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Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.
Anno XXXVIII n. 10 Ottobre 2016 Euro 2.50 - I.P.
ATTUALITÀ
SOCIETÀ
VIAGGIO
SCIENZE
Le nanotecnologie oggi e le loro applicazioni
Realizzare un’abitazione sicura per la terza età
In giro per il mondo in sella ad una bici
Il Tango argentino: il ballo che “fa bene”
L’infinitamente piccolo nella realtà quotidiana
Consigli e possibilità per migliorare la vita in casa
Piste ciclabili: comode, panoramiche, lunghissime
Oltre al piacere di danzare, il benessere psicofisico
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Rimani connesso con il tuo mondo. È on-line il sito 50epiumagazine.it Oltre alla Rivista, un sito tutto nuovo, dinamico e intuitivo. Una finestra sul mondo per essere sempre aggiornati
L’universo degli over 50 nell’era digitale, il piacere di essere informati in tempo reale su ciò che avviene nel mondo. Attualità, cultura, ambiente, tecnologia, benessere, tempo libero, viaggi e molto altro ancora: tante notizie on-line attraverso lo sguardo dell’esperienza, sul mondo e sulla vita.
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IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 7. Zoom 8. Periscopio 74. Dentro la rete 88. Vivere in armonia 90. Saperi & Sapori 92. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo 96. Soluzioni 97. Lettere
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società 60. I 57 km dell’Alptransit
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Il tunnel più lungo del mondo di Romina Vinci
60
18. Dalla parte delle bambine Una Giornata mondiale in difesa dei loro diritti di Winda Casula
20. Ad Amatrice suona la campanella Dopo il terremoto, con l’aiuto di Telefono Azzurro di Giada Valdannini
anteprime
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12
__SOCIETÀ__ Le nanotecnologie oggi: un modo per migliorare la vita Com’è fatta la scienza dell’infinitamente piccolo di Alberto Diaspro
36. Lo stile Shabby
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Una terra che ti sorprende… di Francesco Andreani
__le INTERVISTE__ Nino Benvenuti, il campione olimpico di pugilato Non abbasso la guardia: perché la vita riserva sempre nuove sfide di Luisella Berti
32
Realizzare una casa vintage di Sadìa Maccari
48. Belluno e la sua valle 56. Forte e fragile Armenia Tra radici antiche e modernità di Ilaria Romano
cultura
__SOCIETÀ__ Una casa ad hoc per ogni età Perfetta sino a ieri, col tempo può trasformarsi in un percorso ad ostacoli di Anna Maria Melloni
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www.50epiu.it
INDICE
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OTTOBRE 2016
43. Libri 44. Arte 45. Teatro 46. Musica 47. Cinema OTTOBRE 2016 I 3
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viaggio
scienze 66. Gambe in spalla
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i
Rafforziamo bene i muscoli di Alessandro Mascia
52. Piste ciclabili del mondo Le più belle su due ruote di Loris Porcheri
69. A passo di tango Benessere per mente e corpo di Barbara Di Sarno Alimenti sani per disintossicarsi di Chiara Palma
Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it
75. BergamoScienza 2016 Conferenze, mostre e Premi Nobel di Giovanni Orso
parliamo di...
eventi
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26. Olimpiadi dei 50&Più
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Tutti i vincitori dell’edizione 2016 di Luisella Berti Arrivano le Libellule d’Oro
intervista 63. Stelvio Cipriani
i
Vita di un grande artista di Mila Sarti
77. Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti
84. Previdenza di Gianni Tel
86. Fisco di Alessandra De Feo
98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Olycom, Shutterstock, Sintesi, Marlin Dedaj, Barbara Di Sarno, Ilaria Romano, Paolo Sacchi, Telefono Azzurro, Shutterstock: RossHelen, Roman Tiraspolsky, Karve, ArthurStock, softdelusion66, claudio zaccherini, Andrea Raffin, MoLarjung, andersberenssonarchitects.com, © AlpTransit San Gottardo SA, www.pensionati.cna.it, www.ninobenvenuti.it, Foto Ufficio Stampa Delos. Foto di copertina: Paolo Sacchi Illustrazioni: Enrico Riposati.
ANNO XXXVIII - n. 10 ottobre 2016 Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 Per fax: 06.68139323 m@il: redazione@50epiu.it
Anno XXXVIII n. 10 Ottobre 2016 Euro 2.50 - I.P.
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ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 ATTUALITÀ
SOCIETÀ
VIAGGIO
SCIENZE
Le nanotecnologie oggi e le loro applicazioni
Realizzare un’abitazione sicura per la terza età
In giro per il mondo in sella ad una bici
Il Tango argentino: il ballo che “fa bene”
L’infinitamente piccolo nella realtà quotidiana
Consigli e possibilità per migliorare la vita in casa
Piste ciclabili: comode, panoramiche, lunghissime
Oltre al piacere di danzare, il benessere psicofisico
Aderente a: Finito di stampare: 30 settembre 2016
4 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2016
Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it
72. La dieta Detox
38. Concorso PPPF
Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi
Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.
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Luigi Valitutti Tel. 335491325 mail: valitutti@lvgroup.it
Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Fanucchi Antonio Pigozzi Maria Antonia Prati Marcellino Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.6872515 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Spedizione Poste Italiane SpA Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Si garantisce la riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’Editore. Le informazioni custodite nell’archivio dell’Editoriale 50&Più Srl verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati la rivista e gli allegati, anche pubblicitari (D. Leg.vo 196/2003 tutela dati personali).
NUMERO CERTIFICATO 8147 DEL 06/04/2016
ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
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LA RICOSTRUZIONE
di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più
EDITORIALE
editoriale OTTOBRE 2016
LA CONDIZIONE NORMALE DI UNA RIVISTA MENSILE è quella di essere quasi sempre “fuori tempo”. Un mensile si mette a punto con anticipo rispetto alla sua uscita e può registrare gli avvenimenti molto dopo il loro accadere, quando, nella maggior parte dei casi, la notizia non è più di attualità. NonoA CHI HA VISTO DISTRUTTI stante il tempo trascorso, però, non IL PROPRIO MONDO, possiamo esimerci dal formulare a tutti GLI AFFETTI E LE COSE, coloro che sono stati colpiti dal sisma TUTTA in centro Italia del 24 agosto, a chi ha LA NOSTRA VICINANZA perduto familiari, amici, conoscenti, a chi ha visto distrutti in pochi momenti il proprio mondo, gli affetti e le cose, tutta la nostra vicinanza e il nostro cordoglio. Ora, passato il momento delle emozioni più forti e dirompenti, è il tempo della ricostruzione. Emotiva, spirituale, materiale. E su un tema così importante per la vita di tante persone, abbiamo ritenuto giusto lasciare spazio in questo editoriale alla mail scritta il 29 agosto scorso dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nella parte dedicata alla ricostruzione. Sono le parole sul “dopo”, su quello che lo Stato si impegna a fare per le comunità colpite. Parole da cogliere senza pregiudizi, piuttosto da misurare, da parte di tutti, con gli atti conseguenti. «C’è una ricostruzione da coordinare nel modo più saggio e più rapido. Giusto fare in fretta, ma ancora più giusto fare bene e soprattutto con il coinvolgimento delle popolazioni interessate. La ricostruzione dovrà avvenire nel modo più trasparente con l’aiuto di strutture che abbiamo voluto con forza come l’Autorità Anti Corruzione presieduta da Cantone ma anche con la massima trasparenza online. Ogni centesimo di aiuti sarà verificabile a cominciare da quelli inviati via sms dagli italiani al numero della protezione civile (Sms al numero 45500, ancora attivo per chi vuole dare una mano). Ma soprattutto dovremo tenere viva la presenza delle comunità ORA, PASSATO sul territorio. I luoghi hanno IL MOMENTO DELLE un’anima, non sono sempliceEMOZIONI PIÙ FORTI E mente dei borghi da cartolina. E DIROMPENTI, È IL TEMPO l’anima gliela danno le storie delle DELLA RICOSTRUZIONE persone, vecchi e bambini, il vissuto quotidiano, gli spazi di una comunità a cominciare dal circolo, dalla chiesa, dalla scuola. L’impegno del governo è che questi luoghi così ricchi di un passato prezioso possano avere un futuro. E per farlo occorrerà lavorare tutti insieme, senza proclami, senza annunci, senza effetti speciali, ma con l’impegno rigoroso di tutti.» OTTOBRE 2016 I 5
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Z BUONE PRATICHE A TUTELA DEGLI ANZIANI
ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE
COS’È UNA “BUONA PRATICA”? Un’iniziativa, un’azione, una procedura che ha dato buoni risultati e opportunamente spiegata nella sua attuazione, può essere replicata da tutti coloro che cercano soluzioni allo stesso problema. Forse l’iniziativa presa dai sindaci dei comuni dell’Unione della Bassa reggiana - Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Reggiol0, Poviglio e Novellara - non sarà tecnicamente una “buona pratica”, ma certo si rivelerà una decisione accolta dai loro anziani con molta soddisfazione. Infatti, gli otto sindaci, con la partecipazione alla spesa da parte della Regione, hanno stipulato una polizza assicurativa a favore di tutti i residenti ultra 65enni, che copre furti e tentati furti, scippi e rapine. Nella polizza è compresa la possibilità di rivolgersi a un numero verde attivo 24 ore su 24, per avere interventi immediati o risposte riguardanti il reato subito. Tra un anno si misureranno i risultati. Intanto va registrata però una risposta alla richiesta di tutela per il numero crescente di reati subiti dagli anziani.
Una polizza assicurativa a favore di tutti i residenti ultra 65enni, che copre furti e tentati furti, scippi e rapine: è questa l’iniziativa intrapresa da alcuni comuni dell’Unione della Bassa reggiana
IN AGENDA DAL MONDO DELL’AUTOMOBILE 01 SALONE 01 FRANCIA ottobre
A Parigi, oltre un milione di visitatori e migliaia di giornalisti si ritrovano al Parc des Expositions di Porte de Versailles. Fino al 16. www.mondial-automobile.com
EVENTO NAUTICO ANNUALE KOUROU (GUYANA FRANCESE)
ottobre Ogni mese di ottobre, il lago del Bois
Chaudat accoglie i “Maîtres de la Pagaie”, competizione in piroga con oltre 450 atleti da tutto il mondo. www.tdj973.org
07
WINE AND FOOD FESTIVAL
ottobre
Fino al 9, si terrà la Boccaccesca Wine and Food Festival: bancarelle, ghiottonerie e degustazioni di vini accompagnate da appassionati ed esperti sommelier. www.boccaccesca.it
CERTALDO (TOSCANA)
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OTTOBRE 2016 I 7
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IN AGENDA DAL MONDO
IN
LA PITTURA VENETA A PECHINO
ottobre
Fino al 20, “Gloria di Luce e Colore: quattro secoli di Pittura a Venezia”, mostra che si propone di raccontare la pittura veneta dal XV al XVIII secolo. www.beniculturali.it
CINA
12
PITTURA AMERICANA
ottobre
Al museo d’Orsay di Parigi, in mostra la pittura americana degli Anni ’30: dall’astrattismo al realismo “sociale”, da Marsden Hartley a Georgia O’Keeffe... www.itfrance.fr
FRANCIA
14
EUROCHOCOLATE
ottobre
A Perugia, fino al 23, “Eurochocolate”, il grande festival europeo dedicato al cioccolato. Spettacolari eventi a tema andranno ad arricchire il calendario. www.eurochocolate.com
UMBRIA
A PROPOSITO DI...
LAMPADE UV
CINEMA
Se parla solo al maschile Secondo l’indagine Women’s place in today’s italian film industry, quasi la metà dei diplomati delle scuole di cinema in Italia è donna, ma le registe nostre connazionali restano un’eccezione: il 10%. www.wired.it
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ABBRONZATURA SÌ - Apprezzatissime
dai fan della tintarella fuori stagione, donano alla pelle una sfumatura gradevolmente ambrata.
ALIMENTI
Conservare aglio e cipolla Riporre, separati, in bustine di carta marrone - come quella del pane aglio e cipolle. Riempire a metà la busta, bucherellarla e chiudere con una molletta. Traspirano ma non sono esposti a luce diretta. www.greenme.it
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CON MISURA NO - In loro uso smodato potrebbe causare eritemi, arrossamenti o irritazioni, seccando e invecchiando la pelle.
TECNOLOGIA
Ruote omnidirezionali Il londinese William Liddiard ha inventato ruote omnidirezionali in grado di muoversi orizzontalmente e applicabili ad ogni genere d’auto. Sembrano a forma di doppia ciambella che si arrotola su se stessa. www.cbc.com
i SCIENZA
È blu il nuovo vino La startup spagnola Gik ha impiegato due anni di lavoro per creare il primo vino blu. Si tratta di un originale mix di uva bianca e nera mescolate con l’antocianina, il pigmento della buccia d’uva. www.gik.blue/en/
i SALUTE
PERISCOPIO
Spa: coccolati dai gatti SEMPRE MENO ITALIANI RESIDENTI
FONTE: ISTAT
Rispetto a 90 anni fa, ci sono 141.777 residenti italiani in meno. Aumentano di 11.716 quelli stranieri, diminuiscono gli under 15, mentre crescono gli over 65.
POPOLAZIONE ITALIANA
POPOLAZIONE STRANIERA
POPOLAZIONE CON POPOLAZIONE CON MENO DI 15 ANNI 65 ANNI E OLTRE
-141.777 +11.716 -13,7% 8 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2016
+22%
Un centro di bellezza giapponese ha introdotto uno speciale massaggio fatto dalle zampe di un gatto. Il movimento del felino pare aiuti i clienti a rilassarsi. Già da tempo lunga la lista di attesa. www.repubblica.it
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IN NUMERI
QUARANTA PIANI DI LEGNO a cura di Samuela Gangi
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IN
OKTOBERFEST
ottobre
A Berlino, presso Zentral Festplatz am Kurt-Schumacher-Damm, vicino all’aeroporto di Tegel, si terrà il grande Oktoberfest. Fino al 16. www.berliner-festplatz.de/
GERMANIA
22
FESTIVAL DELLO ZAFFERANO
ottobre
A 60 km da Toledo, negli ultimi due fine settimana di ottobre si terrà “Rose di Saffron festival”; il festival dello zafferano, protagonista di gustosi manicaretti. www.spaininfo.com
CONSUEGRA (SPAGNA)
HALLOWEEN 31 NEW YORK ottobre
La notte di Halloween è carica di magia. Suggestiva la passeggiata di due ore, con un’abile guida, attraverso le zone più misteriose della Grande Mela. www.newyorkcity.it
TECNOLOGIA
I batteri per i cellulari Dal movimento dei batteri arriverà l’energia per gli smartphone. Lo dimostra la ricerca pubblicata sulla rivista Science Advances e condotta nell’università britannica di Oxford, dal gruppo di Tyler Shendruk. www.dailymail.com
i PROGRESSO
Cucinare senza pericoli I focolari accesi in casa per cucinare uccidono ogni anno 4 milioni di persone. Sarah Collins, sudafricana, ha inventato “Wonderbag”: borsa ecologica che cucina senza fiamma o elettricità. www.repubblica.it
i ANNIVERSARI
STRANO, MA VERO. Nel futuro dell’architettura e dell’edilizia, il legno sarà sempre più presente. Una previsione confermata dal nuovo progetto improntato alla sostenibilità dello studio Anders Berensson Architects: quello del grattacielo più alto di Stoccolma, il Trätoppen (Cima dell’albero, in svedese), che darebbe nuova vita a un vecchio parcheggio auto costruito negli Anni ’60. Quaranta piani di legno lamellare incrociato: un materiale prezioso, molto re-
sistente, che costituirà la struttura che punta a essere alta 133 metri. Nel caso il progetto venisse approvato, ospiterebbe negozi e ristoranti per i primi sei piani, una terrazza pubblica al settimo, unità abitative (di una grandezza di circa 80 metri quadrati ciascuna) posizionate dall’ottavo al trentanovesimo piano; quindi, una terrazza panoramica per i residenti con affaccio al quarantesimo. Nell’estetica della facciata, i numeri ricorderanno il piano dello stabile.
La Riserva di Ustica Festeggia trent’anni, a Ustica, la prima riserva marina d’Italia, paradiso per i sub che emerge dal blu a circa 30 miglia dalla costa palermitana. Un’area protetta in cui è tutelata la Posidonia oceanica. www.corriere.it
i OTTOBRE 2016 I 9
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LA CINA DEI RECORD: VERSO L’INFINITO E OLTRE...
_Fotona_ottobre_Layout 1 22/09/16 14.49 Pagina 11
+ Si trova nella Cina sud occidentale e collega Liupanshui, nello Guizhou, a Xuanwei, nello Uunnan. È il ponte più alto del mondo, 565 metri, e attraversa le montagne per accorciare i tempi di percorrenza tra le due città: da 5 ore a meno di 2. L’inaugurazione a fine anno
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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__
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L’8 OTTOBRE, ALLE 15,30, PRESSO IL PALAZZO DELLA BORSA SALA DELLE GRIDA, SI TIENE “UN ROBOT PER AMICO”, CONVEGNO ORGANIZZATO DA 50&PIÙ LIGURIA IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA. INGRESSO LIBERO PER INFO: 010543042 - 5530352
NANOTECNOLOGIE: UN MODO PER MIGLIORARE LA VITA Essere umani e artificiali, salute e ambiente, comprensione del mondo e della natura. La scienza dell’infinitamente piccolo - le nanotecnologie - può avere moltissimi ambiti di intervento i cui risvolti sono limitati soltanto dalla nostra immaginazione
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di Alberto Diaspro
N NEL 1959 quando Feynman tenne la sua lettura magistrale al Caltech e la intitolò C’è ancora un sacco di spazio là in fondo, si aprì una stagione importante per la scienza e la tecnologia. L’incipit di quella lettura era stato così significativo da guidare generazioni di ricercatori verso tematiche unite da una decisa multidisciplinarietà e classificabili come nanotecnologie. «Vorrei illustrarvi un settore in cui si è fatto finora poco, ma che, sul piano teorico, offre enormi potenzialità. Si tratta di un campo un po’ particolare poiché non ci dirà molto sulla fisica fondamentale […] ma che potrebbe aiutarci a capire molte cose interessanti sugli strani fenomeni che avvengono in situazioni complesse e soprattutto potrebbe avere innumerevoli applicazioni tecnologiche. Ciò di cui vi voglio parlare è il problema di manipolare e controllare
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le cose su una piccola scala» [Richard Feynman, Caltech, 29 dicembre 1959]. Dunque, le nanotecnologie riguardano la possibilità di osservare e controllare ciò che ci circonda alla scala del miliardesimo di metro, circa diecimila volte il diametro di un capello. Dopo questa lettura di Feynman, i termini tecnologia e nanotecnologia hanno iniziato a confondersi. Il fatto che le nanotecnologie siano per esseri umani e artificiali chiude il cerchio verso il miglioramento della qualità della vita di uomini e donne. Se, oltre alla percezione che avete, consultate il Calendario Atlante De Agostini e prendete in considerazione i dati relativi all’aspettativa di vita e alla mortalità infantile, vi rendete conto di una
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BOX 1
L’ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA (IIT) L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) è un centro di ricerca pubblico che adotta il modello della Fondazione di diritto privato, sotto la vigilanza di Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) istituito con la Legge 326/2003, con l'obiettivo di promuovere l'eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata e di favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale. Lo staff complessivo di IIT conta circa 1.440 persone. L’area scientifica è rappresentata da circa l’85% del personale. Il 45% dei ricercatori proviene dall’estero: di questi, il 29% è costituito da stranieri provenienti da oltre 50 Paesi e il 16% da italiani rientrati. Oggi il personale scientifico è composto da circa 60 principal investigators, circa 110 ricercatori e tecnologi di staff, circa 350 post doc, circa 500 studenti di dottorato e borsisti, circa 130 tecnici. Oltre 330 posti su 1.400 creati su fondi esterni. L’età media è 34 anni; il 41% sono donne e il 59% uomini. Nel 2015 IIT ha ricevuto finanziamenti pubblici per circa 96 milioni di euro (80% del budget), conseguendo fondi esterni per 22 milioni di euro provenienti da 18 progetti europei, 17 finanziamenti da istituzioni nazionali e internazionali, circa 60 progetti industriali. Nei suoi 10 anni di attività l’Istituto può già annoverare 11 Erc (tra i più prestigiosi finanziamenti competitivi per la ricerca in Europa) attribuiti dal Consiglio Europeo della Ricerca, vinti da scienziati di elevato profilo per la realizzazione di progetti scientifici d’avanguardia. L’Istituto partecipa a diversi programmi pluriennali finanziati dall’Europa per la ricerca di frontiera. Horizon 2020, Programma Quadro europeo per la Ricerca e l'Innovazione, si concluderà nel 2020 e vedrà coinvolto IIT con ricerche attinenti a tutti i programmi di ricerca, dalla robotica a life science e nuovi materiali. Flagship Graphene, il progetto dedicato allo sviluppo del grafene e di altri materiali bidimensionali, vede IIT capofila per la sezione “energia” e tra i primi autori della roadmap del progetto, ovvero il piano d’azione per il trasferimento tecnologico delle invenzioni basate sul grafene. La produzione di IIT vanta oltre 6.990 pubblicazioni, più di 350 domande di brevetto attive, oltre 12 start up costituite e altrettante in fase di lancio. Insieme al Central Lab di Genova (30mila mq), IIT conta 11 centri di ricerca nel territorio nazionale (a Torino, 2 a Milano, Trento, Roma, Pisa, Napoli, Lecce, Ferrara) e 2 negli Usa (Mit e Harvard) che, unitamente al Laboratorio Centrale di Genova, sviluppano i programmi di ricerca del piano scientifico 2015-2017. OTTOBRE 2016 I 13
ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA
certa disomogeneità tra differenti Paesi che può essere messa in relazione all’accesso all’acqua, alla disponibilità energetica e al potersi avvalere o meno di un sistema sanitario organizzato e di prodotti tecnologicamente avanzati. Il progresso scientifico e tecnologico tende ad alcuni obiettivi “sociali”: rendere la vita di un crescente numero di anziani dignitosa e rispettabile, offrire ad un numero crescente di persone la possibilità di invecchiare e aumentare il numero di coloro che possono accedere a tecnologie avanzate abbattendone i costi e sviluppando una sensibilizzazione culturale. Le nanotecnologie, dal canto loro, non riguardano solo gli umani in modo diretto ma ad esempio gli esseri artificiali, per lo più robot, che possono usufruirne per migliorare, a loro volta, la qualità della vita e del lavoro di uomini e donne. L’Istituto Italiano di Tecnologia (box 1) svolge le proprie attività in questo contesto scientifico e tecnologico cercando, tra l’altro, di trarre umilmente ed efficacemente insegnamento dalla Natura: dall’essere umano alle piante attraversando diversi livelli di scala, dal metro al miliardesimo di metro. Il robot, il robot cognitivo, è il catalizzatore e l’ispiratore di diverse attività di ricerca. La crescita di ICub, alto circa un metro per un peso di venti chili, fornisce e richiede diversi spunti alla ricerca (figura 1). L’aspetto cognitivo viene recuperato da studi sull’uomo, sul funzionamento del suo cervello, sulla comprensione dell’utilizzo degli stimoli sensitivi che abbiamo. Questo produce non solo algoritmi per il “robot bambino”, ma conoscenze importanti per lo studio di malattie neurodegenerative, per la progettazio- »
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ALBERTO DIASPRO Nato a Genova il 7 aprile 1959, si è laureato in Ingegneria Elettronica nel 1983. Dal 2009 dirige il Dipartimento di Nanofisica dell’Istituto Italiano di Tecnologia, dal 2013 è Deputy Director di IIT e dal 2014 dirige il Nikon Imaging Center in IIT. È stato il più giovane professore a contratto dell’Università nel 1986 e attualmente è professore di Biofisica e Fisica Applicata dell’Università di Genova. È membro esperto del Ministero per la Ricerca e l’Università e di panel di valutazione della Commissione Europea. Ha pubblicato oltre 300 lavori scientifici con oltre 7.000 citazioni (H=39), 7 libri internazionali, 10 brevetti e ha tenuto circa 250 relazioni ad invito. È stato presidente di Owls (Optics Within Life Sciences - Ottica per le scienze della vita) e dell’Associazione delle Società Europee di Biofisica (Ebsa). È stato insignito dell’Emily M. Gray Award per il 2014, riconoscimento internazionale alla carriera in Biofisica, del titolo di Fellow dello Spie (Società Internazionale di Ottica e Fotonica) e di Senior di Ieee (Istituto Internazionale di Ingegneria elettrica ed elettronica). È nella lista dei Top Italian Scientist di via Academy. Nel 1987 ha progettato e costruito un sistema Cids (Scattering di luce polarizzata) per l’analisi cellule in ambito oncologico e nel 1998 il primo strumento italiano per microscopia multifotonica esteso fino a studi a singola molecola. Ha progettato e sviluppato il sistema Nanobiorobot nel 2000 nell’ambito di un progetto europeo e nel 2009 ha realizzato il primo Nanoscopio ottico italiano presso l’IIT. Nel 2014 ha costituito il centro internazionale Nikon Imaging Center presso IIT con finanziamento della Nikon, primo centro in Italia, tra i 4 in Europa e 9 al mondo. Dirige diverse riviste internazionali ed è promotore dell’iniziativa Caffè Scientifici IIT si racconta... e delle Mostra Beyond Science - La scienza in uno scatto e Pop Microscopy. È presidente del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza. 1 ICub, il robot realizzato dall’IIT 2 Bioplastiche 3 Nanoscopi ottici 4 Biopsia 5 Mano poliarticolata 6 Piattaforma riabilitativa
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14 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2016
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ne di dispositivi riabilitativi e per la realizzazione di componenti artificiali per il robot dalla vista all’udito, dalla sensibilità della pelle al senso dell’equilibrio. I materiali intelligenti - perché capaci di adattare il “comportamento” a situazioni impreviste - costituiscono un aspetto non secondario delle ricerche con la realizzazione di nuovi materiali nanocompositi (formati da una sapiente miscela di polimeri e nanoparticelle, ad esempio) come la spugna che raccoglie gli olii e respinge l’acqua, fino alle superfici che da idrofiliche diventano superidrofobiche. Le plastiche moderne non solo sono biocompatibili e biodegradabili ma possono svolgere un ruolo nel recupero dello spreco alimentare o del materiale di scarto. Prezzemolo, pomodoro, patate o scarti di lavorazione da cacao o da caffè sono utilizzati per produrre bioplastiche (figura 2), che a loro volta possono essere “nobilitate” o funzionalizzate attraverso l’integrazione di nanoparticelle o di grafene. I nuovi materiali si utilizzeranno,
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per esempio, per l’impaccamento intelligente - immaginate involucri o etichette che cambiano colore se un prodotto alimentare è scaduto - o per realizzare la pelle - sensibile come la nostra - del cucciolo di robot. I nuovi materiali hanno, e avranno, una incalcolabile varietà di applicazioni. Vi viene in mente qualcosa? È possibile farla. Per comprendere il vivente e trasferirne i meccanismi collaudati dall’evoluzione in soluzioni tecnologiche, occorre poter accedere alle informazioni conservate nello scrigno della natura. La bioispirazione viene dal mondo animale e vegetale, deriva dalla comprensione di alcuni meccanismi di funzionamento dell’uomo, dei suoi organi, tessuti e cellule: giù in fondo fino alle proteine e al Dna. Dall’addestrare una formica ad insegnare ad un acaro a svolgere azioni su una scala piccola fino alla - un po’ oripillante - possibilità di fare inghiottire un chirurgo al paziente, Feynman ci ha invitato a cambiare fattore di scala. Questo richiede di poter osservare fenomeni e cose ad un dettaglio incredibilmente più fine di quello possibile con i nostri occhi che si fermano al decimo di millimetro del migliore righello scolastico. La possibilità attuale di osservare la materia molecola per molecola alla nanoscala utilizzando microscopi sempre più potenti, come invocato da Feynman oltre cinquant’anni fa, si è concretizzata nell’avvento dei cosiddetti nanoscopi ottici (figura 3). I nanoscopi ottici, a differenza del microscopio ottico, permettono di scandagliare il vivente, senza danneggiarlo, giù fino alla nanoscala. L’accesso al livello mo-
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lecolare ci fa pensare di poter sostituire, in un prossimo futuro, la necessità di una biopsia offrendo ad un medico nei suoi “google occhiali” quanto gli serve per prendere una decisione (figura 4). Le cellule biologiche di cui siamo fatti sono delle incredibili nanomacchine dove i cambiamenti alla scala del nanometro si ripercuotono sulla scala di organi e tessuti, che gli umani condividono con esseri artificiali come ICub. Pensate al Dna, pensate a come è organizzato nei nostri tessuti e organi. La cellula ne “protegge” il codice informativo rendendolo disponibile quando e dove serve. Immaginate una grandissima biblioteca dove preparatissime bibliotecarie o bibliotecari sono in grado di se-
lezionare un libro e una sua pagina tra milioni per offrirla ad un passante tra milioni al momento giusto e all’istante giusto, mentre passa davanti alla biblioteca. Certo se la pagina è strappata, il libro è sbagliato o il bibliotecario inciampa, il passante è confuso sul da farsi, potremmo dire che si ammala. E ora pensate che la comprensione di quei meccanismi vi può permettere di correggere malattie o, con una visione più universale, di sfruttare quel sistema di immagazzinamento e rilascio delle informazioni per dispositivi di memoria “intelligenti”. Tra quei pochi elementi comuni a tutti - carbonio, ossigeno, azoto e idrogeno - che George Clooney condivide con me e che per “piccole” modalità di organiz-
zazione producono la differenza, il carbonio oggi ci fa saltare su una navicella spaziale che annulla la distanza tra realtà e fantascienza. Pensate che quando Giulio Verne ha scritto Dalla Terra alla Luna, nel 1865, pensando ad un viaggio di 97 ore e 20 minuti, ci sono voluti più di 100 anni per vedere sbarcare Neil Armstrong sulla Luna, il 20 luglio del 1969. La navicella spaziale su cui ci fa saltare il carbonio si chiama grafene. Con il grafene possiamo progettare e realizzare senza limiti di immaginazione. Un materiale versatilissimo, che nei laboratori di Morego prende forma in applicazioni per il quotidiano mentre se ne studiano in parallelo, quasi fosse una discesa Thoeni-Stenmark, le pro-
prietà fondamentali. Caschi per moto e stanghette per occhiali, inchiostri conduttivi e impugnature per racchette da tennis fanno il paio con la possibilità di realizzare dispositivi efficientissimi per l’immagazzinamento, la produzione e il rilascio di energia. Un importante salto applicativo sta negli inchiostri speciali (box 2). Un futuro prossimo di batterie ultraleggere e biocompatibili o di materiali resistentissimi, adatti a filtrare acqua contaminata o a resistere a importanti stress meccanici, è a chilometro zero e disponibile da “oggi”. La bioispirazione, i nuovi materiali, i meccanismi neuronali, la super vista molecolare ci riportano all’essere artificiale, al robot, alla famiglia robotica. Una »
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Inchiostri funzionali di cristalli bidimensionali I nanocristalli dispersi in soluzione hanno proprietà (opto) elettroniche differenti e complementari tra loro. Infatti, è possibile realizzare inchiostri con nanocristalli conduttori (es. grafene), semiconduttori (es. di solfuro di molibdeno e di tungsteno), isolanti (nitruro di boro) e isolanti topologici (tellulurio di bismuto). Questi inchiostri vengono impiegati per la realizzazione di compositi polimerici e per applicazioni tecnologiche sia in dispositivi optoelettronici che per la conversione ed immagazzinamento di energia.
