Cuore azzurro n°105 del 21/11/2014

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Organo ufficiale dell’Associazione Italiana Napoli -Club Anno X- nr 105- 21/xI/2014

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Benitez vs Zem an pagina 9

Al San Paolo di scena il festival del go l

Operazione

Rimonta


AllA ripresA dopo lA sostA un turno che si AnnunciA intrigAnte

Spicca il derby della madunina

Impegni difficili per la Juve (contro la Lazio) e la Roma (a Bergamo) lA clAssificA progrAmmA

JUVENTUS 16 UDINESE 15 LAZIO 15 NAPOLI 14 MILAN 14 CAGLIARI 13 PALERMO 13 GENOA 12 ROMA 11 CATANIA 11 SIENA 10 ATALANTA 9 FIORENTINA 9 CHIEVO 9 PARMA 9 INTER 8 BOLOGNA 7 NOVARA 6 LECCE 4 CESENA 3

AtAlAntA - RomA CesenA - sAmpdoRiA GenoA - pAleRmo lAzio - Juventus milAn - inteR nApoli - CAGliARi pARmA - empoli toRino - sAssuolo udinese - Chievo veRonA - FioRentinA

prossimo turno CAGliARi - FioRentinA CesenA - GenoA Chievo - lAzio empoli - AtAlAntA Juventus - toRino milAn - udinese pAleRmo - pARmA RomA - inteR sAmpdoRiA - nApoli sAssuolo - veRonA

ORGANO UFFICIALE DELLA ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

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Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Coordinamento: : Star Press Hanno collaborato: Francesco Basile, Giuseppe Gargiulo, Carlo Longobardi,

8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8

4 4 4 4 4 3 4 3 3 2 2 4 2 2 3 2 2 1 1 0

4 3 3 2 2 4 1 3 2 5 4 3 3 3 0 2 1 3 1 3

0 1 1 2 2 1 3 2 3 1 2 1 3 3 5 4 5 4 6 5

13 10 12 12 16 9 11 13 9 10 7 11 9 6 10 10 5 11 6 3

6 3 8 5 12 6 10 11 8 11 5 9 8 7 17 14 12 16 15 10

Attilio Marchionne, Bruno Marra, Marco Martone, Mario Passaretti, Riccardo Sorrentino, Carmine Tascone Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 5/12/2007

lunedì 17 novembre 2014


liberamente

Zeman, l’uomo giuSto al momento Sbagliato L’uomo giusto al momento sbagliato. Così in poche parole possiamo definire l’avventura di Zeman al Napoli. Era l’uno giusto per la piazza di Napoli, lo era soprattutto visto che quando lui arrivò sulla panchina azzurra prese una squadra neo-promossa, che dopo due nani di serie B aveva poche ambizioni di alta classifica, e soprattutto non aveva altra possibilità per esaltare i tifosi, che esibirsi in un calcio spumeggiante come quello che il tecnico boemo poteva essere in grado di offrire. L’uomo giusto anche perché in una società con pochi soldi serviva un allenatore in grado di friggere il pesce con l’acqua, come suol dirsi a Napoli. Capace di accontentarsi di giovani di belle speranze, e di basso costo. Zeman riesce a dare in queste condizioni. Poi la piazza di Napoli avrebbe esaltato il suo “ego” ed al tempo stesso si sarebbe esaltata per una squadra che non avrebbe vinto nulla, alla quale non veniva chiesto di vincere nulla, ma che avrebbe offerto uno spettacolo straordinario. Era l’uomo giusto, ma arrivò nel momento sbagliato. In un Napoli che si avviava al fallimento, con alla guida due nocchieri, Corbelli e Ferlaino, di cui uno andava da una parte, l’altro dalla parte opposta.

lunedì 17 novembre 2014

Soprattutto Ferlaino aveva deciso di affidarsi mani e piedi a Moggi. Poteva anche essere una mossa intelligente, Moggi all’epoca era nel pieno della sua potenza, avrebbe potuto allestire per il Napoli una buona squadra senza spendere troppo. Ferlaino prese Gigi Pavarese come direttore sportivo e Alessandro Moggi come consulente di mercato. Peccato che Moggi aveva deciso di sfruttare l’occasione per vendicarsi di Zemam. Il boemo non era stato tenero nei confronti della Juventus un anno prima. Le accuse di doping avevano gettato ombre oscure sulla squadra bianconera. Moggi decise vendicarsi di Zeman, provando a distruggerlo dal punto di vista sportivo. Lo consigliò a Ferlaino e poi allestì una

squadra da schiaffi, una squadra che in ogni caso non si sarebbe mai ritrovata col boemo. Tanti giocatori erano della Gea, molti erano rotti, altri semplicemente scarsi. Zeman ebbe una sola grande colpa: non capì, o fece finta di non capire quello che stava succedendo. Tutti sanno l’importanza del gioca degli esterni, soprattutto degli esterni bassi, nel suo 4-3-3, Gli rifilarono Saber ed Afoulabi. Solo più tardi si corse ai ripari prendendo… Pineda. Una squadra senza ne’ capo ne’ cosa, con giocatori come Fresi e Moriero che non avevano più voglia di giocare, o come Tedesco, che a prescindere dalla voglia, non sembrava adatto a certi palcoscenici. Zeman ci mise del suo. Il macello con i portieri lo

l’editoriale di

liberato Ferrara

combinò lui in prima persona. Non voleva Nando Coppola, ed alla fine gli presero Mancini, ma nel frattempo la frittata era stata fatta. Alla fine Zeman fu esonerato dopo un pareggio esterno a Perugia, forse la migliore partita di quell’inizio stagione tragico degli azzurri, Un esonero assurdo. Pavarese prima lo difese negli spogliatoi dopo la gara, poi in serata andò alla Domenica Sportiva e ne disse peste e corna, anticipando di fatto l’esonero che arrivò il lunedì mattina. La vendetta di Moggi era stata compiuta. Ma il Napoli pagò un prezzo altissimo. La squadra affidata a Mondonico (che lo stesso Pavarese aveva definito “l’allenatore più scarso del mondo”) non si riprese mai del tutto. Anche perché Corbelli e Ferlaino continuarono a farsi la guerra, ognuno bloccando le iniziative del’altro. Ferlaino provò a prendere il famoso centravanti argentino Palermo, Corbelli bloccò l’operazione per prendere Edmundo, un giocatore pronto per la pensione. Il Napoli retrocesse, e gettò le basi per il fallimento. Una occasione persa. Perché se avessero dato a Zeman i giocatori adatti al suo modo di vedere il calcio le cose sarebbero andate in maniera diversa.

