Cuore azzurro n°152 del 25.02.2017

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Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli Club­Anno XII­Nr.152 del 25/02/2017

Inizia il tour de force


CALENDARIO pag.5­6:Calendario

RISULTATI E CLASSIFICA

pag.7:Risultati e Classifica

FORMAZIONI

pag.8­9:Le probabili formazioni


TABELLINI E FOTO pag.12­13:Tabellini e Foto

SCHEDE TECNICHE pag.16:Le schede tecniche

IL VIGNETTONE pag.21: La "Vignetta"





Risultati 25°Giornata Classifica Programma 27°Giornata Juventus­Palermo 4­1 Roma­Napoli Atalanta­Crotone 1­0 Juventus 63 Sampdoria­Pescara Empoli­Lazio 1­2 Roma 56 Milan­Chievo Bologna­Inter 0­1 Napoli 54 Atalanta­Fiorentina Udinese­Sassuolo 1­2 Inter 48 Cagliari­Inter Chievo­Napoli 1­3 Atalanta 48 Torino­Palermo Pescara­Genoa 5­0 Lazio 47 Empoli­Genoa Sampdoria­Cagliari 1­1 Milan 44 Udinese­Juventus Roma­Torino 4­1 Fiorentina 40 Crotone­Sassuolo Milan­Fiorentina 2­1 Torino 35 Bologna­Lazio 34 Programma 26° Giornata Sampdoria Chievo 32 Classifica Marcatori Napoli­Atalanta 19 Sassuolo 30 Dzeko Juventus­Empoli Udinese 29 Higuain 19 Palermo­Sampdoria Belotti 17 Cagliari 28 Lazio­Udinese Mertens 16 Crotone­Cagliari Bologna 27 Icardi 15 Sassuolo­Milan Genoa 25 Immobile 13 Chievo­Pescara Empoli 22 Kalinic 11 Genoa­Bologna Palermo 14 IagoFalque 10 Inter­Roma Crotone 13 Hamsik 10 Fiorentina­Torino Pescara 12 Simeone 10

Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Francesco Basile,Fabrizio Piccolo,Armando Lupini,Carlo Longobardi, Bruno Marra,Marco Martone,Ciro Piemonte,Mario Passaretti,Anna Mottola,Raffaele Belfiore Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 512/2007

Sabato Pag.7 25 Febbraio 2017


Napoli­Atalanta Sabato 4­3­3

3­4­1­2

All.Sarri Ghoulam

Ham

Chiriches Petagna

Diawa

Reina

Kurtic Albiol Gomez

Maggio

Zieli


o 25 Febbraio 2017 ore 20.45 Gasperini

msik Conti Insigne Toloi Kessie

Pavoletti Berisha Caldara

ara

Freuler Callejon Masiello

inski Spinazzola


Napoli....test orobico

di Saverio Passaretti(presidente A.I.N.C.) Superata una prima fase

pallone d’oro Ronaldo.

diventato un nostro

delicata che poteva complicare

Un errore fatale con i giocatori

indimenticabile eroe Hesse

mentalmente la squadra reduce

risultati improvvisamente in

Jeppson oppure per tornare in

dalla sconfitta al Bernabeu

balia di un avversario

tempi più recenti il prezioso

contro un Real, che, peraltro, ha

prorompente deciso a far valere

pareggio ottenuto dalla squadra

sfoggiato una ottima

la sua indiscutibile forza a

scudettata di Maradona.

prestazione, si riavvia in

sancire, per non dimenticarlo,

Fondamentalmente è sempre

campionato con la netta vittoria

che il ritorno sarà ancora più

stato un punto di partenza per

a Verona contro il sempre

duro … il Real Madrid non teme

illuminati futuri, certamente di

temibile Chievo ed in sequenza

avversari, il 7 marzo vorrà dare

buon auspicio per le prossime

la rivincita con l’Atalanta che

una nuova dimostrazione di

incredibili sfide con Juve (a

proprio nell’andata ha inanellato

superiorità.

ripetizione), Roma e Real, che

vittorie ripetizione facendo

Senza paura ma con umiltà il

sia l’Atalanta foriera di grandi

sognare una qualificazione

Napoli ha il dovere di tentare la

successi.

europea.