BOX 3
Protesi retinica organica A sinistra è riportata la struttura della retina e l’impianto del dispositivo retinico al posto dei fotorecettori degenerati. Il dispositivo è costituito da un supporto di seta (beige) ricoperto da due strati polimerici rispettivamente conduttore (blu) e semiconduttore (rosso). A destra sono riportati la struttura fine della retina artificiale visualizzata al microscopio elettronico (pannello superiore) e la sua posizione nel fondo dell’occhio dopo impianto sottoretinico nel modello sperimentale di retinite pigmentosa.
famiglia che ospita robot plantoidi e robot “superumani” come Walkman. Una famiglia di robot dove l’idraulica la fa da padrona nelle azioni di Hyq. ICub ha imparato a leggere e scrivere, riconosce oggetti e si confronta, come noi, con l’equilibrio del proprio corpo. L’esperienza maturata con questa famiglia robotica ha portato ad R1, il robot domestico. R1 che ricorda il classico maggiordomo inglese ed è in grado di cambiare la propria specializzazione a contesto (box 3). È un robot domestico che può accudire un anziano o tenere a bada un bimbo, che può muoversi in un ospedale e intrattenere un ospite. Sì, R1 è capace a stirare e a lavare i piatti! In questo percorso multidisciplinare costellato da “sottoprodotti” vorrei termi-
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nare, pur non essendo stato esaustivo, con due risultati significativi per esseri artificiali e umani: la retina artificiale e la mano poliarticolata. La prima nasce dal matrimonio tra la scienza dei materiali e le neuroscienze, nasce dall’incontro di ricercatori che operano in campi apparentemente distanti: le neuroscienze e la scienza dei materiali. L’esigenza dell’uno - restituire sensibilità alla luce - fa il paio con l’abilità dell’altro - convertire la luce in segnale elettrico (box 4). La seconda si avvale della elevata tecnologia e innovazione della mano robotica per arrivare alla mano poliarticolata (figura 5), efficace sostituto protesico in grado di riportare alla dignità lavorativa e all’appagamento dal poter svolgere piccole azioni le persone
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che hanno perso l’uso della loro mano. La riabilitazione e gli ausili riabilitativi per umani emergono dalle ricerche su e per gli esseri artificiali che trovano una importante “traslazione” in piattaforme riabilitative (figura 6). Mi piace concludere questa breve rassegna con una considerazione tratta da I Quaderni di Antonio Gramsci (Q11 par.37): «Se è così - dice Gramsci - ciò che interessa la scienza non è tanto dunque l’oggettività del reale, ma l’uomo che elabora i suoi metodi di ricerca, che rettifica continuamente i suoi strumenti materiali che rafforzano gli organi sensori e gli strumenti logici (incluse le matematiche) di discriminazione e di accertamento, cioè la cultura, cioè la concezione del mondo, cioè il rapporto tra l’uomo e la realtà con la mediazione della tecnologia». ANATOMIA DI R1 IL ROBOT DOMESTICO
TESTA Schermo curvo 2 Telecamere a colori 1 Sensore visivo 3D 3 Accelerometri 3 Giroscopi Altoparlanti e microfono
BUSTO E BRACCIA Busto estensibile du 20 cm Braccia allungabili di 13 cm Pelle artificiale su avambracci
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MANI Disegno semplice a forma di guanti a monopola Pelle artificiale sui palmi e dita Carico massimo: 1,5 kg per mano
DIMENSIONI Altezza: 1,25 - 1,45 mt Peso: 5 kg (con batteria) 50% in plastica 50% in fibra di carbonio e metallo 28 Motori
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La Giornata mondiale delle bambine compie 5 anni: un’occasione per riflettere sui diritti fondamentali ancora troppo spesso violati, anche in Italia
UNA GIORNATA DALLA PARTE DELLE BAMBINE di Winda Casula
L’11 OTTOBRE È LA GIORNATA MONDIALE DELLE BAMBINE, istituita dall’Onu nel 2011, per sensibilizzare sulla condizione dell’infanzia e, in particolare, sui diritti, spesso negati, di bambine e ragazze. Sono loro infatti le prime vittime delle guerre, ma anche degli abusi compiuti negli ambienti domestici, del mancato accesso all’istruzione, del lavoro minorile. Fenomeni purtroppo trasversali, come ha spiegato a 50&Più Federica Giannotta, responsabile Diritti dei minori di Terre des Hommes: «Abbiamo verificato che troppi indicatori segnalavano che le GLI ULTIMI DATI bambine e le ragazze nel mondo stavano La campagna “Indifesa” di Terre des Hommes rimanendo indietro su molti aspetti, coSecondo i dati delle Forze dell’Ordine elaborati per la campagna me le pari opportunità, l’istruzione e la Indifesa di Terre des Hommes, nel 2014 (ultimi dati disponibili) salute. Quando parliamo, ad esempio, i minori vittime di reato sono stati 5.356: il 60% di loro erano di matrimoni precoci, sono soprattutto femmine. I casi di violenza sessuale, compresa quella aggravata, sono stati 962, per l’85% a danno di bambine e ragazze. i Paesi dell’Africa Subsahariana e del-
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11 OTTOBRE l’Asia Meridionale quelli in cui le ragazze si sposano, o meglio vengono sposate, molto presto. In moltissimi casi quando non hanno ancora compiuto i 15 anni. Questo fenomeno si sta espandendo anche dove prima non era presente. Parlo delle famiglie siriane che sono fuggite a causa della guerra e si sono rifugiate nei Paesi limitrofi. Sempre più spesso acconsentono a dare in sposa le loro figlie sperando che il matrimonio le protegga da abusi e violenze, togliendole dai campi profughi. Purtroppo invece le espongono a maggiori rischi». In alcuni Paesi si registra già una discrepanza fra le nascite di maschi e femmine: dove è maggiore? Interessa anche l’Italia? La politica del figlio unico in Cina ha creato disequilibri, portando le famiglie a ricorrere all’infanticidio dei neonati femmina e all’aborto selettivo per avere una discendenza maschile. In India questi fenomeni sono particolarmente diffusi fra le fasce più povere: la tradizione di dare una cospicua dote per il matrimonio della figlia femmina può portare alla rovina di tutta la famiglia. In base alle stime delle Nazioni Unite sono circa 117 milioni le donne e le ragazze “mancanti” in Cina e India, pari a circa l’8% del totale della popolazione femminile. A queste vanno aggiunte altre 171mila bambine che non sono mai venute alla luce in Europa Orientale e nel Caucaso. In Europa, non solo in Italia, si è riscontrata una prevalenza di nascite di maschi nelle comunità cinesi e indiane, soprattutto fra
i secondi e terzi figli, se la famiglia aveva già una bambina. Rispetto alle mutilazioni genitali femminili (Mgf), classificate come violenza contro le donne, come si lavora per cambiare una “mentalità” che sussiste attorno a questa “pratica”? Come Terre des Hommes siamo fieri di aver denunciato questa pratica come un’inaccettabile violazione dei diritti umani già nel 1977 in una conferenza internazionale a Ginevra, due anni prima che l’Organizzazione Mondiale della Sanità decidesse di condannarla pubblicamente. Ma dichiarazioni e condanne non bastano. Serve la costruzione di reti di medici, operatori sanitari e organizzazioni locali che vigilino sul territorio e portino avanti campagne efficaci di sensibilizzazione. Sebbene ancora oggi nel mondo vivano circa 200 milioni di donne e ragazze con mutilazioni genitali, la percentuale è scesa progressivamente: se nel 1985 il fenomeno riguardava a livello globale il 51% delle adolescenti tra i 15 e i 19 anni, oggi siamo al 37%. Nel contesto mondiale l’Italia non è esente da rischi: lo scorso anno i minori vittime di violenze sono stati 5.356, e il 60% di loro erano bambine. Gli abusi non sono solo fisici, spesso si tratta di casi molto più subdoli e difficili da individuare, perché riguardano maltrattamenti psicologici, violenza assistita, trascuratezza materiale ed affettiva o, al contrario, eccesso di cure. «La cosa più difficile è fare la diagnosi precoce - racconta Lucia Romeo, pediatra del Centro soccorso violenza sessuale e do-
mestica del Irccs Ca’ Granda Policlinico di Milano Clinica Mangiagalli -. Senza una specifica formazione è difficile identificare maltrattamenti che riguardano l’incuria, a prescindere dall’abuso fisico. Si è sentita l’esigenza in tutta Italia di fare dei corsi specifici nei centri che si occupano di bambini maltrattati. Non tanto rispetto ai casi eclatanti, ma a quelli nascosti. Abbiamo moltissimi casi di violenza assistita, in cui i genitori o gli adulti a qualsiasi livello sociale usano violenza fra loro e sempre davanti ai bambini». Come si può fare prevenzione? Purtroppo quando i bambini arrivano in ospedale è già tardi: è importante mettere in atto misure preventive, per esempio nelle scuole, dove si possono percepire segnali d’allarme. Un bambino che sta sulle sue, in silenzio, non entra nella società, è da tenere sotto controllo. L’unico modo per lavorare con le famiglie è attivare una rete psicosociale, fra scuole, pediatri, medici di base. Può succedere che intervengano i nonni, o altri parenti, i vicini di casa. Ma chi è a contatto col bambino al di fuori della famiglia dove avvengono i maltrattamenti, compresi i casi di incuria, denigrazione del minore, può aiutarlo.
IL RAPPORTO
Contro ogni abuso: un momento per riflettere ed agire In occasione dell’11 ottobre Terre des Hommes rilancia la campagna di sensibilizzazione Indifesa per garantire alle bambine istruzione e protezione da violenza, discriminazioni e abusi. Anche quest’anno è stata promossa la stesura di un rapporto sulla condizione delle minori nel mondo, che verrà presentato in occasione della Giornata mondiale, e sarà poi disponibile online all’indirizzo terredeshommes.it. I dati raccolti riguardano i casi di maltrattamenti nel mondo, dai matrimoni e gravidanze precoci alle mutilazioni genitali; anche in Italia Tdh ha realizzato diverse indagini e, grazie alla collaborazione della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Milano e dell’Ordine dei medici, ha avviato un corso di perfezionamento sul Child Abuse e messo in rete alcuni centri d’eccellenza per l’assistenza ai minori maltrattati a Milano, Torino, Padova, Firenze e Bari, che dispongono di figure specializzate nella diagnostica e cura dei bimbi vittime di violenza.
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I CASI DI MALTRATTAMENTI PIÙ FREQUENTI IN ITALIA SONO QUELLI CHE NON SI VEDONO: TRASCURATEZZA O AL CONTRARIO ECCESSO DI CURE, VIOLENZE PSICOLOGICHE O ASSISTITE OTTOBRE 2016 I 19
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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ PERCORSI SCOLASTICI E RITORNI ALLA NORMALITÀ
La ripresa della scuola è stata una sorta di liberazione per i bambini, che in classe si sentono più sereni. Nella foto, a destra, Giovanni Salerno, responsabile educazione di Telefono Azzurro.
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DOPO IL TERREMOTO di Giada Valdannini
Il sisma e la terra che trema, i ricordi ed il trauma dei più piccoli. La Scuola e Telefono Azzurro, insieme, per SUPERARE tutto questo, ad Amatrice e nel resto dei territori che sono stati colpiti «STASERA organizziamo una festa, ma il terremoto non lo invitiamo». Una frase surreale, se non fosse che a pronunciarla è stato un bambino della scuola dell’infanzia. Il che la dice lunga su come sia stato trascorrere quei terribili attimi del sisma che, lo scorso 24 agosto, ha sconvolto Amatrice e le località limitrofe, nel Centro Italia. Siamo stati lì, questi bambini li abbiamo guardati negli occhi notando quanto avessero da dire su ciò che gli è rimasto dentro di quella incredibile notte. Ad aiutarli, una squadra sempre sorridente, ma vigile: quella di Telefono Azzurro, formata da psicologi e psicoterapeuti. Giovanni Salerno è il responsabile educazione di Telefono Azzurro, presente ad Amatrice dal giorno immediatamente successivo alla scossa. A lui domandiamo di questo mese
AD AMATRICE, UNA SCUOLA PER TORNARE A VIVERE trascorso. Di come sia stato per i più piccoli. Come avete permesso a bambini e ragazzi di tirare fuori quanto vissuto? Coi piccini abbiamo un laboratorio specifico, grazie all’immedesimazione in una storia
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dove delle piccole api sono costrette a dover riparare il proprio alveare grazie al supporto reciproco, aiutando i bambini a focalizzare quanto vissuto e individuando delle tecniche per ripartire. Altro discorso per i più grandi chiamati a
UN SEGNO DI CONTINUITÀ
La bandiera recuperata tra i crolli Dalle macerie dell’istituto scolastico di Amatrice, è stata recuperata la nostra bandiera tricolore. Al suono della campanella, il 14 settembre scorso, è stata issata simbolicamente sui container colorati che la Protezione Civile ha trasformato in scuola in tempi record.
raccontare, tramite lo storytelling, quanto è successo e quali siano le loro proposte di ricostruzione, per renderli protagonisti dei cambiamenti che avverranno. Quanto ai genitori? Sono stati coinvolti in incontri rivelatisi fondamentali perché sono loro il primo presidio sociosanitario che può osservare, assieme ai docenti, un eventuale malessere ed intervenire, attivando i servizi di supporto di zona con cui Telefono Azzurro è in rete. Dall’inizio della scuola, siete infatti anche accanto ai docenti. Telefono Azzurro è dentro l’Unità di crisi del Ministero e
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perciò accreditato a svolgere attività di prevenzione al disturbo post-traumatico. Per tale ragione, siamo stati coi ragazzi da subito - dalle ore immediatamente successive al sisma - e lo saremo lungo tutto l’anno scolastico. Agli insegnanti illustriamo quali siano le linee guida per riconoscere il disagio psicologico nei bambini, in modo da non lasciarli soli col peso della catastrofe che hanno appena vissuto. Cosa delicata, tanto più che molti docenti sono a loro volta terremotati. Da quando è iniziata la scuola, come vanno le cose per i ragazzi? La scuola è stata una specie di liberazione nel senso che nei giorni precedenti erano molto agitati, mentre in classe erano più sereni. Il che significa che la normalità e la routine sono il primo fattore protettivo per questa popolazione. Il momento più toccante al rientro in classe? Quando, al termine delle lezioni, abbiamo consegnato ai bambini tutto il materiale didattico e i giocattoli donati da altri bambini di tutt’Italia, che hanno accompagnato la donazione con fiumi di lettere a sostegno dei loro coetanei di Amatrice. E anzi, abbiamo curato una corrispondenza perché ogni lettera inviata conteneva una busta affrancata, il che ci ha permesso di avviare un dialogo coi donatori. Spostandosi dall’epicentro del sisma, come stanno i bambini che abitano in località limitrofe?
Ce lo ha detto un’attività che facciamo con loro, basata sulla musica. All’ascolto di brani molto allegri, i piccoli di Amatrice si rattristavano; a quelli che hanno vissuto la forza distruttrice del terremoto in modo meno forte, rievocava un senso di gioia. E i ragazzi? Ci raccontano minuziosamente, quasi giornalisticamente, quanto avvenuto con dei dettagli incredibili, proprio come se ogni istante fosse stato meomorizzato. Ci dicono di sentirsi meglio, dopo, perché materializzano il vissuto e lo elaborano. Che obiettivo vi siete dati da qui alla fine dell’anno scolastico? Di concerto con la Asl, di monitorare la condizione dell’infanzia e dell’adolescenza; garantire l’affiancamento ai docenti; sviluppare tutte le nostre attività laboratoriali legate all’emotività, all’integrazione e alla convivenza. Per un volontario cosa significa caricarsi il peso della sofferenza altrui? È chiaro che le storie ci colpiscono, essendo fatti noi stessi di carne e ossa. Però, siamo un gruppo di psicoterapeuti, sappiamo gestire le nostre emozioni, le reazioni, avendo il vantaggio, rispetto a chi ha vissuto il sisma, di non essere coinvolti a livello familiare e quindi affettivo. Così riusciamo a infondere serenità. Il lavoro difficile è dei genitori e dei nonni che devono mantenere un certo equilibrio per poter dare una base sicura ai più giovani.
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intervista di Luisella Berti - foto di Paolo Sacchi e Marlin Dedaj
IL MATCH PIÙ IMPORTANTE NELLA MIA VITA DEVO ANCORA VINCERLO 22 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2016
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__le INTERVISTE di 50&Più__
A 78 anni il campione olimpico di pugilato, tra i più amati, non abbassa la guardia: la vita riserva sempre nuove sfide. Un consiglio per i giovani: «Non esagerate. Le rinunce di oggi le ritroverete domani e vi aiuteranno a realizzare i vostri sogni»
NINO BENVENUTI
UN SACCO DI IUTA riempito di granoturco appeso a una trave, i guantoni ricavati da un paio di calzini riempiti di stracci. Il ring costruito attorno a 3 pilastri di cemento uniti da una corda. Su questo ring triangolare, insolito, fatto in casa, Nino Benvenuti inizia a muovere i primi passi nel pugilato. Una passione ereditata dal padre, che riempie la sua vita molto presto e si alimenta dalla speranza di vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi. Gli allenamenti diventano più costanti, ha la fortuna di avere una palestra vicino casa, a Isola di Istria, dove è nato. In più, frequenta anche l’Accademia Pugilistica Triestina; per raggiungerla deve percorrere 30 km in sella a una Bianchi del padre, dove a malapena arriva ai pedali. A 13 anni sale sul ring per la prima volta e vince contro un ragazzo più grande di lui, il match si tiene nella piazza di Isola
+ d’Istria. I successi arrimente dalla Federaziovano molto velocemenne pugilistica. Quante e gli allenamenti si do partecipammo alle fanno sempre più inOlimpiadi, avevamo tensi. Quando vince la fatto tanti incontri a medaglia d’oro dei pesi livello internazionale welter alle Olimpiadi di e viaggiato per il monRoma del 1960, ha 22 do. Eravamo come fraanni e alle spalle già telli, sapevamo tutto due titoli europei. di noi». Nino Benvenuti è stato il primo itaIL PUGILATO MI HA COINVOLTO E liano campione APPASSIONATO. MI HA RESO FELICE, del mondo dei peMI HA DATO LA GIOIA DI POTER RAGGIUNGERE TUTTI I TRAGUARDI si medi a entrare CHE COME ATLETA DESIDERAVO. nella storia dei HO VISSUTO MOMENTI pugilato. Ha vinto STRAORDINARI, BELLISSIMI tante medaglie e titoli mondiali, ma la medaglia d’oro Quella fu una Olimolimpica è quella che piade straordinaha più nel cuore, come ria per il pugilato racconta al pubblico e italiano, come pure agli atleti delle Olimgli Anni ’60. Poi, piadi di 50&Più appecosa è successo? na concluse. Non si può sempre riI Giochi di Roma fumanere in auge, essere rono memorabili per al top. Quando si arriva il pugilato. «Vincema certi livelli bisogna mo ben sette medapensare che prima o glie, tre d’oro, tre d’arpoi ci sia una caduta, gento e una di bronil che è avvenuto, ma zo», ricorda. «Eravapoi c’è stata anche a mo un bel gruppo, tutuna ripresa. La passioti grandi amici, crene per la boxe in Italia sciuti nel contesto del è ancora forte ed è prepugilato dilettantistico sente. È uno sport mole coadiuvati naturalto formativo. Lo con-
siglio, perché aiuta a superare tante lacune e défaillance. Ad esempio? Innanzitutto migliora il rapporto con l’altro, facilita il confronto. Spesso siamo bloccati dalla paura o dalla timidezza. Il pugilato aiuta a superare questi limiti, proprio perché con l’avversario si stabilisce un contatto molto stretto, di forte vicinanza e di grande rispetto. È per questo che è riuscito ad instaurare rapporti di amicizia con i suoi avversari? Diciamo anche che mi ha aiutato avere i genitori giusti. L’educazione che mi hanno dato mi ha permesso di instaurare rapporti basati sul rispetto e sull’amicizia. Rapporti che ho mantenuto nel tempo. Con gli avversari ancora di più. Il pugilato è uno sport leale, dove due uomini, uno contro uno, si confrontano e soltanto uno vince. Però, quello che ha perso non odia l’avver- » OTTOBRE 2016 I 23
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NINO BENVENUTI sario per i pugni che ha preso e si crea una profonda amicizia. È successo a me come ad altri pugili. Ad esempio, con Emile Griffith, con il quale ho fatto tre combattimenti per il titolo mondiale, ben quarantacinque riprese, siamo rimasti amici, fraterni amici. Il 17 aprile del 1967 è stata un’altra data fondamentale per la sua carriera: vinse il titolo di campione del mondo dei pesi medi, proprio contro Griffith. Come la ricorda? È stata una notte memorabile. L’italiano, sfavorito, che andava a combattere sul ring del vecchio Madison Square Garden di New York contro un grande campione. Beh, mi andò davvero molto bene. L’incontro non fu dato in televisione ma per radio, non si voleva turbare l’orario lavorativo degli italiani. Il risultato fu che 18 milioni di italiani si diedero la sveglia alle 4 del mattino per seguire la radiocronaca di Paolo Valenti. È stato qualcosa di eccezionale. Torniamo ai giorni nostri. Cosa pensa della boxe femminile? Il pugilato femminile è nato negli ultimi anni, ai miei tempi non avrei mai pensato potesse accadere. Ci sono ragazze veramente in gamba, molto brave. Un aspetto molto positivo è che hanno reso ancora più popolare questo sport, rendendolo accessibile anche a quelle ragazze che non avrebbero mai pensato di poterlo praticare. Quindi è bello che ci sia il pugilato femminile e che continui ad esserci. Ha scritto e detto più volte che il match più imIL CAMPIONE OLIMPICO portante della sua vita NEL CORSO DELL’INTERVISTA doveva ancora vincerlo. RILASCIATA IN OCCASIONE Conferma o nel frattemDELLE OLIMPIADI 50&PIÙ po è riuscito a vincerlo? Confermo. Il match che viene dopo è sempre quello più importante, più difficile. Quando credi di essere arrivato, di essere ormai al top, di non avere più problemi, il rischio è di abbassare la guardia. Quando cade l’attenzione, allora il gioco diventa pericoloso. Per questo
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In alto: New York (1967), Benvenuti incontra per la prima volta Emile Griffith. Sopra, Olimpiadi di Roma (1960): i sei pugili italiani vincitori di una medaglia (da sinistra, N. Benvenuti, F. Musso, S. Lopopolo, F. De Piccoli, C. Bossi, P. Zamparini).
il match che arriva dopo è sempre quello più difficile. Che cosa le ha insegnato la boxe? Mi ha insegnato la cavalleria, avere rispetto dell’avversario e quindi del prossimo. Mi ha aiutato ad avere una facilità di rapporti, di relazioni, che forse altri non hanno. La sua autobiografia Il mondo in pugno, è più simile a un romanzo. Racconta non solo la sua carriera, ma anche molto del suo privato.
È la storia di un uomo con i suoi successi, le sue debolezze, i suoi limiti. È stato difficile mettere tutto questo nero su bianco? Sembrerebbe difficile, ma nel mio caso non lo è stato. Perché quando le cose le conosci, le hai, le controlli, le puoi spiegare facilmente. Se devi andare a scavare tra le bugie, allora si fa una grande fatica, se invece racconti la realtà, la vita di tutti i giorni, quella che hai vissuto, di-
BIOGRAFIA
1960
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L’ORO OLIMPICO Alle Olimpiadi di Roma, Benvenuti realizza il sogno di vincere l’Oro olimpico nei pesi welter (foto accanto). Raggiunge questo traguardo avendo già alle spalle due titoli europei. Vince anche la coppa Val Barker.
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IL PROFESSIONISMO Benvenuti decide di passare al pugilato professionistico. Contro l’amico Tommaso Truppi vince il titolo italiano dei pesi medi. È in questo periodo che inizia la storica rivalità con Sandro Mazzinghi.
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La boxe mi ha insegnato la cavalleria, il rispetto dell’avversario. Mi ha permesso di instaurare rapporti basati sulla stima e sull’amicizia Sopra: 1959, Benvenuti è campione italiano dilettanti. In basso, a destra, alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi 50&Più 2016 con la medaglia d’oro vinta ai Giochi del ’60.
venta un gioco. In più, a me piace molto scrivere. Come vive la sua età? Come un vecchietto alla soglia degli 80 anni. Ma devo dire che non mi sarei mai aspettato di arrivare a questa veneranda età e sentirmi come mi sento. Come si sente? Mi sento bene. Il cervello mi tiene in sella. Si tiene anche in forma. Certo. Cammino molto e mangio in maniera adeguata. Ormai ho imparato di cosa ho bisogno, e accontento il mio fisico.
1967
si beveva poco. All’epoca si era convinti che l’assunzione di liquidi facesse aumentare il peso, il che è anche vero, ma l’idratazione è un carburante necessario per il fisico. Quello che facevo allora, oggi non le rifarei. Ma mi è andata bene lo stesso. Comunque, più che il mio fisico, la mia anima e il mio cervello hanno imparato a convivere con le rinunce. Un campione di qualsiasi sport, ad alto livello, deve imparare a convivere con il dolore, con la rinuncia, con tutto ciò che non c’è o che non deve esserci. Non è facile. Quindi diciamo che è più che allenato. Direi proprio di sì. È importante mantenere una vita sa-
na e per farlo occorre seguire alcune regole. Lo dico ai più giovani, è meglio rinunciare a qualcosa ora, nel pieno dei vostri anni, che doverla pagare dopo. Con il sacrificio si impara molto e arrivano grandi cose. Per fare il pugilato ho rinunciato a tanto, però l’ho fatto con la coscienza che mi avrebbe fatto bene, e mi ha fatto bene. In questo modo ho potuto realizzare quei sogni che ogni ragazzo ha, nello sport o in qualsiasi altra cosa. Se si rinuncia a qualcosa si arriva a qualcos’altro e si è ripagati. So che i giovani sono scatenati, però moderatevi perché le soddisfazioni arriveranno.
Questo non le dovrebbe costare molta fatica, visto il regime alimentare che doveva seguire negli allenamenti in vista degli incontri. Come la preparazione alle Olimpiadi o agli incontri per il titolo di campione del mondo. Non mangiavo la carne, ma la succhiavo. Era necessario rientrare in un certo peso. Bastava essere fuori di 10 grammi e non potevi combattere. Nella preparazione agli incontri, quello che soffrivo di più era la sete, perché
IL TITOLO MONDIALE Il 17 aprile, al Madison Square Garden di New York, Benvenuti conquista il titolo mondiale nei pesi medi nello storico match contro Emile Griffith. Perso nel secondo incontro, lo riconquista nel terzo.
1971
IL RITIRO Dopo l’ultimo match contro Carlos Monzón, Benvenuti lascia la box con un bilancio di 2 titoli europei, 1 medaglia d’oro olimpica, il titolo mondiale dei pesi superwelter (1965-1966), il titolo mondiale dei pesi medi (1967-1970).
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__EVENTI ASSOCIATIVI__
+ XXIII EDIZIONE 11-19 SETTEMBRE 2016
LA FIACCOLA OLIMPICA
CON L’ACCENSIONE DEL BRACIERE NINO BENVENUTI, CAMPIONE DEL PUGILATO, HA DATO IL VIA ALLE OLIMPIADI
VENEZIA VINCE IL TROFEO DELLE
OLIMPIA DI DI 50&PIÙ Al secondo posto Lecce e al terzo Belluno. Medaglia d’oro per la classifica assoluti femminile ad Antonia Clara Mattiello, di Milano. Medaglia d’oro, a pari merito, a Roberto Marchesi, di Milano, e Domenico Avogadro, di Lodi, per la classifica assoluti maschile. Il premio regionale è andato al Veneto, seguito dalla Puglia e dalla Lombardia
di Luisella Berti
ALLE OLIMPIADI DI 50&PIÙ può accadere di pedalare fianco a fianco con Francesco Moser. Sì, quel Moser campione del mondo e primatista dell’ora nel ciclismo. E allenarsi con lui in vista della gara a cronometro. Oppure può capitare di fare due chiacchiere con un altro campione molto amato, un simbolo del nostro pugilato, Nino Benvenuti, campione del mondo e medaglia d’oro alle indimenticabili Olimpiadi di Roma del 1960. A lui, quest’anno, il compito di accendere il braciere olimpico e dare il via ai “giochi”. A Marina di Pisticci (Mt) la XXIII edizione delle Olimpiadi di 50&Più, sponsorizzata da BPER Banca, ha fatto il pieno di adesioni. Più atleti, più competizione, con qualche risultato a sorpresa. Ma iniziamo dalla vetta. Con 1.271 punti la squadra della provincia di Venezia vince l’ambito Trofeo, dopo il secondo posto dell’anno scorso. «Ringrazio tutti gli atleti »
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EVENTI 50&PIÙ della mia squadra - ha detto il presidente provinciale della 50&Più, Livio Chiarot - indipendentemente dal risultato conseguito da ciascuno. Quello che conta è lo spirito e la voglia di partecipazione che nella squadra non è mai venuto meno». Alla squadra di Venezia è andato anche il Trofeo Provincia per Meriti Sportivi. Con 1.184 punti la squadra di Lecce si classifica seconda. «Siamo comunque molto soddisfatti anche del 2° podio, non ci dimentichiamo che veniamo da 3 vittorie consecutive. Mi congratulo con la squadra di Venezia per questa vittoria», ha dichiarato il presidente della 50&Più provinciale di Lecce, Antonio Martino. Con 653,50 punti c’è il terzo podio, inaspettato, per la squadra di Belluno.«Siamo entusiasti di questo risultato. Ogni singolo elemento della squadra ha dato il suo contributo, abbiamo partecipato solo per il gusto di farlo. Per noi, questo 3° posto vale come se fosse il primo», dichiara emozionato il presidente della 50&Più provinciale di Belluno, Giuseppe Benozzi. «Voglio fare un plauso particolare - sottolinea - ad Anna De Lorenzo Noto che a 91
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IL CAMPIONE
NINO BENVENUTI
LE OLIMPIADI 1960 «È un grande onore essere qui con voi e dare il via a questa edizione delle Olimpiadi di 50&Più - ha detto Benvenuti, rivolgendosi al pubblico -. Per voi ho portato con me il ricordo più importante della mia carriera: la medaglia d’oro delle Olimpiadi di Roma del 1960, mai esibita davanti a così tante persone. Questa medaglia per me è stata la vittoria più importante, quella che ho più nel cuore, che mi ha dato la gioia più grande e un onore immenso. E ricordate - ha aggiunto - chi vince una medaglia d’oro ad una olimpiade non è mai un ex campione».
TROFEO AGLI ATLETI PIÙ LONGEVI
Giannina Biondini, 93 anni, di Macerata, e Livio Chiarot, 91 anni, di Venezia, vengono premiati quali atleti più “over” dell’evento dal segretario generale 50&Più, Gabriele Sampaolo (a sinistra), e dal presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi.
