Cuore Azzurro n°106 del 06/12/2014

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magazine

Organo ufficiale dell’Associazione Italiana Napoli -Club Anno X- nr 106- 6/XII/2014

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L’associazionismo nel c a

lcio

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Ora che manca si capis ce l’importanza di Lorenzo Insigne

Adesso fuori

gLI AttrIbutI Qualità, affidabilità, potenza


Nell’aNticipo i biaNcoNeri NoN vaNNo oltre lo 0-0 al FraNchi

La Juventus frena a firenze

Genoa-Milan uno scontro diretto per le pretendenti al terzo posto la classiFica

programma Fiorentina - Juventus atalanta - Cesena Cagliari - Chievo genoa - Milan inter - udinese napoli - eMpoli parMa - lazio roMa - sassuolo torino - palerMo verona - saMpdoria

Juventus roma Napoli genoa Sampdoria Milan Lazio Fiorentina udinese Sassuolo Inter Palermo Empoli Hellas torino Cagliari Atalanta Chievo Cesena Parma

0-0

prossimo turNo

Cesena - Fiorentina Chievo - inter eMpoli - torino genoa - roMa Juventus-saMpdoria lazio - atalanta Milan - napoli palerMo- sassuolo parMa - Cagliari udinese - verona

OrgANO uFFICIALE DELLA ASSOCIAZIONE ItALIANA NAPOLI CLub

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Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Coordinamento: : Star Press Hanno collaborato: Francesco Basile, Giuseppe Gargiulo, Carlo Longobardi,

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Attilio Marchionne, Bruno Marra, Marco Martone, Mario Passaretti, Riccardo Sorrentino, Carmine Tascone Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) registrazione Tr. Napoli N. 92 del 5/12/2007

sabato 6 dicembre 2014


liberamente

tante varianti da vaLutare per iL prossimo mercato Si fa presto a dire mercato, a sparare nomi a casaccio. La verità è che mai come in questa circostanza il idiscorso è molto complesso. La riforma voluta della Figc in materia di tesseramenti per la prossima stagione potrebbe creare problemi al Napoli. Di certo contribuirà ad alterare quelli che sono i progetti della società anche per il mercato di gennaio. Perché se è vero come è vero che la normativa entrerà in vigore solo a partire dal prossimo primo luglio., è chiaro che non avrebbe senso fare mercato adesso senza tener conto della riforma imminente. A differenza di altre squadre per gli azzurri non c’è il problema di fare tagli numerici. Dal prossimo anno sarà possibile tesserare per la prima squadra un massimo di 25 giocatori, più ovviamente un numero illimitato di giocatori per il settore giovanile. Il Napoli da questo punto di vista non ha problemi, perché già adesso ha 25 giocatori in rosa di prima squadra. Ma c’è dell’altro. Nell’elenco dei 25 vanno inseriti almeno 4 giocatori eleggibili per la nazionale italiana, ed altri quattro proveniente dal settore giovanile. Il Napoli ad oggi ha in rosa come italiani Insigne (che è l’unico che potrebbe andare anche nell’altro elenco) Maggio, Mesto, Rosati e Jorginho, che da gennaio sarà italiano. Cinque giocatori tre dei quali però in scadenza di contratto, che il prossimo anno a meno di clamorose sorprese non dovrebbero restare. Non ci siamo proprio. Volendo ipotizzare che si porterà Insigne nell’elenco dei giocatori prodotti dal vivaio, servono tra questa sessione e la prossima almeno altre tre italiani. Prima di acquistare giocatori stranieri il Napoli deve quindi pensarci più che bene, perché potrebbe per assurdo trovarsi nella necessità di doverli svendere a luglio, perché non tesserabili. Andiamo sul pratico: il Napoli a gen-

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naio cerca un sostituto di Insigne. E’ chiaro che uno come Gabbiadini è da preferire in questa ottica a qualsiasi soluzione che arriva dall’estero. Lo sa il Napoli, lo sanno anche le altre società, ovviamente, che al momento opportuno proveranno ad alzare il prezzo. Riforme del genere, che dettano regole limitatrici, hanno sempre questo effetto, almeno inizialmente. Se, come possibile, dovesse andare via anche Michu, anche in questo caso sarà bene trovare un’alternativa made in Italy. In ogni caso il problema, se no adesso, si porrà in maniera evidente il prossimo luglio. Ma sarà bene iniziare a valutare le cose per tempo. Il Napoli ha problemi enormi a trovare 4 “italiani” da tesserare per la prossima stagione. Ma il vero dramma è per i ragazzi provenienti dal vivaio. In questo il Napoli è un vero disastro. Si paga la politica della società che no ha investito per il settore giovanile ne’ sui giocatori, ne’ sulle infrastrutture. E’ un problema questo che avrà solo il Napoli tra le grandi perché tutte le altre, indistintamente, hanno in giro giocatori di primissimo livello prodotti dal vivaio. Al Na-

l’editoriale di

liberato Ferrara

poli ad oggi c’è solo Insigne. Più qualche altro, tutto da verificare, in giro per l’Italia. Sepe è il solo a giocare titolare in serie A. Potrebbe essere probabilmente un eccellente dodicesimo, se lo volesse. Poi bisogna inventarsi dell’altro. Il Napoli ha in B alcuni giocatori,. Tre giocano al Crotone. Maiello, Dezi e Ciano. Niente di eccezionale, sia ben chiaro, anche se è difficile ipotizzare che Maiello, per dirne uno, possa rendere meno di Radosevic. A dire il vero ci sono poi in giro due vere stelline, ma sono giovani e non sono pronti. Il primo, il più noto, è Roberto Insigne, che ha già debuttato sia in A che in Europa con la maglia del Napoli con Mazzarri. Sta facendo benissimo alla Reggina in Lega Pro, ma non sembra maturo per la serie A. Poi c’è quello che è probabilmente il più forte di tutti, il maggior talento del vivaio azzurro del dopo Lorenzo Insigne: parliamo di Gennaro Tutino, un peperino dell’agosto del 1966: è l’unico giocatore del Napoli ad aver fatto un gol allo Juventus Stadium, gli capitò nella finale di Coppa Italia di due anni fa. Purtroppo per lui è fermo dall’inizio della stagione per un grave infortunio. E’ a Vicenza, in B, speriamo di vederlo all’opera nei prossimo mesi: potrebbe essere una bella sorpresa. E poi basta. Giocatori venuti su dal vivaio non ce ne sono. Diciamo al massimo Crispino, che potrebbe fungere da terzo portiere, o Lasicki, stopper polacco, che piace molto a Benitez, classe ’95. Infine Romano, che giovedì è stato convocato per la partita a Praga. Francamente molto poco. Al massimo per fare da comparsa. Del resto si raccoglie quello che si semina, e il Napoli nel vivaio questo ha seminato. Se non si crede nei giovani, se no si investe, non si può certo sperare in tanti colpi di fortuna. Per vincere la lotteria almeno un biglietto bisogna comprarlo, o no?