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BENITEZ-ZEMAN: SF BRITOS

DE GU IBARBO

kOULIBALy

INLER RAFAEL

HAM

LONGO

ALBIOL DAVID LOPEZ

CALL

COSSU MAGGIO

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FIDA TRA MAESTRI

UZMAN

BALZANO

DESSENA

CEPPITELLI

CRISETIG

MSIk

CRAGNO

HIGUAIN

ROSSETTINI

LEJON

EkDAL

AVELAR

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Napoli alla p In arrivo al S.Paolo il Cagliari di Zeman una squadra che con i loro dieci punti in classifica si posiziona al momento al quartultimo posto insieme con Empoli ed Atalanta, un dato interessante è, indubbiamente, che i gol fatti sono ben 17 equiparati a quelli subiti (spiccano le vittorie con goleada su Inter ed Empoli rispettivamente 1-4 e 4-0). Andamento altalenante che deve essere un campanello di allarme per gli azzurri, i rossoblù rispecchiano fedelmente le caratteristiche tecniche del proprio allenatore che tutto ama fuorchè difendersi, una naturale propensione all’attacco anche se c’è da precisare che spesso sono tante le occasioni creato ma scarsa la lucidità sotto rete. Momento positivo del Napoli reduce dalla fondamentale vittoria a Firenze ma che ha pagato con gli interessi i tre punti perdendo per diversi mesi il rinato Lorenzigno autore di ottime prestazione e rientrato nel giro nazionale e per la sfida domenicale anche Mertens vittima di uno scontro di gioco che gli ha comportato (fortunatamente!!) solo un lieve trauma cranico. Una fascia di azione per niente fortunata quella battuta da Lorenzo e Dries che pone in evidenza la necessità di correre ai ripari, molti i nomi circolanti ma è saggio non illudersi ed aspettare il mercato di gennaio, qualche sorpresa potrebbe arrivare con la Befana 2015 ! Per l’occasione bisogna porre particolare attenzione ai 4 “sorvegliati speciali“ Sau, Ibarbo, Farias e Cossu, tutti atleti di notevole caratura offensiva, veloci e imprevedibili ma i fatti dimostrano che quando il Napoli gioca come sa fare non ce n’è per nessuna . La difesa azzurra è comunque allerta-

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ta mentre il reparto offensivo vive un buon periodo grazie alla ritrovata verve di Pipita Iguain, un fuoriclasse dalle doti indiscutibili al servizio del “santone” Benitez, un tecnico serio esempio di correttezza sportiva e coerenza tecnica. Esemplare il comportamento societario che ha previsto per la delicata sfida prezzi sicuramente più accessibili, non a caso i tagliandi acquistati au-

mentano di ora in ora (curve 10 distinti 20 tribune 35!), il S.Paolo ricco di spettatori è un altro spettacolo da godere, passione allo stato puro ! Nota positiva anche dalle previsioni meteo che annunciano clima mite e sole su Fuorigrotta per questa Domenica (facendo i dovuti spergiuri !), una giornata di festa sportiva da arricchire con una bella vittoria azzurra, la

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prova Zeman Osservatorio arbitrale

DI

GIUSEPPE GARGIULO

La discrezionalità non è e non sarà mai libero arbitrio di Saverio Passaretti

rincorsa continua ! Ad Insigne ed Mertens giunga tutto l’incoraggiamento per una ottima ripresa, allontaniamo gli uccellacci del malaugurio!!! Ma su tutto e tutti giunga l’accorato cordoglio per la dipartita della madre del nostro caro Presidente. Forza azzurri !

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Gli argomenti non solo tecnici che hanno contraddistinto questa rubrica ci hanno consentito nell'esaltazione del piu' puro del "libero arbitrio", di essere altrettanto "arbitri liberi", nel senso che, pur addentrandoci in critiche verso la categoria (arbitrale), non abbiamo mai avuto la presunzione di considerarci degli esasperati "paladini della fede". Tutto questo per introdurre un argomento, la "discrezionalita'", che in questi ultimi anni sta oltremodo divampando nei conclavi di didattica arbitrale,e che per l'accentuazione ormai di alcuni contenuti,sta finendo per snaturare l'applicazione tecnica di certe regole.Il mondo del calcio arbitrale e' in questo ambito combattuto,e forse ormai vinto, dalla ricerca dell'infallibbilita',alla quale invece forse stiamo arrivando, attraverso una "fallibilita' tollerata". La gestione del gioco sembra avere una inversione di tendenza, li' dove per tentare il piu' possibile di vedere una rete gonfia,si sta cercando di penalizzare tutto cio' che potrebbe impedirlo, finendo poi per penalizzare oltremodo il difensore, e ipervalutare l'attaccante.E ci riferiamo per esempio al passaggio al portiere,all'espulsione nel caso di chiara occasione da rete,per finire al fallo di mani che le varie circola-

ri IFAB, hanno finito solo a convincerci che questa imputata parte del corpo andrebbe solo da....amputare... Insomma,il numero delle regole del calcio da oltre un secolo e' sempre 17, ma a veder bene, se continua in questi termini, prepariamoci realmente a rifondare i..testi sacri...

