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Nutrizione dei corileti se ne parla a Cherasco

SABATO 27 MAGGIO, ALLE 9.30, TORNA IL CONVEGNO DI CONFAGRICOLTURA CUNEO

nocciolo, una corretta nutrizione in funzione di qualità e quantità

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“Il convegno di Cherasco è un importante momento di confronto tra gli attori della filiera – dichiara Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura

Cuneo –. Sempre più attenzione viene data alle tecniche colturali, anche per l’incidenza dei costi di produzione, che lo scorso anno non sono stati coperti a causa della scarsa produzione, unita al ribasso dei prezzi”. Gli effetti dei cambiamenti climatici, insieme all’aumento spropositato dei costi, in particolare quelli dei concimi, hanno cambiato le modalità di gestione dei noccioleti. “Stanno divenendo sempre più importanti la scelta dei concimi da utilizzare, il quantitativo corretto e la giusta epoca di distribuzione, in funzione dell’età dell’impianto – commenta Gianluca Griseri, tecnico corilicolo tra gli organizzatori del convegno –. Oltre a concimare correttamente, nei noccioleti occorre poi ripristinare e mantenere la giusta percentuale di sostanza organica, evitando così l’impoverimento dei terreni.

Concimi organici e organo-minerali, prodotti fogliari, biostimolanti, bioattivatori, ma anche

PIOGGIA IN MENO

-60% % di riduzione delle precipitazioni pratiche come l’inerbimento e il sovescio, possono contribuire in modo significativo ad ottenere una concimazione più sostenibile”. sioni particolarmente difficili, specie per le aziende corilicole localizzate nelle zone collinari dell’Alta Langa. Come se non bastasse, l’abbassamento termico fino a valori sotto lo zero nelle nottate della prima metà del mese di aprile ha compromesso la delicata fase di allegagione in alcune vallate. “Ci troviamo di fronte a situazioni disomogenee: abbiamo corileti in alta collina con assenza quasi totale di fiori maschili e pochi fiori femminili, e altre zone di bassa collina e fondovalle con una presenza accettabile di fiori, grazie a condizioni climatiche migliori”, continua Antonio Marino. Anche l’andamento stagnante dei prezzi non promette un’ansia migliore di quello del 2022, troppo basso rispetto alla produzione, attestata su piccoli numeri –sottolinea Gavuzzo –. Il ridotto calibro del frutto porta ad un deprezzamento del suo valore commerciale e la denominazione IGP continua a restare poco valorizzata anche sul piano dei prezzi, provocando un disincentivo ad investire sull’acquisizione del marchio”.

La giornata dedicata al nocciolo continuerà con il consueto “porte aperte” della ditta Chianchia, specializzata nella produzione di macchine per la raccolta ed essicazione delle nocciole.

Il convegno sarà a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti e verrà trasmesso anche via streaming. Per prenotare la partecipazione sarà possibile registrarsi sul sito www.confagricolturacuneo.it. Per info: 0171/692143 - eventi@confagricuneo.it.

Nel Cuneese oltre 4.700 nocciolo, di cui oltre 4.700 in provincia di Cuneo, con più di 16.000 ettari. Ma, il perdurare di questa situazione di incertezza generale del settore, dovuta a cause non dipendenti dai produttori, ha portato alcuni di essi a compiere scelte drastiche e convertire i propri corileti in vigneti, restringendo ulteriormente la superficie coltivata a nocciolo.

“Al momento è difficile fare una previsione di mancato germo gliamento rispetto allo scorso anno, che fa presagire qualcosa di buono in più sulla quantità – conclude Marino –. Tuttavia, serve un cambiamento di rotta, anche immaginando incentivi che restituiscano ai produttori la voglia di andare avanti e resistere nonostante le molte difficoltà”.

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