Cuore azzurro n°135 del 09/04/2016

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Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli Club-Anno XI-Nr.1 35 del 09/04/201 6

Stop!





Risultati 31 °Giornata Classifica Carpi-Sassuolo 1 -3 Juventus Juventus-Empoli 1 -0 Napoli Udinese-Napoli 3-1 Roma Atalanta-Milan 2-1 Fiorentina Chievo-Palermo 3-1 Fiorentina-Sampdoria 1 -1 Inter Genoa-Frosinone 4-0 Milan Lazio-Roma 1 -4 Sassuolo Inter-Torino 1 -2 Lazio Bologna-Verona 0-1 Chievo Programma 32°Giornata Frosinone-Inter Chievo-Carpi Sassuolo-Genoa Milan-Juventus Empoli-Fiorentina Napoli-Verona Sampdoria-Udinese Torino-Atalanta Palermo-Lazio Roma-Bologna

Genoa Torino Atalanta Bologna Empoli Udinese Sampdoria Carpi Palermo Frosinone Verona

Programma 33°Giornata Bologna-Torino 73 67 Carpi-Genoa 63 Inter-Napoli 56 Atalanta-Roma 55 Fiorentina-Sassuolo Verona-Frosinone 49 Juventus-Palermo 48 Udinese-Chievo 42 Lazio-Empoli 41 Sampdoria-Milan

37 Classifica marcatori 36 Higuain 30 36 Dybala 14 36 Bacca 14 36 Icardi 13 34 Eder 12 33 Ilicic 12 28 Insigne 11 11 28 Kalinic Maccarone 11 27 11 22 Salah

Nap Juv Mil Int Int Fio Nap Fio Emp Rom

Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Francesco Basile,Fabrizio Piccolo,Armando Lupini ,Carmine Tascone Carlo Longobardi,Bruno Marra,Mario Passaretti, Ciro Piemonte Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 51 2/2007

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Sabato 09 Aprile 201 6


Napoli足Hellas Vr 4-3-3

4-3-1 -2

All.Sarri Ghoulam

Hamsik Juanito Gomez

Chiriches Reina

Rebic

Albiol Pazzini Hysaj

Allan

Jorgi


All.Del Neri Viviani

Pisano Callejon Bianchetti

inho

Gabbiadini

Gollini

Ionita Samir Insigne

Wszolek

Albertazzi


Il Napoli smarrisce la via maestra!! di Saverio Passaretti(presidente A.I.N.C.) Il Napoli ha smarrito la via del successo, la sconfitta di Udine ha fatto precipitare le quotazione degli azzurri per la conquista del primo posto che, considerando il gioco espresso, sarebbe veramente meritato secondo le opinioni dei più onesti cronisti sportivi. Ma la buena sorte ha girato le spalle emergendo sopra tutti gli aspetti stanchezza e nervosismo, problematiche acuite dalla massiccia presenza dei nostri beniamini nelle rispettive nazionali. Ciliegina sulla torta la “strana vicenda” del superman Gonzalo, autore di una realizzazione paragonabile ad un missile terra – aria sparato con tutta la rabbia vivendo una gara con i bianconeri di De Canio improvvisamente tornati ad una condizione psicofisica eccellente, ironia della sorte tutte le squadre che affrontano gli azzurri si caricano di una euforia sportiva inusitata ed anche i nostri ex hanno giocatori hanno meravigliato disputando una partita fuori dal normale. Ed è naturale che in questo clima il Napoli alzi la voce mettendo tutte le strategie per chiedere la riduzione della squalifica del Pipita. Quattro giornate – una esagerazione – che priverebbero il bomber contro le sfide decisive di Roma e Milano, il nostro Presidente si è inventato questa nuova formula di ricorso presentandosi unitamente a Gonzalo davanti alla Corte Sportiva d'Appello per far valere le proprie ragioni in relazione al ricorso presentato contro la maxi squalifica per l'attaccante. Una mossa coraggiosa, per sottolineare l'importanza della questione e il disappunto per quello che è accaduto. L'impressione è che il presidente del Napoli voglia tentare tutte le carte per recuperare una situazione al momento disperata, siamo tutti d’accordo e sosteniamo il suo tentativo, abbattersi adesso è una follia. Mancano solo sette giornate dalla fine del campionato, con la Juve in fuga, ogni dettaglio può valere molto in questa fase delicata della stagione, soprattutto perché la Roma dietro fa paura per la corsa al secondo posto. Non poter contare sul nostro centravanti per quattro giornate potrebbe essere fatale per il rush finale degli azzurri. Anche il Mister, Koulibaly e Mertens incappati nella morsa e costretti allo stop per un turno, tutto apparentemente a sfavore ma non dimentichiamo che in attacco rientra l’ottimo Gabbiadini e che la rabbia potrebbe moltiplicare il vigore agonistico di Insigne, su di loro pesa la croce di questo difficilissimo momento. Nel frattempo da Verona ci pervengono “venti di guerra” minacce velate alla propria squadra dai tifosi veronesi che lasciano presagire una gara con il coltello tra i denti. Con queste premesse gli spalti saranno pieni con i tifosi azzurri freschi da flash – mob a Piazza del Plebiscito e coreografie a sostegno del Pipita preannunciate sugli spalti, quello che conta su tutto è una prova di carattere che ricarichi l’ambiente. Forza Azzurri !! Dai Gonzalo !!!

