N. 12 - gennaio 2014

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Gennaio 2014 | anno IV

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L’Accademia del Fitness Wellness & Anti-aging Magazine

n.12


Relatore

■ La teoria neuro-endocrina dell’invecchiamento ■ Alimentazione neuro-endocrina ■ L’allenamento come stimolo ormonale ■ Integratori alimentari per la modulazione dei valori ormonali ■ La terapia sostitutiva ormonale con ormoni bioidentici per contrastare il decadimento psico-fisico: applicazioni ed indicazioni terapeutiche, effetti benefici ed effetti indesiderati

Dott. Massimo Spattini Specialista in Scienza dell’Alimentazione Certified in Anti-aging & Regenerative Medicine (ABAARM - USA) Certified AFMCP (Applying Functional Medicine Segreteria organizzativa in Clinical Practice) - IFM (USA) ACCADEMIA DEL FITNESS (AFFWA) Docente nell’anno accademico 2012/2013 nel Corso Galleria Crocetta 9/A - 43126 PARMA di Formazione “Metodologie Anti-aging e Anti-stress” Tel. 0521.1682083 - Fax 0521.294971 info@accademiadelfitness.com - www.accademiadelfitness.com dell’Università Sapienza di Roma con l’insegnamento “Ipotesi di terapia sostitutiva ormonale per contrastare Quota iscrizione il decadimento psico-fisico: applicazioni potenziali ed € 160,00 (comprensiva della quota associativa AFFWA) Iscrizioni e pagamento entro il 31-01-2014 effetti indesiderati psico-fisici della terapia sostitutiva ormonale”. ECM : sono stati richiesti i Crediti per le figure professionali di: Medico Chirurgo, Biologo, Dietista, Farmacista PROVIDER: AKESIOS GROUP S.r.l. - Via A. Viola, 9 - Parma - www-akesios.it


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EDITORIALE ACCADEMIA DEL FITNESS Galleria Crocetta 10/A 43126 PARMA Tel. 0521.941319 Fax 0521.294971 www.accademiadelfitness.com magazine@accademiadelfitness.com Direttore responsabile: Valerio Merola Direttore scientifico: Massimo Spattini In redazione: Claudia Bonini Silvia Iorio Cristiana Pedrazzini Cinzia Ruggeri Comitato scientifico: Dott. Damiano Galimberti Prof. Fulvio Marzatico Dott. Filippo Ongaro Prof. Mario Passeri Hanno collaborato a questo numero: Valentina Aloina Maria Corgna Alessandro Gelli Valeria Guerra Mauro Miceli Giovanni Occhionero Filippo Ongaro Mario Passeri Massimo Spattini Foto di copertina: Maurizio Polverelli In copertina: Valentina Aloina Editore: Profitness S.a.s. Galleria Crocetta 10/A 43126 Parma Tel. 0521.941319 Stampa e distribuzione: Mattioli 1885 S.r.l. Str. della Lodesana, 649 sx Loc. Vaio 43036 Fidenza (PR) Tel. 0524.530383 www.mattioli1885.com

Inizia l’anno 2014: è il momento giusto per fare il bilancio dell’anno precedente e per programmare quello nuovo. Il 2013 è senz’altro stato, in generale, molto difficile per la nostra economia. La crisi, ovviamente, non ha risparmiato l’editoria e abbiamo visto riviste del settore contrarre le pagine e/o diminuire la frequenza di pubblicazione. Questo è, in parte, anche dovuto al fatto che le aziende, in maniera miope, si sono orientate sul web che offre loro senza dubbio un miglior rapporto costicontatti, perdendo però di vista la qualità del contatto e credo che questo sia invece oltremodo importante per aziende che propongono prodotti di qualità. Inoltre non bisogna dimenticare che la cultura vera e la conoscenza sono alla base di ogni vera motivazione che porti ad un’azione non superficiale e protratta. Gli acquisti basati sull’emozione e sulla curiosità non resistono nel tempo. Fortunatamente la nostra rivista, tenendo fede ai propri principi, continua a reggere ed è addirittura cresciuta come tiratura e consensi grazie alla sua coerenza e all’opera di divulgazione dell’AFFWA (Accademia Funzionale del Fitness, Wellness e Antiaging). Nel 2013 l’AFFWA aveva rinunciato ad un progetto che aveva già nel cassetto per sostenere un’iniziativa promossa da un nostro collaboratore, il dottor Alessandro Gelli che era riuscito ad ottenere la coordinazione del Corso di Formazione ed Alta Formazione “Metodologie Antiaging e Antistress” presso l’Università Sapienza di Roma. L’AFFWA ha prontamente aderito a questo corso attraverso tutti i suoi canali mediatici e addirittura “sponsorizzando” l’iscrizione di alcuni iscritti. In quest’ottica è stata fatta una pagina pubblicitaria volta a promuovere il corso della Sapienza associandolo al logo dell’AFFWA

e EURODREAM (sponsor dell’AFFWA per il 2013) ritenendo, in buona fede, ma forse sbagliando, di non fare nulla di scorretto. La cosa ha invece creato molti problemi alla direzione del corso che mi ha invitato ad una smentita che effettuo tramite queste righe specificando che, di fatto, l’AFFWA e EURODREAM non sono mai stati sponsor ufficiali in quanto non hanno pagato o versato alcun contributo economico come sponsor diretti del corso alla Università Sapienza e tantomeno agli organizzatori e alla direzione ma hanno semplicemente contribuito al pagamento dell’iscrizione di alcuni iscritti dell’AFFWA. Fatta questa doverosa precisazione, come richiestomi, sinceramente devo dire che sono rimasto particolarmente amareggiato da questo atteggiamento dal momento che, di fatto, mi sono adoperato per l’iscrizione di oltre 15 persone, molte delle quali appartenenti direttamente al team dei docenti dell’Accademia o miei collaboratori stretti. Questo, ed alcune divergenze sull’approccio didattico del corso “Metodologie Antiaging e Antistress”, mi hanno portato a ritirare la mia candidatura come docente per il 2014. Di conseguenza ci concentreremo ed utilizzeremo le nostre energie per promuovere le attività dell’AFFWA nel nuovo anno. Vi posso già dare alcune anticipazioni: il 7 e 8 maggio, in occasione di Pianeta Nutrizione presenteremo il Primo Convegno Internazionale di Medicina Funzionale Antiaging dell’AFFWA “Nutrition & Exercise” e, ripescando il progetto nel cassetto, parte il corso “Antiaging Advisor Certification”. Non perdetevi questi importantissimi appuntamenti: “predichiamo quello che pratichiamo e viceversa”. Massimo Spattini Presidente dell’Accademia del Fitness

Registrazione n. 12/2004 Tribunale di Parma

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L’Accademia del Fitness

SOMMARIO EDITORIALE

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di Massimo Spattini

MANGIA BENE CHE TI FA BELLO di Massimo Spattini

IL TRATTAMENTO DELL’IPERTENSIONE IN MEDICINA ANTIAGING di Filippo Ongaro

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CELLFOOD: SUPPLEMENTO A BASE DI OSSIGENO Un’introduzione all’integrazione a base di ossigeno come supplemento nutrizionale nella dieta 16 di Mauro Miceli

PIANTE ED ESTRATTI VEGETALI AD AZIONE “ADATTOGENA” E LORO AZIONI SALUTARI IN AMBITO ANTI-AGING ED ANTI-STRESS 20 di Alessandro Gelli

PSICO BIO-GALATEO: IMPARARE FACENDO di Valeria Guerra

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RECENSIONE DEL LIBRO ANTIAGING E LO STILE DI VITA INTEGRATO 32 di Mario Passeri

CELLULITE E ALLENAMENTO

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IPERATTIVITÀ DEI SISTEMI DELLO STRESS E RISPOSTA IMMUNOENDOCRINA Il ruolo della medicina fisiologica di regolazione

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GLI ANDROGENI AMICI DELLE DONNE: MIGLIORANO UMORE, METABOLISMO E VITALITÀ!

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di Valentina Aloina

di Maria Corgna

di Giovanni Occhionero 4


DETox fase 1/2/3 SoStiene la funzione del fegato e la produzione di bile

Colina: aiuta la funzione epatica Estratti vegetali: favoriscono la funzione epatica e la produzione di bile Antiossidanti: neutralizzano i radicali liberi Informazioni nutrizionali per 2 compresse Vit A

125 μg

16%*

Vit B1

2,10 mg

191%*

Solfato di sodio

50 mg

Vit B2

2,40 mg

171%*

Acido lipoico

50 mg

Vit B3

11,67 mg

73%*

Taurina

100 mg

Vit B5

9 mg

150%*

Colina

82,5 mg

Vit B6

3 mg

214%*

N-acetil-cisteina

200 mg

Vit B12

Citrato di potassio

250 mg

1,50 μg

60%*

Estratto di te verde

50 mg

Vit C

66,67 mg

83%*

Estratto di carciofo

75 mg

Vit D

4,17 μg

83%*

Estratto di crescione

100 mg

Vit E

17,01 mg

142%*

Estratto di melograno

100 mg

33,3 μg

67%*

Estratto di cardo mariano

100 mg

134 μg

67%*

L-cisteina HCl

Biotina Acido folico Rame

5 mg

333 μg

33%*

L-glutatione ridotto

10 mg

Manganese

0,83 mg

42%*

L-treonina

35 mg

Molibdeno

33,3 μg

67%*

L-lisina HCl

35 mg

Selenio

25,0 μg

45%*

L-glicina

Zinco

3,33 mg

33%*

*% A.G.R. : Apporto giornaliero raccomandato

Modo d’uso: 2 compresse al giorno 60 compresse PP: € 34,99

400 mg


L’Accademia del Fitness

MANGIA BENE CHE TI FA BELLO La pelle non è semplicemente un involucro ma è un vero e proprio organo, secondo, come grandezza e superficie, solo all’intestino e, così come l’intestino, funge da barriera selettiva tra l’interno e l’esterno del corpo, in quanto tramite il canale del tubo digerente (stomaco-esofago-bocca), comunica con l’esterno. Essa funge da filtro lasciando passare le sostanze di cui abbiamo bisogno e ostacolando l’ingresso nonché favorendo l’eliminazione, delle sostanze nocive. Ovviamente la pelle, per ragioni anatomiche, è particolarmente esposta ad insulti meccanici provenienti dall’ambiente esterno ma la sua salute risente notevolmente anche di alterazioni metaboliche dell’ambiente interno. La salute della pelle non può prescindere da stili di vita corretti che comprendono la non eccessiva esposizione al sole, l’inquinamento ambientale, l’inquinamento elettromagnetico, le radiazioni da microonde (vedi telefono cellulare) l’utilizzo di saponi e detergenti particolarmente aggressivi. Fondamentale è una corretta alimentazione che limiti gli zuccheri semplici e i grassi saturi, per non parlare dei grassi idrogenati, soprattutto presenti nei dolci, nei soft drinks e nelle cosiddette merendine. Importante è inoltre l’astensione dal fumo, limitare il consumo di alcol e gestire al meglio lo stress, oltre che andare a letto presto e dormire almeno otto ore per notte. Dormire bene nelle prime ore della notte favorisce la secrezione naturale dell’ormone GH che è conosciuto come l’ormone antinvecchiamento utilizzato dalle star di Hollywood come terapia antiaging. Questo ormone restituisce tono ed elasticità ai tessuti della pelle esercitando una sorta di effetto lifting. Un deficit di sonno,

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dal punto di vista quantitativo favorisce una maggior produzione di cortisolo. Il cortisolo, anche definito l’ormone dello stress, ha un effetto negativo sulle proteine della pelle quali il collagene e l’elastina causando il processo di rilassamento cutaneo. Eccesso di stress e stili di vita scorretti accrescono lo stress ossidativo che consiste nell’aumento della produzione di radicali liberi che, se in eccesso, esercitano un’azione dannosa per le cellule ed i tessuti. La formazione di radicali liberi aumenta anche quando il sistema “spazzino”, naturalmente presente nel nostro organismo e normalmente deputato a tenere sotto controllo i radicali liberi, va in crisi. Questo spesso è dovuto ad un eccesso di “tossine” che il nostro organismo non riesce ad eliminare perciò l’assunzione di antiossidanti, cioè sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi tossici, diventa fondamentale per la salute della pelle. Le sostanze anti ossidanti più conosciute e più potenti sono le vitamine A, C, E, il betacarotene (che è la provitamina A), l’acido lipoico, l’acetilcisteina, il coenzima Q10. La vitamina C e il Q10 sono fondamentali per la produzione del collagene. L’acido lipoico stimola l’attività di un enzima che digerisce il collagene danneggiato e ne favorisce la rigenerazione. In particolare l’acido lipoico e l’acetilcisteina, oltre ad esercitare un effetto antiossidante diretto, aiutano la funzione detossificante del fegato essendo precursori del glutatione che è la molecola detossificante più importante del nostro organismo ma che non può essere assunto come tale per via orale perché viene smantellato dagli enzimi digestivi. Altre sostanze meno note ma molto interessanti per il loro grande potere antiossidante e rigenerante sono il deutrosulfazyme


