Cuore Azzurro n. 98 del 09/3/2014

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Magazine COPIA OMAGGIO

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PERIODICO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB - ANNO IX N. 98 - 9 MARZO 2014

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A PAG. 8-9 LE FOTO DI LIVORNO - NAPOLI

A PAG. 11 TIFO IN... PARLAMENTO A PAG. 27 È NOSTRA "LA GRANDE BELLEZZA"

TRE PUNTI PER SPERARE


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OBIETTIVO: RIBALTARE I NUMERI Max Bonardi

l match di domenica sera al San Paolo, quando si scontreranno Napoli e Roma, ci potrà dire molto se gli azzurri hanno concrete possibilità di riagganciare il secondo posto, che permetterebbe di passare un’estate mondiale più tranquilla senza la noia di dover fare i preliminari di Champions League. E sì perché Napoli e Roma, ormai si è capito da un pezzo, si contenderanno, speriamo sino alla fine, i due posti per andare nell’Europa che conta. Tutto ciò perché la classifica è spaccata in tre sezioni chiare, esclusa la Juventus che sta disputando un torneo a parte. Infatti, dopo giallorossi e azzurri sono sgranate, Fiorentina, Inter, Parma, e via discorrendo sino al Genoa, tutte squadre irrimediabilmente staccate, che non sembrano in grado di impensierire chi le precede e che si contenderanno i posti per l’accesso in Europa League. Infine, il gruppo di quelle che lottano per salvarsi. Ma tornando al match del San Paolo chi arriva meglio tra Napoli e Roma alla grande sfida? Se si guardano i freddi numeri, sicuramente i giallorossi che, oltre a precedere Higuain e compagni di sei punti, devono anche recuperare la

Osservatorio arbitrale

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partita col Parma, molto rognosa, rinviata a causa della pioggia. Ma vanno analizzati anche altri numeri. Per esempio, la Roma in questo campionato ha perso solo una volta, peraltro contro la Juventus, contro le 4 sconfitte azzurre, una delle quali nell’andata contro De Rossi e soci. Non solo, con attacchi quasi simili, la difesa giallorossa, è stata perforata solo 11 volte mentre Reina, o chi per esso si è dovuto chinare ben 29 volte a raccogliere il pallone dalla rete. Viste così le cifre condannerebbero irrimediabilmente il Napoli a una sconfitta, ma in soccorso ai ragazzi di Benitez vengono le due sfide di Coppa Italia, l’ultima delle quali al San Paolo con una netta vittoria da parte del Napoli su una Roma triturata sul piano del ritmo e del gioco, nonostante qualche patema d’animo a inizio gara per la difesa azzurra. E proprio questo vogliono i tifosi azzurri domenica sera, determinazione, ritmo, cattiveria agonistica, gol e perché no, spettacolo. Insomma, il Napoli di Livorno deve restare negli spogliatoi. Solo così gli azzurri potranno ritrovare quelle motivazioni che nelle coppe hanno accompagnato il loro cammino.

CLASSIFICA DI SERIE A 2013/2014 SQUADRA

MACCHÉ BUFERA, SOLO REFOLE Giuseppe Gargiulo (ex arbitro)

oloro i quali mi hanno dato la possibilità di scrivere, ai quali riconosco una professionalità non indifferente, lì dove cosa ampiamente comprovata, a nessuno dei collaboratori di questa rivista è stata mai posta alcuna misura restrittiva di espressione, mi inviano una mail (provocatoria) alla quale abbocco volentieri, dove è scritto "arbitri nella bufera", inducendomi dunque anche per questa settimana a parlare di errori (od orrori come strumentalmente è stato scritto) arbitrali. Ed è così che iniziamo da Roma - Inter, diretta dal defenestrato (a livello internazionale) Mauro Bergonzi di Genova, che non vede qualche rigore da entrambe le parti, ma soprattutto è colpevole di non aver visto De Rossi che agguanta Icardi e poi parte con un destro che colpisce al volto l'avversario, oltre a Juan Jesus che dà un pugno nello stomaco a Romagnoli. Poi, sfogliando le critiche dei quotidiani sportivi non leggo altro se non il fatto che Rizzoli non ha diretto alla sua altezza (e di cui abbiamo già scritto), della Fiorentina penalizzata dalla severa espulsione di Borja Valero (sempre la scorsa domenica) e della Juve che non ha bisogno degli arbitri per vincere. Insomma, si sta discutendo di 2/3 (e penso solo perché di rilievo) partite, su un lotto relativo a 2 giornate di campionato. Gli arbitri italiani stanno cambiando "pelle" dopo la rivoluzione di Calciopoli, e abbiamo una covata di giovani che si stanno comportando onorevolmente e di buon livello, e alcuni che li stanno traghettando. Voglio dire che in un campionato riconosciuto tra i più difficili d'Europa, la classe arbitrale in fase formativa, sta realmente tenendo testa a chi la voleva tramontata, o paventava arbitri stranieri da immigrare. Le partite si sbagliano, e spesso non si ha il tempo di metabolizzarne gli errori, (come per esempio qualche sosta di campionato che ne abbassi la tensione), ma di qui a parlare di "bufera" egregi lettori, mi sembra un po' troppo. Gli arbitri continueranno a sbagliare (e meno male), ma cerchiamo anche noi addetti ai lavori, di non inseguire le streghe, addirittura bruciarli, o quant'altro. Il Medio Evo del resto ci ha insegnato, che poi, sono state tutte riabilitate...

JUVENTUS AS ROMA NAPOLI FIORENTINA INTER PARMA VERONA LAZIO TORINO MILAN GENOA SAMPDORIA ATALANTA CAGLIARI UDINESE BOLOGNA CHIEVO LIVORNO CATANIA SASSUOLO

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69 58 52 45 41 40 40 38 36 35 35 31 31 28 28 22 21 21 19 17

26 25 26 26 26 25 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26

22 17 15 13 10 10 12 10 9 9 9 8 9 6 8 4 5 5 4 4

3 7 7 6 11 10 4 8 9 8 8 7 4 10 4 10 6 6 7 5

1 1 4 7 5 5 10 8 8 9 9 11 13 10 14 12 15 15 15 17

62 49 51 45 43 39 43 34 39 39 30 29 27 26 29 22 20 27 19 25

19 11 29 29 29 29 42 34 34 37 32 37 38 35 39 41 37 46 45 55

2 7 ª G I O R N A TA

2 8 ª G I O R N A TA

SABATO 8 MARZO

SABATO 15 MARZO VERONA - INTER DOMENICA-16 MARZO ATALANTA - SAMPDORIA CAGLIARI - LAZIO LIVORNO - BOLOGNA MILAN - PARMA SASSUOLO - CATANIA FIORENTINA - CHIEVO GENOA - JUVENTUS LUNEDI’ 17 - MARZO