grande impresa sboccandosi

Iniziamo a batterla con

A Madrid ci eravamo illusi dopo

soprattutto mentalmente

convinzione e carica agonistica

l’euro­gol del diavoletto Insigne,

imponendo il suo gioco ed

il pubblico sosterrà con

emblematica la sua corsa in

impegnando tutte le energie

veemenza la squadra con

campo, viso teso ed esplosione

disponibili, corsa e

l’amarezza nel cuore grazie alla

in una gioia incontenibile,

temperamento sono due dogmi

assurda decisione di impedire la

quanto ci ha fatto sognare il

da scolpire nella mente.

presenza dei tifosi allo Juventus

nostro scugnizzo che in termini

C’è da riconoscere che la

Stadio, una decisione che lascia

di “cazzimma” si è dimostrato

reazione convinta a Verona

sbigottiti in considerazione della

un autentico campione.

lascia ben sperare dovendo

delicatissima partita ancora una

Chissà se quel gol abbia creato

affrontare in anticipo casalingo

volta da affrontare senza

la convinzione di poter superare

l’Atalanta di Gasperini,

neanche una sparuta presenza

il muro madrileno in scioltezza

scorrendo nel tempo non molti

di bandiere azzurre !

facendo dimenticare che si

ricordano che proprio ai

L’Associazione Italiana Napoli

giocava nel tempio europeo del

bergamaschi l’allora presidente

Club condanna, con

calcio contro uno squadrone

Lauro strappò a suo di milioni

forza,questa assurda decisione!

arricchito dal pluridecorato

(ben 100) il centravanti

Sabato Pag.10 25 Febbraio 2017



REAL MADRID­NAPOLI 3­1 (primo tempo 1­1) MARCATORI:all'8' Insigne (N), al 18' p.t. Benzema (RM); al 4' s.t. Kroos (RM), al 10' s.t. Casemiro (RM) REAL MADRID (4­3­3): Navas; Carvajal, Sergio Ramos (dal 26' s.t. Pepe), Varane, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; James Rodriguez (dal 31' s.t. Lucas Vazquez), Benzema (dal 36' s.t. Morata), Ronaldo. In panchina:(Casilla, Isco, Nacho, Kovacic). Allenatore: Zidane. NAPOLI (4­3­3) Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski (dal 30' s.t. Allan), Diawara, Hamsik (dal 39' s.t. Milik); Callejon, Mertens, Insigne. In panchina (Rafael, Maggio, Maksimovic, Jorginho, Giaccherini). All.: Sarri. ARBITRO:Skomina (Slovenia). NOTE:Osservato un minuto di silenzio in memoria di Luis Gomez­Montejano, ex presidente del Real scomparso di recente. Espulsi: Ammoniti: Sergio Ramos, Zielinski, Modric, Mertens. Angoli: 5­1 per il Real Madrid. Recupero: 0'; 3'.



Campionato anomalo,decidono scontri diretti

di Fabrizio Piccolo

E' il campionato più squilibrato degli ultimi anni quello che stiamo vivendo: le grandi fanno le grandi, le sorprese si confermano tali, le piccole restano piccole. Squarciata in due la classifica, vincere 7­1 o 1­0 col Bologna porta sempre tre punti, pareggiare in casa col Palermo ne fa lasciare sul terreno più di due perchè le altre lo battono. E' questa l'analisi che deve fare il Napoli in vista del momento decisivo della stagione. Se il successo col Chievo ha restituito una squadra viva, con carattere, per niente depressa dopo la sconfitta (e tutto il resto) di Madrid, dimostrando che contro le piccole si può e si deve far risultato senza perdere battute, a decidere fin dove si può arrivare saranno gli scontri diretti. Non quello con l'Atalanta stasera, sia chiaro, perchè la squadra di quel Gasperini che per qualche ora fu allenatore del Napoli è bella e divertente, ha tanti giovani di valore ma è inferiore e al San Paolo non può essere un ostacolo insormontabile (anche se va affrontata come se lo fosse) ma sarà con Roma (soprattutto), Juve, Lazio eccetera che bisognerà dare tutto. Una stagione verrà giudicata dai risultati e il Napoli è in corsa ancora su tre fronti ma due di questi potrebbero (facciamo le corna) finire o essere pregiudicati tra pochi giorni. Il campionato deve essere il territorio di caccia principale, il secondo posto è l'obiettivo realisticamente alla portata ma passa per gli scontri diretti. La rosa ora è al completo, gli infortunati (Milik in primis) sono tornati, i nazionali africani (Ghoulam e Koulibaly) hanno assorbito le fatiche di coppa d'Africa, se si ferma Mertens a pensarci ci sono Hamsik e Insigne, i talenti baby come Zielinski e Diawara crescono: cosa manca? Oggi testa all'Atalanta, poi tutti concentrati sulle partite che diranno la verità. Essere solo belli, quando sei tanto forte, non basta.

