Cuore Azzurro n°184 del 25.11.2018

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Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli Club­Anno XIV­Nr.184 del 25/11/2018





Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Saverio Passaretti(presid.A.i.n.c),Francesco Basile,Fabrizio Piccolo, Bruno Marra,Armando Lupini,Fabio Rea,Raffaele Castiello Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 5/12/2007


Napoli verso la continuità

Saverio Passaretti Un bel percorso quello del nostro Napoli impegnato su più fronti con un ampio utilizzo della rosa, una capacità del Mister che riscontra il plauso di tanti esperti per la verità scettici ad inizio campionato. I similari tentativi di Sarri avevano sconcertato i tifosi con l’eliminazione dall’Europa League, pur dimostrando con la formazione titolare una netta superiorità su altre squadre europee. Ed è così che sempre con gli stessi componenti si giunto a fine campionato senza energie sia fisiche che mentali con un crollo verticale a Firenze dove si è ufficialmente salutato le ultime chance scudetto. Aria cambiata da Carletto soprattutto nella convinzione delle seconde linee sempre più consapevoli di essere considerate fondamentali ad ogni convocazione nella rosa utilizzata, un miracolo evidente che erge la capacità di psicoterapeuta del direttore d’orchestra. Proprio per questo rinnovato atteggiamento che con tanta ostinazione e umiltà si è vinto la partita come quella di Genova dove con sfrontatezza il baluardo di difesa dei pilastri Koulibaly e Albiol ha resistito ad assalti e intemperie in ogni dove. Un successo quello di Marassi dove la squadra in maglia azzurra ha domato nel finale gli avversari e la tempesta di pioggia, su un campo ridotto ad una piscina. La vittoria del coraggio e della forza, quasi una manifestazione di assoluta maturità è questo il giusto atteggiamento. Stavolta, niente o nessuno può fermare gli azzurri nella consapevolezza dei propri mezzi una svolta dopo l’inatteso scivolone a Torino non tanto per il risultato quanto per la prestazione. Ottime le prestazioni di Fabian Ruiz e del ritrovato Mertens che, però, si contrappongono alle deludenti prestazioni del comparto polacco, del resto non tutto sempre può essere al top e si spera che sia Arek che Piotr possano dare presto il loro apporto

come sempre hanno fatto egregiamente. Siamo giunti alla sfida domenicale in diretta su DAZN del classico orario delle 15, si tratta di una sfida che rientrerebbe nelle cosiddette “passeggiate” ma guai solo a pensarlo il calcio, specie quello italiano, ci ha abituato a grosse sorprese, non bisogna dimenticare, ed esempio, la netta sconfitta casalinga subita dalla pimpante Roma con la Spal. Con queste promesse ci aspettiamo una partita grintosa sin dai primi minuti !! Forza Azzurri !! Saverio Passaretti Presidente AINC





Calendario amico ma serve fuoco dentro

Fabrizio Piccolo L'altalena degli impegni riserva la parte più morbida, quella che potrebbe far volare molto in alto ma il Napoli stia attento. E' vero, il calendario fino a prima di Natale fa sognare, nessun big­match, partite abbordabili sulla carta (l'insidia peggiore è la trasferta a Bergamo con l'Atalanta) ma guai a distrarsi. Tra il Chievo al San Paolo di questo turno e la Spal sempre a Fuorigrotta il 22 dicembre ci sono – Champions a parte – Frosinone, Atalanta e Cagliari. Cinque partite che per lo spessore dimostrato finora dalla squadra potrebbero proiettare gli azzurri verso traguardi ancor più prestigiosi ma occhio. Il vero nemico da superare non è solo l'avversario di turno, è sempre il Napoli stesso. I suoi limiti, mentali ancor prima che tecnici, il rischio di prendere sotto gamba il rivale, l'inconscio pensiero di poter vincere ancor prima di scendere in campo. S'è già visto in alcuni momenti di questo avvio di stagione come un Napoli troppo lezioso, poco cattivo possa complicarsi la vita da solo. Anche l'ultima gara prima della sosta, a Marassi col Genoa, ha confermato quello che resta un punto su cui dover lavorare. Quando si giochicchia con superficialità si rischia grosso, a prescindere da chi hai di fronte. Ancelotti lo sa bene e ha da tempo avvisato tutti: facile trovare motivazioni in Champions, quando affronti campionissimi e top­club ma si diventa grandi quando anche contro le piccole e le medio­piccole riesci a mantenere l'attenzione alta e la concentrazione al massimo. Serve il fuoco dentro, poi magari se hai la bravura di fare subito un paio di gol ti puoi anche concedere di “gestire” la partita e di non sprecare energie a vuoto ma guai a non chiudere le gare. Guai ad affrontare partite che sembrano semplici senza la rabbia e la voglia di spaccare il mondo. Anche a questo serve il turnover, per scegliere tra i più motivati, per dar spazio a chi gioca meno e che deve sfruttare proprio queste occasioni per mettere in difficoltà il tecnico. Sbaglia,

