OTTOBRE 2018

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Anno XL n. 10 Ottobre 2018 Euro 2.50 - I.P.

INCHIESTA

La Legge Basaglia quarant’anni dopo

Dal sogno dell’integrazione allo stato d’emergenza

SOCIETÀ

SCIENZE

VIAGGIO

Giovani e senior: l’ospitalità che funziona

XVI edizione del Festival della Scienza 2018

Nella multietnica Singapore, la città dei record

Progetti di convivenza contro la solitudine

Visioni dal futuro e scenari di cambiamento

Tra grattacieli e tradizioni, attrazione unica in Oriente



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IN QUESTO NUMERO

5. Editoriale 6. Periscopio 8. Zoom 69. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo / Soluzioni 97. Lettere

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società i

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anteprime

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__INCHIESTA__ Quarant’anni dopo la Legge Basaglia Dal manicomio al pronto soccorso, la parabola della psichiatria di F. Sancin e R.M. Esposito

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__le INTERVISTE__ Ottavia Piccolo, a teatro con “Occident Express” Il dramma e l’odissea di milioni di rifugiati di Giada Valdannini

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www.50epiu.it

INDICE

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OTTOBRE 2018

__INCONTRI__ La musica, i giovani di oggi e la Fondazione Santa Cecilia A tu per tu con Michele Dall’Ongaro, presidente dell’omonima Accademia di Raffaello Carabini

20. Giovani e anziani

La convivenza funziona di Luisella Berti 12. Il Terzo Tempo Scegliere la felicità di Lidia Ravera 14. I senior di oggi Vivaci e intraprendenti di Donatella Ottavi 16. Ottant’anni insieme Un matrimonio da record di Rossana Martini 18. Sempre più over L’Italia cambia volto di Lavinia Viti

19. Donatori di coccole

Volontari d’affetto di Rachele Randon 36. Effetto Trump: i dazi Stati Uniti vs resto del mondo di Leonardo Guzzo 40. Lavoro e over 50 A che punto siamo di Barbara Di Sarno

48. Beautiful minds Lise Meitner di Sadìa Maccari

53. 50 anni di Barcolana La regata più grande di Ersilia Rozza 60. La peggio gioventù? È sempre esistita di Giovanna Dall’Ongaro 62. Design & ambiente Per salvare il pianeta di Bibi Sarti OTTOBRE 2018 I 3


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viaggio

cultura 43. Libri 44. Arte 45. Teatro 46. Musica 47. Cinema

56. Singapore, il leone d’Oriente Nella città-stato dei record di Loris Porcheri

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Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

66. Traguardi di ieri e di oggi

A Genova, il Festival della Scienza per scoprire il futuro che verrà di Anna Maria Melloni

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70. La centralina delle emozioni L’amigdala, la ghiandola che gestisce le nostre vite di Alessandro Mascia

C’è un progetto tutto italiano per combattere il diabete di tipo 1 di Ilaria Romano

Pochi esami e stili di vita errati rispetto alle donne a cura di Fondazione U. Veronesi

Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti di Gianni Tel

89. Fisco

di Alessandra De Feo

98. Bazar

a cura del Centro Studi 50&Più

54. Olimpiadi invernali 50&Più Sulle piste di Sansicario al via la terza edizione di Giovanni Orso

77. Spazio50

86. Previdenza

74. Uomini, attenti alla salute!

eventi

parliamo di... i

72. Una start up per la salute

Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Shutterstock, Sintesi, Antonio Barella, Musacchio&Ianniello, Romina Vinci, ufficiostampa@barcolana.it, Shutterstock: Shutterstock.com, AFH, withGod, Ververidis Vasilis, bangoland, Casimiro PT, Alessio Catelli, BAHDANOVICH ALENA, Tooykrub, Denis Makarenko, Suchart Boonyavech, Michel Piccaya, Tinxi, maudanros, ANDREA DELBO, MACH Photos. Foto di copertina: Agf Illustrazioni: Enrico Riposati.

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ANNO XL - n. 10 ottobre 2018

Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.81151914 m@il: redazione@50epiu.it

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Anno XL n. 10 Ottobre 2018 Euro 2.50 - I.P.

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914 INCHIESTA

Dal sogno dell’integrazione allo stato d’emergenza

Aderente a:

SOCIETÀ

SCIENZE

VIAGGIO

Giovani e senior: l’ospitalità che funziona

XVI edizione del Festival della Scienza 2018

Nella multietnica Singapore, la città dei record

Progetti di convivenza contro la solitudine

Visioni dal futuro e scenari di cambiamento

Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it

Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

scienze

La Legge Basaglia quarant’anni dopo

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

Tra grattacieli e tradizioni, attrazione unica in Oriente

Finito di stampare: 21 settembre 2018

4 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2018

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

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ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


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ANDIAMO AL SUD

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale OTTOBRE 2018

FRA I NUMEROSI ANNUNCI PRE E POST ELETTORALI DI CUI STIAMO ASPETTANDO DI VEDERE L’EVOLUZIONE, ce n’è uno del Ministro degli Interni che riprende quanto già proposto con successo da Portogallo, Spagna e Grecia e vari altri Paesi. Si tratta di garantire ai pensionati che si trasferiscono nei piccoli paesini di Sicilia, Sardegna o Calabria una esenzione dal pagamento delle tasse (sulle pensioni) per 10 anni. Per godere dell’esenzione non occorrerebbe essere proprietari di una abitazione nel SI CALCOLA CHE CIRCA comune scelto, ma trasferirvi la residenza. SESSANTA MILA Basterà documentare che vi si abita per 6 PENSIONATI mesi più 1 giorno all’anno. Il progetto si ITALIANI RISIEDONO chiama “Zes-Aas” perché abbina alle “Zone ALL’ESTERO economiche speciali”, già esistenti con sgravi per le imprese che investono al Sud, un progetto di “Alta accoglienza sociale”. Il tutto con l’obbiettivo di poter dare a zone disagiate dell’Italia meridionale la possibilità di avere nuovi residenti e di offrire ai pensionati italiani e stranieri che vivono all’estero per motivi economici, di usufruire di questi sgravi fiscali in Italia. Si calcola che siano ormai circa 60mila i pensionati italiani che hanno deciso di risiedere all’estero (Portogallo e Malta soprattutto) per usufruire di facilitazioni fiscali che, unite ad un costo della vita più contenuto rispetto all’Italia, quasi raddoppiano il valore della pensione. Evidentemente il “mercato” c’è ed è di proporzioni notevoli. I tecnici economici che lavorano all’idea ipotizzano, infatti, che in 3, 4 anni le persone italiane o straniere attratte dall’offerta potrebbero essere circa 600mila, con un impatto economico più che significativo nei piccoli paesini (meno di 4mila abitanti e uno spopolamento di almeno il 20% in dieci anni) che si metteranno in regola con i requisiti richiesti, ovvero: effettuazione della raccolta differenziata dei rifiuti, rete fognaria e illuminazione funzionanti regolarmente, e soprattutto, un sistema sanitario di base in linea con quelli di regioni come Veneto e Lombardia. La particolarità e la “delicatezza” della proposta consiste nel fatto che, a differenza degli altri Paesi accoglienti, che limitano l’offerta ai soli stranieri, la possibilità di usufruire degli sgravi verrebbe offerta anche ai pensionati IN TRE, QUATTRO ANNI italiani, prestando quindi il fianco a LE PERSONE ATTRATTE non poche polemiche. Da una parte DALL’OFFERTA si offrirebbe a molti “emigrati al POTREBBERO ESSERE Nord” di rientrare almeno nella reCIRCA SEICENTO MILA gione da cui sono partiti, dall’altra immaginiamo la reazione di un pensionato che abita a pochi chilometri di distanza dal paese che rientra tra quelli che garantiscono l’esenzione dalle tasse! In attesa di vedere come verrà perfezionata, l’idea di creare una opportunità di rilancio del Meridione ci sembra tra le ipotesi migliori formulate in quattro mesi di governo.

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IN AGENDA DAL MONDO

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TUTTA LA CUCINA DEL MONDO

ottobre

Dalla Grecia al Brasile, circa 26 stand espandono gli orizzonti culinari con numerosi piatti preparati al momento. L’appuntamento si tiene fino all’8. www.worldfoodfestival.ch

LOCARNO (SVIZZERA)

05

FESTA DEL PANE ALTOATESINO

ottobre

Due giorni per festeggiare e celebrare il celeberrimo pane altoatesino. Ogni panificio sforna secondo le proprie ricette: è il Mercato del pane. www.prodottitipicialtoadige.com

BRESSANONE (ALTO ADIGE)

06

VIVA IL TARTUFO BIANCO!

ottobre

Per tutto il mese torna la Fiera del tartufo bianco di Alba, dove esplorare l’intera gamma rappresentata e sceglierne i pezzi migliori. Tanti eventi culinari e folcloristici. www.fieradeltartufo.org

ALBA (PIEMONTE)

A PROPOSITO DI... RICERCHE

LE CASTAGNE

Rischio di incidente

Secondo uno studio del Virginia Tech Transportation Institute, avere assunto alcol o droghe, guidare in modo aggressivo, superare i limiti di velocità sono atteggiamenti tra i più pericolosi alla guida. www.corriere.it

i AMBIENTE

NUTRIENTI SÌ - Sono ricche di acqua,

carboidrati, proteine e fibre. Ottime contro gli stati d’indebolimento fisico e mentale.

Bus al caffè

Da qualche mese, i bus britannici usano un carburante molto speciale: contiene il 20% di olio di caffè. È B20, un biodiesel, fatto di olio minerale e, per la restante parte, di caffè lungo inglese. www.ilpost.it

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CURIOSITÀ

A 72 anni si diploma

Si chiama Giorgio De Rosa e si è rimesso sui libri a settant’anni. Lo aveva promesso alla moglie: «Mi prenderò il diploma». Così, dopo cinquant’anni di lavoro, ci è riuscito: ora è perito elettricista. www.repubblica.it

i NUOVI CIBI

Un panettore d’insetti

POCO DIGERIBILI NO - Difficili da digerire a causa dell’alto contenuto di amido, non sono indicate in caso di dieta ipoglicemica.

Esiste ed è italiana la prima azienda a produrre un panettone fatto con la farina di baco da seta. Si chiama Italbugs ed è specializzata in insetti edibili. Il baco è infatti proteico e ricco di amminoacidi. www.nanopress.it

i SOCIETÀ

Politica e lusso

IN NUMERI

QUANTI RICHIEDENTI ASILO IN UN ANNO?

FONTE: EUROSTAT

L’Italia è seconda tra i Paesi Ue per numero di domande d’asilo nel 2017, con il 19,5% delle richieste. La Germania si conferma primo Paese con il 31%, ma segna anche un netto calo, del 73%, rispetto al 2016

RICHIESTE D’ASILO IN GERMANIA

31%

RICHIESTE D’ASILO IN ITALIA

19,5%

6 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2018

RICHIESTE D’ASILO IN FRANCIA

14%

Secondo uno studio americano a spingere i conservatori a fare più acquisti in lusso è il loro desiderio di mantenere il proprio status sociale, attraverso beni di valore simbolico e transgenerazionale. www.ilsole24ore.it

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PERISCOPIO

STRADE DI IERI E DI OGGI

a cura di Samuela Gangi


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CIBI NOBILI D’ITALIA

ottobre

Sino al 28 debutta la Festa del Salame: un grande evento gastronomico-culturale in cui i migliori produttori di salame in Italia presentano le proprie prelibatezze. www.festadelsalamecremona.it

CREMONA (LOMBARDIA)

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AL SALONE DEL CIOCCOLATO

ottobre

Al via il più grande evento al mondo riguardante il cioccolato: il Salon du Chocolat. Degustazioni, mastri cioccolatieri all’opera e grandi esperti di cioccolato. www.salon-du-chocolat.com

PARIGI (FRANCIA)

IN

TRADIZIONI E SAPORI

ottobre

Dal 1999, la città lagunare di Comacchio ospita l’annuale Sagra dedicata all’anguilla. Un percorso gastronomico all’insegna dei sapori di una volta. www.sagradellanguilla.it

COMACCHIO (E. ROMAGNA)

PIANETA

Il deserto più piccolo

Viene censito dai cataloghi internazionali dei primati come “il più piccolo deserto del mondo” e si trova a pochi chilometri da Carcross, in Canada. È grande, infatti, poco più di 2,5 chilometri quadrati. www.businessinsider.com

i RECORD

300 negozi in un Centro

A Segrate, vicino Milano, sta nascendo un gigante di nome Westfield. È il più grande centro commerciale dell’Europa continentale, secondo solo a quello di Londra. Previsti, 60mila visitatori al giorno. www.repubblica.it

i ALIMENTAZIONE

TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA. Ma che collegamento c’è tra le antiche vie romane e lo sviuppo delle aree che vi ruotano attorno? È quanto si sono chiesti il professor Carl-Johan Dalgaard e la sua équipe che, da anni, lavora all’Università di Copenaghen a uno studio sulla relazione tra la rete stradale romana e lo sviluppo delle aree toccate da questa ragnatela che, nel secondo secolo dopo Cristo, arrivò a estendersi per più di ottantamila chilometri tra Italia, Europa, Vi-

cino Oriente e Nord Africa. L’obiettivo era verificare se le strade favoriscano davvero lo sviluppo e dimostrare quanto gli effetti siano di lunga durata: quelle dei romani di duemila anni fa influenzano ancora l’oggi. Dalgaard ha dunque sovrapposto la rete di strade a una serie di indicatori della prosperità odierna come densità di popolazione e reti infrastrutturali. Ne è emerso che «c’è maggiore attività economica in luoghi con maggiore densità di strade romane».

Una microalga da chef

Una polvere verde che, diluita in acqua, si usa per i piatti di pesce. È fitoplancton, ottenuto dalle microalghe marine coltivate a Cadice. Nelle cucine degli chef più stellati d’Europa già va a ruba. www.corriereinnovazione.it

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Z FUGA PER LA LIBERTÀ?

8 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2018

ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

LA NOTIZIA È DI QUELLE CHE SI PRESTANO A VARIE LETTURE, INTERPRETAZIONI O DOMANDE SENZA RISPOSTA. Due attempati signori tedeschi, residenti in una casa di riposo, fuggono dalla struttura che li ospita. Gli infermieri, resisi conto che i due mancano all’appello, allertano la polizia che rintraccia i fuggitivi alle 3 di notte mentre assistono alla serata conclusiva del “Wacken Open Air Festival”, un evento di ben quattro giorni dedicato all’heavy metal (un genere musicale derivato dall’hard rock e caratterizzato da ritmi aggressivi e suoni potenti). Dopo qualche trattativa i due recalcitranti fan del metal si lasciano riportare, in taxi, nella struttura che li ospita, scortati dai poliziotti che vigilano perché il rientro avvenga senza problemi. Siccome tifiamo per i due avventurosi “metallari”, ci chiediamo: perché non hanno avvertito della loro intenzione? Sapevano già che non avrebbero avuto il benestare dalla direzione? E d’altra parte, accertato che i due non avevano compiuto gesti insani e che stavano assistendo a uno spettacolo musicale, non era giusto che godessero di quella notte diversa e certamente attesa con trepidazione? Alimentare una passione non è il modo migliore di vivere a qualsiasi età?

Dopo qualche trattativa i due recalcitranti fan del metal si lasciano riportare, in taxi, nella struttura che li ospita, scortati dai poliziotti che vigilano perché il rientro avvenga senza problemi


MESSAGGIO PROMOZIONALE

CARTILAGINI e ARTICOLAZIONI Con l’età, numerose sono le persone che hanno problemi alle articolazioni. Oggi i dolori articolari si possono affrontare ! Il collagene svolge un ruolo vitale per la buona salute delle articolazioni. Ma l'alimentazione moderna non ce ne fornisce abbastanza. Dovremmo ingerire molti più alimenti che ne contengono: cotenne, rognone, trippa, brodi grassi, ecc. La mancanza di collagene causa la rigidità mattutina e genera l'usura delle cartilagini che porta all'artrite. Con il tempo, si manifestano dolori invalidanti e poco sopportabili che rendono la vita difficile e riducono la capacità di muoversi. Per preservare la tua mobilità articolare e la tua voglia di vivere, un integratore di collagene risulta indispensabile. Migliaia di testimonianze lo dimostrano: si riscontra un aumento della flessibilità specialmente al mattino e durante il dì ! L’apporto di una qualità di collagene speciale, molto efficace, scoperto in

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+ Ecco quanto resta del Ponte Morandi di Genova. Diverse settimane dopo appare sempre più impellente la necessità di ricostruirlo e insieme ad esso anche un altro “ponte”: quello del dialogo e dei rapporti fra le Istituzioni, le persone coinvolte, Enti e Agenzie, Politica e Comunità, riallacciando così il delicato filo della responsabilità che li unisce. Il primo ad aver ceduto

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GENOVA, 14 AGOSTO 2018 PONTE MORANDI


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______IL TERZO TEMPO______

SCEGLIERE DI ESSERE FELICI di Lidia Ravera QUANTI, FRA VOI, HANNO PIÙ DI SESSANT’ANNI, saranno lieti di questa notizia: sono - siamo - diventati un argomento di conversazione, fra i più gettonati. Parlano di noi i quarantenni, i trentenni, perfino i ragazzi di vent’anni. No, non sono diventati tutti empatici e buoni, sono tutti terribilmente spaventati dal tempo che passa. Viviamo in un tipo di società in cui la vecchiaia (spesso anche la maturità) è disprezzata, i modelli invidiabili sono sempre giovani, al massimo possono diventare giovanili (e per qualche anno si salvano), ma senili mai, tutto ciò che è senile, vulnerabile, stanco, grigio viene messo al bando, segnalato al pubblico ludibrio. Perciò i super-nonni, quelli che praticano sport aerobici o viaggiano come trottole o si fidanzano a ripetizione, vengono raccontati con soddisfazione, portati ad esempio, fomentano la vanità di figli e nipoti. «Mia nonna sembra una ragazza», sottotesto: anch’io durerò 12 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2018


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carina parecchio. Ci avete fatto caso? I vecchi malinconici vengono censurati, come testimonial di un passaggio stretto a cui nessuno vuole pensare. John Leland, giornalista del New York Times, va ancora più lontano, cercando di ri-costruire - nel suo saggio Scegliere di essere felici, nelle librerie da pochi giorni per le edizioni Solferino - l’immagine dei novantenni, fino a trasformarli, da vecchi vicini alla morte, in guru capaci di segnalare ai più giovani la strada verso un’attiva e corroborante serenità. L’autore, cinquantenne, ha trascorso un anno con sei anziani, intervistandoli, anzi, conversando con loro. Ha conversato con Fred Jones, 87 anni, impiegato statale in pensione; Helen Moses, 90 anni, da sei mesi fidanzata con un altro anziano allocato nella stessa casa di riposo; John Sorensen, novantenne gay incapace di accettare la morte del suo compagno libraio; Ping Wong, 89 anni, fanatica del Majong ed ex lavoratrice immigrata; Ruth Willig, 91 anni, capace di organizzare un argomentato programma di lamentele da non riconciliata senza per questo perdere la pazienza né il senso dell’umorismo; e Jonas

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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ LARGO ARENULA 34 00186 ROMA PER FAX 0681151914 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

Mekas, 92 anni, regista e scrittore, ancora molto attivo e più creativo che mai. Ciascuno dei personaggi incontrati, più che ricevere il dono di un interesse costante quanto inusuale (ai vecchi, si sa, nessuno presta attenzione), regala all’autore una complessa ed imprevedibile “lezione di felicità”. Ciascuno, pur limitato dai problemi del corpo invecchiato, offre a Leland vie d’uscita mentali o morali che, se applicate quando si è ancora nel pieno della mezz’età, suonano come campane a festa. Dietro al buon umore di questo manipolo di super-anziani, secondo Leland, c’è una piccola grande verità: i giovani sono

“Felici se”, gli anziani sono “felici malgrado”, felici nonostante... acciacchi e lutti, limitazioni e frustrazioni. Felici nonostante il futuro sia ridotto a pochi anni e un passato lunghissimo pesi come un macigno su spalle indebolite dall’osteoporosi. Essere felici, che si abbia sedici anni o novantasei, è sempre una coraggiosa scelta individuale. La vita non regala niente a nessuno, ogni età ha i suoi dolori e le sue possibilità di riscatto. Insegnare ad apprezzare i dettagli, è una missione affascinante, per chi ha già iniziato il viaggio di ritorno. Come me. Come la maggior parte di voi.

Siamo diventati un argomento di conversazione, fra i più gettonati. Parlano di noi i quarantenni, i trentenni, perfino i ragazzi di vent’anni

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ PERLE DI SAGGEZZA

“Invecchiare non sarà niente se nel frattempo saremo rimasti giovani”

(Maria Luisa Spaziani)

Uno studio rivela il profilo degli attuali over 65: un pieno di entusiasmo, intraprendenza e vitalità

SENIOR 2.0: TUTTI I NUMERI DI UNA VITA ATTIVA +L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA

di Donatella Ottavi

Sono vivaci e intraprendenti, ma c’è anche chi non nasconde timori sul futuro e sullo stato di salute TRA LE PAURE, LA SOLITUDINE

Se la ricerca “Over 65: una vita a colori” fa emergere un positivo approccio alla vita da parte dei senior di oggigiorno, tuttavia non mancano dei lati critici come, ad esempio, le “paure”. Il 50,2% degli intervistati, infatti, teme di incorrere in incidenti domestici che possano recare seri danni alla salute, e l’insorgenza di piccoli acciacchi (47%); il 42,9%, invece, ha paura di subire furti o aggressioni nella propria casa. Infine, riguardo alla solitudine - tema non trascurabile - emerge che il 36,7% si sente isolato ma, fortunatamente, un buon 31,5% non la pensa allo stesso modo.

14 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2018

FIDUCIOSI NEL FUTURO, AUTONOMI E SPORTIVI, TECNOLOGICI E VIAGGIATORI… Questo è il quadro che emerge dalla recente ricerca “Over 65: una vita a colori” a cura di AstraRicerca -, che ha visto coinvolte 700 persone tra i 65 e gli 85 anni. Lo studio ha portato alla luce risultati inaspettati, soprattutto nell’approccio dei senior alla tecnologia. Basti pensare che la ricerca è stata effettuata completamente online, attraverso computer, smartphone e tablet, strumenti che il 66,2% dichiara di utilizzare regolarmente e in piena autonomia. Sfatato anche il luogo comune che vedeva gli over 65 vivere passivamente l’avanzare degli anni. Sono invece sereni, dinamici, attivi e desidererosi di fare nuove esperienze

(29,6%), sono curiosi (47,8%) e ottimisti (44,1%), amano viaggiare (54,2%) e prendersi cura di se stessi (49,1%); il 43,4% partecipa ad eventi culturali e ben il 45,7% pratica attività ludico-sportive. Anche rispetto allo stato di salute, i senior si sentono generalmente in forma a livello mentale (87,9%) e fisico (77,2%). Consapevoli di rappresentare un fondamentale supporto per le famiglie, sia nella custodia dei nipoti (85,5%) sia a livello economico (82,2%), rivendicano a ragione il loro importante ruolo sociale chiedendo, ad esempio, una maggiore offerta di servizi e prodotti dedicati. Per l’86,4% degli intervistati, questo consentirebbe loro di avviare una vera e propria cultura del benessere e della salute.



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__COSTUME__

NEL GUINNESS DEI PRIMATI

80 ANNI D’AMORE “E VISSERO PER SEMPRE FELICI E CON- figlie ma poi Masao dovette partire per la TENTI”. Talvolta le favole si trasformano in guerra che lo tenne lontano per anni dalla farealtà, e ciò è accaduto a miglia. «Quando tornò Masao Matsumoto e Miyaera irriconoscibile, tutto 108 ANNI LUI, 100 LEI. ko, entrambi giapponesi, pelle e ossa», dice la moMASAO MATSUMOTO E MIYAKO SONO I CONIUGI GIAPPONESI CHE entrati nel Guinness dei glie, che rivendica il meHANNO RAGGIUNTO IL PRIMATO Primati perché sposati da rito della riuscita del loro DELLA COPPIA PIÙ LONGEVA DEL ben 80 anni. matrimonio: «perché ho MONDO. LE “NOZZE DI QUERCIA” 108 anni lui, 100 lei, Matanta pazienza». I due coSONO STATE FESTEGGIATE CON FIGLI, NIPOTI E PRONIPOTI sao e Miyako sono convoniugi hanno oggi sette fidi Rossana Martini lati a nozze nell’ottobre del gli (di un’età compresa 1937, ma erano talmente tra i 66 e i 77 anni), 13 poveri che non poterono festeggiare l’evento. nipoti e 25 pronipoti, due dei quali hanno Il loro amore fu coronato dalla nascita di due posato con loro nella foto ricordo.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

DONATORI DI COCCOLE PER NEONATI IN OSPEDALE UN LUOGO DOVE SI LOTTA PER LA i cui genitori non possono garantire una VITA, dove la speranza, la gioia ed il dopresenza costante al fianco dei piccoli. lore si incontrano e si meIl corso - che inizia il 9 scolano come le vite delle ottobre e si conclude il 6 PRESSO L’OSPEDALE MARIA VITTORIA DI TORINO persone che percorrono i novembre - è un’iniziatiÈ IN PROGRAMMA corridoi di quell’edificio. va de “Le coccole di IL PRIMO CORSO DI L’ospedale è così, fonte di mamma Irene” un’asso“DONATORI DI COCCOLE” PER I NEONATI RICOVERATI vita o punto di non ritorno ciazione nata in memoria IN TERAPIA INTENSIVA in cui, però, possono nadi Irene Settanta che, pur scere belle iniziative come colpita da un’emorragia di Rachele Randon quella dell’ospedale “Macerebrale, è riuscita a teria Vittoria” di Torino, donere in grembo la piccola ve presso il reparto neonatale si tiene il Emma Maria fino alla 32a settimana. primo corso di “donatori di coccole” per Per chi volesse partecipare ai corsi: i bambini ricoverati in terapia intensiva, info@lecoccoledimammairene.org

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__ATTUALITÀ__ PIÙ ANZIANI, MENO GIOVANI

Mentre aumentano gli anziani, ci sono quasi un milione di persone in meno con un’età inferiore ai 15 anni (dal 15,9% del 1991 al 13,4% attuale). Coloro che appartengono alla fascia d’età 15-64 anni, invece, sono diminuiti di oltre 300mila unità (dal 68,8% al 64,1%).

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DAL 1991 AD OGGI

LONGEVITÀ

Si vive più a lungo e insieme al coniuge Il miglioramento della qualità della vita unita ai progressi registrati in campo medico, economico e sociale avvenuti tra il 1991 e il 2018, si è tradotto in un incremento della speranza di vita alla nascita, di oltre due anni, a favore dei maschi. Questo aumento della longevità tra gli uomini, è oggi maggiormente visibile se si prende in considerazione lo stato civile delle donne che hanno superato i 65 anni. Attualmente, le coniugate sono aumentate rispetto alle vedove (il 47,7% nel 2018 contro il 41,9% registrato nel censimento del 1991), indice di una diminuzione marcata della mortalità maschile. Un dato che emerge ancora più netto tra i coniugi che hanno raggiunto gli 80 anni d’età; in questo caso l’incremento è stato dell’11%.

Per il quarto anno consecutivo, la popolazione residente nel nostro Paese è in calo. Aumentano, però, anziani e centenari di Lavinia Viti

ITALIANI, SEMPRE MENO NUMEROSI E SEMPRE PIÙ LONGEVI UNA NUOVA FOTOGRAFIA DEL NOSTRO PAESE è stata scattata dall’Istat all’inizio di quest’anno, e l’immagine che ne risulta è quella di un’Italia con una popolazione complessiva in calo ed il colore dei capelli sempre più grigi e bianchi. Al 1° gennaio di quest’anno, infatti, i residenti ammontavano a 60 milioni 484mila (con una diminuzione di 105mila persone rispetto al 2017), di cui il 13,4% con meno di 15 anni, il 64,1% tra i 15 e i 64 anni e il 22,6% con 65 anni e più. Ed è a proposito di quest’ultima fascia d’età che si hanno delle sorprese. Rispetto al censimento del 1991, le persone di 80 anni e più so-

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no passate da 1 milione 955mila a 4 milioni 207mila, andando a costituire il 7% della popolazione, mentre quelle di 100 anni e più superano le 15mila e 500 unità. Tra questi sono 1.091 coloro che hanno superato i 105 anni e 20 i supercentenari ovvero chi ha 110 anni e anche di più. In questo caso le donne sono più longeve rispetto agli uomini: tra i centenari si contano 951 femmine, ovvero l’87,2% della popolazione, mentre tra i 20 super centenari solo 4 sono maschi. Ma dove risiedono i “super nonni” centenari? 562 persone (di cui 501 sono donne) vivono al Nord, 189

(di cui 167 donne) risiedono al Centro e 340 (di cui 283 donne) si trovano nel Mezzogiorno. Spulciando i dati regione per regione la Liguria risulta essere sia quella con la più alta percentuale di abitanti di 105 anni e più sia la regione più anziana dell’Unione europea. Attualmente la donna più longeva d’Italia ha superato i 115 anni e risiede in Puglia, mentre l’uomo più longevo ha quasi 110 anni e vive in provincia di Trento.