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Sabato 09 Aprile 201 6



VIP azzurri:Davide Marotta si racconta

di Mario Passaretti Nuovo appuntamento con i V.I.P questa settimana.Oggi ai microfoni di Cuore Azzurro intervistiamo il famoso attore comico napoletano Davide Marotta reduce dalla bellissima e positivissima esperienza per aver recitato "Il piccolo cenerentolo"scritto,diretto ed interpretato dal grande attore del cinema italiano Leonardo Pieraccioni. Ci vuoi parlare dei tuoi esordi? Dopo brevi apparizioni teatrali mi sono inserito bene nel mondo del cinema,iniziando nel 1985 in un film del grande regista DarioArgento per poi comparire nel film diretto da Mel Gibson "La Passione di Cristo".Per dieci anni ho fatto il testimonial della Kodak in un celebre spot in cui impersona l'alieno Ciribiribì Come ti sei avvicinato al Napoli? Mi sono avvicinato come la maggior parte dei ragazzi di allora(nato nel 62,ndr) vivendo nel pieno della mia gioventù gli anni d'oro del grande Napoli di Maradona. Cosa ti impressiona di questa squadra? L'avvento di mister Sarri non era ben visto ma in breve tempo ha costruito un bellissimo giocattolo e tutti i componenti sembrano esseri interpreti magnifici di questo calcio "champagne". Il giocatore più importante? Tutti a modo loro lo sono,partendo dal grande Reina non solo chiamato a difendere i pali,ma bensì da vero leader a guidare tutto il reparto difensivo.Un centrocampo solido per poi terminare con il grandissimo Higuain,vero faro terminale di questa squadra.Indipendentemente dai singoli quello che impressiona più di tutto sono la determinazione ed il sacrificio,caratteristiche tipo di un toscanaccio doc come Sarri che è venuto qui a sfidare tutto e tutti infondendo alla squadra grande umiltà e facendo forse rimpiangere gli scettici iniziali che non lo ritenevano all'altezza di questa piazza. Pag.1 0