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anni, nella sua categoria, è arrivata 2° nella marcia e 1° nella maratona». Con 74 punti vince, per il 2° anno consecutivo, la classifica assoluti donne Antonia Clara Mattiello, di Milano, seguita da un solo punto di distacco da Silvia Paola Chiaratti, di
Roma, medaglia d’argento. Più atleti più competizione, si diceva. Infatti, medaglia di bronzo, a pari merito con 71 punti, per Lucia Bergamo, di Venezia, Donata Bortolazzo, di Treviso, e Tatiana Toscani, di Belluno. Con 91 punti vincono la medaglia d’oro, ancora a pari merito, Domenico Avogadro, di Lodi, e Roberto Marchesi, di Milano, che fa il bis con il successo di un anno fa. Con 85 punti la medaglia di bronzo va a Fortunato Vianello, di Venezia. Novità di questa edizione, l’assegnazione delle coppe per i migliori risultati a livello re-
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4 1 La squadra della provincia di Venezia vincitrice delle Olimpiadi 2 Le regioni prime classificate: da sinistra, Puglia, Veneto e Lombardia 3 Le prime tre province della classifica: da sinistra, Lecce, Venezia e Belluno 4 I presidenti provinciali 50&Più.
gionale. Con 2.380,50 punti la vittoria è andata al Veneto, secondo posto per la Puglia (1.436 punti) e terzo per la Lombardia (1.306 punti). Infine, il Trofeo agli Atleti più Longevi a Giannina Biondini, 93 anni, di Macerata, e Livio Chiarot, 91 anni, di Ve- »
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EVENTI 50&PIÙ nezia. Le premiazioni sono avvenute nel corso di una cerimonia di chiusura emozionante e gioiosa «È stata una edizione straordinaria, abbiamo registrato il 20% in più di partecipanti rispetto all’anno scorso», ha detto il presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi. «Siamo molto soddisfatti di questo risultato: è il segno che questo evento sportivo continua a crescere e si conferma come luogo di incontro della sana competizione, della condivisione e dell’amicizia». Per il segretario generale 50&Più, Gabriele Sampaolo: «Manifestazioni come queste non avvengono per caso: ci vuole passione, sacrificio, entusiasmo. Ringrazio tutti voi per la vostra partecipazione, per essere parte della nostra Associazione, e di condividere con noi le vostre passioni e la voglia di mettervi in gioco». L’appuntamento è per l’edizione del 2017.
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LA CLASSIFICA ASSOLUTI UOMINI
Domenico Avogadro e Roberto Marchesi, medaglia d’oro a pari merito. Medaglia di bronzo a Fortunato Vianello. 6
LA CLASSIFICA ASSOLUTI DONNE
Antonia Clara Mattiello, medaglia d’oro; Silvia Paola Chiaratti, medaglia d’argento; Lucia Bergamo, Donata Bortolazzo e Tatiana Toscani, medaglia di bronzo a pari merito.
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I VINCITORI DELLA GARA DI BALLO
La II edizione del Trofeo 50&Più Gara di Ballo è stata vinta dalla coppia Maria Rosa Spaziani e Giuseppe Savoldi, di Lodi. Al secondo posto Maria Antonietta Frova e Pier Faletti, di Lodi, al terzo posto Sofia Palumbo e Giulio Rocco Castello, di Salerno.
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LE OLIMPIADI IN NUMERI
OLTRE 1.000 PARTECIPANTI, IL 20% IN PIÙ RISPETTO A UN ANNO FA Dieci le discipline previste, dal nuoto al ping pong, dalla marcia al tiro con l’arco. Ogni atleta si è cimentato in un massimo di quattro
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I VINCITORI DEL BURRACO
La classifica della VII edizione del Trofeo 50&Più Burraco, in collaborazione con Asc. Da sinistra: 2° posto per Elio Coppo e Lores Di Maggio (Vercelli); 1° posto per Clemente Antonio e Katia De FiIippis (Lecce); 3° posto per Anna Araclio e Adele Bonetta (Lecce).
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Macula
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__ SOCIETÀ ATTUALITÀ__
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ANCHE I DETTAGLI HANNO LA LORO IMPORTANZA: SERRATURE DELLE PORTE SEMPLICI E NON TROPPO PICCOLE, PIANI COTTURA A INDUZIONE E NON A GAS, RUBINETTERIA DI FACILE UTILIZZO
AD OGNI ETÀ LA CASA GIUSTA Anche la casa, ad una certa età, sebbene perfetta sino a ieri, si può trasformare in un percorso ad ostacoli. Cosa fare: acquistare un nuovo immobile o apportare modifiche che mettano in sicurezza la vita domestica? I consigli della dottoressa Maria Elena Spadolini, architetto e professoressa di Design
di Anna Maria Melloni
CASA MIA, CASA MIA, per piccina che tu sia, tu mi sembri una badia. Proprio così, la casa dovrebbe essere un porto sicuro, un luogo dove sentirsi sereni e protetti. Può, però, accadere che spazi del tutto confortevoli ad una età, diventino difficili da gestire ad un’altra. Ciò che prima era comodo diventa poco adeguato allo stile di vita mutato nel tempo. Un appartamento al quarto piano senza ascensore può garantire un’ottima forma fisica fino a una certa età, per poi rivelarsi una galera, quando un banale incidente ci impedisce di uscire di casa. In certi casi, occorre adattarsi il meglio possibile agli spazi nei quali viviamo, perché non esistono concrete alternative. Capita, però, che in fase di progettazione di una nuova abitazione, si stenti ad immaginarsi qualche anno più in là, quando le esigenze saranno cambiate, quando la mobilità si sarà ridotta, quando i figli se ne saranno andati. Si progetta un trasferimento a 50 anni, come se dovessimo rimanere congelati per sempre a quella età; il tempo, invece, inevitabilmente passa e può coglierci impreparati, costretti in una casa poco adatta alle esigenze del momento. Di questo argomento abbiamo parlato con Maria Benedetta Spadolini, architetto e professore di Design presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Genova.
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Quando si acquista un immobile dove si progetta di vivere la propria vecchiaia, quali sono gli aspetti a cui prestare maggiore attenzione? Come prima cosa occorre verificare la presenza di portefinestre o finestre molto basse. Questo perché da anziani è possibile dover passare molte ore della giornata sulla poltrona o sul letto, occorrono quindi delle finestre che abbiamo il più possibile visibilità da una posizione semisdraiata o seduta. Tutte le porte dei bagni dovrebbero aprirsi all’esterno o essere scorrevoli, a scrigno. Le porte che si aprono all’interno possono diventare delle trappole mortali: se una persona scivola davanti alla porta del bagno, non sarà infatti più possibile aprire e bisognerà chiamare i pompieri. La porta del bagno, inoltre, deve consentire il passaggio di un’eventuale carrozzina; oggi le sedie a rotelle hanno dimensioni più contenute rispetto al passato, ma occorrono almeno 85-90 centimetri per il passaggio. Sono quindi assolutamente da evitare le porte di 70 centimetri, che purtroppo sono ancora molto diffuse. Occorre poi che la casa sia dotata un minimo di domotica: un rilevatore di fumo, uno per il gas, dei led luminosi che segnino il percorso dalla camera
al bagno come, ad esempio, quelli che si possono applicare ai battiscopa. Cosa può dirci più nel dettaglio del bagno? Che caratteristiche deve avere? Se si dovessero creare degli alloggi ad hoc, bisognerebbe avere tutta una serie di accortezze. Come prima cosa in bagno è indispensabile avere un pavimento antiscivolo. I bagni possono essere esteticamente bellissimi pur se realizzati con dei materiali sicuri anche quando si bagnano. Le vasche tradizionali e le vasche sedute andrebbero abolite, sono infatti fonte di broncopolmoniti: la persona anziana spesso si mette seduta nella vasca, e solo successivamente la riempie d’acqua, rischiando così di prendere un gran freddo. Bisogna tenere conto del fatto che invecchiando la percezione del freddo e del caldo diminuisce. In alternativa alle vasche, bisogna usare delle docce intelligenti con un sedile fisso e una doccetta bassa che consenta di lavarsi in tutta sicurezza. Nel box doccia il calore si mantiene e il tempo per lavarsi si riduce sensibilmente. Al contrario, nelle vasche i tempi si allungano, così l’acqua si raffredda e con le spalle scoperte è facile ammalarsi. Oggi tutti i bagni dovrebbero avere anche l’attacco per una doccetta accanto al water, dovrebbe- » OTTOBRE 2016 I 33
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ro essere almeno predisposti, così, in caso di necessità - perché ci si trova in carrozzina o con una difficoltà a trasferirsi dal water al bidet -, sarà possibile lavarsi in tutta sicurezza restando sul water. I pavimenti della casa come vanno predisposti per cercare di prevenire le cadute? Esistono dei pavimenti di legno o delle doghe in pvc - finto legno - che sono ottimi prodotti antiscivolo. Oggi vengono usati spessissimo negli alberghi al posto delle moquettes, in casa danno calore, ma soprattutto sono antiscivolo con qualunque tipo di scarpa. Possono essere utilizzati anche quelli di gomma, oggi ne esistono di vari tipi, molto belli e con una gran varietà di colori. La piastrella, la ceramica, il gress porcellanato sono invece da evitare perché spesso sopra questi materiali vengono messi dei tappeti, che sappiamo essere pericolosissimi, perché vi si inciampa. La moquette per evitare le cadute andrebbe benissimo, purtroppo però porta con sé il problema dell’igiene, è un ricettacolo di polvere e sporcizia difficili da eliminare. Cosa può dirci riguardo agli arredi? Partendo da cose apparente-
mente semplici è necessario che le serrature delle porte non siano troppo piccole né particolarmente complicate, ma anche l’interfaccia degli elettrodomestici in cucina dovrà essere il più possibile semplificata, per garantire la massima autonomia alla persona anziana, senza però dimenticare l’aspetto estetico che rimane molto importante ad ogni età. Le persone anziane non dovrebbero mai mettere in casa propria la fiamma (fornelli a gas), preferendo piani cottura ad induzione, grazie ai quali non è possibile bruciare le pentole e soprattutto provocarsi ustioni. I piani ad induzione sono largamente diffusi nel 90% dei Paesi evoluti, da noi invece si continuano ad usare il fuoco e i fornelli con ghiere alte. Oggi esistono delle cu-
MARIA BENEDETTA SPADOLINI
Architetto e docente presso l’Università di Genova, insegna Design presso la facoltà di Architettura. Da anni si interessa alle problematiche progettuali per l’utenza più fragile
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cine molto intelligenti, studiate appositamente per le persone anziane. Le esigenze di spazio si riducono e non occorrono più tutti i pensili che diventano inutili e pericolosi. Bisogna lavorare con dei carrelli su ruota, eliminare la lavapiatti a terra che va sostituita con una più alta. Lo stesso vale per i forni. Ormai tutti gli elettrodomestici andrebbero messi in alto, perché ad ogni piegamento subentra il rischio di giramenti di testa, a causa di problemi di vista o di pressione. Anche la spazzatura dovrebbe essere contenuta in uno di quei cestelli che si possono riempire ed estrarre senza doversi piegare sotto l’acquaio. La rubinetteria dev’essere facile da utilizzare. Spesso capita che l’anziano si bruci con l’acqua calda, occorre quindi utilizzare dei sensori per monitorare la temperatura. Spesso capita che in vecchiaia ci si ritrovi a vivere in case pensate per nuclei più numerosi con esigenze diverse. Come è possibile intervenire in questi casi? In effetti una cosa a cui fare attenzione è la dimensione della casa, le case dovrebbero infatti essere piccole. L’anziano deve vivere in una casa piccola perché lo spazio di vita nel tempo si riduce alla cucina, al tinello e alla camera da letto. Sono
queste le stanze in cui vive. È chiaro che spesso si tende a restare nelle case grandi, perché ogni tanto arrivano i nipoti e i figli da ospitare, ma se si vuole mantenere l’autonomia, è necessario gestire spazi ridotti. La soluzione può essere quella di ritagliare per sé un bilocale ben attrezzato dalla casa più grande, che può essere invece destinata a figli o nipoti. Andando a casa di una persona che vive da sola, magari con un gatto, spesso ci si accorge che si è creata come un piccolo fortino accanto alla poltrona. Nel punto dove passa la maggior parte del tempo, vengono radunante tutte le cose che occorrono per vivere. In un semplice carrello sono riposti gli oggetti per cucire, gli occhiali, il telecomando, il cordless, il cellulare... Il carrello, quando ha quattro ruote, può anche servire da sostegno nel camminare perché può dare stabilità. È come una sorta di zainetto, un micromondo viaggiante. Quando, invecchiando, si perdono progressivamente alcune sensibilità e nascono delle microdisabilità, la casa dovrebbe diventare protesica, dovrebbe avvolgere la persona, gli ausili e gli arredi dovrebbero semplificare la vita. La casa protesica deve consentire di continuare a fare le cose che si sono sempre fatte, aiutando, avvolgendo chi la abita.
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FAI DA TE ISTRUZIONI D’USO
L’iter tradizionale per un effetto decapato ad hoc
stare un mobile decapato sverniciato - ha un bel costo, mentre la rivisitazione fai da te richiede giusto l’acquisto di vernici specifiche e poco altro. Certo, un conto è affidarsi ad artigiani di professione e un altro è cimentarsi da soli: però, di fronte a un buon risultato, la soddisfazione è assicurata. Ma, allo scopo, può essere utile anche un mobile laccato, di quelli che abbiano nelle nostre case da almeno due decenni?
In qualche modo sì, sebbene i risultati migliori si ottengano su superfici ricche di intarsi, dal gusto retrò, sottolineato dall’effetto polveroso delle vernici pastello: caratteristica essenziale dello Shabby. Chi adotta questo genere, infatti, non adopererà mai colori sgargianti - che stridono col richiamo all’Ottocento -, ma userà piuttosto palette con tonalità tenui che vanno dal bianco panna al ciclamino, al tortora. Se la cosa vi incuriosisce, basta andare in internet, su Youtube, per trovare un incredibile numero di tutorial grazie ai quali è possibile imparare i rudimenti di questa tecnica, nata negli Stati Uniti negli Anni ’80, grazie al contributo della celebre designer Rachel Ashwell. Il consiglio giusto è quello di cominciare con piccoli oggetti di scarso valore, per poi passare al mobilio più grande e, quindi, maggiormente impegnativo.
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ESISTONO VERNICI AD ACQUA CON LE QUALI SI PUÒ DIPINGERE LEGNO, LAMINATI, PLASTICA E FERRO SENZA DOVER PRIMA CARTEGGIARE O TRATTARE CON PRIMER O AGGRAPPANTI
Mobili a parte, anche i tessuti giocano un ruolo fondamentale grazie a materiali come il cotone, il pizzo e il lino, facilmente recuperabili e a buon prezzo nei mercatini dell’usato che si tengono in molte città. È anche un’occasione per stare all’aria aperta: questa stagione offre ancora sagre e appuntamenti fieristici che ospitano spesso bancarelle in cui si vendono stoffe e vecchi corredi. In pochi e semplici passaggi (vedi il box a destra), sarà possibile dare un volto nuovo alle nostre case, con quel fascino romantico delle dimore di campagna di un tempo. Che, attualizzate, non lasciano nulla al caso.
Decapare un mobile è piuttosto semplice, soprattutto se si usano prodotti specifici che consentono di saltare la fase del carteggio, in cui si leviga la superficie con carta vetrata (prodotti già aggrappanti e che non necessitano di raschiatura dell’oggetto lavorato). Nel caso voleste però seguire l’iter tradizionale, ecco i passaggi. Per cominciare, carteggiate la superficie interessata e quindi ripulite dalla polvere. Poi, passate una candela nelle parti in cui vogliamo creare l’effetto invecchiato. A quel punto, stendiamo una vernice del colore che desideriamo emerga una volta raschiato il manto di finitura. Quindi, applicate la tintura finale che darà il volto principale all’arredo di cui ci stiamo occupando. Una volta asciugato il tutto, sfregate con carta vetrata a grana fina i punti in cui abbiamo messo la cera. Riemergerà rispetto al colore di copertura generale - la prima vernice che abbiamo steso. Nel caso in cui, come è plausibile, il pennello che usiamo lasciasse righe sulle superfici, nessun problema: lo stile shabby è anzitutto vissuto e naturale. Perciò, via libera alla creatività.
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EVENTI 50&PIÙ
LIBELLULE D’ORO
Riservato ai vincitori della Farfalla d’Oro delle precedenti edizioni del Concorso 50&Più Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia, il premio Libellula d’Oro è stato puntualmente assegnato anche quest’anno. Nelle pagine seguenti, le opere decretate vincitrici dai nostri lettori
di Grazia Rosa Centra Laureata in filosofia, si è dedicata sempre alla scuola, al volontariato e alla famiglia. Presidente Fidapa nel biennio ’98-2000, oggi è vice Presidente. Iscritta a più associazioni: 50&Più, Croce Rossa, CDR, Amici Museo e Amici Musica. Ha pubblicato due romanzi e nel 2013 un libro di racconti; ha ottenuto vari riconoscimenti in diversi concorsi: P. Mandula, nel 2013 e P. Bozzini nel 2014. Partecipa al Concorso 50&Più per la terza volta; nel 2013 ha vinto la Farfalla d’Oro per la Prosa, nel 2014 e 2015 la Segnalazione della Giuria per la Prosa. Vive a Foggia.
CORRI, RAGAZZO, CORRI
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FISCHIO LUNGO, LACERANTE E IL TRENO SI ARRESTA sul primo binario. Piero scende insieme agli altri. Nell’attraversare i lunghi sottopassi della stazione, sente un brivido freddo attraversargli la schiena. Ha esitato a lungo, per giorni e giorni, prima di prendere, proprio all’ultimo momento, il treno che l’avrebbe condotto da Milano a Foggia. «Di chi era quella mano?», si lascia sfuggire a mezza voce. Due giovani si girano a guardarlo. Lui china la testa e affretta il passo. Raggiunge il centro della piazza e si abbandona su una panchina di pietra levigata. Il borsone poggiato a terra tra le gambe divaricate, i gomiti premuti sulle ginocchia, la testa tra le mani, gli occhi a fissare l’ombra degli alberi che il fruscio leggero del vento fa saltellare sul grigio dell’asfalto. E se ne sta, immobile, ma dentro, come aveva temuto, corre. Ed è un correre sfrenato per agganciare al momento presente l’eco di una voce lontana, la voce di Lia: «Corri, ragazzo, corri». Chiude gli occhi per concentrarsi meglio, ma i suoi pensieri disubbidienti irrompono e gli proiettano per intero il filmato di quel giorno, snodato in rapidi, incancellabili fotogrammi. Di Lia ha poche immagini spezzate, forse perché lui non l’ha veduta mai veramente, protetta com’era dallo schermo dei suoi incredibili occhi verdi. Era il 22 luglio, un luglio di molti anni prima. Era quel luglio di morte del ’43. Quel mattino c’era il sole e la calura era grande, ma Foggia respirava libera: il fumo degli incendi dei giorni precedenti si era dissolto e insieme al fumo se n’era andata anche quella polvere
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LIBELLULA D’ORO PROSA acre che pizzicava il naso e faceva starnutire. Sembrava proprio un giorno di grazia e la gente si riversò fiduciosa nelle strade. Arrivò all’improvviso, a mattino inoltrato, quando nessuno più se lo aspettava, quell’assordante, frenetico scampanio. Le campane, tutte le campane di Foggia, scampanavano scampanavano scampanavano e subito le strade, tutte le strade della martoriata città rientrarono in guerra. Nel cielo riarso, anch’esso sorpreso, anch’esso incredulo, i bombardieri inglesi col loro carico di morte e intorno la confusione demente, le grida già note, «ai rifugi, presto ai rifugi», si gridava da ogni parte. La gente sciamava per le vie in tutte le direzioni. Molti correvano verso la villa comunale. Due caccia, sfuggiti alla contraerea, si abbassarono, puntarono: “...ta-ta-ta... ta-ta-ta...”. Poi si allontanarono. Si allontanò anche il rombo dei bombardieri, e il piccolo Piero, uno scricciolo di appena undici anni, lasciò il portone dove aveva trovato riparo. Erano tanti, troppi quegli undici anni per le sue braccine smilze, le gambucce tanto stecchinelle da muovere a pie-
tà, il ciuffettino biondo che gli rubava gli occhi e quel faccino che aveva il colore livido della fame. Ma nessuno ci faceva caso, nessuno li trovava strani quel colore e quella magrezza, perché quelli erano gli anni dei viveri razionati, delle luci oscurate, delle giacche rivoltate, dei pantaloni rattoppati, delle scarpe di cartone sfondate, erano gli anni dello strazio, dello sgomento, della vita allo sbaraglio. Il piccolo Piero, con i pugni stretti nelle tasche della sua giacca adulta, vagava senza meta per le strade del centro, guardandosi continuamente intorno. Si ritrovò inaspettatamente in Piazza Lanza e dopo un attimo di esitazione, si avviò verso la villa, ma con una lentezza insolita per lui. Le colonne del pronao erano mutilate, i cancelli divelti. C’era un silenzio innaturale all’interno, un silenzio che sapeva di abbandono, di vita intera che se ne andava. Era un silenzio più devastante del ta-ta-ta delle mitragliatrici e del fragore delle bombe. Poco lontano c’era il suo preside, giaceva bocconi, colpito alla schiena, le braccia protese in avanti, una
mano a stringere il cordolo di un’aiuola di rossa salvia polverosa. Il filmato si interrompe. Piero, seduto sulla panchina di pietra lèvigata, lo sguardo fisso sulla nuova stazione, alza un braccio ad asciugarsi col dorso della mano la traccia umida di una lacrima tra la pelle rugosa del volto. Il filmato riprende. Inarrestabile. Si risente il rombo dei bombardieri e l’aria di nuovo si riempie di fuoco, ma non di urla strazianti ché la gente ha ormai raggiunto i rifugi o è rimasta per via, il terrore fissato per sempre nelle pupille dilatate e immobili. Lui si tiene stretto con forza al tronco di un alberello stento, Lia lo raggiunge e senza fermare la sua corsa verso la stazione, gli grida: «Che fai, Piero? Corri, ragazzo, corri». E Piero comincia a correre. C’è la fontana al centro della piazza, anch’essa mutilata, senza acqua, foglie umide, sporche sul fondo viscido. Sulla destra mucchi di macerie e c’è ancora il palazzo dell’acquedotto, e quello con l’ufficio postale. Imbocca il lungo viale della stazione, si ferma: attimi di sbigottimento. Procede lento ora, di traverso, sempre più attento a dove mette i piedi, di qua, di là, zig zag, zig zag. Inciampa, i vetri gli lacerano le gambe, si ferma, si rialza, si trascina, si porta dietro scie sanguinose, alza le mani a tapparsi le orecchie, come vede fare agli altri, per non sentire i lamenti dei feriti che implorano pietà. Nessuno ferma la sua corsa per aiutarli, ognuno è preso dalla pietà per se stesso. Frena l’istinto di andare rasente i muri: crolli improvvisi dai palazzi sventrati dalle incursioni precedenti,
fiamme e fumo da quelli appena feriti, fiamme e fumo a oscurare il sole. Dalle tubature esplose ruscelli d’acqua sporca si mescolano… la contraerea tace, i bombardieri, ormai al sicuro, si abbassano si abbassano si abbassano, rasentano i tetti, le case tremano, sobbalza l’asfalto, le bombe assordano. Lui è steso tra i corpi, la testa protetta dal petto di una donna immobile accanto a lui. Poi di nuovo il silenzio. Piero ha quasi raggiunto il piazzale della stazione. C’è una folla urlante, animalesca che impreca, insulta, si cozza, inciampa, percuote per farsi strada verso i rifugi. Ecco Lia, là, là, tra la folla, agita verso di lui la sua piccola mano. «Allontanate quel trenooooo... via quel trenoooooooo... quel treeeee...». Il cielo s’illumina, tutto l’orizzonte si accende... La benzina infiammata fuoriesce, inonda i binari, li colma, li supera, sale sui marciapiedi, scende per le scale che portano ai sottopassaggi, raggiunge i “rifugi della salvezza” dove erano corsi fiduciosi più di duemila cittadini di tutte le età. C’è lui e pochi altri, ma lui non piange, guarda soltanto. Gli occhi ormai adulti non si staccano dal fumo nero e denso, dalle fiamme che si alzano a ondate da quella che era stata, fino a pochi anni prima, l’importante stazione ferroviaria di una cittadina tranquilla e prosperosa. C’è una camionetta stracarica di tedeschi. C’è una piccola mano, recisa al polso, sopra la faccia arsa di un vecchio. C’è una carrozza rovesciata a rallentare la corsa. C’è un ca» vallo steso, le froge dila-
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LIBELLULA D’ORO POESIA tate, i liquidi occhi sbarrati. C’è anche lui, sì, proprio lui, Piero, sulla camionetta, piccolo, smarrito, stretto tra due giovani soldatini. C’è l’aperta campagna con i colori del sud cotti dal sole. C’è la camionetta al riparo sotto un albero. C’è ancora lui, seduto sul terreno che l’inclemente calura di luglio ha reso stopposo; è appoggiato al secco pietrame di un’estesa, serpeggiante macera. Alle sue spalle filari di ulivi saraceni dai voluminosi tronchi contorti e dalle antiche radici scoperte dal vento e dalla pioggia. Davanti a lui, sull’altro lato della strada, spinose piante di rovi e la perenne, altissima ferula dalle ricche ombrella che taglia in fette d’azzurro lagunare l’orizzonte lontano. A oriente, verso il golfo, il cielo si va rapidamente oscurando. La sera avanza veloce e l’ultimo sole, avviluppato in un trionfo di luce, si tuffa, come tutte le sere, dietro il roccioso Gargano. Nell’oscurità ormai completa, solo le rosette di fuoco delle sigarette denunciano la presenza dei tedeschi appiattiti nelle cunette. Nella sterminata pianura del Tavoliere, la carezza lieve del vento ridesta profumi di foglie nell’ora più nera e il piccolo Piero, addormentato sul terreno stopposo, sogna risvegli di prati fioriti. «Che idiozia la guerra» dice Piero, l’illustre docente universitario seduto su una panchina di pietra levigata. Si asciuga lentamente il viso, lentamente si alza e a passi lenti si avvia verso la Sala delle Conferenze dove terrà una relazione sui tragici eventi che portarono, in Italia, settanta anni fa, alla proclamazione della Repubblica.
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L’ULTIMO SALUTO
Ora sei libero. Ho visto le tue polveri volare nel vento, una piccola nuvola grigia salire in alto, più in alto ad inseguire i cavalli alati del sole e poi ricadere e dolcemente posarsi sul mare d’erba della nostra montagna e scomparire tra le onde verdi. Noi discendiamo a valle e tu resti quassù. Nei nostri sguardi vuoti l’ultimo saluto. Su di te la pia ombra di un albero antico. Nell’alpe monumento solenne, figlio della solitudine fuggito al suo tempo nutrito di pioggia e di neve, un grosso faggio contorto e possente, alto nel fiume selvaggio della vita. Possa il grande albero esserti amico, per il cielo che non ha più luce per il cammino perduto per il deserto dei monti senza strade nel nome di chi non ha più canto né grido né traccia né ombra. Io devo tornare. Per erti sentieri, per forre e pietraie scendo follemente danzando insieme ai fantasmi che mi avvolgono in un tunnel oscuro. Sono i miei nuovi compagni, mi guidano nel fiume profondo senza più colore. Nei miei occhi persi un albero resta, un grosso faggio contorto e possente. E il tuo spirito vola alto nel vento.
Ferraris Rosella Dopo lunghi anni dedicati allo studio, alla ricerca, alla cura dei figli e della famiglia ha deciso di esternare una tendenza costante della sua vita: l’espressione sintetica in versi di particolari stati d’animo, momenti, sensazioni. È autrice di molte pubblicazioni di carattere scientifico. Partecipa al Concorso 50&Più per la terza volta; nel 2014 ha vinto la Menzione speciale della Giuria per la Poesia e nel 2015 la Farfalla d’Oro sempre per la Poesia. Vive a Pisa.
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LIBELLULA D’ORO PITTURA
Anna Maria Ronconi NEVICATA
Pittrice autodidatta, vive a Marradi (Fi), nell’alto Mugello, in quella natura che ispira le sue opere. La sua arte rimane in incubatrice per diversi anni fino all’età della pensione, poi sboccia e nell’esercizio si perfeziona nel tempo. Partecipa al Concorso 50&Più per la seconda volta; nel 2015 ha vinto la Farfalla d’Oro per la Pittura.
LIBELLULA D’ORO FOTOGRAFIA
Renata Emanuela Tesei PRESENZA ASSENZA
Insegnante in pensione, ama l’arte e la vita in tutte le sue manifestazioni. Al Concorso 50&Più nel 2015 ha vinto la Farfalla d’Oro per la Fotografia. Vive a Firenze.
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SCHEDA DI VOTAZIONE PER IL CONCORSO PROSA, POESIA, PITTURA, FOTOGRAFIA Il momento più atteso dai finalisti è superare la selezione. I cinque candidati al premio finale per le sezioni Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia dell’edizione 2016 (le cui opere sono state pubblicate su 50&Più di settembre) attendono ora il giudizio inappellabile dei lettori.
Come ogni anno, con la scheda di votazione qui proposta, sarà scelto il vincitore per ogni disciplina. Dunque, votate secondo le vostre preferenze: quella crocetta che traccerete sul quadratino posto a lato di ogni nome, sarà decisiva.
✂ Da ritagliare e inviare a 50&Più - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma entro il 31/01/2017. La votazione può essere effettuata anche sul sito di 50&Più, all’indirizzo www.50epiu.it
Cognome
Nome
Via Cap.
Città
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Editoriale 50&Più assicura che i dati personali verranno trattati con la riservatezza prevista dal D. Leg.vo 196/2003 e saranno utilizzati solo per i propri fini commerciali. Tali dati su richiesta saranno cancellati o rettificati.
PROSA
POESIA
PITTURA
FOTOGRAFIA
c «Sul ring» Arturo Falaschi
c «Ti parlerà la neve» Dino Ariasetto
c «Battigia - Laguna veneta» Anna Maria Busato
c «L’indifferenza» Marino Boero
c «Un viaggio, una terra, un’anima» Maria Teresa Fiorato
c «Rose bianche per fanciulle in fiore» Giulia Maria Barbarulo
c «Struggenti memorie» Franca Paola Camporese
c «Cassiera dell’Uzbekistan» Flora Martignoni
c «La sera che venne Armstrong» Marcello Pierucci
c «Perdere un’amica» Lina Bozzon Casagrande
c «Bosco di betulle» Annalisa Macchione
c «Corrispondenza d’amorosi sensi» Luciana Niccoli
c «L’ora dai riflessi di sangue» Mario Simonato c «La seconda volta» Rainalda Torresini
c «Un giorno nuovo» Giulio Rocco Castello c «Ti cerco» Rossana Pianigiani
c «Paesaggio di maremma» Roberto Polidori c «La natura si colora di emozioni» Sandra Tavoloni
c «Burrasca sul Lago di Garda» Riccardo Podavini c «Pesci... molletta» Sergio Tinti
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cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA
__LIBRI CULTURA__ A SORPRESA, quasi trenta anni dopo il suicidio, ecco il piccolo, ma a suo modo essenziale e importante, libro di conversazioni con Primo Levi, Io che vi parlo, firmato da Giovanni Tesio. Tre dialoghi registrati, poche settimane prima della morte. I parenti più antichi, i genitori, la scuola, il lavoro, le letture, i luoghi, gli anni dell’infanzia e quelli della formazione durante il regime, con gli amici dell’adolescenza, le letture predilette, la passione per la montagna. E, ancora, la guerra e, dopo una lunga cesura (della cattura e del lager), il ritorno a casa. Tesio confessa di essere stato colpito dalla “indubbia capacità di comunicare con esattezza e asciuttezza di parola” di Levi che racconta, e a volte un po’ si ritrae, di certe profonde e laceranti emozioni dell’età più giovane, del rapporto di “timidezza quasi patologica” verso il mondo femminile e insegue il ricordo di una “diversità” riconosciuta in sé, nel suo
IL RACCONTO + DI UNA VITA IN TRE DIALOGHI
essere ebreo, assai IO CHE VI PARLO prima dell’espeCONVERSAZIONI CON rienza del lager. Tre GIOVANNI TESIO EINAUDI incontri pomeridia144 PAGINE ni: il 12, il 26 gen12,00 EURO naio e l’8 febbraio Giudizio di 50&Più: 1987. Le conversazioni s’interrompono, Io che vi parlo termina senza nessuna conclusione, proprio prima di Una sequenza di approdare presumibilmente al racconversazioni raccolte nel conto Auschwitz. 1987: Primo Levi racconta Una pausa prolunla sua famiglia, l’infanzia, gata e l’11 aprile Lel’adolescenza e molto altro, vi precipita dalle scale del palazzo interrompendosi solo prima dove abita. Poche dell’esperienza del lager... settimane prima aveva parlato a Tedi Renato Minore sio di un suo nonno, quello paterno. «Non l’ho mai conosciuto. È MI CHIAMO LUCY BARTON morto suicida in condizioElisabeth Strout Einaudi - 168 pagine ni che non so, non so prezzo: 17,50 euro se sia per ragioni Giudizio di 50&Più: di dissesto fiUna storia anche d’amore, un “amore invalido, nanziario. ma amore senza dubbio”. Lo racconta Mi chiaPorto il suo mo Lucy Barton, l’ultimo romanzo di Elisabeth nome, mi Strout, la scrittrice americana che, con Olive Kitterodge, ha avuto chiamo il Pulitzer. Ed è il singolare sentimento che divide e unisce una figlia, Michein ospedale per le complicazioni di un’operazione, e una madre che le come viene a trovarla - dopo tanti anni - dalla più remota provincia. Grazie lui». all’incontro di cinque giorni, inizia la complessa emancipazione di Lucy, che trova la via della scrittura (come la Strout), sapendo che il dolore dei ricordi “è l’unico strumento che consente la conoscenza, la pietà e la solidarietà in un mondo in cui i sentimenti rifiutano ogni debolezza”. Proprio perché - dice la Strout - «con la scrittura Lucy scopre la sua capacità di essere spietata per dire le parole giuste e seguire le tracce di un destino di cui finalmente appropriarsi».
