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New Light - 78 Room1025 - 80 Rigit e Stea

NEW LIGHT,

LA PASSIONE SI FA EVENTO

di Francesca Fiorentino

GIUSEPPE PAOLO BRUZZESE, amministratore New Light N ew Light nasce nel 1985 dall’unione di professionisti impegnati nel settore illuminotecnico e scenografico, inizialmente con l’intento di specializzarsi nel settore degli allestimenti per le sfilate di Moda. L’impegno costante e i continui passi verso l’innovazione tecnica le hanno permesso negli anni di aprirsi al settore degli eventi in generale.

“Le difficoltà ci sono state - racconta Giuseppe Paolo Bruzzese, amministratore -, ma durante il nostro percorso di crescita abbiamo capito l’importanza di diversificare i settori di lavoro, di dimostrare di essere in grado di seguire e allestire non solo sfilate di Moda. ma anche convention, concerti, eventi speciali e così via”. I valori che caratterizzano tutto il team? “Professionalità e capacità tecniche - risponde Sara Belloni, responsabile commerciale -, con l’aggiunta di passione e di amore per questo lavoro che impegna molto, dà tante soddisfazioni, ma al contempo stressa e può portare al limite la pazienza di ognuno”. “La passione - precisa Bruzzese - spinge ognuno di noi a crescere tecnicamente e a non fermarsi davanti alle difficoltà. Negli anni siamo cambiati, cresciuti, abbiamo aumentato le conoscenze tecniche dei materiali che trattiamo, ma siamo certi di non essere ancora arrivati, la strada è lunga”.

Da anni affiancate il Bea Italia 2021. Qual è il motivo di questa scelta? (Bruzzese) La prima volta, ormai diversi anni fa, abbiamo deciso di diventare partner del Bea per allargare i confini lavorativi. Possiamo dire che ‘abbiamo preso la palla al balzo’ per cercare di aumentare la nostra visibilità e da allora, ogni anno, abbiamo confermato la nostra presenza, il nostro interesse a essere parte di questa famiglia, fornendo la parte illumino-tecnica, audio e le strutture in alluminio.

Quali soluzioni innovative offrite al mercato degli eventi? (Belloni) Le migliorie apportate e offerte al cliente sono prettamente legate alle attività progettuali e d’ufficio, abbiamo acquistato nuovi software per la progettazione e realizzazione di rendering ancora più definiti, affinchè ci sia già da subito più chiarezza di come potrebbe venire un allestimento. Mentre per la parte operativa, abbiamo investito nell’acquisto di led e media server per rispondere alla domanda lavorativa dei lavori post covid 19.

Bea Festival 2021 SPONSOR & PARTNER

Grazie alla tecnologia New Light la sfilata di Dolce&Gabbana a Venezia si è trasformata di un’esperienza magica

Come è cambiato il rapporto con i clienti anche alla luce della crisi che del settore?

È cambiato moltissimo. Innanzitutto è aumentata l’attenzione per quelle attività che esulano la parte puramente tecnica. Siamo diventati ancor più rigidi e attenti alla sicurezza e salute sul lavoro, anche per rispondere alle richieste dei clienti, molto più esigenti in tal senso. La gestione del cliente per lo sviluppo di un progetto è diventata ancora più ‘dedicata’: se prima era possibile seguire più clienti, oggi è necessario che il personale sia dedicato a un solo progetto alla volta, dall’inizio alla conclusione. Questo ha portato a un aumento esponenziale di personale tecnico necessario (ma sono pochi i tecnici disponibili perché molti hanno cambiato lavoro), a periodi di lavoro sempre meno continuativi con difficoltà a programmare e clienti molto più attenti anche al contesto in cui si svolge l’evento. Infine, verifichiamo una riduzione dei budget.

Come avete chiuso il 2021? Quali prospettive per il 2022?

Abbiamo chiuso con un aumento del 10%-15% rispetto al 2020. Di sicuro non stiamo parlando dei numeri del 2019, ma almeno abbiamo visto che c’è la voglia di lavorare e di investire. Il 2022 è iniziato piano piano. I lavori ci sono stati, ma non siamo ancora a regime. Tutto questo 2022 sarà un anno un po’ particolare e faticoso, ricco di variazioni all’ultimo minuto. Una certezza? Non ci si vuole più fermare.

Quali sono i vostri obiettivi futuri?

Sono molteplici e rivolti non solo a migliorare il servizio offerto, ma anche ad aumentare i contratti di assunzione per rendere la struttura e il team più stabili e assicurare la presenza di tecnici altamente specializzati. Per quanto riguarda i clienti, puntiamo alla fidelizzazione con contratti annuali, anche se questo rimane un aspetto critico viste le incertezze legate alla crisi sanitaria.