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Ami tanto la tua Napoli? Da Napoletano ammetto che questa città ha tanti problemi ma nel suo disordine la trovo magnifica.Ho impresse sempre le parole di Lucio Dalla(bolognese doc,ndr) e per questo vorrei citarle:"se avessi la possibilità con una siringa di iniettarmi un pò di napoletanità lo farei volentieri per avere la possibilità di vivere e ragionare come loro!"Credo che questa sia una frase emblematica che dovrebbe far riflettere il mondo intero sulla grandezza di questo popolo. Credi che la dirigenza avrebbe dovuto fare di più? Credo fortemente che a parlare siano i fatti e questi danno pienamente ragione all'operato societario.De Laurentiis da abile imprenditore ha avuto il coraggio di investire su Sarri.Forse sarebbe meglio dire "scommettere".Fatto sta che il Napoli è secondo e sta incantando tutti. Obiettivi stagionali? In virtù della sconfitta di Udine sarebbe facile ormaicredere che sia finito il sogno Scudetto.Ma tutti dovremmo ricordare una cosa fondamentale eche cioè ad inizio stagione tra lo scetticismo generale,si sperava di poter migliorare il quinto posto dello scorso campionato ed invece oggi tutti stanno cullando un sogno.Probabilmente la sconfitta di Udine è una batosta dura da digerire ma arigor di logica ci sono ancora tanti punti.E' difficilissimo ma mal che vada l'importante è finalmente aver sognato e migliorato comunque la passata stagione tra lo scetticismo generale Un saluto finale a tutti i lettori di Cuore Azzurro,all'Associazione Italiana Napoli Club,augurando a tutti un finale di stagione ricco di soddisfazioni...il vostro "Ciribiribì" Davide Marotta

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Sabato 09 Aprile 201 6


NAPOLI-GENOA 3-1 (primo tempo 0-1 ) MARCATORI: Rincon (G) al 1 0' p.t.; Higuain (N) al 6' e al 36', El Kaddouri (N) al 46' s.t. NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik, Callejon (dal 1 4' s.t. Mertens), Higuain (dal 43' s.t. El Kaddouri), Insigne (dal 29' s.t. Gabbiadini). (Gabriel, Rafael, Strinic, Chiriches, Maggio, Regini, Chalobah, David Lopez, Valdifiori). All. Sarri. GENOA (3-4-3): Perin; Izzo, Burdisso (dal 1 6' p.t. Fiamozzi), De Maio; Rincon, Rigoni (dal 20' s.t. Tachtsidis), Dzemaili, Gabriel Silva; Pandev, Pavoletti (dal 1 3' s.t. Cerci), Laxalt. (Lamanna, Donnarumma, Ntcham, Lazovic, Capel, Suso, Matavz). All. Gasperini. ARBITRO: Gervasoni di Mantova. NOTE: Ammoniti Koulibaly (N), Jorginho (N), Fiamozzi (G), Dzemaili (G) per gioco scorretto; Insigne (N) per comportamento non regolamentare.



Non salvo nessuno a Udine ma guai a mollare

di Carmine Tascone L’Udinese ha fatto una partita inattesa, veramente la partita della vita: hanno vinto tutti in contrasti a centrocampo, hanno giocato in maniera perfetta. Noi abbiamo fatto poco, la sconfitta è giusta ma ci può stare. In tanti venivano dalle fatiche con le rispettive nazionali, ma siamo stati deboli nei contrasti. De Canio poi sapeva benissimo come gioca il Napoli, l’ha visto sempre ed ha messo in pratica quanto aveva studiato. Sapeva che nella zona di Ghoulam, Hamsik e Insigne si poteva agire e ci hanno massacrato. Sarri invece sta diventando troppo nervoso, parla di fatturato, di calendario, di orari ma qualche errore lo sta facendo. Chi possiamo salvare? Io dico nessuno. E lo sottoscrivo. Ci può stare perdere ma non salvo nessuno. I