Sabato Pag.14 25 Febbraio 2017




SU

GIU'


Inizia il tour de force di Mario Passaretti

Sta per iniziare il periodo più tosto

Ci sarà il ritorno degli ottavi di finale

della gestione Sarri.Nel giro di due

contro il Real Madrid.Fior fiori di

mesi si decide una stagione nel

campioni scenderanno sul prato di

bene o nel male.Sabato l’impegno

Fuorigrotta,proveranno il bivido di

contro gli orobici,squadra sempre

ascoltare

ostica ma che deve essere battuta

Champions dei tifosi azzurri senza

ad ogni costo per continuare a fare

però farsi intimorire.Del resto dalla

bene in campionato.In un modo o in

loro parte ci sono due fattori

un altro si deve vincere!!!!

fondamentali.Il 3­1 dell’andata e la

Prima di allora per mister Sarri è

grande

vietato distrarsi e pensare alla sfida

internazionale possono giocare un

di martedì allo Juventus Stadium

ruolo

per la partita valida per le semifinali

psicologico

dei

di Coppa Italia.Ma è ovvio che

madrileni.Gli

azzurri

l’opportunità di giocare con i rivali

comunque a realizzare l’impresa e

storici ,batterli e magari mettere un

riempire di gioia i cuori dei tifosi

mezzo piede in finale,sono tutti

presenti in massa sugli spalti.

pensieri che possono frullare nella

Due settimane di tregua e poi

mente dei giocatori.

duplice sfida (ritorno di coppa ed

Ma dopo viene il bello!E si che il

una in campionato) contro i non

Napoli si gioca tutto!Il 4 marzo

colorati e per finire il ciclo terribile

viene ospitato dalla Roma e quella

Lazio ed Inter,intervallate dagli

partita

impegni

molto

probabilmente

in

diretta

esperienza

in

fondamentale

con

l’urlo

campo

sull’aspetto più

quotati

proveranno

Udinese

e

stabilirà chi delle due si meriterà il

Sassuolo.Roba da rabbrividire, ma

secondo posto in campionato e

statene certi che i ragazzi di mister

quindi l’accesso diretto ai gironi di

Sarri in questi due mesi di fuoco

Champions del prossimo anno.

venderanno

Ed appena tre giorni dopo ci sarà la

cercheranno in tutti i modi di dare

partita evento al San Paolo.

un senso positivo a questa stagione

cara

la

pelle

e

Sabato Pag.18 25 Febbraio 2017


kit maglie stagione 2016-2017


"Porompomperoperò” il canto del San Paolo compie 29 anni

di Bruno Marra

Il 26 febbraio per il San Paolo non è una data qualsiasi e neppure un giorno da ascrivere a trofei o vittorie sensazionali del nostro Napoli. Però è un anniversario importantissimo per i tifosi, per qualla passione che si vive guardando la Curva e godendo dello spettacolo nello spettacolo, quello del popolo azzurro. Il 26 febbraio del 1989 nacque il “Porompompero”, la canzoncina che è diventata inno e culto nella storia di Fuorigrotta. Era un caldo pomeriggio, quando ancora il calcio non era votato a diritti televisivi, a campionato spezzatino, a notturne ed orari di ogni tipo. In una soleggiata domenica si giocò Napoli­Lecce. Dominammo in lungo e in largo. In neppure un’ora vincevamo 3­0 con gol di De Napoli e doppietta di Carnevale. Bene, il San Paolo pensò allora che lo spettacolo dal campo dovesse trasferirsi in alto, sugli anelli della nostra Cattedrale. E fu così che partì il coro:Porompompero­però­ poroporompomperoperò. Ma la cosa che sarebbe poi passata alla storia fu la durata di quella canzone che per oltre mezzora ininterrottamente fu intonata e addirittura ballata sugli spalti di Fuorigrotta. Una canzoncina sudamericana degli Anni 60 che perfettamente scandova il nostro ritmo caliente con quel Napoli che aveva in squadra Maradona, Careca ed Alemao, praticamente tutto il versante sudamericano. Fu un bagno di entusiasmo. Proprio Alemao segnò il gol del definitivo 4­0, ma il coro non si fermò e addirittura proseguì dopo il fischio finale. Una interpretazione da guinness dei primati. Il giorno dopo il quotidiano Il Mattino titolò in prima pagina: Porompomperoperò. Una cosa unica, inaudita, strepitosa, che solo la fantasia e l’ingegno della napoletanità poteva creare. E quel coro portò tanta fortuna, perché divenne la colonna sonora della Coppa Uefa che il Napoli conquistò due mesi dopo nella indimenticabile finale di Stoccarda. Ed allora buon compleanno a noi, a tutti quelli che per festeggiare non canteranno “tanti auguri a te”, ma semplicemente urleranno ancora una volta: “Porompomperoperò”. Esattamente come 29 anni fa, in una giornata di sole che resterà immortale.

