Cuore Azzurro N. 85- 03 maggio 2013

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PERIODICO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB - ANNO VIII N. 85 - 5 MAGGIO 2013

COPIA OMAGGIO

PRONTI PER IL BIS

CIRO LAURIA FOTOREPORTER

Alfonso De Nicola: lo scudetto del Napoli

Napoli Club USA: Dinner Party a NY

Patrizio Oliva: Sogno il terzo…

ADRE CALCI QU O I S POLI CLUB

Magazine


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5 MAGGIO 2013

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È L’ORA DI SCOPRIRE LE CARTE

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Max Bonardi

ei punti alla meta. Il Napoli è ormai a un passo dal tagliare il traguardo della qualificazione in Champions senza passare dai preliminari. Un obiettivo centrato con relativa tranquillità visto che mancano ancora 4 gare alla fine del campionato. A dispetto di quelle che a inizio stagione erano considerate le formazioni più accreditate. Dato per scontato la forza della Juventus, che giustamente si sta per riconfermare campione d’Italia, chi avrebbe mai immaginato che il Napoli potesse prevalere su Milan, Inter, Roma e Lazio? Ma il bello viene proprio adesso. Con gli addii o i rinnovi di Cavani e Mazzarri si capirà molto del futuro del Napoli. Soprattutto, mai come in questo momento, il presidente con le sue decisioni sarà costretto a uscire allo scoperto. La pioggia di milioni di euro che gli cadrà addosso farà capire che strada definitiva prenderà la società azzurra, ovvero se i tifosi saranno costretti a soddisfazioni temporanee in nome del bilancio, o potranno davvero iniziare a sognare la conquista del terzo scudetto e perché no, di qualche altro trofeuccio (Champions). È chiaro che la conferma di Mazzarri e Cavani sarà

un segnale deciso in tal senso. In primo luogo, perché il tecnico toscano, intanto rimarrà, solo se avrà una squadra con la quale dare l’assalto al tricolore e per fare bella figura in Champions League. Riguardo Cavani, invece, sarà la dimostrazione che il Matador dovrà essere l’ariete alla conquista del triangolino e che non bastano tantissimi milioni per rallentare il progetto di crescita della squadra e convincere il patron a cederlo. Questi i fatti, la sensazione è che le idee del tecnico – mantenere l’intelaiatura della squadra, anche senza Cavani, ma con qualche top player nella rosa – non coincidano con quelle di patron De Laurentiis e che l’allenatore toscano ceda alle lusinghe romaniste o interiste. E in tal caso andranno rivisti diversi programmi. In caso di addio di Cavani, invece, i nomi che si fanno sembrano poter sostituire degnamente il matador. Ma poi, con chi in panchina? Un dilemma che aggiunto a quello dello stadio e alla cronica mancanza di un centro sportivo dove allevare giovani, visti gli scarsi risultati stagionali del vivaio, costringerà De Laurentiis a uscire allo scoperto in barba al bilancio.

Osservatorio arbitrale

CLASSIFICA DI SERIE A 2012/2013

VERSO L’UNIFORMITÀ 2

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Giuseppe Gargiulo (ex arbitro)

l modesto spirito di questa rubrica è quello, come dice lo stesso titolo, di essere un “osservatorio” sugli arbitri: dove proprio l’essere tale, ci ha messo nella condizione (non facile) di esaminare i vari “spaccati” del mondo arbitrale che, come noto, sono andati dall’analisi delle regole, alla valutazione per quanto possibile, di una singola applicazione della stessa da parte dei direttori di gara. Ci siamo pertanto nel tempo addentrati sia nella estensione “tout court” della norma regolamentare, sia nell’applicazione o mancata applicazione della stessa, per esaminare anche l’ampia casistica regolamentare e come spesso questa obbliga i “legislatori” del regolamento, a ricorrere come per lo più avviene in ambito civilistico, a una applicazione della norma, anche per “analogia”. Ma se il vostro modesto estensore di questa rubrica oggi non sta esaminando (e quando lo fa si spera criticamente) tutto quanto sopra detto, e il tutto a quattro giornate dalla fine di un campionato da sempre avvincente, vuol dire che qualcosa nel mondo arbitrale forse comincia a funzionare, o a funzionare meglio. Può voler dire che l’esperimento degli “arbitri addizionali” forse è più che un esperimento; può vuol dire che i calciatori e non solo gli arbitri (finalmente) sentono anch’essi la pressione di più occhi “ufficiali” che li prevengono o li puniscono (per carità solo tecnicamente). Ma non può voler dire, infine, che è migliorata la tanto agognata “uniformità” arbitrale, e che quando si dice che gli arbitri italiani sono i migliori del mondo, forse lo stanno diventando anche in Italia? In un calcio che da venti anni va più veloce della luce, non più ai posteri, ma a noi stessi, la più ardua delle sentenze.

SQUADRA

JUVENTUS NAPOLI MILAN FIORENTINA ROMA UDINESE INTER LAZIO CATANIA CAGLIARI PARMA BOLOGNA CHIEVO ATALANTA (–2) SAMDPORIA (–1) TORINO PALERMO GENOA SIENA (–6) PESCARA

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GS

80 69 62 61 55 54 53 52 48 42 40 40 39 39 38 36 32 32 30 22

34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34

25 20 18 18 16 14 16 15 13 11 10 10 11 11 10 8 6 7 9 6

5 9 8 7 7 12 5 7 9 9 10 10 6 8 9 13 14 11 9 4

4 5 8 9 11 8 13 12 12 14 14 14 17 15 15 13 14 16 16 24

66 64 60 65 68 46 51 40 43 41 39 44 33 36 38 43 31 34 34 25

20 32 38 42 54 39 46 40 43 53 43 43 49 49 43 51 46 51 49 70

3 5 ª G I O R N ATA

3 6 ª G I O R N ATA

4-5 MAGGIO 2013 CHIEVO - CAGLIARI FIORENTINA - ROMA UDINESE - SAMPDORIA CATANIA - SIENA GENOA - PESCARA JUVENTUS - PALERMO LAZIO - BOLOGNA MILAN - TORINO PARMA - ATALANTA NAPOLI - INTER

7-8 MAGGIO 2013 ROMA - CHIEVO PESCARA - MILAN ATALANTA - JUVENTUS BOLOGNA - NAPOLI CAGLIARI - PARMA INTER - LAZIO PALERMO - UDINESE SAMPDORIA - CATANIA SIENA - FIORENTINA TORINO - GENOA


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Siamo agli sgoccioli. Quartultima di campionato, penultima al San Paolo. Al Napoli mancano sei punti per tenere il secondo posto al riparo dagli ultimi attacchi del Milan e si spalancheranno le porte della Champions, seconda partecipazione azzurra. Basta fare il pieno nelle restanti due partite casalinghe, stasera l’Inter, poi il Siena, e il gioco è fatto. Arriva un’Inter che perde i pezzi (Zanetti, ultimo infortunio), con una sola vittoria nelle ultime quattro partite e ai margini delle qualificazioni europee, battuta domenica scorsa sul campo del Palermo penultimo (ottava sconfitta esterna). Sono “caduti” l’uno dietro l’altro Palacio, Cassano, Milito, Samuel, Nagatomo. Una falcidia che ha condizionato il finale di campionato. Il “vecchio” Rocchi si è ritrovato solo a sostenere l’attacco. Ora l’Inter ha un calendario duro per salire sull’ultimo treno europeo. Sfodererà l’ultima grinta di stagione per riuscirci. Il Napoli dovrà stare attento. Battendo i nerazzurri, la squadra di Mazzarri è a metà strada dall’ingresso in Champions. Rientra Cavani dalla squalifica. Ha il trono di capocannoniere da difendere (lontano però Di Natale a -7). Col Matador il Napoli riacquista l’adeguata pericolosità offensiva. Edinson viaggia alla media di quasi un gol a partita. Peccato per le “voci” di una sua partenza. Senza Cavani caleranno le ambizioni del Napoli. La difesa dell’Inter barcolla: 9 gol nelle ultime cinque partite, quattro gliene ha fatto l’Atalanta a San Siro. Il Napoli è invitato a mirare la porta di Handanovic. È salito il contributo al gol dei centrocampisti: 12 reti fra Inler e Dzemaili. C’è il momento magico di Pandev (4 centri nelle ultime sei partite), che avrà voglia di strabiliare la sua vecchia squadra. Hamsik è diventato un solido punto di riferimento: arretra, conquista palla, fa salire la squadra. Ci vorrebbe più brio sulle corsie esterne (Armero sembra il più in forma). E Insigne è pronto alla staffetta. Il Napoli è in serie positiva, 16 punti nelle ultime sei gare. È a una sola lunghezza dal record dei punti da quando è tornato in serie A (70 nel campionato del terzo posto). Ci sono uno e più validi “motivi” per non fallire contro l’Inter che negli ultimi sei campionati è riuscita a pareggiare solo due volte al San Paolo, quattro volte battuta con un solo gol, dai prodigi di Zalayeta all’ultima rete di Lavezzi. Sarà spettacolo sotto le stelle di Fuorigrotta e tocca al Napoli metterlo in scena. La squadra è in salute. La primavera è azzurra.