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__ARTE CULTURA__ PALAZZO DEI DIAMANTI
Corso Ercole I d’Este, 5 - Ferrara fino all’8 gennaio 2017 Orari: 9 /19, tutti i giorni, anche festivi Ingresso: intero € 13, ridotto € 11 (dai 6 ai 18 anni, over 65, studenti universitari, categorie convenzionate, gruppi oltre le 15 persone), ridotto scuole € 5 info www.palazzodiamanti.it
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DA NON PERDERE
VIAREGGIO
L’Europa in mutamento Arianna Arcara e Pierfrancesco Celada rappresentano l’Italia tra i 12 fotografi chiamati dall’European Photo Exhibition Award. Il tema affrontato, girando per l’Europa, è “Confini sfuggenti”: in mostra i loro bellissimi scatti, testimoni degli epocali cambiamenti che attraversano la società contemporanea. A Villa Argentina fino all’11 dicembre PRATO
Laboratorio del contemporaneo Dopo due anni di chiusura, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato - depositario di oltre 100 opere - riapre il 16 di questo mese con l’intento di riprendere il suo ruolo di grande laboratorio di sperimentazione, dove l’arte incontra il cinema, il teatro-danza e la musica... Ad accogliere i visitatori la mostra “La fine del mondo”, perfetto esempio della costante evoluzione dell’arte contemporanea.
A 500 anni dalla prima edizione dell’Orlando furioso, Ferrara - dove morì - dedica una grande mostra al clima culturale in cui visse il poeta
VISTO ATTRAVERSO GLI OCCHI DELL’ARIOSTO FINALMENTE una mostra con un titolo accattivante: Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi?. Un evento che Ferrara, la città in cui il poeta visse buona parte della sua vita (lui che non amava per nulla viaggiare, tanto da rifiutare il ruolo di ambasciatore papale) e morì, dedica al cinquecentenario della prima edizione a stampa dell’Orlando furioso. Il poema, completamente rivisitato nel registro linguistico e allungato di sei canti, con un totale finale di 46, nella tiratura definitiva del 1532, che però Ariosto stava ancora rielaborando, è uno dei fondamenti della nostra letteratura, in cui amori, odi, gelosie, tradimenti,
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MOSTRE di Ersilia Rozza
illusioni, bellezza, ambizioni, eroismi, guerre, puntigli, fondono insieme tragedia e commedia, con interventi del soprannaturale e del fiabesco. Nella cornice del magnifico Palazzo dei Diamanti, la mostra propone dipinti, sculture, arazzi, libri, manoscritti miniati, strumenti musicali, ceramiche invetriate, armi e rari manufatti: tutto quanto circondava Ludovico Ariosto nei primi decenni del XVI secolo. Insieme all’olifante che la leggenda vuole sia il corno di Orlando (databile attorno all’anno 1000), si ammirano opere di Leonardo (Scena di battaglia), di Giorgione (Gattamelata), di Mantegna (Minerva caccia i vizi
dal giardino delle virtù), di Tiziano (Baccanale degli Adrii, che torna in Italia dal Prado di Madrid per la prima volta dopo quasi cinque secoli). Divisa in sette sezioni tematiche, che incrociano realtà cortigiana e immaginazione, cavalieri ed esotismo, follia e desiderio, l’esposizione dimostra il rapporto diretto dell’Ariosto con il Rinascimento e chiarifica la sua opera come autentico “classico di una classicità nuova”, simbolo di immediato successo della nostra letteratura.
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__TEATRO CULTURA__
OGGI COME IERI, GRANDI ARTISTI IN SCENA
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PROSA, MA ANCHE DANZA, CONCERTISTICA E SINFONICA SONO I CAVALLI DI BATTAGLIA DEL TEATRO COMUNALE DI VICENZA CHE PRENDE AVVIO L’8 CON IL CONCERTO DELLA MAHLER CHAMBER ORCHESTRA, DIRETTA DA DANIEL HARDING. INFO: 044432442
Teatri in fermento per l’apertura della stagione con tanti spettacoli di prosa, musica e danza TEATRO SI ALZA IL SIPARIO nei teatri italiani con le nuove stagioni che continuano ad offrire una variegata gamma di proposte per accompagnarci fino alla primavera prossima. A Roma, il Teatro Quirino, nato nel lontano 1871 per volere del Principe Sciarra, ha ospitato nell’arco dei suoi quasi 150 anni grandi ar-
tisti del calibro di Eleonora Duse, Salvo Randone, Anna Magnani, i De Filippo, Vittorio Gassman fino ai nostri giorni che vedranno in scena spettacoli classici e contemporanei con nomi di primissimo livello. Un “Teatro d’Arte Popolare”, come lo definiscono Geppy Gleijeses e Guglielmo Ferro, alla guida
BOLOGNA
Un ricco programma Nuovo cartellone del Teatro Duse di Bologna, che si conferma punto di riferimento culturale della città. Prosa classica e contemporanea, commedie musicali e due eventi internazionali che porteranno in scena, fra gli altri, artisti quali Stefania Sandrelli, Massimo Ranieri, Alessio Boni, Lella Costa, Giobbe Covatta, Vincenzo Salemme, Simone Cristicchi, Monica Guerritore, Emilio Solfrizzi, Gabriel Garko, Marina Massironi oltre agli Oblivion e SLAVA. Aprono la stagione Serena Autieri e Fioretta Mari con Vacanze Romane, dal 28 al 30, musiche di Armando Trovajoli e Cole Porter, regia di Luigi Russo. Favola senza tempo, tratta dall’indimenticabile film con Audrey Hepburn e Gregory Peck, racconta l’incontro spensierato della principessa Anna, in viaggio diplomatico a Roma, e del fotografo Gianni Velani. Info: 051231836
di Mila Sarti
Arte ma anche condivisione è la parola d’ordine del Teatro Quirino, uno spazio nel centro di Roma aperto tutto il giorno, fra spettacoli, biblioteca e un accogliente bistrot di questa felice realtà culturale. Appuntamenti con la prosa, un gioiellino come La bella addormentata del Moscow State Ballet e un calendario parallelo con eventi di star nazionali e straniere, tutto «per un pubblico intelligente, pronto, amante della tradizione ma proiettato verso il futuro», dichiara Ferro. «Un teatro - prosegue Gleijeses - che è un luogo aperto a tutti e tutto il giorno, con un Bistrot come nei grandi teatri europei, una biblioteca di libera consultazione e un cinemino. È diventato quello che voleva Vittorio Gassman, uno spazio in cui in-
contrarsi, mangiare, pensare, riposarsi, vivere insomma». Shakespeare, Ruccello, Verga, Pirandello, Zeller, Eduardo De Filippo, Chaplin, Risi, Gallione, Dyer, Miller, Brecht e Molière gli autori che vedremo interpretati dai grandi Lavia, De Sio, Ghini, Dapporto, Solenghi, D’Abbraccio, Rigillo, Solfrizzi, Marcorè, Salines, Ranzi, Lazzareschi, Guarneri, Bruni, Rossini, Bargilli, Aprea, Zeno, Gleijeses e Ferro. Aprono la stagione (18-30) Daniele Pecci e Maddalena Crippa con Amleto del Bardo. Info: 066794585 OTTOBRE 2016 I 45
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__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ
Dopo i due megaconcerti del 24 e 25 settembre al Parco di Monza, Ligabue annuncia il suo nuovo album di canzoni inedite, intitolato Made in Italy, il suo 11° e il primo concept. Intanto, la sua raccolta di racconti, Scusate il disordine, continua a veleggiare in cima alle classifiche di vendita. Stakanovista Luciano.
Al termine del tour celebrativo dei 50 anni di Pet Sounds, Brian Wilson pubblica la sua autobiografia
LE MEMORIE DI UN “RAGAZZO DA SPIAGGIA”
MUSICA di Raffaello Carabini
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MUSICA DA LEGGERE
A Bologna David Bowie Is, prima retrospettiva sulla straordinaria carriera di un grande artista DI MOSTRA IN MOSTRA
Si è mosso il Victoria and Albert Museum di Londra, giudicato quest’anno il migliore in patria, per una mostra che nella sola Londra ha avuto oltre 300mila visitatori. Oggi è al Mambo, il museo d’arte moderna di Bologna fino al prossimo 13 novembre. Una carrellata coinvolgente, che spazia da contenuti multimediali a oggetti personali, dai testi scritti a mano ai costumi e al trovarobato di scena, dai suoi strumenti alle foto, le prove e i disegni per le copertine degli album. Ne esce il ritratto di un personaggio sempre in bilico tra musica, arte, design, teatro, alla ricerca del confronto con ogni innovazione espressa dalla cultura contemporanea.
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NEL 2003 per la più prestigiosa rivista dedicata alla musica pop e rock, l’americana Rolling Stone, una giuria di 273 tra musicisti (Beck, Jackson Browne, The Edge degli U2, Jackson Browne, membri dei Metallica, dei Red Hot Chilli Peppers, dei Doors e così via), critici, personalità dell’industria musicale, votò i 100 album più belli di sempre. Dopo il “mitico” Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles, il secondo posto fu appannaggio di Pet Sounds dei Beach Boys, che proprio quest’anno ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni. Personaggio particolare, il leader dei “ragazzi da spiaggia”, Brian Wilson, fece praticamente tutto da solo, mentre il resto della band - i suoi fratelli Dennis e Carl, il cugino Mike
Love e il compagno di classe Al Jardine - era in tour in Giappone. Radunò i migliori turnisti di Los Angeles per registrare il “manifesto” della surf music, ma con testi che parlano della fine dell’adolescenza sulle tavole e sul cambiamento che fa sentire inadeguati. Wilson, oggi 74enne, e Jardine chiuderanno quello annunciato come il loro ultimo tour il 15 di questo mese a Sacramento, in California, dove, nel 1964, registrarono il primo live della band. Contemporaneamente, l’11, uscirà negli Usa, ma è già ventilata la traduzione italiana, la sua seconda autobiografia, I am Brian Wilson. A memoir. Quadro sintetico, a volte anche duro, di un percorso umano e artistico complesso e sfaccettato.
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__CINEMA CULTURA __
Tom Hanks salva il mondo dalla peste nel nuovo film diretto da Ron Howard, Inferno, tratto dal best seller di Dan Brown e ispirato all’opera di Dante
di Alessandra Miccinesi
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FILM IN USCITA
UN NUOVO ENIGMA PER ROBERT LANGDON
SENTIMENTALE
IN GUERRA PER AMORE REGIA di Pif con: Andrea Di Stefano Giudizio di 50&Più:
Pierfrancesco Filiberto dirige e interpreta una storia d’amore sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale. Arturo e Flora vivono una travagliata love story, perché lei è promessa in moglie al figlio di un potente boss di NewYork. E per sposarla Arturo deve ottenere il sì del padre di Flora, che vive in Sicilia. Così si arruola nell’esercito americano che sta preparando lo sbarco in Sicilia. Evento che cambierà per sempre la storia dell’Isola, dell’Italia e della Mafia. Pif torna a narrare piccole storie incastonate nella grande Storia, con un cinema personale che osserva la realtà con le lenti della poesia.
DRAMMATICO
LA VERITÀ STA IN CIELO REGIA di Roberto Faenza con: Riccardo Scamarcio, Maya Sansa, Greta Scarano Giudizio di 50&Più:
Fa ancora rumore, sebbene siano passati 30 anni, il caso di Emanuela Orlandi, amplificato dalla decisione della Cassazione di non riaprire il fascicolo sulla 15enne sparita misteriosamente nel 1983. Di lei, figlia di un commesso pontificio, gli italiani ricordano il viso sorridente, stampato sui manifesti affissi nel tentativo di ritrovarla. Ma si capì subito che la sparizione coinvolgeva poteri forti, dal Vaticano alla “banda della Magliana” fino a “mafia capitale”. Per questo la verità, come recita il titolo, la sa solo il cielo.
CINEMA
UNA NUOVA MAPPA per tradurre l’ennesimo enigma virale e un monito che suona lugubre: se l’umanità è la malattia allora la cura è l’inferno. Ad essere sotto scacco, nel nuovo capitolo cinematografico legato a un bestseller di Dan Brown, è proprio la razza umana minacciata dal virus della peste: arma letale creata in laboratorio per purificare il mondo. Dopo Il Codice da Vinci e Angeli e Demoni, Tom Hanks riveste i panni dello stimato professor Langdon, esperto di simbologia nato dalla penna dello scrittore statunitense, in un’avventura filmica avvincente. Perché scegliere la strada giusta è sempre più difficile e fidarsi di qualcuno, ora, è addirittura impossibile. In Inferno, il faccia a faccia tra il professore di storia dell’Arte di Harvard è con il sommo poeta, Dante Alighieri. Svegliatosi in un letto d’ospedale di Firenze, vittima di un’amnesia dopo che qualcuno ha tentato di uccider-
lo, il professor Langdon si affida alle cure della dottoressa Sienna Brooks, incaricata di fargli recuperare la memoria: ricordi preziosi legati a doppio filo alle immagini criptiche dell’opera immortale di Dante, che gli affollano la mente. L’esperto ha poco tempo per risolvere un mistero legato a 9 luoghi. Ma chi si cela dietro la perdita della sua memoria e perché Langdon crede che a volerlo morto sia il suo stesso governo? Alla cabina di regia di questo film d’azione, che mette in scena l’eterna lotta tra il bene e il male - in cui il cattivo è una potente organizzazione segreta, il Consortium - c’è il rodato Ron Howard. Ricco il cast che affianca al veterano Tom Hanks, Felicity Jones, Irrfan Khan, Omar Sy, Ben Foster e Sidse Babett Knudsen. Regia: Ron Howard Genere: thriller Giudizio di 50&Più:
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__SOCIETÀ ITINERARI__
Punto di snodo tra la parte alta della provincia e la Valbelluna, è una città ricca di storia e cultura che offre panorami di ineguagliabile bellezza
BELLUNO, LA TERRA CHE TI SORPRENDE… NELL’IMMAGINAZIONE DI CHI SALE DALLA PIANURA, Belluno rimane prigioniera di un pregiudizio al quale, già negli anni Sessanta, allude lo scrittore ed artista bellunese Dino Buzzati: «Se qualsiasi italiano di qualsiasi regione proclama che la sua terra è stupenda e che ci sono meravigliosi monumenti e meravigliosi paesaggi e così via, nessuno trova niente da dire. Ma se io vi dico che la mia terra è uno dei posti più belli non già dell’Italia ma dell’intero globo terracqueo, tutti cascano dalle nuvole e mi fissano con divertita curiosità» (Dino Buzzati, La mia Belluno). PER SAPERNE DI PIÙ Eppure il nome stesso della città pare risalire al celtico Belo-dunum, Approfondimenti che significa “città luminosa, splendente” ed è così che vogliamo www.infodolomiti.it presentarvela oggi. Sfatando un altro luogo comune, a Belluno si www.belledolomiti.it accede facilmente da Venezia, risalendo il corso del Piave (o “la adorable.belluno.it Piave”, come dicono i bellunesi) in meno di un’ora, attraversando le dolci colline trevisane per giungere a quello che potremmo definire
Francesco Andreani
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IN GIRO PER MUSEI
l’“hub delle Dolomiti”. La città infatti si pone come punto di snodo tra la parte alta della provincia, dove le valli del Cadore e dell’Agordino sono contornate dalle vette delle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità dal 2007, e la Valbelluna, delimitata dal prolungarsi delle montagne con lo Schiara, i Monti del Sole e le Vette Feltrine a ovest, mentre ad Est si estende l’affascinante Foresta del Cansiglio, sovrastante la conca dell’Alpago con il La-
go di Santa Croce. In mezzo a tanta bellezza, Belluno. La prima meraviglia si può gustare salendo in città attraverso le moderne scale mobili, che dal comodo parcheggio (attrezzato anche per i camper) portano proprio nel cuore centrale della cinquecentesca piazza del Duomo. L’occhio spazia lungo la vallata e già fa pregustare l’opportunità di una digressione nei dintorni, perché, come dice sempre Buzzati, «a due passi da una città gaia e serena come Belluno, ci sono posti eccezionalmente misteriosi» (Dino Buzzati, La mia Belluno). Belluno è una città piccola, nella quale convivono i caratteri dell’urbanizzazione romana, i reperti dell’età medievale, con le mura e le porte Rugo e Dojona (che segnavano le estremità dell’antico cardo romano), le vestigia della dominazione veneziana, che ha la sua manifestazione nel decorato Palazzo dei Rettori (oggi sede della Prefettura) e gli ampi spazi di Piazza dei Martiri, adiacente l’antica cinta muraria, con i portici ed il “liston” che permettono di incontrarsi, fermarsi e contemplare le vicine cime che le fanno corona. È altresì una città che spesso si è distinta per le prime posizioni attribuite da diverse testate specializzate per qualità della vita e può essere assimilata ad una miniatura, nella quale l’occhio attento del viaggiatore può cogliere segni preziosi - per quanto piccoli - di storia e
PALAZZO FULCIS
Un nuovo museo per una cultura di qualità Belluno è anche cultura. Esiste una fitta rete museale di musei d’arte, etnografici, naturalistici e tematici (come quello legato alla tragedia del Vajont o i percorsi sui luoghi della Grande Guerra), e per meglio conoscerli è possibile visitare il sito www.infodolomiti.it. Ora sta per aggiungersi un preziosa perla a questa collana: il museo del capoluogo trova nuova collocazione nel centralissimo Palazzo Fulcis, sapientemente ristrutturato dopo anni di lavori e destinato ad ospitare le collezioni finora esposte nel palazzo dei Giuristi. Le opere (Sebastiano Ricci, Ippolito Caffi, Brustolon, Besarel, oltre a tutta la collezione di reperti antichi, dall’età del bronzo a quella romana) distribuite su una superficie molto più ampia, verranno valorizzate e troveranno maggiore fruibilità, mentre saranno disponibili spazi per esposizioni temporanee e un chiostro interno che si presta magnificamente a eventi musicali o di altro genere. L’apertura al pubblico è prevista per i primi giorni di dicembre: Natale a Belluno sarà particolarmente ricco e suggestivo.
cultura. Tra questi, vanno visitate le Chiese di Santo Stefano (piccolo capolavoro di gotico fiorito, impreziosito dalle sculture lignee di Andrea Brustolon, il “Michelangelo del Legno”), il Duomo e la chiesa di San Pietro, adiacente l’antico Seminario che il primo papa bellunese Gregorio XVI (18311846) volle nella forma attuale. La terra bellunese, e più precisamente Canale d’Agordo, ha dato poi i natali anche ad un secondo papa, Albino Luciani (Giovanni Paolo I - 1978), conosciuto al mondo come “il papa del sorriso”. Dopo aver percorso le piazze e le vie del centro, l’appassionato potrà scendere lungo le “scalette” per trovare il percorso che, risalendo il torrente Ardo, giunge all’antica valle dove nelle antiche fucine venivano forgiate le pregiate spade cerimoniali, esportate in tutta Europa ed ambite per la loro preziosa fattura. La valle poi prosegue
verso il Bus del Buson, magnifica forra scavata dalle acque e sede di studi archeologici per i ritrovamenti di oggetti in terracotta, bronzo e frecce, e continua per ricongiungersi all’Alta Via n. 1 al rifugio 7° Alpini. Così, non è raro vedere sulle panchine del Campedel (antico nome della piazza dei Martiri) viaggiatori con zaino e scarponi che hanno scelto una digressione dai monti in città. Percorrendo il versante opposto, si sale sul colle del Nevegal, dove si può visitare il Santuario mariano, mèta di pellegrinaggi e museo a cielo aperto: una splendida via crucis, segnata dalle opere dello scultore Franco Fiabane, si inoltra tra gli abeti e i faggi partendo dalla moderna struttura della chiesa in legno e pietra. Oltrepassato il piazzale, si sale ancora oltre gli impianti sciistici ed è possibile salire in cresta, visitando l’orto botanico, le malghe e i rifugi dai quali si può go- »
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LIBRI I
libri sono capaci di riunire una moltitudine di persone in tempi e luoghi diversi, sono un mezzo di condivisione ma, soprattutto, un formidabile strumento di trasmissione in grado di passare di generazione in generazione. Il 19° volume de Le Perle della Memoria, “Esperienze di lettura nel Novecento. Il piacere del romanzo”, racconta il grande rilievo rivestito dalla narrativa e dal romanzo nella vita delle persone tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento. Un nuovo tassello nell’affascinante mosaico della nostra memoria.
BUONO
D’ORDINE
138
pagine
PER L’ACQUISTO DEL VOLUME
LE PERLE DELLA MEMORIA N. 19
{ESPERIENZE DI LETTURA NEL NOVECENTO} DESIDERO RICEVERE IN CONTRASSEGNO PRESSO IL MIO DOMICILIO N. _____ COPIA/E DEL VOLUME AL COSTO DI EURO 18,00 A COPIA (*) + SPESE SPEDIZIONE (**)
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dere di uno spettacolo ineguagliabile della Valbelluna, da un lato, e della pianura trevisana, dall’altro; nelle giornate limpide da qui si può scorgere nitidamente la laguna veneziana. Belluno però è anche il punto di partenza per visitare la più volte citata Valbelluna, la parte “bassa” della provincia: si costeggia il Piave lungo la sponda sinistra (merita una digressione Valmorel, la stupenda valletta dove Buzzati ambientò i suoi “Miracoli”), si attraversa la cittadina di Mel con i suoi palazzi cinquecenteschi, la necropoli paleoveneta e il castello medievale di Zumelle, Lentiai (notevole la chiesa parrocchiale impreziosita da opere di Frigimelica, Palma il giovane e della scuola di Tiziano), per giungere dopo una trentina di chilometri a Feltre. La “città dipinta” (urbs picta) merita una visita per i numerosi monumenti, l’area archeologica sottostante la piazza del duomo, il teatro de la Sena (“la Piccola Fenice”) ed i suoi musei, come quello Diocesano e il “Rizzarda”, ove sono in mostra pregevoli opere in ferro battuto. Da Feltre si può scendere a riposare lo sguardo al gradevole Lago del Corlo per poi tornare verso Belluno, questa volta tenendo la destra del Piave. Immancabile una sosta a Pedavena, alla birreria famosa per la sua produzione locale e i suoi piatti a base di prodotti locali. Da qui è bello risalire lungo la strada pedemontana, in un gradevole saliscendi che fa scoprire ville “alla veneta” adagiate a dominare la vallata, mentre alle
spalle si alzano le vette delle ultime Dolomiti. Un capitolo tutto a parte meritano le “terre alte”, cioè la parte dolomitica della Provincia. È sicuramente il territorio più conosciuto e frequentato dai turisti per le innumerevoli eccellenze naturalistiche: Cortina, il Cadore, l’Agordino, il Comelico, Sappada, Val di Zoldo… sono tutte località ben note a chi ama la montagna, sia in inverno che in estate. Non vanno trascurate da un lato le attrazioni legate all’attività sportiva (molte le piste ciclabili, le possibilità di arrampicata, le attività legate ai molti laghi, la pesca, i parchi avventura e molto altro), il relax e il grande patrimonio enogastronomico costituito da una fitta rete di ristorazione, sia tradizionale che “di alta gamma” capace di valorizzare i prodotti locali. Si va dal Pastin (prodotto a base di carne speziata la cui composizione varia a seconda delle vallate) al miele (che ha conseguito il marchio Dop), oltre ai numerosi formaggi dei caseifici di vallata (da non perdere il Piave Dop), le mele tipiche dell’Altopiano di Sovramonte (pom prussian), il tipico mais detto “sponcio” per un’ottima polenta in quota, l’agnello dell’Alpago e tanti altri ancora. Lasciando Belluno e la sua terra, restano nella memoria le parole incise sul sarcofago del condottiero romano Flavio Ostilio, monumento del III secolo ancora visibile nel chiostro della Bibilioteca civica: «Sii vigile e rallegrati Ricordando i tuoi monti!».
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__in VIAGGIO__
GIRARE IL MONDO CON LA BICI Attraversano interi Stati, si snodano nelle vie delle città, si insinuano negli angoli più suggestivi e selvaggi del pianeta: sono le piste ciclabili, utilizzate da milioni di persone per andare al lavoro, per saltare il traffico o semplicemente perché amanti della bici. I record della Great Trail, in Canada, e quello della Nelson Street Cycleway, in Nuova Zelanda
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di Loris Porcheri
SE QUALCUNO si stesse chiedendo a chi mai sia venuto in mente di costruire una bicicletta, la risposta non è difficile da immaginare: Leonardo da Vinci. Nel suo Codice Altlantico infatti, e precisamente nel foglio 133v, c’è il disegno di un mezzo di locomozione che ha un manubrio, un sellino, due ruote tenute insieme da un telaio nel cui centro c’è una catena di trasmissione con dei pedali che possono muoverla. Insomma, il prototipo di una bicicletta. Era il 1493, e chissà se il grande Maestro, mentre realizzava quello schizzo con una matita a carboncino, sia mai stato sfiorato dall’idea che, secoli dopo, quella mirabile invenzione sarebbe stato il mezzo di locomozione più utilizzato sulla terra? Già, proprio così. Nel mondo esistono più di un miliardo di biciclette, il doppio rispetto alle automobili, e tra i Paesi che ne fanno più uso, molti sono europei, anche se in cima alla classifica c’è l’immancabile Cina; tutto regolare, si »
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IN VIAGGIO UNDERGROUND RAILROAD
CARRETERA AUSTRAL
Attraversa gli Usa e ricalca il percorso seguito dagli schiavi neri, in fuga verso il Canada. Lunga 3.327 chilometri, passa per il Mississipi, Tennessee, Kentucky, Indiana, Ohio, Pennsylvania, New York e arriva nell’Ontario, in Canada.
Sono 1.300 i chilometri che da Puerto Montt, nel Cile, arrivano nella Patagonia argentina. Non solo una ciclabile ma un percorso amato anche dai motociclisti, perché si insinua nei posti più belli e selvaggi dei due Paesi.
IN ITALIA dirà, considerando che è lo Stato più popoloso del mondo dove, però, è circa il 38% degli abitanti ad inforcare una bici. Niente a che vedere con le immagini in bianco e nero della metà del secolo scorso, nelle quali capeggiavano centinaia di persone in bici per le strade di Pechino. E niente a che vedere con alcune nazioni europee che fanno della bici il mezzo di locomozione principe per spostarsi in città. In Finlandia e in Norvegia, per esempio, il numero di ciclisti supera il 60%, mentre in Svezia è oltre il 63%. Anche in Germania amano molto la bicicletta, considerando che oltre il 75% delle persone ne possiede almeno una. In cima alla classifica, però, svettano la Danimarca - dove i ciclisti superano l’80% e a Copenhagen almeno il 37% degli abitanti utilizza regolarmente la bici durante la giornata - e l’Olanda, dove i ciclisti si at-
TRA LE MERAVIGLIE DEL BELPAESE
CICLOVIA ALPE ADRIA - 750 chilometri tra Carinzia, Slovenia e Friuli-Venezia Giulia. In Italia il percorso va da Tarvisio a Grado. Ha vinto il Green Road Award 2016.
BIKE TO COAST - È in Abruzzo, misura 131 chilometri e unisce Martinsicuro (Te) con San Salvo (Ch). Si candida ad essere la ciclabile più lunga d’Italia.
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testano intorno al 99%, in pratica quasi la totalità della popolazione. Solo Amsterdam ha 400 chilometri di piste ciclabili e in tutta l’Olanda i percorsi ricoprono oltre 4.500 chilometri. Oeverlandroute è la pista ciclabile olandese più lunga, 385 chilometri, e collega le città di Alkmaar e Maastricht tagliando l’intero Paese e attraversando Amsterdam, Utrecht e Eindhoven. Ma se parliamo di piste ciclabili più lunghe, il record del mondo spetta al Canada. The Great Trail è una ciclovia che unisce la costa occidentale canadese a quella orientale. 20.770 chilometri che attraversano 13 province, 15mila località, città importanti come Vancouver, Ottawa e Montreal, laghi, montagne e luoghi selvaggi. Sono 25 anni che i canadesi lavorano a questa fantastica pista, la cui realizzazione è iniziata nel 1992, e alla quale hanno prestato la loro opera migliaia di volontari. Il percorso è completato per l’87%, e verrà inaugurato nel 2017 in occasione del 150° anniversario del Canada. The Great Trail sarà completamente interdetta alle auto: d’estate potrà essere percorsa da biciclette, roller e cavalli, d’inverno da sci di fondo e pattini per il ghiaccio.
NUOVA ZELANDA
AD AUCKLAND LA CICLABILE PIÙ BELLA
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IL SENTIERO DI HO CHI MINH Da Hanoi fino a Ho Chi Minh City, percorrendo la costa orientale del Vietnam, per 1.200 chilometri. Utilizzato dalle truppe vietnamite per i rifornimenti durante la guerra civile, è stato trasformato in ciclovia unendo le piste che attraversano i luoghi più suggestivi del Paese.
AUTUNNO ALL’INSEGNA DELLA SALUTE E DEL BENESSERE PIÙ TOTALI Fangoterapia dall’effetto curativo brevettato, trattamenti innovativi per donare una bellezza senza tempo e varie tipologie di massaggi dall’azione rigenerante: l’Atlantic Terme Natural Spa & Hotel di Abano Terme è la meta perfetta per trascorrere un soggiorno autunnale dedicato alla cura e alla prevenzione di diverse problematiche per tornare ad affrontare con rinnovata vitalità gli impegni della vita quotidiana. Il fango maturo termale di Abano, infatti, si presenta come strumento altamente efficace nella risoluzione di dolori osteoarticolari, reumatismi extra articolari, esiti di traumi e di interventi chirurgici ortopedici e patologie respiratorie. Tra applicazioni di fango e dolci coccole il soggiorno all’Atlantic Terme Natural Spa & Hotel è ancora più ricco grazie alla possibilità di andare alla scoperta delle bellezze dei Colli Euganei e di praticare numerose attività sportive, tra cui il golf grazie alla presenza di prestigiosi campi situati nei dintorni di Abano Terme.
