OTTOBRE 2019

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Anno XLI n. 10 Ottobre 2019 Euro 2.50 - I.P.

INTERVISTA

SOCIETÀ

SCIENZE

VIAGGI

Maurizio de Giovanni, suspense partenopea

Milano plastic free: per dire no alla plastica

Le nuove frontiere del microbiota

Kerala: la terra degli dei si trova in India

A quasi 50 anni l’esordio per un maestro del giallo

La città avvia un progetto contro la plastica monouso

Un alleato della nostra salute contro numerose patologie

Tra natura tropicale, piantagioni di spezie e the



IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 6. Zoom 8. Periscopio 76. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 93. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo / Soluzioni 97. Lettere

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società i

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30. Ballare fa bene Aiuta corpo e mente a cura del Centro Studi

10. Cos’è la felicità Le risposte della scienza di Rachele Randon

11.

Cervello più giovane? Non smettete di studiare di Giovanni Orso

14.

Italiani e testamento Sempre più solidali di Lavinia Viti

anteprime

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INDICE

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OTTOBRE 2019

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__INCHIESTA__ Dottore, dove sei? La Sanità rischia il collasso Vanno in pensione o partono per l’estero, svuotando gli ospedali di G. Dall’Ongaro e R. Vinci

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__le INTERVISTE__ Maurizio de Giovanni, senso partenopeo per il giallo Un successo in libreria ed uno in televisione di Paola Stefanucci

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__SOCIETÀ__ Milano dice no alla plastica prima dell’Unione Europea Molti esercizi commerciali rinunciano ai prodotti usa e getta per l’ambiente di Rita Nicosanti

18. Non solo pet-teraphy Gli animali ci confortano di Rossana Martini

19. Tutti al parco giochi Anche i senior, ovviamente di Francesco Andreani

20. Terzo Tempo Amori in salita e non di Lidia Ravera

50. Corti di Lunga Vita Passaggio a Venezia a cura del Centro Studi

52. 51a Barcolana La regata più grande di Giulia Rachele Deli

54. Netflix e le altre Lo streaming prende piede di Ilaria Romano

56. Auto d’epoca Croce e delizia degli italiani di Emanuele Mùrino

58. Il futuro della strada Arrivano le auto senza pilota di Adelaide Vallardi OTTOBRE 2019 I 3


viaggio

41.

Libri, Arte, Teatro, Musica, Cinema

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cultura

46. Nel misterioso Kerala Un’India inusuale e sconosciuta di Loris Porcheri

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scienze 64. La frontiera del microbiota Nuove e rivoluzionarie cure di Giovanna Dall’Ongaro

Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

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A BergamoScienza 2019 di Valerio Maria Urru

parliamo di... i

70. Sfida (continua) alle rughe Giovani, senza esagerare di Paola Stefanucci

77. Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

72. Quel dolore al piede... Attenzione alle calzature di Alessandro Mascia

87. Fisco

74. Che aria respiriamo?

88. Previdenza

Non troppo buona in autunno a cura di Fondazione U. Veronesi

di Gianni Tel

di Alessandra De Feo

39. Concorso Prosa, Poesia,

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Pittura e Fotografia Votate, votate, votate! di Luisella Berti

98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più

concorso

Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Shutterstock, Antonio Barella, Maurizio de Giovanni, Foto Festival di Genova, Uff. Stampa Barcolana, ©Italyresort, Shutterstock: Andrea Raffin, Sundry Photography, Bob Cullinan, Massimo Campanari, ermess, DiegoMariottini, Zakrevsky Andrey, Ivan Marc, Lucamato, Antonio Petrone, PhotoChur, Luca Rei, Alexandra Lande, Vladimir Zhoga, Rudra Narayan Mitr, Goran Bogicevic. Foto di copertina: Shutterstock. Illustrazioni: Enrico Riposati.

ANNO XLI - n. 10 ottobre 2019 Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.81151914 m@il: redazione@50epiu.it Anno XLI n. 10 Ottobre 2019 Euro 2.50 - I.P.

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914 INTERVISTA

SOCIETÀ

SCIENZE

Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

67. Il futuro del pianeta 68. La Scienza a Genova Un Festival di grande divulgazione di Eliana Quattrini

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Bossi Migliavacca Dario Dolci Alberto Fanucchi Antonio Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.688831 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Editoriale 50&Più S.r.l. tratterà i dati personali forniti dagli abbonati nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 e delle disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale ed al solo scopo di inviare il mensile 50&Più ed i relativi allegati. L’informativa di cui all’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 è consultabile tramite il sito internet www.50epiu.it. I diritti riconosciuti dagli articoli 15 a 21 del suddetto regolamento, potranno essere esercitati nei confronti del Titolare Editoriale 50&Più S.r.l. - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma e del Responsabile della Protezione dei Dati 50&Più Via del Melangolo 26 - 00186 Roma.

VIAGGI

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Milano plastic free: per dire no alla plastica

Le nuove frontiere del microbiota

Kerala: la terra degli dei si trova in India

A quasi 50 anni l’esordio per un maestro del giallo

La città avvia un progetto contro la plastica monouso

Un alleato della nostra salute contro numerose patologie

Tra natura tropicale, piantagioni di spezie e the

Aderente a: Finito di stampare: 20 settembre 2019

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Concessionaria esclusiva pubblicità: 50&PiùMedia Srl - Via del Melangolo 26, Roma Tel. 06.68883469 - mail: 50epiumedia@50epiu.it Per la pubblicità: Luigi Valitutti - Tel. 335491325 - mail: l.valitutti@50epiumedia.it

NUMERO CERTIFICATO 8544 DEL 18/12/2018

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


14.000 PIÙ, 14.000 MENO

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale OTTOBRE 2019

CHE IL MONDO DEL VOLONTARIATO E LE ATTIVITÀ DELLE ONG (ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE) non fossero apprezzate dal passato Governo è una notizia che lascia ormai il tempo che trova, non fosse che le decisioni prese a suo tempo daranno i IL VOLONTARIATO loro frutti, o i loro scompensi, È UN IMPEGNO nel prossimo futuro. È quello INESTIMABILE che hanno scoperto tutte quelCHE RENDE LE COMUNITÀ le associazioni, organizzazioni SOLIDALI ed enti che fanno dell’assistenza basata sul volontariato il proprio modo di agire e che, vivendo a strettissimo contatto con le necessità dei luoghi in cui nascono, intercettano e danno risposte alle necessità delle fasce più deboli della popolazione. Insomma sono quelle realtà che affiancano, quando non suppliscono totalmente, i servizi del welfare statale, regionale e locale; un impegno inestimabile che rende le comunità solidali, e permette a migliaia di persone di ricevere il sostegno e l’aiuto di cui hanno bisogno. Uno degli strumenti con cui lo Stato affianca queste organizzazioni e gli consente di agire sul territorio realizzando progetti che vanno dall’assistenza, alla protezione civile, dall’educazione alla tutela artistica e ambientale, è il Servizio Civile Universale, un servizio che consente ai giovani, uomini e donne, dai 18 ai 28 anni di scegliere e impegnarsi in un progetto di volontariato. Per i giovani un’occasione di crescita umana, di solidarietà sociale ma anche professionale, vedendo riconosciuti sia il tempo che la formazione dedicata, e per le organizzazioni la possibilità di progettare interventi mirati potendo contare su operatori motivati e preparati. Con una scelta autolesionistica o forse solo per un superficiale disinteresse, il governo uscente ha deciso una riduzione PER I GIOVANI di oltre il 25 per cento dei voÈ UN’OCCASIONE lontari ammessi al Servizio Civile DI CRESCITA UMANA, Universale per il 2020. Si tratta DI SOLIDARIETÀ SOCIALE da un lato di quattordicimila gioMA ANCHE PROFESSIONALE vani che non potranno usufruire di questa opportunità, e dall’altra di comunità locali che dovranno rinunciare a servizi utili e quindi a dare risposte al proprio territorio. L’auspicio è che possano verificarsi le condizioni per un ripensamento di questa riduzione a beneficio dei giovani volontari e dell’intera comunità.

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Z C’È SINDACO E SINDACO

6 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2019

ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

“MENO SOLI” È IL NOME DATO ALL’INIZIATIVA DI ASSISTENZA PER GLI ANZIANI DI CAPISTRANO, un piccolo comune delle colline vibonesi: 243 ultra sessantacinquenni su 992 abitanti. A lanciare il progetto il sindaco, Marco Martino, che in accordo con volontari in convenzione con l’Associazione nazionale Carabinieri, darà l’aiuto di cui hanno necessità gli anziani del luogo. Un supporto che impegnerà professionalità diverse secondo le necessità degli anziani interessati. Dalla semplice compagnia, all’acquisto di beni materiali, al pagamento di utenze sino alla preparazione dei pasti e alla pulizia dell’abitazione per i soggetti maggiormente anziani o non autosufficienti. Particolare non di poco conto è senza dubbio che “Meno soli” è finanziata con i 12.000 euro annui dell’indennità percepita dal sindaco che si è impegnato a sostenerla, allo stesso modo, per tutti gli anni del suo mandato. La speranza dichiarata dal primo cittadino capistranese: quella di dar vita ad una vera e propria evoluzione del mondo che si dedica al sociale che possa essere punto di riferimento dell’intero comprensorio.

A Capistrano, l’iniziativa “Meno soli” è finanziata con i 12.000 euro annui dell’indennità percepita dal sindaco che si è impegnato a sostenerla, allo stesso modo, per tutti gli anni del suo mandato



IN AGENDA DAL MONDO

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A TUTTA MUSICA

ottobre

Torna il Festival Jazz Entreles Deux Tours, nato nel 1998. Si svolge fino al 5 nel cuore della città di La Rochelle e riunisce musicisti di fama internazionale. www.jazzentrelesdeuxtours.fr

ROCHELLE (FRANCIA)

03

UNA FESTA PER L’UVA

ottobre

Fino al 6 torna la Sagra dell’uva. Quest’anno è dedicata al compositore Giacomo Carissimi, che vi nacque nel 1605 e dove visse la sua giovinezza. www.sagradelluvamarino.it

MARINO (RM)

04

CASTAGNE, MUSICA, SFILATE

ottobre

La Sagra delle castagne di Soriano nel Cimino è una delle più belle d’Italia. Nei primi tre weekend del mese sfilate medioevali, prodotti tipici, caldarroste e musica. www.sagradellecastagne.com

SORIANO (VT)

A PROPOSITO DI...

Nozze di Pietra Festeggiano 65 anni di matrimonio. Lui 102 candeline, lei ha compiuto 100 anni. La coppia in questione è quella formata da Kirk Douglas e Anne Buydens: un record, l’unione più longeva di Hollywood. www.tgcom24.mediaset.it

i SPRECHI

Non buttiamo il cibo Il Comune di Milano sperimenta un’iniziativa sociale. La lotta allo spreco coinvolge le scuole col cibo avanzato che andrà agli indigenti. La sperimentazione è nata con 500 scuole e 75mila ragazzi. www.repubblica.it

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BENEFICI SÌ - Fornisce un’alta per-

centuale di fibre e sostanze antiossidanti di cui sono particolarmente ricche la frutta e la verdura.

CARENZE NO - Si rischia uno scarso apporto di vitamina B12 e D, sali minerali come il ferro, omega 3, acidi grassi e proteine.

CURIOSITÀ

Dormire in una chitarra Amanti del rock, è nato l’hotel che fa per voi. Si tratta di una chitarra di vetro e acciaio, 140 metri d’altezza che stravolgono chiaramente lo skyline del sud della Florida. È il nuovo Hard Rock Hotel. www.skytg24.it

i SALUTE

Sindrome da lavoro Lo stress da lavoro o da disoccupazione è ufficialmente una sindrome. Lo stabilisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità dopo decenni di studi. L’Oms ha fornito ai medici le direttive per diagnosticarla. www.corriere.it

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DIETA VEGANA

RECORD

SCIENZA

L’albero della felicità

IN NUMERI

I LAVORATORI PIÙ RICCHI

FONTE: ILSOLE24ORE

L’Inps ha analizzato i “super working rich”, quei lavoratori che superano i 194.000 euro annui avendo 10 volte il reddito mediano calcolato sul salario del dipendente privato. Il 52,3% è dipendente privato; il 39,2% è un professionista; l’8,5% è dipendente pubblico.

DIPENDENTE PRIVATO

LIBERO PROFESSIONISTA

DIPENDENTE PUBBLICO

52,3%

39,2%

8,5%

8 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2019

Piantare alberi migliora la salute. L’organizzazione Usa “Nature Conservancy” sta diffondendo un documento per impegnare i governi affinché sia una pratica inclusa nei finanziamenti per la salute pubblica. www.greenme.it

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PERISCOPIO

UN MAIALINO PER AMICO a cura di Samuela Gangi


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LUCI ED EMOZIONI

ottobre

Berlino in veste luminosa fino al 20 per il Festival delle Luci. 50 musei e attrazioni tra cui la porta di Brandenburgo, la Cattedrale e la torre della Tv illuminate. www.berlin.de

BERLINO

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PER I GOLOSI

ottobre

Come ogni anno, torna a Perugia Eurochocolate. Fitto il programma che vedrà all’opera mastri cioccolatieri e molti produttori. Fino al 27. www.eurochocolate.net

PERUGIA

AL MEDIOEVO 26 RITORNO VENZONE (UD)

ottobre

La Sagra della zucca è un evento unico per il modo un po’ goliardico di interpretare le antiche cronache della Terra di Venzone. Fino al 27. www.venzoneturismo.it

SALUTE

Camminare aiuta il cuore Secondo uno studio dell’American College of Cardiology, passeggiare per 40 minuti due volte a settimana riduce del 25% il rischio di insufficienza cardiaca. Se il passo è veloce, poi, il rischio scende del 40%. www.espresso.it

i RICONOSCIMENTI

La donna più ammirata Michelle Obama è la donna più ammirata al mondo. Lo rivela un sondaggio YouGov.com, realizzato in 41 Paesi su campione di 42mila persone. L’attuale First Lady Melania Trump - si trova solo al diciannovesimo posto. www.adnkronos.com

i PERSONAGGI

Buon compleanno Milva C’È UNA NUOVA MODA CHE IMPAZZA DA UNA PARTE ALL’ALTRA DELL’OCEANO ED È QUELLA DEI MAIALINI DA COMPAGNIA: suini in formato “small” dal manto rosa, bianco, nero e pezzato. Immaginate di averli accanto mentre sorseggiate un drink; cosa che è venuta in mente al titolare del “MiPig Cafè”, un insolito locale di Tokyo che ne ha fatto delle autentiche mascottes. Batuffoli da coccolare con l’intento - dice il proprietario del locale - «di fare in modo che i giapponesi si

sentano a loro agio con questi animali fino a volerli accogliere in famiglia, un giorno». Una bella ambizione che forse prende spunto dagli States dove questi piccoli quattro zampe sono davvero di casa: celebrità sono state infatti spesso fotografate in loro compagnia. Un progetto, quello del “MiPig Cafè”, che ha convinto il pubblico che riempie le sale del bar e che ne ha sostenuto la nascita attraverso il crowdfunding. Come? Tramite la piattaforma Camp-Fire.

Ottant’anni per “la rossa” della canzone italiana. Milva ha infatti spento 80 candeline. 60 gli anni di carriera sui palcoscenici più famosi di tutto il mondo per migliaia di concerti e spettacoli. www.dilei.it

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__PSICOLOGIA__

ALLUNGA LA VITA E LA MIGLIORA

VIVA LA FELICITÀ Per alcuni sono i soldi, per altri è la fama, per di matrimonio, quando il legame è consolidato altri ancora è trovare l’anima gemella oppure e ci si conosce a fondo. Ma l’indagine più comviaggiare. Ma cosa rende pleta è forse quella effetl’uomo veramente felice? tuata dai ricercatori di UNO STUDIO DI HARVARD La scienza sta cercando di Harvard, che hanno conDURATO 75 ANNI, CONFERMA dare una risposta ad una dotto uno studio per ben CHE LE RELAZIONI POSITIVE domanda non proprio 75 anni. Iniziata nel 1938, CON FAMILIARI, AMICI E COLLEGHI, MIGLIORANO LA QUALITÀ DELLA VITA semplicissima, e sembra la ricerca dell’ateneo di E PORTANO A VIVERE UN’ESISTENZA che finalmente sia arrivata Boston ha coinvolto 724 PIÙ LUNGA E IN BUONA SALUTE a qualche risultato concrepersone, giungendo ad di Rachele Randon to. I ricercatori della Penuna conclusione: per vinsylvania State e Brigham vere più a lungo, essere Young Universities, per esempio, dopo aver più sani e felici, sono fondamentali le buone esaminato 2.034 persone sposate, sono giunti relazioni con gli amici, la famiglia, i colleghi alla conclusione che si è felici dopo il 20° anno e anche con chi non si conosce.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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LONGEVITÀ E DINTORNI

di Giovanni Orso

Imparare sempre, essere curiosi e motivati, è il modo migliore per allontanare lo spettro del declino delle capacità cognitive, così da restare attivi e vitali

SE VUOI UN CERVELLO PIÙ GIOVANE, DEVI STUDIARE I risultati di recenti ricerche hanno evidenziato che impegnarsi nello studio, apprendere cose nuove, migliora sensibilmente le capacità cognitive, tanto da risultare 30 anni più giovani MIGLIORARE LA PROPRIA MEMORIA, ALLONTANANDO IL DECLINO COGNITIVO è una delle mete che si pone chi entra a far parte dell’età matura. E, secondo gli scienziati, questo è possibile se si dedica parte del proprio tempo libero ad imparare cose nuove, meglio ancora se si torna sui banchi di scuola. I ricercatori dell’Università

della California a Riverside, hanno pubblicato sul Journals of Gerontology, Serie B: Psychological Sciences, i risultati di un’indagine condotta su di un gruppo di persone con un’età compresa tra i 58 e gli 86 anni che seguivano lezioni su diverse materie, per almeno 15 ore la settimana, equivalenti ad un corso universitario. Le materie studiate riguardavano lo spagnolo, l’uso dell’iPad, la fotografia, il disegno e la pittura, la musica. I risultati sono stati sorprendenti. Dopo un mese e mezzo di studio, le capacità cognitive degli studenti erano “ringiovanite” di almeno 30 anni.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ IL COMITATO DI “TESTAMENTO SOLIDALE”

È composto da ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Amref, Università Campus Bio-Medico di Roma e Fondazione Operation Smile Italia Onlus - con la collaborazione e il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato.

In crescita le persone che decidono di fare un lascito ad un’organizzazione umanitaria o scientifica

UN TESTAMENTO SOLIDALE PER ESSERE PRESENTI OLTRE LA VITA + LA GENEROSA GRAN BRETAGNA

di Lavinia Viti

Tra i personaggi di spicco, che si occupano di organizzazioni umanitarie, Mark Zuckerberg e Bill Gates LA FILANTROPIA, L’ALTRO VOLTO DELLA FAMA

Il Testamento solidale è molto diffuso all’estero. Negli Stati Uniti, per esempio, c’è una lunga lista di filantropi, anche famosi, che hanno deciso di lasciare i propri beni a chi è meno fortunato. Tra i volti noti: Mark Zuckerberg, Gordon Ramsay, Elton John, Sting e Bill Gates. In Europa è la Gran Bretagna il Paese con più lasciti, con il 49% di donatori, seguita dall’Olanda (33%) e dalla Germania (28%). Nel nostro Paese a donare sono soprattutto le donne, oltre il 60% del totale. Nella metà dei casi, il valore del lascito è al di sotto dei 20mila euro.

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PER IL COMITATO DI “TESTAMENTO SOLIDALE” SONO CIRCA UN MILIONE E TRECENTOMILA GLI OVER50, CHE HANNO DECISO DI FARE UN LASCITO SOLIDALE, ovvero devolvere in beneficenza, una parte dei propri beni tramite testamento. Una platea, pari al 5% della popolazione italiana, che sembra destinata a crescere e ad arrivare ad oltre 3 milioni, se si tiene in considerazione che una buona parte di senior, si è dichiarata “propensa” a fare un gesto concreto che lasci un segno anche dopo la propria dipartita. Un piccolo esercito in crescita, rispetto al 2016, con mezzo milione di donatori in più e una crescita del 15%. Entro il 2030, poi, dovrebbero essere 420mila le famiglie italiane che sceglieranno questa forma di beneficenza, con un incremento di donazioni di circa il 23% del valore economico

attuale. Si passerebbe quindi dai 105 miliardi di euro del 2009 ai 129 miliardi di euro previsti per i prossimi anni. Non è necessario lasciare somme ingenti o la totalità dei propri beni, perché anche piccole cifre possono fare la differenza. Ma cosa è possibile devolvere? • una somma di denaro, azioni, titoli d’investimento; • un bene mobile, come un’opera d’arte o un gioiello; • un bene immobile, come un appartamento; • la polizza vita, indicando la Onlus scelta come beneficiaria. Fondamentale è l’indicazione chiara dell’organizzazione benefica, umanitaria o scientifica, che si vuole sostenere. Solo col testamento si è sicuri che le proprie volontà siano rispettate. Per informazioni: www.testamentosolidale.org.



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Uno scatto del fotografo Senthil Kumaran Rajendran. Il suo reportage, Boundaries: Human and Tiger Conflict, sul complesso rapporto tra le tigri e la popolazione in India, ha vinto una sezione del World Report Award 2019. Dal 5 al 27 ottobre al Festival della Fotografia Etica di Lodi

L’ETERNO CONFLITTO TRA L’UOMO E LA NATURA


© SENTHIL KUMARAN RAJENDRAN


__ATTUALITÀ__

AVERE UN ANIMALE SIGNIFICA

NON ESSERE SOLO La pet therapy si è spesso rivelata un valido un’indagine condotta, dal 2008 al 2014, su aiuto nella cura di talune disabilità fisiche o oltre 2.500 over50 rimasti soli e che presenpsichiche, ma la presenza tavano una marcata dedi un animale domestico pressione. Nella ricerca è GLI OVER 50 CHE HANNO PERSO nella vita di una persona emerso che nel corso IL CONIUGE DOPO UN LUTTO favorisce anche l’eliminadegli anni, chi aveva O UN DIVORZIO SUPERANO zione dello stress, migliora preso un animale domePIÙ FACILMENTE DEPRESSIONE l’umore e le relazioni sostico vedeva scomparire E SENSO DI PERDITA, SE HANNO UN ANIMALE DOMESTICO ciali. Tanto più se il prola depressione e il senso DI CUI OCCUPARSI prietario dell’animale è un di perdita del coniuge. di Rossana Martini over50 che ha perso il coPer Dawn Carr, che ha niuge a seguito di un lutto guidato la ricerca, il moo di un divorzio. Gli studiosi della Florida tivo del miglioramento è dovuto al fatto che State University, infatti, hanno pubblicato «Un animale porta a pensare: “Lui ha ancora sulla rivista The Gerontologist i risultati di bisogno di me. Posso occuparmene”».

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18 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2019


__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

AL PARCO GIOCHI

PER ALLENARE CORPO E MENTE Li chiamano parchi biosalutari e fanno le proprie capacità cognitive, dedicanparte di un progetto del comune di Bildosi a giochi studiati appositamente bao, in Spagna, per stiper tenere la mente almolare le capacità cognilenata. L’iniziativa di utiA BILBAO, IN SPAGNA, tive e motorie degli aplizzare i parchi cittadini STANNO NASCENDO PARCHI partenenti alle fasce non è casuale; l’intento, STUDIATI PER LE PERSONE d’età più mature. infatti, è quello di affianMATURE, CON GIOCHI E ATTREZZATURE SPORTIVE. E così, le persone più care il benessere fisico COSÌ, CI SI DIVERTE E avanti negli anni, magari ad una maggiore sociaSI COMBATTE LA SOLITUDINE quelli che accompagnalizzazione dei senior di Francesco Andreani no ai giardini i propri nicombattendo la solitupotini, invece di star sedine e stimolando posiduti su di una panchina ad aspettare, tivamente l’umore. E favorire i rapporti trascorrono il tempo pedalando su di intergenerazionali, se a “giocare” con una cyclette oppure mettono alla prova loro sono i più giovani.


______IL TERZO TEMPO______

AMORI IN SALITA E NON di Lidia Ravera

«UN VENERDÌ DI FEBBRAIO, PRECISAMENTE IL 6 DI QUEST’ANNO, DI MALAVOGLIA, DECIDO DI ANDARE AL TEATRO COMUNALE, dove ci sarà un incontro: un gruppo di testimoni di mafia racconterà la propria esperienza a un pubblico di scolaresche di liceo e pensionati. Il teatro è stracolmo. Quando tocca a lui, la prima cosa che mi colpisce è la sua voce dolce, bassa di tono, dice che ha rifiutato di pagare il pizzo, ha denunciato, ha testimoniato al processo e adesso vive sotto scorta. Mi bevo tutto quello che racconta, ammirata dal suo coraggio, voglio stringergli la mano. A fine incontro vado dietro le quinte, a congratularmi con lui. C’è subito una forte empatia... Ci ristringiamo la mano, lui vorrebbe darmi un suo libro, ma non lo ha dietro, gli chiedo il titolo, me lo dice, scappo via, è tardi per me, lui mi richiama, mi dice di contattarlo su Fb, 20 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2019


lo faccio, ci scriviamo, mi dice che non ha fatto altro che sperare che lo contattassi, che ha avuto la netta sensazione che io sia una tipa solare, allegra, dice che gli sono piaciuta subito. Lui, da quel che ho capito in seguito, è l’opposto di me: lavora e nel tempo libero gira l’Italia sotto scorta per testimoniare la sua esperienza, mi dice che non si sente un eroe, che ha pure paura, ma va avanti. Io lo avverto che ho i miei spigoli caratteriali, le mie paure e molte incertezze, ma con l’età ho imparato ad avere un equilibrio, sto tuttora lavorando su me stessa, e mi godo appieno quel che mi offre la vita. Gli piaccio ancora di più, mi chiede di tenerci in contatto. Dico di sì». Questo è un piccolo estratto da una lunga lettera, arrivata proprio a questa pagina. A scrivermela è una donna di 68 anni, che si è scoperta innamorata di un uomo di 63. Lui le scrive poesie d’amore. Gliele dedica. Lei dice: «Sono cose d’altri tempi, ma, in fondo, noi lo siamo, nati in altri tempi, perciò...» Ha ragione. Fra le righe si percepisce soprattutto lo stupore. Ma non è forse, lo stupore, un sentimento per cui sareste disposti a pagare e

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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ LARGO ARENULA 34 00186 ROMA PER FAX 0681151914 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

pregare? È il regalo più bello che può farci la vita, un’ultima sorpresa, un imprevisto. Da quando ho incominciato a pubblicare i primi volumi della collana di romanzi d’amore Terzo Tempo, per le edizioni Giunti (ne ho parlato qui, su 50&Più), mi sono arrivate decine di storie come questa. È come se si fosse aperta una diga, come se fosse saltato il coperchio di una pignatta piena di confuse passioni. Certe volte mi sembra vicino il momento in cui sarà semplice e naturale, amare ed essere amate, a sessant’anni, a settanta, come a trenta, come a venti. Il momento in cui non saremo più sottoposte a sguardi di sufficienza, incre-

dulità, addirittura fastidio. In fondo che cosa cambia, rispetto a una faccenda seria come l’amore, l’avere o il non avere qualche ruga, qualche chilo in più, qualche macchia di ruggine sulla pelle delle guance? Ci si innamora soltanto della bellezza, della giovinezza? Allora dovremmo tutti amare soltanto i bambini, quelli molto piccoli, che hanno la pelle intonsa e grandi occhi pieni di serenità. Non è così. Si ama una persona, e le persone che hanno lunghe vite dietro di loro non sono meno “persone” delle altre. Eppure... per una bella storia di attrazione fra “over” che diventa tenerezza, consuetu-

dine, amore, ne ricevo ancora di tristi, che testimoniano percorsi tutti in salita. Mi scrivono che «i figli mi hanno dichiarato guerra da quando ho iniziato la mia storia con Emme». Un’altra: «Mia figlia mi ha detto: “Ma non ti vergogni, alla tua età, a uscire con un uomo, ad andare a ballare il tango?”». Vorrei liquidarle con un’alzata di spalle queste testimonianze di giovanile idiozia, di malanimo, di assenza di empatia e fantasia e capacità di percepire che cosa è cambiato, sta cambiando, cambierà sempre di più. Vorrei rispondere a quelle due lettere con una buona dose di allegra strafottenza, invece mi intristisco. Mi prende una gran tristezza.

