Scautismo in Liguria - SIL 49

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SPECIALITÀ DI SQUADRIGLIA: "leggere attentamente le avvertenze, il prodotto potrebbe avere effetti inaspettati!!!”

Immagina una squadriglia femminile composta da 7 guide: i chiurli. Immagina che siano ben distribuite tra i vari anni e che la capo squadriglia sia Chiara, guida del 4° anno. Immagina che la squadriglia chiurli sia piuttosto eterogenea a livello di personalità delle componenti ma che in comune abbiano tutte la caratteristica di puntare al minimo indispensabile per non dover occupare troppo tempo nella realizzazione di imprese o incarichi. Immagina che i chiurli stiano pensando di prendere la specialità di squadriglia di esplorazione. Immagina ora due capi reparto: Gianni e Massimo. Immagina che Gianni sia Capo Reparto per il secondo anno consecutivo e che tenga al rispetto dei tempi delle attività quasi più che alla qualità delle stesse. Ora immagina invece che Massimo sia un capo giovane appassionato di vita all’aria aperta e che non sopporta di vedere i suoi esploratori e le sue guide sprecare il loro potenziale. Immagina due scenari differenti: uno in cui il capo dei chiurli sia Gianni e l’altro in cui questo capo sia Massimo. Immagina che la squadriglia sia in difficoltà nel trovare un’impresa che le appassioni. Nel primo scenario Gianni dopo riunione trova da ridire a Chiara perché non ha trovato ancora un’impresa da fare e alla fine la aiuta ad organizzare un’uscita di squadriglia sui monti del territorio e di raccontarla poi al reparto con una scenetta. Nel secondo scenario Massimo decide di spronare le ragazze con una missione: percorrere con una guida esperta un sentiero su una via creata per la costruzione di un antico acquedotto, dormire

in una grotta posta alla fine del sentiero e il giorno dopo informarsi sulla storia di un piccolo borgo vicino a dove hanno pernottato. Nel primo scenario i chiurli si fermano alla prima impresa e alla missione data da Gianni: un percorso azimut nella villa comunale del paese. Nel secondo le guide tornano dalla missione con un entusiasmo senza precedenti e capiscono di poter fare grandi cose insieme. Gianni con il suo tentativo di spronare Chiara e con la scelta della sua missione ha implicitamente fatto capire a Chiara quanto poco si aspettasse da lei. Massimo ha ottenuto grandi risultati perché ha dimostrato a Chiara di fidarsi di lei e di ritenerla in grado di fare grandi cose. La specialità di squadriglia è uno strumento fantastico attraverso il quale permettiamo ai nostri ragazzi di sognare insieme, collaborare, progettare, progettarsi, mettersi al servizio dell’altro, sfidare i propri limiti e chi più ne ha più ne metta. Puntare in alto è fondamentale perché fare imprese al di sotto delle proprie possibilità non aiuta i ragazzi a sfidarsi e quindi a crescere come persone. Per farlo è necessario che i sentieri di esploratori e guide siano intrecciati l’uno con l’altro in ogni aspetto della vita di reparto ovvero durante imprese appassionanti in cui i ragazzi sperimentano vere responsabilità. Immagina ora che ci sia un evento in cui le squadriglie di una regione possano fare una grande festa in cui presentano il lavoro svolto e si fanno ispirare da quello degli altri per l’anno successivo. Beh, non devi immaginare l’evento in questione è quello dei Guidoncini Verdi.

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Puntare in alto

Immagina in grande, puoi!

Keywords: metodo, eg

A cura degli incaricati regionali E/G


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