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Prima di pranzo, ape gHOuLAM

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eritivo con l’Empoli HySAJ

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Il ruolo dell’associa di Saverio Passaretti Lo sport svolge un ruolo tradizionalmente molto rilevante nella vita sociale e culturale della comunità, con una presenza diffusa e radicata di organizzazioni sportive. L’Associazione Italiana Napoli Club, in questo contesto, vanta una lunghissima attività poiché nata sotto la presidenza del compianto Cav. Crescenzo Chiummariello già dal 1972, una sorprendente capacità aggregativa che ha visto moltiplicarsi il numero di club raggiungendo lusinghieri numeri e presenze in Europa e nel mondo. Questa ingombrante eredità è stata da me raccolta con grande entusiasmo ed il riscontro a distanza di tanti anni è ancora immutato grazie alla perseveranza di innumerevoli amici appassionati tifosi azzurri ai quali rivolgo costantemente il mio doveroso ringraziamento. Il calcio è uno sport bellissimo. Più e più volte rimango affascinato da un passaggio smarcante o dal modo in cui un giocatore addomestica la palla, serpeggiando tra gli avversari. Certamente sono anche tifoso di una squadra di calcio che rispecchia l’ardore di una incredibile città, mi esalto per i suoi successi e mi dispero per le sue

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sconfitte. Penso anche che andare allo stadio, partecipare ai cori, che non sempre sono ingiuriosi o volgari, sia un’esperienza bellissima. E’ proprio perché amo tutto ciò che non riesco a capire le persone che trasformano questa festa dello sport in una rissa senza scopo, indubbiamente, certe volte, le decisioni arbitrali sono discutibili, ma un conto è sollevare critiche lecite e motivate, un altro è scagliarsi. Alcuni giocatori simulano un fallo, ed anche questo è riprovevole, ma non per questo è giusto scatenare una rissa con le tifoserie contrarie. Io, per esempio, ho tantissimi amici che tifano per l’altra squadra cittadina, ma non per questo ho mai pensato di menarli per la loro fede calcistica avversa alla mia. È lo stesso discorso del sabato sera. Perché per alcuni il sabato sera è solo un’ottima occasione per divertirsi e per altri, invece, significa sballo e perdita del controllo di sé? L’AINC è da sempre esempio di correttezza e lealtà sportiva e non può comprendere atteggiamenti estremi, forse le motivazioni per episodi del genere vanno ricercate al di fuori degli stadi, e forse sono troppi e troppo complessi per essere generalizzati, senza osservare il caso specifico, a causa delle implicazioni sociologiche e psicologiche: disoccupazione, disagio giovanile, nevrosi, istinto di aggressività represso, idee rivoluzionarie o xenofobe. Penso, per esempio, agli striscioni razzisti che campeggiavano in alcuni stadi, prima che questo fosse proibito per legge. È evidente che il disagio, la prepotenza che non si sfogano in altri posti, qui, tra migliaia di persone infervorate, può trovare un suo posto. Cause sociali, invece, potrebbero spiegare come mai Liverpool, che è una città in decadenza, con un’indu-

stria in grave crisi e tanta disoccupazione, conta un numero così alto di tifosi esagitati. Ma il fenomeno della violenza negli stadi è presente anche in altri paesi, e non solo in Inghilterra. Scene di inaudita brutalità si sono verificate recentemente anche in nazioni asiatiche o africane, a testimonianza di come non solo il calcio, ma anche l’imbecillità non conosca confini. Il nostro Napoli ci fa spesso penare, recente lo stress delle coronarie

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azionismo nel calcio Osservatorio arbitrale

Siamo alle solite: la colpa è sempre dei fischietti....

di

per il rocambolesco pareggio di Marassi ed ora siamo all’ennesima test con una cosiddetta “piccola squadra”, l’Empoli che staziona nella posizioni medio basse della classifica, una prova da non sbagliare nel bilancio Champion che resta l’obiettivo primario. Godiamoci la lunga imbattibilità continuando nella serie, lasciamo i calcoli agli altri …! Forza Club Napoli !

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Giuseppe GarGiulo

Siamo alle solite. Ogni volta che c'e' la necessita' (si,e' proprio la dizione esatta), di giustificare un proprio errore di impostazione tattica da parte di un allenatore, o una miopia gestionale da parte di un Presidente,si tende a colpevolizzare la classe arbitrale. Quando poi, a campionato iniziato,si ha la dignita' di comprendere che i c.d. errori subiti non sono stati molti o comunque determinanti, allora ci si concentra solo su quell'arbitro che avrebbe con il proprio comportamento tecnico e/o disciplinare,condizionato il risultato : il tutto condito con dichiarazioni roboanti del tipo "questo arbitro fa male al calcio" ,ed altro ancora. il riferimento non casuale e' proprio al Presidente dell'Udinese che poi, per com-

pensare le critiche dice che e' ora che gli arbitri, dell'ausilio del mezzo tecnologico. La classe arbitrale italiana dopo l'ultimo calcio scommesse che ha coinvolto anche gli arbitri, ha ha avuto la forza di riemergere,riuscendoci, con pazienza ed abnegazione e diciamolo, con l'aiuto di tutte le componenti compreso la Federazione stessa, che ha dimostrato grande attenzione a tutti i livelli, sull'argomento. Poi e' subentrata l'innovazione degli "arbitri di porta" , voluta ed ottenuta da Platini ed attuata in diverse nazioni europee,che inizialmente ha creato qualche sfasatura decisionale con l'arbitro centrale, ma che oggi sembra aver trovato il proprio assestamento. Ora in Italia si invoca,alla luce di qualche palla entrata o meno in porta (peraltro non nettamente),o di qualche fallo di mano non visto, la "moviola" in campo. In questa rubrica chi vi scrive ha sempre visto di buon occhio l'ausilio del mezzo tecnologico solo per il goalnon goal(peraltro approvato dall'IFAB),e questo ribadiamo proprio perche' fortunamente, il fascino del calcio resta ancora l' "errore", e non solo arbitrale, intorno a cui ruota il commento del giorno dopo, e non solo. In sintesi:non stravolgiamo questo sport, ma sforziamoci invece a renderlo decisamente piu' uniforme, fosse pure.... nell'errore stesso....

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tascoNe: “gli azzurri possoNo giocare meglio che NoN a geNova”

“il Napoli deve fare di più” “Hamsik? A mio avviso non sente la fiducia del tecnico” Napoli – Tascone è un personaggio atipico nel mondo del calcio. Dice sempre quello che pensa. E poiché pensa sempre quello che dice, le sue parole non sono mai banali. Forse i toni a volte sono alti, il linguaggio talvolta non è di qui forbiti, ma come dice lui: “Sono laureato in marciapiedologia, quello che lo l’ho imparato stando per strada”. Per strada si insegna a vivere, non la lingua italiana. Ma non è un problema, specie per chi ha scelto di vivere facendo calcio. Parla spesso Tascone, si fa capire benissimo. E le sue parole vanno subito al punto focale della discussione, senza giri di parole, e senza l’arte della retorica che permette a tanti di parlare per ore senza dire nulla. il Napoli non va, colpa della società che non spende o dell’allenatore? “Non voglio entrare in questo merito. Dico solo che il Napoli, in due anni, ha speso 130 milioni per acquistare 16 giocatori. Non so, non mi interessa di sapere, se la società poteva spendere di più. Dico solo che avendo speso 130 milioni in due anni si deve fare meglio. Può arsi che quei soldi siano stati in parte spesi male, ma guardando i nomi dei giocatori sono certo che si poteva prendere anche qualcosa di meglio. Fatto sta che questo Napoli, con questi giocatori, può fare molto di più, molto di più rispetto a quello che è stato fatto sin qui, ed in particolar modo lunedì sera a Genova conto la Sampdoria”. in pratica, al netto di errori di mercato, sui risultati