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Contratti a termine, precariato, stipendi non adeguati, turni faticosi e nessuna gratificazione... Se questa è la situazione lavorativa che devono affrontare i medici specializzandi italiani, non sorprende che molti di loro scelgano di andare a lavorare all’estero, evitando così il percorso ad ostacoli del nostro sistema sanitario

__le INCHIESTE di 50&Più__

di Giovanna Dall’Ongaro

CAMICI BIANCHI CON LA VALIGIA PRONTA +

SECONDO I DATI DELLA CONSULCESI DAL 2005 AL 2015 OLTRE 10MILA MEDICI ITALIANI HANNO OFFERTO LE LORO COMPETENZE E LA LORO PROFESSIONALITÀ A PAESI DIVERSI DA QUELLO NATALE

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È LA MODA DEL MOMENTO: SIETE GIOVANI E CURIOSI DI SCOPRIRE CHE ASPETTO AVRETE QUANDO SARETE INVECCHIATI? Grazie a FaceApp è possibile: basta scattarsi un selfie con lo smartphone e lasciar fare al programma di intelligenza artificiale. In pochi secondi appariranno i segni del tempo sul vostro volto. È come guardarsi allo specchio dopo un salto in avanti negli anni: ci si riconosce perfettamente nonostante le rughe e i capelli bianchi. Ebbene, c’è una categoria di persone che della celebre applicazione possono fare a meno. “FaceApp? Ai giovani medici italiani non serve… i loro capelli diventano grigi attendendo il loro turno”. Così recita lo slogan della campagna social di Consulcesi, l’associazione che tutela i diritti legali dei medici. Cogliere l’ironia del messaggio non è difficile: dopo anni e anni di studio, gli specializzandi italiani intraprendono un percorso »


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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ ad ostacoli fatto di contratti a tempo determinato, precariato, stipendi inadeguati, turni faticosi e gratificazioni personali ridotte al lumicino. Non sorprende quindi scoprire che ogni anno, da qualche tempo a questa parte, circa mille medici specialisti di età compresa tra i 28 e i 39 anni vadano a lavorare all’estero. Secondo i dati della Consulcesi, una delle più grandi realtà associative in campo medico, dal 2005 al 2015 oltre 10mila medici italiani hanno offerto le loro competenze e la loro professionalità a Paesi diversi da quello natale. «I nostri giovani medici - dice Massimo Tortorella, presidente della Consulcesi - sono tentati dall’idea di andare a lavorare all’estero perché in Paesi come la Germania, la Francia o la Gran Bretagna gli vengono offerti contratti pluriennali e molto generosi per diventare specialisti. L’alternativa che hanno è restare in Italia e veder rallentata la loro crescita professionale da un sistema che non funziona più, ormai, da molto tempo». Il fenomeno della “emigrazione medica” preoccupa anche la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), anch’essa impegnata in una campagna di sensibilizzazione sull’argomento: la foto di una giovane donna in camice bianco è accompagnata dallo slogan “Laureata a Milano, medico a Berlino. Offre l’Italia”, mentre accanto al ritratto del suo collega coetaneo campeggia la scritta: “Laureato a Bari, anestesista a Parigi. Offre l’Italia”. Ci mancava solo questo! Difficile non pensarlo dopo aver appreso le allarmanti previsioni dell’AnaaoAssomed (Associazione medici e dirigenti del Servizio Sanitario

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IN ITALIA O ALL’ESTERO?

UNA PROFESSIONE IN AFFANNO: L’INFERMIERE

di Romina Vinci «FIN DA BAMBINA AMAVO L’IDEA DI PRENDERMI CURA DELLE PERSONE, ricordo che portavo sempre con me la valigetta del dottore, mi divertivo nel giocare a curare i miei nonni o i miei genitori. Scienze infermieristiche è stato per me un piano B, prima avevo tentato il test alla facoltà di Medicina, pensavo che diventare medico fosse la chiave alla cura della persona. Non avendolo passato, ho tentato così la strada infermieristica, ed è stata una sorpresa, una rivelazione». Valeria Gordeeva, 26enne che lavora all’ospedale di Lecco, è una dei 450mila infermieri che formano lo zoccolo duro del Sistema Sanitario italiano. Una professione che, oggi, non cambierebbe per nulla al mondo: «La prima volta che so-

Una figura professionale cruciale per la cura della persona, ma che nel nostro Paese stenta ad essere riconosciuta come dovrebbe no entrata in reparto, come tirocinante, ho capito che la chiave del successo nel curare il malato non è tanto prescrivere un farmaco o un esame diagnostico, ma proprio l’atto del prendersene cura. L’infermiere è la figura professionale che de-

dica la maggior parte del suo tempo al paziente, deve creare empatia con la persona, è il punto di riferimento per le sue paure». Una professione cruciale, dunque, che però nel Belpaese è in affanno. Secondo l’Ocse, infatti, all’appel-


lo mancherebbero 60mila infermieri, mentre i disoccupati sono 15mila. Sulla carta i laureati ci sono, soltanto che se ne vanno. Spesso gli infermieri scelgono di lasciare l’Italia perché qui non vengono rispettati gli standard internazionali, che prevedono la presenza di un infermiere ogni sei pazienti. Questo problema, unito al blocco delle assunzioni, ha dato vita alla situazione attuale: ci sono di fatto più laureati che posti a disposizione. «In Italia il potere della lobby medica è ancora troppo forte, all’estero il riconoscimento nei confronti della nostra professione è di gran lunga più alto, ecco perché molti colleghi decidono di partire», racconta Valeria Gordeeva. Non appena ha iniziato a lavorare come infermiera, Valeria ha subito colto un altro aspetto negativo: «All’università ti insegnano che l’infermiere è una figura autonoma, un professionista a tutti gli effetti, che prende a carico il percorso di cura della per-

sona assistita. In realtà, in Italia questa consapevolezza non è stata ancora maturata. Tanti non sanno ancora la differenza tra le varie figure professionali presenti in reparto. Tanti non sanno che abbiamo un percorso di studi universitari alle spalle, e neppure che l’infermiere ha un autonomia professionale che lo porta anche ad esercitare la libera professione». Spesso portati a compiere mansioni inferiori, considerati dei tuttofare chiamati a sopperire varie carenze di organico, gli infermieri si trovano, sovente, a svolgere un ruolo inferiore rispetto alle loro reali competenze. Raffaella (che vuole celare il suo cognome) lo sa bene: «Ho lavorato nove anni come precaria, poi sono approdata in un noto nosocomio napoletano dove tutt’ora mi trovo. Ho conseguito la laurea magistrale, due master, e non so ancora quale sia il mio ruolo quando sono in servizio. Di certo non quello per cui mi sono formata», confida sconsolata.

Nazionale) sul futuro della sanità italiana: pronto soccorso senza medici specialisti, bambini senza pediatra, medici di famiglia in via di estinzione, operazioni chirurgiche rimandate a data da destinarsi per mancanza di anestesisti. È lo scenario che potrebbe verificarsi nel 2025 provocato da una tempesta perfetta che sta travolgendo il Servizio Sanitario Nazionale e che in maniera estremamente sintetica potrebbe essere descritta così: tra il 2018 e il 2022 andranno in pensione tra i 6 e i 7mila medici ospedalieri ogni anno, entro il 2025 usciranno dal Servizio Sanitario Nazionale 52.000 camici bianchi. L’esodo, favorito anche da “Quota 100”, non verrà colmato per colpa di ingressi insufficienti o la scelta del privato. Si stima che, stando così le cose, nel 2025 mancheranno oltre 15mila medici. Secondo AnaaoAssomed, le carenze più pesanti si registreranno nella medicina d’urgenza dove mancheranno all’appello 4mila medici, nella pediatria con 3.300 medici in meno, nella medicina interna (oltre 1.800 specialisti mancanti) e poi nell’anestesia (-1.395), nella chirurgia generale (-1.274) e così via. Il paradosso è sotto gli occhi di tutti: l’Italia ha bisogno di medici, ma i giovani camici bianchi preferiscono andare all’estero. Perché? Abbiamo cercato di comprendere le ragioni all’origine dell’emigrazione medica con Matteo Riccò, medico del lavoro presso la Asl di Reggio Emilia - Dipartimento di Sanità Pubblica, autore di un’inchiesta sul fenomeno, che

raccoglie le testimonianze di circa mille camici bianchi ricostruendo le motivazioni all’origine del trasferimento all’estero. In questi ultimi tempi se ne parla molto. Che cosa è successo? Perché improvvisamente i medici italiani decidono di andare a lavorare all’estero? Premetto che quanto segue è il risultato di indagini, ricerche ed esperienze personali, alle quali il mio datore di lavoro e la mia attività professionale sono del tutto estranei. In altre parole, è doveroso premettere che in nessun modo quanto segue può essere considerato il punto di vista dell’Ausl di Reggio Emilia e men che meno della sua direzione. Anche perché ho iniziato ad interessarmi al problema quasi un decennio fa, quando non ero nemmeno specialista. Tornando alla sua domanda, va detto che in realtà il fenomeno è in corso da più tempo di quanto si pensi. I giornali se ne sono occupati negli ultimi mesi, ma noi del settore abbiamo colto i primi segnali già nel 2004-2005. Quel che osserviamo oggi non è una novità assoluta, ma l’evoluzione rapida di un processo iniziato già nei primi anni 2000. Rispetto ad allora però ci sono stati dei cambiamenti. Ce li può riassumere? Cosa è cambiato in così poco tempo? All’inizio del 2000 partivano per l’estero principalmente medici specialisti, dottori che avevano conseguito la specializzazione in Italia e che completavano il percor- »

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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ

UN NUOVO CODICE, UN LAVORO CHE CAMBIA di Romina Vinci LO SCORSO APRILE È STATO APPROVATO IL NUOVO CODICE DEONTOLOGICO DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE, la precedente versione risaliva al 2009. Ma com’è cambiata la figura dell’infermiere negli ultimi anni? «Rispetto agli Anni ’90 la professione infermieristica è cambiata molto, sia rispetto al curriculum di studi universitari che nell’ambito professionale», spiega Anna De Benedictis, coordinatore infermieristico e quality manager del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. «È una professione - continua - che ha un impatto sui problemi reali della società: pensiamo alla cura delle cronicità, alla continuità delle cure o alla de-

finizione di nuovi ruoli manageriali e specialistici, per non parlare dell’utilizzo delle nuove tecnologie e delle innovazioni digitali, che hanno un impatto molto forte sul lavoro infermieristico». Dello stesso avviso anche Teresa Iori, infermiera esperta in qualità, sicurezza e cure palliative al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico: «Dal punto di vista accademico è una professione che ha raggiunto tutti i livelli universitari, abbiamo la laurea magistrale e il dottorato di ricerca in Scienze infermieristiche. Dal punto di vista quotidiano è una professione che vive dei momenti di sofferenza, per dinamiche di lavoro che sono trasversali alla società. In primis la pre-

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carietà, ma anche le conseguenze di un lavoro con turnistica, e quindi un impiego considerato usurante». Non basta però la previsione di lunghe notti in corsia a spegnere l’entusiasmo dei tanti giovani che scelgono questa professione: «È un lavoro che affascina e gratifica, perché permette di prenderti cura degli altri. Una professione che io non cambierei per niente al mondo - confida Teresa Iori -. Ti fa conoscere il lato più fragile delle persone, ed anche il più umano». Il nuovo Codice Deontologico, composto da 53 articoli, due in più rispetto al precedente, offre uno spaccato della professione sia a livello manageriale che clinico. «Rispecchia i nuovi

ruoli all’interno delle strutture sanitarie, per la prima volta nel Codice si parla di libera professione», commenta Anna De Benedictis. «Alcuni articoli spiegano come l’infermiere prende parte al governo clinico, promuove migliori condizioni di sicurezza della persona, fa propri percorsi di prevenzione e gestione del rischio. Molti articoli riguardano il rapporto diretto con i pazienti, dal dolore alla privacy, dall’assistenza ai minori al fine vita. La Mission della nostra Università è “La Scienza per l’Uomo”; in questo senso il Codice Deontologico rappresenta uno strumento per essere sempre più vicini alla persona malata e ai suoi bisogni di assistenza nel modo migliore e con elevati livelli di competenza. Ai nostri studenti insegniamo ad avere un profondo rispetto del paziente, ad essere accoglienti, a mostrare empatia nei confronti dell’assistito e dei suoi familiari, e nel nostro Policlinico stiamo lavorando per fare in modo che l’adesione degli infermieri al Codice Deontologico derivi da una condivisione etica personale: in altre parole, desideriamo che gli infermieri lo rispettino in quanto insieme di norme che riconoscono come guida del proprio agire quotidiano». In sostanza, il nuovo Codice, varato dieci anni dopo la precedente edizione, non è una semplice enunciazione di regole: è il vero e proprio vademecum della professione, come questa deve svolgersi, come deve affrontare e risolvere i problemi, come deve rapportarsi con i pazienti, i colleghi, le istituzioni, le altre professioni. Molti i punti di contatto con il precedente Codice e molte le assolute novità. È sta-


ta introdotta la figura dell’infermiere manager clinico, con una nuova attenzione sottintesa ai nuovi ruoli del territorio, e stabilite le regole deontologiche della libera professione. Ad esempio, il “contratto di cura” in cui si prevede che l’infermiere, con trasparenza, correttezza e nel rispetto delle norme vigenti, stipuli con la persona assistita apposito contratto di cura che evidenzi l’adeguata e appropriata presa in carico dei bisogni assistenziali. Diviso in otto Capi, ognuno su un argomento che riguarda professione e/o assistenza, il nuovo Codice chiarisce il dovere dell’infermiere di curare e prendersi cura della persona assistita, senza alcuna distinzione sociale, di genere, di orientamento di sessualità, etnica, religiosa e culturale. Il Codice mette in chiaro anche che l’infermiere partecipi al percorso di cura e si adoperi perché la persona assistita disponga delle informazioni condivise con l’équipe, necessarie ai suoi bisogni di vita e alla scelta consapevole dei percorsi di cura proposti. Tra i compiti, il Codice prevede l’educazione sanitaria per i cittadini e la promozione per loro di stili di vita sani. L’infermiere è garante che la persona assistita non sia mai lasciata in abbandono, se rileva privazioni o maltrattamenti li segnala all’autorità competente e si attiva perché ci sia un rapido intervento. Infine, un monito in materia di comunicazione: l’infermiere, anche attraverso mezzi informatici e social media, si comporta con decoro, correttezza, rispetto, trasparenza e veridicità.

so di formazione o andavano a lavorare in altri Paesi. Oggi, invece, ad andarsene sono i giovani appena laureati che scelgono di fare la specializzazione all’estero. Questo è un grosso problema anche in prospettiva: il medico formatosi in Italia, di solito, quando va all’estero pensa prima o poi al ritorno in patria, riportando con sé le competenze acquisite, magari in centri di eccellenza. Chi si forma all’estero in giovane età, all’estero di solito rimane per comprensibili dinamiche famigliari. A cosa si deve questa novità? Quali sono le ragioni che spingono un neolaureato in medicina a specializzarsi in un altro Paese? Quel che accade oggi è in parte la conseguenza del cosiddetto “imbuto formativo”, che ha provocato un esubero di laureati rispetto ai contratti di specializzazione. In sostanza negli ultimi 10 anni è aumentato il numero di medici che non riescono ad ottenere un posto da specializzando nella disciplina medica pre-

scelta. In seguito all’introduzione del concorso nazionale, ora si entra solamente in base alla graduatoria ottenuta e alla disponibilità dei posti nelle diverse sedi. La carriera di un giovane neolaureato in Italia è legata quindi a una prova concorsuale, il cui esito può dipendere da tanti fattori, compreso il carico emotivo durante l’esame, e dalla sede di lavoro che gli viene offerta. Capita anche che un giovane medico accetti inizialmente un posto che non lo soddisfa, né per il luogo né per il tipo di lavoro, per poi lasciarlo poco dopo e ritentare la fortuna in un successivo concorso, oppure per spostarsi all’estero dove le cose funzionano diversamente. E dato che il posto lasciato libero non viene riassegnato, il risultato è che perdiamo ogni anno centinaia di posti. Come si svolge il reclutamento degli specializzandi negli altri Paesi? Paesi come la Francia o la Spagna ricorrono a un concorso nazionale analogo al

nostro. Ma nei Paesi anglosassoni, come anche in Germania, la formazione di un neolaureato passa per via fiduciaria. Facciamo un esempio: se un giovane dottore fresco di laurea in medicina vuole diventare gastroenterologo in Germania, potrebbe contattare direttamente il primario di Berlino, sostenere un colloquio e, nel caso risponda allo standard qualitativo, vedersi offrire un contratto di specializzazione nell’ambito disciplinare preferito e con un trattamento economico migliore di quello che avrebbe in Italia. È normale che sempre di più i giovani comincino a farsi delle domande: perché diventare matti con un concorso che può dipendere dal caso, quando si può andare in Germania a fare quel che si vuole guadagnando anche di più? Molti però vanno anche in Francia, dove il sistema per l’assegnazione della borsa di specializzazione è simile al nostro. Perché? La Francia esercita una grande attrattiva per ra- »

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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ

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SI STIMA CHE ENTRO IL 2025, CON L’ATTUALE TREND DI PENSIONAMENTI, SARANNO USCITI DAL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE CIRCA 52.000 CAMICI BIANCHI

gioni economiche. Il Paese richiama più specialisti che specializzandi e li paga dal 50 al 60% in più rispetto allo stipendio italiano. Anche se questa differenza è in parte dovuta al diverso sistema di tassazione: mentre la busta paga da noi è largamente tassata alla fonte, in Francia il grosso delle tasse è versato con la Dichiarazione dei Redditi. A conti fatti, la differenza rimane consistente, ma non così clamorosa. In Francia il sistema di selezione degli specializzandi avviene mediante un concorso nazionale come da noi, con una barriera in più. L’esame può essere provato una sola volta nella vita e solamente nel primo anno dopo la laurea. Ultimamente è cresciuto il numero di neolaureati italiani che sono tentati dalla soluzione “oneshot”. Ci si prova una volta. Se va bene, si è fatto bingo. Altrimenti ci si toglie il pensiero e ci si rivolge altrove. Qual è, secondo lei, lo spirito giusto con cui partire? Bisogna avere molto spirito di adattabilità. Bisogna mettere in conto di essere considerati degli immigrati, venire visti come stranieri. Ci si deve impegnare poi a imparare la

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lingua. Anche se molti colleghi pensano che basti l’inglese (ed in effetti può essere sufficiente per cominciare, soprattutto in Nord Europa), in molti Paesi viene richiesta una certificazione di buon livello, B2 e sempre più spesso C1, nella lingua locale. In effetti, al di là del pezzo di carta, bisogna saper comunicare con i pazienti… E poi bisogna adattarsi alle abitudini, agli orari diversi. Insomma, non è una passeggiata. Ma può valerne la pena. Lei, per esempio, che ha lavorato un anno in Germania, lo rifarebbe? Senza vincoli famigliari, sarei rimasto là dieci anni fa. Ora però non partirei perché mi trovo bene qui dove sono con il mio attuale datore di lavoro.

Quali sono gli effetti dell’emigrazione medica sul nostro Servizio Sanitario? Oltre alla possibile carenza di manodopera, che comunque vede la sua principale causa nell’imbuto formativo, il problema principale sono i costi che lo Stato investe nella formazione di un medico. Ogni camice bianco che se ne va è costato 100-150mila euro, che stiamo regalando al Paese che lo accoglierà. Non esiste una soluzione facilmente applicabile. Finora però sono mancati interventi lungimiranti. Paesi come la Francia e il Canada hanno storicamente colmato i vuoti dei medici che se ne vanno attirando professionisti da altri Paesi, ed i nostri vicini, penso alla Germania, all’Austria, ma anche alla Svezia, hanno imparato la lezione. È inquietante, a tal proposito, assistere a una vera e propria caccia di talenti da parte di manager sanitari stranieri nelle nostre strutture ospedaliere. Noi non siamo ancora riusciti a rendere il nostro mercato appetibile e non sembra che ci stiamo impegnando a farlo. Se non si interviene presto, il fenomeno sarà destinato a crescere e molti servizi rischiano di restare sguarniti. Inoltre, opinione personale, l’offerta delle scuole di specializzazione dovrebbe basarsi sulle reali necessità del Paese. Bisogna tenere in conto, per fare un esempio estremo, che in futuro ci sarà bisogno di più geriatri che di pediatri...


Senza e l’ormon a in n o t mela


__ SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Secondo i dati Eurostat, il 28% dei cittadini europei è totalmente inattivo durante il proprio tempo libero, in particolare gli italiani. Ma negli ultimi anni, la soluzione alla sedentarietà dei senior sembrerebbe arrivare dalle piste da ballo, coniugando movimento e condivisione

LA SALUTE A PASSO DI DANZA

a cura del Centro Studi 50&Più

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NEL REGNO UNITO, IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE CONSIGLIA E INDIRIZZA PERSONE AFFETTE DA DEMENZA, ALZHEIMER E PARKINSON A FREQUENTARE CLASSI DI DANZA COME PARTE DELLE TERAPIE MEDICHE

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«È UNA BELLA SENSAZIONE. SENTO CHE TUTTO IL CORPO CAMBIA ED È COME SE DENTRO AVESSI UN FUOCO, COME SE VOLASSI!». COSÌ BILLY ELLIOT, NELL’OMONIMO FILM DEL 2000, DESCRIVE LE EMOZIONI CHE PROVA QUANDO DANZA. Sensazioni che conoscono bene all’accademia australiana Queensland Ballet che nel 2017 ha collaborato con la University of Technology della stessa città per un progetto che studia i benefici del balletto sugli anziani. La classe di danza ha preso il nome di “Ballet Moves for Adult Creative Health” (Passi di danza per il benessere creativo degli adulti) e prevedeva 10 lezioni di balletto per anziani nell’arco di tre mesi. L’obiettivo del progetto era di valutare


il benessere fisico e cognitivo dei partecipanti dopo aver seguito le ore del corso. I risultati ottenuti dimostrano che chi ha frequentato regolarmente le lezioni sentiva di avere un senso dell’equilibrio più sviluppato rispetto all’inizio del percorso: eseguire passi complessi, coordinare i movimenti e piroettare sono azioni che aiutano ad accrescere la stabilità riducendo il rischio di cadute. Inoltre, la danza è una ginnastica dolce che stimola il tono muscolare e migliora la forza e la resistenza portando a benefici cardiocircolatori e sviluppando la flessibilità articolatoria. Molti dei senior che hanno preso parte al progetto hanno affermato di riuscire a camminare più velocemente e con meno dolori. Anche l’umore è migliorato, grazie all’incontro con altre persone, e il livello di concentrazione richiesto nell’esecuzione di alcuni passi ha permesso loro di tenere la mente impegnata, allontanando le preoccupazioni. Un’occasione, quindi, per allargare la propria cerchia sociale e incrementare i pensieri positivi. La passione per la danza, però, è arrivata anche nel Regno Unito dove, negli ultimi anni, numerosi senior hanno preso a frequentare lezioni di ballo. Ogni venerdì sera, nella chiesa di St. Paul, a est di Londra, si incontrano più di 100 ballerini che ondeggiano su ritmi caraibici o movimentati reggae. L’unica regola per entrare a ballare con loro è avere più di 50 anni. A raccontarlo è il Telegraph con un’intervista all’organizzatrice di questi » OTTOBRE 2019 I 31


SOCIETÀ ATTUALITÀ eventi, la settantaduenne Martha Nelson. Ispirati dalle versioni britanniche di programmi televisivi come Ballando con le stelle o Italia’s Got Talent e da una maggiore attenzione al fitness, le scuole di ballo stanno segnalando una crescita di iscrizioni da parte dei senior per i corsi di balletto, ballo da camera e anche danza seduta per chi ha mobilità ridotta. Gli aspetti positivi della danza, infatti, si estendono anche agli amanti della musica con difficoltà motorie: alcune ricerche hanno evidenziato che pochi movimenti come battere un piede o le mani sono sufficienti a ridurre lo stress mentale e fisico. In questo modo l’effetto terapeutico della musica, su cui da anni si basano i trattamenti di musicoterapia, è combinato con alcuni gesti minimi che bastano a provocare un aumento di endorfine favorendo il buonumore. Per i senior buttarsi in pista sembra essere molto più facile che per i più giovani: un sondaggio condotto dalla Royal Academy of Dance mostra che più si invecchia, meno ci si imbarazza a ballare in pubblico. Su 1.000 intervistati, il 55% degli over 45 anni ha dichiarato di sentirsi a proprio agio quando si esibisce davanti ad altre persone. Proprio per questo c’è anche qualche pensionato che sceglie la danza come seconda carriera. Come ha fatto Barbara Pomroy, 67 anni, che si è formata come istruttrice Zumba Gold, una variante del famoso fitness musicale pensata per i più anziani. Se-

BALLARE FA BENE PADDY JONES

Il fenomeno

Paddy Jones, una delle protagoniste della scorsa edizione del Festival di Sanremo, a 83 anni si è esibita con lo Stato Sociale sulle note di Una vita in vacanza. La Jones detiene il Guinness dei Primati come ballerina di salsa più anziana del mondo. Rimasta vedova nel 2003, a 67 anni, si è iscritta ad un corso di flamenco per poi scoprire la danza acrobatica. Nel 2009 ha vinto la versione spagnola del talent Tu Si QueVales insieme a Nico Espinosa, più giovane di lei di 40 anni.

PER OVER 55

Corsi di ballo Da qualche anno, i ballerini e coreografi Raffaele Paganini e Annarosa Petri hanno lanciato “WellDance Senior”: un programma di allenamento rivolto agli over 55, costituito da coreografie di danza classica, jazz, contemporanea e hip hop. È possibile trovare corsi lungo tutta la Penisola: ogni lezione dura un’ora e sembra portare benefici quali il mantenimento della memoria attiva e, a breve termine, il miglioramento della circolazione e la stimolazione della calcificazione per prevenire l’osteoporosi.

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condo Pomroy, la sua età è un incentivo per i ballerini più grandi ad unirsi alla sua classe: la sua allieva più anziana, infatti, all’età di 86 anni ha ballato con lei finché l’Alzheimer glielo ha permesso. Alcuni piccoli benefici della danza sembrano avere effetto anche su questa patologia cronica nelle sue forme più lievi: seguire un’attività di coordinazione motoria obbliga ad esercitare la memoria per ricordare i passi. Lo conferma uno studio statunitense che ha monitorato le prestazioni mentali di un campione di ballerini senior. Secondo la ricerca, in particolare il ballo da sala, con i suoi diversi stili e l’esecuzione di figure di coppia, può ritardare l’insorgere di demenza grazie all’attivazione di più aree cerebrali: imparare nuovi passi e coordinarli a quelli di un’altra persona richiede molta concentrazione e porterebbe ad un rallentamento del declino cognitivo. Nel Regno Unito, addirittura, il sistema sanitario nazionale

consiglia e indirizza persone affette da demenza, Alzheimer e Parkinson a frequentare classi di danza come parte delle terapie mediche per rallentare i processi degenerativi di queste malattie. Danzare è anche un ottimo modo per contrastare la sedentarietà. Secondo il quadro delineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), infatti, l’inattività è considerata il quarto fattore di rischio per la mortalità globale e gli italiani risultano i più pigri d’Europa. Per questo l’Oms ha presentato delle strategie per la decade 2016-2025 con una sezione interamente dedicata all’attività fisica per le persone anziane: tra gli obiettivi prefissati ci sono l’adattamento di infrastrutture e ambienti per la pratica dell’attività fisica, il miglioramento delle informazioni fornite dagli operatori sanitari sugli esercizi ginnici e il coinvolgimento dei senior in attività fisiche di tipo sociale.



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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Dallo scorso gennaio è partito un progetto per promuovere gli esercizi commerciali milanesi che vogliono ridurre l’uso di imballaggi e plastica usa e getta

MILANO DICE NO ALLA PLASTICA di Rita Nicosanti RIUSCIRE NELL’IMPRESA DI RINUNCIARE ALL’USA E GETTA È UNA SFIDA CHE IN TANTI, DA QUALCHE TEMPO, STANNO CERCANDO DI PORTARE A TERMINE. Lo sta facendo una grande città come New York, con la messa al bando del polistirolo; Seattle, con il divieto delle cannucce; San Francisco, dove le bottiglie di plastica sono ormai illegali. Ma anche l’Europa non sta a guardare: il divieto di utilizzare la plastica usa e getta entrerà in vigore in tutti i territori dell’Unione Europea dal 2021. Verranno vietati prodotti come piatti e posate, mescolatori per bevande, cannucce e cotton fioc. È il nostro pianeta che lo chiede, e non possiamo più aspettare. Ma c’è anche chi ha deciso di muoversi in anticipo: è il caso virtuoso della città di Milano che, a partire dallo scorso gennaio, ha già dato vita al progetto “Milano Plastic Free” con oltre duecento attività commerciali impegnate a sostituire la plastica monouso con altri materiali. Un progetto »

NIGHTLIFE SOSTENIBILE

Più divertimento, meno plastica Milano è la prima città al mondo ad avere una rete di locali notturni completamente “plastic free”. Worldrise Onlus ha infatti avviato il progetto “No Plastic More Fan” per eliminare la plastica usa e getta dai club, locali e discoteche milanesi.

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IL PROGETTO RIPULIRE I MARI CON SEABIN

PlasticLess, la raccolta per porre fine a plastiche e microplastiche Nel mondo, ogni anno, vengono prodotti oltre trecento milioni di tonnellate di plastica, otto dei quali finiscono nei nostri mari, inquinandoli irreversibilmente. La sola città di Milano, ogni anno, produrrebbe circa 35mila tonnellate di plastica: lo rivela una ricerca condotta da Amsa. È per porre un fine a questo processo che l’associazione LifeGate ha lanciato l’iniziativa “PlasticLess”, al fine di installare nei porti italiani il maggior numero possibile di Seabin, “cestini della spazzatura”, in grado di risucchiare plastiche e microplastiche dall’acqua. E, a partire dal 2021, questo divieto sarà esteso anche a tutti i Paesi dell’Unione Europea. È il nostro pianeta che lo chiede, e non possiamo più aspettare.

