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pag Un cambio di metodo dell'Area Metodo
Un cambio di metodo dall'Area Metodo
Fare sintesi delle realtà educative tramite un nuovo modo di incontrarsi
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Eh già. Ci siamo anche noi, forse gli incaricati meno noti tra i vari membri del comitato allargato. Non di certo i Fochi superstar o i simpaticamente roboanti Incaricati alle Branche. Agiamo un po’ più “col favore delle tenebre” tanto per riportare in auge una cit. di qualche tempo fa.
Che poi Benny proprio poco nota non è, ma si fa per dire.
Ci piaceva sfruttare l’uscita del nuovo numero di SIL per portare tutti a conoscenza di una svolta importante nel modo di lavorare di AGESCI Liguria, per portare al centro delle discussioni regionali (quelle riunioni di Comitato Regionale, di Comitato Allargato, di Consiglio Regionale, che a pensarci gira un po’ la testa), tutti quei discorsi che vengono fatti mentre prepariamo le attività, a CoCa o in Zona. I dubbi, le domande, le cose che vorremmo cambiare, quello che belin proprio non ci piace: da quest’anno è cambiato il modo in cui gli Incaricati Regionali alla Branca (IABR) e quelli di Zona (IABZ)
A leggerla così verrebbe magari da chiedersi dove stia la notizia, tanto da doverci fare un articolo.
Invece è un cambiamento importante.
Non è certamente un’idea che ci intestiamo, figuriamoci, è il frutto del lavoro degli anni passati, portato avanti con Incaricati passati e presenti (un lavoro di Area Metodo, per chiamare le cose col loro nome), raccontato al Comitato prima e al Consiglio poi, accolto, interiorizzato, messo in pratica finalmente dopo almeno un anno buono in cui il tutto è rimasto in caldo in attesa di tempi migliori. Che finalmente sono arrivati.
Da quest’anno gli IABR e gli IABZ si incontrano tre volte l’anno, per mezza giornata, in presenza, tutti assieme, con l’incursione all’uopo di formatori, ICM, FOCA, IRO, AE, capi campo di eventi e chi più ne ha più ne metta. Tutti assieme sotto lo stesso tendone, un circo di teste delle migliori occasioni, riunito proprio per fare quello che si diceva all’inizio: portare all’attenzione di tutti i pensieri e le necessità che escono dalla quotidianità dello scautismo ligure.
Non più quindi due ore una volta al mese, stipati in Vico, con lo IABZ che arriva dopo e si perde un quarto della riunione o vissute con l’ansia che i poveri IABZ dell’estremo ponente e dell’estremo levante arrivino a casa a orari indecenti, ma tre momenti vissuti lentamente, con il tempo dalla nostra.
Anche la scelta delle date non è casuale: ogni incontro si svolge due settimane dopo l’incontro nazionale degli incaricati, un modo per riportare notizie “fresche di Roma” e connettere maggiormente Zone e Nazionale.
Certo rimarrà la possibilità per le singole Branche di organizzare incontri magari più pragmatici di verifica dei vari percorsi o di aggiornamento su qualche tema tra una riunione in presenza e l’altra, ma sempre in funzione degli incontri in presenza.
Tre mezze giornate dove poter lavorare in modo più approfondito, per confrontarsi, discutere, pensare a come rispondere alle necessità delle Branche di Zona e di formazione permanente dei Capi. La Riforma Leonardo, d’altronde (lo sappiamo), assegna alle zone una posizione centrale per quanto riguarda la lettura delle esigenze educative e alla luce di questo è importante che anche la Regione si adegui e, cogliendo al balzo l’entusiasmo di rivedersi dopo un lungo periodo di riunioni online, cambi il suo modo di fare per ripartire col piede giusto. Chiaramente tutto questo è utile e importante, ma come al solito, come chiediamo costantemente ai nostri ragazzi, alla base ci deve essere la partecipazione di tutti alla vita della zona, in particolar modo alle riunioni di branca, perché solo partecipandovi potremo portare la voce dei nostri fratellini e sorelline, i bisogni dei nostri E/G o i sogni dei nostri R/S. Non pensiamo che la zona sia una cosa demandabile, una riunione in cui una volta vado io e una volta vai tu, o dove non andiamo proprio. Partecipiamo, cambiamo le cose se non ci piacciono, diamo agli IABZ gli strumenti per trovare la quadra e tirare fuori il meglio dalle riunioni.
Solo in questo modo, il cerchio si chiuderà e lo scambio Unità – Zone – Regione sarà reciproco e continuo. Cogliere i bisogni dei nostri ragazzi, in tutte le loro sfumature, è oggi quanto mai importante e tutti noi, come Incaricati al Coordinamento Metodologico (ICM) ma parlando anche a nome d’altri, come Area Metodo, ci vogliamo impegnare affinché si abbiano gli strumenti migliori per farlo.
A cura dei campi campo di PO: Alice P., Bruno C., Chiara M., Elisa C., Federico C., Gustavo R., Leonardo B., Michela Z., Nicolò V., Stefano B.
È l'ora di rimettersi... in caccia
Il profumo di un fuoco di bivacco che arde.
Il bagno in un fiume dalle acque gelide.
Il canto degli uccelli e i suoni del bosco.
Il verde dei prati in estate, che diventano bruni, a volte bianchi, in inverno.
I giochi insieme al branco.
I pasti vissuti insieme intorno ad un tavolo scherzando e conoscendosi.
I litigi, la pace, gli amici.
Queste e tante altre sono immagini nitide nei ricordi di chi le ha vissute almeno una volta!
