre 1999 ha individuato espressamente i seguenti “beni significativi”:

a cura di Alessandra De Feo

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L’AGENZIA DELLE ENTRATE HA RILASCIATO ALCUNE PRECISAZIONI SUL TRATTAMENTO FISCALE DEI COSIDDETTI “BENI SIGNIFICATIVI” IN AMBITO EDILE, CIOÈ QUEI BENI CHE CONSENTONO DI OTTENERE L’APPLICAZIONE DELL’IVA AGEVOLATA AL 10%

>> ascensori e montacarichi; >> infissi esterni ed interni; >> caldaie; >> videocitofoni; >> apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria; >>

sanitari e rubinetterie da bagno;

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impianti di sicurezza.

Come risulta evidente si tratta di beni per i quali, in via normativa, è stata posta la presunzione che il loro valore assuma una certa rilevanza rispetto a quello delle forniture effettuate nell’ambito degli interventi (agevolati) di recupero del patrimonio edilizio. L’elenco, pertanto, è da considerarsi tassativo dal momento che la limitazione all’applicazione dell’aliquota Iva, nella misura del 10%, opera solo in relazione ai beni indicati dal Decreto Ministeriale.

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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

Poiché il tempo fa molte variazioni, si eviti qualsiasi brusco turbamento facendo uso di maglie di cotone o flanella. Si badi a non fare uso del vino nuovo.

LENTO PROSEGUE AUTUNNO

Almanacco Barbanera 1887

a cura di

NOVEMBRE

UN MESE DI PASSAGGIO, novembre. Ovattato, introverso, in realtà di cose da fare anche lui ne porta. Tra i riti di sempre e qualche novità, pronti a far festa all’olio nuovo e al frizzante vin novello. E mentre al fuoco si arrostiscono le castagne, san Martino riempie i bicchieri di buon rosso, pronto a scaldare il cuore dai rigori del tardo autunno. Il freddo ci trattiene in casa, ma nell’orto e nel giardino, la Luna ci chiama a raccogliere e seminare. A proteggere dal freddo piante e ortaggi di stagione. La notte incalza il giorno, le giornate sempre più brevi cedono spazio all’intimità, ad un’allegria più lieve, alle lunghe giornate in famiglia, a ritrovare se stessi nella calma del tempo di mezzo.

IL CORBEZZOLO (Arbutus unedo)

Fa bene perché... Per l’alto contenuto di tannini è bene mangiarne pochi (possono irritare il tratto gastrointestinale), anche se poi molte sono le virtù salutari dei corbezzoli: antisettici, astringenti e diuretici. Un infuso con 20 gr di frutti in un litro di acqua bollente per 10 minuti depura i reni. Il proverbio Il frutto colto verde ogni virtù perde. Pollice bio Albero spesso trapiantato mai di frutti è caricato. Coltiviamolo così È pianta grande, dalle radici profonde, ma può essere accolta anche sul balcone dove le bacche attireranno gli uccellini. La semina Per avere un bell’arbusto forte e decorativo, sarà necessario un vaso di almeno 60 cm di altezza per un diametro di 70 cm. Il corbezzolo non ha particolari esigenze di terreno o terriccio, purché ben drenato. Se il clima è mite e la temperatura non scende sotto i 5°C, si coltiverà con facilità. L’impianto si fa in Luna crescente all’inizio dell’autunno, a settembre-ottobre, fino a novembre, oppure a fine inverno, in febbraio-marzo. Predilige posizioni soleggiate e annaffiature non troppo frequenti, tranne nel caso di piante giovani o in periodi particolarmente caldi e asciutti. Teme i ristagni d’acqua e anche le gelate e i venti gelidi da nord-est. Per questo nelle zone a clima particolarmente rigido è preferibile ripararlo in luogo protetto. Si moltiplica per talea. Raccolta e conservazione I frutti si raccolgono da ottobre a dicembre. Si consumano freschi. Conservarli si può, ma solo tramite confetture, gelatine, canditi, aceti o il noto liquore al corbezzolo sardo.

