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Fuse - 72 Joy Project - 74 Laser Entertainment

FUSE, NUOVE MODALITÀ NARRATIVE

di Marina Bellantoni

LUDOVICA FEDERIGHI, head of Fuse (Omnicom Media Group) T ra gli sponsor che hanno deciso di affiancare questa edizione del Bea Festival spiccano Omnicom Media Group e Fuse, unit specializzata in branded entertainment. Coerenti con l’anima pioneristica che da sempre le contraddistingue hanno deciso di sostenere la manifestazione sia per supportare la filiera dopo un anno difficile e intenso, sia per poter cogliere in un unico colpo d’occhio tutte le innovazioni che i brand hanno messo in campo in un momento in cui gli eventi in presenza non erano possibili. “Grazie alla tecnologia - sottolinea Ludovica Federighi, head of Fuse - sono emerse soluzioni nuove, in particolare in ambito phygital, ad alto tasso di creatività e misurate da nuovi kpi”. E grazie al Bea Italia e Bea World Festival è stato possibile conoscerle e celebrare l’eccellenza creativa italiana e internazionale.

Quali sono le caratteristiche peculiari che vi consentono di essere competitivi?

Sicuramente un elemento necessario per rimanere competitivi, ora più che mai, è la capacità di reagire prontamente al cambiamento che viviamo ogni giorno nel mondo della comunicazione. La tecnologia crea quotidianamente nuove possibilità e nel team Fuse siamo molto attenti a studiare ogni nuovo fenomeno, ogni piattaforma emergente per poter creare esperienze nuove che siano strategiche per i brand e che allo stesso tempo incontrino le passioni delle persone. Un altro elemento essenziale per noi è definire i kpi su tutti i nostri progetti, in modo da poter fornire ai clienti degli indicatori di performance attendibili, che misurino l’efficacia dei loro investimenti.

Come vi siete strutturati per cavalcare la digital transformation che ha caratterizzato gli ultimi tempi?

In questi ultimi anni abbiamo vissuto la digital transformation come un terreno di continua scoperta e innovazione. La tecnologia ci ha permesso di arricchire le nostre strategie dando a tutte le iniziative on field la possibilità di avere nuovo respiro sul digitale. La nostra specializzazione su ambiti come influencer marketing, gestione dei creator e dei talent si è allargata a nuovi ambiti come i territori del gaming e degli e-sports e ora stiamo monitorando da vicino tutti i possibili sviluppi del metaverso. La moltiplicazione dei touchpoint e la possibilità di trovare soluzioni ibride ci ha permesso di lavorare su piani diversi e mettere a punto

Gaming e musica sono stati protagonisti di due progetti sviluppati quest’anno da Fuse per McDonald’s

Bea Festival 2021 SPONSOR & PARTNER

Per il lancio del nuovo Big Mac di McDonald’s, Ghali che ha creato una speciale versione del suo nuovo singolo ‘Wallah’

nuove modalità narrative. Cerchiamo di attivare partnership che ci permettano di utilizzare in modo inedito mezzi tradizionali, come ad esempio il mondo dell’out of home 3D, che porta le caratteristiche del metaverso e dell’intrattenimento in una cornice tradizionale come l’affissione. L’evento non è più qualcosa che si esaurisce in un dato luogo e momento, ma è evento tutto ciò che di rilevante accade e che genera nuova esperienza per i brand e per le persone, che si tratti di un impianto di digital OOH in centro città che racconta il brand in una modalità nuova o di un concerto in streaming.

Come avete affrontato il periodo di crisi e la ripartenza?

La pandemia ha messo Fuse di fronte alla necessità di trovare velocemente nuove strade, per poter continuare a garantire ai brand progetti di comunicazione efficaci e in linea con quanto il mondo stava vivendo. Con talent e artisti abbiamo lavorato a nuove tipologie di eventi online, con il mondo della musica abbiamo creato progetti ibridi che coinvolgessero anche altri ambiti, come ad esempio il mondo del gaming (per es. il progetto con McDonald’s e Machete Gaming per reclutare il nuovo team McDelivery GGang, tutto al femminile, premiato come Best Italian Commercial Activation agli Italian e-sports Awards). Proprio e-sports e gaming sono stati territori di esplorazione e importanti asset di business durante la pandemia, con ottimi risultati.