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L’Accademia del Fitness e il biossido di silicio. Il deutrosulfazyme è una forma salina del deuterio (composta di ossigeno e idrogeno) per la precisione deuterio solfato arricchito da minerali aminoacidi ed enzimi. La particolarità di questa formulazione è che facilita la scissione dell’acqua in ossigeno e idrogeno permettendo una maggior ossigenazione a livello tissutale e, come sosteneva il dottor Artur Guyton “qualunque dolore, sofferenza o malattia cronica, è causato da un’insufficiente ossigenazione a livello cellulare”. Il biossido di silicio è importantissimo per il tessuto connettivo, “l’uomo è vecchio quanto il suo tessuto connettivo” ha sentenziato il premio Nobel Metschnikov (18451916). L’età del tessuto connettivo è determinata dal suo contenuto di biossido di silicio che, con l’aumentare dell’età, diminuisce, questa carenza si manifesta con il corrugamento della fronte, la ridotta elasticità cutanea, l’opacità, la perdita di capelli e la fragilità delle unghie. La carenza di biossido di silicio si traduce con una perdita della capacità di legare acqua nel tessuto connettivo e le conseguenze sono visibili sul viso che perde compattezza. Per questo si ricorre alle iniezioni sotto cute di acido ialuronico, che è un mucopolisaccaride ricco di collagene che trattiene l’acqua dando più turgore ai tessuti. Se l’utilizzo di vitamine ed integratori a scopo antiossidante è senz’altro una buona misura preventiva dell’invecchiamento cutaneo non bisogna però trascurare l’alimentazione vera e propria. Dopo aver accennato agli alimenti da evitare cioè dolci, soft drink , merendine, alcolici, cibi eccessivamente elaborati e ricchi di acidi grassi saturi, troppo pane e pasta, insaccati, cibi conservati e raffinati, dobbiamo ora considerare una serie di cibi che hanno una particolare efficacia protettiva nei confronti della pelle. Fanno parte della lista di questi cibi soprattutto vari tipi di bacche particolarmente ricche di antiossidanti.; per esempio le bacche di Goji, note da migliaia di anni nella medicina tibetana e ricchissime di betacarotene e vitamina C, le bacche di Acaj, che crescono nelle foreste dell’Amazzonia, ricchissime di polifenoli (potentissimi antiossidanti), le bacche di Sambuco ricche di sali minerali e vitamina A e anche i più comuni frutti di bosco come i mirtilli i lamponi e le more. Limitare però gli effetti benefici di questi alimenti solo al loro contenuto specifico dei principi attivi più potenti e conosciuti è in realtà riduttivo poiché la grande efficacia dei cibi naturali è proprio dovuta ad una perfetta miscela, che solo la natura è stata in grado di formulare, di minerali, vitamine, fitonutrienti, che esercitano il loro effetto in maniera sinergica e non riproducibile con il singolo principio attivo. Un altro alimento eccezionale per evitare l’invecchiamento

della pelle è il salmone che, oltre ad essere particolarmente ricco di acidi grassi essenziali Omega 3, estremamente utili per combattere l’infiammazione che è una delle maggiori cause di produzione di radicali liberi, contiene Astaxantina. Essa è un carotenoide dotato di notevole potere antiossidante, antinfiammatorio e antiestrogenico, presente in diverse microalghe delle quali appunto si cibano i salmoni e che conferisce loro il caratteristico colore (attenzione, il salmone deve essere selvaggio perché al salmone di allevamento non vengono somministrate le alghe come mangime ma particolari coloranti per far loro assumere il caratteristico colore). Un’altra sostanza di cui è ricco il salmone è il DMAE (dimetilaminoetanolo), un potente composto che è il precursore del neurotrasmettitore acetilcolina, responsabile, tra l’latro, del tono a livello cutaneo. Provate per tre giorni a mangiare salmone e verdura ai pasti principali e bacche e frutta secca come spuntini….il vostro viso ringiovanirà di almeno 10 anni… provare per credere!

Dormire bene nelle prime ore della notte favorisce la secrezione naturale dell’ormone GH che è conosciuto come l’ormone antinvecchiamento utilizzato dalle star di Hollywood come terapia antiaging.

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Dottor Massimo Spattini Specializzazione in Medicina dello Sport Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione Board Certificate in Anti-Aging & Regenerative Medicine (ABAARM-USA) Diplomate Functional Medicine (AFMCP)


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IL TRATTAMENTO

DELL’IPERTENSIONE

IN MEDICINA ANTIAGING (PRIMA PARTE) Introduzione Le stime più recenti indicano che in Italia il 21% degli uomini e il 24% delle donne sono ipertesi. Questo si traduce in oltre 10 milioni di persone affette da questa patologia. La gestione farmacologica della pressione arteriosa è meno efficace di quello che si pensa e numerosi studi hanno dimostrato come una buona parte dei soggetti trattati sia comunque esposta a livelli pressori elevati oltre che agli effetti collaterali dei farmaci assunti. Questi dati considerano valori target 140/90 mmHg anche se oggi è noto che i valori ottimali di pressione, quelli cioè in cui la persona ha una probabilità minore di sviluppare danni cardiocircolatori, si aggirano invece sui 120/80mmHg. Se prendessimo questi come i livelli sopra i quali considerare una persona ipertesa, l’ipertensione riguarderebbe purtroppo la stragrande maggioranza della popolazione adulta. Cos’è l’ipertensione La pressione sanguigna è la misurazione della forza esercitata

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dal sangue mentre scorre nelle arterie. Una pressione elevata è la conseguenza di un’eccessiva forza sulla parete arteriosa che a lungo andare crea un danno a livello dell’endotelio, il rivestimento interno dei vasi. La forza esercitata dal sangue viene misurata in 2 fasi: quando il cuore si contrae (pressione sistolica o massima) e quando il cuore si rilassa (pressione diastolica o minima). Un aumento della pressione può essere causato da alcune patologie sottostanti tra cui per esempio l’iperaldosteronismo, la sindrome di Cushing o il feocromocitoma. Tuttavia oltre il 90% dei casi di ipertensione è definito essenziale, ossia senza alcuna patologia organica alla base. Il problema centrale dell’ipertensione è legato al danno che si viene a creare a livello dell’endotelio. Quando lo strato interno del vaso viene danneggiato si crea un ispessimento dell’arteria stessa su cui gradualmente va a formarsi la placca aterosclerotica. Ipertensione e disfunzione endoteliale sono dunque strettamente correlate e portano ad un irrigidimento delle arterie che non sono più in grado di contrarsi e dilatarsi efficacemente. Questa rigidità del sistema porta ad uno stress aggiuntivo sul cuore con possibile ipertrofia ventricolare sinistra e danni a livello di vari organi.



L’Accademia del Fitness I limiti del trattamento convenzionale dell’ipertensione Oggi il medico ha a disposizione una lunga serie di farmaci per ridurre la pressione arteriosa. Questi farmaci nella migliore delle ipotesi riducono la pressione ma non aiutano a ripristinarne una corretta regolazione. Cioè la pressione si abbassa per via del farmaco ma il sistema di regolazione della pressione viene in sostanza spento. Come si può notare dalla tabella riportata sopra nessuno dei farmaci esistenti interviene migliorando la regolazione pressoria ma al contrario sopprimendola. A volte sono necessari e indispensabili ma che il medico scelga un diuretico, un agente per ridurre la portata cardiaca o per dilatare i vasi non fa una grande differenza in termini fisiopatologici in quanto ciascuno di questi farmaci fa scattare molteplici risposte a cascata creando molti effetti che vanno al di là di quello ricercato. Alcuni recenti studi hanno messo in evidenza come l’errore centrale di un approccio esclusivamente farmacologico all’ipertensione sia che le variazioni pressorie non sono semplici alterazioni rispetto alla norma

ma parametri che si alzano o si abbassano a causa di una rete complessa di segnali regolata dal sistema nervoso centrale in funzione delle necessità che esso prevede l’organismo incontri. Quindi se un segnale viene semplicemente soppresso da un farmaco, il cervello compenserà attivandone altri. Per esempio quando l’ipertensione viene trattata con un diuretico la risposta compensatoria è l’aumento della frequenza cardiaca e la vaso-costrizione. Questi effetti compensatori costringono il medico ad instaurare terapie multiple che purtroppo però complicano ancora di più il quadro. Bloccare un parametro e i suoi agenti regolatori attraverso un farmaco ha un costo perché rende quella variabile, originariamente flessibile, rigida e completamente insensibile ai bisogni generati dall’ambiente esterno e dall’organismo stesso. Ciò deteriora l’intera capacità di regolazione del corpo. Per esempio i beta-bloccanti provocano intolleranza all’esercizio dovuta a incapacità da parte dell’organismo di aumentare la portata cardiaca quando necessario. Per questi e molti altri motivi meno

Una pressione elevata è la conseguenza di un’eccessiva forza sulla parete arteriosa che a lungo andare crea un danno a livello dell’endotelio, il rivestimento interno dei vasi.

TABELLA 1: I farmaci usati nel trattamento dell’ipertensione CLASSE FARMACO

MECCANISMI DI AZIONE ED EFFETTI COLLATERALI

Diuretici tiazidici

Agiscono sul rene aumentando l’eliminazione di sodio e acqua attraverso l’urina. Con meno fluidi nel corpo, il volume ematico diminuisce e la pressione scende. Gli effetti collaterali sono impotenza, iperinsulinemia e intolleranza al glucosio, gotta, iperpotassemia, iponatriemia.

Beta bloccanti

I beta bloccanti agiscono sui recettori adrenergici beta diminuendo l’azione di adrenalina e noradrenalia, rilassando la muscolatura vascolare, riducendo la frequenza cardiaca e il fabbisogno di ossigeno. Gli effetti collaterali sono iperinsulinemia, intolleranza al glucosio, aumento dei trigliceridi, diminuzione delle HDL, intolleranza all’esercizio, impotenza.

ACE inibitori

L’angiostensina viene formata quando il rene riceve un segnale di dover aumentare la pressione. Gli ACE inibitori prevengono o riducono la produzione di angiotensina ed impediscono la sua azione di vasocostrizione. Effetti collaterali sono ipercaliemia, tosse e angioedema.

Angiotensin II receptor blockers (ARBs)

Sono simili agli ACE inibitori ma invece di bloccare l’enzima che forma l’angiotensina, bloccano l’effetto dell’angiotensina stessa legandosi a dei recettori specifici (AT1). Gli effetti collaterali includono mal di testa, stordimento, diarrea, sapore metallico.

Calcio antagonisti

Agiscono sul trasporto del calcio nelle cellule del cuore e dei vasi provocando un rilassamento vascolare. Non vanno usati in pazienti che hanno avuto un infarto o uno scompenso cardiaco e gli effetti collaterali comprendono stitichezza, gonfiore delle gambe, vampate, mal di testa

Alfa bloccanti

Bloccano selettivamente i recettori alfa della muscolatura liscia dei vasi rendendoli insensibili alle catecolamine. Il rischio principale è la perdita di regolazione pressoria ortostatica (quando ci si alza in piedi) e non vanno usati in persone che sono a rischio di insufficienza cardiaca congestizia.

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del 25% dei casi di ipertensione viene effettivamente tenuto sotto controllo dai farmaci prescritti. Alcune ricerche condotte qualche anno fa in Scandinavia hanno evidenziato come alla base dell’ipertensione possa esserci un eccesso di insulina. L’insulina oltre a regolare la glicemia è un importante fattore di crescita anche vascolare e favorisce il riassorbimento del sodio a livello renale. Essa ha dunque un potenziale effetto ipertensivo. L’alimentazione moderna ricca di zuccheri e carboidrati raffinati (pane, pasta e riso bianchi, dolci, etc) fa si che sempre più persone abbiano livelli elevati di insulina per un fenomeno detto di resistenza insulinica. In poche parole serve più insulina perché le cellule diventano sempre meno sensibili alla sua azione e questo a lungo andare porta alla sindrome metabolica e al diabete. L’iperinsulinemia è ancora in gran parte trascurata in medicina e la sua centralità nello sviluppo dell’ipertensione è troppo spesso ignorata nella pratica clinica. Oggi é perfino noto come il diabete tipo II possa essere una conseguenza stessa della terapia anti-ipertensiva. Infatti l’insorgere dell’ipertensione tende a precedere il manifestarsi del diabete e non venendo riconosciuto il ruolo dell’ insulina nell’insorgenza dell’ipertensione, questa viene trattata per esempio con diuretici tiazidici e beta-bloccanti aumentano il rischio di sviluppare diabete rispettivamente di 4.6 e di 6.1 volte. Coloro che ricevono entrambi i farmaci hanno 11.5 volte più rischio di sviluppare diabete. È evidente quindi che nonostante le ricerche pubblicate, continuano ad esserci errori di fondo nella gestione di molte patologie specialistiche che, trovano nell’iperinsulinemia la loro base comune. La gestione dell’ipertensione in medicina antiaging Patologie complesse e multifattoriali non possono essere ade-

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guatamente trattate con approcci elementari come la somministrazione di un singolo farmaco o di una combinazione di essi. Nella maggior parte delle malattie cronico-degenerative risultati più significativi e duraturi si ottengono con quello che viene definito un approccio multi-modale, con un ventaglio cioè di interventi integrati, che non necessariamente devono escludere il farmaco ma che oltre a quello prevedono esercizio fisico, riduzione dello stress, alimentazione controllata e l’uso medico di integratori naturali e fitoterapici di provata efficacia. Un approccio multimodale permette al medico di tenere in debita considerazione i fenomeni di adattamento dell'organismo e di adottare una filosofia di intervento che invece di tentare di bloccare la regolazione pressoria rendendola rigida e statica con un farmaco, ne stimoli l'utilizzo e la flessibilità. La pressione arteriosa è controllata da un’interazione complessa di fattori tra cui la dieta, predisposizioni genetiche, risposta allo stress e altro. Per questo motivo regimi che introducano esercizio fisico, perdita di peso e alimentazione a basso indice glicemico, una dieta con meno sodio e più calcio, potassio e fibra e la cessazione del fumo si sono dimostrati più efficaci degli interventi farmacologici nel mantenere la pressione arteriosa a livelli adeguati. Dr. Filippo Ongaro Direttore Sanitario Istituto di Medicina Rigenerativa e Anti-Aging s.r.l. (Ismerian) Vice-Presidente Associazione Medici Italiani Anti-Aging (AMIA) Board Certified Anti-Aging & Regenerative Medicine (ABAARM) Diplomate Functional Medicine (AFMCP) Certified Practioner International School of Gynecological Endocrinology (ISGE)