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NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: bietole, cardi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cipolle, fagioli, finocchi, indivie, lattughe, pomodorini, porri, radicchi rossi, rape, ravanelli, sedano, spinaci, valerianella e zucche.


BUONO A SAPERSI!

Confetture con la Luna Con gli ultimi frutti dell’estate l’autunno prepara buone confetture. Bisogna attendere la Luna calante e aggiungere semi di mela chiusi in una garza, da togliere a fine cottura: la pectina contenuta le farà solidificare più in fretta. Per la confettura di pere si fanno riposare una notte 3 kg di pere a pezzi con 2 kg di zucchero. Al mattino cuocere mescolando per circa 45 minuti in una pentola d’acciaio, con il succo di 3 arance e 1 limone, la buccia (senza parte bianca) di 2 arance e ½ kg di uvetta. Versare in barattoli, chiudere, capovolgere e far raffreddare.

FRUTTA: arance, bergamotto, cachi, cedri, castagne, cotogne, kiwi, limoni, clementine, mandarini, mele, nocciole, pere e pompelmi. AROMI: crescione, maggiorana, prezzemolo, rosmarino e salvia.

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COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

C’è ancora molto da fare nell’orto, un po’ di meno in giardino. Soprattutto, con le temperature che si abbassano, la pioggia e le nebbie che rendono umida l’aria e la terra, c’è un acquisto da fare: un bel paio di stivali di gomma per proteggersi dalla pioggia e dal fango. Se poi campagna e boschi ci attraggono con il piacere di andar per funghi o a raccoglier castagne, terra e fango non mancheranno da stivali o scarpe. Si potrà costruire un zerbino “raschiatutto” con i tappi delle bottiglie di acqua minerale, fissandoli ad una tavola di legno con i chiodi, con i dentini rivolti verso l’alto per trattenere la terra. Guardando alla Luna e alle sue fasi, è il momento di seminare e trapiantare in crescente fave, finocchi, carciofi, forzare i radicchi per l’imbianchitura. Legare e fasciare anche i gobbi affinché imbianchino e non gelino. Raccogliere cachi, castagne, mele e kiwi per il consumo fresco. Nel giardino coprire le specie sensibili al freddo con “tessuto non tessuto” e terminare la messa a dimora dei bulbi a fioritura primaverile. Tagliare il prato prima che geli. In Luna calante continuare invece la raccolta delle olive e per la conservazione di cavolfiori, broccoli, finocchi e zucche. Seminare cipolle e aglio, trapiantare i porri. Porre al riparo gli agrumi e raccoglierne i frutti. In giardino potare

SE HAI ½ GIORNATA PROTEGGERE LE PIANTE IN VASO

Se non l’abbiamo ancora fatto, è arrivato il momento di mettere al riparo le piante in vaso che hanno trascorso l’estate in giardino o sul balcone. Niente di complicato. Basterà semplicemente individuare un luogo, in casa o altrove, che sia protetto dalle intemperie, ma fresco. L’ideale sarebbe poter disporre di una veranda chiusa da vetrate, anche se pure qui, le specie più delicate o provenienti dai Paesi esotici, dovranno comunque essere protette dalle gelate. La cosa più immediata sarà foderare il vaso con due strati di tela di iuta da legare con uno spago. Oppure ricorrere al praticissimo tessuto non tessuto.

Dice il proverbio... Per tutti i Santi, prepara sciarpa e guanti Per san Martino, si lascia l’acqua e si beve il vino Quando piove e tira vento chiudi l’uscio e statti dentro

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 06.32 e tramonta alle 16.54. L’11 sorge alle 06.45 e tramonta alle 16.43. Il 21 sorge alle 06.57 e tramonta alle 16.35. Le giornate si accorciano. Il 1° novembre si hanno 10 ore e 22 minuti di luce solare e il 30 se ne hanno 9 e 23 minuti: si perdono 59 minuti di luce solare.