Thermalcare® Light È ROSA SHOCKING ed attraversa la città di Auckland, in Nuova Zelanda. Il suo nome è Nelson Street Cycleway, ma è meglio conosciuta come il “percorso di luce”, per via di quei 300 pali che la illuminano con i led e che sembrano disegnare una “spina dorsale” fluorescente. La pista è un tratto di autostrada dismessa, riconvertita ed asfaltata con una particolare resina antiscivolo rosa; attraversa il centro finanziario di Auckland e incrocia le altre ciclabili che portano al mare, così chi la percorre non si trova mai in mezzo alle auto. Parteciperà al concorso internazionale World Architecture Festival 2016, nella sezione “trasporti”.
• 7 notti con trattamento di pensione completa • Visita medica con stesura del protocollo di cura • 6 applicazioni di fango e 6 bagni termali all’ozono • 6 trattamenti personalizzati (25 min.) a scelta tra massaggi terapeutici o rilassanti • Spa kit: accappatoio e telo spugna per la durata del soggiorno • 2 volte alla settimana acquagym di gruppo in piscina • Tutti i servizi inclusi Atlantic Natural Spa e Atlantic Free Time A partire da € 677 a persona con impegnativa ASL (quota ticket esclusa)
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__REPORTAGE ARMENIA__ moso e imponente museo dei manoscritti, dove HA SOLIDE RADICI CRISTIANE, ha subíto un si racconta l’origine dell’alfabeto armeno e si genocidio, ha assorbito l’influsso sovietico dei tempi possono ammirare esempi di miniature straordell’Urss e, ancora oggi, non ha trovato la piena dinarie, si affiancano spazi tecnologici come il stabilità nella regione del Nagorno Karabakh, auTumo, un centro per le tecnologie creative che toproclamatasi repubblica e teatro di perenne tenall’interno ospita spazi aperti di ricerca e consione col vicino Azerbaijan: tutto questo è l’Armefronto, offrendo ai giovani strumenti d’avanguarnia, piccolo Paese del Caucaso, che in 30mila km dia nei campi della programmazione, della roquadrati abitati da 3 milioni di persone conserva botica, della musica e del design. una storia ed una ricchezza spirituale uniche. Sulla scia di una tradizione artistica e cinematoDal 24 al 26 giugno scorsi, papa Francesco si è grafica, che ha avuto nel regista Sergei Parajanov recato in visita ufficiale nella capitale Yerevan, il più alto esponente, il fermento culturale di Yenella sede del Catolikos di Echmiadzin, nella citrevan è tangibile anche nei numerosi festival antadina a vocazione industriale di Gyumri. Ha annuali: il Golden Apricot International Film Feche commemorato il Genocidio compiuto dalstival, che dal 2003 vede la partecipazione di rel’Impero Ottomano, 101 anni fa, presso il memogisti e filmaker di olriale di Tzitzernatre 100 Paesi, l’Inkaberd, la “fortezternational Music za delle rondini”, anFestival e l’High Fest cora oggi non riInternational Theaconosciuto ufficialter Festival. mente dalla vicina Fuori dalla capitaTurchia, e per quele si può osservare sto causa di un peun’altra Armenia, renne attrito fra i più tradizionale, che due governi, oltre mescola una natura che della chiusura incontaminata alle del comune confine. tracce della cristiaYerevan nità e del passaggio Ad un anno dal censovietico nelle vectenario, in moltissichie fabbriche ormai mi negozi, caffè, ridi Ilaria Romano in disuso. storanti, hotel ed ufGyumri fici è possibile vedere Gyumri, ad esempio, è considerata la capitale inil Non ti scordar di me, fiore simbolo di una medustriale del Paese, ed è per grandezza seconda moria dolorosa, ma che non ha impedito agli arsolo a Yerevan con i suoi 150mila abitanti. Colpita meni di andare avanti. Yerevan oggi è una città duramente dal terremoto del 1988, sta ancora famoderna, che conserva negli edifici le linee soticando per risollevarsi dalla crisi. La comunità vietiche, ma che ha saputo stare al passo con i cristiana qui, oltre a quella predominante cattotempi ed è diventata capitale del business e degli lico-apostolica della Chiesa armena, è molto nuscambi internazionali. «Oggi abbiamo anche molta merosa soprattutto nei villaggi circostanti. Proprio liberà di stampa - racconta Zara, giornalista e rein questa città vive anche un italiano arrivato sponsabile della comunicazione per Idea Founsubito dopo il sisma, e alcuni anni dopo nomidation, un’organizzazione no profit che sta finannato console onorario: si tratta di Antonio Monziando opere per lo sviluppo e la conservazione talto, partito per un progetto di aiuto medico di luoghi storici in tutto il Paese -, c’è libertà di nell’emergenza e poi deciso a creare qualcosa pensiero e di informazione, e questo favorisce gli di più stabile. «Finita la prima emergenza - racscambi con l’estero e offre la possibilità di far coconta -, mi sono reso conto che bisognava conoscere il nostro Paese». struire qualcosa. Perché i progetti non pos- » Ai luoghi della storia come il Matenadaran, fa-
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ARMENIA, ALLARICERCA DELLA MODERNITÀ Forte e fragile allo stesso tempo, attraversato da una delle più grandi tragedie del ‘900, oggi il piccolo Paese caucasico cerca di fondere radici antiche e desiderio di modernità
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NAGORNO KARABAKH
La repubblica indipendente Il Nagorno Karabakh, Artsakh per gli armeni, è un’autoproclamata repubblica indipendente dal 1992, dopo il referendum del 1991. Fra gennaio 1992 e maggio 1994, ha vissuto un pesante conflitto armato fra la maggioranza armena, sostenuta da Yerevan, e l’Azerbaijan, che a seguito della caduta dell’Unione Sovietica si era proclamato indipendente da Mosca, ma senza che il Nagorno Karabakh ne riconoscesse la sovranità. La guerra ha provocato 30mila vittime e migliaia di profughi. Dal 1994 è controllata dalle truppe armene, ma anche l’Azerbaijan continua a rivendicarla. Il processo di pace è in stallo dal 2009, e ancora oggi la linea di confine resta militarizzata in un regime di “cessate il fuoco”, spesso violato da entrambe le parti.
In questa pagina: nella fascia superiore e inferiore, scene di vita quotidiana tra artigianato, ruralità, tradizioni alimentari e improvvisate rivendite. Al centro, Piazza della Repubblica a Yerevan con la Galleria Nazionale d’Arte.
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__REPORTAGE ARMENIA__
OGGI sono durare pochi mesi ma devono evolversi. E il settore in cui si poteva fare qualcosa era il turismo. Ora, insieme ai colleghi armeni, lavoriamo con gli hotel e abbiamo anche messo in piedi un laboratorio di ceramiche rigorosamente realizzate a mano». Regione di Kotayk Artigianato, agricoltura e allevamento sono le attività predominanti in Armenia, dove il divario fra i pochi ricchi e il resto della popolazione è molto ampio. Per questo creare occasioni di inserimento nel turismo è particolarmente importante. In questo Paese esiste un territorio, la regione di Kotayk, particolarmente ricco di siti da visitare: la maggior parte sono legati alla cristianità, ma con preziose eccezioni come il tempio pagano di Garni, del Primo secolo d.C., che convive con il poco lontano monastero di Ghegard, ricavato a ridosso di una parete rocciosa, dove ancora oggi si celebrano matrimoni e ci si mette in fila per bagnarsi con l’acqua sacra che sgorga all’interno di una delle cappelle. La regione di Syunik e la funivia più lunga del mondo Un esempio di investimento all’avanguardia per il turismo, forse il più eclatante anche al di fuori dei confini armeni per l’imponenza del progetto, è la funivia di Tatev, conosciuta anche come wings of Tatev, che permette di “volare” attraverso la gola del fiume Vorotan e raggiungere in 11 minuti di tragitto il prezioso monastero di Tatev, an-
IL CASO “IDEA FOUNDATION” Armeni
La popolazione armena è più numerosa al di fuori dei propri confini: sono 3 milioni i residenti nel Paese e 8 milioni quelli che vivono all’estero.
A giugno Dal 24 al 26 giugno Papa Francesco ha visitato l’Armenia e ha reso omaggio alle vittime del Genocidio presso il Memoriale di Tzitzernakaberd, la fortezza delle rondini.
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Per il rilancio del Paese, interventi privati volti a promuovere istruzione, lavoro e riqualificazione dei luoghi simbolo L’INTERVENTO PRIVATO IN ARMENIA è determinante; non solo nel business ma anche nel no profit, per l’implementazione di progetti di sviluppo. Un esempio in questo senso è Idea (Initiatives for Development of Armenia), una fondazione voluta dall’imprenditore Ruben Vardanyan che, insieme alla moglie Veronika Zonabend, ha puntato sulla promozione dell’istruzione, del lavoro e della riqualificazione di luoghi simbolo del Paese, parte fondamentale del patrimonio storico e culturale. L’idea è quella di investire sul futuro e sulle potenzialità del Paese, favorendo anche i rapporti con le comunità della diaspora che vivono all’estero, permettendo uno scambio continuo, oltre a garantire nel lungo periodo nuove infrastrutture sostenibili, posti di lavoro e una scolarizzazione di alto livello. Non è dunque un caso se fra i progetti finanziati da Idea e dai suoi donatori rientra il “Dilijan College”, nato nell’omonima città nel 2014, e che quest’anno ha ospitato 200 studenti di 60 Paesi diversi, in una struttura multilingue, all’avanguardia anche nell’accoglienza, nell’attenzione per lo sport e l’integrazione. Sul piano dei trasporti, invece, il fiore all’occhiello è la funivia di Tatev (nella foto), che collega il villaggio di Halizdor con il famoso monastero a 1.500 metri d’altitudine, oltrepassando il canyon del fiume Vorotan. Con i suoi 5,7 km di lunghezza è considerata la più grande del mondo, ed è anche iscritta al Guinnes dei primati.
TANTE COMUNITÀ NEL MONDO
La diaspora armena dopo la tragedia ·MI
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Dopo il Genocidio del 1915, ha avuto origine la moderna diaspora del popolo armeno, che ancora oggi conta molte comunità in diversi Paesi del mondo, dagli Stati Uniti alla Russia, fino all’Europa. Si stima che si tratti di almeno 8 milioni di persone, un numero molto elevato in confronto a quello della popolazione dei residenti in Armenia, stimato attorno ai 3 milioni. In Italia la principale comunità armena vive a Milano, dove esiste un centro culturale che si chiama Casa Armena. Anche Venezia è una sede storica della diaspora armena, l’Isola di San Lazzaro, come pure Roma con il Pontificio Collegio Armeno e Bari con la Chiesa di San Giorgio degli Armeni.
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ch’esso in fase di ristrutturazione. Questa funivia da guinnes dei primati, aperta sei anni fa, è stata realizzata grazie alle donazioni di 140 persone provenienti da 18 Paesi diversi, e fa parte del progetto di riqualificazione di tutta l’area. Nella stessa regione si trova anche il piccolo centro di Goris, al confine con il Nagorno Ka3
rabakh, dove le case sono quasi tutte realizzate in modo tradizionale, con i muri in pietra, anche se non mancano edifici di retaggio tipicamente sovietico. In questa zona sono state trovate tracce di presenza umana risalenti all’Ottavo secolo a.C. «Il nostro è un Paese da scoprire - dice Frunze, docente universitario -. Io stesso mi stupisco
NELLA CITTÀ SACRA
La Cattedrale di Echmiadzin La Chiesa apostolica armena è tra le più antiche comunità cristiane nel mondo. È guidata da un Cathòlikos, che ha sede ad Echmiadzin, la città più sacra del Paese, situata a poco meno di 20 km dalla capitale Yerevan. La sua cattedrale, costruita fra il 301 e il 303 da San Gregorio, è la più antica di tutto il territorio dell’ex Unione Sovietica, e nel 2000 è stata dichiarata “Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco. Secondo la tradizione, fu San Gregorio a volerla, dopo che ebbe una visione del Cristo che colpiva il suolo con un martello d’oro, ad indicare dove sarebbe sorta la Cattedrale. Il nome Echmiadzin significa proprio “luogo in cui discese l’Unico Figlio”.
1 Interno del Museo del Genocidio Armeno, realizzato nel 1995, sul Pianoro del Memoriale a Tzitzernagapert (Yerevan) 2 Il Teatro dell’Opera di Yerevan: voluto dal regime sovietico, fu inaugurato nel 1933 3 Un particolare delle installazioni poste nel grande complesso della “Cascade”, una spettacolare scalinata nel centro di Yerevan, arricchita da monumentali opere d’arte.
di quanto ci sia da vedere. Per questo, quando non insegno, lavoro anche come guida turistica». A 37 anni, studioso di linguistica comparata, ha abbinato la sua passione per le lingue straniere con il turismo. «Anche perché - ci confessa lo stipendio medio di un insegnante non supera l’equivalente di 250/300 euro». Qui il sistema pubblico non è ancora in grado di reggersi sulle proprie gambe. Come tutti i Paesi ex sovietici, dicono in tanti, questi Stati sono stati sostanzialmente privatizzati con l’avvio delle rispettive indipendenze. Ma le potenzialità di crescita ci sono, e alcuni interventi lasciano ben sperare che non siano, come spesso accade, solo per pochi eletti.
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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__
La galleria di base del San Gottardo, inaugurata il 1° giugno, punta a portare il traffico di merci e persone su ferro verso Nord-Sud
ALPTRANSIT: 57 KM DI TUNNEL di Romina Vinci
CI SONO VOLUTI DICIASSETTE ANNI PER REALIZZARLO, la roccia estratta è l’equivalente di cinque piramidi di Cheope, ma adesso è davvero realtà: con i suoi 57,1 km di lunghezza la galleria di base del San Gottardo è il tunnel ferroviario più lungo al mondo. Fa parte dell’AlpTransit, il progetto svizzero che mira a collegare con l’alta velocità il confine italiano con Zurigo. È un grande corridoio scavato sotto le montagne che accorcerà i tempi di attraversamento della Svizzera e punta a spostare su AVVIATA AL RICICLO rotaia gran parte del traffico merci Il destino della roccia estratta che oggi percorre nei due sensi la Dove sono finiti i 28 milioni di tonnellate di materiale estratto? dorsale tra il Sud della Germania Un terzo è diventato calcestruzzo, quasi due terzi sono stati e il Nord dell’Italia. usati per il riempimento della via ferrata, il ripristino di terreni È una “pianura alpina” artificialcoltivabili e la creazione di isole artificiali nel lago dei Quattro mente costruita, che penetra nelle Cantoni. È finito in discarica solo lo 0,7% dei materiali.
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IL “TERZO VALICO” IL RUOLO DELL’ITALIA
Ritardi e pochi fondi
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I NUMERI PER COMPLETARE I 57,1 CHILOMETRI DEL TUNNEL CI SONO VOLUTI 17 ANNI E SONO STATE IMPIEGATE 2.600 PERSONE. IL COSTO? 11,1 MILIARDI DI EURO
che ha finanziato il 60% dell’opera grazie alle sovrattasse applicate ai pedaggi per i Tir, il 30% attraverso i ricavi dell’Iva e il 10% con una tassa sugli oli minerali, spesso derivati dal petrolio. E pensare che, la prima proposta di una nuova traversale alpina, risale al 1947. Gli elvetici hanno dunque dovuto aspettare quasi settant’anmontagne e consente finalmente di accorciare le distanze: Berlino-Milano con due ore in meno già nel 2016, la tratta Amburgo-Roma guadagnerà tre ore rispetto ad oggi, quella Zurigo-Firenze un’ora e mezza. La rivoluzione sembra dunque iniziata nella nazione dei Cantoni, che ha voluto fortemente questo grande esempio di infrastruttura. Il tunnel è costato 11,1 miliardi di euro alla Svizzera,
ni per poter vedere l’opera completata. Quello di San Gottardo è, ad oggi, il tunnel più lungo al mondo, seguito da quello nipponico del Seikan (53,9 km), dal tunnel della Manica che collega Francia e Regno Unito (50,5 km) e dallo Yulhyeon in Corea del Sud (50,3 km). Ma, oltre alla lunghezza, la Galleria del San Gottardo vanta anche un altro primato: è il più profondo tunnel ferroviario al mondo dato che, in alcuni punti, è situato a 2.300 metri sotto la superficie della roccia. Il tunnel è composto da »
Il tunnel rientra nello sviluppo del corridoio Alpi-Reno (conosciuto anche come Genova-Rotterdam), individuato dalla Commissione Europea per favorire lo sviluppo del trasporto europeo, facendo risparmiare alle aziende private i soldi dei trasbordi su gomma (si stima che ogni anno passino da qui un miliardo di tonnellate di merci), e per velocizzare il trasporto dei passeggeri. Ma l’Italia è in ritardo sulla tabella di marcia: mentre la Svizzera completerà i suoi progetti nel 2020, da noi il cosiddetto “Terzo Valico” (quello che collega Genova a Tortona), sarà ultimato entro il 2021 e costerà 6,2 miliardi euro. Non è ancora chiaro, invece, quali e quanti lavori verranno eseguiti in altri punti della linea, per migliorare i collegamenti già esistenti tra Milano e il confine con la Svizzera. Sul sito della divisione della Commissione Europea che si occupa di trasporti si stima che per la tratta Genova - confine italo-svizzero - ci troviamo ancora in una fase di studio e i lavori dovrebbero iniziare nel 2020. In realtà, i lavori per il terzo valico sono già partiti, anche se l’Italia ha dichiarato di non avere a disposizione i 6,2 miliardi di euro previsti. La speranza è che il governo, anno dopo anno, riesca a trovare i soldi necessari, scongiurando il rischio dell’ennesima opera incompiuta del Belpaese.
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due gallerie, una per ogni senso di marcia, collegate UN’INAUGURAZIONE “BIZZARRA” tra loro da dei Ironia tutta british Gli svizzeri non hanno badato ai costi per cecunicoli ogni 325 lebrare degnamente l’inaugurazione del tunnel: metri. Sono preil regista tedesco Volker Hesse ha messo in senti due stazioscena uno spettacolo che ha ripreso il mito ni sotterranee del Gottardo, eppure la performance non è intermedie (in stata gradita da tutti, soprattutto Oltralpe. prossimità dei E a far strizzare gli occhi ci ha pensato l’emitpaesi di Faido e tente britannica Bbc che, alcuni giorni dopo Sedrun). l’evento, ha pubblicato una gallery con i moAll’interno dei menti più bizzarri dell’esibizione. L’ironia ha tunnel i convogli raggiunto il culmine nella scena di una donna ferroviari potranvestita da angelo con i seni al vento: «Non no viaggiare a un sappiamo cosa abbiano pensato i leader di Germania, Francia e Italia, ma parte del pubmassimo di 250 blico sembra aver gradito», commenta l’emitchilometri l’ora. tente mostrando l’immagine del pubblico maL’inaugurazione schile intento a scattare fotografie. si è svolta il 1 giugno, alla presenza di oltre mille ospiti e trecento giornalisti accreditati. PER SAPERNE DI PIÙ «Abbiamo dato un nuovo PER SEGUIRE volto al mito del San GotGLI AGGIORNAMENTI E LE NEWS SULLA GALLERIA tardo - ha affermato con gioPIÙ LUNGA AL MONDO: ia il presidente della ConfeWWW.ALPTRANSIT.CH derazione svizzera, Schneider-Ammann, aprendo la cerimonia -, la galleria è costata 11,1 miliardi di euro, e ci sono voluti diciassette anni». Il presidente svizzero ha anche voluto rendere omaggio agli operai e ai minatori impegnati nel progetto, e ci ha tenuto a commemorare i nove lavoratori
CURIOSITÀ
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che hanno perso la loro vita nel corso della realizzazione del tunnel. «È un’opera per la Svizzera e per l’Europa, ed arriva in un momento in cui i nostri rapporti devono essere rinsaldati», aggiunge Schneider-Ammann. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il premier francese Francois Hollande: «La Svizzera non ha soltanto scavato nella roccia e seguito i suoi interessi nazionali, ma ha creato una grande infrastruttura europea, che favorirà l’economia. Quest’opera - ha ribadito Hollande - ridurrà le emissioni di CO2 e sposterà il traffico dalla strada alla ferrovia, è un grande esempio di apertura, circolazione, libertà». Ed anche la Germania ha voluto manifestare il pieno consenso al tunnel: «Si parla molto di confini in Europa, e la galleria è un simbolo - ha dichiarato la cancelliera Angela Merkel Nord e Sud si avvicinano, così come il Mediterraneo al Mare del Nord, la montanara al Tirolo. L’Ue è un simbolo di varietà, è così che bisogna lavorare». In Svizzera abitano 500mila italiani; anche il premier Matteo Renzi è intervenuto
all’inaugurazione per ringraziare la Confederazione Elvetica: «Nel momento in cui in Europa si vogliono costruire muri, la Svizzera ci ha offerto un grande esempio di modernità, creando un collegamento di grande eccellenza e di importanza strategica». Sotto il San Gottardo inizieranno a circolare regolarmente i treni a partire dall’11 dicembre 2016, si stima che la linea verrà percorsa ogni giorno da 260 treni merci e 65 treni passeggeri. Prima di quella data verranno effettuate cinquemila corse di prova. La Galleria del San Gottardo è il più importante dei tre trafori necessari per il completamento di quest’opera colossale. Entro il 2020 dovranno infatti essere aperti anche il tunnel dello Zimmerberg (22 km) che collega Zugo e Zurigo, e il tunnel del Ceneri (15 km da Bellinzona a Lugano) che consentiranno di risparmiare 45 minuti di viaggio. È solo allora che l’AlpTransit - il più grande e veloce corridoio ferroviario d’Europa in direzione Nord-Sud - potrà dirsi finalmente completo.
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intervista di Mila Sarti
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STELVIO CIPRIANI
IL MAESTRO E LA MUSICA, PASSIONE DI UNA VITA +
__le INTERVISTE di 50&Più__
Intraprendente già da bambino, responsabile e tenace da ragazzo, per fare contenti la madre e il padre si è diplomato in ragioneria e al Conservatorio. Ma la musica alla fine ha avuto il sopravvento. Ancora oggi, a 79 anni, è la sua linfa vitale insieme a Dio e alla famiglia
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STELVIO CIPRIANI ANONIMO ROMANO è il titolo del suo libro, la sua biografia, scritta insieme a Pino Ammendola e Rosario M. Montesanti per Teke Editori. Anonimo veneziano è il titolo del film che negli Anni ’70 lo ha consacrato in tutto il mondo per la sua bellissima e pluripremiata colonna sonora. Parliamo del Maestro Stelvio Cipriani, musicista, compositore, esecutore, arrangiatore, direttore d’orchestra e ora anche simpaticamente scrittore. Un artista completo, con una profonda preparazione musicale, una convinta fede e la semplicità dei grandi, di chi ha raggiunto il successo grazie allo studio e alla famiglia e non si è fatto contagiare dall’esibizionismo del mondo dello spettacolo. Oggi, grazie al suo talento, è sicuramente meno anonimo di ieri quando, bambino, continuava a sentirsi chiamare il figlio della “sora Gisa” o del “sor Mario”, mai Stelvio. Ma la situazione cambiò a nove anni. Per non perdere l’occasione di giocare a calcio con gli amici nel cortile della chiesa, con coraggio e un po’ d’incoscienza, sostituì l’organista ammalato. Sapeva appena suonare la fisarmonica, ma affrontò l’armonium senza esitazione e il buon risultato spronò Padre Borzetti, l’organista, a dargli lezioni private. Così nacque, parallelamente agli studi di ragioneria, l’amore per la musica e il Conservatorio, che l’avrebbe accompagnato tutta la vita facendogli perdere definitivamente l’anonimato. Il primo ingaggio redditizio lo ebbe sulle navi da crociera dirette ai Caraibi. Quindi l’America, la patria del jazz, e New York dove conobbe il grande pianista Dave Brubeck, prodigo di preziosi inLA MUSICA CLASSICA IN UNA PAROLA segnamenti. Al rientro in SECONDO STELVIO CIPRIANI: Italia lavorò alla Casa di Edi«CHOPIN È IL PIANOFORTE, zioni Musicali, seguendo RiBEETHOVEN È IL CARATTERE, ta Pavone come pianista acMOZART È LA CREATIVITÀ, WAGNER È PODEROSO, compagnatore e direttore BACH È UN GENIO» d’orchestra. Poi la Ricordi, la Fonoroma e la Recording dove si registravano le musiche per i più importanti film italiani. Lì conobbe Rota, Rustichelli, Trovaioli, Piccioni e, osservando come la musica si trasformava in colonna sonora, iniziò a pensare di comporre per il
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Sopra, Stelvio Cipriani insieme a Pino Ammendola e Rosario Montesanti con i quali ha scritto la sua biografia. In alto, si esibisce al pianoforte.
cinema. Decisivo fu un incontro con l’attore Tomas Milian, protagonista del western Bounty Killer, di cui Cipriani compose la colonna sonora. Da quel momento non si è più fermato, realizzando più di trecento colonne sonore di film, componendo e dirigendo musica sacra a San Pietro, suonando al Quirinale e per i regnanti, contribuendo alla nascita del filone poliziesco in Italia, creando musiche per Orson Welles e per numerosi sceneggiati televisivi. Andiamo a conoscere questo
incredibile artista. Come nasce l’idea del libro? Fra una cena e l’altra, chiacchierando amabilmente con gli amici Rosario Montesanti, regista, sceneggiatore e autore televisivo, e con Pino Ammendola, attore, autore e regista teatrale. Parlando di cinema, raccontando aneddoti, prima uno, poi tanti sui miei sessant’anni di carriera. A loro è venuta l’idea di buttar giù tutte queste storie facendone un libro. Io, alla veneranda età di 78 anni, non ci avevo mai
BIOGRAFIA
1937
Un giovane Stelvio Cipriani 64 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2016
LE ORIGINI Stelvio Cipriani nasce a Roma. Da piccolo aveva due passioni: il calcio e la musica. Da sua moglie Wilma ha avuto tre figli. Una bella famiglia con tanti nipotini, «la più bella melodia che abbia mai composto».
1966
DA QUI, LA CARRIERA È stata un susseguirsi di creazioni musicali, incontri determinanti con grandi artisti, importanti riconoscimenti. Un grande talento, «autorevole eppure umile» per l’amico Giuseppe Giacchi, AD di edizioni musicali Cam.
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L’ANEDDOTO
<<Quando compongo ho davanti una parete bianca con un solo quadro di Giuseppe Verdi che mi regalò mio padre>>
In alto: a sinistra, la copertina di “Anonimo romano”; a destra, Cipriani con papa Wojtyla. Sopra, insieme a Francis Lai.
pensato, se potessi scrivere in musica sarebbe meglio ma tengo molto a sottolineare che i traguardi si raggiungono con tanto studio e una famiglia che ti supporta. Questo emerge dal testo. Perché per me è stato così: ragazzino di otto anni con una fisarmonica, poi un pianoforte a quei tempi acquistato grazie a una colletta familiare e una gran voglia di imparare. Tanto sacrificio, da parte dei miei genitori ed anche mio. Nella vita non mi sono fermato un attimo, ho dormito sempre pochissimo, ho
1970
suonato più di quanto non abbia dormito. C’è poi un pensiero che non mi abbandona mai, ogni volta che suono mi sembra di vedere mio padre che mi ascoltava beato a occhi chiusi, suono sempre anche un po’ per lui. Come si crea una colonna sonora? Come arriva l’ispirazione? Guardando la parete bianca, priva di immagini, che ho davanti al pianoforte. C’è solo un quadro di Giuseppe Verdi, cui tengo moltissimo perché me lo ha regalato mio padre con una dedica sul re-
IL FILM CAPOLAVORO Ha composto la colonna sonora di oltre trecento film, fra cui negli Anni ’70 Anonimo Veneziano, con Florinda Bolkan e Tony Musante diretti da Enrico Maria Salerno. Il disco del film ha venduto fino ad oggi più di 16 milioni di copie.
2016
NASCITA DI UN CAPOLAVORO
L’unica volta nella vita che il Maestro Cipriani ha scritto una colonna sonora senza vedere il film, è stato per Anonimo Veneziano. Questo racconta nel suo godibile libro, svelandoci curiosità e retroscena del prestigioso incarico affidatogli in tempi brevissimi, dopo una notte insonne che lo fece addormentare nella saletta della moviola. Vide solo due scene, sufficienti però a comporre in quattro ore i due temi che diventarono un inno all’amore e fecero vincere Nastro d’argento, Leone d’oro a Venezia, Maschera d’argento e d’oro, Premio Saint Vincent, Disco d’oro.
tro. Io mi vergogno a girarlo in quanto c’è scritto: «Caro Giuseppe Verdi, hai mio figlio che seguirà le tue orme». Prima di comporre la musica di un film, conosco la storia. Parlo con i responsabili, con il regista che ha sempre la priorità, i produttori. Poi quelle immagini le rivedo sulla mia parete bianca grazie a una dote che mi ha sempre aiutato, la memoria fotografica. Mentre compongo al pianoforte devo immaginare quale strumento usare, ognuno ha la sua gamma di suono, quale estensione utilizzare. C’è una sua riflessione che mi ha colpita: «Nella mia vita, dopo Dio e la famiglia, c’è stata sempre la musica…». Quanto la fede ha influenzato la sua vita artistica? È stata fondamentale nella mia vita privata e nella professione. Mi ha aiutato quando ho perso mia moglie, quando ho dovuto annunciarlo al mio terzo figlio, Alessandro, che aveva otto anni e mi sono affidato a un sacerdote, suo maestro di scuola. Quindi c’è sempre stato un percorso religioso senza il quale non avrei mai potuto comporre la Missa Solemnis dedicata al S.S. Giovanni Paolo II o il Tema di Karol. La musica è un ponte tra l’uomo e Dio.
IL CALCIO E LA ROMA Discreta punta, ha giocato spesso coi colleghi nelle partite del “Derby del cuore” e da buon romano, trasteverino, è un grande tifoso della Roma. A tal punto che gli spartiti delle sue composizioni sono rigorosamente giallorossi.
La Nazionale attori con Cipriani OTTOBRE 2016 I 65
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scienze STAR BENE ALIMENTAZIONE TECNOLOGIA
Con l’estate ormai alle spalle si riprendono le normali abitudini e, spesso, ci si lascia andare alla sedentarietà. Combattiamo la pigrizia, invece, e diamoci da fare per tonificare fasce muscolari importanti per il benessere di tutto il corpo __STAR BENE__
GAMBE IN SPALLA di Alessandro Mascia QUANDO SI PARLA degli arti inferiori normalmente si pensa alle anche, alle ginocchia ed ai piedi. Questa è una visione da ampliare, in quanto il controllo ottimale degli arti inferiori parte dalla buona salute della colonna vertebrale e dell’addome. Il segmento vertebrale più coinvolto è quello lombare (che deve essere stabilizzato dai muscoli profondi e superficiali) e da tutta la parete dei muscoli addominali. Questa zona deve avere un buon controllo tonico per fornire solidità al bacino, fornendo un punto fisso ottimale agli arti inferiori. Ad esempio, una persona che cammina con la colonna vertebrale in avanti è costretta a camminare a piccoli passi perché parte della
flessione delle anche è “rubata” dalla flessione in avanti del sistema colonna-bacino. Questo concetto è molto importante in quanto è inutile pretendere di camminare con passi lunghi e distesi se la colonna vertebrale non possiede una corretta morfologia ed un adeguato bilanciamento tra le varie curve di cui è composta. Come sempre, l’elemento portante è il tronco inteso come l’insieme muscolo-fascio-scheletrico costituito dalla colonna vertebrale, il torace, tutti i muscoli della colonna e dell’addome. Un tronco stabile garantisce la corretta mobilità dei quattro arti (superiori ed inferiori). Mentre il piede rappresenta il punto di contatto con il mondo esterno,
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l’anca è solidale al bacino ed alla colonna. Chi deve modulare gli squilibri biomeccanici delle anche e dei piedi sono le “povere” ginocchia le quali hanno la responsabilità di bilanciare le asperità del terreno in funzione della variabilità degli appoggi dei piedi.