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In Francia si chiama “Toit+Moi” (Tetto+Me), in Italia “Prendi in casa uno studente”, “Nonni adottano studenti” o “Casa la Vela”. Sono tutte forme di ospitalità che mettono insieme le esigenze di compagnia degli anziani con quelle degli studenti fuori sede in cerca di un alloggio. Formule di convivenza più che collaudate che stanno facendo scuola da qualche tempo

__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

CONVIVENZE TRA GENERAZIONI +

IN ITALIA SONO STATI AVVIATI DIVERSI PROGETTI DI COABITAZIONE TRA STUDENTI E ANZIANI. DA TRENTO A MILANO, DA BOLOGNA A FIRENZE FINO A ROMA: TUTTE ESPERIENZE POSITIVE E ARRICCHENTI

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di Luisella Berti

LA CONVIVENZA TRA ANZIANI E STUDENTI FUORI SEDE NON È UNA NOVITÀ. Né in Italia né all’estero. La notizia è che funziona, eccome, visto che nascono nuove iniziative e quelle che già c’erano vanno avanti. Così, anche l’anno accademico 2018/2019 che sta per iniziare, si apre all’insegna dell’ospitalità e di nuove coabitazioni. L’ultima esperienza internazionale viene dalla Francia ed è stata lanciata dalla Caisse National d’Assurance-Viellese (Cnav). Il progetto, completamente digitalizzato, coinvolge i pensionati francesi che desiderano dare un colpo alla solitudine e aprire le porte della propria casa agli studenti del programma europeo Erasmus in cerca di un alloggio confortevole e a basso costo. Il progetto Toit+Moi (Tetto+Me), partito a dicembre, funziona in maniera molto semplice. Gli studenti in cerca

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di alloggio debbono iscriversi al sito toitplusmoi.eu e lo stesso debbono fare i pensionati che dispongono di una stanza libera. Il contatto avviene attraverso l’intermediazione della Cnav, che mette insieme le esigenze e le affinità di anziani e studenti. I primi abbinamenti sono avvenuti con gli studenti Erasmus spagnoli, i prossimi saranno i belgi e i tedeschi. A fine anno si pensa di raggiungere 60 coabitazioni. Nel frattempo, gli anziani coinvolti hanno creato un gruppo WhatsApp per incontrarsi e scambiarsi le rispettive esperienze. Insomma, nuove relazioni tra anziani e giovani, ma anche tra gli anziani stessi. Per lo studente non è previsto alcun affitto, solo dedicare del tempo all’anziano, al massimo 150 ore mensili, all’insegna della convivialità e della compagnia. Sulla stessa logica il programma di Confabitare (Associazione Proprietari Immobiliari), che per il nono anno consecutivo torna a Bologna con Nonni adottano studenti. Anche in questo caso, gli studenti fuori sede non devono corrispondere alcun affitto all’anziano che ospita, ma compagnia, un po’ di assistenza e qualche servizio, come ad esempio la spesa, l’acquisto delle medicine o qualche commissione quoti-

diana. Lo studente, dal canto suo, ha a disposizione una stanza singola, già pronta e arredata. Grazie all’intraprendenza dei giovani e all’ospitalità dei nonni, dal 2009 con questo progetto Confabitare ha fatto entrare oltre 290 studenti in altrettante famiglie, tutte residenti tra il centro e la periferia della Città. «L’iniziativa - sottolinea il presidente di Confabitare, Alberto Zanni - oltre ad essere un valido esempio di convivenza tra giovani e anziani, si propone da una parte di combattere, in maniera più efficace, il fenomeno degli “affitti in nero” e, dall’altra, di contrastare le truffe che, sempre più spesso, hanno come vittime proprio gli anziani che vivono da soli. La presenza di una persona giovane molto spesso aiuta a scongiurare questi spiacevoli episodi». Riguardo alle eventuali spese che l’anziano dovrà affrontare nel corso della coabitazione (utenze o prodotti alimentari) «C’è piena libertà tra “nonno” e studente di regolarsi come meglio credono», spiega Zanni. Le candidature per partecipare a Nonni adottano studenti sono aperte tutto l’anno. «La nostra idea - conclude Zanni - è quella di estendere questo programma in altre città universitarie dove » OTTOBRE 2018 I 21


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SOCIETÀ ATTUALITÀ sono presenti le nostre sedi». A Milano, da 15 anni, il progetto Prendi in casa uno studente fa incontrare studenti fuori sede in cerca di alloggio e anziani autonomi residenti in città. Ideata e portata avanti da MeglioMilano dall’avvio nel 2004, ha ricevuto oltre 6.500 richieste di studenti spinti dall’esigenza di una sistemazione tranquilla dove poter studiare, più economica rispetto alle altre soluzioni. Il contributo richiesto è di 280/300 euro mensili contro i circa 528 euro necessari per una camera singola a Milano. La finalità della convivenza è l’ospitalità e l’aiuto reciproco. I risultati sono eccellenti. Secondo un’indagine qualitativa fatta dall’Associazione, il 97% dei partecipanti ha dichiarato di essere molto soddisfatto e la totalità consiglierebbe ad altri di partecipare. Le convivenze avviate sono state oltre 630 nel corso degli anni, nel 94% dei casi ad aprire le porte è stata una signora e, due volte su tre, ha ospitato una ragazza. In media una convivenza dura tra gli 8 e i 10 mesi. Gli anziani che aderiscono al progetto rimangono coinvolti per circa 3 anni, ospitando mediamente due studenti. Non ci sono limiti di richieste, «ma la possibilità di avviare una convivenza dipende dalla disponibilità di trovare soluzioni e compatibilità tra gli anziani e gli studenti», chiarisce Monica Bergamasco, responsabile del progetto che aggiunge: «È possibile inviare la propria richiesta in qualsiasi periodo, non è raro che si avvii una convivenza anche durante l’anno accademico. Comunque, il nostro consiglio è di muoversi in anti-

COSTI

Milano

è la città universitaria più cara: 528 euro per una camera singola e 388 euro per una doppia. Roma si piazza al secondo posto rispettivamente con 429 euro e 333 euro. Firenze, invece, al terzo con 401 euro e 284 euro.

Fonte: www.immobiliare.it (2017)

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PER SAPERNE DI PIÙ BOLOGNA “NONNI ADOTTANO STUDENTI” WWW.CONFABITARE.IT INFO@CONFABITARE.IT TEL. 051270444

MILANO “MEGLIOMILANO” WWW.MEGLIO.MILANO.IT/ PRENDI-IN-CASA TEL. 0276020589 TRENTO “CASA ALLA VELA” WWW.COOPERATIVASAD.IT ISABELLA.VITTI@ COOPERATIVASAD.IT TEL. 0461239596

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cipo (2/3 mesi), in modo da valutare con cura le possibilità esistenti. A Trento, per anziani e studenti, c’è Casa alla Vela, voluta e gestita dalla cooperativa sociale Sad. In una palazzina a tre piani nel quartiere “Vela” dal 2014 è stata avviata una innovativa convivenza intergenerazionale basata sulla condivisione degli spazi, del tempo e anche delle spese. Attualmente nella Casa vivono sette donne, dagli 85 ai 97 anni, e quattro studentesse. Una Casa tutta al femminile organizzata in questo modo: il piano terra è dedicato agli spazi condivisi con la cucina, i salone e l’area Tv; al secondo piano vivono le studentesse e al terzo le “nonne”. Ognuna ha la propria camera singola che può personalizzare secondo i propri gusti. L’ambiente è quello famigliare dove ognuno, però, può mantenere la propria privacy. La casa, inoltre, è aperta alla comunità con attività condivise con l’esterno. Riguardo alle spese, le anziane condividono i costi delle bollette, del vitto, dell’affitto e il compenso alle due assistenti famigliari. Gli studenti, invece, beneficiano di un affitto agevolato in cambio di alcune ore di vo-

lontariato. Casa alla Vela è stata inserita dall’Unece - Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite - tra le undici migliori buone pratiche a livello europeo nel settore delle politiche sociali. Un’altra esperienza di vita insieme potrebbe avviarsi grazie al recupero di Villa O’Santissima, storica struttura di Villazzano. «Il progetto è stato presentato - spiega la presidente di Sad, Daniela Bottura -, stiamo solo aspettando le autorizzazioni. Speriamo di partire a luglio prossimo». In sintesi il progetto prevede una casa di accoglienza per anziani e uno studentato per universitari con 80 posti letto. L’area ospiterà anche un centro diurno aperto a tutta la popolazione, un polo culturale con sala polivalente, ambulatori di medicina generale e specialistica, aule studio e luoghi aggregativi dedicati. «Crediamo molto in questo progetto - dichiara la presidente Bottura -, potrebbe essere il futuro sia per gli anziani che per i giovani studenti. La nostra speranza che progetti simili vengano replicati anche in altre realtà».


Senza e l’ormon a in n o t mela


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La parabola della psichiatria 40 anni dopo Basaglia: il 3 maggio del 1978 fu disposta la chiusura degli ospedali psichiatrici, una scelta rivoluzionaria e ancora unica in Europa. Ma, in tutta Italia, di quel sogno di integrazione e indipendenza non resta che un brusco risveglio. I tagli alla Sanità rendono impossibile la presa in carico dei pazienti e alle mura del manicomio si sono sostituite quelle invisibili dei farmaci

__LE INCHIESTE DI 50&PIÙ__

di Francesca Sancin

DAL MANICOMIO AL PRONTO SOCCORSO +

NEL 2001 LE REGIONI AVEVANO SOTTOSCRITTO L’IMPEGNO A DESTINARE ALLA SALUTE MENTALE IL 5% DEL FONDO SANITARIO REGIONALE. LA MEDIA NAZIONALE (2016) È DEL 3,5%: UN DATO MOLTO ESPLICATIVO

PRONTO SOCCORSO, INTERNO NOTTE. Scortato dai carabinieri arriva in ospedale un paziente in crisi psicotica. Difficilmente sarà l’unico della nottata. Il 118 accompagnerà altri uomini e donne che hanno smarrito, nel buio di queste ore, il capo del tenue filo che li lega a se stessi. Storie uniche eppure uguali. Di solitudine, ostinata resistenza e stanchezza. Il pronto soccorso, unico baluardo cui potersi rivolgere finché non spunta il sole. Sotto la luce dei neon, i volti di chi accompagna un paziente con disagio psichico li riconosci subito. Negli occhi degli altri familiari leggi la stretta dell’ansia; nei loro una forza incrollabile, pari solo allo sfinimento. Dopo la visita dallo psichiatra, se il loro caro non sarà ricoverato, torneranno insieme a casa. E al mattino si apriranno, purché non sia domenica, le porte del Centro di Salute

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Mentale. Intanto però sono lì al pronto soccorso, ad aspettare. Non sarà l’ultima volta. Lo sanno bene i familiari delle oltre 700mila persone che nel nostro Paese soffrono di disturbi psichici gravi. Quando la crisi arriva, resta solo l’ospedale. A quarant’anni dalla Legge Basaglia, che il 3 maggio 1978 dispose la chiusura degli ospedali psichiatrici (scelta rivoluzionaria, ancora unica in Europa), in troppe parti d’Italia di quel sogno di integrazione nella società e progressiva indipendenza non resta che un brusco risveglio. I tagli alla sanità rendono impossibile la reale presa in carico del paziente da parte del territorio. E così, archiviate le mura del manicomio, ecco le mura invisibili della chimica per contenere il dolore. Malattia senza sofferenza, trattamento senza cura. Nel 2001 le Regioni avevano sottoscritto l’impegno a destinare alla salute mentale il 5% del fondo sanitario regionale. La media nazionale (2016) è del 3,5%: un dato che già parla da solo. La situazione, in più, non è uniforme e questo per i cittadini vuol dire non avere le stesse opportunità di cura in tutto il Paese. Ed ecco allora che il 3,5% di media italiana deriva dal fatto che a Trento si spende per la salute mentale il 7%, a Bolzano più del 6%, in Emilia Romagna si sfiora il tetto auspicato del 5%, mentre in Basilicata si spende poco più del 2% e in Campania non si arriva al 3%. Una coperta comunque tendenzialmente corta in tutto il Paese, per quanto oculata ed efficace possa essere la gestione delle magre risorse. Numeri che, tradotti nella vita delle persone, significano uno psichiatra ogni 250-500 pazienti, a seconda delle regioni; lunghe file per accedere ai Centri di Salute Mentale; riduzione degli organici, dei mezzi e delle visite domiciliari; blocco dei concorsi, difficoltà di ricambio generazionale tra i medici, perché chi va in pensione non è generalmente sostituito dai giovani, cui vengono » OTTOBRE 2018 I 25


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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ riservati contratti ad ore. E infatti in Europa siamo solo al ventesimo posto, sia per numero di psichiatri che di investimenti. Francia, Germania e Gran Bretagna, per fare un raffronto, spendono il 10-15% della spesa sanitaria. Questo mentre più di 800mila italiani nel 2016 (ultimi dati pubblicati dal Ministero) si sono rivolti ai Dipartimenti di Salute Mentale. Ma se il territorio non riesce a intercettare il reale bisogno di cura, succede che c’è un ragguardevole numero di persone (6 milioni stima la Società Italiana di Psichiatria) con problemi importanti, anche cronici, per le quali il rischio non è di non essere curate in modo appropriato, ma di non essere proprio mai trattate. Con queste premesse gli scenari futuri non sembrano preludere - per dirla con Leopardi - a “magnifiche sorti e progressive”. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra dieci anni i disturbi mentali saranno il primo problema mondiale, superando per incidenza anche le patologie cardiovascolari. E se i numeri dei malati aumentano, la corrispondenza con le risorse messe in campo, a quanto pare, non è biunivoca. Risorse limitate, insomma, mentre i bisogni di cura si moltiplicano: crescono del 18% i disturbi psichici derivanti dall’uso di sostanze (alcol, eroina, cocaina, cannabis, ma anche droghe sintetiche), mentre l’invecchiamento della popolazione va di pari passo con la maggiore incidenza di patologie legate alle demenze senili. Ci sono poi i migranti. Persone che si sono lasciate alle spalle fame e guerra, ma che spesso ne portano i segni sulla psiche. »

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SULLE ORME DI BASAGLIA

VOCE DI UNO PSICHIATRA CONTRO (I MANICOMI)

di Rita Maria Esposito, psicologa «ME LO DICEVA, LA VENIVO A PRENDERE», mi dice Piero Cipriano dal finestrino di una macchina in un afosissimo primo pomeriggio romano. Siamo nei pressi dei luoghi dove entrambi ci siamo formati quando gli sono seduta a fianco con le cinture allacciate. Gli mostro uno dei suoi numerosi saggi narrativi sulla psichiatria, Il manicomio chimico. Cronache di uno psichiatra riluttante. Gli spiego che vorrei farmi rispondere a tutte quelle domande che mi sono venute alla mente, leggendolo. E così, a partire dal titolo gli chiedo: In che modo si definisce psichiatra riluttante e non antipsichiatra? Non penso che la psichiatria - arte di curare l’anima - sia un sapere da buttare e da contestare in toto, seppure

«Nonostante i tentativi, la Legge 180 ha retto all’urto e i manicomi continuano ad essere fuori legge. Ma non è sufficiente» abbia saputo declinarsi storicamente sempre o quasi nel dispositivo manicomiale - quello classico e poi nei succedanei più piccoli -, per cui la mia riluttanza è direi rispetto ai manicomi non alla psichiatria, che penso possa - ancora - salvarsi. Non antipsichiatra perché, storicamente, i pochi che si sono definiti tali - penso a Szasz, o a Laing - non hanno inciso granché rispetto alle pratiche e agli internati dei manicomi dei loro Paesi. Viceversa Basaglia, non antipsichiatra, usò tutto ciò che gli era possibile - compresi gli psicofarmaci - per tirare fuori gli internati dai manicomi e ottenere una legge

che eliminasse questi luoghi dalla scena della psichiatria. A 40 anni dalla Legge Basaglia, cosa salva e cosa condanna della psichiatria italiana? Salvo il fatto che siamo l’unico Paese al mondo che ha avuto la forza di eliminare 76 lager provinciali che in-


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ternavano e annientavano più di centomila “vomitati dalla società”. Salvo il fatto che in 40 anni, nonostante innumerevoli tentativi di controriforma, questa rivoluzione ha tenuto: i grandi manicomi continuano a essere fuori legge. D’altra parte, condanno il fatto che la società, la politica, gli psichiatri non abbiano dato forza a questa legge, abbiano favorito - salvo che in pochi luoghi di buone pratiche - il lento strisciante ritorno del fascino discreto del manicomio che si è trasferito in innumerevoli contenitori più piccoli - Spdc, case di cura private, comunità dette terapeutiche, centri diurni di intrattenimento per persone infantilizzate, eccetera -, un manicomio diffuso piuttosto che concentrato. Quale strada deve fare la psichiatria italiana di oggi? Deve rilanciare i propositi virtuosi di questa legge, che solo in questo Paese abbiamo, perché un contenitore legislativo deve essere riempito di contenuti. Quali? Enfasi sulla persona non sulle centinaia di malattie/dia-

gnosi da manuale diagnostico americano Dms-5, enfasi sulla lotta alla manicomialità nelle sue varie declinazioni, enfasi sullo stigma della sofferenza psichica. E però, per sostanziare questi contenuti, servono dei contenitori, delle istituzioni che progressivamente ridimensionino o perfino sostituiscano le istituzioni contenitive (Spdc, cliniche, comunità pseudo-terapeutiche eccetera). Quali? Perno è il Centro della Salute Mentale che dovrebbe essere aperto 24 ore, luogo attraversato non solo dai pazienti ma da tutti i cittadini. Il luogo dove non solo si riceve il binomio terapeutico più noto (pillole e parole) ma si sta insieme, luogo che sia piazza, mercato, dove si faccia scambio ovvero negozio, si neghi l’ozio dell’essere malato psichico. Il Csm così concepito è il perno di una società includente, e che non invia i diversi nei luoghi a parte, una società che cura e si prende cura. È utopia? Qual è secondo lei il modo più illuminato di utilizzare i farmaci? Affronto questo tema pro-

prio in questo libro, però non demonizzo certo i farmaci, anzi; penso che siano utili e necessari, ma non l’unica terapia e non risolutiva. Però sostengo che prescrivere farmaci, in molti tipi di sofferenza psichica affrontabili in altro modo, sia iatrogeno e criminale, perché innesca dipendenze farmacologiche a vita. Mi riferisco all’uso, molto spesso cosmetico e performativo, che si fa di ansiolitici e antidepressivi. Mi riferisco al prescrivere molti tipi di farmaci di classi diverse, insieme, e per tutta la vita, rinforzando la prescrizione con la solita frase: la sua malattia - mettiamo la depressione - è come il diabete, nel diabete insulina a vita, nel suo caso antidepressivi a vita. Ecco, uno psichiatra che dice una cosa del genere mente e crea danni irreparabili. E uno psichiatra critico, come me, non può esimersi dal gestire dipendenze farmacologiche innescate da altri medici. Provare a ridurre posologia e numero di farmaci, senza esporre il paziente a ricadute e nuove crisi. Come immagina una

psichiatria davvero terapeutica? Più che una psichiatria terapeutica immagino, auspico, desidero una società terapeutica, una società che si cura, si prende cura dei propri simili, dei fragili, degli esclusi, dei diversi, una società includente. La psichiatria che immagino sarà al massimo una specie di filtro per mettere le persone in condizione di volersi bene, aiutarsi, cosa che ricorda un po’ il concetto di agape dei primi cristiani, vale a dire una “benevolenza” di ognuno per ogni altro. Non è male una società del genere. Queste ed altre parole con Piero, mettendo in comune lo stesso fervore che ci vede impegnati in una battaglia sociale e politica che passa attraverso il nostro mestiere. Un mestiere che non vuole dimenticarsi di mettere tra parentesi la diagnosi per guardare all’individualità della persona. E come diceva Basaglia: «Noi vogliamo essere psichiatri, ma vogliamo essere soprattutto delle persone impegnate, dei militanti (...). Quando noi diciamo no al manicomio, diciamo no alla miseria del mondo».

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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ

CENTRI DI SALUTE MENTALE: ORDINARIA EMERGENZA «Ottenere oggi una visita in un Centro di Salute Mentale non è sempre facile: un appuntamento dopo quindici giorni, un mese... e la richiesta si perde», racconta il dottor Gilberto Di Petta, psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale Asl Napoli 2 Nord. Passione e professionalità dei medici spesso non bastano: «La legge 180 prevedeva una équipe multidisciplinare, composta da psichiatri, infermieri, psicologi, sociologi, educatori ed assistenti sociali». Un mosaico di competenze che, nei propositi della riforma, si sarebbero integrate per la massima ef-

ficacia terapeutica. Nel quotidiano, invece, si vola basso: «Gli psicologi ormai sono merce rara. Non ci sono concorsi da dieci/quindici anni», continua Di Petta. In pratica, dovendo tagliare, si fanno concorsi solo per le figure irrinunciabili, ovvero psichiatri e infermieri. Una scelta di necessità che significa però dover dolorosamente decidere quando tirare i remi in barca: «Pensiamo alle situazioni di pazienti con problemi psichici gravi. Probabilmente ci troviamo di fronte a una famiglia esausta, che da anni si fa carico dell’assistenza e che ha di fronte un identico scenario futuro. Queste fa-

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miglie andrebbero sostenute ma, con questa contrazione degli organici, i Csm non hanno i mezzi per farlo». Sono le parole di un uomo concreto, abituato a chiamare per nome i problemi: «In quarant’anni le vecchie Usl sono confluite a grappolo in gigantesche macroaree, vastissime Asl a fronte di Csm sempre più contratti, per cui il territorio è diventato di fatto immenso». Un imbuto, insomma, i Csm. Una stretta gola attraverso cui riesce a passare sì l’ordinaria amministrazione, ma non sempre lo straordinario e quotidiano bisogno di cura di chi chiede aiuto.

Vissuti, i loro, che non trovano parole per dar forma al dolore, e che in silenzio scavano nell’anima. In genere la risposta, anche inconscia, che questi uomini e donne danno al trauma è cercare di dimenticarlo. Gli esperti parlano di meccanismi di evitamento, rimozione, dissociazione. Difese che non riescono però a disattivare le conseguenze emotive di lutti, violenze subite, sradicamento. Il riflesso di tutto ciò è duplice: da un lato, per la persona, è difficile vivere una vita piena e serena; dall’altro, per la società, non riconoscere e curare questi disturbi può significare un eventuale rischio di confrontarsi con episodi di disadattamento e potenziale aggressività. È sempre più alto, poi, il numero di chi vive per strada (17mila nel 2000 secondo la Caritas). Una “scelta” che in molti casi scelta non è e che vede queste persone già fragili, sia italiane che straniere, esposte a problemi psichici importanti: dalla schizofrenia alla depressione all’alcolismo. In quarant’anni il mosaico dei disturbi psichiatrici è quindi in parte cambiato; strumenti e strutture per affrontarli non mancherebbero. Il problema maggiore sono appunto le risorse. Nel 1978, quando si arrivò alla chiusura dei manicomi, l’Italia stava vivendo una stagione di grandi riforme sociali: dal diritto di famiglia al divorzio all’aborto. Si sognava l’immaginazione al potere e si ebbe il coraggio di trasformare alcuni sogni in realtà. Come quello di Basaglia. All’epoca gli ospedali psichiatrici in Italia erano circa


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cento. Strutture in cui era prassi contenere i malati con le camicie di forza, legarli ai letti. Carceri, quasi, dalle condizioni igienico-sanitarie spesso raccapriccianti. Le mura del manicomio a marcare il confine tra il “dentro” e il “fuori”, due mondi assolutamente impermeabili l’uno all’altro. Ma «per poter veramente affrontare la “malattia” - scriveva lo psichiatra triestino nel 1968 ne Il problema della gestione -, dovremmo poterla incontrare fuori dalle istituzioni, intendendo con ciò non soltanto fuori dall’istituzione psichiatrica, ma fuori da ogni altra istituzione la cui funzione è quella di etichettare, codificare e fissare in ruoli congelati coloro che vi appartengono». Fuori dai manicomi, in quarant’anni, il servizio pubblico ha curato venti milioni di italiani. E questa è un’eredità di Basaglia molto concreta. Smantellati gli ospedali psichiatrici, le maglie della rete dei servizi territoriali sono costituite dai Dipartimenti di Salute Mentale. I servizi che i Dsm offrono sono: “Centri di Salute

Mentale” (aperti dalle 8,00 alle 20,00, festivi esclusi), i “Centri diurni” (semi-residenziali) e le “Strutture residenziali”. Presso gli ospedali, invece, sono attivi i “Servizi psichiatrici di diagnosi e cura” (riservati appunto ai pazienti ricoverati, sia volontariamente sia in seguito a “Trattamento sanitario obbligatorio”), e i “Day hospital”. Ma anche le migliori strutture sono scatole vuote se scarseggiano psichiatri, psicologi, assistenti sociali, infermieri, educatori: sono 14 le Regioni al di sotto dello standard previsto dalla legge nel rapporto tra operatori del settore sanitario e abitanti. In alcune aree, soprattutto al Meridione, la carenza è addirittura del 50%: manca, insomma, un operatore su due. Ecco allora che obiettivi come l’integrazione del malato nella società, percorsi di semi-indipendenza, case-famiglia e simili, più che un sogno rischiano di essere un’utopia. Miraggi per famiglie abituate ad essere il welfare di se stesse, col pronto soccorso come unico presidio immediatamente fruibile sul territorio.

I TIMORI DEI GENITORI COSA SUCCEDERÀ DOPO DI NOI?

«In quarant’anni l’Italia non si è saputa organizzare. I centri diurni sono importanti, ma per le famiglie, non per i ragazzi». Alla cornetta Tommaso Giugliano, membro dell’associazione “Tutti a scuola”. Poche parole. Il ritratto graffiante del quotidiano vissuto da tante famiglie di disabili psichici. «Biagio, mio figlio - racconta - ha 27 anni. È autistico, ha un grave ritardo, crisi epilettiche. Lui è sempre più grande; io e sua madre sempre più vecchi. In settimana frequenta un centro diurno». Quasi un parcheggio, spiega Tommaso, per i ragazzi, perché gli operatori sono troppo pochi. Un’ancora di salvezza, se non altro, per le famiglie stremate. Mamme e papà che affrontano il sabato e la domenica, quando i centri sono chiusi, senza sapere come arrivare vivi al lunedì. Per non parlare delle due settimane di vacanze estive. «Ma il pensiero che non ci fa dormire la notte - continua - è un altro: che succederà a Biagio “dopo”? Io non ho i mezzi per organizzare la sua vita futura». Tommaso non è l’unico a farsi queste domande. Secondo l’Istat, nei prossimi dieci anni i disabili gravi che rimarranno da soli saranno 160mila. E la nuova Legge sul “dopo di noi” non sembra dare i risultati sperati. I 56 milioni e spiccioli stanziati per il 2018 sono briciole, perché calati nelle vite di ciascun disabile grave significano circa 400 euro a testa all’anno, mentre assistere ognuno secondo le proprie necessità costerebbe attorno ai 200 euro al giorno. «È una legge vuota - dice Tommaso - fatta per i ricchi. Quello di cui c’è davvero bisogno è ascoltare le famiglie, snellire le procedure. Non siamo imprenditori, ma persone che vogliono sistemare i figli. Abbiamo bisogno di agevolazioni sui beni confiscati alle mafie per riuscire a creare piccole comunità, case famiglia dove i nostri figli possano sperimentare, oggi e domani, tutta l’autonomia che per loro è possibile».

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intervista di Giada Valdannini

P

«IL MIO È UN TEATRO POLITICO, CHE PARLA ALLA POLIS» +

OTTAVIA PICCOLO

__le INTERVISTE di 50&Più__

Con cinquanta repliche già all’attivo, torna in scena in tutta Italia Occident Express, lo spettacolo teatrale in cui Ottavia Piccolo interpreta una donna irachena in fuga. È il racconto della lunga marcia di un’anziana e della sua nipotina di appena quattro anni

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OTTAVIA PICCOLO QUELLA DI HAIFA È UNA STORIA UNIVERSALE. Di quelle che aiutano a non voltare la testa. È la vera vicenda di una donna che, nel 2015, ha lasciato Mosul con la nipotina in braccio. Un’anziana che, percorrendo oltre cinquemila chilometri lungo la cosiddetta “rotta dei Balcani”, ha attraversato l’Iraq fino al Baltico. Un’odissea che è al centro di Occident Express, lo spettacolo di cui è protagonista Ottavia Piccolo, scritto e diretto da Stefano Massini e portato in scena al fianco dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Una cronaca di viaggio. Il diario di una fuga. Un racconto fra parole e musica. Ottavia Piccolo, Occident Express racconta una storia quantomai attuale, quella di una donna in fuga. Perché? Non c’è stata strategia né premeditazione. Non lo abbiamo fatto perché bisogna raccontare o meno storie di migrazioni, ma perché ci sembrava una storia universale. È un racconto di viaggio, un’odissea, seguendo la quale non si danno soluzioni al problema dell’esodo di milioni di persone da un continente all’altro né ci si sogna di dividere il mondo in buoni e cattivi: è lo scatto che ritrae una vicenda umana. Che poi è ciò che il teatro fa da sempre. Ma cosa l’ha colpita nell’interpretare questo ruolo piuttosto che un altro? Raccontare le peripezie, le ansie, le angosce ma anche le piccole felicità di una donna comune mi è sembrata una cosa necessaria. Il caso vuole che questa donna sia nata in Iraq, ma potrebbe essere nata ovunque: un’africana che va in Europa; una sudamericana che cerca «IL TEATRO RACCONTA di raggiungere il Nord AmeGLI ESSERI UMANI rica; la senegalese che ha coE LI NARRA IN RAPPORTO me obiettivo la Francia. O adAL DIVINO, AGLI ALTRI, ALLA GUERRA, ALL’AMORE. dirittura una delle nostre È UNO STRUMENTO nonne o bisnonne che partiINTROSPETTIVO» vano dalla Sicilia o dal Friuli Venezia Giulia in cerca di una vita migliore oltreoceano. Tutte avrebbero incontrato le stesse difficoltà, la stessa malvagità, come anche l’umanità di qualcuno che ti dà un pezzo di pane o ti offre un passaggio piuttosto che lasciarti macinare chilometri a piedi.

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Sopra, Ottavia Piccolo e Adriano Celentano in “Serafino” (1968). In alto, un’immagine del film “Il Gattopardo” (1963), in cui ha esordito.

Il fatto che il punto di vista sia quello di una donna anziana che si mette in viaggio sola con la nipotina, cosa aggiunge? Haifa è una donna che non ha più niente se non una nipotina di quattro anni - la figlia di suo figlio. Se non avesse una creatura da accudire, probabilmente si sarebbe lasciata morire lì dove stava. Non le interesserebbe niente ma, la responsabilità e il fatto di avere un altro essere da crescere, le fa venire fuori un’energia e una forza che non pensava più di avere. Come in uno strano contrap-

passo, sua sorella - quando erano ragazzine - le diceva che “era nata per stare ferma”; eppure guardacaso, dice lei: «Sono nove ore che sto camminando con una bambina in collo». C’è un passaggio dello spettacolo cui si sente più legata? Quello in cui si dice: «Non esiste una morte sola. Certe volte noi moriamo per un poco, ci lasciamo il corpo dietro, ce ne andiamo. Poi torniamo, come nuovi, anche se siamo vecchi. Torniamo e ricomincia tutto daccapo», come a dire che i dolori, le difficoltà

BIOGRAFIA

1949

Nel film “Il Gattopardo”. 32 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2018

GIOVANE ESORDIENTE Nasce a Bolzano nel 1949. A 10 anni, è Helen, la protagonista di Anna dei miracoli di William Gibson, per la regia di Luigi Squarzina. L’esordio al cinema avviene - è giovanissima - con Il Gattopardo di Luchino Visconti (1963).

