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pag Il ricco simbolismo delle nostre Branche
Il ricco simbolismo delle nostre Branche
In questo immenso mare di simboli nel quale abbiamo cercato di navigare e pescare curiosità, per ora abbiamo visto soggetti abbastanza generali. Ma, senza addentrarci in tutti quelli che, come già accennato varie volte, sono parte del poliedrico mondo dell’ambiente fantastico cercheremo ora di osservare più da vicino qualcuno dei più caratteristici per ogni branca.
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Tutti sappiamo per esempio, soprattutto se è un po’ di anni che camminiamo con gli Scout, che parlando proprio del cammino di crescita personale all’inizio diciamo caccia, pista o volo, poi, crescendo si passa a camminare su un sentiero per concludere (anche se in realtà il cammino continua tutta la vita) su una strada. Non è solo questione di “termini” che si adattano alla ambiente fantastico o al linguaggio più adatto ad ogni età ma ognuno, diverso per ogni branca, ha di certo la sua parte di simbologia. Per cui adesso cerchiamo di guardare a qualche simbolo specifico e particolare proprio di ogni branca. In L/C. I lupetti cacciano e si muovono sulla loro pista, si salutano e si augurano una buona caccia, perché è attraverso la ricerca e la conquista della propria preda, facendo del proprio meglio, che essi crescono e raggiungono il loro posto nel branco, sulla rupe, nella vita. Analogamente le coccinelle vivono con gioia la ricerca dei 7 punti neri, attraverso le esperienze e gli incontri sul loro cammino dal prato alla montagna affrontano terreni sempre più impervi fino a raggiungere la cima dalla quale spiccare il volo, quindi si augurano un buon volo!
Gli ambienti fantastici utilizzati nella branca (anche se nati in modi diversi) hanno lo stesso significato simbolico. Il Bosco e la Giungla (che in lingua indiana significa “luogo deserto, foresta”) rappresentano in modo figurato un luogo oscuro, un ambiente talvolta insidioso, molto diverso da quello domestico e abituale, che necessita di essere esplorato e conosciuto. Un luogo (come anche il deserto, che invece è parte della branca R/S) attraverso il quale, lottando e affrontando gli ostacoli e le nostre stesse paure, impariamo a conoscerci. Insegna caratteristica del Cerchio è la lanterna: simbolo della luce, che deve essere ben visibile e illuminare tutti (“voi siete la luce del mondo…” Mt. 5, 14-16), e della gioia contagiosa che riscalda tutta la famiglia felice. Il totem è simbolo e insegna del Branco, raffigura una testa di lupo o, più attualmente, un lupo in movimento e B.P. ne prende spunto dai
totem scolpiti dei pellerossa americani. Esso rappresenta sia l’appartenenza di ogni lupetto al banco sia la “forza” del branco fatta dalle caratteristiche dei suoi lupi (infatti sotto il lupo vengono aggiunte talvolta delle strisce di stoffa colorata che rappresentano le specialità conquistate da ogni membro del branco). In branca E/G abbiamo come caratteristica la fiamma di reparto che, analogamente al totem e alla lanterna degli L/C, rappresenta: luce, speranza, appartenenza, gioia, comunità, unità… Il guidone, di indubbia derivazione militare, rappresenta invece solo una parte del reparto: la squadriglia. Secondo le indicazioni di B.P. nel reparto “ogni pattuglia prende il nome di un animale” la cui sagoma appare sul guidone, e questi animali, pur avendo caratteristiche ben precise (codificate dai colori degli omerali), non hanno un vero e proprio significato simbolico ma favoriscono il processo di identificazione del singolo all’interno del gruppo. Le insegne di reparto comunque sono strettamente legate all’alpenstock o bastone che quindi è tradizionalmente simbolo di potere, di sapere, di guida (pensiamo ad esempio al bastone di Mosè o dei pastori e di conseguenza al pastorale dei vescovi … oppure ai bastoni del potere come lo scettro dei re). Tra gli R/S un altro bastone ha un significato importante: la forcola. Essendo un ramo biforcuto rappresenta in modo simbolico la strada della vita che talvolta giunge a un bivio. Il bivio è a sua volta simbolo sia di incontro (perché vi si congiungono più strade) che di passaggio verso il nuovo ed è per questo che rappresenta anche la cerimonia della partenza di ogni rover e scolta che ha concluso il suo cammino di crescita nella comunità.
Anche i colori che caratterizzano le tre branche hanno un significato simbolico: il giallo, associato all’oro, alla luce, al sole è simbolo della scoperta e della gioia; il verde connota tutta la natura, ambiente del reparto, ed è il colore della speranza e della longevità; il rosso del fuoco e dell’amore è legato alla comunità e al servizio in quanto è simbolo di energia, lotta per la vita (infatti è anche il colore del sangue), e ancora passione e sacrificio; infine il viola, colore riservato ad identificare la Comunità Capi, è simbolo di mediazione, di equilibrio, di misura, di moderazione in accezione popolare connota anche la fedeltà e, se vincolato alla fede, anche quello di serietà e sacrificio.
Concludiamo con i totem altrimenti detti nomi di caccia, pur non facendo parte del metodo scout in nessuna associazione, sono diventati parte della tradizione di molti gruppi, grazie anche agli scritti di B.P. dove racconta le occasioni avventurose che gli assegnarono un soprannome come Impeesa (che significa “l’animale che si sposta furtivamente di notte” assegnatogli dai Matabele in Zimbabwe e tradotto poi più usualmente come ”Il lupo che non dorme mai”) e in particolare, nelle pagine della quinta chiacchierata di “Scautismo per ragazzi”, dove descrive la cerimonia di iniziazione degli Zulù: quando un ragazzo giungeva all’età in cui era pronto per diventare guerriero (e quindi essere ammesso nella comunità degli adulti). È tradizione di molti gruppi assegnare alla guida e all’esploratore, attraverso delle “prove” un totem ovvero un nome simbolico, per sottolineare una sua caratteristica, composto solitamente da un animale seguito da un aggettivo. Spesso il nome dell’animale richiama un aspetto fisico della persona mentre l’aggettivo una qualità positiva della sua personalità. A seconda delle varie tradizioni, ovviamente ci sono variazioni sia sulle prove da affrontare sia sulla scelta dei nomi presi non solo dalla sfera animale… ma di questo potreste parlarne voi! Scriveteci alla mail stampa@ liguria.agesci.it per condividere e raccontare le vostre più belle tradizioni di gruppo ed il loro significato. Noi siamo curiosi… voi scriveteci!