voti non li do perché mi stanno antipatici ma nessuno merita la

sufficienza. Neanche Sarri che deve smetterla di protestare con il quarto uomo e con l’arbitro. Niente drammi perché ci può stare perdere ma non mi aspettavo una prestazione simile. Usciamo anche da un altro equivoco: Higuain ha sbagliato perché ha messo le mani addosso all’arbitro, non reggono i paragoni con Bonucci che non si è comportato così. Il Pipita ha perso la testa. Così come va detto che i rigori ci stavano tutti e due. E’ vero anche che quando si parla di giocatori mi chiedo che fine abbiano fatto i due acquisti di gennaio, come Regini e Grassi. Mentre la Roma prendeva El Shaarawy e Perotti e sta facendo quello che sta facendo, noi abbiamo preso una giovane promessa e un terzino sinistro adattato a centrale che probabilmente non serviva. Ora la Juve sembra irraggiungibile, anche guardando il calendario, non sarebbe male guardarsi le spalle dalla Roma. Oggi col Verona il Napoli ha l’obbligo di vincere la partita e di continuare la rincorsa anche se sarà difficile. La squadra di Del Neri non ha più speranze di salvarsi. Confido anche in Gabbiadini: senza il Pipita tocca a lui e spero che abbia le motivazioni giuste per fare bene. Pag.1 2

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Tifosi,disintossicatevi dal mercato di Fabrizio Piccolo Se la buonanotte si vede dalla luna nera, allora siam messi male. Che ci aspetti un’estate calda, non solo a livello meteorologico ma sotto il profilo delle voci di mercato è cosa risaputa. Si possono sbagliare le previsioni del tempo, non quelle delle chiacchiere eterne sotto il sole ma un consiglio ai napoletani mi sento di darlo. Il caso Mediaset­Higuain deve essere il campanello d’allarme capace di dare una scossa: prendiamo il buono che c’è da quanto accaduto nei giorni scorsi, dalle polemiche montate in maniera spropositata da tutte le parti, dal tempo perso dietro una storia che doveva morire così com’era nata, in un batter di ciglia, ed impariamo a non dare peso alcuno in un senso come nell’altro. Dico io: se davvero volete farvi il sangue amaro a ogni sussurro di cessioni improvvide o di acquisti sbagliati, fate pure. Non sto a sindacare chi il mercato lo sa far bene, chi inventa di sana pianta e chi non lo sa fare per niente: personalmente è tema che mai m’ha appassionato e mai lo farà. Anche quando ho dovuto occuparmene. E sulla scorta di ciò dico che: non tutte le notizie vere diventano realtà concrete, non tutte le notizie false non possono diventare vere, non sempre quello che vale oggi vale domani e quello che valeva ieri è ancora reale. Quindi il mercato è un mondo fluttuante: fatto di telefonate, contatti, idee, soffiate vere e non, interessi, finzioni, favori, trovate geniali improvvise, lavori che durano mesi. E questo vale per i dirigenti e le società e per chi deve scriverne sui giornali. Che Higuain possa andar via è possibile. Che possa restare altrettanto. La mia impressione è che non lo sapremo tanto presto e che in questo lasso di tempo – fatto di smentite, promesse, rincorse, corteggiamenti, miliardi che vanno e che vengono – ne sentiremo di ogni tipo. Allora il consiglio è di tapparsi le orecchie. Dicono da Est che il Pipita va al City da Guardiola? Ok. Da Ovest rimbalza l’interessamento del Bayern? Ok. Da Sud assicurano che rinnova a vita con il Napoli? Ok. Da Nord giurano che lo vuole Conte al Chelsea, Mourinho allo United, il Qatar per farne il testimonial dei Mondiali 2024, la Fifa per pubblicizzare un nuovo videogame, la Nike e l’Adidas per affidargli scarpette d’oro? Ok tutto. Facciamoci entrare da un orecchio la voce e facciamola uscire dall’altro. E l’estate, statene pur certi, sarà meno amara. Pag.1 4

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Una volte era..."Un giorno all'improvviso"?