1970

TEATRO E TV Dalla metà degli anni Settanta si dedicherà soprattutto al teatro di Shakespeare, Pirandello, Alfieri e Hofmannsthal; nota al grande pubblico anche per i numerosi sceneggiati televisivi, tratti soprattutto da testi classici.


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OCCIDENT EXPRESS

«Credo di essere stata una madre abbastanza equilibrata e spero di aver trasmesso a mio figlio l’onestà intellettuale, quella di essere sempre coerenti» Giovanissima, nel film “Un uomo a metà” (1966), diretto da Vittorio De Seta.

che appartengono al passato ci mettono alla prova ma ci rimettono al mondo rinnovati. Il tema delle migrazioni divide l’opinione pubblica e recenti casi di intolleranza hanno fatto pensare a una deriva razzista nel nostro Paese. È un timore che condivide? Ci sono sicuramente delle punte di razzismo odiosissime, ma parlerei più di xenofobia che di razzismo. È paura dello straniero, del diverso, di chi non è come noi. Certamente, frasi come “sporco negro torna al tuo paese” le sentiamo purtroppo sempre più

1987

spesso anche perché una certa politica ha sdoganato questo linguaggio. A cosa si riferisce esattamente? Dall’«È finita la pacchia» a «Le città italiane non le vedranno neanche in cartolina»: un linguaggio brutto, scorretto, sgrammaticato, fintamente semplice; sicuramente volgare. Lo stesso «Autiamoli a casa loro», dopo che li abbiamo depredati per secoli, non mi convince affatto. Come si spiega questo scadimento del linguaggio e la paura del diverso? La paura viene alimentata. Il fatto che ci dicano che siamo

IL CINEMA LA PREMIA Nel 1987 è al cinema con La famiglia di Ettore Scola (premio Nastro d’argento) e con Da grande di Franco Amurri. Gli anni Novanta sono segnati dal successo della serie Chiara e gli altri, telefilm in onda anche in Francia.

2011

DALLA REALTÀ AL TEATRO

La musica è il tratto che attraversa l’intero racconto di Occident Express, lo spettacolo che Ottavia Piccolo sta portando in scena nei teatri di tutta Italia. Un’opera che lo stesso autore, Stefano Massini, non esita a definire «l’istantanea su un inferno a cielo aperto. Un racconto tratto da una storia vera che ci consente di utilizzare la realtà dei fatti come terreno fertile da cui far crescere la pianta verde di un’epica moderna. Come i cantastorie di un tempo, ho usato la cronaca per costruirvi sopra un edificio, affinché una piccola storia divenisse il paradigma di un’epoca intera. La mitologia è questo, in fondo. Leggende già pronte cui è impossibile non dare forma scritta».

invasi, a lungo andare rischia di farci credere che sia davvero così. Se non ci si informa, non si leggono i giornali, si cercano notizie solo sui Social, si finisce con l’essere martellati di fatti mai verificati. In più, forse, siamo abituati a vite tranquille o comunque ad arrabattarci con ciò che abbiamo e chiunque arrivi, pur stando peggio di noi, ci sembra venga a minare le nostre piccole sicurezze. Esistono però anche segnali di senso opposto… La società spesso è più avanti della politica. Io vivo al Lido di Venezia e qui c’è il bus per muoversi. Mi capita spesso di incontrare un uomo di colore, piuttosto anziano, molto bello, con una specie jalabiya lunga, grigia, con delle borse piene di oggetti che presumibilmente vende. La maggior parte delle persone, quando sale sul bus, lo saluta in modo caldo, familiare. Il che mi ha fatto riflettere: lui non è forse come gli altri che arrivano nel nostro Paese? Eppure non fa paura, semplicemente perché lo si conosce. Lei crede in uno scopo didattico del teatro? Il teatro racconta gli esseri umani e li narra in rapporto al divino, agli altri, alla guerra, all’amore. È uno strumento intro- »

ANCHE DOPPIATRICE Nel 2004 interpreta il ruolo di un’analista in Tu la conosci Claudia? con Aldo, Giovanni e Giacomo. Lavora anche come doppiatrice: ha prestato la voce a Carrie Fisher nel ruolo di Leila nei film della saga di Guerre stellari.

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OTTAVIA PICCOLO

«La mia generazione si è ribellata perché la disciplina, nelle nostre famiglie, era sinonimo di autoritarismo. Abbiamo tentato di scardinare quel tipo di educazione»

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«IL TEATRO È UN LUOGO SACRO PERCHÉ DENTRO AL TEATRO CI SI PARLA, CI SI CONFRONTA CON DEI RUOLI BEN PRECISI IN CUI C’È CHI PARLA E CHI ASCOLTA»

spettivo. Ha il merito di fissare l’istante in una società liquida in cui tutto sfugge, in cui non abbiamo tempo di informarci e di fermarci. E poi, tanto più oggi che siamo bombardati e assuefatti di immagini, dedicarsi alla parola - come fa il teatro - è un dono meraviglioso. Ritiene che il teatro stia sviluppando una sensibilità crescente rispetto a tematiche sociali? C’è sempre stata, ma in questi ultimi anni, grazie a molti attori come Marco Paolini, Laura Curino, Lella Costa, Ascanio Celestini, Giuliana Musso si è creata una condizione di condivisione col pubblico di certi argomenti. Poi i grandi testi hanno sempre fatto questo lavoro. Però, fino a poco tempo fa, c’era una maggioranza di pubblico che andava a teatro in modo meno cosciente. Il suo è teatro politico? Sì, nel senso che parlo alla polis, alla comunità. Di certo, non è partitico. Il teatro è un luogo sacro perché dentro al teatro ci si parla, ci si confronta con dei ruoli ben precisi in cui c’è chi parla e chi ascolta. Ma senza pubblico

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non ci sarebbe teatro. Lei che ha lavorato al cinema, in teatro, alla televisione, in che ambito si sente più a casa? Sicuramente in teatro, anche se il cinema mi piace tantissimo. Però, nel teatro, c’è una dimensione artigianale che sento molto mia. Se da un lato ti mette in una posizione di grande responsabilità, dall’altro ti ricompensa con infiniti stimoli. Sul palco ci sei tu, personalmente, senza intermediari, mediatori; al cinema, ci sono un sacco di filtri - lo sceneggiatore, il regista, l’operatore, il montatore, la stessa macchina da presa: il tuo è un pezzetto del lavoro. A proposito di ruoli di responsabilità, lei che mamma è stata? Sono stata una mamma un po’ assente. Chi fa il mio mestiere passa periodi in cui non c’è. Per fortuna c’era mio marito che si è occupato più di me di accudire nostro figlio. Credo però di essere stata una madre abbastanza equilibrata e spero di aver trasmesso a mio figlio l’onestà intellettuale, quella di essere sempre coerenti prendendosi la responsabilità delle

proprie azioni. Oggi è un uomo - ha 43 anni - ma ha avuto chiaro, fin da piccolo, quanto conti la disciplina; insegnamento che gli è valso la buona riuscita nello studio: è diplomato in oboe. Anche se “disciplina” sembra un termine di un’altra epoca, nell’educazione che valore ha? La mia generazione si è ribellata perché la disciplina, nelle nostre famiglie, era sinonimo di autoritarismo. Abbiamo tentato di scardinare quel tipo di educazione finendo però col buttare il bambino con l’acqua sporca. Così, abbiamo cresciuto una generazione sbalestrata perché la disciplina invece serve: poche regole, semplici e chiare. I famosi no che aiutano a crescere. Ecco, sì. L’esempio, poi, è fondamentale. Programmi per il futuro? Sogni professionali non ne ho perché credo di aver interpretato davvero ogni ruolo possibile. Il sogno è continuare a lavorare, un po’ meno magari. Intanto, mi godo la casa, mio marito, la mia cagnetta e le passeggiate.


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__SOCIETÀ ESTERO__

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IL DAZIO È UNA TASSA IMPOSTA DA UN PAESE SU UN BENE STRANIERO AL MOMENTO DEL SUO INGRESSO NEL MERCATO NAZIONALE. SI TRADUCE, DI FATTO, IN UN AUMENTO DEL PREZZO AL CONSUMO DI QUEL BENE

di Leonardo Guzzo

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UNA SPIRALE

PERICOLOSA La prima massiccia offensiva della nuova amministrazione americana non è militare, ma ha caratteri marcati di azzardo e ostilità. La “guerra dei dazi” scatenata dalla Casa Bianca rischia di alterare l’equilibrio del commercio internazionale e produrre effetti che potrebbero rivelarsi molto diversi da quelli attesi ANNUNCIO, ULTIMATUM E POI, INESORABILE, LA MANNAIA DEL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE. In nome dell’America First, Donald Trump ripropone il suo esercizio preferito lanciandosi alla carica contro gli “Stati canaglia” del commercio mondiale. Lo scorso 6 luglio, l’amministrazione americana ha fatto scattare dazi del 25% su 818 prodotti dell’industria cinese nel settore delle auto e dell’elettronica, delle attrezzature mediche e delle componenti aerospaziali - che valgono 34 miliardi di dollari nel quadro delle esportazioni annue di Pechino verso gli Stati Uniti. Poche settimane più tardi è stata colpita una nuova tranche di beni cinesi per un valore ulteriore di 16 miliardi. Già il 23 marzo, peraltro, Trump aveva inaugurato misure protezionistiche che colpiscono l’acciaio e l’alluminio cinese (ma anche quelli provenienti da Russia, India e Giappone), con tariffe rispettivamente del 25 e del 10%. La Cina, che accusa il presidente americano di “bullismo” ma aveva evitato ritorsioni in primavera, ha poi risposto imponendo dazi su 545 beni prodotti negli Stati Uniti, tra cui alimenti e veicoli (la ce-


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leberrima Harley Davidson), e innescando una prevedibile spirale che rischia di avere conseguenze incontrollabili ed estremamente dannose sui traffici commerciali internazionali. Diversi analisti sostengono che tariffe su 100 miliardi interscambio sino-americano contrarrebbero solo dello 0,10,3% la crescita annua della Cina e ancora di meno quella degli Stati Uniti, e tuttavia il Fondo Monetario Internazionale ha avvertito che un aumento dei prezzi del 10% a livello mondiale, provocato dalla spirale protezionistica, può portare a una riduzione dello 0,5% della domanda globale. Il governo di Pechino sembra preparato, e in un certo senso rassegnato, a un conflitto commerciale su vasta scala con gli Stati Uniti, a fronte di un’offensiva che diventa di giorno in giorno più decisa e indiscriminata. Anche l’Europa, inizialmente “graziata”, è finita dal primo giugno nella rete dei dazi su acciaio e alluminio (con conseguenti ritorsioni su 2,8 miliardi di esportazioni americane e successiva minaccia trumpiana di un’ulteriore tariffa del 20% sulle automobili provenienti dall’Europa). Il professor Gregory Alegi, docente di Storia delle Americhe alla Luiss Guido Carli di Roma, analizza con preoccupazione l’escalation della Casa Bianca. «Nella sua narrazio- » OTTOBRE 2018 I 37


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ne Trump presenta le nuove misure protezionistiche come una legittima difesa contro pratiche gravemente scorrette e dannose di alcuni partner commerciali, a cominciare dalla Cina. Si tratta più che altro di una scorciatoia giuridica… Tirare in ballo la sicurezza nazionale e l’interesse strategico degli Stati Uniti permette al presidente di ricorrere ai poteri di emergenza ed emanare executive orders che scavalcano un Congresso largamente scettico. In realtà, il valore strategico di produzioni come quelle dell’acciaio e dell’alluminio è discutibile: rivendicarlo equivale a richiamarsi a una visione passatista e strumentale». Il riferimento alle scorrettezze della Cina ha un suo fondamento, almeno in linea teorica, ma l’azione dell’amministrazione americana non sembra incidere sul nocciolo della questione. «Le misure adottate - sostiene il professor Alegi - colpiscono l’export di Pechino verso gli Stati Uniti, ma non frenano la crescente influenza del gigante asiatico in mercati come quelli africani e, anzi, rischiano di favorirla. Inoltre, intaccano in misura per ora limitata settori

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SCAMBI

IMPORT EXPORT

Usa-Cina L’interscambio annuo tra Cina e Stati Uniti vale 636 miliardi di dollari. Gli Usa esportano merci per un valore di 130 miliardi e ne importano per 506 miliardi, con un deficit netto di 376 miliardi.

Usa-Ue L’interscambio commerciale tra Stati Uniti ed Europa vale, secondo le stime più recenti, 718 miliardi di dollari all’anno ed è il flusso di merci più importante al mondo.

LA CINA NEL MIRINO GLI STATI UNITI SEMBRANO PROSSIMI A VARARE UNA NUOVA TARIFFA DEL 10% SU ULTERIORI 200 MILIARDI DI IMPORTAZIONI DALLA CINA. SI TRATTA PER LO PIÙ DI BENI DI LARGO CONSUMO COME ALIMENTI, ABBIGLIAMENTO, MOBILI, COMPONENTI PER TELEFONI E SCHERMI TV PIATTI

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nascenti dell’economia cinese, come quello elettronico ed informatico, in cui sono peraltro frequenti violazioni di normative essenziali come quella sul copyright. Trump dice di voler riequilibrare la bilancia commerciale degli Stati Uniti con la Cina, ma non si rende conto di quanto sia complesso e sfuggente il concetto stesso di bilancia. Le variabili e le interconnessioni dell’economia globale (alcune imprese americane svolgono proprio in Cina segmenti dei loro processi produttivi) sono tali che una politica protezionistica rischia di essere un boomerang per chi è convinto di avvantaggiarsene. Non dimentichiamo, in ultima analisi, che la Cina è il principale detentore dei titoli del debito pubblico americano e si trova in una posizione di forza non indifferente nei confronti

dell’intero sistema economico degli Stati Uniti». A prescindere dalle incaute valutazioni tecniche, peraltro, la strategia di Trump sembra dettata principalmente da ragionamenti di natura politica: da una parte accontentare l’elettorato della cosiddetta rust belt americana, dall’altra mettere sotto pressione rivali e alleati, accusati a vario titolo di slealtà. Secondo Alegi, «Trump vuole favorire l’industria manifatturiera americana senza vedere che la potenza economica dell’America non si fonda più da decenni su questo settore, ma piuttosto sulla leadership nei processi di innovazione. La politica protezionistica di Washington può spingere altri Paesi, oltre che a invadere nuovi mercati, a investire massicciamente nel comparto dell’innovazione accrescendo la concorrenza per le imprese americane. C’è di più. La reazione dei Paesi colpiti dai dazi di Trump si è mostrata intelligente e chirurgica, orientandosi verso prodotti-simbolo dell’industria e dell’agricoltura americana (jeans, motociclette, burro d’arachidi), per di più realizzati negli Stati di orientamento filo-trumpiano. Si vede bene che l’effetto boo-


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PUNTI DI VISTA FALCHI CONTRO COLOMBE

Dazi: mossa “storicaâ€? o boomerang? La nuova politica commerciale della Casa Bianca è oggetto di un aspro dibattito all’interno della stessa amministrazione americana. Ai “falchiâ€?, in primis il consigliere commerciale Peter Navarro, si contrappone il segretario al Tesoro Steven Mnuchin, che si accontenterebbe di un impegno cinese all’acquisto di maggiori quantitativi di beni americani, con lo scopo di evitare interventi piĂš rischiosi per il delicato equilibrio del commercio internazionale. Steve Bannon, stratega della campagna elettorale di Trump, ex consigliere del presidente e fautore del suo approccio “muscolareâ€? ai temi critici dell’agenda politica americana, ha invece definito “storicaâ€? la mossa dei dazi, sacrosanta risposta alla guerra commerciale che da almeno vent’anni la Cina conduce contro gli Stati Uniti.

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merang, anche in termini elettorali, è dietro l’angolo‌ Quanto all’Europa, Trump intende forse giocare coi dazi la carta della sferza per indurre una maggiore partecipazione dei partner d’oltreoceano al bilancio della Nato. Scelta rischiosa (la politica della durezza ha giĂ portato al potere un uomo dell’ultrasinistra in Messico) che potrebbe generare una crisi di fiducia verso gli Stati Uniti e un ulteriore disimpegnoÂť. L’aspetto piĂš preoccupante dell’approccio di Trump è il suo carattere istintivo e la scarsa componente di analisi. ÂŤIl presidente americano, riflette Alegi, agisce da capitano d’azienda che ha una

chiara visione del proprio settore operativo. L’economia internazionale non è però il mercato immobiliare statunitense. Ăˆ invece un mosaico complesso in cui la globalizzazione ha creato forti frammentazioni dei processi produttivi e, di riflesso, forti interdipendenze. Trump è convinto di agire in un “modello juke-boxâ€?: inserisce la monetina e crede di ottenere un effetto prevedibile; in realtĂ si trova immerso suo malgrado in un “modello lottoâ€?, in cui ogni azione corrisponde all’estrazione di un bussolotto, con una forte componente di alea e conseguenze non esattamente controllabiliÂť.

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Oggi sono venute meno molte vie d’uscita pensionistiche anticipate e gli over 50 che perdono il lavoro sono costretti a tornare a cercarlo. Questo crea una maggiore necessità di potenziare i servizi di ricollocamento. Le funzioni del consulente di orientamento divengono ancor più strategiche quando parliamo di servizi di orientamento nell’ambito di azioni ed interventi rivolti alle categorie senior

__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

LAVORO & OVER 50: A CHE PUNTO SIAMO

di Barbara Di Sarno

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I DATI ISTAT DEL 2018 RIPORTANO UNA MAGGIORE RIDUZIONE DEL TASSO DI INATTIVITÀ E LA CRESCITA DEGLI OCCUPATI E DEL RELATIVO TASSO PER GLI OVER 50, DOVUTA ANCHE ALLE MINORI USCITE PER PENSIONAMENTO

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LA PERDITA DI OCCUPAZIONE PER LA FASCIA LAVORATIVA DEGLI OVER 50 È UNA TEMATICA MOLTO ATTUALE CHE, in anni recenti, ha portato alla strutturazione di interventi di politica attiva, quadri normativi e progetti di reinserimento importanti e specifici. In tale contesto socio-lavorativo si colloca, in modo illuminante e proficuo, la figura del consulente di orientamento con le sue funzioni trasversali di potenziamento e reinserimento della persona nel mercato del lavoro. «Quella del consulente di orientamento è sicuramente una figura complessa che deve essere in grado di svolgere molteplici funzioni, rivolte sia alla consulenza alle persone, sia al raccordo tra i diversi sistemi di istruzione, formazione e lavoro, in una logica

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di lavoro di rete - spiega Concetta Fonzo , esperta di Politiche e Sistemi di Istruzione, Formazione e Lavoro -. Per la fascia di utenza degli over 50, la complessità delle funzioni e la molteplicità dei compiti sono connesse a nuovi bisogni e a nuove funzioni a cui l’orientamento è chiamato a rispondere in seguito a biografie adulte sempre meno lineari e in continua transizione. Oggi la nostra grande sfida è quella di dover innescare e sostenere un processo di accompagnamento basato soprattutto sulle competenze “chiave”, al fine di favorire un processo continuo di empowerment e sostenere l’obiettivo di occupabilità individuale. Le azioni consulenziali sono atte a promuovere e accompagnare processi di orientamento e ad aumentare la consapevolezza delle persone rispetto ai propri bisogni di apprendimento e formazione in età adulta, in modo da progettare specifiche azioni di sviluppo personale e di riqualificazione professionale. Che cos’è il processo di outplacement e come si attua? L’outplacement è un servizio di consulenza orientativa che supporta l’individuo in diverse fasi della ricerca attiva del lavoro, partendo dalla presa in carico si arriva fino

al nuovo inserimento nel mondo del lavoro. In Italia, il servizio di outplacement è regolato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quale attività di supporto alla ricollocazione professionale. L’attività è messa in atto su specifico ed esclusivo incarico dell’organizzazione committente, ossia l’azienda, dove la persona è assunta e dalla quale sta per essere licenziata o posta in cassa integrazione o in mobilità, con la finalità di ricollocare i lavoratori nel mercato del lavoro. Un servizio di outplacement può prevedere diverse fasi tra cui la presa in carico, l’azione orientativa per l’autodiagnosi e la redazione del bilancio delle competenze, l’accompagnamento al lavoro e la ricerca attiva sul mercato, il reinserimento. Quanto è importante oggi l’aggiornamento costante delle proprie competenze? Il rafforzamento delle competenze professionali, la qualificazione e la riqualificazione con la conseguente ricollocazione nel mondo del lavoro passano inevitabilmente attraverso una formazione continua in età adulta. In questo contesto si colloca anche la riforma ordinamentale dell’istruzione degli adulti, che in Italia è stata avviata nel 2012 con le politiche per l’Adult learning e » OTTOBRE 2018 I 41


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SOCIETÀ ATTUALITÀ che ha visto nel 2014 la nascita dei nuovi Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (Cpia). Questi nuovi centri svolgono le funzioni fino allora realizzate dai Centri Territoriali Permanenti (Ctp) e dalle Istituzioni scolastiche sedi di corsi serali. In Italia i Cpia costituiscono, oggi, la nuova sfida per innalzare i livelli di istruzione della popolazione adulta e non solo. Non bisogna poi dimenticare come l’impatto del digitale sui processi lavorativi sia stato negli anni consistente e rilevante. Le nuove competenze digitali, in continua evoluzione, hanno assunto un ruolo importantissimo nelle mansioni e nei compiti da svolgere a lavoro. La loro utilità entra però in campo ancor prima della firma di un contratto di lavoro. Ad oggi, tutte le fasi del processo di orientamento sono state informatizzate. Lo stesso curriculum vitae da cartaceo è passato ad essere elettronico e poi video. Le candidature e le selezioni sono sempre più spesso virtuali. Tutto ciò ci fa capire come non sono solo le competenze necessarie sul posto di lavoro ad essere influenzate dal digitale, ma anche tutte le conoscenze e le capacità necessarie per la ricerca di un lavoro e la collocazione su tale mercato ne sono condizionate. Avere buone competenze digitali significa darsi una chance in più nel mercato del lavoro. Questo anche alla luce del nuovo quadro europeo di competenze chiave per l’apprendimento permanente lanciato quest’anno. Possiamo dire che esiste

IN NUMERI

+1,7%

in un anno. La stima degli occupati mostra una crescita di 387mila unità (Dati Istat II trimestre 2018)

+ 0,5%

È l’aumento del tasso di occupazione, che si porta così al 58,7%, anche se a luglio ha mostrato una lieve flessione (Dati Istat II trimestre 2018)

un vademecum per gli over 50 per reinserirsi nel mercato del lavoro? Esiste di sicuro un vasto ed ampio repertorio di risorse per tutte le fasce di utenti, soprattutto per gli over 50, ed ogni consulente di orientamento anche in base all’area, sia geografica che settoriale nella quale opera, ha a disposizione diversi strumenti. Esistono materiali cartacei come libri, manuali e guide, ma anche strumenti multimediali, utilizzati per la ricollocazione. Il mio consiglio è quello di recarsi personalmente e direttamente presso gli uffici e gli sportelli territoriali preposti a fornire una sintesi periodica degli incentivi all’assunzione e alla creazione d’impresa, con lo scopo di reperire informazioni ed aggiornamenti sui vari strumenti. In questo modo si può individuare, in base alle proprie necessità ed esigenze, quale tipologia di agevolazione sia fruibile per l’assunzione o per avviare un’attività autonoma. Di particolare importanza è informarsi sul quadro normativo nazionale che, con il Decreto Legislativo 81/2015 attuativo del

Jobs Act, ha introdotto rilevanti strumenti di sostegno a favore di soggetti over50. Anche con la riforma del lavoro del 2012 sono stati introdotti importanti incentivi e novità per le assunzioni degli over 50, applicabili anche per il 2018. In particolare, per le aziende che assumono lavoratori over 50, disoccupati da almeno 12 mesi che siano registrati presso i centri per l’impiego, si può usufruire di sgravi fiscali sia per i contratti a tempo determinato, sia per quelli a tempo indeterminato. Le aziende, inoltre, nell’ottica di ottimizzare risorse e tempo, sono invogliate ad avvalersi di persone con un consolidato bagaglio di esperienze e professionalità. La formazione di nuove professionalità richiede infatti non solo tempo ma anche investimenti in termini di affiancamento, supervisione ed accompagnamento all’inserimento lavorativo. Poter contare su risorse umane con un’ampia esperienza rende le aziende più serene e per loro sarà meno onerosa l’attività di trasmissione generazionale di know-how ed expertise.

Cala

il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni: -2,9%, pari a -394mila unità (Dati Istat II trimestre 2018)

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Avere buone competenze digitali significa darsi una chance in più sul mercato del lavoro.


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cultura __LIBRI CULTURA__

UN SINGOLARE LIBRO DI POESIA, Ultima vela, uscito postumo a un anno dalla morte di Francesco Belluomini. È il racconto di una vita con avventure-disavventure, amori, anche un naufragio da parte di un “cantastorie giramondo” - nomade per vocazione e necessità - con la passione del mare, continua metafora di un’irrequietezza mai quieta.“ Un percorso da stato d’emergenza” che, incatenato in un flusso circolare di occasioni, immagini, ricordi è lo specchio per conoscersi e riconoscersi, dolce ossessione tra provvisori approdi e fulminee ripartite di un “marinaio” esperto nei mari di tutto il mondo e della sua Versilia, che sa rendere curioso e “appassionato” il viaggio e ogni suo approdo sempre provvisorio, in vista dell’“ultima vela”, quando la posta è anche il senso del fare poesia, o dell’esserci poesia. Perché Belluomini, poeta e scrittore

con riconoscimenti in Italia e anche all’estero, riesce a centrare il suo obiettivo anche per ciò che riguarda la pratica, la promozione, la diffusione dell’oggetto amato e vagheggiato attraverso un’occasione pubblica, il Premio Camaiore di cui è stato l’anima fino al 2017. Nel poema di quasi duemilacinquecento versi, in una veloce passerella, sono anche raccontate le vicende (discussioni, polemiche, recital, presenze memorabili) della sua creatura. Così sfilano in versi anche poeti e giurati colti in un flash o una postura, all’interno di un vero e proprio romanzo in versi, un po’ come La camera da letto di Attilio Bertolucci.

LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA

IL ROMANZO + IN VERSI DI UNA VITA INTENSA

ULTIMA VELA SAMUELE EDITORE 228 PAGINE 13,00 EURO GIUDIZIO DI 50&PIÙ:

Un libro di poesia pubblicato postumo di Francesco Belluomini, poeta e scrittore premiato con numerosi riconoscimenti in tutto il mondo di Renato Minore

RESTERANNO I CANTI Franco Arminio Bompiani Editore 160 pagine - prezzo: 15,00 euro Giudizio di 50&Più:

Ancora poesia. Da una sempre presente analisi dell’amore (desiderio e nostalgia, abbraccio ancora possibile con la natura e malinconico declino) a quella del paese appenninico in cui la solitudine dell’io e l’esistenza del prossimo si scambiano le parti. Inventore di quella singolare “scienza”, la paesologia, via di mezzo tra l’etnologia e la poesia tra spirito elegiaco e spirito militante, Franco Arminio, uno dei poeti più seguiti soprattutto dalla rete, è impegnato da qualche tempo nello sviluppo di comunità attive nei paesi e nel sostegno di battaglie ecologiche. Un passaparola che lo ha fatto entrare nel novero di quei profeti della lentezza e del rispetto della terra, del mondo contadino e dei piccoli paesi per cui rallentare è più importante che accelerare. Significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza. OTTOBRE 2018 I 43


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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

Milano, Palazzo Reale - Piazza del Duomo, 6 Orari: lunedì 14,30/20,00; martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9,30/19,30; giovedì e sabato 9,30/22,30. Biglietti € 14; ridotti € 12; ridotto bambini 6/14 anni € 6. Tel. 0292897755 - www.palazzorealemilano.it

+

DA NON PERDERE

ROMA

Dream. L’arte incontra i sogni Arte e onirico si sono sempre fusi in uno sguardo verso il futuro e di ricordo del passato. Un racconto contemporaneo, in cui spiccano le firme di Bill Viola, Anish Kapoor, i nostri Ontani e Merz, James Turrell, Anselm Kiefer. Fino al 5 maggio 2019 al Chiostro del Bramante

LODI

Festival della fotografia etica La nona edizione dà “un’idea di speranza e condivisione” attraverso le opere del World Report Award 2018. Prescelti, su 900 candidature da 50 Stati differenti, la Bronstein, Protti, Pasquarelli, Heitmann e altri. Poi, un omaggio al francese Marai, il focus su animali e uomo e altre iniziative. Dal 6 al 28 ottobre in varie location

A Milano, la mostra Picasso Metamorfosi: 120 opere del maestro di Malaga e circa 80 pezzi antichi, tra rimandi e confronti

...E PICASSO REINVENTÒ L’ANTICHITÀ LA SUA ULTIMA OPERA BATTUTA DA SOTHEBY’S a Londra, La donna con il berretto rosso e Il vestito a quadri del 1937, ha spuntato lo scorso febbraio quasi 60 milioni di euro: Pablo Picasso resta, con JeanMichel Basquiat - di cui quest’anno ricorre un dimenticato trentennale dalla morte -, l’artista del XX secolo più apprezzato dai collezionisti. E anche dal pubblico italiano, come dimostrano le presenze alle esposizioni proposte a Roma, Napoli, Genova (e a Lugano), per la grande kermesse sovranazionale del Musée Picasso di Parigi, denominata Picasso-Méditerranée. L’ultima della serie aprirà a Milano

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MOSTRE

di Ersilia Rozza

il 18 ottobre con l’intento di esplorare il rapporto multiforme e fecondo che il genio spagnolo sviluppò con il mito classico greco-romano. Attivato da adolescente dietro la spinta del padre, esperto ellenista, lo accompagnerà per tutta la carriera con “i meccanismi di una singolare alchimia”, che lo fecero sedere faccia a faccia con l’antichità per un’indagine dialettica, che divenne per lui spinta verso la costruzione di un universo unico, dove la libertà è sovrana indiscussa. Le reinvenzioni di Picasso Metamorfosi vanno dall’erotismo esacerbato dei vari Bacio al confronto speciale che

ebbe con la collezione grecolatina del Louvre (che visitò regolarmente), dai nudi che seguirono la svolta epocale delle Demoiselles d’Avignon ai disegni dedicati alle Metamorfosi di Ovidio e ai miti che narrano, fino alla incredibile Civetta in terracotta. Tutte poste di fronte a una serie di quelli che sono stati i modelli del maestro: il magnifico Satiro danzante del Louvre, vasi, brocche zoomorfe e statuette longilinee, il Dioscuro di Napoli, gli ex-voto iberici della sua collezione privata.


