Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli ClubAnno XIINr.157 del 06/05/2017
CALENDARIO pag.56:Calendario
RISULTATI E CLASSIFICA
pag.7:Risultati e Classifica
FORMAZIONI
pag.89:Le probabili formazioni
TABELLINI E FOTO
pag.1213;2223:Tabellini e Foto
IL VIGNETTONE
pag.19: La "Vignetta"
Risultati 34°Giornata Classifica Programma 36°Giornata AtalantaJuventus 22 FiorentinaLazio TorinoSampdoria 11 Juventus 84 AtalantaMilan RomaLazio 13 Roma 75 InterSassuolo CagliariPescara 10 Napoli 74 TorinoNapoli CrotoneMilan 11 Lazio 67 SampdoriaChievo BolognaUdinese 40 Atalanta 64 CrotoneUdinese PalermoFiorentina 20 Milan 59 BolognaPescara GenoaChievo 12 Inter 56 CagliariEmpoli EmpoliSassuolo 13 Fiorentina 55 PalermoGenoa InterNapoli 01 Torino 49 RomaJuventus 46 Programma 35° Giornata Sampdoria Udinese 43 Classifica Marcatori NapoliCagliari 25 Chievo 41 Belotti JuventusTorino Dzeko 25 Cagliari 41 UdineseAtalanta Icardi 24 Sassuolo 39 EmpoliBologna Higuain 23 ChievoPalermo Bologna 38 Mertens 22 GenoaInter Genoa 30 Immobile 20 LazioSampdoria Empoli 29 Borriello 16 SassuoloFiorentina Crotone 25 Gomez 14 PescaraCrotone Palermo 19 Insigne 14 MilanRoma Pescara 14 Kalinic 14
Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Francesco Basile,Fabrizio Piccolo,Armando Lupini,Carlo Longobardi, Bruno Marra,Ciro Piemonte,Mario Passaretti,Anna Mottola Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 512/2007
Sabato Pag.7 06 Maggio 2017
NapoliCagliari 433
4321
All.Sarri Ghoulam
Zieli
Maksimovic Sau
Joao Pedro
Reina
Jorgin
Albiol Borriello
Hysaj
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Rastelli Isla
inski Barella Insigne
Pisacane Mertens
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Bruno Alves Callejon Ionita
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Sull'onda della vittoria
di Saverio Passaretti(presidente A.I.N.C.)
Come un campione di surf lo squadrone partenopeo cavalca l’onda perfetta e si invola verso l’alta classifica. Sontuoso il gioco espresso a S.Siro contro un’Inter apparsa annichilita dalla freschezza dimostrata dai nostri campioni, una sicurezza che ci fa sognare e stavolta il colpo grosso è perfettamente riuscito. Nervoso Mister Sarri nel dopo partita causa le incalzanti, quanto inopportune, domande di vari giornalisti sulle questioni legate alla completezza della squadra, alla valutazione al sesto posto di inizio campionato e alle critiche di non aver saputo sfruttare al meglio le occasioni specie con le squadre minori. Maurizione ha ragione quando in risposta stima la grandezza di una squadra in base al budget degli investimenti possibili, una logica pratica oltre che matematica, le sorprese (tipo Leichester in Inghilterra) sono l’eccezione che conferma la regola, quindi il Napoli ha raggiunto quest’anno quello che era nelle proprie potenzialità. Le tecniche adottate sono state determinanti ad esaltare un gruppo giovane ed in alcuni settori ancora acerbo, non a caso il nostro Mister ha ricevuto il premio di migliore allenatore con una esaltante quanto giusta gratificazione. Argomento chiuso anche sulla conquista del secondo posto ed accesso diretto alla Champions … tutto legato alla concentrazione step to step da imprimere ad ogni gara partendo dall’anticipo con il Cagliari dell’ex Rastelli, La sfida con gli orobici con un sapore antico in ricordo proprio dell’unico scudetto conquistato dall’undici capitanato dal mitico Gigi Riva che sconvolse un campionato, destinato sicuramente a ben altro risultato, con prestazioni incredibili e bordate potenti dal