Sede legale: Corso Novara, 5 ­ Napoli Anno VIII ­ n° 85 ­ 5 maggio 2013 Direttore responsabile: Saverio Passaretti Coordinamento giornalistico: Max Bonardi hanno collaborato: Luigi Alvino, Sergio Curcio, Paolo del Vaglio, Fran­ cesca Fortunato, Giuseppe Gargiulo, Salvatore Longobardi, Attilio Marchionne, Bruno Marra, Marco Martone, Adolfo Mollichelli, Giu­ seppe Piccolo, Massimo Sparnelli, Carmine Tascone Registrazione Tribunale di Napoli N. 91 del 5/12/2007 Fotocomposizione e Stampa: Ink & Paper s.r.l. Grafica: Mario Suarez ­ Edito dalla A.I.N.C. chiuso in redazione giovedì 2 maggio 2013 ­ ore 17,00

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A UN PASSO DALLA CHAMPIONS!!

di Mimmo Carratelli

ORGANO UFFICIALE DELLA ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

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Saverio Passaretti (presidente AINC)

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n Napoli essenziale quello visto in trasferta contro il Pescara già retrocesso, c’è da apprezzare la volontà dei giocatori nel cercare le giuste motivazioni, specialmente in chi attraversa un momento non felicissimo (Inler ndr). La giornata di campionato non ha portato sostanziali novità al vertice: hanno vinto tutte, dalla Juve alla Fiorentina, che soltanto per poche ore ha assaporato la gioia del sorpasso sul Milan e del terzo posto, fino alla sofferta vittoria dei rossoneri sul Catania al Meazza. Alla Juve manca un solo punto per rilaurearsi anche aritmeticamente campione d’Italia. Un vero peccato il Napoli, con una maggiore concentrazione nei momenti importanti e un pizzico di fortuna in più, poteva stare lì in alto a contendere il primato, una annata che poteva diventare memorabile. Comunque, desso è inutile recriminare, il secondo posto è a un passo ed è sempre una grande soddisfazione poter approdare in Europa in pompa magna! Questa situazione consente al Napoli, di raggiungere un obiettivo che equivale a milioni di euro, ma obbliga ad allestire una squadra in grado di battersi adeguatamente sui due fronti senza nascondere di puntare al primato nel prossimo campionato. Da sciogliere subito il nodo-Mazzarri, l’allenatore si è preso ancora un po’ di tempo per rispondere alla pubblica proposta di De Laurentiis per il rinnovo perché ne vuole valutare i progetti. Non lo convince lo schema-giovani, ritenuti forse troppo immaturi nella sua mentalità, debbono necessariamente ruotare ai top player. De 3 Laurentiis deve decidere se accontentare il tecnico. E bisognerà anche verificare quanto forte sia per Mazzarri l’attrazione Roma con Allegri alla finestra. Per ora c’è da superare l’ostacolo Inter, una compagine a dir poco rimaneggiata e quindi da non sottovalutare poiché si presenterà con una inedita formazione e con schemi variabili, il Napoli ha, ovviamente, tutti i mezzi per risolvere la questione. Un abbraccio affettuoso da parte di tutti i Club e dagli sportivi in generale a Javier Zanetti, un valoroso e corretto gladiatore alle prese con un pesante infortunio, la sua determinazione lascia sperare di vederlo ancora scalpitare sui campi di gioco. Auguri Javier!

LA VIGNETTA DI


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IL RISCHIO DEL COLPO DI CODA

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Sergio Curcio

apoli - Inter sotto le stelle di Fuorigrotta al cospetto del pubblico delle grandi occasioni. Servono 6 punti per blindare il secondo posto e far sì che la lotta per la terza piazza resti un fatto tra Milan e Fiorentina. Sei punti a arraffare, i primi tre stasera contro i nerazzuri incerottati e privi di capitan Zanetti, ma decisi a vendere cara la pelle con l’orgoglio e le unghie per non abdicare anche all’Europa League rispetto a Roma, Udinese e Lazio. Vietato sbagliare, perciò. E nonostante il buon vantaggio sul Milan (+7) Fiorentina (+8), guai ad abbassare la guardia. Proprio il brutto finale di due stagioni fa, quando gli azzurri arrivarono terzi (approdo in Champions senza preliminari) sgonfi e col fiato grosso, induce alla massima attenzione. Allora il punto Champions arrivò al San Paolo proprio con l’Inter in una serata all’insegna del “volemose bene” con i nerazzurri a +4 sul Napoli e perciò sicuri della seconda piazza, che omaggiarono il tifo azzurro con una prestazione decisamente amichevole… Questa volta non può essere così. Il calendario im4 pone un finale alla morte e né Napoli, né Inter possono concedersi il minimo cedimento. Nel turno infrasettimanale di mercoledì prossimo, l’Inter ospiterà la Lazio, mentre il Napoli si recherà in quel di Bologna, dove nella scorsa stagione ci lasciò malamente le penne e un terzo posto che valeva ancora la Champions seppure dai preliminari. Che partita sarà questa sera? Ritorna Cavani con la voglia di aumentare il suo bottino personale e soprattutto sono in gran spolvero Pandev, Hamsik e Dzemaili. L’Inter punta sull’orgoglio e sulla grinta di Stramaccioni, ma non incanta come dimostrano le 4 sconfitte nelle ultime 5 partite. Una volta si diceva, “s’è rotto il giocattolo”; pensiamo piuttosto che il “giocattolo” Inter è vecchio e anche stanco. Gli infortuni a catena lo testimoniano, le prove delle ultime settimane lo confermano. Occorrono linfa nuova e garretti freschi ma attenzione perché uno stadio pieno e l’orgoglio di dover misurarsi contro la vice Juventus possono far ritrovare forze ed energie anche a un gruppo apparso spento, privo di idee e confusionario, seppur volenteroso. Stramaccioni sa che se perde anche l’ultimo treno per l’Europa assai difficilmente Moratti, che pure continua a difenderlo, gli darà la possibilità di essere in panchina nella prossima stagione. Perciò Napoli e il Napoli sono un bivio. Anzi, il bivio della stagione e del futuro di Strama. Giocherà col 3-5-2, oppure si cautelerà con maggiore copertura tra seconda e terza linea l’In-