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__TEATRO CULTURA__

TEATRO

SU IL SIPARIO AL TEATRO QUIRINO DI ROMA con uno spettacolo sulla terza età pieno di tenerezza, ironia e passione. Quella passione che accompagna anche il direttore artistico Geppy Gleijeses nella scelta del cartellone del suo teatro di “5.500 abbonati”, sottolinea con una punta

A teatro con Robert Wilson, talento senza fine e Glauco Mauri, vero e proprio leone della scena d’orgoglio. «Un teatro pieno e vivo è motivo di grande gioia, ma anche di grandi sacrifici - continua Gleijeses -. L’abbiamo preso nel 2009 dall’Eti con la metà degli spettatori, oggi è una fucina vitale di iniziative puntando alla qualità e alla varietà». E, in effetti, tante sono le

VICENZA

Oltre i confini dell’arte Inizia il 4 ottobre e prosegue fino al 28 Conversazioni 2018 - 71° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza. Franco Laera, direttore artistico di quest’ultimo triennio, all’inizio del suo mandato aveva indicato tre linee guida: «Leggere i testi classici come lievito per la creazione contemporanea, apertura ad una idea di teatro basata sul crossover di molteplici linguaggi espressivi, coinvolgimento di artisti di rilievo internazionale insieme ai giovani e alle forze creative del territorio». L’attesissimo spettacolo di apertura Oedipus (dal 4 al 7) di Sofocle, creazione del grande Robert Wilson con Mariano Rigillo e Angela Winkler e sei attori, performer e musicisti provenienti da tutto il mondo, sembra racchiudere tutto questo. La messa in scena, nello stile del regista americano, abbatte ogni confine fra teatro, danza, musica ed arte figurativa. Info: 0444327393 - www.classiciolimpicovicenza.it

GLAUCO MAURI E ROBERTO STURNO AL “PICCOLO PAOLO GRASSI” DI MILANO CON FINALE DI PARTITA DI BECKETT DAL 23 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE. INFO: 0242411889

Foto Manuela Giusto

TERZA ETÀ, CLASSICI E PASSIONE

+

di Mila Sarti

Riflettori puntati sulla terza età con Quartet, in scena al Quirino di Roma. Storia di quattro cantanti lirici nella loro “seconda giovinezza”

proposte che vedremo in scena: da una ripresa de Le Sorelle Materassi, primo incasso della stagione passata, al classico I Miserabili, dal musical Victor Victoria a Cechov e Brancati, da un trittico pirandelliano a Pupi Avati, a Ozon fino al Balletto di Roma. Ma soffermiamoci sul primo spettacolo, Quartet (9-21), di Ronald Harwood e la regia di Patrick Rossi Gastaldi con quattro affiatatissimi attori, Giuseppe Pambieri, Cochi Ponzoni, Paola Quattrini e Giovanna Ralli nei ruoli di

grandi interpreti d’opera sulla via del tramonto. Soggiornano infatti in una casa di riposo per artisti del bel canto dove un giorno arriva una proposta che sconvolge la loro vita: ritornare in scena, per un galà, come una volta con il loro cavallo di battaglia, il quartetto del Rigoletto di Verdi, Bella figlia dell’amor. Nascono così complicità e discussioni, confessioni e rivelazioni che, fra battute scoppiettanti e irresistibili, ci mostrano il passare del tempo. Info: 066794585 OTTOBRE 2018 I 45


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__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ

Nel 1985 Cinzia Gurrado, una milanese poco più che adolescente, pubblica il romanzo best seller dell’anno: Sposerò Simon Le Bon. Il cantante dei Duran Duran, 60 anni, è tuttora in attività con la band.

L’estate ha decretato ormai il dominio da parte degli artisti under 30: ricambio generazionale o casualità?

di Raffaello Carabini

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A SUON DI JAZZ

MUSICA

Bologna e Padova diventano il palcoscenico naturale di due grandi eventi

FESTIVAL INTERNAZIONALI

Due kermesse di livello internazionale si svolgeranno dal 13 ottobre al 24 novembre a Padova e dal 30 ottobre al 14 novembre a Bologna. Le città, bellissime e vitali, meritano una visita degli appassionati, punteggiate di concerti come saranno. Citiamo nel mazzo: Chick Corea, Scott Hamilton, John Scofield a Padova; Dave Murray, Cécile McLorin Salvant, Steve Wilson a Bologna. Ma per rimanere aggiornati su date e luoghi delle due manifestazioni musicali, è possibile visitare i siti: www.padovajazz.com - www.bolognajazzfestival.com.

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I NUOVI PADRONI DELLE CLASSIFICHE DISCOGRAFICHE IL TREND DELL’ESTATE è stato chiaro: le classifiche della musica sono ormai in mano ai giovanissimi. Artisti che non arrivano a trent’anni monopolizzano ascolti e vendite. Le passate generazioni stanno per essere rottamate. Non solo. Sono tutti italiani d.o.c., nonostante i soprannomi esotici, e per la quasi totalità fanno rap (quella scarica di parole in rima su un sottofondo musicale dapprima hip hop poi variegatissimo), con ognuno dei suoi sottogeneri, dal trap e crunk del Sud Usa al grime londinese. «Il rap, - dice il 22enne carrarese Filippo Maria Fanti, in arte Irama, arrivato al numero uno con il cd Piume, - è un genere che nasce dal bisogno di raccontare qualcosa, è il linguaggio più veloce e adatto ai nostri giorni». Un po’ perché lo streaming ha

cambiato il modo di consumare musica, un po’ per l’uso generalizzato come fonte sonora dello smartphone e per i Social che hanno soppiantato la promozione tradizionale, un po’ per Amici di Maria De Filippi che ha cavalcato l’onda rap, di più perché sono interessanti. I milanesi Rkomi (il 24enne Mirko Martorana) e Sfera Ebbasta (il 25enne Gionata Boschetti), i romani Biondo (il 20enne Simone Baldasseroni) e Gemitaiz (il 29enne Davide De Luca), Capo Plaza (il 20enne salentino Luca D’Orso), DrefGold (il 21enne bolognese Elia Specolizzi) e gli altri sanno quello che vogliono e appaiono poco “manipolati” dalle case discografiche. Ma l’arduo dilemma rimane: sarà solo un temporale estivo oppure l’inizio della caduta degli dei?


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__CINEMA CULTURA __

Voglia di compiere l’impresa con l’Apollo 11: sbarcare sulla Luna prima dei russi e ritornare a casa dalla sua famiglia. Ryan Gosling è Il primo uomo di Alessandra Miccinesi

+

FILM IN USCITA

IL PRIMO UOMO. SULLA LUNA ERITORNO

DRAMMATICO

EUFORIA REGIA di Valeria Golino con: V. Mastandrea e R. Scamarcio, I. Ferrari, J. Trinca, V. Cervi Giudizio di 50&Più:

DRAMMATICO

LA BALLATA DI ADAM HENRY REGIA di Richard Eyre con: E. Thompson S. Tucci Giudizio di 50&Più:

È la storia di due fratelli diversi per inclinazione e carattere, costretti dagli eventi dolorosi della vita a riavvicinarsi per cercare una rinnovata “fratellanza”. Valerio Mastandrea è Ettore, insegnante di scuola media. Un uomo prudente e misurato. Riccardo Scamarcio, invece, è Matteo, il fratello minore: imprenditore brillante e spregiudicato. La grave malattia che colpisce Ettore spinge Matteo a tornare a casa. L’euforia del titolo? «È la sensazione provata dai subacquei - spiega Valeria Golino - che devono decidersi a tornare subito in superficie, prima di perdersi negli abissi».

La 60enne giudice Fiona Maye, esperta in diritto di famiglia, sposata e senza figli, vive una grave crisi coniugale, problema che passa in secondo piano quando decide di occuparsi di un caso delicato: Adam Henry, giovane malato di leucemia, per motivi religiosi rifiuta di sottoporsi alle trasfusioni. Tra la legge della natura che fa il proprio corso e il diritto legale di proteggere la vita, chi deve trionfare? Un film etico sulle scelte difficili di ogni giorno e i limiti del sentimento d’amore.

CINEMA

«QUANDO GUARDIAMO IL CIELO, da qui non ce ne rendiamo conto, l’esplorazione dello spazio ti cambia il punto di vista: permette di vedere cose che avremmo dovuto vedere tempo fa». Così parlò Neil Armstrong, il primo uomo sulla Luna dopo una serie di tentativi falliti, costati un prezzo enorme a livello economico e di vite umane. Era il 1968 e da allora, quel piccolo passo «…così grande per l’umanità» ha ispirato letteratura, Tv e cinema. Il primo a svelare i segreti del nostro satellite sullo schermo fu George Méliès con il surreale Viaggio nella Luna, capolavoro del 1902 che aprì la strada ai cineasti di ogni latitudine. Nel ’69 George Sturgess diresse Gregory Peck in Abbandonati nello spazio, vincendo un Oscar per gli effetti speciali. Al filone complottista appartiene invece Capricorne One, thriller Anni ’70 di Peter Hyams, mentre Base Luna chiama Ter-

ra (1964, adattamento del romanzo di H.G. Wells) ipotizza il ritrovamento sulla Luna di una bandiera britannica dell’Ottocento. Tra i lavori più recenti c’è il blockbuster di Ron Howard Apollo 13, interpretato da Tom Hanks (1995) e giudicato tra i 1.000 film migliori di sempre. Nel 2009 anche Duncan Jones ha diretto il suo fantasy lunare Moon. Ora tocca a Damien Chazelle che, dopo la pioggia di Oscar di La La Land, si affida ancora al sensibile talento di Ryan Gosling per raccontare la missione “Apollo 11” dal punto di vista umano. Un film meno tecnico e più viscerale. Cosa passò nella testa di Armstrong prima e durante l’allunaggio? Un uomo lanciato nello spazio mai sondato, tra paure e incertezze, che tenne il mondo col fiato sospeso. Regia: Damien Chazelle Genere: biografico Giudizio di 50&Più:

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__BEAUTIFUL MINDS__

UNA DONNA FORTE C’È UNA CASA A VIENNA PIENA ZEPPA DI RAGAZZINI. Sono i Meitner: otto, tutti fratelli. La terza arrivata è Lise: schiva, timida ma con un pallino che la rende ostinata. Si è messa in testa di fare la scienziata e non vuole saperne del fatto che le donne non possano frequentare il liceo. Siamo alla fine dell’Ottocento. Così convince il padre a farle da tutore in casa. Lui è un avvocato: fiuta il talento della figlia e decide di assecondarla. Lise, d’origine ebrea, riceve un insegnamento protestante e come d’abitudine nelle faAUTODIDATTA

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LISE MEITNER

sches Gymnasium Wien.

Benché sia strano per l’epoca vedere una donna aggirarsi per i corridoi di Fisica, Lise di Sadìa Maccari non demorde e porta avanti i suoi studi lavorando a una Tenace fino tesi di dottorato sulla conduzione del alla realizzazione calore nei materiali disomogenei, tema dei suoi sogni in linea con la più ampia tradizione della fisica del XIX secolo. Ma quelli sono anche gli anni in cui gli studi sulla ramiglie dell’alta borghesia mitteleuropea dioattività iniziano a prendere corpo, impara il francese - la scappatoia a una cosa della quale continuerà a occuparsi carriera di studi infruttuosa avrebbe poanche una volta preso il dottorato (è la tuto essere diventare governante o maeseconda donna nella storia a vincere un stra. La giovane Meitner prepara l’esame concorso di dottorato), quando si sarà di maturità da autodidatta e nel 1901 trasferita a Berlino. consegue il diploma presso l’AkademiL’UNIVERSITÀ


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È a Berlino che frequenta i corsi di Max Planck (l’iniziatore della fisica quantistica) diventandone assistente, anche se in modo non ufficiale. Ma l’incontro destinato a cambiare il corso degli eventi è quello col chimico Otto Hahn, col quale lavorerà per oltre trent’anni. È pur sempre il primo decennio del Novecento e a Lise, in quanto donna, è precluso l’accesso ai laboratori tant’è che, quotidianamente, entra a lavoro dalla porta di servizio, nella ex falegnameria del dipartimento di Chimica adattata a centro di ricerca. Nel 1909, Meitner e Hahn fanno luce su vari e innovativi aspetti dell’energia atomica, scoprendo l’esistenza di nuclidi radioattivi. Ma solo nel ’13, dopo un’aspra controversia con l’amministrazione dell’ateneo, le viene pagato il primo stipendio. Sono tempi di fermento, innovazione, in campo scientifico. LE COLLABORAZIONI

Nel 1914, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, è costretta a separarsi da Otto. Torna in Austria a lavorare come infermiera volontaria di radiologia presso un ospedale. Tre anni dopo torna agli studi, scoprendo il novantunesimo elemento della tavola periodica: il Protoattinio. Ricerca che, nel 1926, le vale il titolo, primo conferito in Germania a una donna, di professoressa.

troppo distante dall’immaginario comune di scienziato. Ma il riscatto, la studiosa lo ottiene: nel ’47 è nominata capo della sezione di Fisica nucleare dell’Istituto di Fisica del Politecnico di Stoccolma e nel ’49 le viene conferita la Max-Planck-Medaille. Si ritira dalla ricerca sperimentale nel 1952, a 74 anni; eppure, continua a insegnare. Spende i suoi ultimi giorni girando per il mondo a sostenere l’accesso delle donne alle carriere. Non solo in ambito scientifico.

corrispondenza. In questi anni è giunta alla corretta definizione e descrizione della fissione dei nuclei di uranio, scoperta che sarà resa pubblica tramite una lettera all’editore della rivista inglese Nature, solo nel gennaio del 1939.

Nel 1945 il premio Nobel per la Chimica viene consegnato ad Otto Hahn mentre Lise Meitner, che pure aveva condotto con lui gli studi, viene ignorata. È donna, ebrea, IL NOBEL MANCATO

IL CASO MEITNER

1

Una ferita ancora aperta Il caso della studiosa Lise Meitner ha fatto spesso parlare di mancato riconoscimento che le sarebbe spettato al pari del collega Otto Hahn, compagno di lavoro, cui è stato assegnato il Nobel. A parziale riparazione, solo nel 1997, alla scienziata austriaca è stato infatti intitolato un nuovo elemento della tavola periodica, il meitnerio (Mt). Un riconoscimento che ha rischiato esso stesso di sfumare per via di una controversia tra russi e statunitensi che posticipò di quindici anni la ratifica ufficiale del nome, avvenuta appunto solo alla fine degli anni Novanta, con l’abbandono del nome che era stato previsto in maniera provvisoria, ossia “unnilennio”. 3

LA GRANDE GUERRA

Nel luglio del ’38, con l’annessione dell’Austria alla Germania nazista, Lise perde la cittadinanza austriaca e, in quanto ebrea, è in pericolo. Emigra in clandestinità in Svezia (dove prosegue le sue ricerche fino al ’46). Nel mentre, mantiene con Hahn un rapporto di IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE

2

+

1 - Aprile 1959, Lise Meitner con alcune studentesse del Bryn Mawr College (Pennsylvania, Usa); 2 - Con Otto Hahn, nel 1913; 3 - 1914, nei laboratori dell’Istituto di Chimica “Kaiser Wilhelm” di Berlino; 4 - Nel 1906, a Vienna. 4


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__EVENTI__

OLTRE 20MILA VELISTI IN MARE

La prima edizione, nel 1969, allineò 51 imbarcazioni; quella dello scorso anno, 2.072 (le iscritte erano 2.101), facendo della “Barcolana” la regata velica con il maggior numero di partecipanti di sempre.

+ CINQUANTESIMA EDIZIONE

di Ersilia Rozza

Diversi eventi collaterali punteggeranno i dieci giorni dell’evento: gare per giovanissimi, per imbarcazioni storiche, in notturna, di nuoto; esibizioni di surf e di catamarani “extreme” L’OBIETTIVO È OGNI VOLTA LO STESSO. «Vogliamo mostrare il valore dello sport velico e la passione per il mare, che ci emoziona sempre», dice Mitja Gialuz, il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano che organizza la “Barcolana”. Regata velica costiera, aperta a tutti gli equipaggi divisi per classi, riempie a ottobre - durante l’estate di san Martino il golfo di Trieste di vele bianche e multicolori con un colpo d’occhio unico. Come afferma Furio Benussi, vincitore delle edizioni 2016 e 2017: «Fare la passerella davanti alle Rive gremite è fantastico: nemmeno in Coppa America hanno una visuale così». Quest’anno sarà un evento ancora più speciale, dato che nella città giuliana si festeggia, dal 5 al 14 ottobre, il cinquantennale della regata, con la possibilità, oltre di vederne le bellezze - da

BARCOLANA 2018, LA PIÙ GRANDE REGATA DEL MONDO piazza dell’Unità al colle di san Giusto, al castello di Miramare -, di seguire le imbarcazioni da punti di vista privilegiati, terrazze in riva

al mare e persino elicotteri, oppure partecipare ai festeggiamenti dei numerosi party previsti per gli attesi oltre 300mila ospiti. Senza dire,

CARAIBI, BERMUDA O ISOLA DI WIGHT?

Le sfide più belle del globo Di regate, in giro per il mondo, ce ne sono di tutti i tipi, per percorso e per categoria delle imbarcazioni. Inoltre, a terra, agli spettatori sono offerte numerosissime iniziative e feste. Proprio per queste ultime sono celebri la caraibica Antigua Sailing Week e la Cowes Week nell’isola di Wight. Iconiche la ipercompetitiva America’s Cup, testimone delle imprese del Moro di Venezia, di Luna Rossa, di Azzurra, le regate offshore come la Whitbread (oggi Volvo Ocean Race), la rischiosa Fastnet, le 628 miglia della Sydney Hobart Yacht Race e, dalla parte opposta del globo, la Newport Bermuda Race. Ma per i velisti solitari, il must è la durissima Vendée Globe.

poi, che anche chi è inesperto di vela avrebbe potuto dormire la notte precedente a bordo e, in seguito, partecipare come guest su una barca con una spesa di 589 euro. La competizione, ambitissima fin da quando si iscrivevano anche le “formula uno del mare”, come Il Moro di Venezia (tre volte vincitore) oppure Mascalzone Latino, reduci dall’America’s Cup, “Barcolana50” anche quest’anno trasformerà il Golfo di Trieste, visibile fin dalle alture del Carso, in un magnifico palcoscenico naturale, dove mare e vento metteranno a dura prova l’abilità e i tatticismi degli uomini. Uno spettacolo fantastico. OTTOBRE 2018 I 53


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__INCONTRI__

Michele Dall’Ongaro, compositore e presidente dell’Accademia di Santa Cecilia, presenta la nuova stagione della Fondazione, nonché una coinvolgente visione della musica

GLI ESSERI UMANI SI ANNUSANO CON LA MUSICA di Raffaello Carabini

«LA MUSICA NON È UNA, LE MUSICHE SONO TANTE, ED OGNUNA È PORTATRICE DI UN’IDENTITÀ ESTREMAMENTE DEFINITA. Direi che la musica è l’elemento più importante per riconoscersi: gli uomini si annusano con la musica, non in base ai vestiti, ai capelli, ma a quello che sentono». Un incipit che certo non ti aspetteresti dal Presidente di una delle fondazioni musicali più importanti d’Italia, tra le prime nel mondo. Michele Dall’Ongaro, che ricopre il ruolo presso la romana Accademia di Santa Cecilia, è un personaggio aperto, con le idee chiare e punti di vista oriNOTE DI SANTA CECILIA ginali, compositore, concertista, già Un patrimonio da ascoltare divulgatore radiofonico, dirigente Rai, Divisa fra le stagioni sinfonica, da camera, constudioso di musica tradizionale. «Oggi temporanea e le tournée, l’intensa attività annuale abbiamo il dovere di far scoprire una (ottobre/giugno) dell’Accademia di Santa Cecilia è ritrovabile sul sito www.santacecilia.it musica non appiattita sul modello di

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DIRETTORI E ARTISTI SANTA CECILIA

Le linee guida della Fondazione

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Sopra, Antonio Pappano: dal 2015 dirige l’Orchestra di Santa Cecilia In apertura, Michele Dall’Ongaro, presidente dell’Accademia Santa Cecilia.

non meno accattivanti, mettono di fronte a realtà inaspettate e creano quei cortocircuiti che dobbiamo continuamente stimolare, perché accendono la straordinaria macchina che possediamo, il cervello». La musica insegna a ripensare la vita... Sì, e senza bisogno di diventare tutti Pollini. Ce l’hai dentro, ti è utile, ti consola, ti indigna, fa pensare. Oggi fate concerti in aeroporto, in metropolitana, nelle carceri: la musica, in particolare la

classica, ha bisogno di trovare nuovi ambiti, anche lontani dalla ritualità cui si è abituati? Mi sembra che tutte le manifestazioni culturali abbiano un tema in comune, quello di uscire dal loro habitat. Questo spiega ad esempio il paradosso dei festival letterari: non c’è Paese dove ce ne siano di più e siano più seguiti e al tempo stesso non c’è quasi Paese dove si legga meno che in Italia. Il nostro ambiente abituale è frequentato dalle persone che ormai conoscono la “lezione”. Ogni volta » FOTO CHRIS LEE

riferimento che offrono le playlist delle radio commerciali», continua. «Esiste la musica per lo svago e l’intrattenimento, ma non può essere l’unico riferimento. C’è una tale ricchezza espressa dalle altre musiche, non solo la classica, ma l’etnica, il jazz... E da quelle che incrociano le diverse esperienze, come faceva Béla Bartók, ad esempio, con la tradizione magiara e Bach: sono musiche più complesse, ma

LA MUSICA, COME DICEVA PABLO PICASSO, È «UNA MAGNIFICA BUGIA CHE DICE LA VERITÀ»

«Una fondazione sinfonica di livello internazionale riconosciuto come la nostra - spiega Dall’Ongaro, presidente dell’Accademia di Santa Cecilia - deve avere innanzitutto il meglio dei nomi presenti nel circuito di serie A, cioè gli artisti che trovi a Berlino, Vienna, Parigi, New York... Noi siamo una fondazione lirica, ma l’unica ad avere quasi esclusivamente un’attività sinfonica, quindi abbiamo un doppio dovere nei confronti del pubblico. I nomi di Pappano, di Honeck, di Kavakos, di Chung, di Bychkov, di Gatti, di Dudamel e gli altri in cartellone nella prossima stagione, sono quelli che frequentano le grandi istituzioni del mondo. Questo per parlare solo dei direttori, ma lo stesso vale per i solisti. La seconda caratteristica è che si deve dare spazio all’imprevisto, all’inedito, alle scoperte (come Jakob Hrůša, un giovane ceco che tutto il mondo sta apprezzando), ai compositori emergenti, ai giovani italiani, alle opere meno frequentate. La terza indispensabile necessità è avere un direttore musicale autorevole: noi siamo molto fortunati ad avere Antonio Pappano dal 2005. Ha fatto diventare la nostra una delle orchestre più richieste al mondo, con un numero impressionante di tournée (90 città nell’ultimo lustro) e di registrazioni discografiche, tra cui l’Aida più venduta degli anni 2000».

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che si esce c’è invece la possibilità di accendere un lumicino. La musica va abitata come un oggetto normale di confronto quotidiano, di scambio di idee, come lo sport o il confronto politico. Più che fare un concerto in Tv è utile che se ne parli in un talk show, che le trasmissioni di grande consumo popolare si ricordino che esiste un signore che suona il pianoforte meglio degli altri. Andare all’aeroporto o in metropolitana significa gettare semi il più lontano possibile, sperando che qualcosa germogli. E che fare per avvicinare i giovani alla musica colta? Bisogna riportare la musica a scuola: il creare delle coscienze non può prescindere dalla musica, così come dall’educazione civica, materie cancellate dall’ordinamento italiano. Tutti dobbiamo dare ai giovani una speranza e disegnare dei piani per il futuro. Il peccato più grave che possiamo commettere è deluderne le aspettative. Il che non significa moltiplicare orchestre o conservatori per creare fucine di disoccupati, ma vuol dire avere un’idea di futuro sostenibile, che indichi con chiarezza alcuni obiettivi e sottolinei il valore del merito. La musica lo fa. Per certi versi l’orchestra è un modello di società ideale, un mondo dove tutti ascoltano cosa dicono gli altri, si parla a tempo debito, ognuno ha il suo ruolo e nessuno resta indietro, tutti sono utili. È un modo onesto di vedere

il mondo. Per questo abbiamo tantissimi bambini, 1.400, 12 cori e cinque orchestre giovanili e infantili. Vengono perché hanno un modello di riferimento. È un po’ il contrario del “tutto e subito” che ci impone la società contemporanea... Con un’indagine Doxa abbiamo scoperto quello che già sapevamo, ovvero che il nostro pubblico è prevalentemente di una certa età, di un certo livello di istruzione e di reddito e per la gran parte femminile. Però, quando parlo con queste persone, quasi tutte mi dicono che ai concerti andavano con la mamma, a 1314 anni, spinti dai motivi più vari. Perciò dovrebbero esserci dei ragazzi di quell’età anche ai nostri concerti, invece fatichiamo ad averli. Dobbiamo trovare i modi per farlo. Stiamo mandando come apostoli studenti universitari a diffondere la nostra attività nei licei con un lavoro di formazione che va avanti da anni e poi soprattutto insegniamo musica, perché se sai fare un po’ una cosa, cerchi chi sa farla meglio. Sono processi lunghi, ma questo patrimonio è talmente irresistibile in termini di gioia, di idee, di fantasia, di tradizione, di innovazione, di sperimentazione, che nessuno che abbia avuto un contatto anche episodico non può più farne a meno. O comunque fare a meno della consapevolezza che esiste.


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__EVENTI__

SANSICARIO

BOSCHI INCONTAMINATI, cime aguzze che lo circondano come un gigante buono pronto lì a proteggerlo, la neve che d’inverno lo ricopre come una soffice coperta... Sansicario è il tipico borgo montano dove il tempo scorre lento, condito dal profumo degli alberi che si amalgama con quello dei piatti tipici del luogo, risultato della perizia culinaria italiana e francese. Perché Sansicario, frazione del comune di Cesana Torinese, in provincia di To54 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2018

Ed è qui, fra pascoli, boschi e cime innevate che dal 27 gennaio al 3 febbraio, si svolgeranno le Olimpiadi Invernali di 50&Più, una manifestazione dedicata interamente a quei senior che adorano la montagna e amano sfidarsi lanciandosi sulle piste innevate. di Giovanni Orso E Sansicario è il luogo ideale per accogliere questo evento, perché vanta rino, si trova nel cuore della Val di Susa, impianti sciistici moderni e ben collaua poca distanza dal confine italo-francese dati avendo ospitato, tra gli altri, alcune (circa 10 chilometri), a 1.700 metri d’aldelle gare delle XX Olimpiadi Invernali tezza, dove ammirare il Colle del Mondi Torino 2006. ginevro, il monte Chaberton, il Fraiteve.

CUORE DI NEVE


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Sarà Sansicario, in provincia di Torino, ad ospitare la nuova edizione delle Olimpiadi invernali dei 50&Più, che si terranno dal 27 gennaio al 3 febbraio In questo angolo di paradiso, ogni sciatore o aspirante tale, può trovare il percorso più adatto alle proprie caratteristiche e capacità: dalle discese più impervie tagliate su misura per i professionisti a quelle più dolci, adatte a chi è alle prime armi; piste per bambini e percorsi per gli amanti dello snowboard, impianti di risalita che portano fino a 2.700 metri. Sansicario è un gioiello che si trova al centro del comprensorio sciistico internazionale della Vialattea che comprende, oltre il borgo, anche Sestriere, Pragelato, Sauze d’Oulx, Oulx, Cesana, Claviere e Montgenèvre, sul versante francese. Una vasta area, quella della Vialattea, che conta 249 piste (7 verdi, 80 blu, 120 rosse e 42 nere) per un totale di oltre 400 chilometri, e 70 impianti di risalita. Qui, i grandi spazi e le piste innevate costantemente baciate dal sole si accompagnano a paesaggi mozzafiato, villaggi tipici, boschi di larici e abeti, sentieri nascosti da percorrere in solitaria o in compagnia. La magnificenza del panorama è sottolineata dalle altitudini più diverse: si va dai 1.350 metri di Cesana fino ai 2.800 metri del monte Motta, luoghi che raccontano la forza della natura.

LA SETTIMANA BIANCA DEI 50&PIÙ IN OCCASIONE DELLE OLIMPIADI INVERNALI 2019

SANSICARIO (TO) DAL 27 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO L’evento associativo che diverte gli amanti della neve e degli sport invernali si terrà nella splendida cornice di Sansicario. I 400 km di piste, tutte collegate “sci ai piedi” e i 69 impianti di risalita, ne fanno la meta ideale dove trascorrere la “settimana bianca”. I partecipanti si sfideranno in 4 differenti discipline, suddivise in categorie in base all’età: discesa slalom (in doppia manche), sci di fondo classico, sci di fondo pattinato e camminata di regolarità.

L’Hotel Sansicario Majestic (4 Stelle), del gruppo Bluserena, sorge a 1.700 metri di altitudine nel comprensorio sciistico della Vialattea, a 8 km da Sestriere e 20 km dal confine con la Francia. In posizione soleggiata, gode di una splendida vista sul monte Chaberton. A disposizione degli ospiti, palestra, piscina coperta riscaldata, Spa, parcheggio esterno gratuito e garage coperto a pagamento. L’hotel è privo di barriere architettoniche e attrezzato per le persone diversamente abili.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE 7 notti (dal 27 gennaio al 3 febbraio) Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più € 45

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In singola € 645

La quota comprende Soggiorno in camera doppia all’Hotel Majestic di Sansicario - Trattamento di prima colazione e cena (bevande incluse: acqua minerale e vino) Animazione e spettacoli serali, piano bar, giochi, balli e feste - Partecipazione alle gare e agli intrattenimenti proposti dall’organizzazione - Skibus per collegamento agli impianti - Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento viaggio - Assistenza di personale 50&Più Turismo. La quota non comprende Trasporti da e per Sansicario - Skipass individuale - Tassa di soggiorno - Mance, extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato.