LA LUNA

Il 2 sorge alle 00.18 e tramonta alle 14.28. L’11 sorge alle 10.12 e tramonta alle 19.46. Il 21 tramonta alle 04.33 e sorge alle 15.55. Luna calante dal 1° al 6 e dal 24 al 30. Luna crescente dall’8 al 22. Luna Nuova il 7. Luna Piena il 23. NOVEMBRE 2018 I 91


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L’art. 6, comma 8, del D.L. 4/6/2013 n. 63, convertito nella L. 3/8/2013 n. 90, ha imposto di riportare negli annunci di vendita o di locazione di immobili, l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio globale o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente. Lo stesso D.L. ha previsto, inoltre (art. 12), che in caso di violazione di tale obbligo, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. A tal proposito, evidenziamo che per la pubblicazione accetteremo solo annunci che riportino anche quanto previsto dal suddetto art. 6, comma 8.

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cero e onesto, 72/78 anni. Sono molto dolce e cordiale, con il sorriso sulle labbra, molta tenerezza e tanta semplicità. Possiamo amarci e aiutarci con gioia ogni giorno, aiutati dal calore dei raggi del sole che riscalderanno la nostra unione. Telefonare al 3895443591. Sono fiorentino, ma vivo a Scandicci, nella mia casa. Pensionato, libero da impegni familiari, cerco compagna 65enne per vivere gli ultimi anni serenamente. Ti cerco a Firenze o dintorni. Non straniera. Telefonare al 3402255380. 78enne, bell’uomo, serio, sincero, posato, fedele, stanco della solitudine, senza amici né parenti, cerco una donna di max 67 anni, seria e onesta, libera, nubile o vedova, possibilmente senza figli, anche in Germania, che mi dia amore e affetto e mi voglia davvero bene. Sono sardo ma abito nella provincia di Caserta. Telefonare al 3386421399 oppure al 3291099073 72enne divorziato, vivo all’Elba e a Novara. Dicono bell’uomo, giovanile, sportivo, cerco bella signora per convivere. Telefonare al 3406774622. Sono una signora di buon gusto, gentile, non fumatrice, di 70 anni, vedova e amante della vita serena: ballare, passeggiare, mangiare genuino, piccoli viaggi, piscina, praticare danza del ventre, ecc. C’è un uomo, max 70enne, di Siena, libero da impegni di famiglia, generoso, gentile,

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mo con un gran cuore, di 60/65 anni, pieno di energia e voglia di vivere. Adoro la montagna (dove ho la seconda casa), trekking, viaggiare e godermi la vita. Vorrei conoscerti per fare insieme tante cose. Solo Firenze e vicinanze, anche montagna pistoiese. Telefonare al 3341963777. 57enne, conoscerei una donna italiana di 55-65 anni, in zona Emilia Romagna, Veneto. Telefonare al 3713067461. Bravissimo ragazzo, di buona famiglia, comprensivo, buone condizioni economiche, amante dei viaggi, gite in campagna, santuari e musica (qualsiasi tipo). Disposto a trasferirsi, sposerebbe vedova, ragazza divorziata, max 58enne. No perditempo. Telefonare al 3397991133. Ex imprenditrice, ricca di sentimenti interiori, distinta, romantica, gradevole presenza, posizione economica. Con tanta voglia di amare e ricevere affetto, cerco signore, di circa 70 anni e oltre, di sani principi, sincero, massimo rispetto, generoso, posizionato economicamente, che sappia amare, coccolare e romantico. Esclusa ogni tipo di avventura, altrimenti astenersi. Telefonare al 3711851925 (dalle ore 16,00 in poi).