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LA PREVENZIONE, COME SEMPRE, È LA SOLUZIONE MIGLIORE. SI DEVE CAMMINARE DI PIÙ E, PREFERIBILMENTE, PRATICARE UN’ATTIVITÀ SPORTIVA A CORPO LIBERO
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Muscoli elastici e tonici
Rispetto ad attività di puro rinforzo muscolare, è meglio scegliere le ginnastiche volte alla ricerca dell’elasticità e della mobilità. Sono da preferire le attività che privilegiano il controllo tonico e soprattutto consapevole del corpo, come il Pilates e lo Yoga.
I piedi devono essere liberi da rigidità articolari e devono trasmettere tutti i carichi direttamente alle ginocchia. La perdita della libertà articolare inficia la capacità di scomporre le forze attraverso le “volte” dalle quali è formato (volta mediale, longitudinale e trasversale). Il ginocchio viene quindi continuamente sollecitato in valgo o in varo, a seconda che il piede sia troppo poggiato all’interno (pronato) oppure all’esterno (supinato). Allo stesso modo l’articolazione dell’anca dovrà adattarsi in rotazione interna od esterna per assecondare gli squilibri meccanici che arrivano in ascendente dal piede e dal ginocchio. Queste disfunzioni articolari costringono le stesse articolazioni (con tanto di capsule e legamenti) a sostenere una distribuzione dei carichi alterata, portandole alla formazione di un processo artrosico prematuro e disomogeneo. Il ginocchio soffrirà maggiormente nella zona interna (meniscosi mediale) o in quella esterna (meniscosi laterale). A sua volta l’anca presenterà un’erosione precoce della testa del femore e »
INTERVENTO CHIRURGICO: SÌ O NO
L’approccio del chirurgo deve essere, in una fase iniziale, di tipo conservativo. Viene privilegiata la riabilitazione per poi, se necessario, ricorrere alle infiltrazioni di acido ialuronico o dei “fattori di crescita”. Può essere necessario l’ausilio dei plantari per migliorare l’appoggio del piede e la scomposizione delle forze verso gli arti. L’intervento chirurgico è l’ultima possibilità, se l’approccio conservativo non ha dato i risultati sperati.
NON SEMPRE LA COLONNA VERTEBRALE È RESPONSABILE DEI DOLORI DEGLI ARTI INFERIORI
Uno squilibrio molto frequente dei muscoli degli arti inferiori che spesso viene confuso con la lombosciatalgia è una patologia chiamata “sindrome del Piriforme”. È una affezione della radice del nervo sciatico che non origina dalla colonna vertebrale, ma dall’eccessiva tensione di alcuni muscoli profondi dei glutei, il primo dei quali è il muscolo Piriforme. Il trattamento non deve essere elettivo della colonna vertebrale, ma di riequilibrio muscolare ed articolare degli arti inferiori e della loro relazione meccanica con il bacino e le anche.
La lombosciatalgia è una patologia chiamata “sindrome del Piriforme”
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È UTILE E DOVEROSO MANTENERE ELASTICO E MOBILE L’INSIEME MUSCOLARE E FASCIALE DI TUTTO IL CORPO, AL FINE DI EVITARE IL RISCHIO CHE I CARICHI SIANO CONCENTRATI SOLTANTO IN ALCUNE ZONE DEL CORPO
HOTEL TERME
dell’acetabolo. In questi casi si avverte un dolore nella zona dell’inguine che scende verso la parte interna del ginocchio. Queste sono tra le relazioni biomeccaniche più frequenti delle articolazioni degli arti inferiori ed è il motivo fondamentale per il quale non si può curare un dolore dell’anca, del ginocchio, oppure del piede prescindendo dalle altre articolazioni e soprattutto dalla colonna vertebrale e dal bacino. La prevenzione, come sempre, costituisce la soluzione migliore. È utile e doveroso mantenere elastico e mobile l’insieme muscolare e fasciale di tutto il corpo al fine di
evitare la possibilità che i carichi possano essere concentrati soltanto in alcune zone del corpo. La libertà di movimento garantisce la corretta biomeccanica ed il rispetto dei rapporti articolari. Tutte le ginnastiche volte alla ricerca dell’elasticità e della mobilità sono da preferire a qualsiasi attività di puro rinforzo muscolare. Le attività che privilegiano il controllo tonico e soprattutto consapevole del corpo (come, ad esempio, il Pilates e lo Yoga) sono senz’altro le migliori. In caso di dolori si deve però ricorrere alla riabilitazione, per poi continuare con lo sport una volta che questi siano stati risolti.
È SEMPRE IMPORTANTE DIFFERENZIARE BENE I SINTOMI
Si deve fare attenzione a riconoscere bene i dolori. A volte un dolore al ginocchio o all’interno della coscia può essere soltanto il risentimento di un’affezione del colon o delle ovaie (o della prostata per l’uomo). La differenza sostanziale è che il dolore viscerale, a differenza di quello muscolare ed articolare, non cambia con il movimento o a seconda delle posizioni che si assumono.
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__SCIENZE STAR BENE__
Il ballo di origine sudamericana, nato dall’universale bisogno umano di calore e vicinanza, è anche un valido esercizio che dona benessere psicofisico, coinvolgendo mente e corpo
NEL 2009 L’UNESCO ha dichiarato ufficialmente il Tango argentino Patrimonio Mondiale dell’Umanità, riconoscendolo come un bene culturale intangibile per la salvaguardia della conoscenza e dell’espressione. Le sue origini, spesso oggetto di contesa tra l’Argentina e l’Uruguay, sono da ricercarsi nel dolore degli emigranti europei che giungevano nei primi anni del ’900 in Sudamerica con la consapevolezza che non avrebbero più rivisto i propri famigliari. Da questa sofferenza, a cui si univa quella dei gauchos che lasciavano invece la provincia per cercare lavoro nelle grandi città, nasce il desi-
derio di abbracciare qualcuno, di sentirsi riconosciuti e accolti. «Il tango deve le sue origini all’antico e universale bisogno umano di calore e vicinanza fisica. Il suo valore universale risiede, in primo luogo, nelle sue radici multietni- »
TUTTI IN FORMA A PASSO DI TANGO di Barbara Di Sarno
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L’ABBRACCIO DEL TANGO «È POSSIBILITÀ DI CRESCITA, LUOGO DI INCONTRO UNICO E IRRIPETIBILE, RIFLESSO DEL PROPRIO STATO INTERIORE. CONTIENE PASSATO, PRESENTE E FUTURO ED È METAFORA DEL NOSTRO VIVERE E RELAZIONARSI CON NOI STESSI E GLI ALTRI»
(CLAUDIA SILLETTI)
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__SCIENZE STAR BENE__
IL TANGO CHE FA BENE AL CUORE
Il tango fa bene al cuore. Lo sostiene il dottor Josè Pablo Werba, responsabile dell’Unità Prevenzione Aterosclerosi del Centro Cardiologico Monzino di Milano, facendo riferimento a recenti studi clinici eseguiti a Buenos Aires che hanno dimostrato che ballare il tango argentino è un esercizio fisico paragonabile, in termini di consumo di ossigeno e di calorie, al nuoto ricreativo, a una camminata a 3,5 km all’ora o a una lenta pedalata in bicicletta, e può indurre cambiamenti favorevoli nel sistema cardiorespiratorio. «Ballare il tango argentino - rivela il dottor Werba - migliora la forza, il coordinamento e la stabilità del corpo, aumenta la velocità dei movimenti e può agire a favore del cuore, sia contro l’insorgenza di problemi cardiovascolari, sia come cura vera e propria durante la riabilitazione. I benefici del tango si possono godere a qualsiasi età: basta scegliere ritmi adeguati alla capacità».
che, nella commistione di popoli che lo rendono una sorta di caleidoscopio socio-culturale. A differenza di altre danze folkloriche in cui i testi raccontano sentimenti di orgoglio e senso di appartenenza alla propria terra, nel tango questo sentimento di appartenenza diviene affettivo, relazionale - spiega Claudia Silletti, art therapist e maestra di tango argentino -. In una coppia di ballerini, a volte sconosciuti, che si guardano, si abbracciano e danzano insieme si ricreano dinamiche ancestrali legate alle proprie relazioni primarie e, in particolare, a quella fusionale del feto nel grembo materno. Il tango ricrea la ricerca e l’espressione di questo contatto originario, la cui necessità è trasversale ad ogni tempo e luogo del pianeta. La tango-terapia risulta indicata come coadiuvante nel trattamento di sindromi come ansia e depressione». Perché ha un’azione così benefica sulla nostra psiche e sul nostro umore? 70 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2016
La tango-terapia si fonda sul valore universale dell’abbraccio e del rituale gregario, sociale ed espressivo della danza. Dal punto di vista neuro-chimico, l’abbraccio produce cambiamenti neuro-endocrini e immunologici. Il più emblematico è la produzione di ossitocina, l’ormone dell’attaccamento e del maternage. I corpi che in movimento sono via regia per l’inconscio, le emozioni liberate in un luogo che diviene “contenitore sicuro”, il contatto con l’altro e la sincronia con la musica e tra i corpi, sono tutti elementi che ci riconnettono a uno stato di benessere. L’abbraccio del tango è in sé e per sé possibilità di crescita, luogo di incontro unico e irripetibile, riflesso del proprio stato interiore. Contiene passato, presente e futuro ed è metafora del nostro vivere e relazio-
narsi a noi stessi e all’ambiente. Perché il tango argentino è fortemente consigliato alle categorie over? A livello fisico è un ballo che non richiede uno sforzo eccessivo né particolare elasticità ma, al tempo stesso, consente di riattivare piacevolmente il proprio corpo, stimolando circolazione, coordinazione e percezione di unità psico-fisica. Nel tango cambiamo il peso del corpo da un punto d’appoggio all’altro e camminiamo come si cammina nella vita. Solo lo si fa sincronizzando il respiro e il movimento con l’altro. Nel momento in cui il proprio focus diventa lavorare nella comodità dell’abbraccio e del ballo è naturale e spontaneo che ciò, nel tempo, possa migliorare l’equilibrio, la stabilità, la postura e il senso di benessere in generale. Le figure e le
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Il tango è stato ed è protagonista di pellicole. Come Shall we dance? (2004), con Richard Gere e Jennifer Lopez, e I quattro cavalieri dell’Apocalisse (1921), con Rodolfo Valentino.
sequenze coreografiche sono una conseguenza di un buon assetto corporeo. Viceversa, studiare e apprendere il tango a partire dagli elementi esteriori e formali rischia di accentuare disagi posturali e peggiorare la propria situazione fisica. In quale modo il tango agisce sulle dinamiche emotive e comportamentali? I temi essenziali dei testi e l’energia sprigionata dalle orchestre di tango sono evocativi di temi profondi e universali: perdita, nostalgia, abbandono, amore, morte, tutte esperienze che toccano prima o poi la sfera personale di ogni essere umano generando emozioni e vissuti che attraverso il tango possono essere lasciati liberi di emergere. Attraverso la danza, la coppia che ha trovato un punto di contatto e connessione solido può trascendere la
tecnica, sentire la forza e l’intensità della concentrazione e della presenza, vivere un’esperienza di vuoto fertile che lascia spazio all’inconscio e alla creatività. Dal punto di vista fisiologico è stato dimostrato che ascoltare un brano di tango “accende” l’intero cervello e attiva il circuito dopaminergico della ricompensa. Anche se le parole di un tango sono spesso struggenti, il senso di tristezza o nostalgia che deriva dalla sua fruizione artistica può generare piacere, derivante dall’espressione, condivisione e contenimento di tali sentimenti. Dal punto di vista emotivo l’esperienza è individuale, ma in generale si toccano i tasti della responsabilità, del proteggere e sentirsi protetti, affidare e affidarsi. Creiamo e ricreiamo le nostre relazioni più importanti rivivendo esperienze di piacere e dolore che incontrano quelle dell’altro in un dialogo corporeo di forte intensità emotiva. Ciò che rende questo ballo un linguaggio è la sua possibilità catartica di espressione e contenimento. Le dinamiche che creo e riproduco saranno dunque il riflesso di ciò che scelgo e vivo fuori dal tango.
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A LIVELLO FISICO CONSENTE DI RIATTIVARE PIACEVOLMENTE IL PROPRIO CORPO, STIMOLANDO CIRCOLAZIONE, COORDINAZIONE E PERCEZIONE DI UNITÀ PSICO-FISICA
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MOLTEPLICI BENEFICI
Regala un senso di benessere generale che fa sentire accolti e compresi IL TANGO ARGENTINO
Molto più che un semplice ballo Uno studio canadese, effettuato dalla dottoressa Patricia McKinley della McGill University di Montreal su un gruppo di anziani di età compresa tra i 68 e i 91 anni, ha dimostrato i benefici cerebrali ed emozionali per chi balla il tango argentino. Il senso di coinvolgimento che si viene a creare nella coppia di ballerini induce uno stato di benessere che fa sentire accolti e compresi. Data l’importanza dell’interazione tra partner per l’esecuzione dei passi, la mente inoltre è concentrata sul presente e sul compito da eseguire e non lascia spazio ad altre preoccupazioni, opponendo un’implicita ma forte resistenza ad ansia e depressione. La capacità di muoversi nello spazio e la ricerca della sincronia tra danzatori allena la mente e la sua comunicazione con il corpo, giovando a coloro che sono più a rischio cadute ma stimolando anche le funzioni mnemoniche e la capacità “multitasking”, che si traduce nel fare più cose contemporaneamente. La costante messa alla prova delle proprie capacità psicofisiche, spesso con risultati sorprendenti, genera un’ottima risposta emotiva. Ma il tango stimola anche a una serie di scopi personali, come organizzare serate danzanti con altri amatori o fare un viaggio in Argentina, stimolando le interazioni sociali e le più basiche pulsioni vitali. Il tango offre anche una strada per l’acquisizione di nuove competenze, il che implica una maggiore autostima e una sana voglia di guardare ancora al futuro.
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__SCIENZE ALIMENTAZIONE__
La dieta Detox è un programma alimentare che, sotto controllo medico, prevede l’assunzione di cibi specifici che aiutano l’organismo a ritrovare il giusto equilibrio, espellendo le tossine nocive per corpo e tessuti
DISINTOSSICARSI CON ALIMENTI SANI di Chiara Palma MOLTO ATTUALE e molto discussa, la dieta Detox o disintossicante è un piano alimentare di durata breve, circa 3-5 giorni, che prevede l’assunzione di cibi ben specifici secondo un programma individuale preparato da un nutrizionista o medico. Tale dieta ha come scopo di aiutare ad eliminare tossine e sostanze nocive per ristabilire l’equilibrio del nostro corpo. Apprezzata per l’ampio impiego di cibi biologici, criticata per la rigidità che la caratterizza, questa dieta è al centro del dibattito mediatico da molto tempo. Proprio il grande parlarne ci ha spinti ad intervistare Anna Cortesi, dietologa e nutrizionista clinica, la cui concezione di dieta Detox appare di orientamento vegetariano/vegano, che non si limita solo ad insegnare come disintossicarsi, ma anche ad associare alle giuste abitudini alimentari uno stile di vita più sano. Cos’è la dieta Detox? Detox è l’abbreviazione inglese della parola “disin-
tossicazione”. Il termine è usato per descrivere il processo naturale di eliminazione delle tossine dal corpo umano. Le tossine possono danneggiare i tessuti e parti del corpo come il fegato, l’intestino, i reni, i polmoni e la pelle. L’aggettivo “disintossicante” si riferisce quindi ad un tipo di dieta che preveda, per brevi periodi, l’assunzione di alimenti ben precisi al fine di eliminare le sostanze nocive per il nostro corpo e donando una sensazione di maggiore energia fisica e mentale, condizione ideale per cominciare a perdere peso e favorire una maggiore longevità. Quali sono gli alimenti consigliati? Si raccomandano verdure come carciofi, asparagi, barbabietole, broccoli, sedano, cetrioli, melanzane, cipolle rosse, spinaci e pomodori. Per quanto riguarda la frutta, mele, tutti i tipi di bacche, pompelmo, mango, arance e melograno sono tra i frutti più raccomandabili. È importante
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poi introdurre proteine con legumi e cereali come piselli, lenticchie e fagioli rossi, riso rosso, quinoa e grano saraceno. Un buon programma disintossicante dovrebbe inoltre includere grassi naturali come noci, nocciole, mandorle ed olio di sesamo. Quali tipi di alimenti andrebbero assolutamente evitati? I cibi che devono essere evitati sono i prodotti di
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ANNA CORTESI È AUTRICE DI UN LIBRO SULLA DIETA DETOX DAL TITOLO THE BODY CLEANSE DIET, ACQUISTABILE ONLINE AL SEGUENTE INDIRIZZO: WWW.THEBODYCLEANSEDIET.COM
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origine animale come carne, latticini e i cibi altamente processati come biscotti, torte e dolci contenenti coloranti artificiali, conservanti o altre sostanze tossiche. Più sani sono i cibi assunti durante la dieta, migliori saranno i risultati del programma disintossicante. Cosa suggerisce di bere? Sono indicati succhi, preferibilmente a base di frutti come le arance rosse, o di verdure, perché contengono vitamine, antiossidanti e preziosi minerali, vitali per una buona disintossicazione. Tè a base di erbe aromatiche come il limone o l’ibisco. Le tisane di dente di leone e di cardo mariano sono le opzioni migliori che possono essere trovate in natura. Per quanto tempo può essere seguita? La durata dipende dagli obiettivi individuali. È consigliabile un periodo che oscilli tra una settimana e dieci giorni per sentire dei reali benefici sulla salute. In alternativa è anche possibile seguire dei brevi programmi di tre-cinque giorni, da ripetere più volte l’anno. Chiunque può cominciare una dieta Detox? Nessuno dovrebbe cominciare questo tipo di dieta senza il supporto di un medico o di un nutrizionista che conosca il paziente e che sia in grado di spiegare quale sia il percorso da seguire e chiarisca che le diete Detox non sono diete dimagranti, come si pensa erroneamente. L’ esperto, che conosce le abitudini alimentari e gli esatti fabbisogni nutrizionali della persona che ha di fronte a sé, è in grado di determinare un corretto piano di disintossicazione che contribuisca ad un miglioramento della salute del paziente, aiutandolo a trovare gradualmente il proprio equilibrio tra alimentazione e stile di vita traendone così il massimo beneficio.
QUANDO INIZIARE
A CHI È VIETATA
La dieta Detox può essere iniziata in qualsiasi periodo dell’anno, e dovrebbe essere vista come un’esperienza divertente ed educativa. È importante imparare che, mangiando in modo sano, si avranno benefici soprattutto sul lungo periodo.
Chi non dovrebbe cominciare questo tipo di dieta? Alcune categorie ben precise come bambini, donne incinte o in fase di allattamento, atleti professionisti, pazienti con disturbi alimentari e persone affette da particolari condizioni mediche.
over cinOVER 50 E DONNE Gli quanta, se in IN MENOPAUSA: SÌ, buono stato di MA CON CAUTELA salute, possono
seguire una dieta Detox dopo aver sentito il parere di un medico il quale, prima di iniziare, considererà la storia clinica del paziente. Si consiglia, comunque, di mangiare più verdure, legumi, frutta secca e non, in modo da assimilare la corretta quantità di nutrienti e proteine durante la dieta. Anche le donne in menopausa dovrebbero consultare il loro dietologo o il medico di base prima di cominciare il programma di disintossicazione, dal momento che questo tipo di dieta può determinare carenze nutrizionali in alcune persone.
Chi ha superato i 50 anni, deve rivolgersi ad un medico che valuterà la storia clinica di ognuno
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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI
L’evoluzione nei secoli della lingua italiana vista attraverso gli occhi dell’Accademia della Crusca
a cura di Paolo Negrini
INFRASTRUTTURE
Banda larga per tutti entro il 2020
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APPLICAZIONI
Guarda con me quello che io vedo
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IN RETE
Inviare file tra dispositivi
Procedono velocemente i lavori per la posa della rete in fibra ottica, la così detta “banda ultralarga”. Il piano governativo si pone l’obiettivo di fornire connettività ad almeno 100 Mbps fino all’85% della popolazione italiana ed una copertura ad almeno 30 Mbps in download a tutti cittadini entro il 2020.
Periscope è una app che consente di trasmettere in diretta una ripresa video fatta con il proprio smartphone e di condividerla con gli amici su Twitter, testimoniando così su fatti, più o meno importanti, che accadono di fronte a noi. L’app gratuita è disponibile sull’App Store di Apple per l’iPhone e sul Play Store di Google per Android.
Si tratta di un servizio che consente lo scambio di file tra due dispositivi, semplicemente aprendo contemporaneamente la pagina web https://snapdrop.net/ mentre sono collegati alla stessa rete. Appena i due dispositivi saranno riconosciuti, basta scegliere il tipo di file da inviare e cliccare su Invio. Pochissimi secondi e il gioco è fatto.
h h h i http://bandaultralarga. italia.it
h h h i play.google.com/store itunes.apple.com/it/app
h h h i https://snapdrop.net
LO SAPEVATE CHE? Si chiama The Old New World il cortometraggio realizzato dall’artista russo Alexey Zakharov, con foto scattate a inizio Novecento a New York, Boston, Detroit e Washington. https://vimeo.com/160024074
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LA LESSICOGRAFIA
Significato ed uso delle parole
CAMBIAMENTI DELL’ITALIANO CON LA LESSICOGRAFIA della Crusca in Rete l’Accademia della Crusca pubblica sul web il contenuto delle cinque edizioni del Vocabolario degli Accademici. Il lavoro di informatizzazione permette l’interrogazione in modo sistematico di sezioni specifiche di ogni edizione del Vocabolario (definizioni, parole greche e latine, forestierismi, locuzioni, parole dell'uso vivo) ed il confronto tra le diverse edizioni. Sarà così possibile seguire i cambiamenti dell’italiano nel corso dei secoli. Il progetto prevede anche una banca dati per immagini delle cinque edizioni: le circa 20.000 pagine potranno essere così “sfogliate” in rete come veri e propri volumi virtuali. www.lessicografia.it
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__SCIENZE EVENTI__ AL FESTIVAL, I TANTI VOLTI DELLA CONOSCENZA
Sotto, da sinistra, E. Coccia (Fisico), A. E. Yonath (Chimica), E. Sorrentino (Divulgatore), C. Rizzi (Univ. di Bergamo), B. Lengelé (Chirurgo), L. Cadonati (Fisica), G. Bronner (Sociologo), I. Carnelli, (Ingegnere Aerospaziale), N. Thalmann (Esperta in Computer Grafica), R. Morzenti Pellegrini (Magnifico Rettore Università di Bergamo).
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PER SAPERNE DI PIÙ
GENOVA
UN “SEGNO” INDELEBILE
Nel capoluogo ligure si tiene il Festival della Scienza (27 ottobre-6 novembre): oltre 300 eventi tra mostre, laboratori, spettacoli e conferenze che coinvolgono l’intera città. La kermesse ha quest’anno la parola chiave segni. Ogni azione intrapresa dall’uomo lascia un segno: una modifica all’ambiente, una civiltà che si evolve, la comunicazione di un evento... A Genova si cerca di lasciare un segno indelebile negli spettatori, ad iniziare dall’inaugurazione con il convegno sponsorizzato da 50&Più Genova, La Dieta Mima Digiuno (relatori Valter Longo e Giovanni Caprara), che si tiene a Palazzo Ducale (ore 17.00, ingresso libero).
Laboratori, conferenze, mostre, lectio magistralis, spettacoli, Premi Nobel e scienziati. È questa BergamoScienza, in programma dall’1 al 16 ottobre
A BERGAMO LE PIAZZE SI VESTONO DI SCIENZA di Giovanni Orso
UN APPUNTAMENTO particolarmente atteso per gli amanti della scienza: da sabato 1 a domenica 16 ottobre si svolge il Festival BergamoScienza. Sedici giorni in cui la città si anima di eventi gratuiti aperti al pubblico di ogni età: laboratori, conferenze, mostre, spettacoli, lectio magistralis di premi Nobel e incontri con scienziati di fama mondiale. I temi affrontati, trattati come di consueto con un linguaggio divulgativo, toccano le varie discipline del mondo scientifico: chimica, fisica, spazio, tecnologia, robotica, neurobiologia, neuroscienze, evoluzione, arte, lingua e narrazione, sociologia, musica e suono.
Tra gli ospiti illustri, che partecipano al Festival, il Premio Nobel del 2011 per la Chimica, il fisico israeliano Dan Shechtman, che ha ottenuto il riconoscimento grazie alla sua teoria dei cristalli quasiperiodici. Il pubblico scoprirà tutto sui quasicristalli nella sua lectio “Regolarità ed eccezioni: la scoperta eretica dei quasicristalli”. Per le altre discipline, intervengono il chirurgo belga Benoit Lengelé, noto per aver effettuato il primo trapianto al mondo di un volto umano; il fisico americano, Carl Haber, i cui studi sono focalizzati soprattutto sulla conservazione del suono; la pioniera nelle ricerche
sugli esseri umani virtuali, Nadia Thalmann, fa il punto su “Umani robotici o robot umani?”; il paleontologo e biologo evoluzionista inglese, Henry Gee, propone un intervento sulla storia dell’evoluzione; il neuropsichiatra, Ray Dolan, si confronta con il neurologo Stefano Cappa per offrire una visione neuroscientifica sulle interazioni interpersonali; Ian Carnelli e Fabio Favata dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea) analizzano l’eventuale pericolo d’impatto sulla terra degli asteroidi; i fisici Laura Cadonati, Eugenio Coccia e Adalberto Giazotto, approfondiscono il tema delle onde gravitazionali. info: www.bergamoscienza.it OTTOBRE 2016 I 75
Con un lascito all’UNICEF
sarai per sempre al fianco dei bambini più poveri e indifesi della terra.
Una storia bellissima.
Fare testamento per l’UNICEF è facile, inviaci il coupon e ti spediremo gratuitamente la brochure informativa. Oppure telefona al numero 06 47809263, ti risponderà Stefania che avrà una risposta per ogni tua domanda. Invia questo coupon:
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ITALIANO PER L’UNICEF - ONLUS VIA PALESTRO, 68 00185 ROMA
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Informativa art. 13, d. lgs 196/2003: I dati personali saranno trattati, con modalità prevalentemente elettroniche, da Comitato Italiano per l’UNICEF Onlus – titolare del trattamento – Via Palestro 68, 00185 Roma (RM) per inviare l’opuscolo richiesto e, previo consenso, per contatti di carattere informativo su propri progetti e iniziative di sensibilizzazione, per attività di raccolta di fondi e sondaggi attraverso vari strumenti di contatto (indirizzo fisico, email, telefono – anche senza intervento di operatore –, Sms, Mms, social network), secondo criteri di profilazione. Gli incaricati preposti al trattamento sono gli addetti al servizio dei lasciti testamentari, alla raccolta fondi, ai sistemi informativi e di sicurezza dei dati. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati o opporsi al loro trattamento per fini informativi e promozionali e per sondaggi, anche limitatamente a uno o più strumenti di contatto (es.: via e-mail e/o Sms e/o posta e/o telefono), scrivendo al titolare all’indirizzo fisico o all’email infoprivacy@unicef.it. Qualora non sia precisato, l’opposizione al trattamento dei dati per fini informativi sarà inteso esteso a tutti gli strumenti di contatto. Allo stesso modo è possibile richiedere l’elenco completo e aggiornato dei responsabili del trattamento.