ter del San Paolo? Che cosa s’inventerà il tecnico romano per evitare la quattordicesima sconfitta stagionale che rappresenterebbe il “quasi” record per Moratti? Di sicuro con Handanovic tra i pali ci saranno sulle fasce Jonathan e Pereira che assicurano un certo dinamismo. In difesa, con Ranocchia e Juan Jesus potrebbero esserci Chivu, recuperato completamente, oppure Samuel tutto da verificare. È a centrocampo e in attacco che Stramaccioni dovrà giocarsi le carte giuste, poche in verità, per mettere in difficoltà il Napoli. Due centrocampisti centrali, Kovacic e Kuzmanovic, con due esterni, Alvarez e Guarin e Rocchi di punta per un 3-4-2-1 che può diventare anche un 4-3-3 in fase di possesso palla, oppure tre centrocampisti centrali, Kovacic, Kuzmanovic e Benassi con Alvarez e Guarin appena dietro Rocchi per un 3-51-1 che dia densità in mezzo al campo? Qualunque siano le scelte di Strama, Mazzarri dovrà dire agli azzurri di mettere il match sul piano del ritmo e del pressing, confidando sulla spinta di Maggio e Zuniga per tenere bassi gli estremi interisti Jonathan, Pereira o Alvarez che sono al momento i calciatori più intraprendenti e pericolosi, seppur imprecisi tra i nerazzurri. Il pronostico questa volta dice Napoli ma, come dice il Trap “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”!! Anche perché 3 giorni dopo si andrà a Bologna contro la bestia nera di Mazzarri: Stefano Pioli… Il Bologna è praticamente salvo ma guai a pensare che la squadra rossoblù possa accontentarsi del pareggio. Anzi, la salvezza acquisita è una sicurezza in più per regalare ai propri tifosi uno “sfizio” importante come la terza vittoria su tre partite disputate contro il Napoli. Mazzarri ha quest’ultimo tabù da sfatare: battere Pioli e assicurare ufficialmente la Champions al Napoli. Agli azzurri si chiede l’ultimo strappo per chiudere alla grande una stagione fin qui straordinaria, pur con qualche rimpianto. Andare a Bologna col piglio e la mentalità della grande squadra, pressando alto e soprattutto tenendo Diamanti lontano dalla porta di De Sanctis e Gilardino marcato stretto, può essere il viatico per la nona vittoria esterna. Non sottovalutiamo il Bologna ma riteniamo che tutto dipenda da Napoli. I sei punti, 6, sono nelle sue possibilità già in queste due gare. Dovranno volerli gli azzurri con la testa e con le gambe ma soprattutto col cuore e con l’aiuto dei propri tifosi. L’uomo in più di Walter Mazzarri, che farà bene a ricordarsene sentendo le sirene milanesi e romane.


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NAPOLI - INTER

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N. 1 2 4 5 6 7 9 11 13 14 16 17 18 19 20 22 24 25 27 28 42 55 77 85 88

Giocatore MORGAN DE SANCTIS GIANLUCA GRAVA MARCO DONADEL MIGUEL BRITOS JORGE ROLANDO PEREZ EDINSON CAVANI EMANUELE CALAIO’ CHRISTIAN MAGGIO OMAR EL KADDOURI HUGO CAMPAGNARO GIANDOMENICO MESTO MAREK HAMSIK JUAN ZUNIGA GORAN PANDEV BLERIM DZEMAILI ANTONIO ROSATI LORENZO INSIGNE JOSIP RADOSEVIC PABLO ARMERO PAOLO CANNAVARO ROBERTO INSIGNE ALESSANDRO GAMBERINI LEANDRO RINAUDO VALON BEHRAMI GOKHAN INLER

Ruolo P D C D D A A C C D C C C A C P A C C D A D D C C

Classe 1977 1977 1983 1985 1985 1987 1982 1982 1990 1980 1982 1987 1985 1983 1986 1983 1991 1994 1986 1981 1994 1981 1983 1985 1984

Naz. Presenze A Gol ITA 32 – ITA 1 – ITA 4 – URU 19 – POR 3 – URU 30 23 ITA 4 – ITA 28 4 MAR 4 – ARG 28 1 ITA 15 1 SLO 34 10 COL 29 – MAC 29 6 SVI 30 6 ITA 2 – ITA 34 5 CRO – – COL 12 – ITA 28 1 ITA 1 – ITA 24 1 ITA – – SVI 30 – SVI 29 6

N. 1 4 5 6 7 8 10 11 12 14 16 17 18 19 20 21 22 23 25 26 31 40 42 55 99

Giocatore SAMIR HANDAVONIC JAVIER ZANETTI DEJAN STANKOVIC MATIAS SILVESTRE EZEQUIEL SCHELOTTO RODRIGO PALACIO MATEO KOVACIC RICARDO ALVAREZ LUCA CASTELLAZZI FREDDY GUARIN GABY MUNDIGAYI ZDRAVKO KUZMANOVIC TOMMASO ROCCHI ESTEBAN CAMBIASSO JOEL OBI WALTER GARGANO DIEGO MILITO ANDREA RANOCCHIA WALTER SAMUEL CRISTIAN CHIVU ALVARO PEREIRA GUILHERME JESUS CICERO JONATHAN YUTO NAGATOMO ANTONIO CASSANO

Ruolo P D C D C A C C P C C C A C C C A D D D D D D D A

Classe 1984 1973 1978 1984 1989 1982 1994 1988 1975 1986 1981 1987 1977 1980 1991 1984 1979 1988 1978 1980 1985 1991 1986 1986 1982

Naz. Presenze A Gol SLO 31 – ARG 33 – SER 3 – ARG 9 – ITA 9 1 ARG 25 12 CRO 9 – ARG 19 3 ITA 2 – COL 28 4 BEL 9 – SER 9 – ITA 10 2 ARG 29 3 NIG 2 – URU 28 – ARG 29 9 ITA 29 2 ARG 16 1 ROM 9 1 URU 25 1 BRA 28 – BRA 6 – GIA 23 – ITA 27 8

CANTINE MEDITERRANEE SAS DI NAPOLITANO VINCENZO

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MAZZARRI: UNA ROSA PER VINCERE

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Carmine Tascone

olo e soltanto Napoli. La partita di Pescara ha ancora una volta confermato le legittime aspirazioni degli azzurri, prossimi a tagliare la linea d’arrivo del secondo posto in campionato. All’Adriatico il Napoli ha chiuso il primo tempo sullo 0-0, soprattutto grazie ai miracoli del numero uno biancoceleste Pellizzoli. Ma poi, dopo la strigliata di Mazzarri nell’intervallo, non c’è stata più partita. Alti ritmi e gol sono piovuti a grappoli. Il 3-0 finale mostra una superiorità apparsa in alcuni momenti imbarazzante. Alla fine la trasferta di sabato scorso si è rivelata una scampagnata, così come avevo anticipato ai cronisti che alla vigilia del match mi avevano interpellato. Ora c’è l’Inter, che domenica sera proverà a fermare la corazzata partenopea. Un’Inter che arriva al San Paolo piena di problemi. Mai tanti gli infortuni in casa nerazzurra, fatto che mette in dubbio la conferma per la prossima stagione di Stramaccioni e del suo staff. A tale proposito ennesimo scudetto per Alfonso De Nicola, medico del Napoli e il suo staff. Tornando al match con i nerazzurri, vanno criticate le scelte in fase di mercato, soprattutto a gennaio quando Branca e Ausilio hanno preso solo Rocchi e Schelotto, davvero troppo poco. E ora l’inter

paga l’assenza di ricambi validi, sbisce troppo pur potendo schierare Samir Handanovic, forse il migliore al mondo. In attesa dell’esito dei prossimi due match, già si possono iniziare a far bilanci della stagione azzurra. Il secondo posto è un miracolo di Mazarri vero top player della rosa azzurra. Ma i problemi arrivano ora. Con l’addio di Cavani, quasi certo, saranno circa 100 i milioni di euro che il presidente De Laurentiis avrà a disposizione tra clausola rescissoria, utili precedenti e diritti derivanti dalla partecipazione alla Champions. Come investirli? Suggerisco alcun nomi che potrebbero fare al caso del Napoli. In difesa occhi puntati su Astori e Benatia, a centrocampo va bene gente come Nainggolan e Pereyra, che diventerà più forte di Hamsik. In attacco invece, bene Hamsik, Pandev e Insigne resta chi prendere dopo Cavani, Lewandowski o Dzeko vano bene, ma hanno ingaggi troppo alti. Intanto prenderei Diamanti, diventato elemento ormai da grande club. Infine capitolo Mazzarri: il tecnico toscano non fa problemi di ingaggio, vuole una squadra per vincere in Italia e perché no in Europa, quindi giovani sì, ma con qualche top player che possa fungere da chioccia. 7 Riuscirà ad accordarsi col presidente? Presto lo sapremo.