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PER SAPERNE DI PIÙ È POSSIBILE VISITARE IL SITO WWW.PLASTICFREE.MILANO.IT PER VERIFICARE LA MAPPA DEI NEGOZI CHE HANNO ADERITO ALL’INIZIATIVA

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pilota reso possibile grazie alla collaborazione con Legambiente e Confcommercio che, in un primo momento, ha interessato i quartieri Isola e Niguarda, per poi estendersi anche in altre aree. «Per i catering ci serviamo di bicchieri, posate e piatti in materiale compostabile e biodegradabile, forniamo acqua corrente potabile come alternativa a quella in bottiglia di plastica a perdere, abbiamo sostituito le cannucce di plastica con quelle di materiale biodegradabile. La nostra clientela apprezza, e questo ci rende ancora più orgogliosi»: un bilancio positivo per Delicatissimo Bistrot, un ristorante nel quartiere Isola di Milano. «Per quanto riguarda il servizio in sala è stato facile eliminare la plastica, non siamo però riusciti a farlo al 100% per il servizio da asporto. Ad oggi, infatti - spiega il titolare,

Giorgio Farina - c’è una particolare tipologia di vaschetta in plastica che non è sostituibile. Abbiamo trovato una valida alternativa invece per i contenitori dei primi piatti. La risposta del pubblico è favorevole, e questo ci spinge ad andare avanti in questa direzione». Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Stefania Passi, titolare di Burro e salvia, un laboratorio artigianale di pasta fresca e ripiena a due passi da Piazzale Susa. «Ci sono state delle fatiche iniziali - racconta Stefania Passi perché per noi commercianti il mercato non è ancora pronto a livello economico, ed i costi delle confezioni plastic free sono superiori. Ma crediamo nel progetto, e non abbiamo lasciato che i costi prendessero il sopravvento. Del resto dal 2021 diventerà obbligatorio, perché aspettare?». La titolare di Burro e salvia sottolinea il feedback positivo della sua clientela: «Il quartiere è molto attento alla tematica ambientale, c’è una grande sensibilità, le persone

vengono a fare la spesa con la shopper di tela, c’è un bel dinamismo e questo ci gratifica ancora di più, perché ci sentiamo parte di un qualcosa di più grande». E nel quartiere sono i cittadini stessi a darsi da fare: «Alcuni abitanti della zona, si sono riuniti creando il gruppo Siamo in tre, vanno in giro nel quartiere, a sensibilizzare tutti i commercianti e le varie attività ad aderire al progetto “Milano Plastic Free”. Si organizzano incontri, dibattiti pubblici, ognuno cerca di dare il suo contributo, sperando che sempre più persone inizino ad appassionarsi alla tematica della salvaguardia dell’ambiente che ci circonda», racconta Stefania. È facile individuare le attività commerciali e gli esercenti che aderiscono al progetto: espongono la vetrofania creata ad hoc con il logo “Milano Plastic Free”, tante cannucce stilizzate che finiscono per ricreare l’inconfondibile simbolo della città, cioè il Duomo di Milano. Tra le iniziative degne di nota non si può non anno-


ACQUA PER ACQUA TORNA IL VUOTO A RENDERE?

Wami, un’acqua con una missione Per ogni bottiglia di acqua minerale acquistata, 100 litri vengono dati all’Africa: è l’idea alla base di Wami - Water with a mission, una startup milanese fondata da Giacomo Stefanini e Michele Fenoglio, che nasce con un sogno, quello di vivere in un mondo in cui tutti abbiano uguale accesso alle risorse, soprattutto all’acqua. Ogni 10mila bottiglie vendute Wami, infatti, è in grado di allacciare un rubinetto di acqua potabile per una famiglia in Africa, grazie alla collaborazione con varie Ong (tra le altre Life Water International, Amref, Oxfame Fondazione Acra). Un brand sensibile ed innovativo, che dà a tutti l’opportunità di essere parte integrante della mission per porre fine al problema mondiale dell’acqua. Il progetto Wami sta conquistando la ristorazione, dove a breve arriverà con bottiglie in vetro a rendere.

verare “Santeria Social Club”, che lo scorso aprile, in occasione del FuoriSalone, ha organizzato un evento per dire addio alla plastica usa e getta, sia durante le attività di somministrazione che per i concerti. I numeri sono importanti: 200mila bicchieri e 50mila bottigliette di plastica all’anno, sostituiti dalla bioplastica o da altri materiali. E sul sito www.santeria.milano.it si possono trovare anche le quattro regole da rispettare per la salvaguardia dell’ambiente. La prima regola è quella di non aspettare le leggi, perché arrivano in ritardo e la loro applicazione

può essere tardiva, meglio allora agire in anticipo, non c’è bisogno di attendere il 2021 per il divieto della plastica nell’Unione Europea. La seconda regola è l’invito a scelte consapevoli nel proprio quotidiano: fare la spesa con una borsa di tela, dire no alla cannuccia del cocktail e scegliere di bere l’acqua del rubinetto. Al terzo posto, l’esortazione a raccogliere i rifiuti che si incontrano per strada o in spiaggia, smaltendoli in modo corretto. Infine… recycling: un oggetto può essere utilizzato in altri mille modi, basta solo un po’ di creatività per donargli una nuova vita.

AUTUNNO IN SALUTE E BELLEZZA AD ABANO TERME

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IL 4, 5 e 6 Ottobre la mela di AISM scende in piazza

In 5000 piazze italiane potrai dare il tuo contributo per sostenere la ricerca VFLHQWLĆ FD VXOOD VFOHURVL PXOWLSOD H SRWHQ]LDUH L VHUYL]L GHVWLQDWL DOOH SHUVRQH FROSLWH OD PDJJLRU SDUWH GHOOH TXDOL VRQR JLRYDQL WUD L H DQQL Scegli la Mela di AISM, vieni in piazza. 7URYD TXHOOD SL» YLFLQD VX ZZZ DLVP LW PHOD Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica &RQ LO SDWURFLQLR GL DONA AL 45512 HXUR FRQ 606 GD FHOOXODUH :,1' 75( 7,0 92'$)21( 3267(02%,/( ,/,$' &22392&( 7,6&$/, HXUR FRQ FKLDPDWD GD UHWH Ć VVD 7:7 &219(5*(1=( 3267(02%,/( R HXUR FRQ FKLDPDWD GD UHWH Ć VVD 7,0 92'$)21( :,1' 75( )$67:(% 7,6&$/,

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__EVENTI__

UN VOTO AI SUPERVINCITORI di Luisella Berti

VINCERE DUE VOLTE: PRIMA GRAZIE AL VERDETTO DI UNA GIURIA DI ESPERTI E POI SECONDO IL GUSTO DEL PUBBLICO. È questo il massimo traguardo per i concorrenti del Concorso 50&Più di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia. Così anche per l’edizione numero 37 è tempo di votare i supervincitori. I fortunati saranno scelti proprio dai lettori della rivista 50&Più e dagli iscritti all’Associazione. A vincere sarà solo un artista su cinque, uno per ogni categoria tra coloro che hanno ricevuto la Farfalla d’Oro, in occasione della finale che si è

tenuta in luglio a Baveno, nella splendida cornice del Lago Maggiore. Le venti opere in gara sono state pubblicate nello scorso numero di settembre della nostra Rivista, unitamente alla scheda di votazione che trovate qui al lato. In alternativa, è possibile esprimere la propria preferenza anche on line, direttamente sul sito www.concorso.50epiu.it: qui sono presenti tutte le opere in attesa del vostro voto. I supervincitori riceveranno in premio la tradizionale Superfarfalla che sarà conferita in occasione della 38° edizione. Buon voto!

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XXXVII

SCHEDA DI VOTAZIONE PER IL CONCORSO PROSA, POESIA, PITTURA, FOTOGRAFIA È questo il momento più atteso dai finalisti: superare la selezione. I cinque candidati al premio finale per le sezioni Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia, attendono ora il giudizio inappellabile dei lettori. Come ogni anno, con la

scheda di votazione qui proposta, sarà scelto il vincitore per ogni disciplina. Dunque, votate secondo le vostre preferenze: quella crocetta che traccerete sul quadratino posto a lato di ogni nome, sarà decisiva.

✂ Da ritagliare e inviare in originale a 50&Più - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma entro il 31/01/2020 (eventuali schede fotocopiate/scansionate saranno ritenute nulle). La votazione può essere effettuata anche sul sito del Concorso, all’indirizzo www.concorso.50epiu.it Cognome

Nome

Via Cap.

Città

Telefono

Acconsento al trattamento da parte di Editoriale 50&Più S.r.l. dei dati personali da me forniti. Tale trattamento avverrà nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 e delle disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale, ed ai soli fini della registrazione del voto da me espresso. Firma

«Il toro» Marisa Chianura

«Il senso» Maria Grazia Marrucci

POESIA «Tempesta Vaia» Silvana Dalla Piazza

«Solitudine di fine estate» Antonio Frattagli

«Buongiorno Signora, io sono suo figlio» «Dono della sera» Ilde Rosati

«La bandana» Anna Sani

«Lo Spirito Santo, favola alata» Giovanni Silonio

Pietro Garuccio

«Due mani» Anna Pellizzaro

«Ago e filo (una vita strappata)» Rainalda Torresini

PITTURA

FOTOGRAFIA

«Il ramo d’oro» Roberta Brugnolo

«La “Dama di Leonardo” nel 2000» Franco Brambilla

«Incanto» Marisa Ierardi

«Cosa c’è di più romantico» Reno Carideo

«Metropoli» Danilo Mariani

«Artista di strada» Domenico Carosio

«Warrior’s rest» Maurizio Marroccu

«Bianche geometrie» Silvana Dalla Piazza

«Cantante di strada» Gianni Molena

«Il mondo allo specchio» Maria Carla Rolfini

PROSA

> LIBELLULA D’ORO PER LA PROSA: Gabriella ZAGAGLIA, di Pollenza (Mc), con l’opera: «La nuvola bianca». > LIBELLULA D’ORO PER LA POESIA: Maria Teresa FIORATO, di Vicenza, con l’opera: «Le stelle di Vincent». > LIBELLULA D’ORO PER LA PITTURA: Maria BUSATO, di Vicenza, con l’opera: «Riflessi di luce al pioppeto». > LIBELLULA D’ORO PER LA FOTOGRAFIA: Claudia Alessandra TENANI, di Milano, con l’opera: «Onda diversa». MENZIONI SPECIALI PROSA: Wilma AMBROSIO, Francesca BALASSO, Rossana BERNACCHIA, Marinella BONGIOLATTI, Gabriella CORSI, Maria Pia CORTELLESSA, Gabriella DAL PRA, Antonella Desiderata ERRANTE, Natalia FAGIOLI, Fabio GRANCHI, Daniele GUELFI, Giuseppe MESSINA, Tiziana MICHELINI, Sonia Bernardetta SELLA. POESIA: Marcello ARIANO, Gabriella BATIGNANI, Patrizio BELEGGIA, Angelo COTTONE, Lucia D’ABARNO, Enzo DELL’ACCIO, Sergio FERRARI, Franca FIORDALICE, Eugenia Gabriella GAMMARROTA, Maria Pia GARZILLO, Annalisa GATTI, Emilia MASTRANGELO, Silvia MEZ-

ZINA, Lidia MONGIUSTI, Benita OLIVIERI, Teresina Giuliana PAVAN, Marcello PIERUCCI, Vincenzo PIETROFRESA, Gianni ROVELLI, Francesca SANNA, Maria SCHIRRIPA, Pietra SPANO’, Antonino TROVATO, Laura VEZZOSI. PITTURA: Franca AMBROSI, Maria Luisa BORRELLO, Giuliana BURINI, Enrica CERIANI, Alessandra COLUCCIA, Adriana GIGLIARELLI, Antonella GUIDI, Concetta INGUI’, Santuccia PETRETTI, Fabrizio SOLIA, Claudia Alessandra TENANI. FOTOGRAFIA: Roberto ALESSI, Marina CATELLI, Armando FESTINI, Enzo RUBIN, Giampaolo SMANIA, Rainalda TORRESINI.

SEGNALAZIONI Prosa: Pietro GARUCCIO, Michele GILLANI, Marcello PIERUCCI. Poesia: Maria Teresa DI SALLE SAINT PIERRE, Giulio Rocco CASTELLO, Mario CAPUCCI. Pittura: Cinzia MORINI, Sandra TAVOLONI. Fotografia: Augusto BOSONI, Riccardo PODAVINI.


cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA

__LIBRI CULTURA__ SCRIVE L’AUTRICE CLAUDIA DURASTANTI: “MI SONO CHIESTA COME SI RACCONTA UNA VITA. MI INTERESSA QUANDO L’IO SI SCIOGLIE NEL NOI”. La straniera, dagli anni Sessanta arriva fino ai nostri giorni di Brexit, racconta molto di lei e della sua estesa famiglia, divisa tra due continenti di qua e di là dall’Atlantico dalla Basilicata fino a New York, passando per Roma e Londra. Dice ancora la Durastanti, al suo quarto libro dopo tre di pura fiction, che la scrittura autobiografica “è la bastarda dei generi perché abbassa la soglia: è in mani a rifugiati, donne, disabili, sopravvissuti all’Olocausto, a ogni cosa”. È autobiografia La straniera? È la sua storia con la ricerca di radici, da Brooklyn (dove la sua famiglia era emigrata e dove lei è nata) al sud dell’Italia, dove arriva a sei anni, dopo il divorzio dei genitori. Nella realtà lei insegue la stella variabile della propria esistenza, cercando di starne come un passo indietro, mediando tra vita e letteratura, trovando la forma che è apparsa più ido-

STORIA DI + UNA FAMIGLIA ITALO AMERICANA

nea mentre inseLA STRANIERA gue una materia coLA NAVE DI TESEO EDITORE sì viva e sfuggente. 286 PAGINE 18,00 EURO Non quella di un Giudizio di 50&Più: romanzo di formazione e un memoir in senso stretto, piuttosto un’organizzata costellazione di ricordi filtrati da uno sguardo che prova a essere ogLa geografia e il tempo gettivo, mai sentimentale, talora anfisico, la geografia che freddo e crudedei sentimenti le. Mescola il comie il tempo dell’Io: co, il doloroso, anClaudia Durastanti fonde che il tragico. Storie familiari (così condimensioni interiori clude la trentacined esteriori quenne scrittrice reduce dai successi di Renato Minore dello Strega e del Viareggio) “storia di generazioni che sembrano epoLA SCELTA INCONSAPEVOLE che, emigrazioni e ritorni, vite Gabriella Ruggiero Sovera edizioni che rimbalzano da un conti304 pagine - 16,00 euro nente all’altro con i figli che Giudizio di 50&Più: devono lottare con la stessa deLo scontro doloroso con il principio di realtà, terminazione per affermare la la necessità di non scendere a compromessi. loro diversità di stranieri in paIl primo romanzo di Gabriella Ruggiero, La tria, d’italiani nella sessantascelta inconsapevole, è il ritratto di una donna, ferita dal rapporto duesima strada di New York, con il proprio passato che sfila attraverso il ricordo di amori (difficili americani nel paesino di mille complicati forzatamente conclusi) e di occasioni uniche come la maabitanti in Val d’Agri”.

ternità che impone scelte anche sofferte. Il ritratto è tracciato con il racconto di pensieri, emozioni, convinzioni, un flusso che affiora a fatica, nel rituale di una pratica analitica dove ogni resistenza deve essere vinta. Gli incontri con lo psicoterapeuta Casadei, nella complessità di un rapporto di conflitto e di risoluzione terapeutica, rappresentano il cuore di un romanzo con la grana di una voce continua e riconoscibile, in un’impietosa radiografia di sé e del suo rapporto con gli altri, il segno di un singolare percorso cognitivo e affettivo.

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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale Piazza Rinascimento, 13 - Urbino orari: lunedì 8,30/14; da martedì a domenica 8,30/19,15 biglietti € 8; ridotti € 2 dai 18 ai 25 anni; gratuito fino a 18 anni, docenti, guide, interpreti, studenti, giornalisti, disabili con accompagnatore; prenotazione € 1 Tel. 07222760 www.gallerianazionalemarche.it

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RIVOLUZIONI NELL’ARTE

CONEGLIANO (TV)

Urbino, sua città natale, apre le celebrazioni per il 500enario della morte, avvenuta nel 1520, del pittore più amato di ogni tempo

Dagli impressionisti a Picasso Da metà ’800 a tutto il ’900: il periodo che più di ogni altro ha rivoluzionato la storia dell’arte. Lo illustrano 60 opere, dai preraffaelliti al contemporaneo sudafricano William Kentridge, provenienti dalla ricca Johannesburg Art Gallery. Fino al 2 febbraio Palazzo Sarcinelli ROVIGO

Il “giapponismo” in Europa Le xilografie giapponesi arrivarono in Europa perché impacchettavano vasi e ceramiche. Influenzarono a fondo impressionisti e Nabis, Secessione e Liberty. Giapponismo - Venti d’Oriente nell’arte europea. 1860-1915 offre una notevole carrellata sui vari ambiti artistici che ne furono segnati. Fino al 26 gennaio a Palazzo Roverella

MOSTRE

RAFFAELLO TORNA A CASA ESEMPIO PARADIGMATICO DI COME LA FAMA DI UN FIGLIO POSSA CANCELLARE QUELLA DEL PADRE (e viceversa), Raffaello si formò e apprese i metodi di gestione di una bottega (a Roma attivò una factory ante litteram, che proponeva tele alle corti di tutta Europa tramite la “pubblicità” distribuita grazie a piccole incisioni) in quella del padre Giovanni Santi, oggi pressoché dimenticato, ma alla fine del ’400 apprezzato nel Centro Italia. Oltre a quello con il genitore, anche poeta di qualche pregio, fu determinante per la sua formazione il rapporto con la cerchia di artisti che ruotavano attorno all’illuminata si-

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di Ersilia Rozza

gnoria dei Montefeltro. A Raffaello e gli amici di Urbino è dedicata la mostra che apre le celebrazioni per il 500enario della morte del “divino” pittore, avvenuta il 6 aprile 1520 dopo una ventina di giorni di sofferenza, febbre alta e salassi, a seguito di “eccessi amorosi” (una sifilide?), secondo la celebre annotazione biografica del Vasari. Nel Palazzo Ducale della città marchigiana si ammira, da un lato, lo stacco netto che il giovane stava attuando quasi istintivamente nei confronti della generazione precedente, Girolamo Genga, Timoteo Viti, dall’altro, i contatti con le aperture prospettiche di Piero della Francesca (alla base della sua

inimitabile nitidezza spaziale), con le innovazioni quasi razionalistiche delle architetture di Luciano Laurana e Donato Bramante, con le sollecitazioni dell’umbro Signorelli e del bolognese Francia. In attesa delle successive lezioni apprese presso Pietro Perugino, di cui assorbì la raffinata abilità nel dipingere l’espressione della grazia, e a Firenze, dove iniziò il “professionismo” con un’attenzione nuova alla lezione leonardesca sulla consistenza atmosferica.


__TEATRO CULTURA__

FOTO POLDI PEZZOLI

UNA LUCE SULLA STORIA D’ITALIA

LUCA ARGENTERO DEBUTTA IL 20 AL NUOVO TEATRO VERDI DI BRINDISI CON LO SPETTACOLO È QUESTA LA VITA CHE SOGNAVO DA BAMBINO? INFO: 0831562554

Da Nord a Sud, il teatro continua ad unirci, emozionarci, aiutandoci a non dimenticare

TEATRO

CON LA STAGIONE 2019-20 il Piccolo Teatro di Milano si conferma uno spazio importante capace di guardare oltre, di spingere i propri confini di conoscenza con aperture al confronto, allo scambio, alla cultura delle differenze. La formazione, le scelte artistiche, le collaborazioni con ta-

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lentuosi artisti internazionali, sono il fiore all’occhiello di questo teatro che, nei suoi tre palcoscenici, è pronto ad ospitare ventotto spettacoli di compagnie e teatri italiani e sedici internazionali, producendo in questa stagione undici nuovi allestimenti. Fra questi ultimi, ricordiamo La

FRIULI VENEZIA GIULIA

L’attualità in primo piano Seguendo il trend positivo della stagione passata, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia diretto da Franco Però, continua in scelte programmatiche basate su tematiche di grande interesse e attualità, ma anche con percorsi di ricerca, di scienza e contaminazione di linguaggi. La produzione e la prosa sono il centro dell’attività dello Stabile che ha realizzato, in apertura di cartellone, il 22 al Politeama Rossetti di Trieste, lo spettacolo L’onore perduto di Katharina Blum di Heinrich Böll, adattamento di Letizia Russo. Scritto nel 1974, tratta con rigore e ironia l’argomento del giornalismo scandalistico sempre pronto a sbattere “il mostro” in prima pagina. In questo caso la vittima della “macchina del fango” è la giovane Katharina, interpretata da Elena Radonicich. Dalla fiction televisiva al palcoscenico anche Peppino Mazzotta, tutti diretti da Però. info: 0403593511

di Mila Sarti

Rilevante inizio di stagione al Piccolo di Milano, dove la riflessione è d’obbligo con due testi portati in scena da attrici appassionate e talentuosi registi parola giusta in coproduzione col Centro Teatrale Bresciano, in scena dal 2 al 6 al Teatro Grassi per la regia di Gabriele Vacis. Un testo che, a distanza di cinquant’anni dalla strage di Piazza Fontana e a quarantacinque da quella di Piazza della Loggia, torna a riflettere su un periodo buio del nostro Paese e lo fa attraverso la storia di una persona comune, interpretata da Lella Costa che, per una serie di coincidenze, vede drammaticamente intrecciare la sua vita ai fatti che sconvolsero Milano e Brescia. Rabbia e

dolore però si trasformano nella voglia di un futuro diverso, più giusto. Altra produzione è Ritorno a Reims, scritta nel 2009 dal filosofo e sociologo francese Didier Eribon, in scena al Teatro Studio Melato, dal 10 ottobre al 16 novembre, con Sonia Bergamasco. Thomas Ostermeier, direttore della Schaubühne di Berlino, firma la regia portando avanti un interessante progetto transnazionale che esplora l’identità politica e sociale della nostra vecchia Europa. info: 0242411889 OTTOBRE 2019 I 43


__MUSICA CULTURA__ DAL VIVO PER TUTTA ITALIA

Il rock di Fabrizio Moro, giunto al suo decimo album di inediti con Figli di nessuno, sarà in tour per tutta Italia. Musica vibrante e voce inconfondibile, da Acireale (il 12 ottobre) a Lugano (il 18 dicembre).

Il nuovo album della cantautrice-romanziera, intitolato Magmamemoria, ne illustra il talento fuori dal comune

LEVANTE, NOSTALGICA RICERCATRICE DI FELICITÀ

MUSICA di Raffaello Carabini

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VOCI DA SCOPRIRE

«Alla fine della giornata, scrivere canzoni è ciò che conta davvero per me è che mi da più gioia»

CAROLINE SPENCE, CANTAUTRICE NON CONVENZIONALE

La chiamavano “il segreto meglio custodito della scena pop-folk americana”, ma con il terzo album, lo spettacolare Mint Condition, Caroline Spence è uscita di prepotenza dalla scena di Nashville, sua città natale e fucina di talenti. Dopo vari premi come interprete e autrice, propone alla platea internazionale la sua profondità poetica, il suo stile emozionale, che passa da un’acre ironia a una desolata tristezza, e la sua forza interiore.

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I SUOI DUE ROMANZI SI INTITOLANO Se non ti vedo non esisti e Questa è l’ultima volta che ti dimentico. Hanno avuto entrambi ottime vendite e oggi diventano altrettante canzoni cariche di emozioni e di ricerca. Un pop-rock diretto e pungente con un io che è sempre in movimento tra quell’Uno, nessuno e centomila che Luigi Pirandello ci ha insegnato siamo tutti noi. Del resto Claudia Lagona, che tutti conoscono come Levante, è di Caltagirone, cittadina a pochi chilometri dalla Girgenti dove nacque il Nobel per la Letteratura 1934. Il suo quarto album Magmamemoria esce in questi giorni, anticipato da due singoli graffianti e intensi come Andrà tutto bene e Lo stretto necessario, cantato con la conterranea Carmen Consoli, cui deve non poco dal punto di

vista comunicativo. Un cd che ruota attorno al pianeta persona, con la costanza e la forza di Farout, quel minuscolo corpo celeste che, pur distando 18 miliardi di chilometri, continua a rimanere attratto dal Sole, a compiere la sua rivoluzione attorno alla nostra stella in circa mille anni. Con quella stessa forza, che scorre a volte evidente - i ricordi dell’Etna e dell’isola ormai lasciata, con la nostalgia che è il topos principale della cantante -, a volte sotterranea e potentissima, ci narra dell’oggi, con i suoi problemi, e dell’io, di ciò a cui ognuno si aggrappa per rimanere a galla. Con la forza del desiderio e dell’illusione, sempre alla ricerca della felicità. Ma esiste poi la felicità oppure “la speranza è appesa a un filo che sembra un cappio”, come canta Levante?


__CINEMA CULTURA __

Con Un giorno di pioggia a New York Woody Allen ci ricorda che si vive solo una volta, ma che quella volta è abbastanza se trovi la persona giusta

di Alessandra Miccinesi

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FILM IN USCITA

UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK

THRILLER

L’UOMO DEL LABIRINTO REGIA di Donato Carrisi

DRAMMATICO

con: D. Hoffman e T. Servillo Giudizio di 50&Più: © LORIS ZAMBELLI

TUTTO IL MIO FOLLE AMORE

Lo scrittore Donato Carrisi (già David di Donatello come miglior esordiente dietro la macchina da presa nel 2018) per la regia si affida a una sua sceneggiatura dal finale imprevedibile, costruendo un thriller che punta sul carisma di due star: Dustin Hoffman e Toni Servillo. La trama si sviluppa intorno al rapimento di una 13enne, Samantha, che dopo essere stata a lungo segregata ritroviamo in una stanza d’ospedale. Ad occuparsi di lei è il dottor Green, il quale cerca di risalire all’identità del rapitore, su cui sta indagando anche un bravo investigatore privato, che all’epoca si era occupato della scomparsa di Samantha.

REGIA di Gabriele Salvatores con: V. Golino, C. Santamaria, D. Abatantuono Giudizio di 50&Più:

Una pellicola che ha dentro la forza dell’amore ostinato di un padre per un figlio autistico. Ispirato al libro Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas, il film di Salvatores - con Claudio Santamaria, Valeria Golino, Diego Abatantuono e Giulio Pranno - è l’avventuroso viaggio di un padre col figlio che non ha mai conosciuto, in un itinerario on the road, cui si aggiungono la madre del ragazzo e il compagno di lei, per imparare a fare i conti con se stessi e fare ricorso a tutto l’amore che c’è.

L’ULTIMO FILM DI WOODY ALLEN È UNA COMMEDIA ROMANTICA AMBIENTATA A NEW YORK IN UN WEEKEND FUNESTATO DAL MALTEMPO E DALLE DISAVVENTURE. Esce in Italia dopo le accuse di molestie mosse da Dylan Farrow, figlia del regista, contro suo padre. Negli Stati Uniti il film è stato congelato in una sorta di censura preventiva che mette sullo stesso piano la libertà di espressione - in questo caso l’opera filmica - e il giudizio morale sull’autore. Ma di che cosa parla il film e perché così tanti rumors? È la storia di due innamorati del college, Gatsby (Thimothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning) e del loro fine settimana che si accingono a trascorrere nella Grande mela. I piani romantici precipitano quando la luce del sole si trasforma in pioggia, e i due presto si separano vivendo ognuno una serie di incontri casuali e disavventure comi-

CINEMA che. Lei, inviata a New York dal giornale scolastico per intervistare un importante regista (Liev Schreiber), finirà per incontrare prima uno sceneggiatore (Jude Law) e poi una star del cinema (Diego Luna), mentre lui - che voleva portare Ashleigh in giro per ritrovi classici di Manhattan, come il Bemelman’s Bar e il Carlyle finirà per passare la giornata con Chan (Selena Gomez), sorella della sua ex fidanzata. Questo e poco altro si sa della trama di un film che, come i precedenti scritti e diretti da Woody Allen, trova i suoi punti di forza nelle psicologie dei personaggi e negli “acuti” di certi dialoghi sostenuti dalla visione personale del maestro newyorkese. Visione che, condivisibile o no, non lascia mai il pubblico indifferente. Regia: Woody Allen Genere: commedia Giudizio di 50&Più: OTTOBRE 2019 I 45


Un suggestivo panorama al tramonto della capitale del Kerala, Kochi.

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__in VIAGGIO__

KERALA, IL PAESE DEGLI DEI Qui la natura regna incontrastata e ogni tipo di paesaggio sembra essere contenuto in questo Stato del sud dell’India: luoghi selvaggi e incontaminati, fitte foreste, distese pianeggianti, spiagge dorate e un mare color smeraldo. Il resto è fatto di una fauna preziosa, di profumo di spezie e di luoghi antichi quanto l’uomo

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di Loris Porcheri MAHABALI, ERA UN SOVRANO MOLTO AMATO. Saggio, giusto, indulgente con i suoi sudditi, governava il Kerala con grande capacità, tanto che sotto il suo regno nessuno pativa la fame né aveva timore per la propria vita; ovunque abbondava prosperità e tutti erano felici e sicuri, tanto da dormire con le porte aperte e passeggiare anche di notte. Ma gli dei iniziarono a diventare invidiosi dell’amore del popolo verso il loro re, e temendo che Mahabali potesse diventare così potente da scalzarli, chiesero al loro signore Vishnu di intervenire. La divinità si trasformò in un nano, scese in terra e si presentò al cospetto di Mahabali sotto le spoglie di un mendicante, chiedendo l’elemosina. Il re, nella sua generosità, si offrì di aiutarlo e promise di esaudirgli un desiderio. Vishnu, allora, chiese tre passi di terra dove poter vivere. Mahabali accettò, ma il mendicante immediatamente si trasformò in un enorme gigante, che con il primo passo coprì il cielo con tutte le stelle e con il secondo, gli inferi. Re Mahabali capì che se il gigante avesse fatto il terzo passo, tutta la terra sarebbe stata inghiottita e con essa i suoi abitanti. A quel punto il sovrano chiese a Vishnu di fermarsi, offrendo la propria vita in cambio di quella dei suoi sudditi. Di fronte a tale generosità, Vishnu concesse al re di lasciare »


IN VIAGGIO L’ANTICA MEDICINA

LA VIA DELLE SPEZIE

LUNGO LE BACKWATERS

Quella dell’Ayurveda è una tradizione millenaria che affonda le sue radici proprio nel Kerala, dove non è considerata solo una medicina, ma una parte integrante dello stile di vita delle persone.

Non solo piantagioni di té e caffè, ma nel Kerala esistono una miriade di altre spezie, che assaporiamo anche sulle nostre tavole: noce moscata, pepe, senape, cumino, chiodi di garofano, cannella.