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__in VIAGGIO__

SINGAPORE, LA CITTÀ DEL LEONE

Moderna, tecnologica, con un’architettura all’avanguardia, Singapore non è soltanto una delle capitali economiche mondiali, ma anche tra le mete turistiche più ambite del Sud Est asiatico. Definita in molti modi diversi - da “città giardino” a “città dei record” - resta principalmente “la città del leone”, in omaggio all’animale che ispirò la sua fondazione di Loris Porcheri

I PRIMI A SEGNALARE L’ISOLA SULLE LORO MAPPE, FURONO I MARINAI CINESI, nel III secolo d.C. La chiamarono Pu-Luo-Chung, modificando il termine malese Pulau Ujong, il cui significato era “isola alla fine della penisola”, perché quella terra abitata da una manciata di pescatori si trovava alle pendici della Malesia. Per secoli nessuno si curò di Pu-Luo-Chung, tanto che divenne semplicemente Temasek (“città del mare”), finché il potente Impero Srivijaya non la portò sotto il proprio controllo. Una leggenda narra che il principe di Srivijaya, Sang Nila Utama, quando approdò sull’isola a causa di una violenta tempesta, vide aggirarsi nella foresta uno strano animale, che lui identificò come un leone. Era il 1299 e Sang Nila Utama considerò quella fugace apparizione come un segno di buon auspicio, tanto da convincerlo a gettare in quel luogo di pescatori, le fondamenta di una città che chiamò Singa-Pura, un nome malese che in sanscrito significa “città del leone”. In realtà, pare che di leoni l’isola di Singapore non ne abbia mai visto neanche l’ombra, ma poco importa; le leggende si intrecciano facilmente con la realtà e restano ancorate nella storia dei luoghi da cui prendono origine. E per non smentire né »

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IN VIAGGIO ART SCIENCE MUSEUM

SINGAPORE FLYER

NATIONAL ORCHID GARDEN

Somiglia ad un fiore di loto adagiato sull’acqua, con 10 petali che si protendono verso il cielo; in realtà è uno dei musei più innovativi al mondo, nel quale arte, scienza, cultura e tecnologia si fondono “per creare il futuro”.

È la ruota panoramica più alta dell’Asia con i suoi 165 metri d’altezza, (circa 42 piani), e con 28 cabine. Dalla cima si può vedere il panorama di tutta la città e, nei giorni più limpidi, perfino la Malesia e l’Indonesia.

Creato all’interno del Royal Botanical Garden, si estende per 3 ettari di terreno. Conserva 60.000 orchidee di 1.000 specie diverse e 2.000 ibridi; a seconda della fioritura, ne vengono esposti circa 600 esemplari.

STATE OF FUN leggenda né realtà, il simbolo odierno di Singapore è il Merlion, uno strano animale con la testa di un leone ed il corpo di un pesce. Quest’ultimo rappresenta le origini della città, quando era conosciuta solo come Temasek, il piccolo villaggio di pescatori, mentre la testa ricorda l’appellativo che le diede il mitico principe malese, che la fondò (“città del leone”). Il Merlion, oltre ad essere il simbolo di Singapore, è una delle sue maggiori attrazioni. Questo gigante di 70 tonnellate, alto 8,6 metri, è stato realizzato nel 1972 da Lim Nang Seng, un artigiano del luogo. Inizialmente posto alla foce del fiume Singapore come simbolo di accoglienza per i visitatori, è stato successivamente sistemato sul lungomare, in modo da affacciarsi su Marina Bay guardando verso est, una direzione che la tradizione popolare indica come “simbolo di prosperità”.

SENTOSA

L’isola del divertimento Spiagge incontaminate, paesaggi da sogno, divertimento senza eguali, questa è Sentosa, una delle isole che compongono l’arcipelago di Singapore, poco più a sud dell’isola principale. Arrivarci fa già parte dello spettacolo: la Singapore Cable Car è la funivia che collega le due isole, e dalla quale si può godere di una vista mozzafiato del centro della città di Singapore. Le lunghe spiagge di sabbia bianca e i parchi avventura, fanno il resto.

I Super Trees, gli enormi giardini verticali dei Gardens by the Bay.

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In apertura, paesaggio di Singapore al tramonto. Sopra, la statua del Merlion, nel Merlion Park.

Nel Merlion Park, dove è posta la statua, si trova anche una sua copia più piccola, di “solo” due metri di altezza e del peso di “appena” 3 tonnellate, “il cucciolo di Merlion”. In realtà di statue del Merlion, ufficialmente approvate, ce ne sono sette disseminate per la città e in tutto l’arcipelago, ma le più visitate, oltre all’originale e al “cucciolo”, sono quelle dell’isola di Sentosa, del Tourism Court e

quella posta a Mount Faber. Città-stato composta da 63 isole, capitale dell’economia mondiale, metropoli moderna e tecnologica, ricca di attrazioni, Singapore è definita in molti modi diversi: “la Svizzera d’Oriente”, “la città giardino”, “la città dei record”. La sua moderna architettura, i suoi quartieri multietnici, la mescolanza di razze e religioni, uniti al clima tropicale, la rendono una delle mete turistiche più ambite del Sud Est asiatico. Il Marina Bay Sands è uno degli edifici simbolo di Singapore, rappresentante di quella architettura avveniristica che caratterizza la città. La costruzione è composta da tre torri di 55 piani ciascuna - che accolgono un resort di lusso, negozi, ristoranti -, collegate in cima dallo Sky Park, una piattaforma


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I ION Z I ISCR RTE APE

GRANDI CROCIERE 50&PIÙ Partenza dall’Italia il 28 GENNAIO con voli da Roma e Milano. Rientro in Italia il 6 FEBBRAIO

che si estende per 1,2 ettari. Qui, tra giardini lussureggianti, ristoranti e una piscina all’aperto di 150 metri - la più grande del mondo, posizionata come se si nuotasse sospesi nel cielo - è possibile ammirare un panorama senza eguali, disegnato dallo skyline della città. Ma Singapore è anche natura, che celebra il suo trionfo nel Gardens by the Bay, che si estende per oltre 100 ettari sul lungomare e racchiude 220mila specie botaniche. All’interno del complesso campeggiano i Super Trees, giardini verticali alti dai 9 ai 16 piani, con 163.000 piante e oltre 200 specie di fiori. Una passerella collega le cime dei Super Trees; da qui si può godere il panorama della città abbracciando con lo sguardo la foresta, la baia di Singapore e il lago Dragon Fly Lake.

L’Oriente, fra spiagge e cultura con Costa Fortuna

Solo l’Oriente sa essere sintesi fra bellezza della natura e intervento dell’uomo. Soprattutto ci colpisce per il senso di quiete e purezza che sa trasmetterci. Un invito alla meditazione che ritroviamo in più mete della nostra crociera. La caotica Singapore è il nostro punto di partenza e arrivo, una città pulsante e in continuo movimento, dove il bambù e l’acciaio convivono. In mezzo, giornate intense in Malesia e in Thailandia, nella mitica spiaggia di Phuket ITINERARIO Part. Arr. Giorni Porto Italia - Partenza con volo per Singapore 1° Arrivo e trasferimento per l’imbarco 2° 20.00 a Singapore (imb. dalle 15.00) In navigazione 3° 08.00 20.00 Langkawi (Malesia) 4° 08.00 Phuket (Thailandia) 5° 18.00 Phuket (Thailandia) 6° 08.00 18.00 Penang (Malesia) 7° 08.00 18.00 Kuala Lumpur-Port Klang (Malesia) 8° Singapore visita guidata 9° Rientro con volo in Italia 10° NB: Nella quota è inclusa una visita guidata delle principali attrazioni della città di Singapore, che termina con il trasferimento in aeroporto. QUOTE DI PARTECIPAZIONE PER PERSONA: TIPO CABINA CAT. IN CABINA DOPPIA Interne IC € 1.470 (tasse escluse) Esterne EC € 1.620 (tasse escluse) Esterne con balcone BC € 1.770 (tasse escluse) Supplementi e tasse Tasse Portuali € 150 Supplemento doppia uso singola* Su richiesta Quote di servizio (obbligatorie) Da pagare a bordo € 70 adulti € 35 ragazzi Supplemento partenza da Roma € 80 Assicurazione annullamento viaggio € 50 * su richiesta e in numero limitato Quota d’iscrizione per i non soci € 45

Le quote comprendono: Volo da Milano o Roma per Singapore e viceversa compresi trasferimenti per il porto • Sistemazione nella cabina prescelta dotata di ogni comfort: servizi privati, aria condizionata, telefono, filodiffusione, Tv via satellite, cassaforte e frigobar (su alcune navi) • Trattamento di pensione completa a bordo: caffè mattutino, prima colazione, pranzo, cena, tè pomeridiani, buffet e sorprese gastronomiche di mezzanotte • Utilizzo (non in esclusiva) di tutte le attrezzature della nave: piscine, lettini, palestra, vasche idromassaggio, discoteca, sauna, bagno turco, biblioteca • Partecipazione (non in esclusiva) alle attività di animazione di bordo, spettacoli musicali o di cabaret nel teatro di bordo, balli e feste in programma tutte le sere durante la crociera • Corsi di ginnastica (aerobica, stretching, bodydancing, ecc.) e l’assistenza di istruttori nella palestra • Polizza Medico Bagaglio Europ Assistance • Assistenza di personale di lingua italiana durante tutta la crociera (non in esclusiva) • Facchinaggio dei bagagli nei porti d’imbarco e di sbarco • Mezzi d’imbarco e di sbarco nei vari scali (non in esclusiva). Le quote non comprendono: Bevande ai bar e ai pasti • Tasse portuali (€ 150) • Eventuali adeguamenti carburante • Escursioni e i tour organizzati • Quote di servizio • Polizza Annullamento Crociera • Servizi di carattere personale (trattamenti estetici, acquisti nelle boutique di bordo, telefonate dalla nave a terra etc.) • Extra in genere e quanto non espressamente indicato alla voce “Le quote comprendono”.

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__SOCIETÀ TENDENZE__

Il futuro del design sembra legato a un cambiamento della cultura dei consumi. La sperimentazione di soluzioni eco-innovative fa ripensare ai materiali di scarto come risorsa inesauribile

ECODESIGN: IL FUTURO È NEGLI SCARTI di Bibi Sarti

LA RICERCA E LA SPERIMENTAZIONE DI MATERIALI ECO-INNOVATIVI E L’UTILIZZO DI CRITERI DI DESIGN GUIDATI DAI PRINCIPI DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE HANNO PORTATO, nel vastissimo panorama del design internazionale, all’ideazione di soluzioni nell’ambito dell’architettura, dei complementi di arredo, della moda e dell’arte che va ben oltre il potere dell’immaginazione. L’obiettivo di riprogettare tutto ciò che ci circonda in un’ottica green ha portato infatti aziende consolidate, start up e nuove generazioni di creativi a ragionare sul ciclo di vita completo dei prodotti che potesse ridare loro nuova vita, e a ripensare quindi ai materiali di scarto come a un’incredibile e inesauribile risorsa. Dalla Waste House dell’Università di Brighton, il cui involucro esterno sfrutta i più disparati rifiuti compattati e pressati come spazzolini da denti, vecchie Vhs e jeans, all’Upcycling della »

UNA NUOVA CONCEZIONE

Economia circolare e rigenerazione L’economia circolare è un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo e che promuove una concezione della produzione e del consumo di beni e servizi, che passa ad esempio per l’impiego di fonti energetiche rinnovabili, ma anche per il re-impiego delle risorse già in circolo, in particolare attraverso il riciclo dei rifiuti.

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__SOCIETÀ COSTUME__

Non sono i Millennials, i figli dei fiori, o i “ragazzacci” del Rinascimento. I giovani “peggiori” ci sono sempre stati, così come l’abitudine di criticarli, secondo lo storico Alessandro Barbero

LA “PEGGIO GIOVENTÙ”? È SEMPRE ESISTITA di Giovanna Dall’Ongaro

SFATICATI, SENZA INTERESSI E SUPERFICIALI. I Millennials sono una manica di viziati, ossessionati dai selfie, dipendenti dai telefonini, concentrati solo su se stessi e i loro avatar virtuali. Sono la generazione peggiore della storia, attratti dal divano e dalla playstation molto più che dagli ideali e dai valori in cui credevano i loro genitori quando avevano la stessa età. Non sempre, ma spesso, lo si sente dire dei ragazzi di oggi. Ma siamo sicuri che siano proprio loro, gli “sdraiati” del XXI secolo, la “pegLA STORIA SI RIPETE gio gioventù” che il mondo abbia Luoghi comuni e senza tempo mai conosciuto? Viziati, maleducati, senza ideali, egoisti e poco riAi tempi di Aristofane, intorno al spettosi degli altri. Non c’è epoca storica che abbia 400 a.C., succedeva che i padri si avuto un giudizio clemente sui giovani. lamentassero così dei figli: «Mi Sparare a zero sui “ragazzi di oggi” è un luogo comune, mordono i debiti, la mangiatoia come dire che non esistono le mezze stagioni.

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QUESTIONE DI NEURONI I GIOVANI D’OGGI

Impossibile capirli? Colpa del cervello

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e le spese di questo figliuolo! E lui va con tanto di zazzera, marcia a cavallo, guida cocchi, sogna corsieri!» (Le nuvole). Aristotele, IV secolo a.C., descriveva i giovani come impetuosi, facili all’ira e impulsivi, convinti di sapere tutto e ostinati nel difendere le loro posizioni. In tempi più recenti, su un numero del Daily Mail del 1925, si usano toni altrettanto “lusinghieri”: i giovani sono

NEL SESSANTOTTO I GIOVANI CONTAVANO DI PIÙ PERCHÉ ERANO TANTI. OGGI SONO POCHI E FANNO FATICA A FARSI VALERE. MA SONO I PADRONI DELLE NUOVE TECNOLOGIE

spudoratamente senza pensieri, maleducati e terribilmente egoisti. Insomma, sparare a zero contro le nuove generazioni sembra un’abitudine ricorrente nella storia. Con Alessandro Barbero, storico, scrittore e professore all’Università del Piemonte Orientale, siamo andati in cerca delle tracce di questa ostilità verso i “ragazzi di oggi” nelle epoche del passato, scoprendo così che la

“peggio gioventù” è sempre esistita. Professor Barbero, sembra che i “giovani di oggi”, di qualunque periodo storico si tratti, abbiano sempre avuto una pessima reputazione. È così? Non c’è dubbio che le affermazioni del tipo “i giovani di oggi sono dei rammolliti che non hanno ideali” siano sempre andate di moda. Sono espressioni che appartengono al repertorio dei luoghi comuni, come dire che del governo non ci si può fidare o che non ci sono più le mezze stagioni. Insomma, non è vero che i ragazzi di oggi sono i più criticati di sempre? Sono sicuro che ai tempi di Platone si diceva che i »

«Stai attento», «Guida piano», «Allacciati la cintura», «Metti il casco». E ovviamente: «Non fumare», «Non bere», «Torna a casa presto», ecc.. Che fine fanno gli inviti alla prudenza destinati agli adolescenti? Lo sanno bene i genitori dei teenager: entrano da un orecchio ed escono dall’altro. Perché i ragazzi di tutti i tempi amano il pericolo? E perché è così difficile farli ragionare? I neuroscienziati se lo chiedono da tempo e ultimamente hanno formulato un’ipotesi: il cervello dei teenager è diverso da quello degli adulti perché diversa è la struttura delle connessioni sinaptiche. Prima dell’ingresso nell’età matura la rete che collega i neuroni cresce in maniera frenetica e disordinata. «Nel cervello dei giovani le sinapsi tra le cellule sono selvagge e più flessibili - spiega Anthony Koleske, professore di biofisica molecolare, biochimica e neuroscienze presso la Yale University, autore dello studio -. Nei cervelli maturi, le sinapsi diventano più rigide, sono più piccole e sono più composte». Il passaggio dal cervello giovane a quello maturo avviene grazie a una famiglia di proteine, le laminine, che mettono ordine nelle sinapsi, domando le connessioni ribelli adolescenziali. Insomma, per farsi ascoltare da un adolescente non bisogna far altro che aspettare che diventi adulto.

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giovani di allora non erano più quelli dei tempi DA PLATONE AD OGGI di Socrate. E il Dove sono finiti i ragazzi di una volta «Oggi i ragazzi amano troppo i propri comodi. commento di un Mancano di educazione, disprezzano l’autorità, monaco medioei figli sono diventati tiranni anziché essere vale sulla moda servizievoli. Contraddicono i genitori, schiagiovanile delmazzano, si comportano da maleducati con i l’epoca la dice loro maestri». Vi suona famigliare? Pensate lunga sull’opiniosi stia parlando dei giovani di oggi? Dei tanto ne che le vecchie vituperati Millennials, devoti solamente agli generazioni avesmartphone, ai video giochi e ai social network? vano delle nuove. Ebbene no. Quelle parole sono state scritte In quel caso si tedal filosofo greco Platone e risalgono a ben meva che la nuo2.400 anni fa. A quanto pare la storia si va tendenza di ripete. Con ogni generazione che ritiene di essere superiore a quella successiva e con portare le scarpe ogni padre che si sente autorizzato a procon la punta alnunciare la fatidica frase usata per rimpiangere l’insù potesse un passato migliore: “Ai miei tempi…”. portare i giovani a chissà quali perdizioni. Gli adulti provavano lo stesso I GIOVANI D’OGGI PARTONO timore riguardo ai “capelSVANTAGGIATI A CAUSA DEL loni” degli anni Sessanta e MINOR IMPATTO DEMOGRAFICO: Settanta: “Dove si andrà a IN POCHI È DIFFICILE FAR SENTIRE LA PROPRIA VOCE finire?”, ripetevano tutti, quando i ragazzi hanno cominciato a portare i capelli lunghi. Ci sono stati periodi storici in qualche modo più clementi nei confronti dei giovani? Nel Rinascimento i “difetti” della gioventù venivano considerati una fase della vita. I padri permettevano ai giovani di scorrazzare in

GENERAZIONI

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bande per la città, facendo baldoria e dandosi alle gioie della vita. Tanto, poi, sapevano che quelle intemperanze sarebbero passate e che i giovani avrebbero messo la testa a posto, finendo per somigliare ai loro padri una volta diventati adulti. Ma l’unico periodo storico in cui la gioventù ha avuto il suo vero riscatto è stato il Sessantotto. Sono passati esattamente cinquant’anni dalla rivoluzione dei cosiddetti “figli dei fiori”. Può ricordarci com’erano i giovani di allora? In quel periodo i giovani credevano veramente di poter cambiare il mondo. Poi questa convinzione si sarebbe rivelata un’illusione. Molti sessantottini sono finiti a dirigere aziende o a lavorare in banca contrariamente alle loro rivoluzionarie aspettative. Eppure, negli anni Sessanta, i giovani contavano veramente qualcosa perché avevano un vantaggio numerico sulle altre generazioni. I figli del baby boom erano tanti e ciò gli dava la forza per sperare di poter cambiare il corso della storia.

Qualche altro esempio di epoche “pro-gioventù”? Il fascismo ha cercato di costruirsi l’immagine di un movimento giovane, non per niente cantava “Giovinezza, giovinezza, primavera di bellezza”. Si rivolgeva ai giovani spingendo sull’idea di modernità. Basti pensare al mito dell’aeroplano, un mezzo che rispecchia le caratteristiche della gioventù, veloce, perfetto per esplorare nuovi mondi, adatto a piloti dai riflessi pronti. Quando Italo Balbo compì la prima trasvolata transatlantica erano soprattutto i giovani a rimanere affascinati dall’impresa, perché sembrava si aprissero nuovi orizzonti nel loro futuro. E dei ragazzi di oggi, cosa si può dire? Che partono molto svantaggiati: sono pochi e non riescono a far sentire la loro voce. Inoltre, le nuove tecnologie che richiedono un’agilità mentale come mai accaduto prima, li rendono vistosamente distanti dalle vecchie generazioni. Il gap di oggi è per questi motivi particolarmente profondo.


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britannica Pentatonic che insegna come dal propilene UN ESEMPIO GREEN dei tappi possano The House of Trash svilupparsi le strutNella milanese House of Trash tutto, dal mobilio ture di tavoli e sedie alle opere d’arte esposte, dalle lampade alle suppellettili, è fatto con la spazzatura. Nata e dallo schermo deda un’idea della società di ingegneria Miniwiz, gli smartphone si da sempre attenta alle tematiche sostenibili riesca a generare un legate al concetto di economia circolare, The cristallo antigraffio House of Trash ci mostra come mobili realizzati per bicchieri e ripiacon rifiuti industriali possono arredare con ni. Il futuro del declasse e originalità le stanze delle nostre case. sign sembra proDagli scarti della moda a quelli tecnologici, prio risiedere in un ogni tipo di materiale smaltito è stato usato cambiamento radiper creare arredi e accessori. Proprio in cale della cultura quest’ottica lo spazio polivalente di questa oridel consumo. ginale abitazione diventerà luogo di scambio E nel campo della e di sperimentazione per le tante aziende ecosostenibili che vorranno collaborare a progetti moda e del tessile? sempre più green. Segnali indubbiamente positivi sul versante dell’ecosostenibilità vengono da designer e imprese che guardano a un nuovo modo di concepire l’utilizzo dello scarto agroalimentare. Se la spagnola Carmen Hijosa ha ideato Pinatex, una fibra totalmente ecologica e biodegradabile ricavata da elementi di scarto dell’ananas, l’azienda bolzanina Frumat propone un’eco-pelle «CREDO CHE AVERE LA TERRA realizzata dai rifiuti della E NON ROVINARLA lavorazione della mela SIA LA PIÙ BELLA FORMA D’ARTE della Bassa Atesina che, CHE SI POSSA DESIDERARE» (ANDY WARHOL) oltre al valore di sosteni-

A MILANO

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bilità ambientale, ha anche il merito di contribuire ad abbattere i costi di gestione di questi rifiuti speciali. È, invece, dagli agrumi di Sicilia e, in particolare, dalle sue arance che è partito l’innovativo progetto di Orange Fiber, giovane azienda italiana che ha ideato un filato innovativo ricavato dagli scarti della lavorazione di questo frutto. «La scintilla è nata vedendo una foto di aranceti siciliani i cui agrumi non venivano raccolti - racconta Enrica Arena, cofounder insieme ad Adriana Santanocito (nella foto in ultima pagina) dell’originalissima impresa -. Abbiamo pensato che forse da questi agrumi si poteva fare qualcosa per l’ecosistema, per il Made in Italy e per la nostra terra di cui l’arancia è proprio uno dei frutti simbolo. Andando ad analizzare tessuti innovativi ecosostenibili e le nuove frontiere di ricerca e sviluppo, è stato evidente che tutte queste fibre avevano in comune l’utilizzo della cellulosa, che si ritrova anche nelle arance. Con l’aiuto del Politecnico di Milano e at-

traverso un lavoro di ricerca è stata verificata la fattibilità di utilizzo e abbiamo capito che uno dei modi per fare un tessuto potesse essere questo». Quali sono i passaggi produttivi della vostra filiera? Nella prima fase si attua la trasformazione della buccia d’arancia e di tutto quello che resta dopo la spremitura industriale in una cellulosa buona alla filatura. Questa parte la facciamo in Sicilia e la teniamo al 100% nelle nostre mani e in partnership con chi spreme le arance e chi si occupa dello scarto. Successivamente, questa cellulosa viene portata in Spagna e trasformata in un rotolo di filato che poi ritorna in Italia, a Como. Qui questa bobina diventa un tessuto che può essere o 100% arancia o misto ad altri filati come il cotone o la seta. Purtroppo la filiera produttiva della trasformazione della cellulosa tessile non è più in Italia da una ventina di anni, motivo per cui ci siamo rivolti a un’impresta estera. Come vedi il futuro


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RICICLO CREATIVO DALL’ESTRAZIONE DELLA PIETRA

Recycled Stones In Val d’Ossola, tra i bacini geologici più importanti in Italia, le pietre di scarto derivanti dall’estrazione e dalla trasformazione del materiale litico vengono reintegrate in un percorso di valorizzazione che fa dell’imperfezione artigianale un oggetto d’arte e di pregio. Grazie alla collaborazione con artisti e designer di fama internazionale, l’azienda Recycled Stones ha fatto suo il concetto di riciclo creativo e sostenibile e di lotta agli sprechi. Nella filiera produttiva dell’estrazione della pietra, la costosa catena di smaltimento viene snellita e nobilitata. Lo scarto di produzione litico diventa, infatti, fonte di ispirazione e simbolo di un progetto di alto artigianato in un contesto artistico di valorizzazione delle risorse territoriali a km zero e di rigenerazione di una materia prima che, alternativamente, verrebbe distrutta con spreco di risorse e rischi di inquinamento ambientale.

dell’ecosostenibilità nel design? Secondo me ci sarà sempre di più un affermarsi di questo nuovo modo di pensare ai materiali. Nella moda come nel design tout court. Naturalmente tutti devono adeguarsi e apportare il proprio contributo. I produttori e i fornitori devono realizzare materiali per rispondere a questa esigenza, perché i brand, per poter acquistare materiali ecosostenibili, devono trovarli sul mercato. Chi ci ha già lavorato è avvantaggiato. Per chi si approccia per la prima volta a questa realtà ci sono molti progetti di supporto, finanziamento e accelerazione di cui noi siamo un esempio. La nostra idea, quella di due ra-

gazze siciliane che hanno deciso di usare gli agrumi per il filato, è stata la cosa che ha fatto da leva per un certo tipo di interesse intorno a noi ed è il motivo per cui siamo ancora qui. Abbiamo vinto il Global Change Award, riconoscimento all’innovazione sostenibile da parte della fondazione HM, e il nostro primo cliente è stato Salvatore Ferragamo. Insomma, se c’è la volontà dei brand di acquistare e la volontà di chi sceglie cosa acquistare in modo etico, la strada è sempre più concreta verso la sostenibilità nella moda e in più generale nell’ambito del design. Che siano accessori, oggetti di arredamento, piccoli elettrodo-

mestici o un semplice libro, questi oggetti sono stati concepiti mettendo in primo piano l’impatto ambientale e la capacità di migliorare la vita di chi li usa e l’ambiente in cui sono inseriti. » CHI È IL GREEN DESIGNER

Occorrono professionisti con competenze specifiche. Meglio avere in tasca una laurea in disegno industriale; ma anche facoltà come architettura e ingegneria possono dare un’iniziale formazione da supportare poi con un master. » PERCHÉ È UNA NECESSITÀ

Oggi più che mai ripensare ai materiali diventa una necessità: li sceglie, appunto, il green designer, in base ai principi di ergonomia, sicurezza e gradevolezza per chi li acquisterà e li utilizzerà, riducendo magari imballaggi e costi di trasporto. Esistono addirittura due metodologie di lavoro: Lca (Life Cycle Analysis), che valuta il ciclo

di vita dei prodotti e Spd (Sustainable Product Design), che misura l’attenzione per gli aspetti ambientali, sociali ed etici. > LCa (Life Cycle Analysis). Misura come interagisce un prodotto con l’ambiente, prendendo in esame l’intero ciclo di vita che comprende le fasi di preproduzione (origine dei materiali), produzione, distribuzione, uso e riuso, smaltimento finale. Si tratta di una procedura standardizzata a livello internazionale secondo le norme ISO 14040 e 14044. > Spd (Sustainable Product Design). Testa la capacità del progettista di includere nella creazione dell’articolo anche elementi etici e sociali. Un esempio? L’imballaggio, che produce spreco e immondizia, compete al green designer, che deve sempre aver presente il cliente come utilizzatore finale del prodotto del quale deve tenere sotto controllo l’impatto ambientale.

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scienze INNOVAZIONE TECNOLOGIA SALUTE STAR BENE PREVENZIONE

Incontri, laboratori, conferenze, spettacoli... È l’edizione 2018 del Festival della Scienza di Genova, la cui parola chiave è Cambiamenti. L’evento, a cui parteciperà anche 50&Più, è l’occasione per raccontare il mondo della scienza __INNOVAZIONE__

TRAGUARDI DI IERI E DI OGGI di Anna Maria Melloni - Centro Studi 50&Più

DAL 25 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE 2018 SI TERRÀ A GENOVA LA SEDICESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA SCIENZA, quest’anno interamente dedicato ai cambiamenti. Ogni anno il Festival propone una ricca serie di eventi ispirati alle questioni più attuali e scottanti del dibattito scientifico, ma anche spettacoli e mostre dedicate all’incontro tra arte e scienza. Un evento che cade in un periodo particolarmente doloroso e travagliato della città, che certamente troverà stimolo per la propria ripresa

anche da iniziative di questa importanza. Sul sito dedicato al Festival (www.festivalscienza.it) il tema scelto per questa edizione viene introdotto citando Eraclito e il suo Panta rei: tutto scorre, tutto cambia e se la realtà viene paragonata a un fiume, non potremo mai bagnarci due volte nelle sue acque, perché rinnovandosi e trasformandosi continuamente, la seconda volta non sarà più lo stesso fiume della prima. In questo eterno mutare, l’unica certezza che abbiamo è proprio data dal cambiamento. Viviamo in un Universo nato 13.7 miliardi di anni fa che da allora si espande ed evolve formando

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galassie, stelle e pianeti. Le stelle nascono, splendono, muoiono e dalle loro ceneri si producono nuovi mondi. Siamo polvere di stelle. Scriveva Socrate: “Il segreto del cambiamento è nel focalizzare tutta l’energia non nel combattere il vecchio ma nel costruire il nuovo”. Da qui parte il Festival, appoggiandosi a due pensatori di oltre 2.000 anni fa, perché pensando all’universo 2mila anni sono parago-

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LA SCIENZA CI INSEGNA CHE IL CAMBIAMENTO È INARRESTABILE E, SOPRATTUTTO, INEVITABILE, MA CHE PUÒ ANCHE ESSERE INFLUENZATO DALLE NOSTRE SCELTE


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Festival della Scienza 2018

Il Festival della Scienza è un evento tematico, di carattere internazionale, che, dal 2003, puntualmente si tiene ogni anno tra la fine di ottobre

e l’inizio di novembre a Genova. Quest’ultima edizione, la numero XVI, sarà dedicata al tema dei cambiamenti

nabili a una frazione di secondo, a un battito di ciglia. Ma se la scienza insegna che il cambiamento è inevitabile e inarrestabile, impone anche una riflessione sulle scelte compiute e da compiere per promuovere, ostacolare o guidare il cambiamento. All’interno di questa affascinante e immensa cornice, si inserisce la proposta della 50&Più di Genova che, in collaborazione col Centro Studi 50&Più, organizza un incontro per osservare alcuni dei più importanti cambiamenti avvenuti nell’ultimo secolo. Attraverso cinque interviste filmate, verranno ripercorse le più importanti trasformazioni compiute nel secolo scorso in tutti i territori della vita. I cinque grandi ambiti che verranno sviluppati sono la salute, il lavoro, i trasporti, le opere edili e la comunicazione: ogni tema sarà sviluppato grazie allo sguardo di un personaggio che ha vissuto da protagonista il secolo scorso. La storia delle scoperte scientifiche e tecnologiche, suddivisa per decenni, viene ripercorsa attraverso video-interviste, materiale d’archivio e testimonianze dal vivo mettendo in primo piano i profondi “cambiamenti” economici, sociologici e comportamentali del ’900. Dalla scoperta della penicillina, all’avvento negli anni Ottanta del personal computer, al boom della rete Internet, alla lettura del Dna, fino al primo volo di un aereo civile supersonico nel 1968. La proiezione delle video-testimonianze sarà accompagnata dalla presenza di ospiti illustri che, partendo dal passato, traghetteranno i presenti verso il futuro.