Risultati che hanno contribuito alla crescita degli ultimi anni dal punto di vista del business, della struttura e del team…

Abbiamo chiuso il 2021 con un incremento di billing del +40%, ma anche il 2020 è stato un anno fortemente positivo, grazie alla reattività con la quale abbiamo risposto al cambiamento con nuove forme di intrattenimento digitale e nuove modalità narrative. Nel futuro prossimo continueremo a investire nel nostro team con figure specializzate negli ambiti più innovativi esplorando nuovi territori.

MCDONALD’S E GHALI

L’attività sviluppata insieme a Leo Burnett con McDonald’s e Ghali si è perfettamente inserita nella strategia generale di lancio del nuovo Big Mac. Il cantante ha dato vita a un vocabolario di parole inventate con il quale ha realizzato una speciale versione del suo nuovo singolo ‘Wallah’. I clienti, acquistando il panino ricevevano un QR code per accedere in anteprima alla nuova canzone sul sito McDonald’s. Un elemento estremamente interessante è stato l’attività di co-marketing organizzata per promuovere sia il singolo di Ghali sia il lancio del Big Mac: è stato organizzato un concerto a sorpresa a Milano, nel McDonald’s di piazza Duomo, sorprendendo il pubblico e regalando alla città un momento di puro divertimento. Tramite una selezione fatta su Spotify e sui social alcuni fan si sono aggiudicati la possibilità di un meet&greet con Ghali prima dell’esibizione. Un esempio di come si possano rinnovare le forme di collaborazione tra talent e brand con nuove modalità molto efficaci.

JOY PROJECT,

LE TRE P DEGLI EFFETTI SPECIALI

di Marina Bellantoni

ADRIANO CROSETTO, titolare Joy Project Passione (sentimento impetuoso di profonda emozione), Professionalità (garantire capacità e competenze) e Piacere (soddisfazione nel lavoro per l’azienda e il cliente). Queste le tre P che rappresentano l’anima di Joy Project, da oltre 25 anni partner degli eventi con le sue soluzioni per la spettacolarizzazione. La sua storia inizia il 31 gennaio 1997, quando viene fondata l’azienda per la distribuzione e la vendita in esclusiva per l’Italia dei prodotti Kabuki. In seguito, la commercializzazione viene abbandonata per realizzare servizi in occasione di eventi televisivi, convention, moda, concerti e collaborare con le migliori agenzie di comunicazione e di pubblicità. La partecipazione come ‘main vendors’ alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 induce l’azienda ideata da Adriano Crosetto a una forte spinta al cambiamento per affrontare l’evento mondiale in termini di professionalità e sicurezza. Dopo è un susseguirsi di sfide e appalti sempre più importanti come Expo 2015 o, all’estero, eventi per Mtv e le Olimpiadi di Baku. “Negli ultimi anni - spiega Crosetto - stiamo investendo su nuovi effetti speciali, soprattutto Laser e pirotecnica, dedicandoci soprattutto a produzioni televisive, tra cui X Factor, Grande Fratello, Amici e molte altre”.

Per quale motivo avete scelto di essere partner del Bea?

Essere partner del Bea è soprattutto sentirsi partner delle agenzie di cui ne fa parte essendo Joy Project fornitore di quasi tutte loro.

Quali soluzioni offrite al mercato degli eventi?

Innanzitutto, offriamo venticinque anni di esperienza nel settore dello spettacolo utilizzando attrezzature e prodotti di qualità. La nostra offerta di effetti speciali è ampia e può soddisfare ogni richiesta anche con soluzioni custom. Credo che i nostri clienti apprezzino in noi la serietà e la disponibilità, requisiti indispensabili a cui si è aggiunto recentemente il servizio di consulenza per migliorare e sviluppare ogni richiesta.

