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CustodiAMO:
starter pack per vivere insieme
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La Giungla ci insegna quanto la natura che ci circonda, che respiriamo e viviamo insieme ai nostri bambini non sia una parte scontata del nostro essere scout ma sia un aspetto fondamentale delle nostre attività di branco e cerchio e, soprattutto, delle nostre vite.
La vita all’aria aperta è stupore e meraviglia, ostacolo e limite ma soprattutto maestra.
Dal Marzo 2020 ad oggi abbiamo potuto sperimentare sulla nostra pelle l’importanza dell’uscire fuori, esplorare, scoprire, incontrare e crescere.
“Ed il signore della giungla era Tha, il primo elefante. Egli trasse la giungla fuori dalle acque profonde con la proboscide; e dove traccio solchi nel terreno con le zanne, là corsero i fiumi; e dove batté col piede, là scaturirono bolle d’acqua buona ... Questo fu il modo con cui la giungla venne fatta da Tha; e così la storia fu raccontata a me.”
Il periodo pandemico ha avuto il merito di tirarci fuori con la forza dal torpore delle nostre sedi e darci la grande opportunità di vivere quella natura, quel “fuori”, che talvolta avevamo snobbato: vivere lo spazio esterno è diventato, oltre che una necessità, anche una grande occasione per rimodulare il nostro modo di educare alla vita all’aria aperta e al rispetto e alla custodia del Creato.
La natura è un contesto nuovo, fuori dall’ordinario, che deve mettere in discussione le certezze e gli schemi di pensiero di adulti e bambini, portandoci a esplorare strade nuove e mai percorse. Non possiamo banalmente replicare quanto facciamo all’interno delle sedi!
Lasciamo ai nostri fratellini e sorelline, secondo la sensibilità di ognuno, la possibilità di interpretare, raccontare e dare un senso all’esperienza vissuta e stiamo a guardare
e documentiamo quanto succede in modo da poter dar valore a questa esperienza e costruirvi un percorso significativo.
Per riuscire in questa nuova pista non possiamo limitarci a vivere la natura come cornice occasionale in cui svolgere le nostre attività ma come compagna e amica, in cui far crescere le nostre comunità di branco e cerchio.
La natura non pone barriere rigide dentro cui i bambini devono incastrarsi ma, citando la pedagogista Monica Guerra, cornici elastiche dove il bambino può crescere e mettersi alla prova, sperimentare la scoperta e il rischio (I bambini amano il rischio, lo sanno valutare se sono in condizione di farlo, mentre gli adulti vivono la dimensione del rischio esclusivamente come pericolo) per poter crescere.
“Era quasi buio quando si trovò improvvisamente di fronte al bosco: la paura di un luogo inesplorato e il desiderio di scoprirlo lottarono a lungo nel suo animo … Impaurita dal rumore, Cocci si girò e scorse con meraviglia sulla sua ala un perfetto punto nero. Non ebbe più incertezze e, senza voltarsi, si addentrò nel bosco”
I bambini hanno la necessità fisiologica di vivere la natura per poter sperimentare il loro naturale desiderio di esplorare e sono capaci di superare i propri limiti: la natura offre loro l’esperienza che coinvolge gli aspetti fisico, percettivo, cognitivo e soprattutto quello emotivo, li aiuta a comprendere le proprie capacità, i limiti, a relazionarsi l’un l’altro. Tutte queste esperienze però sono possibili solo se offriamo ai nostri bambini l’occasione di sperimentarsi nella natura con un contatto diretto, evitando di viverla soltanto come scenografia delle nostre attività.
Come può un bambino capire e amare il creato se non è neanche abituato e vederlo, apprezzarlo e riconoscere che può essere soltanto opera della creazione?
Il vivere con continuità il contatto con l’ambiente esterno permette di sviluppare una dimensione di cura che gradualmente diventerà responsabilità.
Pensando alla realtà che stiamo vivendo, di emergenza e distanza, il sentirsi prossimi con l’ambiente che ci circonda diventa ancor di più un’emergenza educativa.
Come educatori, infatti, non possiamo mai dimenticarci dei diritti dei bambini, fra cui spicca il secondo: CRESCERE LIBERI.
La nostra sfida, come capi, è quella di sfruttare le potenzialità dell’ambiente naturale per creare nuovi percorsi educativi che sappiano oltrepassare la dimensione dell’attività scout per diventare un vero e proprio stile di vita per tutti i protagonisti del nostro Gioco.
I bambini sentono un legame profondo con la Terra che è la nostra casa da abitare e custodire!
Questa è la nuova sfida che attende la nostra associazione e soprattutto noi Vecchi Lupi e Coccinelle Anziane in quanto custodi dei nostri fratellini e sorelline.