UDINESE - MILAN CATANIA - CAGLIARI DOMENICA- 9 MARZO JUVENTUS - FIORENTINA BOLOGNA - SASSUOLO CHIEVO - GENOA INTER - TORINO LAZIO - ATALANTA PARMA - VERONA SAMPDORIA - LIVORNO NAPOLI - ROMA

ROMA - UDINESE TORINO - NAPOLI


9 MARZO 2014

Sede legale: via G. Porzio, 4 - ISOLA G5 Centro Direzionale (Na) Anno IX - n° 98 - 9 marzo 2014

Direttore responsabile: Saverio Passaretti Coordinamento giornalistico: Max Bonardi hanno collaborato: Daniele Acampa, Valerio Ceva Grimaldi, Giuseppe Gargiulo, Carlo Longobardi, Bruno Marra, Marco Martone, Mario Passaretti, Fabrizio Piccolo, Riccardo Sorrentino, Carmine Tascone Registrazione Tribunale di Napoli N. 92 del 5/12/2007 Fotocomposizione e Stampa: POLIGRAFICA RUGGIERO s.r.l. Grafica: Tiziana Astarita - Edito dalla A.I.N.C. chiuso in redazione giovedì 6 marzo 2014 - ore 11,00

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ORGANO UFFICIALE DELLA ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

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di Mimmo Carratelli Che partita sarà stasera a Fuorigrotta tra il Napoli che accusa gli impegni di Europa League (1-1 a Livorno) e la Roma che sembra avere perduto la sua brillantezza (0-0 contro l’Inter) pur non giocando a metà settimana? Ci sarà Higuain, assente a Livorno per squalifica. È già un bel vantaggio, ma la squadra azzurra appare stanca e ha rallentato in campionato (4 pareggi nel girone di ritorno, secondo consecutivo a Livorno). La Roma ha pur sempre la migliore difesa con la porta inviolata in 17 nelle 25 partite giocate. Un ostacolo alto per il Napoli che ha perso il brio sulle fasce e fa fatica a velocizzare il gioco. Molto dipenderà dalla formazione che la Roma metterà in campo. La Juve ha allungato in testa e l’obiettivo concreto della squadra giallorossa rimane il secondo posto, rimasto ancora al riparo dai tentativi del Napoli di avvicinarsi. Per il Napoli, perse le occasioni per mettersi addosso alla Roma, l’obiettivo è il terzo posto, ora con un vantaggio di 7 punti sulla Fiorentina. Questo con la Roma è il primo dei tre grandi confronti al San Paolo nel mese di marzo che probabilmente daranno il volto definitivo alla stagione azzurra in campionato. Giocheranno a Fuorigrotta la Fiorentina (23 marzo) e la Juventus (29). Nel cuore degli otto impegni di marzo, ci sarà il doppio confronto col Porto in Europa League. La resistenza fisica e mentale degli azzurri sarà messa a dura prova. La Roma sembra squadra più matura che copre bene tutto il campo. Non si avventa, ma sa gestire le partite. Copre la difesa, fa girare la palla, non si sbilancia aspettando l’occasione favorevole. È quello che manca al Napoli che sembra incapace di gestire il gioco con un palleggio adeguato a raffreddare il ritmo del match quando occorre e a frenare l’aggressività avversaria. Il pareggio interno col Genoa e il pari di Livorno hanno messo in evidenza questa lacuna. Si è trattato di due partite in cui il Napoli, in vantaggio, non è riuscito a chiudere gli incontri e, trovandosi in difficoltà fisiche, non ha saputo fare melina difensiva, cioè trattenere palla a centrocampo. Se al completo, il centrocampo della Roma è di primissimo ordine. La presenza di Pjanic, il più in forma e il più decisivo del reparto, sarà essenziale per Garcia. L’eventuale assenza di Totti priverebbe la squadra della velocità delle esecuzioni per scatenare l’attacco. Gervinho è ormai “carta conosciuta” e la difesa azzurra non dovrebbe farsene sorprendere, ma è chiaro che ci vorrà una marcatura attenta e continua. Partita aperta a ogni risultato. Il Napoli giocherà quattro giorni dopo ad Oporto. Ne sarà condizionato, visto che l’Europa League potrebbe offrire traguardi più affascinanti del campionato? Andiamo a vedere.

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INCROCI PERICOLOSI Saverio Saverio Passaretti Passaretti (presidente (presidente AINC) AINC)

a 27a giornata di campionato prevede un affascinante scontro tra le prime quattro squadre, la Juve affronta in casa i viola di Montella, mentre il Napoli prova a dare un altro dispiacere alla Roma di Garcia. Sono proprio i giallorossi a giocarsi contro gli azzurri le residue speranze di rimonta, oltre che per blindare il secondo posto la Juve è distante di ben 11 punti e con una partita in più - con l’impegno di Europa League alle porte e con lo scontro diretto ancora da giocare. Se veramente la squadra capitolina crede ancora in una rimonta, che sarebbe clamorosa, deve venire al San Paolo per prendersi tre punti, ma troverà un ostacolo durissimo nel blocco azzurro con i rientri degli “spagnoli” Higuain e Albiol. Unico vantaggio della Roma è quello di non giocare le Coppe, gli azzurri voleranno in Portogallo giovedì prossimo per sfidare il Porto nell’andata degli ottavi di finale di Europa League. La stessa Juventus nelle prossime due settimane avrà il triplo confronto proprio con la Fiorentina che porterà via energie preziose. Il nostro stadio ospiterà sfide decisive per le sorti di campionato e qualificazione Champions, uno spettacolo che i nostri tifosi aspettano di vivere, nella convinzione di assaporare fantastiche vittorie a coronamento di una bella stagione calcistica.Per la Roma è fondamentale il recupero di Totti, che farà di tutto per essere presente nella super sfida col Napoli, vista l’assenza di De Rossi colpevole di aver maltrattato Icardi in modo plateale, con ben tre le giornate inflitte al giocatore dalla disciplinare. Come sarà schierata la squadra in campo non è ancora chiaro, mister Benitez ci ha abituato a continui cambiamenti ed è da considerare il tecnico più imprevedibile di questo campionato, anche se il modulo di gioco resta costantemente il solito. La vittoria degli azzurri darebbe una straordinaria carica anche in vista della sfida in Europa League, le fatiche si smaltiscono con disinvoltura se il morale è alto, il pareggio con il Livorno ha lasciato uno strascico malinconico e deve essere subito rimosso, con l’organico al completo e con la spinta del nostro incomparabile pubblico, riacquistiamo fiducia e ritmo! Forza azzurri!