sinistro incantato della mitica ala sinistra. Quegli anni ormai lontani propongono un calcio moderno lontanissimo da quei stereotipi fatti di grinta ed entusiasmo, la situazione attuale prevede ben altre impostazioni ed influenze, l’unico dato ancora rilevante e la grande passione che come allora i tifosi partenopei trasmettono alla squadra. Da questo ultimo presupposto non potrà essere certamente un ostacolo il Cagliari, peraltro ben posizionato in classifica, a poter impensierire gli azzurri, l’orario crea le condizioni atmosferiche ideali per dimostrare ancora il grande livello sia in gioco che in esuberanza fisica. Unici dubbi della giornata sono la sostituzione di Koulibaly (squalificato) e la condizione fisica di capitan Marek che ha svolto una seduta differenziata di allenamento, le soluzioni sarebbero per la difesa da individuare tra Chiriches e Maksimovic; a centrocampo Allan favorito su Zielinski, ballottaggio JorginhoDiawara con il primo in leggero vantaggio. Comunque sarà una formazione di altissimo livello con un Insigne sempre più protagonista ed il mobilissimo Mertens ancora in attesa della svolta contratto, godiamoci lo spettacolo che certamente sapranno offrire i nostri beniamini .. per il secondo posto seguiremo serenamente gli sviluppi. Sabato Pag.10 06 Maggio 2017
ROMANAPOLI 12 (primo tempo 01) MARCATORI: Mertens (N) al 26' p.t.; Mertens (N) al 5', Strootman (R) al 44' s.t.. ROMA (4231) Szczesny; Rüdiger, Fazio (dal 7' s.t. Bruno Peres), Manolas, Juan Jesus; De Rossi (dal 34' s.t. Paredes), Strootman; El Shaarawy (dal 7' s.t. Salah), Nainggolan, Perotti; Dzeko (Alisson, Lobont, Mario Rui, Emerson, Vermaelen, Grenier, Gerson, Totti). All. Spalletti. NAPOLI (433) Reina; Hysay, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Rog, Jorginho (dal 21' s.t. Diawara), Hamsik (dal 34' s.t. Milik); Callejon, Mertens (dal 29' s.t. Zielinski), Insigne (Sepe, Rafael, Maggio, Maksimovic, Chiriches, Strinic, Giaccherini, Allan, Pavoletti). All. Sarri. ARBITRO: Banti di Livorno. NOTE: spettatori 30.909, incasso 1.142.991 euro. Espulso Sarri al 25' s.t. Per proteste. Ammoniti: Rog, Manolas e De Rossi per gioco scorretto, Ghoulam per comportamento non regolamentare, Perotti per simulazione. Angoli: 76. Recupero: 0' p.t., 5' s.t..
NAPOLIUDINESE 30 (primo tempo 00) MARCATORI:Mertens al 3', Allan al 27', Callejon al 27' s.t. NAPOLI (433) Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Strinic; Allan (dal 26’ s.t. Rog), Jorginho, Hamsik (dal 34’ s.t. Zielinski); Callejon, Mertens (dal 33’ s.t. Milik), Insigne. (Sepe, Rafael, Maggio, Chiriches, Maksimovic, Ghoulam, Diawara, Giaccherini, Pavoletti) All. Sarri. UDINESE (442) Karnezis; Widmer, Danilo, Heurtaux, Adnan; De Paul (dal 6’ s.t. Perica), Badu, Hallfredsson, Jankto (dal 33’ s.t. Evangelista); Zapata, Thereau (dal 25’ s.t. Matos). (Scuffet, Perisan, Felipe, Gabriel Silva, Balic, Ewandro). All. Delneri. ARBITRO:Massa di Imperia NOTE:Ammoniti: Badu (U)
Ora con le piccole torniamo grandi
di Fabrizio Piccolo
L'ultimo tabù da abbattere si chiama tornare a esser grandi con le piccole. Nel rush finale che deve portare il Napoli al secondo posto il calendario sembra amico degli azzurri e ostile alla Roma ma guai a rilassarsi. Nell'altalena di emozioni e gioie di un anno da ricordare va analizzato un aspetto: all'inizio la squadra di Sarri soffriva (e spesso perdeva) gli scontri diretti (vedi le gare d'andata con Juventus e Roma, il pari interno con la Lazio) mentre sembrava più sicuro di sé con le piccole, poi ha imparato a fare la voce