Bilancio di sostenibilitĂ
2014
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Lettera agli Stakeholders L'AQP S.p.A. contribuisce per vocazione naturale alla diffusione della cultura dello sviluppo sostenibile ed alla conservazione e preservazione del patrimonio naturale e culturale del territorio
Con immenso piacere siamo qui a presentarVi il Bilancio di Sostenibilità 2014 del gruppo AQP S.p.A. Il Bilancio di Sostenibilità testimonia il naturale ritorno della Società alla reportistica sociale ed ambientale d’impresa, tema da sempre a Noi molto caro, i cui primi segnali di attenzione risalgono al 1999, anno di redazione del primo rapporto ambientale nonché di trasformazione dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese in società per azioni. Da quel momento abbiamo affrontato un lungo percorso caratterizzato da trasformazioni e riorganizzazioni che ha reso AQP S.p.A. la più grande realtà del servizio idrico integrato in Italia, e tra i maggiori player europei. Il ruolo che rivestiamo nell’ambito del servizio idrico integrato ci impone di rendicontare non solo la nostra capacità di creare valore, ma soprattutto di esplicitare in che modo il nostro operato vada nella direzione di un valore responsabile e sostenibile, rispettoso dell’equilibrio economico, dell’ambiente e delle risorse umane. Nella veste di gestore di un bene prezioso come l’acqua, la nostra società contribuisce per vocazione naturale alla
diffusione della cultura dello sviluppo sostenibile ed alla conservazione e preservazione del patrimonio naturale e culturale del territorio. Tale missione è rafforzata proprio dalla nostra volontà di dotarci di uno strumento di rendicontazione e pianificazione delle attività in un’ottica di sostenibilità, quale appunto il Bilancio di Sostenibilità, che contempla in maniera integrata informazioni di tipo ambientale, sociale ed economico. Per fare questo si è rivelato fondamentale l’apporto dei nostri stakeholders e il dialogo partecipato con gli stessi che ha consentito la definizione di strategie e regole di condotta che hanno rafforzato l’appartenenza di AQP S.p.A. ad un territorio dalle grande potenzialità. Nelle pagine che seguono troverete illustrate le performance e gli obiettivi realizzati e da realizzare, i risultati del dialogo intrapreso con gli stakeholders ed i progetti in campo. Nel rinnovare il ringraziamento a tutti gli stakeholders coinvolti ed in particolare al personale tutto, che per l’impegno profuso, ha consentito la redazione del Bilancio di Sostenibilità 2014, Vi auguriamo una buona lettura.
Nicola Costantino
Nicola Di Donna
(Amministratore Unico)
(Direttore Generale)
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Report di sostenibilità
Nota metodologica Il presente documento, dopo diversi anni, rappresenta la prima edizione del Report di sostenibilità di AQP S.p.A. redatto secondo le norme del Global Reporting Initiative (di seguito anche “GRI”); in particolare, nella redazione del presente bilancio di sostenibilità si è fatto riferimento alle “G4 Sustainability Reporting Guidelines”, definite nel maggio 2013 dal GRI e limitatamente a taluni aspetti, ove ritenuto opportuno, sono state integrate con le informazioni richieste dal supplemento settoriale “G4 Electric Utilities Sector Disclosures”. La società ritiene che le suddette linee guida vadano nella direzione di una maggiore attenzione allo stakeholder engagement. Le informazioni contenute nel presente report rappresentano le dimensioni del Gruppo, composto da Acquedotto Pugliese S.p.A. e dalla sua controllata Aseco S.p.A., e sono riportate senza omettere informazioni o dati significativi. Le stesse, sulla scorta di un miglioramento del processo di coinvolgimento degli stakeholder, saranno sempre più analiticamente presentate nei report dei prossimi esercizi, unitamente ad un maggior dettaglio degli obiettivi del Gruppo. Al solo fine di agevolare la lettura ai portatori di interesse, le informazioni ed i dati rendicontati, sono stati comparati con i corrispondenti valori delle annualità 2012 e 2013 che naturalmente, essendo questo il primo, non provengono da alcun precedente report. Processo di reporting Per la definizione del processo di reporting sono state prese a riferimento le linee guida internazionali Accountability 1000, standard di processo predisposto dall’ISEA (Institute of Social and Ethical Accountability) che rivolge particolare attenzione all’ascolto e al dialogo con gli stakeholder. In tale prospettiva la società ha avviato un processo di improvement della gestione della sostenibilità e della reportistica che si fonda sul miglioramento continuo della metodologia interna di analisi della materialità in conformità alle indicazioni contenute nel framework dell’International Integrated Reporting Committe (IIRC), ove si richiede 2
che la ponderazione tra tematiche di interesse e aspettative degli stakeholder avvenga mediante l’incrocio con la strategia aziendale. AQP intende puntare alla definizione di un modello di reportistica integrata ove alla base del processo di reporting vi sia un maggiore coinvolgimento dei portatori di interessi ed un’analisi di materialità rigorosa. L’analisi di materialità condotta nel 2014 è stata effettuata realizzando un’attività di mappatura e prioritizzazione degli stakeholder rilevanti per AQP, che ha visto il coinvolgimento delle differenti aree aziendali dedicate alle relazioni con i diversi portatori di interesse. Le informazioni e i dati gestiti derivano soprattutto da documenti e sistemi informativi interni e, solo in minima parte, da fonti esterne. Sono stati rilevati considerando i processi aziendali esistenti e organizzando un sistema di rendicontazione basato sull’utilizzo di apposite schede di rilevazione indirizzate alle specifiche aree aziendali. Il perimetro di rendicontazione Il perimetro di rendicontazione del report di sostenibilità coincide con l’area di consolidamento del gruppo AQP che ricomprende anche i dati economici e patrimoniali (consolidati con il metodo integrale) della controllata Aseco S.p.A., società partecipata al 100%. L’asseverazione Pur essendo il primo anno di applicazione del report di sostenibilità, AQP ha chiesto ad un soggetto terzo, che presenta le caratteristiche di professionalità e indipendenza, di verificare il rispetto dei principi di reporting e del livello di informazioni di sostenibilità previsti dalle linee guida GRI-G4. La società di revisione BDO S.p.A. del network BDO International ha sottoposto a revisione limitata il bilancio di sostenibilità 2014. La relazione conforme ai criteri di limited assurance engagement, è emessa ai sensi dell’International Standards on Assurance Engagements 3000: Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Financial Information emanato dall’International Auditing and Assurance Standard Board (IAASB) dell’International
Federation of Accountants (IFAC). Il gruppo di lavoro Per la redazione del report di sostenibilità 2014 AQP è stato costituito un gruppo di lavoro interno: (Responsabile del Gruppo di Lavoro) Responsabile Affari Regolamentari – dott. Luigi De Caro; Affari Regolamentari – dott. ssa Elodia Gagliese; Controllo di Gestione – dott.ssa Anna Bollettieri; Risorse Umane – dott. Emanuele Fino; Approvvigionamenti e Contratti – per. ind. Emanuele Fiorito. Si ringraziano per il supporto professionale la prof.ssa Chiara Mio, il prof. Andrea Venturelli ed il dott. Leonardo De Giosa. Si ringraziano inoltre tutti i colleghi che hanno fornito il loro contributo, in particolare: dott. Pierpaolo Abis; ing. Danilo Ancora; sig. ra Nunzia Andriola; dott.ssa Camilla Antola; dott. Francesco Ardito; ing. Massimiliano Baldini; ing. Sergio Blasi; dott.ssa Maria Bottalico; sig. Antonio Brescia; ing. Santa Busano; dott.ssa Daniela Campanile; sig.ra Daniela Capogna; avv. Maurizio Cianci; sig. ra Angela Cotrona; dott. Gennaro Cotugno; sig. Francesco De Fonte; ing. Gianluigi Fiori; dott. Enzo Introna; dott. Domenico Larovere; dott.ssa Monica Leonetti; dott. Franco Lovecchio; dott.ssa Deborah Ludovico; sig. Donato Marinelli; avv. Giorgio Martellino; ing. Gianfredi Mazzolani; dott. Domenico Miscioscia; ing. Marco Mottola; ing. Antonio Orlando; dott. Vito Palumbo; dott.ssa Eugenia Paradiso; sig. Vincenzo Patruno; sig. Carmine Pellegrini; sig.ra Lucrezia Piccolo; dott.ssa Caterina Quagliarella; ing. Giuseppe Rizzi; sig. Gigi Rizzo; dott. Pietro Scrimieri; Sig. Marco Scannicchio; ing. Mauro Spagnoletta; dott.ssa Antonella Strambelli; Dott. Francesco Tempesta; dott. ssa Luigia Troiano; dott. Giuseppe Valentini; ing. Luciano Venditti; ing. Monica Vicenti. Informazioni: Acquedotto Pugliese S.p.A. Via S. Cognetti, 36 – 70121 BARI Direzione Pianificazione e Controllo Area Affari Regolamentari dott. Luigi De Caro tel. 080 572 3027 - fax 080 572 3058 www.aqp.it
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Indice 1
Lettera agli stakeholder
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Nota metodologica
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Presentazione del Gruppo AQP S.p.A.
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Vision, Mission e Valori
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La nostra storia
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Il contesto nel quale operiamo
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Il governo della politica della sostenibilitĂ
11
L'importanza dei nostri stakeholders
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Le Nostre performances
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I risultati economici e il valore aggiunto
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Istituzioni e territorio
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Il nostro personale
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I nostri fornitori e partner
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I nostri clienti
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Il Servizio idrico integrato e l'Ambiente
80 Appendici
80 Glossario
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Tavola di correlazione dei contenuti GRI-G4
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Dichiarazione di Assurance
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Report di sostenibilità
La presentazione del Gruppo AQP Spa AQP S.p.A. è tra le maggiori realtà del servizio idrico integrato in Italia Acquedotto Pugliese S.p.A. nasce dalla trasformazione in società per azioni dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese (E.A.A.P.) come previsto dal Decreto Legislativo n. 141 dell’11 maggio 1999. È tra le maggiori realtà del servizio idrico integrato (di seguito anche SII) in Italia, provvede alla gestione
del servizio idrico integrato nell’ATO Unico Puglia ai sensi della Convenzione di affidamento della gestione sottoscritta nel 2002, gestisce altresì, il servizio idrico in alcuni Comuni della Campania ricadenti nell’ATO 1 Campania Calore Irpino ed assicura l’approvvigionamento di risorsa idrica in sub-di-
stribuzione ad Acquedotto Lucano S.p.A., gestore del servizio idrico integrato nell’ATO Unico Basilicata. La sede principale della Società è a Bari in via Cognetti, 36, nello splendido palazzo storico progettato da Cesare Vittorio Brunetti e decorato da Duilio Cambellotti agli inizi del secolo scorso.
Vision, Mission e Valori
Un particolare del palazzo dell'Acquedotto Pugliese a Bari 4
Assicurare, attraverso un complesso sistema interconnesso di acquedotti e un articolato sistema di impianti ed opere di ingegneria idraulica, l’approvvigionamento idrico verso i territori gestiti ed assicurare la tutela dell’ambiente attraverso i nostri impianti di depurazione di acque reflue urbane, è la nostra Missione. Il rispetto e la tutela del territorio, l’efficienza energetica e la salvaguardia ambientale, il dialogo costante con le comunità ed i territori, la soddisfazione dei clienti e l’attenzione alla valorizzazione dei dipendenti sono parte dell’identità aziendale e costituiscono i Valori alla base delle strategie aziendali. La gestione sostenibile di un “bene comune” come l’acqua, la progettazione ed implementazione di attività aziendali in un’ottica di miglioramento delle prestazioni e di riduzione dell’impatto ambientale costituiscono le nostre Linee guida.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
La nostra storia La storia dell’Acquedotto Pugliese è intimamente connessa con quella del Mezzogiorno d’Italia dove ha svolto e svolge tutt’ora un ruolo fondamentale nella modernizzazione economica e sociale dei territori serviti. Da un’intuizione dell’Ing. Camillo Rosalba e dalla tenacia di politici locali come l’on. Matteo Renato Imbriani, nasce l’idea di un acquedotto che trasporti l’acqua dall’alta Irpinia fino alla Puglia. Il 26 giugno 1902 viene approvata dal Regno I lavori di costruzione del canale principale d’Italia la Legge n. 245 “per la costruzione e l’esercizio dell’Acquedotto Pugliese”. Attraverso un bando di gara, il primo a livello europeo, nel 1906 iniziano i lavori per la costruzione di un canale lungo oltre 200 chilometri che attraversa l’Appennino e porta l’acqua dalle sorgenti del fiume Sele fino alla Puglia, dando lavoro ad oltre 20 mila operai. Il 24 aprile 1915 l’acqua corrente giunge per la prima volta a Bari. Sgorga simbolicamente dalla fontana di piazza Umberto I. L’evento, vissuto con particolare emozione e partecipazione dalle popolazioni locali, segna l’inizio di una nuova era per la Puglia e per le regioni limitrofe. Da quel momento l’acqua non si ferma più, dalle piazze raggiunge le abitazioni e i palazzi di nuova costruzione, dove per la prima volta appaiono le stanze da bagno. Nel luglio 1999, viene approvato il Decreto Legislativo che trasforma l’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese in Società per Azioni. Con il passaggio delle azioni nel gennaio 2002 dal Governo alle Regioni Puglia e Basilicata, e con successiva cessione da parte di quest’ultima delle proprie quote, la Regione Puglia diviene nel 2011 unico proprietario della Società.
1902
1972
1903
1999
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2002
1938 1942 1947
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Viene istituito un Consorzio fra lo Stato e le tre province di Bari, Foggia e Lecce, cui è affidato il compito della “Costruzione, manutenzione e l’esercizio perpetuo dell’Acquedotto Pugliese che verranno concessi in un unico appalto all’industria privata, mercé gara internazionale fra le ditte riconosciute idonee dal Ministero dei lavori pubblici”. Viene pubblicato il primo bando, ma la relativa gara va deserta; l’anno successivo viene indetta una seconda gara, a livello internazionale, cui partecipano cinque ditte italiane e altrettante europee. È la “Società anonima italiana Ercole Antico e soci concessionaria dell’Acquedotto Pugliese” che si aggiudica il lavoro, per un importo di Lire 125 milioni. Il contratto viene sottoscritto nel luglio 1905. Il Regio Decreto n. 2060 del 1919, convertito nella Legge 23 settembre 1920 n° 1365, istituisce con sede a Bari l’”Ente Autonomo per la costruzione, manutenzione ed esercizio dell’Acquedotto Pugliese” fissandone l’ordinamento. Alle semplici prerogative della costruzione, manutenzione ed esercizio perpetuo dell’Acquedotto Pugliese si aggiungono: - costruzione delle condutture interne; - completamento delle opere di rimboschimento del bacino del Sele; - manutenzione di tali opere; - costruzione delle fognature; - collegamento di edifici pubblici alle condutture d’acqua e fognarie; - coordinamento dei piani regolatori con le esigenze di costruzione e funzionamento delle condotte d’acqua e fognarie; opere di irrigazione; - costruzione di case popolari e borgate rurali; - risanamento di quartieri ed abitazioni insalubri. Con il Decreto Legge di agosto, vengono affidati all’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese la costruzione e la gestione delle fognature nei comuni serviti dall’acquedotto stesso. Il governo affida all’E.A.A.P. il completamento e la gestione della rete idrica e fognaria della Lucania, attivando gli Acquedotti dell’Agri, del Basento e del Caramola. Con Decreto Legge del Capo provvisorio dello Stato, viene concesso all’E.A.A.P. un contributo statale per la costruzione dell’acquedotto dell’Alta Irpinia.
In coincidenza con l’emergenza conseguente all’epidemia di colera, viene avviato un complesso programma di costruzione di nuovi impianti di depurazione diffusi nell’intera regione. Significativi sono quelli a servizio della città di Bari che, in esercizio alla fine degli anni Settanta, consentono al capoluogo pugliese di porsi all’avanguardia nel settore, tra le grandi città italiane. A maggio viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo che sancisce la trasformazione dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese in Società per azioni. Da ora in poi si chiamerà Acquedotto Pugliese S.p.A. Azionista unico è il Ministero del Tesoro. Con la legge finanziaria viene disposta la cessione gratuita dell’intero pacchetto azionario dell’Acquedotto Pugliese S.p.A., da parte del Ministero dell’Economia e della Finanza, alle Regioni Puglia e Basilicata. Nel mese di gennaio il Ministero dell’Economia assegna alle Regioni Puglia e Basilicata l’intero capitale della società in base alla popolazione residente: circa l’87% viene assegnato alla Puglia e il 13% alla Basilicata. Il 30 settembre 2002 viene sottoscritta con il Commissari Delegato per l’emergenza socio-economico-ambientale la Convenzione con la quale viene affidato all’AQP la gestione del servizio idrico integrato per la Puglia fino al 31 dicembre 2018. A dicembre dello stesso anno viene costituita l’Autorità d’Ambito Territoriale per la Puglia (AATO Puglia), soggetto espressione della comunità delle amministrazioni locali della Puglia proprietarie delle reti idriche. Il 30 aprile 2004 viene sottoscritto l’accordo per il trasferimento della gestione del servizio idrico integrato per la Basilicata dall’AQP all’Acquedotto Lucano S.p.A. AQP ha acquisito la società Aseco S.p.A. il cui impianto di compostaggio, sito nel territorio di Ginosa Marina (TA), consente di estendere il ciclo della depurazione anche al trattamento dei fanghi. La Regione Puglia ha acquisito le quote azionarie detenute dalla Regione Basilicata detenendo il 100% del capitale sociale di Acquedotto Pugliese S.p.A.
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Report di sostenibilità
Il contesto nel quale operiamo Il Gruppo AQP è attualmente costituito dalle società Acquedotto Pugliese S.p.A. ed Aseco S.p.A. (controllata al 100% da Acquedotto Pugliese S.p.A.). Aseco S.p.A. è stata acquisita nel 2009 con la finalità di estendere la filiera del ciclo dell’acqua con la produzione di compost di qualità a partire dai fanghi della depurazione. L’assetto di Acquedotto Pugliese S.p.A. è regolato dallo Statuto della Società approvato in ultimo aggiornamento dall’As-
semblea Straordinaria del 28 giugno 2013. In conformità allo Statuto, AQP S.p.A. è gestita da un Amministratore Unico che nell’ambito dei poteri che la legge gli attribuisce, si è avvalso di un’ampia facoltà di delega al Direttore. Generale, altro organo nominato dall’Assemblea che sovraintende a tutte le funzioni aziendali ed a tutte le relative operazioni. Dipendono, invece, direttamente dall’Amministratore Unico la Direzione Tutela
Giuridica e Compliance e l’Unità Comunicazione e Relazioni Esterne. Altro Organo Statutario è il Collegio Sindacale composto da tre membri effettivi e da due supplenti. Alle riunioni del Collegio Sindacale partecipa anche un Consigliere Delegato al controllo della Corte dei Conti. La revisione contabile è affidata ad una primaria società di revisione che opera in stretto raccordo con il Collegio Sindacale.
L’Organizzazione aziendale La struttura organizzativa di AQP è raffigurata nel grafico che segue
Prof. Ing. Nicola Costantino Amministratore Unico dal 20 gennaio 2014
Dott. Nicola Di Donna Direttore Generale dal 27 dicembre 2013
I principi che animano l’azione di Acquedotto Pugliese sono improntati alla massima equità e trasparenza, nel pieno rispetto della normativa vigente ed ad una piena condivisione del bene comune “acqua”. 6
In applicazione dei suddetti principi e nell’ottica di una gestione sempre più efficiente ed orientata a prevenire e gestire i rischi di mancata compliance, Acquedotto Pugliese ha ottemperato puntualmente alle disposizioni di legge che
si sono succedute in materia di responsabilità amministrativa degli Enti, di cui al D. Lgs. n. 231/01, di anticorruzione, di trasparenza, di privacy e tutela dei dati personali.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01 A partire dal 2006 Acquedotto Pugliese ha adottato il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di cui al D. Lgs. n. 231/01 e s.m.i. con il quale è stato introdotto nell’ordinamento italiano un regime di responsabilità amministrativa a carico degli enti derivante dalla commissione di determinati reati, benché commessi materialmente da persone fisiche. Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di AQP ha subìto nel tempo periodici aggiornamenti, da ultimo la versione approvata nel mese di dicembre 2014 per tener conto dell’introduzione di nuovi reati presupposto che hanno ampliato il catalogo dei reati punibili ai fini della responsabilità amministrativa degli Enti (ad es: il reato di induzione a dare o promettere utilità, la corruzione tra privati e l’impiego di cittadini di paesi terzi privi
di permesso di soggiorno); per recepire le operazioni societarie di incorporazione per fusione delle società controllate PURA Depurazione e PURA Acqua; per rendere il Modello stesso rispondente alla nuova realtà aziendale e alle modifiche sostanziali apportate alla struttura organizzativa della Società. Il Modello adottato da AQP si ispira alle Linee Guida redatte da Confindustria nel 2002 e successivamente aggiornate a marzo 2008 ed a marzo 2014. Gli aspetti salienti delle summenzionate Linee Guida possono essere così riassunti in: 1. l’identificazione dei rischi, ossia l’analisi del contesto aziendale per evidenziare in quale area o settore di attività e secondo quali modalità potrebbero verificarsi eventi pregiudizievoli agli obiettivi perseguiti dal D. Lgs. n. 231/01;
2. la progettazione del sistema di controllo ovvero di protocolli finalizzati a programmare sia la formazione che l’attuazione delle decisioni dell’ente, in relazione ai reati da prevenire; 3. l’individuazione di un Organismo di controllo (l’OdV) interno all’impresa con il compito di vigilare sull’efficacia, adeguatezza ed applicazione del modello; 4. l’introduzione di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello. Particolare rilevanza assumono nel Modello le sezioni dedicate ai reati ambientali e a quelli relativi alla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Costante e puntuale è inoltre l’attività formativa sulle finalità e sui contenuti del Modello, in modo particolare nei riguardi dei neo assunti.
Anticorruzione e trasparenza In attuazione delle disposizioni normative introdotte dalla Legge n. 190/2012 riguardante “la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” in data 31 gennaio 2014 è stato approvato dall’Amministratore Unico il Piano Triennale, aziendale per la Prevenzione della Corruzione 2014 – 2016 ed è stato nominato il responsabile anti-corruzione. In considerazione dei profondi mutamenti organizzativi intervenuti successivamente alla sua adozione, che hanno reso necessario rimodulare la mappatura dei processi a rischio per adeguarli alle sopravvenute esigenze, il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione è stato aggiornato per il triennio 2015 – 2017. In coerenza con il disposto normativo di cui all’art. 1 comma 42 della legge 190/2012 sono state impartite le direttive in materia di attribuzione di incarichi dirigenziali, di verifica delle condizioni ostative alla conferibilità e delle cause di incompatibilità, quelle riguardanti le attività successive alla cessazione del rapporto di lavoro e quelle relative alla verifica dei precedenti penali nell’attribuzione degli incarichi dirigenziali. Ad integrazione del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione la Società ha adottato anche il Piano Triennale della Trasparenza e l’integrità in forma autonoma coordinando gli adempimenti relativi agli obblighi di trasparenza previsti dal Decreto Legislativo 33/2013 con le aree di rischio individuate dalla succitata Legge Anticorruzione. Con Delibera assunta dall’Amministratore Unico in data 18 marzo 2014, è stato nominato il nuovo responsabile della Trasparenza. Anche il Piano Triennale della Trasparenza è soggetto ad
un costante aggiornamento e ad un’attività di monitoraggio con un focus particolare sul portale di AQP - sezione trasparenza ed anticorruzione - volto a segnalare gli aggiornamenti apportati e da apportare alle relative sotto sezioni, nonché il grado di fruibilità da parte degli utenti esterni. Nel portale confluiscono tutte le informazioni e i documenti che hanno rilevanza esterna e che attengono alla funzione d’interesse pubblico esercitata da AQP, secondo la normativa alla stessa applicabile. A partire dal mese di dicembre 2014 è stato istituito un corso di formazione e-learning in materia di “Etica e Legalità: Anticorruzione – legge 190/2012 ” destinato a tutti i dipendenti della Società, mentre per i Dirigenti si è tenuta un’apposita sessione formativa.
Risk Management Nel 2014 è stata sviluppata un’analisi preliminare per l’individuazione dei rischi aziendali che si è focalizzata, in particolare, sui rischi di carattere operativo - gestionale. All’esito di tale assessment sono state individuate 60 potenziali aree di rischio a carattere gestionale che potrebbero avere un impatto significativo da un punto di vista economico - finanziario. In base ad un’analisi Impatto - Probabilità, le aree di rischio sono state opportunamente classificate al fine di individuare quelle prioritarie (10) che sono oggetto di opportune azioni di contenimento e riduzione. 7
Report di sostenibilità
La tutela dei dati personali A seguito dell’approvazione del Decreto Legislativo n. 196/2003, la Società ha attuato la verifica e la bonifica delle banche dati esistenti in azienda e dei correlati trattamenti. Con l’introduzione di tale Decreto è stata eseguita una nuova valutazione dei rischi connessi a detti trattamenti, in linea con l’evoluzione degli strumenti di cui AQP si è dotata e sono state attuate tutte quelle azioni finalizzate a contenere i possibili rischi che potrebbero insistere sulle banche dati esistenti e quelle di nuova individuazione. Oltre a ciò, come rigorosamente richiesto dalla normativa, sono state individuate e poste in essere quelle misure minime di sicurezza imprescindibili alla tutela delle informazioni detenute dalla società. Allo stato, non risultano pervenuti reclami relativi alla violazione della privacy e alla perdita di dati dei consumatori. Inoltre, sebbene il Decreto Legge n. 5/2012 abbia eliminato l’obbligatorietà della redazione e/o aggiornamento del Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS) è stato in ogni caso redatto un manuale di “Aggiornamento Annuale Privacy” che racchiude l’analisi dei rischi e la pianificazione della sicurezza dei dati e delle informazione e che descrive, in dettaglio, come si tutelano i dati personali degli interessati che sono conservati e trattati da AQP S.p.A.
Il Codice Etico Il Codice etico contiene le norme comportamentali cui devono ispirarsi i dipendenti di AQP S.p.A. e coloro che vengono in contatto con la Società, al fine di evitare la commissione di fattispecie di reato cui conseguirebbe la responsabilità della Società, ai sensi del citato D. Lgs. n. 231/2001. Non va sottaciuto che AQP, già nella 8
prima stesura, ha ritenuto opportuno estendere le norme comportamentali in funzione di quelle fattispecie che non rientravano nei cosiddetti reati-presupposto per l’applicazione della responsabilità ex D. Lgs. n.231/2001, quali l’ambiente e la corruzione tra privati. Proprio all’Ambiente, infatti, AQP rivolge particolare attenzione impegnan-
dosi ad adottare strategie e tecniche aziendali che minimizzino l’impatto ambientale delle proprie attività, nel rispetto della normativa vigente e tenendo anche conto dello sviluppo della ricerca scientifica e delle migliori tecnologie disponibili.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Il governo della politica della sostenibilità La responsabilità di definire la Politica della sostenibilità è attribuita al Direttore Generale che, attraverso la Direzione Pianificazione e Controllo, cura la predisposizione del Piano della Sostenibilità. Il monitoraggio della corretta attuazione del Piano e dei risultati conseguiti attraverso le Azioni definite viene effettuato in
sede di periodico Comitato di Direzione. Per il 2015 le Linee strategiche sulle quali la Società intende focalizzare la sua azione, individuate nel Piano Industriale 20152018, sono le seguenti: • Consolidare l’attività regolamentata; • Migliorare il servizio offerto; • Incrementare la tutela e la protezione
dell’ambiente; • Sviluppare le competenze e le performance delle risorse umane; • Ricerca e Sviluppo. Coerentemente con tali Linee Strategiche, gli obiettivi di sostenibilità per il periodo 2015-2018 sono di seguito rappresentati:
Obiettivo
Azioni
Migliorare la comunicazione esterna
1. Rafforzare la presenza di AQP sui social network; 2. Rinnovare i contenuti del sito web istituzionale; 3. Proseguire nell’opera di recupero e valorizzazione del patrimonio di arredi del Palazzo dell’acqua di Bari; 4. Realizzare una mappa digitalizzata delle fontanine pubbliche coinvolgendo gli studenti delle scuole; 5. Campagna pulizia autoclavi; 6. Campagna uso consapevole dell’acqua; 7. Campagna sul corretto scarico in pubblica fogna;
Sviluppare le competenze professionali dei dipendenti
1. Implementare il processo di formazione professionale aziendale attraverso la costituzione del learning center “AQP WATER ACADEMY“; 2. Migliorare la comunicazione interna; 3. Effettuare la rilevazione del clima aziendale; 4. Sviluppare la Intranet aziendale con sezioni dedicate ai dipendenti;
Migliorare il processo di selezione dei fornitori e di acquisto/appalto
1. Avviare l’introduzione, tra i requisiti di qualificazione e/o selezione dei fornitori, del possesso di certificazione dei sistemi di gestione ambientale e della sicurezza; 2. Avviare l’estensione del sistema di Gestione e Monitoraggio “web based” anche agli approvvigionamenti di beni e servizi;
Migliorare il servizio all’utenza
1. Potenziare il Contact Center al fine di facilitare il contatto telefonico; 2. Potenziare il servizio multicanale via Chat, Call me back, click to talk, application sharing; 3. Ridurre i tempi di attesa agli sportelli; 4. Ridurre i tempi di risposta alle richieste degli utenti; 5. Avviare un progetto di evoluzione dello sportello on line con servizi più efficienti e performanti; 6. Formazione continua via e-learning; 7. Implementazione servizio web base in linguaggio naturale AQPrisponde; 8. Implementazione del progetto di Knowledge Management 9. Progetto catalogo mobile APP; 10.Avviare l’estensione del Work Force Management alla gestione integrata delle richieste di sostituzione in campo ed altre tipologie di intervento; 11. Implementare un modello automatizzato di gestione del processo di fatturazione elettronica vs PA;
Sostenere le Utenze deboli
1. Estendere anche al 2015 i benefici previsti dal Protocollo d’Intesa a sostegno delle Utenze Deboli;
Sviluppare ed implementare sistemi innovativi di gestione anche attraverso azioni di ricerca e sviluppo
1. Implementare un sistema di telelettura e telegestione multi-servizio; 2. Realizzare un sistema di supporto decisionale per la gestione integrata, dinamica ed eco-efficiente dei sistemi di collettamento, trattamento e smaltimento dei reflui urbani;
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Report di sostenibilità
Ridurre le perdite idriche
1. Potenziare il telecontrollo delle portate e delle pressioni nelle reti di distribuzione idrica; 2. Migliorare il controllo delle pressioni in rete sulla base delle misure ed installando valvole intelligenti; 3. Rendere più efficienti le attività di ricerca perdite programmata e riparazione delle perdite; 4. Implementare progetti mirati di riabilitazione delle reti meno efficienti sulla base di studi avanzati del funzionamento idraulico; 5. Sperimentare sistemi innovativi per la ispezione delle condotte idriche e fognarie, la localizzazione delle perdite e la loro riparazione;
Tutelare l’ambiente
1. Verificare e monitorare i rilasci idrici ai fini del rispetto dei Deflussi Minimi Vitali dei corpi idrici naturali per le derivazioni dalle sorgenti di Cassano Irpino e del bacino del Sele; 2. Implementare un sistema di monitoraggio energetico per gli impianti di sollevamento idrico e fognario maggiormente energivori; 3. Installare elettropompe ad alta efficienza per l’Impianto di Sollevamento Idrico di Caposele, Mercadante e Figazzano, al fine di ridurne i consumi energetici e regolare automaticamente le portate in funzione dei livelli dei serbatoi; 4. Ridurre i consumi specifici di energia elettrica sugli impianti di depurazione intervenendo sulle componenti elettriche più energivore degli stessi; 5. Avviare le diagnosi energetiche previste dal Decreto Legislativo n. 102/2014 propedeutiche alla certificazione del sistema di gestione dell’Energia secondo quanto definito dalla Norma UNI CEI EN ISO 50001:2011; 6. Contenere e trattare le emissioni in atmosfera, incluse quelle odorigene, degli impianti di depurazione; 7. Incrementare la produzione di energia elettrica attraverso ulteriori impianti a fonte rinnovabile, per una potenza pari a 1,5 MW.
Estendere le certificazioni ad ulteriori sistemi di gestione aziendale
1. Estendere la certificazione del sistema di gestione ambientale ai potabilizzatori, depuratori e sorgenti secondo quanto definito dalla Norma UNI EN ISO 14001:2004; 2. Estendere il sistema di Sicurezza e della Salute dei Lavoratori a tutte le Unità Organizzative di AQP, secondo quanto definito dalla OHSAS 18001:2007; 3. Estendere l’accreditamento ai laboratori di Lecce e Taranto, secondo i requisiti ISO/IEC 17025:2005; 4. Convalidare la Dichiarazione Ambientale dell’impianti di compostaggio Aseco, ai sensi del Reg. CE 1221/2009 EMAS.
Nell’ottica di un miglioramento costante delle performance aziendali in tema di sostenibilità, la Società ritiene fondamentale il confronto con le altre grandi utilities italiane. A tale fine, aderendo all’invito della Fondazione Utilitatis, dal 2014 AQP parte-
cipa al progetto di benchmarking della sostenibilità che coinvolge le principali utilities italiane del settore e in particolare, Acea S.p.A., Acque S.p.A., Aimag S.p.A., Amiat S.p.A., Asia Napoli S.p.A., Cap Holding S.p.A., Enel S.p.A., Hera S.p.A., Iren S.p.A., Metropolitana Milane-
se S.p.A., Publiacqua S.p.A., Quadrifoglio S.p.A., Società Metropolitana Acque Torino S.p.A., Toscana Energia S.p.A., Veritas S.p.A. Si rammenta che Utilitatis rappresenta l’istituto di ricerca dell’associazione di categoria Federutility alla quale AQP S.p.A. è associata.
Il sistema qualità e le certificazioni Il Gruppo Acquedotto Pugliese ha sviluppato un Sistema di Gestione in riferimento a standard internazionali sulla Qualità (ISO 9001 e ISO 17025), sull’Ambiente (ISO 14001) e sulla Sicurezza (OHSAS 18001). Attualmente, il Gruppo dispone delle seguenti certificazioni rilasciate da Organismo di Certificazione accreditato. • ISO 9001: Gestione del Servizio Idrico Integrato incluse le attività di progettazione e realizzazione delle infrastrutture. Produzione di compost aerobico di qualità (ammendante compostato misto) attraverso le fasi di: miscelazione, ossidazione, maturazione, rivoltatura e vagliatura. Raccolta, trasporto conto terzi, recupero e trattamento di fanghi civili, agroalimentare e legno vegetale. Inoltre, relativamente alla ISO 9001, è stato esteso il campo di applicazione di AQP all’attività di verifica progetti secondo quanto previsto dal DPR 207/2010. • ISO 14001: Gestione e conduzione impianti di potabilizzazione acque superficiali mediante processi di chiarificazione e disinfezione. Gestione discarica per smaltimento fanghi disidratati del processo di potabilizzazione (Impianto del Sinni). Produzione di compost di qualità (ammendante compostato misto) con stabilizzazione aerobica attraverso le fasi di miscelazione, ossidazione, maturazione, rivoltatura e vagliatura. Raccolta, trasporto conto terzi, recupero e trattamento di fanghi civili, agroalimentari e legno 10
vegetale. Gestione e conduzione impianti di depurazione di reflui urbani mediante processo di tipo biologico (Impianti di Maglie e Noci). • OHSAS 18001: Produzione di compost di qualità (ammendante compostato misto) con stabilizzazione aerobica attraverso le fasi di miscelazione, ossidazione, maturazione, rivoltatura e vagliatura. Raccolta, trasporto conto terzi, recupero e trattamento di fanghi civili, agroalimentari e legno vegetale (Impianto di Compostaggio di Aseco). Inoltre, il Laboratorio Centrale della Vigilanza Igienica dispone del certificato di conformità alla Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005, rilasciato dall’Ente Italiano di Accreditamento ACCREDIA, per le seguenti prove: • relativamente alle acque di scarico: Azoto Totale, determinazione degli effetti tossici acuti con Daphnia Magna Straus nelle acque reflue e nei corpi recettori, Escherichia Coli, Fosforo Totale, richiesta biochimica di ossigeno (BOD5), Richiesta chimica di ossigeno (COD), Solidi sospesi totali (SST); • relativamente alle acque potabili, superficiali e sotterranee: Enterococchi intestinali, Alluminio, Cloriti, Cloruri, Coliformi Totali, Durezza Totale, Escherichia Coli, Solventi clorurati; • relativamente ai fanghi di depurazione: Cadmio, Rame, Piombo, Zinco, Solidi Totali (DR%).
Acquedotto Pugliese S.p.A.