LA VIGNETTA DI

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SECONDO POSTO SEMPRE PIÙ LONTANO Carmine Tascone

ono sempre più sconcertato dall’andamento della stagione del Napoli man mano che diminuiscono le partite di campionato, ma vedo che non sono il solo. Prima della trasferta di Livorno il presidente Aurelio De Laurentiis in un’intervista lasciava presagire che l’assalto allo scudetto da parte degli azzurri sarà nella prossima stagione. Visto il Napoli di Livorno, ennesima dimostrazione di alti e bassi, poca continuità, è sempre convinto il patron che ciò accadrà la prossima stagione o i tifosi azzurri dovranno aspettare ancora? E se così fosse, quanti calciatori si dovranno acquistare nella prossima sessione di mercato. Della gara di Livorno preferisco fare silenzio stampa, tutti hanno visto quello che è successo, tuttavia faccio una piccola considerazione, in questo torneo il Napoli di Rafa è andato in vantaggio 5 volte con squadre di medio-bassa classifica che si chiamano Sassuolo, Udinese, Bologna, Genoa e Livorno, e puntualmente è stato raggiunto. Tutto ciò perché non sanno gestire la partita, perché non fanno un giro palla adeguato, perché c’è poca qualità in mediana, insomma perché non ci sono calciatori forti a centrocampo. E poi non tutti ricordano che nella sua prima venuta in Italia Rafa si imbatté con la sua Inter contro Di Carlo, allora tecnico del Chievo: finì 1-1. Tutto ciò per dire a Rafa che in Italia prima della tecnica e della qualità dei calciatori ci vuole equilibrio tattico, praticamente una cosa impossibile nel Napoli attuale. Non solo, lo stesso Benitez di ritorno dal ritiro di Di-

maro disse che il presidente lo aveva accontentato in tutto e che il Napoli avrebbe fatto meglio dell’anno scorso. Mancano 12 partite alla fine del campionato per fare i conti finali, l’obiettivo resta il secondo posto e domenica lo scontro con la Roma dirà tante cose e solo una vittoria potrà ridare smalto e spinta al Napoli. Tuttavia la Roma vista contro l’Inter non mi ha fatto grande impressione, mentre invece ho ancora negli occhi la corrida che è stato il derby di Madrid tra Atletico e Real, gara intensissima, dove a tecnica e agonismo si sono alternate cattiveria e determinazione, insomma, il calcio vero. Tornando al Napoli, sono sconcertato dall’acquisto di Duvan Zapata, calciatore costato 7,5 mln, considerato vice Higuain, ma che visto ancora una volta a Livorno non è parso adatto al progetto Napoli. E mi chiedo, chi lo ha acquistato, 5 chi lo ha segnalato e soprattutto chi lo ha sponsorizzato, chiunque sia stato, si assumerà le proprie responsabilità e soprattutto pagherà dazio? Tornando alla gara di domenica prossima, è uno scontro difficilissimo, anche se gli attaccanti giallorossi Gervinho, Destro e Ljajic non stanno attraversando un gran momento di forma. L’esito del risultato dipende dai calciatori che Garcia recupererà, Maicon, Totti e Pianjc dovrebbero farcela, in compenso è arrivata la mazzata della squalifica di De Rossi. Insomma, gara complicata, dove il Napoli dovrà giocarsi tutte le carte, in campo solo i titolari, senza turn-over in vista di Oporto, Bergamo docet…


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NAPOLI - ROMA

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N. 1 2 3 5 7 8 9 11 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 24 25 33 85 88 91

Giocatore CABRAL RAFAEL ANTONHY REVEILLERE ADRIANO HENRIQUE MIGUEL ANGEL BRITOS JOSÉ CALLEJON JORGE LUIZ JORGINHO GONZALO HIGUAIN CHRISTIAN MAGGIO FAOUZI GHOULAM DRIES MERTENS ROBERTO COLOMBO GIANDOMENICO MESTO MAREK HAMSIK JUAN CAMILO ZUNIGA GORAN PANDEV BLERIM DZEMAILI FEDERICO FERNANDEZ JOSIP RADOSEVIC LORENZO INSIGNE JOSÉ PAEZ REINA TORTAJADA RAUL ALBIOL VALON BEHRAMI GOKHAN INLER DUVAN ESTEVAN ZAPATA

Ruolo P D D D A C A C d A P C C C A C D C A P D C C A

Classe 1990 1979 1986 1985 1987 1991 1987 1982 1991 1987 1975 1982 1987 1985 1983 1986 1989 1994 1991 1982 1985 1985 1984 1991

Naz. BRA FRA BRA URU SPA BRA ARG ITA alg BEL ITA ITA SLO COL MAC SVI ARG CRO ITA SPA SPA SVI SVI COL

Presenze 8 8 1 11 25 18 24 19 23 8 18 4 21 19 17 5 25 19 5 23 17 23 10

Gol 1 9 10 5 6 6 4 1 1 1 -

N. 1 2 3 5 6 8 10 11 13 15 16 17 20 22 24 26 27 28 33 35 42 44 46 94

Giocatore BOGDAN LOBONT RAFAEL TOLOI JOSE' RODOLFO DODO' LEANDRO DA SILVA KEVIN STROOTMAN ADEM LJAJIC FRANCESCO TOTTI RODRIGO TADDEI DOUGLAS MAICON MIRALEM PJANIC DANIELE DE ROSSI MEHDI AMINE BENATIA M. FERNANDES BASTOS MATTIA DESTRO ALESSANDRO FLORENZI MORGAN DE SANCTIS KOUASSI GERVINHO LUKASZ SKORUPSKI TIN JEDVAJ VASSILIS TOROSIDIS FEDERICO BALZARETTI RADJA NAINGGOLAN ALESSIO ROMAGNOLI FEDERICO RICCI

Ruolo P D D D C A A C D C C D C A C P A P D D D C D C

Classe 1978 1990 1992 1986 1990 1991 1976 1980 1981 1990 1983 1987 1983 1991 1991 1977 1987 1991 1995 1985 1981 1988 1995 1994

Naz. ROM BRA BRA BRA OLA SER ITA BRA BRA BOS ITA MAR BRA ITA ITA ITA COS POL CRO GRE ITA BEL ITA ITA

Presenze 13 24 24 19 16 8 20 25 24 25 4 11 26 26 22 1 11 11 22 3 2

Gol 5 5 5 2 4 1 5 6 5 5 1 3 -

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DIMOSTRIAMO CHE I PIÙ FORTI SIAMO NOI

on è il caso di lasciarsi prendere dallo sconforto, per il momento così altalenante che sta attraversando il Napoli. Se vogliamo svolgere bene il nostro ruolo di critici, dobbiamo saper distinguere tra l’analisi delle singole partite, come diritto-dovere di cronaca impone, da quella dell’intera stagione. Troppo semplicistico sarebbe lasciarsi portare dal vento, come tanti tifosi e purtroppo qualche addetto ai lavori fa ogni volta che la squadra vince o pareggia una gara. E allora, se ci fermiamo all’ultima prova sul campo, è doveroso dire che il deludente pareggio con il Livorno, squadra che lotta per non andare in serie B, boccia un po’ tutti. La società in primis, incapace di capire, in sede di mercato, che c’era bisogno di un’alternativa vera a Higuain e che ha scommesso su Zapata, che evidentemente non è ancora all’altezza per giocare in serie A. La squadra, che gioca senza ardore, senza animo, quasi senza la necessaria voglia di ottenere il risultato. L’allenatore, che lascia in campo per oltre 70 minuti un Pandev inguardabile e per quasi tutta la partita un Hamsik che fa quasi rabbia per come sta giocando in questo periodo, senza apportare qualche modifica in grado di sbloccare una fase di stallo, che ha rischiato di portare addirittura alla sconfitta. Se l’obiettivo della

