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pag Jamboree!
Jamboree!
Conoscere persone, storie, culture e se stessi.
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regione, branche, eg Esiste un filo, nemmeno troppo sottile, che unisce gli Stati Uniti e la Corea del Sud. I più furbetti penseranno “beh ovvio, si parla di Netflix e di Squid Game, ne parlano tutti, ora pure SIL”, ma purtroppo non intendiamo questo. Se volessimo dare un indizio in più, questo filo potremmo trasformarlo in un ponte. Se invece stiamo solo confondendo le idee, non temere ci arriviamo presto, ma prima un po’ di storia. Lo scoutismo in Corea del Sud nasce nel 1922 per mano delle autorità giapponesi: in quegli anni, infatti, l’Impero del Giappone (1868-1945) comprendeva numerosi paesi orientali, nei quali veniva reso obbligatorio uno scoutismo di stampo esclusivamente nipponico. In alcuni casi invece, nei territori in cui i sentimenti antigiapponesi erano più forti, lo scautismo veniva proibito. Nel 1937, dopo solo 15 anni dalla nascita del movimento, i giapponesi decidono di proibire lo scautismo su tutto il territorio sudcoreano, tanto che rimarrà vietato fino al 15 agosto 1945, ovvero il giorno dopo la resa del Giappone alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Alcuni aspetti dello scoutismo in Corea sono simili a quello americano (no, non è questo il filo, davvero ancora non hai capito?), in particolare le uniformi: la classica uniforme con fascia a tracolla con mosaico di distintivi di ogni tipo. Lo stemma è ovviamente un giglio, ma al suo interno è raffigurata una tigre. Si pensa che l’animale rappresenti il coraggio dello scout coreano, tanto che colui che si distingue per particolare abilità, coraggio e doti di sopravvivenza (una versione coreana di Bear Grylls in pratica) ottiene il riconoscimento di Tiger Scout. Alcuni meno romantici, invece, associano la tigre all’appartenenza della Corea del Sud alle cosiddette Tigri asiatiche: quattro paesi (Taiwan, Corea del Sud, Singapore e Hong Kong) che tra gli anni Sessanta e Novanta hanno vissuto un periodo di costante crescita economica, tanto da guadagnarsi questo appellativo. Inutile dirlo, preferiamo la prima teoria.
Altre tappe significative nella storia della KSA (Korea Scout Association) sono state: il Jamboree nazionale (*occhiolino*) tenuto nel 1952; l’ingresso nel 1953 all’interno dell’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (WOSM); e infine, di nuovo un Jamboree (adesso hai capito, dai) ma limitato alla regione dell’Asia-Pacifico.
Arriviamo al dunque (ormai ci eri arrivato lo so): dal 1° al 12 agosto 2023 la Corea del Sud ospiterà il 25º World Scout Jamboree*
in occasione dei suoi 100 (+1) anni di storia. Si terrà nella provincia di Jeollabuk-do, a Saemangeum, al largo della quale nel 2010 sono terminati i lavori della diga più lunga del mondo, ben 33.9 km, costruita con l’intento di far emergere diversi terreni da destinare all’agricoltura. Tuttavia, l’utilizzo finale sembra essere mutato: verrà costruita una città tecnologica grande 4 volte Manhattan, ma nel frattempo un’area di circa 10 km quadrati di superficie è già stata adibita a campeggio. Con ispirazione presa dal luogo, si prevede che questo Jamboree possa essere il più tecnologico di sempre, con programmi orientati al futuro, utilizzando gadget ad alta tecnologia e programmi IT. Il tema dell’evento sarà Draw your Dreams, ovvero Disegna i tuoi Sogni, e verrà data ai ragazzi la possibilità di partecipare alla fase di programmazione dell’evento: in particolare coloro che non potranno partecipare, saranno comunque coinvolti come protagonisti nel disegnare e progettare dei pezzi di Jamboree. Tutti gli scout del mondo saranno sotto un unico tetto, per questo motivo la KSA ha scelto come logo una tradizionale tegola sudcoreana disegnata in modo da assomigliare a una tenda. In queste poche righe abbiamo provato a raccontare qualcosa dello scautismo in Corea del Sud e speriamo che vi abbia interessato. Si può dire, forse, che ci sentiamo un po’ più vicini ai fratelli scout coreani solo perché sappiamo qualcosa della loro storia. La conoscenza fa questo, riduce le distanze, specialmente tra le persone. Lo aveva capito ben capito il nostro fondatore, che nel 1911, in queste poche righe sull’Headquarters Gazette, racconta la potenza di questo messaggio: “I vari Paesi stranieri - sono ora circa dodici - che hanno adottato lo scautismo per i loro ragazzi formano attualmente con noi un’amichevole comunità per lo scambio di punti di vista, corrispondenza e visite, promuovendo in tal modo un più stretto senso di simpatia tra le rispettive giovani generazioni. La pace internazionale può essere costruita soltanto su una base: un desiderio internazionale di pace da parte dei popoli stessi talmente intenso da determinare l’indirizzo dei rispettivi governi. Se il prezzo di una sola corazzata fosse messo a nostra disposizione per sviluppare questa amicizia internazionale tra le giovani generazioni, credo che riusciremmo, con il Movimento scout, a fare di più per prevenire la guerra che tutte le corazzate messe insieme”
Al giorno d’oggi siamo un po’ di più rispetto ai dodici paesi menzionati (al momento è più facile contare i sei che non hanno scautismo), ma l’attenzione dobbiamo porla allo scopo che viene dato da B.P. alla fraternità internazionale. I nostri ragazzi possono essere la chiave per un futuro migliore, non solo nel nostro territorio ma in tutto il mondo, diventando protagonisti della pace tra i popoli. Nel mese di gennaio 2022 apriranno le iscrizioni al venticinquesimo Jamboree, sia per capi sia per ragazzi, non sprechiamo questa opportunità. Gli ambasciatori che andranno al Jamboree, alla luce dello spirito di fratellanza internazionale che abbiamo provato a condensare in questo articolo, avranno il compito di diventare ancora più consapevoli del proprio ruolo: una bella responsabilità per la quale, però, il ragazzo dovrà poter avere il sostegno e l’accompagnamento dei propri capi. La partecipazione all’evento è importante che non sia considerata un premio per l’esploratore o la guida ritenuti più meritevoli, ma che sia colta consapevolmente come un’opportunità di conoscere gli altri cittadini del mondo e portare un po’ di questa esperienza nella propria comunità. Da un unico tetto di Corea al tetto di casa.
*per chi avesse vissuto su un altro pianeta negli ultimi 2 anni: nel 2019 si è tenuto il ventiquattresimo World Scout Jamboree negli Stati Uniti. Il ponte di Leonardo era il simbolo del contingente italiano, scelto in quanto il tema per il contingente era “costruite ponti non muri” dalle parole di Papa Francesco.