Sabato Pag.20 25 Febbraio 2017


il VIGNETTONE

di ARMANDO LUPINI


Al San Paolo,la sfida delle sfide di Francesco Basile

A pochi giorni dalla disfatta del

trent'anni fa, infatti, il Napoli di

caratterizzato solitamente di

Santiago Bernabeu è giusto

Maradona aveva sfidato gli

possesso, incursioni veloci e

tirare un pò le somme. Che la

allora campioni della Liga

verticalizzazioni sugli esterni.

partita fosse difficile, per non

spagnola.

Una squadra praticamente

dire impossibile, lo si sapeva da

La sconfitta maturata a Madrid è

irriconoscibile, se non avesse

quando l'urna di Nyon ha

stata figlia dell'inesperienza

avuto l'alibi di avere di fronte il

decretato per il Napoli

degli azzurri di calcare certi

Real Madrid. E, per quanto se ne

l'avversario più temibile, il Real

palcoscenici. E neanche

dica, per quanto si possano

campione d'Europa e del

giocatori abituati a questi grandi

ricercare le cause dei tanti

mondo. Una squadra di mostri,

scenari, vedi Albiol, Reina e

errori, e di conseguenza, della

di alieni, di individualità

Callejon, sono stati capaci di

sconfitta, il Napoli è mancato

straordinarie,di grande

inculcare nei compagni di

maggiormente nell'audacia e

esperienza internazionale.

squadra, il coraggio necessario

nella consapevolezza delle

Pensare di andare a giocare in

per vivere determinate partite. Il

proprie capacità. Il risultato

quello stadio, nello stadio dei

gol di Insigne, che comunque

dell'andata non condanna

blancos, è stato un sogno

risulta importante in vista della

totalmente la squadra di Sarri.

divenuto realtà per giocatori e

sfida di ritorno al San Paolo, ha

Al San Paolo, per passare il

tifosi azzurri. Quegli stessi tifosi

soltanto alimentato la speranza

turno, occorrerà giocare la

che, dieci anni or sono,

di poter competere contro la

partita perfetta, segnando

seguivano la squadra nelle

squadra più titolata della

almeno due gol senza subirne.

trasferte dei campi di serie C,

massima competizione europea.

Nell' "arena" di Fuorigrotta,

nella storica data del 15

Poi un Napoli timoroso si è

gremita in ogni ordine di posto,

febbraio 2017, hanno potuto

spento di fronte al gioco

Davide affronterà nuovamente

varcare i cancelli di uno degli

stratosferico degli spagnoli, che

Golia e chissà che, magari, non

stadi più importanti d'Europa.

in pochi minuti hanno ribaltato il

finirà come nel ben noto

Soltanto un'altra volta, nella

risultato. Gli azzurri, mai

racconto biblico.

storia della società, il manto

realmente entrati in partita, non

verde del Santiago aveva

hanno saputo né creare né

ospitato le maglie partenopee:

imporre il loro gioco

Sabato Pag.22 25 Febbraio 2017



CHIEVO­NAPOLI 1­3 (primo tempo 0­2) MARCATORI:al 31' Insigne (N), al 38' p.t. Hamsik (N); al 13' Zielinski (N), al 28' s.t. Meggiorini (C) CHIEVO (4­3­2­1):Sorrentino; Cacciatore, Gamberini, Spolli, Gobbi; Izco, Radovanovic (dal 1' s.t. Meggiorini), Hetemaj; Castro (dal 18' s.t. De Guzman), Birsa; Inglese (dal 26' s.t. Gakpè) (Seculin, Confente, Frey, Dainelli, Cesar, Sardo, Rigoni, Bastien, Depaoli). All.: Maran. NAPOLI (4­3­3):Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Allan (dal 42' Zielinski), Jorginho, Hamsik; Callejon, Pavoletti (dal 26' s.t. Milik), Insigne (dal 34' s.t. Giaccherini) (Rafael, Sepe, Strinic, Chiriches, Maggio, Albiol, Diawara, Rog, Mertens). All.: Sarri. ARBITRO:Irrati di Pistoia. NOTE:Ammonito Cacciatore. Angoli: 6­5 per il Chievo. Recupero: 2'; 3'.



Ragione o istinto?

di Carlo Longobardi Calma, calma e ancora calma. Alla follia comunicativa del Presidente, che, preso dal periodico delirio di sovraesposizione mediatica (nella fattispecie addirittura “internazionale”) avuta nell’immediato post partita di Madrid, non si deve assolutamente replicare, se si è convinti che trattasi di dichiarazioni espresse “a caldo” e nel pieno di una sovra eccitazione adrenalinica. Per questo sarebbe quanto mai opportuno astenersi dal commentare in maniera gratuita e talvolta lesiva per il prosieguo della stagione; invece, in tutto l’ambiente napoletano si sta operando affinché le discutibili esternazioni, certamente fuori luogo, diventino il migliore concime per minare progressivamente un bellissimo giocattolo fino a farlo implodere. Nel citare “l’ambiente napoletano” bisogna specificare che dentro sono compresi tutti: addetti ai lavori, giornalisti e tifosi. Come già è accaduto anche questo è un ulteriore momento in cui è necessario operare un scelta e valutare, con ponderazione, da che parte stare, comprendendo che qualsiasi riflessione fatta, in proporzione alla propria esposizione, può assumere un valore importante, soprattutto nell’epoca dei social network. E come al solito non ci sono grandi divagazioni o aspetti plurilaterali da valutare: o si è con ADL o si è contro. Ma che significa l’una o l’altra cosa? Una parte, quella che potrebbe definirsi del tifoso più pragmatico, interessato esclusivamente alla concretezza dei risultati e non per questo obbligatoriamente filo presidenziale, invita alla rilettura del più semplice dei grafici dall’anno 2004 ad oggi, indicatore che non ha precedenti nella nostra storia calcistica e che vede una sola freccia crescere verso l’alto da tutti i punti di vista: risultati, piazzamenti, trofei, fatturato e consolidamento nell’elite del calcio europeo, senza dimenticare la quasi esclusività di avere una proprietà a reale conduzione “familiare” e ben identificabile, a differenza di quanto sta avvenendo altrove, dove non si conoscono le maggioranze societarie, le provenienze e, quindi, le effettive dotazioni finanziarie. Dall’altra si contrappone lo schieramento degli “istintivi”, quelli che ad ogni dichiarazione si sentono offesi come venisse chiamata in causa la propria genia, coloro che ritengono una rapina l’eventuale arricchimento patrimoniale e non la naturale conseguenza di risultati positivi, che urlano e strepitano sulla necessità di infoltire la rosa (come avvenuto successivamente all’infortunio di Milik), salvo spergiurare sull’inutilità del migliore acquisto disponibile sul mercato, come nel caso di Pavoletti, al quale, incredibilmente, non si sta concedendo nessuna opportunità possibile. Una contrapposizione che non può che favorire chi ha interesse a destabilizzare e che può determinare la perversa e strumentale attenzione sulla società di gruppi stranieri o di improvvisati (se non veri truffatori) dell’ultim’ora. Ma tutto è ovviamente opinabile, si può provare una grande e legittima soddisfazione anche a ritornare a giocare nei campi di terra battuta, ci si può sentire addirittura più fieri nell’immaginare ripartenze traballanti: la vita è bella perche è varia. In mezzo al caos imperante, che fa passare sotto traccia anche la pessima gestione degli abbonati (questione, questa, che meriterebbe senz’altro l’avvio di una class action), assume ancor più valore la figura equilibrata di un grande uomo di calcio come Maurizio Sarri, che non ha fatto dichiarazioni sul tema ed ha tenuto stretto il suo gruppo “di gente umile”, per la vera fortuna di tutti noi tifosi. Forza Napoli Sempre. Sabato Pag.26 25 Febbraio 2017