SARA BELLONI, responsabile commerciale New Light

LA MAGIA DI DOLCE&GABBANA SULLA LAGUNA

L’ultimo fine settimana di agosto 2021, all’ombra del campanile di San Marco e all’interno di Palazzo Ducale a Venezia, la Maison Dolce&Gabbana, ha dato vita, grazie alla tecnologia New Light, a una sfilata dal fascino unico. Uno spettacolo surreale, dove le luci utilizzate con colori caldi si sono fuse con la luce del tramonto per dare ancora di più la percezione della magia e dell’etereo circostante. Venezia, con la sua arte Gotica, è stata ripresa dalla Maison per la creatività di tutti gli abiti di alta moda che hanno sfilato. “Abbiamo fuso tradizione e innovazione anche per la parte legata alle soluzioni tecniche montate - ha spiegato Giuseppe Paolo Bruzzese, amministratore -. New Light ha seguito lo stesso ‘imprinting’ utilizzando fari a led come Robe Forte, Robe Tarrantula, Astera Titan Tube, Astera ax5 in contrapposizione a fari old style come quelli all’interno di Palazzo Ducale ovvero i Robe Pat 2013”. A rendere la sfilata ancor più magica, hanno contribuito gli eventi atmosferici: le nuvole grigie, cariche di pioggia, sembravano aprirsi di fronte alla luce del tramonto creando un gioco di ombre e luci che, grazie alle attrezzature illuminotecniche, sono state riflesse sugli abiti rendendo l’atmosfera ancor più incantata.

ROOM1025,

AL RITMO DELLE IDEE

di Marina Bellantoni

RICHARD AARDENDURG, co-founder & creative director Room1025 Room1025 nasce grazie alla grande passione dei suoi fondatori per la musica in tutte le sue declinazioni, come forma artistica, come supporto di storie o immagini o come ingrediente fondamentale per ogni tipo di evento. Per restare competitivi ha mantenuto una struttura organizzativa snella e pone da sempre molta attenzione alla qualità e alla creatività, con il merito di potersi affidare a una vasta rete di collaboratori e artisti che le permettono di raggiungere standard qualitativi sempre più alti. Abbiamo chiesto a Richard Aardendurg, di raccontarci le motivazioni alla base della scelta di affiancare il Bea Italia in qualità di partner e i punti di forza della società di cui è co-founder & creative director.

Avete affiancato il Bea in qualità di partner. Qual è il motivo di questa scelta?

Il Bea rappresenta da anni un punto di riferimento per l’industria degli eventi e della live communication. È un onore essere stati contattati per diventare partner dell’evento insieme a tante realtà consolidate che stimiamo profondamente. Abbiamo colto l’opportunità per introdurre i nostri servizi. Il nostro apporto concreto è stato quello di supervisionare l’identità sonora dell’evento e contribuire all’aspetto di entertainment anche attraverso interventi dal vivo.

Quali soluzioni innovative offrite al mercato degli eventi? Quali novità sono state introdotte, di recente, nella vostra offerta?

Riuscire a dare un’impronta sonora ben precisa a un evento è la chiave per rendere l’esperienza ancora più memorabile. Quando la creatività madre riesce a parlare attraverso tutti i sensi, l’esperienza diventa completa. Troppo spesso abbiamo notato la tendenza di lasciare la musica come tassello finale, dimenticando che spesso quello che passa nelle orecchie ha una potenza comunicativa molto più forte rispetto agli altri sensi.

Postazione allestita da Room1025 in occasione del Bea Italia

Bea Festival 2021 SPONSOR & PARTNER

Avete un cavallo di battaglia?

Il nostro forte è mettere un’attenta gestione della music supervision, dei rapporti con artisti e delle composizioni ad hoc al servizio di un’idea, che può essere nostra, del cliente o di entrambi.

Se dovesse descrivere con tre aggettivi la vostra filosofia quali utilizzerebbe?

Creativa, competente e appassionata.

Oggi come è cambiato il rapporto con i clienti anche alla luce della crisi che ha colpito il settore?

Il nostro è un settore dove la stretta di mano, per fortuna, vale ancora molto. Abbiamo dato vita a Room1025 a inizio 2020, poco prima delle grandi quarantene. Quindi abbiamo dovuto trovare sin da subito approcci nuovi per rapportarci con i clienti. Le soluzioni nel mondo digitale non mancano. Propositività è stata la parola chiave.

Parliamo del futuro. Quali prospettive per il 2022? Abbiamo tanti bei progetti in cantiere. L’obiettivo per il 2022 è continuare sul trend crescente e puntare

Lo Studio di registrazione di Room1025

ad ampliarci. Ancora la Ferrari aziendale non ce la possiamo permettere, ne riparliamo tra qualche anno?

Ci sono cambiamenti o novità in vista?

Puntiamo sempre a trovare nuovi collaboratori da inserire nel nostro roster di creativi/musicisti/ produttori, per poter garantire il team migliore a ogni progetto. Abbiamo scritto alcuni format interessanti che ci piacerebbe poter realizzare, uno degli obiettivi è trovare i partner giusti per realizzarli.

Può parlarci della case history più interessante realizzata ultimamente dalla vostra azienda?