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l’intervistA A cArmine tAscone

“benitez ha sistemato tutto” “Non era per nulla facile dopo la partenza disastrata” Il “grillo sparlante” del calcio napoletano stavolta è prodigo di complimenti per il Napoli e per il suo allenatore. Carmine Tascone vede finalmente una squadra che riesce ad essere allì’altezza delle sue possibilità. “Il Napoli non ha fatto un grande mercato, l’ho detto e lo confermo. Ho detto e confermo anche che la squadra si è indebolita rispetto allo scorso anno, perché se andiamo ad analizzare i cinque nuovi arrivi e le cinque sessioni vediamo che sono tutti giocatori inferiori a quelli che sono andati vie. Detto questo per il livello del calcio italiano il Napoli ha una squadra che non può essere al di sotto del terzo posto in classifica. Dopo le difficoltà iniziali la squadra si è ripresa, adesso sta giocando ai suoi livelli,e le cose vanno molto meglio”. Più i meriti per essersi ripresi, o più le colpe per una partenza non all’altezza? “Bella domanda, complimenti. La risposta non è semplice per nulla. Da uomo di calcio so per esperienza che non ci vuole molto a sbagliare una partita ed entrare in una spirale perversa che porta a giocare sempre peggio. Poi è difficilissimo venirne fuori. Ma Benitez è un maestro, è stato bravissimo a ricompattare il gruppo quando le cose non andavano bene. Per cui a lui vanno i miei complimenti. A lui ed a tutto il suo gruppo di lavoro. Perché se non si esce fuori da questi problemi se non si è tutti uniti”. Ma ci saranno anche state delle colpe iniziali, o no? “Senza dubbio. Credo che l’eliminazione dalla Champions sia stata decisiva, da questo punto di vista. La squadra ha perso morale, giocatori importanti si sono sentiti sminuiti dal fatto di non giocare in quella manifestazione. Qualcuno forse voleva andare via, qualcun altro sperava in un contratto migliore. Lo stesso allenatore a quello che sono aveva altre aspettative dal mercato. Benitez non ha colpe sull’eliminazione col Bilbao, ma un paio di sconfitte le ha lui sulla coscienza. In primis quella di Udine, con una formazione sbagliata, io non amo il turnover e-

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sagerato. Anche a Berna stesso errore, anche se è stata una sconfitta diversa, che ha lasciato meno strascichi. Ma adesso è inutile tornare su certi argomenti. Godiamoci il momento”. Un Napoli che finalmente ha iniziato anche a giocare bene, con personalità. Ci eravamo lasciati alla vigilia della gara con la Roma: dopo sono arrivate tre vittorie, e quelle in campionato, coi giallorossi ed a Firenze, molto pesanti. Si è visto anche un Napoli propositivo, non remissivo come in alcune circostanze in passato. “E’ cresciuta l’autostima dei ragazzi grazie alle vittorie. E quando i giocatori hanno fiducia n se stessi sono tranquilli, giocano meglio. Il Napoli è una squadra costruita per imporre il suo gioco. Quando subisce gli avversari significa che sta giocando male”. A Napoli si passa sempre da un eccesso all’altro: prima eravamo da retrocessione, oggi c’è chi parla di scudetto… “Il Napoli è inferiore come organico a due squadre in Italia, Juventus e Roma. Se queste due vengono meno il Napoli può vincere lo scudetto. Altrimenti no. Ho parlato di organico, non di undici titolare, perché in gara secca il Napoli se la gioca con tutti. Ma non possono giocare sempre gli stessi, quindi… Lo scudetto è difficilissimo, ma non impossibile. Ma non dipende dal Napoli, questo è bene dirlo. Se le cose vanno come devono andare, gli azzurri arrivano al terzo posto”. Benitez resta o va via? “Mi sembra che abbia parlato chiaro: per restare vuole garanzie. Io sono d’accordo che lui deve pretende i giocatori giusti per il suo gioco. Lo seguo meno

quando parla di altre cose, di piscine, alberghi per il ritiro. Ho letto che vorrebbe una squadra di 60 osservatori n giro per il mondo. Sarebbe fantastico, ma il Napoli non ha queste potenzialità. Lui deve solo limitarsi ad allenare. Mi chiedi se resta? Non lo so, direi di no in questo momento, ma poi in un mese può cambiare tutto. Se De Laurentiis lo asseconda lui resta a Napoli, altrimenti va via. Ma non perché ha la famiglia a Liverpool, sono stupidaggini. Resta o va via se è convinto o meno del progetto Napoli, non per altri motivi”. Ma a Napoli l’ambiente è maturo, parliamo di ambiente, non solo di società e squadra? “Napoli è una città particolare. Qua una mattina un ragazzino che non ha mai visto un campo di calcio apre un sito e inizia a sparare sentenze. Ho letto che qualcuno che non ho il piacere di conoscere mi ha attaccato. Io sono nel calcio da 70 anni, ho giocato in serie B, ho allenato in C, come dirigente sportivo ho lavorato con società di serie A, ho portato in Italia insieme a Riccardo Sogliano giocatori come Thuram ed altri ancora. Con la Damiano Promotion ho vinto due scudetti, oltre lanciare centinaia di ragazzi nel calcio professionistico. Ho il numero privato di tutti coloro che contano nel calcio italiano e se voglio parlare con loro non devo fare anticamera. Non conosco questi ragazzini che mi hanno attaccato, e se non li conosco significa che non contano nulla. Quando parlano di me non so cosa dicono: purtroppo a Napoli c’è anche chi ascolta questi ragazzini che nel mondo del calcio sono nullità. E questo è un problema. E’ difficile fare calcio in una città in cui si sta anche dietro alle parole di chi è deficiente in materia di calcio”. Ultima cosa: arriva Zeman… “Ecco, questo è uno col il quale si può parlare di calcio, e dal quale una persona intelligente ha anche molto da imparare. E’ sempre un piacere vedere le sue squadre: non vince molto, ma diverte. E quando parla non dice mai sciocchezze, come certi ragazzini”.