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AZZURRO IL GOVERNO NAPOL“E”TANO in ROSA Francesca Fortunato

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Italia ha il Governo Napolitano, quello con Enrico Letta Presidente del Consiglio... il Governo napoletano, invece, quello che al Colle vede Aurelio De Laurentiis, si sta ancora formando, poi sarà il momento della fiducia...Proprio in settimana il Governo italiano ha avuto i sì necessari per formarsi e dare vita a programmi e cambiamenti (almeno si spera), mentre gli azzurri non hanno ancora stabilito cariche e preparato giuramenti. Il patron non ha ancora scelto il “Presidente del Consiglio”, in realtà non sa neanche se quello in carica adesso lascerà la poltrona, anzi la panchina, o meno. Walter Mazzarri, infatti, ha un futuro incerto. Resta o va via? Il secondo posto in classifica, la conquista della Champions League diretta e la crescita esponenziale in Italia sono i motivi per votare a favore della permanenza del tecnico, ma l’incertezza sul mercato potrebbe essere l’ago della bilancia… Proviamo a comporre il Governo napoletano, considerando naturalmente solo alcune cariche e qualche ministero: Presidente della Repubblica: Aurelio De Laurentiis Presidente del Consiglio: Walter Mazzarri, guida del Governo, colui il quale dovrà dettare le regole e i programmi

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Interni: Roberto Bigon, sempre costretto a tenere in piedi il legame tra le più alte cariche, alla ricerca della soluzione migliore per accontentare i due... spendere poco ma bene è il motto, e non si allontana molto da quello del Governo Letta Esteri: Edinson Cavani, il problema è che sembra più probabile che il numero 7 azzurro vada all’estero invece di gestire il rapporto tra il Napoli e gli altri paesi (quindi la Champions League) Giustizia: Marek Hamsik, il più pacifico, presente, pronto al sacrificio, alla dedizione e alla fedeltà Difesa: Paolo Cannavaro, capitano e punto di riferimento della retroguardia azzurra Economia: qui, a interim, dovrebbe esserci un secondo incarico per Bigon che ha il compito anche di gestire gli investimenti del Governo. Sport e Pari Opportunità: Lorenzo Insigne, pronto a dimostrare di meritare proprio quelle opportunità e spazi che il Letta azzurro, quindi Mazzarri, gli ha consegnato. Salute: Naturalmente Alfonso De Nicola e il suo staff, ovvero coloro che vincono da diverse stagioni scudetti a gogò con la loro sapiente opera di assistenza medica ai calciatori.


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PIAZZARSI È BELLO, MA VINCERE…

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Adolfo Mollichelli

ene, bene, bene. Oramai è fatta. Si torna in Europa, quella che più conta: la Champions dei milioni - tanti, se si arriva almeno agli ottavi - e della gloria massima. Si finirà il campionato con il record dei punti conquistati e, quasi certamente, con il titolo di capocannoniere - grazie a Cavani che mancava dai tempi della mano e del piede de Dios, vale a dire Maradona. Si sente già nell’aria il profumo degli euro (quello dei dollari suona meglio), si fanno un po’ di conti, il forziere della società si appresta a chiudersi sulla cascata dei milioni (63) che lo sceicco Mansour è pronto a scucire per vestire Cavani dei colori del City. Si sentono ragionamenti del tipo: con quei soldi (tanti) potremo acquistare un altro attaccante di valore e, inoltre, rinforzare tutti i reparti. Bene, bene. Ma non sento uno che dica: ragazzi, il prossimo anno si giocherà per lo scudetto. Che, attenzione, non vuol dire sicuramente vincerlo, ma attrezzarsi perché ciò sia possibile. L’importante è la rosa (lo cantava anche Altafini), cioè rendere più competitiva la squadra. Perché non mi viene da pensare neppure per scherzo che in Champions possa giocare il Napoli B, no?, com’è accaduto in Europa League, con non poco scorno per tutti i veri appassionati.

E allora, è arrivato il momento di dire che cosa si vorrà fare da grandi, perché sarebbe un peccato atroce non considerare che il percorso di questi ultimi tre anni altro non è stato che una continua crescita. Il Napoli è oramai di diritto (per i risultati conseguiti) una stella di prima grandezza del campionato italiano. Ora si deve fare (è un obbligo, credo) il decisivo salto di qualità. Piazzarsi è bello, ma vincere lo è ancora di più, ricordate le emozioni forti vissute dopo la conquista della coppa Italia, strappata alla Juve degli invincibili? Bene, ora si deve fare un altro passo in avanti. Senza se e senza ma. E, soprattutto, con un’idea condivisa, da presidente e allenatore. Perché nessuno dei due, in futuro, possa dire: ma io avrei preferito che... Pensierino finale sulle disquisizioni (vuote) su quale modello preferire, se quello del Bayern dei maturi (Alaba, Muller, Neuer, Gomez sono vecchi?) o quello del Borussia dei giovani: mi sembrano corbellerie autentiche. Bisogna saper individuare sia il maturo di rendimento che pescare il giovane promettente, purché sappiano giocare al calcio. A buon intenditor... Post Scriptum: popolo del San Paolo, quando l’Inter scenderà in campo, rivolgete un omaggio a Zanetti, campione trasversale, lo merita. E poi sotto a suon di gol, naturalmente!

NAPOLI SECONDO, C’È CHI STORCE IL NASO

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Marco Martone

l Napoli è prossimo al raggiungimento di un obiettivo quasi storico. Ogni scongiuro è legittimo (e che diamine! Siamo pur sempre napoletani!) ma in caso di raggiungimento del secondo posto e di accesso diretto alla prossima edizione della Champions League, la società del presidente De Laurentiis otterrebbe il terzo risultato più prestigioso di sempre, in campionato, dopo la vittoria dei due scudetti di maradoniana memoria. Roba che dovrebbe echeggiare come musica nelle orecchie dei tifosi, così come in quelle di operatori dell’informazione e opinionisti di radio e Tv. Eppure in tanti continuano a storcere il naso, appaiono insoddisfatti, preferiscono guardare al bicchiere mezzo vuoto e continuano a puntare il dito sul presidente, cui mancherebbe il coraggio di spendere più soldi, direttore sportivo, poco abile a fare calciomercato e allenatore al quale, evidentemente, non bastano vittorie in serie per essere al riparo da critiche pretestuose e, molto spesso, fondate sul nulla. Cuore Azzurro non si unisce a questa schiera e sta dalla parte del Napoli, con il giusto spirito di critica, ci mancherebbe, ma con l’onestà intellettuale di giudicare i numeri e i fatti, prima ancora che le persone che questi fatti e questi numeri hanno raggiunto. E allora, come direbbe Totò “atteniamoci ai fatti”. Il Napoli è secondo in classifica, ha la seconda difesa del torneo, uno degli attacchi più prolifici, in casa è una macchina da gol, è vicino al record di vittorie esterne, ha il capocannoniere del torneo etc. etc. etc.. L’ampio distacco dal primo posto, d’altronde, non lascia eccessivi spazi ai rimpianti. Nonostante i punti gettati alle ortiche (le partite con Bologna e Torino su tutte), al di là dei favori arbitrali in direzione Juventus, biso-

gna ammettere che lo scudetto è stato vinto abbastanza meritatamente dai bianconeri, dimostratisi più cinici, più attrezzati e mentalmente più predisposti alla vittoria finale. Questi sono i fatti, il resto è gossip, come quello che importanti giornali continuano a divulgare sulle vicende personali di Edinson Cavani. Foto, interviste, sguardi dal buco della serratura e intromissioni tra le lenzuola del matador, che dovrebbero far vergognare chi di queste cose ha solo il coraggio di parlare o scrivere. Cavani andrà via e porterà con sé le sue traversie sentimentali. A Napoli verranno altri giocatori con altre storie personali, altri tormenti e vicende più o meno coinvolgenti. Sarà bene ignorarle, chissà forse ci sarà nuovamente spazio per un po’ di sano giornalismo sportivo.

