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pag Relazione Branca E/G

Relazione Branca E/G

“Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo.” (Henry Ford) Assemblea 2019

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Quest’anno è stato caratterizzato dal cambio di passo tra il progetto regionale e le azioni prioritarie, un cambio che sembrava semplice sulla carta, ma che ha sollevato alcune difficoltà.

Ancor più di prima, ora la regione deve essere al servizio delle zone, e questo è stato lo scoglio più duro: le progettazioni dell’anno delle zone di branca e delle pattuglie dovrebbe andare molto più di pari passo, cosa che per motivi logistici e per il “si è sempre fatto così”, non è stato possibile attuare a pieno. Durante la verifica la maggior parte degli IABZ ha dichiarato di non sapere i contenuti del progetto di zona e di basarsi nella progettazione dell’anno di branca solo sulle esigenze metodologiche dichiarate dai capi ad inizio anno. Nel frattempo le nostre azioni prioritaria derivano proprio dai progetti di zona e questa dicotomia non aiuta.

Partendo da questo presupposto gli IABZ hanno verificato il percorso di pattuglia molto formativo per loro stessi, ma per alcuni poco spendibile nel loro ruolo in zona. Ci siamo dedicati a rivedere il sistema degli eventi concentrandoci sulle schede d’iscrizione e l’inserimento di tali esperienze all’interno del sentiero di ogni singolo EG. Abbiamo anche iniziato il percorso sull’Alta Squadriglia che proseguiremo nei prossimi anni.

Quest’anno abbiamo deciso di dedicare l’intervento degli IABR nelle zone all’interdipendenza tra il sentiero del singolo e la vita del reparto, visitato 4 zone su 6, l’idea di portare lo stesso argomento in tutte le zone è un modo per uniformarci, per poter parlare tutti la stessa lingua. Alcune zone lo hanno, invece, percepito come calato dall’alto e questo ci dispiace molto, soprattutto perché questo argomento era una delle nostre azioni prioritarie e, come abbiamo detto in precedenza, queste derivano dei progetti di zona e dalle esigenze dei capi. Sicuramente su questo argomento ci siamo accorti che c’è un background comune a tutti i capi liguri ed è stato molto bello il confronto fatto nelle zone, ma pensiamo che questo filo doppio

tra la vita del reparto e il sentiero di ogni singolo EG sia il vero nodo del nostro servizio con i ragazzi: dobbiamo metterlo al centro del nostro agire insieme ad una verifica costante della Progressione Personale ed una attenzione sempre fissa sui ragazzi. Su questo si concentrerà il nostro lavoro futuro.

EVENTI

Campi di Specialità

22 campi con la partecipazione di 546 ragazzi. Uno IABZ in verifica ci ha detto che quest’evento è “il capolavoro del pattuglino eventi” e noi siamo pienamente d’accordo con lui. Quest’anno oltre i consueti campi abbiamo sperimentato, in accordo con la branca RS, un campo organizzato da un noviziato ed anche questo è stato un successo come avrete visto dall’articolo dell’ultimo SiL. Altra nota positiva è la collaborazione proficua con alcuni settori che hanno portato alla realizzazione di due campetti (nautico e FB), sicuramente nel rapporto con i settori dobbiamo investire ancora. A giugno c’è stato a Bracciano il convegno nazionale sui Campi di Specialità, ogni regione ha portato le proprie esperienze e abbiamo messo le basi per rivedere le linee guida nazionali su quest’evento. Siamo tornati arricchiti dal confronto e pronti a raccogliere nuove sfide che proveremo a proporvi già da quest’anno.

Guidoncini Verdi

Hanno partecipato 72 squadriglie e 315 E/G È sempre un bellissimo evento e sempre più partecipato dalle squadriglie, ci dispiace però constatare che il livello delle missioni e delle imprese sia un po’ sceso, crediamo che i capi dovrebbero seguire ed indirizzare di più le squadriglie verso una progettazione vera del loro percorso lungo tutto l’anno, tenendo conto maggiormente del sentiero di ogni singolo squadrigliere.

Campo di competenza

L’unico evento che siamo riusciti a realizzare quest’anno è stato un evento bello ed importante per i ragazzi. Sicuramente ci sono state delle falle organizzative che non hanno permesso di comunicare per tempo i campi che avevamo in programma, per le poche e tardive disponibilità dei capi e infatti uno di questi non è stato realizzato per un numero insufficiente di iscritti. Vorremmo aprire anche una riflessione sul numero totale di EG iscritti a questo evento: tra regionale e nazionale hanno partecipato circa 60 EG. Ci permettiamo di dire che questo numero è basso rispetto a quello che potrebbe essere. Si potrebbe dedurre che forse i capi reparto stanno investendo poco nei campi e nei brevetti di competenza?

Il nostro grazie come sempre al pattuglino eventi.

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