L’importanza degli stakeholders
Per una società come AQP è fondamentale considerare le aspettative dei propri stakeholder, portatori sovente di istanze diverse, ma che per questo non possono essere esclusi dall’attività propedeutica di selezione e di dialogo partecipato. Nella veste di gestore di un bene prezioso come l’acqua, AQP ha sentito fortemente sulle proprie spalle la responsabilità di avviare, prima ancora della redazione del report di sostenibilità 2014, che ricordiamolo è al suo primo anno, un’attività di mappatura e di coin-
volgimento dei propri stakeholder. Per una corretta gestione delle questioni legate alla sostenibilità e per la conseguente redazione del Report di Sostenibilità, AQP ha identificato e classificato i propri stakeholder e le questioni rilevanti a loro associate, seguendo le prime fasi del processo di stakeholder engagement previste dalle linee guida AA1000SES, applicando il principio di materialità previsto dalle linee guida GRI-G4. Per l’individuazione delle tematiche materiali AQP ha effettuato in successione
una serie di attività: a) una prima di tipo preliminare nell’ambito della quale, a seguito di una ricognizione interna sui possibili temi ritenuti significativi (analisi interna), è seguita un’analisi di confronto su altri potenziali argomenti ritenuti rilevanti da altri comparables, operanti nel settore delle public utilities (analisi esterna), b) una seconda di rilevazione interna nell’ambito della quale, partendo da una lista estesa di tematiche ritenu11
Report di sostenibilità
lutazione di ciascun item da parte degli stakeholder è avvenuta considerando il livello di importanza assegnato dallo stesso portatore di interesse che, quindi, combina al livello di interesse verso la tematica, il livello di impatto che la stessa può avere sulle aspettative dello stakeholder. La matrice di materialità sotto riportata definisce il posizionamento delle tematiche materiali combinando il livello di importanza assegnato alle stesse dagli stakeholder e dalla struttura organizzativa di AQP. Le tematiche riportate nel quadrante in alto a destra identificano quelle di maggiore rilevanza Occorre precisare che, in ossequio a quanto previsto dal nuovo paradigma introdotto dal framework dell’International Integrated Reporting Committe (IIRC), le tematiche riportate nell’ambito della matrice di materialità non sono state distinte in funzione della triplice dimensione: economica, sociale e ambientale.
d’interesse ritenuti: • influenti – ovvero in grado di influenzare, allo stato attuale o in futuro, i processi decisionali di AQP; • strategici – ovvero considerati stakeholder chiave per le scelte strategiche aziendali; • prossimi – ovvero con i quali l’azienda ha instaurato relazioni durevoli. L’attività di raccolta dati ed informazioni è avvenuta mediante la somministrazione di un questionario e l’organizzazione di incontri ad hoc in base alla tipologia di stakeholder coinvolto. L’elaborazione delle informazioni e delle indicazioni raccolte ha consentito di definire un data set in grado di monitorare nel tempo il livello di soddisfazione degli stakeholder riguardo le azioni intraprese e le informazioni rendicontate da AQP in tema sostenibilità. Per quanto concerne, in particolare, l’analisi di materialità si precisa che la va-
ALTA
Servizio clientela emissioni consumi Innov. e biodiversità
Compliance sociale
MEDIA
investimenti
Anticorruzione/ antiriciclaggio
Assunzione /turnover
Sviluppo comunità locali
Relazioni clienti Pari opportunità
BASSA
Relazioni fornitori
MEDIA
Rilevanza per l’azienda 12
Istituzioni e politiche pubbliche
Formazione/ educazione
Diversità
BASSA
Rilevanza per gli stakeholder
te di potenziale interesse, l’Amministratore Unico, la Direzione generale e l’Area Affari Regolamentari afferibile alla Direzione Pianificazione e controllo, hanno selezionato alcuni temi ritenuti di prioritario interesse, individuati in base al criterio della criticità d’impatto sulle performance di medio - lungo termine, c) una terza di rilevanza esterna che ha portato alla definizione di un panel di stakeholder esterni identificati da un campione che annovera al suo interno le seguenti categorie di soggetti: associazioni di consumatori, sindacati, grandi clienti, fornitori, istituzioni (Regione Puglia e Università pugliesi), enti regolatori. In tale attività ricognitiva non sono rientrati i clienti e i dipendenti, in quanto utilizzate come proxy le associazioni di consumatori e le organizzazioni sindacali. Per individuare gli stakeholder da includere nell’analisi di materialità sono stati considerati quei portatori
Remunerazione lavoro
ALTA
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Le nostre performance
Oltre 4 milioni (Istat) I cittadini serviti
970.928 I clienti
COMUNI GESTITI
249
Acquedotto
232
Fognatura
254
Depurazione
VALORE DELLA PRODUZIONE
479 milioni di Euro
DIPENDENTI
1897 13
Report di sostenibilità
I risultati economici e il valore aggiunto L’esercizio 2014 è stato caratterizzato dal riassetto societario volto ad ottimizzare la gestione del personale e delle strutture sul territorio, l’integrazione tecnica ed organizzativa del personale al fine di ricondurre nel perimetro della controllante Acquedotto Pugliese S.p.A. tutti i servizi gestiti. L’Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 28 maggio 2014 ha infatti deliberato, con effetto dal 1° ottobre 2014, la fusione per incorporazione in Acquedotto Pugliese S.p.A. delle società controllate: • Pura Acqua S.r.l., costituita nel 2001 per gestire alcuni impianti di potabilizzazione; • Pura Depurazione S.r.l., costituita nell’ottobre del 2008, al fine di accrescere l’efficacia e l’efficienza aziendale nei processi di gestione degli impianti di depurazione internalizzando le attività di conduzione degli stessi, precedentemente affidata a terzi. Tale operazione ha consentito un significativo recupero di efficienza gestionale. Si precisa che, ai fini fiscali e contabili, le operazioni effettuate dalle due Società sono state imputate a bilancio della incorporante AQP S.p.A. a partire dal 1 gennaio 2014. Va inoltre sottolineato che nel bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/2014 sono stati recepiti i mutamenti nella classificazione degli accantonamenti a seguito dell’aggiornamento dei principi contabili elaborati dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC). In particolare, le voci degli accantonamenti a fondo rischi sono state riclassificate fra i costi operativi al fine di imputarle per natura. Infine, si fa presente che i ricavi del servizio idrico integrato sono stati iscritti in bilancio in base al Vincolo dei Ricavi riconosciuto per il Gestore (VRG) approvato dall’Ente d’Ambito competente, unitamente ai conguagli (positivi o negativi) relativi ai costi effettivamente sostenuti, previsti dal Metodo Tariffario dell’AEEGSI iscritti nell’anno “n” in cui il gestore 14
sostiene i relativi costi, in base agli elementi disponibili alla data di chiusura dei bilanci, nel rispetto del principio del full cost recovery e del requisito della componente passante e dei conguagli (positivi o negativi) sui ratei consumi di esercizi precedenti. In tal senso di era espressa anche l’Agenzia delle Entrata a seguito di un interpello presentato dalla Società nel 2014. Ciò premesso, nel corso dell’esercizio 2014 il Gruppo AQP ha conseguito un margine operativo lordo di 151 milioni di euro pari al 31,49% del valore della produzione, rispetto al 33,86% del 2013. Nonostante l’incremento tariffario per il 2014, il valore della produzione rimane costante rispetto al precedente esercizio per effetto dello storno dei conguagli degli anni precedenti, mentre si rileva un lieve incremento dei costi diretti di produzione (esclusi gli accantonamenti operativi) pari a 4 milioni di euro (+1%) essenzialmente per i seguenti fenomeni: • incremento dei costi di trasporto e smaltimento dei fanghi di depurazione (+3 milioni di euro rispetto al 2013), derivante dalle maggiori tonnellate smaltite (+2.431 tonnellate rispetto al 2013), dal diverso mix di smaltimento (nel 2014 il 52% dei fanghi sono stati smaltiti in agricoltura, il 40% in compostaggio e la restante parte in discarica) e dall’incremento del prezzo medio di smaltimento; • aumento del costo del personale (+4 milioni di euro rispetto al 2013, comprese le voci di costo che afferiscono al costo del personale in forza, sebbene classificate come costi per servizi). Tale incremento è imputabile, sostanzialmente, al rinnovo contrattuale ed alle altre voci c.d. “incomprimibili”, nonché alle assunzioni effettuate nel corso dell’anno per esigenze tecnico-organizzative connesse all’assunzione in gestione di nuovi impianti, al potenziamento del controllo di processo chimico-biologico in ragione della necessità di
garantire il controllo degli scarichi in fognatura e depurazione e ad altri miglioramenti/potenziamenti del servizio offerto. • decremento degli altri costi diretti per circa 3 milioni di euro rispetto al 2013. I principali risparmi si sono avuti sui costi per energia elettrica (-1,2 milioni di euro), imputabili alla riduzione dei consumi (dovuta sia al miglioramento dello scenario idrico delle fonti di approvvigionamento, sia alle attività di efficientamento energetico messe in campo in tutte le fasi del servizio idrico) e al decremento del prezzo unitario di acquisto dell’energia (imputabile principalmente alla riduzione della componente energia grazie a modalità di approvvigionamento e operazioni di hedging che hanno consentito di cogliere le migliori opportunità del mercato spot e future dell’energia). Ulteriori risparmi derivano, oltre che dalle efficienze gestionali, dalla riduzione dei costi per partite quali transazioni, sopravvenienze caratteristiche e simili. L’utile netto di esercizio, pari a circa 40 milioni di euro, registra un incremento del 10% rispetto al 2013 anche per i seguenti fenomeni: • gestione extracaratteristica: decremento, rispetto al 2013, di circa 23 milioni di euro sostanzialmente imputabile all’iscrizione nel 2013 dei conguagli di competenza 2012 da fatturare agli utenti; • imposte anticipate/differite: incremento di circa 20 milioni di euro imputabile all’iscrizione di imposte anticipate, anche di esercizi precedenti. Tale iscrizione è stata possibile in seguito all’approvazione della tariffa 2014-2015 che ha reso ragionevolmente certo l’ottenimento di imponibili tali da consentire un recupero dei crediti iscritti nell’orizzonte tariffario di assorbimento. La situazione patrimoniale consolidata al 31 dicembre 2014, evidenzia rispetto
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Principali risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo (milioni di euro)
2012
2013
2014
Conto Economico Ricavi
458
479
479
Costi
(315)
(317)
(321)
Accantonamento f.do rischi operativi
al 31 dicembre 2013, un incremento delle attività di circa 105 milioni di Euro. Tale variazione è determinata dall’incremento dell’attivo immobilizzato netto di circa 90 milioni di Euro, quale effetto dell’incremento di immobilizzazioni materiali ed immateriali per investimenti, dei crediti finanziari (sinking fund) dovuto al versamento delle rate a Merrill Lynch Capital Markets Ltd compensato dalla diminuzione dei crediti oltre l’esercizio collegata principalmente all’incasso di crediti verso lo Stato per contributo ex L. 398/98. Le attività correnti si incrementano di 15 milioni di Euro principalmente per l’effetto del decremento di risconti e delle disponibilità liquide bilanciato da incremento di crediti per imposte anticipate e correnti. Le passività consolidate sono aumentate di circa 95 milioni di Euro, principalmente a seguito della concessione, da parte dell’azionista unico Regione Puglia, dell’anticipazione di 200 milioni di Euro, erogata per 94,9 milioni
0
0
7
Margine Operativo Lordo
143
162
151
Ammortamenti e svalutazioni
(77)
(96)
(96)
Accantonamenti
(36)
(21)
(11)
Gestione finanziaria e straordinaria Imposte Risultato di esercizio
5
21
(2)
(18)
(30)
(2)
17
36
40
(335)
(321)
(378)
Stato patrimoniale Capitale circolante netto Immobilizzazioni
930
994
1080
(126)
(139)
(143)
Capitale investito netto
469
534
559
Posizione Finanziaria Netta
209
238
223
Patrimonio netto
260
296
335
Totale fonti
469
534
559
Fondi
di Euro. Per quanto riguarda le passività correnti, le stesse risultano decrementate rispetto al 31 dicembre 2013 di circa 30 milioni principalmente per l’effetto di rimborsi di finanziamenti a breve termine e per la riduzione delle quote a breve
termine da rimborsare sui finanziamenti a lungo termine in essere. La posizione finanziaria netta negativa, pari a circa 223 milioni di Euro, si è decrementata rispetto al 31 dicembre 2013 di circa Euro 15 milioni.
Gli investimenti Gli investimenti di Acquedotto Pugliese sono principalmente riferiti a risanamenti e potenziamenti di reti e impianti, dovuti anche ad adeguamenti normativi per un totale di 171 milioni di euro, con un incremento del 19% rispetto all’anno 2013. In particolare, sono stati investiti in manutenzioni straordinarie 41,9 milioni di euro. Per interventi infrastrutturali, complessivamente sono stati investiti 109 milioni di euro, circa 24,4 milioni di euro riferiscono ad interventi di adeguamento e potenziamento del sistema di approvvigionamento idrico, altri 65,3 milioni di euro riguardano il settore idrico e fognario (interventi finalizzati soprattutto alla riduzione delle perdite nella distribuzione ed all’incremento della copertura del servizio fognario), circa 19,3 milioni di euro interessano interventi del comparto depurativo (adeguamento e/o potenzia-
Investimenti (milioni di euro)
2012
2013
2014
Investimenti operativi acquedotto
70
66
68
Investimenti operativi fognatura
43
47
63
Investimenti operativi depurazione
20
26
36
6
5
4
138
144
171
Altri investimenti Totale
mento dei presidi depurativi). La restante parte, pari a circa 20 milioni attiene alla realizzazione di allacciamenti e tronchi idrici e fognari. I dati sugli investimenti sono stati indicati al lordo dei contributi ricevuti dagli enti finanziatori e iscritti tra i risconti passivi, senza considerare la variazione degli acconti corrisposti ai fornitori per interventi in corso. 15
Report di sostenibilità
Gli impatti economici indiretti degli investimenti realizzati da AQP Gli investimenti realizzati da AQP, oltre a consentire il raggiungimento degli obiettivi per i quali sono stati previsti, determinano benefici indiretti per la collettività. La quantificazione del grado di utilità di ciascun intervento per la collettività viene effettuata attraverso un’analisi economico-sociale che, strutturalmente simile a quella finanziaria, tiene conto anche degli eventuali costi e benefici economici non derivanti dai costi e rientri finanziari, ovvero delle c.d. esternalità (costi e benefici indiretti). Per costi esterni si intendono quei costi sopportati da soggetti diversi da quello/ quelli cui compete la realizzazione o la
gestione dell’opera. Si può trattare, ad esempio, dei costi relativi ad opere collaterali all’intervento, ma necessarie per la sua funzionalità, dei costi connessi alle attività economiche indotte (ai quali corrispondono i relativi benefici esterni), dei costi “esterni al mercato”, cioè relativi a beni e servizi non vendibili (ad esempio, i costi sociali relativi alla salute, all’impiego del tempo, ecc.). Per benefici economici esterni si intendono quelli derivanti alla collettività nel suo insieme dalla realizzazione e gestione dell’opera e risultano, dunque, diversi rispetto a quelli (interni) eventualmente individuati dall’analisi finanziaria. Nel presente documento, dovendo valu-
tare gli impatti economici degli investimenti realizzati da AQP, tenuto conto del primo anno di predisposizione del Bilancio di Sostenibilità, tale analisi è stata svolta in forma semplificata: • considerando solo i costi di investimento e non i costi/ricavi connessi alla gestione delle infrastrutture realizzate; • calcolando le esternalità in forma parametrica rispetto ad analisi costi-benefici simili già redatte da Acquedotto Pugliese. Tanto premesso, i principali impatti economici indiretti degli investimenti realizzati sono stati valutati suddividendoli in tre categorie principali:
Interventi relativi al settore dell’approvvigionamento e distribuzione (asset “acquedotto”)
Tali interventi, nel caso di AQP, sono generalmente finalizzati alla razionalizzazione e risparmio della risorsa idrica, nonché all’incremento della dotazione idrica procapite ed alla messa in sicurezza dell’intero sistema di approvvigionamento (si pensi, a titolo di esempio, ai temi dei Minimi Deflussi Vitali, ai deficit di falda, alle politiche di miglioramento dello stato degli ecosistemi e della biodiversità in genere, alle politiche di garanzia di disponibilità di acqua potabile in quantità e qualità adeguata, ecc.). - I benefici sociali di tali interventi, incrementando la dotazione idrica procapite, si sostanziano in un minor costo per l’utenza rispetto ad un servizio alternativo e sostitutivo di quello del SII (ad es. approvvigionamento su gomma). - Dall’analisi condotta è emerso che l’incremento della dotazione idrica sul territorio pugliese di circa 10 milioni di metri cubi, consentirebbe ad oltre 50.000 famiglie (il numero è stimato in base ai consumi medi per famiglia rilevati) il risparmio di costo di un sistema alternativo di approvvigionamento (rispetto alla tariffa praticata da AQP per lo stesso servizio). - Questo beneficio economico (stimato, attraverso i fattori di conversione raccomandati nella “Guida agli Studi di Fattibilità redatta dalla Rete dei Nuclei di Valutazione e Verifica degli investimenti Pubblici”) è quantificabile in 4,25 euro per ogni euro investito. Pertanto, si può dedurre che gli investimenti del periodo 2012-2014 generano nel medio-lungo periodo benefici economici per la collettività pari a 863 milioni di euro.
Interventi finalizzati all’adeguamento del sistema fognario e di depurazione (“asset” “fognatura” ed asset “depurazione”)
in questa categoria rientrano generalmente gli interventi che, avendo per oggetto gli impianti di depurazione e di collettamento, mirano al potenziamento della capacità depurativa ovvero all’adeguamento delle linee di processo ai livelli di trattamento previsti dalla normativa vigente, anche per una riduzione dei costi di gestione ad esse associati. Pertanto, in questo caso l’analisi economica, sempre finalizzata a determinare il minor costo per l’utenza rispetto al servizio alternativo (in coerenza con l’analisi sopra riportata), è partita dall’analisi del livello di trattamento che i depuratori devono raggiungere in funzione delle tabelle che identificano i limiti allo scarico individuati dalla normativa e della tipologia del corpo idrico ricettore, in termini di abitanti equivalenti. Stima benefici economici attesi dagli investimenti realizzati (milioni di euro) I benefici sociali dell’incremento del numero di abi2012 2013 2014 tanti equivalenti serviti derivante dal potenziamento della dotazione impiantistica (nonché dall’adegua- Asset acquedotto 297 279 287 mento degli impianti esistenti) sono quantificabili nel Asset fognatura 818 902 1.201 lungo periodo in 19,16 euro per ogni euro investito. Pertanto, i benefici derivanti dagli investimento Asset depurazione 383 493 696 dell’ultimo triennio, monetizzati in termici economici, Totale 1.498 1.674 2.184 sono pari a 5.356 milioni di euro.
16
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Benefici economici indiretti minori (c.d. “esternalità”) degli investimenti realizzati:
Gli interventi realizzati, oltre agli impatti diretti sopra menzionati, hanno delle evidenti ricadute positive (esternalità) in termini di effetti occupazionali sul territorio di riferimento, nonché effetti positivi sulla salute umana derivanti dall’attuazione degli investimenti finalizzati al miglioramento dello stato qualitativo e quantitativo della risorsa idrica. Per di più, il contenimento dei fenomeni di sversamento mediante un miglioramento dei sistemi fognari di collettamento ed il potenziamento/ adeguamento dei trattamenti di depurazione ha determinato una progressiva diminuzione del livello dei nutrienti veicolato dai corsi d’acqua e la riduzione dei fenomeni di eutrofizzazione delle acque. Ciò rileva fortemente se si considera che, allo stato la contaminazione del sottosuolo costituisce un aspetto di particolare criticità per la Regione Puglia. Effetti positivi rilevanti sono prevedibili, nell’immediato futuro, anche in relazione alla riduzione delle fonti di inquinamento diffuso, attraverso la riduzione della pratica di spandimento di fanghi provenienti dalla depurazione in aree già vulnerate ai nitrati e/o oggetto a specifiche orme di tutela. In particolare, sono da segnalare i benefici economici positivi dovuti al miglioramento ambientale delle acque marino - costiere e delle acque destinate alla vita dei pesci e dei molluschi, laddove la riduzione degli apporti di inquinanti in tali corpi idrici contribuirà a ridurre il rischio sanitario derivante dalla concentrazione di eventuali colonie batteriche. Nel caso della Puglia, il considerevole sviluppo costiero ha fatto del mare e del territorio annesso una notevole ricchezza della Regione sia in termini ambientali che in termini economico - turistici.
Il valore aggiunto Nell’esercizio 2014 il Valore Aggiunto globale lordo generato per gli stakeholder è stato pari a circa 264 milioni di euro Valore aggiunto globale lordo (euro)
2012
2013
2014
Ricavi
456.615.234
487.677.954
490.609.113
Contributi c/impianti
(12.041.977)
(18.457.081)
(21.331.363)
Materiali Servizi
(23.779.045)
(21.548.191)
(21.196.683)
(165.790.924)
(167.450.270)
(171.458.720)
Svalutazione crediti
(23.716.269)
(33.995.138)
(29.323.875)
Accantonamento f.do rischi ed altri fondi
(22.359.735)
(13.484.648)
(15.029.446)*
Costi capitalizzati
13.359.474
9.779.387
9.584.580
Altro:
15.482.279
17.846.237
22.046.242
- di cui oneri diversi e godimento beni terzi
(8.843.373)
(11.366.327)
(8.168.079)
- di cui gestione finanziaria
7.562.396
11.083.812
11.064.747
- di cui gestione straordinaria
6.674.687
22.450.812
2.976.511
- di cui imposte TOTALE
10.088.570
(4.322.059)
16.173.063
237.769.037
260.368.250
263.899.849
* tale voce accoglie sia gli accantonamenti iscritti nella gestione operativa che quelli della voce b12
Il Valore Aggiunto generato è stato cosi distribuito: • 37% al Personale. È la quota di Valore Aggiunto costituita da salari e stipendi, oneri e altri costi del personale. Al personale sono stati destinati circa 97 milioni di euro; • 40% all’Azienda. Tale quota, che riguarda la parte di ricchezza reinvestita all’interno del Gruppo, comprende gli ammortamenti al netto contributi ricevuti dagli Enti Finanziatori e gli utili non distribuiti. Nell’esercizio 2014 ammonta a circa 106 milioni di euro; L’Acquedotto Pu-
gliese non procede alla distribuzione dei dividendi a favore di una maggiore capitalizzazione della società volta a sostenere l’ingente piano degli investimenti. • 8% alla Pubblica Amministrazione. La remunerazione distribuita sotto forma d’imposte dirette e indirette, nonché di altri oneri pagati a vario titolo ai diversi Enti con cui l’Acquedotto Pugliese si interfaccia (oneri corrisposti all’Autorità Idrica Pugliese, all’AEEGSI, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed altri minori) ammonta per l’anno 2014
a circa 21 milioni di euro; • 6% ai finanziatori e istituti di credito. È la quota del Valore Aggiunto costituita dal complesso di oneri finanziari sostenuti nei confronti di tutti i soggetti creditori del Gruppo Acquedotto Pugliese al netto degli interessi attivi maturati sul derivato del prestito obbligazionario, nonché dagli oneri e commissioni sul pool e dagli oneri e spese bancarie e postali. Nell’esercizio 2014 tale valore ammonta a circa 16 milioni di euro; • 0% agli azionisti. Come già esplicitato Acquedotto pugliese non distribuisce 17
Report di sostenibilità
Valore aggiunto lordo distribuito alla PA (euro)
2012
2013
2014
28.198.260
25.836.347
18.411.600
- Irap
8.366.147
8.009.349
7.650.629
- Ires
19.832.113
17.826.998
10.760.971
1.323.088
1.867.120
1.694.697
81.508
429.713
447.334
0
269.544
277.889
81.508
129.212
127.488
0
30.956
24.557
29.602.856
28.133.180
20.553.631
Imposte sul reddito d’esercizio correnti:
Imposte e tasse Oneri Pubblica Amministrazione: - Autorità Idrica Pugliese - Contributo funzionamento AEEGSI/GSE - Autorità Garante Concorrenza e Mercato TOTALE
i dividendi ma li reinveste al suo interno; • 9% alle Comunità locali inclusa la collettività. Nel 2014 sono stati erogati alla collettività circa 25 milioni di euro. È la quota di Valore Aggiunto che il Gruppo Acquedotto Pugliese ha elargito a titolo di contributi alle comunità locali; in tale valore rientrano i costi che Acquedotto sostiene per il ristoro dei costi ambientali degli invasi del Sinni e del Pertusillo come sancito dall’accordo di programma
quadro per l’uso delle risorse idriche siglato da Basilicata e Puglia per 16 milioni di euro, a cui si aggiungono quelli nei confronti di Acquedotto Lucano come perequazione dei maggiori costi di subdistribuzione sostenuti a seguito della gestione diretta degli impianti a servizio Basilicata, nonché i canoni erariali per i pozzi, le sorgenti e gli invasi; inoltre, sono comprese le agevolazioni tariffarie previste dagli enti regolatori (accantonamento di ulteriori 3 milioni di
Valore aggiunto lordo distribuito alle comunità locali (euro)
2012
2013
2014
Liberalità
66.868
23.081
8.120
Oneri utilità sociale (Oasi di Conza)
57.690
57.549
57.500
17.379.324
15.959.068
15.895.714
0
0
205.209
13.467.697
7.486.641
3.394.371
Acquedotto Lucano
2.500.000
2.500.000
2.500.000
Canoni di concessione diversi (Puglia-Basilicata-Campania)
1.972.591
2.565.447
2.698.177
35.444.171
28.591.786
24.759.091
2012
2013
2014
92.969.104
92.575.519
96.557.902
0
0
0
9.242.331
13.127.974
16.083.060
Pubblica Amministrazione
29.602.856
28.133.180
20.553.631
Comunità locali
35.444.171
28.591.786
24.759.091
Azienda
70.510.575
97.939.790
105.946.165
TOTALE
237.769.037
260.368.249
263.899.849
Componente ambientale acquisto acqua (Regione Basilicata) Costi per utenze deboli Accantonamento utenze deboli
TOTALE Valore aggiunto globale lordo distribuito (euro) (*) Lavoratori Azionisti Aziende finanziatrici/istituti credito
* tale voce accoglie sia gli accantonamenti iscritti nella gestione operativa che quelli della voce b12
18
euro per le utenze deboli in funzione del vincolo di destinazione dei ricavi corrispondente al FoNI) ed i costi sostenuti per l’individuazione dell’erogazione di contributi alle utenze deboli del SII ATO Puglia stabilite dal Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese, ANCI Puglia e Acquedotto Pugliese (205 mila euro); sono infine compresi i contributi elargiti per favorire la realizzazione di eventi attraverso liberalità e sponsorizzazioni.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Si evidenzia che con Deliberazione n. 6/2013/R/COM l’AEEGSI ha istituito apposito conto presso la Cassa Conguaglio per l’Energia Elettrica (CCSE), destinato alla compensazione delle agevolazioni tariffarie applicate nelle zone colpite dagli eventi sismici del 20 maggio 2012. A partire dal 1° gennaio 2013 quindi, tutti i gestori nazionali del servizio idrico integrato applicano agli utenti la cosiddetta componente tariffaria “UI1” applicata sui volumi fatturati agli utenti per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione che viene riversata trimestralmente alla CCSE. Di seguito si riportano gli importi versati da Acquedotto Pugliese:
37%
40%
9%
6%
8%
Lavoratori Aziende finanziatrici/istituti credito Pubblica Amministrazione
Comunità locali
Azienda
Valore aggiunto lordo distribuito alle comunità locali (euro)
2013
2014
266.866
2.502.462
2012
2013
2014
51
40
75
0
182
3(*)
Componente UI1 (euro)
I Finanziamenti della Pubblica Amministrazione I principali contributi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione sono relativi alle opere finanziate da enti finanziatori terzi (Stato, Regioni, Comunità Europea) e sono contabilizzati in bilancio nel momento in cui sussiste il titolo giuridico a percepirli ed il loro ammontare è ragionevolmente determinabile. Le principali fonti di finanziamento sono il PO FESR 2007-2013, Fondo per lo Sviluppo e la coesione, Fondi Regionali, Fondi FAS 2000 – 2006; gli incassi di tale contributi relativi all’annualità
2014 sono pari a circa 75 milioni di euro. Nel 2013, è stato incassato il I acconto pari al 90% dell’importo complessivo degli investimenti individuati dall’Accordo di Programma Quadro Rafforzato “Settore idrico- depurazione delle acque” ai sensi del D.G.R. 2787/2012 e D.G.R. 91/2013. Si tratta di investimenti che al 31 dicembre 2014 erano per lo più ancora in fase di progettazione e appalto. Il totale della voce, inserita in un conto vincolato, è pari a 185 milioni al 31/12/2014.
Finanziamenti in conto capitale ricevuti dalla Pubblica Amministrazione (milioni di euro) Incassi contributi da Enti Finanziatori Debiti verso la Regione Puglia per anticipazioni contributi pubblici (D.G.R. 2787/2012 e D.G.R.91/2013) (*) il valore rappresenta l’incremento per interessi maturati rispetto al 2013
19
Report di sostenibilità
Istituzioni e territorio
OBIETTIVO
Migliorare la comunicazione esterna
AZIONI 1. Rafforzare la presenza di AQP sui social network; 2. Rinnovare i contenuti del sito web istituzionale; 3. Proseguire nell’opera di recupero e valorizzazione del patrimonio di arredi del Palazzo dell’acqua di Bari; 4. Realizzare una mappa digitalizzata delle fontanine pubbliche coinvolgendo gli studenti delle scuole; 5. Campagna pulizia autoclavi; 6. Campagna uso consapevole dell’acqua; 7. Campagna sul corretto scarico in pubblica fogna;
Istituzioni Acquedotto Pugliese interagisce e collabora per l’espletamento delle proprie attività con numerosi soggetti istituzionali.
20
Regione Puglia
In qualità di azionista unico di Acquedotto Pugliese, la Regione Puglia ha approvato in occasione dell’Assemblea Straordinaria del 25 giugno 2013 l’ultimo aggiornamento dello Statuto della Società, dettando le nuove linee della governance societaria. In conformità a quanto espresso nella risoluzione A/64/L.63/Rev.1, adottata dall’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite il 20 luglio 2010, lo Statuto della Società garantisce l’accesso all’acqua potabile quale valore essenziale per la realizzazione dei diritti umani. Pertanto, al fine di garantire l’accesso al servizio idrico integrato a tutti i cittadini serviti e compatibilmente con la necessaria tutela dell’equilibrio economico-finanziario, lo Statuto della Società prevede che la stessa debba impegnare ed accantonare in un apposito fondo una somma stabilita di volta in volta, finalizzata proprio alla realizzazione di tale obiettivo. In applicazione di tale previsione statuta-
ria, la Società ha redatto idoneo Piano di utilizzo del Fondo oneri statutari. Il Fondo in esame è stato utilizzato nel 2014, in parte per compensare le somme spese dalla Regione per finanziare la fornitura e trasporto di acqua nelle campagne in favore dei migranti del foggiano (Emergency) per un importo pari a euro 1,1 milioni; in parte, per il sostegno delle utenze deboli assegnatari di case popolari (IACP) per un importo pari a euro 0,4 milioni. L’ammontare residuo, pari a euro 1,8 milioni al 31 dicembre 2014, verrà utilizzato secondo le determinazione della Regione Puglia. Si evidenzia, infine, che per previsione statutaria ben il 90% degli utili netti devono essere accantonati in apposita riserva a sostegno della realizzazione degli investimenti previsti nei programmi annuali e pluriennali di volta in volta predisposti ed approvati dall’Autorità Idrica Pugliese, nonché al miglioramento della qualità del servizio.
Autorità Idrica Pugliese
L’Autorità Idrica Pugliese (AIP) istituita con Legge Regionale n. 9 del 30 maggio 2011 è l’organo rappresentativo dei Comuni pugliesi per il governo pubblico dell’acqua. Ai sensi della Convenzione di affidamento della gestione del servizio idrico integrato nell’ATO Puglia, sottoscritta il 30 settembre 2002 tra il Commissario Delegato per l’emergenza socio – eco-
nomico - ambientale e AQP, l’AIP verifica il raggiungimento degli obiettivi e dei livelli di servizio previsti dal Piano d’Ambito e dal Disciplinare tecnico allegato alla Convenzione. Pertanto, AQP al fine di consentire le opportune attività di controllo, invia annualmente dati ed informazioni relative alla gestione del servizio. L’AIP definisce gli obiettivi di servizio
Acquedotto Pugliese S.p.A.
da raggiungere e, sulla base della proposta della Società relativa agli interventi necessari, predispone la proposta tariffaria per il periodo regolatorio di
riferimento in coerenza con le regole tariffarie definite dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema idrico (AEEGSI).
Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico
L’art. 21 del Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 (cd Decreto Salva Italia), convertito con modificazioni nella Legge 22 dicembre 2011 n. 214, ha assegnato le funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici all’AEEG (attuale AEEGSI) che le esercita con i medesimi poteri ad essa attribuiti dalla Legge n. 481/95 recante norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità. L’azione regolatoria dell’Autorità nazionale ha preso avvio dalla necessità di adeguamento del vecchio Metodo Tariffario Normalizzato, previsto dal DM 1 agosto 1996, agli esiti della consultazione referendaria di giugno 2011 (cd referendum sull’acqua). Nel corso del 2012 e 2013, infatti, sono state effettuate specifiche consultazioni pubbliche a conclusione delle quali l’AEEGSI ha adottato dapprima il Metodo Tariffario Transitorio (MTT) per il periodo 2012-2013 e poi il Metodo Tariffario Idrico (MTI) per il periodo 2014-2015, a completamento del primo periodo regolatorio 2012 – 2015.
Attualmente è in via di definizione la regolazione tariffaria relativa al periodo regolatorio 2016-2019. Nel corso del 2014, inoltre, l’Autorità ha ampliato la propria azione regolatoria estendendola ai temi della qualità e dell’efficienza del servizio idrico integrato. A tal fine, ha avviato e concluso una prima raccolta di dati finalizzata all’acquisizione di informazioni relative al grado di copertura del servizio idrico integrato sull’intero territorio nazionale, alla qualità ed all’efficienza dello stesso. L’AEEGSI ha anche avviato dal 2013 consultazioni pubbliche relative alla disciplina di separazione contabile (unbundling) per gli esercenti i servizi idrici, come atto propedeutico alla futura definizione di costi standard dei servizi. Nel 2014 ha anche avviato consultazioni pubbliche finalizzate all’individuazione ed esplicitazione nella tariffa del servizio idrico integrato dei costi ambientali e della risorsa, nonché alla definizione di Convenzioni standard di gestione.
Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente
L’Agenzia Regione per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) assicura, ai sensi di quanto previsto dal D. Lgs. n. 152/06 (cd Codice dell’Ambiente), l’esecuzione dei controlli sui corpi idrici superficiali e sotterranei utilizzati quali fonti di approvvigionamento idrico da Acquedotto Pugliese, nonché sugli scarichi degli impianti di depurazione gestiti dalla Società e sui relativi corpi ricettori. Al fine di garantire la massima efficacia delle attività di controllo degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane su scale regionale, nel 2007 ARPA e Acquedotto Pugliese hanno sottoscritto un apposito Protocollo operativo finalizzato all’attuazione di un sistema di controlli rispondente alle disposizioni del citato Codice dell’Ambiente. In particolare, sono state regolamentate le procedure e le modalità di pianifi-
cazione dei controlli, di esecuzione dei campionamenti e delle analisi nonché di trasmissione dei risultati ai vari livelli istituzionali, anche ai fini della valutazione di conformità degli scarichi in base alla normativa vigente. La sottoscrizione del Protocollo ha, inoltre, la finalità di arricchire il sistema di conoscenze sul sistema depurativo anche al fine di valutare gli interventi di adeguamento necessari. ARPA e Acquedotto Pugliese collaborano attivamente alle attività del Tavolo Tecnico Permanente costituito nel 2011 dalla Regione Puglia per la trasmissione periodica alla Commissione Europea, per il tramite del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, delle informazioni relative alla conformità del servizi di fognatura e depurazione agli standard previsti dalla Direttiva n. 91/271/CEE.
21
Report di sostenibilità
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Con riferimento ai rapporti con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), si segnala che, attualmente, non sono in corso procedimenti legali che coinvolgono la Società. Tuttavia, nel 2007 la stessa Autorità avviò a carico di AQP un’istruttoria finalizzata all’accertamento di presunte condotte lesive della concorrenza in materia di allacciamenti alla reti idriche e fognarie. L’istruttoria si focalizzava sulla realizzazione da parte di AQP, in qualità di gestore unico del servizio idrico integrato nell’ATO Puglia, delle opere di allacciamento degli immobili alle reti idriche e fognarie in regime di monopolio legale, svolte sulla base della vigente Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato. AQP, pur non condividendo la ricostruzione globale della vicenda elaborata dall’AGCM, nell’ambito del procedimento istruttorio presentò un’articolata serie di
impegni tra le quali la previsione di misure volte a consentire la possibilità per gli utenti di realizzare direttamente i propri allacciamenti. L’AGCM ritenne che gli impegni fossero tali da far venire meno i profili anticoncorrenziali, concludendo conseguentemente il procedimento istruttorio. Tali misure avrebbero dovuto in ogni caso essere approvate dall’Autorità d’Ambito Puglia. A seguito della successiva attribuzione delle competenze di regolazione del servizio idrico integrato all’AEEGSI, il nuovo Metodo Tariffario ha stabilito che la realizzazione degli allacciamenti rientra nel perimetro del servizio idrico integrato. In base a tale nuova regolazione, nel 2014, l’AGCM ha chiuso definitivamente il procedimento nei confronti di AQP, non sussistendo più i presupposti per la violazione delle regole della concorrenza.