Canali, fiumi, laghi si intrecciano e sulle loro rive sorgono villaggi di pescatori, isole e paesi dove la vita scorre lenta. Tutto questo è visitabile tramite imbarcazioni di legno che scivolano sull’acqua silenziosa.

ALL’AVANGUARDIA gli inferi una volta l’anno e tornare ad incontrare il suo amato popolo. E così, ogni anno, gli abitanti del Kerala celebrano la festa di Onam, che segna il ritorno di re Mahabali dal suo adorato popolo, e questo lo ricambia con dieci giorni di celebrazioni degne di un re. Canti, balli, allegria e felicità raggiungono il culmine in questo Stato del sud dell’India, che racchiude in sé ogni bellezza naturale che si possa trovare sulla terra: luoghi selvaggi e incontaminati, fitte foreste, dolci colline, distese pianeggianti, e poi, lungo la costa, distese di spiagge dorate, bagnate da un mare cristallino color smeraldo. E in questa terra dove la natura regna incontrastata, la fauna ricopre un posto speciale, salvaguardata all’interno di numerosi santuari e di sei parchi nazionali che contengono specie protette in via d’estinzione. Accanto a essi, ci sono anche due riserve

DONNE DEL KERALA

Colte ed emancipate

Crocevia di popoli e razze, il Kerala è considerato uno degli Stati più progressisti dell’India, facendo della tolleranza religiosa e culturale il suo fiore all’occhiello. Qui, il tasso di alfabetizzazione dei suoi abitanti - comprese le donne - è tra i più alti, e il sistema sanitario all’avanguardia ha fatto sì che si innalzasse l’aspettativa di vita, diminuendo fortemente, di contro la mortalità infantile, considerata la più bassa del Paese.

Sopra, un particolare del Tempio di Sri Chamundeswari. Sotto, una piantagione di tè.

di tigri, animali la cui sopravvivenza è in forte pericolo. Ma vedere questo Paese straordinario, vuol dire anche ripercorrere la storia dell’umanità attraverso i molti popoli che hanno calcato le sue terre in cerca di merci da scambiare e spezie da importare, a cominciare dai Greci e Romani, dagli Arabi e dai Portoghesi fino agli Olandesi e agli Inglesi. E il profumo delle spezie può

essere catturato a Mysore, città regina nella produzione della seta, ma anche in quella del legno di sandalo e di incenso. Città ricca di cultura, Mysore è conosciuta per i suoi palazzi regali e per i templi, tra cui quello di Sri Chamundeswari, posto sull’omonima collina. E la bellezza del Kerala risiede anche nei suoi siti archeologici, che conservano testimonianze dell’antica spiritualità di un popolo che ai suoi protettori ha dedicato costruzioni di mirabile bellezza, come i templi di Belur e Halebidu. Fregi scolpiti, statue rappresentanti le diverse divinità, scene derivanti dalla mitologia mostrano la finezza architettonica raggiunta nelle passate epoche, e la ragione per la quale, il Kerala, viene definita “la terra degli dei”.


INDIA DEL SUD LA NATURA TROPICALE DEL KERALA E I TEMPLI MEDIEVALI DEL KARNATAKA Hassan • Mysore •

• Bangalore

Ooty •• Coonor • Kurumba Cochin •

• Periyar

DAL 22 FEBBRAIO AL 2 MARZO 2020 (9 NOTTI/10 GIORNI) Un viaggio attraverso un’India insolita e poco conosciuta, tra boschi lussureggianti e piantagioni di spezie e tè, tra le lagune costiere (backwaters) del Kerala e la città coloniale di Cochin. L’esperienza si conclude in Karnataka: l’elegante Mysore, con i suoi palazzi e monumenti, i siti archeologici di Belur e Halebid, stupendi esempi di architettura templare in stile Hoysala, e infine Bangalore, il principale centro tecnologico del Paese

1° giorno: Partenza per Kochi (Cochin) Arrivo in nottata all’aeroporto, incontro con la guida e trasferimento in hotel. 2° giorno: Kochi Visita della città di Cochin, uno dei mercati di spezie più importanti del mondo, del Fort Cochin, il Palazzo degli Olandesi, la Sinagoga, le Chiese di Santa Cruz e di San Francesco. 3° giorno: Kochi - Periyar (Thekkady) Trasferimento al Parco Nazionale di Periyar con escursione in jeep tra piantagioni di tè, spezie e foreste tropicali. In serata spettacolo di arti marziali Kalaripayattu, tra le più antiche dell’India. 4° giorno: Periyar Backwaters - Kochi Trasferimento ad Alleppy e imbarco su house boat per la navigazione lungo le backwaters, canali con villaggi di pescatori e piantagioni di palme di cocco.

5° giorno: Kochi Kurumba Partenza per Kurumba (1.700 slm), immersa nella foresta tropicale percorrendo le Nilgiri Hill. 6° giorno: Kurumba Coonoor - Ooty - Mysore Partenza con il suggestivo Nilgiri Train che si inerpica tra colline, piantagioni, villaggi e foreste di eucalipti e visita di Ooty (2.240 slm). Proseguimento per Mysore attraverso il Parco Nazionale di Mudumalai e di Bandipur. 7° giorno: Mysore Visita della “città dei palazzi”con il suntuoso palazzo dei Maharaja e il tempio Chamundeshwari. Escursione a Somnathpura e al tempio a forma di stella. 8° giorno: Mysore - Hassan (escursione a Belur e Halebidu) Partenza per Hassan con escursione a Belur e Halebidu per la visita ai siti archeologici, capolavori dell’architettura sacra indiana.

9° giorno: Hassan Sravanabelagola - Bangalore Partenza per Bangalore con sosta al tempio di Sravanabelagola (VII sec.), importante complesso

storico. In nottata, trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea. 10° giorno: Rientro in Italia Arrivo a Roma Fiumicino.

QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE IN CAMERA DOPPIA Minimo 15 partecipanti € 2.100 Supplemento singola € 580 Assicurazioni € 100 Tasse aeroportuali € 360 Quota d’iscrizione per i non soci: € 45,00

La quota comprende: Voli di linea da Roma per Kochi e ritorno da Bangalore - Treno Nilgiri da Coonor a Ooty - Trasferimenti privati - Sistemazione in Hotel 4 stelle - Trattamento di pensione completa - Visite ed escursioni compresi gli ingressi - Navigazioni (collettive) - Guida/accompagnatore locale parlante italiano - Accompagnatore 50&Più Turismo. La quota non comprende: Tasse aeroportuali - Assicurazioni - Escursioni e visite facoltative - Bevande - Tasse aeroportuali locali e tasse d’ingresso delle apparecchiature fotografiche e/o video nei luoghi turistici - Mance.

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__EVENTI__

CORTI DI LUNGA VITA, PASSAGGIO A VENEZIA

a cura del Centro Studi 50&Più

INFORMAZIONI:

Sono aperte le iscrizioni al concorso Corti di Lunga Vita. La scadenza per l’invio delle opere è il 10 novembre. Il bando di partecipazione è sul sito: www.cortidilungavita.it Centro Studi 50&Più Telefono: 065818626

IN OCCASIONE DELLA 76° MOSTRA INTER- si svolgerà nel mese di dicembre a Roma, alla NAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA presenza della prestigiosa giuria tecnica presieè stata presentata la terza edizione del concorso duta dal regista Paolo Virzì. internazionale di cortometraggi “Corti di Lunga La prima edizione di “Corti di Lunga Vita”, che ha avuto come tema Incontri e Riconoscimenti, ha Vita”, promosso dall’Associazione 50&Più. L’iniziativa promuove la realizzazione di audio- visto in concorso più di 50 opere provenienti da visivi riguardanti l’anzianità nelle sue molteplici tutta Italia e dall’estero, con partecipanti dai 20 sfaccettature, sviluppando ogni anno un aspetto anni a oltre gli 80. La seconda, Viaggio all’origine specifico. Il titolo dato all’edizione 2019 è Tutta della gioia, ha segnato un aumento di partecipazione con ben 78 registi. Passanla vita, un richiamo esplicito a do in rassegna le edizioni passate, uno dei brani più amati di Lucio il segretario generale 50&Più, Dalla. È la vita nell’età matura I CORTOMETRAGGI Gabriele Sampaolo, ha osservato: con il suo carico di esperienza, DOVRANNO AVERE «Nei precedenti lavori abbiamo di possibili e nuove opportunità, COME RIFERIMENTO rilevato una polarizzazione nella della capacità di guardare il PRINCIPALE rappresentazione dell’anzianità: mondo con più consapevolezza, L’INVECCHIAMENTO dall’estremo giovanilismo alla ma anche con quel senso di legE LA TERZA ETÀ fragilità che sconfina nella non gerezza che proprio la canzone autosufficienza. In mezzo a quedi Dalla suggerisce. La presentazione, realizzata in collaborazione con sti due poli stenta a farsi strada una visione più la Fondazione Ente dello Spettacolo, è stata mo- realistica delle diverse stagioni della vita». derata da Federico Pontiggia, critico cinemato- L’obiettivo dell’Associazione 50&Più, quindi, è grafico e giornalista della Rivista del Cinemato- quello stimolare ulteriormente lo sguardo e l’atgrafo, sono intervenuti Don Davide Milani, pre- tenzione verso le molteplici sfaccettature che risidente Fondazione Ente dello Spettacolo, Seba- guardano l’universo senior. Il vice presidente vistiano Casu, vice presidente Vicario 50&Più, Ga- cario, Sebastiano Casu, ha chiuso l’incontro prebriele Sampaolo, segretario generale 50&Più e An- sentando il “Premio 50&Più”, riservato agli iscritti na Maria Melloni, direttore Centro Studi 50&Più. all’Associazione e alle 50&Più provinciali, che Le iscrizioni al concorso dovranno pervenire entro prevede un premio in denaro del valore di 2.000 il 10 novembre 2019 ed entro il 1° dicembre 2019 euro. Nell’edizione del 2018 il premio è stato asverranno pubblicati i titoli delle opere selezionate segnato al cortometraggio L’artista, di Marcello sul sito www.cortidilungavita.it. La premiazione Mamini, di Pesaro.

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__EVENTI__

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IMMAGINE & SIMBOLI

BARCOLANA51

Il manifesto

L’immagine simbolo dell’edizione numero 51 della Barcolana, è stata realizzata dall’illustratrice Olimpia Zagnoli. Nel manifesto è stato rappresentato uno dei momenti più suggestivi della regata, quello della partenza con una miriadi di barche a navigare nel Golfo di Trieste, Sullo sfondo, il profilo della città con il Castello di Miramare (una delle destinazioni turistiche più amate e visitate d’Italia), mentre in primo piano, un delicato fiore stilizzato, simbolo di bellezza e delicatezza del mare e di tutto l’ecosistema, che necessita di protezione.

Si svolge nel Golfo di Trieste, il 13 ottobre, ed è un evento unico, che coinvolge velisti, appassionati del mare e turisti, che accorrono dall’Italia e dall’estero

BARCOLANA, LA REGATA PIÙ GRANDE DEL MONDO

di Giulia Rachele Deli

È ENTRATA A FAR PARTE DEL GUINNESS DEI PRIMATI COME “LA REGATA PIÙ GRANDE DEL MONDO”, perché all’edizione del 2018 ha visto la partecipazione di 2.689 barche, oltre 20mila velisti in mare, sulla stessa linea di partenza, e 300mila spettatori a terra. È la Barcolana, la regata velica internazionale, che da oltre mezzo secolo si svolge nello specchio di acque antistante Trieste,“biglietto da visita” della città e di tutto il Friuli Venezia Giulia. Uno spettacolo unico che, la seconda domenica del mese di ottobre, vede chiamare a raccolta le barche a vela par-

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tecipanti alle regate più prestigiose intorno al mondo. Una festa nel mare, un mix di passione e di spettacolo che non è soltanto il risultato di una manifestazione sportiva, ma di un evento in grado di coinvolgere gli amanti delle tradizioni marinare, professionisti e non, così come i semplici turisti che si trovano a visitare una città piena di fascino e storia come Trieste. Ed è l’unicità di questo evento a portare migliaia di spettatori ad assistere alla partenza, tra Barcola e Miramare, di centinaia di imbarcazioni, ognuna con la sua grandezza e una storia da raccontare, con un equipag-

gio smanioso di vincere oppure solo orgoglioso di tagliare il traguardo posto di fronte a Piazza Unità d’Italia. E pensare che quando tutto ebbe inizio, nel 1969, presero parte alla manifestazione “soltanto” 51 imbarcazioni. L’idea venne ad un piccolo gruppo di appassionati di vela che chiesero alle autorità il permesso di poter svolgere una regata nelle acque del Golfo di Trieste; ottenuto il consenso visitarono ogni circolo velico triestino alla ricerca di partecipanti a quella che fu denominata “Coppa d’autunno”. Oggi, la Barcolana - giunta all’edizione numero 51 - è


nuova esperienza

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RISERVATA AI SOCI 50&PIÙ

preceduta da dieci giorni di eventi che si susseguono incessanti e che accompagnano visitatori e partecipanti al giorno della regata: concerti, mostre, rappresentazioni teatrali e un Villaggio che si estende su oltre 25mila metri quadrati lungo le rive di Trieste, con circa 200 espositori. Un “grande contenitore di cultura, gusto e spirito marinaro”. Ma non finisce qui, perché tra le novità della Barcolana51, c’è la prima edizione del Festival letterario Barcolana - un mare di racconti, un evento culturale che prende lo spunto dall’omonimo libro, scritto a più ma-

ni, per la scorsa edizione, ed edito da Giunti. Il Festival, il cui obiettivo è quello di “avvicinare il pubblico ai viaggi e alla cultura del mare”, vedrà la partecipazione delle grandi firme del panorama letterario nazionale e internazionale, tra cui Jan Brokken, Stefania Auci, Catherine Poulain, Stefano Mancuso, Romana Petri, Marco Missiroli, Bronja Zakelj, Pupi Avati, Giulio Cavalli, Chiara Rapaccini, Andrea Maggi, Enrico Galiano. Barcolana - un mare di racconti, prenderà il via il 2 ottobre, al Castello di San Giusto, e terminerà il 6 ottobre.

• 6 giorni in pensione completa (arrivo la domenica e partenza il sabato) • cocktail di benvenuto • libero accesso alle piscine termali con idromassaggi e cascate cervicali, percorso kneipp, hydrobikes, aquarunner, sauna, bagno turco e doccia emozionale • palestra technogym, attività fitness e campo da tennis all’aperto • 1 seduta di autoshiatsu • 1 lezione di Iyengar® Yoga • 2 docce solari • 6 inalazioni termali • spa kit (ciabattine e noleggio accappatoio) A partire da

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NETFLIX E LE ALTRE

Rivoluzione stream La Tv fruibile attraverso il web È talmente in crescita che, secondo uno studio di IT Media Consulting, entro la fine del 2020 diventerà il mezzo prevalente per il 34% delle famiglie italiane, raggiungendo quasi le percentuali del digitale terrestre (37%).

Televisione e cinema si trovano oggi mes of Thrones di Hbo un fenomea fare i conti con la rivoluzione dino di costume. gitale. A cambiare non sono solo la Non è un caso che le società consiproduzione e la distribuzione di derate come le più rivoluzionarie del contenuti audiovisivi, ma sopratmondo, siano Facebook, Amazon, tutto le modalità di fruizione del Netflix, Google ed Apple, e fra quepubblico, che sempre più predilige ste, Netflix e Amazon producano l’intrattenimento in streaming. Alsoltanto - o anche - audiovisivo; col’inizio, meno di dieci me Hulu, società che anni fa, le piattaforme ha prodotto un’altra seOGGI GUARDARE streaming erano per rie di gradissimo sucUN FILM O UNA SERIE TV un pubblico di nicchia. cesso, The Handmaid’s NON SIGNIFICA PIÙ I principali operatori Tale, tratta dal libro di ASPETTARNE LA MESSA sono nati negli Stati Margaret Atwood. IN ONDA MA DETTARNE I TEMPI E LE MODALITÀ Uniti, ed è da lì che è Proprio Netflix è l’emDI VISIONE partita la creazione di blema di un sistema di Ilaria Romano in rapidissima evoluun nuovo ecosistema televisivo, che ha creazione. Era il 1997 to un’esperienza di visione, sopratquando Reed Hastings, ingegnere tutto con le serie, che va oltre la duinformatico, decise di creare un rata dell’episodio: la condivisione servizio di noleggio di dvd e videodi contenuti extra sui social, i forum cassette tramite spedizione postale. di discussione sui personaggi e sulla Bastava collegarsi al sito internet, stagione, la pubblicazione di video scegliere la “pellicola” fra quelle e foto di backstage degli stessi attori, disponibili e attendere l’invio del hanno fatto di produzioni come Gaprodotto ad un costo di 6$, com-

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2007... NASCE NETFLIX CHE ATTIVA UN SERVIZIO DI NOLEGGIO DVD 2008... NASCE HULU, JOINT VENTURE FRA FOX, NBC UNIVERSAL E DISNEY ABC 2018... AMAZON OFFRE IL SERVIZIO STREAMING AGLI ABBONATI “PRIME”


Sono in rapidissima ascesa e stanno cambiando la televisione, sia nella fruizione come nella produzione di contenuti. Sempre più spesso il prodotto di punta sono le serie, che stravolgono il tradizionale concetto di palinsesto

MILIONI DI UTENTI IN SOLI DIECI ANNI

Netflix, Amazon, Hulu e le altre piattaforme per i video in streaming si sono sviluppate nell’arco dell’ultimo decennio raggiungendo in poco tempo milioni di utenti

prese le spese di spedizione. Poiché la formula stentava a decollare, Hastings decise di creare un abbonamento mensile senza limiti, con cui scegliere fino a tre titoli alla volta, più volte nello stesso mese. Così arrivò la svolta: nel 2005, Netflix spediva un milione di dvd al giorno, nel 2009 vantava un catalogo di 100mila titoli e aveva superato i 10 milioni di abbonati. Con questi numeri e con la crescita delle tecnologie di connessione, decise di affiancare al no-

leggio fisico dei dvd anche una piattaforma per lo streaming video. Nel 2011, con ormai 25 milioni di utenti solo negli Usa, scelse di investire nella produzione originale di serie tv e film: la prima è stata House of Cards. Ma la vera novità è che una piattaforma streaming sia riuscita a coinvolgere nomi piuttosto importanti del grande schermo, come in quest’ultimo caso il regista di Fight Club, David Fincher, che ha diretto la serie. Nel 2011 Netflix ha debut-

tato in America Latina, ma le infrastrutture internet nell’area non si sono rivelate adeguate ad una rapida espansione. Nel 2012 è sbarcata in Europa e dal 2015 è anche in Italia. Oggi ha raggiunto i 139 milioni di abbonati in oltre 190 Paesi del mondo. Che tutto questo stia cambiando il modo di pensare alla Tv, sia sul fronte della produzione che della fruizione di contenuti, lo conferma la scelta di realtà storiche della Tv “tradizionale” di affrontare la sfida

dello streaming. È il caso di Hulu, nata nel 2008 dalla joint venture fra Fox, Nbc Universal e Disney Abc, società che controllano tre dei quattro principali network americani. Inizialmente surclassata da Netflix in fatto di varietà di offerta, ha fatto incetta di premi come Emmy e Golden Globe con The Handmaid’s Tale, riposizionandosi nel mercato globale delle serie Tv, ormai doppiate o sottotitolate in tutto il mondo. La scelta di Amazon è stata invece di includere il servizio Video nell’abbonamento “Prime” per le spedizioni prioritarie. Il vantaggio del colosso delle vendite on line è quello di avere clienti in tutto il mondo, facili da fidelizzare anche sul fronte della fruizione in streaming. Il prossimo anno potrebbe lanciare una serie tratta da Il Signore degli Anelli, che sarà probabilmente la più costosa mai realizzata e che punta a diventare la nuova Game of Thrones per il pubblico.

CARA VECCHIA TELEVISIONE

Dal palinsesto alla sfida dello streaming E la Tv generalista? I canali basati sulla programmazione di un palinsesto, con un ordine e orari di messa in onda, hanno qualche difficoltà in più per attirare il pubblico, così come le Pay Tv, anch’esse “minacciate” dall’offerta streaming. Inoltre, rispetto ai vecchi sistemi di rilevazione delle preferenze e dei gusti televisivi, oggi sono gli algoritmi ad intercettare - e orientare - le scelte degli utenti. Di sicuro siamo di fronte ad un fenomeno in rapida espansione: per dare l’idea, nel 2016 sono state realizzate 70 nuove serie solo negli Usa e, accanto alle grandi piattaforme, hanno debuttato anche operatori più piccoli, “figli” di emittenti tradizionali, come Cbs Allaccess, o dedicati ad una specifica nicchia di contenuto, come Dramafever.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Vengono usate di rado, mai per scopi professionali e, in media, in un anno non percorrono più di 300 Km. Il comparto delle auto d’epoca in Italia vale 2,2 miliardi di euro

AUTO D’EPOCA, CROCE E DELIZIA DEGLI ITALIANI di Emanuele Mùrino PROBABILMENTE, MAI COME IN QUESTO PERIODO SI È REGISTRATA TANTA ATTENZIONE VERSO AUTO E MOTO D’EPOCA. Da un lato, l’introduzione di regole restrittive per la circolazione; dall’altro, la riduzione del pagamento del bollo per i veicoli ultraventennali, sono due facce della stessa medaglia… nel pieno rispetto dell’adagio che, proprio sui motori, PASSIONE SENZA TEMPO ricorda che causano “gioie e dolori”. E in Heritage, motorismo storico un Paese come il nostro si può parlare di all’italiana patrimonio della cultura, dell’arte e della FCA, Fiat Chrysler Automobiles, ha riunito i tradizione. Con numeri di tutto rispetto: in suoi modelli storici nel progetto “Heritage”. occasione di un convegno al Senato, l’Asi Spiega Roberto Giolito, curatore del progetto: Automotoclub Storico Italiano ha diffuso «In inglese la parola ha un duplice significato, stime che attribuiscono al comparto un vapatrimonio, inteso come “bene di valore”, e anche “eredità”, cioè valore che va conservato». lore di 2,2 miliardi di euro. Il sodalizio, che

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IN TUTTA ITALIA conta oltre 200.000 iscritti, ha fornito la fotografia di un settore il cui impatto economico arriva oltre il mero acquisto. Per farsi un’idea del giro d’affari, spiega il mensile Ruoteclassiche, tra i più autorevoli del settore, basti pensare che la filiera “passa per la manutenzione e si articola anche nel turismo diretto e indiretto generato da eventi, gare e raduni che coinvolgono, con un impatto sociale e culturale non trascurabile, una fetta di pubblico che va oltre proprietari e collezionisti”. Lo studio richiesto dall’Asi all’Istituto Piepoli ne fornisce una chiave di lettura anche a livello comparativo: tra le passioni degli italiani, l’indotto generato dal motorismo storico è secondo solo a quello del calcio (22 miliardi di euro, nel 2015). Le imprese del comparto sono numerose e di alta specializzazione. L’architetto Marco Galassi - presidente del Cmae, il Club Milanese Automotoveicoli d’Epoca - descrive con cura lo scenario: «Confcommercio ha stimato che nel territorio lombardo il solo motorismo storico impegna in vari settori oltre 80.000 imprese, con più di 20.000 addetti». In primo luogo, sono società di manutenzione e riparazione dei veicoli, con restauratori, ebanisti, meccanici e ricambisti. Seguono le imprese che si occupano di rimessaggio, detailing, produzione di ricambi e accessori, rivendita e altre attività, tra cui l’organizzazione di eventi, la stampa e l’editoria specializzata, i fornitori di attrezzature e prodotti particolari.

Di pari passo crescono pubblico ed espositori nelle fiere dedicate. Giusto per citarne due, a metà gennaio la XXI edizione di “Arezzo Classic Motors” ha registrato un nuovo record di visitatori: oltre 15.000 in due giorni, per la soddisfazione di più di 300 espositori. La kermesse svolta nella città toscana è cresciuta pure per estensione, salendo a 20.000 metri quadrati. All’inizio di febbraio, nei quattro giorni del 37° salone internazionale “Automotoretrò”, oltre 72.000 visitatori hanno affollato il Lingotto di Torino per ammirare circa 3.000 auto esposte. Fin qui le gioie. Ma collezionisti e appassionati, negli ultimi tempi, hanno dovuto fare i conti con un drastico giro di vite sulla circolazione. Lo scorso 25 febbraio, a Milano, è stata attivata la cosiddetta “Area B”, all’interno della quale i mezzi Euro 0 non potranno circolare dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30. Si valuta che saranno circa 600.000 esemplari a subire lo stop. Se la norma punta a tutelare l’ambiente - i 136 km2 dell’Area B sono noti, infatti, come Lez, Low Emis-

FASCINO D’EPOCA

Gare per tutti i gusti!

sion Zone -, è evidente che il provvedimento potrà danneggiare i proprietari di auto e moto d’epoca. «Chi s’interessa e si appassiona di motori - prosegue il presidente Galassi - sa che esiste una differenza enorme tra i veicoli vecchi, che inquinano, che sono usati quotidianamente o per motivi di lavoro, e il patrimonio collezionistico dei veicoli d’epoca, che sono certificati come d’interesse storico culturale e come patrimonio della meccanica e dell’ingegno, tanto che sono riconosciuti tali anche dal Governo e dallo stesso Codice della Strada». Per ora, da Palazzo Marino è arrivato il via libera per le vetture storiche con più di 30 anni e in possesso del Certificato di Rilevanza Storica: avranno 25 giorni di deroga l’anno, su richiesta online. Siamo all’inizio, ma è uno spiraglio. Senza dimenticare che, lungo lo Stivale, ogni città ha stabilito proprie regole, tra cui è difficile districarsi senza rischiare sanzioni.

Se la “Mille Miglia” resta il simbolo delle sfide riservate ai collezionisti, la passione per il motorismo storico sta dando slancio a tante classiche su strada con premi e percorsi di notevole fascino, al pari delle vetture iscritte. A cavallo tra febbraio e marzo, si è svolta la settima “WinteRace”, gioiello della regolarità italiana con partenza e arrivo a Cortina d’Ampezzo. Lo sconfinamento all’estero della gara organizzata da Alte Sfere ha portato i driver nell’austriaca Gmünd, per un’affascinante visita al museo Porsche, marchio che ha da poco compiuto i 70 anni. A fine marzo scorso, ha preso il via l’undicesima edizione della “Coppa MilanoSanremo”, la gara più antica d’Italia, organizzata da Equipe Grand Prix. Dopo una spettacolare sfilata in Via Montenapoleone, gli 80 equipaggi hanno raggiunto la Riviera dei Fiori al termine di 700 km e ben 90 prove cronometrate. La Coppa ha rappresentato uno dei fiori all’occhiello per i 115 anni dell’Automobile Club Milano.

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LA LEGGE 145/2018 HA STABILITO I REQUISITI PER OTTENERE LO SCONTO DEL 50% SUL BOLLO: ANZIANITÀ DEI MEZZI TRA 20 E 29 ANNI, POSSESSO DEL CERTIFICATO DI RILEVANZA STORICA, ANNOTAZIONE DELLA STORICITÀ SULLA CARTA DI CIRCOLAZIONE

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Le auto senza conducente sembrano essere pronte a scendere in strada. Quali sono i vantaggi e i rischi? L’intervista all’esperto

ADDIO PILOTA! L’AUTOMOBILE DEL FUTURO SI GUIDA DA SÉ di Adelaide Vallardi IL FUTURO STA VENENDO A PRENDERCI. E ci invita a salire a bordo delle sue “creature” dai nomi esotici e dalle linee avveniristiche: Muse, MooAv, Gacha. Così si chiamano alcune delle vetture a guida autonoma pronte al debutto su strada. Manca pochissimo. Già nel 2023 a Dubai, che probabilmente sarà la prima città al mondo attraversata da veicoli del tutto autonomi, circolerà il taxi modello Muse progettato per portare a destinazione i passeggeri senza nessuno a tenere il volante. A Singapore sono in dirittura d’arrivo le MooAv, macchinerobot pensate per favorire gli spostamenti delle persone anziane. A DECRETO “SMART ROAD” Helsinki, il piccolo bus elettrico GaPer snellire il traffico e ridurre gli incidenti cha ha dimostrato di poter garantire Il Decreto “Smart road” ha avviato la trasformazione digitale il trasporto di una dozzina di perdella rete stradale nazionale. L’obiettivo è far dialogare tra sone in qualunque condizione atloro e con le infrastrutture i veicoli di nuova generazione per snellire il traffico e ridurre gli incidenti. mosferica, sfidando anche la neve

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della Lapponia. E in Italia a che punto siamo? Ne abbiamo parlato con Claudio Casetti, professore presso il Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino. Oltre un anno fa il decreto “Smart Road” apriva la possibilità di sperimentare sulle strade del Belpaese i veicoli senza pilota. Non sorprende che Torino si sia proposta di guidare l’innovazione. Come stan-

LA MORAL MACHINE LA MORAL MACHINE È LA PIATTAFORMA ONLINE CHE RACCOGLIE IL PUNTO DI VISTA UMANO SULLE DECISIONI MORALI DELLE AUTO SENZA PILOTA. AI PARTECIPANTI VIENE CHIESTO: TU COSA FARESTI?

no andando i test? I lavori procedono grazie a una stretta collaborazione tra industria, ricerca e istituzioni. Bisogna però precisare che esiste una distinzione tra veicoli connessi e veicoli autonomi, ricordando che per sviluppare questi ultimi è necessario avere perfezionato la tecnologia che mette in connessione i veicoli con la strada e le sue infrastrutture, ma anche tra di loro. Che cosa si intende per veicolo connesso? Si tratta di un veicolo in grado di scambiare informazioni con i dispositivi delle infrastrutture stradali, ma anche con altri veicoli. Un esempio pratico: i sensori posizionati in un sottopassaggio rilevano un allagamento in corso e inviano l’informazione alle macchine in arrivo invitandole a cambiare strada. Affinché lo scambio di informazioni avvenga nel minor tempo possibile sarà fondamentale il 5g, la rete ad alta velocità di quinta generazione, che permetterà di ricevere notizie in tempo reale su quel che accade lungo il tragitto. La fonte delle informazioni potrà essere la strada, oppure gli altri veicoli e la comunicazione potrà giungere su un’App di un cellulare o su appositi ricevitori di cui potrebbero essere dotate le auto nel prossimo futuro. Una volta rodata la »

FUTURI SCENARI

Le difficili scelte morali dei veicoli autonomi Le leggi della fisica non lasciano scampo, evitare l’incidente è impossibile. Si tratta solo di decidere se proseguire diritti e investire una donna con un passeggino o sterzare il volante verso sinistra e finire contro un muro. Rischiare di uccidere una madre e il suo bambino oppure i quattro passeggeri a bordo della vettura? L’etica del male minore è sempre inquietante, ma gli ingegneri che progettano le auto senza pilota devono sapere cosa “insegnare” alle vetture quando non c’è il tempo per frenare e lo schianto è ineluttabile. Meglio andare contro i pedoni o il muro? Bisognerebbe, in sostanza, dotare il computer di bordo delle vetture autonome di una morale capace di guidarne le scelte. Per riuscire nell’impresa, un team di ricerca internazionale che fa capo al Massachusetts Institute of Technology da un paio d’anni a questa parte sta raccogliendo i punti di vista degli automobilisti di tutto il mondo sottoponendoli a una serie di test sulla piattaforma on-line Moral Machine (moralmachine.mit.edu). Sul sito sono proposti 13 scenari realistici del seguente tipo: i freni dell’auto si sono rotti improvvisamente, se si prosegue in avanti l’auto finirà contro una barriera uccidendo una donna in salute, due ragazze e una donna anziana a bordo del veicolo, se si sterza verrano uccisi quattro pedoni, un adulto atletico, due ragazzi e un anziano. Chiunque voglia partecipare al sondaggio può indicare cosa farebbe se si trovasse al volante dell’auto in quella determinata e sfortunata circostanza. I risultati potrebbero aiutare a forgiare l’etica delle auto senza conducente. Dall’analisi dei dati, pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature, emerge che alcune scelte sono universalmente condivise, altre invece sembrano maggiormente legate alle culture dei diversi Paesi. La maggior parte degli automobilisti, per esempio, sceglierebbe di salvare una vita umana invece che quella di un animale e risparmierebbe un gruppo di persone più numeroso rispetto a un paio di individui. In generale i giovani vengono protetti più degli anziani e chi rispetta la legge sembrerebbe guadagnarsi un trattamento di favore in confronto a chi trasgredisce alle regole del codice stradale (pedoni che attraversano con il verde sono risparmiati rispetto a chi attraversa con il rosso). Inoltre, nella simulazione della Moral Machine, le persone sovrappeso hanno il 20% in più di probabilità di venire uccise rispetto alle persone in buona forma fisica. I poveri rischiano di restare vittime della strada più facilmente dei ricchi. Dallo studio sono emerse però anche alcune significative differenze nelle decisioni morali: nei Paesi del Sud, per esempio, si preferisce salvare la vita alle persone giovani, mentre nei Paesi orientali agli anziani.