Napoli­Atalanta:spettacolo assicurato

di Ciro Piemonte

Quella con l’Atalanta sarà tra le sfide più belle del

L’atalanta, insieme al Napoli, è tra le squadre che

campionato, dal punto di vista del calcio giocato.

tira fuori il meglio fuori casa, infatti fa bene

Entrambe le compagini esprimono il calcio più

quando a fare la partita è l’avversario, molto

interessante e spregiudicato della serie A, e forse

solida in difesa e pungente in attacco. Un plauso

d’Europa. Il Napoli dopo le fatiche di champions

va fatto a mister Gasperini che è rinato, dando

lo abbiamo visto un po’ in affanno nel finale della

geometrie e bel gioco con giocatori che all’inizio

partita col Chievo dove più volte era in difficoltà,

dell’anno neanche consocevamo. Una bella realtà

soprattutto in fase difensiva dove è evidente un

che tanto piace e che speriamo non termini con

Koulibaly poco concentrato e che forse non era

la cessione di tutti a fine stagione. Dal punto di

in grado di affrontare le sfide di champions prima

vista del Napoli, è una gara difficile ma tutto

e col Chievo poi viste le fatiche in Coppa d’Africa,

sommato alla portata. Il ritorno di Mertens da

il che ha dato libero sfogo alle parole di De

titolare renderà il tutto più semplice. Il gioco tra

Laurentis, che a mio avviso sbaglia i luoghi ma

le linee del folletto belga può mettere in difficoltà

non i tempo e gli argomenti della discussione. In

, e non poco, la difesa atalantina. Unica nota

estate sono stati spesi intorno ai 40 milioni di

stonata è l’infortunio di Allan, nel momento della

euro per due difensori centrali, che siamo ad oggi

stagione più difficile starà fuori per ben tre

, ancora non entrano negli schemi del mister,

settimane saltando tutti i big match. E’ questa

che saranno difficili , è vero. Ma parliamo pur

una notizia pessima per i tifosi e soprattutto per

sempre di calcio e non di fisica quantistica, per

Sarri che dovrà fare a meno di uno dei suoi

febbraio dovevano essere pronti a sostituire un

giocatori più importanti: pronto quando è in

giocatore in affanno a cui nessuno dà colpe,

panchina , ancora di più da titolare. Tutti

assolutamente, ma che andava semplicemente

speriamo si riprenda presto, un forte in bocca al

sostituito. Non a caso contro l’Atalanta il

lupo da tutto il tifo partenopeo.

difensore ghanese non ci sarà. I bergamaschi sono

una

squadra

ostrica,

una

minima

disattenzione può compromettere l’intera gara, cosi come all’andata, altro svarione difensivo e altri punti persi per strada. Squadra giovane, un ottimo investimento nel settore giovanile, che dovrebbe essere da esempio per tutte le società italiane, ha portato l’Atalanta nella zona Europa League. Ma quello che tanto fa sperare sono i tanti giovani italiani che ne fanno parte, su tutti Caldara (già prossimo acquisto juventuni, non a caso), Spinazzola e Conti. Giocatori con un futuro roseo avanti che daranno filo da torcere ai partenopei.

Sabato Pag.28 25 Febbraio 2017



RISTORANTE LA CAMPANELLA via G. di vittorio 58 ­ 53048 Sinalunga (SI) ­ Fraz. Bettolle Tel: 0577 624516 E­mail: brunellamarsico@gmail.it


L'angolo Rosa.....colorato d'azzurro

"Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta"di Anna Mottola Ti diranno “E’una semplice partita” e tu rispondigli che per noi ogni partita è LA PARTITA, ma che quelle particolari note risvegliano sentimenti che non si possono spiegare. Madrid si colora d’azzurro, una vera e propria invasione quella dei 10/15 mila tifosi provenienti da ogni dove, si sente parlare napoletano ovunque. Ci presentiamo in campo con le parole di Sarri che riecheggiano nella testa “..accetto qualsiasi risultato, tranne il timore” e credo che in parte ci siano riusciti o almeno per quanto possibile ci abbiano provato. L’importante era non uscire dal Bernabèu con un gap troppo grande da colmare e fare almeno un goal (e che goal, una ripartenza tutta in verticale con una magia della coppia Hamsik­Insigne), poteva entrare anche il secondo se solo il destino avesse voluto, ma a fine partita la sensazione che resta, almeno a me, è che anche perdendo 3 a 1 non abbiamo perso e che questo sia un risultato che poteva starci contro i Galácticos. Restano 90 minuti da giocare, a casa nostra, nulla è già scritto e infondo noi non abbiamo niente da perdere.