Consenso per contatti UNICEF, per le finalità e secondo le modalità di cui in informativa Con il patrocinio e la collaborazione del
Consiglio Nazionale del Notariato
Sì
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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA
TUTTI IN CAMMINO MILANO
Si tiene a Milano, il 5 e il 6 novembre, la prima edizione del Walking Day, una camminata di 8 km non competitiva, aperta a tutti, con partenza dall’Arena Civica. La manifestazione sportiva nasce per promuovere il Walking, una pratica che unisce l’idea del camminare con uno stile di vita e una mobilità sani e sostenibili. Temi molto cari all’associazione 50&Più, per questo la sede provinciale di Milano ha deciso di sponsorizzare l’evento e invita i soci a dare il buon esempio partecipando. Il percorso, che avrà come punto di partenza e arrivo l’Arena Civica, si articolerà
all’interno del Parco Sempione e nel centro città, toccando tappe come il Duomo, il Castello Sforzesco e l’Arco della Pace. Presso l’Arena sarà allestito il Villaggio Ufficiale dell’evento, dove sabato 5 sarà possibile iscriversi e ritirare i pettorali. Saranno inoltre proposte attività di trai-
PADOVA
ning, intrattenimento e incontri sui temi della salute, dell’alimentazione e del movimento. Domenica 6, alle ore 10.00, sempre dall’Arena, partirà il Walking Day. All’evento, promosso da Opes Lombardia in collaborazione con Scuola del Cammino Fitwalking Italia e Scuola Italiana Nordic Walking, parteciperanno personalità del mondo dello sport e dello spettacolo, tra cui il campione olimpico Maurizio Damilano. Partner dell’iniziativa è il Banco Alimentare, al quale verrà devoluto parte del ricavato. info: 0276281227 www.50epiu.it/milano www.walkingday.it
TRAPANI
Arte, salute e benessere
Il Cinema nel piatto
Con il mese di ottobre riprende l’intensa programmazione della 50&Più provinciale di Padova. Torna il “Circuito Arte”, con visite a mostre e città d’arte. Come Salò (con visita alla mostra Da Giotto a De Chirico), Milano, Mantova, Venezia. Senza perdere la mostra L’Impressionismo di Zandomeneghi di Palazzo Zabarella, a Padova. Tornano il Burraco, la consueta Castagnata, la manifestazione dedicata ai Maestri del Commercio. Ci sarà anche la 2a edizione delle conferenze dedicate alla salute e al benessere. info: 049655130 www.50epiu.it/ padova
Si è conclusa con successo la rassegna cinematografia Il cibo nel Cinema, promossa dalla 50&Più provinciale di Trapani guidata da presidente Antonello Frattagli. Il progetto, ideato e realizzato dalla socia Doriana Cutino, membro del Consiglio direttivo e critico cinematografico, ha proposto alcune specialità culinarie tratte da film importanti. Tra i piatti il “timpano di maccheroni” del film Big Night, il “pane” da Pane e Tulipani, la “crema chantilly e fragole” dal film Vatel, la “torta agli agrumi” da La finestra di fronte. La serata è proseguita con la proiezione di alcune sequenze dei film in rassegna e si è conclusa con l’esibizione del coro 50&Più. info: 0923547829 - www.50epiu.it/trapani
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NAPOLI
Alle ore 16.00, Pomeriggio con Max, “Tra sorrisi e canzoni”. Il 26, convegno video dedicato alla Cappella ottobre del Tesoro di San Gennaro. info: 0815518187 www.50epiu.it/napoli
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TREVISO
Ore 10.00, avrà luogo la consegna ottobre dell’onorificenza “Maestro del Commercio”. Appuntamento presso la Sala consiliare del Palazzo dei Trecento di Treviso. info: 042256481
Premio Manzoni Alle battute finali la XII edizione del “Premio Manzoni Romanzo Storico 2016”, organizzato dalla 50&Più di Lecco con il patrocinio del Comune e il supporto di Acel Service. Il 22 ottobre, al Teatro della Società di Lecco, sarà decretato il vincitore. La Giuria Tecnica, composta da Ermanno Paccagnini (presidente), Alberto Cadioli, Gian Luigi Daccò, Gianmarco Gaspari, Luigi Masche-
PARMA
Ore 17.30, presso l’Auditorium del novembre Carmine di Parma si terrà il Concerto di Natale. L’evento vedrà protagonista la famosa mezzosoprano Anna Maria Chiuri. info: 0521944278
PIACENZA
LECCO NARRATIVA
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roni, Stefano Motta, Mauro Novelli, Giovanna Rosa, ha individuato la terna che si contenderà la vittoria finale. I romanzi scelti sono L’uomo del futuro di Eraldo Affinati (Mondadori), Noi che gridammo al vento di Loriano Macchiavelli (Einaudi) e Il giardino delle mosche di Andrea Tarabbia (Ponte delle Grazie). Le tre opere passeranno ora al vaglio della Giuria popolare, composta quest’anno da 100 persone. info: 0341287279
TREVISO FOTONOTIZIA
Da Mantova a Parma Palazzo Te e la Casa del Mantegna, visita del centro storico e di altri luoghi d’arte di Mantova, Capitale Italiana della Cultura 2016. Il nutrito gruppo di soci 50&Più si è poi diretto a Sabbioneta e, infine, alla Reggia di Colorno (Pr). info: 042256481
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ONORIFICENZA
Maestri del Commercio La 50&Più provinciale di Piacenza ha assegnato la prestigiosa onorificenza di Maestro del Commercio a ben 55 imprenditori che, nel corso dei lunghi anni di attività, si sono prodigati per il benessere sociale del territorio. La cerimonia di premiazione, avvenuta alla presenza del presidente nazionale di 50&Più Renato Borghi, presieduta dal presidente della 50&Più provinciale Franco Bonini, è stata condotta da Gaetano Rizzuto (ex direttore del quotidiano Libertà e socio onorario di 50&Più). Hanno portato il loro saluto il segretario Marica Battaglia e il direttore di Unione Commercianti di Piacenza, Giovanni Struzzola. Le onorificenze sono state consegnate dal vice prefetto vicario, Elio Faillaci, dal sindaco di Piacenza, Paolo Dosi, dalla vice presidente della provincia di Piacenza, Patrizia Calza, dal comandante dei Carabinieri di Piacenza, Edoardo Cappellano, dall’assessore al Commercio di Piacenza, Giorgia Buscarini, dal consigliere della provincia di Piacenza, Stefano Perrucci. Sono stati premiati con l’Aquila di Argento (25 anni di attività): Antonietta Apostolo, Assunta Ferrigno, Giorgio Paraboschi, Antonio Resmini, Renza Resmini, Giuseppe Stabelli, Ettore Valla; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Giorgio Artevi, Placido Braghi, Daniele Camoni, Maria Celeschi, Renato Centenari, Marisa Egalini, Gianfranco Elba, Maria Follini, Claudio Gandolfi, Marino Gandolfi, Giuseppina Guglielmetti, Maurizio Merlini, Daniele Merlini, Giovanni Migliorini (alla memoria), Franco Morlacchini, Liliana Pasquali, Angelo Pugni, Sergio Sperla, Villa Assunta; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Secondina Arata, Maria Celestina Bellocchio, Paola Bocchia, Enza Bocchi, Romano Boselli, Andreino Cavanna, Annuccia Chiapponi, Cesare De Giuli, Maria Fagnoni, Giovanni Ferrari, Angelo Grassi, Carlo Labò, Gianni Mori, Sergio Paraboschi, Antonio Pareti, Eugenio Pareti, Pietro Pareti, Luigi Pezzola, Anna Pozzoli, Claudia Pezzoli, Adriana Riccò (con 58 anni di attività, è l’esercente più longeva), Vittorio Salini, Luisa Tosca, Antonio Tosca, Guido Vardelli, Giovanni Villazzi, Pietro Zangrandi, Nando Ziliani. info: 0523461831
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UNIVERSITÀ LIVORNO
Al via il nuovo Anno Accademico L’Associazione 50&Più e l’Università 50&Più di Livorno presentano il programma del nuovo Anno Accademico (sabato 1° ottobre, ore 16.00, Hotel Rex, Via del Littorale 164, Antignano - Li). Molte le novità per tutti coloro che desiderano soddisfare le proprie curiosità intellettuali. Le attività proposte, presentate dal nuovo coordinatore dell’Università, il professor Gianfranco Panariello, e dai vari docenti, sono così articolate: Area “informatica e tecnologie dell’informazione e comunicazione” con corsi di informatica di primo e secondo livello, social media e dispositivi mobili; Area “linguistica” con corsi di lingua inglese, spagnola e francese articolati su livelli base, intermedio e avanzato, con insegnanti madrelingua; Area “artistica” con storia dell’arte, fotografia, laboratorio teatrale, canto corale, storia del cinema (cineforum); Area “persona” con corsi di ginnastica dolce, psicoastrologia, enigmistica; Area “casa dolce casa” che presenta corsi e laboratori di giardinaggio (dal balcone al giardino), arredo casa, manualità creativa e, infine, laboratori di cucina (pasticceria e panificazione). Novità assoluta le lezioni di Fashion 50&Più con uno stilista di moda. Previsti, inoltre, incontri e conferenze a tema, visite guidate e mostre. info: 0586881128 - livornouniversita@gmail.com - facebook 50&Più Livorno
CAMPANIA CONCORSO DI POESIA
Tutti i premiati
Grande partecipazione di pubblico per la finale Concorso di poesia “Raffaele Viviani”, Premio per le migliori poesie inedite dedicato al noto artista napoletano, giunto alla XVIII edizione. La manifestazione, organizzata dall’Unione Regionale 50&Più Campania e introdotta dal presidente Vincenzo Cozzolino, ha assegnato il primo premio ad Assunta Volpicelli con la poesia A’ casa addò nascette, per la sezione in vernacolo, e Oreste Fabiani con la poesia Dolce signora, per la sezione in italiano. La giuria, presieduta dal dottor Giulio Pacella e composta dai poeti Alberto Arrichiello, Renato Cammarota, Nazario Napoli Bruno, dall’avvocato Carlo Del Preite, dal professor Giulio Mendozza e dal maestro Maurizio Merolla, ha affrontato un arduo compito nella valutazione di poesie dallo standard elevato e di qualità. Al 2° posto si sono classificati Giuseppe Manetti con la poesia Tu sì n’fama, per la sezione in vernacolo, e Mario Terracciano con la poesia Filastrocca del dolce paese, per la sezione in lingua. Al 3° posto, per la poesia in vernacolo, Raffaele Imparato con E statte zitta!, e Clara Avicalli con la poesia …E lo chiamano amore, per la sezione in lingua. Gli artisti Maurizio Merolla e Liliana Palermo hanno omaggiato il poeta Viviani, ripercorrendone l’evoluzione artistica. info: 0815518187 - www.50epiu.it/napoli
LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Australia Melbourne Perth Sydney Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle St. Catharines Toronto Germania Mettmann Monaco di Baviera Svizzera Ginevra Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale
Telefono 0054 1143831736 0054 2214242331 Telefono 0061 394862259 0061 864680197 0061 297128911 Telefono 0032 25341527 Telefono 0055 4832222513 0055 1132591806 0055 5130222720 Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661866 001 5144946902 001 5142525041 001 5146675592 001 9056466555 001 4166523759 Telefono 0049 21045089160 0049 8974640814 Telefono 0041 223214535 Telefono 0059 825076416 Telefono 001 9546300086
SPAZIO AUGURI TANTI AUGURI PER I 100 ANNI COMPIUTI
a Maria Vittoria Barberis, presidente onoraria della 50&Più provinciale di Alessandria.
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LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Castello, 4 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Piazza Carità, 32 Salerno - Corso Garibaldi, 23 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 102 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via Fontevivo, 19/F Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Manzoni, 4 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Corso Cavour, 85
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Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122445 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 01875985216 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393
Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via Santo Spirito, 24/B Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Quarto, 2 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Regione Borgnalle, 12 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B
0721698224 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502
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in viaggio con 50&Più
>>ANTEPRIME 2017
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TENERIFE Caldo mare d’inverno Dal 20 al 27 febbraio oppure dal 20 febbraio al 6 marzo 2017 Tenerife, l’Isola più nota delle Canarie, è considerata una delle mete privilegiate per le vacanze grazie alla sua vegetazione, ai territori deserti, alle belle spiagge soleggiate ma soprattutto per caratteristiche climatiche: il sud, molto soleggiato e particolarmente indicato per una vacanza balneare anche in inverno, e il nord, perfetto per gli amanti della natura e per gli escursionisti. Il soggiorno che proponiamo ai soci 50&Più è previsto presso AlpiClub Jacaranda (4 stelle) e si trova al sud dell’isola e si possono effettuare una oppure due settimane di vacanze e relax. QUOTA IN CAMERA DOPPIA A PARTIRE DA (minimo 25 partecipanti) • dal 20 al 27 febbraio (8 giorni/7 notti) € 980,00 Supplemento in camera singola € 190,00 • dal 20 febbraio al 6 marzo (15 giorni/14 notti) € 1.430,00 Supplemento in camera singola € 380,00 Assicurazioni bagaglio/sanitaria/annullamento € 60,00 Tasse aeroportuali e fuel surcharge (da riconfermare) € 30,00
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CROCIERA FLUVIALE
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L’esperienza quarantennale nell’organizzazione di turismo associativo, la professionalità acquisita nella costante ricerca di nuove soluzioni, oltre alla sensibilità di chi conosce a fondo le esigenze e le aspettative dei soci 50&Più, identificano il Tour Operator 50&Più Turismo, l’unico riferimento nazionale per i tuoi viaggi di qualità. Siamo a disposizione dei soci 50&Più per fornire tutti i servizi turistici, individuali o di gruppo: - Eventi Nazionali 50&Più - Incentive e Congressi - Soggiorni mare, montagna - Soggiorni termali - Itinerari culturali in Italia - Trasporti aerei e ferroviari - Crociere fluviali e marine - Pellegrinaggi e Itinerari religiosi - Viaggi in Europa - Viaggi nel Mondo
Dal 26 marzo al 2 aprile 2017 A GRANDE RICHIESTA TORNA IL “DANUBIO BLU” La Crociera fluviale più romantica d’Europa, a bordo della moderna e lussuosa Motonave ARosa Riva. Un percorso nell’Europa centro orientale da Salisburgo a Linz navigando per Vienna, Budapest, Bratislava, Visegrad, Szentendre, Krems e Melk. Città e luoghi, lungo il corso del Danubio, ricchi di storia, arte e panorami incantevoli. Programma dettagliato e quotazioni sul prossimo numero di Novembre.
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OTTOBRE 2016 I 81
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La Romana Catalina Island
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CROCIERA AI CARAIBI GUADALUPE, ANTILLE, ST. LUCIA, REPUBBLICA DOMINICANA, ANTIGUA, MARTINICA
Una crociera nelle Isole dei Caraibi è un sogno ad occhi aperti: panorami esotici e paesaggi indimenticabili, sole mare e relax su spiagge da favola. Le vacanze ai Caraibi di Costa Crociere sono la soluzione perfetta: a bordo della nuova nave Costa Favolosa, unʼampia scelta di ristoranti di altissima qualità, 13 bar e poi feste, giochi, spettacoli, musica, magia... Un capolavoro di ingegneria e talento, dove tutti gli ingredienti migliori garantiscono il benessere espresso in molte forme diverse.
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ITINERARIO CROCIERA Data Porto 28-01 sab Guadalupe 29-01 dom St. Maarten 30-01 lun La Romana 31-01 mar La Romana 31-01 mar Isola Catalina 01-02 mer St. Kitts 02-02 gio Antigua 03-02 ven Martinica 04-02 sab Guadalupe
QUOTA PER PERSONA in cabina doppia Arrivo 13:00 13:30 09:00 13:00 07:00 09:00 08:00
Partenza 23:00 18:00 07:00 17:00 21:00 18:00 21:00 -
La quota comprende: Volo da Milano e Roma per Pointe à Pitre (Guadalupe) • Sistemazione nella cabina prescelta dotata di ogni comfort: servizi privati, aria condizionata, telefono, filodiffusione, Tv via satellite, cassaforte e frigobar su alcune navi • Trattamento di pensione completa a bordo: caffè mattutino, prima colazione, pranzo, cena, tè pomeridiani • Serata di Gala con menù speciale (non in esclusiva) • Utilizzo (non in esclusiva) di tutte le attrezzature della nave: piscine, lettini, palestra, vasche idromassaggio, discoteca, sauna, bagno turco, biblioteca • Partecipazione (non in esclusiva) alle attività di animazione di bordo, spettacoli musicali o di cabaret nel teatro di bordo, balli e feste in programma tutte le sere durante la crociera • Corsi di ginnastica (aerobica, stretching, bodydancing, ecc.) e l’assistenza di istruttori nella palestra • Polizza Medico Bagaglio • Assistenza di personale di lingua italiana durante tutta la crociera (non in esclusiva) • Facchinaggio dei bagagli nei porti d’imbarco e di sbarco • Mezzi d’imbarco e di sbarco nei vari scali (non in esclusiva).
TIPO CABINA CAT. PREZZO Interne IC € 1.220* Esterne EC € 1.300* Esterne con balcone BC € 1.440* * tasse escluse Cabine triple/quadruple Su richiesta Adulti in cabina interna Su richiesta Ragazzi inferiori 18 anni Gratis 3° e 4° letto pagano solo volo e tasse SUPPLEMENTI E TASSE Tasse Portuali € 140 Suppl. singola* in cabina IC € 130 Assicurazione medico bagaglio Inclusa Assicurazione annullamento viaggio € 40 * su richiesta e in numero limitato / singole effettive Quota apertura pratica per i non soci: € 45 La quota non comprende: Bevande ai bar e ai pasti • Tasse portuali (euro 140) • Adeguamenti carburante • Escursioni e tour organizzati • Quote di servizio (70 €). Polizza Annullamento Crociera • Servizi di carattere personale (trattamenti estetici, acquisti nelle boutique di bordo, telefonate dalla nave a terra etc.) • Extra in genere e quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”.
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LOANO (SV)
Nel cuore della Toscana, è nota nel mondo per le ricche proprietà terapeutiche delle sue acque termali. Il binomio “benessere e salute”, con l’accoglienza, lo shopping, il relax e una cornice di arte e paesaggio, sono gli ingredienti di una vacanza stimolante.
Meta turistica da più di 2.000 anni, Abano Terme è il più importante e antico centro termale d'Europa. Il centro cittadino è caratterizzato da un’ampia isola pedonale con splendide fontane, sulla quale si affacciano storici alberghi, negozi e bar. Da vedere: il Colle Montirone, luogo dell’antica fonte, la Chiesa del Sacro Cuore, il Museo delle Maschere e il Duomo.
Per il suo clima e per le sue bellezze paesaggistiche Loano è da sempre identificato come un luogo di villeggiatura ideale anche per i soggiorni invernali. La bella cittadina, con e un bel centro storico e un panoramico lungomare, è un ottimo punto di partenza anche per effettuare escursioni nei dintorni: Sanremo, la Costa Azzurra e l’entroterra ligure.
HOTEL TERME INTERNAZIONALE (4 stelle) È circondato da un grande parco nel centro di Abano, ideale per chi cerca il comfort di un grande albergo e un centro qualificato per cure termali. Possibilità di effettuare ciclo di fangoterapia con impegnativa Asl.
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Dal 27 dicembre al 3 gennaio 2017 (7 notti)
Dal 28 dicembre al 2 gennaio 2017 (5 notti)
GRAND HOTEL PLAZA E LOCANDA MAGGIORE (4 stelle) Hotel storico del XVIII secolo, che un tempo ospitò anche Giuseppe Verdi, si trova sulla piazza centrale della città, dispone di 96 camere con aria condizionata, dislocate su quattro piani, finemente arredate, Tv satellitare, accesso wireless a Internet (supplemento), telefono con linea esterna diretta e minibar. Dal 28 dicembre al 2 gennaio 2017 (5 notti) QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: In camera doppia standard In camera singola standard Quota Natale su richiesta
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QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: In camera doppia standard In camera singola Quota Natale su richiesta
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€ 600 € 750
Quota apertura pratica per i non soci: € 45 - Il dettaglio delle quote di partecipazione è consultabile sul sito www.50epiuturismo.it
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__PREVIDENZA__
S
SI È SVOLTO A ROMA, IL 14 SETTEMBRE SCORSO, alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, la presentazione del Rapporto Cer-Cupla 2016 dal titolo Fisco e inadeguatezza dell’indicizzazione allargano il disagio dei pensionati. Come già anticipato nella nostra rivista di giugno 2016, Pensionati: basta con i tagli e le iniquità, questa nuova indagine offre spunti di grande attualità e costituisce un’importante base di riflessione e proposte. Negli ultimi sette anni le pensioni medio-basse hanno fatto registrare, al netto del prelievo fiscale, una perdita del potere di acquisto del 4%, che tradotto in valori assoluti ammonta mediamente a 70 euro mensili. I CONTENUTI DEL CONVEGNO
INSIEME AL CUPLA PER IL BONUS AI PENSIONATI La nostra Associazione insieme al Cupla ha chiesto al Governo di estendere il bonus Irpef di 80 euro anche ai pensionati a cura di Gianni Tel Alla presentazione del Rapporto Cer/Cupla 2016 sono intervenuti, oltre a Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, anche i rappresentanti del Cupla nazionale: Bruno Allegretti (Confagricoltura), Teresa De Giusti (Fnpa), Giorgio Grenzi (Federpensionati Coldiretti), Giancarlo Pallanti (Cna Pensionati), Vincenzo Brocco (Associazione Pensionati Cia), Giampaolo Palazzi (Anap Confartigianato), Massimo Vivoli (Fipac Confesercenti), Beatrice Tragni (Cna Pensionati), Danilo Elia (Coldiretti) e Gianni Tel (50&PiùEnasco).
Si è sottolineato, nel corso del Convegno, che le manovre in Italia dal 2008 in poi, con l’austerity e i vincoli di bilancio hanno reso difficile, se non impossibile, una qualunque politica espansiva per riattivare il motore della crescita e garantire risorse per sostenere il sistema di welfare. La perdurante crisi economica ha aggravato le disuguaglianze ed ha aumentato le persone in condizione di povertà. I tagli alla spesa sociale, al sistema sanitario, le pensioni povere sono questioni non più procrastinabili che investono l’attuale Governo. Si invoca il rigore in Europa, ma è proprio questo rigore che deprime gli investimenti ed incide negativamente sul Pil (Prodotto Interno Lordo), in una spirale negativa che tende a sottrarre risorse per la spesa sociale e ad allargare le disuguaglianze sociali. È giunto il momento di cambiare rotta ed è sbagliato contrapporre lo Stato sociale alla crescita economica. Anzi è proprio lo Stato sociale il motore di sviluppo e di slancio che potrebbe far ripartire il nostro Paese. Gli anziani hanno maggiormente pagato gli effetti della crisi e la ripresa resta lenta se la parte meno agiata, e più numerosa, dei cittadini non ha la capacità di spesa. È arrivato il momento di riconoscere quello sforzo che i pensionati hanno sostenuto negli anni della crisi contribuendo ai bilanci familiari, mitigando spesso gli effetti negativi di vita all’interno delle famiglie. Il Censis ha recentemente indicato che sette milioni di anziani si prendono cura delle famiglie e dei nipoti e offrono loro aiuto economico. Molti di loro si dedicano quotidianamente al volontariato e svolgono un ruolo di servizio sussidiario, di cura giornaliero non riconosciuto. Molti altri sopperiscono ai servizi carenti e di fatto svolgono un servizio di welfare informale. È lo spirito e la responsabilità a contraddistinguere l’invecchiamento attivo. LE PROPOSTE
In estrema sintesi sono queste le quattro proposte di 50&Più e del Cupla avanzate al Governo: • estendere il bonus Irpef di 80 euro anche ai pensionati con un reddito imponibile compreso tra 6,5 e 10mila euro l’anno, mentre per coloro che hanno un reddito compreso tra i 10 e i 12mila euro
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il godimento sarebbe parziale e progressivamente decrescente. Il costo finanziario simulato, pari a 2,6 miliardi, verrebbe riconosciuto a 3,2 milioni di pensionati (autonomi il 40% e dipendenti il 60%), con un beneficio medio annuo di 810 euro; • utilizzare un indice dei prezzi più specifico che rifletta maggiormente le caratteristiche del paniere di spesa dei consumatori pensionati, in cui sia adeguatamente ampio il peso dei beni alimentari, energetici, dei servizi sanitari e spese per la salute. Andrebbe utilizzato l’indice dei prezzi armonizzato per tutti i Paesi dell’Unione Europea (Ipca), abbandonando l’attuale indice dei prezzi per le famiglie di operai e impiegati (Foi); • definire e condividere un sistema di perequazione delle pensioni stabile e in grado di garantire un potere di acquisto adeguato nel tempo; • adeguare gradualmente gli attuali importi minimi di pensione agli standard europei, in applicazione dei principi della Carta Sociale Europea che ha indicato per queste prestazioni (502 euro mensili per il 2016) la soglia del 40% del reddito medio nazionale equivalente (circa 650 euro mensili). LA RISPOSTA DEL MINISTRO
Il Ministro del Lavoro Poletti nel suo intervento ha chiarito che all’attuale tavolo di concertazione (Governo/ Sindacati) le questioni sono tante:
dall’anticipo pensionistico (Ape) ai requisiti di pensione per i lavoratori precoci, per i lavori usuranti e alle ricongiunzioni contributive non più onerose. Sull’aumento delle pensioni mediobasse la soluzione già analizzata, che sta trovando al tavolo di concertazione una quasi possibile soluzione positiva, è quella di aumentare la 14ª mensilità già prevista dal 2007. Tale assegno dovrebbe essere concesso ad un milione e duecentomila persone in più, alzando da 750 a 1.000 euro al mese l’asticella massima per averne diritto. Un piccolo aumento, non più del 25%, ci sarà anche per chi la 14ª la percepisce già. Alla richiesta del Cupla, in un percorso di dialogo e proposte sull’importanza del ruolo dei pensionati con un impegno attivo e propositivo e con proposte puntuali e concrete, il Ministro ha chiarito che nelle prossime occasioni di incontri del Ministero del Lavoro con le parti sociali non mancherà l’attenzione di invitare i rappresentanti del nostro Comitato Unitario per ascoltare, discutere e valutare le proposte che verranno presentate. Si riporta nel riquadro la nota stampa con la quale il nostro presidente Renato Borghi ricorda, tramite i media, la discriminazione che questa prestazione prevede - più volte rivendicata ai vari interlocutori di Governo in questi anni - ed auspica che in questa occasione possa trovare una positiva soluzione di equità.
TABELLA ANNI DI CONTRIBUZIONE
14a MENSILITÀ
Dipendenti
Autonomi
Attuale
Futura
Fino a 15 anni
Fino a 18 anni
336 euro
420 euro
Oltre 15 e fino a 25
Oltre 18 e fino a 28
420 euro
525 euro
Oltre 25
Oltre 28
504 euro
630 euro
RAPPORTO CER/CUPLA 2016 «L’EQUITÀ DEVE VALERE PER TUTTI»
Questa la dichiarazione del presidente di 50&Più, Renato Borghi A margine della presentazione del Rapporto Cer-Cupla 2016, Fisco e inadeguatezza dell’indicizzazione allargano il disagio dei pensionati, Renato Borghi, presidente di 50&Più, sottolinea: «In questi ultimi mesi al tavolo di confronto Governo-Triplice Sindacale, oltre alla soluzione di uscita anticipata pensionistica (Ape), si è valutata per i pensionati la possibilità di aumentare la 14ª mensilità già prevista dal 2007. Tale assegno dovrebbe essere concesso ad un milione e duecentomila persone in più, alzando da 750 a 1.000 euro al mese l’asticella massima per averne diritto. Un piccolo aumento, non più del 25%, ci sarà anche per chi la 14ª la percepisce già». Borghi ha poi ricordato che la proposta del presidente del Consiglio Renzi di aumentare tutte le “minime” non ha trovato ascolto da parte della Triplice Sindacale, secondo la quale il bonus di 80 euro mensili costerebbe troppo. Se poi questa strada è già segnata, va chiarito che nel 2007 per i pensionati autonomi (artigiani, commercianti, coldiretti) sono stati stabiliti tre anni in più nelle relative tre fasce di età contributiva legate agli aumenti pensionistici (vedi Tabella). «Questa resta, ancora una volta, un’impostazione preconcetta: non si comprende perché un trattamento di sostegno al reddito, che deriva da risorse della collettività, possa differenziare i pensionati a seconda dell’appartenenza ad una o all’altra categoria, violando ogni principio di giustizia sociale e costituzionale. Ritengo e auspico - ha proseguito Borghi - che in questa occasione di modifica della normativa si possa trovare una soluzione di equità che valga per tutti».
OTTOBRE 2016 I 85
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RATEIZZAZIONE: DECADENZA E RIAMMISSIONE La Legge di Stabilità 2015 aveva introdotto la possibilità di essere riammessi alla rateizzazione delle imposte non pagate, anche per i debitori decaduti nei tre anni precedenti il 18 ottobre 2015
a cura di Alessandra De Feo
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ANCHE SE L’ATTO INIZIALE PER LA RATEIZZAZIONE DOVEVA AVVENIRE ENTRO LA FINE DI MAGGIO SCORSO, SI TRATTA DI UN PRECEDENTE MOLTO IMPORTANTE, CHE APRE LA STRADA AD EVENTUALI REITERAZIONI
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LA LEGGE N. 208/2015 (Legge di Stabilità) ha introdotto la possibilità per i contribuenti debitori per imposte non pagate e decaduti, nei tre anni antecedenti il 18 ottobre 2015, di essere riammessi al pagamento rateale di quanto dovuto. Ora, anche se l’atto iniziale doveva essere eseguito entro il 31 maggio 2016, l’attivazione di questa facoltà è stata di notevole importanza, poiché precedentemente, la rateizzazione era preclusa al contribuente che non aveva pagato anche una sola rata del piano di pagamento redatto dall’Agenzia. Per essere riammessi occorre che i contribuenti: • abbiano definito, con uno specifico atto deflattivo del contenzioso, di pagare il dovuto, optando per il pagamento rateale. Questi atti possono essere solo quelli specificatamente indicati dalla legge: l’atto di adesione all’avviso di accertamento (art. 7 D.lgs 218/1997); l’adesione al verbale di constatazione (art. 5 bis del D.lgs 218/1997) e all’invito a comparire (art 5 del decreto citato) o qualora il contribuente abbia prestato acquiescenza all’accertamento (art. 15 del più volte indicato decreto); • siano decaduti dal piano di rateizzazione, in quanto, dopo aver pagato correttamente la prima rata, ne hanno saltata almeno una delle successive. Questa situazione si ha quando il contribuente non ha versato le rate successive alla prima scadenza del piano, o non le ha versate neanche alla scadenza della successiva rata mediante il cosiddetto ravvedimento operoso. L’ammissione alla rateizzazione viene limitata ai soli istituti sopra indicati. Oltre a queste condizioni (soggettive) ve ne sono altre (oggettive), richieste dal legislatore, che il contribuente deve soddisfare per poter essere riammesso alla rateizzazione, ovvero: • la decadenza deve essersi verificata nei 36 mesi antecedenti al 15 ottobre 2015, nell’asse temporale tra il 15 ottobre 2012 e il 15 ottobre 2015. In altre parole, si deve essere verificato il mancato pagamento della rata alla sua scadenza ordinaria; • la rateizzazione deve riguardare le sole imposte dirette (Irpef, Addizionali Comunali e Regionali, Irap, Ires), mentre sono escluse da tale possibilità le eventuali rateizzazioni che avevano ad oggetto le imposte indirette (Iva, Imposta di Registro, ecc). Soddisfatti questi aspetti, gli importi richiesti saranno determinati a seconda che: • l’atto deflattivo abbia avuto come oggetto unicamente le imposte dirette, per cui il contribuente dovrà versare, per la riammissione, lo stesso importo il cui mancato pagamento ne ha causato la decadenza; • il calcolo delle somme dovute a titolo di imposte, di interessi e di sanzioni a suo tempo non versate, al netto degli importi che, durante la precedente rateizzazione, siano stati versati; • l’atto deflattivo abbia avuto come oggetto sia le imposte dirette che le indirette, per cui dovranno essere ricalcolate le rate, considerando solo gli importi dovuti a titolo di imposte dirette, sottraendo da essi quanto già versato precedentemente, scorporando dall’importo quella quota parte versata a titolo di imposte dirette; • l’Ufficio competente, in sede di predisposizione del nuovo piano di rateizzazione, calcolerà gli interessi di rateizzazione dovuti su tali somme per il periodo intercorrente tra la data di scadenza e quella di effettuazione del pagamento.
Se hai una pensione superiore a €1.500 lordi e non vuoi perdere gli arretrati causati dal blocco della rivalutazione, entro il 2016 devi presentare la domanda di ricostituzione della pensione. PERSONE CHE FANNO PER TE
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DI COSA SI TRATTA Nel 2015 la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco della rivalutazione delle pensioni introdotto dalla Riforma Fornero. Tuttavia il Governo, con un successivo decreto (DL 65/2015), ha limitato il diritto all’adeguamento delle pensioni, stabilendo diverse misure di rimborso e fasce di esclusione. In attesa della nuova pronuncia della Corte Costituzionale, che potrebbe dichiarare illegittima la norma attuale, entro la fine del 2016 è necessario presentare all’Inps una domanda di ricostituzione della propria pensione. In questo modo sarà possibile evitare la prescrizione dei ratei arretrati. Gli uffici 50&PiùEnasco sono a tua disposizione gratuitamente per offrirti tutta la consulenza necessaria e inoltrare la domanda all’Inps. Trova la sede più vicina a te o chiama il nostro numero verde
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Aderente a:
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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__
S
Si principia la raccolta delle olive, badando di non abbacchiarle colle pertiche, e si trasportano al frantoio; e se questo non è ancora pronto, si ripongono in locali ben ventilati ed asciutti, affinché le olive siano esenti da fermentazione
STAGIONE DI SEMINA E RACCOLTI
Almanacco Barbanera 1872
a cura di
SI ENTRA NELL’AUTUNNO, il tempo muta, ma la speranza è sempre la stessa: quella di poter godere, come tradizione vuole, di una bella, solare, morbida ottobrata. Il buon tempo, oltre a metterci di buonumore, potrà infatti darci una bella mano pure nell’orto. Dove, messi nel cestino gli ultimi ortaggi, la terra si prepara ad accogliere le semine, i trapianti dei nuovi alberi e qualche lieve potatura. Poi, a fine mese, giungerà l’appuntamento più atteso dell’anno: raccolte le ultime uve, si affaccia il tempo delle olive, delle macine al frantoio e dell’olio nuovo, quello che ci farà assaporare, tra sfumature amarognole e piccanti, la più buona bruschetta della stagione.