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CRUCIVERBA Lello ORIZZONTALI 1. Vi si svolgono spettacoli di varietà; 8. Perde il pelo, ma non il vizio; 10. La primogenita del re d’Italia Vittorio Emanuele III; 15. Emanuel, pianista statunitense; 17. Il laboratorio del sarto; 18. Il locale con la reception; 19. Le ultime lettere di Pompeo; 20. Croce Rossa Italiana; 21. Abiti da antichi romani; 22. Veicoli per viaggi interstellari; 26. Sigla di Torino; 27. Tra ven e dom; 28. Hans, ex cantante wagneriano tedesco; 29. Complimentoso, affettato; 31. Possono essere a risposte multiple; 33. Se le dà chi si vanta troppo; 34. Stanno per morire; 35. Magri, scarni; 38. Poco timido; 39. Una diffusa bevanda; 41. Dipinse Colazione sull’erba; 42. Cacciatore di frodo; 44. Con Taharrush designa in arabo una molestia collettiva; 46. Lo è una persona avara e gretta; 48. Un tipo di borsa; 49. Lo Jacopo di un romanzo di Foscolo; 51. Racimolare; 54. Particelle dotate di carica elettrica; 55. L’Arsenio ladro gentiluomo; 58. Recuperare uno svantaggio; 59. Gestisce i bus a Milano; 61. Cento equivalgono ad un chilometro quadrato; 63. Il Mattia Pascal pirandelliano; 64. Due di tre; 66. Il re dei Franchi figlio di Carlo Martello;

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69. La durata di una carriera; 73. Gli è attribuito il romanzo gotico Varney il vampiro, antesignano di Dracula; 74. Unità di misura del peso cinese; 75. Tragedia di Vittorio Alfieri; 77. Il pezzo più importante nel gioco degli scacchi; 78. La chiocciola delle e-mail; 79. Eccedenza; 81. Un Parco Nazionale della Calabria; 84. Il ragazzo torinese; 85. Non la vede l’ansioso; 86. Il Graziani cantautore; 87. Film di Rossellini considerato una delle vette del cinema neorealista italiano; 88. Precede off; 89. Quelle blu sono di alta rappresentanza. VERTICALI 1. Un dolce siciliano; 2. Recitano a teatro; 3. Idioti, scemi; 4. Rallegrato, animato; 5. Precede il ne va plus del croupier; 6. Dette senza consonanti;

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7. Infiammazione dell’occhio; 8. Luoghi molto sudici; 9. Quelli finanziari guidano negli investimenti; 10. Lo Zanetti ex capitano dell’Inter; 11. Galleggia sull’acqua; 12. Il centro di Avellino; 13. Anomalia epidermica; 14. Quello di petto impegna il tenore; 15. Fare il... giudice sportivo; 16. Undici romani; 18. La borsetta inglese; 20. Premunirsi; 23. Inizia al tramonto; 24. Quello rosso produce piccole bacche eduli; 25. Si scrive nei divieti; 26. Un tipo di sigaro; 27. Genere di crostacei cui appartiene la Cicala di mare; 30. La capitale della California; 32. Le sorelle della madre; 36. Possono esserlo certe delusioni; 37. Trasmettere una pratica; 40. Insigne, illustre; 43. Comune in Provincia di Teramo; 44. Un ciclista forte in salita;

45. Si vede sempre alla fine; 47. L’ultimo è Silvestro; 50. Un grido dannunziano; 52. Compie spettacolari migrazioni; 53. Le brucia chi vuol far presto; 56. È Roma per antonomasia; 57. Un epiteto meneghino; 60. Il più lungo fiume sardo; 62. German, cosmonauta sovietico che fu il secondo uomo nello spazio; 63. Quelli del mestiere sono indispensabili per ogni artigiano; 65. Una tigre in miniatura; 67. Abitazione rustica russa di tronchi d’albero; 68. Ottimo pesce azzurro dei mari italiani; 69. Fa mancare il respiro; 70. Celebre personaggio di Italo Svevo; 71. Se accentato, nega; 72. Elegantissimo abito da diplomatico; 76. La sposa di Astreo; 80. Le hanno merli e rondini; 82. Strada Provinciale; 83. Iniziali di Nuvolari; 84. Il rame in chimica.