Università ed Enti di Ricerca
Acquedotto Pugliese da sempre è impegnata nell’agevolare le scelte professionali delle nuove generazioni favorendo l’alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi, con l’obiettivo fondamentale di contribuire al completamento della formazione curriculare degli studenti. A tal fine la società sottoscrive con le principali università italiane delle apposite Convenzioni per lo svolgimento di tirocini e/o attività di ricerca e sperimentazione. Ne costituiscono un esempio le Convenzioni sottoscritte con il Politecnico di Bari, l’Università “Aldo Moro” di Bari, l’Università “Ca Foscari” di Venezia, e l’Università degli Studi Roma Tre. Inoltre la Società partecipa attivamente a diversi progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione nazionali ed esteri, in collaborazione con il mondo scientifico ed industriale. Ne costituiscono alcuni esempi:
vile, Ambientale Aerospaziale e dei Materiali) dell’Università degli Studi di Palermo per conto di Acquedotto Pugliese. Il progetto ha lo scopo di consentire una migliore valutazione in merito alla disponibilità idriche degli invasi di breve – medio termine. In questo studio la variabile oggetto di previsione è sempre il deflusso in un determinato mese dell’anno idrologico, cioè del periodo di dodici mesi che inizia il primo mese della stagione umida (Settembre o Ottobre). Per tale motivo, le previsioni a cui si farà riferimento in questo lavoro sono stime di valori associati a determinati quantili (probabilità di accadimento) valutati a partire dai dati storici disponibili. Tali previsioni permetteranno di valutare, in un certo mese, qual è il valore di disponibilità idrica atteso nei mesi successivi, con determinate probabilità di accadimento. Il modello di previsione delle disponibilità idriche degli invasi da cui si approvvigiona AQP è stato presentato al XXXIV Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni idrauliche tenutosi a Bari 8-10 Settembre 2014 con il titolo “Valutazione di modelli di previsione delle disponibilità idriche da fonti superficiali per la gestione in tempo reale delle fonti di approvvigionamento di Acquedotto Pugliese S.p.A.”.
• Progetto di ricerca sottoscritto con il Politecnico di Bari finalizzato alla individuazione di interventi per il miglioramento dell’efficienza complessiva degli impianti di sollevamento più energivori di Acquedotto Pugliese, meglio descritto nel capitolo “Il servizio idrico integrato e l’ambiente” nel paragrafo “Energia”. • Progetto MO.GE.SA, svolto dal DICAM (Dipartimento di Ingegneria, Ci22
Acquedotto Pugliese S.p.A.
• Progetto “U.N.I.Co Urban Network for Integrated Communication”, il progetto è stato promosso da AEEGSI con deliberazione n. 393/2013 con la finalità di sperimentare infrastrutture di tele gestione multi servizi nella logica di “Smart City”. Il progetto presentato da AQP e AMGAS in collaborazione con Enel Distribuzione e Comune di Bari, avviato nel mese di ottobre 2014, è stato ammesso al finanziamento con Deliberazione dell’AEEGSI n. 334/2014/R/ GAS del 10.07.2014. Il progetto prevede nella logica di “Smart City”, l’implementazione di un sistema di telelettura e telegestione multi-servizio, con infrastruttura di comunicazione condivisa, di contatori di gas naturale e di acqua, congiuntamente ad altri servizi di pubblica utilità, quali calore, illuminazione pubblica e gestione energetica. È previsto, inoltre, un canale web che consentirà ai clienti di verificare periodicamente i propri consumi ed un’applicazione su piattaforma innovativa per l’accesso a tali dati da tablet o smartphone. Enel Distribuzione è il partner tecnologico di questo importante progetto di innovazione installando nelle proprie cabine elettriche concentratori multiservizio, in grado di teleleggere e telegestire contatori del gas, dell’acqua e di altri servizi municipali. • Progetto di collaborazione tecnico – scientifica tra AQP e Politecnico di Bari per eseguire le fasi di sperimentazione avente ad oggetto il “Processo per la valorizzazione e lo smaltimento di rifiuti organici umidi”. La sperimentazione proposta si colloca nel progetto di ricerca attuato dal nodo POLIBA della rete dei laboratori di ricerca VALBIOR, il cui obiettivo è finalizzato allo studio di fattibilità, relativamente ad un processo brevettato, della possibilità di ridurre significativamente la quantità dei fanghi di depurazione producendo contemporaneamente importanti quantitativi di biometano “fuel grade” in accordo con la Direttiva 2003/30/CE, tuttora ampiamente disattesa in Italia attraverso un processo innovativo. • Progetto di ricerca denominato “IUS OPTIMA Integrated Urban System
OPTImization and Management”, Planetek Italia S.r.l. società capofila dell’associazione temporanea di scopo cui partecipano AQP S.p.A., Biotec S.r.l., Faver S.p.A., Geophysical Applications Processing (Gap) S.r.l., la.Ing S.r.l., Intesis S.r.l., CNR-IRSA, Politecnico di Bari - D.E.I. Il progetto si pone l’obiettivo generale di sviluppare un sistema di supporto decisionale per la gestione integrata, dinamica ed eco-efficiente dei sistemi di collettamento, trattamento e smaltimento dei reflui urbani (Sistema Acque Urbane). Il sistema integrato avrà la funzione di trasferire l’informazione dal campo all’utente e di automatizzare i processi di collettamento, trattamento e smaltimento attraverso il monitoraggio ed il controllo remoto dei dispositivi e degli impianti. Attenzione verrà posta anche al monitoraggio ambientale in grado di rilevare sia le variabili critiche di innesco di fenomeni potenzialmente critici che di “allertare” gli operatori in caso di eventi potenzialmente dannosi per l’impianto e ambiente esterno. L’obiettivo è di fornire un supporto decisionale alla gestione razionale e sostenibile del Sistema Acque Urbane, riducendo i consumi energetici e coniugando l’efficienza della produzione con la minimizzazione dell’impatto ambientale. Le principali tematiche di ricerca e sviluppo interessano la modellistica ambientale e meteorologica, i sistemi di supporto alle decisioni, la realizzazione di strumenti di misura, il monitoraggio satellitare degli ambienti a monte e a valle degli impianti. • Progetto di ingegneria denominato “Diagnóstico y Plan Estratégico del Sistema de Agua Potable de Asunción y Área Metropolitana – PARAGUAY”: è in attesa di esito la manifestazione di interesse presentata da AQP ad ottobre 2014 in collaborazione con BETA Studio S.r.l., ITALIA, Universidad Católica “Nuestra Señora de la Asunción” – CTA – DICIA, PARAGUAY. Il progetto ha come obiettivo l’analisi della situazione attuale di funzionamento del sistema idrico (alimentazione, pompe, serbatoi, rete); ottimizzazione del funzionamento corrente 23
Report di sostenibilità
(modellazione e segmentazione della rete, revisione delle caratteristiche delle apparecchiature di pompaggio e delle condizioni operative); studio della domanda idrica al 2040; sintesi della situazione delle risorse idriche, preparazione dei Terms of Reference per lo studio della capacità e la qualità della falda acquifera Patiño; studio di riabilitazione delle rete attuale, piano di sviluppo generale al 2040; Piano degli interventi a medio termine (2015-2020). • ROV (Remotely Operated Vehicle”) Per poter procedere al monitoraggio e controllo del Canale principale , che rappresenta il tratto più importante dell’Acquedotto Sele Calore e che consente di trasportare l’acqua captata dalle sorgenti del Sele e del Calore in Puglia e Basilicata, ad oggi, è necessario procedere ad un’interruzione del flusso idrico per consentire ai tecnici di AQP di poter effettuare le opportune visite ispettive. Nei giorni compresi tra il 9 e il 12 dicembre u.s. AQP ha sperimentato l’uso di un ROV per verificare la possibilità di condurre ispezioni del Canale Principale senza dover procedere all’interruzione del flusso idrico nel Canale stesso. La sperimentazione ha riguardato un tratto di Canale che normalmente non viene verificato perché, durante le interruzioni di flusso, rimane sempre in esercizio. Si parla del tratto compreso tra lo scarico “Lapilloso” e il nodo idrico “Contista”, per uno sviluppo complessivo di circa 3 km complessivi. L’ispezione del tratto è stata fatta in due giorni, la prima parte è stata ispezionata a favore di corrente, la seconda contro corrente. A causa della forte velocità della corrente, che si aggira intorno a 1 m/s, è stato necessario ancorare il ROV ad una cima di ritenzione per accompagnarlo, recuperarlo e trainarlo. L’attività svolta in questo modo presen-
24
ta i seguenti vantaggi: - assenza di interruzione del flusso idrico in canale e quindi riduzione dei costi ad essa connessi (ogni interruzione costa ad AQP circa € 300.000); - alta qualità del dato e sua standardizzazione (ovvero la valutazione di un eventuale dissesto è direttamente demandata ad un dato oggettivo, e non ad una valutazione individuale del tecnico che in quel momento sta effettuando l’ispezione); - la possibilità di ispezionare tratti del Canale che non sono ispezionati ormai da tempo; - la possibilità di effettuare l’ispezioni in ogni periodo e non solo durante i periodidell’anno caratterizzati da una domanda idrica bassa. • Progetto “S.I.M.P.Le. – concluso nel 2013 il System for Identifying and Monitoring Pipe LEaks”, è un progetto inerente lo sviluppo e messa a punto di un sistema innovativo, basato sulla riflettometria a microonde (riflettometria nel dominio del tempo, time domain reflectometry, TDR), per la rivelazione e la localizzazione di perdite lungo condotte idriche e fognarie interrate. L’attività è stata condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università del Salento (coordinato dal Prof. Andrea Cataldo) con il supporto tecnico di AQP. La tecnica TDR, già adoperata con successo in altri campi, rappresenta una tecnologia alternativa per le attività di ricerca e localizzazione delle perdite grazie alla versatilità, all’accuratezza di misura, alla possibilità di implementazione pratica, in particolare per le nuove condotte, nonché di gestione in remoto. Nel corso del 2014 AQP ha sperimentato tale tecnologia su scala reale in occasione dei lavori di infrastrutturazione effettuati nel territorio del Comune di Lecce.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Territorio L’attenzione al territorio servito si manifesta inoltre, attraverso il sostegno di iniziative avviate nella consapevolezza che l’acqua in quanto “bene comune” sia una risorsa utile anche a favorire lo sviluppo culturale nel contesto nel quale l’azienda opera. Ne costituiscono alcuni esempi: - il contributo a favore dell’Associazione Culturale Teatrale e Musicale di Molfetta (BA) che, in occasione del centenario dell’arrivo dell’acqua e della collocazione delle fontane nella terra di Bari, ha proposto uno spettacolo “Gòcce e squicce d’acque” per rivivere un evento che ha radicalmente cambiato gli usi ed i costumi dell’intera regione; - il contributo stanziato per il concorso “La Voce dell’Acqua in rete” che ha premiato gli alunni del Liceo Polivalente Statale di Cisternino (BR), iniziativa descritta di seguito; - i contributi stanziati a favore dell’Amministrazione Comunale di Sant’Andrea di Conza (AV) e dell’Associazione Turistica proloco di Caposele (AV). Con particolare riferimento al tema dei contributi, si evidenzia che la Società nel corso dell’esercizio sociale 2014, non ne ha concessi a partiti e movimenti politici. Di seguito si riportano le principali iniziative effettuata nel corso dell’anno 2014: • “La Voce dell’Acqua”, giunta al 4° anno la pubblicazione del giornale trimestrale di AQP S.p.A. la cui funzione principale è rendere noto ai cittadini ed a tutti i dipendenti le principali novità del settore e le attività aziendali improntate all’impegno per l’acqua, intesi come bene comune. Il giornale è distribuito a tutti i dipendenti, alle personalità politico/istituzionali, presso gli sportelli commerciali dell’Acquedotto Pugliese e presso tutti i Comuni serviti. Il servizio “myaqpaggiorna” disponibile sul portale web dell’azienda, offre la possibilità di riceverne copia in formato elettronico. • “Acqua Bene Comune”, progetto avviato nel 2012 per la promozione
Particolare Sala Consiglio. Opera di Duilio Cambellotti - Sede AQP S.p.A. Bari
dell’acqua pubblica, attraverso le buone pratiche, vede come protagoniste le Amministrazioni Comunali pugliesi ai quali vengono forniti particolari servizi quali: - l’attivazione gratuita del servizio “Grandi Clienti” per il monitoraggio delle utenze del Comune. Si tratta di un servizio personalizzato che si prefigge l’obiettivo di ottimizzare l’uso della risorsa, eliminando eventuali sprechi anche attraverso una gestione dei costi più razionale e rispondente ai fabbisogni dell’Amministrazione comunale; - l’apertura di uno “sportello comunale on-line” a cui i cittadini potranno rivolgersi per ricevere informazioni ed usufruire di tutti i servizi relativi al Servizio Idrico Integrato. La società fornisce apparecchiature hardware e i software necessari, assistenza tecnica, idonea formazione ed assistenza al personale volontario per la gestione dello sportello. Il personale è individuato dal Comune tra le Associazioni che operano sul territorio; - monitoraggio gratuito, da parte di tecnici dell’Acquedotto Pugliese, delle fontane comunali presenti sul territorio e della loro condizione ed eventuale manutenzione; - campagna di sensibilizzazione per
la manutenzione dell’impiantistica domestica attraverso incontri pubblici e articoli da pubblicare sui giornali locali, con layout grafico offerto gratuitamente da Acquedotto Pugliese. - fornitura gratuita di bottiglie in vetro per promuovere l’uso dell’acqua di rubinetto, da utilizzare durante le sedute del Consiglio Comunale dei ragazzi e degli adulti; - iniziative nelle scuole del territorio con fornitura gratuita dei libri sull’acqua ; - realizzazione di giornate di studio con ragazzi della scuola media a cura di personale tecnico di Acquedotto Pugliese per descrive i parametri dell’acqua distribuita sul territorio confrontandola con etichette di altre acque potabili in commercio; - visite guidate agli impianti di AQP, quali: sorgenti, impianti di potabilizzazione, centrali idroelettriche, depuratori, impianto di compostaggio, opere idrauliche e il prestigioso palazzo di Bari, con un accento particolare all’arte di Duilio Cambellotti, l’artista romano che, negli anni ‘30, ha realizzato gli interni della sede centrale di Bari. Un percorso culturale che abbraccia le molteplici tematiche inerenti l’acqua e l’ac25
Report di sostenibilità
quedotto. Il Personale AQP guida i visitatori attraverso i sistemi impiantistici e le tecnologie presenti sul territorio per la gestione sostenibile delle risorse idriche. Un percorso che permette di conoscere come e quali operazioni vengono svolte per far uscire l’acqua dal nostro rubinetto di casa. - acquisto di nuove fontane AQP da parte dell’Amministrazione Comunale con annesso impianto da installare sul territorio; - acquisto e distribuzione di sacchi di Terra di Puglia, da parte dell’Amministrazione comunale. Il terriccio di acquedotto pugliese ottenuto da processi biologici controllati di componenti esclusivamente organiche accuratamente selezionate.
Le matrici sono rigorosamente naturali e provengono dalla raccolta differenziata, da cicli di lavorazione agro-alimentare, da fanghi biologici civili e da scarti vegetali di origine agricola provenienti soprattutto dalla Regione Puglia e da utilizzare per il verde pubblico, per progetti scolastici o da regalare alla cittadinanza in occasione di feste presso il parco comunale al fine di sensibilizzare tutti sul tema acqua.
blioteca sull’acqua dedicata ai piccoli ospiti di queste strutture. L’iniziativa dal titolo: “Splash, cick, plin, cioff, ciak. L’acqua racconta” si propone un semplice quanto magnifico obiettivo: quello di regalare un sorriso e momenti di svago ai piccoli degenti, offrendo loro l’opportunità di cogliere un messaggio importante per la comunità tutta. L’acqua come valore assoluto e bene comune fondamentale per la vita e fonte di speranza.
• Il 22 marzo, per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua, la ricorrenza delle Nazioni Unite giunta alla sua 22esima edizione, Acquedotto Pugliese, con il patrocinio della Regione Puglia, ha donato a tutti i reparti pediatrici dei nosocomi pugliesi una bi-
• Il 5 aprile, in contrada Figazzano, nel Comune di Cisternino (Br), il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, l’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia, Giovanni Giannini, e l’Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese, Nicola Costantino, hanno inaugurato il primo tratto di ciclovia sull’acqua realizzato sui camminamenti del Canale Principale, la galleria centenaria che trasporta l’acqua del Sele dall’Irpinia alla Puglia. • Il 16 e 17 aprile, Acquedotto Pugliese ospita a Bari, nella sede storica di Via Cognetti, l’annuale riunione plenaria europea del CEN/TC308 - Comitato Europeo di Normazione, o Standardizzazione. Il CEN, fondato nel 1961, lavora in accordo alle politiche dell’Unione europea per produrre norme tecniche e favorire il libero scambio, la protezione dell’ambiente, la sicurezza dei lavoratori e dei consumatori, ecc. • Il 12 maggio, Nicola Costantino, Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese S.p.A - Ugo Patroni Griffi, Presidente di AMGAS Bari, e Rocco De Franchi, Assessore al Commercio del Comune di Bari hanno illustrato nella sala conferenze di AQP in Bari, un innovativo sistema integrato di telegestione di utenze dei servizi a rete e municipali per una città sempre più intelligente, già illustrato a pag. 23
Particolare pavimento salottino Amministratore Unico - Palazzo AQP S.p.A. Bari
26
• Dal 2013 AQP è associato ad Aqua Publica Europea che rappresenta aziende provenienti da sette Paesi (Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Spagna, Germania, Portogallo). A queste si aggiungono cinque associazioni nazionali di operatori pubblici: Aquabru
Acquedotto Pugliese S.p.A.
(Bruxelles), Aquawal (Wallonia), Aeopas (Spagna), FNCCR (Francia), AIA (Portogallo) e AOW (Germania). Il 23 maggio, per la prima volta l’Assemblea Generale di APE si è tenuta nel palazzo storico di AQP. Rinnovato il Consiglio di Amministrazione: per l’Italia è stato nominato Nicola Costantino, Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese. L’assemblea è stata anche occasione per fare il punto sui prossimi passi per promuovere la gestione pubblica dell’acqua, puntando sull’innovazione. • Il 29 maggio, l’Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese, Nicola Costantino, ha presentato a Bari, nella Sala Conferenze dell’Acquedotto Pugliese, alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Onofrio Introna, il sito dell’House Organ aziendale “La Voce dell’Acqua”, realizzato da un gruppo di alunni del Liceo Polivalente “Don Punzi” di Cisternino (Brindisi) vincitori del concorso “La Voce dell’Acqua in rete”. Il concorso con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi, ma anche la comunità tutta del territorio servito, al valore dell’acqua bene comune, anche attraverso la riscoperta della storia dell’acquedotto e delle sue molteplici attività , era stato lanciato l’anno precedente in collaborazione con il Servizio Biblioteca e Comunicazione Istituzionale del Consiglio Regionale della Puglia e il patrocinio dell’Ufficio Scolastico regionale. • Nel mese di settembre AQP ha promosso per l’anno scolastico 2014/2015 “FontaninApp”, un concorso rivolto alle scuole primarie e secondarie. L’iniziativa, in collaborazione con il Servizio biblioteca e Comunicazione istituzionale del Consiglio Regionale, ha goduto del patrocinio dell’ANCI Puglia e dell’Ufficio scolastico regionale ed è stata finalizzata a realizzare una mappa digitale e una APP per la geolocalizzazione delle fontane pubbliche gestite dalle amministrazioni comunali. L’obiettivo è di avvicinare i ragazzi al valore del bene comune. • Il primo ottobre, l’Amministratore Unico, Nicola Costantino, insieme a qualificati tecnici ha incontrato una delega-
zione cinese di cattedratici dell’Harbin Institute of Technology (HIT). L’HIT, tra le più prestigiose istituzioni cinesi a livello universitario, ha mostrato particolare interesse alle tematiche della depurazione delle acque e della gestione dei fanghi di depurazione. • Il 22 ottobre è stato siglato un protocollo d’intesa tra Regione Puglia, Acquedotto Pugliese e Provveditorato
Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per “l’inclusione sociale delle persone adulte sottoposte a procedimento penale”. L’obiettivo è impiegare i soggetti coinvolti nella manutenzione delle aree verdi e di altri siti di competenza dell’Acquedotto Pugliese, facendo in modo che il periodo della pena si trasformi in un tirocinio utile ad una più adulta capacità di stare in società.
La casa dell’acqua A partire da ottobre 2014 Acquedotto Pugliese d’intesa con il Comune di Bari ha avviato, in via sperimentale, la prima “Casa dell’Acqua” con l’obiettivo di promuovere il consumo dell’acqua attraverso la realizzazione di strutture che consentano la erogazione di acqua liscia (temperatura ambiente e refrigerata) e gassata (refrigerata). Tale progetto consente un significativo risparmio economico per l’utente/ cittadino e contribuisce anche alla diminu- Casa dell’acqua, Comune di Bari zione dei rifiuti plastici di bottiglie di acqua minerale e alle emissioni di CO2 nell’ambiente per il trasporto e la produzione delle stesse.
Cultura e patrimonio storico Situato nel cuore di Bari, “Il Palazzo dell’Acqua” è diventato nel tempo patrimonio della Puglia e dei pugliesi. Lo stile architettonico scelto da Brunetti per la realizzazione del Palazzo è il romanico pugliese, che meglio si integra con la tradizione locale e che trova espressione visibile, oltre che nei materiali, anche nei molteplici elementi decorativi, ispirati ai più famosi monumenti architettonici della Regione. La progettazione degli ambienti e degli arredi del Palazzo è opera del Maestro Duilio Cambellotti, eclettico artista romano che ha donato al Palazzo uno stile inconfondibile: al tempo stesso severo e gioioso, facendone un vero e proprio monumento all’acqua salubre, fonte di vita ed alla epopea pugliese per la sua conquista. Nel giugno del 2000 fu inaugurato all’interno del palazzo dell’acquedotto pugliese il “Museo dell’acqua” che da allora è possibile visitare. All’interno del Palazzo sono state ospitate nel corso del 2014 diverse iniziative:
• l’8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, Acquedotto Pugliese ha ospitato a Bari, nella suggestiva cornice del palazzo storico, una eccezionale esibizione del coro polifonico “Le Donne che Cantano e Incantano”, diretto dal Maestro Elisabetta Nardulli; • il 2 aprile Acquedotto Pugliese ha aderito alla VII Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’Autismo, illuminando di blu il palazzo storico; • il 29 maggio si è tenuta la cerimonia di premiazione per i vincitori del concorso “Tweet Water”, partito l’anno precedente e rivolto a tutte le scolaresche in visita al museo per sensibilizzare i giovani al tema dell’acqua, bene comune, nelle sue molteplici declinazioni; • il 22 settembre si è tenuto a Bari, nella sala Conferenze di Acquedotto Pugliese, l’incontro “La memoria nascosta dell’acqua – Sabotaggi e stragi all’ombra dell’Acquedotto Pugliese durante la ritirata nazifa27
Report di sostenibilità
Particolare stele cariatide Sala Consiglio Palazzo AQP S.p.A. - Bari - Opera di Duilio Cambellotti
scista del ‘43”. Da recenti indagini compiute dell’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo, in collaborazione con l’Acquedotto Pugliese e la CGIL, Camera del Lavoro di Bari, sono emersi nuovi ed inediti aspetti sui gravi danneggiamenti all’Acquedotto. Rilevante fu l’attività di informazione e di “intelligence” svolta da operai e tecnici dell’Acquedotto Pugliese e dai militari delle stazioni locali dell’Arma dei Carabinieri che al rischio della propria incolumità, segnalarono con tempestività, ai comandi militari italiani ed alle prefetture, i movimenti e le operazioni dei reparti germanici, scongiurando così danni maggiori; • il 5 ottobre all’interno del Palazzo dell’Acqua è stato ospitato un monologo dal titolo KOKORIKO, una produzione di Teatro Bottega degli Apocrifi, interpretato dall’attore Martin Ilunga Chishimba, diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano; 28
Si tratta della conclusione del progetto “Nella gioia e nel dolore: Porto Ricco Sud” vincitore del bando PRINCIPI ATTIVI 2012 giovani idee per una Puglia migliore, sostenuto dalla Regione Puglia e patrocinato dal Comune di Bari, dal Municipio I e dal Teatro Pubblico Pugliese, con la collaborazione del Teatro Kismet Opera; • il 17 novembre, nella suggestiva cornice del Salone degli Affreschi dell’Ateneo di Bari, Acquedotto Pugliese e l’Accademia Pugliese delle Scienze hanno presentato “L’Acquedotto Pugliese prima…. Dall’Unità d’Italia alla nascita dell’EAAP”; Il volume, edito dalla ADDA Editore, intende celebrare il Centenario – 24 aprile 1915 – del primo zampillo dell’acqua del Sele a Bari, dalla fontana del Palazzo Ateneo in piazza Umberto, e riscrivere la “storia” che portò alla realizzazione della titanica opera che permise, e permette tutt’oggi, di soddisfare l’antico bisogno di acqua in Puglia.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Il nostro personale Il 2014 ha rappresentato per Acquedotto Pugliese un anno di forti cambiamenti in termini organizzativi e di assetto societario del gruppo che ha visto, nel mese di febbraio, la nomina del nuovo Amministratore Unico. Nell’ottica del contenimento e della revisione di spesa e al fine di quantificare i compensi con criteri oggettivi, misurabili e correlati al merito, sulla base di quanto stabilito dall’azionista Regione Puglia, con Deliberazione della Giunta Regionale n. 810 del 5 maggio 2014, il trattamento economico da corrispondere all’Amministratore Unico e al Direttore Generale non può risultare superiore al trattamento economico complessivo riconosciuto alle strutture di vertice amministrativo della Regione stessa. Con particolare riferimento al Direttore Generale, il compenso stabilito con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1980 del 22 ottobre 2013 è pari a cinque volte la media dei compensi omnicomprensivi corrisposti ai dipendenti AQP di 3° livello. A seguito del rinnovamento del vertice aziendale, è stata avviata un’incisiva riorganizzazione mirata al perseguimento degli obiettivi di efficientamento e di miglioramento delle performance tecniche e di semplificazione e snellimento della struttura organizzativa e dei processi, anche indirizzata ad una maggior chiarezza di ruoli e responsabilità. Si è, inoltre, proceduto alla fusione per incorporazione delle società controllate PURA Depurazione e PURA Acqua, scelta frutto di una strategia aziendale finalizzata all’integrazione organizzativa ed alla volontà di ricondurre nel perimetro della controllante tutti i processi rientranti nella gestione del Servizio Idrico
OBIETTIVO
AZIONI
Sviluppare le competenze professionali dei dipendenti
1. Implementare il processo di formazione professionale aziendale attraverso la costituzione del learning center “AQP WATER ACADEMY“; 2. Migliorare la comunicazione interna; 3. Effettuare la rilevazione del clima aziendale; 4. Sviluppare la Intranet aziendale con sezioni dedicate ai dipendenti;
Integrato. Ciò nonostante, AQP è riuscito a consolidare e mantenere il proprio impegno nei confronti del personale, sia dal punto di vista prettamente lavorativo, in termini di recupero del proprio knowhow e delle competenze distintive, sia per quanto concerne le attività volte alla socializzazione ed alla condivisione del tempo libero, con un particolare focus ed una decisa attenzione rivolta alle famiglie. Di tutto questo si fornirà un più approfondita rendicontazione nei paragrafi a seguire. Per quanto concerne gli ambiti e gli obiettivi di miglioramento che l’azienda si pone per gli anni a venire, anche alla luce del rinnovamento e delle evoluzioni che la società ha conosciuto nel corso dell’anno, nel 2014 si sono poste le basi per gli anni a venire con la definizione del Piano Industriale 2015/2018. L’idea-chiave, relativamente al personale, è quella di dare ad ogni lavoratore la possibilità di partecipare ai processi di cambiamento organizzativi e socio-culturali in atto, al fine di migliorare, in prima persona, la “qualità” del proprio ruolo organizzativo, in termini di “benessere di vita dentro e fuori l’Azienda”. A tale proposito, l’Azienda intende attuare le seguenti iniziative: 1) l’implementazione del “Centro di Internal Consulting”, deputato al ridisegno ed al controllo di processi e strutture organizzative, con la funzione di attivare progetti in collaborazione con le altre Funzioni Centrali e con la Linea, sviluppando una cultura organizzativa moderna e in continua integrazione fra organizzazione, sistemi informativi e professionali;
2) la valorizzazione di ciascun ruolo organizzativo dei dipendenti attraverso una chiara “definizione e condivisione dei profili professionali” svolti, in termini di posizione individuale e collocazione nel contesto organizzativo in itinere; 3) la stabile “prevenzione del contenzioso sul lavoro” attraverso l’adozione di strumenti e modalità operative finalizzate alla riduzione dell’insorgenza di nuove situazione conflittuali aziendali; 4) il consolidamento di una “politica di reclutamento e selezione del personale” rispettosa dei principi di trasparenza, imparzialità e pubblicità, attraverso il potenziamento dei canali di comunicazione interna/esterna (portale e intranet) e l’ottimizzazione del processo di selezione.
29
Report di sostenibilità
La composizione e il turnover La composizione A livello territoriale, come noto, Acquedotto Pugliese gestisce il SII in Puglia e in alcuni abitati ricadenti nell’ATO 1 Calore Irpino, permane, inoltre, nel territorio della Provincia di Potenza, uno dei più importanti impianti di potabilizzazione. Conseguentemente e in linea percentuale, si riporta la suddivisione del personale sul territorio servito:
Nel biennio 2012 - 2013 non erano intervenute variazioni sul piano organizzativo e/o degli assetti societari con impatto sul perimetro del gruppo AQP. Pertanto, a perimetro costante, il gruppo AQP contava 1.899 lavoratori al 31 dicembre 2012 e 1.883 lavoratori al 31 dicembre 2013, tutti con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Nel 2014 a seguito della fusione per incorporazione delle due controllate Pura Depurazione e Pura Acqua è variato il perimetro del gruppo, che ad oggi, è composto da due sole società: AQP S.p.A. e ASECO. Al 31 dicembre 2014, i dipendenti in forza al gruppo AQP erano 1.897, di cui 1.878 a tempo indeterminato. È il caso di precisare che alla forza lavoro indicata sono a tutt’oggi applicati contratti collettivi differenti, in considerazione della genesi del gruppo e delle modalità di acquisizione e costituzione delle due società (Pura Acqua S.r.l. e Pura Depurazione S.r.l.). CCNL (n.)
2012
2013
2014
Gas- Acqua
1447
1433
1434
Dirigenti - Conferservizi
33
33
31
Igiene Ambientale (FISE)
395
393
390
Piccola e Media Industria Metalmeccanica
24
24
23
1.899
1.883
1.878
TOTALE
30
REGIONE (%)
2012
2013
2014
Puglia
96,73
96,82
96,20
Basilicata
1,10
0,90
1,05
Campania
2,17
2,28
2,75
A chiusura di questa panoramica sulla composizione del personale, si ritiene necessario anticipare un dato aggregato e percentuale concernente la suddivisione per genere. In particolare, si sottolinea che, nonostante la riduzione dell’organico intervenuta tra il 2012 ed il 2013, la percentuale di forza lavoro di genere femminile è sostanzialmente rimasta invariata, rappresentando circa il 16.30 % sul totale dell’organico. I dati non mutano nel 2014, anno in cui si è registrata una percentuale di donne in servizio sul totale dell’organico a tempo indeterminato pari al 16,61%. Si riportano a seguire le tabelle di dettaglio relative alla composizione del personale con contratto a tempo indeterminato per qualifica e genere.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Il turnover OCCUPAZIONE FEMMINILE a tempo indeterminato (n.)
In merito alla composizione dell’organico, si osserva che le variazioni registrate nel 2012, così come quelle relative agli anni 2013 e 2014, sono conseguenza diretta del turnover. A tal proposito, si evidenza che il numero di contratti di lavoro cessati nel 2012 pari a 40, sono da ricollegare alle novità normative introdotte nel 2012che hanno inciso sul regime pensionistico a livello nazionale. Anche nel 2014 si registra la cessazione di ulteriori contratti a tempo indeterminato in quanto, in base ad esigenze manifestate dal personale con maggiore anzianità anagrafica, l’azienda ha accolto le richieste di esodo volontario, ferma restando la salvaguardia delle esigenze tecnico – organizzative aziendali.
2012
2013
2014
4
4
4
10
12
15
Impiegati
295
291
291
Impiegati, Quadri e Dirigenti
309
307
310
1
1
2
Totale lavoratrici a tempo indeterminato
310
308
312
OCCUPAZIONE TOTALE a tempo indeterminato (n.)
2012
2013
2014
Dirigenti
33
33
31
Assunzioni a tempo determinato
Quadri
56
61
74
Dirigenti Quadri
Operai
Impiegati
1355
1334
1306
Impiegati, Quadri e Dirigenti
1.444
1.428
1.411
455
455
467
1.899
1.883
1.878
Operai Totale lavoratrici a tempo indeterminato
ASSUNZIONI E TURNOVER (n.)
2012
2013
2014
0
0
19
Assunzioni a tempo indeterminato
20
5
25
Lavoratori a tempo indeterminato cessati
40
21
30
1.899
1.883
1.878
3,16
1,38
2,93
Totale lavoratori a tempo indeterminato Tasso di turnover (%)
Alla luce della vigente normativa, si stima che i dipendenti pensionabili nei prossimi 5/10 anni ammontino al 14% circa dell’attuale organico; di questi il 3,53% è composto da dirigenti, il 41,59% è composto da impiegati, il 54,88% è composto da operai. Il 14,15% del personale pensionabile è di genere femminile.