Fabrizio Piccolo

ra, adesso. In questo momento, mentre voi avete tra le mani questo ricco magazine e vi soffermate sulle bellissime foto e sui tanti preziosi contributi di penne fini e addetti ai lavori, io sarò silente, pensieroso e concentrato. Mi capita solo nelle ore di vigilia di questa partita qui, perché per me la Roma è l’avversario di sempre, il rivale da battere. M’importa meno di Juve, Milan e tutto il resto. Quando c’è la Roma si ferma il tempo, fanno capolino tutti i vizi di identificazione e di imparzialità, perché per me è LA partita. Non da sempre, perché m’ispirava la Roma di Liedholm e di Falcao, di Conti e Toninho Cerezo, ma da più di 15 anni la protervia, l’arroganza e la supponenza di buona parte di chi tra tifosi, giocatori e addetti ai lavori si veste di giallorosso ha trasformato l’iniziale simpatia in fastidio crescente. Colpa della “romanità”, quel difetto che ti fa pensare d’essere al centro del mondo anche quando ti porti dietro provincialismo a pacchi e che ti fa pensare come legittimi quelli che restano soprusi impensabili. Ci si è messo anche Garcia a dare un tocco di narcisismo insopportabile e ora che addirittura abbiamo un obiettivo comune da raggiungere è facile immaginare quanto mi coinvolga questa sfida. Il 3-0 di Coppa Italia non m’ha saziato, ho sperato che quei tre gol in più che avrei voluto quella sera siano stati risparmiati per la partita di oggi. Quelli che anni

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NON FASCIAMOCI LA TESTA! Marco Martone

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società è di vincere una delle due coppe, concentrandosi solo su quelle, mantenendo la posizione Champions in campionato, alle spalle di Juve e Roma, non è dato da sapere. Certo è che le prestazioni della squadra contrastano in modo stridente con le dichiarazioni di intenti dei protagonisti, che lanciano sfide a questo punto quasi impossibili alla Roma. Detto questo, non è il caso di fasciarsi la testa, perché la stagione fino a questo momento è ancora all’insegna della positività e potrebbe diventare addirittura esaltante, se anche uno solo dei due trofei dovesse essere levato al cielo da mani azzurre. Certo la figuraccia rimediata al Picchi necessita di una reazione contro i giallorossi, che verranno al San Paolo con l’intento di vendicare il ko rimediato in coppa. Tornerà Higuain, cui si è scelto “scientificamente” di rinunciare per la trasferta di Livorno, con una squalifica cercata e ottenuta. La sensazione, però, è che battere la Roma non basterà per agganciarla. La squadra di Garcia ha pochi cali di tensione, è molto più costante nel rendimento e 7 ha una difesa quasi impenetrabile. L’attenzione, quindi, deve essere rivolta alla Fiorentina, per fortuna in calo, avversario in tutto e per tutto, in questo finale di stagione dal sapore agrodolce.

addietro mi chiedevano “perché ti è così antipatica la Roma?” oggi sono i primi a messaggiarmi dopo i trionfi e a consultarsi nelle vigilie. Non è una finale, così, giusto per mettere le mani anch’io nel luogocomunismo spicciolo, solo perché il campionato non finisce stasera ma è come se lo fosse. Perché solo una vittoria può tenere in vita una speranza che personalmente non ho mai seppellito - neanche quando Gervinho sembrava da Pallone d’oro e Benatia segnava come Boninsegna dei tempi d’oro – e che tengo in vita anche adesso, magari a dispetto dei numeri e della logica e cioè quella del secondo posto. Non voglio neanche pensare a un risultato diverso, perché una squadra come il Napoli che vive di adrenalina e motivazioni rischierebbe di trovarsi senza obiettivi importanti a inizio marzo e i pericoli sarebbero tanti. Sognare il secondo posto per blindare il terzo è l’unica strada possibile in campionato. Ma al di là di tutto dare un’altra lezione alla Roma avrebbe significati enormi: toglierebbe fiducia e autostima a loro nella stessa misura in cui alzerebbe il quoziente di consapevolezza nel Napoli, confermerebbe quello che per molti è un sospetto e per me una certezza, ovvero che questo Napoli è più forte e completo della Roma. E per ultimo mi darebbe una soddisfazione senza prezzo. Perché vorrei trovare il mio telefonino intasato di messaggi anche stanotte.


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LIVORNO – NAPOLI 1-1 Livorno (3-5-2): Bardi; Coda, Emerson, Ceccherini; Mbaye, Benassi, Greco (83' Duncan), Biagianti, Mesbah; Paulinho (90' Castellini), Belfodil (77' Emeghara). A disposizione: Anania, Aldegani, Piccini Gemiti, Valentini, Bartolini, Rinaudo, Mosquera, Emeghara, Borja. All. Di Carlo Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Britos, Ghoulam; Inler, Jorginho; Mertens (82' Zapata), Hamsik, Callejòn; Pandev (70' Insigne). A disposizione: Colombo, Contini, Henrique, Reveillere, Radosevic, Dzemaili, Bariti. All. Benitez Arbitro: Mazzoleni Marcatori: 39' Reina (Aut.), 32' Mertens (N) Ammoniti: Britos, Maggio (N), Mbaye, Benassi (L)

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SOLITO NAPOLI, PAREGGIO INUTILE

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TIFO IN... PARLAMENTO Valerio Ceva Grimaldi

assimo Paolucci, deputato, è tifosissimo del Napoli.

Come valuta il Napoli di Benitez? Diciamo che qualche volta ci siamo mangiati il fegato, ma è la strada giusta. Tutti i grandi club europei giocano come Benitez vuole far giocare il Napoli. Non abbiamo ancora tutti gli attori necessari, ma quella è la strada. Il 4-2-3-1 è un gioco bellissimo, offensivo, in cui i due laterali e i centrali devono essere fortissimi, sennò è dura. Ma quando il Napoli sta bene fisicamente e gioca al meglio ci fa togliere belle soddisfazioni.