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Pieno fino all’orlo; 4. I dolci con le candeline; 6. Il nome di un’azienda; 9. Orientale... come una siriana; 11. L’ammontare della fattura; 12. La Germana diva del cinema degli anni Trenta; 14. Collabora con il comandante nella guida dell’aereo; 15. I cascatori del cinema; 16. Darà vita ad un raccolto; 18. Riconosciuto come certo;

20. Lo presiede un vescovo; 21. Il fiume di Londra. VERTICALI 2. Il succo della favola; 3. Confinano con i trentini; 4. Produce luce e… fumo; 5. L’osservazione del territorio con satelliti artificiali; 7. Il nome assunto da Papa Wojtyla; 8. Usano strumenti musicali; 10. Un foglio… non originale;

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13. Con gioia, allegramente; 17. Il titolo di un giornale; 1

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18. Ha note solenni; 19. Libri pesanti.

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stuzzica

MINI CRUCIVERBA Lello 1

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CERVELLO

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Enrico Diglio

TEST 1 Osservate attentamente i seguenti quattro gruppi di figure e le frecce che li collegano e dite come devono essere colorate, secondo un criterio logico da determinare, le quattro figure dell’ultimo gruppo.

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ORIZZONTALI 1. La quarta nota musicale; 3. Un verso da vitello; 5. Strumento musicale con 47 corde; 7. Comunità Europea; 8. Inumidir, bagnar leggermente; 10. Sa farlo bene l’usignolo; 11. Insipido, insignificante; 12. Genere di trattato didattico letterario del Medioevo francese; 14. Una voce d’incitamento degli scaricatori di porto; 17. Il cognome inglese; 19. Un poema come l’Odissea. VERTICALI 1. Fanno paura quelle dei grandi carnivori; 2. Un nome maschile francese; 3. Gli avvenimenti delle ore antimeridiane; 4. Aeroplano; 6. Con esso si può volare… senza staccarsi dal terreno; 7. Esplica la sua azione sui massicci calcarei; 9. Il noto… dei tali 13. Spinto ai limiti della decenza; 15. La borsa francese; 16. In informatica è il dominio di primo; livello degli Emirati Arabi Uniti; 18. Antica città mesopotamica.

REBUS Lionello 10 6 2 5

TEST 2 Unendo le lettere delle parole contenute nell’ovale, riportato qui sotto a sinistra, con le lettere delle sigle automobilistiche inserite nel pentagono, raffigurato sotto a destra, è possibile ottenere otto nomi, tenendo conto che ogni parola e ogni gruppo di due lettere possono essere utilizzati solo una volta.

RANA

CINA

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IM CALO

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BRINA

INDOVINELLO Favolino »

CAPRI Lo spirito s’accende di dolcezza e l’anima si bea, smarrita in tanto bene, mentre la visione tra sogno e realtà, sdoppia e brilla.

__SOLUZIONI A PAGINA 96__

REBUS Lionello 11 10 NOVEMBRE 2018 I 95


oroscopo di Aldebaran

NOVEMBRE

LUCA ZINGARETTI

Attore

soluzioni

GIOCHI

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C

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vergine

23 OTT. I 22 NOV. Mese piacevolmente movimentato, ricco di sorprese, eventi e buone notizie. Improvvisamente ci sarà un incontro da favola. La sera bevete tisane rilassanti prima di andare a dormire.

24 AGO. I 22 SET. Chiarite un malinteso con la persona amata. Sul lavoro, presi da mille pensieri, rischiate di essere meno presenti facendovi sfuggire una buona occasione. Vi gioverà una cura naturale.

ariete

bilancia

21 MAR. I 20 APR. Saranno favoriti i contatti con l’estero, da cui potrete trarre vantaggi morali e materiali grazie a prodotti, articoli o persone straniere. Mese ottimo per chi ama leggere e scrivere.