grossa anche con le più forti ma è inciampato con le piccole (e quanto pesano quei punti lasciati per strada con Palermo, Sassuolo e compagnia). Ora che siamo al dentro o fuori e che il calendario ha esaurito gare di cartello, guai a ricadere in questo errore. Il Napoli ha il dovere di vincerle tutte e quattro da qui alla fine, se poi non dovesse bastare per superare la Roma pazienza, ma non deve avere rimorsi per quello che poteva essere e non è stato. Non manca niente a questa squadra per centrare il traguardo: la condizione atletica è buona, molto migliore rispetto a quella di un anno fa di questi tempi, la rosa è ricca, l'infermeria vuota, gli impegni infrasettimanali assenti, la voglia di toccare nuovi record enorme. Sarri farebbe bene a sfruttare anche i desideri repressi di chi troppo spesso è stato costretto a guardare dalla finestra o dalla panchina i compagni, perchè mai come ora servono le forze di tutti specie di quelli più freschi. C'è ancora un capitale ricco da potersi spendere in queste gare, a partire da oggi. A rendere ottimisti c'è anche un altro aspetto notato domenica scorsa a San Siro: vedere Koulibaly o Albiol non farsi troppi problemi nell'emergenza a buttare palloni in tribuna o comunque a spazzare è un passo avanti, non un'abiura sul modo di giocare. Si vince anche così e non è peccato.
Sabato Pag.14 06 Maggio 2017
CREDIAMOCI
di Mario Passaretti
Sembra uno slogan pubblicitario o una frase di incoraggiamento di qualche film di lotta. Ebbene si,è proprio il caso di crederci fino alla fine in una impresa che sembrava improba e che invece a cinque giornate dalla fine sembra essere davvero realizzabile visto che il gap tra la Roma( seconda in classifica) ed il Napoli(terza) si è ridotto solo ad una lunghezza dopo la sconfitta dei giallorossi nel Derby e la strameritata vittoria del Napoli in quel di Milano,sponda nerazzurra. In un solo turno sembra essersi riaperto tutto.Mentre in una calda domenica di Aprile i nostri cuori si sono riscaldati sia alle 12.30 con la sconfitta della Roma nel derby e poi in serata quando il Napoli ha impartito lezioni di calcio allo Stadio San Siro di Milano.Anche se,soffermandoci sul risultato(01) non diremmo certo che gli azzurri hanno dominato.In effetti un po’ è così ,perché dalla sfida di domenica si è evidenziato la mancanza di un bomber di razza con conseguente deficienza in fase realizzativa. E statene certi che una grande squadra ha l’obbligo morale di chiudere in anticipo certe partite vista la pochezza degli avversari ,che a dire il vero sono sembrati il fantasma della grande Inter o di quella almeno plasmata all’inizio da Stefano Pioli.Comunque il Napoli non si è sfatto sfuggire questa opportunità e complice anche un calendario che sembrerebbe davvero più agevole, cercherà con tutti i mezzi di acciuffare un secondo posto alla portata adesso degli azzurri e che permetterebbe ai nostri di non stravolgere una stagione e poterla programmare nel giusto modo. Stando alle parole del presidente gli azzurri si avvicinano sempre più al progetto di diventare una grande squadra sia in Italia che in Europa e questa crescita deve avvenire sia a livello aziendalesocietario che di mentalità consapevoli che per fare ciò bisogna ampliare una rosa di per sé forte ma che necessità di un paio di acquisti di qualità. Per cui senza “Se” e senza “Ma”, abbiamo l’obbligo morale di crederci fino alla fine visto che abbiamo tutte le carte in regola per completare l’opera di inseguimento con conseguentescavalco in classifica. Avanti Napoli,avanti!!!!!!!