Un voto all'allenatore? Otto. Crede ancora nel secondo posto? Ce la possiamo fare. Nel match singolo il Napoli se la può giocare con chiunque. Però con le “piccole” abbiamo sempre un problema... Soffriamo ancora troppo con le squadre che si chiudono. Vuole azzardare un pronostico per la partita con la Roma? Assolutamente no, sono superstizioso! Se lo facessi mia figlia, tifosissima anche lei, mi caccerebbe di casa. Io domenica non sarò allo stadio ma ovviamente vedrò la partita in tv. Sarò seduto sempre allo stesso posto sul divano, con i soliti due cuscini per terra, con la sciarpa del Napoli poggiata sulla televisione, mio cognato allo stesso posto, due miei cari amici uno seduto a destra e l'altro a sinistra...

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aolo Cento è presidente del Roma club Montecitorio

La Roma di quest'anno: pregi e difetti. I pregi: il gioco che Garcia, vero valore aggiunto di questa squadra, le ha dato. La presenza di alcuni giocatori che fanno la differenza come Totti e Maicon, e anche Pjanic, Gervinho, Destro e Nainggolan. Difetto: non concretizza quanto crea. Credete ancora allo scudetto? Assolutamente sì! Al di là degli aiutini che le le vengono oggettivamente dati, la Juve è in difficoltà di gioco ma non di risultati. E non dimentichiamo che dobbiamo recuperare una partita col Parma e giocare con la Juventus all'Olimpico. Lo sente il fiato del Napoli sul collo? La Roma deve guardare avanti, però senza mai distrarsi. Vuole lanciare un messaggio ai tifosi in occasione della partita del San Paolo? La discriminazione territoriale è una norma assurda che sta penalizzando fortemente la Roma. Io credo che anche a Napoli sanno benissimo che alcuni sfottò e alcuni cori che in un contesto diverso sarebbero odiosi, detti in uno stadio hanno il sapore di una sfida più sportiva che altro. Roma e Napoli sono 11 due tifoserie caldissime, e non bisogna essere ipocriti: è bene che la rivalità ci sia, nel rispetto delle tifoserie e di due città straordinarie. Il limite sta nelle regole del codice civile esistenti e nell'assenza di violenza. Dopodiché, io credo che occorra tifare sempre per la propria squadra e non contro le altre. Una previsione sul risultato? Non posso fare pronostici, sono tifoso... l'importante è tenere lontano il Napoli.

L’UOMO DEL DENTRO O FUORI Mario Passaretti

omenica l'attesissimo match con la Roma si riproporrà. Il distacco sarebbe potuto essere diverso, ma il Napoli è stato incapace di portare via da Livorno tre punti fondamentali nella rincorsa ai giallorossi (solo un punto per i capitolini nell'anticipo di sabato contro l'Inter), e quindi al secondo posto utile per l’accesso diretto in Champions senza passare per i preliminari ferragostiani. Eppure la gara di Livorno induce a una riflessione. Dopo aver trascorso tre anni al Valencia (2001-2004) in cui ha vinto due titoli in una Liga spagnola sempre dominata da Barcellona o Real, il tecnico spagnolo ha continuato a essere un vincente di "trofei" collezionando negli anni successivi vittorie prestigiose in campo internazionale, ma mancando l'appuntamento con lo scudetto nazionale. Probabilmente la sua esperienza internazionale

lo ha portato ad acquisire e soprattutto a trasmettere determinazione e concentrazione nelle partite singole e decisive. Ed è stato proprio così contro la Roma in Coppa Italia dove si è visto un Napoli caparbio, determinato e capace di ribaltare l'andata vittoriosa dei giallorossi. Per non dire nel girone di qualificazione in Champions dove il Napoli, pur non qualificandosi al turno successivo, ha saputo portarsi a casa gli scalpi di Arsenal, Borussia Dortmund e Marsiglia. Tuttavia se per quest'anno lo scudetto non è più obiettivo raggiungibile, viceversa tutto è ancora in ballo sia in Coppa Italia che in Europa League. Comunque l’augurio è che domenica sera il Napoli di Benitez ragioni nell’ottica della partita secca, batta la Roma, e metta il bavaglio ai tanti insoddisfatti che speravano che al primo anno Rafa potesse fare il miracolo in chiave scudetto.




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NAPOLI - SWANSEA 3 - 1 Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Henrique, Ghoulam; Inler, Behrami; Insigne (22' st Mertens), Pandev (14' st Hamsik), Callejon (37' st Britos); Higuain. A disp.: Colombo, Reveillere, Dzemaili, Zapata. All. Benitez Swansea (4-2-3-1): Vorm; Tiendalli, Chico Flores, Williams, Davies; Canas, De Guzman (36' st Pozuelo); Hernandez, Routledge (16' st Dyer), Emnes (24' st Taylor); Bony. A disp.:Tremmel, Amat, Rangel, Ngog. All. Monk Arbitro: Hategan (Rom) Marcatori: 16' Insigne, 33' st Higuain 47’st Inler (N) 30' De Guzman (S) Ammoniti: Canas, Chico Flores (S) Inler (N)

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Ottavi di finale di Europa League – Gare di andata giovedì 13 marzo 2014 ORE 19 PORTO – NAPOLI BASILEA – SALISBURGO LUDOGORETS – VALENCIA

ORE 21,05 TOTTENHAM – BENFICA AZ ALKMAAR – ANJI O. LIONE – V. PLZEN SIVIGLIA – BETIS SIVIGLIA JUVENTUS – FIORENTINA

prossimo appuntamento gara di ritorno ottavi di finale giovedì 20 marzo 2014

STADIO SAN PAOLO ore 21,05

VS.

PORTO

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Cabral Barbosa Rafael José Manuel Paez Reina Miguel Angel Britos Federico Fernandez Tortajada Raul Albiol Bruno Bortolanca Uvini Faouzi Ghoulam Adriano Henrique Antonhy Reveillere


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GRANDE BELLEZZA O LACRIME NAPULITANE?

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ASPETTANDO IL RITORNO DI RAFAEL

Carlo Longobardi

aolo Sorrentino, durante il ritiro del premio Oscar, nel consueto discorso di ringraziamento, con un colpo a sorpresa (che ci auguriamo altrettanto spontaneo…), cita Diego Maradona tra i suoi riferimenti di vita e provoca un delirio emotivo nei cuori dei tifosi azzurri sparsi in ogni angolo del mondo. Una perfetta fusione tra il talento “napoletano doc” e la passione profonda per il calcio a Napoli. Orgoglio e dignità, avrebbe ripetuto Massimo Troisi, che, forse, nella “bellezza” avrebbe gradito “anche” una ripresa da uno dei posti mozzafiato della nostra città: magari Castel Sant’Elmo in una giornata di sole corredata da un tema musicale scritto a più mani da qualcuno dei grandi artisti presenti nel paese “d’o Sole”. Probabilmente sarebbe stato troppo per lo spettatore australiano abituato ad avere come museo un hangar della Quantas degli anni cinquanta. La grande bellezza, tuttavia, si scontra con la cronaca quotidiana e con la profonda tristezza di una vita abbandonata e persa nell’indifferenza di chi ritiene più comodo girare la faccia altrove o con l’ennesimo, orrido, omicidio di un ragaz-