31
Report di sostenibilità
La retribuzione fissa e le componenti variabili La retribuzione fissa Si riporta una tabella di confronto tra le retribuzioni minime e medie dei dipendenti per qualifica ed i corrispondenti minimi contrattuali, prendendo a riferimento il CCNL gas-acqua, in quanto applicato ad oltre il 75% del personale (i dati si riferiscono al solo anno 2014). Minimo Contrattuale (A)
Retribuzione Minima AQP (B)
Differenza % (tra B:A)
Retribuzione Media AQP (C)
Differenza %
Quadri
2.799,87
3.019,15
7,83
4.099,80
46,42
Impiegati
1.538,39
1.538,39
-
2.211,02
43,72
Operai
1.538,39
1.538,39
-
1.744,79
13,41
QUALIFICA (€)
È il caso di specificare che i minimi retributivi concernenti le qualifiche di operaio ed impiegato risultano coincidere con i minimi tabellari da contratto, in quanto riferiti ad assunzioni intervenute in corso d’anno. Di contro nel medesimo periodo non sono intervenute assunzioni con qualifica di quadro. Integrando i dati con un approfondimento in relazione al genere, si rileva quanto segue: Minimo Contrattuale (A)
Retribuzione Media AQP Uomini (B)
Differenza % (tra B:A)
Retribuzione Media AQP Donne (C)
Differenza % (tra C:A)
Quadri
2.799,87
4.141,99
47,93
3.918,98
39,97
Impiegati
1.538,39
2.198,53
42,91
2.255,19
46,59
Operai
1.538,39
1.746,93
13,55
1.637,69
6,45
QUALIFICA (€)
È interessante notare che, nella categoria “impiegati” il genere femminile percepisce una retribuzione mediamente superiore a quella degli uomini, rilevandosi, di contro, un dato differente in relazione a quadri ed operai. Nel caso dei dipendenti con qualifica di operaio assume indubbia valenza sul differenziale retributivo la circostanza che le donne risultino in numero decisamente esiguo rispetto alla forza (2/467). Si osserva, da ultimo, che le variazioni sulle retribuzioni individuali intervenute nel corso dell’anno sono il frutto di meri adeguamenti contrattuali, o di eventuali riconoscimenti di livelli superiori dovuti ad assegnazioni a diverse mansioni, in linea prevalente per variazioni organizzative. Passando ai dirigenti, occorre preliminarmente precisare che in ossequio alla vigente normativa, in materia di trasparenza i compensi (retribuzione fissa, variabile e benefit), compresi quelli degli organi di vertice, sono oggetto di pubblicazione sul sito istituzionale AQP, con aggiornamento annuale e comunque nei termini previsti dalla legge. A seguire, i dati relativi all’anno 2014: QUALIFICA (€) Dirigenti
Minimo Contrattuale (A)
Retribuzione Media
Retribuzione Media Uomini (B)
Retribuzione Media Donne (C)
Differenza % (tra B:A)
Differenza % (tra C:A)
4.846,15
7.263,48
7.336,49
6.752,44
51,38
39,33
La retribuzione variabile Quanto alla retribuzione variabile, relativamente ai dipendenti cui è applicato il CCNL gas-acqua, AQP ha sottoscritto in data 8 settembre 2011 apposito accordo sindacale, finalizzato a stabilire una erogazione economica annua variabile e non determinabile collegata a risultati concreti di redditività, produttività, efficienza e qualità. Il punto di partenza condiviso era e rimane il coinvolgimento dei lavoratori nel miglioramento continuo dell’Azienda e la partecipazione degli stessi ai benefici ottenuti. Tanto, in un’ottica di consolidamento del ruolo di AQP di gestore del Servizio Idrico Integrato e con l’intento di garantire e migliorare il livello e la qualità del servizio erogato. Fissati gli indicatori concernenti condizioni di competitività, redditività e produttività ed i relativi valori obiettivo, nel biennio 2012/2013, l’azienda ha sempre superato il valore 100, riconoscendo ai dipendenti, anche in ragione del sistema di variabilità definito, in entrambi gli anni il 108% dell’importo del premio. 32
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Nella tabella che segue si riportano gli importi erogati per categoria (per impiegati ed operai il valore riportato è quello medio). QUALIFICA (€)
2012
2013
Quadri
2.854,00
2.927,00
Impiegati
1.972,00
2.022,00
Operai
1.416,00
1.451,50
Relativamente ai dirigenti, la retribuzione variabile media per il 2012 è stata pari a 14.852,41 euro, importo, sostanzialmente, in linea con quello relativo all’anno 2013 pari 14.466,25 euro. Come già indicato, i dati di dettaglio sono pubblicati sul sito internet www.aqp.it
Il welfare aziendale e le pari opportunità A seguito della trasformazione dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese in AQP S.p.A., l’Azienda concordava con le Organizzazione Sindacali lo stanziamento annuale di due fondi: il primo da destinare al Circolo Ricreativo Aziendale per le attività culturali, ludiche, sportive e per ogni eventuale attività a beneficio dei dipendenti e delle rispettive famiglie; il secondo destinato ad iniziative sociali sempre a vantaggio del lavoratori e delle famiglie, iniziative da condividersi ed attivarsi attraverso una Commissione Mista Paritetica sugli Affari Sociali istituita ad hoc. La Società pone da sempre notevole attenzione all’individuazione e all’implementazione di tali iniziative, in quanto rappresentano strumenti e percorsi a sostegno dei dipendenti e al bilanciamento delle esigenze familiari e lavorative del personale. Tali attività, che coinvolgono anche le famiglie dei dipendenti, sono, peraltro, finalizzate ad incentivare e facilitare momenti di incontro e socializzazione fondamentali, che si riflettono positivamente sull’attività lavorativa, creando il giusto spirito di appartenenza all’azienda. Le iniziative sociali, sempre in funzione della genesi dell’assetto societario del gruppo, sono fondamentalmente rivolte al personale cui è applicato il CCNL Gas-Acqua. Tra quelle, ormai, consolidate segnaliamo: • i soggiorni estivi, per i figli dei dipendenti di età compresa tra i 6 e i 12 anni; • i soggiorni studio all’estero, per i figli dei dipendenti di età compresa tra i 12 e i 15 anni; • i premi di incentivazione al merito, rico-
Campo estivo 2012
nosciuti ai dipendenti, e ai i figli dipendenti; – le convenzioni bancarie finalizzate all’accesso a prestiti personali a tassi agevolati; • l’erogazione di un contributo in occasione dell’epifania in favore dei figli dei dipendenti di età inferiore ad 11 anni; - il contributo a sostegno spese sostenute per gli asili nido. A titolo solo esemplificativo, nel 2012, è stato organizzato un campo estivo della durata di 15 giorni, con programmazione specifica di attività ludiche, sportive e culturali presso il Villaggio Olimpia situato a Marina di Ascea (SA) in collaborazione con Ciocco Ragazzi, nonché presso Camp
Cà di Gianni – San Piero in Bagno (FC), in collaborazione con CGE- Centro Gioco Educativo. Con le medesime modalità nel 2013 è stato organizzato un campo estivo presso la Fattoria biologica dell’Oasi di Collalto nella Riserva Regionale del Lago di Penne (PE), in collaborazione con Panda Avventure, e nel 2014 presso Castelvecchio Pascoli, in collaborazione con il Ciocco Ragazzi nonché presso Campo Cà di Gianni – San Piero in Bagno (FC), in collaborazione con CGE- Centro Gioco Educativo. Inoltre, nello stesso periodo i ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 16 anni hanno preso parte alla vacanza studio organizzata presso l’isola di Malta (Gozo). 33
Report di sostenibilità
Ai fini della partecipazione alle attività sociali, non ha rilievo la tipologia di contratto individuale (ferma restando la necessità di un rapporto di lavoro subordinato alle dirette dipendenze di AQP), salvo per quel che concerne l’accesso ai prestiti personali a tassi agevolati, nel qual caso sono esclusi i lavoratori con contratto a termine, in quanto il rapporto di lavoro è fisiologicamente destinato a cessare prima del termine dell’ipotetico prestito. Di concerto con il Circolo Ricreativo Aziendale, la Società organizza annualmente altre attività destinate a dipendenti e alle rispettive famiglie, tra le quali: • la visita presso impianti e/o siti aziendali di particolare rilievo tecnologico e paesaggistico, con l’intento di ampliare la conoscenza delle opere, diffuse su un territorio che copre ben tre Regioni ed accrescere il giusto spirito di appartenenza; • la festa di Natale, momento che coniuga convivialità e spettacolo; • il veglione di carnevale per i figli dei dipendenti. Inoltre, al fine di conciliare le esigenze aziendali con quelle familiare dei lavoratori, AQP ha concordato negli ultimi anni con le OO.SS. un “pacchetto” di misure integrative, quali: • la regolamentazione part-time; • l’ampliamento delle ore riconosciute per gli accertamenti sanitari(da 16 a 32
Vacanza studio presso l’isola di Malta
34
Campo estivo 2013
h), per invalidi civili e/o a fronte di gravi e comprovati motivi di salute; • la possibile estensione sino a 4 gg. dei permessi per gravi motivi familiari ex L. 53/00. Con riferimento alle pari opportunità, in coerenza con i principi del proprio Codice Etico, AQP adotta una politica di gestione del personale mirata ad evitare qualsiasi forma di discriminazione offrendo a tutti i lavoratori le medesime opportunità, assicurando un trattamento equo, basato su criteri di merito e sul rispetto delle norme contrattuali e di legge. Pertanto, non vi sono distinzioni e diversificazioni di genere sul piano retributivo, essendo le retribuzioni meramente commisurate all’allineamento tra posizione organizzativa e inquadramento contrattuale previsto. Difatti, per gli anni 2012 e 2013, il rapporto dello stipendio base di uomini e donne è percentualmente prossimo all’unità. D’altro canto, come evidenziato poc’anzi, AQP persegue una politica di welfare aziendale che incide in maniera rilevan-
te anche sulle pari opportunità, avendo fatto ricorso alla contrattazione di secondo livello per una più specifica regolamentazione di istituti quali il part-time, o ponendo particolare attenzione al bilanciamento delle esigenze aziendali e familiari. Indicativo è il tasso di mantenimento del posto di lavoro dopo la fruizione di congedi parentali, che è sempre pari al 100% e si riferisce esclusivamente al personale di genere femminile essendo storicamente rari i casi di fruizione dei congedi previsti dalla legge da parte di personale di genere maschile. Si ritiene, infine, di dover segnalare un’iniziativa attivata nel 2014, che AQP intende rendere sistematica. In occasione della festa della donna, Acquedotto Pugliese, in collaborazione con GVM Care&Research ha fatto dono a tutte le dipendenti del pacchetto Medbox Check Up Cuore, ricomprendente visite mediche ed esami diagnostici su più aree di prevenzione (cardiologia, odontoiatria, senologia, nutrizione).
Acquedotto Pugliese S.p.A.
I fondi pensione Come già indicato nel paragrafo relativo alla composizione del personale, in considerazione della genesi costitutiva e/o delle modalità di acquisizione delle diverse società che, fino al 2013, hanno composto il gruppo Acquedotto Pugliese, la Società applica ai propri dipendenti più di un contratto collettivo. In particolare, il CCNL Gas-Acqua ed il CCNL Igiene Ambientale (FISE) hanno attivi i rispettivi fondi pensione, ossia il fondo PEGASO ed il PREVIAMBIENTE. Nella tabella che segue si riporta la percentuale complessiva di iscritti, negli anni di riferimento, in relazione all’età.
I FONDI PENSIONE (%)
2012
2013
2014
Percentuale under 40 iscritti
8,85
7,9
10,51
1,38
1,39
1,39
Percentuale over 40 iscritti
Di cui donne
45,71
47,27
41,54
Di cui donne
10,20
10,27
4,16
Formazione e sviluppo del personale L’impegno formativo è notoriamente un elemento rilevante per conseguire il successo nelle società e nelle imprese. Acquedotto Pugliese considera le proprie risorse umane parte importante del proprio patrimonio, in quanto espressione di competenza e professionalità. Verso tale direzione volge l’attività formativa di Acquedotto Pugliese, in quanto attraverso lo sviluppo personale e professionale dei singoli si possano apportare migliorie a tutti i processi lavorativi, consentire ai dipendenti di acquisire maggiore consapevolezza circa il significato e l’importanza del proprio ruolo in azienda e, conseguentemente, ottenere prestazioni positive, favorendo un clima sereno e buone relazioni interpersonali. Nel corso degli anni 2012 e 2013, l’obiettivo fondamentale dell’azione formativa è stato lo sviluppo delle competenze tecnico-professionali del personale. In tal senso, le principali iniziative di formazione sono state : • l’aggiornamento sul nuovo codice degli appalti; • la formazione comportamentale per gli addetti commerciali; • la riqualificazione tecnico-pratica dei manutentori; • la disciplina dell’affidamento dei contratti pubblici dei lavori. Con particolare riferimento al tema della sicurezza, si riportano in via esemplificativa e non esaustiva i seguenti corsi erogati:
• l’aggiornamento Professionale RLS ex d.lgs. n. 81/2008; • l’aggiornamento sulla Sicurezza per i Coordinatori per la Progettazione e per l’Esecuzione dei Lavori”; • la formazione per Preposti per la sicurezza sul lavoro ex D. Lgs. n. 81/2008. Con riferimento ai sistemi di prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nel contesto aziendale, nel 2014 è stato erogato un primo step formativo sui contenuti del D. Lgs. 190/2012, rivolto alle prime linee aziendali. La definizione del Piano formativo avviene, esclusivamente in base ai fabbisogni annualmente censiti senza distinzione di FORMAZIONE
sorta in relazione a genere, età, categorie e suddivisione territoriale. È intendimento di Acquedotto Pugliese riattivare e consolidare, a breve termine, il sistema di valutazione delle prestazioni, monitorandone costantemente la funzionalità e l’efficacia. Tanto, con la certezza che la valutazione delle prestazioni costituisca uno strumento essenziale e imprescindibile ai fini della progettazione e dell’implementazione delle politiche di sviluppo delle Risorse Umane e delle competenze. A seguire uno spaccato di dettaglio sulle ore di formazione per gli anni oggetto di analisi. 2012
2013
2014
14.946
22.965
20.820
Dipendenti formati n.
1.013
1.615
1.878
Dipendenti Totali n.
Ore Totali erogate
1.899
1.883
1.878
Ore erogate sul totale dipendenti (pro capite)
7,87
12,19
11,08
Percentuale di dipendenti formati sul totale
53,34
85,76
100
35
Report di sostenibilità
Salute e sicurezza A seguito di accordo sindacale intervenuto nel marzo del 2012, ad aprile dello stesso anno, i lavoratori AQP procedevano al voto per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) aziendali. In tale contesto e nell’ambito degli 8 presidi territoriali presso i quali si procedeva ad elezione di altrettante R.S.U., venivano individuati ben 15 Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), cui vengono, chiaramente, riconosciute le prerogative di cui al D. Lgs. n. 81/08 ed al vigente CCNL e con le quali, costantemente e fattivamente, il Servizio di Prevenzione Protezione Aziendale collabora a presidio e tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti. Per quanto concerne la salute dei lavoratori e la sicurezza sui luoghi di lavoro, nell’arco triennio 2012 - 2014 il Servizio Prevenzione e Protezione (SPP) ha provveduto alla realizzazione di tutte le attività di base previste dalla vigente normativa, estendendole anche alle aziende Controllate del Gruppo. A tal fine la Società ha fornito il necessario supporto tecnico specialistico a tutte le U.O. del gruppo Acquedotto Pugliese per gli adempimenti in materia di Igiene e Sicurezza sul Lavoro, l’attività ordinaria è consistita nella: • gestione delle attività di Medicina del Lavoro e Sorveglianza sanitaria obbligatoria al personale, inclusi i rapporti istituzionali con le strutture sanitarie del SSN; • gestione delle attività relative ai servizi di verifica e manutenzione dei dispositivi antincendio; • supporto tecnico specialistico per le attività di collaudo sui nuovi impianti assunti in gestione ed avviati all’esercizio; • acquisizione e fornitura annuale dei DPI e degli indumenti da lavoro ai lavoratori; • attività di analisi interna relativamente alle necessità formative di base, specialistiche e di aggiornamento in materia di Igiene e Sicurezza sul Lavoro e di Gestione dell’Emergenza. Nell’arco di tempo considerato, inoltre, il Servizio Prevenzione e Protezione ha implementato anche progetti ed attività, quali la realizzazione di interventi 36
di adeguamento strutturale e logistico dei luoghi di lavoro aziendali, finalizzati all’incremento dei livelli di sicurezza e l’emissione di nuove procedure e istruzioni operative relative a: • la gestione della sicurezza durante le operazioni di approvvigionamento dei reattivi chimici, anche in funzione della tutela ambientale; • la gestione degli infortuni, finalizzata ad una più accurata analisi degli stessi a scopo preventivo; • le verifiche di macchine ed impianti con la collaborazione dell’ARPA Puglia attraverso il sistema telematico ARPA MIP. Passando ad un’analisi del fenomeno infortunistico e lasciando alle tabelle che seguono un maggior dettaglio quantitativo dei dati, si segnala che il numero di infortuni direttamente dipendenti da attività lavorativa può ritenersi, sostanzialmente, marginale rispetto al totale degli infortuni occorsi nel triennio 2012 - 2014, essendo la gran parte degli eventi verificatisi, riconducibili alla categoria dell’infortunio in
itinere e/o dell’incidente stradale. Al proposito, è il caso di sottolineare che, dalle indagini sugli infortuni riconducibili ad attività lavorativa, non sono emersi elementi di criticità riconducibili alla quantità/qualità della formazione e dell’informazione erogata o ad accorgimenti procedurali da adottare a scopo preventivo. L’esiguità degli infortuni occorsi negli anni considerati non consente di poter gestire dati statistici rilevanti ai fini di una suddivisione degli eventi per area geografica, o per genere. Allo stesso modo, per quanto sopra esposto, non sono individuabili categorie di lavorati con alta incidenza o alto rischio di infortunio in relazione alla specifica attività lavorativa. In via generale, si può, però, sostenere che i lavoratori che effettuano attività al di fuori delle sedi aziendali, a titolo esemplificativo tecnici o operativi, sono più esposti al rischio di sinistri stradali per il sol fatto di doversi spostare dalla sede di lavoro al luogo di intervento.
ORE DI ASSENZE PROCAPITE (h/ procapite)
2012
2013
2014
Assenza per malattia
70,52
71,06
51,87
Assenza per sciopero
0,08
2,91
0,50
Assenza a vario titolo
28,77
24,74
27,26
Assenza totali
99,37
98,71
79,63
SICUREZZA SUL LAVORO
2012*
2013*
2014
28
42
40
Giornate di assenza per infortunio n.
15,85
25,78
29,5
Ore lavorate per calcolo degli indici di infortunio
3.072.000
2.703.360
2.943.360
9,11
15,54
13,59
Indice di gravità di infortunio
0,144
0,401
0,401
Numero di dipendenti totali n.
1.415
1.404
1.878
17,5
29,83
26,09
Lavoratori a tempo indeterminato con qualifica di operaio
92
93
467
Quota di operai sul totale dipendenti a tempo indeterminato
0,06%
0,06%
24,86%
Infortuni verificatisi n.
Indice di frequenza di infortunio
Indice di incidenza di infortunio
* i dati si riferiscono alla sola AQP S.p.A.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Le relazioni industriali Nel mese di dicembre del 2012, AQP e le Organizzazioni Sindacali di riferimento hanno rinnovato il previgente Protocollo di intesa sulle modalità di gestione delle relazioni industriali (risalente al marzo 2007), con l’intento di razionalizzare il sistema relazionale in essere, valorizzandone i punti di forza e ribadendo l’importanza e l’utilità del dialogo e di un clima costruttivo di relazioni. Con il Protocollo, anche alla luce rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie intervenuto nello stesso anno, le parti si sono poste l’obiettivo di favorire il mantenimento di un dialogo costante e sistematico, fattivamente orientato alla prevenzione ed al superamento di qualsivoglia eventuale motivo di conflittualità, nonché alla ricerca di soluzioni condivise utili a coniugare il raggiungimento di elevate performances aziendali, in termini di competitività, redditività, produttività, qualità del servizio e soddisfazione dell’utenza, con la valorizzazione e la crescita professionale del personale. Il documento in questione ha, inoltre, sancito il potenziamento del ruolo e delle sedi di bilateralità, per lo sviluppo di ulteriori strumenti di promozione della cultura partecipativa dei lavoratori, garantendo, in un’ottica di valori ed obiettivi comuni, il perseguimento di scelte il più possibile condivise. Resta fermo, infatti, il proposito dell’Azienda di improntare la gestione del personale a criteri di coinvolgimento, responsabilizzazione e valorizzazione delle professionalità, mettendo i lavoratori in condizione di condividere gli obiettivi aziendali, nella piena convinzione che un accrescimento della condivisione dei valori e delle strategie aziendali possa aprire la strada ad un impegno consapevole, maturo e determinato alla realizzazione dei progetti. Pertanto, fermo restando quanto previsto dal vigente CCNL sugli assetti contrattuali ed in tema di relazioni sindacali, nel più fermo rispetto del richiamato Protocollo, AQP gestisce le relazioni con gli interlocutori sindacali, rifacendosi ai seguenti principi: a) costante ricorso agli strumenti della contrattazione, del confronto, della consultazione e della informazione preventiva e/o periodica, al fine di favorire condizioni di efficienza, di qualità del lavoro e del servizio erogato e tendere alla ricerca di plausibili convergenze sulle principali tematiche di interesse comune; b) ricerca di un’appropriata condivisione delle strategie aziendali, per agevolare i processi decisionali ed una più efficace realizzazione dei progetti; c) garanzia del riconoscimento reciproco dei soggetti; d) trasparenza nell’attuazione delle procedure aziendali, nei rapporti reciproci tra le parti, nella attuazione delle rispettive prerogative e nel perseguimento degli obiettivi di interesse comune; e) valorizzazione del personale e della qualità della vita dei dipendenti; f) valorizzazione delle tematiche della salute, della sicurezza e della tutela dell’ambiente. In tale contesto sistemico, negli anni in considerazione, si è perseguito l’obiettivo di mantenere costante il dialogo, l’informazione ed il confronto con le OO.SS. ai vari livelli di interlo-
cuzione, sottoscrivendo accordi in sede territoriale per la definizione di tematiche locali ed agli livelli per ogni questione concernente il gruppo. Peraltro, come sottolineato in apertura del paragrafo, il 2012 è stato l’anno del rinnovamento: nuove R.S.U.; consolidamento del Protocollo sulle modalità di gestione delle relazioni Industriali. Nel 2013 è giunta, invece, a definizione la trattativa sull’istituto delle missioni e trasferte, la cui regolamentazione era ferma al periodo immediatamente successivo alla trasformazione da Ente in Società di capitale. Nel 2014, in ultimo, portando a sintesi una lunga trattativa, è stato, tra gli altri, sottoscritto un accordo con cui si è fatta chiarezza in merito all’interfaccia commerciale con l’utenza, nel contesto dell’organizzazione aziendale. In dettaglio, è stato previsto un consolidamento ed uno sviluppo organizzativo dei profili professionali del contact center e dell’assistenza clienti, coerente con l’organizzazione aziendale e il CCNL, contribuendo ad una maggior chiarezza dei ruoli e favorendo, nell’immediato, un miglioramento del clima nelle aree in questione, nonché, nel lungo periodo, la costante tensione dei dipendenti a migliorare competenze, conoscenze e, quindi, performance, in un’ottica di crescita professionale e contrattuale. Un ultimo aspetto da evidenziare e sottolineare: una politica delle relazioni industriali orientata alla prevenzione ed al superamento delle conflittualità ed al dialogo costante, unita ad un approccio alla gestione delle risorse umane tendente alla valorizzazione delle persone e delle professionalità, fisiologicamente, finisce per incidere in maniera positiva sul contenzioso del lavoro. A tal proposito, sebbene oltre il 30% del contenzioso del lavoro ad oggi pendente tragga origini da accordi sindacali sottoscritti all’atto della trasformazione dell’E.A.A.P. in Società per azioni, AQP intende ridurre l’insorgenza di nuove situazioni conflittuali dotandosi di strumenti tecnici e gestionali, quali la definizione e condivisione dei profili professionali aziendali.
La comunicazione interna Con la riorganizzazione intervenuta nel febbraio del 2014, AQP ha ritenuto di dover intensificare il focus sulla comunicazione interna, con finalità motivazionali, in un’ottica di maggior coinvolgimento del personale sugli obiettivi aziendali e con il proposito di avere un monitoraggio costante e continuo del clima aziendale. A tal fine è stata istituita in seno alla Direzione Servizi Centrali Risorse Umane, Organizzazione e Lavoro l’Area Relazioni Interne e Servizi per il Personale che vede tra le principali responsabilità assegnate: - il monitoraggio continuo delle esigenze del personale, al fine di individuare e predisporre tutti gli opportuni strumenti di gestione atti a migliorare il livello di soddisfazione del personale; - fornire a tutto il personale le informazioni utili alla comprensione dei fini aziendali e delle relative politiche e acquisire risposte da analizzare per migliorare il clima aziendale; - favorire buone relazioni dei dipendenti con la Direzione. 37
Report di sostenibilità
I nostri fornitori e partner
38
OBIETTIVO
Migliorare il processo di selezione dei fornitori e di acquisto/appalto
AZIONI 1. Avviare l’introduzione, tra i requisiti di qualificazione e/o selezione dei fornitori, del possesso di certificazione dei sistemi di gestione ambientale e della sicurezza; 2. Avviare l’estensione del sistema di Gestione e Monitoraggio “web based” anche agli approvvigionamenti di beni e servizi;
Il rapporto con i fornitori
pubblica che opera nel settore speciale dei servizi idrici. La gestione del “procurement” si svolge nel pieno rispetto del quadro normativo di riferimento (D. Lgs. n. 163/2006), ricorrendo all’indizione di gara come metodologia prevalente di individuazione del fornitore ed improntando le procedure di affidamento a criteri di massima trasparenza. Anche le procedure di contenzioso sono gestite ai sensi del D. Lgs. n. 163/2006. Tutti gli acquisti sono ispirati ai criteri di economicità e qualità. Al fine di dare concreta attuazione ai principi sanciti dal trattato fondamentale UE, di trasparenza, legalità, tutela della concorrenza, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, AQP ha previsto lo svolgimento di procedure di selezione dei fornitori iscritti nell’apposito
sistema di qualificazione, anche quando la normativa vigente prevede la possibilità di procedere all’affidamento diretto. I rapporti con i propri partner contrattuali si basano sui valori della correttezza e dell’onestà, della trasparenza e dell’imparzialità, prevenzione del conflitto di interessi, concorrenza leale e riservatezza, tutela dei lavoratori e salvaguardia dell’ambiente. Ai fornitori viene chiesto, nello svolgimento delle loro attività, di allinearsi alle politiche aziendali di AQP e di garantirne il rispetto a tutti i livelli della catena di fornitura, promuovendo la cultura della sostenibilità. La Società si è da tempo dotata di un sistema di qualificazione dei fornitori istituito e gestito ai sensi e per gli effetti dell’art. 232 del Codice dei contratti pubblici.
Sistema di qualificazione e selezione dei fornitori
È interesse primario di AQP chiedere a tutti coloro che incorrono in relazioni d’affari con la Società l’osservanza dei principi e dei valori contenuti nel proprio Codice Etico. La mancata sottoscrizione del Codice Etico di AQP rappresenta, infatti, causa
di esclusione dalla partecipazione alle gare. Non possono parimenti essere derogate le clausole inserite nei Capitolati d’appalto relative alla tutela dei lavoratori in materia di sicurezza e di pagamenti degli oneri contributivi e retributivi dei dipendenti dell’appaltatore.
Procedure di qualificazione e selezione Vendor management
Ai fornitori è garantito l’accesso ad un area riservata del portale attraverso una normale procedura di registrazione. L’accesso all’area di qualificazione consente al fornitore di modificare i dati di iscrizione, sostituire la documentazione presentata, effettuare richiesta di rinnovo, inviare una comunicazione all’ufficio albo fornitori, consultare le comunicazioni inviate e ricevute, visionare le gare di appalto alle quali è possibile partecipare. La qualificazione ha validità triennale.
L’Acquedotto Pugliese procede alla valutazione degli operatori economici al fine di accertare con un metodo oggettivo le capacità tecniche ed organizzative delle ditte e per selezionare e qualificare in modo trasparente le ditte più affidabili, acquisisce le certificazioni e/o attestazioni previste dalla vigente legislazione, come la certificazione SOA, l’Iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Rifiuti. Complessivamente, gli operatori economici che forniscono beni, servizi, lavori e pre-
Acquedotto Pugliese S.p.A.
stazioni professionali, iscritti nell’Albo fornitori aziendale nelle varie categorie merceologiche, dislocati su tutto il territorio nazionale, sono circa 1.200. Nel 2014, sono stati 596 gli operatori regolarmente qualificati che hanno fornito ad Fornitori iscritti n.
Acquedotto Pugliese beni, servizi e lavori. Le statistiche che seguono si riferiscono a dati presenti nel sistema di qualificazione fornitori e ad approvvigionamenti effettuati attraverso la piattaforma di e-procurement.
2012
2013
2014
132
136
133
Servizi
92
243
178
Lavori
266
296
354
Totale
429
614
596
Forniture
(La tabella indica il numero di fornitori inseriti nelle varie categorie merceologiche. Poiché alcuni fornitori possono essere presenti in più di una classe, la somma delle voci non è uguale al numero complessivo dei fornitori).
Nel 2014, attraverso il portale di e-procurement, 173 fornitori diversi si sono aggiudicati almeno un appalto su un toFornitori attivi (n.) Fornitori con i quali è stato perfezionato almeno un contratto nell’anno
Piattaforma di e-procurement
tale di 290 aggiudicazioni, per il valore complessivo di circa 120 milioni di euro. Per la gestione amministrativa AQP uti-
2012
2013
2014
249
226
173
lizza la piattaforma del sistema informativo aziendale SAP R/3. Dal 2004 ad oggi sono stati censiti in tale sistema poco
più di 13.000 fornitori che hanno ricevuto almeno un ordine di acquisto.
Da tempo AQP utilizza una piattaforma per la gestione delle procedure di gara che garantisce la più ampia concorrenza e trasparenza, semplificazione, ottimizzazione dei processi, riduzione dei tempi nonché riduzione dei costi per gli enti per i fornitori. Tutti gli operatori economici iscritti al portale fornitori, interessati a partecipare alle gare d’appalto, possono accedere direttamente al portale per l’espletamento delle gare online. La piattaforma è progettata secondo la tecnologia ASP (Active Server Pages). La documentazione prodotta dagli operatori economici concorrenti viene raccolta in un fascicolo elettronico, senza rischi di alterazione dei contenuti, sia in fase di gara che per eventuali verifiche e controlli successivi alla stessa, nel pieno rispetto di quanto disposto dal D. Lgs. n. 163/2006. L’utilizzo della piattaforma di e-procurement, consente di snellire le modalità di comunicazione tra le ditte e la Stazione Appaltante, le modalità di gestio-
ne dei quesiti di gara, la pubblicazione di precisazioni e l’integrazione della documentazione; sono azzerati i tempi di notifica e si riduce, di conseguenza, al minimo anche il periodo di decorrenza dei termini di oppugnabilità. La modalità di erogazione del servizio avviene tramite un semplice accesso ad internet, attraverso i browser più diffusi. La piattaforma riproduce esattamente la prassi operativa delle gare tradizionali, procedure aperte, ristrette e negoziate, sopra e sotto soglia comunitaria, con il criterio del prezzo più basso o dell’offerta economicamente più vantaggiosa, il tutto ai sensi della normativa vigente in materia di appalti pubblici.
39
Report di sostenibilità
Le gare
Nell’ultimo triennio, su un valore totale di circa 840 milioni di euro di gare di appalto bandite da Acquedotto Pugliese, l’84% è
Modalità
Valori (€)
Telematiche
604.124.991
Tradizionali
235.028.437
Totali
839.153.428
stato gestito attraverso il portale telematico per un valore pari a circa 605 milioni di euro.
16+84+z
Modalità di pubblicazione delle gare nel triennio (incidenza sulle quantità)
16%
84%
Telematiche
Si riportano di seguito gli importi a base d’asta per ciascun anno, suddivisi per tipologia, al netto delle somme a dispoImporti a base d'asta (€)
Tradizionali
sizione dell’amministrazione da quadro economico.
2012
2013
2014
Servizi
35.710.075
20.196.417
37.632.876
Forniture
35.317.780
82.824.929
6.997.638
Lavori
256.781.026
79.125.229
284.567.456
Totali
327.808.881
182.146.575
329.197.970
11+11+78z46+11+43z2+11+87z Incidenza % su base d’asta per appalti 2012
Incidenza % su base d’asta per appalti 2013
Incidenza % su base d’asta per appalti 2014
2%
11%
11%
11%
46%
Forniture
87%
11%
78%
Servizi
43%
Lavori
Servizi
Forniture
Lavori
Si evidenzia che nel 2014 l’importo dei lavori avviati all’appalto al lordo delle somme a disposizione è di euro 346.852.575. Inoltre, nel 2013 l’importo a base d’asta per le forniture, così come l’importo ag-
40
Servizi
Forniture
Lavori
giudicato, risulta notevolmente superiore rispetto sia al 2012 che al 2014 in quanto risente dell’affidamento, per mezzo di procedure aperte, della fornitura di energia elettrica e dei servizi connessi.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
La tabella che segue riporta, per le diverse tipologie di forniture appaltate, gli Importi aggiudicati (€) Servizi Forniture
importi aggiudicati al netto del ribasso d’asta.
2012
2013
2014
5.850.519
5.167.178
10.903.371
18.354.832
76.817.784
5.632.299
Lavori
112.102.528
101.534.625
115.920.090
Totali
136.307.879
183.519.587
132.455.760
Le ricadute sul territorio
I fornitori locali In virtù della propria natura giuridica di impresa pubblica operante in un settore speciale AQP non può inserire clausole che privilegino in via diretta le imprese locali in coerenza con i principi comunitari di libera circolazione delle merci e delle persone.
Ciò nonostante le ricadute sul tessuto lavorativo locale sono evidenti come risulta dalla tabella seguente, che riporta la suddivisione del numero di fornitori per territorio di appartenenza. Si precisa che per fornitori locali si intendono i fornitori con sede nel Territorio di riferimento (Puglia e provincia di Avellino).
FORNITORI (n.)
2012
2013
2014
% 2014 sul totale
Territorio di Bari
126
196
158
26,5%
Territorio di BAT Territorio di Brindisi
7
18
22
3,7%
15
20
18
3,0%
Territorio di Lecce
69
91
87
14,6%
Territorio di Taranto
29
38
44
7,4%
Territorio di Foggia
30
40
36
6,0%
Avellino
1
1
3
0,5%
TOTALE
277
404
368
61,7%
2012
2013
2014
% 2014 sul totale
FORNITORI (n.) Territorio di Matera
13
19
15
2,5%
Territorio di Potenza
8
12
19
3,2%
Altre Regioni del Mezzogiorno
25
36
43
7,2%
TOTALE
46
67
77
12,9%
2012
2013
2014
% 2014 sul totale
11
21
29
4,9%
FORNITORI (n.) Roma Firenze
1
4
5
0,8%
Altre Regioni del Centro
13
14
13
2,2%
TOTALE
25
39
47
7,9%
2012
2013
2014
% 2014 sul totale
Milano
39
43
40
6,7%
Torino
1
3
5
0,8%
FORNITORI (n.)
Bologna
6
7
6
1,0%
Altre regioni del Nord
34
48
51
8,6%
Totale Regioni del Nord
80
101
102
17,1%
1
3
2
0,3%
429
614
596
100%
Paesi Esteri TOTALE
41
Report di sostenibilità
I grafici successivi mostrano, per le diverse tipologie di forniture appaltate, gli importi aggiudicati rispettivamente ai
fornitori locali e ai fornitori dislocati sul territorio nazionale.
Aggiudicazioni di forniture e Servizi a Fornitori locali (per quantità) 300 Fornitori altro territorio Fornitori locali
250 133
200
94
60
131
131
126
2012
2013
2014
150
100
50
0
Aggiudicazioni di forniture e Servizi a Fornitori locali (per valori) Fornitori altro territorio
€ 100000000
Fornitori locali € 80000000
€ 60000000
94 € 73.718.174,05
€ 40000000
€ 20000000
€ 11.864.450,49
131
€ 8.875.828,10
€ 12.340.901,70 0
2012
€ 8.266.789,32 2013
Nel 2013 l’importo delle aggiudicazioni risente dell’affidamento, per mezzo
€ 7.659.843,14 2014
di procedure aperte, della fornitura di energia elettrica e dei servizi connessi.
Aggiudicazioni di Lavori a Fornitori locali (per valori) Fornitori altro territorio
Fornitori locali
€ 120000000
€ 21.419.932,90
€ 100000000
€ 68.470.746,63
€ 9.388.292,15
€ 80000000
€ 60000000
€ 92.146.332,62 € 40000000
€ 47.449.343,17 € 20000000
€ 90.682.595,05 0
42
2012
2013
2014
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Appare evidente che, nell’ultimo triennio i fornitori locali si sono aggiudicati
lavori il cui valore è pari ad oltre il 70% del totale nella stessa categoria.
28+72+z28+72+z28+72+z Percentuale di spesa concentrata su fornitori locali - 2012 (incidenza sulle quantità)
Percentuale di spesa concentrata su fornitori locali - 2013 (incidenza sulle quantità)
28%
28%
72%
Fornitori locali
Percentuale di spesa concentrata su fornitori locali - 2014 (incidenza sulle quantità)
28%
72%
Fornitori altro territorio
Acquisti verdi
Fornitori locali
72%
Fornitori altro territorio
Fornitori locali
Fornitori altro territorio
Dai tre grafici precedenti si evince che la percentuale di spesa totale sia concentrata prevalentemente sui fornitori
locali, a conferma del positivo impatto economico dell’AQP sul proprio territorio regionale.
La Regione Puglia con legge n. 23/06 ha disciplinato le procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche, promuovendo di fatto gli acquisti pubblici ecologici. Conseguentemente, AQP nei propri bandi di gara e nei capitolati d’oneri per appalti pubblici di beni e servizi ha introdotto apposite clausole atte a salvaguardare gli aspetti ambientali e promuovere una politica di acquisti pubblici ecologici (green public procurement). Le principali azioni poste in essere dalla Società nel rispetto della normativa tutt’ora vigente, sono state: • acquisto di energia elettrica prodotta, in quota parte, da fonti rinnovabili; • revamping degli impianti finalizzato alla ottimizzazione dei consumi ed alla riduzione degli impatti ambientali; • noleggio di autovetture e autoveicoli di servizio certificati EURO 5; • noleggio di apparecchiature informatiche certificate Energy Star; • acquisto di apparecchiature elettriche ad alto rendimento; • utilizzazione di prodotti ecocompatibili nei servizi di pulizia; • utilizzazione di apparecchiature elettriche ed elettromeccaniche a basso consumo energetico. Inoltre, per talune categorie merceologi-
che particolarmente sensibili, Acquedotto Pugliese richiede ulteriori requisiti ai fini dell’iscrizione nel sistema di qualificazione dei fornitori (albo). Le categorie più significative in relazione all’impatto ambientale sono: - Smaltimento di rifiuti pericolosi Per questa categoria AQP chiede l’iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali per la categoria 5 ed il relativo certificato per la comprova del requisito. Rappresenta requisito preferenziale la disponibilità della certificazione conforme alle norme europee della serie “UNI ENI ISO 14001-2004”; - Smaltimento di rifiuti non pericolosi È richiesta l’iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali per la categoria 4 ed il relativo certificato per la comprova del requisito. Anche per questa categoria, la disponibilità della certificazione conforme alle norme europee della serie “UNI ENI ISO 14001-2004” rappresenta requisito preferenziale; - Autospurgo È richiesta l’iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali per la categoria 4 ed il relativo certificato per la comprova del requisito; - Smaltimento di rifiuti da laboratorio È richiesta l’iscrizione all’Albo Nazionale 43
Report di sostenibilità
dei Gestori Ambientali sia per la categoria 4 che per la categoria 5 ed il relativo certificato per la comprova del requisito; Attualmente, dei circa 1.200 fornitori iscritti al sistema di qualificazione il 15% è in possesso della certificazione ambien-
tale conforme a quanto richiesto dalla UNI ENI ISO 14001-2004. Nei prossimi anni AQP incrementerà ulteriormente gli acquisti di materiale strategico che soddisfi criteri eco-compatibilità e di responsabilità sociale.