23 SET. I 22 OTT. Riuscirete a gestire con maestria una serie di piccoli contrattempi. Questo mese l’aiuto di chi vi ama sarà fondamentale. Potete seguire cure o diete con buoni risultati.

sagittario

21 APR. I 20 MAG. In questo mese risolverete problemi e riuscirete a superare ostacoli. Le noie spariranno come neve al sole. Importanti cambiamenti riguarderanno famiglia, casa e acquisti.

23 NOV. I 21 DIC. Sarà un mese favorevole alle relazioni, alla comunicazione e ai viaggi. Il contatto con persone diverse vi permetterà di allargare le vostre conoscenze. Scaricate la tensione facendo dello yoga.

gemelli

capricorno

21 MAG. I 21 GIU. È arrivato un periodo di creatività, necessità di rinnovare voi stessi e il vostro ambiente. Contatti con l’infanzia: forse sarete coinvolti nel portare aiuto a bambini lontani che ne hanno bisogno.

22 DIC. I 20 GEN. Per tutto il mese dedicatevi alla casa. Iscrivetevi in una buona palestra e preparatevi ai freddi mesi invernali. Qualsiasi viaggio si troverà sotto una buona stella.

cancro

acquario

22 GIU. I 22 LUG. Nella sfera domestica potrebbero nascondersi delle insidie. Fate attenzione! Giove vi farà incontrare molti amici e vi aiuterà a raggiungere gli obiettivi prefissi. Alti e bassi negli investimenti.

21 GEN. I 19 FEB. Il mese si annuncia favorevole per i rapporti con i familiari e con gli amici. Inutile lasciarvi andare alla gelosia: potrete fare affidamento sulla fedeltà del partner. Copritevi ed eviterete ogni malessere.

leone

pesci

23 LUG. I 23 AGO. In questo mese potreste vedere realizzato il vostro desiderio senza fare sforzi. Possibili cambiamenti in casa. Curate lo stress con dei prodotti naturali e nel week-end cercate di riposare di più.

20 FEB. I 20 MAR. È il momento giusto per programmare un viaggio all’estero. Evitate prestiti e investimenti. Non siate polemici con gli amici né con i colleghi. In amore sono in arrivo piacevoli sorprese.

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INDOVINELLO

CAPRI = L’ubriaco REBUS (10 6 2 5) OTT antenne; A NC ora informa = Ottantenne ancora in forma REBUS (11 10) ORD in azione con testata = Ordinazione contestata

stuzzica

CERVELLO

TEST 1

Le quattro figure devono essere colorate come a lato: Il gruppo di figure, infatti, fa parte di una sequenza circolare in cui il colore rosso deve sostituire il colore verde della figura precedente; lo stesso vale per il verde che sta al posto del colore azzurro, per l’azzurro che deve sostituire il colore giallo e, infine, per il colore giallo che occupa il posto ove nella figura precedente compariva il colore rosso. TEST 2

Le parole che si ottengono utilizzando le lettere delle otto parole fornite insieme alle due lettere delle otto sigle automobilistiche date sono: MARINA (da RANA e MI); ANTONIO (da NONIO e AT); MONICA (da CINA e MO); MASSIMO (da MASSO e IM); CAROLA (da CALO e RA); SIMONA (da MANO e SI); RAFFAELE (da AFFARE e LE); SABRINA (da BRINA e SA)


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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 81151914 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