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non esaltanti c’è la mano dell’allenatore… “Se guardiamo alla partita di Marassi senza dubbio. Purtroppo con la Samp siamo partiti con una formazione non all’altezza. Lo dico sinceramente, Britos non è da Napoli. e lo stesso Ghoulam non può giocare da alto, ma deve fare il terzino. A mio avviso è stata sbagliata la formazione con cui affrontare la Sampdoria. Non è un caso che dopo il gol di Eder, mettendo Mertens in avanti, togliendo Britos, ed arretrando Ghoulam nel suo ruolo naturale, la squadra si è immediatamente assestata ed ha preso il controllo della partita. Io capisco che un allenatore abbia le sue idee, ci mancherebbe, ed ha il diritto, oserei dire ill dovere di verificarle. Io non avrei mai giocato con Britos e Ghoulam sulla stessa fascia, ma un errore del tecnico ci può stare. E’ grave però che non si intervenuto alla fine del primo quando ha verificato che l’esperimento era fallito”. Molti accusano benitez anche per l’eccessiva fiducia che concede a rafael, che

anche a Marassi ha qualche responsabilità sul gol subito. “Io penso che in rosa il Napoli abbia almeno un paio di portieri che sono superiori a Rafael, Andujar, che è vicecampione del mondo in carica, e Rosati. Per me Rosati è il più forte di tutti, e non capisco come mai il ragazzo dopo aver fatto benissimo a Lecce, si sia perso. Ma la questione del portiere è sempre delicatissima. Se si è scelto di puntare su Rafael è giusto continuare a dargli fiducia, altrimenti si corre il rischio di perderlo definitivamente” a Napoli stiamo imparando ad apprezzare insigne soprattutto adesso che è indisponibile… pare che sia stato scelto Gabbiadini come suo sostituto: è la scelta giusta? “Francamente non so se la Juve vuole cedere un giocatore ad una squadra che si trova nelle prime posizioni in classifica. Una grande società una cosa del genere non la fa mai. Se arriva Gabbiadini a Napoli vuol dire che la Juventus non crede che il Napoli possa essere una concor-

rente temibile, e non ha paura di rinforzarlo. O, perché no, che la situazione economica della società bianconera sia tale che i soldi che arrivano per Gabbiadini sono indispensabili altrove. Non dimentichiamo che la Juventus in estate ha rinunciato al centravanti della nazionale italiana, quindi… Quello che mi sento di dire è che non si deve pensare minimamente che Gabbiadini possa giocare come giocava Insigne. Dovrebbe giocare a destra, ma a destra abbiamo già Callejon. A meno che Gabbiadini non si prenda anche in vista di una cessione in estate di Callejon. Nel calcio ci sta, quando arriva una offerta importnate si deve accettare. Ed una grande società si muove per tempo per coprire anche le esigenze future” ultima domanda, che prevede una risposta sincera: ma che sta succedendo ad Hamsik? “Si sente poco considerato da Benitez. si sente sempre sotto esame, sotto pressione. Benitez avrebbe anche potuto togliere Callejon, invece ha tolto Hamsik. È come il figlio che, non sentendo la fiducia del padre, si trova perso. Sin qui è sempre partito titolare,ma è sempre stato sostituito. Non mi sembrano le condizioni migliori per far rendere uno come lui. Dico questo al di à della valutazione sulla posizione che il tecnico gli affida in campo. Alla fine un giocatore come Marek in campo si sistema dove meglio crede. Io penso che sia una questione di fiducia dell’allenatore che non sente”.

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l’uomo del giorno

concentrazione e continuità sono Le basi per iL successo! Continuità di risultati, striscia vincente, concentrazione massima in tutte le partite, filotto di vittorie. Espressioni che prese singolarmente hanno un significato prossimo allo zero, ma se associate al mondo del dio pallone rappresentano l’ABC della squadra modello, quella ambita da ogni allenatore, sognata dai tifosi. Sono la chiave del successo, la strada maestra per ottenere qualcosa di importante, il segreto che consente a squadre come la Juventus, assieme a tanti altri fattori, di dominare in campionato da quattro anni. Tutto, purtroppo, molto distante dal Napoli di quest’anno, imbrigliato nelle proprie nevrosi, nelle amnesie difensive, nella mancanza di personalità, nella poca lucidità e determinazione nei momenti topici del torneo. La squadra di Benitez è sempre più croce e delizia per i tifosi azzurri. Capace di umiliare la Roma, di mettere sotto avversari di livello europeo, di fare paura alle prime della classe, di produrre giocate spettacolari. La stessa formazione, poi, si scioglie come neve al sole quando incontra le ambizioni dei giovani virgulti di Cagliari, Palermo, Chievo, Atalanta e Sampdoria. Giocatori che contro il Napoli si rigenerano, per poi scomparire, vedi Belotti, Denis,

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Bardi, Maxi Lopez, Sportiello e Farias. La gara contro l’Empoli, da questo punto di vista, è di quelle che fanno tremare i polsi, quella col derelitto Parma lo sarà ancora di più. Non è facile dare una spiegazione a questa continua metamorfosi che il Napoli subisce, a questa alternanza di risultati che ne mortificano le ambizioni. La pressione di un ambiente non sempre amico, soprattutto quello che paradossalmente dovrebbe essere il più vicino alla squadra,

gioca certamente un ruolo importante. Il resto lo fa la scarsa qualità si alcuni giocatori, soprattutto a centrocampo, dove manca l’uomo d’ordine capace di dettare i tempi, quando c’è da fare la partita e di smorzare le velleità avversarie, quando c’è da contenere la foga delle cosiddette “piccole”. È chiaro che, in tal senso, si paga scelte di mercato non sempre lucide e comprensibili. Anche lo scorso anno il Napoli si macchiò dello stesso peccato. Decine di punti get-

di

Marco MartoNe

tati alle ortiche, regalati a squadre di medio-bassa classifica. Il tallone d’Achille era e resta la difesa, ma quest’anno, se vogliamo, ci sono due problemi in più. Prima di tutto gli infortuni, quello di Insigne su tutti, che non stanno rendendo la vita facile al tecnico spagnolo. Poi c’è la scarsa vena di alcuni giocatori che lo scorso anno coprivano, con le loro giocate, le manchevolezze del reparto difensivo. In tal senso se Higuain sta facendo la propria parte, a dispetto di un inizio torneo difficile, il Napoli deve fare i conti con l’impalpabilità di un Hamsik sempre più triste e inutile, la scarsa vena realizzativa di Mertens, il calo di forma dell’ultimo mese di Callejon e l’utilizzo a corrente alternata di Zapata che, invece, meriterebbe più occasioni per mettersi in luce. Ci sarà il tempo, nei prossimi giorni, per parlare di mercato e del possibile arrivo di quel Gabbiadini che, stranamente, ha giocato contro il Napoli soltanto una decina di minuti. La speranza, però, è che si intervenga anche a centrocampo e in difesa, perché la stagione è ancora lunga e alcuni obiettivi, vedi la Coppa Italia, vanno inseguiti con grande impegno, nonostante ci sia qualcuno che continua a storcere il naso.

