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Pag Osservo, deduco, manifesto? Serve un passo in più

Osservo, deduco, manifesto?

Serve un passo in più.

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Puntare in alto in Branca R/S

Jill Pelto, artista e scienziato, ha dipinto molti acquerelli utilizzando i grafici che mostrano i dati sui cambiamenti climatici inserendo nelle didascalie le fonti scientifiche e autorevoli da cui li ha ottenuti. http://www.jillpelto.com

Di fronte al desiderio di fare qualcosa di più per il nostro mondo ti sei mai sentito come perso in una nebbia senza punti di riferimento? Se sì, sei in buona compagnia! In un’epoca di sfide globali è facile percepire le lotte come soverchianti e al di fuori della nostra portata. Spesso ci siamo chiesti se la Politica si stesse annacquando e con essa la passione per il bene comune.

Abbiamo visto fiorire diverse forme di partecipazione e di cittadinanza attiva: i comitati di quartiere, le associazioni di cittadini, i gruppi di genitori… spesso iniziative per buone cause, ma queste forme di partecipazione nascondono una pericolosa tentazione: la ricerca del bene particolare e dei singoli. Ci stiamo disinteressando dei grandi temi globali e dei diritti e dei doveri di tutti, a favore di azioni a breve termine nel tempo e a piccolo raggio nello spazio (la città, il quartiere, la singola scuola, a volte la via…)? Qualche anno fa usciva un testo di due psichiatri, Benasyang e Schmit, operanti nel campo dell’adolescenza: “L’epoca delle passioni tristi”. Il riferimento alla definizione di Spinoza era utilizzato per raccontare il pervasivo senso di impotenza delle nuove generazioni di fronte ad un futuro che non ha più nessuna prospettiva di redenzione o di progresso sociale.

Guardando i ragazzi, spesso i nostri ragionamenti si fermano a una prima analisi di spettatori inermi di tutto ciò che succede a vista di uno smartphone. Ma come capi le nostre analisi non possono fermarsi a questo livello. Noi capi adulti, siamo capaci di una visione creativa del futuro?

Durante le manifestazioni per il clima, i Fridays For Future, i ragazzi hanno manifestato, palesato, ostentato il loro grande desiderio di un mondo diverso. E lo stanno facendo in tutto il mondo. Quel cuore pieno di sogni e desideri che prima faticosamente tentavamo di leg-

gere tra le emotività nascoste e le speranze a breve termine dei ragazzi è emerso con una forza travolgente … e quanti RS erano tra le file di quei cortei! Sono i ragazzi e le ragazze in manifestazione che stanno tracciando un sentiero di vera politica, perché scendono in piazza per una questione che riguarda tutti.

È stato molto emozionante, ma che lettura possiamo dare a questo evento? Sicuramente sta succedendo qualcosa di nuovo, e forse anche noi dovremmo un po’ ripensare a come intercettiamo queste istanze. Qual è il compito di noi capi che camminiamo in manifestazione con i ragazzi o ne parliamo con loro i giorni successivi?

Crediamo che puntare in alto in branca RS sia fidarci di loro e di questo entusiasmo, guardarlo con ammirazione e gratitudine, camminare a fianco a loro in questo sentiero tracciato, chiedendo però un passo in più. Un Rover e una Scolta che partecipano alla manifestazione o che credono nei valori dei Fridays for Future sono un ragazzo o una ragazza che vanno a casa o a riunione e si documentano, cercando di affrontare quella complessità che caratterizza la nostra società e dentro alla quale si annidano i peggiori sistemi di generazione del male e di responsabilità difficili da attribuire (vedi le “strutture di peccato”, molto eloquenti quando si affronta il tema di responsabilità sociali e ingiustizie). Allora puntare in alto è andare nel profondo dei sistemi complessi, andando un po’ oltre gli slogan e provando a guardare nel profondo il baratro sociale ed economico che abbiamo sotto i piedi. I Capitoli ci consentono di andare nel profondo dei problemi evitando sentenze affrettate e pensieri superficiali, capire quali sono le azioni umane più devastanti e ad alto potere inquinante, individuare responsabilità, capire quali le forme più fantasiose ed efficaci di contrasto, quali sono le forme di inganno (i green-washing, le illusioni sulle potenzialità dell’elettrico e delle eco-frottole a livello individuale, aziendale, politico). Il Servizio ci consente di toccare con mano le periferie umane ed ambientali che la cultura del “progresso” infinito e dello scarto di cui siamo figli e di cui tutti noi beneficiamo hanno creato. A volte basterebbe seguire nella nostra vita lo stile scout. La conversione ecologica* si nutre di coraggio. Chiedere più coraggio in politica e fare scelte personali coraggiose, concrete e verificabili: la sfida è aperta, le comunità RS sono chiamate ancora una volta ad essere contesti generativi di cambiamenti individuali e collettivi.

*(Laudato Si’, papa Francesco, vv 216 e seguenti.)

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