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l’uomo del giorno

contro Zeman per il FeStiVal del gol La sosta di campionato è stata vissuta con paura e fibrillazione dai tifosi del Napoli e dall’entourage azzurro. Più che le poco brillanti esibizioni della squadra di Conte, i sostenitori del Napoli si sono interessati alle condizioni dei propri giocatori. L’infortunio, serio, ma per fortuna senza conseguenze gravi, rimediato da Mertens in nazionale, che si aggiunge allo stop forzato per Insigne, la febbre di Maggio, fermo ai box, il mistero (quasi buffo) di Zuniga, le cui condizioni appaiono sempre più approssimative, non hanno contribuito a preparare in maniera serena una partita che, a dispetto delle posizioni di classifica, nasconde numerose insidie. Alla ripresa delle “ostilità” gli azzurri saranno, infatti, attesi dall’impegno casalingo contro il Cagliari. Al San Paolo arriva Zeman e il suo gioco spumeggiante e imprevedibile. Sulla carta si dovrebbe trattare di una partita aperta, magari caratterizzata da tante occasioni e altrettante reti. Un festival del gol che Higuain e compagni dovranno vincere a tutti i costi. Partita difficile però, perché contro le cosiddette “piccole” non è mai stato molto semplice spuntarla. La sosta inoltre è giunta nel periodo di forma migliore per il Napoli e fer-

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marsi su più bello non avrà certo fatto piacere a Benitez, al di là della breve vacanza che gli ha consentito di tornarsene per qualche giorno dalla propria famiglia. Poi ci sono le voci di marcato, che continuano a rincorrersi con un’attendibilità, però, molto approssimativa. I nomi dei possibili acquisti sono numerosi, Perisic, Giovinco, Giaccherini, Pazzini, Darmian, una lista infinita, proprio come è accaduto in occasione della sessione estiva del calciomercato.

Anche questa volta però, c’è da scommetterci, nessuno indovinerà quelle che saranno le scelte di Bigon e Benitez e se arriveranno rinforzi, soprattutto nel ruolo lasciato per ora vacante da Lorenzo Insigne, saranno giocatori che pochi hanno pronosticato sulle pagine dei vari giornali, cartacei e web. Senza unirsi alla schiera di chi elabora ipotesi campate in aria, con la speranza di azzeccare la previsione, sarà bene limitarsi a dare fiducia allo staff azzurro, con-

di

Marco Martone

sapevoli che almeno due pedine vanno inserite in un organico già molto competitivo e che con pochi innesti nuovi si può sferrare l’attacco alle prime della classe. Le assenze di Zuniga, Insigne, Michu, Goulham impegnato in Coppa d’Africa e ora anche di Mertens, il cui rientro però potrebbe essere immediato, impongono interventi per motivi di quantità prima ancora che di qualità. La rosa va rinfoltita, più che rinforzata. Staremo a vedere. Per ora il presente si chiama Cagliari e, come spesso rilevato da Benitez, è bene pensare una cosa alla volta. Vincere e dare continuità è l’unica strada da percorrere, al di là delle chiacchiere da bar. Le stesse che hanno portato tanti opinionisti e presunti intenditori di calcio, a chiedere qualche settimana fa le dimissioni del tecnico, considerato quasi incapace di intendere e di allenare. Gli stessi personaggi che poi, con una faccia tosta unica, hanno avuto il coraggio di affermare che i risultati delle ultime settimane siano dipesi proprio dai loro preziosi consigli, seguiti pedissequamente dall’allenatore del Napoli. Bravi! Continuate così, la credibilità è un regalo che non tutti meritano di ricevere…

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casa napoli

aurelio e raFa, le parole cHe non Vi Siete detti A vedere esternare in tv e sui social network il presidente della Sampdoria c’è da tirare un sospiro di sollievo, vista la deriva macchiettistica, kitch e volgare presa da Ferrero. Quanto lontani i tempi in cui, sia pur in tono assai minore, quel ruolo di mattacchione televisivo lo svolgeva De Laurentiis. Bordate, sfuriate, battute più o meno grevi, annunci in pompa magna sulle rivoluzioni di cui necessita il mondo del pallone, sketch più o meno divertenti. Sembra preistoria perché dal ritiro di Dimaro in poi De Laurentiis ha staccato la spina. Zero interviste, nessuna apparizione pubblica, silenzio mediatico interrotto solo da qualche tweet di auguri. Una strada opposta a quella battuta solo fino a qualche mese fa, quando la scoperta di twitter aveva acuito nel patron quella voglia di confrontarsi col mondo. Aurelio tace e ora come ora è meglio così. Un profilo basso ma professionale. La squadra perdeva e lui stava zitto, la squadra ha ripreso a vincere e lui, anziché farsi tronfio di gloria e prendersi i meriti di non aver cacciato Benitez, è rimasto zitto lo stesso. Nessun trionfalismo, nessun proclama, avanti a lavorare senza perdersi in chiacchiere. Scottato dalle critiche e dalle

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cattiverie sicuramente, ma anche consapevole che alla lunga sono i fatti a parlare. E sono quelli che contano davvero, non le parole. Dunque sì, a me il De Laurentiis silenzioso piace di più ma solo di una cosa ho paura. Che non parli abbastanza con Benitez. Perché le parole non dette in certi casi sono un errore quanto parlare a sproposito. Se c’è un momento storico in cui si può provare a convincere don Rafaè a continuare nella sua avventura azzurra è questo: dimostrandogli

con i fatti e con gli acquisti di gennaio che il progetto non è cambiato rispetto a quanto venne prospettato a Benitez nel primo incontro nella casa inglese di Rafa. Dimostrandogli che la fiducia ribadita in silenzio nel periodo opaco è ancora più forte adesso. Dicendogli che questo Napoli ha bisogno di lui per continuare a crescere. E non dicendogli bugie. Se il settore giovanile non decollerà mai a certi livelli lo si dica. Se le strutture miglioreranno ma Castelvolturno non sarà

di

Fabrizio Pccolo

mai Milanello lo si dica. Se la società potrà anche arricchirsi di nuove figure professionali ma non ci sarà mai la pletora di dirigenti che hanno altri club lo si dica. Se il top-player da 6 milioni a stagione non si può prendere va bene ma garantisca che gli investimenti ci saranno in misura sempre crescente, sia pur nel rispetto dei parametri. Tutte queste cose le dica chiaramente De Laurentiis a Benitez. Perché le parole che non si sono detti potrebbero dare un futuro da star a questo Napoli.