Bea Festival 2021 SPONSOR & PARTNER

LE QUATTRO FASI DELL’OPERATIVITÀ JP

Progetto: sviluppato su richiesta del cliente, deve generare la fattibilità o far percepire criticità. Test: preparato in Laboratorio, deve convalidare le aspettative, garantire il risultato risolvere eventuali problematiche. Allestimento: condiviso sempre con lo staff e realizzato in Location deve corrispondere al progetto confermato dal cliente nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza. Evento: l’esecuzione, il debutto, deve avvenire al Top e generare la soddisfazione del cliente.

Avete un cavallo di battaglia?

Il nostro ‘cavallo di Battaglia’ rimangono i Kabuki, che possono essere personalizzati nella forma e nel colore. Attualmente abbiamo sviluppato un sistema di Laser mapping con proiettori potenti e proponiamo dei laser show abbinati a effetti speciali.

Oggi come è cambiato il rapporto con i clienti anche alla luce della crisi che ha caratterizzato il settore degli eventi?

Il mantenimento del cliente passa attraverso la personalizzazione dell’offerta. L’impegno di JP è lavorare su richiesta del cliente nell’ambito delle esperienze, su progetto, utilizzando le migliori soluzioni innovative e utilizzando gli effetti speciali per stimolare emozioni sul pubblico. È importante sapere ascoltare e capire la richiesta del cliente per poterlo aiutare a realizzare il desiderio attraverso lo studio e la progettazione con l’inserimento delle attrezzature necessarie a creare la ‘sensazione’ voluta nel contesto dell’evento. Il nostro Valore non sono le attrezzature con cui realizziamo gli effetti bensì il nostro staff e le modalità con cui operiamo.

Ci sono cambiamenti o novità in vista?

Il nostro cambiamento è iniziato durante la Pandemia con riflessioni, analisi e un progetto innovativo che è iniziato con il trasferimento della sede. Avere un luogo indipendente nella prima cintura della città è stata una priorità, averlo trovato: una fortuna. Lo spazio, raddoppiato rispetto alla precedente, ha uffici luminosi, un grande cortile per testare le attrezzature, un laboratorio dove sviluppare nuovi progetti e un capannone per stivare le nostre attrezzature, il tutto incorniciato dallo sky line delle nostre belle Alpi. Ho voluto definire così la nuova sede: “Non un posto dove andare…

ma voglia di soddisfare, di sperimentare di

inventare”. L’altro investimento importante è stato sulle persone con l’assunzione di due nuove figure: un commerciale e un tecnico per le scenografie.

DANZA CON ME

L’evento televisivo ‘Danza con me’ del ballerino Roberto Bolle, realizzato per Ballandi e trasmesso su Rai 1 il primo dell’anno, è stato un evento molto interessante sia dal punto di vista dell’allestimento (effetto pioggia su una superficie di 80 mq) che per l’alta visibilità del programma, seguito da oltre tre milioni e mezzo di persone. Il progetto ha previsto molte ore di preparazione in laboratorio e test per avere un effetto molto verosimile utilizzando un sistema di canalizzazione per la distribuzione dell’acqua tramite pompe a immersione e caduta attraverso degli ugelli. Successivamente il tutto è stato montato in appendimento sopra una vasca di misura 9x9. La preparazione in studio ha richiesto la presenza di uno staff composto da quattro tecnici e diverse prove per garantire la durata e la temperatura dell’acqua richiesta dall’artista, ma il risultato è stato sorprendete e, come definito dalla critica ‘uno dei numeri più suggestivi’ del programma.

LASER ENTERTAINMENT, LUCI DELLA RIBALTA

di Marina Bellantoni

ALBERTO KELLNER ONGARO, direttore generale Laser Entertainment L aser Entertainment è nata nel 1988 a Milano con l’obiettivo di essere un punto di riferimento sul mercato italiano e internazionale per la produzione e la realizzazione di spettacoli laser, grandi proiezioni, eventi multimediali e tecnologie interattive.