probabilmente, chi pensa che Ancelotti abbia ormai scelto uno zoccolo duro su cui puntare come potrebbero far pensare le scelte recenti. Sono tutte decisioni legate a tanti fattori. Molto più probabile che proprio in questo filotto di partite (a maggior ragione perchè ci sono le due decisive partite di Champions nel mezzo) si torni a vedere una rotazione importante. Gioca chi ha più motivazioni, non necessariamente chi è più bravo.



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Dries Mertens, l’artista fiammingo verso l’orizzonte dei 200

Bruno Marra

Gli manca un gol per festeggiare il “bicentenario” del gol. Dries Mertes potrebbe coronare il traguardo domenica contro il Chievo. E sarebbe un altro fregio d’oro per questo artista fiammingo che sta dipingendo la storia a tinte azzurre. Chiamatelo pure “Tris” Mertens, dopo la prima tripletta stagionale che ha rievocato altre precedenti prodezze e un’estasi di emozioni e spettacolo che Dries in questi anni ci ha regalato. Dries c’è! Come un messaggio ecumenico ed una invocazione di fede e gloria che è già entrato nella leggenda. L’unicità e lo splendore di Mertens stanno nella Grande Bellezza che accompagna le sue gesta. Se esistesse un coefficiente di stile, eleganza e creatività applicata al numero di gol, Dries sarebbe uno dei più fervidi bomber dell’immaginario calcistico Dinamite pura, argento vivo e potenziale esplosivo concentrati in meno di 170 centimetri. L’altezza che solitamente condensa un fuoriclasse di razza. Mertens odia la banalità, la rifugge come i poeti e i rivoluzionari che colgono la perfetta essenza della nostra esistenza. Questo satanello di fattezze bucoliche non commette mai l’errore della normalità, ha in testa sempre l’idea più suggestiva, la giocata anticipata, la fantasia più scatenata in grembo alla classe innata. Mertens ha la velocità dell’esterno, la fantasia del trequartista e la penetrazione dell’attaccante. Una miscela straordinaria che ne determina fulgore, completezza ed una modernità assoluta. Dries è lo scugnizzo che

Napoli desiderava, il ragazzo semplice che gira per i quartieri per abbracciare la sua gente, il fenomeno esplosivo che infiamma anima e cuore ed il prodigio sensazionale che alimenta il romanzo popolare. L’artista fiammingo che vola verso il Club esclusivo dei 200…


Ti manca poco


Napoli­Chievo Verona,i precedenti Fabio Rea Ritorna il campionato con gli azzurri che sfidano al “San Paolo” il Chievo del neoallenatore Di Carlo, chiamato nell’ardua impresa di salvare gli scaligeri dalla retrocessione. Non vi sono tanti precedenti tra le due società, in quanto solo nell’ultimo decennio si sono affrontate con una certa continuità disputando la medesima categoria. Ecco alcuni numeri della sfida tra partenopei e clivensi: Incontri alla 13° Giornata ­ Incontri nel mese di novembre ­ Miglior sequenza di vittorie consecutive Napoli: 3 (2 volte) 1) 10/10/1999 – Napoli 3 – 2 Chievo (52’ Oddo, 58’ Schwoch, 61’ rig. Zanchetta, 62’ Magoni, 79’ Cossato) – Serie B 31/05/2009 – Napoli 3 – 0 Chievo (3’ Montervino, 7’ Bogliacino, 18’ Pia’) – Serie A 20/12/2009 – Napoli 2 – 0 Chievo (7’ rig. Hamsik, 87’ Quagliarella) – Serie A 2) 05/03/2016 ­ Napoli 3 – 1 Chievo (2’ Rigoni, 6’ Higuain, 38’ Chiriches, 70’ Callejon) – Serie A 24/09/2016 ­ Napoli 2 – 0 Chievo (24’ Gabbiadini, 39’ Hamsik) – Serie A 08/04/2018 ­ Napoli 2 – 1 Chievo (73’ Stepinski, 89’ Milik, 93’ Diawara) – Serie A Miglior sequenza di vittorie consecutive Chievo: 0 Più lunga striscia di imbattibilità Napoli: 4 partite (3 v. – 1 n.) Dal 25/04/1999 al 20/12/2009 Più lunga striscia di imbattibilità Chievo: 2 (1 v. – 1 n.) Dal 25/01/2014 al 14/09/2014 Risultati più ricorrenti Napoli 2 – 0 Chievo (3 volte); 1 volta: Napoli 0 – 0 Chievo; Napoli 1 – 1 Chievo; Napoli 1 – 0 Chievo;