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dopo un inizio difficile riecco il bomber

Finalmente il “pipita” Higuain torna a ruggire di

Francesco basile

L’avvio di stagione di Gonzalo Higuain è stato praticamente lo specchio dell’inizio della stagione del Napoli. E questo specchio ha mostrato, ancora una volta, quanto questo giocatore risulti fondamentale per l’economia dell’intera squadra. Le prime giornate di campionato ci hanno offerto, ahinoi, un “Pipita” spento, apparentemente svogliato, talvolta nervoso, che correva a rit-

mi blandi per il campo, senza riuscire a mettere in luce la classe che contraddistingue i grandi campioni. Eppure la stoffa del campione, del grande campione, lui ce l’ha cucita addosso, proprio come una seconda pelle. Dove era finito il giocatore che la scorsa stagione ci aveva abituati ai grandi gol, ai grandi assist, alle grandi giocate? In tanti ce lo siamo chiesti. E diverse sono state le risposte che ci siamo dati. Forse questo scar-

so rendimento era legato alla delusione per il gol da lui sbagliato nella finale mondiale in Brasile, contro la Germania, che avrebbe probabilmente permesso alla sua Argentina di salire sul tetto del mondo; o, forse, era dettato dall’insofferenza nel dover giocare, col Napoli, una competizione meno prestigiosa della Champions, qual è, appunto, l’Europa League. Forse si trattava solamente di un periodo in cui le cose giravano un po’ storte. Og-

gi fortunatamente non ha più senso trovare delle risposte. Higuain si è ritrovato e il Napoli ha ritrovato il suo trascinatore. Tripletta magnifica al Verona, gol spettacolare alla Roma in mezza rovesciata, gol pareggio a Bergamo con l’Atalanta, gol partita alla Fiorentina. Nelle sole ultime quattro giornate di campionato, il “Pipita” è tornato ad essere uno dei più moderni e completi tra i campioni in circolazione.

il calcio non parla americano …. ! di lo

GiusePPe Picco- te, inorridendo, hanno soccer ignorandone spes-

Spesso ci si chiede perché gli Stati Uniti non ha mai conseguito grandi risultati nel calcio, una perplessità motivata se si riflette sulle molteplici capacità dei suoi abitanti in tante discipline. Mi sono casualmente ritrovato ad assistere ad una partita in TV tra due rappresentative femminili che mi ha chiarito diversi aspetti evidenti, la prima era che i telecronisti tendevano a spiegare tutto, ma proprio tutto, come se parlassero ad un bambino di tre anni o, appunto, ad un americano medio per il quale il soccer è ancora una cosa incomprensibile. Le mie orecchie esper-

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sentito, per spiegare una semplice rimessa in gioco, frasi del tipo: «adesso, dato che la palla è finita oltre la linea, il giocatore può rimetterla in campo posizionando il pallone stesso sulla linea e calciandolo…» La seconda è che ciò più appassionava il pubblico erano quei rigori tirati partendo da tre quarti campo palla al piede, con 5 secondi per concludere. Ovvero la cosa più idiota inventata negli ultimi anni e applicata al calcio. Evidentemente le ragioni dello scarso attaccamento al calcio sono da ricercare nella cultura sportiva, gli americani sono tradizionalisti e prestano poca attenzione al

so persino le regole per contro una sorta di repulsione sportiva. Anche l’italiano medio non trova gli stimoli giusti per godere una partita di footbal americano e poco gli appassiona tutto lo spettacolo coreografico che ruota intorno a questo sport nazionale. Due diverse passioni maturate nel tempo , due stili di vita contrastanti che rispecchiano anche le abitudini quotidiane vuoi che si parli di cibo o di moda, ognuno fermo nelle proprie convinzioni e a difendere principi intoccabili. Credo che da una mia personale valutazione il calcio ed il footbal americano abbiano due diverse

velocità di visione, lo sport nazionale americano non teme distrazioni, si può tranquillamente allontanarsi dallo schermo, per bere una birra o prendere un caffè, senza il pericolo di perdere qualche azione determinante, il calcio è più sanguigno e imprevedibile, ti abbassi a raccogliere il telecomando che un tiraccio da fuori area cambia le sorti della partita. Ritengo più entusiasmante e stimolante il calcio, senza denigrare gli americani, e che la vista in diretta allo stadio di una azione travolgente faccia esplodere di vera gioia, una scarica di adrenalina un “carpe diem” sportivo. Viva il Calcio !!!!

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dopo un Avvio difficile i rAgAzzi di benitez sono in crescitA

napoli, una lenta risalita Adesso le critiche stanno lasciando il passo soltanto ad elogi di

Mario Passaretti

Le critiche piovute ad inizio stagione per una partenza deludente stanno lasciando spazio solo ad elogi. Ebbene si, il mondo calcistico è spietato e pieno di contraddizioni. Ma mister Benitez ha esperienza da vendere e sa quanto è dura. In pochi giorni si passa da grande allenatore a uomo inadeguato al contesto italiano. Fatto sta che l'allenatore sta riuscendo a trasformare le durissime critiche, piovute forse troppo in fretta su di lui e sulla dirigenza, in elogi ed applausi, capaci di chiudere la bocca a chi non ha esitato a sputar veleno, cercando di stravolgere gli equilibri. Adesso il Napoli sta giocando un buon calcio ovviamente offensivo e riesce a

portare avanti il discorso Europa League, magari non fornendo grandi

prestazioni, ma raggiungendo buoni risultati che ci consentono di andare

avanti e poter aprire nuovi scenari europei. Palcoscenici più idonei a Don Rafè e ad un pubblico napoletano che dopo aver meravigliato mezza Europa con le sue spettacolari coreografie ora vorrebbe essere sulla bocca di tutti per qualche trofeo conquistato dagli azzurri.Adesso la squadra sta carburando bene fornendo ottime prestazioni degne di cronaca dove tutti i suoi giocatori sono determinanti. Su tutti José Maria Callejon, scopertosi bomber e capocannoniere in compagnia dell'argentino Tevez con 8 reti all'attivo, e l'immancabile Higuain, goleador di razza che dopo un inizio sotto tono ora non sbaglia un colpo sotto porta tornando ad essere il bomber che tanto mancava.