CERCASI DISPERATAMENTE IL “SENSO CIVICO” Ogni giorno siamo testimoni di episodi che scaturiscono dalla maleducazione, dall’egoismo, dall’inciviltà. E se i genitori sono incapaci di insegnare ai figli le basi del vivere civile, che futuro ci aspetta? GENTILE DIRETTORE, ho molto riflettuto prima di scriverle questa lettera, perché non vorrei apparire come la solita noiosa “vecchia signora” che si lamenta di tutto, ma quando mi guardo intorno e sono testimone di episodi discutibili sulla civile convivenza, allora mi rendo conto che, sì, certe cose dovrebbero restare immutabili. Non c’è giorno che io non assista ad episodi di egoismo, maleducazione, inciviltà. Vivo in una grande città e prendo spesso gli autobus, e nonostante i capelli bianchi siano lì a dichiarare la mia età, non mi capita mai che qualcuno, più giovane di me, si alzi per farmi sedere. Chi è seduto tiene gli occhi puntati sul cellulare o guarda ostinatamente fuori dal finestrino pur di non cedere il posto. Se sei in fila alla cassa del supermercato, c’è sempre qualcuno che “manovra” per passarti avanti, stessa cosa all’ufficio postale. Nonostante ci siano i numeri e la chiamata con il display, si infilano allo sportello dicendo che hanno fretta, tanto

faranno presto... Per non parlare di certi bambini: urlano, strepitano, scorrazzano tra i tavoli dei ristoranti passando tra le gambe dei camerieri in servizio, si arrampicano sugli scaffali dei supermercati, mentre i genitori sono assolutamente incuranti. L’altro giorno ero in un grande magazzino di hobbistica ed ho visto una ragazzina di una decina d’anni che correva tra gli scaffali “guidando” a tutta velocità un carrello in cui sedevano i tre fratellini. Un gioco pericolosissimo fatto tra merce in esposizione molto pesante che, se urtata, avrebbe potuto causare una tragedia. E cosa facevano i genitori? Si aggiravano tra gli scaffali, come se nulla fosse. Ma che fine hanno fatto l’educazione, il rispetto, le basi di quella che si chiamava “buona creanza”? Ofelia Angeletti Credo siano andati a far compagnia al “senso civico”, “all’etica”, al “senso del dovere” e “all’altruismo”, merci sempre più rare in questo Paese in cui l’Io è più diffuso del Noi, il sopruso ha preso il posto della cooperazione e l’inciviltà è diventata il nuovo sport nazionale. E se non si gettano le basi solide di “buona educazione” alle nuove generazioni, il futuro non sarà roseo. E questa era la cattiva notizia. La buona è che esistono ancora dei paladini della correttezza, dell’educazione, della rettitudine che non demordono, sicuri che la luce in fondo al tunnel diventerà un grande sole. NOVEMBRE 2018 I 97


bazar RETE SOCIALE CURA CURIOSITÀ INTERNET LIBRI

a cura del Centro Studi 50&Più

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

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oppure al 0424708910.

RETE SOCIALE L’EGOISMO NON PAGA L’ultimo studio dell’Istituto Nazionale di Statistica britannico (Office for National Statistics) evidenzia che, dove il divario tra ricchi e poveri è andato aumentando, come in Gran Bretagna e Stati Uniti, la salute di tutti ne risente e la vita media non si allunga più, come è invece capitato negli ultimi 150 anni. Diversi studi evidenziano che nelle nazioni dove c’è più uguaglianza e la vita di comunità è più forte e unita, si vive più a lungo. Dove ci si aiuta di meno e ci si fida poco gli uni degli altri, si muore di più. CERCASI «NONNI IMBIANCHINI» È allo studio del comune di Roma un progetto per affidare a volontari genitori o “altre figure familiari quali i nonni”, i lavori di piccola manutenzione ordinaria degli edifici scolastici. Sarebbero loro ad effettuare i piccoli lavori, come sostituire una maniglia, ritinteggiare un muro o sistemare un rubinetto. Dovrebbe essere

creato una sorta di albo dei volontari. I genitori e i nonni che aderiranno dovranno compilare un modulo in cui specificare le loro capacità.

+ CURA LA MAGLIETTA DELLA SALUTE DIVENTA HI-TECH Grazie a una maglietta progettata dall’Unità di Scompenso, Cardiologia Clinica e Riabilitativa del Centro cardiologico Monzino di Milano, sarà possibile eseguire contemporaneamente elettrocardiogramma, holter e polisonnografia. La maglietta “hi-tech” riesce a fornire un monitoraggio sofisticato, con rilevazioni nelle 24 ore e nelle diverse condizioni di attività e riposo. VENETO: TELESOCCORSO GRATUITO La Regione Veneto ha messo a disposizione di tutti gli over 60 un sistema di telesoccorso gratuito. Si tratta di un apparecchio collegato al telefono fisso: in caso di necessità non si deve fare altro che premere un tasto.