di Mario Passaretti Un giorno all'improvviso,il tormentone canoro delle curve italiane,diventato un vero e proprio rito dello Stadio San Paolo che sistematicamente a cinque minuti dalla fine della partita iniziava ad intonare il motivetto.La canzone,originariamente dei Righeira"l'Estate sta finendo,ndr" e trasformato in "Un giorno all'improvviso" era ed è motivo di orgoglio per il popolo partenopeo per chè è diventato argomento di discussione per la spettacolarità con la quale i tifosi azzurri la cantavano,spesso complici le esultanze della squadra.Dai social,ai servizi video,al merchandising ai giornali.Ormai anche sui cellulari si udiva questa piacevole musichetta.Ebbene proprio quel giorno non è stato tanto improvvisato ma bensì ben identificato,domenica 3 aprile,con una sonora sconfitta ad Udine.Tre gli schiaffi subiti dagli azzurri,ma più di tutto preoccupano le conseguenze.Fino a quel punto gli azzurri stavano regalando ai propri tifosi un sogno chiamato Scudetto ma adesso credere di poter rimontare ben sei punti ai bianconeri della Juventus sembra impresa davvero ardua.Soprattutto considerando che dalla Dacia Arena di Udine,il Napoli esce davvero con le costole rotte visto che il suo uomo migliore,Higuain,è stato protagonista di un bruttissimo gesto nei confronti dell'arbitro che aveva già decretato la sua espulsione.Un comportamento che è stato giudicato in tutti i modi che ha portato,come logica conseguenza

ad una maxi­

squalifica di ben quattro giornate.Sin da domenica pomeriggio tv,giornali,radio hanno riempito tanto i loro palinsesti parlando della reazione del campione argentino e delle possibili conseguenze.Tante le situazioni ipotizzate,fatto sta che è stato decretato l'allontanamento dai campi di gioco in maniera pesante.I tifosi che fino alla trasferta friuliana vivevano un meraviglioso sogno,si sono dovuti scontrare con una triste realtà,quella che ci vede troppo lontani sia numericamente(ben sei punti di distacco)sia soprattutto psicologicamente dal primo posto e tanti imputano a dirigenza ed allenatore il fallimento di un sogno­scudetto.Cari signori tifosi ma perchè si vuole volare troppo in alto?Ma nessuno ricorda le critiche iniziali che Sarri ha dovuto ingiustamente subire?Quale sogno sarebbe finito?Il sogno era ed è quello di migliorare la classifica dell'anno scorso!Sarri,nonostante tutti gli remassero contro sta riuscendo nell'impresa e a cuore aperto dovremmo dirgli grazie per averci fatto vivere un qualcosa di magico quasi dimenticato.La Juve ormai è troppo distante?Non fa nulla,grazie di vero cuore per averci ridato una speranza,grazie di vero cuore per averci fatto SOGNARE!

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La storia di Napoli­Verona Quando l'ironia è più forte del razzismo