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CELLFOOD: SUPPLEMENTO A BASE DI OSSIGENO

UN’INTRODUZIONE ALL’INTEGRAZIONE A BASE DI OSSIGENO COME SUPPLEMENTO NUTRIZIONALE NELLA DIETA

SECONDA PARTE Dove traggono energia le cellule? Il dott. Otto Warburg ha svolto numerose ricerche sul perché le cellule hanno bisogno di ossigeno per creare l’’energia’ necessaria alla vita. Grazie alle sue scoperte sull’importanza dell’ossigeno per la vita delle cellule, ha ricevuto il Premio Nobel per la Medicina. Le cellule sane dell’organismo scompongono tutti i carboidrati assunti con la dieta, siano essi anche complessi, in zuccheri semplici e in ultima analisi in molecole di glucosio, zucchero o carboidrato che viene poi immagazzinato nelle cellule ai fini energetici. Le cellule, quando hanno bisogno di energia per le varie funzioni (riproduzione, calore, etc.) prendono il glucosio immagazzinato e, grazie a una cascata di reazioni chimiche (glicolisi) con ossigeno, creano l’.AT.P. (AdenosinTrifosfato) che diventa, secondo la descrizione fatta dal dott. Warburg, la “pura energia della cellula”, ovvero la molecola serbatoio dell’energia metabolica cellulare. Se c’è carenza di ossigeno a livello cellulare, i processi vitali non possono avvenire e le cellule di conseguenza rallentano drasticamente la loro attività fino a morire. Ma il dott. Warburg ha inoltre scoperto che uno scarso apporto di ossigeno va anche a scapito delle cellule. Quando alle cel-

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lule manca la giusta quantità di ossigeno, il glucosio comincia a fermentare in maniera diversa (stato di glicolisi anaerobica) e questo determina una serie di eventi indesiderati e dannosi. Il collasso del sistema immunitario Il dott. Stephen Levine, (un apprezzato biologo molecolare e genetista) e il dott. M. Kidd hanno condotto uno studio che conferma che “...l’ossigeno è la fonte della vita di tutte le cellule”. L’abuso costante cui sottoponiamo l’organismo a causa di ciò che mangiamo e beviamo e della mancanza di esercizio, priva l’organismo stesso di ossigeno prezioso. Questa situazione è resa ancor più grave dagli inquinanti, dai conservanti tossici presenti nell’acqua, nel cibo e nell’aria che respiriamo. Il dott. Kidd ha scritto: “L’ossigeno svolge un ruolo fondamentale nel funzionamento del sistema immunitario...” soprattutto rispetto alla resistenza ai batteri e ai virus. Il dott. Levine aggiunge: “Possiamo considerare la carenza di ossigeno come la prima causa di tutte le malattie”. Si ritiene, sulla base di consistenti ricerche, che una carenza di ossigeno nel sangue potrebbe essere la causa scatenante del collasso del sistema immunitario. Secondo il dott. Levine, una dieta naturale che contenga la giusta concentrazione di ossigeno permette di “nutrirsi adegutamente di ossigeno”. In altre parole, la quantità di ossigeno proporzionale alla “densità del cibo introdotto” è la chiave per un buon metabolismo cellulare.


numero 12 / 2014 Il dott. Levine ha anche dimostrato che i carboidrati complessi sono cibi ricchi di ossigeno. I carboidrati complessi comprendono verdura, cereali integrali e semi (la frutta contiene troppi zuccheri per poter essere classificata come carboidrati complessi). Dato che il dott Levine è un ricercatore chimico, definisce un carboidrato complesso come composto da 16 parti di ossigeno e solo 14 parti di carbonio e idrogeno. “Oltre la metà del peso dei carboidrati complessi è data dall’ossigeno”, ha dichiarato; “ma la percentuale di ossigeno nei grassi è meno del 10% o al massimo del 15%, quindi i grassi sono poveri di ossigeno. Di fatto sono ladri di ossigeno. Le proteine sono composte dallo 0 al 50% di ossigeno, a seconda della caratteristica specifica di ciascun aminoacido. Nessun nutriente – sia che si tratti di proteine, acidi grassi, vitamine o minerali—svolge la propria funzione nella sua forma originale. I nutrienti presenti nella nostra dieta sono soltanto sostanze che meccanicamente risultano necessarie a trasformare l’energia potenziale del cibo in energia chimica utilizzabile per la vita. Affinché questa trasformazione abbia luogo, l’ossigeno deve essere comunque presente. Il dott. Warburg nella sua ricerca sottolinea queste scoperte : egli ha affermato che una ossigenazione dei tessuti e delle cellule inferiore al necessario, osservata nella ipossia cellulare, non è soltanto la causa fondamentale di malattie quali il cancro, ma porta anche come conseguenza una predisposizione alle malattie degenerative. La carenza di ossigeno è il fattore principale delle malattie immunodepressive. Pertanto, tutti e tre i ricercatori concludono che un aumento di ossigenazione del flusso sanguigno e delle cellule risulta essenziale per favorire e ripristinare la salute generale dell’organismo.

ossigeno determina una scarsa ossidazione : questa a sua volta causa un aumento dell’inquinamento cellulare. L’ossigeno è il disintossicante cellulare necessario alla vita delle cellule. Quando i livelli di ossigeno nell’organismo sono insufficienti, le tossine aumentano e potrebbero arrivare a devastare le funzioni organiche e ridurre l’energia necessaria alla vita. Senza ossigeno non può esserci nutrimento. E senza nutrimento non c’è né calore, né energia, così che l’organismo non può depurarsi. Un organismo che gode di eccellente approvvigionamento di ossigeno, assieme a uno sviluppo dei processi metabolici di ossidazione e ossigenazione che non incontrano ostacoli, è da considerarsi sano e robusto , ovvero in buona salute.

L’abuso costante cui sottoponiamo l’organismo a causa di ciò che mangiamo e beviamo e della mancanza di esercizio, priva l’organismo stesso di ossigeno prezioso. Questa situazione è resa ancor più grave dagli inquinanti, dai conservanti tossici presenti nell’acqua, nel cibo e nell’aria che respiriamo

Il processo di ossidazione Le cellule utilizzano l’ossigeno in molti processi in cui si scompongono le sostanze tossiche in eccesso presenti nell’organismo. Il processo per cui si combina una sostanza con l’ossigeno a livello cellulare è detto ‘ossidazione’. Il dott. Levine descrive l’ossidazione in questo modo: “L’ossigeno rappresenta la scintilla della vita. I nutrienti sono il combustibile. Per un buon stato di salute c‘è bisogno di combustibile e ossigeno nelle giuste proporzioni”. La mancanza di un’adeguata quantità di ossigeno impedisce l’ossidazione e l’ossigenazione, due processi che energizzano le cellule per la rigenerazione biologica. Questi processi stanno alla base della vita e della morte. Quando si mantiene un normale ambiente cellulare, questo non perde il potenziale di crescita e riproduzione Un insufficiente apporto di

I radicali liberi, nemici o alleati ? Negli ultimi trent’anni, oltre 6.000 studi scientifici hanno stabilito che l’attività dei radicali liberi rappresenta una delle cause principali di tutte le malattie degenerative. Gli stessi studi indicano inoltre molto chiaramente che c’è un modo efficace per controllare e, nella maggior parte dei casi, eliminare il danno prodotto dai radicali liberi. Sfortunatamente, la scienza dei radicali liberi è totalmente sconosciuta al grande pubblico e spesso su questo argomento c’è disinformazione sia da parte dei media, sia da parte delle stesse case produttrici di supplementi e nutrienti che dovrebbero risolvere il problema dei radicali liberi. Qual’è la verità? Come si formano? Tutti i radicali liberi sono nocivi all’organismo? L’ossigeno è il vero responsabile nella produzione di radicali liberi? La definizione più semplice di un radicale libero è quella fatta dal dott. Kurt Donsbach nel suo libro Oxygen-Oxygen-Oxygen: “Si tratta di un elemento, o di un composto, con un elettrone libero (non accoppiato) : questa mancanza di equilibrio fa sì che la sostanza abbia una marcata tendenza alla reattività. Va però detto che questi radicali liberi hanno vita molto breve, in genere la decimillesima parte di un secondo; ma durante questo breve lasso di tempo, essi possono provocare danni se si uniscono ad altre sostanze chimiche che ne modificano il carattere, a volte addirittura producendo una reazione a catena per la quale si creano nuovi radicali liberi” . Il dott. Peter Rothschild, nel suo lavoro intitolato Free Radicals, Stress and Antioxidant Enzymes scrive: “A causa della loro natura iperreattiva, i radicali liberi possono essere estremamente tossici e sono la conseguenza diretta dei fattori di stress primari che colpiscono il sistema immunitario e che minacciano la nostra salute “. Ad ogni modo, con questo non si vuole dire che i radicali liberi siano sempre nocivi o pericolosi. Piccole quantità di radicali liberi sono necessarie per molte funzioni del sistema immunitario e altre attività cellulari vitali. Ad

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L’Accademia del Fitness esempio, il sistema immunitario stesso genera radicali liberi da usare nel processo di eliminazione di un virus o di un batterio. Solo quando alte concentrazioni di radicali liberi sono presenti, o quando i livelli dei radicali liberi superano la capacità dell’organismo di eliminarli, la nostra salute è minacciata. Mantenere l’equilibrio fra l’attività dei radicali liberi e l’apporto di enzimi antiossidanti è una delle funzioni principali dell’organismo” . I radicali liberi dunque mancano di elettroni, e in questo stato atomico quantico, faranno il possibile per rubare un elettrone da un’altra fonte. In maniera strettamente semplicistica possiamo dire che attorno ad ogni atomo orbitano elettroni dentro le cosiddette ‘shells’. Queste shells (o sotto-orbitali) si trovano a varia distanza dal centro del nucleo dell’atomo. Ogni sottoorbita può contenere al massimo due elettroni, ciascuno dei quali ‘rotea’, ossia genera quelle che i fisici quantici chiamano ‘forme d’onda’ o ‘pacchetti d’onda’ (in inglese wave forms o wave packets) in varie direzioni e su stesso, generando un campo magnetico di spin parallelo ed anti-parallelo, quindi di segno opposto dato che la carica elettrica (negativa) è identica e per coesistere nello stesso spazio orbitalico, o meglio sotto-orbitalico, necessita di avere almeno carica magnetica differente dall’altro elettrone. Se uno di questi elettroni manca nell’orbita esterna, esso cercherà l’elettrone adatto per la stabilizzazione energetica. Questo atomo così reattivo ed instabile è chiamato radicale li-

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bero. I radicali liberi possono essere di varia grandezza, da un unico atomo a molecole più complesse. Possono essere benefici o nocivi, ma soprattutto, possono essere controllati dalle molecole prodotte nell’organismo, come gli enzimi superossidodimutasi (SOD) e glutatione per ossidasi o altre molecole fisiologiche quali la bilirubina e l’acido urico, oppure le vitamine naturali e i nutrienti che possiamo ottenere giornalmente da fonti dietetiche quali vitamine E, C, beta-carotene e i bioflavonoidi. Maharishi Ayur-Ved nel suo libro Freedom from Disease: How to Control Free Radicals scrive: “Sono una caratteristica imprescindibile di tutta la vita basata sull’ossigeno. I radicali liberi, in quanto parte dei processi vitali di ogni singola cellula, sono creati come sostanze tossiche di scarto. Quando il sistema immunitario spedisce le proprie forze speciali per combattere le infezioni, i radicali liberi fungono da armi. Se l’organismo assume insetticidi, sostanze chimiche industriali, cibi conservati, fumo di sigarette o alcol, i radicali liberi sono la naturale conseguenza diretta. E anche quando la mente e il corpo sono sotto stress, i radicali liberi sono prodotti in massa” . Prof. Mauro Miceli Docente Aggregato Scienze Laboratorio Biomediche Polo Biomedico Università Di Firenze U.F. Chimica Degli Alimenti Lab Sanità Pubblica - Firenze


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PIANTE ED ESTRATTI VEGETALI AD AZIONE “ADATTOGENA” E LORO AZIONI SALUTARI IN AMBITO ANTI-AGING ED ANTI-STRESS TERZA ED ULTIMA PARTE Suma o Pfaffia paniculata e suoi estratti: Pianta originaria dell’amazzonia. É largamente e storicamente utilizzata dagli indigeni come tonico, energetico, ringiovanente, tonico sessuale. Studi recenti attribuiscono alla radice di Pfaffia paniculata, chiamata anche Suma o Ginseng Brasiliano, molteplici proprietà di tipo adattogeno. Sembra che sia stata ampiamente utilizzata dagli atleti russi per aumentare la massa muscolare e la resistenza. Il suo effetto sarebbe importante nei complementi utili alla muscolatura, alla resistenza e all’affaticamento fisico. Le sue proprietà si possono basare sulla presenza di numerose molecole, non solo Beta ectisterone, ma anche aminoacidi, elettroliti, minerali, ferro, magnesio, zinco, vitamine A, B1, B2, E, K, e acido pantotenico. La radice contiene anche acido pfaffico, saponine (più dell 11%), glicosidi e nortriterpeni e glicosidi ecdisteroidei. In fitoterapia le saponine da pianta sono conosciute per avere un ampio spettro di attività compreso un generale abbassamento del colesterolo. L’ecdysterone la molecola