Sabato Pag.16 06 Maggio 2017
kit maglie stagione 2016-2017
Lorenzo Insigne, la favola del sogno napoletano che diventa realtà
di Bruno Marra
Un giorno all’improvviso, lui sa cosa significa. Perché la sua vita può sfilare tra i grani di un Rosario che scandiscono la grande fede azzurra. Lorenzo Insigne in una sola settimana ha coronato il suo sogno. Verba volant, scripta manent. E nero su bianco ha scritto la sua firma sul destino, quello che lo unisce al Napoli, alla sua seconda pelle ed alla sua squadra del cuore per tutta la vita. 2022 è un numero a 4 cifre che all’interno custodisce il significato più profondo di una esistenza iniziata e proseguita con un solo desiderio in fondo all’anima. Lorenzo Insigne, un giorno all’improvviso capì qual era il suo cammino. Buttava giù le porte a Frattamaggiore e immaginava di essere al San Paolo. Anche quando un osservatore dell’Inter disse che quel campioncino era troppo piccolo per essere vero. Oggi quel sapientone avrà cambiato mestiere, ma ciò che conta è che Insigne non cambiò idea. Arrivò il Napoli. Quel ragazzino con le spalle strette, di degregoriana memoria, aveva il sacro fuoco del talento. In 7 partite segnò 6 gol. Benvenuti al Sud. In 3 anni passò dai Giovanissimi alla Primavera. Il debutto col Napoli a Livorno, poi la valigia del prestigiatore si aprì a Foggia e Pescara. Il bambino prodigio diventò il “Magnifico”. Insigne incarnò il prototipo napoletano del “sogno americano”. Un ragazzo di periferia che si è fatto da solo ma che non ha mai dimenticato le radici. E non passa momento in cui non ricordi le partite di quando era piccolo sotto i portici di casa con il mitico Supersantos, sempre “titolare” nonostante fosse il più piccolo. E sempre un giorno all’improvviso spuntò l’alba del 16 settembre 2012. NapoliParma al San Paolo. Entrò dalla panchina ed il sole gli baciò la fronte. Neppure 5 minuti: finta sul palo lungo e chiusura nell’angolo stretto. Primo gol in azzurro. Poi la corsa sotto la Curva nel bagliore del tramonto. Il cuore gli batteva, non chiedergli perché. Esattamente come un anno dopo, sempre a Settembre, l’appuntamento scritto nelle stelle. Le stelle della Champions. NapoliBorussia Dortmund. Punizione sospesa tra terra e cielo che si infila all’incrocio nell’urlo del San Paolo. La notte che mi innamorai di te. Di tempo ne è passato ma Lorenzo è ancora qua. Ha firmato il sogno più bello, il sogno di un bambino che vuole vivere il suo amore per la squadra del cuore. La favola di Insigne. Un piccolo Gigante che difende la città. Un giorno all’improvviso. E’ arrivata la Felicità…
Sabato Pag.18 06 Maggio 2017
il VIGNETTONE
di ARMANDO LUPINI
Contro il Cagliari,freccia a sinistra sulla Roma di Francesco Basile
L'ultima giornata di campionato ha dato un responso importante: la Roma non è irraggiungibile e il Napoli può soffiare agevolmente ai giallorossi il secondo posto. Che il calendario della Roma, su carta, fosse più complicato di quello dei ragazzi di Sarri, è cosa su cui i media hanno ampiamente dibattuto, ma il pari contro il Sassuolo, sicuramente, non aveva fatto ben sperare per la rimonta. Di certo, la squadra capitolina è ancora padrona del suo destino, in virtù del punto di vantaggio (due se si considerano gli scontri diretti, nel caso si arrivi a fine campionato in parità), ma, considerando che dovrà affrontare nelle prossime giornate Milan e Juventus, un pizzico di ottimismo possiamo anche permettercelo. Questo è avvalorato anche dalla pregevole prestazione degli azzurri domenica sera contro l'Inter allo stadio Meazza. Nonostante il ritiro prepartita imposto dalla dirigenza cinese e la fame di riscatto dopo la sconfitta di Firenze, infatti, i nerazzurri hanno dovuto capitolare allo strapotere partenopeo. In campo si è vista una sola squadra, il Napoli, che ha imposto il suo gioco lottando fino al 90esimo. Una vittoria di misura, un solo gol all'attivo, ma che sicuramente aggiunge un tassello importante al processo di crescita della squadra: gli azzurri hanno saputo gestire il risultato sino alla vittoria. Sabato alle 18 il San Paolo ospiterà il Cagliari. Con la spinta del pubblico di casa, il Napoli non potrà sbagliare nulla. E, sperando in un responso positivo in quel di Milano, probabilmente, sarà quella contro Borriello e compagni la partita del sorpasso.