OTTOBRE
LA LATTUGA DA TAGLIO (Lactuca sativa)
NEL CESTINO DEL MESE
Fa bene perché... Ricca di ferro, potassio, calcio e fosforo, ha la capacità di favorire la digestione e la diuresi, aiuta il fegato, stimola l’appetito. Il proverbio Insalata ben salata, poco aceto e bene oliata. Pollice bio Non c’è erba che va in su che non ha la sua virtù. Coltiviamola così Indicata per la coltivazione anche in vaso sul balcone, regala la bella soddisfazione di dare raccolti tutto l’anno. Basta proteggerla dal freddo e seminarla scalarmente dall’inverno all’autunno. La semina Si può fare tutto l’anno. Anzi, si raccomanda di farla scalare proprio per poterla raccogliere di mese in mese. Bene, quindi, anche la semina in semenzaio a gennaio e febbraio, ma per il resto dell’anno si può interrare il seme direttamente all’aperto in Luna crescente. La pianta resiste bene alla siccità - ovviamente senza esagerare che conferisce più sapore alle foglie. Amano un’esposizione soleggiata, ma sopportano una parziale ombra. Raccolta e conservazione La raccolta si fa scalare 40 giorni dopo la semina. Importante tagliare le foglie alla base, permettendo così la ricrescita e più raccolti nel tempo. Molto delicata, si conserva in frigorifero. Resisterà qualche giorno.
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ORTAGGI: bietole, carote, cavolfiore, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, finocchi, indivie, lattughe, melanzane, peperoni, piselli, pomodori, porri, radicchi rossi, rape, rucola, sedano, spinaci, valerianella e zucche.
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BUONO A SAPERSI!
Falegnami provetti Fare da sé dona davvero grandi soddisfazioni, ma attenzione a non improvvisare! Ecco un piccolo avvertimento per i falegnami inesperti: piantare un chiodo nel legno comporta il rischio di fessurare il legno stesso. Per prevenire il danno, è sufficiente smussare leggermente la punta del chiodo, per renderla meno aguzza, imprimendovi dei piccoli colpi con il martello. Se invece stiamo tagliando trasversalmente il legno, la tavola deve essere posizionata “a testa in giù”, cioè con gli anelli verso il basso. In questo modo eviteremo di scheggiarla.
FRUTTA: cachi, castagne, cotogne, fichi, limoni, clementine, mandarini, mandorle, mele, melegrane, noci, nocciole, pere, pompelmi e uva.
AROMI: maggiorana, peperoncino, prezzemolo, rosmarino e salvia.
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Dice il proverbio...
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Se ottobre è piovaiolo, è pure fungaiolo.
COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE
Profumati, generosi, familiari e insieme esotici, gli agrumi ci chiedono di essere protetti o trasferiti in casa prima dell’arrivo delle gelate notturne. Luoghi ideali sono le verande, i giardini d’inverno e tutte quelle costruzioni in vetro in cui le piante possono disporre di sole e luce. La temperatura ideale dovrebbe oscillare fra i 5 e i 15°C. In generale, comunque, purché al riparo, gli agrumi stanno bene anche all’aperto perché vento e fenomeni atmosferici hanno l’effetto di tenere a bada i parassiti. Se invece si hanno delle fucsie, in giardino o terrazzo, anch’esse andranno protette e potate prima del riposo invernale tagliando a mezza altezza tutti i rami. Quanto ai lavori nell’orto, in Luna calante seminare all’aperto valeriana e spinacio invernale. A fine mese, raccogliere le olive. Nel giardino riportare in serra o al coperto le piante grasse e i gerani. In crescente estrarre dal terreno i bulbi di gladiolo ed impiantare crocus, tulipani e giacinti. Moltiplicare nell’orto le aromatiche e incartare i cardi per imbianchirli. Seminare rucola e lattuga da taglio.
SE HAI ½ GIORNATA UNA LIEVE POTATURA
Se le alte temperature della stagione estiva hanno lasciato qualche segno di sofferenza su piante e arbusti - comprese rose, lillà, bignonia -, se ad esempio si nota la presenza di rami spogli e allungati, si dovrà procedere ad eliminare tutto il secco effettuando, con la fase di Luna calante, una potatura leggera. Per quelle, invece, lasciate all’aperto, prima di rimetterle in luoghi protetti è necessario abituarle gradualmente al cambio di luce e temperatura, trasferendole in luogo più fresco ma sempre all’aperto. Se poi mostrano i bordi delle foglie disseccati, sarà necessario annaffiarle abbondantemente eliminando le parti secche.
A san Francesco arriva il tordo e il fresco. Ottobre: vino e cantina da sera a mattina.
IL SOLE E LA LUNA IL SOLE
Il 1° sorge alle 06.57 e tramonta alle 18.41. L’11 sorge alle 07.08 e tramonta alle 18.24. Il 21 sorge alle 07.20 e tramonta alle 18.09. Le giornate si accorciano. Il 1° ottobre si hanno 11 ore e 44 minuti di luce solare e il 31 se ne hanno 10 e 23 minuti. Si perdono 1 ora e 21 minuti di luce.
LA LUNA
Il 1° sorge alle 07.10 e tramonta alle 19.09. L’11 tramonta alle 01.26 e sorge alle 15.44. Il 21 tramonta alle 12.56 e sorge alle 23.02. Luna crescente dal 2 al 15. Luna calante dal 17 al 29. Luna Nuova il 1° e il 30, Luna Piena il 16.
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IL GUSTO FRESCO DEL CANADA __SAPERI & SAPORI__
+
di Chris J. Whitehouse
Il Canada è un paese multiculturale le cui influenze esterne si riflettono anche sul modo di cucinare, dal momento che si utilizzano una combinazione di ingredienti locali ed internazionali provenienti da Asia, America, Francia, Inghilterra, Scozia, Irlanda e Italia. Ci sono, però, due gemme della natura, come il salmone e lo sciroppo d’acero, che da secoli sono il cardine della cucina canadese
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IL SALMONE, oltre ad essere una fonte primaria di cibo, era ritenuto sacro dalle tribù indiane che vivevano sulla costa del Canada e la cui vita e le abitudini erano regolate proprio dalla sua pesca. Tradizionalmente, il salmone veniva fatto essiccare ed affumicare per poterlo conservare durante il lungo inverno canadese. Lo sciroppo d’acero, invece, veniva utilizzato per scopi terapeutici, per accompagnare la
carne (bacon) e come dolcificante al posto dello zucchero. Gli Indiani del Nord America chiamavano lo sciroppo sinzibukwud, letteralmente “tratto dal legno”, questo perchè, per estrarre lo sciroppo dagli alberi di acero, utilizzavano i tomahawk, delle accette di legno. Il piatto che vi presentiamo è la combinazione della quintessenza dei cibi rappresentativi del Canada.
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SALMONE
GLASSATO CON ACERO CANADESE
* INGREDIENTI (PER 2-4 PERSONE)
2-4 filletti di salmone 300 gr di asparagi 1/3 di tazza di sciroppo d’acero (sostituibile con miele) 3 cucchiai di salsa di soya 1 cucchiaio di semi di sesamo 1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato 2 cucchiai di succo di lime 1 cipolla verde insalata di songino (per guarnire) 1 lime o limone (per guarnire) sale e pepe q.b.
* PREPARAZIONE
Pulire e lavare i filetti di salmone, che metterete a riposare in un contenitore. Tagliare la cipolla verde a dadini e grattugiare lo zenzero fresco. Per preparare la glassa, amalgamare in una ciotola lo sciroppo d’acero, la salsa di soia, il succo di lime, lo zenzero grattugiato, il sale e il pepe. Versare 3/4 della glassa sui filetti di salmone, coprirli e lasciarli marinare in frigo per 30 minuti. Accendere il forno e portarlo ad una temperatura di 200 gradi. Quando il forno sarà caldo, trasferire i filetti di salmone marinati in una teglia leggermente unta, e infornare per circa 15 minuti, o secondo il grado di cottura desiderato. Mentre il salmone è nel forno, portare ad ebollizione una pentola d’acqua e cucinare gli asparagi finché le punte non saranno al dente. Suddividere l’insalata di songino (precedentemente lavata) tra i piatti, in modo da formare un letto, e poggiatevi sopra il salmone e gli asparagi giunti a cottura. Aggiungervi la glassa rimasta, e spolverizzate con i semi di sesamo e i dadini di cipolla verde. Guarnire con fette di lime o limone e portare in tavola.
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anni 58). Cerco signore single, serio e libero (senza problemi economici), che ami vivere la vita per una seria e duratura relazione. Astenersi perditempo e privi di tali requisiti. Telefonare al 3338425912 (ore pasti e serali). 64enne solo, bella presenza, alto 1,80, moro, amante della vita, della musica, del cinema, di passeggiate in bicicletta. Conoscerebbe signora o signorina, residente a Roma o Latina per intraprendere serio ed affettuosa convivenza. Cerco una compagna desiderosa di dare affetto e sentimenti, tra i 40 e i 60 anni per sconfiggere la solitudine. Abito vicino al mare con casa propria. Telefonare al 3803932262 oppure al 3348885424 (anche sms). Gentiluomo meridionale, laureato, libero, senza figli, bella presenza, ottima posizione, conoscerebbe donna carina 45/55enne, adeguati requisiti, per serio e duraturo rapporto sentimentale. Telefonare al 3201854153. Donna matura con tanta voglia di vivere, per quella tempistica che mi rimane vorrei provare la gioia di conoscere un uomo che abbia dagli 80 in su, che mi dia affetto, importanza e quant’altro per un rapporto ancorato su base solida dei valori della vita, preferibilmente a Mantova, Verona, Vi-
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cenza o un simpatico siciliano. No perditempo. Telefonare al 3473549508. 56enne messinese, gentiluomo, giovanile, libero, lavoro statale, conoscerebbe una signora, max 50, d’aspetto giovanile, simpatica per serio e duraturo rapporto sentimentale. Risiedo a Novara. Telefonare al 3771223685. Divorziata, senza figli, 70 anni, aspetto giovanile e moderno, sani principi, non fumatrice, amante animali e mare, cerco signore max 76 anni, distinto, serio, non fumatore, educato, cultura, non calvo, preferibilmente senza figli e intenzionato seriamente a rifarsi una nuova esistenza. Solo residenti in Veneto o regioni limitrofe. No perditempo o parolai. Telefonare al 3474615097 (ore serali). Signora vedova, residente in provincia di Bologna, di 64 anni, desidero conoscere l’anima gemella, di età dai 55 ai 70 anni. Ti cerco di buon carattere, non fumatore, amante della vita, libero da impegni famigliari, amante viaggi, animali, musica, fiori, mare, monti. Amante della buona cucina (io sono una ottima cuoca). Mi piacerebbe incontrare un uomo che viva in campagna o al mare. Disposta anche a trasferirmi. Telefonare al 3296080677. Single affidabile, gentile, anni 51, allaccerebbe solida amicizia
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L’équipe del San Babila Day Hospital di Milano, che fa ricerca da oltre trent’anni, risolve anche i casi con osso deficitario con l’impianto in titanio applicato intorno all’osso. L’impianto viene programmato sul modello stereolitografico della cresta ossea, rilevato al computer da una tac multislice. E’ l’impianto che può essere collaudato prima dell’applicazione in boc-
ca, una prova importante poiché viene testata la tenuta dell’impianto dal suo ancoraggio sugli avvallamenti e asperità tipici della cresta ossea. L’applicazione in bocca è semplice e veloce, pochi minuti per divaricare la fibromucosa gengivale e altrettanti per applicare l’impianto, essendo già stato testato sul modello. Il blocco immediato e definitivo dell’impianto permette, già alla sua
applicazione, di utilizzarlo subito. L’impianto in titanio esterno all’osso ha rivoluzionato la vecchia metodica. Abbiamo realizzato dagli anni 80 migliaia di casi che sono ancora validissimi, in quanto questo impianto viene applicato sull’osso esterno cor ticale più consistente dell’interno midollare. Eseguiamo la valutazione dello stato clinico generale con inquadramento
metabolico funzionale in preparazione all’impianto. Abbiamo all’attivo migliaia di casi con dichiarazioni gratificanti di numerosi pazienti. E’ stato possibile realizzare questo impianto di nuova generazione grazie all’attuale metodica di fusione del titanio, metallo che ha grande affinità con l’osso umano, come è dimostrato dagli ottimi risultati ottenuti in implantologia.
perativo del Repar to di Im mplantologia Dott. Giancarlo Di Giulio Direttore Scientifico e Op VA 06477120155 - Direttore ore Sanitario Te eodosio Di Giulio San Babila Day Hospital ospit o srl - P. IV MILLANO O – Viia Stoppani 36 tel. 02 2046941/339 204694 8402335 RO OM MA – Viia Og glio 9 tel. 06 8546472/338 8546472/33 3080957
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giochi CRUCIVERBA Lello
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servile contro Roma; 13. Hanno il soffitto spiovente; 15. Dar per certo; 16. Soldati semplici di fanteria; 18. Brevi, concisi; 19. Un suddito di Pirro; 20. Film di Billy Wilder del 1957; 23. Un noto penitenziario statunitense; 24. Vezzi, collane; 25. Si usa per le medicazioni; 27. Sono pari nei bimbi; 30. Vuole quel che vuole; 31. Casa d’auto giapponese; 32. Irrigidita dalla stiratrice; 34. Uno pneumatico d’emergenza; 35. Lo osservano i Musulmani; 37. La teca con rossi e bianchi; 38. È vicina a Faenza; 39. La città natale di Erostrato; 1
LA MASSIMA NASCOSTA Lionello 2
1. Graminacea per scope 2. Il nome di Albertazzi 3. Amministra le cose proprie e altrui 4. Rendere meno densa una sostanza 5. Le indossano frati e monache 6. La famosa Cappella a Roma 7. Meravigliare, incantare 8. Venire al mondo 9. Entrata periodica, vitalizio 10. Prima apparizione in scena
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70. Quella di quinto è a Roma; 71. Dispone dei Caschi Blu (sigla); 73. Azione scellerata; 75. Incavati per il lungo; 77. Copre il viso dei militari; 78. L’eroico figlio di Anchise. VERTICALI 1. È nascosto dal verme; 2. Il calcio del chimico; 3. Imperia; 4. Fissa gli alberi delle navi; 5. Associazione Nazionale Archivista Italiana; 6. È... bassa nelle ruberie; 7. I migliori tappeti persiani; 8. Ci vedi allo specchio; 9. È Santo ma non del tutto!; 10. Sigla di Ravenna; 11. Furono signori di Ferrara; 12. Capeggiò la terza guerra
BUT - CHE - CO - DE - DI - DI - E - GI - GI GIO - LUI - MO - NA - NA - NA - NA - NO OR - PI - RE - RE - RE - REN - SAG - SCE SI - STI - STU - TA - TO - TO
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Risolvete lo schema utilizzando le sillabe elencate qui sotto. Se la soluzione sarà esatta, nelle caselle a bordo ingrossato si leggerà una massima di Gide.
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ORIZZONTALI 2. Ci va chi ci crede; 7. La signora inglese; 14. Se; 16. Tra il mi e il sol; 17. La Lega medievale tedesca guidata da Lubecca; 21. Arnese della filatrice; 22. Formano lo scheletro; 25. Christoph dal 1712 maestro di cappella a Darmstadt; 26. Il contrario di in; 28. La... cosa indeterminata!; 29. Significativi; 33. Una famosa pinacoteca di Milano; 35. Sono uomini... vissuti!; 36. Stupide; 40. Macchiati d’olio; 41. Trae profitti da numerosi tipi di attività criminali; 44. Produce anidride solforosa; 46. Località dei Colli Albani; 47. Nelle parole composte significa sette; 48. Venti tropicali; 49. In mezzo al Colosseo; 50. Canzoni monotone; 52. Partita Iva; 53. Fu sostituito da Diaz; 55. Un... po’ di gnocchi; 56. Strada alberata; 59. Il secondo nome di Godard; 61. Nick del film Triplo gioco del 1962; 64. Non uniforme; 67. Recitano... da cani;
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42. Ideò poderosi dirigibili; 43. La provincia di Venafro; 45. Luogo deputato al bere; 51. Inchioda le gambe; 54. Ha inventato il famoso metalmeccanico Cipputi; 56. Condotti sanguigni; 57. Il Cassina della ginnastica; 58. Più è affilata, più è tagliente; 60. Ufficio Giudiziario; 62. Le ragazze torinesi; 63. Né la Sai né la Ras; 65. Un intercalare piemontese; 66. Al centro del letto; 68. Un’incognita; 69. Il tritolo... in breve; 71. Iniziali della Muti; 72. Unione Sportiva; 74. Il centro di Camaiore; 76. Sigla di Lecce.
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stuzzica
ANDIAMO ALL’OPERA Lionello
CERVELLO
1
Enrico Diglio
TEST 1 Osservate attentamente i seguenti gruppi di figure e i numeri in essi posizionati e dite quale coppia di numeri, tra quelle sotto riportate, va inserita al posto dei due punti interrogativi utilizzando un criterio logico da determinare.
2 3 4
7
2
3
8
2
1
6
9
5
?
6
Riportate nello schema il nome dell’opera lirica nascosta in ciascuna frase. Se la soluzione sarà esatta, le lettere che appaiano nelle caselle a bordo ingrossato, lette di seguito, formeranno il nome di un’opera lirica di G. Rossini. 1. STUPENDE COLLINE TOSCANE 2. CONDURRE UNA VITA NORMALE 3. TENERSI MANO NELLA MANO 4. SOLDI RISPARMIATI 5. MANUALE DEL “FAI DA TE” 6. ANTICHE CARAFFE DORATE
a) 4; 7
b) 4; 3
c) 3; 4
d) 7; 6
TEST 2
TEST 3
Osservate attentamente le sei parole sottostanti e dite quale di esse, secondo logica, può essere considerata “intrusa”.
Osservate le seguenti coppie di cerchi, le lettere e i numeri in esse posizionati e dite, secondo logica, quale lettera va sostituita al punto interrogativo.
R I S A LT O R I TA G L I O R I C E T TA R I C O T TA RIMEDIO R I V I S TA
INDOVINELLO Favolino
SCIARADA Favolino
» UN SOFFERTO AMORE Sotto il torchio che sanguina ho colmato di lacrime infinite il seno, e allora, empia, una spina, m’ha trafitto il fianco.
» FUOCHI DI PAGLIA (3+5=8) È l’arma che s’immerge nell’azzurro... come un astro che illumina e scandisce. Meglio evitarlo: è un fuoco che non dura e non risponde alla passione pura.
6, 6, 2, 5, 5 Lionello
?
5
G
9
3
F
9
5
C
1
8
?
0
FRASE BISENSO Lionello » PERSISTENTE SICCITÀ
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11, 4, 8 Lionello OTTOBRE 2016 I 95
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oroscopo di Aldebaran
OTTOBRE
RENATO ZERO
Cantautore
soluzioni
GIOCHI
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vergine
23 SET. I 22 OTT. Portate qualche fiore a casa e ogni tanto invitate gli amici per un buon pranzetto. Giove vi agevolerà nelle pubbliche relazioni rendendovi eloquenti e socievoli. Passerete simpatiche serate in compagnia.
24 AGO. I 22 SET. Prestate più attenzione al vostro benessere: fate ginnastica, mangiate sano e dedicatevi a discipline che aiutano la vostra crescita personale. Attenti alla noia e alla solitudine! Siate parchi a tavola.
scorpione
21 MAR. I 20 APR. Il lavoro andrà generalmente bene. Avrete eccellenti opportunità se lavorate in compagnie di comunicazioni. Otterrete i vantaggi sperati in ogni progetto che riuscirete a realizzare.
23 OTT. I 22 NOV. Nonostante la vostra ambizione e i vostri progetti, se non vi mettete all’opera, le cose non partiranno da sole. Importanti sono i fatti e non le buone intenzioni. Cercate di essere concreti.
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21 APR. I 20 MAG. Potrete valutare altri lavori o fare investimenti in borsa, con ottime possibilità d’incassare qualche soldino extra. Frequentate una palestra, fate dello streching e seguite una dieta sana.
23 NOV. I 21 DIC. Venere soggiornerà nel vostro segno. Prevarrà la vostra natura estetica e vi sentirete più creativi. Le stelle porteranno in primo piano le vostre attività personali e professionali.
gemelli
capricorno
21 MAG. I 21 GIU. Qualsiasi attività legata al mondo dell’arte, della letteratura e della spiritualità sarà favorita. Potrete fare un viaggio con la persona dei vostri sogni. Migliorerete la vostra salute con la meditazione.
22 DIC. I 20 GEN. Marte potrà darvi delle noie. Attenzione a colpi d’aria, mal di testa e problemi alla cervicale. Saranno possibili vincite al gioco: tentate la sorte al Lotto. La fortuna è dalla vostra parte.
cancro
acquario
22 GIU. I 22 LUG. In questo mese potreste ritrovarvi a svolgere mansioni subalterne. Sappiate comunque affrontare i nuovi impegni con la consueta serietà. Un incontro inaspettato si rivelerà molto positivo in futuro.
21 GEN. I 19 FEB. L’amore non sarà tutto rose e fiori: a causa di impegni che soffocano il rapporto di coppia, dimenticherete il piacere di amare ed essere amati. L’amore per voi diventerà solo uno strumento di potere.
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23 LUG. I 23 AGO. La sfera professionale sarà particolarmente favorita dagli astri. Ma anche la salute e la vostra forma fisica subiranno un’influenza positiva. Approfittate delle opportunità offerte dal destino!
20 FEB. I 20 MAR. Amate sentirvi liberi e non sopportate le costrizioni. Nettuno vi regalerà momenti magici in amore e una maggiore sensibilità, che vi renderà romantici e affettuosi. Attenti agli sbalzi di temperatura.
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LA MASSIMA NASCOSTA
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ANDIAMO ALL’OPERA
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Sol.: Saggio è colui che si stupisce di tutto REBUS (6, 6, 2, 5, 5) stan Z; A invasa dalie T; I A mici = Stanza invasa da lieti amici REBUS (11, 4, 8) con turbante DI va I; Talia NA = Conturbante diva italiana
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Sol.: ARMIDA FRASE BISENSO (3, 6, 9)
Persistente siccità = Una grande seccatura INDOVINELLO
Un sofferto amore = Il tino SCIARADA
Fuochi di paglia (3+5=8) = Amo+razzo = Amorazzo
stuzzica
CERVELLO
TEST 1
La coppia di numeri che sostituisce i due punti interrogativi è quella contrassegnata dalla lettera c). Essa, infatti, permette di rispettare il criterio logico utilizzato in tutti gli altri casi: nei quadrati di colore blu sono inseriti numeri dispari inferiori al numero 5, nei quadrati di colore verde i numeri sono dispari e superiori al numero 5, nei quadrati di colore rosso compaiono numeri pari e inferiori al numero 5 e, infine, nei quadrati gialli compaiono numeri pari e superiori al 5. Nel nostro caso si ha: nel quadrato blu il numero è dispari e inferiore al 5 3 4 nel quadrato rosso il numero è pari e inferiore al 5 TEST 2
La parola che può essere considerata “intrusa” è RICETTA. Essa, infatti, a differenza delle altre cinque non è composta da una parola preceduta dalla coppia di lettere RI. Tutte le altre parole sono così formate: RISALTO; RITAGLIO; RICOTTA; RIMEDIO; RIVISTA. TEST 3
La lettera che sostituisce il punto interrogativo è la D. In tal modo viene rispettato il criterio logico valido per tutte le altre coppie di cerchi in cui la lettera posta dove essi si sovrappongono occupa nell’alfabeto una posizione il cui numero è pari alla media dei due numeri posizionati a sinistra e a destra della lettera. Nel nostro caso si ha: 8+0 Media tra 8 e 0: =4 8 D 0 2 Lettera D: quarta posizione nell’alfabeto
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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 68139323 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT
lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più
IL PIÙ GRANDE INSEGNAMENTO DELLE PARALIMPIADI Spesso è possibile trovare il trionfo della vita soprattutto dove non ce lo aspettiamo e in persone la cui esistenza è stata stravolta da avvenimenti che non le hanno fermate
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TUTTA UNA VITA
GENTILE DIRETTORE, le scrivo all’indomani della chiusura delle Paralimpiadi di Rio che, ad essere sincero, mi hanno emozionato di più delle Olimpiadi stesse. Ecco, emozione ed ammirazione sono i sentimenti che mi animano in questo momento. Perché vedere un atleta vincere i Giochi dopo anni di sacrifici, è un piacere, ma vedere chi trionfa in una disciplina, avendo un handicap fisico, non ha paragoni. Siamo così abituati a lamentarci per le cose più futili, che troppo spesso perdiamo di vista ciò che è veramente importante. Diamo per scontato che camminare con le proprie gambe, vedere le bellezze del mondo, utilizzare le mani per mangiare, per dipingere o giocare a scacchi rientri nella normalità, e invece non lo è. Lo
Vivere rimane un’arte che ognuno deve imparare, e che nessuno può insegnare. (Havelock Ellis) Sono un’anziana esercente di 84 anni, sono nata nel commercio. Non sto ad elencare i vari lavori che hanno fatto parte della mia vita ma il sogno più importante è quando con mio marito abbiamo aperto una drogheria. Ci siamo stati per ben 34 anni. Purtroppo con la morte improvvisa di mio marito, sono stata costretta a lasciare l’attività. Avevo 60 anni. Da molto sono sola, anche se ho cresciuto una nipote che è tutta la mia vita! I miei figli non mi abbandonano, anzi! Basta un cenno. La vostra rivista, che io aspetto ogni mese, mi ricorda i bei tempi, il buon commercio, il contatto con le persone, con la clientela, con uno scambio cordiale. Le notizie che voi date fanno parte della mia vita e mi aggiornano su tutto. Grazie di cuore sappiate che mi fate un piacere immenso spero ancora per un po’! Con gratitudine Giuseppina Canziani
sa bene chi, privo delle mani, gioca una partita a ping pong tenendo la racchetta tra i denti o chi, pur potendo muoversi solo con una carrozzina, riesce a svolgere una partita di basket o tennis. Per me, le Paralimpiadi sono state il trionfo dello sport, ma soprattutto della vita. Andrea Mastrecchia Sì, signor Andrea, le Paralimpiadi sono state il trionfo della vita, ma anche dell’amore (bellissimo il bacio, dopo una gara, tra Jamey Jewells e suo marito Adam Lancia, entrambi atleti) e della speranza. La speranza che anche dopo un incidente che stravolge l’esistenza, si può trovare una ragione per non lasciarsi abbattere. Qualche anno fa 50&Più intervistò Alex Zanardi, che ci disse: «Sono un appassionato della vita e ho avuto la grandissima fortuna di stare ancora qui a raccontarla. (...) Sono un ottimista e penso che non importa quanto tu sia arrivato in basso o in alto, ogni giorno rappresenta una tappa per ottenere di più».
Grazie a Lei, signora Giuseppina. La ringrazio anche a nome dei colleghi della Redazione che lavorano incessantemente per fornire non solo informazione ma anche compagnia. OTTOBRE 2016 I 97
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bazar a cura del Centro Studi 50&Più
PRENDERSI CURA SHOPPING FILM
Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it
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oppure al 0424708910.
PRENDERSI CURA
MENTORAGE A Rovereto, dall’azienda Trilogis, nasce MentorAge, un sistema che (installato sul soffitto come fosse una telecamera) utilizza sensori ambientali 3D e particolari algoritmi allo scopo di consentire il controllo di ambienti e persone. Pensato per la cura dell’anziano fragile, il sensore ha l’obiettivo di permettere ai “caregiver” di dedicare meno tempo alla mera sorveglianza per concentrarsi sul rapporto con il soggetto in cura. Nel caso in cui il software rilevi qualche possibile rischio o pericolo negli ambienti che monitora, è in grado di pre-allertare coloro che si occupano degli anziani, mettendoli nella condizione di poter decidere se e come intervenire. MentorAge potrebbe diventare un’utile soluzione per migliorare i servizi e ridurre i costi di cura. UN TRENO VIRTUALE PER CURARE L’ALZHEIMER Il Politecnico di Milano ha progettato la simulazione
di una carrozza ferroviaria dove i malati di Alzheimer possono avere la sensazione di viaggiare attraverso la visione di diversi panorami. Seduti su poltrone ergonomiche - e con gli operatori che li monitorano attraverso delle webcam -, i pazienti si possono godere un viaggio virtuale con i rumori tipici del treno. Gli specialisti hanno visto che rivivere un’esperienza già vissuta è per questi malati un modo per attenuare “l’ansia da fuga”. I vagoni sono una riproduzione fedele di quelli in uso venti anni fa e i passeggeri possono leggere, conversare, guardare il panorama fuori dal finestrino, esattamente come si fa durante un viaggio. Il prototipo, frutto di anni di sperimentazione, è pronto per essere riprodotto e allestito in ospedali e case di riposo.
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SHOPPING ACCESSIBILE
SLOW SHOPPING Nei supermercati inglesi è arrivato lo “Slow Shopping”. La catena Sainsbury’s sta infatti testando un nuovo concept indirizzato ai clienti
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con esigenze particolari che hanno bisogno di più tempo per fare i proprio acquisti: persone anziane, ma anche chi soffre di demenza o ha una disabilità. Le persone vengono accolte da un impiegato che le aiuta a fare shopping, trovano delle sedie per fare delle pause, un help point con personale formato, dove vengono serviti assaggi di torte, biscotti e frutta. La Sainsbury’s nell’ultimo anno ha investito oltre 50mila ore in corsi di formazione per i propri dipendenti per insegnare a supportare i consumatori con handicap visibili e quelli con disabilità nascoste come, ad esempio, l’autismo. SUPERMAN DALLA PARTE DEI DISABILI SuperMAN: “SUPERmarkets Meets Accessibility Needs”, ovvero supermercati che diventano accessibili. L’iniziativa nasce in Francia nel 2007 e viene replicata con successo nel territorio italiano grazie all’impegno della “Cooperativa Sociale Kara Bobowski”. CIA Conad è stato il primo attore italiano della grande distribuzione ad aderire a questo progetto che si rivolge, da un lato, a persone che presentano difficoltà intellettive e mentali e, dall’altro, agli addetti dei punti vendita. SuperMAN prevede la creazione di un percorso formativo per il personale dei supermercati, capace di migliorare le capacità relazionali ed interpersonali di quest’ultimo, al fine di offrire sostegno morale e accogliere con la necessaria
sensibilità i clienti in difficoltà. Nel corso del 2012, CIA ha formato il personale di 21 punti vendita, per un totale di 40 addetti, nelle due province di Ravenna e Forlì-Cesena.
+ FILM TORNO DA MIA MADRE Stéphanie aveva un matrimonio e un lavoro ma li ha persi entrambi ed è costretta a tornare a vivere con la madre in una casa in cui fa troppo caldo, non si può bere direttamente dalla bottiglia né spalmare il burro col primo coltello che capita, e quando vengono a cena il fratello e la sorella non può che finire male. Mentre è chiusa in casa per cercare di mettere ordine nella propria vita, Stéphanie si ritrova a osservare la madre mettere in atto strani comportamenti e subito pensa che si tratti di un principio di demenza senile, ma la verità è un’altra. Il registro del film è quello del naturalismo e dello specchio della quotidianità, che non dimentica la crisi economica, la difficoltà di reinserirsi nel mondo del lavoro di una donna non più giovanissima, la sofferenza che comporta separarsi da un figlio, anche se per poco. Torno da mia madre, di Eric Lavaine, con Alexandra Lamy, Josiane Balasko, Mathilde Seigner, Philippe Lefebvre, Jérôme Commandeur (Francia 2016).
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Oggi in farmacia c’è Dimalosio Complex il regolatore dell’intestino.
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uando l’intestino si “addormenta” e perde la sua regolare puntualità è possibile andare incontro ad episodi di stitichezza che possono causare cattiva digestione, senso di gonfiore con tensione addominale e alitosi. Secondo le recenti linee guida il problema può essere affrontato con una dieta ricca di fibre indispensabili per ritrovare e mantenere la corretta motilità intestinale.
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