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attiva sul metabolismpo, sembra anche avere effetto positivo sulla costruzione di massa magra, come lieve “anabolizzante naturale” e sul mantenimento di alti livelli di performance sportive. Indicato come tonico sessuale, adattogeno, tonico-energetico, ossigenante cellulare, immunostimolante, rafforzante il sistema muscolare e la memoria. La Maca (Lepidium meyeni ) e suoi estratti Noto anche come “Ginseng delle Ande” è un Tubero che era coltivato dalla popolazione Inca per le proprietà energetiche e per l’elevata proprietà nutritiva. La radice tuberosa, costituente la droga, risulta utile per la presenza in proteine (10-18%) con discreto valore biologico e quindi per il contenuto in aminoacidi essenziali (leucina fenilalanina, lisina, valina, isoleucina, treonina, metionina, istidina) difficilmente presenti nel regno vegetale e particolarmente preziosi nelle zone andine dove scarseggiano le proteine di origine animale. La presenza degli aminoacidi ramificati (valina, isoleucina e leucina) è particolarmente richiesta dalle masse muscolari per favorire la sintesi proteica. In 100 g


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Lipidomica e Alimentazione: Prevenzione e Benessere per lo Sportivo In ambito nutrizionale negli ultimi anni si è andata sempre più ad affermare l’opinione che l’influenza dell’alimentazione sulle condizioni di salute, e quindi anche sulla “Performance” sportiva, non sia semplicemente legata alle calorie assunte, ma soprattutto alla qualità delle scelte alimentari ed anche al momento di assunzione degli alimenti. Un errato apporto alimentare può influenzare i processi di microinfiammazione all’interno dell’organismo e la funzionalità delle membrane cellulari. La membrana cellulare rappresenta oltre che la “porta di accesso” delle sostanze nella cellula, anche il punto di trasmissione di segnali ormonali e nervosi vitali nella vita quotidiana e decisivi nello sport. Tali membrane sono composte in massima parte da grassi: i fosfolipidi sono essenziali componenti della membrana cellulare arrivando a determinare fino a quasi il 70% della composizione totale della membrana. Attraverso il Test “Lipidomic Profile” di Natrix Lab è possibile analizzare la composizione della membrana e l’importante rapporto tra acidi grassi essenziali, ovvero tra Acido Arachidonico (AA) ed Acido Eicosapenta-

enoico (EPA). Questo semplice Test riveste una particolare utilità nella vita quotidiana ed anche per chi pratica attività fisica (agonistica e non), in quanto fornisce un eventuale segnale precoce di membrane plasmatiche “stressate” da diversi fattori, tra i quali lo stile di vita, le abitudini alimentari ed il carico di allenamento. La Nutraceutica, disciplina che studia i nutrienti che hanno azione benefica sulla salute e sul benessere dell’uomo, va ad indicare dopo aver eseaguito il Test “Lipidomic Profile”, quali alimenti ricchi in Omega-3 andare ad assumere (pesce ma anche alcune carni e verdure) o qualora fosse necessario ricorrere all’assunzione di integratori alimentari. Compito dello specialista sarà la valutazione della concentrazione degli acidi grassi plasmatici, in prima istanza, e degli acidi grassi di membrana eritrocitaria dopo intervento nutrizionale, consentendo un’analisi completa dello stato metabolico e nutrizionale del paziente e permettere di valutare l’effettiva incorporazione (nelle membrane) di un eventuale intervento di integrazione con acidi grassi essenziali della classe Omega-3.

Altri test diagnostici effettuati da Natrix Lab: • PROFILO SPORT: Un semplice test che permette di andare a dosare Testosterone, Cortisolo e DHEA; gli ormoni sottoposti a notevoli cambiamenti durante l’attività fisica che possono portare a sviluppare una Sindrome da OverTraining. • PROFILO STRESS: rivolto a chi conduce ritmi frenetici, stili di vita scorretti o sregolati, a chi soffre di crisi d’ansia, a chi presenta invecchiamento cutaneo. • PROFILO CARDIO WELLNESS (C.W.T.): il più completo screening preventivo del rischio cardiovascolare disponibile in Italia. È un indice di benessere del sistema cardiocircolatorio e consiste nella valutazione di 12 parametri sulla salute del cuore, con una integrazione secondo le ultime indicazioni della ricerca scientifica. Natrix Lab: il laboratorio certificato (UNIENI-ISO 9001: 2000).

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L’Accademia del Fitness di prodotto secco sono presenti sali minerali quali il Fe (16,6 mg), Mn, Cu (5,9 mg), Zn (3,8 mg), Na, K (2.050 mg), Ca (150 mg) e vitamine del complesso B. È presente una equilibrata proporzione tra grassi saturi (circa 40%) ed ac.grassi insaturi (circa 54%) con presenza dell’acido grasso essenziale linoleico. Presente una componente sterolica (in ordine decrescente costituita da betasitosterolo, delta-campesterolo, ergosterolo, brassacasterolo, delta-ergostadienolo), alcaloidi, triterpeni, flavonoidi, glicosidi,alche molecole presenti sono le macaridine (derivati benzilati del 1,2-diidro-N-idrossipiridina) e macamidi (alcamidi benzilati). I macamidi ed i macaeni sono considerati i componenti marker della specie. L’olio essenziale ottenuto dalle parti aeree della maca contiene principalmente fenil acetonitrile (85,9%), benzaldeide (3,1%), 3-metossifenil-acetonitrile (2,1%). Alcuni estratti disponibili dai fornitori internazionali di materie prime offrono estratti di Maca titolati in Beta ectisterone, stessa molecola presente nella Suma, anche se nel Maca la percentuale è inferiore. Le indicazioni sone le stesse della Pfaffia Paniculata.

rossidazione lipidica e la formazione di radicali liberi, inibisce il fattore di attivazione delle piastrine (PAF). Presenta comprovata attività sulla circolazione venosa, arteriosa e soprattutto cerebrale. Ricerche cliniche sono state compiute dimostrando l’efficacia delle foglie di ginkgo a tutti i livelli della circolazione sanguigna: - migliora la circolazione, aumentando l’afflusso di sangue al cervello migliora l’acuità mentale, la concentrazione, la memoria a breve termine e l’abilità cognitiva. Utile perciò nelle perdite di memoria dovute a età avanzata, e nei problemi della memoria a breve termine. Aiuta anche in casi di tinnito (ronzio alle orecchie) e vertigini. La migliore circolazione periferica aiuta a ridurre la sensazione di freddo alle estremità, i dolori intermittenti alle gambe e i crampi. Si è rivelato utile anche nei trattamenti delle neuropatie diabetiche, degenerazione maculare, ed altri problemi circolatori: - antiossidante, è uno scavenger (spazzino) dei radicali liberi, inibendo la perossidazione lipidica delle membrane - protegge quindi il cervello e il sistema nervoso dai danni provocati dai radicali liberi, e ciò può aiutare a controllare gli effetti dell’invecchiamento ; - protegge la barriera sangue-cervello (barriere anatomiche e sistemi di trasporto che controllano tipi di sostanze che entrano nello spazio extracellulare del cervello); - diminuisce la viscosità del sangue inibendo il fattore attivante del PLATELET - platelet activating factor (PAF); - diminuisce il danno ai tessuti durante stress circolatori e aumenta la circolazione alle estremità; - assiste nella distribuzione di ossigeno e glucosio al cervello; -protegge le arterie, le vene e i capillari dai danni, e aiuta a regolare il loro tono e la loro elasticità; -Sembra utile anche per rallentare la progressione della malattia di Alzhaimer. Probabilmente il Gingko Biloba, nonostante sia già stato dicretamente studiato, ha ancora molte qualità da far scoprire per aiutare

La Maca, noto anche come “Ginseng delle Ande” è un Tubero che era coltivato dalla popolazione Inca per le proprietà energetiche e per l’elevata proprietà nutritiva.

Ginkgo Biloba e suoi estratti Chiamato giustamente, il “fossile vivente” , è un albero leggendario vecchio di più di 250 milioni di anni e che ha resistito ai peggiori inquinamenti del ventesimo secolo ed in particolare ai residui della bomba atomica di Hiroshima. Il Ginkgo Biloba avrebbe anche proprietà inibitrici sulla 5-alfa-reduttasi,contiene numerose molecole tra cui terpeni, ginkgolide B con azione inibitrice del Paf-acether, mediatore fosfolipidico intercellulare implicato nell’aggregazione piastrinica, la tromboformazione, nell’aterogenesi e l’iperpermeabilità capillare; polifenoli, flavonoidi (ginketolo, isiginketolo, bilabetolo, ginkolide), con azione a tutti i livelli del sistema circolatorio : attività vasodilatatrice sulle arterie, aumento del tono venoso, aumento della circolazione cerebrale.I suoi P.A. (principi attivi) detti “ginksenoidi” sono molti. Il ginketolo, isiginketolo, bilabetolo agiscono sulle membrane cellulari, stabilizzandole. Il ginkolide blocca la pe-

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L’Accademia del Fitness l’uomo di oggigiorno che pur vivendo sotto Stress cronico, desidera vivere per più tempo possibile e in buona condizione di salute. Schizandra e suoi estratti Ha proprietà adattogene utili nella debolezza, nell’esaurimento fisico, nell’astenia e nello stress; pare che possa aiutare nel regolarizzare il ph gastrico (uno dei principali bersagli dello stress) alzandolo quando è basso e viceversa. Stimola il sistema nervoso centrale con il miglioramento dei riflessi, della resistenza e della capacità lavorativa in individui sani. L’estratto di schizandra permette una minore degradazione del glicogeno e una aumentata sintesi di riconversione del lattato, che porta ad un miglior recupero cardiovascolare e respiratorio. L’intensa attività fisica determina una iperproduzione di radicali liberi e un aumento delle transaminasi epatiche circolanti; la schizandra, per le sue proprietà antiossidanti e protettive della cellula epatica dalle tossine, potrebbe essere utile per ridurre gli effetti prodotti dall’intensa attività fisica. Come altri piante adattogene contiene lignani ed è noto un tradizionale uso nella MTC (medicina tradizionale cinese)

re la sintesi ormonale naturale nel nostro organismo. Fra i componenti attivi sono state individuate le saponine furostanoliche, in grado anche di abbassare i livelli plasmatici di colesterolo. La più importante saponina isolata nel fieno greco è la diosgenina. Le saponine furostanoliche possiedono attività immunostimolanti e stimolanti l’ormone LHRH con conseguente aumento dei livelli di testosterone e della spermatogenesi. Ciò comporta un effetto positivo sulla massa magra, nel mantenimento di alti livelli di performance e nell’incremento della libido. Nota:Le piante “adattogene” rispetto a quelle tipicamente stimolanti ( Guaranà , Muira Puama, Panax Ginseng ecc) potrebbero indurre, a dosaggi salutistici, meno effetti indesiderati, tuttavia è necessario sempre il consulto di un medico effettivamente esperto anche nel settore Farmacognostico che tenga anche conto delle interazioni farmacologiche tra le molecole presenti nelle piante assunte dal soggetto; inoltre, dato che di solito si assumono delle associazioni di piante, ad esempio Rodiola Rosea e Pfaffia Paniculata, occorre considerare sia l’effetto globale sia i farmaci e/o altre sostanze naturali che lo specifico soggetto assume.

Fieno greco (trigonella foenum graecum): un adattogeno con funzioni anticataboliche naturali. I componenti del suo fitocomplesso possono essere utili in menopausa, andropausa e durante la convalescenza. Questo estratto può anche supporta-

Prof. Alessandro Gelli Coordinatore e Docente Corso di Alta Formazione e Formazione in “Metodologie Anti-Aging e Anti-Stress”, Sapienza Università di Roma Facoltà di Farmacia e Medicina, Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia

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L’Accademia del Fitness

PSICO BIO-GALATEO: IMPARARE FACENDO

PRIMA PARTE Immaginate una terrazza sul mare, la luna piena, una leggera brezza e una tavola elegantemente preparata: tutto è perfetto! Mangiare non è solo nutrirsi, è soprattutto un’esperienza che dà piacere e stimola i sensi. È festa, bellezza dello stare insieme, del godere e del far godere agli amici uno dei migliori piaceri della vita, preludio ad altri piaceri… Ecco che ad un tratto l’incanto svanisce: che cosa è successo? Giungono gli ospiti attesi, voci che si sovrappongono, presentazioni frettolose, atteggiamenti marcatamente sopra le righe e modi di dire convenzionali. Peccato, sarebbe bastato un tono di voce moderato e buone maniere e l’incanto non sarebbe svanito. Se questo, abitualmente, non si verifica s’intende che la questione è più complessa di quel che appare. Buon punto di partenza per osservazioni concrete riguardo tale complessità è stata la partecipazione a convegni inerenti la mia professione di psicoterapeuta; convegni cui di solito segue la cena di gala con consueta rappresentazione del paradosso dello stile. Proprio quelle persone che poco prima dal podio dei relatori, impettiti e saccenti, pontificavano devianze comportamentali e taumaturgici rimedi, lasciano sull’imbandito piatto del simposio la colpevole ignoranza del lessico conviviale. Trovo sorprendente constatare che esperti della comunicazione, professionisti dell’immagine, del marketing, della selezione del personale e scrittori di grande genialità proprio a tavola dimentichino, non diversamente dalla maggioranza delle persone, le norme del Galateo; proprio loro che insegnano come conoscere una persona decodificando il linguaggio del corpo. A meglio osservare la mancanza di autodisciplina a tavola rappresenta un aspetto di trasversalità sociale che impensabilmente accomuna stratificazioni culturali, professionali e generazionali inimmaginabili appena lasciata la tavola. Una specie di livella sui generis alla Totò. Alla luce di queste considerazioni ho preso la decisione di proporre un corso di Psico bio-galateo pensato come mezzo di riflessione e di lavoro su sé stessi.