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DALLA COLLANA “LE PERLE DELLA MEMORIA”

esperienze di

LETTURA nel

900

I libri sono capaci di riunire una moltitudine di persone in tempi e luoghi diversi, sono un mezzo di condivisione ma, soprattutto, un formidabile strumento di trasmissione in grado di passare di generazione in generazione. Il 19° volume de Le Perle della Memoria, “Esperienze di lettura nel Novecento. Il piacere del romanzo”, racconta il grande rilievo rivestito dalla narrativa e dal romanzo nella vita delle persone tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento. Un nuovo tassello nell’affascinante mosaico della nostra memoria.

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I Socio 50&Più - Tessera n° ................. I Università Terza Età / Iscritto ricercatore (BARRARE LA CASELLA INTERESSATA) COMPILARE IN STAMPATELLO, RITAGLIARE E SPEDIRE A 50&PIÙ EDITORIALE - LARGO ARENULA, 34 - 00186 ROMA

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tecnologia della connessione, quindi, sarà possibile passare alla produzione di auto senza pilota. Ma quali sono i vantaggi? I vantaggi riguardano due fondamentali aspetti della nostra vita: l’ambiente e la sicurezza. Partiamo dalla sicurezza. È inutile illudersi: il traguardo di avere zero morti sulle strade è utopistico. I comportamenti umani non sono prevedibili al 100% e gli incidenti ci saranno sempre. Ma con i veicoli automatici e connessi nel giro di 10-15 anni potremmo arrivare all’1% delle morti attuali. Grazie a sofisticati sistemi predittivi, l’automobile senza conducente sarà in grado di prevedere i rischi e ridurre drasticamente il rischio di incidenti stradali. L’altro vantaggio è per l’ambiente. I nuovi veicoli saranno in grado di ottimizzare le prestazioni per ridurre le emissioni. Inoltre, non essendo alla portata economica di tutti verranno favorite forme di condivisione più soste-

nibili come il car-sharing. Ci sono dei rischi? C’è ancora un punto critico che deve essere risolto ed è quello della sicurezza informatica, la cybersecurity. A oggi non esiste ancora un protocollo standardizzato adottato da tutte la case automobilistiche con tanto di certificazione che garantisca la protezione dagli attacchi informatici. È necessario che i grandi gruppi trovino al più presto un modello condiviso di sicurezza. Quando vedremo i primi veicoli senza pilota in Italia? È questione di poco, un anno o poco più. A Torino sta per partire la sperimentazione su strada di navette a guida autonoma nell’area degli ospedali per il trasporto di passeggeri. Ricordiamoci però che per la produzione di veicoli autonomi sono necessari grandi investimenti. Purtroppo noi non possiamo contare su colossi come Google, ma abbiamo una grande creatività che ci permetterà di vincere le sfide che ci aspettano.

IPERCONNESSI RISCHI COLLATERALI

E se gli hacker mandassero in tilt il traffico? New York paralizzata da un attacco hacker sulle auto senza pilota. Lo scenario è realistico. Secondo i ricercatori dell'Istituto di Tecnologia della Georgia un’offensiva dei pirati del Web su piccola, con solo il 10% dei veicoli coinvolti, manderebbe in tilt il traffico della Grande Mela. «I veicoli autonomi connessi sono il futuro - ha spiegato Skanda Vivek, a capo del progetto -. Hanno un incredibile potenziale che avrebbe un impatto positivo sull’economia, sull’ambiente e anche sul benessere psicologico di chi affronta tutti i giorni il traffico congestionato. Il nostro lavoro non vuole opporsi al futuro delle auto senza pilota quanto piuttosto identificare e quantificare i rischi che esse portano e aiutare a trovare soluzioni prima della loro diffusione».


M intervista di Paola Stefanucci

MAURIZIO DE GIOVANNI

SUCCESSO DOPO SUCCESSO NAPOLI SI TINGE DI GIALLO + __le INTERVISTE di 50&Più__

Dall’esordio nella narrativa nel 2005, il giallista partenopeo pubblica un successo dietro l’altro… senza sosta. Conteso dalle maggiori case editrici italiane - da Einaudi a Rizzoli, sino a Sellerio il suo nome in copertina è ormai un potente magnete per i (suoi) lettori

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MAURIZIO DE GIOVANNI UNA FIRMA DI GARANZIA. MAURIZIO DE GIOVANNI. ED È SUBITO BEST-SELLER. ANCHE OLTRE I CONFINI NAZIONALI. Ad ogni uscita lo scrittore e sceneggiatore napoletano marcia spedito verso la vetta delle classifiche librarie, grazie alla sua straordinaria abilità narrativa e alla feconda immaginazione. I suoi personaggi continuano a dominare l’immaginario letterario collettivo: il commissario Luigi Alfredo Ricciardi, immerso negli anni Trenta del secolo scorso; l’ispettore Lojacono della serie I bastardi di Pizzofalcone, immerso nel presente; la poliziotta Sara Morozzi; il professore di antropologia, Marco Di Giacomo nel romanzo I Guardiani; l’assistente sociale Gelsomina Settembre, detta Mina. Noto anche per l’attaccamento granitico alla sua Napoli e al suo Napoli (la squadra del cuore), lo abbiamo intervistato. Maurizio de Giovanni, quanto è grato al commissario Ricciardi? Il commissario Ricciardi è inevitabilmente il personaggio cui sono più legato, non fosse altro perché lo conosco da più tempo rispetto agli altri, che pure sono “figli” miei. Quando mi intervistano al riguardo, dico sempre che c’è qualcosa di me in tutti i protagonisti dei miei romanzi - anzi no, considerando Bambinella e Aragona! - ma Ricciardi è uno dei miei preferiti e, di certo, quello a cui sono più grato: ha dato la stura a questa mia tardiva creatività che mi ha portato fin qui. Proprio il sentimento che nutro nei confronti di Luigi Alfredo mi ha spinto a concludere la saga con Il pianto dell’alba, «IL COMMISSARIO RICCIARDI uscito per Einaudi a giugno, È DI CERTO IL PERSONAGGIO nel momento di maggior sucCUI SONO PIÙ GRATO: cesso. Non sono certo stanco HA DATO LA STURA A QUESTA MIA TARDIVA CREATIVITÀ di raccontarne, anzi, ma non CHE MI HA PORTATO FIN QUI» sopporterei di intravedere noia negli occhi dei lettori. E all’ispettore Lojacono? Lojacono mi ha permesso di dimostrare, prima di tutto a me stesso, che potevo ambientare i miei romanzi anche ai giorni nostri, rinunciando alla magia degli anni Trenta senza registrare una emorragia di lettori. Anzi, la serie di

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In alto, de Giovanni in un noto bar di Napoli. Sopra, con Carolina Crescentini e Alessandro Gassmann alla presentazione de “I bastardi di Pizzofalcone”.

Lojacono è approdata in Tv addirittura prima di quella di Ricciardi e mi sono aggiudicato il Premio Scerbanenco, il maggiore riconoscimento del settore, grazie a Il metodo del coccodrillo, che può considerarsi un prequel de I Bastardi. Dunque, enorme gratitudine anche per Lojacono e tutta la squadra, che di recente è approdata alla Bonelli in quello che a mio parere è il più bel fumetto degli ultimi anni. È in debito con Sara? Ancora di più: un personaggio non convenzionale, per vita vissuta, carattere e mestiere

direi respingente, eppure da subito amatissimo, tanto che il primo libro della miniserie è stato primo assoluto della classifica dei libri più venduti, italiani e stranieri. Napoli è sempre la cornice ideale delle sue opere? Non uso mai la parola Napoli nei miei libri. In tutti questi romanzi non l’ho mai usata, perché si capisce dove ambiento le mie storie anche senza esplicitarlo. Cornice ideale ma anche unica: mi piace scrivere di cose che conosco. E non smetterò mai di viverci: se me ne andassi

CARRIERA

2005

L’ESORDIO LETTERARIO A 47 anni, partecipa e vince con il racconto I vivi e i morti ad un concorso per giallisti emergenti indetto da Porsche Italia, a Napoli, nel fascinoso Gran Caffè Gambrinus. Debutta così il commissario Ricciardi.

2012

SERIE DI SUCCESSO Scorrono le stagioni negli anni Trenta per il commissario Ricciardi... Intanto si affaccia, calato nell’oggi, un nuovo personaggio, l’ispettore Lojacono, che appare per la prima volta nel romanzo Il metodo del coccodrillo.


IL LIBRO

«La mia giornata è “impiegatizia”: colazione, con mia moglie, verso le otto del mattino e poi scrivo fino alle 17»

RICCIARDI: ULTIMA (?) INCHIESTA

Roma, 2018: Maurizio de Giovanni con la moglie Paola Egiziano, alla XIII edizione della Festa del Cinema.

non scriverei più una parola. Lei è sempre in vetta alle classifiche, si è mai chiesto perché gli italiani e non solo “divorino” i suoi romanzi? Ovviamente non esiste una ricetta, altrimenti si scriverebbe sempre lo stesso libro. Sono stato e sono tuttora molto fortunato. Direi che il mio piccolo segreto è l’amore che nutro per i miei protagonisti, anche quelli autori dei crimini più efferati. Cerco di compenetrarmi e di capirne le motivazioni senza mai giudicare. Che effetto fa essere tradotto in tutto il mondo? È un onore. Ed è anche divertente non riuscire a capire nem-

2013

meno dove sia scritto il mio nome, come mi è successo per esempio in Cina. Ricorda il de Giovanni de I vivi e i morti? È passato molto tempo, ma non credo di essere cambiato più di tanto. Ora sono uno scrittore, nel senso che vivo della mia scrittura, ma ancora non riesco ad abituarmi all’idea. E oggi com’è scandita la sua giornata? Non vorrei deludere nessuno dicendo che la mia giornata è “impiegatizia”: mi alzo presto e faccio colazione con mia moglie che esce verso le 8 del mattino e poi scrivo al computer fino alle 17, spesso

DALLA LIBRERIA ALLA TIVÙ Lancia la serie I bastardi di Pizzofalcone. La squadra dell’ispettore Lojacono dagli scaffali delle librerie transiterà poi su Rai 1, premiata da milioni di telespettatori a puntata. Si attende la terza stagione.

2018

Il nuovo romanzo Il pianto dell’alba, con il sottotitolo presago Ultima ombra per il Commissario Ricciardi, dovrebbe chiudere nelle intenzioni di Maurizio de Giovanni la fortunata - quindici volumi - saga. È il torrido luglio del 1934. Il Commissario della Regia Polizia è alle prese con la soluzione di un singolare omicidio e con i dilemmi che il suo “dono” gli procura: quelle visioni che gli svelano le ultime parole delle vittime. In quel torrido mese del 1934, Ricciardi ha 34 anni, sta per sposarsi e diventare padre. Il suo futuro è ancora carico di storie, gialle e non. Forse De Giovanni - ci auguriamo ce le racconterà.

SARA & MINA Pubblica Sara al tramonto seguito da Le parole di Sara: la poliziotta in pensione conquista le simpatie dei lettori. Altrettanto fa l’assistente sociale Mina Settembre, protagonista, tra l’altro, di Dodici rose a Settembre.

con un intervallo di un paio di ore. Nel tardo pomeriggio interrompo perché non mi vengono più le parole. Ah, non rileggo mai quello che ho scritto, lo trovo noioso: lo fanno altri per me. Parliamo del suo impegno al laboratorio di scrittura all’Istituto Penale Minorile di Nisida… Preferisco non parlarne: è una cosa mia. Non voglio trarne consenso. Diciamo che è un’attività che mi arricchisce e mi gratifica molto. Voltiamo pagina. Segue sempre il suo Napoli. Ci racconta la sua prima volta allo stadio? Risale al tempo delle guerre puniche. A parte gli scherzi, io sono, prima ancora che uno scrittore, un tifoso del Napoli e lo sarò sempre, indipendentemente dai giocatori, dal presidente, dai risultati. È nel mio Dna e pertanto l’ho trasmesso anche ai miei figli. Infine, è ancora fresco di stampa Il pianto dell’alba ed è spuntato sugli scaffali delle librerie il giallo umoristico Dodici rose a Settembre. Cos’altro ha in serbo per i suoi lettori? Ho numerose idee che aiuteranno i lettori a superare il trauma del distacco da Luigi Alfredo Ricciardi. Ma ne parliamo un’altra volta.


scienze STAR BENE, EVENTI, COSMESI, PREVENZIONE, SALUTE, TECNOLOGIA

Sembrerebbe che la nostra salute fisica e mentale sia nelle mani di miliardi di batteri ospitati nel nostro intestino. Un esercito di microbi che potrebbe difenderci da molte malattie __STAR BENE__

MICROBIOTA, ALLEATO DELLA NOSTRA SALUTE di Giovanna Dall’Ongaro LA TRADUZIONE IN ITA LIANO È DAVVERO POCO ELEGANTE. Preferiamo, quindi, mantenere la versione inglese anticipando però che sempre di escrementi umani stiamo parlando. La “poo war” è la nuova e per certi aspetti grottesca contesa scoppiata tra case farmaceutiche, medici e pazienti sui diritti di utilizzo di quella che fino a poco tempo fa era la sostanza meno ambìta al mondo. Le quotazioni delle feci umane sono invece vertiginosamente salite da quando si è scoperto che molte malattie, dal diabete al Parkinson sino al cancro, potrebbero dipendere da squilibri nella flora batterica intestinale

e che i trapianti fecali, con il trasferimento di batteri “buoni” di un campione di feci da un donatore a un ricevente, potrebbero consentire di guarire da patologie attualmente incurabili. È così che una materia di scarto tanto vituperata potrebbe trasformarsi in un redditizio business per le case farmaceutiche che sperano, è grottesco a dirsi, di poter mettere le mani su una materia prima dalle inaspettate proprietà terapeutiche. Attualmente, tanto negli Usa quanto in Europa, il trapianto fecale è autorizzato solo per la cura delle infezioni intestinali da Clostridium difficile, non curabile con gli an-

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tibiotici. La procedura consiste nell’inserimento tramite colonscopia nell’intestino del ricevente di un campione di feci ricco di batteri buoni e opportunamente purificato. La materia prima viene reperita in banche biologiche pubbliche. Negli Stati Uniti la più fornita è “OpenBiome”, con sede a Cambridge, in Massachusetts, che fornisce i campioni fecali per circa 9001.000 trapianti al mese. Il materiale viene spedito in un apposito imballaggio

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I MICROBI DELL’INTESTINO AGISCONO SUL SISTEMA NERVOSO CENTRALE ATTRAVERSO IL COSIDDETTO “ASSE INTESTINO-CERVELLO”, UN CANALE DI COMUNICAZIONE CHE REGOLA MOLTI ASPETTI DELLA SALUTE UMANA


Intestino, il nostro secondo cervello

Il microbiota riveste un ruolo chiave nel preservare la salute mentale, oltre a quella fisica. Secondo uno studio pubblicato su General Psychiatry, è possibile per esempio controllare l’ansia agendo sulla flora batterica intestinale. Con i probiotici e una sana alimentazione si possono ottenere significativi miglioramenti.

ai centri che eseguono gli interventi di “restauro” della flora batterica. Per ora siamo agli albori di questa nuova e curiosa branca della medicina, ma tutto lascia pensare che stanno per aprirsi nuovi scenari terapeutici. Sì, perché l’esercito infinito di microbi ospitati nell’intestino umano, chiamato “microbiota”, è salito agli onori della cronaca per il suo impatto su vari aspetti della salute. Gli studi scientifici degli ultimi anni raccontano quella che passerà alla storia come la microbiome revolution: scoperta dopo scoperta, è venuto fuori che l’insorgenza di molte malattie di diversa natura è favorita da squilibri della flora batterica. I microbi dell’intestino sembrano agire su tre fronti: il metabolismo, il sistema immunitario e il cervello. Le patologie coinvolte sono tantissime: diabete e obesità, malattie autoimmuni, come artrite reumatoide o sclerosi multipla, Parkinson, Alzheimer, ma anche depressione e autismo. In molti ospedali del mondo stanno nascendo centri interamente dedicati allo studio del microbiota intestinale. In Italia, la prima struttura di questo tipo è ospitata all’interno del Policlinico Gemelli: la microbio- »

L’OBIETTIVO

MANGIAR SANO

Si pensa di realizzare una mappa completa del microbiota intestinale, individuando tutti i batteri dell’intestino e il loro ruolo. Ultimamente sono state scoperte 2mila nuove specie di batteri.

I batteri intestinali sono seriamente minacciati dalla alimentazione occidentale. Con una flora batterica impoverita, infatti, l’organismo ha meno possibilità di difendersi dalle malattie.

TRAPIANTO, FARMACO O TERAPIA?

Le aziende farmaceutiche sono in trepidante attesa per la decisione della Food and Drugs Administration su come verrà classificato il trapianto fecale. Sarà considerato alla stregua di una terapia, di un farmaco o di un trapianto di organi? La scelta dell’ente regolatorio potrebbe incidere pesantemente sulle quotazioni delle feci umane, stabilendo in sostanza chi ci guadagnerà dal “poo business” e quanto. Le farmaceutiche sperano che gli escrementi umani usati per i trapianti vengano regolamentati come un farmaco per poterne realizzare nei loro laboratori versioni manipolate pronte per essere brevettate.

Le aziende farmaceutiche attendono di sapere come sarà considerata questa procedura

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__SCIENZE STAR BENE__

La rete dei microbi intestinali gioca un ruolo cruciale in tutte le funzioni dell’organismo non solo nella semplice digestione

me clinic è un ambulatorio dove vengono suggerite terapie a base di probiotici o di diete particolari che intervengono sulla flora batterica dei pazienti. «Il microbiota intestinale è una rete incredibilmente complessa di microbi che, interagendo, giocano un ruolo cruciale non solo nella digestione, ma anche in tutte le funzioni dell’organismo e nella difesa immunitaria. Questa rete influenza le funzioni endocrine e ha effetti persino sul sistema nervoso centrale. Un numero sempre più consistente di studi non lascia dubbi in merito al fatto che una composizione diversificata ed equilibrata del microbiota è fondamentale per il nostro benessere», ha dichiarato Antonio Gasbarrini, direttore area Gastroenterologia della Fondazione Policlinico A. Gemelli e presidente della sezione Lazio della Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva (Sige). È così partita la caccia al batterio. Ma qual è il microbo responsabile delle specifiche ma-

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lattie? In alcuni casi è stato possibile individuare i microorganismi con un ruolo chiave nella prevenzione di alcuni disturbi. Coprococcus e dialister, per esempio, sono assenti nelle persone che soffrono di depressione. Questi batteri sembrerebbero capaci di entrare in comunicazione direttamente con il sistema dopaminergico nel cervello favorendo la produzione di dopamina, il neurotrasmettitore che alimenta la motivazione. Si pensa, quindi, che reintroducendo i due tipi di batteri attraverso la dieta o i farmaci si possano migliorare i sintomi del disturbo dell’umore. All’Università di Basilea, in Svizzera, hanno pensato di andare ancora oltre avviando una sperimentazione per valutare l’efficacia del trapianto fecale come trattamento per la depressione. Attualmente sono in corso studi per valutare l’associazione tra microbiota e Alzheimer, Parkinson, autismo. I microbi dell’intestino, insomma, sono diventati talmente preziosi che è già partita una

campagna per proteggerli dall’estinzione. Poco tempo fa la prestigiosa rivista Science aveva lanciato l’appello per la costruzione di “un’arca di Noè” su cui “imbarcare” i microrganismi che potrebbero salvare l’umanità, proteggendola da molte malattie. In questo caveau biologico verrebbero custoditi miliardi di miliardi di batteri “buoni”, la cui biodiversità è sempre più minacciata da un’alimentazione scorretta e dall’abuso di antibiotici. Incaricati del rifornimento dei microbi intestinali sarebbero infatti quelle popolazioni dell’America Latina o dell’Africa ancora in possesso di un microbiota ricco e diversificato, frutto di una dieta sana non contaminata dalle deleterie abitudini occidentali. Loro ancora non lo sanno, ma potrebbero vendere le feci a peso d’oro. Un’operazione del genere finora era riuscita solo all’artista Piero Manzoni, autore della sua provocatoria celebre Merda d’artista. Attualmente un barattolo vale 70mila euro.


__SCIENZE EVENTI__

CAPIRE LA SCIENZA di Valerio Maria Urru

© LAURA PIETRA

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NUMERI DA RECORD La scorsa edizione di BergamoScienza ha visto 133.689 presenze e un programma di 176 eventi.

Dal 5 al 20 ottobre torna il festival di divulgazione scientifica BergamoScienza. Tema principale di quest’anno è come affrontare le sfide ambientali e sociali di oggi È UN APPUNTAMENTO ORMAI CONSOLIDATO PER LA CITTÀ DI BERGAMO. Anche quest’anno l’omonimo Festival della Scienza la animerà con incontri, conferenze, dialoghi e spettacoli. Tutti dedicati alla scienza e tutti gratuiti. L’ultima edizione, con oltre 133mila presenze, ha visto un notevole successo di pubblico, grazie anche al linguaggio chiaro ed accessibile con cui scienziati di fama internazionale hanno affrontano i temi più disparati. Focus di quest’anno è la sostenibilità della vita sul pianeta, sia in termini di impatto climatico che di sfruttamento delle risorse: è possibile un mondo che funzioni al 100% con energie rinnovabili? Come possiamo, attraverso le nostre azioni quotidiane, limitare il cambiamento climatico e contribuire alla salvaguardia della Terra? Possiamo sfamarla in modo sostenibile? Con quali tecnologie, soprattutto? Non è un caso se Barry Sharpless, Premio Nobel per la Chimica 2001 e padre della click-chemistry, un sistema

PENSARE AL FUTURO PER SALVARE IL PIANETA che permette di sintetizzare sostanze complesse in modo semplice e rapido, sia tra gli ospiti. La sua scoperta ha rivoluzionato il mondo farmaceutico grazie ad un approccio chimico che riduce al minimo

l’inquinamento ambientale. BergamoScienza prevede una fitta serie di appuntamenti anche su molti altri temi: dalla Biologia e Medicina, con David Quammen, esperto di scienza, virus e pandemie,

OLTRE LA TERRA

La Luna, 50 anni dopo Da quel lontano luglio del 1969, oggi la Luna è nuovamente oggetto di interesse scientifico. L’Agenzia Spaziale Europea è a BergamoScienza per raccontare tanto le future missioni d’esplorazione e colonizzazione quanto lo sviluppo di tecnologie avanzate (robotica intelligente e impianti in grado di estrarre acqua, ossigeno e metalli) per costruirvi una base permanente e sfruttarne le risorse per sopravvivere.

che ha ripensato l’idea darwiniana di evoluzione ridefinendo il concetto di identità, alle Neuroscienze, con le scoperte del neurobiologo Miguel Nicolelis sulla possibile comunicazione tra cervello e macchine artificiali. E visto che ormai non si fa che parlarne, il filosofo Guglielmo Tamburrini tratterà approfonditamente di Intelligenza Artificiale, in un viaggio tra scienza ed etica, per scoprirne i rischi dell’impiego in contesti di guerra. Ne tratterà anche l’imprenditore Roger L. McCarthy, facendo riferimento alla costruzione di macchine senza guidatore e alle preoccupazioni per la sicurezza che queste nuove tecnologie stanno facendo sorgere. OTTOBRE 2019 I 67


__SCIENZE EVENTI__

Dal 24 ottobre al 4 novembre, la città ospita la nuova edizione del Festival della Scienza. Tra i partecipanti anche la 50&Più locale

A GENOVA, PER CAPIRE COS’È LA SCIENZA di Eliana Quattrini

OGNI ANNO DA 17 ANNI A QUESTA PARTE APRE LA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA AL GRANDE PUBBLICO, SCEGLIE UN TEMA E LO ESPONE CON UN LINGUAGGIO SEMPLICE E INTERATTIVO. Per questa nuova edizione il Festival della Scienza di Genova ha scelto la parola chiave “Elementi”. Proprio come la terra, l’aria, l’acqua e il fuoco; e proprio come i capitoli dello spettacolo Quattro elementi in cerca d’autore, prodotto dall’Associazione 50&Più Liguria per partecipare a questa XVII edizione. «Arrivati al terzo anno - dichiara Brigida Gallinaro, presidente dell’Associazione in Liguria - abbiamo deciso di aderire al bando cambiando completamente genere e di proporre al Festival non più un appuntamento di forte stampo giornalistico, basato su approfondimenti e interviste, ma uno spettacolo teatrale. Il teatro con la

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sua immediatezza può comunicare a spettatori di qualunque età e formazione, temi complessi come le scoperte scientifiche che hanno contribuito a cambiare il corso della storia e modificato la nostra vita quotidiana. Sulla scorta di questa riflessione è iniziata l’avventura». Il compito di inventare un copione inedito, divertente ma rigoroso nel contenuto storico-scientifico, è stato affidato a Francesca Isola e Guglielmo Perez, un’attrice e drammaturga e un neurofisiopatologo, autore e attore. Con l’apporto di Angelo Simonini per le musiche originali, sabato 26 ottobre, a Genova presentano Quattro elementi in cerca d’autore, in prima nazionale sul palco dell’Auditorium Montale del Teatro Carlo Felice. «Mi sono avvicinata con un po’ di timore a questo lavoro - ammette Francesca Isola -, perché ho sempre scritto testi che attingevano

alla mia esperienza personale e ai miei vissuti emotivi. Questa volta invece dovevo partire dalla scienza. Ma piano piano ho scoperto la meraviglia dietro alle cose che diamo per scontate, frutto della passione di uomini e donne fragili come ognuno di noi, ma animati da sogni grandi. Con i risultati delle loro ricerche, condotte anche a costo di rinunce e spesso, soprattutto per quanto riguarda le donne, senza alcun riconoscimento ufficiale, ci hanno resi più forti». Il testo fa rivivere le scoperte importanti ignorate dal grande pubblico, riportandole alla grandezza del pensiero, del coraggio, del carattere e della costanza di chi le ha concepite, per ripristinare nella giusta prospettiva ciò che oggi appare normale: che il frigo sia pieno di gas e non scoppi, che le automobili ci portino dove vogliamo, che sappiamo di cosa è fatta una


stella e perché il mare non diventa sempre più salato, qual è il diametro della Terra e perché ai poli è schiacciata. «Io queste cose le avevo già in testa - spiega Guglielmo Perez - perché ho una formazione scientifica, anche se parallelamente mi sono sempre dedicato al teatro e all’improvvisazione. Conosco Francesca da tanti anni e abbiamo già scritto insieme uno spettacolo sulla differenza fra uomo e donna, riportando l’analisi all’esattezza dei dati neurofisiologici. In questo caso abbiamo selezionato insieme le scoperte dimenticate più affascinanti e raccontato la storia di chi le ha realizzate». Sul palco rivivono uomini e donne che hanno cambiato le nostre vite con la loro passione, descritti attraverso le abitudini, l’ambiente, le condizioni in cui si sono trovati a lavorare. Nella parte più poetica del testo, si incontrano anche due

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LO SPETTACOLO “QUATTRO ELEMENTI IN CERCA DI AUTORE”, SI TERRÀ A GENOVA, SABATO 26 OTTOBRE, ALL’AUDITORIUM MONTALE (TEATRO CARLO FELICE) PER INFO: 010543042

donne astronome a cui il mondo scientifico ha impedito di seguire studi ufficiali, perché riservati agli uomini. Si sono messe a lavorare cinque passi più indietro, compiendo lavori di catalogazione sulle migliaia di dati raccolti dai colleghi che avevano accesso ai telescopi. Ma anche così, hanno concepito scoperte capaci di rivoluzionare l’esplorazione del cosmo. Grandi menti a cui lo spettacolo dà volto e nome: Henrietta Swann Leavitt e Cecilia Payne. Un altro tema, che con ferma delicatezza percorre tutto il copione, è l’allarme ambien-

PERCHÉ GLI “ELEMENTI”

IL FESTIVAL

Il termine “Elementi”, scelto per questa edizione rimanda a concetti base di teorie ed esperienze in ogni campo della scienza. Non a caso il 2019 è stato dichiarato Anno Internazionale della Tavola periodica degli Elementi, in onore dei 150 anni della classificazione di Mendeleev.