È così facile ricordare quei momenti perché hanno segnato la nostra vita, ci hanno cambiato in qualche modo, ci hanno permesso di crescere, di sperimentarci, metterci alla prova, scoprire qualcosa di noi e degli altri, hanno contribuito a farci diventare grandi. Era gennaio 2020 e, senza saperlo, 30 fratellini e sorelline insieme a qualche Vecchio Lupo, sarebbero stati gli ultimi a poter godere delle Piccole Orme, e di tutti quei momenti indimenticabili, per un bel po’.
Piccole Orme è un evento unico, sia perché può essere vissuto da ogni fratellino e sorellina una sola volta nella propria Pista, sia perché ogni campo è irripetibile, creato su misura per i partecipanti, lupetti o capi che siano.
Questo evento va ad integrarsi all’interno del percorso di progressione personale dei nostri fratellini e sorelline, è un’esperienza di scoperta, condivisione e protagonismo, dove ci si può mettere in gioco riscoprendosi al di fuori della propria comunità e sperimentandosi in una nuova dimensione.
Piccole Orme è un evento per Lupetti e Coccinelle ma è anche un momento di crescita e confronto per Vecchi Lupi e Coccinelle Anziane, ognuno porta la propria storia e si pone nella dimensione dell’ascolto del prossimo, cercando di vivere il proprio servizio anche come tappa del cammino di formazione personale.
Dopo quasi due anni di fermo, finalmente, la branca L/C ligure ha pensato che i tempi fossero maturi per riprendere in mano il cammino ormai consolidato da anni di campetti di PO per far ripartire questo bellissimo evento per lupetti e coccinelle.
Non si poteva pensare di ripartire come se nulla fosse accaduto, come se la pandemia fosse stata solo un sogno e non ci fossero nuove esigenze e criticità da affrontare. Era necessario vivere un momento di riflessione su questo strumento di progressione personale molto entusiasmante ma poco conosciuto, forse soltanto un po’ dimenticato…
Abbiamo così deciso organizzare “Alla ri… scoperta delle Piccole Orme”, laboratorio creato dai capi campo PO e aperto a tutti i capi di AGESCI Liguria, dove discutere, condividere e rimettere in discussione questi campetti, per capire se fossero ancora uno strumento attuale che potesse rispondere alle esigenze di oggi.
Quello che per un paio di anni era solo un sogno nel cassetto ha preso vita nella serata del 12 ottobre.
Più di 50 capi hanno portato la loro voce e la loro esperienza eterogenea, per età, per servizio, per formazione, suddividendosi in 4 diverse aree di interesse:
• PO “starter pack”, dedicata alla scoperta delle PO, provando a far luce sui dubbi dei capi meno esperti e cercando di accoglierne i pensieri privi di preconcetti.
• PO e il percorso di progressione personale, dove si discuteva dell’aspetto principale dell’evento, le PO come strumento di crescita inserito nella pista di ogni fratellino e sorellina.
“La giovane quercia era un albero gentile e ben presto molti uccelli ottennero il permesso di costruire il loro nido tra le sue foglie. Poi fu la volta di una famiglia di scoiattoli, che avevano bisogno di una tana sicura per le loro scorte. Dopo la quercia accolse un alveare e poi tante famiglie di insetti, che trovavano riparo nelle pieghe del suo tronco. Così la quercia non era mai sola e ben presto conobbe i nomi, le storie, le abitudini di tutti i suoi nuovi amici”
• PO e la ricaduta nella comunità di branco, aspetto fondamentale perché l’evento sia ricchezza per tutto il branco e non solo per il singolo partecipante.
• PO “pro”, riflessioni a ruota libera su possibili evoluzioni e cambiamenti, dedicato principalmente a chi ha già molta esperienza dell’evento.
Dalla ricchezza del confronto sono usciti molti spunti per far ripartire al meglio uno strumento così importante per i nostri fratellini e sorelline.
Possiamo dire che l’evento ha certificato l’attualità della proposta, lo strumento può rispondere con poche attenzioni alle nuove necessità.
Si possono riassumere i focus usciti durante la serata in:
• La necessità di presentare l’evento non solo ai capi ma soprattutto ai fratellini/ sorelline, che andrebbero prepararti prima della partenza dell’evento; • Il campetto di PO permette sia ai lupetti sia ai VVLL di uscire dalla propria zona di comfort e di giocarsi a pieno;
• La riscoperta di vecchie necessità, come l’espressione e il vivere la natura, lette con gli occhiali diversi che ci ha fornito la pandemia;
• Il creare relazioni con chi condivide con noi un pezzetto di pista;
• L’importanza di interrogarsi su come vivere la tecnologia per valorizzarne un utilizzo
“scout”;
• La ricchezza del percorso di CustodiAmo, ovvero la custodia del creato, da vivere all’interno dei campetti.
• Il percorso iniziato ad Ottobre continuerà nelle Zone, dove i capi LC potranno vivere un momento di riflessione e formazione sulle Piccole Orme e la Progressione Personale. E, soprattutto, dal 2 al 5 Gennaio a
Vara, dove 25 fratellini e sorelline potranno riassaporare la bellezza di un campetto di
Piccole Orme!
Sei un capo col CFM di qualsiasi branca o col CFT ma con esperienza in branca LC? Stiamo cercando te! Solo grazie al tuo aiuto, molti fratellini e sorelline potranno vivere l’esperienza unica delle Piccole Orme.
Scrivi a lc@liguria.agesci.it per qualsiasi richiesta e/o dubbio, oppure scansiona questo QR code per lasciarci la tua disponibilità. Siamo veramente dinnanzi ad una nuova stagione di caccia e non vediamo l’ora che inizi!