Una vittoria nel nom

fotocronaca di C

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me di Ciro Esposito

Ciro Lauria

nApoli-romA

2-0

NAPOLI: Rafael, maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Jorginho, david lopez (75' inler), Callejon, hamsik (66' Gargano), insigne (72' mertens), higuain. A disp.Andujar, Colombo, henrique, Britos, mesto, Radosevic, de Guzman, michu, zapata. All.Rafa Benitez ROMA: de sanctis, torosidis (83' liajic), manolas, Yanga-mbiwa, holebas, pjanic, Ketia, nainggolan, Gervinho, Florenzi (65' iturbe), totti (65' destro). All. Rudi Garcia ARBITRO: tagliavento di terni MARCATORI: 3' G. higuain, 85' J. Callejon

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paginaina

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A Firenze decide un

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n guizzo del Pipita

fiorentinA-nApoli 0-1 FIORENTINA: neto, tomovic, Gonzalo, savic, marcos Alonso (83' pasqual), Fernandez, Aquilani (66' pizarro), Borja valero, Cuadrado, ilicic (73' Gomez), Babacar. All. vincenzo montella NAPOLI: Rafael, maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, lopez silva, Jorginho, Callejon, hamsik (75' de Guzman), insigne (28' mertens), higuain (85' henrique). A disp.Andujar, Colombo, Britos, mesto, Gargano, inler, zapata. All.Rafa Benitez ARBITRO: valeri di Roma MARCATORI: 62' G. higuain

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De Guzman l’antidoto fotocronaca

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o per lo Young Boys di Ciro Lauria

nApoli-ypung boys 3-0 NAPOLI: Rafael, mesto, henrique, Koulibaly, Britos (38' Ghoulam), Gargano, inler, insigne (73' Callejon), de Guzman, mertens, duvan (79' higuain). A disp.Andujar, maggio, Albiol, Jorginho. All.Rafa Benitez BSC YOUNG BOYS: mvogo, hadergjonaj, vilotic, von Bergen, Rochat, Bertone, steffen, Gajic (61' Kubo), nuzzolo (61' nikci), sanogo, hoarau (68' Afum). All. uli Forte ARBITRO: hansin (danimarca) MARCATORI: 45'+1' J. de Guzman, 65' J. de Guzman, 83' J. de Guzman

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lunedĂŹ 17 novembre 2014


napoli Milionaria nel nome del genio di eduardo “Ha da passà a Nuttata” il vero significato di un urlo di dolore di

bruno Marra

La doppia vittoria del Napoli con Roma e Fiorentina, che ha esaltato legittimamente il mondo azzurro e ci ha dato il brivido stupendo della risalita verso il cielo, è avvenuta nella prima settimana di novembre, ovvero dopo il 31 ottobre. Una data che non è banalmente quella di Halloween, ma molto più in maniera pregnante il giorno della morte di Eduardo De Filippo, di cui si è celebrato il quarantennale con cerimonie solenni ma anche nel grande affetto popolare. Dopo quella vittoria spettacolare con la Roma al San Paolo mi sarebbe piaciuto il titolo “Napoli milionaria” proprio in onore di Eduardo e della sua commedia probabilmente più incisiva ed emblematica per forza e filosofia. Milionaria non economicamente ma di ricchezza umana ed emotiva. E’ talmente profonda ed immensa la produzione artistica di Eduardo che è arduo e spesso impossibile poterne enucleare l’opera più alta anche a distanza di decenni. Ma se si potesse fare una summa dell’ideologia eduardiana e della sua visione del mondo attraverso la napoletanità, è certo che “Napoli Milionaria” racchiude in sé l’intero humus della sua drammaturgia. La storia è quella di una famiglia dei quartieri popolari sullo sfondo del-

lunedì 17 novembre 2014

la seconda guerra mondiale. Gennaro Jovine è un uomo reduce dalla guerra che ritrova il suo “basso” trasformato in una base di spaccio illegale di alimenti. Amedeo vede sua moglie e suo figlio trasformati in aguzzini che taglieggiano con la vendita al nero tantissimi miserabili avventori. Amedeo è appena tornato dalla guerra, è riuscito a sfuggire alla morte e quando torna a casa ha solo voglia di sfogarsi, di raccontare le sue vicende, di mostrare e condividere il suo dolore. Gli basterebbe e si aspetterebbe di essere abbracciato e curato dalla sua famiglia, fors’anche recondidamente con il desiderio di essere idolatrato e reso un eroe di guerra. Ma attorno a sé trova solo indifferenza, quasi fastidio. La frase che gli ripetono continuamente è: “Gennà, la guerra è finita”, come a voler dire: basta, non ne parliamo più. E Gennaro più si guarda attorno e più capisce che in fondo la guerra alla sua famiglia gli ha fatto apparentemente del bene, perché ritrova il basso rimodernato, sua moglie che naviga nel lusso ed un apparente agio al quale però fa da contraltare una totale disgregazione affettiva. La moglie ha un compagno di affari (che è anche nascosto amante) losco e truffaldino che assicura soldi facili ma anche implicazioni con la giustizia. La figlia Maria Rosa-

ria è rimasta incinta da un soldato americano ed il figlio è diventato un ladro.HA DA PASSA’ ‘A NUTTATA - Questo il quadro eloquente che oltre a raccontare di una Napoli ostaggio della borsa nera è una universale trasposizione delle miserie umane e delle efferatezze morali che molto spesso lasciano il segno in maniera più serpeggiante ed intima di un disastro come la guerra. Ma tutto ha un prezzo ed in questa famiglia che si nutre sul sangue degli altri e si affama della povertà altrui si abbatte la legge del contrappasso. La nipotina Assunta si ammala gravemente e c’è bisogno di una medicina particolare per salvarsi. Una medicina introvabile nell’intero quartiere. Finchè quando la situazione sta precipitando bussa alla porta il ragionier Spasiano, un uomo vecchio e ridotto sul lastrico proprio dagli aguzzini della famiglia Jovine. Spasiano non chiede soldi per la medicina, e nell’ultimo palpito di una esistenza distrutta dà uno schiaffo morale ed una lezione di vita dicendo che se i suoi figli stanno morendo di fame per colpa loro, lui non farà morire un’altra bambina innocente. La commedia si chiude con Assunta che nel suo lettino viene visitata dal medico che si congeda con un laconico: deve passare la nottata. Una frase che è diventata il simbolo ed u-