Negli undici giorni in cui si dipana, il Festival si articola in una serie di incontri, con importanti ospiti nazionali e internazionali, laboratori, spettacoli e conferenze con lo scopo di raccontare la scienza in modo innovativo e, soprattutto, coinvolgente.

tale. La responsabilità di ognuno di noi verso il futuro del pianeta scivola nella mente degli spettatori di risata in risata. «Se puoi ridere di una cosa - spiega Francesca -, puoi anche cambiarla». Il futuro è nelle nostre mani, come il nostro presente è frutto delle scelte di chi ci ha preceduto. Una consapevolezza che Francesca Isola e Guglielmo Perez intendono comunicare con il loro dialogo veloce e brillante, accompagnati dalla chitarra del maestro Simonini. La grande sfida è riconoscere che fragilità e forza convivono negli esseri umani, capaci di scendere nelle profondità del mare, camminare sulla Luna, dividere la Terra in meridiani e paralleli, capire com’è fatta una stella, fotografare un buco nero, scendere nell’infinitamente piccolo della fisica quantistica, concepire l’idea che il tempo e lo spazio non siano dati assoluti ma variabili a seconda della gravità, curare le malattie, sintetizzare vaccini. Ma anche usare la bomba atomica, creare l’effetto serra, sciogliere i ghiacciai cosiddetti eterni, estinguere intere specie animali. Già non fare danni è un miracolo. Ma c’è anche chi il mondo anziché distruggerlo lo ha migliorato, per esempio i quattro elementi in cerca d’autore ma anche di spettatori che abbiano voglia di fare la loro conoscenza. OTTOBRE 2019 I 69


__SCIENZE COSMESI__

+ OCCHIO ALLA

È sempre più ricco l’arsenale cosmetico anti-età che promette di cancellare le tracce del tempo sulla pelle, purché non ci si aspetti miracoli

ISTRUZIONI

LA SFIDA (CONTINUA) ALLE RUGHE

SCADENZA!

Come conservarli Conservare i cosmetici e ottenerne il meglio richiede attenzioni. Prima di inserire le dita nel vasetto o davanti alla bocca del tubetto, le mani vanno lavate, per evitare contaminazioni microbiche. Le confezioni vanno sempre chiuse dopo l’uso e custodite lontano da fonti di calore e luce solare diretta. Nell’etichetta o sulla confezione, è bene leggere la scadenza e/o il “pao” (period after opening, periodo dopo l’apertura). Il simbolo del barattolino con il coperchio sollevato indica i mesi che possono trascorrere dall’apertura del prodotto opportunamente conservato senza che questo subisca alterazioni.

IL DESIDERIO DI TUTTE E TUTTI (SÌ, UOMINI COMPRESI) È UNA PELLE SEMPRE SPLENDENTE… A TUTTE LE ETÀ. Sicché ci spalmiamo addosso qualsiasi cosa pur di prolungarne la giovinezza e scongiurare la fatiscenza. È quanto promesso da una miriade fantasmagorica di cosmetici. L’orologio biologico non torna indietro, ma la cura - costante - del mantello cutaneo provoca effetti positivi sull’estetica, sull’(auto)stima e la felicità. Ma come scegliere i prodotti, cosiddetti “anti-age” più efficaci, considerando l’offerta pressoché infinita del mercato (esaltata dalla pubblicità) nel

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di Paola Stefanucci “magico” pianeta della cosmesi? Quale sarà quello più adatto a noi? Quello al collagene o quello ai liposomi? O quello con gli omega 3? È facile smarrirsi. Anche per questo, meglio evitare il “fai da te” e rivolgersi allo specialista della pelle. In proposito, abbiamo rivolto alcune domande al dottor Leonardo Celleno (nella foto, in alto) che insegna, presso l’Università Cattolica di Roma, Scienze e Tecnologie cosmetologiche ai futuri dermatologi. Professor Celleno, innanzitutto qual è, o quale dovrebbe essere, il ruolo del dermatologo nella prescrizione cosmetica? Il prodotto cosmetico ha il

ruolo fondamentale di mantenere “il buono stato” fisiologico della cute. Per tale motivo, il dermatologo dovrà scegliere, tra i tanti cosmetici a disposizione, quello più adatto alle esigenze del proprio paziente. Ad esempio in presenza di macchie della pelle e di altri segni di foto-invecchiamento, dovrà scegliere e suggerire prodotti “schiarenti/depigmentanti, ma anche in grado di svolgere un’azione reidratante e “antirughe”. Che fare per conservare una pelle perfetta? La prima regola è la foto-protezione, ovvero la prevenzione della causa più importante del fotoinvecchiamento. Poi,


SOLUZIONI

una routine quotidiana di igiene cosmetologica basata su una detersione appropriata ed una idratazione quotidiana che ci prevenga dalle aggressioni ambientali anche nei luoghi di lavoro. Che cosa dovrebbe contenere un cosmetico per ritardare la comparsa e/o almeno attenuare la visibilità dei solchi più o meno profondi che appaiono con l’età sulla pelle? Un prodotto “antirughe”, oltre alla presenza di specifici attivi, dovrebbe contenere ingredienti idratanti, nutrienti, antiossidanti e ad effetto tensore. Molto importante è anche la presenza di filtri solari: il sole infatti è una delle cause principali dell’invecchiamento precoce della pelle, noto come photoaging. Da notte o da giorno, cosa cambia nella crema? Intanto può cambiare la texture (densità): se di giorno una

crema risulta un po’ troppo grassa, non così potrebbe essere di notte, quando si possono sfruttare meglio le potenzialità di un cosmetico che però ha necessità di una veicolazione più ricca. Il siero è più efficace della crema? I sieri sono studiati sia per la loro possibilità di applicazione in zone particolari (ad esempio, contorno occhi) che per la loro abilità nel favorire trattamenti “urto”, magari con meno qualità di gradevolezza cosmetica ma con una pronta efficacia. Effetto lifting: realtà o suggestione? Una realtà propria di alcuni cosmetici ma sicuramente non paragonabile a quella di un intervento chirurgico. Sono indicati i trattamenti esfolianti per l’invecchiamento cutaneo marcato? La cute senile si rigenera con molta più difficoltà di una pelle giovane. Per questo sono sicuramente molto utili trattamenti esfolianti che ne accelerano il rinnovo. Qual è il valore aggiunto di un cosmetico per “pelli mature”? La pelle “matura” è caratterizzata da secchezza, disidratazione e poca elasticità. Inoltre, ha un colorito più spento ed opaco. Pertanto un valido prodotto per questa tipologia cutanea dovrà provvedere alla sua rivitalizzazione tenendo presenti queste caratteristiche. L’assunzione regolare di collagene sotto forma di integratore alimentare è un “miraggio” o è utile

per riacquistare l’elasticità perduta? Può essere utile a patto che sia accompagnata da un programma di ringiovanimento cutaneo condotto dal dermatologo che metterà in atto una più completa strategia. È possibile cancellare le macchie cutanee? La lotta contro le macchie è difficile e... non bisogna avere fretta. Anche se ci siamo dati molto da fare tra peeling, laser e cosmetici durante l’inverno, è possibile che in estate e durante la foto-esposizione qualche macchia si “riaccenda”. Dovremmo continuare nell’autunno successivo guidati però da un dermatologo che possa stabilire la strategia migliore per vincere non la battaglia ma la guerra. Centinaia di creme e altre formulazioni anti-età promettono “miracoli”. Come orientarsi? La lettura dell’etichetta potrebbe aiutarci? Sì, l’etichetta aiuta moltissimo. Deve essere chiara e comprensibile e non promettere azioni che il prodotto cosmetico non può sostenere. Perciò dobbiamo scegliere quei prodotti che indicano con chiarezza la loro funzione, il loro modo di applicazione e che siano consoni ai nostri bisogni. Professore, quando, e in quali casi, l’autoprescrizione cosmetica va bandita? Soprattutto in presenza di quelle alterazioni della pelle che, per prima cosa, hanno bisogno di essere inquadrate da un punto di vista diagnostico.

SE LA PELLE CEDE

Creme rassodanti per darsi un tono

Non solo rughe: con lo scorrere del tempo la pelle si ritrova a fare i conti pure con cedimenti e rilassamenti. A “cadere”, in particolare, sono area mentoniera, interno delle braccia e delle cosce, seno, ventre, glutei. Per la perdita di tono cutaneo è fondamentale l’esercizio fisico, ma per tale inestetismo la cosmetologia propone vari prodotti “rassodanti”. Per essere efficaci cosa dovrebbero contenere? «Soprattutto antiossidanti - ci dice Leonardo Celleno, presidente dell’Associazione Italiana Dermatologi e Cosmetologi (Aideco) -, che permettono di contrastare i fenomeni degenerativi legati all’incalzare dell’età e che possano proteggere il microcircolo ormai alterato. Inoltre, molecole quali i moderni peptidi e l’acido ialuronico a basso peso molecolare, in grado di stimolare e “rimpolpare” la cute».

OTTOBRE 2019 I 71


__SCIENZE PREVENZIONE__

Esopo, in una delle sue favole, racconta di un leone che viene aiutato da un topolino a liberarsi di una spina conficcata in una zampa. Purtroppo, però, nella vita reale non è così semplice liberarsi dai dolori che possono affliggere la pianta dei piedi

QUELLE FASTIDIOSE SPINE… DEL CALCAGNO di Alessandro Mascia

IL PIEDE E LO SPORT

LA DIAGNOSI E LA CURA

Gli sport di resistenza quali la corsa e le discipline con scatti veloci (come il tennis e il calcetto) favoriscono l’insorgenza di patologie tendinee e fasciali del piede. Pertanto, si deve eseguire una adeguata fase di preparazione atletica progressiva e graduale. Il primo passo è scegliere calzature tecniche di buona qualità, specifiche per il tipo di disciplina che si inizia.

La diagnosi si effettua in base ai sintomi, alla localizzazione del dolore, al motivo per cui è iniziato. È spesso necessario supportarla con indagini radiografiche (ecografia e/o risonanza magnetica). In una fase iniziale può essere utile la crioterapia, ma sono normalmente utilizzate (in base alle indicazioni dello specialista) le onde d’urto, la tecarterapia, la laserterapia.

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CAPITA PIÙ SPESSO DI QUANTO SI POSSA IMMAGINARE CHE AL RIENTRO DALLE VACANZE SI DEBBA FARE I CONTI CON DEI FASTIDIOSI DOLORI AI PIEDI. Le calzature estive troppo basse (come le infradito o le ballerine), ma anche i tacchi molto alti utilizzati per passeggiare la sera per le stradine delle località di mare o delle città d’arte, possono far pagare un conto molto caro. Le tensioni del sistema muscolare e connettivale del corpo hanno un tempo di adattamento alle variazioni posturali molto lento. Durante l’anno il corpo si “abitua” a posture generalmente molto sedentarie e a camminare con calzature di una altezza normalmente compresa tra i 3 ed i 5-7 cm di tacco. Durante l’estate si cammina in genere di più, e spesso lo si fa con scarpe alle quali non si è nor-

malmente abituati. Il sistema di equilibrio delle tensioni dei muscoli, dei tendini e del tessuto connettivo degli arti inferiori e della colonna vertebrale non si adattano in così poco tempo ad una variazione tanto netta della biomeccanica del piede. Quest’ultimo, infatti, subisce un cambiamento dei punti e della superficie di appoggio troppo rapido perché si possa creare un adeguato adattamento. Queste tensioni vengono normalmente scomposte e ridistribuite alle ginocchia, alle anche ed alla colonna vertebrale dando luogo all’instaurarsi di condizioni infiammatorie a carico di questi distretti. Quando invece i punti di maggiore insistenza restano localizzati sulle articolazioni dei piedi, si creano le condizioni perché si sviluppino patologie infiammatorie come le fasciti plantari, le spine


calcaneari oppure le metatarsalgie. Ognuna di queste affezioni dipende dal tipo di appoggio al quale è costretto il piede. Una calzatura molto bassa, come ad esempio le ciabattine infradito, sposta il baricentro del corpo verso la zona posteriore del piede e, in particolare, verso i talloni. Ne consegue l’aumento della tensione dei tessuti sotto la pianta del piede (fascia plantare). Questa è una struttura fibrosa preposta al mantenimento degli archi (o volte) del piede. Un cambiamento repentino della distribuzione delle linee di forza lungo questi tessuti porta all’instaurarsi delle cosiddette “fasciti plantari”. Uno dei modi in cui il corpo protegge queste zone sottoposte ad eccessiva tensione è dato dall’aumento della concentrazione di depositi di calcio nei punti in cui

questi tessuti sono sottoposti a maggiore stress formando delle vere e proprie calcificazioni. È così che si sviluppano le cosiddette “spine calcaneari” tanto dolorose ad ogni passo che facciamo. Se la tensione è sotto il piede, la spina calcaneare si può formare sotto il tallone (calcagno). Nel caso in cui l’aumento della tensione è a carico del tendine di Achille, le spine calcaneari normalmente si sviluppano dietro il tallone, nel punto in cui il tendine di Achille si inserisce sul calcagno. Altro caso invece è quando il tacco della calzatura è troppo alto. Il baricentro del corpo si sposta in avanti e l’insistenza dei carichi si sposta verso la parte anteriore del piede (in particolare sui metatarsi). Può succedere, in questa condizione meccanica, che si instauri una fastidiosa infiammazione a carico di queste strutture denominata “metatarsalgia”. Il dolore ad ogni passo si percepisce sotto la parte anteriore del piede (subito prima delle dita). Se il piede poggia troppo sul bordo esterno, la metatarsalgia sarà concentrata nell’area compresa tra il terzo ed il quarto dito del piede. Se invece l’appoggio è più sbilanciato verso il bordo interno (come, ad esempio, avviene nei soggetti con ginocchia valghe), l’infiammazione può essere nella zona dell’alluce. Questa è una condizione frequente nei soggetti che già presentano un alluce valgo.

+

È INDISPENSABILE L’INTERVENTO DELL’OSTEOPATA O DEL POSTURALISTA. RIARMONIZZANO LA POSTURA E RISOLVONO IL PROBLEMA AGENDO SULLE CAUSE E NON SOLO SUI SINTOMI

Il consiglio è quindi quello di non passare in modo repentino a calzature con altezza molto diversa da quelle alle quali normalmente si è abituati e, comunque, di ridurre quanto possibile il loro utilizzo. Si deve cambiare scarpa in modo progressivo, aumentandone gradualmente l’utilizzo. Si può, ad esempio, scegliere una scarpa con tacco alto per una cena in modo tale che si debba camminare poco. Per camminare a lungo (visitando una città o ad un museo) è sempre consigliabile l’utilizzo di scarpe confortevoli.

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Una variazione UN’AREA dei carichi DELICATA può facilmente infiammare il calcagno, se poi ci si mettono altre patologie... PREDISPOSIZIONI

Ci sono condizioni che favoriscono l’instaurarsi di patologie a carico del calcagno. Una di queste è il “morbo di Haglund”. È una patologia in cui, durante la crescita, il calcagno presenta uno sviluppo osseo eccessivo (esostosi). Si manifesta nella zona di inserzione del tendine di Achille. Indossare calzature troppo strette nella zona posteriore del calcagno può favorire l’instaurarsi di spiacevoli tendinopatie. Una variazione della distribuzione dei carichi può facilmente infiammare questa zona. È spesso utile prevedere l’utilizzo di plantari che permettano una corretta scomposizione delle forze sulle strutture dei piedi. OTTOBRE 2019 I 73


__SCIENZE SALUTE__

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Complice l’approssimarsi della stagione fredda, torna l’allerta sulla qualità dell’aria che respiriamo. Cosa fare, oltre alle consuete misure preventive messe in atto

BUONE PRATICHE

FUORI CASA

Importanti accorgimenti

SALUTE A RISCHIO CON L’ARIA INQUINATA

1 Usare i mezzi pubblici,

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la bicicletta o spostarsi a piedi il più possibile; se si può, evitare le strade a maggior traffico e le ore di punta (anche un paio di centinaia di metri dalle fonti di gas di scarico fanno la differenza); cambiare pneumatici e freni usurati; usare mascherine efficaci per filtrare le polveri sottili (con un livello di protezione FFP3) in zone molto trafficate; portare i bambini piccoli in marsupi o zaini invece che nel passeggino: il particolato, infatti, si concentra in basso; fare sport nel verde, lontano dal traffico.

a cura di Fondazione Umberto Veronesi CON L’AUTUNNO E LA STAGIONE FREDDA SI RIPRESENTANO LE PREOCCUPAZIONI PER LA QUALITÀ DELL’ARIA CHE RESPIRIAMO, IN CITTÀ SOPRATTUTTO. Ritornano le misure antismog e le limitazioni alla circolazione, nelle strade urbane compaiono pedoni e ciclisti con le mascherine sul viso. Perché le condizioni dell’aria si fanno più critiche all’arrivo del freddo? Cosa respiriamo e con quali conseguenze? Soprattutto: cosa possiamo fare di utile per tutelare l’ambiente e la salute? INVERNO E SMOG: UN LEGAME CRITICO

La qualità dell’aria in genere

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peggiora con l’arrivo dei mesi autunnali, questo per molti motivi. Innanzitutto, alle emissioni del traffico si sommano quelle degli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici e privati. Inoltre le condizioni atmosferiche possono creare situazioni particolari, come ben esemplifica il caso della Pianura Padana. Popolata da più di venti milioni di persone, è una delle aree con l’aria più inquinata d’Europa, con la più alta concentrazione di polveri sottili in Europa occidentale secondo l’Ocse. Circondata dalle montagne, rappresenta una sorta di “catino” naturale, e la differenza di temperatura fra gli strati dell’atmosfera

d’inverno fa sì che l’aria inquinata resti schiacciata verso il suolo e il ricambio d’aria sia limitato. GLI INGREDIENTI DELLO SMOG

Possiamo parlare di aria inquinata quando la concentrazione di sostanze varie aumenta sino a cambiarne le normali condizioni e renderla più dannosa. Queste sostanze, che possono essere solide, liquide o gassose, provengono direttamente da fonti inquinanti, come industrie, auto o stufe a legna, oppure possono formarsi nell’atmosfera come risultato di reazioni chimiche. Gli inquinanti più diffusi sono le famigerate pol-


VADEMECUM IN CASA

Consigli utili

veri sottili, o particolato: sono classificate in base alle loro dimensioni (PM 10, PM 2,5, PM 0,1) e più sono piccole e più sono dannose per l’organismo, perché penetrano più in profondità negli organi della respirazione e persino nel circolo sanguigno. Ci sono poi il monossido di carbonio e l’anidride carbonica, gli ossidi di azoto che derivano dai processi di combustione, l’anidride solforosa, l’ozono e i clorofluorocarburi o Cfc. L’ARIA INQUINATA E LA NOSTRA SALUTE

La ricerca sull’impatto dell’inquinamento atmosferico si sta evolvendo rapidamente e c’è ancora molto da capire. Le stime globali, però, rivedono al rialzo il peso sulla salute umana. Si calcolano 9 milioni di vittime l’anno nel mondo, soprattutto a causa di ictus, tumori polmonari, malattie respiratorie. Ma gli

epidemiologi hanno dimostrato che la cattiva qualità dell’aria è legata a problemi di salute molto diversi, fra cui malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, trombosi venosa profonda, bronchiti croniche, polmoniti, tumori, problemi per la fertilità e per lo sviluppo del feto in gravidanza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha citato l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico in cima alle sfide per la salute globale nel 2019. Nel 2012 l’Agenzia per la Ricerca sul Cancro (Iarc) dell’Oms ha incluso i gas di scarico dei motori diesel nella lista delle sostanze cancerogene per l’uomo, l’anno seguente ha inserito l’inquinamento atmosferico (come complesso di sostanze inquinanti).

+

I VELENI FUORI E DENTRO CASA

Molte delle attività umane sono fonti di inquinamento dell’aria: i mezzi di trasporto (auto ma anche navi e aerei), l’agricoltura e gli allevamenti, la produzione industriale, il riscaldamento e le attività domestiche, ma anche gli incendi. Spesso si sottovalutano le sostanze tossiche che si accumulano in casa, sul luogo di lavoro e in qualsiasi ambiente chiuso, dove trascorriamo la gran parte delle nostre giornate e dove si accumulano gli inquinanti che provengono dall’esterno più quelli che arrivano dalla cucina, da vernici e materiali da costruzione, arredi, prodotti per la pulizia, candele. E poi il primo e più diffuso inquinante indoor: il fumo di tabacco.

Come ben sappiamo, una parte importante del destino dell’aria che respiriamo sta nelle mani di amministratori e legislatori. Ogni cittadino, però, può contribuire a limitare il danno e migliorare le condizioni dell’ambiente in cui vive. 1 Non fumare; 2 accendere la cappa quando si cucina, evitare che le piastre si surriscaldino, usare pentole a pressione o con coperchio; 3 aerare i locali almeno due volte al giorno e sempre quando si cucina; 4 controllare e cambiare i filtri dei condizionatori; 5 ridurre l’uso di camini e stufe a pellet, candele e incensi; 6 leggere le etichette sui detersivi e non mescolarli; 7 controllare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento. Non alzare la temperatura oltre i 20°C, abbassare o spegnere il riscaldamento quando non serve; 8 usare la luce solo se necessario e sostituire le vecchie lampadine con quelle a fluorescenza. Spegnere gli standby; 9 ridurre i rifiuti e fare sempre la raccolta differenziata; 10 piantare alberi e piante se si ha un giardino e del terreno; dotarsi di piante da appartamento come dracena, aloe, crisantemo, ficus, sansevieria, gerbera, edera, pothos, azalea.


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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

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DIRETTA VIDEO

Streaming dallo Spazio

L’App ISS HD, disponibile per dispositivi Android ed iOS, consente di ricevere su smartphone o tablet i video della terra, trasmessi in diretta dalle telecamere della Stazione Spaziale Internazionale, da 400 km di altezza. Sono tre le fonti di streaming: “Fotocamere HD in diretta”, “Telecamere standard dal vivo” e “NasaTV”. È anche possibile ricevere notifiche al passaggio tra alba e tramonto.

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Cosa succederà alla propria identità digitale quando quella “terrena” verrà meno? Vediamo cosa fare

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APP UTILI

Dal bianco e nero a colori in un attimo

Aprendo un vecchio album di fotografie (raccoglitori dove venivano conservate le foto), potreste trovare qualche vecchia foto in bianco e nero. Volete provare a convertirla a colori? Non dovete far altro che accedere al sito https://demos.algorithmia.com/colorize-photos/ ed eseguire l’upload della foto. Al termine dell’elaborazione potrete scaricare la foto convertita a colori. Facile!

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www.demos.algorithmia. com/colorize-photos

3

CALENDARI

Storia e calcolo del tempo

«In questa pagina troverete tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul calendario e non avete mai osato chiedere... Beh, insomma, quasi!». Così esordisce Eugenio Songia, grande appassionato ed esperto di calendari ed eventi connessi. Senza dubbio un sito sui generis, ma in ogni caso, un sito che vi riserverà molte inattese e piacevoli scoperte, come il convertitore di tempo.

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www.calendario.eugenio songia.com

LO SAPEVATE CHE? Anche per i più diffidenti Internet non è più un ostacolo. Da un’indagine realizzata dalla Doxa emerge che un italiano su due sceglie l’e-banking per gestire e monitorare online il suo conto corrente.

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GOOGLE

La tutela dei dati dopo la scomparsa

“EREDITÀ” DIGITALE IN ATTESA DI UNA PRECISA NORMATIVA, GOOGLE CONSENTE AI PROPRI UTENTI DI CONSERVARE E TRAMANDARE AI POSTERI L’EREDITÀ DIGITALE. Ecco come fare. Accedere a myaccount.google.com con le proprie credenziali e cliccare su “Privacy e personalizzazione”. Scorrete in basso e selezionate “Stabilisci un piano di gestione del tuo account Google”. Cliccare su “Inizia”. Scegliete il tempo di inattività che Google dovrà attendere prima di dar seguito alle disposizioni. Inserire un numero di telefono ed una mail. Premere “Avanti” ed inserire le persone autorizzate ad eccedere. Creare una risposta automatica per chi cercherà di contattarvi. È anche possibile scegliere l’eliminazione dell’account quando diverrà inattivo. Confermare quanto impostato.


spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

XVI EDIZIONE DEL PREMIO POESIA “CARMELO PITROLINO”

CATANIA

Appuntamento con la poesia Arte, cultura e spettacolo alla cerimonia di premiazione della XVI edizione del Premio di Poesia regionale “Carmelo Pitrolino” che si è tenuto all’interno della suggestiva cornice del Palazzo Recupero Cutore di Aci Bonaccorsi (Ct). Il Concorso rappresenta una grande occasione per tutti gli appassionati di poesia che compongono sia in lingua italiana che in dialetto siciliano. L’organizzazione affidata alla

50&Più provinciale di Catania nelle persone del presidente provinciale Antonino Barberi e del segretario Vincenzo Comito, è stata realizzata con la collaborazione del Magazine Paesi Etnei Oggi, di Andrea Pitrolino e Paola La Rosa. Un evento nell’evento che ha attirato oltre 1.000 persone da tutta la Sicilia, condotto anche quest’anno dal direttore artistico Carmelo Caccamo. Ad essere premiati sono stati i primi tre classificati per ogni sezione in gara e il primo assoluto vincitore del

“Premio Carmelo Pitrolino 2019”. Per la sezione in lingua italiana, al 1° posto Giuseppe Venticinque con La diversità, al 2° Carmela Giarratana con Il sussulto

dell’onda, al 3° Venera Torrisi con La vera giustizia. Per la sezione in dialetto siciliano, al 1° posto Alfia Contino con Li Matri chiangiunu a mucciuni, al 2° Angelo Vecchio con Scurau u mo Jornu e al 3° Giuseppe Rando con Sutta n ‘peri d’aliu. A ricevere il premio Carmelo Pitrolino 2019 come vincitore assoluto è stato il poeta Mario Piticchio con Briscol Five. A decretare i vincitori una giuria d’onore, presieduta da Salvo La Rosa, giornalista e conduttore televisivo, e composta da Fernando Massimo Adonia, giornalista e direttore di Paesi Etnei Oggi, dallo scrittore e blogger Massimo Fazio, dalla professoressa Agata Teresa Motta, poetessa e scrittrice, da Clorinda Fisichella, artista poliedrica, e da Nunzio Spitaleri in qualità di presidente onorario del premio. La serata si è conclusa con l’esibizione dei Violinisti in Jeans e della cantante Giovanna D’Angi. Appuntamento alla prossima edizione. info: 095239495 www.50epiu.it/catania

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__SPAZIO50 IN CALENDARIO__

02

UDINE

Festa dei Nonni al Salone Parlamento ottobre del Castello di Udine con premiazione del Concorso “Nonno Più”. A seguire, spettacolo Gran Varietà al teatro Palamostre con Orietta Berti. info: 0432538707

02

PADOVA

Festa dei Nonni alla Sala Polivaottobre lente della Residenza Civitas Vitae Nazareth, con premiazione del Concorso Letterina ai nonni. info: 049655130 www.50epiu.it/padova

05 ottobre

GENOVA Screenig gratuito “fibrillazione atriale” su prenotazione, presso il Circolo Unificato dell’Esercito (Via S. Vincenzo 68). info: 010543042 www.50epiu.it/genova

NORVEGIA FOTONOTIZIA

In crociera con 50&Più Turismo L’imponenza dei panorami, l’aria pulita e frizzante, l’intensità della luce, con il sole che praticamente non tramonta mai, i ghiacciai e le cime innevate. È il viaggio alla scoperta dei Fiordi norvegesi, una crociera organizzata dalla 50&Più Turismo alla quale hanno partecipato un gruppo di soci proveniente da tutta Italia. info: 066871108/369