Napoli 3 – 0 Chievo; Napoli 3 – 1 Chievo; Napoli 3 – 2 Chievo; Napoli 2 – 1 Chievo ­ Napoli 0 – 1 Chievo; Napoli 1 – 3 Chievo Partite con porta inviolata: Napoli 6 – Chievo 2 Partite in vantaggio: Napoli 7 (6 v. – 0 n. – 1 p.) – Chievo 4 (1 v. – 1 n. – 2 p.) Partita con più reti in assoluto: 5 10/10/1999 – Napoli 3 – 2 Chievo (52’ Oddo, 58’ Schwoch, 61’ rig. Zanchetta, 62’ Magoni, 79’ Cossato) – Serie B Migliori marcatori del match 1° Hamsik: reti 3 Napoli 2 – 0 Chievo (20/12/2009) – (Serie A) Napoli 1 – 0 Chievo (28/10/2012) – (Serie A) Napoli 2 – 0 Chievo (24/09/2016) – (Serie A) 1° Pellissier: reti 2 Napoli 1 – 3 Chievo (22/09/2010) – (Serie A) – (2) Rete più veloce Rigoni al 2’ ­ 05/03/2016 – Napoli 3 – 1 Chievo – Serie A Autoreti:Nessuna

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Per un bilancio così sintetizzabile: 1° vittoria Napoli 10/10/1999 – Napoli 3 – 2 Chievo (52’ Oddo, 58’ Schwoch, 61’ rig. Zanchetta, 62’ Magoni, 79’ Cossato) – Serie B Massima vittoria Napoli 31/05/2009 – Napoli 3 – 0 Chievo (3’ Montervino, 7’ Bogliacino, 18’ Pia’) – Serie A Vittoria Napoli più recente 08/04/2018 – Napoli 2 – 1 Chievo (73’ Stepinski, 89’ Milik, 93’ Diawara) – Serie A 1° pareggio 25/04/1999 ­ Napoli 0 – 0 Chievo – Serie B Pareggio più recente 25/01/2014 – Napoli 1 – 1 Chievo (18’ Sardo, 88’ Albiol) – Serie A 1° vittoria Chievo 22/09/2010 – Napoli 1 – 3 Chievo (9’ Cannavaro, 22’ e 74’ Pellissier, 58’ Fernandes) – Serie A Massima vittoria Chievo 22/09/2010 ­ Napoli 1 – 3 Chievo (9’ Cannavaro, 22’ e 74’ Pellissier, 58’ Fernandes) – Serie A Vittoria Chievo più recente 14/09/2014 – Napoli 0 – 1 Chievo (49’ Maxi Lopez) – Serie A Totali incontri: 12 Vittorie Napoli: 8 (7 in A, 1 in B) Pareggi: 2 (1 in A, 1 in B) Vittorie Chievo: 2 (in A) Reti Napoli: 20 (17 in A, 3 in B) Reti Chievo: 9 (7 in A, 2 in B)