Sabato Pag.20 06 Maggio 2017
INTERNAPOLI 01 (primo tempo 01) MARCATORE: Callejon al 43' p.t. INTER (4231): Handanovic; D'Ambrosio, Medel, Murillo (dal 32' s.t. Andreolli), Nagatomo; Gagliardini, Brozovic; Candreva, Joao Mario (dal 14' s.t. Perisic), Eder (dal 27' s.t. Banega); Icardi. (Carrizo, Kondogbia, Palacio, Biabiany, Sainsbury, Yao, Gabigol). All. Pioli. NAPOLI (433): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski (dal 18' s.t. Rog), Diawara, Hamsik (dal 27' s.t. Allan); Callejon, Mertens (dal 35' s.t. Milik), Insigne. (Rafael, Sepe, Strinic, Giaccherini, Maggio, Jorginho, Maksimovic, Chiriches, Pavoletti). All. Sarri. ARBITRO: Rocchi di Firenze. NOTE: ammoniti Murillo (I), Koulibaly (N), Rog (N) per gioco scorretto, Brozovic (I) per c.n.r.
Napoli e Roma senza margine di errore
di Marco Martone
E adesso non si può proprio più sbagliare, perché il momento è decisivo e margini di errore non ce ne sono più. Napoli e Roma, in stati d’animo completamente diversi, affrontano questo finale di campionato come se fosse un mini torneo a due, per la conquista di quel secondo posto che vuol dire accesso diretto alla Champions League, con tutti i vantaggi che la circostanza comporta, sia dal punto di vista tecnico che da quello economico. Gli azzurri, rispetto al capitolini, hanno in più entusiasmo, condizione fisica, atteggiamento mentale e sostegno dell’ambiente (quasi tutto). Dall’altra parte c’è una squadra in piena crisi di identità, alle prese con lo smacco per l’ennesimo flop in un derby con i cugini laziali e travolti dalle polemiche per la squalifica di Strootman, cascatore di professione e la cui anti sportività è stata punita, anche in maniera troppo blanda dal giudice sportivo. Alla Roma si parla in questi giorni anche del caso Totti e del ritiro “forzato” cui il giocatore è stato costretto, dopo le dichiarazioni di Monchi, nuovo direttore sportivo giallorosso che ha messo subito le cose in chiaro su quello che dovrà essere il ruolo del Pupone a partire dalla prossima stagione. Situazione esplosiva, quindi, che certo non gioverà alla Roma che però, è bene ricordarlo, ha sempre quel punto in più e il vantaggio nello scontro diretto che al momento fanno la differenza e che potrebbero risultare decisivi, al termine del torneo. Il Napoli ha una sola strada da percorrere per provare l’impresa, vincere tutte le partite che restano da giocare, a cominciare dalla gara interna di sabato con il Cagliari, per poi continuare a Torino, sponda granata, in casa con la Fiorentina e a Genova con la Sampdoria. Calendario non impossibile, ma che può nascondere qualche insidia. Sulla carta impegni più difficili per la Roma, che se la vedrà domenica sera a Milano, contro la squadra dell’ex Montella, alle prese con la corsa all’ultimo posto valido per l’accesso all’Europa League. Poi i giallorossi incroceranno i tacchetti con la Juventus all’Olimpico e chiuderanno con Chievo in trasferta e Genoa in casa. Tabelle e previsioni sono sul taccuino di addetti ai lavori e tifosi delle curve. Un modo come un altro per ingannare il tempo. Quello che conta è il responso del campo. E allora sotto con il Cagliari e poi tutti a tifare Milan, per un sorpasso che potrebbe significare quasi un’ipoteca sulla piazza d’onore alle spalle della corazzata Juve, rullo compressore anche in Champions e in volata verso un triplete che farebbe digrignare i denti a parecchi tifosi, di molte squadre, Napoli compresa.