BIELLA

UNIVERSITÀ

ESCURSIONE

ROMA

A Livorno Ferraris, comune nella pianura vercellese, la coltivazione del riso risale a oltre 500 anni fa. Una storia plurisecolare ricca di fascino capace di coniugare passato, presente e futuro all’interno di un ecosistema unico nel suo genere. Ancora oggi in località Colombara si continua a coltivare riso. Un nutrito gruppo di soci della 50&Più ha visitato l’omonima azienda agricola produttrice del famoso riso Acquerello. Si tratta di un riso Carnaroli che subisce un trattamento particolare capace di preservarne l’amido e le caratteristica del riso integrale. La guida che ha condotto il gruppo alla visita del museo delle mondine è un personaggio noto per la passione e la competenza con la quale racconta la vita della risaia e della riseria. È conosciuto da tutti come Mario e nonostante la sua età ha una invidiabile vitalità che lo porta a scendere in risaia a piedi nudi per mostrare il duro lavoro delle mondine. Il museo comprende la visita alle varie stanzette dove vivevano le famiglie dei contadini, che svolgevano tutte le mansioni relative alla coltura del riso. L’aula della scuola frequentata dai figli è perfettamente conservata con tutti i libri, i quaderni e le varie carte geografiche appese ai muri. Tutto si svolgeva nella riseria, come racconta il film Riso Amaro. Dopo il pranzo nel contiguo Ristorante il gruppo ha proseguito il viaggio alla volta del Principato di Lucedio con l’Abbazia che sembra nascere dal nulla nel mezzo delle risaie che la circondano. Una giornata magica per i soci della 50&Più. info: 01530789

Il 4 novembre prenderà il via l’Anno Accademico 2019-2020 della 50&Più Università di Roma. Le attività didattiche si svolgeranno nelle sedi “Cairoli” e “Conca d’Oro”. Ai consueti e consolidati corsi che hanno caratterizzato i 30 anni di attività dell’Università, si affiancheranno quest’anno nuove proposte ad indirizzo artistico, ludico, scientifico e storico-umanistico. Inoltre, facendo tesoro degli ottimi risultati ottenuti lo scorso anno, verranno proposti mensilmente incontri di “cineforum”, saranno messi in scena lavori degli allievi partecipanti ai corsi di canto corale, danze folk, pianoforte e laboratorio teatrale, né mancheranno occasioni di incontro con visite guidate, gite giornaliere e brevi viaggi alla scoperta delle bellezze naturalistiche, storiche ed artistiche del nostro Paese. Per iscriversi ai corsi o avere ulteriori informazioni sull’Anno Accademico 2019-2020, sono aperte le segreterie: sede di Via Arenula, 59 (3472261367) e sede di Via Val di Lanzo 187 (3486721185). info: www.50epiu-uniroma.it

Il magico mondo delle risaie nella pianura vercellese

Inizia un nuovo Anno Accademico


__SPAZIO50__

06

PORDENONE

Al Palazzetto dello Sport, Festa dei ottobre Nonni e premiazione del concorso I Nonni raccontano per le classi di V elementare. Intrattenimento e brindisi per bambini e adulti. info: 0434549462

06 ottobre

UMBRIA Si tiene a Città di Castello l’appuntamento con la Festa dei Super Nonni 2019, III edizione. Promosso da 50&Più e Confcommercio prevede una intera giornata di attività ludico-didattiche, concerti, mostra fotografica, premiazione del Concorso Supernonni. Una grande festa co-progettata con l’Amministrazione comunale, le istituzioni scolastiche e le associazioni di promozione sociale del Tifernate. info: 0755067178 - 3473009633 - www.festadeinonniumbria.it

MASSA CARRARA MUSICA

I suoni che uniscono le generazioni La musica, linguaggio universale che avvicina stili e popoli diversi, è stato lo strumento scelto dalla 50&Più provinciale di Massa Carrara per uno scambio culturale, ricco di suoni e suggestioni, da San Pietroburgo alle Apuane. Si è tenuta così, con il Patrocinio del Comune di Massa, nella suggestiva cornice di Villa Cuturi, a Marina di Massa, un evento davvero speciale. Protagonisti gli allievi e docenti della Scuola di Musica di San Pietroburgo. Gli studenti dai 6 ai 18 anni hanno proposto il repertorio dei loro brani che ha spaziato dalla musica classica al pop, dal jazz, con strumenti elettronici e acustici, al duetto di violoncello. Il giovane gruppo di musicisti è impegnato in concorsi e in concerti in tutto il mondo. Sullo sfondo delle Alpi Apuane, il Concerto voluto dalla 50&Più ha donato mille emozioni ai tanti spettatori. info: 058570973

PADOVA GITA

Sul Lago Maggiore Un folto gruppo di soci, guidati dal presidente Renzo Capitanio e dalla vicepresidente e referente al Turismo Evi Mayer, ha partecipato ad una gita di due giorni a Baveno, nella meravigliosa cornice del Lago Maggiore. Il gruppo ha visitato le isole Borromee e il Parco di Villa Taranto. info: 049655130 www.50epiu.it/padova

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Villa Bosch

Telefono 0054 1148135013 0054 2214242331 0054 1135019361

Australia Perth

Telefono 0061 864680197

Belgio Bruxelles

Telefono 0032 25341527

Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre

Telefono 0055 4832222513 0055 1132591806 0055 5130222720

Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle Ottawa St. Catharines Toronto

Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661866 001 5144946902 001 5142525041 001 5146675592 001 6132325689 001 9056466555 001 4166523759

Germania Mettmann

Telefono 0049 21045089160

Moldavia Chisinau

Telefono 00373 22855600

Uruguay Montevideo

Telefono 0059 825076416

USA Fort Lauderdale

Telefono 001 9546300086 OTTOBRE 2019 I 79


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TRIVENETO CAMPIONATI DI CICLISMO

Amicizia e sano agonismo

Anche quest’anno il Campionato Triveneto di Ciclismo 50&Più, che si è svolto nell’ambito della Granfondo Liotto, ha messo in luce le qualità sportive degli over 50 provenienti da varie sedi delle 50&Più provinciali, con una preponderanza di vicentini e padovani. Ciclisti appassionati, con un’età compresa tra i 50 e i 76 anni hanno affrontato i 90 chilometri della gara, per 1.550 metri di dislivello, nel percorso di medio fondo, sfidandosi per la vittoria nella propria categoria. «Questa competizione ha messo assieme amicizia, festa ed agonismo e, al di là di chi è salito sul podio, cui vanno i miei complimenti, a vincere è stata la voglia di mettersi in gioco e di farlo in un ambito così ricco di valori come lo

BOLZANO GITA

Tra natura, gusto e relax L’associazione 50&Più nell’Unione si è recentemente incontrata per un’escursione di gruppo. Meta della camminata è stata la malga Kehrer, in Valle Aurina, a 1.850 metri di altitudine. Oltre 40 persone, zaino in spalla, hanno partecipato all’escursione all’insegna della natura, del gusto e del relax. Ad impreziosire la giornata la sosta a Casere per scoprire alcuni prodotti tipici della Valle Aurina, dai formaggi alle erbe aromatiche, dai merletti alle sculture in legno. info: 0471310510- www.unione-bz.it 80 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2019

sport». Questo il commento del “padrone di casa”, il presidente della 50&Più provinciale di Vicenza Fiorenzo Marcato durante le premiazioni degli atleti, alle quali ha partecipato anche Renzo Capitanio, presidente della 50&Più provinciale di Padova. Di seguito, la classifica finale. Categoria A (50-54 anni): 1° Luca Casetto (Vi); 2° Andrea Comunian (Pd); 3° Paolo Zancan (Vi). Categoria B (55-59 anni): 1° Amedeo Zanellato (Pd); 2° Stefano Bettin (Vi); 3° Marco Toson (Pd). Categoria C (60-64 anni): 1° Dario Selmin (Pd). Categoria D (65-70 anni): 1° Leonardo Toson (Pd) e miglior tempo del Campionato; 2° Giampietro Zolla (Vi). Categoria E (71-75 anni): 1° Romano Tumellero (Vi); 2° Roberto De Mori (Vi). Categoria F (oltre 75 anni): 1° Remo Seganfreddo (Vi). info: 0444964300


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FOGGIA PROSSIME ATTIVITÀ

CASERTA PREMIAZIONE

Gite, incontri e benessere

Soci protagonisti

Tante iniziative per accogliere al meglio l’autunno. Per il 6 ottobre la 50&Più provinciale di Foggia propone una escursione alle Gole di Accadia, tra i luoghi di maggior interesse naturalistico dei Monti Dauni. Dal 25 al 27, una tre giorni a Bologna per la visita al più grande Parco del gusto “Fico” e alla Mostra delle Lanterne cinesi. Il 27 è anche prevista la visita alla mostra dedicata a Chagall e a novembre, invece, ci sarà una gita a Vietri e a Salerno per ammirare le famose Luminarie. Da non perdere la sfilata di Moda Autunno-Inverno delle socie 50&Più. Tutte coloro che desiderano sfilare possono partecipare alle selezioni, iscrivendosi presso la segreteria. Per l’attività dell’Università a fine ottobre è prevista la proiezione dei corti vincitori del Concorso 50&Più Corti di Lunga Vita della scorsa edizione. Si proseguirà con gli incontri, in collaborazione con il Centro Studi 50&Più, sul tema del rapporto tra le generazioni, la famiglia e l’amore nella terza età. Da segnalare anche l’incontro con la polizia di Stato per ricevere consigli anti-truffe. Infine, appuntamento con “Conoscere il Coaching”, strumento di crescita personale e di benessere generale. info: 0881723151 - www.50epiu.it/foggia

Attestati e medaglie Gold Age ai soci iscritti da molti anni e che si sono impegnati nelle varie attività tenutesi nel corso dell’anno. La premiazione è avvenuta presso il Teatro Don Bosco di Caserta, un appuntamento annuale per tutti i soci 50&Più. Dopo il saluto della presidente, Maria Pia Ciannarella, che ha anche spiegato l’importanza del premio e i requisiti per l’assegnazione, si è svolta la premiazione. Quest’anno sono stati premiati i soci: Giuseppe Coppola, Antonio Monfregola, Rosa Ferraiuolo, Enzo Giugliano, Salvatore Giuliano, Sandra Codella, Renata Castiello e Ludovica Guarino. Nella stessa sede sono stati premiati i vincitori della V edizione del Concorso di poesia della 50&Più di Caserta: Italo Panico, Maria Rosaria Scarpato e Gennaro Saccone. La serata è stata allietata anche dall’esibizione del coro formato da soci, dalla recitazione di poesie, da balli e canti sotto la regia del consigliere Salvatore Giuliano. info: 0823326453 - www.50epiu.it/caserta

PERUGIA MOSTRA

Arte estemporanea Nel cuore della cittadina di Gubbio si è tenuta una mostra d’arte estemporanea promossa dalla 50&Più provinciale di Perugia, in collaborazione con la pittrice Adriana Gigliarelli. Le opere sono state esposte all’interno della Galleria della Porta di Corso Garibaldi ed hanno ricevuto un ottimo interesse di pubblico. La manifestazione si è conclusa con la consegna degli attestati e la premiazione dei partecipanti valutati da una giuria esperta composta dalle professoresse Valentina Borgnini e Serena Cavallini e dallo storico dell’arte Ettore Sannipoli. info: 0755067178

MILANO PROSSIMI EVENTI

Camminata, visite, mostre Un fitto programma per i prossimi mesi è quello proposto dalla 50&Più di Milano. Ecco il calendario di ottobre e novembre. Il 19 e il 20 ottobre due giornate dedicate al “Walking day”, ovvero la camminata a portata di tutti. L’appuntamento è presso il villaggio sportivo in Piazza Cannone (Parco Sempione). Per ulteriori informazioni contattare la segreteria o www.walkingday.it. Il 24, si va al Castello Sforzesco con visita guidata alla Sala delle Asse, ornata di affreschi a motivi araldici, una eccezionale testimonianza del lavoro di Leonardo da Vinci presso gli Sforza. Il 5 e il 19 novembre ancora arte con Guggenheim. La Collezione Thannhauser. Da Van Gogh a Picasso, visita guidata alla mostra di Palazzo Reale. Si potranno ammirare capolavori di Cézanne, Renoir, Degas, Gauguin, Manet, Monet, Van Gogh e Pablo Picasso. In programma anche un appuntamento con il gusto, quindi intera giornata dedicata a “Il Re della cucina: il tartufo”, in occasione della Fiera nazionale. Infine, il 27 novembre, alle ore 10.30, “Teatro Romano in Camera di Commercio”, apertura straordinaria con visita guidata. info: 0276281227 - www.50epiu.it/milano OTTOBRE 2019 I 81


LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Corso Garibaldi, 167 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48/48a

82 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2019

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Appia, 159/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


in viaggio CROCIERE TOUR SOGGIORNI PELLEGRINAGGI

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LA SETTIMANA BIANCA DEI 50&PIÙ IN OCCASIONE DELLE OLIMPIADI INVERNALI 2020 SANSICARIO (TO) DAL 19 AL 26 GENNAIO

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La quarta edizione delle Olimpiadi 50&Più si svolgerà nuovamente nel cuore del comprensorio sciistico della Via Lattea che, con i suoi 400 km di piste di ogni livello, è la meta ideale per gli amanti dello sci e della montagna; da qui si ha la possibilità di raggiungere “sci ai piedi” le località di Sestriere, Cesana, Sauze d’Oulx e Pragelato. I 69 impianti di risalita rendono Sansicario il luogo perfetto per trascorrere la “settimana bianca” dei 50&Più. I partecipanti alle gare si sfideranno in 4 differenti discipline, suddivise in categorie in base all’età: discesa slalom (in doppia manche), sci di fondo classico, sci di fondo pattinato e camminata di regolarità. QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE In doppia In singola 7 notti (dal 19 al 26 gennaio) € 430 € 575 Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più € 45 RIDUZIONI: III letto 0-12 anni n.c. gratuiti; 12-18 anni n.c. 50%; Adulti 20%. IV e V letto 0-12 anni n.c. 50%; 12-18 anni n.c. 30%; Adulti 20%. LA QUOTA COMPRENDE: Soggiorno in camera doppia all’Hotel Majestic di Sansicario • Trattamento di prima colazione e cena (bevande incluse: acqua minerale e vino) • Animazione e spettacoli serali, piano bar, giochi, balli e feste • Partecipazione alle gare e agli intrattenimenti proposti dall’organizzazione • Skibus per collegamento agli impianti • Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento viaggio • Assistenza di personale 50&Più Turismo. LA QUOTA NON COMPRENDE: Trasporti da e per Sansicario • Skipass individuale • Tassa di soggiorno • Mance, extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato.

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L’Hotel Sansicario Majestic (4 Stelle), del gruppo Bluserena, sorge a 1.700 metri di altitudine nel comprensorio sciistico della Vialattea, a 8 km da Sestriere e 20 km dal confine con la Francia. In posizione soleggiata, gode di una splendida vista sul monte Chaberton. A disposizione degli ospiti, palestra, piscina coperta riscaldata, Spa, parcheggio esterno gratuito e garage coperto a pagamento. L’hotel è privo di barriere architettoniche e attrezzato per le persone diversamente abili.

(Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più


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FLORIDA, BAHAMAS, GIAMAICA, ISOLE CAYMAN, BELIZE, HONDURAS, MESSICO DAL 14 AL 24 FEBBRAIO 2020

Port Everglades •

• Freeport

Questa crociera è il meglio dei Caraibi. Miami, moderna e cosmopolita, posta nel sud della Florida. Freeport, gioiello delle Bahamas, dal mare Cozumel • incontaminato e ricco di pesci. Ocho Rios, Giamaica, ad ascoltare reggae, Grand Cayman • Ocho Rios • Belize • bere rum e danzare. Grand Cayman, paradiso marino dove nuotare tra razze • Roatan e tartarughe. Roatan, luogo magico con alcuni dei più bei paesaggi del mondo. Cozumel in Messico, detta l’isola delle rondini, che ha una biodiversità davvero straordinaria. Arrivo Partenza ITINERARIO 14/02 Italia - Partenza con volo per Miami (Florida) 23.00 Arrivo e trasferimento per l’imbarco a Port Everglades 15/02 Freeport (Bahamas) 12.00 18.00 16/02 Navigazione 17/02 Ocho Rios (Giamaica) 08.00 18.00 18/02 Grand Cayman (Isole Cayman) 09.00 18.00 19/02 Navigazione 20/02 Belize (Belize) 08.00 18.00 21/02 Roatan (Honduras) 08.00 16.00 22/02 Cozumel (Messico) 08.00 19.00 23/02 Navigazione 24/02 Port Everglades (Florida) 06.00 Possibilità di escursione a Miami, trasferimento per l’aeroporto e volo per l’Italia Le quote comprendono: Volo da Milano o Roma per Miami e viceversa, compresi trasferimenti per il porto • Sistemazione nella cabina prescelta dotata di ogni comfort: servizi privati, aria condizionata, telefono, filodiffusione, Tv via satellite, cassaforte e frigobar (su alcune navi) • Trattamento di pensione completa a bordo: caffè mattutino, prima colazione, pranzo, cena, tè pomeridiani, buffet e sorprese gastronomiche di mezzanotte • Utilizzo (non in esclusiva) di tutte le attrezzature della nave: piscine, lettini, palestra, vasche idromassaggio, discoteca, sauna, bagno turco, biblioteca • Partecipazione (non in esclusiva) alle attività di animazione di bordo, spettacoli musicali o di cabaret nel teatro di bordo, balli e feste in pro-

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QUOTE DI PARTECIPAZIONE PER PERSONA

Cabina doppia interna Classic IC Cabina doppia esterna Classic EC Cabina doppia balcone Classic BC Cabine singole su richiesta in numero limitato Tasse portuali Quote di servizio adulti € 100 e ragazzi € 50

€ 1.450 € 1.600 € 1.750 €

160

Quota apertura pratica per i non soci: € 45 gramma tutte le sere durante la crociera • Corsi di ginnastica (aerobica, stretching, bodydancing, ecc.) e assistenza di istruttori nella palestra • Polizza Medico/Bagaglio Europ Assistance • Assistenza di personale di lingua italiana durante tutta la crociera (non in esclusiva) • Facchinaggio dei bagagli nei porti d’imbarco e di sbarco • Mezzi d’imbarco e di sbarco nei vari scali (non in esclusiva). Le quote non comprendono: Bevande ai bar e ai pasti • Tasse portuali (€ 160) • Eventuali adeguamenti carburante • Escursioni e tour organizzati • Quote di servizio • Polizza Annullamento Crociera (€ 60) • Servizi di carattere personale (trattamenti estetici, acquisti nelle boutique di bordo, telefonate dalla nave a terra etc.) • Costo dell’ESTA per ingresso negli Stati Uniti • Extra in genere e quanto non espressamente indicato alla voce “Le quote comprendono”.

Vista la bellezza dell’itinerario ed il numero di posti contingentato, si consiglia a chi fosse interessato di comunicare tempestivamente l’interesse per la crociera alle sedi 50&Più provinciali oppure direttamente a 50&Più Turismo (info@50epiuturismo.it - 06 6871108/369)

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TURISMO • 50&PIÙ TURISMO •

NATALE E CAPODANNO

GROTTAMMARE (AP)

ABANO TERME (PD)

LOANO (SV)

Grottammare si distingue per la sua posizione privilegiata sulla costa adriatica, riparata ad ovest da dolci declivi e lambita ad est dal mare. Il mare pulito, il litorale di sabbia finissima, i suggestivi scorci del borgo antico la rendono davvero attraente. CLUB RESORT LE TERRAZZE (3 stelle) Il complesso, sulla Riviera Adriatica, si affaccia su un panorama ineguagliabile. Di recente costruzione, ha un fronte mare di circa 200 mt ed è composto di 136 appartamenti dotati di tutti i comfort. Il ristorante offre un ricco servizio a buffet (acqua e vino inclusi) con cucina internazionale. Durante la giornata l’animazione vi coinvolgerà in giochi, tornei, balli di gruppo, ecc.

Meta turistica da più di 2.000 anni, Abano Terme è il più importante e antico centro termale d'Europa. Il centro cittadino è caratterizzato da un’ampia isola pedonale con splendide fontane, sulla quale si affacciano storici alberghi, negozi e bar. Da vedere: il Colle Montirone, luogo dell’antica fonte, la Chiesa del Sacro Cuore, il Museo delle Maschere e il Duomo.

Per il suo clima e per le sue bellezze paesaggistiche Loano è da sempre identificato come un luogo di villeggiatura ideale anche per i soggiorni invernali. La bella cittadina, con e un bel centro storico e un panoramico lungomare, è un ottimo punto di partenza anche per effettuare escursioni nei dintorni: Sanremo, la Costa Azzurra e l’entroterra ligure.

HOTEL TERME INTERNAZIONALE (4 stelle) È circondato da un grande parco nel centro di Abano, ideale per chi cerca il comfort di un grande albergo e un centro qualificato per cure termali. Possibilità di effettuare ciclo di fangoterapia con impegnativa Asl.

HOTEL LOANO 2 VILLAGE (4 stelle) Con i suoi bellissimi giardini, il rilassante centro benessere e la piscina riscaldata, è uno dei complessi più belli della Liguria. Qualità e cortesia sono la garanzia di una vacanza di successo.

Dal 8 dicembre al 2 gennaio 2019 (5 notti)

Dal 27 dicembre al 3 gennaio 2019 (7 notti)

Dal 28 dicembre al 2 gennaio 2019 (5 notti)

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: In camera doppia In definizione In camera singola In definizione Quota Natale su richiesta

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: In camera doppia standard In camera doppia classic In camera singola Quota Natale su richiesta

€ 815 € 900 € 965

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: In camera doppia In camera doppia uso singola Quota Natale su richiesta

€ 600 € 760

Quota apertura pratica per i non soci: € 45 - Il dettaglio delle quote di partecipazione è consultabile sul sito www.50epiuturismo.it

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a cura di Alessandra De Feo

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LO SCONTO IN FATTURA IN CASO DI CESSIONE DEL CREDITO NATURALMENTE DEVE VEDERE L’ACCORDO DI ENTRAMBE LE PARTI, BENEFICIARIO DEI LAVORI E FORNITORE

IL DECRETO LEGGE 30 APRILE 2019, N. 34, CONVERTITO IN LEGGE 28 GIUGNO 2019, N. 58, HA INTRODOTTO LA POSSIBILITÀ PER I CONTRIBUENTI DI CEDERE IL PROPRIO CREDITO CORRISPONDENTE ALLA DETRAZIONE SPETTANTE ALL’ACQUIRENTE DELLE UNITÀ IMMOBILIARI, di cui all’art. 16, comma 1-septies del D. L. 4 giugno 2013, n. 63 , il cosiddetto “Sisma Bonus Acquisti”. Per delineare e indicare le modalità e i termini di esercizio di questa opzione, è intervenuto il Direttore dell’Agenzia delle Entrate con un apposito provvedimento del 31 luglio 2019. L’oggetto della norma consiste nella possibilità, riconosciuta al contribuente avente diritto alle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico, di optare, al posto dell’uso diretto, per un contributo di pari importo sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi. L’esercizio dell’opzione deve essere comunicato con appositi modelli mediante canali predisposti nel sito internet o presentazione agli uffici dell’Agenzia delle Entrate tramite Pec, pena l’inefficacia, entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese che danno diritto alle detrazioni. La comunicazione deve contenere, altrimenti non è ammissibile, la denominazione e il codice fiscale del soggetto che ha diritto alla detrazione, la tipologia dell’intervento effettuato, l’importo complessivo della spesa sostenuta, l’anno di sostenimento della spesa, l’importo complessivo del contributo richiesto (pari alla detrazione spettante), nonché i dati catastali dell’immobile oggetto dell’intervento, la denominazione e il codice fiscale del fornitore che applica lo sconto, con annessa la data in cui è stata esercitata l’opzione, l’assenso del fornitore all’esercizio dell’opzione, con la conferma del riconoscimento del contributo, sotto forma di sconto di pari importo sul corrispettivo dovuto per l’intervento effettuato. Per detti interventi, di cui al presente articolo, diversi da quelli di cui al comma 1-septies dell’art. 16 del Decreto Legge 4 giugno 2003, n. 63, il soggetto che ha esercitato l’opzione effettua il pagamento delle spese sostenute per l’esecuzione degli interventi mediante bonifico bancario o postale, dal quale risulti: la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita Iva, ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico viene effettuato. L’ammontare del contributo (dello sconto contributo) è pari alla detrazione dell’imposta lorda spettante per gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico previsti dagli artt. 14 e 16 del Decreto Legge 4 giugno 2013, n. 63, nella misura e alle condizioni indicate in base alle spese sostenute entro il 31 dicembre del periodo d’imposta. L’importo della detrazione spettante è calcolato tenendo conto delle spese complessivamente sostenute nel periodo d’imposta, comprensive dell’importo non corrisposto al fornitore per effetto dello sconto praticato. In presenza di diversi fornitori per il medesimo intervento, la detrazione è commisurata all’importo complessivo delle spese sostenute nel periodo d’imposta nei confronti di ciascuno di essi.


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__PREVIDENZA__

QUOTA 100: VECCHIE E NUOVE REGOLE?

Al momento non ci sono precise indicazioni sul suo destino. Quel che è certo è che durerà un altro anno terminando in anticipo rispetto a quanto previsto a cura di Gianni Tel

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IL CANTIERE PENSIONI RESTA APERTO CON LA SCRITTA “LAVORI IN CORSO”. LE VARIE CONFERME ARRIVERANNO DALLA VERSIONE DEFINITIVA DEL PROGRAMMA SU CUI SI MUOVERÀ IL GOVERNO GIALLO-ROSSO

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SI CONTINUA A PARLARE IN QUESTO ULTIMO MESE DEL PROGRAMMA DEL NUOVO GOVERNO GIALLO-ROSSO E TRA I 29 TEMI GUIDA INDICATI, C’È ANCHE IL CAPITOLO PENSIONI. Sembra che il destino di “Quota 100” (38 anni di contribuzione e 62 di età) sia in bilico e tra le ipotesi avanzate si è delineata la rimodulazione delle finestre mobili, l’innalzamento dei requisiti e il taglio di un anno della fase sperimentale (2019-2020 anziché 2019-2021). L’accordo raggiunto tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, mentre sembra consolidare le aspettative future per il reddito e la Pensione di Cittadinanza, pone alcune ombre su “Quota 100”. Al momento tra le ipotesi accreditate, oltre alla chiusura anticipata al 31 dicembre 2020, c’è quella dell’allungamento delle finestre mobili, non più tre mesi per il settore privato e sei mesi per gli statali, utilizzando magari il modello “Opzione Donna”, dove le finestre mobili per l’accesso sono molti più ampie (12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le autonome). L’altra ipotesi è quella dell’innalzamento del minimo contributivo, non più 38 anni ma passando a 39: in questo caso si parlerebbe di “Quota 101”. Va chiarito, poi, che per questa prestazione è previsto un assegno più magro, visto che si cessa prima l’attività lavorativa (62 anni) e quindi ci sono meno anni di contribuzione. Inoltre, il coefficiente di calcolo applicato è più basso per le età più giovani, dato che il montante accumulato viene spalmato su più anni di erogazione. Secondo calcoli ministeriali, il taglio della pensione cresce dal 5% circa in caso di anticipo di un solo anno mentre va oltre il 30% se l’anticipo supera i 4 anni. Se si tiene conto però che la prestazione si percepisce per più tempo, la riduzione passa allo 0,22% per un solo anno di anticipo, mentre è del 9% per chi lascia il lavoro quest’anno anziché nel 2025 (al compimento di 67 anni di età per la vecchiaia). Sempre l’attuale legge in vigore prevede anche la non cumulabilità di “Quota 100” con i redditi da attività lavorativa superiore a 5.000 euro l’anno. Divieto che durerà fino alla data in cui il pensionato compia l’età di vecchiaia, ossia 67 anni. È questa una condizione che scoraggia gran parte degli aventi diritto a cominciare, per esempio, dai lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coldiretti) che sono obbligati a cessare le loro attività per accedere a questa nuova prestazione, nonché chi possiede elevata professionalità che, come è noto, se va in pensione si dedica a prestare consulenze. Recentemente, il presidente Pasquale Tridico, dell’Inps, ha sottolineato che “Quota 100” è una misura che «si può sopportare». Nel dettaglio ha indicato che ad oggi i pensionamenti sono poco più di 170mila con un risparmio di spesa di circa 1,5 miliardi di euro e che per il 2021, invece, a fronte della spesa di 7,9 miliardi, ne dovrebbero bastare quattro. “Quota 100”, quindi, è sostenibile ed è per questo che sia secondo la “Fornero”, ma anche secondo lo stesso presidente dell’Inps, è giusto che rimanga in vigore. Come accennato, anche Elsa Fornero ha cambiato idea e si è schierata dalla parte di “Quota 100” e ha ribadito che, pur non essendo favorevole alla ratio del provvedimento, si augura che questa misura non venga toccata dal nuovo Governo, così da tu-


telare quei lavoratori che, in questi mesi, si sono fatti un piano di uscita dal lavoro, contando sulla possibilità di andare in pensione all’età di 62 anni (e a fronte di 38 anni di contributi), grazie a “Quota 100”. » CUMULABILITÀ CON I REDDITI

L’Inps, tra l’altro, ha chiarito recentemente (circolare n. 117/2019) la norma che rende la pensione “Quota 100” non cumulabile con i redditi da lavoro fino alla maturazione dei requisiti ordinari per la pensione di vecchiaia (cioè fino all’età di 67 anni, nel 2019/2020, ma destinata a crescere nel futuro). Nella circolare, inoltre, l’Inps comunica ai dipendenti che saranno passate al setaccio le loro posizioni reddituali al fine di accertare l’eventuale presenza di redditi da lavoro dipendente o autonomo, che non sono cumulabili con la pensione ricorrendo qualora all’aiuto dell’Agenzia delle Entrate. Per conseguire “Quota 100” l’Inps sottolinea che occorre cessare il lavoro dipendente e anche i redditi da lavoro autonomo, eccetto quelli di lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro lordi annui. In tabella sono indicati i redditi che invece non rilevano. Questi redditi sono quelli che hanno sostituito i “voucher” che per defini-

zione di legge “non costituiscono reddito”. I pensionati dovrebbero teoricamente presentare all’Inps apposita dichiarazione relativa allo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa, di lavoro dipendente o autonomo, da cui derivano redditi incumulabili. Tuttavia l’apposito “Modello Quota 100” non è ancora disponibile e la dichiarazione non va fatta in caso di reddito inferiore a 5.000 euro annui per attività autonoma occasionale. Il cantiere pensioni dunque resta aperto con la scritta “Lavori in corso”. La conferma arriverà dalla versione definitiva del programma su cui si muoverà il Governo giallo-rosso. Nel testo sono entrate due misure care al Pd, ma sulle quali i Cinque Stelle hanno mostrato già attenzione: la nascita della “pensione di garanzia” per i giovani e la proroga di “Opzione Donna”. Due interventi non certamente a costo zero. Anche per questo motivo si continua a guardare ad una modifica di “Quota 100”, sulla quale al momento non ci sono precise indicazioni. Le modifiche probabilmente saranno valutate prima della composizione della prossima manovra di bilancio. Infine, in applicazione della partico-

REDDITI DI LAVORO AUTONOMO CHE NON RILEVANO • Indennità di amministratori locali e indennità per cariche pubbliche elettive; • redditi di impresa non connessi ad attività di lavoro; • utili da associazione in partecipazione senza apporto di lavoro; • compensi percepiti per l’esercizio della funzione sacerdotale; • indennità guidice di pace, giudici onorari aggregati, giudice tributario; • indennità sostitutiva del preavviso; • redditi da attività socialmente utili; • trasferte e missioni fuori dal comune; • rimborsi spese di viaggio vitto e alloggio; • indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.

lare normativa, attraverso la propria presenza capillare su tutti il territorio nazionale il Patronato 50&PiùEnasco può offrire gratuitamente per “Quota 100” i seguenti servizi: - verifica del diritto alla pensione anticipata “Quota 100”; - calcolo dell’importo presunto di pensione; - calcolo dell’importo di pensione di vecchiaia anticipata; - calcolo del differenziale (minore importo) tra “Quota 100” pensione di vecchiaia/anticipata; - consulenza sulla combinazione più efficace per accedere alla pensione con la decorrenza più immediata ed il migliore beneficio economico; - valutazione della contribuzione accredita o da accreditare; - verifica delle opportunità di incrementare la contribuzione per raggiungere il diritto e valutazione della relativa convenienza come ad esempio nel caso di riscatto laurea, riscatto contribuzione omessa, ricongiunzione da Casse Professionali, cumulo tra gestioni Inps, accredito servizio militare, periodi di maternità fuori dal rapporto di lavoro, maggiorazione figurativa per lavoratori invalidi. È una scelta che non va fatta a cuor leggero e non può generare dubbi. 50&Più Enasco con oltre 50 anni di esperienza offre il supporto necessario per una decisione così delicata. Per maggiori informazioni o per prenotare un appuntamento: www.50epiuenasco.it.