Chievo e Stella Rossa per continuare a volare

Francesco Basile La "partita di pallanuoto" che si è giocata due settimane or sono nella piscina di Marassi, contro i fratelli genoani, ha visto trionfare gli azzurri per due reti a una. Un match davvero insolito a causa di un violento temporale, che ha reso impraticabile il terreno di gioco. Ma, anche sotto la pioggia battente, su un campo pesantissimo ove la palla praticamente non rimbalzava più, i ragazzi di mister Carletto Ancelotti hanno saputo esprimere al meglio le loro qualità, portando a casa una vittoria fondamentale per non perdere la scia della capolista. La Juventus ormai, tra forza personale e aiutini, macina vittorie su vittorie; difficile, praticamente impossibile, anche quest'anno, scucirle il tricolore dalle maglie. Per quanto si voglia dire, disdire e non pensar male, il campionato è già assegnato. In una competizione dove ormai già da troppo tempo conta solo il marketing, è difficile vincere per meriti. La vittoria degli scolorati a Milano contro i rossoneri e ancor di più l'espulsione di Higuain non hanno fatto altro che confermare quanto già si sapeva a inizio campionato: la Vecchia Signora, per l'ennesimo anno, deve vincere. E, chissà, ancora per quanti altri anni dovrà farlo. Il rosso del Pipita, creditore di un conto in sospeso contro la sua ex squadra che l'ha troppo facilmente scaricato a favore dell'arrivo di Cristiano Ronaldo, ha dimostrato quanto potere sugli arbitri abbia la maglia bianconera. Il numero nove argentino infatti, nei suoi due anni di permanenza a Torino, non è mai stato espulso ( e non perché non abbia mai commesso falli da meritarlo). Al Milan così come al Napoli, il rosso gli è concesso, a maggior ragione quando si gioca contro quella squadra lì. E domenica al San Paolo arriva il Chievo Verona, squadra ostica, che, per alcuni anni, è stata davvero una bestia nera per gli azzurri. La squadra clivense, dell'ex Giaccherini, sta vivendo un momento davvero complicato; ultima in classifica, a zero punti,

non dovrebbe creare grosse difficoltà agli azzurri, già proiettati verso la sfida decisiva di Champions contro la Stella Rossa. La spinta del pubblico, quello delle grandi occasioni, di sicuro non mancherà.




Fabian: Rain Man a Marassi

Raffaele Castiello Vittoria del Napoli a Genova che, a conclusione di una partita fortemente condizionata dal nubifragio abbattutosi su Marassi, regala tre punti importanti agli azzurri apparsi non impeccabili dopo le fatiche Champions. Turn over annunciato quello di Ancelotti che però non bastava, nel primo tempo, ad indirizzare l'incontro come il tecnico si aspettava. Il Napoli infatti, che pure aveva sfiorato il vantaggio con un clamoroso palo di Insigne, era poco corto e concedeva numerose ripartenze al Genoa che in una di queste, complice anche il posizionamento discutibile delle difesa, riusciva a passare in vantaggio. Colpo accusato dagli azzurri che perdevano le misure e si facevano prendere dalla frenesia del risultato sbagliando in più di un'occasione facili giocate. Nel frattempo, partita che diventava maledettamente complicata stante la pioggia battente per sembrare poi stregata, quando Milik si divorava, con colpevole mancanza di istinto killer, una limpida occasione sotto porta dopo magico assist di Callejon. Era troppo anche per Sor Carletto che, nella piscina in cui si era nel frattempo trasformato il prato di Marassi, inseriva ad inizio di ripresa i due ...canottieri.. Mertens e Fabian al posto di Milik e Zielinski, apparsi evanescenti durante la prima frazione di gioco. E Fabian, questo giovanotto di buona stazza fisica, tecnica niente male e notevole senso della posizione, diventava il punto di svolta dell'incontro. Per dirla in breve, un Rain Man, un uomo della pioggia in casacca azzurra e ..canottina n. 8! Suo il gol del pareggio dopo ottimo scambio con Ciro Mertens, ma soprattutto pronto a mettersi sulle spalle il Napoli con la sua fisicità che gli consentiva di battagliare ed uscire vincente con l'avversario di turno negli scontri uno contro uno generati dalle

pozzanghere di Marassi. Un vero gladiatore che, coadiuvato anche da Mertens e da un combattivo Mario Rui, imponeva la superiorità fisica e territoriale sulla fascia sinistra del Napoli, da dove poi, su punizione, nasceva l'azione di un sospirato ed importante vantaggio nel quale però, c'è da dire, il Napoli aveva avuto il pregio di credere fino alla fine. Conseguenza: vittoria sul fil di lana che farà morale e farà crescere l'autostima nel gruppo, in attesa della ripresa delle ostilità dopo la sosta per le Nazionali. Il Napoli continua così la sua corsa e traccia la strada seguire: vincere per tenere botta alla vecchia signora puntando al sodo e portandosi a casa anche vittorie sporche, di nome e di fatto, come quella di Genova. #forzanapolisempre


La vignetta della settimana Armando Lupini




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