98 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2018

Un operatore risponderà alla chiamata, accertando le condizioni di salute e attivando la forma di assistenza più idonea. Le persone interessate possono richiedere l’installazione del dispositivo presso le sedi dell’Ulss 8 Berica.

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CURIOSITÀ COME RISPARMIARE SULL’ASSICURAZIONE SANITARIA Alcune compagnie di assicurazione sanitaria tendono a sfruttare le nuove tecnologie per monitorare lo stato di attività fisica dei propri clienti. Se il cliente fa sport e raggiunge gli obiettivi del suo allenamento, ottiene una riduzione o l’annullamento dei suoi premi assicurativi. Se invece si dimostra pigro, il prezzo sale. Per le compagnie avere clienti in salute significa, vite più lunghe, premi versati per più anni e maggior tempo prima di pagare la cifra assicurata.

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Tel: 0322841903 800995988

INTERNET VOGLIA DI ESTERO Expat.com è una piattaforma internazionale di scambio informazioni fra expat, come si chiamano quanti decidono di studiare, lavorare, e vivere all’estero; è frequentata anche da 47.000 italiani. Una nuovissima fascia di utenti in costante crescita è quella dei pensionati, in me-

dia over 65. Sono interessati soprattutto a conoscere la qualità della vita nei Paesi che offrono esenzioni dal pagamento delle tasse sulla pensione!

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Tel: 0322841903 800995988

LIBRI SCEGLIERE DI ESSERE FELICI di John Leland, Solferino, Milano, 2018, pp. 272 Incaricato dal New York Times di condurre una ricerca sugli anziani, John Leland ha condiviso per un anno le difficoltà, le paure, le fissazioni di sei ultraottantenni, scoprendo che certo «hanno perso molto», ma non «hanno perso tutto». Anzi, paradossalmente, la coscienza che ogni giorno potrebbe essere l’ultimo dona loro un inatteso appagamento, un’attitudine verso la vita e verso il piacere improntata a una straordinaria leggerezza. Gli anziani sono nelle condizioni di scegliere la felicità perché questa non dipende da circostanze esterne, ma può venire solo dal modo personale di affrontare ogni giorno l’universo ormai limitato che li circonda. Così Frederick, Helen, John, Ping, Ruth e Jonas, i sei protagonisti del libro, non intendono insegnare niente, ma si rivelano dei veri maestri. L’esperienza diretta del mondo della quarta età porta l’autore alla conclusione che in noi stessi risiede il potere di influenzare il benessere e la qualità della nostra vita.


Gira la testina e Le regala uno sguardo molto affettuoso!

Lo sguardo affettuoso di Chloe Una nuova

bambola interattiva dell’artista Linda Murray

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Questa bambola non è un giocattolo ma un prestigioso oggetto da collezione per appassionati collezionisti. Ogni bambola è un pezzo unico e può differire leggermente dall’immagine qui riprodotta.

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Grazie al meccanismo del movimento interno “Chloe� gira la sua testolina, quando viene accarezzata.

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Trattamento dei dati personali: Trova informazioni dettagliate sulla protezione dei dati alla pagina www.bradford.it/protezioni-dati. La società The Bradford Exchange non Le invierà alcuna offerta per e-mail, telefono o sms. 3Xz PRGLÀFDUH VHPSUH LQ RJQL PRmento, le Sue preferenze di contatto, mettendosi in comunicazione con noi all’indirizzo o al numero di telefono indicati a lato. Qualora non volesse piÚ ricevere le nostre proposte neanche per lettera, La invitiamo a comunicarcelo via telefono, e-mail o tramite lettera.



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