Sicuramente una delle più interessanti, e anche molto divertente da realizzare, è stato uno spot andato in onda in Inghilterra per Sport England. Anche l’esperienza al Bea è stata per noi una grandissima soddisfazione.

Mattia Del Conte, head of production & music supervisor Room1025, all’opera durante una registrazione

RIGIT e STEA

EVENTI A REGOLA D’ARTE

di Marina Bellantoni

FABIO FILA, presidente Stea Sicura, performante, competente. La promessa che fa, da sempre fa, ai propri clienti è di progetti sviluppati ‘a regola d’arte’, un concetto capace di unire la ‘norma’ all’‘arte’. Stea è nata nel 2018 come joint venture di 10 soci cooperatori con l’obiettivo di creare una struttura che fosse in grado di proporre consulenza, progettazione, posa in opera, certificazione e formazione di alto livello per il settore spettacolo ed eventi. I temi? Sicurezza per i lavoratori, pubblico, strutture per gli eventi e formazione. Il team è formato da ingegneri, architetti, Rspp, direttori di produzione, consulenti del lavoro, avvocati, commercialisti, rigger con oltre 30 anni di esperienza nel settore. In questo contesto, RigIT è il reparto altamente specializzato in progettazione, consulenza e certificazione di strutture per eventi e non solo. Proprio quest’ultimo ha collaborato con Adc Group per la Cerimonia del Bea Italia, fornendo consulenza e progettando strutture e appendimenti al fine di rendere sicuro ed esteticamente performante l’evento. Abbiamo chiesto a Fabio Fila di raccontare i punti di forza della società di cui è presidente.

Quali soluzioni innovative offrite al mercato degli eventi?

In Italia, la nostra è una realtà unica. Oltre a essere di forma cooperativa, unisce le competenze giuslavoristiche, di sicurezza sul lavoro, di consulenza, di progettazione, di posa in opera, di certificazione. Il modello di RigIT si basa sulle ‘rigging company’ anglosassoni dove ingegneria e rigging si fondono. La visione sulla sicurezza si fonda sugli stilemi dell’Ilo (International Labour Organization, ndr) che non rappresenta solo una ‘legge’ da seguire, ma è progettazione e organizzazione. ‘Think with safety in mind’.

Il socio Stea Mauro Marri ha firmato la progettazione rigging di ‘X-Factor’

Bea Festival 2021 SPONSOR & PARTNER

Stea è una cooperativa che unisce le competenze giuslavoristiche, di sicurezza sul lavoro, di consulenza, di progettazione, di posa in opera e di certificazione

Come è cambiato il rapporto con i clienti anche alla luce della crisi attraversata dal settore?

Ci siamo posti come partner. La scelta del fornitore è quanto mai centrale per superare una crisi. Il partner capace di affiancare il cliente dall’ideazione alla creazione puntando sulla progettazione e sulla consulenza ‘giusta’, ‘rischia’ di far risparmiare diversi quattrini che altrimenti se ne andrebbero in ritardi e sperpero di denaro inutile.

Parliamo di numeri. Come avete chiuso 2021? Quali prospettive per il 2022?

Il 2021 doveva essere l’anno della conferma. Quello che è successo lo sappiamo tutti. Ci siamo concentrati soprattutto sul far conoscere il nostro modo di lavorare e il nostro approccio alla materia. Il testimone è quindi passato al 2022. Non parliamo ancora di fatturati milionari, ma di avvicinarci al primo e festeggiare i quattro anni di attività.

Quali sono i vostri obiettivi futuri? Ci sono dei cambiamenti o novità in vista (incremento staff, nuovi servizi, nuovi contratti)?

Abbiamo seminato bene. Ci siamo fatti conoscere. Ora è tempo di raccogliere. La nostra piattaforma operativa è di base cooperativa. Lo staff incrementerà sicuramente con nuovi soci che dovranno aderire alla nostra idea di business che si fonda sul ‘lavoro ben fatto’.

Può citare qualche case history significativa realizzata ultimamente?

Ne abbiamo poche e di valore. Potrei citare la progettazione e produzione televisiva de ‘La Notte della Taranta’ del nostro socio Pasquale Gennaccari, la progettazione rigging di ‘X-Factor’ del nostro socio Mauro Marri, la progettazione rigging di Fiera di Milano del nostro socio Matteo Esposito, che ha curato anche l’allestimento del Bea, la progettazione rigging di Fiera Bologna del nostro socio Vyachaslav Gotsulenko e ancora la progettazione e gestione sicurezza dell’architetto Barbara Alberti (membro del cda, ndr) per ‘Bergamo1000’ così come della consulenza continua che diamo all’Accademia d’Arte Circense di

Andrea

Togni, un vanto tutto italiano.

Per la Cerimonia del Bea Italia la divisione RigIT ha fornito consulenza e progettato strutture e appendimenti al fine di rendere sicuro ed esteticamente performante l’evento

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