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casa napoli

dr.rafaeL, mr.cabrosa e ... L’ave reina Ecco, dirlo dopo un altro gol che forse era evitabile è ancor più giusto. Dr.Rafael forse poteva far meglio sul tiro di Eder che ha complicato la vita al Napoli a Genova ma ne approfitto per un auspicio collettivo, un augurio individuale e una speranza unitotale. Che questo brasiliano così plateale nella sua religiosità non sia il miglior portiere della serie A è cosa nota ma che sia così scarso come viene dipinto no, non ci sto. Puntuale m’è arrivato uno dei soliti sms di amici e colleghi dopo il gol blucerchiato. La solita condanna. Cambiano solo le modalità: gol preso sul suo palo, non sa uscire, non sa guidare la difesa, non si muove dalla linea di porta. Eppure io sto

con lui. Anzi so che Dottor Rafael – il portierino spaventato che metterebbe ansia a tifosi e compagni - sa trasformarsi in Mister Cabrosa: uno che ha reattività ed esplosività, che copre bene la porta, che ha imparato e sta imparando le differenze tra parare in Brasile e farlo in serie A. E che deve convivere perennemente con un’ombra scomoda. Dr.Rafael è quello reduce da un brutto infortunio, che l’ha messo fuori nel suo momento migliore. E’ quello che a volte prende gol evitabili. Quello avvilito dall’insicurezza sua e da quella che gli trasmette l’umore popolare. Mr.Cabrosa è quello che si è scrollato di dosso i fantasmi, che ha bisogno di due-tre par-

tite di fila da protagonista per dimostrare che quella maglia che indossa non gliel’ha regalata nessuno e che la stima di Benitez non è solo la forzosa difesa di chi alternative non ne ha e deve accontentarsi di chi c’è. Don Rafaè l’ha spiegato bene: a 24 anni si ha il diritto di sbagliare senza essere massacrati. Dottor Rafael può diventare per sempre Mister Cabrosa, ma va aiutato e sostenuto. Impallinarlo a priori è controproducente quanto continuare a intonare l’Ave Reina. Pepe non c’è più, facciamocene una ragione. E, di più, non sovvertire la politica di tetti salariali per dare 4,5 milioni a un portiere che non garantisce una salute di ferro forse non è stata neanche una

di

Fabrizio pccolo

mossa così folle. Pepe ha scelto di continuare a guadagnare i soldi del suo contratto, ha scelto la panchina a vita col Bayern (dove ora manco siede più, visto che s’è fatto male da quel dì…) e stop. Basta allora con l’Ave Reina e aiutiamo Dottor Rafael a diventare al più presto Mister Cabrosa. E ci guadagneremo tutti. L’auspicio collettivo è di non criticare il portiere del Napoli per partito preso, l’augurio individuale è che questo portiere superi presto i residui dei traumi fisici e i fantasmi psicologici che lo frenano e la speranza unitotale è che Pepe Reina resti una bella figurina nell’album dei ricordi, senza più rimpianti né confronti. Chiedo troppo?

il presidente Ferrero e “the eye oF tiger” di

carlo loNGobardi

Il presidente della Sampdoria - personaggio di cui il calcio vero ne avrebbe fatto volentieri a meno – stava già annodandosi goffamente l’ennesima sciarpa per preparare il consueto, quanto finto, show. Era pronto a descrivere le mirabilie della propria squadra e puntualizzare un dominio sulla partita che aveva visto solo lui. Ma non aveva fatto i conti con il nostro gigante d’ebano Duvan Zapata, il centravanti di scorta che dovrebbe essere chiamato in causa più spesso e con maggiore continuità, visto lo straordinario rapporto minuti giocati e gol realizzati e la potenza fisica dimostrata in campo. Finalmente sono riesplose le case napoletane nei minuti finali dell’incontro, situazione che ci ha riportato ai fasti dell’epoca mazzarriana che aveva in questo tratto distintivo una delle carat-

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teristiche peculiari e in Cavani, Lavezzi e (purtroppo un altro) Hamsik i fenomenali artefici “operativi”. Ma da questo gol, dalla determinazione a cercarlo, si può ripartire proprio per colmare il vuoto riscontato più volte nella gestione Benitez, che è riuscito ad imporre il suo credo facendo giocare splendidamente la squadra, a conferirne la doverosa dimensione internazionale, ma che, in particolare nei momenti cruciali, spesso si autocelebra in maniera sterile con un prolungato quanto improduttivo controllo di palla. E’ giunto il tempo in cui è necessario, prima di ogni cosa, rivedere negli occhi dei giocatori il “lampo della tigre”, la cattiveria agonistica necessaria a raggiungere i traguardi auspicati e dare continuità ad una stagione altalenante ma comunque esaltante.In un campionato mediamente mediocre tutto è possibile, anche lo stop di Juve e Roma, che saranno im-

pegnate (qualcuno più che indegnamente) in Champions League può stare dietro l’angolo, ma bisogna crederci, non subire contraccolpi psicologici con le squadre cosiddette “minori” e, magari, compiere i passi corretti nel mercato di riparazione I tifosi, tutti i tifosi, potranno avere un ruolo determinante. Basta con i presunti tecnici a tutti i costi, con i titolari della verità e quelli più pronti a criticare che a gioire. La squadra va sostenuta fino alla fine con la passione che ci ha sempre contraddistinto, la partita di Genova si poteva tranquillamente vincere e il suo resoconto è certamente a favore degli azzurri, a mente fredda e lucida si può tranquillamente parlare di due punti lasciati sul campo, ma volete mettere la gioia di veder zittire il Marassi “colorato” (come lo definiscono i fratelli genoani quando gioca la Doria) con quel stupefacente urlo liberatorio?

sabato 6 dicembre 2014


certe cose si apprezzaNo soprattutto quaNdo maNcaNo

il vero spessore di Lorenzo il magnifico di

FraNcesco basile

Il rapporto tra Napoli o, meglio, tra tifosi napoletani e Lorenzo Insigne non è stato mai propriamente idilliaco: si tratta del rapporto di due innamorati che litigano, ma che sotto sotto si amano alla follia. L’inizio di stagione dello “scugnizzo” di Frattamaggiore non è stato dei più esaltanti. Nelle prime giornate di campionato, Lorenzo ha offerto prestazioni poco

brillanti, che non gli hanno risparmiato i fischi del San Paolo. E lui, di suo, non ha gradito l’insofferenza del pubblico, esasperato anche dai risultati poco soddisfacenti dell’intera squadra. L’attaccante azzurro ha incassato e, da vero campione, ha reagito, si è ritrovato e ha risposto, sul campo, a chi aveva messo in discussione la sua classe. Più volte costretto a sacrificarsi, a rientrare per dare una mano al reparto

difensivo, Insigne è cresciuto partita dopo partita regalando prestazioni eccellenti. E proprio quando tutto stava girando nel verso giusto (con il Napoli) e in odore di riconvocazione in nazionale, ecco la sfortuna bussare alle porte: rottura del crociato anteriore del ginocchio destro. Lorenzo resterà lontano dal campo di gioco per alcuni mesi e la sua assenza, sulla sua fascia sinistra, si fa sentire ad ogni partita. Mancano le

sue incursioni, i suoi assist, le sue spiccate doti di saltare l’uomo e creare superiorità numerica, i suoi ormai famosi destri “a giro”. E’ proprio vero quel detto secondo cui si apprezza l’importanza di una persona quando è andata via. Fortunatamente Lorenzo Insigne non è andato via e, ristabilitosi dall’infortunio, tornerà a giocare un ruolo fondamentale nello scacchiere tecnico- tattico di mister Benitez.