di BRUNO MARRA Napoli­Verona è sempre stata qualcosa più di una sfida. E’ un rovente intreccio dalle sfumature sociologiche che raccoglie rivalità, astio e purtroppo proiezioni di discriminazione razziale. Oggi vale semplicemente un testa coda. Il Napoli vuole rimanere in scia della Juve, il Verona cercherà di non sprofondare in Serie B. Ma ha certamente meno probabilità di riuscire nel suo intento la squadra scaligera che al San Paolo potrebbe prendere il calcio decisivo per fare il capitombolo all’inferno. Una soddisfazione calcistica per il popolo azzurro che nella storia ha dovuto più volte subìre l’onta anche razzistica del Profondo Nord. L’apice si ebbe negli Anni 80. Il Verona vinse lo scudetto nella stessa stagione in cui a Napoli arrivò Maradona. Proprio al Bentegodi il Napoli di Diego debuttò quell’anno. Perdemmo 3­1, ma i veronesi persero la dignità con striscioni che inneggiavano alla distruzione della nostra città oltre al famoso: “Benvenuti in Italia” che suonava come estrema discriminazione. Eppure proprio in quegli anni d’oro maradoniani il Napoli inflisse le più dure umiliazioni ai tifosi veronesi, rispondendo con spettacolo in campo ed ironia nella curva alla volgarità scaligera. Nella stagione successiva avvenne il contrappasso. Il Verona vinceva 2­0, dalla curva piovevano insulti e cori irridenti per i napoletani, quando Maradona compì la vendetta. Prima un rigore e poi un colpo di testa all’indietro quasi al 90esimo fece esplodere il settore azzurro. Il Napoli pareggiò 2­2 e Diego disse: “abbiamo difeso l’onore di un’intera città”. Ma è solo il primo capitolo, perché il bello sarebbe arrivato l’anno successivo. Il Napoli al San Paolo sommerse di gol il Verona e Maradona firmò uno dei suoi gioielli più belli di sempre: pallonetto da quasi 50 metri che si infilò all’incrocio dei pali. GIULIETTA E ROMEO – L’episodio che è già leggenda accadde al ritorno a Verona. La curva scaligera ci accolse con un “caloroso” benvenuto: VESUVIO LAVALI COL FUOCO. E di seguito: “Napoli colera, sei la vergogna dell’Italia intera”. Chiamiamoli pure gentili convenevoli. Però nessuno aveva fatto i conti con la proverbiale, inesauribile, lapidaria ironia napoletana. Ed ecco il meraviglioso affresco. Dalla Curva azzurra uscì lo striscione: “Giulietta è ‘na zoccola”. Un capolavoro d’intelligenza, un’iperbole d’ ironia, una concezione di vita in contrapposizione alla volgarità idiota. Un modo per spoetizzare e ridurre in cenere la visione angelica del personaggio di Shakespeare, confinata a ruolo di misera meretrice. Quello striscione non ammise repliche perché restò per sempre nell’immaginario collettivo. Così come quello che accadde proprio di questi tempi, 26 anni fa. Era il 22 aprile, il Napoli e il Milan erano a pari punti in testa alla classifica a due giornate dalla fine. Noi andammo a giocare a Bologna, il Milan proprio a Verona, quella fatal Verona che negli Anni 70 le aveva già sottratto uno scudetto. E come per magia, prevalse ancora la filosofia di Giambattista Vico, figlio della nostra terra, che invocava i corsi e ricorsi storici. Il Napoli vinse al Dall’Ara, il Milan crollò al Bentegodi. Il Napoli vinse lo scudetto e ironia della sorte quella vittoria del Verona, che di fatto ci consegnò il tricolore, non servì agli scaligeri per evitare la retrocessione. Ma i napoletani non dimenticarono il gesto “nobile” della città di Giulietta e scrissero in maniera ancora una volta geniale: GRAZIE VERONA. Il Napoli trionfò nella annosa disputa sia in campo che sugli spalti. E domenica ci ricorderemo di quelle stagioni splendide e di una rivalità infinita. Se li battiamo li rimandiamo in Serie B. Ma non vogliamo infangare né la storia e né la nobile memoria. E se Giulietta desidera, le concediamo pure la cittadinanza onoraria…

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il VIGNETTONE di ARMANDO LUPINI


Guardare in faccia alla realtà è l'imperativo categorico di Francesco Basile E' arrivato il momento dei complimenti per la straordinaria stagione degli azzurri e di mister Sarri. Pensare di poter insediare ancora quel primo posto, ormai ad esclusivo appannaggio della Juventus, a sette giornate dalla fine del campionato, è più che utopia. I bianconeri son forti e il sistema, inutile negarlo, è dalla loro parte. Campionato falsato? Beh nulla può darne la certezza. Sta di fatto che tre coincidenze fanno una prova, e di coincidenze ce ne sono state tante. Domenica scorsa al “Friuli” abbiamo assistito all'ennesimo scempio. Un'espulsione ingiusta, per doppia ammonizione, quella del Pipita Higuain. Purtroppo con o senza Higuain, la partita era già stata compromessa dall'errore di Gabriel sul 2 a 1 dell'Udinese. Partita nervosa quella con i bianconeri di De Canio che hanno giocato la partita della vita. Se si pensa che la stessa squadra non è per niente scesa in campo, in occasione dello scontro con la Juventus, qualcosa di strano c'è. Il campionato ormai è ipotecato e bisogna soltanto pensare alla prossima partita con il Verona al San Paolo. Bisogna innanzitutto ritrovare la serenità, blindare il secondo posto provando a vincere a Milano (contro l'Inter) e a Roma, e permettere ad Higuain di vincere la scarpa d'oro.