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5 MAGGIO 2013

1972

PATRIZIO OLIVA: SOGNO IL TERZO

C

Max Bonardi

i ha entusiasmato con le sue telecronache di pugilato alle Olimpiadi di Londra, ma Patrizio Oliva, indimenticato olimpionico e campione del mondo di pugilato, lo stesso entusiasmo lo prova quando parla o assiste alle partite del Napoli. Di fede azzurra, sembra un tifoso non eccessivamente malato, ma basta stimolarlo e mostra competenza e attaccamento ai colori. Sognando il terzo scudetto del Ciuccio. D. C’è qualche pazzia che potrebbe fare per il Napoli? R. Non esageriamo. Seguo con attenzione le vicende degli azzurri, ma da qui a fare una pazzia ce ne passa. Sono un gran tifoso, ma non vado spesso allo stadio. Preferisco godermi la partita in televisione. D. Riesce a seguire le vicende di Cavani e soci? R. Come non potrei. Sono anche privilegiato perché due calciatori azzurri, Inler e Rosati fanno pugilato e si allenano con me. A differenza di quanto credono in molti ci sono molte affinità tra le due discipline, il contatto, la scelta di tempo, l’intelligenza e il gesto atletico. Comunque seguo il Napoli anche attraverso giornali e tv. D. Manca da molto al San Paolo? R. Due, tre volte a stagione io non mi voglio perdere il Napoli. Quest’anno l’ho visto in casa con Roma e Catania e in una partita di coppa Italia. Sono il suo portafortuna, quando vado allo stadio non l’ho visto mai perdere. D. E il Napoli all’estero ha sempre appeal? R. Eccome. E non solo per quanto riguarda i tifosi napoletani che vivono lontano da casa. Un fatto particolare mi è successo in questi giorni. Mi ha chiamato un kazako tifoso del Napoli che voleva la maglietta di Cavani. D. Che cosa significa essere napoletano quando si va in giro per il mondo? R. Significa andare a testa altissima, dimostrando a tutti che c’è un’altra parte di Napoli che loro non conoscono, rispetto a quella marcia ampiamente pubblicizzata. Sono orgoglioso di essere napoletano, questa è una città di grandi eccellenze in tutti i settori, arte e storia prima di tutto. D. Che cosa significa per lei Milleculure? R. Un bel progetto ideato da Diego Occhiuzzi, rappresentato da tanti campioni olimpici con l’aggiunta di Ciro Ferrara. È un modo per dare spazio ai giovani che non possono fare sport, per trattenere atleti di grande talento e convincerli ad allenarsi a Napoli. In più si possono organizzare manifestazioni sportive e non dando lavoro ai nostri giovani. D. Calcio giocato: Cavani e Mazzarri, sì o no? R. Rispondo con due sì senza esitazioni. Cavani è l’attaccante più moderno al mondo, difende e fa gol a grappoli. È un grandissimo atleta del quale apprezzo il gesto motorio, il suo dinamismo, la sua capacità di coordinarsi. Mazzarri è un grande motivatore, bravissimo nella tattica. Mica è colpa sua per tanti

gol presi per distrazioni difensive. E in prospettiva bisognerà sostituire al meglio Campagnaro. D. Un calciatore che le piacerebbe vestisse la maglia del Napoli… R. Ce ne sono tanti senza andare così lontano. Penso a un Verratti che l’anno scorso giocava qui vicino. O un Capuano centrocampista di sostanza. Comunque se dovesse andare via Cavani, mi piacerebbe Van Persie. È un sogno, comunque ci vuole qualcuno motivato e funzionale √al progetto. D. Oliva allenatore, commentatore, attore, che cosa vuole fare da grande? R. Da quando ero un pugile mi è sempre piaciuto sognare. Faccio quello che mi piace. A settembre uscirà un film da protagonista, a detta di molti ho del talento e questo lavoro mi piace. Il film si intitola “Il flauto”, è una pellicola fantasy ambientata nell’aldilà, poi, a ottobre, sarò Pulcinella in una commedia con Anna Capasso e Angelo Di Gennaro. D. Il ricordo del primo scudetto del 1 Napoli? 1 R. E come scordarselo. Ero allo stadio, un’emozione grandissima. Fu un giorno in cui ci levammo i paccheri dalla faccia. Fino ad allora avevamo lottato solo nel centro classifica. Fu il giorno della rivalsa e poco tempo dopo a Bologna scherzando raccontai un fatto per spiegare la cultura partenopea, quando i piemontesi, depredando Palazzo Reale, non conoscendo il bidet, dissero che era un oggetto di marmo a forma di mandolino… D. Allora arriverà il terzo scudetto? R. Dobbiamo sognare, ci dobbiamo credere, arriverà! Patrizio Oliva (Napoli, 28 gennaio 1959) è un ex pugile italiano, che ha combattuto nelle categorie Superleggeri e Welter ed è considerato uno dei maggiori campioni che la storia del pugilato italiano può vantare. Dopo una brillante carriera da dilettante, culminata con la conquista dell’oro olimpico a Mosca nel 1980 nella categoria Superleggeri, è passato alla boxe professionistica conquistando in sequenza il titolo italiano, quello europeo e il titolo di campione del mondo di categoria. Successivamente è riuscito a conquistare il titolo di campione d’Europa anche nella categoria welter. È stato commissario tecnico della Nazionale Olimpica, che ha guidato ai Giochi di Atlanta ‘96 e Sydney 2000, nonché organizzatore di numerosi eventi pugilistici di portata internazionale. Personaggio estroso, dà lezioni di pugilato presso una palestra di Calvi Risorta, è un imprenditore nel settore ristorazione, vanta prestazioni da cantante e da poco ha intrapreso la carriera di attore.


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5 MAGGIO 2013

1972

“IL 5 MAGGIO”, NAPOLEONE NON È MORTO Da Manzoni all’informazione moderna, la dipartita è una parola “proibita”

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Bruno Marra

l Cinque Maggio è morto Napoleone. Esattamente il 5 maggio 1821. Qualcuno dirà: e grazie tante. Ma invece c’è davvero da ringraziare e ricordare la data, perché qualche giovane fresco di “rete” potrebbe pensare che il 5 maggio è il giorno in cui l’Inter perse un incredibile scudetto già vinto. Certo, si tratta pur sempre di un evento storico e a suo modo tragico. Una specie di lutto nazionale per la Beneamata che proprio oggi celebra l’11esimo anniversario della commemorazione di un tricolore sciagurato. Ronaldo piangeva in panchina, Materazzi piangeva in campo, Moratti rimase fermo sotto shock sulla tribuna dell’Olimpico. Ei fu, siccome immobile… Appunto. Il mortal sospiro interista. Ma “Il Cinque Maggio” è soprattutto una poesia di Alessandro Manzoni, dedicata alla morte di Napoleone. Una poesia che conoscono praticamente tutti a memoria, ma che buona parte recita come una filastrocca. Un tempo nelle scuole, con grembiulini e coccarde, si diceva: “ripetere a pappardella”. In realtà pochi sanno cosa stanno recitando, anche perché le parole sono assolutamente desuete e antidiluviane. Dunque ecco il famosissimo incipit: “Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore, orba di tanto spiro, così percossa, attonitala terra al nunzio sta”. In sintesi tutta la “pappardella” significa che Napoleone è morto. Il Cinque Maggio rappresenta l’emblema estremo e iperbolico, ancorché poetico e artistico, dell’avversione che la letteratura ha verso il termine “morte”. Ma in assoluto c’è una vero e proprio rigurgito popolare,

un’idiosincrasia incancrenita nella comunicazione istituzionale nel pronunciare o scrivere la parola “morto”. Come se dire “è morto” fosse una barbarie, un oltraggio al pudore, un attentato all’educazione e alla morale comune. Signori, in tv, sui giornali, negli annunci multimediali, internauti e in ogni espressione massmediologa non c’è mai la parolina MORTO! Pur di non incappare nella locuzione perversa si è disposti a qualsiasi sinonimo, avviando una sequela di stucchevoli eufemismi. Snoccioliamo il festival dei luoghi comuni-mortuari. “Si è spento” “se n’è andato” (quindi ritorna?), “è deceduto”, “è scomparso” (magari riappare nel giorno del suo funerale), “è passato a miglior vita” (questa gli faceva schifo?), “è spirato”, “è finito”, “non c’è più” (Sim Sala Bim). E ancora: “il mondo piange la scomparsa” o la più aulica “dipartita”. Ma ci sono anche proposte naif: “ha esalato l’ultimo respiro”. O la più telegrafica “notizia ferale” (da non confondere con la notizia festiva). 1 Ma la cosa più assurda, paradossale e 3 surreale di tutte è che neppure sui manifesti funebri si legge la parola “morto”. Allora la domanda nasce spontanea: per leggere che uno è morto dove bisogna rivolgersi? Neppure la poesia ci viene incontro. E ci credo che “Il Cinque Maggio” è un’opera immortale! Manzoni per dire: “Napoleone è morto”, ci ha impiegato la bellezza di 24 parole. “Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro,così percossa, attonita la terra al nunzio sta”. E ce l’hanno pure fatta imparare a memoria. Anzi a “pappardella”. Ma li mortacci…