un buon pareggio, nononostante tutto

di

ciro pieMoNte

Giocare al Ferraris non è mai facile, ancor piu’ contro questa Sampdoria. Buona squadra, ben messa in campo, corre, pressa, “ha fame” di risultato. Contro un Napoli rimaneggiato, assenze importanti che influiscono sull’undici titolare di Benitez. A sorpresa lascia in panchina sia De Guzman che Mertens proponendo Ghoulam in fase offensiva. Primo tempo scialbo, povero di occasioni, con un’unica palla goal

lunedì 17 novembre 2014

per Higuain, che corre tanto ma non riesce ad essere decisivo, Difesa sottotono subito in difficolta’ contro un indemoniato Okaka. Dopo 12 minuti del secondo tempo, Eder sblocca la partita con un tiro dal limite che trova spazio tra quattro avversari. Difesa del Napoli impietrita, in affanno, Benitez fa i primi cambi dentro Jorghinho e Mertens. Ques’t ultimo non al meglio, impaurito non riesce ad entrare in partita. Al 79’ entra Zapata al posto di uno spento Hamsik, alla ricerca di quella continuita’ che tutti si aspettano da un campione come lui. Sul finale Eder provoca l’espulsione di Koulibaly, qualche buon intervento ma troppo in difficolta’ contro la velo-

cita’ di Okaka prima e di Eder poi. Al 92’ il Napoli agguanta il pareggio: cross perfetto di Ghoulam che pesca Zapata che stacca bene, non puo’ nulla Romero. Napoli che puo’ reclamare un rigore non concesso: trattenuta vistosa su Albiol in area non vista dal Signor Rocchi. Un brutto Napoli,pesano non poco le assenze, in particolare quella di Insigne, fondamentale in questa fa-

se. Nota dolente la fase difensiva che non riesce a trovare un giusto equilibrio sia fisico(infortuni) che tattico16 goal subiti in 13 partite non sono pochi per una squadra che punta al piazzamento in champions. M a un plauso va fatto alla squadra di mihajlovic, una bella realta’, squadra cinica caratterizzata da quella cattiveria agonistica che forse tanto manca a questo umile Napoli.

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il mercato di geNNaio serve aNche per avviare... quello estivo

il tempo della strategia Le grandi squadre si muovono mesi prima per arrivare sugli obiettivi di

Mario passaretti

Bigon è già a lavoro da tempo perché sappiamo bene che le grandi squadre si costruiscono prima di giugno.Cinque sono i giocatori con il contratto in scadenza:i due portieri Rosati e Colombo che non sono mai rientrati nei piani di mister Benitez,Britos e Maggio in difesa ed infine Michu a centrocampo-attacco.Dei due portieri si è sentito parlare solo nelle foto di inizio stagione e nella rosa della squadra.Britos non è mai entrato nelle grazie del popolo azzurro mentre Maggio alterna prestazioni mediocri ad alcune spettacolari in cui sulla fascia destra risulta inarrestabile facendo notare una condizione fisica eccellente. Ed infine Michu,diventato una

grande incognita dopo un “buon” parlare di lui,sicuramente farà ritorno in Inghilterra dopo brevi

prestazioni deludenti culminate con un brutto infortunio.Per cui le scelte sono quasi obbligate,nel

senso che sui due portieri non ci sarà nulla da riflettere perché entrambi non sono considerati da Don Rafè.Stesso discorso vale per il giocatore spagnolo che farà ritorno allo Swansea dopo aver fatto registrare solo 3 presenze con 0 gol,lasciando una traccia anonima del suo calcio. Discorso a parte verrà fatto per i due difensori.L’uruguaiano Britos vicino ai 30 anni che però può ritornare utile ricoprendo sia il ruolo di centrale che quello di esterno sinistro ed infine Maggio classe 1982 che sulla fascia riesce ancora a trottare bene.Stiamo a vedere quali saranno le scelte societarie sperando che siano oculate e mirate a costruire un Napoli vincente degno dei palcoscenici europei più esaltanti.


Col Cagliari due

fotocronaca di C

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sabato 6 dicembre 2014


e punti sprecati

Ciro Lauria

Napoli-cagliari

3-3

NAPOLI: Rafael, Maggio, Henrique, Koulibaly, Ghoulam, Inler (63' David Lopez), Gargano, Callejon, Hamsik, De Guzman (82' Britos), Higuain. All.Rafa Benitez CAgLIArI: Cragno, Balzano, Ceppitelli, Rossettini, Pisano (82' Capuano), Dessena (77' Donsah), Crisetig, Ekdal, Ibarbo (90' Caio Rangel), Farias, Cossu. All. Zdenek Zeman ArbItrO: Tommasi di Bassano MArCAtOrI: 11' G. Higuain, 30' G. Inler, 38' Ibarbo, 47' Farias, 62' J. De Guzman, 68' Farias

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Zapata evita la gran

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nde beffa a Marassi

sampdoria-Napoli 1-1 SAMPDOrIA: Romero, De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Mesbah, Obiang (46' Duncan), Palombo, Rizzo (79' Gabbiadini), Soriano (70' Kristicic), Okaka, Eder. All. Sinisa Mihajlovic NAPOLI: Rafael, Maggio, Albiol, Koulibaly, Britos (59' Mertens), Inler (63' Jorginho), Lopez Silva, Callejon, Hamsik (79' Duvan), Ghoulam, Higuain. All.Rafa Benitez ArbItrO: Rocchi di Firenze MArCAtOrI: 57' Eder, 90'+2' Duvan Zapata

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Missione compiuta

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a contro lo Sparta

sparta-Napoli

0-0

AC SPArtA PrAHA: Stech, Kaderabek, Brabec, Holek, Husbauer (72' Prikryl), Marecek, Matejovsky (91' Vacek), Dockal, Marecek, Krejici, Lafata. All. VĂ­tzslav Lavika NAPOLI: Rafael, Mesto, Albiol, Koulibaly, Britos, Gargano, Lopez Silva, Callejon, Jorginho (77' Ghoulam), Hamsik, Higuain (69' Duvan). A disp.Andujar, Henrique, Maggio, De Guzman, Inler. All.Rafa Benitez ArbItrO: Marriner (Inghilterra) NOtE: ammoniti Brabec, Matejovsky, Britos

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lunedĂŹ 17 novembre 2014


coppa italia, tutte le vie portano a roma Confermata la sede della finale nella Capitale, scelta legittima o pedaggio istituzionale? di

GeNNaro esposito

Non reputo sbagliato assegnare la finale di Coppa Italia ancora a Roma dopo i tragici fatti dello scorso anno che hanno continuato ad avere uno strascico drammatico fino ai giorni nostri. Non lo trovo sbagliato in senso strettamente istituzionale perché si tratta della Capitale e perché tutte le grandi metropoli europee ospitano a buon diritto l’atto finale del trofeo nazionale. Ma la questione è più ampia e riguarda la legittimità conferita a Roma di rappresentare anche la Capitale sportiva e soprattutto la legittimità di una assegnazione che non tiene conto del suffragio popolare e che tantomeno si interroga sull’argomento dandolo per scontato e sacrosanto. La domanda da porsi è se la nostra Capitale oggi sia in grado di garantire la tranquilla riuscita ed il sereno svolgimento di un evento sportivo ad alto tasso di interesse agonistico e con un forte richiamo attenzionale da parte di opinione pubblica e tifoserie. Se valesse la regola transitiva la risposta sarebbe negativa. L’anno scorso non andò così e, senza voler fare processi sommari o attribuzioni di responsabilità, che non possono certo trovare tribunali popolari e giudizi emotivi, non sarebbe auspicabile che sullo stesso scenario o sen-

sabato 6 dicembre 2014

tiero da incubo si riproponessero fantasmi che, se non altro, darebbero adito a psicosi di massa. Giusto nella scorsa stagione una Capitale, quale Madrid, ospitò ben due semifinali di Champions League in due giorni. La prima fu Atletico MadridChelsea e la seconda Real Madrid-Bayern Monaco. Pensate un po’, tra martedì e mercoledì una città invasa da tifosi inglesi e tedeschi, tra i più caldi e numerosi d’Europa, per due match di un livello sportivo da allarme rosso. Bene, furono due giorni organizzati alla perfezione come ordine pubblico e le due sfide filarono lisce come si deve per una festa di sport. Immaginate cosa sarebbe potuto succedere in Italia, probabilmente avremmo chiesto l’inversione dei campi o allertato l’Esercito. Roma senza dubbio è la città che ha avocato a sé tutti i poteri e gli intrecci

economico-politici, emersi e sommersi, da non poter derogare, anche per motivi di indotto, dall’ospitare eventi che possano portare alla Capitale introiti, interessi mediatici e sviluppo di immagine. Ma l’anno scorso quella stessa immagine fu imbrattata in maniera indelebile. E se il Napoli dovesse andare nuovamente in finale a maggio, cosa facciamo un’interpellanza parlamentare per escogitare un metodo o un escamotage demagogico per giocare la stessa partita su quello che nella nostra memoria è ancora un territorio di battaglia? Forse è proprio vero che tutte le strade portano a Roma. In una maniera o nell’altra, spontanea o forzata. Lo dice la storia, non sempre limpida ed autorevole dell’antico impero d’occidente. Ho seguito con interesse la biografia, ricostruita con una fiction televisiva, di