Poi si penserà alla prossima stagione,

provando a sistemare già da ora alcuni tasselli fondamentali: il rinnovo dei contratti di Sarri e di Gonzalo Higuain. Ovviamente sarà fondamentale oltre a trattenere i pilastri fondamentali di questa squadra delle meraviglie, anche rinforzare i reparti e in particolar modo la panchina. Con il suo cannoniere squalificato, il Napoli si troverà ad affrontare, a partire da quella di domenica, partite complicate sulla carta. La difficoltà è dettata soprattutto dal risvolto psicologico che ha avuto sulla squadra la sconfitta di Udine. Ma gli azzurri hanno già dimostrato durante questo campionato di sapersi rialzare in maniera eccellente. In tutto ciò la piazza non mancherà certamente di palesare il proprio sostegno. Per cui una sola cosa ci resta da dire: forza ragazzi, e cerchiamo di chiudere alla grande questo campionato a dir poco statosferico! Grazie per averci regalato un sogno immenso!

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Basta poco che ce vò di Carlo Longobardi Non è successo nulla, bisogna chiudere, e in fretta, il traumatico rientro post­ pasquale. E’ necessario, quindi, diradare i ricordi della ingloriosa sconfitta di Udine, degli errori compiuti, dell’espulsione del Pipita e di tutto ciò che ne è conseguito, squalifiche “di massa” comprese. Inutile e improduttivo continuare a ragionare sulla folle gestione della giustizia sportiva, obsoleta e nelle mani di personaggi quantomeno discutibili considerata la marchiana ingenuità (eufemismo) ampiamente dimostrata da chi dovrebbe dirigerla e la rigida osservanza di norme clamorosamente superate dalla realtà e dai sistemi di comunicazione e riproduzione attuali. E’ un campionato strano, altalenante e straordinariamente avvincente dove qualsiasi sorpresa, nonostante le condizioni modificate, è ancora possibile. Buttare tutto alle ortiche, adesso, sarebbe una grande bestemmia. Ci aspetta il Verona, al quale non si deve far altro che dare una definitiva spallata verso il baratro della serie B ed avremo la possibilità di farlo con giocatori che hanno la grande opportunità di acquisire sul finale di stagione quella visibilità ricercata e necessaria anche per il traguardo dei prossimi campionati europei come nel caso di Gabbiadini. La tifoseria dovrà dimostrare di aver raggiunto l’elevato grado di maturità già più volte espresso e sostenere la squadra senza riserva e con il massimo entusiasmo così come i ragazzi meritano ampiamente. Fondamentale è continuare a far sentire la pressione, forte e senza soluzione di continuità; nel calcio, alla stregua di come avviene in tutti i fenomeni umani, ha una rilevanza enorme l’aspetto psicologico, elemento che per una inezia può oscillare in positivo o in negativo. “Basta poco che ce vo” è una frase che tempo fa fu utilizzata per spronare le persone a “dare”. Ecco, proviamo a dare tutto il possibile, ognuno per la parte di propria competenza, senza alcuna perplessità, consapevoli della situazione contingente, della difficoltà, ma con una sola grande certezza: se ogni tentativo sarà esperito, se si sarà consumata l’ultima stilla di sudore non ci sarà alcuna recriminazione possibile. I conti si fanno sempre alla fine e quelli costituiti da numeri onesti rappresentano in ogni caso la migliore vetrina da esibire. Con orgoglio. Forza Napoli, ora più che mai.