28+72+z Fornitori con certificazione ambientale
15%
85%
Fornitori senza ISO 14001
Fornitori con ISO 14001
La sede dell'AQP S.p.A. a Bari
44
Acquedotto Pugliese S.p.A.
I nostri clienti
OBIETTIVO
Migliorare il servizio all’utenza
Sostenere le Utenze deboli
AZIONI 1. Potenziare il Contact Center al fine di facilitare il contatto telefonico; 2. Potenziare il servizio multicanale via Chat, Call me back, click to talk, application sharing; 3. Ridurre i tempi di attesa agli sportelli; 4. Ridurre i tempi di risposta alle richieste degli utenti; 5. Avviare un progetto di evoluzione dello sportello on line con servizi più efficienti e performanti; 6. Formazione continua via e-learning; 7. Implementazione servizio web base in linguaggio naturale AQPrisponde; 8. Implementazione del progetto di Knowledge Management; 9. Progetto catalogo mobile APP; 10. Avviare l’estensione del Work Force Management per la gestione integrata delle richieste di sostituzione in campo ed altre tipologie di intervento 11. Implementare un modello automatizzato di gestione del processo di fatturazione elettronica vs PA 1. Estendere anche al 2015 i benefici previsti dal Protocollo d’Intesa a sostegno delle Utenze Deboli
La politica commerciale di AQP Competenza ti
Fidelizzazione e Soddisfazione del Cliente
Qualità
Formazione
s Co
i Temp
nte
Ambie
Lo scenario di continua evoluzione della società e degli stili di vita necessita di strategie commerciali e di relazione con i cittadini ed i clienti sempre più evolute ed innovative che seguano costantemente l’evoluzione dei bisogni e delle richieste dei cittadini. Partendo da questa considerazione socio-economica, che non può non considerare anche il particolare periodo di crisi economica del Paese, appare quanto mai utile rilanciare iniziative commerciali, disegnando nuovi modelli di business che contribuiscano al superamento della criticità sociale, con soluzioni territoriali di sviluppo e che traguardino l’efficienza economico-finanziaria del core-business aziendale. A tale scopo AQP ha inteso individuare un percorso finalizzato alla fidelizzazione e soddisfazione dei clienti, traguardando l’ottimizzazione dei costi e dei tempi, a beneficio dell’ambiente, sulla scorta di quanto già fatto negli anni precedenti. Il modello ipotizzato intende implementare un percorso di crescita culturale e di competenze parallelamente allo sviluppo di soluzioni innovative dell’intera filiera del ciclo attivo “letturazione – fatturazione – incasso”, potenziando il rapporto commerciale e contrattuale con servizi di pre-vendita e post-vendita
Soluzioni funzionali alla gestione completa della relazione con il cliente “dal contatto alla soluzione”. In particolare, AQP ha investito con determinazione in un percorso di innovazione tecnologica ed organizzativa mirata al miglioramento della relazione con
i cittadini con l’obiettivo fondamentale di aumentare la “prossimità” ai propri utenti. Il pilastro di tale innovazione è rappresentato dal sistema di Customer Relationship Management (CRM) e dal sistema SAP IS/U per la gestione del ciclo 45
Report di sostenibilità
attivo aziendale, con la dematerializzazione della documentazione commerciale tramite il sistema ARCO. Ultimo traguardo raggiunto nel percorso intrapreso è stato l’avvio della contrattualistica “on field” che consente, tramite l’utilizzo della tecnologia mobile (tablet forniti agli operatori in campo), la sottoscrizione del contratto direttamente presso l’abitazione del cliente. Proseguendo in tale direzione, la Società è fortemente impegnata nell’implementazione di un sistema di Work Force Management che, sempre con l’ausilio della tecnologia mobile, consentirà di migliorare le performance aziendali anche degli altri processi commerciali. Composizione della clientela In Puglia AQP gestisce il servizio di acquedotto in 238 Comuni, il servizio di fognatura in 230 Comuni ed il servizio di Depurazione in 252 Comuni. Nei Comuni di Bovino e Isole Tremiti la società fornisce solo acqua all’ingrosso in subdistribuzione. In Campania, AQP gestisce
Servizio Cliente
Letturazione Fatturazione Bonifica
Misura Ciclo Attivo
Gestione Contatori e Telecontrollo
Allacciamenti Gestione Contrattuale il servizio di acquedotto in 11 Comuni ed il servizio di fognatura e depurazione in 2 Comuni. La tabella che segue, riporta
la suddivisione dei servizi gestiti tra le Province della Puglia e della Campania per un totale di 970.928 utenti.
Regione
Provincia
Nr. Comune
Serviti Acquedotto
Serviti Fognatura
Serviti Depurazione
PUGLIA
Bari
41
41
41
41
Brindisi
20
20
20
20
Foggia
61
41
37
59
Lecce
97
97
95
95
Taranto
29
29
27
27
B.A.T. TOTALE CAMPANIA
Avellino
TOTALE
La composizione del bacino d’utenza evidenzia naturalmente, la prevalenza dell’uso domestico che rappresenta quasi il 94% del totale utenti, visto l’impiego della Tipologia di utenza domestiche residenti non domestiche
10
10
10
10
258
238
230
252
11
11
2
2
269
249
232
254
risorsa idrica primariamente rivolto all’utilizzo civile potabile. Il restante 6% delle utenze è costituito, essenzialmente, dall’uso produttivo (indu-
striale e commerciale) e dagli usi pubblici come dettagliato nella tabella seguente.
2012
2013
2014
893.572
903.984
910.990
58.132
55.527
56.556
di cui pubbliche
16.786
12.276
12.221
di cui artigianali, commerciali
35.785
38.056
39.668
2.562
2.560
2.447
di cui industriali di cui bocche antincendio
2.999
2.635
2.220
altri usi
6.534
3.479
3.382
958.238
962.990
970.928
UTENZE TOTALI (UtT)
46
Relazione Multicanale Iniziative Customer Oriented
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Gli utenti sul territorio gestito per anno di competenza UT
2012
2013
2014
Bari
221.768
220.867
221.994
Brindisi
113.534
114.168
115.213
Foggia
145.452
146.742
147.533
Lecce
286.282
289.708
292.959
Taranto
113.507
113.232
114.778
Trani
65.498
66.036
66.176
Calitri
12.197
12.237
12.275
958.238
962.990
970.928
TOTALE
Trani Taranto
Calitri Bari
Brindisi
Foggia Lecce Distribuzione territoriale degli Utenti serviti anno 2014
La qualità del servizio offerto La qualità e l’efficienza del servizio offerto sono da sempre al centro delle politiche aziendali. Con la predisposizione della Carta del SII, adottata per la prima volta nel 2000, l’Azienda ha inteso definire i principi ed i criteri del servizio offerto, assumendo un formale impegno con i cittadini sia per quanto attiene la qualità del servizio che per i continui ambiti di miglioramento da perseguire. La vigente Carta del SII, aggiornata a giugno del 2013, è resa disponibile sul portale aziendale www.aqp.it. I principi fondamentali espressi nella Carta del SII sono conformi ai principi generali previsti dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 Gennaio 1994. In particolare, sono da annoverare l’obbligo di eguaglianza ed imparzialità, nei confronti degli utenti, nella relazione e gestione del servizio, la garanzia di continuità nella erogazione del servizio, come anche la partecipazione sia all’accesso
delle informazioni di pertinenza che nelle fasi di gestione del servizio stesso. Cortesia, chiarezza e comprensibilità, condizioni di fornitura, efficienza ed efficacia sono principi fondamentali alla base della relazione, di un rapporto trasparente e del continuo miglioramento del servizio, da sviluppare mediante percorsi di formazione continua e di innovazione tecnologica ed organizzativa. In armonia con i principi di trasparenza e cooperazione, nello spirito di un continuo dialogo per il miglioramento della qualità del servizio, sono state intrattenute e sviluppate costanti relazioni con le Associazioni di Consumatori. Con queste ultime, infatti, la Società ha condiviso le principali innovazioni ed iniziative intraprese, la predisposizione di un modello regolamentare funzionale alla Commissione Mista Conciliativa e l’esperienza del focus qualitativo previsto dal Customer Satisfaction Audit. 47
Report di sostenibilità
Il monitoraggio degli standard della Carta del SII Il costante monitoraggio dei principali indicatori della Carta del SII ha consentito alla Società di porre in essere le necessarie azioni correttive che nel tempo hanno portato ad un miglioramento delle performance. Appare opportuno segnalare che l’Au-
torità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema idrico, ha avviato nel 2014 il processo di consultazione pubblica, finalizzato all’individuazione di livelli minimi del servizio idrico integrato omogenei sul territorio nazionale, al quale la Società partecipa attivamente.
In attesa dell’individuazione dei nuovi standard, si riportano nelle tabelle che seguono i risultati del triennio 2012-2014 (valori medi) rispetto agli standard previsti dalla vigente Carta del SII. Si rammenta che i valori sono espressi in giorni lavorativi.
Avvio del rapporto contrattuale Indicatore CSII
STANDARD
2012
2013
2014
40 GG
30,11
6,90
6,93
Tempo esecuzione allacciamento alla rete idrica
90 GG
63,20
66,64
61,95
Tempo esecuzione allacciamento pubblica fognatura
90 GG
59,91
69,89
79,93
Tempo di preventivazione
Tempo di attivazione della fornitura Tempo per la cessazione della fornitura
5 GG
22,00
5,01
1,92
30 GG
61,55
56,14
38,22
Gestione rapporto contrattuale Indicatore CSII
STANDARD
2012
2013
2014
2 semestrali
3,99
3,91
3,87
180 GG
40,12
35,63
33,97
Verifica del contatore
30 GG
114,64
57,34
31,41
Verifica del livello di pressione
15 GG
(*)
9,83
2,00
Risposta alle richieste scritte degli utenti
30 GG
2,62
6,40
2,78
Morosità (Tempo max riavvio fornitura )
2 GG
1,71
4,49
1,00
45 GG
45,14
32,85
28,29
STANDARD
2012
2013
2014
15 h/gg
6,76
7,18
6,66
Fatturazioni annuali Rettifiche di fatturazione
Risposta ai reclami (*) il dato nel 2012 non è stato rilevato
Continuità del servizio Indicatore CSII Durata delle sospensioni programmate Preavviso per interventi programmati
min 3 gg
4,95
7,32
6,44
Durata interruzioni non programmate
media 5h
2,02
1,6
1,58
2h
0,82
0,82
2,05
Pronto intervento in situazioni di pericolo
I valori medi degli indicatori presentano un andamento positivo nell’ambito del triennio, consentendo nel 2014 il sostan-
48
ziale rispetto degli standard previsti dalla Carta del Servizio idrico Integrato. La Società ha definito azioni che con-
sentiranno un ulteriore miglioramento delle prestazioni sia da punto di vista tecnico che procedurale.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
La qualità dell’acqua potabile Le analisi effettuate sulle acque destinate al consumo umano I controlli sulla qualità delle acque destinate alla potabilizzazione e quelle destinate al consumo umano sono regolati rispettivamente dal D. Lgs. n. 152/2006 e dal D. Lgs. n. 31/2001. Nel 2014 nei laboratori di AQP sono state effettuate sulle acque potabili 405.527 analisi su 24.178 campioni prelevati su acque distribuite e fonti, ovvero circa 1.110 analisi parametriche al giorno su 66 campioni prelevati ed analizzati in media giornalmente. Di queste, circa il 62% sono analisi relative a campioni prelevati direttamente nelle reti di distribuzione e serbatoi. Inoltre, nei i laboratori situati presso gli impianti di potabilizzazione vengono condotte giornalmente ulteriori analisi per garantire una produzione di acqua conforme ai requisiti di legge a partire dalle fonti naturali. A completamento di questo scenario vanno considerati le migliaia di dati analitici prodotti in continuo attraverso una rete di sensori inseriti in una estesa rete di telecontrollo. I controlli effettuati dal gestore del servizio idrico e dalle Aziende USL sono svolti presso i punti di campionamento delle fonti, presso gli impianti di potabilizzazione e accumulo, lungo le reti di adduzione e di distribuzione. AQP ha consolidato una strategia di monitoraggio a più livelli che si affida ai laboratori di controllo di processo dislocati presso gli impianti di Potabilizzazione, ai laboratori Provinciali di controllo dei serbatoi e delle acque distribuite ed emunte dai pozzi, nonché ad un laboratorio Centrale di coordinamento e supporto analitico e specialistico che svolge anche controlli aggiuntivi su sorgenti e acqua prodotta dagli impianti do
potabilizzazione. Infine, AQP si è dotato di un sistema di sensori online diffuso sul territorio che, oltre a monitorare parametri di routine rileva parametri meno usuali quali, ad esempio, i sottoprodotti del processo di disinfezione (ione clorito e trialometani). Il sistema degli autocontrolli di legge è governato da un Piano dei Controlli Annuale, emesso a livello centrale, che consente ai laboratori provinciali di programmare i prelievi in funzione delle specificità delle singole aree territoriali. Il Piano di Controllo è sviluppato sulla base di linee guida tese alla caratterizzazione chimica, fisica e batteriologica dell’acqua, a tutela del pieno rispetto dei requisiti di legge ed a garanzia della salute del consumatore. Da diversi anni i dati medi rilevati per i principali parametri sono pubblicati sul sito internet per singolo comune e aggiornati con frequenza minima semestrale. Dal 2013 i parametri pubblicati sono stati incrementati sino a raggiungere il numero di 18 così come disposto dall’Autorità Idrica Nazionale. Sin dal 2010 non sono state chieste e concesse deroghe al rispetto dei limiti previsti dal D. Lgs. n. 31/2001. Per motivi di igiene, sanità e sicurezza pubblica ciascun Comune può emettere, per determinati periodi di tempo, ordinanze di non potabilità dell’acqua con conseguente interruzione del servizio. In questi casi l’uso dell’acqua per scopi alimentari può essere del tutto vietato oppure subordinato all’adozione di particolari accorgimenti (per es. bollitura) mentre di norma l’acqua può continuare a essere utilizzata per tutti gli altri usi. Nel corso del triennio 2012 – 2014 non sono state emesse ordinanze sindacali di non potabilità.
I Laboratori di AQP S.p.A. L’attività di analisi è effettuata attraverso il Sistema dei Laboratori aziendale costituito da cinque laboratori situati a Bari, Foggia, Lecce, Taranto, Brindisi che effettuano prevalentemente analisi di acque distribuite e di acque reflue. Altrettanti laboratori sono situati presso gli impianti di potabilizzazione delle acque superficiali (Impianti del Sinni, Locone, Pertusillo, Fortore e Conza) con la finalità di garantire che tramite il processo di potabilizzazione le acque grezze naturali raggiungano uno standard qualitativo in linea con i requisiti di legge. I laboratori situati a livello provinciale effettuano anche analisi relative al ciclo delle acque reflue. Il Sistema Laboratori conta circa 2.500 m2 di strutture e nel 2014 ha effettuato oltre 563 mila determinazioni di analisi tra acque
potabili e reflue, corrispondenti a oltre 1.500 determinazioni parametriche giornaliere. Attualmente, a seguito di recenti e consistenti assunzioni di personale, consta di circa 100 tecnici specializzati in analisi e prelievi. I laboratori costituiscono un laboratorio “multisito” accreditato ACCREDIA in conformità alla norma UNI EN ISO/IEC 17025:2005. In particolare risultano già Accreditate le Sedi di Bari e Foggia ed è previsto l’accreditamento delle sedi di Lecce e Taranto nel corso del 2015. Tali sedi operano comunque già in conformità con quanto previsto dalla norma ISO17025:2005. Nella tabella sottostante sono riassunti i dati consolidati relativi ai campioni di acque destinate al consumo umano analizzati negli ultimi tre anni:
controlli (n.) TOTALE
2012
2013
2014
Parametri
Campioni
Parametri
Campioni
Parametri
Campioni
293.118
18.453
345.480
17.659
405.527
24.178
I controlli sono effettuati su campioni raccolti direttamente dal personale di laboratorio e su di essi vengono, inoltre, misurati direttamente sul campo alcuni parametri indicatori quali: cloro libero, torbidità e conducibilità. Ogni campione, una volta arrivato in laboratorio, viene registrato nel sistema informatico aziendale LIMS che, oltre ad assegnare un numero univoco di identificazione, gestisce il flusso complessivo di tracciabilità del dato analitico a partire dai reagenti utilizzati sino alla supervisione finale del Rapporto di Prova. Il sistema
LIMS utilizzato è anch’esso di tipo multisito ed gestito a livello centralizzato. L’attenzione di AQP alla sicurezza del consumatore è testimoniata anche dal servizio di reperibilità dei laboratori che interviene al di fuori del normale orario di lavoro in caso di chiamate degli Utenti che segnalano casi di sospetta acqua non conforme. È in stato avanzato di realizzazione la acquisizione di veicoli attrezzati con unità frigorifere fisse per elevare ulteriormente il livello operativo delle attività di campionamento. 49
Report di sostenibilità
Il costo del Servizio Idrico Integrato La nuova regolazione tariffaria nazionale Con il Decreto Legge n. 201/2011 (c.d. “Decreto Salva Italia”), il Governo Monti ha assegnato all’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas anche le funzioni di regolazione e controllo sui servizi idrici. A seguito di tale disposizione normativa, l’Autorità ha assunto la denominazione di Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico (di seguito AEEGSI) e ha avviato sin da subito specifiche consultazioni pubbliche finalizzate alla determinazione del nuovo Metodo Tariffario per il servizio idrico integrato, anche in relazione alla necessità di adeguare il vecchio Metodo Tariffario Normalizzato agli esiti della consultazione referendaria del 2011 e al criterio del “Full Cost Recovery” co-
erente con il principio comunitario “Chi inquina paga”. Pertanto, il richiamato “referendum sull’acqua”, aveva comunque determinato la necessità di eliminare dalla tariffa del servizio idrico integrato la remunerazione del capitale investito dal soggetto gestore, così come prevista dal Metodo Tariffario Normalizzato. A conclusione delle attività di consultazione, l’AEEGSI ha adottato il Metodo Tariffario Transitorio per gli anni 2012-2013 (con Deliberazione n. 585/2012) e, successivamente il Metodo Tariffario Idrico per gli anni 2014-2015 (con Deliberazione n. 643/2013). Per quanto riguarda la gestione del SII nell’ATO Puglia l’Autorità Idrica Pugliese (AIP) con proprie determinazioni ha sta-
bilito gli incrementi tariffari per gli anni 2013, 2014 e 2015, approvati in via definitiva dall’AEEGSI, e pertanto applicati alle utenze gestite. In particolare la tariffa applicata da AQP S.p.A. per l’esercizio 2014 è stata approvata dall’AIP in data 11 luglio 2014 a validata dall’AEEGSI in data 7 agosto 2014. Per quanto riguarda le gestioni dei servizi idrici in alcuni Comuni ricadenti nell’ATO 1 Campania Calore Irpino gli incrementi tariffari per il medesimo periodo sono stati approvati da Acquedotto Pugliese, in qualità di soggetto competente. Si precisa che gli incrementi 2013 sono stati approvati solo ai fini dei successivi conguagli e non sono stati applicati alle utenze gestite nell’ATO Calore Irpino.
La bolletta media per l’ATO Puglia Si riporta di seguito la bolletta applicata negli anni 2012-2014 nell’ATO Puglia per un’utenza domestica costituita da una famiglia tipo di 3 persone con un consumo medio procapite di 150 litri/giorno: Euro Acquedotto
2012
2013
2014
160,57
168,59
179,67
Fognatura
38,74
40,68
43,35
Depurazione
67,27
70,63
75,27
Iva TOTALE
26,66
27,99
29,829
293,24
307,88
328,12
I costi sostenuti dalla Tariffa del SII ATO Puglia È doveroso rappresentare che il costo del SII nell’ATO Puglia è fortemente influenzato da oneri, anche di tipo ambientale, che gravano sul sistema a causa delle peculiari caratteristiche idrogeologiche e climatiche della Puglia. Per assicurare il servizio idrico ai propri utenti, infatti, Acquedotto Pugliese garantisce la gestione di un complesso sistema interconnesso di acquedotti che assicura l’approvvigionamento della risorsa prevalentemente da fonti esterne alla Regione Puglia (Campania e Basilicata) ed il vettoriamento della stessa, tramite opere di grande adduzione, verso i territori gestiti. A causa delle note caratteristiche idrogeologiche della Puglia, infatti, Acquedotto Pugliese preleva la gran parte 50
delle proprie risorse idriche da fonti extraregionali quali sorgenti (grandi derivazioni del Sele e del Calore in Campania) ed invasi (Pertusillo e Sinni in Basilicata) oltre che da prelievi da invasi ubicati in Puglia (Fortore e Locone) nonché da falde sotterranee ubicate sempre in Puglia. È di prossima attivazione anche la derivazione dall’invaso di Conza in Campania. Tale sistema di grande adduzione rappresenta un unicum a livello nazionale e determina oneri significativi di gestione e di investimento che gravano sugli utenti del SII ATO Puglia. Allo stesso modo anche gli oneri di gestione e di investimento dei grandi impianti di potabilizzazione di Acquedotto Pugliese sono a carico della tariffa del SII ATO Puglia.
Accanto agli oneri gestionali, d’altra parte, la Società sopporta anche oneri di compensazione ambientale connessi all’approvvigionamento idrico. Per quanto riguarda i prelievi dalle grandi sorgenti presenti sul territorio della Regione Campania, pur derivando tali risorse idriche in forza di dispositivi di Legge, sono stati sottoscritti appositi atti convenzionali con i Comuni di riferimento (Caposele, Cassano Irpino e Conza della Campania) attraverso i quali sono stati definiti gli oneri da riconoscere alle Amministrazioni Comunali quale ristoro ambientale in relazione alle opere che insistono sui rispettivi territori finalizzate all’approvvigionamento idrico. Per quanto riguarda, invece, i prelievi dagli invasi presenti sul territorio della Regione Basilicata, in data 5 agosto
Acquedotto Pugliese S.p.A.
1999 è stato sottoscritto tra il Ministero dei Lavori Pubblici, la Regione Basilicata e la Regione Puglia un Accordo di Programma per la regolamentazione del trasferimento interregionale di risorse idriche tra le due regioni, ai sensi di quanto previsto dall’art. 17 della Legge n. 36/1994. Tale Accordo ha definito tariffa relativa alla componente industriale per l’acqua all’ingrosso in favore dell’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia (EIPLI), per le forniture effettuate in favore delle utenze potabili, irrigue ed industriali, e di una tariffa relativa alla componente di ristoro ambientale in favore della Regione Basilicata, anch’essa differenziata tra le utenze potabili, irrigue ed industriali. Allo stesso modo, sempre a causa delle caratteristiche climatiche e idrologiche della Puglia anche il comparto fognario - depurativo determina oneri di investimento e di gestione superiori alla media nazionale al fine di assicurare una maggiore tutela dell’ambiente. Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia, infatti, prevede in maniera numericamente significativa che lo scarico degli impianti di depurazione a servizio degli agglomerati urbani avvenga sul suolo (attraverso trincee drenanti) ovvero in corpi idrici non significativi con conseguente applicazione di limiti da rispettare allo scarico più restrittivi di quelli previsti dalla Direttiva 91/271/ CEE, in conformità a quanto previsto dal D. Lgs. n. 152/06 e s.m.i. Agli oneri precedentemente citati occorre aggiungere anche quelli connessi all’affinamento delle acque reflue urbane che, sulla base di quanto previsto dalla Legge Regionale n. 27/2008, è ricompreso nel Servizio Idrico Integrato laddove necessario a perseguire gli obiettivi di qualità stabiliti dal Piano di Tutela delle Acque. Vanno infine considerati anche i maggiori oneri sia di investimento che di gestione a carico del Servizio Idrico Integrato derivanti dalla realizzazione di condotte sottomarine previste dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia, nel caso di scarichi a mare degli impianti di depurazione, al fine di ridurre gli impatti socio-economico-ambientali sulle porzioni di costa interessate.
L’impegno di AQP a sostegno delle “utenze deboli” Si evidenzia che l’attuale regolazione del servizio nell’ATO Puglia prevede forme di tutela che assicurino un adeguato livello di accesso alla risorsa per gli utenti. La vigente articolazione tariffaria, infatti, prevede una prima fascia di tariffa agevolata per lo scaglione di consumo che va da 0 a 73 mc, corrispondente ad un fabbisogno di 200 l/g per utenza che consente il soddisfacimento dei bisogni primari. Allo scopo di favorire l’accesso universale all’acqua come bene pubblico essenziale alle utenze che versano in condizioni di disagio economico e/o fisico sono anche assicurate, a seguito della sottoscrizione nel 2012 di un Protocollo d’Intesa tra Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese, ANCI Puglia e Acquedotto Pugliese, apposite agevolazioni tariffarie. In particolare, i cittadini pugliesi utenti del servizio idrico, sia con contratto individuale che condominiale, che hanno avuto accesso al Bonus Elettrico ed in regola con i pagamenti delle fatture AQP, hanno potuto beneficiare del Bonus Idrico previa richiesta, semplicemente chiamando Categ. A B C
un numero verde dedicato, il 800.660.860 o consultando il sito www.bonusidrico. puglia.it. Di seguito le categorie previste dal Protocollo Regionale Utenze deboli ed i relativi importi delle agevolazioni erogate per il 2012 ed il 2013, espresse in euro.
Redditi ISEE
Importo agevolazione Protocollo
Importo agevolazione tariffe 2012
Importo agevolazione tariffe 2013
< 7.500
36,65
40,69
42,72
116,96
128,47
134,89
54,98
61,03
64,08
< 20.000 con almeno 4 figli < 10.000 con familiari in condizioni particolari
Si precisa che le erogazioni relative all’anno 2014 saranno effettuate nel 2015 a seguito della pubblicazione del relativo bando da parte dell’AIP. La soluzione adottata per la registrazione della domanda da parte degli aventi diritto ha consentito, in autonomia ed in tempo reale, 24 ore su 24, con modalità semplici ed intuitive, oltre che dal basso impatto ambientale, di acquisire ed informare il cittadino circa l’esito della domanda di contributo, che successivamente è stata accreditata, direttamente nella fattura consumi del servizio idrico fornito da AQP. Il successo dell’iniziativa è confermato dalla erogazione di Bonus Idrici che ha complessivamente interessato 24.729 cittadini. Per il più ampio coinvolgimento dei cit-
tadini beneficiari, in condivisione con gli altri partner del progetto, è stato anche definito un piano di comunicazione che ha previsto la diffusione dell’iniziativa attraverso comunicati stampa, l’utilizzo dei social network, l’affissione di locandine presso i Comuni e gli sportelli AQP, spot in accoglienza al numero verde AQP, volantini informativi in fattura consumi AQP e specifiche azioni di comunicazione rivolte alle Associazioni di categoria interessate dall’iniziativa. Ulteriore iniziativa di erogazione di Bonus Idrico è stato indirizzato ai cittadini abitanti in condomini in autogestione IACP, per i quali, in presenza di ingente debitoria, è stato riconosciuto un incentivo finalizzato a saldare l’ammontare dovuto con piano di dilazione a lungo termine. 51
Report di sostenibilità
Comunicazione e assistenza ai clienti La comunicazione e l’assistenza ai clienti si sviluppa secondo paradigmi multicanale per favorire l’accesso e la relazione con i cittadini ed i clienti. Canali di contatto con i clienti sono i seguenti (sportelli, call center, posta, web). Il Contact Center AQP, attraverso il numero verde 800.735.735, la PEC ed il portale internet aziendale, offre un’ampia gamma di servizi ai clienti e consente di efficientare i tempi di accesso, ottimizzare i costi e ridurre l’impatto ambientale in quanto non necessita di alcuno spostamento. Il Contact Center AQP garantisce un accesso mediante 120 canali, su piattaforma VoIP, con un’architettura distribuita, ed è gestito completamente In House. Si basa sull’impegno e la costanza di operatori altamente qualificati e formati attraverso un percorso basato su un modello di aggiornamento integrato. Il servizio di accoglienza del numero verde AQP è composto da un albero vocale interattivo automatico che garantisce informazioni aggiornate in tempo reale in caso di emergenze e permette di accedere comodamente alle seguenti informazioni: • Orari e indirizzi degli sportelli di Assistenza Clienti, degli Sportelli Comunali Online • Tariffe del servizio idrico integrato • Canali e modalità di pagamento delle fatture • Qualità dell’acqua fornita • Modalità di accesso al Bonus Idrico
52
clienti@pec.aqp.it
www.aqp.it
Contatti (n.)
2012
%
2013
%
2014
%
Sportelli
200.457
41%
172.063
37%
178.993
37%
Contact Center
255.607
52%
269.946
58%
278.384
58%
Posta
14.269
3%
12.689
3%
11.866
2%
Web
19.218
4%
12.270
3%
10.126
2%
TOTALE
489.551
• Informazioni sulla privacy • Informazioni in merito alle azioni di recupero credito • Informazioni in merito alla modalità di gestione dei reflui In particolare, il servizio informativo circa la Qualità dell’Acqua Erogata è stato reso disponibile, oltre che via portale internet, anche agli Sportelli di Assistenza Clienti e mediante servizio automatico del Numero Verde. Il servizio tradizionale di Assistenza Clienti AQP è svolto presso i 32 sportelli AQP dislocati sia in Puglia che in provincia di Avellino. A questi sportelli AQP si affiancano 30 Sportelli Comunali Online. Quest’ultimi infatti, gestiti in autonomia dai Comuni ospitanti, offrono un servizio settimanale alla cittadinanza di circa 8 ore/settimana ciascuno.
466.968
479.369
Gli sportelli di Assistenza Clienti AQP, dotati di sistemi automatici di elimina code, consentono ai clienti e cittadini di inoltrare ogni tipologia di richiesta, richiedere informazioni commerciali, sulle fatture e sui consumi. Il personale addetto è competente e continuamente aggiornato, offre un servizio di qualità anche con l’ausilio di soluzioni di Document Management, di Customer Relationship Management (CRM) e del Sistema Informativo Aziendale. In automatico le richieste dei clienti sono tracciate e instradate secondo i work flow previsti dalle procedure di qualità. La fattura è lo strumento fiscale di comunicazione degli addebiti/accrediti, come previsto dalle leggi, e AQP la utilizza anche come veicolo per informare i clienti in merito a modalità, procedure e novità che migliorano il servizio offerto. Nel processo di evoluzione AQP ha introdotto la fattur@ online che permette ai clienti di ricevere in tempo reale la notifica della fattura appena emessa con la possibilità di scaricarla in qualsiasi momento dallo Sportello OnLine via internet. Inoltre, da giugno 2014, come previsto dalle leggi vigenti, AQP emette fatture elettroniche secondo le specifiche XML (eXtensible Markup Language) del SDI (Sistema Di Interscambio), verso le Pubbliche Amministrazioni Centrali, che risultano accreditate come tali su sito internet del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze). Per favorire il servizio di fatturazione elettronica verso le PA Centrali, AQP ha anche predisposto dal portale www.aqp.it un sito internet dedicato www.fatturapa.aqp.it.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Comunicazione Commerciale La comunicazione con i clienti avviene secondo molteplici canali, mediante comunicati stampa, via internet, con informazioni pubblicate sul portale www. aqp.it, via Numero Verde, sia in maniera automatica che con l’ausilio degli operatori, presso gli sportelli di Assistenza Clienti e gli Sportelli Comunali OnLine, ed in fattura consumi. La fattura consumi è il mezzo più diffuso e pervasivo di comunicazione, sempre aggiornato e dettagliato. Il piano di comunicazione attuato nel 2014 ha inteso informare i clienti in particolare in merito ai seguenti argomenti: • domiciliazione delle fatture con l’introduzione della modalità SEPA SDD (Single Euro Payments Area – SEPA Direct Debit); • l’informazione sulla qualità dell’acqua; • le nuove modalità di determinazione del deposito cauzionale; • la lettura semplificata del nuovo layout fattura; • le modalità di accesso alla fattura elettronica; • il servizio Alert Forti consumi; • iniziative di Bonus Idrico. Oltre alla comunicazione mediante Box Informativo in fattura, è stato anche predisposto un catalogo di inserti allegati alla fattura consumi, in relazione con le specifiche iniziative o in relazione agli eventi di maggior rilievo. Ai molteplici canali di comunicazione, si affianca anche il volantinaggio porta a porta, adottato per raggiungere i potenziali beneficiari dell’iniziativa di Bonus Idrico destinato ai cittadini abitanti in condomini in autogestione IACP. Il dialogo con le Associazioni dei Consumatori si è articolato in varie comunicazioni e in incontri periodici finalizzati nel condividere le molteplici iniziative ed innovazioni intraprese dalla Società. In particolare, le innovazioni del layout della fattura, l’iniziativa del Bonus idrico e la nuova modalità di calcolo del deposito cauzionale ha visto specifici incontri di approfondimento. Ampia comunicazione è stata adottata 53
Report di sostenibilità
negli Uffici degli Sportelli di Assistenza Clienti per consentire e favorire l’accesso a coloro che manifestano una qualsiasi difficoltà. Oltre alla specifica comunicazione sono state predisposte specifiche indicazioni al personale addetto al servizio. Nell’ambito delle iniziative di comunicazione sviluppate nel contesto commerciale sono da evidenziare l’adesione alla Giornata Nazione della Relazione con il Cittadino ed il Cliente organizzata periodicamente dall’Organizzazione CMMC (Customer Management Multimedia Competence). Questi eventi offrono un costruttivo confronto con altre realtà di relazione e di Contact Center e favoriscono il coinvolgimento delle realtà lo-
Contact Center AQP con percorsi guidati di presentazione ed ascolto attivo. L’esperienza AQP, nell’ambito del progetto e-learning orientato al Contact Center ed al Customer Care, è stata anche presentata ed ha rappresentato occasione di confronto costruttivo, all’evento nazionale MoodleMoot 2014 presso Università degli Studi di Padova, Centro Multimediale e E-Learning di Ateneo, con il lavoro “AQPaths2know: percorso continuo di formazione e di gestione della conoscenza - caso studio applicato al problem solving“.
cali di formazione e scolastiche. La partecipazione attiva a web seminar tematici e le giornate, che sviluppano la motivazione ed il senso di appartenenza da parte degli operatori addetti al servizio, sono state sempre caratterizzate dal coinvolgimento delle scuole, le quali, hanno avuto modo di sviluppare temi orientati al lavoro oltre che accedere al
Soddisfazione dei clienti L’indagine di Customer Satisfaction è stata condotta nel corso del 2014 da primaria società specializzata che ha sviluppato l’indagine con metodologia CATI (interviste telefoniche), con metodologia PAPI (presso undici sportelli di Assistenza Clienti AQP), con metodologia CAWI (via internet), con metodologia Call Back (mediante richiami a caldo). L’indagine qualitativa è stata sviluppata con le Associazioni di Consumatori, intervenute ad un focus verticale di interviste. I risultati dell’indagine hanno confermato un indice di soddisfazione complessivo dell’utenza superiore a quello che si registra mediamente nel Sud (comprese le Isole) ed in linea con quello nazionale. È molto positiva la prestazione sul servizio di allacciamento per le nuove forniture con un livello di soddisfazione pari al 93,03.