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numero 12 / 2014

CONOSCERE CIO’ CHE MANGI

TI RENDE LIBERO FOOD INTOLERANCE TEST Le intolleranze alle proteine alimentari, dette allergie ritardate, sono reazioni conseguenti l’introduzione di alimenti di consumo comune. Queste reazioni sono causate da un’iperproduzione di immunoglobuline di classe G (IgG). Emicrania, disturbi gastro-intestinali e respiratori, stanchezza cronica, dermatiti, irritabilità, sovrappeso, sono solo alcuni dei sintomi ricorrenti nei soggetti affetti da allergia ritardata. Il FOOD INTOLERANCE TEST (F.I.T.) di Natrix permette di verificare la reazione dell’organismo nei confronti di 46, 92 o 184 alimenti. Ciò che ha reso il F.I.T. affidabile è la metodica analitica ELISA,

affidabile e ripetibile e la lunghissima esperienza di Natrix nel campo della diagnostica delle intolleranze.

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L’Accademia del Fitness Consapevolezza è, sottotraccia, il leitmotiv del titolo a tema. Portare in noi la consapevolezza che - in una delle azioni quotidiane più consuete come il mangiare, più abitudinarie e quasi inconsapevoli com’è il guardare, il muoversi, il conversare e il rapportarsi con gli altri - involontariamente ci si mostra come effettivamente si è e come, forse, non vorremmo mostraci: è l’occasione per conoscerci a fondo e riprendere il dominio di noi stessi. Infatti, a tavola più che in altre situazioni si abbassano inconsapevolmente le difese, ci si lascia andare e a un attento e preparato osservatore esterno si mostra la natura più recondita del proprio essere, l’esteriorizzazione della propria vera essenza. Durante la giornata, ci diamo un tono, ci costruiamo un’immagine, interpretiamo una parte e la finzione talvolta, bene o male, regge fino al termine della recita. A tavola no, non è così. La tavola è la cartina al tornasole che mostra chi realmente siamo e smaschera la finzione. Occorre ricordare che i neuro scienziati cognitivi dicono che il cinque per cento del nostro comportamento giornaliero è controllato dalla nostra mente cosciente mentre il novantacinque per cento dal subconscio. Dunque, nella nostra esistenza quotidiana la mente subconscia è la fonte biologica più potente. La mente subconscia è un nastro registratore che ci controlla e, quando lo fa, lo fa senza che noi ce ne accorgiamo. Preso atto di questo naturale stato del nostro essere, si può consapevolmente decidere di porre sotto controllo la parte che di noi sfugge. V’invito dunque ad accomodarvi a tavola, ad estraniarvi dalla situazione di commensali per porvi come osservatori non visti anche di voi stessi.

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Passi che si abbia una fame da lupi e che questo robusto appetito è spesso la trappola che disvela senza troppa fatica quanto abbiamo fatto nostro il rispetto per le regole della buona educazione (sobrietà ed equilibrio sono segni di rispetto per i nostri commensali, per il cibo, per l’amore e la fatica verso chi lo ha preparato e per chi lo ha offerto). È a questo punto che si alza il sipario e si dà inizio alla rappresentazione di sé: rappresentazione il più delle volte tragicomica e imbarazzante in quanto è proprio in questa circostanza che le lacune comportamentali si notano maggiormente e rivelano le nostre radici culturali e il nostro livello di evoluzione. È in conseguenza di tale generale e demoralizzante situazione che mi sono posta il compito di individuare un modus operandi che permetta di essere protagonisti della scena invece che semplici burattini manovrati dalla propria emotività. Vero è che siamo a tavola, ma facciamo che non comandi la pancia! Scegliere consapevolmente di concentrarsi sul come si mangia, scegliere di tenere la mente concentrata sulle azioni che stiamo compiendo, rimanere in uno stato di presente attenzione ci dà la possibilità di essere vigili e di iniziare un percorso di autoconoscenza. Mi è stato più volte richiesto di occuparmi della selezione dei candidati nell’ambito di nuove assunzioni e - passi il curriculum, passino i colloqui, le prove attitudinali, i test Minesota, Luscher e altro, ci mancherebbe – se mi è concesso porto il candidato a colazione e lì converso. Lì comprendo e ottengo molte più informazioni di quante me ne darebbe ogni altro test perché come è noto il corpo parla e, a differenza della parola, non mente mai. Credetemi, con quella prova si ha una lettura di straordinaria efficacia.


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L’Accademia del Fitness La tavola è un valido paradigma per comprendere se si è effettivamente congruenti con quanto si afferma di essere. La tavola è uno dei tanti momenti in cui il sé istintivo fa capolino e inesorabilmente ci disvela, inesorabilmente. Se quello che viene disvelato non ci appartiene al punto da vergognarcene perché non ne prendiamo atto e lo correggiamo? Nel momento in cui prendiamo consapevolezza che la nostra reale libertà e crescita consiste nell’assumerci al cento per cento la responsabilità di ciò che ci accade abbiamo trovato la soluzione dei nostri problemi o di quelli che noi riteniamo tali, e a questo punto abbiamo in mano le redini della nostra vita e smettiamo di attendere dagli altri la liberazione dalle avversità. Certo, nella maggioranza dei casi questa presa di coscienza non avviene in modo automatico, solo in rarissimi casi potrebbe verificarsi il miracolo e non è il nostro caso, succede dopo aver scelto e voluto fortemente di vivere un’esperienza di trasformazione profonda. Mai pensato che il nostro nemico sia in casa nostra, che il nemico siamo noi? È dunque importante rendersi conto che stare a tavola e consumare un pasto, in qualunque modo esso sia, anche il deprecabile fast food, è un mezzo molto efficacie per promuovere un processo di autoconsapevolezza. A tale proposito è indispensabile che ci auto-osserviamo con attenzione e ci chiediamo cosa esattamente ci procura fastidio nel farlo; molto probabilmente ci renderemo conto che avremo a che fare con quella parte di noi stessi che non abbiamo ancora ben integrato e che quindi non ci procura buone sensazioni. È ora il momento di domandarci, al fine di cogliere la causa del nostro fastidio, che rapporto si ha, per esempio, con l’osservanza delle regole. Perché m’innervosisco se sono sollecitato a seguire le norme di buona creanza? Perché anche a tavola sono costretto a controllarmi? A riguardo spesso mi sento dire: almeno a tavola lasciami vivere! … è veramente disarmante per tutti prendere atto dell’irritazione che procura sentirsi indotti a sottolineare l’inadeguatezza alla situazione. Ci sentiamo perfetti, dunque nessuno ci può giudicare. Nemmeno noi stessi? Giudice penitente. Ricordate “La caduta” un formidabile romanzo di Albert Camus? Il protagonista e narratore di questo romanzo, l’avvocato JeanBaptiste Clamence, è l’emblema dell’uomo che vive nell’assurdo, la categoria filosofica utilizzata da Camus per analizzare la condizione umana. Clamence è colui che si rassegna a una vita assurda, che non combatte, ma che moltiplica la sua assenza di senso attraverso la ripetizione di atti privi di significato che lo portano a non distaccarsi mai dal perenne sentimento di ansia ed estraneità che la caratterizza.

È a questa visione di vita che decidiamo di voler aderire? Mi auguro proprio di no! L’uomo è un essere sociale, vive, sopravvive e si sviluppa perché si riconosce in un insieme di valori etici e morali che, se ben coltivati, evolvono in un percorso di crescita personale che si congiunge con la parte saggia che è in ognuno di noi. Questo discorso è un invito a lavorare su noi stessi per imparare a governare la nostra parte istintuale, impresa gigantesca e non realizzabile in tempi brevi. Per questo ho individuato nell’azione del mangiare l’attuazione di una tecnica psicofisica efficace perché è applicabile in modo costante e frequente posto che nutrirsi è atto quotidiano, indispensabile. Compito sicuramente impegnativo essendo noi tendenzialmente pigri e poco inclini ai cambiamenti. Proprio a tavola è dove le regole di massima non sono conosciute e rispettate anche da parte di chi per ruolo sociale, per cultura ostentata o per origini dovrebbe conoscerle “naturalmente”. Il momento particolarmente piacevole del mangiare sia che ci si trovi soli, sia che si sia in compagnia, offre l’opportunità di trasformare un’abituale ed errata consuetudine in un esercizio costruttivo che consente di fare un salto di qualità, che eleva dal proprio stato di macchina psicobiologica alla propria vera essenza, alla coscienza del sé. È la stessa differenza che passa tra il semplice respirare e il vivere.

A meglio osservare la mancanza di autodisciplina a tavola rappresenta un aspetto di trasversalità sociale che impensabilmente accomuna stratificazioni culturali, professionali e generazionali inimmaginabili appena lasciata la tavola.

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Dott.ssa Valeria Guerra Contatti per incontri e corsi di psico bio-galateo individuali e di gruppo: www.valeriaguerra.it e-mail valeriawar@libero.it Laurea in Pedagogia ed in Psicologia "Degree of Master of Arts in Behavioral Studies" presso la Jolla University of California Training autogeno con il doppio binario di Kretschmer Specializzazione in Comunicazione Strategica presso CTS di Arezzo diretta dal Prof. Giorgio Nardone

CORSO BASE "ABC DELLO PSICO BIO-GALATEO" SABATO 8 FEBBRAIO 2014 DALLE 18.00 ALLE 22.00 PRESSO Dimora Storica Villa Maria Luigia, Via Domenico Galaverna, 28 43044 Collecchio PARMA. Per informazioni: tel. 335-5926464 info@valeriaguerra.it - www.valeriaguerra.it


numero 12 / 2014

SEDE: PARMA DATE 2014: 1-2 marzo / 22-23 marzo / 5-6 aprile

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Esame: 12 aprile

SEDE: PARMA DATE 2014: 26-27 aprile / 10-11-24 maggio / 7 giugno - Esame: 14 giugno

PROMOZIONE - Corso ISTRUTTORE + PERSONAL TRAINER QUOTA: € 940,00 PAGAMENTO: entro il 14-02-2014 QUOTA (per ogni singolo corso) : € 560,00 PAGAMENTI: - Corso ISTRUTTORE : entro il 14-02-2014 - PERSONAL TRAINER : entro il 12-04-2014 L'importo può essere pagato, con una maggiorazione, in due rate:

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L’Accademia del Fitness

RECENSIONE DEL LIBRO ANTIAGING E LO STILE DI VITA INTEGRATO La lettura del libro “ANTIAGING E LO STILE DI VITA INTEGRATO” che il Dottor Spattini è stato così cortese da portarmi, e che ho letto con interesse, mi ha indotto a scrivere queste brevi considerazioni. Cosa vuol dire anti-aging? Vuol forse significare che si può impedire l’invecchiamento? No; Spattini chiarisce nell’introduzione non che non è questo il significato del termine. Con anti-aging si vuole solo indicare una strada che permetta alla natura dell’uomo di esprimersi e sviluppare, nel modo migliore e più completo, quel cammino che la Scienza Medica sta da vari anni percorrendo per quanto riguarda la durata fisiologica della vita e la salute dell’uomo.. Negli ultimi decenni la Scienza Medica è riuscita a aumentare notevolmente la durata della vita (facendo sì che si avvicini alla massima sopravvivenza possibile,secondo il codice genetico dell’uomo); soprattutto è riuscita non solo a guarire una gran serie di malattie che portano a morte, e soprattutto a una morte precoce, ma è riuscita anche a curare le forme morbose che si sviluppano in senescenza e a ridurne le conseguenze, Più importante ancora è stato lo studio della possibilità di prevenire una gran serie di forme morbose che possono avere conseguenze letali o invaldanti.

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Ovviamente non si è arrivati a sconfiggere i processi che portano all’invecchiamento: è quest’ultimo un fenomeno inevitabile, geneticamente predisposto per ogni essere vivente, tuttavia non le teorie, ma i fatti hanno dimostrato che si può influenzarlo, dirigerlo, ritardarlo, farlo avvenire nel modo migliore e soprattutto ridurne le conseguenze negative sulla qualità di vita. È ormai evidente che non solo si possono attenuare e ritardare molti dei fenomeni che caratterizzano l’invecchiamento, ma si possono anche controllare, e a volte eliminare o almeno ridurre gli effetti negativi che proprio la senescenza ha già prodotto. Si tratta, in altre parole di prevenire, combattere. curare ed anche far almeno in parte regredire quella che è la vera malattia della vecchiaia: la mancanza di autosufficienza fisica e psichica. Due aspetti che sono strettamente collegati: una buona efficienza psichica, che in definitiva è la più importante per la buona qualità della vita, dipende da una buona efficienza fisica e viceversa. Quando si perde l’efficienza psichica viene a mancare la capacità di gestirsi e di essere utili a sé e agli altri; quando viene meno l’efficienza fisica, in modo più o meno rapido viene poi a decadere fino a perdersi anche la capacità di vivere autonomamente e la possibilità di mantenere un rapporto vivace e costruttivo con gli altri e con la società, e quindi la possibilità di avere quegli stimoli che permettono di mantenere attiva e vivace la mente.


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LE TESTIMONIANZE PALASPRINT LA SPEZIA Nonostante lo scetticismo iniziale, già nel primo mese di prova ci siamo accorti dei numerosi vantaggi che ci ha portato sia a livello di fatturato che di fidelizzazione. Grazie!!!!

MIQO TREVISO Dopo essere stati scelti come area test ed aver toccato con mano i vantaggi di un progetto scientifico, abbiamo continuato ad utilizzarlo con successo, incrementando il fatturato e la fidelizzazione. Proprio ciò che serviva al nostro club !!!!!

I CLIENTI DICONO...

SILVIA M.

35 anni educatrice

MAURIZIO M.

42 anni impiegato

Ho avuto da subito buone sensazioni confermate poi dal test di misurazione eseguito dopo appena 2 settimane: meno 4 cm di circonferenza in entrambe le cosce! Consiglio a tutte di farlo!