IL FUTURO IN UN LIBRO? HOMO DEUS

Il Festival della Scienza ha scelto come Paese ospite, di questa 16a edizione, Israele, che ha fatto del cambiamento la sua ragione di esistere, distinguendosi nel panorama della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica. È di un autore israeliano, infatti, il libro Homo Deus, edito da Bompiani, che partendo dal passato, anche remoto, ci conduce in una visione del futuro a tratti inquietante. Nella seconda metà del XX secolo l’umanità è riuscita in un’impresa che per migliaia di anni è parsa impossibile: tenere sotto controllo carestie, pestilenze e guerre. Oggi è più probabile che l’uomo medio muoia per un’abbuffata da McDonald’s piuttosto che per la siccità, il virus Ebola o un attacco di al-Qaida. Coltiviamo con strumenti sempre più potenti l’ambizione antica di elevarci al rango di divinità, di trasformarci da “Homo sapiens” in “Homo Deus”. Ma cosa accadrà quando robotica, intelligenza artificiale e ingegneria genetica saranno messe al servizio della ricerca dell’immortalità e della felicità eterna? L’autore racconta sogni e incubi che daranno forma al XXI secolo, e mette in guardia: il genere umano rischia di rendere se stesso superfluo. Saremo in grado di proteggere questo fragile pianeta e l’umanità stessa dai nostri nuovi poteri divini?

Homo Deus - Breve storia del futuro, di Harari Yuval Noah, Bompiani, 2018

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__SCIENZE INNOVAZIONE__ TECNOLOGIA E RINNOVAMENTO

Nuove tecnologie significano anche innovazione sociale e culturale, si impongono come veicolo potentissimo del cambiamento

50&PIÙ AL FESTIVAL DELLA SCIENZA Il 27 OTTOBRE alle 15.30

all’Auditorium Montale del Teatro Carlo Felice di Genova, la 50&Più presenta 100 giri intorno al sole. Dai cambiamenti del ’900 alle visioni del futuro. Parteciperanno Renato Borghi (presidente nazionale 50&Più), Brigida Gallinaro (presidente provinciale 50&Più di Genova e presidente 50&Più regione Liguria). A condurre sarà Alessandra Rissotto (giornalista), introdurrà Alberto Diaspro, presidente del Consiglio Scientifico del Festival. Referente scientifico dell’evento sarà il Centro Studi 50&Più. Interverranno: Andrea Bacigalupo, Angela Di Febbraro, Giorgio Metta, Sandro Polci.

DAL PASSATO AL FUTURO: per indagare i cambiamenti avvenuti nel mondo, durante l’evento 50&Più, saranno proiettati gli interventi di alcuni protagonisti del nostro tempo. Il professor Bruno Orsini (1929), medico, psichiatra, docente universitario, più volte deputato, sottosegretario e senatore della Repubblica italiana, è stato intervistato sul tema della salute. Da sottosegretario alla Sanità fu coautore e relatore della Legge Basaglia di cui quest’anno ricorre il quarantennale. Racconta della rivoluzione epocale avvenuta nel luglio del 1980, quando si passò dal sistema mutualistico al Sistema Sanitario Nazionale.

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Dai cambiamenti del ’900 alle visioni del futuro: video-interviste e testimonianze per raccontare l’innovazione e capire il cambiamento

100 GIRI INTORNO AL SOLE

Del lavoro racconta Giorgio Re (1919) già presidente nazionale 50&Più -, ricordando i tempi in cui i sistemi di produzione industriale si avvalevano di macchinari artigianali e i rapporti di lavoro fra titolari e dipendenti erano quasi familiari. Ricorda l’introduzione del sabato fascista, quando il lavoro terminava alle 13 per lasciare spazio alle attività ginniche, culturali e politiche del regime. Il successivo inizio degli scioperi per il lavoro, la fase del terziario, i primi enormi computer fino alle miniaturizzazioni di oggi. All’ingegner Giovanni Canepa (1928) è affidata l’illustrazione dei grandi

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cambiamenti nelle opere edili, riconducibili all’introduzione nelle costruzioni di materiali più duttili, come il cartongesso. Anche l’utilizzo dei computer nella progettazione ha comportato profondi mutamenti, benché il disegno manuale mantenga ancora oggi un ruolo imprescindibile per cogliere l’aspetto emotivo dell’atto creativo. L’ingegnere Italo Ferrari, 87 anni, docente universitario, ripercorre i cambiamenti della viabilità a partire dalla littorina degli anni ’30, che introduce la classe unica, con un miglioramento per molti viaggiatori costretti fino ad allora alla terza classe. Il boom dei trasporti automo-

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bilistici successivi alla guerra, col conseguente sviluppo di strade e autostrade; le politiche del trasporto locale, che vedono i primi sferraglianti tram soppiantati da più moderni mezzi di trasporto, fino alle odierne metropolitane, invasive dal punto di vista ambientale. L’avvento degli aeroplani, più pesanti dell’aria, che rimpiazzano i dirigibili, più leggeri dell’aria, col conseguente epocale cambiamento della cultura antropologica del genere umano. Conclude Piero Angela (1928), giornalista e divulgatore scientifico, ripercorrendo le trasformazioni avvenute nel mondo della carta stampata e della televisione, fino all’utilizzo di Internet come canale di comunicazione: «Io sono molto vecchio e ho vissuto molte epoche d’informazione... Guardando indietro, sarei stato incapace di prevedere il futuro».

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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

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NATURA

Parchi nazionali e non solo

Nonostante l’aspetto spartano ed apparentemente poco curato, Parks.it è il più interessante e completo portale sui parchi italiani. Il sito mette a disposizione dei visitatori un immenso archivio di contenuti ed informazioni oltre che sui parchi - su territori, fiumi, laghi ed ogni altro aspetto naturalistico e paesaggistico della nostra Penisola. Veramente molto interessante.

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www.parks.it

Hikikomori, emergenza sociale. 100.000 casi - anche in Italia di giovani che si auto-escludono

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INTRATTENIMENTO

Cosa fanno in Tv?

Fine dello zapping. Guida TV Plus, App per Android e iOS scaricabile dai rispettivi Store, presenta la programmazione di tutti i canali Rai, Mediaset, Mediaset Premium, Sky, Sky Primafila, Rsi, Dazn, ecc., indicando i programmi in onda, a seguire, in prima e seconda serata, il palinsesto completo per 7 giorni di ogni emittente, tutti in film in onda, i programmi sportivi e cartoni.

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https://playgoogle.com

LO SAPEVATE CHE?

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BOTANICA

Di che pianta si tratta?

Osservare una pianta e riuscire ad identificarla non è sempre cosa semplice. Un valido aiuto può arrivare dall’App “Pl@ntNet”. Non si deve far altro che inquadrare la pianta con lo smartphone e scattare la foto. Partendo dall’immagine, l’App analizza le sue foglie, i fiori, i frutti, il fusto e propone una serie di risultati. L’App è disponibile per Android ed iOS sui rispettivi Store.

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play.google.com/store apple.com/it/ios/app.store

Le minacce alla sicurezza informatica dei dispositivi portatili sono in aumento esponenziale. Aggiornare il Sistema Operativo, un antivirus ed App verificate sono una buona pratica di prevenzione.

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SALUTE

Prigionieri di se stessi

DIETRO UNA PORTA CHIUSA HIKIKOMORI È UN TERMINE GIAPPONESE che significa letteralmente “stare in disparte”. Viene utilizzato per identificare quei giovani che decidono di rinchiudersi volontariamente nella propria stanza, evitando qualunque contatto diretto con il mondo esterno, spesso famigliari inclusi. L’unico contatto con l’esterno passa attraverso Internet ed i Social. A detta degli esperti, le cause possono essere caratteriali, scolastiche o sociali. Una cosa è certa: le nuove generazioni delle società tecnologicamente evolute, talvolta mal riescono a sopportare la pressione della competizione scolastica e lavorativa e non trovano altra soluzione che l’auto-esclusione. Questi non sono bamboccioni, ma ragazzi bisognosi di aiuto. www.hikikomoriitalia.it


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__SCIENZE SALUTE__

La percezione della realtà e del nostro vissuto è condizionata dalle emozioni. Il carattere e le esperienze sono la trama della nostra vita, il tutto gestito ogni giorno da una piccolissima ghiandola

L’AMIGDALA, CENTRALINA DELLE EMOZIONI di Alessandro Mascia

EQUILIBRIO DELICATO

L’istinto di sopravvivenza prevale sempre sul livello razionale. Stress, traffico, lavoro e problemi famigliari possono portare ad una condizione di pre-allarme che, protratta nel tempo, può scatenare reazioni dettate dall’istinto e non filtrate e modulate dai livelli cerebrali superiori dove, normalmente, si attua un’elaborazione più razionale delle nostre risposte in rapporto agli avvenimenti.

SCOPERTE SCIENTIFICHE

A partire dal 1960, grazie a molteplici esperimenti condotti sugli animali (scimmie e topi, ma anche su esseri umani con lesioni cerebrali), il dottor Downer e successivamente il dottor LeDoux hanno scoperto l’importante ruolo dell’amigdala. Questa area del cervello, infatti, registra le condizioni di ansia e di paura portando, a volte, verso risposte emozionali non appropriate.

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LE INFORMAZIONI CHE RACCOGLIAMO DAL MONDO ESTERNO sono composte soltanto per il 20% dalla comunicazione verbale e gestuale. L’uomo percepisce il mondo esterno (ma anche quello interno) attraverso i sensi, ossia attraverso l’elaborazione di stimoli da parte del sistema nervoso centrale. Ma l’elaborazione della percezione di ciò che viviamo è la somma della percezione sensoriale e del nostro bagaglio esperienziale. È per questo che l’osservazione dello stesso fenomeno può essere descritta in tanti differenti modi per quanti sono i soggetti che lo vedono e lo interpretano. L’interpretazione è sempre soggettiva ed è presuntuoso e falso pensare che si possa essere assolutamente oggettivi. La percezione del nostro vissuto è sem-

pre condizionata dalla cultura, dalle esperienze, dalle tradizioni famigliari, dalla religione. Esiste un’area del cervello che prende il nome di “amigdala”. Questa riveste un ruolo centrale per il nostro mondo emozionale. È una vera e propria sentinella che, controllando il rilascio di ormoni chiamati endorfine, innesca, in base a ciò che percepiamo, reazioni di fuga, di attacco oppure di attesa. Una volta ricevute le informazioni dall’esterno, le associa ad emozioni (prima tra le quali la paura). Correla inoltre il passato con il presente. È matura sin dalla nascita e contribuisce a proteggere il neonato dai pericoli e da ogni situazione valutata come pericolosa. Per mezzo di essa le emozioni percepite dai sensi permettono di elaborare una


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strategia di azione. L’amigdala è in relazione anatomica e funzionale con molte altre zone del cervello. Ha relazioni con l’ipotalamo, con alcuni nervi cranici (trigemino e facciale), con il sistema nervoso ortosimpatico e parasimpatico, con la corteccia cerebrale. L’amigdala invia informazioni ai livelli cerebrali superiori nei quali avviene l’elaborazione delle informazioni. Queste consentono di discriminare le varie situazioni per adattarle in modo coerente e razionale alla realtà. È anche in grado, in caso di percezione di grave pericolo, di bypassare i livelli superiori ed indurre una reazione più istintuale, ossia più legata alla sopravvivenza. Può scatenare nell’individuo collera, paura, ma anche ansia e, per

mezzo della liberazione delle endorfine, prepara il corpo alla fuga o all’attacco. L’equilibrio delle tensioni delle strutture contenute nel cranio è mantenuto dalle “membrane intracraniche”. Queste sono costituite da un sistema di tessuto fasciale in continuità anatomica e funzionale con tutto il corpo. Molto spesso le membrane intracraniche soffrono della tensione che può avere origine lontana come nel torace (ad esempio, per eccessiva tensione del muscolo diaframma) oppure nell’addome (ad esempio, per una sindrome del colon irritabile o anche nelle persone in sovrappeso con ipotonia dei muscoli addominali). Ci possono essere però anche disfunzioni articolari intracraniche dovute a problemi locali, come avviene nei crani che presentano un’asimmetria (succede in chi ha una scoliosi o in chi è nato con sofferenze pre o perinatali). Un’articolazione alla base del cranio, che prende il nome di sinfisi sfeno-basilare (tra l’osso occipite e lo sfenoide), può avere infatti un ruolo importante per il buon funzionamento dell’amigdala. Questa articolazione può soffrire di varie disfunzioni (compressione, side-bending ed altre ancora) che portano le

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È UNA VERA E PROPRIA SENTINELLA CHE, CONTROLLANDO IL RILASCIO DI ORMONI CHIAMATI ENDORFINE, INNESCA, IN BASE A CIÒ CHE PERCEPIAMO, REAZIONI DI FUGA, DI ATTACCO OPPURE DI ATTESA

strutture vicine a soffrire per uno squilibrio di tensioni. Questa può essere una condizione che comprime strutture come l’amigdala giustificando stati d’ansia, di tensione, di irritabilità o disturbi neurovegetativi. L’osteopatia può essere di grande aiuto nel caso esista una condizione di squilibrio delle membrane intracraniche. Il trattamento “cranio-sacrale”, come anche quello viscerale e fasciale, possono essere molto efficaci per ridurre queste tensioni e migliorare degli stati emozionali difficili da controllare.

Sin dalla nascita l’amigdala registra emozioni e adatta risposte nella ricerca di una condizione di appagamento anche in condizioni conflittuali. Rappresenta un modello adattativo molto semplice, basato sulla soddisfazione di piaceri molto istintivi. L’associazione di un dispiacere per una particolare esperienza può scatenare, nel bambino come nell’adulto, risposte incontrollate non contenibili a livello razionale. Possono quindi esserci errori di percezione sul piano adattativo che però esitano in risposte sempre irrazionali sul piano comportamentale ed emozionale.

L’AREA CHE GESTISCE LE TENSIONI

L’associazione di un dispiacere può scatenare risposte non contenibili a livello razionale

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__SCIENZE STAR BENE__

È una malattia autoimmune che colpisce milioni di persone nel mondo. Due studiosi italiani, dopo un’esperienza negli Usa, lanciano una start-up per la ricerca e decidono di farlo a Milano

CONTRO IL DIABETE DI TIPO 1 UNA CURA A BASE DI GENETICA di Ilaria Romano

CAUSE DELL’INSORGENZA

Se il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune, quello di tipo 2 può insorgere in età adulta a causa di sovrappeso/obesità, ipertensione, alti valori di colesterolo e trigliceridi nel sangue. È causato da un deficit parziale di secrezione insulinica, ma in genere non porta mai ad una carenza assoluta di ormone. È questa la forma più frequente di diabete, ad incidenza più alta fra le donne.

DIAGNOSI E VALORI

Il diabete è diagnosticabile con l’esame della glicemia a digiuno, il test di tolleranza al glucosio e la concentrazione di glicemia plasmatica. Se i valori di riferimento di glicemia sono inferiori a 60 mg/dl si parla di ipoglicemia, per valori compresi fra 100 mg e 125 mg si parla di alterata glicemia, fra 140 mg e 199 mg di intolleranza al glucosio e oltre i 200 di diabete conclamato. I valori di norma sono compresi fra 60 mg e 99 mg.

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IL DIABETE DI TIPO 1 È CONSIDERATO UNA MALATTIA AUTOIMMUNE perché causato dalla produzione di autoanticorpi che attaccano le cellule Beta, quelle che all’interno del pancreas producono l’insulina. Si manifesta soprattutto nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza, anche se ci sono casi di insorgenza in età adulta. La velocità di distruzione di queste cellule può variare, e in alcuni soggetti, specie nei bambini, può essere estremamente rapida: la conseguenza è la progressiva riduzione, fino all’azzeramento completo, della regolazione del glucosio nelle cellule. Negli adulti il processo è molto più lento, e in questo caso la patologia viene definita come diabete autoimmune latente. Ma cosa succede al corpo umano quando l’insulina è assente o troppo scarsa? Questa carenza non consente di utilizzare gli zuccheri

introdotti attraverso l’alimentazione e l’organismo è costretto a produrre energia in altri modi, principalmente attraverso il metabolismo dei grassi, che comporta la produzione dei cosiddetti corpi chetonici. Il pericolo è quello di un eccesso di acidità del sangue con conseguente disidratazione se i valori non vengono tempestivamente compensati. Le cause del diabete di tipo 1 non sono ancora state individuate con certezza, ma i fattori che contribuiscono alla sua comparsa sono genetici, immunitari e ambientali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il diabete è in piena espansione: nei prossimi trent’anni si passerà dai 371 milioni di casi del 2012 ai 552 del 2030. Soltanto in Italia le persone affette da diabete di tipo 1 sono tra le 100 e le 120mila. Una squadra di ricercatori italiani


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e statunitensi, dell’Università Statale di Milano, dell’Università di Harvard e dell’ospedale pediatrico di Boston ha condotto con successo una sperimentazione che ha portato alla regressione di questo tipo di diabete nei topi, grazie ad una combinazione di terapia genica e cellule staminali. Queste ultime sono state prelevate dalla cavia e modificate geneticamente in modo da aumentare la produzione della proteina PD-L1; una volta modificate, sono state reintrodotte mediante l’iniezione di un virus reso inoffensivo e hanno raggiunto il pancreas, dove si trova la “fabbrica” di insulina, ripristinandone la normale produzione. «La forza di questo approccio è la mancanza di controindicazioni - ha spiegato il professor Paolo Fiorina, direttore del reparto Malattie Endocrine e Diabetologia all’Ospedale Fatebenefratelli di

Milano -, perché si usano le cellule degli stessi pazienti, per di più sicure e già ampiamente sfruttate in clinica come le staminali ematopoietiche». Il passo successivo sarà quello di estendere i test all’uomo entro i prossimi due anni. L’esperienza di ricerca negli Usa ha portato proprio il professor Fiorina, insieme alla professoressa Alessandra Biffi dirigente in un gruppo di lavoro al Centro di ricerca clinica pediatrica al San Raffaele Institute for Gene Therapy -, a pensare di avviare un centro sperimentale indipendente che continui a portare avanti gli studi per la cura del diabete. Ne è nata una start-up che si chiama Altheia: un caso, anche nel Belpaese, del progressivo affermarsi della figura dello scienziato-imprenditore, quello studioso, cioè, che passa alla sperimentazione facendo, al contempo, anche impresa. Il lavoro dei due ricercatori potrebbe inoltre non fermarsi al diabete, ma estendersi ad altre malattie autoimmuni. Insomma, la speranza per il futuro arriva proprio dalla genetica, e persino da un cambio di mentalità che sta portando ad inve-

+

ESISTE UNA TERZA TIPOLOGIA DI DIABETE, QUELLO GESTAZIONALE, CAUSATO DA DIFETTI FUNZIONALI ANALOGHI A QUELLO DI TIPO 2 MA CHE PUÒ INSORGERE IN GRAVIDANZA E CHE IN GENERE REGREDISCE DOPO IL PARTO

stire nella ricerca anche nel nostro Paese. Nel frattempo c’è chi sta sviluppando una tecnologia al servizio dei malati di diabete: è Stefano Valenzi, direttore della ricerca nella start-up Dynamic Brain Lab con sede a Tokyo, che ha lanciato un crowdfunding per la creazione di Glucoscanner, uno strumento in grado di misurare i livelli di glucosio a tecnologia ottica, vale a dire evitando il prelievo del sangue.

+ COME EVITARE

Il test della Oxford University IL DIABETE 1 per insegnare al sistema immunitario a riconoscere l’insulina IN CERCA DI MUTAZIONI GENETICHE

Il sistema immunitario può essere educato a riconoscere l’insulina e a non scatenare i sintomi del diabete di tipo 1? È ciò che cercheranno di dimostrare i ricercatori della Oxford University, attraverso un test da somministrare a 30mila neonati. Lo scopo è quello di capire se i bimbi hanno le mutazioni genetiche che predispongono alla malattia, che si verificano con un’incidenza di 1 su 100. Il campione sarà diviso in due gruppi: al primo verrà somministrata l’insulina fra i sei mesi e i tre anni di vita, al secondo un placebo. Il test servirà a verificare se è possibile far abituare all’insulina il sistema immunitario, evitando quindi i sintomi del diabete di tipo 1 che si manifestano durante l’infanzia, e che possono creare gravi problemi alla vista, ai reni e al cuore.

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__SCIENZE PREVENZIONE__

+

FACILE DA DIAGNOSTICARE

ATTENZIONE!

Varicocele e fertilità

Meno attenti alla salute e poco inclini ai controlli: per gli uomini italiani serve ormai un cambiamento culturale

UOMINI E PREVENZIONE: NON VA, TUTTO DA RIFARE a cura di Fondazione Umberto Veronesi

Circa 1 ragazzo su quattro tra i 15 e i 25 anni soffre di varicocele, una patologia benigna del testicolo caratterizzata da una anomala dilatazione delle vene dello scroto, che se trascurata per anni, può avere un impatto sulla fertilità futura. Un urologo può identificarlo con una semplice visita di prevenzione, che in passato avveniva durante la visita di leva. Con l’abolizione di questa non si va più dall’urologo: solo il 5% dei giovani italiani di 20 anni, contro il 40% delle coetanee che vanno dal ginecologo. Risultato: molte patologie sub-sintomatiche non vengono più intercettate per tempo.

UMBERTO VERONESI NE ERA FERMAMENTE CONVINTO: «Le donne hanno capito prima che scoprire una malattia in fase precoce può fare la differenza. Gli uomini invece sono ancora troppo poco attenti: per questo la prevenzione deve diventare “al maschile”». Un dato su tutti: nel 2015 l’aspettativa di vita media dei maschi italiani era di 80,1 anni, mentre quella delle donne di 84,7 anni. Sebbene tenda a diminuire, la differenza nell’aspettativa di vita tra i due sessi è ancora molto ampia. Ma da cosa dipende? La scienza se lo chiede da tempo. E se è vero che

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molta parte di essa può essere attribuita alle differenze biologiche tra maschi e femmine, molto è da imputare ai comportamenti storicamente fatti propri dai maschi. Molto più importanti, però, sono gli stili di vita e l’attitudine degli uomini nei confronti della propria salute. Tra i primi, un ruolo di primo piano è rappresentato dal fumo. Sebbene negli ultimi decenni vi sia stata una drastica riduzione dei fumatori di sesso maschile (e purtroppo, con un parallelo aumento delle donne fumatrici), la dipendenza da sigaretta rimane più diffusa tra i maschi. Inoltre, gli uomini

di oggi stanno scontando i danni prodotti dal fumo nei decenni passati, quando l’abitudine era quasi esclusivamente maschile e molto più diffusa. Un altro fattore che contribuisce in buona parte ad abbassare la vita media maschile è la scarsa attenzione degli uomini nei confronti della propria salute. Un esempio su tutti: mentre è naturale per ogni donna a un certo punto della vita, in genere dopo la pubertà, farsi visitare periodicamente da un ginecologo, la stessa cosa non si può dire per i coetanei. Nel nostro Paese, meno del


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QUALCHE CONSIGLIO

IL DECALOGO

Per mantenere una prostata in salute Prendersi cura della propria prostata è possibile e molte delle strategie vincenti sono piuttosto semplici da mettere in atto, ogni giorno. Ecco dieci consigli messi a punto dalla Società Italiana di Urologia per mantenerla in salute e prevenire i disturbi e le patologie più comuni. 1 Effettuare almeno una volta all’anno una visita urologica

5% dei ragazzi sotto i 20 anni ha fatto una visita dall’urologo, mentre più del 40% delle coetanee è stata almeno una volta da un ginecologo. La ritrosia a farsi visitare da un medico, e soprattutto da uno specialista nell’apparato riproduttore come un urologo, continua anche dopo l’adolescenza: spesso, anche se soffrono di un disturbo che riguarda l’apparato riproduttivo, gli uomini devono vincere un’intrinseca resistenza culturale prima di far visita a uno specialista. Otto uomini italiani su dieci, infatti, non sono mai andati dall’urologo e quelli che ci vanno, lo fanno non nell’ottica della prevenzione, ma solo perché hanno un disturbo o sintomi che non possono più ignorare. A tutte le età gli uomini dovrebbero prendere l’abitudine di effettuare controlli regolari con un urologo ed essere in ogni caso consapevoli dei

principali sintomi sospetti: intervenire tempestivamente permette infatti di evitare spiacevoli complicanze o di doversi sottoporre a terapie più pesanti. Si tratta di un cambiamento culturale. Gli uomini e i ragazzi devono cominciare a considerare l’urologo come un’importante figura medica di riferimento non solo dopo la mezza età, quando compaiono i primi disturbi, ma fin dall’adolescenza. Una visita verso i 18-20 anni (in corrispondenza di quella che una volta era la visita di leva) sarebbe utile per controllare che lo sviluppo degli organi sessuali sia completo, non compaiano alterazioni del pene o varicocele e non ci siano tumefazioni non dolenti al testicolo (possibile segno di tumore, che colpisce più frequentemente i giovani maschi). Appuntamenti regolari con un urologo, idealmente ogni 1-2 anni, aiuterebbero poi i giovani a preservare la salute degli organi riproduttivi e difendersi dalle malattie ses-

di controllo a partire dai 50 anni. 2 Eseguire secondo il parere del proprio medico curante

il dosaggio del Psa una volta l’anno a partire dai 50 anni. 3 Evitare i cibi dannosi per la prostata: birra e superalcolici,

insaccati, spezie, pepe, peperoncino, caffè. 4 Preferire cibi contenenti sostanze antiossidanti come la

frutta e la verdura. 5 Bere almeno due litri di acqua al giorno per ridurre il

peso specifico delle urine ed evitare le infezioni urinarie. 6 Regolarizzare la funzione intestinale: sia la stipsi cronica

sia la diarrea possono determinare fenomeni irritativi tra intestino e prostata. 7 Mantenere un’attività sessuale regolare: l’astinenza pro-

lungata provoca ristagno di secrezioni nella ghiandola prostatica e una possibile infezione seminale. 8 Evitare di praticare il coito interrotto. 9 Praticare attività fisica in grado di favorire la circolazione

pelvica. 10 Moderare l’uso delle due ruote (moto, scooter, bicicletta,

cyclette) negli uomini a rischio, ad esempio: chi è soggetto ad infiammazioni alla prostata o ipertrofia prostatica benigna. Possono causare infatti microtraumi che aggravano i processi infiammatori.

sualmente trasmissibili. A partire dai 40 anni sarebbe opportuno effettuare una visita annuale di controllo da un urologo, per valutare possibili strategie di prevenzione e identificare eventuali sintomi legati all’ipertrofia prostatica benigna, la cui incidenza aumenta a

partire dai 50 anni. Chi ha familiarità per il tumore della prostata dovrebbe inoltre eseguire il test del Psa almeno una volta tra i 40 e i 50 anni e sulla base del risultato valutare, col proprio medico di fiducia, quali controlli fare e con quale scadenza. OTTOBRE 2018 I 75


ABBIAMO SCOPERTO CHE C’È VITA DOPO LA VITA. Grazie al tuo lascito testamentario a Fondazione Umberto Veronesi la ricerca potrà andare avanti e migliorare la vita delle generazioni future.

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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

LA FORZA DELLA POESIA: PREMIO “CARMELO PITROLINO”

CATANIA

Premio di Poesia “Carmelo Pitrolino”

Successo e grande partecipazione di pubblico per la 15a edizione del Premio di Poesia “Carmelo Pitrolino”, organizzato dalla 50&Più provinciale di Catania e dal magazine Paesi Etnei Oggi, con la direzione artistica dello show-man Carmelo Caccamo. Alla cerimonia di premiazione, avvenuta presso il Grand Hotel di Villa Itria di Viagrande, hanno assistito oltre 400 persone venute da tutta la Sicilia. La giuria, presieduta da Nunzio Spitaleri e composta da personaggi del mondo letterario, dello spettacolo e della cultura, ha selezionato oltre 400 opere e premiato i primi tre

classificati per ogni sezione: italiano, dialetto siciliano e sezione speciale dedicata a Carmelo Pitrolino. Primo classificato Giuseppe Venticinque con La casa dei sogni sospesi, al secondo posto Gioacchino Barbagallo con Senza più te, e al terzo Salvatore Di Dio con Il libro della vita. Per la sezione in vernacolo, primo posto ad Angela Bono con Terra Mia, al secondo Antonino Lazzaro con Acqua salata e al terzo Silvia Campagnola con Viru. Il Premio “Carmelo Pitrolino”, sezione speciale, è stato assegnato a Carmela Castro con la poesia Dedicato a papà. La giuria ha anche assegnato 10 menzioni di merito per la sezione in italiano e 10 per la sezione in dialetto sici-

liano a quei poeti che, nonostante l’ottimo punteggio, non sono rientrati nella rosa dei vincitori. Alla cerimonia di premiazione è intervenuto il presidente nazionale di 50&Più Renato Borghi, che ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’Unione Regionale 50&Più Sicilia all’interno del Sistema 50&Più e degli ottimi risultati che la stessa sta riscuotendo, anche grazie alla convention regionale il cui prossimo incontro, dal titolo Che ci importa del tempo - Il ruolo del tempo nella nostra vita, si terrà a Enna dal 12 al 14 ottobre. Presenti all’evento, oltre ai numerosi sindaci dell’hinterland etneo, il presidente della Camera di Commercio del Sud Est, Pietro Agen, il presidente provin-

ciale della 50&Più, Antonino Barberi, e Vincenzo Comito, segretario regionale 50&Più Sicilia. Non sono mancati i momenti di spettacolo, come l’esibizione del gruppo musicale I Beans e la consegna di alcuni riconoscimenti al cavaliere Nunzio Spitaleri, per la carriera, e al giornalista Fernando Massimo Adonia. Un momento è stato dedicato agli imprenditori e liberi professionisti da anni attivi sul territorio, ai quali è stata conferita l’onorificenza di Maestro del Commercio. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Cirino Fichera e Sebastiano Patanè; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Vincenzo Arnone, Calogero Barone e Felice Miritello; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Umberto Piazza. Info: 095239495 www.50epiu.it/catania

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AREZZO

Ore 18.00, presso Confcommercio, ottobre incontro con il professor Claudio Santori, L’erba del vicino, invidia e gelosia nell’arte. Seguiranno il 9/11 La lussuria, il 16/11 e il 7/12 Lectura Dantis. info: 0575354292

11

PARMA

Pomeriggio dedicato alla visita ottobre di Carpi. Il 21 in gita a Fano e alla Villa Imperiale di Pesaro. Il 17/11 visita alla città di Brescia e alla Pinacoteca Tosio Martinengo. info: 0521944278

IMPERIA E CUNEO GEMELLAGGIO

Unione di intenti e legami di territorio

Condivisione delle iniziative e unione di intenti. Questo il senso del gemellaggio tra la 50&Più provinciale di Imperia e quella della provincia di Cuneo. Il gemellaggio è stato suggellato dalla consegna di una targa e di una pergamena, firmata da entrambi i presidenti, Francesca Mantello della 50&Più provinciale di Imperia e Ferruccio Dardanello della 50&Più provinciale di Cuneo, a sottolineare lo storico momento e il legame tra i due territori. Nel suo discorso il presidente Dardanello ha evidenziato che questo percorso di comune condivisione di esperienze dovrà essere allargato alla 50&Più provinciale di Savona, portandolo così al suo completamento. La giornata è stata l’occasione per visitare il Museo dell’Olivo e lo stabilimento dei Fratelli Carli. Le due delegazioni, inoltre, hanno visitato il Duomo di Porto Maurizio e il Borgo Parasio. info: 0183275334 0171437261

ROVIGO ONORIFICENZA

Maestri del Commercio, candidatevi!