Fonte: Databank
54
AQP 2014 utenze private
Standard Nazionale 2014
Standard Sud e Isole 2014
Customer Satisfaction Index CSI
84,6
86,1
81,8
CSI parziale “di prodotto”
83,6
86,1
82,2
CSI parziale “di relazione”
84,8
86,2
80,7
Fonte: Databank
La capacità di soddisfare i propri clienti, espressa dall’indice complessivo di Customer Satisfaction Index (CSI), è inoltre migliorata rispetto alla rilevazione precedente del 2009 (84,7 vs 82,2). Allo stesso modo sono anche migliorati gli indicatori di soddisfazione parziale di prodotto e di relazione, come si rileva dalla tabella sottostante. Nello specifico risultano migliorate le performance delle componenti di “prodotto”, in particolare, per quanto attiene la “continuità del servizio” che risulta migliorativa rispetto agli standard nazio-
nali (92% vs 90%) e di gran lunga distante dagli standard del Sud e delle Isole che si attesta su 84%. Questo risultato è ancora più importante se si considera che negli ultimi anni i volumi persi in distribuzione si sono significativamente ridotti così come i volumi prelevati dall’ambiente, proprio grazie ad un’attenta gestione sostenibile delle risorse idriche come descritto più compiutamente nel Capitolo 2.6 “Il Servizio Idrico Integrato e l’Ambiente”. Permane, come in passato, di livello inferiore, rispetto agli standard nazionali (53% vs 58%,) mentre è migliorativo rispetto al Sud ed Isole, l’indicatore relativo all’utilizzo dell’acqua del rubinetto da parte dei cittadini. É utile osservare che, in questa circostanza, la percezione delle caratteristiche dell’acqua al rubinetto delle abitazioni, risente della buona tenuta degli impianti di autoclave e dei serbatoi di accumulo, non di competenza AQP. Rimane, invece, confermata la quota di clienti che “utilizzano regolarmente l’acqua del rubinetto per bere”, che è in
Acquedotto Pugliese S.p.A.
linea con gli standard nazionali. La “cortesia del personale”, la “tempestività negli interventi” sono fra gli elementi che evidenziano un miglioramento nell’ambito dei driver della relazione. Quale ambito di miglioramento della relazione è da annoverare la “facilità di contatto” del numero verde. Nonostante si siano intraprese azioni di miglioramento, tuttavia, le iniziative dell’ultimo periodo riguardanti le innovazioni introdotte per adempiere alle indicazioni dell’AEEGSI ed alle normative internazionali (eg SEPA), unitamente alle iniziative relative al Bonus Idrico, hanno provocato un significativo incremento delle richieste di contatto al numero verde. È rilevante la percezione risultante dall’indagine riguardante la modalità “one call on solution” adottata dal numero verde. Infatti, l’83% dei clienti che hanno contattato il numero verde dichiara di aver risolto del tutto (54%), o in parte (29%) la sua richiesta con la chiamata, questi ultimi in quanto la pratica è
AQP 2014 utenze private
Standard Nazionale 2014
Standard Sud e Isole 2014
Utilizza l’acqua per bere
53%
58%
44%
Beve l’acqua regolarmente
35%
34%
29%
La rilevazione nazionale BICSI Servizi Idrici Integrati si rivolge ai comuni sopra i 10 mila abitanti Fonte: Databank
Fonte: Databank
ancora in corso. Di fatto il restante 17% non ha risolto con la relazione telefonica
per impossibilità nel trattare la richiesta telefonicamente.
La Mappa degli Interventi Il risultato dell’indagine di Customer Satisfaction svolta nel 2014 evidenzia, nella percezione dei clienti/cittadini, alcuni aspetti di miglioramento, di prioritario intervento, che AQP ha già all’attenzione per via del continuo monitoraggio degli indicatori e dei fenomeni. Infatti, nei piani di miglioramento di AQP sono previste iniziative per il superamento di tali aspetti. Per ciascuno degli aspetti percepiti e rilevati quali elementi prioritari e/o di intervento, sono tracciate le iniziative intraprese e/o da intraprendere. Al fine di aumentare il CSI (Customer Satisfaction Index) complessivo gli aspetti più rilevanti, specie per gli utenti privati, sono la qualità dell’acqua e la sua quantità, nonché la continuità del servizio idrico che resta un punto di forza da valorizzare e mantenere, così come la professionalità e competenza del personale. L’attenzione dell’azienda è stata posta, inoltre, sulla percezione, di una difficoltà nel contatto telefonico mediante numero verde che interessa tutti i target di clienti. Infatti, sono state intraprese iniziative di potenziamento del personale e del servizio.
Intervento di ampliamento del personale
Migliorare Tempi di Intervento
Miglioramento Sportello OnLine e CC
Migliorare la comunicazione utile per la pulizia delle autoclavi
Ampliamento Knowledge Management
Potenziare il servizio di Verifica Pressione
Ampliamento Knowledge Management 55
Report di sostenibilità
Analisi reclami e contestazioni Dall’andamento delle contestazioni si rileva, stante le numerose iniziative intraprese dall’Azienda, un miglioramento rispetto al periodo precedente e, comunque in linea con un andamento, pari al 1,3% sul numero dei contratti serviti, che conferma l’impegno e la costanza di AQP nella gestione del servizio. La tracciatura dei reclami, come tutte le altre tipologie di contatti con i clienti, consente di analizzare e valutare i fenomeni che si sviluppano secondo molteplici dimensioni sia cronologiche che qualitative. Dall’analisi dei fenomeni risulta e si recepisce che, le iniziative di rinnovamento del parco contatori, sviluppato nel periodo, ha ridotto il numero di contestazioni per anomalie contatori. Analogamente è significativo il miglioramento relativo al rispetto dei termini degli standard contrattuali, a seguito dell’adozione delle innovazioni che hanno attuato la politica della contrattualizzazione in campo mediante l’ausilio di tablet che, in tempo reale, sviluppano i preventivi e acquisiscono la sottoscrizione da parte dei clienti ottimizzando tempi e costi.
Commissione Mista Conciliativa La conciliazione è una procedura prevista dalla Carta del Servizio Idrico Integrato e disciplinata dal Regolamento di Conciliazione (approvato d’intesa Richieste di Conciliazioni (n.)
in fattura, funzionalità dell’apparecchio misuratore, preventivazione, costruzione nuovi allacci, mancata attivazione della fornitura, sospensione della fornitura. Il
2012
2013
2014
pervenute e ricevibili Servizio Idrico Integrato
96
340
335
concluse con conciliazione
62
45
149
concluse senza conciliazione
9
5
90
ricorso alla procedura di conciliazione ha determinato un clima di fiduciosa e feconda collaborazione tra l’Azienda e gli utenti, per il tramite delle Associazioni dei Consumatori. Col passare degli anni, dal lontano 2002, anno di istituzione della Commissione Mista Conciliativa, un numero sempre crescente di controversie (ad oggi sono circa 2000 le istanze pervenute all’Ufficio), 56
con le Associazioni dei Consumatori il 18/3/2002), che consente al cliente di risolvere gratuitamente eventuali controversie, in merito a importi addebitati
destinate a risolversi in sede giudiziaria, hanno trovato bonaria composizione, senza costi aggiuntivi per eventuali spese legali a carico degli utenti e in tempi abbastanza ristretti, rispetto a quelli previsti dalla giustizia ordinaria. In particolare, dall’inizio del 2014 ad oggi sono pervenute 335 richieste di conciliazione, mentre le transazioni conclusesi con esito positivo sono state 149, poco
meno del 50%. Un’ampia e articolata attività, dunque, con evidenti ricadute positive sul piano sociale, in senso lato, per la folta platea degli utenti, in grado, finalmente, di potersi interfacciare con la struttura amministrativa dell’Azienda e risolvere gratuitamente le controversie, che diversamente, richiederebbero spese ben più consistenti e tempi ben più lunghi.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Recupero perdite Amministrative Le attività legate al Recupero delle Perdite Amministrative prevedono una serie di iniziative “standard”, attraverso analisi e verifiche continue dell’utenza che consentono il mantenimento del livello di efficienza del ciclo commerciale intervenendo in maniera puntuale su alcuni degli aspetti caratteristici del sistema, quali: • la misura dei consumi • la verifica dei contratti Le attività si sviluppano su due direttrici di intervento, una legata ad azioni proprie delle Macro Aree Territoriali ed un’altra curata centralmente dall’Area Commerciale e riguardano essenzialmente i seguenti temi principali: • analisi consumi e consumi a zero: - verifica trimestrale dei consumi anomali in rapporto a tipologia d’u-
so, consumi storici, moduli contrattuali, calibro contatore; • bonifica Banca Dati: - azioni di efficientamento del ciclo attivo e di miglioramento del livello di servizio all’utenza mirate a: – letturazione utenze storicamente non lette – incrocio con altre banche dati – bonifica anagrafiche fiscali ed indirizzi tecnici e di recapito – gestione degli scarti e dei blocchi di fatturazione – normalizzazione dello stradario – dematerializzazione dell’archivio; – sostituzione contatori: - sostituzione programmata dei contatori fermi / illeggibili / obsoleti ai fini della corretta misurazione dei consumi;
• monitoraggio Grandi Utenti: - analisi dei consumi delle Grandi Utenze con verifica del rapporto intercorrente tra moduli contrattuali, tipologia d’uso, consumi rilevati e media dei consumi per utenze tipologicamente analoghe; • recupero volumi fognatura e depurazione: - focus sul recupero della contabilizzazione dei volumi erogati per servizi di fognatura e depurazione, con contestuale regolarizzazione delle relative posizioni contrattuali; • abusivismo: - ricerca di utenze/prelievi, attraverso l’ottimizzazione di risorse già impegnate in attività di campo su servizi affidati ad imprese appaltatrici.
Sala del Consiglio. Palazzo dell'Acquedotto Pugliese S.p.A. - Bari
57
Report di sostenibilità
Il servizio idrico integrato e l'ambiente
Il Gruppo AQP S.p.A. gestisce l’insieme dei servizi di captazione, potabilizzazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue, in un contesto unico e complesso, un sistema intercon58
OBIETTIVO
AZIONI
Sviluppare ed implementare sistemi innovativi di gestione anche attraverso azioni di ricerca e sviluppo
1. Implementare un sistema di telelettura e telegestione multi-servizio; 2. Realizzare un sistema di supporto decisionale per la gestione integrata, dinamica ed eco-efficiente dei sistemi di collettamento, trattamento e smaltimento dei reflui urbani;
Ridurre le perdite idriche
1. Potenziare il telecontrollo delle portate e delle pressioni nelle reti di distribuzione idrica 2. Migliorare il controllo delle pressioni in rete sulla base delle misure ed installando valvole intelligenti 3. Rendere più efficienti le attività di ricerca perdite programmata e riparazione delle perdite 4. Implementare progetti mirati di riabilitazione delle reti meno efficienti sulla base di studi avanzati del funzionamento idraulico 5. Sperimentare sistemi innovativi per la ispezione delle condotte idriche e fognarie, la localizzazione delle perdite e la loro riparazione;
Tutelare l'ambiente
1. Verificare e monitorare i rilasci idrici ai fini del rispetto dei Deflussi Minimi Vitali dei corpi idrici naturali per le derivazioni dalle sorgenti di Cassano Irpino e del bacino del Sele; 2. Implementare un sistema di monitoraggio energetico per gli impianti di sollevamento idrico e fognario, maggiormente energivori; 3. Installare elettropompe ad alta efficienza per l’Impianto di Sollevamento Idrico di Caposele, Mercadante e Figazzano, al fine di ridurne i consumi energetici e regolare automaticamente le portate in funzione dei livelli dei serbatoi; 4. Ridurre i consumi specifici di energia elettrica sugli impianti di depurazione intervenendo sulle componenti elettriche più energivore degli stessi; 5. Avviare le diagnosi energetiche previste dal Decreto Legislativo n. 102/2014 propedeutiche alla certificazione del sistema di gestione dell’Energia secondo quanto definito dalla Norma UNI CEI EN ISO 50001:2011; 6. Contenere e trattare le emissioni in atmosfera, incluse quelle odorigene, degli impianti di depurazione; 7. Incrementare la produzione di energia elettrica attraverso ulteriori impianti a fonte rinnovabile, per una potenza pari a 1,5 MW.
nesso di acquedotti che si estendono su una superficie vasta e diversificata da un punto di vista morfologico, altimetrico ed ambientale. In particolare, il sistema di captazione e di grande adduzione gestito dalla Società ha carattere inter-
regionale ed assicura l’approvvigionamento idropotabile della regione Puglia, ed in parte delle regioni Basilicata e Campania. Il territorio servito ricade nel Distretto dell’Appennino Meridionale che, nel
Acquedotto Pugliese S.p.A.
suo complesso, è dotato di sufficienti disponibilità di acqua, anche se non uniformemente allocate e distribuite, determinando, in un quadro di sostenibilità e solidarietà dell’uso delle risorse idriche, la necessità di grandi trasferimenti tra le diverse Regioni, come risulta evidente dalla figura riportata in basso. Tali trasferimenti riguardano risorse idriche destinate a differenti usi (potabile, irriguo ed industriale) la cui pianificazione e gestione viene assicurata da Autorità di Distretto al momento vicariata dall’Autorità di Bacino Nazionale dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno, dalle numerose Autorità di Bacino, dalle Regioni e dalle numerose Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale. Appare evidente che in tale contesto la governance del “bene acqua” risulta complessa ed articolata proprio in quanto deve soddisfare le diverse esigenze dei territori interessati e degli utenti dei diversi usi. In tale scenario va certamente annoverato, quale pietra miliare ed esempio unico a livello nazionale per la governance solidale e sostenibile delle risorse idriche, l’Accordo di Programma sottoscritto in data 5 agosto 1999 tra il Ministero dei Lavori Pubblici, la Regione Basilicata e la Regione Puglia per la regolamentazione del trasferimento interregionale di risorse idriche tra le due regioni, ai sensi di quanto previsto dall’art. 17 della Legge n. 36/1994. A distanza di un decennio, in data 6 aprile 2011 tutte le Regioni ricadenti nel Distretto dell’Appennino Meridionale hanno sottoscritto un Documento di intenti finalizzato alla definizione di un Accordo di Programma Unico per l’intero Distretto che, al momento, non è stato ancora stipulato. La stipula di tale atto è fondamentale per la regolamentazione a livello di Distretto dei trasferimenti idrici e per la definizione delle relative tariffe, anche al fine di assicurare la sostenibilità dei prelievi (per esempio in ordine alla necessità di garantire il Deflusso Minimo Vitale dei corsi d’acqua superficiali) e la definizione degli oneri di compensazione ambientale.
Sistemi di acquedotti gestiti da AQP S.p.A. - Fonte: elaborazione AQP S.p.A.
Fonte: Piano di Gestione delle Acque Distretto Idrografico Appennino Meridionale
59
Report di sostenibilità
L'approvvigionamento idrico A causa delle ben note caratteristiche geomorfologiche e climatiche della Puglia, al fine di soddisfare le esigenze idrico potabili dei territori gestiti, AQP ha la necessità di approvvigionarsi attraverso molteplici fonti dislocate anche nelle regioni limitrofe,
In particolare, nel 2014 circa il 55% dell’approvvigionamento per usi potabili è avvenuto da bacini artificiali, gestiti da Enti Irrigui, a valle dei quali la Società gestisce impianti di potabilizzazione tecnologicamente complessi che trattano portate dell’ordine di migliaia di litri al 2012
2013
2014
559,26
549,67
541,43
di cui sorgenti
144,78
169,35
163,57
di cui pozzi
88,53
84,58
82,60
Volume di acqua prelevato
di cui acque superficiali
325,95
295,74
295,26
553,30
542,46
536,98
di cui sorgenti
144,78
169,35
163,57
di cui pozzi
88,53
84,58
82,60
di cui acque superficiali
319,99
288,53
290,81
Volume prodotto totale
Appare evidente che la gestione delle risorse idriche che alimentano un sistema interregionale così complesso richiede una particolare attenzione alla sostenibilità di tali prelievi anche negli anni futuri. In particolare, la sempre maggiore attenzione posta al rispetto dei Deflussi Minimi Vitali comporta una più marcata riflessione circa l’utilizzo di fonti di
approvvigionamento alternativo della risorsa idrica rispetto alle sorgenti ed alle falde sotterranee. Una riduzione del prelievo da tali fonti, che rappresentano una parte rilevante del mix di approvvigionamento per l'Acquedotto Pugliese, potrebbe determinare situazioni di crisi idrica ove non fosse possibile un maggior prelievo dagli invasi. Pertanto, al fine di rispettare quanto sta2012
Volume prodotto totale di cui Puglia
2013
bilito in termini di deflussi minimi vitali, sarà determinante l’entrata in esercizio dell’impianto di potabilizzazione di Conza, nonché lo studio di ulteriori forme di approvvigionamento idrico (ad esempio impianti di dissalazione) e/o forme di miglioramento dell’attuale gestione delle dighe. Di seguito si riporta il Bilancio Idrico di AQP in Mln di mc. 2014
553,30
542,46
536,99
521,98
509,60
505,66
di cui Campania
10,07
11,05
10,09
di cui Basilicata
21,24
21,80
21,24
35,7
34,7
35,0
9,5
9,2
10,1
Volume ceduto dal sistema di adduzione di cui Puglia di cui Campania
5,0
3,7
3,7
di cui Basilicata
21,2
21,8
21,2
443,32
432,10
425,71
Volume immesso nelle reti di distribuzione di cui Puglia
439,21
428,67
422,14
di cui Campania
4,11
3,43
3,57
di cui Basilicata
0,00
0,00
0,00
241,93
236,49
230,33
Volume fatturato nelle reti d i distribuzione di cui Puglia
60
secondo; circa il 30% è stato assicurato dalle sorgenti “Sanità” di Caposele e dal gruppo sorgentizio di Cassano Irpino in provincia di Avellino; il restante 15% è stato garantito mediante l’emungimento dalle falde acquifere dislocate sul territorio pugliese.
240,26
234,92
228,73
di cui Campania
1,67
1,57
1,60
di cui Basilicata
0,00
0,00
0,00
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Il prelievo dalle grandi Sorgenti Per quanto riguarda i prelievi dalle grandi sorgenti presenti sul territorio della Regione Campania, pur derivando tali risorse idriche in forza di dispositivi di Legge, Acquedotto Pugliese S.p.A. ha sottoscrit-
to appositi atti convenzionali con i Comuni di riferimento (Caposele e Cassano Irpino) attraverso i quali sono stati definiti gli oneri da riconoscere alle Amministrazioni Comunali quale ristoro ambientale
in relazione alle opere che insistono sui rispettivi territori finalizzate all’approvvigionamento idrico. Sono riportate di seguito le informazioni relative a ciascuna derivazione in essere.
Sorgente Sanità nel territorio del Comune di Caposele Acquedotto Pugliese deriva la risorsa idrica ad uso potabile dalla Sorgente Sanità sita in agro di Caposele per effetto di due distinte concessioni. La prima derivazione viene effettuata in forza della Legge n. 245 del 26 giugno 1902 per la “Costruzione e l’esercizio dell’Acquedotto Pugliese e la tutela della silvicoltura nel bacino del Sele” che prevedeva che l’esercizio perpetuo dell’acquedotto pugliese dovesse realizzarsi mediante la derivazione di non meno di 4 mc/sec di acqua dalle Sorgenti Sanità di Caposele. La concessione veniva rilasciata per 90 anni decorrenti dall’approvazione del collaudo definitivo dell’opera da realizzarsi (art. 2 della Legge 245/1902). Alla scadenza della concessione le acque e le opere dell’acquedotto sarebbero passate nella proprietà e nella libera disponibilità del Consorzio per la costruzione dell’acquedotto pugliese (art. 12 della Legge 245/1902). La seconda derivazione viene effettuata in forza del Decreto Reale 11 maggio 1942 “Concessione all’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese di una derivazione di acqua dal fiume Sele” che forniva la concessione a derivare di ulteriori medi moduli 3,63 dalle Sorgenti Sanità per una durata di 70 anni, con scadenza il 10 maggio 2012. La Società ha provveduto, entro i termini previsti dalla normativa vigente, a presentare apposita istanza di rinnovo della concessione in data 23 febbraio 2011 attualmente in fase di Valutazione di Impatto Ambientale e di Valutazione di Incidenza da parte della Regione Campania. Infine, Acquedotto Pugliese deriva risorse idriche ad uso potabile dalle Sorgenti tributarie del fiume Calore denominate “Bagno della Regina”, “Pollentina”, “Peschiera” e “Lavatoio”
in forza del Decreto Interministeriale 10 aprile 1958 n. 2354. Tale Decreto concede alla Società di “derivare una quantità di acqua che potrà variare da un massimo di moduli 40 ad un minimo di moduli 14 con una portata media di moduli 25,40 per incrementare le dotazioni delle popolazioni servite da esso E.A.A.P.”
Al di fuori della citata portata, questa Società deve garantire la portata di 6 moduli da destinare alle province di Avellino e Benevento tramite l’Alto Calore Servizi S.p.A. Ai sensi dello stesso Decreto, inoltre, la concessione è accordata per 70 anni decorrenti a partire dal 16 gennaio 1956 e, pertanto, risulta tuttora in validità.
Sorgente Sanità – Caposele(AV)
Sorgenti nel territorio dei Comuni di Cassano Irpino e Montella
61
Report di sostenibilità
Il prelievo dalle falde Sono 208 i pozzi attualmente utilizzabili dalla Società per un prelievo nominale di circa 4.300 l/sec.
Il grafico e la tabella che seguono evidenziano che il 51% dei pozzi è ubicato nella provincia di Lecce, territorio
51+24+81124z
Distribuzione percentuale dei pozzi gestiti sul territorio regionale PROVINCE
n. pozzi
Bari
49
BAT
17
Taranto
23
Brindisi
4
Foggia
9
Lecce
106
TOTALE
208
Taranto 8% Bat 8%
Foggia 4% Brindisi 2% Bari 24%
L’acqua prelevata dai pozzi viene sottoposta ad un processo di disinfezione prima dell’immissione nella rete di addu-
zione o distribuzione. Si riporta di seguito la ripartizione dei volumi emunti per provincia e dei cor2012
Province
Lecce 51%
alimentato per circa l’80% da acqua di falda. La causa principale di tale fenomeno è da ricercare nella limitata capacità di trasporto verso il Salento dell’attuale sistema dei grandi vettori in corrispondenza del nodo di Gioia del Colle (schema Sele) e del nodo di Parco del Marchese (schema Pertusillo), oltre a limitazioni locali di trasporto degli adduttori secondari del sistema idrico del Salento. L’acqua prelevata dai pozzi viene sottoposta ad un processo di disinfezione prima dell’immissione nella rete di adduzione o distribuzione. Si riporta di seguito la ripartizione dei volumi emunti per provincia e dei corrispondenti consumi di ipoclorito, dalla quale si evince un decremento nel corso del triennio nell’utilizzo della falda. rispondenti consumi di ipoclorito, dalla quale si evince un decremento nel corso del triennio nell’utilizzo della falda.
2013
Mln mc
ton
2014
Mln mc
ton
Mln mc
ton
Bari
5,88
25,5
4,72
20,4
4,82
20,3
BAT
1,15
3,1
0,46
1,6
0,44
1,1
Brindisi
1,40
4,8
1,05
4,2
0,94
3,8
Foggia
2,64
5,3
3,22
5,2
2,90
3,9
Lecce
75,59
118,0
74,31
105,6
73,02
105,6
Taranto
1,87
7,3
0,82
2,6
0,48
1,7
TOTALE
88,53
163,9
84,58
139,7
82,60
136,4
Consumi di ipoclorito di sodio pozzi – Fonte AQP
Normativa di riferimento La normativa regionale che attualmente disciplina l’utilizzo delle acque da falda è costituita da: • Legge Regionale n. 3 del 22/2/2005 e s.m.i. che ha consentito l’utilizzo dei pozzi affetti da non conformità delle aree di salvaguardia sino al 31/12/2014; • Regolamento Regionale n. 1 del 9/1/2014 recante le linee guida per il rilascio del giudizio di qualità ed idoneità dell’uso delle acque sotterranee destinate al consumo umano; • Regolamento Regionale n. 12 del 16/6/2011 che disciplina gli insediamenti e le attività ricadenti all’interno 62
delle zone di rispetto delle opere di captazione delle acque sotterranee destinate al consumo umano. In ottemperanza alla suddetta normativa, è stata avviata nel 2011 una campagna di sopralluoghi congiunti con le autorità territorialmente competenti (ASL, UTC e Genio Civile) finalizzata alla verifica delle aree di salvaguardia dei pozzi. In esito ai sopralluoghi congiunti, sono stati acquisiti i giudizi di qualità ed idoneità d’uso di 11 pozzi ubicati nella provincia di Lecce, per una portata di circa 220 l/s. Sono stati invece ritenuti “non sanabili”
34 pozzi, per una portata complessiva di circa 820 l/s, per la presenza, nelle aree di salvaguardia, di centri di pericolo ed attività vietate ai sensi del Codice dell’Ambiente e del Regolamento Regionale n. 12/2011. Al fine di scongiurare il rischio di non utilizzabilità dei pozzi per carenza autorizzativa, considerata l’entità del conseguente deficit idrico assolutamente insostenibile per il sistema, con Legge Regionale n. 4 del 27/01/2015, la Regione Puglia ha prorogato al 31 dicembre 2017 i termini previsti dalla L.R. n. 3 del 22/2/2005 e s.m.i.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Criticità del prelievo da falda È noto che la falda pugliese è soggetta a rilevanti fenomeni di salinizzazione, particolarmente significativi nelle fasce dell’acquifero più prossime al mare. Le cause della salinizzazione dell’acqua di falda sono riconducibili sia all’intrusione di acqua marina nella falda libera, contenuta nelle sabbie e nelle ghiaie conseguenti ad eccessiva erosione delle stesse, sia all’intrusione dell’acqua di mare nelle foci dei corsi d’acqua e nei canali di bonifica, che non essendo impermeabilizzati, le ricedono all’acquifero sottostante. Tale fenomeno può essere accentuato
dall’eccesso di prelievi per i vari usi (agricolo, domestico, turistico) durante i periodi di minima ricarica della falda. Per tale motivo, l’utilizzo intenso della falda viene attuato soprattutto nelle condizioni di crisi idrica, quando l’acqua delle altre fonti non è più quantitativamente in grado di sopperire al fabbisogno potabile del sistema interconnesso Puglia-Basilicata-Campania. Lo stesso Piano d’Ambito Puglia prevede, pertanto, un progressivo decremento dell’utilizzo della falda, sopperito dalla realizzazione di opere per l’approvvigionamento alternativo.
Il prelievo dagli invasi e la potabilizzazione L’acqua prelevata da invasi viene sottoposta ad un trattamento di potabilizzazione in funzione della classificazione delle acque grezze effettuata dalle Autorità competenti ai sensi del vigente Codice dell’Ambiente. Gli invasi a servizio del sistema interregionale di grande approvvigionamento che serve la Puglia, la
Basilicata e la Campania sono dislocati in Puglia (Occhito-Fortore in Provincia di Foggia e Locone in provincia di Bari) ed in Basilicata (Sinni e Pertusillo). È in fase di attivazione l’impianto di potabilizzazione di Conza della Campania in provincia di Avellino che è in attesa da parte della ASL di Avellino del giudizio di idoneità e
qualità delle acque destinate al consumo umano. Attualmente l’impianto risulta in esercizio provvisorio mediante derivazione dall’invaso e rilascia in alveo i volumi trattati. Si riportano di seguito le principali informazioni relative agli impianti di potabilizzazione gestiti da Acquedotto Pugliese.
Impianti di potabilizzazione Nome Impianto
Sinni
Locone
Anno di Costruzione.
1983-1985 In Esercizio dal 1986
1990-1993 In Esercizio dal 1999
Localizzazione
C.da Gaudella Laterza (TA)
C.da Lamalunga Minervino Murge (BT)
Nota descrittiva
Dati Tecnici
Potabilizza le acque superficiali provenienti dall’invaso di Monte Cotugno sul fiume Sinni in prov. di Potenza classificate in Categoria A2. L’acqua prodotta viene inviata al nodo idrico di Parco del Marchese Potabilizza le acque superficiali dell’invaso sul torrente Locone classificate in Categoria A2. L’acqua prodotta viene convogliata al nodo idrico di Monte Carafa e immessa negli schemi idrici Sele-Calore e Pertusillo – Sinni
N. 2 linee indipendenti da 3000 l/sec Portata max.6000 l/sec; Portata min .750 l/sec; Portata max sollevabile a P.d.M. 4500 l/sec; Vascone acqua grezza 20.000 mc.
Pertusillo
1970-1973 In esercizio dal 1974
Missanello (PZ)
Potabilizza le acque superficiali dell’invaso del Pertusillo sul fiume Agri classificate in Categoria A2. L’acqua prodotta viene inviata al nodo idrico di Parco del Marchese.
Fortore
1970-1973 In esercizio dal 1974
Masseria Finocchito Castelnuovo della Daunia (FG)
Potabilizza le acque superficiali dell’invaso di Occhito sul fiume Fortore Categoria A2
Conza
2008-2014 In fase di avviamento
Conza della Campania C.da Cigliogallo (AV
Potabilizza le acque superficiali dell’invaso di Conza sul fiume Ofanto Categoria A3
N. 1 linea da 1500 l/sec; Portata max 1500 l/sec; Portata min. 600 l/sec. Portata max sollevabile 1500 l/sec; portata a gravità 350 l/sec. N. 1 linea da 4.500 l/sec; Portata max 4500 l/sec, Portata min. 800 l/sec.; Vasconi accumulo acqua grezza 700.000 mc. A valle impianto Serbatoio di testata da 100.000 mc con mandata a gravità a Parco del Marchese.w N. 1 linea da 2.400 l/sec; Portata max 2.400 l/sec; Portata min. 600 l/sec. A valle dell’impianto Serbatoio di testata da 80.000 mc con mandata a gravità. N. 1 linea da 1.500 l/sec Portata max 1.500,00 l/sec, Portata min. 500 l/sec.;
63
Report di sostenibilità
Quantitativi di reattivi utilizzati (ton) Impianto Sinni
Impianto Locone
Impianto Pertusillo
Impianto Conza
Impianto Fortore
Reattivo di processo
2012
2013
2014
2012
2013
2014
2012
2013
2014
2012
2013
2014
2014
Ipoclorito di sodio
289,9
236,3
282,9
217,8
180,2
214,2
273,2
304,0
182,9
257,1
301,5
328,3
444,1
Acido Cloridrico
49,9
75,7
129,4
71,3
607,9
776,0
660,1
Anidride Carbonica
614,4
304,3
361,2
324,1
1092,3
1.340,5
1.397,8
545,5
482,7
Clorito di sodio Policloruro di Alluminio
21,8 2.932,7
2.808,8
2.688,9
Cloruro Ferroso Silicato di Sodio
1.246,7
Acido solforico al 94%
700,2
648,9
240.2
31,5
678,7
3.047,4
2.864,3
2.219,4
679,3
1.058,9
1009,2
844,4
784,5
688,4
154,5
136,7
135,4
119,5
110,9
91,1
Purate
467,7
405,5
388,1
253,8
219,3
238,7
561,9
463,5
484,4
342,1
345,9
333,9
104,8
Acido solforico al 78%
676,7
592,7
584,1
376,1
323,8
347,4
757,7
660,4
675,2
503,5
505,2
511,5
160,8
Polielettrolita
23,2
17,4
16,6
11,2
6,8
6,2
9,1
13,4
12,0
3,6
2,7
4,3
5,6
I rettivi di processo utilizzati da AQP sono idonei al trattamento delle acque destinate al consumo umano, come riportato nelle specifiche tecniche e nelle schede di sicurezza dei prodotti.
Principali parametri di gestione IMPIANTI DI POTABILIZZAZIONE Impianti
Sinni
Locone
Pertusillo
Fortore Conza
Anno
Acqua grezza Mln mc
Acqua potabile Mln mc
Consumo reattivi to
Fanghi smaltiti (*) ton
2012
125,54
122,83
6.493,1
7.602,7
2013
106,64
103,22
5.793,5
6.347,8
2014
106,44
104,73
5.585,4
6.023,6
2012
35,98
34,91
1.848,9
1.949,9
2013
32,49
31,46
1.542,2
1.614,8
2014
36,72
35,30
1.551,7
1.507,3
2012
104,07
110,70
4.688,3
2.766,5
2013
101,96
100,46
4.320.89
3.518,6
2014
97,78
97,22
3.613,8
3.419,1
2012
52,39
50,88
4.083,7
1.025,9
2013
54,65
52,71
4.515,7
831,5
2014
54,32
52,87
4.344,0
1.477,1
2014
23,32
22,55
1.373,7
1.515,9
(*) Trattasi di rifiuti non pericolosi assimilabili ad inerti, disidratati e palabili in uscita dalle nastropresse e dalle centrifughe trasportati e stoccati nella apposita discarica tipo B annessa all’ impianto per il Sinni e conferito in discarica autorizzata mediante Ditta iscritta all’Albo Smaltitori, per i restanti impianti, mentre il surnatante dell’ispessitore finale viene inviato allo scarico previo trattamento.
Impianto di potabilizzazione del Sinni
64
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Il fango totale prodotto nell’intero anno 2014 nelle sezioni trattamento fanghi degli impianti Sinni, Locone, Pertusillo e del Fortore, ha determinato una produzione di fango disidratato pari a 130493 ton. Il fango prodotto dagli impianti del Locone, Pertusillo, Fortore e Conza è stato conferito in discariche autorizzate mediante Ditte regolarmente iscritte nell’Albo Gestori Ambientali. Il fango prodotto dall’impianto del Sinni, pari a 6.023,58 ton., invece, è stato conferito nell’annessa discarica, gestita direttamente dalla Società con significative economie rispetto al conferimento a terzi. Con riferimento alla discarica annessa all’impianto del Sinni con Determinazione Dirigenziale n. 22 del 14 .03.2014, il Dirigente del Settore Ecologia ed Ambiente della Prov. di Taranto, ha espresso giudi-
zio positivo di compatibilità ambientale e valutazione di incidenza dell’impianto di discarica concludendo l’iter autorizzativo dell’istanza inoltrata da Pura Acqua S.r.l. in ottemperanza a quanto disposto dalla Determina di AIA n. 9/2011 rilasciata dalla Regione Puglia. Ad inizio anno 2014 sono stati effettuati dei rilievi topografici plano-altimetrici per valutare i volumi occupati dai fanghi disidratati, la capacità residua della discarica e il comportamento dell’assestamento del materiale conferito e per tutto l’anno è continuata la gestione diretta con personale e mezzi propri della discarica annessa all’impianto Sinni ed è stato completato l’intervento di adeguamento della sala pompe a servizio dell’impianto di irrigazione e del circuito di abbattimento delle polveri della discarica annessa all’impianto.
provvigionati, dei fanghi disidratati e del refluo avviato allo scarico, nonché le analisi di controllo delle singole sezioni di impianto. I parametri analizzati con frequenza giornaliera per l’acqua grezza e per l’acqua potabile consistono nella torbidità, il pH, la conducibilità, la durezza,
lo ione Ca, lo ione Mg, lo ione Clorito, i THM ed i metalli, Al, Fe e Mn. Con frequenza settimanale viene valutato il grado di disidratazione dei fanghi. I reattivi di processo vengono analizzati alla consegna e per essi viene ricercato il titolo contrattuale di ogni carico consegnato in impianto.
Controlli analitici I laboratori chimico e batteriologico presenti sugli impianti di potabilizzazione eseguono giornalmente, così come previsto dalla normativa vigente, le analisi chimiche e le analisi batteriologiche di controllo sull’acqua grezza in arrivo e sull’acqua potabile prodotta, le analisi di controllo dei reattivi ap-
NUNERO CAMPIONAMENTI EFFETTUATI Analisi Chimiche Acqua Impianti
Sinni
Locone
Pertusillo
Fortore Conza
Analisi Batteriologiche Acqua
Anno
Acqua grezza
Acqua potabile
Acqua grezza
Acqua potabile
Analisi reattivi processo
2012
419
539
458
531
225
2013
431
524
464
535
194
2014
405
524
416
492
194
2012
512
512
170
170
71
2013
488
488
200
200
60
2014
452
452
155
155
55
2012
482
483
165
165
111
2013
469
490
185
185
110
2014
247
488
193
193
80
2012
427
426
370
369
146
2013
394
392
336
338
155
2014
407
405
341
343
151
2014
328
328
305
305
50
65
Report di sostenibilitĂ
Le reti idriche
Una rete idrica di oltre 19.000 km assicura la distribuzione dellâ&#x20AC;&#x2122;acqua potabile
negli abitati gestiti ad oltre 4 milioni di cittadini serviti. 2012
2013
2014
Lunghezza rete principale (km)
17.819
19.292
19.372
di cui adduzione (km)
4.732
4.732
4.732
13.087(*)
14.560
14.640
4.791
4.815
4.855
22.610
24.107
24.227
di cui distribuzione (km) Lunghezza totale allacci (km) TOTALE
(*) si precisa che il dato 2012 si riferisce in parte a reti di distribuzione oggetto di specifico rilievo ed in parte ad una stima. Il rilievo delle reti di distribuzione effettuato in altri 95 Comuni ha evidenziato che la lunghezza complessiva effettiva era maggiore.
66
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Di seguito si riporta la composizione dei materiali delle reti di adduzione e distribuzione
49+20+2524z 7+84+513z Rete di adduzione - tipologia di materiale
Rete di distribuzione - tipologia di materiale
Acciaio/Ferro
7%
5%
Ghisa
25%
4%
Materiale cementizio
49%
2%
3%
Cemento amianto
1%
Altro
20%
Acciaio/Ferro Ghisa Materiale sintetico Materiale cementizio Cemento amianto
84%
Il trend delle perdite dal 2009-2013
Il censimento ISTAT 2012 sulle perdite nelle reti di distribuzione in Italia evidenzia un incremento del tasso percentuale di perdita nel Paese tra il 2008 ed il 2012 pari a 5,3 %, corrispondente ad un incremento annuo dei volumi di perdita pari a 514 Mm3/anno. Nello stesso periodo AQP ha ridotto il tasso di perdita nelle reti, grazie ad investimenti massivi dedicati al potenziamento ed efficientamento della misura
(sviluppo del sistema di Telecontrollo, sostituzione massiva contatori d’utenza obsoleti), al rilievo ed alla modellazione delle reti di distribuzione, alla sostituzione di condotte obsolete, alla regolazione delle pressioni in diverse reti di distribuzione, ed all’avvio a partire dal 2012 di squadre per la ricerca perdite programmata. Tra il 2009 ed il 2013 il volume non fatturato nelle reti di distribuzione è stato
ridotto di oltre 50 Mm3/anno, come illustrato nel grafico che segue. Il volume non fatturato include i volumi tecnici di servizio (lavaggio serbatoi e condotte), pari a circa 1 % del totale, le perdite reali (perdite fisiche dalle condotte e sfiori dei serbatoi) per circa 93 % e le perdite apparenti (o perdite amministrative costituite prevalentemente dal sottoconteggio dei misuratori d’utenza ed abusivismo) per il restante 6 %.