Innanzitutto funziona! Ho deciso di sottopormi al metodo nonostante mi stessi già allenando in maniera tradizionale. Perdere quasi 7 cm in circonferenza addominale in sole 4 settimane mi ha lasciato veramente a bocca aperta.

FEDERICA S.

35 anni parrucchiera

e-mail: info@metooconsulting.it Alessandro: 3421466681 Igor: 3468584330

L’allenamento è stato efficace in quanto mi ha fatto perdere centimetri e allo stesso tempo migliorare il tono muscolare. Perdere 7 cm sui fianchi in sole 4 settimane è semplicemente fantastico!!


L’Accademia del Fitness Ecco allora che autosufficienza, efficienza mentale, e fitness diventano una cosa unica ed inscindibile. Questi concetti sono espressi bene principalmente nei capitoli scritti da Spattini, che è chiaramente non solo l’autore principale, ma il vero animatore del libro. Pure molto interessanti per completare il discorso sono i concetti riportati nel capitolo firmato da Cau. Questi due autori uniscono alla loro positiva personale esperienza la passione per l’argomento e la volontà di basarsi su dati scientifici e certi. Moltissime sono le citazioni e molto vasta la letteratura portata a sostegno delle idee sopra enunciate. Letteratura che in questi anni va diventando sempre più corposa e convincente per gli AA.; i quali tuttavia. in qualche caso vedono forse con occhio troppo benevolo i risultati di esperienze condotte su un numero troppo esiguo e magari troppo selezionato di soggetti. Tali esperienze dovranno necessariamente essere verificate su popolazioni molto più ampie. Ad ogni modo trovo encomiabile che gli AA. cerchino di avvalorare le loro tesi (derivate anche dalla loro ampia esperienza) con dati il più possibile scientificamente validiSe la esposizione di Spattini risulta particolarmente ampia e convincente, sia quando parla in generale, sia quando rivolge la sua attenzione ad aspetti specifici, quali i problemi relativi al sistema ormonale, mi pare molto utile e incoraggiante il modo con cui Cau tratta il complesso problema della sessualità dell’anziano. Ho trovato molto opportuno quanto l’A. insista sulla confutazione di tanti pregiudizi e stereotipi e trovo importante il suo guardare in faccia la realtà per quanto riguarda ambedue i sessi. Così pure trovo molto opportuno il soffermarsi sulle possibilità di una (almeno parziale) prevenzione delle perdite, che sono ineluttabili in questo campo, ma non così gravi come spesso si crede e come spesso il paziente, deprimendosi, ritiene non essere in alcun modo rimediabili. La possibilità di mantenere e migliorare la situazione con tecniche opportune per donne e uomini, la possibilità di recupero, la necessità di una azione integrata che si può attuare associando l’aspetto psicologico alle pratiche fisiche del fitness, è ben illustrata Su queste basi si innestano i contributi degli altri AA,, che nell’insieme costituiscono una sorta di manuale di consultazione, dal quale si possono trarre importanti indicazioni. Basta porre attenzione a quanto esposto da VALERIA GUERRA che pone giustamente l’accento sulla opportunità di opporsi alla tendenza che induce a diminuita accessibilità al mondo dell’amicizia, alla tendenza a ritirasi in se stessi, soggiacendo ad ansia e sospettosità, al rifiuto di accettarsi. È importante l’insistere sulla necessità di riscoprire e valorizzare la propria creatività Così pure interessante è la tesi di SAPOROSO che valorizza il sorriso. (e quindi anche l’igiene orale) e la postura, come espressione necessaria della gioia di essere al mondo. Un di-

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scorso che viene ripreso anche da SILVIA IORIO con il suo capitolo su “bellessere e benessere”, dove si da giustamente valore anche al mantenimento di un aspetto il più possibile curato. Questo può essere ottenuto ricorrendo anche a particolari pratiche, quali quelle esposte da GELLI (stress, yoga,metodologie antistress) o da COZZINI (metodi qigong) Le pratiche che vengono esposte nei capitoli citati per ultimi, come pure in quelli di MONTAGNA, dedicato alle diete adatte per un buon fitness, o di CLAUDIA BONINI sugli integratori(dove si trovano anche opportuni consigli relativi agli antiossidanti ed avvisi sulla necessità di evitare illusioni), presentano motivi di interesse e possono essere di guida per la pratica. Tuttavia i capitoli ora citati, come pure quelli che riguardano il fitness metabolico (ANTONIELLA), l’allenamento (NOTARNICOLA), la valutazione funzionale (PEDRAZZINI) possono risultare anche troppo tecnici e fornitori di consigli difficilmente attuabili, se non per qualche parte. Bisogna a questo proposito tenere sempre presente che questo volume è stato compilato da una serie di validi tecnici, che hanno veramente messo in pratica quello che consigliano. Diciamo pure che a volte l’hanno messo in pratica in modo intensivo e, mi perdonino gli interessati, a volte quasi fanatico. Sono dei veri e propri appassionati. Non si può quindi ritenere che chiunque possa arrivare al loro livello; chiunque però può trovare nel testo utili guide e consigli. Guida e consigli che hanno sicuramente importanza nel capitolo che DI CRISTINO dedica alla postura: un problema troppo spesso trascurato e sottovalutato e che invece ha fondamentale importanza per l’equilibrio, come hanno importanza il mantenimento di una buona mobilità articolare, la resistenza, ecc. In definitiva, come ho già detto, io vedo questo volume come un libro da consultazione, dove sono esposti moltissimi concetti e metodi che possono essere indicati per combattere le deficienze dell’invecchiamento, prevenirle, curarle. Un insieme di concetti che sono sicuramente utili a tutti: ai giovani, per una prevenzione; agli anziani per un mantenimento e anche un miglioramento delle loro condizioni. Il tutto in un insieme integrato psico-fisico di vero fitness. Sarebbe opportuno che almeno i principali concetti fossero appresi e tenuti presenti dagli studenti in medicina. Si tratta di concetti che avvicinano molto all’uomo. Al contrario di quanto avviene oggi nell’insegnamento attuale della medicina, che è purtroppo ormai indirizzato principalmente alla tecnica. Infine voglio sottolineare che questo volume è anche un contributo alla speranza: la speranza di poter arrivare ad una vita non solo più lunga, ma più gradevole e più godibile. Mario Passeri Professore emerito dellUniversità di Parma Facoltà di Medicina e Chirurgia


PROGRAMMA Le teorie dell’invecchiamento Il bilanciamento ormonale Gli integratori ormono-stimolanti La cronormorfodieta Alimentazione ed integrazione antinfiammatoria, antiossidante e antiglicante Gli integratori alimentari Il fitness metabolico Il fitness muscolo-osteo-articolare Metodologie anti-stress Esercizi per la funzionalità sessuale Qi Gong La Medicina Funzionale Antiaging

SEDE : PARMA DATE

22 febbraio - 29 marzo -12 aprile 7/8 maggio - 24 maggio - 7 giugno ESAME FINALE: data da definire

Domande ammissione: è necessario

inviare domanda di ammissione con curriculum

QUOTA

€ 560,00 + 40,00 (quota associativa) Le iscrizioni e il pagamento dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2014 Possibilità di pagamento in 2 rate

Il termine “Antiaging” alla lettera significa “antinvecchiamento” e l’invecchiamento è un processo fisiologico a cui l’essere umano non può sottrarsi, ma di certo, si può invecchiare meno e soprattutto meglio con l’aiuto dell’allenamento, dell’alimentazione e delle tecniche anti-stress. In questo corso verranno trattati diversi temi, quali: le teorie dell’invecchiamento, la modulazione e il bilanciamento ormonale, l’alimentazione antinfiammatoria, antiossidante, antiglicante, gli integratori alimentari, il fitness metabolico e muscolo-scheletrico e le metodologie antistress. I benefici più duraturi di un salutare stile di vita avvengono nel lungo periodo, ma poi si fanno sentire per tutta la vita, in termini di aumento della funzionalità cardiovascolare, di diminuzione della pressione sanguigna, di dimagrimento e di predisposizione verso gli altri con maggiore serenità; tutti fattori che contrastano i danni dell’invecchiamento. Sono questi cambiamenti che permettono un miglioramento dello stile di vita ed una “metamorfosi” fisica e mentale e di affrontare l’avanzare degli anni non come un decadimento ma come affermazione di se stessi. Il corso di Antiaging Advisor è rivolto a coloro che hanno già una specifica esperienza nel settore, ossia che hanno conseguito il Diploma di Istruttore e/o Personal Trainer presso l'Accademia del Fitness, Dietisti, Laureati in Scienze Motorie, Fisioterapisti, Psicologi o altre qualifiche affini. Il Corso è a numero chiuso dato l’elevato contenuto di didattica e verifica pratica. I partecipanti saranno selezionati sulla base del curriculum inviato.

INFORMAZIONI: ACCADEMIA DEL FITNESS - Galleria Crocetta 9/A - 43126 PARMATel. 0521.1682083 - Fax 0521.294971 -

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L’Accademia del Fitness

CELLULITE E ALLENAMENTO

La cellulite, più correttamente chiamata liposclerosi, è un problema che affligge moltissime donne (8-9 donne su 10), ma anche uomini (fino a 4 uomini su 10), infatti interessa oltre la metà della popolazione. È utile distinguere tra Cellulite e Cellulite estetica. La Cellulite in termini medici più correttamente denominata pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica o PEFS, indica un alterazione localizzata nel derma e nell’ipoderma che interessa: • il pannicolo adiposo definito panniculopatia • accumulo di liquidi fuori dei vasi(caratteristiche edematose) • aumento fibre reticolari (fibrosi) • aumento di fibre elastiche e tessuto cicatriziale (sclerosi) Praticamente una delle conseguenze è una tossicosi progressiva dei tessuti dato che i vasi non sono in grado di portare ossigeno ai tessuti quindi di ripulirli dalle sostanze tossiche. Tra i primi rimedi dovra’ essere adottata una terapia alimentare disintossicante a base di acqua e antiossidanti. Ci sono poi da prendere in considerazione le varie concause come alti livelli di estrogeni, l’uso di pillole anti-concezionali, fumo, gravidanza, fattori genetici, eccessi di grassi saturi nella dieta e altro ancora, che sono tutti fattori che portano alla patologia.

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La cellulite estetica indica una condizione alterata del tessuto sottocutaneo che è ricco di cellule adipose. Si trova sotto la pelle ed è caratterizzata da ipertrofia delle cellule adipose, dove, negli spazi intracellulari si accumulano liquidi (residui dei processi biochimici dell’organismo) in eccesso. L’equilibrio del sistema venoso e linfatico (la linfa è un liquido che raccoglie i materiali di scarto dell’organismo e scorre nei vasi linfatici) è modificato con un rallentamento del flusso sanguigno e una ritenzione di liquidi da parte dei tessuti. La Cellulite estetica si può dividere in tre fasi di crescita: • Edematosa: Crea un edema cioè accumulo di liquidi ed è presente nel tessuto adiposo, soprattutto intorno alle caviglie, ai polpacci, alle cosce e alle braccia. • Fibrosa: Forma una fibrosi, cioè aumenta il tessuto connettivo che indurisce quello adiposo. È caratterizzato da piccoli noduli e dalla cute a buccia d’arancia. • Sclerotica: Forma una sclerosi, così che il tessuto diventa duro e nascono noduli di grandi dimensioni. Molto dolente. Le cause che scatenano la cellulite possono essere suddivise in: • Fattori primari • Fattori secondari • Fattori comportamentali In sintesi, i fattori primari sono tutti quei fattori congeniti, motivo che predispone il soggetto alla formazione della cellulite, in particolare le donne e soprattutto quelle di razza caucasica. Il genere femminile l’azione degli estrogeni è il responsabile della conformazione fisica “a pera”, o ginoide, quindi l’accumulo di adipe viene concentrato sui fianchi e nel distretto inferiore del corpo, con conseguente ritenzione idrica e problemi di microcircolazione del sangue. Con lo sconvolgimento ormonale tipico dell’adolescenza, il problema cellulite diventa quindi manifesto. Altra causa primaria per la formazione della cellulite è la familiarità con questo problema, cioè l’ereditarietà. I fattori secondari non congeniti, per la donna, sono il ciclo mestruale e la gravidanza. Prima del ciclo infatti si accentua l’aspetto irregolare della pelle a causa del maggiore ristagno di liquidi. In gravidanza, invece, aumenta il livello di estrogeni che provoca ritenzione idrica, affaticamento della circolazione sanguigna e aumento dell’appetito. Sempre per cause ormonali è anche il miglioramento della situazione della cellulite nel periodo della menopausa.


numero 12 / 2014

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L’Accademia del Fitness I fattori Comportamentali sono tutti quei fattori che possono aggravare la situazione preesistente, conoscendoli è consigliabile evitarli, tantomeno per non peggiorare la situazione. Alcuni esempi: • Assumere spesso cibi grassi, calorici e molto sapidi favorisce la ritenzione idrica, oltre che l’accumulo di adiposità localizzata. • Il sovrappeso è causa e fattore aggravante della buccia d’arancia. • Dimagrimento troppo rapido e non equilibrato, per cui il tessuto muscolare appare ceduto ptosico, con conseguente rilassamento cutaneo. • Vita troppo sedentaria. La mancanza di movimento favorisce il ristagno di liquidi e la ritenzione idrica nei tessuti, con un conseguente aspetto gonfio e a buccia d’arancia della pelle. • La postura scorretta, soprattutto l’abitudine ad accavallare le gambe, favorisce la stasi venosa e linfatica, perché il sangue fatica a risalire a causa della compressione dei vasi. • Anche l’abbigliamento troppo aderente costringe i vasi e affatica il ritorno venoso. • Alla stessa maniera, scarpe strette o con il tacco troppo alto, impediscono il meccanismo di naturale pompaggio del sangue dal tallone verso l’alto. • La stasi circolatoria è provocata anche dallo stare troppo in piedi senza muoversi. • Stipsi cronica e cattiva motilità intestinale sono causa di pressione ai vasi sanguigni e, di conseguenza, fattore aggravante della cellulite. • Il fumo agisce come un vasocostrittore, perciò il microcircolo viene compromesso, provocando accumulo di liquidi e contribuendo all’invecchiamento precoce dei tessuti. • Lo stress altera il tasso ormonale, favorendo la cellulite. Per la prevenzione e la cura della cellulite è utile adottare uno stile di vita più corretto basato su: Esercizio fisico regolare, un’alimentazione sana e corretta e il buon riposo, cercando di dormire almeno 8 ore al giorno e abbassando il più possibile i livelli di stress. Al di la del fatto che si tratti di Cellulite (patologica) o di semplice adiposità localizzata in eccesso(cellulite estetica), i consigli sull’attività fisica di per se, sono per lo più equivalenti, il programma che andremo a proporre in linea totalmente generale, che quindi non tiene conto delle caratteristiche personali e uniche di ogni soggetto, è il seguente: Alternare una scheda in palestra, circuiti e sedute di cardio ciclico. Esempio di scheda in palestra: • 10’/15’ RISCALDAMENTO BIKE O CAMMINATA IN SALITA • SUMO SQUAT 3X12 • AFFONDI FRONTALI 3X12 • CRUNCH5X20 10” REC. • LAT MACHINE AVANTI 3X12 • PULL DOWN TRICIPITI 3X12 • ALZATE LATERALI 3X12 • REVERSE CRUNCH 5X15 10’ REC.