“Abbiamo sempre cercato di anticipare le richieste del mercato, molto dinamico e concorrenziale, con soluzioni tecnologiche e idee innovative all’avanguardia - spiega Alberto Kellner Ongaro, direttore generale -. Un esempio: siamo stati tra i primi a proporre in Italia il videomapping 3D, già dal 2010 in occasione del Led Festival della Luce di Milano”. re i nostri clienti, colleghi e amici e confrontarsi su molti aspetti, poi offre la possibilità di mostrare quasi in anteprima le ultime novità a un pubblico di professionisti, infine, è un po’ la festa della Events Industry e quindi ci fa molto piacere esserci comunque.

Qual è stato il vostro contributo creativo/ tecnologico?

Nel corso della serata abbiamo presentato oltre a un momento di lasershow un intervento con laser e sfere cinetiche sincronizzate tra loro e una maxi proiezione in esterno con grafica laser animata sincronizzata alla videoproiezione.

Anche quest’anno avete affiancato il Bea in qualità partner tecnico…

Sono ormai diversi anni che partecipiamo al Bea come partner e non potevamo certo mancare quest’anno, diverse le motivazioni di questa scelta: innanzitutto il Bea è un’ottima occasione per incontra-

Tre aggettivi per descrivere la vostra filosofia… Reattiva, tecnico/creativa, affidabile.

Quali soluzioni offrite al mercato degli eventi? Quali novità sono state introdotte?

La nostra offerta per spettacolarizzare un evento

Un momento del Bea Italia 2021 con luci laser e sfere cinetiche

Bea Festival 2021 SPONSOR & PARTNER

A sx: Lasershow con video e fumo basso. A dx: Proiezioni Holo3D

è piuttosto ampia: spettacolari lasershow, grandi proiezioni architetturali, videomapping3D, proiezioni interattive con sistema di tracciamento in tempo reale Blacktrax, proiezioni Holo3D, Digital Graffiti, grandi schermi ad acqua per interno ed esterni, giochi d’acqua e fontane, Fogscreen, allestimenti con fibre ottiche e profili led.

La novità? In partnership con Truss Design offriamo allestimenti spettacolari con i laser perfettamente sincronizzati alle sfere cinetiche luminose e/o ad altri componenti quali tubi led e segmenti led robotizzati. solo dal mese di luglio, quando le direttive anti covid hanno permesso l’organizzazione degli eventi all’aperto. Il sentiment attuale è di decisa ripresa, e abbiamo già molti impegni confermati per il 2022. Vorremmo crescere e proseguire nel percorso intrapreso, abbiamo anche intenzione di inserire in organico un paio di giovani entro i prossimi mesi. In questi mesi abbiamo realizzato e dobbiamo completare alcune installazioni audiovisive permanenti, come ad esempio il Museo della collezione Salce a Treviso e i nuovi studi televisivi dell’Università Bocconi e altre ne abbiamo in cantiere.

Come è cambiato il rapporto con i clienti anche alla luce della recente crisi legata alla pandemia?

Il rapporto di fiducia e collaborazione con i nostri clienti sono sempre proseguiti anche in questi due difficili anni, ovviamente tutti i progetti sono stati ridimensionati e adattati alle attuali limitazioni, ma la volontà di provare a realizzare qualcosa di originale non è mai mancata.

Come pensate di chiudere il 2021? Quali sono i vostri obiettivi futuri?

Il 2021 si chiude già un po’ meglio rispetto al 2020, anche se sempre molto meno rispetto al 2019 (circa - 40%) considerando però che di fatto nel 2021 abbiamo ripreso a lavorare con continuità

Può parlarci della case history più interessante realizzata ultimamente?

Menzionerei la piece ‘Waves’ realizzata per Roberto Bolle nello spettacolo ‘Danza con Me’, trasmesso da Rai1 la sera del primo gennaio, dove l’etoile si è esibito in una spettacolare coreografia sincronizzata al laser, sotto la direzione del light designer Valerio Tiberi e Max Volpini che ringraziamo per averci coinvolto in questa bella avventura.

Multimedia show con video su schermo d’acqua, fontane danzanti e laser

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