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Sabato 09 Aprile 201 6



Vergogna,la solita serie A! di Ciro Piemonte Negli ultimi giorni non si è parlato d’altro, ma la tanto attesa stangata è arrivata. Dopo i fatti di Udine, si attendeva solo l’esito. Questo campionato, questa Serie A ha messo bene in chiaro le cose, non sono mai stata una persona che ha creduto ai vari giochi di potere nel calcio, ma probabilmente devo ricredermi. Questa Juventus post­calciopoli è quasi peggio di quella precedente, perché quella di prima era forte. L’era Conte che ha permesso di vincere tre scudetti è iniziata proprio con il famoso gol di Muntari che avrebbe permesso al Milan di mettersi a tre lunghezze dalla Juventus, ma che alla fine sappiamo tutti come è andata. L’inizio di un ciclo che ancora va’ avanti e che purtroppo dobbiamo subire ogni anno. La farsa della Serie A andrà avanti, inoltre senza Higuain per 4 giornate di buono da vedere in questo campionato fasullo e mediocre c’è veramente poco. D’altronde una squadra che ha più di 30 scudetti in Italia annovera in bacheca nemmeno 10 titoli europei in tutta la sua storia, tutto questo lascia pensare. Addirittura sono arrivate le dichiarazioni di Rizzoli in difesa di Chiellini, sinceramente è la prima volta che un arbitro commenta una gara, nel referto arbitrale questa cosa è stata interamente tralasciata dal nostro caro arbitro che andrà all’Europeo, non a caso. Quello di Bonucci a Torino è stato solo uno dei casi, ma come sempre non ci resta che parlare e commentare, hanno distrutto un sogno, le lacrime di Higuain erano quelle di un’intera città, chi diventa avversario della Juventus diventa una vittima del sistema, ci sono passati tutti, dall’Inter di Ronaldo, al Milan, dalle manette di Mourinho all’intervista di Totti che diceva che dovevano fare un campionato a parte e questo, ahinoi! È vero. Quello che rimane da dire è ringraziare sempre questi ragazzi, mi hanno permesso a 24 anni di vivere il sogno scudetto, per la prima volta. Per Higuain invece gli suggerirei di andare via da qui, questo campionato non lo merita, si scelga una grande squadra e faccia vedere a tutti chi è il migliore numero 9 del mondo.

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Sabato 09 Aprile 201 6



UDINESE-NAPOLI 3-1 MARCATORI:Bruno Fernandes (U) al 1 4’ (rig.) e al 46’, Higuain (N) al 24’ p.t., Thereau (U) al 1 3’ s.t. UDINESE (3-4-1 -2) Karnezis; Hertaux, Danilo, Felipe; Widmer, Kuzmanovic, Badu, Armero (dal 30’ s.t. Piris); Bruno Fernandes; Thereau (dal 39’ s.t. Perica), Zapata (dal 1 9’ s.t. Matos). In panchina: Meret, Wague, Edenilson, Pasquale, Ali Adnan, Hallfredsson, Lodi, Iniguez, Balic. ALLENATORE De Canio. NAPOLI (4-3-3) Gabriel; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho (daò 29’ s.t. El Kaddouri), Hamsik; Callejon (dal 1 4’ s.t. Mertens), Higuain, Insigne (dal 27’ s.t. Gabbiadini). In panchina: Rafael, Reina, Strinic, Maggio, Regini, Chiriches, Valdifiori, David Lopez, Chalobah. ALLENATORE Sarri. ARBITRO:Irrati di Pistoia. NOTE:Espulsi Sarri al 28’ p.t. per proteste, Higuain al 30’ s.t. per doppia ammonizione. Ammoniti: Herteaux, Ghoulam, Koulibaly, Kuzmanovic, Jorginho, Fernandez, Widmer per gioco scorretto; Mertens per comportamento non regolamentare.


Rivendita Tabacchi




EXTRA TIME ZONA NAPOLI LA TRASMISSIONE UFFICIALE DELLA ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

EXTRA TIME ZONA NAPOLI-In onda in diretta il martedì alle 20.30 su Capri Event,canale 271 del digitale terrestre ed in replica il mercoledì alle 1 4.30 sempre su Capri Event ed alle 23.00 su TeleCapri Sport.Ed infine il giovedì alle 23.30 di nuovo su Capri Event


RISTORANTE LA CAMPANELLA via G. di vittorio 58 - 53048 Sinalunga (SI) - Fraz. Bettolle Tel: 0577 62451 6 E-mail: brunellamarsico@gmail.it



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