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Napoli - Cagliari: 3-2


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CIRO LAURIA FOTOREPORTER


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5 MAGGIO 2013

1972

LO SCUDETTO AZZURRO: DE NICOLA

S

Massimo Sparnelli

econdo posto finale quasi al sicuro. Con cinque punti in quattro gare, diventa certezza l’ascolto della musichetta della Champions League al San Paolo, nella prossima stagione. E se Walter Mazzarri e i calciatori non sono riusciti a tenere il passo della Juventus capolista, nella società azzurra c’è chi può gioire per uno scudetto vinto: il settore sanitario. Pochissimi infortuni muscolari, limitata al massimo l’indisponibilità dei calciatori nell’arco del campionato. Grazie agli strateghi dei muscoli, guidati dal dottor Alfonso De Nicola, fisiatra e medico dello sport. Uno dei primi maestri italiani ed europei nella prevenzione e riabilitazione della pubalgia. Con lui collaborano il fisiatra dottor Enrico D’Andrea, esperto in posturologia e medicina manuale e il medico dello sport dottor Raffaele Canonico, esperto in nutrizione e valutazione funzionale, che coordina anche il settore giovanile. E poi il riabilitatore Rosario D’Onofrio, i fisioterapisti Agostino Santaniello e Giovanni D’Avino, il massoterapista Marco Di Lullo. Reparto affiatato, che fa invidia a top club come Inter e Milan, alle prese da anni con eccessivi infortuni dei propri calciatori. A Napoli, appena sei infortuni e 21 assenze, cifre alla mano sino alla 27esima di campionato. Organizzazione,

prevenzione, professionalità, cura dei dettagli. E infermeria quasi sempre vuota, nonostante il doppio impegno partenopeo sino a un paio di mesi fa, tra serie A ed Europa League. Una sicurezza, anche in vista della prossima, faticosa, stagione. Colpisce anche la rivalutazione fisica di alcuni calciatori, co- 1 me Goran Pandev, Hugo Campagnaro, lo stesso Miguel Bri- 9 tos, che hanno spesso patito infortuni muscolari nella loro carriera lontano da Napoli. In azzurro, poco o niente. E non è una coincidenza. Ma un fattore determinante per la grande ascesa del club di De Laurentiis, dal 2008. Con una metodologia di lavoro consolidata. Con preparazioni individuali, piani di lavoro su misura per prevenire le patologie. Con grande attenzione alla posturologia, che consente di limitare al massimo le noie muscolari. E poi, tabelle personalizzate di lavoro e alimentazione controllata. La ricetta per lo scudetto dei medici di serie A. Colorato d’azzurro.

LA MEMORIA DEL CALCIO

A

Luigi Alvino

nche se l’obiettivo è la vittoria, chi ama il calcio sa che il sapore non sarà lo stesso, un’Inter che lascia perplessi, noi tifosi del Napoli siamo stati viziati e amiamo vedere all’opera grandi squadre, ci esaltiamo nella sfida, felici nel successo, ma ora ci sentiamo un po’ strani, vincere la prossima partita significa un passo importantissimo verso il secondo posto, ma non avrà il solito sapore, quando una grande come l’Inter non riesce ad accendere la fantasia, il pensiero, la gioia di assistere a una grande sfida, tutto diventa grigio, anche se l’azzurro è sempre il colore che fa capolino nell’anima, e allora va’ pensiero, chiudiamo gli occhi e mandiamo un applauso alla grande Inter, al grande presidente Angelo Moratti, al grande Helenio Herrera, ai Corso, Suarez, ai mai dimenticati Picchi e Facchetti, la storia lo impone, il grande amore per il calcio lo chiede, il rispetto del tifoso che ama il calcio, del tifoso del Napoli, sì, è questa la strada per essere grandi. Forza Napoli, che tu possa rappresentare il cal-

cio italiano ai più alti livelli europei e mondiali, che tu possa scrivere con lettere d’argento nell’albo d’oro del calcio che noi siamo grandi, i più amati, perché nel nostro dna vive con forza il rispetto e l’amore per il calcio e per i suoi grandi protagonisti. Dovevo dirlo, spesso dimentichiamo le cose più importanti, diventammo grandi con Ferlaino e Maradona, possiamo diventare grandissimi con De Laurentiis e Cavani, basta volerlo, crederci, non lasciarsi gestire da richiami di mercato i cui sapori sono alterati, vivere nella certezza che chi verrà a giocare a Napoli dovrà sentirsi, orgoglioso di essere un calciatore del Napoli di De Laurentiis, perché l’obiettivo è uno solo: “far parlare il mondo del calcio”, i tifosi mai come quest’anno hanno dimostrato una grande maturità, si può solo crescere, sarà bello vedere le famiglie in un nuovo stadio, magari stando tutta la giornata tra shopping, giochi, ristoranti e perché no, anche il cinema, ma ovviamente col Napoli che vola.


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TUTTI PER UNO

UNA PER TUTTI

La radio più azzurra d’Italia RADIO UFFICIALE

RADIOCRONACA IN DIRETTA ESCLUSIVA DI TUTTE LE PARTITE DEL NAPOLI. INTERVISTE AI PROTAGONISTI AZZURRI. COMMENTI DEI MIGLIORI OPINIONISTI.


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5 MAGGIO 2013

1972

PESCARA - NAPOLI: 0-3

2 1

C

BISOGNA ABITUARLI DA PICCOLI…

iao! Il mio nome è Sara P., ho 11 mesi e tifo Napoli. Come dici? Come è possibile? Adesso te lo racconto… Il mio papà tifa Napoli fin da piccolo, e ha visto giocare persino una persona che secondo me è un personaggio molto importante, dato che ogni tanto lo sento nominare: si chiama “Maradona”! Anche la mia mamma ha fatto il giro della città sulle spalle di nonno cantando “oh mamma mamma mamma” quando aveva 6 anni e adesso la sta insegnando a me, e mi piace tanto battere le manine a tempo quando la canta! A 4 mesi ho cominciato a seguire tutte le partite in braccio a nonno

che esulta e mi fa fare l’aeroplanino ogni volta che un giocatore del Napoli segna un gol. Se poi il Napoli vince il mio papà mi porta sulle spalle facendomi saltellare per tutta la casa!!! Però il Napoli lo seguo da prima di nascere, perché sentivo tutte le partite dalla pancia della mamma, e il suo cuoricino batteva forte forte a ogni gol del Napoli!!! E oggi, nonostante sia una bimba, la mia sciarpetta personale mi segue anche nella culla, il mio peluche preferito è un asinello e mi addormento solo dopo le 22.45 nelle partite serali… secondo te non sono una tifosa napoletana D.O.C.?


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PIAZZA G. D’ANNUNZIO, 32/33/34 - 80125 NAPOLI LATO CURVA B - STADIO S. PAOLO TEL/FAX 081.6107392        napoli1926shop@gmail.com


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5 MAGGIO 2013

1972

VIVAIO: GIOVANISSIMI VERSO I PLAYOFF

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Attilio Marchionne

olo notizie negative per questa settimana dal vivaio azzurro. Due formazioni, la Primavera di Saurini e gli Allievi di Ciro Muro hanno già terminato anzitempo la stagione, eliminati ai playoff, i più grandi, non qualificati invece gli Allievi alla post season. Restano in ballo solo i Giovanissimi, che aspettano il loro momento decisivo.