L’associazione provinciale di Rovigo invita i soci, che svolgono o hanno svolto la propria opera da più di 25 anni, sia come titolari di azienda che come coadiutori, nei comparti del commercio, del turismo o dei servizi, a candidarsi per ricevere la prestigiosa onorificenza di Maestro del Commercio. La premiazione si svolgerà domenica 2 dicembre 2018 alla presenza di note personalità del mondo associativo e imprenditoriale. Per inviare la propria richiesta occorre rivolgersi presso la segreteria 50&Più di Rovigo (Viale del Lavoro, 4). info: 0425404267 78 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2018

13 ottobre

LECCO Presso la Casa dell’Economia si terrà la tanto attesa cerimonia di premiazione che decreterà il vincitore del “Premio Manzoni Romanzo Storico 2018”. info: 0341287279 www.premiomanzonilecco.it

MILANO CONVENZIONE

Aiuto e assistenza per i propri cari

La 50&Più provinciale di Milano ha siglato una convenzione con VillageCare, la prima piattaforma nazionale di orientamento e sostegno ai figli che si prendono cura dei propri genitori anziani e affrontano le fragilità dell’invecchiamento. Attraverso il sito www.villagecare.it, ci si può rivolgere allo sportello di primo orientamento gratuito, effettuare autonomamente ricerche di strutture, servizi, informazioni utili e consigli pratici, essere messi in contatto con servizi socio-assistenziali, fino ad arrivare alla creazione di un intero percorso di consulenza personalizzato. Grazie alla convenzione, i soci 50&Più possono usufruire dello sconto del 5% sulla Consulenza Personalizzata. Un esperto VillageCare analizzerà la situazione familiare, proponendo un ventaglio di soluzioni di assistenza e cura tra cui scegliere. Per usufruire di questo servizio è possibile inviare una mail a info@villagecare.it, indicando nell’oggetto “Codice sconto 50&Più”. info: 0276281227 - www.50epiu.it/milano

UNIVERSITÀ PADOVA

Parte il primo Anno Accademico

Al via il primo Anno Accademico della 50&Più Università di Padova. Sono previsti corsi settimanali, tenuti da insegnanti di ruolo nelle seguenti materie: • Lingue (inglese, francese, spagnolo); • Informatica (computer, iPod, smartphone, tablet); • Mitologia greca; • Storia antica. Saranno inoltre proposte conferenze e incontri su temi specifici, dalla salute alle problematiche legali e sociali. info: 049655130 - 3332342101 - www.50epiu.it/padova


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MILANO

Ore 10.00, Walking Day Milano, ottobre giornata della camminata non competitiva nel cuore della città. L’11/11 si parte per la “Fiera Nazionale del tartufo di Murisengo”. info: 0276281227 www.50epiu.it/milano

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PADOVA

Appuntamento con “La castagnaottobre ta” a pranzo. Il 28 “Torneo di Burraco 50&Più” (occorre prenotarsi). L’8/11 a Venezia in visita alla mostra Magister Canova. Info: 049655130 - 3332342101 www.50epiu.it/padova

MACERATA ANNIVERSARIO

A due anni dal sisma

L’Associazione Nazionale 50&Più non ha dimenticato il devastante terremoto che nel 2016 ha colpito il Centro Italia. In occasione del secondo anniversario ha consegnato alla comunità di Massaprofoglio, piccola frazione del comune di Muccia, in provincia di Macerata, il proprio contributo per l’acquisto di quanto necessario per l’arredo di una struttura in legno donata e costruita dagli alpini della provincia di Belluno come luogo di socializzazione per la comunità. La cerimonia di consegna è avvenuta alla presenza del sindaco di Muccia, Mario Baroni, del vice presidente nazionale 50&Più, Antonio Fanucchi, del presidente provinciale 50&Più, Antonio Oppido, del rappresentante dell’associazione “Massa nel Cuore”, Alvaro Caramanti, del presidente dell’Unione Regionale 50&Più Umbria, Giancarlo Acciaio, del presidente provinciale di Ancona, Enzo Chionne, e degli associati di 50&Più di Macerata. info: 0733261393

CATANZARO TEATRO SOLIDALE

Due serate per essere accanto agli altri

Due serate all’insegna del buon umore a sostegno del reparto di Ematologia-Oncologica dell’Ospedale Ciaccio di Catanzaro. È proseguita così l’iniziativa di solidarietà che ha visto impegnata la 50&Più provinciale, presieduta da Giuseppina Belardinelli, a favore di questa struttura ospedaliera di eccellenza. Con il ricavato dello spettacolo Mi dicisti sì... na sira e maggio, messo in scena dal gruppo teatrale 50&Più “I facci tosti”, per la regia di Piero Procopio, è stato acquistato un televisore e consegnata una targa ricordo alla presenza del direttore generale di presidio, Francesco Talarico, del direttore di dipartimento onco-ematologia, Stefano Molica, e della caposala Ornella Rania. info: 0961720352 - www.50epiu.it/catanzaro

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PISA

Appuntamento per una tre giorni alla volta di Vicenza. Il 23/11 conferenza con il professor Paolo ottobre Crepet: L'importanza dei nonni nella famiglia, presso il Palazzo dei Congressi. Info: 0507846630

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Telefono Buenos Aires 0054 1143831736 La Plata 1555 0054 2214242331 Australia Telefono Perth 0061 864680197 Belgio Telefono Bruxelles 0032 25341527 Brasile Telefono Florianopolis 0055 4832222513 San Paolo 0055 1132591806 Porto Alegre 0055 5130222720 Canada Telefono Burnaby 001 6042942023 Hamilton 001 9053184488 Woodbridge 001 9052661866 Montreal Riv. des Prairies 001 5144946902 Montreal S. Leonard 001 5142525041 Montreal Ville Lasalle 001 5146675592 Ottawa 001 6135674532 St. Catharines 001 9056466555 Toronto 001 4166523759 Germania Telefono Mettmann 0049 21045089160 Moldavia Telefono Chisinau 00373 22855600 Svizzera Telefono Ginevra 0041 223214535 Uruguay Telefono Montevideo 0059 825076416 USA Telefono Fort Lauderdale 001 9546300086

PAVIA E COMO FOTONOTIZIA

Viaggio a Ischia

Le 50&Più provinciali di Pavia e Como insieme per il viaggio “Ischia Tour delle Isole”, organizzato da 50&Più Turismo. info: 066871108 - www.50epiuturismo.it


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LIGURIA

Fino all’11 ad Imperia la 50&Più novembre Unione Regionale Liguria sarà presente a OliOliva Festa dell’Olio, una vera e propria vetrina delle eccellenze agroalimentari artigiane e florovivaistiche. info: 010543042

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GENOVA

Ore 15.00, presentazione del libro novembre Cambiamenti, di Alessandra Lancellotti (via S. Vincenzo 68). Il 17 screening gratuito dei nei (Studio Ballestrero - Via Maragliano 2/6). info: 010543042 www.50epiu.it/genova

VICENZA

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ga della Solidarietà - Premio antiracket. La manifestazione si terrà nella Sala Convegni Confcommercio di Pesaro Urbino. info: 07216982240

MOLISE

ARTI FIGURATIVE

ONORIFICENZE

Lavoro ed etica, impegno e perseveranza

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Giornata dei “Maestri del Com-

novembre mercio” e consegna della XVIII Tar-

Meeting della Creatività

Si è tenuto, presso il Cinema Teatro Busnelli di Dueville il “Meeting della Creatività - VIII edizione”, manifestazione promossa dall’Università adulti/anziani del vicentino, in collaborazione con la 50&Più provinciale di Vicenza. Il tema dei tre concorsi (letterario, arti figurative, fotografia e Dvd) è stato impegnativo e stimolante: La terra, bene da salvaguardare e da condividere. Al meeting, condotto da Elisa Santucci, erano presenti per l’Università Monsignor Giuseppe Dal Ferro, per la 50&Più provinciale di Vicenza il presidente Fiorenzo Marcato, oltre al Sindaco di Dueville, Giusy Armiletti. «Ciascun artista, con la sua opera, ha certamente stimolato in tutti coloro che hanno avuto modo di ammirare i quadri, le fotografie o leggere i racconti, un momento di riflessione sul nuovo rapporto di attenzione e cura che dobbiamo instaurare con la nostra amata “Madre Terra”», ha sottolineato Marcato. Ottimi i risultati degli artisti 50&Più in gara: per la sezione “Arti figurative” il 1° premio ex aequo a Maria Fiorato con l’opera scultorea Creatura del bosco; per la sezione “Fotografia”, 1° classificato Lucio Frigo, con tre fotografie relative alla raccolta delle cipolle, e 2° classificato Armando Festini, con fotografie sul tema del degrado del territorio. info: 0444964300 www.50epiu.it/vicenza

PESARO-URBINO

L’Unione Regionale della 50&Più Molise, presieduta da Michelarcangelo Natilli, ha conferito due importanti onorificenze ai soci 50&Più che si sono distinti nella loro carriera professionale dimostrando impegno, perseveranza e dando un importante contributo di crescita e sviluppo del territorio. Oltre che dal presidente Natilli, la cerimonia di premiazione, presso l’Hotel Centrum Palace di Campobasso, è avvenuta alla presenza del presidente nazionale 50&Più Renato Borghi, del presidente provinciale 50&Più di Isernia, Michele Testa, del presidente regionale Confcommercio, Paolo Spina, ed ha coinvolto le massime autorità politiche e imprenditoriali regionali e provinciali. La prima onorificenza conferita, con la conduzione del segretario Franco Procino, è stata quella di Maestro del Commercio con la consegna delle Aquile del Commercio per i 25, 40 e 50 anni di attività imprenditoriale. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Franco Colarusso, Luisa Di Maio, Maria Fratangelo (alla memoria), Giuseppe Massucci, Nicola Mastrangelo, Antonio Marchitelli, Francesco Ortuso, Matteo Pasquale, Gabriella Paparella, Alfredo Passarelli, Maria Anna Picciano, Nicola Pistilli, Teresa Romanella, Nicola Santone; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Dino Aquilante, Domenico Cannone, Fernando Cicchetti, Marilena D’Urbano, Pasqualino Antonio Lombardi, Maria Rossi, Francesco Scocca, Antonio Tamburri, Antonia Tamburro, Antonio Zaccarella, Silvano Zaccarella; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Francesco Coppola, Umberto Durante, Maria Pasquale Iapallucci, Michelarcangelo Natilli, Nicola Romanella. Oltre all’onorificenza di Maestro del Commercio, sono stati premiati i soci 50&Più che si sono distinti in ambiti lavorativi diversi dall’imprenditoria, come la formazione, il sociale, la cultura. Voluto e ideato dal presidente Natilli, il Premio Dedizione al Lavoro con Etica Professionale è stato conferito a: Graziano Nicola Carozza, Gianluca Ciammetti, Michele Coromano, Carmine De Camillis, Bruno Falasca, Giuditta Lembo, Gianluca Pescolla, Eugenio Silvestre. La manifestazione è stata l’occasione per rilanciare l’appello alle istituzioni affinché vengano rafforzate le iniziative a sostegno delle microimprese che rappresentano gran parte del sistema economico molisano. info: 0874483194


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PARTENZE PREVISTE Dal 1/11 al 04/11; dal 06/12 al 09/12 3 notti/4 giorni BARCELLONA Un’occasione per visitare Barcellona dalle tante sfaccettature: Sagrada Familia, Barrio Gotico con la Cattedrale, le Ramblas e le opere architettoniche di Gaudì (Parc Guell, Casa Batllò, la Pedrera e Plaza Catalunya). Quote a partire da € 750

Dal 29/12 al 04/01/2019 - 6 notti/7 giorni SLOVENIA e ISTRIA “ARTE E BENESSERE” Il soggiorno in hotel con centro termale a Portorose è punto di partenza per visitare le grotte di Postumia, Lubiana e la Penisola Istriana. Quote a partire da € 1.115

Dal 05/12 al 09/12; dal 29/12 al 02/01/2019 - 4 notti/5 giorni VIENNA IMPERIALE Vienna, la città più vivibile al mondo, è famosa per essere metropoli della musica e della cultura; si visiteranno anche il Castello di Schonbrunn, il Bosco Viennese, l’Abbazia cistercense di Heiligenkreuz e l’elegante Baden. Quote a partire da € 895

MERCATINI DI NATALE - 2 notti/3 giorni Un’occasione per immergersi nel magico periodo del Natale tra luci, melodie, dolci tipici. Sono previste partenze per gruppi precostituiti (min. 25 partecipanti). MATERA: Presepe vivente dal 14 al 16 dicembre; bus + soggiorno Quote a partire da € 325 PRAGA: dal 15 al 17 dicembre; volo + soggiorno Quote a partire da € 325 FORESTA NERA: dal 30 novembre al 2 dicembre; bus + tour Quote a partire da € 295 BASILEA: partenza del 30 novembre e del 7 dicembre; bus + tour Quote a partire da € 356 BUDAPEST: dal 7 al 9 dicembre; volo + soggiorno Quote a partire da € 326

Dal 31/12 al 03/01/2019 3 notti/4 giorni PRAGA MAGICA In questa affascinante città regna in ogni periodo dell’anno una magica atmosfera che si diffonde sulle piazze, sui vicoli da fiaba e sul famoso Ponte Carlo. Quote a partire da € 680

Dal 12 al 23 novembre -11 notti/12 giorni INDIA “RAJASTHAN Tra i colori e i tesori dei Maharaja” Un viaggio per scoprire la terra dei grandi Re Maharaja, le loro ricchezze e tradizioni, fino all’arrivo alla capitale Delhi, metropoli cosmopolita con uno sguardo al futuro. Quote a partire da € 2.320

Dal 28/12 al 04/01/2019 7 notti/8 giorni GRAN TOUR DEL PORTOGALLO Il Portogallo affascina per il patrimonio architettonico, storico-culturale e la cucina tradizionale con uso di prodotti e spezie locali. Quote a partire da € 1.380

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La perla del Mediterraneo

Il verde della natura, il blu del mare, le terme naturali: tutto questo e molto altro in un soggiorno all’insegna del benessere, della buona cucina, del sole e del relax. C

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L’albergo, composto da tre corpi attigui, è situato in zona panoramica sovrastante il suggestivo porto di Ischia. Dispone di piscina termale coperta, attrezzato centro benessere e centro termale convenzionato.

L’albergo, incastonato in un’oasi di verde, gode di una posizione panoramica tra cielo e mare. Le camere, tutte climatizzate, sono state recentemente rinnovate. Dispone di 4 piscine termali, moderna beauty farm, centro termale convenzionato.

Situato a breve distanza dalla zona pedonale, l’Hotel è circondato da un rigoglioso giardino. Dispone, inoltre, di piscina termale coperta, grotta termale e centro termale convenzionato.

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*Per usufruire di queste offerte è obbligatoria la cura per fanghi e bagni terapeutici, presentando l’impegnativa del medico di base. Per gli ospiti che non effettueranno tale cura sarà applicato un supplemento di € 8 a persona, per notte. Sono garantiti i collegamenti a/r per Ischia in bus G.T. (traghetto incluso), in partenza dalle principali città del Nord e Centro Italia. Quote su richiesta.

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CROCIERA FLUVIALE

INCANTO D’OLANDA:

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La magia dell’acqua e il profumo dei fiori DAL 30 MARZO AL 6 APRILE 2019 A BORDO DELL’ELEGANTE MOTONAVE SWISS CROWN

Una magica crociera attraversando il basso Reno: dai suoi rami principali che percorrono l’Olanda fino al nord ovest della Germania. Il paesaggio olandese modellato dall’acqua, sul cui orizzonte si stagliano piccole città gioiello e tipici villaggi, è un’incantevole tessitura di paesini, ponti e canali, dighe e distese di fiori. Un viaggio per chi desidera rilassarsi nei colorati paesaggi!

Amsterdam, città plasmata dall’acqua, sorprende il visitatore abbinando le ultime tendenze internazionali alla sua vocazione artistica; Volendam, un antico villaggio di pescatori sul lago IJsselmeer, famoso per i costumi tradizionali degli abitanti; Keukenhof, un meraviglioso parco che racchiude oltre 7 milioni di fiori da bulbo, dove si viene sopraffatti dai colori e profumi; Utrecht, antica città universitaria e città europea della cultura; l’Aja (facoltativa), sede del governo olandese e residenza della regina; Gouda, famosa per il suo formaggio, vanta uno dei centri storici più belli dell’Olanda; Dordrecht, una tra le più antiche città olandesi, interamente circondata dall’acqua, vanta ben 1000 monumenti, musei e magazzini; Kinderdijk, un suggestivo borgo con 19 mulini, idrovore, chiuse e bacini inseriti in un contesto spettacolare, annoverato nell’elenco dei Siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco; Rotterdam, il porto più grande d’Europa e soprattutto la città olandese dell’architettura; Nijmegen, la città più antica d’Olanda; Dusseldorf, una volta solo un borgo di pescatori, è oggi il cuore economico e finanziario dell’industria tedesca; Colonia, già abitata dai Romani che hanno lasciato monumenti importanti, è dominata dal duomo, imponente costruzione gotica che da sola rende la città una meta turistica di prim’ordine.

Dal 1974 la compagnia di navigazione fluviale SCYLLA AG è una delle maggiori compagnie d’Europa. Le sue navi sono tutte progettate e costruite nel segno dell’eleganza, del comfort e della sicurezza. LA SWISS CROWN È una gemma della flotta navale Scylla e si caratterizza per l’eleganza dei suoi interni, del suo ristorante e del suo salone panoramico con bar e pista da ballo. La motonave dispone di 3 ponti, una zona benessere con sauna, bagno turco e solarium con vasca idromassaggio, una sala lettura e negozio di bordo. Le cabine sono tutte esterne con doccia/WC, asciugacapelli, TV, radio, minibar, cassetta di sicurezza e aria condizionata. Ascensore tra il ponte Diamante e Rubino. QUOTE DI PARTECIPAZIONE: Le quote e i servizi verranno pubblicati sul numero di novembre

Quota d’iscrizione per i non soci € 45 Per informazioni e programmi dettagliati rivolgersi alle proprie sedi provinciali oppure a 50&Più Turismo

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_Indirizzi_Spazio50.qxp_Layout 1 13/09/18 15:24 Pagina 84

LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Corso Garibaldi, 23 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48/48a

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Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


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Una recente sentenza della Corte Costituzionale consente ai lavoratori autonomi di annullare gli anni contributivi meno favorevoli. Se hai continuato a lavorare pur avendo già accumulato gli anni di contributi necessari per la pensione, potrai escludere dal calcolo le retribuzioni successive alla decorrenza del pensionamento, se negative per l’importo dell’assegno. Il Patronato 50&PiùEnasco è a tua disposizione per verificare la tua posizione e la possibilità di avere un pensione più favorevole. Visita il nostro sito per trovare la sede a te più vicina o chiama il nostro numero verde

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__PREVIDENZA__ SI PREANNUNCIANO DENSI GLI IMPEGNI DEL NOSTRO GOVERNO NEI PROSSIMI MESI. Tra i più importanti vi sono il DEF (Documento di Economia e Finanza) e poi il disegno di Legge di Bilancio per il 2019 - che dovrà essere approvato, con eventuali modifiche, dal Parlamento. Per l’Italia si tratta del primo vero atto di indirizzo politico del nuovo Governo. Molteplici i nodi importanti da sciogliere, a partire dalla riforma delle pensioni fino a quella fiscale che dovrebbe contenere l’attesa revisione delle aliquote, quanto meno un primo step: • taglio del primo scaglione Irpef dal 23 al 22%; • introduzione della Flat Tax soft per gli autonomi (15% fino a un tetto di 65mila euro di ricavi e al 20% sulla parte eccedente fino a 100mila euro). Il costo sarebbe di 1,5 miliardi. In attesa di detta manovra di bilancio le questioni di cui si discute oggi sono abbastanza tranquillizzanti; c’è la volontà di mantenere i conti in ordine e di non portare avanti un conflitto con l’Europa. In generale, il nuovo esecutivo è intervenuto ad introdurre il reddito di cittadinanza, quota 100, dual / Flat Tax e la sterilizzazione della salvaguardia dell’aumento dell’Iva (che costa 12,5 miliardi di euro). Ma vediamo brevemente come si configurano al momento le principali misure previste.

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LEGGE DI BILANCIO 2019: MISURE E COSTI Tanti i nodi da sciogliere per il nuovo esecutivo: dalla Flat Tax al reddito di cittadinanza, dalla riforma delle pensioni al mantenimento degli impegni con l’Europa a cura di Gianni Tel

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SI AVVICINA IL MOMENTO DELLA VERITÀ DOPO LE ELEZIONI, SOPRATTUTTO IN RELAZIONE ALLE PROMESSE FATTE SULLA RIFORMA PENSIONISTICA

Il primo passo verso l’introduzione del reddito di cittadinanza dovrebbe riguardare i pensionati e i Centri per l’Impiego. È d’obbligo in questi casi usare il condizionale. Il reddito di cittadinanza è il capitolo più fluido e dovrebbe costare 17 miliardi di euro. Qui le ipotesi sono diverse: sembra possibile che il Governo decida di iniziare con la pensione di cittadinanza, che potrà riguardare circa 3,5 milioni di pensionati con un costo di circa 4 miliardi di euro. Questa pensione sarebbe pari a 780 euro mensili, cioè lo stesso importo indicato per il reddito di cittadinanza. Analoga anche l’applicazione: l’assegno dovrebbe coprire la differenza fra la pensione attualmente percepita e i 780 euro. Quindi, per esempio, un pensionato che oggi riceve 500 euro al mese riceverebbe la differenza fino a 780 euro. Non è chiaro se questo beneficio sia destinato solo a coloro che sono già pensionati e percepiscono un assegno più basso rispetto alla nuova soglia di cittadinanza (è l’ipotesi più probabile) o se invece spetti anche a coloro che non percepiscono alcun assegno previdenziale, prevedendo un paletto di età. Naturalmente, a regime, il reddito di cittadinanza riguarderà invece tutti coloro che sono sotto i 780 euro mensili, indipendentemente se abbiano o meno un reddito. In altre parole, chi non guadagna nulla riceverà un assegno di 780 euro, chi invece ha delle entrate otterrà una integrazione fino alla soglia stabilita. La differenza rispetto alla pensione è che per il reddito di cittadinanza sono previste una serie di regole per il reinserimento lavorativo, ed è questo il motivo per cui saranno coinvolti i Centri per l’Impiego, con un costo di circa 2 miliardi di euro. » IL REDDITO DI CITTADINANZA

Fra i capitoli più caldi della riforma previdenziale, in arrivo con la Legge di Bilancio 2019, c’è il taglio alle pensioni d’oro, su cui il dibattito è molto acceso fra i due vice premier Di Maio e Salvini. Al momento il meccanismo più semplice potrebbe essere un contributo di solidarietà per qualche anno da parte dei pensionati con pensioni al di sopra degli 80mila euro l’anno. I correttivi possibili prevedono l’innalza» IL TAGLIO ALLE PENSIONI D’ORO

86 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2018


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mento della soglia del taglio da 4mila a 5mila euro netti mensili e l’esenzione delle categorie che per legge o altri motivi sono state obbligate a lasciare il lavoro prima dell’età della vecchiaia (donne, dirigenti “esodati”, militari). In questo modo la legge potrebbe essere messa al riparo dalle obiezioni di incostituzionalità, visto che la consulta si è pronunciata a favore di interventi proporzionati e temporanei. Secondo i calcoli sarebbero 158mila i pensionati sui quali verrebbe applicato il taglio, cioè coloro che, in media, sono andati in pensione a 61,6 anni di età (vedi Tabella). La misura consentirebbe circa 500 milioni di risparmio l’anno. L’idea dei pentastellati è che tale somma dovrebbe servire a finanziare le “pensioni di cittadinanza” a 780 euro mensili. Il taglio degli assegni potrebbe variare dal 3 a un massimo del 23%. Ma come va calcolato? Solo sulla parte retributiva eccedente gli 80mila euro lordi, oppure su tutta la pensione retributiva? La proposta non è chiara e il risultato della simulazione può essere molto diverso.

Per il Governo si avvicina il momento della verità sulle promesse relative alle pensioni con la modifica alla riforma Fornero più volte annunciata. La misura » LA QUOTA 100

prevista dal 2019 e inserita nella prossima manovra economica è la“quota 100”, mentre la pensione anticipata con 41 anni di contributi, misura più costosa, slitta ai prossimi anni. Anche la “quota 100” rischia di essere troppo onerosa, se realizzata senza paletti. Le ultime notizie parlano di un’opzione riservata ad una platea limitata di “aspiranti pensionati”, ai quali si dovrebbero applicare i seguenti requisiti: • minimo 36 anni di contribuzione e 64 anni di età; • massimo 2 anni di contribuzione figurativa utile al raggiungimento della “quota 100”, esclusi quelli derivanti da maternità e puerperio; • applicazione del sistema contributivo a tutti. Se queste ipotesi saranno confermate la maggiore spesa previdenziale dovrebbe essere limitata tra i 3 e i 5 miliardi l’anno e richiederebbe lo smantellamento dell’Ape Sociale, che oggi prevede l’uscita già a 63 anni per alcune categorie svantaggiate come disoccupati, disabili e addetti a mansioni usuranti.

L’ETÀ DI RIFERIMENTO PER EVITARE IL TAGLIO ANNO DI DECORRENZA Dal 1° gennaio 1974 Dal 1° gennaio 1977 Dal 1° gennaio 1980 Dal 1° gennaio 1983 Dal 1° gennaio 1986 Dal 1° gennaio 1989 Dal 1° gennaio 1992 Dal 1° gennaio 1995 Dal 1° gennaio 1998 Dal 1° gennaio 2001 Dal 1° gennaio 2004 Dal 1° gennaio 2007 Dal 1° gennaio 2010 Dal 1° gennaio 2013 Dal 1° gennaio 2016 Dal 1° gennaio 2019

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Sappiamo bene che i processi di cambiamento contengono pericoli e potenzialità, tutto dipende da cosa si decide. Si tratta di procedure politiche complesse e articolate con un serio dibattito sui temi in trattazione. Le minacce che incombono sull’economia del nostro Paese derivano non solo dalla crescente sfiducia degli investitori sull’operato del nuovo Governo, ma anche da un indebolimento del Pil, dei consumi e dell’export. Il professor Cottarelli ha recentemente sottolineato che «dobbiamo sperare che la congiuntura internazionale rimanga favorevole, perché se il ciclo si inverte e il nostro debito ricomincia a crescere rispetto al Pil, non ci salva nessuno dal rischio che lo spread1 aumenti. La fortuna non dura in eterno e i tempi, sono sempre più stretti». Infine, in previsione delle particolari normative che prossimamente troveranno approvazione, per i chiarimenti e gli approfondimenti (possibili scelte, e tra queste, la più convenienti) si consiglia di rivolgersi al nostro Patronato 50&PiùEnasco, che con esperti operatori assiste da sempre gratuitamente su tutto il territorio nazionale. 1 Tecnicamente: scarto nei rendimenti dei Titoli di Stato a 10 anni ai loro pari tedeschi. Cresce quando la percezione del rischio di prestare all’Italia aumenta e i creditori chiedono di essere compensati meglio per investire di più. Lo si può chiamare anche «trasferimento di ricchezza da chi guadagna meno a chi possiede di più».