Giuseppe Piccolo (vicepresidente AINC)

’infortunio del giovane portiere del Napoli, Rafael ha costretto il direttore tecnico a cercare un’alternativa a Reina fra i portieri svincolati o comunque senza contratto, fra diverse e non entusiasmanti alternative è spuntato il nome di Toni Doblas. Un altro spagnolo alla corte di Benitez, il 34enne è cresciuto nel Siviglia e ha giocato nel Real Saragozza, ma già dal gennaio dello scorso anno era approdato in una squadra azera per poi trovarsi svincolato. Ed è così che Reina avrà il suo sostituto fino a chiusura campionato, poi è tutto da decidere con Rafael già operato con successo in Brasile con probabile rientro a luglio e Reina che potrebbe a sorpresa riuscire a svincolarsi dal Liverpool, nonostante un contratto con gli inglesi fino al 2016. Pepe è felicissimo di giocare a Napoli con un tecnico che gli ha sempre dimostrato particolare stima e fiducia, la vera e pesante intromissione è quella del Bar-

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zino ancora adolescente che sarebbe diventato padre tra poco. Essere napoletano significa avere la spiazzante capacità di sentire stimolata la proprio sensibilità e vedere il proprio viso rigato dalle proverbiali lacrime e un secondo dopo sentire una forte, dolorosa, stretta al cuore. Un costante “equilibrio sopra la follia” che nel corso del tempo non ha mai minato la speranza di un futuro migliore. In questo difficile parallelo tra “buono e cattivo”, fatte le dovute proporzioni, si collocano le recenti prestazioni calcistiche della “bandabenitez” che sembra aver acquisito alla perfezione i tratti caratteristici del Dna partenopeo: genio e sregolatezza totale, nessuna mezza misura e nessuna indicazione tale da consentire la reale valutazione della forza della squadra. Come al solito i posteri scriveranno l’ardua sentenza, nel frattempo i “lazzari felici” continueranno a guardare la straordinario panorama come un fermo immagine, senza sapere quale sarà stato il reale impegno programmato e la voglia profu- 23 sa, e, soprattutto, se mai la barca azzurra attraverserà per prima il traguardo.

cellona pronto ad accoglierlo ben volentieri fra i pali. Qualcosa però si è mosso, in senso partenopeo nell’ultimo periodo con il Liverpool disposto a cedere anzitempo il portiere previo indennizzo e il Barcellona che pare abbia puntato su ter Stegen del Borussia Mönchengladbach per la sostituzione di Victor Valdes, tutte notizie che lasciano ben sperare i tifosi azzurri che nutrono grande passione verso Pepe il quale non nasconde di sentirsi veramente gratificato nella nostra squadra. Un idillio scoppiato immediatamente tra le parti che obbliga la società partenopea a tentare tutte le carte al fine di poter trattenere Pepe a Napoli che dimostra costantemente quanto tiene alla squadra e al Mister, da lui stesso osannato come il miglior manager con cui ha lavorato. Forza Pepe !


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IL VERDETTO: PICCOLI CON LE PICCOLE Daniele Acampa

ome volevasi dimostrare! L’assenza di Higuain a Livorno ha dimostrato che il Napoli non ha nessun elemento in rosa capace di sostituire l’attaccante argentino, Duvan Zapata è un fantasma mentre Pandev sembra un ex calciatore. Non è questo l’unico problema, anche perché Higuain ha deciso da solo di non esserci a Livorno facendosi ammonire in maniera plateale per non rischiare di saltare match più “importanti” come quello contro la Roma di domenica prossima. A mio avviso si tratta di un atteggiamento sbagliato, non da grande squadra. Il Napoli ha buttato via altri quattro punti contro Genoa e Livorno e quindi la partita con i giallorossi ha perso d’importanza. Gli uomini di Benitez si esaltano solo nelle grandi sfide, ma così non si vince nulla ed è segno di mancanza di personalità. La stessa personalità che il Napoli ha dimostrato di non avere a Livorno. Le assenze di Albiol e Higuain si sono fatte sentire, la coperta è ancora troppo corta. La Juventus ha già diciassette punti in più e siamo a -6 dalla Roma che deve ancora recuperare una

partita. A conti fatti, si tratta di un vero e proprio flop. Il Napoli di Mazzarri lo scorso anno aveva un punto in più e non era così lontano dalla prima posizione. Certo c’è l’Europa League e la finale di Coppa Italia ma credo che il popolo azzurro si aspettasse di più da un progetto “internazionale” che non sta portando ai risultati sperati. I campionati si vincono battendo prima le “provinciali” poi le grandi e in questa speciale classifica il Napoli è veramente messo male, avendo perso troppi punti contro squadre come Genoa, Atalanta, Sassuolo, Parma, Bologna ecc. Così si buttano punti e milioni perché la qualificazione diretta in Champions assicura un ottimo sicuro introito nella prossima stagione mentre, classificandosi al terzo posto, il Napoli dovrebbe giocare il preliminare a metà agosto, con giocatori reduci dai Mondiali e da un periodo di vacanze. Una complicazione da evitare, ma di questo passo sarà difficile sorpassare la Roma. Avrebbe dovuto essere ben altra la situazione di classifica prima dello scontro diretto.


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È NOSTRA “LA GRANDE BELLEZZA” Paolo Sorrentino, il regista-tifoso che a Castelvolturno ha dipinto l’Oscar di azzurro Bruno Marra

ino a oggi conoscevamo solo “un americano a Roma”. Adesso c’è un napoletano in America. Paolo Sorrentino è stato il primo regista ad aver messo la maglia azzurra all’Oscar di Hollywood. Ha vinto ‘a statuetta con “La Grande Bellezza” un titolo che ora appare ancor più evocativo della nostra splendida terra.

Ho conosciuto Paolo Sorrentino per la prima volta di persona più o meno due anni fa. Venne ospite a Castelvolturno, era inviato di una nota rivista per una intervista al Pocho Lavezzi. Ma capii presto che per lui quella giornata non era affatto lavoro, bensì un premio. Arrivò nello spogliatoio che sembrava quasi ipnotizzato, come se quel ciuffo ribelle che portava tra rassegnazione e orgoglio al posto di una pettinatura ordinaria, non fosse un vezzo ma un sintomo di svagatezza, frutto di una fanciullesca trasandatezza. Dovevamo essere noi a presentarlo alla squadra, ma alla fine fu lui a rimanere ingolosito come i bambini davanti alla cioccolata.