Sabato Pag.23 06 Maggio 2017
Alla conquista....con ogni mezzo
di Carlo Longobardi
Strana questa stagione calcistica: il Barcellona perde, senza segnare un solo gol, con la Juve, vince in casa dei “galacticos” che nel frattempo dominano in Champions, mentre i bianconeri (al momento i veri campioni stagionali) sbancano il Principato ponendo concrete ipoteche sulla finale di Cardiff. Gli esiti che si stanno prefigurando vedono prevalere l’impostazione speculare di gioco basato principalmente sulla difesa e sul contenimento delle ispirazioni altrui: brutti e vincenti; poco importa se la semifinale della maggiore competizione continentale è disputata con una “folla” di difensori in campo e se nessuno si ricorderà dello spettacolo espresso, l’importante è il risultato, quello che resta scolpito negli annali. Tutto vero, o forse no, visto che l’unica compagine che non ha snaturato se stessa, che ha portato una vera novità in questo grigiume diffuso e fatto parlare ovunque è il nostro Napoli, capace di imporre sempre il proprio gioco e attualmente in splendida forma fisica e mentale nonostante le competizioni giocate al massimo livello possibile. Una stagione che non ha visto, tranne una o due partite, flessioni significative, che segna record inaspettati, vittorie storiche nelle città di Milano e Roma e valanghe di gol segnate in totale scioltezza e, perché no, allegria. Onore a tutti gli attori che hanno dimostrato, a partire da Mister Maurizio fino all’ultimo addetto, grande capacità, professionalità e dedizione; un gruppo coeso, duttile, fantasioso e giovane che ha fatto letteralmente strabuzzare gli occhi, ragazzi straordinari e vincenti. Si, vincenti, perché è necessario, ora, ricordare quali fossero gli obiettivi iniziali prefissati e la collocazione che veniva data ai nastri di partenza da tanti oracoli della stampa sportiva. In questo momento tutti i nodi stanno venendo al pettine e le compagini strutturate in maniera errata, per qualità, esiguità della rosa e anzianità anagrafica stanno annaspando palesemente. Uno degli esempi più evidenti di quanto accennato è dato proprio dalla Roma, partita a razzo e che ora sta evidenziando tutti i propri limiti, caratteristiche negative che molti tifosi romani, quelli più attenti, stanno segnalando da tempo. Provate ad ascoltare le note radio libere romane, a leggere i post nei loro gruppi e capirete meglio: tutti sono attenti nel rimarcare le possibilità di “intercambiabilità” dei ruoli di cui disponiamo, dell’utilizzo di giocatori che rispondono al nome di Diawara, Zielinski, Strinic, Rog, Milik, Chiriches, Maksimovic, Tonelli e Giaccherini, di tutti coloro che “teoricamente” dovrebbero costituire le seconde scelte, mentre a far da contraltare loro possono esporre soltanto un monumento del calcio mondiale, quale è Francesco Totti, con i limiti che la sua età anagrafica può evidenziare sul piano calcistico. Tutti ci danno, pertanto, sicuri sulla rampa di lancio verso un meritato secondo posto, quello agognato per l’accesso alla fase a gironi, una posizione che ci spetterebbe per meriti assoluti. Allora è più che mai opportuno provvedere ad utilizzare tutti gli strumenti tecnici, noti in particolare all’ombra del Vesuvio, che prevedono anche l’uso di ausili di colore rosso, di statuine di personaggi un poco deformi e che richiedono un movimento sincrono, simultaneo e convinto che rimanda all’incitamento del gladiatore Massimo: “al mio via RATTAT’…!!!!!” Forza Napoli, sempre. Sabato Pag.24 06 Maggio 2017
Ad un passo dal secondo posto
di Ciro Piemonte