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Rivolgiti ai nostri uffici per tutte le pratiche di successione e le relative volture catastali. La dichiarazione di successione va presentata dagli eredi entro UN ANNO dalla data del decesso del titolare dei beni. EVENTUALI DOCUMENTI DA PRESENTARE

n Delega a 50&PiùCaaf per la presentazione della dichiarazione n Certificato di morte (in carta semplice) n Certificato di stato di famiglia del defunto o autocertificazione rilasciata dall’erede n Certificato di stato di famiglia degli eredi e legatari (o autocertificazione) n Autocertificazione “status eredi”, fotocopia dei documenti, dei codici fiscali del defunto e degli eredi n Atti di acquisto e vendita del patrimonio immobiliare, se in possesso n Certificazione comprovante le passività e le detrazioni n Certificato rilasciato dal gestore di eventuali c/c, libretti postali, azioni, obbligazioni, fondi comuni d’investimento, ecc n Certificato di destinazione urbanistica per i terreni n Eventuali donazioni effettuate in vita

50&PiùCaaf grazie all’accordo stipulato con il Patronato 50&PiùEnasco offre inoltre assistenza per la pensione di reversibilità. 50&PiùCaaf, Centro Autorizzato di Assistenza Fiscale scelto da oltre 760.000 persone, offre assistenza per: 730, IMU, TASI, Red, Isee, richiesta bonus energia/gas, visure catastali, INV/CIV. Trova la sede più vicina a te o chiama il nostro numero verde

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Aderente a:

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__FISCO__ Come è noto, gli atti Con Cui l’amministrazione finanziaria riChiede al Contribuente l’adempimento degli obblighi tributari possono essere oggetto di impugnazione presso gli organi Competenti. a tale riguardo, al fine di non incorrere in errori che determinino la improcedibilità o l’inammissibilità del ricorso, con possibile addebito delle spese di lite, è fondamentale conoscere, oltre il codice di procedura civile anche le disposizioni (specifiche) che regolano il contenzioso tributario (d.lgs 31/12/1992 n. 546). a tale fine un particolare cenno va fatto all’art. 19 del suddetto d.lgs n. 546/1992, che elenca gli atti che possono essere impugnati in sede di giurisdizione tributaria. l’impugnazione di alcuni atti non enunciati esplicitamente ha creato non poche perplessità, tanto da divenire oggetto di sentenza da parte della Corte suprema di Cassazione che, da ultimo, con la sentenza n. 9516, è intervenuta in merito all’impugnazione di un preavviso di fermo amministrativo notificato al contribuente dall’agenzia delle riscossioni. la suprema Corte ha stabilito che il preavviso di fermo amministrativo (ex art. 86 del d.p.r. 29/9/1973 n. 602) che riguardi una pretesa creditoria dell’ente pubblico di natura tributaria è impugnabile innanzi al giudice tributario in quanto atto funzionale a portare a conoscenza del contribuente una determinata pretesa tributaria rispetto alla quale sorge, ai sensi dell’ex art. 100 del codice di procedura civile, l’interesse del contribuente alla tutela giurisdizionale per il controllo della legittimità sostanziale della pretesa impositiva, a nulla rilevando che detto preavviso non compaia esplicitamente nell’elenco degli atti impugnabili contenuto nel citato art. 19 del d.lgs n. 546/1992, in quanto tale elencazione va interpretata in senso estensivo, sia in ossequio alle norme costituzionali di tutela del contribuente e del buon andamento della pubblica amministrazione che in conseguenza dell’allargamento della giurisdizione tributaria operato con la legge 28/12/2001, n. 448 (Cassazione sezioni unite, sentenze nn. 10672/2009, 11087/2010 e 26196/2011). la sentenza è totalmente condivisibile e si auspica che venga applicata anche in situazioni diverse, ma concettualmente simili. altra importante sentenza è rappresentata da quella della Corte Costituzionale del 26/06/2018 n. 136, per il giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 37, comma 6, lettera s), del decreto legge 6/7/2011, n. 98 (disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria) convertito, con modificazioni, in legge 15/7/2011, n. 111, sostitutivo dell’art. 13, comma 6-bis, del decreto del presidente della repubblica 30/5/2002, n. 115, recante “testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia (testo a)” (contributo unificato). la sentenza, molto attesa, è intervenuta sull’annosa questione dell’entità del contributo unificato da versare in sede di presentazione del ricorso straordinario al presidente della repubblica, che rappresenta uno strumento importante di giustizia amministrativa in aggiunta a quelli “ordinari”, come il ricorso al tar e al Consiglio di stato. detto intervento è stato richiesto con l’ordinanza n. 84, del 25/5/2015, dalla Commissione tributaria provinciale di roma, sezione X. la Corte ha dichiarato l’infondatezza della richiesta di incostituzionalità della norma che prevede e stabilisce l’importo del contributo unificato in caso di ricorso straordinario (attualmente di € 650,00), con motivazioni discutibili che hanno lasciato molte perplessità. anche perché il Consiglio di stato, in materia, era di parere opposto! risultato: l’importo dovuto è restato € 650,00.

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RICORSI: SENTENZE DA CONSIDERARE In caso di ricorso verso l’Amministrazione Finanziaria, è fondamentale conoscere, oltre al codice di procedura civile, anche le disposizioni che regolano il contenzioso tributario

a cura di alessandra de feo

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L’ART. 19 DEL D. LGS 31 DICEMBRE 1992, N. 546, ELENCA TUTTI GLI ATTI CHE POSSONO ESSERE IMPUGNATI IN SEDE DI GIURISDIZIONE TRIBUTARIA

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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

S Si cerchi la notte cautelarsi con coltre più spesse, onde il corpo stia caldo. Infine si faccia tutto ciò che possa evitare danni alla salute.

TEMPO DI SEMINE

Almanacco Barbanera 1886

a cura di

GENTILE, OPEROSO, pronto a regalarci ancora qualche scampolo d’estate, l’autunno arriva accompagnato dagli ultimi, polposi frutti dell’orto e dai caldi profumi del giardino. Finita la vendemmia si annuncia la raccolta delle olive, mentre miele e vino celebrano la dolcezza di una natura che si avvia al riposo. Ma prima c’è l’orto da preparare, anche quello sul balcone, che ci chiede di programmare le semine, mentre in cucina conserve e confetture riempiono di colori la dispensa. Perché al cuore non si comanda! Se infatti le giornate sempre più brevi ci mostrano che l’autunno sta allungando il passo, la tradizione conforta l’umore, facendoci come sempre sperare nella più luminosa ottobrata.

OTTOBRE IL CARCIOFO (Cynara scolymus)

Fa bene perché... Grazie soprattutto alla cinarina, un principio amaro, influisce sul metabolismo del colesterolo e sulla diuresi, protegge e disintossica il fegato. Per il notevole contenuto di ferro lo si consiglia agli anemici, ma in questo caso è preferibile consumarlo crudo perché la cottura ne altera le proprietà. Il proverbio A chi non vuol far fatiche, il terreno produce ortiche. Pollice bio Il carciofo si pulisce foglia per foglia. Coltiviamolo così Il clima ideale è caldo o temperato caldo, ottimi 15 °C. Ristagni di acqua, insieme a basse temperature, ne danneggiano le radici. La semina Anche se non è impossibile seminare i carciofi, i risultati migliori si ottengono mettendo a dimora, in Luna calante, i polloni radicati o gli ovoli, porzioni di fusto con gemma. La messa a dimora dei polloni avviene in settembre-ottobre, nei climi asciutti, oppure in primavera nei climi freddi, in modo da avere produzione l’anno successivo. Gli ovoli si mettono a dimora, invece, durante l’estate e necessitano di irrigazioni iniziali. La rimozione dei polloni in eccesso è detta scarducciatura e, fatta a fine estate, permette un certo anticipo della raccolta. Raccolta e conservazione La raccolta avviene da novembre a maggio a seconda della varietà e del luogo. I più precoci sono i carciofi catanesi e gli spinosi; più tardivi sono i violetti. I carciofi di qualità vanno consumati freschi. Se ha ancora il gambo, il carciofo si può conservare nell’acqua, come un fiore reciso, fino a 5 giorni. Poi sott’olio e sott’aceto. Nel congelatore i cuori, puliti e lavati, si conservano dai 6 agli 8 mesi.

NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: bietole, carote, cavolfiore, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, finocchi, indivie, lattughe, melanzane, peperoni, piselli, pomodori, porri, radicchi rossi, rape, rucola, sedano, spinaci, valerianella e zucche. AROMI: maggiorana, peperoncino, prezzemolo, rosmarino e salvia.


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BUONO A SAPERSI!

Coltivare il buonumore! “Chi ben comincia è a metà dell’opera”, recita un proverbio che ben si adatta anche a quel momento, subito dopo il risveglio, che può condizionare l’umore per tutto il giorno. La cucina o il soggiorno sono solitamente il luogo in cui ci si incontra, si fa colazione e si inizia insieme la giornata. Ma attenzione che l’ambiente sia ben illuminato dalla luce solare. Così sarà infatti più facile ricaricare energie ed allegria. Se invece la cucina è scarsamente illuminata, esposta a ovest oppure a nord, si potrà arricchirne l’arredo con lampade, oggetti colorati, frutta e piante.

FRUTTA: cachi, castagne, cotogne, fichi, limoni, clementine, mandarini, mandorle, mele, melegrane, noci, nocciole, pere, pompelmi e uva.

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COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

Lo sanno anche i bambini: ad ottobre si semina. Si prepara la terra, si arieggia, rigirandola, per ossigenarla e renderla soffice. Quindi si acquistano i semi o si prendono quelli messi da parte dai raccolti di fine estate. Poi, con l’aiuto della Luna calante, seminare all’aperto ravanelli, spinaci, valerianella. Ma anche per interrare i bulbilli dell’aglio - gli spicchi - in piena terra e raccogliere gli ultimi ortaggi da conservare, come bietola da orto e rapa. Inoltre, scalzare l’asparagiaia e pulire e vangare il terreno mano a mano che le colture esauriscono il loro ciclo vegetativo. Vendemmiare e raccogliere cotogne, mele e pere a maturazione autunnale. In giardino, per la conservazione, estrarre dal terreno e dai vasi i bulbi che hanno concluso la fioritura, come dalie e gladioli. Con la Luna crescente, invece, è tempo di riprodurre le aromatiche per divisione dei cespi, come lavanda, maggiorana, origano, ruta, timo. Iniziare a raccogliere cardi, finocchi e cavolo verza per il consumo fresco. Seminare i piselli. Raccogliere cachi, castagne, kiwi, mele, mele cotogne e metterli in luogo fresco, evitando di ammassare i frutti. Sul balcone e in giardino moltiplicare per talea specie sempreverdi come aucuba, lauroceraso e le spoglianti come la forsizia. Preparare talee di rosa e metterle a radicare. Seminare i tappeti erbosi. Tagliare il prato prima del freddo e, dove possibile, effettuare ancora le trasemine. Mettere a dimora le bulbose che fioriranno in primavera, come narciso e tulipano.

SE HAI ½ GIORNATA

IMBIANCHIRE GLI ORTAGGI

L’imbianchimento è una tradizionale procedura che consiste nell’impedire alla luce di raggiungere alcune parti delle piante. Viene utilizzata nella coltivazione di ortaggi da foglia, da fusto e da costa per renderli più gustosi e croccanti. Si imbianchiscono piante come sedano, finocchio, cardi, bietole da coste, schermando parzialmente la luce con rincalzature del terreno alla base della pianta, oppure legando insieme o fasciando le foglie o le costole con rametti di salice o con fogli di carta. Le piante continueranno a svilupparsi per essere poi raccolte al momento in cui raggiungeranno il “chiarore” desiderato.

Dice il proverbio... Ottobre tonante, raccolto abbondante Per San Francesco parte il caldo e arriva il fresco Sia ottobre molle o asciutto, per San Luca, semina tutto

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 06.57 e tramonta alle 18.42. L’11 sorge alle 07.08 e tramonta alle 18.25. Il 21 sorge alle 07.19 e tramonta alle 18.10. Le giornate si accorciano. Il 1° giugno si hanno 11 ore e 45 minuti di luce solare e il 31 se ne hanno 10 e 25 minuti: si perdono 1 ora e 20 minuti di luce solare.

LA LUNA

Il 1° tramonta alle 13.20 e sorge alle 23.07. l’11 sorge alle 09.23 e tramonta alle 20.10. Il 21 tramonta alle 03.38 e sorge alle 17.01. Luna calante dal 1° all’8 e dal 25 al 31. Luna crescente dal 10 al 23. Luna Nuova il 9. Luna Piena il 24.

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to, i fiori, andare in bicicletta e nuotare. Gradirei stabilire serena unione, reciproco conforto e complicità, con donna libera, economicamente indipendente, desiderosa come me di ritrovare affetto, dolcezza, amore. Sono disponibile anche a trasferirmi dopo adeguata conoscenza. Telefonare al 3339941739. Cerco una donna che abbia meno di 64 anni e che mi sopporti. Telefonare allo 0152539469. Cerco nubile o vedova da sposare con rito religioso. Ho buona pensione, sono culturista e vegetariano, esente malattie o vizi, alto 180x75 kg. Cerco una donna povera ma ricca dentro che non riesce ad arrivare a fine mese per piccolo reddito che, unito al mio, avanza. Mi sposo solo per amore, la gradisco vicino per contatto immediato, dovrebbe essere longilinea e onesta. Telefonare al 3276156080.

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CRUCIVERBA Lello

ORIZZONTALI 1. Suini giovani destinati all'ingrassamento; 7. Il cereale più antico; 10. La colazione degli inglesi; 19. Il nome di Delon; 20. Partner senza parte; 22. La sigla della provincia di Roma; 24. Un noto browser; 25. Jonathan, regista del film Il silenzio degli innocenti; 26. Il Campeador eroe della riconquista spagnola nell’XI secolo; 28. Gustare a lungo di nuovo; 30. Malattia infiammatoria cronica delle vie aeree; 31. Il Ferruccio, pianista e compositore vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento; 33. Iniziali di Pruzzo, centravanti della Roma, tre volte capocannoniere della serie A; 34. La seconda città della Repubblica Ceca dopo Praga; 35. Il centro di Riga; 36. C’è anche la Cavaliera; 39. Lo Stewart del rock inglese; 40. Una caramella gommosa; 41. Il simbolo dell'Einsteinio; 43. Audacia spinta all’estremo; 44. Milita in serie A; 46. L’autore del celebre romanzo Il dottor Živago; 47. L’Alan, regista del film Tutti gli uomini del presidente; 48. Poco oliato; 49. Vendono gelati, zucchero filato o altro per le strade; 50. Un prestigioso premio letterario; 52. Il nome di Bond, l’Agente 007;

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53. Un romanzo di Stephen King; 54. La fine di Carmen; 55. L’Edgar Allan scrittore e poeta statunitense; 56. Sommo sacerdote dell’antica Giudea; 58. Il Banco che fu una delle banche italiane più prestigiose d’Italia; 61. Il dittongo dei giudici; 62. Tengono uniti fogli di carta; 63. Rieti sulle targhe automobilistiche; 64. La quarta nota musicale; 65. A volte sono dette macchine mangiasoldi; 70. Bovide tibetano; 71. Divano, canapè; 72. Avvilente, mortificante; 73. Altro nome del gigaro. VERTICALI 1. Romanzo di Gustave Flaubert; 2. Comune della provincia di Oristano; 3. Raggi di elevatissima frequenza;

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4. Un verbo da... ruminanti; 5. Il primo cardinale inglese; 6. Introdursi profondamente, conficcarsi in qualcosa; 8. Può subire scacco matto; 9. Bolt ne ha collezionati diversi nelle ultime Olimpiadi; 11. La cosa latina; 12. Improvvisamente in latino; 13. Giungere a riva; 14. Vi si svolse la corsa all’oro; 15. La piazza romana; 16. Grandi pappagalli vivacemente colorati; 17. Austera, compassata; 18. Sospensioni temporanee delle ostilità; 21. Chi ne è privo può trovarsi in serie difficoltà; 23. Il filosofo francese che fu tra i maggiori pensatori cattolici del Novecento; 27. Segue a stanotte; 28. Abbandoni di competizioni; 29. La Catherine del film

Il sorpasso del 1962; 31. L’albero di prora del veliero; 32. È sinonimo di grassetto; 37. Pianta erbacea i cui semi sono una fonte preziosa di elementi nutritivi; 38. Quelle di Babbo Natale sono volanti; 40. Determina il colore della pelle; 42. È levante quello giapponese; 45. Quelli di insetti possono far paura; 50. Una bibita analcolica; 51. Grosso frammento di roccia; 52. Iniziali di Brahms; 57. L’eccesso nei prefissi; 59. Una celebre Martini; 60. Calura opprimente; 61. Andati; 62. Il Guevara rivoluzionario; 65. Sua Maestà; 66. Da quelle parti; 67. In mezzo alla gola; 68. In Spagna e in Libano; 69. Commissario Tecnico.

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Un’antica carrozzella; 3. Cattivo, malvagio; 5. Una delle Kessler; 6. Il vincitore di Salamina; 8. Un recipiente impagliato; 10. Sono oggetti scambio; 12. L’elmo degli alabardieri; 13. Opera lirica di Puccini; 14. I dirottatori esercitano quella aerea; 15. Un’unità di forza; 16. Un giovane e bellicoso bovino; 17. Tipi di infiorescenze; 18. Insieme di contenitori utilizzati

dalle rappresentanze diplomatiche per lo scambio di comunicazioni; 21. Ironica, sarcastica; 22. Biechi, torvi; 23. Il nome di Bartali; 24. La curava Federico Fellini.

11. La scienza dell’automazione; 17. Bevande alcoliche; 15. Lasciare per distrazione; 19. Li causano gli scioperi; 16. Si usa a tavola; 20. Grande filosofo dell’antichità. 1 5

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VERTICALI 1. Il primo ha visto la luce nel 1946; 2. Arte militare; 3. Differenza di ritorno; 4. Anna, grande attrice morta nel 2013; 7. La lettera che spedisce il ricattatore; 9. La scienza che studia i solidi naturali;

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ORIZZONTALI 2. Si è imposta in bellezza; 5. Un argine scosceso; 8. Avanti Cristo; 9. Lidi sabbiosi; 11. Decrescente, digradante; 12. Genere di molluschi bivalvi; 14. Il cuore dei tedeschi; 15. È considerato il più grande kolossal e il più famoso film italiano del cinema muto; 18. Comune abruzzese in provincia di Pescara; 19. Luciano, noto compositore d’avanguardia del Novecento. VERTICALI 1. L’abito più formale; 2. Variopinti uccelli danzatori sudamericani; 3. Antico strumento musicale; 4. Il dotto ne è un pozzo; 6. Imposta Regionale sulle Attività Produttive; 7. Fu detto la perla nera; 10. Un importante Ministero; 13. Lo sposo della biblica Gezabele; 16. Si grida allo stadio; 17. Apre presto e chiude tardi.

REBUS Lionello 2 7 1 4

Enrico Diglio

TEST 1 Osservate attentamente le quattro coppie di sequenze verticali di numeri e i rettangoli colorati posti al di sotto delle sequenze e dite quale coppia di numeri, secondo logica, va sostituita ai due punti interrogativi nell’ultima sequenza.

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TEST 2 Osservate attentamente le sei parole inserite nell’ovale di sinistra e sostituite le tre lettere finali comuni con i gruppi di due, tre o quattro lettere visibili nel rettangolo centrale; in tal modo è possibile ottenere altre cinque parole. Inoltre, utilizzando ogni lettera inserita nel triangolo di destra con due gruppi di lettere del quadrato centrale è possibile ottenere altre tre parole.

GOLOSO GELOSO

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INDOVINELLO Favolino » FANTASIA La pioggia d’oro scende lentamente ma sulla piana è già la luna piena... verranno gli uccelletti a fare festa come già ai tempi del Granturco!

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REBUS Lionello 7 6 7 OTTOBRE 2018 I 95


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oroscopo di Aldebaran

OTTOBRE

Attrice

JULIA ROBERTS

soluzioni

GIOCHI

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23 SET. I 22 OTT. Le stelle promettono momenti imperdibili nel campo lavorativo e in quello sentimentale. Approfittatene per passare momenti gradevoli con le persone che vi piacciono. Con i figli l’intesa sarà ottima.

24 AGO. I 22 SET. Miglioramenti notevoli dopo alcuni ostacoli. Le vostre azioni vi daranno grande soddisfazione e vi procureranno stima tra colleghi e conoscenti. Un colpo di fortuna, ma solo se saprete osare.

ariete

scorpione

21 MAR. I 20 APR. Avrete l’opportunità di svolgere attività di gruppo molto gratificanti: da viaggi organizzati ad affari redditizi. Tentate la fortuna al gioco del lotto o con il gratta e vinci. Le stelle sono con voi.

23 OTT. I 22 NOV. Pericolo di speculazioni sbagliate: tenete gli occhi aperti. Improvvisi cambiamenti, fastidiosi contrattempi. Il lavoro sarà duro, ma darà soddisfazioni. Dedicatevi a qualche hobby o attività di svago.

toro

sagittario

21 APR. I 20 MAG. I rapporti con la famiglia non saranno sempre dei migliori. Abbellirete la vostra casa rendendola più confortevole. L’amore vi darà soddisfazioni. Consumate verdura e frutta e bevete acqua oligominerale.

23 NOV. I 21 DIC. Sarete decisi e ambiziosi, poco disponibili a stare in famiglia. Sebbene attivi e intraprendenti, qualche volta avrete bisogno di un nido dove rifugiarvi. Buon periodo per portare a termine lavoretti in casa.

gemelli

capricorno

21 MAG. I 21 GIU. In questo mese l’accento andrà messo sulla bellezza interiore più che esteriore. Avvertirete una gran voglia di godervi la vita! Il pianeta Marte vi regalerà tanta energia, entusiasmo e gioia.

22 DIC. I 20 GEN. Gli amici saranno affettuosi, anche se non potrete sempre contare sul loro aiuto. Per essere amati, dovrete criticare meno. Siate prudenti durante gite e viaggi; proteggete casa e macchina da furti.

cancro

acquario

22 GIU. I 22 LUG. È un buon momento per prendere la vita con filosofia e fidarsi del destino. Tutto ciò che succederà gioverà alla vostra evoluzione. Frequentare un circolo potrebbe esservi di grande aiuto.

21 GEN. I 19 FEB. Ecco un mese da dedicare al vostro equilibrio e benessere psico-fisico, che dipenderanno dallo spirito con cui affrontate la vita. Per migliorare salute e aspetto esteriore, cominciate dall’alimentazione.

leone

pesci

23 LUG. I 23 AGO. Passerete molto tempo a farvi in quattro per il partner senza curarvi degli altri. Dovrete prima di tutto accettarvi e avere fiducia in voi stessi. Fate in anticipo il vaccino antinfluenzale.

20 FEB. I 20 MAR. Sarete più ottimisti e meno diffidenti verso chi offre possibilità di guadagnare qualche soldino extra. Viaggerete molto e nascerà una nuova, preziosa amicizia. Assumete molte vitamine!

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INDOVINELLO Fantasia = La polenta REBUS (2 7 1 4)

la L; I B erta evita = La libertà è vita REBUS (7 6 7) su BDO, là OS cura mano VRA = Subdola oscura manovra

stuzzica

CERVELLO

TEST 1

96 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2018

I numeri che vanno sostituiti ai due punti interrogativi sono, da sinistra verso destra, 0 e 14. Essi, infatti, permettono di rispettare il criterio valido per tutte le altre sequenze: nelle sequenze verticali di numeri che si trovano sui rettangoli rossi il primo e il secondo si sommano tra loro e al risultato di tale addizione si sottrae il risultato dell’addizione tra il terzo e il quarto numero, determinando il quinto numero; nelle sequenze verticali di numeri che si trovano sui rettangoli verdi il primo e il secondo numero si sommano tra loro e al risultato di tale addizione si addiziona il risultato dell’addizione tra il terzo e il quarto numero, determinando il quinto numero.

Quindi: 5 + 1 = 6 6-6=0 3+3=6

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7+2=9 9 + 5 = 14 4+1=5

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TEST 2

Le parole che si ottengono scambiando il gruppo finale di tre lettere delle parole contenute nell’ovale con i gruppi di lettere contenuti nel rettangolo sono: ERBA, GELATO, GOLETTA, MARMO, RIPASSO, VENTO. Esse si ottengono nel seguente modo: ER(OSO)BA, GEL(OSO)ATO, GOL(OSO)ETTA, MAR(OSO)MO, RIP(OSO)ASSO, VEN(OSO)TO. Con i gruppi di lettere contenuti nel rettangolo centrale e le tre lettere contenute nel triangolo (S, S e L) si formano infine le seguenti tre parole: ASSOLATO, BASETTA, MOSTO.


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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 81151914 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

QUANDO LAVORO FA RIMA CON PASSIONE

La ricerca della felicità al lavoro è solo utopia? Non si direbbe vista la sensibilità di diverse aziende, sempre più inclini ad “investire” nella soddisfazione dei propri impiegati

EGREGIO DIRETTORE, chi le scrive è un vecchio pensionato. Non vecchio “dentro” perché, per quanto mi riguarda, nell’animo mi sento ancora un adolescente ma non posso negare che la mia età anagrafica “denuncia” che non sono più un giovanotto. Come dicevo, sono un vecchio pensionato, perché ho lasciato il lavoro ormai da tanti anni. Era uno di quei lavori che un tempo venivano definiti “sicuri’, un impiego statale con uno stipendio certamente non alto ma sufficiente a tirar su una famiglia e a far studiare dei figli, portandoli fino all’università. Tutto facile, allora? Certamente no. I problemi sul lavoro c’erano, come accade a tutti, e anche gli screzi con i colleghi di certo non mancavano. Eppure mi piaceva andare in ufficio, mi sentivo utile per la collettività, come parte di un progetto più grande che potesse portare dei benefici al Paese. Certamente, sul mio stato d’animo d’allora influiva la serenità di aver trovato un lavoro durante il famoso

“boom” economico che ci aveva portati a vedere un futuro più roseo per tutti. Oggi mi rendo conto che i tempi sono cambiati, direi in peggio. I giovani faticano a trovare un lavoro che conceda loro stabilità e sicurezza e molti sono costretti a lasciare questo nostro Belpaese, nonostante non abbiano più la valigia di cartone sotto il braccio, come mezzo secolo fa, ma un bel diploma di laurea. E chi il lavoro riesce a trovarlo, vedo che fa una grande fatica ad accettarlo; sembra più una condanna che non una benedizione. Giampiero Lamberti Fortunatamente non tutti vedono il lavoro come una condanna. Certamente sulla sua accettazione pesano tanti fattori e non soltanto economici. Troppo spesso, chi intraprende un lavoro, lo fa a discapito del proprio titolo di studio, per cui ci si ritrova a vivere una vita lavorativa diversa da quella sperata. Fortunato è chi riesce a far coincidere lavoro e passione, o chi riesce a trovare un ambiente lavorativo dove possa esprimere il meglio di sé. Ma le aziende stanno diventando sempre più sensibili a questo tema, tanto che alcune si stanno avvalendo di figure professionali specializzate nella “ricerca della felicità” per i dipendenti. È noto, infatti, che se i dipendenti sono più felici il loro rendimento migliora. E, allora, perché non investire nella felicità? Ci guadagnerebbero tutti. OTTOBRE 2018 I 97


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bazar a cura del Centro Studi 50&Più

CURE INFORMAZIONE SENIOR MARKETING LIBRI & FILM

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it oppure al 0424708910.

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mandare una mail all’indirizzo: smac@humanitas.it.

CURE CONTRO L’INSONNIA In Italia soffrono di insonnia cronica circa 10 milioni di persone e questo disturbo è molto diffuso tra gli ultra sessantenni. L’insonnia può causare irritabilità, problemi di memoria, scarsa concentrazione. Alle prime avvisaglie gli “insonni” possono però seguire poche e semplici regole: non mangiare e non guardare la televisione a letto; andare a dormire solo quando si ha sonno; evitare il riposino pomeridiano; bere tisane dagli effetti calmanti e sedativi (valeriana, biancospino, camomilla). SCREENING PER I FUMATORI La Smac (Smokers Health Multiple Action) ha messo a punto un progetto di screening gratuito per forti fumatori ed ex fumatori, utile a fornire una diagnosi tempestiva di malattie polmonari e cardiovascolari. Lo screening è rivolto principalmente a fumatori da più di 30 anni o ex fumatori over 55. Per partecipare: contattare il numero 02 82247371, oppure

+ INFORMAZIONE TG HOME Un vero telegiornale con tanto di conduttore, anchorman, inviati, rubriche e servizi di attualità, ma fatto in Casa… di riposo. È l’iniziativa della Rsa di Toscolano Maderno (Bs): un notiziario di informazione realizzato dagli ospiti della struttura e pubblicato sulla pagina Facebook della Fondazione “G.B. Bianchi”. Le finalità: animare la giornata degli anziani, migliorare la qualità del loro soggiorno nella struttura e una maggiore integrazione tra struttura e territorio. Tel: 0322841903 800995988

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SENIOR MARKETING

PER I GUIDATORI ANZIANI Dopo un’analisi dei dati compiuta sui suoi assicurati anziani, Sara, la Compagnia assicuratrice dell’Automobil

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Club d’Italia, ha lanciato la prima polizza dedicata alle “patenti grigie”, ovvero alla fascia di età 65/85. Si tratta di una polizza - battezzata “SerenEtà” - che associa la protezione assicurativa a un pacchetto di offerte in grado di assistere il cliente anziano su un’ampia serie di servizi. PRESTITO VITALIZIO IPOTECARIO: VANTAGGI E RISCHI Questo tipo di prestito è un finanziamento senza rata concesso da banche o intermediari finanziari a persone di età superiore ai 60 anni, garantito da un’ipoteca sulla casa di residenza. Il Consiglio nazionale del Notariato, insieme a 14 Associazioni di consumatori, ha realizzato un vademecum con lo scopo di orientare i cittadini verso una scelta consapevole di questo strumento finanziario, analizzandone le opportunità ma anche i rischi. www.notariato.it

+ LIBRI PROSSIMI UMANI

di Francesco De Filippo e Maria Frega, Giunti Editore, Firenze, 2018, pp. 208

È in atto la rivoluzione che sta cambiando, a velocità esponenziale, la vita dell’uomo sulla Terra. Avremo una vita molto più lunga, virtuale e sempre meno reale; abiteremo in gigantesche aree metropolitane; ci serviremo (forse) degli asteroidi come fonti di ma-

terie prime; sapremo di più sulla materia oscura e l’Universo; con le terapie geniche potremo rigenerare alcuni organi del corpo umano; consumeremo prodotti ispirati al mondo vegetale, saremo coadiuvati dagli umanoidi nella vita quotidiana, la popolazione mondiale sarà di 11 miliardi. Dalle previsioni degli autori, che interrogano i più prestigiosi scienziati italiani, emerge la necessità di investire nella ricerca applicata per non essere travolti da una rivoluzione, che non sarà paragonabile a nulla di quanto avvenuto fino ad ora. Tel: 0322841903 800995988

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FILM LUCKY

Regia di John Carroll Lynch, con Harry Dean Stanton, Usa, 2017

Nonostante l’età e il fumo, Lucky gode di ottima salute, vive in una cittadina in Arizona dove passa le sue giornate a fare yoga, parole crociate o alla tavola calda o al bar; tutti lo conoscono e gli vogliono bene anche se ha un caratteraccio. Giunto alle soglie dei novant’anni intraprende un viaggio alla ricerca di un’illuminazione che lo aiuti a superare la paura di confrontarsi con l’idea della morte e accettare l’inesorabile scorrere del tempo. Il film, una sorta di ballata sulla vecchiaia sempre in bilico fra malinconia e umorismo, ha una morale finale: la vita è dolce e va vissuta nel presente.


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