Lo aspettai sul varco della porta, camminava lento e si guardava attorno come se quei campi che riempivano di verde lo sfondo fossero come la vecchia Edenlandia. Disse: “Ciao, io sono Paolo”. Senza pronunciare il cognome, perché quel giorno lui era semplicemente Paolo, quel Paolo che non sapeva ancora di essere PaoloSorrentino tutto attaccato. Il Paolo che da bimbo andava in Curva B, come me. E che con impeto da regista provava a raccontare storie di calcio come se fossero passati Secoli. Le conoscevo praticamente tutte, ma lasciavo volentieri a lui la primogenitura narrativa in prima fila da quella trincea di gioia e gloria che divenne il San Paolo a metà degli Anni 80 nell’epoca

maradoniana.

Avevo conosciuto artisticamente Paolo Sorrentino vedendo “Le conseguenze dell’Amore”, film meravigliosamente drammatico, con il fedele scudiero Tony Servillo che faceva la parte di un malvivente in esilio forzato in Svizzera. Un “ragioniere” della Mafia, con un nome buffo dal sapore antico “Titta”, che viene spinto alla redenzione di una vita sporca e monotona dalla forza dell’amore. Immola ciò che gli resta del patrimonio per portar via con sé una giovane cameriera Sofia, che sembra l’unica a comprenderne la purezza della vera natura. Titta si ribella alla sua stessa esistenza e quando gli viene imposto di scegliere tra l’amore per Sofia e la sua vita, lui sceglie la morte. E le conseguenze dell’Amore.

Per me resta l’affresco più bello della cinematografia di Sorren- 27 tino. Avrei voluto dirglielo ma lui si perse nei Campi Elisi, da solo a guardare i giocatori del Napoli da vicino proprio come quando era bambino. Tornò dopo che ebbero finito tutti. Non si perse neppure un respiro, rimanendo in religioso silenzio dinanzi al fruscio dell’erba che accarezzava il pallone. E quando lo vidi arrivare aveva gli occhi della felicità. Rimasi in silenzio a ripensare a quella magia che solo la fede per una maglia ti può regalare. Non potevo dirgli nulla a Sorrentino. Perché davanti a me in quel momento ci stava Paolo della Curva B. Quello che tra le più splendenti stelle di Hollywood non ha ringraziato Dio, come tutti fanno. Ha ringraziato Maradona. Il suo Dio. Ma fu in quel giorno a Castelvolturno che Paolo vinse la sua prima statuetta. L’Oscar che ha dipinto d’azzurro la Grande Bellezza…

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PRIMAVERA: POCA GLORIA SOLO IN COPPA Attilio Marchionne

uardando il calendario si pensava che anche questo week end potesse registrare un cappotto da parte delle formazioni giovanili azzurre. Invece, se da un lato hanno risposto alla grande Allievi e Giovanissimi, non è successo lo stesso per la Primavera di Saurini, che dopo essersi presa complimenti a gogò nella gara di Youth League contro il Real Madrid, ha toppato sul proprio campo con la Reggina. Squadra

PRIMAVERA

risultati 5 giornata ritorno girone C

LATINA - BARI

5-1

2-2

FIORENTINA - jUVE STABIA 3-2 LIVORNO - LAZIO

CATANIA - PALERMO NAPOLI - REGGINA ROMA - TRAPANI

NAPOLI 31

LIvORNO 29

PALERmO 26 CATANIA 26 bARI 22

LATINA 20

REGGINA 19

CROTONE 16

AvELLINO 3

N.D.

NOCERINA- NAPOLI

CATANZARO- PAGANESE

REGGINA- V. LAMEZIA

RIP. PALERMO

3-0

0-1

5-1

7-1

17 18 18 18

CROTONE 14

vIGOR LAmEzIA 10 N.vA COSENzA 8

15

13

BARI - CROTONE

CATANIA - FIORENTINA

PALERMO - LATINA

REGGINA - NAPOLI

LAZIO - PESCARA

jUVE STABIA - ROMA

V.

N.

14

4

14

NOCERINA 16

3

TRAPANI - AVELLINO

19

CATANzARO 17

10

Squadra

19 18 18 17 17 19 17 18 19 18 19

14 8 6 6 5 4 4 4 3 2

4 1 0 4 4 3 6 5 4 2 1 2

Pt. G.

5

1

47

13

JUvE STAbIA 25 AvELLINO 20 CATANIA 18

REGGINA 17

0-2

CROTONE 13

1-3

TRAPANI 12

bARI 13

2-0

13

19

LATINA 27

1-2

Gf. Gs.

LAzIO 41

PESCARA 28

2-1

P.

16

NAPOLI 29

1-1

N.

19

FIORENTINA 32

0-1

V.

ROmA 51

PALERmO 44

risultati 6a ritorno girone C

REGGINA 43

mESSINA 21

4

ALLIEVI NAZIONALI

14

PAGANESE 21

7

2

0

18

SALERNITANA 22

9

6

2

18

8

4

4

17

8

5

4

18

8

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17

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2

5

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7

2

6

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5

2

8

18

2

4

8

Gf. Gs. E ci risiamo! Quasi a voler emulare le gesta della formazione maggiore il Napoli Primavera prose57 16 gue nella sua stagione a strappi. Quando sembra45 17 va aver trovato il ritmo giusto, ecco arrivare di se49 17 guito due sconfitte dal sapore diverso. Se quella 33 22 negli ottavi di Youth League sul campo del Real 37 27 Madrid è arrivata al termine di una partita in cui 20 21 gli azzurrini avevano ottimamente figurato, quella in casa con la Reggina è frutto della stanchezza 20 21 accumulata proprio nel match con le piccole me34 34 rengues. Il match coi calabresi non ha avuto gran25 34 di sussulti. Gara equilibrata col Napoli alla ricerca 15 24 del gol e avversari attenti a non concedere nulla. 23 28 Nella ripresa gli azzurrini di Saurini ci hanno pro26 50 vato, ma fallisce tre comode occasioni per passare in vantaggio. Con la gara ormai avviata sullo 0-0 13 48 ecco Bochniewics che beffa il colpevole Scalese. 16 61 Prossimo turno: 8/3 Livorno - Napoli

1

4

9

PALERmO 46 NAPOLI 46

2

9

18

Pt. G.

CATANIA 28

SALERNITANA- MESSINA

TRAPANI- CROTONE

Squadra

TRAPANI 42

0-1

2

12

Altro passettino in avanti in classifica degli Allievi di Mazzella, questa volta capaci di sbancare il campo Sant’Agata di Reggio Calabria, tre punti che hanno permesso il sorpasso sul Pescara piegato con un secco 2-0 dalla Lazio. Ora gli azzurrini sono quinti in classifica a solo tre punti dalla Fiorentina regolata di misura dal Catania. Ma torniamo alla gara con la Reggina. Napoli subito che fa la voce grossa e passa con Negro che sfrutta un’uscita fuori tempo del portiere Cetrangolo e segna a porta vuota. Reggina pericolosa nel finale di tempo, dopo un’altra occasione fallita dall’undici di Mazzella, ma ci pensa Ferrara a deviare una conclusione calabrese. Nella ripresa subito raddoppio azzurro con De Masi su assist di Negro. A questo punto successo in cassaforte e Napoli che si limita a gestire il risultato. Prossimo turno: 9/3 Napoli - Trapani

N. COSENZA- CATANIA

1

18

TRAPANI 8

risultati 6a ritorno girone H

14

ROmA 40

0-1

GIOVANISSIMI NAZIONALI

P.