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Esempio di circuito • RISCALDAMENTO TAPIS ROULANT 5’ • CARDIO 10’ 60% FcMax • SISSY SQUAT 20 rip • CRUNCH AVANTI 20 rip • TRICIPITI AI CAVI 20 rip • CARDIO 3’ 65% FcMax • ABDUCTOR MACHINE 20 rip Ripetere 2/3 volte • CRUNCH INVERSO 20 rip no stop • FRENCH PRESS 20 rip per braccio • CARDIO 3’ 65% FcMax • PRESSA GAMBE LARGHE 20 rip • AFFONDI WALKING 20 rip • CRUNCH IN TORSIONE 20 rip • STRETCHING GLOBALE 10’ Ripetere 2/3 volte no-stop Cardio ciclico: Almeno 30-40 minuti ¾ volte a settimana di cardio ciclico al 65% / 70% FcMax (es. bike recline, camminata veloce, corsa


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L’Accademia del Fitness leggera, etc…) porta ad un miglioramento generale delle capacità cardiocircolatorie e respiratorie favorendo la circolazione periferica.

il fabbisogno giornaliero. Il consumo di acqua è importantissimo perché permette l’eliminazione ottimale delle sostanze tossiche e di rifiuto, bevete molto e non dimenticate di portare una bottiglietta d’acqua sempre con voi, specialmente quando vi recate in palestra. È consigliato l’acquisto di acque povere di sodio per favorire la diuresi. • In commercio esistono anche moltissime creme che possono aiutare a smaltire, anche se solo superficialmente, la cellulite. • Come trattamenti estetici Per curarla vanno bene tutti i trattamenti del tipo linfodrenaggio, presso terapia, idromassaggio, massaggi circolatori, etc… Concludendo, questi consigli presi singolarmente e non seguiti con regolarità, non portano a grandi risultati, ma uniti, anche ad una buona dose di forza di volontà e costanza, sicuramente porteranno ad un netto miglioramento della situazione, se non a risolvere totalmente il problema!!!

La cellulite, più correttamente chiamata liposclerosi, è un problema che affligge moltissime donne (8-9 donne su 10), ma anche uomini (fino a 4 uomini su 10)

CONSIGLI UTILI: • Nel caso di cellulite un’attività fisica svolta ad intensità troppo elevata è pertanto sconsigliata, in quanto porta alla formazione di acido lattico. Questo metabolita è alleato della cellulite, poiché la formazione di tossine muscolari ha effetti negativi sulla circolazione e sull’ossigenazione dei tessuti. • Per combattere la cellulite risulta fondamentale associare ad un programma di attività fisica regolare un regime alimentare altrettanto adeguato. È pertanto importante seguire una dieta ricca di vegetali e fibre, consumare almeno 3 pasti principali al giorno, più due piccoli spuntini a metà mattina e metà pomeriggio, bere almeno un un litro e mezzo/due di acqua al giorno, evitare i cibi ricchi di grassi, gli alcolici e anche l’eccessivo consumo di caffè (oltre 2-3 al giorno). Inoltre è importante cercare di eliminare il sale dalla dieta in quanto quello presente negli alimenti è sufficiente a coprire

Valentina Aloina Campionessa Italiana Fitness, Personal Trainer e Educatore Alimentare

Programma di Formazione INCA

Institut de Nutrition Cellulaire Active

LA NUTRIZIONE CELLULARE ATTIVA Data

18-19 GENNAIO 2014

Luogo

FIRENZE c/o HOTEL LONDRA

Relatore

dr. Régis GROSDIDIER

DALLA MANIFESTAZIONE CLINICA ALLA NUTRIZIONE CELLULARE ATTIVA: COME COLLEGARE LA FISIOPATOLOGIA AL TERRENO BIONUTRIZIONALE Data

Luogo

Relatore

15-16 MARZO 2014

MILANO

dr. Régis GROSDIDIER

10-11 MAGGIO 2014

BOLOGNA

dr. Régis GROSDIDIER

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L’Accademia del Fitness

IPERATTIVITÀ DEI SISTEMI DELLO STRESS E RISPOSTA IMMUNOENDOCRINA

Il ruolo della medicina fisiologica di regolazione La Pnei, come ormai noto, è la scienza che studia i sistemi dello stress. Quando una parola entra a far parte del linguaggio comune rischia di perdere il suo significato originario. È quello che è successo con stress! I progressi della ricerca hanno aperto molte nuove prospettive, rendendo ormai obsolete le teorie sullo stress cattivo da combattere ad ogni costo. Tra coloro che hanno contribuito a ribaltarle, l’americano Bruce McEwen occupa un posto di primo piano. Il grande pubblico lo conosce per un saggio divulgativo The end of the stress as we know it (con Elisabeth Norton Lasley, National Academic Press 2002). La sua è una carriera dedicata alla Rockefeller University di New York dove è attualmente responsabile del laboratorio di neuroendocrinologia. Più che parlare di stress, ci ricorda, è opportuno parlare di sfide.

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Il nostro organismo è programmato per consentirci di rispondere a queste sfide, alle cose che ci succedono e ai cambiamenti dell’ambiente recuperando il suo equilibrio mediante un processo di “allostasi”, cioè stabilità ottenuta mediante il cambiamento. Il problema si verifica quando questo meccanismo fisiologico di risposta entra in una condizione che potremmo definire di sovraccarico vuoi per eccesso di stress o per insufficiente gestione dell’allostasi, in altri termini per incapacità di ridurre la tensione quando necessario. A questo punto si parla di “sovraccarico allostatico” che si traduce in uno stato di frustrazione o ansia perenne e in un aumento degli stessi mediatori chimici che finiscono con il logorare il sistema cardiovascolare, endocrino ed immunitario.


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Naturalmente innovativa La For Farma è una realtà italiana consolidata presente sul mercato dell’integrazione alimentare dal 2004, specializzata in fitoterapia clinica, particolarmente attenta alla qualità di materie prime, processi produttivi e prodotto finito. Attenzione alla qualità significa poter fornire alla Classe Medica e ai Farmacisti prodotti sicuri, ben tollerati ed efficaci. I nostri nutraceutici sono tutti formulati da esperti fitoterapeuti e specialisti clinici. Vengono prodotti presso stabilimenti certificati che ci garantiscono:

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L’Accademia del Fitness L’epidemiologo inglese Michael Marmot con i cosiddetti Whitehall Studies sui dipendenti pubblici ha dimostrato che le persone di più bassa condizione sociale sono più vulnerabili alle malattie anche se si prendono cura di se stesse. Molti fattori determinanti per l’eccesso di stress sono legati alle interazioni personali, al fatto di avere poco controllo sulla propria vita e sul proprio lavoro. Nei primi studi di misurazione di quanto gli scienziati di lingua inglese definiscono wear and tear, che potremmo tradurre come “logoramento” dell’organismo o “usura” sono stati considerati i parametri che di seguito elenco: • Pressione arteriosa sistolica massima • Pressione arteriosa diastolica minima • Cortisolo ematico e urinario • Adrenalina e noradrenalina urinarie, • Dhea-s (deidroepiandrosterone solfato) nel siero, • Emoglobina glicosilata, • Colesterolo HDL, • Rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL, • Circonferenza vita / fianchi. Successivamente uno studio pubblicato su Pnas (Gruenewald,T e al, Combinations of biomarkers predictive of later life mortality, Pnas 2006;103:14158-14163) ha utilizzato anche i marker dell’infiammazione: PCR, Interleuchina-6, fibrinogeno, albumina. La valutazione integrata del grado di “wear and tear” dell’organismo mediante marcatori endocrini, immunitari e metabolici è di relativamente semplice applicabilità. Alti livelli di markers dello stress e dell’infiammazione segnalano un alto rischio cardiovascolare ma non solo; rischio che può essere attenuato da altri fattori come ad esempio l’HDL. Questa prospettiva si sgancia dalla considerazione del rischio cardiovascolare legata a parametri singoli come la colesterolemia ad esempio. Secondo alcuni studi dell’Istituto Superiore di Sanità, una bassa colesterolemia in età avanzata potrebbe addirittura essere considerato un dato sfavorevole! Il grado di “wear and tear” o logoramento determina il rischio di malattia. A quanti di noi capita talvolta di non riuscire a….. staccare la spina? L’iperattività dei sistemi dello stress caratterizza moltissime patologie che rappresentano il target principale di una terapia in chiave Pnei. Vorrei a questo punto fare un’altra considerazione! Ho già avuto occasione di rivisitare il concetto di “placebo”. Un esame dei dati della letteratura dimostra che il placebo inteso come tavoletta di lattosio, utilizzato per i trial clinici randomizzati controllati in doppio cieco, non ha quasi mai efficacia terapeutica (tranne per alcuni modesti risultati sul dolore). Impropriamente infatti, il modello riduzionista definisce “placebo”

qualunque forma di intervento terapeutico non farmacologico inteso in senso classico. Il paradigma olistico, al contrario, riconosce molteplici possibilità di interazione terapeutica non farmacologica con il netwok Pnei. Dieta, attività fisica , tecniche antistress, meditative e di respirazione, terapie fisiche e musica sono potenti modulatori del network Pnei! Alla luce di queste riflessioni, negli ultimi anni mi sono gettata “anima e corpo” sulla messa a punto di un modello terapeutico olistico e integrato costruito su quattro pilastri fondamentali: P psiche, N nutrizione, E esercizio, I Iter terapeutico. Il metodo Pnei4U® è oggetto di corsi base e avanzati. Lo sviluppo più recente è l’innovativo software Pneisystem. Il software è incentrato sul metodo Pnei4u e declina la terapia sotto forma di tecniche antistress, nutrizione, attività fisico posturale ed iter terapeutico integrato. Un software maneggevole, facile da usare, che amplifica i talenti e le qualità personali dell’operatore contribuendo a creare un data base che renderà oggettivo su base algoritmica il risultato terapeutico ottenuto e lo stato di avanzamento della terapia. Grande “challenge” anche per il paziente che viene motivato a migliorare il suo “score” ( qualunque sia la sua patologia/richiesta di benessere) e valore aggiunto per noi ovvero rendere oggettivo un risultato terapeutico in una cornice epistemologica non più basata solo su misurazioni “lineari” ma sulla misurazione di parametri anche “qualitativi” come l’energia, la vitalità, stress ossidativo, Ph, saturimetria ... In una review comparsa nel 2004 sul BrJSports Med 38: 536-541 dal titolo “Endocannabinoidi ed attività sportiva” Dietrich e Mc Daniel suggeriscono che il senso di benessere e i profondi cambiamenti dello stato mentale che conseguono allo sport e in particolare analgesia, sedazione, ansiolisi sarebbero probabilmente da ricondurre ad un aumento delle concentrazioni seriche di endocannabinoidi tra i quali l’anandamide (ananda in lingua sanscrita significa beatitudine n.d.a.). Che l’esercizio fisico induca una profonda alterazione dello stato di coscienza è un dato ben documentato nella letteratura scientifica: un “etichetta” che è stata attribuita a tali modificazioni è quella del “runner’s high” descritta soggettivamente come… “pura felicità, attivazione, senso di unione, pace, armonia interiore,incontenibile energia e riduzione della percezione del dolore”! Cos’altro è necessario per attribuire all’attività sportiva un ruolo chiave nella regolazione del network PNEI? A questo punto nasce l’integrazione tra Pnei e Accademia del Fitness. Massimo Spattini è un’icona mondiale nell’ambito della visione Pnei dello sport e sono particolarmente onorata di scrivere su questa prestigiosa rivista. La medicina fisiologica di regolazione che utilizza diluizioni decimali di ormoni citochine e neurotrasmettitori si avvale di prodotti a base

La Pnei, come ormai noto, è la scienza che studia i sistemi dello stress. Quando una parola entra a far parte del linguaggio comune rischia di perdere il suo significato originario. È quello che è successo con stress!