Giorgio Ambrosoli, il banchiere ucciso 35 anni fa da un killer mandato da Michele Sindona ma di fatto condannato a morte da tutto l’establishment parlamentare, mafioso e religioso, perché aveva scoperchiato lo scandalo della Banca d’Italia, con sede a Roma, la nostra Capitale. Ed il commento di Giulio Andreotti dopo l’assassinio fu: “Ambrosoli, come si dice a Roma, se l’è un po’ cercata”. Una dichiarazione tanto cinica quanto compiacente di un certo sistema connivente. Dal quale certamente si affrancano i valori dello sport e di questa finale di Coppa Italia che speriamo si giochi serenamente a Roma per lungimiranza e capacità di organizzazione, non per burocrazia ed imposizione. Anche perché se la Capitale va rispettata, non siamo certo noi che ce la siamo cercata…

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Rovigo azzurra più ch La serata di mercoledì 19 novembre ha visto la partecipazione di tutto il Consiglio del Napoli Club Rovigo Città delle Rose, con vari soci vecchi e nuovial Ristorante Pizzeria "NISIDA" che è stato, dal Presidente Barbato e dal Nuovo Consiglio con l'approvazione dei titolari Antonio e Vito , indicato come sede UFFICIALE sportiva per Riunioni e visione delle Partite Nazionali ed Internazionali e tutte quelle che si riusciranno avedere. Il NUOVO STRISCIONE, ha fatto da scenografia, proprio all'ingresso del NISIDA con un contorno di sciarpe e palloni del NAPOLI ovviamente ma il completamento dell'accoglienza è stato orchestrato da Fabio Boreggio, del negozio ufficiale MACRON in Rovigo, che ha portato le maglie di gara del Napoli Calcio messe in bella vista con intercalate, portate invece da un socio del Napoli Club di Padova, quelle di Diego Armando Maradona - Napoli e Argentina autografate - e del grande RE CARECA .....tira la bomba tira la bomba - Napoli - formando una piccola galleria. Ma da subito si sentono le note musicali e la splendida voce di Elisa che accompagna gli intervenuti con canzoni napoletane che danno subito l'idea che la serata del Napoli Club Rovigo è iniziata e ci si prepara per la cena tutti insieme partendo da un antipasto di ricotta e melanzane per poi passare alla pasta cresciuta fritta completando la parte culinaria con la saporitissima Pizza del NISIDA prima margherita e poi quella con SACICCE E FRIARIELLI per terminare poi con i dolci veneti e quelli della tradizione partenopea. Ma è anche il momento che il Presidente BARBATO presenti la serata e quello che sono state le motivazioni che hanno portato a trovarsi con soci, amici amanti della napoletanità e simpatizzanti per i colori AZZURRI che sta divertendo con un bel gioco spumeggiante. Il Barbato ringraziando tutti i partecipanti che hanno riempito il NISIDA in ogni suo posto ha volutamente ricordato il triste evento che ha colpito il Presi-

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dente del Napoli, AURELIO DE LAURENTIS, con la morte della Madre ma passando a argomentazioni meno tristi ha ringraziato lo stesso DE LAURENTIS che il 5 settembre del 2004 ha comperato la Squadra del Napoli, purtroppo fresca di fallimento, chiamandola Napoli Soccer fino a farla ritornare, con l'acquisto dei titoli, S. S. CALCIO NAPOLI. In velocità ed allegria ha portato i saluti scritti del Presidente dell'Ass. Naz. Napoli Club SAVERIO PASSARETTI, che anche se letto velocemente ha scaldato il CUORE AZZURRO di tutti noi tifosi e con l'emozione ancora forte ha ringraziato l'ex Presidente del Club Rovigo l'Ing. Luigi Pianese per tutto quello che ha fatto nei suoi tre anni di mandato. I doverosi ringraziamenti sono andati anche agli assenti ma che hanno mandato lo stesso il loro augurio riproponendosi di partecipare alle prossime iniziative e primo fra tutti il Nostro Socio Onorario il Prefetto di Rovigo Dott. PROVOLO, influenzato, a lui si sono associati l'amico e Socio Onorario Paolo Dal Fiume, assente per altro impe-

gno, e l'Indimenticabile "NINI" Costantini, ai tempi del Presidente Lauro e impegnato per motivi di età. Come al solito quando si tratta del Napoli Club a volte la posta non giunge in tempo e allora solo il Presidente dell'Inter Club Rovigo NEROAZZURRA Vanni Panin ha inviato un messaggio significativo e di amicizia sportiva per il futuro ringraziandoci per l'invito. Contestualmente alla fine dei ringraziamenti è stata donata alla cantante Elisa ( casertana ma da anni residente in Veneto ) la sciarpa originale del Napoli Calcio sulla quale si è stampigliato NAPOLI CLUB ROVIGO la stessa è stata regalata anche al socio di Antonio (NISIDA), il sempre presente e disponibile VITO non ha mai fatto mancare niente a tutti i presenti. Musica e canzoni e nuove amicizie Veneto/Campane e poi è arrivato il momento del pezzo che tutti aspettavamo .... 'O SURDAT' NAMMURAT' e tutti i covenuti fra Campani, altri del SUD e Veneti si è cantato tutti insieme con una emozione che non tutti possono apprezzare. Dopo questo momento da

sabato 6 dicembre 2014


he mai occhi lucidi e con il sottofondo della canzone di Lucio Dalla, grande amico di Napoli e del Napoli, "CARUSO" si sono distribuiti alcuni gadget nel Napoli targati MACRON ai bambini presenti per poi passare lo stesso Presidente alla consegna al Boreggio, del negozio MACRON, della sciarpa del Napoli Club Rovigo da tenere ben in vista nel Negozio magari vicina a quella della Rugby Rovigo. Ma una presenza importante calcisticamente ma anche discreta è stata quella di Ruben BURIANI che dal 1973 alla SPAL passando per il MONZA e per diversi campionati nel MILAN, per poi passare al CESENA e successivamente alla Roma, è sbarcato a NAPOLI nel Campionato 1985-1986 e poi finire la carriera nel suo primo amore la SPAL sino al 1988. Significativa anche la data perché proprio nel 1988 nasceva il NAPOLI CLUB ROVIGO da cinque temerari che è giusto nominare partendo dal Barbato, al Cangiano, al Pontone, al Ciancio e al grande Palmieri che non è più tra noi e allora come si poteva lasciar andar via il BURIANI senza dare una nostra sciarpetta sigillando una grande amicizia con lo stesso Ruben che frequenta spesso il "NISIDA" come moltissime Società Sportive del Territorio Polesano e Padovano. Nel salutarci non poteva mancare la canzone simbolo che ci ha accompagnati nella vita e sempre ci accompagnerà " 'O SOL' MIE " e nel ringraziare tutti i presenti ci si è dati appuntamento a giovedì 27 per la partita di EUROPA LEAGUE contro lo Sparta Praga sempre al "NISIDA" con Antonio e Vito ricordandoci di sostenere sempre con il Cuore e con la Mente i nostri AZZURRI del GRANDE CALCIO NAPOLI . Grazie a tutto il SUD e le sue Squadre, grazie a Napoli, grazie al Napoli e a De Laurentis con tutto il suo staff, al Nostro Presidente Nazionale Passaretti sempre presente e a tutti i tantissimi tifosi presenti nel Mondo.