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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

«Le piogge d’ottobre si fanno più spesse e qualche volta violente. Il caldo scema positivamente, ed alle prime ore del giorno, ed allo incominciare della notte, il fresco è sensibile».

PREPARIAMOCI ALL’AUTUNNO

Almanacco Barbanera 1872

a cura di

IL MUTARE DEI COLORI AVANZA ORMAI SULLE STRADE DELL’AUTUNNO. Con le temperature dolci e le atmosfere morbide, le ombre lunghe danno un volto nuovo alla terra. Ottobre è un mese di mezzo, in cui l’estate sembra ancora volersi trattenere, prima che le giornate corte ne decretino la fine. E si spera che la bella stagione ci faccia ancora un po’ di compagnia, che il maltempo stia qualche giorno ancora alla larga, regalandoci una calda ottobrata. Poco importa se le lancette dell’orologio andranno di colpo di un’ora indietro, se la notte calerà più rapidamente. Di cose da fare, nell’orto, in giardino, in cucina ce ne sono. Una per tutte? La vendemmia! Si preparano le botti in cantina, sui graticci si mette ad asciugare l’uva per il vinsanto. Si semina e si raccolgono i primi frutti dell’autunno che portano nel cuore il sole dell’estate.

OTTOBRE IL SEDANO (Apium graveolens)

Fa bene perché... Ricco di fibre e di vitamina C, di sali minerali e di sostanze antiossidanti, è un efficace diuretico, stimolante, tonificante e antinvecchiamento. Il proverbio Chi non semina non raccoglie.

Pollice bio Se sapesse il valore del sedano, ne riempirebbe il contadino l’intero giardino. In vaso o nell’orto, il sedano richiede terra o terriccio a medio impasto, fertile e drenato. In attesa del raccolto - dopo 100 giorni dalla semina - bisogna provvedere a regolari annaffiature e concimazioni.

La semina Si interrano i semi a 1 cm, in Luna crescente a fine inverno in semenzaio, oppure in piena terra a primavera. Dopo 15 giorni si avranno le prime piantine da trapiantare quando sono alte 15 cm. Anche per il sedano in vaso si può fare la rincalzatura - a due settimane dalla raccolta - per l’imbianchimento: copertura della base e di parte del fusto con la terra. Raccolta e conservazione Si raccoglie l’intera pianta, in Luna crescente, ma di alcune varietà si possono raccogliere scalarmente le foglie, tagliandole alla base. Il sedano a coste si consuma fresco, crudo o cotto. In frigorifero si conserva per una settimana nel sacchetto di carta o in un panno umido.

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BUONO A SAPERSI!

Cera profumata e salutare L’autunno è il momento migliore per trattare e proteggere dai tarli i mobili di legno mediante le cere. Possiamo prepararne una in casa mescolando 80 gr di trementina con 120 gr di purissima cera d’api e una decina di gocce di olio essenziale con funzione antitarlo (cipresso, tuja o ginepro). La cera si applica con un pennello, si fa asciugare e poi si lucida. Non usare stracci in microfibra su mobili passati a ceralacca, poiché li danneggerebbe, ma una flanella. Su mobili rustici passare anche l’interno, per proteggerli meglio dalle tarme.

NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: bietole, carote, cavolfiore, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, finocchi, indivie, lattughe, melanzane, peperoni, piselli, pomodori, porri, radicchi rossi, rape, rucola, sedano, spinaci, valerianella e zucche. FRUTTA: cachi, castagne, cotogne, fichi, limoni, clementine, mandarini, mandorle, mele, melegrane, noci, nocciole, pere, pompelmi e uva.

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Dice il proverbio...

In ottobre semi in pugno, se vuoi mietere a giugno

COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

In autunno si prepara la terra, si rigira per ossigenarla e renderla soffice. Poi si acquistano i semi o si prendono quelli messi da parte dagli ultimi raccolti di fine estate. Con l’aiuto della Luna calante, seminare all’aperto ravanelli, spinaci, valerianella. Ma anche interrare i bulbilli dell’aglio - gli spicchi in piena terra. Inoltre, scalzare l’asparagiaia e pulire e vangare il terreno mano a mano che le colture esauriscono il loro ciclo vegetativo. Vendemmiare e raccogliere cotogne, mele e pere autunnali. In giardino estrarre dal terreno e dai vasi i bulbi che hanno concluso la fioritura. Con la Luna crescente riprodurre le aromatiche per divisione dei cespi: lavanda, maggiorana, origano, ruta, timo. Seminare i piselli. Iniziare a raccogliere cardi, finocchi e cavolo verza per il consumo fresco, e lo stesso cachi, castagne, kiwi, mele, mele cotogne. Sul balcone e in giardino moltiplicare per talea specie sempreverdi come aucuba, lauroceraso e le spoglianti come forsizia. Preparare talee di rosa e metterle a radicare. Seminare i tappeti erbosi. Mettere a dimora le bulbose che fioriranno in primavera come narciso e tulipano.

SE HAI ½ GIORNATA

San Francesco leva il caldo e porta il fresco Ottobre: vino e cantina da sera a mattina

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 06.56 e tramonta alle 18.42. L’11 sorge alle 07.07 e tramonta alle 18.26. Il 21 sorge alle 07.19 e tramonta alle 18.10. Le giornate si accorciano. Il 1° settembre si hanno 11 ore e 46 minuti di luce solare e il 31 se ne hanno 10 e 25 minuti: si perdono 1 ora e 21 minuti di luce solare.

PER SEMPRE BULBI

AROMI: maggiorana, peperoncino, prezzemolo, rosmarino e salvia.

Nei vasi o nelle aiuole è tempo di mettere a dimora, in Luna crescente, i bulbi a fioritura primaverile. Al momento di scegliere cosa piantare, sarà bene optare per specie a fioritura scalare, così da avere fiori a lungo. A cominciare dai bulbi precocissimi (febbraio, marzo), come i bucaneve e i crochi, a quelli medio precoci (fine marzo/aprile), come narcisi, muscari, giacinti e anemoni, fino a quelli tardivi (maggio), come certe varietà di tulipani. La terra dovrà essere lavorata e arieggiata, sia in giardino che nei vasi, e con un buon drenaggio, perché eventuali ristagni provocano muffe e la perdita dei bulbi stessi. Importante anche coprire con fogliame la superficie per proteggerla dall’azione battente della pioggia e dall’effetto crosta della terra. Nello scegliere i bulbi evitare quelli che si mostrano raggrinziti, poi piantarli ad una profondità doppia rispetto alla loro altezza. Un bulbo di 34 cm, come quello del muscari, va messo alla profondità di 6-8.

LA LUNA

Il 1° sorge alle 09.55 e tramonta alle 20.42. L’11 tramonta alle 04.27 e sorge alle 17.50. Il 22 sorge alle 00.03 e sorge alle 15.13. Luna crescente dal 1° al 12 e dal 29 al 31. Luna calante dal 14 al 27. Luna Piena il 13. Luna Nuova il 28. OTTOBRE 2019 I 91


La dichiarazione di successione va presentata dagli eredi entro UN ANNO dalla data del decesso del titolare dei beni. EVENTUALI DOCUMENTI DA PRESENTARE I Delega a 50&PiùCaaf per la presentazione della dichiarazione I Certificato di morte (in carta semplice) I Certificato di stato di famiglia del defunto o autocertificazione rilasciata dall’erede I Certificato di stato di famiglia degli eredi e legatari (o autocertificazione) I Autocertificazione “status eredi”, fotocopia dei documenti, dei codici fiscali del defunto e degli eredi I Atti di acquisto e vendita del patrimonio immobiliare, se in possesso I Certificazione comprovante le passività e le detrazioni I Certificato rilasciato dal gestore di eventuali c/c, libretti postali, azioni, obbligazioni, fondi comuni d’investimento, ecc I Certificato di destinazione urbanistica per i terreni I Eventuali donazioni effettuate in vita

50&PiùCaaf grazie all’accordo stipulato con il Patronato 50&PiùEnasco offre inoltre assistenza per la pensione di reversibilità. 50&PiùCaaf, Centro Autorizzato di Assistenza Fiscale scelto da oltre 760.000 persone, offre assistenza per: 730, IMU, TASI, Red, Isee, richiesta bonus energia/gas, visure catastali, INV/CIV. Trova la sede più vicina a te o chiama il nostro numero verde

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LA REDAZIONE NON RISPONDE DEL CONTENUTO DELL’INSERZIONE

L’art. 6, comma 8, del D.L. 4/6/2013 n. 63, convertito nella L. 3/8/2013 n. 90, ha imposto di riportare negli annunci di vendita o di locazione di immobili, l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio globale o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente. Lo stesso D.L. ha previsto, inoltre (art. 12), che in caso di violazione di tale obbligo, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. A tal proposito, evidenziamo che per la pubblicazione accetteremo solo annunci che riportino anche quanto previsto dal suddetto art. 6, comma 8.

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ORIZZONTALI 1. La carrozza frequente oggetto di assalto nei film Western; 9. Si rifiuta di farlo l’obiettore di coscienza; 15. Ciascuno può fare solo la propria; 19. Negozio con vini d’annata; 20. Completa la siringa; 22. Un fastidioso disturbo intestinale; 24. Peggio che tardi; 25. Una biblica regina; 27. Gruppo musicale statunitense degli anni Novanta; 29. Cena senza pari; 30. Opera comica di Carl Maria von Weber; 35. La desta il buontempone; 38. Il braccio armato del separatismo basco; 39. Uno spray disinfestante; 43. Le uniche conifere a foglie caduche della nostra flora; 45. In noi e in voi; 46. Non gli va mai bene nulla; 48. Il vero cognome di Lenin; 49. Vengono trasmessi da Vienna ogni 1° gennaio; 51. Misura lo sviluppo cognitivo dell’individuo; 54. Installazioni industriali; 55. Dette senza consonanti; 56. Fa ingiallire la pelle; 58. Collere incontrollate; 59. Apre Il cinque maggio; 61. Scavare; 62. Film d’animazione del 2006; 63. Articolo per amici; 64. Le iniziali dell’attore Zingaretti; 65. La Jeanne del film Les amants; 67. A fin di bene; 68. Il principale gruppo etnico

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della Thailandia; 70. Off-topic; 71. Un ampio ingresso; 73. Città dell’Istria; 74. Il do di Guido d’Arezzo; 75. Include te e altri; 76. La Formula di Hamilton; 77. Lavoravano nei vecchi cantieri navali; 78. Titolo che nel Cinquecento fu dato nei Paesi Bassi al luogotenente del principe in una parte del territorio. VERTICALI 1. Abitatrici dell’Olimpo; 2. Innati, congeniti; 3. È dura quella per la vita; 4. Lo segue la pratica; 5. Un Richard famoso attore; 6. Errata Corrige; 7. Il Sodio in chimica; 8. Le gemelle in gara; 9. La fine dell’Universo; 10. Enzima della classe delle ossidoreduttasi;

11. Una parte della Messa da Requiem; 12. Affluente svizzero del Reno; 13. Schliemann ne scoprì le rovine; 14. Fiume dell’Ucraina, affluente di sinistra del Dnepr; 15. La quarta nota; 16. Sigla di Roma; 17. Quello introdotto a Gibilterra è detto bertuccia; 18. Scorre in Borgogna; 21. È fra le corde vocali; 23. Una figura retorica; 26. Appesantiscono i quotidiani; 28. Tipici d’un despota; 31. Occhiali senza stanghette; 32. Impegnati in un lavoro; 33. Poco fa; 34. Li gremiscono i tifosi; 36. Il Raniero dei polacchi; 37. Si usava per fare il bagno; 38. Ai confini dell’Egitto; 40. Le vie da seguire; 41. Diresse il film La bella e la bestia, del 1946;

42. Si chiedono alle agenzie di viaggi; 44. In quel luogo; 46. Le Alpi con il Monviso; 47. Il nome di tre sommi sacerdoti ebrei; 48. Afferrate… con l’orecchio; 49. Nascondere con qualcosa; 50. Chi ci va supera il limite; 51. Ai lati dei quadri; 52. La predicava San Francesco; 53. Fa il nido nella garzaia; 57. Il nome di Piazzolla; 60. Una fregatura in romanesco; 61. Poco decoroso; 63. Galleria d’Arte Moderna; 64. La compagnia aerea polacca; 65. Movimento giovanile inglese degli anni Sessanta; 66. Un dignitario abissino; 68. Una cifra vaga; 69. Antico educatore privato; 72. È inglese; 73. È noto quello greco; 75. Danno inizio alle vacanze; 76. Sorta di liuto arabo.

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Essere sul punto di cadere; 4. Blaise, il precursore del calcolo infinitesimale; 6. Al, re dei gangster; 8. Calcolare, considerare; 10. Effettivi, reali; 12. Perseverante, volitivo; 13. Celebre commedia di Molière; 16. Una disgrazia inaspettata; 17. Erano rostrate nelle navi romane; 18. Una carrozzeria di rappresentanza;

20. Il Giorgio di Io non mi sento italiano; 14. Lo è il Mar Caspio; 21. Un gustoso piatto freddo. 15. Una pianta da pergolati; VERTICALI 17. Precede -chinasi nel nome 1. Si arresta con la bonaccia; 1 2 3 2. Lo studia il ladro; 6 3. Ci sono quelle di vetro 8 e quelle d’acciaio; 5. Intaccare lievemente; 12 10 11 7. Relativo al primo tratto 13 14 dell’intestino tenue; 16 8. Collega Venezia alla terraferma; 18 17 9. Un’infiorescenza a grappolo; 11. Incassare quattrini; 20 21

di certi enzimi; 19. Privi di ogni dubbio; 20. Un elegante ricevimento. 4

5

7 9

15

19


stuzzica

MINI CRUCIVERBA Lello 1

2

3

4

5

6

CERVELLO

7

Enrico Diglio

TEST 1

8 9

Osservate attentamente i sei gruppi di figure a destra e dite, utilizzando un criterio logico da determinare, quale di essi può essere considerato “intruso”.

10 11

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a)

b)

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e) e)

f)

f)

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16 18 19

ORIZZONTALI 1. Ha tuberi ricchi di amido; 8. Tutti… presi singolarmente; 9. Il centro di Axum; 10. Durano millenni; 11. Thomas, fra i più importanti compositori inglesi del periodo rinascimentale; 14. La residenza di Re Artù; 15. Donne da curva sud; 16. Il no di Putin; 17. La fine di Amneris; 18. Cibele lo mutò in pino; 19. La madre del Minotauro. VERTICALI 1. Millecentodieci romani; 2. Sorretti; 3. Li precedono nei canali; 4. Istituto Scientifico; 5. La macchia tondeggiante sull’ala della farfalla; 6. Ce la possono togliere soltanto gli altri; 7. Si praticano in sala operatoria; 12. Vi morì Jules Verne; 13. Rivista settimanale italiana di politica e cultura; 16. Nuclei Armati Proletari; 18. Fare un affare senza fare.

REBUS Lionello 4 4 7

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TEST 2 Osservate attentamente a sinistra le cinque sequenze di numeri e dite quali numeri, secondo logica, vanno inseriti al posto dei punti interrogativi nell’ultima sequenza.

TEST 3 Leggete attentamente il seguente brano e andate a pag. 96. Ogni anno, in occasione della vendemmia nella fertile Piana del Sole, arrivano centinaia di giovani da tutta la regione di Vinalia. Essi, durante tale periodo, alternano al lavoro nelle vigne le attività culturali (teatrali, musicali e scientifiche) che si svolgono nel ridente e medievale villaggio di Acinia, sito sul Colle del Grappolo, posto al centro della Piana.

INDOVINELLO Favolino » IL VECCHIO PROFESSORE Pur così bianco, è un tipo raffinato, che a tavola fa ognor bella presenza; resta però conservatore autentico, custode d’antichissima sapienza.

__SOLUZIONI A PAGINA 96__

REBUS Lionello 5 3 7 OTTOBRE 2019 I 95


oroscopo di Aldebaran

OTTOBRE

MONICA BELLUCCI

Attrice e modella

soluzioni

GIOCHI

1

2

D

I

3

vergine

23 SET. I 22 OTT. In questo mese vi sentirete più vigorosi ed ottimisti. Farete piani interessanti per un viaggio o uno spostamento. Curate le relazioni con gli altri e non stancatevi mai di stare con la gente.

24 AGO. I 22 SET. In ottobre il Sole accarezzerà il vostro segno. Sarete ottimisti e più contenti del solito. Passerete bei momenti con parenti e vicini. Il lavoro svolto a casa sarà favorito dalle stelle.

scorpione

21 MAR. I 20 APR. Un mese con pochi contrasti. Le vostre cose procederanno lentamente, ma senza fermarsi. Nuove amicizie. La salute sarà buona, ma evitate il freddo e mangiate poco prima di andare a dormire.

23 OTT. I 22 NOV. Con Giove nel segno stringerete nuove amicizie con persone di un ottimo livello sociale, che potranno esservi di aiuto sia nella vita privata che professionale. Cercate di fare delle passeggiate all’aria aperta.

toro

sagittario

21 APR. I 20 MAG. Sarete interessati a cose belle, oggetti preziosi, arredamenti e tutto ciò che si trova sotto gli influssi di Venere. Sarete dotati di una grande forza magnetica, che attirerà la gente che vi circonda.

23 NOV. I 21 DIC. Buona la situazione finanziaria che per tutta la durata del mese si troverà sotto i benefici raggi dei pianeti. Potrà capitarvi un improvviso colpo di fortuna. Manifestazioni d’affetto da parte degli amici.

5

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INDOVINELLO Il vecchio professore = Il sale REBUS (4 4 7)

US armo; D I genti lì = Usar modi gentili REBUS (5 3 7) PA R code; i bambi N I = Parco dei bambini

stuzzica

CERVELLO

TEST 1

gemelli

capricorno

21 MAG. I 21 GIU. Se volete approfittare del favore degli astri, concentratevi sulla casa e la famiglia. Se qualcosa non va nella salute, fate lunghe passeggiate o un po’ di ginnastica per riprendervi.

22 DIC. I 20 GEN. Le vostre azioni porteranno facili guadagni o soddisfazioni morali. A casa si verificherà un cambiamento che in seguito risulterà molto vantaggioso. Gli amici saranno affettuosi e generosi.

cancro

acquario

22 GIU. I 22 LUG. L’inverno non è molto lontano, ma voi già fremete dal desiderio di organizzare un po’ di giorni in montagna. Spesso vi troverete in compagnia di buoni e simpatici amici e parenti. Attenzione ai colpi d’aria.

21 GEN. I 19 FEB. Potrebbero verificarsi questioni economiche delicate che riguarderanno soprattutto i vostri familiari: cercate di dar loro tutto l’appoggio necessario, non pensate troppo a voi stessi.

leone

pesci

23 LUG. I 23 AGO. Possibili cambiamenti riguardanti la casa. Lavorerete con computer, fax, e-mail e telefono. Cercate di trascorrere del tempo all’aria aperta, magari facendo qualche passeggiata. Copritevi bene.

20 FEB. I 20 MAR. Sarete combattivi e sufficientemente abili per risolvere con disinvoltura i vostri eventuali problemi. Situazione del denaro soggetta a sbalzi. Nascerà un’amicizia interessante. Salute buona.

96 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2019

Il gruppo di figure che può essere considerato “intruso” è quello contrassegnato dalla lettera d). In esso, infatti, a differenza degli altri cinque gruppi, compaiono due figure dello stesso colore. TEST 2

I due numeri che vanno sostituiti ai due punti interrogativi nell’ultima delle cinque sequenze fornite sono, partendo da sinistra, 81 e 4. Essi, infatti consentono di rispettare il criterio logico valido per le altre quattro sequenze di numeri: il quarto numero di ogni sequenza si ottiene addizionando il primo e il secondo numero della sequenza stessa; il quinto e ultimo numero di ogni sequenza si ottiene sottraendo al primo numero della sequenza stessa il terzo numero di essa. Quindi:

74

7

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74 + 7 = 81

81

4

74 – 70 = 4

TEST 3

Come si chiama il villaggio sito sul Colle del Grappolo al centro della Piana del Sole? Quali sono le attività culturali che vi si svolgono nel periodo della vendemmia?


+

SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 81151914 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

AVERE RADICI NON VUOL DIRE RINUNCIARE AL FUTURO Il passato, quando si tratta di ripensare una fase della vita, non deve essere un alibi. La felicità dei ricordi, anche lontano dai luoghi che li hanno generati, non ce la potrà togliere nessuno GENTILE DIRETTORE, è passata da poco l’estate che ho trascorso da sola, perché mio figlio è partito in vacanza con la moglie e i bambini, come è giusto che sia. Non sto recriminando nulla, perché ritengo che i giovani debbano vivere la loro vita. Non sono una di quelle madri, ora anche nonna, che si attaccano tenacemente ai propri figli, ma sono, invece, una persona con molti interessi, che è sempre presente se i ragazzi hanno bisogno di una mano, ma che si gode anche il proprio tempo libero. Diciamo, quindi, che sono piuttosto serena, pur essendo un pochino avanti con gli anni. Ma proprio durante la solitudine di questa estate, riflettevo sul mio futuro e sugli anni che il Signore mi vorrà concedere ancora. Che se trascorsi in buona salute, saranno una benedizione, ma nel momento in cui gli acciacchi si presenteranno, sarà tutta un’altra musica. Io non vorrei pesare

sulle spalle dei ragazzi (fortunatamente vado molto d’accordo con mia nuora), ma mi rendo conto che prima o poi è ciò che accadrà. Loro, che abitano lontano da me, mi hanno più volte sollecitata a vendere la mia casa e ad acquistarne una nello stesso palazzo dove abitano, ma io sono recalcitrante. Non voglio trasferirmi in un quartiere sconosciuto, abbandonare i luoghi che ho frequentato per anni, lasciare le stanze dove ho cresciuto mio figlio e vissuto una vita felice con il mio defunto marito. Insomma, sradicare le mie radici. E, allora, mi ha colpito molto la storia dell’anziano signore argentino che è tornato a vivere nel suo paese devastato da un’inondazione. Ora là c’è un cumulo di macerie, ma lui ha deciso di tornare nella sua casa natia dopo ben 25 anni dal disastro. Unico abitante di un paese distrutto. Una pazzia? Non credo. Credo, invece, sia difficilissimo tagliare con il passato, tanto più, se in quel passato ci hai lasciato il cuore. Assunta Germanico Pablo, che è tornato a vivere a Epecuén (nella foto) nella provincia di Buenos Aires, distrutta da un’inondazione e riemersa dalle acque 25 anni dopo, però non è solo. È circondato dall’affetto dei suoi 10 figli, dei 23 nipoti e di molti sconosciuti che gli portano tutto ciò di cui ha bisogno per vivere. Amore compreso. Recidere le proprie radici è sempre doloroso, ma se non si è “fortunati’ come Pablo e siamo costretti a lasciare i luoghi che ci hanno visto felici non significa che dobbiamo dimenticare la felicità vissuta. Quella sarà sempre dentro di noi. E nessuno potrà sradicarla. OTTOBRE 2019 I 97


bazar

SPORT E BENESSERE RICORRENZE CURIOSITÀ Questo spazio offre informazioni, CONTRO LO STRESS curiosità, notizie utili. Come ogni FILM

a cura del Centro Studi 50&Più

bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

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oppure al 0424708910.

SPORT E BENESSERE

L’EFFETTO “CONTAPASSI” Il contapassi può essere d’aiuto per la nostra salute. Lo certifica uno studio londinese effettuato su più di 1.200 partecipanti, persone tra i 45 e i 75 anni in buona salute, divisi poi in due sottogruppi, uno con il contapassi e l’altro no. Dopo 3-4 anni coloro che avevano usato il contapassi dedicavano più tempo all’attività fisica, avevano il 44% in meno delle probabilità di riportare una frattura e il 66% in meno di subire un evento cardiovascolare o di sviluppare diabete o depressione. MUOVERSI MANTIENE IN FORMA (ANCHE) IL CERVELLO Praticare sport superati gli “anta” apporta numerosi benefici. Da una ricerca americana risulta che svolgere attività sportiva dopo i 60 anni, oltre a tonificare il corpo e a mantenere in salute l’organismo, apporta benefici anche al cervello, soprattutto a quello maschile. Gli uomini hanno infatti mostrato un maggiore in-

cremento delle capacità di concentrazione, di attenzione e di gestione del tempo.

+ RICORRENZE 2 OTTOBRE, FESTA DEI NONNI Nel 2005 è stata istituita anche in Italia la Festa per celebrare “l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”. La legge invita regioni, province e comuni a organizzare per il 2 ottobre iniziative ed eventi volti alla valorizzazione del loro ruolo e ad approfondire le tematiche relative alle crescenti funzioni da loro assunte nella famiglia e nella società.

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Tel: 0322841903 800995988

CURIOSITÀ DORMIRE AL BUIO NON FA INGRASSARE Se si ha l’abitudine di dormire con le luci o con la televisione accese, sale la probabilità di diventare obesi.

98 I 50epiumagazine.it I OTTOBRE 2019

Questo è emerso da una ricerca condotta su donne anziane e di mezza età. Gli studiosi hanno rilevato che l’aumento di peso si è verificato indipendentemente dalle ore di sonno dormite. Dopo sei anni, le donne che dormivano con televisione o luce in camera presentavano il 22% di probabilità in più di essere in sovrappeso rispetto a coloro che dormivano nel buio totale. MUSICA PER LA MENTE Nuove ricerche suggeriscono che una stimolazione sonora, durante il sonno profondo (quando il cervello emette onde lente), migliora la memoria di persone con deficit cognitivi. Tramite dei toni “dolci”, il cosiddetto “rumore rosa”, si è osservato un miglioramento della memoria, che è maggiore quando la stimolazione sonora riesce ad aumentare il sonno profondo. Migliorare il sonno rappresenta un nuovo approccio per prevenire la demenza.

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Tel: 0322841903 800995988

CONTRO LO STRESS

COLORARE I MANDALA La Mandala Therapy, attività solo apparentemente semplice, è in realtà in grado di attivare l’emisfero destro del cervello, quello della creatività. Colorare disegni specifici, decidendo tonalità e sviluppo dell’immagine, aiuta ad alleggerire la mente. Inoltre, nel cervello viene sollecitata la

produzione di endorfina e serotonina, i cosiddetti “ormoni della felicità”, che provocano nelle persone una sensazione di maggiore benessere. IMMERGERSI NELLA NATURA Bastano due ore a settimana in contatto con la natura per riceverne benefici nella salute psico-fisica. Uno studio britannico ha analizzato 19.800 persone per valutarne il “coinvolgimento nell’ambiente naturale”. Si è così scoperto che chi era stato due ore a contatto con la natura aveva il 23% delle probabilità in più di segnalare un grande benessere e il 59% di probabilità in più di riferire di essere in buona salute. L’effetto positivo aumentava proporzionalmente al tempo trascorso all’aria aperta.

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Tel: 0322841903 800995988

FILM HOPE GAP di William Nicholson, con Annette Bening, Bill Nighy, Josh O’Connor, Gran Bretagna, 2019 Grace e Edward sono sposati da più di trent’anni. Quando il figlio Jamie torna a trovarli, Edward gli annuncia che il giorno seguente ha intenzione di lasciare sua madre. Il film segue il disfacimento di tre vite attraverso vari stadi di shock, incredulità e rabbia. Tenero, divertente e realistico mostra come nella vita non ci siano risposte facili, ma si sopravvive a tutto.


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