Volume non fatturato reti distribuzione 260
Volume non fatturato (Mm3)
250 240 230 220 210 200 190
Di conseguenza, il volume prodotto e consegnato dal sistema dei grandi vettori ha fatto registrare negli ultimi anni un trend costante di riduzione dei volumi, come il-
lustrato nel grafico che segue. L’andamento dei dati relativi al secondo semestre 2008 ed al primo semestre 2009 è stato determinato dalla grave crisi idrica
2014
2013
2012
2011
2010
2009
180
che ha colpito la regione, in conseguenza della quale molte reti di distribuzione furono oggetto di regolazioni quotidiane con riduzione delle portate immesse. 67
Report di sostenibilità
Volume medio giornaliero consegnato alle UT 2008-2015 - Totale Ato Puglia
Volume medio giornaliero (m3/giorno)
1.500.000
1.400.000
1.300.000
1.200.000
1.100.000 gen-08
Il trend dei volumi consegnati negli anni successivi evidenzia invece i risultati ottenuti con le diverse attività implementate finalizzate al recupero ed al controllo delle perdite. Il grafico evidenzia che se si fosse verificata nel 2014 una crisi della stessa se-
gen-09
gen-10
gen-11
verità di quella del 2008-2009 non avrebbe richiesto alcun intervento di restrizione delle erogazioni nelle reti, grazie ai risultati nel frattempo sono stati conseguiti sul recupero e controllo delle perdite nelle reti di distribuzione. La distribuzione dei tassi di perdita nelle
gen-12
gen-13
gen-14
gen-15
reti idriche gestite da AQP, evidenzia una significativa differenza tra i valori medi per provincia, come illustrato nel grafico che segue, nel quale è evidente che le perdite lineari della provincia di Bari (reti meno efficienti) sono oltre il triplo di quelle della provincia di Foggia (reti più efficienti).
Tassi di perdite totali lineari nelle reti idriche di distribuzione (m3/Km/gg) Dati medi per provincia (2014) 50
40
30
20
10
0
I dati evidenziano che al 50 % delle reti più efficienti (in termini di lunghezza cumulata) è associato un volume di perdita pari al 20 % del totale, mentre al 10 % delle reti “peggiori” è associato un volume di perdite pari a ca. il 30 % del volume totale. La rappresentazione su SIT dei tassi di perdite reali evidenzia che le reti meno efficienti si concentrano nell’area centrale del territorio pugliese, ed in particolare nella provincia di Bari. 68
Bari
BAT
Avellino
Il divario tra i tassi di perdita della provincia di Bari e quelli delle altre province gestite resta ancora molto elevato, sebbene circa il 50 % del volume complessivo di perdite recuperato nelle reti di distribuzione da AQP a partire dal 2009 abbia interessato proprio la provincia di Bari. La ragione per cui i tassi di perdite delle reti in provincia di Bari sono molto maggiori rispetto a quelle delle altre province gestite, elevando con ciò in modo signifi-
Taranto
Lecce
Brindisi
Foggia
cativo il tasso medio delle perdite in Puglia, verosimilmente riviene dalla modalità di gestione delle reti nei passati decenni. Durante le crisi idriche che hanno periodicamente colpito la Puglia, venivano effettuate quotidianamente manovre manuali di parziale chiusura notturna delle reti di distribuzione al fine di rallentare lo svuotamento degli invasi. Tali manovre, che interessavano principalmente le reti della provincia di Bari, sono state ripetute centinaia
Acquedotto Pugliese S.p.A.
di volte, inducendo fenomeni di transitori di pressione (colpi d’ariete) che possono essere deleteri per l’efficienza delle reti se non efficientemente controllati. A questo si aggiunga che i terreni carsici pugliesi non aiutano a far emergere le rotture, rendendole visibili, ma piuttosto le “inghiottono”. Oggi la regolazione delle pressioni e quindi delle perdite viene effettuata non più con manovre manuali, bensì con valvole “intelligenti” a regolazione automatica, grazie alle quali sono stati ridotti i tassi di perdite in diverse reti di distribuzione. Attualmente, oltre 30 valvole automatiche di controllo delle pressioni risultano installate, tra le quali tra le quali la “valvola Valeria” installata nella postazione di Bari-Carafa a marzo 2014, che ha consentito di ridurre la portata minima notturna da 225 a 70 L/s nella porzione di rete sottesa. La riduzione delle perdite conseguente alla installazione di valvole intelligenti in altri due comuni della provincia di Bari è illustrata nel grafico che segue, che evidenzia la riduzione delle portate notturne a seguito dell’installazione di tali valvole di controllo delle pressioni di rete. Tra il 2014 ed il 2018 è prevista la riduzione di perdite nelle reti di distribuzione per un volume pari a 14,2 Mm3/anno. Tale riduzione di volume è attribuibile per circa. 10 Mm3/anno agli interventi del Progetto di Risanamento 2 e per la restante parte alla messa in esercizio di valvole di regolazione di pressione, nonché alle attività di ricerca programmata delle perdite che contribuisce principalmente al mantenimento del tasso di perdite, bilanciando e compensando il tasso naturale ed inevitabile di insorgenza di nuove perdite.
ATO Puglia - Distribuzione geografica del tasso di perdite reali nelle reti pugliesi
Effetto dell’installazione di una valvola “intelligente” a Casamassima
La rete di fognatura nera Acquedotto Pugliese assicura il servizio di fognatura in 230 abitati della Puglia ed in 2 abitati della Campania attraverso 11.425 km di rete.
72+9+171z
Rete di fognatura - tipologia di materiale
17%
2012 Lunghezza (km)
rete
11.073
2013 11.382
2014 11.425
Lunghezza totale allacci (km)
3.745
3.860
3.924
TOTALE
14.818
15.242
15.349
9%
1%
1%
Gres Materiale sintetico Materiale cementizio Materiale cementizio Cemento amianto
72%
69
Report di sostenibilità
La depurazione Le caratteristiche idrologiche del territorio gestito, con particolare riferimento alla scarsa presenza di corpi idrici superficiali significativi in Puglia, ha indotto la Regione Puglia ha prevedere nel Piano di Tutela delle Acque il ricorso allo scarico su suolo o in corpo idrico superficiale non significativo con la conseguente applicazione di limiti allo scarico più restrittivi, determinando la necessità di trattamenti di depurazione più spinti. Con Legge Regionale n. 27 del 21 ottobre 2008, inoltre, la Regione Puglia ha stabilito che sia compreso nella gestione del Servizio Idrico Integrato anche l’affinamento delle acque reflue laddove necessario a perseguire gli obiettivi di qualità stabiliti dal Piano di Tutela delle Acque. Va anche evidenziato infine che, nel caso di scarichi a mare degli impianti di de-
purazione, il citato Piano di Tutela della Regione Puglia prevede la realizzazione di condotte sottomarine al fine di ridurre gli impatti socio-economico-ambientali sulle porzioni di costa interessate. Si evidenzia che il Piano d’Ambito Puglia, approvato dall’Autorità Idrica Pugliese, rappresenta un piano di attuazione delle scelte strategiche in materia di depurazione effettuate dalla Regione Puglia nel Piano di Tutela delle Acque. AQP in qualità di soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato nell’ATO Puglia, ha solo il compito di attuare gli interventi previsti dal Piano d’Ambito, in coerenza con il Piano di Tutela delle Acque. Acquedotto Pugliese gestisce 191 impianti di depurazione, di cui 186 per la depurazione delle acque reflue civili e 5 di affinamento, per un totale di circa 280Mln mc/
anno di acque reflue trattate e di circa 4,6 milioni di abitanti equivalenti serviti.
Il numero di impianti di depurazione distinti per Provincia è il seguente: 27
Bari
12
Barletta Andria Trani
17
Brindisi
67
Foggia
37
Lecce
24
Taranto
2
Avellino
I volumi in ingresso e in uscita dagli impianti di depurazione sono: U.M.
2012
2013
2014
Volume acque reflue in ingresso
Mln mc
279,01
280,97
278,29
Volume rifiuti liquidi in ingresso
Mln mc
0,38
0,35
0,37
Volume reflui depurati in uscita
Mln mc
279,38
281,32
278,66
62
45
149
concluse con conciliazione
62
Le acque reflue depurate sono smaltite in diverse tipologie di recapito: • 29 impianti recapitano in acque marino costiere; • 8 impianti recapitano in corpo idrico superficiale (CIS); • 142 impianti recapitano sul suolo e/o trincee e corpi idrici non significativi – (CIS-NS); • 7 impianti recapitano nel sottosuolo in deroga. Nella tabella seguente sono riportati i volumi in uscita dagli impianti di depurazione suddivisi per tipologia di recapito finale. Reflui in uscita per tipologia di recapito (Mln mc)
2012
2013
2014
111,75
112,53
114,25
5,59
5,63
5,57
108,96
109,72
108,68
Suolo
41,91
42,20
41,80
Sottosuolo
11,18
11,25
8,36
Mare CIS CIS-NS
70
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Gli impianti depurativi in esercizio si possono anche classificare in base alla potenzialità di progetto: Classe di potenzialità
N. impianti
A.E. < 2.000
18
2.000 < A.E. < 10.000
56
10.000 < A.E. < 100.000
105
A.E. > 100.000
7
Oltre agli impianti di depurazione sono in esercizio, come sopra accennato, cinque impianti di affinamento. Per tre
di questi: Ostuni, Corsano e Gallipoli le acque trattate vengono riutilizzate per gli usi irrigui in agricoltura, in conformi-
tà al D.M. 185/2003. Nella tabella sono riportati i volumi riutilizzati negli anni 2012-2014:
Volume riutilizzato in agricoltura (mc/anno) Impianto di affinamento
2012
2013
2014
Corsano
136.505
156.000
137.975
Gallipoli
87.920
181.958
445.739
Ostuni
2.520
59.167
38.978
Nei restanti due impianti di affinamento di San Pancrazio Salentino e Trinitapoli, nelle more che i rispettivi Consorzi di Bonifica (dell’Arneo e della Capitanata) portino a termine i lavori di propria competenza per garantire la distribuzione
irrigua delle acque affinate, l’esercizio si limita ad un utilizzo temporaneo degli stessi per garantire la conservazione ed il mantenimento ottimale delle stazioni di trattamento e delle apparecchiature elettromeccaniche installate.
Le acque trattate, a tal fine, da questi due impianti vengono poi scaricate nei rispettivi corpi ricettori, come previsto dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia.
Volume affinato (mc/anno) Impianto di affinamento
2012
2013
2014
San Pancrazio Salentino
4.000
4.700
4500
27.600
30.000
Trinitapoli
Si precisa, inoltre, che per diversi impianti di depurazione, già attrezzati con stazioni di affinamento al loro interno e che attualmente restituiscono un refluo conforme alla tabella 4 del D. lgs. 152/2006, è previsto, nella programmazione regionale, l’utilizzo della risorsa ai fini irrigui nel rispetto del DM 185/2003 e del R.R. n. 8 del 18.04.2012. Tra questi per gli impianti a servizio degli Agglomerati di San Severo, San Ferdinando di Puglia, Castellana Grotte, Acquaviva delle Fonti, Noci, Maruggio, Montemesola e Casarano, il riutilizzo della risorsa è previsto a breve termine, probabilmente già a partire dalla pros-
sima stagione estiva. Gli impianti di depurazione gestiti da AQP sono del tipo biologico a fanghi attivi, e non utilizzano trattamenti chimici. Gli unici reagenti chimici sono utilizzati in determinate stazioni di trattamento e per particolari situazioni. Nel dettaglio si usano per la disinfezione dei reflui, prima dello scarico nel recapito finale, l’ipoclorito di sodio o l’acido peracetico; per il condizionamento dei fanghi nella fase di disidratazione, in modo da facilitare la separazione dell’acqua, polielettroliti di tipo cationico in polvere o in emulsione e in situazioni di emergenza, per contrasta-
re alcuni fenomeni che si possono manifestare nel processo biologico, tipo bulking, rising e foaming, policloruro di alluminio o cloruro ferrico. Il processo di depurazione dà origine alla produzione di rifiuti, tra cui i principali sono i cosiddetti fanghi da depurazione (codice CER 19.08.05) che vengono trasportati e riutilizzati/smaltiti presso siti di conferimento autorizzati. Non sono in ogni caso prodotti rifiuti pericolosi a cui si applichi la Convenzione di Basilea. I fanghi prodotti negli triennio considerato, solo in minima parte sono stati smaltiti in discariche regionali (direttamente o tramite centri di stoc71
Report di sostenibilità
caggio), la maggior parte sono stati riutilizzati in agricoltura direttamente o tramite siti di compostaggio, per la produzione di ammendante; negli anni una Disinfezione reflui (ton)
e/o di recupero, fuori dalla Regione Puglia, in particolare in Lombardia nella provincia di Pavia.
2012
2013
2014
4.051
4.397
4.763
674
973
1.109
2012
2013
2014
Totale fanghi prodotti
202.036
206.579
206.670
di cui riutilizzati
195.850
194.734
191.393
6.186
11.845
15.277
Ipoclorito di sodio Polielettrolita
Fanghi (ton)
di cui smaltiti in discarica
I fanghi prodotti negli triennio considerato, solo in minima parte sono stati smaltiti in discariche regionali (direttamente o tramite centri di stoccaggio), la maggior parte sono stati riutilizzati in agricoltura direttamente o tramite siti di compostaggio, per la produzione di ammendante; Fanghi (ton)
negli anni una parte dapprima residuale, ma nell’ultimo anno più consistente, sempre ai fini del riutilizzo agricolo è stata conferita presso siti di produzione di fertilizzanti e/o di recupero, fuori dalla Regione Puglia, in particolare in Lombardia nella provincia di Pavia.
Nella tabella che segue sono indicate le quantità dei fanghi riutilizzati ad uso agricolo direttamente o mediante centri di recupero (compostaggio, fertilizzanti, ecc.) nell’Ambito della Regione Puglia e fuori regione (specificatamente Lombardia).
2012
2013
2014
Fanghi totali riutilizzati
195.850
194.734
191.393
direttamente in agricoltura Puglia
149.051
130.928
108.208
43.140
59.740
53.831
3.659
4.066
29.354
tramite compost in agricoltura Puglia riutilizzati altrove
Il riutilizzo agricolo diretto costituisce, attualmente, la forma di smaltimento più importante e quasi del tutto esclusiva in riferimento agli impianti delle Province di Foggia, Brindisi e Lecce, non altrettanto avviene per una parte degli impianti della Provincia di Taranto e per gli impianti ricadenti nelle Province di Bari e Bat. In particolare per la Provincia di Taranto le difficoltà nell’utilizzazione agronomica dei fanghi sono sorte a seguito del blocco delle operazioni di utilizzazione diretta su tutti i terreni agricoli, ricadenti in zona SIC (Siti di interesse Comunitario) che rappresentano buona parte del territorio provinciale, a seguito dell’intervenuta prescrizione di dover sottoporre preventivamente a Valutazione di Incidenza Ambientale le operazioni di utilizzazione diretta dei fanghi di depurazione. L’efficienza depurativa degli impianti di 72
parte dapprima residuale, ma nell’ultimo anno più consistente, sempre ai fini del riutilizzo agricolo è stata conferita presso siti di produzione di fertilizzanti
depurazione gestiti da AQP è costantemente monitorata attraverso l’analisi dei parametri caratterizzanti le acque in ingresso ed in uscita. Vengono annualmente programmati Controlli ed Autocontrolli, in numero e ragione dei reflui trattati dai singoli impianti e dei relativi Abitanti Equivalenti serviti, ferma restando la facoltà del controllore di effettuare prelievi a campione in qualsiasi momento. Nel 2012 sono stati prelevati ed analizzati 6.798 campioni, nel 2013 il numero dei campioni è aumentato passando a 8.675, nel 2014 sono stati prelevati 10.646 campioni per un totale di 99.634 parametri analizzati. In relazione ai sistemi di controllo a distanza, quasi tutti gli impianti depurativi delle province di Lecce e Foggia sono dotati di un sistema di teleallarme e/o telecontrollo, con tecnologia di tra-
smissione GSM, mentre, con appalto in corso si completeranno, per i restanti impianti ricadenti nelle Aree territoriali Bari – BAT e Taranto – Brindisi analoghi sistemi di teleallarme/telecontrollo che con l’adozione di tecnologia di trasmissione GPRS saranno integrati nel SISMAP (sistema di telecontrollo aziendale). Detti sistemi, in particolare, consentono da un lato di effettuare un monitoraggio da remoto dello stato delle principali apparecchiature presenti sugli impianti e degli allarmi dovuti al fuori servizio delle stesse con inoltro di SMS ai Responsabili di Conduzione e Manutenzione e ai manutentori e dall’altro di acquisire e gestire misure di energia elettrica, misure di portata in ingresso e/o in uscita e di produrre report e grafici delle grandezze analogiche e digitali coinvolte nella gestione ottimizzata.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
È, inoltre, in fase di affidamento, per i 55 impianti prioritari (di taglia maggiore e/o che recapitano in aree particolarmente sensibili) l’intervento di “Potenziamento del sistema di monitoraggio automatico da remoto degli impianti depurativi” utile a garantire in particolare: • un potenziamento delle attività di controllo dei processi di depurazione • una definizione dello stato di qualità ambientale dei recapiti finali • un controllo costante e centralizzato dell’andamento dei carichi in ingresso ed in uscita agli impianti A tal fine l’intervento prevede il monitoraggio da remoto dei seguenti parametri: • Ingresso impianto: Portata, SST, pH, Concentrazione sostanze organiche, Conducibilità; • Uscita impianto: Portata, SST, Concentrazione sostanze organiche, Cloro residuo. Inoltre, per gli impianti di Bari Est, Bisceglie, Gallipoli e Corsano si procederà in via prototipale, alla installazione della strumentazione necessaria alla implementazione di un sistema di monitoraggio più spinto, con la misurazione di più parametri, che interesserà anche le fasi intermedie della linea acque e della linea fanghi ed in particolare: ingresso impianto, equalizzazione, sedimentazione primaria, predenitrificazione, ossidazione-nitrificazione, sedimentazione
secondaria, digestione fanghi e la disinfezione. Acquedotto Pugliese in un’ottica di efficientamento del servizio ha, infine, previsto nel Piano Industriale 2015-2018 una serie di interventi sugli impianti di depurazione per raggiungere i seguenti obiettivi: - perseguimento della conformità ambientale dell’effluente depurato; - efficientamento del servizio; - incremento della capacità depurativa in conformità agli strumenti pianificatori vigenti; - contenimento della diffusione degli odori molesti; - ripristino funzionale degli impianti e dimensionamento dei fabbisogni manutentivi al fine di garantire la piena efficienza funzionale delle opere, prevenire i malfunzionamenti, di ridurre i costi di gestione e di allungare la vita utile delle apparecchiature elettromeccaniche; - individuazione di una strategia per la gestione dei fanghi di depurazione a breve, medio e lungo termine; - adeguamento normativo degli impianti in materia di igiene e sicurezza - risoluzione delle criticità dei recapiti finali su suolo. Per quanto riguarda il contenimento delle emissioni in atmosfera, in conformità al D.Lgs. 152/2006 e smi, AQP dovrà
eseguire una serie di interventi per la captazione ed il successivo trattamento dell’aria esausta proveniente dalle stazioni della linea fanghi, dei pretrattamenti e della sedimentazione primaria per un importo complessivo di circa 83 milioni di euro. Per gli adeguamenti strutturali di tutti gli impianti depurativi gestiti da AQP al fine non solo di assicurare la conformità ambientale degli scarichi ma anche per una maggiore efficienza impiantistica, il costo stimato è invece di circa 122 milioni di euro. A detto importo occorre sommare circa 236. milioni di euro per l’ottimizzazione della manutenzione in termini di tempi e modalità. Per la gestione dei fanghi e per adeguarsi agli indirizzi della politica dell’Unione Europea nella gestione dei rifiuti, AQP, ha delineato delle strategie per la prevenzione della produzione (riduzione) dei fanghi e per il recupero di materia e di energia. Nell’Area Bari/BAT dove sono localizzati gli impianti di maggior taglia, dovrebbe essere realizzato il nuovo essiccatore di Bari Ovest, che dovrebbe assorbire la produzione fanghi di Bari Ovest, mentre nella provincia di Taranto dovrebbe essere riattivato il forno di essiccamento fanghi di Taranto Bellavista cui dovrebbero essere destinati i fanghi prodotti da tale impianto. 73
Report di sostenibilità
ASECO S.p.A. è la Società controllata del Gruppo Acquedotto Pugliese dal 2009 situata in un area agricola pianeggiante nei pressi dell’abitato di Ginosa Marina (TA) in una posizione strategica per l’intero bacino pugliese e lucano. Sul territorio dal 1997, vanta un’esperienza consolidata nell’ambito del trattamento, del recupero e del trasporto rifiuti, finalizzata alla produzione di ammendante compostato misto. Il compostaggio assicura il riciclo dei rifiuti organici in un modo ambientalmente compatibile, permettendo al contempo la protezione delle risorse idriche dall'inquinamento e dal degrado. Il processo produttivo dell’impianto ASECO S.p.A. si articola nelle seguenti fasi: - ricezione/pesatura dei rifiuti; - scarico e Stoccaggio dei rifiuti; - pretrattamento materiale ligneo-cellulosico e F.O.R.S.U.; - miscelazione; - biossidazione accelerata con sistema di controllo automatizzato del processo; - maturazione; - vagliatura e raffinazione; - analisi compost; - insacchettamento; Le materie prime utilizzate dal ciclo produttivo sono caratterizzate da fanghi civili da impianti di depurazione, fanghi e gli scarti agroalimentari, FORSU e da rifiuti vegetali, e le quantità trattate nel triennio di riferimento sono riportate nelle seguenti tabelle di monitoraggio espressa in kg: Rifiuti fanghi civili ritirati
Rifiuti fanghi e scarti agr. ritirati
FORSU ritirata
Rifiuti legno ritirati
Tot rifiuti ritirati
2012
27.999.820
11.850.460
13.716.010
26.434.240
79.999.930
2013
26.545.000
12.403.000
12.204.000
28.835.000
79.989.000
2014
21.631.640
10.297.570
16.924.760
25.562.160
74.416.130
Anno
La Società fornisce prodotti e servizi innovativi in linea con le esigenze di un mercato sempre più sensibile e attento alle problematiche ambientali, dialogando quotidianamente con Enti ed Istituti di Ricerca come la Facoltà di Agraria dell’U74
niversità degli Studi di Bari - Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali, il Laboratorio di Olfattometria dinamica dell’Università degli Studi di Udine, il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia.
ASECO in collaborazione con il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali e all’Acquedotto Pugliese conduce esperimenti per verificare la qualità, l’efficacia e la convenienza tecnico/economica dell’ammendante compostato misto
Acquedotto Pugliese S.p.A.
ottenuto da fanghi di depurazione biologica insieme ad altri rifiuti organici (FORSU, scarti mercatali, fanghi e scarti agroalimentari e legno vegetale). I risultati già ottenuti e in fase di ulteriore conferma consentono oggi di affermare che il compost produce effetti molto positivi sulla crescita delle piante e sulla ripartizione di biomassa, incrementando la produzione agricola e/o floricola del 20% circa. L’ASECO è partner del progetto “Posidonia Residus Integrated Management for Ecosustainability (PRIME) nell’ambito del programma LIFE Plus Politica ambientale e governance 2009”. Il progetto ha sviluppato le potenzialità connesse al recupero dei residui di posidonia (Posidonia oceanica) attraverso l'individuazione di un Sistema di Gestione Integrata in grado di coniugare le esigenze di tutela ambientale con la gestione delle biomasse di scarto e il recupero di materia da destinare all’agricoltura e dimostrare che è possibile ridurre l’impatto ambientale connesso alla rimozione dei residui spiaggiati di posidonia ed abbattere i costi connessi al loro smaltimento, principalmente attraverso il recupero e il compostaggio delle biomasse di scarto. La capacità produttiva dell’impianto è di 80.000 tonnellate annue di materiali compostabili: FORSU, fan-ghi agroalimentari, biologici (frutto dei processi di depurazione) e potature vegetali. L’impianto ASECO dista circa 15 Km dal centro abitato di Ginosa e 10 Km dal centro abitato di Ginosa Marina; è ubicato in un’area pianeggiante interessata da terreni agricoli.
Investe anche in energie e risorse nello studio e nell’acquisizione di tecnologie che consentono di svolgere le proprie attività nel massimo rispetto dell’ambiente. La società ASECO ha richiesto alla Provincia di Taranto di realizzare interventi tecnologici e organizzativi idonei per un miglioramento delle condizioni ambientali e di salubrità dell’impianto. Gli interventi richiesti ed autorizzati con la determina dirigenziale n. 72 sono: • installazione di uno specifico impianto di trattamento delle acque di percolato con tecnologia di nuova generazione a bassissimo impatto ambientale; • realizzazione di un sistema automatizzato di controllo del processo di compostaggio e relative strumentazioni da campo, governate da una postazione computerizzata con software realizzato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia, a seguito di sperimentazione; • installazione di un’attrezzatura di processo per il miglior trattamento della FORSU in grado di minimizzare l’impatto olfattivo durante la produzione del compost; • realizzazione di una struttura prefabbricata in legno da destinare agli operatori di ASECO per pause lavorative e ricreative, al fine di migliorare il benessere degli stessi • realizzazione di una sala di controllo computerizzata del processo di compostaggio e sala attrezzata per il controllo di qualità dei materiali in ingresso e lavorazione; • installazione di una stazione auto-
matizzata per l’insacchettamento del compost di qualità. L’ASECO S.p.A. inoltre, sensibilizza e promuove attraverso campagne di sensibilizzazione pubblica, la corretta separazione del rifiuto organico, al fine del successivo recupero mediante il compostaggio. Promuove, inoltre, l’utilizzo del compost in favore del fertilizzante tradizionale. La raccolta differenziata permette inoltre la promozione del compostaggio all’interno di piccole comunità locali. Questa maniera di gestire i rifiuti biodegradabili ha due sostanziali vantaggi: gli impatti ambientali del trasporto e del trattamento dei rifiuti vengono evitati e c’è generalmente un uso diretto del compost pro dotto da parte del cittadino. Inoltre il coinvolgimento del cittadino nella raccolta differenziata genera una maggiore consapevolezza riguardo la produzione dei rifiuti e aiuta lo sviluppo di un accresciuto senso di responsabilità per i rifiuti prodotti. L’impiego del compost è sempre più crescente nell’agricoltura estensiva e nell’orticoltura specializzata, nella viticoltura, frutticoltura, manutenzione del verde ornamentale, giardinaggio, floricoltura e vivaistica. L'utilizzo del compost quale fertilizzante rientra, inoltre, nelle strategie che l'Unione Europea promuove in ottemperanza al Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici. È proprio in tale ottica che viene proposta una attività di monitoraggio nell’ambito del triennio di attività, distribuito in diversi areali pugliesi, su varie colture al fine di valorizzare il prodotto.
gestiti, rendono Acquedotto Pugliese una società fortemente energivora: i consumi totali di energia elettrica sono pari a 538
GWh e rappresentano circa lo 0,17% dell’energia complessivamente consumata in Italia.
L'energia Acquedotto Pugliese, nel corso dell’anno 2014, ha proseguito l’impegno, già avviato negli anni precedenti, di ridurre i consumi energetici nelle varie fasi del sistema idrico integrato e, contestualmente, incrementare la produzione di energia elettrica da impianti a fonte rinnovabile. La particolare morfologia del territorio servito, la limitata disponibilità idrica ad uso potabile presente nella Regione Puglia (con la conseguente necessità di trasportare la risorsa idrica dalle regioni limitrofe e a distanze considerevoli) e la numerosità degli impianti di depurazione
U.M.
2012
2013
2014
n.
1.561
1.511
1.588
Potenza disponibile contrattuale
kW
183.046
182.047
184.721
Consumo di energia elettrica
GWh
576
540
538
Punti di prelievo
75
Report di sostenibilità
I consumi di energia elettrica risultano così suddivisi per le singole fasi del servizio idrico integrato: U.M.
2012
2013
2014
Consumo di energia elettrica
GWh
576
540
538
di cui per servizio di approvvigionamento idropotabile
GWh
376
348
345
di cui per servizio di fognatura
GWh
28
27
28
di cui per servizio di depurazione
GWh
172
165
165
di cui per altre attività idriche
GWh
0,021
0,018
0,018
Il consumo di energia elettrica nel 2014 è stato minore dello 0,3% rispetto all’anno precedente. La riduzione dei consumi deriva dalla riduzione dei volumi idrici immessi in rete, dal diverso mix delle fonti di approvvigionamento, oltre che dall’attività di efficientamento energetico messa in campo in tutte le fasi del servizio idrico. Nell’ambito del consumo energetico connesso al servizio di approvvigionamento idropotabile si segnala una riduzione dell’energia elettrica consumata nelle fasi di: • captazione, per effetto dei minori prelievi idrici soprattutto da falda profonda; • distribuzione, per effetto della riduzione delle perdite nelle reti, per interventi di efficientamento energetico degli impianti di sollevamento, per il completamento dell’automazione degli impianti di sollevamento con i livelli dei serbatoi e il controllo dei valori di pressione in rete; parzialmente compensata dall’incremento nelle fasi della potabilizzazione e del trasporto e accumulo, causato dalla necessità di utilizzare fonti energeticamente più svantaggiose dal punto di vista economico. I consumi di energia sono mensilmente rapportati alle variabili di processo dei singoli impianti (quali ad es. mc potabilizzati per impianti di potabilizzazione, mc sollevati per impianti di sollevamento, ecc..) al fine di monitorare gli indici KPI (Key Performance Indicator). Questi ultimi sono rappresentativi nel tempo di indici prestazionali di impianto e/o delle sezioni che lo
Totale energia elettrica prodotta Quota di energia prodotta da fonti rinnovabili Volumi di energia elettrica venduta
costituiscono, da cui valutare eventuali necessità manutentive straordinarie, incipienti criticità di rendimento dell’impianto o eventuali inefficienze di altra natura al fine di porvi rimedio nel più breve tempo possibile. Gli interventi messi in campo per il contenimento dei costi energetici sono riconducibili ai seguenti campi di azione: • approvvigionamento energetico: l’attuale struttura contrattuale di fornitura di energia elettrica consente ad Acquedotto Pugliese una copertura progressiva del portafoglio al fine di sfruttare i momenti di opportunità del mercato spot e future mitigandone il rischio; • progetti di risparmio energetico: investimenti per efficientare gli impianti esistenti attraverso la sostituzione dei motori con altri a maggiore efficienza, l’installazione di sistemi elettronici di regolazione della frequenza (inverter) dove possibile ed opportuno, sistemi di automazione per il corretto funzionamento delle apparecchiature in base alle reali necessità di processo (ad es. sonde di ossigeno nelle vasche di ossidazione, regolazione automatica del numero di giri dei motori elettrici, ecc..), rifasamento elettrico, ecc.. • manutenzione: implementazione di un progetto integrato di manutenzione elettromeccanica come descritto in precedenza. In ambito energetico, un focus particolare merita il Piano Industriale delle Depurazione sopra descritto, che rappresentando lo U.M.
2012
2013
2014
GWh
6,98
13,92
13,02
%
100
100
100
GWh
5,55
12,80
12,11
1,26
1,09
1,08
1,20
2,40
2,40
Energia prodotta su venduta Energia prodotta su consumata
76
strumento di pianificazione dimensionale ed impiantistica degli impianti di depurazione nei prossimi anni, avrà conseguentemente anche impatti energetici. Da una stima effettuata, l’impatto energetico di tali interventi sarà comunque complessivamente limitato in quanto l’incremento dei consumi di alcuni impianti di depurazione che saranno oggetti di ampliamento e/o adeguamento sarà quasi bilanciato con l’attivazione delle linee gas e dalla conseguente produzione di energia elettrica. Il costante impegno di Acquedotto Pugliese in un uso razionale delle risorse energetiche si è manifestato nel corso degli anni precedenti e lo sarà per gli anni successivi anche nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Attualmente sono in esercizio n. 4 centrali idroelettriche con una potenza installata complessiva pari a 3,2 MW ed un impianto fotovoltaico da 1 MW; nel corso del 2015 è prevista l’attivazione di ulteriori n. 5 centrali idroelettriche per ulteriori 2 MW installati. Nell’anno 2014 si è registrata una riduzione del 6% della produzione di energia elettrica a causa della minore produzione della centrale di Padula (dovuta alla minore dotazione idrica delle sorgenti rispetto all’anno precedente) e agli interventi manutentivi sulle altre. Si stima che la produzione delle nuove centrali che saranno progressivamente attivate sarà pari ad ulteriori 2,6 GWh nel 2015 e a 4 GWh nel 2016. Di seguito sono riportati, invece, i dati relativi all’energia elettrica venduta ed il confronto con quella consumata.
%
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Considerata la complessità impiantistica di una rete acquedottistica delle dimensioni precedentemente citate e la contestuale necessità di utilizzare le migliori tecnologie disponibili, Acquedotto Pugliese ha sottoscritto un contratto di ricerca con il Politecnico di Bari che si è articolato nelle seguenti due linee di azione: 1) “Caratterizzazione, parametrizzazione e modellizzazione dei consumi energetici di impianti di sollevamento nei sistemi acquedottistici” il cui obiettivo è stato definire un approccio sistematico per l’individuazione degli interventi per il miglioramento dell’efficienza complessiva degli impianti di sollevamento più energivori di Acquedotto Pugliese (impianti del Locone, del Sinni e di Parco del Marchese);
2) “Aumento dell’efficienza dei sistemi di pompaggio tramite variatori di frequenza” – l’obiettivo è stato analizzare la convenienza di utilizzo di variatori di frequenza per i motori elettrici delle elettropompe in esercizio presso alcuni impianti di sollevamento di AQP. Tutte le attività descritte e gli sforzi aziendali sino ad oggi profusi per un uso razionale delle risorse energetiche hanno uno sbocco naturale nella Certificazione ISO 50001 sui sistemi di gestione dell’energia. Tale norma indica i requisiti per creare, implementare, mantenere e migliorare un sistema di gestione dell’energia il cui fine è quello di supportare una organizzazione nel perseguire, con un approccio sistematico, il miglioramento continuo della
propria efficienza energetica. La fase di Certificazione ISO 50001 sarà avviata nel 2015. I progetti di risparmio energetico in corso di attivazione e l’implementazione del sistema di gestione dell’energia, consentiranno ad Acquedotto Pugliese di massimizzare i risparmi energetici conseguiti che potranno essere valorizzati anche attraverso i Titoli di Efficienza Energetica (TEE). Grazie ad interventi di efficientamento già conclusi, Acquedotto Pugliese ha rendicontato tali attività ed ottenuto i certificati bianchi (TEE) per la durata prevista della vita utile; i TEE sono periodicamente scambiati sulla piattaforma dei Titoli di Efficienza Energetica gestita dal Gestore dei Mercati Energetici
di conversione utilizzato per la determinazione della quantità di CO2 prodotta è quello definito dalla International Ener-
gy Agency (IEA) e pari a 2,6256 Kg CO2/l per il diesel.
Emissioni di CO2 Le emissioni dirette di CO2 sono essenzialmente dovute al consumo di carburante dei mezzi aziendali. Il coefficiente
2012
2013
2014
470
452
477
737.438
698.378
739.992
1.936
1.833
1.943
Numero di mezzi totali Carburante diesel consumato (litri) Emissioni di CO2 (tonnellate)
Le emissioni indirette di CO2 sono dovute al consumo di energia elettrica al netto di quella prodotta. Il coefficiente di con-
versione utilizzato per la determinazione della quantità di CO2 prodotta è quello definito dalla International Energy Agen-
Energia elettrica consumata netta (GWh) (*) Emissioni di CO2 (ton)
cy (IEA) e pari a 406,309 CO2 g/KWh di energia elettrica.
2012
2013
2014
568
526
525
230.792
213.751
213.304
(*) è determinato dalla differenza tra energia elettrica consumata e quella prodotta da fonti rinnovabili(13 GWh per l’esercizio 2014)
Reclami ambientali e sanzioni AQP ha adottato un sistema di gestione ambientale conforme alla Norma UNI EN ISO 14001 ed ha strutturato, tra gli altri, un processo di gestione dei reclami in materia ambientale finalizzato a garantire risposte chiare ed esaustive. In particolare, la Società si è dotata di una procedura che consente a tutti gli stakeholder come Amministrazioni pubbliche, Autorità di Controllo e collettività di presentare reclami, rilievi segnalazioni e contestazioni
di valenza ambientale. Ciò consente alla Società di porre in essere azione di rientro della criticità, laddove accertata, trasmettendo opportuna comunicazione al soggetto interessato. Valore monetario delle multe (€) Accantonamento Multe TOTALE
Con particolare riferimento alle sanzioni e multe per il mancato rispetto dei regolamenti e delle leggi in materia ambientale, di seguito si riporta il valore delle multe pagate nel triennio di riferimento. 2012
2013
2014
300.083
222.305
490.353
7.063
911
8.872
307.146
223.216
498.225
77
Report di sostenibilità
Biodiversità Acquedotto Pugliese è da sempre impegnata nel contribuire al mantenimento ed alla promozione della tutela dell’ambiente e della biodiversità. Si riportano di seguito alcune iniziative fortemente sostenute dalla Società in partnership con altri soggetti istituzionali rilevanti.