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La dieta COM (acronimo di CronOrMorfo dieta) è un approccio integrato che tiene conto della Cronobiologia degli Ormoni e della Morfologia dell’essere umano. Non siamo tutti uguali e trovare la giusta alimentazione e tipologia di esercizio fisico per ognuno di noi è la strada per raggiungere la salute. Determinate morfologie, ovvero determinate forme del corpo, sono legate a specifiche espressioni caratteriali. Tutto questo, si sa, è legato alla genetica che indirizza il nostro sviluppo secondo le nostre predisposizioni. Oggi, tuttavia, si ha la certezza che anche l’epigenetica (cioè l’influenza dell’ambiente esterno) gioca un ruolo fondamentale nel permettere o impedire il manifestarsi di determinate predisposizioni: “Nasciamo come siamo, diventiamo come mangiamo, come ci muoviamo, come pensiamo!”. La dieta COM tiene conto della Morfologia dell’individuo (a mela, a pera o a peperone) che corrisponde a specifiche prevalenze Ormonali, la cui influenza sulla distribuzione del grasso può essere controllata e modificata, in parte, dalla scelta qualitativa, quantitativa e Cronologica degli alimenti, favorendo, di conseguenza un dimagrimento localizzato.

L’antiaging o antiage è una terminologia che oggi è di moda, tanto è vero che è ormai utilizzata per molti prodotti rivolti alle cure del corpo e del viso. In realtà il concetto dell’antiaging va oltre, anche se non disconosce, le cure estetiche ed è rivolto principalmente a contrastare i danni funzionali legati al processo di invecchiamento. In una società dove ormai le malattie di tipo degenerativo sono in aumento esponenziale (obesità, diabete, malattie cardiovascolari, Alzheimer, Parkinson, artrosi, tumori) e dove la medicina convenzionale ha fallito nella promessa di migliorare la nostra qualità della vita, l’unica possibilità di recuperare la nostra dignità e la gestione del nostro organismo è uno stile di vita corretto, supportato dalla guida di un operatore della salute esperto in metodologie antiaging. In questo libro Massimo Spattini, insieme a 12 esperti appartenenti al suo gruppo, ognuno per le proprie competenze specifiche pur sempre integrate, trattano l’alimentazione, l’integrazione alimentare, l’esercizio fisico, la postura, l’allenamento funzionale, l’igiene dentale, il sesso, la psiche e, le cure estetiche, le terapie ormonali e il check-up diagnostico. Ogni argomento è trattato in maniera semplice e comprensibile, in modo da poter fornire già utili indicazioni per iniziare un percorso finalizzato a trovare la “fonte della giovinezza”.

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L’Accademia del Fitness di catalizzatori del ciclo dell’acido citrico, ormoni low dose, pools di aminoacidi essenziali che contribuiscono all’anabolismo muscolare, stimolano la fosforilazione ossidativa e riducono la sintesi dell’acido lattico accelerandone lo smaltimento. Fondamentale per una performance ottimale sarà anche una eccellente qualità del sonno. L’insonnia costituisce uno dei più diffusi disturbi trattati in chiave Pnei. Se ne distinguono due forme: l’insonnia iniziale caratterizzata dalla difficoltà a prendere sonno e l’insonnia intermedia caratterizzata da risvegli precoci. La prima dipende da uno squilibrio dell’attività neuronale a livello del troncoencefalo dove i neuroni sincronizzanti(serotonina, adrenalina) o del sonno e i neuroni desincronizzanti (acetilcolina, GABA) o della veglia perdono la coordinazione bloccando la starting line del sonno. Nelle terapie low dose ci avvaliamo di prodotti a base di Escholtzia californica, Melilotus officinalis, Citrus aurantium, Gaba e Serotonina che ottimizzano i meccanismi di induzione del sonno. Ricordo anche tre oligoelementi utili: alluminio, magnesio e manganese. La proposta terapeutica più innovativa riguarda a mio avviso i minerali pidolati il cui assorbimento parrebbe ottimale. Nell’insonnia con risvegli precoci, è indicata la prescrizione di Melatonina 4CH (il picco notturno della sintesi di melatonina da parte di epifisi e midollo osseo avviene proprio intorno alle tre di mattina). Frequentemente lo stress porta ad un calo del desiderio sessuale e della performance sportiva. Tra le possibili cause un frequente riscontro endocrino sia nelle donne che nell’uomo è l’iperprolattinemia anche borderline (valori intorno a 25-30ng/ ml). L’aumento fisiologico e compensatorio del tono dopaminergico che ne consegue inibisce via GNRH l’attività gonadica.

Ricordo che l’iperprolattinemia potrebbe segnalare anche una patologia tiroidea su base perlopiù autoimmune. Il dosaggio della prolattina va ripetuto almeno due volte in condizioni di riposo e che nella donna è opportuno effettuare la misurazione subito dopo il ciclo mestruale. L’aumento di prolattina è frequentemente associato ad iperattività dei sistemi dello stress e calo del desiderio sessuale. La risposta farmacologica poggia anche sulla somministrazione di Serotonina, Prolattina e ACTH low dose. Abbiamo cercato di tratteggiare alcuni dei concetti fondamentali della fisiopatologia Pnei e, soprattutto, di introdurli in un’ottica terapeutica sistemica. Il lettore interessato può ulteriormente approfondire questi argomenti sui siti: www.mariacorgna.it - www.pnei4u.com Prof.ssa Maria Corgna Medico Chirurgo - Specialista in Endocrinologia e Malattie Dismetaboliche Docente ed Esperta in PsicoNeuroEndocrinoImmunologia Ideatrice del Metodo Pnei4U

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L’OBESITÀ | PERCHÈ SI INGRASSA? | CON L’ETÀ L’AUMENTO DI PESO È

SIESTA: UN BISOGNO NATURALE | CHE TIPO DI SONNO AVETE? | I DISTURBI DEL

INESORABILE? | CELLULITE, UN SOVRAPPESO IN PIÙ | STRESS, DEPRESSIONE E

SONNO | I MOLTEPLICI ASPETTI DELL’INSONNIA | I NEMICI GIURATI DEL SONNO

PESO | PESO E MENOPAUSA | L’ABC DELLA CORRETTA ALIMENTAZIONE | I GRASSI

| QUANDO L’OROLOGIO SI SREGOLA | LA SINDROME DELLE GAMBE SENZA

BUONI E CATTIVI | QUALI ALIMENTI E CON QUALE FREQUENZA? | SCEGLIERE LA

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L’Accademia del Fitness Con l'età, gli stili di vita sbagliati, lo stress i livelli ormonali di uomini e donne inevitabilmente declinano dando vita al fenomeno della endocrino senescenza, una delle cause di invecchiamento. È ormai appurato che conservare un buon livello di ormoni dona vitalità ed energia oltre a migliorare il tono dell'umore. Il comune denominatore della carenza di ormoni steroidei, come pregnenolone, estrogeni, progesterone, dhea e testosterone è la fatica cronica, l'alterazione del tono dell'umore (gli ormoni steroidei si legano al recettore GABA), il calo della libido, il rallentamento del metabolismo. Proprio per questo negli anni per far fronte a questi disagi soprattutto nelle donne in menopausa ha preso piede il trattamento ormonale sostitutivo, ovvero l'integrazione di ormoni di sintesi per contrastare tutta una serie di disturbi tipici del climaterio. Molto spesso però le pazienti non cambiavano minimamente il loro stile di vita ma approcciavano al trattamento con la classica mentalità farmacologica: farmaco che cura il sintomo, senza apportare alcuna variazione in ambito alimentare e sportivo. Inoltre il trattamento ormonale sostitutivo viene consigliato soltanto per un periodo limitato di tempo, solitamente 5 anni altrimenti i rischi possono superare i benefici.

GLI ANDROGENI AMICI DELLE DONNE: MIGLIORANO UMORE, METABOLISMO E VITALITÀ! Per questo negli anni le persone più attente hanno cominciato a ricercare metodi più naturali per far fronte ai disturbi femminili, come l'utilizzo di prodotti a base di fitoestrogeni, piante medicinali che mimano l'attività degli estrogeni nell'organismo, ad esempio soia e luppolo. Questo è sicuramente un passo avanti ma forse inutile se la donna non adotta delle strategie antiaging a più ampio spettro che comprendono appunto variazioni di ciò che mangia, dello sport che pratica ed anche di quello che pensa -ricordiamoci infatti che l'eccesso di stress si traduce in aumento del cortisolo e diminuzione degli altri ormoni steroidei. Quando parliamo di moderne strategie antiaging per la donna però non possiamo focalizzare il problema alla sola carenza di estrogeni e/o progesterone in quanto l'efficienza fisica è collegata soprattutto ad un’altra classe di steroidi che la donna produce regolarmente ovvero gli ormoni androgeni, come il testosterone e il DHEA che nel sangue raggiungono livelli più elevati degli estrogeni stessi, ormoni femminili per eccellenza. Gli androgeni svolgono un ruolo fondamentale per il benessere della donna, il DHEA in particolare: aumenta il desiderio ses-

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L’Accademia del Fitness suale, migliora la forza e la performance sportiva, aumenta il metabolismo basale, favorendo la riduzione del tessuto adiposo, rafforza il sistema immunitario, stimola il funzionamento neurologico e migliora delle capacità di memoria, previene l’osteoporosi e le patologie cardiovascolari. Queste sono motivazioni abbastanza valide da far comprendere che i livelli di DHEA vanno mantenuti buoni il più a lungo possibile considerando che dopo i 40 anni calano bruscamente, soprattutto se sottoposte a stress. Gli studiosi dell’invecchiamento sono convinti che uno sbilanciamento tra la produzione di cortisolo e DHEA sia responsabile di numerosi sintomi correlati alla vecchiaia, mentre numerosi studi dimostrano che studi il DHEA produce un «senso di benessere» generale. Ricercatori della Jean Hailes Foundation, che si occupa di salute femminile, in uno studio presentato ieri negli Stati Uniti, a New Orleans, all’ 86/o congresso annuale della Società di Endocrinologia, hanno esaminato 1423 donne di eta’ fra 18 e 75 anni e hanno concluso che i bassi livelli di DHEA, che e’ prodotto dalla ghiandola surrenale, sono correlati in misura significativa con i problemi di eccitazione e desiderio sessuale nelle donne sotto i 45 anni. I bassi livelli di testosterone, invece, non mostrano alcuna relazione con la carenza di libido nelle donne di questo gruppo di età. A questo punto tutte vi starete chiedendo cosa fare per mantenere buoni livelli di DHEA. Sicuramente il primo passo da compiere è ridurre drasticamente le situazioni stressanti, per evitare di sbilanciare il rapporto cortisolo DHEA, svolgere attività fisica regolare e intensa, evitare sostanze raffinate e zuccheri semplici, introdurre una sufficiente quantità di grassi

buoni, soprattutto quelli del pesce e coadiuvare la fisiologica attività ormonale attraverso piante medicinali ricche in molecole steroidee come il Tribulus terrestris e la Dioscorea Villosa. Sebbene questi estratti vegetali non possano essere considerati dei sostituti del DHEA tuttavia possono agire a più livelli per contrastare i sintomi da carenze dell'ormone stesso. Secondo diversi ricercatori i fitormoni- piante che contengono principi attivi simili all’ormone prodotto dall’organismo- possono agire attraverso diversi meccanismi di azione: • legarsi ai recettori dell’ormone stesso ma la risposta risultante è più debole e meno protratta nel tempo • favorire la produzione di ormoni da parte dell’organismo aumentando ad esempio il livelli di LH e FSH • mimare la funzionalità degli ormoni causando la stessa risposta fisiologica dell’organismo pur non legandosi al recettore Concludendo: riduzione dello stress, sport nutrizione e piante medicinali coadiuvano l’azione del DHEA e rappresentano un buon mix antiaging che migliora lo stato psicofisico nelle donne. Non dimentichiamoci che spesso queste carenze ormonali possono essere multiple e borderline, pertanto non evidenziabili attraverso le classiche analisi di laboratorio. Il terapeuta pertanto dovrà stare molto attento ai sintomi che la paziente manifesta. In particolare i sintomi di carenza di DHEA sono sia di tipo fisico: riduzione della massa magra, cute e capelli secchi, cellulite; che di tipo mentale calo della libido, ansia, depressione, fatica.

Negli anni le persone più attente hanno cominciato a ricercare metodi più naturali per far fronte ai disturbi femminili, come l'utilizzo di prodotti a base di fitoestrogeni.

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Dr. Giovanni Occhionero


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La Spot Reduction o "dimagrimento localizzato" è un argomento controverso, ma recenti acquisizioni scientifiche ne hanno dimostrato l'esistenza. Nel workshop verranno analizzate le basi fisiologiche, i metodi di misurazione, le tecniche di allenamento, gli approcci dietologici, gli integratori, in riferimento ai vari biotipi costituzionali morfologici (ginoide, misto, androide) secondo i concetti della Dieta COM (CronOrMorfodieta) e del Metodo dimaCOM (Differenziata Integrazione Muscolazione Aerobica secondo la CronOrMorfodieta) per ottenere un dimagrimento localizzato anche nelle zone più resistenti. RELATORI Marco Tullio Cau Massimo Spattini

CERTIFICAZIONE Alla fine del Workshop verrà rilasciata la Certificazione di “DietaCOM® ADVISOR” previo superamento del test scritto finale.

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Il Ministero della Salute ha conferito 16 Crediti per le figure professionali di: Medico Chirurgo, Biologo, Dietista, Farmacista RESPONSABILE SCIENTIFICO MASSIMO SPATTINI PROVIDER ECM AKESIOS GROUP S.r.l. Via A. Viola, 9 - Parma - www-akesios.it SEGRETERIA Scientifica e Organizzativa ACCADEMIA DEL FITNESS Galleria Crocetta, 9/A - 43126 Parma Tel. 0521 1682083 - Fax 0521 294971 info@accademiadelfitness.com

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