lunedì 17 novembre 2014

Il piacere di sentirsi a casa anche a Padova

Mi sembra doveroso partire da alcune righe che il Presidente del Napoli Club Padova Associazione Culturale e Sportiva, SIMONE ANGRISANI, esprime i principi del Club "..... E' sempre difficile e ardimentoso consegnare alle parole l'essenza di uno stato d'animo. E lo è ancora più difficile quando questa passione si chiama NAPOLI e il NAPOLI......la squadra di calcio non è altro che lo specchio da cui si riflette la nostra narrazione della città di Napoli e dell'Universo Napoletano...... di una capitale, di una grande capitale che più che capitale politica ed economica è stata Capitale degli uomini liberi e coraggiosi " Il gemellaggio con un Club che ha principi di così elevata fattura non fa altro che ridare linfa alla napoletanità che spesso ancora si cerca di contenere ma Angrisani ci dice il contrario. La Nuova Sede del Club in Tencarola di Selvazzano è stata una sfida che ha coinvolto tutti i soci e i non soci ma anche i semplici simpatizzanti che in poco tempo da un luogo semi abbandonato hanno ricavato un luogo divertente ed accogliente. Non poteva mancare il Giovane Parroco che con una gioia particolare partenopea , pur essendo venetissimo, ha benedetto il Club e tutti i partecipanti e come di prassi la parola è passata al Sindaco che ha ringraziato tutti per lo splendido lavoro realizzato e che ha ridato al Comune un piccolo angolo abbandonato della cittadina. Con una grande emozione la parola è passata al

Presidente Angrisani che ha presentato tutto il gruppo di Consiglieri senza però tralasciare l'aiuto e il supporto dato da tutti e dopo il saluto di rito del Presidente Barbato che ha ringraziato per l'esempio questo splendido gruppo si è passati ai festeggiamenti dove le famiglie dei soci e delle socie con la rispettiva prole si è emozionata guardando uno splendido video dove il Grande Mastroianni parla di Napoli e della Napoletanità, luoghi e persone che esprimono amore e socialità unici e irripetibili al mondo citando una semplice differenza " ..... a Milano mi guardavano e commentavano l'aumento delle mie rughe come passaggio del tempo mentre a Napoli trovavo sempre qualcuno che mi diceva sorridendo con amore .... c' simme fatt' viecchiariell' facimmc na' tazzulella 'e cafe' ..... questo è amore per la vita "

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iNaugurato iN via alviNo uN Nuovo club Napoli

il tifo azzurro torna al Vomero Era dai tempi di Maradona che non ce n’erano nel quartiere collinare

l’incontro di campionato sampdoria – Napoli ha fatto da cornice all’inaugurazione, in via enrico alvino, della sede del club Napoli Vomero. Nei locali sulla centralissima via del quartiere collinare, colorati da bandiere, sciarpe e gagliardetti della squadra partenopea, si sono dati appuntamento supporters ed appassionati di fede azzurra. saverio passaretti, presidente nazionale dell’aiNc, associazione i-

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taliana Napoli club, che ha dato il via alla cerimonia di apertura, non ha nascosto la propria soddisfazione per l’iniziativa nata dall’idea di due irriducibili tifosi azzurri, Mimmo condurro e Francesco licastro. “il calcio Napoli ha club in tutto il mondo - ha detto passaretti- e l’amore per la squadra è travolgente ovunque. e’ importante - ha concluso il presidente – che gli abitanti di un quartiere dinamico come il

Vomero possano tornare ad esprimere, attraverso la sede di via alvino, il loro attaccamento alla squadra.” brunella savarese è il presidente del club Napoli Vomero, il primo presidente al femminile nella storia dei club azzurri, che con l’iniziativa vomerese, intende promuovere ed incoraggiare tra gli iscritti al club, una sana e divertente condivisione della passione calcistica.

lunedì 17 novembre 2014


scoNtro diretto tra due preteNdeNti all’europa

Genoa-milan, spareggio... per il quarto posto finale

la classiFica Juventus roma Napoli genoa Sampdoria Milan Lazio Fiorentina udinese Sassuolo Inter Palermo Empoli Hellas torino Cagliari Atalanta Chievo Cesena Parma

35 31 23 23 22 21 20 20 18 18 17 17 14 14 12 11 11 10 8 6

14 13 13 13 13 13 13 14 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13

11 10 6 6 5 5 6 5 5 4 4 4 3 3 3 2 2 2 1 2

2 1 5 5 7 6 2 5 3 6 5 5 5 5 3 5 5 4 5 0

1 2 2 2 1 2 5 4 5 3 4 4 5 5 7 6 6 7 7 11

30 25 24 19 16 23 21 16 15 13 20 15 14 15 8 20 5 9 9 15

5 9 16 12 10 17 16 11 17 16 19 20 19 22 15 24 13 17 22 32

06/12 06/12 07/12 07/12 07/12 07/12 07/12 08/12 08/12

18:00 20:45 12:30 15:00 15:00 15:00 20:45 19:00 21:00

Fiorentina-Juventus 0-0 roma-Sassuolo torino-Palermo Napoli-Empoli Parma-Lazio genoa-Milan Atalanta-Cesena Inter-udinese Cagliari-Chievo verona-Sampdoria

1.33 1.97 1.30 3.40 2.90 1.65 1.53 1.87 2.50

5.00 3.25 5.50 3.30 3.25 3.60 3.90 3.60 3.20

9.00 4.05 9.00 2.15 2.45 5.65 6.65 4.00 2.8

al parteNio il crotoNe di dezi, ciaNo e maiello CLASSIFICA Carpi Frosinone bologna Livorno Spezia Avellino trapani v. Lanciano Perugia ternana Modena Pro vercelli vicenza Catania brescia bari Pescara Entella varese15 Cittadella Latina Crotone

30 29 26 25 25 25 25 24 23 22 21 21 20 19 19 19 17 16 16 14 14 14

16 17 16 16 16 16 16 16 16 17 15 16 16 16 16 16 16 15 4 16 16 16

8 8 7 7 7 6 7 5 5 5 5 6 5 5 4 5 4 4 6 2 2 3

6 5 5 4 4 7 4 9 8 7 6 3 5 4 7 4 5 4 6 8 8 5

sabato 6 dicembre 2014

2 4 4 5 5 3 5 2 3 5 4 7 6 7 5 7 7 7 22 6 6 8

30 27 20 24 19 15 27 23 15 16 16 20 14 23 18 18 25 11 28 22 13 17

17 14 15 17 15 14 33 18 13 19 12 17 20 23 20 23 25 21 27 19 25

06/12 06/12 06/12 06/12 06/12 06/12 06/12 06/12 08/12 08/12

15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 17:30

Frosinone-ternana 0-1 Perugia-Latina 1.95 virtus Lanciano-trapani 2.15 Avellino-Crotone 1.83 bari-Carpi 2.40 varese-virtus Entella 2.00 Pro vercelli-Pescara 2.30 Catania-bologna 2.35 Spezia-Cittadella 1.75 Modena-Livorno 2.30 vicenza-brescia 2.65