La vittoria con l’Inter, seppur di misura, ha offerto al Napoli la possibilità di riprendere quel secondo posto che tanto merita. Se il divario con le inseguitrici è tantissimo dal punto di vista dei punti ma anche dal punto di vista tecnico e tattico, la Roma è ancora a un punto di distanza. Tra Roma e Napoli c’è comunque un abisso. I partenopei hanno dato dimostrazione delle proprie caratteristiche, ma qualche punto perso a inizio campionato, come ogni anno, continua a pesare come un macigno sulla classifica napoletana. Io che ero tra gli scettici ai inizio campionato sono rimasto in parte sorpreso da questa squadra, almeno nelle ultime gare. Le sfide con Lazio e Inter hanno fatto vedere un Napoli consapevole dei propri mezzi e delle proprie caratteristiche. Una grande squadra che concede poco , che vince e che fa divertire, lo stesso non possiamo dire di tutte le grandi squadre europee (vedi Juventus, Atletico ecc). Speriamo sia un punto di partenza per la nuova stagione, quella che inizia è la terza senza un titolo vero, aldilà dei secondi posti , le fatiche di Champions dove il Napoli non sfigura ma mostra un divario enorme con la grande squadra, sono queste delle posizioni che permettono al club di crescere a livello europeo ed economico ma lasciano l’amaro in bocca visto e considerato che il tutto finisce con un niente di fatto. I soldi da investire ci sono, anche col sacrificio di qualche buon giocatore si può costruire una squadra forte e competitiva. Basta poco per competere per lo scudetto con una Juve che più di una volta quest anno ha lasciato qualche punto, con Genoa e Atalanta ad esempio, cosa che non sarebbe successa gli altri anni. Domenica c’è la sfida con un Cagliari che non ha niente da chiedere alla classifica, ma la storia insegna che non regalerà sicuramente niente al Napoli. Occhio a Borriello che come ogni giocatore di casa nostra contro la propria squadra cerca sempre di dare il meglio. Speriamo in qualche goal di Mertens, all’andata ne fece tre, ma sappiamo bene di cosa è capace. La classifica marcatori è ancora alla portata.
Sabato Pag.26 06 Maggio 2017
RISTORANTE LA CAMPANELLA via G. di vittorio 58 53048 Sinalunga (SI) Fraz. Bettolle Tel: 0577 624516 Email: brunellamarsico@gmail.it
L'angolo Rosa.....colorato d'azzurro
"MENO1" di Anna Mottola Un passo è tutto ciò che ci separa dal secondo posto e restano solo quattro finali da giocare, di cui due in casa e due in trasferta, e in queste poche ultime partite ci giochiamo anche il cuore. Udinese, Sassuolo e Inter ci lasciano la fotografia del Napoli di questa stagione, a Sassuolo (come in tante altre partite) abbiamo perso due punti che a quest’ora ci avrebbero fatto comodo, ma accogliamo il risultato di Milano come sorprendente prova di maturità, siamo stati capaci di prendere ciò di cui avevamo bisogno per avvicinarci all’obiettivo, cosa non scontata da parte nostra, ma soprattutto ne usciamo senza subire goal, che sia la difesa il punto forte di questo finale di campionato? Glielo auguriamo tutti. In attesa di sapere come andrà a finire questa stagione, la società si sta già muovendo per la prossima con la riconferma di pedine fondamentali, su tutti quello annunciato in grande stile di Lorenzo Insigne, colui che si candida a diventare la bandiera del Napoli per i prossimi 5 anni, e restiamo in attesa di sapere cosa ne sarà di Dries Mertens. Riconfermare, arricchire e non sconvolgere, dovrebbe essere proprio questa la strada da seguire per puntare in alto. Io sono di parte, è vero, ma quanto eravamo belli a Reggio contro il Sassuolo? E ancora di più a Milano. Il 12esimo uomo in campo è ora più che mai fondamentale, e quindi..Tifosi tutti, uniamoci, il Napoli ha bisogno di noi! Tutti a sostener la maglia! #ForzaNapoliSempre
Sabato Pag.29 06 Maggio 2017
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