Archiviamo Madrid e le parole del post­partita del Presidente e ci presentiamo a Verona, sponda Chievo. “Com’è bello sostenerti la Domenica alle tre” siamo inguaribili romantici noi, con te ovunque, dal Santiago Bernabèu al “Santiago” Bentegodi con la stessa passione, una sola tifoseria sugli spalti, solo la nostra voce per quei 90minuti. Il giustiziere a Verona si conferma sempre lui, Lorenzo Insigne, il cuore Napoletano di questa squadra che più unita che mai va avanti senza lasciarsi influenzare da nulla, il CAPITANO mette a segno il 110imo goal, poi Zielinski a siglare lo 0­3 prima di regalare il momento di gloria al Chievo. 3 punti dopo una signora partita di Champions, cosa chiedere di più?

Ci attende un tour de force di 5 giornate prima della sosta, 3 competizioni, dentro o fuori, ma tireremo le somme più avanti, l’importante ora è restare uniti e compatti! Iniziamo dall’Atalanta. #ForzaNapoliSempre

Sabato Pag.31 25 Febbraio 2017


Polemiche alle spalle,ora c'è da battere l'Atalanta dei baby fenomeni

di Marco Martone

Gufi, cornacchie e pifferi stonati sembra si siano

come qualcuno sostiene e Mertens è pronto a

zittiti. Da qualche giorno le dichiarazioni del dopo

riprendersi il ruolo di punta centrale, che tanto ha

Champions, esternate con molta approssimazione

fatto discutere negli ultimi giorni.

e poco senso dell’opportunità, dal presidente De

Poi ci sarà da vedere cosa sceglierà Sarri per il

Laurentiis, non sono più al centro del villaggio

centrocampo, visto che Allan è in infermeria e Rog,

globale. Siti internet, quotidiani online, carta

altra “pietra dello scandalo” è un talento che,

stampata e Tv, hanno capito (si spera), che molto

prima o poi, dovrà emergere. In difesa, infine, c’è la

meglio è parlare di calcio giocato, dell’Atalanta per

questione Koulibaly. Il giocatore è diffidato e si

esempio che il Napoli dovrà affrontare con

rischia di perderlo in vista delle super sfide in

attenzione massima, senza pensare a presunti

campionato con Roma e Juventus. Toccherà a

divorzi in vista e al rapporto certo non idilliaco ma

Sarri scegliere, come sempre, senza che nessuno

tutt’altro che in crisi tra l’allenatore e il patron. E

se la prenda, presidente compreso che sa bene

non dovrà pensare, il Napoli, nemmeno alla sfida di

quali siano i ruoli e i rispettivi compiti e, qualche

Coppa Italia di martedì prossimo, con la Juventus

volta, è anche in grado di rispettarli.

oppure a quella con il Real Madrid, della settimana successiva, allo stadio San Paolo. Perché i bergamaschi saranno un osso molto duro da spolpare, un ostacolo difficile e ricco di insidie. La squadra allenata da Gasperini gioca bene, annovera talenti giovani e di sicuro futuro, non ha nulla da perdere e soprattutto è una delle tre formazioni che quest’anno, in campionato, sono state in grado di battere gli azzurri, oltre a Roma e Juventus. All’andata, infatti, un gol di Petagna costrinse il Napoli al primo stop stagionale. Testa all’Atalanta, quindi, senza altri indugi. La

formazione

potrebbe

riservare

qualche

sorpresa, visto che Milik scalpita per tornare in campo dal primo minuto, Pavoletti ha voglia di dimostrare che il suo acquisto non è stato inutile,