PRIMAVERA

risultati 13ª ritorno girone C

Pescara

- Ascoli

1-2

Lazio

- Bari

3-0

Catania

- Crotone

5-1

Ternana

- Napoli

1-1

J. Stabia - Reggina

1-1

Palermo - Roma

2-1

Lanciano - Vicenza

0-1

SQUADRA

Pt.

G.

V.

Lazio Catania Palermo Napoli Roma Ascoli Reggina Vicenza Juve Stabia Pescara Bari Crotone Ternana Lanciano

59 59 57 49 46 36 35 32 31 29 28 23 10 8

26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26

17 17 17 14 13 11 9 8 8 8 7 6 2 1

Non è riuscita agli Allievi del Napoli la qualificazione playoff. La vittoria per 6-1 ottenuta nell’ultima giornata sulla Reggina non è bastata ai ragazzi di Muro per centrare questo ambito traguardo. In verità, un inizio di stagione troppo col freno tirato è costato caro, e non è bastata la rincorsa nella seconda fase del campionato, quando gli azzurrini hanno rimontato diverse posizioni, ma la sconfitta di Palermo della settimana scorsa è costata carissimo, e alla fine non ha sortito l’effetto sperato. Tuttavia già si guarda al futuro e in tal senso voci danno per certo un cambio di guida tecnica. A Ciro Muro, infatti, dovrebbe subentrare mister Giovanni Mazzella, vice di Saurini nella squadra Primavera in questa stagione. La preparazione dovrebbe iniziare il 29 luglio a Dimaro, pochi giorni dopo la chiusura del ritiro della prima squadra.

GIOVANISSIMI NAZIONALI risultati 13ª ritorno girone H

Hinterreggio - Catania

1-2

Palermo - Catanzararo 4-3

SQUADRA

N.

P.

GF

GS

1 1 3 5 6 12 9 10 11 13 12 15 20 20

64 52 63 51 46 37 43 29 43 39 30 35 23 21

22 21 27 27 21 45 39 37 47 46 53 70 59 62

8 8 6 7 7 3 8 8 7 5 7 5 4 5

ALLIEVI NAZIONALI risultati 13ª ritorno girone C

Catania

- Bari

3-1

Roma

- Palermo

3-1

Lanciano - Crotone

2-1

J. Stabia - Lazio

1-0

Pescara

- Vicenza

2-1

Napoli

- Reggina

6-1

Ascoli

- Ternana

1-1

Pt.

G.

V.

N.

Napoli

55

24

18

1

P.

GF

GS

5

49

20

Catania

50

24

15

5

4

39

18

Palermo

48

24

14

6

4

44

18

Reggina

48

24

14

6

4

45

21

Trapani

35

24

9

8

7

19

20

Salernitana

31

24

8

7

9

26

28

Crotone

31

24

9

4

11

28

33

Nocerina

30

24

9

3

12

29

32

Salernitana - Crotone

1-0

Catanzaro

29

24

7

8

9

34

36

Nocerina - Paganes

0-1

M. Franca

29

24

7

8

9

35

41

Napoli

0-2

Paganese

27

24

7

6

11

25

36

0-1

Hinterreggio

18

24

4

6

14

17

35

V. Lamezia

2

24

0

2

22

9

61

- Reggina

M. Franca - Trapani

Squadra in riposo: V. Lamezia

Finisce nel peggiore dei modi la stagine della Primavera di Saurini che per larghi tratti in questi mesi aveva fatto illudere un po’ tutti. Alla sconfitta casalinga e relativa coppa Italia volata via a Torino, è seguita l’eliminazione al primo turno dei playoff a opera del non irresistibile Chievo. Gara secca a Desenzano sul Garda e risultato netto a favore dei gialloblù: 4-2 inequivocabile anche se il Napoli può recriminare per un secondo rigore concesso dall’arbitro con troppa generosità sul punteggio di 2-0. La reazione sul 4-0 ha prodotto due gol, su punizione Radosevic, su rigore Insigne, peccato però, arrivati troppo tardi quando i buoi erano già scappati. E non ha sortito più alcun effetto il serrate finale che ha prodotto solo qualche altro tentativo peraltro mai pericoloso. In conclusione Napoli più padrone del gioco e Chievo cinico nelle ripartenze. SQUADRA

Pt.

G.

V.

Lazio Roma Palermo Catania Napoli Pescara Ternana Vicenza Ascoli Bari Juve Stabia Reggina Crotone Lanciano

68 61 46 45 43 38 38 34 32 29 25 24 21 10

26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26

22 20 15 13 13 11 11 9 8 8 6 6 5 3

N.

2 1 1 6 4 5 5 7 8 5 7 6 6 1

P.

GF

GS

2 5 10 7 9 10 10 10 10 13 13 14 15 22

78 71 52 52 39 51 53 35 39 43 27 45 27 19

22 32 38 36 41 42 51 39 36 56 49 62 54 73

Ancora una sconfitta (2-0 con la Reggina), l’ennesima di questa fase dl campionato, per i ragazzi di Liguori che hanno blindato il primo posto del girone già da diversi turni. Ora la squadra si sta preparando per i playoff in programma a partire dal 12 maggio. A tale proposito il Napoli se la vedrà col Monza. La gara d’andata in Brianza il 12 maggio, il ritorno al “Kennedy” la settimana dopo. In caso di passaggio del turno, agli ottavi scontro con la vincente di Palermo-Inter. Gli azzurrini dovranno superare due turni per accedere alla final eight di Chianciano. Gli accoppiamenti: Pescara-Milan, Forlì-Roma, Reggina-Torino, BeneventoEmpoli, Padova-Parma, Sampdoria-Vicenza, Siena-Lecce, Lazio-Juventus, Bari-Spezia, Chievo-Cesena, Rimini-Brescia, FiorentinaAscoli, Atalanta-Juve Stabia, Novara-Catania.

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AZIONE IT DER A FE SSOCIAZI L

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ADRE CALCI QU O I S POLI CLUB

SOSTENITO NA IA ITALIANA R

5 MAGGIO 2013

1972

EXTRA TIME: TIFOSI IN DIRETTA

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Salvatore Longobardi (Tesoriere AINC)

l campionato di calcio ha imboccato l’ultima curva, prima del rettilineo finale. Il Napoli viaggia, scongiuri a parte, verso un traguardo importante, l’accesso diretto alla Champions League. I dubbi sul futuro di Cavani e Mazzarri serviranno ad alimentare le prossime settimane, prima che ci si tuffi totalmente nel mondo affascinante e sconosciuto del calciomercato. Extra Time si adegua al momento decisivo della stagione e continua a proporre professionalità, simpatia, esperienza e sostegno alla squadra del cuore. Il tutto con il suo stile pacato ed elegante. La macchina è ormai collaudata e i risultati positivi sono testimoniati, settimanalmente, dal seguito sempre crescente da parte dei telespettatori. Una formula, quella voluta quest’anno da Saverio Passaretti, che sembra aver incontrato il favore degli appassionati di calcio, che da anni seguono puntualmente il programma dell’Associazione italiana Napoli club. L’aggiunta di una scheda iniziale, che fa da apripista al dibattito in studio, a esempio, è una delle novità più gustose della nona edizione di Extra Time. Il parterre di ospiti, sempre competente, arricchito da due collegamenti telefonici, con giornalisti e opinionisti di grande spessore, non fa che accrescere il livello della trasmissione. Anche il maggiore spazio dato ai tifosi, con telefonate in diretta a partire dalle 21.30, è stata una scelta saggia, condivisa da tutti. Qualche critica l’abbiamo anche ricevuta, ci mancherebbe e forse sono proprio le persone che segnalano le cose che non vanno, quelle che mostrano maggiore interesse per il prodotto offerto su Capri Event. Anche per loro Extra Time prova a migliorare, settimana dopo settimana, per essere sempre più in grado di offrire 90 minuti di svago, d’amore e di emozioni.