Gestione dell’Oasi di Conza della Campania (Av)
78
L’Oasi WWF “Lago di Conza”, include e tutela un’importante area umida originatasi in seguito allo sbarramento del fiume Ofanto per la costruzione dell’invaso artificiale gestito da EIPLI. Oltre ad essere designata Oasi del WWF l’area rientra nella Rete Natura 2000 come zone SIC e ZPS rappresentando un importante sito per molte specie animali e vegetali di interesse comunitario. La componente principale, l’avifauna, che include molte specie elencate in liste nazionali ed internazionali di conservazione, abita i vari e rari ambienti che caratterizzano l’Oasi: il bosco igrofilo, il prato naturale e le praterie allagate. L’Oasi rappresenta, inoltre, un fondamentale crocevia delle migrazioni e ogni anno, durante la stagione primaverile ed autunnale, è possibile incrociare il passaggio di grandi volatori come Gru, per le quali nel 2013 è stato stimato il passaggio di quasi 10.000 individui, Rapaci, Cicogne ed Anatidi. L’area infatti è situata sulla direttrice Ofanto-Sele (direzione NE-SW) e rappresenta uno dei siti più importanti nel sud Italia per il riposo e il foraggiamento di molte specie ornitiche lungo la rotta migratoria tra il mar Tirreno ed il mare Adriatico. Inoltre l'Oasi acquisisce un ruolo rilevante anche per la variegata e popolosa avifauna che vi nidifica e per varie specie di mammiferi quali il Tasso, ormai sempre più raro in Campania, la Volpe e la rarissima ed elusiva Lontra, per la quale l’Ofanto rappresenta uno degli ultimi ambienti italiani in cui è
possibile registrarne la presenza. Nel mese di ottobre 2007 Acquedotto Pugliese ha sottoscritto con la Provincia di Avellino, il Comune di Conza della Campania e di Cairano, l’EIPLI, l’Agenzia del Demanio di Napoli, la Comunità Montana dell’Alta Irpinia, l’Autorità di Bacino della Puglia, il WWF Italia e l’Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica un Protocollo d’Intesa per la gestione dell’Oasi naturalistica WWF “Lago di Conza”. La gestione di tale Oasi viene assicurata dall’ACOWWF Onlus sulla base di una pianificazione delle attività finanziate da alcuni enti sottoscrittori dell’Intesa. In particolare le quote di contribuzione per il 2014 sono state così suddivise: • Acquedotto Pugliese: 57.500 euro • Comune di Conza della Campania: 5.000 euro • Provincia di Avellino: 50.000 euro Con le risorse finanziarie messe a disposizione dei soggetti finanziatori ACOWWF assicura la gestione e manutenzione delle strutture dell’Oasi. In particolare: • Sentieri per i visitatori • Sentiero natura • Sentiero della cicogna bianca • Sentiero per mountain bike • Area faunistica delle Testuggini • Giardino delle piante autoctone • Centro Visite ACOWWF, inoltre, assicura l’effettuazione di visite guidate, visite tematiche, laboratori didattici per le scuole, birdwatching, ricerca scientifica, sorveglianza, monitoraggio, manutenzione strutture e sentieri.
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Impianto di fitodepurazione di Melendugno
Il 14 luglio 2011 Acquedotto Pugliese ha sottoscritto con la Regione Puglia, il Comune di Melendugno e Legambiente una Convenzione per la disciplina delle attività di monitoraggio e valorizzazione di natura ambientale dell’impianto di fitodepurazione di Melendugno. L’impianto di fitodepurazione si estende su una superficie di 8 ettari, di cui 5 ettari occupati da bacini di lagunaggio, e si colloca in una zona di particolare valenza ambientale, caratterizzata da aree naturali (che ne fanno un sito potenzialmente idoneo alla presenza stanziale di differenti specie animali vista l'ampia fascia di macchia mediterranea posta in direzione nord ed un'area boscata, con annessa area umida, in direzione nordest) e da una posizione strategica nella dinamica dei flussi migratori dell'avifauna. L’impianto coniuga l'esigenza tecnica della depurazione dei reflui con la necessità di un corretto inserimento dell'opera in un ambiente di notevole valore naturalistico, ricostruendo di fatto una
zona umida, all'interno del mosaico di aree naturali e seminaturali presenti nell'area. Le aree umide così ricostruite offrono notevoli vantaggi, tra cui: • la ricostruzione della capacità autodepurativa dei corpi idrici superficiali, perduta a causa di interventi di regimentazione idraulica indifferenti alle esigenze ambientali; • la ricostruzione di habitat naturali e della biodiversità; • la ricarica della falda; • la riappropriazione del territorio attraverso l’uso ricreativo e didattico dell'area. In base alla Convenzione sottoscritta nel 2011, Legambiente assicura lo svolgimento delle attività di monitoraggio e valorizzazione ambientale dell’area umida. Tali attività consistono in particolare nella comunicazione, informazione, ricerca, educazione ambientale, volontariato, tutela della biodiversità, gestione delle risorse naturali, formazione, ecoturismo ed ospitalità di qualità.
AQP: Impianto di fitodepurazione Melendugno
Valorizzazione naturalistica dei campi di spandimento a servizio dell’impianto di depurazione di Gioia del Colle
In maniera del tutto naturale i campi di spandimento a servizio, quale recapito, dell’impianto di depurazione di Gioia del
Colle gestito da AQP sono divenuti un'oasi faunistica, rappresentando un ecosistema filtro.
79
Report di sostenibilità
Appendici Glossario A ATO = ambito territoriale ottimale Abitante equivalente = carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno (D. Lgs. 152/99). Acque reflue urbane (o Acque reflue) = acque reflue domestiche o miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ovvero acque meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate e provenienti da agglomerato. Agglomerato urbano = area in cui la popolazione, ovvero le attività produttive, sono concentrate in misura tale da rendere ammissibile, sia tecnicamente che economicamente in rapporto anche ai benefici ambientali conseguibili la raccolta ed il convogliamento delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento e verso un punto di recapito finale.
B BOD (Biological Oxygen Demand) = Domanda Biochimica di Ossigeno. È, per definizione, la quantità di Ossigeno utilizzato dai microrganismi per degradare la materia organica contenuta nel liquame alla temperatura di 20°C. BOD5 = valore del BOD misurato dopo 5 giorni. È comunemente utilizzato come misura delle sostanze organiche biodegradabili presenti nelle acque reflue.
C Captazione = è il sistema delle opere idrauliche di raccolta delle acque di una sorgente, di un pozzo o di un invaso. COD (Chemical Oxygen Demand) = Domanda Chimica di Ossigeno. Rappresenta la quantità di ossigeno necessaria per degradare per via chimica la materia organica biodegradabile e non biodegradabile contenuta nel liquame. È comunemente utilizzato come misura delle sostanze organiche presenti nelle acque reflue. Compost = ammendante compostato misto ottenuto da fanghi di depurazione biologica e altri rifiuti organici.
D Disinfezione = processo di trattamento che ha come obiettivo quello di distruggere o rendere inoffensivi i microrganismi presenti nelle acque.
F Fanghi attivi = fiocchi presenti nei processi di depurazione delle acque reflue, formati da batteri ed altri microrganismi in presenza di ossigeno disciolto. Sono utilizzati per la rimozione delle sostanze organiche biodegradabili. Fitodepurazione = sistema naturale di depurazione delle acque mediante l’uso di piante selezionate. 80
Acquedotto Pugliese S.p.A.
I Ipoclorito di sodio = prodotto chimico contenete cloro che, in soluzione acquoso concentrata viene utilizzato nei processi di disinfezione delle acque.
N Nitrificazione = processo di trasformazione dellâ&#x20AC;&#x2122;azoto ammoniacale in azoto notrico per mezzo di microrganismi (Nitrosomonas e Nitrobacter) NOx = ossidi di azoto
O Ossidazione = reazione chimica o biochimica che determina lâ&#x20AC;&#x2122;incremento del numero di ossidazioni di un atomo.
P Policloruro di alluminio = prodotto chimico utilizzato come agente flocculante nella depurazione delle acque reflue e nella potabilizzazione delle acque. Polielettrolita = sostanza utilizzata come coadiuvante nei processi di chiari flocculazione per la potabilizzazione delle acque.
S SST = solidi sospesi totali. Vengono convenzionalmente definiti come le sostanze non disciolte nellâ&#x20AC;&#x2122;acqua, trattenute da una membrana filtrante con pori di diametro pari a 0.45 micrometri. SOx = ossidi di zolfo SIC = siti di importanza comunitaria
Z ZPS = zone a protezione speciale
81
Report di sostenibilità
Tavola di correlazione dei contenuti Gri-G4 La tabella di seguito riportata guida il lettore nella identificazione all’interno del report di sostenibilità delle specifiche informazioni richieste dalle linee guida GRI G4. Per ogni tipologia di informazione sono riportati la codifica richiesta dallo standard di rendicontazione (la codifica con asterisco riguarda lo standard relativo al supplemento settoriale Electric Utilities Sector Disclosures), il numero di pagina in cui è trattato l’argomento all’interno del report, nonché il livello di aderenza allo stesso standard. In riferimento a tale ultimo aspetto si riporta la seguente legenda: √ indica un’informazione rendicontata integralmente, ovvero i dati e le informazioni interamente i requisiti dello standard;
soddisfano
o indica un’informazione rendicontata parzialmente, ovvero i dati e le informazioni soddisfano solo in parte i requisiti dello standard; - indica un’informazione non rendicontata perché non disponibile, ovvero i dati e le informazioni non sono raccolti o non sono sufficientemente rappresentativi; ns indica un’informazione non significativa e, pertanto, non applicabile nel caso di specie.
Codice GRI
INDICATORE
LIVELLO
PAGINA
Strategia e analisi
G4-1
Dichiarazione della più alta autorità nell'ambito del processo decisionale (ad es. amm. delegato, presidente e posizione equivalente) in merito all'importanza della sostenibilità per l'organizzazione e la sua strategia
√
1
G4-2
Descrizione dei principali impatti, rischi ed opportunità
√
7-8, 16-17
Profilo dell'organizzazione
82
G4-3
Nome dell'organizzazione
√
4
G4-4
Principali marchi, prodotti e servizi
√
45-57
G4-5
Luogo in cui ha sede il quartier generale
√
4
G4-6
Numero dei paesi nei quali opera l'organizzazione, e nome dei paesi nei quali l'organizzazione svolge la maggior parte della propria attività operativa e che sono particolarmente importanti ai fini delle tematiche di sostenibilità richiamate nel report
√
46-47
G4-7
Assetto proprietario e forma legale
√
4
G4-8
Mercati serviti (includendo analisi geografica, settori serviti, tipologia di consumatori/beneficiari)
√
45-57
G4-9
Dimensione dell'organizzazione
√
13
G4-10
Numero di dipendenti per tipo di contratto, regione e genere
√
30-31
G4-11
Percentuale di dipendenti coperti da contratti collettivi di contrattazione nazionale
√
30-31
G4-12
Descrizione della catena di fornitura
√
38-44
G4-13
Altre informazioni rilevanti in tema di dimensione, struttura, proprietà, catena di fornitura
√
4,6
G4-14
Descrizione dell'applicazione dell'approccio prudenziale (gestione del rischio)
o
7
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Codice GRI
INDICATORE
LIVELLO
PAGINA
G4-15
Sottoscrizione di codici di condotta (altre iniziative economiche, ambientali e sociali)
√
8
G4-16
Elenco delle adesioni ad associazioni di categoria ed organizzazioni nazionali o internazionali
√
25-28
EU3
Numero di clienti domestici, industriali, istituzionali e commerciali
√
47
Aspetti materiali e perimetro di rendicontazione G4-17
Elenco delle imprese incluse nel bilancio consolidato di gruppo ed elenco delle imprese non comprese nel report
√
2
G4-18
Descrizione del processo di definizione del contenuto del bilancio
√
2
G4-19
Elenco degli aspetti materiali identificati nel processo di reporting
√
11-12
G4-20
Descrizione del perimetro di consolidamento per ciascun aspetto materiale (all'interno dell'azienda)
√
12
G4-21
Descrizione del perimetro di consolidamento per ciascun aspetto materiale (all'esterno dell'azienda)
√
12
G4-22
Segnalare gli effetti di eventuali ripetizioni di informativa inserite nei report precedenti e le ragioni di tali ripetizioni (nessuna ripetizione in quanto primo anno di redazione del report di sostenibilità)
ns
G4-23
Segnalare cambiamenti significativi rispetto a report di periodi precedenti relativamente ad obiettivi e limitazioni (nessun cambiamento in quanto primo anno di redazione del report di sostenibilità)
ns
Coinvolgimento degli stakeholder G4-24
Elenco degli stakeholder coinvolti dall'azienda
√
12
G4-25
Criteri utilizzati per identificare e selezionare gli stakeholder coinvolti
√
12
G4-26
Descrizione del processo di stakeholder engagement
√
12
G4-27
Segnalazione di argomenti chiave e criticità emerse dall'attività di coinvolgimento degli stakeholder; descrizione del modo in cui la organizzazione ha reagito alle criticità emerse.
o
12
G4-28
Periodo di rendicontazione delle informazioni fornite
√
2
G4-29
Data di pubblicazione del bilancio più recente
√
2
G4-30
Periodicità di rendicontazione
√
2
G4-31
Contatti e indirizzi utili per chiedere informazioni su report e i suoi contenuti
√
2
G4-32
Indicazione dell'opzione "in accordance" scelta; tabella dei contenuti GRI; riferimenti alla verifica esterna
√
2
G4-33
Indicazione del soggetto che effettua assurance
√
2
G4-34
Struttura di governo dell'azienda, inclusi i comitati che rispondono direttamente al più alto organo di governo, responsabili di specifici compiti come la definizione della strategia ed il controllo organizzativo
o
10-11
G4-35
Descrizione del processo di delega su questioni economiche, ambientali e sociali (dalla carica più alta verso manager/lavoratori)
-
6
G4-36
Responsabilità sugli aspetti economici, sociali ed ambientali
√
6
Profilo del report
Governance
83
Report di sostenibilità
Codice GRI
INDICATORE
LIVELLO
PAGINA
G4-37
Descrizione del processo di confronto tra stakeholders e le più alte cariche di governo su aspetti sociali, ambientali ed economici
o
6
G4-38
Descrizione della composizione delle cariche di governance più importanti
√
6
G4-39
Indicare se il più alto organo di governo ricopre anche il ruolo di amministratore delegato
√
6
G4-40
Indicare i criteri utilizzati per la scelta dei componenti il più alto organo di governo
-
G4-41
Descrizione dei processi utilizzati per assicurare l'assenza di conflitti d'interesse
o
7
G4-42
Ruolo del più alto organo di governo nella definizione della mission, strategie, policy, obiettivi relativi ad aspetti economici, ambientali e sociali
√
4,7
G4-43
Sviluppo delle conoscenze degli aspetti economici, ambientali e sociali da parte del più alto organo di governo
o
6
G4-44
Indicazione dei processi di valutazione delle performance del più alto organo di governo per quanto riguarda la governance degli aspetti economici, ambientali e sociali
-
G4-45
Segnalazione del ruolo del più alto organo di governo per l'identificazione e la gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità relative agli aspetti economici, ambientali e sociali
o
9
G4-46
Segnalazione del ruolo del più alto organo di governo nella verifica dell'efficacia del sistema di gestione dei rischi per gli aspetti economici, ambientali e sociali
o
6-8
G4-47
Segnalazione della frequenza delle verifiche del più alto organo di governo dell'efficacia del sistema di gestione dei rischi per gli aspetti economici, ambientali e sociali
-
G4-48
Segnalazione dell'organo che approva il bilancio di sostenibilità
√
6
G4-49
Descrizione del processo di comunicazione delle criticità con il più alto organo di governo
o
37
G4-50
Numero e descrizione delle comunicazioni critiche ricevute dal più alto organo di governo, nonché descrizione delle procedure utilizzate per affrontarle e risolverle.
-
G4-51
Descrizione delle politiche retributive per l'alto organo di governo e dirigenti
√
32-33
G4-52
Descrizione del processo di determinazione delle remunerazioni
√
32-33
G4-53
Descrizione di come le opinioni degli stakeholders sono considerate nelle politiche retributive
-
G4-54
Rapporto tra la remunerazione del dipendente con stipendio più elevato e la retribuzione mediana
o
G4-55
Rapporto tra l'incremento percentuale dello stipendio del dipendente con stipendio più elevato rispetto all'incremento mediano
-
G4-56
Descrizione del sistema di valori, principi, come codici di condotta e codici etici
√
4,8
G4-57
Descrizione delle procedure intere ed esterne per avere segnalazioni su comportamenti non etici e illegali
√
7-8
G4-58
Descrizione delle procedure interne ed esterne per la comunicazione di comportamenti non etici o illegali
√
7-8
32-33
Etica e integrità
84
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Codice GRI
INDICATORE
LIVELLO
PAGINA
Performance economica G4-EC1
Valore economico diretto, generato e distribuito
√
14-19
G4-EC2
Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità per le attività delle organizzazioni dovute ai cambiamenti climatici
√
16-17
G4-EC3
Copertura degli obblighi assunti in sede di definizione del piano pensionistico
√
35
G4-EC4
Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione
√
19
G4-EC5
Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio minimo locale nelle sedi operative più significative, articolato per genere
√
32
G4-EC6
Percentuale di senior manager assunti nella comunità locale nelle sedi operative più significati
-
Presenza sul mercato
Impatti economici indiretti G4-EC7
Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi forniti per pubblica utilità
√
15-17,64
G4-EC8
Analisi e descrizione dei principali impatti economici indiretti considerando le esternalità generate
√
16-17
Percentuale di spesa concentrata su fornitori locali in relazione alle sedi operative più significative
√
41-43
G4-EN1
Materiali utilizzati suddivisi per peso e volume
o
63,67,72,73
G4-EN2
Percentuale dei materiali che deriva da materiale riciclato
-
Gestione degli appalti G4-EC9 Materiali
Energia G4-EN3
Consumo di energia all'interno dell'azienda
√
75-77
G4-EN4
Consumo di energia all'esterno dell'azienda (impianti)
√
75-77
G4-EN5
Intensità energetica
G4-EN6
Riduzione del consumo energetico
√
75-77
G4-EN7
Riduzione del fabbisogno energetico di prodotti e servizi
√
75-77
G4-EN8
Prelievo di acqua totale per fonte
√
60-63
G4-EN9
Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di acqua
√
60-63
G4-EN10
Percentuale e volume totale dell'acqua riciclata e riutilizzata
√
60-63
G4-EN11
Localizzazione e dimensione dei terreni posseduti, affittati e gestiti in aree (o adiacenti ad aree) protette o in aree ad elevata biodiversità esterna ad aree protette
√
78-79
G4-EN12
Descrizione dei maggiori impatti di attività prodotti e servizi sulla biodiversità di aree protette o aree ad alta biodiversità esterna alle aree protette
√
78-79
G4-EN13
Habitat protetti e ripristinati
√
78-79
G4-EN14
Numero di specie elencate nella lista rossa (UCN) e nelle liste nazionali delle specie protette che trovano il proprio habitat nelle aree di operatività dell'organizzazione suddivise per livello di rischio di estinzione
-
Ns
Acqua
Biodiversità
85
Report di sostenibilità
Codice GRI
INDICATORE
LIVELLO
PAGINA
Emissioni G4-EN15
Emissioni dirette di gas effetto serra
√
77
G4-EN16
Emissioni indirette di gas effetto serra
√
77
G4-EN17
Altre emissioni di gas effetto serra
G4-EN18
Intensità di emissioni di gas effetto serra
-
G4-EN19
Riduzioni di emissioni di gas effetto serra
√
G4-EN20
Emissioni di sotanze nocive per l'ozono per peso
Ns
G4-EN21
NO,SO e altre emissioni significative nell'aria per tipologia e peso
Ns
G4-EN22
Acqua reflua totale scaricata per qualità e destinazione
√
69-73
G4-EN23
Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento
√
72-73
G4-EN24
Numero totale e volumi di sversamenti significativi
√
62-63
G4-EN25
Peso dei rifiuti classificati come pericolosi in base alla Convenzione di Basilea (allegati I, II, III e VIII) che sono trasportati, importati, esportati e trattati e loro percentuale trasportata all'esterno
√
70-73
G4-EN26
Identità, dimensione, stato di salvaguardia e valore della biodiversità della fauna e della flora acquatica e i relativi habitat colpiti in maniera significativa dagli scarichi di acqua e dalle disposizioni provocate dall'azienda
o
78-79
G4-EN27
Iniziative per mitigare impatti ambientali dei prodotti e servizi e grado di mitigazione dell'impatto
√
58
G4-EN28
Percentuale di prodotti venduti e relativo materiale di imballaggio riciclato e riutilizzato per categoria
Ns
Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale
o
77
Impatti ambientali significativi del trasporto di prodotti e beni/materiali utilizzati per l'attività dell'organizzazione e per gli spostamenti del personale
√
74-75
Spese ed investimenti per la protezione dell'ambiente, suddivise per tipologie
√
15
44
Ns
77
Effluenti e rifiuti
Prodotti e Servizi
Conformità G4-EN29 Trasporti G4-EN30 Generale G4-EN31
Valutazione ambientale dei fornitori G4-EN32
Percentuale dei nuovi fornitori che sono stati selezionati sulla base di criteri ambientali
o
G4-EN33
Impatti ambientali attuali significativi e potenzialmente negativi nella catena di fornitura e relative azioni intraprese
-
Meccanismo di reclami ambientali G4-EN34
Numero di reclami in tema di impatti ambientali gestiti e risolti attraverso un formale meccanismo di gestione dei reclami.
o
77
Numero totale dei dipendenti, suddiviso per tipologie, tipo di contratto, distribuzione territoriale e genere e numero totale e tasso di turnover del personale e dei nuovi dipendenti, suddiviso per età, sesso e area geografica
o
30-32
Occupazione G4-LA1
86
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Codice GRI
INDICATORE
LIVELLO
PAGINA
G4-LA2
Benefits previsti per i lavoratori a tempo pieno, ma non per i lavoratori part-time e a tempo determinato
-
G4-LA3
Tasso di rientro al lavoro e di mantenimento del posto di lavoro dopo la fruizione di congedi parentali, articolato per genere
√
34
Periodo minimo di preavviso per modifiche operative (cambiamenti organizzativi), specificando se tali condizioni siano incluse o meno nella contrattazione collettiva
√
33-34
G4-LA5
Percentuale dei lavoratori rappresentati nel Comitato per la Salute e la Sicurezza, composto da rappresentanti della direzione e dei lavoratori, istituito al fine di controllare e fornire consigli sui programmi per la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore
o
36-37
G4-LA6
Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo e numero totale di decessi, divisi per area geografica e per genere
√
36
G4-LA7
Lavoratori con alta incidenza o altro rischio di infortuni legato alla loro occupazione
-
G4-LA8
Accordi formali con associazioni sindacali relativi alla salute e alla sicurezza
√
37
G4-LA9
Ore medie annue di formazione per dipendente, suddivise per categoria di lavoratori e per genere
o
35-36
G4-LA10
Programmi per la gestione delle competenze e per promuovere una formazione/aggiornamento progressivo a sostegno dell'impiego continuativo dei dipendenti e per la gestione della fase finale delle proprie carriere.
√
35-36
G4-LA11
Percentuale di dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni delle performance e dello sviluppo della propria carriera, suddivisa per genere e categoria di lavoratori
-
Relazioni industriali G4-LA4
Salute e Sicurezza sul lavoro
Formazione e istruzione
Diversità e pari opportunità G4-LA12
Composizione degli organi di governo dell'impresa e ripartizione dei dipendenti per categoria in base a sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità
o
16,30-31
√
34
Parità di remunerazione tra donne e uomini G4-LA13
Rapporto tra lo stipendio base e la remunerazione nel suo complesso (inclusi bonus, indennità, etc) delle donne rispetto agli uomini a parità di categoria e per i principali luoghi di lavoro
Valutazione fornitori sulla base delle politiche del lavoro G4-LA14
Percentuale di nuovi fornitori selezionati utilizzando criteri basati sulle politiche del lavoro
-
G4-LA15
Significativi impatti negativi effettivi o potenziali legati a politiche del lavoro nel processo di approvvigionamento e azioni intraprese
-
Politiche del lavoro e meccanismi di reclamo G4-LA16
Numero di reclami per politiche del lavoro, catalogati, indirizzati e risolti attraverso apposite procedure formali di reclamo
o
Percentuale e numero totale di accordi significativi di investimento e di contratti che includono clausole che incorporano i diritti umani e che sono stati sottoposti ad una relativa valutazione (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)
ns
37
Investimenti
G4-HR1
87
Report di sostenibilità
Codice GRI
G4-HR2
INDICATORE
LIVELLO
Ore totali di formazione dei dipendenti su politiche e procedure riguardanti tutti gli aspetti dei diritti umani rilevanti per l'attività dell'organizzazione e percentuale dei lavoratori formati (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)
ns
Numero totale di episodi legati a pratiche discriminatorie e azioni correttive intraprese (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)
ns
PAGINA
Non discriminazione G4-HR3
Libertà di associazione e contrattazione collettiva
G4-HR4
Identificazione delle attività e dei maggiori fornitori presso cui la libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere violata o esposta a rischi significativi e azioni intraprese in difesa di tali diritti. (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)
ns
Identificazione delle operazioni e dei maggiori fornitori che presentano un elevato rischio di ricorso al lavoro minorile e delle misure adottate per contribuire alla sua eliminazione (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)
ns
Attività e maggiori fornitori con altro rischio di ricorso al lavoro forzato o obbligato e misure intraprese per contribuire ad abolire tutte le forme di lavoro forzato o obbligato (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)
ns
Percentuale del personale addetto alla sicurezza che ha ricevuto una formazione sulle procedure e sulle politiche riguardanti i diritti umani rilevanti per le attività dell'organizzazione. (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)
ns
Lavoro minorile
G4-HR5
Lavoro forzato o obbligato
G4-HR6
Pratiche di Sicurezza
G4-HR7
Diritti della comunità locale G4-HR8
Numero di violazioni dei diritti della comunità locale e azioni intraprese (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)
ns
Percentuale e numero totale di attività che sono state sottoposte ad un riesame in termini di diritti umani e/o ad una valutazione degli impatti (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)
ns
Valutazione G4-HR9
Valutazione fornitori sulla base dei diritti umani G4-HR10
Percentuale di nuovi fornitori selezionati utilizzando criteri basati sui diritti umani. (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)
ns
G4-HR11
Significativi impatti negativi effettivi o potenziali legati ai diritti umani nel processo di approvvigionamento e azioni intraprese. (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)
ns
Diritti umani e meccanismi di reclamo G4-HR12
Numero di reclami per diritti umani, catalogati, indirizzati e risolti attraverso apposite procedure formali di reclamo (Aspetto già coperto dalla legislazione italiana)
ns
Collettività e comunità locali G4-SO1
88
Percentuale di attività in cui è stato implementato il coinvolgimento delle comunità locali, la valutazione degli impatti socio-ambientali e i programmi di sviluppo
o
18-19
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Codice GRI
INDICATORE
LIVELLO
PAGINA
Attività con importanti impatti positivi e negativi - reali e potenziali - sulle comunità locali
√
25-28
G4-SO3
Numero totale e percentuale di operazioni valutate per rischi legati a corruzione e rischi significativi identificati
o
7
G4-SO4
Percentuale dei lavoratori che hanno ricevuto formazione su politiche e procedure anti-corruzione dell'organizzazione
√
35
G4-SO5
Azioni intraprese in risposta ad episodi di corruzione
-
Totale dei contributi a partiti e movimenti politici, distinti per beneficiario
√
25
Numero totale di azioni legali riferite a concorrenza sleale, antitrust e pratiche monopolistiche e relative sentenze
√
21,38
Valore monetario delle sanzioni significative e numero totale di sanzioni non monetarie per non conformità a leggi e regolamenti
o
77
G4-SO2 Anti-corruzione
Contributi politici G4-SO6
Comportamenti anti-collusivi G4-SO7 Conformità G4-SO8
Valutazione dei fornitori in base agli impatti sulla Società G4-SO9
Percentuale di nuovi fornitori selezionati utilizzando criteri basati sugli impatti sulla società
-
G4-SO10
Significativi impatti negativi effettivi o potenziali sulla società nel processo di approvvigionamento e azioni intraprese
-
Meccanismi di reclamo per impatti sulla società G4-SO11
Numero di reclami per impatti sulla società, catalogati, indirizzati e risolti attraverso apposite procedure formali di reclamo
o
56
Salute e Sicurezza dei consumatori G4-PR1
Percentuale delle principali categorie di prodotti/servizi per i quali gli impatti sulla salute e la sicurezza sono valutati per promuoverne il miglioramento
√
49
G4-PR2
Numero totale, suddiviso per tipologia, di casi di non conformità a regolamenti e codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza di prodotti/servizi durante il loro ciclo di vita
o
56
G4-EU25*
Numero di infortuni, malattie e incidenti mortali che hanno coinvolto la collettività, incluse cause legali anche pendenti
-
Etichettatura di prodotti e servizi G4-PR3
Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi richieste dalle procedure e percentuale di prodotti/servizi significativi soggetti a tali requisiti informativi
√
G4-PR4
Numero totale, suddiviso per tipologia, di casi di non conformità a regolamenti e codici volontari riguardanti le informazioni e le etichettature di prodotti/servizi
-
G4-PR5
Pratiche relative alla customer satisfaction, inclusi i risultati delle indagini volte alla sua misurazione
√
54-55
45-57
54-55
Marketing e Comunicazione G4-PR6
Vendita di prodotti vietati o contestati
√
G4-PR7
Numero totale, suddiviso per tipologia, di casi di non conformità a regolamenti e codici volontari riferiti alla attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione
89
Report di sostenibilità
Codice GRI
INDICATORE
LIVELLO
PAGINA
Rispetto della privacy del cliente Numero di reclami documentati relativi alla violazione della privacy e a perdita di dati dei consumatori
√
8
Valore monetario delle sanzioni significative per non conformità a leggi e regolamenti riguardanti la fornitura e l'utilizzo di prodotti e servizi
√
77
G4-EU26*
Percentuale di popolazione non servita nelle aree sotto gestione
o
46-47
G4-EU29*
Durata delle interruzioni
√
49
G4-PR8 Conformità G4-PR9 Accesso
90
Acquedotto Pugliese S.p.A.
Relazione della società di revisione indipendente sul bilancio di sostenibilità All'Amministratore Unico della Acquedotto Pugliese S.p.A. Abbiamo svolto un esame limitato ("limited assurance engagement") del bilancio di sostenibilità del Gruppo Acquedotto Pugliese S.p.A. (di seguito il "Gruppo") per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014. Responsabilità dell'Amministratore Unico per il bilancio di sostenibilità L'Amministratore Unico è responsabile per la redazione del bilancio di sostenibilità in conformità alle linee guida "G4 Sustainability Reporting Guidelines" definite nel 2013 dal GRI – Global Reporting lnitiative, indicate nel paragrafo "Nota metodologica" del bilancio di sostenibilità, e per quella parte del controllo interno che egli ritiene necessaria al fine di consentire la redazione di un bilancio di sostenibilità che non contenga errori significativi, anche dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. L'Amministratore Unico è altresì responsabile per la definizione degli obiettivi del Gruppo in relazione alla performance di sostenibilità e alla rendicontazione dei risultati conseguiti, nonché per l'identificazione degli stakeholder e degli aspetti significativi da rendicontare. Responsabilità del revisore È nostra la responsabilità della redazione della presente relazione sulla base delle procedure svolte. Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri indicati nel principio "lnternational Standard on Assurance Engagements 3000 - Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Financial lnformation" ("ISAE 3000"), emanato dall'lnternational Auditing and Assurance Standards Board per gli incarichi che consistono in un esame limitato. Tale principio richiede il rispetto dei principi etici applicabili, compresi quelli in materia di indipendenza, nonché la pianificazione e lo svolgimento del nostro lavoro al fine di acquisire una sicurezza limitata che il bilancio di sostenibilità non contenga errori significativi. Tali procedure hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale del Gruppo responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nel bilancio di sostenibilità, analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili. Le procedure svolte sul bilancio di sostenibilità hanno riguardato il rispetto dei principi per la definizione del contenuto e della qualità del bilancio di sostenibilità, nei quali si articolano le "G4 Sustainability Reporting Guidelines", e sono riepilogate di seguito: • comparazione tra i dati e le informazioni di carattere economico-finanziario riportati nel paragrafo 2.1 " I risultati economici e il valore aggiunto" del bilancio di sostenibilità e i dati e le informazioni inclusi nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014, sul quale altro revisore ha emesso la relazione ai sensi dell'art. 14 del D.lgs. 27.1.2010, n.39, in data 15 aprile 2015; • analisi, tramite interviste, del sistema di governo e del processo di gestione dei temi connessi allo sviluppo sostenibile inerenti la strategia e l'operatività del Gruppo; • analisi del processo di definizione degli aspetti significativi rendicontati nel bilancio di sostenibilità, con riferimento alle modalità di identificazione in termini di loro priorità per le diverse categorie di stakeholder e alla validazione interna delle risultanze del processo; • analisi delle modalità di funzionamento dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione dei dati quantitativi inclusi nel bilancio di sostenibilità. In particolare, abbiamo svolto: – interviste e discussioni con il personale della Direzione del Gruppo, al fine di raccogliere informazioni circa il sistema informativo, contabile e di reporting in essere per la predisposizione del bilancio di sostenibilità, nonché circa i processi e le procedure di controllo interno che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni alla funzione responsabile della predisposizione del bilancio di sostenibilità; – analisi a campione della documentazione di supporto alla predisposizione del bilancio di sostenibilità, 91
Report di sostenibilità
al fine di ottenere evidenza dei processi in atto, della loro adeguatezza e del funzionamento del sistema di controllo interno per il corretto trattamento dei dati e delle informazioni in relazione agli obiettivi descritti nel bilancio di sostenibilità; • analisi della conformità e della coerenza interna delle informazioni qualitative riportate nel bilancio di sostenibilità rispetto alle linee guida identificate nel paragrafo "Responsabilità dell'Amministratore Unico per il bilancio di sostenibilità" della presente relazione; • analisi del processo di coinvolgimento degli stakeholder, con riferimento alle modalità utilizzate, mediante l'analisi dei verbali riassuntivi o dell'eventuale altra documentazione esistente circa gli aspetti salienti emersi dal confronto con gli stessi; • ottenimento della lettera di attestazione, sottoscritta dal legale rappresentante dell'Acquedotto Pugliese S.p.A., sulla conformità del bilancio di sostenibilità alle linee guida indicate nel paragrafo "Responsabilità dell'Amministratore Unico per il bilancio di sostenibilità", nonché sull'attendibilità e completezza delle informazioni e dei dati in esso contenuti. I dati e le informazioni oggetto dell'esame limitato sono riportati, come previsto dalle "G4 Sustainability Reporting Guidelines", nella tabella "Tavola di Correlazione dei contenuti GRl-G4" del bilancio di sostenibilità. Il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quello da svolgere per un esame completo secondo l'ISAE 3000 ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame. Conclusione Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio di sostenibilità del Gruppo Acquedotto Pugliese S.p.A. al 31 dicembre 2014 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle linee guida "G4 Sustainability Reporting Guidelines" definite nel 2013 dal GRI - Global Reporting lnitiative come descritto nel paragrafo "Nota metodologica" del bilancio di sostenibilità. Altri aspetti Come indicato nel paragrafo "Nota Metodologica", il bilancio di sostenibilità del Gruppo Acquedotto Pugliese S.p.A. al 31 dicembre 2014 rappresenta la prima edizione redatta secondo le linee guida del GRI -Global Reporting lnitiative. Su tali basi, il Gruppo ha fatto riferimento alle "G4 Sustainability Reporting Guidelines", definite nel maggio 2013 dal GRI, integrate, limitatamente a taluni aspetti, dalle informazioni richieste dal supplemento settoriale "G4 Electric Utilities Sector Disclosures". Tenuto conto della sua prima redazione secondo le suddette linee guida, il bilancio di sostenibilità non presenta i dati comparativi dell'esercizio precedente. Tuttavia, per agevolare la lettura ai portatori di interesse, taluni dati ed informazioni rendicontati sono stati comparati con i corrispondenti valori 2012 e 2013 che, pertanto, non provengono da alcun report precedente e non sono stati assoggettati al nostro esame. Bari, 16 Aprile 2015 BDO S.p.A.
Antonio Campanaro (Socio)
92
Aprile 2015 Grafica, impaginazione e stampa: www.grafisystem.it
Acquedotto Pugliese S.p.A. Sede legale: Via Cognetti, 36 - 70121 - Bari Tel. +39.080.5723111 www.aqp.it