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pag Immagina in grande, puoi!

Immagina in grande,

puoi!

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SPECIALITÀ DI SQUADRIGLIA: "leggere attentamente le avvertenze, il prodotto potrebbe avere effetti inaspettati!!!”

Immagina una squadriglia femminile composta da 7 guide: i chiurli. Immagina che siano ben distribuite tra i vari anni e che la capo squadriglia sia Chiara, guida del 4° anno. Immagina che la squadriglia chiurli sia piuttosto eterogenea a livello di personalità delle componenti ma che in comune abbiano tutte la caratteristica di puntare al minimo indispensabile per non dover occupare troppo tempo nella realizzazione di imprese o incarichi. Immagina che i chiurli stiano pensando di prendere la specialità di squadriglia di esplorazione. Immagina ora due capi reparto: Gianni e Massimo. Immagina che Gianni sia Capo Reparto per il secondo anno consecutivo e che tenga al rispetto dei tempi delle attività quasi più che alla qualità delle stesse. Ora immagina invece che Massimo sia un capo giovane appassionato di vita all’aria aperta e che non sopporta di vedere i suoi esploratori e le sue guide sprecare il loro potenziale. Immagina due scenari differenti: uno in cui il capo dei chiurli sia Gianni e l’altro in cui questo capo sia Massimo. Immagina che la squadriglia sia in difficoltà nel trovare un’impresa che le appassioni. Nel primo scenario Gianni dopo riunione trova da ridire a Chiara perché non ha trovato ancora un’impresa da fare e alla fine la aiuta ad organizzare un’uscita di squadriglia sui monti del territorio e di raccontarla poi al reparto con una scenetta. Nel secondo scenario Massimo decide di spronare le ragazze con una missione: percorrere con una guida esperta un sentiero su una via creata per la costruzione di un antico acquedotto, dormire in una grotta posta alla fine del sentiero e il giorno dopo informarsi sulla storia di un piccolo borgo vicino a dove hanno pernottato. Nel primo scenario i chiurli si fermano alla prima impresa e alla missione data da Gianni: un percorso azimut nella villa comunale del paese. Nel secondo le guide tornano dalla missione con un entusiasmo senza precedenti e capiscono di poter fare grandi cose insieme. Gianni con il suo tentativo di spronare Chiara e con la scelta della sua missione ha implicitamente fatto capire a Chiara quanto poco si aspettasse da lei. Massimo ha ottenuto grandi risultati perché ha dimostrato a Chiara di fidarsi di lei e di ritenerla in grado di fare grandi cose. La specialità di squadriglia è uno strumento fantastico attraverso il quale permettiamo ai nostri ragazzi di sognare insieme, collaborare, progettare, progettarsi, mettersi al servizio dell’altro, sfidare i propri limiti e chi più ne ha più ne metta. Puntare in alto è fondamentale perché fare imprese al di sotto delle proprie possibilità non aiuta i ragazzi a sfidarsi e quindi a crescere come persone. Per farlo è necessario che i sentieri di esploratori e guide siano intrecciati l’uno con l’altro in ogni aspetto della vita di reparto ovvero durante imprese appassionanti in cui i ragazzi sperimentano vere responsabilità. Immagina ora che ci sia un evento in cui le squadriglie di una regione possano fare una grande festa in cui presentano il lavoro svolto e si fanno ispirare da quello degli altri per l’anno successivo. Beh, non devi immaginare l’evento in questione è quello dei Guidoncini Verdi.

Andiamo per gradi: come si conquista il Guidoncino Verde? - Quando inizia e quanto dura il percorso per il tanto desiderato guidoncino verde? Appena la squadriglia lo decide, comunque il prima possibile, le cose da fare sono tante e più tempo si ha meglio è. Il percorso per la conquistata della specialità si deve concludere entro la fine dell’anno scout in cui si è cominciato. - Cosa si deve fare per conquistare il guidoncino verde? 2 imprese: progettate in consiglio di squadriglia in base ai sogni, alle competenze che ognuno ha e vuole acquisire e alle possibilità che ci offre il territorio. Le squadriglie dovranno realizzare qualcosa di utile e di tangibile (autofinanziamento, incontri con gli esperti ecc. ecc. sono i passi che le porteranno a realizzarlo) e sarebbe bene che tra le due imprese si notasse un salto di qualità. 1 missione: è lo strumento che abbiamo in mano noi capi per spronare le squadriglie, per abbattere i loro limiti e farle puntare sempre più in alto. La missione può essere data all’inizio, durante o alla fine del percorso, siamo noi che conosciamo la squadriglia e sappiamo di cosa ha bisogno. Il diario di bordo: è uno strumento importantissimo, permette alle squadriglie di tenere traccia del loro percorso dalla prima progettazione alla verifica, dev’essere redatto passo passo. A tal proposito aspettatevi grandi novità quest’anno: il diario di bordo insieme al sito di branca subiranno un grande restyling. - E la riconferma? Per confermare una specialità conquistata l’anno precedente la squadriglia dovrà progettare e realizzare una sola impresa, anche in questo caso sarebbe bene che nella realizzazione le squadriglie facessero un salto di qualità rispetto all’anno prima. - Perché nel diario di bordo c’è una parte che devono scrivere i capi? Perché solo i capi reparto di quella squadriglia sanno se la squadriglia si è impegnata ed ha fatto del proprio meglio per la realizzazione e solo loro possono far capire agli incaricati regionali se la squadriglia si merita o meno il guidoncino. - Ma l’evento di Giugno dei Guidoncini Verdi? L’evento è una grande festa dove le squadriglie si possono confrontare, prendere spunto e perché no divertirsi, non è necessario aver concluso, e neppure iniziato, una specialità di squadriglia basta avere la voglia di mettersi in gioco. E non è neppure necessario partecipare all’evento per conquistare il guidoncino. Ecco tutto! Non è difficile proporre questa avventura ai nostri ragazzi e stare al loro fianco per spronarli a puntare sempre più in alto.

Vi aspettiamo tutti a giugno sul prato di Vara!

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