Sabato Pag.32 25 Febbraio 2017



Uniti nonostante le contrapposizioni di Silvio Messinetti Il momento è storico, il Napoli si appresta a vivere una serie di partite che potranno sancire, una volta per tutte, il suo definitivo consolidamento come equipe d’elite a livello europeo, per questo ora più che mai i vari attori del mondo azzurro dovrebbero dimostrare che il fine è più alto delle proprie opinioni personali e delle istintive reazioni a taluni risultati negativi del campo. La squadra con la sonora e convincente vittoria di Verona ha dimostrato di possedere una notevole solidità mentale, dimostrando ancora una volta con i fatti che le stucchevoli polemiche succedute alla serata di Madrid non erano veritiere ma piuttosto dettate dalla delusione del risultato. Ci sono invece tutti i presupposti perché questi mesi diventino ricchi di gioia e soddisfazioni per i tifosi partenopei tenuto conto della prolificità acclarata dell’attacco azzurro che con il ritorno di Milik potrà sfruttare anche altre trame di gioco, finora sconosciute vista la statura delle sue punte di diamante. In particolare questo ciclo di partite terribili, che partono con lo scontro di sabato al San Paolo contro l’Atalanta, autentica rivelazione di questo campionato, potranno testare la reale forza della compagine napoletana, nella fattispecie di alcuni giocatori come Hamsik e Insigne che con le loro giocate sopraffini stanno trascinando la squadra dall’inizio di questa stagione, facendo ritornare nelle mente e nel cuore dei tanti supporter azzurri i grandi campioni del passato targato Maradona. Siamo tutti pronti a vivere con emozione queste gare affascinanti, convinti che il lavoro continuo di mister Sarri porti il Napoli non solo a dare spettacolo su tutti i campi d’Europa e d’ Italia ma anche qualche vittoria prestigiosa d’ aggiungere alla preziosa bacheca del club di De Laurentis.




Le schede dei calciatori:Rafael Cabral Barbosa

di Raffaele Belfiore RAFAEL CABRAL BARBOSA Data di nascita: 20/05/1990 Luogo di nascita: Sorocaba, (BRA) Altezza: 186 cm Peso: 83 kg Ruolo: Portiere Piede: Destro

Una data rimarrà indelebile nella storia di Rafael Cabral, il 20.Febbraio.2014; il Napoli disputa un match di Europa League contro la Swansea quando la rottura del legamento crociato anteriore spezza l’incantesimo di un ragazzo che aveva dimostrato fino a quel momento di saper rimpiazzare egregiamente Reina, portiere titolare della squadra allenata da Rafa Benitez. La stagione salta (verrà ingaggiato Toni Doblas come secondo portiere) e così porta via con sé tutta la sfrontatezza, l’esplosività ed il carisma di quello che in Brasile veniva soprannominato “A Muralha Santista” (la muraglia del Santos); la stagione seguente culminerà con lo sciagurato ballottaggio Rafael­Andujar che costerà al Napoli tantissimi punti per errori di entrambi i portieri. Rafael Cabral Barbosa nasce a Sorocaba, nello stato di San Paolo, e cresce nel Barrio Jardim Sao Paulo, vive la povertà e la miseria fin da bambino quando perde la madre Mara, direttrice al Colègio Uirapuru, a causa di una malattia. Contrariamente alla maggioranza di connazionali, sceglie di giocare sin da subito come portiere e a dodici anni entra a fare parte della scuola calcio del San Paolo dopo aver praticato il futsal (calcio a cinque); dopo un paio di anni passa all’Interclub Korea, prima di giocare per il Bahia e all’Ituano. Si interessa a lui il Santos che tessera il ragazzo nella Sub’17 L’esordio in prima squadra avviene il 2.Giugno.2010. Il portiere piace a molti (su di lui Siviglia, Roma e Napoli). Nel 2011 viene eletto giovane dell’anno dalla Torçida Santista e aiuta il Santos a vincere il Paulistao per poi conquistare la Libertadores da protagonista, in finale contro il Penarol. É senza dubbio uno dei migliori portieri sfornati dalla scuola brasiliana, fisico compatto e reattivo, Rafael fa dell’esplosività e della velocità i suoi punti di forza, ai quali abbina un’ottima intelligenza calcistica, leader carismatico dell’allora retroguardia santista, fu preso in simpatia anche dai senatori della squadra come Lèo e Durvàl. Deve migliorare un po’ nelle uscite, soprattutto in quelle basse, ma nell’area è il dominatore assoluto, dimostra tranquillità anche a gestire situazioni limite, come lo smistare il pallone con i piedi e, in occasioni di necessità, lo si può vedere salire in area avversaria a cercare la conclusione a rete.


Dott. Antonio Malfi Parafarmacia Farmamed Via Roma, 440 80038 Pomigliano D'Arco Tel/Fax 0813658980 website: www.parafarmaciamalfi.it


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