no slogan epocale, ma che è stato tradotto in maniera errata nonchè strumentale. Addirittura qualcuno ha voluto dare alla frase una connotazione politica e molti ancora hanno apposto cappelli e bandiere faziose su quella espressione. Oggi la famosa “Ha da passà a nuttata” viene vista come un impeto di speranza, come a dire: prima o poi la notte dovrà passare. Ma non è questo il senso originario, che in realtà è esattamente opposto. Gennaro dice “ha da passà a nuttata” senza alcun barlume di speranza, lo dice come chi aspetta cinicamente un verdetto, ovvero: solo quando passerà la nottata capiremo se la bimba sarà viva o morta. Ed in quella bimba, la metafora edoardiana, raffigura Napoli, martoriata dalla guerra, dalla fame ma vieppiù dai suo stessi diavoli interiori. Sopravviveremo o moriremo? Una domanda che non ha mai avuto una risposta. Forse perché quella nottata non è ancora passata…

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Che paura per Dries

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lunedĂŹ 17 novembre 2014


si riprende dopo lA sostA delle nAzionAli

Si parte con roma e Juve Si chiude lunedì a marassi

lA clAssificA JUVENTUS 16 UDINESE 15 LAZIO 15 NAPOLI 14 MILAN 14 CAGLIARI 13 PALERMO 13 GENOA 12 ROMA 11 CATANIA 11 SIENA 10 ATALANTA 9 FIORENTINA 9 CHIEVO 9 PARMA 9 INTER 8 BOLOGNA 7 NOVARA 6 LECCE 4 CESENA 3

8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8

4 4 4 4 4 3 4 3 3 2 2 4 2 2 3 2 2 1 1 0

4 3 3 2 2 4 1 3 2 5 4 3 3 3 0 2 1 3 1 3

0 1 1 2 2 1 3 2 3 1 2 1 3 3 5 4 5 4 6 5

13 10 12 12 16 9 11 13 9 10 7 11 9 6 10 10 5 11 6 3

6 3 8 5 12 6 10 11 8 11 5 9 8 7 17 14 12 16 15 10

22/11 22/11 23/11 23/11 23/11 23/11 23/11 23/11 23/11 24/11

18:00 20:45 12:30 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 20:45 20:45

Atalanta-Roma Lazio-Juventus Torino-Sassuolo Udinese-Chievo Napoli-Cagliari Parma-Empoli Cesena-Sampdoria Verona-Fiorentina Milan-Inter Genoa-Palermo

4.40 3.85 1.85 1.85 1.40 2.15 3.90 3.45 2.60 2.20

3.40 3.30 3.35 3.30 4.55 3.25 3.25 3.25 3.25 3.20

1.85 2.00 4.50 4.55 7.75 3.45 2.00 2.15 2.70 3.40

serie b, l’Avellino riceve il vArese CLASSIFICA CARPI FROSINONE LIVORNO SPEZIA AVELLINO LANCIANO BOLOGNA TRAPANI PERUGIA P. VERCELLI BRESCIA PESCARA CATANIA BARI VARESE VICENZA MODENA TERNANA ENTELLA CROTONE LATINA CITTADELLA

28 25 24 24 23 22 22 22 21 17 17 16 16 16 16 16 15 15 15 13 13 12

14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 13 14 13 14 14 14

8 7 7 7 6 5 6 6 5 5 4 4 4 4 4 4 3 3 4 3 2 2

4 4 3 3 5 7 4 4 6 2 5 4 4 4 5 4 6 6 3 4 7 6

2 3 4 4 3 2 4 4 3 7 5 6 6 6 5 6 4 5 6 7 5 6

lunedì 17 novembre 2014

27 22 23 16 15 21 17 23 13 17 14 24 22 16 20 10 10 12 11 15 12 20

14 12 12 11 14 16 14 29 11 16 16 22 22 20 25 17 11 17 19 20 17 25

21/11 22/11 22/11 22/11 22/11 22/11 22/11 22/11 22/11 22/11 23/11

20:30 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 18:00

Frosinone-Livorno Perugia-Ternana Brescia-Carpi Avellino-Varese Modena-Pescara Lanciano-Crotone Vicenza-Cittadella Pro Vercelli-Entella Spezia-Bologna Bari-Trapani Catania-Latina

2.30 1.90 2.50 1.87 2.35 2.00 2.30 2.05 2.60 2.00 1.85

3.00 3.10 3.00 3.15 3.00 3.10 2.95 3.00 2.90 3.15 3.20

pagina

3.30 4.50 2.95 4.50 3.20 3.90 3.35 4.00 2.90 3.90 4.60

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spAgnA, l’unidici di Ancelotti in contro l’elbAr

il real madrid difende il suo fresco primato

CLASSIFICA REAL MADRID BARCELLONA VALENCIA ATL.MADRID SIVIGLIA MALAGA CELTA VIGO VILLARREAL GETAFE EIBAR ATL.BILBAO ESPANyOL RAyO V. GRANADA R.SOCIEDAD ALMERIA LA CORUNA ELCHE LEVANTE CORDOBA