15

JUvE STAbIA 18

3-0

N.

18

0-1

0-1

V.

LAzIO 47

FIORENTINA 43

a

CROTONE - AVELLINO

Pt. G.

19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19

10 9 8 6 7 6 5 3 3 3 2

3 2 2 2 4 9 4

0 4 7 8 7 4 8

2

11

8

8

3

11

4

12

6

11

4

12

57

11

36

21

33 25 29 22 21 28 16 33 18 27 15

11 26 33 25 27 27 44 34 34 34 45 35

Gf. Gs. Col quinto successo consecutivo dei Giovanissimi del Napoli ecco l’aggancio in vetta al Palermo 0 55 12 che ha una partita in meno avendo scontato il pro1 44 10 prio turno di riposo. Il derby con la Nocerina, 4 49 19 dunque, ha portato bene ai ragazzi di Liguori che hanno superato l’ostacolo molosso sia pure di mi4 38 16 sura. Gara da subito intensa e Napoli pericoloso 6 32 25 con Mentana ma fa buona guardia il nocerino Ca7 26 27 parro. Poi, dopo una traversa di Messina ecco un lancio da metà campo di Marino per Mentana che 8 25 30 si presenta in area e batte l’estremo rossonero. 8 30 35 Nella ripresa Napoli in controllo e nocerina vici8 20 24 no al pareggio con Bozza. Nel finale animi un po’ concitati con un po’ di parapiglia tra i calciatori. 10 13 28 Ora pausa prima dello scontro col Trapani, unica 13 17 38 squadra che ha battuto il Napoli nella gara disputata in Sicilia. 14 13 63 Prossimo turno: 16/3 Napoli - Trapani P.

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Le stelle del Napoli...

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A CURA DI RICCARDO SORRENTINO

iciamoci la verità… sognavamo tutti di arrivare a questa sfida con un distacco minore, e… diciamoci la verità… il doppio pareggio con il Genoa e il Livorno, pur se intervallato dall’importante qualificazione per la prossima con il Porto in Europa League, ci ha deluso molto, confermandoci che il Napoli è una bella incompiuta e che, forse, per non amareggiarci troppo, è meglio, “guardare il bicchiere mezzo pieno”, ammettendo che (oltre al fatto che siamo in finale di Coppa Italia, che, comunque, abbiamo guadagnato un punto sui viola e che la vittoria dell’Europa League resta una potenzialità affascinante) questa stagione è di ottima preparazione a quella prossima (cosa che avevo anticipato io in diverse interviste su stampa e radio televisioni a inizio campionato) anche perché Benitez in questa, ha da lottare anche con Giove contro (mancanza di fortuna e anche di quella carica in più da trasmettere alla squadra quando serve) mentre nella prossima Giove sarà a favore e, sono certo, che sarà tutta un'altra storia. Al di là di Giove comunque, resta il rammarico di avere costanti conferme di quanto avevamo segnalato a inizio stagione, e prima che si concludesse il mercato di riparazione di gennaio, e cioè, la mancanza di un alternativa a Higuain (Zapata secondo il mio modesto parere sarebbe riserva anche in serie B), di calciatori (Maggio e prima anche Armero) non adatti al ruolo di terzini di una difesa a 4, e con le soluzioni Reveilliere (soprattutto) e Ghoulam mediocri o appena sufficienti. A questo poi, da aggiungere il “credo tattico fondamentalista” di Benitez con quel 4-2-3-1 che, se di certo ci fa giocare in modo europeo, diventa un “banco di mutuo soccorso” per le squadre anche meno forti della nostra, se, fisicamente, la squadra è giù o se manca la grinta e la determinazione e, quindi, il ritmo che serve per rendere questo modulo vincente. Ma su questo il nostro Mister, entrando nel tema e nel “dialetto” della partita con la Roma, è “de coccio”, e, quindi, inutile ripetere sempre le stesse cose e auguriamoci che contro la Roma (dove è bene ricordare

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che ci giochiamo anche le residue speranze di conquistare il 2° posto che fa evitare i preliminari di Champions in una estate già stressante e impegnativa per molti atleti a causa dei mondiali) ci sia la stessa intensità vista contro il Milan (unica eccezione però, in un 2014 alquanto mediocre come intensità e ritmo). Ma veniamo alle “stelle della gara, che, a differenza delle partite delle 15, si giocherà con una Luna appena passata in cancro che mi preoccupa un po’ perché è positiva per il pesci Garcia e negativa per l’ariete Benitez. Per mia esperienza statistica infatti, difficile che l’umore del mister sia positivo a fine partita con una Luna ostile, anche se è chiaro che questo potrebbe dipendere da vari motivi. Tante, infatti, le ipotesi del possibile malumore di Benitez, come, per esempio (escludendo la sconfitta che non voglio nemmeno considerare), una vittoria mancata, nonostante una buona prestazione, una vittoria raggiunta con troppa sofferenza, qualche decisione arbitrale difficile da di31 gerire, un forte mal di testa da stress post partita o da troppa parmigiana di melanzane a pranzo.. etch. Ma vediamo il biotrend astrale dei giocatori: nel Napoli stelle positive per il toro Mertens, i vergine Reina e Albiol, il pesci Fernandez e i cancro Inler e Britos; discreto il biotrend dei sagittario Jorginho e Higuain, degli acquario Maggio e Callejon e del gemelli Insigne. Negative invece (occhio alle doppie ammonizioni), per gli arieti Behrami e Dzemaili e per il bilancia Henrique. Nella Roma, invece, biotrend astrale positivo per il toro Nainggolan, il pesci Florenzi, e, se giocherà, Taddei e lo scorpione Castan; discreti per l’acquario Strootman, i gemelli Gervinho e Torosidis e, con luci e ombre, per il cuspide pesci-ariete Destro e per il capricorno Romagnoli. Negative invece per gli arieti De Sanctis, Pjanic, e, se giocheranno, per i bilancia Ljalic e Totti. Il mio pronostico stellare quindi, considerando anche la Luna storta di Benitez, è un 1X entrambi al 50%, e immagino un partita con GG, magari anche OVER.

“Le Bollette delle… stelle” LISCIA

GASSATA

FRIZZANTELLA

BOLOGNA - SASSUOLO

GG

12

GG

JUVENTUS - FIORENTINA

1X

GG

1X

CHIEVO - GENOA

UNDER

X

X

INTER - TORINO

1X

1

1

LAZIO - ATALANTA

1

1

1

PARMA - H.VERONA

GG

X

X2

SAMPDORIA - LIVORNO

1X

12

1X


A

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NA

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