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FOTO: MARIO PASSARETTI


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Calcio femminile

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AZIONE IT DER A FE SSOCIAZI L

SOSTENITO NA IA ITALIANA R

ADRE CALCI QU O I S POLI CLUB

5 MAGGIO 2013

1972

CARPISA: C’È LA COPPA ITALIA

C

onfermato il quinto posto in classifica il Napoli Calcio Femminile Carpisa Yamamay si appresta ad affrontare un finale di stagione tutto al cardiopalma. L’11 maggio, infatti, la squadra del presidente Lello Carlino affronterà tra le mura amiche la Res Roma per il turno secco dei quarti di finale di Coppa Italia. Una partita, questa, che nasconde non poche insidie. La Roma lo scorso anno fu l’avversaria per la promozione delle azzurre, e si mostrò tenace e compatta fino alla fine. In questa stagione le capitoline hanno vinto alla grande il campionato meridionale di A2. e tra le loro fila annoverano diverse calciatrici di tutto rispetto. Insomma, le giallorosse si presentano come una formazione da temere e rispettare. Ben lo sa Peppe Marino, tecnico azzurro, che proprio in questi giorni sta perfezionando con un richiamo di preparazione la

SQUADRA

Pt.

G.

V.

N.

P.

GF

GS

Torres

80

29

26

2

1 106

11

Tavagnacco

77

29

24

5

0

94

18

Brescia

69

29

21

6

2

78

21

Verona

60

29

18

6

5

83

29

Carpisa Napoli

49

29

13

10

6

51

29

Riviera di Romagna

45

29

13

6

10

53

51

Mozzanica

41

29

10

11

8

40

34

Firenze

40

29

11

7

11

42

43

Chiasiellis

38

29

9

11

9

38

39

Como 2000

37

29

9

10

10

48

51

Graphistudio PN

33

29

9

6

14

38

52

Grifo Perugia

22

29

5

7

17

29

69

Fiammamonza

16

29

4

4

21

27

84

Lazio

14

29

3

7

19

27

81

F. Mozzecane

12

29

2

6

21

29

94

Torino

7

29

2

2

25

13

90

forma delle “tartarughine” in vista della partita dei quarti ed eventuali semifinali. “Lo scorso anno – dichiara – non era mai successo che una squadra di A2 riuscisse ad arrivare alla finale. Noi fummo lì, e quella partita ancora è impressa nelle nostre menti. La sconfitta col Brescia nei tempi supplementari davvero non l’abbiamo ancora digerita. Speriamo che ci dia la carica per tentare qualcosa d’importante anche quest’anno. Ma per il momento concentriamoci sulla Res Roma. Contiamo sul nostro pubblico e sulla nostra imbattibilità casalinga. Ma non sarà facile”. E allora non resta che augurare alle napoletane un “in bocca alla tartaruga “, slogan vincente del presidente Carlino.

CAVANI VERSO L’ADDIO?

P

Giuseppe Piccolo (vicepresidente AINC)

romette di dare il massimo fino alla fine, è questa la promessa del Matador Edinson Cavani che sottolinea la fortuna di essere venuto a Napoli, dove il suo valore è decuplicato. Magra consolazione per noi tifosi abituati alle sue superbe prestazioni, triste la consapevolezza che ormai “il dado è tratto“ e che il nostro Edinson è destinato a volare verso altri lidi. L’amara considerazione pone un’attenta riflessione su quale sia il progetto Napoli; perdere il giocatore più rappresentativo lascia non pochi dubbi, dovrebbero essere i top player il fulcro per una crescita progressiva di una squadra, curando poi i giovani man mano da inserire sino nella prima squadra. Probabilmente sarà una diversa impostazione quella scelta dalla società che vede in Mazzarri il crocevia di una prospettiva che mira a tenere i conti a posto come fondamentale obiettivo.

A questo punto non resta che sperare in una nuova primavera del Napoli, conoscere le prospettive, la progettualità della Società per una città che realmente merita e con una tifoseria eccezionale. Il secondo posto sembra ormai blindato e tocca a noi metterlo in cassaforte nelle prossime partite, guardandoci bene da qualsiasi evenienza, anche l’Inter di Stramaccioni, che appare come un pugile alle corde, può creare problemi già solo per una questione di blasone, i nerazzurri hanno sempre avuto l’orgoglio di grande squadra. Quindi, bando alle amarezze, e spingiamo in Europa i nostri guerrieri, la prossima stagione può essere quella che sancisce l’inserimento degli azzurri fra le migliori squadre continentali a patto che arrivino i rinforzi giusti di qualità superiore. Si dice sempre che nella vita non bisogna demordere e che… morto un Papa se ne fa un altro!!! Speriamo!!!

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5 MAGGIO 2013

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ADRE CALCI QU O I S POLI CLUB

AZIONE IT DER A FE SSOCIAZI L

SOSTENITO NA IA ITALIANA R

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AINC: PRANZO SOCIALE E CONVEGNO

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Salvatore Longobardi (Tesoriere AINC)

arà un fine stagione scoppiettante per l’Associazione Italiana Napoli Club. Tantissime sono le iniziative in programma per traghettare i soci dell’associazione al prossimo anno agonistico. Premesso che sono in continuo aumento le richieste di gruppi di tifosi che vogliono creare un club - e ciò avviene in Italia ma soprattutto all’estero, e tanto influiscono in positivo i successi del Napoli -, tuttavia c’è tempo da parte dello staff che coadiuva il presidente Saverio Passaretti per mettere in cantiere nuove iniziative. La prima in programma è quella del pranzo sociale che chiuderà in senso metaforico la stagione agonistica 2012-2013. Un’occasione dove tutto il consiglio direttivo e l’intero gruppo degli associati Ainc stilerà un bilancio per questa stagione. Sarà l’occasione per accogliere tutti i collaboratori esterni del sodalizio i quali creano e curano tante iniziative mediatiche a partire dal programma televisivo Extra – Time Zona Napoli, alla rivista Cuore Azzurro o curano il sito web dell’Ainc. Altro appuntamento di rilievo sarà ospitare il convegno della Fissc (Federazione italiana sportivi squadre calcio) del prossimo 24-25 maggio nei saloni dell’Hotel Holiday Inn al Centro Direzionale dal tema: “Sicurezza, misure contro la violenza e tessera del tifoso” che vedrà la partecipazioni dei vertici della Fissc e 3 di rappresentanze delle maggiori tifoserie italiane. L’invito è 0 stato esteso anche ai membri della Figc e non è esclusa la par-

tecipazione del presidente della sezione campana della federazione, Enzo Pastore. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione su un tema sempre molto scottante, ma un problema che nel corso degli anni, anche grazie alle misure di ordine pubblico e alla collaborazione delle associazioni riconosciute dei tifosi il fenomeno violenza è fortunatamente in regressione.

Associazione Italiana Napoli Club 40 anni di passione negli stadi

Visita il sito dell’Associazione: www.ainc.it • le ultimissime notizie sul Calcio Napoli • come, dove e poter acquistare i biglietti per seguire gli azzurri • informazioni, news e storia dell’associazione • come potersi iscrivere • la rassegna stampa • copia online della rivista “Cuore Azzurro” e degli arretrati


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2012 40 anni di passione negli stadi DINNER PARTY A NEW YORK

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rmai è tutto pronto, il Club Napoli Usa di New York presieduto da Vincenzo Iannucci sta per vivere il suo momento più importante dopo l’inaugurazione avvenuta il 25 marzo dell’anno scorso. Il prossimo 9 giugno, domenica, con una cerimonia che inizierà alle 12 per concludersi non prima delle 17 nel bellissimo locale Chateau Briand dei fratelli Scotto, in Westbury si terrà un Dinner Party e per l’occasione arriverà da Napoli il baronetto di Posillipo, Gianni Improta accompagnato da sua moglie. Il Club nel corso della sua vita sta raccogliendo sempre più tifosi, in contemporanea con i crescenti successi del Napoli. Sono tante le prossime iniziative in programma, molte delle quali verranno svelate nel corso dello splendido party.

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IMPIANTI & COSTRUZIONI SRL CORSO ITALIA 65 80018 - MUGNANO (NA) tel. 0815712204 - fax 0815714636 email: impianti_costruzioni@libero.it


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