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3.15 3.00 3.25 2.95 3.05 3.05 2.95 3.35 3.00 3.00

4.10 3.65 4.60 3.15 4.05 3.20 3.25 4.95 3.30 2.75

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real al berNabeu, per il barcelloNa c’è il derby

solo l’atletico madrid viaggia tra le grandi

CLASSIFICA rEAL MADrID bArCELLONA AtL.MADrID SIvIgLIA vALENCIA vILLArrEAL MALAgA CELtA vIgO AtL.bILbAO rAyO vALL. EIbAr ESPANyOL gEtAFE r.SOCIEDAD LEvANtE grANADA ALMErIA LA COruNA ELCHE COrDObA

33 31 29 26 24 21 21 20 18 17 16 14 14 13 12 11 10 10 10 7

13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13

11 10 9 8 7 6 6 5 5 5 4 3 4 3 3 2 2 2 2 0

0 1 2 2 3 3 3 5 3 2 4 5 2 4 3 5 4 4 4 7

2 2 2 3 3 4 4 3 5 6 5 5 7 6 7 6 7 7 7 6

48 31 25 24 24 19 16 17 12 16 14 14 10 15 10 7 9 12 12 10

12 6 12 17 12 14 14 13 14 24 19 17 18 16 28 22 15 23 27 22

06/12 06/12 06/12 06/12 07/12 07/12 07/12 07/12 08/12 08/12

16:00 18:00 20:00 22:00 12:00 17:00 19:00 21:00 17:00 19:00

Elche-Atletico Madrid Atl. bilbao-Cordoba real Madrid-C. vigo La Coruna-Malaga rayo vallec.Siviglia barcellona-Espanyol villarreal-r. Sociedad granada Cf-valencia Eibar-Almeria Levante-getafe

6.00 1.40 1.10 3.30 3.25 1.08 1.70 3.55 2.00 2.50

3.80 4.30 10.00 3.15 3.30 10.00 3.70 3.30 3.25 3.10

1.55 8.00 15.50 2.20 2.15 21.00 4.65 2.05 3.75 2.85

FraNcia, iil NaNtes al parco dei priNcipi CLASSIFICA Marsiglia

35 16 11 2 3 33 14

PSg

34 16 9 7 0 30 11

Lione

30 16 9 3 4 29 15

St Etienne

29 16 8 5 3 18 12

rennes

28 16 8 4 4 20 15

bordeaux

28 16 8 4 4 22 18

Monaco

26 17 7 5 5 21 18

Nantes

24 16 6 6 4 14 13

reims

22 16 6 4 6 17 24

06/12

17:00

Psg-Nantes

1.30

4.95

9.50

Montpellier

21 16 6 3 7 14 16

06/12

20:00

bordeaux-Lorient

1.88

3.50

3.85

tolosa

20 17 6 2 9 21 25

Metz

19 16 5 4 7 15 20

06/12

20:00

Caen-Nizza

2.05

3.10

3.75

Evian

19 15 6 1 8 16 23

06/12

20:00

St Etienne-bastia Sc

1.40

4.10

8.75

Nizza

18 16 5 3 8 18 22

Lille

17 15 4 5 6 10 14

06/12

20:00

rennes-Montpellier

2.05

3.20

3.65

Lorient

17 16 5 2 9 15 20

07/12

14:00

Evian tg-Lione

3.30

3.15

2.20

guingamp

15 16 5 0 11 15 28

07/12

17:00

reims-guingamp

2.20

3.15

3.30

Caen

14 16 3 5 8 19 25

Lens

14 16 4 2 10 14 20

07/12

17:00

Lens-Lilla

3.90

3.25

1.95

bastia

14 16 3 5 8 13 21

07/12

21:00

Marsiglia-Metz Fc

1.45

4.10

7.15

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33

tolosa-Monaco 0-2

sabato 6 dicembre 2014


a ora di praNzo la sFida più iNtrigaNte

esame newcastle per il chelsea di mou

CLASSIFICA CHELSEA 36 MAN.CIty 30 SOutHAMPtON26 MAN.utD 25 WESt HAM 24 ArSENAL 23 SWANSEA 22 LIvErPOOL 20 NEWCAStLE 20 tOttENHAM 20 EvErtON 18 AStON vILLA 16 StOkE 15 SuNDErLAND14 CryStAL P. 13 W.brOMWICH 13 HuLL 12 burNLEy 12 qPr 11 LEICEStEr 10

14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14

11 9 8 7 7 6 6 6 5 6 4 4 4 2 3 3 2 2 3 2

3 3 2 4 3 5 4 2 5 2 6 4 3 8 4 4 6 6 2 4

0 2 4 3 4 3 4 6 4 6 4 6 7 4 7 7 6 6 9 8

33 31 24 24 23 22 19 19 15 18 24 8 14 13 18 14 15 10 14 14

11 14 10 16 17 15 14 19 17 21 22 18 18 23 23 20 21 22 27 24

06/12 06/12 06/12 06/12 06/12 06/12 06/12 07/12 07/12 08/12

13:45 16:00 16:00 16:00 16:00 16:00 18:30 14:30 17:00 21:00

Newcastle-Chelsea tottenham-Cr. Palace q.P. r.-burnley Hull-West b.A. Stoke City-Arsenal Liverpool-Sunderland Man.City-Everton West Ham-Swansea Aston villa-Leicester Southampton-Man. utd

6.50 1.55 2.05 2.35 3.90 1.47 1.50 2.35 2.30 2.70

4.10 3.90 3.30 3.30 3.45 4.15 4.10 3.35 3.30 3.30

1.48 5.85 3.55 2.90 1.90 6.65 6.15 2.85 3.00 2.50

buNdesliga: a moNaco derby tra “bayerN” CLASSIFICA bayern

33 13 10 3 0 32 3

Wolfsburg

26 13 8 2 3 25 12

bayer L.

23 13 6 5 2 25 17

Augsburg

21 13 7 0 6 18 13

b.M'gladbach 20 13 5 5 3 16 10 Schalke

20 13 6 2 5 21 18

Hoffenheim

20 14 5 5 4 21 22

borussia Hoffenheim 1-0

Hannover

19 13 6 1 6 13 18

06/12 15:30

M'gladbach-Hertha berlino

1.60

3.65

5.75

Eintracht

18 13 5 3 5 22 24

Mainz

16 13 3 7 3 16 18

06/12 15:30

Hannover-Wolfsburg

3.60

3.55

1.95

Paderborn

16 13 4 4 5 18 22

06/12 15:30

Stoccarda-Schalke 04

2.15

3.30

3.25

Colonia

15 13 4 3 6 13 18

06/12 15:30

Paderborn-Friburgo

2.40

3.20

2.90

berlino

14 13 4 2 7 17 23

borussia D.

14 14 4 2 8 15 21

06/12 15:30

Colonia-Augsburg

2.75

3.15

2.55

Werder br.

13 13 3 4 6 18 26

06/12 18:30

bayern M.-Leverkusen

1.22

6.00

11.50

Friburgo

12 13 2 6 5 14 20

Stoccarda

12 13 3 3 7 18 27

07/12 15:30

Amburgo-Mainz

2.10

3.35

3.35

Amburgo

12 13 3 3 7 7 17

07/12 17:30

Eintracht-W. brema

2.00

3.30

3.70

sabato 6 dicembre 2014

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33



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