27 25 24 23 23 21 20 15 14 13 12 11 11 10 9 9 9 9 9 6

11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11

9 8 7 7 7 6 5 4 4 3 3 2 3 2 2 2 2 2 2 0

0 1 3 2 2 3 5 3 2 4 3 5 2 4 3 3 3 3 3 6

2 2 1 2 2 2 1 4 5 4 5 4 6 5 6 6 6 6 6 5

42 25 23 20 18 14 17 15 8 13 7 11 14 6 12 9 12 10 7 8

11 5 9 11 11 9 11 13 14 15 12 13 24 17 16 14 21 22 25 18

22/11

16:00

Atletico Madrid-Malaga 1.43

4.00

8.00

22/11

18:00

Eibar-Real Madrid

13.00

6.75

1.18

22/11

20:00

Barcellona-Siviglia

1.20

6.50

12.00

22/11

22:00

La Coruna-R. Sociedad 3.25

3.30

2.15

23/11

12:00

Rayo V.-Celta Vigo

2.60

3.30

2.60

23/11

17:00

Levante-Valencia

5.00

3.75

1.65

23/11

19:00

Elche-Cordoba

1.95

3.25

3.90

23/11

21:00

Villarreal-Getafe

1.40

4.40

7.50

24/11

20:45

Granada Cf-Almeria

2.00

3.30

3.70

frAnciA, il psg continuA lA rincorsA CLASSIFICA MARSIGLIA

28 13 9 1 3 27 12

PSG

27 13 7 6 0 25 8

LIONE

26 13 8 2 3 27 11

BORDEAUX

24 13 7 3 3 20 15

NANTES

23 13 6 5 2 13 9

ST.ETIENNE

22 13 6 4 3 13 12

RENNES

19 13 5 4 4 15 14

MONACO

19 13 5 4 4 15 14

METZ FC

18 13 5 3 5 13 15

REIMS

18 13 5 3 5 14 21

TOLOSA

17 13 5 2 6 17 17

NIZZA

17 13 5 2 6 17 19

MONTPELLIER 17 13 5 2 6 11 13 LILLE

16 13 4 4 5 9 12

BASTIA

13 13 3 4 6 11 17

EVIAN TG

13 13 4 1 8 12 22

CAEN

12 13 3 3 7 15 17

GUINGAMP

12 13 4 0 9 10 24

LENS

11 13 3 2 8 12 17

LORIENT

10 13 3 1 9 10 17

pagina

2 30

22/11

17:00

Bastia Sc-Lione

3.70

3.30

2.00

22/11

20:00

Guingamp-Rennes

2.50

3.10

2.85

22/11

20:00

Lorient-Lens

1.78

3.60

4.30

22/11

20:00

Monaco-Caen

1.58

3.65

6.00

22/11

20:00

Nizza-Reims

1.95

3.25

4.00

23/11

14:00

Nantes-St Etienne

2.70

2.95

2.75

23/11

17:00

Montpellier-Tolosa

2.50

3.10

2.85

23/11

21:00

Marsiglia-Bordeaux

1.63

3.75

5.20

lunedì 17 novembre 2014


lA cApolistA chelseA hA un turno semplice

in premier il clou è arsenal- m. united

CLASSIFICA CHELSEA 29 SOUTHAMPTON 25 MAN.CITy 21 WEST HAM 18 SWANSEA 18 ARSENAL 17 MAN.UTD 16 NEWCASTLE 16 STOkE 15 EVERTON 14 LIVERPOOL 14 TOTTENHAM 14 W.BROMWICH 13 SUNDERLAND12 HULL 11 ASTON VILLA 11 CRySTAL P. 9 LEICESTER 9 qPR 8 BURNLEy 7

11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11

9 8 6 5 5 4 4 4 4 3 4 4 3 2 2 3 2 2 2 1

2 1 3 3 3 5 4 4 3 5 2 2 4 6 5 2 3 3 2 4

0 2 2 3 3 2 3 3 4 3 5 5 4 3 4 6 6 6 7 6

28 23 22 19 15 19 17 13 12 20 14 14 13 12 13 5 14 11 11 6

11 5 12 14 11 13 14 15 13 18 15 16 15 19 15 16 20 18 22 19

122/11 1 22/11 22/11 22/11 22/11 22/11 22/11 23/11 23/11 24/11

6:00 16:00 16:00 16:00 16:00 16:00 18:30 14:30 17:00 21:00

Leicester-Sunderland Chelsea-W.B.A. Manc.City-Swansea Newcastle-qpr Stoke City-Burnley Everton-West Ham Arsenal-Manch.r Utd Crystal P.-Liverpool Hull-Tottenham Aston Villa-Southampton

2.05 1.22 1.35 1.85 1.65 1.85 2.20 4.40 3.40 4.65

3.35 6.10 4.85 3.35 3.50 3.35 3.30 3.40 3.30 3.50

3.50 11.00 7.70 4.25 5.50 4.25 3.20 1.82 2.10 1.75

bundesligA: tutto fAcile per il bAyern CLASSIFICA BAyERN

27 11 8 3 0 27 3

WOLFSBURG 23 11 7 2 2 22 9 M'GLADBACH 20 11 5 5 1 15 6 HANNOVER

19 11 6 1 4 9 11

HOFFENHEIM 17 11 4 5 2 17 14 LEVERkUSEN 17 11 4 5 2 17 15

22/11

15:30

M'gladbach-Eintracht

1.45

4.60

6.00

15 11 3 6 2 13 12

22/11

15:30

Paderborn-Borussia D. 6.65

4.50

1.43

PADERBORN 15 11 4 3 4 16 16

22/11

15:30

Schalke 04-Wolfsburg

3.15

3.35

2.20

SCHALkE 04 14 11 4 2 5 14 15

22/11

15:30

Bayern-Hoffenheim

1.13

8.00

16.00

FRANCOFORTE 12 11 3 3 5 17 23

22/11

15:30

Hannover- Leverkusen 3.70

3.45

1.95

22/11

15:30

Mainz-Friburgo

2.05

3.30

3.55

AUGSBURG

15 11 5 0 6 14 12

MAINZ 05

FC COLONIA 15 11 4 3 4 11 11

FRIBURGO

11 11 2 5 4 11 14

HERTHA

11 11 3 2 6 15 21

DORTMUND

10 11 3 1 7 12 17

22/11

18:30

Colonia-Hertha Berlino 2.10

3.30

3.40

BREMA

10 11 2 4 5 14 24

AMBURGO

9 11 2 3 6 4 14

23/11

15:30

Amburgo-W.Brema

1.93

3.50

3.70

23/11

17:30

Stoccarda-Augsburg

2.45

3.30

2.75

STOCCARDA 9 11 2 3 6 14 25

lunedì 17 novembre 2014

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